CONOSCIAMO I DISTURBI PSICOPATOLOGICI DELL’ADOLESCENZA · durante l’adolescenza, tra i 18 e i...

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PSICOPATOLOGIA IN

ADOLESCENZA

Rispetto ad altri periodi della vita, durante l’adolescenza la suscettibilità ad alcune patologie psichiatriche è maggiore, soprattutto nelle femmine.

I disturbi che emergono durante l’adolescenza possono essere più duraturi rispetto a quelli con un esordio più tardivo.

CAMBIAMENTI VELOCI

crescita dei processi neurali

rimodellamento delle connessioni sinaptiche

aumento della mielinizzazionenelle aree prefrontali

maturazione dei collegamenti nelle aree sottocorticali

sembrerebbero NOTEVOLMENTE ACCELERATI IN ADOLESCENZA

DISTURBI ALIMENTARI

L’INSODDISFAZIONE PER LA PROPRIA IMMAGINE CORPOREA può portare all’insorgenza di disturbi alimentari. In Italia, 8-10 ragazze su 100 hanno disturbi del comportamento alimentare:

ANORESSIA NERVOSA

BULIMIA NERVOSA

BIGE-EATING (abbuffate)

DISTURBO EVITANTE RESTRITTIVO DELL’ASSUNZIONE DI CIBO

ANORESSIA E BULIMIAANORESSIA

A) Restrizione assunzione di calorie rispetto alle necessità. Perso corporeo troppo basso.

B) Intensa paura di prendere peso o diventare grassi. Comportamento che interferisce con l’aumento di peso

C) Alterazione del modo in cui la persona vive il peso e la forma del proprio corpo. Eccessiva importanza sui livelli di autostima o persistente mancato riconoscimento della gravità della condizione.

1. CON RESTRIZIONI

2. CON ABBUFFATE E CONDOTTE DI ELIMINAZIONE

BULIMIA

A) Ricorrenti episodi di abbuffate:

1. mangiare QUANTITÀ ECCESSIVE di cibo in un certo periodi di tempo

2. Sensazione di PERDITA DI CONTROLLO durante l’abbuffata, non riuscire a smettere di mangiare

B) Ricorrenti e inappropriate condotte compensatorie (vomito autoindotto, abuso di lassativi, diuretici o altri farmaci per ridurre peso, digiuno o attività fisica eccessiva)

Almeno una volta alla settimana per 3 mesi

Livelli di autostima indebitamente influenzati dalla forma e dal peso del corpo

Non si manifesta nell’anoressia nervosa

DISTURBO DA DISMORFISMO

CORPOREOA) Preoccupazione per uno o più difetti imperfezioni percepiti nell’aspetto fisico

che non sono osservabili, o appaiono agli altri in modo lieve

B) L’individuo ha messo in atto comportamenti ripetitivi (guardarsi allo specchio, curarsi eccessivamente, stuzzicarsi la pelle, ricercare rassicurazione) o azioni mentali (confrontare il proprio aspetto con quello degli altri) in risposta a preoccupazioni legate all’aspetto

C) La preoccupazione causa disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento sociale, lavorativo o in altre aree importanti

D) La preoccupazione non è meglio giustificata da preoccupazioni legate al grasso corporeo o al peso

CON DISMORFIA MUSCOLARE se l’individuo pensa che la sua massa muscolare sia insufficiente o troppo piccola

Con insight buono/scarso/assente-delirante

Alcune statistiche dicono che ne è colpito il 2% della popolazione prevalentemente donne.

DISTURBI D’ANSIA

I DISTURBI D’ANSIA E DELL’UMORE in

adolescenza sembrerebbero collegati ad un anomalo

aumento di attività dell’amigdala e delle aree corticali

prefrontali ventrali.

Alcuni dati scientifici, inoltre, suggeriscono che

anomalie neurali dell’amigdala e manifestazioni

ansiose sembrerebbero più frequenti negli adolescenti

rispetto agli adulti.

DISTURBO D’ANSIA SOCIALE

A) Paura o ansia marcate relative a una o più situazioni sociali nelle quali l’individuo

è esposto al possibile esame degli altri (interazioni sociali, essere osservati quando

si mangia, incontrare sconosciuti, fare un discorso ecc.)

B) La persona teme che agirà in modo tale o manifesterà sintomi di ansia che saranno

valutati negativamente (imbarazzanti, porteranno al rifiuto, risulteranno offensivi

per altri ecc.)

C) Le situazioni temute provocano inevitabilmente ansia o paura.

D) Le situazioni sociali sono evitate o sopportate con paura e ansia intense

E) La paura, ansia ed evitamento durano da almeno 6 mesi

F) Paura ansia ed evitamento creano disagio clinicamente significativo

G) Non sono attribuibili a sostanze o farmaci

H) Non sono meglio spiegati da altri disturbi o condizioni mediche (panico,

dismorfismo corporeo, spetro autistico)

DISTURBO DA DISREGOLAZIONE

DELL’UMORE DIROMPENTE

A) Gravi e ricorrenti scoppi di collera verbali o comportamentali con aggressione fisica a cose o persone sproporzionati, per durata e intensità, alla situazione e all’età del soggetto

B) Non correlati ad altri disturbi

C) Si verificano 2 o 3 volte alla settimana

D) Tra gli episodi l’umore è persistentemente arrabbiato o irritabile per la maggior parte del tempo

E) I criteri A e D sono presenti per almeno 12 mesi, e non sono trascorsi più di 3 mesi senza sintomi

F) I criteri A e D sono presenti in almeno 2 di 3 contesti (casa, scuola, amici) e sono molto gravi in almeno 1

G) La diagnosi va posta non prima dei 6 anni e non dopo i 18

H) L’età di esordio è prima dei 10 anni.

I) Non sono stati soddisfatti i criteri per un episodio maniacale o ipomaniacale

DISTURBO DEPRESSIVO MAGGIORE 1

A) 5 o più dei seguenti sintomi son stati presenti contemporaneamente per più di 2 settimane e rappresentano un cambiamento rispetto al funzionamento precedente: 1) UMORE DEPRESSO; 2) PERDITA DI INTERESSE O PIACERE

1) Umore depresso per la maggior parte del tempo quasi tutti i giorni

2) Marcata riduzione di interesse e piacere per le solite attività

3) Perdita di peso significativa o aumento di peso. Alterazioni dell’appetito

4) Insonnia o ipersonnia

5) Agitazione o rallentamento quasi tutti i giorni

6) Faticabilità o mancanza di energie

7) Sentimenti di colpa e svalutazione inappropriati, a volte deliranti

8) Ridotta capacità di pensare, di concentrazione e indecisione quasi tutti i giorni

9) Pensieri ricorrenti di morte, ricorrente ideazione suicidaria

B) I sintomi causano disagio significativo

C) Non attribuibile agli effetti di una sostanza o farmaco

D) Non attribuibile ad altre condizioni psichiatriche

E) Non vi sono stati episodi maniacali o ipomaniacali

DISTURBO DEPRESSIVO MAGGIORE 2

SCHIZOFRENIA

I primi episodi di SCHIZOFRENIA si verificano generalmente durante l’adolescenza, tra i 18 e i 28 anni.

L'esordio può avvenire all’improvviso, oppure essere precedutoda un periodo in cui la persona si chiude in se stessa, apparesempre meno interessata al mondo circostante, lascia senzamotivo amici e relazioni sentimentali, perde il lavoro ointerrompe la scuola.

In Italia vi sono circa 245.000 persone che soffrono di questodisturbo; appartengono a tutte le classi sociali perciò non sitratta, pertanto, di un disturbo causato dall'emarginazione o daldisagio sociale.

SCHIZOFRENIAA) Due o più dei seguenti sintomi sono presenti per almeno 1 mese. Almeno

uno di questi sintomi deve essere 1), 2), o 3):

1. Deliri

2. Allucinazioni

3. Eloquio disorganizzato

4. Comportamento grossolanamente disorganizzato o catatonico

5. Sintomi negativi (diminuzione espressione delle emozioni, abulia)

B) Per gran parte del tempo il livello di funzionamento della persona è marcatamente al di sotto di quello precedentemente raggiuto.

C) Segni continuativi del disturbo che persistono per almeno 6 mesi con almeno 1 mese di sintomi del criterio A

D) No attribuibile agli effetti di una sostanza né ad altre patologie

DISTURBO BIPOLARE E DISTURBI CORRELATI

INDOTTO DA SOSTANZE O FARMACI

A) Alterazione rilevante e persistente del tono dell’umore che domina il quadro clinico, caratterizzata da umore elevato, cono senza umore depresso, o marcata riduzione di interesse e piacere in tutte o quasi le attività.

B) Vi è evidenza di entrambe le condizioni:

1. I sintomi A sono sviluppati durante o dopo l’intossicazione o l’astinenza da sostanze o successivamente all’assunzione di un farmaco;

2. La sostanza o farmaco, è in grado di produrre i sintomi di cui al criterio A

C) L’alterazione non è meglio spiegata da un disturbo bipolare o correlato non indotto da sostanza o farmaci.

D) L’alterazione non si verifica esclusivamente nel corso di un delirium

E) Causa disagio clinicamente significativo in ambito sociale, lavorativo o altre aree importanti

DISTURBO PSICOTICO INDOTTO DA

SOSTANZE

A) Presenza di uno o entrambi:

1. Deliri

2. Allucinazioni

B) Vi è evidenza di entrambe le condizioni:

1. I sintomi A sono sviluppati durante o dopo l’intossicazione o l’astinenza da sostanze o successivamente all’assunzione di un farmaco;

2. La sostanza o il farmaco coinvolto è in grado di produrre i sintomi del criterio A

C) il sintomo non è meglio spiegato da un disturbo psicotico

D) Il sintomo non si verifica solo nel corso di delirium

E) Causa disagio clinicamente significativo in ambito sociale, lavorativo o altre aree importanti

DISTURBI CORRELATI A SOSTANZE E

DISTURBI DA ADDICTION

– uso, intossicazione, astinenza -

Alcol

Caffeina

Cannabis

Fenciclidina

Altri allucinogeni

Disturbo percettivo

persistente da

allucinogeni

Inalanti

Oppiacei

Sedativi

Stimolanti

Tabacco

DISTURBI DELLA PERSONALITA’

LA PERSONALITÀ è l’insieme di caratteristiche o tratti, che ciascuno possiede e che lo caratterizzano nel modo di comportarsi nella vita quotidiana: ad esempio il tratto dipendente, il tratto ossessivo, il tratto di sospettosità, il tratto narcisista o seduttivo.

I DISTURBI DELLA PERSONALITÀ (DP) si hanno quando uno specifico tratto di base assume caratteristiche abnormi: si presenta in maniera eccessiva, troppo rigida o in tutte gli ambiti della vita (ad es. sempre dipendenti dagli altri, sempre incapaci di dire il proprio punto di vista, sempre sospettosi, oppure sempre volti a raggiungere grandi mete tanto da perdere di vista tutto ciò che concerne il piacere)

VARIANTI PATOLOGICHE DELLA PERSONALITÀ NORMALE

Il Funzionamento della Personalità si valuta prendendo in considerazione due domini:

DOMINIO DEL SÉ che si riflette nelle dimensioni dell’identità e dell’auto-determinazione

IDENTITÀ = l’esperienza di sé come essere unico, chiari confini tra sé e gli altri, stabilità dell’autostima e accuratezza nell'auto-valutarsi; capacità e abilità di regolare varie esperienze emotive.

AUTODETERMINAZIONE = la capacità di perseguire obiettivi coerenti e significativi sia a breve termine che esistenziali, di utilizzare standard di comportamenti interni costruttivi e pro sociali, di riflettere su sé stessi in maniera produttiva.

DOMINIO INTERPERSONALE che comprende le dimensioni dell’empatia e dell’intimità.

EMPATIA = comprensione e apprezzamento delle esperienze e motivazioni altrui, tolleranza di prospettive diverse, comprensione degli effetti del proprio comportamento sugli altri

INTIMITÀ = profondità e durata di relazioni interpersonali gratificanti, desiderio e capacità di vicinanza, reciprocità.

In ciascuna di queste dimensioni il paziente può essere valutato su una scala da 0, (corrispondente all’assenza di deficit) a 4 (che indica, invece, una compromissione estrema).

DISTURBI DELLA PERSONALITA’

DISTURBI DELLA PERSONALITA’

CLUSTER A: paranoide, schizotipico, schizoide

CLUSTER B: narcisistico, antisociale, borderline,

istrionico

CLUSTER C: dipendente, evitante, ossessivo-

compulsivo

DISTURBO ANTISOCIALE DI

PERSONALITA’ - DAP

Caratterizzato principalmente da INOSSERVANZA E VIOLAZIONE DEI DIRITTI DEGLI ALTRI che si manifestano in un soggetto maggiorenne, almeno dall’età di 15 anni. Prevalente nei

maschi con rapporto 3:1 rispetto alle femmine

INFANZIA: caratterizzata da piccoli furti, menzogne e scontri con l’autorità.

ADOLESCENZA: caratterizzata da episodi di abuso di sostanze (marjuana, cocaina, eroina), comportamenti violenti verso oggetti, altri e animali.

ETA’ ADULTA: incapaci di assumersi responsabilità, conservare un’occupazione e mantenere una relazione affettiva stabile. Il rapporto con gli altri è caratterizzato da superficialità, sfruttamento, mancanza di empatia e rispetto.

A) Pattern pervasivo di inosservanza e violazione dei diritti degli altri dall’età di 15 anni:

1. Incapacità di conformarsi alle norme sociali con comportamenti illegali

2. Disonestà: truffe, menzogne continue, sfruttamento degli altri per proprio profitto o piacere

3. Impulsività o incapacità di pianificare

4. Irritabilità e aggressività: ripetuti scontri fisici e aggressioni

5. Noncuranza della propria e altrui sicurezza

6. Irresponsabilità abituale: ripetuta incapacità di mantenere un lavoro e fare fronte agli impegni economici

7. Mancanza di rimorso

DAP-DIAGNOSI DSM 5

B) Almeno 18 anni di età

C) Disturbo della condotta prima dei 15 anni

D) Il comportamento antisociale non avviene solo durante

il decorso di patologie come schizofrenia o disturbo

bipolare.

DAP-DIAGNOSI DSM 5

DAP-CARATERISTICHE

Assenza di sentimenti come la gratitudine e il rimorso;

Frequentemente rabbia, noia, disprezzo e indifferenza.

Sono prepotenti, aggressivi, impulsivi, incapaci di amare e portati a sfruttare chiunque possa soddisfare i loro bisogni.

Mostrano un comportamento irritabile e aggressivo verso gli altri e ad essere cinici e sprezzanti nei confronti dei sentimenti e delle sofferenze altrui.

Comportamenti di non salvaguardia della propria salute personale (comportamenti sessuali promiscui e a rischio, uso di sostanze, comportamenti spericolati, sensation-seeking).

Impulsività delle decisioni e superficialità negli obiettivi

• senso grandioso di autostima

• incapacità di accettare le norme sociali come regole del

comportamento sociale

• irresponsabilità nei rapporti interpersonali

• incapacità di provare senso di colpa e vergogna

• assenza di gratitudine

• Assenza di rimorso

• Emozioni più presenti: rabbia, noia e disprezzo

• Sensation seeking e tendenza alla noia

• incapacità di apprendere dall’esperienza

• mancanza di coscienza morale

• egoismo, incapacità di lealtà, insensibilità verso gli altri

ELEMENTI CARATTERISTICI DEL DAP

• tendenza ad essere cinici e sprezzanti nei confronti dei sentimenti altrui;

• Impulsività e temperamento disinibito;

• assenza di timore delle punizioni e incapacità di imparare dalle punizioni;

• tendenza a dare la colpa agli altri per il loro comportamento;

• incapacità di provare empatia, cioè di comprendere i sentimenti degli

altri, in particolare di come gli altri si sentono per le conseguenze delle loro

azioni;

• incapacità di identificarsi con la vittima;

• incapacità di provare sentimenti di colpa per gli effetti che le proprie

azioni lesive producono sulle altre persone;

• sfruttamento degli altri per il proprio tornaconto personale;

• stile relazionale sado-masochistico fondato sul potere piuttosto che sul

legame affettivo;

• bassa tolleranza alla frustrazione

• basso livello di HARM-AVOIDANCE ed evitamento del pericolo;

• bassa dipendenza dalla ricompensa