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IL PUNTOPAGAMENTI AGEA: purtroppo dobbiamo tornare sulla problematica

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TECNICOMODELLO IV INFORMATIZZATO

Periodico edito da Confagricoltura Umbria Autorizzazione Trib. Perugia n°136 del 14-4-1953 Stampa Litograf Città di Castello Realizzato su carta riciclata Direzione, redazione e amministrazione Confagricoltura Umbria Via L. Catanelli, 70 Ponte S. Giovanni (PG)

Il Giornale è consultabile gratuitamente ON LINE suwww.confagricolturaumbria.it

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Deroga impiego AF-X1 2017

Con Determinazione Dirigenziale, pubblica-ta sul B.U.R. n. 22 del 31/05/2017 è stata approvata dalla Regio-ne Umbria la deroga territoriale per l’impie-go del formulato AF-X1 2017, contenentela sostanza attiva mi-crorganismo Asper-gillus flavus ceppo MUCL 54911, per 120 giorni dal 29 marzo2017 al 26 luglio 2017

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Per maggiore informazioni rivolgersi agli uffici di zona oppure direttamente ai responsabili del servizio:Alessandro Torricelli alessandro.torricelli@confagricolturaumbria.it - tel. 0744/421848 cell. 347/4664034Laura Calabresilaura.calabresi@confagricolturaumbria.it - tel. 0744/421848

ANTICIPO PAC 2017

Si informano tutti gli associati che il servizio AGRICHECK, (servizio di accesso al credito di Confagricoltura) ha siglato accordi a livello nazionale con vari Istituti di Credito per la richiesta di ANTICIPO dei CONTRIBUTI COMUNITARI (PAC) del 2017.

I tassi della convenzione partono da 1,35%.

Si comunica inoltre che il servizio ha come obiettivo quello di facilitare la concessione del finanziamento alle aziende agricole che hanno presentato domanda di PSR per l’Umbria 2014-2020 prevedendo nelle diverse convenzioni prodotti e strumenti finanziari specifici ai bisogni dell’impresa.

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G I U G N O 2 0 1 7IL PUNTO di Marco Caprai Presidente Confagricoltura Umbria

Ritardi pagamenti alle aziende agricole

Con l’attivazione del nuovo PSR 2014/2010 in più sedi si continua a sottolineare la dotazione importante delle risorse a disposizione dell’Umbria. Alcune misure vedono come beneficiarie le imprese agricole, altre – non poche – soggetti pubblici ed altre categorie produttive. Questo sostenendo il concetto, ad avviso di Confagricoltura Umbria nel caso specifico discutibile, che la ruralità non è una prerogativa dell’agricoltura.

A partire dall’annualità 2015 sono stati aperti numerosi bandi che hanno riguardato diverse misure. In particolare le così dette agro ambientali - M10 -, quella relativa alla pratica dell’agricoltura biologica – M11 –, la così detta indennità compensativa per le aree montane e quelle svantaggiate – M13 -, quella sul benessere delle specie animali – M 14 -. Senza parlare poi della misura relativa agli investimenti aziendali ed agroindustriali – M4 -.

Dopo due anni dalla presentazione delle domande iniziali 2015 e le conferme impegni 2016 è stato pagato, solo parzialmente un acconto relativo all’annualità 2016 solo ed esclusivamente perché l’evento sismico dell’agosto – ottobre ha consentito una deroga. Deroga attivata per alcune misure e non per altre. Nulla è stato liquidato per l’annualità 2015. Il prossimo 15 giugno scadranno le conferme d’impegno ed ancora le procedure informatiche messe a disposizione dal sistema AGEA non funzionano in maniera adeguata e continuativa!

Dopo la denuncia di Confagricoltura sulle disastrose conseguenze di questi colpevoli ritardi sui bilanci delle imprese e sulla loro tenuta finanziaria, continuano a pervenire risposte dilatorie e manifestamente inattendibili: si è passati da un impegno a liquidare entro dicembre 2016 a gennaio 2017, poi a marzo, poi ad aprile, ora ….. chi lo sa? Speriamo di non dover aspettare le prossime tornate elettorali!

I tentativi in corso a livello istituzionale di “leggere” le dinamiche di questa situazione lasciano senza parole ed attivano una serie di

rimpalli di responsabilità inaccettabili in una democrazia matura e con un paese che ha obiettivi di crescita economica al passo con l’Europa.

Si sono tenute, nell’ultima decade di maggio due audizioni da parte della commissione d’inchiesta parlamentare sulla digitalizzazione della pubblica amministrazione: con AGEA e SIN. Società quest’ultima della quale AGEA detiene la maggioranza e che gestisce la parte informatica dell’organismo pagatore.

Da quanto riportato dalla stampa emergono dati, per usare un eufemismo, non in linea con i risultati: costi negli ultimi nove anni di 337 milioni per il sistema informatico e 229 per la parte ingegneria. Si apprende, nella stessa audizione, che AGEA non ha nel proprio organico specialisti in informatica(sic!)

I ritardi dei pagamenti dei PSR regionali sono attribuiti “all’aumento delle misure previste nei PSR con complicazioni a piacere”.

“Dulcis in fundo” l’audizione di SIN è stata secretata per indagini in corso da parte della Guardia di Finanza su alcune attività. Una matassa “senza bandolo”!

Sul fronte parlamentare, ad una interrogazione presentata in commissione agricoltura del Senato con la quale si chiedeva di “adottare misure per far fronte ai ritardi nell’erogazione dei contributi da parte di AGEA”, il vice ministro dell’agricoltura ha risposto che antro il 31 luglio prossimo “ AGEA stima di terminare il trattamento del 98% delle richieste di premio provenienti dalle regioni che hanno avviato la programmazione nel 2015, quindi anche l’Umbria, per un importo di 70 milioni di euro. Quelle che hanno iniziato nel 2016 dovranno attendere settembre”

Un “circo Baarnum”! Se non ci fosse di mezzo la sopravvivenza di migliaia di imprese agricole Italiane

Pagamenti AGEA: purtroppo dobbiamo tornare sulla problematica

Dopo un’intensa attività di analisi dei fabbisogni e di progettazione, il programma delle attività “Smart Meteo”, è stato presentato dal CRATIA in qualità di capofila a valere sulla mis. 16.1 del PSR Umbria il 24 maggio us. Il progetto vede la partecipazione di un partenariato di imprese provenienti dal settore agricolo, agroindustriale e terziario collegato, per lo sviluppo di tecnologie e processi atti a ridurre il rischio d’impresa correlato all’insorgenza di fitopatie e/o eventi climatici avversi e si attuerà, già da questa campagna, con la costituzione di un Gruppo Operativo e un programma con durata triennale. Sempre più gli operatori della produzione primaria sono chiamati ad attenzionare problematiche correlate all’insorgenza di danni per avversità climatiche e/o fitosanitarie. Se fino a qualche tempo fa il problema era di tipo quali-quantitativo (ad esempio l’andamento stagionale condiziona rese e qualità tecnologica dei cereali) oggi si sono aggiunti ulteriori fattori in grado addirittura di condizionare il percepimento degli aiuti al settore (condizionalità) o addirittura il mercato al di là della qualità intrinseca del prodotto. L’uso razionale di prodotti fitosanitari, e se si vuole l’impiego di tecniche alternative di lotta alle fitopatie, è diventato addirittura elemento caratteristico, assieme ad altre prassi ecocompatibili, di filiere e brand legati alla sostenibilità delle produzioni, declinata in tutte le sue accezioni. Ne sono un esempio il progetto Harmony, il patto del grano buono (SAIWA) e campi aperti di Barilla. Ad approcci di filiera come quelli descritti, si sono inoltre attuate negli ultimi anni su scala aziendale e su produzioni ad elevato valore aggiunto come la vite, lo sviluppo sempre più efficienti di strumenti

informatici a supporto delle scelte dell’imprenditore proprio per la gestione agronomica dell’azienda (DSS). Di fatto però nessuna delle fattispecie presentate è stata sviluppata per radicarsi a livello territoriale, andando a rappresentare uno strumento di riferimento, non sempre validato, per gli agricoltori che insistono in un areale definito. Molto spesso si tratta di servizi sviluppati anche secondo un modello di business che fa leva sulle necessità dell’agricoltore di ridurre il rischio d’impresa e di efficientare il management aziendale. Se da un lato il fabbisogno dell’impresa agricola è reale, dall’altro le soluzioni reperibili sul mercato o associate a filiere strutturate non sono sempre ed integralmente trasferibili in tutte le realtà produttive e allo stesso modo. Si aggiunga, inoltre, l’esigenza delle aziende agricole di avvicinarsi ad un’agricoltura di precisione, “smart” anche sotto il profilo della semplificazione amministrativa e gestionale. Diventa, dunque, sempre più importante prendere decisioni informate, basate su dati rilevati, per intervenire dove e quando necessario, valutando però anche la variabilità delle condizioni agronomiche e ambientali all'interno dell’azienda e dell’areale di riferimento. Il progetto Smartmeteo intende andare incontro proprio a questa esigenza: obiettivi, attività e strumenti sono stati concepiti per fornire all’agricoltore informazioni validate e georeferenziate di elevato profilo tecnico ma di immediata fruibilità, circa l’andamento climatico ed il monitoraggio fitosanitario delle principali avversità delle colture più diffuse su scala regionale. Il tutto tramite anche la realizzazione di bollettini fitosanitari specifici ed un sistema informatico di nuova generazione per aver accesso a dati e

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PRIMO PIANO

CON I GRUPPI OPERATIVI L’AGROMETEO DIVENTA SMART

contenuti. È noto come il Piano di Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, adottato con decreto 22 gennaio 2014, fissi requisiti tecnici precisi anche per quanto concerne:- le informazioni che si devono rendere disponibili per gli agricoltori proprio per supportarli tecnicamente nelle prassi da attuare,- l’adozione di una rete di monitoraggio sullo sviluppo delle principali avversità e l’applicazione ove possibile di sistemi di previsione e di avvertimento.Lo stesso PAN promuove la realizzazione e l’applicazione di modelli previsionali nonché l’attività di ricerca proprio in tale ambito.In quest’ottica il progetto Smart Meteo è pienamente rispondente alla Focus Area di riferimento (3B), andando a rappresentare per le maggiori filiere regionali una proposta strutturata per attivare un innovativo sistema di informazione volto a ridurre il rischio di danni aziendali da agenti patogeni oltre che promuovere l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari su scala territoriale.Per il comparto viticolo la portata del progetto appare decisamente importante. Il costituendo GO, oltre all’adesione al partenariato dei Consorzi vini di Torgiano, Montefalco e Orvieto, ha ottenuto la disponibilità a partecipare al gruppo di lavoro di più di 30 aziende diffuse su tutto il territorio regionale, e indicative dei maggiori distretti vitivinicoli regionali. È stato stimato un numero di ettari vitati da monitorare pari a 150, ai quali corrisponde una superficie complessiva su scala aziendale pari a 1.400 ettari, che rappresenta circa il 10% dell’intera superficie vitata regionale. In tale contesto sarà attuato il modello sperimentato nel comprensorio di Montefalco con il progetto Grapeassistance negli anni 2015 e 2016 (http://www.consorziomontefalco.it/wp-content/uploads/2015/04/grape-assistance-2016_1.pdf).

Ad oggi si sta concludendo la fase propedeutica alla realizzazione del progetto, questo lo stato di avanzamento dei lavori:- In base alle numerose manifestazioni d’interesse pervenute è stato strutturato il piano di monitoraggio fitosanitario triennale della vite su scala regionale, ricomprendendo all’interno dello stesso tutte le aziende che ne hanno fatto richiesta. Al partenariato del costituendo GO hanno aderito i Consorzi Vini di Montefalco, Orvieto e Torgiano, in questo modo è stato possibile mantenere una larga rappresentatività dei territori vitati regionali che agevolerà la diffusione dei bollettini fitosanitari su scala comprensoriale, nell’interesse di tutte le aziende associate e più in generale di tutto il comparto vitivinicolo regionale.- Come da pianificazione iniziale e dopo aver superato alcune problematiche di ordine tecnico è stata ultimata l’installazione delle 16 stazioni meteo a livello territoriale, già funzionanti e collaudate. Il prossimo passo sarà quello di rendere accessibile il sistema, nelle more dell’implementazione della piattaforma Smart Meteo, la cui piena operatività è prevista per la prossima stagione vegetativa.- I dati provenienti dalle stazioni meteo e dalle rilevazioni in campo confluiranno nel DSS Vite.net per l’elaborazione di indicatori a supporto delle scelte tecniche da attuare per il trattamento delle principali avversità fitosanitarie del vigneto- Sono inoltre in via di definizione le attività di monitoraggio fitosanitario sul territorio, così come quelle di redazione dei bollettini territoriali.Qualificheranno il progetto anche sperimentazioni condotte presso un distretto cerealicolo della Media Valle del Tevere nell’ambito del quale saranno attivate dalla campagna agraria 2017-2018 due unità produttive per il monitoraggio fitosanitario, la registrazione di dati meteo e l’uso del DSS Grano.net.

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CRATIA

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Siamo nella fase della fioritura dell’olivo, il momento dell’anno olivicolo più atteso. Da tutta Italia si colgono buoni segnali e su tutte le varietà, ad eccezione di micro aree, dove gli abbassamenti di temperatura, registrati nello scorso inverno, hanno pregiudicato la formazione di gemme a fiore. Abbiamo assistito al marzo più caldo degli ultimi 100 anni e a un aprile dalle minime storiche. Un ambiente mediterraneo, ideale all’olivo, che ci sta regalando strane sorprese. Il problema temperature però non finisce con il mese di aprile, occorre che esse siano ideali anche nel momento di apertura del fiore, quando il polline, elemento vitale di estrema labilità, viaggerà attraverso il vento per garantire la fecondazione. Chi ha eseguito razionali potature e corrette concimazioni alle piante potrà sicuramente contare su buone produzioni. Sbagliato pensare che l’olivo non abbia bisogno di nutrimenti e protezioni fogliari. Concimazioni fogliari e coperture rameiche sono essenziali per dare forza e vigore alle chiome che nei mesi di intensa attività vegetativa devono mostrare la massima efficienza. Molto importante è trattare con prodotti cuprici per prevenire l’occhio di pavone, che quando appare nelle sue macchie gialle lascia cadere le foglie rallentando l’attività fotosintetica della pianta, sottraendo così energie per la riemissione delle foglie. Superata l’allegagione, inizia il timore della mosca che negli ultimi anni si è mostrata particolarmente aggressiva e spesso si dimentica che un altro insetto può aggredire il frutto quando ancora si sta formando, causando cascola non appena questo aumenta di dimensione e peso: la tignola. Quindi la regola è monitorare e intervenire al momento giusto

controllando sempre le previsioni meteo che ci possono aiutare nelle decisioni.Ma concentriamoci sulla Bactrocera oleae (mosca dell’olivo): posizioniamo le trappole per il controllo e la conta degli insetti entro il mese di giugno per seguire la consistenza e la variazione della popolazione. Temperature non superiori a 35° C e umidità relativa alta favoriranno la presenza degli insetti rendendoli particolarmente fertili e pronti a deporre quando il nocciolo dei frutticini inizierà l’indurimento. Seguire il regime di agricoltura convenzionale lascia più chance d’intervento, potendo mirare anche all’uso di prodotti ovicidi e larvicidi, quando essi vengono rilevati nel frutto. Se disposti a fare più interventi possiamo difenderci bene anche seguendo il regime biologico. In questo caso dobbiamo puntare ad ispessire la cuticola con trattamenti a base di rame, che è anche un batteriostatico e inibisce la flora batterica presente sulla cuticola che attrae maggiormente la mosca. Possiamo alternare trattamenti con argille in grado di schermare i frutti anche cromaticamente, come il caolino. Ma quelle che saranno ancora più efficaci sono le esche avvelenate che, in maniera selettiva, attrarranno gli insetti che verranno colpiti dopo l’ingestione. Attenzione, non tutte le esche sono consentite per il biologico. Queste dovranno essere a base di prodotti naturali come lo spinosad. Mentre quelle con deltametrina potranno essere utilizzate in agricoltura convenzionale, in quanto trattasi di un prodotto di sintesi. Qualsiasi siano le vostre scelte una sola raccomandazione: evitate insetticidi non selettivi che possono uccidere api e bombus compresi. Difendersi richiede preparazione, conoscenza e rispetto degli equilibri naturali.

FIORITURA DELL'OLIVO: IL MOMENTO DELL'ANNO OLIVICOLO PIU' ATTESO

ASSOPROL UMBRIA

PROTOCOLLO DI MONITORAGGIO ASSOPROLIl protocollo di monitoraggio della mosca olearia utilizzato da Assoprol prevede l’identificazione di un punto di monitoraggio con l’installazione in azienda di n. 3 trappole a feromoni, posizionate in modo da realizzare un triangolo con il lato di circa 60 metri.I sopralluoghi in campo hanno una cadenza di 7-10 giorni, in funzione dell’andamento climatico, o di interventi fitosanitari effettuati. In un primo momento vengono rilevate solo le catture di Bactrocera oleae nelle trappole installate, successivamente al raggiungimento della fase di indurimento del nocciolo, il monitoraggio delle trappole è integrato con il campionamento delle drupe che vengono analizzate al bioculare definendo la percentuale di infestazione, analizzando la presenza di “punture fertili” e lo stadio di sviluppo delle larve.Le attività di monitoraggio sono organizzate a più livelli e con differenti impegni economici da parte delle aziende socie, pertanto tutte le aziende interessate ad aderire al programma di monitoraggio Assoprol Umbria possono contattare l’associazione e chiedere ed avere un offerta economica personalizzata.

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MONITORAGGIO FITOSANITARIO MOSCA DELL'OLIVO Per la filiera olivicola Assoprol Umbria metterà a disposizione del costituendo GO i dati del monitoraggio fitosanitario relativo alla mosca dell’olivo e le risultanze del proprio DSS. Su tale sistema, in virtù di una convenzione, sono riversati i dati provenienti dalle 90 stazioni meteo del servizio idrografico della Regione Umbria, per le procedure di interpolazione con i dati dei rilievi fitosanitari. Ciò rappresenta un importante punto di forza grazie alla diffusione sul territorio delle stazioni e la disponibilità di serie storiche di dati. Il DSS sarà ulteriormente potenziato con innovative funzionalità quali:a. Fenologia - il modello simula le generazioni e le fasi di sviluppo dell'insetto per ciascuna generazioneb. Mortalità estiva - il modello stima la percentuale di mortalità delle forme preimmaginali dell'insetto dovuta alle alte temperature c. Volo primaverile - il modello stima l'inizio del volo primaverile degli adulti, ovvero la fine del periodo di svernamentod. Modello invernale - il modello fornisce, da inizio Marzo, il livello di Rischio per la prima generazione estiva dell'insetto in base all'andamento della temperatura minima del periodo invernalee. modello invernale e primaverile - il modello fornisce, da fine giugno, un livello di rischio per la prima generazione estiva in base all'andamento termico dell'inverno e della primavera

L’attività di monitoraggio della mosca olearia eseguita da Assoprol è in continua crescita: nell’ultimo anno sono stati superati 50 punti di monitoraggio su scala regionale e la base dati ha consentito

all’associazione di svolgere un osservazione capillare del territorio regionale.Nel 2017 l’attività verrà ulteriormente intensificata tramite la collaborazione con frantoi che hanno manifestato la volontà di aderire al monitoraggio fitosanitario al fine di diventare punto di riferimento per l’areale agricolo dal quale si approvvigionano e in qualche modo iniziare a lavorare per la qualità del prodotto trasformato già dalla fase di coltivazione.I bollettini saranno prodotti settimanalmente e alle aziende aderenti al piano di monitoraggio saranno forniti i rilevamenti di dettaglio e gli approfondimenti tecnici per la conduzione dell’oliveto.

UNIONE EUROPEAFONDO EUROPEO AGRICOLOPER LO SVILUPPO RURALEL’ EUROPA INVESTE NELLE ZONE RURALI

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Campagna finanziata con il contributo dell’Unione Europea - Reg 611 - 615 /2014. Annualità 2017/2018

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FISCALE

Con circ. n. 16 dell’11 maggio scorso, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito il trattamento sanzionatorio previsto per ogni tipo di violazione commessa in materia di reverse charge (inversione contabile), alla luce delle modifiche apportate dal D.Lgs. n. 158/2015. Quest’ultimo disciplina le sanzioni amministrative in materia di imposte dirette, IVA, e riscossione dei tributi. Prima delle modifiche introdotte dal predetto decreto, trovava applicazione il comma 9-bis dell’art. 6 del D.Lgs. n. 471/97, secondo cui se il cedente o prestatore, anziché applicare il reverse charge, aveva emesso una fattura con IVA e aveva liquidato e versato l’imposta, la sanzione era pari al 3 per cento dell’imposta irregolarmente assolta, con un minimo di 258 euro. Se, invece, l’imposta non era stata “seppur irregolarmente” assolta, la sanzione era dal 100 al 200 per cento dell’imposta, con un minimo di 258 euro. Restava fermo il diritto alla detrazione da parte del cessionario/committente. La norma, poi, prevedeva in entrambi i casi una responsabilità solidale tra i due soggetti, sia per l’imposta che per la sanzione. Tenendo conto delle nuove disposizioni sopra indicate, l’Amministrazione finanziaria si è soffermata nel documento di prassi in esame, premettendo che tali nuove norme sono entrate in vigore il 1° gennaio 2016 e che, in virtù del principio del favor rei, si applicano anche alle violazioni commesse fino al 31 dicembre 2015, per le quali non siano stati emessi atti che si sono resi “definitivi” anteriormente al 1° gennaio 2016. Di seguito, una sintesi della novità e dei chiarimenti offerti dalla circolare: Omissione degli adempimenti relativi all’inversione contabile (art. 6, co. 9-bis 1) La prima fattispecie sanzionatoria considerata dal legislatore è quella più generale, relativa alle ipotesi in cui l’operazione doveva essere assoggettata al sistema dell’inversione contabile, ma il cessionario o committente, soggetto passivo d’imposta, non ha posto in essere gli adempimenti previsti. È, quindi, il caso in cui il cedente o prestatore, pur in presenza dei requisiti prescritti per l’applicazione dell’inversione contabile, ha erroneamente emesso fattura con IVA , e l’imposta, seppure in modo irregolare (cioè con il sistema ordinario anziché in reverse charge), è stata comunque

assolta dal cedente o prestatore per effetto dell’avvenuta registrazione, con conseguente confluenza nella liquidazione di competenza. In questo caso, le Entrate precisano che è fatto salvo il diritto alla detrazione. Ciò stante, per tale irregolarità, al cessionario o committente, debitore d’imposta, è applicata una sanzione in misura fissa da un minimo di 250 euro fino ad un massimo di 10.000 euro. Errata applicazione dell’imposta con il sistema dell’inversione contabile anziché nel modo ordinario (art. 6, co. 9-bis.2) Tale fattispecie, speculare alla precedente, disciplina l’ipotesi di irregolare assolvimento del tributo, prevista dal comma 9-bis.1. Si tratta, infatti, del caso in cui l’IVA doveva essere assolta in via ordinaria, ma è stata in modo irregolare, assolta con il meccanismo dell’inversione contabile. In tale ipotesi, al cessionario o al committente viene riconosciuto il diritto alla detrazione dell’imposta assolta irregolarmente con l’inversione contabile, mentre il cedente o prestatore - seppur debitore dell’imposta - non è obbligato all’assolvimento della stessa, ma è punito con la sanzione in misura fissa stabilita da un minimo di 250 euro ad un massimo di 10.000 euro. Errata applicazione del sistema dell’inversione contabile ad operazioni esenti, non imponibili, non soggette ad imposta o inesistenti (art. 6, co. 9-bis.3) Quando il reverse charge viene applicato ad operazioni che sono esenti, non imponibili, non soggette ad imposta o inesistenti, il debito d’imposta e la relativa detrazione si annullano. In sede di accertamento, infatti, vengono espunti sia il debito sia il credito d’imposta confluiti nella liquidazione periodica. In caso di operazioni inesistenti, però, si applica la sanzione, compresa tra il 5 e il 10% dell’imponibile, con un minimo di 1.000 euro. Trattasi, ad esempio, del caso in cui il cessionario o committente, che riceve una prestazione di servizi o una cessione di beni da un soggetto non residente, ritenga per errore l’operazione rilevante ai fini IVA in Italia, e assolva l’imposta mediante l’inversione contabile, quando invece l’operazione era non soggett

RIFORMA DISCIPLINA SANZIONATORIA DEL SISTEMA DELL’INVERSIONE CONTABILE

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Con il decreto legge 24 aprile 2017 n. 50 , sono state introdotte importanti disposizioni in materia fiscale che riguardano l’IVA, il contenzioso tributario, ed altri specifici settori d’intervento. Si riepilogano, di seguito, quelle di maggiore interesse per il settore agricolo. Ampliamento dell’ambito applicativo del c.d. “Split payment” (Scissione dei pagamenti IVA) – art. 1 La misura prevede l’estensione del meccanismo secondo cui, a norma dell’art. 17 ter del DPR n. 633/72, introdotto con la legge di stabilità 2015, l’IVA esposta in fattura dal cedente o prestatore, non viene più pagata a quest’ultimo, ma attraverso la “scissione del pagamento” (split payment) è versata dai cessionari o committenti, rientranti nell’ambito applicativo della disposizione, direttamente all’Erario, sempre che si tratti di acquisti di beni e servizi per i quali i predetti soggetti non risultino debitori d’imposta, ossia per le operazioni non assoggettate al regime del “reverse charge” (inversione contabile). Con l’art. 1 del decreto in commento, è disposto che lo split payment, oltre che alle Pubbliche Amministrazioni, già

MANOVRA CORRETTIVA 2017MISURE FISCALI

destinatarie dell’istituto (Stato ed altri enti pubblici, compresi gli enti territoriali) si applichi: 1) a tutte le amministrazioni, gli enti e i soggetti inclusi nel conto consolidato della pubblica amministrazione, di cui all’articolo 1, c. 2, della L. n. 196/2006; 2) alle società controllate direttamente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dai Ministeri, ai sensi dell’art. 2359, c. 1, numeri 1) e 2), del codice civile (controllo di diritto e di fatto); 3) alle società controllate direttamente dalle regioni, province, città metropolitane, comuni, unioni di comuni, ai sensi dell’art. 2359, c 1, numero 1), del codice civile (controllo di diritto); 4) alle società controllate, ai sensi dell’art. 2359, c. 1, numero 1), del codice civile, direttamente o indirettamente, dalle società indicate ai precedenti numeri 1) e 2), ancorché queste ultime siano comprese tra le amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, c. 2, della L. n. 196/2006 ovvero tra le società di cui al nr. 5); 5) alle società quotate inserite nell’indice FTSE MIB della Borsa italiana; con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze può essere individuato un indice alternativo di

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FISCALE

riferimento per il mercato azionario. Il nuovo comma 1-ter dell’articolo 17-ter prevede che le misure recate dallo stesso articolo, in considerazione delle specifiche finalità delle relative disposizioni, si applicano fino al termine di scadenza della misura speciale di deroga consentita dal Consiglio dell’Unione europea ai sensi dell’art. 395 della direttiva 2006/112/ CE (direttiva sull’IVA), cioè fino al 2020. Inoltre, con l’abrogazione del comma 2 dell’art. 17-ter , lo Split payment si estende anche alle operazioni effettuate da fornitori che subiscono l’applicazione delle ritenute alla fonte sui compensi percepiti (essenzialmente professionisti), che prima erano esclusi. Le modifiche in esame, si applicano alle operazioni per le quali è emessa fattura a partire dal 1 luglio 2017, previa emanazione, entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto legge, con apposito decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, delle relative disposizioni di attuazione. In ordine alle ricadute applicative per le imprese agricole, si segnala che l’Agenzia delle entrate, con circolare n. 15/E del 13.04.2015, anche su richiesta della scrivente Area fiscale, ha precisato che lo split payment non si applica nei casi in cui le imprese che operano con la Pubblica Amministrazione usufruiscano di regimi forfettari di determinazione dell’imposta, ricomprendendo, ad esempio, il caso delle imprese agricole che applicano il regime speciale IVA ex art. 34 del DPR n. 633/72 e quelle che effettuano prestazioni di servizi, a cui torna applicabile la detrazione forfettaria, ex art. 34-bis dello stesso DPR n. 633/72. Pertanto, si ritiene, in considerazione della “ratio” di tale precisazione, che la suddetta esclusione debba valere anche per le forniture, effettuate dagli stessi soggetti (forfettari), nei confronti dei nuovi destinatari delle misure di ampliamento dell’istituto dello split payment, a norma delle disposizioni in commento. Nuovi termini per l’esercizio del diritto alla detrazione dell’IVA – (art.2) Con modifica degli artt. 19 (detrazione) e 25 (registrazione degli acquisti) del DPR n. 633/72, è stabilito che il diritto alla detrazione dell’IVA assolta sugli acquisti deve essere esercitato, al più tardi con la dichiarazione relativa all’anno in cui il diritto è sorto ed alle condizioni esistenti al momento della sua nascita. Prima della modifica il termine era fissato con la dichiarazione relativa al secondo periodo d’imposta successivo a quello in cui era sorto il diritto. Correlativamente, la registrazione delle fatture relative ai beni e ai servizi acquistati deve essere effettuata, al più tardi, entro il termine di presentazione della dichiarazione annuale relativa all'anno di ricezione della fattura e con riferimento al medesimo anno (30 aprile dell’anno successivo a quello di riferimento). Resta da verificare, in assenza di una disciplina del periodo transitorio, come deve essere trattato il diritto alla detrazione per le operazioni divenute esigibili nel 2015 e 2016 per le quali al momento dell’entrata in vigore della riforma, lo stesso diritto non era stato ancora esercitato, in base ai maggiori

termini previsti dalla previgente normativa. Anche qui sono arrivate le prime indicazioni nell’ambito dell’audizione del Direttore dell’Agenzia delle entrate, presso le Commissioni riunite Bilancio della Camera e del Senato del 04 maggio u.s., secondo cui “tale problematica, può tuttavia, essere superata applicando il principio generale che governa il succedersi nel tempo delle norme giuridiche, secondo cui la legge dispone solo per l’avvenire (art. 11 delle preleggi). L’irretroattività delle leggi tributarie è inoltre sancito dall’art. 3 comma 1, dello Statuto del contribuente. Ciò comporta che le nuove regole sulla detrazione dell’imposta e quindi sui termini di registrazione delle fatture di acquisto, si applicano solo alle fatture emesse e ricevute nel 2017, anno in cui entra in vigore la nuova normativa, non anche alle fatture ricevute e non registrate negli anni precedenti, laddove non siano ancora spirati i termini per la detrazione dell’imposta stabiliti dagli articolo 19 e 25 del DPR n. 633 1972 nel testo in vigore prima della modifica” Contrasto alle indebite compensazioni – art. 3 Al fine di contrastare i fenomeni delle indebite compensazioni delle imposte, è disposta la riduzione delle soglie (importi dei crediti) a partire dalle quali si rende necessaria l’apposizione del visto di conformità, con l’estensione dell’obbligo di utilizzo esclusivo dei servizi telematici dell’Agenzia delle entrate (entratel, ecc.) per l’effettuazione delle compensazioni da parte dei soggetti titolari di partita IVA. In base alle nuove disposizioni: 1) è ridotto da 15 mila a 5 mila euro il limite al di sopra del quale sorge l’obbligo di apposizione del visto di conformità per l’utilizzazione dei crediti in compensazione orizzontale derivanti dalle dichiarazioni annuali IVA, Redditi, Irap e ritenute alla fonte. Resta invariata la non obbligatorietà del visto per l’utilizzo in compensazione dei crediti IVA trimestrali (infrannuali) ed il limite di 30 mila euro al di sopra del quale è necessario il visto di conformità per i rimborsi IVA; 2) è prevista un’apposita fattispecie sanzionatoria per le compensazioni in mancanza del visto ovvero con visto apposto da soggetto non abilitato. Difatti, oltre al recupero dell’ammontare del credito utilizzato, si applica la sanzione del 30 per cento degli ammontati indebitamente utilizzati; inoltre, si dispone il contestuale divieto di applicabilità della procedura della compensazione, nel caso di restituzione di crediti d’imposta non correttamente utilizzati; 3) è disposto l’utilizzo generalizzato, per i soggetti titolari di partita IVA, dei soli canali telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate per l’inoltro dei Mod. F24 (F24 web, on line, cumulativo, con addebito unico) recanti importi in compensazione o con saldo zero, con esclusione, quindi, della modalità “home banking”; 4) per le compensazioni dei crediti diversi dall’IVA, continua a non essere necessaria la preventiva presentazione della dichiarazione annuale. Di conseguenza, è sempre possibile utilizzare il credito emergente dalla dichiarazione dall’inizio del periodo d’imposta e inviare successivamente la dichiarazione munita del visto entro i termini ordinari.

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> Sistemazioni e controllo posizioni contributive> Domande riscatto, ricongiunzioni ed accredito contributi Figurativi, malattia, maternità, servizio militare> Domande di disoccupazione> Domande assegni familiari> Domande pensioni (invalidità inps, invalidità civile, vecchiaia, Anzianità, pensione ai superstiti)> Supplementi e ricostituzioni di pensione> Calcolo pensione> Ricorsi con tutela medico- legale> Denuncie di infortunio sul lavoro e malattia professionale, Danno biologico e revisione rendite> Iscrizioni contributive all’inps per coltivatori diretti e iap

Ufficio Perugia: Tel 075/5970749 - 348/8963422Ufficio zona Norcia: Tel 0743/816969 - 348/4072563Ufficio zona Castiglione del Lago: Tel 075/951855 - 348/4072578Ufficio zona Marciano: Tel 075/8749761 - 328/3193372Ufficio zona Gubbio: Tel 075/9272195 - 348/4072576Ufficio zona Foligno: Tel 0742/350414 - 348/4072571Ufficio zona Todi: Tel 075/8942378 - 328/3193372Ufficio zona Spoleto: Tel 0743/49970 - 328/3193893Ufficio zona Città di Castello: Tel 075/8553282 - 348/4072566Ufficio zona di Bastardo: Tel 0742/960257 - 339/8214968Ufficio zona Gualdo Tadino: Tel 075/3720545 - 334/9036194Uffici Orvieto e e Terni: Tel 0763/302060

Con una serie di pronunciamenti, alcuni più rituali, altri meno, l’Amministrazione finanziaria si è espressa su alcuni dubbi interpretativi sorti dopo l’emanazione del decreto legge.A fronte dei nuovi adempimenti, da più parti si è immediatamente evidenziato che la nuova limitazione non dovesse interessare i crediti scaturenti dalle dichiarazioni annuali (principalmente IVA), già presentate alla data di entrata in vigore del decreto legge. Sul punto, è intervenuta l’Agenzia delle entrate che, con la risoluzione n. 57/E , ha precisato che le nuove norme si applicano a tutti i comportamenti successivi alla loro entrata in vigore e, pertanto, alle dichiarazioni presentate dal 24 aprile 2017, ancorché integrative. Per le dichiarazioni già presentate entro il 23 aprile prive del visto di conformità restano, invece, applicabili le regole precedenti. Devono, pertanto ritenersi valide le deleghe di pagamento che, pur presentate successivamente al 24 aprile, utilizzano in compensazione crediti per importi inferiori a 15mila euro emergenti da dichiarazioni senza visto già trasmesse. Va aggiunto, inoltre, che in relazione al nuovo obbligo di utilizzo esclusivo dei servizi telematici dell’Agenzia delle entrate (entratel, ecc.), per l’effettuazione delle compensazioni da parte dei soggetti titolari di partita IVA, qualunque sia l’importo compensato, in considerazione dei i tempi tecnici necessari per l’adeguamento delle procedure informatiche e, il controllo sull’utilizzo dei servizi telematici non avverrà prima del 1° giugno p.v. Regime fiscale delle locazioni brevi – art. 4 E’ estesa anche ai redditi derivanti dalle locazioni brevi stipulate a decorrere dal 1 giugno 2017, intendendo per tali

i contratti di locazione di immobili ad uso abitativo di durata non superiore a 30 giorni, ivi inclusi quelli che prevedono la prestazione dei servizi di fornitura di biancheria e di pulizia dei locali, la disciplina, previa opzione, della cedolare secca con l’aliquota del 21 per cento. La disposizione in esame, si applica per i contratti stipulati da persone fisiche, al di fuori dall’esercizio d’impresa, direttamente o tramite soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare, anche attraverso la gestione di portali on line, e ai contratti di sublocazione ovvero ai contratti a titolo oneroso conclusi dal comodatario aventi ad oggetto il godimento dell'immobile a favore di terzi, stipulati alle stesse condizioni. Nel caso in cui i soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare incassino i canoni o i corrispettivi relativi ai suddetti contratti, sono tenuti, in qualità di sostituti d’imposta ad effettuare una ritenuta del 21 per cento sull’ammontare dei canoni e corrispettivi all’atto dell’accredito, provvedendo al relativo versamento e al rilascio dell’apposita certificazione del sostituto d’imposta. Nel caso in cui non sia esercitata l'opzione per l'applicazione del regime della cedolare secca, la ritenuta si considera operata a titolo di acconto. Con provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle entrate, da emanarsi entro novanta giorni dall'entrata in vigore del decreto legge, sono stabilite le disposizioni di attuazione incluse quelle relative alla trasmissione e conservazione dei dati da parte dell'intermediario.

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L’agenda di GiugnoENTRO IL CHI CHE COSA

16/06/2017 venerdì

Sostituti d'impostaVersamento ritenute alla fonte su redditi di lavoro dipendente e autonomo corrisposti a maggio

Contribuenti Iva che hanno ricevuto dichiarazioni d'intento

Comunicazione dei dati delle dichiarazioni d'intento del mese precedente

Contribuenti IVA mensili Versamento dell'IVA dovuta per il mese precedente

Datori di lavoro Versamento contributi INPS operai 4° trimestre 2016

Datori di lavoro Versamento dei contributi INPS per impiegati agricoli del mese precedente

Proprietari di immobili Versamento IMU + TASI acconto 2017

26/05/2017 lunedì

Contribuenti IVA mensiliPresentazione elenchi INTRASTAT per le cessioni e gli acquisti intracomu-nitari relativi al mese precedente

Datori di lavoro agricoli Versamento della rata ENPAIA e trasmissione telematica

30/06/2017 venerdì

Datori di lavoro Trasmissione telematica delle denunce INPS (UNIEMENS)

Iscritti al Registro ImpreseVersamento del diritto annuale dovuto alla Camera di Commercio senza maggiorazione

Tutti i contribuenti (persone fisiche e società)Versamento saldo 2016 e 1° acconto 2017 imposte da Modello REDDITI senza maggiorazione

Contribuenti Modello REDDITI Presentazione Modello REDDITI 2017 in modalità cartacea

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L’agenda di LuglioENTRO IL CHI CHE COSA

07/07/2017 venerdì

Contribuenti persone fisiche dipendenti e pensio-nati

Presentazione telematica Modello 730/2017

10/07/2017 lunedì

Datori di lavoro domesticiVersamento dei contributi INPS per i lavoratori domestici (COLF e BADANTI) del 2° trimestre 2017

17/07/2017 lunedì

Sostituti d'impostaVersamento ritenute alla fonte su redditi di lavoro dipendente e autonomo corrisposti a giugno

Contribuenti Iva che hanno ricevuto dichiarazioni d'intento

Comunicazione dei dati delle dichiarazioni d'intento del mese precedente

Contribuenti IVA mensili "Versamento dell'IVA dovuta per il mese precedente"

Datori di lavoro Versamento dei contributi INPS per impiegati agricoli del mese precedente

Lavoratori autonomi agricoli Versamento contributi INPS - 1° rata 2017

25/07/2017 martedì

Contribuenti IVA mensiliPresentazione elenchi INTRASTAT per le cessioni e gli acquisti intracomuni-tari relativi al mese precedente

Datori di lavoro agricoli "Versamento della rata ENPAIA e trasmissione telematica"

31/07/2017 lunedì

Datori di lavoro agricoliTrasmissione telematica delle denunce trimestrali INPS operai agricoli, 2° trimestre 2017

Sostituti d'imposta Trasmissione telematica Mod. 770 semplificato ed ordinario

Tutti i contribuenti (persone fisiche e società)Versamento imposte da Modello Redditi saldo 2016 e 1° acconto 2017 + acconto cedolare secca

Iscritti al Registro ImpreseVersamento del diritto annuale dovuto alla Camera di Commercio con mag-giorazione dello 0,40%

Datori di lavoro Trasmissione telematica delle denunce INPS (UNIEMENS)

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DATORIALE

Rinnovato il contratto provinciale di lavoro per gli operai agricoli e florovivaisti di Perugia

Firmato, presso la sede di Confagricoltura Umbria, l’accordo per il rinnovo del Contratto provinciale di lavoro per gli operai agricoli e florovivaisti della provincia di Perugia. Marco Caprai, presidente di Confagricoltura Umbria, nel ringraziare la delegazione datoriale guidata da Antonio Cesarini, e composta dal direttore Casagrande e dal responsabile dell’area datoriale sindacale Liparoti, sottolinea “come, anche in una fase difficile sia per la congiuntura economica che per le scelte di politiche del lavoro, il senso di responsabilità, sia da parte dei sindacati dei lavoratori sia da parte delle Organizzazioni datoriali, ha consentito di raggiungere un’intesa importante per il mondo produttivo agricolo della provincia di Perugia”.Nel dettaglio, le parti firmatarie del contratto, Confagricoltura, Coldiretti, CIA, e FLAI-CGIL, FAI-CISL e UILA-UIL, hanno convenuto, vista la particolarità del settore, di dare slancio al sistema della bilateralità agricola, che dovrà sviluppare soprattutto i temi in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.

Inoltre è stato varato uno strumento di solidarietà a favore degli operai che perdono il posto di lavoro a causa di problemi legati allo stato di salute, ed è stato previsto il rimborso alle aziende dell’importo erogato, ai sensi di legge, per i 3 giorni di carenza a seguito di infortuni sul lavoro.A fronte di un aumento dei salari agricoli, coerente con il particolare momento di crisi e con gli indicatori di riferimento, ma che comunque costituisce un sacrificio in un momento di grande difficoltà, sono stati introdotti importanti elementi di flessibilità nella gestione dell’orario di lavoro. Inoltre, sono state previste nuove mansioni in linea con l’evoluzione professionale del lavoro richiesto nelle aziende agricole. Infine, sono stati regolamentati l’istituto della “banca delle ore” e dei “premi di produttività”.L’aumento concordato è pari al 2,2% suddiviso in due scaglioni: il primo con decorrenza al 1° giugno 2017 (1,8%), il secondo con decorrenza al 1° settembre 2017 (0,4%). Da sottolineare che non è stata prevista decorrenza retroattiva degli aumenti né alcuna una tantum a copertura dei 16 mesi di vacanza contrattuale.

Senso di responsabilita’ tra le parti in un momento difficile

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RETRIBUZIONE DEGLI “OPERAI FLOROVIVAISTI” PROVINCIA DI PERUGIAIn vigore dal 1° Giugno 2017, in applicazione del C.P.L. stipulato in data 03.05.2017 )

AREA LIVELLI Operai O.T.I.e O.T.D.

Salario 1 2 3 4 5 6

Salario contrattuale

Terzo elemento (30,44%) su (1)

Totale Importo T.F.R. (8,63%) su (1)

Totale Lordo Complessivo

Valore scatto di anzianità dal 01.02.83 (in cifra fissa)

1 ª 1° O.T.I. Mensile 1.560,96 1.560,96 12,78

O.T.D. Orario 9,24 2,81 12,05 0,80 12,85

2° O.T.I. Mensile 1.503,74 1.503,74 12,50

O.T.D. Orario 8,90 2,71 11,61 0,77 12,38

2 ª 3° O.T.I. Mensile 1.456,97 1.456,97 11,93

O.T.D. Orario 8,62 2,62 11,24 0,74 11,98

4° O.T.I. Mensile 1.382,75 1.382,75 11,36

O.T.D. Orario 8,18 2,49 10,67 0,71 11,38

3 ª 5° O.T.I. Mensile 1.261,77 1.261,77 9,89

O.T.D. Orario 7,47 2,27 9,74 0,64 10,38

RETRIBUZIONE DEGLI “OPERAI AGRICOLI” PROVINCIA DI PERUGIA In vigore dal 1° Giugno 2017, in applicazione del C.P.L. stipulato in data 03.05.2017 )

AREA LIVELLI Operai O.T.I.e O.T.D.

Salario 1 2 3 4 5 6

Salario contrattuale

Terzo elemento (30,44%) su (1)

Totale Importo T.F.R. (8,63%) su (1)

Totale Lordo Complessivo

Valore scatto di anzianità dal 01.07.06 (in cifra fissa)

1 ª 1° O.T.I. Mensile 1.609,10 1.609,10 12,78

O.T.D. Orario 9,52 2,90 12,42 0,82 13,24

2° O.T.I. Mensile 1.546,66 1.546,66 12,78

O.T.D. Orario 9,15 2,79 11,94 0,79 12,73

3° O.T.I. Mensile 1.490,72 1.490,72 12,50

O.T.D. Orario 8,82 2,69 11,51 0,76 12,27

2 ª 4° O.T.I. Mensile 1.442,59 1.442,59 11,93

O.T.D. Orario 8,54 2,60 11,14 0,74 11,88

5° O.T.I. Mensile 1.369,75 1.369,75 11,36

O.T.D. Orario 8,11 2,47 10,58 0,70 11,28

3 ª 6° O.T.I. Mensile 1.252,67 1.252,67 9,89

O.T.D. Orario 7,41 2,26 9,67 0,64 10,31

7° O.T.I. Orario 5,78 1,76 7,54 0,50 8,04

8° O.T.D. Orario 5,30 1,61 6,91 0,46 7,37

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TECNICO

Il Comitato Veterinario Europeo (Standing Commitee for plants, animals, food and feed) ha accolto favorevolmente la richiesta presentata dalla Regione Umbria per il riconoscimento dell’indennità da tubercolosi bovina.La formalizzazione dello status di indennità è attesa per la fine di aprile, con l’emanazione di un’apposita decisione comunitaria.Il riconoscimento consentirà una movimentazione più fluida e snella dei capi bovini umbri all’interno dei confini europei e un alleggerimento dei controlli sugli allevamenti regionali. Maggiore attenzione sarà

IL 25maggio u.s. si è tenuto un incontro in cui il Ministero ha chiarito che il 24 giugno decade l’obbligo del modello IV informatizzato fino l’entrata in vigore del 2 settembre 2017, che prevede l’obbligatorietà per tutte le specie zootecniche con anagrafe zootecnica presente nella Banca Dati Nazionale (BDN).In pratica, dal 24 giugno al 2 settembre su tutto il territorio nazionale potrà essere utilizzato sia il modello cartaceo che quello informatizzato.Quindi, dal 2 settembre p.v. tutti gli allevamenti, dovranno utilizzare solo il Mod IV informatizzato per la movimentazione degli animali.Il Ministero, inoltre informa che già sta lavorando alla soluzione di alcune problematiche sollevate da Confagricoltura:• Possibilità di compilare il Mod IV informatizzato in modalità off line in caso di momentanee problematiche di assenza di segnale di rete, fermo restando la deroga prevista per le zone che presentano strutturalmente l’assenza di rete sia fissa che mobile;• In genere non sarà prevista l’attesa dell’autorizzazione dell’ASL competente per la movimentazione dei capi, sia da macello che da vita,

ma sarà cura delle singole ASL selezionare le aziende che, per motivi sanitari, saranno vincolate ad attendere tale autorizzazione.• A metà giugno sarà attivata un’App che permetterà la compilazione del Mod IV informatizzato direttamente da Tablet e Smatphone, eliminando così in futuro la necessità di stampare la copia cartacea per il trasportatore ed effettuare nell’immediato le modifiche del modello.In relazione alle sanzione, il Ministero fa presente che per chi non dovesse ottemperare all’obbligo dell’utilizzo del Mod IV in modalità informatica, ma continuasse ad utilizzare il modello cartaceo non sono previste sanzioni. Infatti, tale omissione riguarderebbe la “forma” di invio della comunicazione di movimentazione dell’animale, ma non la “sostanza” di provvedere a tale comunicazione. Si evidenzia, però, che il mancato rispetto della nuova procedura di invio della comunicazione comunque potrebbe causare problematiche nella movimentazione dei capi soprattutto per la loro accettazione da parte delle strutture di macellazione.

MODELLO IV INFORMATIZZATO

invece riservata ai bovini d’importazione, per evitare pericolosi contagi provenienti da zone in cui le patologie non sono state ancora debellate.Il riconoscimento europeo relativo alla tubercolosi bovina segue la dichiarazione di indennità del territorio regionale anche da altre due gravi patologie animali, come la leucosi bovina enzootica e la brucellosi bovina e ovicaprina. In pratica, l’Umbria ha raggiunto il risultato della qualifica di “ufficialmente indenne” da tutte le malattie soggette ai Piani di controllo nazionale e dell’Unione Europea.

INDENNITÁ: “GRANDE RISULTATO DELLA VETERINARIA PUBBLICA UMBRA”

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Decreto Ministeriale“Fondo latte” Con la modifica apportata con il Decreto Ministeriale n. 5185 del 24 aprile 2017, pubblicato in G.U. n. 123 del 29 maggio 2017, viene concesso alle aziende produttrici di latte bovino e a quelle del settore suinicolo un contributo nell’ambito del regime “de minimis” destinato alla copertura dei costi sostenuti per interessi sui mutui bancari negli anni 2015 e 2016.la domanda va presentata ad ISMEA entro il 30 giugno 2017 a mezzo della piattaforma informatica presente sul sito:www.ismea.it

Per ulteriori informazioni:ANDREA AGLIECOConfagricoltura Umbria / Ufficio Tecnico - Perugia075/5970763 / andrea.aglieco@confagricolturaumbria.it

PAN FitofarmaciLinee Guida RegionaliLe “Linee di indirizzo regionali per le Autorità competenti e per gli utilizzatori professionali in materia di impiego dei prodotti fitosanitari nelle aree frequentate dalla popolazione o da gruppi vulnerabili - Piano di Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei pesticidi (P.A.N. - pesticidi)”approvate dalla Regione Umbria con DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE del 5 dicembre 2016, n. 1429, definiscono alcuni punti del PAN in cui si richiedeva alle Autorità Locali Competenti di intervenire con soluzioni adatte al territorio.In esse sono regolamentate le aree extra-agricole frequentate dalla popolazione nel suo insieme ed in particolare da soggetti vulnerabili, le aree naturali protette (Parchi, Riserve, Aree di Riequilibrio Ecologico, Paesaggi protetti) e i Siti della Rete Natura 2000, nonché le aree agricole adiacenti o prossime a quelle frequentate dalla popolazione e le aree agricole presenti all’interno delle aree naturali protette e dei Siti della Rete Natura 2000.

Si invitano tutti i soggetti interessati a consultare attentamente il provvedimento in tutti suoi punti.Si informano inoltre tutte le aziende associate che a breve sarà disponibile una convenzione tra ConfagricolturaUmbria ed alcune ditte grafiche del territorio per la realizzazione della cartellonistica necessaria al rispetto degli adempimenti previsti dalla normativa vigente.

In caso di civili abitazioni confinanti direttamente con aree agricole soggette a trattamenti, che si trovano a meno dei10 metri di distanza, è necessario che gli abitanti siano preventivamente avvisati.

Nelle aree agricole adiacenti alle aree frequentate dalla popolazione o potenzialmente esposte ai prodotti fitosanitari non è necessaria la notifica dell’intervento presso le Autorità competenti.

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G I U G N O 2 0 1 7AGRITURIST

SERVIZIFruizione delle convenzioni stipulate da Agriturist Umbria con fornitori di beni e di servizi;Tutela sindacale della categoria presso le pubbliche istituzioni, statali, regionali, locali;Circolari informative in materia di norme e gestione dell’attività agrituristica;Risposta a quesiti riguardanti la corretta applicazione di norme o la gestione dell’attività, riconducibili all’interesse generale della categoria;Informazioni sulla migliore gestione di eventuali contenziosi con la pubblica amministrazione o gli ospiti;Diffusione di comunicati stampa che promuovano la conoscenza dell’agriturismo presso il pubblico.Corsi di Formazione Regionali

Quota promozionale di 60,00 € per le aziende agrituristiche socie Confagricoltura Umbria.

Per informazioniSegreteria Regionale Martelloni Matteo – agriturist.umbria@confagricoltura.

Quota promozionale di 100 € per le aziende agrituristiche che non hanno rinnovato l’iscrizione negli ultimi due anni o non sono mai state nostre socie.SERVIZI:Fruizione delle convenzioni stipulate da Agriturist Umbria e Agriturist Nazionale con fornitori di beni e di servizi;Tutela sindacale della categoria presso le pubbliche istituzioni, statali, regionali, locali;Circolari informative in materia di norme e gestione dell’attività agrituristica;Risposta a quesiti riguardanti la corretta applicazione di norme o la gestione dell’attività, riconducibili all’interesse generale della categoria;Informazioni sulla migliore gestione di eventuali contenziosi con la pubblica amministrazione o gli ospiti;Informazioni sull’andamento del mercato turistico e sulle nuove modalità di promozione dell’ospitalità;Pubblicazione, in italiano, inglese, francese e tedesco, di una scheda redazionale di presentazione della propria azienda nel sito internet www.agriturist.it;Accesso ai servizi promozionali aggiuntivi connessi al sito internet www.agriturist.it previo versamento della quota associativa supplementare prevista (Galleria fotografica, Pacchetti/Offerte Agriturismi in evidenza);Diffusione di comunicati stampa che promuovano la conoscenza dell’agriturismo presso il pubblico.Corsi di Formazione Regionali e Nazionali