Consigli pratici per la coltivazione di - Comune di Cuneo · matrici utilizzate ( es Potassio da...

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ORTICOLTURA Principi generali e tecniche di coltivazione Dr. Michele Baudino CReSO

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ORTICOLTURA

Principi generali

e

tecniche di coltivazione

Dr. Michele Baudino – CReSO

“Corso di Orto Floro Frutticoltura”

Città di Cuneo Settore Attività promozionali e

produttive – ufficio Agricoltura

Consigli pratici per la coltivazione

di ortaggi a livello familiare • Scegliere il luogo adatto ( spazi ben esposti che non

risentano della competizione con altre piante da frutto e/o con alberate)

• Attenzione al suolo!! ( sono da evitare terreni caratterizzati da una forte presenza di argilla che può determinare problemi di asfissia radicale in situazioni di eccessi di umidità )

• Privilegiare gli apporti di Sostanza Organica al suolo in fase di pre vangatura.

• Non eccedere nelle concimazioni con formulati chimici ( es ternari )

• Adottare una “rotazione” all’interno dell’orto ( pomodoro – zucchine – patate - ortaggi a foglia … pomodoro )

• Utilizzare materiale di propagazione sano ( attenzione alle virosi!!!) e/o semente certificata

aspetti di concimazione

• Ruolo dei concimi chimici

– i macro elementi ( N – P – K ) ;

– i meso-elementi (Ca – Mg – S – Na - Cl)

– i micro-elementi ( Bo - Fe – Cu – Zn – Mo….)

• Attenzione alle dosi ed alla natura delle

matrici utilizzate ( es Potassio da Solfato

/ da Cloruro..)

aspetti di concimazione

• Concimi minerali semplici ( es: perfosfato minerale ; solfato potassico; urea..)

• Concimi minerali complessi ( es 12-12-17-2 Nitrophoska )

• Concimi organici e organo minerali –contengono Carbonio legato ad un elemento fertilizzante ( N-P-K) e devono essere di origine biologica

aspetti di concimazione

• AMMENDANTI :

– Sostanza organica per migliorare la struttura

– Sabbia ( orto ) per favorire lo sgrondo

dell’acqua

• CORRETTIVI

– Zolfo ( S ) per accentuare l’acidità dei suoli

– Calcio ( CaO ) per ridurre l’acidità

– Calciocianamide – Scorie Thomas per ridurre

l’acidità dei suoli

Consigli pratici per la coltivazione• Programmare le epoche di trapianto in

funzione delle fasi di raccolta che si desidera ottenere

• Adottare, laddove possibile, tecniche di protezione della coltura ( tunnel plastici)

• Problema rilevante in orticoltura è la gestione delle infestanti ( utilizzo di pacciamatura del suolo e/o scerbature manuali)

• Adottare sistemi di gestione agronomica ( difesa – concimazione..) ispirati alla produzione integrata

Consigli pratici per la coltivazione

• È necessaria una disponibilità di acqua ed inoltre è necessario programmare una regolare somministrazione di acqua alle colture ( es pomodoro)

• Attenzione all’uso di acqua da pozzo ( sarebbe necessario un periodo di riposo dell’acqua in vasca per elevare le T°)

• Adottare tecniche di irrigazione nelle prime ore della giornata quando la t° del terreno non è elevata

• Favorire l’irrigazione localizzata con manichette forate disposte lungo le file

scelta del materiale di

propagazione

• Semina diretta ( es prezzemolo – fagiolo

– fagiolino - basilico – carota …)

• Semina in VIVAIO ( es peperone –

pomodoro – cavolfiore – zucchino …)

• Trapianto materiale vivaistico

– Cubetto

– Alveolo

controllo delle infestanti

• Scerbature manuali

• Difficoltà di utilizzo di diserbanti ( tossicità delle molecole chimiche nei confronti delle altre colture con necessità di rispettare lunghi periodi tra le colture)

• Pacciamatura del suolo– Polietilene nero

– Teli biodegradabili a base di amido di mais

• Pirodiserbo

• Calore umido

Gestione del tunnel • Predisporre tunnel corti ( ottimali dimensioni non superiori ai 50

– 60 m )

• Se si vuole mantenere la copertura in inverno posizionare gli archi a distanza non superiore a 1 m

• Collegare le centini tra loro mediante una barra di collegamento e/o con barre alle testate inclinate

• Posizionare il telo plastico additivato ( lunga vita – antigoccia..)

• In inverno posizionare le chiusure sulle porte esterne al tunnel ; in estate evitare le chiusure terminali e, quando la volumetria è ridotta, aprire anche lungo i fianchi i tunnel

• Arieggiare i tunnel nella fase centrale della giornata ( anche in fase autunnale – primaverile ) per ridurre le t° all’interno del tunnel ( sopra i 35 °C le piante soffrono!!!)

• L’arieggiamento favorisce anche la riduzione dell’umidità dell’aria e contiene, significativamente, le patologie alle piante

Difesa• Tecniche agronomiche

– Adottare sesti di impianto ottimali

– Utilizzare materiali di propagazione sani

– Utilizzare cultivar tolleranti / resistenti ai parassiti vegetali

– Utilizzare piante innestate

– Arieggiare i tunnel di coltivazione

– Gestire accuratamente le irrigazioni e le concimazioni

• Possibilità di utilizzare prodotti a basso impatto ambientale ( es Bacillus Thuryngensis per i lepidotteri ; zolfo ; rame ; piretro naturale per gli afidi …)

Tecnica colturale

• Terreno sub acido tendente al neutro ( in presenza di elevata acidità dei suoli correggere con apporti di Ca per evitare problemi di scabbia)

• Preparazione del suolo: somministrazione S.O. e concimi / vangatura / apporto di concime chimico ( es 12.12.17.2 dose 50 kg / 1000 mq) fresatura superficiale

• Sesti di impianto: 80 – 90 tra le file e 25 – 28 sulla fila E’ possibile adottare anche la tecnica della pacciamatura del suolo per anticipare la fase di raccolta

• Apertura di un solco profondo 10 – 15 cm; posizionamento nel solco dei tuberi seme. Trattamento contro elateridi con geodisinfestante e/o prodotti naturali ( es Beauveria ) Copertura successiva del tubero

Preparazione dei tuberi seme • Acquistare tuberi seme da negozi certificati (

cartellino)

• Conservare i tuberi seme in luogo areato e, negli ultimi giorni, alla luce per favorire l’inverdimento

• Se il tubero seme è grande si può procedere al taglio “longitudinale” avendo cura di mantenere 2 – 3 occhi per parti di tubero

• Far trascorrere alcuni gg tra il taglio e la messa a dimora in campo per favorire la cicatrizzazione delle ferite

• Attenzione a non rompere i germogli in fase di posizionamento in campo

Tecnica colturale

Caratteristiche della patata “da seme”

• Pezzatura piccola

( ottimo un calibro 28/35 mm) ; con calibri maggiori è necessario procedere al taglio dei tuberi in pre semina

• Elevata omogeneità dei tuberi

• Germogli robusti

• Assenza di alterazioni patologiche ( es scabbia comune )

Tecnica colturale

Indicazioni agronomiche

• Coltura da rinnovo ( successione a frumento e/o a leguminose prative) Si consiglia il ritorno della coltura sullo stesso terreno dopo 4 – 5 anni.

• Concimazione: asporti per q / prodotto: 0,4 Kg di N, 0,15 kg di Fosforo e 0,6 Kg di Potassio. Azoto frazionato; Fosforo e Potassio dati alla semina

• Rincalzatura necessaria per favorire l’emissione di rizomi e radici

• Irrigazione: apporti idrici in fase di sviluppo vegetativo ( scorrimento – aspersione..) Periodo critico: fase di pre – post fioritura

Tecnica colturale

Esigenze ambientali

• Adatta a climi temperati; i tuberi congelano a –2°C; blocco di vegetazione a 6-8 °C; temperature superiori ai 30°C bloccano l’assimilazione

• Apporti idrici: medio elevate nella fase di vegetazione ( giugno – inizio luglio), ridotte in prossimità della raccolta

• Terreno: leggeri, sciolti, permeabili, profondi a reazione sub acida. Ben dotati in elementi minerali e sostanza organica

Patata – difesa

• ATTENZIONE alla peronospora della patata (

favorita da elevata umidità associata a elevate t°

e bagnatura delle foglie) Utilizzare rameici come

preventivo e prodotti ad azione retroattiva ( es

metalaxyl + rame….. ) effettuando il trattamento

alcune ore dopo aver raggiunto la fase di inizio

infestazione

• Attenzione agli elateridi: ripetere il trattamento

con Beauveria bassiana e/o con geodisinfestanti

al momento della rincalzatura

Peronospora patata

Valorizzazione patata in provincia di

Cuneo e/o Piemonte• “Produttori patate della Valle Belbo” area di

produzione del cebano

• “Produttori della patata della Bisalta” area di coltivazione di Boves – Peveragno – Chiusa Pesio…

• “Consorzio di valorizzazione patata di Entracque”

• “Consorzio di valorizzazione patata della Valle Varaita”

• Associazione produttori “As.Pro.PAT” Alessandria

• Cooperativa “AGRIFRUTTA” di Peveragno

• Cooperativa “Terre del Maira” Cavallermaggiore

Marchi dei Consorzi di tutela

Patata della Valle

Belbo

Patata di

Entracque

Patata della

Bisalta

Associazione Produttori

AS.PRO.PAT

Alessandria

Coop. AGRIFRUTTA –

Peveragno

POMODORO da mensa

• Semina a inizio marzo in seminiera per trapianto di inizio maggio

• T° ottimali di germinazione 20 – 25 °C

• T° ottimali del suolo tra 15/19°C e 25/29°C

• Il n° dei fiori si riduce se le T° del suolo si abbassano sotto i 12/15°C

• T° notturne ottimali nei tunnel 12-15°C con nuvolosità elevata ; 16-18°C in condizioni di sereno

• T° diurne ottimali nei tunnel 16-18°C con copertura nuvolosa; 22-25°C sole

POMODORO da mensa

• Attenzione alla gestione dell’acqua le piante

sono suscettibili ai ristagni idrici.

• Trapianto ( a radice nuda e/o in cubetto /

alveolo) da fine aprile ( tunnel ) sino a metà

maggio – inizio giugno ( pieno campo)

• Sesti di impianto metri 1,2 / 1,3 tra le file e metri

0,3 / 0,4 sulla fila ( 2 – 2,5 piante a mq)

• Allevamento in verticale ; sconsigliata

l’allevamento a capanna

POMODORO da mensa

• Messa a dimora delle piante

• Rincalzatura? ( attenzione alle piante

innestate)

• Come gestire la pianta nel dopo trapianto

– Sfeminellature

– Cimature

– Irrigazione

– Concimazione

POMODORO da mensa

• Tipologie di pomodoro utilizzabili

– Cuor di bue albenganese

– Insalataro

– Allungato – ovoidale

– Grappolo

– Ciliegino

– Datterino

POMODORO da mensa

• Difesa – indicazioni:

– In tunnel scarsa necessità di effettuare interventi di difesa ; controllare le presenze di eriofidi ed acari

– In pieno campo trattamenti con prodotti rameici a basso dosaggio a seguito di piogge per evitare attacchi di peronospora

– Controllo dei lepidotteri all’interno dei grappoli; attenzione a Tuta absoluta

– Controllo del “marciume apicale” con trattamenti ripetuti sui grappoli con prodotti a base di Ossido di Calcio

Blotchy ripening

Marciume apicale

Peronospora bacca

Alterazioni

radice

Tripidi

Lepidottero bacca

Aleirodidi

Cimice

Tuta absoluta

PEPERONE • Semina a metà febbraio per trapianto di metà

maggio ( necessitano 12 settimane di vivaio)

• T° ottimali di germinazione 20 – 25 °C

• T° ottimali del suolo tra 15/18°C e 32/35°C

• T° ottimali del suolo in vegetazione comprese tra 24 e 30 °C

• Il n° dei fiori si riduce con T° dell’aria superiori ai 25°C ; T° di 15-17°C favoriscono frutti partenocarpici ( senza semi)

• T° notturne ottimali nei tunnel di circa 18-22 °C favoriscono la maturazione

• T° diurne ottimali nei tunnel 22 - 25°C con celo coperto; 25 - 28°C con celo soleggiato.

PEPERONE

• Attenzione alla gestione dell’acqua le piante possono subire danni se allagate e/o se l’acqua raggiunge il colletto della pianta.

• Trapianto ( a radice nuda e/o in cubetto / alveolo) da fine aprile ( tunnel ) sino a metà maggio – fine maggio ( pieno campo)

• Sesti di impianto metri 0.9 / 1,2 tra le file e metri 0,3 / 0,4 sulla fila ( 2.5 piante a mq)

• Allevamento in verticale avendo cura di avvicinare molto le piante e mantenerle erette.

• Appena dopo il trapianto effettuare una concimazione con fosforo per favorire la radicazione

PEPERONE • Come posizionare le giovani piante in campo ?

• La rincalzatura è necessaria?

• Come gestire la pianta nel dopo trapianto

– Irrigazione – interventi periodici ( almeno una volta a

settimana) meglio se si utilizzano manichette forate

– Evitare eccessi di N in fase di post trapianto per non

determinare cascola dei fiori

– Concimazione Apporti frazionati di concime (N; P e K con

aggiunta di Ca e Mg ) durante la fase di allevamento

delle piante

PEPERONE

• Difesa – indicazioni:

– In tunnel scarsa necessità di effettuare

interventi di difesa ; controllare le presenze di

“piralide del mais” attraverso il

posizionamento delle reti; di acari ed afidi

– In pieno campo trattamenti con prodotti

rameici a seguito di piogge per evitare

attacchi di peronospora; trattamenti contro la

piralide del mais.

Fisiopatia – colpi

di sole

Mal bianco

PhythopthoraPhythopthora capsici

Virus TSWV

Piralide

Ragno rosso

ZUCCHINO

• Semina diretta in tunnel a partire da inizio –metà aprile sino a agosto per il pieno campo

• T° ottimali di germinazione 25 °C

• T° ottimali del suolo tra 18°C e 25°C sopra i 32-35°C si ha il blocco della vegetazione

• T° ottimali dell’aria

• Nei primi frutti si evidenziano problemi di deforme per problemi di impollinazione ( mancanza di fiori maschili )

• Scelta delle tipologie varietali più interessanti ( verde scuro - verde chiaro con il fiore –greyzini)

ZUCCHINO • Trapianto ( a radice nuda e/o in cubetto /

alveolo) da fine aprile ( tunnel ) sino a metà maggio – inizio giugno ( pieno campo)

• Sesti di impianto metri 1,2 / 1,3 tra le file e metri 0,3 / 0,4 sulla fila ( 2 – 2,5 piante a mq)

• Predilige suoli molto fertili con elevata dotazione in N

• Necessita di irrigazioni regolari ( irrigare a turni di 5 – 7 gg avendo cura di bagnare abbondantemente) sia a scorrimento che per aspersione

• Attenzione alla gestione dell’acqua le piante sono suscettibili ai ristagni idrici.

ZUCCHINO

• Difesa – indicazioni:

– Controllo marcato nei confronti degli afidi

agenti di alterazioni virali

– In pieno campo trattamenti con prodotti

rameici a seguito di piogge per evitare

attacchi di Colletotrichum –

Pseudoperonospora e marciumi alla base

– Trattamenti con Zolfo per contenere l’Oidio

Afidi

VIROSI

ORTAGGI a Foglia

• Tipologie che possono essere coltivate nei nostri areali

– Lattuga cappuccio – gentilina – foglia di quercia – lollo Esistono cultivar adatte a cicli autunnali / invernali ed a cicli primaverili -estivi – autunnali.

– Valeriane e spinaci adatte a cicli produttivi autunnali – invernali – primaverili

• Consigliabile il TRAPIANTO ( lattughe e simili) per anticipare i cicli ed ottenere materiale di qualità

ORTAGGI a FOGLIA

• Trapianti prolungati nel tempo

Da febbraio / marzo in tunnel

Da fine aprile – sino a inizio settembre in

pieno campo

Da metà settembre a metà ottobre in tunnel

• Dal trapianto alla raccolta, nella fase

estiva, intercorrono 35 – 45 gg; in autunno

– inverno circa 60 – 80 gg

ORTAGGI a Foglia

• Sesti di impianto : 0.20 / 0.30 tra le file e 0.25

/0.35 sulla fila ( 9 – 10 piante a mq) per le

lattughe cappuccio – gentiline – foglie di quercia.

• Sesti di impianto 0.15 x 0.15 ( c.a 45 – 50

piante a mq ) per lo spinacio

• Sesti di impianto di 0.15 x 0.10 ( c.a 80 piante a

mq) per la Valeriana

• Suolo pacciamato con film plastico nero / bianco

– nero in estate )

ORTAGGI a foglia

• Come posizionare le piante ?

• Irrigazione quale tecnica utilizzare ? (

aspersione estate e pieno campo ; localizzata in

autunno – inverno in tunnel)

• Controllo delle principali malattie ( Bremia

lactucae ) con Fosfiti di Potassio

• Controllo dei marciumi con particolare

attenzione ad evitare ristagni di acqua nel suolo.

• Protezione dal gelo nei cicli autunno – invernali

Batteriosi

Funghi

vascolari

Bremia

TIP BURN

CAVOLFIORE – CAVOLO • Tipologie di prodotto consigliate in zona

– Cavolfiore a infiorescenza bianca ( cicli di 60 /

65 gg sino a cicli di 95 / 100 gg)

– Cavolfiore “verde di Macerata” ( cicli di 90 –

100 gg dal trapianto)

– “cavolfiore romanesco” ( cicli di 90 – 100 gg dal

trapianto)

– Cavolo verza a foglia bollosa – semi bollosa

cicli di 70 – 120 gg ( autunnali – invernali)

– Cavoli cappuccio a cicli di 70 – 90 gg

– Cavolo broccolo a cicli di 60 – 80 gg dal

trapianto .

CAVOLFIORE e CAVOLI

• Necessario il TRAPIANTO

• Utilizzare materiali di propagazione di c.a

30 / 35 gg al fine di evitare alterazioni alle

giovani piante

• Adottare sesti di impianto di 90 – 120 cm

tra le file e 35 – 40 cm sulla fila

• Far seguire la brassicacea ad una

solanacea ( es patata ) o cucurbitacea (

es zucchino )

CAVOLFIORE e CAVOLO

• Irrigazione per aspersione ( in particolare

per cavolfiore) e/o a scorrimento

• Ruolo dell’irrigazione sui cicli di sviluppo

delle giovani piante

• Gestione dell’interfila

• È possibile incidere sui cicli di

maturazione delle piante?

CAVOLFIORE e CAVOLI

• Difesa

– Controllo della Alternaria e Peronospora mediante trattamenti con rame

– Controllo della batteriosi con prodotti rameici

– Controllo delle larve di lepidotteri ( cavolaia e nottue) con piretro naturale e/o Bacillus Thuringensis trattare nelle ore serali

– Controllo dell’Ernia del cavolo ( Plasmodiophora brassicae) mediante correzione del terreno

Afide ceroso

NottueBatteriosi pomo

CIPOLLA

CIPOLLA - terreno

• pH del suolo neutro sub acido valori compresi tra 6 e 7

• Predilige terreni ben drenati , evitare ristagni di acqua; ottimi i terreni con humus

• Nella fase di ingorssamento del bulbo è necessario effettuare frequenti irrigazioni sia per aspersione che a scorrimento nell’interfila

• Eccessi di N ritardano la maturazione; eccessi di Zolfo nel terreno aumentano il potere lacrimogeno ai bulbi.

• Gli apporti di fertilizzanti vanno effettuati a 15 – 20 gg dalla raccolta

• È necessario contenere, durante l’intera fase vegettaiva, le malerbe nell’interfila

Cipolla tecnica colturale • Semina di marzo – inizio aprile a file su suolo ben

preparato di cultivar di cipolla a giorno lungo

• È possibile effettuare la semina con bulbilli ; in questo caso il ciclo si riduce di 20 – 25 gg

• Semina a file distanti 20 – 25 cm tra le file e 10 sulla fila ( più è fitta la semina più i bulbi rimangono piccoli)

• T° ottimale per la germinazione compresa tra 20 e 25 °C

• A 10°C di t° del suolo la germinazione è lenta

• La formazione del bulbo avviene in estate ( minimo critico per la bulbificazione è di 12 ore di luce per le cv precoci e 13 – 14 ore per le cv medie e 15 – 16 per le tardive

• La bulbificazione è favorita dalla scarsa presenza di N nel suolo ; da un elevata rapporto K/N e da una buona disponibilità di P

• Le t° elevate accelerano la maturazione dei bulbi

CIPOLLA tecnica colturale • Quando le foglie si ripiegano verso il terreno è il momento di

estirpare le cipolle

• Scavate le cipolle queste vanno lasciate per alcuni giorni in campo al sole per favorire la disidratazione delle foglie esterne del bulbo ( tuniche)

• Le cipolle bianche possono subire danni da eccesso di insolazione con lessatura dei tessuti. Per questo si consiglia di mescolare i bulbi al suolo tutti i giorni

• Appena la parte aerea è rinsecchita e le tuniche esterne sono disidratate i bulbi vanno raccolti e stoccati in luogo areato e fresco per la conservazione In questo periodo inizia la dormienza e dura circa tre mesi

• Ottimo termico per la conservazione 0 °C e 70% di UR . Se la T° è più elevata i bulbi iniziano a germogliare per la

• I bulbi vanno conservati senza arrecare danno ( ammaccature – abrasioni) ai bulbi

PORRO

PORRO – tecnica colturale

• Predilige suoli molto sciolti dove NON si riscontrano ristagni idrici

• Semina in semenzaio ( marzo ) e trapianto a giugno –luglio in campo.

• Trapianto a file distanti 100 – 120 cm tra loro

• Aprire un profondo solco e “adagiare” su un lato del solco le piante disposte a distanze di 5 – 6 cm massimo.

• Coprire le piante lasciandole leggermente piegate

• Successivamente la pianta vegeterà e, periodicamente si effettueranno rincalzature prima meccaniche poi manuali per l’intera fase estiva

• Ad ogni rincalzatura, per favorire l’allungamento del fusto centrale, effettuare il taglio del fogliame esterno

PORRO tecnica colturale

• Durante la fase estiva devono essere effettuate

frequenti irrigazioni per mantenere sempre in

vegetazione la pianta

• In autunno inoltrato, con il sopraggiungere delle

prime brinate, si procede all’estirpo del porro dal

campo

• La conservazione dovrebbe avvenire in locali

freschi e umidi ( es cantine) avendo cura di

posizionare i porri in tagliola con sabbia UMIDA

CAROTA

CAROTA tecnica colturale • Predilige suoli profondi – freschi , ricchi in S.O. con

assenza di ristagno di acqua

• Evitare suoli argillosi e/o terreni ricchi in scheletro

• pH ottimale per la coltura 6 – 7

• Vangatura profonda del terreno con amminutamento dello strato superficiale di terreno

• Sistemare il terreno a prode rialzate al fine di evitare ristagni idrici.

• Si consiglia la semina a file per favorire le operazioni di scerbatura durante il ciclo colturale

• Non somministrare letame direttamente alla coltura in pre semina

CAROTA tecnica colturale • Semina a aprile con t° superiori ai 10 – 15 °C

• Semina di metà luglio per le produzioni che saranno raccolte in inverno

• Per favorire l’emergenza delle giovani piante si consiglia di posizionare, sulle aiole, teli in juta e/o materiale poroso mantenendo elevati i livelli di umidità del suolo.

• Le irrigazioni sono necessarie in particolare nelle prime fasi di sviluppo; utilizzare ridotti volumi di acqua onde evitare pericolosi ristagni superficiali e la creazione di situazioni favorevoli allo sviluppo di funghi patogeni

• L’irrigazione a pioggia è da preferire, ove possibile. Intervenire nelle ore del mattino per ridurre lo sviluppo di parassiti animali sulla vegetazione

• Conservazione: ottimo termico 0°C ed elevata umidità relativa dell’aria ( 90% ) A t° inferiori a – 1°C si hanno problemi di deterioramento delle carote

FAGIOLO

• Tipologie che possono essere coltivate nei

nostri areali

– Borlotti rampicanti – per raccolta della granella

allo stadio ceroso ( es Bingo – Rossano..)

– Fagiolo per produzione di granella secca ( Billò –

Bianco di Bagnasco)

– Fagiolo “bianco di Spagna”

– Fagiolo nano da raccolta dei baccelli allo stadio

ceroso

– Fagiolino verde nano / rampicante per raccolta

baccelli mangiatutto

FAGIOLO

• Semine in pieno campo scalari nel tempo

Da fine aprile – inizio maggio sino a fine giugno

• Dal trapianto alla raccolta intercorrono mediamente :

per i borlotti rampicanti, 90 – 110 gg;

per i fagioli borlotti nani 70 – 80 gg ;

per i fagiolini nani 30 – 35 gg;

per i fagiolini rampicanti 55 – 60 gg.

FAGIOLO

• Sesti di impianto tipologie rampicanti :

1,20 tra le bine; 0,90 entro la bina;

postarelle distanti 0,40 sulla fila.

• Sesti di impianto tipologie “nane” (

baccello mangiatutto e/o borlotto): 0,90 tra

le file e postarelle distanti 0,15 sulla fila

FAGIOLO

• T° minime del terreno per la germinazione

8 – 10 °C

• T° ottimali per la fioritura 15° - 18 °C ; T°

ottimali per la maturazione 20 – 25 °C

• Terreno fresco, sciolto, ricco in S.O.; pH

ottimale 5,5 – 6,5

• Semina a postarelle ( 2 – 6 semi /

postarelle) Seme interrato di 3 – 4 cm

FAGIOLO

• Irrigazione localizzata ( manichetta ) e/o per scorrimento. SCONSIGLIATA l’irrigazione per aspersione

• Controllo delle principali malattie ( Colletotrichum lindemuthianum e Batteriosi ) utilizzo di semente sana; uso di rame

• Controllo del Tonchio: sottoporre la semente a trattamenti termici ( - 20°C / alcuni gg).

• Conservazione della semente in ambiente sano –ventilato e con T° contenute.

Antracnosi

Batteriosi

Rhizoctonia

Tonchio Lepidotteri

Tripidi

Miridi

Miridi

PISELLO

• Tollera il freddo ; è sensibile alle T° elevate ed alla siccità

• pH ottimale per il suolo 6,5 – 7

• Semina in autunno inoltrato ( novembre ) oppure a marzo ( appena si può operare nei terreni)

• Tipologie mezza rama / rampicanti

• Sesti di impianto: mezza rama 90 -100 tra le file ; rampicanti 100 – 130 tra le file

• Semina continua sulla fila interrando il seme con 2 / 3 cm di terra.

• Raccolta di giugno

ASPARAGO

• Aree di produzione ( Albese / Ceresole;

Carmagnolese; Santenese; Vercellese)

• Terreno: predilige suoli a pH neutro – sub

alcalino ( 7 – 7,5 ), ricchi in S.O.; freschi;

drenanti.

• Evitare aree di ristagno idrico

• Sesti di impianto: 90 / 120 tra le file; 30 – 35

sulla fila

• Utilizzo di materiale di propagazione:

vegetante e/o zampe da vivaio

ASPARAGO

• Epoca di piantagione: Zampe a marzo -materiale vegetante a giugno / luglio

• Lavori di preparazione del terreno

– Zampe: solco profondo 25 - 30 cm a fondo piatto.

– Piantine vegetanti: solco di 10 cm ; piante distanti 25 – 30 cm

• Inizio delle raccolte variabile tra il II° anno ( zampe) e III° anno ( piantine)

ASPARAGO

• Raccolta: inizia al II° - III° anno e prosegue

per 7 – 9 anni mediamente a seconda

della sanità della coltura.

• Epoca di raccolta: da metà aprile a inizio

giugno

• Problemi di vento / gelo

• Durata delle raccolte: controllare il

diametro dei turioni.

ASPARAGO

• Irrigazione estiva per aspersione

• Concimazione con azoto in estate dopo le raccolte frazionate in due momenti distinti

• Apporti irrigui in fase estiva per favorire la crescita del rizoma sotterraneo e la differenziazione di gemme sulla corona.

• Apporti di Potassio fatti a fine autunno

• Controllo delle principali malattie ( Stemphilium e Ruggine ) in fase estiva con trattamenti specifici

• Indispensabile il diserbo manuale e/o con prodotti chimici in fase di pre ricaccio per favorire la crescita delle piante.

Stenfiliosi dei turioni

Ruggine

Approfondimento sugli O.G.M.

• Gli O.G.M. ( organismi geneticamente modificati) sono una minaccia o una risorsa per l’agricoltura mondiale?

• Che cosa è un OGM?– Un organismo modificato tramite moderne tecniche di

ingegneria genetica; oppure organismi da cui sono stati prelevati dei geni; oppure organismi in cui sono stati inseriti geni provenienti da un organismo “donatore” della stessa specie ( cisgenici)

• Cosa è un “organismo transgenico”?– Con questa definizione si considerano organismi in cui

sono stati inseriti geni di provenienza da un organismo di specie diversa

Approfondimento sugli O.G.M.

• Le modificazioni del genoma degli esseri viventi da parte dell’uomo è una pratica antichissima ( si può fare risalire a 14.000 anni fa)

• A partire dalla prima metà del 1900 l’uomo ha preso coscienza dell’effetto a livello genico dai propri programmi di selezione attraverso la “mutagenesi” e la “selezione”– Mutagenesi - imprecisioni ed errori di replicazione del genoma

durante i processi di divisione cellulare. Queste mutazioni vengono poi sottoposte a selezione o dall’ambiente o dall’uomo.

– Selezione e miglioramento genetico – amplificano le mutazioni attraverso un lavoro di selezione che si protrae nel tempo partendo da un incorcio e selezionando, nel tempo, i soggetti migliori

Approfondimento sugli O.G.M.

• La differenza sostanziale tra le tecniche di “miglioramento genetico” classico e l’ingegneria genetica (alla base dello sviluppo degli OGM) sta nella modalità con cui l’uomo induce le modificazioni genetiche.

• Nel caso della mutazione o dell’incrocio viene effettuata una selezione fenotipica in base a caratteristiche visibili all’interno di popolazioni molto grandi ed essa si prolunga per diversi anni

• Nell’ingegneria genetica è possibile PROGETTARE la modifica genetica da effettuare e, ottenuti alcuni individui nel breve tempo, questi vengono selezionati “genotipicamente”

Approfondimento sugli O.G.M.• Quali potenziali rischi nell’utilizzo di OGM per

l’ambiente e per la salute umana e animale?– Es batteri normalmente innocui si possono

trasformare in patogeni oppure possano produrre tossine e trasformarsi in agenti cancerogeni

– Es una invasività e persistenza di alcune piante OGM; induzione di resistenza agli insetti; interazioni con i pronubi ….

– Possibili rischi per la salute umana o animale tra cui effetti tossicologici causati da proteine sintetizzate dai geni inseriti , allergie, cambiamento sui valori nutritivi, trasferimento di resistenza agli antibiotici….

• Quale possibilità di coesistenza tra colture OGM e non OGM???????????????

CReSO Consorzio Ricerca e Sperimentazione

per l’Ortofrutticoltura piemontese

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Grazie per l’attenzione