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CONCILIARE L’AGRICOLTURA CON L’AMBIENTE ATTRAVERSO NUOVE FORME DI GOVERNANCE DELL’ACQUA NELLE ZONE COSTIERE SALMASTRE

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CONCILIARE L’AGRICOLTURA

CON L’AMBIENTE ATTRAVERSO

NUOVE FORME DI GOVERNANCE

DELL’ACQUA NELLE ZONE

COSTIERE SALMASTRE

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PERCHÉ IL PROGETTO

Gli scenari di cambiamento climatico per le aree dell’Alto Adriatico, come per molte delle aree costiere Europee, prevedono un innalza-mento delle temperature accompagnato da va-riazioni signifi cative dell’intensità delle piogge e della loro distribuzione stagionale. Questo non potrà che aggravare fenomeni già oggi eviden-ti quali la sempre più marcata penetrazione del cuneo salino e la perdita di fertilità dei terreni a causa della salinizzazione.La minore disponibilità di acqua dolce si riper-cuote, oltre che sull’agricoltura, anche sugli ambienti naturali e sulle attività umane ad essi connesse, interessando in modo particolare quelle più direttamente legate al territorio, come il turismo. Risulta pertanto necessario affronta-re la problematica della scarsità di acqua dolce nelle aree costiere e la competizione tra usi di-versi dell’acqua causata dalla riduzione della sua disponibilità.

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Nel territorio di ValleVecchia molti fattori critici sono già stati evidenziati da rilevazioni scienti-fi che condotte dall’Università di Padova e si prevede che in futuro saranno più marcati an-che a causa dell’innalzamento del livello medio del mare. Il territorio di ValleVecchia costituisce quindi un laboratorio ideale per verifi care l’ef-fi cacia di soluzioni per le problematiche sopra evidenziate in un contesto di mitigazione dei cambiamenti climatici. Si tratta infatti di un terri-torio di recente bonifi ca che giace a 1-2 m sotto il livello del mare e racchiude siti di grande pre-gio ambientale compenetrati da aree dedicate ad un’agricoltura avanzata.

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GLI OBIETTIVI DEL PROGETTO

Il progetto, attraverso sofi sticati quanto innovativi siste-mi di gestione dell’acqua piovana in eccesso, vuole ga-rantire la conservazione dell’ambiente senza sacrifi care le attività economiche oggi esistenti. Nel complesso, le azioni previste dal progetto formano una strategia di adattamento alle condizioni di carenza idrica così come al cambiamento climatico in atto. A tale scopo gli obiettivi specifi ci del progetto sono:

sviluppare un modello di gestione ottimale delle acque meteoriche in aree costiere basato sul monito-raggio costante di parametri chimico-fi sici del suolo e delle acque nella rete di scolo, sulla base dei quali agisce un sistema decisionale che automaticamente consente il riempimento di un bacino di invaso con ac-que di discreta qualità (contenuti livelli di salinità);

verifi care l’effi cacia del modello proposto dal pun-to di vista ambientale e socio-economico;

sviluppare un sistema colturale ottimizzato in fun-zione delle caratteristiche qualitative e quantitative dell’acqua dolce disponibile;

promuovere una gestione partecipata alla gestione dell’acqua e il coinvolgimento diretto dei portatori di interessi locali;

valutare le prestazioni complessive del modello proposto dal progetto dal punto di vista ambientale ed economico e condividere i risultati raggiunti con i por-tatori di interessi locali;

dimostrare la validità del modello proposto, nella sua complessità, e favorirne la replicazione in altri conte-sti nazionali ed europei.

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Il progetto WSTORE2 consiste nella rea-lizzazione di un complesso sistema di gestione delle acque altamente innova-tivo che in totale automazione riesce a selezionare la quota di acqua piovana in eccesso a bassa/contenuta salinità, stoccarla in un bacino e riutilizzarla per il mantenimento delle aree naturali e per le produzioni agricole. Gli effetti del sistema sulle aree naturali e le diverse attività connesse con il terri-torio nonché la sostenibilità economica (una completa analisi costi – benefi ci) sono parte integrante del progetto. Lo sviluppo del progetto avviene con il coinvolgimento dei principali portatori di interessi locali mediante l’organizzazio-ne di specifi che sessioni informative e di condivisione delle scelte progettuali.

LE ATTIVITÀ DI PROGETTO

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Le attività di progetto fi n qui svolte

PROGETTATO E IMPLEMENTATO UN SISTEMA AUTOMATIZZATO DI MONITORAGGIO E GESTIO-NE DELLE ACQUE del reticolo idraulico di ValleVec-chia in base a caratteristiche chimico-fi siche, soprattutto la conducibilità elettrica, strettamente correlata al conte-nuto di sali dell’acqua. Sono state installate 5 chiaviche dotate di sensori, telecontrollate tramite rete wi-fi , che inviano ad intervalli regolari dati relativi alla conducibilità elettrica e al livello dell’acqua nella rete di scolo. Le chiaviche sono governate in automatico sulla base dei dati di monitoraggio e ven-gono fatte muovere (chiudere o aprire a livelli diversi) sulla base di un complesso algoritmo al fi ne di permettere lo stoccaggio, nel caso di acque di buona qualità, nel bacino di accumulo (160.000 m3) oppure l’allontanamento dal reticolo idraulico, nel caso di acque ad alta concentrazione salina (sollevamento idrovoro).

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PROVVEDUTO ALLA SISTEMAZIONE DEI DUE BACINI ESISTENTI DI STOCCAGGIO DELLE AC-QUE DI BUONA QUALITÀ da utilizzare in diversi perio-di dell’anno per la sua distribuzione nelle aree naturali e coltivate e per il lavaggio dei terreni interessati da risalita capillare del cuneo salino. Sono stati ristrutturati e adat-tati i due esistenti bacini di stoccaggio (uno piccolo di carico e uno di accumulo vero e proprio) collegati tra loro da una stazione di pompaggio formata da 3 pompe desti-nate alla rapida captazione delle acque meteoriche di qualità medio-buona circolanti nella rete di scolo, quando disponibili (anche per poche ore) durante o dopo eventi piovosi. Una pompa aggiuntiva è utilizzata per le operazioni inverse di derivazione dell’acqua dolce immagazzinata nel bacino verso i suoli coltivati e non. A seconda delle condizioni climatiche e dei terreni tale acqua può essere utilizzata per il lavag-gio dei terreni stessi, per creare/consolidare una falda dolce sopra quella salata più profonda, per il ravvivamento dell’acqua nella rete di scolo e il ristoro irriguo delle aree naturali, per l’irrigazione delle colture.

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DEFINITO E APPLICATO UN AVVICENDAMENTO DI DIVERSE COLTURE ASSOGGETTATE A DIVER-SE TECNICHE DI COLTIVAZIONE (non lavorazione, minima lavorazione, strip tillage, convenzionali) in funzione delle caratteristiche delle acque e dei terreni. Le colture già utilizzate nell’azienda sono state monitorate per accer-tare i benefi ci derivanti dalla prevista riduzione di salinità dei terreni e dalla disponi-bilità di acque di irrigazione di buona qualità (anche attraverso la predisposizione di mappe di produzione nell’ambito dell’agricoltura di precisione). Si è inoltre verifi cata la possibilità, offerta dalla gestione ottimizzata delle acque, di introdurre nella rotazio-ne specie orticole da reddito nonché la possibilità di realizzare secondi raccolti.

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EFFETTUATO UN MONITORAGGIO AMBIENTALE DEGLI ECOSISTEMI NATURALI E DELL’AVIFAUNA E DELL’ERPETOFAUNA PRESENTI A VALLEVEC-CHIA. Partendo dal ricco database di informazioni relati-ve all’ecosistema naturale di ValleVecchia, si svolgono ci-cli di osservazioni in punti strategici atti a verifi care come garantendo una quota di acqua dolce nella rete idraulica e contenendo la salinità dei terreni si possa infl uenzare la composizione qualitativa e quantitativa dell’erpetofau-na e dell’avifauna locale e degli ecosistemi naturali più in generale.

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ORGANIZZATO “TAVOLI DI CONFRONTO” CON I PORTATORI DI INTERESSE. Uno degli obiettivi del progetto consiste nell’informare e coinvolgere i principa-li portatori di interessi locali (Consorzi di Bonifi ca, enti locali, associazioni agricole e agrituristiche, associazioni ambientaliste, ecc.) al fi ne di individuare soluzioni “condi-vise” mediante l’attivazione di un processo partecipato.

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DIVULGATE LE ATTIVITÀ E I RISULTATI DEL PRO-GETTO. Mediante la produzione di materiale informativo e divulgativo, il sito web e l’organizzazione di convegni e workshop, il progetto ha coinvolto e mantenuto aggiornati i portatori di interesse locali, anche attraverso l’organizza-zione di visite guidate dell’area per illustrare il contenuto innovativo del sistema e le coltivazioni sperimentali messe in atto.

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I PRIMI RISULTATI DEL PROGETTO

La prima fase di attuazione del progetto ha permesso di conseguire gli obiettivi prefi ssati. Innanzitutto la completa gestione automatizzata delle acque meteoriche su circa 200 ha del territorio di ValleVecchia che ha con-sentito già per due volte il completo riempimento del bacino di invaso di circa 160.000 m3 con acqua di buona qualità (attualmente il valore della conducibilità elettrica è di poco superiore ai 2.000 µS/cm).

L’attivazione del sistema automatizzato di gestione e monitoraggio della qualità dell’acqua realizzato dal progetto ha consentito di verifi care come sia possibile migliorare le produzioni agricole in termini quantitativi e qualitativi (di fatto il Reddito Netto aziendale), il paesaggio, in termini di presenza di colture “verdi” diversifi cate anche nei periodi di siccità e la biodiversità (servizi ecosistemici) per la conservazione di ambienti adatti a molte specie di fauna e fl ora.

In particolare, si è registrato l’incremento della quantità/qualità delle produzioni di colture già presenti negli avvicendamenti prima della realiz-zazione del nuovo sistema di gestione delle acqua. Malgrado la stagione ec-cezionalmente piovosa nel periodo estivo (a partire da luglio 2014), è stato infatti ugualmente possibile evidenziare i vantaggi dell’introduzione dell’irri-gazione nella coltura del mais nei terreni sabbiosi, medio impasto – sabbiosi che sono prevalenti nella zona a sud dell’azienda. Gli appezzamenti sono stati suddivisi in due parti (50% irrigata con micro irrigazione a manichet-te – 250 m di lunghezza). Con l’agricoltura di precisione e in particolare le mappe di produzione che consentono la precisa identifi cazione delle rese unitarie su tutta la superfi cie degli appezzamenti, si è potuto evidenziare chiaramente l’incremento produttivo.

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Inoltre, la sperimentazione sulle colture orticole ha permesso di va-lutare l’adattamento di alcune specie alla contemporanea presenza di ap-prezzabili contenuti di sali sia nelle acque irrigue sia nei terreni coltivati. La sperimentazione su pomodoro, lattuga, zucchino, melone, anguria, cipolla e patata, effettuata nel corso dell’estate 2014, ha evidenziato la possibilità di ottenere produzioni ottimali.

Allo stato, i monitoraggi dei terreni evidenziano un trend di miglioramen-to in termini di concentrazione di sali (riduzione dei livelli di conducibilità elettrica).

Per quanto riguarda i monitoraggi faunistici il bacino d’accumulo, si è rivelato importante per differenti specie di Anatidi, sia di superfi cie (Gen. Anas, es. Germano reale, Fischione, Mestolone, Marzaiola Alzavola) che di profondità (Gen. Aythya, es. Moretta, Moriglione), presenti durante lo svernamento, la migrazione e la nidifi cazione. Nel gennaio 2015 sono stati osservati anche due maschi di Moretta grigia. L’osservazione di queste spe-cie tipicamente legate agli ecosistemi acquatici dolci è coincisa con l’avvio dell’accumulo automatizzato dell’acqua nel bacino che ha consentito livelli contenuti di salinità. Nel bacino di invaso nidifi cano inoltre lo Svasso mag-giore, il Tuffetto, La Folaga e la Gallinella d’acqua.

L’attività di comunicazione ha visto il coinvolgimento di oltre 300 operatori dei settori agricolo, ambientale, turistico e delle istituzioni in oltre 10 iniziative tra seminari, workshop, visite guidate e “tavoli di confronto”. È stato realizzato un sito web specifi camente dedicato al progetto: (www.wstore2.eu/) e attiva-ti rapporti di scambio e condivisione dei risultati con gruppi di lavoro europei convolti nella defi nizione di politiche di uso e gestione delle acque.

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IL PROGRAMMA LIFE+

Il programma LIFE è lo strumento finanziario per l’ambiente predisposto dall’Unione Europea (DG Ambiente e DG Cambiamenti Climatici) per sostenere e promuove-re progetti e iniziative a favore dell’ambiente e per la conservazione della natura. L’obiettivo generale del programma LIFE è quello di contribuire allo sviluppo, all’im-plementazione o all’aggiornamento delle politiche ambientali ed in materia di cli-ma dell’Unione. Il programma ha concluso la sua 4^ fase, LIFE+ 2007-2013, cui il progetto WSTORE2 appartiene. Varato nel 1992, fino ad oggi ha co-finanziato oltre 4170 progetti distribuiti tra 27 Stati membri dell’Unione Europea, contribuendo al mantenimento del patrimonio ambientale attra-verso l’erogazione di circa 3.4 miliardi di euro.

In Italia il referente per il programma LIFE+ (focal point nazionale) è il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (www.minambiente.it).

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PARTECIPA AL PROGETTO

Uno degli aspetti distintivi del progetto WSTORE2 è il processo partecipativo che è stato attivato sin dall’inizio di questa esperienza. Tra le azioni fi nanziate è infatti compresa l’attivazione e gestione di tavoli di lavoro con i portatori di interesse locali fi nalizzati a condividere la fase di ideazione delle strategie di gestione dell’acqua ed i risultati, man mano che saranno raccolti nel corso dell’iniziativa.

La partecipazione è aperta a tutti, su sem-plice richiesta. Il referente dall’azione è VEGAL (Tel. 0421.394202 – Fax. 0421.390728 e-mail: [email protected])

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IL SITO DI VALLEVECCHIA

La superfi cie complessiva di ValleVecchia supera gli 800 ettari; è delimitata sui quattro versanti da acque marine, lagunari e fl uviali, che contribuiscono a creare situazioni di notevole complessità ed interesse ecologico. È localizzata nell’estremo lembo orientale della pianura padana, a circa 70 km da Venezia, ed è situata tra due impor-tanti centri urbano/balneari: Caorle e Bibione.

La trasformazione del territorio di ValleVecchia rappresenta un’espe-rienza unica di riqualifi cazione ambientale e paesaggistica. Infatti in un arco temporale di pochi decenni questa zona costiera ha subito dapprima la bonifi ca dell’originario ambiente palustre, quindi la trasformazione in azienda agricola estensiva, per essere oggetto infi ne di uno dei più importanti interventi di riqualifi cazione ambien-tale con una inversione di tendenza nella gestione del territorio che ha portato al ripristino di vaste aree umide e a importanti opere di forestazione.

Fino alla II guerra mondiale ValleVecchia era la più meridionale delle valli lagunari di Caorle. Una delle ultime valli sopravvissute alla lunga serie di bonifi che effettuate negli anni ’20 e ’30. Nel 1949 l’Ente Nazionale per le Tre Venezie divenne proprietario della valle e approntò un progetto di bonifi ca agraria funzionale ad acquisire ter-reni utili alla coltura di vigneti, frutta e ortaggi. La bonifi ca, realizzata tra il 1965 e il 1966, rappresenta probabilmente una delle ultime bonifi che nel territorio nazionale.

Nel 1970 fu bandito un concorso per un piano particolareggiato dell’area, con la possibilità di costruire 5.750.000 mc di fabbrica-ti per una popolazione turistica di 80.000 persone. Ma il progetto turistico fu presto accantonato ed il litorale di ValleVecchia fu così preservato come l’ultimo lembo di costa non urbanizzata dell’alto Adriatico.

Nel 1994 è iniziato il Progetto Generale di Riqualifi cazione Ambien-tale dell’intera area la cui realizzazione è stata completata, attraver-so 3 stralci esecutivi, nel 2000. Questo progetto ha comportato la creazione di zone umide, l’ampliamento del bosco litoraneo, la for-mazione di nuove aree boscate interne, la realizzazione di siepi e di infrastrutture per la fruizione del sito dal punto di vista naturalistico e didattico.

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Il territorio si caratterizza per importanti valenze naturalistico-ambientali: la presenza tra l’arenile e la pineta di uno dei maggiori sistemi dunali litoranei del Veneto e a nord delle complementari aree agrarie ricche di elementi ambientali come siepi, aree boscate, aree umide e superfi ci a prato. Proprio per questi particolari habitat, che consentono una eccezionale biodiversità in un’area ristretta, Valle-Vecchia è stata riconosciuta come Zona di Protezione Speciale e Sito di Importanza Comunitaria nella Rete Natura 2000 della Comu-nità Europea. Oggi, su un totale di oltre 800 ha, quasi la metà sono occupati da aree di grandissimo valore naturalistico: 63 ha circa di pineta litoranea, 100 ha circa di boschi planiziali litoranei, 24 km circa di siepi (circa 15 ha), zone umide per circa 68 ha. Proprio per questa sua valenza, l’azienda ospita anche il Museo Ambientale di ValleVecchia con una intensa attività di educazione naturalistica per le scuole e di animazione del turismo naturalistico e rurale.

La SAU coltivata è pari a circa 377 ha destinati a colture erbacee in avvicendamento: principalmente mais, frumento, soia, colza, sorgo, medica, erbai.

L’azienda è completamente utilizzata per sperimentazioni. In conseguenza della spiccata caratterizzazione naturalistica del conte-sto territoriale nel quale si svolgono le attività agricole, il tema speri-mentale dell’azienda è valutare se e come può convivere un’agricol-tura sostenibile, tecnicamente avanzata e redditizia con un ambiente altamente qualifi cato e diversifi cato come quello di un’area a tutela ambientale (ZPS e SIC) che è interessata anche da una signifi cativa fruzione turistica e naturalistica, come descritto nella scheda sulla gestione ambientale del territorio di ValleVecchia.

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UNA GRANDE SFIDA, TRE IMPORTANTI TEMI, TRE GRANDI PROGETTI

Per le sue caratteristiche ambientali e produttive l’area di ValleVecchia si presta a rispondere ad una delle più grandi sfi de dell’agricoltura moderna:

È POSSIBILE FARE AGRICOLTURA di QUALITÀ e REDDITO in sinergia con L’AMBIENTE NATURALE in un contesto di CAMBIAMENTO CLIMATICO?

Per far questo almeno tre sono i temi più importanti da affrontare:

Da questa analisi nascono i tre più rilevanti progetti LIFE attivi a ValleVecchia:

ACQUA

Conservare e utilizzare l’acqua “buona” (in par-ticolare negli ambienti costieri) per l’agricoltu-ra e per l’ambiente.

WSTORE2 (LIFE11 ENV/IT/035)

Conciliare l’agricoltura con l’ambiente attraver-so nuove forme di gover-nance dell’acqua nelle zone costiere salmastre.

www.wstore2.eu

TECNOLOGIA

Sfruttare le potenzialità delle nuove tecnologie (guida assistita e do-saggio variabile) per una gestione “intelligen-te” delle pratiche agro-nomiche.

AGRICARE (LIFE13 ENV/IT/000583)

Introduzione di tecniche innovative di agricoltura di precisione per dimi-nuire le emissioni di car-bonio.

SUOLO

Adeguare le pratiche agronomiche (lavorazio-ni, irrigazioni, concima-zioni) per conservare la risorsa suolo.

HELPSOIL (LIFE12 ENV/IT/000578)

Migliorare i suoli e l’adat-tamento al cambiamen-to climatico attraverso sostenibili tecniche di agricoltura conservativa.

www.lifehelpsoil.eu

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GLI SCENARI DI CAMBIAMENTO CLIMATICO

Negli ultimi 150 anni la temperatura globale è aumentata di circa 0,8 °C. Le proiezioni fanno prevedere ulteriori incre-menti e si ritiene che variazioni superio-ri a 2 °C rispetto ai valori delle epoche pre-industriali potrebbero determinare pericolosi cambiamenti, per l’uomo e per l’ambiente. Molto probabilmente l’effetto è stato indotto dal rapido aumento delle emissioni di gas ad effetto serra, dovu-to alle attività umane, ma nonostante gli sforzi per contrastare tali emissioni un progressivo cambiamento climatico è ri-tenuto inevitabile.

Le aree considerate maggiormente vul-nerabili agli effetti dei cambianti climatici comprendono il bacino del Mediterraneo e le zone costiere. In queste aree i rischi annunciati riguardano l’aumento della fre-quenza di onde di calore e di periodi sic-citosi, l’incremento di eventi calamitosi e l’innalzamento del livello medio del mare. Quest’ultimo costituisce un effetto parti-colarmente signifi cativo in quanto oltre a rischi di inondazione determina una pro-gressiva salinizzazione dei terreni costieri e la conseguente perdita di fertilità oltre che modifi che irreversibili sulle compo-nenti naturali in esso insediate.

La strategia proposta dal progetto WSTORE2 intende proporre azioni con-crete di adattamento agli effetti dei cam-biamenti climatici nelle aree costiere.

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DATI DI PROGETTOIl progetto WSTORE2 in sintesi:

Capofi la Veneto Agricoltura – Legnaro (PD) (project leader: dott. Lorenzo Furlan)

Partner Consorzio di bonifi ca di secondo grado per il

Canale Emiliano Romagnolo CER – BolognaGAL Venezia Orientale – Portogruaro (VE)Dipartimento Ingegneria Industriale – Università

degli Studi di Padova

Finanziamento Programma LIFE+ Environment Policy and Governance – Call 2011 (LIFE11 ENV/IT/035)

Budget di progetto1.576.521 € (fi nanziamento LIFE+: 686.210 €)

Durata3 anni (dal 1° novembre 2012 al 31 ottobre 2015)

Area di realizzazioneValleVecchia di Caorle – Venezia – Italia

Editore: Veneto Agricoltura

Testi a cura di: Veneto Agricoltura, Studio Starter S.r.L. - Padova, Studio Claudia Forzan e Valentina Zambetti

Impaginazione grafi ca: Federica Mazzuccato Edizioni MB srl Rovigo

Immagini: Veneto Agricoltura

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Seconda Edizione Marzo 2015