contro deriva in primo luogo, da un dato oggettivo: la co~ … · 2012. 10. 1. · L'interesse...

13
L'interesse indubbio che ha suscitato questo in- contro deriva in primo luogo, da un dato oggettivo: la co~ sapevolezza che c'è in tutte le forze politiche democrati- che della gravità della crisi e della collocazione del Mez- zogiorno in questa crisi. Nel momento stesso in cui presen- tavamo nei due rami del parlamento la proposta di legge nuo- va sul Mezzogiorno, abbiamo pensato di sollecitare questa iniziativa del CESPE che si colloca nel programma di questo istituto che sta svolgendo un'azione così significativa nel nostro paese. E il nostro obiettivo era ed è quello di dare la giusta collocazione politica, ideale e culturale ai proble- mi del Mezzogiorno nell'attuale crisi, che ha quell'intreccio complesso che diceva Colajanni e si colloca poi in quel qua- dro internazionale così sfavorevole a cui faceva riferimento Peggio nel suo intervento. Ecco la necessità di dare una giusta base al nostro discorso sul Mezzogiorno nell'ambito di un programma che noi comunisti definiamo di risanamento e di rinnovamento dell*ec,2, nomia, della società e dello Stato italiano. Questa è la no- stra ambizione. Cioè un lavoro di lunga lena che richiede che si faccia appello a tutte le energie del paese, per determina- re una mobilitazione consapevole delle forze sociali e di tut- te le forze politiche democratiche. Questo è il senso di tutta la nostra politica e per questo noi possiamo compiere degli atti di assunzione coraggiosa di responsabilità come la pre- sentazione di una'~rQP6sta di legge in Panamento anticipando

Transcript of contro deriva in primo luogo, da un dato oggettivo: la co~ … · 2012. 10. 1. · L'interesse...

Page 1: contro deriva in primo luogo, da un dato oggettivo: la co~ … · 2012. 10. 1. · L'interesse indubbio che ha suscitato questo in-contro deriva in primo luogo, da un dato oggettivo:

L'interesse indubbio che ha suscitato questo in-contro deriva in primo luogo, da un dato oggettivo: la co~sapevolezza che c'è in tutte le forze politiche democrati-che della gravità della crisi e della collocazione del Mez-zogiorno in questa crisi. Nel momento stesso in cui presen-tavamo nei due rami del parlamento la proposta di legge nuo-va sul Mezzogiorno, abbiamo pensato di sollecitare questainiziativa del CESPE che si colloca nel programma di questoistituto che sta svolgendo un'azione così significativa nelnostro paese. E il nostro obiettivo era ed è quello di darela giusta collocazione politica, ideale e culturale ai proble-mi del Mezzogiorno nell'attuale crisi, che ha quell'intrecciocomplesso che diceva Colajanni e si colloca poi in quel qua-dro internazionale così sfavorevole a cui faceva riferimentoPeggio nel suo intervento.

Ecco la necessità di dare una giusta base al nostrodiscorso sul Mezzogiorno nell'ambito di un programma che noicomunisti definiamo di risanamento e di rinnovamento dell*ec,2,nomia, della società e dello Stato italiano. Questa è la no-stra ambizione. Cioè un lavoro di lunga lena che richiede chesi faccia appello a tutte le energie del paese, per determina-re una mobilitazione consapevole delle forze sociali e di tut-te le forze politiche democratiche. Questo è il senso di tuttala nostra politica e per questo noi possiamo compiere degliatti di assunzione coraggiosa di responsabilità come la pre-sentazione di una'~rQP6sta di legge in Panamento anticipando

Page 2: contro deriva in primo luogo, da un dato oggettivo: la co~ … · 2012. 10. 1. · L'interesse indubbio che ha suscitato questo in-contro deriva in primo luogo, da un dato oggettivo:

2.-

tutte le altre forze politiche e il governo. Noi, ci stia-mo assumendo le nostre responsabilità prima di tutto difronte alla classe operaia e ai lavoraori. Quando il compa-gno Chiaromonte va a Torino, al convegno regionale indettodalla Regione Piemonte sulla crisi economica e conclude di-cendo chiaramente che non si potranno difendere tutti i cin-quantamila posti di lavoro in crisi in quella regione, fauna scelta politica e si assume delle responsabilità. Ma die-tro questa assunzione di responsabilità c'è una linea chetende a risolvere i problemi della ristrutturazione e ricon-versione dell'apparato produttivo del paese nel sensoai unriequilibrio territoriale e, quindi, di uno spostamento versoil sud. Da qui noi facciamo derivare anche le posizioni corag-giose che abbiamo assunto sulla mobilità della manodopera eanche su tutto il rapporto lotta contrattuale e salariale inquesto autunno e lotta per l'occupazione e problema degli in-vestimenti nel Mezzogiorno. Ma nel quadro di quale politicatutto questo? Qui c'è il grande dilemma, la questione aperta.Prevarrà una politica di espansione dell'apparato produtti.vonazionale, o una politica di restringimento? Altrimenti tuttii termini della questione cambiano. Ecco, noi cerchiamo dioffrire un quadro di riferimento - e la relazione Colajanniè questo - che va nella direzione dell'allargamento deDa baseproduttiva e del riequilibrio territoriale e, quindi, dellarisposta positiva al mezzogiorno. Se non prevale questa linea,tutto rrana, e noi non possiamo chiedere alla classe operaiae alle grandi masse lavoratrici e popolari alcun sacriricioperchè non si avrebbe alcuna contropartita seria, sul pianopratico, sul piano della prospettiva, ideale e politica.

Page 3: contro deriva in primo luogo, da un dato oggettivo: la co~ … · 2012. 10. 1. · L'interesse indubbio che ha suscitato questo in-contro deriva in primo luogo, da un dato oggettivo:

3.-

Ecco perchè è assurdo il comportamento della Con-findustria e la piemica forzata che si fa rispetto alla pia~taforma dei sindacati sul piano contrattuale. Non spetta ame difendere la piattaforma dei metalmeccanici. Il compagnoTrentin in un lucido intervento su Rinascita di questa set-timana risponde molto puntualmente alla questione. Alla dema-gogia sul piccolo imprenditore egli risponde: n non vogliamocontrattare il tornio della piccola fabbrica, e nemmeno ci il~ludiamo di risolvere la questione a livello aziendale. il pro-blema è politico, cioè che tipo di tensione politica, ideale,morale, noi determiniamo nelle masse ai fini di arrivare asbocchi politici che non sono nè aziendali nè soltanto col pa-dronato, ma che ci riconducono alla responsabilità della poli-tica economica del governo? Ecco la nostra proposta del progra~ma a medio termine e in ciò si inquadra il problema del Mezzo-giorno. Qui sta la coerenza e la serietà della nostra posizio-ne. Noi abbiamo avuto l'occasione che relatore a questo con-vegno fosse la stessa persona che 48 ore prima a Roma avevaillustrato le proposte dei gruppi parlamentari comunisti perma modifica del bilancio dello Stato, precisando cosa è pernoi comunisti la proposta di programma a medio termine. EColajanni l'ha ripetuto qui, ieri, quando ha illustrato trepunti: 1) proseguire nel bilancio dello Stato le scelte cheabbiamo operato di allargamento della spesa qualificata perllosviluppo èell'occupazione fatta con i decreti; 2) i grandiprogrammi di nstrutturazione e riconversione dei principalisettori produttivi; 3) la legge per il Mezzogiorno. E' da que-sta collocazione che noi facciamo scaturire, caro Molè e cariamici delle altre forze politiche qui presenti le linee diret-trici della ~gge sul Mezeogiorno. E' per dare una valida ri-

Page 4: contro deriva in primo luogo, da un dato oggettivo: la co~ … · 2012. 10. 1. · L'interesse indubbio che ha suscitato questo in-contro deriva in primo luogo, da un dato oggettivo:

4.-

s~osta per la soluzione della crisi, che avanziamo l'esi-genza di qualificare e definire in termini nuovi obiettivi6 strumenti della politica meridionalista.

L'on. Gunnella stamattina ha rilanciato qui la cifradei 20.000 miliardi. L'on. Molè si è premurato di buttare unpò di acqua su quella cifra, e però anche questo è un fattopolitico: ciQè nemmeno la cifra è garantita. Noi diciamo: cer-to, siamo d'accordo con Gunnella e con Compagna quando diconoche è importante la cifra. Ma la cifra è inseparabile dagliobiettivi: Che cosa si vuole fare, a vantaggio di quali cetisociali, con chi e con quali strumenti. Questa è "la questione.Nel momento stesso in cui alla classe operaia e alla colletti-vità nazionale chiediamo un sacrificio di grandi dimensioni,cioè di riservare una quota notevole delle risorse a investi-menti nel mezzogiorno, dobbiamo saper rispondere con chiarezzache questi investimenti nel sud non serviranno ad alimentareancora sprechi, parassitismo e clientele; ma al contrario con-tribuiranno al risanamento dell'economia nazionale, al risana-mento economico sociale e politico del paese per fa~lo usciredalla crisi.

Ecco la grande intuizione che noi prospettiamo nei pro-getti di sviluppo, come scelta unica per quanto riguarda gliinvestimenti nel Mezzogiorno. Noi pensiamo a due tipi di pro-getti. Il primo tipo è quello che punta a val~rizzare risorsecon la trasformazione dell'agricoltura e la sua verticalizza-zione, e quindi i grandi programmi statali di irrigazione e disviluppo dei vari settori dell'agricoltura, della zootecnia,al vino, all'ortofrutta ecc.) visti come programmi agricoli eindustriali e anche di infrastrutture. Il secondo tipo è quello

Page 5: contro deriva in primo luogo, da un dato oggettivo: la co~ … · 2012. 10. 1. · L'interesse indubbio che ha suscitato questo in-contro deriva in primo luogo, da un dato oggettivo:

5.-

dei grandi investimenti industriali: per esempio, il Sidei'itl£gico di Gioia Tauro va collocato nell'ambito di un progettodi sviluppo che non affronti solo le infrastrutture al servi;.>zio di quell'impianto. E allora noi vediamo i progetti disviluppo del primo tipo che danno una risposta nella direzlC}-òne della riduzione del deficit agricolo alimentare del nostropaese: i 3.000 miliardi all'anno di fosso. Il secondo tipo aiprogetto punta al riequilibrio territoriale dell'apparato pro~duttivo per supexare la oongestione al nord e l'abbandono divaste zone del Mezzogiorno.

Da qui facciamo scaturire l'esigenza di conservareancora, in attesa di creare le condizioni politiche per rilan-ciare la programmazione generale, dell'intervento aggiuntivo dello Stato del Mezzogiorno. La polemica che ancora poco fa fàCe-va l'on. Molè su questo punto è una polemica contro i mulinia vento. Abcamo affermato nella nostra legge, e lo riafferiia~mo nella relazione, che noi siamo per mantenere l'interventoaggiuntivo dello Stato e non come intervento che automaticamen~'te si ripartisce in otto e si dà a ciascuna regione, ma preve~.diamo progetti di sviluppo statale nei due tipi a cui io fac'e-vo riferimento. Prevediamo il mantenimento del ministero peril Mezzogiorno con un controllo democratico di due tipi: Par~lamento e poi la Commissione delle regioni. Su questo puntoabbiamo visto la convergenza del collega on. Scotti che mise!!bra abbia fatto un intervento diverso, come sforzo di affron-tare tale questione, rispetto a quello che mi è parso facesseor ora leone Molè.

Noi prevediamo il ma~ento dell'intervento statale'

Page 6: contro deriva in primo luogo, da un dato oggettivo: la co~ … · 2012. 10. 1. · L'interesse indubbio che ha suscitato questo in-contro deriva in primo luogo, da un dato oggettivo:

6.-

in questa fase transitoria in vista di superarla con laconquista di una politica di programmazione (quando ci sa-ranno le condizioni politiche, e noi lottiamo per questo!).A questa impostazione si rifà il dibattito sugli strumentie quindi il problema della Cassa. A me pare che il dibatti-to di questi mesi sia servito, e da tutti ci viene dato at-to di senso di responsabilità e anche di un'apertura. Il col••..lega Scotti conviene che su due punti fondamentali l'accordopuò;;~;e;e pieno. Abbiamo sentito ii~;o;Pagno Neri dire coseprecise sull'ampia intesa realizzata in quel franco scambiodi idee che le due delegazioni comunista e socialista hannoavuto a Roma. Anche il Prof. Petriccione ha portato alcunielementi di convergenza. La questione qual'è, a questo punto,per fare un discorso puntuale? E' quella della gradualitànel superamento della Cassa? Il Prof. Saraceno dice che forsesarebbe stato meglio cominciare nel '71. Purtroppo non si ècominciato ma non per colpa nostra. Noi avevamo presentatouna proposta allora, che non era certo ancora compiuta comequella che abbiamo presentato adesso perchè era un primo ten-tativo di affrontare certe questioni. Ma l'avevamo fatta laproposta e fu scartata. Ecco perchè questa volta noi abbiamovoluto arrivare al dibattito parlamentare con una preparazio-ne eccezionale tenendo conto della diversità della situazioneanche dal punto di vista politico, e delle nuove possibilitàche ci sono offerte. Dato che non si è cominciato cinque annifa, dobbiamo guadagnare quello che abbiamo perso negli anniprecedenti e non ascoltare appelli a ritardare ancora.

Page 7: contro deriva in primo luogo, da un dato oggettivo: la co~ … · 2012. 10. 1. · L'interesse indubbio che ha suscitato questo in-contro deriva in primo luogo, da un dato oggettivo:

"'"I

7.-

Mi consenta ancora il Prof. Saraceno che cichiede meraviglia~o come mai avremmo fatto dare cin-quanta miliardi alla Cassa per la forestazione con idecreti congiunturali? Ma professore Saraceno, noi co-munisti abbiamo presentato un emendamento che era inte-gralmente sostitutivo del ~esto governativo perchè rite-nevamo sbagliato che nell'ambito dei decreti congiuntura-li si assegnassero mille miliardi alla Cassa per Il Mez-zogiorno. Eravamo d'accordo a dare mille e anche più mi-liardi in termini di emergenza al Mezzogiorno, e pensa-vamo a una utilizzazione diversa, proponendo di cominciarea sperimentare il canale regionale utilizzando la Cassacome strumento di progettazione e attuazione per le coseche venivano concordate con le regioni. Abbiamo propostoanche una riunione al Ministero del Mezzogiorno per vederequali progetti venivano proposti dalle regioni, Tutto que-sto è stato respinto. Una volta che si è imposta la compe-tenza della Cassa era bene fare anche un pò di forestazio-ne che è una delle vie per dare più rapidamente un pò dilavoro ai disoccupati peridionali.

Le questioni vanno, allora, ricondotte alla respon-sabilità politica e noi stiamo discutendo qui in vista di unagrande scelta politica, quella della elaborazione della nuo-va legge. Non capisco nemmeno perchè il collega Scotti prima

\dichiara il suo accordo ad andare nella 'direzione di trasfor-mare la Cassa in agenzia, e poi,.invece, vuole lasciarle gliincentivi. NQ.Se lasciamo gli incentivi lasciamo la Cassa.

Page 8: contro deriva in primo luogo, da un dato oggettivo: la co~ … · 2012. 10. 1. · L'interesse indubbio che ha suscitato questo in-contro deriva in primo luogo, da un dato oggettivo:

8.-

La cassa si chiama così perchè prima di tutto è titolaredi fondi per gli incentivi e dei fondi per le opere pub-bliche. Noi, intanto dobbiamo togliere i fondi per gliincentivi che non c'entrano niente con la attività origi-naria della Cassa. Per quanto riguarda le opere pubblichedobbiamo trasformare la Cassa in strumento tecnico resti-tuendo, e in questo siamo d'accordo, alla sede politicala titoiarità delle decisioni per quanto riguarda i proget-ti da realizzare •

.'~ Nella nostra legge esprimiamo :unmeccanismo molto~'~~~~ ~~-i~,""",t>, ..,;,t

preciso: al Paiamento si presenta l'elenco dei progetti conle cifre del finanziamento per tutto il quinquennio, conuna verifica annuale che può anche portare a qualche modifi-ca perchè non vogliamo essere astratti. Sorge il problemadello strumento, e noi proponiamo l'ISVEM. Noi, cioè, recu-periamo della Cassa quello che è di positivo, pur nelle sco-rie pesantissime - che ci sono state, ha potuto esprimere: unaequipe di competenze tecniche, la legislazione che la sganciadai controlli della amministrazione originaria dello Statocon una conseguente capacità di esecuzione più rapida. Ecco:noi l'ISVEM lo concepiamo così.

A questo punto abbiamo due critiche di segno opposto,una del compagno Di Vagno che dice, ma voi l'ISVEM alla ~inelo fate diventare più importante della Cassa. Se così fosseavremmo sbagliato e quindi quando andremo al confronto parla-mentare se il compagno Di Va~ ci convincerà di questo dovre-mo modificare la nostra posizione. D'altro canto abbiamo .lacritica di segno opposto di Molè che dice: ma l'ISVEM è unfantasma! Cerchiamo di discutere. Noi abbiamo avuto un'intui-

Page 9: contro deriva in primo luogo, da un dato oggettivo: la co~ … · 2012. 10. 1. · L'interesse indubbio che ha suscitato questo in-contro deriva in primo luogo, da un dato oggettivo:

9.-

zione, facciamo una proposta, siamo aperti in questo ambi-to a vedere di fare una cosa rispondente all'idea da cuisiamo partiti che vuole risolvere quel'problema politicoche ci è stato proposto cioè quello di non disperdere quel-lo che di positivo c'era nello strumento che ha funzionatoper un quarto di secolo.

A me pare che qui ~ta il vero nodo politico. Sela pssizione della democrazia cristiana dopo "quello che hadetto Scotti dovesse tornare indietro verso quello che hadetto Molè, il terreno di intesa si ridurrebbe molto e lasituazione diverrebbe molto difficile, ai fini di uno sboc-co positivo della nostra ricerca di una larga intesa. Inten-diamoci. Noi partiamo dalla consapevolezza della gravità del-la situazione e compiamo scelte coraggiose, costruttive. y~

il nostro senso di responsabilità ha un limite che è quellodella credibilità delle cose che diciamo di fronte alle gran-di masse lavoratrici e popolari del Mezzogiorno e dell'interoPaese.

Con la nostra proposta di legge non abbiamo volutorisolvere tutti i problemi. Abbiamo affrontato alcuni'nodipolitici e abbiamo lasciato molte questioni aperte e che nelconfronto, per esempio, con i compagni socialisti sono stateelencate e precisate. E quando il rappresentante della CONFAPIci dice come risolvere il problema del decentramento dellaerogazione degli incentivi alla piccola e media industria noidiciamo . .cne S1BmO d'accordo che questa quest10ne deve essere affrontata.Così per la questione degli incentivi c'è la polemica se dareincentivi in conto capitale o il mutuo agevolato. Noi abbiamo

Page 10: contro deriva in primo luogo, da un dato oggettivo: la co~ … · 2012. 10. 1. · L'interesse indubbio che ha suscitato questo in-contro deriva in primo luogo, da un dato oggettivo:

10.-

detto: come incentivi meridionali noi proponiamo il contri-buto in conto papitale e la fiscalizzazione. C'è poi un pro-~ma che riguarda il costo del denaro per la piccola e mediaindustria. Bisogna prevedere forme di incentiva.ione che equi-parino il costo del denaro per la piccola e media impresa aquello che le banche offrono alla grande impresa. E questo èun problema che riguarda tutto il territorio nazionale e,anche,la piccola e media industria del Mezzogiorno. Questa è la no-stra impostazione. Ecco che bisogna andare a una revisionegenerale di tutto il meccanismo degli incentivi e noi siamoaperti a questo confronto e nella discussione con i compagnisocialisti questa questione l'avevamo affrontata. Infine c'èla questione che ha sollevato il presidente della FIME. Misembra interessante la sua posizione aperta a una saldaturafra il programma della FlME e le regioni e anche la soluzioneche a potrebbe avere con il coordinamento in sede di commissio-ne per le regioni così come avviene per i programmi per ilMezzogiorno.

Ecco, la nostra posizione è aperta. Però se il discor-ìso a difesa ed oltranza della Cassa così com'è, della Cassacome ente autonomo dotato di finanziamento autonomo e di po-tere di decisione dovesse essere ponato avanti noi saremo co-stretti ad inasprire la nostra polemica, perehè noi siamo inpossesso di una documentazione molto grave per quanto riguar-da tutta l'attività della Cassa. Abbiamo il cimitero delle

-~(..,. ...~ ..:""'" .......••• \ .., .....•."''''...•-opere incompiute. Colajanni ha già ricordato gli incentivia chi sono stati dati, i pareri di c~nformità, ecc. e tuttoil meccanismo come ha funzionato.

Page 11: contro deriva in primo luogo, da un dato oggettivo: la co~ … · 2012. 10. 1. · L'interesse indubbio che ha suscitato questo in-contro deriva in primo luogo, da un dato oggettivo:

11.-

Il Prof. Saraceno ci viene giustamente a dire nonè solo la Cassa ma è il ClPE. Ma il CIPE cos~ è : una conven-ticola oligarchica. Come lo è il Consiglio di amministEEionedella Cassa, e sfuggono al controllo democratico sia l'unoche l'altra. Noi dobbiamo rompere questo circolo vizioso percui non si sa quello che si fa ed è possibile che le cose chesonosstate decise non vengono finanziate e quelle che non so-no state 'decise, invece, vengono finanziate. Questa G la que-stione. Possiamo parlare delle dighe ultimate da dieci annie non si fa la canalizzazione. Abbiamo un elenco interminabi-le dello spreco delle risorse e di investimenti che diventanoimproduttivi. Oltre ai danni che derivano agli stessi impianti.Ma possiamo dire anche che a Palermo c'è un progetto specialeche non è'ancora stato approvato da nessuno, ma intanto vienefinanziato, perchè ctè una pressione politica di un certo ti-po. La convenzione Comune-Cassa e Italstat viene di fatto iso-lata perchè la convenzione non viene applicata nell~~rtoritàfissate dal Consiglio Comunale di cominciare il risnamentodei quartieri, e, intanto, si uti\izza la Cassa per finanzarele opere che seevono alla speculazione sul fiume Oreto, dovesappiamo quali gruppi politici e quali persone che comandanoa Palermo hanno i loro interessi. E allora queste questioni ledobbiamo sapere.

Apprendiamo che si finanzia un aeroporto a Potenzaperchè lo vuole il ministro Colombo e poi resta lì, 5 miliar~di sprecati, ce ne voglionm 35, e poi non si farà mai perchènon è agibile l'aeroporto a Potenza. Oppure si finanzia l'au-todromo a Siracusa. Abbiamo in Sicilia l'autodromo ad Enna;che bis@gno c'è di fare l'autodromo a Siracusa? Oggi, nellaestate del 1975 si dà un miliardo per l'ua~odromo a Siracusa,

Page 12: contro deriva in primo luogo, da un dato oggettivo: la co~ … · 2012. 10. 1. · L'interesse indubbio che ha suscitato questo in-contro deriva in primo luogo, da un dato oggettivo:

12.-

ce ne vorranno 5-6; quindi si danno gli acconti, e si con-tinua in questo modo.

Ora, ripeto, cerchiamo di avere tutti senso di re-sponsabilità di fronte al Paese. Questo convegno mi sembrasia stato un'occasione importante. Esistono le condizioni,a questo punto, per rompere gli indugi ed andare rapidamenteal confronto in Parlamento. Ecco perchè da questo convegnonoi dobbiamo uscire con un voto preciso: che il governo rom-pendo gli indugi nei prossimi giorni presenti la sua propostadi legge in Parlamento. Non credo che oggi esistano le condi-zioni politiche per la presentazione di una proposta di leggedel quadripartito. Mancano le condizioni, e allora? Il governopresenti una proposta e nel dibattito parlamentare con gli ap-porti delle varie forze politiche si cerchi di arrivare ad unconfronto vero, ravvicinato per fare una legge che ~orrispondaagli interessi del Mezzogiorno. Se non si fa nemmeno questo,che noi consideriamo u.npunto irrinunciabile del programma amedio termine, il discorso che si può fare ai lavoratori inlotta sui contratti e l'occupazione è un discorso che frana equindi prevalgono i corporativismi e i sisalvichipuò. Eccoperchè nessuno si deve illudere di poter sfuggire alle proprieresponsabilità.

Il problema del governo con tutte le polemiche incorso: crisi, svioglimento anticipato delle camere, cambiamen-to del governo, governo più adeguato di questo, governo di eme~genza, ecc. a nostro avviso ha una sola risposta. Tutto sichiarisce se e in quanto si definiscono questi obiettivi di unapolitica a medio termine, secondo una visione espansiva delloapparato produttivo in senso meridionalista, e quindi dando

I

Page 13: contro deriva in primo luogo, da un dato oggettivo: la co~ … · 2012. 10. 1. · L'interesse indubbio che ha suscitato questo in-contro deriva in primo luogo, da un dato oggettivo:

r

13.-

risposte ai problemi dell'occupazione. La questione pernoi è questa. Se c'è un'adeguata pressione unitaria ditutte le forze democratiche meridionaliste è possibile ot-tenere la presentazione della proposta di legge, il dibat-tito in Parlamento e il varo della legge entro il 31 dicem-bre. Contemporaneamente sarà possibile, con la lotta con-giunta fra classe operaia del nord e forze meridinnalisti-che, arrivare a definire alcuni grandi programmi settoriali.E allora in questo senso noi avremo una politica di svilup-po e non avremo un aggravamento della crisi. Noi per questolavoriamo e questo convegno è un'iniziativa politica cherientra in questa visione, si colloca in questa battaglia ge-nerale.

Noi impegnamo tutte le nostre forze a battersi perquesto. Tutta la battaglia nei consigli regionali meridionaliper le intese programmatiche, gli accordi raggiunti neDe re-gioni dove si è votato; l'accordo importante in Sardegna, quello che ci diceva ieri sera Occhetto, che stiamo tentando inSicilia, corrisponde a questa visione. Se si vuole che le cosevadano avanti occorre dare risposte positive alle attese deilavoratori e dei disoccupati. Occorre che anche da parte dellealtre forze politiche non si facciano soltanto delle afferma-zioni di generica disponibilità ma con rapidità si lavori perdefinire programmi che si tramutino in legge e in azione opera-tiva del governo, delle regioni, degli enti locali per ceearein Italia un clima veramente operoso per uscire dalla crisi.