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Comuni, impero, chiesa Le città libere e i comuni Federico barbarossa e i comuni italiani La chiesa, le eresie e gli ordini mendicanti

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Comuni, impero, chiesa

Le città libere e i comuni

Federico barbarossa e i comuni italiani

La chiesa, le eresie e gli ordini mendicanti

La borghesia si oppone

al potere feudale

• La ripresa delle campagne e dei commerci fra l’XI e il XIII secolo favorì la rinascita delle città. Qui sorsero nuovi quartieri che ospitavano una classe di persone che attendeva al commercio, alle operazioni finanziarie, all’industria; e anche di giuristi, notai, letterati, che dominano la vita intellettuale della città .

• Questi quartieri, circondati da alte mura, vennero chiamati borghi e i loro abitanti borghesi.

• Nel Nord Europa alcune città mercantili, tra cui Lubecca, Amburgo e Danzica fondarono una lega, l’Hansa, pe proteggere e favorire i propri traffici.

La Adler von Lübeck, nave

della Lega Anseatica

Le principali rotte commerciali

della lega anseatica

p. 232-233

• In Italia centro-settentrionale invece i borghesi crearono una nuova forma di governo cittadino: il Comune.

• Le persone che svolgevano lo stesso mestiere formarono le corporazioni o «arti»: libere associazioni create per difendere i propri privilegi contro feudatari e clero. Chi svolgeva le attività più redditizie (banchieri, notai, mercanti, artigiani qualificati) esercitava maggior potere rispetto al «popolo minuto», modesti artigiani e commercianti. La plebe (contadini e operai) invece era esclusa dal governo del Comune.

• Nei Comuni infatti le decisioni politiche venivano prese dalle consorterie, assemblee dei cittadini più importanti: riscuotevano le tasse, si occupavano dell’ordine pubblico e della giustizia.

• EVOLUZIONE degli ORGANI DI GOVERNO del COMUNE

Pergamena con le arti e i mestieri di Orvieto

POTERE LEGISLATIVO Periodo POTERE ESECUTIVO

Consiglio dei nobili Consolare (XI sec.) Consoli di origine nobiliare

Consiglio dei nobili e

Consiglio del popolo

Podestarile

(fine XII sec.)

Podestà

Nuovo consiglio del popolo Popolare

(inizio XIII sec. in poi)

Capitano del popolo

e podestà

p. 234-235

Federico I di Svevia, detto «Barbarossa»

• Abbiamo visto che dai primi secoli dopo il Mille, l’autorità imperiale era indebolita, mentre cresceva la forza militare e politica dei feudatari tedeschi e dei comuni del nord Italia, sempre più fieri della propria autonomia.

• Si consolidò, inoltre, l’autorità del papato, che con il Concordato di Worms (1122) ottenne il riconoscimento della superiore autorità spirituale della Chiesa, sottraendo all’imperatore il potere di nominare i vescovi. Quando nel 1152 venne eletto re di Germania, Federico I Barbarossa tentò di fermare il declino dell’istituzione imperiale riuscendovi, però, soltanto in parte.

• Dopo la sua morte (1190), l’autorità dell’impero si eroderà ulteriormente. Federico II di Svevia, suo nipote e successore, incoronato imperatore nel 1220, eserciterà sul nord Italia e sulla Germania un potere puramente nominale.

p. 236-239

Federico Barbarossa vuole limitare l’autonomia dei comuni

si formano due fazioni

Barbarossa scende in Italia e distrugge Milano e Crema

Alcuni comuni si alleano: nasce la Lega Lombarda

Con lui si schierano i

GhibelliniContro di lui si

schierano i Guelfi

L’imperatore, sconfitto a

Legano nel 1176 firma la

pace di Costanza

p. 238-239

Comune della Lega lombarda (guelfi)

Comune schierato con l’Imperatore Federico

Barbarossa (ghibellini)

Altro comune

La storia attraverso le fonti

La pace di CostanzaDopo la dura sconfitta subita a Legnano ad opera della Lega

lombarda, l’imperatore fu costretto a scendere a patti con i

Comuni, ai quali riconobbe una sostanziale indipendenza. Ecco

alcuni articoli della pace di Costanza siglata nel 1183.

«In nome della santa ed individua Trinità, Federico, col favore della

divina clemenza augusto imperatore dei Romani, ed Enrico VI, suo

figlio, augusto re dei Romani. La serena maestà della clemenza

imperiale fu sempre solita dispensare ai sudditi favore e grazie.

Pertanto, sappiano tutti i sudditi dell'impero, tanto della età presente

che della posterità, che noi con la consueta grazia della nostra

benignità, aprendo le viscere della nostra innata bontà alla fedeltà e

alla devozione dei Lombardi che talora avevano offeso noi e il nostro

impero, abbiamo ricevuto essi e la Lega e i loro fautori nella pienezza

della nostra grazia, rimettendo loro con clemenza tutte le offese e le

colpe con cui provocarono la nostra indignazione;

Noi, Federico imperatore dei Romani e il nostro figlio re dei Romani,

concediamo in perpetuo a voi città, luoghi e persone della Lega, le

regalie e le vostre consuetudini, tanto in città che fuori della città: per

quanto riguarda il fodro e i boschi, i pascoli e i ponti, le acque e i

mulini, l'esercito, le fortificazioni della città, la giurisdizione tanto

nelle cause penali che nelle civili, all'interno e all'esterno, e le altre

cose che si riferiscono al buono stato delle città.»Leggi i dettagli e fai delle ipotesi

• Quali sono le concessioni riconosciute ai comuni?

• L’imperatore dichiara di concedere ai comuni le regalìe. Si tratta davvero

di una concessione? Perché?

Osserva la carta e rifletti, quali città si allearono con l’imperatore?

Secondo te, per quale motivo?

La Chiesa nei primi secoli dopo il Mille• I primi secoli dopo il Mille rappresentarono per la Chiesa un periodo travagliato (lotta

per le investiture), durante il quale, tuttavia, si assistette a un lento rafforzamento

dell’autorità papale, sanzionato ufficialmente con il concordato di Worms (1122).

• Alle conquiste politiche si sommò, inoltre, una significativa rinascita spirituale,

testimoniata dal forte sviluppo dei pellegrinaggi (a Roma, a Santiago de Compostela, in

Terra Santa) e dalla formazione di ordini religiosi animati dall’intenzione di riavvicinarsi

al messaggio evangelico: l’ordine certosino, nato nel 1084; quello cistercense, sorto nel

1098, e quindi i francescani e i domenicani, nati all’inizio del XIII. I primi si

adoperarono per aiutare i più bisognosi e i secondi per lo sviluppo della cultura.

• In questo periodo il lento rafforzamento della Chiesa è testimoniato anche da un altro

processo, quello relativo alla violenta repressione dei movimenti ereticali, i cui

seguaci vennero ferocemente perseguitati e sterminati.

Il potere temporale

I movimenti di riforma

La lotta alle eresie

p. 242-245

Creazione dei Tribunali dell’Inquisizione,

tribunali speciali composti da religiosi, che

spesso estorcevano le confessioni con la tortura.

Crociata contro i Catari (o

Albigesi) nel sud della

Francia