Comunicato stampa cpp 11 ago '14
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COMUNICATO STAMPA C.P.P. 11 ago. 14
Annullato “8° Trofeo Colli Euganei”: 25 anni dopo i cacciatori accettino il Parco
protetto.
Avrebbe dovuto tenersi domenica 3 agosto 2014 la “prova di lavoro su Lepre per cani da seguita valevole
per il Trofeo Colli Euganei” giunto ormai alla sua 8a edizione, organizzato da Prosegugio Veneto in
collaborazione con le sezioni Provinciali di Federcaccia ed Enalcaccia. Ma quest’anno qualcosa è andato
storto.
Le associazioni protezioniste si sono messe di traverso all’ennesimo proposito di sconvolgimento del
territorio, voluto dai cacciatori con il placet delle Istituzioni che quello stesso territorio dovrebbero tutelare. E’
quindi stata sospesa la gara cani prevista all'interno del Parco Regionale dei Colli Euganei in
contemporanea in queste località: Ca' Barbaro, Valle Lispida, Valli di Torreglia, Val Calaona, Valli di
Galzignano, Zona sostegno lato tiro a segno (Este) e Zona Montecchia, l'unica ai confini di ZPS (zone di
protezione speciale); tutte le altre ricadenti al loro interno.
LAV, Lega Anti Vivisezione, coordinandosi con LIPU, ENPA e Gruppo d'Intervento Giuridico, ha inoltrato una
diffida di immediata sospensione della gara all’Ente Parco Colli Euganei ed al Comando Polizia provinciale
di Padova in ottemperanza alla normativa vigente sui diritti degli animali: legge 157 del 1992, legge 189 del
2004 e legge 394 del 1991, al fine di evitare lesioni fisiche e psicofisiche e morti illegittime agli animali.
Massimo Vitturi, Responsabile naz. le settore caccia – fauna selvatica della LAV, spiega:
“La Legge 189 del 2004 ha introdotto nel codice penale gli art 544 bis e ter c.p. per reprimere
condotte integranti uccisioni e maltrattamenti ingiustificati di animali. La gara avrebbe previsto lo stanamento
delle Lepri da parte dei Cani, modalità che comporta grave danno fisico e psicofisico delle Lepri stesse e, nel
caso di piccoli ancora dipendenti dalle cure parentali, avrebbe potuto determinare finanche la morte dei
cuccioli potendo così integrare i delitti di cui agli art.li 544 ter e bis c.p.”. L’art.11, comma 3 della legge
394/91 – continua Vitturi – statuisce, tra le altre cose, che nei Parchi sia vietato il disturbo delle specie
animali”.
Gli fa eco Manuel Zanella, Coordinatore della sede regionale veneta del Gruppo d’Intervento Giuridico onlus:
“Con la sentenza n°303 del 2013 la Corte costituzionale ha ribadito che l’attività di addestramento dei cani
da caccia interagisca con l’habitat naturale (sentenza n. 44 del 2011), rientrando altresì indubbiamente nel
concetto di attività venatoria, in quanto strumentale all’esercizio della caccia (sentenza n. 350 del 1991,
nonché, più di recente, sentenza n. 165 del 2009). Pertanto ciò che intendevano fare per l’ottavo anno
consecutivo nel Parco dei Colli Euganei è difforme dalla regola legislativa oltre a non convenire ad un Parco
protetto. Cosa dire poi dei pick-up utilizzati gli scorsi anni dai cacciatori nonostante il divieto del Parco di
transitare con mezzi motorizzati nei percorsi fuori strada?”.
Conclude infine Helga Vincenti, Responsabile della sede territoriale della LAV: “Dopo 25 anni dalla sua
istituzione, il 10 ottobre 1989, i cacciatori si rassegnino all’esistenza del Parco protetto e riconoscano la sua
importanza. Sono davvero troppi gli appetiti che gravitano attorno al Parco Colli Euganei e che lo minacciano
di continuo. Non capiamo poi perché l’Amministrazione Comunale di Galzignano Terme continui ad offrire
premiazioni e dare il proprio patrocinio a questa manifestazione che, oltre ad essere in contrasto con un
Parco protetto, è legata ad un mondo distruttivo e prepotente come è quello dei cacciatori. Impieghi lo stesso
tempo per rispondere alla nostra richiesta accesso atti riguardo alle misure volte alla preservazione dei
Rospi in località Valsanzibio, a cui il Comune non ha mai risposto.
Quanto alla prova per Cani da seguita, il nostro pensiero va anche ai Cani utilizzati nella caccia, costretti a
vivere relegati in freddi box e recinti spesso angusti e in mezzo alle loro deiezioni, ed estratti all’occorrenza,
per pochi giorni all’anno, quasi fossero dei meri attrezzi da lavoro.
Coordinamento Protezionista Padovano