Convegno organizzato dalla Uil Pa CA R C E R I Bruti ... · si è organizzata per i 150 anni: il 16...

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GIUSTIZIA Convegno organizzato dalla Uil Pa Bruti Liberati: «Serve una riforma dell’organizzazione» La denuncia del procuratore capo di Milano «Funziona male anche il registro degli indagati» Ô «La vera riforma epocale sarebbe quella in grado di risol- vere i problemi organizzativi». Edmondo Bruti Liberati (nella foto), procuratore capo del Tri- bunale di Milano, commenta così la riforma della giustizia approvata dal Governo e in discussione in Parlamento. L’occasione è la tavola rotonda organizzata al Palazzo di Giu- stizia dalla Uil Pa per parlare di: “Esecuzione penale, orga- nizzazione giudiziaria, carceri: giustizia, quale futuro?”. La mancanza di risorse, spiega Bruti Liberati, affligge il siste- ma giudiziario nel suo com- plesso, e anche il capoluogo lombardo risente dei problemi che colpiscono il resto del Pae- se. «Apparentemente», spiega il procuratore capo, «in procura manca il 10% del personale. In realtà, però, questa percentuale sale al 15% se si considera che la procura di Milano deve co- prire anche il fabbisogno dei tribunali di Lodi, Pavia, Vigeva- no, e Voghera», dove le posizio- ni scoperte arrivano anche al 60%. «Nel sud Milano», prose- gue, «le carenze sono croniche. La situazione è insostenibile. Questi tribunali devono essere accorpati, e basterebbe un tratto di penna per risolvere il proble- ma. Siamo sotto organico anche per quel che riguarda il perso- nale amministrativo. Sono in servizio solo 280 persone su 378: questo significa che il 33% dei posti rimane scoperto». Le difficoltà non riguardano so- lo il blocco delle nuove assun- zioni. È un problema riuscire a far funzionare anche gli stru- menti informatici: in particola- re il Re.Ge, il registro in cui vengono inseriti i nomi degli indagati. «Quando apriamo una schermata, passano dieci minuti prima dell’apertura di quella successiva. Nell’attesa abbiamo tutto il tempo di anda- re a prendere un caffè alle mac- chinette». E sono ritardi come questi che finiscono per accu- mularsi e inceppare il funzio- namento della macchina giudi- ziaria. Un punto dolente è rappresen- tato anche dalle carenze negli organici della polizia giudizia- ria. Secondo Gianluigi Mado- nia, vice coordinatore regionale della Uilpa Penitenziari, in tut- ta Italia mancano circa 6.000 agenti, 1.200 dei quali solo in Lombardia. «La così detta “le- geg svuota carceri” ha rimesso in libertà solo 1400 persone, e non è possibile lavorare in que- ste condizioni visto che le celle sono sovraffollate. Dall’inizio del 2011», spiega, «sono già avvenuti dieci suicidi in carce- re. Da sommare alle 300 aggres- sioni avvenute nel 2010, ai 5.000 casi di autolesionismo e ai 1.000 tentativi di suicidio sventati solo grazie alla profes- sionalità degli agenti». [e.m.] CARCERI Sovraffollamento, l’emergenza continua In Lombardia 4mila detenuti di troppo «Il sovraffollamento è costante, mentre continuano a diminuire le risorse». Luigi Pagano, provveditore regionale per le carceri in Lombardia, durante il convegno della Uil Pa fa il punto sulle condizioni di vita dei detenuti. In totale, le carceri lombarde po- trebbero accogliere al massimo 5.653 detenuti, ma in realtà ne ospita 9.389. A Milano, la situazione è particolarmente critica a San Vittore, che contiene più del doppio delle persone ammesse: 1.626 con- tro 712. A Opera 1.279 detenuti vivono in uno spazio progettato per 973 persone, mentre il carcere di Bollate ne ospita 1.116 contro i 976 posti disponibi- li. “Solo” 140 più del limite. «La metà dei detenuti», ha spiegato Pagano, «è stato condannato in manie- ra definitiva, e fra questi 1300 dovranno scontare meno di un anno di carcere. Ecco perché sarebbe opportuno pensare a pene alternative fuori dal car- cere». Parole riprese anche da Mario Piramide, commissario di polizia penitenziaria, che ha rac- contato: «In 13 anni le condizioni sono peggiorate: mezzi e risorse diminuiscono sempre di più. Il so- vraffollamento è una condizione ordinaria, tanto che spesso quando portiamo una persona in carce- re non c’è neppure un letto libero. Facciamo dormi- re i detenuti sui materassi in sala d’attesa e, quando finalmente riusciamo a trasferirli in una cella, devo- no dividere uno spazio molto ridotto con altre quat- tro o cinque persone. Non possono neanche alzarsi in piedi tutti nello stesso momento». [e.m.]

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MI martedì 15 marzo 2011 9C R O N AC A

LA CITTÀ IN FESTA

Michelangelo Bonessa

Ô La voglia di Tricoloretrasuda abbondante dalleparole di Ignazio La Russa,ministro della Difesa cheieri ha presentato a Milanole iniziative per le celebra-zioni dei 150 anni d’Unitàdel Paese. «Il 16 e 17 mette-te il tricolore fuori dallafinestra – ha detto il mini-stro – Sono sicuro che ognifamiglia ne ha uno da qual-che parte in casa: avremmovoluto regalarlo noi, ma ilnostro bilancio non lo per-mette».La Russa non si è fermatoqui e ha sponsorizzato unagara tra vetrine dei negozi:«Invitiamo tutte le associa-zioni di commercianti adattivarsi per far sì che levetrine vengano allestitecon i colori nazionali e asegnalarle via internet alministero che ne premieràdieci per ogni regione cheaderirà all'iniziativa».

LE BANDE MILITARII 150 anni per La Russasono «una festa popolare» eper renderla ancora più po-polare il Ministero della Di-fesa ha messo a disposizio-ne tutte le bande delle forzearmate: a Milano si comin-cia il 17, con l’alzabandierasolenne in piazza Duomo almattino e l’esibizione della

banda musicale interforze.Il giorno successivo invececi sarà la celebrazione del163esimo anniversario del-le 5 giornate di Milano con

la deposizione delle Coro-ne ai caduti la consegna delvessillo tricolore alla Scuo-la militare Teuliè i cui allie-vi dell’epoca si unirono

agli insorti antiasburgici. Ilweek end si aprirà con lanovità assoluta del concer-to della Banda dei carabi-nieri alla Scala, un evento

per il quale sono stati riser-vati 400 posti per gli stu-denti, «preferibilmentedelle scuole medie», haprecisato La Russa.Per domenica poi sono pre-viste quattro fanfare, due almattino e due al pomerig-gio: i primi a sfilare da SanBabila al Castello sforzescosaranno la batteriadi tamburi del-la Scuola mi-litare Teu-l i è , p o ito cc he ràall ’a e r o-n a u t i c am i l i t a r ec o n l af a n f a r adel primoc o m a n d oregione aereain piazzetta SanCarlo. La secondaparte della giornata sarà de-dicata ai carabinieri che siesibiranno nel cortile dellearmi del Castello Sforze-sco, seguiti dalla banda deldipartimento militare ma-rittimo di La Spezia chesuonerà in galleria VittorioEmanuele II.

GLI ALTRI APPUNTAMENTIAnche la Camera del lavorosi è organizzata per i 150anni: il 16 in piazza Cameradel Lavoro, verranno lettele lettere scritte nell’Otto -

cento da Garibaldi per i la-voratori. Più tardi si terràun concerto jazz alla Bovi-sa, un brindisi per l’unità(ore 19) e la proiezione delfilmato “In cerca di voce”in piazza Di Vittorio.L’apertura dei negozi, auto-rizzata dal Comune per lagiornata di festa, fa comun-

que discutere perl ’ e s t ens ione

della conces-sione anchealla gran-de distri-b uz io ne ,cont esta-ta ancheda Confe-s e r c e n t i

che la ritie-ne in contra-

sto con l’esi -genza di valoriz-

zare la rete di venditacittadina.Anche il centro-sinistra or-ganizza la sua festa: giovedì17 marzo alle 11.00, Giulia-no Pisapia e Piero Fassino,candidati sindaci a Milanoe a Torino, celebrerannol’evento insieme in piazzaCastello.Sarà sospeso l’Ecopass marimarranno aperti PalazzoMarino e tutti i musei civi-ci, dove si potrà entrare gra-tuitamente. Sarà infinepossibile visitare il Sacra-rio ai Caduti di Guerra.

UNITÀ D’ITALIA Il 17 marzo verrà sospeso l’Ecopass, si entrerà gratis nei musei civici e sarà possibile visitare Palazzo Marino

La Russa: «Un tricolore ad ogni balcone»Per la celebrazione, il ministro della difesa ha organizzato numerose esibizioni delle bande militari

MAGIA ALL’OTTAGONO E SUL TRAM

Milano diventa rossa, bianca e verde

GIUSTIZIA Convegno organizzato dalla Uil Pa

Bruti Liberati:«Serve una riformadell’organizzazione»La denuncia del procuratore capo di Milano«Funziona male anche il registro degli indagati»Ô «La vera riforma epocalesarebbe quella in grado di risol-vere i problemi organizzativi».Edmondo Bruti Liberati (nellafoto), procuratore capo del Tri-bunale di Milano, commentacosì la riforma della giustiziaapprovata dal Governo e indiscussione in Parlamento.L’occasione è la tavola rotondaorganizzata al Palazzo di Giu-stizia dalla Uil Pa per parlaredi: “Esecuzione penale, orga-nizzazione giudiziaria, carceri:giustizia, quale futuro?”. Lamancanza di risorse, spiegaBruti Liberati, affligge il siste-ma giudiziario nel suo com-plesso, e anche il capoluogolombardo risente dei problemiche colpiscono il resto del Pae-

se. «Apparentemente», spiegail procuratore capo, «in procuramanca il 10% del personale. Inrealtà, però, questa percentualesale al 15% se si considera chela procura di Milano deve co-prire anche il fabbisogno deitribunali di Lodi, Pavia, Vigeva-no, e Voghera», dove le posizio-ni scoperte arrivano anche al60%. «Nel sud Milano», prose-gue, «le carenze sono croniche.La situazione è insostenibile.Questi tribunali devono essereaccorpati, e basterebbe un trattodi penna per risolvere il proble-ma. Siamo sotto organico ancheper quel che riguarda il perso-nale amministrativo. Sono inservizio solo 280 persone su378: questo significa che il 33%

dei posti rimane scoperto».Le difficoltà non riguardano so-lo il blocco delle nuove assun-zioni. È un problema riuscire afar funzionare anche gli stru-menti informatici: in particola-re il Re.Ge, il registro in cuivengono inseriti i nomi degliindagati. «Quando apriamouna schermata, passano dieciminuti prima dell’apertura diquella successiva. Nell’a tte saabbiamo tutto il tempo di anda-re a prendere un caffè alle mac-chinette». E sono ritardi comequesti che finiscono per accu-mularsi e inceppare il funzio-namento della macchina giudi-ziaria.Un punto dolente è rappresen-tato anche dalle carenze negli

organici della polizia giudizia-ria. Secondo Gianluigi Mado-nia, vice coordinatore regionaledella Uilpa Penitenziari, in tut-ta Italia mancano circa 6.000agenti, 1.200 dei quali solo inLombardia. «La così detta “l e-geg svuota carceri” ha rimessoin libertà solo 1400 persone, enon è possibile lavorare in que-ste condizioni visto che le cellesono sovraffollate. Dall’iniziodel 2011», spiega, «sono giàavvenuti dieci suicidi in carce-re. Da sommare alle 300 aggres-sioni avvenute nel 2010, ai5.000 casi di autolesionismo eai 1.000 tentativi di suicidiosventati solo grazie alla profes-sionalità degli agenti».

[e.m.]

CA R C E R I

Sovraffollamento, l’emergenza continuaIn Lombardia 4mila detenuti di troppo«Il sovraffollamento è costante, mentre continuanoa diminuire le risorse». Luigi Pagano, provveditoreregionale per le carceri in Lombardia, durante ilconvegno della Uil Pa fa il punto sulle condizioni divita dei detenuti. In totale, le carceri lombarde po-trebbero accogliere al massimo 5.653 detenuti, main realtà ne ospita 9.389. A Milano, la situazione èparticolarmente critica a San Vittore, che contienepiù del doppio delle persone ammesse: 1.626 con-tro 712. A Opera 1.279 detenuti vivono in uno spazioprogettato per 973 persone, mentre il carcere diBollate ne ospita 1.116 contro i 976 posti disponibi-li. “Solo” 140 più del limite. «La metà dei detenuti»,ha spiegato Pagano, «è stato condannato in manie-ra definitiva, e fra questi 1300 dovranno scontare

meno di un anno di carcere. Ecco perché sarebbeopportuno pensare a pene alternative fuori dal car-cere». Parole riprese anche da Mario Piramide,commissario di polizia penitenziaria, che ha rac-contato: «In 13 anni le condizioni sono peggiorate:mezzi e risorse diminuiscono sempre di più. Il so-vraffollamento è una condizione ordinaria, tantoche spesso quando portiamo una persona in carce-re non c’è neppure un letto libero. Facciamo dormi-re i detenuti sui materassi in sala d’attesa e, quandofinalmente riusciamo a trasferirli in una cella, devo-no dividere uno spazio molto ridotto con altre quat-tro o cinque persone. Non possono neanche alzarsiin piedi tutti nello stesso momento».

[e.m.]

La volta della Galleria brilla in onore dell’Unità d’Italia. E ilbianco, il rosso e il verde diventano i colori dell’Ottagono. Laspeciale luce tricolore si è accesa ieri sera per la prima volta,alla presenza dell’assessore comunale al Decoro urbanoMaurizio Cadeo e del ministro della Difesa Ignazio La Russa,che poco prima, in Piazza Fontana, avevano dato il via anche

alle corse del tram illuminato, manco a dirlo, di verde, bian-co e rosso. Altra iniziativa promossa dal Comune. Il tramgirerà dalle periferie al centro per tutto il 2011, non è adibitoal trasporto dei passeggeri ma è comunque visitabile quan-do in sosta alle fermate. L’Ottagono resterà invece illumina-to almeno per due settimane. [m . v. (serv. p e p.)]

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