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Comunicare in rete. Il personale della scuola e i forum di PuntoEdu ATA Sintesi Direttore scientifico: Prof.ssa Luisa Ribolzi – D.I.S.A. UNIGE Gruppo di ricerca: Dott.ssa Deborah Erminio - D.I.S.A. UNIGE Dott.ssa Valeria Pandolfini - D.I.S.A. UNIGE

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Comunicare in rete.

Il personale della scuola

e i forum di PuntoEdu ATA

Sintesi

Direttore scientifico:

Prof.ssa Luisa Ribolzi – D.I.S.A. UNIGE

Gruppo di ricerca:

Dott.ssa Deborah Erminio - D.I.S.A. UNIGE

Dott.ssa Valeria Pandolfini - D.I.S.A. UNIGE

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Indice1 1. Premessa .................................................................................................................................3 2. Gli obiettivi della ricerca ........................................................................................................5 3. La metodologia di ricerca.......................................................................................................8 4. Il questionario on line rivolto ai corsisti...............................................................................14 5. I focus group on line con i corsisti .......................................................................................21 6. Il questionario on line rivolto agli e-tutor.............................................................................25 7. I focus group on line con gli e-tutor .....................................................................................32 8. Le interviste via e-mail ai moderatori dei forum..................................................................37 9. La partecipazione ai forum: analisi descrittiva.....................................................................39 10. L’ analisi del contenuto dei messaggi postati nei forum ....................................................65

10.1. Alcune considerazioni sullo “stile comunicativo” nei forum......................................65

10.2. Il contenuto dei messaggi ............................................................................................68 Bibliografia...............................................................................................................................85 1 Valeria Pandolfini ha scritto i capitoli 1,2,3,4,5,6,7,8,10. Deborah Erminio ha scritto il capitolo 9.

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1. Premessa La presente sintesi2 propone i principali risultati emersi dall’attività di monitoraggio e valutazione, realizzata negli anni 2006-2007, del corso PuntoEdu ATA, iniziativa di formazione rivolta a tutto il personale amministrativo, tecnico e ausiliario attualmente in servizio nella scuola e costituente il primo passo del programma di aggiornamento del personale ATA previsto dall’intesa3 del luglio 2004 tra M.I.U.R. e Organizzazioni Sindacali. Il corso di formazione, finalizzato all’attribuzione della posizione economica prevista dall’art. 7, prevede, oltre alla parte specifica incentrata sulle mansioni di cui all’art. 7, il completamento del percorso di qualificazione (Puntoedu ATA – qualificazione) già attivato e previsto dall’art. 3 dell’Intesa 20 luglio 2004 ed è rivolto alle seguenti figure professionali:

Assistente amministrativo Assistente tecnico Guardarobiere Cuoco Addetto alle Aziende Agrarie Collaboratore scolastico Direttore servizi generali amministrativi4 Infermiere Il modello di formazione PuntoEdu elaborato dall’ “Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’ Autonomia Scolastica (ex Indire”) in collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione (MPI) si basa sul modello blended e-learning, che prevede l’alternanza di momenti di formazione in presenza e momenti di formazione a distanza. L’ambiente e – learning, infatti, è una risorsa particolarmente idonea, specie se integrata da fondamentali momenti in presenza, poiché consente azioni formative estese, poco costose, interattive, personalizzabili, ripetibili, aggiornabili ed implementabili nel tempo, così come indicato dall’art. 62 punto 12 del CCNL 24/07/2003. Le principali caratteristiche del modello blended, che non si basa su di una logica trasmissiva, o su di una piattaforma di e-learning centrata solo sull’erogazione, verifica e certificazione delle conoscenze acquisite, sono le seguenti:

� Apprendimento autonomo assistito5, basato sull’utilizzo di materiali formativi, anche di natura multimediale, predisposti dall’Amministrazione centrale tenendo conto delle specificità di ciascun profilo professionale e fruibili in modalità on line o off line.

� Formazione in presenza, intesa come momento di confronto, collaborazione e riflessione, coordinato da facilitatori degli apprendimenti (e-tutor), tra i corsisti, protagonisti attivi del processo formativo.

� Attività a distanza realizzata mediante l’utilizzo della piattaforma e-learning.

2 Si rimanda, per approfondimenti, al report completo del progetto di monitoraggio e valutazione di PuntoEdu ATA “Comunicare in rete. Il personale della scuola e i forum di PuntoEdu ATA”. 3 “Intesa sul sistema di formazione del personale ATA”, stipulata tra la delegazione di parte pubblica, costituita ai sensi del D.M. 26 novembre 2001 n.3743/MR del 26/11/2001, e la delegazione sindacale, composta ai sensi dell’art.7 del Contratto collettivo nazionale del comparto scuola per quadriennio giuridico 2002-05 e 1° biennio economico 2002-03, in data 20 luglio 2004, presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ( Miur), ai sensi di quanto previsto dall’art.3, comma 3, lettera b) e dall’art.5, comma 1, lettera a) del Contratto Collettivo nazionale 2002-2005. 4 I Direttori dei servizi generali amministrativi hanno partecipato a "Puntoedu ATA Qualificazione art.3 Intesa 20 Luglio 2004” e sono invece esclusi dalla formazione prevista dall’articolo 7. 5 Il processo di apprendimento viene supportato dall’assistenza di esperti disponibili on line.

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Le funzioni presenti nell’ambiente di apprendimento sono le seguenti: � accesso per ambiti e argomenti ad un’area di materiali esplicativi (simulazioni, animazioni

ma anche lezioni audio con slide, esempi ecc…); � proposte operative ed esercizi (svolti e commentati passo-passo anche in audio); � link verso altre risorse sull’argomento in rete; � forum: Community (grande ambiente di socializzazione tra tutti gli iscritti alla formazione,

in cui possono condividere impressioni, opinioni, documenti di lavoro e partecipare a discussioni); Tematici (spazio per la condivisione delle esperienze e della conoscenza, occasioni di incontro in rete in cui con l'inserimento di messaggi – che consente l’assegnazione da parte dell’e – tutor di crediti validi ai fini del completamento del percorso formativo - si può discutere di vari argomenti, leggendo le opinioni altrui e intervenendo per esprimere le proprie); Generali (detti anche “forum di servizio”, aperti a tutta la comunità di PuntoEdu ATA); Classe Virtuale (spazio di discussione e di confronto riservato alla sola classe virtuale).

� help desk per e-mail. PuntoEdu ATA si propone, quindi, quale tassello fondamentale del processo di costruzione di un sistema permanente di formazione e aggiornamento rivolto a tutto il personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola, finalizzato, come si legge nell’intesa, “al miglioramento, al sostegno e allo sviluppo delle professionalità esistenti” e “alla qualificazione ed all’ottimizzazione della funzionalità dell’insieme dei servizi scolastici”. Al contempo, in virtù dell’innovativo modello formativo proposto, mira a realizzare, attraverso l’utilizzo degli strumenti propri dell’e-learning, modalità di cooperative learning e learning by doing, ossia a favorire elevati livelli di cooperazione fra i corsisti e la creazione di vere e proprie comunità di pratica.

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2. Gli obiettivi della ricerca Le due diverse funzioni garantite dal monitoraggio, inteso come (Stame, 1998, pag. 143) “un’attività di informazione, caratterizzata da rilevazioni a scadenze regolari, che danno l’idea del flusso e della continuità” e dalla valutazione, attività che “non si svolge lungo tutto il processo, ma solo in determinati momenti, e comporta la formulazione di un giudizio” (ibidem), ossia, rispettivamente, l’informare ed il giudicare, sono state concepite, nella presente ricerca, come complementari, nella consapevolezza che l’informazione è un momento indispensabile della valutazione. Sulla base di tali premesse, la ricerca ha inteso estrarre due differenti tipi di informazione: quelle relative alla valutazione da parte dei partecipanti all’iniziativa formativa (assessment) e quelle finalizzate alla valutazione del processo (evaluation). In relazione a quest’ultimo aspetto, l’attenzione si è focalizzata sulla qualità degli elementi strutturali, della gestione del processo e sul raggiungimento degli obiettivi prefissati, al fine di fornire una valutazione in termini di efficacia, efficienza, adeguatezza delle metodologie adottate e funzionalità degli strumenti utilizzati. Più specificatamente, gli aspetti del corso PuntoEdu oggetto di analisi attraverso la valutazione fornita da diversi attori coinvolti nel processo formativo (corsisti, tutor, moderatori dei forum), sono stati:

� Qualità dei contenuti, intesa nei termini della qualità dei materiali didattici, dell’appropriatezza dei contenuti rispetto al target e della possibilità di adeguamento alle esigenze dei partecipanti (Benedetto, 2000);

� Usabilità della piattaforma, ossia coerenza della struttura dell’ambiente con i contenuti, gli obiettivi e l’articolazione delle attività del corso; accessibilità, navigabilità e tempi di risposta degli ambienti on line;

� Qualità del supporto tecnologico, variabile fondamentale perché il sistema che gestisce la comunicazione determina le modalità ed i flussi dell’interazione che i corsisti sviluppano sia con i materiali didattici, sia con i tutor e gli altri membri della comunità (Stagi, Vercelli, 2003 pag. 144): sono fondamentali la disponibilità e la tempestività di servizi di assistenza sia didattica sia tecnica;

� Qualità della strutturazione del processo, in cui rientrano diversi indicatori quali la chiarezza del contratto formativo e degli obiettivi, la qualità degli incontri in presenza, di quelli on line e dell’alternanza fra i due (modello blended e-learning), la chiarezza dei ruoli e delle funzioni dei diversi attori coinvolti nella formazione;

� Qualità della gestione del processo, in merito alla quale gli elementi di maggior valore sono state le informazioni raccolte sull’operato dei tutor e dei moderatori.

In relazione all’assessment, ossia la valutazione fornita dai partecipanti, che è poi da considerarsi indicatore principale per verificare il conseguimento degli obiettivi prefissati dal corso, si sono presi in considerazione due elementi:

� Efficacia del processo di apprendimento, intesa nei termini di padronanza dei contenuti, capacità di applicare i contenuti dei moduli formativi in contesti vari, miglioramento delle capacità di risoluzione dei problemi e delle funzioni metacognitive, modifica degli atteggiamenti;

� Efficienza del processo di apprendimento, i cui indicatori sono l’uso delle risorse disponibili, il tasso di restituzione di esercitazioni, prove, questionari, la partecipazione alle attività collaborative.

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Particolare importanza ha assunto questo secondo tipo di valutazione, in quanto la ricerca ha voluto verificare il raggiungimento di uno degli obiettivi posti dal corso PuntoEdu ATA, ossia il favorire lo sviluppo di comunità di pratica al fine di mettere in atto modalità di apprendimento collaborativo. Quest ultimo, definito come “l’acquisizione da parte di individui di conoscenze, abilità o atteggiamenti utili a seguito di un'interazione, di un processo di gruppo o più semplicemente apprendimento individuale come risultato di un apprendimento di gruppo” (Kaye, 1992), è orientato allo svolgimento di un compito e alla costituzione, attraverso la condivisione di obiettivi e di pratiche, di un’identità collettiva (Starti L., 2003). Assumendo quale unità d’analisi i gruppi di persone che hanno partecipato al Progetto PuntoEdu ATA, e che possono essere considerati come una comunità di pratica e di apprendimento essendo costituiti da “persone che svolgono un’attività, un’azione sociale in un contesto sociale definito, sono legate tra loro da problemi o obiettivi comuni, dalla ricerca di soluzioni comuni e sono portatrici di un insieme comune di conoscenze” (Costa G., Rullani E.,1999), si è voluto indagare se l’ambiente virtuale di apprendimento proposto nel Progetto PuntoEdu ATA, ossia la piattaforma utilizzata e gli strumenti in essa presenti, sia appropriato per favorire modalità di apprendimento collaborativo che enfatizza l’interazione di gruppo. Particolare attenzione è stata posta, quindi, a verificare il modo in cui l’utilizzo delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione che, oggi, consentono di costruire comunità virtuali ampie, con persone fisicamente situate anche a grande distanza tra loro, possa generare comunità di pratica virtuali, incentrate sulla socializzazione del problema (se ho un problema, chiedo aiuto a chi probabilmente lo ha già affrontato - un collega o un gruppo di colleghi), la socializzazione delle migliori pratiche (se mi viene data una soluzione e la comprendo, ho imparato una cosa nuova) ed il problem solving mirato alla crescita della base di conoscenza condivisa tipica di quella comunità (se non mi viene data una soluzione, provo a cercarla insieme ad altri che hanno - o potrebbero in futuro avere - il mio stesso problema) (Trentin, 2001). Corollario di ciò è l’ipotesi secondo la quale i risultati migliori in termini di apprendimento si possono ottenere solo in contesti formativi che non passivizzano il soggetto che apprende, ma attribuiscono primaria importanza a processi di cooperazione e condivisione fra i corsisti. Nella consapevolezza che, per permettere ad un gruppo di collaborare anche a distanza, è necessario fare in modo che esso si formi e si consolidi innanzi tutto in presenza, come comunità di apprendimento (Biolghini, 2001, pag. 222), parte della ricerca si è orientata a valutare il modello di formazione blended e-learning adottato in PuntoEdu ATA. In particolare, si è voluto indagare se, e in che modo, l’alternanza tra moduli di formazione in presenza e moduli di formazione a distanza abbia permesso di innescare un processo di identità in un gruppo che non ha già relazioni di “comunità di pratica” (nel senso che non ha “pratiche” esplicite in comune), ma tutt’al più percorsi e destini professionali simili. Ciò per verificare quanta importanza abbia assunto per i corsisti di PuntoEdu il trovare spazi di lavoro comune non solo virtuali e il condividere, allo stesso tempo, “spazi sociali” reali. Coerentemente con quanto esposto fino ad ora, nell’ultima parte della ricerca l’attenzione si è focalizzata sui forum di discussione (tematici e community) presenti nella piattaforma PuntoEdu, concependoli quali ambienti sociali di comunicazione (Banzato, 2002). Uno degli interrogativi alla base dell’analisi dei messaggi postati nei forum, infatti, è relativo alla possibilità di assumere una prospettiva interpretativa incentrata sull’ “interazionismo simbolico” rispetto ad un contesto mediato e, in particolare, ad un forum di discussione per la costruzione collaborativa della conoscenza. Si è voluto indagare se, e in che misura, in un corso di formazione on line, soprattutto se basato, come nel caso di PuntoEdu ATA, sulla co-produzione di conoscenza, l’attività di scrittura non è da intendersi come un atto isolato, individuale, a se stante, ma come un’attività sociale che si genera e si rigenera nella complessità e nell’esperienza del soggetto sociocomunicante (che si nutre all’interno di una

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comunità di persone che interagiscono tra loro). Si è assunto quale unità di analisi, quindi, il soggetto scrivente, presente nei forum sia come “partecipante” sia come “osservatore” delle interazioni scritte: come partecipante alla comunicazione, egli usa il linguaggio per interagire con gli altri e per raggiungere i propri scopi; come spettatore delle interazioni di una comunità di scriventi, e quindi come lettore, lo usa per completare o ragionare su ciò che accade o su ciò che può accadere a se stesso e agli altri (attese). La ricerca ha inteso quindi indagare la natura interattiva e sociale del discorso mediato verificando se, e in che misura, il testo del messaggio che si immette in un forum di discussione si collochi in una sequenza di interventi e contribuisca alla creazione di una discussione sociale su un argomento, riconoscendo nel significato un costrutto sociale negoziato da lettore e scrittore attraverso il medium del testo (Nystrand, 1986, pp. 77-78). Anche in questo caso, particolare attenzione è stata posta alla valutazione delle tecnologie informatiche presenti nella Piattaforma PuntoEdu ATA per verificare in che misura la loro combinazione abbia favorito, o meno, un modello di comunicazione che intende l’atto stesso del comunicare nei termini di una costruzione condivisa di significati in cui (Rivoltella, 1999, pag. 21-22):

� la tecnologia costituisce un campo di interazione (Bourdieu), cioè lo spazio della negoziazione simbolica dei significati;

� l’ambiente, in quanto contesto socio – culturale strutturato in cui gli individui si trovano inseriti, influisce sulla determinazione dell’interazione stessa;

� gli individui, in quanto impegnati nell’ attività di produzione negoziale di significati, sono contraddistinti dalle due azioni fondamentali dell’interpretazione e dell’interazione.

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3. La metodologia di ricerca L’attività di monitoraggio e valutazione, realizzata in itinere e al termine del Progetto PuntoEdu ATA, si è avvalsa di tecniche di analisi sia quantitative sia qualitative, nella consapevolezza che, in una ricerca sociale, le equazioni “qualitativo = standardizzato = nomotetico = oggettivo” e “ qualitativo = non standardizzato = idiografico” non si presentano mai in maniera così rigida e schematica, dal momento che anche una tecnica qualitativa può dare origine a dati trattabili in forma matriciale, mentre qualunque variabile quantitativa può essere analizzata in termini qualitativi. Nello specifico, gli strumenti utilizzati e le dimensioni indagate sono state: Questionario, somministrato on line durante il corso, diversificato per i corsisti e gli e-tutor. L’alto livello di standardizzazione che contraddistingue questo strumento d’indagine, garantito dal fatto che a tutti i soggetti sono state poste le stesse domande nella stessa formulazione, e che le risposte sono state organizzate sulla base di uno schema di classificazione comune a tutti i soggetti, ha garantito la comparabilità delle risposte e la possibilità di analizzarle con gli strumenti della statistica. Pur presentando un numero maggiore di “domande chiuse”, funzionali a rendere rapida la compilazione da parte degli intervistati ed agevolare poi la codifica e l’elaborazione dei risultati, nel questionario sono state formulate anche alcune “domande aperte”, per lasciare massima libertà di espressione ai soggetti rispondenti. La somministrazione del questionario rivolto ai corsisti ha avuto l’obiettivo di indagare: opinioni, sensazioni, giudizi sull’esperienza vissuta; la ricaduta della formazione, ossia la reale utilità del corso in relazione alle attività che si svolgono nel lavoro quotidiano; i reali o presunti vantaggi del modello di formazione blended rispetto alla formazione frontale, verificando se tale modello genera davvero un “valore aggiunto” nei casi in cui gli obiettivi sono soprattutto operativi; la percezione dei corsisti, indagando se essi subiscano il corso di aggiornamento come un mero adempimento burocratico o piuttosto concepiscano tale attività come un’opportunità per incrementare le loro competenze; le motivazioni che spingono i corsisti a partecipare a tale progetto, se esse sono puramente estrinseche (l’acquisizione di crediti formativi attraverso il rilascio di un attestato al termine del corso, spendibile anche come credito professionale) o intrinseche (più legata all’incrementare davvero le proprie competenze). Il questionario rivolto agli e-tutor, indagando il grado di utilizzo della rete e degli strumenti di comunicazione on line, la partecipazione dei corsisti ed il clima instauratosi all’interno dei gruppi di lavoro, la percezione del ruolo svolto e le difficoltà riscontrate, ha voluto raccogliere un differente “punto di vista” sull’esperienza formativa, rilevatosi assai utile per implementare gli elementi emersi dall’analisi del questionario rivolto ai corsisti, specificando meglio punti di forza e punti di debolezza di PuntoEdu ATA. I dati ottenuti dalla compilazione dei questionari sono stati analizzati attraverso l’utilizzo del software per l’analisi statistica SPSS. Oltre all’analisi delle “distribuzioni di frequenza”, che hanno fornito un quadro generale delle risposte fornite, si è ritenuto opportuno procedere a due ulteriori approfondimenti attraverso la realizzazione prima di una “cluster analysis” e, poi, di un’”analisi fattoriale”. La “cluster analysis” (eseguita con tecnica “two steps”) costituisce un utile strumento esplorativo per individuare, all’interno di un set di dati, raggruppamenti naturali che non sarebbero altrimenti immediatamente visibili. In tal modo si sono potuti individuare cluster (cioè, agglomerati di soggetti dello stesso tipo) tra i diversi rispondenti al questionario (corsisti ed e – tutor) in base alle risposte fornite, consentendo di classificarli meglio sulla base delle loro caratteristiche.

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Successivamente, i dati sono stati analizzati alla luce di un’ “analisi fattoriale”, tecnica di riduzione dei dati che ricava fattori riassuntivi, detti anche "variabili latenti", che concentrano le informazioni contenute originariamente in un numero elevato di variabili. In tal modo è stato possibile individuare fattori latenti che hanno consentito il raggruppamento dei casi in base alle similitudini rilevate in relazione ai fattori stessi. Per identificare e interpretare i fattori è stato necessario raggruppare le variabili che presentavano “loading” (correlazione tra variabile e fattore) elevati su ciascun fattore. Attraverso il significato delle variabili raggruppate, poi, si è fornita un’interpretazione del significato del fattore latente. In questo modo, diversamente dalla “cluster analysis” che ha permesso di operare sui casi (cioè i corsisti e gli e- tutor ), l’”analisi fattoriale” ha reso possibile lavorare sulle variabili, ricostruendo fattori latenti, cioè elementi non altrimenti evidenti, che “spiegano” meglio gli aspetti di successo/insuccesso del progetto per i partecipanti coinvolti. Focus group on line con i corsisti e con gli e-tutor. Per arricchire le informazioni ottenute dall’analisi dei questionari compilati on line dai corsisti e dagli e-tutor, si è deciso di utilizzare la metodologia del focus group, strumento di indagine di tipo qualitativo basato sulla discussione tra un gruppo di persone per approfondire un tema o particolari aspetti di un argomento (Stagi, 2000). La scelta di adottare questo strumento di indagine è stata determinata dalla volontà di acquisire informazioni da diverse tipologie di soggetti coinvolti, facendo emergere, attraverso l’interazione realizzata tra i componenti del gruppo, elementi specifici così come problemi trasversali, non comparsi in tutta la loro criticità attraverso l’analisi dei questionari, come pure soluzioni e scelte innovative particolarmente interessanti, finalizzate al miglioramento della piattaforma e di future iniziative formative on-line. Il focus group si svolge come un’intervista di gruppo guidata da un moderatore che, seguendo una traccia (griglia) più o meno strutturata d'intervista, propone degli "stimoli", di tipo verbale (domande dirette, frasi, definizioni, associazioni) o visivo (fotografie, disegni, vignette, filmati), ai partecipanti. Dalle risposte a questi stimoli scaturisce di volta in volta la discussione. E’ opportuno sottolineare che i risultati dei focus group non possono essere nè estesi, né proiettati sull'intera popolazione, ma forniscono una griglia interpretativa approfondita del fenomeno in oggetto e delle variabili significative che impattano sul vissuto delle persone (Stagi, 2006, pp. 218 - 227). In sintesi, il focus group fornisce indicazioni sul "perché" di alcuni comportamenti e sulla descrizione di eventuali "come"; là dove il quantitativo fornisce quantità e correlazioni, il qualitativo, e in questo caso specialmente il focus, favorisce la comprensione delle motivazioni e l'approfondimento di aspetti ritenuti rilevanti. Considerando la specificità di PuntoEdu ATA, i cui corsisti risiedono in differenti regioni d’Italia, si è deciso di condurre focus group on line6 in modalità sincrona, dando quindi la possibilità ai partecipanti, dotati di cuffie e microfono in modo da poter udire i contributi degli altri colleghi e fornire i propri, di intervenire alla discussione nello stesso momento dalle loro postazioni.

6 I focus group on line sono stati realizzati attraverso la piattaforma Centra Symposium disponibile nei laboratori informatici della Facoltà di Scienze della Formazione di Genova.

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Intervista, via e-mail ai moderatori dei forum, cui sono state inviate 9 domande al fine di integrare, attraverso le testimonianze fornite da un punto di vista diverso, le informazioni sui forum ottenute nelle precedenti fasi della ricerca. In particolare, si sono volute approfondire eventuali difficoltà incontrate durante la moderazione dei forum, modalità di gestione della comunicazione fra i partecipanti (stile di coordinazione e strategie comunicative), tematiche maggiormente dibattute nei forum, valutazione del clima creatosi nelle interazioni con i partecipanti e delle funzioni di moderazione offerte dal software. Analisi descrittiva della partecipazione ai forum. L’analisi descrittiva ha esaminato da un punto di vista quantitativo la fruizione degli spazi di interazione collettiva messi a disposizione nella piattaforma per l’apprendimento on-line. I soggetti iscritti alla formazione “Puntoedu ATA art. 7 CCNL b.e. 2004-4005” potevano usufruire delle due aree forum “tematici” e “community” che, pur avendo caratteristiche differenti, erano strutturate come spazi di interazione in cui era possibile un confronto su tematiche di interesse comune. Un primo elemento di osservazione è dato quindi dall’analisi dei soggetti che effettivamente hanno fatto uso di queste “piazze virtuali” rispetto al numero degli utenti iscritti. L’analisi descrittiva ha individuato alcune caratteristiche nelle modalità di partecipazione e ha offerto alcuni spunti di riflessione sui forum in cui si è attivato maggiormente un processo di scambio e di confronto; nello specifico l’analisi si è mossa su due livelli: � a partire dai forum di discussione, per individuare gli spazi di interazione in cui il dibattito

è stato più approfondito; � a partire dai soggetti, per tracciare il profilo dei partecipanti più attivi in base ad alcune

caratteristiche anagrafiche conosciute. Nella prima parte l’unità di analisi è stata costituita dal singolo forum di discussione a cui i soggetti hanno preso parte ed è stato possibile individuare: - i forum tematici in cui i soggetti si sono scambiati un numero maggiore di messaggi; - i forum della community in cui i soggetti si sono scambiati un numero maggiore di

messaggi; - la frequenza nell’uso di attachment e la tipologia degli attachment; - la tipologia di partecipazione più centrata sugli argomenti di lavoro o più a carattere

socializzante; - i forum che hanno animato maggiormente la discussione, in base al numero di topic che

hanno ricevuto risposta; - l’eventuale dispersione degli utenti che hanno preso parte a forum estranei a quelli della

propria area; - l’eventuale presenza di forum sotto-utilizzati. Nella seconda parte l’unità di analisi è stata costituita dai partecipanti attivi, cioè da coloro che hanno inserito nei forum almeno un messaggio. Dal momento che la struttura di monitoraggio ha previsto la raccolta dei dati a partire dagli argomenti di discussione (per ogni argomento di discussione sono riportate le caratteristiche anagrafiche dei soggetti partecipanti, senza un’indicazione precisa però del numero di persone che ha preso parte alla discussione), si è reso necessario un ampio lavoro di elaborazione dei dati che permettesse di individuare in modo preciso i messaggi postati da ogni singolo soggetto in ogni singolo forum. La nuova banca dati ha consentito di analizzare:

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- il numero di messaggi postati complessivamente da ogni individuo; - le caratteristiche anagrafiche degli utenti che hanno inserito messaggi, tramite un’analisi

del numero medio di messaggi postati (pi) in relazione alle variabili genere, età, provenienza geografica, profilo professionale;

- le caratteristiche anagrafiche degli utenti che hanno fatto uso di attachment. Dal momento che la formazione “Puntoedu ATA art. 7 CCNL b.e. 2004-4005” è composta di due segmenti, rivolti a specifiche figure professionali, è stato possibile analizzare la modalità di partecipazione di ogni profilo in termini di: - incidenza dei partecipanti sugli iscritti; - numero totale e numero medio di messaggi postati in ogni forum di propria competenza; - ripartizione dei messaggi nei forum riservati alle singole figure professionali; - percentuale di soggetti che hanno inserito post in ogni forum sul totale dei partecipanti. Nella fase conclusiva dell’azione di monitoraggio e valutazione sono stati elaborati alcuni indicatori di risultato che possono descrivere in modo sintetico le principali caratteristiche dell’utilizzo degli ambienti formativi presi in analisi: - lunghezza dei thread (numero medio di post per topic); - numero medio di topic per forum; - numero medio di post per forum; - incidenza dei topic senza risposta (topic muti); - partecipazione (numero medio di post per partecipante); - partecipanti rispetto agli iscritti; - profilo corsisti più “attivi” (inseriscono un numero di elevato di post); - profilo corsisti “trainanti” (inviano attachment). La partecipazione ad un ambiente web per la formazione può essere analizzata lungo due dimensioni: da un lato lo scambio e l’appropriazione di conoscenze che potremmo definire come una partecipazione maggiormente “funzionale” agli spazi di interazione, dall’altro lato il we-sense, l’identificazione con un gruppo virtuale. Dai dati a nostra disposizione non è possibile sapere se la piattaforma PuntoEdu ATA sia arrivata a sviluppare dei meccanismi di autopercezione identitaria tra i soggetti che hanno partecipato ai vari forum, ma è stato possibile individuare i forum in cui si è realizzata una maggiore condivisione tra gli utenti. Ulteriori elementi relativi al confronto che si è realizzato tra i soggetti derivano dall’analisi del contenuto dei messaggi postati. Tecniche di statistica testuale, al fine di interpretare il contenuto dei messaggi postati nei forum riconducendoli a specifici significati, per categorizzarli in base ai contenuti e per studiare l’associazione e le relazioni tra i significati (Bichi, 2001). Il ricorso alle tecniche di analisi testuale “mediata” dal computer ha permesso di operare sia con strumenti strutturati (quantitativi) sia con strumenti di approfondimento (qualitativi), creando così una strategia ponte per eccellenza tra metodiche quantitative e qualitative. Ciò è stato reso possibile dall’aver integrato l’analisi del contenuto (content analysis) che, mirando a lavorare sui testi non al livello delle parole effettivamente contenute ma al livello dei concetti e dei significati che le parole dei testi veicolano o, meglio, dell’interpretazione che di esse dà il lettore, viene convenzionalmente collocata nell’area dei metodi di ricerca qualitativi, con analisi di tipo text retrieval (reperimento di testo) che, focalizzando l’attenzione sul livello lessicale, terminologico del testo, ossia sulle parole effettivamente presenti, rientrano nell’area dei metodi quantitativi.

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La matrice teorica alla base dell’analisi in tal modo condotta è la grounded theory (teoria fondata)7 che, finalizzata a generare teorie dall’osservazione di fatti, di fenomeni, si configura quale metodologia emergente, per la quale le categorie e i criteri di interpretazione dei dati (testuali) devono emergere dai dati stessi, e non invece come metodologia deduttiva che vede la ricerca come una verifica, attraverso i dati, di ipotesi formulate a priori, indipendentemente dalla conoscenza dei dati testuali da studiare. E’ opportuno sottolineare che il lavoro di codifica dei materiali testuali, ossia la costruzione di codici, corrispondenti alle parole che forniscono una descrizione sintetica del contenuto di un passo di testo che sembra pertinente per lo scopo della ricerca, è un lavoro di interpretazione del testo e, in quanto tale, non può essere soggetto a verifiche di ripetibilità dei risultati. Nel caso dell’analisi di materiali testuali si potrebbero avere, infatti, interpretazioni differenti da parte della medesima persona in tempi differenti, e di persone differenti in un medesimo tempo (a maggior ragione in tempi differenti): ciò evidenzia la versatilità di tali tecniche rispetto alle caratteristiche del testo da analizzare e agli obiettivi d’indagine che ciascun ricercatore di volta in volta si prefigge, a conferma che i materiali di studio non sono quantità misurabili su di un’unica scala di riferimento oggettivo. Considerato l’ingente numero di messaggi postati nei diversi forum (tematici e community) e la varietà dei temi trattati, si è resa necessaria una selezione ragionata dei topics (discussioni) e dei relativi messaggi da sottoporre ad analisi testuale. I criteri adottati a tal fine sono stati:

� Selezione all’interno di ciascun forum dei topic il cui contenuto è stato valutato più interessante e pertinente ai fini delle ipotesi della ricerca.

� Eliminazione dei topic contenenti uno scarso numero di messaggi8, in quanto ciò è indizio di una scarsa rilevanza in termini sia di attivazione di processi di confronto fra i partecipanti sia di interesse manifestato nei confronti delle tematiche oggetto di discussione.

� Classificazione in tipologie dei topic in tal modo selezionati, per individuare i macro argomenti su cui si sono focalizzati l’interesse e l’interazione dei partecipanti.

Il software di analisi testuale utilizzato nella presente ricerca è TALTAC (Trattamento Automatico Lessico-Testuale per l'Analisi del Contenuto)9 che consente il trattamento e l'analisi di un insieme di dati testuali secondo una logica di tipo lessicometrico, finalizzata all'analisi del contenuto di un testo. L’utilizzo di tale software ha permesso di indagare, attraverso l’associazione di variabili categoriali (genere, età, profilo professionale, area geografica sede di lavoro) ai testi in esame, le strategie discorsive e le peculiarità del linguaggio utilizzato da ogni partecipante ai forum. Ciò è stato reso possibile dalle analisi realizzate su diversi livelli:

7 La grounded theory (teoria fondata) nasce in ambito sociopsicologico da una ricerca sul campo, svolta nel 1964 da Glaser e Strass, sull’assistenza ai pazienti terminali all’ospedale di San Francisco. 8 Il numero di messaggi è stato valutato proporzionalmente al totale del numero dei messaggi contenuti in uno specifico forum. 9 TALTAC è frutto dei risultati di ricerche svolte presso l'Università degli studi di Salerno e l'Università di Roma "La Sapienza" nel corso degli anni Novanta, coordinate da Sergio Bolasco.

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Dimensione del corpus10: il totale delle occorrenze, ossia il totale delle forme grafiche (parole, lessie, grafie) presenti nel corpus intese come unità di conto (word token).

Ampiezza del vocabolario e ricchezza lessicale: misura della varietà di parole utilizzate nel corpus.

Parole tema: termini che si presentano nel corpus con una frequenza rilevante e che rimandano ai contenuti specifici della comunicazione.

Parole chiave: parole che risultano sovra-rappresentate rispetto a quanto lo sono generalmente nel linguaggio comune.

Segmenti ripetuti: spezzoni di testo che compaiono più di una volta nel corpus con la stessa sequenza e che rimandando ad unità di senso significative.

Forme verbali: verbi che si presentano nel corpus con una maggiore frequenza e verbi che risultano sovra-rappresentati rispetto ad un lessico di frequenza.

Connotazione positiva o negativa del testo attraverso l’analisi degli aggettivi.

Il ricorso a tecniche di statistica testuale ha quindi consentito di condurre l’analisi del contenuto dei messaggi postati dai corsisti approfondendo tre distinti livelli:

che cosa è stato detto (i contenuti della discussione); come lo si è detto; quali sono stati i processi e le strategie adottate nel trattare i contenuti.

Il primo livello si riferisce al prodotto dell’apprendimento, il secondo ed il terzo al processo che lo ha generato. Tale metodologia ha permesso di indagare l’atteggiamento (positivo/negativo) dei partecipanti sui temi oggetto di discussione, il grado di socializzazione e la presenza di momenti di apprendimento collaborativo, e di controllare la reale esistenza di attività e dinamiche di cooperative learning, con le relative tipologie di interazione (paritaria o meno) e l’eventuale emergere di modelli di leadership naturale. All’analisi quantitativa della messaggistica (numero di messaggi prodotti dal singolo partecipante, numero di messaggi circolati in totale nei forum) è seguita, quindi, l’analisi qualitativa della partecipazione al corso on line. Usando un gioco di parole, si potrebbe dire che si è trattato di “quantificare la qualità” basandosi sull’analisi dei contenuti della messaggistica scambiata fra i corsisti (Stagi, Vercelli, 2003, pag. 123).

10 Si definisce corpus qualsiasi insieme di testi confrontabili fra loro per un qualche oggetto di interesse. Nel caso della presente ricerca il corpus è costituito dal totale dei messaggi contenuti nei topic (discussioni) selezionati per l’analisi testuale all’interno di ciascun forum.

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4. Il questionario on line rivolto ai corsisti Il profilo dei corsisti ATA che hanno compilato il questionario on line ha queste caratteristiche:

� sovra-rappresentazione del genere femminile (due partecipanti su tre sono donne); � età media elevata (il 70% ha più di 50 anni) cui consegue una prolungata anzianità di

servizio (oltre l’80% lavora da più di 20 anni); � prevalenza nel campione di Collaboratori scolastici (48,4%), Assistenti

Amministrativi (38,7%) e Assistenti tecnici (12,5%), con incidenza quantitativamente residuale e poco consistente delle altre figure (Cuochi, Guardarobieri, Infermieri e Addetti aziende agrarie)11.

Complessivamente la valutazione dell’esperienza dei corsisti di PuntoEdu ATA appare molto positiva (nove rispondenti su dieci dichiarano adeguata o piena soddisfazione). Circa il 90% degli intervistati sono venuti a conoscenza del corso attraverso una comunicazione formale, da parte della scuola di appartenenza (67,1%) o da parte del Ministero o dell’Ufficio Scolastico Regionale (26,7%). Le ragioni della partecipazione possono distinguersi su diversi assi:

� forte influenza dei fattori di empowerment (migliorarsi e ottenere un riconoscimento formale della propria professionalità);

� forte influenza dei fattori di vincolo formale (obbligatorietà dei corsi e possibilità di conseguimento dei crediti);

� leggera influenza dei fattori relazionali di adeguamento o incoraggiamento (partecipazione dei colleghi, esortazione da parte dei dirigenti scolastici);

� influenza meno diffusa dei fattori di interesse o di competizione riflessiva (occasione per mettersi alla prova, curiosità per una nuova esperienza).

Osservando il contesto relativo alla partecipazione al corso spicca l’importanza di alcuni fattori, in primis, la disponibilità o meno presso la propria residenza di una connessione internet, tenendo presente che oltre un terzo del campione ha dichiarato di non possedere un collegamento privato on-line. Ne consegue che oltre la metà si è collegato da scuola (durante l’orario di servizio in un quinto dei casi o fuori orario di servizio per un terzo dei rispondenti). Buona parte degli intervistati ha lavorato da casa sottraendo tempo ad altri impegni (35,6%), collegandosi soprattutto nelle ore pomeridiane (circa la metà dei rispondenti) mentre un quinto ha preferito connettersi al sito la mattina e un terzo durante le ore serali (notturne nel 3,3% dei casi). La frequenza settimanale evidenzia una certa assiduità: per il 70% dei casi la frequenza è stata di almeno 3 giorni la settimana (un quinto dei rispondenti ha seguito i corsi anche durante i week end), mentre un quarto del campione ha vissuto l’esperienza con minore costanza. Per una valutazione più specifica dell’esperienza, va osservato che circa un quinto del campione non aveva chiari gli obiettivi del corso prima di partecipare, pertanto si ravvisa la necessità di una maggiore diffusione e comunicazione all’inizio di future edizioni del progetto, sia pure tenendo presente che il livello di semplicità e trasparenza aumenta con il

11 I corsisti che hanno compilato il questionario on line e che compongono il campione al quale si riferiscono le presenti osservazioni sono coloro che hanno frequentato il corso in base all’art .7 del CCNL biennio economico 2004-2005 e ammontano a 15.328: non compare il profilo di Direttore dei Servizi Generali Amministrativi perché ha frequentato solo la formazione "Puntoedu ATA Qualificazione art.3 Intesa 20 Luglio 2004”.

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procedere dei corsi: al momento della rilevazione il 93% definisce chiara e evidente la strutturazione del corso. In termini di durata il corso è avvertito come insufficiente per il 29% degli intervistati, adeguato per il 69% e eccessivo per un residuale 2%. Nello specifico, tutti i singoli elementi di valutazione (velocità di accesso, facilità di navigazione, grafica dell’ambiente di apprendimento, personalizzazione del proprio percorso formativo, qualità e ricchezza dei contenuti) ottengono la piena soddisfazione di nove rispondenti su dieci, frequentemente con valutazioni entusiastiche. La quota degli insoddisfatti, generalmente non superiore al 10%, sale al 16% solo in merito all’apprezzamento per il sistema dei crediti (senza, peraltro, definire lo stesso come elemento di criticità). Gli argomenti trattati che hanno incontrato il maggior interesse dei partecipanti sono stati: Assistenza agli alunni diversamente abili (18,5%), Primo soccorso (17,5%), Sicurezza (14,9%), Gestione del personale (12,2%) e Amministrazione e contabilità (10,3%). Tutti gli altri argomenti raccolgono quote di risposta inferiori al 10%. Molti degli argomenti sopraindicati costituiscono anche materie che i partecipanti avrebbero voluto approfondire maggiormente: Assistenza agli alunni diversamente abili (15,5%), Sicurezza (15,2%), Primo soccorso (14,9%), Amministrazione e contabilità (13,5%, che però il 22,4% vorrebbe ridurre o eliminare), Gestione del personale (11,9%) e Qualità dei servizi (11,3%). Gli argomenti che si sarebbe voluto ridurre o eliminare sono anche Organizzazione dei laboratori (15,3%), Supporto all’attività negoziale dell’Istituzione Scolastica (10,4%), a cui bisogna aggiungere un 18,6% di risposte non specificate. All’interno del questionario si chiedeva quali argomenti non presenti nel corso i partecipanti avrebbero voluto trattare. Pur in una sostanziale soddisfazione per l’esaustività delle materie, alcune tematiche emergono dalla sintesi delle risposte:

1. aspetto previdenziale personale, pratiche di riscatto pensionistico e ricostruzione della carriera, fondi pensione complementari (indicato in misura maggiore dagli assistenti amministrativi, dagli assistenti tecnici e in proporzione minore, seppur consistente, dai collaboratori scolastici);

2. alfabetizzazione informatica di base e argomenti specifici riguardanti le apparecchiature dei laboratorio di informatica, conoscenza delle reti, nuovi sistemi operativi - Windows, Vista – (esigenza maggiormente avvertita dagli assistenti tecnici e dai collaboratori scolastici, in minor misura dagli assistenti amministrativi);

3. approfondimento dei ccnl, normative relative ad assenze, permessi e flessibilità di orario (fortemente voluto dai collaboratori scolastici, dagli assistenti amministrativi e meno dagli assistenti tecnici);

4. comunicazione/collaborazione con docenti e colleghi (richiesta avanzata con forza dagli assistenti tecnici e assistenti amministrativi, in maniera meno evidente dai collaboratori scolastici);

5. organizzazione del lavoro e pratica quotidiana con aggiornamento tecnico

professionale specifico sulle diverse aree di competenza (approfondimento richiesto in misura maggiore dagli assistenti tecnici e dai collaboratori scolastici rispetto agli assistenti amministrativi);

6. amministrazione e contabilità, adempimenti fiscali (770, irap, trasmissioni telematiche), gestione competenze fisse e accessorie (richiesto in proporzione decisamente superiore dagli assistenti amministrativi rispetto agli assistenti tecnici e ai collaboratori scolastici);

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7. sicurezza, primo soccorso, igiene e pulizie (esigenza avvertita maggiormente dai collaboratori scolastici e dagli assistenti amministrativi, meno dagli assistenti tecnici);

8. accoglienza/orientamento verso alunni stranieri e disabilità o problematicità specifiche - sordomutismo, cecità, iperattività – (tematica in relazione alla quale lamentano uno scarso approfondimento gli assistenti amministrativi e i collaboratori scolastici);

9. gestione acquisti di magazzino (richiesta avanzata, in ordine decrescente, da assistenti tecnici, assistenti amministrativi, collaboratori scolastici);

10. privacy e trattamento dei dati personali (approfondimento richiesto in particolar modo dagli assistenti tecncici);

11. diritti e doveri del personale ata (esigenza avvertita prevalentemente dagli assistenti amministrativi);

12. disagio giovanile, dipendenze, disordine alimentare (tematica di cui avvertono la necessità di un maggiore approfondimento i collaboratori scolastici);

13. bullismo in ambiente scolastico (richiesta avanzata in particolar modo dagli assistenti tecncici);

14. corsi di lingue, in particolare inglese (approfondimento voluto in maggiore misura dagli assistenti tecncici).

L’andamento e l’organizzazione delle attività del corso sono valutati più in dettaglio. Nello specifico, le attività di laboratorio incontrano la piena soddisfazione dell’83% dei rispondenti, ma lasciano abbastanza insoddisfatti almeno un quinto degli stessi. I materiali di studio vedono il pieno gradimento nel 92% dei casi. Di poco inferiore il pieno gradimento dei forum tematici (85,2%) e dei forum community (che soddisfano adeguatamente “solo” il 73,7%). L’azione dell’e-tutor ottiene un consenso praticamente unanime (addirittura il 61% dei rispondenti assegna il punteggio massimo di soddisfazione). La classe virtuale incontra il gradimento del 77,9% degli intervistati. Parimenti, nove rispondenti su dieci hanno molto apprezzato gli incontri in presenza, così come l’82,5% ha apprezzato gli strumenti di aiuto e supporto. Un fattore di estremo gradimento per i corsisti si è rivelato il contributo degli esperti durante gli incontri in presenza, ma, soprattutto, i risultati più lusinghieri riguardano la figura degli e-tutor , che hanno costituito il supporto più continuativo durante l’esperienza. Almeno quattro intervistati su cinque assegnano punteggi entusiastici a tutte le dimensioni relative all’attività di queste figure, per la tempestività nelle risposte e nelle comunicazioni, per l’importante assistenza fornita nell’uso dei materiali e degli strumenti di comunicazione di PuntoEdu, nonché per il supporto emotivo e alla costruzione del proprio percorso formativo. L’interazione nella classe virtuale denota una certa ambivalenza: il 43,1% dei corsisti afferma di aver interagito “per nulla” o “poco” con gli altri compagni, mentre il 56,9% descrive un’interazione adeguata o intensa. I forum sono stati usati dalla quasi totalità dei partecipanti, risultando prevalentemente “facili da usare” e “utili per condividere con altri colleghi medesimi problemi”. Il forum sembra percepito fondamentalmente come mezzo di comunicazione strumentale e meno marcatamente come occasione formativa o di socializzazione, pur incontrando la soddisfazione da parte degli utenti. Assai più ridotta la partecipazione alla chat, cui hanno preso parte meno di un quinto degli intervistati, ma che si rivela, al contrario del forum, strumento di comunicazione per condivisione e socializzazione. Quello che sicuramente emerge dal ricorso a forum e chat è un fattore di scarsa prossimità agli strumenti tecnologici da parte di un campione di rispondenti formatosi professionalmente in fasi di minore diffusione di questo tipo di comunicazione: i rispondenti appaiono disponibili e curiosamente interessati ai nuovi strumenti, ma

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culturalmente meno prossimi agli stessi. Non solo, ma ulteriori considerazioni emergono dalla forte differenza nel ricorso ai due strumenti, presumibilmente legata al fatto che, mentre il forum denota un qualche vincolo di presenza (soprattutto in una logica strumentale, come per ottenere prime informazioni, comunicazioni o spiegazioni relative ai corsi), la chat rappresenta, al contrario, uno strumento caratterizzato da una partecipazione più libera e meno strutturata, che esprime l’effettivo desiderio di condivisione o confronto. Pertanto, mentre il forum diventa quasi uno strumento obbligatorio per l’acquisizione di informazioni (anche solo per navigarci ed esplorarlo senza effettuare “post”), la chat è un mezzo più occasionale e meno strutturato nella fruizione, un salotto virtuale dove, presumibilmente, si incontrano i soggetti con maggior tendenza comunicativa, senso di comunità di pratica e (soprattutto) dimestichezza tecnologica. Quanto appena esposto trova conferma nel giudizio dei rispondenti in merito alla preferenza tra formazione on-line e in aula. In generale, il corso, pur nella sua connotazione fortemente tecnologica, ha riscontrato piena soddisfazione sia in merito ai contenuti (per argomenti, tecniche e metodi), sia per l’effettiva utilità pratica degli stessi nella quotidiana attività lavorativa dei partecipanti. Nonostante ciò, l’impostazione on-line del corso non sembra uniformemente apprezzata: sebbene il 34,4% reputi adeguata l’impostazione attuale e il 16,4% desideri addirittura più ore on line, un’intensificazione della formazione in presenza è richiesta dal 49,2% dei partecipanti. Più specificatamente, nel confronto tra formazione on line e formazione in presenza, dalle risposte fornite si evince che:

� vige un quasi totale consenso riguardo alla maggiore flessibilità di accesso con la formazione on line (si dichiara d’accordo il 69,5% dei casi);

� la formazione in aula si conferma preferibile a quella on-line (41,6% d'accordo, 36,5% più in accordo che in disaccordo);

� una delle ragioni di questo consiste nel fatto che la formazione in aula permette maggiore interazione, per il fatto di essere tutti insieme (55,6% d'accordo);

� sussiste una certa ambivalenza sul fatto che la formazione on–line richieda conoscenze informatiche troppo avanzate; la maggioranza ritiene che tali conoscenze non siano necessarie (32% più in accordo che in disaccordo, 26,7% d'accordo), ma quattro su dieci le considerano, al contrario, troppo avanzate;

� si registra uniformità sul fatto che formazione on-line e formazione in presenza sono molto efficaci solo se integrate fra di loro (66,6% d’accordo con questa affermazione);

� si avverte ambivalenza sul fatto che l’attività on–line sia più stimolante rispetto a quella in aula (il 29,8% è più in accordo che in disaccordo con tale affermazione, d'accordo il 27,7%), tuttavia quattro su dieci non sono d’accordo con il ritenere più stimolante l’attività on-line;

� non si ritiene affatto che l’attività in aula sia generalmente noiosa e poco stimolante (infatti, il 69,4% non è d’accordo sulla mancanza di stimoli in aula);

� solo in parte si ritiene che con la formazione on–line non si perda tempo (il 27,6% è più in accordo che in disaccordo con tale affermazione, d'accordo il 34,7%), tuttavia quattro su dieci non sono d’accordo;

� la formazione in aula è considerata generalmente fonte di risposte immediate; solo uno su quattro crede in una maggiore rapidità di risposte con lo strumento on-line.

In sostanza, emergono forti perplessità da parte dei partecipanti non tanto, o almeno solo parzialmente, sull’impostazione on line del corso in sé, che è apparso come adeguato e soddisfacente nella sua conduzione quanto sulla preferibilità di un corso on-line rispetto ad un corso in aula: il dato è confermato dalla richiesta, avanzata da molti corsisti, di un maggior numero di ore in presenza. E’ anche possibile che fattori di digital divide e l’età meno giovane

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dei partecipanti abbiano influito su una concezione ancora “tradizionale” dell’esperienza di formazione. Al di là di un bilancio complessivo di estrema positività, i corsisti hanno indicato alcuni possibili miglioramenti del progetto. Innanzi tutto emerge una criticità temporale: occorre, infatti, aumentare e diluire la durata dei corsi, possibilmente rivedendone la cronologia ed effettuandoli in momenti dell’anno in cui le scuole sono meno impegnate (sicuramente da evitare la fine dell’anno scolastico). Parimenti, è necessaria una maggiore congruenza tra crediti e tempo a disposizione. Per esempio, è stato sottolineato che svolgere attività per ottenere 12 crediti (equiparati a 6 ore) ha comportato in realtà un impegno di almeno 40 ore; un adeguato riconoscimento del tempo stimola ad un maggior approfondimento degli argomenti proposti. I crediti stessi vanno maggiormente formalizzati con esame finale in presenza di commissione, che comprenda una valutazione degli elaborati, permettendo a chi riporta una valutazione positiva di acquisire un titolo abilitante alla professione e valido nell'ambito scolastico. Questo nasce anche dalla necessità di un controllo effettivo del lavoro svolto, per correggere in aula gli elaborati e valutare la qualità degli stessi. Occorre anche un’implementazione tecnologica sia in merito alle piattaforme disponibili per gli utenti, sia riguardo alla loro capacità di utilizzarle, con potenziamento dell’alfabetizzazione informatica. Occorre, inoltre, aumentare le attività in presenza e le ore in aula con i tutor e con gli esperti (possibilmente riportando esempi pratici a sostegno della teoria) ed, eventualmente, abbinare la formazione on-line e in aula con esperienza diretta in industria/impresa privata. Infine, a titolo di sintesi, i risultati dell’analisi di cluster definiscono meglio le caratteristiche dei partecipanti, classificandoli in tre profili:

� Gli entusiasti (circa un quinto del campione): individua i rispondenti che hanno espresso un altissimo gradimento sia in termini di valutazione diacronica (cioè, una soddisfazione constante lungo tutto il corso dell’esperienza, all’inizio e durante i corsi), sia per gli aspetti specifici relativi al funzionamento delle tecnologie messe a disposizione, con forte entusiasmo per l’operato di e-tutor ed esperti. Una caratteristica interessante è che questo profilo coglie una categoria di rispondenti che ha scelto di partecipare a PuntoEdu ATA per proprie spinte motivazionali (curiosità, crescita professionale, nonché naturalmente ottenere i crediti e rispettare l’obbligo dal CCNL), ma anche per una influenza (leggermente superiore rispetto agli altri due profili) di fattori esterni (quali l’invito da parte dei dirigenti scolastici o il fatto che altri colleghi frequentavano il corso). Questo gruppo è il più ancorato alla formazione di tipo tradizionale; infatti, pur non esprimendo un giudizio negativo sulla formazione on-line (per esempio, è il gruppo che la percepisce come più stimolante rispetto alla formazione in aula), denota, al contempo, maggiori reticenze rispetto alla stessa (per esempio, ritenendo che richieda competenze informatiche troppo avanzate).

� I soddisfatti (il gruppo più consistente, con quasi la metà dei rispondenti): individua nuovamente un elevato gradimento lungo tutte le fasi del progetto ed esprime un giudizio estremamente positivo sia in merito al funzionamento tecnico e organizzativo, sia sul contributo offerto dagli esperti e dagli e-tutor. Le principali motivazioni alla partecipazione sono orientate al miglioramento della propria formazione e all’ampliamento delle conoscenze, mentre non si rileva una significativa influenza da vincoli informali, quali le pressioni dei dirigenti scolastici o la spinta derivante dall’uniformarsi alla partecipazione di altri colleghi. In qualche modo la partecipazione sembra più spontanea e conscia, fin da subito, dei vantaggi ricavabili dalla frequentazione del corso. Nella preferenza tra formazione on-line o in aula,

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denotano una certa neutralità, o meglio, non sembrano temere l’approccio tecnologico (presumibilmente in quanto sufficientemente preparati e usi al computer), riconoscendone i pregi di velocità e flessibilità, ma continuano a preferire la maggiore interazione e confronto diretto garantiti dalla formazione in aula.

� I soddisfatti con riserve (circa un quinto dei rispondenti): in merito alla valutazione diacronica esprimono punteggi medio - alti, ma non così elevati quanto i profili precedenti. Non solo, ma il punteggio al momento della compilazione è leggermente inferiore, seppur di poco, al valore riferito al Segmento 1 della formazione. Parimenti, la valutazione sugli aspetti specifici relativi alla piattaforma e all’organizzazione del corso è alta, ma, talvolta, assai più bassa dei valori espressi dagli altri cluster (in particolare, in riferimento a forum tematici e community, alla classe virtuale e a strumenti di supporto, quali help-desk e faq). Il giudizio espresso riguardo a esperti e e-tutor è abbastanza positivo, ma non entusiastico come nei profili precedenti. La motivazione alla partecipazione al corso è simile a quella del secondo profilo, cioè orientata alla propria crescita professionale e esente da fattori di vincolo esterni o di adeguamento. Anche riguardo alla preferenza tra formazione on-line e formazione in aula i rispondenti costituenti quest ultimo cluster dimostrano caratteristiche simili al cluster 2, ma con punteggi più ambivalenti, espressione di una certa neutralità, riconoscendo i vantaggi sia della formazione on-line, sia di quella in aula.

Le medesime variabili utilizzate nella cluster possono essere analizzate alla luce dell’analisi fattoriale, per individuare i fattori latenti che inquadrano i legami tra i diversi assi proposti, cioè la valutazione nel tempo del progetto, le ragioni della partecipazione, l’apprezzamento per le caratteristiche tecnologiche e organizzative, il giudizio su e-tutor ed esperti e, infine, le preferenze dei corsisti rispetto alla formazione on-line o in aula. L’interpretazione dei fattori può, pertanto, così delinearsi: - Fattore 1 Entusiasmo: correlazioni elevate con valutazioni estremamente positive su assi

di valutazione diacronica, ragioni di partecipazione (in particolare, quando la motivazione nasce dall’esigenza di un riconoscimento formale delle proprie professionalità e dai vantaggi ricavabili dal corso), giudizi positivi su e-tutor ed esperti, apprezzamento elevato su tutti gli aspetti del corso. Tuttavia, va osservata la pressoché totale indipendenza rispetto alle preferenze verso la formazione on-line o in aula. In sintesi, il fatto di preferire l’una o l’altra è indipendente dal fatto che il corso sia stato estremamente apprezzato dai partecipanti. Va notato che questo fattore spiega l’orientamento di almeno il 27% dei corsisti.

- Fattore 2 Soddisfazione skilled: questo fattore spiega il 7,4% del modello. Esprime indipendenza verso la valutazione generale diacronica, ma assume connotazioni molto forti rispetto agli altri assi. Infatti, il fattore descrive, al di là di una certa similitudine con il precedente riguardo alle motivazioni di partecipazione e alla valutazione positiva sugli aspetti specifici del corso, un giudizio fortemente critico nei confronti degli e-tutor, tenendo anche in considerazione il fatto che in questo fattore sembra emergere una certa preferenza per la formazione on-line rispetto alla formazione in aula. Sembrerebbe rappresentare l’orientamento di corsisti adeguatamente skilled sul piano tecnologico, che non sono rimasti soddisfatti dall’ operato dell’e-tutor.

- Fattore 3 Criticità unskilled : pari al 7,2 della varianza spiegata, il fattore descrive indipendenza rispetto alla valutazione diacronica e al giudizio sugli e-tutor ed esperti, elementi che, pertanto, non hanno particolare relazione con questo fattore, che si caratterizza, invece, per ragioni di partecipazione marcatamente diffuse, per la denuncia di criticità sul funzionamento tecnico della piattaforma (velocità di accesso, facilità di

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navigazione, facilità nel raggiungere le informazioni) e, soprattutto, per una netta preferenza verso la formazione in aula. Questi indizi permettono di ricostruire un orientamento presumibilmente meno preparato sotto il profilo tecnologico, con maggiori difficoltà nell’utilizzo della piattaforma e la preferenza per ambiti tradizionali di formazione.

- Fattore 4 Criticità skilled: questo fattore spiega il 5,1% del modello. Seppur indipendente dall’asse della valutazione diacronica e dai motivi di partecipazione, questo fattore esprime alcune relazioni connotanti. Si caratterizza, infatti, per una leggera criticità riguardo all’apprezzamento del funzionamento tecnico qualitativo della piattaforma, compensata da un sostanziale apprezzamento dell’operato degli e-tutor. Non solo, ma ancor più evidentemente che nel fattore 2, si coglie la radicata convinzione che la formazione on-line sia preferibile a quella in aula.

- Fattore 5 Disinteresse: (3,7% del modello). Si registra indipendenza rispetto alla valutazione generale diacronica. I motivi di partecipazione non risiedono nell’obbligatorietà del corso né particolarmente nella percezione di vantaggi conseguenti sul piano della crescita personale e professionale, denotando un atteggiamento abbastanza svogliato. Le valutazioni specifiche sul funzionamento della piattaforma e sugli e-tutor sono indipendenti e manca una relazione specifica. L’orientamento alla formazione on-line o in aula appare un po’ ambivalente, benché leggermente sbilanciato verso la formazione di tipo tradizionale.

- Fattore 6 Insoddisfazione: si registra una relazione negativa con la valutazione diacronica, nel senso che emerge un approccio abbastanza critico nei confronti del Segmento 1 della Formazione con una leggera ripresa al momento della compilazione del corso, ma i valori rimangono sempre negativi. Si avverte il senso di obbligatorietà del corso, senza la percezione dei vantaggi sul piano dell’arricchimento che ne potrebbero conseguire. Si osserva una parziale soddisfazione del funzionamento tecnico della piattaforma, senza particolari lodi per l’operato degli e-tutor. La preferenza ricade leggermente sulla formazione on-line. In sintesi, ne consegue un orientamento più obbligato all’esperienza e meno soddisfatto o partecipativo. Va anche ricordato che questo fattore spiega appena il 3,5% della varianza, per cui caratterizza solo una parte residuale dei rispondenti.

- Fattore 7 Strumentalità individualistica: descrive il 3,3% del modello e si concentra prevalentemente sui motivi della partecipazione, con una sostanziale mancanza di relazione rispetto a tutti gli altri assi. Le ragioni della partecipazione si caratterizzano per una più forte esigenza di riconoscimento e sulla consapevolezza di poter raggiungere questa attraverso il corso, conseguendo vantaggi di crescita e arricchimento. Al contrario, nelle motivazioni vanno decisamente esclusi elementi di adeguamento alla partecipazione altrui o di influenza esterna dei direttori scolastici.

- Fattore 8 Curiosità individualistica: vale per il 2,9% della varianza spiegata. Nuovamente emerge una maggiore relazione alle motivazioni e una complessiva indipendenza verso gli altri assi. I motivi della partecipazione sono fortemente orientati al senso di curiosità e di mettersi alla prova, con una minore incidenza dell’oggligatorietà o della necessità di conseguire i crediti previsti. Qualche criticità si esprime verso i forum tematici e community, nonché verso la classe virtuale.

- Fattore 9 Negatività: la caratteristica principale è una valutazione negativa in senso diacronico, sia all’inizio, sia al momento della compilazione. Emerge una certa tendenza allla curiosità e allo stimolo derivante dalla sfida personale nelle ragioni di partecipazione, con un apprezzamento unicamente legato ai forum e alla classe virtuale. Rappresenta solo il 2,4% della varianza, pertanto ha un peso residuale, seppur mantenendo ancora significatività.

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5. I focus group on line con i corsisti Per ottenere un approfondimento delle tematiche affrontate nel questionario, alcuni partecipanti sono stati intervistati attraverso focus goup on line12. I risultati emersi forniscono, innanzi tutto, ulteriori specificazioni sulle principali motivazioni alla partecipazione al corso. Un primo elemento è costituito dalle possibilità di interazione e confronto sia con altri colleghi sia con altri soggetti ricoprenti svariati ruoli (tutor d’aula, docenti, moderatori). Questa è stata sin da subito considerata la migliore possibilità offerta per accrescere le proprie competenze professionali, attraverso il confronto e la condivisione di reali esperienze lavorative con soggetti operanti nello stesso ambito, e la “guida” e “l’insegnamento” di persone in grado di fornire utili indicazioni da un punto di vista più prettamente teorico (docenti in primis). Oltre alle effettive ricadute pratiche del corso e, quindi, al possibile miglioramento della performance lavorativa nelle attività svolte quotidianamente all’interno della scuola, alcuni partecipanti hanno mostrato chiaramente l’auspicio che il corso di formazione permettesse loro, attraverso il contatto con soggetti dislocati in tutta Italia, di conoscere realtà diverse dalla propria, al fine di ampliare la propria visione del funzionamento e dei meccanismi alla base dell’organizzazione di un Istituto Scolastico. Un secondo fattore motivante è risultato il riconoscimento del ritorno economico e del possibile avanzamento di carriera. Secondo alcuni dei corsisti intervistati questi si caratterizzano quali principali elementi alla base della partecipazione al corso di formazione PuntoEdu ATA; altri, invece, attribuiscono minore importanza a tali fattori. Naturalmente, questa prospettiva assume un carattere più rilevante se la partecipazione è concepita come occasione di crescita professionale in un percorso di aggiornamento continuo. In questo senso, le ultime due prospettive costituiscono gli estremi di un asse rispetto ad una visione della partecipazione al corso più razionalmente economica o più ancorata ed embedded. Questo dipende sostanzialmente da una visione più motivata e sistemica, diretta a migliorare il servizio attraverso l’empowerment delle proprie capacità (tipica di corsisti più giovani) e, all’opposto, una visione più rassegnata, individualistica ed economicamente orientata (secondo la prospettiva di corsisti meno giovani e più scettici o ostili al cambiamento in una situazione personale che volge al pensionamento). Solo qualche volta, nei soggetti più anziani, ma non meno disponibili al cambiamento, la fruizione di nuove tecnologie durante il corso è percepita come un’occasione per mettersi alla prova. Infine, un ulteriore fattore è la possibilità di voice, cioè la chance di poter esprimere il proprio parere e di contribuire direttamente a questioni relative all’organizzazione generale del lavoro o alle decisioni. Quanto sopra descritto evidenzia una spinta motivazionale che si caratterizza, da un lato, per il diverso significato dell’esperienza lavorativa dei singoli partecipanti, che, inevitabilmente, si collega al significato più specifico dell’esperienza durante il corso. Dall’altro, emerge un

12 Sono stati realizzati quattro focus group on line, della durata di circa due ore ciascuno, rispettivamente il 27 novembre 2006, il 29 novembre 2006, il 4 dicembre 2006 e il 18 maggio 2007. Al primo hanno partecipato sei corsisti: due assistenti amministrativi, due assistenti tecnici, due direttori dei servizi generali amministrativi , di cui una donna e cinque uomini, due occupati in Campania, due in Lombardia, uno in Sicilia e uno in Puglia. Al secondo, la cui analisi si basa unicamente su quanto scritto dai partecipanti in modalità chat, in quanto nessuno di essi, pur avendo ricevuto istruzioni a riguardo, era dotato di cuffie e microfono indispensabili per l’interazione vocale, cinque corsisti: un assistente amministrativo, un assistente tecnico, un collaboratore scolastico e due direttori dei servizi generali amministrativi, di cui tre donne e due uomini, due occupati in Calabria e tre in Lombardia. Al terzo incontro ha parteciapato un’unica corsista, guardarobiera occupata in una scuola in Abruzzo e abbiamo deciso di utilizzare la sua testimonianza come fosse un’intervista in profondità. Al quarto focus group, infine, hanno partecipato sei corsisti: due assistenti tecnici, tre collaboratori scolastici ed un infermiere, di cui due donne e quattro uomini, tre occupati in Calabria, uno in Lombardia, uno in Campania, uno in Puglia.

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diverso approccio nei confronti della tecnologia, con un maggiore o minore scetticismo/disponibilità. A tal proposito, sorgono interessanti spunti di riflessione dalle valutazioni fornite dai partecipanti ai focus on-line in merito agli strumenti tecnologici disponibili in piattaforma. La chat è stata utilizzata molto poco (e nel caso di alcuni partecipanti mai) sia per difficoltà incontrate nel suo utilizzo (scarsa chiarezza su come e dove scrivere i messaggi di testo e sulle modalità di invio e ricezione) sia per una riconosciuta incapacità ed assenza di volontà e di impegno ad imparare a comunicare contemporaneamente e in “tempo reale” con diverse persone, caratteristica alla base della comunicazione in modalità sincrona. Tuttavia, allo strumento viene riconosciuta l’utilità ed il vantaggio di comunicare contemporaneamente con diverse persone geograficamente distanti. Giudizi estremamente positivi e unanimi riguardano i forum tematici, che hanno fornito la possibilità di confrontarsi con colleghi, condividere esperienze e conoscenze ed apprendere nozioni utili alla pratica lavorativa. All’opposto, i forum community sono stati meno utilizzati rispetto a quelli tematici, perché spesso considerati fini a se stessi, poco interessanti e ridotti sovente dai corsisti a meri contenitori di lamentele e reclami. Molti partecipanti ai focus hanno ammesso di aver incontrato alcune difficoltà nelle fasi iniziali del corso, principalmente di tipo tecnico (accesso alla rete, invio invano di messaggi), nella maggior parte dei casi superate grazie al supporto fornito dai tutor . In merito a questi ultimi e al loro ruolo, gli intervistati evidenziano giudizi sia positivi sia negativi, senza una preminenza percentuale di una delle due valutazioni. La positività si esprime soprattutto riguardo alla preparazione professionale e alla disponibilità a fornire indicazioni e consigli ai corsisti. Più specificatamente, l’intervento degli e-tutor è da ricondurre al supporto tecnico, in occasione di difficoltà di collegamento alla rete e di scarsa familiarità con l’utilizzo degli strumenti informatici. Oltre a ciò gli e-tutor hanno mostrato capacità sul piano dell’apporto contenutistico e motivazionale: diversi partecipanti, infatti, hanno dichiarato di aver particolarmente apprezzato il sostegno fornito dall’e-tutor non tanto in termini tecnici o contenutistici quanto piuttosto motivazionali e “psicologici”, giudicando molto positivamente l’assenza di un atteggiamento flessibile e informale. All’opposto, si segnalano anche giudizi negativi in merito all’operato dell’e-tutor; in particolare, l’assenza di chiarezza nell’assegnazione dei compiti, ritenuti spesso eccessivamente impegnativi, e la scarsa capacità di gestire gruppi di lavoro eterogenei dal punto di vista di conoscenze pregresse, sia tecniche che professionali. Alcuni giudizi negativi, tuttavia, sono da ricondurre ad aspetti che non rientrano nelle specifiche competenze dell’e-tutor ma sono dovuti sia ad elementi relativi all’intera organizzazione del corso e ad alcune “criticità” evidenziate dai partecipanti (prima fra tutte la scarsa – qualora non del tutto assente – familiarità con gli strumenti informatici da parte dei corsisti), sia a “disposizioni” dei partecipanti stessi, ancora troppo legati al modello tradizionale di formazione (in presenza) e poco propensi ad assumere un atteggiamento aperto e curioso nei confronti delle nuove modalità di apprendimento proposte (on line). Strettamente legata alla valutazione delle attività svolte dall’e-tutor, fra i cui compiti principali vi era quello di promuovere e facilitare il confronto e la cooperazione fra i corsisti, è la discussione sviluppatasi intorno alle modalità con le quali è stato reso possibile, e si è concretizzato, l’apprendimento collaborativo. In tal senso, solo in rari casi i partecipanti riportano testimonianze di una proficua cooperazione fra i corsisti, spesso, del resto, limitata all’aiuto fornito dai più esperti a chi incontrava difficoltà con l’utilizzo delle nuove tecnologie o ad un mero confronto in merito ai contenuti della formazione. Nella maggior parte dei casi, invece, i corsisti dichiarano di aver lavorato da soli, senza specificare se ciò sia

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accaduto per una loro scarsa propensione e mancanza di volontà alla collaborazione o per assenza di stimoli, in termini sia di strumenti presenti in piattaforma sia di sostegno fornito dal tutor. Un ultimo elemento di valutazione consiste nella preferenza tra la formazione on-line e le occasioni di formazione tradizionale all’interno del corso. Nel complesso, positivi sono stati i giudizi espressi in merito ai contenuti della formazione in entrambe le circostanze, di cui si è sottolineato in particolar modo, e attribuendo ciò alla competenza e abilità dei tutor, la funzionale coerenza e aderenza, a conferma del fatto che quanto presentato in classe sia stato davvero una preparazione del lavoro da svolgere on line e viceversa. In particolare, in merito alla formazione in presenza, è stato riconosciuto il vantaggio di conoscere gli altri corsisti “faccia a faccia”, instaurando positive relazioni in un clima di massimo rispetto e confronto e, in relazione a quella on-line, di potersi esprimere in totale libertà. Infine, i partecipanti ai focus hanno evidenziato punti di forza e debolezza del corso sintetizzabili come segue:

1) Punti di forza: - la possibilità di confronto con i colleghi e conseguente arricchimento professionale,

garantito anche dalla possibilità di colloquiare con persone dislocate in diverse regioni d’Italia;

- l’uso di modalità di apprendimento innovative attraverso l’uso delle nuove tecnologie; - l’ottima qualità dei materiali di studio, sia quelli scaricabili presenti in piattaforma, sia

quelli consegnanti durante gli incontri in presenza;

- il collegamento fra aspetti teorici e pratici e l’utilità del contenuto della formazione a fini lavorativi;

- l’esistenza stessa di un tal corso di formazione, che ha dato la possibilità a diversi profili professionali, assai raramente o quasi mai destinatari di iniziative formative, di ampliare le loro conoscenze e competenze, garantendo loro un necessario aggiornamento professionale;

- l’opportunità di una formazione omogenea in tutta Italia per tutti i profili professionali operanti all’interno della scuola;

- la flessibilità garantita dalla formazione on line, fruibilità della piattaforma a qualsiasi ora del giorno e della notte e da qualsiasi postazione, grazie alla quale ognuno può scegliere giorni ed orari in cui svolgere le attività previste in base alle personali esigenze, permettendo quindi a tutti, anche ai più impegnati, di portare a compimento il percorso formativo intrapreso;

- la modalità blended learning, con l’alternanza di incontri in presenza e on line “perché importante è anche la possibilità di conoscersi faccia a faccia, di dare un volto all’autore dei messaggi scambiati in chat o nei forum o nelle classi virtuali”

- la competenza, professionalità e disponibilità dei tutor; - la costruzione di una “rete” fra il personale ATA, fino ad oggi del tutto inesistente ed

il miglioramento dei rapporti fra i colleghi all’interno del medesimo istituto; - il forte interesse, suscitato dal corso PuntoEdu, in tutta Italia, per il personale ATA,

fino ad oggi mai considerato.

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2) Criticità: - il tempo troppo limitato per completare il percorso formativo, approfondire

adeguatamente gli argomenti e svolgere tutte le attività previste: necessità di tempi tecnici adeguati per svolgere il tutto “con più calma, non di fretta e furia”;

- gli spazi dedicati all’autoaggiornamento e all’autoformazione, giudicati eccessivi rispetto a quelli specificatamente rivolti a favorire l’apprendimento collaborativo e la cooperazione fra corsisti;

- la scarsa ricaduta sul lavoro svolto quotidianamente a scuola: spesso, e soprattutto per determinate figure professionali (come gli assistenti tecnici), la formazione è stata giudicata solo teorica e non pratica, importante per la crescita personale ma “inutile a livello più generale, per migliorare i servizi della scuola”. Come si vede, su questo non c’è accordo e il giudizio dipende da esperienze diverse;

- l’assenza di riconoscimento, da parte dell’altro personale operante all’interno della scuola (in primis gli insegnati), per l’impegno profuso nel seguire il corso di formazione e per i risultati raggiunti con conseguente peggioramento del “clima lavorativo determinante per accrescere la motivazione al lavoro, perché se il personale si sente valorizzato riesce a dare molto di più”;

- l’eterogeneità dei gruppi di lavoro, composti da un numero troppo elevato di persone (“ ricordo un caso in cui in una stessa classe si sono ritrovati ben 45 corsisti”) con diverse conoscenze informatiche, che ha reso complessa la gestione delle attività da parte dei tutor e ha influito negativamente sulla qualità degli elaborati prodotti;

- l’assenza di un corso preliminare l’inizio dell’attività formativa, in grado di fornire a tutti un adeguato livello di familiarità con l’utilizzo sia del computer (molti corsisti non sapevano neppure accendere un pc) sia della piattaforma PuntoEdu, al fine di evitare di rallentare i ritmi di apprendimento di chi avesse maggiori conoscenze pregresse;

- l’insufficiente disponibilità di aule informatiche e postazioni pc nelle scuole dove si presta servizio, con conseguenti difficoltà a seguire correttamente il corso on line e a svolgere le attività previste;

- l’assenza di chiarezza in merito alle procedure e ai criteri adottati dai tutor per attribuire i crediti necessari al completamento del percorso formativo;

- l’eccessiva complessità, dovuta alla presenza di termini tecnici e specifici di difficile comprensione, di molti materiali disponibili in piattaforma nel corso “PuntoEdu ATA art. 7 CCNL b.e. 2004-2005”;

- scarsi e insufficienti momenti di formazione in presenza, durante i quali, inoltre, le indicazioni fornite per il successivo lavoro da svolgere on line o per l’esecuzione “dei compiti a casa” non sono risultate sufficientemente chiare ed esaustive;

- la scarsa familiarità con l’utilizzo degli strumenti informatici da parte della maggior parte dei corsisti, per i quali sarebbe stato assolutamente necessario un corso di alfabetizzazione informatica preliminare all’inizio dell’attività formativa;

- la scarsa chiarezza da parte dell’e-tutor nel fornire indicazioni e consigli, incapacità di instaurare con i corsisti un efficace relazione e flussi comunicativi utili e costanti. Anche questo giudizio è contraddistinto e legato all’esperienza.

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6. Il questionario on line rivolto agli e-tutor Il profilo degli e-tutor intervistati13 vede un’età media abbastanza matura; quattro quinti del campione, infatti, supera i 40 anni. Si delinea una certa equidistribuzione di genere, con una leggera prevalenza delle donne sugli uomini (57% versus 43%). Il profilo professionale dei rispondenti distribuisce il campione tra un 40% di figure dirigenziali, altrettanti profili intermedi (assistenti amministrativi e tecnici) e poco meno di un quinto rappresentato da docenti. Si tratta nella quasi totalità di soggetti con precedenti esperienze di formazione on-line che avevano già partecipato ad altre edizioni del progetto. La funzione di e-tutor nel corso di formazione PuntoEdu ATA per le mansioni aggiuntive ex. art. 7 CCNL 2004-2005 poteva essere svolta secondo molteplici profili. La maggiore incidenza riguarda i profili di Collaboratore Scolastico/Collaboratore Scolastico Tecnico (addetto azienda agraria) al 48,8%, seguiti dagli Assistenti Amministrativi (34,6%) e Assistenti Tecnici (12,8%). Residuali appaiono i profili rimanenti di Cuoco, Infermiere e Guardarobiere. Quasi il 90% dei rispondenti aveva svolto funzione di e-tutor anche in PuntoEdu ATA per la qualificazione (ex. art. 3 Intesa 20 luglio 2004), in prevalenza per profili di Collaboratore Scolastico (44,1%), Assistente Amministrativo (34%) e Assistente Tecnico (13,9%). In relazione ai motivi per cui gli intervistati ritengono di essere stati scelti per svolgere il ruolo di e-tutor, si assiste ad una certa equidistribuzione delle risposte; infatti, al di là di una logica prevalenza delle conoscenze tecnologico informatiche (24%), si evidenziano le competenze trasversali di tipo relazionale (comunicative al 17% e organizzative al 13%), al pari dell’esperienza in materia (precedenti esperienze formative al 17%, conoscenze dei contenuti della formazione al 12% e delle problematiche professionali del personale ATA al 16,3%). Gli strumenti prevalentemente utilizzati per supportare il lavoro in rete dei corsisti vedono, nella metà dei casi, il ricorso alla classe virtuale di PuntoEdu, il cui impiego registra una frequenza abbastanza consistente (tra coloro che l’hanno usata, almeno un terzo se ne è servito per 3-4 volte la settimana, il 40% almeno una volta la settimana, mentre solo un quinto ne ha fatto uso meno frequentemente). Tra gli altri strumenti utilizzati si distingue il ricorso alla posta elettronica (29,4%) o ad altra risorsa esterna (in genere piattaforme per la gestione dei gruppi o forum gratuiti - 6%). Poco meno di un quinto dei rispondenti non ha usato strumenti on line, ma ha preferito lavorare unicamente in presenza. Complessivamente, il grado di soddisfazione sull’efficacia didattica della classe virtuale appare abbastanza positivo, anche se con alcune criticità che saranno approfondite in seguito. Gli interventi messi in atto più frequentemente da parte degli e-tutor durante la formazione on-line e in presenza hanno visto una consistente necessità di offrire supporto tecnologico-informatico ai partecipanti (21,5%), aiuto in ambito formativo (orientamento all’uso dei materiali 19,8%, didattica sui contenuti 14,5% e personalizzazione del percorso individuale 9,3%), nonché, in larga misura, attività relative alla gestione del clima d’aula e delle singole personalità (gestione del gruppo 18,3%, supporto emotivo 8,1%, riduzione del senso di isolamento 6,3%). Parimenti, in relazione agli incontri in presenza, forte incidenza hanno avuto le attività di supporto tecnologico (alfabetizzazione informatica 10,1%, orientamento alla navigazione e all’uso degli strumenti di PuntoEdu 15,6%), mentre le attività didattiche standard (lezioni su contenuti specifici 15,9%) sono state affiancate ad attività di gruppo più trasversali e stimolanti (attività di gruppo, role playing, brainstorming, presentazione della

13 Gli e-tutor che hanno compilato il questionario on line e che compongono il campione al quale si riferiscono le presenti osservazioni sono 802.

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propria esperienza da parte dei corsisti e discussione di casi concreti hanno rappresentato complessivamente oltre il 40% delle attività). L’esperienza di PuntoEdu ATA può essere analizzata esaminando la valutazione espressa dagli e-tutor in base a diversi aspetti che possono essere distinti secondo due prospettive: da un lato, gli elementi relativi alla dimensione tecnica (velocità di accesso e facilità di navigazione in piattaforma, grafica dell’ambiente di apprendimento), dall’altro, la dimensione che concerne gli aspetti più specificatamente relativi al percorso formativo. Si evidenzia una buona riuscita complessiva della dimensione tecnica, a dimostrazione di un efficace funzionamento della piattaforma; tuttavia, seppur in casi residuali, il malfunzionamento degli strumenti tecnologici può condurre a sensibili criticità nella conduzione di PuntoEdu. Anche la dimensione relativa alla realizzazione del percorso formativo incontra piena soddisfazione (in media intorno al 70%) per quanto concerne la personalizzazione dei percorsi, la qualità e la ricchezza dei contenuti, la facilità di accesso alle informazioni e il sistema dei crediti (quest’ultimo pienamente soddisfacente solo nel 61% dei casi). Un fattore particolarmente incisivo sulla riuscita del progetto è costituito dal livello di partecipazione dimostrato dai corsisti, in relazione al quale la valutazione da parte degli e-tutor, per quanto complessivamente positiva, è inferiore che per altri aspetti. Si può immaginare lo stile di lavoro dei gruppi di corsisti lungo un asse che va da un estremo, concentrato su un comportamento individuale, ad un altro, in cui si colloca la realizzazione di una comunità di pratica coesa: dalle opinioni espresse dagli e-tutor emerge una certa ambivalenza. Infatti, per oltre la metà dei casi l’emersione di una comunità di pratica raggiunge in maniera soddisfacente l’intero gruppo di lavoro o almeno tre quarti di esso. In un terzo dei casi, i gruppi appaiono equidistribuiti, tra una metà dei partecipanti orientata allo stile comunitario e la restante metà in cui hanno prevalso comportamenti individuali. Circa il 16% dei rispondenti afferma tensione scarsa o nulla all’interno del gruppo verso la realizzazione di una comunità di pratica. Il clima della classe virtuale si caratterizza per un’atmosfera collaborativa, informale, rilassata e partecipativa. L’atteggiamento dei corsisti ha denotato curiosità e interesse, manifestando partecipazione attiva e sensibilità verso i consigli dei tutor. Solo in rari casi, il clima è parso più rigido o teso, con espressione di disinteresse e scarsa partecipazione. In sostanza, i buoni risultati del quadro complessivo emergente dall’analisi del clima d’aula si confermano nel limitato peso degli abbandoni da parte dei corsisti; l’88% dei partecipanti, infatti, ha terminato il corso. Gli abbandoni si limitano al 12% e sono non superiori a un quarto dei partecipanti. Le motivazioni della rinuncia a terminare i corsi risiedono principalmente in insufficienti competenze informatiche di base (20%), scarso interesse personale (19%), poco tempo a disposizione (13%) o mancanza di fiducia nelle proprie possibilità di terminare il corso con successo (11%). Gli elementi emersi fino ad ora si rafforzano nella valutazione e nella percezione complessiva dell’esperienza da parte degli e-tutor, evidenziando, innanzi tutto, l’elevato grado di soddisfazione dei rispondenti per l’intera esperienza formativa. Il dato positivo deriva anche dallo sforzo in termini temporali che ha visto gli e-tutor impegnati nel progetto, ritenuto adeguato nel 61,1% dei casi, eccessivo solo nel 17,1% e, addirittura ridotto nel 21,8% dei rispondenti. Sulla base dell’esperienza svolta, gli e-tutor sottolineano l’adeguatezza del progetto nel 32,8% dei casi, mentre oltre la metà (57,5%) evidenzia la necessità di un numero più elevato di ore in presenza, o di ore on-line in poco meno del 10% delle risposte. Nella percezione dell’esperienza, questa si delinea prevalentemente ordinata, semplice ed efficace (in quanto chiara e ben delineata), socializzante oltre che motivante (per le occasioni di

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confronto e relazione), necessaria (in virtù della sua utilità) e possibile (in termini di fattibilità). Quanto fino ad ora esposto trova conferma nei risultati dell’analisi di cluster, utile ad individuare quattro profili degli e–tutor partecipanti, in base ai loro livelli di soddisfazione in merito a tre assi del Progetto PuntoEdu ATA: 1. gli aspetti tecnici, per esempio la velocità di accesso, la facilità di navigazione o la grafica dell’ambiente; 2. il clima, la partecipazione e gli atteggiamenti da parte dei corsisti, ossia il loro grado di coinvolgimento, l’ attenzione prestata, i comportamenti e l’atmosfera complessiva della classe; 3. la percezione di PuntoEdu ATA da parte dell’ e-tutor, cioè la dimensione proiettiva che restituisce il suo punto di vista in merito all’esperienza in PuntoEdu ATA.

1. I Soddisfatti (13% dei rispondenti) esprimono una soddisfazione nella media per quanto riguarda l’efficacia didattica della classe virtuale, con leggere criticità relative al clima instauratosi tra i corsisti, giudicato teso, conflittuale, rigido e disinteressato. La percezione dell’esperienza da parte degli e-tutor si rivela, comunque, positiva.

2. Gli Insoddisfatti (16,8 % dei rispondenti) esprimono insoddisfazione per l’efficacia didattica della classe virtuale, con problemi di coerenza rispetto alla personalizzazione dei percorsi formativi, al sistema dei crediti e alla facilità di reperimento delle informazioni (problematiche tecniche). Sussistono inoltre problematiche relative alla partecipazione dei corsisti in aula, da cui consegue una percezione dell’esperienza da parte degli e-tutor che non si sbilancia verso valutazioni eccessivamente positive.

3. I Soddisfatti con riserve (41,4 % dei rispondenti) esprimono soddisfazione nella media per quanto riguarda l’efficacia didattica della classe virtuale, peraltro, con una valutazione della partecipazione da parte dei corsisti non particolarmente elevata. La percezione complessiva da parte dell’e-tutor si rivela, comunque, positiva.

4. Gli Entusiasti (28,8 % dei rispondenti) esprimono maggiori livelli di soddisfazione in merito a tutti gli assi, in relazione sia al funzionamento tecnico, sia alla partecipazione dei corsisti, che conducono a valutazioni molto positive dell’esperienza.

L’analisi di cluster conferma, seppur in maniera più raffinata, i giudizi estremamente positivi sul progetto così come colti nell’analisi monovariata. La grande maggioranza dei rispondenti esprime, infatti, una concreta soddisfazione per il progetto, ma emergono specificatamente alcuni fattori di distinzione tra i gruppi, legati soprattutto alle diverse modalità di atteggiamento dei partecipanti e, talvolta, alle maggiori o minori difficoltà tecniche con conseguenze che influenzano la percezione da parte degli e-tutor. Le variabili utilizzate nella cluster, infine, sono state inserite per creare un modello di analisi fattoriale in grado di restituire le variabili latenti che rappresentano 7 fattori significativi:

1. Il fattore 1 Soddisfazione: restituisce una soddisfazione complessiva e generalizzata (spiega circa il 30% della varianza, pertanto e’ il fattore più significativo). Esprime una soddisfazione diffusa su tutti e tre gli assi, evidenziando una piena attuazione del funzionamento di PuntoEdu ATA (sia per gli aspetti tecnici, sia per i contenuti) in un clima favorevole caratterizzato da partecipazione e interesse da parte dei corsisti. Questi elementi conducono così ad una percezione dell’ esperienza da parte degli e-tutor come ad una pratica stimolante e positiva.

2. Il fattore 2 Individualismo soddisfatto: descrive un buon funzionamento tecnico di PuntoEdu, percepito come esperienza coerente con il proprio percorso formativo nonché ricco di contenuti ad alta qualità, delineando, tuttavia, insoddisfazione per il clima in classe (spiega poco meno del 10% della varianza). Nonostante gli elementi

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positivi, la negatività dell’ambiente genera una percezione da parte degli e-tutor come di un’esperienza difficile caratterizzata da isolamento e scarsa attuabilità.

3. Il terzo fattore Individualismo negativo: descrive soddisfazione per l’efficacia didattica della classe virtuale, ma esprime, altresì, qualche negatività nella percezione complessiva da parte degli e-tutor (spiega circa il 6,5% della varianza). L’asse relativo al funzionamento tecnico appare decisamente indipendente rispetto al fattore. In questo caso sembra che, nonostante un clima positivo instauratosi nella classe virtuale, l’esperienza per gli e-tutor sia stata caratterizzata da isolamento, forte individualità, scarso confronto, confusione e poca motivazione.

4. Il quarto fattore Insoddisfazione: denota una certa insoddisfazione causata dalla scarsa partecipazione dei corsisti (spiega circa il 6% della varianza). Si evidenzia un buon funzionamento tecnico, ma una scarsa coerenza dei contenuti. Il clima non e’ apparso particolarmente disteso e i corsisti si sono dimostrati svogliati, disinteressati e poco attivi (con tendenza a maggiore rigidità e tensione esprimendo frequentemente critiche poco costruttive). Questo conduce ad una percezione abbastanza neutra dell’esperienza da parte degli e-tutor, che, tuttavia, sembra prevalentemente condizionata dall’interazione sociale poco costruttiva.

5. Il quinto fattore Perplessità: evidenzia sia difficoltà tecniche sia un clima d’aula forse troppo allegro, ma poco costruttivo (spiega circa il 5,0% della varianza). Solo in questo caso l’esperienza di PuntoEdu ATA da parte degli e-tutor ha visto uno scarso funzionamento degli aspetti tecnici (scarsa velocità di accesso, difficoltà di navigazione). Ciò nonostante il clima d’aula e’ apparso disteso e partecipativo, tuttavia, eccessivamente goliardico; i corsisti, infatti, non hanno manifestato un particolare interesse, ma sembra che, presumibilmente, abbiano accettato con ironia l’obbligo di partecipazione. Ne consegue che la percezione da parte degli e-tutor non appaia particolarmente sentita, né in termini positivi, né negativi. Pur esprimendo a monte soddisfazione per l’efficacia didattica, emerge nuovamente una certa neutralità verso l’esperienza, denotando forse un mix tra perplessità e possibilismo riguardo a potenzialità di miglioramento ed implementazione di PuntoEdu ATA.

6. Il sesto fattore Criticità : esprime una scarsa efficacia didattica, in un clima non troppo soddisfacente (spiega circa il 4,0% della varianza). Questo fattore sembra molto simile al fattore 4; infatti, nuovamente si osserva una maggiore influenza del clima d’aula rispetto ad altri elementi (anche qui il funzionamento tecnico appare come elemento indipendente e non correlato). Tuttavia, le problematiche legate al clima sembrano correlate ad un’eccessiva tensione e rigidità dei corsisti, che, benché abbiano seguito con attenzione, sembrano aver espresso atteggiamenti di sufficienza e scarso interesse rispetto al corso. Nuovamente, conseguono una certa perplessità e neutralità nella percezione dell’esperienza da parte degli e-tutor.

7. Il settimo e ultimo fattore Negatività: vede una limitata soddisfazione per l’efficacia didattica causata presumibilmente da un’eccessiva goliardia nel clima d’aula (spiega circa il 3,0% della varianza). La percezione complessiva dell’esperienza da parte degli e-tutor sembra meno positiva sul piano dell’efficacia proprio a causa di un clima cordiale, ma eccessivamente rilassato da parte dei corsisti.

Le osservazioni conclusive in merito ai risultati delle analisi fattoriale e di cluster restituiscono così un quadro decisamente positivo per la maggior parte degli e-tutor. Infatti, anche laddove le valutazioni appaiono meno entusiastiche, va osservato che l’incidenza degli insoddisfatti appare non superare un quarto del campione. Le ragioni dell’insoddisfazione sembrano, inoltre, solo saltuariamente correlate ad uno scarso funzionamento tecnico, benché talvolta emergano lievi criticità in merito alla coerenza e alla qualità dei contenuti. I fattori di maggiore difficoltà sussistono prevalentemente in relazione al clima d’aula; infatti, quando

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questo si dimostri eccessivamente formale o troppo disteso, compaiono maggiori problematiche nel gestire l’attenzione dei partecipanti alla classe virtuale. Una sintesi ulteriore è fornita attraverso la S.W.O.T. analysis14, attraverso la quale è possibile evidenziare punti di forza (Strenghts), debolezza (Weaknesses), opportunità (Opportunities) e minacce (Threats) cui risulta esposto il progetto PuntoEdu ATA. Questi quattro aspetti servono a definire le opportunità di sviluppo e miglioramento, facilitando così la scelta degli interventi più opportuni per la valorizzazione dei punti di forza e il contenimento delle criticità, alla luce del quadro di opportunità e rischi, in genere derivanti dalle congiunture esterne. La sintesi schematica delle pagine seguenti illustra i risultati delle informazioni raccolte in merito all’esperienza degli e-tutor in PuntoEdu ATA, riletti alla luce della S.W.O.T. analysis.

1) Punti di forza

- La diversificazione dei percorsi formativi e la loro personalizzazione. In base alle parole degli e-tutor, i percorsi formativi appaiono ben strutturati e, nonostante l'impatto iniziale sia avvertito come difficoltoso e non immediato, in ragione dell’estesa mole di dati ed informazioni, seguendo i percorsi suggeriti la difficoltà scompare, emergendo, al contrario, la ricchezza e la potenzialità del sistema.

- La varietà dei materiali di studio si caratterizza per chiarezza e ricchezza dei contenuti. - Le possibilità di confronto nei momenti in presenza esaltano la condivisione delle

esperienze e dei saperi, dando stimolo alla realizzazione di una comunità di pratica che si connota per la reciproca collaborazione verso il raggiungimento di un obiettivo comune.

- La grafica e i materiali di studio sono spesso percepiti come gradevoli e accattivanti. - L’accessibilità dello strumento unita alla possibilità di svolgere il lavoro on-line

esaltano la flessibilità del sistema. - Il progetto è percepito come estremamente innovativo ed efficace nell’affrontare, con

approccio inedito, problematiche generalmente trascurate. Inoltre i corsi sono percepiti come contributo al miglioramento della qualità della qualificazione e formazione.

- Emerge come elemento importante la competenza trasversale degli e-tutor, consistente nella loro capacità di governare la classe grazie alla conoscenza di problematiche comuni ai corsisti.

2) Criticità

- Una forte limitazione al progetto discende dalla scarsa alfabetizzazione informatica nella maggior parte dei corsisti con l’emergenza di un fattore di digital divide, soprattutto per i collaboratori scolastici meno giovani.

- Le ore in presenza sono spesso percepite come insufficienti. - Si considera necessario dilazionare maggiormente i tempi di formazione on-line, per

consentire ai corsisti la piena assimilazione dei contenuti e delle tecniche di formazione. I tempi ristretti inficiano l’efficacia del percorso formativo e, sovente, i corsisti non mirano a raggiungere una vera preparazione, ma esclusivamente al raggiungimento dei crediti. La scarsità di tempo focalizza corsisti ed e-tutor ad

14 Espressamente prevista dall’Art. 41, comma 2, del Reg. 1260/99, la S.W.O.T. analysis si compone di quattro elementi che possono essere sia determinati dal ricercatore, sulla base dei dati di contesto, sia messi a fuoco mediante l’uso di tecniche più o meno partecipate (nel caso in esame, attraverso la somministrazione di item a risposta aperta nel questionario).

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accelerare quanto più possibile per finire in tempo il corso e ottenere i crediti. In sintesi, l’urgenza temporale ha condotto ad una trattazione esaustiva del numero di argomenti, ma con scarso approfondimento degli stessi. Il completamento di troppe attività, in un lasso di tempo normalmente ridotto, inoltre, determina un livellamento verso il basso della qualità complessiva dello studio e degli elaborati prodotti.

- Emerge una forte ansia da raggiungimento dei crediti. Il sistema dei crediti fa perdere il senso della formazione ai corsisti, che sono più preoccupati di totalizzare crediti piuttosto che di imparare qualcosa di nuovo. Inoltre, la comparazione crediti/ore non sembra corrispondere al reale impegno dei corsisti (analogamente, non viene riconosciuto il reale carico di lavoro dei tutor). Potrebbe essere utile rivedere il sistema dei crediti, accrescendo i crediti assegnati alle attività on-line.

- Non sono sempre chiari gli obiettivi e inoltre, spesso, la cronologia delle attività appare confusa e non omogenea. Gli e-tutor dovrebbero essere il più possibile competenti in relazione alla tematiche trattate e le modalità di richiesta delle attività dovrebbero essere meglio chiarite.

- La gestione dei candidati e l'organizzazione delle classi sembra problematica. Occorrerebbe una maggiore preselezione dei corsisti in base alla conoscenza degli strumenti che si utilizzeranno e una composizione delle classi in base a tale classificazione, prevedendo, eventualmente, ore propedeutiche al corso stesso. Talvolta il numero di partecipanti appare eccessivo in ordine all’importanza degli argomenti trattati. I gruppi andrebbero ridotti (inferiori a 25-30 persone). Alcuni e-tutor suggeriscono una riproposizione dei corsi almeno due volte durante l'anno scolastico (ottobre/novembre e marzo/aprile). I tempi da dedicare all' organizzazione e allo svolgimento dei corsi dovrebbero essere più lunghi, prevedendo incontri propedeutici fra gli e-tutor e gli eventuali docenti prima dell'inizio dei corsi.

- Mancano test di autovalutazione, lacuna considerevole in quanto tale carenza non permette al corsista di seguire una linea logica nell'apprendimento degli argomenti e dei contenuti. Interagendo maggiormente con la piattaforma attraverso test, il corsista potrebbe meglio valutare il proprio livello di comprensione ed apprendimento. Test strutturati con soluzione on-line incentiverebbero sicuramente una partecipazione più operativa del corsista.

- Emerge la mancanza di un tracciamento puntuale degli accessi dei corsisti. Nella piattaforma manca una funzione che permetta al tutor di avere una schermata che gli consenta di visionare contemporaneamente tutti i corsisti e di fare il punto della situazione senza dover richiamarli ogni volta singolarmente. Sarebbe meglio modificare il registro di classe in modo da avere una panoramica dei lavori fatti dalla classe in tempo reale senza l’obbligo di selezionare via mouse ogni nominativo.

- E’ difficile controllare se qualche corsista ha "copiato" da altri partecipanti. Non sussiste alcuna garanzia su chi ha svolto le esercitazioni. Occorrerebbe introdurre, attraverso test strutturati, il monitoraggio on line delle attività e la fine del corso dovrebbe prevedere un esame finale per verificare la preparazione effettiva del corsista.

- Talvolta, i contenuti non appaiono sempre adatti al target. I contenuti di PuntoEdu sono avvertiti occasionalmente come troppo vaghi e generali, dunque, non rispondenti appieno alle specifiche esigenze formative dei singoli corsisti (ciò si evidenzia soprattutto per gli assistenti tecnici che operano in aree e laboratori estremamente eterogenei). Al contempo, per quanto il materiale fornito sia molto vario e completo, le dispense di studio a volte non sempre sono adeguate alle normative attuali.

- Sotto il profilo tecnologico, da un lato, il collegamento alla piattaforma non sempre è sufficientemente veloce, dall’altro, benché la grafica sia percepita positivamente, alcuni corsisti trovano che i forum siano graficamente disordinati e, talvolta, molti di

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loro non individuano quale forum assegna crediti. Inoltre, si sottolinea lo scarso utilizzo delle chat e l’assenza di ricorso allo strumento delle video conferenze.

- Gli esperti in presenza sono troppo pochi e hanno relazioni problematiche con gli e-tutor. In alcuni casi, il tutor si sente decisamente subordinato psicologicamente all’esperto e la compresenza di esperti ed e-tutor appare conflittuale o superflua.

- La sicurezza dei dati personali è percepita come deficitaria. Inoltre, gli elaborati prodotti, (come per la patente europea del p.c.) dovrebbero essere spediti da un'area protetta, specie se trattasi di corsi finalizzati ad una progressione di carriera che richiede mansioni aggiuntive.

3) Opportunità

- Le caratteristiche della flessibilità e dell’innovazione conducono alla possibilità di utilizzare la formazione anche come svago, rendendola quindi divertente. L’apprezzamento di questi fattori da parte dei corsisti è un fattore esogeno su cui lavorare. Un’opportunità potrebbe nascere dalla promozione di un apprendimento per stadi, in cui la partecipazione ad attività di uno stadio successivo richieda il superamento dei livelli precedenti. In questo modo si potrebbe richiamare l'attenzione stimolando l'ambizione al raggiungimento di livelli più elevati.

- La promozione al di fuori del progetto di un’acquisizione a priori di una maggiore competenza informatica (soprattutto nel caso dei collaboratori scolastici) potrebbe ovviare alla scarsa alfabetizzazione informatica, riducendo un importante elemento di criticità.

- Occorrerebbe assicurarsi che i laboratori di informatica dove hanno sede i corsi possano essere utilizzati al meglio dai corsisti, ovvero che il numero delle postazioni di lavoro sia congruo al numero effettivo dei partecipanti.

- Potrebbe essere utile prevedere una scelta diversificata della modalità di erogazione a seconda del profilo professionale di appartenenza.

4) Minacce

- Momenti di particolare intensità di lavoro negli uffici potrebbero compromettere una qualificazione adeguata del personale. Il periodo di svolgimento dei corsi non dovrebbe coincidere con momenti di accresciuta intensità delle attività lavorative (soprattutto alla fine dell’anno scolastico).

- Non sempre è garantita la facilità di collegamento da parte dei corsisti, sia che essi si connettano alla piattaforma da casa, sia che partecipino da scuola.

- Non va sottovalutato il rischio derivante dalle dinamiche informali tra personale scolastico e dirigenti. Si segnala in alcuni casi la scarsa disponibilità delle scuole nei confronti dei corsisti, sia in termini di adeguate strutture informatiche, sia in ragione di forme di ostruzionismo nell’accesso all’uso dei computer.

- Sussiste ancora una diffusa percezione che la formazione on-line sia qualitativamente inferiore a quella in presenza.

- Va tenuta in considerazione l’età avanzata e prossima al pensionamento di molti partecipanti. Occorrerebbe pertanto valutare l’opportunità o meno di rivolgere iniziative di formazione al personale in prossimità del pensionamento.

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7. I focus group on line con gli e-tutor Consapevoli dell’importante ruolo svolto dagli e-tutor, e per approfondire quanto emerso dall’analisi del questionario rivolto ad essi, si è deciso di ascoltare la loro voce in due focus group on-line15, al fine di specificare meglio punti di forza/di debolezza dell’intero progetto e di indagare maggiormente gli aspetti che hanno favorito o, al contrario, reso difficile, la conduzione dei gruppi di lavoro. Dalla lista dei nominativi degli e-tutor, pertanto, si è deciso di selezionare, per ciascun focus group realizzato, alcuni che avessero svolto il ruolo in “PuntoEdu ATA 2004” ed altri in “PuntoEdu ATA art. 7 CCNL b.e. 2004-4005” al fine di individuare differenze e/o somiglianze, in termini sia di impianto generale della struttura del corso, sia di atteggiamento dei corsisti e di “clima” creatosi all’interno dei gruppi di lavoro. Il primo stimolo proposto in apertura dei focus group è stato invitare i partecipanti a descrivere il modo in cui ciascuno di essi ha interpretato e vissuto il ruolo di e-tutor, chiedendo loro di esprimere accordo o disaccordo in merito ad una definizione, riportata testualmente dalle parole pronunciate da tre corsisti ATA 16 che identificano l’e-tutor “ faro, guida discreta, elemento di motivazione, di supporto e di sostegno”. I partecipanti, nel complesso, si riconoscono nella definizione sopra riportata, sottolineando in particolar modo il ruolo di “guida”, palesato in maniera esplicita nei casi, “purtroppo non rari” , come emerso dal questionario on line, in cui i corsisti hanno manifestato difficoltà nell’utilizzo della piattaforma dovute, in parte, a strumenti presenti in essa ritenuti complessi e, in maggior misura, ad una scarsa familiarità con l’uso del pc. In questi casi, infatti, gli e-tutor dichiarano di aver fornito un supporto di tipo tecnico, indicando precisamente, ed in modo definito spesso “elementare”, i passi da compiere per effettuare determinate operazioni che rendessero possibile il funzionale utilizzo della piattaforma. In molti casi il supporto fornito dagli e-tutor ha riguardato la struttura più generale del corso di formazione, ossia l’alternanza fra momenti in presenza e momenti on line, chiarendo ai corsisti, spesso “disorientati” dinanzi ad una tipologia di formazione alla quale erano del tutto estranei, quali attività svolgere nelle due differenti modalità formative. Alcuni e- tutor si sono a tal proposito definiti “facilitatori ”, riconoscendo, ed avendone avuto conferma dai feed back ricevuti dai corsisti, l’aiuto fornito in casi di difficoltà nell’utilizzo della piattaforma, dichiarando una maggiore facilità nell’espletare tale ruolo durante gli incontri in presenza rispetto a quelli on line. Nel primo caso, infatti, l’interazione faccia a faccia ha permesso sia una migliore comprensione delle difficoltà incontrate dai corsisti sia una più puntuale proposta di soluzione dei problemi, rispetto a ciò che avveniva nel forum di classe, dove spesso le domande e gli interventi dei corsisti si presentavano in maniera confusa e di difficile comprensione. Altra definizione su cui si è concentrato l’accordo degli e – tutor è stata quella che li descrive quali “elemento di motivazione, supporto, sostegno” : in diversi casi questa è stata indicata quale primaria finalità dell’e-tutor, prima ancora dell’aiuto fornito in termini meramente tecnici o contenutistici, ciò che davvero può favorire elevati livelli di partecipazione, limitare la demotivazione dei corsisti ed i conseguenti abbandoni ed incoraggiare all’apprendimento continuo. Anche in questo caso, gli e-tutor hanno riconosciuto, quali strumenti più funzionali

15 I due focus group on line con gli e-tutor si sono realizzari il 22 ed il 23 gennaio 2007 ed hanno avuto una durata di circa due ore ciascuno: in entrambi i casi hanno partecipato 6 e – tutor (nel primo 4 di sesso maschile e due di sesso femminile, 4 residenti nelle regioni settentrionali d’Italia e 2 nelle regioni meridionali, nel secondo 4 di sesso femminile e due di sesso maschile, 5 residenti nelle regioni settentrionali d’Italia ed 1 nelle regioni meridionali) e la dinamica interazionale creatasi ha raggiunto ottimi livelli. 16 Bruna Simion, Antonio Bagaglia e Antonella Codeluppi, intervistate da Francesco Vettori. Il contenuto completo dell’intervista si trova nell’articolo intitolato “Le parole di chi impara”, reperibile sul sito di Indire (www.indire.it).

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allo scopo, l’interazione faccia a faccia o anche contatti telefonici, piuttosto che la comunicazione on line tramite chat, forum o e-mail. A conferma dei positivi feed back ricevuti dai corsisti sul loro operato (già emersi dal questionario on line e dall’analisi dei focus group condotti con i corsisti), la figura dell’e-tutor emerge non solo come legata a conoscenze tecniche, ma anche a competenze trasversali, quali la capacità di problem solving e la disponibilità a fornire un supporto emotivo volto a mantenere i corsisti verso un approccio aperto e motivato, nonostante le difficoltà incontrate di fronte a strumenti per loro non particolarmente usuali. Quanto appena esposto si lega alle difficoltà incontrate dagli e-tutor durante la conduzione dei gruppi di lavoro, che possono essere così riassunte. In primis, i partecipanti hanno dichiarato che il principale ostacolo è consistito nella scarsa conoscenza (laddove non “totale ignoranza”) degli strumenti informatici da parte dei corsisti, i quali, del resto, erano stati i primi, in occasione della compilazione del questionario di inizio corso, a dichiarare tale deficit, avanzando la richiesta di poter frequentare un corso, preliminare all’inizio della formazione PuntoEdu, in grado di “metterli all’altezza della situazione”, evitando spiacevoli episodi di inadeguatezza ed impossibilità ad operare per scarse conoscenze informatiche. La maggior parte dei partecipanti ai focus group dichiara di aver cercato di porre rimedio a ciò facendo collaborare soggetti con diversi livelli di conoscenze informatiche pregresse, per rendere possibile il trasferimento di conoscenze “tra pari” e favorire la creazione di un gruppo di lavoro il meno possibile eterogeneo da tal punto di vista ed il più possibile collaborativo e cooperativo. Dalle parole degli e-tutor risulta che tale metodologia ha portato a sorprendenti risultati in termini di impegno profuso da parte dei corsisti che hanno mostrato, incontro dopo incontro, una sorprendente capacità di acquisire conoscenze e competenze e crescenti livelli di partecipazione e motivazione ad apprendere, senza lasciarsi demotivare dalle inevitabili difficoltà incontrate durante il percorso formativo, di certo evitabili attraverso il pre-corso di formazione da loro stessi richiesto e mai realizzato17. Le difficoltà di tipo tecnico e la palese inadeguata preparazione da parte di molti corsisti ha inoltre arrecato danno alla generale strutturazione del corso di formazione, in quanto molto spesso i contenuti che si era programmato di discutere durante gli incontri in presenza non sono stati affrontati e dibattuti poiché le ore destinate alla formazione in aula sono state impiegate per risolvere tali problemi tecnici e fornire ai corsisti le conoscenze minime indispensabili per utilizzare la piattaforma. A ciò si aggiunge l’inadeguata attrezzatura, in termini sia quantitativi sia qualitativi, presente nelle scuole dove i corsisti prestavano servizio, che ha spesso reso impossibile il collegamento alla rete o ha costretto a “turni di formazione” e “accordi di utilizzo” dei pochi pc a disposizione, che hanno di certo reso più problematica la frequenza al corso. Tale deficit si è mostrato in tutta la sua gravità nei casi in cui gruppi di lavoro particolarmente numerosi hanno reso necessario far lavorare in aula, su un medesimo pc, due o tre corsisti insieme, determinando frequenti situazioni nelle quali in realtà il lavoro veniva svolto da un solo corsista, mentre gli altri, demotivati dal non poter mettere in pratica quanto ascoltato durante la lezione teorica, abbandonavano l’aula ritenendo quelle ore “noiose ed inutili”.

17 Alcuni e – tutor hanno tuttavia sottolineato la necessità di distinguere le difficoltà incontrate durante il corso di formazione in base alle diverse figure professionali dei corsisti loro affidati. Nel caso dei collaboratori scolastici, infatti, i principali problemi sono stati legati alle scarse (se non nulle) conoscenze informatiche, che hanno sovente rallentato molto i tempi entro i quali svolgere le numerose attività in programma, in quanto gran parte delle comunicazioni loro rivolte era inerente a fornire indicazioni per utilizzare in modo corretto la piattaforma e gli strumenti informatici in essa presenti, piuttosto che a discutere di contenuti e nozioni prettamente legate alla loro attività lavorativa. Di contro, gli e-tutor dichiarano di aver incontrato maggiori difficoltà relative ai contenuti della formazione con altre figure professionali, in particolar modo gli assistenti amministrativi, per i quali, invece, non sono state necessarie alcune indicazioni relative ad aspetti tecnici/informatici.

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Molti e – tutor hanno, inoltre, lamentato l’impegno profuso nel cercare di rendere i contenuti della formazione il più vicino possibili alla concreta realtà lavorativa dei corsisti, al fine di coinvolgerli maggiormente e far sì che il percorso formativo garantisse reali e concreti benefici. Altra difficoltà evidenziata da alcuni e-tutor è l’assenza di criteri oggettivi in base ai quali valutare e validare gli elaborati presentati dai corsisti: ciò ha creato inevitabili problemi legati alla soggettività dei criteri di valutazione, criticata anche dai corsisti. Tale situazione ha condotto alcuni e - tutor a giudicare positivamente, concedendo quindi crediti necessari per il completamento del corso di formazione, lavori qualitativamente scarsi e poco approfonditi, per timore, agendo in modo contrario, di essere criticati dai corsisti e di non aver criteri oggettivi cui appellarsi per rispondere adeguatamente alle critiche ricevute. Molte sono state, infine, le critiche rivolte dagli e-tutor all’organizzazione temporale del corso di formazione. I tempi a disposizione per portare a termine le numerose attività previste sono stati considerati da tutti i partecipanti ai focus group eccessivamente ristretti, a danno della qualità del lavoro svolto, sia dai corsisti sia dagli e-tutor stessi. I partecipanti ai focus group hanno evidenziato la necessità di un maggior collegamento, di una comunicazione più funzionale, fra coloro che progettano il corso di formazione e coloro che hanno poi il compito di gestirlo e condurlo (e-tutor e docenti). Gli e-tutor, nel complesso, valutano positivamente il livello di partecipazione, interesse e coinvolgimento manifestato dai corsisti che, nonostante le difficoltà esposte in precedenza e grazie anche al supporto motivazionale ricevuto, sono riusciti ad ampliare le loro conoscenze e competenze, mostrando una sorprendente forza di volontà, voglia di apprendere e di mettersi in gioco. Il tema del “clima” venutosi a creare nei gruppi di lavoro era ampiamente presente nel questionario, in quanto ritenuto utile indicatore per capire se, e in che termini, la formazione erogata attraverso le nuove tecnologie dia vita a relazioni interpersonali analoghe a quelle che si creano nell’interazione faccia – a – faccia. Dalle parole degli e – tutor intervenuti nei focus group on line emergono, quali elementi caratterizzanti il “clima” instauratosi durante la formazione, “l’entusiasmo, il vivo interesse a conoscere altri colleghi, la propensione al dialogo e al confronto” e si evince chiaramente come la cordialità, disponibilità e cortesia abbiano contraddistinto i flussi comunicativi fra i corsisti. Se, su tale aspetto, i partecipanti ai focus group concordano all’unanimità, differenti sono invece i giudizi espressi in merito ai processi di apprendimento collaborativo, finalità esplicitamente dichiarata dal progetto PuntoEdu ATA e per realizzare la quale oneroso è stato l’impegno profuso dagli e-tutor. La maggior parte di essi esprime un giudizio positivo sul modo in cui l’utilizzo dei diversi strumenti disponibili in piattaforma ed atti a favorire modalità di apprendimento collaborativo siano stati utilizzati dai corsisti, conducendo a sorprendenti risultati in termini di condivisione di conoscenze, esperienze e creazione di saperi condivisi, che hanno trovato concreta realizzazione nella produzione di elaborati “a più mani”. Un ruolo prioritario nel favorire modalità di apprendimento collaborativo è attribuito dagli e – tutor ai “lavori di gruppo”, strategia formativa che ha fornito ottimi risultati garantendo una maggiore qualità degli elaborati prodotti e favorendo il proficuo confronto fra i corsisti. Attraverso la costituzione di gruppi di lavoro, eterogenei dal punto di vista delle conoscenze pregresse, ma omogenei in relazione ad interessi ed attività svolte nella quotidiana attività lavorativa, gli e-tutor dichiarano di aver facilitato la condivisione di conoscenze ed esperienze, la trasmissione di competenze e la produzione di un elaborato comune in cui ciascun partecipante poteva chiaramente riconoscere il proprio contributo ed il valore aggiunto apportato al contributo degli altri. Estremamente importante è stata, a tal proposito, la possibilità di pubblicare sul forum gli elaborati dei singoli gruppi di lavoro, perché ha permesso sia di dare maggiore risalto e visibilità all’attività di ciascun partecipante, sia di

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condividere il materiale fra tutti i corsisti, condivisione che è, appunto, alla base dell’apprendimento collaborativo. Sintetizzando quindi, tre sono gli elementi che, a parere degli e-tutor, hanno maggiormente favorito il verificarsi di processi di apprendimento collaborativo all’interno dei gruppi di lavoro: - il forum “Caffè” che, fornendo la possibilità di “chiacchierare” liberamente su tematiche

di maggior interesse al di là dei contenuti della formazione, ha favorito l’instaurarsi di legami forti fra corsisti, attraverso la condivisione di interessi personali, che hanno influito positivamente sul “clima” nel quale si è svolta la formazione, garantendo una serena cooperazione e collaborazione;

- la condivisione, attraverso la pubblicazione sul forum, dei materiali prodotti dai singoli gruppi di lavoro;

- lo stretto legame fra aspetti prettamente teorici e applicabilità di essi nella quotidiana attività lavorativa.

Alcuni e-tutor, tuttavia, dichiarano che questi positivi risultati sono stati prodotti solo da “gruppetti di lavoro” i cui componenti già si conoscevano e fra i quali si è mantenuta la relazione anche al termine del corso di formazione, attraverso un proficuo scambio di materiali didattici e la prosecuzione di interessanti confronti e dibattiti. Altri e-tutor, invece, dichiarano di aver assistito a processi di apprendimento collaborativo unicamente durante gli incontri in presenza, e mai on line, e di non aver avuto testimonianze del mantenimento di relazioni e contatti fra i partecipanti al termine del corso. Al fine di confermare, o confutare, alcune delle ipotesi dalle quali ha preso avvio la presente ricerca, si è voluto indagare se, e in che misura, secondo gli e-tutor, la formazione PuntoEdu sia stata, e possa, in futuro, essere funzionale non solo per accrescere le conoscenze e competenze del personale ATA (in accordo con il necessario adeguamento delle competenze professionali richiesto dai processi di innovazione in corso), ma anche per permettere al personale ATA di non essere più afflitto da quel senso di solitudine che spesso accompagna il suo operato all’interno della scuola e da quella diffusa percezione di essere “personale di serie B”. A tal proposito, gli e-tutor intervenuti nei focus group hanno dichiarato di aver più volte percepito, e di aver spesso ascoltato dalla viva voce dei corsisti, insoddisfazione per la condizione nella quale svolgono le attività all’interno della scuola, sia per l’assenza di riconoscimenti e gratificazioni, sia per la totale mancanza di rispetto che molto spesso percepiscono nei confronti del lavoro svolto, soprattutto da parte del corpo docente, che sovente si rivolge a loro con “aria di sufficienza”. In merito al ruolo svolto dalla formazione nel migliorare tale situazione, gli e-tutor non si mostrano particolarmente ottimisti, pur riconoscendo i vantaggi derivanti dalla formazione PuntoEdu, soprattutto perché hanno permesso al personale ATA di conoscere realtà diverse dalla propria e socializzare con altri colleghi condividendo medesime difficoltà ed interessi Dunque, per accrescere il “senso di appartenenza alla scuola” e far sì che il personale ATA si senta realmente parte integrante del “pianeta scuola”, gli e-tutor riconoscono un valore marginale alla formazione, la quale dovrebbe semmai essere inserita in un progetto di più vaste dimensioni, che veda la reale cooperazione non solo fra tutti i soggetti operanti all’interno della scuola (a partire dagli insegnanti) ma anche l’intervento degli Enti Istituzionali di pertinenza (Ministero dell’Istruzione primo fra tutti) in grado di valorizzare l’operato del personale ATA, sottolineandone l’utilità sociale. Solo favorendo un reale senso di appartenenza, infatti, secondo gli e- tutor, sarà possibile sminuire il senso di insoddisfazione, inadeguatezza e solitudine che spesso affligge il personale ATA, ottenendo al

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contempo più elevati standard lavorativi ed una naturale integrazione fra benessere personale e benessere organizzativo. Quanto al confronto fra i due segmenti di formazione, l’aspetto sul quale tutti i partecipanti concordano è relativo ad una maggiore chiarezza del ruolo svolto e ad una maggiore facilità nell’eseguire i compiti affidati durante la formazione “PuntoEdu ATA 2004” rispetto a “PuntoEdu ATA art. 7 CCNL b.e. 2004-4005”. Ciò è da ricondurre, secondo i partecipanti ai focus group, alla compresenza, durante il secondo segmento di formazione, delle due figure, e-tutor ed esperto: questo, infatti, ha “offuscato” il ruolo del primo, rendendo la sua attività “meno incisiva, significativa ed utile per i corsisti”. La compresenza delle due figure sembra aver determinato anche confusione nei corsisti che, abituati ad avere, nel primo segmento di formazione, come unico punto di riferimento l’e-tutor, hanno avvertito un certo disorientamento nel dover riferirsi, nel secondo segmento formativo, in alcuni casi all’una e in altri all’altra figura. Gli stessi e-tutor hanno avvertito una sorta di malcontento per la marginalità del proprio ruolo. Secondo altri, però, la “divisione dei compiti” fra e-tutor ed esperto era chiaramente presente nell’organizzazione generale del corso comunicata dallo staff del corso PuntoEdu e, nel complesso, non ha arrecato alcuna difficoltà. Nella fase finale dei focus group, gli e-tutor sono stati invitati ad individuare punti di forza e punti di debolezza dell’esperienza vissuta. Tra i punti di forza sono stati ricordati: - la modalità blended learning, di cui è stata apprezzata l’ottima integrazione fra momenti

di formazione in presenza e on line, palesando come quest’ultima modalità, da sola, non sia sufficiente a garantire buoni risultati

- il collegamento fra aspetti teorici e pratici e l’utilità del contenuto della formazione a fini lavorativi;

- l’ottima qualità dei materiali di studio scaricabili presenti in piattaforma; - l’esistenza stessa di un tal corso di formazione, che ha dato la possibilità a diversi profili

professionali, assai raramente o quasi mai destinatari di iniziative formative, di ampliare le loro conoscenze e competenze, garantendo loro un necessario aggiornamento professionale;

- la possibilità di confronto con i colleghi, sovente geograficamente distanti, che ha reso possibile conoscere realtà diverse dalla propria, condividendo conoscenze ed esperienze;

- il tentativo, seppur raramente riuscito, di creare delle “reti di scuole” attraverso la creazione di vere e proprie “comunità virtuali”;

- l’ottima interfaccia della piattaforma PuntoEdu e la tempestività dello staff nell’ intervenire in caso di necessità.

Al contrario, tra i punti di debolezza si è rilevato: - le scarse conoscenze informatiche pregresse da parte dei corsisti, in particolar modo dei

collaboratori scolastici, e la conseguente necessità di un corso preliminare all’attività formativa al fine di familiarizzarli all’utilizzo della piattaforma e dei diversi strumenti in essa presenti;

- il tempo troppo limitato per completare il percorso formativo e svolgere tutte le attività previste;

- l’inadeguata comunicazione fra i progettisti/organizzatori del corso ed i docenti e tutor; - la scarsa chiarezza sulle diverse attività di competenza dell’e-tutor e dell’esperto nel

secondo segmento di formazione;

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- l’inadeguatezza, in termini sia quantitativi, poiché ritenuti in numero insufficiente, sia qualitativi, perché giudicati di scarsa qualità o eccessivamente difficili, dei materiali didattici disponibili nel corso “PuntoEdu ATA art. 7 CCNL b.e. 2004-4005”.

Come si vede, il livello di accordo fra le opinioni delle varie componenti è molto elevato. 8. Le interviste via e-mail ai moderatori dei forum La lettura delle risposte fornite dai moderatori18 dei forum tematici ad alcune domande inviate loro per e-mail ha permesso di approfondire alcuni elementi, relativi a questi “spazi di discussione virtuale”, già emersi dalle valutazioni fornite sia dai corsisti sia dagli e-tutor e, nel contempo, di indagarne altri non ancora palesati, e invece emersi con chiarezza dalle testimonianze di coloro che, proprio per il ruolo ricoperto nel corso PuntoEdu ATA, possono vantarne una conoscenza più approfondita. La maggior parte degli intervistati dichiara di non aver incontrato alcuna difficoltà nell’attività di moderazione del forum, né di natura tecnica, ritenendo anzi la piattaforma “semplice e gradevole”, né di qualsiasi altra natura. Ciò viene ricondotto alle precise indicazioni fornite dallo staff organizzativo, sia nella formazione erogata prima dell’avvio dell’attività di moderazione, indispensabile per permettere loro di familiarizzare con lo strumento forum, sia in itinere, in caso di richieste di aiuto e chiarimenti. Seppur da una minoranza di moderatori19, tuttavia, sono state indicate due difficoltà che hanno reso particolarmente complessa l’attività svolta nei forum, da ricondurre, in primis, all’ingente quantità di messaggi postati dai corsisti, con conseguenti difficoltà di gestione degli stessi, e, in secondo luogo, al limitato livello di familiarità mostrato dai partecipanti nell’utilizzo dei forum, che ha reso problematico un suo efficace uso integrativo alle altre modalità con cui è stata erogata la formazione. L’elemento in merito al quale i moderatori intervistati hanno espresso i più elevati livelli di soddisfazione è relativo al proficuo confronto venutosi a creare fra i corsisti, che ha consentito la condivisione di esperienze e conoscenze, attraverso la collaborazione e cooperazione, che sono considerate il vero “valore aggiunto” reso possibile dalle potenzialità offerte dallo strumento forum. Più volte è stato sottolineato l’arricchimento, personale e professionale, derivato dall’aver favorito e facilitato efficaci interazioni fra persone geograficamente distanti che, seppur eterogenei in relazione ad interessi personali, hanno trovato un ambiente comune ove condividere esperienze e difficoltà lavorative. In secondo luogo, giudizi positivi sono stati espressi sulle funzioni di moderazione offerte dal software, ritenute molto utili per compiere le attività di loro pertinenza, e in relazione alle quali non è stata manifestata alcuna critica né la necessità di aggiungerne altre. In merito al “clima” venutosi a creare all’interno dei forum, i moderatori riportano descrizioni in termini decisamente positivi, indicando la collaborazione, il rispetto e la cortesia quali elementi preponderanti nelle “conversazioni” fra i partecipanti. Alcuni intervistati riconducono “l’entusiasmo e la disponibilità” con i quali i corsisti hanno partecipato ai forum, concorrendo a determinare un “clima” piacevole e rilassato, alla volontà di “uscire” da quel senso di solitudine che spesso accompagna l’ attività lavorativa del personale ATA, facendolo

18 Hanno risposto dieci moderatori su sedici. 19 Su un totale di dieci intervistati, solo due moderatori hanno dichiarato di aver incontrato difficoltà nella moderazione del forum.

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vivere con la spiacevole sensazione di essere “rinchiuso nella propria scuola”. Seppur in rari casi, tuttavia, è stato percepito nei partecipanti un “atteggiamento individualista”, riscontabile nello scarso interesse ad interagire e a confrontarsi con gli altri corsisti e nel più evidente interesse meramente rivolto ad esprimere proprie opinioni e pareri, senza prestare attenzione a feedback ricevuti, mostrandosi del tutto indifferenti, quindi, agli aspetti collaborativi e socializzativi presenti nel forum. La maggior parte degli intervistati dichiara di aver utilizzato uno “stile di moderazione” improntato ad un costante invito alla riflessione, al confronto e al dibattito, rispettando le opinioni espresse da ciascun corsista e fornendo tempestivi feedback. Particolare attenzione è stata posta, poi, ad instaurare con i corsisti un rapporto “alla pari”, evitando di assumere un atteggiamento “direttivo” o eccessivamente accademico, prediligendo, invece, uno “stile di moderazione” amichevole, pur mettendo in chiaro i rispettivi compiti e funzioni e facendo percepire la propria presenza all’interno della discussione inviando pochi ma incisivi messaggi, cercando di essere il meno possibile “intrusivi” ed “invadenti”. Lo stile “amichevole” adottato dalla maggior parte degli intervistati nella moderazione dei forum si conferma anche nel modo in cui sono stati tenuti sotto controllo i non rari interventi “fuori tema” , per nulla pertinenti né allo specifico tema discusso nel forum moderato, né all’attività formativa in generale. La maggior parte dei moderatori dichiara che tali discussioni “off-topic” hanno riguardato prevalentemente aspetti legati alla quotidianità del lavoro all’interno delle scuole e questioni più prettamente legate a promozioni, avanzamenti di carriera ed aumenti di stipendi. Numerosi sono stati, poi, a detta degli intervistati, messaggi contenenti richieste, rivolte sia al moderatore sia ai colleghi, di consigli ed approfondimenti relativi a diversi aspetti dell’attività lavorativa. Da ciò alcuni moderatori hanno dedotto che una delle esigenze manifestata chiaramente dai corsisti è stata quella di ottenere “consulenza” in merito agli aspetti pratici della loro attività lavorativa quotidiana, concependo il forum un utile strumento a tal fine. Nel complesso, i moderatori dichiarano di aver utilizzato, nel caso di discussioni “off-topic”, uno “stile di moderazione semaforico”, ossia di aver postato messaggi invitando i corsisti ad una maggiore coerenza e pertinenza alle tematiche oggetto di discussione, ricorrendo alla chiusura dei threads solo raramente, e nel caso in cui l’episodio si fosse ripetuto più volte. Al di là di questi interventi “fuori tema”, i moderatori riconoscono, quale principale modalità comunicativa utilizzata dai corsisti nei messaggi postati relativi più specificatamente ai contenuti della formazione, un frequente collegamento ad esperienze lavorative reali, vissute in prima persona. Ciò conferma, quindi, la necessità di coerenza fra i contenuti teorici, molto spesso considerati dai partecipanti “sganciati” dalla realtà, e l’attività lavorativa quotidiana, al fine di individuare con maggiore chiarezza l’utilità e la ricaduta pratica del corso di formazione frequentato. Infine, invitati ad esprimere un parere in merito alle motivazioni alla base della partecipazione dei corsisti ai forum tematici, che consentiva di acquisire un credito ai fini del completamento del percorso di formazione, i moderatori intervistati riconoscono l’impossibilità di valutare se sia prevalso un interesse al tema specifico o, piuttosto, una motivazione opportunistica. Il parere più diffuso propende, tuttavia, verso una distinzione basata sull’arco temporale lungo il quale si è svolto il corso: mentre, infatti, all’inizio del percorso formativo, la motivazione alla base della partecipazione dei corsisti ai forum è da collegare principalmente all’obbligatorietà ai fini del completamento del corso, nei mesi seguenti i moderatori dichiarano di aver riscontrato un maggior interesse, sia relativo alle tematiche oggetto di discussione, sia orientato a mantenere vivo il confronto e dibattito fra colleghi, fonte, spesso, di relazioni amichevoli.

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9. La partecipazione ai forum: analisi descrittiva La prima parte dell’analisi ha esaminato, unicamente da un punto di vista quantitativo, la fruizione degli spazi di interazione collettiva messi a disposizione nella piattaforma per l’apprendimento on-line. L’analisi descrittiva ha individuato alcune caratteristiche nelle modalità di partecipazione e ha cercato di offrire alcuni spunti di riflessione sui forum in cui il processo di scambio e di confronto è stato più attivo. L’analisi si è mossa su due livelli: - a partire dai forum di discussione, per individuare gli spazi di interazione in cui il dibattito

è stato più approfondito; - a partire dai soggetti, per tracciare il profilo dei partecipanti più attivi in base ad alcune

caratteristiche anagrafiche conosciute. Ne è emerso un quadro estremamente differenziato, in cui alcune dimensioni rilevanti sono derivate soprattutto dal raffronto tra i diversi spazi di interazione collettiva – area forum e area community - perché in essi i soggetti hanno adottato diverse modalità di interazione con gli altri utenti. I forum tematici della formazione Puntoedu Ata segmento 1 e 2: principali differenze Prima di addentrarci nei risultati emersi dall’attività di monitoraggio e valutazione della formazione “Puntoedu ATA art. 7 CCNL b.e. 2004-4005”, è opportuno richiamare molto brevemente la strutturazione della piattaforma e le modalità di accesso perché sono anzitutto questi elementi, ancor più delle caratteristiche personali degli utenti, ad avere influito sulla fruizione della formazione on-line. La formazione “Puntoedu ATA segmento 1” si è rivolta a 8 figure professionali (assistenti amministrativi, assistenti tecnici, collaboratori scolastici, direttori dei servizi generali e amministrativi, guardarobieri, collaboratori tecnici di azienda agraria, cuochi e infermieri) che potevano usufruire dei forum di discussione tematica e dei luoghi di confronto dell’area community. I forum tematici si sono suddivisi in 4 forum su tematiche comuni a cui potevano accedere tutti gli 8 profili (si hanno in tutto 32 forum) e forum tematici destinati a specifiche figure professionali (2 forum per gli assistenti amministrativi, 2 per gli assistenti tecnici, 2 per i collaboratori scolastici e 3 per i direttori dei servizi generali e amministrativi). Ne deriva che alcune figure avevano a loro disposizione 6 o 7 forum di discussione, altre figure potevano confrontarsi solo in 4. La possibilità di avere a disposizione più spazi di interazione su contenuti strettamente legati al proprio ruolo lavorativo di fatto non ha stimolato un maggior coinvolgimento dei soggetti. Non vi sono differenze nel numero medio di messaggi postati o nel numero di soggetti che hanno preso parte ai forum che possano essere correlate alla numerosità degli spazi di interazione a loro disposizione. La formazione “Puntoedu ATA segmento 2” si è rivolta agli stessi soggetti iscritti alla formazione del primo segmento, con l’unica esclusione dei direttori dei servizi generali e amministrativi. La struttura dei forum è cambiata: ogni profilo professionale aveva a disposizione un proprio forum tematico (a parte i collaboratori tecnici di azienda agraria che confluiscono nello stesso forum dei collaboratori scolastici). Nel passaggio dal primo segmento della formazione “Puntoedu ATA al secondo segmento sono emersi alcuni elementi di differenziazione: anzitutto il tasso di partecipanti rispetto alla totalità dei soggetti iscritti alla formazione è stato decisamente più elevato nel secondo segmento di formazione. Su un totale di 179.758 persone iscritte hanno partecipato ai forum tematici di “Puntoedu Ata segmento 1” 106.241 soggetti, pari al 59,1%. Nella formazione “Puntoedu Ata segmento 2” i soggetti che hanno preso parte ai forum tematici sono stati 31.940 su un totale di 45.419 iscritti, con una quota che sale al 70,3%.

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Struttura “Forum tematici Puntoedu Ata segmento 1”

Figure professionali 1) Forum tematici

Gli aspetti giuridici delle istituzioni scolastiche

Problemi amministrativo-contabili Conoscere per sapere e collaborare per

crescere Accogliere e orientare correttamente nella

scuola Forum tematici collaboratore scolastico Le attività didattiche del laboratorio L’assistente tecnico: ruolo e problematiche Forum tematici assistente tecnico Il benessere organizzativo Aspetti amministrativo-contabili Aspetti giuridici delle istituzioni scolastiche

nel regime dell’autonomia 2) Forum su tematiche comuni

Riforma scolastica e autonomia della scuola

Sicurezza nella scuola

Privacy e tutela della

riservatezza

1 sotto-forum per ogni profilo professionale, ossia 4 forum trasversali per ogni profilo professionale: - assistente amministrativo (AA), - assistente tecnico (AT), - direttore dei servizi generali e amministrativi (DM), - collaboratore scolastico (CS), - collaboratore tecnico azienda agraria (CR) - cuoco (CO), - infermiere (IF), - guardarobiere (CG)

Internet e l’uso dei supporti informatici

Assistente amministrativo (AA)

Direttore servizi generali e amm. (DM)

Collaboratore scolastico (CS)

Assistente tecnico (AT)

41

Struttura “Forum tematici Puntoedu Ata segmento 2”

La gestione dei processi amministrativi e contabili e la sostituzione del DSGA” per gli assistenti amministrativi

Assistenza agli alunni diversamente abili e organizzazione del primo soccorso

La gestione dei beni dell'istituzione

Contribuire a organizzare i servizi di

cucina Contribuire a organizzare i servizi di

guardaroba Contribuire a organizzare i servizi

infermieristici In questi luoghi virtuali i soggetti potevano confrontarsi su di un certo numero di argomenti o topic proposti dai vari utenti del forum. Qualsiasi soggetto in formazione poteva proporre nuovi argomenti di discussione oppure inserire dei messaggi in risposta ad altri messaggi. La numerosità dei topic che si sono prodotti all’interno di ogni forum è ovviamente correlata al numero di partecipanti, quanto più numerose erano le persone che confluivano all’interno di uno stesso spazio virtuale, tanto più sono stati numerosi gli argomenti di discussione aperti. Il rapporto tra il numero dei partecipanti e il numero di discussioni aperte ha fornito un indicatore degli spazi di interazione in cui i soggetti sono stati più propositivi: i forum tematici del primo segmento hanno conglobato nel complesso 81.001 topic, ogni soggetto ha aperto 1,3 discussioni, nei forum tematici del secondo segmento vi erano 17.191 topic, 1,9 per ogni soggetto. Nel secondo segmento di formazione non solo i corsisti sono stati maggiormente propositivi nel proporre argomenti di riflessione e confronto, ma anche l’incidenza dei topic muti, cioè quelli che non hanno ricevuto nessuna risposta, è stata più bassa: il 38,4% contro il 42,9%. Un aspetto interessante, perché apparentemente in controtendenza rispetto al precedente, deriva dall’analisi dei messaggi postati dai soggetti nei forum del primo e del secondo segmento di formazione; se infatti i soggetti hanno mostrato nella seconda esperienza di formazione on-line una maggiore propensione a proporre nuovi argomenti di discussione, forse dovuta ad una maggiore dimestichezza e familiarità con il mezzo, è anche vero che hanno postato un numero minore di messaggi: 3,8 post a testa, rispetto ai 5,4 precedenti. In sintesi quindi i corsisti nel primo segmento di formazione sono stati più produttivi in termini di messaggi cioè hanno parlato di più con gli altri utenti, ma nel secondo segmento sono stati più propositivi, perché hanno animato lo scambio e la riflessione intorno ad un numero maggiore di argomenti.

Assistente amministrativo (AA)

Collaboratore scolastico (CS) +

Collaboratore tec. az. agraria (CR)

Assistente tecnico (AT)

Cuochi (CO) + Guardarobieri (CG) + Infermieri (IF)

42

Numero di messaggi inseriti in media da ogni utente

5,4

3,8

0 1 2 3 4 5 6

forum tematicisegmento 1

forum tematici segmento 2

Ulteriori elementi di differenziazione tra la formazione “Puntoedu Ata segmento 1” e “Puntoedu Ata segmento 2” possono essere collegati alla organizzazione dello spazio virtuale, che ha avuto un’influenza sulla minore o maggiore dispersione di messaggi nelle varie arene di discussione. Nella prima formazione sono stati previsti 41 forum tematici (32 forum su 4 temi comuni a tutti gli 8 profili professionali presenti e 9 forum destinati solo alle figure professionali più numerose), nella seconda formazione i forum tematici si riducono a 6; il risultato di questa diversa strutturazione dello spazio virtuale è una maggiore numerosità di topic e di post in ogni forum nel secondo segmento rispetto al primo. La moltiplicazione degli spazi di interazione non è quindi priva di conseguenze, laddove sono state previste più “piazze” di incontro, ogni forum ha raggruppato un numero più circoscritto di discussioni e di messaggi: nel primo segmento il numero medio di post per forum è inferiore (13.902 ) che nel secondo (20.355 ) e anche il numero di topic per ogni forum è minore (1.976 contro 2.865). Quello che non è cambiato invece è la lunghezza delle discussioni (thread), data dal numero di post per ogni topic di discussione, che indica sostanzialmente il numero di messaggi necessari per sviluppare ed esaurire il confronto su un determinato tema: nel primo segmento ogni topic è stato composto in media da 12,3 messaggi20, nel secondo da 11,5 messaggi. La diversa strutturazione degli spazi ha comportato anche una diversa dispersione dei profili professionali in forum che non erano di loro pertinenza. Entrambi i segmenti di formazione hanno suddiviso i forum tematici in base ai profili professionali, in teoria ogni figura poteva partecipare in soltanto ai forum ad essa destinati, di fatto però non vi erano sbarramenti tecnici e alcuni utenti sono intervenuti anche in forum non espressamente dedicati al proprio profilo professionale. Uno degli elementi centrali della piattaforma on-line è quello di aver definito gli “spazi” dell’interazione in modo da creare degli ambienti virtuali che abbiano uno scopo preciso e siano rivolti a target di utenti precisi. Nel secondo segmento di formazione effettivamente quasi tutti i soggetti partecipano soltanto ai forum di propria pertinenza, e in tutti i forum la percentuale di profili “estranei” non supera mai l’1,5%21. Questa strutturazione dello spazio virtuale ha ridotto la dispersività dei soggetti nelle varie aree e dovrebbe anche aver favorito l’omogeneità dei thread di discussione. Diversa invece la situazione del primo segmento di formazione dove la presenza di profili professionali “estranei” nei forum è stata

20 Il valore deriva dal rapporto tra numero di messaggi e numero di topic a cui è seguita almeno una risposta. 21 Ogni figura professionale ha partecipato soltanto ai forum ad essa destinati, e sono pochissimi i casi di soggetti che intervengono in forum che non sono di propria pertinenza: la percentuale di messaggi postati da altri profili professionali va dallo 0.1% nel forum “la gestione dei processi amministrativi e contabili e la sostituzione del DSGA” riservato agli assistenti amministrativi e nel forum “assistenza agli alunni diversamente abili e organizzazione del primo soccorso” riservato ai collaboratori scolastici e ai collaboratori tecnici di azienda agraria all’1.5% nel forum “contribuire a organizzare i servizi di cucina” riservato ai cuochi. Nel forum “contribuire a organizzare i servizi infermieristici” riservato agli infermieri: tutti i messaggi sono stati postati dalla figura professionale prevista.

43

molto più frequente. Nel complesso la maggior parte degli utenti (9 su 10) ha partecipato ai forum tematici legati alla propria figura professionale, anche se in alcuni forum la percentuale di profili estranei ha raggiunto il 29%22. I forum tematici della formazione Puntoedu Ata segmento 1: principali caratteristiche Al di là delle differenze o delle somiglianze tra i due segmenti di formazione, ogni arena di comunicazione tra gli utenti si è differenziata al suo interno: alcuni forum hanno racchiuso un numero maggiore di messaggi o una quota più elevata di topic muti, in alcuni il confronto tra i soggetti si è sviluppato in modo proficuo, in altri è stato più superficiale. Nel complesso hanno preso parte ai 41 forum tematici 106.241 persone, che hanno postato 569.979 messaggi, e alcuni forum contengono un numero elevato di messaggi in ragione della numerosità dei corsisti per ogni figura professionale. Se prendiamo in considerazione solo i topic a cui sono seguite delle risposte e calcoliamo il numero di messaggi inseriti in media in ogni discussione vediamo che rispetto ad alcuni argomenti le persone hanno discusso di più, cioè il thread si è protratto più a lungo; in altri casi i forum sono stati caratterizzati da discussioni più circoscritte, ma su un numero maggiore di temi. Incrociando il numero medio di topic di ogni forum e il numero medio di post si possono distinguere quattro situazioni: � i forum più “produttivi” in cui i soggetti hanno proposto molti argomenti diversi intorno a

cui si è sviluppato un dibattito approfondito sono tre forum riservati ai collaboratori scolastici:

- il forum “accogliere e orientare correttamente nella scuola”, - il forum “conoscere per sapere e collaborare per crescere”, - il forum “sicurezza nella scuola”; � forum altrettanto “produttivi” in termini di discussioni, ma dove il confronto è stato più

superficiale (il thread - il filo del discorso - è generalmente più breve); - il forum “gli aspetti giuridici delle istituzioni scolastiche” dedicato agli assistenti

amministrativi, - il forum “problemi amministrativo contabili” riservato agli assistenti amministrativi,

22 Nei 41 forum tematici della formazione “Puntoedu Ata segmento 1” la presenza di messaggi postati da profili professionali estranei varia molto di più e passa dallo 0.6% nei forum dedicati agli assistenti amministrativi e ai collaboratori scolastici, al 5.2% nei forum dedicati ai cuochi, all’ 11.6% nei forum dedicati ai guardarobieri, al 20.2% nei forum dedicati ai direttori dei servizi generali e amministrativi e infine al 29.2% nei forum dedicati ai collaboratori tecnici di azienda agraria. .

partecipanti70%

non partecipanti30%

Tasso di partecipanti - forum tematici 1° segmento e 2° segmento

partecipanti59%

non partecipanti41%

44

- il forum degli assistenti tecnici “l‘assistente tecnico: ruolo e problematiche”, - il forum per i collaboratori scolastici relativo a “internet e uso dei supporti informatici”; � forum in cui il confronto tra i soggetti si è sviluppato in modo approfondito, ma intorno a

pochi argomenti di discussione: - il forum “aspetti giuridici delle istituzioni scolastiche nel regime dell’autonomia”

accessibile solo ai direttori dei servizi generali e amministrativi, - i forum “sicurezza nella scuola” riservati a assistenti amministrativi, guardarobieri, cuochi

e infermieri, - i forum “riforma scolastica e autonomia della scuola” riservati a collaboratori scolastici e

infermieri, - i forum “internet e l’uso dei supporti informatici” riservati a infermieri e direttori dei

servizi generali e amministrativi, - il forum “privacy e tutela della riservatezza” per i collaboratori scolastici; � forum poco “produttivi” dove le persone si sono confrontate poco e su pochi temi

proposti: - il forum “il benessere organizzativo” dedicato ai direttori dei servizi generali e amministrativi, - i forum “internet e l’uso dei supporti informatici” riservati a assistenti amministrativi,

assistenti tecnici, collaboratori tecnici di azienda agraria, guardarobieri e cuochi; - i forum “sicurezza nella scuola” riservati a assistenti tecnici, direttori dei servizi generali e

amministrativi, collaboratori tecnici di azienda agraria; - i forum “riforma scolastica e autonomia della scuola” riservati a assistenti amministrativi,

assistenti tecnici, direttori dei servizi, guardarobieri, cuochi e collaboratori tecnici azienda agraria;

- i forum “privacy e tutela della riservatezza” riservati a tutte le figure professionali (tranne quello dei collaboratori scolastici).

In generale i 32 forum sulle 4 tematiche comuni sono stati quelli che hanno raccolto un numero minore di adesioni, il 69% di essi ha un numero medio di post inseriti inferiore alla media generale dei forum tematici (pari a 12,3) e presenta una quota elevata di topic muti: Se prendiamo in considerazione il numero di post per soggetto (pi) come valore di riferimento per valutare i forum più partecipati, la tematica della privacy è quella che ha interessato meno i corsisti, seguita da vicino da quella della riforma scolastica e da quella di internet. Tra i temi comuni a tutti i profili professionali la sicurezza nella scuola è stato l’argomento attorno al quale il dibattito e il confronto si è sviluppato maggiormente.

63,3

58,0

26,7

52,0

56,2

36,7

42,0

73,3

48,0

43,8

0,0 20,0 40,0 60,0 80,0 100,0

topics con risposta topics senza risposta

forum accessibili a profili specifici

forum trasversali su "privacy" forum trasversali su "sicurezza" forum trasversali su "riforma" forum trasversali su "internet"

45

I forum tematici della formazione Puntoedu Ata segmento 2: principali caratteristiche Ai 6 forum tematici del secondo segmento hanno partecipato 31.940 soggetti che hanno postato 122.132 messaggi. Le discussioni o topic nel complesso sono state 17.191, di cui 6.594 sono rimaste senza risposta, mentre 10.597 hanno dato vita ad un confronto di opinioni, idee e riflessioni tra soggetti che condividono uno stesso ruolo professionale. La struttura della piattaforma, in questo secondo segmento di formazione, ha previsto un solo forum tematico per ogni figura e dal momento che alcune figure (assistenti amministrativi, collaboratori scolastici, assistenti tecnici) avevano un elevato numero di corsisti rispetto ad altre (guardarobieri, infermieri, collaboratori tecnici di azienda agraria, cuochi) anche i forum sono stati fortemente sbilanciati. I due forum “la gestione dei processi amministrativi e contabili e la sostituzione del DSGA” e “assistenza agli alunni diversamente abili e organizzazione del primo soccorso” hanno avuto il numero più elevato di post, perché in essi potevano intervenire più soggetti. L’indicatore più utile del livello di partecipazione, anche in questo caso, deriva dal rapporto fra numero di messaggi e il numero di topic all’interno di ogni forum e individua le discussioni che si sono sviluppate in modo più articolato: nel complesso i soggetti hanno inserito 11-12 post ciascuno, i forum più partecipati sono stati quello dedicato agli assistenti tecnici “la gestione dei beni dell'istituzione” e quello dedicato agli assistenti amministrativi “la gestione dei processi amministrativi e contabili e la sostituzione del DSGA” con 12,2 e 11,6 post rispettivamente. Sul versante opposto troviamo il forum riservato ai guardarobieri (9,6 post) ma soprattutto quello riservato agli infermieri (4,1 post). Se incrociamo il numero medio di topic e il numero medio di post dei 6 forum abbiamo che:

il forum “la gestione dei processi amministrativi e contabili e la sostituzione del Dsga” (assistenti amministrativi) è stato quello in cui i soggetti hanno proposto un numero più elevato di argomenti diversi e in cui il dibattito si è sviluppato in modo approfondito

nel forum “assistenza agli alunni diversamente abili e organizzazione del 1° soccorso” (collaboratori scolastici e collaboratori tecnici di azienda agraria) i soggetti si sono confrontati in modo altrettanto intenso, ma intorno ad un numero di tematiche minori

I tre forum “contribuire a organizzare i servizi infermieristici, di cucina, di guardaroba” dedicati alle corrispondenti figure professionali sono stati poco produttivi in termini sia di argomenti di discussioni, sia di numero di messaggi postati

il forum degli assistenti tecnici “la gestione dei beni dell'istituzione” si è invece caratterizzato per un numero elevato di argomenti proposti dai vari soggetti, ma in cui il dibattito è rimasto più superficiale poichè si è sviluppato attraverso una filiera di messaggi più corta

n° post

n° topic

46

La community della formazione Puntoedu Ata segmento 1 e segmento 2: principali differenze L’area della community è stata più finalizzata alla socializzazione e alla creazione di un senso di appartenenza (we-sense), e i partecipanti potevano scambiare consigli, idee, materiali con persone che ricoprivano lo stesso ruolo o che avevano altre esperienze ed interessi.

Struttura “Forum community Puntoedu Ata segmento 1”

1) Forum Caffè

2) Forum con una funzione specifica trasversale - “formazione Puntoedu Ata” (tutor e corsisti) - “aspetti tecnici” (tutor e corsisti) - “tutor” (riservato ai tutor)

1 forum per ogni profilo professionale:

- assistente amministrativo (AA) - assistente tecnico (AT) - direttore dei servizi generali e

amministrativi (DM) - collaboratore scolastico (CS) - collaboratore tecnico azienda agraria (CR) - guardarobiere (CG)

3) Forum “tra pari”

Struttura “Forum community Puntoedu Ata segmento 2”

Caffè

Linea diretta con Indire

Problemi tecnici

Assistenza al monitoraggio

E-tutor

1 forum per ogni profilo professionale

Assistente amministrativo (AA)

Assistente tecnico (AT)

Collaboratore scolastico (CS)

Tutti i profili professionali

Tutti i profili professionali

47

La struttura formativa “PuntoEdu ATA segmento 1” ha suddiviso i forum della community in tre tipologie di forum, di cui due accessibili a tutti i profili, per cui ogni soggetto aveva a disposizione gli stessi spazi di interazione: � forum “caffè” di discussione libera; � forum con una funzione specifica trasversale: forum “formazione Puntoedu ATA”

(accessibile a tutti i profili e a tutti i tutor), forum “aspetti tecnici” (accessibile a tutti i profili e a tutti i tutor), forum “tutor” (accessibile solo ai tutor);

� i cosiddetti forum “tra pari”, riservati a sei profili professionali (assistenti amministrativi, assistenti tecnici, collaboratori scolastici, direttori dei servizi generali e amministrativi, collaboratori scolastici di azienda agraria e guardarobieri).

La struttura formativa “PuntoEdu ATA segmento 2” non differisce molto dalla precedente, anch’essa è stata composta da un forum “caffè” di discussione libera aperto a tutti i profili, 3 forum “linea diretta con Indire”, “assistenza al monitoraggio” e “problemi tecnici” accessibili a tutti i profili e ai tutor, 1 forum dedicato unicamente ai tutor; i forum dedicati a specifiche figure professionali sono solo tre, riservati ad assistenti amministrativi, collaboratori scolastici e assistenti tecnici. Il tasso dei soggetti che hanno partecipato alla community rispetto al complesso degli utenti potenziali iscritti è piuttosto basso in entrambi i momenti formativi, nel primo segmento su 179.758 iscritti hanno partecipato ai forum dell’area community 20.096 soggetti, pari all’11,2% degli utenti potenziali, nel secondo segmento la quota dei partecipanti è di 5.237 su 45.419, pari all’11,5%. La scarsa adesione dei corsisti può essere spiegata dal fatto che nei forum della community (a differenza di quanto avviene nei forum tematici che riconoscono dei crediti formativi) la frequenza non comportava il rilascio di alcun riconoscimento. Anche nei forum della community i soggetti potevano partecipare al confronto con gli altri soggetti postando dei messaggi o proporre di propria iniziativa delle discussioni (topic). La numerosità degli argomenti di discussione che si sono prodotti all’interno di ogni forum è ovviamente correlata al numero di partecipanti. Il rapporto tra il numero dei partecipanti e il numero di discussioni aperte ha fornito un indicatore degli spazi di interazione in cui i soggetti sono stati più propositivi: nei forum del primo segmento vi sono stati nel complesso 12.180 topic, e ogni soggetto ha aperto 1,9 discussioni, mentre nei forum del secondo segmento i topic sono stati 2.469, 2,2 per ogni soggetto. Anche per quanto riguarda l’area della community il secondo segmento di formazione si è caratterizzato per la presenza di corsisti più propositivi, più attivi nel promuovere uno spirito di collaborazione e di apprendimento cooperativo tra i soggetti. La numerosità dei messaggi inseriti dai corsisti è l’altro elemento cruciale per comprendere le modalità di fruizione dei vari spazi di interazione: specularmente a quanto registrato nei forum tematici, anche nei forum della community i soggetti hanno postato un numero maggiore di messaggi nel primo segmento. Dividendo il numero di post per quello di soggetti partecipanti, il numero medio dei messaggi di ogni utente (pi) è pari a 3,4 nel primo segmento23 e scende a 3,1 nel secondo; i corsisti della prima formazione hanno cioè aperto meno discussioni di propria iniziativa, ma hanno partecipato maggiormente alle discussioni in corso, i corsisti della seconda formazione sono stati più attivi nel proporre tematiche diverse, ma un po’ meno collaborativi nello sviluppare le discussioni. 23 Sul numero dei messaggi postati in media dai soggetti occorre una precisazione. Il valore 8,3 deriva dal rapporto tra il numero di messaggi postati nel complesso in tutti i forum della community rispetto al numero di soggetti che ha partecipato a questi forum. Nella community del primo segmento si verifica una situazione anomala, dovuta al fatto che una piccola parte di soggetti (59 persone) posta un numero estremamente elevato di messaggi (quasi 100mila), ossia una media di 1.687 messaggi a testa. Questa “assidua” partecipazione se è reale (se non è dovuta ad errori nel database o nel sistema di tracciamento) è comunque atipica rispetto a quella di tutti gli altri soggetti e altera la media dei messaggi postati dai soggetti (alzando il valore medio da 3,4 a 8,3). Si è deciso pertanto di depurare il calcolo di questo indicatore eliminando i 59 soggetti.

48

Numero di messaggi inseriti in media da ogni utente

3,4

3,1

0 1 2 3 4 5 6

forum communitysegmento 1

forum communitysegmento 2

L’organizzazione dello spazio virtuale è molto più simile tra la community del primo segmento di formazione e quella del secondo segmento, rispetto ai forum tematici; nel complesso l’area community della prima formazione si suddivide in 10 forum (e alcuni sotto-forum) e l’area community della seconda formazione è composta da 8 forum. La ripartizione dei topic e dei post nei vari forum tuttavia varia: nel primo segmento di formazione ogni forum è stato composto mediamente da 11.952 messaggi e da 870 discussioni differenti, nel secondo segmento sia il numero dei messaggi (2.055), sia il numero dei topic (309) è minore, in quanto è diminuito il numero dei corsisti. Anche la lunghezza del thread, data dal numero medio di post per ogni topic, è cambiata in modo significativo tra i due segmenti di formazione: ogni discussione è stata composta mediamente da 20,8 messaggi nel primo segmento24, e si è ridotta a 9,7 messaggi nel secondo, segno di una comunicazione molto più stringata e di un confronto più superficiale. Sebbene l’area della community abbia previsto un numero maggiore di forum accessibili a tutti gli utenti a differenza di quanto è accaduto nei forum tematici, vi sono state alcune aree in teoria (in pratica non vi sono sbarramenti tecnici) accessibili soltanto a determinati profili professionali (6 forum nel primo segmento di formazione e 3 forum nel secondo segmento). La concentrazione dei soggetti nel proprio forum di riferimento o la dispersione in altri forum è interessante per capire quanto i soggetti abbiano preferito dialogare con soggetti che condividono le proprie mansioni o confrontarsi con un’eterogeneità di individui. Ogni forum destinato ad un profili professionale è stato utilizzato sia da profili “pertinenti”, sia da profili “estranei”. Nei 6 forum del primo segmento di formazione il 95,3% di tutti i messaggi è stato inserito dalle figure professionali previste e il 4,7% da altri profili professionali, ma con una variabilità elevatissima, fino al caso limite dei 24 guardarobieri, che hanno postato messaggi soprattutto nel proprio forum, in cui però sono intervenuti anche molti altri profili professionali più numerosi (soprattutto collaboratori scolastici) creando una situazione paradossale: solo il 23,8% dei post inseriti nel forum riservato ai guardarobieri appartiene effettivamente a guardarobieri. È ancora più sbilanciata la situazione del forum dedicato ai collaboratori tecnici di azienda agraria: il 97,4% dei messaggi è stato inserito da figure professionali di altro tipo e solo il 2,6% da quelli a cui il forum era stato dedicato25. Nel secondo segmento i profili pertinenti hanno costituito il 96,3% e postato il 98,2% dei messaggi, i profili estranei sono stati il 3,7% e hanno postato l’1,8% dei messaggi. Se

24 Il valore deriva dal rapporto tra numero di messaggi e numero di topic a cui è seguita almeno una risposta. 25 Nei 6 forum della community riservati a specifici profili professionali la quota di messaggi estranei varia da 1.8% nel forum riservato ai collaboratori scolastici; il 98,2% dei messaggi è stato postato da collaboratori scolastici , al 3.0% nel forum riservato agli assistenti amministrativi al 6.7% nel forum riservato agli assistenti tecnici. Sale poi a 24.3% nel forum riservato ai direttori dei servizi generali e amministrativi, a 72.6% nel forum riservato ai guardarobieri e addirittura al 97.4% nel forum riservato ai collaboratori tecnici di azienda agraria..

49

analizziamo la situazione dei singoli forum26, la coerenza fra forum e profili è molto più elevata. L’omogeneità dei profili non indica necessariamente uno sviluppo maggiore di un senso di condivisione e di appartenenza, ma può essere un presupposto significativo per la nascita di una comunità di pratica. Del resto se la finalità ultima della piattaforma è quella di favorire lo scambio delle esperienze e l’apprendimento, è significativo che i soggetti abbiano in comune uno stesso contesto lavorativo o uno stesso ruolo professionale. L’aspetto più interessante nel confronto tra la formazione “Puntoedu Ata segmento 1” e la formazione “Puntoedu Ata segmento 2” deriva dalla fruizione del forum “caffè”, area di discussione libera per eccellenza volta soltanto alla socializzazione tra i soggetti. Nel primo segmento i messaggi che si sono concentrati nell’area “caffè” sono oltre 100mila, ossia il 60% di tutti i post inseriti nella community; nel secondo segmento di formazione l’area “caffè” ha raccolto invece solo l’8% dei messaggi, poiché una quota dominante (l’86%) è confluita nei 3 forum riservati a specifici profili professionali (assistenti amministrativi, assistenti tecnici e collaboratori scolatici) a cui sono andate le preferenze di chi ha avuto a disposizione uno spazio di interazione dedicato. La concentrazione dei partecipanti e dei post in questi forum indica un forte orientamento verso il compito e il ruolo professionale, riconducibile ad un’adesione strumentale ai forum, per cui si usa lo spazio virtuale per condividere conoscenze, trovare soluzioni a situazioni problematiche, chiedere consigli, scambiare materiali. Tuttavia questa forma di socializzazione “settoriale” non è solo opportunistica, in quanto nel condividere informazioni e conoscenze, si condivide anche un senso di appartenenza, un significato simbolico attraverso cui elaborare collettivamente l’ esperienza. La community della formazione Puntoedu Ata segmento 1: principali caratteristiche Analizziamo ora le principali caratteristiche dell’area community del primo segmento di formazione, composta da 10 forum. Nell’area community si sono sviluppate complessivamente 12.180 discussioni, di cui 4.122 pari al 33,8%, sono rimaste prive di risposta (topic muti), e sono stati postati 167.331 messaggi. Nella fase propositiva, di avvio ed invito al confronto, vi è sempre una quota di argomenti di scarso interesse o il cui oggetto di discussione era già stato presentato e trattato; in alcuni forum questa quota di topic muti è stata particolarmente elevata: forum “formazione Puntoedu Ata” e forum “aspetti tecnici”.

26 Nei 3 forum della community del secondo segmento riservati a specifici profili professionali la percentuale di messaggi estranei è stata del 2.% nel forum “assistenti amministrativi”, dell’1.2% nel forum “collaboratori scolastici” e del 3.9% nel forum “assistenti tecnici”.

Tasso di partecipanti - forum community1° segmento e 2° segmento

partecipanti11%

non partecipanti89%

partecipanti12%

non partecipanti88%

50

Viceversa in altri forum la maggior parte delle discussioni avviate hanno avuto un seguito: forum dei guardarobieri, forum dei collaboratori tecnici di azienda agraria, forum “caffè” e forum riservato ai tutor. È interessante osservare la percentuale di topic muti in relazione alla tipologia di forum:

Topic muti

68,4

52,6

78,8

31,6

47,4

21,2

0% 20% 40% 60% 80% 100%

forum tra pari

forum con funzionespecifica

area caffè

topic con risposta;topic senza risposta Serie2

Nel complesso hanno preso parte ai forum della community 20.096 persone, che hanno postato in media 3,4 messaggi a testa: alcuni forum hanno avuto più messaggi in ragione della numerosità dei corsisti. Se prendiamo in considerazione solo i topic a cui sono seguite delle risposte e calcoliamo il numero di messaggi inseriti in media in ogni discussione vediamo che rispetto ad alcuni argomenti le persone hanno discusso di più, mentre in altri casi i forum sono stati caratterizzati da discussioni più circoscritte, ma su un numero maggiore di temi. Il forum di discussione libera “caffè” si è distinto per un numero medio di post per topic molto elevato (77,2), segno di un alto coinvolgimento dei soggetti e di thread che si sono sviluppati attraverso un elevato numero di messaggi. Una situazione simile si trova nel sotto-forum dell’area caffè denominato “salette riservate”, anch’esso dedicato allo scambio di messaggi non necessariamente legati ai contenuti professionali. Sul versante opposto i forum meno produttivi sono stati quelli che si sono contraddistinti per un numero basso di topic e di post, come i forum per i guardarobieri o per gli infermieri, dove la bassa produttività è stata determinata anche dal minor numero di corsisti coinvolti in questo tipo di formazione. Anche in questo caso l’analisi congiunta del numero medio di topic e del numero medio di post di ogni forum identifica diverse situazioni: � I forum dove si è discusso di più e più a lungo sono stati: - i forum di discussione libera “caffè” e “salette riservate”, - i forum dei “collaboratori scolastici”, - il forum “formazione Puntoedu ATA; � il forum riservato agli assistenti amministrativi è stato altrettanto “produttivo” in termini

di discussioni, ma ha realizzato un confronto tra i soggetti più superficiale (il thread - il filo del discorso - è generalmente più breve);

� forum in cui il confronto tra i soggetti si è sviluppato in modo approfondito, ma intorno a pochi argomenti di discussione: il forum dei guardarobieri e quello dei collaboratori tecnici azienda agraria;

� forum poco “produttivi” dove le persone si sono confrontate poco e su pochi temi proposti: forum “aspetti tecnici”, forum riservato ai tutor, forum riservato agli assistenti tecnici e ai direttori dei servizi generali e amministrativi.

51

La community della formazione Puntoedu Ata segmento 2: principali caratteristiche Nel secondo segmento di formazione l’area community è stata composta da 8 forum a cui hanno partecipato 5.237 corsisti e sono state proposte 2.469 discussioni, di cui 1.693 hanno dato avvio ad un confronto e ad uno scambio di opinioni tra i soggetti. Nel complesso i topic rimasti senza risposta (topic muti) sono stati un terzo di tutte le discussioni avviate (31,4%), un dato in linea con quello dell’area community del primo segmento (33,8%). Rispetto a questo valore medio abbiamo forum con un’elevata presenza di argomenti a cui nessuno ha dato una risposta (ad esempio il forum “problemi tecnici” dove su 101 topic, ben 71 sono rimasti “muti”), e forum con una buona interazione tra i soggetti (particolarmente positiva la situazione del forum dedicato ai tutor, dove gli interventi a cui gli altri soggetti non hanno aderito sono solo il 9%). La percentuale di topic muti in relazione alla tipologia di forum è la seguente: - forum di discussione libera (“caffè”): 153 topic nel complesso, di cui 37 senza risposta

(24,2% di topic muti), - forum con funzione specifica trasversale rivolti a tutti i profili: 205 topic in totale di cui 97

senza risposta (47,3% di topic muti), - forum “tra pari” destinati a specifici profili professionali: 2.111 topic si cui 642 senza

risposta (30,4% di topic muti). Il numero di soggetti che hanno partecipato è stato più basso di quello registrato nel primo segmento, ma soprattutto è stato più basso il numero di messaggi scritti in media da ogni corsista (3 post). Il numero medio di messaggi contenuto in ogni discussione varia: l’area “caffè” che è stata caratterizzata da thread più lungi (12 post per topic rispetto ad una media complessiva di 9,7), è il forum dove i soggetti hanno discusso più a lungo sui vari argomenti trattati. Anche nei forum dedicati a specifiche figure professionali le discussioni si sono caratterizzate per un numero abbastanza elevato di messaggi (soprattutto quelle degli assistenti tecnici). Sul versante opposto troviamo i forum in cui i colloqui sono stati più concisi: “linea diretta con Indire” e “forum tutor” costituiti, rispettivamente, da 41 e 161 post in tutto e da 3,7 e 5,4 post per topic. Anche nell’area community possiamo distinguere i vari forum in base a due valori di riferimento - il numero medio di topic e il numero medio di post di ogni forum – tramite cui è possibile individuare i forum in cui i soggetti sono stati più propositivi e contemporaneamente i forum in cui il confronto si è sviluppato in modo approfondito. La situazione che emerge è la seguente: - il forum più “produttivo” sia dal punto di vista del numero di argomenti proposti, che del

numero medio di post e quindi del livello di approfondimento delle discussioni, è stato quello composto dai collaboratori scolastici e dai collaboratori addetti di azienda agraria;

- il forum degli assistenti amministrativi invece si è caratterizzato per un alto numero di argomenti proposti, ma per un dialogo poco approfondito tra i soggetti;

- nei forum degli assistenti tecnici, così come nel forum “problemi tecnici” e nell’area “caffè” dedicata alla discussione libera il dialogo ha ruotato intorno a pochi argomenti di discussione, ma si è sviluppato lungo una filiera di messaggi più lunga;

- infine i forum meno “produttivi” con un “approfondimento” più basso delle tematiche sono stati i forum “tutor”, “assistenza al monitoraggio” e “linea diretta con Indire”

La ripartizione dei messaggi nei forum della community è interessante perché denota una fruizione più strumentale da parte degli utenti, che si sono concentrati prevalentemente nei forum dedicati a specifici profili professionali, segno che hanno preferito creare comunità professionali piuttosto che confrontarsi con altri all’interno di spazi come l’area “caffè”.

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I forum tematici e i forum della community: princip ali differenze Si è cercato di mettere a confronto le modalità di partecipazione ai due spazi di interazione – forum tematici e forum della community - attraverso alcuni indicatori che descrivono in modo sintetico le principali caratteristiche dell’utilizzo di questi ambienti formativi. La differenza principale è data dal tasso di partecipanti rispetto ai soggetti iscritti alla formazione da attribuirsi all’attribuzione di crediti, che è stato minimo nella community, in cui non era previsto il rilascio di alcun riconoscimento per certificare la partecipazione attiva. Nella formazione “Puntoedu ATA segmento 1” i soggetti che sono intervenuti nei forum tematici erano il 59% di tutti gli utenti potenziali, i soggetti che hanno partecipato alla community solo l’11%. La differenza nel tasso di partecipazione nei due spazi di interazione è ancora più marcata nella formazione Puntoedu ATA segmento 2”: il 70% dei potenziali utenti ha preso parte ai forum tematici, solo l’11% ai forum della community. Il numero di discussioni che si sono sviluppate nel complesso in ogni area varia in base al numero dei partecipanti: nei 41 forum tematici del primo segmento i topic ammontavano a 81.001, ossia 1,3 topic per ogni soggetto, mentre nell’area community i topic nel complesso erano 12.180, ossia 1,9 per ogni soggetto. Nei forum della community, per definizione più aperti alla discussione libera anche su tematiche estranee ai contenuti lavorativi, i soggetti si sono sentiti più liberi di parlare e hanno proposto più argomenti. Anche nel secondo segmento di formazione ritorna questa differenza: sono 17.191 i topic dei forum tematici, 1,9 per ogni soggetto contro i 2.469 topic della community, pari a 2,2 per ogni soggetto. I forum della community non solo hanno avuto un numero più elevato di argomenti in proporzione al numero dei soggetti partecipanti, ma anche un’incidenza minore di topic muti, 33.8% nel primo segmento e 31.5% nel secondo segmento, mentre nei forum tematici questa quota è del 42,9% nel primo e del 38,4% nel secondo. Il numero dei messaggi inseriti è stato tendenzialmente più elevato nei forum tematici rispetto ai forum della community, sia in termini assoluti, sia in rapporto al numero di partecipanti. Nei forum tematici del primo segmento i post sono stati nel complesso 569.979, ossia 5,4 in media per ogni corsista, nei forum della community i messaggi sono scesi a 167.331, ossia 3,4 in media per ogni corsista. Anche nel secondo segmento i messaggi diminuiscono passando dai forum tematici a quelli della community: da 122.132, pari a 3,8 post in media per soggetto a 16.441, ossia 3,1 in media, segno che di una partecipazione più circoscritta. Il quarto elemento di differenziazione tra le due macro-aree del primo segmento di formazione è legato alla numerosità dei topic e dei post: i forum tematici, più orientati al compito, hanno avuto un numero maggiore di discussioni, ma un numero minore di messaggi per discussione (circa 12 post), segno che le discussioni hanno avuto bisogno di un numero minore di comunicazioni per esaurirsi; viceversa nell’area community si è assistito allo sviluppo di una filiera di messaggi più lunga, dal momento che ogni discussione è stata composta da circa 20 messaggi. Le tematiche specifiche, strettamente legate agli argomenti delle unità didattiche e ai materiali di lavoro disponibili on line sono state sviluppate in modo più conciso, mentre l’area della community, volta prevalentemente allo sviluppo comunicativo e meno centrata sul contenuto, ha facilitato il contatto tra i soggetti stimolandone il “parlare per il piacere di farlo”. Questa differenza tra forum tematici e forum della community non si ritrova invece nel secondo segmento di formazione, dove le discussioni si sono protratte leggermente più a lungo nei forum tematici (ogni thread è composto mediamente da 11-12 messaggi) rispetto a quanto è avvenuto nella community (mediamente da 9-10 messaggi), anche se si sono esaurite più velocemente di quanto non sia avvenuto nella formazione “Puntoedu ATA segmento 1”. In tutti e due gli ambiti - forum tematici e community - il dialogo è stato più sbrigativo. In generale il numero di messaggi postati dai corsisti è stato piuttosto contenuto: se consideriamo congiuntamente i 4 spazi di discussione (forum tematici e forum della

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community del primo e del secondo segmento di formazione) il numero di messaggi inseriti in media da ogni utente è oscillato da 3 a 5, segno di una condivisione piuttosto debole tra i soggetti. Non vi è una valore soglia di post al di sotto o al di sopra del quale si può parlare di reciprocità tra i membri, tuttavia il numero circoscritto di messaggi postati in media da ogni partecipante suggerisce una fruizione dei forum nella loro dimensione informativa più che nella dimensione partecipativa: i soggetti sembrano attribuire più importanza al reperimento di contenuti, che non allo scambio, all’interazione, al confronto, che sono alla base di processo di apprendimento collaborativo. Indicatori di realizzazione e di risultato

Formazione Puntoedu Ata – segmento 1

Formazione Puntoedu Ata – segmento 2

forum tematici community forum tematici community numero topic 81.001 12.180 17.191 2.469 incidenza dei topic muti 42,9% 33,8% 38,4% 31,4% numero post 569.979 167.331 122.132 16.441 numero medio di topic per forum

1.976 870 2.865 309

numero medio di post per forum

13.902 11.952 20.355 2.055

lunghezza thread (numero medio di post per topic)

12,3 20,8 11,5 9,7

attachments 4.616 1.429 453 102 soggetti iscritti 179.758 179.758 45.419 45.419 soggetti partecipanti 106.241 20.096 31.940 5.327 incidenza partecipanti su iscritti

59,1% 11,2% 70,3% 11,5%

numero medio di post per partecipante (pi)

5,4 3,4 3,8 3,1

I soggetti iscritti alla formazione “Puntoedu Ata segmento 1” e “segmento 2” La seconda parte dell’analisi descrittiva sulle esamina le caratteristiche dei corsisti che hanno preso parte alla formazione “Puntoedu Ata”. La quantità di messaggi scambiati all’interno dei vari forum tematici è legata al numero di soggetti iscritti alla formazione, pertanto per poter tracciare un profilo tipologico dei partecipanti che più contribuiscono allo scambio di contenuti, occorre partire dalle caratteristiche anagrafiche degli utenti iscritti, che nel primo segmento sono stati 187.359, di cui 7.601 ospiti (che non sono stati presi in considerazione nella nostra analisi) e una quota molto circoscritta di amministratori di sistema. Nel secondo segmento gli iscritti sono stati 47.266, di cui 1.847 ospiti. Le variabili anagrafiche a nostra disposizione sono state genere, età, regione e area geografica di provenienza, ruolo professionale. Dal punto di vista del genere le donne costituivano il 67% dei soggetti iscritti, una quota che riflette ancora l’universo dell’istruzione, anche se è decisamente più contenuta rispetto a quella dell’anno precedente, costituita prevalentemente da insegnanti delle elementari, in cui la componente femminile rappresentava il 96% dei corsisti. Anche nel secondo segmento di formazione le donne hanno costituito la maggioranza degli iscritti (62%). Se si analizza la situazione all’interno dei singoli profili professionali, è possibile osservare come in alcuni casi

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la quota di componente femminile sia stata maggiore, ad esempio tra gli assistenti amministrativi o tra i guardarobieri. L’età è stata ripartita in tre classi di intervallo. Nel primo segmento di formazione gli iscritti si sono ripartiti abbastanza equamente nelle due fasce d’età maggiori (il 43% ha tra 40 e 50 anni, il 45% ha più di 50 anni), mentre sono stati meno numerosi i soggetti con meno di 40 anni (12%). Nel secondo segmento la distribuzione per età è stata più sbilanciata a favore della componente “over 50” che ha compreso il 73% degli iscritti, contro il 25% dei soggetti tra i 40 e i 50 anni e solo l,6% dei soggetti con meno di 40 anni. Anche in questo caso la distribuzione della variabile età varia all’interno dei vari profili professionali: gli assistenti tecnici e i collaboratori scolastici sono mediamente più giovani, mentre gli assistenti amministrativi sono più numerosi nella fasce d’età sopra i 50 anni. La ripartizione per regioni è stata aggregata per aree geografiche di provenienza in ragione della bassa numerosità di alcune figure professionali, come i cuochi, i guardarobieri, gli infermieri, i collaboratori tecnici di azienda agraria. In entrambi i segmenti della formazione la maggior parte dei soggetti iscritti proveniva dalle regioni del sud: nel primo segmento il 28%, nel secondo segmento il 30%, in particolare dalla Campania e dalla Puglia. Seguono i corsisti delle regioni del nord-ovest e del centro, rispettivamente il 22% e il 21% nel primo segmento di formazione e il 22% e il 19% nel secondo segmento. Le regioni del nord-est presentano complessivamente una percentuale minore di soggetti: 15% nel primo segmento e 16% nel secondo. Più circoscritta la presenza dei corsisti provenienti dalle isole che passa dal 14% nel primo segmento al 12% nel secondo segmento. Nelle formazione “Puntoedu Ata segmento 2” la distribuzione per regioni è sostanzialmente la stessa, aumenta la presenza delle regioni settentrionali (in particolare il Veneto), e lievemente l’incidenza delle regioni del sud, di contro diminuiscono i soggetti dalle regioni del centro (soprattutto da Toscana e Lazio) e dalle isole (in particolare dalla Sardegna). La variabile più interessante rispetto a cui ripartire i soggetti e analizzare le modalità di partecipazione è senza dubbio il profilo professionale. Oltre metà dell’universo di utenti iscritti è stato costituito da collaboratori scolastici (58% in entrambi i segmenti di formazione) e in buona parte da assistenti amministrativi (28% nel primo segmento e 29% nel secondo). Seguivano gli assistenti tecnici (rispettivamente 9% e 10%), i direttori dei servizi generali e amministrativi (presenti solo nel primo segmento di formazione con il 3% degli iscritti), mentre erano residuali figure come cuochi, guardarobieri, infermieri, ecc. Come si è già visto, questa riparazione disomogenea per profili professionali ha inciso anche sulla diversa partecipazione ai forum dal momento che molti spazi di interazione (soprattutto quelli dei forum tematici) sono suddivisi per figure professionali. I soggetti che partecipano ai forum tematici Nel primo segmento i corsisti hanno inserito in media 5,4 messaggi ciascuno. Nello specifico solo l’1,1% dei soggetti ha inserito 1 o 2 post, il 23% ha inserito 3 post, il 30% ha inserito 4 post, il 16% ha inserito 5 post, il restante 30% ha inserito un numero maggiore di messaggi. Nel secondo segmento i corsisti hanno inserito in media 3,8 messaggi ciascuno. Anche qui la quota di coloro che hanno postato solo 1 o 2 post è molto limitata (1,2%), mentre la maggior parte dei soggetti (ben il 61%) ha inserito 3 post e il 20% ne ha inseriti 4; il restante 20% dei soggetti ha scambiato con gli altri utenti più di 4 post. La partecipazione dei corsisti può essere analizzata in relazione alle caratteristiche anagrafiche. Il database strutturato per partecipanti ha permesso di tracciare un profilo dei soggetti che sono intervenuti di più. Sono stati presi in considerazione contemporaneamente i partecipanti dei forum tematici del primo segmento e del secondo segmento di formazione,

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per cercare di individuare eventuali costanti nelle modalità di fruizione della piattaforma di apprendimento on-line. Per capire chi sono gli utenti più attivi sono state analizzate: - le caratteristiche anagrafiche di coloro che hanno partecipato ai forum, - le caratteristiche anagrafiche di coloro che hanno postato un numero maggiore di

messaggi, - le caratteristiche anagrafiche di coloro che hanno inviato allegati agli altri soggetti.

Chi partecipa Per capire chi sono coloro che hanno partecipato ai forum tematici del primo segmento occorre confrontare le caratteristiche degli utenti con quelle degli iscritti. Da questa prima analisi, basata sul confronto tra iscritti e partecipanti, non emergono in realtà differenze marcate per nessuna delle tre variabili anagrafiche prese in considerazione: genere, età e area geografica di provenienza. Dal punto di vista del genere le donne hanno rappresentato il 68,4% dei partecipanti, lievemente di più rispetto al 64,3% degli iscritti. La distribuzione per classi d’età è stata abbastanza simile tra iscritti e partecipanti, gli utenti più collaborativi sono stati quelli delle fasce d’età più elevate (sopra i 50 anni) poiché hanno rappresentato il 47% tra i partecipanti e il 45% tra gli iscritti, tuttavia la differenza tra le due distribuzioni non è molto elevata e non si ipotizzare una relazione significativa tra l’età e il grado di partecipazione ai forum. Anche dal punto di vista dell’area geografica di provenienza non si sono evidenziate particolari tendenze, se non un coinvolgimento lievemente minore da parte degli utenti di Sicilia e Sardegna e un grado di partecipazione poco più elevato da parte degli utenti delle regioni del centro Italia. La stessa situazione si è riproposta nel secondo segmento di formazione: genere o profilo professionale non hanno inciso in modo significativo sulla maggiore o minore presenza all’interno dei forum; qualche differenza in più è emersa in relazione all’età e alla provenienza geografica ma (in base ai test statistici che consentono di misurare la significatività di queste relazioni) non si può dire che queste variabili abbiano influenzato il livello di partecipazione negli spazi di discussione tematica Le differenze nella distribuzione degli iscritti e dei partecipanti in relazione alle caratteristiche anagrafiche sono state piuttosto circoscritte. Dal punto di vista del genere gli uomini hanno rappresentato il 38,7% dei partecipanti, poco di più rispetto al 37,9% degli iscritti. La fascia d’età centrale dai 40 ai 50 anni è stata un po’ più partecipativa dal momento che ha fornito il 31,9% dei partecipanti rispetto al 25,4% degli iscritti. Qualche piccola differenza in più è emersa in relazione alle aree geografiche di provenienza nel senso che i soggetti più attivi sono stati quelli delle regioni del centro (19,3% tra gli iscritti e 23,4% tra i partecipanti) e del sud (29,9% tra gli iscritti e 32,3% tra i partecipanti). Viceversa hanno mostrato un minor coinvolgimento i soggetti delle isole (12,4% tra gli iscritti e solo 8,4% tra i partecipanti).

Chi collabora più attivamente Il valore medio di messaggi postati (pi) è un buon indicatore della minore o della maggiore partecipazione dei soggetti in base alle loro caratteristiche anagrafiche. Anche in questo caso però le variabili anagrafiche si sono rivelate poco esplicative rispetto alle diverse modalità di fruizione del mezzo telematico nell’esperienza e-learning: maschi e femmine, giovani e meno giovani si sono comportanti sostanzialmente allo stesso modo nell’utilizzo di questi spazi di interazione. Sia nel primo segmento di formazione, sia nel secondo segmento le variabili anagrafiche hanno discriminato poco i soggetti, mentre qualche elemento maggiormente degno di attenzione è emerso dall’analisi del numero di post per profili professionali.

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Consideriamo separatamente i due momenti formativi di Puntoedu Ata. Nel primo segmento non vi sono state differenze nel numero medio di messaggi postati tra uomini e donne (pm

=pf = 5,4) e le differenze tra le fasce d’età non sono state significative:pa (meno di 40 anni) = 5,6;pb (40-50 anni) = 5,4;pc (oltre 50 anni) = 5,3. I valori sono risultati simili anche considerando le aree di provenienza geografica:pne (nord-est) = 5,5;pno (nord-ovest) = 5,4;pc (centro) = 5,3;ps (sud) = 5,4;pis (isole) = 5,2. Qualche differenza in più è emersa invece analizzando i profili professionali: gli assistenti amministrativi hanno postato più messaggi con una media complessiva di post pari a 6,1, leggermente superiore a quella degli altri profili professionali; viceversa i collaboratori tecnici azienda agraria sono stati quelli meno partecipativi, con una media di 3,8 post. Nelle situazioni intermedie si sono collocati gli assistenti tecnici (pat = 5,7), i direttori dei servizi generali e amministrativi (pdm = 5,5), i guardarobieri (pcg = 5,3), gli infermieri (pif = 5,1), i cuochi (pco = 4,9) e i collaboratori scolastici che, pur essendo numerosissimi (rappresentano circa metà dei partecipanti), non si sono rilevati particolarmente partecipativi (pif = 4,8).

Numero di messaggi inseriti dai profili professiona li- forum tematici -

6,1 5,7 5,54,8

3,84,9 5,1 5,3

012345678

assis

tent

e am

mini

strat

ivo

assis

tent

e te

cnico

diret

tore

dei

serv

izi

colla

bora

tore

scola

stico

colla

bora

tore

az.

agra

ria

cuoc

o

infer

mier

e

guar

daro

biere

Nel confronto tra profili professionali occorre tener conto del fatto che alcuni di essi (assistenti amministrativi, assistenti tecnici, collaboratori scolastici, direttori dei servizi generali e amministrativi) avevano un numero più elevato di spazi di interazione loro riservati, che possono aver stimolato la loro partecipazione, soprattutto su alcuni contenuti strettamente professionali. Nel secondo segmento di formazione le differenze nel numero medio di messaggi postati tra uomini e donne (pm = 3,9;pf = 3,8) o tra utenti di età diverse (pa = 3,8;pb = 3,7;pc = 3,9) non sono state significative. Il campo di variazione del nostro indicatore (pi) si è allargato lievemente prendendo in considerazione le aree geografiche di provenienza, ma anche in questo caso non si può parlare di variabili discriminanti, perché le differenze tra i valori medi sono troppo piccole (pne = pno = pc = 3,8;ps = 4,0;pis = 3,6), forzando un po’ il discorso possiamo dire che i corsisti del sud sono stati un pochino più attivi rispetto a quelli delle altre regioni (soprattutto rispetto ai corsisti delle isole). Qualche elemento degno di nota è stato tratto dal numero medio di post per profili professionali. Anche nel secondo semento di formazione gli assistenti amministrativi sono stati quelli che hanno animato maggiormente il dibattito (confermando una tendenza già

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rilevata nel primo segmento) con un numero medio di 4,1 post, leggermente superiore a quella degli altri profili professionali. Li hanno seguiti gli assistenti tecnici (pat = 3,8) e i collaboratori scolastici (pcs = 3,7). Gli altri profili professionali – guardarobieri, collaboratori tecnici azienda agraria, infermieri e cuochi - si sono concentrati intorno a valori medi simili che oscillano da 3,5 a 3,8, va detto però che numericamente si è trattato di un numero molto limitato di individui in base a cui è stato calcolato l’indice statistico “valore medio dei messaggi postati (pi)”, questa bassa numerosità rende l’indice statistico poco “robusto”, poco stabile, per cui i valori medi relativi a guardarobieri, collaboratori tecnici azienda agraria, infermieri e cuochi possono fornire soltanto un’indicazione di massima sulle modalità di partecipazione di questi soggetti.

Chi invia allegati In ogni discussione i partecipanti potevano scambiare messaggi, ma anche inviare file agli altri utenti. La numerosità degli attachment (allegati) e le caratteristiche dei file scambiati hanno fornito alcune indicazioni sull’invio di materiale che è avvenuto tra i soggetti e, più in generale, sul senso di comunità che si è sviluppato tra gli utenti. Sia nel primo, sia nel secondo segmento di formazione il numero di allegati è stato piuttosto basso rispetto al numero dei messaggi inseriti: 4.616 file allegati su 570.491 messaggi scambiati nei forum tematici del primo segmento (circa 1 allegato ogni 100 messaggi) e 453 files allegati su 122.132 messaggi scambiati nei forum tematici del secondo segmento (circa 1 allegato ogni 270 messaggi). I corsisti hanno dialogato tra loro, si sono scambiati informazioni, opinioni, ma solo in pochi casi hanno condiviso materiali e documenti. In rapporto al numero di soggetti presenti nei forum tematici la situazione che è emersa è la seguente: 4 allegati ogni 100 utenti nel primo semento di formazione e solo 1 allegato ogni 100 utenti nel secondo segmento di formazione. La tipologia degli allegati scambiati è mutata nei due spazi di interazione, nei forum tematici hanno prevalso i file di testo, il che ha suggerito una condivisione di materiali professionali, legati agli argomenti dei moduli formativi o comunque alle tematiche su cui i soggetti si sono confrontati. L’altro elemento interessante è derivato dall’incrocio dei file inviati con le caratteristiche anagrafiche dei soggetti che hanno voluto condividere questi materiali e può essere considerato come un ulteriore indicatore (insieme al numero medio di messaggi postati) di un elevato livello di partecipazione. Le persone che più di altre hanno inviato attachment possono essere considerate come quelle più collaborative, perché sono state disposte a mettere in comune qualcosa in più rispetto alla semplice condivisione di idee e opinioni: sono i soggetti “trainanti” dei forum. Nei forum tematici del primo segmento il profilo dei soggetti che potremmo definire come “trainanti” è stato il seguente: maschi, da 40 a 50 anni, provenienti dalle regioni del sud e dalle isole, più frequentemente assistenti amministrativi. Confrontando i soggetti partecipanti rispetto ai soggetti che hanno inviato allegati in relazione alle caratteristiche anagrafiche, si può osservare come la componente maschile abbia rappresentato il 32% tra i partecipanti dei forum tematici e il 44% tra i soggetti “trainanti” che hanno inviato attachment. Dal punto di vista dell’età i soggetti più produttivi sono stati quelli dai 40 ai 50 anni, che hanno inviato un numero maggiore di immagini e file di collegamento a internet, meno attivi gli “under 40” e gli “over 50”. Dal punto di vista della provenienza geografica i corsisti delle regioni del sud e delle isole sono stati molto più propensi a condividere i propri materiali con gli altri utenti, i primi infatti hanno costituito il 28% tra i partecipanti e il 38% tra i soggetti “trainanti”, i secondi sono stati rispettivamente l’11% e il 16%. Nei forum tematici del secondo segmento di formazione il profilo dei soggetti “trainanti” si è modificato: maschi, con più di 50 anni, provenienti soprattutto dalle regioni del centro, in misura maggiore collaboratori scolastici. La componente maschile ha costituito il 37,9% tra i partecipanti e il 50,8% tra coloro che hanno inviato attachment agli altri utenti. Dal punto di

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vista dell’età i soggetti più produttivi sono stati quelli “over 50” (più numerosi di 8 punti percentuali tra i soggetti “trainanti” che tra i partecipanti). Infine sono stati più disponibili nel condividere i propri materiali i corsisti delle regioni del centro (19% tra i partecipanti e 31% tra i soggetti “trainanti”). Dal punto di vista dei profili professionali i collaboratori scolastici sono stati più cooperativi rispetto agli assistenti amministrativi e gli assistenti tecnici (58% tra i partecipanti e il 63% tra i soggetti che hanno inviato allegati). I soggetti che partecipano ai forum della community Nel primo segmento i corsisti hanno inserito in media 3,4 messaggi ciascuno. La maggior parte dei soggetti che ha preso parte alla community ha postato pochi messaggi : il 38% ha inserito un solo post, il 17% ha inserito da 2 post, il 13% ne ha inseriti 3, il restante 32% si è spinto ad inserire un numero di post superiore alla media. Nel secondo segmento i corsisti hanno inserito in media 3,1 messaggi ciascuno. Anche qui una buona parte di soggetti (il 33%) ha inserito un solo post, coloro che hanno postato 2 post rappresentano il 15% dei corsisti, il 24% ha scritto 3 post, il restante 28% si è spinto ad inserire 4 o più post. La partecipazione dei corsisti può essere analizzata in relazione alle caratteristiche anagrafiche, in questo modo è possibile tracciare un profilo dei soggetti che sono intervenuti di più nei forum della community. Sono stati presi in considerazione contemporaneamente i partecipanti dei forum tematici del primo segmento e del secondo segmento di formazione, per cercare di invidiare eventuali costanti nelle modalità di fruizione di quest’area della piattaforma. Per capire chi sono gli utenti più attivi sono state analizzate: - le caratteristiche anagrafiche di coloro che hanno partecipato ai forum, - le caratteristiche anagrafiche di coloro che hanno postato un numero maggiore di

messaggi, - le caratteristiche anagrafiche di coloro che hanno inviato allegati agli altri soggetti.

Chi partecipa Dal confronto tra utenti iscritti e partecipanti è stato possibile definire quali caratteristiche anagrafiche ricorrono maggiormente nei soggetti che intervengono nei forum. Purtroppo però anche nei forum della community le caratteristiche anagrafiche non hanno discriminato in modo forte tra corsisti più attivi e meno attivi (soprattutto nella formazione “Puntoedu Ata segmento 1”). Nel primo segmento le donne hanno rappresentato il 66% dei partecipanti, lievemente di più rispetto al 64% degli iscritti, ma questa differenza non è sufficientemente significativa da un punto di vista statistico per poter dire che le donne sono state più presenti nei forum della community. La distribuzione per classi d’età è stata molto simile tra iscritti e partecipanti, a dimostrazione del fatto che tutti i soggetti di diverse fasce d’età sono stati rappresentati nei forum di discussione. Anche dal punto di vista delle regioni o dell’area geografica di provenienza non si sono evidenziate particolari tendenze, se non un coinvolgimento lievemente minore da parte degli utenti delle isole (hanno costituito il 14% tra gli iscritti e l’11% tra i partecipanti) e un grado di partecipazione poco più elevato da parte degli utenti delle regioni del nord Italia (i corsisti provenienti dalle regioni del nord-ovest in particolare hanno rappresentato il 22% tra li iscritti e il 24% tra i partecipanti). Nel secondo segmento di formazione la situazione non è variata di molto: la differenza di genere non è stata particolarmente significativa, qualche differenza in più è emersa in relazione all’età e ha indicato una partecipazione maggiore da parte dei soggetti tra i 40 e i 50 anni (33% tra i partecipanti e 25% tra gli iscritti). La distribuzione degli utenti per aree geografiche di provenienza ha delineato ulteriori differenze: un buon coinvolgimento dei soggetti delle regioni del centro (hanno costituito il 19% tra gli iscritti e hanno fornito il 25%

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dei partecipanti) e un certo coinvolgimento del sud (30% tra gli iscritti e 33% tra i partecipanti), mentre è stato basso l’apporto da parte delle regioni del nord e soprattutto da parte delle isole, che hanno contribuito con una quota decisamente minore di partecipanti (5%) rispetto agli utenti potenziali (12%).

Chi collabora più attivamente Se la presenza dei soggetti può essere più o meno significativa e può fornire una prima indicazione sulle modalità di partecipazione dei soggetti, il secondo dato di cui tener conto è il numero di messaggi postati in media dagli utenti (pi) che “misura” l’intensità della fruizione degli spazi virtuali. Tuttavia anche in questo caso le variabili anagrafiche (le uniche a nostra disposizione) si sono rivelate poco esplicative rispetto alle diverse modalità di fruizione dei forum: maschi e femmine, giovani e meno giovani, soggetti provenienti dal centro, dal nord o dal sud si sono comportati sostanzialmente allo stesso modo nello scambio di messaggi con gli utenti. Qualche differenza in più è emersa in relazione ai profili professionali, ma solo limitatamente al primo segmento di formazione. Consideriamo separatamente i due momenti formativi di Puntoedu Ata. Nel primo segmento di formazione le differenze di età non si sono tradotte in alcuna differenza nel numero medio di messaggi dagli utenti. Qualche differenza – di lieve entità – si è notata in relazione al genere, poiché le donne hanno postato qualche messaggio in più rispetto ai colleghi uomini (pf =3,6, mentre pm = 3,3). Dal punto di vista delle provenienze geografiche i corsisti delle regioni del sud sono risultati un po’ più attivi (ps = 3,5) rispetto ad esempio a quelli delle regioni del nord-est (pne= 3,2). Il profilo professionale rimane però la variabile che è riuscita a differenziare meglio le diverse modalità di partecipazione. Gli assistenti amministrativi sono stati tra i soggetti che hanno postato più messaggi (paa = 3,8) rispetto agli altri, così come è già emerso nei forum tematici. Seguono i direttori dei servizi generali-amministrativi (pdm = 3,4), gli assistenti tecnici (pat = 3,2) e i collaboratori scolastici (pcs = 3,0). Gli altri profili professionali presenti erano costituiti da un numero troppo basso di soggetti per poter calcolare un indice medio utile all’analisi27.

Numero di messaggi inseriti dai profili professiona li - forum della community -

3,8

3,23,4

3

0

0,5

1

1,5

2

2,5

3

3,5

4

4,5

5

assistenteamministrativo

assistentetecnico

direttore deiservizi

collaboratorescolastico

Nei forum tematici del secondo segmento di formazione quasi tutte le variabili descrittive a disposizione hanno perso consistenza. Le differenze emerse tra i profili professionali in termini di presenze, non sono ricomparse dal punto di vista del grado di attivazione dei

27 Anche in questo caso si ripresenta il problema della bassa numerosità degli utenti di alcuni profili professionali, che rende poco robusto (ossia poco stabile e quindi poco indicativo) il valore medio dei messaggi inviato.

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soggetti, dal punto di vista dell’intensità della partecipazione non vi sono differenze tra soggetti di diversa età, di diversa provenienza geografica o tra soggetti che ricoprono un diverso ruolo professionale all’interno del sistema scolastico. L’unica differenza emersa nel valore medio dei messaggi postati (pi) è stata quella legata al genere e ha indicato una partecipazione lievemente maggiore dei maschi (pm = 3,3) rispetto alle femmine (pf = 3,0), anche in questo caso però le differenze non sono marcate.

Chi invia allegati Anche nei forum della community il numero di allegati è stato piuttosto basso rispetto al numero dei messaggi inseriti: 1.429 file allegati su 167.331 messaggi scambiati nei forum del primo segmento (circa 1 allegati ogni 100 messaggi) e 102 files allegati su 16.441 messaggi scambiati nei forum della community (1 allegato ogni 160 messaggi). Il numero di allegati rispetto al numero di messaggi scambiati è stato nel complesso piuttosto basso, tuttavia, rispetto allo scambio di attachments nei forum tematici analizzato precedentemente, nei forum della community i soggetti sono stati più propensi alla condivisione: la percentuale di allegati rispetto ai messaggi è stata infatti del 7,1% e dell’1,9% nei forum della community (rispettivamente segmento e segmento 2), mentre è stata del 4,3% e dell’1,4% nei forum tematici (rispettivamente segmento e segmento 2). Anche rispetto al numero di soggetti partecipanti, l’area della community è stata in grado di stimolare maggiormente lo scambio di documenti e materiali. Il materiale condiviso però è stato costituito soprattutto (55%) da immagini, fotografie, disegni, video, tipologie di materiali in parte attribuibili ad uno scambio di tipo professionale, ma soprattutto legati al piacere di comunicare in quanto tale. Anche se non è mancato uno scambio di documenti di testo (33%) anche nell’area community, la tipologia di formato dei file allegati indica una tendenza alla socializzazione e alla condivisione di contenuti di carattere ludico. Nella community del secondo segmento invece la situazione è differente: l’incidenza dei file immagini è scesa al 27% e quella dei file di testo è salita al 54%, segno che in questa seconda formazione la community ha rappresentato un luogo per scambiare contenuti professionali, anziché materiali ludici. L’analisi della caratteristiche anagrafiche di coloro che inviano file ha permesso di tracciare un profilo dei soggetti che abbiamo definito come “trainanti”. Nei forum della community del primo segmento di formazione l’identikit dei corsisti più attivi può essere così sintetizzata: uomini, dai 40 ai 50 anni, provenienti in misura maggiore dalle regioni del centro, più frequentemente collaboratori scolastici. La componente maschile rappresentava il 34% dei partecipanti e il 45% tra i soggetti che inviano allegati; i soggetti dai 40 ai 50 anni costituivano il 53% tra i soggetti “trainanti” rispetto al 44 % dei partecipanti; gli utenti delle regioni del centro costituivano un quarto dei soggetti trainanti (25%) rispetto ad un quinto dei presenti (20%). Dal punto di vista dei profili professionali sono stati i collaboratori scolastici a socializzare di più (costituiscono il 58% tra i soggetti che inviano allegati, rispetto al 41% tra i partecipanti), un dato confermato del resto dall’elevata presenza di questa figura nei forum maggiormente dedicati alla creazione di una comunità virtuale (area “caffè”). Nei forum della community del secondo segmento di formazione solo in parte sono riemerse le stesse caratteristiche anagrafiche: uomini, dai 40 ai 50 anni, provenienti in misura maggiore dalle regioni del nord-ovest e del centro, più frequentemente assistenti amministrativi. La componente maschile rappresentava il 39% dei partecipanti e il 48% tra i soggetti che hanno inviato allegati; i soggetti dai 40 ai 50 anni erano maggiormente presenti tra i soggetti “trainanti” (39% rispetto al 33% dei partecipanti). Come nei forum tematici i soggetti più attivi sono stati quelli provenienti dalle regioni del centro a cui si sono affiancati gli utenti delle regioni del nord-ovest (differenza tra partecipanti e soggetti “trainanti” di 10 punti). La condivisione dei materiali è cambiata invece dal punto di vista dei profili professionali, dal

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momento che nell’area community gli assistenti amministrativi hanno costituito il 35% tra i partecipanti e il 39% tra i soggetti che inviano allegati. Il database a disposizione non ha permesso di individuare i cosiddetti lurkers, cioè coloro che frequentano un forum leggendo i messaggi ma senza scriverne dei propri, tuttavia in base al numero di messaggi inviati e alla presenza o meno di allegati è stato possibile distinguere gli utenti che sono intervenuti sporadicamente e/o in modo più superficiale da quelli più motivati che hanno partecipato maggiormente. È stato possibile sintetizzare le diverse modalità di partecipazione dei corsisti alle quattro aree di interazione - forum tematici e forum della community della formazione “Puntoedu Ata segmento 1” e della formazione “Puntoedu Ata segmento 2” - collocandole su una scala di intensità, in cui al primo posto si trovano coloro che hanno preso parte ai forum inserendo almeno un messaggio, al secondo posto si collocano coloro che hanno collaborato in modo più attivo rispetto agli altri postando un numero maggiore di messaggio e al terzo posto vi sono coloro (una minoranza) che non si sono limitati a scambiare informazioni e commenti, ma hanno scambiato anche file e materiali di diverso genere con gli altri corsisti. Per ognuno di questi livelli di partecipazione è stato altresì possibile individuare le caratteristiche anagrafiche ricorrenti, in modo da delineare dei profili tipologici. � i soggetti che hanno preso parte ai forum (i partecipanti) - segmento 1 – forum tematici: femmine, oltre 50 anni, centro, assistenti amministrativi, - segmento 2 – forum tematici: da 40 a 50 anni, centro e sud, assistenti amministrativi, - segmento 1 – forum della community: femmine, nord-ovest, assistenti amministrativi, - segmento 2 – forum della community: maschi, da 40 a 50 anni, centro e sud. � i soggetti che hanno partecipato in modo attivo (inviano un numero più alto di messaggi) - segmento 1 – forum tematici: meno di 40 anni, nord-est, assistenti amministrativi, - segmento 2 – forum tematici: sud, assistenti amministrativi, - segmento 1 – forum della community: femmine, sud, assistenti amministrativi, - segmento 2 – forum della community: maschi. � i soggetti che hanno inviato allegati - segmento 1 – forum tematici: maschi, da 40 a 50 anni, sud e isole, assistenti

amministrativi, - segmento 2 – forum tematici: maschi, oltre 50 anni da, nord-est e centro, collaboratori

scolastici, - segmento 1 – forum della community: maschi, 40 a 50 anni, centro, collaboratori

scolastici, - segmento 2 – forum della community: maschi, da 40 a 50 anni, nord-ovest e centro

assistenti amministrativi. Di fatto non è emerso un modello preponderante, le caratteristiche anagrafiche non si sono configurate come variabili discriminanti rispetto ad una maggiore o minore intensità di partecipazione. Gli unici elementi che si sono ripetuti con una certa costanza sono stati i seguenti: - il genere non ha influenzato in modo significativo le modalità di fruizione dei forum

tematici e della community, se non nell’invio di allegati, poichè i maschi hanno dimostrato una maggiore propensione allo scambio di files;

- l’età non ha influenzato in modo significativo le modalità di fruizione dei forum tematici e della community, tuttavia vi è stata una maggiore partecipazione ai forum dei soggetti dai 40 ai 50 anni e una maggiore propensione, da parte degli stessi soggetti, alla condivisione;

- la provenienza geografica non ha influenzato in modo significativo le modalità di fruizione dei forum tematici e della community;

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- gli assistenti amministrativi, oltre che rappresentare una delle figure professionali prevalenti tra i corsisti iscritti alla formazione, sono stati anche i soggetti maggiormente presenti nei forum e maggiormente attivi nell’invio di messaggi e di allegati.

Singoli profili professionali � Assistenti amministrativi Hanno costituito un’ampia fetta di soggetti sia tra i corsisti iscritti, sia tra i corsisti partecipanti, dal momento che sono stati la figura professionale più numerosa dopo i collaboratori scolastici. Si sono distinti nettamente dagli altri profili perché sono stati quelli che hanno partecipato maggiormente ai forum: l’incidenza dei partecipanti sugli iscritti è sempre stata superiore alla media, hanno inserito il numero medio di messaggi (pi) più elevato in tutti i quattro spazi di interazione su cui si è soffermata l’analisi. Nei forum tematici del primo segmento di formazione hanno partecipato soprattutto ai due forum loro riservati (si collocano in questi due forum 7 persone su 10), mentre sono stati numericamente meno presenti nei quattro forum dedicati alle tematiche comuni. Nella community del primo segmento di formazione sono stati nuovamente tra i soggetti che hanno contribuito maggiormente alla discussione e al confronto tra i partecipanti, hanno però preferito concentrarsi maggiormente nei forum dedicati al loro specifico profilo professionale, piuttosto che confrontarsi con altri soggetti nelle aree di discussione libera come il forum “caffè” o in altri forum accessibili a tutti i profili professionali. La stessa tendenza è stata riscontrata nei forum della community del secondo segmento di formazione, anche in questo caso gli assistenti amministrativi hanno preferito relazionarsi con i soggetti con cui condividono un repertorio simile di esperienze e di conoscenze (9 corsisti su 10 hanno partecipato al forum riservato agli assistenti amministrativi e solo 1 su 10 ha partecipato all’area caffè). Nonostante lo spazio della community sia stato in generale dedicato alla socializzazione tra i partecipanti, la ripartizione degli individui e dei messaggi nei forum ha indicato la volontà di confrontarsi su tematiche legate al compito e il desiderio di un contatto con altri soggetti dello stesso profilo professionale. � Assistenti tecnici Hanno costituito circa un decimo dei soggetti che hanno partecipato alla formazione di entrambi i segmenti. Nonostante l’esiguità numerica in termini assoluti, sono stati tra coloro che hanno frequentato i forum in modo più cospicuo: l’incidenza dei partecipanti sugli iscritti, infatti, è sempre stata superiore alla media generale. Nei forum tematici del primo e del secondo segmento di formazione sono stati tra i soggetti che postano un numero medio di messaggi elevato (sopra la media o in linea con la media), hanno partecipato invece meno alle aree della community dove hanno inserito meno messaggi. A differenza di quanto visto per gli assistenti amministrativi, la partecipazione degli assistenti tecnici si è distribuita in maniera più diffusa tra i forum tematici: nel primo segmento di formazione i soggetti si sono confrontati sui temi più vicini al proprio ruolo professionale, ma anche sulle tematiche comuni a tutti i profili: internet, riforma scolastica, tutela della privacy e soprattutto sicurezza nella scuola. Anche nella community del secondo segmento di formazione sono stati tra i profili che più spesso hanno scambiato opinioni e riflessioni anche con altre figure professionali. Viceversa nella community (primo segmento di formazione) hanno cercato anzitutto i propri colleghi, hanno partecipato infatti in misura preponderante al forum riservato agli assistenti tecnici, mentre hanno scambiato pochi messaggi nell’area “caffè” o negli altri forum.

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� Direttori dei servizi generali e amministrativi La loro partecipazione era prevista unicamente nella formazione “Puntoedu Ata segmento 1”. Sono stati tra coloro che hanno partecipato meno alla discussione: nei forum tematici è intervenuto solo un terzo dei potenziali utenti, nella community solo l’8% (rispetto all’11% complessivo). Chi ha partecipato ai forum però ha contribuito al confronto e allo scambio con un numero di messaggi che mediamente è stato in linea con quello degli altri soggetti. Nei forum tematici si sono distribuiti in diversi forum di discussione e questa tendenza è stata maggiore nei forum della community dove hanno partecipato ai forum destinati ad altri profili professionali più che al forum dedicato alla propria figura e al forum “formazione Puntoedu”. Sono stati quasi completamente assenti dall’area “caffè” dedicata alla discussione libera, hanno utilizzato piuttosto i forum della community in modo strumentale, dedicando la propria attenzione ai contenuti tecnici e dimostrando poco interesse per il parlare fine a se stesso. � Collaboratori scolastici Hanno rappresentato la componente più cospicua di soggetti, con oltre 100mila gli iscritti nella formazione “Puntoedu ata – segmento 1” e 26mila nella formazione “Puntoedu ata – segmento 2”. Hanno costituito oltre la metà dei partecipanti in tutte le aree di interazione (a parte i forum della community del secondo segmento di formazione dove hanno costituito il 41% dei corsisti partecipanti) ma, rispetto al numero di soggetti iscritti alla piattaforma, non hanno contribuito più di tanto alla discussione e alla cooperazione tra i soggetti. L’incidenza dei partecipanti sugli iscritti è stata in lievemente inferiore alla media e il numero medio di messaggi postati dai soggetti di questo profilo è sempre stato al di sotto della media. Nei forum tematici del primo e del secondo segmento e nei forum della community del secondo semento di formazione i collaboratori scolastici hanno prediletto i forum dedicati al proprio profilo professionale, in modo simile a quanto già visto per gli assistenti amministrativi. L’aspetto peculiare della loro partecipazione alla piattaforma è emerso invece nei forum della community, perchè in questo caso i collaboratori scolastici si sono concentrati in modo massiccio nell’area “caffè” dedicata alla discussione libera: analizzando la ripartizione dei post nei vari forum e la percentuale di soggetti in ogni forum potremmo dire che i collaboratori scolastici non si sono tanto interessati ai contenuti tematici, ma hanno apprezzato la possibilità di “chiacchierare” e socializzare con gli altri soggetti. I collaboratori scolastici spiccano anche tra i soggetti che abbiamo definito “trainanti” (insieme agli assistenti amministrativi) perché hanno dimostrato un alto livello di partecipazione, scambiando più di altri materiali e documenti come files allegati. � Collaboratori tecnici addetti di azienda agraria Con questo profilo si passa a considerare alcune figure professionali molto più marginali in termini numerici e su cui (proprio in ragione della bassa numerosità) non è sempre stato possibile condurre tutte le analisi che hanno interessato i profili precedenti. Nel primo segmento di formazione vi sono stati 195 iscritti e di questi solo 66 (circa un terzo) sono intervenuti neii forum tematici e 7 ai forum della community; nel secondo segmento di formazione gli iscritti sono stati 27 e i partecipanti sono stati 16 ai forum tematici e 4 ai forum della community. Se ci soffermiamo unicamente sul primo segmento di formazione, possiamo dire che i collaboratori tecnici sono stati quelli che in assoluto hanno partecipato meno ai forum di discussione, sia a quelli tematici sia a quelli della community, dal momento che il numero medio di messaggi postati in entrambi è stato il più basso di tutti.

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La maggior parte dei messaggi inseriti si sono collocati nel forum di propria competenza o nel forum dedicato alla “sicurezza nella scuola”. � Cuochi Gli iscritti sono stati 331 nel primo segmento di formazione e 87 nel secondo segmento. La quota dei partecipanti rispetto agli utenti potenziali dei forum tematici non è stata tra le più basse (48% nel primo segmento e 62% nel secondo segmento), ma è stata comunque inferiore alla media. I forum della community hanno raccolto invece l’adesione di soli 14 soggetti ( nel primo segmento di formazione) e 3 soggetti (nel secondo segmento). Anche se si considera l’intensità della partecipazione attraverso il numero medio dei messaggi postati, i cuochi non sono risultati particolarmente collaborativi: il valore di questo indice è stato sempre inferiore alla media. Nei forum tematici del primo segmento l’attenzione dei cuochi si è concentraya nel forum “sicurezza nella scuola” (in cui è stato postato il 60% dei messaggi); nei forum tematici del secondo segmento i cuochi sono confluiti quasi interamente nello spazio dedicato alla propria figura professionale. � Infermieri Numericamente hanno costituito il profilo professionale più esiguo: 94 iscritti nel primo segmento di formazione e 25 nel secondo segmento. Il numero dei partecipanti è stato ancora più esiguo, in termini assoluti, ma soprattutto in termini percentuali: il 47% degli utenti potenziali ha preso parte ai forum tematici nel primo segmento di formazione (la media generale è del 59%) e il 56% degli utenti potenziali ha preso parte ai forum tematici nel secondo segmento di formazione (la media generale è del 70%). Sono 6 i soggetti che hanno partecipato ai forum della community (5 ai forum dei primo segmento di formazione e 1 al secondo segmento). Il numero di messaggi postati in media è stato piuttosto circoscritto. Nei forum tematici del primo segmento il forum sulla sicurezza nella scuola è stato il più seguito (62% dei messaggi); nei forum tematici del secondo segmento i soggetti si sono collocati tutti nel forum di propria pertinenza. � Guardarobieri L’ultima figura professionale che ha avuto accesso alla formazione “Puntoedu Ata” è stata quella dei guardarobieri: 266 iscritti al primo segmento di formazione e 67 al secondo segmento. La quota di partecipanti rispetto agli utenti potenziali è stata in linea con la media generale: 140 soggetti nei forum tematici del primo segmento (53% degli iscritti), 48 soggetti nei forum tematici del secondo segmento (72%), 24 soggetti nella community del primo segmento (9%) e solo 2 soggetti nella community del secondo segmento. Nei forum tematici di entrambi i segmenti il numero medio di messaggi inviati è risultato in linea con la media generale, segno che, per quanto numericamente circoscritti, anche questi corsisti hanno contribuito al dibattito dei vari forum. Nel primo segmento di formazione anche i guardarobieri si sono interessati soprattutto della “sicurezza nella scuola” (75% dei messaggi), nel secondo segmento quasi tutti gli interventi si sono concentrati nel forum espressamente dedicato alla propria figura professionale. Nelle aree della community invece la loro presenza è stata molto contenuta e anche il contributo apportato alla discussione è stato esiguo.

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10. L’ analisi del contenuto dei messaggi postati nei forum 10.1. Alcune considerazioni sullo “stile comunicativo” nei forum Rimandando per approfondimenti al report completo del progetto di monitoraggio e valutazione del corso PuntoEdu ATA, si vogliono qui sintetizzare alcune considerazioni sullo “stile comunicativo” utilizzato da coloro che hanno postato messaggi all’interno dei forum, tematici e community, presenti in piattaforma. Tali elementi sono emersi, in primo luogo, dall’esame dei processi con cui si è cercato di dar vita a comunità virtuali all’interno di PuntoEdu ATA: � organizzando i partecipanti in classi virtuali e proponendo loro attività didattiche che

favorissero il costituirsi di gruppi d’apprendimento, gruppi in cui la conoscenza si genera dal confronto e dallo scambio, dove i partecipanti imparano anche dalle osservazioni e dai problemi segnalati dagli altri (comunità d’apprendimento);

� avviando un’analisi dei partecipanti per settore d’appartenenza e profili professionali (comunità di pratica);

� predisponendo ambienti di dialogo e confronto fra tutti gli iscritti alla piattaforma – forum tematici e forum Community – moderati in primis dai tutor al fine di enucleare gruppi di partecipanti, legati a specifici temi di discussione (comunità d’interesse).

In secondo luogo, particolare attenzione è stata posta alle caratteristiche dello strumento di mediazione utilizzato. La struttura temporale dei forum nella piattaforma PuntoEdu ATA è quella di un meeting asincrono continuo, in cui l’interazione discorsiva mediata si articola nei threads, intesi come “flussi” comunicativi in cui contributi in sequenza sviluppano un argomento seguendo un iniziale contributo che lo introduce. In tal modo, gli utenti possono monitorare costantemente lo sviluppo della sequenza discorsiva e decidere in quale punto “prendere la parola” nel discorso introducendo il proprio messaggio (Mancini, Maroni, 2004). Il fatto, poi, che i contributi possano essere letti e che si possa rispondere senza fretta permette a più persone di partecipare e di riflettere sui propri messaggi e di rivederli prima di spedirli. L’uso di un tale tipo di strumento, quindi, favorisce la distribuzione dei tempi della comunicazione, con molti vantaggi: � maggior controllo sul tempo, spazio, ritmo e natura dell’interazione; l’utente può

rispondere immediatamente o prendere tempo per riflettere, oppure ancora accedere a risorse informative locali o remote per comporre la propria risposta;

� concentrazione e riflessione sui contributi dei diversi partecipanti, facilitando così l’apprendimento alla pari;

� dilatazione del tempo a disposizione per i singoli interventi, che permette ad ogni partecipante di decidere quando e quanto farsi coinvolgere nelle interazioni. Questo fa sì che aumentino anche le opportunità di collaborazione e di contatto interpersonale (Trentin, 2001, pag 63).

Le considerazioni presentate nelle pagine seguenti, infine, sono emerse dall’analisi delle numerose peculiarità che distinguono il linguaggio on line, nel quale si sviluppano particolari strategie per cercare di compensare la carenza dei codici comunicativi gestuali e le espressioni non verbali tipici dell’interazione faccia a faccia (Paccagnella, 2000 pag 86). L’esame dello “stile comunicativo” presente nei messaggi postati nei forum PuntoEdu ATA, infatti, ha evidenziato, innanzi tutto, una massiccia presenza di emotions e smileys, simboli utilizzati proprio per sopperire ai codici non verbali, e un uso frequente di differenti formati

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grafici della scrittura per sottolineare toni di voce (ad esempio il maiuscolo per indicare un innalzamento del tono di voce e gli asterischi per enfatizzare certe espressioni) o particolari situazioni. Sovente i messaggi postati, contenendo molti acronimi, frasi brevi o tronche ed una sintassi telegrafica, sono apparsi “criptici o condensati”. L’uso spinto di questo “gergo telematico” ha, spesso, inficiato la qualità della comunicazione: in un forum di discussione, e nello specifico caso qui considerato, infatti, quello che in presenza sarebbe detto in modo informale e veloce, qui diviene un post: anche non volendo, contrae gli impegni di “ufficialità” di un testo (De Benedittis, 2003, pag. 173) ma, proprio perché non è possibile un confronto diretto ed “immediato” tra emittente e ricevente, il messaggio deve comunque avere autonomia comunicativa, deve essere di per sé efficace ed intelligibile. In merito alle modalità di utilizzo dei forum, si è riscontrato che molti dei messaggi postati all’inizio delle discussioni costituiscono una forma di presentazione personale individuale in uno spazio pubblico comune (Mercer, 2000, p. 106). In primo luogo, infatti, viene affermata la propria identità e la propria professione, ad indicare la necessità di dare origine ad una comunità, che porta a offrire la possibilità di un interscambio iniziale di carattere personale, con dati biografici, di interessi personali e professionali28. In secondo luogo, in molti casi i forum sono stati utilizzati come “lavagna” o “bacheca”, spazi in cui depositare informazioni di carattere generale ed utili a tutti i partecipanti. In terza istanza, si sono trovati forum intesi come spazi di lavoro e di apprendimento, il cui livello di approfondimento è dipeso dall’interazione dei partecipanti, determinante un differente grado sia di approfondimento degli argomenti proposti, - come prodotto del confronto e/o collaborazione concettuale tra i partecipanti -, sia di prodotti didattici risultanti (riassunti, quadri, schemi, griglie, ecc.). Per quanto riguarda uno degli obiettivi specifici dei forum tematici, ossia la co-costruzione della conoscenza, l’analisi condotta sui messaggi postati nei forum conduce a definire tale processo un “percorso interno – esterno – interno” (Spadaro, Logorio, in stampa). Sembra innanzitutto necessaria, infatti, una consapevolezza delle proprie risorse (percorso interno), che emerge dall’elevato numero di messaggi il cui contenuto espone esperienze e teorie personali (la maggior parte dei partecipanti ha infatti contribuito alle discussioni usando come base di lavoro le proprie esperienze per creare una sorta di “condivisone dei contesti di lavoro personali) e delle carenze in esse presenti, evidenziate dall’elevata percentuale di domande presenti nei messaggi postati. Il “percorso interno” è relativo al modo in cui i partecipanti recepiscono le teorie altrui, in parte accettandole con l’accordo, in parte rielaborandole: il passo finale del processo di co-costruzione della conoscenza è rappresentato dalla realizzazione di teorie e produzioni comuni provenienti da un sapere contemporaneamente condiviso e interiorizzato individualmente. Aver rilevato tali aspetti nei messaggi postati nei forum PuntoEdu ci permette di sostenere che gli obiettivi perseguiti a tal proposito sono stati raggiunti. Altri elementi riscontrati nelle “conversazioni virtuali” all’interno dei forum PuntoEdu e che si vogliono qui sinteticamente ricordare in quanto comuni a tutti i partecipanti, indipendentemente dal profilo professionale o dalle caratteristiche anagrafiche (elementi sui quali invece si concentrerà l’attenzione nel paragrafo successivo), sono relativi agli aspetti più propriamente interattivi e sociali della comunicazione, che hanno permesso di rilevare una funzione relazione dei forum, tesa alla costruzione di una intersoggettività condivisa. In

28 Il contesto argomentativo più comune, infatti, è rappresentato dal rituale di ingresso nel forum: una volta invitati a partecipare su presentazione di uno dei membri e ottenuto l’account di accesso, è prassi che i nuovi partecipanti inseriscano sul forum una propria autopresentazione e ricevano dei messaggi di benvenuto da parte degli altri partecipanti.

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tutti i forum analizzati, infatti, è emersa con evidenza sia l’autoreferenzialità sia il riferimento all’altro (frequente l’utilizzo dei pronomi personali “io” e “tu”), chiari indicatori del tentativo di costruire un’intersoggettività collettiva, ovvero un senso di condivisione degli stessi significati e conoscenze (Rommetveit, 1979). Si è riscontrata, inoltre, la frequente ripresa di aspetti formali, linguistici e di contenuto del messaggio cui ogni partecipante replicava, ad esprimere l’individuazione di un punto rilevante nel contributo precedente, punto che serve da aggancio per lo sviluppo del proprio intervento, nonché la ripresa dell’interlocutore, come a stabilire, in una sorta di trascrizione di un’intervista parlata, un effetto di scambio diretto. Nella costruzione sociale del discorso che ha avuto luogo nei forum, pertanto, tali elementi sembrano proprio confermare la continuità e fluidità dello scambio. Infine, considerando sia l’importante ruolo svolto dal tutor/moderatore all’interno dei forum, finalizzato a strutturare il flusso di interazioni in modo da favorire una comunicazione funzionale, ordinata e stimolante, sia l’attenzione rivolta a tali figure nella presente ricerca, si sintetizzano, riprendendo le categorizzazioni proposte da Trentin (2001, pag. 69) le loro principali funzioni comunicative. � Messaggi di apertura. E’ il tutor/moderatore che ha depositato più frequentemente il

messaggio di apertura del forum, un po’ per delimitare i confini della discussione, un po’ per evitare il disorientamento che spesso si prova entrando in uno spazio, seppur virtuale, non “arredato” (privo cioè di messaggi orientativi).

� Messaggi di facilitazione. Per ovviare al problema della “rottura del ghiaccio”, decisamente più marcato nei corsi a distanza che non in analoghe situazioni in presenza, spesso il tutor/moderatore ha inserito messaggi vivaci o con sollecitazioni problematiche, al fine di favorire l’invio di nuovi interventi, evitando così lo stallo totale determinato dal fatto che molte persone preferiscono attendere interventi altrui prima di farsi vivi in prima persona.

� Regole fondamentali di netiquette. Numerosi sono stati i messaggi postati dai tutor/moderatori contenenti indicazioni riguardanti la forma dei messaggi, il loro rapporto con la gerarchia delle aree di interazione, gli obiettivi e gli argomenti dell’interazione nonché suggerimenti sulle modalità di approccio alle diverse tematiche proposte nei forum.

� Supporto nelle esercitazioni. L’assegnazione di consegne specifiche sotto forma di vere e proprie esercitazioni ha caratterizzato parte delle interazioni fra corsisti e tutor/moderatori, i quali hanno utilizzato, generalmente, un linguaggio molto simile a quello normalmente usato in analoghe situazioni in presenza. Nell’interazione a distanza, tuttavia, la chiarificazione di eventuali ambiguità nelle spiegazioni si è rivelata più lunga e faticosa, come evidente dai frequenti interventi dei tutor/moderatori contenenti chiarimenti e tesi ad evitare la dispersività e ad evidenziare nodi concettuali.

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10.2. Il contenuto dei messaggi Prima di approfondire le specificità che hanno caratterizzato le “conversazioni” fra i diversi profili professionali dei partecipanti, è opportuno presentare le classificazioni assunte per l’analisi delle parole tema e chiave, dei segmenti ripetuti e dei verbi. I termini e le espressioni che rimandano ai contenuti specifici delle “comunicazioni virtuali” intercorse tra i corsisti nei differenti forum sono state ricondotti, per semplicità espositiva, a tre categorie, che, sintetizzando gli argomenti significativi rilevati all’interno dei corpus, rimandano a:

� contenuto della formazione: termini ed espressioni strettamente connessi alle tematiche

proprie di ogni singolo forum; � aspetti relazionali: termini ed espressioni che connotano il forum quale ambiente di

socializzazione, confronto e scambio di idee ed esperienze fra i corsisti29; � soggetti: riferimento a persone che gravitano, a vario titolo, intorno al mondo della scuola. In merito all’analisi dei verbi, sì è assunta la seguente classificazione: � verbi fattivi, riferiti all’azione e a alla dimensione del fare; � verbi riflessivi o dichiarativi, relativi alla sfera del dire e del pensare; � verbi riferiti al richiedere e al rispondere a chiarimenti ed informazioni a carattere

generale; � verbi che fanno riferimento ad azioni di tipo relazionale, che permettono di verificare la

presenza, o meno, di rapporti interpersonali tra i partecipanti. Un ultimo elemento comune a tutti i forum sottoposti ad analisi è relativo all’esame degli aggettivi, da cui è emersa una connotazione positiva dei testi: in tutti i corpus analizzati, infatti, “l’indice di positività/negatività”, ottenuto dal rapporto fra il numero di occorrenze in corrispondenza degli aggettivi negativi e degli aggettivi postivi, si è sempre attestato al di sotto del valore (40%) indicato dalla letteratura come soglia per individuare un testo con una connotazione neutra o positiva. Direttori dei servizi generali amministrativi Gli ambienti di discussione riservati ai Direttori dei servizi generali amministrativi sono i tre forum tematici presenti in "Puntoedu 2004”, fra i quali quello che presenta messaggi più lunghi al suo interno è “Aspetti amministrativo contabili”, seguito da “Il benessere organizzativo” e “Aspetti giuridici delle istituzioni scolastiche nel regime dell’autonomia”, ed il forum community “Tra pari Dsga”. In tutti i forum i soggetti che hanno digitato un maggior numero di parole sono prevalentemente di sesso femminile, lavorano nelle regioni del centro Italia e hanno un’età superiore ai 53 anni. I topic (discussioni) all’interno dei forum sui quali si è concentrata l’attenzione dei partecipanti30 ( “Registro minute spese”, “Benessere organizzativo”, “Firma di presenza Dsga” e “Pubblicizzazione ripartizione fondo d’istituto”) evidenziano una chiara aderenza ai contenuti della formazione. Le tematiche maggiormente dibattute, infatti, si riferiscono a:

29 Rientrano in questa categoria, quindi, espressioni di emozioni, di apertura agli altri, umoristiche, quelle che si riferiscono, esplicitamente o implicitamente, al contributo altrui, domande, complimenti e apprezzamenti ed espressioni di accordo e di saluti. 30 L’elenco dei topic segue l’ordine dei forum

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aspetti fiscali, amministrativi e finanziari: verifica di cassa, visita fiscale, conto consuntivo, contrattazione integrativa, interessi attivi maturati, previsione delle entrate, fondo d’istituto, registro delle minute spese, documenti contabili, conto corrente bancario, conto corrente postale, residui attivi, pezze giustificative, scontrini fiscali, operazione bancaria. Tra i verbi prevalgono retribuire, incassare, liquidare, riscuotere, versare.

aspetti burocratici: autorizzazione, timbro, registri obbligatori; frequente l’utilizzo dei verbi firmare, stipulare, attestare, apporre, controllare, documentare, registrare. permessi e giorni di assenza dal lavoro: assenza per malattia, assenza per visite mediche, permesso/i breve/i, riposi compensativi, giorno di malattia, assenze per motivi di salute, esigenze di servizio; realtà lavorativa all’interno dell’istituzione scolastica: vita scolastica, attività didattica, piano di lavoro, piano delle attività, consiglio d’istituto, programma annuale, orario di servizio, orario di lavoro, ore di lavoro straordinario, intensificazione del lavoro, timbrare il cartellino. Numerosi i verbi fattivi (venire, effettuare, utilizzare, fare, andare, eseguire) e riflessivi o dichiarativi (sapere, considerare, ritenere).

Il forum “Il benessere organizzativo”, si caratterizza per la massiccia presenza di riferimenti alle “competenze trasversali”, cui viene attribuita primaria importanza al fine di favorire il benessere, individuale ed organizzativo e concorrere a creare un clima positivo all’interno dell’ambiente di lavoro. Tra le espressioni usate più frequentemente dai partecipanti ricordiamo: ascolto attivo, capacità di ascolto, comunicazione efficace, empatia, condivisione degli obiettivi e organizzazione del lavoro, che testimoniano come il benessere organizzativo sia favorito non solo dall’attenzione all’altro ma anche da un’aderenza ai medesimi scopi e da un sentirsi parte dell’organizzazione nella quale si opera. E’ frequente l’utilizzo di verbi riferiti ad azioni di tipo relazionale (ascoltare, sentire, relazionare, concordare, condividere, comunicare, instaurare) e tese a migliorare i rapporti interpersonali, sia fra colleghi sia con altro personale ata. In relazione ai soggetti cui i direttori dei servizi generali amministrativi intervenuti nei forum hanno fatto maggiore riferimento compaiono, oltre naturalmente a coloro che hanno un collegamento diretto con gli aspetti amministrativo contabili (collegio dei revisori, revisori dei conti), anche il personale che, a vario titolo, opera all’interno della scuola (personale interno, esterno, ata, dirigente scolastico, docente, collaboratori scolastici). Interessante notare come tali riferimenti non siano ad un’unica specifica figura professionale, come riscontrato invece in alcuni forum riservati ad altri profili, quanto piuttosto a tutti i dipendenti e tutto il personale: ciò indica che gli argomenti dibattuti nei forum interessano tutto il personale occupato nella scuola, a 360°. Del tutto assenti parole ed espressioni che rimandano ad aspetti relazionali, che connotano il forum quale ambiente di socializzazione, confronto e scambio di idee ed esperienze fra i corsisti, a conferma del carattere professionale che ha caratterizzato la comunicazione fra i partecipanti, più orientati a discutere sui temi specifici del modulo formativo.

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Assistenti amministrativi Le riflessioni che seguono in merito alle tematiche maggiormente dibattute dagli assistenti amministrativi emergono dall’analisi del contenuto dei messaggi postati all’interno dei forum loro dedicati: i due forum tematici “Gli aspetti giuridici delle istituzione scolastiche” e “Problemi amministrativo contabili” ed il forum community “Tra pari assistenti amministrativi” di "Puntoedu ATA segmento 1”, il forum tematico “La gestione dei processi amministrativo contabili e la sostituzione del Dsga” ed il forum community “Assistenti amministrativi” di “PuntoEdu ATA segmento 2”. In tutti i forum analizzati, gli assistenti amministrativi “più produttivi”, in termini di numero di parole digitato, sono prevalentemente donne, lavorano nelle regioni meridionali d’Italia ed hanno un’età superiore ai 53 anni. I topic (discussioni) in cui è emerso un confronto maggiore fra i partecipanti sono stati “Legge sulla privacy”, “Verifiche e modifiche del programma annuale”, “Segreteria”, “Sostituzione Dsga” e “Gravi patologie-certificazione medica”. Le parole ed espressioni che compaiono con una maggiore frequenza nei forum rimandano alle tematiche più dibattute dai partecipanti:

aspetti dell’attività lavorativa degli assistenti amministrativi: programma annuale, anno scolastico, amministrazione, verifica, iscrizione, fascicolo, documento/i, progetti, certificato, atti, protocollo, lavoro, diploma/i. Numerosi i verbi fattivi (fare, utilizzare, svolgere, dare, usare, trovare) e forme che rimandano ad attività di programmazione e gestione di processi (deliberare, stabilire, approvare, decidere, cambiare); autonomia delle istituzioni scolastiche e legislazione in materia, con riferimento all’articolo 7 e alle conseguenze che esso apporta (art.7, beneficio economico, beneficiario); legge sulla privacy: frequente l’utilizzo di espressioni relative al consenso ed autorizzazione necessari da parte o dei genitori (nel caso di alunni minorenni) o dell’interessato (nel caso di alunni maggiorenni) e ai dati personali, con specifico riferimento al loro trattamento e protezione (trattamento dei dati, nome e cognome, dati sensibili, inviare i dati, protezione dei dati personali, dati identificativi). Tra i verbi, prevalgono riferimenti alle attività più comunemente svolte dagli assistenti amministrativi in materia di trattamento e protezione dei dati: inviare, trasmettere e mandare, chiedere, richiedere, comunicare rivelare e rilasciare, e firmare e autorizzare. festività, assenze dal lavoro e permessi che spettano di diritto al lavoratore dipendente: in merito al primo aspetto, si parla in particolar modo di festività soppresse e del loro recupero, specificando che devono essere fruite entro il 31 agosto. Frequente, poi, l’uso dei termini permesso/i, assenza/e, giorni, certificato e certificazione, così come di espressioni che fanno chiaro riferimento a possibili motivazioni che determinano la richiesta di permessi o l’assenza giustificata dal luogo di lavoro (assenza per malattia, grave/i patologia/e, lutto, per motivi di salute, ricovero ospedaliero, motivi personali, day hospital) e alle necessarie visite per attestare lo stato di malattia (richiesta di visita, visita ambulatoriale, visita/e specialistica/che, certificato medico, Asl, referto medico). I verbi più frequenti riferiti a tale tematica sono: fruire, usufruire, spettare, assentare, interrompere, rientrare, recuperare (le ore di assenza). Numerosi anche i riferimenti alle procedure da adottare in tali occasioni (chiedere, presentare, avvisare,

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comunicare, attestare, inviare).

In merito ai soggetti, i riferimenti più frequenti, coerentemente con le tematiche più dibattute, sono ai genitori e agli alunni in relazione ai quali ampio spazio è stato dedicato al differente atteggiamento da assumere, in tema di privacy, nel caso in cui l’alunno sia maggiorenne o minorenne. Quanto ai permessi e alle assenze dal lavoro, frequenti i riferimenti ai medici, alla Asl e all’Inpdap; interessante notare come siano spesso citati sia il personale a tempo determinato sia il personale dipendente, ad indicare, presumibilmente, discussioni relative ai diversi diritti (in merito, nel caso specifico del forum “Assistenti amministrativi”, ad assenze e permessi) che spettano a soggetti assunti con differenti tipologie contrattuali. In nessuno dei forum riservati ai direttori dei servizi generali amministrativi, infine, si ritrovano espressioni che rimandano ad aspetti relazionali. Assistenti tecnici Gli ambienti di discussione riservati agli assistenti tecnici sono i due forum tematici “Le attività didattiche nel laboratorio” e “L’assistente tecnico: ruolo e problematiche” ed il forum community “Tra pari assistenti tecnici” di "Puntoedu ATA segmento 1”, il forum tematico “La gestione dei beni dell’istituzione scolastica” ed il forum community “Assistenti tecnici” di “PuntoEdu ATA segmento 2”. In tutti i forum analizzati, gli assistenti tecnici che hanno digitato un maggior numero di parole, sono prevalentemente uomini, lavorano nelle regioni meridionali d’Italia ed hanno un’età compresa fra i 42 e i 52 anni. I topic in merito ai quali si è riscontrato un confronto maggiore fra i partecipanti sono: “Didattica in laboratorio”, “Articolo 7 e assistenti tecnici”, “Orario di servizio assistenti tecnici”, “L’assistente tecnico in ogni scuola” e “Responsabili di laboratorio”. I riferimenti più frequenti sono relativi ad aspetti dell’attività lavorativa dell’assistente tecnico, in particolare:

ambienti (laboratorio/i, di informatica, di chimica, di fisica), tipologie di istituti (alberghiero, professionale, tecnico) e diversi ordini e gradi di scuole (elementari, medie, tutte le scuole, scuole di ogni ordine e grado) nei quali presta servizio; mansioni: manutenzione ordinaria, al fine di garantire il buon funzionamento degli strumenti e delle attrezzature, collaudo, esercitazione/i, competenze, mansioni, ruolo, professionalità; strumenti: attrezzature, apparecchiatura/e, strumentazioni, informatica.

Seppur meno frequentemente, gli assistenti tecnici intervenuti nei forum hanno fatto riferimento anche a corsi di formazione e aggiornamento, sia in termini generali, sia con specifico riferimento al corso PuntoEdu (corso Indire), sia allo stipendio e all’orario di servizio, con espressioni che, pur non potendo essere generalizzate, denotano un certo malcontento per le condizioni nella quali operano all’interno della scuola ed il trattamento loro riservato (a livello normativo nessuno ci ascolta). Tra le forme verbali, prevalgono verbi fattivi, strettamente legati all’attività lavorativa quotidiana degli assistenti tecnici (svolgere, lavorare, utilizzare, fare, pulire, effettuare, svolgere, eseguire, preparare, gestire, istruire, assegnare). Numerosi anche i verbi riflessivi e

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dichiarativi (ritenere, sapere, pensare, dire, approfondire, chiarire), così come frequente è l’utilizzo dei verbi collaborare, instaurare, relazionare, concordare, presenti in maggior misura all’interno dei topics aventi ad oggetto il rapporto con i ragazzi, docenti e colleghi. Il soggetto al quale i partecipanti hanno fatto più frequentemente riferimento è il docente, cui è stato spesso associato l’aggettivo responsabile, indicatore dell’importanza di chiarire rispettive responsabilità, compiti e mansioni, al fine di giungere ad una proficua collaborazione e cooperazione per un efficace gestione delle classi. Frequente anche il riferimento a colleghi e altro personale ata (di cui gli assistenti tecnici riconoscono di fare parte): in particolare, la figura citata più volte è quella del dirigente scolastico, da cui i corsisti riconoscono la dipendenza (dipendiamo dal dirigente scolastico). Emerge, infine, il frequente utilizzo di espressioni che rimandano ad aspetti relazionali, ad indicare sia il “clima comunicativo” particolarmente positivo e cordiale che ha caratterizzato le “conversazioni” fra i partecipanti ai forum (caro/i collega/ghi, ciao a tutti), sia uno spiccato senso di comunione e di appartenenza ad una medesima comunità professionale (noi tecnici, noi assistenti tecnici, nostra figura, nostro profilo, nostra professionalità). Collaboratori scolastici Per analizzare le tematiche più dibattute dai collaboratori scolastici si è preso in considerazione un campione di messaggi postati all’interno dei due forum tematici “Accogliere e orientare correttamente nella scuola” e “Conoscere per sapere e collaborare per crescere” e del forum community “Tra pari collaboratori scolastici” di "Puntoedu ATA segmento 1”, del forum tematico, rivolto anche ai collaboratori scolastici azienda agraria, “Assistenza agli alunni diversamente abili” e del forum community “Collaboratori scolastici” di “PuntoEdu ATA segmento 2”. Nel complesso, il maggior numero di parole è stato digitato prevalentemente da collaboratrici scolastiche che lavorano nelle regioni del centro Italia, di età superiore ai 42 anni. I topic su cui si è maggiormente concentrata l’attenzione dei partecipanti sono: “Cosa pensate di questo corso?”, “Il rapporto coi ragazzi”, “Cosa ne pensate di questo corso?”, “Divieto di fumo” e “Primo soccorso”. Le tematiche prevalenti evidenziano una chiara aderenza ai temi proposti nelle discussioni e alle finalità con le quali i forum sono stati creati:

rapporti con i docenti, i colleghi, gli alunni e i genitori, rapporti definiti generalmente buoni, e in alcuni casi addirittura ottimi, sovente di amicizia e di fiducia e basati sul rispetto reciproco e la collaborazione. I verbi più comunemente usati in riferimento a tale tematica sono: collaborare, rispettare, relazionare, instaurare, rapportare, confidare; comportamento da assumere nel caso sia di alunni in ritardo sia di alunni diversamente abili (ragazzi disabili, ragazzi diversamente abili, persone disabili). Tra i verbi si segnalano: accogliere, accompagnare, capire, aiutare, controllare, avvertire, intervenire, chiamare, avvisare; attività comunemente svolte all’interno della scuola, prime fra tutte la sorveglianza degli alunni e le pulizie delle aule: in proposito si segnala l’elevato numero di citazioni delle imprese di pulizia, a cui la maggior parte dei partecipanti si dichiara favorevole,

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manifestando quindi la necessità di “aiuti esterni” per espletare tale mansione. Molti sono anche i verbi che fanno esplicito riferimento alle attività lavorative; fra i più frequenti si ricordano lavorare, svolgere, pulire, usare, fare. corso di formazione PuntoEdu, strumenti in esso utilizzati (computer, internet, forum) e modalità di apprendimento on line (uso del computer, usare il computer). Frequentemente il corso è definito molto interessante e la maggior parte dei partecipanti esprime soddisfazione in merito all’esperienza formativa (sono soddisfatta, sono contenta). Frequente l’utilizzo di verbi connessi ai processi di apprendimento e ai vantaggi derivanti dalla frequenza al corso PuntoEdu: imparare, sapere, scrivere, aggiornare, capire, educare; legge sul divieto di fumo nei locali pubblici (legge, divieto di fumo, vietato), in riferimento alla quale si sottolinea la necessità di applicare sanzioni nei confronti di coloro che fumano all’interno della scuola, attraverso l’attività degli addetti al controllo, per salvaguardare la salute di chi non fuma, sempre esposto ai rischi causati dal fumo passivo, nella consapevolezza, condivisa da molti partecipanti, che il fumo fa male. Tra i verbi prevalgono fumare, rispettare, nuocere, vietare, respirare.

Interessanti, inoltre, due approfondimenti: considerando che il topic presente nel forum community “PuntoEdu ATA segmento 2” all’interno del quale si trovano messaggi più lunghi è quello intitolato “Primo soccorso”, le parole che presentano un maggior numero di occorrenze sono,pronto soccorso, primo soccorso, cassetta/e, farmaco/i, contusioni. Frequenti anche i riferimenti a corsi di aggiornamento e corsi di primo soccorso, presumibilmente utili per fornire adeguate indicazioni in merito alle azioni da mettere in pratica, qualora si presentasse la necessità (chiamare il 118, somministrare farmaci). All’interno del forum tematico “Conoscere per sapere e collaborare per crescere”, infine, si segnalano due espressioni utilizzate da molti collaboratori scolastici, presumibilmente in risposta all’affermazione provocatoria, costituente il titolo di un topic del forum, “i bidelli non fanno niente”: secondo me noi siamo una figura molto importante e posso aiutare con la mia esperienza, indicanti una chiara volontà di maggior riconoscimento della professionalità e dell’utilità del lavoro svolto all’interno della scuola. In merito ai soggetti, oltre a colleghi, docenti, alunni e genitori che, come visto precedentemente, sono stati citati prevalentemente nelle discussioni aventi ad oggetto le relazioni interpersonali all’interno della scuola, emergono termini identificativi del profilo professionale cui è rivolto il forum (collaboratore/i/trice scolastico/i/che, bidello/i, colleghi): è interessante rilevare come, a differenza di forum rivolti ad altri profili professionali, qui non vi è alcun riferimento a personale operante all’interno della scuola con altre mansioni. Ciò potrebbe indicare sia una stretta aderenza alle finalità del forum stesso, ossia la discussione ed il confronto su questioni professionali specifiche dei collaboratori scolastici, sia l’aver sfruttato appieno la possibilità offerta, per la prima volta nella loro carriera, o, comunque, con modalità innovative e presumibilmente sconosciute prima, di dibattere con i colleghi, concentrando quindi l’attenzione solo su tematiche di loro interesse esclusivo. Infine, solo nei forum community di entrambi i segmenti formativi emergono termini ed espressioni relativi ad aspetti relazionali (ciao, grazie, sono d’accordo con te), indicatori del positivo clima instauratosi tra i partecipanti al forum, che si conferma come un importante spazio di scambio e confronto di idee ed opinioni, a differenza dei forum tematici, prevalentemente usati per dibattere su questioni prettamente professionali.

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Cuochi L’unico forum tematico dedicato ai cuochi, al di là dei sottoforum, di cui si tratterà in seguito, relativi ad argomenti “in comune” con altre figure professionali, è presente in “PuntoEdu ATA segmento 2” e si intitola “Contribuire a organizzare i servizi di cucina”. I cuochi che hanno digitato un maggior numero di parole al suo interno sono pervalentemente uomini, lavorano nelle regioni del centro Italia ed hanno un’età superiore ai 53 anni; il topic al cui interno si trovano messaggi più lunghi è intitolato “Sicurezza alimentare”. Le tematiche più dibattute dai cuochi sono state due:

attività svolta all’interno della scuola, con frequenti riferimenti agli ambienti (cucina, convitto, ristorazione), alle “materie prime” (alimenti, prodotti) ed al risultato del loro lavoro (pasti). In particolare è sottolineato lo sforzo profuso nel cercare di organizzare il servizio di cucina soddisfacendo le esigenze dei ragazzi, esigenze differenti in base sia a gusti personali (ragazzi vegetariani) sia all’appartenenza a diverse religioni (musulmani). Tra i verbi, si ritrovano in prevalenza lavorare, cucinare, preparare, organizzare, insieme ad altri che si riferiscono alla necessità, e agli sforzi compiuti a tal scopo, di migliorare i servizi di cucina, attraverso controlli (controllare) di processi e prodotti, al fine di garantire un miglior servizio all’utenza; sicurezza alimentare, in merito alla quale si sottolinea la necessità di frequenti controlli (bisogna controllare, scadenze, temperature), al fine di garantire ai commensali una corretta alimentazione, con particolare riguardo ad eventuali intolleranze e predisponendo menù che rispondano alle indicazioni fornite da un dietologo.

Tra i soggetti, i più citati sono i ragazzi e gli alunni oggetto, come evidenziato in precedenza, delle premurose attenzioni dei cuochi. Guardarobieri I messaggi postati dai guardarobieri e oggetto di analisi del contenuto sono stati estratti dal forum community “tra pari guardarobiere” di “PuntoEdu ATA segmento 1” e dal forum tematico “Contribuire a organizzare i servizi di guardaroba” presente in “PuntoEdu ATA segmento 2”. I guardarobieri che hanno digitato un maggior numero di parole all’interno dei forum sono prevalentemente uomini, lavorano nelle regioni del centro Italia ed hanno un’età superiore ai 53 anni; nel forum community il topic al cui interno si trovano messaggi più lunghi è intitolato “Collaboratore per caso”, nel forum tematico “Rapporto con i colleghi”. I riferimenti più frequenti sono all’attività lavorativa, in particolare ai soggetti (collaboratore/trice scolastico/che, personale ata, ragazzi, alunni, dirigente, colleghi, convittori), agli ambienti (convitto, scuola, lavanderia, guardaroba), agli strumenti (lavatrici, ferro da stiro, macchine professionali) e agli oggetti (biancheria, indumenti corredo, tendaggi). Ampio spazio è stato dedicato, poi, all’abbigliamento obbligatorio durante l’orario di servizio, come emerge dall’elevata frequenza d’uso dei termini grembiule, divisa, camice. Nel complesso, viene riconosciuta l’importanza di indossare la divisa perché conferisce un’immagine di ordine, seppur ne venga sottolineata la scomodità (il grembiule è veramente scomodo, non sopportavo neppure il grembiule ai tempi della scuola) ed il fatto che essa non

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sia sufficiente per garantire la correttezza e la professionalità nello svolgimento dell’attività lavorativa (non è l’abito che fa il monaco). Prevalgono, infine, verbi fattivi, riferiti alle mansioni di competenza dei guardarobieri (lavare, consegnare, riconsegnare, confezionare, stirare, scolorare, cucire, stendere, rammendare). Infermieri Abbiamo analizzato il contenuto di un campione di messaggi postati dagli infermieri all’interno del forum tematico loro rivolto “Contribuire a organizzare i servizi infermieristici”, presente in “PuntoEdu ATA segmento 2”. I soggetti che hanno digitato un maggior numero di parole sono prevalentemente di sesso femminile, lavorano nelle regioni centrali d’Italia ed hanno un’ età superiore ai 53 anni. Come nei precedenti forum tematici analizzati, le tematiche maggiormente dibattute fanno riferimento all’attività lavorativa dei partecipanti al forum: i termini più utilizzati sono, infatti, farmaco/i, stato di salute, patologie, problematiche e alimentazione, salute dei ragazzi. Altra espressione digitata frequentemente è corsi di aggiornamento, di cui si sottolinea l’utilità nell’insegnare a individuare casi problematici (crisi asmatiche o epilessie ed altro) e modalità con le quali poter intervenire prontamente. Nei termini che si riferiscono ai soggetti, oltre a quelli, ovvi, di infermiere/a/i, medico e ragazzo, si evidenzia genitori. Quello riservato agli infermieri è, infatti, il forum nel quale essi sono citati più frequentemente, ad indicare, forse, come il rapporto con i genitori rivesta un’importanza maggiore rispetto al caso di altre figure professionali. In particolare, si evince come sia ritenuto utile organizzare degli incontri tra genitori e infermieri, affinché questi ultimi siano messi a conoscenza di possibili allergie, così come sia importante garantire una migliore comunicazione ai fini della salute dei ragazzi. Tra le forme verbali, prevalgono quelle strettamente riferite all’attività professionale dei corsisti (somministrare, intervenire, soccorrere, curare); numerosi anche i riferimenti all’impegno profuso dagli infermieri nell’organizzazione e miglioramento dei servizi di loro competenza (migliorare, organizzare, consultare, proporre, inventare, incentivare). Collaboratori scolastici tecnici addetti azienda agraria I collaboratori scolastici tecnici addetti azienda agraria che hanno digitato un maggior numero di parole all’interno del forum community loro rivolto, presente in “PuntoEdu ATA segmento 2”, sono prevalentemente donne, lavorano nelle regioni del nord est d’Italia e hanno un’età superiore ai 53 anni. Il topic al cui interno si trovano messaggi più lunghi è quello intitolato “Funzioni aggiuntive”. La tematica più dibattuta è quella relativa alla presenza del crocifisso nelle scuole, rappresentante il simbolo della religione Cattolica e considerato parte integrante della cultura del nostro paese e delle nostre tradizioni. In secondo luogo, poi, l’attenzione dei corsisti si è concentrata sulle funzioni aggiuntive, le mansioni, gli incarichi. I verbi caratteristici del testo in analisi sono strettamente legati alla tematica intorno alla quale si sono sviluppate le discussioni fra, con particolare riferimento all’esporre il crocifisso nelle aule, al professare una determinata religione, rispettando e evitando di offendere coloro

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di altra religione. Frequenti anche i verbi fattivi fare, svolgere, pulire. Tutor Oltre alle osservazioni, presentate nelle pagine precedenti, relative allo “stile comunicativo” più frequentemente utilizzato dai tutor e alle tipologie di messaggi postati, l’analisi del contenuto dei loro contributi nei due forum community (uno per ciascun segmento formativo) loro riservati, permette di delinearne meglio la partecipazione. Innanzi tutto, i tutor più “produttivi”, in termini di numero di parole postato all’interno dei forum, hanno prevalentemente un’età compresa fra i 42 e i 52 anni, sono donne e lavorano nelle regioni del centro Italia nel primo segmento; sono invece uomini delle regioni meridionali nel secondo. I topics sui quali si è concentrata l’attenzione dei partecipanti sono, rispettivamente, “Le vere difficoltà” e “Incontri in presenza”. I termini e le espressioni più frequentemente utilizzate dai tutor fanno riferimento ad aspetti relativi al ruolo svolto all’interno del corso Indire, in particolare alle attività in programma (incontro/i in presenza, ore previste, ore in presenza, ultimo incontro, incontro con i corsisti) e ai materiali (materiale di studio,tutti i materiali, attestati). Ampio spazio sembra essere stato dedicato, poi, a due delle attività che hanno caratterizzato il lavoro svolto dal tutor nel corso, ossia la gestione del tempo a disposizione ed il controllo/validazione dei crediti, preliminare al rilascio degli attestati finali. Frequenti, infine, i riferimenti ai soggetti direttamente interessati alla formazione (corsisti, tutor, e-tutor, docente, esperti, assistenti). I verbi che compaiono con maggior frequenza nel testo in analisi sono relativi a:

procedure di validazione e attribuzione dei crediti: validare, controllare, visionare; richiedere e rispondere a chiarimenti ed informazioni a carattere generale: sapere, chiedere, rispondere; azioni fortemente contestualizzate al funzionamento della piattaforma PuntoEdu: cliccare, scaricare, inviare, creare.

Da sottolineare, infine, all’interno del forum community del primo segmento, a conferma del clima cordiale e collaborativo creatosi tra i partecipanti, le espressioni grazie per la collaborazione, ciao a tutti, cari colleghi, buon lavoro. Nella piattaforma erano presenti quattro forum tematici31 relativi ad argomenti di interesse comune a tutte le figure professionali, ciascuna delle quali poteva intervenire postando messaggi nello specifico sottoforum ad essa riservato. Si riportano di seguito i principali risultati emersi dall’analisi del contenuto evidenziando le tematiche maggiormente dibattute all’interno dei singoli forum e riportando le differenze caratterizzanti le “conversazioni” fra i differenti profili professionali solo se significative; si sono individuati, infatti, molti elementi in comune indipendentemente dal profilo professionale di ciascun corsista. Occorre innanzi tutto sottolineare che, ad eccezione del forum “Privacy e tutela della riservatezza” dove sono stati più produttivi gli assistenti amministrativi, i collaboratori scolastici sono coloro che hanno postato un maggior numero di parole, seguiti dagli assistenti 31 I forum cui si fa riferimento sono: “Internet e l’uso dei supporti informatici”, “Riforma scolastica e autonomia della scuola”, “La sicurezza nella scuola”, “Privacy e tutela della riservatezza”.

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tecnici. Si attestano in una posizione intermedia i direttori dei servizi generali amministrativi, mentre decisamente inferiore è il numero di parole postato dalle rimanenti figure professionali (cuochi, guardarobieri, infermieri e collaboratori tecnici aziende agrarie). Non si dimentichi però che il dato è condizionato dal numero assoluto di iscritti per ciascun gruppo32. In merito ai soggetti, ciò che accomuna tutti e quattro i forum, indipendentemente dai profili professionali specifici, è il frequente utilizzo delle parole collega/ghi/ghe, digitato dai corsisti per riferirsi agli altri presenti in piattaforma e riconosciuti come facenti parte della medesima comunità professionale (personale ata). In secondo luogo, si registrano frequenti riferimenti sia al corpo docente (docente/i, supplente/i,) sia agli studenti (alunno/i, ragazzi). Il termine genitore compare molto raramente e, contrariamente alle aspettative, è del tutto assente il riferimento ai diversi soggetti che, a vario titolo, sono implicati nell’attività formativa, quali, ad esempio, corsista/i, moderatore/i, tutor. Forum “Internet e l’uso dei supporti informatici” Nel forum “Internet e l’uso dei supporti informatici” l’analisi trasversale degli otto sottoforum mostra come l’attenzione dei partecipanti si sia concentrata su:

tematica proposta, con molti termini ed espressioni relative ad internet e all’utilizzo degli strumenti informatici: internet, posta elettronica, password, pc, rete, antivirus, software, computer, siti, informatica, server, videoconferenza, casella di posta, scaricare la posta, uso di internet, motori di ricerca, sistemi operativi, file system, hard disk, nuove tecnologie, supporti informatici, un firewall, sistema informatico, rete internet. Molti sono anche i verbi, presenti in tutti i sottoforum, che fanno riferimento al funzionamento ed utilizzo degli strumenti informatici (scaricare, inviare, accedere, stampare, trovare, inserire, installare, navigare, collegare, attivare, funzionare, allegare), all’apprendimento dell’uso della rete e del computer (imparare, utilizzare, usare, usufruire, fruire, conoscere, migliorare, apprendere, reperire) e alle sue potenzialità (permettere, offrire, riuscire, aggiornare, velocizzare). L’aderenza alla tematica proposta nel forum e, quindi, la maggior presenza di parole ed espressioni tecniche, si riscontra in prevalenza nei sottoforum riservati agli assistenti tecnici, ai collaboratori scolastici e ai direttori dei servizi generali amministrativi; corso di formazione PuntoEdu (corso, corsi, indire, questo corso di formazione, frequentando questo corso ), con riferimenti a strumenti, funzioni e soggetti presenti nella piattaforma: forum, Marco Parodi33, formazione on line, uno strumento indispensabile che ti permette di comunicare in tempo reale (cuoco), questo forum è deserto (infermiere) e ai benefici (o meno) derivanti dalla frequenza di esso: imparare ad usare il computer, saper usare il computer (collaboratore scolastico), scambiare opinioni (infermiere), ritengo che questo corso sia importante (infermiere), ritengo che per quanto riguarda la nostra mansione internet non sia indispensabile perché il nostro è un lavoro fondamentalmente manuale (guardarobiere). Solo nei sottoforum rivolti agli assistenti amministrativi, assistenti tecnici e dsga i riferimenti alla piattaforma e ai suoi strumenti non compaiono fra le quindici parole selezionate e sottoposte ad analisi.

32 Si rimanda all’approfondimento quantitativo presentato nel paragrafo “La partecipazione ai forum: analisi descrittiva” della presente sintesi. 33 Marco Parodi è il moderatore del forum tematico “Internet e l’uso dei supporti informatici”.

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L’attenzione rivolta al corso PuntoEdu è evidente anche dal frequente utilizzo di verbi che fanno riferimento al richiedere e rispondere a chiarimenti ed informazioni a carattere generale (chiedere, sapere, ritenere, risolvere, rispondere).

Emergono, poi, alcune parole ed espressioni che denotano una maggior attenzione dedicata, da ogni singola figura professionale, ad elementi specifici delle attività caratterizzanti il proprio lavoro: - Assistenti amministrativi: protocollo informatico, cedolino elettronico, visita fiscale,

assenza per malattia, ricovero ospedaliero, certificato medico, giorni di ferie, usufruire delle ferie, festività soppresse, giorni di permesso, permesso retribuito, legge 104, contratto, dati, infortunio;

- collaboratori scolastici: pulizie; - assistenti tecnici: laboratorio/i,laboratorio di informatica, manutenzione, manutenzione

ordinaria, attività didattiche; - direttori dei servizi generali amministrativi: protocollo informatico, segreteria, cedolino,

scaricare il cedolino, Sissi in rete, programma Sissi, pacchetto Sissi, orario di servizo, programmi ministeriali;

- guardarobieri: guardaroba, tessuti, biancheria, corredo, lavaggio, riforma Moratti; - infermieri: medico, dosaggi, farmaci, somministrazione dei farmaci, istituto alberghiero,

sig. Marco Parodi; - cuochi: olio di oliva, cucina, convitto, ricette, nuove ricette, alimenti, fritture, mensa

scolastica, igiene, per friggere, per condire, migliore condimento; - collaboratori tecnici azienda agraria: agricoltura, zootecnica, colture, agraria/o, prodotti

innovativi, scuole agrarie, azienda agraria, tagli del personale. Numerose le parole ed espressioni (ciao, benvenuti, salve, salve a tutti, ciao a tutti, buon lavoro, caro/i collega/ghi, cari amici, un caro saluto, sono d’accordo con te, sono d’accordo con voi), così come i verbi (concordare, comunicare, interagire, collaborare, scambiare, confrontare, dialogare) riferiti ad aspetti relazionali. Gli unici due sottoforum nei quali non sono presenti riferimenti di questo tipo sono quelli rivolti agli assistenti amministrativi e ai direttori dei servizi generali amministrativi. Forum “Riforma scolastica e autonomia della scuola” La tematica più dibattuta è ovviamente l’oggetto di discussione proposto nel forum, ossia la riforma scolastica e l’autonomia della scuola: scuola/e, autonomia, riforma, scuola dell’autonomia, autonomia scolastica, istituzioni scolastiche, riforma scolastica, nella scuola dell’autonomia, nuova riforma scolastica. Interessante rilevare il frequente uso di termini che rimandano sia a situazioni problematiche all’interno della scuola, a difficoltà finanziarie e carenza di risorse, presumibilmente aggravate dalle nuove riforme scolastiche, sia a dubbi derivanti dalle novità introdotte nel sistema scolastico. Ciò si evidenzia, in particolare, nei sottoforum “assistente amministrativo” (problema, dubbi, quando ho dei dubbi, mancanza di fondi), “dsga” (disponibilità finanziarie), “guardarobieri” (problemi, risolvere prima eventuali problemi che si pongono al dirigente scolastico), “cuoco” (mancanza di risorse, ad ogni finanziaria, problematiche). In secondo luogo, ampio spazio è stato dedicato, ad eccezione del sottoforum “collaboratori tecnici azienda agraria”, a “conversazioni” relative al corso di formazione PuntoEdu, con riferimenti a: strumenti e funzioni presenti nella piattaforma (questo corso, corsi di aggiornamento, piano dell’offerta formativa, frequentando corsi, aggiornandomi continuamente, ore di formazione, questo forum) ed elementi strettamente legati alla

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frequenza di esso, in particolare l’aggiornamento e l’adeguamento delle competenze richieste per svolgere le mansioni del proprio lavoro: competenze, capacità professionali, riqualificazione di tutto il personale, capacità professionali richieste, aggiornamento, propria professionalità, necessitano di una maggiore conoscenza da parte nostra, sono cambiate le competenze. Alcune espressioni specifiche caratterizzanti i singoli sottoforum sono le seguenti: - Assistenti amministrativi: funzione/i aggiuntiva/e, atto amministrativo, incarichi specifici,

provveditorati, precariato, predisporre le sostituzioni; - collaboratori scolastici: pulizie, ruolo del collaboratore, sorveglianza degli alunni,

carico/chi di lavoro/i, rapporto con i docenti; - assistenti tecnici: laboratorio/i, laboratorio di informatica, scuole medie ed elementari; - direttori dei servizi generali amministrativi: coinvolgimento del personale ata, Ente

locale, istituto comprensivo; - guardarobieri: utilizziamo macchinari innovativi, Leonardo Nardella, Fabrizio Manca34; - infermieri: enti locali, carica di responsabilità, Leonardo Nardella, Fabrizio Manca; - cuochi: igiene, cibi, frigoriferi, cucine, i cibi vanno sempre conservati in modo corretto,

divisa del cuoco, ambienti idonei, qualità del cibo, conseguente rischio per la salute, chiedere una pulizia;

- collaboratori tecnici azienda agraria: abolizione degli istituti tecnici, azienda agraria, Leonardo Nardella.

Nel forum “Riforma scolastica e autonomia della scuola” si registra un minor utilizzo di termini ed espressioni riferiti ad aspetti relazionali, presenti, infatti, solo nei sottoforum “assistente amministrativi”, “collaboratore scolastico” e “assistente tecnico”. L’analisi dei verbi, infine, oltre a rilevare, conformemente con quanto evidenziato per il forum precedente, un significativo uso di verbi riferiti al richiedere e rispondere a chiarimenti ed informazioni, mostra come il forum “Riforma scolastica e autonomia della scuola” si caratterizzi per alcuni aspetti:

- Totale assenza (solo in alcuni casi - sottoforum “assistente tecnico”, “cuoco”, “infermiere” - presenza assai scarsa) di verbi relativi al funzionamento e utilizzo degli strumenti presenti nella piattaforma PuntoEdu (quali scaricare, allegare, inviare, navigare ecc.).

- Assenza di forme verbali che rimandano all’apprendimento dell’uso della rete e del computer e alle sue potenzialità.

- Massiccia presenza di verbi strettamente legati all’attività lavorativa di ogni figura professionale intervenuta nel forum, quali stipendiare, predisporre per gli assistenti amministrativi, pulire, sorvegliare, timbrare per i collaboratori scolastici, allestire, pulire, lavare per gli assistenti tecnici, stilare, convocare, remunerare, elargire per i direttori servizi generali amministrativi, somministrare, curare, lamentare per gli infermieri, pulire e sporcare per i cuochi.

34 Leonardo Nardella e Fabrizio Manca sono i due moderatori del forum “Riforma scolastica ed autonomia della scuola”.

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Forum “La sicurezza nella scuola” In merito a questo forum, si è deciso di analizzare i singoli sottoforum rivolti alle diverse figure professionali in quanto la tematica più dibattuta all’interno di ciascuno di essi, pur essendo relativa all’argomento generale proposto, si differenzia per l’attenzione dedicata ad aspetti particolari, legati al ruolo ricoperto dai corsisti all’interno dell’istituto scolastico. - Sottoforum “assistenti amministrativi” e “direttori dei servizi generali amministrativi”. La

loro attenzione si è concentrata su due aspetti: 1. legge sulla privacy e procedure relative al trattamento dei dati personali (autorizzazione, riservatezza, dati sensibili, busta chiusa, trattamento dei dati personali, fascicolo personale, legge sulla privacy, legge 104, richiesta scritta) 2. assenza dal lavoro e relativi attestati (certificato/i medico/i, diagnosi, prognosi, assenza per malattia, il certificato medico deve essere consegnato al dirigente scolastico, giustificare l’assenza).

- Sottoforum “collaboratori scolastici”: ampio spazio è stato dedicato ai casi in cui si possono verificare situazioni di pericolo ed emergenza (infortunio, incendio) e alle preliminari (corso di primo soccorso) o conseguenti azioni necessarie (chiamare il 118, piano di evacuazione) per garantire la sicurezza nella scuola. Altra tematica molto trattata è quella relativa al divieto di fumo nei luoghi e locali pubblici.

- Sottoforum “assistenti tecnici”: prevalgono discussioni incentrate sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, con specifico riferimento a quelli nei quali gli assistenti tecnici trascorrono la maggior parte del tempo (laboratorio/i), sottolineando la necessità di frequenti controlli agli impianti elettrici, alle macchine utensili e alle attrezzature, nel rispetto delle norme di sicurezza e della legge 626, e del mantenimento della pulizia dei banchi e dei laboratori stessi. Come nel caso del sottoforum “collaboratori scolastici”, frequenti sono i riferimenti ai casi di incendio, ai vigili del fuoco e a necessarie esercitazioni, prove di evacuazione e corsi antincendio al fine di individuare i luoghi in cui sono presenti vie di fuga da utilizzare in caso di necessità.

- Sottoforum “guardarobieri”: l’attenzione si è concentrata sulle modalità (lavaggio sbagliato, carico e scarico) con le quali svolgere le mansioni di propria competenza e sugli “attrezzi” di lavoro (detersivi liquidi e in polvere, ferro/i da stiro, prodotti chimici), sottolineando la necessità di frequentare corsi di pronto intervento e la necessità dell’esistenza di un piano di sicurezza.

- Sottoforum “infermieri”: le parole e le espressioni più frequentemente digitate dagli infermieri sono libretti sanitari, controlli sanitari, primo soccorso, guardia medica, rimedi naturali, somministrazione di farmaci e medicinali, accompagnare i ragazzi.

- Sottoforum “cuochi”: il tema della sicurezza nella scuola è stato dibattuto dai cuochi con specifico riferimento agli ambienti (cucina, frigo, mensa scolastica, pavimento antiscivolo), agli oggetti (alimenti, latticini, batteri) e alle modalità di cottura del cibo (temperatura superiore) per garantire il massimo di igiene. Frequente anche l’utilizzo delle espressioni libretto sanitario e intolleranze alimentari.

- Sottoforum “collaboratori tecnici azienda agraria”: particolarmente avvertita la necessità di conoscere le norme di sicurezza e operare in modo conforme agli standard di sicurezza, al fine di evitare i rischi connessi allo svolgimento delle attività lavorative e gli infortuni sul lavoro. Elevato numero di occorrenze anche in corrispondenza degli attrezzi di lavoro (attrezzature, mezzi agricoli) comunemente utilizzati nelle serre, alcuni dei quali specificatamente rivolti a garantire la sicurezza (cinture, protezioni).

Frequente è l’utilizzo di termini ed espressioni relativi ad aspetti più propriamente relazionali, mentre sono del tutto assenti riferimenti al corso PuntoEdu, alla piattaforma formativa e agli strumenti in essa presenti.

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Il forum “La sicurezza nella scuola” si caratterizza, infine, per l’elevata frequenza d’uso di verbi strettamente legati all’attività lavorativa di ogni figura professionale intervenuta nel forum, quali trasmettere, consegnare, visionare, rilasciare, giustificare per gli assistenti amministrativi; pulire, sorvegliare, intervenire, soccorrere, controllare per i collaboratori scolastici, cui si aggiungono i verbi fumare e rispettare legati alla tematica su cui si è concentrata l’attenzione dei partecipanti al sottoforum, ossia il divieto di fumo; pulire, intervenire, svolgere, collaborare, segnalare per gli assistenti tecnici; stilare, redigere, prevedere, verificare, computare, compilare, stipulare per i direttori servizi generali amministrativi; lavare, stirare, organizzare, adibire, catalogare, asciugare per i guardarobieri; somministrare, accompagnare per gli infermieri; congelare, scongelare, pulire, lavare, conservare, pranzare per i cuochi. Forum “Privacy e tutela della riservatezza” La stretta aderenza alla tematica proposta nel forum è evidente per il frequente utilizzo di espressioni quali legge sulla privacy, codice della privacy, violazione della privacy, riservatezza dei dati, trattamento dei dati personali, trattamento dei dati sensibili, protezione dei dati personali, fascicolo personale, cartellino di riconoscimento, cartellino identificativo, documento di riconoscimento. I due sottoforum rivolti agli assistenti amministrativi e ai direttori dei servizi generali amministrativi si distinguono dagli altri per un minore utilizzo di questo tipo di parole ed espressioni e per una maggiore attenzione dedicata ad assenze dal luogo di lavoro e a casi di infortuni: assenza per malattia, per motivi di salute, motivi personali, esigenze di servizio, giorni di permesso, usufruire dei permessi, permesso per lutto, certificato medico, visita specialistica, certificazione medica, denuncia di infortunio, registro degli infortuni. E’ indicativa anche la frequenza d’uso di verbi che fanno riferimento ad azioni strettamente connesse alle procedure per garantire la tutela della privacy e la riservatezza dei dati personali: giustificare, compilare, spettare, presentare, identificare, accertare, firmare, ritirare, garantire, autorizzare, redigere, deliberare, rispettare, rilasciare. Solo nel sottoforum dedicato ai cuochi si riscontra un minor utilizzo di verbi di tal tipo. In merito ai soggetti, alcuni sottoforum si distinguono perché in essi alcune figure sono citate più frequentemente rispetto ad altre:

- Assistenti amministrativi: Inail e vigili del fuoco; - Collaboratori scolastici: genitore/i, figlio, genitore separato/divorziato: - Assistenti tecnici e direttori dei servizi generali amministrativi: responsabile del

trattamento dei dati personali, incaricato/titolare del trattamento, alunni diversamente abili, persone con handicap;

- Guardarobieri, infermieri, cuochi: Dottoressa Manuela Veronesi e Dottor Andrea Baldanza35.

L’ultimo elemento che contraddistingue il forum in esame è il minor utilizzo di termini ed espressioni relative ad aspetti più propriamente relazionali (presenti solo nei sottoforum “collaboratori scolastici” – sono d’accordo – e “assistenti tecnici” – sono pienamente d’accordo, caro collega, ciao a tutti).

35 Manuela Veronesi e Andrea Baldanza sono i moderatori del forum “Privacy e tutela della riservatezza”.

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Forum “Caffè” I collaboratori scolastici sono coloro che hanno digitato un maggior numero di parole all’interno dei forum community “Caffè”36: nel primo segmento sono prevalentemente di età compresa fra i 42 e 52 anni, donne occupate nelle regioni del centro Italia, sono uomini, occupati nelle regioni del nord ovest d’Italia nel sottoforum “Proposte salette riservate” del secondo segmento, e donne di età superiore ai 53 anni che lavorano nel nord ovest d’Italia. I topic in cui c’è stato un confronto maggiore fra i partecipanti sono, seguendo l’ordine con cui sono stati presentati i forum: “Il migliore esemplare nel forum caffè””, “Ateismo e religioni a confronto”, “Articolo 7: parliamone”. Le “conversazioni” tra i partecipanti si sono sviluppate attraverso comunicazioni libere, non esplicitamente indirizzate al compito ma piuttosto all’incontro e alla socializzazione (caffè, bar, macchinette) con frequenti riferimenti ad aspetti della vita comune (andare a pesca, tonno, balene, amore e educazione sessuale). Particolare attenzione, poi, è stata dedicata al corso di formazione PuntoEdu (questo corso, fare formazione), ai suoi contenuti (art. 7), agli strumenti di comunicazione in esso utilizzati (chat, forum, questo topic, internet). Frequenti anche i verbi relativi all’uso del computer e di internet (cliccare, scaricare). Pare quindi di poter affermare che l’area “Caffè” abbia realmente svolto la funzione, esplicitamente indicata dagli organizzatori del corso, di socializzazione tra i corsisti (da evidenziare l’utilizzo, più frequente in questo forum rispetto ad altri, della parola ciao e dei verbi socializzare, concordare, scambiare), delineandosi quale spazio creato per il loisir, per il piacere di parlare per parlare. E’ altresì importante evidenziare anche come i frequenti riferimenti al corso PuntoEdu e al suo contenuto conducano a ritenere che buona parte dei corsisti abbia utilizzato il forum “Caffè” per discutere su questioni prettamente formative, con la libertà di usare, grazie alla minore strutturazione e specificità dell’area, un linguaggio meno ricercato di quello richiesto nei forum tematici. Emerge con molta evidenza, come tratto distintivo di questi forum, il frequente utilizzo di termini ed espressioni che rimandano chiaramente ad aspetti relazionali, indicatori dei toni cordiali, amichevoli, a volte scherzosi, caratterizzanti le interazioni fra i partecipanti. Prevalgono, infatti, saluti (ciao, ciao a tutti, ciao ciao, un saluto, buongiorno a tutti, faccine), ringraziamenti ed espressioni di augurio (grazie, buon lavoro, buona giornata, buona domenica, buona notte, buon fine settimana, buona serata). Infine, i soggetti più frequentemente citati sono, oltre ad alunni e colleghi, gli assistenti amministrativi e i collaboratori scolastici; assenti, invece, i riferimenti ai docenti. Forum “Formazione PuntoEdu ATA” e “Linea diretta co n Indire” In PuntoEdu ATA due sono i forum community dedicati a favorire il confronto sulla metodologia formativa adottata, sulle modalità di svolgimento del corso e sul funzionamento della piattaforma: “Formazione PuntoEdu ATA” nel primo segmento formativo e “Linea diretta con Indire” nel secondo. Nel primo, i partecipanti più “produttivi”, in termini di numero di parole digitato, sono prevalentemente assistenti amministrativi di sesso femminile che lavorano nelle regioni meridionali d’Italia, di età superiore ai 53 anni ed il topic al cui interno si trovano messaggi più lunghi è intitolato “Corso di formazione”. In “Linea diretta con Indire”, invece, il maggior

36 L’analisi proposta comprende anche il sottoforum “Proposte salette riservate” di “PuntoEdu ATA segmento 1”.

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numero di parole è stato postato da docenti di sesso maschile, occupati nelle regioni del nord ovest, di età compresa fra i 42 e i 52 anni ed il topic che ha riscosso maggior interesse è “Attività collaboratori scolastici: difficoltà”. Emerge con evidenza dall’analisi dei messaggi la stretta aderenza alla tematica proposta, con numerosi riferimenti al corso di formazione Indire, al forum, agli argomenti trattati e la prevalenza di termini strettamente connessi all’attività formativa (crediti, computer, monitoraggio). Nel complesso, i corsisti riconoscono l’utilità dei corsi di aggiornamento, definendo l’esperienza PuntoEdu molto interessante e utile. Si riscontra, tuttavia, un certo malcontento per i tempi eccessivamente ristretti (poco tempo a disposizione) entro i quali portare a termine le numerose attività previste, che hanno impedito di frequentare il corso con tranquillità e di approfondire adeguatamente gli argomenti proposti (il corso poteva essere più utile se frequentato con più tranquillità e non in tempi brevi, avrei preferito tempi più lunghi per poter approfondire gli argomenti). L’analisi dei verbi conferma quanto appena esposto: prevalgono, infatti, quelli riferiti ad azioni fortemente contestualizzate all’attività formativa, sia a ciò che essa consente (imparare, approfondire, apprendere, aggiornare), sia all’utilizzo degli strumenti tecnologici (scaricare, utilizzare, riuscire, trovare), sia alle relazioni instauratesi tra corsisti e tra corsisti e tutor (concordare, confrontare). Numerosi, infine, i verbi direttamente riferiti al richiedere chiarimenti e informazioni a carattere generale (chiedere, sapere) che confermano l’utilizzo di tale spazio per trovare informazioni utili, porre domande, aprire discussioni ai fini di un corretto utilizzo della piattaforma. Forum “Aspetti tecnici” e “Problemi tecnici” I forum “Aspetti tecnici” del primo segmento e “Problemi tecnici” del secondo segmento, creati con lo scopo di favorire discussioni sugli aspetti tecnici dell’ambiente di formazione, hanno registrato la maggior partecipazione, in termini di numero di parole digitato, di corsisti di età superiore ai 53 anni, nello specifico: assistenti amministrativi di sesso femminile che lavorano nelle regioni del nord est d’Italia nel forum “Aspetti tecnici”, al cui interno il topic nel quale si sono registrate le “conversazioni” più lunghe è intitolato “Curiosità di corsista” e collaboratori scolastici di sesso maschile, occupati nelle regioni meridionali d’Italia in “Problemi tecnici”, il cui topic con messaggi più lunghi è “Uso del computer”. I forum sono stati utilizzati, si potrebbe dire esclusivamente, rispecchiando le finalità per cui sono stati creati, ossia discutere e risolvere difficoltà tecniche legate all’uso della piattaforma. Prevalgono, infatti, i termini prova, problema/i, intervento/i, disguido, disservizi connessi all’uso di computer, pc e internet ed espressioni quali non riesco, fare delle prove, chiedo a tutti i miei colleghi, avere a breve una risposta in merito. La significativa partecipazione dei tutor alle discussioni sviluppatesi all’interno dei forum è testimoniata dalle parole rivolte ai corsisti per chiarire sia le modalità di attribuzione dei crediti conseguenti l’inserimento di un messaggio sia i modi con i quali impossessarsi dei materiali didattici presenti in piattaforma (l’intervento deve essere pertinente e sensato, ogni intervento in forum matura due crediti e puoi scaricare). Frequenti sono anche i riferimenti al corso, al tutor e ai corsisti, con la prevalenza di espressioni relative ad uno degli aspetti che sembra essere stato più a cuore ai partecipanti, ossia la validazione e l’attribuzione di crediti. Da sottolineare, infine, l’elevato uso di espressioni a carattere relazionale (ciao ciao, ciao e grazie, buona serata, buon lavoro) e della parola grazie, presumibilmente utilizzata in risposta ad un consiglio/suggerimento ricevuto da parte del tutor e/o di altri corsisti.

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Coerentemente, tra i verbi, prevalgono quelli direttamente riferiti al richiedere e al rispondere a chiarimenti ed informazioni a carattere generale (sapere, chiedere, rispondere), a richieste specifiche inerenti all’ambiente formativo (trovare, andare, riuscire), ad attività, di competenza dei tutor, legate ai crediti (validare, convalidare) o ai messaggi postati nel forum (oscurare). Si ritrovano, infine, forme verbali legate all’utilizzo del computer (cliccare, scaricare, stampare, installare), della piattaforma PuntoEdu (usare, aprire, trovare, ciccare, scaricare) e ai processi di apprendimento (imparare ad usare il computer, imparare, sapere, conoscere). In conclusione l’analisi del contenuto dei messaggi ha permesso di confermare un differente utilizzo da parte dei corsisti di forum tematici e community, i primi concepiti quali occasione di incontro in rete finalizzato alla discussione sugli argomenti trattati nel percorso formativo e al confronto su questioni professionali di interesse dei singoli profili. I forum community, invece, prevalentemente utilizzati per discutere su questioni che esulano dal contenuto specifico della formazione e per scambiare comunicazioni non esplicitamente indirizzate al compito ma piuttosto all’incontro, al loisir, al piacere di parlare per parlare.

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