CONDIVISA DEL PAZIENTE CON SCA - eolocongressi.it · 20.45 Gestione del paziente con SCA nel follow...
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LA GESTIONE CONDIVISA DEL PAZIENTE CON SCA
R O V E R E T Omercoledì 30 settembre 2015
R O V E R E T Omercoledì 30 settembre 2015
E V E N T O E C M
Hotel RoveretoCorso Antonio Rosmini 82D
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t.0429767381f.0429711432c.3926979059info@eolocongressi.itwww.eolocongressi.it
ViaVittorioVeneto1135043Monselice(Pd)
Dott.MaurizioDelGreco
MaurizioDelGrecoDirettoreU.O.diCardiologiaOspedaleS.MariadelCarminediRovereto(TN)DanilaGirardiniMedicoDirigenteRepartodiRiabilitazioneCardiologicaPresidioospedalierodiAla(TN)MauroLarcherPresidenteRegionaledell’A.R.C.A.(AssociazioniRegionaliCardiologiAmbulatoriali)perilTrentino-AltoAdige
Eolo Congressi Eventi srlviaV.Veneto11/1835043Monselice
tel.0429767381fax0429711432cell.3926979059
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□ Doilconsenso □ NondoilconsensoSiinformacheidatidaLeifornitiverrannotrattatidaEoloCongressiEventiSrlperleprocedurerelativeall’iscrizionealCongresso,nonchéperl’inviodidocumen-tazionerelativaadaltreiniziativedanoiorganizzate,nelrispettodellanormativasullatuteladeidatipersonalidicuialD.Lgs.30/06/2003n.196esuccessivemodifiche.
SCHEDADIPARTECIPAZIONEI S C R I Z I O N E G R A T U I T A
FA C U LT Y
S P O N S O R
R E S P O N S A B I L E S C I E N T I F I C O
S E G R E T E R I A O R G A N I Z Z AT I V A
Il trattamento della Sindrome Coronarica Acuta e la prevenzione del Rischio Cardiovascolare, associato alla comparsa dei relativi fattori di rischio, è sicu-ramente l’obiettivo da perseguire per tutti i medici, sia specialisti, che di medicina generale, dato che le malattie cardiovascolari sono al primo posto, in Italia, per diffusione ed assorbimento di risorse eco-nomiche.Nel corso dell’evento formativo verranno precisati i target e le modalità dell’intervento clinico necessa-rio per ridurre il rischio di recidive ischemiche dopo la dimissione dall’ospedale, fornendo al medico le nozioni di base circa la sostenibilità terapeutica.È nota la relazione esistente tra valori plasmatici di colesterolo LDL e la frequenza di eventi coronarici, come la SCA, ma nonostante oggi siano disponibi-li trattamenti farmacologici di provata efficacia per ridurre tali valori, una serie di problematiche fa sì che i risultati siano molto inferiori a quelli osservati negli studi clinici controllati. Il primo problema è legato a una valutazione spesso inaccurata del rischio individuale che, di fatto, porta a una sottovalutazione del reale livello di rischio. In realtà i soggetti a rischio alto e molto alto sono molti di più di quelli che normalmente si crede e questi pazienti necessitano di trattamenti particolar-mente efficaci.È certamente poco verosimile pensare di arrivare ad un rischio residuo uguale a zero, ma è invece realistico pensare di poter ridurre ulteriormente la probabilità di malattia con un’azione più incisiva sui principali fattori di rischio correggibili.Tra i fattori che spiegano la difficoltà nel raggiun-
30 MediciCardiologiaMedicina GeneraleGeriatriaMedicina Interna
n. 5CREDITI ECM
R A Z I O N A L E P R O G R A M M A | 1 9 . 0 0 - 2 2 . 0 0
D E S T I N ATA R I D E L L’ I N I Z I AT I V A
19.00 Registrazione Partecipanti
19.15 Introduzione ed inquadramento della gestione del paziente in acuto e a lungo termine
dott. Del Greco19.30 Il paziente a Rischio
Cardiovascolare molto alto: la Sindrome Coronarica Acuta
dott.ssa Girardini19.45 Che cosa succede nella realtà
quotidiana: le difficoltà che incontra il Mmg
dott. Larcher
20.00 Discussione
20.15 Break
20.45 Gestione del paziente con SCA nel follow up: come garantire un profilo lipidico ottimale e sostenibile
dott. Larcher21.15 Cardiopatia ischemica
nelle donne dott.ssa Girardini
21.30 Discussione interattivatra discenti ed esperti
22.00 Compilazione questionario ECM Chiusura Lavori
gere e mantenere livelli ottimali di LDL colesterolo ci sono la sottoutilizzazione delle terapie (solo una parte dei soggetti a rischio viene trattata e le dosi spesso sono inadeguate), la scarsa compliance (ade-renza, persistenza) al trattamento e l’utilizzo di far-maci inadeguati.È noto, infatti, che la capacità di ridurre il coleste-rolo LDL varia da statina a statina e che spesso si utilizzano molecole che, anche al massimo dosag-gio, non sono in grado di indurre il calo desiderato. Una soluzione al problema può essere trovata solo migliorando le conoscenze dei medici rispetto alle differenze esistenti tra le varie molecole utilizzabili in terapia, attuando cosi una scelta maggiormente personalizzata del trattamento e, per le statine, ade-guando il tipo di trattamento dell’entità al calo del valore di LDL colesterolo da ottenere. Una sessio-ne sarà poi dedicata a come rapportarsi con le linee guida per il trattamento del Rischio Cardiovascola-re, con la Nota 13 e con le normative regionali e/o locali che disciplinano la prescrizione dei farmaci.Può, quindi, essere interessante confrontarsi in me-rito alla prescrivibilità e alla rimborsabilità dei far-maci ipolipemizzanti.Un altro obiettivo importante del corso sarà quello di fare focus su una patologia cardiovascolare consi-derata “secondaria”, ovvero la cardiopatia ischemica nelle donne.