Congresso Nazionale ANIARTI 2017 · 2017. 12. 3. · Quale etica per l’infermiere di area critica...
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Congresso Nazionale ANIARTI 2017
Il nursing nella sopravvivenza
Il futuro dell’assistenza tra umanizzazione ed etica
Ivana [email protected]
Riflessioni e suggestioni
Un apparente paradossoLa formazioneSignificato dei termini: competenza, deontologia, eticaValenza della competenza etica nelle professioni d’aiutoLa terapia degli affetti come strumento di curaIl processo di cura e l’interdipendenzaVerso una prospettiva relazionale
Un (apparente) paradosso
Gli infermieri di area critica devono “essere bravi, tempestivi ed efficaci sul piano tecnico”.
Un buon infermiere deve tendere ad una assistenza tailored
E’ DIMOSTRATO CHE
La relazione «contamina» Gestire la tecnologia con maestria e
focalizzare l’assistenza su aspetti tecnici può diventare un alibi per “prendere le distanze” dal vissuto del paziente
Le innovazioni tecnologiche aumentano i dilemmi etici anche in ordine alle scelte assistenziali.
Sono qui per contaminare ed essere contaminata!
Cura tecnica e tailored possono stare insieme
Guidare e discutere con figlio adolescente
Fare il caffè mentre si ricuce uno strappo con un’amica
Fare immersione subacquea e scoprire proprie caverne sottomarine
Ristabilire equilibrio e arrivare interi
Offrire un buon caffè di pace all’amica
Immergersi nei fondali tenendo aperte le parti
coniugare il futuro con il presente e anche con il passato significa
accogliere il progresso con competenza e sapienza gestire la relazione emotiva
con pz promuove la fiducia con sè stessi promuove la sicurezza interiore con il gruppo promuove autonomia interdipendente
(laboratorio delle differenze)
Vantaggi con il paziente Collaborante riduce i tempi per un accordo Non collaborante facilita il lavoro sul piano“preconscio”
Formazione come palestra di integrazione delle diverse nature dell’assitenza
Uso di tecnologie (es. simulatori/robot/...)
Le risorse del gruppo interdisciplinare (contaminazione dei saperi, condivisione, visione polioculare)
Formazione validata (ruolo dell’Associazione, possibili partners)
Formazione oltre l’aula/supervisione sistematica (ruolo dell’Associazione, possibili partners)
competenza riconosciuta = potere
All’individuo la professione fornisce status e definita posizione nell’organizzazione sociale
Per gli utenti è difesa e selezione contro incompetenti, limita lo sfruttamento (monopolio
tecnico del professionista) ed assicura regolare riproduzione sociale e culturale
Componenti della competenza
Scientifica e tecnica Etica Relazionale Il cliente ha bisogno di sostegno psicologico e
culturale. Queste forme di rassicurazione, sostegno, garanzia, integrità richiedono un rapporto interpersonale qualificato
Cultura e competenza etica
Promuove la responsabilità del professionista (potere buono)
Fornisce «protezione emotiva» Favorisce la sicurezza del paziente
relazione tra etica e deontologia
Etica = comportamento, costume studia i fondamentali che distinguono i comportamenti
umani in buoni, giusti, leciti, rispetto a quelli ritenuti cattivi o moralmente inappropriati
Deontologia = dover essere si contrappone al consequenzialismo: un
comportamento è giusto se produce buone conseguenze; per la deontologia un fine giusto è il risultato dell’utilizzo di giusti mezzi
• da Kant imperativo categorico• a Schopenhauer alternanza di giustizia e carità• verso Vattimo, Mancuso crisi del “pensiero forte”, il “pensiero
debole “
I codici di riferimento
Codice deontologicoguida la comunità professionale e garantisce l’utente; ha efficacia normativa ed è vincolante per il professionista
Codice eticoprincipi di condotta individuale o di gruppo omogeneo, che rispecchiano criteri di adeguatezza e opportunità culturale e sociale
Esperienza etica
Riflessione costante su propri/altrui valori Ricerca di senso e mantenimento della cura
(dell’altro, di sé, degli altri)
Ascolto di quel che accade nella relazione Esercizio dell’abbastanza (relazione sintonica) Confronto ed esplicitazione di quel che si può dire Da modelli organizzativi/gabbie a presa in
caricotailored nuova cultura ad opera dei professionisti (EBN/EBM + cura della persona)
Terapia degli affetti – strumento di cura
«La relazione tra affetti e esperienza di perdita è fondamentale: quando il pensiero della morte valica l'orizzonte, molti pensano improvvisamente alla vita, non solo perché temono di perderla, ma soprattutto perché non vogliono più sprecarla.»
Franco Fornari e Ada Burrone
Eventi stressanti (Holmes e Rohe 1967)
Morte del coniuge Divorzio Separazione Reclusione in carcere Morte di un familiare Incidente Matrimonio
Risultati della ricercaEventi stressanti richiedono una riorganizzazione affettiva in relazione a perdita e separazione. Tra i rispondenti allo studio che avevano conseguito un punteggio minore di 300
il 49% si è ammalato il 51% (che non si è ammalato) aveva
avuto accesso a rifornimenti affettivi riequilibranti
coppie opposte di funzioni emotive
• generare amore e suscitare odio• infondere speranza e seminare disperazione• contenere la sofferenza depressiva e trasmettere
l’ansia persecutoria• pensare e creare confusione
Nelle persone «aggredite dal male» sono più attive le funzioni emotive negative
La relazione che cura Il rifornimento affettivo si ha con comportamenti
che rievocano aspetti della relazione madre – nutrimento – bambino e promuovono lo sviluppo di endorfine.
L’infermiere ha un ruolo guida a funzioni emotive da polo negativo a positivo e lo esercita con l’attività di cura in tutti i contesti del suo agire professionale .
Terapia degli affetti e processo di cura
interessarsi a - percezione/riconoscimento del bisogno e valutazione suo soddisfacimento
prendersi cura di - assumere responsabilità rispetto a bisogno identificato
prestare cura - richiede interazione tra infermiere e assistito/destinatario
ricevere cura - il destinatario risponde alla cura che riceve (efficace e profonda relazione)
Quale etica per l’infermiere di area critica oggi?
Etica dei principi concezione astratta dell’individuo.
Etica della cura si basa sull’etica dei diritti insiste sui bisogni (non solo su interessi) attribuisce valore alla compassione (interdipendente) pone al centro la dedizione e prestazione fa leva sul concetto di responsabilità (e non di diritto) non comporta reciprocità (correlazione diritti/doveri) crea relazione
Prospettiva “relazionale” dell’etica
la persona si costruisce nell’interazioni con altri soggetti
e con il contesto
integrazione del paradigma dei diritti con il modello di “cura”
Un nuovo approccio relazionale
revisione critica di prospettive morali tradizionali (utilitarismo, contrattualismo, deontologismo)
rivisitazione del consenso informato e sue condizioni
ri significazione dei principi di autonomia e potere nelle questioni di entrata/uscita dalla vita, crisi, emergenza, ...
riconoscimento da parte del curante della propria mortalità e vulnerabilità (vero processo di umanizzazione)
Essere infermiere Una competenza etica che sviluppi questo
approccio relazionale è componente essenziale della cura ed elemento costitutivo della
professionalità infermieristica
e
la pregnanza della professionalità del singolo è fortemente determinata dal livello della sua
competenza etica