Conoscerli, evitarli, abbassarli! - Trigliceridi...

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Prima di iniziare

Grazie innanzitutto per aver scaricato questo ebook!

Prima di iniziare a leggere è importante fare una premessa: questo libro sui trigliceridi si

prefigge lo scopo di spiegare in maniera semplice e accessibile a tutti, cosa sono i triglice-

ridi e come adottare uno stile di vita sano.

Prima di adottare qualsiasi consiglio, ti ricordiamo che è necessario consultare il tuo medi-

co, questo perché alcuni consigli potrebbero non essere perfettamente adeguati alla tua

condizione di salute. Questo libro non intende infatti sostituire assolutamente il parere

di un medico, il quale deve rappresentare la figura primaria a cui ci si rivolge prima di intra-

prendere qualsiasi scelta.

Ti ricordiamo infine che questo ebook è un omaggio del sito www.TrigliceridiAlti.it e non ti

è consentito venderlo ne distribuirlo ad amici o altre persone. Chiunque voglia la propria

copia può richiederla gratuitamente andando su www.TrigliceridiAlti.it/ebook-trigliceridi/ e

compilando il modulo.

E adesso iniziamo! Sei pronto per cambiare il tuo stile di vita, in meglio ?

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Conoscere i trigliceridiConoscere i trigliceridi

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Cosa sono i trigliceridi

Guardando la foto in alto probabilmente

avete già capito cosa sono i trigliceridi e

da dove vengono, o molto probabilmen-

te lo sapevate già ma forse in modo va-

go.

In questa prima parte del libro capiremo

più nello specifico cosa sono i trigliceri-

di, come arrivano nel nostro corpo, a co-

sa servono, quali sono i valori di riferi-

mento (quando si parla di valori normali,

di ipertrigliceridemia cioè di valori oltre

la norma, e così via).

Niente paura, non utilizzeremo termini

tecnici e non spiegheremo i processi fi-

siologici nel dettaglio, ma cercheremo di

capire quello che ci serve sapere sempli-

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ficando i concetti in modo che tutti, an-

che chi non ha una laurea in medicina,

possano capirli.

Bene, possiamo iniziare dicendo che i

trigliceridi sono un tipo di lipidi (grassi)

presenti in grandi quantità nei grassi, sia

vegetali che animali.

Capiamo quindi che uno dei modi in cui

vengono introdotti nel nostro corpo è at-

traverso l’assunzione (smodata) di oli e

grassi, sia vegetali che animali. Ma non

è solo con i grassi che introduciamo i tri-

gliceridi, infatti anche mangiando carboi-

drati in eccesso (zuccheri semplici o

complessi, quindi sia il comune zucche-

ro da cucina, che la pasta, il pane,

ecc...) rischiamo di far aumentare il livel-

lo di trigliceridi nel sangue, questo per-

chè il nostro fegato è in grado di sintetiz-

zare i trigliceridi a partire da altri nutrien-

ti, come gli zuccheri. Questi trigliceridi,

allo stesso modo di quelli introdotti man-

giando grassi, vengono poi trasportati

attraverso il sangue nelle cellule adipo-

se, contribuendo ad aumentare il tessu-

to adiposo. Ecco perchè anche mangian-

do troppi zuccheri ingrassiamo!

Abbiamo detto che i trigliceridi vengono

immagazzinati nei tessuti adiposi e che

per questo ci fanno ingrassare. Ma per-

ché si comportano in questo modo ?

Nella prossima sezione vedremo che il

nostro corpo utilizza i trigliceridi come

riserva energetica, immagazzinato tut-

te le calorie introdotte nel corpo e non

utilizzate.

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La riserva energetica del nostro corpo

Il nostro corpo è una macchina eccezio-

nale. Un computer programmato alla per-

fezione, la perfezione della natura stes-

sa.

Purtroppo però, in alcune cose i nostri

geni sono rimasti un po’ arretrati! Il no-

stro DNA infatti è programmato per met-

tere da parte l’energia che introduciamo

con l’alimentazione e che non utilizzia-

mo.

L’energia introdotta si misura con le “ca-

lorie” (che tutti noi conosciamo o abbia-

mo sentito nominare almeno una volta),

le quali indicano quanta energia “poten-

ziale” un determinato alimento può spri-

gionare, o in altre parole, facendo il para-

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gone con le automobili, possiamo imma-

ginare le calorie come un indicatore di

quanta “benzina” un determinato alimen-

to introduce nel nostro corpo.

Se introduciamo troppa benzina e non la

utilizziamo, il nostro corpo mette da par-

te questa energia nei tessuti adiposi e ci

fa ingrassare.

Questo comportamento era utilissimo ai

tempi dei nostri antenati quando le care-

stie erano più frequenti. A quei tempi

non tutti i giorni si avevano a disposizio-

ni dei pasti adeguati, quindi l’evoluzione

ha fatto si che il nostro corpo si adattas-

se a questa situazione mettendo da par-

te tutto il cibo (e quindi l’energia) intro-

dotto e non utilizzato, per poterlo utiliz-

zarlo poi nei periodi di carestia e soprav-

vivere.

Ai giorni nostri questo tuttavia è contro-

producente, perché soprattutto nei pae-

si occidentalizzati si mangia quasi sem-

pre più del dovuto, e tutto questo fa si

che si introducono ogni giorno quantità

di energia enormi di cui il nostro corpo

non ha bisogno. Il nostro corpo essendo

ancora “programmato” allo stesso

modo di quello dei nostri antenati, per

mettersi al sicuro immagazzina tutta

l’energia che non usiamo facendoci in-

grassare!

Ma che ruolo hanno i trigliceridi in tut-

to questo ?

I trigliceridi vengono utilizzati dal nostro

corpo appunto come riserva energetica:

Per semplificare il concetto, ogni volta

che mangiamo dei cibi grassi i trigliceridi

in essi contenuti vengono assorbiti dal

nostro intestino e trasportati nel sangue

attraverso delle proteine capaci di legar-

si con questo tipo di lipidi. Attraverso il

sangue i trigliceridi che non vengono uti-

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lizzati sotto forma di energia (perché ad

esempio facciamo una vita sedentaria)

vengono portati nelle cellule adipose e

qui si accumulano sotto forma di tessu-

to adiposo, come riserva energetica.

Quando mangiamo degli zuccheri inve-

ce (e per zuccheri, lo ripetiamo, non si

intendono solo dolci, ma tutti i carboidra-

ti in generale, quindi pane, pasta e così

via), sempre semplificando il concetto, è

il nostro fegato a trasformarli in trigliceri-

di, per poterli immagazzinare sotto for-

ma di riserva energetica nei tessuti adi-

posi.

Cosa significa tutto ciò ? non bisogna

più mangiare carboidrati o grassi ?

Assolutamente, i carboidrati e i grassi so-

no indispensabili per la salute, allo stes-

so modo di come sono indispensabili le

proteine, le vitamine, i sali minerali, e tut-

ti gli altri nutrienti. Quello che dobbiamo

capire è che ogni cosa va introdotta nel-

le giuste quantità. L’eccesso fa sempre

male: anche mangiare troppa frutta o

troppe vitamine può far male!

In generale quindi, dobbiamo introdurre

attraverso gli alimenti le calorie di cui ab-

biamo realmente bisogno, in base al no-

stro stile di vita.

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Valori dei trigliceridi

Nella tabella riportata in alto vengono

evidenziati i valori di riferimento dei trigli-

ceridi. Per rilevare i valori basta fare del-

le analisi del sangue, chiedendo apposi-

tamente al vostro medico che volete con-

trollare i trigliceridi (anche se solitamen-

te vengono richiesti tra gli esami di routi-

ne).

I valori indicati nella tabella sono espres-

si in mg /dl (indicano quindi quanti milli-

grammi di trigliceridi ci sono in ogni deci-

litro di sangue).

Valori alti, e adesso ?

Se sono stati riscontrati dei valori alti

per i trigliceridi, niente paura, siete in

tempo per rimediare, se lo volete! Il no-

stro corpo è una macchina perfetta, ma

delicata. Dedicateci attenzione, e vedre-

te che vi ricompenserà.

Nei prossimi capitoli vedremo come pre-

venire e come abbassare i trigliceridi

alti, quali cibi li fanno alzare e quali sono

i più salutari, come tenerci in forma e ri-

spettare il nostro corpo.

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Valori in mg/dl Livello dei trigliceridi

Meno di 150 Trigliceridi nella norma

Tra 150 e 200 Trigliceridi leggermente alti

Tra 200 e 500 Trigliceridi alti

Oltre 500 Trigliceridi molto alti

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Parte IIPrevenire e abbassare i trigliceridi

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Nel capitolo precedente abbiamo visto

cosa sono i trigliceridi, come arrivano

nel nostro corpo, e a cosa servono. In

questo capitolo scopriremo invece co-

me prevenirli e combatterli. Sei pronto ?

Adesso che conosci il problema, im-para come prevenirlo e combatterlo!

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L’alimentazione

Come abbiamo già visto nel capitolo pre-

cedente, la prima causa dei trigliceridi

alti è l’alimentazione. I trigliceridi vengo-

no utilizzati come riserva energetica del

nostro corpo, e quindi tutto quello che

mangiamo oltre il necessario viene accu-

mulato nel tessuto adiposo e può far au-

mentare i livelli di trigliceridi nel sangue.

La conseguenza di cioè, alla fine, posso-

no essere gravi danni alla nostra impor-

tantissima salute.

Il primo fattore importantissimo da cui

partire per cambiare il nostro stile di vita

è proprio l’alimentazione. Non dobbia-

mo per forza mangiare solo verdure les-

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sate o al vapore, visto che non a tutti

piacciono, ma dobbiamo darci sicura-

mente una regolata con le calorie intro-

dotte e allo stesso tempo migliorare la

qualità dei cibi che mangiamo. Meno ci-

bi raffinati, meno fast-food (che dovrem-

mo vedere solo in occasioni molto spora-

diche), e più cibo salutare, quel cibo che

mangiavano le nostre nonne, perchè no,

magari rivisitato con qualche spezia eso-

tica per dare un tocco di sapore in più.

Come non menzionare poi la nostra ca-

ra dieta mediterranea, invidiata da tut-

to il mondo, e altamente salutare!

Prima di iniziare una premessa: lo abbia-

mo già menzionato all’inizio di questo li-

bro, ma preferiamo ripeterlo ancora una

volta: le informazioni che trovate su que-

sto libro sono da intendersi informazioni

generiche. Questo libro non intende as-

solutamente sostituirsi ad un consulto

medico, ogni individuo ha il suo dispen-

dio calorico, e ognuno di noi in base ad

eventuali patologie potrebbe dover evita-

re certi alimenti, anche se salutari. E’ im-

portante quindi consultare comunque il

vostro medico per vostra sicurezza, pri-

ma di intraprendere qualsiasi tipo di ali-

mentazione, anche se perfettamente sa-

lutare. Lo scopo di questo libro non è

quello di dare una dieta, questo compito

spetta al vostro medico o nutrizionista.

Qui vedremo solo quali sono i cibi saluta-

ri, e quali sono quelli che invece posso-

no far aumentare i trigliceridi alti.

Detto questo, vediamo meglio come fun-

zionano le calorie.

Le calorie

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La caloria è un’unità di misura dell’ener-

gia. In fisica si distingue la piccola calo-

ria (simbolo cal) dalla grande caloria

(simbolo Cal con la C maiuscola). 1 pic-

cola caloria indica la quantità di energia

necessaria per innalzare la temperatura

di 1gr di acqua distillata posta al livello

del mare, da 14,5° C a 15,5° C.

1 grande caloria invece equivale all’ener-

gia necessaria per innalzare di 1° C una

quantità di 1kg di acqua distillata posta

al livello del mare.

Quando parliamo di calorie nell’alimenta-

zione in realtà parliamo di grandi calorie,

per le quali viene più comunemente usa-

to il simbolo kcal che tutti noi conoscia-

mo, ma ci riferiamo ad esse sempre uti-

lizzando il nome generico “calorie”.

Quando leggiamo le etichette degli ali-

menti che compriamo al supermercato

troviamo sempre l’indicazione delle kcal

che quell’alimento apporta, cioè quanta

energia introduciamo nel nostro corpo

mangiando una certa quantità di quell’ali-

mento.

Questa energia può essere consumata

dal nostro corpo, se facciamo attività fisi-

ca nel giro di poche ore, altrimenti viene

messa da parte e immagazzinata attra-

verso i trigliceridi, sottoforma di tessuto

adisposo (ed ingrassiamo!).

Più calorie introduciamo, e più è alta la

possibilità che non le consumiamo (a

meno che non facciamo molta attività fi-

sica) e che quindi ingrassiamo.

Come abbassare i trigliceridi alti

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Se abbiamo riscontrato dei valori di trigli-

ceridi più alti della norma, condizione in-

dicata in medicina con il termine ipertri-

gliceridemia, una cosa è sicura: dobbia-

mo adottare uno stile di vita più sano, a

partire dall’alimentazione.

Questo non significa che dobbiamo man-

giare cibi orribili e morire di fame, ma si-

curamente dobbiamo capire quali sono i

tipi di cibi che fanno male e limitarli il più

possibile, e capire allo stesso tempo

quali fanno bene e possono migliorare la

nostra condizione. Il vostro medico di fa-

miglia potrà darvi una dieta adatta per

abbassare i trigliceridi, nel frattempo ve-

diamo quali sono gli alimenti che potreb-

bero far aumentare i trigliceridi e che

quindi andrebbero limitati (sempre sotto

supervisione del proprio medico).

Carboidrati:

Pensare che si ingrassa solo mangiando

grassi o che i trigliceridi aumentano solo

introducendo cibi grassi è assolutamen-

te sbagliato. Il nostro corpo è in grado di

trasformare gli zuccheri (o carboidrati) in

trigliceridi e quindi accumularli sottofor-

ma di grasso all’interno dei tessuti adipo-

si del nostro corpo allo scopo di imma-

gazzinare l’energia di questi zuccheri e

stoccarla nel caso in cui servisse in futu-

ro.

Zucchero da cucina: Lo zucchero da

cucina è un carboidrato semplice che

viene digerito in brevissimo tempo e ap-

porta immediatamente una grande quan-

tità di energia al nostro corpo. Questa

“botta di energia”, se non utilizzata entro

breve tempo (facendo attività fisica per

es.) viene trasformata in trigliceridi e im-

magazzinata nel nostro corpo. Imparia-

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mo quindi ad usare lo zucchero da cuci-

na in proporzioni minori. Anche per il frut-

tosio vale la stessa cosa: è uno zucche-

ro semplice e apporta una notevole

quantità di energia che viene convertita

in trigliceridi, quindi mangiare fruttosio al

posto dello zucchero non cambia pres-

soché nulla. E’ solo questione d’abitudi-

ne: se ad esempio attualmente mettia-

mo 3 cucchiani di zucchero nel latte a

colazione, impariamo a metterne solo

due, e poi a poco a poco diminuire ad

uno. Inizialmente non ci sembrerà zuc-

cherato abbastanza ma dopo alcune set-

timane ci abitueremo al gusto e anche

con 1 solo cucchiano di zucchero il latte

ci sembrerà zuccherato al punto giusto

(e con 3 cucchiaini lo troveremo addirit-

tura troppo zuccherato).

Dolci: i dolci sono tra i nemici peggiori

sia per la linea che per chi ha i trigliceridi

alti. Mangiando i dolci introduciamo zuc-

chero (quindi energia immediata), farina

(altro tipo di carboidrati, e anch’essa si

traduce in molte calorie e quindi in ener-

gia) e grassi. Questa mix calorico fa si

che il nostro corpo si vede arrivare una

grandissima quantità di energia in poco

tempo, e non avendo come utilizzarla

(se non facciamo attività fisica) la trasfor-

ma in trigliceridi e la immagazzina nei

tessuti adiposi.

Farinacei: tutti i cibi derivati dalla farina

(pasta, pane, prodotti da forno) conten-

gono prettamente carboidrati, e come

tali introducono energia nel nostro cor-

po, che se non utilizzata viene trasforma-

ta in trigliceridi. Limitiamo quindi il con-

sumo di carboidrati sopratutto se siamo

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in sovrappeso. Per es. mangiamo poca

pasta a pranzo, limitiamo il consumo di

pane e preferiamo il pane e la pasta inte-

grali. ATTENZIONE: limitare non significa

abolire: i carboidrati sono indispensabili

per le funzioni del nostro corpo (ad

esempio per il funzionamento del nostro

cervello), questi non vanno quindi MAI

aboliti. Bisogna però fare attenzione a

non assumerne più di quanto ne abbia-

mo bisogno, e preferire i prodotti che

usano farine integrali anziché farine raffi-

nate come quella bianca. Le farine inte-

grali contengono molte più fibre, le quali

fanno molto bene alla salute e proteggo-

no da altri tipi di malattie. In più queste

farine vengono digerite più lentamente,

e questo fa sì che l’energia fornita viene

rilasciata al nostro corpo più lentamen-

te, il quale saprà come utilizzarla in

modo migliore.

Cereali, patate: anche i cereali (tra cui il

riso) e le patate contengono carboidrati.

Anche in questo caso vale quanto detto

prima: i cereali e le patate vanno consu-

mati perché contengono sostanze indi-

spensabili alla nostra salute, ma non bi-

sogna eccedere, come in ogni cosa, so-

prattutto se siamo in sovrappeso.

Abbiamo parlato dei carboidrati, dei nu-

trienti a partire dai quali il nostro corpo è

in grado di sintetizzare i trigliceridi. Ades-

so diamo invece un’occhiata ai grassi,

dei nutrienti che i trigliceridi li contengo-

no già di suo, per la maggior parte del

loro peso.

Grassi:

Quando mangiamo grassi (per es. le par-

ti grasse delle carni, i salumi con parti

grasse evidenti, burro, margarina, oli ve-

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getali, ecc…) non facciamo altro che in-

trodurre nel nostro corpo trigliceridi “già

pronti”. Il nostro corpo li scompone all’in-

terno dell’intestino e poi li ricompone in

modo tale da conservarli come riserva

energetica all’interno delle zone grasse

del nostro corpo.

Alcuni esempi di cibi grassi da limitare:

Carni rosse con parti grasse evidenti:

preferire le carni bianche (pollo, tacchi-

no, maiale ma solo tagli molto magri), eli-

minare in ogni caso le parti di grasso visi-

bili e la pelle.

Salumi grassi e insaccati: evitare i salu-

mi che hanno parti grasse visibili, es. sa-

lame, mortadella, parti grasse del pro-

sciutto (le quali vanno rimosse), pancet-

ta, bacon, ecc… Preferire invece salumi

magri, ad esempio la bresaola.

Formaggi grassi: ad esempio provola,

certosino, pecorino, asiago, bel paese,

caciotta, provolone, gorgonzola, em-

menthal, parmigiano e grana, mascarpo-

ne, brie, cheddar. Preferire formaggi ma-

gri (es. ricotta), ed evitare comunque di

mangiarli spesso (non più di 2-3 volte a

settimana e in piccole quantità). L’ideale,

sopratutto se si hanno valori di trigliceri-

di altissimi (es. 500 e oltre), è di elimina-

re i formaggi almeno finchè non si ritor-

na ai valori normali.

Latte intero: al posto del latte intero usa-

re quello scremato oppure parzialmente

scremato. Mangerete una quantità infe-

riore di grassi e quindi introdurrete meno

trigliceridi nel corpo, e il sapore è ugual-

mente buono.

Fritture: le fritture vanno assolutamente

evitate, questo per tutti, non solo per chi

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soffre di trigliceridi alti. L’olio cotto (sia

nelle fritture che nelle cotture al forno) si

trasforma facilmente in un cancerogeno

e con il tempo può causare malattie mol-

to gravi. Le fritture andrebbero consuma-

te non più di una volta al mese, e i soffrit-

ti (per es. per i condimenti della pasta)

andrebbero comunque limitati.

Alcuni oli vegetali come l’olio extravergi-

ne di oliva o l’olio di semi di girasole pos-

siamo usarlo invece a crudo, per es. per

condire le insalate, ma in quantità molto

limitate (fa molto bene alla salute, ma so-

lo in quantità molto limitate, altrimenti au-

mentiamo i trigliceridi). Ricordiamo che

l’olio è una delle sostanze più caloriche

in assolute (apporta circa 800-900 kcal

per 100gr. Pensiamo che in confronto

100gr di pasta pesata cruda e non condi-

ta apportano “soltanto” 360 kcal).

Altri elementi da limitare:

Alcolici: limitarli il più possibile o meglio

eliminarli. Tuttavia i medici consigliano

mezzo calice di vino rosso a tavola per

le sue proprietà benefiche (solo se as-

sunto in piccole quantità). Consultare in

ogni caso il proprio medico.

Grassi idrogenati e oli di scarsa quali-

tà: i grassi idrogenati sono pericolosissi-

mi, vanno eliminati dalla dieta, non solo

per non aumentare i trigliceridi ma an-

che perché provocano altri danni alla sa-

lute. Questo vale quindi per tutti, anche

per chi è perfettamente in salute.

I grassi idrogenati sono presenti in alcu-

ni prodotti da forno preconfezionati (per

es. alcune merendine, biscotti, ecc..),

per evitare di assumerli è necessario

prendere l’abitudine di leggere le etichet-

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te dei prodotti e assicurarsi che tra gli in-

gredienti non ci siano diciture del tipo

“grassi vegetali idrogenati” o “oli vegeta-

li idrogenati” (o qualcosa di simile).

L’ideale è acquistare solo prodotti in cui

viene specificato il tipo di oli usati, esclu-

dendo quei prodotti che usano oli vege-

tali di bassa qualità (sopratutto olio di

palma, olio di cocco, olio di colza) e ov-

viamente come abbiamo già detto, gli oli

e i grassi idrogenati.

Quando negli ingredienti non viene speci-

ficato il tipo di olio o grasso vegetale uti-

lizzato, ma viene posta una dicitura ge-

nerica come “oli vegetali” o “grassi vege-

tali” quasi sicuramente vengono usati de-

gli oli di scarsa qualità (dannosi e ricchi

di grassi saturi), tra cui olio di palma, di

cocco o di colza. Inoltre quando trovia-

mo queste diciture generiche e non tro-

viamo scritto in modo esplicito “senza

grassi idrogenati” c’è anche la possibili-

tà che siano stati utilizzati questo tipo di

grassi ancora più dannosi. La nostra di-

fesa è leggere le etichette ogni volta

che compriamo un prodotto, e scegliere

solo prodotti che contengono ESCLUSI-

VAMENTE olio extravergine di oliva, olio

di oliva, olio di semi di girasole, olio di

arachidi, olio di mais o olio di soia o altri

oli che non siano di origine tropicale o

non meglio specificati.

Attenzione a quei prodotti che indicano

a caratteri cubitali “con olio extravergine

di oliva”: guardate sempre l’etichetta

con l’elenco degli ingredienti, perché

spesso si scopre che questi prodotti han-

no solo una piccola parte di olio extraver-

gine di oliva, ma contengono poi altri oli

vegetali non meglio specificati, quindi la

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scritta “con olio extravergine di oliva” è

assolutamente fuorviante per il consuma-

tore. Ricordiamo che per legge l’elenco

degli ingredienti deve essere specificato

in ordine decrescente di quantità, cioè

dall’ingrediente presente in maggior

quantità, a quello presente in minor

quantità, da questo potete capire in qua-

li quantità sono presenti alcuni ingredien-

ti rispetto agli altri.

Gli oli di scarsa qualità e i grassi idroge-

nati è più facile trovarli nei prodotti da

forno industriali e nei prodotti di pastic-

ceria. La maggior parte delle merendine

e dei biscotti per la colazione acquistabi-

li al supermercato, compresi quelli di

marca, sono prodotti con oli e grassi ve-

getali non meglio specificati, e quasi

sempre si tratta di olio di palma o olio di

cocco (provate a chiamare il servizio

clienti e chiedete!).

Se a colazione mangiate merendine o bi-

scotti acquistati al supermercato acqui-

state solo quelli che negli ingredienti con-

tengono esclusivamente olio extravergi-

ne di oliva come grasso, ma trovarli sarà

un impresa difficilissima! (a meno che

non andate in un negozio biologico, do-

ve i prezzi sono almeno 3-4 volte supe-

riori). L’alternativa salutare e più econo-

mica è preparare torte e biscotti in casa

con ingredienti genuini, senza burro,

con poche uova (o meglio senza) e utiliz-

zando solo olio extravergine di oliva.

La vostra salute vi ringrazierà!

Bevande zuccherate: limitiamo il più

possibile, o meglio eliminiamo, le bevan-

de zuccherate perché contengono zuc-

chero, e come abbiamo visto sopra que-

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sto si traduce in un apporto immediato

di calorie (e quindi energia) che se non

consumata entro breve tempo si trasfor-

ma in trigliceridi. Bere bevande light o a

0 calorie peggiora la situazione perché

se è vero che non introduciamo calorie,

mangiamo però delle sostanze artificiali

che possono essere dannose per l’orga-

nismo. Le bevande light o a zero calorie

sono infatti dolcificate usando delle so-

stanze artificiali come l’aspartame o

l’acesulfame K, sostanze che alcuni stu-

di su animali hanno dimostrato poter es-

sere dannose per la salute.

Oli vegetali: in generale gli oli sono com-

posti quasi interamente da grassi. An-

che se alcuni oli sono conosciuti come

salutari (per es. l’olio extravergine di oli-

va è un importante elemento della dieta

mediterranea, una delle più salutari del

mondo) è opportuno limitarne l’uso per-

ché gli oli sono molto calorici e mangiar-

ne troppi significa introdurre troppe calo-

rie (ricordiamo che calorie = energia),

che se non vengono utilizzate si trasfor-

mano inevitabilmente in trigliceridi e ac-

cumulati nel nostro corpo. Come detto

prima, vanno comunque evitati gli oli di

scarsa qualità, tra cui l’olio di palma,

l’olio di cocco e l’olio di colza e i grassi

idrogenati.

Abbiamo visto alcune linee guida relati-

ve agli alimenti che possono far male,

sopratutto per i trigliceridi, ma anche per

la salute in generale. Queste linee guida

sono generiche e adatte a chiunque vuo-

le condurre uno stile di vita sano. Nel

prossima sezione parleremo invece del-

l’attività fisica.

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L’attività fisica e abitudini sbagliate

Siamo arrivati al punto che molti di noi

odiano di più: l’attività fisica! Per attività

fisica tuttavia non si intende per forza

uno sport agonistico, ma anche una

semplice passeggiata quotidiana di al-

meno 30 minuti a passo sostenuto.

Un’attività fisica del genere dovrebbe far-

la chiunque (a meno che non ci sono

controindicazioni per la propria salute, e

questo solo il medico può dirvelo).

Non illudiamoci quindi che se curiamo

l’alimentazione, possiamo trascurare l’at-

tività fisica. Chiediamo al medico se pos-

siamo farla, e se la risposta è sì, allora

facciamo come minimo 30 minuti di cam-

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minata a passo sostenuto, ogni giorno.

Accoppiando una buona alimentazione

e un minimo di attività fisica giornaliera

miglioreremo di molto la qualità della no-

stra vita!

Perchè l’attività fisica è importante ?

Per quanto riguarda i trigliceridi, l’attività

fisica è importante perché, come abbia-

mo visto nelle sezioni precedenti, i trigli-

ceridi si accumulano quando non consu-

miamo tutta l’energia che introduciamo

con il cibo.

E’ facile quindi capire che, se mangiamo

in modo adeguato, e poi bruciamo quel-

l’energia in eccesso, riduciamo notevol-

mente il rischio di aumentare i trigliceri-

di, e se li abbiamo già alti sicuramente

miglioriamo la nostra condizione di salu-

te.

Se siamo in sovrappeso, perdere peso e

tornare al nostro peso forma è un passo

molto importante, non solo per abbassa-

re i trigliceridi ma anche per prevenire

molti problemi di salute legati al sovrap-

peso, e qui entra nuovamente in gioco

l’attività fisica, oltre che l’alimentazione.

Dimagrire solo con l’alimentazione non è

facile. Se associamo anche l’attività fisi-

ca dimagrire diventa più semplice.

L’attività fisica è comunque importante

anche per chi non soffre di trigliceridi al-

ti. Fare un minimo di attività fisica è im-

portantissimo per prevenire tante malat-

tie che nel nostro secolo affliggono

l’umanità. Persino alcune forme di can-

cro hanno un incidenza maggiore nei

soggetti che svolgono una vita sedenta-

ria. Quindi armiamoci di voglia e di 30

minuti di tempo al giorno, e facciamo

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una passeggiata a passo sostenuto: ol-

tre che al corpo, servirà anche alla men-

te, vedrete infatti come tornerete rilassa-

ti!

Ricordiamo che nella vita serve equili-

brio: molti ad esempio dedicano tutto il

loro tempo al lavoro trascurando la salu-

te e gli affetti, quando basterebbe pianifi-

care con più attenzione le proprie giorna-

te per dedicare un po’ di tempo a tutte

le cose importanti per la nostra vita, mi-

gliorandola non solo per noi ma anche

per chi ci circonda.

Le abitudini sbagliate

Nel prevenire e abbassare i trigliceridi en-

trano in gioco anche quelle abitudini di

vita sbagliate, che vanno contro la no-

stra natura. Smettere di fumare è una

delle prime cose che dovremmo fare, sia

se vogliamo condurre uno stile di vita

più sano, ma sopratutto se abbiamo ri-

scontrato un problema di salute come i

trigliceridi alti.

Lo sappiamo tutti, ma cerchiamo di ne-

garlo: fumare fa malissimo e aumenta di

molto il rischio di cancro e di malattie

cardiocircolatorie.

Se beviamo troppo, dovremmo smette-

re. Non si tratta di diventare dei santi. Va

bene la serata con gli amici in cui ci può

stare il bicchiere di vino o la birretta. Ma

bere regolarmente ed esagerare non

può che peggiorare la nostra salute. Se

abbiamo delle abitudini sbagliate, mettia-

moci quindi davanti ad una scelta: vo-

gliamo continuare così ed ignorare il futu-

ro come se non esistesse, o vogliamo

prendere le redini e cambiare stile di vita

?

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Appendice:

Alcune risorse utili

Per finire questo ebook vi segnaliamo alcune risorse utili sia per chi soffre di trigliceri-

di alti o vuole prevenirli, ma anche per chi vuole svolgere uno stile di vita più sano.

Fornello Curioso: In questo sito trovate ricette salutari ma allo stesso tempo gusto-

sissime, con l’indicazione delle calorie per porzione. Il motto del sito è “sano ma buo-

no”. Volete sapere come preparare dei buoni piatti di pasta senza utilizzare soffritti,

dei buonissimi secondi piatti salutari o dei dolci per la colazione che giovano alla salu-

te e che allo stesso tempo sono gustosi da mangiare? Allora vi consigliamo di dare

un occhiata a www.FornelloCurioso.it e di fare Mi Piace sulla loro pagina facebook:

facebook.com/FornelloCurioso

App Additivi Alimentari per iPhone: se avete un iPhone o un iPod Touch, troverete

l’app Additivi Alimentari presente nell’App Store molto utile. L’app in questione catalo-

ga tutti gli additivi alimentari che potete trovare nei prodotti alimentari che acquistate

al supermercato (quelli con sigla E, per es. E123) con i loro nomi (es. glutammato di

sodio), e per ognuno mostra il grado di pericolosità secondo le informazioni pubbli-

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che relative agli studi effettuati, insieme alle eventuali note e spiegazioni sull’additivo.

Potete scaricarla da qui:

https://itunes.apple.com/it/app/additivi-alimentari!/id637843041?mt=8

Trigliceridi Alti: il sito dedicato a chi soffre di trigliceridi alti e a chi vuole prevenirli.

Trovate varie informazioni utili, e a breve un forum sul quale potete discutere con gli

altri utenti ponendo le vostre domande e rispondendo a quelle degli altri utenti.

www.TrigliceridiAlti.it

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