COOPERATIVO BILANCIO SOCIALE...reinvestire in maniera efficace all'interno della nostra...

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C ILANCIO OCIA L E E DI ISSIONE DEL REDITO OOPERATIVO C M B S BILANCIO SOCIALE MISSIONE E DI ESERCIZIO 2010

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C

ILANCIOOCIALE

E DI

ISSIONEDEL

REDITO

OOPERATIVOC

M

BS

BILANCIO SOCIALEMISSIONEE DI

ESERCIZIO 2010

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BILANCIO SOCIALEE DI MISSIONE

Esercizio 2010

«Le cooperative sono così diffuse perché permettono a un'aggregazione di singoli produttori o consumatori di trattare con i propri fornitori da una posizione di maggior forza.I produttori, in particolare, possono mettere in comune risorse finanziarie e ripartire i rischi, oltre che creare canali di distribuzione e di commercializzazione più efficaci.Le cooperative offrono inoltre ai propri membri un maggior senso di partecipazione e di controllo».

Jeremy Rifkin, 2002

BANCA DI CREDITO COOPERATIVODEI COMUNI CILENTANI

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Presentazione . . . . pag. 3

Il processo di redazione del bilancio sociale e di missione . . . . . 5

Perchè la BCC è una banca differente . . 6

La BCC dei Comuni Cilentani . . . . 14

Le principali attività sociali nel 2010 . . 17

La Base Sociale . . . . . . 27

Il valore per i clienti . . . . . 32

Il valore per i Collaboratori . . . . 34

Il valore per la Collettività e la Comunità locale 35

La Banca e l'ambiente . . . . . 36

Il valore economico creato e la sua ripartizione tra i portatori di interessi . . . . 39

Gli impegni di miglioramento . . . 39

Il giudizio degli stakeholders . . . 40

2 3

l Bilancio Sociale dovrebbe costituire, almeno

nelle intenzioni dei padri del Movimento ICooperativo, quel momento gioioso in più grazie

al quale i numeri di una intera annata di lavoro

riscattano la loro apparente aridità per farsi

colloquio, musica corale con i Soci che aspettano di

verificare come la BCC ha saputo corrispondere alle

finalità mutualistiche e solidali che rappresentano

l'anima vera della Cooperativa. Invece, per il terzo

anno consecutivo si è costretti a premettere alla

rappresentazione l'accorata menzione della crisi di

carattere planetario che non accenna a trovare

positivi sbocchi, almeno nella gran parte della

Comunità Occidentale e, segnatamente, nella nostra

Nazione. I recenti sommovimenti dei paesi

rivieraschi del Mediterraneo hanno contribuito poi a

rendere ancor meno limpido il quadro d'insieme,

con nubi che sono adesso non solo di tipo economico,

ma addirittura portate da un vento di guerra. La

crisi, iniziata nell'autunno del 2008 con il tracollo del

mercato americano dei sub-prime, non si placa e sta

mordendo con più forza nelle nostre zone, sin qui

parzialmente preservate proprio dal relativo minor

vantaggio dei nostri territori rispetto a quelle aree

connotate dai distretti industriali. L'aumento

vertiginoso del costo delle materie prime, la stasi

allarmante della disoccupazione, specie giovanile e

femminile, l'ondata migratoria che si profila sulle

sponde dei nostri mari non lasciano prevedere un

2011 migliore degli anni che abbiamo ormai alle

nostre spalle. Eppure, abbandonarsi a questi poco

incoraggianti presagi non servirebbe certamente ad

invertire la tendenza. Meglio quindi soffermarsi

sull'agire, che è alla nostra portata, per

riconfermare quei valori genuini della

Cooperativa, che possono riassumersi nei

concetti di solidarietà, sobrietà, sacrificio. Questi

valori, talora misconosciuti nei momenti di facile

benessere collettivo, vengono con forza alla luce

nei periodi più scuri, come quelli che stiamo

attraversando. Affrontiamo la seduta

assembleare ed il giudizio della Base Sociale

consapevoli che anche nel 2010 la Banca, per

attutire i riflessi della crisi, ha saputo esprimere

flessibilità e spirito di servizio verso la Comunità di

appartenenza. Si è mantenuta la rotta con mano

ferma, con un' ottica che non ha inteso premiare

l'utile immediato (che pure riteniamo molto

soddisfacente nel difficile contesto nel quale è

maturato), ma guardando lontano, per avere a mente

le ragioni dei giovani, dei nostri figli, ai quali vogliamo

consegnare una Banca forte e sana, in grado di dare

risposte generose alle domande di assistenza che ci

provengono. Abbiamo registrato incrementi nella

raccolta, anche se non sempre nella misura

desiderata, perché vorremmo ancora più mezzi da

reinvestire in maniera efficace all'interno della

nostra collettività. La massa complessiva ha superato

i 306 milioni, con una crescita del 3,7% sull'anno

precedente; quella diretta si è assestata sui 251

milioni, con un incremento del 4%. Gli impieghi

economici sono pervenuti a 203 milioni. L'aumento

rispetto all'anno prima è del 16,6%. E' evidente che la

BCC, muovendosi a velocità più che doppia rispetto al

sistema bancario, non ha lesinato risorse. La raccolta

è costata mediamente l'1,19%; gli impieghi hanno

reso in media il 5,21%. In questa sintesi dei prezzi c'è

tutta la storia dell'Azienda nell'esercizio 2010:

abbiamo mantenuto i tassi attivi calmierati, per non

aggravare, con condizioni elevate, i disagi dei nostri

prenditori di denaro. Abbiamo pagato il giusto i

depositi, in sintonia col mercato, trasmettendo nel

contempo ai clienti il messaggio che dei loro sudati

risparmi avremmo fatto buon uso, destinando ai

nostri concittadini il 97% del totale degli impieghi. Va

inoltre sottolineato che il taglio medio delle pratiche

di fido si è attestato su € 44.940, prova evidente del

frazionamento dei rischi e della preferenza accordata

alle istanze di più contenuto importo. Per notizia, la

media delle BCC Campane si posizionava, alla data, su

€ 53.290. L'utile d'esercizio di 1,2 milioni premia

perciò una politica oculata, che è il riflesso dei

PresentazioneIl PresidenteLucio Alfieri

Casalvelino Marina

Torchiara, Chiesa del SS. Salvatore

Lustra, Convento di S. Francesco

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Presentazione . . . . pag. 3

Il processo di redazione del bilancio sociale e di missione . . . . . 5

Perchè la BCC è una banca differente . . 6

La BCC dei Comuni Cilentani . . . . 14

Le principali attività sociali nel 2010 . . 17

La Base Sociale . . . . . . 27

Il valore per i clienti . . . . . 32

Il valore per i Collaboratori . . . . 34

Il valore per la Collettività e la Comunità locale 35

La Banca e l'ambiente . . . . . 36

Il valore economico creato e la sua ripartizione tra i portatori di interessi . . . . 39

Gli impegni di miglioramento . . . 39

Il giudizio degli stakeholders . . . 40

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l Bilancio Sociale dovrebbe costituire, almeno

nelle intenzioni dei padri del Movimento ICooperativo, quel momento gioioso in più grazie

al quale i numeri di una intera annata di lavoro

riscattano la loro apparente aridità per farsi

colloquio, musica corale con i Soci che aspettano di

verificare come la BCC ha saputo corrispondere alle

finalità mutualistiche e solidali che rappresentano

l'anima vera della Cooperativa. Invece, per il terzo

anno consecutivo si è costretti a premettere alla

rappresentazione l'accorata menzione della crisi di

carattere planetario che non accenna a trovare

positivi sbocchi, almeno nella gran parte della

Comunità Occidentale e, segnatamente, nella nostra

Nazione. I recenti sommovimenti dei paesi

rivieraschi del Mediterraneo hanno contribuito poi a

rendere ancor meno limpido il quadro d'insieme,

con nubi che sono adesso non solo di tipo economico,

ma addirittura portate da un vento di guerra. La

crisi, iniziata nell'autunno del 2008 con il tracollo del

mercato americano dei sub-prime, non si placa e sta

mordendo con più forza nelle nostre zone, sin qui

parzialmente preservate proprio dal relativo minor

vantaggio dei nostri territori rispetto a quelle aree

connotate dai distretti industriali. L'aumento

vertiginoso del costo delle materie prime, la stasi

allarmante della disoccupazione, specie giovanile e

femminile, l'ondata migratoria che si profila sulle

sponde dei nostri mari non lasciano prevedere un

2011 migliore degli anni che abbiamo ormai alle

nostre spalle. Eppure, abbandonarsi a questi poco

incoraggianti presagi non servirebbe certamente ad

invertire la tendenza. Meglio quindi soffermarsi

sull'agire, che è alla nostra portata, per

riconfermare quei valori genuini della

Cooperativa, che possono riassumersi nei

concetti di solidarietà, sobrietà, sacrificio. Questi

valori, talora misconosciuti nei momenti di facile

benessere collettivo, vengono con forza alla luce

nei periodi più scuri, come quelli che stiamo

attraversando. Affrontiamo la seduta

assembleare ed il giudizio della Base Sociale

consapevoli che anche nel 2010 la Banca, per

attutire i riflessi della crisi, ha saputo esprimere

flessibilità e spirito di servizio verso la Comunità di

appartenenza. Si è mantenuta la rotta con mano

ferma, con un' ottica che non ha inteso premiare

l'utile immediato (che pure riteniamo molto

soddisfacente nel difficile contesto nel quale è

maturato), ma guardando lontano, per avere a mente

le ragioni dei giovani, dei nostri figli, ai quali vogliamo

consegnare una Banca forte e sana, in grado di dare

risposte generose alle domande di assistenza che ci

provengono. Abbiamo registrato incrementi nella

raccolta, anche se non sempre nella misura

desiderata, perché vorremmo ancora più mezzi da

reinvestire in maniera efficace all'interno della

nostra collettività. La massa complessiva ha superato

i 306 milioni, con una crescita del 3,7% sull'anno

precedente; quella diretta si è assestata sui 251

milioni, con un incremento del 4%. Gli impieghi

economici sono pervenuti a 203 milioni. L'aumento

rispetto all'anno prima è del 16,6%. E' evidente che la

BCC, muovendosi a velocità più che doppia rispetto al

sistema bancario, non ha lesinato risorse. La raccolta

è costata mediamente l'1,19%; gli impieghi hanno

reso in media il 5,21%. In questa sintesi dei prezzi c'è

tutta la storia dell'Azienda nell'esercizio 2010:

abbiamo mantenuto i tassi attivi calmierati, per non

aggravare, con condizioni elevate, i disagi dei nostri

prenditori di denaro. Abbiamo pagato il giusto i

depositi, in sintonia col mercato, trasmettendo nel

contempo ai clienti il messaggio che dei loro sudati

risparmi avremmo fatto buon uso, destinando ai

nostri concittadini il 97% del totale degli impieghi. Va

inoltre sottolineato che il taglio medio delle pratiche

di fido si è attestato su € 44.940, prova evidente del

frazionamento dei rischi e della preferenza accordata

alle istanze di più contenuto importo. Per notizia, la

media delle BCC Campane si posizionava, alla data, su

€ 53.290. L'utile d'esercizio di 1,2 milioni premia

perciò una politica oculata, che è il riflesso dei

PresentazioneIl PresidenteLucio Alfieri

Casalvelino Marina

Torchiara, Chiesa del SS. Salvatore

Lustra, Convento di S. Francesco

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comportamenti mantenuti nell'anno. Per conseguire

questi risultati è stato determinante il sacrificio di

tutti: dei Collaboratori che hanno lavorato con lena;

degli Amministratori che hanno improntato i

comportamenti ad una forte coerenza, non

perdendo mai di vista le finalità mutualistiche del

sodalizio; dell'utenza che ci ha sostenuto ed ha

sopportato anche qualche marginale disagio senza

lamenti; delle federazioni nazionali e regionali che

hanno fornito un apporto prezioso in una fase di

copiosa e più stringente normativa di controllo, che

ha appesantito le formalità burocratiche della

gestione. Anche nei primi mesi dell'anno in corso

non abbiamo interrotto il flusso dei finanziamenti e

la struttura continua ad operare a pieno ritmo per

soddisfare rapidamente le numerose istanze che ci

pervengono. Occorre però più raccolta: bisogna che

il territorio ci dia ancora fiducia e dimostri,

affidandoci le sue liquidità, che crede veramente

nella missione che una Cassa piccola, dal cuore

grande, sta portando avanti con fatti concreti. Perché

questa Banca, con gli oltre duecento milioni investiti

nel Cilento, è stata ed è il motore che contribuisce a

muovere iniziative, occupazione, reddito sociale.

Saremo grati a tutti se ci permetterete di continuare

a farlo, sempre di più, anche in futuro.

- Pisciotta- Pisciotta Marina

IL PROCESSO DI REDAZIONE DEL BILANCIO SOCIALE E DI MISSIONE

Comunicazione (Livello 1)Flusso di informazioni verso i portatori di interesseConsultazione (Livello 2)La BCC può invitare i portatori di interesse a condividere e valutare i punti di vista. E' un processo attraverso cui temi di interesse sono discussi all'interno di gruppi. Può avere una varietà di obiettivi (raccogliere informazioni, ottenere feedback, costruire consenso). Partecipazione (Livello 3)I portatori di interesse possono avere accesso e condividere il controllo sulle informazioni, sulle risorse e sui servizi; possono influenzare lo sviluppo del disegno. La partecipazione può essere passiva (rispondere alle iniziative) o attiva (realizzare iniziative).Dialogo (Livello 4)I partecipanti non solo indicano i propri punti di vista ma ascoltano le opinioni di ciascuno per sviluppare una mutua comprensione, includendo gli interessi, gli obiettivi di ciascuno. Il dialogo richiede la partecipazione animata di tutti i portatori di interesse.Inclusione (Livello 5)I portatori di interesse sono coinvolti in particolari processi di definizione delle strategie aziendali, svolgendo al tempo stesso una attività di controllo.Partnership (Livello 6)Si intendono collaborazioni tra imprese e portatori di interesse esterni (imprese non profit e associazioni) per la realizzazione di particolari progetti ed iniziative.

LE TAPPE DEL COINVOLGIMENTO DEI PORTATORI DI INTERESSE

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comportamenti mantenuti nell'anno. Per conseguire

questi risultati è stato determinante il sacrificio di

tutti: dei Collaboratori che hanno lavorato con lena;

degli Amministratori che hanno improntato i

comportamenti ad una forte coerenza, non

perdendo mai di vista le finalità mutualistiche del

sodalizio; dell'utenza che ci ha sostenuto ed ha

sopportato anche qualche marginale disagio senza

lamenti; delle federazioni nazionali e regionali che

hanno fornito un apporto prezioso in una fase di

copiosa e più stringente normativa di controllo, che

ha appesantito le formalità burocratiche della

gestione. Anche nei primi mesi dell'anno in corso

non abbiamo interrotto il flusso dei finanziamenti e

la struttura continua ad operare a pieno ritmo per

soddisfare rapidamente le numerose istanze che ci

pervengono. Occorre però più raccolta: bisogna che

il territorio ci dia ancora fiducia e dimostri,

affidandoci le sue liquidità, che crede veramente

nella missione che una Cassa piccola, dal cuore

grande, sta portando avanti con fatti concreti. Perché

questa Banca, con gli oltre duecento milioni investiti

nel Cilento, è stata ed è il motore che contribuisce a

muovere iniziative, occupazione, reddito sociale.

Saremo grati a tutti se ci permetterete di continuare

a farlo, sempre di più, anche in futuro.

- Pisciotta- Pisciotta Marina

IL PROCESSO DI REDAZIONE DEL BILANCIO SOCIALE E DI MISSIONE

Comunicazione (Livello 1)Flusso di informazioni verso i portatori di interesseConsultazione (Livello 2)La BCC può invitare i portatori di interesse a condividere e valutare i punti di vista. E' un processo attraverso cui temi di interesse sono discussi all'interno di gruppi. Può avere una varietà di obiettivi (raccogliere informazioni, ottenere feedback, costruire consenso). Partecipazione (Livello 3)I portatori di interesse possono avere accesso e condividere il controllo sulle informazioni, sulle risorse e sui servizi; possono influenzare lo sviluppo del disegno. La partecipazione può essere passiva (rispondere alle iniziative) o attiva (realizzare iniziative).Dialogo (Livello 4)I partecipanti non solo indicano i propri punti di vista ma ascoltano le opinioni di ciascuno per sviluppare una mutua comprensione, includendo gli interessi, gli obiettivi di ciascuno. Il dialogo richiede la partecipazione animata di tutti i portatori di interesse.Inclusione (Livello 5)I portatori di interesse sono coinvolti in particolari processi di definizione delle strategie aziendali, svolgendo al tempo stesso una attività di controllo.Partnership (Livello 6)Si intendono collaborazioni tra imprese e portatori di interesse esterni (imprese non profit e associazioni) per la realizzazione di particolari progetti ed iniziative.

LE TAPPE DEL COINVOLGIMENTO DEI PORTATORI DI INTERESSE

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LA NORMATIVAIl Testo Unico Bancario definisce la Banca di Credito Cooperativo quale unica banca a mutualità prevalente del mercato. La normativa offre, inoltre, una specifica definizione del “localismo” delle BCC. Per una BCC:

? i soci debbono risiedere, avere sede o operare con carattere di continuità nell'ambito territoriale di attività della banca;

? almeno il 50% dell'attività creditizia deve essere realizzata con i soci; ? il 95% del totale del credito deve essere obbligatoriamente erogato nel territorio;? almeno il 70% degli utili deve andare a riserva, ovvero al rafforzamento del patrimonio, che è e resterà sempre

indisponibile per i singoli. E' questo per la BCC-CR, che non si capitalizza sui mercati finanziari, l'unico modo per costruire il proprio sviluppo.

L'IDENTITÀL'identità della Banca di Credito Cooperativo si fonda su tre caratteristiche fondamentali:

? la partecipazione democratica, sottolineata nel carattere cooperativo della BCC-CR; ? la mutualità, che è:

o interna (nella relazione sociale, l'obbligo ad orientare l'attività “prevalentemente” a favore dei soci e a non perseguire “fini di speculazione privata”),

o esterna (nella relazione con gli altri portatori di interessi, ed in particolare la comunità locale, come previsto dall'articolo 2 dello statuto sociale)

o di sistema (intesa come cooperazione di categoria, che implica la piena valorizzazione del modello “a rete”);

? la territorialità, che si esprime: o nella proprietà dell'impresa (i soci e gli amministratori di una BCC-CR debbono essere espressione del

territorio di insediamento dell'azienda); o nell'operatività (il risparmio raccolto resta nel territorio per finanziare lo sviluppo dell'economia reale).

LA STORIA “CONTROCORRENTE”Le BCC nacquero con l'obiettivo di liberarsi dallo sfruttamento e talvolta dalla piaga dell'usura e di rompere le catene del bisogno che opprimevano anche la dignità delle persone. Il progetto scritto negli statuti era quello di “migliorare la condizione morale e materiale dei soci fornendo il denaro a ciò necessario”. Furono subito giudicate imprese “impossibili”: un autorevole studioso le definì “un assurdo economico” e ne profetizzò la rapida scomparsa dal mercato (“l'egoismo e l'opportunismo vi seppelliranno”). Invece, nell'arco di neppure 15 anni dalla nascita della prima Cassa Rurale, anche per impulso dell'Enciclica Rerum Novarum di Papa Leone XIII, le Casse avevano raggiunto il numero di 904. Nel 1905 ne erano state costituite 1.386 e alla fine del 1920 il numero era salito a 3.347.

I maggiori avvenimenti che hanno segnato la storia ultracentenaria della cooperazione di credito si sintetizzano attraverso queste tappe principali:

1883 nasce la prima Cassa Rurale a Loreggia, Padova, ad opera di Leone Wollemborg.1890 grazie alla operosità di un giovane sacerdote, don Luigi Cerutti, nasce a Gambarare, in provincia di Venezia, la prima Cassa Rurale Cattolica.1891 l'enciclica “Rerum Novarum” di papa Leone XIII, sollecitando i cattolici all'azione sociale, a forme di tipo solidaristico per vincere la solitudine dei più poveri, diviene il manifesto dell'ampio, diffuso movimento. 1917 nasce a Roma, dopo diversi tentativi, la Federazione Italiana delle Casse Rurali con funzioni di rappresentanza e tutela del gruppo, di promozione e perfezionamento delle banche associate, con una struttura di supporto alle Casse di tipo sindacale, tecnico e finanziario.1919 si verifica la grande scissione. Le cooperative cattoliche si staccano dalla Lega delle cooperative e formano la Confederazione Cooperative Italiane, allaquale aderisce la Federazione Italiana delle Casse Rurali. 1926 il regime fascista, che vuole controllare la cooperazione, crea l'Ente Nazionale Fascista della Cooperazione. 1936 nasce l'Ente Nazionale delle Casse Rurali Agrarie ed Enti Ausiliari (Encra). Viene varata la Legge Bancaria.1937 entra in vigore il Testo Unico delle Casse Rurali e Artigiane. 1946 viene ricostituita dai cattolici la Confederazione Cooperative Italiane e dai cooperatori di altra ispirazione la Lega nazionale delle Cooperative e Mutue. 1950 viene ricostituita la Federazione Italiana delle Cassa Rurali e Artigiane.1961 comincia una attività di riorganizzazione e rilancio del movimento e dell'operatività delle Casse. Si ricostituiscono le

PERCHE' LA BCC E' UNA BANCA DIFFERENTE

Federazioni locali e si ristrutturano quelle esistenti, conferendo loro funzioni di rappresentanza, tutela ed assistenza tecnica a livello regionale e interregionale delle Casse associate.1963 costituzione dell'Istituto di Credito delle Casse Rurali e Artigiane (Iccrea) 1970 nasce l'Editrice delle Casse Rurali e Artigiane, l'Ecra.La Federazione Italiana è tra i membri fondatori dell'Associazione delle Banche Cooperative della Cee, il Groupment des Cooperatives d'Epargne et de Crédit, che ha lo scopo di promuovere e di tutelare gli interessi della categoria in sedecomunitaria. Federazione e Iccrea aderiscono inoltre all'Unione Internazionale Raiffeisen, IRU.1973 nascono le Casse Centrali di Bolzano e Trento.1977 nasce Agrileasing, società che pone le Casse Rurali in condizione di effettuare operazioni di leasing immobiliare e mobiliare.1978 viene creato il Fondo Centrale di Garanzia, primo strumento di tutela dell'industria bancaria italiana. Si tratta di un'iniziativa volontaria delle Casse Rurali, non disposta da normative.1980 su iniziativa della Federazione Italiana nasce la Scuola Centrale del Credito Cooperativo, organismo per la formazione all'interno del Credito Cooperativo, l'attuale SEF Consulting.1981 adesione della Federazione Italiana e di buona parte delle Casse Rurali all'Associazione Bancaria Italiana – ABI.1985 Iccrea costituisce una società per la gestione dei fondi comuni di investimento mobiliare, la Coogestioni (oggi Aureo Gestioni), che esordisce sul mercato lanciando il fondo “Aureo”.1987 nasce il Fondo di Previdenza per il Personale delle Casse Rurali e Artigiane, attuale Fondo Pensione Nazionale.1993 entra in vigore il Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia 1995 inizia la propria attività la capogruppo di impresa, Iccrea Holding Spa, con funzioni di indirizzo, coordinamento e controllo delle società partecipate. Le principali sono: Iccrea Banca, Banca Agrileasing, Aureo Gestioni, BCC Vita.1997 al Fondo Centrale di Garanzia si sostituisce il Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo (FGD).1999 nell'ambito del XII Convegno Nazionale di Riva del Garda si approva la definizione del sistema a rete e si pubblica la Carta dei Valori del Credito Cooperativo.2003 la riforma del diritto societario riconosce e conferma alle BCC-CR la loro natura di cooperative a mutualità prevalente.2004 nasce il Fondo Garanzia degli Obbligazionisti (FGO), strumento volontario esclusivo delle Banche di Credito Cooperativo che tutela i portatori di obbligazioni clienti delle BCC.2005 nell'ambito del XIII Convegno Nazionale tenutosi a Parma, si registra l'approvazione del Progetto di qualificazione del “sistema a rete” delle BCC che prevede la creazione di una forma di garanzia incrociata a protezione della clientela delle BCC e l'approvazione della Carta della Coesione.2008 viene costituito il FGI.

Dallo statuto della Cassa Rurale dei Prestiti di Loreggia (Leone Wollemborg)Per la semplicità somma degli ordinamenti, per i procedimenti patriarcali ad essa propri questa istituzione si addice in tutto alle reali circostanze della popolazione rurale, e sa veramente conseguire i fini che si propone: pareggiare nel credito ai grandi gl'imprenditori più muniti, recando quell'aiuto potente ai piccoli e piccolissimi proprietari coltivatori, ai piccoli e piccolissimi affittaiuoli e redimendoli all'usura; diffondere la moralità, insegnando praticamente alla popolazione il valore economico dell'onestà; stimolare le energie morali assopite, ridestando negli animi avviliti la speranza, richiamando forze latenti alla vita.

I VALORII valori nei quali il Credito Cooperativo si riconosce sono delineati:

- nell'articolo 2 dello Statuto;- nella Carta dei Valori;- nella Carta della Coesione.

L'articolo 2 dello Statuto afferma:“Nell'esercizio della sua attività, la Società si ispira ai principi dell'insegnamento sociale cristiano e ai principi della mutualità senza fini di speculazione privata. Essa ha lo scopo di favorire i soci e gli appartenenti alle comunità locali nelle operazioni e nei servizi di banca, perseguendo il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche degli stessi e promuovendo lo sviluppo della cooperazione e l'educazione al risparmio e alla previdenza nonché la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio nel quale opera.La Società si distingue per il proprio orientamento sociale e per la scelta di costruire il bene comune. E' altresì impegnata ad agire in coerenza con la Carta dei Valori del Credito Cooperativo e a rendere effettivi forme adeguate di democrazia economico-finanziaria e lo scambio mutualistico tra i soci, nonché la partecipazione degli stessi alla vita sociale”.

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LA NORMATIVAIl Testo Unico Bancario definisce la Banca di Credito Cooperativo quale unica banca a mutualità prevalente del mercato. La normativa offre, inoltre, una specifica definizione del “localismo” delle BCC. Per una BCC:

? i soci debbono risiedere, avere sede o operare con carattere di continuità nell'ambito territoriale di attività della banca;

? almeno il 50% dell'attività creditizia deve essere realizzata con i soci; ? il 95% del totale del credito deve essere obbligatoriamente erogato nel territorio;? almeno il 70% degli utili deve andare a riserva, ovvero al rafforzamento del patrimonio, che è e resterà sempre

indisponibile per i singoli. E' questo per la BCC-CR, che non si capitalizza sui mercati finanziari, l'unico modo per costruire il proprio sviluppo.

L'IDENTITÀL'identità della Banca di Credito Cooperativo si fonda su tre caratteristiche fondamentali:

? la partecipazione democratica, sottolineata nel carattere cooperativo della BCC-CR; ? la mutualità, che è:

o interna (nella relazione sociale, l'obbligo ad orientare l'attività “prevalentemente” a favore dei soci e a non perseguire “fini di speculazione privata”),

o esterna (nella relazione con gli altri portatori di interessi, ed in particolare la comunità locale, come previsto dall'articolo 2 dello statuto sociale)

o di sistema (intesa come cooperazione di categoria, che implica la piena valorizzazione del modello “a rete”);

? la territorialità, che si esprime: o nella proprietà dell'impresa (i soci e gli amministratori di una BCC-CR debbono essere espressione del

territorio di insediamento dell'azienda); o nell'operatività (il risparmio raccolto resta nel territorio per finanziare lo sviluppo dell'economia reale).

LA STORIA “CONTROCORRENTE”Le BCC nacquero con l'obiettivo di liberarsi dallo sfruttamento e talvolta dalla piaga dell'usura e di rompere le catene del bisogno che opprimevano anche la dignità delle persone. Il progetto scritto negli statuti era quello di “migliorare la condizione morale e materiale dei soci fornendo il denaro a ciò necessario”. Furono subito giudicate imprese “impossibili”: un autorevole studioso le definì “un assurdo economico” e ne profetizzò la rapida scomparsa dal mercato (“l'egoismo e l'opportunismo vi seppelliranno”). Invece, nell'arco di neppure 15 anni dalla nascita della prima Cassa Rurale, anche per impulso dell'Enciclica Rerum Novarum di Papa Leone XIII, le Casse avevano raggiunto il numero di 904. Nel 1905 ne erano state costituite 1.386 e alla fine del 1920 il numero era salito a 3.347.

I maggiori avvenimenti che hanno segnato la storia ultracentenaria della cooperazione di credito si sintetizzano attraverso queste tappe principali:

1883 nasce la prima Cassa Rurale a Loreggia, Padova, ad opera di Leone Wollemborg.1890 grazie alla operosità di un giovane sacerdote, don Luigi Cerutti, nasce a Gambarare, in provincia di Venezia, la prima Cassa Rurale Cattolica.1891 l'enciclica “Rerum Novarum” di papa Leone XIII, sollecitando i cattolici all'azione sociale, a forme di tipo solidaristico per vincere la solitudine dei più poveri, diviene il manifesto dell'ampio, diffuso movimento. 1917 nasce a Roma, dopo diversi tentativi, la Federazione Italiana delle Casse Rurali con funzioni di rappresentanza e tutela del gruppo, di promozione e perfezionamento delle banche associate, con una struttura di supporto alle Casse di tipo sindacale, tecnico e finanziario.1919 si verifica la grande scissione. Le cooperative cattoliche si staccano dalla Lega delle cooperative e formano la Confederazione Cooperative Italiane, allaquale aderisce la Federazione Italiana delle Casse Rurali. 1926 il regime fascista, che vuole controllare la cooperazione, crea l'Ente Nazionale Fascista della Cooperazione. 1936 nasce l'Ente Nazionale delle Casse Rurali Agrarie ed Enti Ausiliari (Encra). Viene varata la Legge Bancaria.1937 entra in vigore il Testo Unico delle Casse Rurali e Artigiane. 1946 viene ricostituita dai cattolici la Confederazione Cooperative Italiane e dai cooperatori di altra ispirazione la Lega nazionale delle Cooperative e Mutue. 1950 viene ricostituita la Federazione Italiana delle Cassa Rurali e Artigiane.1961 comincia una attività di riorganizzazione e rilancio del movimento e dell'operatività delle Casse. Si ricostituiscono le

PERCHE' LA BCC E' UNA BANCA DIFFERENTE

Federazioni locali e si ristrutturano quelle esistenti, conferendo loro funzioni di rappresentanza, tutela ed assistenza tecnica a livello regionale e interregionale delle Casse associate.1963 costituzione dell'Istituto di Credito delle Casse Rurali e Artigiane (Iccrea) 1970 nasce l'Editrice delle Casse Rurali e Artigiane, l'Ecra.La Federazione Italiana è tra i membri fondatori dell'Associazione delle Banche Cooperative della Cee, il Groupment des Cooperatives d'Epargne et de Crédit, che ha lo scopo di promuovere e di tutelare gli interessi della categoria in sedecomunitaria. Federazione e Iccrea aderiscono inoltre all'Unione Internazionale Raiffeisen, IRU.1973 nascono le Casse Centrali di Bolzano e Trento.1977 nasce Agrileasing, società che pone le Casse Rurali in condizione di effettuare operazioni di leasing immobiliare e mobiliare.1978 viene creato il Fondo Centrale di Garanzia, primo strumento di tutela dell'industria bancaria italiana. Si tratta di un'iniziativa volontaria delle Casse Rurali, non disposta da normative.1980 su iniziativa della Federazione Italiana nasce la Scuola Centrale del Credito Cooperativo, organismo per la formazione all'interno del Credito Cooperativo, l'attuale SEF Consulting.1981 adesione della Federazione Italiana e di buona parte delle Casse Rurali all'Associazione Bancaria Italiana – ABI.1985 Iccrea costituisce una società per la gestione dei fondi comuni di investimento mobiliare, la Coogestioni (oggi Aureo Gestioni), che esordisce sul mercato lanciando il fondo “Aureo”.1987 nasce il Fondo di Previdenza per il Personale delle Casse Rurali e Artigiane, attuale Fondo Pensione Nazionale.1993 entra in vigore il Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia 1995 inizia la propria attività la capogruppo di impresa, Iccrea Holding Spa, con funzioni di indirizzo, coordinamento e controllo delle società partecipate. Le principali sono: Iccrea Banca, Banca Agrileasing, Aureo Gestioni, BCC Vita.1997 al Fondo Centrale di Garanzia si sostituisce il Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo (FGD).1999 nell'ambito del XII Convegno Nazionale di Riva del Garda si approva la definizione del sistema a rete e si pubblica la Carta dei Valori del Credito Cooperativo.2003 la riforma del diritto societario riconosce e conferma alle BCC-CR la loro natura di cooperative a mutualità prevalente.2004 nasce il Fondo Garanzia degli Obbligazionisti (FGO), strumento volontario esclusivo delle Banche di Credito Cooperativo che tutela i portatori di obbligazioni clienti delle BCC.2005 nell'ambito del XIII Convegno Nazionale tenutosi a Parma, si registra l'approvazione del Progetto di qualificazione del “sistema a rete” delle BCC che prevede la creazione di una forma di garanzia incrociata a protezione della clientela delle BCC e l'approvazione della Carta della Coesione.2008 viene costituito il FGI.

Dallo statuto della Cassa Rurale dei Prestiti di Loreggia (Leone Wollemborg)Per la semplicità somma degli ordinamenti, per i procedimenti patriarcali ad essa propri questa istituzione si addice in tutto alle reali circostanze della popolazione rurale, e sa veramente conseguire i fini che si propone: pareggiare nel credito ai grandi gl'imprenditori più muniti, recando quell'aiuto potente ai piccoli e piccolissimi proprietari coltivatori, ai piccoli e piccolissimi affittaiuoli e redimendoli all'usura; diffondere la moralità, insegnando praticamente alla popolazione il valore economico dell'onestà; stimolare le energie morali assopite, ridestando negli animi avviliti la speranza, richiamando forze latenti alla vita.

I VALORII valori nei quali il Credito Cooperativo si riconosce sono delineati:

- nell'articolo 2 dello Statuto;- nella Carta dei Valori;- nella Carta della Coesione.

L'articolo 2 dello Statuto afferma:“Nell'esercizio della sua attività, la Società si ispira ai principi dell'insegnamento sociale cristiano e ai principi della mutualità senza fini di speculazione privata. Essa ha lo scopo di favorire i soci e gli appartenenti alle comunità locali nelle operazioni e nei servizi di banca, perseguendo il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche degli stessi e promuovendo lo sviluppo della cooperazione e l'educazione al risparmio e alla previdenza nonché la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio nel quale opera.La Società si distingue per il proprio orientamento sociale e per la scelta di costruire il bene comune. E' altresì impegnata ad agire in coerenza con la Carta dei Valori del Credito Cooperativo e a rendere effettivi forme adeguate di democrazia economico-finanziaria e lo scambio mutualistico tra i soci, nonché la partecipazione degli stessi alla vita sociale”.

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La Carta dei Valori del Credito CooperativoLa Carta dei Valori è il “patto” che lega il Credito Cooperativo alle comunità locali. Definisce le regole di comportamento, i principi cardine e gli impegni della banca nei confronti del suo pubblico: soci, clienti, collaboratori.

1. Primato e centralità della personaIl Credito Cooperativo ispira la propria attività all'attenzione e alla promozione della persona.Il Credito Cooperativo è un sistema di banche costituite da persone che lavorano per le persone.Il Credito Cooperativo investe sul capitale umano – costituito dai soci, dai clienti e dai collaboratori – per valorizzarlo stabilmente.

2. L'impegno L'impegno del Credito Cooperativo si concentra, in particolare, nel soddisfare i bisogni finanziari dei soci e dei clienti, ricercando il miglioramento continuo della qualità e della convenienza dei prodotti e dei servizi offerti. Obiettivo del Credito Cooperativo è produrre utilità e vantaggi, è creare valore economico, sociale e culturale a beneficio dei soci e della comunità locale e “fabbricare” fiducia.Lo stile di servizio, la buona conoscenza del territorio, l'eccellenza nella relazione con i soci e clienti, l'approccio solidale, la cura della professionalità costituiscono lo stimolo costante per chi amministra le aziende del Credito Cooperativo e per chi vi presta la propria attività professionale.

3. AutonomiaL'autonomia è uno dei princìpi fondamentali del Credito Cooperativo. Tale principio è vitale e fecondo solo se coordinato, collegato e integrato nel “sistema” del Credito Cooperativo.

4. Promozione della partecipazioneIl Credito Cooperativo promuove la partecipazione al proprio interno e in particolare quella dei soci alla vita della cooperativa.Il Credito Cooperativo favorisce la partecipazione degli operatori locali alla vita economica, privilegiando le famiglie e le piccole imprese; promuove l'accesso al credito, contribuisce alla parificazione delle opportunità.

5. CooperazioneLo stile cooperativo è il segreto del successo. L'unione delle forze, il lavoro di gruppo, la condivisione leale degli obiettivi sono il futuro della cooperazione di credito. La cooperazione tra le banche cooperative attraverso le strutture locali, regionali, nazionali e internazionali è condizione per conservarne l'autonomia e migliorarne il servizio a soci e clienti.

6. Utilità, servizio e beneficiIl Credito Cooperativo non ha scopo di lucro. Il conseguimento di un equo risultato, e non la distribuzione del profitto, è la meta che guida la gestione del Credito Cooperativo. Il risultato utile della gestione è strumento per perpetuare la promozione del benessere dei soci e del territorio di riferimento, al servizio dei quali si pone il Credito Cooperativo.Esso è altresì testimonianza di capacità imprenditoriale e misura dell'efficienza organizzativa, nonché condizione indispensabile per l'autofinanziamento e lo sviluppo della singola banca cooperativa. Il Credito Cooperativo continuerà a destinare tale utile al rafforzamento delle riserve – in misura almeno pari a quella indicata dalla legge – e ad altre attività di utilità sociale condivise dai soci. Il patrimonio accumulato è un bene prezioso da preservare e da difendere nel rispetto dei fondatori e nell'interesse delle generazioni future.I soci del Credito Cooperativo possono, con le modalità più opportune, ottenere benefici in proporzione all'attività finanziaria singolarmente svolta con la propria banca cooperativa.

7. Promozione dello sviluppo localeIl Credito Cooperativo è legato alla comunità locale che lo esprime da un'alleanza durevole per lo sviluppo. Attraverso la propria attività creditizia e mediante la destinazione annuale di una parte degli utili della gestione promuove il benessere della comunità locale, il suo sviluppo economico, sociale e culturale. Il Credito Cooperativo esplica un'attività imprenditoriale “a responsabilità sociale”, non soltanto finanziaria, ed al servizio dell'economia civile.

8. Formazione permanente Il Credito Cooperativo si impegna a favorire la crescita delle competenze e della professionalità degli amministratori, dirigenti, collaboratori e la crescita e la diffusione della cultura economica, sociale, civile nei soci e nelle comunità locali.

9. SociI soci del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a contribuire allo sviluppo della banca lavorando intensamente con essa, promuovendone lo spirito e l'adesione presso la comunità locale e dando chiaro esempio di controllo democratico, eguaglianza di diritti, equità e solidarietà tra i componenti la base sociale. Fedeli allo spirito dei fondatori, i soci credono ed aderiscono ad un codice etico fondato sull'onestà, la trasparenza, la responsabilità sociale, l'altruismo.

10. AmministratoriGli amministratori del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a partecipare alle decisioni in coscienza ed autonomia, a creare valore economico e sociale per i soci e la comunità, a dedicare il tempo necessario a tale incarico, a curare personalmente la propria qualificazione professionale e formazione permanente.

11. DipendentiI dipendenti del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a coltivare la propria capacità di relazione orientata al riconoscimento della singolarità della persona e a dedicare intelligenza, impegno qualificato, tempo alla formazione permanente e spirito cooperativo al raggiungimento degli obiettivi economici e sociali della banca per la quale lavorano.

Riva del Garda, dicembre 1999

La Carta della Coesione del Credito Cooperativo

La Carta della Coesione inserisce la BCC nel sistema del Credito Cooperativo, traducendo i principi della Carta

dei Valori in un contesto di “rete”.

1. Principio di autonomiaL'autonomia della singola Banca di Credito Cooperativo-Cassa Rurale è uno dei principi fondamentali del Movimento del Credito Cooperativo. L'autonomia si esprime in modo pieno e fecondo se si sviluppa nell'ambito del “sistema”del Credito Cooperativo. Tutti i soggetti del “sistema” propongono e gestiscono le proprie iniziative nel rispetto dell'autonomia della singola cooperativa. L'autonomia della singola BCC-CR deve essere compatibile con la stabilità della stessa e con l'interesse generale. Le BCC-CR custodiscono la propria indipendenza giuridica e la propria sostanziale autonomia imprenditoriale impegnandosi in una gestione sana, prudente e coerente con la propria missione. Esse sono accomunate da una forte omogeneità statutaria e culturale. Il “sistema” considera un valore prezioso l'esistenza del numero più ampio possibile di BCC-CR e ne assicura lo sviluppo nel segno della stabilità, della coerenza e della competitività.

2. Principio di cooperazioneLa cooperazione tra banche cooperative mutualistiche mediante le strutture locali, regionali, nazionali e internazionali è condizione per conservarne l'autonomia e la stabilità e migliorare la loro capacità di servizio ai soci e ai clienti. Il “sistema” del Credito Cooperativo costituisce un fattore competitivo indispensabile per le BCC-CR e consente di ottenere e mantenere un posizionamento istituzionale, concorrenziale e reputazionale altrimenti irraggiungibili.

3. Principio di mutualitàLa “mutualità” di sistema è condizione per realizzare al meglio le forme di mutualità interna (con e verso i soci) ed esterna (con e verso il territorio) previste dalla normativa bancaria e dallo Statuto della BCC-CR. Lo sviluppo di rapporti collaborativi tra le BCC-CR è finalizzato al perseguimento di vantaggi bancari e non-bancari a favore della base sociale, della clientela finale e del territorio*. (* Art. 45 della Costituzione Italiana e art. 2 della Carta dei Valori del Credito Cooperativo).

4. Principio di solidarietàLa solidarietà all'interno delle BCC-CR e fra le BCC-CR è un principio irrinunciabile del Movimento. Contribuire a creare le condizioni migliori per la nascita, l'operatività e lo sviluppo durevole delle BCC-CR rappresenta un valore prioritario e costituisce interesse primario di ciascuna BCC-CR e dell'intero “sistema” del quale essa fa parte. La solidarietà si esprime anche attraverso la condivisione di principi e idee, l'elaborazione e la partecipazione a progetti e iniziative comuni, l'aiuto

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La Carta dei Valori del Credito CooperativoLa Carta dei Valori è il “patto” che lega il Credito Cooperativo alle comunità locali. Definisce le regole di comportamento, i principi cardine e gli impegni della banca nei confronti del suo pubblico: soci, clienti, collaboratori.

1. Primato e centralità della personaIl Credito Cooperativo ispira la propria attività all'attenzione e alla promozione della persona.Il Credito Cooperativo è un sistema di banche costituite da persone che lavorano per le persone.Il Credito Cooperativo investe sul capitale umano – costituito dai soci, dai clienti e dai collaboratori – per valorizzarlo stabilmente.

2. L'impegno L'impegno del Credito Cooperativo si concentra, in particolare, nel soddisfare i bisogni finanziari dei soci e dei clienti, ricercando il miglioramento continuo della qualità e della convenienza dei prodotti e dei servizi offerti. Obiettivo del Credito Cooperativo è produrre utilità e vantaggi, è creare valore economico, sociale e culturale a beneficio dei soci e della comunità locale e “fabbricare” fiducia.Lo stile di servizio, la buona conoscenza del territorio, l'eccellenza nella relazione con i soci e clienti, l'approccio solidale, la cura della professionalità costituiscono lo stimolo costante per chi amministra le aziende del Credito Cooperativo e per chi vi presta la propria attività professionale.

3. AutonomiaL'autonomia è uno dei princìpi fondamentali del Credito Cooperativo. Tale principio è vitale e fecondo solo se coordinato, collegato e integrato nel “sistema” del Credito Cooperativo.

4. Promozione della partecipazioneIl Credito Cooperativo promuove la partecipazione al proprio interno e in particolare quella dei soci alla vita della cooperativa.Il Credito Cooperativo favorisce la partecipazione degli operatori locali alla vita economica, privilegiando le famiglie e le piccole imprese; promuove l'accesso al credito, contribuisce alla parificazione delle opportunità.

5. CooperazioneLo stile cooperativo è il segreto del successo. L'unione delle forze, il lavoro di gruppo, la condivisione leale degli obiettivi sono il futuro della cooperazione di credito. La cooperazione tra le banche cooperative attraverso le strutture locali, regionali, nazionali e internazionali è condizione per conservarne l'autonomia e migliorarne il servizio a soci e clienti.

6. Utilità, servizio e beneficiIl Credito Cooperativo non ha scopo di lucro. Il conseguimento di un equo risultato, e non la distribuzione del profitto, è la meta che guida la gestione del Credito Cooperativo. Il risultato utile della gestione è strumento per perpetuare la promozione del benessere dei soci e del territorio di riferimento, al servizio dei quali si pone il Credito Cooperativo.Esso è altresì testimonianza di capacità imprenditoriale e misura dell'efficienza organizzativa, nonché condizione indispensabile per l'autofinanziamento e lo sviluppo della singola banca cooperativa. Il Credito Cooperativo continuerà a destinare tale utile al rafforzamento delle riserve – in misura almeno pari a quella indicata dalla legge – e ad altre attività di utilità sociale condivise dai soci. Il patrimonio accumulato è un bene prezioso da preservare e da difendere nel rispetto dei fondatori e nell'interesse delle generazioni future.I soci del Credito Cooperativo possono, con le modalità più opportune, ottenere benefici in proporzione all'attività finanziaria singolarmente svolta con la propria banca cooperativa.

7. Promozione dello sviluppo localeIl Credito Cooperativo è legato alla comunità locale che lo esprime da un'alleanza durevole per lo sviluppo. Attraverso la propria attività creditizia e mediante la destinazione annuale di una parte degli utili della gestione promuove il benessere della comunità locale, il suo sviluppo economico, sociale e culturale. Il Credito Cooperativo esplica un'attività imprenditoriale “a responsabilità sociale”, non soltanto finanziaria, ed al servizio dell'economia civile.

8. Formazione permanente Il Credito Cooperativo si impegna a favorire la crescita delle competenze e della professionalità degli amministratori, dirigenti, collaboratori e la crescita e la diffusione della cultura economica, sociale, civile nei soci e nelle comunità locali.

9. SociI soci del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a contribuire allo sviluppo della banca lavorando intensamente con essa, promuovendone lo spirito e l'adesione presso la comunità locale e dando chiaro esempio di controllo democratico, eguaglianza di diritti, equità e solidarietà tra i componenti la base sociale. Fedeli allo spirito dei fondatori, i soci credono ed aderiscono ad un codice etico fondato sull'onestà, la trasparenza, la responsabilità sociale, l'altruismo.

10. AmministratoriGli amministratori del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a partecipare alle decisioni in coscienza ed autonomia, a creare valore economico e sociale per i soci e la comunità, a dedicare il tempo necessario a tale incarico, a curare personalmente la propria qualificazione professionale e formazione permanente.

11. DipendentiI dipendenti del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a coltivare la propria capacità di relazione orientata al riconoscimento della singolarità della persona e a dedicare intelligenza, impegno qualificato, tempo alla formazione permanente e spirito cooperativo al raggiungimento degli obiettivi economici e sociali della banca per la quale lavorano.

Riva del Garda, dicembre 1999

La Carta della Coesione del Credito Cooperativo

La Carta della Coesione inserisce la BCC nel sistema del Credito Cooperativo, traducendo i principi della Carta

dei Valori in un contesto di “rete”.

1. Principio di autonomiaL'autonomia della singola Banca di Credito Cooperativo-Cassa Rurale è uno dei principi fondamentali del Movimento del Credito Cooperativo. L'autonomia si esprime in modo pieno e fecondo se si sviluppa nell'ambito del “sistema”del Credito Cooperativo. Tutti i soggetti del “sistema” propongono e gestiscono le proprie iniziative nel rispetto dell'autonomia della singola cooperativa. L'autonomia della singola BCC-CR deve essere compatibile con la stabilità della stessa e con l'interesse generale. Le BCC-CR custodiscono la propria indipendenza giuridica e la propria sostanziale autonomia imprenditoriale impegnandosi in una gestione sana, prudente e coerente con la propria missione. Esse sono accomunate da una forte omogeneità statutaria e culturale. Il “sistema” considera un valore prezioso l'esistenza del numero più ampio possibile di BCC-CR e ne assicura lo sviluppo nel segno della stabilità, della coerenza e della competitività.

2. Principio di cooperazioneLa cooperazione tra banche cooperative mutualistiche mediante le strutture locali, regionali, nazionali e internazionali è condizione per conservarne l'autonomia e la stabilità e migliorare la loro capacità di servizio ai soci e ai clienti. Il “sistema” del Credito Cooperativo costituisce un fattore competitivo indispensabile per le BCC-CR e consente di ottenere e mantenere un posizionamento istituzionale, concorrenziale e reputazionale altrimenti irraggiungibili.

3. Principio di mutualitàLa “mutualità” di sistema è condizione per realizzare al meglio le forme di mutualità interna (con e verso i soci) ed esterna (con e verso il territorio) previste dalla normativa bancaria e dallo Statuto della BCC-CR. Lo sviluppo di rapporti collaborativi tra le BCC-CR è finalizzato al perseguimento di vantaggi bancari e non-bancari a favore della base sociale, della clientela finale e del territorio*. (* Art. 45 della Costituzione Italiana e art. 2 della Carta dei Valori del Credito Cooperativo).

4. Principio di solidarietàLa solidarietà all'interno delle BCC-CR e fra le BCC-CR è un principio irrinunciabile del Movimento. Contribuire a creare le condizioni migliori per la nascita, l'operatività e lo sviluppo durevole delle BCC-CR rappresenta un valore prioritario e costituisce interesse primario di ciascuna BCC-CR e dell'intero “sistema” del quale essa fa parte. La solidarietà si esprime anche attraverso la condivisione di principi e idee, l'elaborazione e la partecipazione a progetti e iniziative comuni, l'aiuto

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vicendevole nei casi di necessità.

5. Principio di legame col territorioLa BCC-CR nasce, vive e si sviluppa nel territorio. Di esso è espressione e al suo servizio si dedica completamente, in modo indiretto (favorendo i soci e gli appartenenti alla comunità locale nelle operazioni di banca) e in modo diretto (favorendo la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio).

6. Principio di unitàL'unità del “sistema” rappresenta un bene irrinunciabile per ciascuna BCC-CR. La convinta adesione delle BCC-CR alle Federazioni Locali e di queste alla Federazione Italiana va perseguita costantemente, pur nel rispetto della volontarietà delle scelte.

7. Principio di democraziaIl principio di democrazia regola sia le relazioni tra i soci della singola BCC-CR sia le relazioni tra le BCC-CR all'interno delle strutture di natura associativa – consortile che nel tempo esse si sono date e si danno.

8. Principio di sussidiarietàIl “sistema” del Credito Cooperativo si fonda sul principio di sussidiarietà e si presenta come un sistema coordinato di autonomie basato su strutture operanti a vari livelli con funzioni distinte ma tra loro complementari.

9. Principio di efficienzaTutte le iniziative e le forme organizzative del sistema di volta in volta adottate dovranno essere caratterizzate da efficienza. L'efficienza dovrà essere valutata in termini economici, qualitativi, relazionali, di stabilità e di coerenza rispetto alla previsione normativa e statutaria.Tutte le iniziative e le forme organizzative del sistema di volta in volta adottate dovranno essere caratterizzate da efficienza. L'efficienza dovrà essere valutata in termini economici, qualitativi, relazionali, di stabilità e di coerenza rispetto alla previsione normativa e statutaria.

10. Principio di trasparenza e reciprocitàLe iniziative e le relazioni all'interno del “sistema” del Credito Cooperativo sono improntate al principio di trasparenza e di reciprocità. Trasparenza significa stabilire relazioni ispirate alla chiarezza e favorire l'accessibilità e la circolazione delle informazioni a tutti i livelli. Reciprocità significa che ciascuna componente si impegna, concordemente alle altre, a contribuire alle attività comuni, nella consapevolezza della responsabilità congiunta e nella prospettiva di un mutuo beneficio.

Parma, dicembre 2005

LA MISSIONELa missione della nostra Banca è scritta nell'articolo 2 dello Statuto. Essa si sostanzia nell'assicurare vantaggi ai soci e alle comunità locali, promuovere l'educazione al risparmio, la partecipazione, la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio.

L'ASSETTO ISTITUZIONALE E ORGANIZZATIVOIl Credito Cooperativo è un sistema “a rete”, articolato attraverso strutture e realtà di rappresentanza e di servizio.Attraverso questa rete, il localismo delle Banche di Credito Cooperativo-Casse Rurali trova una sintesi più alta e in grado di competere a tutti i livelli.

I NUMERI DEL CREDITO COOPERATIVO

Gli assetti strutturaliA dicembre 2010 si registrano 415 BCC (pari al 54,4 per cento del totale delle banche operanti in Italia), con 4.375 sportelli (pari al 13,0 per cento del sistema bancario).Gli sportelli sono cresciuti di 130 unità negli ultimi dodici mesi (+3,1 per cento), a fronte della riduzione registrata nel sistema bancario complessivo (-1,1 per cento).A novembre 2010 le BCC-CR rappresentavano ancora l'unica presenza bancaria in 558 comuni italiani, mentre in altri 479 comuni avevano un solo concorrente. Alla stessa data, le BCC operavano in 101 province.Il numero complessivo dei clienti delle BCC-CR era pari a dicembre 2010 a oltre 5,7 milioni.I dipendenti erano circa 32.000 unità Ad essi vanno aggiunti gli oltre 4.400 dipendenti di Federazioni Locali, società del GBI, Casse Centrali e organismi consortili.Il numero dei soci era pari a fine anno a 1.069.913 unità, con un incremento sui dodici mesi del 5,8 per cento.

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vicendevole nei casi di necessità.

5. Principio di legame col territorioLa BCC-CR nasce, vive e si sviluppa nel territorio. Di esso è espressione e al suo servizio si dedica completamente, in modo indiretto (favorendo i soci e gli appartenenti alla comunità locale nelle operazioni di banca) e in modo diretto (favorendo la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio).

6. Principio di unitàL'unità del “sistema” rappresenta un bene irrinunciabile per ciascuna BCC-CR. La convinta adesione delle BCC-CR alle Federazioni Locali e di queste alla Federazione Italiana va perseguita costantemente, pur nel rispetto della volontarietà delle scelte.

7. Principio di democraziaIl principio di democrazia regola sia le relazioni tra i soci della singola BCC-CR sia le relazioni tra le BCC-CR all'interno delle strutture di natura associativa – consortile che nel tempo esse si sono date e si danno.

8. Principio di sussidiarietàIl “sistema” del Credito Cooperativo si fonda sul principio di sussidiarietà e si presenta come un sistema coordinato di autonomie basato su strutture operanti a vari livelli con funzioni distinte ma tra loro complementari.

9. Principio di efficienzaTutte le iniziative e le forme organizzative del sistema di volta in volta adottate dovranno essere caratterizzate da efficienza. L'efficienza dovrà essere valutata in termini economici, qualitativi, relazionali, di stabilità e di coerenza rispetto alla previsione normativa e statutaria.Tutte le iniziative e le forme organizzative del sistema di volta in volta adottate dovranno essere caratterizzate da efficienza. L'efficienza dovrà essere valutata in termini economici, qualitativi, relazionali, di stabilità e di coerenza rispetto alla previsione normativa e statutaria.

10. Principio di trasparenza e reciprocitàLe iniziative e le relazioni all'interno del “sistema” del Credito Cooperativo sono improntate al principio di trasparenza e di reciprocità. Trasparenza significa stabilire relazioni ispirate alla chiarezza e favorire l'accessibilità e la circolazione delle informazioni a tutti i livelli. Reciprocità significa che ciascuna componente si impegna, concordemente alle altre, a contribuire alle attività comuni, nella consapevolezza della responsabilità congiunta e nella prospettiva di un mutuo beneficio.

Parma, dicembre 2005

LA MISSIONELa missione della nostra Banca è scritta nell'articolo 2 dello Statuto. Essa si sostanzia nell'assicurare vantaggi ai soci e alle comunità locali, promuovere l'educazione al risparmio, la partecipazione, la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio.

L'ASSETTO ISTITUZIONALE E ORGANIZZATIVOIl Credito Cooperativo è un sistema “a rete”, articolato attraverso strutture e realtà di rappresentanza e di servizio.Attraverso questa rete, il localismo delle Banche di Credito Cooperativo-Casse Rurali trova una sintesi più alta e in grado di competere a tutti i livelli.

I NUMERI DEL CREDITO COOPERATIVO

Gli assetti strutturaliA dicembre 2010 si registrano 415 BCC (pari al 54,4 per cento del totale delle banche operanti in Italia), con 4.375 sportelli (pari al 13,0 per cento del sistema bancario).Gli sportelli sono cresciuti di 130 unità negli ultimi dodici mesi (+3,1 per cento), a fronte della riduzione registrata nel sistema bancario complessivo (-1,1 per cento).A novembre 2010 le BCC-CR rappresentavano ancora l'unica presenza bancaria in 558 comuni italiani, mentre in altri 479 comuni avevano un solo concorrente. Alla stessa data, le BCC operavano in 101 province.Il numero complessivo dei clienti delle BCC-CR era pari a dicembre 2010 a oltre 5,7 milioni.I dipendenti erano circa 32.000 unità Ad essi vanno aggiunti gli oltre 4.400 dipendenti di Federazioni Locali, società del GBI, Casse Centrali e organismi consortili.Il numero dei soci era pari a fine anno a 1.069.913 unità, con un incremento sui dodici mesi del 5,8 per cento.

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Lo sviluppo dell'intermediazioneCon riguardo all'attività di intermediazione, nel corso del 2010 è proseguito il significativo sviluppo dell'attività di impiego delle BCC-CR, mentre sul fronte del funding sono emerse anche per la categoria le criticità comuni a tutto il sistema bancario. La quota della BCC-CR nel mercato degli impieghi e in quello della raccolta diretta si attestava a fine anno al 7,0 per cento.Con particolare riguardo all'attività di finanziamento, in un contesto di ripresa nella dinamica dei finanziamenti erogati dal sistema bancario alla clientela “famiglie” e “imprese”, le BCC-CR hanno continuato ad erogare credito in misura superiore alle altre banche. Gli impieghi lordi a clientela delle BCC ammontavano a dicembre 2010 a 135,3 miliardi di euro. Al netto delle poste connesse ad operazioni di cartolarizzazione il tasso di incremento annuo degli impieghi è risultato per le BCC del 5,8 per cento contro il +4,3 per cento del sistema bancario. Agli oltre 135 miliardi di euro di impieghi a clientela delle BCC-CR si aggiungono i circa 10 miliardi di finanziamenti a clientela erogati dalle banche di secondo livello del sistema del Credito Cooperativo. Il positivo differenziale di crescita degli impieghi delle BCC-CR rispetto alle altre banche, soprattutto quelle di maggiori dimensioni, testimonia la peculiare propensione delle banche della categoria a continuare ad erogare credito anche nelle fasi congiunturali avverse, svolgendo con sempre maggiore intensità il proprio ruolo di sostegno alla ripresa del Paese.Particolarmente vigorosa è risultata l'attività di erogazione del credito verso famiglie e imprese. I finanziamenti erogati alle famiglie consumatrici, sono cresciuti del 14 per cento su base annua e costituiscono ad oggi il 30,5 per cento del totale dei finanziamenti erogati dal Credito Cooperativo. I finanziamenti alle famiglie produttrici sono cresciuti del 9,9 per cento su base d'anno. La quota di mercato delle BCC-CR nei finanziamenti alle famiglie produttrici superava a fine 2010 il 17 per cento.I finanziamenti alla clientela imprese, pari a dicembre 2010 a 90,8 miliardi di euro, presentano una crescita annua del 6 per cento, a fronte dello 0,6 per cento registrato nel sistema bancario complessivo.

La raccolta bancaria complessiva delle BCC ammontava a dicembre a 151 miliardi di euro, con una crescita annua modesta (+2,5 per cento). Al netto delle poste connesse con operazioni di cartolarizzazione, il tasso di incremento annuo della raccolta è pari a dicembre a +1,7 per cento per le BCC-CR e +3,0 per cento per il sistema bancario complessivo. Per quanto concerne la dotazione patrimoniale, a dicembre 2010 l'aggregato “capitale e riserve” ammontava per le BCC 19,2 miliardi di euro, con un incremento del 3,6 per cento su base d'anno (+24,2 per cento nella media di sistema).Il tier1 ratio ed il total capital ratio delle BCC erano pari a settembre 2010, ultima data disponibile, rispettivamente al 14 per cento ed al 14,9 per cento (stazionari rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente).

Il confronto con il sistema bancario evidenzia il permanere di un significativo divario a favore delle banche della categoria: nel terzo trimestre del 2010 i coefficienti patrimoniali dei primi cinque gruppi relativi al patrimonio di base (tier 1 ratio) e al complesso delle risorse patrimoniali (total capital ratio) si collocavano, rispettivamente, al 9,0 e al 12,5 per cento.

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Lo sviluppo dell'intermediazioneCon riguardo all'attività di intermediazione, nel corso del 2010 è proseguito il significativo sviluppo dell'attività di impiego delle BCC-CR, mentre sul fronte del funding sono emerse anche per la categoria le criticità comuni a tutto il sistema bancario. La quota della BCC-CR nel mercato degli impieghi e in quello della raccolta diretta si attestava a fine anno al 7,0 per cento.Con particolare riguardo all'attività di finanziamento, in un contesto di ripresa nella dinamica dei finanziamenti erogati dal sistema bancario alla clientela “famiglie” e “imprese”, le BCC-CR hanno continuato ad erogare credito in misura superiore alle altre banche. Gli impieghi lordi a clientela delle BCC ammontavano a dicembre 2010 a 135,3 miliardi di euro. Al netto delle poste connesse ad operazioni di cartolarizzazione il tasso di incremento annuo degli impieghi è risultato per le BCC del 5,8 per cento contro il +4,3 per cento del sistema bancario. Agli oltre 135 miliardi di euro di impieghi a clientela delle BCC-CR si aggiungono i circa 10 miliardi di finanziamenti a clientela erogati dalle banche di secondo livello del sistema del Credito Cooperativo. Il positivo differenziale di crescita degli impieghi delle BCC-CR rispetto alle altre banche, soprattutto quelle di maggiori dimensioni, testimonia la peculiare propensione delle banche della categoria a continuare ad erogare credito anche nelle fasi congiunturali avverse, svolgendo con sempre maggiore intensità il proprio ruolo di sostegno alla ripresa del Paese.Particolarmente vigorosa è risultata l'attività di erogazione del credito verso famiglie e imprese. I finanziamenti erogati alle famiglie consumatrici, sono cresciuti del 14 per cento su base annua e costituiscono ad oggi il 30,5 per cento del totale dei finanziamenti erogati dal Credito Cooperativo. I finanziamenti alle famiglie produttrici sono cresciuti del 9,9 per cento su base d'anno. La quota di mercato delle BCC-CR nei finanziamenti alle famiglie produttrici superava a fine 2010 il 17 per cento.I finanziamenti alla clientela imprese, pari a dicembre 2010 a 90,8 miliardi di euro, presentano una crescita annua del 6 per cento, a fronte dello 0,6 per cento registrato nel sistema bancario complessivo.

La raccolta bancaria complessiva delle BCC ammontava a dicembre a 151 miliardi di euro, con una crescita annua modesta (+2,5 per cento). Al netto delle poste connesse con operazioni di cartolarizzazione, il tasso di incremento annuo della raccolta è pari a dicembre a +1,7 per cento per le BCC-CR e +3,0 per cento per il sistema bancario complessivo. Per quanto concerne la dotazione patrimoniale, a dicembre 2010 l'aggregato “capitale e riserve” ammontava per le BCC 19,2 miliardi di euro, con un incremento del 3,6 per cento su base d'anno (+24,2 per cento nella media di sistema).Il tier1 ratio ed il total capital ratio delle BCC erano pari a settembre 2010, ultima data disponibile, rispettivamente al 14 per cento ed al 14,9 per cento (stazionari rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente).

Il confronto con il sistema bancario evidenzia il permanere di un significativo divario a favore delle banche della categoria: nel terzo trimestre del 2010 i coefficienti patrimoniali dei primi cinque gruppi relativi al patrimonio di base (tier 1 ratio) e al complesso delle risorse patrimoniali (total capital ratio) si collocavano, rispettivamente, al 9,0 e al 12,5 per cento.

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LA BCC DEI COMUNI CILENTANI

Dopo l'analisi di quanto accaduto in quest'anno nel panorama nazionale delle BCC in relazione anche alla evoluzione dei tassi e della congiuntura particolarmente difficile in cui siamo stati chiamati ad operare, dedichiamo anche un brevissimo cenno all'evoluzione recente della BCC dei Comuni Cilentani. La BCC, come già accennato in precedenti occasioni, si presenta oggi come una banca di medie dimensioni, con 71 Dipendenti, undici sportelli, 20.154 clienti, che continuano a trovare nella Cassa Rurale un interlocutore semplice ed amicale, disponibile ad ascoltare i bisogni della Comunità. Difatti la Banca ritiene che i bisogni e le richieste dei clienti sono al primo posto; l'ascolto, l'attenzione ai problemi danno il senso della banca di vicinato; nulla, meglio di una realtà del credito cooperativo, può venire incontro alle esigenze locali, che vanno soddisfatte attraverso l'ottica del benessere diffuso, e non solo del dividendo da attribuire all'azionista. Pertanto, il valore aggiunto creato viene redistribuito nei luoghi dove si è generato; il governo della Banca è espressione di una democrazia che nasce dal basso; la finalità sociale prevale su quella meramente economica.

La nostra storia

La BCC dei Comuni Cilentani nasce nel luglio 2000, in conseguenza di un Progetto Industriale di fusione di quattro banche, approvato dalla Banca d'Italia, con l'intervento - in qualità di Tutor - della BCC di Treviglio. A seguito di ciò le preesistenti Casse dell'Alento, di Castellabate, Copersito e Moio della Civitella confluirono nella nuova istituzione, operativa attraverso dieci sportelli su un territorio molto ampio, che partendo da Capaccio sino a Palinuro, sulla costa, si estende verso la parte interna del Cilento. L'operazione, fortemente voluta dalla Federazione Nazionale della Casse Rurali e dalla Federazione Campana, intendeva assicurare a detto vasto comprensorio una più forte e qualificata presenza bancaria, perseguendo, tra le altre, le seguenti finalità :

stimolare l'ampliamento della base sociale, promuovendo politiche mirate verso i Soci e la collettività. Il numero dei Soci ammontava, al 31.12.2000, a 2.573 unità. Al 31 dicembre 2010 il numero degli Associati è pari a n. 3.577.

allargare, non appena ottemperato agli obblighi di risanamento imposti dall'Organo di Vigilanza, la rete di vendita “per far sì che la BCC dei Comuni Cilentani s'imponesse come banca locale di riferimento di tutto il Cilento.

migliorare il livello di soddisfazione, avviare una fase di fidelizzazione ed ampliare la gamma degli affari in modo strutturato ed efficace: la realizzazione di linee di prodotti e servizi specifici dedicate ai Soci prosegue ed è stata formalizzata all'interno del Catalogo Prodotti, A partire dal 2006 si è offerta poi alla clientela “imprese” una struttura dedicata, in possesso dei requisiti tecnici per affrontare le problematiche del comparto. Tale misura ha consentito alla Banca di incrementare notevolmente, in tempi anche brevi, il proprio peso specifico all'interno del comparto;

rinnovare il rapporto preferenziale con gli enti territoriali. La BCC si è dedicata con impegno su questo versante, proponendosi quale affidabile partner per i servizi di tesoreria. Al dicembre 2010 sono in essere contratti con n. 53 enti, tra i quali si segnalano i Comuni di Agropoli, Ceraso, Montecorice, Santa Maria di Castellabate, Torchiara, Pisciotta, etc.

la tabella che segue illustra sotto il profilo numerico gli incoraggianti risultati conseguiti dal momento della fusione, risultati che costituiscono il presupposto per una ulteriore crescita nei prossimi periodi.

I dati recenti

L'indagine sulle qualifiche degli aderenti alla BCC, evidenzia che gli artigiani sono il 15,26%, i commercianti il 13,08%, gli agricoltori l' 8,97%, gli impiegati il 17,67%, gli operatori dei servizi l' 8,44%, i professionisti il 12,86%, i pensionati il 6,65%, gli operai il 6,46%, a seguire le casalinghe e i non occupati al 5,95%, fino alle categorie minimali al 4,66%, che possono usufruire, grazie alla Cassa, dei servizi di uno sportello bancario. Quanto alle imprese, rileviamo imprese medie, ma specialmente attività piccole e piccolissime, che non troverebbero altrimenti accesso presso le grandi istituzioni, estranee alla loro mentalità. I nostri impieghi sono indirizzati alla gente comune: oltre il 62,91% è destinato infatti alle famiglie produttrici e consumatrici. Inoltre, sul globale degli utilizzi a fine 2010, i nostri associati pesavano per oltre il 66,40%. Questa variegata composizione di utilizzatori dei nostri servizi, con una forte prevalenza dei Soci, rappresenta la vocazione autentica della Comuni Cilentani. Dal metodo di democrazia diffusa, che è applicato alla Banca, promana l'iscrizione nell'ultimo anno di ulteriori 25 nuovi Soci. Difatti, dai 3.552 della fine dell'anno 2009, e nonostante il calo fisiologico, si è pervenuti, al 31 dicembre 2010, a 3.577 appartenenti alla compagine sociale. Una cooperativa aperta, che non teme di includere quanti più aderenti è possibile e, proprio per questo, continua a mantenere molto basso il prezzo delle quote d'accesso.Il Bilancio Sociale mette a fuoco pertanto una sostanza qualitativa dei numeri, che si aggiunge e si sovrappone alla lettura quantitativa, che è quella che utilizziamo in Assemblea e quando ci vogliamo rapportare, per verificare l'adeguatezza dei nostri parametri tecnici, con l'Organo di Vigilanza. Secondo i criteri della impresa civilistica, i dati 2010 esprimono un forte segnale di consolidamento della BCC sul territorio, in termini sia qualitativi che quantitativi. Ma detti risultati possono definirsi addirittura molto incoraggianti se li esaminiamo tenendo conto della mission che la BCC intende assolvere, in quanto inserita nella compagine produttiva del Cilento, di cui fa parte integrante. Vedremo nelle pagine che seguiranno le cose dal punto di vista del Bilancio Sociale. Si tratta di mantenere vivo sempre uno sforzo suppletivo per individuare quale sia il ritorno economico dell'Azienda verso l'area di provenienza. La lettura, da questo punto di vista, diventa molto interessante. Nell'ultimo triennio, la BCC ha erogato per i Dipendenti oltre 14,39 milioni di Euro in stipendi, salari, oneri sociali, TFR e quant'altro dovuto. Quasi 78.000 Euro sono stati pagati ai Comuni per ICI e Tarsu. Le iniziative socio culturali della zona hanno beneficiato di contributi per oltre 610.000 Euro. Sono stati infine versate allo Stato cifre di rilievo per imposte e tasse generali. Il valore aggiunto dell'attività di servizio prestata viene quindi ridistribuito, nelle forme più articolate, all'interno della Comunità.Possiamo pertanto ripetere ancora che nell'operato della nostra Cassa viene riconfermato che le risorse finanziarie raccolte sono al servizio del territorio; che il “valore creato” è finalizzato allo sviluppo delle aree in cui si opera; che i pilastri, su cui poggia la filosofia aziendale, sono la partecipazione, la proiezione sociale, l'attenzione ai bisogni della collettività. E' una maniera di fare banca senza avere, quale misuratore fondamentale, esclusivamente il “valore economico” dell'impresa. In questo modo si diventa veramente una banca differente, che fonda la sua forza sulla fiducia reciproca che lega strettamente Soci, Dipendenti, Amministratori, Cittadini tutti della Comunità Locale.

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LA BCC DEI COMUNI CILENTANI

Dopo l'analisi di quanto accaduto in quest'anno nel panorama nazionale delle BCC in relazione anche alla evoluzione dei tassi e della congiuntura particolarmente difficile in cui siamo stati chiamati ad operare, dedichiamo anche un brevissimo cenno all'evoluzione recente della BCC dei Comuni Cilentani. La BCC, come già accennato in precedenti occasioni, si presenta oggi come una banca di medie dimensioni, con 71 Dipendenti, undici sportelli, 20.154 clienti, che continuano a trovare nella Cassa Rurale un interlocutore semplice ed amicale, disponibile ad ascoltare i bisogni della Comunità. Difatti la Banca ritiene che i bisogni e le richieste dei clienti sono al primo posto; l'ascolto, l'attenzione ai problemi danno il senso della banca di vicinato; nulla, meglio di una realtà del credito cooperativo, può venire incontro alle esigenze locali, che vanno soddisfatte attraverso l'ottica del benessere diffuso, e non solo del dividendo da attribuire all'azionista. Pertanto, il valore aggiunto creato viene redistribuito nei luoghi dove si è generato; il governo della Banca è espressione di una democrazia che nasce dal basso; la finalità sociale prevale su quella meramente economica.

La nostra storia

La BCC dei Comuni Cilentani nasce nel luglio 2000, in conseguenza di un Progetto Industriale di fusione di quattro banche, approvato dalla Banca d'Italia, con l'intervento - in qualità di Tutor - della BCC di Treviglio. A seguito di ciò le preesistenti Casse dell'Alento, di Castellabate, Copersito e Moio della Civitella confluirono nella nuova istituzione, operativa attraverso dieci sportelli su un territorio molto ampio, che partendo da Capaccio sino a Palinuro, sulla costa, si estende verso la parte interna del Cilento. L'operazione, fortemente voluta dalla Federazione Nazionale della Casse Rurali e dalla Federazione Campana, intendeva assicurare a detto vasto comprensorio una più forte e qualificata presenza bancaria, perseguendo, tra le altre, le seguenti finalità :

stimolare l'ampliamento della base sociale, promuovendo politiche mirate verso i Soci e la collettività. Il numero dei Soci ammontava, al 31.12.2000, a 2.573 unità. Al 31 dicembre 2010 il numero degli Associati è pari a n. 3.577.

allargare, non appena ottemperato agli obblighi di risanamento imposti dall'Organo di Vigilanza, la rete di vendita “per far sì che la BCC dei Comuni Cilentani s'imponesse come banca locale di riferimento di tutto il Cilento.

migliorare il livello di soddisfazione, avviare una fase di fidelizzazione ed ampliare la gamma degli affari in modo strutturato ed efficace: la realizzazione di linee di prodotti e servizi specifici dedicate ai Soci prosegue ed è stata formalizzata all'interno del Catalogo Prodotti, A partire dal 2006 si è offerta poi alla clientela “imprese” una struttura dedicata, in possesso dei requisiti tecnici per affrontare le problematiche del comparto. Tale misura ha consentito alla Banca di incrementare notevolmente, in tempi anche brevi, il proprio peso specifico all'interno del comparto;

rinnovare il rapporto preferenziale con gli enti territoriali. La BCC si è dedicata con impegno su questo versante, proponendosi quale affidabile partner per i servizi di tesoreria. Al dicembre 2010 sono in essere contratti con n. 53 enti, tra i quali si segnalano i Comuni di Agropoli, Ceraso, Montecorice, Santa Maria di Castellabate, Torchiara, Pisciotta, etc.

la tabella che segue illustra sotto il profilo numerico gli incoraggianti risultati conseguiti dal momento della fusione, risultati che costituiscono il presupposto per una ulteriore crescita nei prossimi periodi.

I dati recenti

L'indagine sulle qualifiche degli aderenti alla BCC, evidenzia che gli artigiani sono il 15,26%, i commercianti il 13,08%, gli agricoltori l' 8,97%, gli impiegati il 17,67%, gli operatori dei servizi l' 8,44%, i professionisti il 12,86%, i pensionati il 6,65%, gli operai il 6,46%, a seguire le casalinghe e i non occupati al 5,95%, fino alle categorie minimali al 4,66%, che possono usufruire, grazie alla Cassa, dei servizi di uno sportello bancario. Quanto alle imprese, rileviamo imprese medie, ma specialmente attività piccole e piccolissime, che non troverebbero altrimenti accesso presso le grandi istituzioni, estranee alla loro mentalità. I nostri impieghi sono indirizzati alla gente comune: oltre il 62,91% è destinato infatti alle famiglie produttrici e consumatrici. Inoltre, sul globale degli utilizzi a fine 2010, i nostri associati pesavano per oltre il 66,40%. Questa variegata composizione di utilizzatori dei nostri servizi, con una forte prevalenza dei Soci, rappresenta la vocazione autentica della Comuni Cilentani. Dal metodo di democrazia diffusa, che è applicato alla Banca, promana l'iscrizione nell'ultimo anno di ulteriori 25 nuovi Soci. Difatti, dai 3.552 della fine dell'anno 2009, e nonostante il calo fisiologico, si è pervenuti, al 31 dicembre 2010, a 3.577 appartenenti alla compagine sociale. Una cooperativa aperta, che non teme di includere quanti più aderenti è possibile e, proprio per questo, continua a mantenere molto basso il prezzo delle quote d'accesso.Il Bilancio Sociale mette a fuoco pertanto una sostanza qualitativa dei numeri, che si aggiunge e si sovrappone alla lettura quantitativa, che è quella che utilizziamo in Assemblea e quando ci vogliamo rapportare, per verificare l'adeguatezza dei nostri parametri tecnici, con l'Organo di Vigilanza. Secondo i criteri della impresa civilistica, i dati 2010 esprimono un forte segnale di consolidamento della BCC sul territorio, in termini sia qualitativi che quantitativi. Ma detti risultati possono definirsi addirittura molto incoraggianti se li esaminiamo tenendo conto della mission che la BCC intende assolvere, in quanto inserita nella compagine produttiva del Cilento, di cui fa parte integrante. Vedremo nelle pagine che seguiranno le cose dal punto di vista del Bilancio Sociale. Si tratta di mantenere vivo sempre uno sforzo suppletivo per individuare quale sia il ritorno economico dell'Azienda verso l'area di provenienza. La lettura, da questo punto di vista, diventa molto interessante. Nell'ultimo triennio, la BCC ha erogato per i Dipendenti oltre 14,39 milioni di Euro in stipendi, salari, oneri sociali, TFR e quant'altro dovuto. Quasi 78.000 Euro sono stati pagati ai Comuni per ICI e Tarsu. Le iniziative socio culturali della zona hanno beneficiato di contributi per oltre 610.000 Euro. Sono stati infine versate allo Stato cifre di rilievo per imposte e tasse generali. Il valore aggiunto dell'attività di servizio prestata viene quindi ridistribuito, nelle forme più articolate, all'interno della Comunità.Possiamo pertanto ripetere ancora che nell'operato della nostra Cassa viene riconfermato che le risorse finanziarie raccolte sono al servizio del territorio; che il “valore creato” è finalizzato allo sviluppo delle aree in cui si opera; che i pilastri, su cui poggia la filosofia aziendale, sono la partecipazione, la proiezione sociale, l'attenzione ai bisogni della collettività. E' una maniera di fare banca senza avere, quale misuratore fondamentale, esclusivamente il “valore economico” dell'impresa. In questo modo si diventa veramente una banca differente, che fonda la sua forza sulla fiducia reciproca che lega strettamente Soci, Dipendenti, Amministratori, Cittadini tutti della Comunità Locale.

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La rete di vendita e i nuovi canali distributiviLa Banca opera con 11 sportelli, nelle seguenti piazze: Per meglio servire la propria clientela, la Cassa Rurale ha in funzione 18 Bancomat e conta di proseguire nella capillare politica di presidio del territorio attraverso ulteriori installazioni nell'anno 2011.La dislocazione della nostra rete di vendita ha seguito la logica di assicurare il miglioramento del servizio ai nostri Soci, ai nostri Clienti e all'intera comunità locale, talvolta portando il servizio bancario laddove altre banche non avrebbero convenienza ad operare. Per il 2011, la Banca effettuerà inoltre una più vivace politica per il posizionamento di propri POS da collocare a titolo gratuito presso i migliori esercenti, riuscendo in questo modo ad offrire agi esercizi commerciali, in una politica di sostegno ed espansione sul territorio, un servizio di elevata qualità. Allo scopo di facilitare e qualificare la relazione con la clientela, la Banca ha attivato, da tempo , grazie al nuovo sistema informatico, altri canali distributivi di tipo telematico. In particolare, sono stati sviluppati i servizi di Banca Automatica tramite Home banking, Internet banking, CBI Impresa, di carattere sia informativo che dispositivo, garantendo il servizio di pagamento degli F24 on line a tutte le aziende interessate.E' continuata l'azione in tema di sicurezza (sia la sicurezza fisica allo sportello, sia la sicurezza riguardante le transazioni per via telematica). In particolare oltre ad essere presenti misure di sicurezza quali vetrate antiproiettile, casseforti con apertura a tempo, bussole, metal detector e telecamere a circuito chiuso, nonché di un sistema di allarme centralizzato, si è ulteriormente proceduto al miglioramento complessivo degli standard di protezione e vigilanza.

LE PRINCIPALI ATTIVITÀ SOCIALI DEL 2010

La BCC presta grande attenzione alle attività culturali e sociali che tante associazioni, con grande impegno, realizzano sul territorio. Si muove con parsimonia perché le iniziative sono tante e coinvolgono non solo la comunità locale ma anche una gran parte dei nostri soci. Ciò detto, si riepilogano per linee generali le principali attività sostenute dalla Banca nell'ultimo anno.

GARA PODISTICA ACROPOLIS – POSEIDONIA

Il 10 ottobre 2010 si è tenuta ad Agropoli la consueta gara alla presenza di oltre 2500 atleti provenienti da tutto il bacino del Mediterraneo. L'Associazione Sportiva Atletica Libertas Agropoli nasce nel 1986 con lo scopo di avvicinare i ragazzi all'atletica leggera. Nel corso degli anni riesce a portare tantissimi tesserati nelle sue fila e a raggiungere risultati agonistici di grande valore. Tra i notevoli successi ottenuti risaltano, in particolare, la vittoria ai Campionati Italiani Allievi su pista nel 1991 con l'atleta Stefano Belletti nei 400 metri ad ostacoli e la vittoria di Modestino Preziosi nella Coppa del Mondo di Corsa Estrema a tappe nel 1993.La società sportiva Libertas Agropoli spende le sue energie per far sì che quest'appuntamento con lo sport diventi sempre più punto di riferimento per i tanti appassionati che si cimentano con allegria ed in compagnia delle loro famiglie nella competizione. Il sostegno della Banca rappresenta un esempio di partecipazione sociale a cui siamo particolarmente legati.

Associazione CILENTO DOMANI ARTE E CULTURA MEDITERRANEAIl progetto che vede impegnata questa testata giornalistica è fondamentale per una crescita del Cilento nel segno di una rinnovata cultura dell'ambiente e delle sue risorse paesaggistiche. Da giornale di promozione turistica a periodico che sviluppa temi fotografici e filosofici, grande spazio al paesaggio, alla promozione di attività intellettuali, per assicurare al Salernitano uno strumento di indagine e di approfondimento sulle questioni vitali per la nostra quotidianità; la linea del paesaggio come risorsa turistica, il distretto culturale quale officina di integrazione sociale e umana, il ruolo dell'Archivio della Fotografia Mediterranea, gli appuntamenti con l'editoria e la buona lettura. Tanti progetti con un unico obiettivo, la conoscenza del Salernitano e gli influssi delle culture del bacino del Mediterraneo nel processo di promozione e valorizzazione dalle tipicità locali. Gli intellettuali del Sud Italia possono contare su una risorsa di grande valore.

BEACH VOLLEY, TENNIS, CALCIOLo sport ha usufruito di contributi per le tante iniziative che si sono succedute nel 2010. Ne hanno beneficiato, tra gli altri, l'Associazione t.c. Trentova, l'A.S.D. Polisportiva Santa Maria, l'U.N.I.T.A.L.S.I. Agropoli, l'A.S.D. Pisciotta, il Club Nautico Castellabate.

ASSOCIAZIONE CULTURALE “ AGROPOLI IN “Una iniziativa per le famiglie voluta dall'associazione culturale “ AGROPOLI IN “ realizzata in collaborazione con le parrocchie di Agropoli. Diverse serate interessanti per la comunità religiosa e per i tanti cittadini che hanno aderito con interesse al nutrito programma ideato per la prima edizione 2010. Lo sforzo di avvicinare le famiglie, i giovani ed il mondo del volontariato non è risultato vano. Molte iniziative collaterali e presentate, poi, nel resto dell'anno hanno questa matrice comune. Una spinta alla solidarietà che ha consentito una maggiore conoscenza delle realtà cittadine.

Vallo della Lucania

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La rete di vendita e i nuovi canali distributiviLa Banca opera con 11 sportelli, nelle seguenti piazze: Per meglio servire la propria clientela, la Cassa Rurale ha in funzione 18 Bancomat e conta di proseguire nella capillare politica di presidio del territorio attraverso ulteriori installazioni nell'anno 2011.La dislocazione della nostra rete di vendita ha seguito la logica di assicurare il miglioramento del servizio ai nostri Soci, ai nostri Clienti e all'intera comunità locale, talvolta portando il servizio bancario laddove altre banche non avrebbero convenienza ad operare. Per il 2011, la Banca effettuerà inoltre una più vivace politica per il posizionamento di propri POS da collocare a titolo gratuito presso i migliori esercenti, riuscendo in questo modo ad offrire agi esercizi commerciali, in una politica di sostegno ed espansione sul territorio, un servizio di elevata qualità. Allo scopo di facilitare e qualificare la relazione con la clientela, la Banca ha attivato, da tempo , grazie al nuovo sistema informatico, altri canali distributivi di tipo telematico. In particolare, sono stati sviluppati i servizi di Banca Automatica tramite Home banking, Internet banking, CBI Impresa, di carattere sia informativo che dispositivo, garantendo il servizio di pagamento degli F24 on line a tutte le aziende interessate.E' continuata l'azione in tema di sicurezza (sia la sicurezza fisica allo sportello, sia la sicurezza riguardante le transazioni per via telematica). In particolare oltre ad essere presenti misure di sicurezza quali vetrate antiproiettile, casseforti con apertura a tempo, bussole, metal detector e telecamere a circuito chiuso, nonché di un sistema di allarme centralizzato, si è ulteriormente proceduto al miglioramento complessivo degli standard di protezione e vigilanza.

LE PRINCIPALI ATTIVITÀ SOCIALI DEL 2010

La BCC presta grande attenzione alle attività culturali e sociali che tante associazioni, con grande impegno, realizzano sul territorio. Si muove con parsimonia perché le iniziative sono tante e coinvolgono non solo la comunità locale ma anche una gran parte dei nostri soci. Ciò detto, si riepilogano per linee generali le principali attività sostenute dalla Banca nell'ultimo anno.

GARA PODISTICA ACROPOLIS – POSEIDONIA

Il 10 ottobre 2010 si è tenuta ad Agropoli la consueta gara alla presenza di oltre 2500 atleti provenienti da tutto il bacino del Mediterraneo. L'Associazione Sportiva Atletica Libertas Agropoli nasce nel 1986 con lo scopo di avvicinare i ragazzi all'atletica leggera. Nel corso degli anni riesce a portare tantissimi tesserati nelle sue fila e a raggiungere risultati agonistici di grande valore. Tra i notevoli successi ottenuti risaltano, in particolare, la vittoria ai Campionati Italiani Allievi su pista nel 1991 con l'atleta Stefano Belletti nei 400 metri ad ostacoli e la vittoria di Modestino Preziosi nella Coppa del Mondo di Corsa Estrema a tappe nel 1993.La società sportiva Libertas Agropoli spende le sue energie per far sì che quest'appuntamento con lo sport diventi sempre più punto di riferimento per i tanti appassionati che si cimentano con allegria ed in compagnia delle loro famiglie nella competizione. Il sostegno della Banca rappresenta un esempio di partecipazione sociale a cui siamo particolarmente legati.

Associazione CILENTO DOMANI ARTE E CULTURA MEDITERRANEAIl progetto che vede impegnata questa testata giornalistica è fondamentale per una crescita del Cilento nel segno di una rinnovata cultura dell'ambiente e delle sue risorse paesaggistiche. Da giornale di promozione turistica a periodico che sviluppa temi fotografici e filosofici, grande spazio al paesaggio, alla promozione di attività intellettuali, per assicurare al Salernitano uno strumento di indagine e di approfondimento sulle questioni vitali per la nostra quotidianità; la linea del paesaggio come risorsa turistica, il distretto culturale quale officina di integrazione sociale e umana, il ruolo dell'Archivio della Fotografia Mediterranea, gli appuntamenti con l'editoria e la buona lettura. Tanti progetti con un unico obiettivo, la conoscenza del Salernitano e gli influssi delle culture del bacino del Mediterraneo nel processo di promozione e valorizzazione dalle tipicità locali. Gli intellettuali del Sud Italia possono contare su una risorsa di grande valore.

BEACH VOLLEY, TENNIS, CALCIOLo sport ha usufruito di contributi per le tante iniziative che si sono succedute nel 2010. Ne hanno beneficiato, tra gli altri, l'Associazione t.c. Trentova, l'A.S.D. Polisportiva Santa Maria, l'U.N.I.T.A.L.S.I. Agropoli, l'A.S.D. Pisciotta, il Club Nautico Castellabate.

ASSOCIAZIONE CULTURALE “ AGROPOLI IN “Una iniziativa per le famiglie voluta dall'associazione culturale “ AGROPOLI IN “ realizzata in collaborazione con le parrocchie di Agropoli. Diverse serate interessanti per la comunità religiosa e per i tanti cittadini che hanno aderito con interesse al nutrito programma ideato per la prima edizione 2010. Lo sforzo di avvicinare le famiglie, i giovani ed il mondo del volontariato non è risultato vano. Molte iniziative collaterali e presentate, poi, nel resto dell'anno hanno questa matrice comune. Una spinta alla solidarietà che ha consentito una maggiore conoscenza delle realtà cittadine.

Vallo della Lucania

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Page 19: COOPERATIVO BILANCIO SOCIALE...reinvestire in maniera efficace all'interno della nostra collettività. La massa complessiva ha superato i 306 milioni, con una crescita del 3,7% sull'anno

LEGA NAVALE AGROPOLITante le iniziative per i giovani in programma nel 2010. Tra gli appuntamenti più importanti citiamo: il Campionato interzonale classe Optimist che ha visto la partecipazione di oltre 60 piccoli atleti, valido per la selezione al campionato italiano. Campionato velico COSTIERA CILENTANA, giunto alla XVI° edizione; gara di pesca di varie discipline, scuola di vela per bambini ed adulti. Il progetto VELA-SCUOLA che ha coinvolto oltre trecento ragazzini delle scuole primarie di Agropoli ed altri comuni collinari. Di ampio risalto è la partecipazione di una unità a vela alla regata internazionale Palermo-Montecarlo, sponsorizzata oltre che dalla BCC anche dai comuni di Agropoli e Castellabate e dalla stessa Lega Navale .

GIOCHIAMO A FARE I POETIE' stata proprio la diretta esperienza del valore della poesia come strumento prediletto di espressione dei bambini cerebrolesi ad indurre l'a.b.c. ad intraprendere il progetto culturale “Giochiamo a fare i Poeti”. Quasi tutti i bambini cerebrolesi hanno problemi di linguaggio: scopo del concorso è far conoscere le potenzialità creative che essi riescono ad esprimere attraverso il metodo della “ Comunicazione Facilitata” che ha offerto loro la opportunità di comunicare, con l'ausilio dei genitori e degli insegnanti, i loro affetti, pensieri, stati d'animo. La manifestazione si è tenuta a Pisciotta il 30 agosto.

AMICI DI NELSON

Il fine è quello di trovare una famiglia ai cani randagi e abbandonati, sempre con controlli pre e post affido, cioè verificando in modo minuzioso la famiglia che si prende la responsabilità di adottare un cane. E' importante sensibilizzare i cittadini sul randagismo e sulle sofferenze che provano i cani in generale a seguito dell'abbandono e farli conoscere a chi forse non si è mai posto la domanda: "Ma un cane ha un'anima?". Noi rispondiamo:"Basta guardarli negli occhi". Gli Amici di Nelson, come tantissimi altri volontari, cercano di togliere dalla strada gli animali più bisognosi, malati, traumatizzati, per farli "rinascere" facendogli credere ancora nella bontà dell'uomo, appoggiandoli nella loro struttura dove possono stare all'aperto tutto il giorno, muoversi e socializzare con altri cani. Ovviamente lo scopo è quello di trovare loro una famiglia che li possa amare per sempre. Il contributo della BCC alle spese veterinarie, alla permanenza dei cani in pensione, ha contribuito ad arginare il fenomeno del randagismo ed a rendere felice qualche famiglia che spontaneamente ha adottato i cuccioli salvati dai volontari.

COMPAGNIA TEATRALE ARISTOFANECon grande entusiasmo la Compagnia Teatrale Aristofane di Pellare porta avanti il progetto di teatro che vede coinvolti giovani attori pellaresi. E' un laboratorio che offre ai ragazzi l'opportunità di cimentarsi nella difficile arte del teatro, e nello stesso tempo presidio di cultura in un territorio, quello cilentano, che rimane ai margini dei grandi movimenti teatrali nazionali. Una bella impresa che i soci affrontano con la convinzione di contribuire alla crescita culturale della loro area e alla salvaguardia del dialetto locale.

Concorso di idee in POESIA – PROSA – GRAFICA Promossa dal Comune di Castelnuovo, l'iniziativa ha inteso fornire ai ragazzi dell'Istituto Comprensivo di Casalvelino l'opportunità di esaltare la loro libera creatività, giocando con i suoni delle parole ed i colori dei segni grafici per dar voce ai propri sentimenti ed alla fantasia. I primi premi sono stati assegnati dalla BCC che ha rilasciato dei libretti di deposito per promuovere il risparmio presso le famiglie.

BCC BASKET AGROPOLIIl cielo continua ad essere sempre più blu in quel di Agropoli grazie alla vittorie che i ragazzi del coach Enzo Maria hanno regalato al caloroso pubblico nell'attuale campionato di serie C nazionale 2010/2011. E' stato davvero un anno emozionante dall'inizio alla fine; i due coach avevano preparato al meglio la squadra, concentrandosi soprattutto su alcuni giocatori che poi alla fine si sono rivelati decisivi. E' proprio mentre celebriamo l'assemblea la BCC Basket Agropoli è impegnata in Sicilia contro la squadra di Canicattì nella prima partita dei Play off promozione. Per la serie C femminile la BCC Basket Agropoli ha vinto il campionato regionale ed allo spareggio lotta per la posizione in serie B. Un plauso va fatto alla dirigenza ed alla squadra tutta , anche a chi è stato in panchina ad incitare i suoi compagni fino alla fine, una serie positiva di vittorie del collettivo. Non è mai mancato il nostro sostegno al BCC Basket Agropoli, sodalizio sportivo fondato nel 1966, che ha saputo resistere e migliorare la propria immagine sportiva. La BCC ha sempre voluto essere Banca della Gente tra la Gente, e gli sportivi ci hanno dato merito di questa vicinanza. Oggi la squadra può contare su due impianti sportivi di nuovissima generazione, il Palacilento di Torchiara ed il Palazzetto Di Concilio di Agropoli. L'efficienza degli impianti assicura qualità alla già capace compagine sportiva.

PREMIO LEUCOSIAIl Premio ha raggiunto, negli ultimi anni, un'orbita sempre più internazionale, con il "Progetto sulle orme di Ulisse", con il quale si è voluto ripercorrere il mitico viaggio superando le Colonne d'Ercole e raggiungendo le comunità di Cilentani del Sud America, approdando in Uruguay, Brasile e Venezuela. Tale manifestazione, nata nel 1986, da un'idea del Presidente dell' Associazione Leucosia Giovanni Farace, è dedicata alla mitica Sirena ''Leucosia'', che qui il mito vuole sepolta sull'omonimo isolotto, dopo essersi suicidata, insieme alle sue sorelle, per non essere riuscita a fermare Ulisse con il suo canto. Oltre a questo impegno l'Associazione Leucosia svolge l'attività di informazione turistica e nel loro punto di accoglienza è presente un bancomat della BCC a riprova del sostegno convinto che si è voluto dare a questa valida esperienza turistico – culturale. Nel 2010 è prematuramente mancato il socio Giovanni Farace, promotore del premio. Gli dedichiamo un commosso ricordo.

Associazione Socio Culturale “RAFFAELE TORTORA”Ben radicata nel tessuto sociale di Castellabate, da diversi anni è promotrice di varie iniziative culturali. Nata in memoria del sindaco Raffaele Tortora, persona dinamica ed appassionata, che ha saputo coinvolgere i suoi concittadini in importanti scelte per il successivo progresso economico e turistico del paese, oggi rappresenta un riferimento per chi ama Castellabate e le sue ricchezze architettoniche e paesaggistiche. Tra le iniziative citiamo: “Camper Donna” per la prevenzione sanitaria; l'itinerario gastronomico denominato “Saperi e Sapori”, ideato per promuovere la tipicità dei prodotti locali e la loro tradizione millenaria, attraverso riferimenti di carattere storico. Altre iniziative per la famiglia e gli anziani compongono l'impegno complessivo dell'anno 2010.

LA BCC VICINA ALLA SCUOLA: DUE INIZIATIVE CON GLI ISTITUTI CENNI DI VALLO E VICO DI AGROPOLI

Un rapporto particolare ci lega a queste due Scuole. Con loro abbiamo sottoscritto accordi per svolgere insieme funzioni di aggiornamento didattico, attraverso i nostri operatori, che,

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LEGA NAVALE AGROPOLITante le iniziative per i giovani in programma nel 2010. Tra gli appuntamenti più importanti citiamo: il Campionato interzonale classe Optimist che ha visto la partecipazione di oltre 60 piccoli atleti, valido per la selezione al campionato italiano. Campionato velico COSTIERA CILENTANA, giunto alla XVI° edizione; gara di pesca di varie discipline, scuola di vela per bambini ed adulti. Il progetto VELA-SCUOLA che ha coinvolto oltre trecento ragazzini delle scuole primarie di Agropoli ed altri comuni collinari. Di ampio risalto è la partecipazione di una unità a vela alla regata internazionale Palermo-Montecarlo, sponsorizzata oltre che dalla BCC anche dai comuni di Agropoli e Castellabate e dalla stessa Lega Navale .

GIOCHIAMO A FARE I POETIE' stata proprio la diretta esperienza del valore della poesia come strumento prediletto di espressione dei bambini cerebrolesi ad indurre l'a.b.c. ad intraprendere il progetto culturale “Giochiamo a fare i Poeti”. Quasi tutti i bambini cerebrolesi hanno problemi di linguaggio: scopo del concorso è far conoscere le potenzialità creative che essi riescono ad esprimere attraverso il metodo della “ Comunicazione Facilitata” che ha offerto loro la opportunità di comunicare, con l'ausilio dei genitori e degli insegnanti, i loro affetti, pensieri, stati d'animo. La manifestazione si è tenuta a Pisciotta il 30 agosto.

AMICI DI NELSON

Il fine è quello di trovare una famiglia ai cani randagi e abbandonati, sempre con controlli pre e post affido, cioè verificando in modo minuzioso la famiglia che si prende la responsabilità di adottare un cane. E' importante sensibilizzare i cittadini sul randagismo e sulle sofferenze che provano i cani in generale a seguito dell'abbandono e farli conoscere a chi forse non si è mai posto la domanda: "Ma un cane ha un'anima?". Noi rispondiamo:"Basta guardarli negli occhi". Gli Amici di Nelson, come tantissimi altri volontari, cercano di togliere dalla strada gli animali più bisognosi, malati, traumatizzati, per farli "rinascere" facendogli credere ancora nella bontà dell'uomo, appoggiandoli nella loro struttura dove possono stare all'aperto tutto il giorno, muoversi e socializzare con altri cani. Ovviamente lo scopo è quello di trovare loro una famiglia che li possa amare per sempre. Il contributo della BCC alle spese veterinarie, alla permanenza dei cani in pensione, ha contribuito ad arginare il fenomeno del randagismo ed a rendere felice qualche famiglia che spontaneamente ha adottato i cuccioli salvati dai volontari.

COMPAGNIA TEATRALE ARISTOFANECon grande entusiasmo la Compagnia Teatrale Aristofane di Pellare porta avanti il progetto di teatro che vede coinvolti giovani attori pellaresi. E' un laboratorio che offre ai ragazzi l'opportunità di cimentarsi nella difficile arte del teatro, e nello stesso tempo presidio di cultura in un territorio, quello cilentano, che rimane ai margini dei grandi movimenti teatrali nazionali. Una bella impresa che i soci affrontano con la convinzione di contribuire alla crescita culturale della loro area e alla salvaguardia del dialetto locale.

Concorso di idee in POESIA – PROSA – GRAFICA Promossa dal Comune di Castelnuovo, l'iniziativa ha inteso fornire ai ragazzi dell'Istituto Comprensivo di Casalvelino l'opportunità di esaltare la loro libera creatività, giocando con i suoni delle parole ed i colori dei segni grafici per dar voce ai propri sentimenti ed alla fantasia. I primi premi sono stati assegnati dalla BCC che ha rilasciato dei libretti di deposito per promuovere il risparmio presso le famiglie.

BCC BASKET AGROPOLIIl cielo continua ad essere sempre più blu in quel di Agropoli grazie alla vittorie che i ragazzi del coach Enzo Maria hanno regalato al caloroso pubblico nell'attuale campionato di serie C nazionale 2010/2011. E' stato davvero un anno emozionante dall'inizio alla fine; i due coach avevano preparato al meglio la squadra, concentrandosi soprattutto su alcuni giocatori che poi alla fine si sono rivelati decisivi. E' proprio mentre celebriamo l'assemblea la BCC Basket Agropoli è impegnata in Sicilia contro la squadra di Canicattì nella prima partita dei Play off promozione. Per la serie C femminile la BCC Basket Agropoli ha vinto il campionato regionale ed allo spareggio lotta per la posizione in serie B. Un plauso va fatto alla dirigenza ed alla squadra tutta , anche a chi è stato in panchina ad incitare i suoi compagni fino alla fine, una serie positiva di vittorie del collettivo. Non è mai mancato il nostro sostegno al BCC Basket Agropoli, sodalizio sportivo fondato nel 1966, che ha saputo resistere e migliorare la propria immagine sportiva. La BCC ha sempre voluto essere Banca della Gente tra la Gente, e gli sportivi ci hanno dato merito di questa vicinanza. Oggi la squadra può contare su due impianti sportivi di nuovissima generazione, il Palacilento di Torchiara ed il Palazzetto Di Concilio di Agropoli. L'efficienza degli impianti assicura qualità alla già capace compagine sportiva.

PREMIO LEUCOSIAIl Premio ha raggiunto, negli ultimi anni, un'orbita sempre più internazionale, con il "Progetto sulle orme di Ulisse", con il quale si è voluto ripercorrere il mitico viaggio superando le Colonne d'Ercole e raggiungendo le comunità di Cilentani del Sud America, approdando in Uruguay, Brasile e Venezuela. Tale manifestazione, nata nel 1986, da un'idea del Presidente dell' Associazione Leucosia Giovanni Farace, è dedicata alla mitica Sirena ''Leucosia'', che qui il mito vuole sepolta sull'omonimo isolotto, dopo essersi suicidata, insieme alle sue sorelle, per non essere riuscita a fermare Ulisse con il suo canto. Oltre a questo impegno l'Associazione Leucosia svolge l'attività di informazione turistica e nel loro punto di accoglienza è presente un bancomat della BCC a riprova del sostegno convinto che si è voluto dare a questa valida esperienza turistico – culturale. Nel 2010 è prematuramente mancato il socio Giovanni Farace, promotore del premio. Gli dedichiamo un commosso ricordo.

Associazione Socio Culturale “RAFFAELE TORTORA”Ben radicata nel tessuto sociale di Castellabate, da diversi anni è promotrice di varie iniziative culturali. Nata in memoria del sindaco Raffaele Tortora, persona dinamica ed appassionata, che ha saputo coinvolgere i suoi concittadini in importanti scelte per il successivo progresso economico e turistico del paese, oggi rappresenta un riferimento per chi ama Castellabate e le sue ricchezze architettoniche e paesaggistiche. Tra le iniziative citiamo: “Camper Donna” per la prevenzione sanitaria; l'itinerario gastronomico denominato “Saperi e Sapori”, ideato per promuovere la tipicità dei prodotti locali e la loro tradizione millenaria, attraverso riferimenti di carattere storico. Altre iniziative per la famiglia e gli anziani compongono l'impegno complessivo dell'anno 2010.

LA BCC VICINA ALLA SCUOLA: DUE INIZIATIVE CON GLI ISTITUTI CENNI DI VALLO E VICO DI AGROPOLI

Un rapporto particolare ci lega a queste due Scuole. Con loro abbiamo sottoscritto accordi per svolgere insieme funzioni di aggiornamento didattico, attraverso i nostri operatori, che,

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pur non essendo insegnanti, con grande slancio offrono a questi ragazzi un panorama di conoscenza che esula dal classico programma scolastico e consente ai giovani di vedere la Banca sotto una veste nuova. Negli Stage vengono proposti argomenti che attengono alla rete commerciale, agli uffici di controllo, alla contabilità generale, al marketing ed alla programmazione della rete di vendita. Abbiamo avuto il piacere di conoscere tanti ragazzi sempre curiosi ed entusiasti di apprendere come funziona una Banca. Continueremo questo impegno con l'auspicio di avere un domani nostri soci e clienti molti di questi giovani studenti per proseguire insieme nel progetto di ampliamento e crescita della comunità locale cui tutti apparteniamo.

UN ALBERO PER OGNI NATO - CASTELLABATEDal 2001 ad oggi circa 650 bebè venuti al mondo a Castellabate hanno ciascuno una piantina con il proprio nome. Sabato 19 marzo 2010, nella sala convegni di Villa Matarazzo a Santa Maria, si è svolta la festa di accoglienza per i neonati dell'ultimo anno e per le loro famiglie. Nel corso della cerimonia “Un albero per ogni nato”, il sindaco Costabile Maurano ha consegnato ai genitori la pergamena che attesta la messa a dimora di un albero a nome del figlioletto, la planimetria e la foto riferita alla località. Nella stessa sede Paolo Ianni, Vice Presidente della Bcc dei Comuni cilentani ha donato alle famiglie dei bimbi un libretto a nome del piccolo con una cifra simbolica di incoraggiamento al risparmio.

SCHOLA CANTORUM ORIS VALLETTAQui vediamo il Coro Oris Valletta di Pellare esibirsi nella Chiesa di Santa Maria dell'Assunta in Ceraso. Il compianto prof. Oris Valletta ha voluto questo coro, che raccolta l'eredità del Maestro fondatore, non ha mai smesso di perfezionarsi per offrire al pubblico un grande programma musicale. L' organista e responsabile è Katiusca Amorelli che , con pazienza e dedizione, mettendo a disposizione il suo talento, ha mantenuto sempre ad alto livello la corale sulle orme del Maestro. La Schola Cantorum grazie ad un accurato lavoro di gruppo si sta preparando a nuovi repertori ed al costante perfezionamento di quelli già noti.

FESTA MEDIEVALE – TORCHIARA AGOSTO 2010La Festa Medievale con il corteo storico con oltre 200 figuranti, la giostra della quintana, l'allestimento scenografico e le bancarelle medievali, rimane una delle attrazioni di maggiore risalto nel panorama delle iniziative per la stagione turistica nel Cilento. Per i cilentani e quanti trascorrono le loro vacanze in questo periodo sulla costa è un momento di grande festa ed il suggestivo scenario di Torchiara è cornice ideale per far conoscere il nostro territorio ai tanti appassionati del medioevo e delle nostre bellezze architettoniche.

FESTIVAL ARTISTI DI STRADAVolevano organizzare una rassegna di artisti da strada: l'obiettivo di sicuro è stato centrato. Ma bisogna dire che si è andati oltre, oggi la manifestazione è seguita e sentita dalla

popolazione, è il biglietto da visita di Moio della Civitella. I vicoli trasudano di fantastico, immaginario, scenografico, una sapiente regia che esalta il centro storico del paesino cilentano. I turisti per primi hanno applaudito all'iniziativa, oggi partecipano con interesse al programma che di anno in anno si evolve e migliora. La Bcc, per vocazione tra la gente, sostiene il qualificato progetto artistico e gastronomico.

IL CONCERTO DI NATALE e LA CONSEGNA DELLE BORSE DI STUDIOIl 26 dicembre a Santa Maria di Castellabate, presso la Casa Religiosa di Ospitalità “Santa Scolastica” si sono svolti il consueto scambio degli auguri con i Soci e la consegna delle borse di studio agli studenti meritevoli del nostro territorio. La serata è stata allietata dall'esibizione di ben tre formazioni musicali (una pop, una classica, una folk) che hanno offerto un saggio della loro bravura, riscuotendo un meritato apprezzamento. Dopo la consegna dei premi scolastici, la serata è proseguita con un gustoso buffet che ha consentito agli intervenuti di tirar tardi tra una chiacchiera e l'altra ed un ennesimo brindisi augurale, in un clima di grande amicizia e cordialità.

GRAN FONDO BCC DEI COMUNI CILENTANIAnche quest'anno l'Asd Kiklos Team, per valorizzare e promuovere il territorio ha organizzato, con il prezioso contributo della Banca, la Gran Fondo BCC dei Comuni Cilentani. La kermesse ciclistica, giunta alla terza edizione, si è già posizionata in vetta alla classifica degli appuntamenti annuali di atleti provenienti da tante regioni italiane. Il Comitato Organizzatore ha preparato una manifestazione ricca di novità e ovviamente anche di tante conferme per accogliere gli oltre cinquecento ciclisti intervenuti ed i loro accompagnatori. Il percorso di 110 km ha rappresentato la prova unica del Campionato Europeo 2010, tanto entusiasmo da parte della gente che ha seguito la gara nei paesi del Cilento inseriti nel circuito previsto. Al via hanno preso parte i più forti cicloamatori della penisola, su tutti Borrelli Antonio che, per il secondo anno consecutivo, ha staccato tutti gli altri grazie alle sue notevoli doti atletiche. Ci sono state alcune presenze di ciclisti stranieri che hanno aderito con grande trasporto alla kermesse cilentana. Gli organizzatori soddisfatti del grande risultato rilanciano per il 2011 con un appuntamento che nei punti salienti così possiamo descrivere: sarà un campionato non più su un'unica prova ma su due gare. Il 3 luglio 2011 a Torchiara si assegneranno le maglie di leader della classifica di categoria mentre il 21 agosto a Rimini quelle di Campione Italiano BCC. Altra novità è l'introduzione di due percorsi: un tracciato lungo di km 123 ed uno corto di km 88. Tracciati inediti che non lasceranno indifferenti nemmeno gli agonisti più sfegatati, obbligati ad alzare la testa e ammirare gli innumerevoli panorami mozzafiato della terra cilentana. La Granfondo BCC dei Comuni Cilentani farà parte del noto CIRCUITO DEGLI ITALICI. La prova sarà l'unica a rappresentare la CAMPANIA nel prestigioso trofeo delle 7 regioni (Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Toscana e Umbria). Sarà presente anche nel calendario del Campionato italiano UDACE “Fondo Erba Vita” e nel Circuito del Sole (dieci manifestazioni che si disputeranno tra Abruzzo, Puglia, Campania e Basilicata). Ultima novità, ma non per importanza, è che il "Trofeo Changing Diabetes" (ovvero il VI° Campionato Nazionale su strada di ciclismo per diabeti) si correrà per la prima volta sulle belle ed assolate strade del Sud, nel Cilento a Torchiara. Confermati anche per il 2011 i punti di forza della Granfondo BCC dei Comuni Cilentani: l'accoglienza e l'ospitalità prima, durante e dopo gara, la sicurezza dei ciclisti sui percorsi, i ristori, l'assistenza medica e meccanica in gara, i tanti premi a sorteggio e il ricco ed abbondante pasta party finale per tutti. Insomma, da ciclista o da spettatore, sarebbe un peccato non esserci il 3 luglio 2011 a Torchiara.

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pur non essendo insegnanti, con grande slancio offrono a questi ragazzi un panorama di conoscenza che esula dal classico programma scolastico e consente ai giovani di vedere la Banca sotto una veste nuova. Negli Stage vengono proposti argomenti che attengono alla rete commerciale, agli uffici di controllo, alla contabilità generale, al marketing ed alla programmazione della rete di vendita. Abbiamo avuto il piacere di conoscere tanti ragazzi sempre curiosi ed entusiasti di apprendere come funziona una Banca. Continueremo questo impegno con l'auspicio di avere un domani nostri soci e clienti molti di questi giovani studenti per proseguire insieme nel progetto di ampliamento e crescita della comunità locale cui tutti apparteniamo.

UN ALBERO PER OGNI NATO - CASTELLABATEDal 2001 ad oggi circa 650 bebè venuti al mondo a Castellabate hanno ciascuno una piantina con il proprio nome. Sabato 19 marzo 2010, nella sala convegni di Villa Matarazzo a Santa Maria, si è svolta la festa di accoglienza per i neonati dell'ultimo anno e per le loro famiglie. Nel corso della cerimonia “Un albero per ogni nato”, il sindaco Costabile Maurano ha consegnato ai genitori la pergamena che attesta la messa a dimora di un albero a nome del figlioletto, la planimetria e la foto riferita alla località. Nella stessa sede Paolo Ianni, Vice Presidente della Bcc dei Comuni cilentani ha donato alle famiglie dei bimbi un libretto a nome del piccolo con una cifra simbolica di incoraggiamento al risparmio.

SCHOLA CANTORUM ORIS VALLETTAQui vediamo il Coro Oris Valletta di Pellare esibirsi nella Chiesa di Santa Maria dell'Assunta in Ceraso. Il compianto prof. Oris Valletta ha voluto questo coro, che raccolta l'eredità del Maestro fondatore, non ha mai smesso di perfezionarsi per offrire al pubblico un grande programma musicale. L' organista e responsabile è Katiusca Amorelli che , con pazienza e dedizione, mettendo a disposizione il suo talento, ha mantenuto sempre ad alto livello la corale sulle orme del Maestro. La Schola Cantorum grazie ad un accurato lavoro di gruppo si sta preparando a nuovi repertori ed al costante perfezionamento di quelli già noti.

FESTA MEDIEVALE – TORCHIARA AGOSTO 2010La Festa Medievale con il corteo storico con oltre 200 figuranti, la giostra della quintana, l'allestimento scenografico e le bancarelle medievali, rimane una delle attrazioni di maggiore risalto nel panorama delle iniziative per la stagione turistica nel Cilento. Per i cilentani e quanti trascorrono le loro vacanze in questo periodo sulla costa è un momento di grande festa ed il suggestivo scenario di Torchiara è cornice ideale per far conoscere il nostro territorio ai tanti appassionati del medioevo e delle nostre bellezze architettoniche.

FESTIVAL ARTISTI DI STRADAVolevano organizzare una rassegna di artisti da strada: l'obiettivo di sicuro è stato centrato. Ma bisogna dire che si è andati oltre, oggi la manifestazione è seguita e sentita dalla

popolazione, è il biglietto da visita di Moio della Civitella. I vicoli trasudano di fantastico, immaginario, scenografico, una sapiente regia che esalta il centro storico del paesino cilentano. I turisti per primi hanno applaudito all'iniziativa, oggi partecipano con interesse al programma che di anno in anno si evolve e migliora. La Bcc, per vocazione tra la gente, sostiene il qualificato progetto artistico e gastronomico.

IL CONCERTO DI NATALE e LA CONSEGNA DELLE BORSE DI STUDIOIl 26 dicembre a Santa Maria di Castellabate, presso la Casa Religiosa di Ospitalità “Santa Scolastica” si sono svolti il consueto scambio degli auguri con i Soci e la consegna delle borse di studio agli studenti meritevoli del nostro territorio. La serata è stata allietata dall'esibizione di ben tre formazioni musicali (una pop, una classica, una folk) che hanno offerto un saggio della loro bravura, riscuotendo un meritato apprezzamento. Dopo la consegna dei premi scolastici, la serata è proseguita con un gustoso buffet che ha consentito agli intervenuti di tirar tardi tra una chiacchiera e l'altra ed un ennesimo brindisi augurale, in un clima di grande amicizia e cordialità.

GRAN FONDO BCC DEI COMUNI CILENTANIAnche quest'anno l'Asd Kiklos Team, per valorizzare e promuovere il territorio ha organizzato, con il prezioso contributo della Banca, la Gran Fondo BCC dei Comuni Cilentani. La kermesse ciclistica, giunta alla terza edizione, si è già posizionata in vetta alla classifica degli appuntamenti annuali di atleti provenienti da tante regioni italiane. Il Comitato Organizzatore ha preparato una manifestazione ricca di novità e ovviamente anche di tante conferme per accogliere gli oltre cinquecento ciclisti intervenuti ed i loro accompagnatori. Il percorso di 110 km ha rappresentato la prova unica del Campionato Europeo 2010, tanto entusiasmo da parte della gente che ha seguito la gara nei paesi del Cilento inseriti nel circuito previsto. Al via hanno preso parte i più forti cicloamatori della penisola, su tutti Borrelli Antonio che, per il secondo anno consecutivo, ha staccato tutti gli altri grazie alle sue notevoli doti atletiche. Ci sono state alcune presenze di ciclisti stranieri che hanno aderito con grande trasporto alla kermesse cilentana. Gli organizzatori soddisfatti del grande risultato rilanciano per il 2011 con un appuntamento che nei punti salienti così possiamo descrivere: sarà un campionato non più su un'unica prova ma su due gare. Il 3 luglio 2011 a Torchiara si assegneranno le maglie di leader della classifica di categoria mentre il 21 agosto a Rimini quelle di Campione Italiano BCC. Altra novità è l'introduzione di due percorsi: un tracciato lungo di km 123 ed uno corto di km 88. Tracciati inediti che non lasceranno indifferenti nemmeno gli agonisti più sfegatati, obbligati ad alzare la testa e ammirare gli innumerevoli panorami mozzafiato della terra cilentana. La Granfondo BCC dei Comuni Cilentani farà parte del noto CIRCUITO DEGLI ITALICI. La prova sarà l'unica a rappresentare la CAMPANIA nel prestigioso trofeo delle 7 regioni (Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Toscana e Umbria). Sarà presente anche nel calendario del Campionato italiano UDACE “Fondo Erba Vita” e nel Circuito del Sole (dieci manifestazioni che si disputeranno tra Abruzzo, Puglia, Campania e Basilicata). Ultima novità, ma non per importanza, è che il "Trofeo Changing Diabetes" (ovvero il VI° Campionato Nazionale su strada di ciclismo per diabeti) si correrà per la prima volta sulle belle ed assolate strade del Sud, nel Cilento a Torchiara. Confermati anche per il 2011 i punti di forza della Granfondo BCC dei Comuni Cilentani: l'accoglienza e l'ospitalità prima, durante e dopo gara, la sicurezza dei ciclisti sui percorsi, i ristori, l'assistenza medica e meccanica in gara, i tanti premi a sorteggio e il ricco ed abbondante pasta party finale per tutti. Insomma, da ciclista o da spettatore, sarebbe un peccato non esserci il 3 luglio 2011 a Torchiara.

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GITA SOCIALE 2010 - GINOSAIl Torreserena Village si trova a Marina di Ginosa (Taranto), direttamente sul mare. Sito sul litorale suggestivo del Mar Ionio, è una struttura a quattro stelle, con attrezzature d'accoglienza di ottimo livello. Abbiamo trascorso ottime giornate all'insegna del divertimento e dedicando tempo alla visita di luoghi particolarmente suggestivi. Particolare attenzione è stata riservata ai più piccoli, che si sono potuti divertire sotto la gentile sorveglianza degli addetti del miniclub. La cucina varia e genuina è stata molto apprezzata dai nostri partecipanti. Una bella esperienza vissuta con i nostri soci e le loro famiglie.

Per le feste patronali ed altre iniziative religiose del nostro comprensorio sono stati erogati diversi contributi tra cui citiamo:

L'azione di promozione sociale e culturale

La Banca la proseguito anche nel 2010 nell'opera di promozione dello sviluppo sociale e culturale del territorio e delle comunità locali attraverso manifestazioni culturali e ricreative, sostenendo l'attività delle organizzazioni che svolgono questo ruolo e realizzando direttamente attività e iniziative di tipo sociale e culturale. Le richieste di contributo e sponsorizzazioni pervenute dalle organizzazioni di promozione sociale e culturale sono state accolte nella grande maggioranza dei casi.

Sono state effettuate e finanziate sponsorizzazioni, manifestazioni nonché corrisposti contributi e/liberalità per un costo di € 220.872,63, che – in quanto oneri di gestione – sono stati contabilizzati tra i costi di esercizio come spese promozionali, sponsorizzazioni, contributi e pubblicità.

I settori di intervento, per larga parte suesposti, verso i quali sono stati prioritariamente

indirizzati i contributi sono:• sport • cultura, manifestazioni e tradizioni delle comunità locali• tutela della salute• istruzione e formazione• tutela patrimonio artistico

Le richieste di contributo pervenute sono state accolte nella grande maggioranza dei casi.

Il sostegno alle organizzazioni di promozione sociale e culturale

Per le attività culturali, artistiche e sociali del nostro comprensorio sono stati erogati diversi contributi tra cui citiamo:

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GITA SOCIALE 2010 - GINOSAIl Torreserena Village si trova a Marina di Ginosa (Taranto), direttamente sul mare. Sito sul litorale suggestivo del Mar Ionio, è una struttura a quattro stelle, con attrezzature d'accoglienza di ottimo livello. Abbiamo trascorso ottime giornate all'insegna del divertimento e dedicando tempo alla visita di luoghi particolarmente suggestivi. Particolare attenzione è stata riservata ai più piccoli, che si sono potuti divertire sotto la gentile sorveglianza degli addetti del miniclub. La cucina varia e genuina è stata molto apprezzata dai nostri partecipanti. Una bella esperienza vissuta con i nostri soci e le loro famiglie.

Per le feste patronali ed altre iniziative religiose del nostro comprensorio sono stati erogati diversi contributi tra cui citiamo:

L'azione di promozione sociale e culturale

La Banca la proseguito anche nel 2010 nell'opera di promozione dello sviluppo sociale e culturale del territorio e delle comunità locali attraverso manifestazioni culturali e ricreative, sostenendo l'attività delle organizzazioni che svolgono questo ruolo e realizzando direttamente attività e iniziative di tipo sociale e culturale. Le richieste di contributo e sponsorizzazioni pervenute dalle organizzazioni di promozione sociale e culturale sono state accolte nella grande maggioranza dei casi.

Sono state effettuate e finanziate sponsorizzazioni, manifestazioni nonché corrisposti contributi e/liberalità per un costo di € 220.872,63, che – in quanto oneri di gestione – sono stati contabilizzati tra i costi di esercizio come spese promozionali, sponsorizzazioni, contributi e pubblicità.

I settori di intervento, per larga parte suesposti, verso i quali sono stati prioritariamente

indirizzati i contributi sono:• sport • cultura, manifestazioni e tradizioni delle comunità locali• tutela della salute• istruzione e formazione• tutela patrimonio artistico

Le richieste di contributo pervenute sono state accolte nella grande maggioranza dei casi.

Il sostegno alle organizzazioni di promozione sociale e culturale

Per le attività culturali, artistiche e sociali del nostro comprensorio sono stati erogati diversi contributi tra cui citiamo:

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Estratto pubblicato dal periodico Dragut nel numero di ottobre 2010 Estratto pubblicato dal periodico Dragut nel numero di ottobre 2010

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Estratto pubblicato dal periodico Dragut nel numero di ottobre 2010 Estratto pubblicato dal periodico Dragut nel numero di ottobre 2010

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Un grande appuntamento musicale promosso dalla BCC nel 2010

…Il Credito Cooperativo investe sul capitale umano – costituito dai soci, dai clienti e dai collaboratori – per valorizzarlo stabilmente (art.1).L'impegno del Credito Cooperativo si concentra, in particolare, nel soddisfare i bisogni finanziari dei soci e dei clienti, ricercando il miglioramento continuo della qualità e della convenienza dei prodotti e dei servizi offerti (art. 2).I soci del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a contribuire allo sviluppo della banca lavorando intensamente con essa, promuovendone lo spirito e l'adesione presso la comunità locale e dando chiaro esempio

di controllo democratico, eguaglianza di diritti, equità e solidarietà tra i componenti la base sociale (art. 9).

Soci

3577 soci (numero)0,70% aumento base sociale nell'annoEVOLUZIONE COMPAGINE SOCIALE2003= 28552004= 30052005=32072006=33232007=33732008=34752009=35522010=3577(n. 3480 persone fisiche (maschi 2644, femmine 836) e n.97 persone giuridiche)

LA BASE SOCIALE

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Un grande appuntamento musicale promosso dalla BCC nel 2010

…Il Credito Cooperativo investe sul capitale umano – costituito dai soci, dai clienti e dai collaboratori – per valorizzarlo stabilmente (art.1).L'impegno del Credito Cooperativo si concentra, in particolare, nel soddisfare i bisogni finanziari dei soci e dei clienti, ricercando il miglioramento continuo della qualità e della convenienza dei prodotti e dei servizi offerti (art. 2).I soci del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a contribuire allo sviluppo della banca lavorando intensamente con essa, promuovendone lo spirito e l'adesione presso la comunità locale e dando chiaro esempio

di controllo democratico, eguaglianza di diritti, equità e solidarietà tra i componenti la base sociale (art. 9).

Soci

3577 soci (numero)0,70% aumento base sociale nell'annoEVOLUZIONE COMPAGINE SOCIALE2003= 28552004= 30052005=32072006=33232007=33732008=34752009=35522010=3577(n. 3480 persone fisiche (maschi 2644, femmine 836) e n.97 persone giuridiche)

LA BASE SOCIALE

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Capitale sociale al 31/12/2010 = N. azioni al 31/12/2010= 47.683All'ultima assemblea hanno partecipato 883 Soci, di cui n. 367 personalmente e n. 883 per delega

€ 1.231.175,06

Nell'esercizio, si è proceduto al consolidamento di iniziative che hanno portato alla concretizzazione di momenti di aggregazione ed alla percezione dei vantaggi di diventare Soci di una Banca Cooperativa. L'incremento del numero dei Soci ha privilegiato i giovani desiderosi di appartenere alla famiglia del credito cooperativo ed il lavoro di promozione delle adesioni è stato maggiore nei comuni più interessanti dal punto di vista socio-economico e demografico mediante la diffusione dell'informazione sulle convenienze di carattere etico che la sottoscrizione delle quote comporta. Anche il numero della Consulta dei Soci (formata da 40 rappresentanti), rappresenta la garanzia di un maggiore collegamento con la Base Sociale. Sempre in primo piano la comunicazione, che si avvale di strumenti specifici, quali il nostro Notiziario BCC Comuni Cilentani che ha cadenza trimestrale e notizia i Soci sulle novità, i servizi e le attività svolte dalla Banca. E' migliorata la gamma dei prodotti finanziari destinati ai Soci e l'attenzione è stata riservata ad altre forme di finanziamento ulteriori che facilitano a condizioni agevolate la erogazione del credito. Principalmente ai Soci, secondo le regole della mutualità, è stata rivolta una politica di maggior favore per quanto attiene a tassi e condizioni. Si sono replicate le iniziative nell'ambito della gestione del tempo libero (Spettacolo o Concerto di Natale, Gite Sociali ecc.); è proseguita l'incentivazione allo studio mediante l'assegnazione di borse a favore dei soci e/o figli dei Soci, e sovvenzioni per l'acquisto dei libri scolastici.

DISTRIBUZIONE PER ETA'Fino a 35 anni 9,02% Da 35 a 45 anni19,51% Da 45 a 55 anni25,56%Da 55 a 65 anni24,22%Oltre 65 anni21,69%

Totale100,0

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Capitale sociale al 31/12/2010 = N. azioni al 31/12/2010= 47.683All'ultima assemblea hanno partecipato 883 Soci, di cui n. 367 personalmente e n. 883 per delega

€ 1.231.175,06

Nell'esercizio, si è proceduto al consolidamento di iniziative che hanno portato alla concretizzazione di momenti di aggregazione ed alla percezione dei vantaggi di diventare Soci di una Banca Cooperativa. L'incremento del numero dei Soci ha privilegiato i giovani desiderosi di appartenere alla famiglia del credito cooperativo ed il lavoro di promozione delle adesioni è stato maggiore nei comuni più interessanti dal punto di vista socio-economico e demografico mediante la diffusione dell'informazione sulle convenienze di carattere etico che la sottoscrizione delle quote comporta. Anche il numero della Consulta dei Soci (formata da 40 rappresentanti), rappresenta la garanzia di un maggiore collegamento con la Base Sociale. Sempre in primo piano la comunicazione, che si avvale di strumenti specifici, quali il nostro Notiziario BCC Comuni Cilentani che ha cadenza trimestrale e notizia i Soci sulle novità, i servizi e le attività svolte dalla Banca. E' migliorata la gamma dei prodotti finanziari destinati ai Soci e l'attenzione è stata riservata ad altre forme di finanziamento ulteriori che facilitano a condizioni agevolate la erogazione del credito. Principalmente ai Soci, secondo le regole della mutualità, è stata rivolta una politica di maggior favore per quanto attiene a tassi e condizioni. Si sono replicate le iniziative nell'ambito della gestione del tempo libero (Spettacolo o Concerto di Natale, Gite Sociali ecc.); è proseguita l'incentivazione allo studio mediante l'assegnazione di borse a favore dei soci e/o figli dei Soci, e sovvenzioni per l'acquisto dei libri scolastici.

DISTRIBUZIONE PER ETA'Fino a 35 anni 9,02% Da 35 a 45 anni19,51% Da 45 a 55 anni25,56%Da 55 a 65 anni24,22%Oltre 65 anni21,69%

Totale100,0

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I vantaggi per i soci

Il vantaggio che la Banca assicura ai soci si è espresso in tre modi: 1. la diffusione dell'informazione e la promozione della partecipazione; 2. l'incentivazione di carattere bancario; 3. l'incentivazione di carattere extra-bancario.a) Per quanto riguarda la diffusione dell'informazione e la promozione della partecipazione, la Banca ha prestato massima

attenzione per la migliore realizzazione dell' assemblea, momento principale di espressione della volontà dei soci che, in base alla regola cooperativa del voto capitario (una testa, un voto), hanno lo stesso peso a prescindere dal numero di azioni possedute.

b) La Banca ha inoltre continuato ad assicurare il funzionamento dell'Ufficio Soci, un riferimento cui il socio può rivolgersi per ogni richiesta di informazione e chiarimento riguardanti la vita aziendale.

c) Strumento ulteriore di collegamento tra i soci e la Banca è la Consulta dei soci, organo nominato dal Consiglio di Amministrazione e composto da 40 rappresentanti delle diverse zone di operatività, che ha l'incarico di esaminare periodicamente l'attuazione dei programmi generali della Banca e segnalare specifici problemi o esigenze locali.

d) Con riferimento alle incentivazioni di carattere bancario, la Banca ha in primo luogo rispettato il principio della erogazione del credito principalmente ai soci secondo le regole della mutualità.

e) Altre condizioni di favore sono state applicate ai soci attraverso:? Il conto corrente socio: uno specifico conto con condizioni di favore e un fido automatico al 6% per € 1.500 (categoria

privati con reddito accertato), condizione di privilegio fruibile senza particolari formalità burocratiche. ? Il mutuo prima casa: un finanziamento ipotecario utilizzabile per l'acquisto o la ristrutturazione della prima casa a

condizioni di favore . Al mutuo si accompagnano inoltre servizi aggiuntivi, quali: la riduzione delle spese di istruttoria; la polizza incendio a condizioni di favore.

? Le commissioni ridotte sul dossier titoli e sulle operazioni di acquisto titoli.? Chirografario per acquisto pc ? Mutuo ipotecario a premio puntuale

f) Per quanto riguarda i vantaggi di carattere extra-bancario, la Banca offre ai soci molteplici opportunità.? Nell'ambito della gestione del tempo libero, la Banca ha organizzato numerose iniziative culturali e ricreative, alcune

gratuite, altre ad un prezzo fortemente ridotto. Sono inoltre state stipulate apposite convenzioni con fornitori per l'accesso dei Soci e dei loro familiari a servizi a costo ridotto (per esempio: il corso di inglese presso la British Eurocentre di Agropoli; il prezzo della gita sociale è rimborsabile in piccole rate senza interessi, etc.)

? Nell'ambito dell'incentivazione allo studio, la Banca ha messo a disposizione dei soci e dei figli dei soci n. 42 borse di studio, per un ammontare complessivo di 16.750 euro. Di queste, n. 25 sono state assegnate a studenti universitari e n. 17 a studenti delle scuole superiori, secondo una graduatoria che teneva conto di alcuni criteri: il merito, la composizione e il reddito del nucleo familiare.

? Nell'ambito dell'aggiornamento e qualificazione professionale, si sono tenuti incontri su argomenti di finanza, concessione del credito alle imprese, finanziamenti agevolati, controllo ed ispettorato.

Scambio mutualistico e vigilanza cooperativa

La cooperazione mutualistica è un genus specifico di cooperazione. Ciò che distingue l'economia mutualistica è l'obiettivo, che è quello di conseguire un vantaggio, anziché un profitto. E tutto ciò si concretizza attraverso una relazione di reciprocità. Ci si associa, in sostanza, perché si possono ottenere reciproci vantaggi e convenienze, e non in vista di un dividendo, di un guadagno che remunera il capitale investito. E proprio l'assenza dello scopo speculativo condiziona lo stile di conduzione dell'impresa, il modo concreto del suo operare, le sue scelte. La recente normativa sulla “Revisione Cooperativa” (D.L. 220/2002) si è posta in piena coerenza con questo disegno. Non a caso, il provvedimento esplicita che il revisore cooperativo, che svolge compiti di vigilanza sull'esistenza dei requisiti di legge, è al contempo controllore e consulente. La legge gli impone infatti di “fornire agli organi di direzione e di amministrazione delle Banche di Credito Cooperativo suggerimenti e consigli per migliorare la gestione e il livello di democrazia interna, al fine di promuovere la reale partecipazione dei soci alla vita sociale”. La “revisione” diventa perciò una verifica delle caratteristiche della istituzione che viene esaminata. Il controllo non rappresenta un adempimento in più; è soprattutto un'opportunità, un'occasione di miglioramento, per le Banche e per le Compagini Sociali. D'ora in poi il legame tra le Casse ed i propri Soci non potrà essere episodico; l'interscambio mutualistico (la banca eroga i servizi specialmente ai Soci; i Soci si rivolgono specialmente ad essa per le loro necessità, concretizzando il previsto “scambio”) dovrà caratterizzare in maniera continuativa i rapporti tra l'azienda ed i propri aderenti.

La composizione per professione è indicata nella tabella seguente.

Particolare attenzione ha dedicato la Banca alla qualificazione e alla formazione degli Amministratori, attraverso molteplici iniziative e riunioni formative tra cui si evidenziano quelle presso la Federazione Campana delle Banche di Credito Cooperativo.

Gli amministratori

La nostra Banca è amministrata da 12 consiglieri.

Alfieri Lucio ** PresidenteScarpa Edmondo Vice Presidente Ianni Francesco Paolo Vice Presidente VicarioDe Lisi Angela * Consiglieri Nigro AnnaPrearo Marisa Mirella Di Menza Mario Farro Andrea* Leoni Attilio* Vice Presidente del Comitato EsecutivoPassaro Vincenzo Toti Ezio Gabriele*Troiano Gaetano

* Membri del Comitato Esecutivo** Designato a rappresentare il CdA presso Federcampana

Moio della Civitella, Chiesa S. Veneranda

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I vantaggi per i soci

Il vantaggio che la Banca assicura ai soci si è espresso in tre modi: 1. la diffusione dell'informazione e la promozione della partecipazione; 2. l'incentivazione di carattere bancario; 3. l'incentivazione di carattere extra-bancario.a) Per quanto riguarda la diffusione dell'informazione e la promozione della partecipazione, la Banca ha prestato massima

attenzione per la migliore realizzazione dell' assemblea, momento principale di espressione della volontà dei soci che, in base alla regola cooperativa del voto capitario (una testa, un voto), hanno lo stesso peso a prescindere dal numero di azioni possedute.

b) La Banca ha inoltre continuato ad assicurare il funzionamento dell'Ufficio Soci, un riferimento cui il socio può rivolgersi per ogni richiesta di informazione e chiarimento riguardanti la vita aziendale.

c) Strumento ulteriore di collegamento tra i soci e la Banca è la Consulta dei soci, organo nominato dal Consiglio di Amministrazione e composto da 40 rappresentanti delle diverse zone di operatività, che ha l'incarico di esaminare periodicamente l'attuazione dei programmi generali della Banca e segnalare specifici problemi o esigenze locali.

d) Con riferimento alle incentivazioni di carattere bancario, la Banca ha in primo luogo rispettato il principio della erogazione del credito principalmente ai soci secondo le regole della mutualità.

e) Altre condizioni di favore sono state applicate ai soci attraverso:? Il conto corrente socio: uno specifico conto con condizioni di favore e un fido automatico al 6% per € 1.500 (categoria

privati con reddito accertato), condizione di privilegio fruibile senza particolari formalità burocratiche. ? Il mutuo prima casa: un finanziamento ipotecario utilizzabile per l'acquisto o la ristrutturazione della prima casa a

condizioni di favore . Al mutuo si accompagnano inoltre servizi aggiuntivi, quali: la riduzione delle spese di istruttoria; la polizza incendio a condizioni di favore.

? Le commissioni ridotte sul dossier titoli e sulle operazioni di acquisto titoli.? Chirografario per acquisto pc ? Mutuo ipotecario a premio puntuale

f) Per quanto riguarda i vantaggi di carattere extra-bancario, la Banca offre ai soci molteplici opportunità.? Nell'ambito della gestione del tempo libero, la Banca ha organizzato numerose iniziative culturali e ricreative, alcune

gratuite, altre ad un prezzo fortemente ridotto. Sono inoltre state stipulate apposite convenzioni con fornitori per l'accesso dei Soci e dei loro familiari a servizi a costo ridotto (per esempio: il corso di inglese presso la British Eurocentre di Agropoli; il prezzo della gita sociale è rimborsabile in piccole rate senza interessi, etc.)

? Nell'ambito dell'incentivazione allo studio, la Banca ha messo a disposizione dei soci e dei figli dei soci n. 42 borse di studio, per un ammontare complessivo di 16.750 euro. Di queste, n. 25 sono state assegnate a studenti universitari e n. 17 a studenti delle scuole superiori, secondo una graduatoria che teneva conto di alcuni criteri: il merito, la composizione e il reddito del nucleo familiare.

? Nell'ambito dell'aggiornamento e qualificazione professionale, si sono tenuti incontri su argomenti di finanza, concessione del credito alle imprese, finanziamenti agevolati, controllo ed ispettorato.

Scambio mutualistico e vigilanza cooperativa

La cooperazione mutualistica è un genus specifico di cooperazione. Ciò che distingue l'economia mutualistica è l'obiettivo, che è quello di conseguire un vantaggio, anziché un profitto. E tutto ciò si concretizza attraverso una relazione di reciprocità. Ci si associa, in sostanza, perché si possono ottenere reciproci vantaggi e convenienze, e non in vista di un dividendo, di un guadagno che remunera il capitale investito. E proprio l'assenza dello scopo speculativo condiziona lo stile di conduzione dell'impresa, il modo concreto del suo operare, le sue scelte. La recente normativa sulla “Revisione Cooperativa” (D.L. 220/2002) si è posta in piena coerenza con questo disegno. Non a caso, il provvedimento esplicita che il revisore cooperativo, che svolge compiti di vigilanza sull'esistenza dei requisiti di legge, è al contempo controllore e consulente. La legge gli impone infatti di “fornire agli organi di direzione e di amministrazione delle Banche di Credito Cooperativo suggerimenti e consigli per migliorare la gestione e il livello di democrazia interna, al fine di promuovere la reale partecipazione dei soci alla vita sociale”. La “revisione” diventa perciò una verifica delle caratteristiche della istituzione che viene esaminata. Il controllo non rappresenta un adempimento in più; è soprattutto un'opportunità, un'occasione di miglioramento, per le Banche e per le Compagini Sociali. D'ora in poi il legame tra le Casse ed i propri Soci non potrà essere episodico; l'interscambio mutualistico (la banca eroga i servizi specialmente ai Soci; i Soci si rivolgono specialmente ad essa per le loro necessità, concretizzando il previsto “scambio”) dovrà caratterizzare in maniera continuativa i rapporti tra l'azienda ed i propri aderenti.

La composizione per professione è indicata nella tabella seguente.

Particolare attenzione ha dedicato la Banca alla qualificazione e alla formazione degli Amministratori, attraverso molteplici iniziative e riunioni formative tra cui si evidenziano quelle presso la Federazione Campana delle Banche di Credito Cooperativo.

Gli amministratori

La nostra Banca è amministrata da 12 consiglieri.

Alfieri Lucio ** PresidenteScarpa Edmondo Vice Presidente Ianni Francesco Paolo Vice Presidente VicarioDe Lisi Angela * Consiglieri Nigro AnnaPrearo Marisa Mirella Di Menza Mario Farro Andrea* Leoni Attilio* Vice Presidente del Comitato EsecutivoPassaro Vincenzo Toti Ezio Gabriele*Troiano Gaetano

* Membri del Comitato Esecutivo** Designato a rappresentare il CdA presso Federcampana

Moio della Civitella, Chiesa S. Veneranda

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…Lo stile di servizio, la buona conoscenza del territorio, l'eccellenza nella relazione con i soci e clienti, l'approccio solidale, la cura della professionalità costituiscono lo stimolo costante per chi amministra le aziende del Credito Cooperativo e per chi vi presta la propria attività professionale.. (art. 2)Il Credito Cooperativo favorisce la partecipazione degli operatori locali alla vita economica, privilegiando le famiglie e le piccole imprese; promuove l'accesso al credito, contribuisce alla parificazione delle opportunità (art. 4)

Partnership e collaborazione con le imprese cooperative La vicinanza della BCC al mondo della cooperazione si fa nel tempo sempre più decisa, anche a sottolineare la comune appartenenza al settore e l'opportunità di favorire tutte le possibili sinergie interne.Favorire e sostenere la nascita di nuove cooperative attraverso risorse economiche provenienti dall'interno costituisce, infatti, uno dei principi cardine del movimento.

Riportiamo alcuni dati relativi alla BCC

● N. 20.154 clienti

● 205 milioni di Euro di finanziamenti all'economia locale

● Prodotti e servizi innovativi

In un mondo in continua e pressante evoluzione, in cui la fiducia nei confronti della finanza richiede di intervenire con precise e concrete risposte agli investitori, la Banca ha ribadito i princìpi sui quali si basa la propria attività di gestione del risparmio, in particolare:

? Correttezza, integrità, onestàDell'azienda e degli operatori

? TrasparenzaDovere di fornire un'informazione trasparente e chiara, accessibile anche in termini di linguaggio.

? ControlloDovere ed impegno a curare un efficiente ed efficace sistema di controlli interni

? InformazioneDovere di fornire un'informazione aggiornata sulle situazioni delle imprese e sull'evoluzione dell'investimento effettuato.

? ProfessionalitàDovere di fornire una consulenza professionale, che consenta all'investitore di effettuare le scelte in funzione del proprio profilo rischio-rendimento.

Chi sono i nostri clienti

La Banca detiene n. 19.418 conti di deposito, n. 2.501 Conti Correnti attivi, n. 1.183 Mutui Ipotecari, n. 2.494 Mutui Chirografari, n. 450 Crediti di Firma, n. 568 rapporti di Portafoglio,n. 147 Certificati di Deposito, oltre 896 sottoscrittori di Prestiti Obbligazionari, n. 1040 contratti per la raccolta indiretta. Alla fine del 2010 la raccolta complessiva ammontava a 306,7 milioni di Euro e gli impieghi a 203,5 milioni di Euro.

Nel corso del 2010 la Banca ha cercato di fornire un supporto di consulenza alla clientela per soddisfare le esigenze di una diversificazione del risparmio che, considerato l'andamento dei mercati finanziari, è stata improntata alla massima prudenza. Per quanto riguarda gli impieghi, essi si sono concentrati per il 97,33 % nella zona di competenza della Banca. Questo dato esprime la vocazione autenticamente locale della BCC, che finanzia lo sviluppo della zona di insediamento, non drenando risparmio verso altre piazze (fisiche o semplicemente finanziarie) più appetibili. Particolare attenzione è stata posta al frazionamento del rischio, sia per una politica che avvicina maggiormente le famiglie ed i propri bisogni, sia per la vocazione propria della banca, che come obiettivo principale si pone la tutela e sviluppo del tessuto economico più debole. Tante piccole imprese accedono in questo modo a modeste risorse finanziarie che consentono una gestione corretta e di qualità. La conferma viene dalla composizione degli impieghi per categoria di clienti e dall'importo medio del fido, pari ad € 44.940 circa .

LA GESTIONE DEI RECLAMILa Banca ispira i rapporti con la clientela ai principi della trasparenza e della chiarezza, dell'assistenza e della qualità. Il personale è perciò costantemente a disposizione per fornire informazioni e chiarimenti, con l'obiettivo di assicurare la soddisfazione del cliente. Nel caso in cui questo non accada, la Banca ha attivato strumenti specifici per la gestione dei reclami. Il primo è l'Ufficio Reclami, cui i clienti possono segnalare per iscritto le proprie ragioni di insoddisfazione e chiedere risposte. Il servizio è assicurato dal Servizio Pianificazione e Controlli.Il secondo è l'Ombudsman bancario (“giudice di pace”), un organismo collegiale voluto dalla quasi generalità delle banche cui il cliente si può rivolgere per risolvere le controversie che non abbiano trovato soddisfazione presso l'Ufficio Reclami della Banca, purché l'importo non sia superiore a 2.500 euro.

La comunicazione internaPer l'anno 2010 si è consolidato l'utilizzo della rete intranet che ha consentito il miglioramento dell'efficienza nella trasmissione dei dati aziendali; è stata potenziata, inoltre, anche la rete umana dei contatti, con incontri periodici di aggiornamento su aspetti salienti della politica aziendale al fine di rafforzare lo spirito di squadra e la condivisione degli obiettivi.

Sicurezza del lavoroParticolare attenzione è stata posta all'aggiornamento dell'attrezzatura e del posto di lavoro con materiali di nuova generazione conformi agli standard di sicurezza. Gli investimenti in materia sono sempre significativi così come la manutenzione degli impianti per garantire la piena efficienza dei sistemi di sicurezza.

IL FATTURATO PRODOTTO CON IL SISTEMA DI OFFERTA DEL CREDITO COOPERATIVOLe gestioni GPM, I fondi Aureo Gestioni, Securfondo e le Polizze Vita rappresentano un vivace comparto della BCC. La Banca, inoltre, partecipa al sistema attraverso propri rappresentanti negli organismi di categoria quali Iccrea Holding, Federazione Campana delle Banche di Credito Cooperativo, e in questo modo favorisce la circolarità delle informazioni e delle esperienze, nonché la condivisione nella formulazione delle strategie e nella loro traduzione in linee operative.

IL VALORE PER I CLIENTI

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…Lo stile di servizio, la buona conoscenza del territorio, l'eccellenza nella relazione con i soci e clienti, l'approccio solidale, la cura della professionalità costituiscono lo stimolo costante per chi amministra le aziende del Credito Cooperativo e per chi vi presta la propria attività professionale.. (art. 2)Il Credito Cooperativo favorisce la partecipazione degli operatori locali alla vita economica, privilegiando le famiglie e le piccole imprese; promuove l'accesso al credito, contribuisce alla parificazione delle opportunità (art. 4)

Partnership e collaborazione con le imprese cooperative La vicinanza della BCC al mondo della cooperazione si fa nel tempo sempre più decisa, anche a sottolineare la comune appartenenza al settore e l'opportunità di favorire tutte le possibili sinergie interne.Favorire e sostenere la nascita di nuove cooperative attraverso risorse economiche provenienti dall'interno costituisce, infatti, uno dei principi cardine del movimento.

Riportiamo alcuni dati relativi alla BCC

● N. 20.154 clienti

● 205 milioni di Euro di finanziamenti all'economia locale

● Prodotti e servizi innovativi

In un mondo in continua e pressante evoluzione, in cui la fiducia nei confronti della finanza richiede di intervenire con precise e concrete risposte agli investitori, la Banca ha ribadito i princìpi sui quali si basa la propria attività di gestione del risparmio, in particolare:

? Correttezza, integrità, onestàDell'azienda e degli operatori

? TrasparenzaDovere di fornire un'informazione trasparente e chiara, accessibile anche in termini di linguaggio.

? ControlloDovere ed impegno a curare un efficiente ed efficace sistema di controlli interni

? InformazioneDovere di fornire un'informazione aggiornata sulle situazioni delle imprese e sull'evoluzione dell'investimento effettuato.

? ProfessionalitàDovere di fornire una consulenza professionale, che consenta all'investitore di effettuare le scelte in funzione del proprio profilo rischio-rendimento.

Chi sono i nostri clienti

La Banca detiene n. 19.418 conti di deposito, n. 2.501 Conti Correnti attivi, n. 1.183 Mutui Ipotecari, n. 2.494 Mutui Chirografari, n. 450 Crediti di Firma, n. 568 rapporti di Portafoglio,n. 147 Certificati di Deposito, oltre 896 sottoscrittori di Prestiti Obbligazionari, n. 1040 contratti per la raccolta indiretta. Alla fine del 2010 la raccolta complessiva ammontava a 306,7 milioni di Euro e gli impieghi a 203,5 milioni di Euro.

Nel corso del 2010 la Banca ha cercato di fornire un supporto di consulenza alla clientela per soddisfare le esigenze di una diversificazione del risparmio che, considerato l'andamento dei mercati finanziari, è stata improntata alla massima prudenza. Per quanto riguarda gli impieghi, essi si sono concentrati per il 97,33 % nella zona di competenza della Banca. Questo dato esprime la vocazione autenticamente locale della BCC, che finanzia lo sviluppo della zona di insediamento, non drenando risparmio verso altre piazze (fisiche o semplicemente finanziarie) più appetibili. Particolare attenzione è stata posta al frazionamento del rischio, sia per una politica che avvicina maggiormente le famiglie ed i propri bisogni, sia per la vocazione propria della banca, che come obiettivo principale si pone la tutela e sviluppo del tessuto economico più debole. Tante piccole imprese accedono in questo modo a modeste risorse finanziarie che consentono una gestione corretta e di qualità. La conferma viene dalla composizione degli impieghi per categoria di clienti e dall'importo medio del fido, pari ad € 44.940 circa .

LA GESTIONE DEI RECLAMILa Banca ispira i rapporti con la clientela ai principi della trasparenza e della chiarezza, dell'assistenza e della qualità. Il personale è perciò costantemente a disposizione per fornire informazioni e chiarimenti, con l'obiettivo di assicurare la soddisfazione del cliente. Nel caso in cui questo non accada, la Banca ha attivato strumenti specifici per la gestione dei reclami. Il primo è l'Ufficio Reclami, cui i clienti possono segnalare per iscritto le proprie ragioni di insoddisfazione e chiedere risposte. Il servizio è assicurato dal Servizio Pianificazione e Controlli.Il secondo è l'Ombudsman bancario (“giudice di pace”), un organismo collegiale voluto dalla quasi generalità delle banche cui il cliente si può rivolgere per risolvere le controversie che non abbiano trovato soddisfazione presso l'Ufficio Reclami della Banca, purché l'importo non sia superiore a 2.500 euro.

La comunicazione internaPer l'anno 2010 si è consolidato l'utilizzo della rete intranet che ha consentito il miglioramento dell'efficienza nella trasmissione dei dati aziendali; è stata potenziata, inoltre, anche la rete umana dei contatti, con incontri periodici di aggiornamento su aspetti salienti della politica aziendale al fine di rafforzare lo spirito di squadra e la condivisione degli obiettivi.

Sicurezza del lavoroParticolare attenzione è stata posta all'aggiornamento dell'attrezzatura e del posto di lavoro con materiali di nuova generazione conformi agli standard di sicurezza. Gli investimenti in materia sono sempre significativi così come la manutenzione degli impianti per garantire la piena efficienza dei sistemi di sicurezza.

IL FATTURATO PRODOTTO CON IL SISTEMA DI OFFERTA DEL CREDITO COOPERATIVOLe gestioni GPM, I fondi Aureo Gestioni, Securfondo e le Polizze Vita rappresentano un vivace comparto della BCC. La Banca, inoltre, partecipa al sistema attraverso propri rappresentanti negli organismi di categoria quali Iccrea Holding, Federazione Campana delle Banche di Credito Cooperativo, e in questo modo favorisce la circolarità delle informazioni e delle esperienze, nonché la condivisione nella formulazione delle strategie e nella loro traduzione in linee operative.

IL VALORE PER I CLIENTI

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Page 35: COOPERATIVO BILANCIO SOCIALE...reinvestire in maniera efficace all'interno della nostra collettività. La massa complessiva ha superato i 306 milioni, con una crescita del 3,7% sull'anno

Il Credito Cooperativo si impegna a favorire la crescita delle competenze e della professionalità degli amministratori, dirigenti, collaboratori e la crescita e la diffusione della cultura economica, sociale, civile nei soci e nelle comunità locali. (art. 8) I dipendenti del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a coltivare la propria capacità di relazione orientata al riconoscimento della singolarità della persona e a dedicare intelligenza, impegno qualificato, tempo alla formazione permanente e spirito cooperativo al raggiungimento degli obiettivi economici e sociali della banca per la quale lavorano. (art. 11)

L'organico al 31 dicembre 2010 era composto da 71 risorse, così costituito:

- n. 1 dirigente pari al 1,41% dell'organico;

- n. 8 quadri direttivi pari al 11,27% dell'organico;

- n. 62 impiegati pari al 87,32% dell'organico;

L'età media era pari a circa 43,20 anni con un'anzianità media nel servizio pari a 17,58 anni.

Il 52,11% del personale (37 unità) è destinato alla rete vendita.

- Formazione e addestramentoLe analisi sulle risorse, sinora compiute, mettono in evidenza che:

• esistono standard capacità operative che consentono un livello di produzione costante;• da affinare ancora sono le capacità e le abilità commerciali, per affermare l'orientamento al cliente;

I criteri di base saranno i seguenti:- esigenza di creare/valorizzare la capacità commerciale della nuova azienda (a tal fine si è cercato di dirottare, quanto

più possibile, risorse su attività di front-office)- necessità di assicurare i controlli interni;- opportunità di costruire un team di vertice a supporto della direzione.La formazione dovrà riguardare in modo particolare la diffusione della cultura manageriale, dei controlli, della cultura commerciale.Per l'erogazione della formazione si è fatto riferimento a corsi interni nonché alla specifica funzione della Federazione Campana.

Chi sono i nostri collaboratoriCome anticipato, alla fine del 2010 la Banca aveva n. 71 collaboratori, il 59,15% uomini e il 40,85% donne. In nettissima maggioranza, i collaboratori della Banca sono espressione del territorio di competenza. Soltanto il 2,90% risiede al di fuori di esso.Ai collaboratori la Banca ha destinato nel 2010 4.959 migliaia euro, tra salari e stipendi, oneri sociali, TFR, trattamento di quiescenza e simili, altri oneri, accantonamento al Fondo Pensione Nazionale del Credito Cooperativo e per la Cassa mutua.I collaboratori beneficiano inoltre dei ticket pasto, di tassi agevolati, di mutui agevolati, della polizza infortuni e rischi professionali.

IL VALORE PER I COLLABORATORI

S. Maria di Castellabate

…Obiettivo del Credito Cooperativo è produrre utilità e vantaggi, è creare valore economico, sociale e culturale a beneficio dei soci e della comunità locale e “fabbricare” fiducia… (art. 2)Il Credito Cooperativo è legato alla comunità locale che lo esprime da un'alleanza durevole per lo sviluppo. Attraverso la propria attività creditizia e mediante la destinazione annuale di una parte degli utili della gestione promuove il benessere della comunità locale, il suo sviluppo economico, sociale e culturale. Il Credito Cooperativo esplica un'attività imprenditoriale “a responsabilità sociale”, non soltanto finanziaria, ed al servizio dell'economia civile. (art. 7)

Negli ultimi tre anni

• 4,033 milioni di Euro di imposte

• oltre 610 mila Euro per iniziative socio culturali

Banca di Credito Cooperativo: impresa a responsabilità socialeLa responsabilità sociale della Banca di Credito Cooperativo è scritta non soltanto nello statuto, ma soprattutto nelle strategie, nei piani operativi, nei comportamenti.La ricchezza che viene creata dalla Banca di Credito Cooperativo resta nel territorio, non soltanto perché la quasi totalità degli investimenti per lo sviluppo dell'economia è rivolta alla comunità locale, ma anche perché il patrimonio dell'azienda è ed è destinato a rimanere un bene di tutta la comunità. Un bene di cui nessuno (neanche i soci della Banca) si potrà mai appropriare. La Banca destina inoltre consistenti risorse al sostegno degli organismi locali e per la realizzazione di attività nel campo dell'assistenza, della cultura, dell'ambiente. In una parola, per il miglioramento della qualità della vita nel territorio.

Le azioni per la prevenzione dell'usuraI vantaggi derivanti dal radicamento nel territorio, la vicinanza al cliente, la conoscenza delle sue abitudini finanziarie e di consumo hanno reso il Credito Cooperativo un importante canale di finanziamento delle famiglie e delle piccole imprese. Per la natura e le caratteristiche che la connotano, la nostra Banca di Credito Cooperativo continua ogni giorno a contribuire all'opera di prevenzione dell'usura attraverso una serie di strumenti:

• erogando “poco a molti” (come dimostra l'importo medio degli affidamenti, minore per la BCC rispetto alla media del sistema);

• concedendo una percentuale di quasi il 63% di affidamenti sul totale a famiglie e la restante parte a piccole e medie imprese;

Il contributo alle istituzioniNel corso dell'ultimo anno la Banca ha sostenuto oneri verso l'Erario per € 1.196 mila di imposte e tasse, segnale della consistenza dell'attività svolta.Nel corso del 2010 sono state pagate imposte indirette per 656 mila Euro. Anche a livello comunale la presenza della Banca di Credito Cooperativo ha portato benefici contributivi:

• ICI 15 mila Euro

• Raccolta rifiuti 12 mila Euro

La Banca collabora con lo Stato nell'applicazione di normative di rilevante valore sociale come quelle relative all'antiriciclaggio e alla prevenzione del crimine. Tale attività ha un costo, derivante anche dalla difficoltà di automatizzare il processo operativo (ad esempio nel caso di accertamenti richiesti dalla Magistratura) e all'elevato numero di adempimenti da assolvere. La Banca ha inoltre fornito supporto concreto agli enti e alle istituzioni presenti sul territorio attraverso lo svolgimento di n. 28 servizi di tesoreria e n. 25 di cassa. In tutti i casi, il rapporto non si è esaurito in una procedura burocratica ma si è trasformato in un servizio nel quale la Banca si è impegnata a supportare le esigenze finanziarie degli Enti. La Banca sta procedendo alla messa a punto di strumenti evoluti per la gestione degli incassi e dei pagamenti.

IL VALORE PER LA COLLETTIVITA’ E LA COMUNITA’ LOCALE

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Il Credito Cooperativo si impegna a favorire la crescita delle competenze e della professionalità degli amministratori, dirigenti, collaboratori e la crescita e la diffusione della cultura economica, sociale, civile nei soci e nelle comunità locali. (art. 8) I dipendenti del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a coltivare la propria capacità di relazione orientata al riconoscimento della singolarità della persona e a dedicare intelligenza, impegno qualificato, tempo alla formazione permanente e spirito cooperativo al raggiungimento degli obiettivi economici e sociali della banca per la quale lavorano. (art. 11)

L'organico al 31 dicembre 2010 era composto da 71 risorse, così costituito:

- n. 1 dirigente pari al 1,41% dell'organico;

- n. 8 quadri direttivi pari al 11,27% dell'organico;

- n. 62 impiegati pari al 87,32% dell'organico;

L'età media era pari a circa 43,20 anni con un'anzianità media nel servizio pari a 17,58 anni.

Il 52,11% del personale (37 unità) è destinato alla rete vendita.

- Formazione e addestramentoLe analisi sulle risorse, sinora compiute, mettono in evidenza che:

• esistono standard capacità operative che consentono un livello di produzione costante;• da affinare ancora sono le capacità e le abilità commerciali, per affermare l'orientamento al cliente;

I criteri di base saranno i seguenti:- esigenza di creare/valorizzare la capacità commerciale della nuova azienda (a tal fine si è cercato di dirottare, quanto

più possibile, risorse su attività di front-office)- necessità di assicurare i controlli interni;- opportunità di costruire un team di vertice a supporto della direzione.La formazione dovrà riguardare in modo particolare la diffusione della cultura manageriale, dei controlli, della cultura commerciale.Per l'erogazione della formazione si è fatto riferimento a corsi interni nonché alla specifica funzione della Federazione Campana.

Chi sono i nostri collaboratoriCome anticipato, alla fine del 2010 la Banca aveva n. 71 collaboratori, il 59,15% uomini e il 40,85% donne. In nettissima maggioranza, i collaboratori della Banca sono espressione del territorio di competenza. Soltanto il 2,90% risiede al di fuori di esso.Ai collaboratori la Banca ha destinato nel 2010 4.959 migliaia euro, tra salari e stipendi, oneri sociali, TFR, trattamento di quiescenza e simili, altri oneri, accantonamento al Fondo Pensione Nazionale del Credito Cooperativo e per la Cassa mutua.I collaboratori beneficiano inoltre dei ticket pasto, di tassi agevolati, di mutui agevolati, della polizza infortuni e rischi professionali.

IL VALORE PER I COLLABORATORI

S. Maria di Castellabate

…Obiettivo del Credito Cooperativo è produrre utilità e vantaggi, è creare valore economico, sociale e culturale a beneficio dei soci e della comunità locale e “fabbricare” fiducia… (art. 2)Il Credito Cooperativo è legato alla comunità locale che lo esprime da un'alleanza durevole per lo sviluppo. Attraverso la propria attività creditizia e mediante la destinazione annuale di una parte degli utili della gestione promuove il benessere della comunità locale, il suo sviluppo economico, sociale e culturale. Il Credito Cooperativo esplica un'attività imprenditoriale “a responsabilità sociale”, non soltanto finanziaria, ed al servizio dell'economia civile. (art. 7)

Negli ultimi tre anni

• 4,033 milioni di Euro di imposte

• oltre 610 mila Euro per iniziative socio culturali

Banca di Credito Cooperativo: impresa a responsabilità socialeLa responsabilità sociale della Banca di Credito Cooperativo è scritta non soltanto nello statuto, ma soprattutto nelle strategie, nei piani operativi, nei comportamenti.La ricchezza che viene creata dalla Banca di Credito Cooperativo resta nel territorio, non soltanto perché la quasi totalità degli investimenti per lo sviluppo dell'economia è rivolta alla comunità locale, ma anche perché il patrimonio dell'azienda è ed è destinato a rimanere un bene di tutta la comunità. Un bene di cui nessuno (neanche i soci della Banca) si potrà mai appropriare. La Banca destina inoltre consistenti risorse al sostegno degli organismi locali e per la realizzazione di attività nel campo dell'assistenza, della cultura, dell'ambiente. In una parola, per il miglioramento della qualità della vita nel territorio.

Le azioni per la prevenzione dell'usuraI vantaggi derivanti dal radicamento nel territorio, la vicinanza al cliente, la conoscenza delle sue abitudini finanziarie e di consumo hanno reso il Credito Cooperativo un importante canale di finanziamento delle famiglie e delle piccole imprese. Per la natura e le caratteristiche che la connotano, la nostra Banca di Credito Cooperativo continua ogni giorno a contribuire all'opera di prevenzione dell'usura attraverso una serie di strumenti:

• erogando “poco a molti” (come dimostra l'importo medio degli affidamenti, minore per la BCC rispetto alla media del sistema);

• concedendo una percentuale di quasi il 63% di affidamenti sul totale a famiglie e la restante parte a piccole e medie imprese;

Il contributo alle istituzioniNel corso dell'ultimo anno la Banca ha sostenuto oneri verso l'Erario per € 1.196 mila di imposte e tasse, segnale della consistenza dell'attività svolta.Nel corso del 2010 sono state pagate imposte indirette per 656 mila Euro. Anche a livello comunale la presenza della Banca di Credito Cooperativo ha portato benefici contributivi:

• ICI 15 mila Euro

• Raccolta rifiuti 12 mila Euro

La Banca collabora con lo Stato nell'applicazione di normative di rilevante valore sociale come quelle relative all'antiriciclaggio e alla prevenzione del crimine. Tale attività ha un costo, derivante anche dalla difficoltà di automatizzare il processo operativo (ad esempio nel caso di accertamenti richiesti dalla Magistratura) e all'elevato numero di adempimenti da assolvere. La Banca ha inoltre fornito supporto concreto agli enti e alle istituzioni presenti sul territorio attraverso lo svolgimento di n. 28 servizi di tesoreria e n. 25 di cassa. In tutti i casi, il rapporto non si è esaurito in una procedura burocratica ma si è trasformato in un servizio nel quale la Banca si è impegnata a supportare le esigenze finanziarie degli Enti. La Banca sta procedendo alla messa a punto di strumenti evoluti per la gestione degli incassi e dei pagamenti.

IL VALORE PER LA COLLETTIVITA’ E LA COMUNITA’ LOCALE

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…Il Credito Cooperativo è legato alla comunità locale che lo esprime da un'alleanza durevole per lo

SCARTIAMOCI. GIORNATA DEL RISPARMIO DELLA CARTANell'Ambito della celebrazione dell' Ecoday, in vista della quindicesima Conferenza delle Nazioni Unite dedicata ai cambiamenti climatici ed alla tutela dell'ambiente (Copenhagen, 7 – 18 dicembre), la BCC-CR ha lanciato l' iniziativa “Scartiamoci!”.In particolare, in quella giornata, la BCC ha adottato misure concrete per il risparmio di carta (per stampanti, fotocopiatrici, fax, ecc.) con l'obiettivo di fornire un contributo concreto, anche in termini di sensibilizzazione, a favore della tutela dell'ambiente e rispetto al più grande tema dei mutamenti climatici. Convinta che è dalle “buone pratiche”, dai buoni piccoli esempi, che si può davvero innescare un processo virtuoso di sviluppo.

Con “Scartiamoci!”, la nostra Banca ha accolto l'invito - lanciato a livello nazionale da Federcasse (l'associazione di rappresentanza delle oltre 400 Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali italiane) - di definire iniziative semplici, ma estremamente concrete, capaci di avere, come in questo caso, anche un forte valore simbolico.

La quantità di Co2 risparmiata grazie a “Scartiamoci!” è stata simbolica ma efficace per alimentare la coscienza ecologica del personale.Basti pensare, difatti, che il risparmio di soli 10 fogli di carta al giorno è pari, in un anno, a 13 chilogrammi di Co2 (o all'equivalente di 2.200 litri di acqua e 10 Kg di legname necessari alla loro produzione).

Nella stessa giornata, presso gli sportelli della Banca, gli operatori sono stati disponibili per informare sulle tante piccole azioni che si possono mettere in pratica presso le famiglie, gli uffici, le piccole e medie imprese, semplicemente riducendo l'uso della carta ed aiutando in questo modo il mondo ad essere, sempre di più, il luogo migliore nel quale vivere.

LA BANCA E L’AMBIENTE

* Stima dei giorni lavorati

MI ILLUMINO DI MENO. GIORNATA DEL RISPARMIO ENERGETICO

Venerdì 12 febbraio 2010, nell'ambito di un nuovo Ecoday, una Giornata del risparmio energetico, la BCC ha aderito all'iniziativa “M'illumino di meno” promossa dalla trasmissione Caterpillar di RaiRadio2.

Sono state, in particolare, realizzate le seguenti azioni: sono state spente le luci e le apparecchiature non indispensabili, le insegne luminose delle sedi e delle filiali, evitato l'uso dell'ascensore, distribuiti “decaloghi ambientali”, ecc.

Tra le “buone pratiche” adottate: • spente le apparecchiature (monitor, pc, stampanti, fotocopiatrici, scanner ..)

non utilizzate o in stand-by• spente le luci non necessarie• spente le insegne luminose• distribuite brochure e decaloghi sull'utilizzo delle rinnovabili e sulle

convenzioni in essere per la loro diffusione; • sollecitati i clienti ad aderire all'iniziativa attraverso le locandine in allegato

e pubblicizzando l'evento sul sito aziendale (o sui monitor interni alle agenzie);

• utilizzati come gadget per soci/clienti le lampade a led con carica manuale e lampadine a basso consumo.

3.6 IL VALORE PER LA COLLETTIVITA' E LA COMUNITA' LOCALE

Per rispondere alle esigenze del territorio in questa difficile congiuntura economica la nostra BCC si è attivata in diverse direzioni. Sistematizzando, le aree di impegno sono essenzialmente quattro:

Tipologia iniziative Contenuti iniziative (esempi)

Iniziative di finanziamento alle imprese Sono stati realizzati numerosissimi accordi in tutta Italia volti a garantire “ossigeno” alle imprese, soprattutto alle micro e piccole imprese per le quali sono maggiori le esigenze di liquidità e più difficoltoso l'accesso al credito nella logica di Basilea2. Denominatore comune di questi accordi: condizioni di finanziamento vantaggiose (previsione di limitati spread sull'Euribor), a fronte di stanziamento di determinati plafonds. In termini di contenuti, le intese, che coinvolgono spesso come partner l'ente locale e le associazioni di rappresentanza d'impresa o gli organismi di garanzia, coprono tre grandi aree di esigenze delle imprese:

a) smobilizzo crediti; b) finanziamenti a breve e a medio-lungo termine per far fronte a pagamenti ed investimenti (tredicesime, anticipi imposte e pagamenti Inps, pagamenti fornitori, ristrutturazione del debito, ma anche investimenti produttivi, sostegno a strategie e processi di internazionalizzazione);c) rafforzamento patrimoniale.

In termini generali, dunque, la Banca si sta adoperando per introdurre elementi e forme di flessibilità, utili a rendere più facile per le imprese sostenere l'impatto della crisi. E questo in partnership con le rappresentanze del territorio e delle stesse imprese. L'accordo sottoscritto con Cassa Depositi e Prestiti consentirà ad alcune imprese particolarmente meritevoli di attenzione un finanziamento a tassi contenuti per affrontare la difficile congiuntura in atto.

Iniziative di sostegno alle famiglieIl secondo filone di attività riguarda iniziative rivolte alle famiglie, con due obiettivi essenziali: a) fornire liquidità attraverso finanziamenti a breve termine e tasso fisso agevolato;intervenire con facilitazioni sui mutui in essere (es. sui mutui prima casa possibilità per il cliente di richiedere un periodo di proroga onerosa;)

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…Il Credito Cooperativo è legato alla comunità locale che lo esprime da un'alleanza durevole per lo

SCARTIAMOCI. GIORNATA DEL RISPARMIO DELLA CARTANell'Ambito della celebrazione dell' Ecoday, in vista della quindicesima Conferenza delle Nazioni Unite dedicata ai cambiamenti climatici ed alla tutela dell'ambiente (Copenhagen, 7 – 18 dicembre), la BCC-CR ha lanciato l' iniziativa “Scartiamoci!”.In particolare, in quella giornata, la BCC ha adottato misure concrete per il risparmio di carta (per stampanti, fotocopiatrici, fax, ecc.) con l'obiettivo di fornire un contributo concreto, anche in termini di sensibilizzazione, a favore della tutela dell'ambiente e rispetto al più grande tema dei mutamenti climatici. Convinta che è dalle “buone pratiche”, dai buoni piccoli esempi, che si può davvero innescare un processo virtuoso di sviluppo.

Con “Scartiamoci!”, la nostra Banca ha accolto l'invito - lanciato a livello nazionale da Federcasse (l'associazione di rappresentanza delle oltre 400 Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali italiane) - di definire iniziative semplici, ma estremamente concrete, capaci di avere, come in questo caso, anche un forte valore simbolico.

La quantità di Co2 risparmiata grazie a “Scartiamoci!” è stata simbolica ma efficace per alimentare la coscienza ecologica del personale.Basti pensare, difatti, che il risparmio di soli 10 fogli di carta al giorno è pari, in un anno, a 13 chilogrammi di Co2 (o all'equivalente di 2.200 litri di acqua e 10 Kg di legname necessari alla loro produzione).

Nella stessa giornata, presso gli sportelli della Banca, gli operatori sono stati disponibili per informare sulle tante piccole azioni che si possono mettere in pratica presso le famiglie, gli uffici, le piccole e medie imprese, semplicemente riducendo l'uso della carta ed aiutando in questo modo il mondo ad essere, sempre di più, il luogo migliore nel quale vivere.

LA BANCA E L’AMBIENTE

* Stima dei giorni lavorati

MI ILLUMINO DI MENO. GIORNATA DEL RISPARMIO ENERGETICO

Venerdì 12 febbraio 2010, nell'ambito di un nuovo Ecoday, una Giornata del risparmio energetico, la BCC ha aderito all'iniziativa “M'illumino di meno” promossa dalla trasmissione Caterpillar di RaiRadio2.

Sono state, in particolare, realizzate le seguenti azioni: sono state spente le luci e le apparecchiature non indispensabili, le insegne luminose delle sedi e delle filiali, evitato l'uso dell'ascensore, distribuiti “decaloghi ambientali”, ecc.

Tra le “buone pratiche” adottate: • spente le apparecchiature (monitor, pc, stampanti, fotocopiatrici, scanner ..)

non utilizzate o in stand-by• spente le luci non necessarie• spente le insegne luminose• distribuite brochure e decaloghi sull'utilizzo delle rinnovabili e sulle

convenzioni in essere per la loro diffusione; • sollecitati i clienti ad aderire all'iniziativa attraverso le locandine in allegato

e pubblicizzando l'evento sul sito aziendale (o sui monitor interni alle agenzie);

• utilizzati come gadget per soci/clienti le lampade a led con carica manuale e lampadine a basso consumo.

3.6 IL VALORE PER LA COLLETTIVITA' E LA COMUNITA' LOCALE

Per rispondere alle esigenze del territorio in questa difficile congiuntura economica la nostra BCC si è attivata in diverse direzioni. Sistematizzando, le aree di impegno sono essenzialmente quattro:

Tipologia iniziative Contenuti iniziative (esempi)

Iniziative di finanziamento alle imprese Sono stati realizzati numerosissimi accordi in tutta Italia volti a garantire “ossigeno” alle imprese, soprattutto alle micro e piccole imprese per le quali sono maggiori le esigenze di liquidità e più difficoltoso l'accesso al credito nella logica di Basilea2. Denominatore comune di questi accordi: condizioni di finanziamento vantaggiose (previsione di limitati spread sull'Euribor), a fronte di stanziamento di determinati plafonds. In termini di contenuti, le intese, che coinvolgono spesso come partner l'ente locale e le associazioni di rappresentanza d'impresa o gli organismi di garanzia, coprono tre grandi aree di esigenze delle imprese:

a) smobilizzo crediti; b) finanziamenti a breve e a medio-lungo termine per far fronte a pagamenti ed investimenti (tredicesime, anticipi imposte e pagamenti Inps, pagamenti fornitori, ristrutturazione del debito, ma anche investimenti produttivi, sostegno a strategie e processi di internazionalizzazione);c) rafforzamento patrimoniale.

In termini generali, dunque, la Banca si sta adoperando per introdurre elementi e forme di flessibilità, utili a rendere più facile per le imprese sostenere l'impatto della crisi. E questo in partnership con le rappresentanze del territorio e delle stesse imprese. L'accordo sottoscritto con Cassa Depositi e Prestiti consentirà ad alcune imprese particolarmente meritevoli di attenzione un finanziamento a tassi contenuti per affrontare la difficile congiuntura in atto.

Iniziative di sostegno alle famiglieIl secondo filone di attività riguarda iniziative rivolte alle famiglie, con due obiettivi essenziali: a) fornire liquidità attraverso finanziamenti a breve termine e tasso fisso agevolato;intervenire con facilitazioni sui mutui in essere (es. sui mutui prima casa possibilità per il cliente di richiedere un periodo di proroga onerosa;)

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La Banca ha creato valore a favore di diversi portatori di interessi, contribuendo alla crescita dei soci, dei clienti, dei collaboratori e allo sviluppo del territorio.Tutto questo ha una rappresentazione sistematica attraverso la contabilità sociale, ovvero l'analisi del conto economico riclassificato secondo la logica del valore aggiunto. Il valore aggiunto emerge come differenza tra il valore della produzione e il costo della produzione, ovvero gli oneri sostenuti per realizzare la produzione stessa.Il valore aggiunto prodotto dalla Banca nel 2010 è stato di 1.181.646 euro. Il conto economico riclassificato ne evidenzia la formazione.

IL VALORE ECONOMICO CREATO E LA SUA RIPARTIZIONE TRA I PORTATORI DI INTERESSE

PER I SOCI? Estendere la compagine sociale di ulteriori50 nit? Realizzare occasioni di formazione e informazione riservate ai soci

soprattutto in tema di finanza agevolata? Intensificare l'nformazione ulla situazione e le prospettive

aziendali attraverso le comunicazioni periodichePER I CLIENTI

? Incrementare gli impieghi all'conomia reale del 1 circa

? Concentrare la propria azione sulle famiglie consumatrici, produttrici e piccole imprese operanti nei settori tradizionali con particolare riguardo a quello turistico ed artigiano.

PER I COLLABORATORI

? Intensificare l'nvestimento nella formazione e nell'nformazioneaziendale attraverso gli strumenti forniti dal nuovo sistemainformatico

? Favorire la partecipazione e la condivisione dei nuovi obiettivi attraverso le riunioni periodiche

PER LA COMUNITA' LOCALE

? Incrementare le occasioni di formazione e informazione

? Realizzare iniziative di carattere culturale e ricreativo

? Destinare, come per il passato, risorse a favore della comunità locale per iniziative di carattere sociale, culturale, sportivo, assistenziale

GLI IMPEGNI DI MIGLIORAMENTO

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La Banca ha creato valore a favore di diversi portatori di interessi, contribuendo alla crescita dei soci, dei clienti, dei collaboratori e allo sviluppo del territorio.Tutto questo ha una rappresentazione sistematica attraverso la contabilità sociale, ovvero l'analisi del conto economico riclassificato secondo la logica del valore aggiunto. Il valore aggiunto emerge come differenza tra il valore della produzione e il costo della produzione, ovvero gli oneri sostenuti per realizzare la produzione stessa.Il valore aggiunto prodotto dalla Banca nel 2010 è stato di 1.181.646 euro. Il conto economico riclassificato ne evidenzia la formazione.

IL VALORE ECONOMICO CREATO E LA SUA RIPARTIZIONE TRA I PORTATORI DI INTERESSE

PER I SOCI? Estendere la compagine sociale di ulteriori50 nit? Realizzare occasioni di formazione e informazione riservate ai soci

soprattutto in tema di finanza agevolata? Intensificare l'nformazione ulla situazione e le prospettive

aziendali attraverso le comunicazioni periodichePER I CLIENTI

? Incrementare gli impieghi all'conomia reale del 1 circa

? Concentrare la propria azione sulle famiglie consumatrici, produttrici e piccole imprese operanti nei settori tradizionali con particolare riguardo a quello turistico ed artigiano.

PER I COLLABORATORI

? Intensificare l'nvestimento nella formazione e nell'nformazioneaziendale attraverso gli strumenti forniti dal nuovo sistemainformatico

? Favorire la partecipazione e la condivisione dei nuovi obiettivi attraverso le riunioni periodiche

PER LA COMUNITA' LOCALE

? Incrementare le occasioni di formazione e informazione

? Realizzare iniziative di carattere culturale e ricreativo

? Destinare, come per il passato, risorse a favore della comunità locale per iniziative di carattere sociale, culturale, sportivo, assistenziale

GLI IMPEGNI DI MIGLIORAMENTO

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LA BANCA LOCALE A SOSTEGNO DEL TUO TERRITORIO