Concorso Pretendiamo Legalità questionario-scuola … · ho un metodo preciso. ... davanti alla...

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CONCORSO PROGETTO "PretenDiamo legalità, a scuola con il Commissario Mascherpa” 1 Edizione 2017 - 2018 ALUNNA ALUNNO 1. Secondo te, quale delle seguenti frasi è corretta? (una sola risposta) La legge va rispettata sempre La legge va rispettata ma qualche volta si può non rispettarla La legge va rispettata soltanto quando la si ritiene giusta 2. Che cosa significa, secondo te, legalità? (massimo 2 risposte) Significa dialogo tra le persone Significa libertà perché le regole assicurano la libertà di ognuno di noi Significa rinuncia perché le regole privano le persone della loro libertà 3. Secondo te, un’azione illegale è meno grave se commessa in gruppo?

(una sola risposta) Si, sempre Si, a volte No, mai Non so 4. Secondo te, qual è il motivo più importante per cui un ragazzo trasgredisce alle

regole? (massimo 2 risposte) Perché gli piace Perché non ha nulla in cui credere Perché non va d’accordo con i genitori Per gioco Perché è solo Per provare almeno una volta Perché non ha altre possibilità Perché lo fa con gli amici Perché è coraggioso Altro (specificare)

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CONCORSO PROGETTO "PretenDiamo legalità, a scuola con il Commissario Mascherpa” 1 Edizione 2017 - 2018 5. Come consideri il comportamento di chi non paga il biglietto dell’autobus? (una sola

risposta) Una birichinata che ogni tanto è lecito fare….per scherzo Un comportamento scorretto Ammesso in alcune circostanze (es. non ho trovato la rivendita) Conveniente quando non si è sicuri di essere scoperti Corretto perché non è giusto pagare il biglietto Non so 6. Allacciare le cinture di sicurezza (una sola risposta) Mi dimentico spesso Se la velocità è ridotta non è necessario E’ indispensabile sempre, può proteggerci in caso d’incidente E’ veramente utile solo se si viaggia in autostrada 7. All’interno dell’istituto scolastico che frequenti che tipo di prepotenze vengono compiute? Mai Raramente Spesso Sempre Prese in giro Scherzi pesanti Esclusioni dalle compagnie Offese e insulti Minacce Piccoli furti (es. oggetti di poco valore) Aggressioni fisiche Altro (specificare Non vengono compiute alcune prepotenze

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CONCORSO PROGETTO "PretenDiamo legalità, a scuola con il Commissario Mascherpa” 1 Edizione 2017 - 2018 8. Un ragazzo della tua età viene spesso offeso e sottoposto ad atti di bullismo. Cosa

consiglieresti di fare? (una sola risposta) Di segnalare il fatto all’insegnante Di far finta di niente Di ribellarsi Di chiedere spiegazione ai bulli Di subire e basta 9. Quali sono le cose importanti per te Molto importante Abbastanza importante Poco importante Per nulla importante Non so Successo Onestà Amicizia Solidarietà Furbizia 10. A tuo parere quali dovrebbero essere i compiti principali della Polizia di Stato?

(massimo 2 risposte) Arrestare le persone che commettono un reato Vigilare sulle scuole e i parchi pubblici Controllare gli individui sospetti o pericolosi Intervenire nei problemi di vicinato Intervenire a favore delle persone in difficoltà Controllare la regolarità e la sicurezza del traffico Non so Altro (specificare)

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Il COMMISSARIOMASCHERPAgraphic novel

Prima di entrare nel mondo del com-missario Mascherpa e trasferirci nelle atmosfere di Diamante, cer-

chiamo di carpire qualche segreto crea-tivo dai due ideatori del nostro graphic

novel: lo scrittore Luca Scornaienchi e il disegnatore Jonathan Fara.Come nasce un fumetto? Si ipotizzano

prima i personaggi o la storia?

L.S. Questa domanda imporrebbe una

risposta accademica ma, in realtà, non ho un metodo preciso. A volte parto dalla storia generale e poi provo a immaginare i singoli personaggi, il loro aspetto, il modo di muoversi, il carattere, l’abbigliamento, i tic nervosi e anche il tono della voce che mi aiuta quando devo scrivere i dialoghi. Altre volte, faccio esattamente il contrario, per dare vita a un personaggio che mi sembra interessante gli costruisco intorno l’am-

bientazione e gli avvenimenti. J.F. Ho sempre disegnato le storie di altri. Ma credo che non ci sia una regola fissa.Qual è il rapporto tra chi scrive soggetto

e dialoghi e chi disegna?

L.S. Jonathan ha una pazienza infinita, oltre a essere un disegnatore di grande talento non si rifiuta mai di fare una correzione o una modifica. È la più grande magia che si possa creare tra chi scrive e chi disegna!

di Annalisa Bucchieri e Roberto Donini

Il COMMISSARIOMASCHERPA

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Il vice questore Giovanni Mascherpa, ma per tutti il Commissario

Nato a Seminara il 10 marzo 1977, un piccolo comune in provincia di Reggio Calabria, situato tra le montagne dell’Aspromonte e il mar Tirreno. Padre Milanese, madre del Sud. Poliziotto per vocazione. Ha scelto questo lavoro per seguire le orme dello zio Gaetano, ucciso durante un conflitto a fuoco con alcuni “uomini d’onore” durante la guerra di ’ndrangheta degli Anni ’80.Segue sempre il suo istinto per risolvere le situazioni più complicate, pronto all’azione e disponibile a sacrificare qualsiasi cosa pur di raggiungere l’obiettivo.Ha una grande passione per Vasco Rossi, i romanzi di John Grisham e una fidanzata che studia architettura alla quale promette spesso il matrimonio, salvo poi rimandare la data delle nozze, ogni volta, per un motivo sempre diverso.Nel tempo libero frequenta una palestra di boxe. La sera si ferma a cena da Palmino, al lido “Sabbia D’Oro”, vicino al commissariato, dove qualsiasi piatto viene condito con abbondante peperoncino che, puntualmente, gli provoca un forte bruciore di stomaco.

La giusta connessione tra due figure parte sempre dalla condivisione di un progetto e da una linea espressiva comune. J.F. Con Luca ho disegnato il mio primo fu-metto lungo. Mi trovo bene con le sue sce-neggiature (di solito sono dei veri e propri storyboard disegnati) e quando lavoran-doci mi accorgo che una scena potrebbe essere rappresentata in maniera diversa lui accoglie tranquillamente i miei sugge-

rimenti. Quindi, oltre a offrirmi una base solida su cui lavorare, mi lascia libertà di interpretare. I processi e gli strumenti sono tutti di-

gitali o qualcosa si fa ancora a “mano”?

L.S. Non ho mai scritto una sceneggiatura davanti alla tastiera del computer. Di solito utilizzo una serie di fogli volanti dove butto giù degli schizzi, pensieri, dialoghi, che mi aiutano a visualizzare la storia prima anco-

ra che possa essere disegnata. J.F. C’è ancora chi disegna su carta. Io al momento lavoro totalmente in digitale, ciò comporta sì alcuni vantaggi (come la rapidità della correzione) ma per il “gesto disegno” non cambia quasi nulla, al posto della carta ho uno schermo e al posto del pennarello una penna di plastica. C’è la stessa differenza che esiste tra scrivere a macchina e scrivere su un pc.

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Ivo Miraglia Ispettore

Nato a Cosenza il 5 ottobre 1978, dove ha prestato servizio nella locale questura di Via Palatucci. Quando si occupa di un caso non smette di lavorarci fino a che non lo risolve, calandosi con abilità e determinazione nella situazione in cui si è svolta la vicenda fino a comprendere intimamente tutte le persone coinvolte in essa. Possiede un profondo senso di giustizia che lo spinge a studiare a fondo tutte le sfaccettature di un caso, anche dopo aver ottenuto una confessione dal presunto colpevole, pur di non rischiare di mandare in galera un innocente. È sposato con Eleonora, e ha una bambina di pochi mesi. Nel tempo libero suona la chitarra in una tribute band dei Rolling Stones.

Laura MacolinoAgente scelto

Nata a Matera il 9 agosto 1982. Ha un forte istinto e grande umanità. Determinata nel lavoro e pronta a risolvere ogni nuovo caso.Da giovanissima ha partecipato alle selezioni di Miss Italia. Ogni volta che si muove i colleghi si girano a guardarla. È vegeteriana e quando non è in servizio si muove solo in motocicletta.Vive da sola in una vecchia casa che affaccia sul mare.

Vi ha sorpreso l’interesse della Polizia

di Stato per la vostra narrazione?

L.S. In realtà no! Qualche anno fa avevo avuto occasione di conoscere il direttore e la redazione di Poliziamoderna per un progetto che avevo curato riguardante il rapporto tra fumetti e criminalità e già allora avevo riscontrato grande entusia-smo e tanta curiosità.

Maestri e scuole che hanno segnato la

vostra formazione? A che stile si riferi-

sce Il Commissario Mascherpa?

L.S. Per quanto riguarda il poliziesco so-no sempre stato un grande lettore di Nick Raider (fumetto edito da Sergio Bonel-li dal 1988 al 2005). Continuo a rileggere le storie del detective newyorkese creato da Claudio Nizzi ancora oggi, perché sono

una sorta di manuale perfetto per un fu-metto poliziesco. Probabilmente, se non fossi un lettore incallito della serie, non avrei mai scritto Mascherpa.J.F. Per tutto ciò che riguarda il fumetto sono autodidatta, perché all’Accademia di Belle Arti si faceva altro. La mia vera scuola sono stati e sono tuttora tutti gli albi della Sergio Bonelli Editore che rappresentano

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graphic novel

Luigi PolitanoAgente con il pallino dell’informatica

Nato a Fuscaldo (CS) il 6 marzo del 1986. È laureato in ingegneria informatica presso l’Università della Calabria. Passa le sue giornate al computer a fare ricerche di qualsiasi tipo. Conosce tutti i sistemi operativi. Vorrebbe abbandonare la postazione per entrare in azione insieme ai suoi colleghi, ma ogni volta che lo chiede, con la scusa della “gavetta“ gli viene impedito. Vive insieme ai genitori ed è innamorato di Francesca, la ragazza che lavora al bar di fronte al commissariato, ma non ha mai avuto il coraggio di dichiararsi.Non guida e raggiunge il posto di lavoro in treno.

Giuseppe MusellaEx commissario in pensione

Nato a Napoli il 5 dicembre 1954. Dopo la pensione, e la morte della moglie, è rimasto a vivere a Diamante. Ogni volta che ci sono situazioni troppo complicate, grazie alla sua esperienza aiuta il Commissario Mascherpa e gli altri ragazzi, che considera come una famiglia. Non ama la tecnologia, ed è un nostalgico “dei vecchi tempi” ma, resta affascinato quando “i ragazzi” riescono a risolvere dei misteri grazie a un computer, un rilevatore satellitare o una microspia.È un grande appassionato di calcio e tifa per il Napoli, trascorre molto del suo tempo libero dedicandosi alla pesca e alla lettura. Fuma due pacchetti di sigarette al giorno e, di tanto in tanto, prova a smettere senza mai riuscirci.

una delle declinazioni del fumetto che pre-ferisco e con la quale mi trovo in sintonia. Secondo voi il graphic novel funziona

come forma di giornalismo d’inchiesta?

J.F Il fumetto è un medium e come qualun-que altro mezzo espressivo può raccontare ogni cosa, da storie di animali antropomor-fizzati alla cronaca quotidiana. È però ve-ro che il fumetto ha un vantaggio rispetto

ad altri media, come ad esempio il cinema: con lo stesso costo di una penna e un foglio di carta si può raccontare sia una storia am-bientata in una sola stanza sia una guerra fantascientifica interplanetaria. Non c’è al-cun freno economico o tecnico alla fantasia.L.S. Il fumetto è uno strumento fondamen-tale per esprimere i sogni, come diceva Walt Disney, ma anche la realtà come ha

fatto Joe Sacco che, attraverso le sue ope-re, ha raccontato la guerra e la miseria del genere umano. L’ importante, come diceva Giancarlo Siani, è dare le informazioni giu-ste perché la gente possa conoscere la ve-rità e capire da che parte stare. In questa storia parliamo di Calabria, di peperonci-no, di un commissariato e di ’ndrangheta. A voi la scelta.

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SOLO DOTTO’, COMMISSA’ e vice questo’

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IL COMMISSARIO MASCHERPA

Nell’episodio precedente...Diamante, Calabria. Una sera qualunque di primavera. Il Commissario Mascherpa, finito il suo turno di la-voro, si dirige a piedi verso casa e, come ogni sera, si ferma sul terrazzo che affaccia lungo il mare, poco vicino dagli uffici del commissariato. Mentre fuma una sigaretta, viene avvicinato da Palmino, ac-cogliente e istrionico ristoratore del posto che lo invita a tavola per mangiare un buon piatto di pasta condito con abbondante peperoncino piccante, spe-cialità e tradizione di Diamante.

La cena del Commissario Mascher-pa viene interrotta, prima ancora dell’inizio, da una telefonata. Sul-le montagne di Guardia Piemontese, vicino paese della costa tirrenica, un giovane contadino e suo figlio hanno ritrovato il corpo di una donna, mentre scavavano una buca per seppellire il loro cane, morto da poche ore...

La Rosa d’ArgentoPARTE

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Mascherpanews«S

ono onorato di avere l’onere di immatricola-re e di prendere in carico il commissario Ma-scherpa, che da oggi è alle mie dipendenze». Così il questore di Cosenza Giancarlo Con-

ticchio ha aperto il 7 settembre la presentazione del fumet-to che arricchirà l’appendice della nostra rivista. Dopo questa calorosa accoglienza l’incontro è proseguito nello splendido scenario del lido “Sabbia d’Oro” di Diamante, con gli altri rela-tori intervistati dal giornalista Riccardo Giacoia, del TG3 re-gionale, firma impegnata in inchieste sulla ’Ndrangheta.

Proprio da questo lido inizia il primo episodio de La Rosa d’Argento con alcune battute “immaginarie” scambiate dal commissario con Palmino Raffo, proprietario “reale” del lido, che insieme alla moglie Anna, ha ospitato e organizzato con entusiasmo l’evento. L’autore della graphic novel Luca Scor-naienchi, ha evidenziato come sarà «l’umanità di Mascher-pa e non per superpoteri» a gestire il complesso intreccio in-vestigativo che incrocerà il caso irrisolto di uno dei più tragi-ci omicidi di ’Ndragheta, quello del sindaco di Cetrara Gianni-

no Losardo. Annalisa Buc-chieri, direttore di Polizia-moderna, ha spiegato co-me il fumetto mezzo since-ro e diretto offra l’opportu-nità di aprire la rivista ai let-tori più giovani mentre l’idea dell’ambientazione calabre-se sia nata da un lungo con-fronto con l’autore, da sem-pre impegnato nella batta-glia contro le mafie. «Ci in-

teressava narrare la provincia, un territorio particolare con la vita del suo commissariato caratterizzata dal lavoro di squa-dra». Mentre il dibattito sviluppava questi temi, Raffaele Del-la Monica, uno dei più prestigiosi disegnatori di fumetti italia-ni, ha realizzato una tavola dove tra suoi personaggi tratteg-giati spunta Tex a cavallo dietro il nostro Mascherpa. Infine il direttore centrale degli affari generali della Polizia di Sta-to, Filippo Dispenza portando il saluto del capo della Polizia Franco Gabrielli ha ricordato il totale impegno della rivista nel piano assistenziale “Marco Valerio” per i figli dei poliziotti colpiti da gravi malattie, con-vinto inoltre che Mascherpa darà un va-lido contributo a tale progetto. v

di Roberto Donini

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La targa ricordo consegnata a Palmino Raffo e alla moglie Anna.

Sopra, Raffaele Della Monica; sotto da sinistra, Luca Scornaienchi, Giancarlo Conticchio, Riccardo Giacoia e Annalisa Bucchieri.

Presso il lido “Sabbia d’Oro” è possibile abbonarsi a Poliziamoderna mentre all’edico-la di Diamante sarà possibile acquistare la copia singola.

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