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INTRODUZIONE 6

PARTE A - Quadro unitario della programmazione delle risorse finanziarie per le politiche di sviluppo 2014-2020

1. Quadro unitario della programmazione delle risorse destinate allo sviluppo 2014-2020 - Fonti finanziarie 11

2. Programmazione dei Fondi SIE 2014-2020 - Riparto per Obiettivo tematico 12

3. Quadro unitario della programmazione delle risorse destinate allo sviluppo 2014-2020 - Interventi 13

4. 45 progetti per il Lazio. Macroaree strategiche, costo totale (in milioni di euro)

e contributo delle diverse fonti finanziarie 14

5. 45 progetti per il Lazio. Ripartizione dei finanziamenti per macroarea strategica della programmazione regionale.

Milioni di euro 15

6. 45 progetti per il Lazio. Contributo delle fonti finanziarie al quadro unitario della programmazione

delle risorse destinate allo sviluppo 2014-2020. Milioni di euro 16

PARTE B - 45 progetti per lo sviluppo, il lavoro e la coesione socialeUNA GRANDE REGIONE EUROPEA DELL'INNOVAZIONE

1. Investimenti per la digitalizzazione dei SUAP e dei rapporti tra PA e imprese 21

2. Strumenti per l'accesso al credito e alle garanzie delle pmi 22

3. Sostegno all'innovazione, al trasferimento tecnologico e allo sviluppo di reti di impresa 24

4. Investimenti per la ricerca pubblica e privata 25

5. Strumenti per l'internazionalizzazione del sistema produttivo 27

6. Strumenti per le startup innovative e creative 28

7. Spazio Attivo: riforma degli incubatori in luoghi di accesso ai servizi regionali per l'impresa e il lavoro 32

8. Azioni finalizzate alla promozione del coworking 37

9. Atelier ABC (Arte Bellezza Cultura) - Progetto integrato per la valorizzazione culturale del territorio 38

10. Riconversione delle aree produttive in Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate (APEA) e riduzione

dei costi energia per le Pmi 43

11. Riposizionamento competitivo dei sistemi imprenditoriali territoriali 45

12. Incentivi per la riqualificazione energetica edilizia, la riconversione e rigenerazione energetica 47

13. Marketing territoriale e attrazione degli investimenti nel settore audiovisivo 49

14. Sistemi di valorizzazione del patrimonio culturale in aree di attrazione 51

15. Sostegno condizionato alla produzione di energia elettrica da fotovoltaico e biomassa

nell’impresa agricola e agroalimentare 53

16. Sostegno alla creazione di comunità rurali sostenibili e per il riuso dei borghi abbandonati 55

17. Sostegno alla diffusione della multifunzionalità nelle imprese agricole 57

DIRITTO ALLO STUDIO E ALLA FORMAZIONE PER LO SVILUPPO E L'OCCUPAZIONE

18. Progetti speciali per le scuole 61

19. Creazione del network Porta Futuro, sviluppo del relativo format e dei servizi di supporto necessari 62

20. Formazione aziendale on demand per i lavoratori 64

21. Realizzazione di scuole di alta formazione 66

INDICE

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22. Formazione professionale per i green jobs e per la conversione ecologica 68

23. Torno subito: inserimento lavorativo dei giovani attraverso azioni di formazione/lavoro in italia e all'estero 70

24. Sperimentazione del contratto di ricollocazione 72

UNA REGIONE CHE CURA E PROTEGGE25. Costruzione dei nodi della rete di cura: apertura di 48 Case della Salute nel territorio regionale 77

26. Azioni di formazione e sostegno del lavoro nel comparto dei servizi alla non autosufficienza e alla terza età 79

UNA REGIONE SOSTENIBILE27. Interventi contro il rischio geologico e idrogeologico 83

28. Bonifica dei terreni inquinati nella Valle del Sacco 85

29. Valorizzazione e recupero ambientale del sistema fluviale del Tevere 87

30. Potabilizzazione delle acque contenenti arsenico 89

31. Progetti per il ripascimento delle spiagge e la tutela della costa 91

32. Risorse economiche e assistenza tecnica per la diffusione della raccolta differenziata porta a porta nei comuni 93

33. Programmi e impianti per il trattamento delle frazioni differenziate, dei rifiuti indifferenziati e dei rifiuti residui 95

INVESTIMENTI PER UN TERRITORIO COMPETITIVO34. Programma Lazio 30 mega. Interventi per la diffusione della banda ultra larga nella regione Lazio 99

35. Consolidamento e razionalizzazione dei data center regionali 103

36. Investimenti per il tpl: nuovo parco veicolare ad alta efficienza ambientale 105

37. Investimenti per il trasporto ferroviario: acquisto di nuovi treni ad alta capacità 106

38. Rinnovamento e potenziamento della linea ferroviaria Roma-Civita Castellana-Viterbo 107

39. Metropolitana Linea C di Roma – completamento fino a Piazza Venezia 109

40. Completamento della superstrada Civitavecchia - Viterbo - Orte - Terni (tratta Cinelli - Monte Romano) 111

SCELTE PER UNA SOCIETA’ PIU’ UNITA41. Interventi per contrastare i rischi di povertà e di esclusione sociale 115

42. Percorsi di formazione finalizzati all'occupabilità con sostegno al reddito, rivolti anche a soggetti

in particolari condizioni di fragilità 119

43. Sussidio in attuazione di percorsi per la ricerca di lavoro 121

44. Azioni di formazione e sostegno del lavoro per lo sviluppo di servizi all'infanzia (0-3anni) 122

45. Progetti sportivi per l'inclusione sociale e la riqualificazione urbana 124

INDICE

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INTRODUZIONEdi Nicola ZingarettiPresidente della Regione Lazio

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Cambiare l’approccio alla programma-zione e all’utilizzo dei fondi europei harappresentato, fin dal primo giorno delnostro insediamento, una priorità asso-luta che ha indirizzato il lavoro di tutta laGiunta Regionale.

Le 45 azioni cardine e il quadro unitariodella programmazione delle risorse regio-nali, presentati in questa pubblicazione,rappresentano il risultato di un percorsocoerente con questa scelta e con le lineeguida approvate dal Consiglio Regionalenel mese di aprile 2014, e costituiscono unpassaggio decisivo per il futuro della no-stra regione. Quelli che presentiamo al ter-mine di un anno di lavoro sono 45 progetticoncreti, calendarizzabili, scelti per la pos-sibilità di dare risposte rapide e misurabilialla vita dei cittadini e le imprese.

Quarantacinque progetti individuatiattraverso un ampio confronto con gli attoridel partenariato, che ora dovranno essereulteriormente definiti e attuati insieme a tutti gli attori istituzionali, sociali, economici della nostra regione e che,come previsto anche negli impegni assunti con la sottoscrizione del Patto per lo Sviluppo e il Lavoro, dovrannoavere ricadute importanti sullo sviluppo, sull’occupazione e sulla coesione dei suoi territori.

Troppo spesso in questi anni l’utilizzo dei fondi europei è stato sinonimo di sprechi e occasioni perdute. O perchéle risorse non venivano spese correttamente, disperdendosi in mille rivoli e clientele, o perché rischiavano di nonessere spese affatto, finendo per essere restituite per incapacità amministrativa.

Oggi il Lazio sta voltando pagina. In un’epoca di crisi economica e sociale diffusa e ancor di più in una situazione,come quella della Regione Lazio, caratterizzata da un bilancio in sofferenza per la necessità di rientrare da unadrammatica esposizione debitoria, promuovere un utilizzo efficace, trasparente e innovativo delle risorse adisposizione non è solo una scelta culturale e politica, ma una necessità storica.

Per questo siamo intervenuti da subito, con un’azione straordinaria per sbloccare e riattivare i fondi dellaprogrammazione 2007 – 2013 che rischiavano di andare perduti. Al nostro insediamento, a marzo 2013, il Lazioera di gran lunga l’ultima Regione italiana per certificazione della spesa. A dicembre 2013 abbiamo raggiunto tuttigli obiettivi di spesa, e lo abbiamo fatto attraverso una rimodulazione di bandi, per lo più di ingegneria finanziaria,bloccati perché non stavano incontrando l’interesse del mercato, e con nuovi bandi per dare ossigeno, sostenerela capacità di investimenti da parte delle imprese e per avviare processi di innovazione del nostro sistemaproduttivo (in particolare, quasi 300 milioni di risorse del FESR destinate all’accesso al credito, lapatrimonializzazione delle imprese, lo start up, la green economy). Un primo esempio di come, anche in condizionidifficili, sia possibile imprimere una direzione forte al cambiamento, recuperando il tempo perduto.

INTRODUZIONE

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Ora siamo arrivati a un passaggio decisivo. Con l’approvazione da parte della Giunta regionale del Lazio delleproposte di Programmi operativi per il nuovo ciclo 2014-2020 prende corpo il quadro unitario della programmazionedelle politiche per lo sviluppo di medio e lungo periodo.

La scelta strategica della Regione è stata quella di adottare un approccio integrato alla programmazione dellerisorse finanziarie, superando l’approccio “a canne d’organo” tipica dei singoli passaggi programmatori eguardando all’uso integrato delle risorse come lo strumento capace di dare attuazione a un disegno di sviluppodel territorio, di rilancio dell’economia e di sostegno al tessuto sociale regionale. Per questo ci siamo dotati di unacabina di regia unitaria, sia per la programmazione che, da oggi, per l’attuazione degli interventi. Una sceltacoerente con l’indicazione dell’Unione Europea di “indirizzare gli investimenti alle priorità chiave per la crescita”,contribuendo così all’attuazione della strategia comunitaria Europa 2020.

Nelle pagine che seguono è descritta nel dettaglio la programmazione di oltre 4,1 miliardi di euro e la concretezzadi un indirizzo che concentra quasi il 90% di tali risorse in soli 45 macro - interventi. Leggendo l’organizzazionedegli interventi per macroarea strategica, ed entrando nel dettaglio descrittivo di ciascuno di essi, si riconosce ilfilo unico che ha legato il programma di governo della Giunta alla definizione degli strumenti di programmazionenecessari alla sua attuazione:

• Le politiche per lo sviluppo economico, fortemente orientate a favorire un progressivo innalzamento dellacapacità competitiva del tessuto d’impresa laziale, sia sui mercati interni che su quelli esteri, sarannosostenute con quasi 1,2 miliardi

• Gli interventi in formazione e per il rilancio delle opportunità di lavoro avranno una dotazione finanziaria di360 milioni di euro

• Alla strategia di integrazione sociosanitaria, imperniata sui servizi territoriali, andranno, a integrazione dellerisorse per la sanità, 113 milioni di euro

• Ai temi della sostenibilità ambientale, della messa in sicurezza del territorio, delle bonifiche di areegravemente inquinate e all’implementazione di una strategia per il superamento delle problematiche digestione dei rifiuti sono destinati oltre 625 milioni di euro

• Interventi infrastrutturali vitali per la competitività e la qualità della vita, alcuni dei quali attesi da lungo tempo,come la copertura di tutto il territorio regionale con la connessione a banda ultralarga di 30 Megabit e lamobilità collettiva, saranno sostenuti con investimenti per oltre 965 milioni di euro

• La lotta contro la povertà e l’esclusione sociale, i servizi per l’infanzia, il sostegno alle persone nelle fasi diformazione e ricerca di lavoro e la promozione della pratica sportiva sono gli architravi sui quali la Regioneconcentrerà gli interventi per una “società più unita” finanziandoli con quasi 460 milioni di euro.

Per ciascuna di queste linee di intervento vengono individuati e quantificati gli obiettivi da perseguire, rendendocosì concreta e trasparente la valutazione dei risultati raggiunti.

Il quadro unitario della programmazione e la descrizione dei 45 progetti sono consultabili anche sul portaleregionale www.lazioeuropa.it, nuovo punto di accesso alle opportunità di finanziamento per le imprese, i cittadini,le istituzioni e associazioni del Lazio. Qui è possibile esprimere la propria opinione sulle priorità di intervento rispettoalle quali modulare nel tempo le risorse europee, nazionali e regionali, e verrà puntualmente descritto l’avanzamentonell’attuazione dei progetti.

Da qui, inizia una nuova fase. Quella di una rivoluzione possibile per la nostra regione, in cui questi progetti -finanziati, concreti, condivisi - inizieranno a diventare realtà. Una stagione di cambiamento della quale ognicittadino, impresa, ente locale, realtà sociale e associativa potrà e dovrà essere protagonista consapevole.

NNicola Zingaretti

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PARTE AQuadro unitario della programmazione delle risorse finanziarie per le politiche di sviluppo 2014-2020

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PARTE B45 progetti per lo sviluppo, il lavoro e la coesione sociale

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UNA GRANDE REGIONE EUROPEADELL'INNOVAZIONE

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Semplificare la macchina amministrativa persemplificare la vita di cittadini e imprese: un unicoSUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive) conun unico sistema informatico, un'unica modulistica,un'offerta omogenea e completa di servizi per tutti icomuni del Lazio.

A CHI E’ RIVOLTO

Beneficiari dell'intervento sono i 378 Comuni delLazio in misura differenziata secondo le rispettiveesigenze di adeguamento informatico.

PERCHE’

La Regione vuole sopperire alla varietà dei sistemi informatici utilizzati dai Comuni, che generano difficoltà econfusione all'utenza e rendere omogenee su tutto il territorio regionale le procedure e la modulistica nell'otticadella semplificazione amministrativa e della riduzione degli oneri a carico delle imprese. Per farlo è necessariodotare i Comuni sprovvisti dello Sportello unico degli strumenti e delle risorse necessarie per la gestione in viaautonoma del SUAP. Sarà realizzata una piattaforma unica telematica che prevede un sistema di standardizzazionedei procedimenti e di unificazione della modulistica su tutto il territorio regionale da mettere a disposizione deiComuni singoli o associati che gestiscono lo sportello unico, anche mediante la stipula di accordi o convenzioniper la realizzazione condivisa della banca dati con le altre amministrazioni ed enti che intervengono neiprocedimenti (VV.FF., Prefettura, Sovrintendenze, Agenzia Dogane, ecc.).

COME FUNZIONA

Vogliamo rendere disponibile in tutti i Comuni del territorio regionale un sistema informatico a servizio deiSUAP, rispondente alla normativa vigente, tramite la realizzazione di un software contenente lastandardizzazione delle procedure e della modulistica per commercio, industria, artigianato, agricoltura,turismo, servizi alle imprese e altri. L’adozione da parte dei Comuni del software - previa erogazione dicontributi a fondo perduto – avverrà con l’adeguamento del sistema operativo in uso ovvero con l’acquisizionedi un sistema operativo ex novo, con ammodernamento o acquisizione ex novo dell'hardware, e medianteassistenza tecnica. La base di lavoro è costituita dal portale di Infocamere strutturato attualmente per il solosettore del commercio e che verrà ampliato a tutti i settori sopra indicati. Ad oggi 135 Comuni sono in delegaalle CCIAA e 35 sono in convenzione con le stesse e utilizzano pertanto il portale di Infocamere, mentre 203sono dotati di sistema autonomo e 5 sono silenti. Il risultato atteso è del 100% dei beneficiari.

FONTI DI FINANZIAMENTO

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1. INVESTIMENTI PER LA DIGITALIZZAZIONE DEI SUAPE DEI RAPPORTI TRA PA E IMPRESE

BILANCIO REGIONALE

POR FESR 2014-2020

POR FSE2014-2020

PSR2014-2020

FONDO SVILUPPO ECOESIONE2014-2020

ALTRE RISORSE

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Una nuova strategia regionale per sostenere l'ac-cesso al credito: con un nuovo modello di gover-nance, più risorse e più facilità di accesso aifinanziamenti. La Regione abbandona il ruolo impro-prio di gestore diretto del credito e diventa il garantedi un sistema più efficiente e ricco di opportunità.

A CHI È RIVOLTO

L’intervento è rivolto alle piccole e medie impresedel territorio laziale.

PERCHÉ

La strategia regionale in materia di accesso alcredito e garanzie deve essere in grado di adat-tarsi all’evoluzione del mercato e integrarsi conle corrispondenti strategie europee e nazionali,realizzando un effetto sinergico.La Regione Lazio intende intervenire sulla congiuntura economica per ridurre il gap di credito bancario,nella consapevolezza che le proprie dimensioni sono tali da consentire un ruolo complementare e inte-grativo, solo raramente sostitutivo, nei confronti degli interventi europei e nazionali.La strategia regionale, nel contempo, è mirata ad accompagnare e favorire nel medio – breve termine unprocesso di diversificazione nell’offerta di credito, anche mediante l’efficientamento del sistema delle ga-ranzie pubbliche e mutualistiche, nonché con strumenti alternativi ed innovativi, quali minibond, sociallending, microcredito e micro finanza.Gli strumenti di agevolazione dell’accesso al credito e alle garanzie, d’altra parte, possono essere consi-derati strumenti al servizio di altre politiche, secondo il paradigma europeo “from grants to loans”, creandocondizioni più favorevoli per determinati investimenti (efficienza energetica, Fondo Regionale per le PMI),o favorire determinate linee di intervento (patrimonializzazione PMI, prestiti partecipativi per le start-up,con particolare riguardo a quelle innovative).Il miglioramento dell’accesso al credito è uno dei fabbisogni specifici del PSR. L’aspetto economico è trai fattori che influenzano maggiormente la partecipazione e il subentro in agricoltura da parte delle nuovegenerazioni, e la difficoltà di accesso al credito è quella che più di tutte limita i processi di ristrutturazionefondiaria e pone ostacolo allo sfruttamento delle capacità progettuali innovative delle nuove generazioni. Al fine di agevolare l’accesso al credito da parte delle imprese agricole la Regione Lazio, nella programmazione2014-20, intende attivare i seguenti strumenti finanziari:

• Fondo credito• Fondo di Garanzia

Tali strumenti utilizzati separatamente o in forma congiunta, anche in considerazione delle novità apportatecon la nuova regolamentazione, potranno costituire un valido strumento per favorire l’accesso al credito espuntare condizioni più vantaggiose da parte delle imprese agricole della Regione Lazio.

2. STRUMENTI PER L'ACCESSO AL CREDITO E ALLE GARANZIE DELLE PMI

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COME FUNZIONA

FONTI DI FINANZIAMENTO

CRITICITÀ DA RISOLVERE

Mancanza di liquidità e gap del credito bancario

Scarsità di risorse pubbliche perattuare politiche di sviluppo

Sistema finanziarioincapace di

accompagnare i processi di adattamento

e sviluppo delle PMI

DESCRIZIONEDEGLI

INTERVENTI

Sezione speciale (regionale) del FondoCentrale di Garanzia

– Politiche di sostegno ai Confidi

(dalla riassicurazione aiprestiti partecipativi)

Fondi per promuoverel'efficienza energetica,

la patrimonializzazione dellePMI, i prestiti partecipativistart-up, con particolare

riferimento a quelle innovative,Plafond BEIper PMI

Minibond, Microcredito,Microfinanza,

debt crowdfunding,social lending

OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE

Reimmettere liquiditànel sistema e limitare

il gap di provvista del sistema del credito

Sviluppare politiche meno costose

in termini di risorse pubblichee più orientate dal mercato

Accompagnare l'evoluzione del sistema finanziario a supportodell'economia reale

(debito), rendendolo piùpropenso a finanziare

l'innovazione

2. STRUMENTI PER L'ACCESSO AL CREDITO E ALLE GARANZIE DELLE PMI

TIPOLOGIEDI INTERVENTO

Rafforzamento delle garanzie delle PMI

Strumenti per l’accesso al credito agevolato delle PMI

BILANCIO REGIONALE

POR FESR 2014-2020

POR FSE2014-2020

PSR2014-2020

FONDO SVILUPPO ECOESIONE2014-2020

ALTRE RISORSE

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Una pluralità di interventi a sostegno dellariconversione del sistema produttivo fondati sulrilancio della capacità di innovazione e sulrafforzamento di reti e consorzi di impresa peraiutare il Lazio a superare i limiti che oggi ne frenanola crescita.

A CHI E’ RIVOLTO

Alle Società di persone e di capitali, i Consorzi, leAssociazioni e le Fondazioni. L'intervento riguardal'intero territorio regionale.

PERCHE’

A fronte di un ridotto livello di investimenti delleimprese nell’acquisto di servizi utili per favorirel’innovazione e la difficoltà delle imprese private arealizzare innovazione, la Regione vuole risolvere le criticità riscontrate. Come la ridotta collaborazione trail sistema della ricerca e dell’alta formazione e il sistema imprenditoriale, le difficoltà delle imprese a realizzareprogetti di R&S e il basso livello di collaborazione per la R&S e Innovazione tra imprese e sistema dellaricerca (Università e Centri di ricerca). L'obiettivo da raggiungere è incrementare l'incidenza della spesa inR&S sul PIL regionale. Tale incremento verrà realizzato attraverso l'aumento della competitività del sistemaproduttivo e delle imprese che realizzano progetti di R&S; la valorizzazione dei risultati della ricerca;l'incremento degli investimenti delle imprese per l'acquisto di servizi che favoriscano l'innovazione e delleimprese private che realizzano innovazione; specifici interventi a favore della costituzione di Gruppi Operativiper il Partenariato Europeo per l’Innovazione (PEI), e delle imprese agricole che parteciperanno ai bandidel PSR del Lazio 2014-2020.

COME FUNZIONA

L'intervento è articolato in diverse azioni che riguardano il sostegno alle imprese per l'acquisto di servizi perl'innovazione tecnologica, strategica, organizzativa e commerciale, il supporto alle attività di ricerca e sviluppodelle imprese in collegamento con altri soggetti dell'industria, della ricerca e dell'università. Inoltre, verrannofinanziati la realizzazione di proof of concept, l'industrializzazione dei risultati della ricerca e l'applicazione disoluzioni innovative. Nell'ambito delle aree di specializzazione individuate sul territorio regionale si attiverannoazioni di supporto alla realizzazione di "progetti strategici" e alla promozione di nuove imprese, di consorzi ereti di imprese ad alta intensità di conoscenza negli ambiti di specializzazione territoriale.

FONTI DI FINANZIAMENTO

3. SOSTEGNO ALL'INNOVAZIONE, AL TRASFERIMENTOTECNOLOGICO E ALLO SVILUPPO DI RETI DI IMPRESA

BILANCIO REGIONALE

POR FESR 2014-2020

POR FSE2014-2020

PSR2014-2020

FONDO SVILUPPO ECOESIONE2014-2020

ALTRE RISORSE

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Il Lazio ha un bacino di ricerca e saperi unico inItalia, ma che dialoga poco con il suo sistemaproduttivo. Gli investimenti a sostegno della ricercapubblica e privata saranno orientati in particolare arafforzare il rapporto tra piccola e media impresalaziale e mondo della ricerca, la Regionefavorendo, a partire dalla leva della domandapubblica, tutti i possibili processi di trasferimentotecnologico tra la filiera dell'innovazione e i settorimaturi del sistema economico regionale.

A CHI E’ RIVOLTO

Agli organismi di ricerca pubblici e privati:Università, Centri di ricerca, Distretti tecnologici ecluster tecnologici, Centri per l'innovazione e iltrasferimento tecnologico, Parchi scientifici etecnologici; alle PMI e alle Grandi imprese.

PERCHE’

Il Lazio presenta una concentrazione elevata diIstituti di ricerca, pubblici e privati, Poli tecnologicied Istituzioni Universitarie di livello internazionale:sono presenti più di 200 laboratori di ricerca, piùdi 40 istituti di ricerca, 6 atenei universitaripubblici. La Regione Lazio vuole sviluppare erafforzare la capacità di matching tra offerta edomanda di ricerca attraverso il sostegno allaformazione di ambienti favorevoli all’innovazionee il potenziamento dei processi di trasferimento tecnologico tra gli organismi di ricerca e le imprese.Particolare attenzione sarà data ai settori portanti definiti all'interno della Smart Specialisation Strategy (S3):aerospazio, scienze della vita, bene culturali e tecnologie per il patrimonio culturale, industrie creative e digitali,agrifood, green economy, sicurezza (homeland security).

COME FUNZIONA

L'intervento è articolato su più tipologie di azioni, anche in forma combinata: potenziamento infrastrutturaledei cluster tecnologici regionali e delle strutture per la ricerca e dei centri di competenza privati sul territorioregionale; sostegno alla cooperazione della R&I a livello regionale ed extra regionale e valorizzazione deirisultati a livello territoriale; favorire la partecipazione delle imprese ai programmi comunitari di R&S e ladomanda di innovazione delle Pubblica amministrazione, con la creazione di un mercato per prodotti e serviziinnovativi realizzati dalle imprese grazie alla spinta della domanda di innovazione della PA.

4. INVESTIMENTI PER LA RICERCA PUBBLICA E PRIVATA

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FONTI DI FINANZIAMENTO

4. INVESTIMENTI PER LA RICERCA PUBBLICA E PRIVATA

BILANCIO REGIONALE

POR FESR 2014-2020

POR FSE2014-2020

PSR2014-2020

FONDO SVILUPPO ECOESIONE2014-2020

ALTRE RISORSE

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Pur producendo circa il 10 per cento dellaricchezza italiana, il Lazio contribuisce all'exportitaliano per meno del 5 per cento del totale. Cisono immensi margini di crescita. Per questoabbiamo già presentato le linee guida perl'internazionalizzazione e il piano di interventi2014 con risorse senza precedenti nella storiadella regione. Con la nuova programmazionedelle risorse 2104 - 2020 vogliamo rafforzareancora e rendere stabile questa strategia.

A CHI E’ RIVOLTO

L’intervento è rivolto alle Piccole e Medie Impresedi tutto il territorio del Lazio.

PERCHE’

Alla luce delle difficoltà strutturali del sistema economico laziale, il sostegno ai processi d’internazionalizzazionedelle imprese – con particolare riguardo alle PMI – assume una rilevanza strategica, in quanto leva per innalzarela produttività e la competitività del sistema e per stimolare l’innovazione, sia nelle nuove specializzazioni chenei settori tradizionali. E’ necessaria la consapevolezza che il conseguimento degli obiettivi richiede diaccompagnare gli impegni economici con una modifica del modello di gestione delle risorse e con una riformadel sistema della governance del settore, che restituisca alla Regione le funzioni proprie di programmazionee di coordinamento tra i diversi soggetti che a vario titolo lavorano sul territorio in questo ambito.

COME FUNZIONA

Gli interventi che la Regione Lazio intende mettere in campo si articolano in tre azioni principali:• sostenere i progetti promossi dalle aziende, dalle reti di imprese e dai consorzi export presenti sul

territorio tramite cofinanziamento dei progetti e voucher per servizi all’internazionalizzazione• promuovere progetti integrati a regia regionale volti a rafforzare l’internazionalizzazione dei comparti

produttivi nei diversi Paesi-obiettivo; promuovere accordi di collaborazione con Istituzioni presenti sulterritorio regionale; creazione di percorsi di supporto alle imprese che si affacciano all’estero

• riformare radicalmente la governance e predisporre gli strumenti di monitoraggio e valutazione

FONTI DI FINANZIAMENTO

5. STRUMENTI PER L'INTERNAZIONALIZZAZIONE DEL SISTEMA PRODUTTIVO

BILANCIO REGIONALE

POR FESR 2014-2020

POR FSE2014-2020

PSR2014-2020

FONDO SVILUPPO ECOESIONE2014-2020

ALTRE RISORSE

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Startup Lazio!: il programma della Regione per far na-scere 500 nuove imprese nei prossimi 5 anni e favo-rire la nascita di nuove aziende nel settore agricolo.Spazi, servizi, strumenti finanziari a sostegno di unanuova economia.

A CHI E’ RIVOLTO

Le azioni sono destinate alle nuove impreseinnovative e creative del Lazio, che possono usufruiredi finanziamenti per lo startup e la crescita, nonché aisoggetti in grado di offrire strumenti di facilitazione allosviluppo delle startup, come incubatori, servizi diconsulenza e formazione, ecc.Startup Lazio! intende inoltre promuovere strumenti didiffusione di soluzioni ICT nei processi produttivi delle PMI, di micro innovazione nelle aziende del commercio (e-commerce) e nell’artigianato (manifattura digitale).Le operazioni previste dal PSR sono rivolte agli under 40, e oltre a favorire la nascita di nuove imprese, assumonoanche una valenza innovativa perché mirano ad incentivare le realtà economiche che scelgono la riduzione deiconsumi energetici ed idrici, la riduzione dell’impiego di prodotti di sintesi e il reimpiego dei sottoprodotti e dei refluiottenuti dai processi di lavorazione.

PERCHE’

La creazione di nuove imprese innovative e creative è una delle strategie della Regione Lazio per sostenere losviluppo, non solo perché è questa una delle indicazioni dell’Unione Europea che nell’ambito della Strategia 2020sta puntando su questi settori, ma anche per le specifiche caratteristiche, industriali e culturali, della nostra regioneche ha nell’innovazione e nelle industrie creative un ruolo di leadership a livello nazionale. È necessario, dunque, lavorare per creare un ecosistema favorevole alla nascita di imprese innovative e creative,intervenendo lungo tutta la filiera che consente a un’“idea imprenditoriale” di nascere, svilupparsi e affermarsi suimercati. Il contesto laziale ha una serie di fattori positivi: Università e larga popolazione giovanile, imprese ad elevatocontenuto tecnologico, capitali e professionalità, una vita culturale dinamica e un settore delle industrie creative trai più forti in Italia. Compito della pubblica amministrazione è agire per metterli a sistema. In questo il settore pubblicotrova già degli interlocutori con i quali definire forme di collaborazione (incubatori, associazioni specializzate,personalità di rilievo mondiale).Questi sono gli obbiettivi che la Regione Lazio punta a raggiungere attraverso le 4 diverse azioni di cui si componel’intervento:

• promuovere e sostenere la nascita e l’avvio di almeno 500 startup innovative e creative• realizzare interventi in almeno 25 startup per aiutarle a passare alla seconda fase di crescita• favorire la nascita e il sostegno di startup innovative e creative rafforzando almeno 4/5 startup factories

(incubatori/acceleratori d’impresa) private qualificate• promuovere grazie ai fondi del PSR la nascita di nuove aziende innovative in aree rurali

6. STRUMENTI PER LE STARTUP INNOVATIVE E CREATIVE

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COME FUNZIONA

L’intervento sarà realizzato attraverso cinque diversi strumenti.

1. ECOSISTEMA STARTUP

Interventi di promozione di un ecosistema favorevole alla nascita di startup innovative e nei settori delle industrieculturali e creative.La realizzazione di un ecosistema favorevole alla nascita di imprese innovative e creative richiede una serie diinterventi tra loro connessi, volti a stimolare la nascita di impresa e a costruire una comunità della creatività edell’innovazione capace di contribuire al processo di crescita del territorio.In quest’ottica, le risorse della programmazione 2014-2020 saranno destinate alla nascita, al sostegno eall’irrobustimento delle startup ad alto potenziale di crescita, combinando risorse europee, regionali e nazionali. Le misure si disegneranno in conformità e complementarità con le misure nazionali, in modo da aumentarnel’impatto.La prima misura riguarderà il sostegno finanziario alla nascita di nuove imprese nei settori innovativi e creativi, ambitinei quali l’accesso al credito è considerato particolarmente difficile.Saranno pertanto rifinanziati due fondi, istituiti con L.R. 30 dicembre 2013, n. 13 “Legge di stabilità regionale 2014”:il “Fondo per la nascita e lo sviluppo di imprese e startup innovative” (art. 6) e il “Fondo della creatività per il sostegnoe lo sviluppo di imprese nel settore delle attività culturali” (art. 7). Si tratta di due fondi di seed capital che, allo statoattuale, concedono contributi a fondo perduto. Lo schema dei bandi prevede l’assenza del soggetto pubblico dal processo di selezione diretto dell’investimento.Il meccanismo sarà quello del cofinanziamento di iniziative presentate al Fondo da soggetto terzo indipendente equalificato, di natura privata (società specializzate ad hoc, startup factory, incubatori e acceleratori, grandi gruppi,piccole e medie imprese) o pubblica (ad esempio gli incubatori universitari) disposto a contribuire in misura almenopari all’importo del contributo. Per quel che riguarda le iniziative delle imprese creative, invece, l’individuazione deibeneficiari avviene attraverso meccanismi di selezione più tradizionali, mediante l’ausilio di esperti.In aggiunta agli interventi diretti, una quota delle risorse dei due fondi – o altri strumenti finanziari individuati alloscopo – potrà finanziare attività di sostegno, irrobustimento, promozione e animazione dell’ecosistema delle startupinnovative e creative, come, ad esempio:

• la realizzazione di una piattaforma web, il portale Lazio Creativo. Il portale sarà lo strumento per dare visibilitàalla classe creativa, promuovere le startup del settore e garantire loro una serie di servizi (informazioni sufinanziamenti e bandi, strumenti finanziari innovativi quali il crowdfunding, incontro tra domanda e offerta dilavoro “creativo” qualificato, ecc.)

• la predisposizione di servizi professionali per le startup (servizi legali, finanziari, fiscali, giuslavoristici, dimarketing, ecc.), che saranno garantiti dalla società regionale di sviluppo, direttamente o attraverso un sistemadi voucher per coinvolgere imprese private e professionisti

• interventi volti ad incentivare il raccordo tra le imprese innovative e creative e il tessuto imprenditoriale piùtradizionale con l’obiettivo, tra l’altro, di irrobustire le nuove startup aprendo loro mercati altrimenti difficilmenteraggiungibili. Saranno utilizzati a tale scopo strumenti innovativi, tra i quali la predisposizione di un sistema divoucher (Innovative e Creative Voucher)

• corsi per imprenditori sulla normativa a sostegno delle società che operano in settori ad alto valoretecnologico, con l’obiettivo di promuovere l’iscrizione delle startup innovative nell’apposita sezione specialedel registro delle imprese ai sensi della Legge 17 dicembre 2012 n. 221

6. STRUMENTI PER LE STARTUP INNOVATIVE E CREATIVE

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• la realizzazione - direttamente o indirettamente - di eventi di matchmaking per favorire l’incontro tra nuovaimpresa innovativa e creativa e finanziatori o imprese con possibile interesse all’acquisto

• la promozione di un sistema di premi per la ricerca di soluzioni innovative per soddisfare bisogni dei cittadini;particolare attenzione sarà riservata all’ideazione di servizi pubblici innovativi alla persona

La nascita di startup innovative sarà promossa anche favorendo interventi diretti alla ristrutturazione del sistemadelle imprese esistenti, attraverso nuove forme di produzione e/o la collaborazione con il sistema dell’innovazionee della ricerca (re-startup). Tale specifico intervento - indirizzato soprattutto al settore manifatturiero e dei servizi -sarà realizzato attraverso l’istituzione di un Fondo Re-Start.

2. FONDO REGIONALE DI VENTURE CAPITAL

Definizione di strumenti di intervento per investimenti di secondo round in imprese innovativeIl secondo momento è quello della selezione di specifiche imprese sulle quali puntare per la loro crescita, affinchédiventino punti di riferimento per l’economia del territorio. Le risorse della programmazione 2014-2020 saranno destinate in questo caso al finanziamento di una secondafase della crescita delle imprese. Le misure si disegneranno in conformità e complementarità con le misure nazionali,in modo da aumentarne l’impatto.Gli strumenti di intervento saranno analoghi a quello del Fondo I.3 POR FESR LAZIO 2007-2013, utilizzato per il co-finanziamento di imprese già sostenute da investitori privati. Il Fondo andrà utilizzato per attrarre verso imprese locali risorse provenienti dal mercato di capitali nazionali edesteri. La disponibilità di uno strumento di co-finanziamento, specie se adeguatamente comunicato, potrà attrarrel’attenzione degli investitori verso le startup del nostro territorio.Superata la fase di incubazione delle imprese, il Fondo sosterrà la fase di crescita con interventi di taglio sino a 1,5milioni ad investimento. Le imprese potranno essere presentate al Fondo da un operatore specializzato pronto a partecipare al loro capitale,in parallelo con l’erogazione dell’operatore pubblico. Al fine di incentivare la creazione di fondi di venture capital specializzati in investimenti nel territorio regionale, ilmeccanismo finanziario dovrà prevedere un volet destinabile ad interventi diretti nel capitale di tali fondi (agendo,in quest’ottica, come una sorta di “Fondo di fondi”).

3. SOSTEGNO ALL’ATTIVITÀ DI INCUBATORI E ACCELERATORI

La questione dei luoghi è essenziale per la compiuta definizione di un ecosistema. È qui che le startup lavorano esi incontrano, in una dinamica collaborativa che stimola l’innovazione. È qui, d’altra parte, che le startup possonoavere quei servizi di assistenza e di accompagnamento essenziali per evitare errori in fase di avvio. Si intende quindifornire agli startupper sia un luogo fisico dove lavorare a costo incentivato, sia una gamma di servizi per la nascitae lo sviluppo delle imprese innovative e creative: stimolo all’imprenditorialità, orientamento, coworking,preincubazione, incubazione, accelerazione, servizi legali, amministrativi, di marketing, ecc.Lo strumento utilizzato sarà un Fondo specificamente destinato al rafforzamento dei luoghi.La scelta, ispirata alla collaborazione pubblico-privata, è quella di avvalersi delle esperienze diincubazione/accelerazione già esistenti sul territorio e di attrarne altre. Il punto è, quindi, far leva sulle startup factories

6. STRUMENTI PER LE STARTUP INNOVATIVE E CREATIVE

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(incubatori/acceleratori) presenti nel territorio, che abbiano le competenze per qualificare l’offerta dei servizi prestati(quali, ad esempio, la presenza di tutor, manager, advisor, ecc.) e contribuire a crearne di nuove.Per quel che riguarda le modalità tecniche, verrà utilizzato il modello europeo di intervento ex art. 28 del Reg. 800/08.Esso prevede di affidare a un soggetto specializzato, mediante gara, fondi pubblici da associare a fondi privati perinvestire nelle startup innovative. Tale modello (che integra quello del co-investimento già sperimentato consuccesso) appare idoneo a incentivare operatori specializzati ad attrezzare un luogo fisico e i servizi necessari percreare e sostenere imprese innovative e creative.

4. MICROINNOVAZIONE, E-COMMERCE, MANIFATTURA DIGITALE

La diffusione di un tessuto di nuove startup ad alta intensità di tecnologia deve essere accompagnatodall’ampliamento degli strumenti e delle pratiche di innovazione utili per rilanciare i diversi settori del sistemaproduttivo del Lazio. In questo modo sarà possibile sostenere uno sviluppo armonico ed equilibrato a livelloterritoriale e tra i vari comparti della nostra economia.In questo contesto, nell’ambito del portale Lazio Europa la Regione Lazio intende avviare una quarta misura disostegno rivolta alle imprese, nuove o già operanti, in grado di produrre modelli di microinnovazione, di valorizzarele forme di e-commerce allo scopo di sostenere e accompagnare la crescita del tessuto distributivo del territorio,della manifattura digitale intesa come possibile nuova potenzialità di mutamento e innovazione delle forme dellaproduzione, e della rete di attività ad essa collegate.Intendiamo in questo modo offrire un supporto concreto alla diffusione di soluzioni ICT nei processi produttivi dellePMI, coerentemente con la strategia di smart specialisation, con particolare riferimento a: commercio elettronico,cloud computing, manifattura digitale e sicurezza informatica.

5. LE STARTUP NEL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014-2020

L’agricoltura del Lazio si fonda su differenti modelli imprenditoriali legati alla dimensione aziendale, all’età delconduttore e alla localizzazione. A fronte di un nucleo ristretto di imprese già fortemente orientate al mercato, e sulle quali è necessario intervenirefavorendo investimenti sostenibili dal punto di vista ambientale e l’utilizzo di nuove tecnologie, esiste una vastarealtà di aziende regionali di ridotta dimensione economica e fisica per le quali la sostenibilità economica risultaproblematica in assenza di adeguati processi di riconversione. Tali imprese, in larga parte, soffrono di un rilevanteprocesso di senilizzazione della conduzione aziendale spesso incapace di affrontare i necessari interventi diristrutturazione e riconversione. Per questo è necessario intervenire favorendo il ricambio generazionale e, dove ciò risulta difficoltoso, in particolaredove prevale l'interesse a mantenere l'attività agricola quale imprescindibile presidio del territorio montano e collinare,attraverso la creazione e lo sviluppo di piccole imprese. L’obiettivo della Regione, nell’arco dei sette anni diprogrammazione per lo sviluppo rurale, sarà di incentivare la nascita di oltre 1.290 aziende agricole, di 130 attivitàextra-agricole in territori rurali e di 310 nuove piccole aziende che abbiano come denominatore comune innovazionee creatività.

FONTI DI FINANZIAMENTO

6. STRUMENTI PER LE STARTUP INNOVATIVE E CREATIVE

BILANCIO REGIONALE

POR FESR 2014-2020

POR FSE2014-2020

PSR2014-2020

FONDO SVILUPPO ECOESIONE2014-2020

ALTRE RISORSE

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A partire dalla riforma degli incubatori di BIC Lazio, Spazio Attivo rappresenterà la nascita di una nuova reteregionale di hub dell'innovazione: grandi spazi di incontro, aperti ai territori e alla collaborazione con gli entilocali, in cui sarà possibile accedere a tutti i servizi per le imprese, lo startup, la formazione e il lavoro.

A CHI E’ RIVOLTO

A cittadini, imprese ed Enti Locali. L’intervento è rivolto a tutto il territorio della regione Lazio, con particolareattenzione alle aree su cui insistono gli incubatori esistenti o in via di istituzione.

PERCHE’

La Regione vuole ripensare i territori del Lazio come luoghi di vera e propria produzione di innovazione sociale,di sperimentazione di nuovi modelli produttivi e di razionalizzazione dell’offerta dei servizi istituzionali a favoredella competitività dell’economia. L’obiettivo è realizzare un “hub” della “social innovation” sul territorio delLazio: Spazio Attivo. Lo Spazio Attivo sarà un punto di raccordo tra la Regione Lazio, gli Enti Locali e il territorio, che forniràinformazioni e servizi in modo delocalizzato a tutti i protagonisti dello stesso: imprese, enti locali, cittadini,startup innovative.

7. SPAZIO ATTIVO: RIFORMA DEGLI INCUBATORI IN LUOGHI DI ACCESSO AI SERVIZI REGIONALI PER L'IMPRESA E IL LAVORO

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SServizi ai cittadini• Centri pubblici di accesso alle info ed ai servizi• Piazze telematiche: tra la coesione sociale e lo sviluppo della conoscenza• Spazi di coworking e Contamination Lab (punti di aggregazione giovanile: studenti, creativi, inventori,

aspiranti imprenditori, free lance)• Laboratori: artigianato digitale (Fab Lab), Robotic Center, Coderdojo, ecc.• Mostre, convegni, luogo di eventi culturali per i cittadini• Showroom dell’innovazione • Recupero e condivisione del bagaglio culturale/esperenziale degli over 50• Formazione frontale, e-learning, webinar (inglese, alfabetizzazione informatica, contrattualistica del

lavoro, autoimprenditorialità,ecc.) • Servizi per l’Impiego

Servizi alle Imprese del Territorio• Accoglienza e servizi informativi e formativi• Orientamento ed informazione sui bandi e sui regimi d’aiuto• Supporto alla progettualità delle imprese (formulazione domanda di partecipazione e proposta

progettuale; monitoring dell’iter della domanda, sviluppo progettuale e rendicontazione)• Consulenza legale, amministrativa e marketing• “Sprint” per internazionalizzazione• Sportello Europe Direct• Sportello Europe Enterprise Network• Spazi di Co-working e Contamination Lab (punti di aggregazione giovanile: studenti, creativi, inventori,

aspiranti imprenditori, free-lance)• Formazione frontale, e-learning, webinar (inglese, informatica, imprenditorialità, legislazione,

progettazione e gestione progetti europei ecc.)• Accesso a Rete di Laboratori attraverso partnership con Organismi di Ricerca e Università• Servizi per l’incontro domanda/offerta di lavoro• Favorire l’insediamento e l’integrazione dello sportello SUAP e degli altri servizi per cittadini/imprese

all’interno degli Spazio Attivo• Networking sistematico delle professionalità e delle opportunità di accelerazione

Servizi alle Startup Innovative (Imprese incubate)Servizi Base

• Spazi e Facilities • Attività di tutoring e mentorship (identificazione del cliente target, analisi del rischio, analisi delle

capacità imprenditoriali, modello di Business Plan, creazione del modello di business, supporto nellastesura del Business Plan, pianificazione finanziaria, valutazione dei bisogni formativi, ecc.)

Servizi per gestione dei rapporti con l’esterno• Attività di networking con le istituzioni di ricerca • Attività di networking con clienti e fornitori • Attività di networking con società di consulenza

7. SPAZIO ATTIVO: RIFORMA DEGLI INCUBATORI IN LUOGHI DI ACCESSO AI SERVIZI REGIONALI PER L'IMPRESA E IL LAVORO

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SServizi per l’accesso a fonti di finanziamento• Accesso alle fonti di finanziamento equity • Accesso alle fonti di finanziamento di debito

Servizi Finanziari e all’Exit• Fondo di finanziamento calibrato per ciascuna fase del ciclo di vita del percorso (seed financing o cash

incentive a supporto dello studio di fattibilità e dello sviluppo prodotto, fondo equity per accelerazioneo exit sul mercato)

• Creazione di un fondo di grant per le startup POR 2014-2020• Nuovi modelli di way-out, ad esempio adozione della startup da parte di una PMI o GI, acquisizione di

talenti da parte di una PMI o GI, ecc.

Ulteriori servizi a valore aggiunto• Recruitment di figure chiave per le imprese • Assistenza marketing • Servizi amministrativi a favore delle imprese • Servizi a supporto gestione della proprietà intellettuale • Servizi amministrativi e legali• Servizi a supporto della gestione dell’innovazione• Servizi per l’internazionalizzazione• Servizi per promozione la commercializzazione• Servizi per lo sviluppo delle risorse umane• Servizi per un uso avanzato di ICT (sviluppo di PMI)• Servizi a supporto nella creazione di PMI high-tech• Supporto per l’identificazione e la partecipazione a Bandi nazionali/regionali• Supporto alla partecipazione a Programmi Europei

Servizi di animazione • Organizzazione Eventi (workshop tematici, convegni, investor day, ecc.)

Servizi agli Enti Locali• Ricerca e diffusione di info sulle Call for tender di Programmi europei e bandi internazionali• Info su opportunità provenienti da organismi finanziari multilaterali• Ricerca/Offerta partnership• Consulenza e assistenza tecnica (on call) agli utenti in tutte le fasi della ideazione/preparazione di

progetto• Assistenza all’attuazione e alla rendicontazione dei progetti finanziati• Creazione e gestione di reti locali ed internazionali• Supporto ai partenariati: affiancamento nella definizione e nel governo del partenariato• Selezione e diffusione di “Buone Pratiche”• Supporto nella definizione e nello sviluppo di Bandi di gara e Avvisi Pubblici• Organizzazione eventi (webinar, openday, roadshow) in tutto il territorio laziale• Favorire l’insediamento e l’integrazione dello sportello SUAP e degli altri servizi per cittadini e imprese

all’interno degli Spazio Attivo

7. SPAZIO ATTIVO: RIFORMA DEGLI INCUBATORI IN LUOGHI DI ACCESSO AI SERVIZI REGIONALI PER L'IMPRESA E IL LAVORO

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• Organizzazione di seminari di informazione e approfondimento sulle opportunità comunitarie, nazionali,regionali:

- Seminari/corsi sulle opportunità offerte dall`UE e dai diversi organismi internazionali- Seminari/corsi su come posizionarsi in ambito europeo e internazionale- Seminari/corsi sulla partecipazione a reti europee e internazionali- Seminari/corsi su progettazione europea e internazionale- Seminari/corsi sulla gestione e sulla rendicontazione dei progetti finanziati- Incontri specifici per aree tematiche sulle opportunità e i finanziamenti europei e internazionali

SServizi di Empowerment alle persone• Servizi di Accoglienza e di Orientamento professionale: analisi dei fabbisogni ed orientamento,

valutazione attitudini e competenze, guida alla costruzione di un CV efficace, inserimento CV nel sistemainformatico, uso del sistema per visionare offerte di lavoro attive

• Servizi di Empowerment: seminari (CV assistito, video CV e formato europeo, affrontare un colloquio diselezione, inglese, informatica di base, contrattualistica del lavoro)

• Stage, tirocini, apprendistato professionalizzante• Servizi per la mobilità territoriale: Programma Your First Eures Job• Servizi di base per l’autoimprenditorialità ed indirizzamento verso le strutture regionali di riferimento

(incubatori)• Segnalazione di eventi, concorsi, borse di studio, grant regionali, nazionali e comunitarie

Servizi di Empowerment alle imprese• Incontro domanda/offerta di lavoro• Servizi di preselezione• Inserimento e segnalazione annunci di ricerca su sistema• Consulenza giuslavoristica• Sportello attivo opportunità (bandi, avvisi pubblici) per le PMI regionali, nazionali, comunitarie: assistenza

alla formulazione della domanda e alla rendicontazione• Servizi del CPI (Centro per l’Impiego) incluso nella struttura: attivazione stage, tirocini; preselezione,

pratiche amministrative, gestione progetti speciali• Servizi di avvio allo startup di impresa e informazioni sugli incentivi alla creazione di impresa• Organizzazione di:

- Recruitment Day, dedicato alla singola azienda- Career Day, dedicato alla relazione fra più imprese e candidati- Testimonial day: case history di successo presentati da professionisti, docenti, imprenditori e manager

COME FUNZIONA

Per avviare e gestire la trasformazione nei territori del Lazio è necessario dotarsi di:• Infrastrutture di comunicazione• Forte connettività• Personale con conoscenze e competenze tecniche di altissimo livello• Servizi e strumenti per accedere ai mercati internazionali• Laboratori, officine, luoghi di sperimentazione dotati di attrezzature e tecnologie - fablab - (settori:

biotech, farmaceutico, agroalimentare, meccatronica, nanotecnologie, neuroscienze, ecc.)

7. SPAZIO ATTIVO: RIFORMA DEGLI INCUBATORI IN LUOGHI DI ACCESSO AI SERVIZI REGIONALI PER L'IMPRESA E IL LAVORO

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• Ospitare e coltivare startup e altri attori dell'innovazione• Organizzare la "collaborazione" (modello contamination lab)• Organizzare l'"intelligenza collettiva" e il crowdsourcing

In particolare, la strategia predisposta per sviluppare nel Lazio un ecosistema favorevole all’incubazione/accelerazione di startup sarà articolata nelle seguenti azioni:

• Predisposizione di un unico programma di incubazione/accelerazione ("format") da attuarsi in modointegrato nelle varie sedi territoriali di BIC Lazio, anche in rapporto con gli incubatori degli Enti Locali

• Creazione di un gruppo di lavoro con forti competenze professionali, stabilmente dedicato all'attuazionedel programma di cui al punto precedente

• Attuazione di iniziative per attrarre nell'eco-sistema attori rilevanti per il suo successo, tra i quali, inparticolare, potenziali investitori e imprese di medie e grandi dimensioni

• Definizione e attuazione di un programma di marketing e comunicazione dell'ecosistema, da attuarsianche nell'ambito della comunicazione istituzionale della Regione

• Definizione di programmi per la collaborazione tra imprese pilastro e startup innovative• Definizione del modello organizzativo (make or buy) e conseguente "certificazione"• Definizione del ruolo regionale (regista, gestore, franchisor) in funzione delle peculiarità territoriali

Ai fine di rafforzare l'ecosistema si prevede di realizzare le seguenti azioni all’interno delle strutture dedicatealla preincubazione/incubazione di imprese presenti negli Spazio Attivo:

• Stringere forti alleanze e costituire un canale strutturale con gli Organismi di Ricerca e le Università delterritorio, dove nascono la maggior parte dei talenti, delle idee e dei team che generano startup espinoff)

• Favorire il trasferimento tecnologico• Attivare Partenariati Pubblico Privati • Agire in collaborazione ed in sinergia con gli enti Locali per supportare la progettualità delle imprese

del territorio e degli enti locali stessi• Promuovere la costituzione di reti di impresa• Agire in linea con la "smart specialisation” regionale• Creare impresa dal basso, analizzando e dando risposta ai bisogni reali delle startup• Agire come volano di innovazione sociale• Formare un team stabile di "Mentor/Coach" di qualità• Offrire "accesso privilegiato" ad un ampio network di contatti (networked incubator)• Stipulare alleanze con le Grandi Imprese • Introdurre nuovi servizi e strumenti per le startup (post incubazione/accelerazione, seedfinancing,

startup financing attraverso venture capital, business angel, piattaforme di crowdfunding, programmidi "adozione") prevedendo anche la possibilità di raggruppamenti di imprese startup per ilmiglioramento della competitività delle PMI sui mercati internazionali

• Stipulare accordi con attori internazionali (partner tecnologici, commerciali, incubatori e acceleratoriprivati, ecc.)

FONTI DI FINANZIAMENTO

BILANCIO REGIONALE

POR FESR 2014-2020

POR FSE2014-2020

PSR2014-2020

FONDO SVILUPPO ECOESIONE2014-2020

ALTRE RISORSE

7. SPAZIO ATTIVO: RIFORMA DEGLI INCUBATORI IN LUOGHI DI ACCESSO AI SERVIZI REGIONALI PER L'IMPRESA E IL LAVORO

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Una risposta innovativa per chi cerca spazi di la-voro riducendo i costi e aumentando le possibilitàdi scambio e di condivisione. Con gli interventi afavore del coworking sosteniamo la nascita di nuovispazi e la formazione di nuove “comunità profes-sionali”.

A CHI E’ RIVOLTO

Ai "coworker" o "nomad worker": liberi professionisti,imprenditori, disoccupati e persone in cerca dinuova occupazione, ricercatori e studenti su tutto ilterritorio del Lazio.

PERCHE’

La Regione vuole promuovere forme di incentivo per quelle aree del Lazio in cui, anche per motivi connessialla configurazione geomorfologica del territorio, il coworking si presta a sostenere i processi di sviluppo locali.In particolare si tratta dei settori economici regionali, tradizionali e innovativi, per i quali l'organizzazione dellavoro trova una soluzione operativa adeguata nelle modalità associate al coworking, anche come opportunitàdi sviluppo di professioni e specializzazioni finalizzate al "rilancio" di vocazioni locali. Il risultato atteso in terminidi destinatari degli incentivi individuali è stimato in circa 6 mila soggetti per un adesione pari a 1 anno.

COME FUNZIONA

L'intervento è articolato su più tipologie di azioni, anche in forma combinata:• incentivi individuali per sostenere la "quota di adesione" a spazi di coworking• incentivi a sostegno dei costi di ideazione, progettazione e avvio di spazi di coworking• azioni di sensibilizzazione e informazione per favorire la diffusione di metodi e modalità di lavoro di

comunità professionali e di progetti di sviluppo in cowork

FONTI DI FINANZIAMENTO

8. AZIONI FINALIZZATE ALLA PROMOZIONE DEL COWORKING

BILANCIO REGIONALE

POR FESR 2014-2020

POR FSE2014-2020

PSR2014-2020

FONDO SVILUPPO ECOESIONE2014-2020

ALTRE RISORSE

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Puntare sulla cultura come strumento di valorizzazione e di rivitalizzazione dei territori. Nell’ambito del progetto

ABC (Arte, Bellezza, Cultura) individuiamo cinque luoghi nei quali attuare un intervento che coniuga la

riqualificazione degli spazi, la promozione e l’organizzazione di attività che li facciano vivere scommettendo

sulla creatività.

A CHI E’ RIVOLTO

L’intervento è articolato in cinque progetti integrati di valorizzazione culturale del territorio, localizzati inaltrettante località laziali:

1. a Civita di Bagnoregio (VT) nel Palazzo Alemanni, rivolto a giovani in cerca di occupazione, personaledegli istituti specializzati, studenti, artisti, turisti, pubblico e popolazione locale

2. a Rieti (RI) nel Museo Civico - Sezione Archeologica Ex Monastero di S. Lucia, rivolto a giovani in cercadi occupazione, studenti, artisti, operatori, pubblico e popolazione locale

3. a Roma (RM), nell’ambito del circuito unitario di fruizione ideato e progettato dalla Sovrintendenzacapitolina ai beni culturali nell’ambito del Programma Roma Grand Tour, nei Mercati di Traiano - Museodei Fori Imperiali, rivolto a operatori culturali, artisti e artigiani, studenti, cittadini di Roma e del Lazio,visitatori e turisti italiani e stranieri; associazioni di volontariato e centri anziani

9. ATELIER ABC (ARTE BELLEZZA CULTURA) -PROGETTO INTEGRATO PER LA VALORIZZAZIONE CULTURALE DEL TERRITORIO

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4. a Cassino (FR) nel Museo Historiale, rivolto a studenti di scuole superiori e dell'Università di Cassino,ricercatori e storici, turisti, operatori turistici, pubblico e cittadini

5. a Formia (LT) nella Torre di Mola, rivolto ai cittadini di Formia, del suo comprensorio e del Lazio, studentie scuole, i turisti e operatori del turismo culturale, archeologico, balneare, escursionisti e fruitori dell’offertanaturalistica

PERCHE’

Il progetto ABC - Arte Bellezza Cultura nasce per promuovere arte, cinema, fotografia, letteratura e teatro. Maanche palazzi, ville, castelli, abbazie, borghi, acropoli, domus, fori e isole. E poi musei, teatri, accademie,filarmoniche e auditorium, giardini, parchi, riserve naturali, strade, vie, cammini, percorsi, siti storici e di pregiodel Lazio. Riportati a nuova vita e trasformati in centri di eccellenza artistica e culturale, e fatti diventare centripropulsori di nuova linfa creativa, nutrimento essenziale per l'anima e l'intelletto di chi ne fruisce. Uno strumentoutile a valorizzare le migliori idee e i progetti culturali del territorio.ABC è anche "progetti per le scuole": iniziative di incontro e approfondimento con gli istituti superiori di Romae del Lazio per analizzare tematiche storiche e attuali attraverso le immagini del miglior cinema italiano, perconoscere la letteratura e la città di Roma attraverso le descrizioni fatte dai suoi migliori letterati, perapprofondire il passato recente (come gli anni '70 e '80) e capire come hanno inciso nella storia d'Italia, perapprezzare il passato e affrontare meglio il presente attraverso i suoi testi storici migliori.

COME FUNZIONA

1. Il progetto a Civita di Bagnoregio (VT)I locali che accoglieranno la sede degli Atelier ABC "Segni creativi" si trovano a Palazzo Alemanni, palazzettorinascimentale che risale al 1550, ora di proprietà del Comune. Verranno utilizzate 5 stanze per un totale di150 mq circa. Non sono richiesti significativi interventi strutturali, ma di sistemazione e/o riqualificazione deglispazi per ospitare le attività culturali: laboratori di artigianato, workshop di arte contemporanea, sale per leprove e allestimento di spettacoli di arti performative. La struttura proporrà, oltre ad eventi, anche percorsilaboratoriali su tecniche e materiali per spiegare e far sperimentare in prima persona ai diversi gruppi divisitatori le conoscenze che hanno generato arte e cultura. Gli Atelier culturali "Segni creativi” comprendonoattività tra cui:

• Fumetto, animazione, scrittura• Progetti di Bioarchitettura e restauro legati anche all'attività di miglioramento del ponte che collega Civita

a Bagnoregio e al Duomo che s’affaccia su piazza San Donato• Attività creative legate alla moda: formazione e pratiche sul campo con seminari, corsi, lezioni,

conferenzeNel programma culturale saranno incluse anche iniziative di promozione specifiche come mostre, spettacoli eperformance legate ai temi degli Atelier.E' previsto il coinvolgimento di: Comune di Civita di Bagnoregio, associazioni culturali del territorio, ConsorzioTeverina, Istituto comprensivo di Bagnoregio.

2. Il progetto a Rieti (RI)Il progetto per il Museo Archeologico di Rieti prevede tre aree di intervento:1) Corpo-Rete-Racconto: corpo come danza e nuovo circo, rete come sperimentazione su internet, raccontoattraverso il teatro. Allestimento di spettacoli teatrali e laboratori che coinvolgono giovani, anziani e associazioni.

9. ATELIER ABC (ARTE BELLEZZA CULTURA) -PROGETTO INTEGRATO PER LA VALORIZZAZIONE CULTURALE DEL TERRITORIO

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Il tema, ispirandosi al saggio di Pasolini, collega il gioco del calcio alla lotta nel quotidiano che si trasfigura inagonismo. Un modo innovativo di occupare luoghi pieni di bellezza e storia con prodezze degli artisti da circoe performance di ballerini. Una proposta di teatro disseminato che valorizza luoghi di eccellenza.22) Arte Contemporanea: per creare un ponte tra la storia millenaria dei luoghi e le capacità che ha l’artecontemporanea di interpretare il presente. Con artisti e curatori affermati verranno proposte mostre temporaneesulla storia del territorio. Saranno previste residenze artistiche con workshop e seminari, coinvolgendo gli istitutiscolastici del territorio per sensibilizzare docenti e studenti.Sono previsti corsi di specializzazione per operatori museali, già occupati o in cerca di occupazione. Anchele imprese e gli enti sul territorio verranno coinvolti per il sostegno alla formazione museale.3) Ambiente, Cultura, Turismo: valorizzazione del territorio di San Francesco, inserendo i nove Comuni compresinel percorso compiuto dal Santo in un'unica rete da seguire a piedi, in bicicletta o a cavallo. E' prevista larealizzazione di una mappa delle eccellenze enogastronomiche e della ricezione turistico-alberghiera.Operatori museali e guide turistiche saranno coinvolte in attività di formazione e di aggiornamento. Sono previstiworkshop formativi con professionisti del settore per rafforzare le professionalità del territorio. Il Museo di Rietiè di proprietà comunale. Per la gestione e l'allestimento degli Atelier verranno coinvolte, oltre al Comune diRieti, la direzione del Museo, le associazioni locali del settore cultura, la Fondazione Varrone, enti di formazione,Camera di Commercio, Ascom, Arci.

3. Il progetto a RomaL'Atelier da allestire nella città di Roma costituirà uno degli “approdi” del circuito unitario di fruizione ideato eprogettato dalla Sovrintendenza ai Beni culturali di Roma, nell’ambito del “Programma Roma Grand Tour”. Taleprogramma intende inserirsi in maniera armonica nell’ambito delle iniziative portate avanti dall’amministrazionecapitolina (come la pedonalizzazione dei Fori imperiali), nonché dal Ministero per i Beni e le attività culturali edel turismo, per donare nuova centralità al patrimonio culturale materiale di Roma, in particolare quello dinatura archeologica. Il Programma ricuce, ricompone, riunifica la tela frammentata del patrimonio archeologico,storico, paesaggistico e monumentale di Roma Capitale in un circuito unitario di fruizione, valorizzando anchepezzi della tessitura archeologica più periferica. Roma Grand Tour si articola in un grande progetto diretto afinanziare un sistema integrato di interventi materiali di restauro e allestimento su otto beni o spazi culturalisituati all’interno dell’area archeologica centrale e tre beni situati rispettivamente nei quartieri, nel suburbio enell’agro romano; e in un progetto di interventi immateriali a supporto e valorizzazione degli undici beni materialirigenerati. Insieme, questi due sistemi di intervento mirano a dare vita a un modello innovativo di valorizzazionedel patrimonio culturale centrato su un approccio esperienziale, sull’uso delle tecnologie digitali, sulcoinvolgimento della società civile, sull’uso della cultura come moltiplicatore socio-economico, sullaintegrazione delle politiche pubbliche e sul PPP (partenariato pubblico-privato).L’approdo del Roma Grand Tour, destinato a costituire il nodo romano della rete regionale di Atelier, sarà ilmuseo dei Mercati di Traiano. L’incastonamento dell’Atelier all’interno dell’approdo di Mercati di Traianoconsentirà l'adeguamento e il restauro di due aree, Grande Aula e Piccolo Emiciclo, e la progettazione deiservizi culturali collegati. La Grande Aula, oggetto di recenti restauri, richiede interventi limitati ed è idoneaallo svolgimento di attività interne ed esterne (oltre 300 mq coperti, un ampio terrazzo e un giardino). Il Piccoloemiciclo dispone di 310 mq coperti e di 160 mq scoperti (cortile) da adeguare con interventi di consolidamentodelle murature sulla volta di copertura del corridoio, su alcuni tratti di muratura verticale e le pavimentazioni,oltre alla dotazione di servizi igienici, infissi e generatori di calore. Gli interventi di adeguamento strutturale, rendendo disponibili il Piccolo Emiciclo e la Grande Aula,consentiranno l’apertura di laboratori per la formazione di cittadini, in particolare di giovane età, in materia di

9. ATELIER ABC (ARTE BELLEZZA CULTURA) -PROGETTO INTEGRATO PER LA VALORIZZAZIONE CULTURALE DEL TERRITORIO

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restauro di beni culturali e produzione condivisa da parte di artigiani e artisti. L’Atelier ospiterà a rotazioneartigiani e artisti che lavoreranno in sessioni aperte ai diversi target di pubblico, coadiuvati da un operatore. Ipercorsi laboratoriali già individuati sono i seguenti: "I Romani Grandi Costruttori: sulle rotte del Mediterraneo",per toccare con mano i materiali e le tecniche dell'ingegneria del mondo romano (materiali edili, tecniche dicostruzione in laterizio, strumenti di misurazione, prodotti delle fornaci); “Cittadini creAttivi” (tecniche e strumentiper la rigenerazione e il restauro condivisi di beni e spazi culturali per operatori culturali, artisti e artigiani,studenti, cittadini di Roma e del Lazio, visitatori e turisti italiani e stranieri; associazioni di volontariato); "Artemusiva" (tecniche, supporti, materiali, storia e tradizioni); "Archeologia e architettura” (modellazione, plastici,ricostruzione 3d); "Non solo calchi!" (tecniche e strumenti per la riproduzione di manufatti di epoca romana).Saranno coinvolti nella realizzazione delle attività istituti, università, artisti, artigiani, tecnici, operatori, impreseculturali e creative, associazioni professionali.

44. Il progetto a Cassino (FR)Il progetto “Memory gate: la porta della memoria” prevede interventi di sistemazione e riqualificazione delMuseo Historiale a Cassino, che riguarderanno due spazi all’interno della struttura per l’allestimento dell’AtelierABC e uno all’esterno per eventi all’aperto. Per lo svolgimento delle attività sarà necessario predisporreinterventi di innovazione tecnologica per l’archivio digitale e l’allestimento delle sale e dell’archivio.Con le attività programmate si vuole valorizzare il Museo Historiale e la zona intorno a Cassino in quanto centrodi archiviazione storica digitale. L’obiettivo è creare un centro internazionale di studi e di ricerca oltre che didiffusione di filmati, documentari e altri documenti visivi del passato, in particolare del periodo bellico. Sonoprevisti corsi di documentaristica e storytelling attraverso la conoscenza diretta di protagonisti e la realizzazionedi adeguati percorsi formativi. Saranno organizzati corsi di formazione e aggiornamento per operatori turistici in due specifici ambiti: turismoreligioso e turismo della memoria. Cassino è il centro di un territorio più ampio che comprende il nord dellaCampania (Mignano Montelungo), il Molise (Venafro) e tutto il Lazio Meridionale, in cui sono presenti moltiComuni che erano parte della Linea Gustav. Il progetto intende razionalizzare le specificità e le potenzialitàdel territorio per il turismo legato alla guerra, ponendo Cassino al centro di un percorso turistico organizzato.Inoltre un impulso potrà essere dato al turismo religioso collegando i siti benedettini con altri in Europa.Oltre al Comune di Cassino, proprietario dell'immobile, si intende coinvolgere nella gestione e nelsovvenzionamento: imprenditori privati, Camera di Commercio, Unindustria (settore turismo), Banche Popolaridel territorio, Università degli studi di Cassino e del Lazio meridionale, l'Istituto Luce Cinecittà. L'Atelier puòessere gestito da cooperative e associazioni che già collaborano strettamente con il Comune. Il recenteanniversario dei 70 anni dalla Battaglia di Montecassino ha consentito la creazione di un gruppo di associazioniche ha lavorato sul tema con notevoli risultati.

5. Il progetto a Formia (LT)L’Atelier di Formia promuoverà la ricerca in campo archeologico, sarà finalizzato al recupero e allavalorizzazione di spazi di epoca romana, come il recupero della villa di Cicerone, oggi di proprietà privata.La promozione riguarderà anche il patrimonio naturalistico, ambientale, monumentale e artistico della città edel territorio. Potrà essere prevista, quale attività da affidare all’Atelier, l’attivazione di osservatori ambientalied eco-museo e attività culturali legate alle sue principali risorse: il mare e la montagna. L’Atelier si porrà come punto di riferimento del Lazio Antico, con l’intento di operare nel campo archeologico,storico, artistico e culturale.

9. ATELIER ABC (ARTE BELLEZZA CULTURA) -PROGETTO INTEGRATO PER LA VALORIZZAZIONE CULTURALE DEL TERRITORIO

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La torre di Mola ospiterà l'Atelier ABC, favorendo nel Lazio la creazione di centro di ricerca e formazione inambito culturale e più in generale un turismo di qualità.Obiettivo dell’Atelier è raggiungere anche un pubblico ampio attraverso eventi capaci di coinvolgere tutte lediscipline delle arti (musica, teatro, spettacoli dal vivo, danza, mostre d’arte), nonché di dar vita a momentiformativi tra artisti locali e non, stage, laboratori destinati, in particolare, agli studenti. Il Comune di Formia, cui appartiene la Torre di Mola, avrà come partner le forze imprenditoriali della città, tracui la Camera di Commercio e l’Università degli studi di Cassino e del Lazio meridionale, le scuole e gli istitutidi formazione, gli enti di promozione dei beni culturali e naturalistici (ad esempio, i Parchi regionali), lefondazioni e le associazioni con interessi e obiettivi in campo storico, culturale e archeologico.

FONTI DI FINANZIAMENTO

BILANCIO REGIONALE

POR FESR 2014-2020

POR FSE2014-2020

PSR2014-2020

FONDO SVILUPPO ECOESIONE2014-2020

ALTRE RISORSE

9. ATELIER ABC (ARTE BELLEZZA CULTURA) -PROGETTO INTEGRATO PER LA VALORIZZAZIONE CULTURALE DEL TERRITORIO

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Un intervento che ha una doppia funzione: miglio-rare la qualità delle aree produttive della nostra re-gione, e l'efficienza delle imprese che vi operano,significa, allo stesso tempo, favorire la crescita dinuove filiere produttive legate alla green economy,a cominciare dalla gestione del ciclo dei rifiuti edall'energia.

A CHI E’ RIVOLTO

L'intervento riguarda le imprese laziali, inparticolare quelle che rientrano nelle Aree diSpecializzazione individuate nel documento sullaSmart Specialisation Strategy della Regione Lazio: Aerospazio, Scienze della Vita, Beni culturali e tecnologieper il patrimonio culturale, Industrie creative digitali, Agrifood, Green Economy, Sicurezza (Homeland security).

PERCHE’

Le imprese del Lazio oggi faticano a coniugare la competitività con la sostenibilità ambientale: le attivitàproduttive emettono elevate quantità di inquinanti (CO2 e di altri gas serra) durante il loro ciclo produttivo,utilizzano fonti energetiche non rinnovabili e spesso sono responsabili della dispersione dei materiali residuida attività produttive.E’ necessario avviare un percorso di transizione delle imprese laziali verso la green economy, promuovendola sostenibilità delle produzioni, dell’approvvigionamento energetico e della gestione dei residui produttivi.La Regione Lazio vuole favorire l’istituzione delle APEA (Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate), modellogià sperimentato con efficacia in altre regioni italiane, sostenendo, sia dal punto di vista strategico, sia con ladestinazione di risorse finanziarie, i necessari investimenti delle imprese. Le APEA rientrano nel quadro di una strategia articolata della Regione Lazio per la sostenibilità delle attivitàproduttive, che dovrà comprendere anche l’emanazione di nuove leggi e promuovere l'eco-innovazione nelleinfrastrutture e servizi come fattore competitivo del sistema economico del Lazio.

COME FUNZIONA

La Regione Lazio individuerà aree pilota nelle quali sperimentare il processo di riconversione produttiva insenso sostenibile, puntando anzitutto alla riduzione di almeno il 25% delle emissioni inquinanti attuali,all'aumento dell'utilizzo delle energie rinnovabili, alla riduzione del consumo di energia e al riciclo dei materialiprovenienti dalle lavorazioni nelle imprese del territorio regionale. In questo modo le Aree ProduttiveEcologicamente Attrezzate miglioreranno le performance tecnologiche, produttive, economiche ed ambientalidelle imprese.Per realizzare l'intervento saranno erogati incentivi finalizzati alla riduzione dei consumi energetici e delleemissioni di gas climalteranti delle imprese e delle aree produttive, anche attraverso l'installazione di impiantidi produzione di energia da fonte rinnovabile per l'autoconsumo, dando priorità alle tecnologie ad altaefficienza; verranno sostenute attività collaborative di Ricerca e Sviluppo per lo sviluppo di nuove tecnologie

10. RICONVERSIONE DELLE AREE PRODUTTIVE IN AREEPRODUTTIVE ECOLOGICAMENTE ATTREZZATE (APEA) E RIDUZIONE DEI COSTI ENERGIA PER LE PMI

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sostenibili e di nuovi prodotti e servizi; verranno finanziate anche azioni per l'adeguamento degli impianticonsortili di depurazione dei rifiuti industriali e loro riciclo (anche con fondi L.R. 60/1978).Inoltre verranno intraprese azioni che promuoveranno e finanzieranno accordi tra soggetti diversi(pubblici/privati) per l'istituzione di APEA anche attraverso l'individuazione di un Soggetto Unico promotoredi una progettualità specifica.

FONTI DI FINANZIAMENTO

10. RICONVERSIONE DELLE AREE PRODUTTIVE IN AREEPRODUTTIVE ECOLOGICAMENTE ATTREZZATE (APEA) E RIDUZIONE DEI COSTI ENERGIA PER LE PMI

BILANCIO REGIONALE

POR FESR 2014-2020

POR FSE2014-2020

PSR2014-2020

FONDO SVILUPPO ECOESIONE2014-2020

ALTRE RISORSE

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L’innalzamento della capacità competitiva del si-stema economico regionale è un obiettivo trasver-sale alla programmazione delle politiche di sviluppodella Regione Lazio. Insieme ad azioni “di sistema”- dagli interventi per la ricerca e il trasferimentotecnologico, a quelli per l’accesso al credito e l’in-ternazionalizzazione - la strategia regionale metteun forte accento sulle dimensioni settoriali e territo-riali del tessuto economico-produttivo, sostenendolecon specifiche linee di investimento. Tra queste, lemisure utili a favorire non solo la tenuta ma anche ilriposizionamento dei sistemi produttivi, inclusi quellinon necessariamente interessati da processi di crisie ristrutturazione industriale, commerciale, artigia-nale o turistica.

A CHI E’ RIVOLTO

Alle aziende del Lazio, alle loro aggregazioni nelle diverse forme previste dalla normativa presente o futura(distretti, reti d’impresa, filiere), alle imprese coinvolte negli Accordi di programma inter-istituzionali già siglatio in via di prossima approvazione, alle aziende attive nel settore del commercio, del turismo e dell’artigianato.

PERCHE’

Consapevole delle criticità dell’attuale congiuntura economica nazionale e internazionale, la Regione Lazio èstata particolarmente impegnata ad affrontare l’emergenza produttiva e occupazionale del territorio ancheattraverso accordi di programma inter-istituzionali e la ricerca di strategie utili ad agevolare la ripresa dei sistemiproduttivi territoriali e dei sistemi locali del lavoro.Allo stesso tempo, proprio in virtù del carattere strutturale assunto dalla crisi economica e in ragione dellacrescente competizione internazionale tra aree metropolitane o regionali, appare indispensabile sostenere lacrescita della competitività del Lazio favorendo un complessivo riposizionamento del sistema produttivo e deltessuto aziendale, commerciale e artigianale del territorio.Questo è possibile attuando misure di sostegno ai processi innovativi, di trasferimento tecnologico, diaggregazione tra imprese basati anche sul riconoscimento della forza dei sistemi produttivi territoriali,sostenendo la ripresa e il riposizionamento di quelli attualmente in crisi e agevolando la crescita di quelli piùaperti ai processi internazionali di riorganizzazione della produzione e di attrazione di capitali esteri.

COME FUNZIONA

Il sostegno ai processi di riposizionamento competitivo dei sistemi imprenditoriali territoriali è pensato perrilanciare il protagonismo delle imprese e dei sistemi territoriali attraverso l’offerta di una pluralità di strumenti,utili a consentire alle istituzioni locali interessate dai sistemi locali di sviluppo (distretti, consorzi, reti d’impresa),alle aziende e ai diversi protagonisti dei processi di sviluppo di individuare le migliori opportunità per rilanciare

11. RIPOSIZIONAMENTO COMPETITIVO DEI SISTEMIIMPRENDITORIALI TERRITORIALI

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la crescita e l’innovazione dei settori dell’industria, dell’artigianato, del turismo e del commercio tramite lavalorizzazione delle vocazioni e delle potenzialità dei diversi contesti locali e territoriali.I finanziamenti dovranno essere utilizzati per avviare processi di innovazione e trasferimento tecnologico,sostenere forme di aggregazione orizzontale e verticale nella produzione, nella distribuzione e negli altri settorisuscettibili di riposizionamento (turismo, artigianato, commercio, ecc.). I finanziamenti potranno inoltre essererilasciati per favorire la tenuta dell’occupazione e la riqualificazione dei lavoratori coinvolti in crisi aziendali,per il rafforzamento di presidi formativi e di istruzione tecnica utili ad adeguare le competenze dei lavoratoriai fabbisogni emergenti anche da nuove opportunità di mercato, per interventi nella creazione di nuovaoccupazione anche di tipo autonomo, per sostenere l’evoluzione dei sistemi produttivi regionali e di specifichefiliere produttive utili a ottenere un riposizionamento competitivo in termini innovativi, anche attraverso laqualificazione dell’offerta di servizi, infrastrutture, capacità di attrazione di nuovi capitali di investimento.L'intervento sarà articolato in diverse azioni pensate per:

• rilanciare la competitività complessiva del sistema Lazio• valorizzare e riqualificare il capitale umano • favorire l’aggregazione orizzontale e verticale delle imprese attive nei settori del commercio, del turismo,

dell’industria e dell’artigianato• valorizzare le risorse e le vocazioni territoriali, nonché i sistemi produttivi territoriali già esistenti o di

prossima definizione• agevolare il passaggio dai distretti alle reti d’impresa, la formazione dei centri commerciali naturali di

nuova generazione, la riorganizzazione del tessuto produttivo, artigianale e commerciale del Lazio

FONTI DI FINANZIAMENTO

11 RIPOSIZIONAMENTO COMPETITIVO DEI SISTEMIIMPRENDITORIALI TERRITORIALI

BILANCIO REGIONALE

POR FESR 2014-2020

POR FSE2014-2020

PSR2014-2020

FONDO SVILUPPO ECOESIONE2014-2020

ALTRE RISORSE

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La riqualificazione energetica degli edifici pubblicinon rappresenta solo una risposta alla crisiambientale dovuta alle emissioni climalteranti, maun'opportunità per ridurre la spesa pubblica eprodurre risparmi colpendo gli sprechi legati alconsumo di energia. Accanto agli interventi sulpatrimonio pubblico, una quota di risorse saràdedicata, grazie al PSR, alle imprese agricole e allearee rurali.

A CHI E’ RIVOLTO

Con le risorse del POR FESR la Regione si rivolgeràai cittadini e alla pubblica amministrazione, mentregli interventi del Programma di Sviluppo Ruralesaranno destinati a tutte le aziende agricole, alleimprese agroalimentari e ai soggetti pubblici inbase alle specifiche dettate dal programma.

PERCHE’

Lo scopo dell’azione è sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori;ridurre i consumi energetici negli edifici e nelle strutture pubbliche o ad uso pubblico, residenziali e no;incrementare l'uso di fonti rinnovabili. L'attività contribuisce agli obiettivi regionali, di breve e lungo periodo, stabilitidal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 15 Marzo 2012, cosiddetto “Burden Sharing”. In particolare,alla Regione Lazio è richiesto di raggiungere al 2020 una copertura pari all’11,9% da fonti rinnovabili sul consumofinale lordo. L’agricoltura e il settore forestale possono contribuire al conseguimento di questo obiettivo grazie allagenerazione di energia da fonti rinnovabili ed anche attraverso il sostegno a processi di efficientamento energetico.Indicatori:

• energia risparmiata (kWh) come differenza tra i consumi ante operam e post operam• potenza installata (kW) relativamente a nuovi impianti a fonte di energia rinnovabile• miglioramento della classe energetica dell'edificio• grado di autosufficienza energetica della struttura valutato come rapporto tra l'energia autoprodotta e

quella complessivamente consumata• riduzione della CO2 prodotta (valutato in funzione dei minori consumi energetici e dell'impiego di fonti

rinnovabili e del riuso dei reflui zootecnici o dei sottoprodotti agricoli)• risparmio idrico (valutato in funzione della sostituzione di impianti di irrigazione con altri a maggiore

efficienza)L’investimento della Regione Lazio, rivolto a edifici pubblici di medie e grandi dimensioni, finanzierà fino a unmassimo di 120 interventi. L’investimento regionale a favore delle imprese agricole e agroalimentari avrà unaricaduta di lungo periodo nel periodo di programmazione 2014-2020.

COME FUNZIONA

Incentivi a soggetti pubblici per audit energetici, impianti di cogenerazione e trigenerazione ad alto rendimento,reti di teleriscaldamento e teleraffrescamento per la distribuzione di energia, sistemi intelligenti di gestione

12. INCENTIVI PER LA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA EDILIZIA, LA RICONVERSIONE E RIGENERAZIONE ENERGETICA

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dell'energia, negli ospedali pubblici e negli edifici pubblici. Interventi ammissibili:

• Impianti di cogenerazione e trigenerazione ad alto rendimento• Sistemi di monitoraggio dell’efficienza energetica (ad es. telecontrollo, sistemi di contabilizzazione

energetica, ecc.)• Reti di teleriscaldamento e teleraffrescamento per la distribuzione di energia prodotta

Incentivi a soggetti pubblici per l'installazione di sistemi di produzione di energia da fonte rinnovabile dadestinare all'autoconsumo associati a interventi di efficientamento energetico di edifici pubblici attraverso avvisipubblici. Gli interventi riguarderanno le seguenti tipologie di immobili:

• Strutture pubbliche di Enti locali (Comuni, Consorzi di Comuni, Provincie)• Strutture di servizi socio-educativi (asili nido, scuole dell’infanzia, scuole primarie e secondarie)• Strutture sportive (palestre, piscine e campi sportivi)• Strutture eroganti servizi sociali

Interventi ammissibili:• Impianti di produzione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili (solare fotovoltaico, solare termico

e mini idroelettrico)• Interventi per il miglioramento dell’efficienza di impianti di condizionamento e/o riscaldamento esistenti• Interventi sull’involucro dell’edificio per il miglioramento delle prestazioni energetiche (per es. isolamento

termico delle pareti e/o della copertura, sostituzione infissi esterni)Gli interventi del PSR a favore delle imprese agricole ed agroalimentari, nonché dei comuni delle aree ruraliregionali, saranno attuati tramite procedure di evidenza pubblica con cui, mediante criteri di selezionepredefiniti, saranno finanziati i progetti migliori. Dopo l’approvazione del documento di programmazione sullosviluppo rurale da parte dell’Unione Europea, prevista per la fine del 2014, saranno adottati i bandi pubbliciper la raccolta dei progetti e delle relative domande di finanziamento. Gli interventi ammissibili riguarderanno gli investimenti nelle singole aziende agricole e nelle impreseagroalimentari, anche attraverso approcci integrati e di sistema, per l’aumento dell’efficienza nell’utilizzo dellerisorse idriche, l’aumento dell’efficienza energetica dei processi produttivi e l’approvvigionamento e l’utilizzodi fonti di energia rinnovabile, sottoprodotti, materiali di scarto e residui e materie grezze non alimentari.

FONTI DI FINANZIAMENTO

BILANCIO REGIONALE

POR FESR 2014-2020

POR FSE2014-2020

PSR2014-2020

FONDO SVILUPPO ECOESIONE2014-2020

ALTRE RISORSE

12. INCENTIVI PER LA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA EDILIZIA, LA RICONVERSIONE E RIGENERAZIONE ENERGETICA

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La dimensione del compartodell'audiovisivo nel Lazio nonha eguali in Italia: sosteniamouno dei punti di forza dell'in-dustria culturale della nostraregione, che produce ric-chezza e occupazione, pro-muovendo, al contempo,l'immagine del nostro territo-rio. Una risposta concreta achi dice che con la culturanon si mangia.

A CHI E’ RIVOLTO

A imprese del compartoaudiovisivo, turistico, culturalee dei trasporti.L’intervento è rivolto a tutto ilterritorio del Lazio.

PERCHE’

La produzione di opere cinematografiche è un formidabile strumento di promozione turistica e culturale del territorio.L'intervento dell’amministrazione regionale mira alla promozione ed alla valorizzazione delle attività cinematografichee audiovisive, incentivando le imprese nazionali e straniere del settore a investire e produrre nel territorio regionale.La Regione vuole attrarre le società di produzione italiane e straniere perché investano nel territorio del Lazio perdare nuova linfa ad un comparto strategico e di grande tradizione. Si vuole incrementare il numero di imprese diproduzione straniere nel territorio regionale e delle co-produzioni, con conseguente aumento dell'indotto,dell'occupazione e delle entrate nel settore turistico.

COME FUNZIONA

La Regione, anche in collaborazione con la Roma Lazio Film Commission, promuove e sostiene la produzionecinematografica e audiovisiva, con lo scopo di rendere il territorio regionale un sito privilegiato di attività, forza lavoro,location, studi, post produzione per tutte le società di produzione mediante la realizzazione di opere audiovisive,produzione di videoguide, guide cineturistiche con itinerari del cinema nel Lazio da far conoscere alle imprese delsettore, applicazioni multimediali, ricerca di sponsor per iniziative promozionali e product placement.A supporto del progetto, per garantirne la massima efficacia e coerenza con le linee strategiche di sostegno alcomparto audiovisivo e di promozione del territorio, l’intervento garantirà:

• la creazione di un database informativo su location per le riprese, sui servizi, sui regolamenti, con inserimentoin rete dei dati e pubblicazione di guide alla produzione. In questo contesto verrà effettuata una mappaturacapillare del territorio per l'inserimento di location pubbliche e private nel database

• l’organizzazione di un forum annuale di coproduzione per attrare produzioni estere nel Lazio e mettere inconnessione imprese locali ed estere

• la realizzazione di workshop e masterclass internazionali dedicati alla scrittura cinematografica e alla

13. MARKETING TERRITORIALE E ATTRAZIONE DEGLIINVESTIMENTI NEL SETTORE AUDIOVISIVO

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produzione, con conseguente qualificazione degli operatori locali• il rafforzamento delle funzioni di networking: per migliorare l'accoglienza e la logistica, attraverso convenzioni

con le strutture ricettive, i servizi tecnici ed i fornitori, per aumentare la visibilità, con il consolidamento deirapporti con i paesi europei ed extraeuropei per i quali il territorio laziale ha già una forte attrattività, con relazioniistituzionali sia a livello europeo con il Creative Europe Desk, sia a livello nazionale, per restare competitiva,con collaborazioni con le nuove realtà dedicate ai new media

FONTI DI FINANZIAMENTO

13. MARKETING TERRITORIALE E ATTRAZIONE DEGLIINVESTIMENTI NEL SETTORE AUDIOVISIVO

BILANCIO REGIONALE

POR FESR 2014-2020

POR FSE2014-2020

PSR2014-2020

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ALTRE RISORSE

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La valorizzazione del turismo, della cultura, delle produzioni enogastronomiche, della capacità di accoglienzae della bellezza dei nostri territori rappresentano una leva essenziale per sostenere lo sviluppo di una regionecome la nostra. Con questo intervento indirizziamo le risorse del bilancio regionale su una serie di progettidalle grandi potenzialità.

A CHI E’ RIVOLTO

Alle comunità locali e ai visitatori. Di seguito i territori interessati dall’intervento: Ex Gil e Città di Fondazione comeluoghi del contemporaneo (LT e RM); Le Ville di Tivoli: Comune di Tivoli (RM); Le Città dell'Etruria (VT e RM);Cammini della spiritualità: gli itinerari di San Benedetto e San Francesco (RI, FR); I teatri storici (VT, RM,RI, FR, LT).

PERCHE’

La Regione intende migliorare le condizioni e gli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturale dei sitisopra indicati. Potenziare i servizi legati alla cultura, alle attività espositive, agli eventi culturali e ricreativi conparticolare riferimento all'innovazione tecnologica.Per quanto riguarda i sistemi delle Ville di Tivoli, delle Città dell'Etruria, dei Cammini della spiritualità, le maggioricriticità si rilevano nella scarsità dei servizi culturali e di accoglienza e nei livelli di standard dell'offertacomplessiva. Per quanto riguarda il progetto relativo alle città di Fondazione le criticità sono riscontrabili

14. SISTEMI DI VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIOCULTURALE IN AREE DI ATTRAZIONE

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nell'inadeguatezza degli spazi culturali disponibili, nella mancanza di coordinamento e programmazionedell'offerta di attività culturali, espositive e ricreative locali. Per ciò che attiene i teatri storici del Lazio si ravvisala necessità prioritaria di procedere al completamento di alcuni interventi di restauro e recupero fisico dellestrutture di maggior pregio storico-artistico.

COME FUNZIONA

Progettazione e realizzazione di sistemi di valorizzazione integrata delle risorse culturali e paesaggistiche incoerenza con gli standard della valorizzazione del patrimonio culturale (ex art. 114 del Codice dei BBCC).Per i sistemi delle Ville di Tivoli; delle Città dell'Etruria; dei Cammini della spiritualità si prevedono le seguentitipologie di interventi:

1. Interventi per il miglioramento della fruibilità e accessibilità dei siti (recupero, restauro e adeguamentofisico, messa in sicurezza, cartellonistica e segnaletica, accessibilità per categorie svantaggiate,sistemazione del verde, collegamento e mobilità tra i siti del sistema individuato, aree sosta, ecc.)

2. Interventi per lo sviluppo integrato dei servizi (servizi di accoglienza, servizi aggiuntivi servizi diinformazione turistica, servizi didattici, servizi e prodotti multimediali basati sull'innovazione tecnologica)

3. Interventi integrati di comunicazione e promozione del sistema (piano di immagine coordinata,programmi coordinati di eventi culturali, siti internet, logo, comunicazione below the line,strategiepromozionali, ecc.)

4. Piani di gestione del sistema. Per il sistema delle Ex Gil e Città di Fondazione si prevedono lentiinterventi di potenziamento dei servizi legati alla cultura, alle attività espositive e agli eventi culturali ericreativi. Per il sistema dei Teatri storici si prevedono interventi di adeguamento fisico e opere dicompletamento

Modalità di realizzazione: tavoli tecnici di partenariato (Regione, Mibact, Enti locali coinvolti) per ilcoordinamento delle programmazione e attuazione dei diversi interventi (per il sistema Etruschi e delle Villedi Tivoli i tavoli sono già operativi); bandi pubblici con indicazioni programmatiche e di indirizzo dettagliateper l'assegnazione dei fondi; assistenza tecnica agli enti locali per la progettazione e l’attuazione degliinterventi.

FONTI DI FINANZIAMENTO

14. SISTEMI DI VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIOCULTURALE IN AREE DI ATTRAZIONE

BILANCIO REGIONALE

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POR FSE2014-2020

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ALTRE RISORSE

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Riuso degli scarti agricoli e produzione di energiealternative: un intervento a sostegno dello svilupposostenibile e dell'innovazione tecnologica.

A CHI E’ RIVOLTO

L’intervento è rivolto agli imprenditori agricoli e alleimprese agroalimentari di tutto il Lazio che voglianorealizzare investimenti per:

• il recupero e la valorizzazione dei sottoprodottie degli scarti dell’agricoltura, della selvicoltura edell’industria alimentare, da utilizzare sia comematerie prime per la produzione di energiarinnovabile, sia per la produzione di biomolecole

• l’efficientamento energetico del ciclo produttivo

PERCHE’

Dall’agricoltura e dall’industria agroalimentare del Lazio deriva una grande quantità di scarti della produzioneche potrebbero essere valorizzati. Si tratta soprattutto di sottoprodotti e scarti vinicoli, caseari, dellamacellazione e dell’ortofrutta.Le potenzialità per il loro sfruttamento riguardano principalmente la produzione di energia (biogas, bioetanolo),ma anche per la produzione di molecole ad alto valore aggiunto (polifenoli, sieroproteine, prebiotici).L’introduzione di nuove tecnologie all’interno dell’azienda, inoltre, consentirebbe di produrre con un minorconsumo energetico e quindi con minori costi.

COME FUNZIONA

Dopo l’approvazione del documento di programmazione sullo sviluppo rurale (PSR) da parte dell’UnioneEuropea, prevista per la fine del 2014, saranno adottati i bandi pubblici per la raccolta dei progetti e dellerelative domande di finanziamento. Il sostegno pubblico sarà concesso per Investimenti materiali e/o immateriali finalizzati:

• all’approvvigionamento e all’utilizzo di fonti di energia rinnovabili, sottoprodotti, materiali di scarto eresidui e altre materie grezze non alimentari

• all’aumento dell’efficienza energetica dei processi produttivi in agricoltura per la riduzione dei consumidi energia nelle aziende agricole

L’intervento sarà attuato con procedure di evidenza pubblica con le quali, mediante criteri di selezionepredefiniti, saranno finanziati i progetti migliori.Saranno concessi contributi in conto capitale o eventualmente mediante altri strumenti finanziari. I beneficiaripotranno chiedere il versamento di anticipi non superiori al 50% dell’aiuto concesso. L’importo complessivodei singoli progetti non potrà essere inferiore a 10.000 euro e superiore a 3.000.000 euro. L’intensità dell’aliquotadi sostegno sarà pari al 40%. Per le imprese agricole l’aliquota di sostegno sarà pari al 60% nei seguenti casi:

• investimenti collettivi e progetti integrati

15. SOSTEGNO CONDIZIONATO ALLA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DA FOTOVOLTAICO E BIOMASSA NELL’IMPRESA AGRICOLA E AGROALIMENTARE

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• investimenti effettuati in zone delimitate ai sensi dell’art. 32 del Reg. UE 1305/2013 per il FEASR ovverozone svantaggiate per vincoli naturali o altri vincoli specifici

• investimenti innovativi effettuati nell’ambito del PEI (Partenariato Europeo per l'Innovazione) “Sostenibilitàe produttività in agricoltura”

• investimenti collegati ad operazioni di cui agli artt. 28 e 29 del Reg. UE 1305/2013 per il FEASR ovveronell’ambito dell’agroambiente o dell’agricoltura biologica

Per le imprese agroalimentari l’aliquota può essere elevata al 60% in caso di progetti innovativi realizzatinell’ambito dei PEI o nel caso di fusioni di Organizzazioni di Produttori (OP).

FONTI DI FINANZIAMENTO

BILANCIO REGIONALE

POR FESR 2014-2020

POR FSE2014-2020

PSR2014-2020

FONDO SVILUPPO ECOESIONE2014-2020

ALTRE RISORSE

15. SOSTEGNO CONDIZIONATO ALLA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DA FOTOVOLTAICO E BIOMASSA NELL’IMPRESA AGRICOLA E AGROALIMENTARE

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Sostegno alla nascita di "comunità rurali sostenibili" nelle quali possano trovare occasioni di lavoro e residenzai giovani che manifestino l'intenzione di andare a vivere in aree rurali, coltivando la terra, ristrutturando gli edificiesistenti con criteri di sostenibilità e rivitalizzando, anche dal punto di vista turistico, i borghi storici.

A CHI E’ RIVOLTO

Gli interventi saranno realizzati nelle aree D (“Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo”) e aree C (“Areerurali intermedie”) del Lazio (come definite nel PSR 2014-2020).

PERCHE’

Le aree rurali del Lazio soffrono, da molti anni, di una progressiva diminuzione della popolazione: i tassi dicrescita sono negativi e molti giovani abbandonano i territori. Il rischio di spopolamento è presente soprattuttonelle aree rurali delle province di Viterbo, Rieti e Frosinone.Inoltre, si tratta di aree dove i servizi per la popolazione sono insufficienti, in particolare le reti infrastrutturali el’accesso a internet.E’ necessario, quindi, il rilancio di azioni locali innovative e di sistema per garantire una rete di servizi essenzialiper la popolazione residente e per i turisti; migliorare la qualità e l’accessibilità delle ICT; valorizzare il patrimonio

16. SOSTEGNO ALLA CREAZIONE DI COMUNITÀ RURALISOSTENIBILI E PER IL RIUSO DEI BORGHI ABBANDONATI

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storico, culturale, architettonico e ambientale delle aree rurali per rilanciare le economie locali, creandoopportunità di lavoro su attività non tradizionali e aumentando i flussi turistici.

COME FUNZIONA

L’intervento sarà attuato tramite strategie di sviluppo locale con approccio LEADER ma anche attraversobandi di evidenza pubblica emessi dalla Regione per la raccolta delle domande di finanziamento per larealizzazione di servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle aree rurali.Il sostegno erogato agli enti pubblici sarà fino al 100% dell'investimento con possibilità di concedere anticipifino al 50%.

FONTI DI FINANZIAMENTO

16. SOSTEGNO ALLA CREAZIONE DI COMUNITÀ RURALISOSTENIBILI E PER IL RIUSO DEI BORGHI ABBANDONATI

BILANCIO REGIONALE

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POR FSE2014-2020

PSR2014-2020

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ALTRE RISORSE

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Diversificare le attività e le fonti di reddito perrafforzare e innovare il tessuto delle impreseagricole: la Regione sostiene così un settorestrategico non solo per la ricchezza economica maper la qualità del territorio.

A CHI E’ RIVOLTO

L’intervento è destinato a tutte le imprese agricole delLazio e finanzierà investimenti per la diversificazionedei redditi delle aziende agricole attraverso lacreazione, il potenziamento, la qualificazione diattività agrituristiche, didattiche, sociali, ecc.

PERCHE’

La multifunzionalità è la capacità, per un’azienda agricola, di diversificare i propri redditi producendo beni eservizi per la collettività e i turisti: agriturismo, fattorie didattiche, agriasili, servizi di riabilitazione sociale, ecc.I dati del Censimento dell’Agricoltura 2010 mostrano che nel Lazio solo 3.820 aziende su oltre 98.200 svolgonoattività agricole connesse. Il dato relativo alle attività di diversificazione mostra come l’agriturismo rappresental’attività connessa più praticata dalle aziende agricole laziali e la più remunerativa (747 unità, circa lo 0,76%del totale). Secondo i dati Inea, le fattorie didattiche nel Lazio sono solo 53. Insomma, nella nostra regione leopportunità di sviluppo di attività di diversificazione in agricoltura sono ancora enormi, anche in relazioneall’esistenza di una domanda potenziale non soddisfatta.Obiettivo della Regione Lazio è sostenere l’agricoltura mediante idonee forme di attività complementari volte aqualificare e valorizzare le risorse specifiche del territorio, la multifunzionalità in agricoltura e la differenziazionedei redditi agricoli, nonché la tutela paesaggistica attraverso il recupero del patrimonio edilizio rurale.

COME FUNZIONA

L’intervento sarà attuato attraverso procedure di evidenza pubblica con le quali, mediante criteri di selezionepredefiniti, saranno finanziati i progetti migliori.Dopo l’approvazione del documento di programmazione sullo sviluppo rurale (PSR) da parte dell’UnioneEuropea, prevista per la fine de 2014, saranno adottati i bandi pubblici per la raccolta dei progetti e dellerelative domande di finanziamento.Saranno concessi contributi in conto capitale o eventualmente mediante altri strumenti finanziari in regimede minimis. I beneficiari potranno chiedere il versamento di anticipi non superiori al 50% dell’aiuto concesso.L’intensità dell’aliquota di sostegno sarà pari al 40%, elevabile al 60% in talune particolari condizioni (giovani,investimenti in zone svantaggiate, ecc.).

FONTI DI FINANZIAMENTO

17. SOSTEGNO ALLA DIFFUSIONE DELLA MULTIFUNZIONALITÀNELLE IMPRESE AGRICOLE

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POR FSE2014-2020

PSR2014-2020

FONDO SVILUPPO ECOESIONE2014-2020

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DIRITTO ALLO STUDIOE ALLA FORMAZIONEPER LO SVILUPPO E L'OCCUPAZIONE

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La garanzia del diritto allo studio è uno deipresupposti per costruire una regione più giusta epiù competitiva. Investire nella scuola per crescerecittadini più preparati e più consapevoli di frontealle sfide della competizione globale. Noi lo faremo,sostenendo il merito e non lasciando solo chi restaindietro.

A CHI E’ RIVOLTO

Agli studenti e docenti delle scuole pubbliche eprivate del Lazio.

PERCHE’

La Regione Lazio sostiene il contrasto alla dispersione scolastica e all'esclusione sociale degli studenti,attraverso contributi economici destinati a iniziative e progetti a sostegno della didattica e azioni di innovazionenei contenuti, nei programmi, nelle metodologie e negli strumenti, nonché di prevenzione, di intervento e dicompensazione, così come indicato nella Strategia Europa 2020. Obiettivi: sviluppare l'innovazione delladidattica; innalzare le qualità del sistema regionale; incrementare le opportunità degli studenti di permanenzanegli studi, di inserimento e inclusione sociale, di progettazione di percorsi di crescita formativa e professionale.Il numero di scuole che vengono raggiunte dall'intervento è stimato in minimo 3.000.

COME FUNZIONA

Le azioni previste riguardano: qualificazione degli standard di insegnamento, rafforzamento della professionalitàdei docenti, sviluppo delle capacità progettuali degli istituti scolastici, sviluppo di una scuola delle competenze,attraverso la diffusione della metodologia laboratoriale, mobilità internazionale degli studenti, corsi specialisticidi lingua, relazioni internazionali e progetti condivisi tra scuole italiane e straniere, diffusione della piattaformae-twinning per insegnanti; diffusione delle arti performative (musica, danza, teatro) come strumenti educativi.

FONTI DI FINANZIAMENTO

18. PROGETTI SPECIALI PER LE SCUOLE

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PSR2014-2020

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ALTRE RISORSE

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Dall’estensione su scala regionale di un progettopilota avviato dalla Provincia di Roma, nasce su tuttoil territorio un nuovo network regionale di luoghi eservizi per l’orientamento, la formazione, l’incontro tradomanda e offerta di lavoro che accompagnerà lariforma e il rilancio degli attuali Centri per l’Impiego.

A CHI E’ RIVOLTO

Ai ragazzi (14-17 anni) e ai giovani (18–29 anni), adisoccupati, occupati, donne, cittadini stranieri eimprese.

PERCHE’

La Regione vuole creare il network Porta Futuro sututto il territorio regionale per superare il vecchio modello dei Centri per l’impiego e favorire l’incontro tradomanda e offerta di lavoro predisponendo un’offerta integrata di formazione breve, orientamento personalee alla professione, orientamento di secondo livello. Per questo realizzeremo una rete di centri orientati all’empowerment dei cittadini e delle imprese, omogeneinegli standard e nelle modalità di accesso e in grado di offrire su tutto il territorio laziale i medesimi servizi conuna diversificazione mirata alle specifiche esigenze delle realtà produttive locali.

COME FUNZIONA

La rete di Porta Futuro diffonde dati e opportunità, nonché moduli di formazione a distanza (assistenza nellaredazione del curriculum vitae, preparazione ai colloqui di lavoro e seminari motivazionali) e organizza la suaofferta per ottenere la massima integrazione con gli altri servizi pubblici di settore, in particolare con quellidestinati all’assistenza sociale e perseguendo il confronto con le università e le realtà imprenditoriali eassociative del territorio.Dovrà inoltre realizzare un format concreto per facilitare la predisposizione e l’organizzazione degli spazi internidelle strutture che comporranno la rete dei centri e potenziare il portale internet centrale per i servizi on lineper i cittadini, separando la gestione delle pagine web territoriali, affidata alle Porta Futuro locali, da quelle delportale regionale, curata da una equipe centrale. Nel tempo, attivare moduli sperimentali e nuovi servizi rivoltialle imprese, come la consulenza per la predisposizione delle domande di partecipazione ai bandi pubblici.La realizzazione del Network è articolata nelle seguenti fasi per una piena entrata a regime dei servizi sull'interoterritorio regionale: progettazione esecutiva con una durata di 3 mesi; attuazione nodi principali del Networkcon la realizzazione delle sedi provinciali (inclusa attivazione eventuali procedure di evidenza pubblica peraffidamento servizi connessi) con una durata di 12 mesi; completamento del sistema, con la messa in retedell'insieme di strutture/operatori integrativi/complementari per la realizzazione dei servizi a livello capillare sulterritorio regionale con una durata di 8 mesi.

19. CREAZIONE DEL NETWORK PORTA FUTURO, SVILUPPO DEL RELATIVO FORMAT E DEI SERVIZI DI SUPPORTO NECESSARI

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19. CREAZIONE DEL NETWORK PORTA FUTURO, SVILUPPO DEL RELATIVO FORMAT E DEI SERVIZI DI SUPPORTO NECESSARI

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Rispondere alla ricerca di professionalitàqualificate da parte delle imprese costruendopercorsi di formazione legati alle reali esigenzedel mercato: è l’innovazione contenuta nellametodologia della formazione on demand con cuici rivolgiamo alle Pmi e alle grandi imprese di tuttoil Lazio per sostenere progetti che leganol’acquisizione di competenze all’inserimentolavorativo.

A CHI E’ RIVOLTO

Alle Pmi e alle Grandi imprese su tutto il territoriodel Lazio.

PERCHE’

La Regione intende garantire nuove e più ampie opportunità formative per i lavoratori, dando attuazioneagli impegni assunti nei confronti del mondo delle imprese per un più facile ed efficace accesso alle risorsedisponibili per l’innalzamento delle competenze dei propri addetti, anche nel caso di realtà di minoridimensioni e/o meno solite far ricorso allo strumento della formazione professionale come mezzo per lapropria crescita e incremento della competitività.

COME FUNZIONA

Interventi di formazione, finanziati attraverso un meccanismo procedurale di accelerazione e contrazionedei tempi per la valutazione e la concessione dei contributi, per la qualificazione e l’aggiornamentoprofessionale di lavoratori inoccupati e disoccupati che accrescano la competitività delle imprese attraversoun rafforzamento della loro capacità di innovazione e di efficacia produttiva, progettati all'interno di pianidi riqualificazione o valorizzazione delle competenze del capitale umano già presente in azienda e interventiformativi flessibili e, in base alle diverse esigenze, di breve durata.Le attività formative possono essere realizzate da organismi formativi accreditati presso la Regione Lazioo, in alternativa, dalle stesse imprese o altri soggetti qualificati comunque in regola con i requisiti previstiper l'erogazione di attività formative dal medesimo sistema.L'intervento, aperto all'innovazione didattica e all'integrazione dei percorsi per favorire la massima aderenzae personalizzazione, è accompagnato da azioni volte a rafforzare la qualità del sistema e dei relativi risultatiin termini di utilità per individui e imprese. Si tratta, in particolare, di attività di studio e analisi (anche nelladirezione della semplificazione delle procedure), monitoraggio e valutazione, informazione ecomunicazione.

20. FORMAZIONE AZIENDALE ON DEMAND PER I LAVORATORI

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20. FORMAZIONE AZIENDALE ON DEMAND PER I LAVORATORI

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La richiesta di nuove professionalità da parte delmercato costituisce un’opportunità per uscire dallacrisi puntando su quei settori che oggi possono ga-rantire una maggiore offerta di lavoro. Per questodobbiamo investire sulla crescita del capitaleumano della nostra Regione. Le prime scuole dialta formazione che lanceremo saranno dedicate alweb, al turismo e all’artigianato locale.

A CHI E’ RIVOLTO

Ai giovani residenti nel Lazio e agli iscritti ai Centriper l’impiego, in possesso del diploma di scuolamedia superiore. Le Scuole di alta formazionesaranno presenti in tutto il territorio del Laziosoprattutto nelle aree con forte disagio economico.

PERCHE’

Nella Regione che stiamo costruendo la persona è al centro delle politiche dell’istruzione, della formazionee del lavoro. La formazione non deve essere considerata come una spesa ma un investimento sul capitaleumano, in quanto motore di sviluppo di una società moderna, equa e inclusiva, fondata sul sapere, dovea tutti viene garantito il diritto all’acquisizione e all’adeguamento delle competenze necessarie per accedereal mondo del lavoro e partecipare attivamente alla vita collettiva. La Regione Lazio vuole creare dei centri tematici per la formazione di nuove professioni, con metodi didatticiinnovativi che superino l’insegnamento in aula, incentivando il training on the job, la formazioneesperienziale, l’utilizzo di tecnologie web, la formazione a distanza e la formazione seminariale. Le scuolesoddisferanno la domanda di formazione in settori di primaria rilevanza per l'economia regionale perincrementare l'occupazione di giovani e adulti rispondendo anche alle esigenze delle aziende chenecessitano di risorse sempre più qualificate. Obiettivo della Regione è dare una risposta adeguata alla domanda di formazione con proposte innovativee sperimentali ricorrendo a più metodologie didattiche potenziandone la loro efficacia; rafforzare la reteregionale di servizi qualificati direttamente finalizzati all'occupazione, aperti a partenariati nazionali eeuropei.

COME FUNZIONA

Le prime scuole su cui si intende operare, sulla base delle risorse disponibili, sono: Scuola del web, Scuoladel turismo e Scuola dell’artigianato locale.

21. REALIZZAZIONE DI SCUOLE DI ALTA FORMAZIONE

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La realizzazione delle scuole di alta formazione, che si concluderà entro gennaio 2016, è articolata nelleseguenti fasi: progettazione esecutiva (durata 3 mesi); individuazione della struttura e dotazione delle relativerisorse umane e strumentali (durata 12 mesi); programmazione delle attività formative e avvio della didattica. Per l'esecuzione delle attività a regime, verranno predisposti cronoprogrammi di dettaglio con cadenzaannuale.

FONTI DI FINANZIAMENTO

21. REALIZZAZIONE DI SCUOLE DI ALTA FORMAZIONE

BILANCIO REGIONALE

POR FESR 2014-2020

POR FSE2014-2020

PSR2014-2020

FONDO SVILUPPO ECOESIONE2014-2020

ALTRE RISORSE

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Puntare sulla green economy non significa solosbloccare investimenti, ma formare le professionidel futuro: lo faremo con un piano specificoavviando percorsi di alta formazione per i “lavoriverdi”, che consentano di acquisire competenzeadeguate a rispondere alla domanda disostenibilità nei diversi ambiti produttivi.

A CHI E’ RIVOLTO

A giovani e adulti, occupati e in cerca dioccupazione, in possesso di un titolo di studio diistruzione superiore o di una laurea, in particolare,in discipline scientifiche, giuridiche, economiche ein ingegneria. L'intervento ha come riferimentol’intero territorio del Lazio.

PERCHE’

La Regione vuole aumentare il numero di soggetti specializzati con profili adeguati nel campo della greeneconomy e incrementare l'occupazione di persone qualificate nelle aree di specializzazione della greeneconomy, il risultato atteso è la formazione di circa 3.000 soggetti attraverso percorsi di alta formazione rivoltialle attività, tradizionali e innovative, riconducibili ad opportunità occupazionali nella green economy, ovveroproduzione di beni e servizi con modalità e tecniche rispettose dell’ambiente e della natura nei settori:produzione, fornitura e vendita di energie rinnovabili; biotecnologia; agro-alimentare; turismo; edilizia;architettura; ingegneria e trasporti; gestione dei rifiuti, applicazione delle nuove tecnologie ai settori tradizionali.Inoltre, si vogliono accrescere le modalità produttive rispettose dell'ambiente e della salute di persone e territori,lo sviluppo delle risorse umane, aumentare l’occupabilità di giovani ed adulti altamente scolarizzati; costruirepercorsi formativi funzionali alle necessità di crescita e specializzazione; aumentare la diffusione di attivitàoccupazionali ad elevato contenuto "green" che coniughino esigenze di rispetto per l'ambiente con fabbisognioccupazionali connessi al recupero di vocazioni e risorse del territorio regionale, anche grazie all'innovazionetecnologica.

COME FUNZIONA

Interventi di formazione per la creazione di figure professionali altamente qualificate e in possesso dicompetenze specifiche nell'ambito dello sviluppo sostenibile, della tutela ambientale e del risparmioenergetico: Tecnico installatore di impianti fotovoltaici o di impianti solari termici, Energy Manager, MobilityManager, Certificatore Energetico, Esperto delle normative dell’energia da fonti rinnovabili, Ingegnereambientale, Esperto del ciclo dei rifiuti, delle bonifiche e dei materiali. Per la programmazione e la realizzazionedegli interventi formativi è previsto il raccordo con le attività realizzate con la "Scuola delle Energie" e con iCentri di ricerca pubblici e privati ad elevata specializzazione sulle tematiche della green economy. Le attivitàformative possono essere realizzate da organismi formativi accreditati presso la Regione Lazio o, in alternativa,da imprese o altri soggetti qualificati comunque in regola con i requisiti previsti per l'erogazione di attivitàformative dal medesimo sistema. A garanzia dello sviluppo ottimale del settore e di accesso a tutte leopportunità ad esso connesse, l'intervento si caratterizza per una molteplicità di modalità attuative, flessibili e

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22. FORMAZIONE PROFESSIONALE PER I GREEN JOBSE PER LA CONVERSIONE ECOLOGICA

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basate su approcci individualizzati, incentrate ad integrare adeguatamente i contenuti tecnico specialisticidella formazione con modalità formative esperienziali sperimentali. L'intervento è accompagnato da azioni disistema, per l'analisi e l'ingegnerizzazione di modelli di azione, per la valutazione degli esiti, per lacomunicazione e informazione.

FONTI DI FINANZIAMENTO

22. FORMAZIONE PROFESSIONALE PER I GREEN JOBSE PER LA CONVERSIONE ECOLOGICA

BILANCIO REGIONALE

POR FESR 2014-2020

POR FSE2014-2020

PSR2014-2020

FONDO SVILUPPO ECOESIONE2014-2020

ALTRE RISORSE

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Un progetto, già avviato in via sperimentale, dedi-cato ai cittadini tra i 18 e i 35 anni del nostro territorioche vogliono migliorarsi, crescere, inseguire i lorosogni. Con “Torno subito” offriamo la possibilità distringere un patto: un biglietto di andata e ritornoche servirà a far rientrare nel Lazio giovani meglioformati, con un curriculum arricchito da esperienzeprofessionali e dal confronto con un mondo del la-voro in cui è oramai necessario sapersi orientare alivello internazionale.

A CHI E’ RIVOLTO

Il programma "Torno subito" è rivolto a studentiuniversitari o laureati residenti e/o domiciliati nelLazio da almeno 6 mesi, di età compresa tra i 18 ei 35 anni compiuti. L'intervento ha come riferimentoterritoriale l'intera Regione Lazio. In particolare, vengono prese a riferimento la valorizzazione di quelle aree eluoghi del territorio che, per loro posizione geografica e/o per particolari condizioni di perifericità e marginalitàhanno potuto contare, negli anni passati, su poche e limitate occasioni di intervento da parte della Regione,offrendo così nuove e concrete opportunità nella parità di accesso a risorse finanziarie particolarmentestrategiche per contrastare gli effetti della crisi economica e sostenere il valore della forte capacità progettuale,che contraddistingue la componente giovanile della popolazione.

PERCHE’

La Regione vuole sostenere i giovani e aumentare l’occupazione di studenti e laureati con la costruzione dipercorsi di carriera funzionali alle necessità di crescita e specializzazione. Si prevede infatti di coinvolgerecirca 8.000 giovani che, in virtù della collaborazione con il partner localizzato nella Regione Lazio, soddisfanole loro esigenze di occupabilità e divengono fattore chiave per lo sviluppo del territorio.

COME FUNZIONA

L'intervento si articola in percorsi di alta formazione e di sperimentazione di esperienze professionali, avalenza formativa e professionalizzante, da realizzarsi in parte (apprendimento) fuori dalla Regione Lazio(altre regioni italiane, paesi UE, altri Paesi europei ed esteri); una seconda parte (reimpiego delle competenzeacquisite) si svolge all’interno del territorio regionale.L’iniziativa “Torno subito” della Regione Lazio si pone una pluralità di obiettivi:

• Favorire l’acquisizione di competenze e relazioni in contesti nazionali ed internazionali e il loro impiegonel contesto regionale

• Ridurre la distanza tra domanda e offerta di lavoro• Sostenere occasioni di crescita individuale dei giovani attraverso scelte consapevoli per il proprio futuro

23. TORNO SUBITO: INSERIMENTO LAVORATIVO DEI GIOVANIATTRAVERSO AZIONI DI FORMAZIONE/LAVORO IN ITALIA E ALL'ESTERO

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Il Programma finanzia progetti di apprendimento e di formazione formale e informale e/o di work experience,finalizzati all’inserimento lavorativo, ideati e realizzati dagli studenti/laureati stessi, in collaborazione e con ilsupporto di organizzazioni pubbliche e private.Gli studenti universitari o laureati interessati a presentare un progetto devono coinvolgere nell’ideazione enella realizzazione del piano due partner: il primo localizzato fuori dal territorio della regione Lazio (altre regioniitaliane, paesi UE, altri Paesi europei ed esteri); il secondo all’interno del territorio della regione Lazio. I partnerpossono essere organismi formativi, soggetti pubblici e/o enti locali, imprese, cooperative, scuole, università,centri studi e/o centri di ricerca, associazioni, enti del terzo settore, organizzazioni non governative, fondazioni.L'intervento, in ragione della natura sperimentale che lo caratterizza, è accompagnato da specifiche azionidi sistema destinate alla realizzazione di analisi dei risultati e sviluppo di "evolutive" tecniche per favorire losviluppo e la semplificazione del percorso (inclusa la possibilità di prevedere uno strumento ad hoc perrafforzare il mantenimento dell'occupazione), massimizzandone gli impatti positivi; accanto, attività dimonitoraggio e valutazione, comunicazione e informazione). Si prevede anche l'identificazione e l’erogazionedi strumenti per la conciliazione.I progetti finanziati possono avere una durata massima di 12 mesi. La natura degli interventi comporta ladefinizione di un'unica scadenza temporale complessiva, coincidente con il termine ultimo di ammissibilitàdelle spese (31 dicembre 2023). Cronoprogrammi di dettaglio vengono predisposti, con cadenza annuale,in fase di programmazione attuativa.

FONTI DI FINANZIAMENTO

23. TORNO SUBITO: INSERIMENTO LAVORATIVO DEI GIOVANIATTRAVERSO AZIONI DI FORMAZIONE/LAVORO IN ITALIA E ALL'ESTERO

BILANCIO REGIONALE

POR FESR 2014-2020

POR FSE2014-2020

PSR2014-2020

FONDO SVILUPPO ECOESIONE2014-2020

ALTRE RISORSE

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Difendere il lavoro dalla crisi non basta: dobbiamoscommettere sul politiche attive per creare nuoveopportunità di occupazione. Anche per chi è menogiovane. Con il contratto di ricollocazione mettiamochi cerca lavoro direttamente in rapporto con agen-zie specializzate che, entro 4 mesi, dovranno offriread ogni persona un’offerta di lavoro adeguata.

A CHI E’ RIVOLTO

Il contratto di ricollocazione è una forma di politicaattiva del lavoro, offerta ai disoccupati o inoccupatiimpegnati nella ricerca attiva del lavoro e residentinel Lazio.

PERCHE’

La Regione vuole mettere in campo politiche attive che garantiscano l’uscita dallo stato di disoccupazione nelpiù breve tempo possibile, attraverso la sperimentazione di soluzioni innovative, in particolare per i disoccupatiin fasce di reddito più deboli. Per farlo è necessario attivare un sistema sinergico pubblico-privato che garantisca un ruolo importante, attivoed efficiente ai Centri per l'Impiego (CPI) e sfrutti il patrimonio di esperienza e conoscenze dei soggetti privatiper la ricollocazione dei disoccupati.

COME FUNZIONA

L'intervento si rivolgerà in prima applicazione ai disoccupati o inoccupati di età da 30 a 65 anni. Alle personeinteressate sarà data la facoltà di optare, nell'ambito delle misure di politica attiva del lavoro, per un contrattodi ricollocazione, stipulato dalla persona interessata con uno dei soggetti accreditati dalla Regione per i serviziper il lavoro ed il CPI di competenza. Il contratto prevede tra le altre cose:

a) l’attivazione di un servizio di assistenza nella ricerca della nuova occupazione, inerente le capacitàprofessionali e le aspirazioni della persona interessata e il più possibile vicino al suo luogo di residenza,compatibilmente con la domanda espressa dal mercato del lavoro nella zona

b) la disponibilità della persona interessata a dedicare alla ricerca della nuova occupazione e all’eventualeriqualificazione professionale necessaria una quantità di tempo almeno corrispondente al tempo pienoo parziale del rapporto di lavoro a cui essa aspira

c) l'arco temporale di 4 mesi entro cui l'interessato deve essere ricollocato perché venga riconosciutoall'ente accreditato fornitore del servizio il pagamento del servizio erogato

Il servizio è coperto da un voucher regionale. In prima applicazione, si prevede di assegnare un voucher perogni singolo contratto di ricollocazione, per un totale di circa 50.000 interventi. Il Centro per l’impiego individuail grado di collocabilità del disoccupato/inoccupato e lo informa compiutamente sui contenuti del contratto. Lapersona può scegliere l'ente per i servizi specialistici per il lavoro di cui avvalersi, tra quelli accreditati dallaRegione. Il pagamento dell'erogazione del servizio di assistenza intensiva avviene attraverso il voucher

24. SPERIMENTAZIONE DEL CONTRATTO DI RICOLLOCAZIONE

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regionale, proporzionato alla difficoltà di reinserimento nel tessuto produttivo e soltanto in seguito alconseguimento del risultato occupazionale. Si intende per risultato occupazionale la conclusione da partedella persona interessata di uno o più contratti di lavoro subordinato di durata minima di 2 mesi ciascuno ecomplessivamente non inferiore a 6 mesi, anche non continuativi e con aziende diverse, nell’arco di un annodecorrente dalla sottoscrizione del primo contratto di lavoro. Il contratto di ricollocazione sancisce gli obblighidelle parti contrattuali e ne individua le reciproche responsabilità e le conseguenze in caso di inadempimento.

FONTI DI FINANZIAMENTO

24. SPERIMENTAZIONE DEL CONTRATTO DI RICOLLOCAZIONE

BILANCIO REGIONALE

POR FESR 2014-2020

POR FSE2014-2020

PSR2014-2020

FONDO SVILUPPO ECOESIONE2014-2020

ALTRE RISORSE

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UNA REGIONE CHE CURA E PROTEGGE

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Nel Lazio sta nascendo una nuova rete sociosanitaria territoriale di cure primarie e di continuità assistenziale.Un sistema che prima non c’era, dove i cittadini possono incontrare una nuova offerta di servizi, più accessibilie meglio organizzati. Con le Case della Salute, che rappresentano il cuore di questo nuovo modello, il sistemasanitario della nostra regione avvia un processo di recupero, riqualificazione, rilancio delle sue strutture e sidota di una porta di accesso unificata al Sistema Sanitario Regionale.

A CHI E’ RIVOLTO

A tutti i cittadini.

PERCHE’

Le Case della Salute offrono ai cittadini un’unica sede territoriale di riferimento alla quale rivolgersi ogni giornoper i diversi servizi socio sanitari. Insieme agli studi di medicina generale, alle farmacie, ai poliambulatori e aipresidi ospedalieri, la Casa della Salute è uno dei nodi della rete sociosanitaria territoriale con cui si stacostruendo il nuovo modello di sanità nel Lazio. Una risposta concreta, competente e adeguata ai diversibisogni di assistenza. Tutti potranno rivolgersi alla Casa della Salute come porta di accesso unificata al SistemaSanitario Regionale. Tutte le strutture del Sistema Sanitario Regionale saranno in Rete con le Case della Salute,per poter fornire, nel minor tempo possibile, la risposta adeguata a ogni singola necessità. Le Case della Salute

25. COSTRUZIONE DEI NODI DELLA RETE DI CURA:APERTURA DI 48 CASE DELLA SALUTE NEL TERRITORIOREGIONALE

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non sono tutte uguali, ma si basano su un modello flessibile, capace di adattarsi alle caratteristiche dellediverse realtà territoriali. L’obiettivo è di passare da un modello di “medicina d’attesa”, dove il bisogno sitrasforma in domanda, ad una “sanità d’iniziativa”.

COME FUNZIONA

Le Case della Salute sono presidi territoriali aperti almeno 12 ore al giorno, dalle 8,00 alle 20,00, dove sitrovano in uno stesso spazio fisico i servizi che erogano prestazioni sanitarie e sociali. Il Punto Unico diAccesso (PUA) presente in ogni Casa della Salute è lo strumento a disposizione dei cittadini per l’accessoalla rete dei servizi e la presa in carico della domanda. Elementi caratterizzanti della Casa della Salute sonola promozione dei percorsi di cura per le patologie croniche (Diabete, Scompenso Cardiaco, Ipertensione,Bronco Pneumopatia Cronica Ostruttiva) che assorbono una elevata quantità di risorse dal Servizio Sanitarioregionale. Si favorisce inoltre l’approccio multiprofessionale e multidisciplinare degli operatori (medici dimedicina generale, medici specialisti, professioni sanitarie), in collegamento con gli altri servizi territoriali el’ospedale.

FONTI DI FINANZIAMENTO

BILANCIO REGIONALE

POR FESR 2014-2020

POR FSE2014-2020

PSR2014-2020

FONDO SVILUPPO ECOESIONE2014-2020

ALTRE RISORSE

25. COSTRUZIONE DEI NODI DELLA RETE DI CURA:APERTURA DI 48 CASE DELLA SALUTE NEL TERRITORIOREGIONALE

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La bussola dell’innovazione del welfare sarà l’avvio,anche nella nostra regione, di una vera integrazionesociosanitaria: l’unica strada per uscire dalla sta-gione dei tagli e per rispondere con una rinnovataofferta di servizi alla pressione di nuovi bisogni det-tati dai cambiamenti sociali e demografici. Fra que-sti il tema della non autosufficienza e della terzaetà ha un ruolo centrale e richiede un salto di qualitànell’offerta e nell’organizzazione dei servizi sul ter-ritorio.

A CHI E’ RIVOLTO

L’aumento dei servizi di assistenza domiciliare èrivolto alle persone con ridotta autosufficienza,anche temporanea, e non autosufficienti (minorennie maggiorenni) che non necessitano di ricovero ospedaliero, in tutto il territorio del Lazio.Il potenziamento dei servizi, inoltre, potrà alleviare l’impegno dei familiari che, dovendosi dedicare all’assistenzadei propri congiunti, hanno abbandonato il mondo del lavoro o sono costretti a rinunciare alla ricerca di unimpiego.L’aumento dell’assistenza erogata offrirà anche nuovi posti di lavoro per la categoria professionale deglioperatori sociali.

PERCHE’

Nel Lazio 8.501 persone usufruiscono dell’assistenza domiciliare attraverso l’utilizzo di fondi regionali per untotale di 1.660.387 ore l’anno, mentre altre 7.380 persone sono ancora in lista d’attesa: questo significa chequasi la metà delle persone bisognose di assistenza domiciliare, ad oggi, non ha accesso al servizio. E anche fra le persone attualmente assistite, più della metà non riceve un numero adeguato di ore di assistenza,a causa della scarsità delle risorse finanziarie. Per questo, i familiari degli attuali assistiti e delle persone inlista d’attesa debbono supplire alle carenze sia strutturali (insufficienza di adeguati Centri Diurni) cheassistenziali (insufficienti ore di assistenza domiciliare prestate dai Distretti Socio-Assistenziali), dovendospesso rinunciare al lavoro.Aumentando la quantità di servizi di assistenza domiciliare alle persone non autosufficienti, la Regione Laziopunta a:

• ridurre le liste d’attesa che oggi non trovano risposta per l’esiguità delle risorse• aumentare le ore di assistenza anche per gli utenti attualmente assistiti• ritardare per quanto possibile il ricovero in strutture sociosanitarie, favorire la deospedalizzazione e le

dimissioni ospedaliere protette (assicurando una continuità assistenziale integrata ospedale/territorio)• incrementare il numero delle ore lavorative e, quindi, aumentare il numero degli operatori impegnati per

l’assistenza domiciliare, anche attraverso la regolarizzazione del lavoro sommerso• favorire il reinserimento nel mondo del lavoro delle persone che attualmente si prendono cura del familiare

disabile

26. AZIONI DI FORMAZIONE E SOSTEGNO DEL LAVORONEL COMPARTO DEI SERVIZI ALLA NON AUTOSUFFICIENZAE ALLA TERZA ETÀ

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• favorire percorsi assistenziali per una vita indipendente, attraverso il mantenimento e l’incrementodell’autonomia e delle capacità residue delle persone non autosufficienti

Con le risorse disponibili la Regione Lazio potrà aumentare di almeno il 25% sia il numero di ore di assistenzadomiciliare erogate, sia il numero di operatori sociali occupati.

COME FUNZIONA

Le azioni puntano innanzitutto ad aumentare la quantità e la qualità di assistenza domiciliare erogata; sarannocoinvolti gli attori del territorio (Servizi sociali, Centri per l’impiego, organizzazioni del terzo settore, impresesociali, ecc.) per condividere strumenti, competenze e informazioni finalizzate al miglioramento delle condizionidi vita dei soggetti con ridotta autosufficienza (anche temporanea) da assistere a domicilio; si favorirà l’aumentodell’occupazione attivando percorsi di inserimento lavorativo degli operatori sociali e dei familiari che assistonole persone disabili.

FONTI DI FINANZIAMENTO

26. AZIONI DI FORMAZIONE E SOSTEGNO DEL LAVORONEL COMPARTO DEI SERVIZI ALLA NON AUTOSUFFICIENZAE ALLA TERZA ETÀ

BILANCIO REGIONALE

POR FESR 2014-2020

POR FSE2014-2020

PSR2014-2020

FONDO SVILUPPO ECOESIONE2014-2020

ALTRE RISORSE

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UNA REGIONE SOSTENIBILE

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A fronte delle criticità riscontrate sul territorio del Lazio la Regione rafforzerà notevolmente il proprio impegnoa difesa del suolo, investendo sulla prevenzione del rischio geologico e idrogeologico attraverso unpotenziamento delle strutture preposte, una pianificazione integrata degli interventi di prevenzione del rischioe la destinazione di ingenti risorse finanziarie. Sono obiettivi espliciti dell’intervento la difesa dal rischio idraulicoconnesso sia ad aste fluviali che a reti di bonifica, dal rischio di frane, dal rischio depauperamento dei sisteminaturali.

A CHI E’ RIVOLTO

Gli interventi riguardano la difesa del suolo contro il rischio geologico e idrogeologico in tutto il territorioregionale.

PERCHE’

L’obiettivo degli interventi è mitigare il rischio e la pericolosità geomorfologica delle aree considerate critiche,principalmente attraverso il consolidamento di versanti in frana e la mitigazione del rischio idraulico.Le aree a cui dare priorità sono quelle segnalate come critiche nei Piani Stralcio di Assetto Idrogeologico(PSAI), elaborati dalle Autorità di bacino, e quelle derivanti dai dati di monitoraggio della Regione.

27. INTERVENTI CONTRO IL RISCHIO GEOLOGICO E IDROGEOLOGICO

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COME FUNZIONA

La tipologia degli interventi varierà in funzione delle dinamiche del dissesto e delle condizioni geomorfologichedelle aree.Verrà data priorità alle aree a rischio dissesto, con possibile coinvolgimento grave per nuclei abitati,infrastrutture pubbliche, persone e patrimonio culturale. Secondariamente, si interverrà sulle aree la cuipericolosità per edifici, infrastrutture e beni culturali non è tale da comprometterne la fruibilità e la funzionalità.La Regione Lazio si servirà del Sistema Informativo Regionale Difesa del Suolo (SIRDIS) come strumento diprogrammazione per la difesa del suolo, grazie al quale si produrrà e si aggiornerà costantemente la Mappadel rischio geologico e idrogeologico del Lazio.Per ogni intervento è prevista una fase di progettazione, una di assegnazione dei lavori, una di esecuzione euna di collaudo.

FONTI DI FINANZIAMENTO

27. INTERVENTI CONTRO IL RISCHIO GEOLOGICO E IDROGEOLOGICO

BILANCIO REGIONALE

POR FESR 2014-2020

POR FSE2014-2020

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ALTRE RISORSE

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In linea con l’obiettivo di intraprendere una nuova politica ambientale e garantire il rispetto della salute deicittadini, la Regione Lazio sta affrontando con serietà l’emergenza ambientale della Valle del Sacco, areagravemente inquinata da sostanze tossiche e nocive. La bonifica dei terreni che affiancano l’intero corso delfiume è la precondizione per una nuova stagione di sviluppo sostenibile dell’area.

A CHI E’ RIVOLTO

Gli interventi di bonifica dei terreni inquinati si concentreranno nelle aree individuate dalle analisi a disposizionedella Regione; i siti compromessi sono localizzati prevalentemente nella Valle del Sacco, che comprende numerosiComuni dell’area sud orientale del Lazio (nella provincia di Frosinone e in parte della provincia di Roma).Gli interventi coinvolgeranno gli enti pubblici locali (prevalentemente Comuni) e le imprese nel campo dellabonifica ambientale.

PERCHE’

L’inquinamento nella valle del fiume Sacco rappresenta un’emergenza particolarmente grave, che la RegioneLazio è impegnata ad affrontare con interventi di bonifica al fine arginare i rischi per la salute pubblica e dipermettere il riutilizzo dei terreni per la produzione agricola, favorendo la crescita dell’occupazione e riducendoil consumo di suolo.

28. BONIFICA DEI TERRENI INQUINATI NELLA VALLE DEL SACCO

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Ridurre l’inquinamento consentirà anche di valorizzare le risorse culturali e ambientali delle zone limitrofe aiterritori bonificati.La politica di coesione europea può intervenire sul recupero dei siti inquinati, nel rigoroso rispetto del principio“chi inquina paga”, laddove risultino garantite ex ante le condizioni di fattibilità tecnica ed economica.

COME FUNZIONA

I finanziamenti riguarderanno:• analisi specifica di rischio sito, nei casi di accertata presenza di contaminazione, al fine di dettagliare

la sua propagazione• indagini volte a individuare, qualificare e quantificare la possibile presenza di inquinamento anche in

altre aree (anche attraverso convenzioni con enti pubblici ed autorità giudiziaria)• messa in sicurezza d’emergenza, permanente, operativa, e/o di bonifica e ripristino ambientale

FONTI DI FINANZIAMENTO

28. BONIFICA DEI TERRENI INQUINATI NELLA VALLE DEL SACCO

BILANCIO REGIONALE

POR FESR 2014-2020

POR FSE2014-2020

PSR2014-2020

FONDO SVILUPPO ECOESIONE2014-2020

ALTRE RISORSE

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Il bacino del fiume Tevere è un biosistema tra i più pregiati nel Lazio. Nel corso degli anni è stato sottoposto adalcuni interventi di tutela da parte dell’amministrazione regionale e delle autorità competenti, che hanno limitato idanni dovuti ad un impatto deciso dell’antropizzazione a ridosso del fiume nei Comuni che si affacciano sulle suesponde. L’obiettivo ambizioso è di riconsegnare il fiume ai Comuni attraversati dal Tevere e alla Capitale attraversoiniziative ed interventi che lo rendano fruibile dai cittadini e dai turisti, migliorando la qualità delle acque attraversosistemi di depurazione che necessitano di potenziamento ed ammodernamento.

A CHI E’ RIVOLTO

Gli interventi riguarderanno il recupero e la riqualificazione ambientale del Tevere e delle sue sponde, in particolarenel tratto fra Magliano Sabina e Poggio Mirteto, nel tratto romano del fiume tra Ponte Milvio e l'isola Tiberina e inquello extraurbano da Ripa Grande alla foce nel Comune di Fiumicino.Le azioni miglioreranno la fruibilità del sistema del Tevere da parte di turisti e cittadini del Lazio, sia aumentandola navigabilità, sia realizzando percorsi pedonali e ciclabili in un’ottica di turismo sostenibile.

PERCHE’

Lungo il percorso del Tevere, a causa delle condizioni ambientali e delle attività antropiche, sono presenti diversecriticità riconducibili al rischio idraulico, alla qualità delle acque e ad altri fattori di rischio ambientale, oltre che allascarsa valorizzazione della risorsa fluviale. Pertanto, è necessario avviare un'azione di sistema che possaintervenire sulle criticità e allo stesso tempo valorizzare la ricchezza ambientale, culturale e storico-archeologicadel fiume Tevere e dei suoi affluenti.Gli interventi saranno inquadrati in un progetto organico più vasto finalizzato alla messa in sicurezza del Teveredai fenomeni di dissesto idrogeologico, al risanamento ambientale delle acque e delle sponde, alla conservazionedella biodiversità e tutela degli habitat naturali presenti nell'alveo e degli ambienti ad esso collegati.

29. VALORIZZAZIONE E RECUPERO AMBIENTALE DEL SISTEMA FLUVIALE DEL TEVERE

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COME FUNZIONA

La Regione Lazio intende realizzare un’azione strategica incentrata sulla navigabilità del Tevere, sia in ambitoextraurbano che nel tratto romano, al fine di qualificarne la fruibilità e di valorizzarne le potenzialità in quantorisorsa territoriale e fattore di identità regionale. In particolare, verrà proposto un sistema di fruizione incentrato sulla navigazione fluviale in sinergia con altreforme di percorsi ecosostenibili (green pathway), quali i percorsi pedonali e ciclabili, con relativi servizi turisticie culturali.Tali interventi sono realizzabili su alcuni tratti specifici del corso d’acqua: nell’area compresa tra MaglianoSabina e Poggio Mirteto (eventualmente prolungabile sino a Fiano Romano); nel tratto romano compreso traPonte Milvio e l’isola Tiberina; nel tratto compreso tra il Porto di Ripa Grande, a Roma, sino alla foce, nel comunedi Fiumicino.Il progetto generale trova una diversa declinazione a seconda del territorio di intervento, pur mantenendo lacomune caratteristica di incentrarsi sulla valorizzazione delle potenzialità offerte dalla fruizione sostenibile dellavia d'acqua e delle sponde, con ricadute favorevoli sulla riduzione delle emissioni di CO2, sulla tutelaambientale, ma anche sulla crescita sostenibile delle economie locali.Nel tratto tra Magliano Sabina e Poggio Mirteto, area rilevante dal punto di vista naturalistico, il progetto saràfinalizzato al completamento e al recupero del sistema di approdi esistenti e alla realizzazione di nuovi attracchifluviali. L'intervento prevede il completamento della rete dei percorsi ciclopedonali e dei sentieri natura esistenti,la realizzazione di spazi attrezzati per il wellness, strutture per la fruizione naturalistica (capanni di osservazioneper il birdwatching, centri visita, ecc.) e la creazione/sistemazione di strutture per l'erogazione di servizi turisticidi orientamento e conoscenza del territorio, servizi culturali e servizi per la ristorazione e la vendita di prodottialimentari di qualità. È previsto inoltre l’acquisto di natanti a basso impatto per il servizio di trasporto lungo ilfiume. Nel tratto urbano centrale il progetto, pur mantenendo le caratteristiche di sostenibilità e la finalità difruizione turistica, si arricchisce della possibilità di fornire servizi alla popolazione residente nella Capitale,integrando il sistema di trasporto pubblico locale, come avviene in alcune grandi capitali europee.L'intervento prevede l'ammodernamento/rifacimento degli approdi lungo la banchina del Tevere nel tratto traPonte Milvio e l’isola Tiberina (Ponte Garibaldi) e soprattutto la realizzazione sui lungotevere di mini stazionimarittime, completamente automatizzate (con biglietterie automatiche), inserite armonicamente nel contestourbano (e realizzate in accordo con le competenti soprintendenze), che potranno offrire servizi qualificati siaal turista (merchandising, materiale informativo sulla città e sui monumenti, wi-fi, info point sulla ricettività, ecc.),sia al residente (nodo di scambio, servizio di bike-sharing, ecc.). L'intervento sarà integrato con laqualificazione complessiva della passeggiata alberata lungo il Tevere, anche allargando il tratto pedonale, econ un progetto specifico di arredo urbano e di ciclabilità in grado di costituire una nuova "centralità lineare"urbana. Il tratto a sud dell'isola Tiberina, che dal centro della città arriva fino alla foce, presenta aree dipaesaggio agrario e siti di grande interesse storico-archeologico e ambientale. La realizzazione e/ol’ammodernamento di punti di approdo attrezzati e di mini stazioni fluviali, in questo tratto, si integrerà con ungrande intervento di ciclabilità, parzialmente realizzato, che sarà in grado di collegare Roma a Fiumicino.

FONTI DI FINANZIAMENTO

29. VALORIZZAZIONE E RECUPERO AMBIENTALE DEL SISTEMA FLUVIALE DEL TEVERE

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Una soluzione infrastrutturale definitiva per il problema dell’eccessiva concentrazione di arsenico nelle acque dimolti Comuni della provincia di Viterbo.

A CHI E’ RIVOLTO

Il territorio interessato dall'intervento è pressoché coincidente con l'intera provincia di Viterbo, caratterizzatada un dato "strutturale" di rilevante concentrazione di arsenico nell’acqua. La potabilizzazione delle acque,dunque, riguarda una popolazione di circa 300.000 persone, nonché tutte le attività economiche del territorioche richiedono, per il loro esercizio, anche ai fini sanitari, l'utilizzo di acqua potabile.

PERCHE’

La Regione Lazio, per rispettare i parametri europei e nazionali sui limiti massimi di arsenico presente nelleacque potabili, e dovendo affrontare nella provincia di Viterbo una situazione di emergenza, ha avviato unaserie di interventi per l’installazione di impianti di abbattimento dell’arsenico: questi impianti, pur essendol’unica soluzione possibile per garantire nel breve periodo la risoluzione del problema, hanno costi di gestionerilevanti e una vita utile dei macchinari troppo breve per consentire una soluzione definitiva.Sono necessarie, quindi, azioni di medio-lungo periodo che risolvano strutturalmente e definitivamente ilproblema dell'approvvigionamento idrico potabile nelle zone coinvolte.

30. POTABILIZZAZIONE DELLE ACQUE CONTENENTI ARSENICO

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COME FUNZIONA

Gli interventi infrastrutturali comprenderanno la realizzazione di opere idrauliche complesse tali da garantireun’alimentazione aggiuntiva alle reti idriche esistenti o un’alimentazione alternativa rispetto a quella attuale,anche attraverso la realizzazione di nuove linee adduttrici; ciò favorirà la riqualificazione delle falde acquiferecompromesse. Sarà importante realizzare queste opere in tempi utili per garantire continuitàall'approvvigionamento idrico potabile anche al termine della vita utile dell'attuale schema impiantistico dellarete, fondato, come detto, sull'utilizzo diffuso di impianti di abbattimento dell’arsenico.

FONTI DI FINANZIAMENTO

30. POTABILIZZAZIONE DELLE ACQUE CONTENENTI ARSENICO

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Nel Lazio più di un terzo delle coste presenta fenomeni di erosione che hanno determinato una sensibileriduzione della superficie di molti arenili, causando ingenti danni all’ambiente e al comparto del turismo. Sullascorta delle esperienze acquisite nel corso degli anni in tema di ripascimento delle spiagge, la Regione Lazioha definito e avviato progetti organici finalizzati alla messa in equilibrio della costa, con interventi di protezionestabili, duraturi e non impattanti.

A CHI E’ RIVOLTO

I progetti riguarderanno la difesa, il recupero ambientale, la ricostruzione e la tutela della costa. Si tratterà, inparticolare, di interventi di ricostruzione e recupero di aree demaniali marittime degradate ed affette daerosione, integrati con interventi di sistemazione di opere limitrofe che interferiscono sull'equilibrio morfologicodelle zone costiere. Gli interventi riguarderanno:

• le coste adiacenti il Parco Naturale del Circeo (Latina, Sabaudia, San Felice Circeo, Terracina, Fondi), inprovincia di Latina

• i litorali della foce del Tevere (Fiumicino, Roma) e di Pomezia, in provincia di Roma • il tratto di costa tra la foce del Marta e le Saline di Tarquinia, in provincia di Viterbo

La riqualificazione delle spiagge darà inoltre un nuovo impulso al turismo balneare nel Lazio.

31. PROGETTI PER IL RIPASCIMENTO DELLE SPIAGGEE LA TUTELA DELLA COSTA

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PERCHE’

I tratti di costa interessati, che si sviluppano complessivamente per oltre 80 chilometri sui 330 del Lazio, negliultimi 50 anni hanno perso circa 40 ettari di spiaggia, anche a causa di interventi effettuati per ridurre l'erosionenell'entroterra (sistemazioni fluviali) o per la regolazione dei deflussi (dighe, traverse, ecc.).

COME FUNZIONA

Saranno realizzate opere di ricostruzione, mediante ripascimento, delle spiagge e delle strutture dunariepreesistenti, integrate con eventuali opere di contrasto all'erosione e di riassetto organico dei lungomare, dellefoci e delle opere portuali. Il ripascimento artificiale riguarderà circa 10-15 chilometri di spiaggia per unquantitativo di circa 2,3 milioni di metri cubi. Gli interventi previsti includono peraltro alcune sistemazioni tesea ridurre i fenomeni erosivi.Saranno impiegate cave marine per la sabbia, sulla base delle già avanzate conoscenze di cui dispone laRegione Lazio, leader riconosciuto a livello nazionale in tale ambito. Si prevedono accordi con leAmministrazioni Comunali e con operatori economici locali per la gestione della manutenzione delle opere edanche per eventuali cofinanziamenti.Le opere sono inoltre suscettibili di essere inserite nell'ambito dei Grandi Progetti (art. 100 del RegolamentoUE 1303/2013 recante norme comuni ai Fondi Strutturali e di Investimento Europei), mediante l’integrazionecon ulteriori opere (ad esempio lo spostamento entroterra della rete viaria litoranea e di urbanizzazioniindesiderate con recupero di zone naturali, la realizzazione di servizi per infrastrutture turistiche e per parchinaturali, nuove tecniche di regimazione fluviale con parziale ripristino del trasporto solido naturale, piani digestione dei sedimenti nelle dighe ex art.114 del DLgs 152/2006, ecc.).Nell'ambito dei progetti europei COASTGAP (MED) e MEDSANDCOAST (ENPI-CBC), di cui la Regione Lazioè capofila, è in corso la definizione delle opere costiere mediterranee conformi ai principi della GestioneIntegrata delle Zone Costiere, di cui faranno parte le opere di ripascimento e tutela delle coste laziali.

FONTI DI FINANZIAMENTO

31. PROGETTI PER IL RIPASCIMENTO DELLE SPIAGGEE LA TUTELA DELLA COSTA

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La promozione della raccolta differenziata porta aporta in tutti i Comuni del Lazio è un obiettivo prio-ritario della programmazione regionale per rag-giungere gli obiettivi indicati dall’Unione Europeae dare forza alla filiera industriale del riuso e delriciclo capace di trasformare i rifiuti in risorsa.

A CHI E’ RIVOLTO

L'introduzione del sistema di raccolta di rifiutiporta a porta ha avuto inizio nel 2007, quando laRegione Lazio ha stanziato i primi fondi abeneficio delle Province. Ad oggi, dopo sette anni,1,5 milioni di abitanti del Lazio finiscono di questoservizio. L'obiettivo è di estendere il servizio, neiprossimi 5-7 anni, agli oltre 4 milioni di cittadinilaziali.

PERCHE’

Attraverso questo intervento la Regione Laziopunta ad estendere il sistema di raccolta dei rifiuticol metodo del porta a porta sul territorio dellaRegione Lazio, al fine di incrementare lapercentuale di raccolta differenziata, portandolaai livelli previsti dalla normativa nazionale edeuropea. I finanziamenti che tramite le Provinceverranno erogati ai Comuni sono stati pensati peralleviare le difficoltà in cui le AmministrazioniComunali si trovano a causa dei vincoli dettati dalpatto di stabilità, che limita la loro capacità diindebitamento e di investimento, e per evitare undrastico aumento della tassa/tariffa con la qualeviene pagato il servizio di raccolta, trasporto rifiutie spazzamento strade.

COME FUNZIONA

L’intervento consiste nell’erogazione di finanziamenti alle Province della Regione Lazio affinché, attraversobandi rivolti a Comuni e Unioni di Comuni, sostengano il passaggio dal sistema di raccolta dei rifiuti stradalea quello porta a porta. I finanziamenti sono suddivisi tra parte in conto capitale e parte in conto corrente: laprima è volta a sostenere gli investimenti per le infrastrutture (centri di conferimento comunale) e per i mezzie i materiali (autocompattatori, carrellati, mastelli, buste), che compongono i costi di startup che un Comunedeve sostenere per dotarsi degli strumenti per una raccolta differenziata col sistema del porta a porta; laseconda serve a coprire buona parte dell’extra-costo derivante dal nuovo, capillare servizio di raccoltarifiuti, evitando l’aumento di tasse o tariffe in attesa che il ricavo ottenuto dalla vendita delle materie prime eseconde (di cui fanno parte le frazioni di rifiuti avviate a riciclo) consenta di rientrare in parte dell’extra-costosostenuto.

32. RISORSE ECONOMICHE E ASSISTENZA TECNICAPER LA DIFFUSIONE DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATAPORTA A PORTA NEI COMUNI

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FONTI DI FINANZIAMENTO

32. RISORSE ECONOMICHE E ASSISTENZA TECNICAPER LA DIFFUSIONE DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATAPORTA A PORTA NEI COMUNI

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La Regione Lazio farà fino in fondo la sua parte per rendere possibile, anche nel suo territorio, una nuovagestione del ciclo attenta alla sostenibilità e alla salute dei cittadini. Per questo ci impegneremo a completareil fabbisogno impiantistico necessario alla chiusura del ciclo con il trattamento di tutti i rifiuti differenziati.

A CHI E’ RIVOLTO

Le diverse azioni che compongono l’intervento sono rivolte a tutti gli attori della filiera del riciclo/riuso eproduzione di materie prime e seconde (imprese e Pubbliche Amministrazioni) di tutto il territorio laziale. Unadelle azioni previste punterà in particolare alla creazione del distretto del riciclo nel territorio di Bracciano.

PERCHE’

La Regione Lazio soffre di un'importante carenza di impianti per il trattamento differenziato dei rifiuti: questacarenza favorisce il monopolio nella gestione dei rifiuti e ostacola la libera concorrenza, in particolare per ilmercato delle materie prime e seconde. E’ necessario, quindi, realizzare interventi per chiudere il ciclo deirifiuti, attraverso impianti adeguati a trattare un alto numero di frazioni merceologiche. Sono inoltre previsteazioni per permettere il recupero di beni di consumo destinati a diventare rifiuti, attraverso interventi dimanutenzione. Questi interventi strutturali sul ciclo dei rifiuti e sulla filiera del riciclo inoltre favoriranno anchela nascita di nuovi posti di lavoro.

33. PROGRAMMI E IMPIANTI PER IL TRATTAMENTO DELLEFRAZIONI DIFFERENZIATE, DEI RIFIUTI INDIFFERENZIATI EDEI RIFIUTI RESIDUI

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COME FUNZIONA

L'intervento consiste in una serie di azioni volte a implementare la dotazione impiantistica della Regione Lazionella filiera del riciclo e del riuso e per il trattamento della frazione organica dei rifiuti solidi urbani. La prima azione riguarda la creazione di 5 distretti logistico ambientali del riciclo e del riuso, uno per ciascunaprovincia. Un distretto logistico-ambientale è un’area geografica circoscritta nella quale localizzare o valorizzaresistemi produttivi locali, a vocazione non solo industriale, connessi con la filiera di prevenzione della produzionedel rifiuto e trattamento dei flussi provenienti dalla raccolta differenziata porta a porta. Questi siti devono esserecorredati anche da esperienze di carattere divulgativo, come laboratori e centri dedicati alle scuole, attraversoi quali diffondere la cultura della corretta gestione del rifiuto, che comprende la prevenzione, il riciclo e lavalorizzazione.La seconda azione riguarda la creazione del distretto del riciclo a Bracciano, dove si intende realizzare unsistema di trattamento meccanico biologico innovativo, che consenta, oltre alla stabilizzazione della frazioneumida del rifiuto (anziché l’esclusiva valorizzazione tramite la creazione di CDR o CSS), il riciclo delle singolefrazioni merceologiche che compongono la parte secca del rifiuto. Questo particolare distretto dovrà inoltreessere corredato anche da un impianto di compostaggio per il trattamento della frazione organica provenientedalla raccolta differenziata porta a porta. L'ultima azione prevede l'incentivazione della pratica del compostaggio con tecnologia aerobica nelle zonedel Lazio meno favorite da un punto di vista logistico, attraverso contributi mirati ad incentivare impianti dipiccola taglia che abbiano una tecnologia di contenuto impatto ambientale, a servizio di un numero di abitantilimitato.

FONTI DI FINANZIAMENTO

33. PROGRAMMI E IMPIANTI PER IL TRATTAMENTO DELLEFRAZIONI DIFFERENZIATE, DEI RIFIUTI INDIFFERENZIATI EDEI RIFIUTI RESIDUI

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INVESTIMENTI PER UN TERRITORIOCOMPETITIVO

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COME FUNZIONA

Il “Programma Lazio 30Mega” è regolamentato dall’Accordo Quadro per la realizzazione del Programma Lazio30Mega - Interventi per la diffusione della Banda Ultra Larga nella Regione Lazio” tra Regione e Ministero delloSviluppo Economico (MISE). Il potenziamento delle dotazioni infrastrutturali, direttamente collegato alla capacitàdi innovazione dei singoli territori, rappresenta uno degli obiettivi principali dell’Agenda Digitale Europea edell’Agenda Digitale Italiana e trova ampio risalto nelle scelte strategiche assunte dall’amministrazione regionalenel documento “Linee di indirizzo per un uso efficiente delle risorse finanziarie destinate allo sviluppo 2014-2020” (approvato dal Consiglio Regionale del Lazio con DCR n. 2 del 10/04/2014) che individua, come unadelle azioni cardine, l’offerta di reti telematiche ad alta velocità.Il potenziamento infrastrutturale è quindi condizione necessaria per lo sviluppo e l’innovazione del Lazio, inparticolare:

• Le imprese avranno potenzialità di accesso a mercati globali attraverso connessioni a Internet veloci epotranno utilizzare/offrire servizi innovativi (ad esempio nel settore turistico-culturale, nell’istruzione eformazione etc.)

• L’amministrazione regionale potrà erogare servizi complessi legati, in particolare, all’assistenzaterritoriale, alla salute dei cittadini e alla valorizzazione del proprio patrimonio

• Le PA del Lazio potranno utilizzare/offrire nuovi servizi• Ai cittadini sarà garantita pari opportunità di accesso ai servizi offerti dall’amministrazione pubblica e

dai privati, con un incremento della domanda di servizi digitali in relazione alla conoscenza e allasperimentazione delle tecnologie

34. PROGRAMMA LAZIO 30 MEGA. INTERVENTI PER LA DIFFUSIONE DELLA BANDA ULTRALARGA NELLA REGIONE LAZIO

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Il “Programma Lazio 30Mega” prevede la costruzione e la messa a disposizione degli Operatori di TLC delleinfrastrutture abilitanti l'offerta di servizi basati su connettività di almeno 30 Mbps. Per ottenere tale risultatosarà realizzato un intervento che renda disponibile la fibra ottica ad una distanza minore o uguale a 400 metridalle unità immobiliari (UI). In ogni Comune oggetto dell’intervento dovranno essere collegate in modalità FTTH(con dispositivo di terminazione fibra interno all’edificio) tutte le sedi della PA (centrale e locale), dei presidisanitari pubblici e i plessi scolastici. L’obiettivo è abbattere il Digital Divide sul territorio del Lazio relativamentealle reti di nuova generazione, distribuendo connettività ad almeno 30 Mbps estendendo fibra ottica ad unadistanza minore o uguale di 400 metri dalle unità immobiliari. Per la realizzazione del “Programma Lazio 30Mega”, l’amministrazione regionale intende utilizzare in viapreferenziale il modello d’investimento rappresentato dal “Modello C: Incentivo”, previsto dal regime d’aiuto n.SA.34199 (2012/N), salvo diverse valutazioni di pubblico interesse, connesse a particolari aree della regione,per cui sarà adottato il modello d’investimento rappresentato dal “Modello A: Intervento diretto”, come previstodal medesimo regime.Il “Modello C: Incentivo” prevede una contribuzione pubblica alla realizzazione di collegamenti NGAN offertadall’amministrazione a uno o più Operatori economici privati (Operatore Beneficiario) individuati mediantesistemi a evidenza pubblica. Si tratta cioè dell’individuazione e del cofinanziamento (con contribuzionepubblica per una quota massima del 70%) di un progetto di investimento presentato da Operatori ditelecomunicazioni, rivolto alla realizzazione di una rete di accesso passiva a Banda Ultra Larga costituita dainfrastrutture di posa e portanti ottici. In coerenza con tale modello, la quota complessiva immessa

34. PROGRAMMA LAZIO 30 MEGA. INTERVENTI PER LA DIFFUSIONE DELLA BANDA ULTRALARGA NELLA REGIONE LAZIO

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dall’Operatore Beneficiario dovrà essere almeno pari al 30% dell’investimento previsto. I beni acquistati (qualiapparati passivi, componenti tecnologici, cavi, etc.), finalizzati alla realizzazione dell’infrastruttura ditelecomunicazioni, e la stessa infrastruttura, resteranno di proprietà dell’Operatore Beneficiario, che si impegnaa mantenerne la proprietà per un periodo di tempo che sarà precisato nel bando di selezione e a garantire lamanutenzione ordinaria e straordinaria delle reti realizzate con il contributo.Il “Modello A: Intervento diretto” prevede che l’intervento sia realizzato con fondi totalmente pubblici e chepertanto la proprietà delle infrastrutture realizzate sia di proprietà dell’Amministrazione finanziatrice.

FONTI DI FINANZIAMENTO

BILANCIO REGIONALE

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POR FSE2014-2020

PSR2014-2020

FONDO SVILUPPO ECOESIONE2014-2020

ALTRE RISORSE

34. PROGRAMMA LAZIO 30 MEGA. INTERVENTI PER LA DIFFUSIONE DELLA BANDA ULTRALARGA NELLA REGIONE LAZIO

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L’avvio sperimentale del G-Cloud(cloud-computing) per la pubblicaamministrazione è un’opportunità tec-nologica che, superando i costosidata-center e facendo convergere lepiattaforme applicative di base, favo-risce il consolidamento e la concen-trazione delle risorse informatiche conbenefici economici rilevanti tanto pergli enti locali che per le PMI.

A CHI E’ RIVOLTO

All’amministrazione regionale, alleSocietà e agli Enti partecipati/control-lati dalla Regione Lazio, alle 12Aziende Sanitarie Locali del Lazio.

PERCHE’

La Regione punta a un innalzamento della qualità dell’infrastruttura IT regionale, essenziale per assicuraremaggiori garanzie funzionali verso cittadini/imprese e migliorare la qualità dei servizi erogatidall'amministrazione. Il consolidamento infrastrutturale rappresenta anche il presupposto alla costruzionedi ambienti applicativi condivisi, declinati secondo i tipici paradigmi del Cloud Computing. La disponibilitàdi un G-cloud di portata regionale permette alle diverse Amministrazioni e Soggetti titolati al suo utilizzo diapprovvigionarsi just in time delle risorse ICT richieste. Si prevede di migliorare la qualità dell’infrastrutturae ottimizzare le risorse; contenere gli oneri e operare una razionalizzazione applicativa; assicurare maggiorigaranzie funzionali per cittadini, imprese e PA attraverso:

• La realizzazione di un Data Center primario regionale di almeno 1.200 mq con maggiori garanzie disicurezza e Continuità Operativa

• La riduzione del numero di Data Center• Il consolidamento infrastrutturale (riduzione dei Rack del 50% circa), il consolidamento in Cloud dei

servizi e il consolidamento applicativo• La migrazione e il consolidamento nella nuova infrastruttura delle consistenze CED, suddivise per domini• La realizzazione del G-Cloud della Regione Lazio• L’addestramento e riqualificazione del personale dedicato

Successivamente al completamento dell’intervento e sulla base di quanto realizzato, si prevede l’estensionedel piano di consolidamento alle Aziende Ospedaliere ed emergenziali (ARES 118) e l’offerta del servizio anchea Province, ALI e Comuni con popolazione inferiore ai 10.000 abitanti (305 Comuni su 378).

35. CONSOLIDAMENTO E RAZIONALIZZAZIONE DEI DATA CENTER REGIONALI

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COME FUNZIONA

La Regione Lazio, in considerazione della significativa frammentazione e dispersione sul territorio del Laziodi Data Center delle PA e Società Partecipate, coerentemente con il Piano nazionale triennale dirazionalizzazione e consolidamento dei CED della Pubblica Amministrazione, ai sensi dell’articolo 33-septiesdel decreto legge 18 ottobre 2012 n. 179 convertito nella Legge n. 221/2012, come modificato dall’art. 16 deldecreto legge del 21 giugno 2013 n. 69, intende attuare un programma di consolidamento e razionalizzazionedell’ICT regionale. L'intervento, volto al contenimento degli oneri complessivi a carico dell'Amministrazione Regionale, prevedeuna prima fase di consolidamento infrastrutturale, propedeutico ad azioni di razionalizzazione applicativa.Il programma di razionalizzazione consta in sintesi dei seguenti interventi:

1) realizzazione di un nuovo Data Center primario regionale di almeno 1.200 mq e conseguenteridefinizione del Data Center attuale a secondario;

2) impianto di una soluzione di G-cloud (Government-Cloud) Computing privato nel nuovo Data Center,su nuove apparecchiature ad alta densità e basso profilo energetico;

3) progressiva azione di consolidamento degli impianti esistenti, attraverso:a. consolidamento infrastrutturale degli impianti delle PA esistenti sul G-Cloud;b. progressivo consolidamento dei work-load applicativi.

Il programma proposto prevede l’implementazione di una soluzione atta ad assorbire e successivamente adismettere i Data Center migrati.

FONTI DI FINANZIAMENTO

35. CONSOLIDAMENTO E RAZIONALIZZAZIONE DEI DATA CENTER REGIONALI

BILANCIO REGIONALE

POR FESR 2014-2020

POR FSE2014-2020

PSR2014-2020

FONDO SVILUPPO ECOESIONE2014-2020

ALTRE RISORSE

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Mezzi pubblici più confortevoli e meno inquinanti,per i pendolari e per chi si sposta in città: unintervento, indirizzato per il 60% al trasporto urbanodi Roma che consentirà di rinnovare il parco deimezzi pubblici (autobus euro 6 e tram) al serviziodei cittadini.

A CHI E’ RIVOLTO

L’intervento prevede l’acquisto di nuovi mezzi adalta efficienza ambientale (autobus Euro 6 o tram)che miglioreranno la qualità, il comfort e lasicurezza di viaggio per tutti gli utenti (pendolari perlavoro e studio, turisti, utenti non abituali) eincrementeranno la domanda di trasporto pubblico locale. Almeno il 60% dei nuovi mezzi sarà destinato altrasporto urbano, in particolare per la città di Roma.

PERCHE’

Ampliare il parco veicolare del trasporto pubblico locale del Lazio con i nuovi autobus Euro 6 significa: • ridurre le emissioni inquinanti (ossido di carbonio, idrocarburi incombusti, ossidi di azoto e particolato)

e i consumi di carburante, in coerenza con gli obiettivi Euro 6 di sostenibilità ambientale per la mobilità• ridurre i costi medi di manutenzione (ordinaria e straordinaria): i costi di manutenzione per un autobus

nuovo sono 6 volte inferiori a quelli di un autobus con livelli di emissione Euro 0 e con 15 anni di eserciziocon l’acquisto di 350-370 nuovi mezzi si riuscirà ad abbassare l’età media del parco veicolare laziale,che ad oggi è di circa 12 anni, e allinearla alla media UE (circa 7 anni)

• migliorare il comfort a bordo e la sicurezza per gli utenti e gli operatori

COME FUNZIONA

L’investimento permetterà di acquistare circa 350 - 370 autobus ad alta efficienza ambientale (Euro 6), dei quali circail 40% per impiego metropolitano (circa 150 autobus, corrispondenti a circa il 10% del parco Cotral circolante) e circail 60% per impiego urbano per alcune città del Lazio, con prevalenza per la città di Roma (circa 220 autobus urbani).Il confronto con Roma Capitale consentirà di valutare l’opportunità di una modulazione degli investimenti previsti traautobus e tram che risponda al disegno strategico indicato nel recente Piano Generale del Traffico Urbano.

FONTI DI FINANZIAMENTO

36. INVESTIMENTI PER IL TPL: NUOVO PARCO VEICOLAREAD ALTA EFFICIENZA AMBIENTALE

BILANCIO REGIONALE

POR FESR 2014-2020

POR FSE2014-2020

PSR2014-2020

FONDO SVILUPPO ECOESIONE2014-2020

ALTRE RISORSE

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Per migliorare il trasporto pubblico, sosteniamo la“cura del ferro”, con l’acquisto di nuovi treni ad altacapacità, per migliorare le condizioni di vita deipendolari, aumentando la qualità e la quantità deiservizi, e per abbattere le emissioni inquinanti.

A CHI E’ RIVOLTO

L’acquisto di nuovi treni ad alta capacità miglioreràl’offerta di trasporto pubblico locale in tutta la reteferroviaria che collega la città di Roma al resto delterritorio laziale, aumentando la qualità e quantitàdei servizi per gli utenti. L’investimento sui nuovitreni consentirà un incremento di capacità ditrasporto di circa 10.600 passeggeri per ognigiorno feriale, per un totale di circa 2,6 milioni dipasseggeri l’anno, oltre a un miglioramento del comfort per i viaggiatori.

PERCHE’

La fornitura di nuovi treni risponde all'esigenza di aumentare l’offerta di posti per gli utenti che ogni giornoraggiungono Roma per lavoro o studio.Tale obiettivo può essere raggiunto in due modi: aumentando il numerodi treni oppure allungando le composizioni dei treni esistenti. La saturazione di alcune tratte ferroviarie rendeimpossibile aumentare il numero dei treni in ingresso alla stazione di Roma Termini; l'acquisto di nuovi treni acomposizioni bloccate (che non necessitano di manovre per l’inversione del senso di marcia), normalmenteaccoppiabili tra loro, consentirà una maggiore flessibilità e ottimizzazione nell’utilizzo dei treni, che potranno,ad esempio, essere accoppiati nelle ore di punta e divisi nelle ore di basso utilizzo.

COME FUNZIONA

La Regione Lazio, tramite una gara d’appalto, si doterà di treni ad alta capacità e/o a composizione bloccata,accoppiabili tra di loro. Una volta acquisiti i treni, la Regione, in base ad una convenzione, li darà in uso aTrenitalia per erogare i servizi di competenza regionale.L’incremento dell’offerta non provocherà un aumento del costo del biglietto per i passeggeri.

FONTI DI FINANZIAMENTO

37. INVESTIMENTI PER IL TRASPORTO FERROVIARIO:ACQUISTO DI NUOVI TRENI AD ALTA CAPACITA'

BILANCIO REGIONALE

POR FESR 2014-2020

POR FSE2014-2020

PSR2014-2020

FONDO SVILUPPO ECOESIONE2014-2020

ALTRE RISORSE

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Il principale intervento di potenziamento delle linee ferroviarie sarà indirizzato alla ferrovia regionale Roma –Civita Castellana - Viterbo, con il raddoppio della linea fino a Morlupo e l’eliminazione di 11 passaggi a livello.

A CHI E’ RIVOLTO

Il potenziamento della ferrovia regionale Roma - Civita Castellana - Viterbo (conosciuta anche come RomaNord) migliorerà i servizi del trasporto pubblico locale ferroviario dalla Capitale (nei Municipi II e XV) ai Comunia nord di Roma e nell’area nord del Lazio fino a Viterbo, attraverso un percorso di 102 chilometri.

PERCHE’

La linea ferroviaria Roma Nord è una delle più frequentate del Lazio, prevalentemente da pendolari che, permotivi di studio e lavoro, si recano tutti i giorni a Roma; inoltre, i Comuni dell’immediato hinterland a nord diRoma sono in forte espansione demografica: per questo è necessario migliorare il collegamento di questicomuni con il centro di Roma, attraverso il potenziamento della ferrovia, per poter garantire ai cittadini unnumero maggiore di treni in linea, nonché un aumento della velocità, della regolarità dei treni e della sicurezza.

38. RINNOVAMENTO E POTENZIAMENTO DELLA LINEAFERROVIARIA ROMA-CIVITA CASTELLANA-VITERBO

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COME FUNZIONA

Il progetto prevede il raddoppio della ferrovia regionale Roma - Civita Castellana - Viterbo relativamente allatratta extraurbana tra le stazioni di Riano, Castelnuovo di Porto e Magliano (nel comune di Morlupo).L'intervento è la naturale prosecuzione dei lavori di ammodernamento e potenziamento della tratta urbanaPiazzale Flaminio - Montebello, attualmente in corso. Saranno inoltre eliminati 11 passaggi a livello traMontebello e Riano. Il raddoppio rivede tutta la sede ferroviaria esistente realizzando rettifiche di tracciato con un aumento deiraggi di curvatura al di sopra dei 250 metri. Inoltre, è previsto il potenziamento degli impianti di trazioneelettrica e la realizzazione dell'impianto di segnalamento e di controllo della circolazione ferroviaria. Lerettifiche di tracciato consentiranno una diminuzione della lunghezza dei binari da 7,213 km a 5,989 km euna diminuzione delle percorrenze da circa 17 minuti a circa 10 minuti.L’intervento sarà realizzato da AREMOL (Agenzia Regionale Mobilità del Lazio) in collaborazione con lestrutture tecniche di ASTRAL (Azienda Strade Lazio).

FONTI DI FINANZIAMENTO

38. RINNOVAMENTO E POTENZIAMENTO DELLA LINEAFERROVIARIA ROMA-CIVITA CASTELLANA-VITERBO

(*) Opera completamente finanziata nel bilancio regionale 2014-2016 in attesa del riparto delle risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione 2014-2020

BILANCIO REGIONALE

POR FESR 2014-2020

POR FSE2014-2020

PSR2014-2020

FONDO SVILUPPO ECOESIONE2014-2020

ALTRE RISORSE

(*)

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La Regione Lazio, attraverso la quota regionale del Fondo Sviluppo e Coesione, contribuisce all’avanzamentodella più importante infrastruttura pubblica che si sta costruendo a Roma e nel Paese, garantendo ilfinanziamento dei lavori della Linea C della Metro fino a Piazza Venezia.

A CHI E’ RIVOLTO

La realizzazione della terza linea della metropolitana di Roma migliorerà il trasporto pubblico e decongestioneràquello privato in tutta la città di Roma, agevolando gli spostamenti di pendolari, residenti e turisti: il tracciatocollegherà i quartieri delle periferie est della Capitale fino al centro della città, intersecandosi sia con la lineaA che con la linea B e facilitando gli spostamenti nel centro.La linea C potrà trasportare 24.000 passeggeri all'ora per senso di marcia.

PERCHE’

La linea C della metropolitana servirà zone molto popolose della Capitale come la periferia est,decongestionando in particolare la via Casilina e riducendo il carico sulla linea A nella tratta centrale,attualmente congestionata. L’effetto che si creerà dall’intersezione delle tre linee metropolitana nel centro dellacittà consentirà di mettere in atto provvedimenti di disincentivazione dell’uso del mezzo privato (aumento dellearee pedonalizzate, ZTL, corsie preferenziali per i bus, ecc.). Inoltre, con l’aumento dell'utilizzo del trasportopubblico nel centro diminuiranno conseguentemente il traffico privato e lo smog, e si favorirà la salvaguardiadel patrimonio artistico cittadino.

39. METROPOLITANA LINEA C DI ROMA – COMPLETAMENTOFINO A PIAZZA VENEZIA

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COME FUNZIONA

Il tracciato della nuova linea C della metropolitana sarà lungo 22 chilometri (di cui 13 sotterranei e 9 all’aperto) ecomprenderà 25 stazioni.Sono previsti collegamenti con la linea A alla stazione San Giovanni, con la linea B alla stazione Colosseo/ForiImperiali e con la Ferrovia Regionale FR1 (Fiumicino aeroporto - Fara Sabina) alla nuova stazione Pigneto.La frequenza prevista per il passaggio dei treni nell'ora di punta è di 180 secondi nella tratta Venezia – Alessandrino,360 secondi nella tratta Alessandrino - Grotte Celoni, 720 secondi nella tratta Grotte Celoni – Pantano. La linea C è finanziata dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, dalla Regione Lazio e da Roma Capitale.

FONTI DI FINANZIAMENTO

39. METROPOLITANA LINEA C DI ROMA – COMPLETAMENTOFINO A PIAZZA VENEZIA

(*) Opera completamente finanziata nel bilancio regionale 2014-2016 in attesa del riparto delle risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione 2014-2020

BILANCIO REGIONALE

POR FESR 2014-2020

POR FSE2014-2020

PSR2014-2020

FONDO SVILUPPO ECOESIONE2014-2020

ALTRE RISORSE

(*)

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Portare a termine il collegamento stradale Civitavecchia – Orte – Terni rappresenta una priorità assoluta percompletare la maglia infrastrutturale, sostenere la modernizzazione e garantire l’accessibilità del nostroterritorio. Dopo anni di annunci, interveniamo con una programmazione fondata su risorse certe e definite.

A CHI E’ RIVOLTO

Il completamento della tratta Cinelli-Monte Romano della superstrada che collegherà Orte con Civitavecchia,è un passaggio decisivo per migliorare la mobilità in tutto l’alto Lazio, in particolare nei territori di Civitavecchia,Tarquinia, Monteromano, Vetralla, Viterbo.

PERCHE’

L’intervento avrà un notevole impatto sulla mobilità dei cittadini e delle merci, perché migliorerà sia la capacitàdi trasporto sull'asse Civitavecchia-Viterbo-Orte, sia la sicurezza della circolazione stradale. Inoltre, sarannoeliminate le attuali "strozzature”, in particolare quella per il transito nell'abitato di Monteromano.

COME FUNZIONA

Il completamento di quest’opera, il cui inizio risale agli anni ’70, è stato previsto già nel primo programmadelle opere da realizzare con la “Legge Obiettivo” (deliberazione CIPE n.121/2001) e quindi riportato

40. COMPLETAMENTO DELLA SUPERSTRADA CIVITAVECCHIA-VITERBO-ORTE-TERNI (TRATTA CINELLI-MONTE ROMANO)

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nell’“Intesa Generale Quadro” sottoscritta dalla Regione Lazio con il Governo il 20 marzo 2002 e nel suoaggiornamento del 2011, inserendosi nel più ampio itinerario europeo E45, relativamente al tratto Terni-Orte-Civitavecchia. Il tracciato è individuato quale Comprehensive network nella Rete Ten-T approvata dalla UE.In particolare, il tratto ancora da realizzare (di circa 25 km) è quello compreso tra Vetralla e la S.S. 1 Aurelia(attualmente in trasformazione in autostrada) nel territorio compreso tra Tarquinia e Civitavecchia. L'operaconsiste in un tracciato di piattaforma a due carreggiate separate formate da 2 corsie ciascuna oltre banchinadi emergenza.

FONTI DI FINANZIAMENTO

40. COMPLETAMENTO DELLA SUPERSTRADA CIVITAVECCHIA-VITERBO-ORTE-TERNI (TRATTA CINELLI-MONTE ROMANO)

(*) Opera parzialmente finanziata nel bilancio regionale 2014-2016 in attesa del riparto delle risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione 2014-2020

BILANCIO REGIONALE

POR FESR 2014-2020

POR FSE2014-2020

PSR2014-2020

FONDO SVILUPPO ECOESIONE2014-2020

ALTRE RISORSE

(*)

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il Lazio cambiaCon l’Europa,

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SCELTE PER UNA SOCIETA’PIU’ UNITA

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Una pluralità di interventi per combattere la povertà e promuovere l’inclusione sociale di tutti i cittadini a partiredalle categorie più fragili come le donne sole con figli a carico e gli anziani. Per un Lazio più equo e solidale.

A CHI E’ RIVOLTO

L’intervento è diviso in sei azioni rivolte a: 1. donne sole con figli a carico2. giovani di età compresa tra 16 e 29 anni3. anziani over 704. istituzione di una rete regionale di prevenzione e contrasto alla violenza di genere5. rifugiati (titolari di protezione internazionale - status di rifugiato e status di protezione sussidiaria - ai sensi

del D.Lgs. n.18/2014)6. popolazione delle aree rurali

PERCHE’

In questi anni, a fronte di un esponenziale aumento del fenomeno della povertà, conseguente alla profondacrisi economica che ha investito i Paesi dell’Unione e, in particolar modo l’Italia, abbiamo assistito a unaprogressiva erosione degli investimenti nel sociale, con effetti disastrosi: senza risorse destinate al sociale,ossia senza il riconoscimento e il sostegno dei diritti della persona, arretra l’intero sistema socioeconomico.La Regione Lazio vuole invertire questa tendenza perché considera il welfare non come un costo, ma comeun potente elemento di sviluppo. Di fronte alla povertà assoluta e alle nuove povertà generate dalla crisieconomica vogliamo sostenere le donne vittime di violenza e con figli a carico, i giovani, gli anziani in difficoltà,i rifugiati, creando una rete tra gli attori del territorio (istituzionali e no) per attivare percorsi di reinserimentolavorativo e sociale fondati sulla presa in carico globale della persona.

41. INTERVENTI PER CONTRASTARE I RISCHI DI POVERTA'E DI ESCLUSIONE SOCIALE

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COME FUNZIONA

1. PROGETTO DONNE SOLE CON FIGLI A CARICOL’intervento prevede le seguenti attività:

• l’individuazione e la selezione delle donne che parteciperanno al progetto, la creazione del portale, lacreazione della rete sociale e del gruppo di sostegno psicologico

• l’organizzazione di incontri del gruppo di sostegno, di supporto motivazionale e psicologico perpromuovere lo sviluppo della donna, con azioni di accompagnamento, di orientamento e diautodeterminazione, favorendo al contempo il superamento di situazioni di disagio. Si prevede lacostituzione di 5 gruppi, uno per provincia, che si incontreranno con cadenza settimanale, per la duratadi due mesi. I gruppi saranno composti da un massimo di 20-25 donne. Il personale impegnato saràcostituito da uno psicologo/tutor esperto nella materia e da un tutor facilitatore. Nell’ultimo periodosaranno avviati colloqui sulla base dei quali sarà possibile realizzare una ricognizione dei bisogni e dellecompetenze di ciascuna donna, e offrire un’azione di orientamento per la scelta alla partecipazione alleattività formative. Durante questa fase è previsto per le partecipanti un rimborso spese di 200 euro al mese

• la partecipazione a un periodo di formazione teorico-pratica di quattro mesi. Le donne saranno seguiteda tutor esperti nella materia e da tutor facilitatori e avranno modo di sperimentare l’inserimentolavorativo. Durante questa fase è previsto per le partecipanti un’indennità di inserimento formativo

• l’inserimento lavorativo “accompagnato”, la cui durata prevista è di circa cinque mesi. In questo periodole donne potranno sperimentare una reale formazione “on the job”, attraverso tirocini lavorativi nellerealtà tematiche per le quali hanno intrapreso e sostenuto il percorso formativo. Nell’intero periodosaranno seguite da un tutor. Durante questa fase è prevista per le partecipanti un’indennità diinserimento lavorativo

2. PROGETTO GIOVANI DI ETÀ COMPRESA TRA I 16 E 29 ANNIIl progetto prevede:

• l’individuazione e selezione dei ragazzi che parteciperanno al progetto, la creazione del portale, lacreazione della rete sociale e del gruppo di sostegno psicologico

• incontri del gruppo di sostegno, di supporto motivazionale e psicologico. Si prevede la costituzione di5 gruppi, uno per provincia, che si incontreranno con cadenza settimanale, per la durata di due mesi.I gruppi saranno composti da massimo 20-25 ragazzi/e. Durante questa fase è previsto un rimborsoper i partecipanti

• un periodo di formazione teorico-pratica di quattro mesi, attraverso la collaborazione di attori del Terzosettore e il coinvolgimento delle risorse e delle realtà occupazionali esistenti sul territorio. Durante questafase è prevista un’indennità di inserimento formativo per i partecipanti

• l’inserimento lavorativo “accompagnato”, la cui durata prevista è di circa cinque mesi. In questo periodoi ragazzi/e potranno sperimentare una reale formazione “on the job”, attraverso tirocini lavorativi nellerealtà tematiche per le quali hanno intrapreso e sostenuto il percorso formativo. Durante questa fase èprevista un’indennità di inserimento lavorativo per i partecipanti

3. PROGETTO ANZIANI OVER 70Il progetto punta a:

• offrire sostegno e mantenimento (e, quando possibile, favorire recupero e sviluppo) delle capacitàpsico-fisiche degli anziani, per aiutarli a vivere in modo attivo e gratificante compatibilmente con lapropria situazione

41. INTERVENTI PER CONTRASTARE I RISCHI DI POVERTA'E DI ESCLUSIONE SOCIALE

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Il Lazioil Lazio cambiaCon l’Europa,

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• promuovere e gestire iniziative e programmi che hanno l’obiettivo di sostenere e stimolare la personaanziana, evitando situazioni di solitudine, rafforzando la propria situazione affettiva

• garantire un sostegno economico per ciascun partecipante durante il periodo di partecipazione aiprogrammi

44. RETE REGIONALE PER LA PREVENZIONE E IL CONTRASTO ALLA VIOLENZA DI GENERE Sarà attivata una rete regionale antiviolenza con la partecipazione delle Istituzioni, degli Enti pubblici e privati,delle Associazioni il cui scopo statutario principale è il contrasto alla violenza sulle donne, al fine di coordinarele azioni e le attività realizzate dai singoli organismi e di condividere le best-practice realizzate sul territorio.Saranno elaborati nuovi modelli di partecipazione attiva attraverso una metodologia di coinvolgimento, didiffusione della percezione del fenomeno e di condivisione delle conoscenze su tutto il territorio regionale, euna piattaforma virtuale regionale aperta, per la raccolta di documentazione e di dati. E’ prevista l’applicazione di metodologie di partecipazione attiva, coerentemente alle indicazioni dellaCommissione Europea nella Strategia Europa 2020, per il raggiungimento degli obiettivi di comunicazione,diffusione e apprendimento, permettendo una reale partecipazione e consapevolezza a tutti i soggetti coinvoltinella rete.

5. PROGETTO RIFUGIATIL’intervento prevede percorsi di accompagnamento per l'integrazione socio-lavorativa dei “titolari di protezioneinternazionale”, cioè delle persone a cui è stato riconosciuto lo status di rifugiato o concesso il permesso disoggiorno per protezione sussidiaria (ai sensi del D.Lgs. n.18/2014). Le attività saranno affiancate da unservizio di mediazione culturale.Il progetto si articola nei seguenti percorsi:Realizzazione di Corsi di Orientamento Civico-OCIl progetto prevede l’organizzazione di corsi di Orientamento Civico presso i centri di accoglienza (CARA) diCastelnuovo di Porto e gli altri centri nella regione. I corsi saranno strutturati in 5 moduli che riguarderanno: aspettidella cultura e società italiana; la Costituzione, le istituzioni dello Stato italiano, diritti e doveri dei cittadini; il SistemaSanitario Nazionale e i servizi pubblici alla persona; il sistema educativo italiano; l’orientamentoprofessionale/lavorativo, inclusa la normativa e i servizi per l’impiego, le norme sulla sicurezza e salute dei lavoratorisul luogo di lavoro. Ogni corso avrà la durata di 20 ore. Ai partecipanti che abbiano frequentato almeno il 60%delle lezioni sarà rilasciato un attestato di frequenza. L’attività intende migliorare la conoscenza del sistema civicoitaliano e fornire ai destinatari servizi di informazione legale durante la procedura di riconoscimento della protezioneinternazionale.Registrazione dei Profili Personali e Professionali (Profili di Competenze)Presso gli stessi siti, si prevede la realizzazione di un’analisi delle esigenze in materia di qualificazioneprofessionale, tramite la ricognizione delle qualifiche professionali e tecniche dei titolari di protezioneinternazionale. La registrazione dei job-profiling, mediante colloqui personali e l’utilizzo di una modulisticastandardizzata, avrà la funzione di individuare i potenziali beneficiari dei corsi Formazione e Lavoro e più ingenerale di fornire supporto nel processo di integrazione lavorativa nel tessuto economico regionale.Redazione dei CVA seguito delle attività appena descritte, è prevista la stesura o l’aggiornamento del curriculum vitae nelformato Europass, nonché l’orientamento dei beneficiari verso i servizi del territorio (procedura legale; offertaformativa e riqualificazione professionale; istruzione scolastica; informazione sulla normativa in materia dilavoro; servizi per l’impiego e accompagnamento all’inserimento lavorativo con particolare accentosull’individuazione di forme di incontro tra domanda e offerta di lavoro). Tale attività verrà realizzata attraverso

41. INTERVENTI PER CONTRASTARE I RISCHI DI POVERTA'E DI ESCLUSIONE SOCIALE

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il collegamento con gli Uffici provinciali del lavoro, le agenzie interinali e le altre realtà territoriali interessatealla tematica. FFormazione e LavoroSarà erogato un corso di formazione sulle tematiche del lavoro autonomo e la creazione di impresa. I principaliargomenti trattati saranno: definizione delle diverse tipologie di impresa con particolare focus sulla cooperativa(cooperative sociali nei settori della ristorazione, agro ambientale, mediazione sociale e linguistica ecc.);individuazione di fonti di finanziamento; aspetti amministrativo-burocratici per lo startup; gestione ordinaria(contabilità, rendicontazione delle spese ecc.). Il corso di formazione prevede la frequenza dell’80% dellelezioni al fine dell’ottenimento dell’attestato finale di frequenza e/o qualifica. Successivamente al corso èprevista l’attivazione di tirocini formativi presso strutture dislocate su tutto il territorio regionale. I beneficiarisaranno poi indirizzati verso le agenzie di lavoro interinale, aziende e famiglie (assistenza familiare) per favorirel’inclusione lavorativa.

6. PROGETTO POPOLAZIONE DELLE AREE RURALIIl PSR prevede interventi mirati di varia natura, volti ad aumentare la capacità inclusiva della regione (es.incentivi per nuove imprese, servizi alle persone e implementazione della banda larga), in particolare nellearee rurali soggette a spopolamento ed abbandono. Gli interventi saranno attuati attraverso procedure dievidenza pubblica con le quali, mediante criteri di selezione predefiniti, saranno finanziati i progetti migliori.Dopo l’approvazione del documento di programmazione sullo sviluppo rurale da parte dell’Unione Europea,prevista per la fine dell’anno 2014, saranno adottati i bandi pubblici per la raccolta dei progetti e delle relativedomande di finanziamento. Gli interventi per contrastare i rischi di povertà ed esclusione sociale saranno soddisfatti dalle operazionipreviste dalle azioni volte a favorire i Servizi di base e rinnovamento nelle aree rurali e dallo Sviluppo LocaleLeader.

FONTI DI FINANZIAMENTO

41. INTERVENTI PER CONTRASTARE I RISCHI DI POVERTA'E DI ESCLUSIONE SOCIALE

BILANCIO REGIONALE

POR FESR 2014-2020

POR FSE2014-2020

PSR2014-2020

FONDO SVILUPPO ECOESIONE2014-2020

ALTRE RISORSE

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e riparte

Di fronte alla crisi, nessuno deve essere lasciato solo.

Vogliamo dare nuove opportunità e sostenere anche

chi, per diverse ragioni, incontra maggiori difficoltà

nella ricerca di percorsi formativi e di un lavoro.

A CHI E’ RIVOLTO

A giovani ed adulti, disoccupati o inoccupati,popolazione appartenente a categorie svantaggiate,popolazione adulta con livelli di competenza nonadeguati. L'intervento ha come riferimento l’interoterritorio regionale.

PERCHE’

La Regione vuole sostenere disoccupati e inoccupati con percorsi di formazione finalizzati all'occupabilità consostegno al reddito, rivolti anche a soggetti in particolari condizioni di fragilità. L'intervento prende a riferimentol'insieme dei settori, tradizionali e innovativi, che caratterizzano la struttura economica regionale e rispetto aiquali vengono avviati percorsi formativi a sostegno dello sviluppo delle competenze e della qualificazione delleprofessionalità. L'intervento trova specifiche declinazioni, in funzione delle finalità prevalenti assegnate alcontenuto e agli obiettivi formativi:

• qualificazione professionale ai fini dell'occupabilità• compensazione e riduzione degli squilibri sociali, aumentando le opportunità di accesso alla conoscenza

e garantire nuove e più efficaci modalità di coinvolgimento nella vita attiva• acquisizione di competenze, di base o tecnico-professionali, per aumentare le opportunità di inserimento

e per migliorare le condizioni di accesso e permanenza nel mercato del lavoro Obiettivo dell'intervento è quello di:

• ridurre il numero dei disoccupati, con particolare attenzione ai NEET• incrementare l'occupazione di persone appartenenti a categorie svantaggiate• aumentare la partecipazione della popolazione adulta a percorsi di formazione incrementandone il livello

di qualificazione

COME FUNZIONA

L'intervento è articolato su più tipologie di azioni declinate in funzione delle esigenze dei singoli destinatari:• con modalità semplici o all'interno di progetti integrati, anche individualizzati• percorsi di orientamento e bilancio di competenze propedeutici all'attività formativa;• attività formative per l'acquisizione di competenze di base• attività formative per l'acquisizione di competenze in ambito specialistico, settoriale, per la creazione di

impresa e l'autoimprenditorialità• attività formative caratterizzate da componenti di esperienza diretta in contesti produttivi

In funzione della tipologia di intervento e della sua articolazione, è prevista l'erogazione di un contributo

42. PERCORSI DI FORMAZIONE FINALIZZATI ALL'OCCUPABILITÀCON SOSTEGNO AL REDDITO, RIVOLTI ANCHE A SOGGETTI IN PARTICOLARI CONDIZIONI DI FRAGILITÀ

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economico, di entità proporzionale all'impegno previsto in termini di tempo effettivamente dedicato al percorsodi qualificazione e/o riqualificazione. Il contributo costituisce un incentivo a supporto della frequenza, anchenell'ottica di garantire la massima possibilità di accesso e permanenza dei destinatari all'interno delle attività,conseguendo così risultati spendibili nel mercato del lavoro. In particolare, per persone appartenenti acategorie fragili, il sostegno economico si rende particolarmente necessario poiché, per questi particolarigruppi di cittadini, il rischio di rimanere ai margini del mondo produttivo - anche per effetto di mancanza diadeguata qualificazione - è maggiore e molto spesso connesso all'appartenenza a contesti sociali di fortedeprivazione.

FONTI DI FINANZIAMENTO

42. PERCORSI DI FORMAZIONE FINALIZZATI ALL'OCCUPABILITÀCON SOSTEGNO AL REDDITO, RIVOLTI ANCHE A SOGGETTI IN PARTICOLARI CONDIZIONI DI FRAGILITÀ

BILANCIO REGIONALE

POR FESR 2014-2020

POR FSE2014-2020

PSR2014-2020

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ALTRE RISORSE

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Un sostegno concreto ai redditi più bassi, per chiha perso il lavoro e vuole intraprendere un percorsoper trovare una nuova occupazione o riqualificarsiprofessionalmente.

A CHI E’ RIVOLTO

A persone disoccupate impegnate nella ricercaattiva del lavoro e residenti nel Lazio.

PERCHE’

La Regione vuole mettere in campo politiche attiveche garantiscano l’uscita dallo stato di disoccupazione nel più breve tempo possibile, attraverso lasperimentazione di soluzioni innovative, in particolare per i disoccupati in fasce di reddito più deboli. Per farloè necessario attivare un sistema sinergico pubblico-privato che garantisca un ruolo importante, attivo edefficiente ai Centri per l'Impiego, e sfrutti il patrimonio di esperienza e conoscenze dei soggetti privati per laricollocazione dei disoccupati.

COME FUNZIONA

L'intervento prevede un sussidio riservato a disoccupati, che hanno esaurito ogni percorso di sostegno alreddito da almeno sei mesi, ed è condizionato alla loro disponibilità effettiva di attivarsi per la ricerca di unlavoro e per la propria riqualificazione lavorativa, attraverso la firma del contratto di ricollocazione. Sarà riservatoai disoccupati il cui ISEE è uguale o inferiore a 9.000 euro, che in passato abbiano lavorato ed abbiano avutouna contribuzione per almeno 52 settimane. L'interessato ha diritto all'erogazione del sussidio dal momentodella firma del contratto di ricollocazione e per una durata non superiore a 4 mesi, coincidenti con la duratadell'efficacia del contratto di ricollocazione. L'erogazione del sussidio avverrà tramite una società in-housedella Regione o un soggetto pubblico da individuare.Il contratto di ricollocazione richiede al disoccupato la partecipazione totale e a tempo pieno alle attività previstedai soggetti accreditati per i servizi per il lavoro ai fini del ricollocamento. Esiste un bacino di disoccupati che hannoesaurito ogni percorso di sostegno al reddito e necessitano, quindi, di un aiuto economico per potersi dedicare atempo pieno ad un percorso efficace di reinserimento nel mercato del lavoro. In prima applicazione, si prevede dierogare almeno 600 euro mensili per la durata massima di 4 mesi, per un totale di 30.000 interventi. Dato che ilbacino di riferimento stimato ammonta a circa 112.200 unità, l'intervento copre non meno del 26% del fabbisogno.

FONTI DI FINANZIAMENTO

43. SUSSIDIO IN ATTUAZIONE DI PERCORSI PER LA RICERCADI LAVORO

BILANCIO REGIONALE

POR FESR 2014-2020

POR FSE2014-2020

PSR2014-2020

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ALTRE RISORSE

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Un piano per la diffusione dei servizi all’infanzia,l’aumento dell’offerta di posti negli asili nido e losviluppo di servizi innovativi e integrativi. Asostegno delle famiglie, dell’occupazione femminilee dei Comuni.

A CHI E’ RIVOLTO

L’intervento riguarda tutto il territorio regionale, conparticolare riferimento alle zone in cui è minore lacopertura territoriale e demografica degli asili nidoin termini di beneficiari, con particolare riferimentoalla popolazione femminile.

PERCHE’

In tutto il territorio regionale ci sono 786 asili nido per una offerta complessiva di 28.967 posti. Di questi 23.206sono pubblici o convenzionati con il proprio Comune (dal quale ricevono un parziale contributo pubblico),mentre gli altri agiscono in regime esclusivamente privato. Nell’area metropolitana di Roma vi sono nidiinsufficienti rispetto alla domanda; nelle altre province vi sono ampi territori dove non si è ancora programmatala presenza dei servizi, che può essere integrata con forme innovative e standard più adatti al contesto socialee urbanistico (nidi rurali, nidi familiari per i comuni più piccoli, nidi aziendali collegati al luogo di lavoro piùaccessibili per gli abitanti dei contesti periferici). La situazione nel Lazio è dunque quella di un gap da colmare.Per questo la Regione vuole aumentare l'offerta di 9.543 unità, portando la percentuale di copertura a regimeal 24,7%, ed articolando il piano nel modo seguente: 5.600 nuovi posti in nido (pubblici, privati convenzionati,aziendali); 1.500 posti in servizi innovativi ed integrativi; 2.443 creati indirettamente attraverso l'emersione diservizi oggi non contemplati dalla normativa.

COME FUNZIONA

Ampliamento quantitativo e qualitativo dell'offerta di servizi 0-3 anni, attraverso:1) Regolamentazione uniforme per l'accesso ai nidi2) Regolamentazione regionale degli standard dei servizi integrativi ed innovativi; sostegno finanziario

all'accesso tramite voucher alle famiglie3) Sostegno finanziario in conto capitale per la realizzazionee l'avvio di nuove strutture4) L'incentivo alle famiglie per l'accesso ai nuovi posti – nido consente ai Comuni di coprire l'intero costo

di funzionamento non coperto da quanto pagato dalla famiglia, e sosterrà l'ampliamento delleconvenzioni con i nidi privati nei Comuni più grandi, oppure l'avvio di nidi comunali dove ancora nonce ne siano.

Oggi il costo per il servizio di asilo nido (mese/bambino), sostenuto da un Comune, è mediamente di:• 1.000€ se gestito direttamente• 750€ se in convenzione con un titolare e gestore privato• 500 € se in regime di concessione (immobile di proprietà comunale, gestione privata in convenzione)

44. AZIONI DI FORMAZIONE E SOSTEGNO DEL LAVOROPER LO SVILUPPO DI SERVIZI ALL'INFANZIA (0-3ANNI)

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La strategia dell’intervento è quella di incentivare preferibilmente lo sviluppo dell’iniziativa privata – territorialee aziendale – ma privilegiando la creazione di nidi Comunali nei territori più scoperti. La logica finanziaria è quella di ripartire il costo del servizio tra:

• Retta pagata dalla famiglia (orientandola al massimo di 450 - 500€, per i redditi più alti)• Agevolazione alla retta secondo fasce ISEE, pagata dal Comune (mediamente 200-250€)• Costo non coperto dalla retta, finanziato dall’intervento regionale (mediamente 250€ per quelli

convenzionati, 300 per quelli pubblici)La modalità di finanziamento potrà avvenire, a scelta del singolo Comune, attraverso:

• L’ampliamento delle convenzioni già in essere• La stipula di nuove convenzioni con altri nidi privati• L’apertura di nuovi nidi Comunali• L’ampliamento dei posti bambino nei nidi comunali già attivi• Il riconoscimento di voucher (buoni-servizio) alle famiglie inserite in lista di attesa. Il voucher potrà

essere speso inizialmente solo in nidi già convenzionati, magari utilizzando posti aggiuntivi; tuttavia illoro funzionamento ottimale è subordinato alla introduzione di un sistema di norme di accreditamentodei nidi, che consentano la scelta libera delle famiglie

Verrà complessivamente garantito l’accesso a 5.600 bambini in più rispetto al 2013: 1.600 in strutturepubbliche (ad un contributo medio stimato di € 300 al mese); 2.400 tramite ampliamento delle convenzioni ovoucher alle famiglie (di importo medio di € 250 al mese); ulteriori 1.600 tramite voucher (di 150€ cadauno)per l’accesso a nidi aziendali.

FONTI DI FINANZIAMENTO

44. AZIONI DI FORMAZIONE E SOSTEGNO DEL LAVOROPER LO SVILUPPO DI SERVIZI ALL'INFANZIA (0-3ANNI)

BILANCIO REGIONALE

POR FESR 2014-2020

POR FSE2014-2020

PSR2014-2020

FONDO SVILUPPO ECOESIONE2014-2020

ALTRE RISORSE

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Pensiamo sia necessario garantire a tutti i cittadini,senza esclusioni, il pieno accesso all’attivitàmotoria e sportiva, con particolare attenzione allepersone in difficoltà socio-economica e condisabilità fisica o psichica. Il principio ispiratoredeve essere quello dello “sport di cittadinanza”. Perquesto abbiamo avviato l’iter per una nuova Leggeregionale sullo sport che dovrà riconoscere tra leproprie finalità e i propri obiettivi fondamentali ildiritto allo sport e il diritto al gioco per tutti, senzadistinzione di età, genere e condizione fisica.

A CHI E’ RIVOLTO

A soggetti di tutte le età con particolare riferimento alla popolazione scolastica e agli anziani e, specificamente,a tutti quei soggetti a rischio di esclusione per cause legate al disagio sociale, economico, psichico o fisico.L'ambito di riferimento è l'intero territorio della Regione Lazio, tuttavia la priorità verrà data alle zone più arischio di esclusione dove è maggiormente necessario incidere positivamente su situazioni di degrado sociale,urbanistico e ambientale. Nella realizzazione dei progetti sportivi inoltre, si terrà conto della dislocazione diimpianti sportivi già esistenti e della ramificazione sul territorio di riferimento dell'associazionismo sportivo,culturale e di promozione sociale. Ulteriori parametri saranno determinati dalla presenza di istituti scolastici edall'incidenza dello svantaggio sociale rispetto al target individuato nel territorio prescelto.

PERCHE’

1. Il sostegno diretto ai cittadini (soprattutto minori) per l'accesso allo sport di base2. Il sostegno a tutte le componenti dello sport3. Lo snellimento delle procedure burocratiche per l'accesso e la pratica sportiva 4. La creazione di una rete tra tutti i soggetti coinvolti che favorisca, nel contempo, la circolazione delle

informazioni e l' integrazione dei nuovi progetti con le iniziative già attive sui territori5. il raccordo con il Piano Sanitario regionale per la tutela della salute attraverso il sostegno alla pratica

sportiva 6. La valorizzazione dei luoghi e degli spazi pubblici, in particolare di quelli in situazioni di degrado, per

favorire la rigenerazione urbana e creare circuiti virtuosi di riappropriazione degli spazi urbani da partedei cittadini di tutte le età

COME FUNZIONA

Saranno realizzati oltre 100 interventi di riqualificazione dell'impiantistica sportiva regionale finalizzati soprattuttoalla messa in sicurezza, all' adeguamento normativo, all' abbattimento delle barriere architettoniche. Inoltre, siprevede di raggiungere non meno di 10.000 cittadini di tutte le età con i progetti per l'inclusione e la promozionedella socialità attraverso il sostegno all'associazionismo sportivo.I progetti sportivi saranno realizzati innanzitutto per permettere l'accesso alle attività sportive ad un target diriferimento che sia il più ampio possibile, che permetta di fruire al meglio luoghi e impianti pubblici, per

45. PROGETTI SPORTIVI PER L'INCLUSIONE SOCIALEE LA RIQUALIFICAZIONE URBANA

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incentivare la pratica sportiva sicura. Per il raggiungimento dell'obiettivo saranno attivati protocolli d'intesa,convenzioni, accordi bilaterali e tutti quegli strumenti necessari alla creazione di una rete di stakeholder alservizio della promozione della socialità sul territorio di riferimento. In particolare saranno coinvolti, ciascunoin base alle proprie competenze, il CONI, il CIP (Comitato Italiano Paralimpico), l'Ufficio Scolastico Regionale,le scuole di ogni ordine e grado, le Federazioni Sportive, gli Enti di Promozione Sportiva, le AssociazioniSportive Dilettantistiche, le Università e le Amministrazioni Locali. Sarà inoltre reso sistematico il coinvolgimentodi tutti quegli organismi pubblici e privati che possono contribuire ad incidere positivamente sugli ambiti chehanno a che fare con la valorizzazione degli spazi pubblici e con la sicurezza nello sport.

FONTI DI FINANZIAMENTO

45. PROGETTI SPORTIVI PER L'INCLUSIONE SOCIALEE LA RIQUALIFICAZIONE URBANA

BILANCIO REGIONALE

POR FESR 2014-2020

POR FSE2014-2020

PSR2014-2020

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