CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA - … · PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE PER LA SARDEGNA 2014-2020...

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CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA QUINDICESIMA LEGISLATURA Pervenuto l'11 novembre 2015 DOC. N. 14/XV GIUNTA REGIONALE Programma di sviluppo rurale 2014-2020 per la Regione Sardegna. Presa d'atto della Decisione di approvazione da parte della Commissione europea e composizione del Comitato di sorveglianza

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CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNAQUINDICESIMA LEGISLATURA

Pervenuto l'11 novembre 2015

DOC. N. 14/XV

GIUNTA REGIONALE

Programma di sviluppo rurale 2014-2020 per la RegioneSardegna. Presa d'atto della Decisione di approvazione da

parte della Commissione europea e composizione delComitato di sorveglianza

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DELIBERAZIONE N. 51/7 DEL 20.10.2015

Oggetto: Programma di sviluppo rurale 2014-2020 per la Regione Sardegna. Presa datto della Decisione di approvazione da parte della Commissione Europea e composizione del Comitato di Sorveglianza.

L'Assessore dellAgricoltura e Riforma Agro-Pastorale riferisce che con la deliberazione n. 36/11

del 14 luglio 2015 la Giunta regionale ha preso atto della versione definitiva del Programma di

sviluppo rurale Sardegna, per il periodo 2014-2020, conferendo mandato allAutorit di Gestione del

PSR 2014-2020, di concludere il negoziato formale con i Servizi della la Commissione.

LAssessore informa che con Decisione C(2015) 5893 del 19 agosto 2015 il Programma di sviluppo

rurale 2014-2020 stato approvato dalla Commissione Europea e che, in armonia con quanto

approvato con la deliberazione n. 9/16 del 10 marzo 2015 sul modello di governance della

programmazione unitaria, la Giunta procede alla presa datto del testo definitivo del PSR Sardegna

2014/2020 approvato dalla Commissione. Il Programma, prosegue lAssessore, sar trasmesso al

Consiglio regionale ai sensi dellart. 16, comma 3, della L.R. 30 giugno 2010, n. 13.

Larticolo 47 del Regolamento (UE) n. 1303/2013, recante disposizioni comuni sui Fondi strutturali e

dinvestimento europei (fondi SIE), dispone che, entro tre mesi dalla notifica allo Stato Membro della

decisione della Commissione di adozione del programma, sia istituito, dintesa con lAutorit di

Gestione, un Comitato di Sorveglianza, per valutare lattuazione del programma e i progressi

compiuti nel conseguimento dei suoi obiettivi. In particolare, ai sensi dellarticolo 74 del

Regolamento (UE) n. 1305/2013 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del FEASR, il Comitato di

Sorveglianza:

a) consultato ed emette un parere, entro quattro mesi dall'approvazione del programma, in

merito ai criteri di selezione degli interventi finanziati, i quali sono riesaminati secondo le

esigenze della programmazione;

b) esamina le attivit e i prodotti relativi ai progressi nell'attuazione del piano di valutazione del

programma;

c) esamina, in particolare, le azioni del programma relative all'adempimento delle condizionalit

ex ante nell'ambito delle responsabilit dell'Autorit di gestione e riceve informazioni in merito

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alle azioni relative all'adempimento di altre condizionalit ex ante;

d) partecipa alla Rete rurale nazionale per scambiare informazioni sull'attuazione del programma;

e) esamina e approva le relazioni annuali sullo stato di attuazione del programma prima che

vengano trasmesse alla Commissione europea.

In conformit a quanto stabilito dallart. 48 del succitato Regolamento (UE) n. 1303/2013, la

composizione del Comitato decisa dallo Stato membro, purch sia composto da rappresentanti

delle autorit competenti degli Stati membri, nonch dagli organismi intermedi e da rappresentanti

del partenariato regionale e locale.

LAssessore evidenzia che al capitolo 15.2 del PSR Sardegna 2014-2020 stata definita la

proposta di composizione del Comitato, nel rispetto dei regolamenti citati e delle disposizioni

contenute nel Regolamento delegato (UE) n. 240/2014 recante Codice europeo di condotta sul

partenariato nellambito dei fondi strutturali e SIE.

Tenuto conto di tali prescrizioni ed in continuit con la programmazione 2007-2013, il Comitato

presieduto dallAssessore dellAgricoltura e Riforma Agro-Pastorale o da un suo delegato, ed

composto da:

1. Autorit di Gestione e gli altri rappresentanti della Regione;

2. Amministrazioni, diverse dallAutorit di Gestione, titolari di attivit allinterno del Programma di

Sviluppo Rurale;

3. Agenzie agricole regionali;

4. Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (MIPAAF);

5. Ministero dellAmbiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM);

6. Ministero dellEconomia e delle Finanze (MEF) - Ispettorato Generale per i Rapporti con

lUnione Europea (IGRUE), in qualit di Amministrazione nazionale responsabile del Fondo di

rotazione di cui alla legge n.183/1987;

7. Organi di rappresentanza degli Enti Locali e dei GAL;

8. Autorit ambientale regionale e Servizio Valutazioni Ambientali (SVA);

9. Autorit per i diritti e le pari opportunit;

10. ARPAS Sardegna;

11. Agenzia regionale del distretto idrografico della Sardegna;

12. Autorit di Gestione del PO FSE Sardegna 2014-2020 e del PO FESR Sardegna 2014-2020;

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13. Responsabile Regionale del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) 2014-

2020;

14. Organismo Pagatore Agea;

15. rappresentanti delle universit, centri di ricerca e formazione;

16. rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole, extragricole, sindacali, della

cooperazione;

17. rappresentanti delle associazioni dei consumatori;

18. rappresentanti degli ordini professionali, consorzi di tutela, associazione bancarie e consorzi

fidi;

19. organizzazioni ambientaliste e rappresentanti delle ONG con competenze specifiche nel

settore dei cambiamenti climatici;

20. rappresentanti delle universit e centri di ricerca con competenze specifiche nel settore dei

cambiamenti climatici;

21. rappresentanti del partenariato economico e sociale del terzo settore, comprese le ONG che

promuovono attivit di antidiscriminazione e tutela dei diritti delle persone con disabilit.

Come previsto dallart. 48, comma 1, del Regolamento (UE) n. 1303/2013 i rappresentanti delle

organizzazioni indicate ricevono delega per far parte del Comitato dai rispettivi partner attraverso

procedure trasparenti.

La Commissione Europea partecipa ai lavori del Comitato di sorveglianza a titolo consultivo.

Possono altres partecipare alle riunioni del Comitato, su invito del Presidente, il Valutatore

Indipendente, esperti e altre Amministrazioni.

Eventuali integrazioni e/o aggiornamenti delle componenti potranno essere deliberate dal Comitato

stesso, conformemente al suo regolamento interno, che sar approvato nel corso della prima

seduta.

I lavori del Comitato saranno assistiti da una segreteria tecnica gestita presso lAutorit di Gestione

del programma. I costi per i lavori del Comitato verranno finanziati nellambito dellAssistenza

tecnica.

Considerata la numerosit delle componenti del Partenariato e al fine di garantire la pi ampia

rappresentativit degli interessi richiamati dal programma, lAssessore ritiene opportuno prevedere il

coinvolgimento dei diversi soggetti indicati nel PSR 2014-2020 per rappresentanze articolate in

categorie omogenee, individuando, per ciascuna categoria di soggetti, i componenti rappresentativi

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e determinando la consistenza per le diverse categorie individuate, secondo quanto riportato

nellallegato alla presente deliberazione.

In mancanza di una o pi designazioni, il Comitato si riunisce validamente con i membri gi

individuati ai punti da 1 a 14 e con i membri designati in tempo utile.

La Giunta regionale, condividendo quanto rappresentato e proposto dall'Assessore dellAgricoltura

e Riforma Agro-Pastorale, constatato che il Direttore generale dell'Assessorato ha espresso il

parere favorevole di legittimit

DELIBERA

di prendere atto della versione definitiva del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 per la

Regione Sardegna approvato dalla Commissione con Decisione C(2015) 5893 del 19 agosto

2015;

di dare mandato allAutorit di Gestione del PSR 2014-2020 di acquisire le designazioni degli

organismi rappresentati nel Comitato di Sorveglianza secondo quanto riportato nellallegato

alla presente deliberazione per costituirne parte integrante e sostanziale;

di provvedere con decreto dell'Assessore dellAgricoltura e Riforma Agro-Pastorale alla

costituzione del Comitato di Sorveglianza;

di provvedere alla informazione e divulgazione della presente deliberazione, in materia di

trasparenza e informazione, ai sensi del Regolamento (UE) n. 1303/2013;

di trasmettere il PSR Sardegna 2014-2020 al Consiglio regionale, ai sensi dellart. 16, comma

3, della L.R. 30 giugno 2010, n. 13.

Il Direttore Generale Il Presidente

Alessandro De Martini Francesco Pigliaru

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Allegato alla Delib.G.R. n. 51/7 del 20.10.2015

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE PER LA SARDEGNA 2014-2020

COMITATO DI SORVEGLIANZA

1. Composizione del Comitato di Sorveglianza del PSR 2014-2020

Il Comitato di Sorveglianza del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 presieduto

dallAssessore dellAgricoltura e Riforma Agro-Pastorale o da un suo delegato, ed composto da:

1. lAutorit di Gestione, nella persona del Direttore Generale dellAssessorato dellAgricoltura e

riforma agro-pastorale;

2. i Direttori di Servizio responsabili di misura allinterno del Programma di Sviluppo Rurale;

3. il Direttore Generale dellAgenzia ARGEA Sardegna;

4. il Direttore Generale dellAgenzia LAORE Sardegna;

5. il Direttore Generale dellAgenzia AGRIS Sardegna;

6. le Autorit di Gestione del PO FSE Sardegna 2014-2020 e del PO FESR Sardegna 2014-

2020;

7. il Responsabile Regionale del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) 2014-

2020;

8. lAutorit ambientale regionale e il Servizio Valutazioni Ambientali (SVA);

9. un rappresentante dellARPAS Sardegna;

10. un rappresentante dellAgenzia regionale del distretto idrografico della Sardegna;

11. lAutorit per i diritti e le pari opportunit;

12. un rappresentante del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (MIPAAF);

13. un rappresentante del Ministero dellAmbiente e della Tutela del Territorio e del Mare

(MATTM);

14. un rappresentante del Ministero dellEconomia e delle finanze (MEF) - Ispettorato Generale per

i Rapporti con lUnione Europea (IGRUE), in qualit di Amministrazione nazionale responsabile

del Fondo di rotazione di cui alla legge n. 183/1987;

15. un rappresentante dellOrganismo Pagatore Agea;

2/6

16. cinque rappresentanti del Partenariato istituzionale;

PARTENARIATO ISTITUZIONALE N. RAPPRESENTANTI

Unione Province Sarde (UPS) 1

ANCI Sardegna 1

Unione nazionale Comuni Comunit Enti Montani (UNCEM) 1

UNIONCAMERE Sardegna 1

GAL 1

17. tre rappresentanti delle universit, centri di ricerca e formazione, di cui n. 1 rappresentante con

competenze specifiche nel settore dei cambiamenti climatici;

UNIVERSITA CENTRI DI RICERCA E FORMAZIONE N. RAPPRESENTANTI

Universit di Cagliari/Sassari/Nuoro/Oristano

3

Nucleo di Ricerca sulla desertificazione-Universit di Sassari

Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna

CRENOS

CNR

Formez

CRFPA

CREA - Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria

Sardegna Ricerche

18. trentanove rappresentanti del Partenariato economico e sociale, di cui:

4 rappresentanti regionali delle organizzazioni professionali agricole(Coldiretti, CIA,

Confagricoltura, Copagri);

5 rappresentanti regionali delle organizzazione dei lavoratori agricoli (CGIL, CISL, UIL, UGL,

CONFSAL);

6 rappresentanti regionali delle organizzazioni della cooperazione agricola e agroalimentare

(Confcooperative, Lega Coop, AGCI, UN.I.COOP Sardegna, UNCI, UE COOP);

6 rappresentanti regionali delle organizzazioni industriali, artigianali e commerciali del

settore agroalimentare (Confindustria, Confartigainato, API Sarda - Unione Alimentare, CNA

Alimentare sarda, Confcommercio, Confesercenti);

1 rappresentante dellAssoboschi;

1 rappresentante dellAssoenologi.

In relazione alla necessit di garantire la pi ampia rappresentativit degli interessi richiamati dal

PSR 2014-2020, i componenti del Partenariato sotto riportato sono individuati per rappresentanze

articolate.

3/6

ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI N. RAPPRESENTANTI

Adiconsum regionale Sardegna

1

Federconsumatori sede regionale Sardegna

Unione nazionale Consumatori Sardegna

Altroconsumo

Codacons

ORGANIZZAZIONI AMBIENTALISTE/ONG CON COMPETENZE SPECIFICHE NEL SETTORE DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI

N. RAPPRESENTANTI

WWF

1

LIPU

Legambiente

CMCC - Centro Euro-Mediterraneo su cambiamenti climatici

Italia nostra - Sardegna

Gruppo di intervento giuridico e amici della terra

CONSORZI DI TUTELA N. RAPPRESENTANTI

Consorzio per la tutela del formaggio pecorino romano DOP

4

Consorzio per la tutela del formaggio pecorino sardo DOP

Consorzio per la tutela del fiore sardo DOP

Consorzio per la tutela dell'agnello di Sardegna IGT

Consorzio per la tutela dell'olio extravergine di oliva Sardegna DOP

Consorzio per la tutela del carciofo spinoso di Sardegna DOP

Consorzio per la tutela dello zafferano di Sardegna DOP

Consorzio di tutela vini di Sardegna DOC

Consorzio di tutela vini di Cagliari DOC

Consorzio di tutela vino Carignano del Sulcis DOC

Consorzio di tutela vini di Alghero e di Sorso-Sennori DOC

Consorzio di tutela del Cannonau di Sardegna DOC

Consorzio di tutela del Vermentino di Gallura DOCG

Consorzio di tutela del Vermentino di Sardegna DOC

ORDINI PROFESSIONALI N. RAPPRESENTANTI

Coordinamento regionale collegi periti agrari e periti agrari laureati

2

Consulta regionale degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati della Sardegna

Federazione regionale degli ordini dei dottori agronomi e dottori forestali della Sardegna

Ordine degli ingegneri - Sardegna

Ordine dei geologi- Sardegna

Federazione nazionale Ordini veterinari (FNOVI)

4/6

ASSOCIAZIONI BANCARIE E CONSORZI FIDI N. RAPPRESENTANTI

ABI Commissione regionale

1 Sardegna Creditagri

Soc. Coop. Garanzia Agrifidi Nuoro

Fidi Coop scrl

ORGANIZZAZIONI BIOLOGICHE N. RAPPRESENTANTI

ASAB - Associazione sarda agricoltura biologica 1

AIAB - Associazione italiana per l'Agricoltura biologica

PARTENARIATO ECONOMICO E SOCIALE, DEL TERZO SETTORE, E ONG CHE PROMUOVONO ATTIVITA DI ANTIDISCRIMINAZIONE A TUTELA DEI DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITA

N. RAPPRESENTANTI

Forum permanente del terzo settore

1

Federazione italiana superamento handicap - Fish ONLUS

Slowfood

ACLI

Federazione Italiana caccia

ORGANIZZAZIONI DI PRODUTTORI N.

RAPPRESENTANTI

ARPOS Associazione Regionale Prodotti Ortofrutticoli Sardegna soc. Coop.

4

Coop. Santa Margherita Terra e Sole

Coop. Produttori Arborea

Ortosestu

Associazione Agricoltori Villacidresi

LOrtolano

Sa Marigosa

Agrigest Arte Verde

Agricola Campidanese

SAtra Sardigna

3A Assegnatari Associati Arborea

Associazione Interprovinciale Pastori Sardi

C.A.O. Cooperativa Allevatori Ovini

Cooperativa Formaggi Sardegna

Cooperativa Carni Bianche della Sardegna

OPROC Sardegna

Organizzazioni Produttori Risicoli Sardi

5/6

Sardegna Isola Biologica

Consorzio Produttori Sardegna Biologica

Opas Terrantiga

Cantina Santa Maria La Palma

Lait Latteria Ittiri

Lacesa Latteria Centro Sardegna

Pastori Oschiresi

Agriexport Sardegna

Isola Verde Soc.Coop.va Agricola

Coop. Allevatori Villanovesi S.c.p.a.

Latteria Sociale Cooperativa di Bonorva

P.A.S. Pastori Associati Sardegna

CO.CE.SA Cooperativa Agricola di Sardegna

Consorzio il Bue Rosso S.c.ar.l.

Cantina Sociale Dorgali Societ Coop.va

Allevatori di Mores Societ Coop.va Agricola

Latteria Sociale Cooperativa di Pozzomaggiore

Unione Pastori Soc. Cooperativa Agricola

CONSORZI DI BONIFICA N. RAPPRESENTANTI

Consorzio di bonifica del Basso Sulcis

1

Consorzio di bonifica del Cixerri

Consorzio di bonifica della Gallura

Consorzio di bonifica del Nord Sardegna

Consorzio di bonifica della Nurra

Consorzio di bonifica dOgliastra

Consorzio di bonifica dellOristanese

Consorzio di bonifica della Sardegna Centrale

Consorzio della Sardegna Meridionale

La Commissione Europea partecipa ai lavori del Comitato di sorveglianza a titolo consultivo.

Possono altres partecipare alle riunioni del Comitato, su invito del Presidente, il Valutatore

Indipendente, esperti e altre Amministrazioni.

I rappresentati del Partenariato sono individuati secondo le modalit riportate nel successivo punto

2. Essi ricevono delega per far parte del Comitato dai rispettivi partner, attraverso procedure

trasparenti.

Eventuali integrazioni e/o aggiornamenti delle componenti potranno essere deliberate dal Comitato

stesso, conformemente al suo regolamento interno, che sar approvato nel corso della prima

6/6

seduta.

I lavori del Comitato saranno assistiti da una segreteria tecnica gestita presso lAutorit di Gestione

del programma, i cui costi verranno finanziati nellambito dellAssistenza tecnica.

Non sono previsti compensi in rimborso a carico della Regione per la partecipazione al Comitato.

in categorie omogenee.

2. Modalit di individuazione e designazione delle rappresentanze del Partenariato

I soggetti componenti del Partenariato sono suddivisi per categorie di soggetti considerate

rappresentative delle diverse parti interessate.

I soggetti componenti di ciascuna categoria verranno invitati a fornire le rispettive indicazioni per la

rappresentanza allinterno del Comitato.

Ciascuna delle categorie individuate ha la facolt di esprimere un proprio rappresentante nellambito

del Comitato, con le sottoriportate eccezioni:

1. Universit, Centri di ricerca e formazione: 2 rappresentanti;

2. Ordini professionali: 2 rappresentanti;

3. Consorzi di tutela: 4 rappresentanti per prodotto tutelato (olio, vino, formaggio e agnello,

zafferano e carciofo);

4. Organizzazioni di produttori: 4 rappresentanti.

La conseguente nomina dei suddetti rappresentanti in seno al Comitato disposta, quindi, in base

alla designazione proposta dei diversi soggetti, nellambito di ciascuna categoria.

In mancanza di una o pi designazioni, il Comitato si riunisce validamente con i membri gi

individuati ai punti da 1 a 14 della deliberazione e con i membri designati in tempo utile.

In assenza di designazioni non si dar luogo alla nomina del rappresentante della categoria

interessata allinterno del Comitato.

Per quanto riguarda il rappresentante dei GAL, il componente del Comitato verr indicato, in via

transitoria, dai Gruppi di Azione Locale approvati nellambito del PSR 2007-2013, fino

allapprovazione dei nuovi GAL selezionati nellambito del PSR 2014-2020, ai quali spetter la

designazione del componente definitivo.

Per quanto attiene la rappresentanza della categoria delle Camere di Commercio della Sardegna la

richiesta di indicare un proprio rappresentante in seno al Comitato sar rivolta allUnioncamere

Sardegna.

REPUBBLICA ITALIANA

Italy - Rural Development Programme (Regional) - Sardegna

CCI 2014IT06RDRP016

Tipo di programma Programma di sviluppo rurale

Paese Italia

Regione Sardegna

Periodo di programmazione 2014 - 2020

Autorit di gestione Direzione Generale dellAssessorato dellAgricoltura e Riforma agro-pastorale

Versione 1.2 Capitoli da 1 a 7

Stato versione Adottato dalla Commissione Europea

con decisione C(2015) 5893 del 19.08.2015

Data dell'ultima modifica 20/08/2015 - 16:16:40 CEST

ii

Indice

1. TITOLO DEL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE ..................................................................... 11

2. STATO MEMBRO O REGIONE AMMINISTRATIVA ....................................................................... 11

2.1. Zona geografica interessata dal programma ......................................................................................... 11

2.2. Classificazione della regione ................................................................................................................ 13

3. VALUTAZIONE EX-ANTE ................................................................................................................... 14

3.1. Descrizione del processo, compreso il calendario dei principali eventi e le relazioni intermedie in relazione alle principali fasi di sviluppo del PSR. ......................................................................... 14

3.2. Tabella strutturata contenente le raccomandazioni della valutazione ex ante e la descrizione del modo in cui sono state prese in considerazione. ................................................................................ 18

3.2.1. SWOT analysis e valutazione dei fabbisogni - Fabbisogni ............................................................... 18

3.2.2. SWOT analysis e valutazione dei fabbisogni - Fase preliminare ...................................................... 19

3.2.3. SWOT analysis e valutazione dei fabbisogni - Indicatori ................................................................. 19

3.2.4. SWOT analysis e valutazione dei fabbisogni - Partenariato .............................................................. 19

3.2.5. SWOT analysis e valutazione dei fabbisogni - SWOT ...................................................................... 20

3.2.6. SWOT analysis e valutazione dei fabbisogni - analisi....................................................................... 20

3.2.7. SWOT analysis e valutazione dei fabbisogni - verifica analisi complessiva..................................... 21

3.2.8. Strategia del PSR - TARGET ............................................................................................................ 21

3.2.9. Strategia del PSR - policy .................................................................................................................. 22

3.3. Rapporto di valutazione ex-ante ........................................................................................................... 22

4. ANALISI SWOT E IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI ..................................................................... 23

4.1. Analisi SWOT ....................................................................................................................................... 23

4.1.1. Descrizione generale ed esauriente della situazione attuale nella zona di programmazione, basata su indicatori di contesto comuni e specifici del programma e su altre informazioni qualitative aggiornate ..................................................................................................................... 23

4.1.2. Punti di forza individuati nella zona di programmazione .................................................................. 44

4.1.3. Punti deboli individuati nella zona di programmazione .................................................................... 46

4.1.4. Opportunit individuate nella zona di programmazione .................................................................... 49

4.1.5. Rischi individuati nella zona di programmazione ............................................................................. 50

4.1.6. Indicatori comuni di contesto............................................................................................................. 52

4.1.7. Indicatori di contesto specifici del programma .................................................................................. 63

4.2. Valutazione delle esigenze .................................................................................................................... 68

4.2.1. 4.2.1 Migliorare la capacit regionale in materia di trasferimento di conoscenze e innovazione .... 72

4.2.2. 4.2.10 Innovazione collaborativa tra imprese e tra imprese e ricerca ............................................... 73

4.2.3. 4.2.11 Promuovere competenze, competitivit, sostenibilit e innovazioni specifiche nelle filiere foraggere e zootecniche ....................................................................................................... 73

4.2.4. 4.2.12 Promuovere la cooperazione per linnovazione delle filiere foraggere e zootecniche .......... 74

iii

4.2.5. 4.2.13 Promuovere competenze, competitivit, sostenibilit e innovazioni specifiche nelle filiere ortofrutticola e cerealicola ................................................................................................... 75

4.2.6. 4.2.14 Promuovere la cooperazione per linnovazione della filiera ortofrutticola ........................... 76

4.2.7. 4.2.15 Promuovere la cooperazione per linnovazione della filiera cerealicola ............................... 77

4.2.8. 4.2.16 Promuovere competenze, competitivit, sostenibilit e innovazioni specifiche nella filiera vitivinicola ........................................................................................................................... 78

4.2.9. 4.2.17 Promuovere la cooperazione per linnovazione della filiera vitivinicola .............................. 78

4.2.10. 4.2.18 Promuovere competenze, competitivit, sostenibilit e innovazioni specifiche nella filiera olivicola ............................................................................................................................... 79

4.2.11. 4.2.19 Promuovere la cooperazione per linnovazione della filiera olivicola ................................ 80

4.2.12. 4.2.2 Coordinamento tra tutti gli attori del sistema della conoscenza ............................................ 81

4.2.13. 4.2.20 Promuovere la gestione sostenibile delle foreste e la valorizzazione del sughero .............. 81

4.2.14. 4.2.21 Promuovere la cooperazione per linnovazione, la sostenibilit e la valorizzazione delle foreste e del sughero.............................................................................................................. 82

4.2.15. 4.2.22 Stimolare e rafforzare sensibilit conoscenza competenze metodi e pratiche funzionali alla protezione di biodiversit ........................................................................................................ 83

4.2.16. 4.2.23 Stimolare e rafforzare sensibilit conoscenza competenze metodi interventi e pratiche funzionali alla difesa del suolo ...................................................................................................... 84

4.2.17. 4.2.24 Promuovere interventi per contrastare i fattori che determinano il rischio di desertificazione .............................................................................................................................. 85

4.2.18. 4.2.25 Promuovere la cooperazione in materia di desertificazione e cambiamenti climatici ......... 85

4.2.19. 4.2.26 Stimolare conoscenze e cooperazione su uso efficiente delle risorse, emissioni e sequestro di carbonio ..................................................................................................................... 86

4.2.20. 4.2.27 Trasferimento di conoscenza e innovazioni funzionali al razionale utilizzo delle risorse idriche ................................................................................................................................. 87

4.2.21. 4.2.28 Trasferimento di conoscenza e innovazioni funzionali alluso razionale dellenergia ........ 88

4.2.22. 4.2.29 Trasferimento di conoscenza e innovazioni funzionali allo sviluppo delle fonti di energia rinnovabili ......................................................................................................................... 89

4.2.23. 4.2.3 Servizi dinformazione per le imprese e la popolazione rurale ............................................. 89

4.2.24. 4.2.30 Trasferimento di conoscenza e innovazioni per ridurre le emissioni di gas serra e ammoniaca dallagricoltura ........................................................................................................... 90

4.2.25. 4.2.31 Trasferimento di conoscenza e innovazioni funzionali a conservazione e sequestro del carbonio.......................................................................................................................................... 91

4.2.26. 4.2.32 Promuovere strategie integrate e partecipate di sviluppo locale .......................................... 91

4.2.27. 4.2.33 Favorire il cambiamento e linnovazione per loccupazione e linclusione sociale ............ 92

4.2.28. 4.2.34 Eliminare del tutto il digital divide nelle zone rurali e favorire lutilizzo delle TIC ........... 93

4.2.29. 4.2.4 Migliorare lofferta di formazione informazione e consulenza alle imprese ......................... 94

4.2.30. 4.2.5 Rafforzare la conoscenza a supporto della competitivit, linnovazione e la sostenibilit ambientale ...................................................................................................................................... 94

4.2.31. 4.2.6 Migliorare struttura, sostenibilit e redditivit delle aziende agricole e favorire linsediamento dei giovani ............................................................................................................. 95

4.2.32. 4.2.7 Migliorare la capacit progettuale e limplementazione degli interventi innovativi ............. 96

iv

4.2.33. 4.2.8 Rafforzare la conoscenza, la diversificazione delle attivit e lo sviluppo di piccole imprese nelle zone rurali ................................................................................................................ 97

4.2.34. 4.2.9 Promuovere lorganizzazione e linnovazione delle filiere e la gestione dei rischi aziendali ......................................................................................................................................... 97

5. DESCRIZIONE DELLA STRATEGIA .................................................................................................. 99

5.1. Una giustificazione della selezione delle necessit a cui il PSR intende rispondere e della scelta degli obiettivi, delle priorit, degli aspetti specifici e della fissazione degli obiettivi, basata sulle prove dell'analisi SWOT e sulla valutazione delle esigenze. Se del caso, una giustificazione dei sottoprogrammi tematici inseriti nel programma. La giustificazione deve dimostrare in particolare il rispetto dei requisiti di cui all'articolo 8, paragrafo 1, lettera c), punti i) e iv), del regolamento (UE) n. 1305/2013 ............................................................................. 99

5.2. La combinazione e la giustificazione delle misure di sviluppo rurale per ciascuno degli aspetti specifici, compresa la giustificazione delle dotazioni finanziarie per le misure e l'adeguatezza delle risorse finanziarie agli obiettivi fissati, di cui all'articolo 8, paragrafo 1, lettera c), punti ii) e iii), del regolamento (UE) n. 1305/2013. La combinazione di misure che rientrano nella logica di intervento si basa sui risultati dell'analisi SWOT e sulla giustificazione e gerarchizzazione delle necessit di cui al punto 5.1 ........................................................................ 113

5.2.1. P1: Promuovere il trasferimento di conoscenze e l'innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali ......................................................................................................................... 113

5.2.2. P2: potenziare in tutte le regioni la redditivit delle aziende agricole e la competitivit dell'agricoltura in tutte le sue forme e promuovere tecnologie innovative per le aziende agricole e la gestione sostenibile delle foreste ............................................................................. 115

5.2.3. P3: promuovere l'organizzazione della filiera agroalimentare, compresa la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli, il benessere degli animali e la gestione dei rischi nel settore agricolo ....................................................................................................................... 117

5.2.4. P4: Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all'agricoltura e alla silvicoltura.................................................................................................................................... 119

5.2.5. P5: Incentivare l'uso efficiente delle risorse e il passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale ........................................... 123

5.2.6. P6: adoperarsi per l'inclusione sociale, la riduzione della povert e lo sviluppo economico nelle zone rurali............................................................................................................................ 126

5.3. Una descrizione del modo in cui saranno affrontati gli obiettivi trasversali, comprese le disposizioni specifiche di cui all'articolo 8, paragrafo 1, lettera c), punto v), del regolamento (UE) n. 1305/2013 ........................................................................................................................... 129

5.4. Una tabella riassuntiva della logica d'intervento che indichi le priorit e gli aspetti specifici selezionati per il PSR, gli obiettivi quantificati e la combinazione di misure da attuare per realizzarli, comprese le spese preventivate (tabella generata automaticamente a partire dalle informazioni fornite nelle sezioni 5.2 e 11) ..................................................................................... 133

5.5. Una descrizione delle capacit consultive atte a garantire una consulenza e un sostegno adeguati con riguardo ai requisiti normativi nonch per azioni connesse all'innovazione, al fine di dimostrare le misure adottate conformemente all'articolo 8, paragrafo 1, lettera c), punto vi), del regolamento (UE) n. 1305/2013 ................................................................................................. 135

6. VALUTAZIONE DELLE CONDIZIONALIT EX-ANTE ................................................................ 137

6.1. Ulteriori informazioni ......................................................................................................................... 137

v

6.2. Condizionalit ex-ante ........................................................................................................................ 140

6.2.1. Elenco delle azioni da intraprendere per le condizionalit ex ante generali .................................... 174

6.2.2. Elenco delle azioni da intraprendere per le condizionalit ex ante connesse a una priorit ............ 184

7. DESCRIZIONE DEL QUADRO DI RIFERIMENTO DEI RISULTATI ............................................ 186

7.1. Indicatori ............................................................................................................................................. 186

7.1.1. P2: potenziare in tutte le regioni la redditivit delle aziende agricole e la competitivit dell'agricoltura in tutte le sue forme e promuovere tecnologie innovative per le aziende agricole e la gestione sostenibile delle foreste ............................................................................. 189

7.1.2. P3: promuovere l'organizzazione della filiera agroalimentare, compresa la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli, il benessere degli animali e la gestione dei rischi nel settore agricolo ....................................................................................................................... 189

7.1.3. P4: Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all'agricoltura e alla silvicoltura.................................................................................................................................... 190

7.1.4. P5: Incentivare l'uso efficiente delle risorse e il passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale ........................................... 191

7.1.5. P6: adoperarsi per l'inclusione sociale, la riduzione della povert e lo sviluppo economico nelle zone rurali............................................................................................................................ 192

7.2. Indicatori alternativi ............................................................................................................................ 194

7.2.1. P3: promuovere l'organizzazione della filiera agroalimentare, compresa la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli, il benessere degli animali e la gestione dei rischi nel settore agricolo ....................................................................................................................... 195

7.2.2. P4: Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all'agricoltura e alla silvicoltura.................................................................................................................................... 195

7.3. Riserva ................................................................................................................................................ 196

8. DESCRIZIONE DELLE MISURE SELEZIONATE ............................................................................ 197

8.1. Descrizione delle condizioni generali applicate a pi di una misura compresi, ove pertinenti, la definizione di zona rurale, i livelli di riferimento, la condizionalit, l'uso previsto degli strumenti finanziari e degli anticipi nonch le disposizioni comuni per gli investimenti, incluse le disposizioni di cui agli articoli 45 e 46 del regolamento (UE) n. 1305/2013 .............................. 197

8.2. Descrizione per misura ....................................................................................................................... 208

8.2.1. M01 - Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione (art. 14) ........................................... 218

8.2.2. M02 - Servizi di consulenza, di sostituzione e di assistenza alla gestione delle aziende agricole (art. 15) ......................................................................................................................................... 229

8.2.3. M03 - Regimi di qualit dei prodotti agricoli e alimentari (art. 16) ................................................ 244

8.2.4. M04 - Investimenti in immobilizzazioni materiali (art. 17) ............................................................ 258

8.2.5. M05 - Ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamit naturali e da eventi catastrofici e introduzione di adeguate misure di prevenzione (articolo 18) .................... 299

8.2.6. M06 - Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese (art. 19) ..................................................... 311

8.2.7. M07 - Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali (Art. 20) ................................ 345

8.2.8. M08 - Investimenti nello sviluppo delle aree forestali e nel miglioramento della redditivit delle foreste (articoli da 21 a 26) ................................................................................................. 372

8.2.9. M09 - Costituzione di associazioni e organizzazioni di produttori (art. 27) ................................... 395

vi

8.2.10. M10 - Pagamenti agro-climatico-ambientali (art. 28) ................................................................... 402

8.2.11. M11 - Agricoltura biologica (art. 29) ............................................................................................ 519

8.2.12. M13 - Indennit a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici (art. 31) ................................................................................................................................................ 552

8.2.13. M14 - Benessere degli animali (art. 33)......................................................................................... 567

8.2.14. M15 - Servizi silvo-climatico-ambientali e salvaguardia della foresta (art. 34) ............................ 631

8.2.15. M16 - Cooperazione (art. 35) ......................................................................................................... 643

8.2.16. M19 - Sostegno allo sviluppo locale LEADER - (SLTP - sviluppo locale di tipo partecipativo) [articolo 35 del regolamento (UE) n. 1303/2013] ................................................ 687

9. PIANO DI VALUTAZIONE ................................................................................................................. 725

9.1. Obiettivi e scopo ................................................................................................................................. 725

9.2. Governance e coordinamento ............................................................................................................. 726

9.3. Temi e attivit di valutazione .............................................................................................................. 727

9.4. Dati e informazioni ............................................................................................................................. 733

9.5. Calendario ........................................................................................................................................... 734

9.6. Comunicazione ................................................................................................................................... 735

9.7. Risorse................................................................................................................................................. 736

10. PIANO DI FINANZIAMENTO .......................................................................................................... 738

10.1. Contributo annuo del FEASR (in EUR) ........................................................................................... 738

10.2. Tasso unico di partecipazione del FEASR applicabile a tutte le misure, ripartito per tipo di regione come stabilito all'articolo 59, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 1305/2013 ................ 739

10.3. Ripartizione per misura o per tipo di operazione con un tasso di partecipazione specifico del FEASR (in EUR per l'intero periodo 2014-2020) ............................................................................ 740

10.3.1. M01 - Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione (art. 14) ......................................... 740

10.3.2. M02 - Servizi di consulenza, di sostituzione e di assistenza alla gestione delle aziende agricole (art. 15) ........................................................................................................................... 741

10.3.3. M03 - Regimi di qualit dei prodotti agricoli e alimentari (art. 16) .............................................. 742

10.3.4. M04 - Investimenti in immobilizzazioni materiali (art. 17) .......................................................... 743

10.3.5. M05 - Ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamit naturali e da eventi catastrofici e introduzione di adeguate misure di prevenzione (articolo 18) .................... 744

10.3.6. M06 - Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese (art. 19) ................................................... 745

10.3.7. M07 - Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali (Art. 20) .............................. 746

10.3.8. M08 - Investimenti nello sviluppo delle aree forestali e nel miglioramento della redditivit delle foreste (articoli da 21 a 26) ................................................................................................. 747

10.3.9. M09 - Costituzione di associazioni e organizzazioni di produttori (art. 27) ................................. 748

10.3.10. M10 - Pagamenti agro-climatico-ambientali (art. 28) ................................................................. 749

10.3.11. M11 - Agricoltura biologica (art. 29) .......................................................................................... 750

10.3.12. M13 - Indennit a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici (art. 31) ......................................................................................................................................... 751

10.3.13. M14 - Benessere degli animali (art. 33) ....................................................................................... 752

10.3.14. M15 - Servizi silvo-climatico-ambientali e salvaguardia della foresta (art. 34) .......................... 753

vii

10.3.15. M16 - Cooperazione (art. 35) ....................................................................................................... 754

10.3.16. M19 - Sostegno allo sviluppo locale LEADER - (SLTP - sviluppo locale di tipo partecipativo) [articolo 35 del regolamento (UE) n. 1303/2013] ................................................ 755

10.3.17. M20 - Assistenza tecnica negli Stati membri (articoli da 51 a 54) .............................................. 756

10.4. Indicative breakdown by measure for each sub-programme ............................................................ 757

11. PIANO DI INDICATORI .................................................................................................................... 758

11.1. Piano di indicatori ............................................................................................................................. 758

11.1.1. P1: Promuovere il trasferimento di conoscenze e l'innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali ......................................................................................................................... 758

11.1.2. P2: potenziare in tutte le regioni la redditivit delle aziende agricole e la competitivit dell'agricoltura in tutte le sue forme e promuovere tecnologie innovative per le aziende agricole e la gestione sostenibile delle foreste ............................................................................. 761

11.1.3. P3: promuovere l'organizzazione della filiera agroalimentare, compresa la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli, il benessere degli animali e la gestione dei rischi nel settore agricolo ....................................................................................................................... 763

11.1.4. P4: Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all'agricoltura e alla silvicoltura.................................................................................................................................... 766

11.1.5. P5: Incentivare l'uso efficiente delle risorse e il passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale ........................................... 771

11.1.6. P6: adoperarsi per l'inclusione sociale, la riduzione della povert e lo sviluppo economico nelle zone rurali............................................................................................................................ 776

11.2. Panoramica dei risultati previsti e della spese pianificata per misura e per aspetto specifico (generata automaticamente) ............................................................................................................. 780

11.3. Ripercussioni indirette: individuazione dei contributi potenziali delle misure/sottomisure di sviluppo rurale programmate nell'ambito di un determinato aspetto specifico ad altri aspetti specifici/obiettivi .............................................................................................................................. 783

11.4. Tabella esplicativa che illustra in che modo le misure/i regimi ambientali sono programmati per raggiungere almeno uno degli obiettivi ambientali/climatici .................................................... 786

11.4.1. Terreni agricoli............................................................................................................................... 786

11.4.2. Aree forestali .................................................................................................................................. 788

11.5. Obiettivo e prodotto specifici per programma .................................................................................. 790

12. FINANZIAMENTO NAZIONALE INTEGRATIVO ........................................................................ 791

12.1. M01 - Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione (art. 14) ............................................ 792

12.2. M02 - Servizi di consulenza, di sostituzione e di assistenza alla gestione delle aziende agricole (art. 15) ............................................................................................................................................. 792

12.3. M03 - Regimi di qualit dei prodotti agricoli e alimentari (art. 16) ................................................. 792

12.4. M04 - Investimenti in immobilizzazioni materiali (art. 17) ............................................................. 792

12.5. M05 - Ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamit naturali e da eventi catastrofici e introduzione di adeguate misure di prevenzione (articolo 18) ........................ 792

12.6. M06 - Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese (art. 19) ...................................................... 792

12.7. M07 - Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali (Art. 20) ................................. 792

viii

12.8. M08 - Investimenti nello sviluppo delle aree forestali e nel miglioramento della redditivit delle foreste (articoli da 21 a 26) ..................................................................................................... 793

12.9. M09 - Costituzione di associazioni e organizzazioni di produttori (art. 27) .................................... 793

12.10. M10 - Pagamenti agro-climatico-ambientali (art. 28) .................................................................... 793

12.11. M11 - Agricoltura biologica (art. 29) ............................................................................................. 793

12.12. M13 - Indennit a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici (art. 31) .................................................................................................................................................... 793

12.13. M14 - Benessere degli animali (art. 33).......................................................................................... 793

12.14. M15 - Servizi silvo-climatico-ambientali e salvaguardia della foresta (art. 34) ............................. 793

12.15. M16 - Cooperazione (art. 35) .......................................................................................................... 794

12.16. M19 - Sostegno allo sviluppo locale LEADER - (SLTP - sviluppo locale di tipo partecipativo) [articolo 35 del regolamento (UE) n. 1303/2013] ............................................................................ 794

13. ELEMENTI NECESSARI PER LA VALUTAZIONE DELL'AIUTO DI STATO ........................... 795

13.1. M01 - Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione (art. 14) ............................................ 798

13.2. M02 - Servizi di consulenza, di sostituzione e di assistenza alla gestione delle aziende agricole (art. 15) ............................................................................................................................................. 798

13.3. M03 - Regimi di qualit dei prodotti agricoli e alimentari (art. 16) ................................................. 798

13.4. M04 - Investimenti in immobilizzazioni materiali (art. 17) ............................................................. 799

13.5. M05 - Ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamit naturali e da eventi catastrofici e introduzione di adeguate misure di prevenzione (articolo 18) ........................ 799

13.6. M06 - Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese (art. 19) ...................................................... 799

13.7. M07 - Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali (Art. 20) ................................. 800

13.8. M08 - Investimenti nello sviluppo delle aree forestali e nel miglioramento della redditivit delle foreste (articoli da 21 a 26) ..................................................................................................... 800

13.9. M09 - Costituzione di associazioni e organizzazioni di produttori (art. 27) .................................... 801

13.10. M10 - Pagamenti agro-climatico-ambientali (art. 28) .................................................................... 801

13.11. M11 - Agricoltura biologica (art. 29) ............................................................................................. 801

13.12. M13 - Indennit a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici (art. 31) .................................................................................................................................................... 802

13.13. M14 - Benessere degli animali (art. 33).......................................................................................... 802

13.14. M15 - Servizi silvo-climatico-ambientali e salvaguardia della foresta (art. 34) ............................. 802

13.15. M16 - Cooperazione (art. 35) .......................................................................................................... 803

13.16. M19 - Sostegno allo sviluppo locale LEADER - (SLTP - sviluppo locale di tipo partecipativo) [articolo 35 del regolamento (UE) n. 1303/2013] ............................................................................ 803

14. INFORMAZIONI SULLA COMPLEMENTARIT ......................................................................... 804

14.1. Descrizione dei mezzi volti a migliorare la complementarit/coerenza con: ................................... 804

14.1.1. Altri strumenti dell'Unione, in particolare con i fondi SIE e il primo pilastro, incluso l'inverdimento, e con altri strumenti della politica agricola comune ........................................... 804

14.1.2. Se uno Stato membro ha scelto di presentare un programma nazionale e una serie di programmi regionali, secondo quanto previsto all'articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 1305/2013, informazioni sulla complementarit tra tali programmi .............................. 812

ix

14.2. Ove pertinente, informazioni sulla complementarit con altri strumenti dell'Unione, incluso LIFE ................................................................................................................................................. 813

15. MODALIT DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA .................................................................... 814

15.1. Designazione da parte dello Stato membro di tutte le autorit di cui all'articolo 65, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 1305/2013 e una descrizione sintetica della struttura di gestione e di controllo del programma di cui all'articolo 55, paragrafo 3, lettera i), del regolamento (UE) n. 1303/2013, nonch delle modalit di cui all'articolo 74, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 1303/2013 ........................................................................................................................................ 814

15.1.1. Autorit .......................................................................................................................................... 814

15.1.2. Descrizione sintetica della struttura di gestione e di controllo del programma nonch delle modalit per l'esame indipendente dei reclami ............................................................................ 814

15.2. Composizione prevista del comitato di sorveglianza ........................................................................ 819

15.3. Disposizioni volte a dare adeguata pubblicit al programma, segnatamente tramite la rete rurale nazionale, facendo riferimento alla strategia di informazione e pubblicit di cui all'articolo 13 del regolamento di esecuzione (UE) n. 808/2014 ............................................................................ 821

15.4. Descrizione dei meccanismi destinati a garantire la coerenza con riguardo alle strategie di sviluppo locale attuate nell'ambito di LEADER, alle attivit previste nell'ambito della misura di cooperazione di cui all'articolo 35 del regolamento (UE) n. 1305/2013, alla misura relativa ai servizi di base e al rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali di cui all'articolo 20 del suddetto regolamento e ad altri fondi SIE ........................................................................................ 822

15.5. Descrizione delle azioni intese a ridurre gli oneri amministrativi a carico dei beneficiari di cui all'articolo 27, paragrafo 1, del regolamento (UE) n. 1303/2013 .................................................... 823

15.6. Descrizione dell'impiego dell'assistenza tecnica, comprese le azioni connesse alla preparazione, alla gestione, alla sorveglianza, alla valutazione, all'informazione e al controllo del programma e della sua attuazione, come pure le attivit relative a precedenti o successivi periodi di programmazione di cui all'articolo 59, paragrafo 1, del regolamento (UE) n. 1303/2013 .............. 824

16. ELENCO DELLE AZIONI PER COINVOLGERE I PARTNER ...................................................... 828

16.1. 19 dicembre 2013 Workshop I fabbisogni regionali alla base delle strategie dello Sviluppo Rurale 2014/2020 ........................................................................................................................... 828

16.1.1. Oggetto delle consultazioni corrispondenti ................................................................................... 828

16.1.2. Sintesi dei risultati.......................................................................................................................... 828

16.2. Consultazione scritta del Partenariato regionale con nota n. 61/GAB del 29.01.2014 sui documenti di analisi SWOT e dei fabbisogni da inserire nel PSR 2014-2020 ................................ 828

16.2.1. Oggetto delle consultazioni corrispondenti ................................................................................... 828

16.2.2. Sintesi dei risultati.......................................................................................................................... 828

16.3. Incontro con il Partenariato del 10.07.2014 sulla preparazione del PSR 2014-2020 ....................... 829

16.3.1. Oggetto delle consultazioni corrispondenti ................................................................................... 829

16.3.2. Sintesi dei risultati.......................................................................................................................... 829

16.4. giugno-luglio 2013 n. 10 workshop tematici .................................................................................... 830

16.4.1. Oggetto delle consultazioni corrispondenti ................................................................................... 830

16.4.2. Sintesi dei risultati.......................................................................................................................... 830

16.5. Spiegazioni o informazioni complementari (facoltative) per integrare l'elenco delle azioni ........... 831

x

17. RETE RURALE NAZIONALE .......................................................................................................... 833

17.1. La procedura e il calendario per la costituzione della rete rurale nazionale (nel seguito la RRN) ... 833

17.2. L'organizzazione prevista della rete, ossia il modo in cui le organizzazioni e amministrazioni impegnate nello sviluppo rurale, compresi i partner di cui all'articolo 54, paragrafo 1, del regolamento (UE) n. 1305/2013, saranno coinvolti e il modo in cui saranno agevolate le attivit di messa in rete .................................................................................................................... 833

17.3. Una descrizione sintetica delle principali categorie di attivit che saranno intraprese dalla RRN conformemente agli obiettivi del programma .................................................................................. 833

17.4. Risorse disponibili per la costituzione e il funzionamento della RRN ............................................. 833

18. VALUTAZIONE EX ANTE DELLA VERIFICABILIT, DELLA CONTROLLABILIT E DEL RISCHIO DI ERRORE ............................................................................................................. 834

18.1. Statement by the Managing Authority and the Paying Agency on the verifiability and controllability of the measures supported under the RDP ............................................................... 834

18.2. Statement by the functionally independent body from the authorities responsible for the programme implementation confirming the adequacy and accuracy of the calculations of standard costs, additional costs and income forgone ....................................................................... 835

19. DISPOSIZIONI TRANSITORIE ........................................................................................................ 837

19.1. Descrizione delle condizioni transitorie per misura .......................................................................... 837

19.2. Tabella di riporto indicativa .............................................................................................................. 841

20. SOTTOPROGRAMMI TEMATICI .................................................................................................... 842

21. DOCUMENTI...................................................................................................................................... 842

11

1. TITOLO DEL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE

Italy - Rural Development Programme (Regional) - Sardegna

2. STATO MEMBRO O REGIONE AMMINISTRATIVA

2.1. Zona geografica interessata dal programma

Zona geografica:

Sardegna

Descrizione:

Stato Membro: ITALIA

Regione Amministrativa: REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

Il Programma di Sviluppo Rurale si applica allintero territorio della Regione Sardegna.

12

Il territorio della Regione Sardegna, "Regione in transizione"

13

2.2. Classificazione della regione

Descrizione:

La regione Sardegna inserita tra le regioni in transizione ai sensi dellart. 2 della decisione 2014/99/UE del 18.02.2014, come riportato allallegato 2 della decisione medesima.

Lindividuazione delle zone rurali della Sardegna stata effettuata applicando la metodologia adottata nella Programmazione 2007-2013 e confermata nellAccordo di Partenariato.

La classificazione si articola nelle aree riportate nella tabella seguente.

La Regione Sardegna connotata da una complessiva ruralit anche se possibile riconoscere situazioni diverse allinterno dei singoli territori provinciali. La tabella evidenzia per ogni provincia il risultato del processo di articolazione del territorio regionale nelle macro-tipologie di aree indicate dallAccordo di Partenariato rispetto alla classificazione Eurostat.

tabella 2. - Classificazione del territorio regionale

14

3. VALUTAZIONE EX-ANTE

3.1. Descrizione del processo, compreso il calendario dei principali eventi e le relazioni intermedie in relazione alle principali fasi di sviluppo del PSR.

La Regione Sardegna, in attuazione di quanto previsto dallart. 77 del Reg. (UE) n. 1305/2013, ha provveduto a selezionare con evidenza pubblica il Valutatore ex ante, e a coinvolgerlo sin dalle prime fasi delle attivit di definizione e redazione del PSR 2014-2020.

In linea con le disposizioni comunitarie, che prevedono quale obiettivo delle attivit di VEA il miglioramento della qualit della progettazione e la valutazione dellefficacia, dellefficienza e dellimpatto del Programma (art. 54 del Reg. (UE) n. 1303/2013), la Regione ha previsto lesame dei seguenti ambiti di attivit collegate alla redazione della VEA:

Fase tematica 1: Verifica dellanalisi SWOT e dellanalisi dei fabbisogni del territorio; Fase tematica 2: Supporto alla definizione e analisi dellintervento logico del PSR, che

comprende:

a. Valutazione sulla coerenza interna dellintervento logico del Programma; b. Valutazione della coerenza esterna del PSR; c. Supporto alla definizione del Sistema degli indicatori di programma, dei valori target del Piano degli

indicatori; d. Verifica delladeguatezza delle risorse stanziate rispetto agli obiettivi del Programma.

Fase tematica 3: Analisi della governance del PSR:

a. Valutazione della governancecon particolare riferimento alladeguatezza delle risorse umane e alle capacit amministrative designate;

b. Analisi delladeguatezza del sistema di monitoraggio e di raccolta dati; c. Analisi delladeguatezza della strategia di comunicazione del Programma; d. Supporto alla definizione del Piano di Valutazione.

La VEA del PSR Sardegna 2014-2020 stata condotta nel rispetto delle indicazioni dellart. 55 del Regolamento (UE) n. 1303/2013, e tenendo conto degli orientamenti metodologici di cui alle Linee Guida per la VEA della CE e della European Evaluation Network for Rural Development.

Allo scopo di garantire lazione di accompagnamento e di confronto con lAdG, lattivit di VEA del PSR Sardegna 2014-2020 stata articolata per fasi successive in relazione agli ambiti di analisi richiamati dal Contratto dappalto, dal Disegno di Valutazione, dai Regolamenti e dagli orientamenti metodologici, come di seguito sintetizzati:

diagnosi (analisi di contesto, SWOT analysis e individuazione dei fabbisogni), compreso il coinvolgimento del partenariato;

contributo del PSR alla strategia Europa 2020; analisi di rilevanza e coerenza del PSR; misurazione dellavanzamento e dei risultati; allocazione finanziaria;

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governance e sistema di gestione e monitoraggio; temi orizzontali (pari opportunit, sviluppo sostenibile, disposizioni per il LEADER); completamento e raccordo alla stesura della Valutazione Ambientale Strategica (VAS).

I momenti di raccordo e interazione con lAdG e con i principali soggetti coinvolti nel processo di programmazione sono stati diversi e sono avvenuti nellambito di:

riunioni periodiche presso la sede dellAdG per la: i) verifica dellandamento delle attivit; ii) condivisione degli output intermedi; iii) revisione della pianificazione delle attivit;

coordinamento con gli esperti VAS e riunioni tecniche con lAutorit ambientale; Partecipazione a gruppi e tavoli di lavoro: i) workshopI fabbisogni regionali alla base delle

strategie dello sviluppo rurale 2014-2020 (19dicembre 2013); ii) Convegno di presentazione e condivisione con il partenariato della bozza di strategia del PSR 2014-2020(10 luglio 2014).

confronti informali, anche tramite mail.

Al fine di garantire, da una parte, il fattivo processo di interazione tra i soggetti coinvolti e, dallaltra, laffinamento per step successivi delle bozze del Programma, il Valutatore ha predisposto, oltre ai documenti di lavoro richiesti dallAdG, degli output intermedi di valutazione. La sintesi delle principali evidenze dei documenti di lavoro sono confluiti direttamente nel diario di bordo che, sotto forma matriciale, formalizza il processo di interazione continua tra il Valutatore e il Programmatore tenendo memoria degli apporti tecnici e metodologici volti al miglioramento e progressivo allineamento dei contenuti del PSR.

Il Valutatore ha prodotto alcuni output intermedi, finalizzati ad accompagnare ciascuna delle fasi di elaborazione del PSR.

Disegno della valutazione (12 dicembre 2013)

Il Piano descrive sinteticamente i contenuti delle attivit, delle metodologie adottate, delle soluzioni tecniche e delle modalit organizzative e operative del servizio. Nel cronoprogramma allegato sono riportati per ciascuna fase di attivit i tempi di elaborazione e di consegna dei prodotti intermedi e finali. La tempistica rappresentata coerente con le indicazioni fornite dalla Commissione europea per la redazione e presentazione del PSR 2014-2020.

Feedback su Analisi Contesto, SWOT e fabbisogni (chiarezza, completezza, coerenza) del 31 gennaio 2014

Il documento stato finalizzato a fornire un primo contributo puntuale, informale e operativo, per il processo di programmazione in quel momento in corso. In questa fase preliminare delle attivit di VEA, sono state fornite alcune prime osservazioni e suggerimenti pratiche e operative sullanalisi di Contesto, SWOT e fabbisogni del PSR Sardegna 2014-2020.

Osservazioni del partenariato sullanalisi di contesto, la SWOT analysis e lindividuazione dei fabbisogni (3 Aprile 2014)

LAmministrazione regionale, con il precipuo intento di condividere e di definire la strategia del PSR Sardegna 2014-2020, ha provveduto a trasmettere ai componenti del Tavolo di Partenariato la documentazione inerente allanalisi di contesto, alla SWOT analysis (per priorit dello sviluppo rurale) ed alla individuazione dei pertinenti fabbisogni. Il Valutatore ha provveduto, in primis, alla disamina della documentazione pervenuta al fine di classificare le osservazioni, le considerazioni e i contributi

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provenienti dal partenariato e, secondariamente, a sistematizzare gli elementi emersi, per una loro integrazione nei documenti di analisi regionali (contesto, SWOT e fabbisogni).

Il valutatore, infatti, facendo leva sui concetti di pertinenza ed esaustivit delle considerazioni formulate dal partenariato, ha individuato e portato allattenzione del Programmatore quegli elementi ritenuti aggiuntivi e maggiormente rilevanti rispetto alle fasi di programmazione gi svolte (analisi di contesto, SWOT e identificazione dei fabbisogni), con il precipuo intento di massimizzare lattivit di riconfigurazione e miglioramento effettivo del PSR Sardegna 2014-2020.

Primo Report intermedio - Analisi SWOT e valutazione dei fabbisogni (5 maggio 2014 bozza e 6 giugno 2014 definitivo)

La verifica dellanalisi SWOT, congiuntamente allidentificazione dei fabbisogni, ha rappresentato il primo step del processo di VEA del PSR Sardegna 2014-2020. In estrema sintesi, lobiettivo verificare, in primis, se lanalisi SWOT stata strutturata tenendo conto di tutte le principali caratteristiche del territorio regionale e se la valutazione dei fabbisogni sia stata articolata sulle sei priorit della politica di sviluppo rurale. Si valutato inoltre il percorso svolto per la definizione dei fabbisogni regionali, con attenzione specifica allutilizzo degli indicatori di baseline ed al coinvolgimento del partenariato.

Secondo Report intermedio - Supporto alla definizione e analisi della logica di intervento del PSR (luglio 2014)

La seconda fase valutativa stata incentrata sulla verifica di coerenza tra la strategia del PSR rispetto al contesto programmatico nel quale si inserisce (coerenza esterna) e dunque con riferimento:

- alla strategia Europa 2020, che promuove una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva;

- al QSC e, a livello nazionale, allAccordo di Partenariato (AP), e dunque agli undici Obiettivi Tematici (OT) che l'art. 9 del Reg. UE 1303/2013 individua e ricollega alla strategia dell'Unione;

- alla programmazione proposta dal POR FESR e dal POR FSE, soprattutto nei termini di una complementarit degli interventi attivati dal punto di vista settoriale/territoriale e/o tematico.

La coerenza stata inoltre verificata rispetto alla complessiva logica dellintervento (coerenza interna), tenendo conto anche del grado di correlazione tra le misure e gli obiettivi (priorit e focus area) e della distribuzione delle risorse finanziarie. Lanalisi si soffermata altres sulla verifica di adeguatezza delle forme di sostegno (o la combinazione) proposte per ciascuna Misura, in considerazione delle esigenze della regione, alle capacit dei beneficiari e al contesto socio economico del PSR.

Terzo Report intermedio - Analisi della governance (luglio 2014)

Un ulteriore ambito di approfondimento valutativo attiene alle scelte gestionali, organizzative e procedurali relative al modello di governance, sviluppando una riflessione sia rispetto ad alcuni ambiti critici e/o alle sfide poste dalla nuova programmazione, sia a partire dallesperienza legata allattuazione del PSR 2007-2013.

Rapporto di Valutazione ex ante - prima versione (luglio 2014)

La prima bozza del Rapporto di VEA stata redatta per la consegna ufficiale del PSR Sardegna 2014-2020 sul sistema SFC e raccoglie gli elementi elaborati nei tre report intermedi.

Rapporto di Valutazione ex ante versioni successive (settembre 2014 marzo 2015)

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Il Rapporto di VEA stato in seguito aggiornato e modificato sulla base delle: modifiche apportate al Programma, alle Osservazioni pervenute dalla Ce e dal continuo scambio con la regione Sardegna.

Note informali (da luglio 2014 a giugno 2015)

Nei mesi successivi alla trasmissione della prima versione del PSR di Luglio 2014 e dellallegato Rapporto di VEA, il Valutatore ha completato e/o aggiornato le analisi delle diverse sezioni del PSR, procedendo allinvio di note valutative informali ed al successivo confronto con lo staff di supporto allAdG per la stesura del PSR. In tal modo ha accompagnato il processo di elaborazione e revisione delle successive versioni del Programma, tenendo in adeguata considerazione le osservazioni formulate dalla Ce e la conseguente fase negoziale.

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3.2. Tabella strutturata contenente le raccomandazioni della valutazione ex ante e la descrizione del modo in cui sono state prese in considerazione.

Titolo (o riferimento) della raccomandazione Categoria di raccomandazione Data

SWOT analysis e valutazione dei fabbisogni - Fabbisogni

Analisi SWOT e valutazione dei bisogni 10/04/2014

SWOT analysis e valutazione dei fabbisogni - Fase preliminare

Analisi SWOT e valutazione dei bisogni 10/12/2013

SWOT analysis e valutazione dei fabbisogni - Indicatori

Analisi SWOT e valutazione dei bisogni 31/01/2014

SWOT analysis e valutazione dei fabbisogni - Partenariato

SWOT analysis e valutazione dei fabbisogni - SWOT Analisi SWOT e valutazione dei bisogni 31/01/2014

SWOT analysis e valutazione dei fabbisogni - analisi Analisi SWOT e valutazione dei bisogni 30/01/2014

SWOT analysis e valutazione dei fabbisogni - verifica analisi complessiva

Analisi SWOT e valutazione dei bisogni 05/05/2014

Strategia del PSR - TARGET Fissazione degli obiettivi e ripartizione delle risorse finanziarie

18/07/2014

Strategia del PSR - policy Definizione della logica d'intervento 18/07/2014

3.2.1. SWOT analysis e valutazione dei fabbisogni - Fabbisogni

Categoria di raccomandazione: Analisi SWOT e valutazione dei bisogni

Data: 10/04/2014

Tema: Analisi dei fabbisogni

Descrizione della raccomandazione

Si raccomanda, data la forte correlazione dei Fabbisogni con le Focus Area, un'ulteriore verifica di coerenza e completezza del set di Fabbisogni con i risultati della SWOT. Si suggerisce la possibilit di considerare un fabbisogno specifico riferito alle difficili condizioni di accesso al credito per le imprese agricole.

Spiegazione di come si tenuto conto della raccomandazione o giustificazione del suo mancato recepimento

Lanalisi SWOT ed i Fabbisogni sono stati integrati sulla scorta delle osservazioni del Valutatore.

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3.2.2. SWOT analysis e valutazione dei fabbisogni - Fase preliminare

Categoria di raccomandazione: Analisi SWOT e valutazione dei bisogni

Data: 10/12/2013

Tema: Coinvolgimento del partenariato

Descrizione della raccomandazione

Nella fase preliminare delle attivit di VEA, le indicazioni hanno riguardato principalmente il coinvolgimento del tavolo di partenariato. In estrema sintesi, si suggerito di proseguire nella direzione intrapresa, prestando attenzione ai seguenti aspetti:

condividere con il partenariato i risultati emersi dai 10 workshop tematici; proseguire i momenti di confronto nelle successive fasi di redazione del PSR.

Spiegazione di come si tenuto conto della raccomandazione o giustificazione del suo mancato recepimento

Il percorso di coinvolgimento del partenariato intrapreso dallAdG stato articolato in vari momenti di confronto. Le modalit per garantire la partecipazione attiva degli stakeholder hanno previsto: i) canali di comunicazione convenzionali e non (mailinglist, siti istituzionali, ecc.); ii) informazioni sui documenti di lavoro e sui Regolamenti inerenti allo sviluppo rurale; iii) tempi sufficienti per la formulazione dei contributi; iv) ulteriori momenti di confronto; v) diffusione dei risultati delle consultazioni.

3.2.3. SWOT analysis e valutazione dei fabbisogni - Indicatori

Categoria di raccomandazione: Analisi SWOT e valutazione dei bisogni

Data: 31/01/2014

Tema: Indicatori comuni e specifici di contesto

Descrizione della raccomandazione

Si suggerisce di integrare gli indicatori comuni di contesto mancanti e in particolare di prevedere un raffronto con il dato nazionale e, ove possibile, unarticolazione sub-regionale.

Spiegazione di come si tenuto conto della raccomandazione o giustificazione del suo mancato recepimento

Le raccomandazioni sono state recepite dallAdG e le informazioni mancanti, ove disponibili, sono state inserite.

3.2.4. SWOT analysis e valutazione dei fabbisogni - Partenariato

Categoria di raccomandazione:

Data:

Tema:

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Descrizione della raccomandazione

Con lanalisi delle osservazioni e istanze presentate dal partenariato sulla bozza di analisi di contesto, SWOT e fabbisogni, il valutatore ha focalizzato lattenzione su quegli elementi ritenuti aggiuntivi e maggiormente rilevanti rispetto a quanto gi emerso in precedenza (nellanalisi di contesto, SWOT e identificazione dei fabbisogni), e ne raccomanda lintegrazione nella bozza di programma.

Spiegazione di come si tenuto conto della raccomandazione o giustificazione del suo mancato recepimento

Le raccomandazioni sono state accolte.

3.2.5. SWOT analysis e valutazione dei fabbisogni - SWOT

Categoria di raccomandazione: Analisi SWOT e valutazione dei bisogni

Data: 31/01/2014

Tema: analisi SWOT

Descrizione della raccomandazione

Lanalisi SWOT descrive i fattori endogeni (punti di forza e di debolezza) e identifica adeguatamente quelli esogeni (opportunit e minacce). Tuttavia, si suggerisce una maggiore attenzione per le voci della categoria "Minacce", che costituiscono una base informativa importante per la definizione dei fabbisogni. In particolare, si raccomanda di approfondire il tema delle disparit territoriali.

Spiegazione di come si tenuto conto della raccomandazione o giustificazione del suo mancato recepimento

La raccomandazione stata presa in considerazione procedendo ad una rilettura complessiva della SWOT.

3.2.6. SWOT analysis e valutazione dei fabbisogni - analisi

Categoria di raccomandazione: Analisi SWOT e valutazione dei bisogni

Data: 30/01/2014

Tema: Analisi di contesto

Descrizione della raccomandazione

Sebbene lanalisi di contesto del territorio sardo ne restituisce unimmagine dettagliata, attraverso unapprofondita analisi della realt territoriale e ambientale regionale e lindividuazione delle determinanti strutturali, si raccomanda di inserire un sistema per distinguere tra indicatori comuni e indicatori specifici di contesto; si raccomanda, inoltre, linserimento, anche attraverso lutilizzo di apposite elaborazioni grafiche, di trend specifici riferiti agli indicatori pi rilevanti al fine di poter consentire idonei confronti sia temporali che con le ripartizioni territoriali di riferimento (Italia e Ue27). Infine, si raccomanda di integrare lanalisi con alcune tematiche ritenute rilevanti per il contesto sardo con informazioni e dati su turismo rurale,

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elementi del paesaggio e lo sviluppo locale.

Spiegazione di come si tenuto conto della raccomandazione o giustificazione del suo mancato recepimento

Nella versione in bozza del PSR Sardegna ricevuta a valle dellosservazione, gli indicatori di contesto comuni e quelli specifici regionali sono stati adeguatamente riportati a valle dellanalisi di contesto del Programma e resi identificabili nel testo stesso. Lanalisi, inoltre, stata arricchita da grafici e figure rappresentanti i trend pi significativi. Le raccomandazioni sono state, dunque, recepite dallAdG e le informazioni mancanti, ove disponibili, sono state inserite.

3.2.7. SWOT analysis e valutazione dei fabbisogni - verifica analisi complessiva

Categoria di raccomandazione: Analisi SWOT e valutazione dei bisogni

Data: 05/05/2014

Tema: Analisi complessiva di contesto, SWOT e fabbisogni

Descrizione della raccomandazione

Nel primo rapporto intermedio (relativo alla Fase tematica 1: Verifica dellanalisi SWOT e dellanalisi dei fabbisogni del territorio) il valutatore ha elaborato una valutazione complessiva con numerose raccomandazioni a livello di analisi di contesto, SWOT e dei fabbisogni. Le evidenze puntuali di quanto rilevato dal Valutatore sono riportate nei documenti di lavoro.

Spiegazione di come si tenuto conto della raccomandazione o giustificazione del suo mancato recepimento

Le raccomandazioni sono state recepite revisionando/integrando la bozza di PSR e le analisi svolte sulla correlazione dei fabbisogni con il contesto, la SWOT, le istanze del partenariato e le principali risultanze della Valutazione PSR 2007-2013 sono state integrate nella struttura della strategia del Programma.

3.2.8. Strategia del PSR - TARGET

Categoria di raccomandazione: Fissazione degli obiettivi e ripartizione delle risorse finanziarie

Data: 18/07/2014

Tema: Descrizione Target

Descrizione della raccomandazione

Non sono state rese note le metodologie di calcolo utilizzate per la valorizzazione dei Target. Tuttavia, in accordo con le raccomandazioni presenti nelle Linee Guida, si suggerisce di:

ipotizzare, a seguito dellavvio dellattuazione delle misure, una revisione degli obiettivi per quegli indicatori per i quali i margini di incertezza sono pi rilevanti;

ipotizzare una revisione generale di tutti i Target dopo lassegnazione del 25% dei fondi stanziati;

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ipotizzare e descrivere analiticamente il metodo di calcolo degli indicatori di impatto.

Spiegazione di come si tenuto conto della raccomandazione o giustificazione del suo mancato recepimento

I suggerimenti sono ritenuti validi e da accogliere. Le metodologie per il calcolo degli indicatori target saranno riportate in uno specifico documento. Le metodologie per la misurazione degli impatti saranno definite dal Valutatore selezionato per la Valutazione in itinere ed ex post, come indicato nel Piano della Valutazione.

3.2.9. Strategia del PSR - policy

Categoria di raccomandazione: Definizione della logica d'intervento

Data: 18/07/2014

Tema: Strategia del PSR

Descrizione della raccomandazione

Si formulano di seguito alcuni suggerimenti volti a rafforzare le linee di policy identificate dal Programmatore:

evidenziare maggiormente il carattere trasversale delle misure 1, 2 e 16, quali elementi che testimoniano e rafforzano il carattere integrato della strategia;

porre una maggiore enfasi sul ruolo della misura 16 come strumento trasversale di sostegno alle iniziative di cooperazione e di risposta collettiva ai fabbisogni del territorio;

giustificare la scelta di destinare una quota rilevante delle risorse del PSR alle misure 13 e 14;

chiarire lordine di priorit dei fabbisogni rispetto al perseguimento della strategia regionale, in modo da evidenziare chiaramente quelli che saranno pienamente soddisfatti con le risorse del PSR.

Spiegazione di come si tenuto conto della raccomandazione o giustificazione del suo mancato recepimento

I suggerimenti del Valutatore sono accolti. Il carattere trasversale delle misure 1, 2 e 16 oltre che nella strategia misurabile nel piano degli indicatori. Il ruolo della misura16 definito e descritto nel testo. Nella strategia riportato il ruolo centrale delle misure 13 e 14 con riferimento alla priorit 4 e alla focus area 3A. La rilevanza dei fabbisogni rispetto alla SWOT riportata nella strategia e sono evidenziati i fabbisogni che saranno soddisfatti con il PSR sia nella strategia, sia nella descrizione delle misure.

3.3. Rapporto di valutazione ex-ante

Cfr. documenti allegati

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4. ANALISI SWOT E IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI

4.1. Analisi SWOT

4.1.1. Descrizione generale ed esauriente della situazione attuale nella zona di programmazione, basata su indicatori di contesto comuni e specifici del programma e su altre informazioni qualitative aggiornate

La descrizione generale articolata secondo le sei priorit dello sviluppo rurale, inclusi gli obiettivi trasversali. Tra parentesi sono indicati gli indicatori di contesto comuni (ICC) enumerati nel paragrafo 4.1.6 e i punti di forza (F), debolezza (D), opportunit (O), rischi o minacce (M) identificati nei paragrafi 4.1.2, 4.1.3, 4.1.4, 4.1.5. La descrizione generale completa riportata in allegato al PSR.

Priorit 1 Promuovere il trasferimento di conoscenze e linnovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali

Nel 2010 (rispetto al 2000) i capi di azienda agricola laureati passano dal 2,5% al 4,8%, quelli con diploma superiore dal 11,9% al 13,9%, il titolo di studio prevalente la licenza media (40,4%). Gli imprenditori con una formazione di base o completa sono il 94