Container - Settembre 2010

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La rivista sugli eventi della capitale...

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PAG 3 Le ali bruciate dei bambini

PAG 4 Buon compleanno Renato

PAG 5 Ligabue torna al cinema

Pag 6 Shakespeare in Rome

Pag 8-9 Moseek, la nuova proposta delrock indipendente

Pag 10 Il ritorno del Branca!

Pag 11 ManiFESTAti

Pag 12 Tacchi alti

Pag 13 La rinascita di Axl

Pag 14 Orfeo

Pag 15 Romaeuropa Festival

Pag 16 MACROwall

Pag 18-19 Riccardo Festa

Pag 20 Elton John e Ray Cooper:

Pag 21 Tutti pazzi per il “Jack”

Pag 22 Movie Club Film Festival

Pag 23 Anche le borse hanno un’anima

Pag 24 Sapori di Spagna

Pag 25 Roma in ScenaMusica

Pag 27 Black and White

Pag 28-29 Nat & corni fumetto Container

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La realtà di Scampia continua ad essere profondamente drammatica. Mentre molti chiudono gli

occhi cercando di rimuovere il dramma dalla propria coscienza, nella Casa della Memoria e della

Storia si è aperta Ali Bruciate, i bambini di Scampia, una mostra fotografica per raccontare le sto-

rie dei bambini soldato reclutati dalla camorra come sentinelle o come venditori di crac, cocaina,

hashish. Il racconto è affidato agli scatti fotografici di Davide Cerullo, un ragazzino che è riuscito

a scappare dalle mani della camorra, e ad un libro scritto a quattro mani da lui stesso in insieme

a padre Alessandro Pronzato. Cerullo immortala gli sguardi tristi ma pieni di vita e speranza delle

nuove generazioni periferiche. I suoi scatti, la sua stessa esperienza di vita, non possono non tra-

smettere anche a noi la speranza in un futuro migliore. Questa mostra riesce a farci riflettere sul

degrado provocato dalle false promesse della camorra: vita facile e soldi facili.

Ali Bruciate, i bambini di Scampia

Casa della Memoria e della Storia, via San Francesco di Sales 5

Fino al 22 ottobre

Orario: 9.00-19.00 (domenica chiuso)

Ingresso libero

Info: tel 060608 - 06 6876543, www.casadellamemoria.culturaroma.it

di Stefano D’Alessandro

Le ali bruciate dei bambinidi Scampia

Una mostra fotografica sullaperiferia napoletana

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60 volte Renato Zero. In occasione dei festeggiamenti per i sessant’anni di uno

degli artisti più amati, Roma si prepara ad ospitare il nuovo tour Sei Zero . Il re dei

“sorcini” ha deciso infatti di festeggiare questo importante traguardo con 6 date di con-

certi live nella capitale, tra la fine di settembre e i primi di ottobre. La location sarà la

suggestiva Piazza di Siena, vestita a festa per l’occasione. Ciascun concerto costituirà

una vera e propria serata–evento con la musica e, soprattutto, con la grande, coinvolgente

voce dell’artista romano. Ogni concerto regalerà al pubblico uno spettacolo diverso, con sva-

riati ospiti, e con le celebri canzoni che hanno caratterizzato la lunga carriera di Renato Zero.

Le serate del Sei Zero ospiteranno inoltre lo Zero Village, uno spazio nel quale verranno

esibiti i caratteristici abiti di scena indossati dal cantante romano, fotografie, e una

sala cinematografica dove gli appassionati potranno ammirare i più

bei concerti live di questo mito della canzone italiana.

Renato Zero - Sei Zero Tour 2010

Piazza di Siena

29-30 settembre, 2-3-5-6 ottobre

Inizio concerto: ore 21.00

Biglietti da 60 euro della poltronissima ai 35

euro della tribuna laterale (più diritti preven-

dita)

Prevendite: circuito TicketOne e F&P Group

(www.fepgroup.it)

Info: tel 02 20382934

di Matteo Minotti

Buon compleanno Renato:6 concerti per i suoi 60 anniUno show autocelebrativo per il “re dei sorcini”

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Raccontare un musicista italiano e il suo pubblicoper ripercorrere gli ultimi trent’anni del nostroPaese. È questo lo spirito di Niente paura, direttoda Piergiorgio Gay e in uscita il 10 settembre, cheattraverso le canzoni di Luciano Ligabue ricostruisce

un quadro della recente storia italiana. Il film ha un taglio documentaristico coraggioso e origi-nale che amplifica l’enorme potenziale storico sociale del grande rocker. Ligabue, già regista difilm molto apprezzati, qui si presta come narratore e insieme protagonista, accompagnato damolti personaggi noti (fra cui Don Luigi Ciotti, Beppino Englaro, Margherita Hack, Carlo Ver-done, Umberto Veronesi, Fabio Volo), ma soprattutto da storie di persone comuni che raccon-tano l’Italia di ieri e di oggi.“Vorrei augurare la buona notte a tutti quelli che vivono in questo Paese ma che non si sentonoin affitto, perché questo Paese è di chi lo abita e non di chi lo governa” così è solito chiudere isuoi concerti Ligabue. Niente paura è un film documentario sull’identità nazionale non razzista,non regionalista, nell’epoca delle “passioni spente” e della crisi radicale della politica. Il film, a par-tire dagli anni ’70, racconta quale Paese siamo diventati oggi: la lontananza dei partiti dalla gentee l’urgere di temi nuovi, la difesa della Costituzione da parte di chi lotta per i diritti. Il diritto allavoro sì, ma anche il diritto a decidere sul proprio percorso di fine vita, pari diritti fra personedi appartenenza etnica diversa e di diverso orientamento sessuale. “Nuovi” diritti individuali chesi saldano a un impegno anche duro, rischioso, su terreniche stanno al confine fra etica, società, politica: contro lamafia, contro la camorra, contro l’impunità delle stragi,contro il razzismo, contro l’omertà che attraversa la co-scienza delle persone.Niente pauraItalia 2010 - Durata: 85’Regia: Piergiorgio GaySceneggiatura: Piergiorgio Gay, Piergiorgio Paterlini,Carlotta Cristiani - Con: Luciano LigabueProduzione: Lumière & Co e BIM DistribuzioneUscita: 10 settembre

di Simone [email protected]

Ligabue torna al cinemae racconta in musica l’Italia di oggi

In uscita Niente paura, per la regia diPiergiorgio Gay

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Anche quest’anno Roma può vedere le grandi opere del genio inglese grazie al Silvano Toti Globe

Theatre, l’unico teatro elisabettiano d’Italia. A Villa Borghese nel mese di settembre vanno in

scena gli ultimi due appuntamenti dell’estate romana con Shakespeare. Fino al 5 è in scena La

bisbetica domata, diretta da Marco Carniti e tradotta da Masolino D’Amico. Dall’8 al 19 invece,

con la regia di Riccardo Cavallo e traduzione di Simonetta Traversetti, ci sarà Sogno di una notte

di mezz’estate, un’opera magica e viscerale, dall’atmosfera onirica, un capolavoro sulla follia del

mondo e dell’amore. Quello del Globe Theatre è un vero e proprio successo. Nel corso degli anni

è passato dai 22.000 spettatori del 2005 ai 36.000 della scorsa estate, cosa che non stupi-

sce tanto, considerando la caratura delle opere e del direttore artistico, Gigi Proietti. Un ap-

puntamento che negli anni sta diventando un classico della cultura romana, da non perdere per

tutti gli amanti del grande teatro.

Shakspeare in Globe

Largo Aqua Felix (Piazza di Siena), Villa Borghese

Fino al 22 settembre, (lunedì riposo)

Orario: 21.30 - Info: tel 060608, www.globetheatreroma.com

di Stefano D’Alessandro

Shakespeare in RomeAppuntamento col drammaturgo piùamato di sempre

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I Moseek sono una delle realtà emergenti più inte-

ressanti nel panorama del rock indipendente italiano.

La band è formata da Elisa Pucci (voce, chitarra, au-

trice musica e testi), Fabio Brignone (basso e cori) e

Davide Malvi (batteria e pc-sequenze). Dopo due anni

di intensa esperienza live, partecipazioni a festival, premi

e riconoscimenti, il loro sound electro-rock alternative ha par-

torito il primo atteso disco, Tableau, presentato lo scorso 10

luglio al Circolo degli Artisti. Abbiamo intervistato la loro lea-

der, Elisa, per conoscerli meglio.

Parliamo subito del disco, che significa per voi?

È contemporaneamente punto di inizio e di arrivo.

È la conclusione di due anni di lavoro, durante i

quali la band ha affrontato due cambi di forma-

zione e un periodo di stallo do-

vuto a un brutto evento. È punto

di inizio perché da qui, con il

tour di promozione, parte il

vero divertimento. Il

nome, Tableau, riprende

il concetto di “tableau

vivant“, il disco infatti è

una sorta di puzzle

Moseek, la nuova propostadel rock indipendente

La cantante Elisa Pucci ci parla del loro disco di debutto

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di quello che abbiamo vissuto. Alla fine suona

come volevamo, rock ma colorato da tocchi di

elettronica.

Che importanza ha la dimensione live?

Il live è la doccia fresca della mattina, quella

che ti sveglia!

Quali sono le vostre principali influenze?

Personalmente ho sempre prediletto band con voci femminili. Gli Skunk Anan-

sie continuano ad essere il mio gruppo preferito, ma di fondamentale im-

portanza sono stati, per me e per il gruppo, Muse, Radiohead, RHCP,

Incubus, il grunge e gli anni 90’ in generale. Attualmente ascolti molto utili

sono Bjork, NIN, Massive Attack e band con influenze elettroniche.

Cosa ne pensi della cultura e in particolare della musica indipendente in Italia

oggi?

Perché, ancora va di moda la cultura in Italia? Il nostro paese è la patria di mu-

sicisti noti al mondo intero, ma ormai si campa di rendita. I cultori della musica

sono la minoranza, manca la curiosità di scoprire nuovi suoni e la gente si accon-

tenta di ciò che passa in televisione. Il pubblico prende per buono tutto ciò

che gli viene proposto e addita come un grande artista chi vince un contest

televisivo, non avendo i mezzi per fare paragoni con veri artisti sparsi per

il mondo.

di Simone Aureli

[email protected]

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Finalmente a settembre ricomincia la stagione musicale a Roma. Il centro sociale Brancaleone è

uno dei primi grandi spazi alternativi della capitale a ripartire, con programma come sempre di

altissimo interesse. L’opening night è prevista per l’11 del mese e poi si prosegue con tre grandi

appuntamenti di musica elettronica-dance. Arrivano nella capitale dj provenienti da tutto il mondo,

il primo è l’americano Troy Pierce che suonerà venerdì 17, portando con sé il suo repertorio acid

house e techno-pop anni ‘80. Giovedì 23 dietro la console ci sarà il francese Laurent Garnier uno

dei primi dj ad aver portato l’House Music americana nel vecchio continente. Ma la serata più in-

novativa e interessante è l’ultima, quella del 25. In quell’occasione arriva al Brancaleone il duo mi-

lanese Cyberpunkers, la versione house degli Slipknot. I due dj mascherati con le loro performance

vanno oltre il classico dj set, trasformando la loro figura da semplici selezionatori musicali a veri

e propri performer in grado di coinvolgere il pubblico. Un appuntamento assolutamente da non per-

dere.

Brancaleone

Via Levanna 13

Info: tel 06 82004382, [email protected]

di Stefano D’Alessandro

Il ritorno del Branca!Il 25 dj set con iCyberpunkers

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Dall’1 al 5 settembre, all’Ex Mattatoio di Testaccio, Mani

Tese organizza la prima edizione di ManiFESTAti, 5 giorni

di festa tra volontariato, cooperazione e

sostenibilità. L’evento, nato per promuovere sul terri-

torio le attività di Mani Tese legate ai progetti di coo-

perazione allo sviluppo nel Sud del mondo, vuole

sensibilizzare la sostenibilità sociale, economica

e ambientale nel Nord del mondo. Un momento di festa e formazione che vedrà coinvolti i vo-

lontari di Mani Tese, le associazioni e gli abitanti del quartiere (zona Testaccio), associazioni del

terzo settore, ma anche produttori di agricoltura biologica, reti locali e nazionali per la promo-

zione delle economie solidali. La festa sarà occasione per mettere in mostra il legame tra uno

stile di vita sostenibile nel Nord del mondo e le cause della povertà nel Sud. La manifestazione si

articolerà su diversi momenti e attività: mercatini dell’usato, artigianato dal Sud del mondo, la-

boratori di Ricicl-arte, sfilata vintage, consumo responsabile, animazione e laboratori per bambini,

mostre fotografiche, incontri su cooperazione ed economie solidali. Inoltre, doppio appuntamento

con la musica live: venerdì 3 settembre ore 21.20 Vallanzaska

(intro Citizen Kane ore 20.30); sabato 4 set-

tembre ore 21.20 Brunori Sas (intro Banda

Chico ore 20.30)

ManiFESTAti

Città dell’Altra Economia, Ex Matattoio Testaccio,

L.go Dino Frisullo, 1 – 5 settembre

Orario: 17.00 – 24.00

Info: www.manitese.it

di Matteo Minotti

ManiFESTAti:mani tese verso chi ha bisogno.

Il Sud del mondo alla Città dell’Altra Economia

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Lingerie, push up, scollature, seni prorom-

penti e fondoschiena alla J.Lo sono stati

battuti dai tacchi vertiginosi tanto

amati dalle donne. A dichiararli

vittoriosi, al di sopra di ogni

tecnica seduttiva, ci ha pensato

una grande inchiesta inglese

sulle preferenze sessuali

degli uomini. Insomma fra

tanti espedienti chirurgici e

trucchetti misteriosi a disposizione delle donne, i

tacchi alti sembrano essere ancora il dettaglio più attraente. La moda di oggi

li vuole sempre più alti e le donne non si fermano di certo davanti a qualche cen-

timetro in più, anzi è come una sfida, una prova di femminilità. Più i tacchi sono

alti, più le donne amano indossarli, facendo attenzione a non fare lunghi per-

corsi e a non camminare sugli antipatici sanpietrini romani. I tacchi

completano un abito, rappresentano la ciliegina sulla torta; si do-

vrebbe prima indossare un paio di scarpe e poi scegliere l’abito

adatto. Il tacco è il vero protagonista di tutte le collezioni, le passe-

relle non la smettono di presentarci altissime modelle che sfiorano

l’Olimpo, camminando su vertiginosi grattacieli calzati al posto delle scarpe.

La moda vuole ai nostri piedi un look diverso ma perfetto: ecco allora scarpe de-

corate con gioielli e pietre dure, dalle decolleté ai sandali con tacchi alti, anzi

altissimi, impreziositi di cristalli Swarovsky. Il tacco alto

è una delle invenzioni più belle dell’umanità, regala

uno splendido stacco di coscia (anche dove

una donna è carente), sollevando da

terra e dai comuni mortali.

di Chiara Brunetti

Tacchi alti:la più grande ossessione delle donne

Una sfida a sfiorare il cielo

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Sono lontani i tempi di Appetite for distruction e Use your illusion I e II , gli album che porta-

rono i Guns’n Roses all’attenzione mondiale e in cima alle vette delle classifica di vendita del pia-

neta, consacrandoli come l’hard rock band più importante degli ultimi vent’anni. Dopo il successo

di quel periodo i Guns’n Roses, ed in particolare i due leader del gruppo, il cantante Axl Rose e

l’ombroso chitrarrista Slash, hanno vissuto anni di dissidi che hanno portato alla divisione del

gruppo, al passaggio di Slash nei nascenti Velvet Revolver e a lunghi anni di inattività. Ora della

formazione originale è rimasto solo Axl. Qualche anno fa l’avevamo visto visibilmente ingrassato

e trascurato, ora però, nonostante gli anni passati, ha ripreso la forma fisica e vuole dimostrare

ai suoi fan di essere l’Axl che avevano amato nei primi ’90. È così che ha finalmente deciso di tor-

nare in tour per promuovere Chinese Democracy, il suo ultimo lavoro. Grande occasione per i fan

romani della band di assistere alla rinascita di Axl e della sua nuova band. I Murderdolls faranno

loro da gruppo spalla.

Guns’n Roses in concerto - 4 settembre

Palalottomatica, Piazzale dello sport (Eur)

Apertura cancelli 17.30, inizio concerto 19.30

Prezzo 69 euro

Info: tel 892101, www.ticketone.it

di Stefano D’Alessandro

La rinascita di AxlArriva a Roma il tourdi Chinese Democracy

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Il Romaeuropa Festival 2010 si inaugura con Orphée della Compagnie Montalvo – Hervieu, sotto

il segno di un mito eterno dove s’intrecciano potenza e fragilità, divino e umano, arte e destino,

l’amore, la morte e l’immortalità. Nello spettacolo la danza si salda alla musica e, trattandosi di

Orfeo, soprattutto al canto nei suoi diversi aspetti:”È il più umano di tutti i miti – così dice Domi-

nique Hervieu – perché proprio la natura semidivina spinge Orfeo a credersi invincibile, dimenti-

cando invece i suoi lati più umani”. Dunque non uno, ma due Orfeo, rappresentati scenicamente

attraverso lo sdoppiamento del personaggio: a uno straordinario danzatore hip hop con una sola

gamba fa da specchio un danzatore che si muove “divinamente” sospeso in aria sui trampoli. Gra-

zie alla musica domatore degli animali, Orfeo scoprirà la sua umanità attraverso l’amore per Eu-

ridice. Alla morte di lei intraprende un viaggio negli inferi, per riaverla: sarà la sua divina

presunzione di invincibilità a spingerlo alla trasgressione, voltandosi per guardare Euri-

dice e perdendola per sempre. Sconfitto, dovrà confrontarsi con il desiderio della donna

che non potrà più avere e diverrà finalmente umano.

Il mito è ricomposto attraverso una particolare estetica del “mélange”, con una com-

pagnia di danzatori e cantanti delle più diverse culture, musiche di diverse epoche (da

Claudio Monteverdi a Philip Glass) e voci tanto classiche (soprano, controtenore e te-

nore) quanto etniche e pop. Molti gli spunti interpretativi, dal ruolo del-

l’arte e dell’artista nella società, fino all’ambiguità sessuale di Orfeo

che, persa Euridice, rifiuta altri rapporti con l’universo femminile

e dà avvio ai culti orfici solo maschili, scatenando l’ira delle bac-

canti che lo uccideranno. Orfeo, l’eroe, l’innamorato, il vecchio

cantore, il suo mito, sono tornati in città.

Orphée - Compagnie Montalvo-Hervieu

Romaeuropa Festival

21 e 22 settembre, h 21.30

Auditorium Conciliazione, via della Conci-

liazione 4

Info: tel 06 4555305, romaeuropa@ro-

maeuropa.net, www.romaeuropa.net

di Simone Aureli

[email protected]

Orfeo,il semidio che si scopre uomoLa Compagnie Montalvo–Hervieu apre Romaeuropa

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Parte il 21 settembre la venticinquesima edizione del Romaeuropa Festival, l’evento culturale piùimportante dell’autunno romano. Da un quarto di secolo Romaeuropa racconta il nostro tempo e letrasformazioni del mondo contemporaneo attraverso gli sguardi degli artisti che ne hanno fatto unavetrina d’eccellenza sulla scena internazionale. Per questo importante anniversario il Festival ha inprogramma 20 prime nazionali e 3 prime mondiali per 38 appuntamenti che celebrano la meravigliae la forza della scena. Tornano alcuni dei protagonisti delle precedenti 24 edizioni, personalità che sisono imposte sulle maggiori platee internazionali, penetranti esegeti e interpreti della società come,tra gli altri, Romeo Castellucci, José Montalvo e Dominique Hervieu, Jan Fabre. Accanto a loro Ro-maeuropa apre le porte ai debutti di Guy Cassiers, Wajdi Mouawad, Laurie Anderson e MassimilianoCivica, confermando l’attenzione sempre maggiore alla scena performativa italiana dove si segnalano

i ritorni di Santasangre e Muta Imago.Prodotto dalla Fondazione Romaeuropa in collaborazione con Telecom Italia, il Festival è di-retto da Fabrizio Grifasi, con Giovanni Pieraccini presidente e Monique Veaute vicepresi-

dente, entrambi fondatori della manifestazione nel 1986, l’anno in cui Villa Medici si aprì airomani. Molte e diversificate le location: Auditorium Conciliazione, Eliseo, Vascello,

Palladium, Officine Marconi, Acadèmie de France à Rome – Villa Medici, SantaCecilia – Auditorium Parco della Musica, Angelo Mai, Brancaleone, Opificio Te-lecom. Un’ampia scelta nell’ambito delle arti sceniche e performative, per im-mergersi nel contemporaneo con un occhio sempre pronto a scorgere cosa

ha in serbo per noi il futuro.Romaeuropa Festival

Dal 21 settembre al 2 dicembreInfo: tel 06 4555305, [email protected], www.romaeuropa.net

di Simone [email protected]

Romaeuropa Festival compie 25 anniSpazio all’eccellenza nelle arti sceniche e performative

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MACROwall: Eighties are Back!, rassegna in corso a Roma al

MACRO, è un progetto che si propone di rileggere l’arte italiana

degli anni Ottanta attraverso un ciclo di mostre personali di dieci

artisti, rappresentativi di diverse tipologie di ricerca, che hanno caratteriz-

zato la produzione artistica del decennio. Ogni artista è invitato a esporre due opere, una sto-

rica e una recente, per permettere al pubblico di riscoprire la vitalità delle ricerche artistiche

degli ultimi anni. Il secondo appuntamento della mostra, fino al 17 ottobre, vede protagonista

il pittore e scultore Luigi Carboni. I dipinti dell’artista nascono dalla sovrapposizione di pattern

di matrice figurativa o astratta, che creano relazioni ambigue e misteriose per comporre sofi-

sticate mappe di segni e immagini cariche di suggestioni simboliche. Nei dipinti esposti al

MACRO si sottolinea l’evoluzione di un percorso interno alla pratica pittorica, caratterizzata

dall’uso del monocromo come elemento unificante di un codice linguistico aperto a molteplici let-

ture. Per documentare i risultati pittorici raggiunti da Carboni negli anni Ottanta è stato scelto

Prima Prova (1989), una doppia tela color grigio argento, animata da un pattern composto da

immagini di provenienza diversa, in una trama talmente stretta da renderne difficile una deci-

frazione precisa.

Macrowall: Eighties are back! Luigi Carboni

MACRO Museo d’Arte Contemporanea Roma, via Reggio Emilia 54

Fino al 17 ottobre

Orario: 9.00 – 19.00 (chiuso lunedì)

Biglietto intero 4.50 euro, ridotto 3.50 euro

Info: tel 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 21.00),

www.macro.roma.museum

di Matteo Minotti

MACROwall:Eighties are back!Gli anni Ottanta in mostra al MACRO

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Attore e conduttore radio-tv, Riccardo Festa ha una personalitàmolto originale. Ironico, colto, vulcanico, ha nel sangue le qualitàdell’intrattenitore. Per questo gli è stato facile muoversi condisinvoltura dal teatro alla radio, dal cinema agli spot, mante-

nendo sempre la sua identità artistica, che abbiamo cercato diconoscere meglio.Partiamo dal presente: che progetti hai in questo momento?Attualmente sono su Radio Rai Internazionale, la radio che ascol-tano gli italiani all’estero, con eState con Noi, che conduco

insieme a Maria Cristina Zoppa. Il programma è dedicatoalle canzoni dell’estate, tutta musica italiana, del passatoma non solo, con autentiche rarità prese dall’audiotecadella Rai.Sei attore e conduttore. Che rapporto c’è fra questi due

ruoli?Ho iniziato come attore con la scuola di teatro. Il primo ap-

proccio con la tv è stato con alcune puntate pilota su DisneyChannel e All Music, poi è arrivata Coming Soon, dove ho scritto un

format in cui facevo dei piccoli monologhi di due minuti.Una grandissima palestra, da lì ho capito

che tipo di tv mi interessava. Da tre anniconduco con Pierpaolo Benigni un pro-

gramma in diretta, Siamo Stati Uniti, una spe-cie di sit-com mescolata a un live show.

La radio, rispetto alla tv, ti mette in una relazionepiù intima con gli ascoltatori, quasi come il tea-

tro. Che ne pensi?Per me il rapporto che hai in teatro con la gente èuna cosa molto diversa. La radio semmai ti avvicinadi più a te stesso, perché non hai la preoccupazionedi come appari, un pensiero che invece haiquando sei in televisione.

Riccardo Festa,un artista senza luoghi comuni

Dal teatro alla tv,con ironia e intelligenza

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Come attore hai lavorato sia in teatro, sia al cinema e in televisione. Che differenza trovi?La preparazione in tv è difficilissima, i tempi sono molto brevi. Nel cinema c’è un po’ più di attenzione, di-

pende dall’importanza del personaggio. In tv La cosa più lunga in termini di se-rialità che ho fatto è stata Un posto al sole. Un’esperienza

fantastica e difficile che mi ha dato tanto anche dal punto divista umano.Non credi che a volte il teatro sia autoreferenziale, di-staccato dalla gente?Sì, lo è. Non c’è un mercato del teatro in Italia. Tu ti

aspetti che le gente venga da te, ma perché do-vrebbe venire se in casa ha “quel mostro”(la televisione) che deve solo accen-dere? Bisogna andare verso le per-sone, ripensarci come fabbrica di idee

e di cultura.Fuori del lavoro, quali sono le tue passioni?

Adoro andare ai concerti, soprattutto rock indipen-dente. Quest’anno mi sono letteralmente “massacrato”al Circolo degli Artisti. E poi cinema, teatro, comunquesempre cultura.Cosa vuoi fare da grande?La rock star! È il mio sogno irrealizzabile. A parte

questo, il mio vero desiderio professionale è fareregia cinematografica. A livello personale in-

vece mi piacerebbe essere più sereno, perchésono spesso nervoso e pessimista. E avere una

casa al mare!

di Simone [email protected]

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Il 19 e 20 settembre l’Auditorium di Roma ospi-terà un eccezionale doppio concerto. Protagonistisul palcoscenico saranno Elton John, mito di al-meno tre generazioni e prima rock star del piano-forte, e Ray Cooper, spettacolare percussionista e suocompagno di viaggio sin dagli esordi. Quando la star bri-tannica siede al pianoforte ed inizia ad accarezzare i tasti,il pubblico è travolto, ammaliato dalle note che Sir John ècapace di comporre. Musica accompagnata da una voce cheintona con estrema disinvoltura un brano rock, un’improvvi-sazione jazz, una scala blues. Elton John rappresenta la sensi-bilità di chi ha saputo rinnovarsi senza mai perdere la propriaidentità. Insieme a lui, per due serate da brivido che proietterannoRoma a capitale mondiale della musica, Ray Cooper, le cui per-cussioni si amalgamano perfettamente al suono del piano-forte; l’atmosfera diventa teatrale, e lo stile inconfondibile

della coppia si sussegue tra brani cupi e complessie pezzi R&B, tra pop classico e country. Tra i classiciimmortali di Sir Reginald Kenneth Dwight, alias EltonJohn, Rocket Man, Your Song, Don’t Let The Sun GoDown On Me e molti altri che non mancheranno difar sognare i fortunati ascoltatoriConcerto Elton John e Ray Cooper19 e 20 settembre 2010Auditorium Parco della Musica, viale Pietro deCoubertin 30Sala Santa Cecilia, ore 20.30Info: www.auditorium.it

di Matteo Minotti

Elton John e Ray Cooper:a settembre Roma raddoppiaUn appuntamento prestigiosocon la musica immortale

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I fashion victim sono sempre attenti a quale colore indossare, a quale accessorio

è impossibile rinunciare e quale modello di scarpe è vietato lasciare dietro una ve-

trina. La moda s’insinua nella nostra vita, fa capolino nelle scelte più impensabili.

È il caso, da un po’ di anni, di una razza canina che ha riempito le strade delle no-

stra città. È diventata una moda, sbaraglia le classifiche: è la piccola peste prota-

gonista di molti film e spot pubblicitari, è il Jack Russel Terrier. Si può parlare di

un vero e proprio boom canino, proveniente dall’Inghilterra, terra nativa del piccolo

cane. Diventato famoso grazie al film The Mask che lo vedeva al fianco di Jim Car-

rey, è apparso sugli schermi italiani nello spot della Melinda e nel film Bodyguards

come cane di Anna Falchi. Più recentemente è apparso negli spot televisivi di Ori-

ginal Marins, Fastweb e Allianz. Ha origini inglesi e risalgono a quando John Rus-

sel selezionò un tipo di Terrier capace di introdursi nelle tane per cacciare le prede.

Incredibilmente vispo, al limite dell’iperattivo, il Jack Russel è davvero inarrestabile.

Nonostante sia una razza molto recente, basta guardarsi intorno per accor-

gersi che quella per il piccolo Jack è una passione dilagante, una moda

dirompente partita dal grande e piccolo schermo che ha diffuso la co-

noscenza della razza. Amato dai bambini, è coraggioso e fedele, ca-

pace di correre per ore e di sfiancare tutti i suoi amici cani!

di Chiara Brunetti

Tutti pazzi per il “Jack”Un cane, una moda

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L’Associazione culturale Movie Club organizza, per il secondo anno consecutivo, il Movie Club Film

Festival, una rassegna cinematografica per cortometraggi. La kermesse si terrà a settembre a Pa-

lestrina e nella splendida cornice dei Colli Prenestini. Molti gli ospiti prestigiosi intervenuti nella

scorsa edizione, tra i quali spicca Alessandro Haber. Quest’anno si attende invece Pupi Avati, che

presidierà la Giuria di Qualità. In concorso ci saranno 24 corti, scelti tra più di 175 arrivati da tutto

il mondo. Il festival riserverà 10 pellicole, che non prenderanno parte alla competizione, alla visione

di una Giuria di Ragazzi che sceglierà il migliore. Da cornice alle proiezioni saranno organizzate

altre manifestazioni di grande interesse culturale come incontri, musica dal vivo, workshop ed

una mostra dedicata alla Settima Arte. L’esposizione avrà sede in via Barberini 28 a Palest-

rina, sarà aperta fino a metà ottobre e ci sarà la possibilità di prenotare visite guidate

per gruppi e scolaresche, chiamando il numero 333 2570942. Per gli amanti del

cinema e della cultura di Roma e provincia questo è un evento da non lasciarsi

sfuggire.Movie Club Film Festival 2010

Dal 23 al 26 settembreColli Prenestini

Ingresso gratuitoInfo: tel 333 4765224, [email protected],

www.movieclubfilmfestival.it

di Stefano D’Alessandro

Movie Club Film FestivalIl festival dei cortometraggi dei Colli Prenestini

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I brand di lusso, sulla scia delle grandi aziende, seguono

la moda della personalizzazione dei loro prodotti e così, dopo

avere iniziato qualche anno fa l’avventura degli accessori, Bulgari non

perde l’occasione: si chiama Rossellini è la nuova nata della maison di Via

Condotti per celebrare la bellezza di una delle icone più amate dei nostri tempi, l’af-

fascinante Isabella Rossellini. Figlia d’arte (Ingrid Bergman e Roberto Rossellini), la sua

bellezza rievoca il glamour della Roma degli anni ’60, i colori e la spensieratezza di quegli

anni. Un’altra linea delle borse “gioiello” è denominata City: questa collezione, in edizione

limitata, prende spunto dalle grandi capitali della moda. Vi piace il color crema dai ricami

perlati gialli e rossi? Vi sentirete allora nell’orientale Shanghai. Una borsa con pelliccia… e

vi troverete immersi nella romantica e fredda San Pietroburgo. O, ancora, se amate il rosso

del cuoio siete su misura per la modaiola Milano. Ora non vi resta che chiudere gli occhi, met-

tere la borsa sulla spalla e ritrovarvi trascinati dalle emozioni, camminare per le strade del

mondo e sentirvi preda della frenesia della dolce vita.

di Irina Anisimova

Anche le borsehanno un’animaCittà e glamour nelle nuove

linee di Bulgari

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Piazza… di Spagna? No! Piazza Navona. Di lì imboccate la stretta via di Tor Mil-lina ed eccovi presto in un angolo di Spagna, proprio al centro di Roma. TapaLoca, il ristorante spagnolo della capitale, è pronto per accogliervi in un’at-mosfera sorprendente. Sì perché in un’epoca di esotiche cucine molto allamoda, meno scontato è forse optare per quella iberica, così vicina, cosìcugina. E invece nella giungla globalizzata, dove ad affilar coltelli tro-viamo tutte le più lontane gastronomie, arabe, africane, cinesi,messicane, indiane, giapponesi (…), quella spagnola rivela le suecarte. I cugini latini infondo a tavola non ci somigliano molto. Alla pastapreferiscono la paella, che da Tapa Loca servono in diverse versioni e ingrande quantità (il consiglio è di ordinarne una porzione in meno rispetto aquanti siete a tavola, perché i piatti sono davvero abbondanti). E poi mille pietanzestuzzicanti, dal gazpacho alle tortillas, dalle empanadas ai diversi piatti a base dipatate, come le patatas bravas e le bombas picantes (patate ripiene di carne moltopiccante). L’ambiente del ristorante è molto carino, accogliente, colorato e spesso fre-quentato da spagnoli. Di solito si respira un’allegria contagiosa e piacevole, animata forseanche dai frequenti brindisi a base di sangria, immancabile delizia con cui accompagnare lacena. Molto consigliata la prenotazione. All’uscita dal ristorante ci si trova nel cuore della Romabarocca. Piazza Navona sorprende il passante col suo avvolgente incanto, proprio là dove i duegrandi architetti del ‘600 Bernini e Borromini gareggiarono in virtù realizzando rispettivamentela fontana dei Quattro Fiumi e la chiesa di Sant’Agnese. E non solo, in una stradina a pochi metridal ristorante un’altra meraviglia: la chiesa di Santa Maria della Pace, la cui facciata teatrale esorprendente è di Pietro da Cortona, altro genio del barocco. Tesori di una Roma che non finiscemai di stupire occhi e palato.

Tapa Loca - Via di Tor Millina 4Orario: dalle 12.00 alle 2.00 (il lunedì dalle 18.30)

Info e prenotazioni: tel 06 6832266,www.tapaloca.it

di Simone Aureli

Sapori di Spagnanel cuore della Roma barocca

Dietro Piazza Navona, paella e sangria da Tapa Loca

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Dopo il grande successo riscosso lo scorso anno, il Comune di Roma prosegue nella sua

politica di promozione di iniziative che puntano a valorizzare il patrimonio artistico e cul-

turale della capitale. Ecco così Roma in Scena, che fino al 17 settembre animerà con

eventi musicali, performance teatrali, spettacoli di danza, incontri e letture, i più im-

portanti spazi museali della città. Gli appuntamenti per il mese di settembre sono nu-

merosi e assai interessanti Il 3-4-5 settembre ore 21.30 si svolgerà ai Mercati di

Traiano lo spettacolo Storia di Uomini e di Dei di Gabriele La Porta e Carlo Prinzhofer,

mentre dal 5 al 15 settembre (dal martedì al sabato ore 21.00, domenica ore

19.00, esclusi i lunedì) il Museo della Civiltà Romana ospita il progetto Sparsi

come un quadro, tra Grecia e Roma. Dall’8 al 17 settembre, ancora i Mer-

cati di Traiano alle ore 21.30 saranno animati dall’evento di danza Teatro

Forum Vitae, mentre il Museo Napoleonico ospiterà dal 10 al 15 settem-

bre (ore 21.15) Compagni di Viaggio, Storie di uomini e di cavalli. Si svolgerà

alla Centrale Montemartini il 10 e l’11 settembre alle ore 210 la messa in scena

sonora del poema Orlando furioso e, sempre negli stessi giorni sarà di scena

L’Operetta d’Autore a Villa Torlonia. Questi, insieme ad altri numerosi

eventi, caratterizzeranno un settembre all’insegna dell’arte e della mu-

sica nella capitale.

Roma in Scena 2010

Varie location

Fino al 17 settembre

Info: www.museiincomuneroma.it

di Matteo Minotti

Roma in Scena. Musica,teatro e danza negli spazi museali

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Da sempre il candore bianco e l’eleganza del total black si sono uniti in un idillio di pura perfezione.

Anche quest’ anno le sfilate primavera-estate dimostrano l’intramontabilità di questa unione indivi-

sibile, riproponendo varianti bianco/nero eleganti e sensuali. Il total black si arricchisce di note di

bianco latte reinventandosi in chiave a momenti bon ton, a tratti provocante con tagli maschili e

asimmetrie fuori dagli schemi. Il black and white riesce a non soccombere sotto l’ondata di sgargianti

colori che riempiono le vetrine. L’accostamento bianco/nero dona un look “couture” immediato. Moltoclassiche le giacche e le camicette nere bordate di bianco, un tono bon ton invece è dato dai ve-

stitini neri da sera con piccoli dettagli bianchi. Gli amanti di questo eterno abbinamento optano

anche per un look totalmente bianco o nero con un accessorio contrastante in

nero o bianco. Dal design alle passerelle, dal cinema alla cucina scegliere il

black and white è una questione di carattere, di stile di vita. Permette di

giocare al massimo con combinazioni e forme ricercate. Chanel sceglie le

trasparenze, i suoi abiti ed accessori puntano al bicolor più audace. Il

bianco e nero è perfetto per ogni occasione: in ufficio, per il giorno,

per una serata elegante. È una sicurezza che una donna non do-vrebbe perdere mai, è l’abbinamento perfetto da tenere sem-

pre nell’armadio, anche se le mode passano e cambiano

velocemente.

di Chiara Brunetti

Black and White,due opposti che si attraggono, un abbinamento intramontabile

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CONTAINER...La rivista sugli eventi della capitale

Edito da:GROUP BUFFA CORPORATION S.r.l.

Direttore Editoriale:STEFANO DI NATALE

Tribunale di Siracusa 03/12/2009Registro della stampa N° 18/09

Direttore Responsabile:STEFANIA CALANNI

Capo Redattore:SIMONE AURELI

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