copertina rassegna stampa - Ance Como...piccoli passi, ma importanti per far dimenticare il passato....

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ASSOCIAZIONE COSTRUTTORI ANCE COMO RASSEGNA STAMPA 10 – 16 settembre 2018

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Page 1: copertina rassegna stampa - Ance Como...piccoli passi, ma importanti per far dimenticare il passato. Le ultime stime Nuova febbre del mattone Prezzi in salita dal 2019: + 1,3% prevista

ASSOCIAZIONE COSTRUTTORI ANCE COMO

RASSEGNA STAMPA

10 – 16 settembre 2018

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9LA PROVINCIA

MARTEDÌ 11 SETTEMBRE 2018

dare gli imprenditori edili della nostra provincia, si sono invita-ti esperti di autorevoli società diquesto settore che possono da-re altre informazioni. Così dopoi saluti dei vertici Ance, prende-rà la parola Carlo Zanaboni, re-sponsabile di Crowd Advisors, per una illustrazione e panora-mica della finanza complemen-tare in Italia. Quindi interverrà Flavio Rebellato, senior real estate manager di Housers Ita-lia: sarà lui a soffermarsi sulla raccolta fondi immobiliare, spiegando non solo gli stru-menti a disposizione ma men-zionando alcuni casi pratici. In-fine Fabio Bolognini, presiden-te di Workinvoice srl, farà chia-rezza sullo sconto fatture onli-ne per il mondo dell’edilizia.

portunità di finanziamento di-verse e complementari al nor-male mercato finanziario e cre-ditizio degli istituti bancari di cui le imprese possono già con-cretamente usufruire. Oppor-tunità createsi grazie allo svi-luppo della comunicazione in-formatica condivisa: crowdfun-ding e anticipo fattura on line possono essere di supporto concreto delle imprese edili nella loro attività ordinaria o di sviluppo immobiliare». Per gui-

per le imprese edili” che si terrànella sede di via Briantea 6 gio-vedì 13 settembre alle 15.30.

L’obiettivo – spiega l’associa-zione comasca – è offrire una panoramica su tutte le possibi-lità esistenti oggi. Un momentoancora delicato, ma anche con diverse chance. Il buon rappor-to con le banche sta aiutando a guardare avanti. «Vogliamo il-lustrare e iniziare a far conosce-re – sottolinea poi Ance Como motivando l’incontro - le op-

Il convegnoNella sede di Ance Como

giovedì alle 15.30

incontro per scoprire

il crowdfunding

Credito tradizionale e finanza complementare: l’edili-zia studia tutte le formule per costruire il proprio futuro. AnceComo a questo proposito ha or-ganizzato un incontro dal titolo“Nuovi canali di finanziamento

Finanziare l’ediliziaEcco i canali alternativi

Operai al lavoro in un cantiere ARCHIVIO

Economia

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12LA PROVINCIA

MERCOLEDÌ 12 SETTEMBRE 2018

Focus Casa Scenari del mercato immobiliare

COMO

Verrebbe da dire: ora omai più. Per le famiglie o i piccoliinvestitori che hanno program-mato o messo in conto di compra-re la prima casa o semplicementedi cambiare la vecchia abitazioneper una nuova più comoda, spa-ziosa e più efficiente, non c’è mo-mento migliore e più vantaggiosodi questo per farlo. Oltre alle con-dizioni che si mantengono favore-voli sul mercato del credito (bassitassi d’interesse, mutui più facili,agevolazioni fiscali), anche i valoridel mercato immobiliare certa-mente danno ancora una mano.I prezzi, quando non stabili su valori ancora al di sotto del livelloprecrisi (2008), stanno ancora re-gistrando segnali di un ulterioreribasso. Gli operatori si affrettanoa spiegare che il mercato in realtàsta già prendendo – o ha già ripre-so - una china di ripresa, di risalitadei valori, ma finora se c’è una tipologia di immobile in crescitadi prezzo è solo quella riferita a

immobili storici, di particolare pregio o lusso. Per il resto del mer-cato i dati dell’ultima fotografia scatta dal portale specializzato idealista.it rimandano un altro fe-nomeno.

Una discesa, ma leggera

Anche ad agosto, infatti, il prezzomedio delle abitazioni è sceso an-cora, a 1.780 euro al metro quadro,con un calo dello 0,7%. Riduzioneche porta a sommare una perditadi valore del 2,2% fra agosto 2017e oggi. In realtà, ad agosto 2017 ilcalo ha registrato una frenata (unanno fa la perdita è stata del-

l’1,1%), ma il dato che va comun-que annotato è che la ripartenza,insomma, tarda a diventare e a confermarsi “robusta”.

Una diretta conferma arrivaanche da Como. I dati diffusi dalportale idealista.it, se a livello re-gionale segnalano un calo dei prezzi immobiliari dello 0,9% inLombardia (fissata su una mediadi 1.772 euro al metro quadro), nella provincia lariana il calo deivalori si ferma “solo” a un -0,3%che porta a 1.612 euro il valore medio di un immobile. Non riescea compensare questo calo il mer-cato immobiliare cittadino, i cui

valori delle abitazioni invece se-gnano un calo più alto nell’ultimoanno (anche se sostanzialmentenell’ordine della stabilità) con un-0,5% a 2.007 euro al metro qua-dro. Como in Lombardia, nono-stante il calo poco marcato del mercato, resta comunque in leg-gera controtendenza: da Berga-mo, Lecco, Cremona, Mantova ivalori del calo sono spesso più “pesanti”, anche se quasi tutti, aguardare i grafici sui trend dei va-lori, hanno già espresso dall’iniziodell’anno un sostanzioso balzo inalto quasi allineandosi ai prezzi di7-8 anni fa. Ora domina la stabilitàdei valori in attesa, più o meno tutti, della vera crescita.

Le previsioni sono rosa

Ripartenza che dovrebbe effetti-vamente essere qui dietro l’ango-lo. A fine anno e con l’inizio del 2019 il mercato finalmente daràquei segnali di svolta tanto attesi.La nuova fotografia indica infattiun panorama di crescita costantee stabile dei prezzi delle case a partire dal prossimo anno, tantoda annunciare che anche in Italia(in molti paesi europei questa cre-scita è già in corso da tempo: Fran-cia +2,7%, Germania +4%, Porto-gallo +9,5% dall’inizio di quest’an-no) dovrebbe essere riattraversa-ta da una più alta febbre del mat-tone. Le previsioni emerse dall’ul-timo rapporto di S&P Global Ra-tings intitolato “Europe’s Hou-sing Markets Are Staging A Soft Landing”, svelano anche, entran-do nel dettaglio dell’analisi, comein Italia le condizioni economiche“più rigide si sono ridotte al reddi-to delle famiglie attraverso una più forte creazione di posti di lavo-ro. Tassi di interesse storicamentebassi e un rapporto prezzo/reddi-to ora al di sotto della media dopocinque anni consecutivi di corre-zione, dovrebbero anche favorire

un aumento della richiesta di abi-tazioni”. Sarà gioco forza della nuova manovra finanziaria 2019,in cantiere proprio in questi gior-ni, a dare forza o indebolire questeattese. S&P sottolinea poi che “aonor del vero, in un contesto in cuiil tasso di disoccupazione rimanealto, il Pil ha superato l’1% solo una volta l’anno scorso, gli indica-tori del mercato immobiliare stanno migliorando e la fiducia delsettore delle costruzioni è tornataai livelli del 2008”. E specifica-mente guardando alla relazionefra credito e mercato immobiliareil report di S&P prevede “un atter-raggio morbido” con le condizionimonetarie nella zona euro che rimarranno generalmente favo-revoli per gli acquirenti di case: itassi di interesse dovrebbero cre-scere solo molto gradualmente nel corso dei prossimi anni da li-velli molto bassi.

Mercato del credito facile

Per ora, quindi, questo resta il momento di comprare casa. In Italia, i valori fermi quest’anno (+0,2% anno su anno) alla fine saliranno in media di un +1,3% l’anno prossimo secondo S&P. Cresceranno poi dell’1,8% nel 2020 e del 2% nel 2021. I bassi tassi di interesse favoriranno la ripresa della domanda di abita-zioni. Tuttavia rimane alto il tassodi disoccupazione (11,1%). I per-messi per nuove costruzioni sonosaliti dell’11,4% l’anno scorso do-po una discesa del 16% in mediadal 2005 al 2016. Le transazionisalgono ininterrottamente dal 2012. E quest’anno si potrebberotoccare nuovamente le 600milaunità vendute.

Secondo i suoi esperti del-l’agenzia, quindi, ottimismo ma nulla di clamoroso ancora. Solo piccoli passi, ma importanti perfar dimenticare il passato.

Le ultime stime

Nuova febbre del mattonePrezzi in salita dal 2019: + 1,3%

È prevista una nuova febbre del

mattone in Italia, dopo la pesante

crisi di dieci anni che ha colpito il

settore: i prezzi è stimato da un

nuovo studio possano aumentare

cosi dal nuovo anno: +1,3% nel 2019,

poi 1,8% nel 2020 e il 2% nel 2021.

Le transazioni Atteso nuovo picco a 600mila

I permessi per nuove costruzioni

sono saliti dell’11,4% l’anno scorso

dopo una discesa del 16% in media

dal 2005 al 2016. Le transazioni

salgono ininterrottamente dal

2012. E quest’anno si potrebbero

toccare le 600mila unità vendute.

Il bene rifugioIl mattone e il piccolo risparmio

Una conferma vede nell’immobi-

liare un bene rifugio rispetto al-

l’andamento dell’economia. Atte-

so quindi un rilancio degli stru-

menti Pir, considerato importante

per lo sviluppo del settore, dal

58,5% di investitori e operatori.

Prezzi in crescitaÈ il momentodi comprare casaIl mercato. Ultimi cinque mesi con le quotazioni stabili o in leggero calo. Dal 2019 attesa la vera svolta. Ad agosto a Como prezzi scesi di un altro 0,5%

0,3%IL CALO IN PROVINCIA

Ancora un ribassodei valori 2018 degli immobilianche sul territorio

2007ACQUISTARE IN CITTÀ

È il valoreal metro quadroper una abitazionein zona città

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Como 15LA PROVINCIA

MERCOLEDÌ 12 SETTEMBRE 2018

Il ministro alle Infra-strutture dei Cinquestelle,Danilo Toninelli, lascia aper-ta la porta per il completa-mento della Pedemontana edella Tangenziale di Como maavverte: non ci saranno piùsoldi dallo Stato. E sul pedag-gio nel tratto comasco del-l’A36 ribadisce: «Il pedaggio èprevisto dalla convenzione. Selo si vuole togliere, bisognatrovare una misura compen-sativa». Che alla luce del no afondi pubblici per l’operaequivale a dire: il pedaggio sul-la Tangenziale di Como resta.

Almeno, questa è l’interpre-tazione delle parole del mini-stro che ne fa la deputata co-masca del Pd Chiara Braga:«Oggi (ieri ndr) durante l’au-dizione alla Camera, il mini-stero ha chiarito definitiva-mente che il governo Lega-

Il ministro: «Niente soldi per la tangenziale»Infrastrutture. Toninelli: «Lo Stato non erogherà altri fondi». E sul pedaggio: «Resta, è previsto dalla convenzione»La rabbia del Pd: «Il governo ritiene l’opera inutile». Currò (M5S): «Tangenziale gratuita? È compito della Regione»

M5S non metterà un euro perla Pedemontana Lombarda eper il completamento dellaTangenziale di Como. Inoltrenon toglierà il pedaggio sulprimo lotto della Tangenziale.Alla faccia delle promesse delpresidente della Regione At-tilio Fontana, del ministroSalvini e della Lega».

La Lega: per noi opera strategica

Carroccio che, dal canto suo,sembra intenzionato a pren-dere le distanze dall’approcciotiepido - per non dire freddo.del ministro sulla Pedemonta-na: «Su Como, l’impegno diSalvini per il secondo lottodella Tangenziale c’è e lo ha ri-badito all’Ambrosetti» sottoli-nea Alessandra Locatelli, vi-cesindaco e parlamentare le-ghista. Va oltre Fabrizio Tur-ba, sottosegretario in Regioneed esponente di spicco delCarroccio lariano: «La posi-zione del ministro va a brac-cetto con un ordine del giornodei Cinquestelle discusso inconsiglio regionale che propo-nevano di non spendere soldiper la Pedemontana, ma diampliare la Milano-Meda. Aquesto punto - prosegue - ri-tengo sia necessario fermarele bocce e spiegare meglio alministro Toninelli di cosa sitratta, quando parliamo di Pe-demontana perché mi sembrache nei Cinquestelle ci sia unpo’ di confusione». E sull’as-senza di fondi pubblici per gliulteriori lotti della Tangenzia-

le di Como dice: «Siamo la re-gione che dà di più in terminifiscali ed è giusto richiederepiù attenzione da parte del go-verno. Auspico un confrontotra il ministro e il presidenteFontana sul tema».

Costi e benefici

Sposa la posizione di Toninel-li, ovviamente, il parlamenta-re pentastellato di Como, Gio-vanni Currò: «Il ministro hafatto un ragionamento chiaroe cioè che bisogna valutare co-sti e benefici dell’opera e chenon saranno erogati ulteriorifondi pubblici. Il discorso è:non siamo contrari, ma nonpossiamo dare così facilmenteil consenso a qualunque cosa».Sul pedaggio il deputato laria-no chiama in causa AttilioFontana: «Il pagamento delpedaggio per la tangenziale èprevisto dalla convenzione -ribadisce le parole del mini-stro - per cui si la Regione, co-me ha più volte promesso, in-tervenisse a compensare quel-la cifra allora il pedaggio puòessere eliminato. Altrimentinon è possibile disattenderequanto previsto dalla conces-sione».

Resta il fatto che l’interven-to del ministro alle Infrastrut-ture se non chiude all’auto-strada Est-Ovest del NordLombardia, di certo non age-vola l’iter di due opere pubbli-che da sempre consideratestrategiche per Como. P.Mor.

n La Lega«I Cinquestellesi chiariscanoLa strada per noiè indispensabile»

n Si complical’iter per i lottimancantidell’autostradaest-ovest

La Tangenziale di Como. Doccia fredda del ministro Toninelli sulla possibilità di eliminare il pedaggio

Orsenigo (Pd)

«Fontanasmentitodagli M5S»

Il Partito Democratico reagisce

furiosamente contro le parole

del ministro alle Infrastrutture.

Secondo Alessandro Alfieri,

segretario regionale del Pd, «il

governo Lega e Cinquestelle dice

no alle grandi opere del Nord.

L’alleanza gialloverde si dimo-

stra incapace di uscire dagli

slogan». Il consigliere regionale

Angelo Orsenigo se la prendono

con il pedaggio: «La Lega ha

giovato le elezioni sul raggiungi-

mento della gratuità per i tratti

comaschi e varesini della tan-

genziale. Oggi gli alleati Cinque-

stelle hanno smentito le loro

promesse».

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7LA PROVINCIA

GIOVEDÌ 13 SETTEMBRE 2018

Economia

menti adegyati ad una necessa-ria competitività, che si sviluppiun asse est/ovest di tipo pede-montano che sostenga lo svilup-po delle provincie di Como, Va-rese e Lecco». Parla di «opera strategica per il Paese». E con-clude dicendo: «Mi auguro che si possa riprendere per il trami-te della Regione un approfondi-to ragionamento col Governo dati alla mano. Non rinuncerò aportare avanti questa impor-tante e indispensabile opportu-nità confidando di avere al mio fianco tutte le categorie e le va-rie espressioni politiche del ter-ritorio».

Dal canto suo il consigliereregionale 5 Stelle Raffaele Erba difende Toninelli: «Non si può pretendere che promesse fatte da chi ora siede in Regione sianomantenute da altri».Gisella Roncoroni

non conosca nemmeno i pro-blemi del suo territorio». Fermichiede anche che si chiarisca la situazione: «Registro una netta discrasia tra le posizioni di Legae M5Stelle, con il vice premier Salvini che anche al Forum Am-brosetti ha ribadito come il completamento di Pedemonta-na debba essere considerato trale priorità del Governo naziona-le, dopo che identica posizione èstata espressa anche dal presi-dente di Regione Lombardia. Auspico pertanto che il Gover-no faccia innanzitutto chiarez-za al suo interno ».

Scettico e arrabbiato anche ilsindaco Mario Landriscina: «Prendo atto delle dichiarazio-ni del ministro. Ritengo essen-ziale per i residenti dell’intero territorio e per gli insediamentiproduttivi, attualmente in diffi-coltà per la carenza di collega-

chiaramente nell’intervista a “La Provincia” Salvini e quella èla nostra posizione». Sul tema cisarà probabilmente un chiari-mento all’interno del Governo poiché non si tratta della prima contrapposizione sulla grande opera ancora incompiuta.

Molto duro il presidente delconsiglio regionale, il forzista Alessandro Fermi: «La realizza-zione e il completamento di Pe-demontana e delle tangenziali di Como e Varese restano una priorità assoluta». E ancora: «È grave che il ministro alle Infra-strutture Toninelli affermi che il Governo non stanzierà un eu-ro per queste opere. Ed è ancorapiù inaccettabile che lo dica sen-za prospettare ipotesi o propo-ste alternative. Evidentemente il ministro vive fuori dalla realtàe aleggia in un’altra dimensione,e mi stupisce che da lombardo

Il casoDuro il presidente

del consiglio regionale

E il sindaco parla

di«infrastruttura strategica»

La Lega tira dritto sul completamento di Pedemonta-na nonostante la seconda battu-ta d’arresto messa in atto dal mi-nistro alle Infrastrutture DaniloToninelli. «Pedemontana deve essere fatta - dice il sottosegre-tario all’Interno Nicola Molteni- poiché come ho già detto più volte si tratta di un’opera strate-gica, indispensabile e necessa-ria». E ribadisce che «nel con-tratto di Governo l’unica opera sulla quale ci sono state alcune riflessioni è stata la Tav e non si èmai citata la Pedemontana lom-barda». Conclude dicendo: «Di Pedemontana ne ha parlato

Secondo lotto, scontro nel GovernoLa Lega insiste: «L’opera va fatta»

Ancora incertezza sul completamento della tangenziale comasca

COMO

«Ministro inadeguato, le infrastrutture comasche van-no completate». Parole del pre-sidente di Unindustria Fabio Porro che ieri, con il direttore dell’associazione Antonello Re-gazzoni, ha partecipato, a Tori-no, all’appuntamento intitolato “Il sistema industriale a soste-gno dei corridoi europei” pro-mosso da Confindustria Pie-monte e Unione industriale di Torino, insieme a Confindu-stria, che ha visto la presenza deipresidenti delle Confindustrie regionali e territoriali attraver-sate dai Corridoi Europei e di una rappresentanza di Medef Auvergne/Rhône-Alpes. È statoquindi Vincenzo Boccia, presi-dente nazionale di Confindu-stria, a tirare le somme della giornata.

Connessioni Europa-Oriente

Durante i lavori è stata afferma-ta l’importanza per l’economia nazionale del completamento delle infrastrutture che connet-tono l’Italia agli altri Paesi euro-pei e all’Estremo Oriente, grazieall’iniziativa per la nuova via della seta.

L’area economica europeaintegrata che va da Trieste a Lio-ne, passando per Bologna, Mila-no, Torino e Grenoble, nel 2016 ha generato un Pil di 1.191 mi-liardi di euro, più grande di quel-lo della Spagna (1.118 miliardi) e Tangenziale deserta: il primo lotto a pedaggio attira poche auto

Gli industriali: «Toninelli inadeguato»La protesta. Il presidente di Unindustria Como Fabio Porro attacca il ministro e chiede di completare gli interventi«Tangenziale e Tremezzina fondamentali per imprese e territorio. Va rilanciata anche la Varese-Como-Lecco»

della somma di due colossi co-me il Baden-Württenberg e la Baviera (1.049 miliardi insie-me). L’Italia è interessata dal Corridoio Mediterraneo, il Cor-ridoio Reno-Alpi e lo Scandina-vo. Il solo Corridoio Mediterra-neo, di cui è parte anche la Tori-no-Lione, interessa il 18% della popolazione europea.

«Se vogliamo essere un Paesemoderno abbiamo bisogno di reti al passo con i tempi, nei tra-sporti, nell’energia, nelle risorseidriche e nelle telecomunicazio-ni» ha sostenuto il presidente diUnindustria, Fabio Porro. «È impensabile voler competere con i principali Hub europei se non ci dotiamo di collegamenti rapidi e moderni che non signi-ficano velocità ad ogni costo, maefficienza, sicurezza e, in una parola, maggior competitività. Abbiamo potenzialità incredi-bili, siamo la seconda manifat-tura europea, - ha proseguito Porro - ma rischiamo di essere frenati da infrastrutture vec-chie e, purtroppo, anche molto rischiose. È stato calcolato che, se disponessimo di infrastruttu-re e logistica pari alla Germania,il nostro export registrerebbe un incremento di oltre il 15% Bi-sogna intervenire immediata-mente sulla messa in sicurezza delle attuali infrastrutture via-rie, completare quelle in fase di costruzione come la Tav o me-glio ancora la Nuova Linea Tori-

no Lione, e progettarne di nuo-ve. Purtroppo devo constatare che abbiamo un ministro delle infrastrutture che sembra più un ministro contro le infra-strutture. Ma, se così è, a questopunto dovrebbe essere lui a con-statare di essere inadeguato peril nostro Paese e il futuro di so-stenibilità e prosperità che tuttinoi desideriamo».

Progetti incompiuti

L’ultima considerazione di Fa-bio Porro è riservata al territoriocomasco: «Ci sono opere fonda-mentali come Pedemontana, Tangenziale di Como e variantedella Tremezzina che devono essere assolutamente comple-tate. Non ha senso lasciare que-ste opere incompiute perché co-sì come sono rappresentano quasi uno spreco per non aver risolto i problemi per i quali era-no state progettate. La situazio-ne attuale significa non solo un maggior costo per i trasporti di merci e persone ma anche un problema ambientale. In questaprospettiva vorrei rilanciare il tema del collegamento Varese Como Lecco. Si tratta di un’ope-ra che le imprese delle tre pro-vince stanno chiedendo da anniper rendere più competitiva l’economia di una delle aree più manifatturiere d’Italia che non può essere lasciata nell’attuale situazione di congestione». E. Mar.

Nicola Molteni Alessandro Fermi Mario Landriscina

Fabio Porro

Danilo Toninelli

Vincenzo Boccia

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Economia 9LA PROVINCIA

GIOVEDÌ 13 SETTEMBRE 2018

MILANO

LORENZO BONINI

Cinque province lom-barde, quasi un milione di abi-tanti, oltre 800 dipendenti euna base clienti che conta giàoltre 300mila utenze sul gas,240mila sull’idrico e 25milasull’elettrico.

In più, impianti di teleri-scaldamento e generazione dielettricità già collaudati e pro-duttivi e, ovviamente, ricavistimati per 400 milioni, inde-bitamento sceso a 80, con unfatturato e una capacità di pro-durre dividendi in netta cresci-ta rispetto al passato. Il risulta-to della maxi operazione dura-

Acsm-Agam, fusione superRicavi stimati: 400 milioniLa presentazione. Gigante industriale e radicamento nei territoriIl presidente Fontana: «Operazione lungimirante, qui passa il futuro»

ta di fatto un anno e mezzo siscrive Acsm-Agam, è piuttostocacofonico e mantiene la cartad’identità di uno solo degli at-tori dell’operazione; ma, di fat-to, si legge multilutility dellaLombardia e attende solo il va-ro ufficiale del piano industria-le per spiccare il volo verso ilmercato nazionale. Ecco per-ché il nuovo soggetto, recente-mente protagonista di profon-di dibattiti nelle tre province diLecco, Como e Sondrio, ha ri-cevuto ieri mattina anche labenedizione della Regione.«Un’operazione lungimirante,dalla riuscita della quale passail futuro dei servizi lombardi»,l’ha definita Attilio Fontana,direttamente dal trentunesi-mo piano del Pirellone.

La composizione azionaria

Una cosa è certa: nel bene o nelmale l’operazione di Acsm-Agam segnerà il futuro dellepolitiche e dei servizi energeti-ci lombardi del prossimo de-cennio. Dentro il contenitore,per come si configura all’indo-mani dello scorso primo luglio,fa bella mostra di sé il privatoA2A (a quota 38% in quanto giàdetentore dell’offerta milane-se e bergamasca e del 90% del-la municipalizzata di Varese),ma anche Lario Reti (al 23%,

avendo messo sul piatto il gio-iello di famiglia Acel Service,con tanto di LR gas). Chiudonoil cerchio le partecipazioni ori-ginarie di Como e Monza (en-trambe circa al 10%), e la pre-senza minore di Sondrio e Va-rese.

Il tutto per affermare unmodello del tutto diverso siadalla semplice municipalizza-ta, sia dalla delega in bianco alprivato di una vendita toutcourt. «Il merito dell’operazio-ne – chiarisce infatti il numerouno di A2A Giovanni Valotti - èdi aver ragionato prima sulmodello, e solo dopo sugli atto-ri. Ci siamo chiesti quale fossel’assetto che potesse portareinnovazione, investimenti, ef-ficiente utilizzo delle risorse,oltre a occupazione, indotto alivello locale e valorizzazionedel ruolo degli enti locali (equalche dividendo in più alleamministrazioni, che non gua-sta). Combiniamo, insomma,la managerialità e la capacità diaccesso al credito dell’operato-re industriale con il radica-mento territoriale di societàpubbliche già esistenti».

Un affresco che nasce da unquadro normativo ed econo-mico letteralmente stravoltonegli ultimi anni. Le tanto atte-se gare d’ambito (e non più co-

munali) per il gas, l’idrico cheviagga sempre più sui binaridell’in house, oltre ai temi diraccolta e smaltimento chesempre più allargano il campodella sola distribuzione.

Il grande bivio

Insomma, resistere nel pro-prio orto era ormai quasi im-possibile, sia che si parli di geo-grafia che di asset industriali.«Era il momento di pensare aun nuovo modello legato al te-ma energetico – sono le paroledi Virginio Brivio, sindaco diLecco e tra i registi dell’opera-zione dal fronte di Lario Reti edell’Ato lecchese – un impian-to non legato all’ormai finitadicotomia tra distribuzione ecommercializzazione, ma so-prattutto rivolto all’efficienta-mento ambientale, a quei ser-vizi integrati che passano sottoil concetto di smart city».

Detto fatto (si fa per dire).Nel giro di un anno e mezzo, apartire da fine 2016 e, ufficial-mente, da aprile 2017, la nuovamultiutility ha preso forma estruttura societaria. E, a breve,anche un piano industrialequinquennale. Prima pietra,sperano gli amministratori lo-cali lombardi, di una lungastrada lastricata di servizi aicittadini e succosi dividendi.

n Valotti (A2A)«Prima studiatoil modelloe poi gli attoricoinvolti»

n La multiutilityha un portafogliocon 300milaclienti del gase 240mila dell’acqua

Ieri a Palazzo Lombardia la presentazione di Acsm-Agam

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Economia 9LA PROVINCIA

VENERDÌ 14 SETTEMBRE 2018

occupano di racconta fondi im-mobiliari. Nello specifico in 2 anni abbiamo finanziato 463 progetti immobiliari, propo-nendo ai nostri clienti, utenti web, di fornire quote di prestito che vanno dai 50 euro ai 2,5 mi-lioni. La nostra piattaforma è strutturata come Paypal». Paypal società che offre servizi di pagamento digitale e di trasfe-rimento di denaro tramite In-ternet fondata nel 1999. In Italiaoffre servizi finanziari ai propri clienti operando quale istituto di credito. «Garantiamo la mas-sima trasparenza e possiamo contare su un portfolio di 90mila investitori. Esempi tipi-ci di progetti ritenuti appetibili sono quelli portati avanti da im-prenditori che acquistano un immobile per poi metterlo a reddito, oppure che comprano, restaurano e vendono. Interve-niamo anche in progetti dove serve un “finanziamento a mez-zanino” quindi un plus di liqui-dità momentanea. Il nostro è unprogetto interessante non solo per gli imprenditori ma anche per i prestatori, che riescono spesso ad avere interessi più altisulla quota capitale». V. Dal.

“crowdfunding”, ovvero la rac-colta di fondi online tramite piattaforme dedicate. Dappri-ma riservata alle startup inno-vative, oggi la regolamentazioneconsente anche alle Pmi di usu-fruire di questo strumento. Ma attenzione, perché questi non devono essere considerati soldi facili o che piovono dal cielo, si tratta di somme erogate per pro-getti seri e a imprenditori quali-ficati». «Un altro strumento in-novativo che passa sempre da piattaforme online - continua Zanaboni - è quello della venditadi fatture per autofinanziare le proprie imprese».

Dunque entrambi gli stru-menti sono accomunati dal mezzo: il web e le piattaforme online consentono, grazie allo sviluppo della comunicazione informatica condivisa, un reale e concreto supporto alle impre-se edili nella loro attività ordina-ria o di sviluppo immobiliare.

A raccontare alcuni aspettipratici sono stati operatori dellepiù qualificate società del setto-re. Flavio Rebellato ha presen-tato la realtà di Housers società nata in Spagna con sede anche inItalia. «Società come Housers si

FinanzaUn focus dedicato

alle possibilità offerte

dai nuovi canali

di finanziamento

La finanza si fa smart. Si è svolto ieri pomeriggio nella sede di Ance Como un incontro sul tema “Nuovi canali di finan-ziamento”. L’incontro è stato declinato con specificità alle im-prese edili del territorio, ma ha presentato note interessanti per tutti, anche per il comune cittadino.

Durante l’incontro sono stateillustrare le opportunità di fi-nanziamento diverse e comple-mentari al “normale” mercato finanziario e creditizio degli isti-tuti bancari di cui le imprese possono già concretamente usufruire. Tre in particolare gli strumenti sotto la lente di in-grandimento a partire dal crowfunding di cui ha parlato Carlo A. Zanaboni, responsabiledi Crowd Advisors che ha pre-sentato una panoramica della Finanza complementare in Ita-lia. «Finalmente anche nel no-stro Paese c’è la possibilità del

Convegno Ance. La raccolta di risorse sul web«Fondi a progetti seri e imprenditori qualificati»

Sulle piattaforme web la raccolta fondi per il settore immobiliare

Invoice trading

Più liquiditàdalla cessionedelle fatture

L’innovazione dell’invoice tra-

ding è stata spiegata da Fabio

Bolognini, presidente di Workin-

voice. Questo strumento, cresciu-

to durante la crisi economica, si

fa particolarmente interessante

per gli imprenditori con necessità

di liquidità per le loro attività.

Si tratta di cedere le proprie

fatture commerciali attraverso

un portale Internet, un sistema di

fundraising noto dapprima solo

agli addetti ai lavori, ma che

riesce a raggiungere il maggior

volume di denaro in Italia e in

generale, le risorse raccolte a

giugno 2017 sono state otto volte

quelle del 2016. «Il nostro lavoro

non è quello di finanziare proget-

ti ma nell’immettere benzina

nelle aziende. Prediligiamo le

medio piccole aziende, perché

sappiamo il grande valore che

rappresentano» dice Bolognini,

che aggiunge: «Essere bravi nel

proprio lavoro non necessaria-

mente significa anche esserlo in

campo economico-finanziario. In

questo senso la vendita di fatture

attraverso questi canali costitui-

sce una semplificazione e una

razionalizzazione importante che

consente alle società di capitali di

ottenere il saldo della fattura

prima della loro scadenza».

Immobiliare smartLa leva crowdfunding

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Lago e Valli 31LA PROVINCIA

VENERDÌ 14 SETTEMBRE 2018

essere assolutamente mantenu-to». «Altro che opera minore - ri-lancia Chiara Braga, parlamen-tare comasca e capogruppo Pd incommissione ambiente e territo-rio - la variante della Tremezzinaè un’infrastruttura fondamentale.Sono pronta a spiegare al ministrotutti i dettagli del progetto»

parlamentare con il sostegno di tutto il territorio. Quest’anno do-po un lungo e attento lavoro si èapprovato all’unanimità il proget-to definitivo». Anas - conferma Mauro Guerra - «ha da subito av-viato la progettazione esecutiva edisposto i 27 milioni di euro ag-giuntivi. Il cronoprogramma deve

vicenda c’è da registrare anche lapresa di posizione del sindaco diTremezzina - già parlamentare del Pd - Mauro Guerra: «La va-riante della Tremezzina è una ne-cessità vitale per il nostro territo-rio e la nostra gente. Ho lavoratoper la variante da sindaco e nel corso del mio ultimo mandato

Tremezzina”, chiedendo impegniprecisi su tempistiche e fondi delGoverno.

«Penso che il disinteresse delministro, in questo caso, sia un fatto positivo del quale approfitta-re per rispettare il programma. Nelle scorse settimane, preoccu-pato dalla furia iconoclasta dei grillini rispetto a qualsiasi infra-struttura progressista, ho appro-fondito con Anas lo stato dell’arte,raccogliendo confortanti infor-mazioni».

L’Anas mette 27 milioni

Già perché il doppio nodo da scio-gliere è il seguente: senza bandodi gara entro dicembre addio ai 210 milioni di euro dello “SbloccaItalia” e senza i 27 milioni di euroaggiuntivi, addio sogni di gloria. Quanto ai 27 milioni di euro - anzi27,04 milioni di euro - Butti con-ferma che «tali fondi, dovuti allavariate lunghezza delle gallerie, sono stati inseriti da Anas nel Fondo Infrastrutture 2017».

Sulla progettazione esecutiva- affidata allo studio Corona di Torino dopo che le altre due fasiprogettuali sono state seguite giorno dopo giorno dallo staff diprogettisti della Provincia guidatoda Bruno Tarantola - Anas ha fatto sapere di «aver avviato le attività propedeutiche a tale pro-gettazione».

La frase del ministro Toninelliha fatto parecchio rumore. Sulla

TREMEZZINA

MARCO PALUMBO

I 9,8 chilometri di va-riante della Tremezzina - il cui costo complessivo è lievitato oggisino a toccare quota 357 milionidi euro, complici le correzioni incorsa richieste dalla Soprinten-denza, in particolare sui nodi di Spurano di Ossuccio e Bonzanigodi Mezzegra - tornano ad agitarela politica.

«La variante della Tremezzinaè un’opera minore di cui so poco»queste le parole pronunciate dalministro alle Infrastrutture Da-nilo Toninelli, esponente di spic-co del Movimento Cinque Stelle.Parole pronunciate nel corso dellasua audizione in commissione territorio presieduta dal leghistaAlessandro Benvenuto e riferitedal parlamentare lariano AlessioButti (Fratelli d’Italia), che dellaCommissione è vicepresidente.

La toppa e il buco

«Il ministro Toninelli ha tentatodi evitare mie precise domande sul futuro della variante della Tre-mezzina - scrive, in una lunga no-ta, Alessio Butti - Poi ha messo unatoppa peggiore del buco, dicendoche è un’opera minore di cui, ha aggiunto sa poco».

Da qui il “j’accuse” del deputa-to lariano, che praticamente ad inizio legislatura aveva indirizza-to al ministro Toninelli un’inter-rogazione sul tema “variante della

Ecco come si presenta la galleria della variante a Colonno

Grandi opere. Le parole di Toninelli riportate da Butti scatenano le proteste a tutto campoIl parlamentare: «Per fortuna ci sono soldi e progetti». Guerra: «Tempi da rispettare»

La variante snobbata dal ministro«La Tremezzina? È un’opera minore»

Mauro Guerra

Alessio Butti

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7LA PROVINCIA

SABATO 15 SETTEMBRE 2018

da categorie, territori, me-stieri, alla fine ne sortirà unconsiglio direttivo e lì si fa-ranno le opportune valuta-zioni». «Quella che arriva aquesta assemblea è un’asso-ciazione in salute che ha svol-to, nell’arco degli ultimi anni,un grande sforzo in terminidi rinnovamento - aggiungeGalimberti - mi riferisco siaall’attività sindacale per darepeso a tutti i livelli ai bisognidelle nostre imprese ma an-che ai servizi erogati, pensoad esempio all’innovazionecon l’assistenza sul Piano Im-presa 4.0 oppure alle consu-lenze su energia e reti, tuttifattori molto concreti chepossono incidere non pocosull’attività delle aziende».

so il Piano Impresa 4.0 - e adorganizzare dei progetti direte.

L’assemblea a settembredell’associazione di fattoapre la stagione del rinnovodelle cariche a tutti i livelli,vertice compreso. Marco Ga-limberti sta portando a com-pimento il suo secondo man-dato alla presidenza ed ha da-to disponibilità per conti-nuare. «Si tratta di un per-corso di ricambio dell’asso-ciazione ampio e partecipato- dice il presidente - si parte

ti, presidente di Confartigia-nato Lombardia, AlessandroMattinzoli, assessore regio-nale allo Sviluppo Economi-co e Nicola Molteni, sottose-gretario al ministero dell’In-terno. “Partecipare, condivi-dere, costruire il futuro” è iltitolo della giornata.

Durante l’assemblea ci sa-rà inoltre la premiazione del-le aziende, in virtù della fe-deltà associativa (quindicesi-ma edizione del premio dedi-cato) ma anche della propen-sione ad innovare - attraver-

AssociazioneAtteso il sottosegretario

Nicola Molteni

Sindacato e servizi,

grande rinnovamento

Si svolgerà lunedì al-lo Sheraton la 72esima as-semblea generale di Confar-tigianato Como. I lavori ini-zieranno alle 17.30 con i salu-ti istituzionali e l’interventodel presidente Marco Galim-berti. Poi sul palco dei relato-ri saliranno Eugenio Masset-

Lunedì assemblea allo SheratonGalimberti verso il terzo mandato

ENRICO MARLETTA

Cambia il colore dellemaggioranze di gover-no ma la questione cen-trale resta sempre la

stessa perché con un caricofiscale del 42,3% gli artigianifanno fatica e cogliere quel re-folo di ripresa che si avverte daqualche mese diventa, inevita-bilmente, un’impresa impossi-bile. Quello delle tasse sarà uno deicardini dell’intervento di Mar-co Galimberti quando, lunedìallo Sheraton, aprirà i lavoridell’assemblea numero 72 diConfartigianato Como. Unodei temi, non il solo: in agendac’è anche la parola burocraziae poi c’è l’attesa inevitabilmen-te preoccupata per l’imminen-te legge di bilancio, la primadella maggioranza giallo-verde(in sala, attenzione specialeall’intervento del sottosegre-tario comasco Nicola Molteni).Un’edizione autunnale, comecapita ogni quattro anni, chedi fatto avvia il percorso dirinnovo di tutte le cariche al-l’interno dell’associazione.

Presidente Galimberti, prima ri-

chiesta al governo: abbassare il

carico fiscale...

Sì, abbiamo raggiunto un livel-lo di tassazione non più soste-nibile. Così è difficile immagi-nare un futuro per le nostreimprese. Un altro tema del miointervento sarà quello del som-merso, una vera e propria piagache inquina il mercato alimen-tando situazioni di concorren-

za sleale a danno delle impreseoneste. Penso al “nero” del-l’operaio che si improvvisa im-bianchino ma anche all’azien-da che non rispetta le regole edha quindi margini più ampirispetto ai concorrenti.

In un contesto generale di questo

di questo tip qual è la sua valuta-

zione del quadro economico rela-

tivo alla provincia di Como?

Credo che la nostra provinciasi trovi in una situazione deli-cata, non drammatica quantolo era qualche anno fa, segnataperò ancora dall’incertezza da-ta da una ripresa molto fragilein cui basta un niente per tor-nare indietro. Ci sono settori come il me-talmeccanico e il legno-arredodove le cose stanno andandomeglio. Altri come il tessiledove i passi in avanti sono me-no pronunciati, oppure l’edili-zia che è ancora in difficoltà.A livello generale va colto ciòche c’è di positivo, ovviamentefacendo sì che i segnali si con-solidino e si entri in una fasedi vera crescita a beneficio del-le imprese e in definitiva ditutto il territorio.

Abbiamo alle spalle settimane di

alta tensione in particolare tra

Confindustria e governo. Lei quale

idea si è fatta dell’esecutivo e quali

sono le aspettative delle imprese

artigiane?

Noi siamo in una fase di grandeattesa, si è sentito parlare diflat tax, se opportunamentestudiato potrebbe essere unostrumento di grande interesse

Anche voi pronti ad andare in piaz-

za?

Noi in piazza ci siamo già anda-ti, quattro anni fa, portando ci60mila imprenditori che han-no accettato di chiudere la bot-tega per una giornata e di anda-re a Roma. Certo che saremmo pronti afarlo ancora, se servisse, maora non ha senso prospettarequesta eventualità. Vogliamovedere cosa ci sarà scritto nellalegge finanziaria, quello sarà ilvero metro di giudizio per va-lutare l’operato del governo.Poi agiremo di conseguenza

Quali sono i punti che lei considera

essenziali nella prossima legge di

bilancio?

Tre concetti: fiscalità, burocra-zia e innovazione. Ci aspettia-mo un alleggerimento del cari-co fiscale, interventi - molti deiquali possono essere fatti acosto zero - per semplificarel’attività delle imprese che oggisono alle prese con una monta-gna di adempimenti molti deiquali inutili e poi la confermadel Piano Impresa 4.0 che haavuto positive ricadute anchesulle realtà artigiane. Un altro capitolo chiave è quel-lo dell’Iva: al di là dei proclamiè necessario capire bene qualesarà la scelta del governo, èevidente che un eventuale au-mento avrebbe conseguenzemolto pesanti sulla crescita.Ma anche qui è inutile prote-stare in assenza di azioni con-crete.

Il percorso di aggregazione delle

Camere di commercio di Como e

Lecco è davvero in fase di arrivo?

Sì, il cronoprogramma è statorispettato, l’operazione si chiu-derà nell’arco di qualche mese,sono in corso valutazioni dinatura tecnica per stabilire seè meglio avviare la nuova Ca-mera entro fine anno o all’ini-zio del 2019, ma insomma cisiamo e già lunedì si svolgeràun incontro tra le Giunte diComo e Lecco per mettere apunto gli ultimi tasselli. Il ri-sultato sarà quello di una Ca-mera di commercio forte, laquarta in Lombardia per nu-mero di imprese.

In quali ambiti secondo lei il terri-

torio avvertirà le ricadute più con-

Marco Galimberti, il presidente di Confartigianato Como

per il nostro mondo imprendi-toriale ma al momento mi paresi sia rimasti nella fase degliannunci. Il biglietto da visitadel governo, mi riferisco al De-creto Dignità, non è stato delresto dei migliori, in particola-re per quel che riguarda la nuo-va normativa in materia di

contratti a termine: sono statiintrodotti maggiori vincoli perle imprese senza peraltro checiò corrisponda a superiori tu-tele per i lavoratori. La prima azione concreta, insostanza, non è andata nellagiusta direzione. Un po’ di pre-occupazione c’è...

Nicola Molteni Alessandro Mattinzoli

L'INTERVISTA MARCO GALIMBERTI. Presidente Confartigianato Como

GLI ARTIGIANI COMASCHISFIDA AL GOVERNOSUL CARICO FISCALE

Economiacrete del nuovo assetto?

La premessa è che, con la rifor-ma, le competenze delle Came-re si sono notevolmente ridot-te. Penso che ci sarà un benefi-cio molto importante per ilturismo che, sempre di più,potrà essere fattore di richia-mo e di sviluppo associato allenostre eccellenze manifattu-riere, penso alla seta e al legnoinnanzi tutto. E poi un grande tema di lavoroper la futura Camera sarà quel-lo della formazione duale at-traverso l’alternanza scuola-lavoro, uno strumento poten-zialmente prezioso e che deveessere gestito bene dalla Ca-mera in collaborazione con leassociazioni di categoria.C’è necessità di un salto inavanti, sono convinto che i ri-sultati potranno essere moltosignificativi innanzi tutto peri ragazzi ma anche per il siste-ma delle imprese che sono ov-viamente interessate alla pre-parazione delle nuove leve dainserire in azienda.

Negli ultimi giorni è tornato d’at-

tualità il tema dell’emergenza in-

frastrutturale del nostro territo-

rio. I progetti sul tavolo sono, in

particolare, la Variante della Tre-

mezzina e il completamento della

Tangenziale...

Si tratta di uno dei grandi nodiirrisolti del nostro territorio.Basta uscire dal capannone perfare una consegna e ci si inca-nala nel caos di una viabilitàbloccata. Le opere vanno com-pletate, non è pensabile la-sciarle a metà. Si tratta di unapartita fondamentale e io cre-do si debba pensare a interven-ti di sistema basati sull’analisidei flussi di traffico delle per-sone e delle merci, interventicapaci di andare al di là dellalogica del fare un pezzo di stra-da alla volta.

La percentuale

42,3%LE TASSE

Il carico fiscaleper gli artigiani«Un livello non più sostenibile»

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Economia 9LA PROVINCIA

SABATO 15 SETTEMBRE 2018

ComoArriva anche a Como

il Keesy Point, check in

automatizzato per l’home

sharing e gli affitti brevi

Arriva anche a Como per la prima volta Keesy Point, ilsistema automatizzato per le operazioni di check-in e check-out per il mondo dell’home sha-ring e degli affitti turistici brevi.

La presentazione del proget-to giovedì prossimo al Keesy Point di Via Cavallotti. Il Keesy Point è già attivo e permette di accedere a tutti i servizi di ge-stione delle chiavi dell’alloggio e di semplificazione degli aspetti burocratici del check-in. Nel corso della presentazione è pre-visto l’intervento di Patrizio Donnini, amministratore dele-gato di Keesy srl e Lakeasy srl, partner locale dell’iniziativa su Como.

Keesy rappresenta un formatin grado di rispondere alle esi-genze di un mercato in forte cre-scita, soprattutto nelle zone a forte vocazione turistica: nella sola città di Como, circa 1.000 appartamenti sono oggetto di affitto turistico di breve periododa parte di oltre 500 host, regi-strando un livello di occupazio-ne degli appartamenti superio-re al 65% nell’anno con una me-dia di 4 ospiti per prenotazione, per un totale di oltre centomila check-in ogni anno.

Il Keesy Point è una strutturavideosorvegliata situata in pros-simità di stazioni ferroviarie, ae-roporti, aperta 24 ore su 24, al cui interno avviene il check-in o check-out, in particolare il ritiroe la riconsegna delle chiavi del-l’alloggio, custodite in apposite cassette di sicurezza, e tutte le formalità burocratiche, a cui il guest accede tramite un codice riservato condiviso con l’host via sms.

Affitti breviIn cittài check indi Keesy Point

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