Controllo della Spesa sanitaria con l'innovazione ICT

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Il controllo della spesa sanitaria: per un uso innovativo delle tecnologie multimediali e wireless

Ing. Francesco Marinuzzi, Ph.D. Presidente Marinuzzi & Associates

Abstract: La degenza ospedaliera costituisce uno dei costi principali della spesa sanitaria. Un uso innovativo delle tecnologie wireless proprietarie e non (GSM, UMTS, GPRS, WIFI) può permettere la delocalizzazione di molti trattamenti ante e post ricovero e il controllo oggettivo degli stessi.

Il contesto tecnologico Siamo alla vigilia di un periodo di piena maturità delle tecnologie wireless a larga banda e di quelle software per l’interoperabilità dei sistemi. La penetrazione nel mercato italiano della tecnologia 3G (UMTS) è fra le maggiori al mondo e supporta anche standard quali lo HDSPA con velocità simile alla ADSL. Nel settore delle reti pubbliche da pochi mesi è stata risolta la vertenza fra i ministeri della difesa e delle telecomunicazioni sulle frequenze per il Wi-Max e fra poco saranno rilasciati i primi servizi che permettono di avere celle di 3km di diametro con velocità fino a 80 megabit/sec. Il mercato del WiFI, d’altra parte, si è consolidato ed iniziano ad apparire sul mercato apparati e smartphone multistandard (4G) che supportano connessioni dati e chiamate sia su rete proprietaria (UMTS, GPRS, GSM) sia pubblica (WI-FI)i. Sono stati rilasciati sul mercato, inoltre, telefonini che inglobano in se sistemi di videocamera ad alta risoluzione aventi memorie allo stato solido di vari gigabyte che permettono tutta una serie nuova di applicazioni. Dal punto di vista dei costi del traffico sebbene ancora non si è raggiunta quella trasparenza auspicata, sicuramente la possibilità di connettersi in rete ed effettuare chiamate a costo potenzialmente gratis grazie alle reti pubbliche (vedasi Wi-Fi) costituirà una forte motivazione per un abbattimento delle tariffe

mobili alla stessa stregua di quello avvenuto sulle tariffe da rete fissa verso le tratte internazionali (si pensi a Skype). Riguardo l’interoperabilità dei sistemi informativi, grazie al consolidamento degli standard indotto dalla rete “internet” ci sono sul mercato numerose soluzioni convenienti ed universali che permettono un facile e flessibile scambio di dati e sincronizzazione (si pensi ad esempio ai webservices ). Inoltre risultano particolarmente vincenti ed affidabili tutta una serie di soluzioni applicative in “hosting” che garantiscono alti tassi di “riuso” con strutture pubbliche omologhe e netti abbattimenti dei costi di progetto. Dal punto di vista degli utenti e della loro esperienza e capacità di interagire con i sistemi automatizzati sicuramente occorre tenere in conto dei recenti progressi compiuti grazie alla diffusione praticamente totale dei telefonini (si contano in italia più SIM card che abitanti), della diffusione della larga banda e dei personal computer, delle nuove normative che impongono la gestione e la trasmissioni telematica delle informazioni (si pensi al Ministero della Finanza e non ultimo all’ultima finanziaria per gli adempimenti per i medici di base). Il contesto applicativo I bilanci della sanità presentano sempre più dei deficit significativi che impongono un serio

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controllo della spesa pur nella garanzia della qualità del servizio. La spesa sanitaria, infatti, sta progressivamente aumentando proporzionalmente all’aumento della età media della popolazione. Molte malattie una volta “letali” sono diventate “quasi croniche” grazie a nuove terapie più onerose che si protraggono nel tempo. D’altra parte diminuendo le nascite diminuiscono i soggetti attivi e dunque i contributi portando ad una situazione nel tempo sempre più “sbilanciata”. La problematica L’attuale dilemma di molte strutture ed operatori sanitari è come garantire la qualità minima necessaria della cura pur nel rispetto del budget di spesa allocato e garantito soggetto a continui tagli e ridimensionamenti. In questo intervento proviamo a dimostrare che le tecnologie informatiche e delle telecomunicazioni (di seguito chiamate ICT) se ben selezionate e ponderate possono rappresentare non una voce di spesa aggiuntiva ma un fattore critico determinante per il controllo e la diminuzione dei costi a parità o addirittura con migliore qualità del servizio almeno in alcuni settori significativi. A tal fine è bene impostare progetti ICT con prodotti e standard “consolidati” sul mercato che garantiscano così un ottimo rapporto qualità prezzo. Troppo spesso, nel passato, i progetti ICT non sono stati preceduti da adeguati studi di fattibilità inducendo notevoli impatti organizzativi che hanno fatto perdere molti dei vantaggi attesi. E’ fondamentale, invece, selezionare le tecnologie rispetto alle opportunità effettive del “momento temporale” senza fughe in avanti ne approcci troppo conservatori. Si deve altresì considerare che i progetti iniziati oggi arrivano in esercizio fra 9 o 12 mesi almeno e dunque devono sfruttare il contesto temporale finale. Le soluzioni Entrando nello specifico del contenimento dei costi relativamente alle “degenze” ospedaliere pre e post operatorie attualmente vengono

impiegate varie soluzioni organizzative che permettono un contenimento della spesa: si pensi al “day hospital”, alle case di “lunga degenza” ed a centri satellite. Tutte queste soluzioni hanno lo svantaggio che non permettono sempre la disponibilità della professionalità medica necessaria nel luogo e momento effettivo del bisogno. La telemedicina, con un ampio uso delle tecnologie trasmissive, si è posta come obiettivo proprio la delocalizzazione della competenza medica pur nella compresenza “temporale”. Gli sviluppi tecnologici anzidetti permettono, per alcune fattispecie, di estendere la delocalizzazione anche in contesti “non strutturati” grazie all’uso delle connessioni wireless a larga banda o del semplice “videofonino”. Ma il salto di qualità anche dal punto di vista dell’impatto organizzativo si ottiene con l’adozione di banche dati multimediali aperte sulla rete esterna (ad esempio tipicamente con architetture di hosting) contenenti dati clinici, immagini (RX, RMN, TAC, ecc) e filmati (operazioni, riabilitazioni, ecc…), che possono essere accedute dagli specialisti in modalità protetta e “remota” in tempi sfasati pur all’interno di una finestra temporale di garanzia di qualità della risposta (ad esempio entro 24 ore). La libera condivisione delle informazioni fra i soggetti autorizzati, inoltre, permette un più efficace e puntuale controllo delle qualità delle prestazioni erogate da parte degli enti preposti (ASL, Regione, ecc… e un affinamento dei protocolli di cura. Le stesse strutture sanitarie “satellite”, grazie a tali sistemi informativi, possono aumentare l’efficienza e la capacità operativa con netto miglioramento del rapporto costo/qualità. In merito ai costi connessi agli “esami diagnostici” risulta vincente sviluppare a livello nazionale un servizio di interoperabilità fra le basi dati degli esami per permettere un unico “percorso di cura” del cittadino che cosi non avrebbe l’onere ogni volta di ripetere e riportare alle nuove strutture di cura la storia clinica e gli accertamenti già effettuati che troppe volte vengono ripetuti senza validi

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motivi. Tale interconnessione permetterebbe anche una valutazione maggiore e globale del malato con maggiore qualità nella capacità di diagnosi e trattamento delle problematiche. Conclusioni In sintesi la maturità delle soluzioni applicative condivise in rete (in hosting) connesse alle reti wireless a larga banda permettono, nella totale garanzia di riservatezza, una organizzazione del servizio sanitario più vicina al cittadino,

con una competenza medica distribuita nel territorio in centri satelliti e perfino in mobilità presso gli ambienti vissuti quotidianamente (case, uffici, strade, ecc…).

i Vedasi il testo GPRS, UMTS e WIFI e le tecnologie di IV Generazione. Il futuro delle comunicazioni mobili”

edito da Franco Angeli autori Ing. Marinuzzi e Ing. Tortoreto.