Consenso informato a cura di Laura D’Addio. Informazione e scelte sanitarie di informed consent si...

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Consenso informatoConsenso informato

a cura di Laura D’Addio

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Informazione e scelte Informazione e scelte sanitariesanitarie

di informed consent si discute per la prima volta in un processo celebrato

nel 1957 in California

Per la prima volta il dovere di ottenere il consenso del paziente fu coniugato all’esplicito dovere del medico di comunicare talune informazioni fino allora tradizionalmente coperte da riserva

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Informazione e scelte Informazione e scelte sanitariesanitarie

La Corte Costituzionale, con la Sentenza n. 471 del 9 ottobre 1990 riconobbe

per la prima volta il principio di autodeterminazione come espressione

del valore costituzionale della inviolabilità della persona, postulando nel precetto della “libertà individuale” di cui all'art. 13, primo comma, della Costituzione, la sfera di esplicazione del potere di ogni persona di disporre

del proprio corpo

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Titolarità della sceltaTitolarità della scelta

““Nel diritto di ciascuno di disporre, lui e lui solo, della Nel diritto di ciascuno di disporre, lui e lui solo, della propria salute ed integrità personale, pur nei limiti propria salute ed integrità personale, pur nei limiti

previsti dall’ordinamento, non può che essere previsti dall’ordinamento, non può che essere ricompreso il diritto di rifiutare le cure mediche ricompreso il diritto di rifiutare le cure mediche

lasciando che la malattia segua il suo corso anche lasciando che la malattia segua il suo corso anche fino alle estreme conseguenze: il che non può essere fino alle estreme conseguenze: il che non può essere

considerato come il riconoscimento positivo di un considerato come il riconoscimento positivo di un diritto al suicidio, ma è invece la riaffermazione che diritto al suicidio, ma è invece la riaffermazione che la salute non è un bene che possa essere imposto la salute non è un bene che possa essere imposto

coattivamente al soggetto interessato dal volere o, coattivamente al soggetto interessato dal volere o, peggio, dall’arbitrio altrui, ma deve fondarsi peggio, dall’arbitrio altrui, ma deve fondarsi

esclusivamente sulla volontà dell’avente diritto, esclusivamente sulla volontà dell’avente diritto, trattandosi di una scelta che (…) riguarda la qualità trattandosi di una scelta che (…) riguarda la qualità

della vita e che pertanto lui e lui solo può della vita e che pertanto lui e lui solo può legittimamente fare” ”legittimamente fare” ”

(Corte d’Assise Firenze, sent. 13/1990)(Corte d’Assise Firenze, sent. 13/1990)

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Informazione e scelte Informazione e scelte sanitariesanitarie

Convenzione sui diritti umani e la Convenzione sui diritti umani e la bioeticabioetica

(Consiglio d’Europa, 1997)(Consiglio d’Europa, 1997)

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Informazione e scelte Informazione e scelte sanitariesanitarie

I 7 PRINCIPI DI TAVISTOCK Nel 1999 un gruppo di esperti

anglosassoni, il cosiddetto Gruppo di Tavistock, ha sviluppato alcuni principi etici di massima che si rivolgono a tutti coloro che hanno a che fare con la sanità e la salute e che, non essendo settoriali si distinguono dai codici etici elaborati dalle singole componenti del sistema (medici, enti, ecc.)

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Informazione e scelte Informazione e scelte sanitariesanitarie

Principio n° 4

Collaborazione degli operatori della sanità tra loro e con il paziente, con il

quale è indispensabile stabilire un rapporto di partenariato: «Nulla che mi riguardi senza di me» è il motto

del paziente che dobbiamo rispettare

(Maureen Bisognano, Institute of Health Care Improvement, 2000)

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Informazione e scelte Informazione e scelte sanitariesanitarie

Principio n° 7

Onestà, trasparenza, affidabilità, rispetto della dignità personale sono essenziali a qualunque sistema sanitario e a qualunque rapporto tra medico e paziente

(Maureen Bisognano, Institute of Health Care Improvement, 2000)

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Informazione e scelte Informazione e scelte sanitariesanitarie

Il fine della richiesta del consenso informato è anche quello di perseguire

e di promuovere l’autonomia dell’individuo nell’ambito delle

decisioni sanitarie, e in tal modo l’informazione al paziente, in quanto

finalizzata alla tutela della salute, diventa essa stessa una prestazione sanitaria alla stregua dell’intervento

diagnostico-terapeutico o assistenziale propriamente inteso

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Titolarità della sceltaTitolarità della scelta

Convenzione sui diritti umani e la bioeticaConvenzione sui diritti umani e la bioetica

““è da ritenere illecito qualsiasi intervento è da ritenere illecito qualsiasi intervento medico effettuato senza il consenso della medico effettuato senza il consenso della

persona, la quale deve ricevere persona, la quale deve ricevere preventivamente un’informazione adeguata preventivamente un’informazione adeguata

in merito allo scopo e alla natura in merito allo scopo e alla natura dell’intervento nonché alle sue conseguenze dell’intervento nonché alle sue conseguenze

ed ai suoi rischi”ed ai suoi rischi”

(Consiglio d’Europa, 1997, art. 5)(Consiglio d’Europa, 1997, art. 5)

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Titolarità della sceltaTitolarità della scelta

““Il consenso del paziente non può Il consenso del paziente non può essere delegato ad altri così essere delegato ad altri così come non può presumersi da come non può presumersi da

parte del medico. Il medico deve parte del medico. Il medico deve pertanto riferirsi unicamente pertanto riferirsi unicamente

all’atto di volontà del soggetto all’atto di volontà del soggetto adeguatamente informato”adeguatamente informato”

(CNB, 1992)(CNB, 1992)

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Cosa comunicare?Cosa comunicare?

““Dire quanto una persona , Dire quanto una persona , pensata come media all’interno pensata come media all’interno

di una comunità, vorrebbe di una comunità, vorrebbe sapere e potrebbe comprendere sapere e potrebbe comprendere

(standard medio)”(standard medio)”

(CNB, 1992)(CNB, 1992)

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Cosa comunicare?Cosa comunicare?

““Dire ciò che la comunità Dire ciò che la comunità scientifica ritiene essenziale allo scientifica ritiene essenziale allo

stato attuale delle sue stato attuale delle sue conoscenze conoscenze

(standard professionale)(standard professionale)

(CNB, 1992) (CNB, 1992)

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Cosa comunicare?Cosa comunicare?

““Dire ciò che il singolo paziente, Dire ciò che il singolo paziente, qui ed ora, vuole e può qui ed ora, vuole e può

comprendere, o ciò che si reputa comprendere, o ciò che si reputa massimamente significativo per massimamente significativo per

luilui(standard soggettivo)(standard soggettivo)

(CNB, 1992) (CNB, 1992)

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Cosa comunicare?Cosa comunicare?

““L’informazione non deve essere L’informazione non deve essere soltanto una trasmissione di dati soltanto una trasmissione di dati

e notizie, ma deve indicare al e notizie, ma deve indicare al paziente le alternative, paziente le alternative,

terapeutiche e non, che siano terapeutiche e non, che siano possibili”possibili”

(CNB, 1992) (CNB, 1992)

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Cosa comunicare?Cosa comunicare?

““L’informazione è finalizzata non a L’informazione è finalizzata non a colmare la inevitabile differenza di colmare la inevitabile differenza di conoscenze tecniche tra medico e conoscenze tecniche tra medico e

paziente, ma a porre un soggetto (il paziente, ma a porre un soggetto (il paziente) nella condizione di paziente) nella condizione di

esercitare correttamente i suoi diritti esercitare correttamente i suoi diritti e quindi di formarsi una volontà che e quindi di formarsi una volontà che

sia effettivamente tale; in altri termini sia effettivamente tale; in altri termini porlo in condizione di scegliere”porlo in condizione di scegliere”

(CNB, 1992) (CNB, 1992)

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Come comunicare?Come comunicare?

““E’ indispensabile che il rapporto E’ indispensabile che il rapporto medico-paziente non si esaurisca al medico-paziente non si esaurisca al

termine del primo incontro e continui termine del primo incontro e continui nel tempo … le informazioni nel tempo … le informazioni

raramente potranno essere fornite in raramente potranno essere fornite in maniera completa al primo incontro”maniera completa al primo incontro”

(CNB, 1992) (CNB, 1992)

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Come esprimerlo?Come esprimerlo?

““il consenso informato può essere il consenso informato può essere orale o scritto”orale o scritto”

(CNB, 1992) (CNB, 1992)

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Chi lo esprime?Chi lo esprime?

““il consenso dell’interessato deve il consenso dell’interessato deve essere personale, specifico e essere personale, specifico e

consapevole … a ciò corrisponde un consapevole … a ciò corrisponde un obbligo del sanitario di informare”obbligo del sanitario di informare”

(CNB, 1992) (CNB, 1992)

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Chi lo esprime?Chi lo esprime?

““E’ certamente corretto dal punto di vista E’ certamente corretto dal punto di vista deontologico che il medico informi i parenti deontologico che il medico informi i parenti

o, comunque, le persone che hanno o, comunque, le persone che hanno consuetudine col soggetto malato. Ma tale consuetudine col soggetto malato. Ma tale

informativa non può considerarsi informativa non può considerarsi giuridicamente obbligatoria, né tanto meno giuridicamente obbligatoria, né tanto meno il parere espresso da costoro può risultare il parere espresso da costoro può risultare

vincolante”vincolante”

(CNB, 1992) (CNB, 1992)

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Chi lo esprime?Chi lo esprime?

““Il caso potrebbe risultare diverso qualora il Il caso potrebbe risultare diverso qualora il malato abbia precedentemente avuto la malato abbia precedentemente avuto la

possibilità di affidare – in forme possibilità di affidare – in forme giuridicamente valide e inoppugnabili – a giuridicamente valide e inoppugnabili – a

terzi la tutela della propria persona in terzi la tutela della propria persona in rapporto ad interventi sanitari”rapporto ad interventi sanitari”

(CNB, 1992) (CNB, 1992)

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Informazione e infermieriInformazione e infermieri

“L’Infermiere ascolta, informa, coinvolge la persona e valuta con la stessa i bisogni

assistenziali, anche al fine di esplicitare il livello di assistenza garantito e consentire

all’assistito di esprimere le proprie scelte”

(CD 1999, art. 4.2)

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Informazione e infermieriInformazione e infermieri

“L’Infermiere, rispettando le indicazioni espresse dall’assistito, ne facilita i rapporti con la comunità e le persone per lui significative, che coinvolge nel piano di cura”

(CD 1999, art. 4.2)

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Informazione e infermieriInformazione e infermieri

“L’Infermiere, nell’aiutare e sostenere la persona nelle scelte terapeutiche, garantisce le informazioni relative al piano di assistenza ed adegua il livello di comunicazione alla capacità del paziente di comprendere.

Si adopera affinché la persona disponga di informazioni globali e non solo cliniche e ne riconosce il diritto alla scelta di non essere informato”

(CD 1999, art. 4.5)

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Informazione e infermieriInformazione e infermieri

“L’Infermiere si adopera affinché sia presa in considerazione l’opinione del minore rispetto alle scelte terapeutiche, in relazione all’età ed al suo grado di maturità”

(CD 1999, art. 4.11)

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Consumatore InformatoConsumatore Informato

Soggetto con conoscenza della sua condizione Soggetto adeguatamente informato dal suo

medicoSoggetto capace di prendere decisioni

consapevoli sulla condizione / malattiaSoggetto partecipe in maniera attiva alla

gestione della sua condizione / malattiaSoggetto a conoscenza delle regole e delle

opportunità che il sistema sanitario offre per la sua situazione

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Consumatore InformatoConsumatore Informato

•Diritto ad essere informato

•Diritto ad essere consultato

•Diritto ad essere ascoltato

•Diritto ad una partecipazione attiva nella gestione della propria condizione

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Consumatore InformatoConsumatore Informato

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