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Contabilità e gestione aziendale
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CONTABILITA’ E GESTIONE AZIENDALE
• Nozioni introduttive o L’attività economicao I soggetti dell’attività economicao L’attività economica nelle impreseo Le fonti di finanziamentoo Il patrimonioo I costi e i ricavi
• Contabilità generale o Il metodo della partita doppia
I principi della partita doppia Il piano dei conti
o Le operazioni d’esercizio La costituzione d’azienda Le operazioni d’acquisto e il loro regolamento Le operazioni di vendita e il loro regolamento Le operazioni con le banche Altre operazioni di gestione
o Le operazioni d’assestamento e di chiusura L’inventario d’esercizio e le scritture d’assestamento Le scritture di epilogo e di chiusura dei conti Il bilancio d’esercizio e i principi contabili Lettura e interpretazione del bilancio
o La riapertura dei conti e altre operazioni La riapertura dei conti Altre operazioni
• Appendice A – Esempio di piano dei conti• Appendice B – La contabilità del personale• Appendice C – I ratei e i risconti
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L' attività economica
Gli esseri umani, al pari di tutti gli altri esseri viventi, non sono esseri perfetti. Questa mancanza diperfezione, unita a una spiccata autocoscienza e a capacità intellettuali superiori, li porta asperimentare costantemente sensazioni di mancanza, derivanti da una naturale tendenza alcambiamento. Tutti gli esseri viventi tendono al cambiamento, secondo quanto espresso dalla bennota teoria dell'evoluzione di Charles Darwin, ma per quanto ne sappiamo solo gli esseri umani,appunto grazie alle proprie capacità e peculiarità intellettuali, sperimentano la conseguentesensazione di mancanza in modo tanto profondo da spingerli alla ricerca di soluzioni atte a metterein atto un miglioramento continuo e per quanto possibile costante.
Le sensazioni di mancanza fanno nascere negli uomini il desiderio di quelle cose e di quellesituazioni che essi ritengono essere in grado di migliorare lo stato di insoddisfazione che stanno
sperimentando. Un desiderio particolarmente intenso e pressante viene classificato come bisogno:una forte insoddisfazione, dunque una mancanza avvertita a livello intellettuale, diventa unamancanza avvertita fortemente anche a livello fisico.
Ottenere le cose e vivere le situazioni di cui si sente il bisogno porta a uno stato di temporaneoequilibrio, ma tale appagamento, appunto per via della peculiare natura umana, è destinatoinevitabilmente a cessare, lasciando il posto a nuove sensazioni di mancanza, in un continuoperpetuarsi del ciclo dell'evoluzione.
I bisogni, a seconda delle varie caratteristiche che possiedono, possono essere classificati in varimodi. Ad un livello basilare di analisi, è necessario distinguere tra bisogni primari o fondamentali e
bisogni secondari o accessori, così come tra bisogni individuali e collettivi.
La presenza dei bisogni e la necessità di soddisfarli porta alla nascita e allo sviluppo delle attività
umane.
Le attività umane sono insiemi di operazioni elementari. Ad esempio, l'attività di leggere un testonasce dall'unione di operazioni elementari quali: aprire un libro, leggerne il testo, elaborare leinformazioni veicolate dalle parole che compongono il testo. Le attività in grado di provvedere alsoddisfacimento dei bisogni sono molteplici; ricordiamo a titolo di esempio l'attività politica,l'attività religiosa, l'attività sportiva, l'attività dello studiare. L'attività umana che tende a soddisfare ibisogni attraverso lo scambio di beni e di servizi viene chiamata attività economica. Piùprecisamente, l'attività economica è l'insieme delle operazioni che l'uomo compie per procurarsi,produrre e utilizzare beni e servizi necessari al soddisfacimento dei bisogni.
I beni e i servizi, che nel loro insieme prendono il nome di prodotti, sono rispettivamente oggettimateriali e prestazioni immateriali utilizzati nell'attività economica.I beni, per essere considerati "entità" economiche, devono possedere necessariamente il caratteredella non gratuità. Infatti, un bene gratuito o libero, come ad esempio l'aria che respiriamo o l'acquadi una fonte, è ottenibile da chiunque senza bisogno di scambi, che abbiamo visto essere uncarattere fondamentale per definire un'attività come economica. I servizi, invece, essendoprestazioni, non sono tangibili, materiali, perciò non possono essere liberi: nascono sempre da
necessità di natura economica e sono sempre "entità" economiche. Che siano economici o liberi, iprodotti hanno sempre un'utilità economica, che deriva dalla loro capacità di soddisfare i bisogni.
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Abbiamo detto che l'attività economica è l'insieme delle operazioni che l'uomo compie perprocurarsi, produrre e utilizzare beni e servizi necessari al soddisfacimento dei bisogni. L'attivitàeconomica dunque per sua natura è un flusso ininterrotto, che però per esigenze di analisi puòessere scomposto in sottoflussi: produzione, utilizzo, consumo, risparmio, investimenti.
La produzione è l'attività umana che, attraverso la combinazione di prodotti esistenti, consente diottenere nuovi beni, di accrescere l'utilità di beni esistenti e di prestare servizi. I prodotti, quandoutilizzati nella produzione, prendono il nome di fattori produttivi. Tutti gli altri sottoflussidell'attività economica hanno origine, fine e ragione di essere solo in relazione al sottoflusso dellaproduzione.
La produzione diretta riguarda la trasformazione fisica dei beni e la prestazione di servizi. Laproduzione indiretta riguarda l'accrescimento dell'utilità dei beni esistenti, attraverso il lorotrasferimento nello spazio (distribuzione), il loro trasferimento nel tempo (conservazione) el'orientamento del mercato (marketing). La produzione indiretta viene anche chiamata attivitàcommerciale.
Il consumo è l'attività umana mediante la quale beni e servizi provenienti dalla produzione vengonosottratti al ciclo della produzione e utilizzati dai consumatori per soddisfare i propri bisogni.
Il risparmio è l'attività mediante la quale un bene viene o tesaurizzato o destinato alla produzionefutura. La tesaurizzazione comporta l'immagazzinamento di un bene, con l'intenzione di non
destinarlo nè alla produzione futura nè al consumo futuro.
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L'utilizzo è l'attività umana mediante la quale un prodotto proveniente dalla produzione vienedestinato nuovamente alla produzione.
L'investimento è l'attività umana mediante la quale un bene in precedenza risparmiato vieneinvestito, allo scopo di creare fattori produttivi destinati alla produzione.
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I soggetti dell'attività economica
In ultima analisi, i soggetti che svolgono attività economiche sono le singole persone. Le personeperò sono per loro natura esseri sociali, che tendono naturalmente a raggrupparsi in insiemi dipersone. Un insieme di persone organizzato secondo regole, strutture e fini relativamente stabili erelativamente condivisi è chiamato istituto o istituzione. Poichè gli esseri umani svolgono attivitàeconomiche, e poichè si raggruppano in istituti, ne consegue che questi ultimi svolgono attivitàeconomiche.
Alcune istituzioni svolgono attività economica in misura ridotta: è il caso ad esempio degli istitutireligiosi, degli istituti culturali o degli istituti sportivi. Altre invece svolgono attività economicacome attività unica, principale o di rilievo: si tratta delle famiglie, degli enti pubblici territoriali edelle imprese private e pubbliche.
L'ordine economico di un qualunque istituto prende il nome di azienda. Per le imprese private, data
l'importanza che in esse riveste l'economia, il termine azienda, nell'uso comune, è consideratosinonimo di impresa, al pari del termine ditta.
L'insieme di tutti i soggetti pubblici e privati considerati nel loro appartenere a istituti, delle lororeciproche relazioni e delle attività economiche da essi svolte all'interno del ciclo della produzione èil sistema economico. All'interno del sistema economico, la movimentazione dei prodotti avvieneesclusivamente attraverso la pratica dello scambio, attuata di norma tramite l'uso di valori monetario sostitutivi della moneta e molto raramente tramite il baratto. L'insieme di tutti gli scambieconomici è chiamato mercato.
Abbiamo detto che alla base del sistema economico, a livello di movimentazione dei prodotti, vi è
lo scambio monetario. Perchè proprio lo scambio monetario, e non invece lo scambio tramitebaratto [1]?
Lo scambio tramite baratto si basa su tre condizioni complementari e fondamentali:
• reciprocità dei bisogni il soggetto A deve avere necessità dei prodotti del soggetto B,che a sua volta deve avere necessità dei prodotti del soggetto A
• contemporaneità dei bisogni i bisogni reciproci devono manifestarsi nello stessomomento o in momenti particolarmente prossimi tra loro
• divisibilità delle merci alcuni beni, come ad esempio gli animali vivi, non possonoessere suddivisi, pena la perdita delle loro peculiari caratteristiche economiche
[1] Esistono altre modalità di movimentazione, per esempio il regalo (per non dire delle modalitàillegali o non etiche), le quali per ovvie ragioni non dovrebbero essere adottate in caso di attivitàeconomiche (sebbene di frequente vengano comunque adottate)
L'introduzione di un bene misuratore dei rapporti di scambio permette di superare le restrizioniindicate; questo misuratore è chiamato moneta. Si noti che moneta non significa necessariamente"pezzo rotondo di metallo" o " foglio rettangolare di carta stampata": nell'accezione qui considerata,moneta è tutto ciò che è in grado di rappresentare il valore di prodotti. Pezzi di legno intagliati,pietre preziose, metalli preziosi sono solo alcuni degli oggetti che nel corso della storia hanno
assunto valore di moneta.
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Come avviene nella pratica uno scambio monetario? Il soggetto A decide di vendere il prodotto A.1a un soggetto B. Con il ricavato, se lo desidera, potrà acquistare dei nuovi prodotti. A dà al prodottoA.1 un valore monetario (chiamato prezzo) pari a x e cerca un compratore. Un soggetto B, cheabbisogna del prodotto A.1, lo acquista pagando la somma x al soggetto venditore A. All'iniziodell'operazione, A possiede un prodotto e B possiede moneta; al termine dell'operazione, A possiede
moneta e B possiede un prodotto. Abbiamo perciò due movimenti: un movimento monetario e unmovimento di prodotti. Il movimento monetario comporta delle entrate e delle uscite di moneta, edè dunque il movimento originario all'interno dell'operazione di scambio; il movimento di merci èinvece un movimento originato, il cui valore (chiamato costo per il compratore e ricavo per ilvenditore) è economico (economico in quanto nasce da un'operazione di scambio) e misurato dalvalore monetario (il prezzo) generato dal primo movimento. Va da sè che il valore monetario deveessere pari al valore economico.
Nel sistema economico, oltre alle famiglie e alle imprese private, vi sono dei soggetti pubblici:Stati, enti territoriali, imprese pubbliche. Questi istituti regolano la vita dei soggetti privati postisotto la loro giurisdizione (e dai quali traggono origine) tramite leggi, meccanismi di controllo e
meccanismi di assistenza che in linea teorica hanno come fine ultimo il benessere dei soggettiprivati ed un rapporto etico dei soggetti privati con gli altri soggetti privati e con l'ambiente ingenerale. Nel tentativo di raggiungere gli obiettivi ideali assoluti appena esposti o gli obiettivi cheessi ritengono ideali, i soggetti pubblici sostengono ingenti costi, misurati da altrettanto ingentiuscite monetarie. Per far fronte alle proprie spese, gli istituti pubblici hanno a disposizione delleentrate monetarie di vario genere:
• entrate tributarie (imposte [prelievi di denaro compiuti direttamente o indirettamente sulreddito e sul patrimonio dei cittadini] e tasse [tributi corrisposti solo da chi usufruisce di uncerto servizio offerto da un ente pubblico])
• entrate extratributarie (derivano dall'attività economica degli istituti pubblici, dall'utilizzodi determinati servizi pubblici, dalle lotterie di vario genere e grado)
• entrate patrimoniali (derivano dalla vendita e dalla gestione patrimoniale [affitti,usufrutti...] di beni pubblici)
• entrate finanziarie (derivano dall'emissione di titoli pubblici e da investimenti finanziari dialtro genere)
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L'attività economica nelle imprese
La gestione è l'insieme coordinato delle operazioni svolte dall'azienda per raggiungere i propriobiettivi. Le operazioni aziendali possono essere raggruppate tra loro per momento di attuazione:
• operazioni di costituzione consentono all'azienda di dotarsi dei mezzi finanziari necessariall'avvio dell'attività produttiva
• operazioni di funzionamento si tratta delle operazioni di investimento, di trasformazioneeconomico-tecnica, di disinvestimento e di finanziamento necessarie alla prosecuzionedell'attività aziendale
• operazioni di cessazione o liquidazione provocano la conclusione delle attività aziendali,attraverso la vendita di tutti i beni, la riscossione di tutti i crediti e il pagamento di tutti idebiti; al loro termine l'azienda risulta estinta
oppure per tipologia:
• operazioni di finanziamento le operazioni di finanziamento hanno luogo sia in fase dicostituzione, allo scopo di dotare l'azienda dei necessari mezzi finanziari iniziali, sia durantela vita aziendale, allo scopo di mantenere un livello di mezzi finanziari adeguato allenecessità dell'impresa
• operazioni di investimento le operazioni di investimento consistono nello scambio di mezzifinanziari con i fattori produttivi necessari alla prosecuzione dell'attività aziendale
• operazioni di trasformazione economico-tecnica le operazioni di trasformazione avvengonoall'interno dell'azienda, al contrario di tutte le altre operazioni che hanno luogo
nell'ambiente, e consistono nella trasformazione dei fattori produttivi acquisiti con gliinvestimenti in prodotti destinati alla vendita
• operazioni di disinvestimento le operazioni di disinvestimento consistono nello scambio deiprodotti originati dalle operazioni di trasformazione con mezzi monetari, attraverso ilmeccanismo della vendita
Riassumendo: in un'azienda in funzionamento, il ciclo della produzione è un flusso circolareininterrotto. I mezzi finanziari, ottenuti dai finanziamenti o dai disinvestimenti, permettono diinvestire in fattori produttivi, che una volta trasformati in prodotti all'interno dell'impresa verrannodisinvestiti, allo scopo di dotarsi di nuovi mezzi finanziari. Poichè lo scopo peculiare delle impreseè l'aumento dei mezzi finanziari a propria disposizione (vale a dire la creazione di un guadagno), ènecessario che le operazioni di trasformazione originino prodotti il cui valore sia maggiore delvalore dei fattori produttivi utilizzati per produrli.
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Il ciclo della produzione è un ciclo unitario, che però per motivi di analisi viene osservato nei suoidifferenti aspetti: tecnico, finanziario, monetario ed economico.L'aspetto tecnico riguarda i processi di produzione diretta e indiretta; la durata del processoproduttivo è misurata dal ciclo tecnico. Il ciclo tecnico inizia con la combinazione dei fattoriproduttivi necessari per attuare la trasformazione fisica o economica e termina con l'ottenimento dei
beni e con la prestazione di servizi.
L'aspetto finanziario riguarda i movimenti intervenuti nei mezzi monetari, nei crediti e nei debiti pereffetto delle operazioni aziendali. Il ciclo finanziario inizia con il sorgere dei debiti originati dalleoperazioni di acquisto e termina con il sorgere dei crediti originati dalle operazioni di vendita.
All'interno dell'aspetto finanziario è possibile isolare l'aspetto monetario, che riguarda i solimovimenti in entrata e in uscita dei fondi disponibili in cassa e nei conti correnti bancari e postali. Ilciclo monetario o ciclo di cassa o ciclo di ritorno del capitale consente di conoscere l'intervallo ditempo che intercorre tra le uscite di denaro per il pagamento degli acquisti e le entrate di denaroderivanti dalla riscossione delle vendite.
L'aspetto economico riguarda il sostenimento di costi per acquisire i fattori produttivi e ilconseguimento di ricavi per la vendita dei beni o la prestazione di servizi. Il ciclo economico èl'intervallo di tempo che intercorre tra il sostenimento dei costi e il conseguimento dei ricavi.
Un'accurata e precisa analisi dello stato di salute dell'azienda in funzionamento passaobbligatoriamente attraverso l'analisi dei vari cicli aziendali e delle relazioni che intercorrono tra diessi.
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Le fonti di finanziamento
Per poter svolgere la propria attività l'azienda deve disporre di un patrimonio, ossia di benieconomici che ne costituiscono la ricchezza e che sono destinati a essere scambiati o ad essereutilizzati per soddisfare direttamente o indirettamente i bisogni umani. Il patrimonio è un flusso,poichè aumenta e diminuisce a ciclo continuo per effetto delle operazioni di gestione, ma la suaanalisi viene effettuata considerandolo come uno stock, vale a dire come un insieme di "oggetti"visti in un preciso momento temporale.
La necessità di possedere un patrimonio impone all'azienda la ricerca di finanziamenti da destinareall'investimento in fattori produttivi; questi fattori produttivi possono essere mezzi monetari o mezzi
non monetari (beni in natura). L'accensione di un finanziamento comporta un'entrata di denaro o dibeni, mentre l'estinzione di un finanziamento comporta di norma un'uscita di denaro e raramenteun'uscita di beni.
Il finanziatore, rispetto all'impresa a cui fornisce capitali, può essere:
• proprietario (in caso di azienda individuale) o socio (in caso di azienda collettiva)acquisisce la proprietà parziale o totale dell'impresa, partecipa ai frutti della gestione e siassume i rischi propri dell'attività imprenditoriale in un'economia di mercato; il capitaleapportato prende il nome di capitale proprio
• creditore concede temporaneamente un prestito, allo scopo di percepire un interesse
commisurato al tempo e all'entità del capitale, e limita il rischio all'importo prestato; ilcapitale apportato prende il nome di capitale di debito o di capitale di prestito
I finanziamenti a titolo di capitale proprio derivano all'azienda da:
• i conferimenti effettuati dal proprietario o dai soci; si tratta di fonti di finanziamento esterne• gli utili conseguiti con la gestione non prelevati dal proprietario o non distribuiti ai soci; si
tratta di fonti di finanziamento interne (autofinanziamento)
e hanno le seguenti caratteristiche:
• non hanno una scadenza prefissata (i capitali apportati da soci e proprietari rimangonoinvestiti a lungo termine, fino alla cessazione dell'attività o fino alla cessione dell'azienda odelle quote possedute)
• non comportano l'obbligo di una remunerazione predeterminata (il capitale proprio èremunerato solo se la gestione genera utili e se questi utili non vengono destinatiall'autofinanziamento)
• sono soggetti direttamente al rischio d'impresa
I finanziamenti con capitale di debito corrispondono a debiti contratti dall'azienda con soggettiterzi (banche, fornitori, finanziatori, altri soggetti) che hanno fiducia nelle capacità di rimborso e
pagamento dell'azienda al punto da concederle credito. Questi finanziamenti hanno le seguenticaratteristiche:
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• sono soggetti all'obbligo del rimborso alla scadenza concordata• comportano l'obbligo della remunerazione indipendentemente dal risultato economico
dell'azienda (la remunerazione avviene tramite il pagamento di un interesse, esplicito[chiaramente indicato con un tasso percentuale] o implicito [già compreso nell'importo dapagare alla scadenza])
• sono soggetti al rischio d'impresa indirettamente e in via secondaria (l'impresa deverimborsare i debiti verso terzi prima di procedere al rimborso del capitale proprio)
I debiti possono essere di regolamento (sorgono al momento dell'acquisto dilazionato di prodotti evengono remunerati da un interesse implicito) o di finanziamento (sono veri e propri prestiti,remunerati da un interesse esplicito).
Il rapporto tra il capitale di debito e il capitale proprio indica il grado di capitalizzazione dell'azienda. Maggiore è l'incidenza del capitale proprio, migliore è lo stato di salute dell'impresa.
I finanziamenti rappresentano un elemento indispensabile per lo svolgimento dell'attività aziendale.
Per questo motivo la ricerca dei mezzi finanziari nelle forme più adatte alle esigenze produttiveassume un'importanza tale da far sorgere di frequente un'area operativa aziendale il cui compitoesclusivo è quello di raccogliere e di gestire i mezzi finanziari.
Attraverso l'attività finanziaria l'azienda intende conseguire l'obiettivo gestionale dell'equilibriofinanziario: si tratta della capacità di far fronte costantemente con le proprie entrate agli obblighi dipagamento assunti in precedenza e alle esigenze di investimento che via via si manifestano. Lagestione finanziaria perciò si occupa di raccogliere i mezzi finanziari necessari, di gestire le risorsefinanziarie e di ricercare l'equilibrio momento per momento tra i mezzi raccolti e i mezzi impiegati.Una gestione finanziaria ottimale può inoltre essere in grado di creare delle eccedenze finanziarie,che possono essere investite e fatte fruttare.
Attraverso le fonti di finanziamento l'impresa raccoglie mezzi finanziari, che vengono investiti nellaproduzione sotto forma di fattori produttivi. I fattori produttivi possono essere classificati in:
• beni strumentali partecipano più volte al processo produttivo e danno la loro utilità perperiodi medio-lunghi, superiori all'anno; rappresentano gli investimenti nella strutturadell'azienda
• beni destinati alla lavorazione, alla vendita o al consumo partecipano una sola volta alprocesso produttivo oppure danno la propria utilità per periodi brevi, non superiori all'anno
• servizi sono costituiti dalle prestazioni fornite da altre aziende o da collaboratori autonomi• lavoro dipendente sono le prestazioni dei soggetti legati all'azienda da un contratto di lavorosubordinato
I beni strumentali sono fattori pluriennali, mentre tutti gli altri fattori produttivi sono fattorid'esercizio. I fattori produttivi possono inoltre essere materiali o immateriali.
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Il patrimonio
Nell'aspetto qualitativo, il patrimonio è un'insieme di beni monetari e non monetari tra lorocoordinati, a disposizione di diritto e di fatto del soggetto aziendale in un dato momento, e dettiimpieghi. L'analisi qualitativa del patrimonio consente di suddividere gli impieghi in attivoimmobilizzato e attivo circolante.
L'attivo immobilizzato è dato dall'insieme degli investimenti di lunga durata: immobilizzazioniimmateriali (oneri pluriennali, beni immateriali), immobilizzazioni materiali (fattori produttivi a
medio-lungo ciclo di utilizzo), immobilizzazioni finanziarie. Questi beni costituiscono la strutturaportante dell'azienda.
L'attivo circolante è dato dall'insieme degli impieghi di breve durata e dei mezzi già liquidi:rimanenze (scorte di beni), crediti, disponibilità liquide. Questi beni vengono continuamentedisinvestiti, rinnovati, sostituiti senza pregiudizio per l'attività aziendale, che consiste per l'appuntonella vendita di merci o nella prestazione di servizi.Gli investimenti di lunga durata e il mantenimento di disponibilità a breve termine sono possibilisolo a fronte di finanziamenti, che in base alla fonte si classificano in finanziamenti di capitaleproprio e finanziamenti di capitale di debito.
Il capitale di debito proviene da soggetti terzi rispetto all'azienda: fornitori, enti pubblici, dipendenti(è il caso per esempio del debito per il trattamento di fine rapporto o TFR).
Il capitale proprio proviene invece dai soggetti direttamente coinvolti dall'attività aziendale(proprietario o soci) e dall'attività aziendale stessa (autofinanziamento) ed è considerato al netto diperdite, d'esercizio o riportate da esercizi precedenti.
Ovviamente, per confrontare tra loro "oggetti" differenti, è necessario valutarli, attraverso unprocesso per forza di cose soggettivo, che permetta di attribuire a tali oggetti un valore monetario,espresso in una stessa moneta, che li renda omogenei. L'analisi del patrimonio condotta dal punto divista quantitativo permette di dividere i valori attribuiti a impieghi e finanziamenti in attività opatrimonio lordo, passività e patrimonio netto.
ATTIVITA' (impieghi)
PASSIVITA' o CAPITALE DI DEBITO (fonti di finanziamento)
Attivoimmobilizzato
Immobilizzazionimateriali,
immateriali,finanziarie
Debiti a breve termine(durata inferiore all'anno)
Attivocircolante
RimanenzeDebiti a medio-lungo termine
(durata superiore all'anno)
Crediti a breve Totale debiti
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termine
Disponibilitàliquide
PATRIMONIO NETTO o CAPITALE
PROPRIO
(fonti di finanziamento)
Conferimenti (di beni monetari) o apporti(di beni in natura) effettuati dal titolare odai soci al momento della costituzione ed
eventualmente in momenti successivi+ \ -
Utili conseguiti non prelevati dalproprietario o non distribuiti ai soci
(autofinanziamento) \ Perdite d'esercizio operdite
riportate da esercizi precedenti
Totale attività Totale passività
Analizziamo tutte le possibili relazioni esistenti tra attività (A), passività (P) e patrimonio netto(PN):
• A = PN se le attività sono pari al patrimonio netto, l'impresa non ha debiti con soggetti terzie si finanzia totalmente con mezzi propri. Questo caso si presenta sempre in fase dicostituzione dell'azienda, mentre si presenta raramente rispetto a un'azienda in
funzionamento• A > P se le attività sono maggiori delle passività, significa che lo stato di salute dell'aziendaè positivo: tanto più positivo quanto più le attività superano le passività, poichè la situazionereale si avvicina a quella ideale, dove non esistono debiti verso terzi
• A = P se le attività sono pari alle passività, la situazione è negativa, poichè l'impresa nondispone di mezzi propri e prosegue nell'attività solo grazie a un costante indebitamentoverso soggetti esterni
• A < P la situazione è particolarmente grave: non solo l'azienda non dispone di mezzi propri,ma le attività non coprono neppure i debiti verso terzi, ai quali dunque non è possibile fareinteramente fronte. Si crea perciò una situazione di deficit, che nei casi più gravi prelude dinorma al fallimento o alla cessazione dell'attività
Una più approfondita analisi della situazione patrimoniale prende la mosse da una serie di indici edi valori ottenuti a partire dagli stessi elementi del patrimonio:
• rigidità degli impieghi (attivo immobilizzato : totale impieghi) x100• elasticità degli impieghi (attivo circolante : totale impieghi) x100• incidenza del capitale proprio (capitale proprio : totale impieghi) x100• incidenza del capitale di debito (capitale di debito : totale impieghi) x100• incidenza debiti a breve (debiti a breve : totale impieghi) x100• incidenza debiti a medio-lungo (debiti a medio-lungo : totale impieghi) x100• margine di struttura (patrimonio netto - attivo immobilizzato)• patrimonio circolante netto (attivo circolante - debiti a breve)• margine di tesoreria ([attivo circolante - rimanenze] - debiti a breve)
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I costi e i ricavi
L'aspetto economico della gestione aziendale riguarda il sostenimento di costi per l'acquisto difattori produttivi e il conseguimento di ricavi per la vendita di beni e la prestazione di servizi. Taleaspetto è ovviamente preceduto da movimenti di natura finanziaria: le uscite di denaro misuranocosti, mentre le entrate di denaro misurano ricavi.
COSTI RICAVI
Costi pluriennaliRicavi per la vendita di merci
Costi per l'acquisto di merci Ricavi per la prestazione di servizi
Costi per lavoro dipendente Proventi vari
Costi per il godimento di beni di terzi Ricavi finanziari
Costi per l'acquisto di servizi Disinvestimenti di beni strumentali
Costi finanziari(sostenuti per ottenere finanziamenti
dicapitale di debito)
Costi fiscali
Il reddito d'esercizio è il risultato economico conseguito con la gestione in un periodoamministrativo, solitamente della durata di un anno. Esso scaturisce dalla differenza tra i ricavi e icosti provocati dalle operazioni di gestione di competenza del (vale a dire riferibili al) periodo
considerato. Quando il reddito d'esercizio viene calcolato come differenza tra ricavi e costid'esercizio si adotta il procedimento analitico, che ha il pregio di chiarire quali componenti positivie negativi hanno determinato il risultato economico.Il reddito d'esercizio, o risultato economico della gestione, prende il nome di utile d'esercizioquando i ricavi superano i costi (in questo caso viene inserito come totale a pareggio nella sezionesinistra) e di perdita d'esercizio quando i costi superano i ricavi (in questo caso viene inserito cometotale a pareggio nella sezione destra):
SITUAZIONE ECONOMICA
COSTI RICAVI
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Utile d'esercizio Perdita d'esercizio
Per essere considerato remunerativo, l'utile d'esercizio deve:
• garantire uno stipendio direzionale teorico commisurato alla quantità e alla qualità dellavoro prestato dall'imprenditore o dai soci (qualora vi siano un imprenditore o dei soci cheabbiano prestato il proprio lavoro all'interno dell'impresa). L'utile percepitodall'imprenditore o dal socio deve essere superiore allo stipendio che lo stesso imprenditoreo socio avrebbe ottenuto lavorando come lavoratore dipendente presso l'impresa
• tenere conto di un teorico interesse di computo sul capitale investito, commisurato ai tassi diinteresse esistenti sul mercato. L'interesse ottenuto investendo il capitale proprionell'impresa deve essere superiore a quello che si percepirebbe investendolo in forme diinvestimento alternative
• dare luogo a un profitto che compensi il rischio specifico assunto
Riassumendo, l'utile d'esercizio è remunerativo quando è superiore alla somma dello stipendiodirezionale teorico e dell'interesse teorico di computo. Di quanto superiore è ovviamente unaquestione che riguarda le aspettative di chi investe nell'azienda il proprio capitale. Una misuraimmediata della redditività del capitale proprio investito in un'impresa è il ROE (return on equity):
(utile d'esercizio : capitale proprio) x 100
Comparando il ROE e il rendimento di eventuali investimenti alternativi sarà possibile per ilfinanziatore decidere della bontà della remunerazione ottenuta investendo nell'impresa.
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Contabilità Generale
I principi della partita doppia
La contabilità generale
La contabilità generale è l'insieme delle rilevazioni tra loro coordinate e collegate che riguardano ivalori finanziari ed economici generati dalle operazioni di gestione. Scopo della contabilità generale
è la determinazione del patrimonio di funzionamento e del risultato economico d'esercizio. Inoltreessa fornisce i dati per la compilazione del bilancio (documento che espone periodicamente irisultati conseguiti dall'impresa) e per la redazione della dichiarazione fiscale dei redditi.
Sistemi e metodi contabili
Le scritture di cui si compone la contabilità generale fondano le proprie rilevazioni su un sistema diconti. Un sistema di conti o sistema contabile è un insieme coordinato di conti che raccogliescritture tra loro collegate riguardanti un oggetto complesso.Esistono diversi sistemi contabili: relativi alla tenuta della contabilità generale (sistemi principali);relativi alla tenuta della contabilità finanziaria; relativi ai cosiddetti sistemi supplementari (sistemiminori).
Il sistema più utilizzato per la tenuta della contabilità generale è il sistema del patrimonio e delrisultato economico di Zappa e Amaduzzi.
Un sistema di scritture non è un metodo di scritture: un metodo di scritture o metodo contabile èl'insieme delle norme che regolano la forma, l'ordine e le modalità con le quali le scritture vengono
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composte.Il sistema riguarda il contenuto delle scritture, il metodo detta le regole di forma e procedura dellerilevazioni. Per questo motivo un metodo può essere applicato a sistemi contabili diversi.Di norma, il sistema del patrimonio e del risultato economico viene attuato attraverso il metodo
della partita doppia.
Il metodo della partita doppia
Quando in un sistema contabile si vogliono rilevare le quantità, espresse in moneta di conto,riguardanti le operazioni aziendali, si devono indicare i conti interessati alle variazioni e le sezioni (Dare e Avere) in cui i valori devono essere iscritti.Il metodo della partita doppia stabilisce le regole di registrazione dei valori in un insiemecoordinato di conti, stabilendo che ogni operazione aziendale:
• deve dar luogo contemporaneamente ad almeno due annotazioni• in due o più conti a sezioni divise o accostate• in opposte sezioni• in modo che il totale dei valori registrati in Dare sia uguale al totale dei valori registrati in
Avere
Occorre registrare ogni quantità due volte, contemporaneamente in diversi conti e in sezioniopposte, in modo che si attui sempre l'uguaglianza tra addebitamenti e accreditamenti. Eventualiquantità negative si trasformano in positive cambiando la sezione del conto in cui si iscrivono.Quando si applica il metodo della partita doppia i conti assumono sempre la forma a due sezioni,costituite dalla sezione Dare a sinistra e dalla sezione Avere a destra.
Il sistema del patrimonio e del risultato economico
Ogni fatto di gestione è esaminato:
• nell'aspetto finanziario, relativamente alle variazioni intervenute nella cassa, nei crediti, neidebiti, nei ratei, nei fondi rischi e oneri. Tale aspetto è detto originario, in quanto diimmediata percezione
• nell'aspetto economico, relativamente alle variazioni intervenute nei costi, nei ricavi e nelpatrimonio netto. Tale aspetto è detto derivato, in quanto si coglie riclassificando levariazioni finanziarie che misurano variazioni economiche
Il sistema del patrimonio e del risultato economico è un insieme coordinato di scritture complessecon le quali si rilevano, nel duplice aspetto finanziario ed economico, i fatti di gestione allo scopo dideterminare il reddito d'esercizio e il patrimonio di funzionamento.I conti, tra loro collegati, che costituiscono il sistema del patrimonio e del risultato economico e cheaccolgono le variazioni intervenute nei valori aziendali, si distinguono in finanziari ed economici.
I conti finanziari sono accesi ai valori finanziari e si classificano in:
• conti accesi ai valori in cassa (denaro, assegni, valori bollati, traveller's cheques, tickets ...)• conti accesi ai debiti e ai crediti (movimenti di debiti e crediti, di regolamento e di
finanziamento, già liquidati o da liquidare)• conti accesi ai ratei, ai fondi oneri futuri e ai fondi rischi
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I conti finanziari accolgono in Dare le variazioni finanziarie attive e in Avere le variazionifinanziarie passive.
I conti economici sono accesi ai valori economici di patrimonio netto e di reddito. Si classificano in:
• conti di patrimonio netto (accesi al patrimonio netto e alle sue parti ideali, accolgono levariazioni per nuovi apporti o per prelevamenti e per i risultati della gestione)• conti di reddito (accesi alle variazioni economiche [costi e ricavi] che incidono sulla
formazione del risultato economico di uno o più esercizi). Si classificano in:o conti accesi alle variazioni economiche d'esercizio o conti economici d'esercizio
(accolgono costi e ricavi [e loro rettifiche] derivanti dall'investimento e daldisinvestimento in fattori produttivi d'esercizio). Si classificano in:
conti accesi ai componenti ordinari del reddito d'esercizio costi accesi ai componenti straordinari del reddito d'esercizio
o conti accesi ai valori pluriennali (accolgono i costi e le loro rettifiche derivantidall'investimento in fattori produttivi a medio-lungo ciclo di utilizzo [fabbricati,
impianti, avviamento...])o conti accesi ai costi e ricavi sospesi (accolgono costi e ricavi già rilevati ma di
competenza degli esercizi futuri e pertanto da sospendere dai componenti di redditodell'esercizio che si sta chiudendo)
I conti economici accolgono in Dare le variazioni economiche negative e in Avere le variazionieconomiche positive.
I conti finanziari, i conti di patrimonio netto e i conti di reddito accesi ai costi pluriennali e ai costi ericavi sospesi sono detti conti patrimoniali. I loro saldi affluiscono nel prospetto del patrimonio difunzionamento o situazione patrimoniale.I conti di reddito accesi ai costi e ricavi d'esercizio ordinari e straordinari sono detti conti economicid'esercizio. I loro saldi affluiscono nel prospetto del risultato economico d'esercizio o situazioneeconomica.
CONTI FINANZIARI
Dare (variazioni finanziarie attive)
Avere(variazioni finanziarie passive)
Entrate di cassa Uscite di cassa
Aumenti di crediti Diminuzioni di crediti
Diminuzioni di debiti Aumenti di debiti
CONTI ECONOMICI DI REDDITO
Dare (variazioni economiche negative)
Avere(variazioni economiche positive)
Costi Ricavi
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Diminuzioni di ricavi Diminuzioni di costi
CONTI ECONOMICI DI PATRIMONIO NETTO
Dare (variazioni economiche negative)
Avere(variazioni economiche positive)
Passivo netto Patrimonio netto
Diminuzioni di patrimonio netto Aumenti di patrimonio netto
La partita doppia applicata alla contabilità generale
Il metodo della partita doppia applicato al sistema del patrimonio e del risultato economico si basasulle seguenti regole:
• sono oggetto di rilevazione i soli fatti esterni di gestione, che derivano da scambi con i terzi
e che originano una o più variazioni finanziarie [2] • ogni operazione viene rilevata, dando luogo ad almeno due registrazioni, in Dare e in Averedi due o più conti, in modo che il totale degli addebitamenti sia uguale al totale degliaccreditamenti
• le operazioni aziendali vengono rilevate nel momento in cui si manifestano le variazionifinanziarie, cioè entrate/uscite di cassa o aumenti/diminuzioni di crediti/debiti
• ogni operazione viene esaminata nell'aspetto finanziario e nell'aspetto economico. Se siverificano più variazioni finanziarie di segno opposto che si compensano tra di loro non visono variazioni economiche; se le variazioni finanziarie non si compensano tra di loro essemisurano variazioni economiche
• le registrazioni vengono effettuate in due serie di conti (conti finanziari e conti economici)
coordinati a sistema, che accolgono valori espressi in un'unica moneta di conto e chefunzionano in modo antitetico (ossia opposto) secondo le regole di registrazione viste inprecedenza
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[2] Si potrebbe obiettare che certe operazioni, in cui le uniche variazioni sono economiche (adesempio, l'apporto di un fabbricato da parte del titolare dell'impresa), non rispettano i due requisitirichiesti perchè possano essere rilevate in partita doppia. In realtà, con riferimento all'esempio, almomento dell'apporto non intervengono variazioni finanziarie, ma poichè in un secondo tempo èpossibile che il fabbricato venga venduto, è necessario rilevarlo da subito in contabilità generale.
Le operazioni aziendali possono dare origine a:
• variazioni che interessano il solo aspetto finanziario (una o più variazioni finanziarie attive[Dare] corrispondono a una o più variazioni finanziarie passive [Avere]: ha cioè luogo unapermutazione finanziaria)
• variazioni che interessano sia l'aspetto finanziario sia l'aspetto economico o una o più variazioni finanziarie attive (Dare) misurano una o più variazioni
economiche positive (Avere)o una o più variazioni finanziarie passive (Avere) misurano una o più variazioni
economiche negative (Dare)o una o più variazioni finanziarie attive e passive con preminenza del totale delle
passive (Avere) misurano una o più variazioni economiche negative (Dare)o una o più variazioni finanziarie attive e passive con preminenza del totale delle attive
(Dare) misurano una o più variazioni economiche positive (Avere)• variazioni che interessano il solo aspetto economico (una o più variazioni economiche
positive [Avere] corrispondono a una o più variazioni economiche negative [Dare])
CONTI FINANZIARI CONTI ECONOMICI
Dare Avere Dare Avere
Variazioni attive Variazioni passive Variazioni negative Variazioni positive
Gli strumenti della contabilità generale
La contabilità generale tenuta in partita doppia si avvale dei seguenti strumenti di rilevazione:
• piano dei conti (composto dal quadro dei conti e dalle note illustrative, viene steso in base alsistema contabile adottato, raggiungendo il grado di analisi desiderato dall'azienda)
• prima nota (scrittura elementare facoltativa, elenca in ordine cronologico le operazioniaziendali man mano che si verificano. Poichè non è soggetta a regole formali, talvolta su di
essa si annotano solo gruppi omogenei di operazioni)• giornale in partita doppia (scrittura complessa obbligatoria, elenca in ordine cronologico le
operazioni aziendali man mano che si verificano, nel rispetto delle regole formali previste.In esso devono comparire la descrizione delle operazioni [con riferimento ai documentioriginari da cui derivano] e la descrizione dei conti da addebitare e da accreditare per levariazioni finanziarie ed economiche intervenute. Il giornale, insieme al libro degliinventari, è una delle principali scritture obbligatorie previste dal Codice Civile. Deve esseretenuto secondo le norme di un'ordinata contabilità, senza spazi in bianco, senza interlinee esenza trasporti a margine. Non è possibile fare abrasioni, e se è necessaria qualchecancellazione questa deve eseguirsi in modo che le parti cancellate siano leggibili. Prima diessere messo in uso il giornale deve essere numerato progressivamente in ogni pagina)
• mastro (scrittura complessa obbligatoria, riporta in ordine sistematico [a secondadell'oggetto] le operazioni in precedenza elencate sul giornale in ordine cronologico.
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Formato dall'insieme dei conti indicati nel quadro dei conti, riporta gli indebitamenti e gliaccreditamenti nel rispetto della regola fondamentale della partita doppia)
• situazioni contabili (prospetti in cui si elencano i conti di mastro con le movimentazionisubite, consentono di ottenere delle informazioni sugli andamenti aziendali)
Dalla situazione contabile finale si traggono i dati che, classificati e strutturati, consentono laredazione del bilancio d'esercizio. Questo è il documento che mette in evidenza il patrimonio difunzionamento e il risultato economico dell'esercizio considerato.
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Il piano dei conti
Il primo passo logico da compiere per la tenuta della contabilità generale è la predisposizione delpiano dei conti, ossia la definizione dei conti che costituiscono il sistema contabile. Il piano deiconti è costituito da:
• il quadro dei conti (l'elenco di tutti i conti, tra loro coordinati e collegati, che formano ilsistema delle scritture complesse che compongono la contabilità generale)
• le note illustrative (l'elenco delle regole e delle procedure che spiegano il funzionamento deiconti e precisano i valori che entrano a farvi parte)
Le scritture devono essere compilate utilizzando esclusivamente i conti contemplati nel piano deiconti, aggiungendo eventualmente nuovi conti, ma non usando nomi diversi per conti che giàesistono. Il piano dei conti deve essere predisposto così da favorire la redazione del bilanciod'esercizio e la dichiarazione fiscale dei redditi. A questo scopo, le legislazioni civilistica e fiscalepongono dei vincoli che condizionano notevolmente la scelta dei conti da utilizzare e il loro
funzionamento.
Conti e sottoconti (esempio)
Piano dei conti (esempio)
Vedi appendice A
Come si costruisce un articolo in partita doppia Per rilevare un fatto di gestione in partita doppia è necessario individuare:
• data dell'operazione• conti interessati dall'operazione• importo della variazione subita dall'oggetto del conto• segno di ogni variazione • sezione in cui registrare la variazione
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Le operazioni d’esercizio
La costituzione dell'azienda
La fase della costituzione
La fase di costituzione rappresenta il momento della nascita dell'attività d'impresa per iniziativa delsoggetto aziendale. Tale fase è caratterizzata dalla presenza di numerosi problemi giuridico-burocratici. Inoltre il soggetto aziendale deve affrontare una lunga serie di problemi organizzativi.
Gli apporti iniziali
Il patrimonio di costituzione è il patrimonio netto esistente alla nascita dell'azienda, i cui elementisono rappresentati dagli apporti effettuati dal proprietario (in caso di azienda individuale) o dai soci(in caso di azienda collettiva).
Gli apporti possono riguardare:
• denaro, assegni bancari o circolari, disponibilità liquide fatte affluire sul c/c intestatoall'azienda, valori bollati (marche da bollo, francobolli...) e altri valori (traveller's cheques,tickets...)
• beni in natura:o apporti in natura disgiunti (beni tra loro non legati da vincoli di complementarietà
economica, la cui funzionalità e il cui valore sono autonomi e autonomamentedeterminabili)
o apporti in natura congiunti (conferimenti o acquisti di aziende già funzionanti o di
rami aziendali, vale a dire di beni legati da rapporti di funzionalità ecomplementarietà, il cui utilizzo e la cui valutazione non possono prescindere daglialtri beni). Un'azienda già funzionante costituisce un complesso economico chedispone di un nome già noto sul mercato, di un'organizzazione già collaudata, dipersonale già addestrato ed esperto, di una clientela reale e potenziale, di rapporticommerciali già avviati con i fornitori e di altri vantaggi acquisiti, che sommatiprendono il nome di avviamento. È altresì possibile che l'avviamento sia negativo,qualora le qualità che ne fanno parte siano negative per l'impresa in oggetto.L'avviamento, o meglio il suo valore, aumenta o diminuisce il valore complessivodell'azienda rispetto a un'azienda identica ma di nuova costituzione, così come ilvalore complessivo dei beni che costituiscono l'azienda rispetto alla somma deivalori degli stessi beni singolarmente considerati
La costituzione di un'impresa comporta la redazione dell'inventario di costituzione e la valutazione
degli elementi apportati. La valutazione di un bene sintetizza le caratteristiche qualitative equantitative del bene stesso in un'espressione monetaria. È inoltre un processo soggettivo, poichètempo, luogo, scopo e soggetto che effettua la valutazione influiscono sul valore attribuito al bene.
Nel redigere l'inventario di costituzione si applicano generalmente:
• il criterio del valore nominale al denaro, ai fondi in c/c bancario o postale e ai debiti
accollati all'azienda• il criterio del presunto valore di realizzo ai crediti ceduti all'azienda
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• il criterio del costo di riproduzione o di riacquisto alle merci, agli automezzi, ai fabbricati, aiterreni, agli impianti apportati...
• il criterio della capitalizzazione del reddito a un complesso aziendale funzionante. Talecriterio è applicato anche per la valutazione delle rendite, di cui si calcola il valore attuale
L'inventario di costituzione mette in evidenza il patrimonio di costituzione, ossia l'insieme di beni edi elementi materiali e immateriali di cui dispone l'azienda all'inizio della propria attività. Ladeterminazione del patrimonio di costituzione è:
• obbligatoria (il patrimonio netto deve essere annotato nel libro degli inventari, di cuirappresenta la scrittura iniziale)
• necessaria (rappresenta il dato di riferimento per calcolare l'utile o la perdita del primo annodi gestione)
• significativa (evidenzia ai terzi il capitale proprio dell'azienda)
Dopo la redazione dell'inventario di costituzione, si avvia la tenuta della contabilità generale
provvedendo a:
• la scelta degli strumenti, dei supporti, delle procedure, delle risorse da adibire a questoaspetto dell'attività amministrativa
• la numerazione progressiva delle pagine del libro giornale e del libro degli inventari primadella messa in uso
• la predisposizione del piano dei conti• l'intestazione dei conti di mastro e degli eventuali sottoconti
Gli apporti di disponibilità liquide
• (esempio 1) apporto di denaro contante per 5.000
Denaro in cassa
5.000
Patrimonio netto
5.000
(nel caso di un apporto diretto di denaro in un c/c bancario o postale, cambia solo il contofinanziario utilizzato [Banca c/c oppure C/c postali al posto di Denaro in cassa])
• (esempio 2) apporto di assegni per 5.000 + versamento degli assegni su c/c bancario
Assegni
5.000 5.000
Patrimonio netto
5.000
Banca c/c
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5.000
Gli apporti in natura disgiunti
• (esempio 1) apporto di un automezzo per 10.000 e di un fabbricato per 50.000
Fabbricati
50.000
Automezzi
10.000
Patrimonio netto
60.000
Gli apporti in natura congiunti
Sia l'apporto di un'azienda da parte di un socio o del titolare che l'acquisto di un'azienda da terzisono considerati apporti in natura congiunti. Consideriamo il caso dell'acquisto di un'azienda: dandoper scontata la presenza dei fondi necessari all'acquisto (perchè apportati secondo una o più dellemodalità viste in precedenza), l'operazione consisterà nell'annotare l'apporto delle attività e dellepassività trasferite dal venditore al compratore, il prezzo di vendita, il pagamento del prezzoconcordato e altre operazioni eventuali (come ad esempio il giro delle merci trasferite al compratoreda un conto economico acceso ai costi sospesi a un conto economico d'esercizio).
1] annotazione di passività e attività e del prezzo di vendita (il valore dell'avviamento si ottiene inquesto modo: [prezzo di vendita - attività + passività])
Fabbricati
99.000
Impianti e macchinari
19.500
Arredamento
8.250
Merci
20.900
Avviamento
19.200
Crediti v/clienti
27.500
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Debiti v/fornitori
11.750
Cambiali passive
6.600
Clienti c/cessione
176.000
2] registrazione del pagamento
Banca c/c
176.000
Clienti c/cessione
176.000
3] giro delle merci
Merci
20.900
Merci c/apporti 20.900
I costi di impianto e i crediti per cauzioni
La costituzione aziendale comporta il sostenimento di alcuni costi a utilità pluriennale cheriguardano gli obblighi di registrazione, gli onorari per prestazioni professionali, le indagini dimercato e tutti gli oneri connessi alla costituzione. Tali oneri si rilevano nel conto Costi di impianto(conto economico di reddito acceso ai costi pluriennali), che fa parte delle immobilizzazioniimmateriali, e come tali sono soggetti al procedimento di ammortamento.
L'avvio dell'azienda comporta anche la stipula di contratti riguardanti i servizi telefonici,l'erogazione dell'acqua e dell'energia elettrica, e così via. Tali contratti comportano di norma ildeposito di cauzioni in denaro, che costituiscono dei crediti dell'azienda verso gli enti depositari eche sono rilevate nel conto Crediti per cauzioni (conto finanziario acceso ai crediti).
• (esempio 1) sostenimento di costi di impianto esclusi dall'IVA per 295 con deposito di unacauzione per 190
Costi di impianto
295
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Denaro in cassa
295190
Crediti per cauzioni 190
• (esempio 2) sostenimento di costi di impianto soggetti a IVA
1] l'impresa riceve una fattura dal proprio commercialista relativa alle pratiche di costituzioneaziendale:
FATTURA
Assistenza pratiche costituzione 460,00 Contributo previdenza 2% 9,20
-----------
469,20
IVA 20% 93,84
Spese sostenute 105,00
-----------
Totale a debito 668,04
Poichè si tratta di una prestazione di un professionista, è necessario calcolare la ritenuta d'acconto(20% di 460 = 92). Tale cifra viene stornata dal totale a debito, e il risultato è la somma che ilprofessionista percepirà dal cliente (668,04 - 92 = 576,04).Il cliente in un secondo momento verserà la ritenuta tramite modello F24, mentre il professionista ladedurrà dal totale dei redditi percepiti in fase di dichiarazione fiscale.
I costi di impianto si calcolano sommando i singoli costi addebitati al netto delle imposte(costi di impianto = 460 + 9,20 + 105 = 574,20).
Costi di impianto
574,20
IVA ns/credito
93,84
Debiti v/fornitori
668,04
2] l'impresa provvede al pagamento della fattura tramite banca, al netto della ritenuta d'acconto
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Debiti per ritenute da versare
92,00
Banca c/c
576,04
Debiti v/fornitori
668,04
3] l'impresa versa all'Erario la ritenuta
Debiti per ritenute da versare
92
Banca c/c
92
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Le operazioni di acquisto
Le risorse a disposizione delle imprese sono di quattro tipi:
• tutti i beni gratuiti della natura (terra, foreste, minerali...), comunemente chiamati risorse
naturali e definiti dagli economisti terra. Si tratta di risorse libere, sia limitate (terra,legnami...) che illimitate (aria, energia solare...). Per entrare a fare parte del ciclo economicodevono perdere la caratteristica della gratuità, entrando a fare parte del patrimonio aziendaledi un'impresa
• tutte le risorse umane, fisiche e psichiche, definite dagli economisti lavoro. Si tratta dirisorse non libere e potenzialmente illimitate
• tutti i beni prodotti dall'uomo, definiti dagli economisti capitale. Sono risorse non libere,potenzialmente illimitate, che per essere considerate parte del ciclo economico devonoessere destinate alla produzione di altri beni (hanno il carattere della materialità),all'erogazione di servizi (hanno il carattere dell'immaterialità) o al consumo diretto
• l'imprenditorialità. Si tratta dell'insieme dei rischi assunti e delle attività compiute dagli
imprenditori nell'esercizio dell'attività economica
Le risorse, una volta utilizzate all'interno di un'impresa, prendono il nome di fattori produttivi:
• beni strumentali (impianti, terreni, attrezzature...), che rappresentano la struttura produttivadell'azienda
• beni destinati alla lavorazione, al consumo o alla vendita (materie prime, merci,imballaggi...)
• servizi (trasporti, pubblicità, prestazioni di lavoro autonomo...)• prestazioni di lavoro dipendente
I beni strumentali sono fattori produttivi pluriennali, destinati a permanere in azienda per tempimedio-lunghi. Gli altri beni, i servizi e il lavoro dipendente sono fattori d'esercizio, destinati aessere venduti, consumati o utilizzati nell'arco dell'anno.
Le operazioni di acquisto, con cui l'impresa provvede a dotarsi di fattori produttivi, vengonorilevate:
• nella contabilità di magazzino• nella contabilità degli acquisti (registro delle fatture d'acquisto, partitario IVA)• nel giornale in partita doppia• nel mastro• nella contabilità di cassa• nella contabilità delle banche
La rilevazione delle operazioni di acquisto
Le fatture di acquisto rappresentano il documento originario dal quale risultano le operazionieffettuate e sulla base del quale l'impresa esegue le rilevazioni in contabilità generale.
Dall'esame della fattura si possono infatti individuare:
• l'importo complessivo da pagare• l'importo riferibile ai beni o servizi acquistati• l'importo dell'IVA
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• l'importo riferibile alle spese accessorie
In generale, la rilevazione procede nel seguente modo: una variazione finanziaria passiva nel contoDebiti v/fornitori e una variazione finanziaria attiva nel conto IVA ns/credito (la variazionefinanziaria attiva, al contrario di quella finanziaria passiva, non è sempre presente) misurano una
variazione economica negativa in un conto economico acceso ai costi d'esercizio.
L'acquisto di beni strumentali
L'acquisto di beni strumentali viene rilevato in Dare nel conto acceso al bene interessato senzaricorrere a specifici conti acquisti, come avviene nel caso di acquisto di merci o materie diconsumo. Infatti si tratta di operazioni che non formano l'oggetto specifico dell'attività aziendale enon costituiscono variazioni economiche accese ai costi d'esercizio, bensì variazioni economiche
accese ai costi pluriennali. Tali beni parteciperanno alla determinazione del risultato economicoattraverso le quote di ammortamento.
Il costo pluriennale viene rilevato sulla base della fattura di acquisto, dalla quale compare l' IVA acredito. L'IVA non compare invece nell'ipotesi di acquisto di fabbricati da privati: in questo casol'operazione è soggetta a imposta di registro, il cui ammontare va a incremento del costo del bene.
L'acquisto di beni strumentali è spesso accompagnato dal sostenimento di altri oneri accessori. Talicosti, sostenuti direttamente per l'acquisizione e il funzionamento del bene, vengono portati indiretto aumento del costo del bene acquistato attraverso il procedimento di patrimonializzazione dei
costi. In questo modo tali oneri diventano elementi attivi del patrimonio, e in quanto costi
pluriennali sono considerati di competenza di più esercizi.
• (esempio 1) acquisto di beni strumentali per 42.000 + IVA e patrimonializzazione dei costiaccessori per 275 + IVA
Impianti e macchinari
42.000
275
IVA ns/credito
8.400
55
Debiti v/fornitori
50.400 330
L'acquisto di merci e materie di consumo
L'acquisto di merci e di materie di consumo e di ogni altro bene destinato al consumo o alla venditain tempi brevi si rileva in Dare di specifici conti Acquisti, che sono conti economici di reddito
accesi ai costi d'esercizio.
• (esempio 1) acquisto di merci per 3.700 + IVA
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Merci c/acquisti
3.700
IVA ns/credito
740
Debiti v/fornitori
4.440
L'acquisto di servizi
I servizi sono prestazioni, rese da altre aziende o da collaboratori esterni, comprovate da fatture,parcelle e bollette che consentono di rilevare i corrispondenti costi d'esercizio. Tali spese vengonoregistrate in conti economici di reddito accesi ai costi d'esercizio.
• (esempio 1) ricezione di una bolletta telefonica per 185 + IVA
Spese telefoniche
185
IVA ns/credito
37
Debiti v/fornitori
222
• (esempio 2) ricezione di una nota dall'assicurazione riguardo a una polizza per 655
Assicurazioni
655
Debiti v/fornitori
655
Le spese accessorie
• (esempio 1) acquisto di merci per 2.900 + IVA con spese di trasporto a carico del venditore
(l'impresa riceve una sola fattura, comprensiva del costo delle merci [2.900] e dell'IVA sul costodelle merci [580])
IVA a ns/credito
580
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Debiti v/fornitori
3.480
Merci c/acquisti
2.900
• (esempio 2) acquisto di merci per 2.900 + IVA con spese di trasporto (170 + IVA) sostenute dalcompratore
(l'impresa riceve due fatture: una dal venditore, identica a quella dell'esempio precedente, e una dalvettore, comprensiva dei costi di trasporto [170] e dell'IVA sui costi di trasporto [34])
IVA a ns/credito
580 34
Debiti v/fornitori
3.480
204
Merci c/acquisti
2.900
Spese di trasporto
170
• (esempio 3) acquisto di merci per 2.900 + IVA con spese di trasporto (170 + IVA) anticipate dalvenditore in nome e per conto del compratore
(l'impresa riceve due fatture dal venditore. La prima comprende il costo delle merci [2.900], l'IVAsul costo delle merci [580] e il costo totale per il trasporto [240]. La seconda è la fattura del vettore,allegata a scopo giustificativo dei costi addebitati dal venditore all'impresa per il trasporto. Poichè sitratta di spese documentate, l'impresa deve rilevare a giornale anche i valori relativi alle spese
stesse)
IVA a ns/credito
34
580
Debiti v/fornitori
204 204
3684
Merci c/acquisti
2.900
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32
Spese di trasporto
170
• (esempio 4) acquisto di merci per 2.900 + IVA con spese di trasporto (170) addebitate dalvenditore al compratore
(l'impresa riceve una sola fattura, comprensiva del costo delle merci [2.900], delle spese di trasporto[170] e dell'IVA sul costo totale)
IVA a ns/credito
614
Debiti v/fornitori
3684 Merci c/acquisti
2.900
Spese di trasporto
170
Resi, abbuoni e ribassi
All'arrivo delle merci il compratore provvede a verificare che quantità e qualità corrispondano aquanto contrattualmente previsto. Qualora siano riscontrate delle differenze tra la quantità/qualitàordinata e la quantità/qualità spedita, il compratore può: restituire le merci difettose o aventicaratteristiche diverse da quelle ordinate o in sovrannumero; ottenere un abbuono.
Quando un'operazione, per la quale è già stata emessa la fattura, subisce una diminuzione, pereffetto di resi, abbuoni o sconti condizionati (gli sconti condizionati sono sconti previsticontrattualmente), il venditore emette una nota di accredito a favore del compratore.Le note di accredito possono essere con o senza variazione IVA.
• (esempio 1) acquisto di merci per 2.850 + IVA con restituzione di parte delle merci per 480 eottenimento di un abbuono sulle merci restanti per 170
IVA ns/credito
570 96
Debiti v/fornitori
576
170 3.420
Merci c/acquisti 2.850
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Resi su acquisti
480
Ribassi e abbuoni attivi
170
Il regolamento delle fatture di acquisto
L'esecuzione del pagamento può avvenire secondo diverse modalità, specificate in contratto oaffidate alla scelta del compratore: denaro contante, rilascio di pagherò, accettazione di tratte, giratadi cambiali in portafoglio, assegno bancario o circolare, bonifico bancario, giroconto bancario opostale, e così via.Il regolamento delle fatture può avvenire in tempi diversi in base a quanto previsto dalle condizionicontrattuali. I contraenti possono stabilire un regolamento anticipato, immediato o per pronta cassa,
per contanti (ossia entro breve tempo dal ricevimento della fattura), differito o in forma mista.
Il pagamento dei debiti
Il regolamento delle fatture d'acquisto comporta la diminuzione del debito verso il fornitore delbene o del servizio (variazione finanziaria attiva rilevata in Dare nel conto Debiti v/Fornitori) e unacorrispondente diminuzione di disponibilità liquide o l'incremento dei debiti per cambiali passive,scoperti di c/c o altro (variazione finanziaria passiva da rilevare in Avere nel conto di volta in voltainteressato).
• (esempio 1) pagamento con denaro
Debiti v/fornitori
100
Denaro in cassa
100
• (esempio 2) rilascio di cambiali [3]
Debiti v/fornitori
100
Cambiali passive
100 100
Denaro in cassa o Banca c/c
100
[3] vi sono due tipi di cambiali: il pagherò cambiario (contiene la promessa incondizionata da partedi un soggetto fisico detto emittente di pagare una determinata somma, nel luogo e alla scadenza
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34
indicata, a favore di un altro soggetto fisico detto beneficiario) e la cambiale tratta (contiene l'ordineincondizionato impartito da un soggetto fisico detto traente a un secondo soggetto fisico dettotrattario di pagare alla scadenza indicata una determinata somma a favore di un terzo soggetto fisicodetto beneficiario). A livello contabile, non vi sono differenze tra i due tipi di cambiale
• (esempio 3) girata di cambiali attive
Debiti v/fornitori
100
Cambiali attive
100
• (esempio 4) rilascio di assegno bancario
Debiti v/fornitori
100
Banca c/c
100
• (esempio 5) invio di assegno circolare
Assegni
100 100
Denaro in cassa o Banca c/c
100
Debiti v/fornitori
100
• (esempio 6) bonifico bancario
Banca c/c
100
Debiti v/fornitori
100
• (esempio 7) giroconto postale o bancario
Banca c/c o C/c postali
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35
100
Debiti v/fornitori
100
Gli acconti ai fornitori
La richiesta di versare un acconto sul prezzo prima della consegna delle merci dà luogo a specificherilevazioni contabili. Il cliente da parte sua rileverà [4]:
[4] Consideriamo un acquisto di merci per 4.500 + IVA, con un acconto pari a un terzo dell'importototaleregolato tramite assegno bancario e il saldo regolato tramite rimessa diretta
1] l'invio dell'anticipo
Banca c/c
1.800
Debiti v/fornitori
1.800
2] la fattura relativa all'acconto
Fornitori c/acconti
1.500
IVA ns/credito
300
Debiti v/fornitori
1.800
3] la fattura relativa alla consegna delle merci
Fornitori c/acconti
1.500
IVA ns/credito
600
Debiti v/fornitori
3.600
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36
Merci c/acquisti
4.500
4] il pagamento della fattura a saldo
Denaro in cassa
3.600
Debiti v/fornitori
3.600
Il rinnovo delle cambiali passive
Alla naturale scadenza di un effetto, qualora il debitore (ossia il compratore) non disponga deimezzi liquidi necessari per far fronte al pagamento, il creditore (ossia il venditore) può decidere dinon avviare le pratiche di protesto e di concedere il rilascio di un nuovo effetto, aumentato diinteressi, che sostituisca in tutto o in parte quello appena scaduto.Consideriamo il rinnovo di una cambiale in scadenza di 3.580; la nuova cambiale è a 90 giorni coninteressi del 6%. Possono presentarsi quattro casi distinti:
• (esempio 1) rinnovo totale con interessi pagati anticipatamente
1] ricevimento della nota di addebito degli interessi e pagamento in contanti
Debiti v/fornitori
52,96 52,96
Denaro in cassa
52,96
Interessi passivi v/fornitori
52,96
2] emissione della nuova cambiale
Cambiali passive
3.580 3.580
3] estinzione alla scadenza della nuova cambiale
Cambiali passive
3.580
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37
Banca c/c
3.580
• (esempio 2) rinnovo totale con interessi portati in aumento della cambiale
1] ricevimento della nota di addebito degli interessi
Debiti v/fornitori
52,96
Interessi passivi v/fornitori
52,96
2] emissione della nuova cambiale
Debiti v/fornitori
52,96
Cambiali passive
3.580 3.632,96
3] estinzione alla scadenza della nuova cambiale
Cambiali passive
3.632,96
Banca c/c
3.632,96
• (esempio 3) rinnovo parziale con interessi pagati anticipatamente
1] ricevimento della nota di addebito degli interessi, pagamento in contanti degli interessi e dellaparte di effetto non rinnovata, emissione della nuova cambiale
Debiti v/fornitori
25,15 25,15
Cambiali passive
3.580 1.700
Denaro in cassa 1.905,15
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Interessi passivi v/fornitori
25,15
2] estinzione alla scadenza della nuova cambiale
Cambiali passive
1.700
Banca c/c
1.700
• (esempio 4) rinnovo parziale con interessi portati in aumento della cambiale
1] ricevimento della nota di addebito degli interessi
Debiti v/fornitori
25,15
Interessi passivi v/fornitori
25,15
2] annullamento della vecchia cambiale, pagamento in contanti della parte di effetto non rinnovata,emissione della nuova cambiale
Debiti v/fornitori
25,15
Cambiali passive
3.580 1.725,15
Denaro in cassa
1.880
3] estinzione alla scadenza della nuova cambiale
Cambiali passive
1.725,15
Banca c/c
1.725,15
Interessi di mora
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39
Il pagamento di una fattura posteriormente alla data di scadenza della fattura stessa comporta ilpagamento di un interesse di mora, da calcolarsi sull'importo dovuto, di norma al netto di eventualiinteressi di dilazione. La variazione finanziaria passiva nel conto Banca c/c (importo fattura +interessi di mora) e la variazione finanziaria attiva nel conto Debiti v/fornitori (importo fattura)misurano una variazione economica negativa nel conto Interessi passivi v/fornitori (interessi di
mora).
Le operazioni di vendita
Le operazioni di vendita (di merci e prodotti finiti, di servizi accessori alle vendite, di benistrumentali distolti dal processo produttivo) vengono rilevate:
• nella contabilità di magazzino• nella contabilità delle vendite (registro delle fatture emesse, partitario IVA)• nel giornale in partita doppia• nel mastro• nella contabilità di cassa• nella contabilità delle banche
La rilevazione delle operazioni di vendita
Le fatture di vendita rappresentano il documento originario dal quale risultano le operazionieffettuate e sulla base del quale l'impresa esegue le rilevazioni in contabilità generale. Dall'esamedella fattura si possono infatti individuare:
• l'importo complessivo da riscuotere• l'importo riferibile ai beni o servizi venduti• l'importo dell'IVA• l'importo riferibile ai ricavi accessori (ricavi accessori non documentati e ricavi accessori
documentati)
In generale, la rilevazione procede nel seguente modo: una variazione finanziaria attiva nel contoCrediti v/clienti e una variazione finanziaria passiva nel conto IVA ns/debito (la variazionefinanziaria passiva, al contrario di quella finanziaria attiva, non è sempre presente) misurano unavariazione economica positiva in un conto economico acceso ai ricavi d'esercizio.
La vendita di merci
La vendita di merci si rileva in Avere del conto economico di reddito acceso ai ricavi d'esercizio Merci c/vendite.
• (esempio 1) vendita di merci per 1.180 + IVA
Merci c/vendite
1.180
IVA ns/debito
236
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40
Crediti v/clienti
1.416
Le spese accessorie
• (esempio 1) vendita di merci per 4.150 + IVA con spese di trasporto a carico del venditore per 180+ IVA
Debiti v/fornitori
216
Crediti v/clienti
4.980
IVA ns/debito
830
IVA ns/credito
36
Spese di trasporto
180
Merci c/vendite 4.150
• (esempio 2) vendita di merci per 4.150 + IVA con spese di trasporto anticipate dal venditore innome e per conto del compratore per 180 + IVA
Denaro in cassa
216
Clienti c/spese anticipate 216 216
Crediti v/clienti
5.196
IVA ns/debito
830
Merci c/vendite
4.150
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• (esempio 3) vendita di merci per 4.150 + IVA con spese di trasporto addebitate dal venditore alcompratore
Crediti v/clienti
5.196 IVA a debito
866
Merci c/vendite
4.150
Rimborsi spese di vendita
180
Le vendite al dettaglio
Le vendite al dettaglio si registrano in contabilità con variazioni finanziarie attive nei conti Denaroin cassa e (raramente) Crediti v/clienti, che misurano variazioni economiche negative nel contoMerci c/vendite.
L'IVA viene scorporata in sede di dichiarazione periodica, con un calcolo sopra cento:
(vendite mensili) : 120 = x : 20
Il valore x (l' IVA a debito del periodo) viene registrato in Avere del conto finanziario IVA ns/debito e in Dare del conto economico Merci c/vendite.
Resi, abbuoni e ribassi
All'arrivo delle merci il compratore provvede a verificare che quantità e qualità corrispondano aquanto contrattualmente previsto. Qualora siano riscontrate delle differenze tra la quantità/qualitàordinata e la quantità/qualità spedita, il compratore può: restituire le merci difettose o aventicaratteristiche diverse da quelle ordinate o in sovrannumero; ottenere un abbuono.
Quando un'operazione, per la quale è già stata emessa la fattura, subisce una diminuzione, pereffetto di resi, abbuoni o sconti condizionati (gli sconti condizionati sono sconti previsticontrattualmente), il venditore emette una nota di accredito a favore del compratore.Le note di accredito possono essere con o senza variazione IVA.
• (esempio 1) vendita di merci per 3.270 + IVA con restituzione di parte delle merci per 320 +concessione di un abbuono sulle merci restanti per 175
IVA ns/debito
64 654
Crediti v/clienti
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42
3.924 384
175
Merci c/vendite
3.270 Resi su vendite
320
Ribassi e abbuoni passivi
175
La vendita di beni strumentali
La vendita di beni strumentali rappresenta un'operazione di gestione non ricorrente, che si attuaquando l'azienda decide di sostituire i beni in oggetto perchè obsoleti oppure inadeguati alle mutateesigenze aziendali. La dismissione di tali beni può avvenire con la semplice eliminazione o con lasostituzione degli stessi.
Poichè queste vendite non rientrano tra le operazioni caratteristiche dell'azienda, i ricavi ottenuti insede di realizzo non si registrano in appositi conti vendite, ma si annotano negli stessi conti neiquali, a suo tempo, si era rilevato il costo storico di acquisto o il valore attribuito all'apporto delproprietario o dei soci.
Dobbiamo inoltre ricordare che la corretta determinazione del valore assunto dai fattori produttivi
pluriennali non deve tenere conto solamente del costo sostenuto per l'acquisto, ma anche deldeprezzamento che il bene ha subito nel tempo per effetto del suo utilizzo.
La perdita di valore dovuta al consumo che il fattore pluriennale ha avuto durante l'anno prende ilnome di costo di ammortamento, mentre il fondo ammortamento accoglie le quote di
ammortamento già calcolate, esprimendo la perdita di valore subita dal fattore pluriennale neglianni trascorsi dall'acquisizione.
Quando un bene strumentale viene eliminato o sostituito è pertanto necessario conoscere il suovalore contabile. Il valore contabile è dato dalla differenza tra il costo originario di un bene (iscrittonel conto economico intestato a quel bene) e il totale degli ammortamenti già calcolati (iscritto nelconto economico acceso al fondo ammortamento corrispondente a quel bene). Quando il valorecontabile di un bene è pari a zero significa che il processo di ammortamento è terminato.
Nel caso in cui il bene strumentale venga venduto, è necessario confrontare il ricavo di vendita conil valore contabile del bene. Se il ricavo è maggiore del valore contabile, avremo una plusvalenza,ossia un componente positivo del reddito d'esercizio. Se il ricavo è minore del valore contabile,avremo una minusvalenza, ossia un componente negativo del reddito d'esercizio.
I conti accesi ai beni strumentali, che accolgono in Dare i costi d'acquisto (o i valori di apporto), almomento della vendita accolgono anche le seguenti poste:
• in Avere il valore del fondo ammortamento, portato in rettifica del costo storico al fine dideterminare il valore contabile del bene
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• in Avere il ricavo realizzato con la vendita• in Avere la minusvalenza oppure in Dare la plusvalenza
Dopo tali rilevazioni il conto acceso al bene strumentale risulta spento.
• (esempio 1) cessione di un bene strumentale (costo originario 21.000 / ammortamento 90% / ricavo di vendita 2.100 + IVA)
Crediti commerciali diversi
2.520
IVA ns/debito
420
Automezzi
21.000 18.900
2.100
Fondo amm.to automezzi
18.900 18.900
Poichè il ricavo di vendita al netto dell'IVA (2.100) è pari al valore contabile del bene (21.000 ?18.900), non si generano plus o minusvalenze.
• (esempio 2) cessione di un bene strumentale con plusvalenza (costo originario 11.700 / ammortamento 80% / ricavo di vendita 3.100 + IVA)
Crediti commerciali diversi
3.720
IVA ns/debito
620
Automezzi
11.700
760 9.360
3.100
Fondo amm.to automezzi
9.360 9.360
Plusvalenze diverse
760
Poichè il ricavo di vendita al netto dell'IVA (3.100) è superiore al valore contabile del bene (11.700? 9.360), si genera una plusvalenza.
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• (esempio 3) cessione di un bene strumentale con minusvalenza (costo originario 11.700 / ammortamento 80% / ricavo di vendita 2.100 + IVA)
Crediti commerciali diversi
2.520 IVA ns/debito
420
Automezzi
11.700 9.360 2.100
760
Fondo amm.to automezzi
9.360 9.360
Minusvalenze diverse
760
Poichè il ricavo di vendita al netto dell'IVA (€ 2.100) è inferiore al valore contabile (€ 11.700 - €9.360), si genera una minusvalenza.
• (esempio 4) permuta di un bene strumentale
La sequenza delle registrazioni contabili è la seguente:
1. storno del fondo ammortamento del bene e vendita del bene. Si tratta nè più nè meno dellacessione di un bene strumentale, con o senza plus o minusvalenze
2. acquisto del nuovo bene dallo stesso soggetto a cui si è venduto il vecchio bene (vedil'acquisto di beni strumentali
)3. regolamento del pagamento (vedi il pagamento dei debiti
). Ovviamente, il Dare del contoDebiti verso Fornitori non si pareggerà con l'Avere del conto Denaro in cassa, Banca c/c,eccetera, ma con l'Avere del conto Denaro in cassa, Banca c/c, eccetera + l'Avere del contoCrediti Commerciali Diversi
I quattro esempi sopra riportati riguardano operazioni di vendita di beni strumentali derivanti dallenormali esigenze dell'attività aziendale, perciò le eventuali plus o minusvalenze sono daconsiderarsi componenti ordinari di reddito. Al contrario, operazioni riguardanti beni strumentaliche scaturiscono da eventi straordinari (come la cessione di rami aziendali), oppure operazioniriguardanti beni strumentali che assumono una notevole rilevanza rispetto alla totalità dei benistrumentali utilizzati dall'impresa, o ancora operazioni che riguardano beni non strumentali dannoeventualmente origine a componenti straordinari di reddito. Esempi di questo tipo di operazionisono la dismissione di beni strumentali e la dismissione di beni non strumentali; in questi, e neglialtri casi simili, i conti Plusvalenze diverse e Minusvalenze diverse saranno sostituiti dai conti
Plusvalenze straordinarie e Minusvalenze straordinarie.
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Il regolamento delle fatture di vendita
La riscossione dei crediti può avvenire secondo diverse modalità, specificate in contratto o affidatealla scelta del compratore: denaro contante, rilascio di pagherò, accettazione di tratte, girata dicambiali in portafoglio, assegno bancario o circolare, bonifico bancario, giroconto bancario o
postale, e così via.
Il regolamento delle fatture può avvenire in tempi diversi in base a quanto previsto dalle condizionicontrattuali. I contraenti possono stabilire un regolamento anticipato, immediato o per pronta cassa,per contanti (ossia entro breve tempo dal ricevimento della fattura), differito o in forma mista.
La riscossione dei crediti
Il regolamento delle fatture di vendita comporta la diminuzione del credito verso il cliente del beneo del servizio (variazione finanziaria passiva rilevata in Avere nel conto Crediti v/clienti) e uncorrispondente aumento di disponibilità liquide o incremento dei crediti per cambiali attive
(variazione finanziaria attiva da rilevare in Dare nel conto di volta in volta interessato).
• (esempio 1) riscossione di denaro contante
Crediti v/clienti
100
Denaro in cassa
100
• (esempio 2) ottenimento di pagherò o accettazione di nostre tratte o girata di cambiali attive
Crediti v/clienti
100
Cambiali attive
100 100
Denaro in cassa o Banca c/c 100
• (esempio 3) ricevimento di assegno bancario
Crediti v/clienti
100
Banca c/c
100
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• (esempio 4) ricevimento di assegno circolare
Assegni
100 100
Denaro in cassa o Banca c/c
100
Crediti v/clienti
100
• (esempio 5) bonifico bancario
Banca c/c100
Crediti v/clienti
100
• (esempio 6) giroconto postale o bancario
Banca c/c o C/c postali
100
Crediti v/clienti
100
• (esempio 7) emissione di una tratta su un cliente a favore di un fornitore
Debiti v/fornitori
100
Crediti v/clienti
100
Gli acconti dai clienti
La riscossione anticipata dei crediti costituisce un'operazione da assoggettare all'IVA limitatamenteall'importo riscosso. Il fornitore deve emettere una fattura relativa all'acconto ricevuto comprensivadell'IVA relativa e una fattura alla consegna della merce comprensiva dell'IVA residua.Contabilmente, il fornitore deve registrare [5]:
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[5] Consideriamo una vendita di merci per 4.500 + IVA e consegna a 60 giorni, con un acconto paria un terzo dell'importo totale regolato tramite assegno bancario. Il saldo è regolato anch'esso tramiteassegno bancario
• il ricevimento dell'anticipo
Assegni
1.800
Crediti v/clienti
1.800
• la fattura relativa all'acconto
Clienti c/acconti
1.500
IVA ns/debito
300
Crediti v/clienti
1.800
• la fattura relativa alla consegna delle merci
Clienti c/acconti
1.500
IVA ns/debito
600
Crediti v/clienti
3.600
Merci c/vendite
4.500
• la riscossione della fattura a saldo
Assegni
3.600
Crediti v/clienti
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3.600
Il rinnovo delle cambiali attive
Alla naturale scadenza dell'effetto, qualora il debitore (ossia il compratore) non disponga dei mezziliquidi necessari per far fronte al pagamento, il creditore (ossia il venditore) può decidere di nonavviare le pratiche di protesto e di concedere il rilascio di un nuovo effetto, aumentato di interessi,che sostituisca in tutto o in parte quello appena scaduto.Consideriamo il rinnovo di una cambiale in scadenza di € 3.580; la nuova cambiale è a 90 giornicon interessi del 6%. Possono presentarsi quattro casi distinti:
• (esempio 1) rinnovo totale con interessi riscossi anticipatamente
1] emissione della nota di addebito degli interessi e riscossione in contanti
Crediti v/clienti
52,96 52,96
Denaro in cassa
52,96
Interessi attivi v/clienti
52,96
2] annullamento della vecchia cambiale e ricevimento della nuova cambiale
Cambiali attive
3.580 3.580
3] riscossione alla scadenza della nuova cambiale
Cambiali attive
3.580
Banca c/c
3.580
• (esempio 2) rinnovo totale con interessi portati in aumento della cambiale
1] emissione della nota di addebito degli interessi
Crediti v/clienti
52,96
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49
Interessi attivi v/cliente
52,96
2] annullamento della vecchia cambiale e ricevimento della nuova cambiale
Crediti v/clienti
52,96
Cambiali attive
3.632,96 3.580
3] riscossione alla scadenza della nuova cambiale
Cambiali attive
3.632,96
Banca c/c
3.632,96
• (esempio 3) rinnovo parziale con interessi riscossi anticipatamente
1] emissione della nota di addebito degli interessi, riscossione in contanti degli interessi e dellaparte di effetto non rinnovata, annullamento della vecchia cambiale e ricevimento della nuovacambiale
Crediti v/clienti
25,15 25,15
Cambiali attive
1.700 3.580
Denaro in cassa1.905,15
Interessi attivi v/clienti
25,15
2] riscossione alla scadenza della nuova cambiale
Cambiali attive
1.700
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Banca c/c
1.700
• (esempio 4) rinnovo parziale con interessi portati in aumento della cambiale
1] emissione della nota di addebito degli interessi
Crediti v/clienti
25,15
Interessi attivi v/clienti
25,15
2] annullamento della vecchia cambiale, riscossione in contanti della parte di effetto non rinnovata,ricevimento della nuova cambiale
Crediti v/clienti
25,15
Cambiali attive
1.725,15 3.580
Denaro in cassa1.880
3] riscossione alla scadenza della nuova cambiale
Cambiali attive
1.725,15
Banca c/c
1.725,15
Insolvenze e difficoltà di riscossione dei crediti
I crediti scaduti e non ancora riscossi non vengono registrati in Dare nei conti Crediti v/clienti oCambiali attive, bensì girati contabilmente dall'Avere dei conti Crediti v/clienti o Cambiali attive alDare dei conti Crediti insoluti e Cambiali insolute. Possono presentarsi quattro casi:
• (esempio 1) riscossione integrale dei crediti insoluti (interessi attivi = 2% dei crediti)
Crediti v/clienti
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1.000
Crediti insoluti
1.000 1.000
Banca c/c
1.020
Interessi attivi v/clienti
20
• (esempio 2) perdita integrale dei crediti insoluti
Crediti v/clienti
1.000
Crediti insoluti
1.000 1.000
Perdite su crediti
1.000
• (esempio 3) perdita parziale dei crediti insoluti
Crediti v/clienti
1.000
Crediti insoluti
1.000 1.000
Denaro in cassa
800
Perdite su crediti
200
• (esempio 4) svalutazione prudenziale dei crediti dubbi
Il valore nominale dei crediti insoluti rimane invariato, poichè essi vengono indirettamenterettificati inserendo la somma che si pensa di non poter riscuotere nei conti finanziari Fondosvalutazione crediti (svalutazione specifica di crediti esattamente individuati) o Fondo rischi sucrediti (svalutazione generica dei crediti iscritti in contabilità) e in contropartita nel conto
economico Svalutazione crediti:
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Crediti v/clienti
1.000
Crediti insoluti
1.000
Fondo svalutazione crediti
500
Svalutazione crediti
500
L'anno successivo, alla riscossione parziale del credito, si rileverà l'importo riscosso e si stornerà ilfondo di rettifica:
Fondo svalutazione crediti
500
Crediti insoluti
1.000 1.000
Denaro in cassa
500
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Le operazioni con le banche
Tra le innumerevoli operazioni che le imprese possono concludere con le banche possiamo
individuare:• le operazioni di servizio • le operazioni di finanziamento
o operazioni di smobilizzo servono alle imprese per trasferire alla banca i crediticommerciali derivanti da vendite con regolamento dilazionato; in questo modo leimprese rendono liquidi i propri crediti senza attenderne la scadenza. Fanno parte diquesta categoria, ad esempio, lo sconto di cambiali, gli anticipi sulle ricevutebancarie elettroniche o Ri.Ba., gli anticipi su fatture
o operazioni di prestito bancario si tratta di prestiti veri e propri. Tra i prestiti a breverivestono particolare importanza le aperture di credito in c/c e le sovvenzioni con
rimborso alla scadenza, tra quelli a medio-lungo i mutui con rimborso graduale neltempo
Le operazioni di servizio: i servizi di pagamento
L'impresa può dare incarico alla banca di pagare cambiali e fatture in scadenza, bollette, imposte,contributi e altro contro addebito del conto corrente.Avremo perciò una variazione finanziaria passiva nel conto Banca c/c e una variazione finanziariaattiva nei conti Cambiali passive, Fitti passivi, Debiti v/fornitori eccetera
Le operazioni di servizio: i servizi di riscossione
La riscossione di cambiali o di Ri.Ba. attraverso la rete degli sportelli bancari è molto diffusa tra leimprese, poichè solleva il creditore dall'operazione di incasso, in cambio di commissioni addebitatedirettamente in c/c. Il servizio di riscossione può essere effettuato al dopo incasso, qualora l'impresanon abbia problemi di liquidità e possa attendere la naturale scadenza dei propri crediti, o salvobuon fine (ossia immediatamente, senza attendere la scadenza dei crediti), qualora l'impresa abbiaesigenze di liquidità immediata. La riscossione salvo buon fine è più correttamente definibile comeun'operazione di smobilizzo abbinata a un servizio di incasso.
• (esempio 1) presentazione di due cambiali al dopo incasso
Il cliente presenta alla banca una cambiale di 2.743 e una cambiale di 3.181. Alla scadenza, labanca:
• trasmette al cliente la lettera di accredito relativa alla prima cambiale, trattenendo 2,50 dispese di incasso
• restituisce al cliente la seconda cambiale, insoluta e protestata, addebitando al cliente 25 dispese di protesto e 2,50 di spese di incasso
1] consegna delle cambiali alla banca
Cambiali all'incasso
5.924
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Cambiali attive
5.924
2] ricevimento della nota di accredito per il credito riscosso, al netto delle commissioni
Cambiali all'incasso
2.743
Spese di incasso
2,50
Banca c/c
2.740,50
3] eventuale restituzione della cambiale non andata a buon fine
Cambiali insolute
3.206
Cambiali all'incasso
3.181
Spese di incasso
2,50
Banca c/c
27,50
• (esempio 2) presentazione di due Ri.Ba. al dopo incasso
Il cliente presenta alla banca una Ri.Ba. di 1.650 e una Ri.Ba. di 640. Alla scadenza, la banca:
comunica al cliente di avere incassato la prima Ri.Ba. / comunica al cliente che la seconda Ri.Ba èrisultata insoluta/addebita al cliente 3,50 di spese di incasso.
1] consegna delle Ri.Ba. alla banca
(mentre una cambiale attiva si origina da una diminuzione dei Crediti v/clienti e ha consistenzacartacea, una Ri.Ba. non comporta variazioni del suddetto conto se non in fase di incasso e non haconsistenza cartacea. Questo ovviamente comporta delle differenze di rilevazione contabile, apartire dal fatto che la consegna di una Ri.Ba. alla banca non genera movimenti di tipo contabile)
2] ricevimento della nota di accredito per il credito riscosso, al netto delle commissioni
Crediti v/clienti
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1.650
Banca c/c
1.646,50
Spese di incasso
3,50
3] eventuale restituzione della Ri.Ba. non andata a buon fine
Crediti v/clienti
640
Crediti insoluti
640
• (esempio 3) presentazione di una cambiale all'incasso salvo buon fine
Il cliente presenta alla banca una cambiale di 2.530. Le spese di incasso sono di 3.
1] consegna della cambiale alla banca
Cambiali all'incasso
2.530
Cambiali attive
2.530
2] accredito dell'importo in c/c a titolo di anticipo e addebito delle commissioni di incasso
Banche c/cambiali all'incasso
2.530 Banca c/c
2.530 3
Spese di incasso
3
3] (se la cambiale è andata a buon fine)
Banche c/cambiali all'incasso
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2.530
Cambiali all'incasso
2.530
3] (se la cambiale non è andata a buon fine)
Si addebita in c/c l'importo dell'anticipo ottenuto, aumentato delle spese di protesto e dellecommissioni su insoluti, e si rileva come insoluta la cambiale ritornata dalla banca, aumentata dellespese di protesto e delle commissioni su insoluti. Inoltre, si storna il debito verso la bancascaricando le cambiali all'incasso. La banca calcola a parte gli interessi sull'operazione e li addebitatrimestralmente in c/c:
Cambiali insolute
2.561,10
Banca c/c
2.561,10
Banche c/cambiali all'incasso
2.530
Cambiali all'incasso
2.530
• (esempio 4) presentazione di una Ri.Ba. all'incasso salvo buon fine
Il cliente presenta alla banca una Ri.Ba. di 15.250. Le spese di incasso sono di 24,50 e il tassoapplicato dalla banca all'operazione è del 7%.
1] consegna della Ri.Ba. alla banca
(mentre una cambiale attiva si origina da una diminuzione dei Crediti v/clienti e ha consistenzacartacea, una Ri.Ba. non comporta variazioni del suddetto conto se non in fase di incasso e non ha
consistenza cartacea. Questo ovviamente comporta delle differenze di rilevazione contabile, apartire dal fatto che la consegna di una Ri.Ba. alla banca non genera movimenti di tipo contabile)
2] accredito dell'importo in c/c a titolo di anticipo e addebito delle commissioni di incasso
Banche c/Ri.Ba. all'incasso
15.250
Banca c/c
15.250 24,50 Spese di incasso
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24,50
3] (se la Ri.Ba. è andata a buon fine)
(la banca calcola a parte gli interessi e li addebita trimestralmente in c/c)
Banche c/Ri.Ba. all'incasso
15.250
Crediti v/clienti
15.250
3] (se la Ri.Ba. non è andata a buon fine)
(si addebita in c/c l'importo dell'anticipo ottenuto, aumentato delle spese di protesto e dellecommissioni su insoluti, e si rileva come insoluta la Ri.Ba. ritornata dalla banca, aumentata dellespese di protesto e delle commissioni su insoluti. Inoltre, si storna il debito verso la bancascaricando le Ri.Ba. all'incasso. La banca calcola a parte gli interessi sull'operazione e li addebitatrimestralmente in c/c)
Crediti insoluti
15.500
Banca c/c
15.500
Banche c/Ri.Ba. all'incasso
15.250
Crediti v/clienti
15.250
Le operazioni di smobilizzo: lo sconto di cambiali • (esempio 1) sconto di cambiali
(il cliente presenta alla banca delle cambiali per 7.245. La banca trasferisce al cliente il valoreattuale del credito al netto dello sconto (115,80) e delle commissioni di incasso (20). Alla scadenzauno degli effetti non va a buon fine e la banca lo restituisce al cliente addebitando spese di protestoper 9,50 e diritti su insoluti per 14,50)
Cambiali allo sconto
7.245 7.245 Cambiali attive
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7.245
Banca c/c
7.109,20 904
Cambiali insolute
904
Spese di incasso
20
Sconti passivi bancari
115,80
Le operazioni di prestito con interessi periodici
Le operazioni di prestito, che consentono alle imprese di ottenere i mezzi finanziari di cuinecessitano secondo varie forme tecniche, comportano il pagamento di interessi espliciti, corrispostiperiodicamente oppure in un'unica soluzione alla scadenza del prestito. Il pagamento degli interessiè periodico quando il prestito è a medio-lungo termine.L'impresa ricorre a prestiti a medio-lungo termine quando deve effettuare investimenti in fattoriproduttivi pluriennali e il capitale proprio risulta insufficiente. L'estinzione di tali prestiti o mutuipuò essere prevista:
• per intero alla scadenza, con pagamento periodico degli interessi calcolati sul debito• ripartita nel tempo, con pagamento periodico di una rata costituita da due elementi: la quota
di capitale a decurtazione del prestito e gli interessi maturati nel periodo sul debito esistente
In caso di pagamento ripartito nel tempo deve essere redatto il piano di ammortamento finanziario(da non confondersi con quello economico proprio delle immobilizzazioni materiali e immateriali).Esso può prevedere da parte del debitore il pagamento di:
• rate decrescenti l'importo versato periodicamente al creditore è costituito da una quotacostante a rimborso del capitale e da interessi decrescenti (in quanto calcolati su un debitoche diminuisce regolarmente nel tempo)
• rate costanti l'importo versato periodicamente al creditore si mantiene invariato ed ècostituito da interessi decrescenti (in quanto calcolati su un debito che diminuisceregolarmente nel tempo) e, per differenza, da una quota crescente a rimborso del capitale
• (esempio 1) ottenimento di un mutuo con piano di ammortamento a rate costanti (mutuo di 40.000da rimborsare in 6 anni al 5,75% con versamento di 6 rate annuali costanti di 8.070,72)
Piano di ammortamento finanziario
Data Debito
iniziale Rata
Quota
interessi Quota
capitale Debito
residuo
01/03/n 40.000
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01/03/n+1 8.070,72 2.300,00 5.770,72 34.229,28
01/03/n+2 8.070,72 1.968,18 6.102,54 28.126,74
01/03/n+3 8.070,72 1.617,29 6.453,43 21.673,31
01/03/n+4 8.070,72 1.246,22 6.824,50 14.848,81
01/03/n+5 8.070,72 853,81 7.216,91 7.631,90
01/03/n+6 8.070,72 438,82 7.631,90 -----------
1] ottenimento del mutuo (anno n):
Banca c/c
40.000
Mutui passivi
40.000
2] pagamento annuale della rata (anno n+1):
Banca c/c
8.070,72
Mutui passivi
5.770,72
Interessi passivi su mutui
2.300
• (esempio 2) ottenimento di un mutuo con piano di ammortamento a rate decrescenti (mutuo di500.000 da rimborsare in 4 anni al 5,50% con versamento di 4 rate annuali decrescenti)
Piano di ammortamento finanziario
Data Debitoiniziale
Quotecostanti
Interessidecrescenti
Ratedecrescenti
01/03/n 500.000
01/03/n+1 125.000 27.500 152.500
01/03/n+2 125.000 20.625 145.625
01/03/n+3 125.000 13.750 138.750
01/03/n+4 125.000 6.875 131.875
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1] ottenimento del mutuo (anno n):
Banca c/c
500.000
Mutui passivi
500.000
2] pagamento annuale della rata (anno n+1):
Banca c/c
152.500
Mutui passivi125.000
Interessi passivi su mutui
27.500
Le operazioni di prestito con interessi a scadenza
Gli interessi possono essere pagati in un'unica soluzione alla scadenza quando il prestito è a brevetermine.
In questo caso gli interessi si determinano come differenza tra la somma incassata al momentodell'accensione del finanziamento e la somma versata all'estinzione dello stesso.
• (esempio 1) sovvenzione bancaria (sovvenzione bancaria di 14.600 per 120 giorni al 7,50%, coninteressi trattenuti in via anticipata)
Se il conto Banche c/sovvenzioni funziona al valore nominale di entrata:
Banca c/c
14.240 14.600 Banche c/sovvenzioni
14.240 14.240
Interessi passivi bancari
360
Se il conto Banche c/sovvenzioni funziona al valore nominale di uscita:
Banca c/c
14.240 14.600
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Banche c/sovvenzioni
14.600 14.600
Interessi passivi bancari
360
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Altre operazioni di gestione
Le liquidazioni periodiche dell'IVA
La liquidazione dell'IVA consiste in un calcolo che consente di determinare l'imposta da versare (seprevale l'IVA a debito) o da portare in diminuzione delle liquidazioni dei periodi successivi (seprevale l'IVA a credito). Tale operazione è da effettuarsi con periodicità mensile o trimestrale aseconda del volume d'affari del contribuente; in caso di liquidazione trimestrale l'eventuale debitoIVA deve essere versato con una maggiorazione dell'1% a titolo di interesse.
I valori sulla cui base liquidare l'imposta sono ottenibili dal registro delle fatture emesse o dal
registro dei corrispettivi (per l'IVA a debito) e dal registro delle fatture d'acquisto (per l'IVA acredito), con riguardo al momento dell'esigibilità dell'imposta; infatti si considerano di competenzadei singoli mesi o trimestri solo le operazioni esigibili nel periodo considerato.
La legge specifica che l'imposta è esigibile al momento della consegna o spedizione delle merci.Ciò significa che in un determinato periodo possono risultare registrate fatture la cui IVA è dicompetenza del periodo precedente (ad esempio l'IVA risultante da una fattura emessa il 4 ottobreper merci consegnate il 28 settembre è di competenza del mese di settembre); inoltre possono esseredi competenza di una data liquidazione IVA operazioni la cui fattura risulta emessa nel mesesuccessivo (ad esempio l'IVA risultante da una fattura emessa il 10 novembre per merci spedite il20 ottobre è di competenza del mese di ottobre).
Allo stesso modo, il diritto alla detrazione dell'IVA a credito sorge nel momento in cui la stessadiventa esigibile per il venditore, purché il compratore sia entrato in possesso della fattura diacquisto.
È dunque indispensabile che, in sede di rilevazione delle fatture sui registri IVA, venga inserita unadoppia data: quella di emissione o ricevimento della fattura e quella di consegna o spedizione dellamerce (solo di quest'ultima si deve tenere conto ai fini della liquidazione dell'imposta). Ciò consentedi determinare correttamente gli importi di competenza iscritti nei conti IVA ns/debito (che accogliein Avere l'IVA a debito nei confronti del Fisco eventualmente rettificata in Dare dall'IVA risultantedalle note di variazione emesse sui clienti per resi, abbuoni o sconti previsti contrattualmente) eIVA ns/credito (che accoglie in Dare l'IVA a credito nei confronti del Fisco eventualmenterettificata in Avere dall'IVA risultante dalle note di variazione ricevute dai fornitori per resi,abbuoni o sconti previsti contrattualmente).
La rilevazione della liquidazione dell'imposta si effettua girando al conto finanziario IVAc/liquidazioni i valori di competenza del periodo considerato iscritti nei conti IVA ns/debito e IVAns/credito. Il conto IVA c/liquidazioni evidenzia la posizione debitoria o creditoria IVA; il suo saldoindica l'IVA da versare oppure da riportare a credito.
Un'osservazione particolare va fatta a proposito della liquidazione riguardante l'ultimo mese o
trimestre dell'esercizio. Tale liquidazione viene materialmente effettuata nell'esercizio successivo;tuttavia al 31/12 è necessario tenerne conto al fine di iscrivere tra i debiti tributari l'IVA ancora daversare. I calcoli, effettuabili solo dopo avere rilevato le fatture da emettere e le fatture da ricevere
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(allo scopo di tenere conto dell'esigibilità dell'imposta), verranno presentati in sede di scritture di
assestamento.
Il versamento periodico dell'imposta deve essere effettuato entro il giorno 16 del mese successivo a quello cui si riferisce la liquidazione se la liquidazione è mensile oppure entro il giorno 16 del
secondo mese successivo a quello cui si riferisce la liquidazione se la liquidazione è trimestrale,unitamente alle ritenute fiscali alla fonte operate dall'impresa e ai contributi sociali a caricodell'impresa e dei dipendenti.
L'importo del versamento IVA, derivante dalla liquidazione periodica, deve essere arrotondato alcentesimo di euro.Il versamento dell'imposta avviene mediante delega a una banca o alle Poste Italiane. Il pagamen-to può essere effettuato con denaro contante, contro addebito del c/c aziendale o con altre modalitàdi pagamento (assegni, carte di credito...).
È prevista per le imprese la possibilità di non tenere i registri IVA a condizione che:
• le registrazioni siano effettuate nel libro giornale nei termini previsti dalla disciplina IVA• su richiesta dell'amministrazione finanziaria siano forniti, in forma sistematica, gli stessi dati
che sarebbe stato necessario annotare nei registri stessi
Ne consegue che le annotazioni nei registri contabili previsti dall'articolo 2214 (libro giornale, librodegli inventari, scritture ausiliarie [conti di mastro]) sono equiparate a tutti gli effetti a quellepreviste nei registri prescritti ai fini IVA.Qualora l'impresa si avvalga della facoltà descritta occorre modificare i software di contabilitàintegrata in modo da consentire alla contabilità generale di fornire i dati necessari alle liquidazioniIVA (e di non tenere più i registri). Pertanto i conti riguardanti l'IVA devono necessariamentediventare analitici.
• (esempio 1) liquidazione e versamento IVA
Il primo passo consiste nel determinare IVA a credito e IVA a debito, per poi girare tali valori nelconto IVA c/liquidazioni. Infine, si effettua il versamento utilizzando la modalità prescelta:
IVA ns/debito
15.000
IVA ns/credito
10.000
IVA c/liquidazioni
10.000
5.000 15.000
Banca c/c
5.000
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Entro il 27 dicembre l'impresa deve effettuare il versamento di un acconto sull'IVA di dicembre odell'ultimo trimestre, di cui si terrà conto successivamente in sede di liquidazione. L'importo sidetermina secondo uno dei seguenti metodi:
• metodo storico il versamento è calcolato nella misura dell'88% dell'imposta relativa al
corrispondente periodo dell'anno precedente• metodo previsionale il versamento è calcolato nella misura dell'88% dell'imposta prevista
per il mese di dicembre o per l'ultimo trimestre• metodo delle operazioni effettuate il versamento del 100% è calcolato tenendo conto
dell'IVA dovuta sulla base dei dati relativi alle operazioni effettuate dall'1 al 20 dicembre incaso di liquidazione mensile o dall'1 ottobre al 20 dicembre in caso di liquidazionetrimestrale
La variazione finanziaria passiva nel conto Banca misurerà una variazione finanziaria attiva nelconto IVA c/acconto.
I valori bollati
I valori bollati, che rientrano nel raggruppamento delle disponibilità liquide, sono costituiti dai francobolli, dalle marche da bollo e dai moduli bollati per le cambiali che l'azienda utilizza per lenormali operazioni di gestione.
L'acquisto dei valori bollati comporta la diminuzione del denaro in cassa e la corrispondente entratadi detti valori. Contemporaneamente l'azienda provvede a prendere in carico l'entrata dei valoribollati rilevando i tipi di valori acquistati in un apposito registro.
L'utilizzo dei valori bollati non viene rilevato ogni volta che l'impresa appone un francobollo su unalettera o applica una marca su una ricevuta o compila tratte e pagherò.
La rilevazione avviene periodicamente registrando in Avere del conto finanziario Valori bollati l'uscita dei valori bollati e in Dare dei conti economici Spese postali (francobolli) e Oneri fiscali
diversi (marche da bollo e moduli cambiari) i costi sostenuti.
L'importo dei valori bollati utilizzati si ottiene confrontando i valori bollati presi in cariconell'apposito registro elementare con l'inventario di fatto dei valori esistenti al momento dellarilevazione in partita doppia.
Le locazioni
La locazione è il contratto con cui un soggetto concede o ottiene la disponibilità di beni mobili oimmobili per un determinato periodo di tempo contro la riscossione o il pagamento di uncorrispettivo.Quando l'impresa non possiede fabbricati o li possiede in misura insufficiente rispetto alle proprienecessità può prenderli in locazione; viceversa, se i fabbricati strumentali di sua proprietà superanole esigenze aziendali, può eventualmente affittare a terzi i locali disponibili.
Se l'azienda prende in locazione un bene strumentale riceverà periodicamente la fattura da cuirisulta il costo per fitti passivi e la corrispondente IVA a credito (è da ricordare che i beni a uso
strumentale dati in locazione da un privato non sono soggetti a IVA). Inoltre il contratto puòprevedere la corresponsione di una cauzione.Se l'azienda concede in locazione un bene strumentale emetterà periodicamente la fattura da cui
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risulta il ricavo per fitti attivi e la corrispondente IVA a debito. Inoltre il contratto può prevedere lacorresponsione di una cauzione.
• (esempio 1) presa in locazione di un bene strumentale per 300 con cauzione di 750
IVA ns/credito
50
Debiti v/fornitori
300 300
Crediti per cauzioni
750
Banca c/c
1.050
Fitti passivi
250
• (esempio 2) concessione in locazione di un bene strumentale per 300 con cauzione di 750
IVA ns/debito
50
Crediti commerciali diversi
300 300
Debiti per cauzioni
750
Banca c/c
1.050
Fitti attivi
250
Leasing
Il leasing è il contratto mediante il quale un'impresa prende in locazione determinati beni mobili oimmobili, contro pagamento di canoni da versare periodicamente e con la possibilità di riscattare ilbene al termine della locazione.
Le fatture ricevute dalla società di leasing indicano i canoni (che sono costi d'esercizio) e l'IVA acredito, mentre alla scadenza del contratto di leasing si può eventualmente riscattare il bene eregistrarlo tra le immobilizzazioni materiali.
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• (esempio 1) leasing e riscatto di un bene strumentale
IVA ns/credito
520
170 Debiti v/fornitori
3.120
1.020
Canoni di leasing
2.600
Impianti e macchinari
850
Le retribuzioni al personale dipendente
Vedi appendice B - La contabilità del personale
Sopravvenienze e insussistenze
I componenti del risultato economico d'esercizio sono ordinari se derivano da:
• operazioni della gestione caratteristica inerenti all'attività tipica aziendale• operazioni della gestione accessoria connesse agli investimenti effettuati nel patrimonio
accessorio• operazioni della gestione finanziaria connesse a investimenti delle disponibilità liquide o al
reperimento di finanziamenti
Si considerano invece componenti straordinari del risultato economico quelli che derivano daoperazioni estranee al normale svolgimento dell'attività aziendale.
Le sopravvenienze passive (aumenti di passività) e le insussistenze passive (diminuzioni di attività)sono provocate dal mancato conseguimento di ricavi o di proventi rilevati in precedenti esercizi,
oppure da perdite derivanti dalla totale o parziale eliminazione di attività iscritte in bilancio in anniprecedenti, oppure dal sostenimento di costi e oneri non previsti.
Le sopravvenienze e insussistenze passive diverse derivano da operazioni della gestione ordinaria,quelle straordinarie derivano da operazioni della gestione straordinaria. Vengono registrate in Dare
dei conti economici omonimi e in Avere dei conti finanziari accesi alle banche, ai crediti insoluti, aivalori in cassa e così via.
Le sopravvenienze attive (aumenti di attività) e le insussistenze attive (diminuzioni di passività)sono provocate dal conseguimento di ricavi o di proventi non rilevati in precedenti esercizi, oppuredal mancato sostenimento di costi e oneri previsti.
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Le sopravvenienze e insussistenze attive diverse derivano da operazioni della gestione ordinaria,quelle straordinarie derivano da operazioni della gestione straordinaria. Vengono registrate in
Avere dei conti economici omonimi e in Dare dei conti finanziari accesi alle banche, ai valori incassa e così via.
Le variazioni del patrimonio netto
Durante l'esercizio l'imprenditore può effettuare apporti di nuovi mezzi per far fronte a esigenzeaziendali o effettuare prelievi per necessità personali.I nuovi apporti comportano una variazione economica positiva nel conto Patrimonio netto, misuratada una variazione finanziaria attiva (di norma nel conto Banca c/c o nel conto Denaro in cassa). I
prelevamenti comportano una variazione economica negativa nel conto Prelevamenti extragestione,misurata da una variazione finanziaria passiva (di norma nel conto Banca c/c o nel conto Denaro incassa).
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Le operazioni di assestamento e di chiusura
L'inventario d'esercizio e le scritture di assestamento
Determinazione del patrimonio di funzionamento e del risultato economico d'esercizio
L'inventario d'esercizio
L'inventario d'esercizio, effettuato alla fine di ogni periodo amministrativo, è costituito da uninsieme di operazioni che si concludono con la redazione di un documento compilato perdeterminare il patrimonio dell'impresa in funzionamento, al fine di procedere all'accertamento delrisultato economico da attribuire all'esercizio. L'inventario d'esercizio è pertanto generale, ordinarioe annuale, a valori (in moneta di conto), obbligatorio per legge.
I criteri di valutazione da applicare nella redazione dell'inventario d'esercizio devono essere ispiratial principio della prudenza: occorre tenere conto di tutti i rischi prevedibili e delle eventuali perditeche traggono origine da operazioni dell'esercizio o di esercizi precedenti che potranno manifestarsiin futuro; al fine di evitare anticipazioni di profitti non si deve invece tenere conto degli utiliprevedibili, ossia non ancora realizzati alla chiusura dell'esercizio.
Le scritture di assestamento
Le scritture di assestamento consentono di determinare contemporaneamente la competenza deicomponenti positivi e negativi del risultato economico d'esercizio e gli elementi del patrimonio difunzionamento.La competenza finanziaria delle entrate e delle uscite non coincide sempre con la competenzaeconomica dei ricavi e dei costi, per cui a fine anno per calcolare il risultato economico d'esercizio ènecessario:
• aggiungere i ricavi e i costi d'esercizio economicamente già maturati ma non ancora rilevatiin quanto non hanno ancora avuto la loro manifestazione finanziaria. Si compongono a talfine le scritture di completamento e di integrazione
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• togliere i ricavi e i costi già rilevati in quanto hanno già avuto la loro manifestazionefinanziaria ma che non sono ancora maturati economicamente. Si compongono a tal fine lescritture di rettifica che riguardano la rilevazione delle rimanenze (di beni e contabili)
• attribuire all'esercizio le quote di costi pluriennali già rilevate che si vogliono far gravare sulperiodo amministrativo. Si compongono a tal fine le scritture di ammortamento
Dopo aver determinato la competenza dei ricavi e dei costi d'esercizio attraverso un processo divalutazione delle operazioni in corso e l'assestamento dei valori contabili, si redige una situazionecontabile a sezioni divise composta da:
• la situazione patrimoniale, che coincide con la sintesi dell'inventario analitico ed espone ilpatrimonio di funzionamento
• la situazione economica, che esprime il risultato economico d'esercizio
Entrambi i prospetti (che fanno parte del bilancio d'esercizio) devono essere riportati sul libro degliinventari.
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Le scritture di completamento
Le scritture di completamento rilevano temporalmente ed economicamente operazioni dicompetenza dell'esercizio in precedenza non registrate.Le scritture di completamento riguardano la rilevazione di:
• interessi maturati su conti correnti, debiti e crediti• operazioni già concluse di cui non sono stati ricevuti o non sono stati emessi i documenti di
credito o di debito• stralcio dei crediti ritenuti inesigibili• quota maturata nell'anno del TFR del personale dipendente• imposte sul reddito, se calcolate in testa all'azienda
Gli interessi sui conti correnti bancari e postali maturano giornalmente, ma vengono rilevati soloperiodicamente.Sui c/c bancari possono maturare interessi sia attivi sia passivi, a seconda che il c/c presenti saldi acredito o a debito del cliente. La periodicità di capitalizzazione degli interessi attivi e passivi è
omogenea.Sui c/c postali maturano solo interessi attivi per il cliente, in quanto il c/c postale non prevede lapossibilità di prelevare somme superiori a quelle depositate.
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Il termine dell'esercizio coincide sempre con la data di capitalizzazione degli interessi maturati onell'intero anno o nell'ultimo periodo. La data di riferimento della rilevazione è il 31 dicembre;tuttavia, gli interessi sui c/c potranno essere rilevati materialmente solo nei primi giorni del nuovoesercizio, quando l'azienda riceverà i prospetti delle competenze bancarie o postali.Gli schemi di rilevazione a fine anno degli interessi sono i seguenti:
• interessi attivi su c/c bancari e postali
Dare Avere
Conto finanziario C/c postali o C/c bancari (allordo della ritenuta d'acconto)
+conto finanziario Crediti per ritenute subite (se
l'azienda è un soggetto fiscale autonomo) oconto economico Titolare c/ritenute subite (se il
reddito d'impresa viene tassato in testaall'imprenditore, il quale in seguito porterà laritenuta sul reddito d'impresa in diminuzione
delle imposte personali complessivamentedovute)
Conto economico
Interessi attivi
bancari o Interessi
attivi postali (allordo della ritenuta
di acconto)
• interessi passivi su c/c bancari
Dare Avere
Conto economico Interessi passivi
bancari Conto finanziario Banca c/c
• interessi attivi su crediti
Dare Avere
Un conto finanziario acceso ai
crediti (esempio: Crediti v/clienti)
Un conto economico acceso ai
ricavi d'esercizio
(esempio: Interessi attiviv/clienti)
• interessi passivi su debiti
Dare Avere
Un conto economico acceso ai
costi
d' esercizio (esempio: Interessipassivi v/fornitori)
Un conto finanziario acceso ai
debiti (esempio: Debitiv/fornitori)
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Alla fine del periodo amministrativo possono non essere ancora pervenuti o emessi alcunidocumenti riguardanti le operazioni di competenza dell'esercizio. L'aspetto più evidente di questofenomeno è dato dalla mancata coincidenza tra le date di arrivo o di consegna delle merci e quelledi ricevimento o di invio delle relative fatture d'acquisto o di vendita.Poichè le operazioni aziendali vengono rilevate in contabilità sulla base dei documenti che ne
costituiscono le pezze giustificative, è possibile che a fine esercizio vi siano operazioni non ancorarilevate per mancanza dello specifico documento originario. Ne sono esempio le merci già immessein magazzino, di cui non è ancora stato rilevato il costo d'acquisto non essendo pervenuta la fatturadifferita del fornitore; oppure le merci già scaricate dal magazzino, di cui non è stato ancora rilevatoil ricavo di vendita non avendo emesso la relativa fattura differita. Allo stesso modo l'impresa puòusufruire di servizi (telefono, energia...) per i quali non ha ancora ricevuto la relativa fattura, ma peri quali deve rilevare il costo di competenza dell'esercizio.
A fine periodo amministrativo bisogna perciò tenere conto dei:
• crediti per fatture da emettere• debiti per fatture da ricevere
Gli importi di questi debiti e crediti costituiscono valori finanziari presunti che devono essere iscrittiper il valore che si ritiene di dover riscuotere o di dover pagare. I tre casi possibili sono:
• fatture da emettere in Dare si registra la variazione finanziaria attiva (conto Fatture daemettere), in Avere l'IVA a debito (conto IVA ns/debito) e la variazione economica positiva(un conto economico di reddito acceso ai ricavi d'esercizio)
• fatture da ricevere comprensive di imposta (se la fattura, riguardante una fornitura di merciavvenuta in dicembre, viene emessa entro il 15 gennaio e registrata entro il 16 gennaio o sela fattura, riguardante servizi ottenuti in dicembre, viene emessa in dicembre e registrataentro il 16 gennaio) in Dare si registra l'IVA a credito (conto IVA ns/credito) e la variazioneeconomica negativa (un conto economico di reddito acceso ai costi d'esercizio), in Avere lavariazione finanziaria passiva (conto Fatture da ricevere)
• fatture da ricevere non comprensive di imposta (se la fattura, riguardante una fornitura dimerci avvenuta in dicembre, viene registrata dopo il 16 gennaio o se la fattura, riguardanteservizi ottenuti in dicembre, viene emessa e registrata in gennaio) in Dare si registra lavariazione economica negativa (un conto economico di reddito acceso ai costi d'esercizio) ein Avere la variazione finanziaria passiva (conto Fatture da ricevere)
Una volta rilevati gli importi di competenza delle fatture da emettere e delle fatture da ricevere si
è in grado di eseguire i calcoli per la liquidazione IVA dell'ultimo periodo. Tale liquidazionematerialmente viene effettuata nell'esercizio successivo, ma è necessario tenerne conto in sede discritture di assestamento allo scopo di iscrivere tra i debiti tributari l'importo dell'IVA da versare.
Altre operazioni per le quali manca l'emissione dei documenti di accredito o di addebito possonoriguardare le provvigioni maturate a favore di agenti e rappresentanti, i premi su vendite daliquidare ai clienti o i premi su acquisti da ricevere dai fornitori. Avremo variazioni finanziarieattive che misurano variazioni economiche positive e variazioni finanziarie passive che misuranovariazioni economiche negative.
Nel corso dell'esercizio i crediti vengono iscritti in contabilità al valore nominale risultante dai
documenti originari. Al termine dell'esercizio, i crediti vengono valutati al presunto valore direalizzo. I crediti saranno considerati di volta in volta sicuramente esigibili, di dubbia e parzialeesigibilità, di sicura inesigibilità.
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A fronte dei crediti stralciati (crediti di sicura inesigibilità) si devono rilevare le Perdite su creditiderivanti. Avremo perciò una variazione economica negativa, misurata da una variazionefinanziaria passiva dei conti accesi a crediti e cambiali insoluti o dei conti accesi ai crediti versoclienti e alle cambiali attive.
In caso di cessazione del rapporto di lavoro subordinato ciascun dipendente ha diritto a ricevere unasomma a titolo di trattamento di fine rapporto (TFR). Ogni anno l'impresa deve perciò rilevare ilTFR maturato nell'esercizio e portarlo a incremento dei debiti per TFR maturati in precedenza.La variazione economica negativa (conto TFR) è misurata da due variazioni finanziarie passive:l'incremento netto dei debiti per TFR (conto Debiti per TFR) e la ritenuta per imposta sostitutiva(conto Debiti per ritenute da versare) (l'imposta sostitutiva grava sulla rivalutazione dei debiti perTFR preesistenti).
Le scritture di integrazione
Le scritture di integrazione rilevano, misurate da variazioni finanziarie presunte, quote di ricavi o di
costi di competenza dell'esercizio (e costi che comunque si vogliono prudenzialmente attribuireall'esercizio) in precedenza non registrati.Le scritture di integrazione riguardano la rilevazione di:
• svalutazione dei crediti• quote di costi e di ricavi misurati da ratei• accantonamenti nei fondi oneri futuri• accantonamenti nei fondi rischi
La svalutazione dei crediti
Per ciascun credito di dubbia esigibilità si determina la perdita che si teme di dover subire(variazione economica negativa, conto Svalutazione crediti) e si procede alla svalutazione indirettadel valore nominale iscrivendone la rettifica nel conto Fondo svalutazione crediti (variazionefinanziaria passiva). Si calcola inoltre, a fronte del rischio di perdite per situazioni di inesigibilitànon ancora manifestatesi, una percentuale di svalutazione forfettaria (variazione economicanegativa, conto Svalutazione crediti) che trova contropartita nel conto Fondo rischi su crediti(variazione finanziaria passiva).
I ratei
(vedi appendice C: I ratei e i risconti)
I fondi oneri futuri
Gli oneri futuri sono valori finanziari passivi presunti (conto Fondo spese future) che misuranocomponenti negativi di reddito di competenza dell'esercizio ma non ancora rilevati e liquidati (contoAccantonamento per spese future).L'impresa può infatti prevedere di dover sostenere in futuro dei costi relativi a:
• riparazioni di prodotti in garanzia• revisioni e manutenzioni programmate di beni aziendali• vendite con concorsi a premio e con offerte di buoni sconto
I fondi rischi
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Lo svolgimento dell'attività aziendale è caratterizzato dall'assunzione di un rischio generale (ilrischio ineliminabile, in quanto tipico delle imprese in un'economia di mercato, di non conseguireun risultato economico positivo) e di specifici rischi tecnici legati a eventi dannosi (furti, incendi,rotture...).I rischi sono valori finanziari passivi presunti (conti: Fondo responsabilità civile, Fondo per
imposte...) che misurano componenti negativi di reddito di competenza dell'esercizio ma non ancorarilevati e liquidati (conti: Accantonamento per responsabilità civile, Oneri fiscali diversi...). I fondirischi sono destinati a far fronte a perdite, legate a operazioni già compiute, delle quali, alla data diredazione dell'inventario, è incerto se si verificheranno, quando si manifesteranno e per qualeimporto.
Sintesi sulle scritture di integrazione
VALORI FINANZIARI PRESUNTI
Crediti e debiti
da liquidare Ratei
Fondi oneri
futuri Fondi rischi
ImportoDeterminabile con
sufficiente sicurezzaEsattamente
determinabileNon sicuro Non sicuro
ScadenzaNon ancora
definitaDeterminata Incerta Incerta
Verificabilità Certa Certa Certa Incerta
Denominazioni (esempi)
Fatture daemettere
...Fatture daricevere
Ratei attivi...
Ratei passivi
Fondogaranzie
prodotti...
Fondomanutenzioniprogrammate
...Fondo buoni
sconto
Fondo perimposte
...Fondo
responsabilitàcivile
In base al principio della prudenza, bisogna tenere conto di tutti i rischi prevedibili e delle eventuali
perdite che traggono origine dalle operazioni d'esercizio o di esercizi precedenti e che potrannoverificarsi in futuro. Non bisogna invece tenere conto degli utili prevedibili, al fine di evitareanticipazioni di profitti non ancora realizzati.
Le scritture di rettifica
Le scritture di rettifica stornano componenti di reddito già rilevati che non essendo di competenzadell'esercizio devono essere rinviati al futuro. Le scritture di rettifica riguardano la rilevazione di:
• rimanenze di beni (merci, materiali di consumo...)• rimanenze contabili (risconti attivi e passivi)
Le rimanenze di beni
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Le merci, le materie prime, sussidiarie e di consumo, i prodotti finiti, di proprietà dell'azienda nelmomento in cui si compila l'inventario d'esercizio, vengono indicati con il nome di rimanenze.Esse comprendono sia le materie, i prodotti e le merci in magazzino, sia quelli eventualmentedepositati presso terzi in custodia o in garanzia, sia quelli in viaggio perchè spediti dai fornitori operchè in corso di trasferimento da un magazzino all'altro dell'impresa.
Si tratta di beni per i quali l'impresa ha sostenuto costi e che saranno consumati, trasformati ovenduti solo in futuro. Pertanto al 31/12 è necessario effettuare la valutazione di ogni singoloarticolo di magazzino in quanto i costi sostenuti durante l'anno per l'acquisto dei beni possonoessere considerati di competenza solo se i beni sono stati venduti, ossia se il costo ha trovatonell'esercizio il suo correlativo ricavo.Ne consegue che i costi sostenuti per i beni in rimanenza non sono di competenza e che tali benientrano a far parte degli elementi attivi del patrimonio aziendale.Il momento della valutazione deve essere preceduto da una accurata rilevazione delle quantità, chepuò essere effettuata attraverso:
• un inventario fisico del magazzino (inventario di fatto) consistente nella ricerca dei singolibeni nei locali o nei luoghi in cui si trovano
• un sistema affidabile di rilevazioni contabili di magazzino, che consentano ladeterminazione permanente delle scorte (inventario contabile)
L'inventario contabile deve coincidere con l'inventario di fatto. Se questa coincidenza non siverifica, i dati contabili devono essere modificati e si devono ricercare le cause delle differenzeriscontrate.In base al principio della prudenza, volto a impedire la sopravalutazione del patrimonio, lerimanenze devono essere iscritte nell'inventario al minore tra il costo di acquisto o produzione(criterio del costo storico) e il valore di realizzo desumibile dall'andamento del mercato (criterio delvalore di mercato).
Il costo storico è dato dalla somma del prezzo di acquisto e degli oneri accessori. Il valore dimercato o valore netto di realizzo è dato dalla differenza tra il prezzo di vendita e le spese divendita.
La rettifica avviene indirettamente, rilevando:
• in Avere di appositi conti economici di reddito accesi alle rettifiche di costo (Mercic/rimanenze finali, Materie di consumo c/rimanenze finali...) i valori attribuiti alle
rimanenze. Queste poste di rettifica rappresentano dei componenti positivi di reddito cheaffluiranno alla situazione economica dopo le scritture di assestamento• in Dare di appositi conti economici di reddito accesi ai costi sospesi (Merci, Materie di
consumo...) gli stessi valori, rinviati al futuro e quindi considerati elementi attivi delpatrimonio di funzionamento. Questi valori, dopo le scritture di assestamento, affluirannoalla situazione patrimoniale
I risconti
(vedi appendice C: I ratei e i risconti)
Le scritture di ammortamento
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I costi e i ricavi di competenza di più esercizi vengono rilevati, nel corso dell'esercizio, nei contieconomici di reddito accesi ai costi e ai ricavi pluriennali. In sede di inventario d'esercizio, i contiaccesi ai costi pluriennali vengono rettificati con le scritture di ammortamento.L'ammortamento è un procedimento contabile mediante il quale si ripartiscono in più esercizi i costipluriennali. Consiste nel trasferire quote di costi dai conti accesi ai costi pluriennali ai conti accesi
alle variazioni d'esercizio, ottenendo in questo modo la partecipazione dei costi pluriennali alreddito d'esercizio.
I principali fattori produttivi pluriennali i cui costi di acquisizione si considerano costi pluriennalisono:
• immobilizzazioni immateriali costi di impianto e di ampliamento - costi di ricerca, sviluppoe pubblicità a utilità futura - diritti di brevetto industriale - concessioni, licenze, marchi -avviamento
• immobilizzazioni materiali terreni e fabbricati - impianti e macchinari - attrezzature -arredamento - automezzi - imballaggi durevoli
Per procedere alla determinazione della quota di costo pluriennale di competenza dell'esercizio ènecessario valutare i fattori produttivi pluriennaliVa innanzitutto osservato che fabbricati, impianti, macchinari, automezzi, arredamento e così viahanno un valore che diminuisce nel tempo per effetto del deperimento fisico derivante dall'utilizzodel bene nel processo produttivo (senescenza), del superamento tecnologico, che risente anche deicambiamenti della moda (obsolescenza) e del mancato adeguamento della capacità produttiva delbene alle variate dimensioni aziendali (inadeguatezza).
Il fenomeno del deprezzamento prende il nome di ammortamento e la diminuzione di valore riferitaa un intervallo di tempo (generalmente annuale) prende il nome di quota di ammortamento.
Tenuto conto di questi elementi, la valutazione dei beni pluriennali si effettua utilizzando il criteriodel costo storico diminuito delle quote di ammortamento, in base al quale il valore del bene sicalcola sottraendo dal costo originariamente sostenuto (aumentato dei costi di acquisizione collegatie di eventuali altri costi patrimonializzati) la somma delle quote di ammortamento determinate neisingoli anni (vale a dire la somma del fondo ammortamento con la quota di ammortamentodell'esercizio corrente).Per calcolare la quota di ammortamento annua di un fattore pluriennale l'impresa deve conoscere:
• il valore da ammortizzare è dato dalla differenza tra il costo storico del fattore produttivo e il
presunto valore di realizzo che l'impresa ritiene di poter ottenere al momento della suasostituzione. I costi di impianto e le immobilizzazioni immateriali sono privi del valore direalizzo
• la durata del processo di ammortamento dipende dalla vita utile del fattore produttivoconsiderato, ossia dal periodo di tempo in cui si ritiene che il cespite sarà di utilitàeconomica per l'impresa, tenuto conto dei fenomeni di obsolescenza, senescenza einadeguatezza. In alcuni casi, la durata del processo di ammortamento è determinata perlegge o per contratto
• il criterio di ammortamento stabilisce il modo in cui il valore da ammortizzare deve essereripartito lungo la vita utile:
o criteri matematici piani a quote costanti, piani a quote decrescenti, piani a quote
variabili
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o criterio economico si basa sulla residua possibilità di utilizzo dei fattori produttivipluriennali considerati; deve prevedere l'utilità che gli stessi saranno in grado di darenegli anni futuri
In contabilità generale si rileva in Dare di un conto economico di reddito acceso ai costi d'esercizio
(Ammortamento costi di impianto, Ammortamento fabbricati...) la quota di ammortamento e inAvere di un conto economico di reddito acceso alle rettifiche dei costi pluriennali (Fondoammortamento costi di impianto, Fondo ammortamento fabbricati...) il medesimo valore.
Quando un costo pluriennale è interamente ammortizzato possono verificarsi due casi:
• l'elemento patrimoniale è ormai privo di utilità e viene distolto dal processo produttivo (sigira il Fondo ammortamento al conto economico acceso al bene in esame)
• l'elemento patrimoniale ha ancora un'utilità residua (si completa il processo diammortamento ma non si gira il Fondo ammortamento, che verrà girato solo al termine dellavita utile del bene)
Le imposte sul reddito d'impresa
Il calcolo delle imposte avviene in base al principio dell'autotassazione, per il quale il contribuenteprovvede ad autoliquidare (ossia a calcolare egli stesso) le imposte da pagare. Le imposte sonosuccessivamente versate mediante un acconto (due rate, in giugno e novembre) e un saldo (entro ilmese di giugno dell'anno seguente).
• (esempio 1) reddito di impresa tassato separatamente (l'impresa è un soggetto fiscale distinto)
1] versamento delle rate d'acconto
Imposte c/acconto
6.200
9.300
Banca c/c
6.200
9.300
2] determinazione del saldo (debiti per imposte) a fine esercizio (le ritenute subite sono eventuali)
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Imposte c/acconto
15.500
Crediti per ritenute subite
200
Debiti per imposte
1.700
Imposte dell'esercizio
17.400
3] il versamento a saldo dell'imposta dovuta sarà effettuato nell'esercizio successivo; seguirà lapresentazione del modello F24
• (esempio 2) reddito di impresa sommato ai redditi di altra fonte percepiti dal contribuente
Il risultato economico d'esercizio risulta al lordo dell'imposta sul reddito, in quanto questa vienecalcolata sul totale dei redditi percepiti e fa capo alla persona dell'imprenditore e non all'azienda.Se l'imprenditore provvede al pagamento dell'imposta con la sua cassa privata o con il c/c bancariopersonale, nella contabilità generale non si devono effettuare registrazioni. Se l'imprenditore usainvece la cassa aziendale o il c/c bancario aziendale, deve contabilizzare il prelievo come se sitrattasse di prelevamenti extragestione, usando il conto Prelevamenti extragestione.
Conti finanziari con saldi a debito o a credito
Dopo le scritture di assestamento, i saldi dei conti finanziari ed economici risultano completati,integrati e rettificati e sono in grado di esprimere, opportunamente classificati, gli elementi checostituiscono il risultato economico d'esercizio e il patrimonio di funzionamento.Vi sono però dei conti finanziari che durante l'esercizio possono risultare eccedenti sia in Dare chein Avere (Banca c/c - IVA c/liquidazioni...) e che a fine esercizio devono essere girati o a contifinanziari attivi o a conti finanziari passivi. Ad esempio, il conto Banca c/c sarà girato o al contoBanche c/c attivi o al conto Banche c/c passivi.
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Le scritture di epilogo e di chiusura dei conti
Le fasi conclusive della contabilità generale
Durante il periodo amministrativo l'attenzione della funzione contabilità è rivolta all'esame dei fattidi gestione nell'aspetto finanziario ed economico. Come già sappiamo, quando le variazionifinanziarie non si compensano tra di loro dando luogo a permutazioni finanziarie, esse misuranovariazioni economiche che corrispondono a costi, ricavi, rettifiche di costi e ricavi, variazioni dipatrimonio netto.Alla fine del periodo amministrativo l'attenzione è invece rivolta alla determinazione del risultatoeconomico d'esercizio e a distinguere i componenti del reddito d'esercizio dagli elementi del
patrimonio di funzionamento.La preminenza assegnata durante l'esercizio al verificarsi della manifestazione finanziaria delleoperazioni fa sì che, al termine dell'esercizio, si debbano comporre le scritture di assestamento, alfine di completare, integrare e rettificare i conti economici e determinare la competenza deicomponenti del risultato economico del periodo.Una volta rilevate le scritture di assestamento e redatta la situazione contabile finale (distinta insituazione patrimoniale e situazione economica) la contabilità fornisce tutti i dati necessari allacompilazione del bilancio d'esercizio, che rappresenta il documento informativo con cui si portano aconoscenza dei soci, del fisco, dei creditori e di chiunque altro sia interessato la situazionepatrimoniale e finanziaria e il risultato economico dell'azienda.
La correttezza dell'informazione non avrebbe pertanto bisogno di altre rilevazioni; tuttavia la prassiprevede il completamento delle scritture tramite la rilevazione sul giornale del riepilogo dei contieconomici di reddito accesi alle variazioni d'esercizio (che determinano il risultato economico delperiodo amministrativo considerato) e della chiusura dei restanti conti, di natura patrimoniale (conla verifica della perfetta uguaglianza tra il totale dei saldi in Dare e il totale dei saldi in Avere).
In pratica, dopo le scritture di assestamento:
• i conti accesi ai componenti positivi e negativi di reddito evidenziati dalla situazioneeconomica finale (ricavi e costi di competenza, con le loro rettifiche) vengono fatti affluire
al Conto di risultato economico, che accoglie il sottosistema dei valori economici d'esercizio• i conti accesi ai costi e ricavi non di competenza, con le loro rettifiche, e ai valori finanziari
si fanno affluire al conto Bilancio di chiusura, che accoglie il sottosistema dei valoripatrimoniali
Sia le scritture di assestamento sia le scritture di epilogo e di chiusura dei conti portano la data dellafine del periodo amministrativo, che di solito è il 31/12. In realtà l'insieme delle operazioniconnesse alla redazione dell'inventario d'esercizio e all'assestamento dei conti richiede una certamole di lavoro amministrativo che non può essere compiuta in un solo giorno. Infatti è necessariocalcolare gli interessi, appurare i saldi dei conti di debito e credito, accertare le quantità di merci inmagazzino, ricevere la comunicazione dei dati che pervengono da altre aziende, e così via. Ciònonostante le scritture di assestamento e di chiusura, anche se materialmente redatte in più giorni, si
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riferiscono sempre all'ultimo giorno del periodo amministrativo e devono essere effettuate conriferimento a quella data.
Le scritture di epilogo
Dopo le scritture di assestamento si predispone la situazione contabile finale (per semplicità, lapresentiamo redatta per sole eccedenze nella forma a due sezioni) suddivisa in due parti:
• la situazione patrimoniale, in cui affluiscono i conti patrimoniali (conti accesi alle attività ealle loro rettifiche, alle passività e alle loro rettifiche, al patrimonio netto)
• la situazione economica, in cui affluiscono i conti economici d'esercizio (accesi ai costi ericavi d'esercizio e alle loro rettifiche)
Le due parti della situazione contabile finale presentano, come voce di collegamento, il saldoeconomico che coincide con il reddito d'esercizio, ed esprimono quindi rispettivamente ilpatrimonio di funzionamento e il risultato economico di periodo. In pratica, la situazione contabilefinale costituisce il supporto alla successiva redazione delle scritture di epilogo e di chiusura deiconti e del bilancio d'esercizio.
Le scritture di epilogo hanno la funzione di fare affluire i saldi dei conti economici d'esercizio alConto di risultato economico.
Al Conto di risultato economico si girano quindi tutti i saldi dei conti accesi a componenti positivi enegativi, ordinari e straordinari del reddito d'esercizio al fine di ottenere il risultato economico delperiodo considerato.Tutti questi conti sono conti economici d'esercizio e i loro saldi, opportunamente riclassificati,affluiranno al prospetto di bilancio detto Conto economico che evidenzia gli elementi economicid'esercizio e il risultato economico.
• epilogo dei componenti positivi di reddito (esempio)
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Merci c/vendite
15.000 15.000
Conto di risultato economico
15.000
• epilogo dei componenti negativi di reddito (esempio)
Merci c/vendite
15.000 15.000
Conto di risultato economico
15.000
• determinazione del risultato economico di esercizio
1] utile d'esercizio
Conto di risultato economico
1.450.000
50.000 1.500.000
Utile d'esercizio50.000
2] perdita d'esercizio
Conto di risultato economico
1.500.000 1.450.000
50.000
Perdita d'esercizio50.000
Il patrimonio netto finale
Al termine del periodo amministrativo, dopo la determinazione del risultato economico d'esercizio,si procede alla determinazione del patrimonio netto finale.Il patrimonio netto finale è espresso dal saldo del conto economico Patrimonio netto dopo che allostesso sono affluiti:
• in Avere il patrimonio netto iniziale e l'eventuale utile d'esercizio conseguito• in Dare le eventuali ritenute d'acconto subite, l'eventuale perdita d'esercizio subita, gli
eventuali prelevamenti extragestione eseguiti nell'anno
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Se il risultato economico positivo dell'esercizio supera i prelevamenti extragestione e le ritenuted'acconto subite, la differenza corrisponde all'utile risparmiato che autofinanzia l'aziendaincrementandone il capitale proprio.Se il risultato economico positivo dell'esercizio è inferiore ai prelevamenti extragestione e alleritenute d'acconto subite o se il risultato economico dell'esercizio è negativo, l'impresa risulta
definanziata in quanto il capitale proprio diminuisce.
• determinazione del patrimonio netto finale (esempio)
Patrimonio netto
15.000
5.000 100.000
50.000
Utile d'esercizio
50.000 50.000 Prelevamenti extragestione
15.000
Titolare c/ritenute subite
5.000
Patrimonio netto iniziale + utile d'esercizio - prelevamenti extragestione - titolarec/ritenute subite = patrimonio netto finale
100.000 + 50.000 - 15.000 - 5.000 = 130.000
La chiusura generale dei conti
Al termine delle scritture di epilogo, risultano ancora aperti: i conti finanziari, i conti economici direddito accesi ai costi pluriennali, i conti economici di reddito accesi ai costi e ricavi sospesi(rimanenze e risconti), i conti economici di patrimonio netto (nelle imprese individuali si tratta del
conto Patrimonio netto).Tutti questi conti sono conti patrimoniali e i loro saldi affluiranno al prospetto di bilancio Stato
patrimoniale che evidenzia gli elementi patrimoniali e il patrimonio netto.La chiusura dei conti può essere effettuata in due modi: si chiudono tutti i conticontemporaneamente oppure si chiudono i conti con più articoli e a più riprese. Si utilizza ilsecondo procedimento quando non si è in grado di chiudere contemporaneamente tutti i conti,perchè ancora non se ne conoscono tutti i saldi. Di norma si utilizza il secondo procedimento, perciòè con questo che gli esempi seguenti saranno svolti.
• chiusura dei conti finanziari con eccedenza in Dare (esempio)
Denaro in cassa
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5.000 5.000
Bilancio di chiusura
5.000
• chiusura dei conti finanziari con eccedenza in Avere (esempio)
Banche c/c passivi
5.000 5.000
Bilancio di chiusura
5.000
• chiusura dei conti economici con eccedenza in Dare (esempio)
Merci
13.000 13.000
Bilancio di chiusura
13.000
• chiusura dei conti economici con eccedenza in Avere (esempio)
Risconti passivi
13.000 13.000
Bilancio di chiusura
13.000
• chiusura del conto Bilancio di chiusura
Patrimonio netto
130.000 130.000
Bilancio di chiusura
300.000 170.000
130.000
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Il bilancio di esercizio e i principi contabili
Il bilancio di esercizio
Il bilancio di esercizio è il documento, redatto al termine del periodo amministrativo, con cui sirappresentano la situazione patrimoniale e finanziaria dell'impresa e il risultato economicodell'esercizio.
In altre parole il bilancio è il documento che racconta cosa è successo nell'impresa nel corsodell'esercizio, quale è stato il volume dei ricavi e dei costi, se la gestione ha provocato un utile o unaperdita, qual'è la situazione patrimoniale e finanziaria.Redigere il bilancio di esercizio significa:
• compiere un insieme di atti e di valutazioni che consentono di determinare il risultatoeconomico d'esercizio e il patrimonio di funzionamento. Tali atti si concretano nellaredazione dell'inventario d'esercizio e delle scritture di assestamento della contabilitàgenerale
• compilare il documento, che si chiama appunto bilancio d'esercizio, che evidenzia ilrisultato economico d'esercizio e il patrimonio di funzionamento esistente al termine delperiodo amministrativo considerato. Tale documento deve essere trascritto nel libro degliinventari
Il Codice civile regolamenta la redazione del bilancio d'esercizio nelle società di capitali stabilendoin modo rigoroso i prospetti che lo compongono e lo accompagnano, il contenuto e i criteri divalutazione.In particolare in queste società il bilancio d'esercizio si compone di tre parti strettamente connesse ecostituenti un tutto inscindibile. Esse sono:
• lo Stato patrimoniale, che mette in evidenza il patrimonio esistente a fine periodoamministrativo, come risulta dai processi di valutazione necessari per giungere allaredazione del reddito d'esercizio. Viene redatto a sezioni divise in base a uno schema astruttura obbligatoria
• il Conto economico, che mette in evidenza il processo di formazione del risultato economicod'esercizio. Viene redatto in forma scalare in base a uno schema a struttura obbligatoria a
valore e costi della produzione, in cui i costi sono classificati per natura• la Nota integrativa, che svolge una funzione esplicativa e di analisi dei precedenti prospetti
attraverso tabelle e con linguaggio discorsivo. Presenta anche informazioni che non hannoespressione contabile e commenta i criteri di valutazione applicati
Il bilancio di esercizio delle società di capitali è soggetto all'obbligo di pubblicazione.Esso è quindi portato a conoscenza dei terzi e costituisce il principale strumento di comunicazionedei risultati conseguiti, a cui sono interessati non solo i portatori di capitale proprio, ma anche glialtri finanziatori, il personale dipendente, i clienti, i fornitori, l'amministrazione pubblica, isindacati, le associazioni e gli studiosi. Inoltre è interessato alla lettura e alla comprensione delbilancio un numero sempre crescente di soggetti: basti pensare ai piccoli e medi risparmiatori che
intendono avvicinarsi al mercato azionario; ai dirigenti d'azienda che, pur non avendo funzioniamministrative, devono comprendere, attraverso il bilancio, in quale realtà aziendale operano; agliimprenditori delle aziende medio - piccole che affidano a consulenti la funzione amministrativa
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della propria attività ma desiderano comprendere meglio il significato dei risultati conseguiti; e cosìvia.La legge stabilisce modelli obbligatori per le parti contabili (Stato patrimoniale e Conto economico)del bilancio delle società di capitali e consente che Stato patrimoniale, Conto economico e Notaintegrativa delle imprese di minori dimensioni siano redatti in forma abbreviata.
Il bilancio è redatto in unità di euro, senza cifre decimali, ad eccezione della Nota integrativa chepuò essere redatta in migliaia di euro.A differenza di quanto accade per le società di capitali, la legge non prescrive una formaobbligatoria per la redazione del bilancio d'esercizio delle imprese individuali e delle società dipersone, nè chiede che esso sia soggetto a pubblicazione. In queste imprese il bilancio svolge unafunzione conoscitiva interna; i terzi non ne vengono a conoscenza, fatta eccezione per gli ufficifiscali e per le banche. Nelle aziende individuali e nelle società di persone inoltre il bilancio nonprevede la Nota integrativa, ma solo lo Stato patrimoniale e il Conto economico.Nel seguito ci occuperemo dei bilanci redatti in forma abbreviata.
Lo Stato patrimoniale
Lo Stato patrimoniale è il documento di bilancio che mette in evidenza il patrimonio esistente allafine del periodo amministrativo, determinato in funzione del risultato economico che si assegnaall'indirizzo.Lo schema in forma abbreviata, redatto a sezioni contrapposte, si presenta nel seguente modo:
• la sezione sinistra è denominata ATTIVO e accoglie le attività classificate in tre gruppi, perciascuno dei quali viene indicato il totale:
o immobilizzazionio attivo circolanteo ratei e risconti attivi
Le attività sono classificate per destinazione rispetto al processo produttivo e sonoindicate per valori netti, ossia già diminuiti dei fondi ammortamento e dei fondisvalutazione
• la sezione destra è denominata impropriamente PASSIVO in quanto accoglie non soltanto lepassività ma anche le parti ideali del patrimonio netto. Le voci sono così classificate:
o patrimonio nettoo fondi per rischi e oneri
o TFRo debitio ratei e risconti passivi
Le passività sono classificate secondo la natura delle fonti di finanziamento, indicando nell'ordine lefonti di capitale proprio, di autofinanziamento e di capitale di debito.
Il Conto economico
Il Conto economico è il documento di bilancio che mette in evidenza la formazione del risultatoeconomico d'esercizio, ossia il flusso dei valori provocati dalla gestione della produzione, dalla
gestione finanziaria e dalla gestione straordinaria.Lo schema di Conto economico, redatto in forma abbreviata e scalare, classifica i costi per natura in
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modo da determinare sia risultati economici intermedi per area di gestione, sia il risultatoeconomico finale.
I componenti del reddito d'esercizio vengono suddivisi in tre aree:
• l'area della produzione comprende i costi e i ricavi attinenti alla gestione caratteristica,come gli acquisti di materie e merci, le vendite di prodotti e merci. Inoltre comprende anchecomponenti della gestione accessoria, come i fitti attivi e le minus e plusvalenze diverse
• l'area della gestione finanziaria accoglie i componenti finanziari, come gli interessi attividerivanti da impieghi della liquidità a carattere temporaneo, gli interessi passivi e altri onericonnessi all'acquisizione di fonti di finanziamento
• l'area della gestione straordinaria comprende i proventi e gli oneri che derivano daoperazioni estranee all'attività ordinaria dell'impresa (plus e minusvalenze derivanti daoperazioni o eventi che hanno un effetto rilevante sulla struttura aziendale [come la cessionedi rami aziendali o la vendita di beni strumentali ai fini di una ristrutturazione], vendita dibeni non strumentali e così via)
Si noti che:
• i ricavi di vendita e i costi di acquisto si scrivono al netto di resi, ribassi e abbuonile rimanenze iniziali e le rimanenze finali non sono iscritte distintamente, ma comedifferenza tra i due valori. Un incremento delle rimanenze è un componente positivo direddito e deve essere detratto dal costo della produzione; una diminuzione delle rimanenze èun componente negativo di reddito e deve essere aggiunto al costo della produzione.
Stato patrimoniale abbreviato
ATTIVO PASSIVO
Immobilizzazioni
A
Patrimonio netto
c
Immobilizzazioni
immateriali (costi storici - fondi
ammortamento)
Capitale proprio
Immobilizzazioni
materiali
(costi storici - fondiammortamento)
Utile (perdita)
d'esercizio
Immobilizzazioni
finanziarie Totale patrimonio netto
Totale
immobilizzazioni
Attivo circolante
B
Fondi per rischi e oneri
d
Rimanenze TFR
Crediti(inclusi ratei e risconti)
Debiti(inclusi ratei e risconti)
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Disponibilità liquide
Totale passività Totale attivo circolante
Totale generale a+b Totale generale c+d
Conto economico abbreviato
Valore della produzione
a
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
Altri ricavi e proventi
Costi della produzione
b
Costi per merci e materie di consumo
Costi per servizi
Costi per godimento di beni di terzi
Costi per il personale
Ammortamenti e svalutazioni
Variazioni rimanenze merci e materie di consumo
Accantonamenti per rischi
Altri accantonamenti
Oneri diversi di gestione
Risultato della gestione della produzione a - b
Proventi e oneri finanziari
c
Proventi finanziari
Interessi e oneri finanziari
Risultato della gestione finanziaria
Proventi e oneri straordinari
d Proventi straordinari
Oneri straordinari
Risultato della gestione straordinaria
Risultato economico ante imposte a - b ± c ± d
Imposte dell'esercizio e
UTILE O PERDITA D'ESERCIZIO a - b ± c ± d - e
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Il prospetto di raccordo tra la situazione contabile finale e il bilancio d'esercizio
Situazione patrimoniale Stato patrimoniale
attivo
Immobilizzazioni
Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioniimmateriali
Costi di impianto
Software
Avviamento----------------------------------------------------------------------------------------
Fondi ammortamento costi di impianto / software / avviamento (-) Fondi ammortamento (-)
Immobilizzazioni materiali Immobilizzazionimateriali
Fabbricati
Impianti e macchinari
Attrezzature commerciali
Macchine d'ufficioArredamento
Automezzi-------------------------------------------------------------------------------------
Fondi ammortamento fabbricati / impianti e macchinari / attrezzaturecommerciali / macchine d'ufficio / arredamento / automezzi (-)
Fondi ammortamento (-)
Immobilizzazioni finanziarie Immobilizzazionifinanziarie
Mutui attivi
Attivo circolante
Rimanenze Rimanenze
Materie di consumo
Merci
Crediti commerciali Crediti
Crediti v/clienti
Crediti commerciali diversi
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Clienti c/spese anticipate
Cambiali attive
Cambiali allo sconto
Cambiali all'incassoFatture da emettere
Crediti insoluti
Cambiali insolute
Fondo svalutazione crediti (-)
Fondo rischi su crediti (-)
Crediti diversi
Crediti per IVAImposte c/acconto
Crediti per imposte
Crediti per cauzioni
Personale c/acconti
Crediti v/istituti previdenziali
Ratei e risconti attivi
Ratei attivi Risconti attivi
Disponibilità liquide Disponibilità liquide
Banche c/c attivi
C/c postali
Denaro in cassa
Assegni
Valori bollati
Situazione patrimoniale Stato patrimoniale passivo
Patrimonio netto Patrimonio netto
Patrimonio netto Capitale proprio
Prelevamenti extragestione (-)
Titolare c/ritenute subite (-)-------------------------------------------------------------------
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Risultato economico (+/-)Utile (perdita) d'esercizio (+/-)
Fondi per rischi e oneri Fondi per rischi e oneri
Fondo per imposte
Fondo responsabilità civile
Fondo spese future
Trattamento fine rapporto Trattamento fine rapporto
Debiti per TFR
Debiti finanziari Debiti
Mutui passivi
Banche c/sovvenzioni
Banche c/c passivi
Banche c/Ri.Ba. all'incasso
Banche c/cambiali all'incasso
Debiti v/altri finanziatori
Debiti commerciali
Debiti v/fornitori
Cambiali passive
Fatture da ricevere
Debiti diversi
Debiti per ritenute da versare
Debiti per IVA
Debiti per imposte
Debiti diversi (segue) Debiti (segue)
Personale c/retribuzioni
Personale c/liquidazioni
Debiti v/istituti previdenziali
Ratei e risconti passivi
Ratei passivi
Risconti passivi
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Situazione economica Conto economico
A) Valore della produzione
Vendite e prestazioni Ricavi delle vendite e delleprestazioni
Merci c/vendite
Rimborsi spese di vendita
Resi su vendite (-)
Ribassi e abbuoni attivi (-)
Premi su vendite (-)
Ricavi e proventi diversi Altri ricavi e proventi
Fitti attivi
Proventi vari
Arrotondamenti attivi
Plusvalenze diverse
Sopravvenienze attive diverse
B) Costi della produzione
Costo del venduto Costi per merci e materie diconsumo
Merci c/acquisti
Materie di consumo c/acquisti
Resi su acquisti (-)
Ribassi e abbuoni attivi (-)
Premi su acquisti (-)------------------------------------------------------------------------
Merci c/esistenze finali Variazioni delle rimanenze
Materie di consumo c/esistenze finali
Merci c/rimanenze finali (-)
Materie di consumo c/rimanenze finali (-)
Costi per servizi Costi per servizi
Spese di trasporto
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Spese per energia
Pubblicità
Consulenze
Spese postaliSpese telefoniche
Assicurazioni
Spese per i locali
Spese d'incasso
Costi per godimento beni di terzi Costi per godimento beni diterzi
Fitti passivi
Canoni di leasing
Costi per il personale Costi per il personale
Salari e stipendi
Oneri sociali
Trattamento fine rapporto
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali Ammortamenti e svalutazioni:a) ammortamentoimmobilizzazioni immateriali emateriali e altre svalutazionidelle immobilizzazioni
Ammortamento costi di impianto
Ammortamento software
Ammortamento avviamento
-------------------------------------------------------------------------------Ammortamenti immobilizzazioni materiali
Ammortamento fabbricati
Ammortamento impianti e macchinari
Ammortamento attrezzature commerciali
Ammortamento macchine d'ufficio
Ammortamento arredamento
Ammortamento automezziSvalutazione immobilizzazioni immateriali
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Svalutazione immobilizzazioni materiali------------------------------------------------------------------------------
Svalutazioni b) svalutazione dei crediti
Svalutazione crediti
Accantonamenti per rischi Accantonamenti per rischi
Accantonamento per responsabilità civile
Altri accantonamenti Altri accantonamenti
Accantonamento per spese future
Oneri diversi Oneri diversi di gestione
Oneri fiscali diversi
Oneri vari
Perdite su crediti
Arrotondamenti passivi
Minusvalenze diverse
Sopravvenienze passive diverse
C) Proventi e oneri finanziari
Proventi finanziari Proventi finanziari diversi
Interessi attivi v/clienti
Interessi attivi bancari
Interessi attivi postali
Proventi finanziari diversi
Oneri finanziari Interessi e altri oneri finanziariInteressi passivi v/fornitori
Interessi passivi bancari
Sconti passivi bancari
Interessi passivi su mutui
Oneri finanziari diversi
E) Proventi e oneri
straordinari
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Proventi straordinari Proventi straordinari
Plusvalenze straordinarie
Sopravvenienze attive straordinarie
Oneri straordinari Oneri straordinari
Minusvalenze straordinarie
Sopravvenienze passive straordinarie
Imposte esercizi precedenti
Imposte dell'esercizio Imposte dell'esercizio
Imposte dell'esercizio
Risultato economico Utile (perdita) di esercizio
Il bilancio a stati comparati e a stati collegati
Si ha:
• un bilancio a stati comparati quando gli importi relativi all'esercizio di riferimento sonoaffiancati da quelli relativi all'esercizio precedente. Per ogni voce di bilancio si hanno perciòdue importi: quello dell'anno considerato e quello dell'anno precedente
• un bilancio a stati collegati quando, oltre ad affiancare ai dati del bilancio d'esercizio i valoridel bilancio dell'anno precedente, si scrivono in un'altra colonna le differenze tra i dati stessi
Per le società di capitali è obbligatorio redigere il bilancio d'esercizio a stati comparati; le variazioniintervenute nella consistenza delle voci da un anno all'altro vanno analizzate nella Nota integrativa.
I principi contabili
La conoscenza e la comunicazione delle informazioni relative all'attività aziendale rivestonofondamentale importanza all'interno del sistema economico. gli azionisti, i creditori, i risparmiatorie gli altri soggetti interessati devono essere periodicamente informati sulle risorse delle singoleimprese e sull'uso che gli amministratori ne fanno. Ciò vale per le società di capitali, il cui bilancioè soggetto a pubblicazione obbligatoria; tuttavia non è meno importante per le imprese individuali,in quanto tutte le imprese devono redigere il bilancio con chiarezza e precisione, rappresentando inmodo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria dell'impresa e il risultatoeconomico d'esercizio.
L'aggettivo "veritiero" non deve essere interpretato come la pretesa di ottenere da chi redige ilbilancio una verità oggettiva che non è raggiungibile, in quanto la determinazione del patrimonio edel reddito è influenzata da valori stimati e congetturati; piuttosto va inteso come l'esigenza diadottare corretti principi contabili il ricorso ai quali è indispensabile affinchè il bilancio possa
assolvere alla sua peculiare funzione informativa.I principi contabili sono norme tecniche di ragioneria che hanno l'autorevole sostegno e avallo della
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dottrina più evoluta e degli esperti amministrativi, così da diventare di generale accettazione. Essistabiliscono:
• quali fatti amministrativi devono essere registrati in contabilità• quali risorse economiche e quali obbligazioni assunte devono essere esposte in bilancio
come attività e passività aziendali• quali criteri di valutazione devono essere applicati per misurare i componenti del bilancio• quali informazioni il bilancio deve esporre e in che modo queste devono essere messe in
evidenza
I principi contabili generali (o postulati del bilancio d'esercizio) che devono essere osservati nellaredazione del bilancio d'esercizio sono i seguenti:
1. utilità del bilancio e completezza dell'informazione il bilancio d'esercizio deve esserepredisposto in modo da essere di concreta utilità per il maggior numero di destinatari
2. chiarezza il bilancio d'esercizio deve essere comprensibile e correlato da note informati ve
che ne facilitino la comprensione e l'intelligibilità, senza al tempo stesso fornireinformazioni eccessive e superflue
3. prudenza i profitti non realizzati non devono essere contabilizzati, mentre tutte le perditeanche se non definitivamente realizzate devono essere riflesse in bilancio. È tuttavianecessario evitare gli eccessi di prudenza
4. periodicità il bilancio d'esercizio deve riferirsi a un periodo amministrativo e non all'interavita aziendale, al fine di misurare periodicamente il risultato economico e il patrimonio difunzionamento
5. comparabilità i fatti di gestione similari devono essere contabilizzati in bilancio con glistessi criteri
6. omogeneità : l'omogeneità riguarda la moneta di conto, ossia l'unità di moneta nella quale ivari componenti attivi e passivi del patrimonio d'impresa devono essere espressi
7. continuità e funzione economica la continuità o costanza di applicazione dei criteri divalutazione nel tempo è una condizione essenziale per la comparabilità dei bilanci. Occorreinoltre tenere conto della funzione economica dell'elemento dell'attivo e del passivoconsiderato
8. competenza l'effetto delle operazioni e degli altri eventi deve essere rilevato contabilmente eattribuito all'esercizio al quale tali operazioni si riferiscono e non a quello in cui siconcretizzano i relativi incassi e pagamenti
9. costo come criterio base il costo rappresenta il criterio base delle valutazioni di bilanciodell'impresa in funzionamento.
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Lettura e interpretazione del bilancio
L'interpretazione del bilancio
La prima fase consiste nell'interpretazione letterale, ossia nell'individuazione del significato delleposte di bilancio in modo da comprendere a cosa si riferiscono. L'utilizzo di modelli omogenei perla rappresentazione del bilancio rende questa fase abbastanza snella, anche se la comprensione dellevoci tecniche richiede un minimo di conoscenze ragionieristiche.
La seconda fase consiste nell'interpretazione revisionale, ossia nella verifica dell'attendibilità delbilancio. Essa si attua controllando: la concordanza tra contabilità generale, inventari di fatto e
documenti contabili; la concordanza tra contabilità generale e bilancio d'esercizio; il rispetto deicriteri di valutazione e l'applicazione di corretti principi contabili.
La terza fase consiste nell'interpretazione prospettica, in base alla quale si analizzano i dati dibilancio per esprimere giudizi sulla situazione patrimoniale, finanziaria, economica dell'impresa edeffettuare previsioni sugli andamenti futuri e orientare le decisioni di investimento.
L'analisi di bilancio che sta alla base dell'interpretazione prospettica richiede in via preliminare larielaborazione dello Stato patrimoniale e del Conto economico in modo da ottenere informazioniorganizzate in vista delle indagini che si vogliono effettuare. Tale rielaborazione consiste nella
classificazione e riaggregazione delle voci di Stato patrimoniale e Conto economico.L'analisi dello Stato patrimoniale
L'analisi patrimoniale esamina la struttura del patrimonio, al fine di accertare le condizioni diequilibrio nella composizione degli impieghi e delle fonti di finanziamento.L'analisi finanziaria esamina l'attitudine dell'impresa a fronteggiare i fabbisogni finanziari, ossia lasua capacità di equilibrare entrate e uscite in relazione alla durata degli investimenti e deifinanziamenti.
A tal fine è utile classificare le attività in base alla loro liquidabilità (il tempo necessario per
effettuarne il disinvestimento) e distinguere le passività in base alla loro scadenza. In questo modosi rielabora lo Stato patrimoniale secondo criteri finanziari, ossia presentando attività e passività inordine decrescente di liquidabilità ed esigibilità.
Stato patrimoniale rielaborato
ATTIVO PASSIVO
Attivo immobilizzato Patrimonio netto
Immobilizzazioni
• immateriali nette• materiali nette
Capitale proprioUtile (perdita) di esercizio
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• finanziarie
Attivo circolante Passività a medio - lungo termine
RimanenzeCreditiDisponibilità liquideRatei e risconti attivi
Debiti (scadenti oltre i 12 mesi)TFRFondi rischi e oneri (a m/l termine)
Passività a breve termine
Debiti (scadenti entro i 12 mesi)Fondi rischi e oneri (a breve termine)Ratei e risconti passivi
L'analisi patrimoniale viene condotta mediante:
• l'analisi della composizione degli impieghi
rigidità degli impieghi = (attivo immobilizzato : totale impieghi) x 100elasticità degli impieghi = (attivo circolante : totale impieghi) x 100
• l'analisi della composizione delle fonti
incidenza delle passività a breve = (passività a breve : totale impieghi) x 100incidenza passività a medio/lungo = (passività a medio/lungo : totale impieghi) x 100
autonomia finanziaria = (patrimonio netto : totale impieghi) x 100
dipendenza finanziaria = (totale passività : totale impieghi) x 100
L'analisi finanziaria viene condotta mediante il calcolo di:
• indici di liquidità (o di solvibilità)o indice di liquidità corrente o patrimonio circolante netto
PCN = (attivo circolante - passività a breve)ILC = (attivo circolante : passività a breve)
o indice di liquidità immediata o margine di tesoreriaMT = (attivo circolante - rimanenze - passività a breve)ILI = (attivo circolante - rimanenze) : passività a breve
• indici di soliditào indice di autocopertura delle immobilizzazioni o margine di struttura
MS = patrimonio netto - attivo immobilizzatoIAI = patrimonio netto : attivo immobilizzato
o indice di copertura globale delle immobilizzazioniICGI = (patrimonio netto + passività a medio/lungo) : attivo immobilizzato
L'analisi del Conto economico
L'analisi economica esamina la redditività aziendale, ossia la capacità dell'impresa di effettuare lacopertura dei costi e di conseguire un congruo utile.
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Conto economico rielaborato
Valore della produzione -
Costi della produzione =
Risultato operativo +/-
Proventi e oneri finanziari =
Risultato della gestione ordinaria +/-
Proventi e oneri straordinari =
Risultato ante imposte -
Imposte =
Utile (perdita) di esercizio
• ROE (return on equity) = (utile d'esercizio : capitale proprio) x 100 Il ROE esprime la capacità della gestione di remunerare il capitale investito nell'azienda dalproprietario o dai soci. Per giudicare correttamente il valore del ROE è necessarioconfrontarlo con il rendimento di investimenti alternativi
• ROI (return on investment) = (risultato operativo : totale impieghi) x 100 Per giudicare correttamente il valore del ROI è necessario confrontarlo con il costo deldenaro: se il ROI è superiore al costo del denaro l'impresa ha convenienza a indebitarsi
• ROS (return on sales) = (risultato operativo : ricavi di vendita) x 100
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La riapertura dei conti e altre operazioni
La riapertura dei conti
In considerazione del fatto che i componenti del reddito d'esercizio hanno esaurito la loro utilitànell'esercizio precedente, e che i componenti del patrimonio di funzionamento mantengono la loroutilità anche nel nuovo esercizio, l'impresa deve riaprire i conti patrimoniali in base ai valori iscrittinella prima parte della situazione contabile finale.La riapertura dei conti è un'operazione contabile mediante la quale l'impresa predispone la propriacontabilità ad accogliere i valori derivanti dallo svolgimento delle operazioni aziendali del nuovoesercizio.La riapertura dei conti può essere effettuata in due modi: si riaprono tutti i conti
contemporaneamente oppure si riaprono i conti con più articoli e a più riprese. Di norma si utilizzail secondo metodo, perciò è di questo che ci occuperemo.
• riapertura dei conti finanziari con eccedenza in Dare (esempio)
Denaro in cassa
5.000
Bilancio di apertura
5.000
• riapertura dei conti finanziari con eccedenza in Avere (esempio)
Banche c/c passivi
5.000
Bilancio di apertura
5.000
• riapertura dei conti economici con eccedenza in Dare (esempio)
Merci
13.000
Bilancio di apertura
13.000
• riapertura dei conti economici con eccedenza in Avere (esempio)
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Risconti passivi
13.000
Bilancio di apertura
13.000
• chiusura del conto Bilancio di apertura
Patrimonio netto
130.000
Bilancio di apertura
170.000
130.000
300.000
In seguito, i conti finanziari che possono presentare nel corso dell'esercizio sia saldi a debito chesaldi a credito (IVA c/liquidazioni, Istituti previdenziali, Banca c/c...), che in sede di scritture diassestamento erano stati fatti affluire ai rispettivi conti finanziari attivi o passivi al fine di migliorarela chiarezza dell'informazione, vengono ripristinati attraverso la seguente rilevazione in partitadoppia:
• (esempio 1) ripristino del conto IVA c/liquidazioni
Debiti per IVA
2.500
IVA c/liquidazioni
2.500
Le esistenze iniziali
Merci
50.000 50.000
Merci c/esistenze iniziali
50.000
Allo stesso modo si procede per le esistenze iniziali di materie di consumo:
Materie di consumo
50.000 50.000 Materie di consumo c/e. iniziali
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50.000
I risconti iniziali e i ratei iniziali
(vedi appendice C
)
Lo storno dei conti Fatture da ricevere e Fatture da emettere
In sede di scritture di completamento l'impresa rileva il costo delle merci acquistate e giàconsegnate dai fornitori di cui non ha ancora ricevuto le fatture a fine periodo amministrativo.Quando, nel nuovo esercizio, pervengono le fatture d'acquisto entro il 16 gennaio, le stesse devonoessere rilevate:
• nel conto Debiti v/fornitori (variazione finanziaria passiva)• nel conto Fatture da ricevere (variazione finanziaria attiva)
Se le suddette fatture pervengono dopo il 16 gennaio, oppure riguardano la prestazione di servizi,nel nuovo esercizio dovranno essere movimentati sia i due conti finanziari di cui sopra sia il contoIVA ns/credito (variazione finanziaria attiva).Sempre in sede di scritture di completamento l'impresa rileva il ricavo delle merci vendute e giàconsegnate ai clienti di cui non ha ancora emesso le fatture a fine periodo amministrativo. Quando,nel nuovo esercizio, si inviano le fatture di vendita, le stesse devono essere rilevate:
• nel conto Crediti v/clienti (variazione finanziaria attiva)• nel conto Fatture da emettere (variazione finanziaria passiva)
Il conto IVA ns/credito non risulterà in nessun modo movimentato poichè l'IVA a debito risultantedalle fatture emesse concorre alla liquidazione IVA del periodo in cui è avvenuta la consegna o laspedizione della merce.
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Appendice A
Esempio di piano dei conti
Legenda
a = Avere
ce = costi d'esercizio
co = conto d'ordine
cp = costi pluriennali
cs = costi sospesi
d = Dare e = economico
er = economico di risultato
f = finanziario
p = patrimoniale
pn = patrimonio netto
rco = rettifica di costi
rcp = rettifica di costi pluriennali
rcr = rettifica di crediti
re = ricavi d'esercizio
rr = rettifica ricavi
rs = ricavi sospesi
t = transitorio
tc = transitorio di contropartita
Cod. Denominazione Tipo Aggregato Natura Eccedenza
01 Immobilizzazioni immateriali 01.01 Costi di impianto e cp imm. imm. p d
01.06 Software e cp imm. imm. p d
01.08 Avviamento e cp imm. imm. p d
01.11 Fondo amm.to costi di impianto e rcp imm. imm. p a
01.16 Fondo amm.to software e rcp imm. imm. p a
01.18 Fondo amm.to avviamento e rcp imm. imm. p a
02 Immobilizzazioni materiali
02.01 Fabbricati e cp imm. mat. p d 02.02 Impianti e macchinari e cp imm. mat. p d
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02.04 Attrezzature commerciali e cp imm. mat. p d
02.05 Macchine d'ufficio e cp imm. mat. p d
02.06 Arredamento e cp imm. mat. p d
02.07 Automezzi e cp imm. mat. p d
02.08 Imballaggi durevoli e cp imm. mat. p d
02.11 Fondo amm.to fabbricati e rcp imm. mat. p a
02.12 Fondo amm.to impianti e macchinari e rcp imm. mat. p a
02.14 Fondo amm.to attrezzaturecommerciali e rcp imm. mat. p a
02.15 Fondo amm.to macchine d'ufficio e rcp imm. mat. p a
02.16 Fondo amm.to arredamento e rcp imm. mat. p a
02.17 Fondo amm.to automezzi e rcp imm. mat. p a 02.18 Fondo amm.to imballaggi durevoli e rcp imm. mat. p a
02.20 Fornitori immobilizzazioni c/acconti e rcp imm. mat. p a
03 Immobilizzazioni finanziarie
03.01 Mutui attivi f crediti p d
04 Rimanenze
04.01 Materie di consumo e cs rimanenze p d
04.04 Merci e cs rimanenze p d
04.10 Fornitori c/acconti f rimanenze p d
Cod. Denominazione Tipo Aggregato Natura Eccedenza
05 Crediti commerciali
05.01 Crediti v/clienti f crediti p d
05.02 Crediti commerciali diversi f crediti p d
05.03 Clienti c/spese anticipate f crediti p d
05.05 Cambiali attive f crediti p d
05.06 Cambiali allo sconto f crediti p d
05.07 Cambiali all'incasso f crediti p d
05.09 Fatture da emettere f crediti p d
05.10 Crediti insoluti f crediti p d
05.11 Cambiali insolute f crediti p d
05.31 Crediti da liquidare f crediti p d 05.40 Fondo svalutazione crediti f rcr crediti p a
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05.41 Fondo rischi su crediti f rcr crediti p a
06 Crediti diversi
06.01 IVA ns/credito f crediti p d
06.02 IVA c/acconto f crediti p d
06.05 Crediti per IVA f crediti p d
06.08 Imposte c/acconto f crediti p d
06.09 Crediti per ritenute subite f crediti p d
06.10 Crediti per cauzioni f crediti p d
06.20 Personale c/acconti f crediti p d
06.30 Crediti v/istituti previdenziali f crediti p d
06.40 Debitori diversi f crediti p d
08 Disponibilità liquide 08.01 Banche c/c attivi f disp. liquide p d
08.10 C/c postali f disp. liquide p d
08.20 Denaro in cassa f disp. liquide p d
08.21 Assegni f disp. liquide p d
08.22 Valori bollati f disp. liquide p d
09 Ratei e risconti attivi
09.01 Ratei attivi f ratei e risconti
attivi p d
09.02 Risconti attivi e cs ratei e risconti
attivi p d
10 Patrimonio netto
10.01 Patrimonio netto e pn pn p a
10.02 Utile d'esercizio e pn pn p a
10.03
Perdita d'esercizio
e pn
pn
p
d
10.04 Prelevamenti extragestione e pn pn p d
10.05 Titolare c/ritenute subite e pn pn p d
Cod. Denominazione Tipo Aggregato Natura Eccedenza
11 Fondi per rischi e oneri 11.01 Fondo per imposte f rischi e oneri p a
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11.04 Fondo responsabilità civile f rischi e oneri p a
11.05 Fondo spese future f rischi e oneri p a
12 Trattamento fine rapporto
12.01 Debiti per TFR f TFR p a
13 Debiti finanziari
13.10 Mutui passivi f debiti p a
13.11 Banche c/sovvenzioni f debiti p a
13.20 Banche c/c passivi f debiti p a
13.21 Banche c/Ri.Ba. all'incasso f debiti p a
13.22 Banche c/cambiali all'incasso f debiti p a
13.40 Debiti v/altri finanziatori f debiti p a
14 Debiti commerciali 14.01 Debiti v/fornitori f debiti p a
14.03 Cambiali passive f debiti p a
14.20 Fatture da ricevere f debiti p a
14.21 Debiti da liquidare f debiti p a
14.30 Clienti c/acconti f debiti p a
15 Debiti diversi
15.01 IVA ns/debito f debiti p a
15.02 Debiti per ritenute da versare f debiti p a
15.05 Debiti per IVA f debiti p a
15.06 Debiti per imposte f debiti p a
15.10 Personale c/retribuzioni f debiti p a
15.11 Personale c/liquidazioni f debiti p a
15.20 Debiti per cauzioni f debiti p a
15.22 Clienti c/cessione f debiti p a
15.30 Debiti v/istituti previdenziali f debiti p a 15.40 Creditori diversi f debiti p a
16 Ratei e risconti passivi
16.01 Ratei passivi f ratei e risconti
passivi p a
16.02 Risconti passivi e rs ratei e risconti
passivi p a
18 Conti transitori e diversi 18.01 Bilancio di apertura t − p d/a
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18.02 Bilancio di chiusura tc − p d/a
18.10 IVA c/liquidazioni f crediti/debiti p d/a
18.11 Istituti previdenziali f crediti/debiti p d/a
18.20 Banca c/c f crediti/debiti p d/a
Cod. Denominazione Tipo Aggregato Natura Eccedenza
19 Conti dei sistemi supplementari
19.01 Beni di terzi co beni di terzi − d
19.02 Depositanti beni co beni di terzi − a
19.11 Merci da ricevere co impegni − d 19.12 Fornitori c/impegni co impegni − a
19.13 Impegni per beni in leasing co impegni − d
19.14 Creditori c/leasing co impegni − a
19.16 Clienti c/impegni co impegni − d
19.17 Merci da consegnare co impegni − a
19.21 Rischi per effetti scontati co rischi − d
19.22 Banche c/effetti scontati co rischi − a
20 Vendite e prestazioni
20.01 Merci c/vendite e re vendite/prestaz. e a
20.03 Rimborsi spese di vendita e re vendite/prestaz. e a
20.10 Resi su vendite e rr vendite/prestaz. e d
20.11 Ribassi e abbuoni passivi e rr vendite/prestaz. e d
20.12 Premi su vendite e rr vendite/prestaz. e d
21 Ricavi e proventi diversi
21.01 Fitti attivi e re ricavi/proventi
diversi e a
21.02 Proventi vari e re ricavi/proventi
diversi e a
21.10 Arrotondamenti attivi e re ricavi/proventi
diversi e a
21.20 Plusvalenze diverse e re ricavi/proventi
diversi e a
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21.30 Sopravvenienze attive diverse e re ricavi/proventi
diversi e a
21.40 Insussistenze attive diverse e re ricavi/proventi
diversi e a
30 Costo del venduto
30.01 Merci c/acquisti e ce costo venduto e d
30.02 Materie di consumo c/acquisti e ce costo venduto e d
30.05 Merci c/apporti e ce costo venduto e d
30.10 Resi su acquisti e rco costo venduto e a
30.11 Ribassi e abbuoni attivi e rco costo venduto e a
30.12 Premi su acquisti e rco costo venduto e a 30.21 Merci c/esistenze iniziali e ce costo venduto e d
30.22 Materie di consumo c/esistenzeiniziali e ce costo venduto e d
30.31 Merci c/rimanenze finali e rco costo venduto e a
30.32 Materie di consumo c/rimanenzefinali e rco costo venduto e a
Cod. Denominazione Tipo Aggregato Natura Eccedenza
31 Costi per servizi
31.01 Spese di trasporto e ce costi servizi e d
31.02 Spese per energia e ce costi servizi e d
31.03 Pubblicità e ce costi servizi e d
31.04 Consulenze e ce costi servizi e d
31.05 Spese postali e ce costi servizi e d
31.06 Spese telefoniche e ce costi servizi e d 31.07 Assicurazioni e ce costi servizi e d
31.08 Spese di vigilanza e ce costi servizi e d
31.09 Spese per i locali e ce costi servizi e d
31.10 Spese esercizio automezzi e ce costi servizi e d
31.11 Manutenzioni e riparazioni e ce costi servizi e d
31.12 Provvigioni passive e ce costi servizi e d
31.13 Spese di incasso e ce costi per servizi e d
32 Costi per godimento beni di terzi
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32.01 Fitti passivi e ce costi godimi. beni
di terzi e d
32.02 Canoni di leasing e ce costi godim. beni
di terzi e d
33 Costi per il personale
33.01 Salari e stipendi e ce costi personale e d
33.02 Oneri sociali e ce costi personale e d
33.03 TFR e ce costi personale e d
33.04 Altri costi per il personale e ce costi personale e d
34 Ammortamenti immobilizzazioni immateriali
34.01 Ammortamento costi di impianto e ce ammortamenti e svalutazioni
e d
34.06 Ammortamento software e ce ammortamenti e
svalutazioni e d
34.08 Ammortamento avviamento e ce ammortamenti e
svalutazioni e d
35 Ammortamenti immobilizzazioni materiali
35.01 Ammortamento fabbricati e ce amm. e svalut. e d 35.02 Amm.to impianti e macchinari e ce amm. e svalut. e d
35.04 Amm.to attrezzature commerciali e ce amm. e svalut. e d
35.05 Ammortamento macchine d'ufficio e ce amm. e svalut. e d
35.06 Ammortamento arredamento e ce amm. e svalut. e d
35.07 Ammortamento automezzi e ce amm. e svalut. e d
35.08 Amm.to imballaggi durevoli e ce amm. e svalut. e d
Cod. Denominazione Tipo Aggregato Natura Eccedenza
36 Svalutazioni
36.01 Svalutazioni immobilizzazioniimmateriali e ce svalutazioni e d
36.02 Svalutazioni immobilizzazionimateriali e ce svalutazioni e d
36.06 Svalutazione crediti e ce svalutazioni e d
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37 Accantonamenti per rischi
37.04 Accantonamento per responsabilità
civile e ce
accantonamenti
per rischi e d
38 Altri accantonamenti 38.01 Accantonamento per spese future e ce altri accantonam. e d
39 Oneri diversi
39.01 Oneri fiscali diversi e ce oneri diversi e d
39.03 Oneri vari e ce oneri diversi e d
39.05 Perdite su crediti e ce oneri diversi e d
39.10 Arrotondamenti passivi e ce oneri diversi e d
39.20 Minusvalenze diverse e ce oneri diversi e d
39.30 Sopravvenienze passive diverse e ce oneri diversi e d
39.40 Insussistenze passive diverse e ce oneri diversi e d
40 Proventi finanziari
40.10 Interessi attivi v/clienti e re proventi
finanziari e a
40.15 Interessi attivi bancari e re proventi
finanziari e a
40.16 Interessi attivi postali e re proventi
finanziari e a
40.20 Interessi attivi su mutui e re proventi
finanziari e a
40.40 Proventi finanziari diversi e re proventi
finanziari e a
41 Oneri finanziari 41.01 Interessi passivi v/fornitori e ce oneri finanziari e d
41.02 Interessi passivi bancari e ce oneri finanziari e d
41.03 Sconti passivi bancari e ce oneri finanziari e d
41.10 Interessi passivi su mutui e ce oneri finanziari e d
41.40 Oneri finanziari diversi e ce oneri finanziari e d
60 Proventi straordinari
60.01 Plusvalenze straordinarie e re
proventi
straordinari e a
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60.02 Sopravvenienze attive straordinarie e re proventi
straordinari e a
60.03 Insussistenze attive straordinarie e re proventi
straordinari e a
Cod. Denominazione Tipo Aggregato Natura Eccedenza
61 Oneri straordinari
61.01 Minusvalenze straordinarie e ce oneri
straordinari e d
61.02 Sopravvenienze passive straordinarie e ce
oneri
straordinari e d
61.03 Insussistenze passive straordinarie e ce oneri
straordinari e d
61.04 Imposte esercizi precedenti e ce oneri
straordinari e d
70 Imposte dell'esercizio
70.01 Imposte dell'esercizio e ce imposte esercizio e d
90 Conti di risultato
90.01 Conto di risultato economico er − e d/a
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Appendice B La contabilità del personale
La contabilità del personale fa parte del sistema informativo aziendale e comprende tutte lerilevazioni riguardanti le retribuzioni dei dipendenti e i rapporti con gli enti previdenziali eassicurativi. Rientra tra le contabilità sezionali dell'azienda in quanto ha come oggetto una specificafunzione aziendale.Insieme alle altre contabilità sezionali (cassa, banche, magazzino, clienti, fornitori, benistrumentali...) la contabilità del personale è un sottosistema delle scritture complesse, ossia dellacontabilità generale. Infatti essa fornisce alla contabilità generale i dati necessari alla rilevazione dicomponenti di reddito e di movimenti finanziari.
Gli elementi della retribuzione
Gli elementi della retribuzione sono:
• la retribuzione base o minimo tabellare• gli scatti di anzianità• il premio di produzione• i superminimi o assegni ad personam (elementi concessi individualmente in aggiunta ai
minimi contrattuali e che rappresentano un trattamento più favorevole rispettoall'inquadramento della categoria a cui appartiene il lavoratore)
• le indennità• il compenso per lavoro straordinario
• le mensilità aggiuntive (tredicesima, quattordicesima...)
La somma degli elementi della retribuzione costituisce la retribuzione lorda del lavoratore.Rappresenta per l'azienda un costo d'esercizio, rilevato nel conto Salari e stipendi. Dallaretribuzione lorda si passa alla retribuzione netta sottraendo le ritenute sociali e fiscali.
Non fanno parte della retribuzione lorda, ma incidono pesantemente sul costo del lavoro, icontributi sociali periodicamente versati dalle imprese agli enti pubblici ai quali è affidata la tutelaassicurativa e previdenziale dei lavoratori dipendenti.
Le assicurazioni sociali obbligatorie
Le assicurazioni sociali rappresentano le forme obbligatorie di assicurazione, gestite da appositienti pubblici e oggetto di una particolare regolamentazione giuridica, che lo Stato pone in essere pertutelare i lavoratori e le loro famiglie.Esse rappresentano lo strumento mediante il quale lo Stato moderno attua il sistema di previdenza
sociale con lo scopo di prevenire o riparare gli eventi che possono colpire i lavoratori sul pianofisico (infortuni, malattie, invalidità, morte), economico (disoccupazione, sospensione dal lavoro) odella vita familiare (matrimonio, persone a carico).
Il costo delle assicurazioni obbligatorie è costituito dai contributi sociali che devono essere versatiperiodicamente dalle imprese agli enti pubblici che gestiscono le varie forme di previdenza eassistenza a favore dei lavoratori e delle loro famiglie.
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La maggior parte di questi contributi grava sulle imprese, mentre una quota inferiore è posta acarico degli stessi lavoratori. Tale quota viene recuperata dalle imprese mediante trattenute operatesulle retribuzioni: si tratta delle ritenute sociali che riducono il contenuto della busta paga.Entrambe le quote (quella a carico delle imprese e quella a carico dei lavoratori) vengono calcolatemediante aliquote contributive percentuali applicate a salari e stipendi e successivamente versate
dalle imprese agli enti previdenziali e assicurativi.
La parte di contributi a carico delle imprese incide sul costo del lavoro, facendolo aumentarenotevolmente. Si tratta di un costo d'esercizio (rilevato nel conto Oneri sociali) che deve trovarereintegrazione nei prezzi di vendita dei prodotti o dei servizi.
La parte di contributi che ricade sui lavoratori viene trattenuta dalle imprese ogni volta che sonoliquidate le retribuzioni; costituisce un prelievo obbligatorio che consente di garantire assistenza incaso di malattia, infortunio e così via. Per l'impresa si tratta di un debito verso gli istitutiprevidenziali (rilevato nel conto Istituti previdenziali).
In Italia gestiscono il sistema delle assicurazioni obbligatorie per i lavoratori dipendenti l'INPS(Istituto nazionale di previdenza sociale) e l'INAIL (Istituto nazionale assicurazione infortuni sullavoro). Questi due enti si differenziano dalle compagnie private di assicurazione per il lorocarattere pubblico, per l'obbligatorietà dei rapporti e per le finalità di interesse generale cheperseguono.
I rapporti con l'INPS
L'INPS è un ente pubblico non territoriale avente lo scopo principale di gestire le assicurazionisociali obbligatorie dei lavoratori dipendenti. L'attività dell'INPS è finanziata attraverso i contributisociali versati dalle imprese (in parte a carico dei lavoratori) e attraverso interventi finanziari delloStato. Le principali assicurazioni sociali gestite dall'INPS riguardano:
• invalidità, vecchiaia e superstiti alla morte del lavoratore• disoccupazione involontaria• Cassa integrazione guadagni• mobilità• malattia• maternità• assegni familiari
Le integrazioni salariali relative alla Cassa integrazione, le indennità di malattia e di maternità e gliassegni familiari vengono materialmente pagati dal datore di lavoro e conteggiati in diminuzionedell'importo da versare per i contributi sociali.Le imprese hanno rapporti di debito e di credito nei confronti dell'INPS:
Rapporti di credito Rapporti di debito
Prestazioni erogate ai dipendenti per
conto dell'INPS
(assegni familiari, indennità di
malattia e maternità, assegno dicongedo matrimoniale, integrazioni
Contributi sociali a carico dell'impresa
Contributi sociali trattenuti in busta
paga a carico dei dipendenti
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salariali per riduzioni o sospensionidal lavoro...)
(si rilevano in Dare del contofinanziario Istituti previdenziali)
(si rilevano in Avere del contofinanziario Istituti previdenziali)
La differenza mensile fra le suddette somme concorre al calcolo dell'importo da versareunitariamente per assolvere gli obblighi contributivi e tributari riguardanti lo stesso mese.Il versamento unificato contributivo e fiscale si effettua delegando una banca mediante appositomodello di pagamento unificato F24, che comprende la sezione contribuente, la sezione Erario, lasezione INPS, la sezione Regioni ed enti locali, la sezione Altri enti previdenziali e assicurativi e lasezione saldo finale.
Il versamento del saldo finale risultante dal modello F24 deve essere eseguito entro il giorno 16 delgiorno successivo; se tale giorno cade di sabato o in giorno festivo è automaticamente prorogato al
primo giorno lavorativo successivo.Le imprese sono obbligate a presentare all'INPS una denuncia riepilogativa mensile contenente ilrendiconto delle partite a debito e credito (modello DM10/2).Le imprese che si trovano con un saldo finale a debito nel modello F24 devono allegare il modelloDM10/2 quando delegano la banca al pagamento. Le imprese che si trovano con un saldo finale acredito nel modello F24 devono trasmettere il modello DM10/2 all'INPS.
I rapporti con l'INAIL
L'INAIL è un ente pubblico non territoriale preposto dalla legge alla gestione dell'assicurazioneobbligatoria dei lavoratori contro i rischi di infortunio per causa di lavoro e contro i rischi di
malattie professionali contratte nello svolgimento di determinate lavorazioni.
I premi di assicurazione dovuti all'INAIL sono interamente a carico delle imprese. Il loroammontare è determinato applicando alle retribuzioni corrisposte ai dipendenti un tasso percentuale diverso a seconda del settore di appartenenza dell'impresa (industria, artigianato, terziario, altreattività). Inoltre le tariffe variano in base all'andamento infortunistico aziendale: le imprese cheregistrano meno infortuni pagano di meno (criterio del bonus - malus).
Le imprese devono provvedere all'autoliquidazione del premio dovuto all'INAIL in via anticipataper anno solare; l'ammontare presunto del premio è calcolato sulla base delle retribuzioni pagatenell'anno precedente. A fine anno le imprese ricalcolano il premio sulla base delle retribuzioni
effettive e provvedono all'eventuale conguaglio a debito o a credito.
Le ritenute fiscali
I compensi percepiti dai lavoratori dipendenti sono assoggettati a ritenuta fiscale, più precisamentea IRPEF (imposta sul reddito delle persone fisiche). In relazione alle ritenute fiscali le imprese sonoobbligate a operare come sostituti di imposta, ossia a calcolare e a versare al Fisco per conto deilavoratori le imposte dovute per i compensi da essi percepiti.Le imprese devono pertanto effettuare una ritenuta fiscale su tutti i compensi percepiti daidipendenti. Le somme trattenute concorrono a determinare l'importo da versare con il modello F24.
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La ritenuta fiscale si determina sull'importo complessivo di tutte le somme percepite dal lavoratore(esclusi gli assegni familiari) al netto dei contributi previdenziali obbligatori a carico del lavoratoree trattenuti dall'impresa. Il calcolo si effettua come segue:
• si determina l'imponibile fiscale (retribuzione lorda diminuita delle ritenute sociali a carico
dei lavoratori)• si determina l'imposta lorda (applicando all'imponibile fiscale le aliquote erariali progressive
per scaglioni di reddito previste dalla legge)• si calcolano le detrazioni di imposta spettanti al lavoratore (detrazioni per carichi di
famiglia, per reddito di lavoro dipendente)• si determina la ritenuta fiscale di acconto da portare in diminuzione della retribuzione,
calcolata come differenza tra l'imposta lorda e le detrazioni di imposta spettanti. Taleritenuta è detta di acconto poichè il carico fiscale definitivo potrà essere determinato solo afine anno sul complesso dei suoi redditi di lavoro e di altra natura; l'imposta allora risultantesarà diminuita di quanto già versato attraverso le ritenute di acconto
La liquidazione delle retribuzioni
Le fasi operative della liquidazione delle retribuzioni sono le seguenti:
• elenco delle voci retributive• calcolo della retribuzione lorda (somma delle voci retributive)• determinazione dell'imponibile contributivo (arrotondamento all'unità di euro della
retribuzione lorda)• calcolo delle ritenute previdenziali (sull'imponibile contributivo)• calcolo dell'imponibile fiscale (retribuzione lorda - ritenute previdenziali + eventuali
elementi soggetti alle ritenute fiscali ma non soggetti ai contributi sociali)• determinazione dell'IRPEF lorda (applicazione delle aliquote erariali progressive per
scaglioni all'imponibile fiscale)• determinazione delle detrazioni di imposta (sull'IRPEF lorda)• determinazione della ritenuta fiscale (IRPEF lorda - detrazioni di imposta)• calcolo del totale delle ritenute (ritenuta fiscale + rata mensile dell'addizionale regionale
IRPEF + acconti eventuali versati al dipendente + eventuale quota di iscrizione al sindacato)• determinazione dell'ammontare dell'assegno familiare, se percepito• calcolo dell'importo della retribuzione netta (retribuzione lorda - ritenute + eventuale
assegno familiare)• effettuazione degli arrotondamenti• ottenimento della somma da versare al dipendente
L'impresa ha l'obbligo di consegnare a ogni dipendente la busta paga o cedolino, per dargli modo diverificare l'esattezza dei calcoli riguardanti le retribuzioni e la loro piena conformità alle prestazionidi lavoro eseguite.
La liquidazione delle eventuali mensilità aggiuntive percepite dai dipendenti avviene seguendo leprocedure di calcolo applicate per le liquidazioni periodiche, con due eccezioni: non si conteggianogli assegni familiari e non vi sono le detrazioni di imposta.
Il conguaglio di fine anno e il CUD
Il calcolo definitivo dell'IRPEF e l'eventuale conguaglio possono essere effettuati solo quandodiventa noto il totale dei redditi di lavoro percepiti dal dipendente.
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Il conguaglio annuale viene eseguito di solito in occasione della liquidazione dell'ultima mensilitàdell'anno, in dicembre. In tale mese, oltre alle ritenute fiscali ordinarie, si sottrae o si somma allaretribuzione l'importo del conguaglio e si calcola l'importo delle addizionali regionali e comunaliall'IRPEF sul reddito annuale effettivo del lavoratore (il prelievo avviene ratealmente nei tre mesisuccessivi).
Gli importi complessivi della retribuzione percepita e delle ritenute sociali e fiscali effettuatevengono documentati dalla compilazione di un apposito certificato che il datore di lavoro deveconsegnare a ogni lavoratore dipendente. Questa Certificazione unica dipendenti (CUD) ha valorefiscale e previdenziale.
Il trattamento di fine rapporto
All'atto dello scioglimento del contratto di lavoro il personale dipendente ha diritto al trattamento difine rapporto (TFR), ossia un'indennità proporzionale agli anni di servizio prestato. L'ammontare diquesta retribuzione differita è formato dalla quota annua (accantonata in base alle retribuzioni lorde
corrisposte al lavoratore) e dalle quote accantonate negli anni precedenti (rivalutate a cadenzaannuale).
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Appendice C I ratei e i risconti
Lo svolgimento dell'attività aziendale dà spesso luogo a operazioni che si prolungano da unesercizio all'altro. In questo caso i costi e i ricavi cui esse danno origine, noti sia nell'importo sianella scadenza, devono essere ripartiti tra due esercizi in ragione del tempo.
Supponiamo che l'impresa abbia ottenuto un mutuo dalla propria banca per finanziare l'acquisto diun impianto e che debba corrispondere interessi semestrali posticipati in data 1/4 - 1/10. può essererappresentata graficamente nel seguente modo:
Osserviamo che il pagamento posticipato degli interessi relativi al periodo 1/10/n - 1/4/n+1 sicolloca tra due diversi anni. Ciò significa che in relazione al 31/12/n, data in cui l'impresa procedealla redazione dell'inventario d'esercizio, l'importo degli interessi semestrali può essere diviso indue componenti:
• una parte già maturata, riferibile all'esercizio n, corrispondente al debito potenzialmentesorto verso la banca per il periodo 1/10/n - 31/12/n, detta rateo (in grigio nell'immagine)
• una parte non ancora maturata, riferibile all'esercizio n+1, esercizio in cui avverrà ilpagamento dell'intera somma dovuta per interessi
Il rateo è dunque una quota di uscita o di entrata finanziaria futura che misura costi o ricavi giàmaturati e non ancora rilevati, la cui manifestazione finanziaria avrà luogo in esercizi futuri. Inparticolare:
• il rateo è passivo se prevede uscite future, relative a spese e costi non ancora sostenuti. Essomisura componenti negativi di reddito a rilevazione posticipata, già maturati ma non ancoraliquidati
• il rateo è attivo se prevede entrate future, relative a rendite e ricavi non ancora conseguiti.Esso misura componenti positivi di reddito a rilevazione posticipata, già maturati ma nonancora liquidati
Lo schema di rilevazione è il seguente:
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I ratei rappresentano valori finanziari presunti perchè indicano il credito o il debito potenzialedell'impresa, corrispondente alla quota di ricavo o costo già maturata nell'esercizio in corso, e sicalcolano ripartendo l'intero importo del costo o del ricavo tra gli esercizi proporzionalmente altempo.
Negli esempi che seguono abbiamo impostato il ragionamento di calcolo del rateo tenendo contodel tempo fisico. Tale modalità di calcolo deve essere integrata dal principio contabile riguardanteratei e risconti; in esso viene introdotto il criterio del tempo economico, che ribadisce la necessità dicorrelare costi e ricavi. Pertanto, quando le prestazioni che originano i costi e i ricavi da ripartirenon sono costanti nel tempo, l'importo dei ratei e dei risconti deve riflettere i contenuti economicidel fatto amministrativo.
Poniamo che in data 1/10 si stipuli il contratto di affitto di un capannone con pagamento di ratesemestrali posticipate di € 12.000 e che il capannone di fatto venga utilizzato solo a partire dal mesedi novembre. Se si applicasse il criterio del tempo fisico, si determinerebbe un rateo passivo per tremesi facendo gravare sull'esercizio un costo di € 6.000; è invece corretto applicare il criterio del
tempo economico e ripartire il costo sui cinque mesi effettivi di utilizzo, facendo gravaresull'esercizio un costo di € 4.800.
• (esempio 1) ratei attivi e passivi
L'impresa ha effettuato le seguenti operazioni: in data 1/11 ha ottenuto un mutuo passivo di €60.000 su cui maturano interessi semestrali posticipati al tasso del 5,50% annuo; in data 1/10 haconcesso un mutuo attivo di € 7.000 a un cliente che restituirà il prestito in data 1/3 versando ancheinteressi al tasso del 4,50%.
1] accensione del mutuo passivo
Banca c/c
60.000
Mutui passivi
60.000
2] rilevazione del rateo passivo
Ratei passivi
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550
Interessi passivi su mutui
550
3] accensione del mutuo attivo
Denaro in cassa
7.000
Mutui attivi
7.000
4] rilevazione del rateo attivo
Ratei attivi
78,50
Interessi attivi su mutui
78,50
----------------------------------------------------------------------------------------------
Durante il periodo amministrativo l'impresa può effettuare pagamenti e riscossioni connessi a costio ricavi a regolamento anticipato la cui competenza economica interessa più esercizi.Le rimanenze contabili, note con il nome di risconti, indicano il diritto di utilizzare un bene o unservizio nel tempo (risconto attivo) oppure l'obbligo di far utilizzare un bene o un servizio neltempo (risconto passivo). Tali rimanenze sono dette contabili in quanto i risconti non hanno unaconsistenza fisica, ma risultano da documenti che indicano l'esistenza del diritto o dell'obbligoaziendale verso terzi.Supponiamo che l'impresa abbia preso in affitto un'autorimessa stabilendo il versamento di unaffitto trimestrale anticipato alle date 1/2 - 1/5 - 1/8 - 1/11. La sequenza trimestrale delle uscite didenaro può essere così rappresentata:
Come si può osservare, il pagamento anticipato del quarto canone (relativo al periodo 1/11/n ?
1/2/n+1) si colloca tra due diversi anni. Ciò significa che in relazione al 31/12/n l'importo del fittotrimestrale può essere suddiviso in due componenti:
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• una parte già maturata, riferibile all'esercizio n, relativa alla parte di costo di competenzadell'anno che si sta chiudendo
• una parte non ancora maturata, che essendo riferibile all'esercizio n+1 non è di competenza.Tale parte, detta risconto, deve essere stornata e rinviata al futuro
Il risconto è dunque una quota di costo o di ricavo non ancora maturata ma che ha già avuto la suamanifestazione finanziaria. In particolare:
• il risconto è attivo se riguarda un costo già sostenuto per servizi non ancora utilizzati e di cuiusufruire nell'esercizio successivo. È un costo che non fa parte dei componenti di redditodell'esercizio che si chiude; pertanto è da rinviare al futuro come costo sospeso. Esso entra afar parte degli elementi attivi del patrimonio di funzionamento
• il risconto è passivo se riguarda un ricavo già conseguito per servizi non ancora prestati e dafornire nell'esercizio successivo. È un ricavo che non fa parte dei componenti di redditodell'esercizio che si chiude; pertanto è da rinviare al futuro come ricavo sospeso. Esso entraa far parte degli elementi passivi del patrimonio di funzionamento
Lo schema di rilevazione si presenta come segue:
I risconti sono valori economici perchè rappresentano costi già sostenuti o ricavi già conseguiti.Essi si calcolano ripartendo l'intero importo del costo o del ricavo tra gli esercizi proporzionalmenteal tempo.
Anche per i risconti, come per i ratei, può essere necessario abbandonare il criterio del tempo fisicoper abbracciare quello del tempo economico.Poniamo che in data 1/9 si paghi un premio annuo di assicurazione di € 9.000 su un impianto chel'impresa utilizza solo nei mesi invernali, da settembre a febbraio. In questo caso, se si applicasse ilcriterio del tempo fisico, si determinerebbe un risconto attivo per otto mesi stornando dal risultato
economico d'esercizio € 6.000; è invece corretto applicare il criterio del tempo economico eripartire il costo sui sei mesi effettivi di utilizzo, stornando dall'esercizio un costo pari a € 3.000.
• (esempio 1) risconti attivi e passivi
L'impresa ha effettuato le seguenti operazioni: in data 1/4 ha stipulato un'assicurazione contro furtoe incendi versando in contanti il premio annuo di € 2.100; in data 10/9 ha stipulato un contrattoannuo di affitto di un fabbricato non strumentale ricevendo il versamento anticipato del canonetrimestrale di € 900 IVA compresa
1] 1/4 (stipula dell'assicurazione e versamento del premio annuo)
Debiti v/fornitori
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2.100 2.100
Denaro in cassa
2.100
Assicurazioni
2.100
2] 10/9 (stipula dell'affitto e riscossione di una rata trimestrale)
Crediti commerciali diversi
1.080 1.080
IVA ns/debito
180
Banca c/c
1.080
Fitti attivi
900
3] 10/12 (riscossione di una rata trimestrale)
Crediti commerciali diversi
1.080 1.080
IVA ns/debito
180
Banca c/c
1.080
Fitti attivi
900
4] 31/12 (rilevazione dei risconti attivi e passivi)
Fitti attivi
700
Risconti passivi
700
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Assicurazioni
517,81
Risconti attivi
517,81
----------------------------------------------------------------------------------------------
RATEI E RISCONTI
Ratei Risconti
Sono valori finanziari presunti
Sono crediti o debiti potenziali
Misurano quote di costi o ricavi giàmaturati
Variano in base al tempo
Hanno lo stesso segno della grandezza cui
si riferiscono (il rateo relativo a uninteresse attivo è un rateo attivo; il rateorelativo a un interesse passivo è un rateopassivo)
Sono valori di integrazione
Sono valori economici e costituiscono dellerimanenze contabili
Sono crediti o debiti per servizi ancora daricevere o da prestare
Riguardano quote di costi o ricavi non ancoramaturati
Variano in base al tempo
Hanno segno contrario a quello dellagrandezza a cui si riferiscono (il risconto
relativo a un fitto attivo è un riscontopassivo; il risconto relativo a un fitto passivoè un risconto attivo)
Sono valori di rettifica
----------------------------------------------------------------------------------------------
I risconti attivi e passivi esistenti all'inizio del periodo amministrativo rappresentano costi e ricavi
sospesi dall'esercizio precedente che diventano componenti di reddito del nuovo esercizio. I riscontidevono perciò essere girati ai conti specifici (Interessi passivi, Interessi attivi, Fitti passivi, Fittiattivi...) a cui si riferiscono. In tal modo i conti accesi ai risconti iniziali risultano spenti, mentre neiconti economici di reddito accesi ai costi e ricavi d'esercizio appaiono gli importi rinviatidall'esercizio precedente a quello in corso.
• (esempio 1) risconti attivi iniziali
1] 31/12/n (chiusura del conto Risconti attivi)
Risconti attivi
5.000
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Bilancio di chiusura
5.000
2] 1/1/n+1 (apertura del conto Risconti attivi e giro al conto specifico)
Risconti attivi
5.000 5.000
Bilancio di apertura
5.000
Fitti passivi
5.000
----------------------------------------------------------------------------------------------
I ratei attivi e passivi iniziali misurano componenti di reddito che non sono di competenza delnuovo esercizio e che pertanto devono essere stornati per non farli più incidere sulla determinazionedel risultato economico. I ratei iniziali possono essere stornati subito dopo la riapertura dei contioppure al momento della manifestazione finanziaria delle operazioni cui si riferiscono; la differenzarisiede nel fatto che con la prima procedura i conti accesi alle variazioni d'esercizio interessati dairatei iniziali funzionano come conti bilaterali (e dunque i ratei iniziali stessi sono consideratirettifiche di costi o ricavi), mentre con la seconda procedura tali conti funzionano come conti
unilaterali (e dunque i ratei iniziali stessi non sono considerati rettifiche di costi o ricavi).
• (esempio 1) storno immediato dei ratei iniziali
1] 31/12/n (chiusura del conto Ratei passivi)
Ratei passivi
1.000
Bilancio di chiusura
1.000
2] 1/1/n+1 (apertura del conto Ratei passivi e giro al conto specifico)
Ratei passivi
1.000 1.000
Bilancio di apertura
1.000 Interessi passivi su mutui
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1.000
3] 1/3/n+1 (pagamento degli interessi)
Interessi passivi su mutui
1.500
Denaro in cassa
1.500
• (esempio 2) storno non immediato dei ratei iniziali
1] 31/12/n (chiusura del conto Ratei passivi)
Ratei passivi
1.000
Bilancio di chiusura
1.000
2] 1/1/n+1 (apertura del conto Ratei passivi)
Ratei passivi
1.000
Bilancio di apertura
1.000
3] 1/3/n+1 (pagamento degli interessi)
Interessi passivi su mutui
500
Denaro in cassa
1.500
Ratei passivi
1.000