Convitto Nazionale ‘Canopoleno’ · motivo, sotto il Re Carlo Felice, assunse il titolo di...

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1 Convitto Nazionale ‘Canopoleno’ Via Luna e Sole 44. Tel 079293287 079293863 Fax 079 3764116 SASSARI Piano triennale offerta formativa

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Convitto Nazionale ‘Canopoleno’ Via Luna e Sole 44. Tel 079293287 – 079293863 – Fax 079 3764116

SASSARI

Piano triennale

offerta formativa

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Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) è “il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale” del Convitto Nazionale Canopoleno La sua funzione fondamentale è quella di: 1) informare sulle modalità di organizzazione e funzionamento dell’Istituto; 2) presentare “la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa” che l’Istituto mette in atto per raggiungere gli obiettivi educativi e formativi; 3) orientare rispetto alle scelte fatte, a quelle da compiere durante il percorso ed al termine di esso. Il piano dell’offerta formativa scaturisce dalla convergenza delle linee distintive del Liceo. Nel documento fondamentale che ne definisce l’articolazione l’identità della scuola è ripensata e riscritta: 1) in conformità alla Legge n.107 del 13.07.2015;

2) sulla scorta degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente scolastico, vedi atto di indirizzo; 3) alla luce dei dati e delle istanze che emergono dal RAV;

4) con il supporto progettuale dei dipartimenti;

5) in seguito al raccordo con funzioni strumentali e referenti; 6) in raccordo con il Piano annuale dell’offerta formativa e in continuità con il POF degli ultimi anni;

7) tenendo conto dell’analisi dei bisogni formativi degli alunni; 8) richiamandosi ad una storia di valori condivisi e di esperienze consolidate;

9) sulla base di una struttura curricolare che evidenzia la specificità degli indirizzi di studio; 10) in riferimento alle finalità che orientano l’azione didattico-educativa e lo svolgimento delle funzioni dei vari organi;

11) nella prospettiva di una feconda sinergia con le istituzioni del territorio;

12) nell’esigenza di ampliare lo spettro delle possibilità di opzione offerte agli studenti e alle famiglie nell’ambito della progettazione extracurricolare Sintesi di una pluralità di fattori che non si riducono alla sfera delle procedure standard, il piano unisce alla sistematicità e alla coerenza dell’impianto programmatico di base un approccio flessibile alla situazione dinamica del mondo della scuola. Di qui la volontà di non blindare la progettazione, onde poter cogliere ed incorporare stimoli, opportunità, risorse non previste e nuovi apporti in un processo di confronto costante con una realtà in fieri. Per tale motivo le modalità di azione e i progetti definiti nel documento non sono cristallizzati in una forma statica ma soggetti ad un’ opera di rilettura, aggiustamento, revisione, trasformazione, integrazione, necessaria per fornire risposte adeguate ai bisogni dei singoli e alle caratteristiche del territorio. Dal momento che la scuola è una struttura organizzativa gestita da persone impegnate nella cura educativa di altre persone, il suo funzionamento non può essere misurato solo in base al criterio della corrispondenza al piano formalizzato: le relazioni e le situazioni umane che si configurano all’interno della comunità educante non possono entrare completamente in schemi predefiniti. Il piano formale costituito dall’insieme delle linee guida che normano la vita della scuola dovrà pertanto interagire con il piano materiale ossia con il contesto concreto della prassi di attuazione. D’altro canto priorità e traguardi connessi alla mission formativa del liceo debbono essere esplicitati con chiarezza affinché le varie attività – didattiche e gestionali - non siano segmenti isolati ed autoreferenziali, ma espressioni di un’unica strategia. La

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consapevolezza di operare nel quadro di una visione d’insieme seguendo direttrici comuni, oltre a rafforzare la collaborazione tra le componenti della scuola e a rendere intercomunicanti i settori, integra e razionalizza i processi, in modo tale che contenuti e finalità specifiche dei progetti, compiti e competenze dei soggetti coinvolti, modalità operative e strumenti di verifica siano articolazioni coerenti di un piano unitario

Breve storia dell’Istituto

Il Convitto “Canopoleno” fu fondato come Collegio dal prelato sassarese Antonio Canopolo (arcivescovo di Oristano dal 1588 al 1621) l’8 dicembre 1611 ma fu inaugurato solamente otto anni dopo, il 18 gennaio 1619. Il Seminario (o Casa Professa come originariamente chiamata) fu affidato dal 1627 ai Gesuiti che, primo rettore padre Diego Pinto, per circa due secoli ospitarono i seminaristi finché, nel 1773 chiuse i battenti per l’abolizione dell’ordine gesuitico da parte di Clemente XIV. Fu riaperto quindici anni dopo, nel 1788, per ordine del sovrano Vittorio Amedeo III e affidato al preside del Collegio prof. Giuseppe Pinna. Nel 1824 i Padri Gesuiti, grazie alla Bolla pontificia di Pio VIII, ricostituirono l’ordine e tornarono a governare la scuola. I locali del “Canopoleno” furono allora restaurati ed ampliati e venne esteso anche il programma di insegnamento. In seguito a queste innovazioni che interessarono sia i regolamenti scolastici che quelli amministrativi, il Convento fu trasformato da seminario religioso a Collegio dello Stato riservato quasi esclusivamente ai figli della ricca borghesia di Sassari e del circondario. Per questo motivo, sotto il Re Carlo Felice, assunse il titolo di “Real Convitto Canopoleno dei Nobili” e vi si poteva accedere pagando rette molto care, che solo le famiglie più agiate e facoltose erano in grado di sostenere.

Nel 1848, con il definitivo allontanamento dei Gesuiti, a seguito delle leggi Siccardi, il Convitto fu chiuso un’altra volta, per riaprire a dicembre dello stesso anno. Nel 1852 venne inserito nel piano dei collegi “Convitti Nazionali” come Torino, Genova, Nizza, Novara ed altri.

Fu infine riconosciuto ufficialmente Convitto Nazionale con Regio Decreto del 10 marzo 1860. Nel maggio 1865 venne istituito nei locali del piano terra dello stabile, il Liceo-Ginnasio “Domenico Alberto Azuni” che vi fu ospitato fino alla costruzione di un edificio inaugurato nel 1933.

Divenne “Regio Convitto Nazionale Canopoleno”. Poco dopo fu creato un Liceo-Ginnasio annesso al Convitto per consentire agli studenti di poter frequentare le scuole senza dover uscire dal Collegio stesso.

Agli inizi degli anni Settanta il Convitto Nazionale “Canopoleno”, vista l’impossibilità di poter procedere ad una qualsiasi ristrutturazione del vecchio edificio, sempre più disastrato, grazie anche alla caparbia volontà del rettore di allora Giovanni Aliseo, si trasferì con le scuole annesse nella nuova sede di via Luna e Sole, la cui realizzazione è stata resa possibile, dopo venti anni di attesa, grazie alla donazione dei terreni dell’ex convittore comm. Giacomo Poddighe.

Nelle vicende del “Canopoleno”, importanti perché aiutano a capire e a inquadrare i circuiti di formazione della classe dirigente isolana, si affacciano e fanno da sfondo gli avvenimenti più significativi della storia sarda del Novecento, con protagonisti di rilievo della memoria collettiva: da Palmiro Togliatti (ex convittore) e figlio di un economo ad Antonio Segni, Camillo Bellieni, Enrico Berlinguer, Francesco Cossiga, Antonio Pigliaru e Salvatore Mereu. E’ un mondo vivo quello della Sassari del secondo dopoguerra che

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gravita intorno al “Canopoleno”, popolato da tanti interessanti personaggi, come il “mitico” Barore Coradduzza, insegnante di latino e greco, il rettore leccese Domenico Cucchiara “Zanfretta”, il vice rettore cagliaritano Antonio Fadda, l’atleta – poeta Dino Siddi, sportivo di razza e il notissimo giornalista sassarese Aldo Cesaraccio (“Frumentario”).

Descrizione della scuola

Il Convitto Nazionale “Canopoleno” è un’istituzione educativa pubblica, dotata di personalità giuridica e di autonomia amministrativa.

Esso concorre al perseguimento degli obiettivi di sistema di istruzione e formazione nazionale, mediante l’organizzazione flessibile delle attività educative e la gestione unitaria delle scuole annesse.

Tutto il personale che vi lavora è dipendente statale.

Il “Canopoleno” è un complesso edilizio modernamente concepito che insiste su un’area di circa tre ettari ed è strutturato in edifici diversi che comprendono il Convitto vero e proprio, la Scuola Primaria, la Scuola Secondaria di 1° grado e la Secondaria di 2°, articolata in Liceo Classico, Liceo Classico Europeo, Liceo Scientifico Sportivo.

E’ presente la tipologia organizzativa del semiconvitto che prevede l’estensione delle attività educative fino al pomeriggio per tutti gli ordini di scuole.

A partire dall’a. s. 2010/11 è stata estesa anche alla scuola secondaria di secondo grado una formula innovativa di campus – studio, il PROGETTO CAMPUS. In un ambiente loro dedicato, dotato di moderni sussidi informatici, gli studenti hanno la possibilità di trascorrere il pomeriggio, di usufruire del servizio mensa, dell’assistenza di un educatore e del sostegno di docenti qualificati, utilizzando il materiale didattico necessario alle attività programmate. Il piano educativo prevede, in particolare, un supporto generalizzato ed individualizzato per i principali insegnamenti calibrato sulle necessità della classe e del singolo studente. Gli studenti che aderiscono al Campus sono monitorati con continuità nelle attività e partecipano alle iniziative del Convitto, come i giochi sportivi delle Convittiadi.

Il pasto può essere consumato in mensa oppure si può uscire regolarmente alle 13,30 per rientrare a scuola alle 14,30, ora di inizio delle attività di studio e culturali.

Quest’anno inoltre, è stato inaugurato il nuovo centro residenza per studenti che può ospitare fino a 35 ragazzi.

Il nostro sistema educativo, quindi, che comprende sia l’attività scolastica vera e propria, sia quella educativo – convittuale, ha la funzione ed il compito di educare e di formare “di più e meglio” gli studenti, opponendosi ad ogni forma di lassismo e di relativismo culturale e nichilista nel quale tutti gli stili di vita hanno un identico valore e le idee sono sostituite da sensazioni ed immagini che hanno l’effetto di colpire e stordire, ma non quello di motivare lo sviluppo della pluralità delle intelligenze attraverso l’apprendere a riflettere, pensare, ragionare, inventare, creare.

Vuole, pertanto, assolvere al duplice compito di far sentire l'adolescente a proprio agio in modo da utilizzare il gruppo dei pari come situazione in cui esprimere il proprio Sé autentico e, nello stesso tempo, di guidarlo al progressivo riconoscimento di un mondo esterno con cui confrontarsi, vissuto come occasione di esplorazione e conoscenza.

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Gli interventi educativi e didattici sono curati dal personale docente delle scuole annesse e dagli educatori, integrati in un unico piano di attività che vede in questo P.T O. F. il documento di sintesi.

I locali sono ampi e spaziosi, immersi in parco verde, hanno una disposizione moderna e funzionale che rende la struttura un Campus a tutti gli effetti.

Sono presenti:

- un’ampia e spaziosa sala mensa, che può ospitare circa 340 alunni;

- moderne cucine, appena ristrutturate, una lavanderia e una “zona infermeria;

- ludoteca, un’aula multimediale, tavoli da ping pong e calciobalilla e sala scacchi;

- una grande Aula Magna provvista di palcoscenico dotato di impianto luci e audio, sipario, schermo di proiezione motorizzato a scomparsa e impianto di videoproiezione,

- laboratori di fisica e di chimica;

- palestra coperta con campo regolamentare per pallacanestro, pallavolo e pallamano;

- palestrina coperta;

- campo di calcio regolamentare e campi polivalenti per le attività di pallacanestro, pallavolo, calcetto,pallamano e tennis;

- piscina coperta da 50metri;

- una Biblioteca, estesa su una superficie di 200 mq, che conserva un fondo antico di 28 cinquecentine, 88 edizioni del 1600, 1107edizioni del 1700 e quattro manoscritti e un fondo “moderno” ordinato secondo lo standard internazionale che comprende 9940 volumi, un considerevole numero di supporti audiovisivi.

Le nostre aule sono tutte “aumentate” dalla tecnologia: ogni classe, infatti, ha a disposizione una LIM con videoproiettore e un computer, grazie ai quali i docenti possono anche integrare le proprie lezioni con risorse multimediali: presentazioni per le lezioni, materiali audiovideo reperibili in rete o autoprodotti. Tutti gli spazi sono cablati e raggiunti dal Wireless.

Contesto Territoriale di riferimento

Il territorio su cui insite la scuola ha una vocazione prettamente terziaria commerciale e dei servizi, con buone possibilità di sviluppo in ambito turistico. Sono presenti alcune industrie medio piccole, di trasformazione nel settore agroalimentare. La crisi economica ha notevolmente influito sulle possibilità di sviluppo e da alcuni anni il contesto economico è notevolmente impoverito e frammentato. Non sono presenti grandi opportunità per la scuola e le risorse provenienti dagli enti pubblici sono sempre più esigue e quelle dei privati quasi inesistenti.

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Priorità e traguardi

Come previsto dalla legge 107/15 che ha introdotto la dotazione organica per il potenziamento finalizzata alla programmazione di interventi mirati al miglioramento dell'offerta formativa, ogni scuola deve individuare delle priorità d'intervento per il raggiungimento degli obiettivi formativi che ovviamente non possono prescindere da quanto formulato nel RAV dell’istituto. In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto. La priorità su cui la scuola ha deciso di concentrarsi riguarda gli esiti scolastici raggiunti dagli alunni in merito ai risultati delle prove standardizzate; è finalizzata a migliorare il successo formativo degli studenti e l'acquisizione di competenze funzionali al contesto territoriale di riferimento in funzione di un proficuo inserimento nel mondo del lavoro.

Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo.

ESITI DEGLI STUDENTI

Priorità

Descrizione del traguardo

Migliorare gli esiti dell'area scientifica/matematica per tutti gli ordini di scuola

Allinearsi al dato nazionale nell’area matematica

RISULTATI A DISTANZA

Costituire una banca dati che dia la possibilità di raccogliere dati sistemici riferiti ad alcune annualità.

Aumentare la raccolta sistematica dei dati per avviare una pianificazione sistemica.

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OBIETTIVI DI PROCESSO

AREA DI PROCESSO

DESCRIZIONE DELL’OBIETTIVO DI PROCESSO

CURRICOLO, PROGETTAZIONE, VALUTAZIONE

Potenziare ed innovare gli aspetti metodologici nella didattica,curando ICT e didattica laboratoriale.

Migliorare le capacità progettuali nell'ambito dei bandi europei,soprattutto nell'area scambi e stage.

INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE

AMBIENTE DI APPRENDIMENTO Migliorare le strutture e dell'ambiente di apprendimento, utilizzando se possibile risorse provenienti dai bandi europei /convitto.

CONTINUITA’ ED ORIENTAMENTO Implementare le azioni di continuità nel primo ciclo.

STRATEGICO E ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA

SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE

INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO E RAPPORTI CON LE FAMIGLIE

Le strategie che la scuola intende mettere in atto per migliorare la performance dei propri alunni non possono prescindere da uno studio sul curricolo che sia funzionale a ciò che il mondo del lavoro chiede ed alla figura professionale in uscita. La scuola intende programmare il proprio intervento formativo tenendo conto dei risultati degli scrutini e di quelli restituiti dall'INVALSI per migliorare il successo formativo dei propri alunni agendo sull'ambiente di apprendimento che tenga sempre più presente le esigenze di un'utenza che predilige la multimedialità e che impara meglio se posta in situazione di contesto.

Le modalità con cui si intendono raggiungere gli obiettivi prefissati e descritti nel RAV sono: - migliorare la progettazione didattica attraverso l’utilizzo di una didattica innovativa e laboratoriale che abbia come fine lo sviluppo delle competenze, prevedendo nella progettazione didattica la diversificazione degli stimoli per l’apprendimento, delle

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consegne, dei percorsi di apprendimento, adeguando i processi di insegnamento ai bisogni formativi di ciascun allievo valorizzandone le differenze; infatti, solo migliorando la metodologia didattica attraverso una progettazione più vicina agli stili di apprendimento degli studenti avrà come conseguenza il miglioramento degli esiti. - aumentare le attività e azioni finalizzate a promuovere negli alunni la conoscenza critica dell’Europa attraverso scambi e stage. Pertanto, in relazione a quanto esposto, per la programmazione di interventi mirati al miglioramento dell'offerta formativa, vengono individuati in ordine di preferenza i campi di potenziamento per il raggiungimento degli obiettivi formativi prefissati:

- Potenziamento scientifico. - Potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali - Potenziamento competenze trasversali (lingue e ITC).

Ambienti per l’apprendimento I nostri studenti trascorrono molte ore delle loro giornate all’interno della scuola perciò gli spazi devono essere accoglienti, moderni, attrezzati per migliorare, con il loro coinvolgimento, il livello dei loro apprendimenti. Ambienti rinnovati, flessibili, arricchiti dagli strumenti e dai materiali che caratterizzano la disciplina che si sta studiando sono la condizione per un apprendimento attivo e laboratoriale. A questo scopo si perseguono due obiettivi per il prossimo triennio: - rinnovare gli arredi in alcune aule: banchi mobili, sedie con le ruote, scaffali carrellati;

- rinnovare le aule scientifiche per esperimenti condotti dal docente e dagli studenti. Per incrementare le risorse necessarie a questo scopo, la scuola continuerà a partecipare ai nuovi bandi (FSE, PON, regionali e nazionali) e utilizzerà gli strumenti offerti dai protocolli in rete con aziende e società private messi a disposizione dal MIUR. Piano di Miglioramento In allegato il Piano di Miglioramento, piano attraverso il quale: - si è chiamati a riflettere sui punti di forza e di debolezza emersi dai documenti di valutazione e di autovalutazione;

- si ha la possibilità di elaborare progetti finalizzati al miglioramento della qualità della propria offerta formativa, garantendo ai propri studenti un’ampia gamma di attività aggiuntive per l’innalzamento delle competenze curriculari, per il raggiungimento dell’equità degli esiti, coinvolgendo al contempo i docenti e tutti gli operatori della scuola ad impegnarsi nella scelta, nella condivisione e nell’attuazione di metodologie e di strategie didattico-educative innovative e alternative.

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Obiettivi formativi prioritari

L’elaborazione del PTOF dovrà svilupparsi in maniera coerente con le azioni di miglioramento declinate nel PDM per il raggiungimento degli obiettivi formativi individuati come prioritari tra i seguenti di cui all’art.1, comma 7 della Legge 107/2015:

OBIETTIVI FORMATIVI SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO

a)Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning;

Progettazione di un curricolo verticale di italiano e matematica scuola primaria e secondaria di primo grado

Progettazione di un curricolo verticale di italiano e matematica scuola primaria e secondaria di primo grado

Potenziare l’aspetto comunicativo della lingua italiana e delle lingue straniere (inglese, francese, spagnolo e tedesco) anche attraverso la metodologia CLIL.

b)Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;

Migliorare i risultati dei test INVALSI attraverso una didattica improntata allo sviluppo di competenze in situazioni di contesto.

d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all'auto imprenditorialità;

Potenziare i percorsi di educazione alla coesione sociale e al multiculturalismo

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g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica;

Potenziare esperienze di attività motoria e sportiva, di espressione di relazione, in funzione della formazione di una personalità equilibrata e stabile.

h)Sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro;

Potenziare l’uso delle nuove tecnologie e del linguaggio informatico, matematico e scientifico nel processo di insegnamento-apprendimento;

i)Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;

Progettare per competenze

l)Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore

Valorizzare una didattica personalizzata a favore dei soggetti con particolare svantaggio socio-culturale, ivi compresi i BES ed i DSA attraverso una didattica laboratoriale

o) Incremento dell'alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione;

Implementare le risorse ministeriali con risorse PON e POR per attivare percorsi di alternanza dalle classi III.

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q)Individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti;

Valorizzare le eccellenze con progetti a respiro nazionale ed europeo (stage linguistici e aziendali all’estero, attraverso finanziamenti PON e POR, gare e competizioni);

s)Definizione di un sistema di orientamento

Valorizzare la valenza orientativa della didattica in maniera trasversale per tutte le discipline

Progettazione curriculare, extracurriculare ed organizzativa

Alla luce delle istanze della civiltà contemporanea, generalmente confermate dalle richieste dei genitori, onde favorire la partecipazione attiva alla società e facilitare la prosecuzione degli studi, nonché cercar di rimuovere i possibili ostacoli al successo formativo, L’Istituto promuove progetti di potenziamento nelle seguenti aree:

Linguistica Scientifica-matematica Artistica-umanistica Informatico –digitale

Propone inoltre iniziative volte a facilitare l’inserimento e il recupero, a promuovere il benessere a scuola e l’orientamento in entrata e in uscita:

Continuità e orientamento Educazione alla salute DSA-BES Corsi di recupero e potenziamento Attività sportive Alternanza scuola-lavoro

Il dettaglio dei singoli progetti costituisce l’allegato 2

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Si riassumono nella seguente tabella le attività principali sulle quali la scuola è impegnata:

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

TITOLO PROGETTO REFERENTE FONTI DI FINANZIAMENTO

CERTIFICAZIONI LINGUISTICHE ESTERNE

Docenti di lingua straniera

A CARICO DELLE FAMIGLIE

MUN- SIMULAZIONI ONU SIMULAZIONI DEL

PARLAMENTO EUROPEO

Docenti di lingua straniera

A CARICO DELLE FAMIGLIE

“ FAHRENHEIT 451-PROGETTO LETTURA”(

A.S. 2015/16; 2016/17; 2017/18

Prof. CANNEDDU,

SCUOLA

BORSA DI STUDIO “MARTA MAMELI”- CONCORSO

LETTERARIO” A.S. 2015/16; 2016/17; 2017/18

Prof.ssa CABRAS

FAMIGLIA MAMELI - ASSOCIAZIONE

ALBERODIMARTA

“TRA PALCO E REALTÀ-SCUOLE APERTE”-PROGETTO

PER UN LABORATORIO TEATRALE

A.S. 2015/16; 2016/17; 2017/18

Prof.ssa CANNEDDU,

SCUOLA/ALTRI

MONUMENTI APERTI

Prof.ssa COLAGROSSI

SCUOLA

TUTTI PER UNO, UNO PER TUTTI (AREA FISICA)

Prof.sse PIRINO-TANCA

SCUOLA

TUTTI PER UNO, UNO PER TUTTI (AREA MATEMATICA)

Prof.sse PIRINO-TANCA

SCUOLA

PROGETTO LAUREE

SCIENTIFICHE (AREA MATEMATICA)

Prof.sse PIRINO-TANCA

SCUOLA

PROGETTO LAUREE

SCIENTIFICHE -CHIMICA

Prof.sse M. CARBONI-PES

SCUOLA

PROGETTO SUMMERS

SCHOOL

Prof. RENNA- PIRINO-TANCA – CANNEDDU-

PULINO

MIUR

PROGETTO I“COL@

Prof aree interessate

RAS

“DEMOCRACY”

DOCENTI DI STORIA/DIRITTO

A CARICO DELLE FAMIGLIE

EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’

Prof.ssa BORRUTO

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EDUCAZIONE FINANZIARIA (FISCO E SCUOLA)

Prof.ssa BORRUTO

IL NAVIGATORE: PROGETTO ORIENTAMENTO

A.S. 2015/16; 2016/17; 2017/18

Prof.SCUDINO

SCUOLA

ORIENTAMENTO IN USCITA

Prof.sse M. CARBONI - VALLEBELLA

PERCORSI PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

Prof.ssa I. MORETTI

SCUOLA

PROGETTO DI

SENSIBILIZZAZIONE

Prof.ssa I. MORETTI

EDUCAZIONE ALLA SALUTE

Prof. P.P. CARBONI

ASL/ALTRI

A SCUOLA CON LO SPORT

Prof.ssa RENNA e Prof. PULINO

MIUR/SCUOLA

ERASMUS PLUS

Prof.ssa S. MORETTI-DORE

FONDI EUROPEI

ALTERNANZA SCUOLA

LAVORO

Prof.ssa SORO

MIUR/SCUOLA

STAGE LINGUISTICO

Prof.ssa S. MORETTI-DORE

A CARICO DELLE FAMIGLIE

SCUOLA PRIMARIA

TITOLO PROGETTO REFERENTE FONTI DI FINANZIAMENTO

SPORT DI CLASSE Dott.ssa ANTONELLA CAREDDU

SCUOLA

MUSICA - D.M. N° 8 /2011 Docenti ANTONELLA CAREDDU

SCUOLA

NO LITTERING Docenti ANTONELLA CAREDDU

SCUOLA

MAMMA TERRA Dott.ssa ANNA MOCCI SCUOLA

VERSO UNA EDUCAZIONE DEL GUSTO

Dott.ssa ANNA MOCCI SCUOLA

ARCHEOLOGIA Dott.ssa ANNA MOCCI SCUOLA

VEDO E PREVEDO….A SCUOLA CON IL METEO

Dott.ssa ANTONELLA LANGIU

SCUOLA

LA SALUTE VIEN MANGIANDO Dott.ssa ANTONELLA LANGIU

SCUOLA

PROGETTO ORIENTAMENTO E CONTINUITA’

Dott.ssa ANTONELLA LANGIU

SCUOLA

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

TITOLO PROGETTO REFERENTE FONTI DI FINANZIAMENTO

LA BANDA DELLA SCUOLA

Prof.ssa Annamaria Pirisi

MIUR

“PARLIAMO DI…TALASSEMIA”

Docenti della scuola

“NO LITTERING”

Docenti della scuola

COMUNE DI SASSARI

Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza Sono stati ricercati contatti con soggetti organizzati del territorio e dell’utenza per acquisire eventuali proposte da utilizzare nella redazione del Piano. In esito a tali rapporti, si riassumono le istanze rappresentate:

UTENTI PROPOSTE GENITORI SCUOLA PRIMARIA MODIFICA DEL QUADRO ORARIO PER LE

CLASSI DELLA PRIMARIA CON UN’ARTICOLAZIONE CURRICOLARE SU 5 GIORNI E IL SABATO DEDICATO ESCLUSIVAMENTE ALLE ATTIVITA’ EDUCATIVE DEL CONVITTO.

DOCENTI DISPONIBILITA’ DI SPAZI DEDICATI ALLA PROGETTAZIONE E AL LAVORO IN EQUIPE; AGGIORNAMENTO DEI DISPOSITIVI TECNOLOGICI IN USO; UTILIZZO, MESSA A DISPOSIZIONE E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO BIBLIOTECARIO DELLA SCUOLA ;

SOCIETA’ SPORTIVE DISPONIBILITA’ DI SPAZI NEGLI ORARI NON DEDICATI ALL’ATTIVITA’ SCOLASTICA ANCHE CON PROGETTI CHE COINVOLGANO IL QUARTIERE.

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IL CONVITTO

Seguendo il modello della boarding school, diffuso tra le istituzioni educative europee e già approvato dagli OO.CC e dal proprio Consiglio di Amministrazione, il Convitto Nazionale "Canopoleno", disponendo di rinnovata capacità residenziale e di personale idoneo, si candida all’accoglienza di studenti che abitano lontano dalle rispettive sedi scolastiche. L’offerta che il Convitto Nazionale rivolge alle famiglie degli studenti fuori sede delle Scuole Superiori è così strutturata:

personale educativo composto da Educatori e Educatrici, docenti con competenze socio-psico-pedagogiche, che accoglie in Convitto gli studenti e studentesse fuori sede frequentanti le scuole superiori interne od esterne, dalla domenica sera al sabato mattina;

pasti (colazione, pranzo, merenda e cena) preparati dai cuochi del Convitto, in modalità a scorrimento ovvero a servizio di buffet, secondo menù equilibrati e di qualità;

servizio di custodia e portineria 24 ore su 24 ;

servizio di guardaroba, per i cambi di biancheria e indumenti;

Servizio di infermeria e di primo soccorso;

spazi ricreativi a disposizione degli studenti convittori: campo di calcio e campi polivalenti, quando non utilizzati dalle scuole interne o la società polisportiva operante all'interno, palestra, sala motoria, sala comune per relax/studi/tv, Aula Magna relativamente ad attività progettuali o ricreative (visione di film o programmi in streaming) in presenza dell'educatore o gli educatori di turno;

studio, con il supporto e l’ausilio del personale educativo, svolto in camera, negli spazi disponibili o nella sala multimediale o di informatica a seconda delle esigenze;

camera confortevole e bagno con doccia, ad uso esclusivo ogni due stanze. Predisposizione per tv digitale terrestre e satellitare, internet wi-fi con accesso a tempo regolamentato con modalità hotspot, letto e comodino, armadio libreria e scrivania. Le camere sono singole e doppie situate su due piani, un'ala dedicata alle convittrici ed il resto dedicato ai convittori. Alcune camere doppie sono dotate di bagno ad uso esclusivo

convenzione con il gestore esterno degli impianti natatori del Convitto per la fruizione del servizio di piscina e sala fitness con quote contenute

possibilità di effettuare attività sportiva (calcio) presso il gestore esterno "Polisportiva Canopoleno", previa iscrizione a prezzi contenuti.

partecipazione, previa preparazione e selezione, alla delegazione del Convitto per le "Convittiadi", manifestazione a cadenza annuale, organizzato dall'ANIES, con discipline sportive ed artistiche.

partecipazione al giornalino "Canopolando"

adesione al progetto “Quotidiano in classe”

Attività giornaliere del Convitto

All'apertura del Convitto, alla domenica sera, o ogni qualvolta rientrino dopo essere stati assenti e presso le famiglie o per partecipare a gare sportive, I convittori e le convittrici sono tenuti a presentarsi all'educatore in servizio, firmare il registro di presenza alla voce "rientro in convitto". La riapertura è prevista per le 21,00 e non è prevista la cena. Nel periodo successivo ovvero nel periodo dopo la cena nei giorni feriali i convittori e le convittrici possono raccogliersi negli spazi comuni: sala comune, cortile interno o campi polivalenti, sempre alla presenza del personale. Vi è la possibilità di sostare nella propria stanza, per eventuale studio o relax. In ogni caso è vietato ai convittori recarsi e stazionare

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nell'ala o nelle stanze riservate alle convittrici e viceversa.

All’ora concordata ciascuno si ritira nella propria camera, con la vigilanza del personale educativo presente durante la notte. Oltre le 23,30 non sono consentite attività in stanza e dovrà essere osservato il silenzio. Alle ore 24 il segnale tv cesserà. Al mattino, ci si alza per sveglia, si provvede alla pulizia personale e si riassetta la stanza avendo cura di lasciarla in ordine per permettere un'accurata e celere pulizia delle stanze. All'orario prestabilito ci si reca a colazione attraverso l'ingresso diretto a mensa, e si fa ritorno in stanza in tempo per ultimare la pulizia personale e l'uscita per il puntuale ingresso a scuola. I Convittori e le convittrici che devono recarsi presso le scuole esterne devono regolare l'uscita dal Convitto in tempo utile per prendere i mezzi pubblici ed arrivare in orario alla propria scuola di appartenenza.

L'educatore in turno notturno, provvederà, prima della fine del servizio, ad annotare sull'apposito registro giornale i convittori assenti e quelli eventualmente ammalati. Sarà cura del collega in servizio al mattino, coordinatore o facente funzioni, predisporre l'apposito modulo presenze per la cucina. Dovrà essere inoltre annotato, in caso di convittori ammalati, se sia necessario fornire il pasto in camera o meno e se vi siano prescrizioni dietetiche per il pasto.

Durante le ore del mattino dei giorni feriali, non è consentito ai convittori di sostare nelle proprie stanze, salvo autorizzazione per stati di malessere o esigenze temporanee sempre vagliate dal personale in servizio. In caso di sciopero o manifestazioni tutti i Convittori sia interni che esterni sono tenuti a rientrare in convitto ed essere eventualmente autorizzati dai genitori a poter uscire o recarsi alla manifestazione.

Al rientro per pranzo, i convittori frequentanti il Liceo Classico Europeo, e quelli frequentanti il Liceo Scientifico ad Indirizzo Sportivo limitatamente al giorno di rientro pomeridiano, si recheranno direttamente a mensa con la relativa classe di appartenenza alle ore 13,30. In tutti gli altri casi devono rientrare in Convitto, avvisare l'educatore in servizio per poi recarsi in refettorio alle 14,15 , passando per l'ingresso principale. Successivamente, è prevista una piccola ricreazione sino al momento dello studio obbligatorio. In quel momento è consentito sostare in stanza, oppure negli spazi aperti o negli spazi comuni. Da ribadire che , vista la possibile presenza in contemporanea di alunni semiconvittori della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, il comportamento degli alunni convittori verso il colleghi più piccoli dovrà essere rispettoso della loro giovane età.

Il Convitto è un'istituzione educativa che promuove, fra l'altro, una vita improntata alla salute ed all'equilibrio di corpo e mente, vuole scoraggiare il fumo. In ogni caso fumare in luoghi non consentiti sarà oggetto di sanzione (stanze, spazi comuni, ingresso, a ridosso di finestre o zone non consentite). Entro il termine della ricreazione i convittori devono prepararsi per lo studio in tempo utile per rendere proficuo il momento dello stesso. Si può studiare in stanza, con la vigilanza del personale educativo preposto, oppure in spazi che saranno di volta in volta individuati a seconda delle esigenze, anche in piccoli gruppi. Gli alunni convittori che frequentano il liceo Coreutico e Musicale, avendo particolari esigenze di studio e di attività con lo strumento musicale, devono rappresentare per tempo la necessità di usufruire di spazi idonei, così da poter organizzare al meglio il lavoro pomeridiano. Gli alunni interessati da rientro pomeridiano, si recheranno a scuola firmando l'uscita e il successivo rientro nell'apposito spazio "rientro scuola/permessi" del registro che regolamenta le uscite, sito nei pressi della in portineria. Si raccomanda la massima cura nell'uso del registro. Eventuali negligenze saranno oggetto di sanzione. Al termine dello studio obbligatorio è consentita, agli alunni minori autorizzati, la libera uscita. I convittori sono tenuti a conoscere gli orari dei mezzi pubblici per recarsi al centro e fare ritorno in orario. In caso di ritardo fortuito del rientro dalla libera uscita i convittori sono

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tenuti ad informare immediatamente il personale educativo in turno di servizio e i propri genitori.

Gli alunni convittori che partecipano ad attività sportive presso le società esterne usciranno dal convitto con le modalità stabilite e con autorizzazione dei genitori, e dovranno fare rientro all'orario prestabilito. Ogni ritardo non giustificato sarà oggetto di sanzione.

L'ingresso per la cena è previsto dalla porta di comunicazione tra il convitto ed il refettorio. La cena sarà servita in modalità buffet. Eventuali ritardi a cena saranno previsti ed i convittori ritardatari troveranno quanto serve al loro arrivo.

In presenza di permesso o attività contemporanea all'orario del pasto serale, si dovrà comunicare per tempo all'educatore in servizio se non si intende cenare ovvero usufruire del pasto in orario diverso. In modo analogo l'eventuale intenzione di non consumare il pasto previsto in convitto deve sempre essere rappresentata per tempo all'educatore in turno di servizio che provvederà ad avvisare la cucina della variazione. Il tutto per evitare sprechi di vivande e rendere il servizio migliore possibile.

Il momento successivo alla cena prevede ricreazione e/o attività di studio volontario, per chi ritenesse necessario approfondire lo studio, oppure in caso di rientro a scuola o in caso di attività o permesso pomeridiano. Gli spazi consentiti saranno: la propria stanza (stesse modalità precedentemente enunciate), gli spazi comuni e quelli attigui al convitto. Per esigenze diverse, quali partitella nei campi polivalenti, piscina, o altre attività similari, dovranno essere rappresentate agli educatori in turno di servizio che autorizzeranno e predisporranno l'attività. Analogamente, in caso di svolgimento di attività progettuali serali (p.es.: musicali, artistiche, preparazione convittiadi) i diretti interessati rappresenteranno l'esigenza all'educatore.

Gli alunni convittori maggiorenni, potranno uscire dal Convitto anche dopo cena, osservando però l'orario massimo consentito per il rientro, entro e non oltre l'inizio del riposo notturno. Eventuali esigenze a carattere saltuario ed eccezionale saranno rappresentate all'educatore in servizio. Fatto saldo il principio che sancisce quanto segue: L'utilizzo del Convitto è legittimato dallo status di alunno. Per gestirlo al meglio occorre osservare il periodo di riposo notturno previsto da una condotta di vita salutare e ordinata. Per questo il Convitto non può consentire ad alcuno il rientro in orario oltre gli orari massimi prestabiliti.

Al termine della ricreazione serale i convittori si ritireranno nelle proprie stanze. Non è consentito sostare nelle stanze altrui, soprattutto in assenza dei titolari. Per qualsiasi necessità è sempre necessario rivolgersi all'educatore in servizio.

Durante la notte non è consentito l'uso di apparecchiature elettroniche e va mantenuto l'assoluto silenzio, nel rispetto del sonno degli altri ospiti.

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ORARI CONVITTO

MATTINO

ORE 07.00 SVEGLIA

ORE 07.30 COLAZIONE

ORE 08.00 SCUOLA (07:50 per gli esterni)

POMERIGGIO

ORE 14.15 PRANZO (13:30 per rientri del Liceo EuropeoE. e Liceo Sportivo)

ORE 14.45 RELAX

ORE 15.30 STUDIO

ORE 17.45 RICREAZIONE E LIBERA USCITA – ATT. SPORTIVE ATLETI

ORE 19.30 RELAX - attività progettuali

ORE 20.00 CENA

ORE 20.30 RELAX – studio volontario – uscita per i maggiorenni sino alle 22:30

ORE 22.45 IN CAMERA

ORE 23.30 SILENZIO E RIPOSO NOTTURNO.

SALVO PERMESSI PARTICOLARI NON E' PERMESSO:

L’INGRESSO NELLE CAMERE DALLE ORE 08.20 ALLE ORE 13.30; L’INGRESSO NELLE CAMERE ALTRUI, SPECIALMENTE IN ASSENZA DEI TITOLARI DELLA STANZA.

FUMARE NELLE CAMERE, NEGLI SPAZI COMUNI, IN SALA TV, NEI BAGNI E ALL'ESTERNO A RIDOSSO DELLA STRUTTURA SOPRATTUTTO SE IN PRESENZA DI ALUNNI SEMICONVITTORI DELLE SCUOLE PRIMARIE E MEDIA.

AL RIENTRO DAL PERMESSO SETTIMANALE ED IN QUALSIASI ALTRA OCCASIONE I CONVITTORI SONO TENUTI A PRESENTARSI ALL’EDUCATORE DI SERVIZIO QUALUNQUE SIA IL LORO ORARIO DI ARRIVO.

Rapporti con le famiglie e assenze

I rapporti del Convitto e del personale educativo con le famiglie degli studenti e docenti degli allievi interessati saranno costanti, improntati alla massima collaborazione e finalizzati a mettere lo studente nelle migliori condizioni possibili per seguire gli studi.

Le assenze degli alunni convittori che si trattengono in famiglia dovranno essere giustificate alle rispettive scuole direttamente dalla famiglia. Per quanto riguarda le assenze da scuola durante il periodo di permanenza in convitto, dovranno essere giustificate dall'educatore. Allo scopo, le famiglie forniranno apposita delega .

Il rapporto con le scuole esterne è parimenti improntato alla comunicazione continua fra il Convitto e Istituto scolastico. E' opportuno prendere contatto con gli uffici interessati, per

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regolare tali comunicazioni. Se si rendessero necessarie sanzioni disciplinari gravi quali l'allontanamento temporaneo o definitivo dal Convitto, è necessario darne comunicazione a scuola con apposito modulo.

Le sanzioni, così come previste dal regolamento vigente, saranno applicate immediatamente. Le sanzioni hanno valenza educativa e mirano ad accrescere il senso di responsabilità dell'alunno, così come previsto dallo statuto degli studenti e dal regolamento interno del convitto e dal regolamento generale del Canopoleno.

Logistica

All'interno della palazzina alloggi, sono stati ristrutturati totalmente il piano terra e il piano primo per un totale di 22 camere di cui 4 singole e 18 doppie.

Sanzioni

Per quanto riguarda le sanzioni, come citato dal regolamento del Convitto, ci si rifà a quanto stabilito dal regolamento generale in conformità con quanto previsto dallo Statuto delle studentesse e degli studenti. Va aggiunta alla griglia sanzioni la possibilità di precludere la libera uscita del convittore da parte dell'educatore di turno, qualora vi siano comportamenti da sanzionare immediatamente. Va comunque deprecato l'uso reiterato della privazione della libera uscita in quanto controproducente, in caso di abuso. Le sanzioni comminate vanno registrate nell'apposito registro in ufficio, per poter essere eventualmente valutate, ove serva, in caso di mancanze gravi.

Commissione disciplinare

La Commissione disciplinare del Convitto sarà costituita così come previsto dal regolamento ed opererà immediatamente, non appena si presenti la necessità. Esaminerà fatti di rilevanza, provvedendo ad elaborare la sanzione, nei modi e con le procedure previste dalle normative e dallo statuto degli studenti. Nei casi più gravi e come previsto dal codice civile, la sanzione verrà comminata immediatamente dal Dirigente scolastico in via cautelativa, per poi essere ratificata dalla commissione disciplinare. I provvedimenti presi dovranno essere comunicati per iscritto alle famiglie dal referente e, per conoscenza, al consiglio di classe della scuola di appartenenza.

In caso di allontanamento temporaneo dal Convitto, informata immediatamente la famiglia, l'alunno interessato dovrà lasciare il Convitto entro le 24 ore successive alla sanzione.

Resta inteso che in ogni caso, disposte le regole generali, la commissione esaminerà i fatti e prenderà le proprie decisioni caso per caso, con attenzione e tenendo conto della valenza educativa delle sanzioni che verranno decise.

Il personale in servizio

Personale Educativo

Le mansioni e le competenze del personale educativo sono definite dal profilo professionale del personale educativo, fatte salve le indicazioni contenute nel regio decreto del 1° settembre 1925, n° 2009. L'educatore opera come previsto dal regolamento del convitto. I turni di servizio coprono tutti i momenti della vita convittuale, 24 ore su 24.

Gli Educatori Coordinatori

Come previsto dalla norma transitoria del regolamento del Convitto, art. 1/bis, per l'anno scolastico in corso, si mantiene in figura unica sotto il profilo organizzativo. Ha compiti

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organizzativi ed è preposto al funzionamento dell'attività e al coordinamento del lavoro dei colleghi educatori. Svolge il proprio orario al mattino, di concerto con il Collaboratore vicario responsabile del servizio educativo, oltre a fare i propri turni di servizio come educatore. Riceve l'incarico di coordinamento dal Rettore/Dirigente Scolastico, sentita la proposta del collegio educatori. Per l'anno scolastico 2015/2016 sarà affiancato da una collega referente per le alunne convittrici e da un collega referente per gli aspetti educativi e per l'orientamento. Sarà a cura del Coordinatore predisporre i servizi e la modulistica necessaria per l'espletamento dei servizi di Convitto, predispone i servizi di cassa del convitto e verifica le informazioni relative alle presenze in Convitto e a mensa degli alunni Convittori. Presiede, in assenza del dirigente, i collegi ristretti al gruppo degli educatori che prestano servizio in convitto. Per effetto della norma transitoria collabora con l’Educatore didattico e con la referente della convittualità femminile circa i rapporti di tipo educativo con le famiglie e con le scuole interne ed esterne, e si interfaccerà con l'educatrice referente per le alunne convittrici, che rapporterà le esigenze delle alunne.

Dinamicità del funzionamento del Convitto

E' opportuno ribadire che, essendo questo l'anno di partenza dei servizi residenziali dopo 42 anni di assenza, tutto ciò che è espresso in questo piano di attività, nella sua attuazione verrà costantemente monitorato, e, se necessario, saranno apportate le opportune e tempestive modifiche. Per questo ci si riserva, periodicamente, di fare il punto della situazione con la Direzione, per valutare quali e quanti modifiche e miglioramenti apportare al servizio globale offerto. L'obiettivo rimane la soddisfazione e la serenità dell'utenza e la fruizione dei servizi al meglio possibile.

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IL SEMICONVITTO

Il semiconvitto è situato nei locali del corpo centrale del convitto ed è dislocato su tre piani.

Offre una serie di servizi integrati, in continuità con l'attività didattica svolta a scuola, che rispondono ai bisogni specifici degli alunni e alle esigenze delle famiglie.

I tempi sono strutturati in base a un regolamento interno che stabilisce orari precisi per il pranzo, la ricreazione e lo studio.

Ogni educatore e ogni educatrice è titolare di una classe ma in alcuni casi sono stati attivati con successo dei moduli educativi che prevedono l'alternanza di due educatori.

Dal corrente anno scolastico 2015/2016 è possibile, per le prime e le seconde classi della scuola primaria, fruire della settimana corta con il servizio educativo al sabato.

Accoglienza

Dal lunedì al venerdì funziona un servizio di accoglienza gratuito degli alunni dalle ore 7.30 alle ore 8.20.

Il pranzo

Ogni educatore accompagna gli alunni al pranzo che viene servito a partire dalle ore 13,20 nella accogliente sala mensa del convitto, recentemente rinnovata, con il sistema del self-service, attivo dalla prima elementare.

Vengono preparati menù specifici per gli alunni con intolleranze e/o allergie, mentre i pasti senza glutine e senza lattosio vengono forniti da una ditta esterna.

Il pranzo è anche un momento di socializzazione e condivisione dove l'intervento educativo mira al rispetto delle regole per stare a tavola, a sviluppare il gusto , ad accrescere la consapevolezza del valore nutritivo degli alimenti e a educare al rispetto del cibo e all'autonomia.

Lo studio

Gli educatori, nel promuovere lo sviluppo e la crescita degli alunni, offrono un supporto all'organizzazione dello studio, propongono diverse metodologie in base alle esigenze di ciascuno e in sinergia con i docenti.

Le attività di potenziamento vengono svolte in aule dedicate per facilitare l'apprendimento e migliorare l'attenzione.

Attività ricreative

A conclusione delle ore di studio previste iniziano le attività ricreative che possono essere strutturate o meno e si svolgono in classe o nei luoghi dedicati ma che privilegiano il gioco libero all'aria aperta e i giochi di gruppo.

La merenda

E' fornita dal convitto e varia ogni giorno, si consuma a conclusione dello studio o in base alle attività sportive degli alunni.

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I progetti

Il semiconvitto porta avanti da tanti anni vari servizi e progetti svolti tutti all'interno dell'orario pomeridiano

TITOLO PROGETTO REFERENTE UTENTI FONTI DI FINANZIAMENTO

SERVIZIO ACCOGLIENZA ORE 7,30 – 8,20 DAL LUNEDI' AL VENERDI'

EDUCATORI SILVIO CARRU RITA SABATINO

ALUNNI /E SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SEC. 1° GRADO

SERVIZIO GRATUITO SVOLTO DAGLI EDUCATORI

GIORNALINO SCOLASTICO DEL CONVITTO: “CANOPOLANDO”

EDUCATORE MARIO FENU

ALUNNI /E DELLE SCUOLE ANNESSE AL CONVITTO

FONDI DEL CONVITTO

CONVITTIADI EDUCATORE IVANO MASTINO

ALUNNI/E BIENNIO SC. SEC. 1° GR. BIENNIO SC. SEC. 2° GR.

FONDI DEL CONVITTO E FAMIGLIE ALUNNI PARTECIPANTI

ATTIVITA' SPORTIVE: NUOTO, ATLETICA, PALLAVOLO, BASKET, CALCIO, SCHERMA.

LE SOCIETA' TITOLARI DELLA CONVENZIONE

ALUNNI/E SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SEC. 1° GRADO

FONDI DEL CONVITTO E FAMIGLIE ALUNNI PARTECIPANTI

INGLESE DOCENTI ESTERNI ALUNNI/E SCUOLA PRIMARIA

FONDI DEL CONVITTO

MUSICA DOCENTI ESTERNI ALUNNI/E SCUOLA PRIMARIA

MIUR/SCUOLA

TEATRO EDUCATORE LIVIO SULIS

ALUNNI/E SCUOLA PRIMARIA

FONDI DEL CONVITTO

I NONNI RACCONTANO EDUCATRICE MARIANTONIETTA DERIU

ALUNNI/E SCUOLA PRIMARIA

FONDI DEL CONVITTO

ANIMAZIONE ALLA LETTURA

EDUCATRICI MARIANTONIETTA DERIU DANIELA SCANO

ALUNNI/E SCUOLA PRIMARIA

-

ASCOLTIAMO LA MUSICA CLASSICA

EDUCATRICI MARIANTONIETTA DERIU DANIELA SCANO

ALUNNI/E SCUOLA PRIMARIA

-

Gli orari del semiconvitto variano per i diversi ordini di scuola:

CLASSI SCUOLA PRIMARIA DAL LUNEDI' AL VENERDI' ORE 13,00 – 17,30

IL SABATO ORE 13,00 – 14,30

CLASSI SCUOLA SEC. 1° GRADO

DAL LUNEDI' AL VENERDI' ORE 13,30 – 18,00

IL SABATO ORE 13,00 – 15,00

CAMPUS DAL LUNEDI' AL VENERDI' ORE 13,30 – 18,00

-

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SCUOLA PRIMARIA

L’edificio della Scuola Primaria è composto da 10 aule su due livelli separati, ognuna con l’accesso diretto al giardino circostante; la maggior parte delle aule è dotata di lavagna interattiva multimediale.

Sono inoltre presenti un ufficio con due computer, un’aula polifunzionale dotata di diversi PC portatili , un’aula dove vengono custoditi i libri della biblioteca e i vari sussidi didattici. Esiste, inoltre, un piccolo spazio per il personale ausiliario.

La scuola primaria è dotata dei principali sussidi audiovisivi.

Le attività motorie vengono svolte in una nuova palestra / sala multimediale, utilizzata dalle classi del primo ciclo di istruzione. Si trova inoltre uno spazio esterno con pavimentazione antitrauma per le attività motorie all'aperto.

Obiettivi generali dell’attività educativa

La nostra istituzione scolastica, tenendo presente l’importanza del rispetto dei diritti fondamentali del fanciullo, sanciti nella Convenzione sui Diritti dell’Infanzia, si propone di promuovere la personalità dell’alunno nelle sue dimensioni affettiva, sociale e cognitiva.

I docenti riconoscono l’importanza di “superare una visione sommatoria e frammentaria della persona e del processo di apprendimento”, quindi si propongono di prestare attenzione non solo al curriculum delle programmazioni disciplinari, ma anche alle modalità di insegnamento-apprendimento, curando la dimensione affettivo - relazionale.

L’ambiente di apprendimento è favorevole e motivante, con la creazione di un clima di rispetto reciproco, di cooperazione e fiducia. Si instaura un rapporto di dialogo con gli alunni, partendo dalle loro esperienze e da situazioni concrete e significative. In genere, ogni argomento viene affrontato in modo problematico, così che i bambini siano spinti a un lavoro attivo di ricerca e siano avviati all’acquisizione di metodologie di lavoro scientificamente corrette. Si da spazio ad attività che sollecitino l’iniziativa dell’alunno e favoriscano il rafforzarsi delle sue capacità cognitive, affettive e relazionali.

Obiettivi specifici dell’attività didattica

Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo del settembre 2012 della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione riportano la definizione delle competenze chiave, secondo la Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18/12/2006 che sono alla base del profilo dello studente al temine del primo ciclo di istruzione.

Programmazione delle attività didattiche

La nostra Istituzione, facendo riferimento alle suddette competenze, progetta le attività annuali, adottando diverse modalità di programmazione, sia per obiettivi, sia per Unità di Apprendimento. In quest'ultima modalità viene specificato anche il percorso di insegnamento/apprendimento aperto, circolare, centrato su nuclei significativi e vi si trova la narrazione dello svolgimento del lavoro nelle diverse fasi, considerando la partecipazione degli alunni, la cooperazione, l’autonomia e, in conclusione, la valutazione, con verifiche di tipo autentico e con la partecipazione degli alunni alla valutazione stessa.

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L’azione didattica, di conseguenza, parte dall’esperienza, dalle preconoscenze dei bambini, e si sviluppa favorendo l’emergere di dissonanze, di problemi, e la formulazione di ipotesi e delle strategie utili alla loro verifica.

La nostra scuola, in linea con i contenuti sull'ambiente di apprendimento descritti nelle Indicazioni Nazionali per il Curricolo, tende verso la costruzione di un clima sereno nelle classi così da favorire la valorizzazione delle diversità, delle esperienze, la capacità di cooperazione e le abilità metacognitive dei bambini.

Organizzazione del servizio

La scuola primaria annessa al Convitto adotta il modulo delle 27 ore, connesso strettamente alle attività semiconvittuali.

L’orario scolastico delle classi, a partire dall’a.s. 2016/17 sarà così articolato:

- Classi prime e seconde: orario su cinque giorni con un rientro pomeridiano e l’attività del sabato dedicata esclusivamente al Convitto.

- Classi terze, quarte e quinte: dalle 8,30 alle 13,00, tutti i giorni, dal lunedì al sabato.

- Per le classi terze, quarte e quinte sarà possibile la scelta orario su cinque giorni esclusivamente se tutti i genitori della classe sono d’accordo.

Ove lo consenta l’organico di istituto, durante le ore di compresenza vengono svolte attività per il recupero delle abilità cognitive di base.

Azioni di accoglienza

Per favorire un sereno approccio dei bambini delle prime classi al mondo della scuola ed un passaggio non traumatico da un ordine ad un altro, i docenti programmano attività da svolgere i primi giorni dell’anno scolastico. Gli interventi prevedono momenti di accoglienza degli alunni e dei genitori, con lo scopo di stabilire, sin dall’inizio, buoni rapporti di collaborazione, fondamentali per la formazione globale degli alunni. I primi incontri con le famiglie risultano utili al fine di raccogliere tutte le informazioni necessarie sui bambini per programmare le attività didattiche tenendo conto dei singoli bisogni.

Azioni di continuità Fin dai primi giorni dell’anno scolastico vengono stabiliti incontri tra i docenti delle

varie classi per la predisposizione della programmazione annuale delle attività didattiche. La stesura della programmazione disciplinare, realizzata secondo la modalità delle Unità di Apprendimento, avviene nel pieno rispetto delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo.

Nel percorso didattico delineato dai docenti rientrano anche tutte le attività di sperimentazione finanziate in seguito a presentazione di progetti a livello comunale, provinciale e/o regionale.

Particolare attenzione viene prestata alle modalità di intervento per il recupero delle abilità di base negli alunni che presentano difficoltà o disturbi specifici dell’apprendimento.

Durante l’anno scolastico sono stabiliti gli incontri per la programmazione di tutte le attività che vedono il coinvolgimento unitario di docenti ed educatori

I docenti concordano inoltre nell’affermare la necessità di un raccordo tra i vari ordini di scuola, in modo tale da promuovere lo sviluppo dell’alunno in tutte le sue dimensioni, in vista del raggiungimento del successo formativo.

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I docenti delle classi finali della scuola primaria in genere si occupano dell’organizzazione di attività volte alla realizzazione della continuità tra la nostra scuola, la scuola secondaria di primo grado annessa al convitto e le scuole materne presenti nel quartiere della scuola, in particolar modo la scuola dell'infanzia paritaria presente nelle strutture del convitto, garantendo un concreto avvio verso una reale e proficua continuità educativa.

Azioni di sostegno e recupero Recentemente il MIUR ha integrato la normativa relativa agli alunni con bisogni

educativi speciali (DSA, ADHD, disabilità varie) per mezzo di circolari che danno ai docenti indicazioni precise riguardo alle metodologie pedagogiche e didattiche da adottare nelle classi.

Gli insegnanti di classe e gli insegnanti di sostegno programmano unitariamente, mediante la redazione del Piano Educativo Individualizzato, le attività destinate agli alunni con disabilità e le realizzano con la collaborazione delle famiglie al fine di favorire una piena integrazione dei bambini nelle classi di appartenenza. Gli insegnanti sono inoltre tenuti a predisporre i piani didattici personalizzati per gli alunni con disturbi specifici dell'apprendimento.

Relativamente alle azioni di recupero, i docenti predispongono le varie attività sulla base delle difficoltà riscontrate, mediante piccoli progetti da realizzare durante l’orario curricolare. Nella scuola presta servizio una insegnante laureata in Pedagogia e Perfezionata in Psicopatologia dell’Apprendimento, la quale offre la propria disponibilità, al di fuori dell’orario di servizio di classe , a valutare le abilità cognitive degli alunni con difficoltà di apprendimento ed a fornire agli altri docenti la propria collaborazione per il trattamento delle difficoltà e/o dei disturbi dell’apprendimento degli alunni.

I docenti della scuola primaria, affinché possano svolgere proficuamente il proprio ruolo e quindi guidare i bambini verso la costruzione consapevole della propria persona, ritengono indispensabile stabilire costanti e continui rapporti di collaborazione con le famiglie degli alunni. Nelle Indicazioni Nazionali per il Curricolo viene dato grande rilievo all’impegno che la scuola deve mantenere nelle relazioni con la famiglia, con la quale condivide le stesse finalità educative.

Per il raggiungimento di tali finalità, durante l’anno scolastico sono stabiliti diversi incontri periodici tra insegnanti e genitori. Il primo di tali incontri ha lo scopo di presentare il piano dell’offerta formativa della scuola ed i percorsi di lavoro programmati per le singole classi. Costituisce, inoltre, un primo contatto tra i genitori dei nuovi iscritti e i docenti, i quali possono acquisire informazioni preziose per una più approfondita conoscenza della personalità del singolo alunno.

Altre assemblee sono indette, in genere, contemporaneamente allo svolgimento dei colloqui bimestrali individuali oppure ogni qualvolta gli insegnanti delle diverse classi lo ritengano necessario.

Le famiglie degli alunni hanno la possibilità di chiedere assemblee sia senza sia con la presenza dei docenti interessati e, se necessario, con il dirigente scolastico.

Eventuali ulteriori contatti tra scuola e famiglia vengono concordati tramite comunicazione scritta, qualora si verifichi l’esigenza sia da parte dell’una che dell’altra agenzia educativa. Non va dimenticato infine il ruolo dei rappresentanti dei genitori che partecipano ai consigli di interclasse.

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Valutazione

Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola primaria ricordano che “la valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo.

La nostra scuola, pertanto, si impegna a promuovere tutte le strategie didattiche che possano favorire l’apprendimento inteso non come mera acquisizione di nozioni ma come acquisizione di un corretto metodo di indagine della realtà in tutti i suoi aspetti. Le discipline, in tale approccio, costituiscono non il fine ma il mezzo per poter effettuare tale indagine.

La valutazione in itinere e finale degli apprendimenti ha lo scopo di fornire agli insegnanti dati sulla crescita dei singoli alunni, sullo sviluppo delle capacità di affrontare di volta in volta i problemi che sorgono durante il percorso scolastico, affinché i docenti possano, sulla base dei dati raccolti, adottare eventuali nuove strategie di insegnamento per agevolare l’apprendimento.

In base alla recente normativa emanata dal MIUR, riguardante l'istituzione del Sistema Nazionale di Valutazione, le singole istituzioni scolastiche hanno, tra i vari compiti, anche quello di realizzare l'autovalutazione e la valutazione degli apprendimenti per favorire il miglioramento dell'offerta formativa.

Modalità e criteri per la valutazione degli alunni

La valutazione degli alunni avviene per mezzo di osservazioni e prove svolte durante il percorso di insegnamento/apprendimento. Parte dall’analisi della situazione iniziale dei singoli alunni effettuata attraverso lo svolgimento di prove d’ingresso e attraverso le osservazioni effettuate dalle insegnanti in classe.

Nel corso dell’anno scolastico, le insegnanti annotano, per ciascun alunno, sul Giornale dell’Insegnante, i giudizi relativi agli obiettivi di apprendimento secondo i traguardi previsti dalle “Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012”.

Le insegnanti registrano, infine, sul Documento di Valutazione dell’alunno, per ciascuna disciplina e per il comportamento, i giudizi finali relativi al primo ed al secondo quadrimestre.

La legge 169/2008 prevede che sul documento di valutazione dell’alunno siano registrate valutazioni periodiche e finali espresse in numeri. In seguito a tale legge, il Collegio dei Docenti della nostra Scuola ha stabilito che le valutazioni, al di fuori del Documento di Valutazione, possano essere espresse ancora con vecchi giudizi (ottimo, distinto, buono, sufficiente, non sufficiente) e che, rispetto agli obiettivi formativi stabiliti nelle Unità di Apprendimento predisposte dai singoli docenti, la valenza dei giudizi numerici sarà la seguente:

• 5 = livello di competenze insufficiente • 6 = livello di competenze parziale • 7 = livello di competenze fondamentale (di base) • 8 = livello di competenze adeguato; utilizzo delle competenze in situazioni simili a

quelle di apprendimento • 9 = livello di competenze elevato; capacità di utilizzo delle competenze in situazioni

diverse da quelle di apprendimento; creatività

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• 10 = livello di competenze ottimo; utilizzo consapevole delle competenze in situazioni diverse da quelle di apprendimento; creatività e originalità.

In relazione alla valutazione del “comportamento”, si tiene conto del livello di competenza raggiunto rispetto alle seguenti componenti:

• Rispetto delle regole del vivere e del convivere • Autonomia nelle scelte • Impegno nel lavoro • Atteggiamenti cooperativi e collaborativi • Responsabilità (scegliere e agire in modo consapevole) • Autocontrollo

In allegato i quadri delle competenze riferite alle Indicazioni Nazionali

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

REALTA’ SOCIALE

La Scuola Secondaria di 1° grado assume sempre più la caratteristica di Scuola – Servizio che deve rispondere ad esigenze molto diversificate:

1) compatibilità con l’orario di lavoro dei genitori; 2) aspettative culturali rispetto al tipo di offerta specifica (scuola più semiconvitto); 3) alternativa alla strada o a situazioni di rischio; 4) necessità di rafforzamento dell’istruzione in casi di carenze anche gravi; 5) soluzione di problemi familiari in situazioni difficili. La Scuola garantisce l’integrazione degli alunni attraverso attività di recupero e di socializzazione, coinvolgendoli in diverse attività progettuali che mirano a valorizzare e a potenziare le capacità di ciascuno.

RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA

In considerazione del particolare contesto in cui opera la scuola, si garantisce alle famiglie un servizio adeguato alle loro esigenze.

L’insegnante collabora il più strettamente possibile con i genitori sul piano educativo e si impegna a favorire la comunicazione, formale ed informale, al fine di sviluppare un clima costruttivo tra famiglia e scuola. Egli espone chiaramente ai genitori gli obiettivi educativi e culturali, rende conto dei risultati dell’alunno/a, favorisce il confronto e considera attentamente i problemi che gli vengono presentati.

Genitori, docenti ed educatori sono coinvolti in un rapporto finalizzato alla valorizzazione delle risorse di ciascun alunno e della scuola attraverso:

1) colloqui a scadenze regolari calendarizzati all’inizio dell’anno scolastico; 2) assemblee di classe proposte dai Docenti, Educatori e Genitori ed eventualmente anche alunni; 3) comunicazioni costanti tramite diario, telefono ed altre forme da concordare in base alle esigenze dell’utenza; 4) efficienza del Collegio dei Docenti per realizzare le attività programmate; 5) adeguamento e flessibilità dell’orario delle lezioni; 6) corsi di recupero; 7) potenziamento; 8) progetti; 9) viaggi d’istruzione; 10) visite guidate; 11) partecipazione ad iniziative culturali (mostre, concerti, spettacoli teatrali); 12) partecipazione ai Giochi Sportivi Studenteschi, alle Convittiadi.

RAPPORTI DELLA SCUOLA CON ALTRI ORGANISMI

1) Adesione ad iniziative culturali proposte alla Scuola da parte di Enti Pubblici ed organismi privati; 2) realizzazione di progetti con associazioni ambientaliste; 3) partecipazione a concorsi, convegni, tavole rotonde; 4) intervento di esperti per lo sviluppo di progetti e l’approfondimento di determinate tematiche

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ARTICOLAZIONE DELLA GIORNATA SCOLASTICA

L’unità oraria è di 60 minuti dal lunedì al sabato.

ore 8,25/8,30 ingresso degli alunni in aula, accolti dai Professori;

dalle ore 8,30 alle ore 9,30 1a ora di lezione;

dalle ore 9,30 alle ore 10,20 2a ora di lezione;

dalle ore 10,20 alle ore 10,30 ricreazione

dalle ore 10,30 alle ore 11,30 3a ora di lezione;

dalle ore 11,30 alle ore 12,30 4a ora di lezione;

dalle ore 12,30 alle ore 13,30 5a ora di lezione;

alle ore 13,30 gli Educatori accompagnano gli alunni alla mensa;

dalle ore 13,30 alle ore 14,20 pausa pranzo;

dalle ore 14,20 alle ore 15,00 prima ricreazione;

dalle ore 15,00 alle ore 17,00 attività di studio;

dalle ore 17,00 alle ore 18,00 merenda e seconda ricreazione;

alle ore 18,00 uscita.

ORE SETTIMANALI PER DISCIPLINA

Discipline Ore settimanali

ITALIANO 6 +1

STORIA 2

GEOGRAFIA 1

MATEMATICA 4

SCIENZE 2

TECNOLOGIA E INFORMATICA 2

INGLESE 3

FRANCESE o SPAGNOLO 2

ARTE E IMMAGINE 2

MUSICA

STRUMENTO (SOLO INDIRIZZO MUSICALE)

2

4+2

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2

RELIGIONE CATTOLICA/MATERIA ALTERNATIVA 1

TOTALE CORSO ORDINARIO

TOTALE INDIRIZZO MUSICALE

30 ORE

36 ORE

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CORSO AD INDIRIZZO MUSICALE

Dall’anno scolastico 2015/2016 è attivo, presso la nostra scuola, un corso ad indirizzo musicale nel quale lo studio di uno strumento, scelto fra i quattro proposti dalla scuola (pianoforte, chitarra, violino, oboe), diventa curricolare.

In linea con le finalità della scuola, l’insegnamento strumentale promuove la formazione globale dell’individuo offrendo, attraverso un’esperienza musicale più completa, occasioni di maturazione logica, espressiva e comunicativa. Integra unitamente alla dimensione cognitiva, la dimensione pratico-operativa, estetico-emotiva, improvvisativo-compositiva, offre all’alunno ulteriori occasioni di sviluppo e orientamento delle proprie potenzialità e gli consente di maturare una più avvertita coscienza di sé e del modo di rapportarsi al sociale. Inoltre fornisce occasioni di integrazione e di crescita per gli alunni in situazione di svantaggio.

Il Corso è opzionale e la volontà di frequentarlo deve essere espressa al momento dell’iscrizione alla classe prima. Vi si accede dopo aver sostenuto un test orientativo-attitudinale per il quale non è richiesta alcuna esperienza musicale pregressa da parte del candidato.

La commissione esaminatrice è formata dai docenti di Strumento ed eventualmente dal docente di Musica. Al termine della prova, ad ogni candidato viene attribuito un punteggio in base al quale si stila una graduatoria d’idoneità degli studenti che frequenteranno il Corso.

L’Indirizzo Musicale non è però da intendere come potenziamento didattico nell’ambito della Musica ma si configura come specifica offerta formativa organizzata con le modalità previste dal D.M. 201/99. La disciplina “Strumento musicale” è, quindi, curricolare a tutti gli effetti, ha durata triennale ed è parte integrante del piano di studi dello studente nonché materia degli Esami di Stato al termine del primo ciclo d’istruzione. Pertanto la frequenza alle lezioni è obbligatoria e l’esito viene riportato nella pagella scolastica.

Le classi ad Indirizzo Musicale sono assegnate alla sezione B che ha come seconda lingua comunitaria il Francese.

Il collegio docenti della scuola ha deciso di assegnare agli alunni del corso sei ore settimanali così suddivise: due ore per la musica d’insieme e teoria e lettura della musica e quattro ore per le lezioni individuali. Il Corso è propedeutico all'ammissione ai Licei Musicali di recente istituzione.

RACCORDO SCUOLA PRIMARIA-SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

La conclusione del ciclo elementare e l’inserimento nel ciclo successivo assumono le caratteristiche di una situazione di transizione psico-sociale, come l’inserimento in un ambiente nuovo, interruzioni di relazioni importanti con gli altri compagni, conoscenza e confronto, con nuove regole di organizzazione, adattamento delle nuove abitudini con un nuovo metodo di studio. Tutto questo può causare nell’alunno un disorientamento nella prosecuzione del processo formativo. Assume quindi particolare importanza il rapporto tra la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di Primo Grado.

La particolare struttura verticalizzata dell’Istituto garantisce:

1. la facilitazione di rapporti attraverso il confronto diretto tra gli insegnanti della classe quinta della Scuola Primaria e gli insegnanti della prima classe della Secondaria di Primo

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Grado, con la immediata valutazione delle classi interessate e lo scambio di proposte di intervento sugli alunni per una continuità più proficua dal punto di vista formativo; 2. il coordinamento e la realizzazione di diverse attività di supporto per il recupero delle abilità; 3. l’attuazione di Progetti nei diversi ordini di scuola; 4. la presentazione della Scuola alle famiglie e agli alunni; 5. la creazione di uno sportello informativo, tra Gennaio e Febbraio, per un colloquio immediato tra gli insegnanti della Scuola Secondaria di Primo Grado e i Genitori. Un valido contributo educativo viene anche fornito dagli Educatori che lavorano in collaborazione con gli Insegnanti partecipando ai Consigli di Classe e alla realizzazione di alcuni Progetti.

CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI PRIME

La formazione delle classi prime avviene secondo i seguenti criteri stabiliti dal Collegio dei Docenti insieme al Dirigente Scolastico:

- formazione di classi omogenee tra loro ed eterogenee all’interno di ciascuna; - informazioni raccolte negli incontri con gli Insegnanti della Scuola Primaria; - livello di apprendimento di ciascuno dei ragazzi; - numero dei maschi e delle femmine; - equa ripartizione degli alunni disabili; - ripetente (gli alunni ripetenti vengono inseriti nelle stessa sezione dell’anno precedente); - richieste formulate dalle famiglie per piccoli raggruppamenti al fine di migliorare la socializzazione; - inserimento nella stessa sezione –salvo diversa richiesta da parte delle famiglie- di alunni che hanno fratelli frequentanti al momento dell’iscrizione; L’eventuale spostamento in sezioni diverse è concesso dal Dirigente Scolastico dopo aver valutato le motivazioni del Consiglio di Classe o dei Genitori.

FINALITÁ GENERALI

Creazione di un rapporto costruttivo con l’alunno, fondato sul dialogo, sulla partecipazione e responsabilizzazione attraverso:

attività curricolari finalizzate alla formazione integrale della persona; conoscenza e utilizzo delle risorse della scuola; inserimento della Scuola nella più vasta realtà circostante; elaborazione di strumenti idonei a favorire la continuità tra Scuola Primaria – Secondaria di Primo Grado – Secondaria di Secondo Grado; formazione delle classi in base ai criteri deliberati dal Collegio dei Docenti; garanzie di adeguate condizioni igieniche nell’ambiente scolastico; sviluppo delle capacità di orientamento attraverso la valorizzazione delle risorse personali dell’alunno, la percezione di sé e l’autostima, la percezione dell’altro e del contesto sociale; attività di recupero e di potenziamento; visite guidate; viaggi d’istruzione; avviamento alla pratica sportiva;

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avviamento all’attività musicale, tecnico-operativa e teatrale.

OBIETTIVI DELL’AREA NON COGNITIVA

Comportamento 1) acquisire capacità di autocontrollo 2) maturare maggior senso di responsabilità 3) acquisire rispetto per le persone, l’ambiente, le regole 4) migliorare la consapevolezza dell’utilità delle regole 5) rinforzare i comportamenti responsabili Socializzazione potenziare le forme di collaborazione/di inserimento nella classe sviluppare atteggiamenti di solidarietà e tolleranza accrescere le capacità relazionali abituare al lavoro di gruppo Interesse rafforzare la motivazione allo studio potenziare la partecipazione alle attività scolastiche stimolare il desiderio di intervenire nel lavoro scolastico potenziare le abilità attentive

Impegno favorire maggiore applicazione, costanza e coinvolgimento nel lavoro in classe e a casa attivare modalità di lavoro produttivo ed efficace favorire il superamento delle eventuali difficoltà Metodo di studio acquisire sicurezza/autonomia nello studio saper progettare il proprio lavoro essere puntuale nell’esecuzione dei compiti assegnati tenere in ordine il materiale scolastico saper procedere secondo le indicazioni ricevute Orientamento migliorare il grado di autonomia nelle scelte sviluppare capacità di prendere decisioni accrescere la fiducia in sé acquisire la consapevolezza delle proprie capacità e attitudini e dei propri limiti saper affrontare situazioni nuove

LA METODOLOGIA

La scelta della metodologia dovrà ricadere su quella che risulta più efficace e produttiva ai fini sia dell’apprendimento sia del processo di formazione della personalità dei ragazzi.

Essa sarà centrata sulle competenze iniziali e sui ritmi di apprendimento degli alunni e varierà a seconda delle discipline e degli argomenti trattati.

Di seguito vengono elencati alcuni metodi e strategie:

metodo induttivo–sperimentale, metodo logico-deduttivo, discussione guidata, problem solving, strategie individualizzate e collettive (schede di recupero, di potenziamento e di

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esercizio, brain-storming, lezione frontale, lezione partecipata, lavori di gruppo, mappe concettuali).

CRITERI METODOLOGICI

Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni; Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità; Favorire l’esplorazione e la scoperta; Incoraggiare l’apprendimento collaborativo; Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere al fine di imparare ad apprendere; Realizzare percorsi in forma di laboratorio.

I MEZZI E GLI STRUMENTI I mezzi andranno utilizzati come supporti alla lezione orale o al testo scritto.

Essi possono essere classificati in:

a) Mezzi a stampa b) Mezzi visivi c) Mezzi sonori

libri di testo film CD

monografie videocassette/DVD registratore

dizionari fotografie

enciclopedie lucidi

giornali e riviste illustrazioni

documenti

d) Mezzi audiovisivi e) Mezzi interattivi

Tv color tecnologie multimediali (pc, LIM)

videoregistratore

ATTIVITÀ E PROGETTI OFFERTI DALLA SCUOLA Attività musicali: tali attività sono destinate a gruppi di studenti particolarmente motivati ed interessati alla pratica musicale; attualmente è in attesa di finanziamento il progetto “La Banda della Scuola”; Attività sportive: il Convitto promuove numerose attività sportive che si tengono nelle proprie strutture (Nuoto, Atletica, Calcio, Basket, Scherma); Canopolando: attività finalizzate alla creazione del Giornalino del Convitto Nazionale; Certificazioni Trinity: gli studenti particolarmente motivati possono partecipare alle attività propedeutiche al conseguimento dei diversi livelli delle certificazioni Trinity e partecipare agli esami. La nostra scuola è infatti un Centro Trinity accreditato; Convittiadi: si tratta delle Olimpiadi dei Convitti Nazionali: gli studenti selezionati si cimentano, in numerose discipline sportive, gare e attività teatrali e musicali. Le Convittiadi si svolgono in diverse località italiane;

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Educazione alla Salute: sono previste attività relative all’educazione alimentare, all’educazione affettiva e alla prevenzione (educazione sessuale, educazione alimentare, zoonosi, Talassemia, acuità visiva e controllo scoliosi); Educazione ambientale: i principali temi affrontati riguardano la raccolta differenziata, il riciclo e il rispetto nei confronti dell’ambiente (progetto “No littering”); Orientamento: attività di accompagnamento ad una scelta consapevole dei percorsi scolastici; Scacchi al Canopoleno: introduzione al gioco degli scacchi; Recupero e potenziamento.

ALTRI SERVIZI OFFERTI

Accoglienza: il servizio mira a rispondere all’esigenza di quelle famiglie che hanno necessità di affidare i propri figli alla scuola tra le ore 7,30 e le ore 8,30 del mattino. L’affidamento degli alunni deve avvenire entro le ore 8,15. Semiconvitto: gli studenti frequentano il Convitto dalle ore 13,30 alle ore 18,00. E’ operativo il servizio mensa con pasti preparati in loco. Alle ore 17,00 è prevista la merenda.

PROGRAMMAZIONE PER GLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)

Premessa

La recente normativa (Direttiva Ministeriale del 27/12 /2012 e Circolare Ministeriale 8 del 6 marzo 2013) ha ridefinito e completato il tradizionale approccio all’integrazione/inclusione scolastica estendendolo all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES).

L’inclusione scolastica si deve intendere come un processo volto a rimuovere ostacoli e impedimenti in modo tale che ciascun individuo possa essere valorizzato, trovandosi ad operare nelle condizioni più adeguate per esprimere al meglio le proprie potenzialità.

Con la sigla BES si fa riferimento ai Bisogni Educativi Speciali propri di tutti quegli alunni che presentano, anche transitoriamente, difficoltà nell’apprendimento e nello sviluppo, richiedenti interventi individualizzati non obbligatoriamente supportati da una diagnosi medica e/o psicologica, ma comunque riferiti a situazioni di difficoltà rispetto alle quali è necessario che la scuola offra adeguata e personalizzata risposta, impegnando e coinvolgendo tutti i docenti e i componenti della comunità scolastica per promuovere e favorire la cultura dell’inclusione.

Nella definizione di BES rientrano le seguenti sotto-categorie:

1) Disabilità (legge 104/92)

2) Disturbi Evolutivi Specifici: disturbi specifici dell’apprendimento (DSA legge 170/2010), deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, dell’attenzione e dell’iperattività

3) Svantaggio (socio-economico, socio-linguistico, socio-culturale).

Per le prime due categorie (alunni certificati e alunni con diagnosi DSA) la nostra scuola condivide e applica da diversi anni la normativa esistente; dall’anno scolastico 2013-2014 si è provveduto ad individuare e gestire gli studenti non appartenenti alle prime due categorie.

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L'inserimento degli alunni nelle classi è finalizzato a consentire il pieno sviluppo delle potenzialità di ognuno e la piena inclusione, rendendo il percorso educativo funzionale alle effettive esigenze dei singoli ed offrendo loro ogni possibile opportunità formativa.

L’inclusione è un processo globale, sistemico, che coinvolge tutti e deve attuarsi su più piani, prevedendo non unicamente l’aspetto didattico-educativo, ma anche quello affettivo-relazionale. La condizione indispensabile affinchè l’alunno sia realmente integrato è costituita da una rete di relazioni riguardanti, innanzitutto, l’ambito dell’affettività. La scuola, quindi, attribuisce importanza prioritaria al creare condizioni di relazioni efficaci sia con i compagni che con il corpo docente e il personale scolastico in genere. In linea con tale orientamento, viene curato in modo attento l’approccio iniziale con l’istituzione scolastica (accoglienza) poiché esso rappresenta una novità fatta di spazi fisici e regole non conosciute. Inoltre, gli insegnanti della scuola si assumono l’impegno di attivare una pedagogia dell'ascolto e dell'accettazione basata su reali opportunità di confronto e di comprensione reciproca con e fra gli alunni, di costruire e mantenere nella classe un clima positivo e aperto alla collaborazione, di prevenire situazioni di isolamento e/o comportamenti negativi, evitando, per quanto possibile, esperienze frustranti.

La scuola si propone di attuare l’inclusione in modo tale da promuovere, in risposta ai bisogni speciali dei singoli alunni, la realizzazione dei seguenti obiettivi generali:

- Crescita nell'autonomia; - Crescita nella socializzazione; - Crescita nella capacità di comunicazione; - Crescita negli apprendimenti; - Crescita nella realizzazione delle relazioni interpersonali. Sulla base di queste premesse, il team docente programma tutti i facilitatori possibili per rimuovere le barriere che contribuiscono ad ostacolare l’apprendimento e attiva un dialogo costante e una proficua collaborazione con la famiglia e con gli operatori dei servizi specialistici, per poter acquisire ulteriori informazioni in merito all’alunno e condividere il suo percorso di crescita nel rispetto delle competenze reciproche nei propri ambiti. La scuola ha predisposto un PAI (Piano Annuale per l’Inclusione) nel quale sono raccolte in un quadro organico tutte le azioni didattico educative per garantire il pieno successo formativo ai nostri alunni. Si tratta di un documento previsto dalla normativa, finalizzato all’auto-conoscenza e alla pianificazione della propria offerta formativa in senso inclusivo.

Inclusione degli alunni con disabilità (DVA - legge 104/92)

Gli alunni diversamente abili, una volta inseriti nelle classi, sono seguiti dagli insegnanti specializzati, che operano in stretta collaborazione con gli insegnanti curricolari, in sinergia e con univocità di intenti. L’azione di sostegno è svolta in maniera flessibile in riferimento agli spazi: si utilizzano momenti di uscita dalla classe ma è prevalente, presso la scuola, la scelta di far svolgere agli alunni le lezioni all’interno del gruppo classe, dove le dinamiche di rapporti e di interazioni rappresentano occasione di maturazione per tutti e contribuiscono a conoscere la diversità nella sua dimensione essenziale e non come caratteristica emarginante. Al fine di ottenere risultati veramente concreti, si individuano le attività rispondenti alle reali possibilità di sviluppo e di apprendimento dei singoli alunni per garantire a ciascuno di essi supporti didattici adeguati alle effettive possibilità di integrazione nella comunità scolastica, di inserimento sociale e di sviluppo di tutte le potenzialità comportamentali, costruttive e creative, grandi o piccole che siano.

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Gli interventi che i docenti attivano nel quadro della programmazione educativa e didattica, mirano a promuovere il massimo di autonomia, di acquisizione di competenze, di abilità espressive e comunicative e, commisuratamente alla tipologia e alla gravità del deficit, il possesso dei basilari strumenti linguistici e matematici.

Per tali alunni viene redatto un Piano Educativo Individualizzato (PEI) che, prima di essere messo in atto, viene illustrato ai genitori e sottoscritto da essi.

Per la stesura del PEI si attua un’attenta indagine conoscitiva dell’alunno nella sua specificità. Oltre al raccordo scuola – famiglia – servizi specialistici, i docenti si avvalgono della documentazione che si trova agli atti degli uffici amministrativi della scuola. In particolare, è indispensabile visionare la Diagnosi Funzionale che consente di avere un quadro dettagliato delle problematiche fisiologiche, psicologiche e psico - affettive dell’allievo. Contemporaneamente, nelle prime settimane di scuola, si avvia un’osservazione sistematica dell’alunno, sia durante il lavoro che nei momenti ricreativi, che consente di completare la conoscenza e fare il punto della situazione in merito a potenzialità, abilità e bisogni soggettivi.

Sulla base delle informazioni acquisite, della programmazione di classe e delle programmazioni per materia, l’insegnante di sostegno e tutti gli altri docenti del Consiglio di Classe elaborano il PEI, documento che contiene la programmazione didattica ed educativa dell’alunno diversamente abile. In esso sono esplicitati gli obiettivi, le metodologie e le strategie che si vogliono adottare per valorizzare le risorse dell’allievo; vi sono specificati inoltre gli ausili e i materiali didattici da utilizzare e le modalità di verifica e valutazione. Il PEI, nel corso dell’anno, è sottoposto a costante verifica e può, se necessario, essere aggiornato in itinere o modificato.

Inclusione degli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA - legge 170/2010)

I Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA) interessano uno specifico dominio di abilità (lettura, scrittura, calcolo) e determinano difficoltà a volte molto rilevanti nell’acquisizione delle abilità scolastiche, in una situazione in cui lo sviluppo intellettivo è nella norma e non sono presenti deficit sensoriali.

È possibile distinguere i DSA in:

Dislessia: disturbo che ostacola il normale processo di interpretazione dei segni grafici con cui si presentano per iscritto le parole. E’ un disturbo che riguarda la trasformazione dei segni in suoni e viene messo in evidenza attraverso la lettura a voce alta.

Disortografia: difficoltà ortografiche. Si riscontrano difficoltà a scrivere le parole usando tutti i segni alfabetici e a collocarli al posto giusto e/o a rispettare le regole ortografiche (accenti, apostrofi, forme verbali etc.).

Disgrafia: difficoltà a livello grafo-esecutivo. Il disturbo della scrittura riguarda la riproduzione dei segni alfabetici e numerici con tracciato incerto, irregolare.

Discalculia: difficoltà nelle abilità di calcolo o della scrittura e lettura del numero.

Questi disturbi possono manifestarsi tutti insieme oppure comparire isolatamente.

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La compromissione più o meno grave di queste abilità, per il carattere di elevata trasversalità che esse ricoprono nei processi di apprendimento, ha una forte ricaduta su ogni area/disciplina scolastica.

La scuola, quindi, è il luogo in cui il problema affiora maggiormente e, per questo motivo, il suo intervento è determinante.

Facendo riferimento alla normativa vigente, la nostra scuola predispone le condizioni per una reale e soddisfacente partecipazione scolastica di questi alunni, mettendo in atto strategie metodologiche adeguate ai loro ritmi/modalità di apprendimento.

Per tali alunni i Consigli di Classe elaborano un Piano Didattico Personalizzato (PDP).

Il PDP, in base alla certificazione, formalizza il percorso didattico, l’utilizzo degli strumenti compensativi, l’adozione di misure dispensative e le modalità delle verifiche in corso d’anno, nei diversi ambiti e discipline di studio.

Il PDP è uno strumento funzionale al successo formativo degli alunni e alla continuità didattica. Esso è condiviso e sottoscritto dai genitori, in accordo anche con eventuali esperienze educative e riabilitative extrascolastiche.

Inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali che non rientrano nelle due precedenti categorie (BES)

Rientrano in questa categoria tutti quegli studenti che si rilevano in situazione di difficoltà di apprendimento, anche temporanea e/o non diagnosticata, esposti ad insuccesso, demotivazione scolastica e relazionale che conseguono a cause personali, culturali, sociali ecc. In base al tipo di bisogno gli insegnanti elaborano un percorso personalizzato che si integra nella programmazione didattica prevista per la classe.

Anche per questi alunni i Consigli di Classe elaborano un Piano Didattico Personalizzato (PDP) la cui finalità è l’inclusione scolastica degli stessi e il relativo successo formativo.

Il PDP serve ai docenti come strumento di lavoro in itinere e ha anche la funzione di documentare alle famiglie le strategie di intervento programmate. Esso è condiviso e sottoscritto dai genitori, in raccordo anche con eventuali esperienze educative e riabilitative extrascolastiche.

Il PDP può essere modificato ogni qualvolta sia segnalato un cambiamento nei bisogni o difficoltà dell’alunno e può essere utilizzato fino a quando le difficoltà e i bisogni dello studente non siano risolti (es. patologie temporanee, momentanea situazione familiare, alunni stranieri appena arrivati in Italia, ecc.).

PROGETTAZIONE DEL CURRICOLO (ADEGUAMENTO ALLE NUOVE INDICAZIONI NAZIONALI DEL 5/2/2013)

“Il curricolo d’istituto è espressione della libertà d’insegnamento e dell’autonomia scolastica e, al tempo stesso, esplicita le scelte della comunità scolastica e l’identità dell’istituto. La costruzione del curricolo è il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l’innovazione educativa”. In conformità alle suddette Indicazioni Nazionali, nella Scuola sono operativi due Dipartimenti, uno che raggruppa le discipline dell’area linguistico-espressiva e sociale (lettere, lingue straniere, arte e immagine, musica, religione cattolica), l’altro relativo

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all’area matematico-scientifico-tecnologica (scienze matematiche, tecnologia, educazione motoria).

All’interno di questi Dipartimenti prendono forma le condizioni organizzative, pedagogiche e didattiche che guidano l’insegnamento delle varie discipline, all’insegna della trasversalità, dell’integrazione e dell’unitarietà.

ORIENTAMENTO

L’orientamento è una dimensione fondamentale del comportamento umano, prende avvio con la vita dell’individuo e si protrae per l’intero arco dell’esistenza. La capacità di orientarsi non è innata ma si apprende all’interno di una relazione con una figura adulta; è un processo decisionale che implica capacità introspettive, esame della realtà, capacità di superare l’incertezza relativa ad una scelta. L’attività di orientamento si sviluppa fin dalla scuola dell’infanzia, “accompagna” l’alunno e si concretizza nella proposta di percorsi personalizzati di apprendimento. La scuola secondaria di primo grado assume un ruolo centrale nella formazione scolastica con azioni volte alla valorizzazione e promozione di diversi tipi di attitudini e interessi nonché alla scelta dell’indirizzo scolastico successivo.

Nella nostra scuola già da diversi anni si porta avanti un “Progetto Orientamento” con la finalità di favorire il più possibile il passaggio da un ordine di scuola all’altro, attraverso indicazioni e percorsi orientativi.

Il progetto si articola in azioni di orientamento “in entrata” e “in uscita”, rivolte rispettivamente agli alunni delle classi terminali dei due diversi ordini di scuola: Primaria e Secondaria di I Grado.

ORIENTAMENTO IN ENTRATA

Destinatari

Genitori e alunni provenienti dalle classi quinte della scuola primaria.

Attività

- “Open day”: giornate di apertura della scuola nei mesi di gennaio e di febbraio, durante le quali dirigente, docenti, educatori ed alunni accolgono genitori e alunni delle classi quinte, presentano gli spazi e le attività della scuola.

- Sportello informativo: è un servizio attivo nei mesi di gennaio e di febbraio, in orario scolastico e pomeridiano, attraverso cui la Scuola offre l’occasione ai genitori e agli alunni delle classi quinte di porre domande e ottenere risposte adeguate sull’organizzazione e le strutture della scuola nonchè di ricevere un supporto per le iscrizioni on-line;

- Consegna di brochure con informazioni estratte dal POF;

- Attività di accoglienza rivolta alle classi quinte con visita dei locali della scuola e partecipazione in aula a lezioni disciplinari e/o attività laboratoriali;

- Incontri con i docenti delle classi quinte per la condivisione dei curricoli e lo scambio di notizie utili per l’inserimento dei singoli nel gruppo classe;

- Predisposizione/compilazione di schede valutative che specifichino il livello di competenza raggiunto dai singoli nelle diverse aree.

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ORIENTAMENTO IN USCITA

Premessa

Nella Scuola Secondaria di primo grado, l’orientamento ha lo scopo di accompagnare gli studenti nel loro percorso di crescita e di orientarli nel momento della scelta della Scuola Secondaria di secondo grado. In tale ottica, le attività orientative impegnano tutto il percorso triennale della Scuola Secondaria di primo grado, in quanto parte integrante del processo formativo e oggetto del progetto educativo e didattico di ogni classe. La scelta del percorso di studi successivo si colloca quindi a conclusione di percorsi didattici attraverso i quali gli alunni pervengono ad una più consapevole conoscenza di sé, delle proprie attitudini, capacità ed interessi, raggiungono una più attenta capacità di autovalutazione e una maggiore conoscenza del mondo in cui vivono.

Su tali basi, l’orientamento cura parallelamente due aspetti:

- formativo, che interessa il triennio, poiché fin dalla prima classe offre all’alunno occasioni di sviluppo della sua personalità, nel proprio contesto socio-economico e culturale, mettendolo nelle condizioni di operare scelte ragionate nell’immediato e nel futuro e di riflettere più consapevolmente sul suo progetto di vita.

- informativo, per gli alunni delle classi terze, in quanto attraverso una corretta informazione offre allo studente l’opportunità di conoscere i percorsi di istruzione superiore, i vari indirizzi e piani di studio e di maturare una scelta nel rispetto delle proprie potenzialità.

Destinatari dell’orientamento informativo.

Alunni delle classi terze della scuola secondaria di I grado.

Attività

- Orientamento in classe: informativa relativa ai vari percorsi scolastici superiori e profili professionali, discussione rispetto all’idea o alla scelta individuata dall’alunno; - Organizzazione di incontri in sede con docenti e alunni di istituti superiori per una conoscenza più puntuale delle scuole presenti nel territorio e della loro offerta formativa;

- Visite/partecipazione ad attività presso Istituti superiori della città;

- Distribuzione di opuscoli guida delle scuole superiori;

- Informazioni relative ad open day, incontri e iniziative organizzati dalle scuole;

- Consiglio orientativo redatto dal Consiglio di Classe.

orientamento in uscita alunni dva (L.104/92).

Nell’ultimo anno della scuola secondaria di I grado, dopo attenta valutazione da parte dei docenti, della famiglia e degli specialisti che seguono l’alunno/a, l’insegnante di sostegno prende i primi contatti con il referente della scuola superiore individuata, per un primo scambio di informazioni.

Successivamente si concordano i seguenti incontri:

- incontro tra docente di sostegno della scuola media e insegnante della scuola superiore;

- passaggio di informazioni alla famiglia ed eventuale visita della stessa alla scuola superiore;

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- visita dell’alunno/a alla scuola per conoscere il futuro ambiente scolastico.

Qualora lo si ritenga necessario, previo consenso della famiglia, si potrà elaborare un progetto-ponte che preveda la frequenza da parte dell’alunno/a di alcune ore di lezione nell’istituto scelto.

Il progetto implica una serie di operazioni, accordi, definizioni di strumenti, tempi, che saranno di volta in volta adattati alle specifiche situazioni individuali.

ACCOGLIENZA

Come già detto più sopra, questo servizio risponde all’esigenza di quelle famiglie che hanno necessità di affidare i propri figli alla scuola tra le ore 7,30 e le ore 8,30 del mattino.

L’accoglienza ha però anche un valore educativo e formativo in quanto persegue i seguenti obiettivi:

Accogliere gli allievi facendoli sentire a loro agio nella scuola. Conoscere gli allievi nella loro vita sociale e favorire la loro conoscenza reciproca. Favorire l’integrazione e lo sviluppo dello spirito di gruppo. Sviluppare la capacità di sostenere le proprie convinzioni attraverso le regole della comunicazione. LA VALUTAZIONE

Le attività organizzate e finalizzate, compiute da insegnanti e alunni hanno necessità di essere monitorate per verificarne il processo e i risultati.

Valutare significa:

assegnare un valore agli eventi apprendimento-insegnamento; rilevare i prodotti rappresentativi e metterli a confronto con: gli obiettivi prefissati, le possibilità dell’alunno, i ritmi e i metodi di un apprendimento significativo; esprimere il grado di apprendimento rispetto all’obiettivo. La valutazione è una raccolta sistematica e continuativa di informazioni, che riguardano il modo in cui gli alunni accedono e procedono nell’apprendimento. È finalizzata alla regolazione, al cambiamento, alla crescita e allo sviluppo.

La disponibilità di tali indicazioni permette di assumere una rapida ristrutturazione del percorso formativo. In tal modo, è possibile soddisfare le necessità di ciascun allievo, differenziando la proposta educativa in base alle esigenze didattiche, all’orientamento e alla formazione della persona. La valutazione assume un ruolo compensativo, volto a modificare opportunamente l’assetto strutturale e organizzativo della progettazione didattica. A tal punto, diviene formativa, ma anche processuale, in quanto provvede continuamente ad adeguare le attività di insegnamento-apprendimento. Tale attività è necessaria per rimuovere eventuali difficoltà e ostacoli che ritardano o impediscono l’acquisizione delle competenze previste.

Alle scadenze quadrimestrali, la valutazione è sommativa poiché indica un bilancio consuntivo della progettazione didattica. Ha la funzione di esprimere il profitto finale dell’alunno considerando la situazione di partenza e i traguardi attesi.

La valutazione investe il processo di sviluppo relativo all’ambito comportamentale, cognitivo e di maturazione dell’alunno e sarà attuata attraverso vari momenti:

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La valutazione d’ingresso, con la scelta di prove oggettive o soggettive per accertare la situazione iniziale, in ordine alle abilità possedute dagli allievi. Le prove saranno strutturate in continuità con la Scuola Primaria. Valutazione intermedia, attraverso prove soggettive ed oggettive, per verificare il grado di apprendimento durante il percorso didattico ed introdurre eventuali rinforzi e modifiche. Valutazione sommativa, attraverso prove finali oggettive e soggettive per accertare i risultati ottenuti con vari itinerari didattici. La scheda quadrimestrale di valutazione rappresenta un collettore dei diversi interventi osservativi e misurativi.

I voti saranno espressi in decimi, come da normativa vigente. Il Collegio dei Docenti ha anche stabilito di non esprimere valutazione inferiori a 4 poiché si ritiene improbabile la situazione di non apprendimento in senso assoluto.

I docenti hanno definito il significato da attribuire al 5 in comportamento che, per legge, blocca il passaggio dell'alunno alla classe successiva anche in presenza di valutazioni positive negli apprendimenti delle varie discipline. La valutazione del comportamento inferiore alla sufficienza, ovvero a 6/10, riportata dallo studente in sede di scrutinio finale, infatti, comporta automaticamente la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo di studi (cfr: D.L. 1° settembre 2008, n. 137 coordinato con la legge di conversione n. 169 del 30 ottobre 2008, recante: «Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università»).

VALUTAZIONE D’ISTITUTO

La valutazione non riguarderà solo gli studenti ma anche l’efficacia e la qualità dell’azione educativa della scuola, dell’incisività delle proposte formative e dei piani di lavoro e percorsi curricolari elaborati.

Tale valutazione sarà svolta attraverso il monitoraggio dei risultati conseguiti dagli alunni nelle prove per discipline, in quelle comuni per competenze, opportunamente strutturate dai docenti nei diversi dipartimenti, e in quelle nazionali.

Un questionario somministrato ai docenti ed alle famiglie potrà consentire, inoltre, di rilevare il grado di soddisfazione dei soggetti coinvolti ed individuare punti di forza ed eventuali fragilità della scuola.

L’analisi dei risultati così ottenuti consentirà di stilare un piano di miglioramento dell’offerta formativa e contribuirà a rendere più sereni e produttivi i rapporti scuola-famiglia.

AGGIORNAMENTO DEI DOCENTI L’aggiornamento dei docenti rappresenta una risorsa indispensabile per affrontare in modo più adeguato le esigenze degli studenti e per elevare la qualità dell’offerta formativa.

Attraverso le attività di formazione e aggiornamento si intende perseguire le seguenti finalità:

- approfondimento delle conoscenze;

- sviluppo professionale;

- ricerca e innovazione didattica.

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Partendo dall’analisi dei bisogni di alunni e docenti si ritiene importante sviluppare le competenze professionali in relazione alle seguenti tematiche:

- rinnovamento metodologico-didattico (applicazione della multimedialità alla didattica, miglioramento delle competenze relative all’organizzazione dell’apprendimento, alla progettualità, alla gestione di gruppi ed alla conduzione di rapporti produttivi con i diversi soggetti che agiscono nella scuola) - approfondimento inerente gli alunni BES (problematiche e strategie didattiche da adottare) - valutazione / autovalutazione - continuità educativa - conoscenza di una lingua straniera comunitaria La formazione si svolgerà attraverso le seguenti modalità:

- formazione/aggiornamento attraverso le offerte delle agenzie territoriali;

- autoformazione;

- formazione in servizio attraverso corsi su tematiche specifiche.

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SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO: I LICEI

Il curricolo

Il curricolo descrive il percorso formativo che lo studente compie, nel quale si intrecciano e si fondano i processi cognitivi e relazionali. Esso è il risultato dell’integrazione delle esigenze che la scuola ha saputo far emergere nel dialogo con la realtà di appartenenza e le richieste che la comunità nazionale esprime. La nostra scuola ha inteso costruire un curricolo finalizzato allo sviluppo delle competenze legate alla specificità delle discipline. La progettazione, l’organizzazione e la gestione dell’attività didattica spetta ai docenti che, nei Dipartimenti per assi o per aree definiscono le conoscenze e le competenze da raggiungere al termine di ogni anno scolastico, i criteri di valutazione per accertare il livello delle stesse. Organizzazione didattica

Riunioni per aree disciplinari affini e/o per aree disciplinari differenti. Sono preliminari rispetto ai successivi tempi della programmazione e si svolgono quindi tra settembre e ottobre.

L’organizzazione didattica prevede la centralità dei Dipartimenti divisi secondo i quattro assi culturali:

- Asse dei linguaggi. - Asse matematico. - Asse scientifico-tecnologico. - Asse storico-sociale.

Compito dei dipartimenti è quello di:

concordare scelte comuni circa il valore formativo e le scelte didattico - metodologiche di un preciso sapere disciplinare

Definizione del valore formativo delle discipline Definizione degli standard minimi richiesti a livello di conoscenze abilità e

competenze Definizione dei contenuti imprescindibili e standard minimi di ciascuna disciplina,

da scandire all'interno del curriculum Definizione delle modalità attuative dei piani di lavoro disciplinari Progettare e coordinare la definizione di prove comuni Progettare gli interventi di recupero , le modalità di verifica dei debiti e protocolli di

accoglienza per gli studenti in mobilità - Concordare e proporre strategie di insegnamento in grado di mobilitare l’interesse

degli studenti - Definire nelle varie classi conoscenze e abilità irrinunciabili comuni da mettere in

campo; - Definire per le classi successive obiettivi in termini di competenze valutati secondo

quanto definito nel quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF) con certificazione delle competenze in uscita per gli studenti della seconda.

- Concordare metodi di valutazione coerenti e condivisi

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Metodologia e innovazione didattica La programmazione per competenze presuppone la necessità ineludibile di trasformare la metodologia didattica; essa richiede lo sviluppo di schemi logici di mobilitazione delle conoscenze. Tali schemi logici si acquisiscono non con la semplice assimilazione di conoscenze, ma attraverso la pratica. La costruzione di competenze è dunque inseparabile dalla costruzione di schemi di mobilitazione intenzionale di conoscenze, in tempo reale, messe al servizio di un’azione efficace: si apprende a fare ciò che non si sa fare facendolo. Sulla base di queste considerazione la metodologia di base è quella dell’apprendistato cognitivo nelle sue strategie fondamentali: 1) modeling: l’apprendista (l’alunno) osserva la competenza esperta al lavoro (il docente) e poi la imita; 2) coaching: il docente assiste l’apprendista, interviene secondo le necessità e fornisce i dovuti feedback; 3) scaffolding: il docente fornisce all’apprendista un sostegno in termini di stimoli e di risorse; il docente diminuisce progressivamente il suo supporto per lasciare gradualmente maggiore autonomia e spazio di responsabilità a chi apprende. In questo modo anche lo studente più debole si mette alla prova e sperimenta progressivamente la propria autoefficacia. 4) tutoring fra pari: è una metodologia che favorisce l'incontro e il dialogo interculturale fra gli studenti all’interno del gruppo classe. Prevede, inoltre, di valorizzare le competenze degli studenti che ottengono migliori risultati in alcuni ambiti disciplinari a favore dei loro compagni, in un’ottica di sostegno reciproco. Allo stesso tempo i ragazzi coinvolti possono avere occasioni di crescita, di assunzione di responsabilità, di consapevolezza delle proprie abilità e competenze. Gli obiettivi specifici e trasversali fissati per la valutazione dei risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i descrittori europei dei titoli di studio, sono così declinati:

- Conoscenza e capacità di comprensione; - Capacità di applicare conoscenza e comprensione; - Autonomia di giudizio; - Abilità comunicative; - Abilità di apprendimento.

Fondamentale è il lavoro del Collegio Docenti per una riflessione sulle modalità operative dell’azione didattica sui seguenti aspetti:

- strategie appropriate per l’interazione disciplinare per superare la frammentazione dei saperi negli attuali curricoli

- approfondimento degli aspetti fondanti degli assi culturali su cui si definiscono le competenze chiave per la cittadinanza attiva

- organizzazione dei processi didattici in termini di apprendimenti per competenze da articolare coerentemente con il PTOF

- flessibilità curricolare e organizzativa.

Individuazione degli obiettivi inerenti la didattica:

- realizzazione di attività volte allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti, anche attraverso la collaborazione con università, associazioni, organismi del terzo

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settore e imprese, nel rispetto dell’obiettivo di cui al comma 7, lettera h della legge 107/15;

- potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche;

- formazione dei docenti per l’innovazione didattica e sviluppo della cultura digitale per l’insegnamento,l’apprendimento e la formazione delle competenze lavorative, cognitive e sociali degli studenti.

Compiti dei Consigli di Classe Elaborare la programmazione educativa e didattica di classe, che individua i

percorsi formativi da seguire nel corso dell'anno scolastico e le ragioni, le possibilità, le modalità (tempi, strumenti) della loro realizzazione, le tipologie delle prove di verifica Tale programmazione si traduce concretamente nel documento del Consiglio di Classe che descrive il percorso formativo stabilito.

Il Collegio dei Docenti stabilisce che, sin dall'inizio dell'anno scolastico i Consigli di Classe si adoperino per armonizzare le attività delle singole discipline affinché gli alunni non solo acquisiscano conoscenze ma gradualmente vengano resi capaci di collegare le conoscenze stesse e le competenze acquisite.

Elaborazione dei piani di lavoro individuali da parte dei singoli docenti.

Sulla base di quanto stabilito dalle riunioni suddette i docenti approntano i rispettivi

piani di lavoro annuali in un documento che descrive il percorso formativo disciplinare della classe.

Commissioni/gruppi di lavoro

Attraverso esse e le loro specifiche competenze la scuola integra, caratterizza, qualifica l' "offerta formativa". Si tratta di momenti della vita organizzativa della scuola a cui tutti sono chiamati, ciascuno secondo le proprie attitudini, competenze, interessi. Il Liceo ha istituito ha individuato le seguenti aree presidiate da gruppi di lavoro o commissioni: - PTOF - Orientamento - Valutazione e Autovalutazione d’istituto - Inclusione e disabilita’ - Educazione alla salute Verifica della programmazione La Programmazione Educativa e Didattica viene sottoposta con regolarità a momenti di verifica, al fine di adeguare l’azione didattica alle esigenze formative (recupero, consolidamento, approfondimento) emergenti in itinere sia della classe che dei singoli alunni. Le risultanze di tali verifiche improntanano l’azione didattica e determinano tutti gli eventuali aggiustamenti e/o modifiche ritenuti opportuni. Valutazione I dipartimenti e il Collegio dei docenti hanno concordato un protocollo di valutazione sufficientemente condiviso ( si rimanda all’allegato) sia per gli aspetti relativi alle discipline sia per quelli più squisitamente legati al comportamento e alla partecipazione alle attività

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didattiche. Sono in via di definizione protocolli standard di verifica dei debiti e di accoglienza degli studenti al rientro dalle mobilità. Gli indirizzi di studio Il Convitto Nazionale Canopoleno aperto alle nuove esigenze della società moderna assicura un modello d’istruzione con ampio spettro orario e tendenzialmente di qualità. Propone con i suoi tre indirizzi (classico tradizionale, europeo, sportivo), un’offerta formativa rinnovata, pensata per rispondere con efficacia alle scelte di ogni studente e punta, prima di tutto, allo sviluppo delle competenze di base necessarie ad un inserimento altamente qualificato nel mondo del lavoro

1. Il Liceo classico “tradizionale ” si propone essenzialmente come finalità quella della la formazione della persona, come individuo e cittadino, intesa nel suo più ampio significato, ed è diretto a curare la preparazione relativa ad abilità, competenze e conoscenze, anche in vista della prosecuzione degli studi.

A conclusione del quinquennio di studio gli allievi, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno:

aver interiorizzato la conoscenza di aspetti fondanti della nostra civiltà; aver maturato consapevolezza del valore della tradizione, ponte per una lettura

attenta e critica della contemporaneità, attraverso l’analisi di significative opere letterarie, storiche, artistiche, filosofiche, scientifiche;

aver acquisito la conoscenza delle lingue classiche necessaria per la comprensione dei testi greci e latini, attraverso lo studio organico delle loro strutture linguistiche (morfosintattiche, lessicali, semantiche) e degli strumenti utili alla loro analisi stilistica e retorica, anche al fine di raggiungere una più piena padronanza della lingua italiana in relazione al suo sviluppo storico;

aver maturato una buona capacità di argomentare, di interpretare testi complessi e di risolvere diverse tipologie di problemi;

aver acquisito una dimensione interdisciplinare del sapere che consenta una riflessione critica sia in ambito scientifico che umanistico.

L'attività didattica sarà finalizzata all'acquisizione delle sotto elencate competenze di cittadinanza con l'apporto di ogni sapere disciplinare.

COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA

1. IMPARARE AD IMPARARE 2. PROGETTARE 3. COMUNICARE 4. COLLABORARE E PARTECIPARE 5. AGIRE IN MODO AUTNOMO E RESPONSABILE 6. RISOLVERE PROBLEMI 7. INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI 8. ACQUISIRE E INTERPRETARE L’INFORMAZIONE

Le competenze che vengono perseguite negli assi culturali devono contenere dimensioni proprie delle competenze chiave di cittadinanza e ad esse debbono tendere.

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I consigli di classe declinano le otto competenze chiave di cittadinanza attraverso i seguenti descrittori, operativi e verificabili.

IMPARARE AD IMPARARE

Prendere nota degli impegni scolastici Tenere in ordine il proprio quaderno di lavoro Leggere attentamente tutta la consegna prima di iniziare un compito in classe,

un’attività, ecc. Individuare elementi e parole chiave di un testo. Chiedere chiarimenti sugli errori compiuti nello svolgimento delle attività

PROGETTARE

Rispettare le indicazioni della consegna (ad es. sulle modalità di esecuzione di un lavoro, sui materiali e gli strumenti che si possono usare, sui tempi di restituzione).

Saper individuare e mettere in atto in modo ordinato i passaggi necessari all'esecuzione di un compito.

Attivarsi per rimediare ai brutti voti o per aumentare la propria media scolastica (ad es. partecipando ai corsi di recupero o chiedendo una verifica supplementare, organizzando gruppi di studio).

COMUNICARE

Esprimersi correttamente in italiano Rispettare le regole dei codici della comunicazione orale (verbale e non)

adeguandole alla situazione Utilizzare una grafia leggibile e una impaginazione ordinata nella presentazione dei

compiti

COLLABORARE E PARTECIPARE

Comportarsi in modo corretto con gli altri Partecipare alle attività proposte Aspettare il proprio turno di conversazione (ad es. alzando la mano). Coinvolgere i compagni nelle discussioni durante lo svolgimento di attività di

gruppo. Comportarsi in modo corretto con gli altri ( restare in silenzio durante la

spiegazione, non disturbare durante un compito, ecc.) Condividere le informazioni con gli altri in situazioni di lavoro di gruppo Partecipare alle attività proposte (ad es. lezioni in classe, lavori o discussioni di

gruppo, laboratori).

AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE

Rispettare le regole stabilite (sia quelle definite nel Regolamento d’Istituto sia quelle concordate con il singolo docente).

Arrivare puntuale (all’ingresso, al rientro dall’intervallo, in tutte le situazioni in cui ci sia un orario da rispettare).

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Adoperarsi perché il materiale personale, quello scolastico e le aule siano sempre in buono stato.

Portare tutto il materiale necessario per svolgere le attività didattiche. Lavorare in autonomia nei compiti individuali. Svolgere i compiti assegnati, sottoporsi alle verifiche orali e scritte, nella

consapevolezza che si tratta di momenti costitutivi del processo di insegnamento apprendimento

RISOLVERE PROBLEMI

Accostarsi in modo positivo alle situazioni nuove da affrontare nella vita scolastica. Affrontare le situazioni nuove ricercando e prospettando soluzioni adeguate.

INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI

Mettere in relazione gli apprendimenti conseguiti in ambiti disciplinari diversi. Individuare somiglianze e differenze,persistenze e mutamenti, cause ed effetti ecc.

nei fenomeni studiati. Collegare i contenuti di una materia con l’attualità.

ACQUISIRE ED INTERPRETARE LE INFORMAZIONI

Informarsi sulle attività svolte quando si è stati assenti, procurarsi i materiali prodotti e rispettare le consegne date dal docente.

Informarsi su avvisi e comunicazioni della scuola e trasmetterli ai genitori. Chiedere chiarimenti sui contenuti della lezione, sulla consegna, sull’attività da

svolgere.

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QUADRO ORARIO

Per il biennio del liceo classico è possibile un’articolazione su cinque giorni (dal lunedì al venerdì)con un rientro pomeridiano

2. Il Liceo scientifico ad indirizzo sportivo. Il corso di studi è volto all’approfondimento delle scienze motorie e di una o più discipline sportive all’interno di un quadro culturale che favorisce, in particolare, l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri delle scienze matematiche, fisiche e naturali e dell’economia e del diritto. Guida lo studente a sviluppare le conoscenze e le abilità ed a maturare le competenze necessarie per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, l’attività motoria e sportiva e la cultura propria dello sport, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative.

Il Liceo Scientifico Sportivo è rivolto a giovani interessati alla pratica sportiva che intendano condividere un serio approfondimento del percorso educativo-sportivo, pur non avendo una specifica storia di pratica agonistica consolidata. Oppure giovani che abbiano già fatto una scelta di attività sportiva a livello agonistico e, avendo anche già raggiunto risultati, sono interessati a una realtà scolastica che li possa accompagnare con maggiore attenzione nel loro percorso di formazione generale.

Primo biennio Secondo biennio Quinto anno

MATERIE Classe I Classe II Classe III Classe IV Classe V

Lingua e Letteratura Italiana

4 4 4 4 4

Lingua e Cultura Latina

5 5 4 4 4

Lingua e Cultura Greca

4 4 3 3 3

Lingua e Cultura Straniera (inglese)

3 3 3 3 3

Storia e Geografia 3 3 - - -

Storia - - 3 3 3

Filosofia - - 3 3 3

Matematica 3 3 2 2 2

Fisica - - 2 2 2

Scienze Naturali 2 2 2 2 2

Storia dell’Arte - - 2 2 2

Scienze Motorie 2 2 2 2 2

Religione Cattolica 1 1 1 1 1

Totale 27 27 31 31 31

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Il Liceo Scientifico Sportivo, in un contesto funzionale di strutture didattiche ed impianti sportivi, si propone di utilizzare l’attività motoria sia come supporto educativo per rendere i sistemi di formazione più attraenti, e quindi per accrescere il coinvolgimento dei giovani; sia per promuovere, proprio in riferimento ai sani principi dello sport, i valori e le virtù dell’autodisciplina e della stima di sé, aiutando in tal modo i giovani a identificare le proprie capacità ed i propri limiti, a superare le difficoltà della vita quotidiana, e a raggiungere i propri obiettivi e la propria autonomia.

La preparazione e il tipo di formazione che verranno acquisite permetteranno di proseguire con successo in qualunque indirizzo universitario, oltre che nei corsi di laurea di settore (Scienze Motorie, Sport e Salute; Scienza, tecnica e didattica dello sport; Scienza dell'attività fisica per il benessere; Scienze e Tecnologie del Fitness e dei prodotti della Salute), e in particolare in tutti i corsi di laurea ad indirizzo medico, paramedico, scientifico e tecnologico. L’indirizzo offre inoltre molteplici opportunità nel “management dello sport”, nel giornalismo sportivo e nel diritto dello sport. Alla fine del percorso liceale gli alunni dovranno: saper applicare i metodi della pratica sportiva in diversi ambiti; saper elaborare l’analisi critica dei fenomeni sportivi, la riflessione metodologica sullo sport e sulle procedure sperimentali ad esso inerenti; essere in grado di ricercare strategie atte a favorire la scoperta del ruolo pluridisciplinare e sociale dello sport; saper approfondire la conoscenza e la pratica delle diverse discipline sportive; essere in grado di orientarsi nell’ambito socio- economico del territorio e nella rete di interconnessioni che collega fenomeni e soggetti della propria realtà territoriale con contesti nazionali ed internazionali.

INDICAZIONI NAZIONALI RIGUARDANTI GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Area linguistica e comunicativa

Padroneggiare pienamente la lingua italiana e in particolare: dominare la scrittura in italiano (ortografia e morfologia; sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e specialistico) nei diversi contesti e scopi comunicativi; saper leggere e comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e culturale; curare l’esposizione orale e saperla adeguare ai diversi contesti; aver acquisito, in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e competenze comunicative; saper riconoscere i molteplici rapporti e stabilire raffronti tra la lingua italiana e altre lingue moderne e antiche. Area storico umanistica

Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed economiche, con riferimento particolare all’Italia e all’Europa, e comprendere i diritti e i doveri che caratterizzano l’essere cittadini.

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Conoscere, con riferimento agli avvenimenti, ai contesti geografici e ai personaggi più importanti, la storia d’Italia inserita nel contesto europeo e internazionale, dall’antichità sino ai giorni nostri. Utilizzare metodi (prospettiva spaziale, relazioni uomo-ambiente, sintesi regionale), concetti (territorio, regione, localizzazione,scala, diffusione spaziale, mobilità, relazione, senso del luogo...) e strumenti (carte geografiche, sistemi informativi geografici, immagini, dati statistici, fonti soggettive) della geografia per la lettura dei processi storici e per l’analisi della società contemporanea. Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica, religiosa italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero più significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture. Essere consapevoli del significato culturale del patrimonio archeologico, architettonico e artistico italiano, della sua importanza come fondamentale risorsa economica, della necessità di preservarlo attraverso gli strumenti della tutela e della conservazione. Saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei mezzi espressivi, compresi lo spettacolo, la musica, le arti visive. Conoscere gli elementi essenziali e distintivi della cultura e della civiltà dei paesi di cui si studiano le lingue. Area scientifica, matematica e tecnologica

Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e di approfondimento; comprendere la valenza metodologica dell’informatica nella formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e nell’individuazione di procedimenti risolutivi. Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine, anche per orientarsi nelle scienze applicate. Comprendere le strutture portanti dei procedimenti argomentativi e dimostrativi della matematica, anche attraverso la padronanzadel linguaggio logico-formale; usarle in particolare nell’individuare e risolvere problemi di varia natura.

Area epistemologica

Comprendere i nodi fondamentali dello sviluppo del pensiero, anche in dimensione storica, e i nessi tra i metodi di conoscenza propri della matematica e delle scienze sperimentali e quelli propri dell’indagine di tipo umanistico.

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QUADRO ORARIO (articolato su cinque giorni settimanali)

Classe1 Classe 2 Classe 3 Classe 4 Classe 5

Materia Ore settimanali

ITALIANO 4 4 4 4 4

LINGUA E CULTURA STRANIERA 3 3 3 3 3

STORIA E GEOGRAFIA 3 3

STORIA 2 2 2

FILOSOFIA 2 2 2

MATEMATICA* 5 5 4 4 4

FISICA 2 2 3 3 3

SCIENZE NATURALI 3 3 3 3 3

DIRITTO ED ECONOMIA DELLO SPORT

3 3 3

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 3 3 3 3 3

DISCIPLINE MOTORIE E SPORTIVE

3 3 2 2 2

RELIGIONE 1 1 1 1 1

TOTALE 27 27 30 30 30

3 Il Liceo Classico Europeo

Il progetto di “Liceo Europeo” si ispira agli articoli 126-127-128 del trattato di Maastricht in cui si auspica una dimensione “europea” dell’insegnamento e la diffusione delle Lingue degli stati membri per il miglioramento della conoscenza della cultura e della storia dei popoli europei. Il Liceo Classico Europeo è una Scuola secondaria di secondo grado, è quinquennale ed opera secondo gli ordinamenti della Scuola di Stato italiana. Al termine del quinquennio rilascia il diploma di maturità classica. I riferimenti culturali del Liceo Classico Europeo sono la tradizione umanistica e linguistica, lo sviluppo scientifico, l’espressione artistica e l’attenzione alle scienze giuridico-economiche e alle loro interconnessioni.

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Il Liceo Classico Europeo è pertanto un corso sperimentale che consente di conseguire un diploma di indirizzo classico-umanistico, con un potenziamento di due lingue straniere curricolari. Le materie di studio e soprattutto la metodologia dell’insegnamento, ispirata all’innovazione, promuovono il raggiungimento delle seguenti finalità specifiche: - individuare i tratti comuni e le specificità nazionali che costituiscono l’identità europea per diventare consapevoli, attraverso lo studio delle lingue classiche, dell’origine e del fondamento comuni dell’Europa - acquisire la conoscenza di due lingue moderne, presupposto per il dialogo e l’interazione tra giovani europei delle Scuole Secondarie, anche attraverso l’insegnamento di alcune discipline curricolari in Lingua straniera da parte di Docenti madrelingua - ottenere una preparazione scientifico-matematica secondo gli standard previsti nei principali Paesi dell’Unione Europea - acquisire la conoscenza di fondamentali nozioni di carattere economico-sociale mediante l’insegnamento di “Diritto ed Economia”

- utilizzare le esperienze di scambio culturale per sviluppare una rete di relazioni europee ed extraeuropee.

In linea con le indicazioni del DM 139 del 22 agosto 2007, con le raccomandazioni del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo (trattato di Lisbona 2007), il Liceo Classico Europeo, grazie anche alla molteplicità delle discipline impartite ed alle materie veicolate in lingua straniera, si propone di promuovere negli studenti il raggiungimento delle seguenti competenze chiave: Comunicazione nella madre lingua Comunicazione nelle lingue straniere Competenze matematiche e competenze di base in scienze e tecnologie Competenza digitale Imparare ad imparare Competenze sociali e civiche Consapevolezza ed espressione culturale

Per facilitare il raggiungimento di tali obiettivi, vengono organizzati dei percorsi culturali che coinvolgono discipline appartenenti al medesimo asse disciplinare (asse dei linguaggi, asse matematico, asse scientifico-tecnologico, asse storico-sociale). L’organizzazione interdisciplinare dell’insegnamento è volta alla realizzazione di percorsi culturali coerenti, organici, che permettano allo studente di apprendere e sviluppare, sempre nella prospettiva europea, le sue conoscenze, abilità e competenze. Peculiarità del curricolo europeo Accorpamento del Greco e del Latino in un’unica materia (Lingue e letterature classiche); studio di due lingue straniere (Inglese e Spagnolo/Francese/tedesco) studio dell’economia e del diritto; studio della geografia per tutto il quinquennio; studio della storia dell’arte per tutto il quinquennio materie curricolari veicolate nella seconda lingua metodologia clil (biennio) materia curricolare veicolata nella seconda lingua (triennio)

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Struttura convittuale Il Liceo Classico europeo necessita per la sua attuazione della struttura convittuale, che consente di ampliare il tempo-scuola (38/42 ore settimanali) e di ricondurre in parte lo studio individuale degli alunni alla guida dei docenti e degli educatori. La struttura del Convitto, infatti, consente le seguenti possibilità di scelta: il convitto che prevede ospitalità con vitto, alloggi e servizi; il semiconvitto che comprende il pranzo e le attività pomeridiane dal lunedì al

venerdì fino alle ore 18:00. Educatori

La figura dell’educatore collabora per le attività extracurricolare e ,qualora il docente lo ritenga opportuno, può essere coinvolto anche per lo svolgimento delle attività di laboratorio.

Modalità e processi di apprendimento Un elemento di originalità del progetto è costituito dal particolare processo di apprendimento e dalla conseguente impostazione del tempo-scuola, che prevede per tutte le discipline distintamente "lezioni frontali" ed "attività di laboratorio culturale"; Questa impostazione corrisponde all’esigenza di rendere più efficace l’azione didattica e più proficuo l’apprendimento degli allievi.

Laboratorio culturale Il Laboratorio Culturale è una delle peculiarità più significative del Progetto del Liceo Classico Europeo: attore principale è lo studente che, guidato dal docente e con la collaborazione dell’educatore, ripercorre l’itinerario tracciato nella lezione, verifica le soluzioni proposte dal docente attraverso idonee esperienze guidate, mette a frutto il supporto della documentazione, amplia e approfondisce le informazioni che gli sono state offerte, sistema, riassume e riproduce il complesso delle acquisizioni. Le attività che l’allievo svolge nelle ore del laboratorio gli consentono di acquisire gli strumenti idonei a valutare il proprio percorso di apprendimento. Il laboratorio è il luogo adatto alla proficua realizzazione delle attività di sostegno e recupero per gli allievi con difficoltà di apprendimento o per il potenziamento delle abilità degli allievi eccellenti. Ciascuna delle discipline impartite prevede sempre ore di Laboratorio Culturale oltre alle lezioni frontali: questo significa che ciascun docente deve programmare le proprie attività prevedendo esercitazioni, rielaborazioni, ricerche.

Docenti di conversazione (lettori) I docenti di conversazione inglese, spagnola, francese e tedesca sono preposti alla attività di conversazione con e tra gli alunni, in compresenza col docente di lingua straniera, sia nelle attività curricolari che in quelle integrative del curricolo. Collaborano nella programmazione, nello svolgimento delle lezioni, nel laboratorio culturale, nelle attività di recupero, nella somministrazione delle prove. La lezione di lingua straniera è pertanto gestita da due docenti in compresenza.

CLIL Il CLIL (Content and Language Integrated Learning) è l’apprendimento integrato di lingua e contenuti: tale modalità è applicata alle discipline non linguistiche e prevede che si impari una lingua mentre si impara un contenuto, nella convinzione che non sia tanto imparare una lingua, ma imparare ad usare una lingua a garantire un apprendimento efficace.

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Si prevede la somministrazione di moduli flessibili in CLIL: tali moduli sono articolati come percorsi interdisciplinari e si focalizzano su tematiche di particolare rilievo. In particolare: I Anno: piccoli moduli CLIL di geografia in lingua inglese II Anno: moduli clil di diritto in inglese e di storia dell’arte nella seconda lingua

Materie veicolate in lingua straniera (seconda lingua) Docenti: Docenti di madre lingua Materie: Diritto, Storia A partire dal triennio una disciplina del curricolo verrà interamente veicolate in lingua straniera: i contenuti disciplinari verranno insegnati e appresi integralmente in lingua insegnata e appresa anche per mezzo dei contenuti disciplinari.

Laboratori Gli alunni del Liceo Classico Europeo utilizzano tutte le strutture disponibili nella scuola. Ciascun alunno ha anche a disposizione uno spazio personale dove depositare i propri libri e altro materiale. Sono in via di attivazione e perfezionamento aule speciali per i laboratori culturali. Si tratta di aule dotate di postazioni PC e connessione internet per favorire al meglio le attività del laboratorio culturale. I laboratori di fisica e scienze sono in attesa di ristrutturazione

Aule e strutture Le aule hanno ad oggi un setting tradizionale con la lim e connessione internet. È in progettazione il riordino del setting, mediante acquisto di banchi modulari per favorire le attività laboratoriali

Attività previste

Viaggio di istruzione nel paese della seconda lingua (primo anno) Stages di lingua inglese (II Anno) Erasmus plus

Certificazioni

Conclusione Primo biennio Conclusione secondo biennio

Curricolo e Tempo scuola Ore da 60: La peculiarità di questo indirizzo di studi è costituita dalla ricchezza della struttura curricolare e quindi dall’elevato monte ore settimanale di lezioni che si distribuisce su cinque giorni, dal lunedì al venerdì, con attività didattica anche pomeridiana secondo un orario da 60 minuti. Tempo scuola da 50 minuti: Nasce nell’ottica di garantire uno snellimento dell’orario pomeridiano affinché gli studenti abbiano il tempo necessario per la rielaborazione e riflessione autonoma. Le eccedenze verranno utilizzate per attività di rinforzo, recupero e ampliamento del curricolo (eventuali uscite sul territorio). Scansione modulare del curricolo Ai fini di una più efficace e snella organizzazione didattica, volta a ottimizzare i tempi e i ritmi di apprendimento, si prevede un’articolazione compattata per blocchi con conseguente cadenza periodica nell’alternanza di alcune discipline.

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QUADRO ORARIO

LICEO CLASSICO EUROPEO CLASSE CLASSE CLASSE CLASSE CLASSE

LEZ LAB LEZ LAB LEZ LAB LEZ LAB LEZ LAB

ITALIANO 3 2 3 2 3 1 3 1 3 1

LINGUE E LETTERATURE CLASSICHE 3 2 3 2 3 2 3 2 3 2

LINGUA E CULTURA INGLESE 2 2 3 1 3 1 3 1 3 1

LINGUA E CULTURA 3 2 3 1 3 1 3 1 3 1

GEOGRAFIA 2 1 2 1 1 1 1 1 1 1

STORIA 2 1 2 1 1 1 1 1 2 1

FILOSOFIA 2 1 2 1 3 1

MATEMATICA 2 2 3 2 3 1 3 1 3 1

FISICA 2 1 2 1 2 1

SCIENZE NATURALI 1 1 2 1 1 1 1 1 1 1

STORIA DELL’ARTE 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1

DIRITTO ED ECONOMIA 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1

RELIGIONE 1 1 1 1 1

TOTALE ORE LEZIONI +LABORATORI 22 16 25 14 26 14 26 14 28 14

TOTALE ORE SETTIMANALI 38 39 40 40 42

* A partire dall’anno scolastico 2016/17 l’articolazione oraria prevederà unità di 50 minuti

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AZIONI DI SOSTEGNO E RECUPERO DISCIPLINARE

Il sostegno è realizzato come previsto dalla vigente normativa e si articola in tre distinti momenti:

1) Sostegno in entrata, realizzato in particolare per gli studenti delle prime classi, al fine di riallineare quegli studenti che, in ingresso al liceo, manifestino carenze, soprattutto nel settore delle competenze di base necessarie per affrontare il ciclo di studi. Questi interventi si svolgono nel mese di ottobre, nelle modalità della sospensione dell’attività didattica ordinaria, ovvero del corso di sostegno a seconda del numero di studenti interessati e delle risorse disponibili.

2) Sostegno alla fine del primo periodo. In sede di bilancio di fine periodo vengono programmati degli interventi volti a riprendere gli aspetti contenutistici e di competenza relativamente alle discipline in cui lo studente abbia mostrato maggiori difficoltà. In genere questi interventi, che si riferiscono alle materie per le quali è essenziale l’acquisizione di abilità specifiche (latino, greco, matematica, lingua straniera) sono realizzati nella forma del corso pomeridiano di recupero o laboratori tematici, mentre prevedono una modalità di recupero autonomo- studio guidato per le altre discipline; hanno luogo nei mesi di gennaio febbraio e si concludono con una prova comune di verifica del recupero delle insufficienze organizzata dai singoli dipartimenti.

3) Sostegno a fine anno per gli studenti che abbiano avuto lo scrutinio sospeso in quanto carenti in alcune materie. Questi interventi si collocano normalmente nei mesi di giugno-luglio e si realizzano nella forma del corso o dello studio guidato.

Compatibilmente con le risorse è prevista anche l’attivazione di uno sportello pomeridiano.

STRATEGIE PER L’INCLUSIONE

“Una scuola per tutti e per ciascuno”: questo il senso del Piano Annuale per l’Inclusività (PAI), col quale la scuola relaziona sul processo di inclusività sviluppato, sugli interventi inclusivi attivati in itinere e inoltre presenta una proiezione globale di miglioramento che essa intende realizzare attraverso tutte le specifiche risorse che possiede. Il Liceo ha elaborato un protocollo per la gestione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) per i quali, come prevede la normativa, vengono applicati gli strumenti compensativi e i metodi dispensativi indicati dalla legge 170 e dalle Linee guida (DM 12/7/2011). La procedura del Liceo prevede che all'atto dell'iscrizione la famiglia indichi la presenza di una certificazione di diagnosi di Disturbo Specifico dell'Apprendimento (DSA), una disabilità o altre situazioni particolari. La situazione viene protocollata e inserita nel fascicolo riservata allo studente in segreteria didattica. Entro il mese di novembre viene predisposto per ogni alunno DSA-BES un fascicolo contenente :

la certificazione di diagnosi, presente solo nei casi certificati dall'esperto;

il PEI o il PDP redatto dal CdC in accordo con la famiglia, firmato dalla famiglia, dal Dirigente, dai docenti, dallo studente (ed eventualmente dal docente di sostegno);

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verbale dei colloqui effettuati con i genitori e con lo studente;

eventuali comunicazioni da parte della famiglia inviate al Referente o a CdC. La redazione del PEI o PDP rappresenta un momento importantissimo nel processo di inclusione, in quanto i docenti si impegnano a:

supportare la famiglia nel delicato passaggio dalla scuola secondaria di I grado alla scuola secondaria di II grado;

diffondere la conoscenza e l’uso degli strumenti compensativi;

diffondere la conoscenza e l’uso del libro digitale;

supportare l’alunno/a nell’acquisizione del metodo di studio, nell’elaborazione e uso di mappe concettuali, nell’acquisizione delle tecnologie informatiche;

facilitare la famiglia nei contatti con i centri dislessia presenti sul territorio Il protocollo costituisce uno strumento di lavoro e pertanto viene integrato e rivisto periodicamente, sulla base delle esperienze sviluppate. La didattica inclusiva si propone di coinvolgere tutti gli alunni, al massimo grado possibile, nell’apprendimento e nella partecipazione sociale, valorizzando le differenze presenti nel gruppo classe: tutte le differenze, non solo quelle più visibili e marcate dell’alunno con un deficit o con un disturbo specifico. La normativa prevede infatti che il Consiglio di Classe (CdC) possa attivare un PDP con una didattica individualizzata e personalizzata , anche in assenza di certificazione, nei casi in cui lo ritenga necessario per il successo formativo degli alunni. In particolare sono stati attivati PDP in presenza di gravi problemi familiari, di disturbi emotivi e della condotta.

VALORIZZAZIONE DEL MERITO

Il Liceo, da sempre, ha posto una attenzione particolare alle iniziative dirette alla valorizzazione del merito scolastico, dei talenti, delle pari opportunità, sviluppandole sia all’interno della scuola sia con collaborazioni esterne. Si possono citare numerosi esempi: concorso letterario organizzato dal nostro Istituto per tutti igli studenti interni alla scuola, partecipazione a certamina, a concorsi esterni quali Olimpiadi di Matematica, di chimica, di gare sportive, English Kangourou.Il Liceo invia classi o piccoli gruppi di allievi a svolgere stage di apprendimento e/o di ricerca. Nel prossimo triennio potenzieremo queste iniziative migliorando la loro comunicazione per ottenere un più ampio coinvolgimento e un più capillare radicamento.

VALUTAZIONE DEGLI STUDENTI

La valutazione investe il processo di sviluppo relativo all’ambito comportamentale, cognitivo e di maturazione dell’alunno e sarà attuata attraverso vari momenti:

La valutazione d’ingresso, con la scelta di prove oggettive o soggettive per accertare la situazione iniziale, in ordine alle abilità possedute dagli allievi. Nelle scuole del comprensivo le prove sono di solito strutturate in continuità tra la Primaria e secondaria di primo grado.

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Valutazione intermedia, attraverso prove soggettive ed oggettive, per verificare il grado di apprendimento durante il percorso didattico ed introdurre eventuali rinforzi e modifiche.

Valutazione sommativa, attraverso prove finali oggettive e soggettive per accertare i risultati ottenuti con vari itinerari didattici.

La scuola inoltre si prefigge di assicurare il successo formativo di tutti favorendo nel contempo le eccellenze, ma senza trascurare gli alunni BES o DSA. In vista di questi risultati intende inserire criteri di valutazione organici e sistematici e non solo occasionali delle attività curriculari ed extracurriculari in cui gli alunni sono coinvolti a pieno titolo. In questo processo la scuola intende avvalersi di risorse interne alla scuola, ma anche esterne, nonché di input provenienti dal territorio.

A conclusione dell’anno scolastico, secondo la normativa vigente D. P. R 122/09, occorre che lo studente riporti la sufficienza (voto sei) in tutte le materie al fine di essere promosso. Tuttavia il collegio dei docenti “definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento. Detti criteri e modalità fanno parte integrante del piano dell'offerta formativa” (art. 1 co. 5). Nell’ambito di tale facoltà viene stabilito quanto segue per tutte le classi escluse le terminali:

1) Se si ha scostamento di 1 punto dalla media del 6 in una qualsiasi materia, ciascun Consiglio di classe valuterà caso per caso se procedere alla promozione per voto di consiglio o alla sospensione del giudizio.

2) Se si ha scostamento fino a 5 punti in tre materie o di 4 punti in quattro materie si procede alla sospensione del giudizio.

3) A partire dallo scostamento di 6 punti si procede alla non ammissione alla classe successiva.

Per quanto riguarda le classi terminali i Consigli di Classe si atterranno alla normativa vigente, che prevede l'ammissione all'esame per gli studenti che abbiano conseguito la sufficienza in tutte le discipline; si stabilisce altresì che sarà prerogativa dei Consigli di Classe valutare, secondo criteri comuni a tutte le classi, la possibilità per lo studente di affrontare l'esame, pur segnalando, in un quadro sufficiente, le eventuali fragilità in alcune discipline.

Nella valutazione rientra anche la partecipazione e presenza alle lezioni, in coerenza con quanto stabilito dal comma 7 dell’art. 14 D.P.R. 122/2009 e come riportato nel Regolamento del Convitto nazionale “Canopoleno”.(in allegato al PTOF)

PERIODO DI EFFETTUZIONE DELLE OPERAZIONI DI SCRUTINIO FINALE PER GLI

STUDENTI CON IL GIUDIZIO SOSPESO E IDONEITA’

Gli studenti con lo scrutino sospeso seguiranno i corsi organizzati dalla scuola o provvederanno alla preparazione con lo studio individuale nel periodo tra il 10 giugno e il 15 luglio. Nel periodo immediatamente successivo si terranno gli esami per il recupero.

Gli esami preliminari per i candidati esterni, funzionali alla partecipazione all’Esame di Stato, si terranno nel mese di maggio. Quelli di idoneità si terranno di norma nella prima quindicina di settembre.

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TABELLE DI VALUTAZIONE DEI VOTI DI MERITO

I voti di merito sono attribuiti su scala decimale come previsto dalle norme vigenti. A ciascun voto corrisponde una valutazione motivata.

Le tabelle di valutazione per tutte le prove (scritte, orali, pratiche, test, questionari, ecc,) sono concordate ed approvate dai singoli Dipartimenti disciplinari e sono parte integrante delle Programmazioni degli stessi, oltre che delle Programmazioni di ciascun docente. Per la loro consultazione si rimanda, pertanto, alle Programmazioni disciplinari dei Dipartimenti.

LE VERIFICHE

Le verifiche sono effettuate all’interno del processo educativo per valutarne l’andamento e, alla fine, per controllarne i risultati; sono costituite da prove orali, e (ove contemplate) scritte e pratiche.

Le prove orali possono essere affiancate da test, questionari, schede e relazioni, in considerazione della necessità di valutare con un adeguato numero di prove diversificate.

I Docenti di discipline affini concordano eventuali prove di verifica comuni, di norma alla fine delle classi prima e quarta.

Le prove scritte, scaglionate opportunamente, saranno effettuate con adeguato preavviso di cui la classe dovrà essere informata. I risultati saranno mostrati tempestivamente e comunque prima della successiva prova scritta. Non vi potrà essere, di norma, più di una prova scritta nella stessa giornata.

La prova scritta di italiano avrà una durata di max. tre ore nel primo biennio e di max. quattro ore nel secondo biennio e nel quinto anno, in vista dell’Esame di Stato. Le prove scritte di latino e greco avranno una durata di due ore in tutte le classi.

Lo studente ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva.

Gli alunni saranno informati sui criteri di valutazione utilizzati in sede di valutazione formale. Dopo ogni verifica formalmente registrata, l’alunno sarà informato dell’esito della stessa con esplicitazione dei descrittori e indicatori utilizzati.

LA VALUTAZIONE

La valutazione nel suo complesso non può essere solo quella degli studenti. Anche la scuola è tenuta a valutare l’efficienza, l’efficacia e l’economicità dalla sua azione educativa.

In questo senso i Licei annessi al Convitto “Canopoleno” recepiscono la Direttiva Nazionale del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 11 del 18 settembre 2014 – Priorità strategiche del Sistema Nazionale di Valutazione per gli anni scolastici 2014/15, 2015/16 e 2016/17 e si impegnano a promuovere azioni mirate a realizzare a pieno i diversi momenti della funzione valutativa così come riassunti nello schema successivo:

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Competenza INVALSI

Competenza dei Docenti

di classe

Nuclei di valutazione

VALUTAZIONE DI SISTEMA DELLE CONOSCENZE E ABILITÀDEGLI

ALUNNI

(Italiano, Matematica)

cl. 2^-5^ Primaria

cl. 3^ Secondaria 1°grado

cl. 2^ Secondaria 2° grado

AUTOVALUTAZIONE DI

ISTITUTO

1. Efficacia ed efficienza dell’azione

complessiva dell’Istituto

2. Efficacia dei diversi piani di

lavoro

3. Qualità dell’insegnamento e della

proposta offerta

4. Soddisfazione delle

famiglie/territorio

VALUTAZIONE APPRENDIMENTI E COMPORTAMENTI ALUNNI

1° Quadrimestre

SCHEDA

2° Quadrimestre

Diagnostica (iniziale)

Formativa (in itinere)

Sommativa (finale)

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COLLABORAZIONI E RETI La nostra Istituzione fa parte delle seguenti reti:

- “Rete valore scuola” per la formazione del personale docente. Scuola capofila L.S. “Mossa” di Olbia. Scuole partecipanti: I.T.G.C “Oggiano” di Siniscola - L.C. “Gramsci” di Olbia – Liceo “Dettori” di Tempio – L. S. “Alberti” di Cagliari – I.I.S. “Brotzu” di Quartu S. Elena – Comprensivo N. 3 di Quartu S. Elena – I.S.I.S. “Mossa” di Oristano.

- Rete A.N.I.E.S. dei Convitti Nazionali e degli Educandati dello Stato. - Rete “CLIL network”. Scuola capofila L.C. “Siotto Pintor” di Cagliari. Scuole

partecipanti: I.I.S. “Baccaredda –Atzeni” di cagliari – L.S. “Pacinotti” di Cagliari – L.C. “Gramsci” di Olbia – Liceo “Piga” di Villacidro.

- Rete Orientamento “UNISSLICEI”. Scuole partecipanti: il L.C. “Azuni” di Sassari – L.S. “Spano” di Sassari.

COLLABORAZIONE CON LE FAMIGLIE La collaborazione con le famiglie è ritenuta di fondamentale importanza per la rilevazione di eventuali difficoltà, per l’elaborazione di strategie d’intervento quanto più possibile efficaci, per la condivisione di scelte. Ai genitori è, infatti, garantito un ruolo partecipe ed attivo all’interno degli organismi istituzionali: Consigli di classe, Assemblee dei genitori. I docenti comunicano con le famiglie, oltre che nel corso dei colloqui pomeridiani stabiliti in sede di programmazione collegiale, anche durante incontri individuali che si svolgono in orario mattutino, in giorni ed ore stabiliti e resi noti e ogni qual volta che i docenti ed i genitori ravvisino la necessità di un incontro. Tali incontri individuali vengono sospesi un mese prima dello scrutinio definitivo. Ad ogni alunno viene consegnato ad inizio d’anno scolastico un Libretto su cui i genitori devono giustificare le assenze, richiedere permessi di uscita anticipata o entrata in ritardo: sarà cura dei genitori controllare periodicamente tale libretto al fine di avere una situazione aggiornata circa la frequenza scolastica dei figli. A partire dall’anno scolastico 2015/16 tutti i docenti utilizzano il registro elettronico su cui allegano programmazioni individuali e di dipartimento, trascrivono i voti delle verifiche, le assenze, le note disciplinari, le date dei compiti in classe, le valutazioni di fine trimestre e pentamestre ed ogni altra comunicazione utile ad informare le famiglie, (provviste di password), sull’andamento scolastico dello studente. DEFINIZIONE DEI PERCORSI DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

La novità introdotta dalla L. 107/2015 coinvolge per la prima volta, come obbligo di legge, il sistema dei Licei nella progettazione di percorsi di alternanza Scuola-Lavoro, inserendo organicamente questa strategia didattica nell’Offerta formativa di tutti gli indirizzi di studio, come parte integrante dei percorsi di Istruzione. Nello specifico i nostri studenti, anche per la peculiarità dell’indirizzo di studio, vedono in prospettiva lontana l’inserimento nel mondo del lavoro, di cui non hanno una conoscenza approfondita e fondata e, prospettando il loro futuro professionale, sono mossi da criteri di scelta non sostenuti da elementi adeguati. L’opportunità offerta dai percorsi di Alternanza può dunque sostenere l’orientamento e soprattutto favorire la conoscenza della realtà socio-economica in cui gli studenti si trovano a vivere. Il Nord Ovest della Sardegna è un territorio povero di attività e

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progettualità imprenditoriale, soggetto a calo demografico e allo spopolamento delle aree extraurbane e lontane da centri di medie dimensioni,caratterizzato da un alto tasso di disoccupazione generale e specificamente giovanile, con un sempre più elevato tasso di emigrazione, sia nella penisola italiana sia all’estero. L’attività formativa legata all’Alternanza può favorire la promozione di un’identità territoriale, attraverso lo sviluppo e il potenziamento di competenze da spendere prioritariamente nella propria realtà (comunale, provinciale, regionale), in modo da modificare in un prossimo futuro la tendenza all’emigrazione in favore di una nuova imprenditorialità attestata sul territorio ma nel contempo aperta all’estero. A regime si prevede che tutte le classi seconde dedichino 20 ore di curricolo scolastico all' "orientamento al lavoro". Tale monte ore dovrà comprendere

interventi in tema di sicurezza, incontri con rappresentanti ed esperti del mondo del lavoro (professionisti, sindacalisti, imprenditori, lavoratori, sociologi, psicologi, economisti);

visite a realtà produttive di tipo diverso (aziende, esercizi commerciali, enti pubblici); partecipazione a "saloni del lavoro";

formazione sui diritti e doveri del mondo civile e nello specifico del mondo del lavoro (conoscenza delle norme giuridiche, dei diritti e doveri dei lavoratori).

Si attuerà una informazione capillare,tramite riunioni ufficiali calendarizzate (consigli di classe) a studenti, famiglie, docenti, sul contesto normativo, sulle finalità e le attività previste dall’alternanza scuola-lavoro. La commissione Alternanza Scuola-Lavoro nel frattempo prenderà contatti con agenzie ministeriali preposte alla progettazione dell’alternanza; contatti con enti, aziende, soggetti del territorio, compresi quelli del Terzo Settore,Ordini professionali, Associazioni di Categoria e Società sportive riconosciute dal CONI, per stipula di convenzioni e accordi di partenariato. A tutte le classi terze verrà somministrato un questionario per evidenziare gli orientamenti degli studenti rispetto all’alternanza (motivazioni, aspettative, preferenze dei settori e degli ambiti lavorativi in cui eventualmente essere inseriti). A partire da tutte le classi terze: progettazione dei percorsi di alternanza scuola-lavoro. Azione di tutoraggio nei confronti degli studenti impegnati nelle attività lavorative. Azione di monitoraggio in itinere del processo in atto. Valutazione delle attività e del processo. La scuola offre la possibilità di diversi percorsi formativi, sulla base del fabbisogno del territorio e delle indicazioni degli studenti: alternanza attraverso Impresa simulata (eventualmente finalizzata alla creazione di startup), stage lavorativi presso Centri di ricerca, Istituzioni Accademiche, Enti e/o aziende pubbliche e private, compreso il Terzo settore, studi professionali e liberi professionisti. L’attività può essere svolta anche durante la sospensione delle attività didattica e all’estero, in quest’ultimo caso attraverso i progetti Erasmus Plus(KA1), finalizzati anche al conseguimento dell’Europass Mobilità e dell’Ecvet (European Credit system for Vocational Education and Training).

PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE

Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) ha l’obiettivo di modificare gli ambienti di apprendimento per rendere l’offerta formativa di ogni istituto coerente con i cambiamenti della società della conoscenza e con le esigenze e gli stili cognitivi delle nuove generazioni. Il D.M. 851 del 27 ottobre 2015, in attuazione dell’art.1, comma 56 della legge 107/2015, ne ha previsto l’attuazione al fine di:

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migliorare le competenze digitali degli studenti anche attraverso un uso consapevole delle stesse;

implementare le dotazioni tecnologiche della scuola al fine di migliorare gli strumenti didattici e laboratori ali ivi presenti;

favorire la formazione dei docenti sull’uso delle nuove tecnologie ai fini dell’innovazione didattica;

individuare un animatore digitale; partecipare a bandi nazionali ed europei per finanziare le suddette iniziative

Piano di formazione PNSD (piano nazionale scuola digitale) Il Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD) è un documento pensato per guidare le scuole in un percorso di innovazione e digitalizzazione, come previsto nella riforma della Scuola approvata quest’anno (legge 107/2015 ). Il documento ha funzione di indirizzo; punta a introdurre le nuove tecnologie nelle scuole, a diffondere l’idea di apprendimento permanente (life-long learning) ed estendere il concetto di scuola dal luogo fisico a spazi di apprendimento virtuali. Premesso che:

- rimane determinante la relazione tra docente e discente perché è importante la capacità che il docente ha di assumersi il bisogno formativo del ragazzo e di provocare in esso il proporsi della persona

- qualsiasi tecnologia e metodologia non deve mai essere sganciata dalla domanda sulla natura della conoscenza

la nostra scuola aderisce al PNSD per raggiungere il seguente obiettivo:

- far acquisire ai ragazzi e ai docenti la consapevolezza delle grandi opportunità offerte dalle tecnologie, dai cambiamenti che esse stanno portando, dai rischi connessi al loro utilizzo ai fini di assumere un comportamento attivo e critico.

Risorse Il documento prevede il coinvolgimento della dirigenza, i docenti, gli studenti, il personale tecnico Strumenti

- Nuove metodologie didattiche inserite nei curricula

- Dotazioni hardware e software

- Spazi innovativi Azioni coerenti Si pensa ad una gestione diversa della didattica attraverso:

- Formazione del personale docente per un uso migliore degli ampliamenti digitali dei testi in adozione

- Costruzione di curricula verticali per la costruzione di competenze digitali, trasversali calati nelle discipline

- Formazione per gli studenti e per le famiglie sulla cittadinanza digitale

- Formazione di potenziamento del sito web della scuola anche per favorire il processo di dialogo tra la scuola e la famiglia

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- Studio di soluzioni tecnologiche da sperimentare e su cui formarsi per gli anni successivi

Tempi Le attività di formazione sono permanenti perché sia gli insegnanti che gli studenti possono partecipare ai corsi di formazione e ai bandi sulla base delle azioni del PNSD. Le attività didattiche e le verifiche si avranno almeno alla fine del triennio. IL NUCLEO DIGITALE è composto dal Dirigente Scolastico, dall'animatore digitale e dallo Staff In allegato il Piano Triennale redatto dall’Animatore Digitale

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FABBISOGNO DI ORGANICO

In questa sezione si indica il numero di posti di organico, anche in riferimento alle sezioni

“L’organico dell’autonomia” e “Reti di scuole e collaborazioni esterne” della nota MIUR

prot. n. 2805 del 11.12.2015:

a. posti comuni e di sostegno

SCUOLA PRIMARIA

Annualità Fabbisogno per il triennio

Motivazione: indicare il piano delle sezioni previste e le loro caratteristiche (tempo pieno e normale, pluriclassi….)

Posto comune

Posto di sostegno

Scuola primaria

a.s. 2016-17: n.

11 7 Si prevedono per l’a.s 2016/2017 2 classi prime, due seconde, due terze, una quarta e due quinte per un totale di nove classi. Non è possibile al momento indicare quanti alunni diversamente abili frequenteranno la scuola, poiché le iscrizioni non sono ancora aperte. Si indica il numero dei docenti di sostegno previsti con i bambini presenti al momento – Si dovrà in seguito indicare la quota degli eventuali nuovi iscritti.

a.s. 2017-18: n.

11 7 Per l’a.s. 2017/18 sono previste 9 classi. Non è possibile al momento indicare quanti alunni diversamente abili frequenteranno la scuola, poiché le iscrizioni non sono ancora aperte. Si indica il numero dei docenti di sostegno previsti con i bambini presenti al momento – Si dovrà in seguito indicare la quota degli eventuali nuovi iscritti

a.s. 2018-19: n.

12

7 Per l’a.s. 2018/19 sono previste 10 classi. Non è possibile al momento indicare quanti alunni diversamente abili frequenteranno la scuola, poiché le iscrizioni non sono ancora aperte. Si indica il numero dei docenti di sostegno previsti con i bambini presenti al momento – Si dovrà in seguito indicare la quota degli eventuali nuovi iscritti

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Classe di concorso/sostegno

a.s. 2016-17 a.s. 2017-18

a.s. 2018-19

Motivazione: indicare il piano delle classi previste e le loro caratteristiche

43/A ITALIANO/STORIA/GEOGRAFIA APPROF.

3 CATTEDRE + 6 ORE

3 CATTEDRE + 6 ORE

3 CATTEDRE + 6 ORE

Sono previste complessivamente 6 classi

59/A MATEM/SCIENZE

2 cattedre 2 cattedre 2 cattedre Sono previste complessivamente 6 classi

45/A INGLESE

1 cattedra 1 cattedra 1 cattedra Sono previste complessivamente 6 classi

45/A SPAGNOLO

6 ore 6 ore 6 ore Sono previste complessivamente 6 classi

45/A FRANCESE

6 ORE 6 ORE 6 ORE Sono previste complessivamente 6 classi

33/A TECNOLOGIA

12 ORE 12 ORE 12 ORE Sono previste complessivamente 6 classi

28/A ARTE E IMMAGINE

12 ORE 12 ORE 12 ORE Sono previste complessivamente 6 classi

30/A SCIENZE MOTORIE

12 12 12 Sono previste complessivamente 6 classi

32/A MUSICA

12 12 12 Sono previste complessivamente 6 classi

RELIGIONE CATT.

6 6 6 Sono previste complessivamente 6 classi

77/A VIOLINO 6 12 18 Sono previste complessivamente 6 classi

77/A OBOE 6 12 18 Sono previste complessivamente 6 classi

77/A PIANOFORTE

6 12 18 Sono previste complessivamente 6 classi

77/A CHITARRA

6 12 18 Sono previste complessivamente 6 classi

SOSTEGNO 2 cattedre 2 cattedre 2 cattedre L’indicazione prende in considerazione gli studenti attualmente frequentanti – non è possibile prevedere un numero di disabili per i nuovi iscritti

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SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

PREVISIONE ORGANICO 2016-17

LETT

LAT LETT CL

MAT

FIS ST FIL SCIEN ARTE ED FIS DIR INGL SPAGN FRANC TEDESCO CINESE

CONV

ING

CONV

SP

CONV

FR

CONV

CINESE

CONV

TED

DETRARRE

CLIL

A051 A052 A049 A037 A060 A061 A029 A019 A046 A046 A046 A046 C032 C032 C032 C032

EUROPEO 91 30 5* 15 12 12 12* 24 17 4 4 5 24 17 4 5 4 -2

SPORTIVO 32 35 4 15 29 3 15 -2

CLASSICO

BIENNIO 64 12 8 8 12

CLASSICO

TRIENNIO 40 48 32 48 16 16 16 24

ORE TOTALI 72 203 109 57 54 28 65 15 75 17 4 4 5 24 17 4 4

N DOCENTI 4 11 6 3 3 1 3 0 4 1 0 0 0 1 1 0 0 0

ORE RESIDUE 0 5 1 3* 0 10 11 15* 3 0 4 4 5 6 0 4 0 4

IPOTESI A051 ORE ITALIANO+ 2 CLASSI DI LATINO

IPOTESI PRIME EUROPEO: 1 CLASSE SPAGNOLO E 1 CLASSE CINESE

IPOTESI I II III IV V TOT

EUROPEO 2 3 1 6

SPORTIVO 2 2 1 5

CLASSICO 2 2 2 3 3 12

TOTALI 6 7 4 3 3 23

TOTALI CLASSI 23

Posti su sostegno: 4 L’indicazione prende in considerazione gli studenti attualmente frequentanti – non è possibile prevedere un numero di disabili per i nuovi iscritti

* DISCIPLINA CON LINGUA VEICOLARE STRANIERA

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PREVISIONE ORGANICO 2017-18

LETT

LAT

LETT

CL

MAT

FIS ST FIL SCIEN ARTE ED FIS DIR INGL SPAGN FRANC TEDESCO CINESE CONV ING CONV SP

CONV

FR

CONV

TED

CONV

CIN

DETRARRE

CLIL

A051 A052 A049 A037 A060 A061 A029 A019 A046 A046 A046 A046 C032 C032 C032 C032

EUROPEO 108 58 20* 18 16 16 16* 32 21 4 4 9 32 21 4 4 9 -8

SPORTIVO 40 49 12 20 39 9 21 -8

CLASSICO BIENNIO 64 12 8 8 12

CLASSICO TRIENNIO 36 41 28 42 14 14 14 21

ORE TOTALI 76 213 147 74 60 30 77 25 86 21 4 4 9 32 21 4 4 9

N DOCENTI 4 12 8 4 3 1 4 1 4 1 0 0 0 1 1 0 0 0

ORE RESIDUE 4

3 2* 6 12 5 7* 14 3 4 4 9 14 3 4 4 9

IPOTESI A051 ORE ITALIANO+ 2 CLASSI DI LATINO

IPOTESI PRIME EUROPEO: 1 CLASSE SPAGNOLO E 1 CLASSE CINESE

IPOTESI I II III IV V TOT

EUROPEO 2 2 3 1 8

SPORTIVO 2 2 2 1 7

CLASSICO 2 2 2 2 3 11

TOTALI 6 6 7 4 3 26

TOTALI CLASSI 26

Posti su sostegno: 4 L’indicazione prende in considerazione gli studenti attualmente frequentanti – non è possibile prevedere un numero di disabili per i nuovi iscritti

* DISCIPLINA CON LINGUA VEICOLARE STRANIERA

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PREVISIONE ORGANICO 2018-19

LETT LAT

LETT

CL MAT FIS ST FIL SCIEN ARTE ED FIS DIR INGL SPAGN FRANC TEDESCO CINESE CONV ING CONV SP

CONV

FR

CONV

TED

CONV

CIN

DETRARRE

CLIL

A051 A052 A049 A037 A060 A061 A029 A019 A046 A046 A046 A046 C032 C032 C032 C032

EUROPEO 130 60 32* 22 20 20 20* 40 25 4 4 13 40 25 4 4 13 -12

SPORTIVO 48 63 18 27 49 15 27 -12

CLASSICO BIENNIO 64 12 8 8 12

CLASSICO TRIENNIO 32 34 24 36 12 12 12 18

ORE TOTALI 80 228 159 86 69 32 89 35 97 25 4 4 13 40 25 4 4 13

N DOCENTI 4 12 9 4 4 1 5 1 5 1 0 0 0 2 1 0 0 0

ORE RESIDUE 8 12

14*

14

17* 7 7 4 4 13 4 7 4 4 13

IPOTESI A051 ORE ITALIANO+ 2 CLASSI DI LATINO

IPOTESI PRIME EUROPEO: 1 CLASSE SPAGNOLO E 1 CLASSE CINESE

IPOTESI I II III IV V TOT

EUROPEO 2 2 2 3 1 10

SPORTIVO 2 2 2 2 1 9

CLASSICO 2 2 2 2 2 10

TOTALI 6 6 6 7 4 29

TOTALI CLASSI 29

Posti su sostegno: 4 L’indicazione prende in considerazione gli studenti attualmente frequentanti – non è possibile prevedere un numero di disabili per i nuovi iscritti

* DISCIPLINA CON LINGUA VEICOLARE STRANIERA

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PERSONALE EDUCATIVO

PER CONVITTORI

PER SEMI CONVITTORI

TOTALE

473 42 21 POSTI 6 POSTI 27 POSTI

b. Posti per il potenziamento

Tipologia (es. posto comune primaria, classe di concorso scuola secondaria, sostegno…)*

n. docenti

Motivazione (con riferimento alle priorità strategiche al capo I e alla progettazione del capo III)

Primaria posto comune 2 Miglioramento delle competenze di base / supporto alle difficoltà di apprendimento

Scuola media + Primaria Docente specialista di musica

1 Supporto progetto D.M. 8/11 Supporto progetto la banda della scuola

Scuola sec. di primo grado Classe di concorso 59A

1 Miglioramento delle competenze matematica Supporto al semiconvitto

Scuola sec. di primo grado Classe di concorso 43/A

1 Miglioramento delle competenze di base area linguistica

Scuola secondaria di secondo grado classe di concorso A049

2 Miglioramento competenze di matematica – Eventuale sostituzione del docente Animatore digitale e di un collaboratore del DS Supporto alle attività di semiconvitto Sportelli didattici Progetti area scientifica

Scuola secondaria di secondo grado classe di concorso A052

2 Supporto competenze area lingue classiche Sportelli a sostegno di difficoltà e attività di approfondimento. Supporto alle attività semiconvittuali Eventuale sostituzione di docente collaboratore e/o referente alternanza

Scuola secondaria di secondo grado classe di concorso C32 o 346A- INGLESE

1 Supporto al progetto IBI/BEI Supporto ai progetti di simulazione ONU/Parlamento Europeo Miglioramento delle competenze in L” Certificazioni Linguistiche

Scuola secondaria di secondo grado classe di concorso A037

1 Supporto ai progetti di educazione alla cittadinanza Sportelli e laboratori di approfondimento

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c. Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015.

Tipologia n. Assistente amministrativo

11

Collaboratore scolastico

42

Assistente tecnico e relativo profilo (solo scuole superiori)

1

Cuochi

4

Guardarobieri 4 Infermieri 1

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Le risorse umane sono così organizzate:

ORGANIGRAMMA INCLUSIONE

GLI – RESPONSABILE D’ISTITUTO DOTT.SSA ANNA MOCCI

GLI GLH

SCUOLA PRIMARIA ANNA MOCCI/DS DOTT.SSA MONICA PISANO

GENITORE DOTT.SSA ANNA MOCCI

REFERENTE COMUNE MAMMA ALUNNO A.M. CLASSE 1^

REFERENTE ASL REFERENTE ASL

REFERENTE COMUNE

SIG. RA ANGELA GIAU

SCUOLA MEDIA

PROF.SSA F.SPANU/DS PROF.SSA SANNIO

REFERENTE COMUNE REFERENTE COMUNE

REFERENTE ASL REFERENTE ASL

GENITORE GENITORE ALUNNO A.B. CLASSE 2^

DOCENTE 2

LICEI

PROF.SSA MORETTI I. PROF.SSA SANTONI

GENITORE ALUNNO PROF.SSA

PROF.SSA LOSITO-CABIZZA-SECHI

REFERENTE USR

REFERENTE USR REFERENTE ASL

SIG. RA ANGELA GIAU

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ORGANIGRAMMA AREA ORGANIZZATIVA

CONVITTO E SEMICONVITTO

RESPONSABILITA’ FUNZIONALE

EDUCATORE

RESPONSABILITA’ NELLE PROCEDURE

(schema sintetico)

RESPONSABILE SERVIZI EDUCATIVI SEMICONVITTO

EDUCATORE ANTONIO MORITTU

Collabora con il Ds nell’organizzazione delle attività del semiconvitto

Sostituisce il Ds in caso di assenza

Predispone le sostituzioni del personale educativo, i recuperi, gestisce le richieste di permesso;

Gestisce le problematiche relative al semiconvitto al fine di assicurare efficacia ed efficienza dell’azione educativa;

Partecipa alle riunioni di staff

RESPONSABILE SERVIZI EDUCATIVI CONVITTO

EDUCATORE IVANO MASTINO

EDUCATRICE DANIELA SCANO

Collaborano con il Ds nell’organizzazione delle attività del Convitto

Predispongono le sostituzioni del personale educativo;

Gestiscono le problematiche relative al convitto al fine di assicurare efficacia ed efficienza dell’azione educativa;

Sono referenti con le famiglie

RESPONSABILE STRUTTURE E PATRIMONIO – MANUTENZIONI E SICUREZZA

EDUCATORE PIERPAOLO NIEDDU

Collabora con il DS nell’individuazione delle eventuali criticità relative alle strutture e agli impianti;

Coordina il settore manutenzioni;

Individua i settori su cui è necessario intervenire segnalandoli all’Ente preposto, all’RSPP e al DS .

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SCUOLE ANNESSE AL CONVITTO

RESPONSABILE SCUOLA PRIMARIA

DOTT.SSA

ANNA MOCCI

Collabora con il dirigente scolastico ed è il referente per tutte le problematiche del proprio ordine di scuola;

Predispone le sostituzioni del personale docente assente e gestisce gli eventuali recuperi e/o richieste di permesso;

Collabora al fine di migliorare efficacia ed efficienza dell'attivita' scolastica ;

Gestisce i rapporti con le famiglie;

Predispone le circolari interne e il piano delle attività del la scuola primaria.

Sostituisce il Ds in caso di assenza

RESPONSABILE SCUOLA SEC. DI PRIMO GRADO

PROF.SSA

ANNA MARIA PIRISI

Collabora con il dirigente scolastico ed è il referente per tutte le problematiche del proprio ordine di scuola ;

Predispone le sostituzioni del personale docente assente e gestisce gli eventuali recuperi e/o richieste di permesso;

Collabora al fine di migliorare efficacia ed efficienza dell'attivita' scolastica;

Gestisce i rapporti con le famiglie;

Predispone le circolari interne e il piano delle attività del la scuola secondaria di primo grado. Sostituisce il Ds in caso di assenza

RESPONSABILI

LICEI

PROF.SSA

ADELAIDE SORO

PROF.SSA MILENA TANCA

Collaborano con il dirigente scolastico e sono i referenti per tutte le problematiche del proprio ordine di scuola ;

Predispongono le sostituzioni del personale docente assente e gestiscono gli eventuali recuperi e/o richieste di permesso;

Collaborano al fine di migliorare efficacia ed efficienza dell'attività scolastica;

Gestiscono i rapporti con le famiglie;

Predispongono le circolari interne e il piano delle attività della scuola secondaria di secondo grado;.

Partecipano alle riunioni di staff.

Sostituiscono il Ds in caso di assenza

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REFERENTE RETE D’ISTITUTO

DOTT. A. MORITTU Supporta nella gestione della rete d’istituto, suggerendo modalità operative che ottimizzino gli impatti della rete.

RESPONSABILE SITO WEB

DOTT. A. MORITTU

DOTT.SSA SABRINA RUZZU

Coordinamento delle informazioni provenienti dalle scuole e dal Convitto;

Implementazione e aggiornamento del sito e sua gestione.

AREA DIDATTICA

RESPONSABILE

GLI

DOTT.SSA ANNA MOCCI

Coordina e organizza le attivita’ relative all’area dell’inclusione;

Gestisce i rapporti con le famiglie, con gli enti, la ASL

RESPONSABILI GLH

PROF.SSE

SANTONI

SANNIO

PISANU

Coordinano l’organizzazione e la gestione delle attività /incontri legati ai GLH/GLHO.

Gestiscono i rapporti con le famiglie, con gli enti, la ASL

ANIMATORE DIGITALE

PROF.SSA GRAZIA PIRINO

Implementa, coordina e gestisce le azioni del PNSD

N.I.V

PROF.SSE

MARCELLA CABRAS

GRAZIA PIRINO

MILENA TANCA

FABIANA BULLA

PAOLA PONDI

ANTONELLA CAREDDU

Coordinano e gestiscono tutte le azioni legate alla valutazione a autovalutazione d’istituto.

Predispongono il piano di miglioramento ;

Curano il coordinamento del PTOF

Gestiscono l’organizzazione delle prove INVALSI

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FUNZIONI STRUMENTALI

VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE - LICEI

PROF.SSE

MARCELLA CABRAS

GRAZIA PIRINO

MILENA TANCA

Coordinano e gestiscono tutte le azioni legate alla valutazione a autovalutazione per la scuola secondaria di secondo grado

Hanno la responsabilità della gestione e organizzazione delle prove INVALSI

ORIENTAMENTO

PROF.

MARZIO SCUDINO

Coordina e gestisce tutte le azioni legate all’orientamento in entrata

SERVIZI AGLI STUDENTI – EDUCAZIONE ALLA SALUTE

PROF. PIERPAOLO

CARBONI

Coordina e gestisce tutte le azioni legate all’ educazione alla salute e ai servizi agli studenti.

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ALTERNANZA

PROFF.RI

SORO-SATTA – LIONETTI – SATTA S. – MORETTI –DORE-CARBONI P.P - PAPA - ARRU

Hanno la responsabilità nell’organizzazione delle attività di alternanza scuola - lavoro

VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE - INNOVAZIONE DIDATTICA

SCUOLA PRIMARIA

DOTT.SSA ANTONELLA CAREDDU

Coordina e gestisce tutte le azioni legate alla valutazione e autovalutazione per la scuola primaria

Ha la responsabilità della gestione e organizzazione delle prove INVALSI

Individua le azioni che favoriscano l’innovazione didattica e le propone all’attenzione del Collegio.

ORIENTAMENTO E CONTINUITA’ SCUOLA PRIMARIA

DOTT.SSA ANTONELLA LANGIU

Coordina e gestisce tutte le azioni legate alla continuità tra gli ordini di scuola

Propone le azioni orientamento in entrata e uscita

.

EDUCAZIONE ALLA SALUTE SCUOLA SEC. DI PRIMO GRADO

PROF.SSA BARROCCU

Coordina e gestisce tutte le azioni legate all’ educazione alla salute e ai servizi agli studenti nella scuola secondaria di primo grado.

FIGURE DI COORDINAMENTO

COORDINATORI DI CLASSE

COORDINATORI DI DIPARTIMENTO

COORDINATORI LICEO EUROPEO Proff.ri Cossu e Carboni

COORDINATORE LICEO SPORTIVO Prof. Pulino

COORDINAMENTO DIDATTICO CONVITTO Educatori Ledda e Scano

COMUNICAZIONE Educatori Ledda - Morittu

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PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE RIVOLTE AL PERSONALE

Nel corso del triennio di riferimento l’Istituto scolastico si propone l’organizzazione delle seguenti attività formative:

Attività formativa Personale coinvolto Priorità strategica correlata Approfondimento degli aspetti metodologici-didattici e cognitivi comuni alle diverse discipline, non disgiungendo gli aspetti relazionali da quelli di apprendimento

Personale docente Migliorare gli esiti dell'area

scientifica/matematica per tutti gli ordini di scuola

Creare competenze del personale

nell’utilizzo delle tecnologie informatiche e loro ricaduta nell’attività didattica

Sviluppo delle competenze linguistiche/ CLIL

Personale docente Acquisizione delle competenze necessarie per la programmazione di moduli CLIL

Sviluppo delle competenze digitali nella didattica e nell’amministrazione. Innovazione nella P.A.

Personale docente e amministrativo

Formazione relativa ad aspetti culturali e metodologico - didattici disciplinari, interdisciplinari, multidisciplinari all’handicap e alle difficoltà di apprendimento DSA e BES

Personale docente Sviluppare una didattica inclusiva che

si propone di coinvolgere tutti gli alunni, al massimo grado possibile, nell’apprendimento e nella partecipazione sociale, valorizzando le differenze presenti nel gruppo classe

Corso di formazione in materia di sicurezza sul lavoro ai sensi del D. Lgs 81/08

Personale docente e amministrativo

Conoscere ed essere consapevoli dei rischi connessi all’attività lavorativa

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FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI

Infrastruttura/ attrezzatura

Motivazione, in riferimento alle priorità strategiche del capo I e alla progettazione del capo III

Fonti di finanziamento

Potenziamento, ampliamento o adeguamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN

Rendere più fruibile l’uso delle nuove tecnologie e nel processo di insegnamento-apprendimento

PON/POR/MIUR/CONVITTO

Potenziamento e creazione laboratori di istituto ed in rete (Laboratori Territoriali per l’Occupabilità)

Sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro

PON/POR/MIUR/CONVITTO

Rinnovamento degli arredi in alcune aule: banchi mobili, sedie con le ruote, scaffali carrellati;

Il miglioramento delle strutture e degli ambienti di apprendimento con l’utilizzo di aule modulari e metodologie laboratoriali favoriscono il miglioramento degli esiti dei risultati di apprendimento.

FSE, PON regionali e nazionali, MIUR.

Rinnovamento delle aule scientifiche (fisica-chimica)

Il miglioramento delle strutture e degli ambienti di apprendimento con l’utilizzo di aule modulari e metodologie laboratoriali favoriscono il miglioramento degli esiti dei risultati di apprendimento.

FSE, PON regionali e nazionali, MIUR.

L’effettiva realizzazione del piano nei termini indicati resta comunque condizionata alla concreta destinazione a questa istituzione scolastica da parte delle autorità competenti delle risorse umane e strumentali con esso individuate e richieste.

Allegati 1. Piano di Miglioramento 2. Schede progetto 3. Piano Triennale dell’Animatore Digitale 4. Piano di Inclusione 5. Regolamento d'Istituto 6. Curricoli per discipline Scuola Secondaria di primo grado 7. Profilo delle competenze Scuola Primaria

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Convitto Nazionale ‘Canopoleno’ Via Luna e Sole 44. Tel 079293287 – 079293863 – Fax 079 3764116

SASSARI

Piano di

Miglioramento

Visualizza il RAV

ALLEGATO 1 AL PTOF

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Indice

Introduzione

SEZIONE 1 - Scegliere gli obiettivi di processo più rilevanti e necessari in tre passi

Passo 1 - Verificare la congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi

Passo 2 - Elaborare una scala di rilevanza degli obiettivi di processo

Passo 3 - Ridefinire l’elenco degli obiettivi di processo, i risultati attesi, gli indicatori di monitoraggio del processo e le

modalità di misurazione dei risultati

SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo in due passi

Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone anche i possibili effetti negativi e positivi nel medio e nel

lungo termine

Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento innovativo

SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di processo in tre passi

Passo 1 - Definire l’impegno delle risorse umane e le risorse strumentali Passo 2 - Definire i tempi

di attuazione delle attività

Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell’obiettivo di processo

SEZIONE 4 - Valutare, condividere e diffondere i risultati del piano di miglioramento in quattro passi

Passo 1 - Valutare i risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV Passo 2 - Descrivere i

processi di condivisione del piano all’interno della scuola

Passo 3 - Descrivere le modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all’interno che all’esterno dell’organizzazione

scolastica.

Passo 4 - Descrivere le modalità di lavoro del Nucleo di Autovalutazione

Introduzione

Il presente Piano di Miglioramento si articola in 4 sezioni:

1. Scegliere gli obiettivi di processo più utili e necessari alla luce delle priorità individuate nella sezione 5 del

RAV.

2. Decidere le azioni più opportune per raggiungere gli obiettivi scelti.

3. Pianificare gli obiettivi di processo individuati.

4. Valutare, condividere e diffondere i risultati alla luce del lavoro svolto dal Nucleo Interno di Valutazione.

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SEZIONE 1 - Scegliere gli obiettivi di processo più rilevanti e necessari in tre passi

Passo 1 - Verificare la congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi

Tabella 1 - Relazione tra obiettivi di processo e priorità strategiche

Area di processo

Obiettivi di processo

E’ connesso alle priorità…

1 2

Curricolo,

progettazione e

valutazione

1 Potenziare ed innovare gli aspetti metodologici nella didattica. Curare ICT e didattica laboratoriale.

Migliorare gli esiti dell'area scientifica per tutti gli ordini di scuola,in linea o leggermente più basso al dato nazionale in matematica

2 Miglioramento delle capacità progettuali nell'ambito della progettazione europea, partecipazione ai bandi europei, Scambi e stage.

Migliorare gli esiti dell'area scientifica per tutti gli ordini di scuola,in linea o leggermente più basso al dato nazionale in matematica

Ambiente di

apprendimento

1 Miglioramento delle strutture e dell'ambiente di apprendimento, utilizzando se possibile risorse provenienti dai bandi europei /convitto.

Migliorare gli esiti dell'area scientifica per tutti gli ordini di scuola, in linea o leggermente più basso al dato nazionale in matematica.

Inclusione e

differenziazione

Continuità e

orientamento

1 Finalizzato all’orientamento in ingresso dalla primaria alla secondaria di primo grado: Progettazione di un curricolo verticale di italiano e matematica scuola primaria e secondaria di primo grado

Migliorare gli esiti dell'area scientifica per tutti gli ordini di scuola,in linea o leggermente più basso al dato nazionale in matematica

Orientamento

strategico e

organizzazione della

scuola

Sviluppo e valorizzazione

delle risorse umane

Integrazione con il

territorio e rapporti con le

famiglie

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Gli obiettivi e i traguardi sono connessi fra loro, infatti:

- la progettazione di curricola per competenze e di prove comuni concorrono al rafforzamento delle capacità di comprensione e di riflessione degli alunni che consenta loro di compiere scelte consapevoli, autonome e responsabili. Il non rimanere vincolati al proprio ambiente, vivere nuove esperienze e nuove forme di didattica, conoscere e comprendere il valore delle diversità culturali e linguistiche aiuta i giovani ad acquisire competenze di base necessarie allo sviluppo dell’individuo e contribuisce alla crescita della consapevolezza di sè, della propria cultura e di quella dei paesi ospitanti attraverso un confronto diretto con i coetanei. L’opportunità di un costruttivo arricchimento culturale sui vari aspetti della vita scolastica e quotidiana rende gli allievi più consapevoli e abili nel risolvere autonomamente problemi di ogni genere e sviluppa le loro competenze anche in ambito scientifico.

- Anche il miglioramento delle strutture e degli ambienti di apprendimento con l’utilizzo di aule modulari e metodologie laboratoriali favoriscono il miglioramento degli esiti dei risultati di apprendimento.

- La scelta consapevole del corso di studi grazie ad un orientamento a misura di studente aiuta a ridurre il numero di insuccessi in ambito scolastico, e di conseguenza, un miglioramento delle performance, soprattutto nell’ambito scientifico, spesso più ostico per i ragazzi.

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Passo 2 - Elaborare una scala di rilevanza degli obiettivi di processo

Al fine di valutare la rilevanza di ciascuno degli obiettivi di processo, è importante compiere una stima della loro fattibilità. Ad ogni obiettivo si attribuisce un valore di fattibilità e uno di impatto, determinando una scala di rilevanza.

La stima dell’ impatto implica una valutazione degli effetti che si pensa possano avere le azioni messe in atto al fine perseguire l’obiettivo descritto.

La stima della fattibilità si attua sulla base di una valutazione delle reali possibilità di realizzare le azioni previste, tenendo conto delle risorse umane e finanziarie a disposizione.

Il prodotto dei due valori fornisce una scala di rilevanza degli obiettivi di processo da mettere in atto.

La scelta della scuola di individuare un numero limitato di obiettivi dipende dalla volontà di concentrare le risorse a disposizione e poterli così realizzare tutti.

TABELLA 2 - Calcolo della necessità dell’intervento sulla base di fattibilità ed impatto

Obiettivo di

processo elencati

Fattibilità

(da 1 a 5)

Impatto (da

1 a 5)

Prodotto: valore che

identifica la rilevanza

dell’intervento

1 Potenziare ed innovare gli aspetti metodologici nella didattica. Curare ICT e didattica laboratoriale.

3 5 15

2 Miglioramento delle capacità progettuali nell'ambito della progettazione europea, partecipazione ai bandi europei, Scambi e stage.

3 4 12

3 Miglioramento delle strutture e dell'ambiente di apprendimento, utilizzando se possibile risorse provenienti dai bandi europei /convitto.

2 4 8

4 Implementare le azioni di continuità nel primo ciclo: Progettazione di un curricolo verticale di italiano e matematica scuola primaria e secondaria di primo grado

4 4 16

1= nullo

2= poco 3= abbastanza 4=molto

5= del tutto

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Passo 3 - Ridefinire l’elenco degli obiettivi di processo e indicare i risultati attesi, gli indicatori di

monitoraggio del processo e le modalità di misurazione dei risultati

Tabella 3 - Risultati attesi e monitoraggio

Obiettivo di processo

in via di attuazione

Risultati attesi Indicatori di monitoraggio Modalità di

rilevazione

1 Potenziare ed innovare gli aspetti metodologici nella didattica. Curare ICT e didattica laboratoriale.

-Incremento del numero di

docenti che utilizzano la didattica

laboratoriale e per competenze.

- Diffusione ed uso della didattica per competenze e laboratoriale

- Favorire l’acquisizione di competenze di problem solving degli studenti

- Favorire il successo formativo degli studenti. - Ridurre la varianza fra classi parallele nelle prove strutturate comuni di competenza realizzate dalla Scuola

-Aumento degli alunni ammessi alla classe successiva con risultati positivi in matematica.

- Miglioramento degli esiti delle prove INVALSI.

- Conseguire risultati nelle prove invalsi in linea con gli standard di riferimento

- Serie storiche dei docenti che progettano per competenze

- Serie storiche dei docenti che lavorano per competenze e didattica laboratoriale.

-Numero di ore di attività di progettazione

-Inserimento di UdA nelle programmazioni disciplinari

- Percentuale dei quesiti risolti nelle prove per competenze

- Percentuale dei problemi risolti nelle prove per competenze

- Percentuale di partecipazione ai corsi di recupero e alle attività di potenziamento. - Percentuale dei debiti formativi nel primo trimestre rispetto all’anno precedente

- Percentuale dei non ammessi alla classe successiva rispetto all’anno precedente

-Valutazione collettiva delle

prove comuni con l’utilizzo di

rubriche di valutazione

adottate dai dipartimenti.

-Numero prove comuni

- Questionari ai docenti

- Esiti delle prove per competenze.

- Materiali prodotti

- Registri

- Scrutini I trimestre

- Scrutinio finale - Esiti delle prove comuni

- Esiti delle prove INVALSI

- Verbali riunioni

2 Miglioramento delle capacità progettuali nell'ambito della progettazione europea, partecipazione ai bandi europei, Scambi e stage.

-Favorire la motivazione

all’apprendimento della lingua

straniera e per la cultura del

paese ospitante.

- Rafforzamento del senso di

responsabilità personale e la

capacità decisionale.

- Disponibilità a mettersi in gioco

Favorire il processo di socializzazione

- Ambientare la formazione in un

contesto esperienziale

- Affinare il rispetto per gli altri

in un’ottica di collaborazione

- Sviluppo di nuove competenze

all’interno del corpo docente

-Confronto tra le valutazioni del periodo precedente e successivo al soggiorno

-Giudizio delle famiglie ospitanti al termine del soggiorno all’estero

- N. dei docenti responsabili dei contatti con realtà scolastiche estere.

- N docenti formati alla progettazione europea

- Esiti delle prove - Questionari alle

famiglie ospitanti

- Questionari di

gradimento dei

genitori dei nostri

alunni.

-Materiali prodotti all’estero.

- Incontri/seminari informativi/formativi

- Investimento di risorse

- Incontri con i genitori

- Verbali riunioni

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3 Miglioramento delle strutture e dell'ambiente di apprendimento, utilizzando se possibile risorse provenienti dai bandi europei /convitto.

- Realizzazione di un ambiente di apprendimento confortevole, accogliente, ben attrezzati, sicuri e senza barriere architettoniche.

- Valorizzazione del ruolo del docente in funzione dell’innovazione

- Sviluppo della personalizzazione degli interventi formativi.

- Potenziamento della collaborazione fra pari

- Creazione di ambienti di lavoro accattivanti e stimolanti al fine di generare negli alunni apprendimenti significativi veicolati dall’utilizzo di linguaggi diversi nelle discipline.

- Numeri dei bandi europei a cui ha partecipato la scuola

- Numero delle aule con spazi rimodulabili,

- Numero degli interventi atti a ridurre gli spazi privi di barriere architettoniche

- Miglioramento degli esiti

- Numero dei docenti che hanno potenziato le competenze laboratoriali.

- Formulari di partecipazione a bandi europei.

- Ordini dei materiali effettuati

- Questionari di gradi mento

- Esiti delle prove.

- Incontri/seminari informativi/formativi

5 Implementare le azioni di continuità nel primo ciclo

- Curricolo verticale condiviso di italiano e matematica

- incontri tra docenti

- griglie di osservazione

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SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo in due passi

Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effetti negativi e positivi a medio e a

lungo termine

Tabella 4 - Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni

Azione prevista

Effetti positivi all’interno della scuola a medio

termine

Effetti negativi all’interno della scuola

a medio termine

Effetti positivi all’interno della scuola

a lungo termine

Effetti negativi all’interno della scuola a lungo

termine

Organizzazione dei dipartimenti per la progettazione di curricola basata su didattica per competenze:

-accordi sui curricola

- dare chiare consegne rispetto ai nuclei fondanti

- stabilire percorsi di insegnamento apprendimento efficaci per far sì che ogni studente diventi consapevole del proprio apprendimento e sia autonomo nell’implementarlo;

- realizzazione delle rubriche di valutazione condivise

Progettazione di nuove prove comuni per competenze:

Preparazione delle prove

- Stabilire conoscenze e abilità imprescindibili nello sviluppo della competenza

-Stabilire i pesi dei nuclei fondanti e i valori da dare alle competenze da esercitare.

- Stabilire il giorno della prova comune;

-utilizzare rubriche di valutazione condivise

Comparazione dei risultati

- Omogeneità nei contenuti delle varie discipline nelle diverse classi

- Uniformità di valutazione in tutto l’Istituto

Aumento della collaborazione e condivisione dei materiali didattici

Produzione e raccolta di materiali didattici da condividere e incrementare

Conseguimento di competenze omogenee nelle varie discipline.

-Uniformità di valutazione delle prove.

-Miglioramenti positivi delle prove standardizzate

-Attriti all’interno dei dipartimenti per resistenza dei docenti ai cambiamenti

-Malumori all’interno del corpo docente per il dover rinunciare ad una totale autonomia nella gestione della didattica

-Riluttanza ad un ulteriore aggravio di lavoro

-Difficoltà di organizzazione interna

- Scarsa disponibilità dei docenti interni a collaborare

- Difficoltà a realizzare incontri su eventuali discordanze metodologiche e valutative in momenti diversi da quelli calendarizzati dal piano annuale delle attività.

-Miglioramenti degli esiti nelle prove interne ed esterne alla scuola

- Maggiore relazione tra prassi didattiche e prove valutative

- Scambio di buone pratiche per un’azione didattica più incisiva e condivisa

-Miglioramenti degli esiti delle prove standardizzate

- Maggiore disponibilità dei docenti a lavorare in team

-Rivalità fra colleghi

- Chiusura e conseguente riduzione di una disponibilità ad uno scambio reciproco di idee e proposte

- Diminuzione di un buon clima tra docenti della stessa materia

- Aumento del malumore da parte dei docenti per l’aggravio del lavoro non gratificato da un punto di vista finanziario e sociale

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Azione prevista

Effetti positivi all’interno della scuola a medio

termine

Effetti negativi all’interno della scuola

a medio termine

Effetti positivi all’interno della scuola

a lungo termine

Effetti negativi all’interno della scuola a lungo

termine

(Miglioramento delle capacità progettuali nell'ambito della progettazione europea, partecipazione ai bandi europei, Scambi e stage)

- Interventi individualizzati per aggiornamento e auto-aggiornamento dei docenti (apprendimento linguistico/CLIL) e per lo sviluppo delle competenze progettuali

- Partecipazione ai bandi europei

- Partecipazione degli studenti a esperienze di scambio

-Scambio di buone pratiche

- Consolidamento degli scambi professionali tra docenti di scuole europee

- Sviluppo di paternariati

- Miglioramento dei livelli di conoscenza e di competenza dei giovani

- Educazione all’intercultura

- Rafforzamento dei rapporti interpersonali

- Partecipazione dei ragazzi a progetti per i quali si sentono motivati e ai quali aderiscono attivamente

- Sviluppo della coesione all’interno del gruppo classe e della capacità di corporazione, integrazione e accoglienza dell’altro.

- Accogliere le richieste delle famiglie di fornire ai nostri studenti un profilo internazionale di più ampio respiro

Nessun effetto negativo

- Miglioramento della qualità e dell’efficacia dell’istruzione e della formazione

- Perfezionamento da parte del personale docente della qualità e della dimensione europea della propria formazione

-Apprendimento permanente degli alunni e dei docenti.

Nessun effetto negativo

(Miglioramento delle strutture e dell'ambiente di apprendimento, utilizzando se possibile risorse provenienti dai bandi europei /convitto).

- Individuazione di finanziamenti e partecipazione ai bandi

Lavorare in un ambiente di apprendimento confortevole, accogliente, ben attrezzato, sicuro e senza barriere architettoniche.

Sviluppo della personalizzazione degli interventi formativi.

Potenziamento della collaborazione fra pari

Svolgimento delle attività didattiche in ambienti accattivanti e stimolanti che generano negli alunni apprendimenti significativi.

- Eventuale iniziale sottovalutazione del lavoro da svolgere da parte degli alunni

Valorizzazione del ruolo del docente in funzione dell’innovazione

-Apprendimento permanente degli alunni e dei docenti.

-Miglioramenti degli esiti nelle prove interne ed esterne alla scuola

Progettazione di un curricolo verticale di italiano e matematica scuola primaria e secondaria di primo grado

Avere una visione unitaria delle competenze; favorire un naturale passaggio dalla scuola primaria alla secondaria di primo grado

Non rilevati Consentire alla scuola di definire la propria identità; diffondere un clima di serenità fra alunni e genitori.

Riferimento ad un curricolo condiviso che contempli tutte le competenze in uscita.

Adeguare la progettazione alle Nuove Indicazioni Nazionali.

Non rilevati

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Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento innovativo

Le azioni pianificate avranno effetti duraturi se incideranno sul raggiungimento di obiettivi a breve termine, ma soprattutto se rappresenteranno un’occasione per avviare un profondo processo di innovazione e cambiamento della scuola.

Le azioni che s’intendono attivare vengono quindi messe in relazione con il quadro di riferimento che emerge dal lavoro che INDIRE svolge con le scuole delle Avanguardie Educative e si collega fortemente a quanto previsto dalla Legge 107/15 nota come “Buona Scuola”.

Tabella 5 – Caratteri innovativi

Caratteri innovativi dell’obiettivo

Connessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice A e B

Potenziare ed innovare gli aspetti metodologici nella didattica. Curare ICT e didattica laboratoriale.

- Progettazione di curricola basata su didattica per competenze per tutti gli ordini di scuola

- Progettazione di nuove prove comuni per competenze.

- Raccordo delle didattiche – metodologiche nei vari corsi dell’Istituto

-Innovazione della prassi educativa con ricadute dirette sugli esiti.

Appendice A:

- Punto b: potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;

- Punto h sviluppo delle competenze digitali degli studenti;

- Punto i: potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;

Punto k: valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio;

Punto l: apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario;

- Punto n: valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni;

Appendice B:

Trasformare il modello trasmissivo della scuola

Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare nuovi modi di insegnare, apprendere e valutare

Creare nuovi spazi per l’apprendimento

Riorganizzare il tempo del fare scuola

Riconnettere i saperi della scuola e i saperi della società della conoscenza

Investire sul “capitale umano” ripensando i rapporti (dentro/fuori, insegnamento frontale/apprendimento tra pari, scuola/azienda, ...)

Promuovere l’innovazione perché sia sostenibile e trasferibile

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Miglioramento delle capacità progettuali nell'ambito della progettazione europea, partecipazione ai bandi europei, Scambi e stage

Promozione di stage e scambi per supportare e facilitare i processi di insegnamento –apprendimento al fine di migliorare gli esiti degli studenti

Appendice A:

- Punto a: valorizzazione delle competenze linguistiche e utilizzo della metodologia CLIL;

- Punto d: sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità, l’educazione all’autoimprenditorialità;

- Punto k: valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio

- Punto n: valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni;

- Punto o: individuazione di percorsi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni;

Appendice B:

- Punto 1: Trasformare il modello trasmissivo della scuola

- Punto 5: Riconnettere i saperi della scuola e i saperi della società della conoscenza

- Punto 6: Investire sul “capitale umano” ripensando i rapporti (dentro/fuori, insegnamento frontale/apprendimento tra pari, scuola/azienda,)

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Miglioramento delle strutture e dell'ambiente di apprendimento, utilizzando se possibile risorse provenienti dai bandi europei /convitto

Promozione di setting tecnologici per la gestione dei processi di apprendimento/insegnamento

Appendice A:

- Punto h sviluppo delle competenze digitali degli studenti;

- Punto i: potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;

Punto l: apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario;

- Punto n: valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni;

Appendice B:

- Trasformare il modello trasmissivo della scuola

- Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare nuovi modi di insegnare, apprendere e valutare

- Creare nuovi spazi per l’apprendimento

- Riorganizzare il tempo del fare scuola

- Riconnettere i saperi della scuola e i saperi della società della conoscenza

- Investire sul “capitale umano” ripensando i rapporti (dentro/fuori, insegnamento frontale/apprendimento tra pari, scuola/azienda, ...)

- Promuovere l’innovazione perché sia sostenibile e trasferibile

Progettazione di un curricolo verticale di italiano e matematica scuola primaria e secondaria di primo grado

Si sottolinea il diritto degli alunni ad un percorso formativo organico completo, dalla scuola primaria alla secondaria di primo grado.

Creare una comunità di apprendimento.

Legge 107/15 Art.1 comma 7 lettera a, prima parte (valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano) e lettera b (potenziamento delle competenze matematico- logico-scientifiche)

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SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di processo individuato in tre passi

Passo 1 - Definire l’impegno delle risorse umane e strumentali Tabella 6 - Descrivere l’impegno di risorse umane interne alla scuola

Figure professionali

Tipologia di attività

Ore aggiuntive presunte

Costo previsto

Fonte finanziari a

Prof.ssa Vanna Contini - Dirigente

Supervisor / FIS

Marcella Cabras -Docente F. S. - Nucleo di Valutazione

60 1050 FIS

Loredana Dore - Docente Responsabili Stage all'estero

20 350 FIS

Sabrina Moretti - Docente Responsabili Stage all'estero

20 350 FIS

Grazia Pirino - Docente F. S. - Nucleo di Valutazione

Animatore Digitale

Master Teachers

Referente progetto innovazione ambienti di apprendimento

Referente progetti

80 1400 FIS

Adelaide Soro - Docente Alternanza scuola/lavoro

70 1225 FIS

Marzio Scudino e Commissione – Docenti

Antonella Langiu – Scuola Primaria

F.S. Orientamento 150

30

2625

600

FIS

FIS Milena Tanca - Docente F. S. - Nucleo di

Valutazione

Master Teachers

Referente progetto innovazione ambienti di apprendimento

Referente progetti laboratoriali area

80 1400 FIS

Fabiana Bulla - Docente Nucleo di Valutazione 15 263 FIS

Paola Pondi Nucleo di Valutazione 15 263 FIS

Antonella Careddu F. S. - Nucleo di Valutazione

30 600 FIS

Sabrina Ruzzu Docente Master Teachers

Responsabile sito dell'Istituto

20 600 FIS

Tonino Morittu Educatore Responsabile sito dell'Istituto

30 700 FIS

Docenti coordinatori dei vari dipartimenti

Responsabili di Dipartimento

5 90 FIS

Personale ATA 50 625 FIS

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Tabella 7 - Descrivere l’impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi

Impegni finanziari per tipologia di spesa

Impegno presunto Fonte

finanziaria

Formatori 21.000 EURO IN TRE ANNI FONDI PROPRI

MIUR Consulenti

Attrezzature 4000 FONDI PROPRI /PON

Servizi 1000 FIS

Altro

Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività

Al momento della progettazione ed anche ai fini del monitoraggio in una fase successiva, è importante definire una tempistica chiara dell’attuazione delle azioni pianificate. La tabella di pianificazione, per questo motivo, si configura come una vera e propria “tabella di marcia” da aggiornare in ogni momento, monitorando costantemente l’andamento del processo di miglioramento.

Tabella 8 - Tempistica1

delle attività

Attività Pianificazione delle attività

Organizzazione dei dipartimenti per:

Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno

Individuare all'interno dei Dipartimenti dei tutor per coordinare le attività di programmazione e la progettazione delle attività

X

Accordi sui curricola e sui nuclei fondanti

X X X X

Definizione dei percorsi di insegnamento/ apprendimento

X X X X

Realizzazione delle rubriche di valutazione condivise

X X X X

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Attività Pianificazione delle attività

Progettazione di nuove prove comuni per competenze

Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno

Stabilire conoscenze e abilità imprescindibili nello sviluppo della competenza

X

Stabilire i pesi dei nuclei fondanti e i valori da dare alle competenze da esercitare.

X

Realizzazione della prova comune;

X

Somministrazione della prova

X

utilizzare rubriche di valutazione condivise

X X

Comparazione dei risultati

X

Attività Pianificazione delle attività

Interventi individualizzati per aggiornamento e auto-aggiornamento dei docenti (apprendimento linguistico/CLIL) e per lo sviluppo delle competenze progettuali

Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno

Individuazione referente della formazione dei docenti

X

Individuazione dei bisogni formativi dei docenti

X

Individuazione di percorsi di autoformazione

X X

Individuazione di formatori

X X

Formazione docenti X X X X X X X X

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Attività Pianificazione delle attività

Partecipazione ai bandi europei

Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno

Individuazione figura responsabile della partecipazione ai bandi europei

X

Attività di ricerca dei bandi

X X X X X X X X X X

Partecipazioni ai bandi

Monitoraggio dell'attività

X

Attività Pianificazione delle attività

Partecipazione degli studenti a esperienze di scambio

Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno

Individuazione Referente stage/scambi

X

Preparazione progetti stage/scambi

X X X

Partecipazioni dei ragazzi

X X X X

Azioni di monitoraggio per valutare l'esperienza svolta

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Attività Pianificazione delle attività

Individuazione di finanziamenti e partecipazione ai bandi per nuovi ambienti apprendimento

Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno

Individuazione figura responsabile della partecipazione ai bandi

X

Attività di ricerca dei bandi

X X X X X X X X X X

Partecipazioni ai bandi (in riferimento alla scadenza del bando)

X X X X X X X X X X

Monitoraggio dell'attività

(a metà e alla fine dell'attività)

X

Attività Pianificazione delle attività

Progettazione di un curricolo verticale di italiano e matematica scuola primaria e secondaria di primo grado

Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno

Corso formazione sulle Nuove indicazioni nazionali e sulla progettazione per competenze.

X

Incontri docenti per stesura curricolo verticale

X X X

Realizzazione curricolo verticale di italiano e matematica

X

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Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento

dell’obiettivo di processo

La scuola è invitata a mettere in atto operazioni periodiche di monitoraggio dello stato di avanzamento e dei risultati raggiunti. Tali indicatori devono consentire una misurazione oggettiva del cambiamento introdotto con le azioni messe in atto. Sulla base dei risultati del monitoraggio la scuola è invitata a riflettere sui dati e ad individuare le eventuali necessità di modifica del piano.

TABELLA 9 - Monitoraggio delle azioni

Data di

rilevazione

Indicatori di

monitoraggio del

processo

Strumenti di

misurazione

Criticità

rilevate

Progressi

rilevati

Modifiche/

necessità di

aggiustamenti

(Potenziare ed innovare gli aspetti metodologici nella didattica. Curare ICT e didattica laboratoriale)

Dicembre

Marzo

Maggio

- Numero incontri docenti nelle riunioni di dipartimento

-Numero di ore di attività di progettazione dei docenti

-Presenza di UdA nelle programmazioni disciplinari

- - Esiti delle prove ,di tutti gli studenti

- Percentuale dei quesiti risolti nelle prove per competenze

- Percentuale dei problemi risolti nelle prove per competenze

- Percentuale di partecipazione degli studenti ai corsi di recupero e alle attività di potenziamento.

- Percentuale dei debiti formativi nel primo trimestre rispetto all’anno precedente

- Questionari ai docenti

- Prove per competenze.

- Materiali prodotti

- Registri

- Scrutini I trimestre

- Verbali riunioni

(Miglioramento delle capacità progettuali nell'ambito della progettazione europea, partecipazione ai bandi europei, Scambi e stage)

Maggio

- Numero incontri docenti nelle riunioni di progettazione

-Numero di ore di attività di progettazione dei docenti

-N di alunni partecipanti agli/stage

- grado di soddisfazione degli alunni e delle famiglie

- Verbali riunioni

- Materiali prodotti

- Registri attività

- Questionari ai docenti

- Questionari alle famiglie

- Questionari agli studenti

(Progettazione di un curricolo verticale di italiano e matematica scuola primaria e secondaria di primo grado)

Febbraio

- Numero incontri docenti nelle riunioni di progettazione

-Numero di ore di attività di progettazione dei docenti

- Questionario ai docenti

- Report degli incontri

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SEZIONE 4 - Valutare, condividere e diffondere i risultati del piano di miglioramento in quattro passi

Passo 1 - Valutare i risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV

Per verificare se il piano ha prodotto gli effetti programmati bisogna svogere una valutazione sull’andamento complessivo del Piano di Miglioramento con frequenza annuale, evitando di rimandare il controllo verso la conclusione del percorso. Una valutazione periodica in itinere, infatti, permette di capire se la pianificazione è efficace o se invece occorre introdurre modifiche o/e integrazioni per raggiungere i traguardi triennali Compito del Nucleo Interno di Valutazione è quello di valutare l’andamento del Piano di Miglioramento per ciascuna delle priorità individuate a cui sono stati associati i rispettivi traguardi (Sezione 5 del RAV).

Tabella 10 - La valutazione in itinere dei traguardi legati agli ESITI

Priorità 1

Esiti degli

studenti

(dalla sez. 5

del RAV)

Traguardo

(dalla sez. 5

del RAV)

Data rileva

-zione

Indicatori

scelti

Risultat i

attesi

Risultati

riscontrat i

Diffe-

renza

Considerazio

-ni critiche e

proposte di

integrazione

e/o modifica

Migliorare gli esiti dell'area scientifica/matematica per tutti gli ordini di scuola.

Allinearsi al dato nazionale nell'area matematica.

- 5 maggio 2016: prova di Matematica (II e V primaria) e Questionario studente (V primaria);

- 12 maggio 2016: prova d’Italiano, prova di Matematica e Questionario studente (II secondaria di secondo grado);

- 17 giugno 2016: prova d’Italiano, prova di Matematica (III secondaria di primo grado – Prova nazionale all’interno dell’esame di Stato)

Prova Invalsi Dimezzare lo scarto percentuale attuale rispetto alla media nazionale ogni anno.

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Passo 2 - Descrivere i processi di condivisione del piano all’interno della scuola

Il Piano di Miglioramento messo in atto è efficace se coinvolge tutta la comunità scolastica nelle azioni pianificate.

Tabella 11 - Condivisione interna dell’andamento del Piano di Miglioramento

Strategie di condivisione del PdM all’interno della scuola

Momenti di condivisione

interna

Persone coinvolte

Strumenti

Considerazioni nate

dalla condivisione

- Condivisione delle attività programmate, nei Consigli di classe e nelle riunioni di dipartimento.

- Lavoro partecipato in Team

- Diffusione dei percorsi e degli esiti nei Collegi dei docenti

- Pubblicazione dei percorsi e degli esiti attraverso la bacheca del registro elettronico.

Monitoraggio

Tutti i docenti della Scuola in relazione alle attività svolte:

-gruppi dei progetti

-referenti dei singoli progetti

-referenti NIV

- Animatore Digitale

-Studenti

-Numero di incontri

-Questionari

- Check list

-Condivisione on-line

- Comunicazioni scritte

Passo 3 - Descrivere le modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all’interno sia all’esterno

dell’organizzazione scolastica.

Al fine di avviare processi di diffusione e di trasparenza è importante che i contenuti e i risultati del Piano di Miglioramento siano condivisi all’interno e all’esterno della scuola con tutti gli stakeholders che potrebbero essere interessati alla vita della comunità scolastica.

Tabelle 12 e 13 - Le azioni di diffusione dei risultati interne ed esterne alla

scuola

Strategie di diffusione dei risultati del PdM all’interno della scuola

Metodi/Strumenti Destinatari Tempi

Analisi degli esiti delle prove comuni Consigli di classe

Riunioni di dipartimento

In itinere e nella fase finale dell’anno scolastico

Restituzione esiti delle prove comuni strutturate interne

Consigli di classe

Gli studenti

In itinere e ex post

Restituzione esiti delle prove strutturate esterne

Tutti i docenti della scuola

Gli studenti

Ex post

Condivisione di materiali prodotti Consigli di classe

Riunioni di dipartimento

Spazi On line condivisi

In itinere e ex post

Presentazione e condivisione di modelli e di materiali prodotti per le prove strutturate interne e/o esterne, per la valutazione

Consigli di classe

Riunioni di dipartimento

On line condivisi

Collegi docenti

In itinere e ex post

Monitoraggio e analisi dei risultati NIV e staff della Dirigenza In itinere e ex post

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Azioni di diffusione dei risultati del PdM all’esterno

Metodi/Strumenti Destinatari delle azioni Tempi

- Materiali e modelli prodotti in formato digitale attraverso il registro elettronico,sito web, social media.

- Pubblicazione su "Scuola in Chiaro"

Convitto “Canopoleno”

Scuole del territorio

Famiglie

Studenti

Per annualità

Seminario tenuto dalla Dirigente per la restituzione dell’esperienza partecipata sul miglioramento degli esiti e delle competenze dei nostri studenti.

Scuole del territorio

Università

Famiglie

Istituzioni locali

Per annualità

Passo 4 - Descrivere le modalità di lavoro del Nucleo di valutazione

Tabella 14 - Composizione del Nucleo di valutazione

Nome Ruolo

Contini Giovanna Antonia Dirigente Scolastico

Bulla Fabiana Docente scuola di I grado F.S. del PdM

Cabras Marcella Docente scuola di II grado F.S. del PdM

Careddu Antonella Docente scuola primaria F.S. del PdM

Pirino Grazia Docente scuola di II grado F.S. del PdM

Pondi Paola Docente scuola di I grado F.S. del PdM

Tanca Milena Docente scuola di II grado Staff della Direzione e F.S. del PdM

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Format 15 - Caratteristiche del percorso svolto

15.1. Sono coinvolti genitori, studenti o altri membri della comunità scolastica, in qualche fase del Piano di

Miglioramento? (collegata a 15.2)

□ XSì No

15.2 Se sì chi è stato coinvolto?

□ X Genitori

□ X Studenti (di che classi): Tutte

□ Altri membri della comunità scolastica (specificare quale): Docenti

15.3 La scuola si è avvalsa di consulenze esterne? (collegata a 15.4)

□ Sì X No

15.4 Se sì da parte di chi?

□ INDIRE

□ Università (specificare quale):……………………………….

□ Enti di Ricerca (specificare quale):……………………………….

□ Associazioni culturali e professionali (specificare quale):……………………………….

□ Altro (specificare):………………………………..

15.5 Il Dirigente è stato presente agli incontri del Nucleo di valutazione nel percorso di Miglioramento?

X Sì □ No

15.6. Il Dirigente ha monitorato l’andamento del Piano di Miglioramento?

X Sì □ No

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1

Convitto Nazionale ‘Canopoleno’ Via Luna e Sole 44. Tel 079293287 – 079293863 – Fax 079 3764116

SASSARI

Schede Progetti

ALLEGATO AL PTOF

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SCHEDE PROGETTO SCUOLA PRIMARIA

Denominazione progetto

Musica, D.M. N° 88 /2011

Priorità cui si riferisce Il laboratorio di musica si configura come un momento di aggregazione e orientamento.

Traguardo di risultato (event.) Funzione formativa dell'apprendimento della musica: -cognitivo-culturale -linguistico-comunicativa -emotivo-affettiva -identitaria e interculturale -relazionale -critico-estetica

Obiettivo di processo (event.) Educare ad un ascolto consapevole, in una prospettiva di crescita che va dal riconoscimento di suoni e timbri diversi alla percezione di elementi formali. Sviluppare la cretività attraverso l'educazione della voce e l'uso di strumenti ritmici e/o melodici. Avviare alla conoscenza e all'uso della notazione musicale tradizionale. Avviare alla partecipazione attiva alla realizzazione di esperienze musicali.

Altre priorità (eventuale) Creare una continuità musicale tra la scuola primaria e secondaria di primo grado

Situazione su cui interviene Nella scuola primaria i docenti non sono specializzati nell'insegnamento della musica, pertanto la presenza di un docente esperto offre l'opportunità agli studenti di acquisire competenze musicali.

Attività previste Lezioni collettive, studio di brani vocali e strumentali, pratica di uno strumento.

Risorse finanziarie necessarie Non sono previste ulteriori risorse economiche in quanto si attingerà all'organico di potenziamento.

Risorse umane (ore) / area Un docente di musica dell'organico di potenziamento. Un'ora alla settimana per ciascuna classe della scuola primaria.

Altre risorse necessarie Aula di musica della scuola secondaria di primo grado .

Indicatori utilizzati • Utilizzare voce, strumenti e nuove tecnologie • Eseguire collettivamente e individualmente brani vocali/strumentali • Rappresentare gli elementi basilari di brani musicali e di eventi sonori attraverso

sistemi simbolici convenzionali e non convenzionali Stati di avanzamento Il laboratorio di musica durerà per tutto il triennio ed oltre.

Valori / situazione attesi Ci si aspetta che tutti gli alunni partecipino attivamente e che vengano attivati processi di cooperazione e socializzazione e si sviluppi il senso di appartenenza a una comunità.

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Denominazione progetto

SPORT DI CLASSE

Priorità cui si riferisce

Potenziamento delle competenze motorie

Obiettivo di processo (event.) • Coinvolgere tutti gli alunni nell'attività sportiva • Sperimenta l'importanza di stare in un gruppo e di dover stabilire e rispettare delle

regole Situazione su cui interviene

L'attività sportiva favorisce l'integrazione, la socializzazione e lo sviluppo del senso civico. Promuove l'adozione di stili di vita corretti.

Risorse finanziarie necessarie Si tratta di un progetto finanziato dal MIUR

Risorse umane (ore) / area Tutor sportivo che affianca il docente di educazione fisica.

Altre risorse necessarie Palestra e campi esterni della scuola.

Indicatori utilizzati • Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo • Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva • Il gioco, lo sport, le regole • Salute e benessere, prevenzione e sicurezza

Stati di avanzamento Il progetto riguarda tutte le classi della cuola primaria e viene finanziato annualmente dal Miur. La scuola intende aderire per tutto il trienno del PTOF al progetto.

Valori / situazione attesi Ci si attende che gli alunni -acquisiscano consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali -sperimentino una pluralità di esperienze che gli permettano di maturare competenze di giocosport -agiscano rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri e che trasferiscano tale competenza nell'ambiente scolastico ed extrascolastico -sperimentino l'importanza di essere una squadra e di collaborare

Denominazione progetto NO LITTERING

Priorità cui si riferisce Sensibilizzare i bambini alla salvaguardia dell’ambiente con particolare riguardo al littering e al decoro urbano

Obiettivo di processo Sviluppare spirito critico e consapevolezza nei confronti dell’ambiente Formare cittadini r responsabili e consapevoli. Conoscere il tempo di degrado dei rifiuti Sensibilizzare ad una corretta raccolta differenziata Trovare soluzioni per contrastare il littering

Situazione su cui interviene Il progetto riguarda le classi 3^ - 4^A – 4^B. Dagli anni scorsi è stato avviato un lavoro di sensibilizzazione alla raccolta differenziata al fine di modificare i comportamenti che non rispettano l’ambiente. Per littering si intende l’abitudinei incivile di gettare piccoli rifiuti dove capita senza rendersi conto del danno per l’ambiente. Inoltre si sottovaluta il fatto che tali comportamenti compromettano anche il decoro e l’igiene urbana.

Attività previste Due incontri in aula con una esperta e due incontri fuori dall’aula. Esperimenti con i bambini per osservare e descrivere i tempi di degrado dei diversi materiali che vengono quotidianamente gettati per terra. Compilazione di schede di osservazione. Al termine delle attività invenzione di una storia sul littering

Risorse finanziarie necessarie Finanziato dal Comune di Sassari

Risorse umane (ore) / area Un’esperta per 8 ore e la docente curricolare di scienze.

Altre risorse necessarie Scuolabus per uscite

Valori / situazione attesi Contribuire a formare cittadini responsabili e consapevoli Saper utilizzare tali competenze nei vari contesti

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Denominazione progetto MAMMA TERRA

Priorità cui si riferisce Consapevolezza e rispetto della natura del terreno e delle specie animali e vegetali che vi coabitano

Obiettivo di processo (event.) Sviluppare e/o potenziare la capacità di collaborare con gli altri

Partecipare alla costruzione ed alla cura di un orto sinergico

Sperimentare la messa a dimora di semi di piante non note

Scoprire le funzioni di alcune varietà di piante “amiche” (le consociazioni)

Approfondire la conoscenza della stagionalità dei prodotti orticoli

Far propri alcuni principi dell’agricoltura naturale Situazione su cui interviene L’entusiasmo, l’impegno ed i conseguenti risultati delle attività relative al progetto avviato da

alcuni anni ci inducono a proporre, per il quarto anno consecutivo, l’iniziativa che ha visto la partecipazione dei bambini e delle famiglie nella realizzazione e nella cura di un orto sinergico.

Attività previste Un esperto di agricoltura naturale lavorerà in collaborazione con la docente di scienze nelle classi 4^ A e 4^ B. Le attività riguarderanno: la raccolta degli ultimi frutti e la ripulitura del terreno dalle erbe; la messa a dimora di piantine di ortaggi; altre consociazioni, tenendo conto della stagionalità dei vari ortaggi, legumi e cereali; il monitoraggio e la cura dell’orto. La raccolta ed il consumo dei frutti da parte dei bambini concluderanno i diversi momenti del lavoro agricolo. I semi dei frutti saranno quindi custoditi per l’anno successivo.

Risorse finanziarie necessarie Fondi interni alla scuola

Risorse umane (ore) / area Esperto esterno - N. 10 ore Insegnanti di classe

Indicatori utilizzati Capacità dei bambini di modificare il comportamento nei confronti del problema alimentazione e del rispetto dell'ambiente

Valori / situazione attesi Atteggiamento responsabile da parte degli alunni verso le problematiche affrontate, in contesti diversi rispetto a quello scolastico

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Denominazione progetto VERSO UNA EDUCAZIONE DEL GUSTO

Priorità cui si riferisce Comprendere quali siano i cibi “buoni e sani” e, di conseguenza, giudicare consapevolmente la bontà di ciò che mangiano.

Obiettivo di processo Potenziare la capacità di collaborare con il gruppo Avviarsi verso l’acquisizione del metodo di indagine scientifica Analizzare un alimento ed esprimere le proprie sensazioni utilizzando il lessico specifico Sperimentare la degustazione di un cibo individuando la specificità di ciascun organo di senso Confrontare con i compagni le sensazioni sperimentate Acquisire gradualmente, mediante esperienze concrete, la capacità di apprezzare il profumo e il gusto di un cibo “sano” e “pulito” Operare confronti tra prodotti gastronomici simili ottenuti mediante procedimenti differenti Avviarsi gradualmente verso la scoperta dell’importanza di un’alimentazione sana e naturale

Situazione su cui interviene Le attività progettuali, avviate lo scorso anno scolastico, hanno ottenuto buoni risultati sia da parte degli alunni sia da parte delle famiglie.

Attività previste Le attività con gli alunni (classi 4^ A – 4^B) saranno svolte durante l’orario curricolare destinato alle scienze, con la collaborazione di un esperto in Comunicazione enogastronomica. L’esperto e l’insegnante di scienze proseguiranno il percorso di educazione del gusto che vedrà la scoperta di altri semplici prodotti tipici della tradizione isolana mediante l’analisi sensoriale degli stessi. Una parte degli interventi dell'esperto sarà destinata ancora alle attività con i genitori degli alunni.

Risorse finanziarie necessarie Fondi interni alla scuola

Risorse umane (ore) / area Esperto esterno - N. 15 ore Insegnanti di classe

Altre risorse necessarie Acquisto di alimenti da analizzare

Indicatori utilizzati Sviluppo delle capacità dei bambini di giudicare le qualità di un alimento

Valori / situazione attesi Trasferimento in contesti diversi delle competenze acquisite a scuola

Denominazione progetto ARCHEOLOGIA

Priorità cui si riferisce Acquisizione di un metodo di indagine storiografica Analisi di alcune fonti materiali relative al Neolitico e all'Eneolitico in Sardegna

Obiettivo di processo (event.) Ricavare informazioni dall'analisi di una fonte storiografica Scoprire alcuni aspetti di vita degli uomini nei periodi oggetto di ricerca

Situazione su cui interviene Gli alunni delle classi interessate (4^A - 4^B) hanno svolto in precedenza alcune attività di scoperta della professione dell'archeologo ed hanno avviato con l'insegnante di Storia un percorso di ricerca storiografica iniziato con l'analisi di fonti del Paleolitico in Sardegna.

Attività previste Intervento di un archeologo che integrerà il lavoro curricolare

Risorse finanziarie necessarie Fondi interni alla scuola

Risorse umane (ore) / area Esperto esterno - N. 8 ore Insegnanti di classe

Indicatori utilizzati Partecipazione attiva degli alunni alle attività laboratoriali

Valori / situazione attesi Incremento della motivazione ad apprendere e potenziamento delle competenze nell'ambito storico-archeologico

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SCHEDE PROGETTO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Denominazione progetto

LA BANDA DELLA SCUOLA

(in collaborazione con l’Associazione Blue Note Orchestra)

Priorità cui si riferisce L’attività musicale permette ai ragazzi di crescere insieme, scoprendo potenzialità ed interessi: in tal modo si realizza una crescita personale che porta ad una maggiore autostima ed alla consapevolezza dei propri mezzi e può orientare nelle scelte future.

Il presente progetto, rivolto agli alunni della Secondaria di Primo Grado, agli ex alunni, agli alunni delle quinte classi della Scuola Primaria e ai ragazzi del quartiere, consentirebbe alla nostra scuola di configurarsi come centro di aggregazione per bambini e preadolescenti.

La Banda diventerebbe, così, non solo un elemento caratterizzante della nostra Scuola ma un ponte fra gli alunni del Canopoleno e i loro coetanei del quartiere.

Traguardo di risultato (event.) Funzione formativa e sociale dell’apprendimento e della pratica musicale: I. far percepire, ad alunni e ragazzi del quartiere, l'ambiente scolastico come luogo

accogliente in cui è possibile manifestare i propri interessi e sviluppare le proprie potenzialità;

II. creare nei ragazzi un senso di appartenenza alla scuola che favorisca la partecipazione attiva al dialogo educativo con ricadute positive anche sulle attività in orario curricolare;

III. prevenire il disagio e la dispersione scolastica anche con l'apertura della scuola oltre l'orario curricolare;

IV. favorire la diversificazione dell’offerta formativa, sotto il profilo dell’insegnamento della musica, in risposta alle richieste ed agli interessi specifici manifestati in questo campo dai ragazzi;

V. fornire maggiori opportunità per la realizzazione di attività musicali collettive; VI. favorire la formazione di un gruppo musicale stabile all’interno della Scuola anche

con il coinvolgimento degli allievi del corso ad indirizzo musicale; VII. favorire l’orientamento musicale e culturale degli alunni;

VIII. sviluppare la capacità di lavorare in gruppo; IX. potenziare l’autostima, l’autonomia e la creatività di ciascuno.

Obiettivo di processo (event.) Area 1: vocalità e canto.

Le attività di quest'area saranno prioritariamente rivolte agli alunni della scuola primaria coinvolti nel progetto, con i seguenti obiettivi:

esplorare le proprie potenzialità vocali; scoprire gli elementi musicali presenti nel parlato (esempi: elementi prosodici;

correlazione fra altezze dei suoni e intenzione espressiva); scoprire le strutture ritmico-metriche attraverso le filastrocche.

Area 2: la pratica dello strumento musicale e la musica d'insieme:

Acquisire/consolidare la capacità di decodificare ed utilizzare la notazione musicale; acquisire competenze tecniche relative allo strumento scelto; acquisire/consolidare la capacità di eseguire in modo espressivo brani musicali di

differenti epoche e stili; acquisire la capacità di prendere parte in modo costruttivo all’esecuzione collettiva di

brani musicali; acquisire la capacità di intervenire in modo creativo su materiali musicali dati.

Area 3: ascolto attivo.

Sviluppare l'orecchio musicale;

acquisire la capacità di riconoscere elementi stilistici e formali appartenenti a epoche e culture differenti;

acquisire la capacità di valutare e correggere autonomamente la qualità della propria performance musicale.

Area 4: integrazione della musica con altri linguaggi.

Acquisire la capacità di ideare e realizzare messaggi musicali e sonorizzazioni di brevi testi

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letterari o teatrali, anche attraverso l’improvvisazione o partecipando a processi di elaborazione collettiva.

Altre priorità (eventuale) Mantenere, nel primo ciclo di istruzione, la continuità nella pratica musicale ed estenderla alla scuola secondaria di secondo grado, realizzando, di fatto, un curricolo verticale fra i tre ordini di scuola.

Situazione su cui interviene L'interesse per la pratica musicale da sempre manifestato dai ragazzi della nostra scuola ha portato negli anni alla partecipazione di gruppi strumentali/vocali e di gruppi teatrali/musicali a Rassegne Musicali e alle Convittiadi. Da quest'anno scolastico, inoltre, nella scuola secondaria di primo grado è stato attivato un corso ad indirizzo musicale mentre la scuola primaria del nostro Istituto è stata inserita, già dallo scorso anno, nell'elenco delle scuole del D.M. 8/2011. Sempre lo scorso anno è stata finanziata dal Comune di Sassari la prima fase di un progetto per restituire alla Scuola la sua Banda Musicale, della cui presenza in passato sono testimoni alcuni strumenti e degli spartiti ritrovati nella biblioteca dell'Istituto. A questa prima fase, rivolta inizialmente solo agli alunni delle prime classi della scuola secondaria di primo grado, nelle intenzioni della responsabile deve seguire una seconda fase nella quale saranno coinvolte tutte le classi della scuola secondaria di primo grado, gli ex alunni, gli alunni delle classi conclusive della scuola primaria e i ragazzi del quartiere. Questa seconda fase costituisce l'oggetto del presente progetto. Come per la prima, anche per questa seconda fasele attività previste saranno realizzate in collaborazione con la prestigiosa Associazione Blue Note Orchestra.

Attività previste Lezioni -concerto per la presentazione degli strumenti proposti (sax contralto, corno, clarinetto, tromba, percussioni). Lezioni di strumento individuali e per piccoli gruppi . Musica d’insieme. Saggi degli allievi. Lezioni-concerto con guida all’ascolto.

Risorse finanziarie necessarie E’ previsto che il progetto si svolga per un triennio: pertanto la richiesta di finanziamento presentata al Miur è di 73.500€ che comprendono l’acquisto di strumenti, la retribuzione dei docenti e le altre voci di spesa

Risorse umane (ore) / area Docenti di strumento e personale tecnico e ausiliario della scuola con un numero di ore da quantificare in base all’entità del finanziamento eventualmente concesso.

Altre risorse necessarie Aule per le lezioni individuali o per piccoli gruppi, Aula Magna per prove d’insieme e concerti, strumenti, materiale di facile consumo, fotocopiatore, ecc.

Indicatori utilizzati Livelli di competenze specifiche raggiunti dai partecipanti in termini di: tecnica strumentale, capacità di lettura, capacità di ascolto e comprensione del linguaggio musicale , capacità di autovalutare e correggere la qualità della propria performance individuale o collettiva. Regolarità nella frequenza delle lezioni.

Stati di avanzamento Primo anno: acquisizione delle nozioni fondamentali di teoria musicale, di nozioni elementari di forma, di elementi fondamentali della tecnica dello strumento scelto. Secondo anno: consolidamento delle abilità e competenze acquisite; sviluppo della capacità di prendere parte correttamente all’esecuzione collettiva di un brano. Terzo anno: potenziamento delle abilità e competenze acquisite; consolidamento dell’autonomia esecutiva.

Valori / situazione attesi Formazione di un gruppo bandistico del Canopoleno che comprenda alunni dei tre ordini di scuola e del quartiere; apertura della scuola al territorio; sviluppo di un senso di appartenenza alla comunità scolastica; miglioramento della conoscenza di sé, aumento dell’autostima, acquisizione della capacità di lavorare in gruppo, orientamento.

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Denominazione progetto Progetto “Parliamo di…Talassemia”

proposto dalla ASL di Sassari

Priorità cui si riferisce La Talassemia o Anemia Mediterranea è una patologia molto diffusa nell’area del Mediterraneo. Tra i principali interventi sanitari nei confronti di questa malattia vi è la prevenzione. L’educazione sanitaria rappresenta uno strumento fondamentale per operare una prevenzione primaria dei difetti congeniti e delle malattie genetiche attraverso una corretta informazione nonché la promozione di stili di vita e comportamenti adeguati alla procreazione cosciente e responsabile.

Traguardo di risultato (event.) - Acquisire conoscenze e competenze in tema di malattie genetiche - Promuovere la cultura della prevenzione per ridurre l’incidenza delle malattie genetiche - Favorire lo sviluppo del senso di responsabilità personale

Obiettivo di processo (event.) - Acquisire il concetto di malattia sociale e genetica; - Migliorare le conoscenze sull'ereditarietà; - Combattere i pregiudizi e la disinformazione; - Considerare la necessità di conoscere l'eventuale stato di portatore sano; - Riflettere sull'importanza della donazione volontaria di sangue; - Poter trasmettere l'informazione alle famiglie.

Altre priorità (eventuale) - Maturare comportamenti responsabili e consapevoli

Situazione su cui interviene Il progetto è proposto ai ragazzi delle classi terze, per sensibilizzarli sul tema della tutela della salute. È importante guidare i ragazzi a comprendere che la prevenzione è, in molti casi, la sola arma realmente efficace per contrastare la diffusione di alcune malattie.

Attività previste Utilizzo di strumenti quali opuscoli e poster. Lezioni interattive da parte di un esperto su: definizione e cenni storici delle talassemie, aspetti pratici e divulgativi della genetica formale delle talassemie, epidemiologia, cenni clinici, strategia di prevenzione.

Risorse finanziarie necessarie Nessuna

Risorse umane (ore) / area Esperti responsabili del progetto. Docente di Scienze. Durata complessiva: due incontri di 1 ora per classe.

Altre risorse necessarie Videoproiettore o LIM.

Indicatori utilizzati Somministrazione di questionari, osservazione del grado di interesse e coinvolgimento degli studenti.

Stati di avanzamento Il progetto si svolge tutti gli anni.

Valori / situazione attesi Favorire l’acquisizione di comportamenti attenti e corretti e prevenire di quelli a rischio per la salute.

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Denominazione progetto Progetto “No Littering”

proposto dall'Assessorato alle Politiche Agroalimentari e Verde Pubblico del Comune di Sassari

Priorità cui si riferisce Senso civico e rispetto per l'ambiente.

Traguardo di risultato (event.) Con il presente progetto ci si propone di contrastare il diffuso fenomeno dell'abbandono dei piccoli rifiuti di ogni genere, i cosiddetti "litter", gettati per strada senza curarsi dell’ambiente e del decoro della città. Ci si propone di condurre i ragazzi a: - Conoscere e adottare comportamenti corretti nel rispetto dell’ambiente - Sviluppare spirito critico e consapevolezza rispetto a importanti questioni ambientali

Obiettivo di processo (event.) In particolare la scuola può intervenire per: - far riflettere sulle conseguenze che ogni nostra azione produce sull’ambiente non solo nel presente ma anche nel futuro - educare al rispetto dell’ambiente domestico, scolastico, urbano e naturale - far assumere atteggiamenti e comportamenti consapevoli e responsabili verso l’ambiente che ci circonda

Altre priorità (eventuale) - Formare cittadini responsabili e consapevoli

Situazione su cui interviene Il progetto è proposto ai ragazzi di una classe terza, per sensibilizzarli sul tema della salvaguardia ambientale. È importante guidare i ragazzi a comprendere che l'azione di tanti può diffondere un’importante sensibilità verso comportamenti più responsabili. Questo è fondamentale sia per aiutare le istituzioni nella gestione dei rifiuti, sia per combattere i comportamenti di abbandono illecito dei rifiuti, che spesso porta con sé impatti devastanti in campo ambientale.

Attività previste 1o Incontro classe: - presentazione - attività di brainstorming + compilazione di un cartellone - presentazione in powerpoint 2o Incontro classe/campo: - preparazione intervista e mappatura del quartiere - uscita vicinanze scuola per intervista e simulazione comportamento scorretto con ripresa video 3o Incontro /campo: - uscita in esterno 4o Incontro classe: - riflessione/discussione sui materiali prodotti e conclusione progetto

Risorse finanziarie necessarie Sono a carico della scuola soltanto gli oneri per le attività sul campo.

Risorse umane (ore) / area Esperti responsabili del progetto. Docente di Scienze. Durata complessiva 8 ore.

Altre risorse necessarie Videoproiettore

Indicatori utilizzati Monitoraggio in itinere dell’attività, questionari e materiali prodotti dagli alunni.

Stati di avanzamento Il progetto si svolgerà nel corso dell’anno scolastico 2015/2016 e si articolerà in 4 incontri, tra dicembre e maggio.

Valori / situazione attesi Acquisizione di comportamenti attenti e corretti nei confronti dell’ambiente

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SCHEDE PROGETTO LICEI

Denominazione progetto

CERTIFICAZIONI LINGUISTICHE ESTERNE ED INTERNE*

Inglese- Francese-Tedesco Priorità cui si riferisce La certificazione linguistica è un attestato formale, con valore internazionale, del livello di conoscenza di

una lingua, rilasciato da un ente certificatore riconosciuto. Costituisce quindi lo strumento di identificazione e di riconoscimento ufficiale delle competenze d’uso di una lingua straniera, che stabilisce in maniera univoca che cosa una persona “sa fare” in quella lingua. La certificazione linguistica è utilizzata da chi, per motivi di lavoro o di studio desidera ottenere una dichiarazione ufficiale e garantita della sua competenza linguistica in una determinata lingua. In ambito lavorativo la certificazione linguistica contribuisce ad arricchire il curriculum e a favorire l’inserimento nel mondo del lavoro e l’aggiornamento professionale in un contesto internazionale. In ambito scolastico e universitario essa costituisce un valore aggiunto per gli studenti, perché agevola chi intende proseguire gli studi all’estero (in particolare per l’iscrizione nelle varie università europee è previsto un determinato livello di competenza linguistica certificato) e in quanto le università italiane riconoscono CFU a fronte del conseguimento di certificazioni linguistiche e in alcuni casi richiedono di attestare competenze linguistiche ai fini del conseguimento del titolo finale.

Traguardo di risultato Conseguire le seguenti certificazioni:

INGLESE Alunni di tutti i corsi

SPAGNOLO Alunni Liceo Classico Europeo

FRANCESE Alunni Liceo Classico Europeo

TEDESCO Alunni Liceo Classico Europeo

Cambridge di livello P.E.T (Classi Seconde) Cambridge First Certificate (classi quarte/quinte)

D.E.L.E. A2/ B1 Escolar (Classe 1) A2/B1 Escolar (classe 2) B1 (Classe 3) B2(classe 4) C1 (Classe 5 a discrezione dell’insegnante)

DELF A 2 (Classi Seconde Terze) DELF B1(CLASSE QUARTA) DELF B2 (CLASSE QUINTA)

FIT IN DEUTSCH 1* (Classi Prime) FIT IN DEUTSCH 2* (Classi Seconde e Terze) ZERTIFIKAT B1 (Classi Quarte e Quinte)

Obiettivo di processo (event.)

Incentivare la motivazione all’apprendimento della lingua straniera. Conoscere la tipologia delle prove di esame orali e scritte Rafforzare il senso di responsabilità personale e la capacità decisionale. Acquisire le competenze linguistiche richieste per poter sostenere con successo le prove di esame. Potenziare le competenze linguistiche orali di comprensione e produzione. Sviluppare interesse per la cultura del paese del quale si studia la lingua.

Situazione su cui interviene

Studenti del Liceo Classico Europeo, Liceo Classico n.o., e Liceo Sportivo non bilingui per motivarli allo studio ed al miglioramento della conoscenza delle lingue straniere

Attività previste in orario extracurricolare n. 15/20 h di corso di lingua inglese specifico per la preparazione dell'esame con insegnante madrelingua per alunni liceo tradizionale e sportivo. in orario extracurricolare n. 15/20 h di corso di lingua tedesco e francese specifico per la preparazione dell'esame con insegnante della materia per alunni liceo Europeo. selezione candidati con test ingresso. (Per Inglese la soglia di ammissione è fissata a 85/100) simulazione esame circa un mese prima dell'iscrizione convocazione genitori per accordi pre-esame iscrizione all'esame 2 mesi prima (o secondo i tempi indicati dall’ente certificatore) esami da sostenersi all’interno della scuola* o presso l'ente certificatore. Sessione suppletiva per gli alunni non idonei/non promossi alla prima sessione

Risorse finanziarie necessarie

Costi per libri di testo specifici alla preparazione – fotocopie ; Docenti di madrelingua o della materia per corsi intensivi per la preparazione specifica delle prove d’esame. Iscrizione e partecipazione all’esame ( a cura delle famiglie )

Enti Ente Certificatore internazionali: Scuola English Center Alliance française Goethe- Institut Docenti di madrelingua o della materia

Indicatori utilizzati Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue (QCER),

Stati di avanzamento Progettazione per il biennio 2015-2016; 2017-2018;2018-2019.

Valori / situazione attesi

Potenziamento della lingua straniera; Conseguimento delle certificazioni.

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Denominazione progetto

“ Fahrenheit 451-Progetto lettura”(a.s. 2015/16; 2016/17; 2017/18) Priorità cui si riferisce Avvicinare gli studenti alla lettura di testi in poesia e in prosa.

Migliorare il livello di competenza linguistica (competenza trasversale) L’ impegno come “Giuria Giovani” in un Concorso poetico internazionale costituisce una prova di competenza autentica e coinvolge ragazzi appartenenti a classi diverse dell’Istituto.

Traguardo di risultato -Educazione ai valori della cultura scritta. -Potenziamento delle competenze comunicative scritte e orali. -Collegare tematiche letterarie a fenomeni della contemporaneità.

Obiettivo di processo Sviluppare negli allievi competenze relative alle abilità di ascolto e oralità: potenziare le capacità espressive utilizzare consapevolmente le caratteristiche strutturali e testuali del parlato. Sviluppare negli allievi competenze relative alle abilità di lettura, scrittura e sintesi Compiere letture diversificate in rapporto a scopi diversi; Comprendere e interpretare i testi attraverso l’individuazione delle strutture proprie dei diversi tipi di testo; Sviluppare creatività Ampliare il patrimonio culturale degli alunni

Altre priorità (eventuale)

Situazione su cui interviene I ragazzi del nostro Istituto da sette anni sono impegnati nel progetto come “Giuria Giovani” . I ragazzi sviluppano competenze specifiche, esercitano la loro creatività, diventano consapevoli della vitalità della poesia e della letteratura. I nostri studenti hanno avuto dagli organizzatori del Concorso Internazionale “Città di Sassari” la medaglia del Presidente della Repubblica quale riconoscimento del loro entusiasmo, impegno originalità.

Attività previste

A partire da Settembre 2015 Ottobre in Poesia Prima Fase Riunioni organizzative per definire le modalità del lavoro. Creazione del gruppo di lavoro. Seconda Fase -Partecipazione al Concorso Internazionale di Poesia “L’Isola dei Versi” (Ottobre in Poesia 2015) come Giuria Scuole. -Incontri di lettura dei libri di diversi poeti; discussione, votazione, attribuzione e stesura della motivazione del premio. -Incontro con la Giuria degli Esperti e con i Poeti; -Preparazione di lettura espressiva di poesie con accompagnamento musicale; - Preparazione di un filmato e/o della drammatizzazione di un testo; - Lettura della motivazione-Premiazione (24/10/2015) Totale n. 20 ore (Settembre/ 24 Ottobre 2015 Eventuale partecipazione a concorsi letterari regionali, nazionali o internazionali Incontri con scrittori o poeti, qualora se ne dovesse presentare l’occasione (Novembre 2015 /Maggio 2016)

Risorse finanziarie necessarie -I docenti del gruppo di progetto saranno retribuiti con i fondi del F.I.S., secondo contrattazione; -Euro 100 circa per realizzazione di un filmato, fotocopie e materiale di facile consumo

Risorse umane (ore) / area 6 Docenti della scuola (5 dell’ area umanistica, 1 esperto informatico)

Altre risorse necessarie Aula Magna Aule scolastiche con Lim Fotocopiatore PC Riproduttore CD Lettore DVD Tablet

Indicatori utilizzati -Numero di studenti partecipanti al progetto; -Numero di presenze/assenze per alunno; -Test da svolgere a fine corso.

Stati di avanzamento Il progetto verrebbe replicato con la stessa formula nei tre anni previsti dal PTOF. Il gruppo degli studenti partecipanti si modificherebbe nel tempo in una fisiologica alternanza di nuovi allievi, seguiti e aiutati nel percorso laboratoriale dai più esperti.

Valori / situazione attesi Come risultato finale ci si attende che un elevato numero di studenti coinvolti nel progetto (circa 50) sviluppi consapevolezza dell’importanza della lettura intesa come percorso di crescita interiore.

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Denominazione progetto Borsa di studio “Marta Mameli”- Concorso letterario” (a.s. 2015/16; 2016/17; 2017/18) * * Finanziata dalla famiglia della studentessa e dal comitato ALBERODIMARTA (per le borse di studio destinate agli studenti).

Priorità cui si riferisce Favorire l’apertura della scuola ai genitori e al territorio. Migliorare il livello di competenza linguistica (competenza trasversale). Promuovere valori e costruire percorsi di senso. Il concorso costituisce una prova di competenza autentica e coinvolge studenti appartenenti a classi diverse del nostro Istituto.

Traguardo di risultato (event.) Potenziare il rapporto con le famiglie. Mantenere costante il numero dei partecipanti al concorso. Ciò al fine di: Potenziare capacità individuali di comprensione e di interpretazione. Alimentare la passione e il desiderio per la poesia, l’arte e la letteratura. Sviluppare la capacità di visione della realtà. Accrescere la capacità degli alunni di mettersi in gioco e di confrontarsi con gli altri, sviluppando sensibilità nei confronti di testi di varia tipologia.

Obiettivo di processo Stimolare all’interno della scuola la realizzazione di percorsi di riflessione che portino alla elaborazione culturale del tema proposto dal bando. Favorire Il processo formativo e di crescita degli alunni. Creare percorsi che sollecitino l'autonomia di pensiero e di giudizio. Attivare processi che sviluppino autostima e creatività. Compiere esperienze diversificate.

Situazione su cui interviene Nella nostra scuola da tre anni si bandisce un concorso letterario (con la collaborazione della famiglia Mameli), per ricordare Marta, che alcuni anni fa, quando ne aveva solo quindici, è scomparsa in un incidente stradale. La madre Enza e il padre Mariano hanno fatto del dolore per la sua perdita un propellente per aiutare tutti gli studenti del Liceo della figlia a crescere, a trovare la loro direzione, a scoprire quello che a volte non sanno di avere dentro. Perché ricordino a se stessi che sono unici. Il concorso intitolato a Marta Mameli è un momento importante della vita del Liceo “Canopoleno”. Si riflette su temi sempre nuovi, si studia, ci si misura in una gara letteraria sempre diversa, che propone ogni volta stimoli differenti. Gli studenti che partecipano al concorso costituiscono circa il 20% del numero totale degli alunni del Liceo.

Attività previste A partire da Novembre 2015 Prima Fase Riunioni organizzative con la commissione, i genitori Mameli ed Esperti Esterni per definire il bando e le modalità del lavoro. Totale ore n. 5 (Novembre/ Dicembre) Seconda Fase Lezioni organizzate in orario curriculare da ciascun docente, in base all’approfondimento richiesto dal bando e integrate alle specifiche esigenze della varie classi (per tutti coloro che decideranno di aderire). Eventuale seminario con Esperti Esterni invitati di concerto con la famiglia Mameli. Totale n. 4 ore per il seminario (Gennaio/ Marzo 2016) Terza Fase Lettura da parte di ciascun membro della commissione di tutti gli elaborati. Incontri della commissione per la correzione collegiale degli elaborati. Totale n. ore 30 (Aprile /Maggio 2016) Quarta fase Incontri al pomeriggio con gli studenti per organizzare letture, immagini e/o filmati da presentare il giorno della premiazione. Totale n. ore 20/25 ( Maggio)

Risorse finanziarie necessarie I docenti del gruppo di progetto saranno retribuiti con i fondi del F.I.S., secondo contrattazione. Sono previste spese per la: realizzazione di fotocopie, fogli protocollo, buste, attestati e materiale di facile consumo; realizzazione di video e/o e-book; realizzazione e organizzazione della giornata della premiazione ( letture scene e/o immagini video a cura dei ragazzi del Canopoleno).

Risorse umane (ore) / area N. 5 Docenti della scuola (4 dell’area umanistica, 1 esperto informatico), n. 2 Esperti Esterni, i genitori Enza e Mariano Mameli, personale ATA.

Altre risorse necessarie Aula Magna ;Aule scolastiche con Lim; Fotocopiatore; PC; Videoproiettori; Videocamera; Riproduttore CD; Cellulari; Tablet

Indicatori utilizzati Numero degli alunni partecipanti Materiali prodotti

Stati di avanzamento Il miglioramento atteso al termine del primo anno è un incremento del 5% della partecipazione degli studenti rispetto alle edizioni precedenti. Il progetto verrebbe replicato con la stessa formula nei tre anni previsti dal PTOF. Il gruppo degli studenti partecipanti si modificherebbe nel tempo in una fisiologica alternanza di nuovi allievi e allievi più esperti.

Valori / situazione attesi Il valore di partenza è di circa il 20% degli studenti, essenzialmente del Liceo tradizionale. Ci si propone di coinvolgere sempre più, anche gli alunni dei Licei Europeo e Sportivo, fino ad un coinvolgimento al termine del triennio, del 15% in più degli allievi di tutto l’Istituto. Ci si aspetta inoltre una ricaduta positiva sugli studenti: si auspica uno sviluppo delle loro capacità di costruire con consapevolezza e pienezza un percorso di vita.

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Denominazione progetto “Tra palco e realtà-Scuole Aperte”-progetto per un Laboratorio Teatrale (anni scolastici 2015-2016, 2016-2017, 2017-2018).

Priorità cui si riferisce Conseguimento di competenze trasversali quali la socializzazione, l’assunzione di responsabilità, l'interazione e la collaborazione tra alunni delle diverse classi dell’Istituto Apertura al territorio e collaborazione tra alunni provenienti da realtà scolastiche differenti La messa in scena costituisce una prova di competenza autentica e coinvolgerebbe ragazzi appartenenti a classi diverse dell’Istituto ad altre Scuole del territorio e all’Università.

Traguardo di risultato (event.) Attraverso esercizi di decondizionamento, la scelta attiva del testo da mettere in scena, la creazione di musiche e la documentazione del percorso laboratoriale con mezzi informatici, ci si propone di: - Educare gli studenti ai linguaggi teatrali; -Favorire la collaborazione all’interno del gruppo di lavoro; -Sviluppare autostima e creatività; L’apertura al territorio e la presenza all’interno del laboratorio di allievi di altri Istituti Superiori della città e dell’Università offre una preziosa e formativa possibilità di confronto.

Obiettivo di processo (event.) L’utilità del progetto non è solo negli aspetti puramente tecnici, ma anche nel suo valore educativo: il meccanismo teatrale spinge i più timidi a superare in parte lo scoglio dell’approccio diretto con gli altri e aiuta a stabilire un rapporto costruttivo con il gruppo. Con il lavoro laboratoriale ci si propone di: -Esplorare e utilizzare spazio, tempo, corpo, suoni, oggetti in contesti teatrali; -Comprendere, riconoscere e creare messaggi con linguaggi teatrali e musicali; -Permettere agli studenti di esprimere le loro potenzialità in diversi campi: preparazione di musiche, scene e costumi, documentazione tramite filmati, podcast e foto; -Utilizzare e sviluppare modalità di ascolto, collaborazione e cooperazione; -Potenziare le competenze comunicative; -Sviluppare autostima e creatività; -Ampliare il proprio patrimonio culturale.

Altre priorità (eventuale)

Situazione su cui interviene Il nostro Istituto è da nove anni capofila per l’educazione teatrale del progetto “Scuole Aperte”, cofinanziato dal Comune di Sassari: esso cura la realizzazione di un laboratorio aperto a studenti delle diverse scuole superiori cittadine e dell’Università. I ragazzi sviluppano non solo competenze specifiche, ma anche un senso di appartenenza più ampio, legato non al singolo Istituto, ma alla propria città. La nostra scuola è fortemente interessata all’attività teatrale, sperimentata con successo dal 1998, grazie alla quale ha ottenuto riconoscimenti a livello regionale, nazionale e internazionale.

Attività previste Il tempo di attuazione del progetto è di 4/5 mesi. (dicembre/gennaio-aprile. N. 130 h) Prima Fase: totale h 40 -Riunioni organizzative con esperti esterni per definire le modalità del lavoro. -Diffusione del progetto e creazione del gruppo di lavoro. -Studio di testi da proporre per il percorso laboratoriale; eventuale lavoro di traduzione, riduzione e adattamento dell’ opera da mettere in scena. La scelta del testo è parte integrante dell’attività del Laboratorio. Seconda Fase: totale h 90 -almeno 35 incontri di 2 ore ciascuno per la preparazione della messa in scena. -7 incontri di 2 ore ciascuno per la preparazione di scene e costumi, musiche, video, podcast. -2/3 rappresentazioni precedute da prove. Il progetto prevede l’eventuale partecipazione a concorsi e/o manifestazioni teatrali.

Risorse finanziarie necessarie Il progetto richiede un investimento di 9.000 euro circa per: - risorse umane - acquisto di materiale per costumi e scene -realizzazione di locandine -realizzazione di video

Risorse umane (ore) / area Il gruppo di progetto, composto da 4 docenti della scuola (di cui tre dell’area letteraria e uno esperto informatico) affiancherà 1 esperto esterno (regista teatrale) da reperire con regolare bando. Si prevede il coinvolgimento del personale A.T.A. (collaboratori scolastici e personale di segreteria) , quantificabili in 6 unità. Tot. 4 docenti+ 1 regista+ 3 collaboratori scolastici+ 3 unità personale di segreteria = 10 dipendenti della scuola e 1 esperto esterno

Altre risorse necessarie -Aula Magna-Teatro; -Fotocopiatore; -Aula dotata di Lim; -Tablet; -Videoproiettore; -Casse acustiche; -PC

Indicatori utilizzati -Numero di studenti iscritti al laboratorio; -Numero di presenze-/assenze per iscritto; -Numero di spettatori presenti alla messa in scena e successive repliche; -Test da svolgere a fine corso

Stati di avanzamento Il progetto verrebbe replicato con la stessa formula nei tre anni previsti dal PTOF. Il gruppo degli studenti partecipanti si modificherebbe nel tempo in una fisiologica alternanza di nuovi allievi, seguiti e aiutati nel percorso laboratoriale dai più esperti.

Valori / situazione attesi Per ogni anno di attività ci si attende che partecipino con assiduità, ricoprendo i vari ruoli previsti dal Laboratorio, circa 40 ragazzi, e che assistano alla messa in scena e successive repliche circa 400 spettatori. Ci si aspetta anche una ricaduta positiva in termini di sviluppo delle capacità comunicative, dell’autostima dei ragazzi, e della loro disponibilità a “mettersi in gioco”.

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Denominazione progetto MONUMENTI APERTI

Priorità cui si riferisce Orientamento in uscita, conoscenza delle proprie potenzialità, conoscenza delle ricchezze storico-artistiche del proprie territorio.

Traguardo di risultato (event.) Competenze chiave di cittadinanza: comunicazione nella madre lingua, comunicazione nelle lingue straniere (inglese), competenze sociali e civiche, spirito organizzativo e di iniziativa, consapevolezza ed espressione culturale. Competenze trasversali: competenze di relazione, collaborazione, organizzazione, comunicazione. Competenze operative: gestione processi di informazione turistica nel settore storico-culturale, assunzione responsabilità dirette. Competenze disciplinari: conoscenza delle testimonianze storico-artistiche del proprio territorio, attivazione di un interesse responsabile nei confronti del patrimonio artistico locale, consapevolezza dell’importanza della tutela, della conservazione e del restauro e sviluppo della sensibilità estetica riguardo gli aspetti visivi della realtà e dell’ambiente.

Obiettivo di processo (event.) Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane, conoscenza ed integrazione con il territorio.

Altre priorità (eventuale) Favorire la relazione tra singolo studente e compagni, e tra docente e studenti, acquisire consapevolezza delle proprie attitudini e potenzialità e rafforzare il personale convincimento di tradurle in un progetto professionale, imparare a gestire situazioni critiche, operative e relazionali.

Attività previste Il Liceo Canopoleno aderisce ogni anno all’iniziativa promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Marketing Turistico del Comune di Sassari della manifestazione “Monumenti aperti”. L’adesione dell’Istituto a tale iniziativa è auspicabile in virtù delle finalità della stessa:

stabilire una collaborazione con le Istituzioni e le associazioni che operano nel settore della salvaguardia e della promozione dell’ambiente e del patrimonio culturale;

conoscere la realtà storica e culturale del proprio territorio; operare nel settore dell’informazione turistica in siti storico-artistici e archeologici.

I destinatari del progetto sono alunni frequentanti le classi quarte e quinte del Liceo dell’Istituto. L’impianto del progetto prevede una prima fase volta alla registrazione delle adesioni , alla assegnazione dei siti artistici cittadini ai gruppi di alunni partecipanti e alla formazione degli alunni attraverso lezioni- sovralluoghi sugli stessi siti ed una seconda fase di applicazione delle conoscenze acquisite che si concretizza con la partecipazione alla manifestazione “Monumenti aperti”.

Risorse umane (ore) / area Docente referente del progetto (con compiti di organizzazione, formazione e assistenza degli alunni presso i siti), docenti interni coinvolti (con compiti di coadiuvazione del docente referente nell’attività di formazione ed assistenza).

Altre risorse necessarie LIM, fotocopiatore.

Indicatori utilizzati Gli indicatori utilizzati per valutare la riuscita e l’efficacia del progetto saranno: numero degli alunni partecipanti numero delle visite guidate effettuate qualità ed efficacia delle prestazioni fornite gradimento dell’utenza

Stati di avanzamento I^ fase - mese di febbraio: incontro organizzativo con l’Assessore alla Cultura e assegnazione alla scuola dei siti artistici; mese di marzo: registrazione adesione alunni partecipanti e loro assegnazione ai siti artistici ; mese di aprile: reperimento, gestione, distribuzione materiale informativo sui siti e svolgimento dei sovralluoghi presso gli stessi con formazione degli alunni e simulazione delle visite guidate. II^ fase- mese di maggio : svolgimento di attività di guide da parte degli alunni partecipanti presso i siti loro assegnati, raccolta e consegna dei risultati all’Assessorato Politiche Culturali e Marketing Turistico di Sassari.

Valori / situazione attesi Attraverso l’integrazione di scuola-territorio, favorire modalità di apprendimento legate all’esperienza pratica; sviluppare il senso di responsabilità e di rispetto degli impegni assunti; sviluppare competenze espressive, comunicative e relazionali; valorizzare attitudini e interessi; potenziare l’autostima derivante dallo svolgimento di un’attività operativa autonoma; acquisire consapevolezza del valore del patrimonio storico-artistico-culturale del proprio territorio.

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Denominazione progetto TUTTI PER UNO, UNO PER TUTTI (AREA FISICA)

Priorità cui si riferisce Migliorare gli esiti dell'area scientifica per tutti gli ordini di scuola.

Costruire un’immagine della fisica coinvolgente e collegata con le altre discipline e con il mondo che ci circonda; Innalzare il livello di apprendimento attraverso processi educativi efficaci e ridurre il fenomeno dell'insuccesso e della dispersione scolastica

Traguardo di risultato Ridurre il numero degli insuccessi (debiti formativi) del 30%

Obiettivo di processo Progettazione di curricola basata su didattica per competenze e laboratoriale. Progettazione di nuove prove comuni per competenze.

Altre priorità Potenziamento delle competenze scientifiche e cura delle eccellenze

Situazione su cui si interviene Attualmente circa il 30% degli studenti presenta un debito formativo in fisica alla fine del primo periodo.

Attività previste Laboratorio che prevede la realizzazione di piccoli esperimenti, a tema, con materiale povero, costruiti interamente dai ragazzi e corredati di scheda tecnica. Nei laboratori gli alunni saranno suddivisi in piccoli gruppi in modo da rendere il coinvolgimento attivo e personalizzato e favorire il recupero delle competenze Utilizzo del cooperative learning al fine del miglioramento delle abilità cognitive,comunicative e relazionali; Strategie di problem solving per sviluppare le abilità logiche ed arrivare alla comprensione dell’apparato concettuale dei problemi; Realizzazione ed utilizzo sistematico di schede tecniche; Tutoraggio nei gruppi da parte degli allievi “avanzati” in qualità di facilitatori dell’apprendimento; Attivazione di strategie metacognitive ed autovalutative per coinvolgere gli allievi nel percorso di insegnamento/apprendimento, per controllare i propri processi cognitivi, rafforzare l’autostima e la motivazione; Partecipazione alla manifestazione “La scienza in Piazza”.

Risorse finanziarie necessarie € 4.000 per tre corsi di 15 ore ciascuno, 10 ore di progettazione e l’acquisto di materiale di facile consumo.

Risorse umane (ore) / area I docenti referenti del progetto ideeranno le attività da svolgere e assieme al docente dell’organico di potenziamento, A049, le realizzeranno con gli studenti. Impegno orario totale previsto: 10 ore di progettazione e 45 ore di laboratorio.

Altre risorse necessarie LIM per le attività (già disponibile), aula-laboratorio rimodulabile, notebook, collegamento a internet, software didattici e materiale cartaceo, materiali vari per la realizzazione degli esperimenti.

Indicatori utilizzati La percentuale di debiti formativi per classe in fisica

Stati di avanzamento Al termine dell’anno scolastico non più del 5% di alunni con debito formativo in fisica.

Valori / situazione attesi Il valore attuale dei debiti formativi in fisica alla fine del primo periodo è di circa il 30%; quello atteso a fine anno scolastico è di circa il 5%.

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Denominazione progetto TUTTI PER UNO, UNO PER TUTTI (AREA MATEMATICA)

Priorità cui si riferisce Migliorare gli esiti dell'area scientifica per tutti gli ordini di scuola,in linea o leggermente più

basso al dato nazionale in matematica

Traguardo di risultato Dimezzare lo scarto percentuale attuale rispetto alla media nazionale ogni anno.

Obiettivo di processo Progettazione di curricola basata su didattica per competenze per tutti gli ordini di scuola. Progettazione di nuove prove comuni per competenze.

Altre priorità Potenziamento delle competenze matematiche e cura delle eccellenze

Situazione su cui interviene Gli studenti si collocano circa 1,5 punti in meno rispetto alla media nazionale e 9,4 punti in meno rispetto a classi/scuole con background familiare simile.

Attività previste Laboratori con suddivisione degli alunni in piccoli gruppi per il recupero delle abilità di base logico matematiche che prevedono l’individualizzazione dell’apprendimento e dell’insegnamento; Coinvolgimento attivo degli studenti mediante il cooperative learning al fine del miglioramento delle abilità cognitive,comunicative e relazionali; Strategie di problem solving per sviluppare le abilità logiche ed arrivare alla comprensione dell’apparato concettuale dei problemi; Realizzazione ed utilizzo sistematico di mappe concettuali; Tutoraggio nei gruppi da parte degli allievi “avanzati” in qualità di facilitatori dell’apprendimento; Giochi di ruolo su compiti di realtà; Attivazione di strategie metacognitive ed autovalutative per coinvolgere gli allievi nel percorso di insegnamento/apprendimento, per controllare i propri processi cognitivi, rafforzare l’autostima e la motivazione; Realizzazione di gare logico-matematiche anche a squadre per studenti delle scuole di differenti ordini, di livello misto.

Risorse finanziarie necessarie € 3.500 per due corsi di 20 ore ciascuno (articolati in 10 incontri di due ore ciascuno), 10 ore di progettazione e l’acquisto di materiale di facile consumo.

Risorse umane (ore) / area I docenti referenti del progetto ideeranno le attività da svolgere e il docente dell’organico di potenziamento, A049, le realizzerà con gli studenti. Impegno orario totale previsto: 10 ore di progettazione e 40 ore di laboratorio.

Altre risorse necessarie LIM per le attività (già disponibile), aula-laboratorio rimodulabile, notebook, software didattici e materiale cartaceo.

Indicatori utilizzati Le prove standardizzate annuali di Matematica e le prove comuni per classi parallele, per competenze, progettate dal dipartimento di matematica e programmate per il mese di aprile.

Stati di avanzamento Raggiungere e/o superare il dato nazionale per lo stesso background in tutte le classi in tre anni (circa tre punti percentuali all’anno di miglioramento)

Valori / situazione attesi Il valore di partenza è del 41,5% degli studenti nei tre livelli superiori; quello atteso finale del 50,1% a maggio 2018.

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Denominazione progetto PROGETTO LAUREE SCIENTIFICHE (AREA MATEMATICA)

Priorità cui si riferisce Migliorare gli esiti dell'area matematica ,in linea o leggermente più basso al dato nazionale in

matematica.

Traguardo di risultato Dimezzare lo scarto percentuale attuale rispetto alla media nazionale ogni anno.

Obiettivo di processo Progettazione di curricola basata su didattica per competenze per tutti gli ordini di scuola. Progettazione di nuove prove comuni per competenze.

Altre priorità Potenziamento delle competenze matematiche e cura delle eccellenze.

Situazione su cui interviene Gli studenti si collocano circa 1,5 punti in meno rispetto alla media nazionale e 9,4 punti in meno rispetto a classi/scuole con background familiare simile.

Attività previste Laboratori PLS, Laboratori di orientamento ed avanzati. I laboratori (12-16h) saranno coprogettati dai docenti del Dipartimento di matematica dell’Università di Cagliari e dai docenti della scuola.Gli studenti dovranno partecipare attivamente ed elaborare una relazione finale. Al termine sarà proposto un questionario di autovalutazione anche in funzione dei test di accesso ai corsi di laurea scientifici. Seminari e laboratori inerenti ad alcuni aspetti della Matematica, al formalismo matematico e ai relativi esperimenti Co-progettazione e tavole rotonde per sviluppare una didattica moderna e condivisa, anche attraverso laboratori, apps multimediali e esperimenti.

Risorse finanziarie necessarie Progetto finanziato dal MIUR, a costo zero per la scuola. Sono previsti circa € 1.000 per il viaggio a Cagliari degli alunni e dei docenti coinvolti.

Risorse umane (ore) / area I docenti referenti del progetto e i docenti dell’Università di Cagliari per circa 16/18 ore

Altre risorse necessarie LIM per le attività (già disponibile), aula-laboratorio rimodulabile, notebook, software didattici e materiale cartaceo. Aule e laboratori dell’Università di Cagliari (Dipartimento di matematica).

Indicatori utilizzati Le prove standardizzate annuali di Matematica e le prove comuni per classi parallele, per competenze, progettate dal dipartimento di matematica e programmate per il mese di aprile.

Stati di avanzamento Raggiungere e/o superare il dato nazionale per lo stesso background in tutte le classi in tre anni (circa tre punti percentuali all’anno di miglioramento)

Valori / situazione attesi Il valore di partenza è del 41,5% degli studenti nei tre livelli superiori; quello atteso finale del 50,1% a maggio 2018.

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Denominazione progetto Progetto Lauree Scientifiche -Chimica

Priorità cui si riferisce

Miglioramento delle competenze chimico-scientifiche degli alunni del 4°-5° anno

Traguardo di risultato (event.) Conoscenza di tecniche laboratoriali difficilmente riproducibili nel nostro Istituto vista la mancanza di un laboratorio di chimica adeguatamente attrezzato e conforme alla normativa di legge.

Obiettivo di processo (event.) Migliorare la conoscenza e la percezione delle discipline scientifiche nella nostra Scuola offrendo agli studenti degli ultimi due anni di partecipare ad attività di laboratorio curriculari ed extra curriculari interessanti e coinvolgenti.

Favorire l'allineamento e l'ottimizzazione dei percorsi formativi dalla Scuola all'Università e nell'Università per il mondo del lavoro, potenziando eincentivando attività di stage e tirocinio presso Università, Enti di ricerca pubblici e privati, Imprese impegnate in ricerca e Sviluppo.”

Altre priorità (eventuale) Avviare un processo di crescita professionale dei docenti di materie scientifiche in servizio nella Scuola a partire dal lavoro congiunto tra Scuola e Università per la progettazione, realizzazione, documentazione e valutazione dei laboratori sopra indicati

Situazione su cui interviene Vista la mancanza di un laboratorio di chimica adeguatamente attrezzato e conforme alla normativa di legge nella nostra scuola, si vogliono fornire ai ragazzi piùmotivati e orientati ad un percorso formativo di tipo scientifico,l’ opportunità di acquisire conoscenze, abilità e competenze nel campo della chimica laboratoriale

I nostri studenti raggiungono nel loro insieme, nei crediti universitari conseguiti nell’area scientifica, una percentuale inferiore di 4 punti rispetto alla media nazionale delle scuole comparabili (anche se di un punto superiore nella media regionale) (dati RAV 2010-2011)

Attività previste Svolgimento di esercitazioni e seminari direttamente nei laboratori universitari. (Si lamenta, ormai da tempo ,la mancanza di un laboratorio perciò si è costretti ad utilizzare le attrezzature e le competenze laboratoriali esterne dell’Università). Le esercitazioni svolte saranno quelle di volta in volta proposte dallo staff di docenti e ricercatori universitari coinvolti nel progetto

Risorse finanziarie necessarie 300 € per acquisti di materiali da laboratorio (camici e guanti monouso e occhiali).Nessun costo relativo a viaggi o rimborsi.

Risorse umane (ore) / area Due docenti dell’organico di istituto , classe di concorso A060,prof.sse Carboni e Pes, che dovranno accompagnare e seguire i ragazzi durante le attività, oltre che partecipare alle riunioni con i docenti universitari coinvolti nel progetto e preparazione delle schede di lavoro: totali ore previste 30.h/uomo

Altre risorse necessarie Materiali necessari durante le attività ( carta, fotocopie)

Indicatori utilizzati Si rileveranno:

Le ore di presenza dei ragazzi che dovranno essere di almeno il 75% delle ore totali,

L’impegno e l’interesse profuso durante le attività e la correttezza durante l’esecuzione delle prove,

Il monitoraggio sulla ricaduta scolastica( attraverso prove di verifica strutturate )

Il monitoraggio sulle iscrizioni al 1° anno universitario nelle facoltà scientifiche

Tali indicatori saranno utilizzati alla fine dell’annoper l’assegnazione di crediti formativi e di un attestato di partecipazione da parte dell’Università

Stati di avanzamento Progettazione per il triennio 2015/16, 16/17, 17/18.

Alla fine del primo anno ci si aspetta unmiglioramento sulle conoscenze e competenze acquisite nel campo scientifico valutabile dall’aumento del credito scolastico medio e di un miglioramento di almeno 2 punti percentuali dei CFU per i ragazzi iscritti nei primi due anni universitari.

Valori / situazione attesi Attestato di Partecipazionee crediti formativi scolastici

Il valore di partenza è del 31,3%CFU , quello atteso finale a maggio 2018 del 35,7% ( raggiungimento del dato nazionale)

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Iniziative volte a facilitare l’inserimento e il recupero, a promuovere il benessere a scuola e l’orientamento in entrata e in uscita:

Denominazione progetto

IL navigatore: progetto orientamento ( anni scolastici 2015 – 2016, 2016-2017, 2017-2018).

Priorità cui si riferisce Continuità tra ordini di scuola differenti (in particolare tra la scuola Media inferiore e i Licei annessi

al Convitto Canopoleno) che non si traduca esclusivamente in uno scambio di informazioni basato sulla collaborazione tra docenti ad inizio anno scolastico. Continuità tra scuola superiore di II grado e Università in ambito di orientamento in uscita per far sì che gli studenti abbiano un’informazione completa che non si limiti solo ed esclusivamente ad incontri con docenti universitari in orario curricolare. Continuità didattica fondata sulla relazione tra prerequisiti in ingresso, abilità e competenze. Necessità di un curricolo verticale dei vari ordini di Scuola, basato fondamentalmente sul concetto di motivazione e sulla condivisione di metodi didattici e strategie educative.

Traguardo di risultato •Diminuire il disagio del passaggio tra scuole medie di primo e di secondo grado; •Attivare strategie di motivazione; •Dare gli strumenti necessari per superare momenti critici legati alla scelta; •Sviluppare autonomia e capacità di compiere scelte consapevoli In generale, l’Istituto si propone di scambiare informazioni complete e quanto più esaurienti possibile per stimolare motivazione, consapevolezza e senso di responsabilità di studenti e famiglie nella scelta del percorso scolastico/universitario.

Obiettivo di processo • Scambiare informazioni complete e quanto più esaurienti possibile tramite incontri con le scuole medie e visite programmate presso la nostra sede; • Aiutare a conoscere la scuola come ambiente scolastico (locali, regolamento d’Istituto, attività curriculari ed extra curriculari); • Stimolare la motivazione e la consapevolezza nella scelta del proprio percorso formativo seguendo interessi e inclinazioni; • Guidare gli studenti nella scoperta dei propri punti di forza e di debolezza per orientarli all’interno della vasta e variegata offerta formativa universitaria . • Favorire l’interscambio culturale e l’interazione fra differenti realtà studentesche

Situazione su cui interviene L’orientamento in entrata del Liceo si svolge attraverso incontri programmati presso le scuole secondarie di I grado della città e dei paesi vicini, con la finalità di illustrare caratteristiche e peculiarità del percorso di studi dei Licei annessi al Convitto. Viene attivato anche uno sportello informativo al pomeriggio. L’attività di orientamento si conclude con l’Open day, a cui partecipano docenti, studenti e genitori, durante il quale viene presentata l’offerta formativa della scuola. L’orientamento in uscita è rivolto agli studenti delle ultime due classi e mira ad illustrare il panorama dei diversi percorsi universitari, in collegamento con le Facoltà della città e di tutto il Paese. Vengono dunque organizzati incontri diretti con i referenti per l’orientamento dei corsi di laurea dell’Università di Sassari e di alcune Università della penisola.

Attività previste Il Progetto “IL navigatore” coinvolge Docenti, Genitori ed Alunni, parte essenziale dell’azione educativa della nostra scuola. Il Progetto per l’Orientamento sarà articolato secondo due direttrici: Orientamento “in ingresso” e Orientamento “in uscita”. L’orientamento “in ingresso” mira ad offrire un supporto agli alunni di seconda e terza media e alle loro famiglie nella scelta della scuola secondaria di secondo grado e a favorire i contatti con le scuole medie viciniori in modo da migliorare l’integrazione fra gli studenti ed instaurare un dialogo fra i due ordini di scuola per un reale coordinamento verticale. Attività previste: • Aggiornamento del dépliant informativo sulla scuola e sulla sua offerta formativa da distribuire a genitori e alunni delle Scuole Medie di primo grado. • Revisione e aggiornamento del filmato di presentazione dell’Istituto. • Contatti con le scuole medie mediante accordi programmatici dei responsabili del progetto per stabilire le linee operative (modalità e tempi). • Visite dei docenti della Commissione Orientamento del Liceo “Canopoleno” alle scuole medie cittadine e ad alcune del territorio circostante. • Lezioni sulle civiltà classiche agli studenti delle scuole medie • Sportello pomeridiano “Scuola – Famiglia” . • Riunioni periodiche tra i responsabili del progetto. L’orientamento “in uscita”prevede: •Contatti con i Centri Orientamento delle Università degli Studi di Sassari e Cagliari. •Partecipazione al Progetto “Unisco”. •Incontri nella nostra scuola con i referenti di alcune Università della penisola Nello specifico: Novembre/Dicembre 2015: visite illustrative presso scuole medie della città e dei dintorni. Gennaio 2016 (mese dell’Orientamento): -1 lezione di un’ora e mezzo sulle civiltà classiche rivolta agli studenti delle classi III medie. La medesima lezione verrà svolta in due incontri differenti al fine di garantire un’ampia partecipazione. -Open day -Sportello pomeridiano di orientamento - Visita illustrativa presso scuole medie della città e della provincia

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Tali attività verranno riproposte nell’ambito della programmazione triennale dell’orientamento in entrata del PTOF e saranno integrate da: -1 lezione di un’ora e mezzo sulle civiltà classiche rivolta agli studenti delle classi II medie (da tenersi nel mese di marzo 2016). La medesima lezione verrà svolta in due incontri differenti al fine di garantire un’ampia partecipazione. -un blocco di cinque ore distribuite in tre incontri destinate agli alunni delle III medie finalizzato all’illustrazione di elementi di civiltà classica e di analisi logica e del periodo italiana (da tenersi nei mesi di novembre / dicembre a partire dall’a.s. 2016-2017). -1 lezione di un’ora e mezzo di civiltà classica e primi rudimenti di lingue classiche, rivolta ai genitori interessati, da tenersi nel mese di gennaio di ogni anno. Con l’ Orientamento “in uscita” si vuole proseguire un’attività che ha come fine ultimo quello di “aiutare” gli studenti a scegliere il corso di studi universitario più confacente ai loro interessi e alla predisposizione individuale di ciascuno. Attività previste: - Organizzazione di iniziative di orientamento universitario e professionale e visite presso le università - Progetto “Orienta con lo Sport ” organizzato dal CUS Sassari. L’iniziativa è volta ad avvicinare attraverso la pratica sportiva gli alunni del triennio delle scuole superiori ai ragazzi che frequentano il primo e il secondo anno dell’università di Sassari (fase di Istituto e interscolastica di basket 3 contro 3, pallavolo mista, calcio a 5). - Progetto “Unisco”. Il Progetto UNISCO favorisce il rapporto tra Scuola e Università, attraverso un’integrazione tra le attività formative scolastiche e le attività di base dei primi anni dei corsi di laurea universitari; per l’anno accademico 2015/2016 l’Università di Sassari organizza due tipologie di corsi:

1. Corsi “standard” a carattere introduttivo con i quali lo studente dovrebbe riuscire ad individuare se un percorso di studio risponde alle sue aspettative ed è adatto alla sua preparazione di base. I corsi “standard” possono essere progettati come:

corsi di introduzione alle singole discipline

corsi organizzati in moduli per presentare i diversi aspetti di ogni particolare disciplina

corsi monografici 2. Corsi di preparazione ai test d’ingresso ai Corsi di laurea a numero programmato

nazionale (articolati su più moduli). I corsi vengono suddivisi in due macro aree: Area Scientifica e Area Umanistica. Nel mese di aprile 2016 sono previste due sessioni d’ esame che consentono di acquisire 2 CFU per corso (attività a libera scelta nei corsi di laurea della Macro Area di riferimento).

- Contatti con i Centri Orientamento delle principali Università della penisola. - Visite al Salone dello Studente di Sassari e di Cagliari. - Incontro con Referenti dell’Università “Bocconi” di Milano e di altre Università della penisola. - Eventuale iscrizione degli studenti interessati alle Prove simulate per l’accesso alle Facoltà a numero chiuso dell’Università di Sassari. - Distribuzione di dépliant e materiale informativo. - Eventuale preparazione e invio “curricula studii” per gli alunni delle II Liceo interessati alla partecipazione alle Scuole Estive di Orientamento della Scuola Superiore Sant’Anna e della Scuola Normale di Pisa.

Risorse finanziarie necessarie Costi previsti per materiali, viaggi, abbonamenti o qualunque altra attività che richieda pagamenti o rimborsi.

Risorse umane (ore) / area Team di docenti (compreso organico funzionale) per incontri nelle scuole medie secondarie di I grado, per sportello informativo, per incontri con le Università, per Open day, per la preparazione e lo svolgimento delle lezioni di civiltà classiche, quantificabili in quindici unità.

Altre risorse necessarie Laboratori, aule con Lim, Aula magna, videoproiettori, pc, videocamera, tablet.

Indicatori utilizzati Monitoraggio iscrizioni; Dispersione primo anno di Liceo e primo anno di Università; Monitoraggio tramite Sidi e Eduscopio;

Stati di avanzamento Alla fine di ciascun anno verrà verificato il raggiungimento degli obiettivi prefissati attraverso il monitoraggio in itinere.

Valori / situazione attesi Ci si propone di mantenere stabili il numero di indirizzi liceali, il numero delle classi, di migliorare il rapporto di continuità con Scuole Medie Inferiori (in particolare quella annessa al Convitto Canopoleno) e l’ Università

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Denominazione progetto ORIENTAMENTO IN USCITA

Priorità cui si riferisce Attraverso l'organizzazione delle attività di orientamento in uscita, si pone l'obiettivo di supportare lo studente nella complessa scelta del percorso universitario e/o nell'inserimento nel mondo del lavoro.

Migliorare gli esiti a distanza degli studenti diplomati della scuola. Traguardo di risultato (event.) Mantenere alto il numero di studenti della nostra scuola immatricolati nel primo

anno universitario. Ridurre la percentuale di studenti iscritti in facoltà dell’area sanitaria che non hanno

conseguito crediti formativi Aumentare la media dei crediti conseguiti nei primi due anni di corso soprattutto

per i ragazzi iscritti nelle facoltà dell’area scientifica e sanitaria Obiettivo di processo (event.) Favorire l’acquisizione degli strumenti necessari alla conoscenza di se e

all’autovalutazione. Fornire migliori strumenti d’informazione agli studenti del quarto/ quinto anno circa

le opportunità e le difficoltà rappresentate dai diversi percorsi . Sviluppare o consolidare in modo mirato la loro preparazione in settori specifici.

Altre priorità (eventuale) Migliorare e consolidare il rapporto e gli scambi della Scuola con l’Università e il mondo del lavoro.

Situazione su cui interviene Il numero d’immatricolati all’università della nostra scuola è molto superiore sia alla media nazionale che a quella provinciale e regionale,(che vede una percentuale dell’ 83,3% contro il 45,3% delle altre scuole di Sassari, il 46,8% del dato regionale e il 50,5% di quello nazionale)

I risultati raggiunti dagli studenti immatricolati all’università sono buoni per le facoltà dell’area sanitaria e scientifica (anche se la % di studenti che non hanno raggiunto nessun credito formativo nell’area sanitaria è superiore alla media regionale e nazionale) e molto buoni per le facoltà dell’area sociale e umanistica (la mediana dei crediti conseguiti dai diplomati dopo 1 o 2 anni di università è superiore a 40 su 60)

Poiché si tratta di un liceo classico il numero di occupati è molto basso perché la quasi totalità è iscritta all’università. In ogni caso chi sceglie di intraprendere la strada del mondo del lavoro lo fa in ambito commerciale o dei servizi.

Attività previste Fornire materiale informativo ordinato secondo le aree che interessano- Vagliare le proposte che giungono dalle diverse Università. Organizzare uno o più incontri di presentazione delle Facoltà. Simulazioni di test di ingresso alle varie facoltà. Visite in loco alle Università, per quanto possibile Partecipazione a corsi o stage presso facoltà universitarie, Atenei o altre istituzioni

(segnatamente, UNISCO -Università degli Studi di Sassari) Giornate di incontri con ex-studenti, ora universitari dei primi anni, per divulgare

informazioni su esperienze concrete, sia di studio che di vita " fuori di casa " Incontri con esperti di vari ambiti, che illustrino le possibilità di lavoro e i vari profili

di figure professionali nuove ed emergenti, le competenze richieste dalle varie professioni, i settori in via di sviluppo

Risorse finanziarie necessarie Gli incontri formativi / informativi saranno tenuti a titolo gratuito per gentile concessione dei dipartimenti coinvolti.

Risorse umane (ore) / area Due docenti referenti orientamento in uscita (classe concorso A060 e AO52), prof.sse Vallebella e Carboni M.A, con un impegno orario intorno alle 70/90 ore/persona al di fuori dell’orario di servizio

Altre risorse necessarie Le normali dotazioni didattiche e di laboratorio già esistenti a scuola (carta , fotocopie, Lim, computer…. ).

Indicatori utilizzati Crediti conseguiti nel corso dei primi due anni da parte degli studenti diplomati che s’iscrivono all’università.

Stati di avanzamento Progettazione per il triennio 2015/16, 16/17, 17/18. Al termine del primo anno dovrà diminuire del 50% la % di studenti iscritti all’università nell’area scientifica-sanitaria che non abbiano riportato alcun credito.

Valori / situazione attesi Al termine del secondo anno accademico (febbraio 2018), la % di studenti dell’area scientifica-sanitaria che non hanno raggiunto alcun credito dovranno attestarsi sui valori percentuali nazionali. La media dei crediti conseguiti non inferiore a 40 su 60 CFU/anno

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Denominazione progetto

Percorsi per alunni con bisogni educativi speciali

Priorità cui si riferisce Potenziare l’inclusione e la differenziazione

Traguardo di risultato (event.) Sensibilizzazione del corpo docente nei confronti delle problematiche BES.

Obiettivo di processo (event.) Formazione del personale docente sulla caratterizzazione dei Bisogni Educativi Speciali e sulle norme che ne regolano la gestione . Chiarimenti sulla programmazione semplificata (per obiettivi minimi) e differenziata. Metodologie didattiche per gli alunni con DSA

Situazione su cui interviene È necessario fornire al corpo docente una formazione adeguata riguardo la definizione delle problematiche che sono comprese nella categoria dei Bisogni Educativi Speciali. È infatti importante evidenziare come l’area dello svantaggio scolastico non riguardi esclusivamente gli alunni che presentano un deficit specifico, ma che le ragioni che possono portare a ad adottare misure “speciali” sono molteplici. Al fine di favorire la messa in atto di tali misure è fondamentale un’adeguata conoscenza delle norme previste.

Attività previste Lezione / conferenza sui BES

Risorse finanziarie necessarie Solo spese di personale

Risorse umane (ore) / area Un esperto nell’area della didattica per gli alunni con BES

Altre risorse necessarie Aula magna

Indicatori utilizzati Questionario di fine corso

Stati di avanzamento Anno scolastico 2015-2016: conoscenza delle normative relative ai BES e consapevolezza del concetto di obiettivo minimo

Anno scolastico 2016-2017: approfondimento delle metodologie didattiche per gli alunni con DSA

Denominazione progetto

SEI UNO DI NOI

Priorità cui si riferisce Attività per favorire l'inclusione degli studenti con disabilità nel gruppo dei pari

Traguardo di risultato

Obiettivo di processo Attivare strategie di inclusione nel gruppo classe

Altre priorità (eventuale) Portare il gruppo classe alla riflessione sulle proprie difficoltà e sui propri punti di forza .

Situazione su cui interviene Inserimento in una classe prima di un ragazzo con disturbi dello spettro autistico. Difficoltà in

ambito relazionale .

Attività previste Svolgimento di un'attività di sensibilizzazione attuata da un esperto esterno sul gruppo

classe, che si baserà sull'informazione, su esperienze di simulazione e momenti di

discussioni e riflessione.

Risorse finanziarie necessarie Il progetto non prevede oneri per la scuola , finanziato dalla L.R.162 tramite cooperativa "Insieme per Crescere"

Risorse umane (ore) / area Sono previste 6 ore, suddivise in incontri settimanali di 2 ore ciascuno da svolgere durante l'

orario curricolare.

Presenza dell'esperto e degli insegnanti curricolari coinvolti in orario . Altre risorse necessarie Le normali dotazioni didattiche presenti nella scuola

Indicatori utilizzati Verifica dei contenuti appresi

Stati di avanzamento

Valori / situazione attesi Favorire un clima di collaborazione e un atteggiamento adeguatamente empatico.

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Denominazione progetto

Progetto di sensibilizzazione

Priorità cui si riferisce

introdurre i ragazzi al concetto della diversità,

Traguardo di risultato Sensibilizzazione del gruppo classe alle problematiche legate alla disabilità

Obiettivo di processo promuovere nei ragazzi comportamenti di accoglienza, vicinanza, comprensione, empatia e stimolo nei confronti di ciascun compagno, con particolare attenzione ai ragazzi con bisogni speciali.

Altre priorità

Situazione su cui interviene Inserimento nella classe 2Asportivo di un ragazzo con disturbi dello spettro autistico. Difficoltà in ambito relazionale .

Attività previste Il PROGETTO si articolerà in tre fasi

1. Visione del film “Stelle sulla terra”

2. lavoro di sensibilizzazione nelle classe a partire da esperienze pratiche, con giochi che indurranno la riflessione sulla “diversità”,per un maggiore e più consapevole “avvicinamento” alla realtà della diversità, sia a livello cognitivo che emotivo.

3. osservazione da parte degli insegnanti delle eventuali ricadute positive sulla vita di relazione della classe e successivo confronto tra loro e gli operatori del progetto;

Risorse finanziarie necessarie Il progetto non prevede oneri per la scuola , finanziato dalla L.R.162 tramite Centro RNM

Risorse umane (ore) / area Sono previste 6 ore, suddivise in 3 incontri di un ora e mezzo a cadenza settimanale da svolgere durante l' orario curricolare. Presenza dell'esperto e degli insegnanti curricolari coinvolti in orario

Altre risorse necessarie Le normali dotazioni didattiche presenti nella scuola

Indicatori utilizzati griglia di osservazione che fornirà dei punti di riflessione sulle auspicabili ricadute positive del lavoro svolto

Stati di avanzamento

Valori / situazione attesi Favorire un clima di collaborazione e un atteggiamento adeguatamente empatico.

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Denominazione progetto EDUCAZIONE ALLA SALUTE

Priorità cui si riferisce Il Progetto ha come obiettivo generale quello di definire linee di indirizzo che supportino adeguatamente il corretto approccio, dal punto di vista scientifico e operativo, di problematiche di salute ritenute prioritarie all’interno dei percorsi scolastici, coerentemente con i principali obiettivi contenuti sia nella Costituzione Italiana (art. 32) che nella normativa europea (WHO, ecc) e nazionale (Piano Sanitario Nazionale, Piano Sanitario Regionale). Questi principi evidenziano le dimensioni del concetto di salute inteso come benessere della persona dal punto di vista fisico, mentale, affettivo, cognitivo, economico, sociale e culturale. La scuola rappresenta, infatti, un luogo di confronto imprescindibile per qualunque serio e reale programma sanitario che voglia conseguire un vasto e positivo impatto sulla salute di tutto il paese in quanto, più di qualsiasi altra istituzione, può aiutare a vivere in modo più sano, soddisfacente e produttivo contribuendo a far acquisire le conoscenze e le abilità necessarie ad evitare comportamenti a rischio, quali un’alimentazione non salutare, un’attività fisica inadeguata, un consumo non appropriato di alcol, di tabacco o di altre sostanze, una sessualità non consapevole, ecc. La scuola può, inoltre, permettere lo sviluppo dell’autonomia e dei processi di empowerment aiutando nell’apprendimento di capacità quali il saper prendere decisioni, comunicare in modo efficace e resistere alle influenze esterne facendo compiere scelte comportamentali salutari.

Traguardo di risultato (event.) In particolare la scuola può: – promuovere la conoscenza dei comportamenti che hanno rilevanza per la salute – intervenire sulle variabili psicologiche, relazionali, sociali, culturali e ambientali che influenzano i comportamenti a rischio e che rendono difficile l’acquisizione di comportamenti sani – rimuovere i comportamenti a rischio per la salute, favorendo l’acquisizione di nuove conoscenze, atteggiamenti e capacità operative attinenti a stili di vita sani – stimolare ad analizzare negli individui gli atteggiamenti, i valori e i comportamenti che consentano loro di sviluppare capacità di valutazione e di autonomia.

Obiettivo di processo 1. Stimolare gli studenti, attraverso una corretta informazione, alla riflessione sulle

tematiche legate alla salute, al rispetto di se stessi e del proprio corpo, affinché acquisiscano corretti stili di vita al fine di mantenere il benessere psico-fisico e prevenire i disordini;

2. Stimolare e promuovere la consapevolezza e la capacità di scelta dei giovani riguardo ai temi legati all’affettività, alla sessualità, all’identità sessuale e ai problemi delle dipendenze;

3. Avvicinare gli allievi al mondo della solidarietà e coinvolgerli in esperienze di volontariato;

4. Migliorare l’efficacia dell’azione educativa promuovendo e sollecitando un clima di benessere in tutte le componenti del mondo scolastico;

Situazione su cui interviene La crescente e preoccupante diffusione di malattie croniche legate, in buona parte, a comportamenti dannosi acquisiti in età giovanile, la persistente emergenza connessa al fenomeno delle dipendenze patologiche, in particolare al consumo ed all’abuso di sostanze legali ed illegali, la diffusione di atteggiamenti negativi e distruttivi in ambito affettivo-relazionale hanno evidenziato la necessità di una alleanza specifica tra il mondo della salute e quello della scuola, finalizzata alla definizione di un programma di intervento a carattere nazionale che consenta di delineare proposte operative per la scuola italiana e di definire ruoli, funzioni, obiettivi e progetti per configurare l’educazione alla salute come proposta pedagogica stabile per i ragazzi che ne rappresentano i destinatari, ma anche i principali protagonisti. Il Protocollo d’Intesa tra il Ministero della Salute e il Ministero Pubblica Istruzione, firmato il 5 gennaio 2007, ha stabilito la necessità che, nei limiti delle rispettive competenze, vengano definite strategie comuni tra salute e scuola e vengano realizzati interventi che impegnino il sistema scolastico e il sistema sanitario a promuovere una cultura condivisa in materia di promozione della salute, per la prevenzione di patologie croniche e per il contrasto di fenomeni tipici dell’età giovanile. Il nostro Istituto adotta gli obiettivi e le linee programmatiche elaborate dalla ASL N°1 di Sassari - Unità Operativa di Coordinamento di Educazione Sanitaria, Prevenzione e Promozione della Salute Dipartimento Prevenzione - e pubblicate nel volume “L’Officina della salute”, consultabile sul sito web www.aslsassari.it.

Attività previste Servizio C.I.C. (Centro di informazione e consulenza) Il CIC è un servizio attivato all'interno delle scuole secondarie di secondo grado, in base all'art. 106 della Legge n. 162 del 26 Giugno 1990, e regolamentato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Il Centro è coordinato da operatori esterni della ASL n°1 di Sassari, specializzati sui problemi del disagio giovanile, della prevenzione, dell’educazione sanitaria ed ambientale. L’attività educativa proposta si basa su una diversa gamma di interventi: individuali, di gruppo classe ed assembleari che, di volta in volta, vengono articolati a seconda del contesto e delle richieste. Gli operatori che gestiscono lo sportello, ascoltano le richieste e i bisogni dei ragazzi, offrono consulenza e fanno eventualmente da tramite con i servizi del territorio.

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Il CIC ha come obiettivo il benessere degli studenti e svolge le seguenti attività: Sportello di ascolto: Consulenza psicologica individuale o di gruppo; Attenzione

al disagio scolastico e socio-relazionale; Promozione della salute e del benessere individuale e collettivo. Si tratta di uno sportello di consulenza, gestito dagli esperti della ASL n°1 di Sassari, su problemi personali degli studenti, volto ad accogliere e decodificare il disagio, a prevenire i comportamenti a rischio, a sostenere sintomi di ansia e di stress. La richiesta dell’intervento da parte degli studenti è assolutamente individuale ed autonoma, nel pieno rispetto della riservatezza e della privacy.

Incontri tematici con i gruppi classe: Promozione della salute e del benessere individuale e collettivo; Consulenza psicologica di gruppo. Gli interventi in classe, a forte valenza educativa e gestiti dagli esperti della ASL n°1 di Sassari, sono volti a far riflettere i ragazzi su se stessi e sulla relazione con l’esterno; forniscono informazioni sul problematiche relative alla salute e al benessere individuale e collettivo.

Per il primo biennio, gli ambiti di intervento riguarderanno le dipendenze e la prevenzione; gestione dei rapporti interpersonali, definizione e gestione degli stati ansiosi; educazione alimentare; educazione alla non violenza. Educazione alle diversità. Pronto soccorso. Sicurezza stradale. Bullismo e cyber-bullismo. Per il secondo biennio e quinto anno, gli ambiti di intervento riguarderanno l’educazione alla effettività e alla sessualità; l’educazione alle diversità; l’educazione alimentare; definizione e gestione degli stati ansiosi; educazione alla non violenza. Pronto soccorso. Sicurezza stradale. Bullismo e cyber-bullismo. In relazione a tutti gli indirizzi di studio e a tutte le classi del biennio e del triennio, si precisa quanto segue:

Potranno essere accolte altre richieste specifiche provenienti dai gruppi classe, a sostegno dei loro bisogni formativi ed educativi.

Si prevede inoltre la partecipazione a conferenze, dibattiti, concorsi ed eventi teatrali e cinematografici legati a temi di interesse.

Risorse finanziarie necessarie

Risorse interne alla scuola

Risorse umane Studenti Geniori /famiglie Personale docente educatori Personale ATA Dirigente scolastico Specialisti asl Professionisti Enti esterni

Altre risorse Locali dell’istituto

Spazi esterni

Indicatori utilizzati Incontri specifici di valutazione sia durante che alla fine dell’anno scolastico, confrontata con gli obbiettivi specifici stabiliti nel progetto. Relazione al Collegio docenti. Eventuali questionari di verifica

Sato di avanzamento Il progetto ha carattere continuativo all’interno dell’Istituto

Valori / situazione attesi Gli interventi di educazione alla salute devono prevedere azioni volte ad affrontare le diverse variabili che incidono sui fattori di rischio, che siano in grado di stimolare le risorse cognitive ed emotive e di potenziare la scelta di atteggiamenti e di comportamenti “propositivi” per la salute e il benessere sociale.

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Denominazione progetto A SCUOLA CON LO SPORT

Priorità cui si riferisce Miglioramento delle competenze e conoscenze motorie. Conoscenza e pratica degli sport individuali e di squadra.

Obiettivo di processo (event.) Garantire e sviluppare la socializzazione degli studenti mediante forme di aggregazione nuove e diverse rispetto a quelle delle attività curriculari. Favorire un affinamento delle abilità tecnico-motorie e tecnico-tattiche nelle discipline maggiormente praticate nel nostro territorio. Sviluppare autonomia e responsabilità coinvolgendo gli allievi nella organizzazione e gestione di manifestazioni sportive. 4 Coinvolgere gli alunni diversamente abili attraverso la realizzazione di un apposito programma. Tali obiettivi di ordine generale sottendono il raggiungimento di obiettivi più specifici quali: Migliore conoscenza del proprio corpo e delle sue capacità espressive. Maggiore conoscenza dei regolamenti tecnici sportivi. Capacità di collaborare, all’interno di una squadra, con i propri compagni al raggiungimento di uno scopo comune. Capacità di vivere serenamente il risultato del proprio impegno, senza esaltazione in caso di vittoria, senza umiliazioni in caso di sconfitta, quindi capacità di vivere il piacere del gioco.

Situazione su cui interviene E’ ormai unanimemente riconosciuto che lo sport è uno degli strumenti più efficaci per aiutare i giovani ad affrontare situazioni che ne favoriscano la crescita psicologica, emotiva, sociale, oltre che fisica. E’ crescente infatti la preoccupazione per l’adozione di non corretti stili di vita sempre più sedentari e per una cattiva alimentazione, che determinano un aumento considerevole di casi di obesità e delle malattie ad essa collegate. Lo sport, infatti, richiede alla persona di mettersi in gioco in modo totale e lo stimola a trovare gli strumenti e le strategie per affrontare e superare le proprie difficoltà. Allo sport scolastico pomeridiano l’Istituto affida il compito di sviluppare una nuova cultura sportiva e di contribuire ad aumentare il senso civico degli alunni, migliorare l’aggregazione, l’integrazione e la socializzazione. L’attività sportiva pomeridiana si concretizza come momento di verifica in itinere di un lavoro svolto con continuità dai docenti di scienze motorie nelle ore curricolari. Questa continuità è perseguita tendenzialmente nei confronti di tutti gli alunni, compresi quelli con disabilità, nei confronti dei quali va anzi posta una particolare attenzione in ragione del notevole contributo che l’attività sportiva può portare ad una piena integrazione scolastica degli stessi nonché alla loro crescita umana. Nell’avviamento alla pratica sportiva degli studenti, tutte le discipline hanno pari dignità, senza scelte precostituite imposte dall’alto.

Attività previste L’avviamento della pratica sportiva scolastica viene proposta a tutti gli alunni del Liceo Classico, del Liceo Europeo e del Liceo Scientifico ad indirizzo Sportivo del “Canopoleno”, la partecipazione alle attività sportive interne all’istituto attraverso l’attività “Promozionale” e ai campionati studenteschi relativamente alle seguenti discipline: corsa campestre maschile e femminile, pallacanestro maschile e femminile pallavolo maschile e femminile,, tennis – tavolo, badminton, atletica maschile e femminile, nuoto. E’ di grande importanza inoltre la partecipazione dei nostri alunni al progetto “Orienta con lo sport” ideato dal Centro Universitario Sportivo di Sassari. L’attività è riservata agli alunni frequentanti le classi terze, quarte e quinte del Liceo che si confronteranno in tre diverse attività: calcio a 5, Basket 3x3 misto, pallavolo mista. Le squadre vincenti incontreranno le vincenti del campionato Universitario.

Risorse finanziarie necessarie Per la realizzazione di quanto sopra si utilizzerà il materiale già in dotazione all’Istituto, tenendo conto che gran parte di questo è soggetto ad usura, di conseguenza si renderà necessario l’acquisto di nuova attrezzatura. Si prevede una spesa ripartita nel triennio di almeno 5000,00 euro.

Risorse umane (ore) / area Un Docente dell’organico di potenziamento classe di concorso A029 , in funzione del fatto che in questa Istituzione scolastica è presente anche il Liceo Scientifico ad indirizzo sportivo. I nostri alunni oltre che all’attività curricolare ed extracurricolare pomeridiana , partecipano anche alle Convittiadi ( manifestazione Nazionale sportiva di tutti i Convitti e gli Educandati d’Italia).

Altre risorse necessarie L’attività programmata prevederà l’utilizzo di impianti esterni alla Scuola( stadio dei pini e palestre.

Indicatori utilizzati Sono i test motori (indicatori di prestazione) che forniscono un parametro oggettivo di misurazione e un’indicazione circa alcune variabili della performance attraverso delle rilevazioni quali: a. Rilevazione quantitativa : (quanto fai) risultato raggiunto in una determinata prova b. Rilevazione qualitativa : (come lo fai) giusto/sbagliato livello del comportamento atteso (tassonomia del comportamento osservabile) c. Rilevazione mista (quanto e come) d. Rilevazione dei progressi: (quanto migliori)

Stati di avanzamento Oltre all’aspetto puramente tecnico-sportivo, il lavoro sarà orientato verso il coinvolgimento di un sempre maggior numero di alunni per ogni anno scolastico.

Valori / situazione attesi Avere consapevolezza delle proprie attitudini nell’attività motoria e sportiva. Trasferire e applicare autonomamente metodi di allenamento con autovalutazione ed elaborazione dei risultati testati.

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Denominazione progetto

ERASMUS PLUS

Priorità cui si riferisce Erasmus+ è il Programma dell'UE nei settori dell'istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport per il periodo 2014-2020. I settori dell'istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport possono fornire un prezioso contributo per aiutare ad affrontare i cambiamenti socio-economici, ovvero le sfide chiave di cui l'Europa si sta già occupando e che la attendono nel prossimo decennio e per sostenere l'attuazione della strategia Europa 2020 per la crescita, l'occupazione, l'equità e l'inclusione sociale.

Il Programma Erasmus+ è concepito per sostenere gli sforzi dei paesi aderenti al Programma volti a utilizzare in maniera efficiente il potenziale del capitale umano e sociale europeo e conferma il principio dell'apprendimento permanente mettendo in relazione il sostegno all'apprendimento formale, non formale e informale nei settori dell'istruzione, della formazione e della gioventù, attraverso programmate azioni di mobilità pressoi paesi dell’UE.

In generale, il Programma sostiene le azioni, la cooperazione e gli strumenti coerenti con gli obiettivi della strategia Europa 2020 e le sue iniziative faro, come Youth on the Move (Gioventù in movimento) e l'agenda per nuove competenze e per l'occupazione. Attraverso i metodi aperti di coordinamento il Programma contribuisce altresì a raggiungere gli obiettivi stabiliti dal quadro strategico per la cooperazione europea nei settori dell'istruzione e della formazione e dalla strategia europea per la gioventù. Questo investimento in conoscenza, abilità e competenze porterà benefici ai singoli, alle istituzioni, alle organizzazioni e alla società nel suo complesso contribuendo alla crescita e garantendo la prosperità e l'inclusione sociale in Europa e in altri paesi.

Traguardo di risultato Migliorare il livello delle competenze e delle abilità chiave dei giovani, compresi quelli con minori opportunità, nonché promuovere la loro partecipazione alla vita democratica in Europa e al mercato del lavoro, la cittadinanza attiva, il dialogo interculturale, l'inclusione sociale e la solidarietà, in particolare mediante maggiori opportunità di mobilità a fini dell'apprendimento per i giovani.

Aumentare la consapevolezza e la comprensione dei partecipanti riguardo altre culture e altri paesi, offrendo loro l'opportunità di costruire reti di contatti internazionali, per partecipare attivamente alla società e sviluppare un senso di cittadinanza e identità europea;

Acquisizione EURO-PASS

Obiettivo di processo (event.) Migliorare l'apprendimento delle lingue e promuovere l'ampia diversità linguistica dell'UE e la consapevolezza interculturale.

Sostenere gli studenti nell'acquisizione di competenze (conoscenze, abilità e attitudini) in modo da migliorare il loro sviluppo personale e la loro occupabilità nel mercato del lavoro europeo e al di fuori di esso;

Eventuale acquisizione di certificazioni linguistiche

Altre priorità Sviluppare e realizzare processi di alternanza scuola-lavoro

Situazione su cui interviene Dall’anno scolastico 2014-2015 il nostro Istituto ha attivato Il Liceo Classico Europeocome

progetto ministeriale assistito di maxisperimentazione, innestato sul Liceo Classico, e che si riconduce ai contenuti di alcuni articoli del Trattato di Maastricht (1992),in cui si auspica una dimensione “europea” dell’insegnamento e la diffusione delle Lingue degli stati membri per il miglioramento della conoscenza della cultura e della storia dei popoli europei.I riferimenti culturali del Liceo Classico Europeo sono la tradizione umanistica e linguistica, lo sviluppo scientifico, l’espressione artistica e l’attenzione alle scienze giuridico-economiche e alle loro interconnessioni. L’utenza è istituzionalmente multinazionale: ciò consente di creare le condizioni per un modello di convivenza fondato sulla collaborazione e agevola l’apprendimento e lo scambio linguistico. Si tratta di un indirizzo che consente di conseguire un diploma di indirizzo classico-umanistico, con un potenziamento di due lingue straniere curricolari: l’inglese come prima lingua e a scelta fra spagnolo, francese e tedesca come seconda lingua. Allo stato attuale abbiamo due corsi di spagnolo e uno mistilingue francese/tedesco. Con la legge 107/2015 si norma inoltre la pratica della alternanza scuola-lavoro che intende fornire ai giovani, oltre alle conoscenze di base, quelle competenze necessarie a inserirsi nel mercato del lavoro, alternando le ore di studio a ore di formazione in aula e ore trascorse all’interno delle aziende, per garantire loro esperienza “sul campo” e superare il gap “formativo” tra mondo del lavoro e mondo accademico in termini di competenze e preparazione: uno scollamento che spesso caratterizza il sistema italiano e rende difficile l’inserimento lavorativo una volta terminato il ciclo di studi. Il progetto Erasmus +, con i suoi obiettivi di processo, i traguardi di risultato e le attività previste, si presenta come straordinaria possibilità per attendere positivamente agli obiettivi generali previsti dal nostropiano di studi,tra indirizzo classico, europeo e sportivo, in armonia con le recenti norme governative.

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Attività previste Mobilità degli studenti in uno dei paesi europei di cui sia attivato l’insegnamento linguistico nel nostro istituto (Inghilterra, Francia, Spagna, Germania)

corso intensivo di lingua straniera (inglese, spagnolo, francese, tedesco) tirocinio (collocamento) all'estero presso un'impresa o altro posto di lavoro di interesse .

Per assicurare l'alta qualità delle attività di mobilità con il massimo impatto sugli studenti, l'attività di mobilità deve essere compatibile con l'apprendimento in relazione al corso di studio e le necessità di sviluppo personale dello studente.

Mobilità del personale: periodo di formazione: questa attività sostiene lo sviluppo professionale del personale

docente e non docente di istituti d'istruzione superiore nella forma di eventi di formazione all'estero (escluse conferenze) e periodi di Job Shadowing/periodi di osservazione/formazione presso un istituto d'istruzione superiore partner, o altra organizzazione di interesse all'estero.

Risorse finanziarie necessarie

Finanziamenti europei

Enti Istituzioni scolastiche (partenariato) Enti professionali Enti culturali Enti istituzionali Enti privati

Indicatori utilizzati

Programma dell'UE nei settori dell'istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport per il periodo 2014-2020.

REGOLAMENTO (UE) n. 1288/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2013 (istituzione Erasmus+)

Stati di avanzamento Progettazione per il biennio 2016-2017; 2017-2018

Valori / situazione attesi Erasmus + può contribuire a fornire ai nostri studenti le competenze richieste dal mercato del

lavoro e dall'economia, consentendo loro al contempo di svolgere un ruolo attivo nella società e di raggiungere la soddisfazione personale che superi il particolarismo nazionale di appartenenza a favore di una formazione internazionale, sostenuta dall’apprendimento e dalla pratica delle lingue straniere. Un'altra sfida è quella collegata allo sviluppo del capitale sociale fra i giovani, all'emancipazione dei giovani e alla loro capacità di partecipare attivamente alla società, in linea con le disposizioni del trattato di Lisbona finalizzate a "incoraggiare la partecipazione dei giovani alla vita democratica dell'Europa". Questo obiettivo può essere raggiunto anche con attività di apprendimento non formale, in contesti lavorativi o in situazioni di tirocinio attivo presso gli enti ospitanti.

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Denominazione progetto ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

Priorità cui si riferisce Orientamento in uscita, formazione globale, conoscenza delle proprie potenzialità, conoscenza del mondo del lavoro, delle sue norme e prerogative, conoscenza della realtà socio-economica specifica del proprio territorio e delle prospettive occupazionali,

Traguardo di risultato Competenze chiave di cittadinanza: comunicazione nella madre lingua; • comunicazione nelle lingue straniere; • competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; • competenza digitale; • imparare ad imparare; • competenze sociali e civiche; • spirito di iniziativa e imprenditorialità; • consapevolezza ed espressione culturale. Competenze trasversali: Competenze di relazione, collaborazione, organizzazione, comunicazione efficace e ascolto - Competenze operative: spirito d’iniziativa; ricerca delle informazioni; assunzione di responsabilità; orientamento ai risultati. - Competenze di valutazione delle proprie conoscenze e del contesto lavorativo-professionale

Obiettivo di processo Cittadinanza attiva. Orientamento strategico e organizzazione. Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane. Integrazione con il territorio

Altre priorità Favorire l’integrazione del singolo studente col gruppo classe e nel più ampio gruppo scuola; migliorare le proprie capacità di relazione; acquisire consapevolezza del proprio progetto professionale e rafforzare le personali motivazioni; sperimentare il ruolo professionale; scoprire le regole generali che presiedono una struttura lavorativa quale sistema organizzato; imparare a gestire le situazioni critiche, operative e relazionali; imparare a gestire le proprie attività in relazione ad una precisa programmazione temporale; sviluppare capacità di problem solving.

Situazione su cui interviene La novità introdotta dalla L. 107/2015 coinvolge per la prima volta, come obbligo di legge, il sistema dei Licei nella progettazione di percorsi di alternanza Scuola-Lavoro, inserendo organicamente questa strategia didattica nell’Offerta formativa di tutti gli indirizzi di studio, come parte integrante dei percorsi di Istruzione. Nello specifico i nostri studenti, anche per la peculiarità dell’indirizzo di studio, vedono in prospettiva lontana l’inserimento nel mondo del lavoro, di cui non hanno una conoscenza approfondita e fondata e, prospettando il loro futuro professionale, sono mossi da criteri di scelta non sostenuti da elementi adeguati. L’opportunità offerta dai percorsi di Alternanza può dunque sostenere l’orientamento e soprattutto favorire la conoscenza della realtà socio-economica in cui gli studenti si trovano a vivere. Il Nord Ovest della Sardegna è un territorio povero di attività e progettualità imprenditoriale, soggetto a calo demografico e allo spopolamento delle aree extraurbane e lontane da centri di medie dimensioni, caratterizzato da un alto tasso di disoccupazione generale e specificamente giovanile, con un sempre più elevato tasso di emigrazione, sia nella penisola italiana sia all’estero. L’attività formativa legata all’Alternanza può favorire la promozione di un’identità territoriale, attraverso lo sviluppo e il potenziamento di competenze da spendere prioritariamente nella propria realtà (comunale, provinciale, regionale), in modo da modificare in un prossimo futuro la tendenza all’emigrazione in favore di una nuova imprenditorialità attestata sul territorio ma nel contempo aperta all’estero.

Attività previste A regime si prevede che tutte le classi seconde dedichino 20 ore di curricolo scolastico all' "orientamento al lavoro". Tale monte ore dovrà comprendere

interventi in tema di sicurezza, incontri con rappresentanti ed esperti del mondo del lavoro (professionisti, sindacalisti, imprenditori, lavoratori, sociologi, psicologi, economisti);

visite a realtà produttive di tipo diverso (aziende, esercizi commerciali, enti pubblici); partecipazione a "saloni del lavoro";

formazione sui diritti e doveri del mondo civile e nello specifico del mondo del lavoro (conoscenza delle norme giuridiche, dei diritti e doveri dei lavoratori).

Si attuerà una informazione capillare, tramite riunioni ufficiali calendarizzate (consigli di classe) a studenti, famiglie, docenti, sul contesto normativo, sulle finalità e le attività previste dall’alternanza scuola-lavoro. La commissione Alternanza Scuola-Lavoro nel frattempo prenderà contatti con agenzie ministeriali preposte alla progettazione dell’alternanza; contatti con enti, aziende, soggetti del territorio, compresi quelli del Terzo Settore, Ordini professionali, Associazioni di Categoria e Società sportive riconosciute dal CONI, per stipula di convenzioni e accordi di partenariato. A tutte le classi terze verrà somministrato un questionario per evidenziare gli orientamenti degli studenti rispetto all’alternanza (motivazioni, aspettative, preferenze dei settori e degli ambiti lavorativi in cui eventualmente essere inseriti). A partire da tutte le classi terze: progettazione dei percorsi di alternanza scuola-lavoro. Azione di tutoraggio nei confronti degli studenti impegnati nelle attività lavorative. Azione di monitoraggio in itinere del processo in atto. Valutazione delle attività e del processo. La scuola offre la possibilità di diversi percorsi formativi, sulla base del fabbisogno del territorio e delle indicazioni degli studenti: alternanza attraverso Impresa simulata (eventualmente finalizzata alla creazione di startup), stage lavorativi presso Centri di ricerca, Istituzioni Accademiche, Enti e/o aziende pubbliche e private, compreso il Terzo settore, studi professionali e liberi professionisti. L’attività può essere svolta anche durante la sospensione delle attività didattica e all’estero, in quest’ultimo caso attraverso i progetti Erasmus Plus (KA1), finalizzati anche al conseguimento dell’Europass Mobilità e dell’Ecvet (European Credit system for Vocational Education and Training).

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Risorse finanziarie necessarie Spese di iscrizione alla piattaforma Confao nel caso dell’Impresa Simulata, qualora si opti per questa soluzione. Retribuzione esperti esterni per la formazione della Sicurezza. Eventuali spese di trasporto per gli studenti.

Risorse umane (ore) / area Dirigente, Docente Funzione Strumentale, docenti della Commissione Alternanza Scuola-Lavoro, coordinatori di Classe, docenti dei Consigli di Classe coinvolti, docenti dell’Organico di Potenziamento. Tutor scolastico (con compiti di assistenza degli studenti in tutte le fasi di orientamento, motivazione, sensibilizzazione, inserimento nelle realtà aziendali e presso gli enti di ricerca) e Tutor aziendali (con compiti di assistenza degli studenti in tutte le fasi d’inserimento presso le realtà aziendali e presso gli enti di ricerca; orientamento tecnico-scientifico-pratico nelle attività ivi svolte).

Altre risorse necessarie Laboratori multimediali, LIM, fotocopiatori…

Indicatori utilizzati In base alla tipologia di percorso attuato, gli indicatori verranno individuati attraverso 1. test autovalutativi da parte degli studenti; 2. valutazione dei risultati da parte del Consiglio di Classe, declinata anche sulla base

delle discipline scolastiche svolte; 3. valutazione dei risultati da parte del tutor aziendale.

Gli indicatori si desumono dalla Guida operativa per l’alternanza scuola-lavoro, fatto salvo il riferimento all’EQF.

Stati di avanzamento Poiché il progetto si sviluppa nell’arco di un triennio, il punto di sviluppo intermedio atteso alla fine di ciascun anno verrà stabilito in base alla tipologia di percorso formativo che verrà attuato.

Valori / situazione attesi Attuare modalità di apprendimento flessibili ed equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo, rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l'esperienza pratica. Arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l'acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro. Favorire l'orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali. Realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche con ogni possibile interlocutore circa le possibilità formative presenti nella società civile. Integrare scuola e territorio per dare risposte significative ai bisogni culturali e sociali con il concorso di tutti gli operatori coinvolti nel sistema formativo. Sviluppare il senso di responsabilità e di rispetto degli impegni assunti. Promuovere il lavoro cooperativo; potenziare la capacità di interagire con il territorio; sviluppare competenze specifiche di orientamento pre-professionale; sviluppare competenze espressive, comunicative e relazionali; sviluppare competenze di analisi dei bisogni; sviluppare competenze documentative, organizzative ed operative. Consolidare la padronanza degli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l'interazione comunicativa. Gestire la relazione insegnamento-apprendimento in una classe.

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Denominazione progetto

STAGE LINGUISTICO

A taste of England

Priorità cui si riferisce Lo stage linguistico all’estero, è un soggiorno – di 1 settimana - in full immersion nel paese di cui i nostri allievi studiano la lingua. Lo scopo dello stage linguistico durante l’anno scolastico, è quello di dare la possibilità ai ragazzi di approfondire lo studio della lingua straniera grazie alla partecipazione ad un corso di lingua intensivo e mirato, tenuto da insegnanti madrelingua qualificati. Gli studenti durante il soggiorno alloggeranno in famiglia ed avranno così la possibilità di continuare ad esercitarsi nell’apprendimento della lingua e conoscere tradizioni e abitudini del Paese. Tutte le famiglie sono altamente qualificate e scelte dai personalmente dai corrispondenti in loco. Lo stage è arricchito da un programma di attività ed escursioni che permettono di usare la lingua in contesti diversi e di conoscere e scoprire la cultura e del Paese ospitante.

Obiettivo di processo (event.)

Incentivare la motivazione all’apprendimento della lingua straniera. Rafforzare il senso di responsabilità personale e la capacità decisionale. Potenziare le competenze linguistiche orali di comprensione e produzione. Sviluppare interesse per la cultura del paese del quale si studia la lingua. acquisizione / approfondimento di conoscenze geografiche, storiche e socioculturali relative

al luogo visitato. studio delle diversità del vivere quotidiano tramite la “lettura” dell’ambiente e degli usi e costumi

circostanti. Situazione su cui interviene

Studenti delle classi terze Liceo Classico n.o., e studenti della classe seconda del Liceo Europeo

Attività previste Comunicazioni studenti /famiglie relative alle attività proposte

contatti con scuola di lingua in loco

contatti con agenzia viaggio

n. 15 h di corso di lingua inglese

alloggio presso famiglie del posto

escursioni guidate presso luoghi di interesse storico culturale

Risorse finanziarie necessarie

Stage e Spese Viaggio Studenti: A Cura Delle Famiglie Spese Viaggio docenti: A cura della scuola

Enti inlingua Cheltenham, Rodney Lodge, Rodney Road, Cheltenham, Gloucestershire, GL50 1HX Tel: +44 1242 250493 agenzia viaggio: L' ISOLA DELLE VACANZE - 17, Viale Mancini Pasquale - Sassari

Indicatori utilizzati Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue (QCER),

Stati di avanzamento Progettazione per il biennio 2015-2016; 2017-2018;2018-2019.

Valori / situazione attesi Potenziamento della lingua straniera;

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Convitto Nazionale ‘Canopoleno’ Via Luna e Sole 44. Tel 079293287 – 079293863 – Fax 079 3764116

SASSARI

PROGETTO TRIENNALE

DI INTERVENTO

DELL’ANIMATORE DIGITALE

ALLEGATO AL PTOF

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Liceo Classico, Classico Europeo, Scientifico ad Indirizzo Sportivo

CANOPOLENO Sassari

PROGETTO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL’ANIMATORE DIGITALE PER IL PTOF

Animatore Digitale

Il Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD) è un documento pensato per guidare le

scuole in un percorso di innovazione e digitalizzazione, come previsto nella riforma della

Scuola approvata quest’anno (legge 107/2015).

La legge 107 prevede che dal 2016 tutte le scuole inseriscano nei Piani Triennali dell’Offerta

Formativa azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale, per perseguire I seguenti

obiettivi:

Potenziamento degli strumenti didattici laboratoriali necessari a migliorare la formazione

e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche.

Adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la

trasparenza e la condivisione di dati.

Formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale.

Sviluppo delle competenze digitali degli studenti.

Formazione del personale amministrativo e tecnico per l’innovazione digitale nella

amministrazione.

Potenziamento delle infrastrutture di rete.

Si tratta di un’opportunità di rinnovare ed innovare la scuola, adeguando non solo le

strutture e le dotazioni tecnologiche a disposizione degli insegnanti e dell’organizzazione,

ma soprattutto le metodologie didattiche e le strategie usate con gli alunni in classe.

Nasce così la figura dell’Animatore Digitale, docente individuato in ogni scuola, che avrà il

compito di “favorire il processo di digitalizzazione nonché diffondere le politiche legate

all'innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio

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del Piano Nazionale Scuola Digitale”. “Sarà formato attraverso un percorso dedicato (a

valere sulle risorse del DM n. 435/2015), su tutti i temi del Piano Nazionale Scuola Digitale”.

Si tratta, quindi, di una figura di sistema e non di supporto tecnico, che ha un ruolo

strategico nell’ “ambito della realizzazione delle azioni previste nel POF triennale”.

Ambiti di intervento dell’Animatore Digitale

(da “PNSD - avviso pubblico per l'acquisizione e selezione di progetti tesi a fornire

formazione agli animatori digitali – Prot. MIUR.AOODRLO.R.U.17270 del 27 novembre

2015 – Allegato 2: Tabella Aree tematiche)

FORMAZIONE INTERNA

Stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi.

COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA

Favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa.

CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE

Individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure.

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Coerentemente con quanto previsto dal PNSD (azione #28), in qualità di animatore

digitale dell’istituto, la sottoscritta presenta il proprio piano di intervento suddiviso nel

triennio e coordinato con il Piano Triennale dell’Offerta Formativa.

Piano d’intervento

AMBITO INTERVENTI A.S. 2015-2016 FASE PRELIMINARE (febbraio/giugno 2016)

FORMAZIONE INTERNA

Formazione specifica per Animatore Digitale e partecipazione a comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio e con la rete nazionale.

Formazione del personale della scuola alle nuove esigenze del PNSD.

Formazione per un migliore utilizzo del registro elettronico. Creazione di un gruppo di lavoro costituito dal dirigente,

dall’animatore digitale, da altri docenti e dalle figure di sistema.

COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’

SCOLASTICA

Somministrazione di un questionario di rilevazione delle esigenze di formazione.

Elaborazione degli esiti dell'indagine conoscitiva e relative considerazioni sulle azioni successive da attuare, pubblicazione sul sito della scuola.

Produzione di dispense sia in formato elettronico che cartaceo per la familiarizzazione al PNSD d’istituto.

Pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del PNSD con il corpo docente.

CREAZIONE DI SOLUZIONI

INNOVATIVE

Revisione e utilizzo degli ambienti di apprendimento digitali creati mediante la partecipazione all’azione #4 del PNSD con attuazione del Progetto PON se la candidatura verrà successivamente accettata dal MIUR.

Ricognizione e mappatura delle attrezzature presenti nella scuola.

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AMBITO

INTERVENTI A.S. 2016/2017

FORMAZIONE

INTERNA

Formazione specifica dell’Animatore Digitale

Partecipazione a comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio e con la rete nazionale.

Azione di segnalazione di eventi/opportunità formative in ambito digitale e didattica innovativa.

Formazione base per i docenti sull’uso degli strumenti tecnologici già presenti a scuola.

Formazione base all’uso delle Google Apps for Education per l’organizzazione e per la didattica.

Formazione per un migliore utilizzo dei testi digitali in adozione.

Formazione per l’uso di applicativi utili per l’inclusione. Monitoraggio attività e rilevazione del livelli di competenze digitali

acquisite.

Creazione di uno sportello tecnico permanente di assistenza.

COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’

SCOLASTICA

Coordinamento del gruppo di lavoro con coloro che sono disponibili a mettere a disposizione le proprie competenze in un’ottica di crescita condivisa con i colleghi.

Creazione di piccoli staff di collaboratori in ciascuna sede (primaria, secondaria di primo e secondo grado, convitto)..

Utilizzo di un cloud d’istituto per la condivisione di attività e la diffusione delle buone pratiche.

Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori e agli alunni sui temi del PNSD (cittadinanza digitale, sicurezza, uso dei social network, educazione ai media, cyberbullismo).

Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali anche attraverso accordi di rete con altre istituzioni scolastiche / Enti Associazioni / Università.

CREAZIONE DI SOLUZIONI

INNOVATIVE

Miglioramento della dotazione tecnologica istituto o /e con fondi specifici di pertinenza o/e con quelli scolastici rilevati da scelte strategiche prioritarie.

Ricerca finanziamenti pubblici e privati per adeguamento strutture PNSD.

Creazione di un repository d’istituto per discipline d’insegnamento e aree tematiche per la condivisione del materiale prodotto.

Selezione di siti dedicati, software e cloud per la didattica.

Presentazione di strumenti di condivisione, di repository, di documenti, forum, blog e classi virtuali.

Favorire, supportare e accompagnare le sperimentazioni dei docenti attraverso canali di comunicazione che permettano l’interazione reciproca.

Educazione ai media e social network.

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AMBITO INTERVENTI A.S. 2017/2018

FORMAZIONE

INTERNA

Formazione specifica dell’Animatore Digitale

Partecipazione a comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio e con la rete nazionale.

Azione di segnalazione di eventi/opportunità formative in ambito digitale e didattica innovativa.

Formazione avanzata all’uso delle Google Apps for Education per l’organizzazione e per la didattica.

Sostegno ai docenti per lo sviluppo e la diffusione del pensiero computazionale e uso del coding nella didattica.

Formazione di base sugli strumenti del Web 2.0 come supporto alle attività didattiche e sull’individuazione di risorse disciplinari da utilizzare nelle attività didattiche.

Formazione di base sull’uso di ambienti di apprendimento per la didattica digitale integrata.

Formazione sull’uso di dispositivi individuali a scuola (BYOD).

Aggiornamento del repository d’istituto per discipline d’insegnamento e aree tematiche per la condivisione del materiale prodotto.

Monitoraggio attività e rilevazione del livelli di competenze digitali acquisite.

Mantenimento di uno sportello tecnico permanente di assistenza.

COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’

SCOLASTICA

Coordinamento con il gruppo di lavoro.

Coordinamento delle iniziative digitali per l’inclusione. Implementazione di un cloud d’istituto. Utilizzo sperimentale di strumenti per la condivisione con gli alunni.

Realizzazione da parte di docenti e studenti di video, utili alla didattica e alla documentazione di eventi / progetti di Istituto.

Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori e agli alunni sui temi del PNSD (vedi prima annualità).

Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali anche attraverso accordi di rete con altre istituzioni scolastiche, enti, associazioni e università.

CREAZIONE DI SOLUZIONI

INNOVATIVE

Attività rivolte allo sviluppo competenze dell’area computazionale degli alunni.

Diffusione dell’utilizzo del coding nella didattica.

Individuare soluzioni per realizzare attività di recupero a distanza.

Selezione di siti dedicati, software e cloud per la didattica.

Presentazione di strumenti di condivisione, di repository, di documenti, forum, blog e classi virtuali.

Creazione di repository disciplinari di video per la didattica auto-prodotti e/o selezionati a cura dei docenti.

Costruire curricola verticali per lo sviluppo di competenze digitali degli studenti.

Classe capovolta (flipped classroom).

Ricerca finanziamenti pubblici e privati per adeguamento strutture PNSD.

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AMBITO

INTERVENTI A.S. 2018/2019

FORMAZIONE

INTERNA

Sostegno ai docenti per lo sviluppo e la diffusione del pensiero computazionale e uso del coding nella didattica.

Formazione avanzata sugli strumenti del Web 2.0 come supporto alle attività didattiche e sull’individuazione di risorse disciplinari da utilizzare nelle attività didattiche.

Formazione avanzata sull’uso di ambienti di apprendimento per la didattica digitale integrata.

Formazione avanzata sull’uso di dispositivi individuali a scuola (BYOD).

Aggiornamento del repository d’istituto per discipline d’insegnamento e aree tematiche per la condivisione del materiale prodotto.

Azioni di ricerca di soluzioni tecnologiche da sperimentare e su cui formarsi per gli anni successivi.

Monitoraggio attività e rilevazione del livelli di competenze digitali acquisite.

Mantenimento di uno sportello tecnico permanente di assistenza.

COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’

SCOLASTICA

Coordinamento con il gruppo di lavoro.

Coordinamento delle iniziative digitali per l’inclusione. Implementazione di un cloud d’istituto. Creazione di un Calendario condiviso per il piano delle attività.

Utilizzo di strumenti per la condivisione con gli alunni.

Realizzazione da parte di docenti e studenti di video, utili alla didattica e alla documentazione di eventi / progetti di Istituto.

Realizzazione di workshop e programmi formativi sul digitale a favore di studenti, docenti, famiglie, comunità.

Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali anche attraverso accordi di rete con altre istituzioni scolastiche, enti, associazioni e università.

CREAZIONE DI SOLUZIONI

INNOVATIVE

Potenziamento dell’utilizzo del coding con software dedicati.

Utilizzo di classi virtuali.

Produzione percorsi didattici disciplinari e interdisciplinari con particolare riferimento agli alunni BES.

Implementare soluzioni per realizzare attività di recupero a distanza.

Implementazione di repository disciplinari di video per la didattica auto- prodotti e/o selezionati a cura dei docenti.

Introduzione alla robotica educativa.

Educare al saper fare: making, creatività e manualità.

Risorse educative aperte (OER) e costruzione di contenuti digitali.

Ricerca finanziamenti pubblici e privati per adeguamento strutture PNSD.

Il piano proposto, essendo parte di un Piano Triennale ogni anno potrebbe subire variazioni

o venire aggiornato secondo le esigenze e i cambiamenti dell’Istituzione Scolastica degli

alunni e del territorio in cui si opera.

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Convitto Nazionale ‘Canopoleno’ Via Luna e Sole 44. Tel 079293287 – 079293863 – Fax 079 3764116

SASSARI

Piano di

Inclusione

ALLEGATO AL PTOF

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INTRODUZIONE

Il Liceo Canopoleno, in merito all’ambito dell’inclusività, si attiene a quanto indicato nella

Direttiva Ministeriale del 27-12-12 e nella Circolare Ministeriale del 06-03-2013: “Gli alunni

con disabilità si trovano inseriti all’interno di un contesto sempre più variegato, dove la

discriminante tradizionale - alunni con disabilità / alunni senza disabilità - non rispecchia

pienamente la complessa realtà delle nostre classi. Anzi, è opportuno assumere un

approccio decisamente educativo, per il quale l’identificazione degli alunni con disabilità

non avviene sulla base della eventuale certificazione, che certamente mantiene utilità per

una serie di benefici e di garanzie, ma allo stesso tempo rischia di chiuderli in una cornice

ristretta. A questo riguardo è rilevante l’apporto, anche sul piano culturale, del modello

diagnostico ICF (International Classification of Functioning) dell’OMS, che considera la

persona nella sua totalità, in una prospettiva bio-psico-sociale. Fondandosi sul profilo di

funzionamento e sull’analisi del contesto, il modello ICF consente di individuare i Bisogni

Educativi Speciali (BES) dell’alunno prescindendo da preclusive tipizzazioni.

In questo senso, ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare

Bisogni Educativi

Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali,

rispetto ai quali è

necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta.

Va quindi potenziata la cultura dell’inclusione, e ciò anche mediante un approfondimento

delle relative

competenze degli insegnanti curricolari, finalizzata ad una più stretta interazione tra tutte

le componenti della

comunità educante.”

L’area dello svantaggio scolastico non riguarda esclusivamente gli alunni che presentano

un deficit specifico, ma in ogni classe le ragioni che portano alla richiesta di speciale

attenzione sono molteplici: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di

apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza

della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse. Anche

nell’ambito della nostra scuola questa complessità diviene sempre più evidente.

Alla luce di questa nuova visione l’area dello svantaggio scolastico nella sua completezza,

viene indicata come area dei Bisogni Educativi Speciali (in altri paesi europei: Special

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Educational Needs) nella quale sono comprese tre grandi sotto-categorie: quella della

disabilità; quella dei disturbi evolutivi specifici e quella dello svantaggio socioeconomico,

linguistico, culturale.

Per “disturbi evolutivi specifici” intendiamo, oltre i disturbi specifici dell’apprendimento,

anche i deficit del

linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, ricomprendendo – per la

comune origine

nell’età evolutiva – anche quelli dell’attenzione e dell’iperattività, mentre il funzionamento

intellettivo limite

può essere considerato un caso di confine fra la disabilità e il disturbo specifico.

Tutte queste differenti problematiche, ricomprese nei disturbi evolutivi specifici, non

vengono certificate ai sensi della legge 104/92 e,quindi, non danno diritto alle misure

previste dalla stessa legge quadro, e tra queste, all’insegnante per il sostegno.

La legge 170/2010, a tal punto, rappresenta un punto di svolta poiché apre un diverso

canale di cura educativa, concretizzando i principi di personalizzazione dei percorsi di

studio enunciati nella legge 53/2003,

nella prospettiva della “presa in carico” dell’alunno con BES da parte di ciascun docente

curricolare e di

tutto il team di docenti coinvolto, non solo dall’insegnante per il sostegno.

1.1 Alunni con disabilità certificata con la legge 104/92

La legge 104 “detta i principi dell’ordinamento in materia di diritti, integrazione sociale e

assistenza della persona handicappata… È persona handicappata colui che presenta una

minorazione fisica, psichica e sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di

difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare

un processo di svantaggio sociale o di emarginazione.”

1.2 Alunni con disturbi specifici

“Gli alunni con competenze intellettive nella norma o anche elevate, che – per specifici

problemi - possono

incontrare difficoltà a Scuola, devono essere aiutati a realizzare pienamente le loro

potenzialità. Fra essi,

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alunni e studenti con DSA (Disturbo Specifico dell’Apprendimento) sono stati oggetto di

importanti

interventi normativi, che hanno ormai definito un quadro ben strutturato di norme tese ad

assicurare il loro

diritto allo studio.

Tuttavia, è bene precisare che alcune tipologie di disturbi, non esplicitati nella legge

170/2010, danno diritto

ad usufruire delle stesse misure ivi previste in quanto presentano problematiche specifiche

in presenza di

competenze intellettive nella norma. Si tratta, in particolare, dei disturbi con specifiche

problematiche

nell’area del linguaggio (disturbi specifici del linguaggio o – più in generale- presenza di

bassa intelligenza

verbale associata ad alta intelligenza non verbale) o, al contrario, nelle aree non verbali

(come nel caso del

disturbo della coordinazione motoria, della disprassia, del disturbo non-verbale o – più in

generale - di bassa

intelligenza non verbale associata ad alta intelligenza verbale, qualora però queste

condizioni compromettano

sostanzialmente la realizzazione delle potenzialità dell’alunno) o di altre problematiche

severe che possono

compromettere il percorso scolastico (come per es. un disturbo dello spettro autistico

lieve, qualora non

rientri nelle casistiche previste dalla legge 104).”

Nella prospettiva di una scuola sempre più inclusiva e accogliente, l’approccio educativo,

nei riguardi di queste problematiche, non dovrebbe essere di tipo esclusivamente clinico,

ma dovrebbe portare alla ricerca di strategie e metodologie di intervento adeguate alle

esigenze educative speciali. Al riguardo, la legge 53/2003 e la legge 170/2010

costituiscono norme primarie di riferimento cui ispirarsi per le iniziative da intraprendere

con questi casi.

1.3 Alunni con deficit da disturbo dell’attenzione e dell’iperattività

“Un discorso particolare si deve fare a proposito di alunni e studenti con problemi di

controllo attentivo e/o

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dell’attività, spesso definiti con l’acronimo A.D.H.D. (Attention Deficit Hyperactivity

Disorder),

corrispondente all’acronimo che si usava per l’Italiano di D.D.A.I. – Deficit da disturbo

dell’attenzione e

dell’iperattività.

L’ADHD si può riscontrare anche spesso associato ad un DSA o ad altre problematiche,

ha una causa

neurobiologica e genera difficoltà di pianificazione, di apprendimento e di socializzazione

con i coetanei.

Con notevole frequenza l'ADHD è in comorbilità con uno o più disturbi dell’età evolutiva:

disturbo oppositivo provocatorio; disturbo della condotta in adolescenza; disturbi specifici

dell'apprendimento;

disturbi d'ansia; disturbi dell'umore, etc.. In alcuni casi, quando il quadro clinico è

particolarmente grave, è necessaria l’assegnazione dell’insegnante di sostegno, come

previsto dalla legge 104/92. Tuttavia, vi sono moltissimi ragazzi con ADHD che, in ragione

della minor gravità del disturbo, non ottengono la certificazione di disabilità, ma hanno pari

diritto a veder tutelato il loro successo formativo.

Vi è quindi la necessità di estendere a tutti gli alunni con bisogni educativi speciali le

misure previste dalla

Legge 170 per alunni e studenti con disturbi specifici di apprendimento.”

La sinergia fra famiglia, scuola e clinica è essenziale per la progettazione e la

realizzazione di un percorso finalizzato alla presa in carico del ragazzo con ADHD. In

questo senso le informazioni fornite dagli insegnanti hanno una parte rilevante per il

completamento della diagnosi.

1.4 Funzionamento cognitivo limite

Anche gli alunni con potenziali intellettivi non ottimali, descritti generalmente con le

espressioni di funzionamento cognitivo (intellettivo) limite (o borderline), richiedono

particolare considerazione.

Per alcuni di loro il ritardo può essere legato a fattori neurobiologici ed è frequentemente in

comorbilità con altri disturbi. Gli interventi educativi e didattici hanno come sempre ed

anche in questi casi un’importanza fondamentale.

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1.5 Adozione di strategie di intervento per i BES

Dalle considerazioni sopra esposte si evidenzia, in particolare, la necessità di elaborare un

percorso individualizzato e personalizzato per alunni e studenti con bisogni educativi

speciali, anche attraverso la

redazione di un Piano Didattico Personalizzato, individuale o anche riferito a tutti gli alunni

della classe con

BES, ma articolato, che serva come strumento di lavoro in itinere per gli insegnanti ed

abbia la funzione di

documentare alle famiglie le strategie di intervento programmate. Tale documento ha lo

scopo di definire, monitorare e documentare – secondo un’elaborazione collegiale,

corresponsabile e partecipata - le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione

degli apprendimenti.

In questa nuova e più ampia ottica, il Piano Didattico Personalizzato non può più essere

inteso come mera esplicitazione di strumenti compensativi e dispensativi per gli alunni con

DSA; esso è bensì lo strumento in cui si potranno, ad esempio, includere progettazioni

didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita.

La Direttiva ben chiarisce come la presa in carico dei BES debba essere al centro

dell’attenzione e dello sforzo congiunto della scuola e della famiglia.

Secondo quanto riportato dalla Nota Ministeriale del 22-11-2013, infatti “Si ribadisce che,

anche in presenza di richieste dei genitori accompagnate da diagnosi che però non hanno

dato diritto alla certificazione di disabilità o di DSA', il Consiglio di classe è autonomo nel

decidere se formulare o non formulare un Piano Didattico Personalizzato avendo cura di

verbalizzare le motivazioni della decisione.

E` quindi peculiare facoltà dei Consigli di classe o dei team docenti individuare -

eventualmente anche sulla base di criteri generali stabiliti dal Collegio dei docenti - casi

specifici per i quali sia utile attivare percorsi di studio individualizzati e personalizzati,

formalizzati nel Piano Didattico Personalizzato, la cui validità rimane comunque circoscritta

all’anno scolastico di riferimento.

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1) ANALISI DELL’ISTITUTO RELATIVA ALL’ANNO SCOLASTICO 2015/16 PER L’INDIVIDUAZIONE DEI PUNTI DI FORZA E DI CRITICITÀ (sulla base dei dati

rilevati dal PAI –Piano annuale per l’Inclusività- dell’anno scolastico 2015-

2016

RILEVAZIONE DEI BES PRESENTI:

Alunni con BES Numero

Disabilità (legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3 e DPCM 185/2006): 6

Disturbi evolutivi specifici

DSA certificati secondo la legge 170/10

6

Svantaggio 0

Numero totale alunni BES 12

Numero totale alunni della scuola

PIANI EDUCATIVI DIDATTICI:

PEI/PEP redatti per gli alunni disabili 6

PDP redatti per gli alunni con certificazione 6

PDP redatti per gli alunni senza certificazione 0

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STRUMENTI UTILIZZATI PER LA RILEVAZIONE DEI BES:

SI NO

Scheda di osservazione basata sul modello ICF X

Altre schede di osservazione X

Diagnosi fornite dagli specialisti X

RISORSE PROFESSIONALI SPECIFICHE

SI NO

Docenti di sostegno 4 X

Assistenti educativi culturali X

Assistenti alla comunicazione X

Referenti di istituto Per l’inclusione (referente del GLI) X

Per la disabilità (referente del GLHI) X

Per i DSA X

Altre figure Funzioni strumentali X

Referenti e commissioni X

Psicopedagogisti e affini esterni e interni X

Docenti tutor/mentor X

Altro X

Formazione docenti Strategie e metodologie educativo-didattiche /

gestione della classe

X

Didattica speciale e progetti educativo-

didattici a prevalente tematica inclusiva

X

Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva

(compresi i DSA, ADHD, ecc.)

X

Didattica interculturale / italiano L2 X

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9

Su specifiche disabilità (autismo, ADHD,

disabilità intellettive, sensoriali)

X

Altro X

n. tot. docenti della scuola Docenti curricolari

Docenti di sostegno specializzati

Docenti di sostegno non specializzati

RISORSE STRUMENTALI

Legenda: 0= per niente; 1= poco; 2= abbastanza; 3= molto 0 1 2 3

Spazi Accessibilità e agibilità degli spazi della

scuola

X

Aule polifunzionali (attività per classi aperte,

laboratori protetti)

X

Laboratori con postazioni PC dedicate X

Altro

Strumenti Hardware tecnologici dedicati X

Software dedicati X

Altro

COINVOLGIMENTO PERSONALE A.T.A.

SI NO

Collaboratori scolastici Assistenza di base alunni disabili X

Coinvolti in progetti di inclusione X

Altro

Personale di segreteria Coinvolto nella gestione dei dati sensibili X

Formalmente incaricato X

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COINVOLGIMENTO FAMIGLIE

SI NO

Informazione/formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva X

Coinvolgimento in progetti di inclusione X

Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante X

Altro

RAPPORTI CON SERVIZI SOCIOSANITARI TERRITORIALI E ISTITUZIONI PREPOSTE.

RAPPORTI CON CTS/CTI

SI NO

Accordi di programma/protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità X

Procedure condivise di intervento sulla disabilità X

Accordi di programma/protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili X

Procedure condivise di intervento su disagio e simili X

Progetti territoriali integrati X

Progetti integrati a livello di singola scuola X

Rapporti con CTS/CTI X

Altro

RAPPORTI CON PRIVATO SOCIALE E VOLONTARIATO

SI NO

Progetti territoriali integrati X

Progetti integrati a livello di singola scuola X

Progetti a livello di reti di scuole X

Altro

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2) VALUTAZIONE DELL’INCLUSIVITA’ STRUMENTI UTILIZZATI

SI NO

Index per l’inclusione A regime: ciclo completo di autovalutazione e auto

miglioramento (utilizzato da almeno 2 anni)

X

In fase di completamento dell’intero ciclo (2° anno di

utilizzo)

X

In fase di approccio (1° anno di utilizzo) X

In rete con altre scuole X

Quadis Utilizzato da almeno 1 anno X

In fase di approccio X

In rete con altre scuole X

Altro Valutazione interna X

Valutazione esterna X

In rete con altre scuole X

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SINTESI DEI PUNTI DI FORZA E DI CRITICITÀ RILEVATI

Legenda: 0=per niente; 1=poco; 2=abbastanza; 3=molto 0 1 2 3

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo

X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti

X

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi

X

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive

X

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative

X

Valorizzazione delle risorse esistenti X

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

X

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo

X

Altro

3) OBIETTIVI DI INCREMENTO DELL’INCLUSIVITÀ

1. Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo

Dirigenza: nomina referenti, rapporti con le famiglie

GLI e GLH: incontri più frequenti

Docente-pedagogista: prosecuzione di attività di trattamento con alunni DSA ed eventuale

incremento ore da destinare agli incontri con le famiglie degli alunni

Referenti delle varie commissioni: gestione della documentazione, organizzazione degli

incontri, rapporti con enti esterni

2. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

I docenti specializzati e curricolari condividono i PEI ed i PDP attivandosi per la conoscenza e la

condivisione e, di conseguenza, per l’attuazione di quanto progettato

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3. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti

Incremento dei livelli di collaborazione tra docenti, educatori e personale specializzato esterno

(psicomotricisti, pedagogisti ecc…), che presta servizio anche nella nostra Istituzione

4. Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi

inclusivi

Incremento della messa in atto di strategie, anche metacognitive, nell’aiuto ai bambini con

disturbi del comportamento

Incremento dell’attenzione verso gli stili di apprendimento degli alunni

Incremento delle attività di recupero curricolari ed extracurricolari

Incremento di attività laboratoriali di cooperazione

5. Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive

Adozione di criteri di valutazione comuni fra i docenti

Attuazione di prove trasversali condivise

6. Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni

che riguardano l’organizzazione delle attività educative

Maggior coinvolgimento delle famiglie di tutti gli alunni dell’Istituto attraverso incontri periodici

ed assemblee

7. Valorizzazione delle risorse esistenti

Valorizzazione delle competenze delle risorse professionali interne

8. Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli

insegnanti

Corsi di formazione sulla gestione degli alunni con disturbi dello spettro autistico

Progetto di affiancamento dei docenti da parte di una equipe di esperti nella gestione delle

classi con alunni con disturbi del comportamento

9. Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema

scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento

lavorativo

Incontri periodici della Commissione Continuità per la progettazione di attività comuni per gli

alunni disabili, sia in entrata che in uscita

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PROGETTO DI FORMAZIONE SUI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

Denominazione progetto Percorsi per alunni con bisogni educativi speciali

Priorità cui si riferisce Pote ziare l’i clusio e e la differe ziazio e

Traguardo di risultato (event.) Sensibilizzazione del corpo docente nei confronti delle problematiche BES.

Obiettivo di processo (event.) Formazione del personale docente sulla caratterizzazione dei Bisogni Educativi Speciali e sulle norme che ne regolano la gestione . Chiarimenti sulla programmazione semplificata (per obiettivi minimi) e differenziata. Metodologie didattiche per gli alunni con DSA

Situazione su cui interviene È necessario fornire al corpo docente una formazione adeguata riguardo la definizione delle problematiche che sono comprese nella categoria dei Bisog i Educativi “peciali. È i fatti i porta te evide ziare co e l’area dello svantaggio scolastico non riguardi esclusivamente gli alunni che presentano un deficit specifico, ma che le ragioni che possono portare a ad adottare isure speciali so o olteplici. Al fi e di favorire la essa i atto di tali isure è fo da e tale u ’adeguata conoscenza delle norme previste.

Attività previste Lezione / conferenza sui BES

Risorse finanziarie necessarie Solo spese di personale

Risorse umane (ore) / area U esperto ell’area della didattica per gli alu i co BE“

Altre risorse necessarie Aula magna

Indicatori utilizzati Questionario di fine corso

Stati di avanzamento Anno scolastico 2015-2016: conoscenza delle normative relative ai BES e consapevolezza del concetto di obiettivo minimo

Anno scolastico 2016-2017: approfondimento delle metodologie didattiche per gli alunni con DSA

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Denominazione progetto Progetto di sensibilizzazione

Priorità cui si riferisce introdurre i ragazzi al concetto della diversità,

Traguardo di risultato Sensibilizzazione del gruppo classe alle problematiche legate alla disabilità

Obiettivo di processo promuovere nei ragazzi comportamenti di accoglienza, vicinanza, comprensione, empatia e stimolo nei confronti di ciascun compagno, con particolare attenzione ai ragazzi con bisogni speciali.

Altre priorità

Situazione su cui interviene Inserimento nella classe 2Asportivo di un ragazzo con disturbi dello spettro autistico. Difficoltà in ambito relazionale .

Attività previste Il PROGETTO si articolerà in tre fasi 4. Visio e del fil “telle sulla terra

5. lavoro di sensibilizzazione nelle classe a partire da esperienze

pratiche, con giochi che indurranno la riflessione sulla

diversità ,per u aggiore e più co sapevole avvici a e to alla realtà della diversità, sia a livello cognitivo che emotivo.

6. osservazione da parte degli insegnanti delle eventuali ricadute

positive sulla vita di relazione della classe e successivo confronto

tra loro e gli operatori del progetto;

Risorse finanziarie necessarie Il progetto non prevede oneri per la scuola , finanziato dalla L.R.162 tramite Centro RNM

Risorse umane (ore) / area Sono previste 6 ore, suddivise in 3 incontri di un ora e mezzo a cadenza

settimanale da svolgere durante l' orario curricolare.

Presenza dell'esperto e degli insegnanti curricolari coinvolti in orario

Altre risorse necessarie Le normali dotazioni didattiche presenti nella scuola

Indicatori utilizzati griglia di osservazione che fornirà dei punti di riflessione sulle auspicabili ricadute positive del lavoro svolto

Stati di avanzamento

Valori / situazione attesi Favorire un clima di collaborazione e un atteggiamento adeguatamente

empatico.

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Denominazione progetto SEI UNO DI NOI

Priorità cui si riferisce Attività per favorire l'inclusione degli studenti con disabilità nel gruppo dei pari

Traguardo di risultato

Obiettivo di processo Attivare strategie di inclusione nel gruppo classe

Altre priorità (eventuale) Portare il gruppo classe alla riflessione sulle proprie difficoltà e sui propri

punti di forza .

Situazione su cui interviene Inserimento in una classe prima di un ragazzo con disturbi dello spettro autistico. Difficoltà in ambito relazionale .

Attività previste Svolgimento di un'attività di sensibilizzazione attuata da un esperto

esterno sul gruppo classe, che si baserà sull'informazione, su esperienze di

simulazione e momenti di discussioni e riflessione.

Risorse finanziarie necessarie Il progetto non prevede oneri per la scuola , finanziato dalla L.R.162 tramite cooperativa "Insieme per Crescere"

Risorse umane (ore) / area Sono previste 6 ore, suddivise in incontri settimanali di 2 ore ciascuno da

svolgere durante l' orario curricolare.

Presenza dell'esperto e degli insegnanti curricolari coinvolti in orario .

Altre risorse necessarie Le normali dotazioni didattiche presenti nella scuola

Indicatori utilizzati Verifica dei contenuti appresi

Stati di avanzamento

Valori / situazione attesi Favorire un clima di collaborazione e un atteggiamento adeguatamente

empatico.

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Regolamento

d'Istituto

ALLEGATO AL PTOF

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SASSARI

Regolamento Convitto Nazionale Canopoleno 1

REGOLAMENTO CONVITTO NAZIONALE CANOPOLENO

PREMESSA Il Regolamento d’Istituto si pone il fine di realizzare una partecipazione effettiva nella gestione della scuola all’interno della quale ciascun componente, nel rispetto dell’autonomia garantita dalla legge esprime la propria attività e opera in forma coordinata con gli Organi Collegiali. Il regolamento è stato redatto nella consapevolezza che tutte le componenti operanti nella scuola, ciascuna nel rispetto del proprio ruolo e secondo le proprie competenze, sono costantemente impegnate a garantire in ogni circostanza il rispetto delle libertà sancite dalla costituzione della Repubblica Italiana. Il presente regolamento viene emanato nel pieno rispetto dei: - DPR 275/99 Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59

- D.P.R: n.249 del 24/6/98 recante lo “Statuto delle studentesse e degli studenti delle scuola secondaria” che è parte integrante del presente atto, come modificato dal DPR 235/07

-La legge 584/75

-La direttiva 14/12/2005

-Il DLGS 626/94

-La sentenza della Corte costituzionale 339/96

-L’art. 51 L. 3/2003

-Il D.L.vo n.297/1994

-Il D.P.R. n. 249/98 e successive modificazioni nel DPR n. 235/2007

-La direttiva del 30/11/2007

-Il DPR 22 giugno 2009 n.122

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Regolamento Convitto Nazionale Canopoleno 2

TITOLO I

Comportamento degli alunni regolamentazione di ritardi, uscite, assenze e giustificazioni

Art. 1 NORME GENERALI 1. Tutti gli studenti sono tenuti ad osservare le seguenti norme di comportamento di carattere

generale valide all'interno degli ambienti scolastici: a. mantenere, nel rispetto della reciprocità, sempre un comportamento educato e rispettoso nei

confronti di tutti i soggetti della comunità scolastica; b. mantenere puliti ed in buono stato d’uso tutti i locali, gli spazi esterni e le attrezzature

dell’Istituto; in particolare sono vietate le scritte sui muri, fatti salvi eventuali spazi autorizzati. c. rispettare i principi di un corretto comportamento e gli orari di ingresso e di uscita dall’Istituto; 2. Tutti i soggetti della comunità scolastica e tutte le persone che si trovano nei locali della

scuola sono tenuti ad osservare rigorosamente il divieto di fumo all’interno di tutti i locali dell’Istituto e negli spazi antistanti di pertinenza dello stesso. Ciò vale come norma di buona condotta e di civile convivenza, come prassi igienica raccomandata e come norma di legge. Pertanto, coloro i quali dovessero rilevare inadempienze a questa norma da parte di chiunque, sono tenuti a darne comunicazione alle autorità scolastiche competenti.

3. In applicazione della normativa vigente in materia di divieto di fumo il Dirigente Scolastico cura: a. la più ampia diffusione degli appositi cartelli di divieto di fumo; b. nomina il preposto incaricato alla vigilanza e al rispetto del divieto del fumo (D.L. 104/ 12

settembre 2013). Art. 2 ENTRATE

1. L'inizio delle lezioni è stabilito alle ore 8.30. 2. Gli studenti devono trovarsi in aula alle ore 8.25, ora in cui è prevista anche la presenza del

docente. 3. Considerato che le lezioni cominciano al suono della campana, di cui al precedente comma 1,

eventuali ritardi successivi consentiranno, comunque, l’ingresso in aula ma devono essere giustificati.

4. Dopo 5 ritardi all'interno di ciascun quadrimestre lo studente viene ammonito, al 4° ritardo viene informata la famiglia relativamente all’influenza dei reiterati ritardi sul voto di condotta.

5. Superato il limite di dieci ritardi (seconda ammonizione), lo studente verrà penalizzato sul voto di condotta che non potrà essere superiore al 7.

Art. 3 USCITE Non è consentito lasciare l’edificio scolastico prima del termine delle lezioni; eventuali esigenze di uscite anticipate devono essere manifestate e richieste, con adeguata motivazione, firmate dal genitore (anche per gli alunni maggiorenni) e preventivamente (almeno un giorno prima). Esse devono essere segnalate sul registro di classe. La richiesta di uscita anticipata presentata in giornata, adeguatamente motivata, può essere accolta esclusivamente in presenza del genitore. Gli studenti minorenni possono lasciare l’istituto solo nel caso siano accompagnati dal genitore.

1. Nel corso dell'ultimo mese di lezione le richieste di entrate posticipate e uscite anticipate devono essere inoltrate preventivamente alla Dirigenza e verranno autorizzate solo in casi di gravi e documentati motivi.

2. Durante le lezioni non è consentito lasciare l’aula a meno di giustificati motivi e solo

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Regolamento Convitto Nazionale Canopoleno 3

dopo espressa autorizzazione del docente.

3. Non è consentito l'utilizzo dei distributori di bevande e snack durante l'orario di lezione, il loro utilizzo è infatti presvisto durante l’ora della ricreazione.

4. I docenti potranno autorizzare l'uscita dall'aula di un solo studente per volta.

5. Art. 4 ASSENZE 1. Per la riammissione in classe dopo le assenze gli alunni dovranno attenersi alle seguenti norme:

a. tutte le assenze saranno giustificate dal docente della prima ora di lezione; i docenti, al momento della presentazione del libretto personale, dovranno esigere e verificare la completa e corretta compilazione delle caselle sia in riferimento al motivo dell’assenza, sia all’autenticità della firma dei genitori;

b. le assenze superiori a 5 giorni (compresa la domenica o i giorni festivi) dovranno essere giustificate oltre che nel libretto anche con la presentazione del certificato medico;

c. assenze non dovute a malattia superiori ai cinque giorni devono essere comunicate alla Dirigenza o al coordinatore di classe preventivamente dalla famiglia e ne deve essere riportata nota sul registro di classe.

2. Gli studenti sprovvisti della giustificazione potranno essere ammessi in classe, con riserva, dal docente della prima ora; l’ammissione con riserva va annotata nel diario di classe e viene sciolta il giorno immediatamente successivo.

3. In caso di mancata giustificazione scritta si procede come segue: a. il secondo giorno lo studente viene trattenuto in classe e lo si informa che l'indomani potrà

essere ammesso solo previa presentazione della giustificazione; se ne riporta annotazione sul registro di classe;

4. gli studenti sprovvisti di giustificazione per la terza volta verranno ammoniti .e sono convocati i genitori.

5. I docenti avranno cura di segnalare al coordinatore di classe i nominativi degli studenti che registrano assenze prolungate o numerose; il coordinatore dovrà inoltre avvertire le famiglie.

Art. 5 RICREAZIONE La ricreazione è regolamentata in base alle proposte dei Collegi dei Docenti dei singoli ordini scolastici e precisamente dalle ore 11.20 alle ore 11.30 nelle scuola superiore di secondo grado, dalle ore 10.20 alle ore 10.30 nella scuola superiore di primo grado e dalle ore 10.30 alle 10.50 nella primaria. 1. Alle ore 11.35 tutti gli i docenti e gli alunni del Liceo dovranno dovranno trovarsi nelle rispettive

aule e riprendere le lezioni, alle 10.35 lo stesso deve accadere nella scuola media. 2. In caso di reiterato ritardo (superiori ai tre) lo studente verrà ammonito e ne sarà data nota nel

registro di classe.

Art. 6 ALUNNI PENDOLARI Gli alunni pendolari che hanno difficoltà a rispettare l’orario delle lezioni perché domiciliati in

zone non sufficientemente servite dai mezzi pubblici, possono essere autorizzati per tutto l’anno scolastico (o soltanto temporaneamente in relazione alle esigenze) all’ingresso in deroga rispetto alle disposizioni di cui ai precedente articoli, presentando apposita domanda al Dirigente Scolastico.

Art. 7 ASSEMBLEA DI CLASSE 1. L’Assemblea di classe viene autorizzata dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato a seguito

di richiesta presentata almeno 5 giorni prima della data prevista e deve contenere l’assenso dei docenti delle ore richieste.

2. Gli alunni dovranno redigere il verbale rispettando i punti all’ordine del giorno e consegnarlo al Dirigente Scolastico.

Art. 8 ASSEMBLEA D’ISTITUTO

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Regolamento Convitto Nazionale Canopoleno 4

1. Le assemblee di istituto rappresentano un’occasione di crescita democratica e culturale; pertanto, gli studenti debbono parteciparvi in modo attivo e disciplinato.

2. Il Dirigente Scolastico consente lo svolgimento di un’assemblea al mese, per la durata massima dell’orario di lezione.

3. Altra assemblea mensile può essere concessa in orario extracurriculare, subordinatamente alla disponibilità dei locali e alle urgenze esplicitati nella richiesta.

4. Alle assemblee d’istituto può essere richiesta la partecipazione di esperti di problemi sociali, culturali, artistici e scientifici, indicati dagli studenti unitamente agli argomenti da inserire nell’ordine del giorno. Detta partecipazione deve essere autorizzata dal Dirigente Scolastico.

5. Su richiesta degli studenti le assemblee d’istituto possono essere utilizzate per seminari e altre attività culturali precedentemente programmate.

6. L'assemblea d'istituto dovrà avere un dettato regolamentare redatto dalla rappresentanza studentesca.

Art. 9 UTILIZZO DEL TELEFONO E DEL CELLULARE 1. E’ fatto divieto assoluto a docenti e studenti di utilizzare il telefono cellulare e altri dispositivi

elettronici durante le ore di lezione. Casi particolari di utilizzo dei dispositivi a scopo didattico potranno essere espressamente indicati e autorizzati dai docenti.

2. Qualora gli studenti avessero necessità di comunicare con i familiari, previa autorizzazione del docente presente in classe, potranno recarsi in bidelleria dove usufruiranno del centralino della scuola.

TITOLO II

Uso degli spazi e delle strutture scolastiche Art. 10 UTILIZZO DEGLI SPAZI E DELLE STRUTTURE SCOLASTICHE 1. Il personale dell’Istituto ha diritto di riunirsi nei locali del medesimo per motivi didattici, culturali e

sindacali. 2. Gli studenti, per finalità culturali, possono ugualmente utilizzare i locali dell’istituto, previa

autorizzazione della Dirigenza. 3. La scuola dispone di appositi spazi per l’affissione di comunicati e documenti. 4. Di tutto il materiale affisso e/o diffuso devono essere sempre individuabili i responsabili.Non

possono essere affissi manifesti senza il timbro della scuola e firmati dal DS. 5. Nelle aule scolastiche si ha diritto ad affiggere materiale didattico e a utilizzare gli armadi per

custodire ciò che è in relazione con l’attività didattica.

Art. 11 DISCIPLINA RELATIVA AL FUNZIONAMENTO ED ALL’IMPIEGO DELLE STRUTTURE SCOLASTICHE

1. Per quanto riguarda il funzionamento e l’impiego delle strutture scolastiche di seguito elencate, sono pienamente valide le norme di disciplina generali di cui all’art.1, integrate dalle norme comuni e se del caso, da quelle particolari che sono affisse in ciascuna delle strutture indicate:

aula magna aule didattiche e aule speciali laboratori scientifici biblioteca segreteria servizi igienici spazi interni ed esterni palestra e campi sportivi: La palestra è l'aula più grande e frequentata della scuola ed in essa

si alternano settimanalmente tutti gli alunni del Convitto per le attività motorie. Non è consentito :

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Regolamento Convitto Nazionale Canopoleno 5

- l'accesso alla palestra e ai campi sportivi in assenza dell'insegnante - utilizzare gli attrezzi in modo scorretto e pericoloso per se e per gli altri - stazionare negli spogliatoi - consumare cibi e bevande in palestra e negli spogliatoi - fumare

2. Norme Comuni

a. gli studenti devono osservare le seguenti norme di comportamento: tenere sempre un comportamento rispettoso nei confronti dei compagni e di chiunque sia presente nella scuola; in attesa del Docente e/o durante il cambio di Docente tra le varie ore di lezione, gli studenti dovranno rimanere in classe, mantenendo un comportamento corretto; usare un tono e un volume di voce consono ad un ambiente scolastico e tale da non disturbare i colleghi delle aule adiacenti; rispettare gli orari e le eventuali prescrizioni relative alle uscite brevi preventivamente autorizzate dal Docente presente in aula; al fine di evitare una presenza eccessiva di studenti fuori dalle aule durante le ore di lezione, le uscite dall’aula riguarderanno un solo studente alla volta e dovranno essere preventivamente autorizzate dal docente; usare con rispetto gli arredi e le attrezzature presenti nei locali.

Art. 12 AULA MAGNA 1. Costituisce un’importante risorsa strutturale per l’Istituto; viene utilizzata prioritariamente dal

personale docente, non docente e dagli studenti che ne facciano richiesta scritta al Dirigente Scolastico, o ad un suo delegato, con adeguato anticipo per ovvi motivi organizzativi.

Art. 13 AULE DIDATTICHE E AULE SPECIALI 1. Le aule didattiche sono i luoghi nei quali si svolge la maggior parte dell’attività scolastica. Quelle

aule speciali sono dotate di sussidi didattici mirati alla specificità di determinate attività didattiche.

Art. 14 LABORATORI 1. I laboratori sono aule speciali particolari in quanto dotati di strumentazioni talvolta delicate e

costose e, in essi risalta più che in altri luoghi l’esigenza di tutelare la sicurezza e l’incolumità degli studenti e del personale. Pertanto, il comportamento degli alunni deve essere irreprensibile e improntato ad una autodisciplina personale e collettiva .

Art. 15 BIBLIOTECA 1. L’Istituto possiede una biblioteca che contiene un cospicuo numero di volumi e riviste anche di

notevole importanza storica. 2. Tutti i volumi sono catalogati per argomento e registrati al computer perciò è possibile una più

facile ricerca. Essi sono a disposizione degli studenti, dei docenti e di tutto il personale della scuola per consultazione o prestito, previa richiesta al personale incaricato e nel rispetto delle norme particolari affisse all’interno della biblioteca stessa.

3. L'utilizzo della stessa è subordinato alla disponibilità delle risorse.

Art. 16 SERVIZI IGIENICI 1. I servizi igienici disponibili per gli studenti sono localizzati su ciascun piano. 2. nei servizi igienici si deve osservare un comportamento rispettoso delle norme d’igiene e di

buona educazione, in particolare: a. è vietato fumare b. è vietato sporcare i muri, i pavimenti e le suppellettili c. è obbligatorio lasciare puliti i servizi così come si desidera trovarli;

Coloro i quali dovessero arrecare danni saranno obbligati al risarcimento delle spese.

Art.17 CORTILE E SPAZI

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1. Gli spazi esterni rendono più vivibile la scuola e sono perciò affidati alla manutenzione degli operatori addetti e, soprattutto, al buon senso di chi li frequenta.

2. Il parcheggio è riservato al personale dell’Istituto. Gli studenti possono solo parcheggiare ciclomotori a due ruote, negli spazi delimitati e nel rispetto degli orari fissati.

3. L'uso del parcheggio è disciplinato da un regolamento che tutti gli operatori e gli utenti devono rispettare.

TITOLO III

Sanzioni disciplinari

Art.18 SANZIONI DISCIPLINARI 1. Gli studenti sono i beneficiari di tutti i servizi della “scuola” e, in base ai principi di democrazia,

hanno il dovere di rispettare le regole stabilite assumendosi, in caso contrario, la piena responsabilità delle conseguenze derivanti.

2. Le sanzioni disciplinari si ispirano ai principi di gradualità, proporzionalità e giustizia e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica

3. Esse tengono conto della situazione personale dello studente, della gravita' del comportamento e delle conseguenze che da esso derivano.

4. Allo studente e' sempre offerta la possibilita' di convertirle in attivita' in favore della comunita' scolastica.

5. Per quanto possibile, le sanzioni si ispirano al principio della riparazione del danno. La riparazione non estingue la mancanza.

6. La responsabilità disciplinare è personale; la sanzione è pubblica. 7. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione

di opinioni correttamente manifestata e non lesiva della personalità altrui. 8. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunita' scolastica sono

adottati dal consiglio di classe. Le sanzioni che comportano l'allontanamento superiore a quindici giorni e quelle che implicano l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi sono adottate dal Consiglio di Istituto (Commissario).

6. L'allontanamento dalle lezioni, salvo il caso di recidiva, può prevedere l'obbligo della frequenza. Il consiglio di classe, per un valido motivo, può, quindi, convertire condizionalmente la sanzione in attività a favore della comunità scolastica (DPR 235/2007); la sanzione verrà invece scontata in caso di recidiva.

7. Ai fini della recidiva, si tiene conto solo delle sanzioni disciplinari inflitte nel corso dell’anno scolastico. Per recidiva s'intende la reiterazione della violazione dei doveri.

Art.19 SANZIONI 1. Considerati i principi e i criteri di cui ai commi precedenti, l’organo competente dovrà riferirsi e

fare propri i seguenti provvedimenti disciplinari in corrispondenza delle relative infrazioni come da repertorio:

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Repertorio delle sanzioni per condotta non conforme ai criteri di correttezza

(comportamenti scorretti gravi e non gravi, e occasionali e non)

Art.20 REPERTORIO DELLE SANZIONI PER COMPORTAMENTI OCCASIONALI E/O NON GRAVI

Comportamenti occasionali e non gravi anche segnalati dal personale ausiliario relativi a scarsa diligenza e puntualità, disturbo occasionale durante le lezioni, atteggiamenti poco corretti nei confronti dei compagni, abbigliamento non consono all'istituzione scolastica potranno essere soggetti a richiamo verbale. Il richiamo verbale potrà costituire un precedente per la comminazione di una sanzione in forma di ammonizione scritta qualora vi sia scarsa attenzione nei confronti del richiamo e reiterazione del comportamento.

INFRAZIONE REPERTORIO DI POSSIBILI SANZIONI – PROVVEDIMENTI

COMPETENZA

Ritardi L’alunno è ammonito al QUINTO ritardo. Di norma dopo QUINTO ritardo la famiglia viene informata perché intervenga ed eviti il reiterarsi del comportamento scorretto.

Dirigente scolastico o suo delegato, Consiglio di classe.

Uscite anticipate Fine primo e secondo quadrimestre (maggio) non sono concessi permessi se non autorizzati anticipatamente dal dirigente scolastico e segnalati (in anticipo) nel registro di classe.

Dirigente scolastico o suo delegato

Non giustificazione delle assenze

L’alunno è ammonito se dopo 3 richieste persiste nel non portare la giustificazione. La famiglia deve essere avvertita se tale atteggiamento persiste nonostante i richiami.

Consiglio di classe, Dirigente o un suo delegato

Disturbo reiterato durante le lezioni

Nota sul registro *

Docente

Disturbo persistente anche dopo la segnalazione sul registro di classe

Nota sul registro,* segnalazione alla famiglia e eventuale allontanamento (nei casi reiterati e gravi)

Docente

Dirigente

Consiglio di classe

Non rispetto della Annotazione sul registro di classe *

Docente

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separazione dei servizi igienici o utilizzo servizi non destinati agli studenti

Rimanere in bagno per un tempo ritenuto eccessivo dal docente

N.B ci si reca in bagno 1 alla volta eccetto in casi eccezionali e solo autorizzati dal docente

Dirigente

Divieto di stazionare senza autorizzazione nei corridoi o nelle scale soprattutto al cambio dell’ora , durante gli spostamenti dalle aule speciali, palestre etc.

Divieto di stazionare davanti ai distributori automatici di bevande e cibo durante le ore di lezione

Annotazione sul registro di classe *

Docente

Dirigente

Mancato rispetto dei regolamenti interni dei laboratori e della palestra, e delle istruzioni ivi impartite dal docente o dagli assistenti

Annotazione sul registro di classe *

Docente

Dirigente

Non portare a scuola attrezzature e sussidi adeguati

Annotazione sul registro di classe

Docente

Dirigente

Turpiloquio Annotazione sul registro di classe * e/o ammonizione nei casi più gravi

Docente

Dirigente

(*): dopo la terza annotazione(nota) sul registro di classe, l’alunno verrà ammesso a scuola solo se accompagnato dal genitore o da chi ne fa le veci. Nei casi più gravi la Dirigente su segnalazione del docente potrà intervenire con l’ammonizione anche nel caso di episodi singoli.

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REPERTORIO DELLE SANZIONI PER GRAVE COMPORTAMENTO SCORRETTO

Mancanze gravi relative a: assenze dalla scuola, offesa alle persone dei docenti, degli ausiliari, dei compagni e loro famiglie, mancanza di rispetto delle norme sulla sicurezza, danni a persone e cose, costituiscono occasione per l’immediato richiamo scritto e possibile allontanamento dalla scuola anche senza obbligo di frequenza. Qualora si tratti solo di danni materiali, fermo il riconoscimento del danno, possono essere proposte forme di recupero definite in sede di riunione dell’Organo deliberante la sanzione.

Il richiamo scritto (diario, quaderno, registro di classe) costituirà un precedente di cui si terrà conto per altre eventuali segnalazioni di comportamento scorretto. In ogni caso le famiglie saranno tempestivamente contattate e messe al corrente degli episodi accaduti.

COMPORTAMENTO REPERTORIO DI POSSIBILI SANZIONI

COMPETENZA

Falsificazione della firma dei genitori

Annotazione sul registro di classe segnalazione alla famiglia e eventuale allontanamento ( eventuale sospensione)

Docente

Dirigente

Consiglio di classe

Manipolazione del registro di classe o di documenti ufficiali

Ammonizione scritta – Convocazione della famiglia - Allontanamento (eventuale sospensione)

Sanzioni penali secondo gravità

Docente- Dirigente - Cdc -

Denuncia all’autorità giudiziaria

Utilizzo improprio e scorretto di telefoni cellulari e altri dispositivi elettronici all’interno dell’Istituto e durante le attività didattiche

Reiterato uso e ammonizione per lo stesso motivo

Ammonizione scritta –

Ritiro temporaneo dei dispositivi elettronici durante le ore di lezione che verranno riconsegnati dal dirigente o dal suo collaboratore a un genitore.

– ritiro del dispositivo e allontanamento (eventuale sospensione) o sanzione corrispondente

Docente

Dirigente

Consiglio di classe

Fare fotografie, registrazioni non autorizzate

Annotazione nel registro con relativa richiesta di provvedimenti disciplinari

Ritiro del dispositivo elettronico - Allontanamento (eventuale sospensione)

Docente

Dirigente – C.d.C.

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Sanzione amministrativa/pecuniaria da €3.000 a €30.000 .

Garante della Privacy

Fumare all’interno dei locali scolastici

Annotazione nel registro con relativa richiesta di provvedimenti disciplinari

Eventuale allontanamento o sospensione.

Sanzione amministrativa/pecuniaria secondo disposizione vigente .

Docente

Dirigente – C.d.C.-Preposto per il rispetto del divieto di fumo.

Assumere Alcolici – utilizzo di Sostanze Stupefacenti

Annotazione nel registro con relativa richiesta di provvedimenti disciplinari

Allontanamento (sospensione)

Segnalazione alle autorità competenti

Docente

Dirigente – C.d.C.

Mancata osservazione delle norme di sicurezza – creare situazioni pericolose per sé e per gli altri

Annotazione nel registro con relativa richiesta di provvedimenti disciplinari

Allontanamento (sospensione)

Denuncia presso le autorità competenti

Docente

Dirigente – C.d.C.

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Regolamento Convitto Nazionale Canopoleno 11

Offese alle persone anche in relazione in relazione al credo religioso, all’ideologia politica, alla disabilità, alla parentela, alla malattia , all’etnia, all’orientamento sessuale.

Annotazione nel registro con relativa richiesta di provvedimenti disciplinari

Allontanamento e/o sospensione

eventuale esclusione dallo scrutinio finale

Docente

Dirigente – C.d.C

Violenza fisica (verso persone, animali e cose)

Annotazione nel registro con relativa richiesta di provvedimenti disciplinari

Allontanamento –

eventuale esclusione dallo scrutinio finale

Docente

Dirigente – C.d.C

Aggressioni verbali, minacce e intimidazioni.

Annotazione nel registro con relativa richiesta di provvedimenti disciplinari

Allontanamento –

eventuale esclusione dallo scrutinio finale

Docente

Dirigente – C.d.C

Comportamenti scorretti durante le gite o viaggi di istruzione: allontanamento non autorizzato dal gruppo e dai docenti, danni arrecati a beni mobili e immobili e/o ai mezzi di trasporto usati

Annotazione nel registro con relativa richiesta di provvedimenti disciplinari

Allontanamento (sospensione)

Denuncia presso gli Organi Competenti

Risarcimento danni

Docente

Dirigente – C.d.C.

Uscite non autorizzate dai cancelli dell’istituto durante la ricreazione e/o durante le pause didattiche

Annotazione sul registro di classe , eventuale allontanamento o sospensione.

Docente, Collaboratore DS

Cdc

Recare danni ai beni mobili Annotazione nel registro con relativa richiesta di provvedimenti

Docente

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SASSARI

Regolamento Convitto Nazionale Canopoleno 12

e/o immobili facenti parte del complesso scolastico o delle aree prossime sia pertinenziali che esterne (autoveicoli compresi)-Furti

disciplinari

Allontanamento e/o sospensione

Denuncia presso gli Organi Competenti

Risarcimento danni

Dirigente – C.d.C.

Abbandono:lasciare arbitrariamente l’istituto

Annotazione sul registro di classe

segnalazione alla famiglia e eventuale allontanamento e/o sospensione.

Docente /Docente coordinatore di classe

Dirigente

Consiglio di classe

Appropriarsi senza permesso anche solo temporaneamente delle cose altrui, danneggiarle ovvero occultarle dolosamente

Annotazione sul registro di classe

segnalazione alla famiglia e eventuale allontanamento e/o sospensione.

Docente /Docente coordinatore di classe

Dirigente

Consiglio di classe

Assenze di massa – arbitrarie non giustificate .

Tali assenze influiscono sulla valutazione degli studenti e in maniera importante sull’organizzazione complessiva delle attività didattiche.

Ammonizione , sospensione altro provvedimento .

Docente/Coordinatore di classe

Dirigente e/o CdC

Episodi gravissimi e/o con rilevanza penale che comportino la messa in pericolo dell’incolumità e sicurezza di cose e persone.

Allontanamento immediato, denuncia alle autorità competenti, richiesta allontanamento per oltre 15 gg.

Tutte le componenti.

Consiglio Istituto

N.B Per le entrate e uscite dall’istituto si deve utilizzare l’ingresso principale. Non è consentito l’uso delle uscite di sicurezza nelle situazioni normali così come è proibito sostare nelle scale e nei ripiani antistante le uscite di emergenza.

Di norma gli allontanamenti dalle attività didattiche che comprendano o meno l’obbligo di frequenza sono definiti in sede collegiale nella riunione del Consiglio di Classe.

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Per quanto concerne la reiterazione di comportamenti sanzionabili, si tiene conto del comportamento dell’intero anno scolastico.

DEFINIZIONE DI AMMONIZIONE E NOTA

Le note sono segnalazioni riportate sul registro di classe ad opera dei docenti per mancanze gravi o lievi. Dopo 3 note viene, di norma, comminata un’ammonizione.

- Sono segnalate con una nota mancanze lievi, quali per esempio: 1. Un ritardo al rientro dalla ricreazione 2. Disturbo durante l’ora di lezione 3. Non rispetto delle consegne assegnate (compiti, materiali, attrezzature ecc.)

- Sono sanzionati con una ammonizione: 4. Reiterati ritardi all’ingresso (dopo il terzo ritardo ) 5. Non giustificazione delle assenze e dei ritardi (dopo la terza volta) 6. Reiterati ritardi al rientro dalla ricreazione 7. Non rispetto delle attrezzature, dell’ambiente, e del personale della scuola.

L’ammonizione e la richiesta di provvedimenti può ovviamente scaturire anche da un unico episodio, di rilevante gravità.

- Le ammonizioni sono prerogativa del Dirigente o dei suoi collaboratori su segnalazione del singolo docente o del Consiglio di Classe. In casi particolari anche il docente può comminare un’ammonizione. In sede di Consiglio i docenti, valutati i richiami presenti nel registro, possono segnalare al Dirigente i casi di particolare rilievo.

- Dopo 3 ammonizioni, se se ne rileva l’opportunità, il Dirigente Scolastico può proporre al Consiglio di Classe l’allontanamento temporaneo dello studente dalle lezioni.

- Tutte le sanzioni da comminare per cattivi comportamenti tenuti sia al mattino che al

pomeriggio sono essere proposte ad un unico organo che tenga conto di tutte le

componenti scolastiche, compresi gli educatori, affinchè ci sia una continuità di

collaborazione tra tutti anche in materia di disciplina.

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Art. 21- SOSTITUZIONE DELLE SANZIONI -

Il Consiglio di classe può offrire allo studente la possibilità di sostituire le sanzioni con altri provvedimenti e incombenze che si esplicano nella collaborazione ai servizi interni della scuola o altre attività con finalità scolasticamente utili che possano costituire una riparazione ed un ammonimento.

Il Consiglio di classe darà indicazioni di studio allo studente per evitare che l’allontanamento dalle lezioni danneggi l’allievo. Nelle sospensioni senza obbligo di frequenza il Consiglio di Classe manterrà il contatto con lo studente e la famiglia in modo da facilitare il rientro nella normale attività della scuola.

.

Art.22 ORGANI COMPETENTI AD IRROGARE LE SANZIONI 1. L'insegnante è competente per le segnalazioni di cui alle tabelle precedenti 2. Il Dirigente Scolastico o suo delegato è competente per le ammonizioni e le sanzioni che non

prevedono l'allontanamento dalla scuola. 3. Il Consiglio di classe decide sulle sanzioni che prevedono l'allontanamento dalla scuola per un

periodo pari o inferiore a 15 giorni. 4. Il Consiglio di Istituto (Collegio docenti nei Convitti) decide sulle sanzioni che comportano un

allontanamento superiore a 15 giorni, ivi compresi l’allontanamento fino al termine delle lezioni o con esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studi.

5. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.

6. La contestazione può avvenire anche verbalmente, per le sanzioni lievi e, in forma scritta, per quelle più gravi. La contestazione può essere inviata dal Dirigente Scolastico.

Art.23 ORGANO DI GARANZIA È composto dal Dirigente scolastico che lo presiede, da un docente designato dal collegio docenti, da un genitore eletto annualmente dal comitato dei genitori e da uno studente eletto dal comitato degli studenti. Gli organi competenti a designare i componenti dell’Organo di Garanzia provvedono altresì a designare i sostituti, per i casi di incompatibilità o surroga. L’Organo di Garanzia, con tutte le sue componenti, ha durata annuale. Per quanto riguarda il funzionamento, per la validità delle deliberazioni, è necessario che siano presenti almeno 3 dei 4 membri di cui l’organo è composto. In caso di parità di voti prevale il voto del presidente. Art.24 ORGANO DI GARANZIA REGIONALE Il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale decide in via definitiva, coadiuvato dall’Organo di Garanzia Regionale, su violazioni dello Statuto degli Studenti e delle Studentesse nel caso degli studenti della scuola secondaria .

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Art. 25 GESTIONE DELLA DISCIPLINA 1. Tutto il personale della Scuola è tenuto ad uniformarsi allo spirito educativo del presente regolamento e al metodo scelto per la sua applicazione, al fine di creare una sostanziale unità di atteggiamento degli operatori scolastici e di evitare contraddizioni negli allievi. 2. Il presente regolamento dovrà essere oggetto di discussione e di verifica da parte degli alunni e delle loro famiglie, che potranno proporre modifiche o integrazioni attraverso i propri rappresentanti in seno agli Organi Collegiali. ART.26 1. I casi di comportamento che compromettano lo sviluppo e la maturazione sia del singolo allievo che della classe dovranno possibilmente essere risolti nell’ambito del Consiglio di Classe, la cui azione dovrà tendere a comprendere i motivi dei comportamenti giudicati negativi e ad eliminarne le cause, prima di proporre sanzioni disciplinari. 2. Si potrà, a seconda dei casi, coinvolgere tutti gli allievi nella ricerca delle soluzioni con opportune discussioni in classe. 3. Dovranno particolarmente curarsi i rapporti con i genitori interessati e, se necessario, si potranno convocare assemblee di tutti i genitori della classe. ART.27 1. Nessuna sanzione disciplinare può essere irrogata senza che l’alunno incolpato possa aver esposto le proprie giustificazioni o aver ascoltato eventuali testimoni a suo discarico. 2. In casi di urgenza ed in particolare per fatti accaduti al di fuori del diretto controllo degli insegnanti, il Dirigente può assumere provvedimenti immediati di cui dà notizia al Consiglio di Classe. h. esclusione dallo scrutinio finale o non ammissione all’Esame di Stato. ART.28 1. L’irrogazione delle sanzioni della precedente tabella articolo spetta al Dirigente ed al Consiglio di Classe o Interclasse convocato d’urgenza e con la presenza dell’Istitutore responsabile del gruppo, dei rappresentanti dei genitori e, per la Scuola Secondaria di Secondo Grado, del rappresentante degli studenti. ART.29 1. L’allontanamento o l’espulsione dal Convitto, indipendentemente dalla frequenza della Scuola, è decisa, per fatti gravi o per incompatibilità con la vita convittuale, dal Rettore-Dirigente Scolastico, sentito il parere del Collegio degli Educatori. 2. In mancanza di pagamento della retta, il Rettore decide autonomamente, secondo legge. Art.16 1. Il Rettore-Dirigente Scolastico può disporre la sospensione cautelare dell’allievo in attesa della convocazione del Consiglio di Classe o di Interclasse o del Collegio degli Educatori 2. La sospensione cautelare non può comunque superare i cinque giorni. ART.30 1. In caso di recidiva si irroga la sanzione superiore. ART.31 1. E’ prevista la richiesta, se opportuna, di un intervento esterno competente in campo socio-psico-pedagogico. ART.32 1. La sanzione irrogata diventa subito esecutiva ma può essere sospesa, a discrezione del Dirigente Scolastico, in seguito a ricorso all’organo di garanzia e ridiventa efficace dopo un’eventuale convalida da questo emessa.

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ART.33 1. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, entro 15 giorni dalla comunicazione della irrogazione, all’Organo di Garanzia dell’Istituto. ART.34 1. L’Organo di Garanzia (D.P.R. n°249 del 24/06/1998, art.5) è nominato dal Dirigente Scolastico su designazione del Consiglio di Istituto. 2. Esso dura in carica un anno ed è costituito, per la Scuola Secondaria di Primo Grado da: a. un docente, nominato dal Consiglio di Istituto; b. due rappresentanti eletti dai genitori; c. un educatore designato dal Collegio degli Educatori; 3. Per la Scuola Secondaria di Secondo Grado da: a. un docente nominato dal Consiglio di Istituto; b. un rappresentante eletto dai genitori; c. un rappresentante eletto dagli studenti 4. Entrambi i collegi, presieduti dal Rettore-Dirigente Scolastico o da un suo delegato, deliberano validamente se sono presenti la metà più uno dei suoi componenti, debitamente convocati a termini di legge. 5. Ogni voto vale per uno (compreso quello del Dirigente) e si delibera a maggioranza semplice dei presenti. 6. In sede di prima riunione, entro 15 giorni dalla nomina, il Presidente designa il Segretario verbalizzante. 7. Contestualmente alle designazioni o elezioni dei componenti titolari del Collegio, si designeranno ed eleggeranno anche i membri supplenti, che subentreranno in caso di assenza giustificata dei titolari. ART.35 1. I ricorsi all’Organo di Garanzia, indirizzati al Dirigente, devono essere prodotti in carta semplice entro 15 giorni dalla notifica della sanzione e presentati in Segreteria o inviati a mezzo raccomandata. 2. Essi dovranno contenere le generalità del ricorrente, la descrizione dei fatti, il motivo per cui si ricorre, la sanzione che è stata irrogata e la motivazione. 3. L’Organo di Garanzia si riunisce entro 10 giorni dalla data di presentazione del ricorso (per le raccomandate fa fede il timbro postale) con ordine di servizio del Dirigente. ART.36 1. Il procedimento si chiuderà necessariamente con le seguenti soluzioni: a. annullamento; b. conferma della sanzione; c. maggiorazione della sanzione; d. riduzione della sanzione; e. trasformazione della sanzione in attività a favore della comunità scolastica, se richiesto dal ricorrente. 2. In ogni caso la decisione deve essere comunicata per iscritto al ricorrente con le motivazioni. 3. Qualora l’Organo di Garanzia non si esprima entro il termine previsto, la sanzione non potrà che ritenersi confermata ed il ricorrente potrà avvalersi, entro 15 giorni, di ulteriore fase impugnatoria di competenza del Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale che presiede un Organo di Garanzia Regionale.

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ART.37 1. L’accertamento di eventuali danni e la loro quantificazione per l’inderogabile risarcimento spetta al Dirigente Scolastico. 2. Gli allievi potranno rivolgersi al Capo d’Istituto per esporre le loro rimostranze o denunce. ART.38 1. Il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale decide in via definitiva, coadiuvato dall’Organo di Garanzia Regionale, su violazioni dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti della Scuola Secondaria (D.P.R. n°249 del 24/06/1998 e D.P.R. 235/2007)

TITOLO IV

NORME ESSENZIALI DI COMPORTAMENTO E GESTIONE DELLE CRITICITA’

1. E’opportuno che durante le ore di lezione ogni docente consenta che gli alunni che ne hanno necessità escano dall’aula uno alla volta: non è ammesso che gli alunni si intrattengano negli androni o negli anditi o che si allontanino dalla Scuola. 2. L’uso dei servizi igienici è consentito a qualsiasi ora, purché giustificato da effettivo bisogno. ART.39 1. Gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni. 2. Alla giustificazione delle assenze provvederà quotidianamente l’insegnante della prima ora. 3. Gli alunni sprovvisti di giustificazione potranno essere ammessi in classe con riserva per un massimo di tre volte; i predetti provvedimenti saranno registrati sul diario di classe e sul cartellino che gli interessati ritireranno in tempo utile presso il collaboratore scolastico della Scuola. 4. Dopo l’ammissione per tre volte con riserva, necessariamente l’alunno dovrà essere accompagnato dal genitore per la giustificazione. 5. Per assenze pari o superiori a 5 giorni è obbligatorio, per la riammissione in classe, apposito certificato medico. L’omessa presentazione di tale certificato comporterà la non ammissione a scuola. ART.40 1. Nel caso in cui l’alunno dovesse accusare un malessere, gli insegnanti informeranno telefonicamente i familiari. A tal fine è indispensabile che le segreterie siano in possesso di più recapiti telefonici (domicilio, luogo di lavoro, ecc.) 2. In caso di malessere grave o infortunio sarà attivato l’ufficio di Direzione che provvederà ad avvertire la famiglia ed a predisporre i mezzi di soccorso più idonei, se è il caso chiamando il 118. 3. Il docente o l’educatore interessato sono tenuti a redigere tempestivamente una relazione dettagliata sull’accaduto indirizzata al Dirigente Scolastico. ART.41 1. Gli alunni dovranno consegnare ai genitori e riportare firmata ogni eventuale comunicazione riguardante l’attività scolastica o convittuale. ART.42 1. Durante la ricreazione il personale docente è tenuto alla massima sorveglianza, gli studenti devono tenere un comportamento corretto.

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ART.43 1. E’ vietato l’accesso alla palestra e ai campi agli alunni non accompagnati e che non calzino scarpe da ginnastica con suola in gomma. 2. A pena di gravi sanzioni, la disciplina è massimamente richiesta all’interno degli spogliatoi. E’ auspicabile che gli studenti si portino appresso un ricambio, sia per igiene e rispetto verso gli altri, sia per salvaguardare la propria salute. Art.44 1. Durante il cambio d’insegnante gli alunni dovranno aspettare in classe. 2. Compatibilmente con le reali possibilità, gli insegnanti effettueranno il cambio delle classi con la massima rapidità, evitando di lasciare incustoditi gli alunni in caso di ritardo o assenza del collega subentrante. 3. A tal fine si ricorda che in caso di necessità gli alunni possono essere affidati al personale ausiliario, cui spetta anche il compito di sorvegliare gli anditi, gli androni e le vie di accesso alla aule, sulla base dell’ordine di servizio disposto dal Direttore dei Servizi Generali Amministrativi. ART.45 1. L’uso degli spazi interni per posteggiare i veicoli è regolato da un proprio Regolamento. 2. Dovrà essere in ogni caso evitato il transito con autoveicoli nei periodi di ingresso, di uscita e di ricreazione degli alunni; quando ciò sia inevitabile e si userà la massima prudenza. 3. Per ragioni di sicurezza ed opportunità, il Rettore-Dirigente Scolastico potrà vietare in tutto o in parte il transito ed il parcheggio dei veicoli. 4. In tal caso i cancelli resteranno chiusi per tutti. 5. Il personale ausiliario sarà allora autorizzato ad aprire i cancelli solo per i fornitori del Convitto, delle Scuole, della Polisportiva e della Piscina, per i diversamente abili e per eventuali mezzi di soccorso. ART.46 1. E’ vietato posteggiare di fronte alle gradinate e alle vie d’accesso della Scuola e dell’Aula Magna. ART.47 1. Il Convitto non assume la custodia dei veicoli posteggiati né risponde di oggetti o di valori lasciati incustoditi all’interno dell’Istituto.

. TITOLO V

NORME PARTICOLARI PER IL SEMICONVITTO.

ART.48 1. L’attività del semiconvitto è organizzata in gruppi di bambini o ragazzi, sotto la responsabilità, di regola, di un Istitutore o Istitutrice. 2. Nel caso si applichino i moduli, la responsabilità è degli Istitutori presenti al momento. ART.49 1. All’interno di tutto il Convitto e fuori dal Convitto, nel caso di uscita per studio o escursioni didattiche, ci si muove per gruppi, in ordine e senza alcun chiasso. ART.50 1. Il pranzo è fissato alle ore 13.20 per la Scuola Primaria e alle ore 14.00 per la Scuola Secondaria di primo Grado. ART.51 1. Qualche tempo prima di tale ora ci si prepara individualmente ed a turno con le necessarie pratiche igieniche. 2. Altrettanto si fa alla fine del pranzo, particolarmente per quel che riguarda l’igiene orale. 3. A tale scopo ciascuno deve essere obbligatoriamente fornito di spazzolino, sapone, salviette e di tutto l’occorrente. ART.52 1. A tavola si sta composti e per quanto possibile in silenzio. 2. L’alunno sarà responsabile di eventuali danni arrecati alle suppellettili, alle stoviglie o alle tovaglie del refettorio.

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ART.53 1. Dopo il pranzo si prevede in genere un breve periodo di libertà e gioco, a discrezione dell’Istitutore. 2. In ogni caso, dalle ore 15.00 per la Scuola Primaria e per la Scuola Secondaria di Primo Grado è tassativo il rispetto del silenzio nei corridoi, per non disturbare le attività di studio. ART.54 1. Le ore di studio o altra attività possono variare a seconda della programmazione e delle indicazioni del singolo Istitutore ma fino alle ore 17.00 per la Scuola Primaria e per la Scuola Secondaria di Primo Grado si dovrà mantenere il silenzio. ART.55 1. Gli alunni devono essere forniti ogni giorno del materiale e dei libri indispensabili allo studio. 2. E’ assolutamente deprecabile andare in ora di studio alla ricerca dell’occorrente e così disturbare l’attività dei compagni. ART.56 1. L’alunno semiconvittore che in maniera continua tenga un comportamento scorretto tale da disturbare in qualunque modo le attività convittuali collettive, in particolare lo studio, dovrà essere allontanato dalla classe e portato dal Rettore o da un suo delegato per risponderne in termini disciplinari.

2. Ciò anche al fine di tutelare il buon diritto di tutti ad un servizio qualitativamente valido.

3. L’Istitutore dovrà redigere una relazione scritta sull’accaduto. ART.57 1. Se vi è necessità di fare fotocopie o di procurarsi vocabolari o enciclopedie per ricerche o altro ancora, è opportuno che ciò si faccia prima delle ore di studio. 2. E’ prevista comunque una certa elasticità. ART.58 1. E’ fatto divieto di praticare il gioco del calcio in spazi non idonei e soprattutto nei corridoi, così come sono vietati giochi pericolosi o che arrechino eccessivo disturbo. ART.59 1. Nei locali del Convitto non sono ammessi estranei, se non in caso eccezionale, dietro preciso invito o autorizzazione di chi ne ha la competenza. ART.60 1. Gli Educatori riceveranno a colloquio i genitori degli alunni periodicamente, secondo il calendario fissato all’inizio dell’anno scolastico dal Collegio. 2. Potranno essere promossi incontri per analizzare situazioni particolari ma di norma non durante le ore di studio o altre attività frontali. ART.61 1. L’uscita dal Semiconvitto è prevista alle ore 17.30 per la Scuola Primaria e alle ore 18.00 per la Scuola Secondaria di Primo Grado, nell’androne del Convitto. 2. Nei giorni di rientro pomeridiano a Scuola per il completamento delle ore curriculari, l’uscita degli alunni sarà effettuata al portone d’ingresso delle scuole, sotto la responsabilità degli insegnanti e degli educatori. 3. I figli di genitori eventualmente in ritardo potranno essere consegnati al Collaboratore del Rettore o agli Educatori incaricati e rimanere nell’androne del Convitto. ART.62 1. Gli alunni minorenni potranno uscire: a. accompagnati da genitori o da persone esercitanti la patria potestà; b. accompagnati da persona delegata da genitori con richiesta scritta e depositata in copia in vice direzione; c. da soli, con richiesta scritta dei genitori e depositata in copia in vice direzione; d. eccezionalmente con permesso scritto del Rettore o di un suo delegato. Ogni educatore avrà cura di custodire in un apposito raccoglitore i permessi degli alunni della classe affidatagli, anche al fine di agevolare il lavoro di eventuali sostituti temporanei

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ART.63 1. Nel caso in cui l’alunno non venga ritirato entro l’orario previsto, l’Istitutore lo consegnerà al Rettore o ad un suo delegato che provvederà secondo la sua competenza.

E’ a essa deroga i caso di occasio i culturali didattica e te formative di cui il docente

proponente sia venuto a conoscenza in tempi successivi alla presentazione della programmazione.

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TITOLO VI

Visite guidate e viaggi di istruzione

Art. 64 VISITE GUIDATE 1. Il Consiglio di Classe, nel rispetto del principio dell’autonomia organizzativa e didattica,

organizza le visite guidate nel territorio, la partecipazione agli spettacoli cinematografici e/o teatrali, sulla scorta di un’apposita programmazione predisposta all’inizio dell’anno scolastico.

2. È consentita la realizzazione delle attività di cui al comma precedente solo nel caso in cui tutta la classe aderisca.

3. Nel caso l'attività abbia un costo e vi siano studenti che non intendano aderire, il limite è quello dei due terzi.

4. Per le procedure relative alle autorizzazioni previste per le visite guidate, il docente proponente deve curare tutti gli adempimenti necessari con la segreteria didattica e con la segreteria amministrativa.

Art. 65 VIAGGI D’ISTRUZIONE 1. Il Consiglio di Classe, nel rispetto del principio dell’autonomia organizzativa e didattica,

programma sulla scorta della programmazione didattica ed in riferimento alle attività delle aree di progetto ed organizza i viaggi d’istruzione, di norma, per un periodo di tempo non superiore a gg. 5.

2. È consentita, di norma, la realizzazione delle attività di cui al comma precedente solo nel caso in cui almeno i 2/3 degli studenti iscritti e frequentanti la classe aderisca e partecipi con il contributo finanziario richiesto. I viaggi di istruzione si svolgono secondo i tempi previsti da ogni consiglio di classe.

3. Per le procedure relative alle autorizzazioni previste per i viaggi di istruzione, il docente proponente/o responsabile dell’attività deve curare tutti gli adempimenti necessari con la segreteria didattica e con la segreteria amministrativa.

Art.66 ESPERIENZE DI STUDIO ALL’ESTERO

1. Gli studenti che intendono effettuare esperienze di studio all’estero hanno l’obbligo di chiedere il parere al consigli di classe.

2. Il consiglio di classe concede il nullaosta dopo aver valutato le competenze acquisite dagli studenti richiedenti e la partecipazione alla vita della scuola; in nessun caso può essere concesso nullaosta per gli studenti che hanno debiti formativi degli anni scolastici precedenti non risolti;

3. Lo studente richiedente deve indicare la tipologia di scuola estera che intende frequentare e deve allegare il piano di studi della medesima scuola, il consiglio di classe delibera le materie che lo studente deve integrare al suo rientro e i docenti delle discipline interessate forniscono allo studente in partenza un piano di lavoro individuale sul quale al suo rientro sarà valutato attraverso una prova colloquio.

4. Lo studente al suo rientro deve certificare con apposita documentazione rilasciata dalla scuola ospitante il percorso effettuato e la valutazione ottenuta; il consiglio di classe, convalida il certificato di valutazione esibito, individua le discipline oggetto d'integrazione e, attraverso una prova colloquio, definisce la valutazione da attribuire allo studente..

5 Nessun onere può essere richiesto a carico della scuola per le esperienze di scolarizzazione; è compito delle famiglie affrontare e risolvere tutte le questioni organizzative ed economiche connesse all’esperienza oggetto del presente articolo.

Eventuali altre forme di scolarizzazione saranno valutate dagli Organi Collegiali competenti. :

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TITOLO VII

Norme finali

Art.67 NORME FINALI 1. Il presente regolamento interno fa parte integrante del Piano dell’Offerta Formativa (POF). 2. Eventuali modificazioni sono deliberate a maggioranza assoluta del Consiglio di

Amministrazione, anche su proposta e previa consultazione degli organi collegiali rappresentativi delle varie componenti e, comunque, sentito il parere del Collegio dei Docenti.

3. Eventuali situazioni particolari relative all’applicazione del presente regolamento vengono esaminate e risolte dal Dirigente Scolastico o suo delegato.

Dei contenuti del presente regolamento, unitamente al Piano dell’Offerta Formativa (POF), sono informati gli studenti e i genitori all'atto dell'iscrizione in forma chiara, efficace e completa. Al presente regolamento sono allegate le tabelle che definiscono i parametri per l’assegnazione del voto di condotta, quelle relative alle deroghe nel numero delle assenze che determinano la validità dell’ anno scolastico e le tabelle relative all’attribuzione del credito scolastico.

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PARAMETRI CHE DEFINISCONO IL VOTO DI CONDOTTA

VOTO CONDOTTA CRITERI

10 – 9

Per il 10 il rispetto di

tutti i punti; per il 9 il

rispetto di almeno 4

punti. Il primo punto

è imprescindibile.

[Solo tre punti 8]

Assiduità nella frequenza (assenze non superiori al 10% del totale

delle ore di lezione svolte)

Puntuale rispetto delle consegne (porta regolarmente i libri,

l’attrezzatura didattica, ha cura del materiale, non rifiuta le verifiche

ecc.)

Assenza di ammonizioni e/o richiami gravi

Comportamento corretto, irreprensibile e rispettoso delle regole di

civile co vive za e del Regola e to d’Istituto, rispetto delle figure istituzionali e del personale docente e non docente

Partecipazione costruttiva, presenza positiva; esempio e stimolo per i compagni, disponibilità a collaborare in modo costruttivo.

Attenzione costante alle lezioni.

N.B. Per gli ultimi due punti, tali atteggiamenti sono rilevati anche dai

verbali del Consiglio di Classe e /o in sede di scrutinio)

8 – 7

Per l’8 il rispetto di tutti i punti; [per il 7

il rispetto di almeno

3 punti.]

[solo 2 punti 6]

7 in presenza del

punto 2 e in assenza

degli ultimi 2 punti

Frequenza regolare (assenze non superiori al 15% del totale delle ore

di lezione svolte)

Ammonizioni disciplinari personali nei limiti di 2

Puntuale rispetto delle consegne (porta regolarmente i libri,

l’attrezzatura didattica, ha cura del ateriale ecc.) Comportamento corretto, rispetto delle regole del vivere civile, del

Regola e to d’Istituto e delle figure istituzio ali e del perso ale docente e non docente

Attenzione costante alle lezioni.

N.B. Per gli ultimi due punti, tali atteggiamenti sono rilevati anche dai

verbali del Consiglio di Classe e /o in sede di scrutinio)

6 in presenza di

almeno 3 punti

Frequenza non regolare – assenze superiori al 15% del totale delle

ore di lezione svolte.

Comportamento ai limiti della correttezza; non sempre evidenzia

rispetto del Regola e to d’Istituto, Presenza di 5 o più ammonizioni

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SASSARI

Regolamento Convitto Nazionale Canopoleno 24

Presenza di provvedimenti di allontanamento non gravi

Frequenti inosservanze delle consegne

5 Definito dalla norma

Il numero delle assenze determina il posizionamento nella banda

CREDITO SCOLASTICO

PARAMETRI DI INSERIMENTO NELLE FASCE DI CREDITO

I seguenti parametri posizionano lo studente nelle fasce di credito

VALUTAZIONI MEDIE INFERIORI A 8

FASCIA BASSA 1. Media dei voti tra il numero intero e lo 0,4 – (ad esempio da 6 a 6,4)

2. Sospensione del giudizio

FASCIA ALTA*

1. Promozione senza sospensione del giudizio

2. Media dei voti tra lo 0,5 – e il numero intero più alto (ad esempio da 6,5 a 7)

3. Media dei voti tra lo 6,1 e 6,4 e presenza di crediti formativi

4. Partecipazione alle attività /laboratori/progetti della scuola che abbiano richiesto un impegno minimo di 20 ore.

Per l’attribuzione del credito formativo sono prese in considerazione le seguenti attività

Attività Sportive certificate da: attestazione rilasciata da Federazioni, Enti, Associazioni e Società Sportive a firma del Presidente che certifichi la partecipazione alle attività agonistiche dell'alunno/a come atleta e/o come giudice di gara.

Corsi o certificazioni di Lingue Straniere Corsi (minimo 20 ore) che siano correlati con il curricolo del liceo

Attività culturali, artistiche e di volontariato come previste dal DM 24/02/2000, n.49 che abbiano richiesto un impegno minimo di 20 ore

Tali crediti formativi devono essere conseguiti nell’anno scolastico di riferimento e la relativa documentazione deve essere presentata alla scuola, che si riserva di valutarla, entro il 15

maggio.

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SASSARI

Regolamento Convitto Nazionale Canopoleno 25

REGOLAMENTO APPLICATIVO DEL LIMITE DELLE ASSENZE PER LA VALIDITA’ DELL’ANNO SCOLASTICO

Ai sensi del D.P.R. n. 122/2009, art. 14, c.7, si delibera quanto segue:

art. 1 – Gli studenti, secondo quanto previsto dallo Statuto delle Studentesse e degli Studenti “sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere agli impegni di studio”.

art. 2 – Per l’accesso alla valutazione finale di ogni studente è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato.

Il mancato conseguimento del limite di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute ai sensi del successivo art. 3 comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’esame di stato.

art. 3 – Sono ammesse alla deroga le seguenti assenze:

- assenze per malattia, pari o superiori a 5 giorni, adeguatamente documentate con certificato medico. Periodi di assenza più lunghi richiedono che scuola e famiglia concordino un percorso di supporto scolastico allo studente;

- assenze per gravi ragioni di famiglia e/o di salute debitamente motivate; (gravi patologie dei componenti del nucleo famiglia, lutto di famiglia, trasferimento;

- assenze anche di singoli giorni ricollegabili ad un grave quadro di salute già documentato;

- donazioni di sangue;

- partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal C.O.N.I.;

- adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il sabato come giorno di riposo.

- ulteriori gravi motivazioni documentate e concordate con la dirigenza che avrà cura di comunicarle al consiglio di classe senza necessariamente esplicitarne le motivazioni nel caso di situazioni particolari.

-partecipazione a concorsi per l’ingresso nelle Accademie, Università , Corsi post Diploma documentati e certificati dalle autorità competenti, compresi i giorni necessari per raggiungere la sede d’esame.

Le deroghe di cui ai precedenti punti verranno fatte valere a condizione che le assenze complessive non pregiudichino la possibilità di procedere alla valutazione stessa.

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SASSARI

Regolamento Convitto Nazionale Canopoleno 26

Al di fuori delle suddette deroghe qualsiasi altra assenza (sia essa ingiustificata o giustificata) effettuata durante l’anno scolastico verrà conteggiata ai fini della esclusione o inclusione nello scrutinio finale.

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SASSARI

Profilo delle

competenze Scuola

Primaria

ALLEGATO AL PTOF

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Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione

Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni.

Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.

Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.

Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea.

Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.

Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.

Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo.

Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.

Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta,

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azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.

Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.

In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.

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Le stesse Indicazioni stabiliscono i traguardi per lo sviluppo delle competenze relative alle discipline, da raggiungere al termine della scuola primaria:

Italiano -Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

L’allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione. Ascolta e comprende testi orali "diretti" o "trasmessi" dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo. Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi. Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell’esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica. Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali. Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli. Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio. Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative. È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti (plurilinguismo). Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi.

Lingua inglese - Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria per la lingua inglese (I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del Consiglio d’Europa) L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine. Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, chiedendo eventualmente spiegazioni. Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera.

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Storia - Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

L’alunno riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita.

Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale.

Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni.

Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.

Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti.

Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche.

Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici.

Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali.

Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.

Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal paleolitico alla fine dell’impero romano d’Occidente, con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.

Geografia - Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

L’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali.

Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio.

Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie).

Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani, ecc.)

Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i principali paesaggi europei e di altri continenti.

Coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall’uomo sul paesaggio naturale.

Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza.

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Matematica - Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice.

Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo.

Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo.

Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura (metro, goniometro...).

Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici

Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza.

Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici.

Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria.

Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di altri.

Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni, percentuali, scale di riduzione, ...).

Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili per operare nella realtà.

Scienze - Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti. Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali. Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli. Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali.

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Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute. Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale. Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato. Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano.

Musica - Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte. Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate. Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica. Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare tecniche e materiali, suoni e silenzi. Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e culture differenti, utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti. Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale, utilizzandoli nella pratica. Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere.

Arte e immagine - Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali). È in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d’arte, fotografie, manifesti, fumetti, ecc) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip, ecc.) Individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da culture diverse dalla propria. Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia.

Educazione fisica - Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti. Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali e

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coreutiche. Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di giocosport anche come orientamento alla futura pratica sportiva. Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche. Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che nell’uso degli attrezzi e trasferisce tale competenza nell’ambiente scolastico ed extrascolastico. Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell’uso di sostanze che inducono dipendenza. Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l’importanza di rispettarle.

Tecnologia - Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L’alunno riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale. È a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del relativo impatto ambientale. Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento. Sa ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo etichette, volantini o altra documentazione tecnica e commerciale. Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni. Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali. Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia attuale.

Da Integrazioni alle indicazioni nazionali relative all’insegnamento della religione cattolica (DPR 11 febbraio 2010) - Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

L’alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive; riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività nell’esperienza personale, familiare e sociale. Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e documento fondamentale della nostra cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni; identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a lui più accessibili, per collegarle alla propria esperienza. Si confronta con l’esperienza religiosa e distingue la specificità della proposta di salvezza del cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in pratica il suo insegnamento; coglie il significato dei Sacramenti e si interroga sul valore che essi hanno nella vita dei cristiani.

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Al termine della scuola primaria le competenze acquisite dagli alunni sono certificate

in seguito alle osservazioni e valutazioni fatte nel corso del quinquennio.Comunicazione scuola-famiglia

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1

a.

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SASSARI

Curricoli per

discipline

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Allegato al PTOF

b.

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2

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Curricolo di Italiano - classe prima Competenze Descrittori di competenza Descrittori minimi I Testi Tematiche

portanti

Ascoltare

1. Presta attenzione per il tempo necessario alla situazione di ascolto

2. Appunta alcune parole chiave o nodi tematici essenziali durante l’ascolto, anche con la guida dell’insegnante

3. Coglie il significato globale di

una comunicazione orale 4. Identifica lo scopo di una comunicazione.

1. Presta attenzione durante la lettura o la spiegazione per un tempo progressivamente sempre più lungo

2. Coglie il

significato globale di una comunicazione orale.

Il Testo

narrativo Il poema

Epico Il Testo

poetico (Caratteristiche strutturali e Uso creativo ed espressivo del linguaggio poetico (verso, strofa, rime; figure di suono e di significato)

· Favola-Fiaba · Mito- Leggenda · Il vissuto personale

· L’ambiente · La famiglia · La Riflessione sulla lingua

Parlare

1. Stabilisce relazioni tra le informazioni nuove e quelle già possedute

2. Comunica spontaneamente idee ed esperienze.

3. Interviene in una conversazione attenendosi al tema e sa rispondere adeguatamente alle domande.

4. Si esprime in forma corretta dal punto di vista morfologico e sintattico e usa un lessico adeguato alla situazione.

1. Comunica spontaneamente e in modo semplice, ma comprensibile idee ed esperienze

Leggere e Comprendere testi scritti

1. Sa leggere in modo espressivo e tecnicamente corretto.

2. Coglie l’idea centrale.

3. Identifica il genere e ne riconosce i principali elementi caratterizzanti.

4. Coglie lo scopo

1. Sa leggere correttamente

2. Comprende il significato globale di un testo

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comunicativo.

Scrivere

1. Sa compiere operazioni sul testo:

strutturare correttamente una risposta ad una domanda di comprensione del testo

sintetizzare testi secondo criteri dati

ampliare un testo minimo

effettuare la parafrasi

riscrivere testi secondo criteri diversi

2. Sa organizzare idee, esperienze, informazioni diverse tratte anche da testi.

3. Ricava da un testo la mappa concettuale e/o costruisce testi a partire da mappe concettuali.

4. Consolida la competenza ortografica.

5. Arricchisce progressivamente il proprio lessico.

6. Sviluppa la competenza morfosintattica:

evita ripetizioni

usa adeguatamente i pronomi

usa adeguatamente preposizioni, congiunzioni, altre espressioni di collegamento.

1. Sa compiere operazioni sul testo: strutturare in modo sufficiente una risposta ad una domanda di comprensione del testo

2. Arricchisce progressivamente il proprio lessico.

3. Migliora la competenza ortografica

Riflettere sulla lingua

1. Riconosce e analizza le diverse parti del discorso e le usa in modo corretto.

1. Conosce il significato delle parole

2. Riconosce gli elementi morfologici essenziali della lingua.

Le parti del discorso

Articolo

Nome

Aggettivo

Verbo - Pronomi

Classe seconda

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Competenze Descrittori di competenza Descrittori minimi I Testi Tematiche portanti

Ascoltare

1. Ascolta in modo selettivo e finalizzato la spiegazione o la lettura dell’insegnante

2. Stabilisce relazioni tra le informazioni nuove e quelle già possedute

3. Usa strategie di memorizzazione durante l’ascolto e si serve di supporti (scaletta, appunti…)

1.Consolida la propria capacità di attenzione in contesti comunicativi diversi.

2. Sa distinguere le informazioni principali e secondarie.

Testi narrativi

di genere diverso

Testo

emotivo-riflessivo (Lettera, Diario)

Testo

descrittivo

Testo Poetico

Letteratura Italiana

L’amicizia

L’ambiente

La ricerca della propria identità

L’avventura

Parlare

1. Interviene in modo appropriato contribuendo con proposte logiche e coerenti.

2. Si esprime con chiarezza attenendosi al tema, ai tempi e alle modalità della situazione comunicativa;

3. Usa in modo funzionale le strutture morfosintattiche.

4. Arricchisce il proprio lessico di termini specifici delle varie discipline.

5. Sa narrare, ricostruire racconti, variare.

1. Espone un testo con

sufficiente chiarezza

2. Interviene in modo appropriato

Leggere e comprendere

1. Perfeziona la lettura espressiva a voce alta.

2. Distingue gli elementi caratteristici di un testo.

3. Riconosce diverse tipologie

4. Si avvia all’analisi di testi di vario genere secondo la metodologia specifica

1. Consolida la tecnica di lettura a voce alta

2. Individua le informazioni principali e secondarie di un testo.

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della disciplina.

Scrivere

1. Sa compiere operazioni sul testo:

strutturare correttamente una risposta ad una domanda anche complessa di comprensione del testo

sintetizzare testi secondo criteri dati

ampliare un testo minimo

effettuare la parafrasi di testi di vario genere

riscrivere testi secondo criteri diversi

prendere adeguatamente appunti.

2. Sa strutturare testi di vario genere:

organizzare una mappa concettuale del tema preso in esame

organizzare idee, esperienze, informazioni diverse tratte anche da testi

revisionare un proprio testo.

3.Sviluppa la competenza morfosintattica:

evita ripetizioni

usa adeguatamente i pronomi

usa adeguatamente preposizioni, congiunzioni, altre espressioni di collegamento

utilizza periodi via via sintatticamente più complessi

1. Sa strutturare una risposta ad una domanda di comprensione del testo

2. Sa sintetizzare testi secondo criteri

3. Sa organizzare idee, esperienze, informazioni diverse tratte anche da testi dati

4. Consolida la competenza ortografica.

5. Arricchisce progressivamente il proprio lessico.

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Riflettere sulla lingua

1. Riconosce con sicurezza gli elementi sintattici delle lingua e la struttura logica della frase.

1) Riconosce gli elementi sintattici essenziali della lingua

Analisi logica

La struttura della frase semplice

soggetto

predicato (verbale e nominale)

il complemento oggetto

i principali complementi indiretti

classe terza

Competenze Descrittori di competenza Descrittori minimi I Testi Tematiche portanti

Ascoltare

1. Potenzia forme di attenzione consapevole e inferenziale: ascolta, fa osservazioni, generalizza, confronta, valuta.

2. In un messaggio orale anche complesso, sa individuare il tema trattato.

3. Presta attenzione a spiegazioni più articolate prendendo appunti, che riutilizza per la produzione di testi riepilogativi orali e scritti.

1. Comprende il senso generale di quanto comunicato

Testo

narrativo di genere diverso

Testo

espositivo

Testo Argomentativo

Testo poetico

Letteratura

Italiana

L’adolescenza

Guerra e Pace

Problematiche socio-ambientali del mondo contemporaneo

Parlare

1. Espone un testo in modo logico, consequenziale, coerente

2. Utilizza schemi e appunti per le sue esposizioni nelle quali dà informazioni complete, è ordinato e coerente e fa scelte lessicali adeguate.

3. Sa sostenere o confutare una tesi.

4. Affina la propria competenza lessicale.

1. Partecipa con interventi e domande pertinenti.

2. Risponde in modo soddisfacente a domande.

1. Perfeziona la lettura espressiva a voce alta.

1. Migliora la lettura espressiva

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Leggere e comprendere

2. Sa selezionare e scegliere le informazioni, gerarchizza, costruisce schemi e tabelle.

3. Riconosce diverse tipologie testuali e individua gli elementi strutturali e tutte le informazioni in testi d’uso e letterari.

4. Individua e interpreta le intenzioni comunicative dell’autore.

2. Sa selezionare e scegliere le informazioni,

3. Individua e le intenzioni comunicative dell’autore.

Scrivere

1. Produce testi di vario tipo, organici, pertinenti e sintatticamente corretti.

2. Sa revisionare un proprio testo.

3. Sa strutturare un ipertesto

1. Scrive testi semplici, comprensibili e pertinenti all’argomento.

Riflettere sulla lingua

1. Riconosce e analizza i rapporti logici tra le frasi e usarli correttamente.

1. Riconoscere le proposizioni principali e subordinate.

Analisi del periodo

La struttura della frase complessa

Coordinazione

Subordinazione

Curricolo di Storia

Classe 1° Competenze

Descrittori di competenza

Descrittori

minimi

Concettualizzazioni

Tematiche portanti

Conoscenza degli eventi storici

Riconosce gli elementi e la struttura degli eventi, dei personaggi e delle istituzioni caratterizzanti la storia del Medioevo.

Conosce globalmente e descrive gli aspetti e le caratteristiche generali della società medievale.

Diritto barbarico Islam Monachesimo Sistema feudale Vassallo, vassallaggio Cavalleria urbanesimo eresia nazione carestia epidemia

IL MEDIOEVO

. Le grandi migrazioni di popoli

. L’impero d’Oriente

. La civiltà araba

. il ruolo della Chiesa e l’emergere del

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Papato

. Carlo Magno e il Sacro Romano Impero

. Il sistema Feudale

. La nobiltà feudale e l’economia curtense

. Le trasformazioni dopo l’anno Mille

. Le crociate

. La rinascita delle città e l’economia mercantile

. I Comuni

Capacità di stabilire relazioni fra fatti storici

Colloca gli eventi nello spazio, nel tempo e all’interno delquadro storico sociale analizzato. Riconosce le relazioni di causa-effetto

Sa collocare in una linea del tempo alcuni eventi fondamentali del periodo e individua semplici relazioni tra fatti storici.

Comprensione dei fondamenti e delle istituzioni della vita sociale

Costruisce “quadri di civiltà” in base a indicatori di tipo fisicogeografico, sociale, economico, tecnologico, culturale e religioso selezionati autonomamente nel testo. Scopre le specifiche radici storiche nella realtà locale e regionale

Costruisce in modo guidato semplici “quadri di civiltà” in base a indicatori di tipo fisico-geografico, sociale, culturale e religioso. Inizia a scoprire le specifiche radici storiche nella realtà locale e regionale.

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Classe 2°/3° Competenze

Descrittori di competenza

Descrittori

minimi

Concettualizzazioni

Tematiche portanti

Conoscenza degli eventi storici

Riconosce gli elementi e la struttura degli eventi, dei personaggi e delle istituzioni caratterizzanti l'età moderna.

Conosce globalmente e descrive gli aspetti e le caratteristiche generali del periodo analizzato.

Umanesimo Corte e cortigiano .

stampa colonizzazione Culto Tolleranza e

intolleranza Guerra di religione Rivoluzione

scientifica Assolutismo Parlamentarismo Rivoluzione Illuminismo

La formazione delle Monarchie nazionali e degli Stati regionali.

Umanesimo e Rinascimento

Scoperta ed esplorazione di nuove terre

Conquista e sfruttamento dell’America

Riforma protestante e

Controriforma cattolica

Lo scontro fra le potenze europee (conflitti di potere e

Capacità di stabilire relazioni fra fatti storici

Colloca gli eventi nello spazio, nel tempo e all’interno del quadro storico sociale analizzato. Riconosce le relazioni di causa-effetto

Sa collocare in una linea del tempo alcuni eventi fondamentali del periodo e individua semplici relazioni tra fatti storici.

Comprensione e

uso dei linguaggi

e degli strumenti specifici

Costruisce discorsi, sia orali sia scritti, utilizzando più termini specifici e collegandoli tra loro in modo appropriato. Utilizza autonomamente gli strumenti specifici della disciplina

Sa comprendere e utilizzare i più comuni termini specifici. Distingue e seleziona alcuni tipi di fonti storiche e sa ricavare semplici informazioni.

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guerre di religione)

La Spagna di Filippo II e l’Inghilterra di Elisabetta I

La Rivoluzione scientifica e Galileo Galilei

Il Seicento e la dominazione spagnola in Italia

Classe 2°/3° Competenze

Descrittori di competenza

Descrittori

minimi

Concettualizzazioni

Tematiche portanti

Comprensione dei fondamenti e delle istituzioni della vita sociale

- Costruisce “quadri di

civiltà” in base a indicatori di tipo fisicogeografico, sociale, economico, tecnologico, culturale e religioso selezionati autonomamente nel testo.

- Riconosce e analizza alcuni aspetti storici della realtà locale e regionale.

Costruisce in modo guidato semplici “quadri di civiltà” in base a indicatori di tipo fisicogeografico, sociale, culturale e religioso.

continuazione

La monarchia assoluta

La rivoluzione inglese e la monarchia parlamentare

Il Settecento; l’Illuminismo

La Rivoluzione Americana

La Rivoluzione Francese

La Rivoluzione industriale

Napoleone Bonaparte

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Comprensione e uso dei linguaggi e degli strumenti specifici

- Costruisce discorsi, sia orali sia scritti, utilizzando più termini specifici e collegandoli tra loro in modo appropriato. - Utilizza autonomamente gli strumenti specifici della disciplina (immagini, testi, documenti, carte, grafici) e sa ricavare le informazioni principali, facendo eventuali collegamenti.

Sa comprendere e utilizzare i più comuni termini specifici. Distingue e seleziona alcuni tipi di fonti storiche e sa ricavare semplici informazioni.

Classe 2°/3° Competenze

Descrittori di competenza

Descrittori

minimi

Concettualizzazioni

Tematiche portanti

CLASSE TERZA Conoscenza degli eventi storici

CLASSE TERZA Ha una conoscenza completa e approfondita degli eventi, dei personaggi e delle istituzioni caratterizzanti l'età contemporanea

CLASSE TERZA Ha una conoscenza essenziale dei principali fatti e personaggi relativi alla storia contemporanea.

CLASSE TERZA . Restaurazione . Libertà, Liberismo, . Liberalismo . Capitalismo . Proletariato . Risorgimento . Questione meridionale

Emigrazione . Destra e Sinistra storiche

. Lotta di classe

. Socialismo

. Colonialismo e Imperialismo . Nazionalismo . Militarismo . Società di massa . Neutralismo, Interventismo, . Irredentismo . Guerra mondiale .Totalitarismo, Fascismo,

Nazismo . Antifascismo, Resistenza

. Olocausto

. Guerra fredda

. Non violenza

. Disgelo

CLASSE TERZA

La Restaurazione e i moti liberali.

Il Risorgimento.

Espansione industriale e questione sociale nella seconda

metà dell’800.

Destra e sinistra al governo.

I problemi dell’Italia unita.

Gli Stati Uniti e la loro potenza.

IL Colonialismo.

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. Razzismo

. Democrazia

. Decolonizzazione

. Globalizzazione

Le armi della conquista e le conquiste della scienza.

I movimenti operai.

L’Italia d’inizio secolo.

La Grande Guerra.

La Rivoluzione russa.

Il dopoguerra in Italia.

Il Fascismo.

Stalinismo e Nazismo.

Gli U.S.A. e la grande depressione.

La guerra civile spagnola.

La Seconda guerra mondiale.

L’Italia repubblicana.

Dalla “guerra fredda” al disgelo.

Gli Stati Uniti.

Il Terzo Mondo.

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Il Mondo attuale.

Classe 2°/3° Competenze

Descrittori di competenza

Descrittori

minimi

Concettualizzazioni

Tematiche portanti

Capacità di stabilire relazioni fra fatti storici

Colloca gli eventi nello spazio e nel tempo, selezionando autonomamente i dati necessari. Riconosce le relazioni di causa-effetto. Rielabora operando collegamenti e costruisce quadri conoscitivi più ampi.

Sa collocare in una linea del tempo alcuni eventi fondamentali del periodo e individua semplici relazioni tra fatti storici

Comprensione dei fondamenti e delle istituzioni della vita sociale

Usa le conoscenze apprese per riflettere ed esprimere giudizi critici sulle tematiche affrontate. Comprende i principi e i valori della nostra Costituzione repubblicana;

Comprende le più importanti problematiche affrontate. Comprende i principi fondamentali della nostra Costituzione.

. Diritti e doveri. . Costituzione.

La Costituzione Italiana

Costruisce discorsi, sia orali che scritti, utilizzando più termini specifici e collegandoli tra loro in modo

Sa comprendere e utilizzare i più comuni termini specifici.

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Comprensione e uso dei linguaggi e degli strumenti specifici

appropriato. Utilizza autonomamente gli strumenti specifici della disciplina (immagini, testo, documenti, carte, grafici) e sa ricavare le informazioni principali, operando eventuali collegamenti.

Sa ricavare informazioni da alcuni documenti storici.

Curricolo di Geografia

Classe 1° Competenze

Descrittori di competenza

Descrittori minimi

Concettualizzazioni

Tematiche portanti

1. Conoscenza dell’ambiente

· Sa orientarsi nella realtà circostante e la riconosce su una carta · Conosce i paesaggi italiani ed europei e le loro caratteristiche fisiche e antropiche · Conosce le caratteristiche delle regioni amministrative italiane

· Conosce alcuni elementi fisici e antropici italiani

Geografia Orientamento Carta geografica Scala Carta tematica Grafico Paesaggio Ambiente Territorio Clima Settori produttivi

Gli strumenti della geografia Europa e Italia:

.profilo fisico

.climi

.popolazione

.dimensione economica- politica e culturale.

Le regioni italiane

2. Uso degli strumenti propri della disciplina

· Interpreta e produce carte, tabelle, grafici · Usa in modo autonomo l'atlante e il libro di testo per lo studio degli ambienti

· Individua alcuni elementi fisici e antropici sulle carte geografiche. · Disegna semplici carte

3. Comprensione delle relazioni tra situazione ambientale e culturale

· Sa cogliere le modificazioni avvenute nel tempo, sia nell’ambiente vicino che negli ambienti lontani studiati · Sa classificare le modificazioni in base ai criteri fisico,

Coglie, con l’aiuto dell’insegnante semplici relazioni.

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climatico, antropico

4. Comprensione e uso del linguaggio specifico

· Riconosce i termini specifici e si esprime con un linguaggio specifico appropriato

Riconosce alcuni termini specifici e si esprime con un linguaggio semplice

Classe 2° Competenze

Descrittori di competenza

Descrittori minimi

Concettualizzazioni

Tematiche portanti

1. Conoscenza dell’ambiente fisico e umano

Comprende e conosce l’ambiente fisico e umano dei Paesi Europei.

Conosce alcuni elementi fisici e antropici dei paesi europei

Demografia Urbanizzazione Emigrazione Stato e nazione Sistema economico Indicatori socio-culturali Comunità europea

Europa Stati europei Unione Europea

2. Uso degli strumenti

Interpreta e produce carte, tabelle, grafici, schemi, utilizzando consapevolmente punti cardinali, scale, coordinate geografiche, simbologia

Individua alcuni elementi fisici e antropici sulle carte geografiche. Disegna semplici carte

3. Comprensione delle relazioni tra situazioni ambientali, culturali, socio-politiche, economiche

Coglie il rapporto di interdipendenza tra aspetti socio-politici, economici e culturali.

Coglie, con l’aiuto dell’insegnante semplici relazioni tra uomo e ambiente.

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4. Comprensione e uso dei linguaggi specifici

Conosce e utilizza la terminologia specifica e il linguaggio dei simboli.

Riconosce e utilizza alcuni termini geografici di uso comune e riconosce i simboli

Classe 3° Competenze

Descrittori di competenza

Descrittori minimi

Concettualizzazioni

Tematiche portanti

1. Conoscenza dell’ambiente

Conosce paesaggi, ambienti, climi del mondo, composizione e dinamiche della popolazione mondiale. Conosce per ogni insieme geopolitico: gli elementi del paesaggio e del clima, le principali caratteristiche della popolazione e delle attività produttive nei tre settori.

Conosce i principali aspetti fisici e antropici del mondo e dei paesi extra- europei.

Globalizzazione Ambiente Inquinamento sviluppo sostenibile biodiversità antropizzazione immigrazione sottosviluppo Nord e Sud del mondo conflitti etnici

La deriva dei continenti I movimenti della terra La morfologia terrestre I climi e gli ambienti Popolazione mondiale: dinamiche e distribuzione Problematiche ambientali Le attività produttive La globalizzazione economica

2. Uso degli strumenti

Utilizza schemi di sintesi, carte di vario tipo, grafici, immagini per presentare un tema o problema del mondo di oggi.

Individua alcuni elementi fisici e antropici sulle carte geografiche. Disegna semplici carte

3. Comprensione delle relazioni tra situazioni ambientali, culturali, socio-politiche, economiche

Individua connessioni con situazioni storiche, economiche e politiche. Conosce e comprende i tratti peculiari delle aree di povertà, analizzando e mettendo in relazione i fattori che li hanno determinati.

Coglie, con l’aiuto dell’insegnante semplici relazioni tra uomo e ambiente.

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4. Comprensione e uso dei linguaggi specifici

Conosce e utilizza la terminologia specifica e il linguaggio dei simboli.

Riconosce e utilizza alcuni termini geografici di uso comune e riconosce i simboli

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Curricolo di Matematica - classe prima

Competenze

Abilità

Abilità di base

Conoscenze

Assumere un atteggiamento positivo rispetto alla matematica

Capire che gli strumenti matematici sono utili in molte situazioni per operare nella vita quotidiana

Percepire, descrivere e operare su forme, relazioni e strutture che si trovano in natura o create dall’uomo

Consolidare conoscenze teoriche e confrontarsi grazie anche ad attività laboratoriali, nella discussione e nella manipolazione di modelli.

Rispettare punti di vista diversi dal proprio, esponendo le proprie convinzioni.

Riconoscere e risolvere problemi di vario genere e saperne spiegare il procedimento giustificandone il risultato.

Confrontare procedimenti diversi

Eseguire addizioni sottrazioni moltiplicazioni e divisioni e confronti tra i numeri conosciuti numeri naturali, numeri interi e frazioni,quando possibile a mente oppure utilizzando gli algoritmi scritti, le calcolatrici, e valutando di volta in volta quale strumento può essere opportuno a seconda delle situazioni e degli obiettivi.

Dare stime approssimate per il risultato di una operazione, anche per controllare la plausibilità di un calcolo già fatto.

Rappresentare i numeri conosciuti sulla retta utilizzare scale graduate in contesti significativi per scienze e tecnica

Utilizzare frazioni equivalenti

Individuare multipli e divisori di un numero naturale e multipli e divisori comuni a più numeri.

Comprendere il significato e l’utilità del multiplo comune più piccolo e del divisore comune più grande anche in situazioni concrete.

Eseguire le quattro operazioni tra numeri naturali, interi e frazionari e saperli confrontare.

Rappresentare i numeri sulla retta.

Individuare multipli e divisori di un numero naturale e multipli e divisori comuni a più numeri

Scrittura dei numeri

La scrittura del numero, non solo nella forma decimale e posizionale, ma anche in altre forme, come la notazione esponenziale, l'ordine di grandezza o la fattorizzazione. Ampliamenti numerici

L'insieme N, le quattro operazioni in N e la potenza: analisi del diverso significato delle operazioni dirette e inverse, al fine di riflettere sui risultati e intravedere la necessità dei successivi ampliamenti numerici Analogie strutturali

Le proprietà formali delle quattro operazioni e delle potenze: si evidenzieranno le specificità e le analogie strutturali fra le proprietà di diverse operazioni. Lo studio delle proprietà va seguito con cura, poiché ritornano nei successivi ampliamenti numerici e saranno fondamentali per l'apprendimento del calcolo letterale.

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Competenze

Abilità

Abilità di base

Conoscenze

Assumere un atteggiamento positivo rispetto alla matematica

Capire che gli strumenti matematici sono utili in molte situazioni per operare nella vita quotidiana

Percepire, descrivere e operare su forme, relazioni e strutture che si trovano in natura o create dall’uomo

Consolidare conoscenze teoriche e confrontarsi grazie anche ad attività laboratoriali, nella discussione e nella manipolazione di modelli.

Rispettare punti di vista diversi dal proprio, esponendo le proprie convinzioni.

Riconoscere e risolvere problemi di vario genere e saperne spiegare il procedimento giustificandone il risultato.

Confrontare procedimenti diversi

Scomporre numeri naturali in fattori primi e conoscere l’utilità di tale scomposizione per diversi fini.

Utilizzare la notazione usuale per le potenze con esponente intero positivo acquisendo consapevolezza del suo significato.

Usare le proprietà delle potenze anche per

semplificare calcoli e notazioni

Eseguire mentalmente semplici calcoli utilizzando le proprietà associativa, e distributiva per raggruppare e semplificare le operazioni.

Eseguire semplici espressioni di calcolo con i numeri conosciuti, essendo consapevoli del significato delle parentesi e delle convenzioni sulla precedenza delle operazioni.

.i. .ii. .iii. .iv. .v.

b.vi. Spazio e figure. ii. Riprodurre figure e

disegni geometrici utilizzando in modo appropriato

Scomporre numeri naturali in fattori primi.

Usare le proprietà delle potenze anche per semplificare calcoli.

Eseguire semplici espressioni di calcolo.

Relazioni e corrispondenze.

Le relazioni tra insiemi per passare al concetto di numero e per rappresentare tutti gli insiemi numerici; le relazioni fra numeri e punti della retta numerica e fra numeri e punti nel piano cartesiano, le relazioni fra numeri e luoghi; le relazioni fra i termini delle operazioni di moltiplicazione e di divisione; frazione intesa come operatore; la relazione tra frazioni equivalenti. Soluzioni del problema I diversi metodi (schematico, grafico, con espressioni numeriche, con diagramma a blocchi, ...) per la risoluzione dei problemi tenendo conto dei diversi tipi di problema (problemi con dati, con scelte, di statistica.

Descrizione dello spazio

La descrizione dello spazio a zero, a una e a due dimensioni: gli enti fondamentali, punti, segmenti, rette e angoli nel piano, gli elementi delle figure piane: triangoli, quadrilateri e poligoni in generale

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Competenze

Abilità

Abilità di base

Conoscenze

Assumere un atteggiamento positivo rispetto alla matematica.

Capire che gli strumenti matematici sono utili in molte situazioni per operare nella vita quotidiana.

Percepire, descrivere e operare su forme, relazioni e strutture che si trovano in natura o create dall’uomo.

Consolidare conoscenze teoriche e confrontarsi grazie anche ad attività laboratoriali, nella discussione e nella manipolazione di modelli.

Rispettare punti di vista diversi dal proprio, esponendo le proprie convinzioni.

Riconoscere e risolvere problemi di vario genere e saperne spiegare il procedimento giustificandone il risultato.

Confrontare procedimenti diversi.

opportuni strumenti (riga squadra compasso software di geometria).

Conoscere definizioni e proprietà significative dei triangoli.

Riprodurre figure e disegni geometrici in base ad una descrizione e codificazione fatta da altri.

iii. Relazioni e Funzioni.

Costruire, interpretare e trasformare formule che contengono lettere per esprimere in forma generale relazioni e proprietà.

Misure dati e previsioni.

Rappresentare insiemi di dati, anche facendo uso di un foglio elettronico

Acquisire la capacità di confrontare dati per trarne

conclusioni.

Riprodurre figure e disegni geometrici utilizzando in modo appropriato opportuni strumenti.

Misurare nel piano

L'operazione di misura nel piano: misure di segmenti, lati e perimetro di figure piane, misure di angoli. Costruzione di formule

La costruzione di formule per il calcolo della misura di angoli, lati e perimetro dei poligoni. Relazioni di posizione

Lo studio delle relazioni di posizione di enti fondamentali nello spazio a due dimensioni; relazioni tra elementi simmetrici;, tra elementi della stessa

figura, elementi varianti ed invarianti nei quadrilateri, e tra figure distinte, con i criteri di congruenza dei triangoli

Relazioni quantitative Individuazione di relazioni quantitative tra le misure di lati, perimetri, angoli interni ed esterni di figure piane, in particolare triangoli e quadrilateri.

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Competenze

Abilità

Abilità di base

Conoscenze

Saper rappresentare dati e misure.

classe seconda

Competenze

Abilità

Abilità di base

Conoscenze

Assumere un atteggiamento positivo rispetto alla matematica

Capire che gli strumenti matematici sono utili in molte situazioni per operare nella realtà

Percepire, descrivere e operare forme relativamente complesse, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono create dall’uomo

Consolidare conoscenze teoriche e argomentare anche con attività laboratoriali, alla discussione e alla manipolazione di modelli costruiti con i compagni

Rispettare punti di vista diversi dal proprio, esponendo le proprie

b.ix. b.x. Numeri

.xi. Eseguire addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni e divisioni e confronti trai i numeri naturali, interi, frazionari e numeri irrazionali, quando possibile a mente oppure utilizzando gli algoritmi scritti, le calcolatrici, e valutando di volta in volta quale strumento può essere opportuno a seconda delle situazioni e degli obiettivi.

Dare stime approssimate per il risultato di una operazione, anche per controllare la plausibilità di un calcolo gia fatto.

Rappresentare i numeri conosciuti sulla retta e utilizzare scale graduate in contesti significativi per scienze e tecnica

Utilizzare frazioni equivalenti e numeri decimali per denotare uno

Il concetto di frazione come operatore

Il concetto di variabile e di funzione come legame tra due variabili

Ampliamenti numerici

L'ampliamento numerico dall'insieme N all'insieme Q e dall’insieme Q all’insieme R

Analogie strutturali

Le proprietà formali delle operazioni in Q e le analogie strutturali con le proprietà nell'insieme N. Si osserveranno in particolare

la proprietà invariantiva che si ripropone nella costruzione del numero razionale, dei rapporti e delle proporzioni;

le proprietà delle potenze che si traducono in proprietà delle radici.

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Competenze

Abilità

Abilità di base

Conoscenze

convinzioni

Riconoscere e risolvere problemi di vario genere spiegando il procedimento seguito anche in forma scritta e controllando sia il processo risolutivo che i risultati.

Confrontare procedimenti diversi

Assumere un atteggiamento positivo rispetto alla matematica

Capire che gli strumenti matematici sono utili in molte situazioni per operare nella realtà

Percepire, descrivere e operare forme relativamente complesse, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono create dall’uomo

Consolidare conoscenze teoriche e argomentare anche con attività laboratoriali, alla discussione e alla manipolazione di modelli costruiti con i compagni

Rispettare punti di vista

stesso numero razionale in diversi modi

Descrivere rapporti e quozienti mediante frazioni

Calcolare percentuali

Interpretare un aumento percentuale di una quantità data come una moltiplicazione per un numero maggiore di 1

Utilizzare la notazione usuale per le potenze con esponente intero consapevoli del significato

Usare le proprietà delle potenze anche per semplificare calcoli e notazioni

Dare stime della radice quadrata utilizzando solo la moltiplicazione

Eseguire semplici espressioni di calcolo con i numeri conosciuti, essendo consapevoli del significato delle parentesi e delle convenzioni sulla precedenza delle operazioni

.xii. .xiii. Spazio e figure

Riprodurre figure e disegni

Il concetto di proporzione e il suo utilizzo come modello di soluzione di problemi.

Il calcolo percentuale.

Relazioni e corrispondenze.

Relazioni tra due insiemi di valori assunti da due grandezze; relazioni fra grandezze omogenee e non omogenee; rapporti; proporzioni; relazioni fra numeri di una coppia di variabili; relazioni tra coppie di numeri e punti nel piano cartesiano. Scrittura dei numeri La scrittura del numero mediante fattorizzazione; la scrittura del numero in forma decimale o frazionaria, passaggio dall'una all'altra forma; valore posizionale delle cifre, i criteri di scelta della approssimazione Soluzioni del problema Metodi per la risoluzione dei problemi: con frazioni come operatore, con l’uso di termini frazionari; con rapporti, proporzioni, percentuali.

Descrizione dello spazio

La descrizione dello spazio a due dimensioni: la circonferenza e il cerchio. La descrizione delle trasformazioni geometriche in funzione della presenza di

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Competenze

Abilità

Abilità di base

Conoscenze

diversi dal proprio, esponendo le proprie convinzioni

Riconoscere e risolvere problemi di vario genere spiegando il procedimento seguito anche in forma scritta e controllando sia il processo risolutivo che i risultati.

Confrontare procedimenti diversi

Assumere un atteggiamento positivo rispetto alla matematica

Capire che gli strumenti matematici sono utili in molte situazioni per operare nella realtà

Percepire, descrivere e operare forme relativamente complesse, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono create dall’uomo

Consolidare conoscenze teoriche e argomentare anche con attività laboratoriali, alla discussione e alla manipolazione di modelli costruiti con i compagni

Rispettare punti di vista diversi dal proprio,

esponendo le proprie

geometrici utilizzando in modo appropriato opportuni strumenti (riga squadra compasso software di geometria)

Conoscere definizioni e proprietà significative delle principali figure piane (triangoli, quadrilateri, poligoni regolari)

Descrivere figure e disegni geometrici in base a una descrizione e codificazione fatta da altri.

Riconoscere figure e disegni geometrici in vari contesti e riprodurre in scala una figura assegnata.

Conoscere il Teorema di Pitagora e le sue applicazioni in matematica e in situazioni concrete

Calcolare l’area di semplici figure piane scomponendole in figure elementari

Risolvere problemi utilizzando le proprietà geometriche delle figure

L’operazione di misura nel piano

(calcolo delle aree).

proprietà invarianti. Misurare nello spazio

L'operazione di misurare nello spazio a due dimensioni: per arrivare al calcolo dell'area di triangoli, quadrilateri e altri poligoni, regolari e irregolari, a partire da quella del rettangolo

Costruzione di formule

La costruzione delle formule dirette per il calcolo dell'area delle figure piane e la derivazione delle formule inverse. Costruzione del modello geometrico del problema che permette di utilizzare le formule per la soluzione.

Relazioni di posizione

Lo studio delle relazioni reciproche tra gli elementi di una circonferenza e di un cerchio; posizioni reciproche fra una circonferenza e un punto o una retta, o un’altra circonferenza o un poligono. Altre relazioni di posizione si osserveranno tra figure che si

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Competenze

Abilità

Abilità di base

Conoscenze

convinzioni

Riconoscere e risolvere problemi di vario genere spiegando il procedimento seguito anche in forma scritta e controllando sia il processo risolutivo che i risultati.

Confrontare procedimenti diversi

b.xiv. Relazioni e Funzioni

.xv. Costruire , interpretare e trasformare formule che contengono lettere per esprimere in forma generale relazioni e proprietà. Esprimere la relazione di proporzionalità con una uguaglianza di frazioni e viceversa

.xvi. Misure dati e previsioni

Acquisire la capacità di confrontare dati.

Saper applicare il Teorema di Pitagora ai vari poligoni

Risolvere semplici problemi utilizzando le proprietà geometriche delle figure

corrispondono mediante trasformazioni geometriche, in particolare isometriche. Relazioni quantitative Relazioni quantitative fra elementi di figure piane; Teorema di Pitagora e sue applicazioni ai vari poligoni

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Competenze

Abilità

Abilità di base

Conoscenze

Misure dati

Rappresentare insiemi di dati

Saper applicare il Teorema

di Pitagora al triangolo rettangolo

classe terza

Competenze

Abilità

Abilità di base

Conoscenze

Assumere un atteggiamento positivo rispetto alla matematica

Capire che gli strumenti matematici sono utili in molte situazioni per operare nella vita quotidiana

Percepire, descrivere e operare su forme, relazioni e strutture che si trovano in natura o create dall’uomo

Eseguire addizioni sottrazioni moltiplicazioni e divisioni e confronti con i numeri reali, quando possibile a mente oppure utilizzando gli algoritmi scritti, le calcolatrici, e valutando di volta in volta quale strumento può essere opportuno a seconda delle situazioni e degli obiettivi.

Dare stime approssimate per il risultato di una operazione, anche per controllare la plausibilità di un calcolo già fatto.

Il concetto e le applicazioni del numero relativo.

Ampliamenti numerici.

L'ultimo ampliamento numerico con l'insieme R dei numeri reali relativi. Il percorso si chiude per il momento con l'annotazione che sarà necessario costruire un nuovo ampliamento per introdurre la radice quadrata dei numeri negativi. Analogie strutturali

Le proprietà formali delle operazioni in R; le proprietà applicate al calcolo letterale come sistema per eseguire operazioni fra monomi e polinomi;

lo studio delle strutture algebriche mediante il quale si richiamano tutte quelle analogie strutturali

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Competenze

Abilità

Abilità di base

Conoscenze

Consolidare conoscenze teoriche e confrontarsi grazie anche ad attività laboratoriali, nella discussione e nella manipolazione di modelli.

Riconoscere e risolvere problemi di vario genere e saperne spiegare il procedimento giustificandone il risultato.

Rispettare nelle discussioni punti di vista diversi dal proprio, sostenere le proprie convinzioni portando esempi e contro-esempi adeguati.

Confrontare procedimenti diversi.

Assumere un atteggiamento positivo rispetto alla matematica

Capire che gli strumenti matematici sono utili in molte situazioni per operare nella vita quotidiana

Percepire, descrivere e

Rappresentare i numeri conosciuti sulla retta. utilizzare scale graduate in contesti significativi per scienze e tecnica

Utilizzare frazioni equivalenti e numeri decimali per denotare uno stesso numero razionale in diversi modi, essendo consapevoli di vantaggi e svantaggi che le diverse rappresentazioni danno a seconda degli obiettivi

Descrivere rapporti e quozienti mediante frazioni

Calcolare percentuali

Interpretare un aumento percentuale di una quantità data come una moltiplicazione per un numero maggiore di 1

Utilizzare la notazione usuale per le potenze sia con esponente intero positivo che negativo consapevoli del significato

Usare le proprietà delle potenze anche per semplificare calcoli e notazioni

Dare stime della radice quadrata utilizzando solo la moltiplicazione

Il sistema di riferimento cartesiano

Il concetto di incertezza matematica

incontrate nel corso del triennio, passando attraverso gli ampliamenti numerici e giungendo ad una visione complessiva della matematica studiata.

Relazioni e corrispondenze.

Relazioni tra insiemi di valori che rappresentano casi favorevoli e casi possibili nella probabilità di un evento; tra insiemi di valori rilevati in una indagine statistica; tra proposizioni e valori di verità; tra numeri e punti della retta numerica e tra coppie di numeri e punti nel piano cartesiano, tra relazioni numeriche e luoghi di punti. Scrittura dei numeri La scrittura del numero relativo con e senza parentesi.

La scrittura del numero, delle operazioni e delle relative proprietà in forma letterale Soluzioni del problema La scrittura della espressione letterale per la soluzione del problema ; uso di equazioni per la soluzione di classi di problemi con una o tante soluzioni; i metodi della statistica per la risoluzione di problemi in cui si devono raccogliere ed elaborare tanti dati; uso della probabilità per problemi di incertezza e previsione.

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Competenze

Abilità

Abilità di base

Conoscenze

operare su forme, relazioni e strutture che si trovano in natura o create dall’uomo

Consolidare conoscenze teoriche e confrontarsi grazie anche ad attività laboratoriali, nella discussione e nella manipolazione di modelli.

Riconoscere e risolvere problemi di vario genere e saperne spiegare il procedimento giustificandone il risultato.

Rispettare nelle discussioni punti di vista diversi dal proprio, sostenere le proprie convinzioni portando esempi e contro-esempi adeguati.

Confrontare procedimenti diversi.

Assumere un atteggiamento positivo rispetto alla matematica

Capire che gli strumenti matematici sono utili in molte situazioni per operare nella vita quotidiana

Percepire, descrivere e operare su forme,

Sapere che non si può trovareuna frazione o un numero decimale che elevato al quadrato dia due

Eseguire espressioni di calcolo con i numeri conosciuti, essendo consapevoli del significato delle parentesi e delle convenzioni sulla precedenza delle operazioni

.xvii. iii.

.xix. .xx. .xxi. .xxii.

iii. iv.

.xxv. vi. vii.

iii. Spazio e figure Conoscere il numero π, ad esempio come area del cerchio di raggio di 1, ed alcuni modi per approssimarlo.

Conoscere le formule per trovare l’area del cerchio e la lunghezza della circonferenza conoscendo il raggio.

Rappresentare oggetti e figure tridimensionali a partire da rappresentazioni bidimensionali.

Calcolare il volume delle figure tridimensionali più comuni e dare stime di quello degli oggetti della vita

Descrizione dello spazio

La descrizione dello spazio a tre dimensioni; lo studio degli enti fondamentali e degli elementi che formano una figura tridimensionale. Misurare nello spazio

L'operazione di misurare nello spazio a tre dimensioni: per arrivare al calcolo delle superfici e del volume dei solidi. Costruzione di formule

La costruzione di formule dirette e inverse per la misura della circonferenza e del cerchio, delle superfici e del volume di poliedri e solidi di rotazione a partire delle formule relative al parallelepipedo. Relazioni di posizione

Lo studio delle posizioni reciproche di enti fondamentali nello spazio a tre dimensioni; tra elementi della stessa figura;

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Competenze

Abilità

Abilità di base

Conoscenze

relazioni e strutture che si trovano in natura o create dall’uomo

Consolidare conoscenze teoriche e confrontarsi grazie anche ad attività laboratoriali, nella discussione e nella manipolazione di modelli.

Riconoscere e risolvere problemi di vario genere e saperne spiegare il procedimento giustificandone il risultato.

Rispettare nelle discussioni punti di vista diversi dal proprio, sostenere le proprie convinzioni portando esempi e contro-esempi adeguati.

Confrontare procedimenti diversi.

Assumere un atteggiamento positivo rispetto alla matematica

quotidiana

Risolvere problemi utilizzando le proprietà delle figure

ix. Relazioni e Funzioni Costruire, interpretare e trasformare formule che contengono lettere per esprimere in forma generale relazioni e proprietà

Esprimere la relazione di proporzionalità con una uguaglianza di frazioni

Usare il piano cartesiano per rappresentare relazioni e funzioni e conoscere in particolare le funzioni del tipo y = ax y = a/y y = ax2 e y = 2n e i loro grafici.

Collegare funzioni del tipo y = ax y = a/y al concetto di

Proporzionalità

Esplorare e risolvere problemi utilizzando equazioni di I grado.

.xxx. Misure, dati e previsioni Rappresentare insiemi di dati, anche facendo uso d un

Descrizione dello spazio a tre dimensioni

La misura del volume.

tra elementi di una figura piana e quelli della figura solida da questa generata. Relazioni quantitative Le relazioni quantitative tra gli elementi della circonferenza e del cerchio;

tra gli elementi di una stessa figura solida e tra solidi diversi;

relazione tra le dimensioni di una figura piana che origina un solido di rotazione e le dimensioni del solido generato.

L’equazione come espressione di tutte queste relazioni . Eventi certi, probabili e impossibili. Eventi compatibili e incompatibili. Costruzione di tabelle e grafici. Applicazione della probabilità estatistica a quesiti scientifici. Interpretazione di grafici.

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Competenze

Abilità

Abilità di base

Conoscenze

Capire che gli strumenti matematici sono utili in molte situazioni per operare nella vita

quotidiana

Percepire, descrivere e operare su forme, relazioni e strutture che si trovano in natura o create dall’uomo

Consolidare conoscenze teoriche e confrontarsi grazie anche ad attività laboratoriali, nella discussione e nella manipolazione di modelli.

Riconoscere e risolvere problemi di vario genere e saperne spiegare il procedimento giustificandone il risultato.

Rispettare nelle discussioni punti di vista diversi dal proprio, sostenere le proprie convinzioni portando esempi e contro-esempi adeguati.

Confrontare procedimenti diversi.

foglio elettronico.

In situazioni significative , confrontare dati al fine di prendere decisioni, utilizzando la distribuzione di frequenza, e delle frequenze relative, e le nozioni di media aritmetica e mediana.

In semplici situazioni aleatorie individuare gli elementi fondamentali, discutere i modi per assegnare ad essi una probabilità, calcolare la probabilità di qualche evento, decomponendolo in eventi elementari disgiunti.

Riconoscere coppie di eventi complementari, incompatibili, indipendenti

Piano cartesiano e funzioni

Probabilità e statistica.

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Curricolo di Scienze - classe prima

Competenze

Descrittori

Descrittori minimi

Tematiche portanti

L’alunno acquisisce padronanza sia nelle tecniche di sperimentazione, raccolta e analisi, sia in fase di osservazione e monitoraggio sia infine in situazioni controllate in laboratorio. Lo studente utilizza in contesti diversi uno stesso strumento matematico o informatico e più strumenti insieme in un o stesso contesto. È in grado di esplicitare , affrontare e risolvere situazioni problematiche sia di carattere scolastico che della vita quotidiana Sa interpretare lo svolgersi di fenomeni ambientali o sperimentalmente controllati. Sa decomporre e ricomporre la complessità di contesto in elementi, relazioni e sottostrutture pertinenti a diversi campi disciplinari pensando e interagendo per relazioni e per analogie, formali e/o fattuali. Sa sviluppare semplici schematizzazioni, modellizzazioni, formalizzazioni logiche e matematiche dei fatti e fenomeni, applicandoli anche ad aspetti della vita quotidiana. È in grado di riflettere sul percorso di esperienza e di apprendimento compiuto, sulle competenze in via di acquisizione, sulle strategie messe in atto, sulle scelte effettuate e su quelle da compiere. Ha una visione organica del proprio corpo come identità giocata tra permanenza e cambiamento, tra livelli macroscopici e microscopici, tra potenzialità e limiti. Ha una visione dell’ambiente di vita, locale e globale, come sistema dinamico di specie viventi che interagiscono fra loro, rispettando i

Fisica e Chimica Affrontare concetti fisici quali:densità, concentrazione, energia, temperatura e calore, effettuando esperimenti e comparazioni, raccogliendo e correlando dati con strumenti di misura e costruendo reti e modelli concettuali e rappresentazioni formali di tipo diverso. Astronomia e Scienze della Terra Conoscere i meccanismi fondamentali dei cambiamenti globali nei sistemi naturali e nel sistema terra nel suo complesso e il ruolo dell’intervento umano nella trasformazione degli stessi. Considerare il suolo come ecosistema, come una risorsa e comprendere altresì che la sua formazione è il risultato dei climi e della vita sulla terra e dei processi di erosione-trasporto-sedimentazione. Correlare le conoscenze sul suolo alle valutazioni sul rischio geomorfologico e idrogeologico e comprendere la conseguente pianificazione della protezione da questo rischio. Biologia Individuare la rete di relazioni e i processi di cambiamento del vivente introducendo il concetto di organizzazione microscopica a livello di cellula (per esempio: respirazione cellulare, alimentazione, fotosintesi; crescita e sviluppo;

Conoscere concetti fisici quali: densità, concentrazione, energia, temperatura e calore, raccogliendo e correlando dati con strumenti di misura Conoscere i meccanismi fondamentali dei cambiamenti globali nei sistemi naturali e nel sistema Terra. Considerare il suolo come ecosistema, come una risorsa e comprendere altresì che la sua formazione è il risultato dei climi e della vita sulla terra e dei processi di erosione-trasporto-sedimentazione Conoscere il concetto di organizzazione microscopica a livello di cellula (per esempio: respirazione cellulare, alimentazione, fotosintesi; crescita e sviluppo). Individuare l’unità e la diversità dei viventi

FISICA E CHIMICA Materia ed energia Temperatura e calore ASTRONOMIA E SCIENZE DELLA TERRA Terra e ambiente Aria acqua e suolo I VIVENTI La varietà dei viventi Organizzazione dei viventi Classificazione dei viventi

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vincoli che regolano le strutture del mondo inorganico; comprende il ruolo della comunità umana nel sistema e adotta atteggiamenti responsabili verso

coevoluzione tra specie). Individuare l’unità e la diversità dei viventi, effettuando attività a

Comprendere il senso delle grandi classificazioni

Competenze

Descrittori

Descrittori minimi

Tematiche portanti

i modi di vita e l’uso delle risorse. Conosce i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo tecnologico ed è disposto a confrontarsi con curiosità ed interesse.

scuola, in laboratorio, sul campo e in musei scientifico-naturalistici Comprendere il senso delle grandi classificazioni Condurre a un primo livello l’analisi dei rischi ambientali e di scelte sostenibili (nell’agricoltura, nello smaltimento dei rifiuti e nello stile di vita) Comprendere la funzione fondamentale della biodiversità nei sistemi ambientali

classe seconda

Competenze

Descrittori

Descrittori minimi

Tematiche portanti

L’alunno acquisisce padronanza sia nelle tecniche di sperimentazione, raccolta e analisi, sia in fase di osservazione e monitoraggio sia infine in situazioni controllate in laboratorio. Lo studente utilizza in contesti diversi uno stesso strumento matematico o informatico e più strumenti insieme in un o stesso contesto. È in grado di esplicitare , affrontare e risolvere situazioni problematiche sia di carattere scolastico che della vita quotidiana Sa interpretare lo svolgersi di fenomeni ambientali o sperimentalmente controllati. Sa decomporre e ricomporre la

Fisica e Chimica Affrontare concetti fisici quali: velocità, forze, pressione, effettuando esperimenti e comparazioni, raccogliendo e correlando dati con strumenti di misura. Proseguire la costruzione del concetto di trasformazione chimica, effettuando esperienze pratiche diversificate, utilizzando alcuni indicatori ponendo l’attenzione anche sulle sostanze di uso domestico (reazioni dio acidi e basi con metalli, soluzione di carbonato di calcio, alcune reazioni di neutralizzazione, combustione di materiali diversi)

Conoscere i concetti fisici quali: velocità, forze, pressione, raccogliendo e correlando dati con strumenti di misura. Proseguire la costruzione del concetto di trasformazione chimica, ponendo l’attenzione anche sulle sostanze di uso domestico (reazioni di acidi e basi con metalli, soluzione di carbonato di calcio, alcune reazioni di neutralizzazione, combustione di materiali diversi)

FISICA E CHIMICA Materia ed energia Movimento forze ed equilibrio Sostanze chimiche: elementi e composti Chimica organica ed inorganica ASTRONOMIA E SCIENZE DELLA TERRA

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complessità di contesto in elementi, relazioni e sottostrutture pertinenti a diversi campi disciplinari pensando e interagendo per relazioni e per analogie, formali e/o fattuali. Sa sviluppare semplici schematizzazioni, modellizzazioni, formalizzazioni logiche e matematiche dei fatti e fenomeni, applicandoli anche ad aspetti della vita quotidiana. È in grado di riflettere sul percorso di Competenze

Astronomia e Scienze della Terra Continuare ad approfondire la conoscenza sul campo e con esperienze concrete, di rocce, minerali, fossili, per comprendere la storia geologica ed elaborare idee e modelli interpretativi della struttura terrestre Completare la conoscenza del Descrittori

Descrittori minimi

La composizione della Terra Fenomeni endogeni e l’interno della Terra Tematiche portanti

esperienza e di apprendimento compiuto, sulle competenze in via di acquisizione, sulle strategie messe in atto, sulle scelte effettuate e su quelle da compiere. Ha una visione organica del proprio corpo come identità giocata tra permanenza e cambiamento, tra livelli macroscopici e microscopici, tra potenzialità e limiti. Ha una visione dell’ambiente di vita, locale e globale, come sistema dinamico di specie viventi che interagiscono fra loro, rispettando i vincoli che regolano le strutture del mondo inorganico; comprende il ruolo della comunità umana nel sistema e adotta atteggiamenti responsabili verso i modi di vita e l’uso delle risorse. Conosce i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo tecnologico ed è disposto a confrontarsi con curiosità ed interesse.

suolo con lo studio di vulcani e terremoti Correlare queste conoscenze alle valutazioni sul rischio vulcanico e sismico della propria regione e comprendere la conseguente pianificazione della protezione da questo rischio Biologia Riconoscere gli adattamenti e la dimensione storica della vita, intrecciata con la storia della terra e dell’uomo Individuare la rete di relazioni e i processi di cambiamento del vivente introducendo il concetto di alimentazione, crescita e sviluppo. Apprendere una gestione corretta del proprio corpo. Attuare scelte per affrontare i rischi connessi con una cattiva alimentazione, con il fumo, con le droghe. Interpretare lo stato di benessere e malessere che può derivare dalle sue alterazioni

Riconoscere gli adattamenti e la dimensione storica della vita, intrecciata con la storia della terra e dell’uomo Apprendere una gestione corretta del proprio corpo. Attuare scelte per affrontare i rischi connessi con una cattiva alimentazione, con il fumo, con le droghe. Comprendere il senso delle grandi classificazioni

BIOLOGIA\ Organizzazione del corpo umano Tessuti, organi, apparati e sistemi. Controllo e regolazione

classe terza

Competenze

Descrittori

Descrittori minimi

Tematiche portanti

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L’alunno acquisisce padronanza sia nelle tecniche di sperimentazione, raccolta e analisi, sia in fase di osservazione e monitoraggio sia infine in situazioni controllate in laboratorio. Lo studente utilizza in contesti diversi uno stesso strumento matematico o informatico e più strumenti insieme in un o stesso contesto. È in grado di esplicitare , affrontare e risolvere situazioni problematiche sia di carattere scolastico che della vita quotidiana

Fisica e Chimica Affrontare concetti fisici quali energia, elettricità, magnetismo, effettuando esperimenti e comparazioni, raccogliendo e correlando dati con strumenti di misura e costruendo reti e modelli concettuali e rappresentazioni formali di tipo diverso (fino a quelle geometriche- algebriche)

Conoscere concetti elementari relativi all’energia, elettricità, magnetismo.

FISICA E CHIMICA Elettricità e magnetismo Lavoro ed energia

Competenze

Descrittori

Descrittori minimi

Tematiche portanti

Sa interpretare lo svolgersi di fenomeni ambientali o sperimentalmente controllati. Sa decomporre e ricomporre la complessità di contesto in elementi, relazioni e sottostrutture pertinenti a diversi campi disciplinari pensando e interagendo per relazioni e per analogie, formali e/o fattuali. Sa sviluppare semplici schematizzazioni, modellizzazioni, formalizzazioni logiche e matematiche dei fatti e fenomeni, applicandoli anche ad aspetti della vita quotidiana. È in grado di riflettere sul percorso di esperienza e di apprendimento compiuto, sulle competenze in via di acquisizione, sulle strategie messe in atto, sulle scelte effettuate e su quelle da compiere. Ha una visione organica del proprio corpo come identità giocata tra permanenza e cambiamento, tra livelli macroscopici e microscopici, tra potenzialità e limiti. Ha una visione dell’ambiente di vita, locale e globale, come sistema dinamico di specie viventi che interagiscono fra loro, rispettando i vincoli che regolano le strutture del mondo inorganico; comprende il ruolo della comunità umana nel sistema e adotta atteggiamenti responsabili verso i modi di vita e

Completare la costruzione del concetto di trasformazione chimica, effettuando esperienze pratiche diversificate,utilizzando alcuni indicatori ponendo l’attenzione anche sulle sostanze di uso domestico (reazioni di acidi e basi con metalli, soluzione di carbonato di calcio, alcune reazioni di neutralizzazione, combustione di materiali diversi) Astronomia e Scienze della Terra Precisare l’osservabilità e l’interpretazione di latitudine e longitudine, punti cardinali, sistemi di riferimento e movimenti della Terra, durata del dì e della notte, eclissi, visibilità e moti osservati di pianeti Proseguire l’elaborazione di idee e modelli interpretativi dei più evidenti fenomeni celesti attraverso l’osservazione del cielo diurno e notturno nel corso dell’anno Continuare ad approfondire la conoscenza sul campo e con esperienze concrete, di

Eseguire semplici esperimenti utilizzando sostanze di uso domestico. Conoscere i punti cardinali, i sistemi di riferimento, i movimenti della Terra, durata del dì e della notte, eclissi. Semplici esperienze sul campo per la conoscenza di rocce, minerali e fossili

ASTRONOMIA E SCIENZE DELLA TERRA La storia della Terra L’uomo e l’ambiente Il sistema solare

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l’uso delle risorse. Conosce i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo tecnologico ed è disposto a confrontarsi con curiosità ed interesse

rocce, minerali, fossili, per comprendere la storia geologica ed elaborare idee e modelli interpretativi della struttura terrestre Completare la conoscenza del suolo con lo studio di vulcani e terremoti Correlare queste conoscenze alle valutazioni sul rischio vulcanico e sismico della propria regione e comprendere la conseguente pianificazione della protezione da questo rischio Conoscere i meccanismi fondamentali dei cambiamenti

Conoscere la Terra e sue trasformazioni: vulcani e terremoti Conoscere i cambiamenti nei sistemi naturali e nel

Competenze

Descrittori

Descrittori minimi

Tematiche portanti

globali nei sistemi naturali e nel sistema terra nel suo complesso e il ruolo dell’intervento umano nella trasformazione degli stessi. Biologia Riconoscere gli adattamenti e la dimensione storica della vita, intrecciata con la storia della Terra e dell’uomo. Comparare le idee di storia naturale e di storia umana. Apprendere una gestione corretta del proprio corpo; interpretare lo stato di benessere e di malessere che può derivare dalle sue alterazioni; vivere la sessualità in modo equilibrato; attuare scelte per affrontare i rischi connessi con una cattiva alimentazione, con il fumo, con le droghe. Condurre ad un primo livello l’analisi di rischi

sistema terra nel suo complesso Comparare le idee di storia naturale e di storia umana. Apprendere una gestione corretta del proprio corpo; interpretare lo stato di benessere e di malessere che può derivare dalle sue alterazioni; vivere la sessualità in modo equilibrato; attuare scelte per affrontare i rischi connessi con una cattiva alimentazione, con il fumo, con le

BIOLOGIA Varietà dei viventi Riproduzione e genetica

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ambientali e di scelte sostenibili (per esempio nei trasporti, nell’organizzazione delle città, nell’agricoltura, nell’industria, nello smaltimento dei rifiuti e nello stile di vita). Comprendere la funzione fondamentale della biodiversità nei sistemi ambientali

droghe. Condurre ad un primo livello l’analisi di rischi ambientali e di scelte sostenibili (per esempio nei trasporti, nell’organizzazione delle città, nell’agricoltura, nell’industria, nello smaltimento dei rifiuti e nello stile di vita). Comprendere la funzione fondamentale della biodiversità nei sistemi ambientali

Curricolo di Tecnologia COMPETENZE ABILITA’ ABILITA’ DI BASE CONTENUTI

Conoscere i metodi di rappresentazione grafica, riconoscendo il disegno come strumento di comunicazione visiva Conoscere le relazioni forma/funzione/materiali attraverso semplici esperienze personali di progettazione e

Classe prima -Conoscere gli strumenti per il disegno geometrico e usarli in modo appropriato; -Saper risolvere graficamente problemi di geometria piana - saper misurare; -Riconoscere le entità geometriche e le figure piane e saperle rappresentare applicando i procedimenti specifici -Saper eseguire disegni decorativi sulla base della struttura portante delle figure geometriche

-Saper usare gli strumenti per il disegno geometrico; -Saper misurare; -Conoscere e rappresentare le principali entità geometriche e le figure piane più importanti, applicando i procedimenti specifici -Saper individuare la struttura portante delle principali figure geometriche sulla base di schede semplificate.

Disegno geometrico -Rappresentazione di entità geometriche -Rappresentazione grafica di figure geometriche piane -Misurazione -Costruzione di motivi decorativi e simmetrici sulla base della struttura portante delle figure geometriche piane

- Rilevare le proprietà dei -Conoscere le principali Tecnologia

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realizzazione Saper comunicare l’esperienze con l’uso del linguaggio tecnico- scientifico Saper adottare un comportamento consapevole e responsabile nell’utilizzo delle risorse e valutare le conseguenze di scelte relative a situazioni problematiche

materiali e il ciclo produttivo con cui sono ottenuti - Riconoscere e analizzare il settore produttivo di provenienza degli oggetti presi in esame -Riflettere sui contesti, coglierne l’evoluzione nel tempo, i vantaggi e gli eventuali problemi ecologici

proprietà dei materiali -Conoscere il legame fra storia dell’uomo, metodi di lavorazione e uso dei materiali -Conoscere le possibilità del riciclaggio dei materiali

-Proprietà, ciclo produttivo e impieghi dei principali materiali -Settori della produzione

Classe seconda

- Usare il disegno tecnico, seguire le regole delle proiezioni ortogonali nella progettazione di semplici oggetti, eventualmente da realizzare con materiali di facile reperibilità - Rappresentare opportunamente in scala disegni geometrici e/o eseguire rilievi in ambito scolastico o sulla propria abitazione

- Saper sviluppare motivi decorativi utilizzando opportunamente figure geometriche piane, e/o realizzare oggetti in cartoncino -Sapere rappresentare in proiezioni ortogonali semplici figure solide - Saper effettuare ingrandimenti e riduzioni di disegni geometrici

Disegno geometrico e tecnico - Motivi decorativi complessi - Le proiezioni ortogonali - Scale di proporzione

- Riflettere sui contesti e i processi di produzione in cui trovano impiego utensili e macchine, con particolare riferimento alla produzione alimentare e l’edilizia - Coglierne l’evoluzione nel tempo nonché i vantaggi e gli eventuali problemi ecologici

- Conoscere le possibilità del riciclaggio dei materiali in relazione all’esauribilità delle risorse materiali - Acquisire il rapporto fra alimentazione e salute e conoscere i nutrienti - Riconoscere gli elementi del territorio e i vari insediamenti

Tecnologia - Materiali, riciclo e smaltimento -Utensili e macchine per i processi della produzione alimentare e/o per l’edilizia - Relazioni tra uomo e ambiente artificiale e l’evoluzione storica di alcuni ambiti tecnologici

COMPETENZE ABILITA’ ABILITA’ DI BASE CONTENUTI

Conoscere i metodi di rappresentazione grafica, riconoscendo il disegno come strumento di comunicazione visiva Conoscere le relazioni forma/funzione/materiali attraverso semplici esperienze personali di progettazione e realizzazione Saper comunicare l’esperienze con l’uso del linguaggio tecnico- scientifico

Classe terza - Conoscere i metodi di rappresentazione grafica - Saper rappresentare solidi e oggetti con le regole delle proiezioni assonometriche - Applicare le regole dello sviluppo dei solidi per la loro realizzazione in cartoncino - Applicare le regole della scala di proporzione e di quotatura

- Saper applicare il metodo delle proiezioni assonometriche per disegnare semplici solidi geometrici, eventualmente da realizzare con materiali di facile reperibilità - Applicare le regole dello sviluppo dei solidi per la loro realizzazione in cartoncino

Disegno tecnico -Proiezioni assonometriche di solidi semplici, composti e oggetti -Sviluppo dei solidi -Scale di proporzione -Quotatura dei disegni

- Iniziare a comprendere i legami riferiti alla produzione di energia, i benefici e i problemi economici ed ecologici legati alle varie forme e modalità di produzione

- Saper classificare le risorse energetiche - Conoscere i vari tipi di inquinamento conseguenti all’uso dell’energia - Conoscere le principali

Tecnologia -Forme e fonti di energia -Distribuzione, utilizzazione e trasformazioni dell’energia -Problemi ecologici -Problemi economici

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Saper adottare un comportamento consapevole e responsabile nell’utilizzo delle risorse e valutare le conseguenze di scelte relative a situazioni problematiche

norme che regolano il rapporto di lavoro e lo Statuto dei Lavoratori

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Curricolo di Lingua Straniera 1 e 2.

1^ e 2^ anno COMPRENSIONE ORALE

COMPETENZE ABILITA' ABILITA' DI BASE CONOSCENZE

Comprendere espressioni di uso quotidiano finalizzate alla soddisfazione di bisogni elementari

Gestire semplici scambi comunicativi

Comprendere il significato globale di un messaggio

Ricavare le informazioni principali

Individuare e comprendere elementi linguistici noti

Eseguire quanto richiesto purché espresso in modo lento e chiaro

Comprendere alcuni elementi significativi di un messaggio

Comprendere elementi linguistici riferiti ad alcuni ambiti noti

Identità personale

Famiglia e amici

Casa e scuola

Cibo e bevande

Routine

Tempo libero

Salute

Tempo atmosferico

Esperienze passate

Programmi

Città e trasporti

Vacanze

1^ e 2^ anno PRODUZIONE ORALE 2

COMPETENZE ABILITA' ABILITA' DI BASE CONOSCENZE

Produrre messaggi chiari e comprensibili su argomenti noti

Esprimersi con pronuncia chiara, in modo semplice, utilizzando lessico e strutture/funzioni grammaticali appropriati

Utilizzare modelli testuali esercitati

Riportare con ordine le informazioni servendosi di supporti ( scalette, appunti, illustrazioni…)

Esprimersi con qualche esitazione e con imprecisioni lessicali e/o grammaticali che non compromettano il significato

Utilizzare semplici espressioni memorizzate

Identità personale

Famiglia e amici

Casa e scuola

Cibo e bevande

Routine

Tempo libero

Professioni

Salute

Tempo atmosferico

Esperienze passate

Programmi Città e trasporti Vacanze

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1^ e 2^ anno INTERAZIONE ORALE

COMPETENZE ABILITA' ABILITA' DI BASE CONOSCENZE

Chiedere e dare informazioni su argomenti familiari riguardanti la vita quotidiana e le attività consuete

Saper utilizzare modalità di ascolto attivo

Esprimersi con pronuncia chiara, in modo semplice utilizzando lessico e strutture/funzioni grammaticali appropriati

Saper utilizzare modalità di ascolto attivo

Esprimersi con qualche esitazione e con imprecisioni lessicali e/o grammaticali che non compromettano il significato del messaggio

Identità personale

Famiglia e amici

Casa e scuola

Cibo e bevande

Routine

Tempo libero

Salute

Tempo atmosferico

Esperienze passate

Programmi

Città e trasporti

Vacanze

1^ e 2^ anno COMPRENSIONE SCRITTA

COMPETENZE ABILITA' ABILITA' DI BASE CONOSCENZE

Comprendere semplici testi per:

- seguire istruzioni

- acquisire informazioni

- individuare i punti salienti

Comprendere il significato globale di un testo

Ricavare informazioni specifiche

Riordinare le sequenze di un brano

Riconoscere le parole chiave

Cogliere alcune semplici informazioni per completare schemi e tabelle

Comprendere alcuni elementi significativi di un testo

Identità personale

Famiglia e amici

Casa e scuola

Cibo e bevande

Routine

Tempo libero

Salute

Tempo atmosferico

Esperienze passate

Programmi

Città e trasporti

Vacanze

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40

1^ e 2^ anno PRODUZIONE SCRITTA

COMPETENZE ABILITA' ABILITA' DI BASE CONOSCENZE

Produrre semplici testi su argomenti noti

Completare moduli, tabelle, brevi testi e dialoghi aperti;

costruire dialoghi su traccia;

scrivere lettere, e-mail e descrivere semplici eventi utilizzando lessico e strutture/funzioni grammaticali appropriati

Produrre semplici testi comprensibili, pur con imprecisioni lessicali e grammaticali

Scrivere un semplice testo seguendo un modello esercitato

Identità personale

Famiglia e amici

Casa e scuola

Cibo e bevande

Routine

Tempo libero

Salute

Tempo atmosferico

Esperienze passate

Programmi

Città e trasporti

Vacanze

3^ anno COMPRENSIONE ORALE

COMPETENZE ABILITA' ABILITA' DI BASE CONOSCENZE

Comprendere un messaggio su argomenti inerenti la famiglia, la scuola, il tempo libero e il proprio vissuto

Saper utilizzare modalità di ascolto finalizzato (prendere appunti, completare tabelle…)

Comprendere i punti essenziali di un messaggio

Individuare le informazioni specifiche

Ricavare le informazioni principali

Comprendere richieste e istruzioni

Identità personale

Famiglia e amici

Casa e scuola

Cibo e bevande

Interessi

Routine

Tempo libero

Professioni

Salute

Tempo atmosferico

Esperienze passate

Programmi

Città e trasporti

Vacanze

La città e il territorio

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Viaggi

Musica e sport

L’ambiente

Progettare il futuro

3^ anno PRODUZIONE ORALE

COMPETENZE ABILITA' ABILITA' DI BASE CONOSCENZE

Descrivere e presentare in modo semplice persone, routine, interessi…ecc

Riferire i contenuti rispettando l’ordine logico e cronologico

Esprimersi con pronuncia chiara, utilizzando lessico e funzioni/strutture grammaticali appropriati

Riferire un argomento con l’aiuto di appunti e/o immagini

Esprimersi in modo semplice, pur con esitazioni e imprecisioni lessicali e grammaticali che però non compromettano la comprensibilità del messaggio

Identità personale

Famiglia e amici

Casa e scuola

Cibo e bevande

Interessi

Routine

Tempo libero

Professioni

Salute

Tempo atmosferico

Esperienze passate

Programmi

Città e trasporti

Vacanze

La città e il territorio

Viaggi

Musica e sport

L’ambiente

Progettare il futuro

3^ anno INTERAZIONE ORALE

COMPETENZE ABILITA' ABILITA' DI BASE CONOSCENZE

Interagire in scambi dialogici su argomenti familiari e in situazioni quotidiane

Utilizzare modalità di ascolto attivo

Esprimersi con pronuncia chiara, utilizzando lessico

Utilizzare modalità di ascolto attivo

Esprimersi pur con qualche esitazione e

Identità personale

Famiglia e amici

Casa e scuola

Cibo e bevande

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42

e funzioni/strutture grammaticali appropriati

imprecisione

lessicali e/o grammaticali che però non compromettano il significato

Interessi

Routine

Tempo libero

Professioni

Salute

Tempo atmosferico

Esperienze passate

Programmi

Città e trasporti

Vacanze

La città e il territorio

Viaggi

Musica e sport

L’ambiente

Progettare il futuro

3^ anno PRODUZIONE SCRITTA

COMPETENZE ABILITA' ABILITA' DI BASE CONOSCENZE

Produrre testi scritti di varia tipologia, attinenti alla sfera personale e alla quotidianità

Scrivere un testo rispettando l’ordine logico e cronologico

Scrivere lettere personali, dialoghi su traccia e/o guidati che si avvalgano di lessico e strutture grammaticali appropriati

Realizzare un’attività progettata

Comporre un testo seguendo un modello esercitato

Scrivere un testo coerente, pur con imprecisioni lessicali e grammaticali che però non compromettano il significato

Identità personale

Famiglia e amici

Casa e scuola

Cibo e bevande

Interessi

Routine

Tempo libero

Professioni

Salute

Tempo atmosferico

Esperienze passate

Programmi

Città e trasporti

Vacanze

La città e il territorio

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43

Viaggi

Musica e sport

L’ambiente

Progettare il futuro

3^ anno COMPRENSIONE SCRITTA

COMPETENZE ABILITA' ABILITA' DI BASE CONOSCENZE

Leggere e individuare informazioni in semplici testi di uso quotidiano (annuncio, menù, orario..)

Leggere e individuare informazioni relative ai propri interessi

Riconoscere il tipo di testo

Individuare l’argomento generale

Ricavare le informazioni specifiche

Ricavare informazioni implicite

Distinguere le informazioni essenziali dai dettagli

Individuare le informazioni significative

Riconoscere il tipo di testo

Individuare le parole chiave

Individuare l’argomento principale

Ricavare alcune informazioni esplicite

Identità personale

Famiglia e amici

Casa e scuola

Cibo e bevande

Interessi

Routine

Tempo libero

Professioni

Salute

Tempo atmosferico

Esperienze passate

Programmi

Città e trasporti

Vacanze

La città e il territorio

Viaggi

Musica e sport

L’ambiente

Progettare il futuro

SYLLABUS DI LINGUA INGLESE CLASSE

LESSICO FUNZIONI COMUNICATIVE STRUTTURE GRAMMATICALI

PRIMA

Numeri

Paesi e nazionalità

Salutare e congedarsi

Presentarsi

Presentare altre persone

Pronomi personali soggetto

Articoli determinativi e

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Colori

Famiglia

Casa e arredamento

Giorni della settimana

Materie scolastiche

Attività giornaliere

Cibi e bevande

Attività del tempo libero

Chiedere e dire il nome

Chiedere e dire l’età

Chiedere e dire la nazionalità

Chiedere e dire il luogo di provenienza

Identificare persone e oggetti

Parlare della famiglia

Descrivere qualcuno

Parlare di ciò che si possiede

Dare istruzioni

Parlare di ciò che c’è o non c’è

Descrivere la casa

Chiedere e dire l’ora

Parlare delle materie scolastiche

Parlare di orari

Parlare delle attività giornaliere

Offrire, accettare, rifiutare qualcosa

Parlare di quantità

Parlare di abilità

indeterminativi

Present simple di to be

Risposte brevi

Posizione dell’aggettivo

Plurale dei nomi

Aggettivi possessivi

Genitivo sassone

Aggettivi e pronomi dimostrativi

Question words

Present simple di to have got

Imperativo

There is / there are

Preposizioni di stato in luogo

Present simple dei verbi

Avverbi di frequenza

Sostantivi numerabili e non numerabili

Some / any

How much / how many

Can

SECONDA

Mesi e stagioni

La data

Numeri ordinali

Il tempo atmosferico

Professioni

La salute

Abbigliamento

Acquisti

Mezzi di trasporto

chiedere/dare indicazioni stradali

Parlare al telefono

Chiedere, accordare, rifiutare un permesso

Parlare del tempo atmosferico

Parlare di azioni in svolgimento

Parlare di professioni

Parlare della salute

Fare una richiesta

Chiedere e dire i prezzi

Parlare di eventi e situazioni del passato

Parlare di azioni in corso nel passato

Confrontare persone e cose

Preposizioni di tempo

Preposizioni di luogo

Can

Present continuous

Past simple di to be e to have got

Past simple dei verbi regolari e irregolari

Connettivi temporali: first, after that, then ,finally

Past continuous

Comparativi e superlativi

Pronomi possessivi

TERZA l mondo naturale Chiedere e parlare di intenzioni

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Ambienti naturali

Musica, sport e spettacolo

Viaggi

Al ristorante

Vari tipi di negozi/Shopping

future

Parlare di cose che stanno per accadere

Parlare di obblighi, proibizioni e dell’assenza di necessità

Chiedere e dire a chi appartiene qualcosa

Parlare di progetti futuri programmati

Formulare inviti

Suggerire alternative

Fare previsioni

Parlare di obblighi e divieti

Parlare di eventi del passato recente

Esprimere accordo/disaccordo

parlare di azioni abituali nel passato

Verbo can(abilità /permesso e richieste)/could (possibilità)

Indefiniti composti

Verbo get

I 3 tipi di futuro: Present continuous,Be going to future simple

Infinito di scopo

Must, mustn’t

Have to

Present Perfect

Ever/Never, Just/already/ yet

For/Since

So/Neither

Pronomi relativi

Whose

Used to

Curricolo di Musica

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado

Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado

Competenze

specifiche

CLASSE PRIMA

abilità essenziali Contenuti essenziali

1) L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti.

1)Eseguire in modo espressivo, collettivamente ed individualmente, brani vocali e strumentali di diversi generi e stili, anche avvalendosi di strumentazioni

1)Acquisire le tecniche di base degli strumenti d’uso scolastico (flauto dolce, tastiera, chitarra e strumenti similari).

Flauto dolce: esegue correttamente le note del registro grave e medio dello strumento ed è in grado di eseguire autonomamente una semplice melodia.

Tastiera: esegue, rispettando la

Elementi di tecnica dei diversi strumenti; esercizi; brani musicali di differenti epoche e stili.

Scale maggiori e minori.

Accordi maggiori, minori e di settima.

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2) Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’analisi e alla produzione di brani musicali.

elettroniche.

2)Decodificare e utilizzare la notazione musicale tradizionale e altri sistemi di scrittura.

diteggiatura indicata, esercizi a mani separate e a mani unite per moto parallelo.

Chitarra e strumenti similari: si orienta sulla tastiera dello strumento; esegue semplici melodie.

Patterns ritmici.

2)Acquisire i primi rudimenti di tecnica vocale.

Esegue per imitazione semplici brani vocali.

Postura, respirazione, emissione del suono;

intervalli; canti monodici e polifonici; canoni; classificazione delle voci.

3)Comprende

re il rapporto suono/segno

Sa eseguire per lettura e trascrivere sotto dettatura semplici strutture ritmiche

Elementi fondamentali di

notazione musicale.

L’intavolatura ((tab) per chitarra e strumenti sim.

3)Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in relazione alla propria esperienza musicale e ai diversi contesti storico-culturali.

4)Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica.

3)Riconoscere e classificare anche stilisticamente i più importanti elementi costitutivi del linguaggio musicale.

4)Conoscere, descrivere e interpretare in modo critico opere d’arte musicali e progettare/realizzare eventi sonori che integrino altre forme artistiche, quali danza, teatro, arti visive e multimediali.

4)Conoscere e riconoscere strutture formali elementari.

5)Conoscere le tappe fondamentali della storia della musica occidentale.

6)Conoscere alcuni dei più significativi brani del patrimonio musicale occidentale.

7)Conoscere e riconoscere all’ascolto i più comuni strumenti musicali

8)Saper collegare la musica a disegni, racconti, movimenti.

Riconosce strutture formali elementari.

Riconosce e descrive alcuni dei più comuni strumenti musicali

Riconosce e descrive le caratteristiche essenziali del suono

Collega la musica a semplici movimenti

Nozioni elementari di forma.

Cenni di storia della musica occidentale

Produzione e caratteristiche del suono

Classificazione degli strumenti musicali

Brani tratti dal repertorio della musica colta, leggera e popolare.

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5) E’ in grado di ideare e realizzare, anche attraverso l’improvvisazione o partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando anche sistemi informatici.

5)Orientare la costruzione della propria identità musicale, ampliandone l’orizzonte valorizzando le proprie esperienze, il percorso svolto e le opportunità offerte dal contesto.

6)Accedere alle risorse musicali presenti in rete e utilizzare software specifici per elaborazioni sonore e musicali

9)Rielaborare in modo personale materiali sonori

10)Riconoscere le funzioni della musica

Sa autovalutare e correggere la qualità della sua esecuzione vocale o strumentale.

Interviene sulla struttura ritmica di un brano

Ruoli vocali nell’opera

Evoluzione di paesaggio musicale e modalità di ascolto nel tempo. La musica popolare sarda. Musiche e strumenti extraeuropei.

Colonne sonore.

Utilizzo di software per la scrittura musicale e la formazione dell’orecchio.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado

Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado

Competenze

specifiche

CLASSE SECONDA

abilità essenziali Contenuti essenziali

1) L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti.

2) Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’analisi e alla produzione di brani musicali.

1)Eseguire in modo espressivo, collettivamente ed individualmente, brani vocali e strumentali di diversi generi e stili, anche avvalendosi di strumentazioni elettroniche.

2)Decodificare e utilizzare la notazione musicale tradizionale e altri sistemi di scrittura.

1)Acquisire le tecniche di base degli strumenti d’uso scolastico (flauto dolce, tastiera, chitarra e strumenti similari).

Flauto dolce: esegue correttamente anche le note del registro acuto dello strumento ed è in grado di eseguire autonomamente la propria parte in un gruppo strumentale

Tastiera: esegue correttamente semplici esercizi a mani unite nelle due chiavi.

Chitarra e strumenti similari: esegue correttamente i più comuni giri di accordi utilizzando posizioni semplificate.

Elementi di tecnica dei diversi strumenti; esercizi; brani musicali di differenti epoche e stili.

Scale maggiori e minori.

Accordi maggiori, minori e di settima.

Patterns ritmici.

2)Acquisire i primi rudimenti di tecnica

Partecipa alle attività Postura, respirazione,

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vocale.

corali della classe. emissione del suono;

intervalli; canti monodici e polifonici; canoni; classificazione delle voci.

3)Comprende

re il rapporto suono/segno

Sa eseguire per lettura e trascrivere sotto dettatura strutture ritmiche di media difficoltà.

Elementi fondamentali di notazione musicale.

L’intavolatura ((tab) per chitarra e strumenti sim.

3)Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in relazione alla propria esperienza musicale e ai diversi contesti storico-culturali.

4)Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica.

3)Riconoscere e classificare anche stilisticamente i più importanti elementi costitutivi del linguaggio musicale.

4)Conoscere, descrivere e interpretare in modo critico opere d’arte musicali e progettare/realizzare eventi sonori che integrino altre forme artistiche, quali danza, teatro, arti visive e multimediali.

4)Conoscere e riconoscere strutture formali elementari.

5)Conoscere le tappe fondamentali della storia della musica occidentale.

6)Conoscere alcuni dei più significativi brani del patrimonio musicale occidentale.

7)Conoscere e riconoscere all’ascolto i più comuni strumenti musicali

8)Saper collegare la musica a disegni, racconti, movimenti.

Riconosce all’ascolto eventi sonori differenti.

Riconosce alcune delle più comuni forme musicali

Conosce i tratti essenziali della storia della musica barocca e classica

Utilizza in modo semplice ma corretto il linguaggio specifico

Nozioni elementari di forma.

Cenni di storia della musica occidentale

Produzione e caratteristiche del suono

Classificazione degli strumenti musicali

Brani tratti dal repertorio della musica colta, leggera e popolare.

5) E’ in grado di ideare e realizzare, anche attraverso l’improvvisazione o partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando anche sistemi informatici.

5)Orientare la costruzione della propria identità musicale, ampliandone l’orizzonte valorizzando le proprie esperienze, il percorso svolto e le opportunità offerte dal contesto.

6)Accedere alle risorse musicali presenti in rete e utilizzare software specifici per elaborazioni sonore e musicali

9)Rielaborare in modo personale materiali sonori

10)Riconoscere le funzioni della musica

Interviene sull’aspetto dinamico e agogico di un brano; improvvisa semplici accompagnamenti ritmici.

Ruoli vocali nell’opera

Evoluzione di paesaggio musicale e modalità di ascolto nel tempo. La musica popolare sarda. Musiche e strumenti extraeuropei.

Colonne sonore.

Utilizzo di software per la scrittura musicale e la formazione dell’orecchio.

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Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado

Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado

Competenze

specifiche

CLASSE TERZA

abilità essenziali Contenuti essenziali

1) L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti.

2) Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’analisi e alla produzione di brani musicali.

1)Eseguire in modo espressivo, collettivamente ed individualmente, brani vocali e strumentali di diversi generi e stili, anche avvalendosi di strumentazioni elettroniche.

2)Decodificare e utilizzare la notazione musicale tradizionale e altri sistemi di scrittura.

1)Acquisire le tecniche di base degli strumenti d’uso scolastico (flauto dolce, tastiera, chitarra e strumenti similari).

Flauto dolce: controlla la qualità del suono ed esegue correttamente le note alterate del registro grave e medio dello strumento.

Tastiera: è in grado di eseguire un semplice accompagnamento anche per lettura.

Chitarra e strumenti similari: è in grado di eseguire un semplice accompagnamento in modo autonomo.

Elementi di tecnica dei diversi strumenti; esercizi; brani musicali di differenti epoche e stili.

Scale maggiori e minori.

Accordi maggiori, minori e di settima.

Patterns ritmici.

2)Acquisire i primi rudimenti di tecnica vocale.

Prende parte in maniera costruttiva all’esecuzione di semplici brani a una o più voci

Postura, respirazione, emissione del suono;

intervalli; canti monodici e polifonici; canoni; classificazione delle voci.

3)Comprende

re il rapporto suono/segno

Sa eseguire per lettura e trascrivere sotto dettatura semplici strutture melodiche

Elementi fondamentali di notazione musicale.

L’intavolatura ((tab) per chitarra e strumenti sim.

3)Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in relazione alla propria esperienza musicale e ai diversi contesti storico-culturali.

4)Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica.

3)Riconoscere e classificare anche stilisticamente i più importanti elementi costitutivi del linguaggio musicale.

4)Conoscere, descrivere e interpretare in modo critico opere d’arte musicali e progettare/realizzare eventi sonori che integrino altre forme artistiche, quali danza, teatro, arti visive e multimediali.

4)Conoscere e riconoscere strutture formali elementari.

5)Conoscere le tappe fondamentali della storia della musica occidentale.

6)Conoscere alcuni dei più significativi brani del patrimonio musicale occidentale.

7)Conoscere e riconoscere all’ascolto i più comuni strumenti

Comprende il legame con la realtà storico-culturale a cui appartiene un brano musicale

Utilizza in modo corretto il linguaggio specifico

Nozioni elementari di forma.

Cenni di storia della musica occidentale

Produzione e caratteristiche del suono

Classificazione degli strumenti musicali

Brani tratti dal repertorio della musica colta, leggera e popolare.

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musicali

8)Saper collegare la musica a disegni, racconti, movimenti.

5) E’ in grado di ideare e realizzare, anche attraverso l’improvvisazione o partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando anche sistemi informatici.

5)Orientare la costruzione della propria identità musicale, ampliandone l’orizzonte valorizzando le proprie esperienze, il percorso svolto e le opportunità offerte dal contesto.

6)Accedere alle risorse musicali presenti in rete e utilizzare software specifici per elaborazioni sonore e musicali

9)Rielaborare in modo personale materiali sonori

10)Riconoscere le funzioni della musica

Riconosce e descrive le principali caratteristiche e funzioni di alcuni

Ruoli vocali nell’opera

Evoluzione di paesaggio musicale e modalità di ascolto nel tempo. La musica popolare sarda. Musiche e strumenti extraeuropei.

Colonne sonore.

Utilizzo di software per la scrittura musicale e la formazione dell’orecchio.

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L'ambiente di apprendimento (indicazioni nazionali)

Modalità di realizzazione (fase iniziale)

Modalità di realizzazione (seconda fase)

Attività correlate

1)Valorizzare l'esperienza e le conoscenze degli alunni, per ancorarvi nuovi contenuti

Si parte sempre dalle competenze eventualmente acquisite dai ragazzi alla scuola primaria e/o nei precedenti anni scolastici e se ne analizzano punti di forza da implementare ed eventuali carenze da colmare.

Si creano situazioni gratificanti che consentano ai più motivati ed a quelli in possesso di un più alto livello di abilità di esprimere al meglio potenzialità e competenze. Si organizzano attività di recupero per consentire a tutti il conseguimento dei livelli essenziali di competenze.

Pratica strumentale e/o vocale; lettura; dettato ritmico e/o melodico.

2)Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità per fare in modo che non diventino disuguaglianze.

Si procede all'osservazione delle difficoltà e delle potenzialità dell'alunno.

Si provvede, se necessario, a semplificare le attività proposte. Si fa ricorso a mezzi che consentano un più facile orientamento sullo spartito e sullo strumento (es.: quaderni pentagrammati con spaziatura più ampia, riferimenti visivi sui tasti degli strumenti).

3)Favorire l'esplorazione e la scoperta al fine di promuovere il gusto per la ricerca di nuove conoscenze

Si orientano i ragazzi nella ricerca di elementi di analogie/contrasto fra i temi affrontati nello studio delle altre discipline e quelli proposti. Li si guida all'ascolto attivo.

Si forniscono elementi e tracce di ricerca sulla forma, la storia della musica europea, la musica extraeuropea, l'organologia.

Studio della storia della musica. Osservazione e classificazione degli strumenti musicali. Ascolto guidato

4)Incoraggiare l'apprendimento collaborativo

Si divide la classe per gruppi in base allo strumento

All'interno dei gruppi strumentali si incoraggia la collaborazione fra i ragazzi.

Pratica vocale/strumentale; ascolto guidato; attività di ricerca.

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5)Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di imparare ad apprendere

Si guidano i ragazzi nella comprensione del compito assegnato e si insegna loro a riconoscere e superare gli ostacoli che ne impediscono la realizzazione, per migliorarne l'autonomia e la qualità dell'esecuzione nella pratica strumentale e vocale

Si osservano le difficoltà dei ragazzi; si rilevano la qualità della partecipazione alle attività e dell'impegno personale e la motivazione all'apprendimento.

Riflessione sulla qualità dei risultati, sui progressi ottenuti, sul percorso da affrontare. Proposta di esercizi mirati per il superamento delle difficoltà tecniche. Interventi individualizzati di recupero e consolidamento. Semplificazione/schematizzazione di argomenti.

Modalità di verifica Quantità

minima per quadrimestre

Traguardi Obiettivi Competenze Ambiente

apprendimento

Esecuzione individuale dei brani strumentali

1 1,2 1,2 1,3,9 1,2,4,5.6

Esecuzione collettiva di brani vocali/strumentali

1 1,2,5 1,2 1,2,3 1,2,4,5,6

Dettato ritmico e/o melodico

1 2 2 3,4 1,2

Questionari e/o compilazione di schemi e tabelle riassuntive

1 2,3,4, 2,3,4, 4,5,7,10 3,4,5

Attività di ricerca, ascolto ed approfondimento

1 3,4,5 3,4,5,6 5,6,7,8,9,10 4,5

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CURRICOLO DI STRUMENTO

Premessa

L’introduzione dello strumento musicale nella Scuola Media Statale da diversi anni è stata determinante nella formazione complessiva dell’alunno: ha fornito strumenti per meglio comprendere un mondo fortemente caratterizzato dalla presenza della musica come veicolo di espressione e di comunicazione.

6)Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio

Sin dall'inizio dell'anno le attività proposte si configurano come attività di laboratorio e prevedono l'utilizzo di uno spazio attrezzato

Nel corso dell'anno la necessità di preparare programmi per saggi musicali o per la partecipazione alla Rassegna Teatrale e Musicale e alle Convittiadi rende necessaria l'individuazione di gruppi strumentali ai quali viene poi proposta un'ulteriore attività laboratoriale, a volte in collaborazione con la Scuola Primaria Annessa e col locale Conservatorio di Musica

Pratica vocale/strumentale.

Modalità di verifica Quantità

minima per quadrimestre

Traguardi Obiettivi Competenze Ambiente

apprendimento

Esecuzione individuale dei brani strumentali

1 1,2 1,2 1,3,9 1,2,4,5.6

Esecuzione collettiva di brani vocali/strumentali

1 1,2,5 1,2 1,2,3 1,2,4,5,6

Dettato ritmico e/o melodico

1 2 2 3,4 1,2

Questionari e/o compilazione di schemi e tabelle riassuntive

1 2,3,4, 2,3,4, 4,5,7,10 3,4,5

Attività di ricerca, 1 3,4,5 3,4,5,6 5,6,7,8,9,10 4,5

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L'esperienza della musica, sia come pratica personale sia come ascolto, va occupando uno spazio sempre più esteso nella vita degli individui e delle comunità. Patrimonio storico della nostra civiltà, la musica è oggi una componente immancabile nel sempre più complesso universo dei mezzi di comunicazione e delle nuove tecnologie, che ne fanno una realtà centrale nella vita privata di ciascuno e del gruppo. All'abbondanza dell'offerta, raramente corrisponde nel cittadino un'adeguata preparazione alla fruizione critica. Il cittadino resta facilmente esposto al condizionamento da parte dell'esperto della comunicazione musicale, privo com'è di mezzi di orientamento: di filtri cognitivi da una parte, di capacità operative dall'altra (produzione personale, con la voce, con gli strumenti). La pratica attiva della musica è un aspetto nevralgico dell'educazione musicale, sia per la ricaduta sul piano cognitivo, sia per il suo agire come veicolo di benessere fisico e psichico, di autoespressione creativa e di aggregazione sociale. La più grande fascia del pubblico limita la propria disponibilità ai generi della cultura di massa. Ma anche qui si tratta di una disponibilità circoscritta ai generi spinti dall'industria della canzone. L'importanza e l'estensione dell'esperienza musicale nella vita contemporanea spiega la necessità che gli alunni e le alunne siano adeguatamente educati alla fruizione attiva e consapevole del linguaggio musicale, nelle forme più varie del suo vasto e articolato universo, e spiega la conseguente opportunità, da parte delle pubbliche amministrazioni, di promuovere e sostenere le istituzioni che vi sono preposte.

Tale progetto educativo è stato recepito dal Ministero della Pubblica Istruzione che ha ritenuto determinante ricondurre l’insegnamento di strumento musicale ad ordinamento come integrazione interdisciplinare ed arricchimento dell’insegnamento obbligatorio dell’educazione musicale (art.165 del decreto legislativo 16.04.94 n.297) nell’ambito della programmazione educativo-didattica dei consigli di classe e del collegio dei docenti, in sintonia con la premessa dei programmi della scuola media. La forte collaborazione del consiglio di classe ha consentito, quindi, lo sviluppo di un’azione didattica interdisciplinare e multidisciplinare di consistente spessore dove largo spazio è stato dato anche allo strumento. L’insegnamento strumentale promuove la formazione globale dell’individuo offrendo, attraverso un’esperienza musicale resa più completa dallo studio dello strumento, occasioni di maturazione logica, espressiva e comunicativa. Integra unitamente alla dimensione cognitiva, la dimensione pratico-operativa, estetico-emotiva, improvvisativo-compositiva. Inoltre offre all’alunno ulteriori occasioni di sviluppo e orientamento delle proprie potenzialità e una più avvertita coscienza di sé e del modo di rapportarsi al sociale. L’essenziale aspetto formativo della pratica strumentale porta alla consapevolezza della dimensione peculiare e pubblica dell’evento musicale stesso, fornendo un efficace contributo al senso di appartenenza sociale, inoltre fornisce occasioni di integrazione e di crescita per gli alunni in situazione di svantaggio.

L’intento degli insegnanti di strumento musicale è quello di:

1. individuare e garantire un “pacchetto” di conoscenze minimo ed indispensabile concordato e condiviso dalle varie materie

2. progettare e programmare attività e produzioni di natura sia prettamente musicale che a carattere interdisciplinare che possano coinvolgere anche gli alunni appartenenti alla varie classi della Scuola

3. proficuo inserimento delle attività all’ interno del POF.

Struttura organizzativa del corso

Le materie del Corso ad indirizzo Musicale sono le seguenti:

• Pianoforte

• Chitarra

• Violino

• Oboe

L’organizzazione del corso ad Indirizzo Musicale vede gli alunni dei quattro strumenti distribuiti su un unico corso: il corso B. Il collegio docenti della scuola ha deciso nel corso dell’anno scolastico 2015\2016 di assegnare agli alunni del corso ad Ind. Mus. sei ore settimanali così suddivise: due ore per la musica d’insieme e teoria e lettura della musica e quattro ore per le lezioni individuali. L'approccio individuale della lezione di strumento permette di elaborare percorsi educativi e didattici più aderenti alla realtà cognitiva e socio-affettiva dei singoli allievi, con la conseguente possibilità di osservare e verificare i loro risultati con più attenzione e di predisporre eventuali modifiche degli obiettivi prefissati.

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Il corso di Teoria e Lettura della Musica prevede una frequenza di un’ora alla settimana e una suddivisione degli alunni iscritti all’Indirizzo Musicale per specialità strumentale. Ogni docente di strumento seguirà pertanto un gruppo di ragazzi. L’ora di Teoria e Lettura della musica verrà svolta nello stesso giorno e, dove possibile, in orario coincidente per tutti e quattro i gruppi. Questa soluzione consente di seguire i ragazzi in maniera adeguata e, all’occorrenza, di riunirli in gruppi diversi e/o più ampi anche sulla base di attività comuni per loro programmate dagli insegnanti.

Particolare rilevanza avrà la musica d’insieme. A tal proposito si sottolinea che il D.M. 6/8/1999 prevede lezioni individuali e/o per piccoli gruppi anche variabili nel corso dell’anno scolastico: se attuata, tale modalità costringe a dover talora ritoccare l’orario di frequenza rispetto a quello stabilito ma rende reale per ciascuno la possibilità di prendere parte a progetti di musica d’insieme e laboratori. Ogni eventuale variazione dell’orario verrà comunicata con largo anticipo alle famiglie tramite avviso scritto.

Principi e finalità del corso

Il corso si intende finalizzato a:

reative

-fisico e ad una equilibrata cooperazione di organi fisici e facoltà mentali

ena vita di classe

OBIETTIVI SPECIFICI PIANOFORTE

sviluppare il controllo e l'indipendenza delle dita

dinamica, del fraseggio e dell' agogica

guire brani a quattro mani e/o con altri strumenti

musicale), attraverso attività con lo strumento.

Valutazione PIANOFORTE

La valutazione sull’attività svolta con lo strumento deriva:

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e sia a livello collettivo, e di esporre con proprietà di linguaggio gli argomenti trattati;

coltà incontrate;

percorso formativo e agli obiettivi fissati;

onfronto alla classe.

OBIETTIVI SPECIFICI : CHITARRA

con lo strumento;

di ogni parte del corpo interessata all'esecuzione;

uoni simultanei;

Valutazione CHITARRA

La valutazione sull’attività svolta con lo strumento deriva:

livello collettivo, e di esporre con proprietà di linguaggio gli argomenti trattati;

uità e dell’interesse;

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formativo e agli obiettivi fissati;

OBIETTIVI SPECIFICI: OBOE

» Abilità manuale, autocontrollo, superamento dell’emotività.

» Acquisizione graduale della consapevolezza corporea nell'ambito di un contatto il più possibile naturale con lo strumento;

» Acquisizione della corretta respirazione;

» Acquisizione della consapevolezza sulla qualità del proprio suono;

» Saper utilizzare con consapevolezza le diteggiature;

» Saper memorizzare brevi incisi di un brano musicale;

Valutazione OBOE

La valutazione sull’attività svolta con lo strumento deriva:

livello collettivo, e di esporre con proprietà di linguaggio gli argomenti trattati;

dell’interesse;

formativo e agli obiettivi fissati;

OBIETTIVI SPECIFICI : VIOLINO

Competenze specifiche da acquisire

L’insegnante di violino conduce l’allievo, attraverso l’integrazione con l’educazione musicale:

tradizione scritta o orale;

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rganizzazione dell’attività senso-motoria.

Nello studio personale:

• Saper migliorare gradualmente con l’attività giornaliera di pratica e studio, sia il proprio suono che le capacità ritmiche ed espressive.

• Acquisire la consapevolezza del corpo con esercizi di rilassamento e respirazione per una corretta postura e un approccio rilassato sullo strumento.

• Saper ascoltare l’insegnante nei suggerimenti tendenti ai miglioramenti in generale.

• Conoscere la struttura dello strumento ed alcuni cenni storici.

• Acquisire una corretta presa dell’arco attraverso esercizi di flessibilità del polso e delle dita con la mano destra.

Nella pratica di gruppo:

• Saper suonare insieme agli altri (musica d’insieme):

• Saper percepire l’intonazione del proprio strumento rispetto agli altri e osservare con scrupolo le dinamiche espressive e ritmiche.

• Saper ascoltare gli altri strumenti oltre al proprio.

• Saper osservare con cognizione i momenti predisposti ai respiri nell’esecuzione di un brano d’insieme e/o solistico, al fine di valorizzarne il fraseggio musicale

• Saper tenere in ordine il proprio strumento.

Valutazione VIOLINO

La valutazione sull’attività svolta con lo strumento deriva:

mpegno personale nelle singole unità didattiche;

livello collettivo, e di esporre con proprietà di linguaggio gli argomenti trattati;

tà di lettura;

volontà dell’alunno di misurarsi con la classe;

formativo e agli obiettivi fissati;

lle capacità di invenzione ed elaborazione personale;

TEORIA E LETTURA DELLA MUSICA.

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Saranno proposte attività relative ai seguenti aspetti della materia:

1. lettura della notazione

2. conoscenza della Teoria della Musica

3. discriminazione ritmica

4. canto e lettura intonata

Obiettivi di apprendimento specifici della disciplina

a) relativi alla Teoria e Lettura della musica:

• riconoscimento e descrizione degli elementi fondamentali della sintassi musicale;

• riconoscimento e descrizione di generi musicali, forme elementari e semplici condotte compositive;

• capacità di collocare in ambito storico-stilistico gli eventi musicali praticati;

• lettura ritmica e/o intonata;

b) relativi alla Pratica Strumentale individuale e di gruppo:

– gesto – suono;

ividuale e collettiva, con riferimento al controllo della postura e al corretto sviluppo senso-motorio nell’acquisizione delle tecniche specifiche;

alla interiorizzazione degli aspetti sintattico-grammaticali dei testi musicali e degli eventuali rimandi semantico-simbolici;

Nuclei fondanti

La disciplina strumentale, in condivisione con l’insegnamento di Educazione Musicale, si distingue per i seguenti nuclei fondanti:

• Ascolto

• Interpretazione ed analisi

• Performance strumentale solistica e/o di insieme

• Improvvisazione e rielaborazione creativa

Contenuti

a e Lettura della musica)

ritmo), i valori musicali, il tono e il semitono, il metro, l’agogica, la dinamica, il punto di valore, il legato e lo staccato, la legatura di valore, la corona.

produzione e/o riproduzione di melodie attraverso la voce con il supporto della lettura ritmica e intonata.

strumentale di base (inglobata nei brani scelti, tenendo in considerazione il livello di competenza strumentale raggiunto dal singolo alunno);

diteggiature, il metodo di studio appropriato, e la collocazione storica, lo stile e il significato.

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Le attività didattiche (acquisizione di capacità di esecuzione e ascolto della pratica individuale e collettiva) saranno centrate su repertori strumentali diversificati, così da offrire un ampio ventaglio di proposte atte a soddisfare i gusti e le aspettative dei singoli alunni e, nel contempo, ad offrire loro un panorama quanto più ampio possibile della cultura musicale storica e contemporanea, senza discriminazione di generi, stili ed epoche.

VERIFICHE COMUNI

Periodicamente saranno proposti dettati ritmici e melodici, mentre si svolgeranno verifiche scritte con prove oggettive per gli aspetti relativi alla notazione ed alla conoscenza della Teoria musicale.

Le consegne svolte per casa dagli alunni, saranno puntualmente corrette per lo più in maniera collettiva.

La verifica si basa sull’accertamento di una consapevole e corretta produzione dell’evento musicale rispetto ai suoi parametri costitutivi, tenendo conto delle attitudini musicali, della versatilità verso lo strumento e delle capacità d’apprendimento di ogni singolo alunno.

Premesso che l’insegnamento di tipo individuale consente una verifica costante dei livelli di apprendimento anche senza che si rendano sempre necessarie prove “ufficiali” come interrogazioni e verifiche scritte, il percorso della valutazione seguirà i seguenti momenti:

» iniziale con lo scopo di raccogliere informazioni circa i prerequisiti per lo svolgimento di ogni singola unità didattica;

» in itinere per accertare in qualsiasi momento l’efficacia degli itinerari di apprendimento programmati ed apportare le eventuali modifiche al processo in corso;

» finale o sommativa per consentire, al termine del quadrimestre, di accertare il livello raggiunto dall’alunno nell’acquisizione delle conoscenze ed abilità

VALUTAZIONE COMUNE

Tenendo conto di quanto emerso dalle verifiche, dei progressi di ciascuno, nonché dell'impegno durante le attività in classe e a casa, si formulerà una valutazione indicativa che insieme alle valutazioni relative all’attività svolta con il proprio strumento, fornirà gli elementi per la formulazione del giudizio quadrimestrale da riportare sulla scheda di valutazione.

Le verifiche avverranno costantemente e saranno di natura personale e collettiva (analisi tramite riascolto o visione dell’ elaborato personale o collettivo).

Terranno, inoltre conto dei seguenti obiettivi specifici:

SUSSIDI DIDATTICI

Strumenti laboratorio musicale, LIM

Leggio, Metronomo,

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Televisore, Videoregistratore, Impianto HI-FI, Registratore audio, CD, DVD

Computer, Supporti multimediali

Amplificatore, Microfoni

RAPPORTI CON LE FAMIGLIE

I rapporti con le famiglie verranno mantenuti mediante l’ora di ricevimento mensile, gli incontri scuola-famiglia e, qualora si evidenziassero situazioni particolari, mediante comunicazione scritta sul diario degli alunni.

ATTIVITA’ DEL CORSO

-lezione

regionali e nazionali)

culari ed extra-curriculari.

Curricolo di Arte e Immagine

OBIETTIVI GENERALI

Gli obiettivi suggeriti dalle Indicazioni Ministeriali sono relativi all’acquisizione di capacità e conoscenze di carattere generale, che possono essere sviluppate nel seguente modo:

Esprimersi e comunicare

1-Ideare e progettare elaborati ricercando soluzioni creative originali, ispirate anche dallo studio dell’arte e della comunicazione visiva.

2-Utilizzare consapevolmente gli strumenti, le tecniche figurative (grafiche, pittoriche e plastiche) e le regole della rappresentazione visiva per una produzione creativa che rispecchi le preferenze e lo stile espressivo personale.

3-Rielaborare creativamente materiali di uso comune, immagini fotografiche, scritte, elementi iconici e visivi per produrre nuove immagini.

4-Scegliere le tecniche e i linguaggi più adeguati per realizzare prodotti visivi seguendo una precisa finalità operativa o comunicativa, anche integrando più codici e facendo riferimento ad altre discipline.

Osservare e leggere le immagini

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1-Utilizzare diverse tecniche osservative per descrivere, con un linguaggio verbale appropriato, gli elementi formali ed estetici di un contesto reale.

2-Leggere e interpretare un’immagine o un’opera d’arte utilizzando gradi progressivi di approfondimento dell’analisi del testo per comprenderne il significato e cogliere le scelte creative e stilistiche dell’autore.

3-Riconoscere i codici e le regole compositive presenti nelle opere d’arte e nelle immagini della comunicazione multimediale per individuarne la funzione simbolica, espressiva e comunicativa nei diversi ambiti di appartenenza (arte, pubblicità, informazione, spettacolo).

Comprendere e apprezzare le opere d’arte

1-Leggere e commentare criticamente un’opera d’arte mettendola in relazione con gli elementi essenziali del contesto storico e culturale a cui appartiene.

2-Possedere una conoscenza delle linee fondamentali della produzione artistica dei principali periodi storici del passato e dell’arte moderna e contemporanea, anche appartenenti a contesti culturali di-versi dal proprio.

3-Conoscere le tipologie del patrimonio ambientale, storico-artistico e museale del territorio sapendone leggere i significati e i valori estetici, storici e sociali.

4-Ipotizzare strategie di intervento per la tutela, la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali.

Le nuove Indicazioni Nazionali (D.M. n.254 del 16 novembre 2012), individuano i seguenti traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado:

METODOLOGIA

I vari metodi dovranno valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni, per ancorarvi nuovi contenuti, facendo evolvere l’esperienza espressiva spontanea verso forme sempre più consapevoli e strutturate di comunicazione.

Nel processo di apprendimento l’alunno porta una grande ricchezza di esperienze e conoscenze acquisite fuori dalla scuola e attraverso i diversi media oggi disponibili a tutti, mette in gioco aspettative ed emozioni, si presenta con una dotazione di informazioni, abilità, modalità di apprendere che l’azione didattica dovrà opportunamente richiamare, esplorare, problematizzare. In questo modo l’allievo riesce a dare senso a quello che va imparando.” – “Incoraggiare l’apprendimento collaborativo Imparare non è solo un processo

Traguardi di sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado

1-L'alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un'ideazione e progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l'integrazione di piu' media e codici espressivi.

2-Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali.

3-Legge le opere piu' significative prodotte nell'arte antica, medievale, moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio.

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individuale. La dimensione sociale dell’apprendimento svolge un ruolo significativo. In tal senso, molte sono le forme di interazione e collaborazione che possono essere introdotte (dall’aiuto reciproco all’apprendimento cooperativo, all’apprendimento tra pari), sia all’interno della classe, sia attraverso la formazione di gruppi di lavoro con alunni di classi e di età diverse. A questo scopo risulta molto efficace l’utilizzo delle nuove tecnologie che permettono agli alunni di operare insieme per costruire nuove conoscenze, ad esempio attraverso ricerche sul web e per corrispondere con coetanei anche di altri paesi.” La scelta delle metodologie dovrà riconoscere, valorizzare e ordinare conoscenze ed esperienze acquisite dall’alunno nel campo espressivo e multimediale anche fuori dalla scuola, come elementi utili al processo di formazione della capacità di riflessione critica.”

La metodologia didattica potrebbe comprendere, al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati, i seguenti criteri:

- accettare inizialmente le espressioni spontanee, anche se povere e convenzionali

- esperienze che muovono dalla realtà visiva del preadolescente

- indicazione di precisi criteri di lavoro

- sperimentazione di più tecniche

-analisi di opere artistiche -ricerca progettuale relativa al design -ricerca storico-artistica legata all’ambiente -ricerca e raccolta di dati e informazioni -attività grafica e cromatica relativa alle varie tecniche -visite guidate a siti archeologici,laboratori artistici e musei -alternanza di esperienze espressivo - creative con altre fruitive - critiche

-continua verifica dei livelli di apprendimento e dei progressi compiuti nell’arco dell’anno e del triennio.

Per gli interventi individualizzati di consolidamento, potenziamento e recupero si farà ricorso al lavoro di gruppo, in cui parteciperanno studenti con diversi livelli di preparazione e al lavoro individuale guidato. Per gli alunni DSA e BES si individueranno percorsi individualizzati in base alle loro difficoltà di apprendimento.

CONTENUTI

Classe Prima-

LE OPERE, GLI STILI, GLI ARTISTI: Mondo Antico,Mondo Greco,Mondo Romano.

I CODICI: Il Punto, la Linea, il Colore, la Superficie.

Le Tecniche: Matita, Matite colorate, Pennarelli.

Osservare la realtà: Il Disegno, gli oggetti, gli ambienti.

Classe Seconda-

LE OPERE, GLI STILI, GLI ARTISTI: Il Romanico, il Gotico, il Quattrocento, il Cinquecento

I CODICI: La luce e l’ombra, lo Spazio, La Composizione

Le Tecniche : Matita, Matite colorate, Pennarelli,

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Classe Terza-

LE OPERE, GLI STILI, GLI ARTISTI: Dal Barocco, Neoclassicismo al Realismo, Impressionismo, Post-Impressionismo,

Primo Novecento, Secondo Novecento.

I CODICI- Forme della comunicazione:La Fotografia,Il Cinema,Il Fumetto,La Grafica

Le Tecniche: Matita, Matite colorate, Pennarelli.

Osservare la realtà: Il paesaggio, Il volto, La figura umana.

RECUPERO E POTENZIAMENTO

Le attività di recupero e potenziamento verranno attuate in parallelo all’interno dell’orario del mattino, sulla base delle risultanze dell’attività didattica e del processo di valutazione. Gli alunni verranno suddivisi in fasce di livello differenziate per lo stile d’apprendimento: recupero, consolidamento, potenziamento.

Al primo livello verranno svolte attività che consentano, mediante esercitazioni inerenti alle modalità operative, ai contenuti e ai linguaggi specifici della disciplina, l’acquisizione e il consolidamento dei prerequisiti, quali elementi primari indispensabili per lo sviluppo delle conoscenze.

Al secondo livello verranno svolte attività che favoriscano, mediante esercitazioni mirate (problemi tecnici, indagini, ricerche, relazioni motivate), l’acquisizione delle capacità di analizzare e di correlare in modo logico e scientifico elementi e principi di fenomeni e processi tecnici, unitamente alle capacità di rilevare, confrontare, elaborare dati e formulare ipotesi, come passo successivo alla fase degli apprendimenti elementari.

Al terzo livello le esercitazioni e i compiti saranno assegnati per favorire l’applicazione delle conoscenze e delle capacità acquisite in ambiti di maggiore complessità, comprese le attività di sperimentazione, progettazione, realizzazione di modelli.

VERIFICA E VALUTAZIONE

La verifica e la valutazione costituiscono uno dei momenti più significativi del percorso didattico.La valutazione, pertanto, non sarà intesa come un giudizio sanzionatorio ma come un processo di formazione che da un lato serve a valutare le competenze, le abilità, la maturazione e la formazione dell’alunno, dall’altro tende a verificare la validità dell’azione didattica del docente. Si baserà, oltre che sul controllo costante del lavoro assegnato, su osservazioni sistematiche durante il lavoro in classe e su un complesso di prove di verifica riferito agli indicatori/criteri di valutazione consistenti in prove scritte, grafiche, orali e nella somministrazione di test oggettivi.

Le prove di verifica, verranno calibrate sulle reali possibilità della classe, tenderanno ad accertare il raggiungimento degli obiettivi prefissati tenendo conto dei livelli di partenza di ciascun alunno.

ARTICOLAZIONE DEGLI OBIETTIVI

OBIETTIVI DIDATTICI ANNUALI

Individuano le competenze e i rispettivi contenuti che verranno diversificati in livelli di acquisizione in relazione all’anno di corso.

Classe Prima conoscere, descrivere, creare, usare in modo corretto i codici del linguaggio visivo, acquisire il concetto di bene storico artistico dalla preistoria all’arte romana saper rappresentare alcuni aspetti della realtà.

Classe Seconda dimostrare padronanza nelle tecniche sperimentate nell’anno precedente e acquisirne di nuove saper applicare un metodo di lettura alle immagini approfondire le capacità di osservazione ,saper

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applicare gli elementi del linguaggio visivo (punto, linea, colore, luce, spazio) conoscere le principali espressioni artistiche del passato (paleocristiana, romanica, gotico, rinascimento, seicento) interpretazione delle tematiche affrontate relative allo studio della figura umana, del paesaggio e della natura morta.

Classe Terza conoscere le strutture del linguaggio visivo saper applicare un corretto metodo di lettura ad un testo visivo Rielaborare immagini fotografiche, materiali di uso comune, elementi iconici e visivi, scritte e parole per produrre immagini creative. conoscenza delle correnti artistiche fondamentali dell’arte dell’800 e deI 900.

INDICATORI DI LIVELLO DEGLI OBIETTIVI di APPRENDIMENTO

Criteri di valutazione secondo le indicazioni del nuovo curricolo

(Tutte le classi)

Obiettivo - A Livello Descrittore

Esprimersi e comunicare.

1-Ideare e progettare elaborati ricercando soluzioni creative originali, ispirate anche dallo studio dell’arte e della comunicazione visiva.

2-Utilizzare consapevolmente gli strumenti, le tecniche figurative (grafiche, pittoriche e plastiche) e le regole della rappresentazione visiva per una produzione creativa che rispecchi le preferenze e lo stile espressivo personale.

3-Rielaborare creativamente materiali di uso comune, immagini fotografiche, scritte, elementi iconici e visivi per produrre nuove immagini.

4-Scegliere le tecniche e i linguaggi più adeguati per realizzare prodotti visivi seguendo una precisa finalità operativa o comunicativa, anche integrando più codici e

facendo riferimento ad altre discipline.

10 Sa ideare, progettare, rielaborare e produrre in modo autonomo, originale e creativo messaggi visivi

9 Sa produrre e rielabora autonomamente messaggi visivi in modo personale

8 Produce e rielabora autonomamente e con completezza, messaggi visivi

7 Sa produrre messaggi visivi in modo chiaro e corretto

6 Riesce a produrre e rielaborare semplici messaggi visivi

5 Non sempre produce e rielabora in modo corretto i messaggi visivi, non rielabora personalmente.

4-3 Non riesce a produrre messaggi visivi in modo adeguato. Non partecipa alle attività proposte

Obiettivo -B Livello Descrittori

Osservare e leggere le immagini.

1-Utilizzare diverse tecniche osservative per descrivere, con un linguaggio verbale appropriato, gli elementi formali ed estetici di un contesto reale.

2-Leggere e interpretare un’immagine

10 Sa leggere, interpretare e riconoscere i codici in modo autonomo e personale, con linguaggio appropriato i messaggi visivi dell’epoca studiata

9 Conosce e sa leggere le varie caratteristiche dei messaggi visivi dell’epoca studiata

8 Conosce e descrive esaurientemente i messaggi visivi dell’epoca studiata

7 Conosce e descrive i messaggi visivi dell’epoca studiata in

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o un’opera d’arte utilizzando gradi progressivi di approfondimento dell’analisi del testo per comprenderne il significato e cogliere le scelte creative e stilistiche dell’autore.

3-Riconoscere i codici e le regole compositive presenti nelle opere d’arte e nelle immagini della comunicazione multimediale per individuarne la funzione simbolica, espressiva e comunicativa nei diversi ambiti di appartenenza (arte, pubblicità, informazione, spettacolo).

modo soddisfacente

6 Conosce e descrive in modo essenziale i messaggi visivi dell’epoca studiata

5 Conosce in modo superficiale i messaggi visivi dell’epoca studiata

4-3 Conosce in modo frammentario i messaggi visivi dell’epoca studiata-Non sa riconoscere i messaggi visivi dell’epoca studiata. Non partecipa alle attività proposte.

Obiettivo -C Livello Descrittori

Comprendere e apprezzare le opere d’arte-

1-Leggere e commentare criticamente un’opera d’arte mettendola in relazione con gli elementi essenziali del contesto storico e culturale a cui appartiene.

2-Possedere una conoscenza delle linee fondamentali della produzione artistica dei principali periodi storici del passato e dell’arte moderna e contemporanea, anche appartenenti a contesti culturali diversi dal proprio.

3-Conoscere le tipologie del patrimonio ambientale, storico- artistico e museale del territorio sapendone leggere i significati e i valori estetici, storici e sociali.

4-Ipotizzare strategie di intervento per la tutela, la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali.

10 Sa leggere e commentare criticamente un’opera d’arte, rielabora autonomamente messaggi visivi in modo personale.

9 Sa leggere e commentare criticamente un’opera d’arte

8 Sa leggere e rielaborare autonomamente e con completezza, messaggi visivi

7 Possiede una buona conoscenza delle linee fondamentali della produzione artistica

6 Possiede una conoscenza elementare delle linee fondamentali della produzione artistica

5 Conosce in modo superficiale e frammentario le tipologie del patrimonio ambientale, storico- artistico.

4-3 Non riesce a leggere e commentare criticamente un’opera d’arte. Non partecipa alle attività proposte.

Certificazione delle Competenze-

Competenze al termine della scuola secondaria di primo grado-

L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi.

Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali.

Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio.

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Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio e è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione. Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio appropriato.

Curricolo di Educazione Fisica

PREREQUISITI

1) Prerequisiti fisici. Idoneità alla pratica sportiva 2) Integrità delle funzioni senso percettive 3) Capacità motorie individuali: capacità condizionali (forza, velocità, resistenza, mobilità

articolare) e capacità coordinative, generali e speciali, adeguate alla fase evolutiva.

CLASSI PRIME

Adeguato sviluppo degli schemi motori di base: rotolare, strisciare, capovolgersi, arrampicarsi, camminare in tutte le direzioni, correre in tutte le direzioni, saltare piccoli ostacoli a piedi pari avanti e lateralmente anche in combinazione con la corsa, lanciare e afferrare la palla, colpire un bersaglio.

CLASSI SECONDE

Aver raggiunto un sufficiente sviluppo della motricità, delle abilità e delle competenze sia pratiche che teoriche, rispetto agli obiettivi programmati per le classi prime.

CLASSI TERZE

Aver raggiunto un sufficiente sviluppo della motricità, delle abilità e delle competenze sia pratiche che teoriche, rispetto agli obiettivi programmati per le classi seconde.

PROVE DI INGRESSO

Nei mesi di settembre e ottobre saranno effettuate, a discrezione di ciascun insegnante, prove di ingresso in forma di test motori, per valutare le capacità motorie (condizionali e coordinative) in entrata dei singoli alunni, in riferimento alle differenti fasce di età.

Esempi:

Forza: salto in alto da fermo, in lungo da fermo, lancio della palla da minibasket da seduti.

Resistenza: Cooper ridotto o test dei 1000 metri.

Velocità: 30m, 40 m a spola , 20 m A\R

I test sulle abilità dei giochi sportivi e sulle capacità coordinative saranno effettuati e scelti in base alle differenti attività svolte dalle classi.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Il corpo e le funzioni senso-percettive

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- Rilevare i principali cambiamenti morfologici del corpo

- Migliorare le capacità condizionali (forza, resistenza, velocità e mobilità articolare)

Il movimento del corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo

- Sviluppare le capacità coordinative (coordinazione dinamica generale, combinazione e differenziazione dei movimenti, orientamento spazio-tempo)

Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo espressiva

- Sviluppare le capacità espressive mediante il linguaggio motorio

- Saper decodificare i gesti arbitrali in relazione all’applicazione del regolamento dei giochi sportivi.

Il gioco, lo sport, le regole e il fair play

- Partecipare in forma originale e creativa ai giochi

- Conoscere e applicare le regole dei principali giochi sportivi

- Rispettare le regole e accettare la sconfitta nelle situazioni competitive

Sicurezza e prevenzione, salute e benessere

- Acquisire consapevolezza delle funzioni fisiologiche e dei loro cambiamenti conseguenti all’attività motoria

- Saper applicare semplici metodiche di allenamento per mantenere un buono stato di salute

METODOLOGIE E STRATEGIE DIDATTICHE

Per far si che le scelte metodologiche siano funzionali ai contenuti si intende

prendere spunto dall’osservazione e dall’analisi dell’alunno per stabilire il reale livello psicomotorio raggiunto

tendere a rendere l’alunno protagonista del suo progetto educativo fare in modo che la successione dei carichi di lavoro corrisponda a leggi fisiologiche garantire a ciascun alunno, anche svantaggiato, la possibilità di partecipare pienamente e trarre

giovamento dalle attività motorie in tutte le forme utilizzare attività gradite agli alunni e idonee a facilitarne i processi di apprendimento.

Sarà utilizzato il gioco in tutte le sue forme. Qualunque sia il metodo utilizzato si partirà dal semplice per arrivare al complesso, dal facile al difficile. Verrà utilizzata l’alternanza dei metodi globale analitico globale per strutturare gli apprendimenti ma verrà dato ampio spazio:

al metodo della scoperta guidata e alla libera esplorazione (contribuiscono alla crescita intellettiva dell’alunno)

alla soluzione di problemi (favorisce la creatività) all’assegnazione di compiti per potenziare la motivazione all’apprendimento degli alunni.

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CONTENUTI IRRINUNCIABILI

Classi prime, seconde e terze

Conoscenza del valore formativo delle attività motorie nello sviluppo psicofisico e della personalità; costruzione della motricità; conoscenza delle parti del corpo e delle possibilità di movimento nello spazio e nel tempo; motricità espressiva il linguaggio del corpo; costruzione delle abilità sportive e motorie; costruzione di azioni di attacco e difesa nei giochi sportivi di squadra; organizzazione di gare individuali e di squadra, il ruolo dell’arbitro; regolamenti degli sport praticati; conoscenza dei principali apparati in funzione dell’allenamento delle capacità motorie; norme di pronto soccorso: traumatologia dello sport; educazione alla salute: corrette abitudini di vita e pratica sportiva; norme di sicurezza in palestra.

AREE TEMATICHE SUSCETTIBILI DI APPORTI INTERDISCIPLINARI

Corpo umano e acquisizione di corrette abitudini di vita (scienze, tecnologia e religione). Le regole del gioco e della società (educazione civica e religione). La storia e la cultura dello sport (lettere, storia, geografia, tecnologia, musica e arte).

Nel corso di ogni singolo anno e del triennio, si ritornerà ciclicamente sulle diverse attività per consolidare gli apprendimenti.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO E RELATIVI INDICATORI DI LIVELLO

Obiettivi di apprendimento Indicatori di livello

1) Il corpo e le funzioni senso-percettive

1. Riconoscere e utilizzare la propria velocità e la propria rapidità di esecuzione

2. Riconoscere e utilizzare la propria forza 3. Riconoscere e utilizzare la propria

resistenza 4. Riconoscere e utilizzare la propria mobilità

articolare

10/10: ha sviluppato in modo ottimale le proprie capacità condizionali

8-9/10: ha sviluppato in modo adeguato le proprie capacità condizionali

7/10: ha sviluppato in modo apprezzabile le proprie capacità condizionali

6/10: ha sviluppato sufficientemente le proprie capacità condizionali

3-5/10: Insufficiente lo sviluppo delle proprie capacità condizionali

2) Il movimento del corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo

Migliorare la coordinazione dinamica generale Migliorare la combinazione e differenziazione

dei movimenti Migliorare l’orientamento spazio-tempo

10/10: ha pieno controllo delle capacità coordinative in situazioni note e nuove

8-9/10: ha un efficace controllo delle capacità coordinative in situazioni note e nuove

7/10: ha un buon controllo delle capacità coordinative in situazioni note e nuove

6/10: ha un sufficiente controllo delle capacità coordinative in situazioni note

3-5/10: ha uno scarso controllo delle capacità coordinative anche in situazioni note

3) Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo espressiva

10/10: riconosce e utilizza in modo appropriato il linguaggio corporeo

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Favorire le capacità espressive mediante il linguaggio motorio

Comprendere i gesti arbitrali

8-9/10: riconosce e utilizza in modo adeguato il linguaggio corporeo

7/10: riconosce e utilizza in modo apprezzabile il linguaggio corporeo

6/10: riconosce e utilizza in modo accettabile il linguaggio corporeo

3-5/10: Insufficiente il riconoscimento e l’uso del linguaggio corporeo

4) Il gioco, lo sport, le regole e il fair play

1) Partecipare in forma originale e creativa ai giochi

2) Conoscere e applicare le regole dei principali giochi sportivi

3) Rispettare le regole e accettare la sconfitta nelle situazioni competitive

10/10: è pienamente consapevole dell’importanza delle regole dei giochi e le sa utilizzare e variare

8-9/10: è consapevole dell’importanza delle regole dei giochi e le sa utilizzare e variare

7/10: ha una buona conoscenza delle regole e le sa utilizzare

6/10: ha una sufficiente conoscenza delle regole e le sa utilizzare

3-5/10: ha difficoltà nel riconoscimento e nell’applicazione delle regole

5) Sicurezza e prevenzione, salute e benessere

1) Acquisire consapevolezza delle funzioni fisiologiche e dei loro cambiamenti conseguenti all’attività motoria

2) Saper applicare semplici metodiche di allenamento per mantenere un buono stato di salute

10/10: riconosce le principali funzioni fisiologiche e sa utilizzare semplici metodiche di allenamento in modo appropriato

8-9/10: riconosce le principali funzioni fisiologiche e sa utilizzare semplici metodiche di allenamento in modo adeguato

7/10: riconosce le principali funzioni fisiologiche e sa utilizzare semplici metodiche di allenamento in modo apprezzabile

6/10: riconosce le principali funzioni fisiologiche e sa utilizzare semplici metodiche di allenamento in modo accettabile

3-5/10: insufficiente il riconoscimento delle principali funzioni fisiologiche e l’utilizzo di semplici metodiche di allenamento

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Curricolo di Religione

CLASSI PRIME

CONOSCENZE

(Sapere)

- Conoscere l’importanza educativa della riflessione religiosa .

- Conoscere gli avvenimenti principali della storia di Israele e l’importanza della Bibbia.

- Conoscere gli insegnamenti, le opere, l’identità storica e messianica di Gesù..

ABILITÁ - COMPETENZE

(Saper fare)

- Essere persone motivate , consapevoli e aperte alla riflessione religiosa.

- Saper essere persone capaci di dialogare con l’Ebraismo e con altre culture religiose.

- Saper essere persone capaci di un confronto personale con la figura di Gesù.

CLASSI SECONDE

CONOSCENZE

(Sapere)

- Conoscere le modalità della nascita della Chiesa; conoscere l’episodio della Pentecoste.

- Conoscere la vita delle prime comunità cristiane.

-Conoscere l’azione missionaria della Chiesa dagli inizi ai nostri giorni.

ABILITÁ - COMPETENZE

(Saper fare)

- Sa ricostruire le tappe fondamentali della nascita della Chiesa..

- Saper essere persone capaci di testimoniare con convinzione i propri valori..

- Saper essere persone costruttrici di pace, di solidarietà e di dialogo.

CLASSI TERZE

CONOSCENZE

(Sapere)

- Conoscere la storia e la religiosità dell'Islam, dell'Induismo, del Buddismo e di altre religioni orientali.

-Conoscere i principi della dottrina sociale della Chiesa.

-Conoscere i rischi legati alla crescita e alla ricerca di autonomia.

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ABILITÁ - COMPETENZE

(Saper fare)

- Saper evidenziare i messaggi universali provenienti dalle religioni principali.

-Saper motivare le risposte del Cristianesimo.

- Saper individuare nella proposta cristiana un aiuto per la propria crescita.

Attività alternativa all’insegnamento della religione cattolica (a.s. 2014/15)

Il corso propone lo studio della storia della Sardegna a partire dalle epoche più antiche (preistoria e protostoria) fino all’età medievale.

Le lezioni teoriche proposte all’alunno si avvarranno dell’ausilio di una presentazione power point predisposta dall’insegnante, libri di argomento specifico, articoli scientifici, internet ecc.. Verranno fatti continui riferimenti ad un territorio proposto dall’alunno e ad altre località e regioni storiche della Sardegna; ciò diventa occasione, per l’alunno, di conoscere la regione in cui vive anche dal punto di vista geografico, spesso poco nota ai giovani.

L’alunno sarà impegnato a realizzare una sorta di “giornalino” digitale o cartaceo nel quale inserirà le sue ricerche e i suoi lavori (carta di distribuzione dei siti di interesse storico-archeologico, schede descrittive dei monumenti di particolare interesse, fotografie ecc.) che avranno come oggetto il territorio comunale da lui scelto.

OBIETTIVI FORMATIVI

b.xxxi. Obiettivi non cognitivi - Adeguata motivazione all’apprendimento

- Diligenza e cura negli impegni

- Ordine nel metodo di lavoro

- Conoscenza di se stessi e delle proprie potenzialità

b.xxxii. Obiettivi cognitivi - Sviluppare e/o potenziare le capacità di osservazione, ascolto, comprensione, scrittura, comunicazione

- Sviluppare e/o potenziare le capacità logico – operative

- Acquisire gradualmente un produttivo metodo di lavoro

- Ampliare le proprie conoscenze in relazione alla cultura locale

- Arricchire il lessico

- Acquisire e usare i linguaggi specifici

- Acquisire ed usare concetti cronologici, spazio-temporali, causa-effetto, di relazione

- Acquisire la capacità di manipolare testi specifici

-Acquisire la capacità di servirsi di programmi informatici (word, power point, pdf, google earth)

OBIETTIVI SPECIFICI

- conoscere le caratteristiche degli elementi fisici, naturali e antropici della Sardegna;

- capire le relazioni che intercorrono tra fattori fisici, demografici, economici, storici, sociologici e culturali;

- conoscere gli eventi storici e le caratteristiche significative delle epoche considerate

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- conoscere il territorio dal punto vista archeologico;

- stabilire relazioni e confronti tra civiltà;

- conoscere ed esporre i contenuti mettendo in relazione cause e conseguenze;

- comprendere globalmente e analiticamente il contenuto di un testo letto o ascoltato;

- esporre oralmente e/o per iscritto il contenuto di quanto letto o ascoltato;

- produrre un testo specifico sugli argomenti trattati.

ATTIVITA’

- consultazione dell’atlante per ricavarne informazioni;

- ascolto di lezioni frontali svolte mediante l’ausilio di presentazioni power point predisposte;

- ricerca sul web e su testi specifici degli argomenti trattati;

-esposizione orale e/o scritta dei contenuti appresi;

-produzione di un “giornale” con la sintesi degli argomenti trattati e l’indagine svolta su un territorio scelto dell’alunno