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Riccardo Pascale, Ludovica Alesse, Marta D’Andrea, Francesco
Corrente
VD Liceo scientifico “A. Bafile” AQ Anno scolastico 2006-2007
Parole e locuzioni latine usate nella scienza
Ad maiora
PREFAZIONE
• La prima questione che vogliamo chiarire nella prefazione di questa ricerca riguarda il titolo. Per anni abbiamo studiato il latino e non lo abbiamo amato molto, mai avremmo pensato di fare una ricerca di gruppo; così quando abbiamo deciso di farla abbiamo pensato di essere impazziti e ci siamo detti “una volta l’anno si può”.
PREFAZIONE
• La seconda questione che vogliamo chiarire è l’aver escluso da questa ricerca i nomi e le classificazioni di animali, piante e microrganismi.
• Li abbiamo volutamente esclusi perché 1. le classificazioni, i nomi e il significato sono
noti e pubblicati 2. l’argomento avrebbe previsto una seconda
ricerca e, come detto prima, “semel in anno licet insanire”, “bis non licet”, aggiungiamo.
PREFAZIONE
• La ricerca da noi effettuata si basa su parole o locuzioni latine usate nel mondo scientifico che abbiamo raccolto grazie alla collaborazione di alcuni genitori che lavorano nel campo. I termini e le frasi riportate sono di uso internazionale, vale a dire che, anche se in italiano spesso si usa una parola italianizzata, nel linguaggio scientifico internazionale, che si esprime in inglese, si usano prevalentemente i termini latini.
• Non pretendiamo che la ricerca sia da considerarsi completa, ma senza alcun dubbio è originale. Abbiamo persino scoperto che alcuni termini latini sono usati molto più nelle lingua anglo-americana che in quella italiana e che gli anglosassoni pronunciano le parole latine in modo davvero divertente.
PREFAZIONE
• Parole e locuzioni sono presentate divise in sezioni ed in ciascuna sezione in ordine alfabetico; se ne dà l’origine latina, la declinazione oppure la coniugazione, ove necessario notizie accessorie, la traduzione letterale ed infine il significato scientifico. Abbiamo voluto corredare ciascuna parola o locuzione con immagini esplicative, spesso comiche.
• Riguardo la sezione “anatomia” sappiamo che è molto più ricca, infatti la nomenclatura latina in anatomia copre molti più termini di quelli che abbiamo riportati e che sono raccolti su libri specifici: abbiamo voluto riportarne quelle che ci hanno colpito di più.
• Ed ora cominciamo ……… speriamo bene..
TERMINI DI USO GENERALE
A POSTERIORI
• A+ dat. posterior, posterius ( gen. Posterioris) agg. comp.=posteriore, che viene dopo.
• Letteralmente “da ciò che viene dopo”.
• La conoscenza a posteriori è la conoscenza empirica dei fenomeni, quel modo di conoscere la realtà che viene “dopo” (a-posteriori) la percezione oggettiva dei fenomeni stessi.
A PRIORI
• A+ dat. Prior, prius (gen. Prioris)= primo, anteriore, precedente
• Letteralmente “da ciò che è prima”
• Il ragionamento "a priori" parte da un dato assodato ed arriva, con il metodo deduttivo, alle estreme conclusioni. Esso, quindi, è indipendente dall'esperienza, dal dato empirico.
AD HOC
• Ad + acc= a; hic haec hoc= questo
• Letteralmente “A ciò “
• Viene usato, non solo in campo scientifico, per significare “progettato per uno specifico scopo”
Hic Huius Huic Hunc Hoc Haec Huius Huic Hanc Hac Hoc Huius Huic Hoc Hoc Hi Horum His Hos Hos Hae Harum His Has His Haec Horum His Haes His
Nell'arte oratoria invece, un esempio, un paragone o la citazione di una frase che vengono "ad hoc" acquistano il significato di chiarimento, in senso positivo o negativo, per l'argomento che si sta dibattendo.
AD LIBITUM
• libet, libuit, libitum est, ere: è un verbo intransitivo usato solo nella terza persona singolare e plurale in costruzioni impersonali e ha il significato di piacere, essere gradito.
• Letteralmente “a piacimento” • In medicina o nella ricerca di base serve ad
indicare, per esempio, che gli animali di un certo esperimento vengono nutriti senza nessuna particolare restrizione; oppure in certe diete può significare l’uso di un determinato alimento a piacimento, senza limitazioni.
ALIAS
• Alias: avv. = un’altra volta, altrove, altrimenti
• Letteralmente significa “le altre cose” • Non solo in campo scientifico indica un
un nome assunto o uno pseudonimo
Esempio: Slappo (alias R.P.)
BONA FIDE
• Bonus, a, um: agg. I cl. = buono e fides, fidei: s.f. V decl.= fede
• Ablativo: letteralmente “in buona fede”
• nei testi ed articoli scientifici, viene usato per indicare un evento o qualcosa di molto probabile, anche in assenza di una dimostrazione formale
fides fidei fidei, fidem fides fide
fides fidērum fidēbus fides fides fidēbus
CIRCA
• Circa: avv.= all’incirca, intorno
• Viene usato non solo in campo scientifico, anche come prefisso, nel suo significato letterale. Particolarmente usato nella sua forma abbreviata “ca.” per indicare date non precise
Esempio: ca. 2007
CURRICULUM VITAE
• Curriculum,i: s.n. II decl.= carriera, corso, corsa
• Vita,ae: s.f.I decl=vita • Viene usato non solo in campo scientifico
per descrivere le proprie attività, quelle che si sono svolte, in maniera tale da fare un quadro delle proprie competenze. A volte è usato curriculum vitae et studiorum per indicare che vengono descritti anche gli studi intrapresi.
DE NOVO
• De: prep. + ablativo= da (moto da luogo, origine), di (partitivo), durante (tempo)….
• Novus,a,um: agg. I d.= nuovo, recente • Letteralmente “da cosa nuova”; • In campo chimico-biochimico indica una
molecola sintetizzata da precursori e non riciclata, in genetica e medicina una “de novo mutation” è una mutazione sul DNA che nessun parente posside e che quindi non è stata trasmessa.
DEFICIT
• deficio, deficis, defeci, defectum, deficere: v. tr. et intr. V coniug.= mancare
• Letteralmente “esso manca” • Nel mondo scientifico viene usato nel
senso di “mancanza”: per esempio un deficit di insulina.
E.G. (EXEMPLI GRATIA)
• Exemplum,i: s.n. II decl.=esempio
• Gratia,ae: s.f. I decl.= grazia
• Letteralmente significa “per grazia dell’esempio” ma si usa come locuzione, non solo in campo scientifico per significare “per esempio”
• Nota: su alcuni testi inglesi si legge e.g.= example given
EQUILIBRIUM*
• La parola latina è aequilibrium, ii: s.n. II decl.= equilibrio, equivalenza (aequa libra= bilancia equa); è stata trasformata in equilibrium
• * Viene soprattutto usato nel linguaggio anglosassone (il plurale è equilibria) per indicare:
• La condizione di un sistema nel quale differenti influenze sono bilanciate
• In fisica: lo stato di un corpo a riposo nel quale la risultante di tutte le forze è zero.
• In chimica: lo stato di una reazione nella quale le velocità della reazione diretta e inversa sono uguali.
ERRATA CORRIGE
• Erratum, i: s.n. II decl.= errore, fallo • Corrige: imperativo presente di corrigo, corrigis,
correxi, correctum, corrigere= correggere • Letteralmente significa “correggi gli errori” viene
usato non solo in campo non scientifico quando, avendo commesso degli errori in un articolo pubblicato, successivamente si fa l’elenco degli errori con annesse le correzioni.
Et alii
• Alius, alia, aliud: pron. indef. (non ha il vocativo): • alius,
alīus, • alii,
alium alio
• Letteralmente significa “e altri”, si usa in alcuni casi al posto di eccetera, quando per esempio bisogna indicare la fonte bibliografica di una affermazione, nel testo si scrive il primo autore seguito da et al.
Esempio:Nardecchia L. et al.
alii, aliōrum aliis, alios aliis
alia alīus, aliae aliam alia
aliae aliārum aliis, alias aliis
aliud, alīus, alii, aliud alio
alia aliōrum aliis, alia aliis
Etcetera
• Et + cetera
• Ceterus, cetera, ceterum: agg. I cl= altro, rimanente, restante= e le cose rimanenti
E’ di uso comunissimo in tutto il mondo non solo in campo scientifico e si pone alla fine di un’enumerazione in sostituzione di un qualcosa che si ritiene superfluo citare. Quasi sempre si usane le abbreviazioni etc. o ecc.
HABITAT
• Habito, as, habitavi, habitatum, are= abitare
• Letteralmente “egli abita”
• Nel linguaggio scientifico habitat indica l’insieme dei caratteri geografici, morfologici, climatici e ambientali in cui si organizza la vita di specie animali e vegetali.
HUMUS
• humus, humi: s. f. II decl.= terriccio. • Si usa per indicare uno strato del terreno composto
da materia organica in decomposizione
• N.B. Nel linguaggio comune il termine humus è utilizzato anche in senso figurato, per intendere quell'insieme di condizioni politiche, morali, religiose o ecomomiche che, quasi terreno fertile, favoriscono il sorgere di determinate dottrine o fenomeni sociali.
I.E.
• Abbreviazione di id est
• Is, ea,id pronome e aggettivo dimostrativo = quello
• Est voce del verbo sum, es, fui, esse terza pers. Sing = è
• Letteralmente “quello è”.
• E’ una locuzione latina usata con il significato di cioè.
IBIDEM
• Ibidem: avverbio = lì stesso, nel medesimo luogo
• Di solito si usa nelle citazioni bibliografiche per riferirsi all’ultima fonte citata.
• usato in bibliografia per non ripetere un'opera o un luogo già citati.
IDEM
• Idem, aedem, idem: pron. def. = lo stesso
• E’ usato nei testi per riferirsi a qualcosa che si è già detto in precedenza.
Idem Iidem
Eiusdem Eorundem
Eidem Iisdem
Eundem Eosdem
Eodem Iisdem
Eadem Eaedem
Eiusdem Earundem
Eidem Iisdem
Eandem Easdem
Eadem Iisdem
Idem Eadem
Eiusdem Eorundem
Eidem Iisdem
Idem Eadem
Edem Iisdem
IN EXTENSO
• Extensus, a, um: agg. I cl.= ampio, esteso
• Letteralmente “completamente”
• Viene usato quando si vuole indicare che ciò che si scrive è completo. Per esempio il curriculum vitae può essere scritto in modo abbreviato o “in extenso”
IN LOCO
• Locus, loci: s. m. II decl.= luogo
• Letteralmente “nel luogo” • Viene usato per indicare che un determinato
evento avviene proprio in quel luogo o che alcuni materiali provengono da un determinato luogo.
• E’ anche un termine legale: la locuzione “in loco parentis” indica “al posto di un genitore”
IN SILICO
• Questa locuzione non è propriamente latina infatti il termine “silico” è un neologismo.
• E’ stata coniata negli anni ’90 dai giornali scientifici e si rifersice ad un esperimento o un processo che avviene virtualmente, per esempio una simulazione al computer
IN SITU
• Situs, situs: s. m. IV decl.= posizione
• Letteralmente “nel luogo” “nella posizione”
• Scientificamente significa esaminare un fenomeno esattamente dove avviene
(in un organo, in un tessuto)
IN VITRO
• Vitrum, i: s. n. II decl.= vetro, cristallo
• Letteralmente “nel vetro”, “in provetta”
• Si riferisce a una tecnica eseguita in provetta e più generalmente in un ambiente controllato: per esempio fecondazione in vitro
IN VIVO
• Vivus, i: s. m. II decl.= vivo, essere vivente
• Letteralmente “a livello vitale”
• Nel mondo scientifico si riferisce a una sperimentazione eseguita su tessuti viventi: per esempio la sperimentazione clinica di un farmaco che si effettua su persone malate.
LEGENDA
• Lego, is, legi, lectum, legere: v.trans. III coniug.= leggere, studiare
• Legenda è il gerundivo (sottointende esse) e vuol dire “cose da leggere”
• Di solito con questo termine si indica una tabella o didascalia, in cui sono raccolti e spiegati i segni convenzionali e le abbreviazioni di un testo o di carte geografiche, grafici e simili
LUMEN
• Lumen, luminis: s.f.III decl. = luce, vista, apertura
1. In biologia indica una cavità o un canale all’interno di una struttura tubulare: il lumen intestinale.
2. In astronomia è il nome di un asteroide “141 lumen” che orbita tra Marte e Giove
3. In fisica è l’unità del sistema internazionale indicata con “lm” per la misura della potenza percepita della luce
MAGNITUDO
• Magnitudo, magnitudnis: s.f. III decl. = grandezza
• Viene usato in sismologia per indicare la forza di un terremoto.
VERSUS
• Versus: avv. = verso, in direzione di
• In inglese viene usato nel senso di “contro” e nel linguaggio scientifico si usa o per indicare un confronto (verum versus placebo) o quando si considerano due variabili generiche del tipo x e y (x versus y). Si usa nella forma abbreviata vs.
VICE VERSA
• Vicis: s.f. III decl.= avvicendamento, posto, successione(la parola viene usata solo in acc. e abl. al singolare e in nom. dat. acc. e abl. Al plurale); verto, vertis, verti, versum, vertĕre= mutare, cambiare
• Letteralmente “cambiata la successione”
• Viene usata non solo nel mondo scientifico per significare “al contrario”
BIOLOGIA
CELLULA
• Cellula, ae: s.f. I decl. = piccola stanza
• Da questo termine deriva l’italiano cellula (che al plurale è cellule)e il termine inglese cell.
CILIUM
• Cilium, ii: s.n. II decl.= palpebra, ciglia • In biologia cellulare col termine cilia
(italiano ciglia) si indicano delle appendici cellulari lunghe e sottili che si estendono dalla superficie di molte cellule eucariotiche. Queste sono perlopiù lunghe e numerose e si distinguono le cilia mobili dalle non mobili.
CONSENSUS
• Consensus, consensus: s.m. IV decl.= unanimità, intesa, consenso
• In Biologia molecolare e in bioinfomatica si usa “consensus sequence” per indicare, quando si confrontano sequenze di nucleotidi nel DNA o di aminoacidi nelle proteine, dei residui che sono conservati, ossia si ripetono in molte delle sequenze esaminate.
DUPLEX
• Duplex, duplex, duplex (gen. Duplicis, ablativo mas. e femm. Duplice) agg. II cl. = doppio, duplice
• In biologia viene usato per indicare il DNA doppio filamento: “DNA duplex”.
EX VIVO
• Ex + abl= fuori da; vivus, viva, vivum: agg. I cl.= vivo
• Letteralmente “al di fuori del vivo” • Viene usato in biologia per indicare un qualcosa
avviene al di fuori di un organismo. Per esempio una sperimentazione fatta su un tessuto in un ambiente creato artificialmente al di fuori dell’organismo. Le più comuni procedure ex-vivo sono fatte su cellule vive (o tessuti) presi da un organismo e coltivate in appositi appartai di laboratorio. Queste cellule o tessuti in coltura servono da modello per l’intero organismo.
FIMBRIA
• Fimbria, ae: s.f. I decl.= frangia 1. Si tratta di un’appendice che si trova in molti
batteri lunga 3-10 nm di cui i batteri si servono per aderire ad altre cellule.
2. Le tube di Falloppio (apparato genitale femminile) sono due formazioni tubulari di cui ciascuna, lunga circa 10 cm, porta dal rispettivo ovaio all’utero; a livello dell’ovaio si slarga formando la fimbria.
3. Strutture del sistema limbico
HELIX
• Helix, Helicis: s. f. III decl.= edera, vimine, ma anche voluta del capitello corinzio.
• Questo è un termine usato dalla letteratura scientifica anglo-americana, correntemente in italiano si traduce “elica” ed indica strutture molecolari ad elica, appunto. Che sia un termine latino lo dimostra anche che il plurale in lingua inglese è helices
LAMINA PROPRIA
• Lamina, laminae: s. f. I decl.=lamina, sottile foglio; proprius, a, um: agg. I cl.= propria, caratteristica.
• Letteralmente “lamina caratteristica” • In istologia/ anatomia è un sottile strato di
tessuto connettivo al di sotto dell’epitelio ed è parte della membrana mucosa propria del tratto gastrointestinale.
LOCUS
• Locus, i: s.m. II decl. = luogo
• In biologia il termine locus genico (o può semplicemente locus) designa la posizione di un gene o di un'altra sequenza significativa all'interno di un cromosoma
MEDULLA
• Medulla, ae:s.f. I decl. = midollo
• Viene usato per indicare la parte interna di alcuni organi, per esempio “la medulla del rene”
MUSCULARIS MUCOSAE
• Mucosus, a, um: agg. I cl.= mucoso, viscoso; musculus,i= muscolo
• Si tratta di un sottile strato di cellule muscolari lisce che si trova nei tessuti dell’apparato gastrointestinale: essa è all’esterno della lamina propria
MEDIUM**
• Medium, ii: s.n. II decl. = mezzo
• Nei laboratori biologici viene usato per indicare il terreno di coltura nel quale vengono mantenuti organi o tessuti ex vivo.
• ** Curiosità: viene pronunciato alla maniera anglossassone “midium” e il suo plurale “media” “midia”.
NOCEBO
• noceo, noces, nocui, nocitum, nocere: nuocere • Letteralmente “io nuocerò” • Nella sua applicazione originale “nocebo” aveva un
significato molto specifico in campo medico farmacologico. E’ usato per indicare reazioni o risposte non piacevoli, dannose, indesiderate che un soggetto manifesta dopo la somministrazione di una sostanza inerte e, quindi, queste risposte non sono chimicamente generate e sono interamente dovute da ciò che il soggetto si aspetta. In questi casi non è coinvolto il farmaco ma la risposta indesiderata e spiacevole è dovuta alla somministrazione di una sostanza inerte.
NUCLEUS
• Nucleus,i: s.m. II decl.= nocciolo, nucleo
1. Nucleus indica il nucleo della cellula
2. Nucleus indica il nucleo dell’atomo
3. Nucleus indica il “cuore di una cometa”, il suo centro
NUCLEUS
4. In anatomia indica alcune zone del cervello; il nucleus caudatus, per esempio, è una parte del cervello importante nel sistema della memoria e dell’apprendimento; il nucleus ruber – nucleo rosso- è una struttura coinvolta nella coordinazione motoria; i nuclei oculomotori da cui si diparte il nervo oculomotore, nucleus accumbens (da accumbo=giacere) che sembra essere collegato con le sensazioni di piacere, eccetera.
PILUS
• Pilus, pili: s.m. II decl.= pelo • Si tratta di un’appendice a forma di pelo che si trova
sulla superficie dei batteri che svolge una funzione simil-sessuale:questi pili, infatti possono fare da ponte tra due batteri permettendo il trasferimento di plasmidi (strutture formate da DNA), dando luogo al fenomeno della trasformazione batterica. Tramite lo scambio di plasmidi i batteri sensibili possono divenire resistenti agli antibiotici.
PLACEBO
• placeo, es, placui, placitum, placere = piacere • Letteralmente “io piacerò”. • E’ una sostanza inerte o una qualsiasi altra terapia o
provvedimento non farmacologico (un consiglio, un conforto, un atto chirurgico) che, pur privo di efficacia terapeutica specifica, sia deliberatamente utilizzato per provocare un effetto positivo su di un sintomo o una malattia . Nella sperimentazione scientifica il termine viene usato anche per evidenziare l’effetto di un farmaco: esso viene somministrato, per esempio, ad un gruppo di animali e confrontato con gli effetti che una sostanza inerte (il placebo appunto) ha su un altro gruppo delle stesse dimensioni numeriche.
TELA SUBSEROSA
• Tela,ae: s.f. I decl.= tela, ordito
• Subserosa da serum,i: s.n. II decl.=
siero
• è uno strato di tessuto del tratto
gastrointestinale tra la serosa e la
muscularis (vedere)
TUNICA
• Tunica, ae: s.f.I decl.= tunica, involucro
• In anatomia microscopica indica un tessuto: per esempio la “tunica serosa, tunica mucosa e muscolaris” del tratto gastrointestinale. Come si vede in figura esse rappresentano la parte più esterna, più interna e mediana dell’organo che si sta considerando.
Verum
• Verum, i: s.n. II decl.=il vero
• Nella sperimentazione farmacologia indica il gruppo di pazienti che sperimenta il farmaco (verum) e si confronta con il gruppo che, invece, assume placebo (vedere).
VILLUS
• Villus, i: s.m. II decl. = pelo
• Sono delle strutture sottili a forma di dito che protrudono da un tessuto, per esempio i villi intestinali, i villi aracnoidei (protrudono dall’aracnoide una delle membrane che ricoprono il cervello), i villi corionici (tipici della placenta).
VIRUS
• Virus, i: s. n. II decl= veleno • Attualmente la parola indica un agente
patogeno submicroscopico di natura non cellulare, costituito da una guaina proteica e da un acido nucleico, incapace di riproduzione attiva, che vive e si replica solo all’interno e a spese di una cellula ospite
VORTEX
• Vortex, vorticis: s.m. III decl.= vortice, gorgo
• Si tratta di un piccolo apparecchio di laboratorio con il quale si possono mescolare quantità di liquido, in genere contenute in provetta, tramite la formazione di un vortice.
MEDICINA
ANGINA PECTORIS
• Angina, ae: s.f. I decl =, dolore, senso di soffocamento, angoscia e pectus pectoris: s.n.III decl.= torace
• Letteralmente “dolore al livello del torace”.
• In medicina viene usato per indicare un dolore toracico precordiale tipico dell’ischemia cardiaca.
Calor, rubor, tumor, dolor e functio laesa
• Calor, caloris: s.n. III decl; rubor, ruboris: s.m. III decl; tumor, tumoris: s.m. III decl.; dolor, doloris: s.m. III decl; functio, functionis: s.f. III decl.; laesus, laesa, laesum: agg. I cl.;
• Letteralmente “calore,arrossamento, tumefazione, dolore e perdita di funzione”
• Sono i cosiddetti segni cardinali dell’infiammazione acuta
Cor tigratum
• Cor, cordis: s.n. III decl.= cuore • Tigratum: agg. Derivante da tigris,is s.m e f. III decl.
• Letteralmente “cuore tigrato” • In medicina indica cuore grasso a causa di
steatosi
tigres tigrium tigribus tigris, tigridas tigres tigribus
tĭgris tigris,tigridis tigri tigrim, tigrin tĭgris tigre, tigri
DELIRIUM TREMENS
• delirium,ii: s.n.II decl.= delirio, follia
• Tremens: part. presente di tremo, tremis, tremui, tremere= tremante
• Letteralmente “delirio tremante”
• In medicina è una sindrome psicotica caratterizzata da confusione, agitazione psicomotoria, movimenti convulsi, tremori e allucinazioni.
ICTUS
• Ictus, ictus : s.m.IV decl.= colpo, battuta
• In campo medico è il colpo apoplettico (l’apoplessia in medicina indica una sindrome di origine vascolare) conseguente ad una ostruzione improvvisa di una arteria.
ictŭs ictūs ictui ictum ictŭs ictu
ictūs ictŭum ictĭbus ictūs ictūs ictĭbus
LUPUS ERITEMATOSUS
• Lupus, i: s.m II decl. = lupo; eritematosus è un latino medioevale
• E’ malattia autoimmune grave. Il termine "lupus eritematosus" venne usato per la prima volta nel 1851 da Cazenave per descrivere un paziente con un rash cutaneo che compariva sulla faccia e che rassomigliava al morso di un lupo.
MATERIA MEDICA
• Materia, ae: s.f. I decl= materia; medicus,a,um: agg. I cl.= medico, medicinale
• “Materia medica” è quella branca delle scienze mediche che si occupa dello studio dei farmaci nel trattamento delle malattie
PER OS, PER DIEM
• Per: avv. + acc. = per (luogo), attraverso; os, oris: s.n. III decl.= bocca; dies, diei: s.m. V decl. = giorno
• Sono due espressioni usate in campo medico per indicare l’assunzione di un farmaco “per bocca”, la prima, e “ al giorno” la seconda.
PTERYGIUM
• pterygium, pterygii: s.n. II decl.= membrana che si forma sulla cornea o sulle unghie
• In medicina è una malattia della superficie dell'occhio determinata da una esuberante crescita della congiuntiva sulla cornea
PULSUS CELER ET ALTUS
• Pulsus, pulsus: s.m. IV decl= polso, battito; celer, celeris, celere: agg. II cl.= veloce; altus, a, um: agg I cl.= elevato
• “polso veloce ed elevato”
• In medicina indica un aumento dell’ampiezza e della frequenza del polso
PUS BONUM E LAUDABILE
• Pus, puris: s.n. III decl.= pus, purulenza; Bonus, a, um: agg. I cl.= buono; laudabilis, laudabile: agg. II cl.= lodevole, pregevole.
• “Pus buono e lodevole” in medicina indica la comparsa del pus che segna l’inizio del processo di guarigione
RESTITUTIO AD INTEGRUM
• Restitutio, restitutionis: ricostruzione, ristabilimento; ad + acc= verso; integer, integra, integrum: agg. I cl.= intatto, completo
• Letteralmente “ristabilimento fino a completezza” • In medicina si usa per indicare il recupero
completo di struttura e di funzione di un organo danneggiato
RIGOR MORTIS
• Rigor, rigoris: s.m. IIIdecl. =durezza, rigidità; mors, mortis: s.f. III decl. = morte
• Letteralmente “la rigidità della morte” e infatti con questa locuzione si vuole proprio indicare un fenomeno fisico che può occorrere ad un cadavere, alcuni dei cui muscoli possono contrarsi con un effetto molto simile a quello della contrazione dei muscoli nei viventi, eccettuata ovviamente la volontarietà dell'azione e tenuto conto di alcune differenze nei processi chimici che lo determinano. La popolare locuzione "morto stecchito" deriva dalla tradizionale constatazione del decesso dal rigor, considerato come uno dei segni inequivocabili della morte.
STRUMA
• Struma, ae: s. f. I decl. = ghiandola purulenta
• In medicina si impiega comunemente il termine "struma" per indicare ingrossamenti tiroidei di varia natura, comprese le forme di accrescimento maligno.
URINA POTUS
• Urina, ae: s.f. I decl. = urina; potus, potus: s.m. IV decl. = il bere
• Letteralmente “urina del bere”
• In medicina si intende l’urina della giornata che risulta più diluita rispetto a quella del primo mattino dall’acqua assunta con l’alimentazione
URINA SANGUINIS
• Urina, ae: s.f. I decl. = urina; sanguis, sanguinis: s.m. III decl.= sangue
• Letteralmente “L’urina del sangue” • In medicina si riferisce all’urina
concentrata del mattino, proprio perché, in assenza di assunzione di acqua durante la notte, l’urina non si diluisce e quindi “corrisponde alla filtrazione del sangue”
VERTIGO
• Vertigo, vertiginis: s.f. II decl.= vertigine, vortice, capogiro
• “Vertigo” non è una malattia ma un sintomo che indica un senso di vertigine tipico dei disturbi legati all’equilibrio.
VISUS
• Visus, visus: s.m. IV decl. = visione, veduta vista
• In medicina si usa per indicare la capacità visiva dell’occhio
CHIMICA
AQUA REGIA
• Aqua, ae: s.f. I decl.= acqua e regius, a, um: agg. I cl. = reale
• Letteralmente “Acqua reale”
• Miscela di acido nitrico e acido cloridrico concentrati, in rapporto 1:3 capace di disciogliere l'oro e altri metalli nobili (da qui forse l’aggettivo reale)
AU
• Aurum,i: s.n. II decl = oro
• Au è il simbolo chimico dell’oro
CIS
• Cis: prep.+ acc. = di qua da, al di qua
• Il termine cis, in chimica, sta ad indicare un tipo di disposizione degli atomi in molecole contenenti doppi legami, e più precisamente indica che i gruppi funzionali sono situati dalla stessa parte.
• Esempio: • In genetica, cis- è un prefisso usato in
termini come "cis-regolazione" per significare la collocazione di due o più geni sullo stesso cromosoma di coppie omologhe.
CU
• In chimica è il simbolo del rame e deriva da cuprum.
• La parola "cuprum" però in origine non aveva nulla a che fare col rame, ma era un aggettivo riferito a Cipro (Cyprus o Cuprus). In epoca Greco-Romana le miniere di Cipro diventarono famose per la qualità e la quantità di rame che vi si estraeva e l'isola diventò il maggior produttore di rame dell'epoca, così "cuprum" passò a significare rame.
K
• In chimica è il simbolo del potassio
• Il simbolo K deriva da kalium la parola latina medioevale, che deriva dal latino quali, che significa alcali, cioè sostanze in grado di neutralizzare gli acidi.
NA
• In chimica è il simbolo del sodio.
• Deriva da natrium, nome medievale del carbonato di sodio, Na2CO3, a sua volta dal latino nitrum,i: s. n. II decl. = nitro, salnitro
RADIUM
• Radium, ii: s.n. II decl. = raggio
• Il termine designa un elemento chimico radioattivo scoperto dai coniugi Curie.
S
• E’ il simbolo chimico dello zolfo ederiva da sulphur, sulphuris: s.m.III decl.= zolfo
• Sulphur o sulfur indica proprio lo zolfo in lingua inglese
SB
• In chimica è il simbolo chimico dell’antimonio
• Deriva da stibium, ii= antimonio, ma indicava un suo sale: il solfuro di antimonio o stibnite. Sulla carta lascia una linea nera, infatti veniva usato anticamente come cosmetico per tingere di nero le sopracciglia e ci spiega la discrepanza così forte esistente tra simbolo chimico e nome dell'elemento.
ANATOMIA
ACETABULUM
• Acetabulum,i: s.n. II decl. = coppetta per aceto, calice
• Acetabulum (in italiano acetabolo) è una superficie concava della pelvi formata da tre ossa che accoglie la testa del femore
ALVEOLUS*
• Alveolus, i: s.m. II decl.=vaso bacinella
• L’alveolus (* in italiano alveolo) è una struttura anatomica che ha forma di una cavità. Gli alveoli polmonari sono delle strutture sferiche che protrudono dai bronchioli.
AXILLA*
• Axilla, ae: s.f. I decl.= ascella
• * Nella terminologia ufficiale anatomica e specialmente nei paesi di lingua inglese si usa per indicare l’ascella
CEREBELLUM*
• Cerebellum: s.n. II decl=Cervelletto • Il cervelletto è un organo del sistema nervoso
centrale posto in posizione dorsale rispetto al tronco encefalico, con il quale è collegato tramite 3 coppie di peduncoli. La funzione principale è quella di coordinare le uscite motorie: infatti, le lesioni cerebellari compromettono la coordinazione dei movimento degli arti e degli occhi ma anche l'equilibrio
*La parola latina viene usata negli scritti di lingua inglese
COCHLEA
• cochlea, ae: s.f. I decl. = conchiglia, guscio di chiocciola.
• In anatomia è una parte dell’orecchio interno che costituisce l’organo dell’udito ed è a forma di chiocciola.
CORPUS CALLOSUM*
• Corpus, corporis: s.n. III decl.= corpo • Callosum: agg. Da callus,i s.m. II decl.=callo • Letteralmente corpo calloso. • In anatomia del cervello indica il complesso fascio di
fibre nervose che permette ai due emisferi sinistro e destro di comunicare tra loro.
*La parola latina viene usata negli scritti di lingua inglese
corpus corporis corpori corpus corpus corpore
corpora corporum corporibus corpora corpora corporibus
Cortex
• cortex corticis: s.m. e f. III decl= corteccia, sughero.
• In medicina il termine si riferisce alla parte più esterna di un organo; per esempio la corteccia cerebrale o la parte più periferica del rene che ha un colore più scuro rispetto all’interno (medulla).
cortex corticis cortici corticem cortex cortice
cortices corticum corticibus cortices cortices corticibus
CRUS
• Crus, cruris: s.n. II decl. = gamba, zampa,palo di sostegno.
• In anatomia indicano strutture di varia origine e localizzazione che sono di sostegno.
• Per esempio le cartilagini della punta del naso (crus laterale (a) e crus mediale (b); oppure le “crura del diaframma” sono strutture tendinee che si estendono dal diaframma alla colonna vertebrale; oppure lè “crura dell’anello” che sono strutture di sostegno inguinale; i peduncoli cerebrali sono anche chiamati crus
cerebri. crūs cruris cruri crūs crūs crure
crura crurum crurĭbus crura crura crurĭbus
FALX
• Falx, falcis: s.f. III decl.=falce
• Falx è una parola usata in anatomia per descrivere una serie di strutture a forma di falce come per esempio “falx cerebri” “falx cerebelli” o “falx inguinale”.
FOVEA
• Fovea, foveae: s. f. I decl. = buca, fossa • Fossetta o depressione di un tessuto edematoso
che si forma in seguito a digitopressione.
• E’ anche, nell’occhio, il centro della Macula lutea (vedi)
• N.B. Fovea è anche il nome latino della città di Foggia dove era usanza in tempi passati, depositare il grano raccolto all'interno di fosse scavate nel terreno, chiamate appunto foveae.
ILIUM
• Ilium, ii: s.n.II decl.= basso ventre
• Ilium è un osso del bacino
IRIS*
• Iris, iridis: s. f. III decl.= arcobaleno, fiore
• Nel mondo scientifico,* nel mondo anglosassone, indica l’iride dell’occhio, che è colorata.
LENS
• Lens, lentis: s.f. III decl.= lenticchia
• Lens oppure crystallina lens si riferisce ad una struttura biconvessa dell’occhio che aiuta la luce a focalizzarsi sulla retina. La sua funzione è simile a quella delle lenti artificiali.
LOCUS CAERULEUS
• caeruleus, a, um: agg. I cl.= ceruleo, azzurro
• Il locus ceruleus è un nucleo del cervello situato al di sotto del cervelletto (all’interno della parte dorsale del ponte) circondato dal quarto ventricolo. I granuli di melanina gli conferiscono un colore bluastro, per questo è anche chiamato “nucleus pigmentosus pontis”= nucleo pigmentato del ponte.
MACULA LUTEA
• Macula, ae: s.f. I decl. = macchia; luteus, a, um: agg. I cl. = giallo
• Letteralmente macchia gialla.
• E’ una piccola macchia gialla ovale che si trova vicina al centro della retina dell’occhio umano.
MATER (DURA e PIA)
• Mater, matris: s.f. III decl. = madre; pius,a,um: agg. I cl.=pio, devoto; durus,a,um: agg. I cl.=duro, rozzo
• La “pia mater” e la “dura mater” sono due delle membrane (meningi) che avvolgono il cervello e la spina dorsale. La dura mater è la più esterna, la pia mater è la più interna. In mezzo alle due si trova la membrana aracnoidea.
PALLIDUM o GLOBUS PALLIDUS
• Globus, i: s.m. II decl. = globo, sfera; pallidus, a, um: agg. I cl.= pallido, smorto
• E’ una struttura sub-corticale del cervello molto complessa.
PECTORALIS*
• Pectoralis, pectoralis, pectorale: agg. II cl.= del petto pettorale
• L’aggettivo indica due muscoli “pectoralis major” e ”pectoralis minor” che comunicano con i nervi pettorali
In italiano: gran pettorale e piccolo pettorale
PLEXUS*
• Da plecto, plectis, plexi, plexum, plectĕre= intrecciare Generalmente in anatomia indica un fascio di fibre nervose: il “plexus brachiale”, il “plexus celiaco (o solare).
* In italiano “plesso”
PUTAMEN
• Putamen, putaminis: s.n. III decl.= guscio
• E’ una struttura del cervello che insieme al nucleus caudatus forma lo striato.
STRIATUM
• Strio, strias, triavi, striatum,striare = scanalare
• Letteralmente “scanalato”
• Nel cervello è una parte sub-corticale del telencefalo organizzato spazialmente in differenti livelli.
SUBSTANTIA NIGRA
• Substantia, ae: s.f. I decl. = sostanza; niger, nigra, um: agg. I cl.= nero
• Letteralmente “sostanza nera”
• E’ una parte del cervello (mesencefalo) detta anche locus niger: si divide in una pars lateralis e una pars compacta e pars reticulata e controlla i movimenti: la pars compacta contiene il pigmento neuromelanina ed è per questo che viene chiamata “nera”.
SULCUS
• Sulcus, i: s.m. II decl.= scia, solco, fessura
• Si tratta di una fessura detta “sulcus laterale” o “fessura laterale” che si trova nel cervello ed in particolare divide i lobi frontale e parietale dal temporale. E’ uno dei primi “sulci” ad apparire durante lo sviluppo embrionale: lo si può osservare già dalla XIV settimana.
SUPERIOR COLLICULUS INFERIOR COLLICULS
• Superior, superior, superius: agg. Comp. = superiore, precedente; inferior, inferior, inferius: agg. Comp. = inferiore colliculus, i: s.m. II cl.=
• Sono parti del cervello connesse alla collocazione spaziale di eventi sonori e visivi.
TEGMENTUM
• Tegmentum, i: s.n. II decl.= copertura
• È localizzato nella regione anteriore o ventrale del mesencefalo, controlla alcune funzioni motorie, funzioni autonome ed è coinvolto nel mantenimento dell’attenzione. Comprende la substantia nigra.
UTERUS
• Uterus, i= s.m. II decl.= utero
• In anatomia indica l’utero.
VAGUS*
• Vagus, a, um: agg. I cl.= vago, indeterminato
• E’ il nome del X nervo cranico.
• Il nervo vago (nome italiano) è il nervo singolo più importante del corpo nonché il più lungo ed il più ramificato tra i nervi cranici.
BIBLIOGRAFIA-SITOGRAFIA
• www.efira.com
• http://it.wikipedia.org
• www.dizionario-latino.com
• http://www.nlm.nih.gov/medlineplus/mplusdictionary.html
• http://www.etimo.it/
• http://www.liceofoscarini.it/didattic/chimica/elementiindex.html
• S. Battistelli: “Non scholae sed vitae discimus”, 2001, La Spiga Ed.
• V. Monesi - Istologia – Piccin Ed.
• Lodish H. , Berk A , Zipurky SL , Matsudaira P , Baltimore D , Darnell J : Biologia molecolare della cellula , 2002, Zanichelli Ed.
TERMINUS
SUPPLICATIONES
CONCLUSIONES
• Omne tulit punctum qui miscuit utile dulci
• Non scholae sed vitae discimus Orazio, Ars poetica
Seneca:lettera a Lucilio