ARBURG II: l’architettura del futuro · La Principessa Anne, ... parte della figlia della Regina...

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Una pubblicazione del Gruppo ARBURG Numero 11 Estate 1999 Informazioni sul mercato e sulla tecnologia dello stampaggio ad iniezione ARBURG II: l’architettura del futuro

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Una pubblicazionedel Gruppo ARBURG

Numero 11 Estate 1999

Informazioni sul mercatoe sulla tecnologia dellostampaggio ad iniezione

ARBURG II: l’architettura del futuro

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Manifestazione ARBURGDiario d’una cerimonia reale

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Karl Hehl Eugen Hehl

I n d i c e

Architettura ARBURGDove il cemento armato si staglia contro il cielo

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Relazione dei ClientiIlluminazione ottimamente: VEMAOptical discPiù affidabili, più veloci = qualità di altissimo livello

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Assistenza ARBURGARBURG ancora più vicinaTecnologia ARBURG

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Relazione dei ClientiFare grandi cose partendo dalle piccole cose: John GuestFormazione ARBURGFranz Beitl: il pilota sale a bordo

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Logistica ARBURGUn’ incessante movimentazione merciStampaggio ad iniezione di polveriIndividualità prodotta in serie

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Assistenza ARBURGUn concentrato di know-how

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Manifestazione ARBURGGiornate dedicate alla tecnologia ARBURGTecnologia ARBURG

È vero che le cerimonie inaugurali hanno generalmente un loro

fascino tutto particolare ma se è addirittura un’Altezza Reale a

fare una visita di cortesia alla nostra filiale britannica, si tratta

di qualcosa di straordinario e non solo per le nostre collabora-

trici ed i nostri collaboratori in Gran Bretagna!

È risaputo che la tecnologia è sempre stata al centro dei nostri

sforzi: è così che abbiamo scritto pagine importanti nella storia

della tecnologia. È pertanto naturale aver chiamato la nostra

tradizionale fiera aziendale di quest’anno ”Giornate dedicate

alla tecnologia ARBURG”.

Tre giorni di tecnologia pura, con il nuovo gruppo di controllo

SELOGICA al centro dell’interesse. 1500 visitatori e visitatrici

sono stati aggiornati su ogni particolare.

Con oltre 30 macchine ed applicazioni, numerose conferenze,

un’esposizione di parti di ricambio, e non da ultimo le visite

agli stabilimenti, ci siamo impegnati ad offrire un programma

informativo ed equilibrato. La visita degli ospiti nelle giornate

da noi dedicate alla tecnologia ARBURG deve pur sempre valer-

ne la pena!

S’intende che più d’uno sguardo sia stato rivolto ad ARBURG II:

lì dove al momento si stagliano contro il cielo le costruzioni in

cemento armato, sta nascendo il nuovo stabilimento ARBURG II.

Investiamo nella solita località e nel modo che ci è congeniale

e che ci ha fatto conoscere a fondo ovunque.

Auguriamo ai nostri lettori che il presente nuovo numero di

ARBURG today possa informarli su tutte le novità e sia di

piacevole lettura.

ARBURG today,Numero 11 / Estate1999Rivista per: Clienti del Gruppo ARBURG

Editore: ARBURG GmbH + Co

Redazione:Dott. Christoph Schumacher (incaricato)Consiglio di redazione:Dieter Dissel, Juliane Hehl,Martin Hoyer, Peter Mechler,Roland Paukstat, Bernd Schmid,Jürgen Schray, Renate Würth

Hanno collaborato a questa edizione:Uwe Becker (Text), Frank Himmelsbach(Foto), Peter Mechler (TechTalk),Markus Mertmann (Foto),Martina Schrenk (Grafik)

Indirizzo della redazione:ARBURG GmbH + CoPostfach 110972286 Loßburg

Tel.: +49 (0) 7446/33-3149Fax: +49 (0) 7446/33-3413E-mail: [email protected]

NOTE REDAZIONALI

La ristampa – anche di estratti –è soggetta ad autorizzazione

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”Per la prima vol-ta saremo presentiin Gran Bretagnacon un edificio no-stro ed in stile ARBURG”. Questesono le parole pronunciate daEugen Hehl per sottolineare l’im-portanza storica di questo giornoper la filiale britannica.

La principessa Anne procede ascoprire una targa commemo-rativa che deve ricordare persempre questa giornata storica.Sorridendo posa gentilmente per ifotografi, fino a che la dama di

corte l’informa con discrezioneche è arrivata l’ora di lasciare laARBURG Ltd.

Alle ore 15 esatte, – né unsecondo prima e né un secondodopo – dette alcune gentili paroledi commiato, sale sulla sua mac-china e riparte insieme allascorta. Il vessillo reale viene am-mainato e così volge al termineuna giornata eccitante nella vitadella filiale britannica ARBURG.

ARBURG Great Britain

con discrezione l’area di ricevi-mento viene dato via radiotras-mittente, dalla scorta di sicurezzadell’ospite reale, il segnale atte-so. La Principessa Anne è in arri-vo: è il momento di issare ilvessillo della Casa Reale deiWindsor sul pennone davanti allafiliale.

Gli ospiti ufficiali come il sin-daco e gli impiegati amministrati-vi prendono posizione nel foyer.Anche Eugen e Michael Hehl,Heinrich Fritz, nonché il direttoredi filiale Frank Davis si preparanoper accogliere la Principessa.

Sulla via del suo passaggio siaffollano i primi curiosi: la scortamotorizzata della polizia passa

davanti alla sede della ditta checopre circa 2000 metri quadri,quindi segue la Rover della CasaReale scortata da due Landrovercon il personale addetto allasicurezza. La Principessa Anne,accompagnata da una dama dicorte e da una guardia del corpopersonale, viene presentata airappresentanti ARBURG dal LordLieutenant, un ex ufficiale del-l’esercito in alta uniforme.

Segue un colloquio privato didieci minuti nell’ufficio di FrankDavis, durante il quale EugenHehl fa, al disponibile membrodella casa reale, un breve riassun-to della storia e dello sviluppodella ditta ARBURG. Tutti insiemefanno un breve giro nell’edificio,quindi segue l’inaugurazione uffi-ciale.

Diariodi unacerimoniarealeOre 11.03: due robuste guar-die del corpo con l’auricolarenell’orecchio ed un microfo-no attaccato al bracciopresidiano con sguardi vigilil’area d’ingresso della nuovafiliale ARBURG di Warwick.Tutto è pronto per l’avveni-mento: l’arrivo della Princi-pessa Anne...

Verso le ore 12 arrivano duecani da guardia, addestrati nellascoperta di ordigni, tenuti alguinzaglio dalle loro guide.Iniziano i loro giri d’ispezione in-torno e dentro i nuovi edificiultramoderni: in occasione del-l’inaugurazione nella nuova sedecentrale ARBURG di Warwick daparte della figlia della Reginad’Inghilterra è d’obbligo garantirela massima sicurezza.

Dopo il pranzo degli ospitid’onore ci siamo: verso le ore13.45 a coloro che sorvegliano

Eugen Hehl, Frank Davis, Principessa Anne

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alle vacanze aziendali in agostodev’essere completato il bloccocostruttivo 12: per ragioni tecni-che di produzione occorre che intale data tutti i reparti ARBURG diverniciatura a polvere venganotrasferiti al nuovo edificio.

Al momento si sta cercando direcuperare buona parte dei giornipersi aumentando il ritmo di lavo-ro. Pertanto i progetti per iltrasloco sono già a buon punto esi approfitta di ogni effetto siner-gico possibile. Esemplare in que-sto contesto è stato il prosegui-mento dei lavori di sterro malgra-do il forte nevischio. Consideratoche durante l’ultimo inverno tuttoera coperto da uno spesso stratodi neve, questo particolare avevasuscitato il seguente commentomeravigliato del giornale regio-nale del luogo, il ”SchwarzwälderBote”: ”Il cantiere per il nuovostabilimento ARBURG a Loßburgal momento pare essere l’unicoluogo della regione, dove stannolavorando le ruspe.”

Il sistema costruttivo sceltodai committenti per i nuovi repar-ti destinati alla produzione èestremamente esigente: sono inprogetto ed in parte sono giàstate realizzate delle imponenticostruzioni in cemento armato.Enormi pilastri in cemento si

Benché il tempo a disposizionesia limitato, non si è comunquepersa la calma: qui si costruisceperché tutto duri a lungo, quindiogni mossa dev’essere ben fatta.L’architettura e la funzionalitàdevono pur sempre essere confor-mi allo standard ARBURG: dueprincipi che a prima vista sembra-no contrastare l’un l’altro, ma cheoccorre sempre far concordare.

Le dimensioni delle costruzionida realizzare sono notoriamenteenormi: più di 300.000 metri cubidi materiale di sterro, complessi-vamente tre nuovi settori costrut-tivi su un’area di circa quattrocampi di calcio e circa 20.000 me-tri cubi di cemento da usare percostruire: questi sono solo alcunidei dati di riferimento veramenteimponenti.

Anche i tempi sono, come d’al-tronde sempre in ARBURG, estre-mamente ristretti. Per far sì chel’ulteriore ampliamento possaprocedere secondo i piani, fino

Dove il cementoarmato si stagliacontro il cielo...

”Dobbiamo farcela, non im-porta come!” Queste sono leparole con le quali Eugen Hehl,che insieme a suo fratello presie-de alla direzione aziendaleARBURG, ribadisce che resta pocotempo per completare i lavori perARBURG II e ciò è dovuto a uninverno eccezionalmente lungo eduro persino per la Foresta Nera.

Dall’inizio dei lavori nell’ago-sto scorso, erano stati addirittura60 i giorni nei quali non si eralavorato per il maltempo – moltipiù di quanti potevano essere pre-ventivati per un progetto di talegrandezza. ”Dal colpo di vanga inpoi non ha praticamente fattoaltro che piovere o nevicare”. Contali parole il direttore generaledei lavori Manfred Wolter rimarcail fatto di come il tempo che hacaratterizzato gli ultimi mesi aLoßburg sia stato varamentecattivo.

A r c h i t e t t u r a A R B U R G

stagliano contro il cielo, impres-sionanti strutture portanti concampate vastissime porteranno lesuperfici di copertura costituiteda elementi a riseghe (shed). Conun processo molto impegnativo,le strutture del tetto in gran partetrasparenti vengono progettate inmodo tale da far entrare il piùluce possibile evitando allo stessotempo che un irradiamento solaretroppo forte riscaldi eccessiva-mente gli ambienti sottostanti.

Il modo di procedere è semprelo stesso per tutte le nuovecostruzioni: prima di poter inizia-re a gettare le fondamenta con icanali per le utenze e le fosse,bisogna innanzitutto estrarrel’arenaria rossiccia della ”pietradi Loßburg”. In un secondo mo-mento in queste fosse verrannoposati gli enormi pilastri in ce-mento armato sui quali verrannomontati i cosiddetti ”soffitti acassettone”, i cui singoli elementiricordano trogoli capovolti. Ilvantaggio d’un tale soffitto stanell’estrema rigidità e stabilità.

L’ultimo settore di ARBURG I èrappresentato dal settore costrut-tivo 12 che comprende una super-ficie utile di circa 5.000 metriquadri, e del quale in aprile sonostate terminate le pareti laterali.Immediatamente adiacente adesso, come edificio divisorio,sorgerà il centro logistico (capan-none non riscaldato) che rappre-senta l’inizio di ARBURG II.

Per il nuovo grande capannoneBA21 destinato alla produzione,con i suoi circa 18.000 metri qua-

dri complessivi di superfi-cie utile, sono

già stati com-pletati i lavori

preliminari per le fondazioni epreparati i ”cassettoni” per il sof-fitto. Secondo la logica previden-te che è propria di questa famigliadi imprenditori, questo settore èstato progettato come cosiddetto”Modulo ARBURG”, e può quindiessere riprodotto in futuro senzagrandi problemi.

Durante questi giorni quindipiù d’una persona scruta con oc-chio curioso l’orizzonte per farsiun’idea della situazione meteoro-logica generale: il tempo è infattil’ unica cosa che ARBURG stessanon può cambiare...

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La facciata riesce a fare impressione già sui progetti 5

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M a n i f e s t a z i o n e A R B U R G

I 1.500 visitatori venuti aLoßburg da 21 paesi hannoapprofittato delle giornatededicate alla tecnologiaARBURG all’inizio di maggioper farsi un’idea, diretta-mente sul posto, della nuovatecnologia delle presse perlo stampaggio ad iniezionedi materiale plastico.

Quest’anno ARBURG avevadedicato gran parte della manife-stazione, che tradizionalmente haluogo in primavera, alla tecnolo-gia di controllo delle presseALLROUNDER: dalla fiera K’98 inpoi, ARBURG ha dotato tutte lepresse del gruppo di controlloSELOGICA. Tutte le periferichequali l’essiccatoio per il materialeo i robot possono essere, allostesso modo, programmate egestite liberamente tramite ilgruppo di controllo SELOGICA.

I responsabili sono stati moltocontenti della buona partecipa-zione e del successo di questegiornate: per farsi un’idea delleultime novità ARBURG diretta-mente sul posto, molti ospitierano arrivati da molto lontano;c’era un pubblico molto interessa-to arrivato a Loßburg da tuttal’Europa, dal Sudafrica, dall’Ar-gentina, dall’India e da Israele.

Oltre ai visitatori venuti daipaesi dell’Europa dell’Ovest, tra-dizionalmente numeroso, è forte-mente aumentato il numero diquelli giunti dai paesi dell’Europadell’ Est.

A dimostrazione delle variepossibilità d’informazione, sonostate presentate 32 presse condotazioni, prestazioni e campid’applicazione diversi, varie pro-poste dal settore delle periferiche,nonché un vario programma diconferenze sul tema ”Gruppodi controllo SELOGICA” al centrodell’attenzione. In una presenta-zione speciale, agli ospiti sonostati elencati i vantaggi dei pezzidi ricambio originali ARBURG.

Nei locali destinati ai corsi diformazione il pubblico interessatoè stato informato, in quattroconferenze tenute da relatoriinterni ed esterni, su tutto ciò cheriguarda il gruppo di controlloSELOGICA.

Dal punto di vista strettamen-te statistico, ognuno dei 1.500 vi-sitatori ha approfittato almenouna volta di questa possibilitàd’informazione: questo dimostral’interesse per domande e tema-tiche tratte dall’esperienza diproduzione quotidiana.

Anche per le visite fattequest’anno allo stabilimento, conun numero di frequenze semprealtissimo, il richiamo è stato ilgruppo di controllo SELOGICA:non per niente ARBURG sviluppal’hardware ed il software dellapropria gestione pressa in manie-ra completamente autonoma.Naturalmente queste visite infor-mative offrivano la possibilità direndersi conto dell’andamentodelle costruzioni in opera, osser-vando i lavori da un belvedere.

Giornate dedicate allatecnologia ARBURG:un grande successo!

Oltre alla tematica principale che tratta-va del gruppo di controllo SELOGICA edella tecnologia pressa, soprattuttoanche i pezzi di ricambio originali e latecnologia stampi hanno attirato forte-mente l’interesse dei visitatori.

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teriali possono inoltre essere la-vorati sulle presse a tavola rotan-te ALLROUNDER T con equipag-giamento tecnico standard.

Il poliestere umido seguealtre regole

Per la lavorazione di poliesterevengono offerte esclusivamentepresse dotate di gruppi iniezionecon i massimi diametri vite di 30,40, 50, 60, e 70 mm, da utilizzarecon la rispettiva grandezza delgruppo iniezione. Specificatamen-te per la lavorazione del poliesteresono a disposizione un cilindroadattato, con una profondità d’im-mersione degli ugelli di 100 mmed una vite con fermaflusso, unugello speciale con una profondi-tà d’immersione di 175 mm, ildispositivo di carica INJESTER do-tato di cambio contenitori perconfezioni da 25 litri, ulteriori dis-positivi di termoregolazione, non-ché accessori di raccordo per l’im-

pianto idrico quali equipaggia-menti supplementari necessari.

Qualora i Clienti abbiano bisognodi consigli, aiuti pratici ed assi-stenza, il primo interlocutore acui rivolgersi è il rispettivo diret-tore commerciale ovvero il diret-tore vendite regionale.

All’occorrenza, questi si mettein contatto con il gruppo respon-sabile per i termoindurenti all’in-terno dell’azienda che comprendegli specialisti nella tecnologiad’applicazione ed in quella diprocesso i quali assistono i Clientidalla fase di progettazione aquella di produzione dei pezzi.

T e c n o l o g i a A R B U R G

Da subito, il programmaARBURG comprende varieALLROUNDER concepite es-pressamente per la lavora-zione di termoindurenti.

Provviste della dotazione adat-ta, le presse possono lavorare siamateriali facilmente scorrevoli,che masse di poliestere umido.Dal punto di vista tecnico tutte lemacchine si basano sulla serieALLROUNDER C.

Gli specialisti per la lavorazio-ne di termoindurenti:

I cinque diversi gruppi iniezio-ne vengono forniti per materialetermoindurente di facile scorri-mento con diametri vite di 20 e25 mm (gruppo 100), di 30 e35 mm (250), di 35, 40 e 45 mm(350), di 45, 50 e 55 mm (675),nonché di 55 e 60 mm (1300). Icilindri di plastificazione sono do-tati di termoregolazione a liquidoe lavorano con una vite senzacompressione e senza fermaflusso.

Considerare nei dettagli lecaratteristiche di lavorazione

La temperatura ed il tempodevono essere scrupolosamenterispettati per consentire una reti-colazione ottimale dei termoindu-renti. Per tale ragione i cilindridevono soddisfare esigenze parti-colari. Dev’essere sottratto ilcalore da attrito per evitare che lareticolazione abbia inizio già nelcilindro. ARBURG ha dotato i pro-pri cilindri di speciali manicotti ditermoregolazione, che consento-no uno scarico di calore relativa-mente elevato.

Grazie all’impiego di ugelliaperti e molto corti, la quantità dimateriale che vi si accumula altermine della fase di post-pressio-ne è molto ridotta. In caso contra-rio sussisterebbe il pericolo

dell’indurimento prematuro delmateriale. Tra l’altro le pressesono dotate di serie di un impian-to idraulico servoregolato, di mo-vimenti ampliati e d’un controllodella produzione. Le ALLROUNDERpossono lavorare nelle modalitàiniettocompressione/ventilazionee scarico aria.

Attraverso un’interfaccia spe-ciale vengono gestiti in mododiretto fino a sei impianti ditermoregolazione. Due fanno par-te del corredo di serie. Esiste lapossibilità di impiegare come op-zione, per il riscaldamento dellostampo, ulteriori circuiti di termo-regolazione- sei fanno parte delladotazione base – regolabili e pro-grammabili attraverso SELOGICA.Infine questo gruppo di controllo

consente immissioni speciali perquanto riguarda i tempi d’indu-rimento ed il ritardo di dosaggio.Ulteriori opzioni consigliabili sonoad esempio, se sono presentiestrattori idraulici, l’avanzamentofino allo stop intermedio a stam-po chiuso per espellere le mate-rozze, un’interfaccia per dispositividi spazzolatura o il comandodella pompa per il vuoto. Conqueste dotazioni per la lavorazio-ne dei termoindurenti, ARBURGoffre ad un prezzo fisso, una pres-sa speciale, dotata di tutta latecnologia necessaria, molto inte-ressante in quanto può essereampliata per la lavorazione dipoliestere umido. Entrambi i ma-

Gli specialisti pertermoindurenti

L’ ispezione per l’idoneitàtecnica è stata eseguita inARBURG il 1° marzo dall’en-te preposto al collaudo tec-nico Renania/Berlino Brande-burgo. L’anno 2000 e quindil’idea d’un grande ”crash”dei computer non incutonopiù alcun terrore ad ARBURG:tutti gli impianti computersono idonei per l’anno 2000.

In ARBURG, praticamente ognicomputer è stato sottoposto ad

un controllo per verificarne ilfunzionamento dopo la ”magicadata” e, all’occorrenza, è statoreimpostato. Se si considera l’altogrado d’integrazione IS e di colle-gamento in rete per l’elaborazio-ne dati nell’azienda, ci si rendeconto dell’entità dell’impresa. Ciòche più conta è: non scordarenemmeno il più piccolo particola-re dell’insieme, perché proprio lecause minori possono avere gran-di effetti.

Per tale ragione ARBURG giàalla fine del 1996 ha avviato lemisure di cambiamento necessa-rie che sono ora già molto avan-zate. Non è più in pericolo lasicurezza dei processi aziendalipiù importanti. Le azioni mancantiancora necessarie sono state por-tate a termine e non influisconopiù sul successo del cambiamento.

Già adesso ARBURG è pertan-to in grado di garantire ai propriClienti l’illimitata idoneità all’an-no 2000 e quindi la consuetaaffidabilità, la puntualità nelleconsegne, nonché la qualità deiprodotti e dell’assistenza. Oltre lecertificazioni secondo le normeISO 9001 e 14000, non è menoimportante la terza e cioè il”certificato di non – opposizione”che riguarda il cambio di millen-nio.

L’ ispezione haavuto successo:ARBURG è idoneaper l’anno 2000

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R e l a z i o n e d e i C l i e n t i

Gli stampatori tecnicamenteesperti, sanno dove si trovaKrauchenwies-Göggingen. Aquesto nome è legata la dit-ta VEMA che, con utensili estampi di propria fabbrica-zione, produce particolaritecnici soprattutto per l’in-dustria automobilistica.

Le parole chiave in questo con-testo sono ad esempio ”CompostiPMMA-TPE” per fari con camporiflettente e zone trasparenti.

Verso Tuttlingen e poisempre diritto

Fondata nel 1982 dai due am-ministratori delegati Werner Vesere Josef Macho, VEMA si è occupa-ta sin dall’inizio della produzionedi particolari tecnici d’alta quali-tà. Oggi occupa 40 dipendentinella produzione e nell’ammini-strazione.

La relazione tra ARBURG eVEMA è ciò che comunementeviene chiamata una ”cooperazio-

ne pluriennale”. Fino ad oggil’azienda si è affidata esclusiva-mente alla tecnologia pressa diLoßburg.

La produzione comprende intutto 18 ALLROUNDER con forzedi chiusura tra 250 e 2200 kN.Quattro presse tra 800 e 2200 kNsono predisposte per lo stampag-gio ad iniezione bicomponente.Possono essere prodotti pezzi didue colori ovvero due componenticon un peso iniettato di 500 g/PS.

Ciò che contraddistingueVEMA

Nel settore della plasticaVEMA è conosciuta come fornitoredi particolari tecnici di alta quali-tà stampati ad iniezione, ma pro-duce anche inserti, componentida montaggio, particolari otticied articoli trasparenti. Particolariche necessitano di un certo designcome tasti e pannelli completanola gamma di prodotti.

Per poter continuamente assi-stere i Clienti, dalla progettazione

alla realizzazione di nuovi pezzistampati, VEMA ha aggiunto allostampaggio ad iniezione un pro-prio settore per la fabbricazionedi stampi, dispositivi e modelli.Quindi VEMA è in grado di forniresoluzioni complete sviluppate incollaborazione con il Cliente.

VEMA è certificata secondoISO 9002 e le verifiche ispettivesono state effettuate da RobertBosch e da Geberit GmbH.

Fabbricazione di stampi:dove nascono i pezzistampati

”Senza una produzione stampirapida e conforme ai criteri piùmoderni, oggigiorno è impossibileavere ordini veramente remune-rativi”. Josef Macho, uno dei dueamministratori della VEMA, com-menta così l’attuale situazionenella quale si trovano i produttoridi pezzi stampati. Questa convin-zione ha avuto come risultato unreparto per la fabbricazione diutensili e di stampi dotato deimacchinari più moderni, nel qualegli stampi vengono prodotti esat-tamente secondo le disposizionidell’ufficio tecnico dell’azienda.Tutti i dati, inclusi i programmi difresatura, vengono gestiti inmodo centralizzato mediante unsoftware 3D-CAD/CAM dei piùmoderni. Il settore di misurazionee di controllo è integrato nelreparto di costruzione stampi.

Pertanto VEMA collabora findall’inizio alla realizzazione dicomponenti completi. Nel frat-tempo la percentuale dei progettidati in appalto è circa del 70 %.

Esperienze particolari:proiettori per automobili

Nel caso di questo pezzo stam-pato si tratta di un prodotto estre-mamente complesso e difficile da

produrre. Le sue caratteristichesono state definite da BMW equindi comunicate a VEMA daBosch, che è il fornitore dell’inte-ro gruppo lampeggiatore.

Fasi lavorative differentiDa un lato il proiettore in

PMMA e la guarnizione in TPEvengono prodotti in bicompo-nente in un solo ciclo di lavoro.

Dall’altroil proiettore arancioneè dotato, nella zona lateraleriflettente, di una sezione bendefinita che è trasparente. Perarrivare a un tale risultato occorrevariare la struttura prismatica.

Illuminazione ottimale

Impegnativa tecnologia stampi e raffina-ta tecnologia di stampaggio ad iniezione:VEMA porta luce nel buio.

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O p t i c a l d i s c

La base dei ”catarifrangentibombati”

L’inserto galvanico presentauna particolare geometria del ca-tarifrangente. I prismi devonoriflettere il fascio luminoso in ma-niera tale che l’intensità luminosarimanga invariata. Il campo diluce trasmessa, che passa in modointermittente verso l’esterno in

una determinata proporzione, vie-ne ottenuto, dal punto di vistadella tecnologia stampi, toglien-do le punte ai prismi.

PMMA e TPE: sonocompatibili?

In effetti solo rispettando unaprecisa distribuzione della tempe-ratura all’interno dello stampo èpossibile combinare i due mate-riali con risultati qualitativi eccel-lenti. Per far sì che la combinazio-ne con il PMMA riesca, occorreaggiungere un componente alTPE. Inoltre il PMMA deve raffred-darsi fino a raggiungere valoriche permettano una combinazio-ne ottimale con il TPE. Qualora ilvalore risulti superiore o al di sot-to del campo di tolleranza di+/- 2° C, i pezzi risultano sì esattidal punto di vista meccanico, mala modifica minima della curvatu-ra del proiettore non consente piùdi raggiungere i valori prestabilitiper la rifrazione.

I pezzi vengono stampati adiniezione su due ALLROUNDER520 V 2000, con il gruppo oriz-zontale da 675 combinato congruppo verticale da 350. Entram-be le presse sono dotate delgruppo di controllo SELOGICA,tramite il quale è possibile gestireanche le anime, i circuiti di termo-regolazione addizionali, nonché irobot. Secondo Josef Macho parti-colarmente vantaggioso è il fattoche il gruppo di controllo rendemaggiormente flessibili i cicli dilavoro.

Il ciclo completo per produrre idue proiettori è di circa 68 secon-di e quindi la produzione può es-sere di 1.800 fino a 2.000 serie dipezzi al giorno.

Controlli ripetuti: la qualitàquale premessa essenziale

I controlli qualità si effettuanonelle immediate vicinanze dellaALLROUNDER tramite un controllovisivo da parte degli operatoridella pressa. Ogni 100 stampateuno o due pezzi campione sonoinoltre sottoposti ad un primocontrollo distruttivo per verificarela qualità del composto.

Produzione ”just in time”VEMA fornisce, su richiesta, a

Bosch, i proiettori specificata-mente in base al tipo richiesto. Inpratica ciò significa che tutti iproiettori della serie 3 e 7 nonvengono prodotti in continuo. Aseconda delle esigenze è anzipossibile sostituire gli stampi.Vengono cambiate semplicemen-te le anime e non l’intero stampo.Questo rende possibile un cambiodi produzione in tempi moltobrevi.

ARBURG registra grandi suc-cessi su un mercato in cuicontano soprattutto velocità,affidabilità e qualità.

Stiamo accennando al mercatodei supporti dati ottici (OD), per ilquale ARBURG ha pronte due of-ferte: la ALLDISC e la TWINDISC.

Sia con la ALLDISC, una pressaper lo stampaggio ad iniezioneadattata appositamente alle esi-genze dei produttori di supportidati ottici, con tempi ciclo brevi,che con la TWINDISC, una pressaper produrre due supporti datiottici in un solo ciclo iniezione,ARBURG occupa una posizione dispicco tra i produttori di presse.

Sonopress lavora con laALLDISC

In Sonopress a Gütersloh, daun paio di settimane è in funzionela veloce ALLDISC 270 S. Graziead una nuova chiusura stampo, laforza di chiusura è stata aumen-tata a 500 kN. Poiché le specifi-che qualitative del produttore diaudio-CD e di CD-ROM sono addi-rittura più severe delle normefissate da Philips e da Sony nelcosiddetto ”Red Book”, la primafase dei controlli è stata partico-larmente dura per la ALLDISC.

Tempo ciclo: 3,5 secondiDopo questo test iniziale,

Sonopress è rimasta molto con-tenta della pressa. Malgrado lenotevoli esigenze, la ALLDISCraggiunge tempi ciclo di 3,5 se-condi nella produzione di audio-CD e CD-ROM.

OMD lavora con la TWINDISCIn Svizzera, presso OMD, un

altro rinomato produttore di sup-porti dati ottici, sono in funzionegià cinque TWINDISC 320 C, pro-gettate da ARBURG insiemeall’integratore di sistemi Robi edottimizzate per le modalità di pro-duzione di OMD. Dall’inizio del1999 in OMD è in corso una provaBeta con una ARBURG TWINDISC270 S, che deve portare alla defi-nitiva delibera per la vendita diquesta pressa.

I vantaggi della TWINDISCHans Kruesi, l’ammistratore di

OMD Productions AG, si è pro-nunciato come segue sui vantaggidel Twin Cavity Moulding nellaproduzione di supporti dati ottici:”La produzione di due supportidati ottici in un solo ciclo di lavo-ro comporta considerevoli van-taggi riguardo a tempi e costi. Perusufruire di tali vantaggi è tutta-via necessario che la tecnologiapressa possa essere adattata inmodo ottimale alle premesse pro-duttive.”

Secondo Hans Kruesi, leALLROUNDER grazie alla lorotecnologia, economicamente van-taggiosa e soprattutto al gruppodi controllo SELOGICA con le suepossibilità di programmazione edi accesso individuali, nonché alleampie funzioni di sicurezza quali-tà offrono una base sicura sullaquale realizzare una produzionerapida e d’alta qualità comerichiesto da OMD.

Più affidabili, più veloci =qualità di altissimo livello

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Assistenza A R B U R G

tanti sul comportamento del Clien-te, ma anche sugli attuali cambia-menti di mercato le cui tendenzepotranno quindi essere ricono-sciute in anteprima, dando la pos-sibilità al servizio assistenza diagire in anticipo ed essere cosìpiù vicino ai Clienti.

ARBURG ancora più vicina

Punt

ali d

elle

viti

Giunti

Viti

Fermaflussi

lo informa sull’opportunità ditenere di scorta a magazzino ulte-riori pezzi di ricambio o accessori.Questo significa che il Cliente nondeve più, come succede ora, occu-parsi di quanto è necessario perquesti lavori solo nel momentoin cui servono. Il servizio ricambiARBURG si assume questo compi-to, consigliando attivamente edassistendo il Cliente già in anticipofornendogli inoltre informazioniimportanti relative al programmadi consegna ARBURG per ricambied accessori. Con questa iniziati-va ARBURG intende soddisfarepiù da vicino le esigenze deiClienti. Lo scopo principale è unaprestazione di assistenza miglioree più attiva.

Un risultato concreto di questeiniziative saranno per l’appuntopacchetti individuali di ricambiadattati specificamente alle sin-gole ALLROUNDER dei Clienti.Un’osservazione dettagliata delmercato sotto l’aspetto dei pezzidi ricambio porterà nel futuro apiù flessibilità, poiché si potràreagire in modo più adeguato siadal punto di vista del tempo cheda quello della quantità. I colla-boratori che si occupano del ser-vizio assistenza potranno venireincontro ancora meglio ai Clientie quindi alle loro esigenze. Que-sta intensificazione dei contattidovrà dare informazioni impor-

In ARBURG si spera che la”Gestione attiva dei pezzi diricambio” renda ancora più sod-disfatti i Clienti, il che avrebbeeffetti positivi per l’immaginedell’azienda e quindi anche per irapporti con la Clientela. Il primocomponente del sistema modulareAEM dovrà essere integrato nelsettore assistenza già a metàanno. Seguiranno ulteriori modulinel corso dell’anno. Il servizio as-sistenza ARBURG ottimizzato, inquanto più individuale, è quindisuper attrezzato per far fronte alterzo millennio.

Quale produttore leader dipresse per lo stampaggio adiniezione non sarebbe lietodi sentire che i Clienti giudi-cano assolutamente eccezio-nale il servizio d’assistenzamondiale reso dall’azienda ?

Risposte rapide a problemicomplessi, affidabilità nelle con-segne, soprattutto anche nel casodi pezzi di ricambio, offerte dicorsi di addestramento completied un’assistenza totale dalla fasedi progettazione alla messa infunzione – questi sono tutti i van-taggi dei quali possono usufruire iClienti ARBURG quando hanno bi-sogno d’una nuova ALLROUNDERo quando hanno problemi con lepresse esistenti. Non si può co-munque riposare sugli allorisenza che la concorrenza si avvi-cini e proprio gli Svevi sono notiper il fatto di riuscire sempre amigliorare con nuove idee ciò cheè già buono.

L’ultima si chiama ”AEM”, ilche sta per ”Gestione attiva deipezzi di ricambio”. Dietro allasemplice abbreviazione si celaperò qualcosa di veramente esi-gente. Immaginiamo per esempiolo scenario seguente: il Clienteordina come al solito i ricambiper la propria ALLROUNDER. Con-sultando il servizio addetto aipezzi di ricambio viene informatosui termini di consegna e sul prez-zo dei pezzi. Allo stesso tempol’incaricato competente gli offrecontratti di manutenzione su mi-sura ad un prezzo ottimale perlavori da effettuare nel prossimofuturo sulle sue presse ed inoltre

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T e c n o l o g i a A R B U R G

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Qual è il miglior comando perpresse per lo stampaggio ad inie-zione, quello elettrico o quelloidraulico? La giusta soluzione stanella combinazione dei due co-mandi, quindi nella tecnica ibri-da. Il processo che durante lostampaggio ad iniezione richiedepiù energia è il dosaggio. Qualoraquesto processo non venga effet-tuato tramite il comando idraulicodella pressa, bensì tramite quelloelettrico, l’utente ne trae moltivantaggi che lo ripagano in dena-ro contante.

Aumentate la vostra produttività!Il dosaggio azionato elettri-

camente viene gestito in modocompletamente indipendente dal-l’impianto idraulico della pressa.Pertanto il processo di dosaggiopuò iniziare già al termine delprocesso di post-pressione, con-temporaneamente ad altri movi-menti della pressa e durare finoall’inizio del processo d’iniezioneche segue. Ne risulta un’enormeaumento della produttività graziead una riduzione di alcuni secondidel tempo ciclo in tutti quei ciclid’iniezione che vengono determi-nati dal tempo di dosaggio.

Risparmiate energia preziosa!All’incirca il 40-60 % del

consumo totale d’ energia neces-saria per un ciclo d’iniezione serveper il processo di dosaggio.Grazie all’impiego d’un comandoelettromeccanico al posto di quel-lo idraulico, possono essere rag-giunti risparmi energetici fino al20 % sul ciclo completo.

Preparate il vostro materiale inmaniera tale da limitarne ildegrado!

Grazie alla contemporaneitàdei movimenti, è possibile lavora-re con un ridotto numero di giridella vite. La quantità di materia-le necessaria può essere prepara-ta con un tempo di plastificazionepiù lungo, senza dover cambiareil tempo ciclo. Con portata mate-riale costante, è possibile ridurreil carico di snervamento del mate-riale.

Riducete i vostri tempi ciclo!Grazie alla preparazione sen-

za degrado del materiale è possi-bile migliorare l’omogeneità dellamassa fusa permettendo di ab-bassarne la temperatura. Questo,a sua volta, consente di ridurre iltempo di raffreddamento residuoe quindi il tempo ciclo.

Aumentate la vostra produttività!Dato che la maggior parte

dell’energia necessaria viene im-piegata per il processo di do-saggio, il motore principale puòessere notevolmente protetto. Intal modo si realizzano portatemaggiori senza dover predisporreun motore principale più grande.

Con il dosaggio elettromecca-nico i dati prestazionali ed imomenti torcenti sono gli stessidei comandi idraulici.

Il dosaggio elettromeccanico èpossibile con i gruppi iniezione350, 675, e 1300 e viene offertocome opzione su tutte le nostrepresse della serie S e C.

Dosaggio elettromeccanico:aumento della produttività con contemporaneorisparmio d’energia

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Grande, più grande ed infineda 1300 ecco le dimensionidel più grande gruppo inie-zione ARBURG disponibile almomento.

La grandezza EUROMAP 1300da sola non dice comunque nientesulla capacità di rendimento, chein effetti è ”XX Large”, se si con-sidera il peso stampata di fino a759 g di polistirolo.

Grande per le grandiIl nuovo gruppo iniezione

viene impiegato sulla grandeALLROUNDER 570 C con una for-za di chiusura di 2200 kN. Sono adisposizione tre viti diverse condiametri di 55, 60, e 70 mm. Nelladeterminazione delle tre grandez-ze viti è stato tenuto particolar-mente conto delle elevate capacitàdi plastificazione richieste.

Come optional, ARBURG offreper il suo gruppo da 1300 un co-mando dosaggio elettromeccanicoche lavora in maniera indipenden-

Gruppo iniezioneXXL

te dal gruppo idraulico della pres-sa e che è completamente inte-grabile nel gruppo iniezione. Intal modo il processo di dosaggiopuò avvenire contemporanea-mente agli altri movimenti dellapressa, il che, oltre ai tempi cicloridotti, porta anche aumenti diproduttività, risparmi energeticifino al 20 % ed una preparazionesenza degrado del materiale. Lapossibilità di orientare lateral-mente l’intero gruppo facilita illavoro in caso di cambio del ma-teriale, degli ugelli, delle viti, odel cilindro.

L’iniezione standard avvienecon circuito di regolazione adanello chiuso, ma come opzionesono possibili anche la regolazionedella posizione o del processod’iniezione. Il riscaldamento deicilindri avviene in maniera adat-tativa e viene programmato tra-mite il controllo pressa SELOGICA.Come accessori particolari sonofornibili anche moduli cilindrospeciali per la lavorazione deitermoindurenti, del silicone liqui-do o di polveri.

Concentrazionetotale sullesmart cards

Con l’inizio dell’anno 1999,ARBURG è responsabile ditutte le attività commercialiriguardanti le SMARTLINER800.

Eric de Bruijn, ben noto nelsettore come direttore vendite, èda allora a disposizione dei Clientie degli interessati come inter-locutore diretto per tutto ciò cheriguarda le smart cards.

Assistenza esemplareLa rete di vendita ed assistenza

ARBURG ottimamente sviluppata,garantisce al mercato mondialedi smart cards un’assistenzaottimale.

La SMARTLINER 800 è statapresentata sul mercato alla”K ‘98” di Düsseldorf ed alla”CarteS ‘98” di Parigi e, con lesue nuove capacità produttive, hasuscitato un notevole interesse

anche alla CTST ’99 di Chicago.Su questo sistema compatto pos-sono essere prodotti almeno 800

corpi schede l’ora – con o senzasede per il chip. La semplicità erapidità nel cambio degli insertinegli stampi è solo uno dei tantivantaggi del sistema.

Vantaggi grazie a SELOGICAIl quadro di comando

SELOGICA ed il sistema stampimodulare consentono una produ-zione altamente flessibile acondizioni incredibilmente econo-miche.

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R e l a z i o n e d e i C l i e n t i

zione ed uffici amministrativi suun’area di 155.000 m². Tuttavianon sono solo le officine di produ-zione e le filiali negli Stati Uniti,in Francia, in Germania, in Italia,in Spagna ed in Nuova Zelanda arichiedere investimenti importanti,ma anche i settori che riguardanola fabbricazione di stampi, laricerca e lo sviluppo. Oltre 70 per-sone lavorano solo in questo set-tore dedicandosi alle innovazioni,alla strutturazione ed alla confi-gurazione di stampi o anche allamanutenzione e riparazione deglistessi e di matrici per presse perlo stampaggio ad iniezione.

Il motto giornaliero è semprelo stesso: tempi minimi per la fab-bricazione e la manutenzione ditutti gli stampi. Nei periodi dipunta, tra la progettazione e larealizzazione di stampi per lostampaggio ad iniezione non pas-sano nemmeno due settimane.Tim Guest, direttore capo delsettore produzione stampi e pre-stazioni tecniche, puntualizza:”Senza stampisti e presse di qua-lità non è possibile costruirestampi di qualità e per ottenereprodotti di qualità servono ottimistampi!”

Pensare in modo innovativoproduce progresso

Il successo di oggi deve assicu-rare le innovazioni del domani.Per tale ragione John Guest Ltd.non è semplicemente uno stabili-mento di produzione, ma ancheuna ”fabbrica d’ingegni”. Negliultimi anni sono state ad esempiosempre più numerose leALLROUNDER passate dall’inie-zione convenzionale all’iniezione

Fare grandi cose partendodalle piccole coseChi cerca i miglioricontatti avrà semprerisposte positive e seora pensate che ilseguente raccontotratti di telecomuni-cazioni, sbagliate digrosso. Stiamo par-lando dell’aziendaJohn Guest Ltd.

A West Drayton, nellaregione inglese delMiddlesex, si trova la casamadre del più grande pro-duttore mondiale di rac-cordi a spina per condotte di man-data, la John Guest Ltd.

I suoi ottimi raccordi aiutano amantenere le cose in movimento.Da più di 30 anni l’aziendafamiliare s’affida alla tecnologiapressa ALLROUNDER.

John Guest iniziò la sua note-vole carriera d’imprenditore neglianni 60, producendo stampi eparticolari in metallo stampati adiniezione ma ciò cambio moltorapidamente quando Guest iniziòa mettere in atto la sua idea d’ungiunto metallico a spina da impie-gare come raccordo tra condottedi mandata. Negli anni 70 sipassò alla produzione d’un rac-cordo interamente in plastica perle condotte di mandata, il ”SuperSpeedfit” che venne introdottonel mercato internazionale comeil primo prodotto costruito inproprio.

Nel 1989 furono prodotti 24 mi-lioni di raccordi. Nel 1994 eranogià 60 milioni. Il programma difornitura di John Guest Ltd. com-prende più di 3000 raccordi di tipie misure diversi.

Gli acquirenti sono soprattuttonell’industria automobilistica, nelsettore delle installazioni ed inquello della fabbricazione di mac-chine. Nel frattempo a WestDrayton lavorano più di 500dipendenti in due stabilimenti diproduzione. La percentuale delle

distributori automatici di bevande.Il rispetto dei più severi criteriqualitativi nella produzione è unadelle condizioni più importantidell’accordo.Una vera e propria pioggia di rico-

noscimenti e premi ini-zia nel 1984, quando laFord Motor Companyinstalla questi nuoviraccordi nei tubi inplastica della benzina.Nel 1985 i raccordi inplastica vincono il”Horners Award” dellaBritish Plastics Federa-tion per l’impiego inno-vativo e pratico dellematerie plastiche. Nel1987 segue il BritishDesign Award, nel 1988il raggiungimento di

importanti norme di qualità: l’in-serimento nella lista di fornitoriper Ford secondo Q101 e la certi-ficazione sulla base del BritishStandard BS 5750 parti 1 e 2, ilche corrisponde all’ISO 9001 e9002. Volvo, British Telecom,Peugeot, l’industria tedesca dibevande, il gruppo Fiat o laBritish Gas – l’elenco dei Clienti edegli addetti al controllo di JohnGuest Ltd. sembra l’abbecedariodell’economia internazionale.

Gli investimenti assicuranoil futuro

Per far sì che le grandi impresesiano concordi nella valutazionedei prodotti di John Guest anchefra 5 o 10 anni, occorre effettuareinvestimenti. A West Drayton,nelle vicinanze dell’aeroporto lon-dinese di Heathrow, sono stati nelfrattempo costruiti cinque edificicomprendenti officine di produ-

esportazioni di John Guest nel1996 superava il 60 % della pro-duzione complessiva che natural-mente anche in questo caso tendead aumentare.

Successo: investimenti equalità

Lo sviluppo di John Guest Ltd.può essere riassunto sotto questosemplice comun denominatore.Investire non vuol dire solo acqui-stare nuovi capannoni o macchi-ne, bensì e in primo luogoinvestire anche in collaboratoriprofessionali.

Il fattore qualità assume unagrande importanza nella produ-zione. Nel 1986 John Guest Ltd.inizia ad introdurre il controlloqualità su vasta scala tramite unsistema per il controllo statisticodel processo. Già un anno dopo sivedono i primi risultati, quando laPepsi Cola, un ”gigante dellebibite”, firma un contratto per lafornitura di raccordi per i nuovi

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Formazione A R B U R G

Il pilota salea bordo

d’applicazione, come direttore deicorsi di formazione per i ClientiARBURG. A proposito della tecno-logia d’applicazione: grazie allasua attività, Franz Beitl è semprestato un consulente molto ricerca-to quando si trattava di trovaretrucchi, astuzie o rimedi per risol-vere problemi riguardanti le pres-se per lo stampaggio ad iniezione.

Joachim Burkhardt sa bene chesarà difficile seguire le orme dichi lo ha preceduto. Affronta tut-tavia il suo nuovo incarico congrande entusiasmo, e la sua for-mazione lo candida come ottimosuccessore di Beitl. Stampista dimestiere, entrò in ARBURG nel1989 ed in 21 mesi completò laformazione per diventare tecnicod’applicazioni. Nel 1990 e nel ’91fece un corso d’aggiornamentocome perito industriale specializ-zandosi nel ramo materie plasti-che e caucciù.

Dopo essere stato istruttoretecnico nella tecnologia d’appli-cazione ed incaricato della for-mazione professionale per gliapprendisti operatori per la lavo-razione di materie plastiche, dalprimo maggio è rivestito dellacarica di nuovo direttore dei corsidi formazione per i Clienti. Il suodesiderio è di mantenere il settoreall’alto livello informativo del suopredecessore e di diversificare edampliare i corsi offerti. In questomodo ci sarà una continuitànella formazione dei Clienti inARBURG, a tutto vantaggio deiClienti stessi.

Franz Beitl: da anni direttoreresponsabile dei corsi di forma-zione per i Clienti in ARBURG. Il30 aprile, dopo quasi esattamente35 anni ha lasciato l’azienda conrotta verso la pensione. Chi loconosce da vicino sa tuttavia, che

ora per lui la vita avrà una nuovasvolta: lui sa perfettamente, qua-le sarà la sua ”vita dopoARBURG”. Il pilota non sbarca,ma sale a bordo, e più precisa-mente sul suo yacht che è giàancorato sul Lago di Garda nel-l’Italia settentrionale.

Franz Beitl faceva quasi giàparte dell’inventario ARBURG.Nato 60 anni fa nella città grecadi Pireo, è sempre stato uno chevoleva sempre fare qualcosa digrande e che a volte alzava lavoce e diventava scomodo, quan-do in ARBURG lecose non andavanocome voleva lui.

Beitl è impiegatoin ARBURG dal 1964,e sin dal principio siè occupato dello svi-luppo e dell’amplia-mento dell’impor-tante settore ”for-mazione” dell’azien-da prima direttoredei corsi di formazione su diversitipi di presse poi dal 1° agosto1979, quando questo settore fuseparato dal reparto tecnologia

con 500 kN, nonché una pressa420 M con 1000 kN: qui persino lapressa più vecchia è ancora infunzione giorno e notte.

La più recente generazione dipresse è nel frattempo presente ne-gli stabilimenti di John Guest con10 ALLROUNDER 270 S 350-150.Il parco presse viene completatoda una ALLROUNDER 305-700-210/210 per lo stampaggio bima-teriale/bicomponente che tuttavialavora nel reparto progetti del-

l’azienda.John Guest Ltd.è una fra le più

grandi aziende a livello mondiale,che è cresciuta insieme adARBURG e questo è un’ottimoesempio per dimostrare i risultatid’una cooperazione a lungo ter-mine tra due aziende attive edinnovative.

La ragione per cui siano statescelte presse della generazione S,la riassume John Guest in manie-ra molto pragmatica: ”A favoredella ALLROUNDER S sono innan-zitutto la sua flessibilità graziealle elevate prestazioni del co-mando SELOGICA. Inoltre la pres-sa, molto compatta, necessitasolo di una ridotta superficie d’in-stallazione, criterio che assumesempre più importanza nel mondoproduttivo d’oggi. Comunque pernoi sono stati determinanti perl’acquisto, anche dal punto divista strettamente emotivo, i nuo-vi colori.”

senza materozza tramite sistemi acanale caldo. L’introduzione diquesta tecnologia consente unariduzione dei costi di produzionefino al 75 %, una diminuzione no-tevole del fabbisogno di materia-le, nonché l’eliminazione d’unsecondo subordinato stadio di la-vorazione che precede il montag-gio dei componenti.

L’acquisto di ALLROUNDER conforze di chiusura di 1000 kN edoltre, consente anche la produzio-

ne di particolari in materiale pla-stico di maggiori dimensioni perpoter in tal modo soddisfare me-glio le esigenze del settore idrico,delle fabbriche che produconobirra e dell’industria idraulica.Infine vengono prodotti anchecomponenti premontati per glihobbisti. I settori sono dunquetanti ed assicurano una lunga estretta cooperazione anche infuturo.

La continuità come base delsuccesso

Sin dal principio John Guest ela sua squadra hanno lavoratostrettamente ed in maniera quasicollegiale con lo stabilimentoARBURG di Warwick in GranBretagna.

Il risultato: ora con 82 ARBURGALLROUNDER, John Guest Ltd. èuno dei Clienti più importanti del-le isole britanniche.

La gamma di presse dell’azien-da comprende i modelli H e Dda 270, ALLROUNDER 320 D,270 M 350-90 e 320 M 500-210

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Logistica A R B U R G

A questo proposito la logisticainterna è da considerarsi un lavo-ro enorme che dev’essere svoltopraticamente giorno e notte. Loscopo è quello di garantire il tra-sporto più veloce e più accuratopossibile di tutte le merci dal luo-go di spedizione alla destinazioneprevista. Provvedimento:

Dalla prima metà di quest’anno èin funzione, in tutti i repartiARBURG, il sistema di controllodei trasporti TLS, con i primi duesettori ”coordinazione accatasta-tori” e ”trasporto pacchi”. Segui-ranno ulteriori evoluzioni.

Il TLS riunisce tutti i mezzi ditrasporto

Il sistema di gestione deitrasporti ARBURG con controllocentralizzato dovrà, in futuro, co-ordinare e gestire tutti i trasportiall’interno dell’azienda. In questosistema verranno integrate tuttele possibilità di trasporto disponi-bili. Tutta la movimentazione dimerci tramite carrelli elevatori,impianti Power & Free, postapneumatica per carichi pesanti eimpianti di trasporto decentraliz-zati, verranno un giorno coman-dati tramite TLS. Oltre gli accatas-tatori, sono stati finora integratinel sistema il trasporto pacchi,

nonché la gestione e la disposi-zione di tutti i camion presentiin azienda. Sempre quest’annodovranno seguire gli impianti ditrasporto Power & Free.

Gli scopi perseguiti da ARBURGcon TLS vengono riassunti daHelmut Stumpp, il responsabiledel sistema di gestione trasporti,con le seguenti parole: ”Insiemead una riduzione dei costi e deitempi di trasporto, volevamoridurre anche i tempi di ricercarecapiti nei luoghi di destinazio-ne: naturalmente era moltoimportante anche l’affidabilitàdei trasporti”.

Se un’azienda impiega un talesistema di logistica, supportatada elaborazione dati, naturalmen-te è interessata a sapere come sisvolgono i flussi di materialeattuali e passati e l’impiantouna tale trasparenza la offre.Inoltre può accogliere futuridispositivi per la movimentazionemateriali e può anche consentirel’automatizzazione dei trasporti.Ciò significa, d’altro canto, che inpratica un qualsiasi dipendentepuò dare il via libera a trasportispeciali.

Per definire un tale ordine ditrasporto, è sufficiente immetterei dati necessari in uno dei termi-nali con archivio dei dati distribu-iti nell’azienda. Le coordinateiniziali e finali sono esposte sucartelli. Tramite una stampantelaser ivi collocata viene quindistampato il documento di traspor-to ed accluso alla spedizione.Tramite il TLS stesso possonoessere definiti e registrati ordinidi trasporto ricorrenti che in se-guito potranno essere attivati incontino in modo automatico.

Infine, per poter chiarire me-glio gli aspetti finanziari del set-tore dei trasporti interni, il TLSdeve essere in grado di calcolareuna precisa distribuzione dei costisecondo il principio di causalità.

Il TLS è integrato completamentenegli altri settori di elaborazionedati ARBURG. Ciò vale in parti-colar modo per la comunicazionecon il calcolatore principale, conil calcolatore della gestione ma-gazzini e con i vari settori SPS.

Molti giorni il reparto accet-tazione merci ARBURG asso-miglia ad un alveare: con ungran daffare le merci vengo-no consegnate, sballate, divi-se per ordini e confezionate,ne vengono acquisiti i dati,vengono controllati i numeridi disegno ed effettuati icontrolli qualità, e poi?

Se il lavoro fosse solo questo,fra non molto non funzionerebbepiù niente. In fin dei conti ognimese arrivano in stabilimento tra8.500 e 9.000 pezzi con i relativinumeri di disegno, senza contareentrate merci impreviste e pezzidi ricambio ordinati individual-mente.

Come nasce un ”trasporto”?Non avviene alcun trasporto

senza un precedente evento. Even-ti sono ad esempio ”terminare unciclo di lavoro” o ”prelevare palletcommissionato”. Qualora un col-laboratore abbia immesso questocomando sotto forma di evento,in un calcolatore con archivio datidi stabilimento, LVS o principale,inizia il lavoro del TLS.

Due tipici esempi servono achiarire meglio il ciclo di lavoro:tramite il comando: ”terminareciclo di lavoro”, nel reparto diproduzione viene automatica-mente creato un ordine di tra-sporto che si riferisce ad un ordi-ne di produzione. Se è necessariotrasportare uno o più pallets daun centro di costi all’altro, nel re-parto magazzino viene realizzatoun ordine di trasporto stabilendoesattamente il punto di partenzae di destinazione per ogni palletcommissionato. È possibile riuni-re più ordini su un solo pallet,riunire più pallets in un solo ordi-ne di trasporto, nonché emettereun ordine di trasporto per tutte lemerci da trasportare internamen-te (THM).

Un’incessantemovimentazione merci

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Stampaggio ad iniezione di polveri

La nuova idea ARBURG ènata durante la visita ad unafiera specializzata dedicataalla ceramica svoltasi aRimini. Lì un espositore fre-sava, con un apposito utensi-le diamantato ed un notevolesforzo, anelli in ossido dizirconio prodotti in serieridotta da materiale pieno.

Gli specialisti PIM (stampag-gio ad iniezione di materiale inpolvere) di ARBURG pensaronoche doveva essere possibile pro-durre questi anelli in modo piùsemplice e quindi renderli piùeconomici alla vendita. Il risultatoè stato iniziare, per la primavolta, una serie di prove nel lorolaboratorio destinato alle polveri:anelli in metallo e in materialeceramico – prodotti su presseARBURG per lo stampaggio adiniezione.

La serie di prove in ARBURG èstata effettuata con ossido dizirconio di vari colori impiegandouno stampo ad un’ impronta (perun solo anello). Anche il processodi produzione è di per sé pocospettacolare. Il materiale prepa-rato viene iniettato in uno stampoper iniezione, estratto e sottopo-sto in un primo successivo tratta-mento termico all’eliminazionedel legante, più precisamenteviene eliminata la percentuale dimateriale plastico rimasta. Il suc-cessivo processo di sinterizzazionedà al particolare stampato la suaforma definitiva e la stabilità. Glianelli necessitano tuttavia diun’ulteriore fase di lavorazionenella quale vengono lucidati aspecchio, per soddisfare anche leesigenze estetiche degli acqui-renti.

”Il maggior vantaggio dellostampaggio ad iniezione”, spiegaHartmut Walcher, che in ARBURGcon Uwe Haupt è il responsabiledel settore stampaggio ad iniezio-ne di materiale ceramico, ”è, inquesto contesto, la possibilità diprodurre in serie degli accessorisempre di alta qualità ma ancheeconomici, perché la produzione

del cosiddetto ”corpo verde” diceramica o di metallo dura almassimo 30 secondi.” Secondogli esperti, nel corso di questoprocesso è possibile calcolare an-che un risparmio di materiale dicirca il 50 %, il che, considerandoche il prezzo al chilogrammo dellapolvere di ossido di zirconio è dicirca 200 DM, significa un belpo’di soldi. Ora è chiaro che constampi a più impronte e con pres-se efficienti è senz’altro possibileavviare senza problemi una pro-duzione in grande serie di gioiellipregiati d’ottima qualità. Nel ci-clo di prova gli anelli sono statiprodotti su una ALLROUNDER Ccon cilindro speciale ed una vitedi 15 mm altamente resistente al-l’usura e con posizione regolata.Il volume del pezzo è di 2,8 centi-metri cubi e lo stampo è termo-regolato a liquido.

Le possibilità offerte nella fab-bricazione di gioielli grazieall’impiego del processo di stam-paggio ad iniezione non si limita-no però solo alla produzione dianelli. Con questo metodo è pos-sibile realizzare anche forme esuperfici che fanno risaltare ildesign, nonché combinazioni dicolori mediante lo stampaggio adiniezione bicolore. Ciò che do-vrebbe ulteriormente far contentii produttori di gioielli, sono i tem-pi brevi per la produzione in gran-de serie possibili grazie allostampaggio ad iniezione. Infattiproducendo in lotti il tempo ciclodegli anelli è di circa una settima-na, considerando che, una voltaeffettuata la finitura della super-ficie, il prodotto è pronto per lamessa in vendita.

Come vengono effettuati itrasporti

Tutte le merci da trasportareall’interno dell’azienda sono prov-viste di uno o più ordini di tra-sporto con apposite ricevute. L’in-tera area dei trasporti è suddivisai diversi settori separati. In talmodo tutte le coordinate dei per-corsi degli accatastatori ed inseguito anche dei sistemi di tras-porto Power & Free vengono asse-gnate ad un preciso settore. Lazona di partenza del trasporto èdeterminante per l’assegnazione

dell’accatastatore. Tramite i datiprincipali è anche possibile deter-minare quale accatastatore possaessere impiegato in un determina-to settore.

L’assegnazione degli accatas-tatori a determinati settori dellostabilimento avviene in manieradinamica, il che significa che pos-sono entrare in azione in qualsiasipunto nevralgico dello stabili-mento. Tramite il trasferimentodati via radio i singoli carrellielevatori ricevono il loro prossimoordine. Viene assegnato un nuovoordine solo se l’ultimo è statoportato a termine e l’accatastato-re ha dato il segnale di ”libero”.

Il materiale ”scorre”Per i settori di produzione, ac-

cettazione merci, montaggio ecomposizione ordini, in ARBURGesistono diagrammi del flusso dimateriale visualizzabili sul TLS,che mostrano i precisi percorsi ditrasporto tra un settore e l’altro.Sono elencati anche i mezzi di tra-sporto disponibili tra questi setto-ri, nonché le condizioni specificheda osservare per avviare un deter-minato trasporto. L’elaborazionedegli ordini avviene con un’otti-mizzazione dei percorsi e deitempi. Il sistema conosce percorsialternativi e, nel caso di supera-mento di tempi prestabiliti im-postabili, determina automatica-mente quali siano i trasportiprioritari.

Con l’introduzione di questosistema centralizzato di controllodei trasporti, ARBURG ha fatto unpasso importante verso unagestione logistica interna che haeffettivamente comportato rispar-mi di tempi e costi.

Il TLS gestisce in modo centra-lizzato i movimenti di materiale omerci di tutti i settori d’ammini-strazione e di produzione cheavvengono nello stabilimento econsente di ricostruire il tragittodel materiale fino alla spedizionedella pressa. Helmut Stumpp pun-tualizza: ”Si tratta di ottimizzaretutti i trasporti interni inmaniera tale da contribuire allariduzione dei tempi ciclo dellepresse, assicurando allo stessotempo uno sfruttamento ottimaledi tutte le capacità lavorative.”

Individualitàprodotta in serie

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Assistenza A R B U R G

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per alle presse della serie C ed S. Icandidati hanno a disposizione unlaboratorio con una superficie dioltre 700 m². Lì sono riunite tuttele ALLROUNDER che ARBURG haprodotto negli ultimi anni, ma an-che l’attuale gamma di prodotti,per poter verificare nella pratica ache cosa si può andare incontrodurante il servizio esterno.

Sono già in progetto amplia-menti dei locali di formazione esi-stenti, resi necessari da un lato, acausa delle presse di dimensionisempre più grandi e dall’altro peril numero sempre maggiore dipartecipanti ai corsi di formazio-ne. Ciò dimostra che ARBURGtiene conto del fatto che non ba-sta una buona tecnologia pressaperché vengano acquistati i propriprodotti, ma che è decisiva ancheun’assistenza completa. Il giudi-zio lusinghiero attribuito a questosettore da parte dei Clienti devenaturalmente rimanere tale, senon addirittura migliorare.

Thorsten Grosse, perito elettro-tecnico, è uno dei cinque tecnicidell’assistenza che hanno termi-nato la formazione il 30 aprile diquest’anno. E’ stato per 13 mesinella Casa Madre di Loßburg, perimparare tutto su impianti elettri-ci, elettronica, impianti idraulici,meccanica, tecnologia d’applica-zione e per poter quindi aiutare iClienti ARBURG in maniera sicura.Ecco le sue impressioni:

Signor Grosse, guarda al suonuovo incarico con ottimismodopo 13 mesi di formazione?

Assolutamente sì. La formazione èstata talmente approfondita e com-pleta, che ora mi sento abbastanzaesperto in tutti i settori della tecnolo-gia ALLROUNDER. Tuttavia: un po’dibatticuore prima del primo interventod’assistenza naturalmente rimane...

A proposito di completo: è chiaroche ora è un esperto per quantoriguarda la nuova tecnologiapressa ARBURG. Ma come lamettiamo con i modelliALLROUNDER più vecchi? E’ ingrado di aiutare anche in casi delgenere?

Un concentrato diknow-howNella vendita di presse, i ser-vizi di assistenza oggigiornocontano almeno quanto latecnologia pressa. Per talemotivo ARBURG investe mol-to tempo e denaro nella for-mazione dei propri tecnicidell’assistenza. In fin deiconti sono loro a dover aiu-tare gli utenti sul posto incaso di problemi che in prati-ca nello stampaggio ad inie-zione ricorrono spesso e nonsolo sulle ALLROUNDER piùnuove. Il personale addettoall’assistenza conosce perfet-tamente anche i modelli de-gli anni 60, 70, e 80, che sonotuttora in funzione in molteaziende specializzate nellostampaggio ad iniezione.

Già nel 1984 è stato creato unreparto autonomo che dovevaoccuparsi esclusivamente dellaformazione dei tecnici a livellonazionale ed internazionale. A li-vello internazionale è supportatodal reparto International Tech-nical Support (ITS).

Formazione di 93 tecnicidell’assistenza

Oggi gli istruttori che lavoranoin ARBURG sono 5, e sono specia-lizzati nei settori applicazioni, im-pianti idraulici, elettrici ed elet-

tronici. Un’assistente si occupadell’intero svolgimento ammini-strativo dei corsi di formazione.Finora sono stati 93 i tecnici chehanno portato a termine la forma-zione che dura fino a 15 mesi. Unperiodo trimestrale di formazioneè un fatto considerevole, poichéin media VDMA (AssociazioneTedesca Industrie Meccaniche)prevede solo un mese e mezzo perla formazione di nuove leve nelsettore dell’industria meccanica.

I collaboratori che opererannoin Germania vengono di principioaddestrati nella Casa Madre diLoßburg: l’addestramento di quel-li che invece opereranno a livellomondiale avviene o insieme ailoro colleghi tedeschi con lezionicollettive oppure con addestra-menti ed aggiornamenti diretta-mente sul posto fatti da personalequalificato. La formazione vienecompletata da corsi intensivi chedurano da una a tre settimane,nelle quali i tecnici dell’assistenzae quelli addetti alla manutenzionevengono informati sui prodotti at-tuali e sulla relativa tecnologia.

Nell’aprile di quest’anno, cin-que collaboratori sono riusciti aterminare la loro formazione consuccesso. Altri sei hanno iniziatoil loro addestramento concentran-dosi al massimo sull’ assistenza

È chiaro che dobbiamo conoscerela tecnologia pressa che il nostroCliente ha nel suo stabilimento.Naturalmente non si tratta solo diALLROUNDER S e C. In ARBURG dovesi svolge la formazione ci sono lepresse più comuni degli ultimivent’anni. Ciò significa che se da unodei miei Clienti devo effettuare lamanutenzione su una HYDRONICA osu una 350 ECO egli può esserecerto che la mia assistenza saràaltrettanto affidabile di quella fattasu una ”S”.

Un lavoro così impegnativo sicura-mente non lo potrà svolgere dasolo. Chi l’aiuta, quando ”non sapiù che pesci pigliare”?

In una situazione del genere pos-so innanzitutto ricorrere alle detta-gliate documentazioni scritte, cheesistono per ogni tipo di pressaARBURG. Se anche ciò non mi aiutas-se, posso rivolgermi ai colleghidell’assistenza tecnica Clienti e veri-ficare insieme a loro dove potrebbecelarsi il problema. Con questomodo di procedere è possibile delimi-tare e risolvere praticamente tutti iproblemi.

Naturalmente le auguriamo buonafortuna per il suo lavoro futuro eche non le capiti di dover risolvereproblemi troppo complicati. Cosafarà ora di concreto?

All’inizio sarò, per cosi dire, il”copilota” farò vari servizi d’assisten-za presso i Clienti insieme ad unesperto tecnico dell’ assistenza e cer-cherò di risolvere i problemi che sipresenteranno insieme a lui. Verràperò il giorno che anche questa fasedella formazione finirà ed alloradovrò iniziare ad assumermi le mieresponsabilità ed intervenire ove èrichiesta ”l’emergenza” .....