Concorso Nazionale di Calcografia Premio Comune di Gorlago ... · La citazione è d’obbligo per...

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56 57 «L’amore e il piacere sono le ali delle grandi azioni». Lo sosteneva Johann Goethe. La citazione è d’obbligo per capire come “l’amore” per l’arte, condiviso da un gruppo di amici, abbia portato all’istituzione di un concorso nazionale di calcografia come il “Premio Comune di Gorlago”. Tutto nasce dall’amore e dalla passione. Gli amici si ritrovano e danno vita al gruppo Gadag, l’acronimo racchiude tutta la loro essenza: giovani amatori d’arte di Gorlago. Giovani sono giovani, siamo alla fine degli anni Ottanta, ma non si definiscono amanti, che sa di un amore clandestino, a tempo perso e senza prospettive, ma amatori. Un sostantivo che mette subito in chiaro un principio fondamentale: per loro l’amore per l’arte è cosa seria. Organizzano visite alle mostre che si svolgono nelle grandi città: da Milano a Ravenna. Osservando i grandi allestimenti coltivano il sogno di realizzare una mostra anche a Gorlago. L’amore è un sentimento che chiede di essere condiviso, così Davide Agazzi Concorso Nazionale di Calcografia Premio Comune di Gorlago Vent’anni in continuità anche il legame con la propria terra e il piacere per l’arte trovano un punto d’incontro, quasi un equilibrio perfetto, nella mostra di incisioni “Da Dürer a Goya” allestita nella sala consigliare del municipio di Gorlago. Il successo dell’esposizione di calcografie dà ai “giovani amatori d’arte” un nuovo traguardo: l’istituzione di un concorso nazionale di calcografia. L’idea prende forma e sin dal principio ha una sua peculiarità: deve essere un concorso dedicato esclusivamente ai giovani studenti delle accademie italiane. Il progetto del concorso viene sottoposto all’amministrazione comunale che, visto l’entusiasmo dei promotori, lo abbraccia e lo fa suo. Nasce così nel 1991 il Concorso Nazionale di Calcografia “Premio Comune di Gorlago” che ha lo scopo di offrire agli studenti delle scuole d’arte, Accademie e Istituti d’Arte, una opportunità per farsi conoscere dal pubblico e dalla critica, creare una occasione di confronto artistico con altri giovani e altre scuole, mettere a disposizione una galleria dove esporre le loro opere e, infine, un riconoscimento per le opere e gli artisti più meritevoli. Il gruppo artistico Gadag, insieme all’Amministrazione Comunale, predispone il regolamento e nomina la giuria che risulta composta dai principali artisti, pittori, scultori e incisori bergamaschi. Un’altra singolarità del concorso è che nel regolamento viene stabilita l’iscrizione gratuita aperta a tutti gli studenti italiani e stranieri allievi delle Accademie di Belle Arti e Istituti d’Arte di tutto il territorio nazionale. Possono quindi partecipare gratuitamente al concorso tutti gli studenti. È una scelta che mette bene in chiaro un principio fondamentale del concorso: riconoscere il merito, le qualità, il talento, non la possibilità economica di uno studente. Stabilite la specificità delle tecniche calcografiche di esecuzione (acquaforte, acquatinta, puntasecca, ecc...), le misure dei fogli, l’inappellabilità della giuria e, infine, i premi per i primi tre classificati nasce così nel 1991 il primo concorso nazionale che registra la presenza di 31 partecipanti che hanno inviato 61 opere complessivamente, delle quali 52 vengono esposte al pubblico nella Sala consigliare In alto: Andrea Giorgi, Agricola I, mm 150x200, Accademia di Belle Arti di Venezia, III premio - 20 a edizione. Nella pagina seguente: Tania Tomasi, Quadrati, mm 295x395, Accademia di Belle Arti di Venezia, I premio - 20 a edizione.

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«L’amore e il piacere sono le ali delle grandi azioni». Lo sosteneva Johann Goethe. La citazione è d’obbligo per capire come “l’amore” per l’arte, condiviso da un gruppo di amici, abbia portato all’istituzione di un concorso nazionale di calcografia come il “Premio Comune di Gorlago”.Tutto nasce dall’amore e dalla passione. Gli amici si ritrovano e danno vita al gruppo Gadag, l’acronimo racchiude tutta la loro essenza: giovani amatori d’arte di Gorlago. Giovani sono giovani, siamo alla fine degli anni Ottanta, ma non si definiscono amanti, che sa di un amore clandestino, a tempo perso e senza prospettive, ma amatori. Un sostantivo che mette subito in chiaro un principio fondamentale: per loro l’amore per l’arte è cosa seria. Organizzano visite alle mostre che si svolgono nelle grandi città: da Milano a Ravenna. Osservando i grandi allestimenti coltivano il sogno di realizzare una mostra anche a Gorlago. L’amore è un sentimento che chiede di essere condiviso, così

Davide Agazzi

Concorso Nazionale di Calcografia Premio Comune di Gorlago Vent’anni in continuitàanche il legame con la propria terra e il piacere per l’arte trovano un punto d’incontro, quasi un equilibrio perfetto, nella mostra di incisioni “Da Dürer a Goya” allestita nella sala consigliare del municipio di Gorlago. Il successo dell’esposizione di calcografie dà ai “giovani amatori d’arte” un nuovo traguardo: l’istituzione di un concorso nazionale di calcografia. L’idea prende forma e sin dal principio ha una sua peculiarità: deve essere un concorso dedicato esclusivamente ai giovani studenti delle accademie italiane. Il progetto del concorso viene sottoposto all’amministrazione comunale che, visto l’entusiasmo dei promotori, lo abbraccia e lo fa suo. Nasce così nel 1991 il Concorso Nazionale di Calcografia “Premio Comune di Gorlago” che ha lo scopo di offrire agli studenti delle scuole d’arte, Accademie e Istituti d’Arte, una opportunità per farsi conoscere dal pubblico e dalla critica, creare una occasione di confronto artistico con altri giovani e altre scuole, mettere a disposizione una galleria dove

esporre le loro opere e, infine, un riconoscimento per le opere e gli artisti più meritevoli. Il gruppo artistico Gadag, insieme all’Amministrazione Comunale, predispone il regolamento e nomina la giuria che risulta composta dai principali artisti, pittori, scultori e incisori bergamaschi. Un’altra singolarità del concorso è che nel regolamento viene stabilita l’iscrizione gratuita aperta a tutti gli studenti italiani e stranieri allievi delle Accademie di Belle Arti e Istituti d’Arte di tutto il territorio nazionale. Possono quindi partecipare gratuitamente al concorso tutti gli studenti.

È una scelta che mette bene in chiaro un principio fondamentale del concorso: riconoscere il merito, le qualità, il talento, non la possibilità economica di uno studente. Stabilite la specificità delle tecniche calcografiche di esecuzione (acquaforte, acquatinta, puntasecca, ecc...), le misure dei fogli, l’inappellabilità della giuria e, infine, i premi per i primi tre classificati nasce così nel 1991 il primo concorso nazionale che registra la presenza di 31 partecipanti che hanno inviato 61 opere complessivamente, delle quali 52 vengono esposte al pubblico nella Sala consigliare

In alto: Andrea Giorgi, Agricola I, mm 150x200, Accademia di Belle Arti di Venezia, III premio - 20a edizione.

Nella pagina seguente: Tania Tomasi, Quadrati, mm 295x395, Accademia di Belle Arti di Venezia, I premio - 20a edizione.

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del Comune di Gorlago dal 30 novembre, festa patronale di Sant’Andrea, al 15 dicembre 1991. Un successo tale che spinge il gruppo dei giovani amatori d’arte a fondare l’Associazione Laboratorio di Incisione di Gorlago che inizia a organizzare corsi di disegno e di incisione e nella sede del laboratorio installa anche un torchio per la stampa. Si pensa già alla seconda edizione, quando su segnalazione dei docenti, la data del concorso viene spostata a fine anno accademico e agli artisti studenti viene chiesto di lasciare in dono al Comune di Gorlago, ad esposizione ultimata, una loro opera. Nel 1993, alla seconda edizione partecipano 105 artisti che inviano 130 opere, 102 delle quali vanno in mostra, al Comune di Gorlago vengono donate 50 opere che costituiscono così il primo lotto di quello che diventerà l’Archivio di Grafica Contemporanea.

Le edizioni si rincorrono ma già alla quarta si può fare un bilancio perché le opere pervenute al concorso sono 275 di 191 artisti. Il sindaco di allora, Adriano Gambarini nella presentazione del primo catalogo del concorso nazionale di calcografia “Premio Comune di Gorlago” scrive: «I giovani che hanno aderito, le opere inviate, le scuole coinvolte sono sempre state in aumento; questo ci impegna, pur nel limite della nostra realtà e nella consapevolezza delle nostre forze, in progetti e programmi sempre più ambiziosi. Quello che certo non verrà meno, mi sento consapevolmente di affermare, sarà la nostra sensibilità e la nostra attenzione». Il concorso di Gorlago diventa per molti docenti d’arte un miraggio, un segnale in controtendenza. Nei vent’anni di questa iniziativa la scuola vive profonde riforme, subisce tagli, viene spesso additata

da molti anni questi istituti, ritenuti dalla Costituzione di alta cultura insieme ad Università e Conservatori, ma a tutt’oggi scandalosamente sottoposti a direttive amministrative e, cosa ancora più grave, didattiche di scuola secondaria, l’occasione di Gorlago rappresenta il segnale di un contesto culturale e territoriale di interesse e attenzione quasi sempre evocato nei variegati progetti di riforma, ma raramente esperito. Un cespuglio nel deserto fa sensazione!». Sono trascorsi diciassette anni da

In alto: Norbert Gebauer, Trapasso, mm 318x242, Accademia Brera di Belle Arti di Milano, I premio - 3a edizione. In basso: il laboratorio d’incisione dell’Associazione Gadag di Gorlago.

di tutte le colpe della società e l’appuntamento di Gorlago diventa “Un cespuglio nel deserto che fa sensazione” come lo definisce Sandro Scarrocchia, docente di Beni culturali e ambientali all’Accademia di Belle Arti di Ravenna e di Storia del design all’Isia di Faenza nel piccolo saggio che viene pubblicato nel catalogo del 1995. «Porre l’accento sulla funzione didattica

della calcografia può sembrare riduttivo ma è anche la via giusta per far risaltare il valore di ‘arte per tutti’ insito nella sua pratica e lo specifico patrimonio rappresentato in questo senso degli insegnamenti attivati nelle Accademie di Belle Arti» scrive Scarrocchia. Il docente non manca di elogiare Gorlago: «Per chi conosca o vive la difficile situazione in cui si dibattono

allora, ma le parole di Scarrocchia sono ancora attualissime. Se il concorso di calcografia di Gorlago ha resistito, attraversando due decenni di edizioni e coinvolgendo ventisette accademie d’Italia, il segreto del suo successo va ricercato in alcuni fattori essenziali: l’iscrizione gratuita che permette a tutti gli studenti d’arte di potersi mettere in gioco al li là delle loro possibilità economiche

Dall’alto: Raffaele Sicignano, Edicola sacra, mm 248x198, Accademia di Belle Arti di Napoli, I premio - 2a edizione; Gyukli Zsuzsa, Il fuoco 2, mm 350x205, Accademia di Belle Arti di Napoli, II premio - 2a edizione; Park Yeong-Jae, Sotto la pioggia, mm 278x384, Accademia di Belle Arti di Firenze, II premio - 8a edizione; Francesco Barocco, Sezione, mm 592x323, Accademia di Belle Arti di Torino, II premio - IV edizione.

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insegnandoci che si guarda alla mente delle persone e non al loro censo; alle regole ferree; alla giuria seria e competente ed, infine, alla generosità di un’amministrazione comunale. «Certamente ciò che ha maggiormente contribuito al successo di una simile iniziativa è stata la costanza con cui il premio si è ripetuto negli anni – scrive Attilio Pizzigoni nel saggio che accompagna il catalogo del decennale nel 2011 –. La lungimiranza dell’amministrazione comunale di Gorlago sta proprio nell’avere creduto in tale continuità e nell’averla difesa e sostenuta negli anni. Oggi Gorlago e il suo premio di calcografia sono un riferimento non solo per gli studenti delle accademie di tutta Italia, ma anche per coloro – e sono sempre di più – che amano e collezionano questa antica e modernissima tecnica dell’immagine». Il rivolgersi però esclusivamente agli studenti non vuole essere un percorso comodo. «L’obiettivo è sempre stato quello che la tecnica calcografica, così

I numeri del Concorso Nelle sue 20 edizioni il Concorso Nazionale di Calcografia “Premio Comune di Gorlago” ha premia-to 94 giovani artisti, mentre ne ha segnalati 205 su 2.418 par-tecipanti. Le opere pervenute al concorso sono 3.804, delle quali 2.445 esposte in mostre ed alle-stimenti. Agli artisti studenti che partecipano alla selezione è chie-sto di donare una loro opera e così dal 1992 viene costituito l’Ar-chivio di Grafica Contemporanea del Comune di Gorlago che oggi conta 2.232 calcografie.Sono 27 le Accademie di Belle Arti di tutta Italia che hanno par-tecipato alle 20 edizioni del con-corso. La più premiata è Venezia con 6 primi premi, seguita sul podio dall’Accademia Carrara di Berga-mo con 4 riconoscimenti e da Urbino con 3. Gli studenti delle Acca-demie di Napoli e di Bologna hanno vinto rispettivamente due volte il primo premio, mentre l’Accademia di Brera di Milano, e quelle di Ca-tania, Torino e Carrara chiudono tutte con un solo premio. Dal 1995 la Banca di Credito Cooperativo di Ghisalba sponsorizza il secondo premio del concorso nazionale di calcografia.

In alto: Alicja Habisiak, Le mura di Urbino, mm 500x700, Accademia di Belle Arti di Urbino, II premio - 13a edizione. In basso: Alfredo Cappelli, Panchina nel sottobosco, mm 135x373, Accademia di Belle Arti di Ravenna, IV premio - 20a edizione.

A sinistra: Milena Doneda, La sedia, mm 338x238, Accademia Carrara di Belle Arti di Bergamo, I premio - 5a edizione.

A destra: Cristiano Tassinari, Volto come memoria, mm 285x190, Accademia di Belle Arti di Bologna, I premio - 13a edizione.

In basso: Anna Paola Scanagatta, Salto in ghilf, mm 280x272, Accademia di Belle Arti di Venezia, II premio - 5a edizione.

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come insegnata nelle Accademie non rimanesse per gli studenti una semplice applicazione meccanica di determinate regole, priva di originalità creativa, ma fosse l’ennesima occasione per aprire al mondo il proprio animo» annota nel 2001 il sindaco Maria Grazia Piensi. E nel dialogo tra autori che hanno scritto del concorso di calcografia si inserisce Maria Grazia Recanati, che nel 2006 quando era direttore dell’Accademia Carrara di Belle Arti di Bergamo, con l’esortazione: «Il ruolo delle istituzioni è di mettere in circolo i risultati della ricerca artistica svolta nel chiuso delle nostre aule; risultati importanti che, altrimenti, rimarrebbero privilegio di pochi, mancando l’obbiettivo primario, il tentativo costante di comunicare». Nel ventennale

del concorso anche Alessandra Pioselli, direttore artistico dell’Accademia Carrara di Belle Arti di Bergamo lancia un appello ai propri allievi: «Invitiamo i giovani artisti a sperimentare, cimentandosi con la “prova pubblica” del concorso, occasione fondamentale di confronto con le ricerche di giovani provenienti da altre istituzioni e con una cornice differente rispetto a quella accademica. (…) Per gli allievi sono imprescindibili opportunità di crescita, per mettersi alla prova e verificare il proprio percorso creativo». «L’entusiasmo delle Accademie italiane e degli Istituti d’Arte nel favorire la partecipazione dei loro allievi a questa iniziativa – afferma lo storico dell’arte Fernando Noris nel suo saggio pubblicato nel catalogo che celebra il ventennale

del concorso – suggerisce un elemento di fiducia nei confronti dell’insegnamento artistico che si conduce nel nostro Paese. Come a voler trovar conferma che l’attività grafica possa continuare a porsi come la madre di tutti gli apprendimenti formali ed espressivi». Se nella superficie il concorso di Gorlago raccoglie apprezzamenti e riconoscimenti, è a quell’amore dichiarato e sconfinato nei giovani che si deve cercare il successo di questa manifestazione. A rimarcare quel sentimento è proprio il primo cittadino di Gorlago, Luigi Pedrini, che ha seguito il maggior numero di edizioni del concorso di calcografia. Nella presentazione del catalogo per la quindicesima edizione definiva la manifestazione giusta e lungimirante. «Giusta perché non c’è compito più importante, per una comunità che educa, che riconoscere i meriti dei giovani per spronarli a fare sempre di più e meglio – afferma Pedrini –. Lungimirante perché ha permesso a molti ragazzi di potersi esprimere e farsi conoscere attraverso la loro arte e il loro talento». E nell’ultimo catalogo, sempre il sindaco Pedrini prendendo spunto da un testo di Carl Schmitt scrive: «Mi piace pensare che questo concorso sia quasi un porto posto sulla costa che spinge i giovani a guardare dalla terra ferma – che potrebbe essere la tecnica e la conoscenza appresa a scuola – al mare aperto – ovvero l’ampio e sterminato orizzonte del sapere in cui l’uomo può navigare. (…) Credo che la posta in gioco, il riconoscimento più ambito del concorso sia l’esortazione rivolta ai giovani a guardare con fiducia dalla costa della terra ferma, che è la scuola, al mare aperto del sapere». Gorlago con il suo concorso di calcografia non potrebbe essere che questo luogo ideale ma tanto reale, punto nevralgico per esortare i giovani a spalancare le ali per grandi azioni.

Il giudizio dei maestriL’autorevolezza di un concorso è merito anche della giuria. Se dopo venti edizioni docenti delle maggiori Accademie di Belle Arti spronano i propri allievi a partecipare al Concorso nazionale di Calcografia “Premio Comune di Gorlago” è perché i verdetti espressi hanno una validità riconosciuta. Il metodo di lavoro della giuria è severo, rigoroso, schematico. Dapprima tutte le opere vengono numerate, poi si prende visione di tutti lavori, quindi si fa una prima selezione ed, infine, si inizia a discutere e a valutare collegialmente. Quando sono state scelte le opere migliori, da premiare e da menzionare, si collegano le incisioni ai nomi degli studenti che le hanno eseguite. La sorpresa finale, un gioco da fare in occasione della tradizionale

Yukiko Iwata, Silenzio, mm 250x250, Accademia di Belle Arti di Torino, V premio - 20a Edizione. In basso: la targa conferita al Concorso dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.Nella pagina seguente: la giuria del concorso, da sinistra Bruno Visinoni, Calisto Gritti, Giulio Albrigoni, Maurizio Bonfanti, Gregorio Cividini e Attilio Pizzigoni; l’esposizione delle opere.

Il premio del presidente NapolitanoNell’anno delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia il Pre-sidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, ha istituito un “Premio di Rappresentanza” per la XX edizione del Concorso nazionale di calcografia “Premio Comune di Gorlago. Il prestigioso riconoscimento da parte del Quiri-nale è stato consegnato dall’onorevole Giovanni Sanga al sindaco di Gorlago, Luigi Pedrini, il 2 giugno 2011 in occasione della Festa della Repubblica e della consegna dei premi agli studenti del Concorso nazionale di Calcografia. Il Premio del Presidente della Repubblica Italiana conferma il legame consolidato tra la comunità di Gorlago e il Quirinale. Nel novembre 2010, infatti, il Presidente Napolitano

premiando gli studenti del-la scuola media di Gorlago vincitori del concorso “Noi giovani reporter del cam-biamento climatico: la terra cambia, e noi?” aveva chie-sto loro di descrivere il pro-prio paese. In quell’occa-sione gli alunni avevano raccontato del Concorso Nazionale di Calcogra-fia “Premio Comune di Gorlago” e del Labora-torio di Incisione che è presente in paese.

mostra nella sala comunale del Municipio di Gorlago, è confrontare il giudizio della giuria con il proprio. Ebbene, chiunque ci abbia provato conviene che il giudizio della giuria sia davvero ottimo. Incontestabile. Il merito va riconosciuto a Giulio Albrigoni, Maurizio Bonfanti, Gregorio Cividini, Calisto Gritti, Attilio Pizzigoni, i due patriarchi dell’arte a Bergamo Erminio Maffioletti e Mario Cornali, recentemente scomparsi - che in questi vent’anni hanno fatto parte della giuria. Accanto alla giuria hanno seguito le sezioni di lavoro del concorso Giovanni Fumagalli, Tarcisio Toti e Francesco Cremaschi in rappresentanza del Laboratorio di Incisione. Maestri d’arte, prima che giudici, che accompagnano giovani artisti.