2016/2019 - comprensivogravitelli.edu.it · Azioni PNSD 141 Infrastrutture 145 ... L’XI Istituto...
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XI ISTITUTO COMPRENSIVO GRAVITELLI
Scuola ad Indirizzo Musicale
Piazza Versaci, 198 98122 MESSINA
tel. 090/713520 cell.3331220836
email:[email protected]
Codice fiscale n. 97062030834 - C.M. MEIC869006
www.comprensivogravitelli.it
2016/2019
Il Dirigente Scolastico
Prof.ssa Concetta Quattrocchi
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Premessa 3
Atto di Indirizzo 4
Mission 11
Contesto territoriale e Organizzazione dell’Istituto 12
Plessi 14
Organigramma e Funzionigramma 18
Spazi e Sussidi 39
Rapporti con le Famiglie e con il Territorio 41
Priorità – Traguardi – Obiettivi 45
Piano di Miglioramento 46
Progettazione Curriculare, extracurriculare, educativa e organizzativa 77
Progetti 91
Valutazione 114
Inclusione 119
Il PAI 122
Alunni Stranieri 129
Alunni Adottati 132
Continuità e Orientamento 133
Pari Opportunità 134
Prevenzione del Bullismo e delle Dipendenze 135
Formazione del Personale 136
Organico dell’Autonomia 139
Azioni PNSD 141
Infrastrutture 145
Sicurezza 146
Piano Annuale delle Attività 147
Regolamento di Istituto 158
Carta dei Servizi 170
Patto di Corresponsabilità 173
Statuto Studentesse e Studenti 177
Regolamento Comodato d’Uso 179
Regolamento Viaggi di Istruzione 182
Regolamento “La Mongolfiera” e aule informatiche 187
Codice comportamento dipendenti pubblici 193
Misure per l’applicazione della normativa sulla Privacy 195
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PREMESSA
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF), predisposto ai sensi di quanto previsto dalla Legge del 13
luglio 2015 n. 107, è ” la carta d’identità “ di ogni istituto; è il documento con cui ogni scuola si rende
riconoscibile, in cui comunica e esplicita, in termini comprensibili, ai genitori e al territorio, la progettazione
educativa e didattica e le ragioni pedagogiche che la sostengono. Il Piano è stilato dal Collegio dei Docenti
seguendo le linee dell’Atto d’Indirizzo espresse dal Dirigente Scolastico. Il Consiglio d’ Istituto ufficializza il
documento approvandolo in ogni sua parte. Il PTOF è un documento in continua trasformazione; esso
comprende una parte che ha una valenza triennale ed esplicita il contesto in cui l’istituto esplica le sue
principali caratteristiche organizzative, educative, culturali e pedagogiche.
Il PTOF può essere considerato come un documento dinamico che ha lo scopo di registrare la vitalità della
scuola, di orientarne il cambiamento, di costituire un punto d’incontro con il territorio e le famiglie.
Dati Approvazione PTOF
Il presente Piano triennale dell’Offerta Formativa, relativo all’XI Istituto Comprensivo Gravitelli di
Messina, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015 n. 107, recante la
“Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni
legislative vigenti”.
Il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e
delle scelte di gestione e di amministrazione, definiti dal dirigente scolastico con proprio Atto di
Indirizzo prot. 5923°22 del 02/10/2015; ha ricevuto il parere favorevole del collegio docenti in data
13/01/2016 ed è stato approvato dal Consiglio d‟Istituto in data 14/01/2016.
Il piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in
particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato.
La revisione del Ptof è stata approvata dal Consiglio di Istituto in data 13-11-2017
Il Piano è pubblicato nel portale unico della scuola.
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ATTO DI INDIRIZZO RIGUARDANTE LA DEFINIZIONE E LA PREDISPOSIZIONE DEL
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 2015-16 E
TRIENNIO 2016-17 2017-18 2018-19
Prot. n. 5923/A22
Messina, 02/10/2015
Al Collegio dei Docenti
E p.c. Al Consiglio d’Istituto
Al DSGA
A tutto il personale dell’ XI Ist. Compr. “Gravitelli”
E p.c. alle famiglie degli alunni
All’albo della scuola e al sito web
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
VISTA la Legge n.59 del 1997, che ha introdotto l’autonomia delle istituzioni scolastiche e la dirigenza;
VISTO il DPR 275/1999, che disciplina l’autonomia scolastica; VISTO
il D.L.vo del 2001 e ss.mm. ed integrazioni;
VISTA la Legge n.107 del 2015
EMANA IL SEGUENTE ATTO DI INDIRIZZO
Le seguenti linee generali per l’a.s. 2015-16 e per il Piano Triennale dell’Offerta Formativa in ordine alle
azioni da promuovere, alle attività e scelte da realizzare, con l’obiettivo di delineare un quadro generale
condiviso del servizio scolastico dell’ XI Istituto Comprensivo “Gravitelli” di Messina.
Il presente documento è suddiviso nei capitoli:
1. L’Istituto: dati generali
2. Dati rilevanti dal Rapporto di Autovalutazione
3. Indicazioni sul Piano dell’Offerta Formativa contenute nella Legge 107/2015
4. I modelli di organizzazione oraria settimanale
5. Linee di indirizzo del POF.
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L’ISTITUTO: DATI GENERALI 2017-2018
L’XI Istituto Comprensivo “Gravitelli” di Messina alla data del 01 settembre 2015 è così strutturato:
- 4 Plessi di Scuola dell’Infanzia
- 3 Plessi di Scuola Primarie
- 2 Plessi di Scuola Secondaria di primo grado
DATI RILEVATI DAL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE
Da febbraio 2015 il personale è stato coinvolto nella redazione del Rapporto di Autovalutazione (RAV),
redatto nello specifico dal Gruppo di Autovalutazione (GAV) e condiviso in Collegio Docenti a giugno 2015.
Una prima bozza generale è stata presentata e condivisa con tutto il personale in servizio nel luglio 2015 e
ripresa a settembre, per condividere riflessioni e apporre priorità condivise ed azioni di miglioramento; i dati
in sintesi sono stati presentati sia al Collegio che al Consiglio d’Istituto prima della chiusura della
piattaforma del SNV.
Vengono valutate come priorità le esigenze formative individuate di seguito dalla lettura comparata del
RAV, nonché dell’indice ragionato predisposto da Dirigente Scolastico:
ESITI DEGLI STUDENTI PRIORITA’ TRAGUARDI
RISULTATI SCOLASTICI Riduzione della variabilità:
Progettazione fra classi parallele e gruppi di
livello.
Diminuzione con:
-progettazione didattica condivisa;
-utilizzo strumenti di monitoraggio;
-strutturazione interventi di recupero,
consolidamento, potenziamento.
Favorire gli apprendimenti degli Alunni con
bisogni educativi
speciali (H, DSA, BES).
Potenziamento di abilità e competenze in alunni
con difficoltà, per favorirne l’inclusione
attraverso metodologie innovative.
COMPETENZE CHIAVE
Di CITTADINANZA
Acquisire apprendimenti di base della nostra
cultura -linguaggi e codici potenziandoli con
un’educazione plurilinguistica e interculturale.
Raggiungimento delle competenze in chiave
multiculturale per avviare gli studenti alo
sviluppo di tre aspetti:
-identità personale (autonomia e responsabilità)
-conoscenze e competenze trasversali e culturali
(consapevolezza delle scelte)
-responsabilità sociale
(partecipazione alla cittadinanza attiva)
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OBIETTIVI DI PROCESSO
AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE
CURRICOLO, PROGETTAZIONE E
VALUTAZIONE
Realizzare prove d’Istituto comuni (in entrata, intermedia, in uscita)
Percorsi di recupero/potenziamento in ambito linguistico, logico-
matematico e lingua straniera.
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO Organizzare attività trasversali in ambito artistico, musicale motorio per
acquisire, consolidare e potenziare abilità
INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE Percorsi di potenziamento delle abilità inerenti agli assi cognitivo neuropsicologico,
affettivo relazionale/autonomia, comunicazionale linguistico, senso motorio prassico
Progettazione e organizzazione di materiale, aggiornamento e rapporti di rete in linea
con lo stato attuale della ricerca e delle linee guida ICD 10, DSA e BES
Promozione delle “buone prassi” attraverso l’adeguamento ai bisogni formativi degli
alunni
Progetti di recupero delle abilità attraverso attività trasversali in ambito artistico,
musicale e motorio
ORIENTAMENTO STRATEGICO E
ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA Organizzare orario didattico curriculare a classi parallele e per discipline
SVILUPPO E VALORIZZAZIONE
DELLE RISORSE UMANE
Individuare docenti aggiuntivi funzionali al POF in relazione alla prima area di
processo “Curricolo, progettazione e valutazione”
INDICAZIONI SUL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
CONTENUTE NELLA LEGGE 107/2015
Le innovazioni introdotte dalla Legge n.107/2015 mirano alla valorizzazione dell’autonomia
scolastica, che trova il suo momento più importante nella definizione e attuazione del Piano
dell’Offerta Formativa triennale (PTOF). Tali novità, prevedono, che le istituzioni scolastiche, con
la partecipazione di tutti gli organi di governo, dovranno provvedere alla definizione del POF per
l’anno 2015-16 e del Piano Triennale dell’Offerta Formativa per il triennio 2016-17, 2017-18, 2018-
19.
Gli indirizzi del Piano vengono definiti dal Dirigente Scolastico che, in proposito, attiva rapporti
con i soggetti istituzionali del territorio e valuta eventuali proposte delle rappresentanze sociali; il
Collegio dei Docenti lo elabora; il Consiglio d’Istituto lo approva. Il Piano può essere rivisto
annualmente entro ottobre.
Per la realizzazione degli obiettivi inclusi nel Piano dell’Offerta Formativa le istituzioni scolastiche
si possono avvalere di un organico potenziato di docenti a supporto delle attività didattiche e di
coordinamento.
Il Piano deve prevedere:
1. Piano offerta formativa su plessi con tempi scuola specifici (C.14)
2. Piano risorse docenti su numeri attribuiti, controllata dal USR (c.13 e 14): posti comuni e
sostegno, fabbisogno per il potenziamento
3. Piano risorse ATA (c.14)
4. Piano della formazione docenti (c.12) redatto in coerenza con PTOF (c.124)
5. Piano della formazione ATA (c.12)
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6. Piano miglioramento RAV (c.14.3)
7. Piano fabbisogno infrastrutture e materiali (c.14.3)
8. Azioni Piano Nazionale Scuola Digitale (c.57 e c.59)
Rimane fondamentale tenere conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle
associazioni dei genitori di quanto emerso dai rapporti attivati dal Dirigente Scolastico con tutto il
personale interno alla scuola e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche
operanti sul territorio.
I MODELLI DI SCUOLA ED ORGANIZZAZIONE SETTIMANALE
La situazione per l’anno scolastico 2015-16 è la seguente:
Plesso Scuola dell’Infanzia Gravitelli Superiore
1 Sezione MISTA di bambini 3-4-5 anni dal lunedì al venerdì per un totale di 25 ore
settimanali; 2 sezioni MISTE di bambini 3-4-5 anni dal lunedì al venerdì per un totale di
40 ore settimanali; 1 sezione PRIMAVERA dal lunedì al venerdì per un totale di _ ore
settimanali
Plesso Scuola dell’Infanzia Cristo Re
1 Sezione MISTA di bambini 3-4-5 anni dal lunedì al venerdì per un totale di 25 ore
settimanali; 2 sezioni MISTE di bambini 3-4-5 anni dal lunedì al venerdì per un
totale di 40 ore settimanali
Plesso Scuola dell’Infanzia Montepiselli
2 Sezioni MISTE di bambini 3-4-5 anni dal lunedì al venerdì per un totale di 40 ore settimanali
Plesso Scuola dell’Infanzia Savasta
1 Sezione MISTA di bambini 3-4-5 anni dal lunedì al venerdì per un totale di 25 ore settimanali
Plesso Scuola Primaria “M. Passamonte”
Fino a 30 ore settimanali dal lunedì al venerdì in orario antimeridiano
Plesso Scuola Primaria “Cristo Re”
Fino a 30 ore settimanali dal lunedì al venerdì in orario antimeridiano
Plesso Scuola Primaria “Montepiselli”
Fino a 30 ore settimanali dal lunedì al venerdì in orario antimeridiano
Plesso Scuola Secondaria di I° “A. Paino”
30 ore settimanali dal lunedì al venerdì in orario antimeridiano con rientri pomeridiani per gli
alunni dell’indirizzo musicale
Plesso Scuola Secondaria di I° “Annibale Maria di Francia”
30 ore settimanali dal lunedì al venerdì in orario antimeridiano con rientri pomeridiani per gli
alunni dell’indirizzo musicale
Le proposte di variazione dei tempi scuola nei plessi sopraindicati dovranno essere presentate al
Piano dell’Offerta Formativa e nel conteggio dell’organico dell’autonomia per il triennio che partirà
da settembre 2016.
LINEE DI INDIRIZZO PER IL POF 2015-16 E PER IL TRIENNIO SUCCESSIVO
Tenendo conto del Rapporto di Autovalutazione, delle verifiche di fine anno scolastico 2015-16, dei
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contributi dei genitori attraverso gli organi collegiali, dei contributi dell’amministrazione locale
nello spirito dell’autonomia funzionale, organizzativa e didattica riconosciuta dalla Costituzione, la
Dirigente definisce sinteticamente le seguenti linee guida generali per il presente anno scolastico
tutte tese a sostenere l’impegno prioritario nel processo di formazione e istruzione di base con
un arricchimento dell’Offerta Formativa volta a favorire il successo scolastico e l’attenzione per
il percorso formativo del singolo alunno come diretta espressione dell’art. 3 della Costituzione:
“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di
sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E’
compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di
fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e
l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del
Paese”.
- AREA DEL CURRICOLO
Completamento della pianificazione curriculare introducendo standard di valutazione, prove
comuni di Istituto, il curricolo per le competenze trasversali (tra cui le competenze di
cittadinanza e le competenze digitali), l’adozione del certificato delle competenze come
previsto dal modello ministeriale, la promozione dell’innovazione didattico educativa e
della didattica per competenze così come indicata nelle Indicazioni nazionali per il
curricolo.
Potenziamento delle strategie per consolidare le competenze linguistiche (italiano e lingue
straniere) e le competenze logico-matematiche.
Individuazione di percorsi per lo sviluppo delle competenze di cittadinanza attiva e
democratica nelle due aree delle competenze comunicativo-relazionali e dei comportamenti
responsabili.
- SUCCESSO FORMATIVO E INCLUSIONE
Definizione di azioni di recupero delle difficoltà, di supporto nel percorso scolastico, di
valorizzazione delle eccellenze per la promozione del successo formativo di tutti gli alunni
sia adottando forme di didattica innovativa o alternativa all’interno del curricolo, che
integrando attività oltre l’orario curricolare.
Potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni
educativi speciali. Nell’ottica di rimozione degli ostacoli allo sviluppo armonico del
bambino e del ragazzo si collocano le attività di prevenzione di violenza e discriminazioni,
promozione del benessere, della salute della persona e dello stare bene insieme a scuola.
- AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO
Implementazione del sistema di valutazione previsto dal DPR 80 del 2013 con la raccolta e
l’elaborazione di dati utili all’analisi della qualità del servizio scolastico, sia sul versante dei
risultati scolastici che su altre voci del rapporto di autovalutazione, migliorando le forme di
ascolto delle esigenze delle famiglie e del territorio.
Attuazione del Piano di Miglioramento contenuto nel RAV e verifica dell’efficacia delle
azioni attuate.
- FLESSIBILITA’ ORGANIZZATIVA
Introduzione di elementi di flessibilità didattica e organizzativa finalizzati ad una
valorizzazione delle risorse professionali e ad una maggiore sostenibilità del POF nel suo
insieme. La valutazione dei vari progetti e dell’utilizzo della flessibilità deve tener conto
della sostenibilità dei progetti proposti oltre ai contenuti indicati nel Curricolo d’Istituto, sia
in orario curriculare che in quello extracurriculare.
- AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Elaborazione di proposte riconducibili alle aree di miglioramento, agli elementi di priorità
definiti nel Piano di miglioramento, collegate alla programmazione didattica o di
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potenziamento anche nell’orario extracurriculare.
- ORIENTAMENTO E CONTINUITA’
Rafforzamento delle procedure e revisione degli strumenti per l’orientamento e per la
continuità educativa tra i diversi ordini di scuola. Nell’ottica del curricolo verticale
intensificare la programmazione comune tra i gradi di scuola per gli anni ponte e i rapporti
con i servizi di Nido e dell’Infanzia (scuole paritarie) del territorio come con le scuole
superiori attinenti all’area geografica di maggior destinazione.
- DOTAZIONI STRUMENTALI E INNOVAZIONI TECNOLOGICHE
Ampliamento della dotazione tecnologica e dell’offerta di formazione nell’ambito delle
tecnologie digitali per la promozione dell’uso delle tecnologie nella didattica quotidiana e
nell’organizzazione degli uffici, finalizzata anche alla dematerializzazione già prevista dalla
norma. Supportare l’innovazione tecnologica con azioni mirate e l’adesione ai progetti
PON. Innovazione didattica con acquisto ed utilizzo delle LIM, dei laboratori di informatica
ed altri supporti.
Miglioramento della comunicazione tra scuola e famiglie con maggior trasparenza e
possibilità di accesso ad informazioni e materiali prodotti dall’Istituto grazie anche al nuovo
sito www.comprensivogravitelli.it .
Snellimento delle modalità di comunicazione interna tra plessi e personale utilizzando tutte
le potenzialità del sito: Albo pubblico, parte relativa all’Amministrazione Trasparente,
modulistica a disposizione, diffusione circolari, parte riservata al personale, ecc.
- SICUREZZA
Aumentare la conoscenza e la consapevolezza delle procedure, dei comportamenti corretti
in caso di emergenza e delle tematiche inerenti la sicurezza nel posto di lavoro e dell’attività
con i minori. Prevedere un piano di formazione sia per i lavoratori che per gli alunni.
Attuare correttamente i piani di vigilanza con il coinvolgimento di tutto il personale.
Collaborare con Enti locali per una continua manutenzione e messa in sicurezza degli
edifici.
- FORMAZIONE
Definizione di proposte di formazione collegate al Piano di miglioramento, alle aree di
priorità tra cui l’apprendimento del tema della valutazione, la formazione delle dinamiche
relazionali-comunicative e dei conflitti, lo sviluppo della didattica per competenze, in
particolare per l’elaborazione del curricolo relativo a competenze trasversali (ed. alla
cittadinanza ed ed. digitale). Definire un piano di formazione che coinvolga tutto il
personale (compreso il personale ATA) tenendo conto delle specifiche esigenze formative
in ambito del lavoro amministrativo a supporto del servizio di formazione e istruzione e alla
gestione del personale scolastico.
- ORGANICO POTENZIATO E ORGANICO DELL’AUTONOMIA
L’organico potenziato è stato richiesto per le finalità previste dalla legge n.107/2015, e
tenendo conto in particolare delle priorità del RAV. Nel Piano dell’Offerta Formativa vanno
indicate le priorità rispetto agli ambiti di insegnamento o classi di concorso del personale
identificato per l’organico potenziato per l’anno 2015-16 e per l’organico dell’autonomia
del triennio successivo. Il Collegio esprime criteri per la definizione di responsabili con
mandati specifici su aree progettuali per raccogliere e definire.
Nel Piano dell’Offerta Formativa verranno definiti anche gli ambiti di coordinamento e di
supporto all’azione didattica.
Tenere presente, tramite le figure strutturali esistenti ed eventuali loro revisori (funzioni
strumentali, fiduciari di plesso, referenti, coordinatori di dipartimento, ecc) la necessità di
creazione di middle management scolastico.
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- PERSONALE AMMINISTRATIVO TECNICO ED AUSILIARIO
Con una Direttiva specifica del Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi, vengono
date indicazioni e criteri di massima, previste dal citato comma 5 dell’art. 25 del D.Lgs.
165/2001, al fine di porlo in condizioni di gestire efficacemente i servizi generali e
amministrativi di questa istituzione scolastica in coerenza con le priorità indicate dal Piano
dell’Offerta Formativa.
- PARTECIPAZIONI ALLE INIZIATIVE DEL PON
Predisporre progetti per accedere ai fondi del PON per la Programmazione 2014-2020,
mediante la predisposizione di Piano di Miglioramento definito collegialmente, sulla base
dell’autovalutazione dei propri bisogni, integrato al piano dell’offerta formativa. Esso sarà
fondato su un’autodiagnosi dei fattori di massima criticità e costituito dall’insieme delle
proposte di azioni (FSE e FESR) con cui la scuola intenderà affrontare le proprie esigenze e
quelle della comunità di riferimento.
Il Collegio dei docenti elabora il Piano dell’Offerta Formativa, per l’anno scolastico 2015-16 e per il
triennio successivo, e il Consiglio d’Istituto lo approva.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Concetta Quattrocchi
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MISSION DELL’ISTITUTO “GRAVITELLI”
L’XI Istituto Comprensivo intende proporre servizi, cultura e una offerta formativa ricca e qualificata. La
scuola mette a disposizione orari e calendari differenziati, capaci di garantire a tutti il diritto allo studio
oltre che una organizzazione interna di scelte e metodi che possano assicurare un effettivo inserimento
di tutti gli aventi diritto. L’Istituto si propone di rendere il rapporto con le famiglie inteso e proficuo, per
garantire la effettiva realizzazione di una scuola come comunità, aperta a tutti gli apporti sociali e a
gestione significativamente democratica. Secondo un dettato pedagogico ormai diffuso, la scuola ha
avviato, dunque, un’opera globale di condizionamenti precoci, capaci di realizzare, in rete con il
territorio, un investimento valido sul piano educativo, sociale e democratico, nel tentativo di ridurre
l’eventuale carico negativo delle esperienze extrascolastiche degli alunni.
L’Istituto “Gravitelli” propone dunque una Offerta Formativa differenziata nelle diverse dimensioni di
crescita degli alunni. Per tali ragioni si è scelta come parola/guida dell’intero percorso scolastico il
termine:
CRESCERE
con le sue diverse declinazioni: crescere esplorando il territorio, crescere nel cambiamento, crescere
aiutando l’altro, crescere divertendosi, ecc..
Quello dell’XI Istituto Comprensivo è un progetto educativo centrato sulla Persona, per la quale l’intera
istituzione si adopera per realizzare il fine costituzionalmente assegnatole, ovvero di educare istruendo. Il
termine “CRESCERE” è dunque inteso nelle sue implicazioni relative al rapporto con il territorio, con gli
altri e, soprattutto, con se stessi. Si intende offrire pertanto una molteplicità di interventi che implicano,
da parte della scuola, l’assunzione di alcuni obiettivi impegnativi, vissuti come un impegno-sfida per
conseguire con successo l’esito finale della formazione dell’uomo e del cittadino nella prospettiva di una
educazione alla convivenza democratica consapevole, attiva e partecipata.
Le otto competenze - chiave
Come espresso nella Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18/12/06, le otto
competenze chiave per l’esercizio della cittadinanza attiva, da conseguire al termine dell’obbligo di
istruzione, sono meta - competenze da conseguire per la propria realizzazione, lo sviluppo personale, la
cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.
1. Comunicazione nella madre lingua 2. Comunicazione nelle lingue straniere 3. Competenza
matematica e di base in scienza e tecnologia 4. Competenza digitale 5. Imparare ad imparare 6.
Competenze sociali e civiche 7. Spirito di Iniziativa e Imprenditorialità 8. Consapevolezza ed
Espressione culturale.
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Contesto territoriale e organizzazione dell’Istituto
L'Istituto Comprensivo “Gravitelli” è una struttura solida e complessa, ben radicata nella realtà
territoriale di riferimento, all’interno della quale la scuola ha maturato una precisa identità. Il
territorio su cui gravita l’XI Istituto Comprensivo con sede in Gravitelli (Piazza Versaci 198)
abbraccia una vasta zona della città che, allungandosi dal centro storico lungo l’importante Via
Tommaso Cannizzaro alta, comprende il popoloso quartiere di Gravitelli e la frazione di Montepiselli,
una parte del Viale P. Umberto, ricadenti tutte nella quarta circoscrizione. L’utenza proviene anche
dai villaggi Cataratti, Bisconte e Camaro, facilmente raggiungibili tramite una bretella stradale
comunale, realizzata nella metà degli anni ‘’90 del Novecento. Gli alunni di scuola dell’infanzia,
primaria e secondaria provengono anche da zone non ricadenti nel territorio, poiché la frequenza
dell’Istituto è stata richiesta tradizionalmente dai genitori che lavorano negli uffici del centro
(Università, Tribunale, Comune, ecc.). In seguito ad ordinanza sindacale del Sindaco, la sede centrale
è stata trasferita momentaneamente nei locali dell’ex Istituto Antonello, in via della Zecca.
Si comprende, pertanto, come l’eterogeneità dell’utenza comporti l’analisi di tutta una serie di
importanti variabili. Riguardo all’occupazione dei genitori, al titolo di studio e alla composizione del
nucleo familiare si può identificare la seguente situazione socio- economico-culturale: la maggioranza
delle famiglie ha un buon livello culturale e buona integrazione. Una piccola parte vive difficoltà
economiche e presenta un livello di istruzione più basso e in alcuni casi il fenomeno si associa a forme
di disagio, manifestato diversamente dagli alunni, chiaramente secondo l’età e la capacità di reazione
dei singoli.
La presenza di alunni diversamente abili, nella scuola dell’infanzia, nella scuola primaria e nella
scuola secondaria di I grado non costituisce una limitazione nello sviluppo della programmazione
educativo/didattica, ma piuttosto una risorsa. Sia per la necessità di adeguare in maniera meditata
l’attività didattica alla realtà dei singoli alunni, che sono inseriti a volte nel numero di due per classe,
sia per la presenza in classe di docenti specializzati che contribuiscono in maniera qualificata e
propulsiva al miglioramento della vita della sezione/classe. Analogamente la presenza di alcuni alunni
stranieri favorisce l’incontro di persone diverse per cultura, tradizioni, idee e stimola a una interazione
più attenta al rispetto dell’altro, ponendo le basi per una positiva integrazione.
Nel quartiere di Gravitelli e di Montepiselli, che costituiscono le zone di prioritaria competenza,
esistono, quali centri di aggregazione, due parrocchie, la palestra PalaRussello, la biblioteca scolastica
“La Mongolfiera”, inaugurata il 18 dicembre 2007, presso la scuola Passamonte. La scuola, pertanto,
si colloca nel quartiere come autentico centro di vita associata e non solo come ambiente di
apprendimento. Essa, infatti, offre ai bambini dai 3 anni ai 14/15 anni di età numerose opportunità di
impiego del tempo libero, sia con attività ludico – sportive – ricreative, sia con attività laboratoriali
(coro, strumenti musicali - pianoforte, chitarra, flauto traverso, clarinetto – informatica , attività
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grafico/pittoriche , ecc.).
Dall’anno scolastico 2002/2003, presso l’Istituto Comprensivo Gravitelli, sono stati istituiti i Corsi di
Strumento Musicale. Con l’istituzione di tali corsi la scuola offre alle famiglie la possibilità di
frequentare percorsi di avviamento alla pratica strumentale tenuti da docenti qualificati, con
un’organizzazione che si ispira al modello della scuola media annessa al Conservatorio. Infatti, se da
un lato l’obiettivo specifico di questi corsi non è quello di formare dei “concertisti”, dall’altro, tuttavia,
gli studi compiuti nel triennio della Scuola Secondaria di I grado ad indirizzo musicale possono avere
un valore orientativo e propedeutico ad una eventuale prosecuzione degli studi musicali, preparando
gli allievi che lo desiderano a sostenere l’esame di ammissione al Conservatorio o al Liceo Musicale.
Sono così stati avviati, presso il nostro istituto, corsi di clarinetto, chitarra, flauto traverso, pianoforte
specialità strumentali assai richieste che soddisfano le esigenze di varietà di organico legate alla
pratica della musica d’insieme. Gli alunni iscritti ai suddetti corsi frequentano le lezioni di musica in
orario pomeridiano: in aggiunta alle due ore curriculari di Musica, essi partecipano ad una lezione
individuale e/o per piccoli gruppi di strumento, alternando la pratica esecutiva, la lettura della musica
e la pratica vocale a momenti di ascolto partecipativo. Per accedere ai corsi musicali, gli alunni
sostengono una prova orientativo - attitudinale davanti ad una commissione formata dai docenti di
strumento e da un docente di Musica: in base alle osservazioni effettuate, la Commissione potrà
confermare o meno la scelta dello strumento espressa dall’allievo all’atto dell’iscrizione e/o
eventualmente suggerire una seconda scelta.
Dall’anno scolastico 2014-2015, il nostro Istituto, già ad indirizzo musicale, è diventato scuola
accreditata per la sperimentazione della Pratica musicale nella scuola primaria secondo il D.M. n°8
del 31 gennaio 2011.
Le Indicazione per il primo ciclo (2012) contemplano a pieno titolo l’Educazione musicale nel
curricolo obbligatorio dai 3 ai 14 anni, in continuità e verticalità con il 2° ciclo di istruzione. Il DM
8/11 delinea appunto, “la possibilità di un potenziamento della pratica musicale a partire dalla terza
classe elementare“, per sviluppare e maturare negli alunni coinvolti esperienze significative sotto il
profilo socio- culturale- educativo. Nell’ottica di una scuola di qualità, sempre in miglioramento, si
vuole arrivare a poter istituire, in un prossimo futuro, un curricolo verticale efficiente ed efficace che
porti arricchimento, sviluppo di conoscenze e abilità, nell’ambito di un processo globale di
esplorazione-comprensione-apprendimento nella pratica musicale. Il tutto diventa strumento
importante di autovalutazione attraverso indicatori di qualità specifici che attesteranno le competenze
acquisite.
14
Plessi dell’Istituto
L’XI Istituto Comprensivo “Gravitelli” comprende la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola
secondaria di primo grado. Comprende vari plessi dislocati nell’area di pertinenza della scuola.
PLESSO SEDE CENTRALE ED UFFICI DI DIRIGENZA ED AMMINISTRATIVI
SCUOLA SECONDARIA I GRADO
PIAZZA VERSACI, 198
TEL. 090713520 CELL.3331220836
La sede centrale della scuola secondaria di I grado in seguito ad Ordinanza Prot. n. 248455
del 27/09/2016 è stata trasferita temporaneamente nei locali dell’ex Istituto “Antonello” , in
via della Zecca, dove sono anche presenti gli uffici di Presidenza, Vicepresidenza, la Direzione
Amministrativa e la Segreteria.
SCUOLA SECONDARIA di I GRADO
“ANNIBALE MARIA DI FRANCIA”
VIALE P. UMBERTO, 93
TEL. 090/675105
La scuola secondaria di primo grado A. M. DI FRANCIA è intitolata al sacerdote Annibale
Maria Di Francia (Messina, 5 luglio 1851 – Messina 1° giugno 1927) e sorge nelle adiacenze il
santuario di Cristo Re, a poche centinaia di metri dallo svincolo autostradale “Boccetta”.
La Scuola Secondaria di I grado si trova al secondo piano; le aule sono molto luminose e
arieggiate, con corridoi ampi e un laboratorio informatico.
15
SCUOLA PRIMARIA
“CRISTO RE”
VIALE P. UMBERTO
TEL. 090/674405
Le classi della scuola primaria, ampie e confortevoli, si trovano al piano terra in aule luminose e spaziose;
è presente la sala-mensa.
SCUOLA PRIMARIA
“MARIO PASSAMONTE”
VIA PIETRO CASTELLI
TEL. 090/711179
La scuola primaria è collocata al piano terreno ed al primo piano. L’edificio ha ampi spazi, corridoi ed
aule luminose, ben arredate ed arieggiate. Nello stesso stabile si trova la biblioteca “La Mongolfiera”,
molto fornita e aperta anche al territorio, che offre l’opportunità di una scuola sempre più presente, in
grado di essere un centro socio-culturale con momenti di sensibilizzazione e coinvolgimento delle
famiglie, attraverso Incontri con gli Autori e/o esperti.
16
SCUOLA PRIMARIA
MONTEPISELLI
VIA GELONE n. 1
TEL. 090/710721
La scuola si trova al primo piano in aule grandi, arieggiate e luminose del quartiere Montepiselli; è
presente la sala-mensa.
SCUOLA DELL’INFANZIA
“CRISTO RE”
VIALE P. UMBERTO
TEL. 090/674405
Le classi di scuola dell’infanzia e scuola primaria si trovano al piano terra in aule luminose e spaziose; è
presente la sala-mensa.
SCUOLA DELL’INFANZIA
“ Savasta”
VIA PIETRO CASTELLI
TEL. 090/711179
L’edificio ha ampi spazi, corridoi ed aule luminose, ben arredate ed arieggiate.
17
SEGRETERIA
VIA DELLA ZECCA – MESSINA
TEL. 090/713520
Cell. 3331220836
Codice Meccanografico: MEIC 869006
email:[email protected]
Sito web scuola: www.comprensivogravitelli.it
Orario di Ricevimento:
Mercoledì e Venerdì dalle 10.30 alle 13.00
Martedì e Giovedì dalle 14.30 alle 16.30
SCUOLA DELL’ INFANZIA
PLESSO GRAVITELLI SUPERIORE
VIA PIETRO CASTELLI
TEL. 090/711179
La scuola dell’infanzia è ubicata nella zona di Gravitelli alta; è un plesso rimodernato recentemente,
con aule spaziose e luminose e con tutti i servizi necessari all’utenza.
SCUOLA DELL’INFANZIA
MONTEPISELLI
VIA GELONE n. 1
TEL. 090/710721
La scuola dell’infanzia si trova al primo piano in aule grandi, arieggiate e luminose; è
presente la sala-mensa.
18
Organigramma e Funzionigramma
a.s. 2017/2018
L’ Organigramma e il Funzionigramma consentono di descrivere attraverso una mappa competenze e
responsabilità dei soggetti e delle specifiche funzioni:
- il Dirigente Scolastico
- gli organismi gestionali (Consiglio di Istituto, Collegio Docenti, Consigli di Intersezione,
Interclasse, Consigli di Classe)
- Il DSGA
- le figure intermedie (collaboratori, funzioni strumentali, responsabili di plesso ecc.)
- i singoli docenti, che operano in modo collaborativo e s’impegnano nell’obiettivo di offrire
agli alunni un servizio scolastico di qualità.
Le modalità di lavoro si fondano sulla collegialità, sulla condivisione e sull’impegno di ciascuno, nel
riconoscimento dei differenti ruoli e livelli di responsabilità gestionale, nonché della diversità di opinioni
mirata ad individuare scopi comuni di lavoro.
Il Funzionigramma costituisce la mappa delle interazioni che definiscono il processo di governo del
nostro Istituto con l’identificazione delle deleghe specifiche per una governance partecipata. È definito
annualmente con provvedimento dirigenziale e costituisce parte del PTOF. In esso sono indicate le risorse
professionali assegnate all’ Istituto scolastico con i relativi incarichi. Si differenzia dall’ organigramma
poiché alla semplice elencazione dei ruoli dei diversi soggetti, aggiunge anche una descrizione dei
compiti e delle funzioni degli stessi.
19
20
I
I Collaboratore : Ins.te Giuseppa Costa
II Collaboratore: Prof.ssa Maria Di Pietro
Funzioni Strumentali:
Area 1: Coordinamento e autovalutazione delle attività previste dal POF
Area 3: Continuità e orientamento
Area 3: Diversità e inclusione – alunni diversamente abili
Area 3: Diversità e inclusione – alunni DSA/BES
Area 4: Attività extra-curriculari e contatto con gli enti esterni pubblici e privati
Responsabili di plesso INFANZIA: Plesso Cristo Re: A.Liotta;
Plesso Gravitelli: M.P.Romano;
Plesso Montepiselli: A.Chillè;
Plesso Savasta: G.Prestipino.
PRIMARIA: Plesso Cristo Re: F.ta Vento/R.Armeli
Minicante Plesso Montepiselli: F.Auditore
Plesso Passamonte: F.Spinella/B.Inferrera
SEC.I°: Plesso Paino: A.Trovatello
Plesso Annibale M.diFrancia: A.Guerrera/G.Galvagno
AREA
ORGANIZZATIVA
21
RSPP (D. Lgs. 81/2008)
(Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione)
Ing. Maria Muscarà
ASPP (D.Lgs. 81/2008)
Ins. G.Costa
RLS
(Rappr. dei Lavoratori per la sicurezza)
In.te Caruso Caterina
RSU
FLC/CGIL: S. Balsamà, UIL/Scuola: A. Chillè, GILDA/UNAMS:R.G. Armeli
Addetti Antincendio
Gruppo Primo Soccorso
Addetti alle chiamate di Soccorso
AREA
DELLA
SICUREZZA
22
Coordinatori di Classe/Interclasse
Coordinatori di Dipartimento
Responsabili dei Laboratori
Referenti Commissioni
Comitato di Valutazione
Team Innovazione Digitale
AREA
DIDATTICA
23
Funzionigramma 2017-2018
Staff Dirigenziale: Collaboratori del Ds – FF. Strumentali
DIRIGENTE
SCOLASTICO
CONCETTA
QUATTROCCHI
Esercita le funzioni previste dal D.Lvo n° 165/2001 e dal vigente CCNL –
Area V. A titolo esemplificativo
Assicura la gestione unitaria dell’Istituto e ne ha la legale rappresentanza
Garantisce che le risorse finanziarie e strumentali siano gestite in modo
funzionale rispetto agli obiettivi del servizio scolastico
Emana direttive e adotta provvedimenti orientati a migliorare la qualità
del servizio offerto all’utenza.
Promuove interventi per assicurare la qualità dei processi formativi e
l’attuazione del diritto all’apprendimento da parte degli alunni
Nel rispetto delle competenze degli Organi Collegiali, ha autonomi poteri
di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane.
È titolare delle relazioni sindacali e cura i rapporti con tutte le Amm. ni, gli
Enti, le Associazioni, ecc. che hanno interessi e
competenze nei confronti del servizio scolastico.
DIRETTORE
DEI SERVIZI
GENERALI e
AMM. VI
(DSGA)
SILVIO
LE ROSE
Esercita le funzioni previste dall’attuale quadro normativo e dal
vigente CCNL.
Esercita le funzioni previste dall’attuale quadro normativo e dal
vigente CCNL.
In particolare e d’intesa con il D.S., orienta l’organizzazione e
la gestione dei servizi generali e amministrativi al
raggiungimento degli obiettivi istituzionali per offrire
all’utenza un servizio attento e qualificato.
Dirigente
Scolastico DSGA
Funzioni Strumentali
Responsabili
di Plesso
Collaboratori Ds
24
DOCENTE
COLLABORATORE
GIUSEPPA
COSTA
- Coadiuvare il D.S. nella gestione della scuola e su funzioni
appositamente delegate;
- collaborare con il D.S. per la definizione della progettazione unitaria,
per la sua realizzazione sul piano operativo, per migliorare
l’organizzazione generale dell’Istituto sul piano della ricerca,
dell’innovazione e dello sviluppo nonché della formazione e
dell’aggiornamento;
- collaborare, insieme al Dirigente, con le Funzioni strumentali per una
proficua realizzazione delle attività progettate,coordinando le
commissioni/gruppi di lavoro (Continuità, Orientamento, Intercultura,
Multimedialità) espressi dal Collegio docenti unitario;
- fornire supporto organizzativo alla gestione delle sostituzioni del
personale assente e alla gestione quotidiana della scuola in genere,
con particolare riferimento all’entrata e all’uscita degli alunni e
all’assistenza e vigilanza durante la ricreazione presso la sede
centrale, rimanendo delegata analoga incombenza ai singoli
responsabili delle sedi staccate;
- collaborare il Dirigente Scolastico nella predisposizione e nella
gestione delle attività previste dal PTOF;
- preparare i lavori del Collegio dei docenti unitario e
verbalizzare le sedute, se non delegata alla presidenza; collaborare con
la segreteria per la pianificazione e le procedure esecutive funzionali
alla realizzazione delle attività di competenza;
- partecipare alle riunioni periodiche dello staff;
- sviluppare in collaborazione con il dirigente , rapporti di
collaborazione e di comunicazione proficua sia con il personale
interno, sia con i soggetti esterni presenti sul territorio; occuparsi
prevalentemente degli aspetti organizzativi e progettuali della scuola
dell’infanzia e primaria, collaborando con i responsabili di plesso; - -
- coordinare le attività connesse alla sicurezza, collaborando con i
referenti del plesso, con l’RSPP e curarne la documentazione;
- in occasione delle Riunioni dei Dipartimenti e delle Commissioni
predisporre i registri dei verbali, i fogli-firme e controllare che i
segretari abbiano redatto correttamente e compiutamente il verbale di
loro competenza;
-sovrintendere, d’intesa con il Dirigente Scolastico e la Commissione
elettorale, al procedimento di rinnovo degli organi collegiali di
istituto;
-creare soluzioni innovative da diffondere all’interno della scuola sui
temi del PNSD
-occuparsi di interventi di urgenza riferiti al personale amministrativo
per pratiche ascritte alla scuola di ogni ordine e grado;
-coordinare il GLI presiedendone i lavori in assenza del Dirigente
Scolastico;
-sostituire il Dirigente Scolastico nell’ipotesi di sua assenza d’intesa
con il medesimo;
25
SECONDO
COLLABORATORE
MARIA
DI PIETRO
-Curare il coordinamento organizzativo e logistico;
-predisporre, d’intesa con il Dirigente Scolastico, il piano annuale delle
attività;
-tenere le relazioni con il personale scolastico, al fine di promuovere
autonome iniziative tendenti a migliorare gli aspetti organizzativi,
comunicativi e logistici;
-co-gestione delle assenze del personale docente delle scuole secondarie
di primo grado, secondo le direttive impartite dal Dirigente Scolastico;
-sostituire il Dirigente Scolastico nell’ipotesi di sua assenza d’intesa
con il medesimo;
-collaborare il Dirigente Scolastico nella predisposizione e nella
gestione delle attività previste dal PTOF;
-collaborare con la segreteria per la pianificazione e le procedure
esecutive funzionali alla realizzazione delle attività di competenza;
-partecipare alle riunioni periodiche dello staff;
-fornire supporto organizzativo alla gestione delle sostituzioni del
personale assente e alla gestione quotidiana della scuola in genere, con
particolare riferimento all’entrata e all’uscita degli alunni e
all’assistenza e vigilanza durante la ricreazione presso la sede centrale,
rimanendo delegata analoga incombenza ai singoli responsabili delle
sedi staccate;
-sovrintendere, d’intesa con il Dirigente scolastico e la commissione
elettorale, al procedimento di rinnovo degli organi collegiali di Istituto;
-presiedere riunioni informali e/o formali, su mandato specifico del
Dirigente scolastico;
-rappresentare il Dirigente Scolastico presso enti, istituzioni e/o
associazioni esterne;
-coordinamento generale delle scuole secondarie di primo grado;
-collaborare, insieme al dirigente , con le Funzioni strumentali per una
proficua realizzazione delle attività progettate, coordinando le
commissioni/gruppi di lavoro(Continuità, Orientamento, Intercultura,
Multimedialità) espressi dal Collegio docenti unitario; svolgere
ogni altro incarico di volta in volta attribuito dal Dirigente
Scolastico
-coordinare le attività connesse alla sicurezza, collaborando con i
referenti del plesso, con il RSPP e curarne la documentazione;
-in occasione delle Riunioni dei Dipartimenti e delle Commissioni
predisporre i registri dei verbali, i fogli-firme e controllare che i
segretari abbiano redatto correttamente e compiutamente il verbale di
loro competenza.
26
DOCENTI
RESPONSABIL
I DI PLESSO
Scuola secondaria I:
Anna Trovatello
plesso Paino,
Guerrera Azzurra
viceresponsabile:
Giovanni Galvagno
Plesso A.M.Di Francia,
Scuola Primaria:
Franca Spinella
vice responsabile:
Barbara Inferrera
Plesso Passamonte
Auditore Francesca
plesso Montepiselli;
Fortunata Vento
vice responsabile:
R.G.Armeli Minicante
plesso Cristo Re;
Scuola infanzia:
Angela Liotta
plesso Cristo Re;
Chillè Adriana
plesso Montepiselli;
Romano Maria Pia
plesso Gravitelli sup.
Graziella Prestipino
Plesso Savasta
• Rapporti con il D.S. ed informazione circa le esigenze
organizzative;.
• Ritiro, diffusione e custodia delle circolari interne, posta,l
comunicazioni ecc.
• Ricevimento e custodia dei sussidi didattici, materiali, libri, riviste,
ecc. e segnalazione dei bisogni eventualmente presenti;
• Rapporti con l’utenza e con soggetti esterni;
• Vigilanza generale (orari, turnazioni, frequenza alunni, ecc.)
• Sostituzione docenti assenti;
• Comunicazione di ogni problema di funzionamento, di situazioni di
infortunio, di emergenza;
• Segnalazione di problematiche connesse al funzionamento dei
servizi collegati agli Enti Locali (vigilanza, trasporto, mensa ecc.)
• Segnalazione eventi di furto/atti vandalici;
• Registrazione permessi brevi e relativi recuperi;
• Partecipazione agli incontri di staff.
27
FUNZIONI STRUMENTALI
AREA PTOF
GRAZIA MAGAZZU’
Coordinamento attività del POF,
Coordinamento delle attività curriculari della scuola
attraverso il coordinamento dei Dipartimenti e dei
consigli di Classe,
Valutazione bimestrale del Piano delle attività,
Revisione periodica del PTOF e predisposizione
grafica,
Realizzazione della brochure divulgativa,
Collaborazione nell’organizzazione prove Invalsi e
rapporti con l’Ente
Revisione e aggiornamenti Regolamenti d’Istituto,
Monitoraggi periodici delle attività scolastiche,
Raccordo con il D.S. per la realizzazione degli
interventi formativi,
Coordinamento azioni e procedura alunni stranieri,
Accertamento culturale,
Predisposizione di questionari per i genitori, alunni,
e personale,
Aggiornamento della modulistica relativa all’attività
didattica,
Elaborazione della modulistica inerente le attività
didattica,
Monitoraggio periodico Progetto Miglioramento e
Valutazione,
Revisione RAV (entro Settembre 2015)
Elaborazione PDM.
Coordinamento e monitoraggio delle attività
extracurriculari, ivi compresi i progetti di
potenziamento (certificazioni, corsi e concorsi
gestiti dalla scuola e/o da enti esterni)
Elaborazione della modulistica inerente le attività
d’area
DIVERSITA’ E
INCLUSIONE
Attività di
accoglienza e
integrazione alunni
diversamente abili
GIUSEPPINA
MAGGIO
Coordinamento delle attività di accoglienza e
integrazione degli alunni Diversamente Abili,
Coordinamento gestione GLIS e rapporti con Enti
esterni.
Predisposizione della documentazione alunni
diversamente abili,
Coordinamento dei rapporti tra famiglie, operatori
igienico – sanitari e insegnanti curriculari,
Rapporto con ASP e istituzioni locali per il
sostegno agli alunni diversamente abili,
Prevenzione disagio scolastico,
Gestione dei sussidi dei materiali informatici.
28
CONTINUITA’
ORIENTAMENTO
E VALUTAZIONE
AGATA BONFIGLIO
Raccordo tra i tre ordini di scuola del nostro
istituto,
Predisposizione e coordinamento del progetto di
continuità verticale (dall’infanzia alla primaria,
dalla primaria alla secondaria di 1°)
Orientamento scolastico (dalla secondaria 1° alla
secondaria 2°),
Rapporti con Enti di formazione e mondo del
lavoro,
Continuità territoriale (la scuola e la famiglia, la
scuola e le istituzioni, la scuola e il territorio),
Sportello orientamento e ascolto,
Pianificazione delle azioni previste dal PTOF per
l’orientamento,
Coordinamento e gestione delle attività di ri –
orientamento,
Continuità orizzontale (la scuola e la famiglia, la
scuola e le istituzioni, la scuola e il territorio),
Progettazione verticale (dai 3 ai 14 anni),
Valutazione verticale, in relazione alle nuove
direttive ministeriali,
Predisposizione di prove oggettive finalizzate alla
valutazione,
Ricerca sponsor
ATTIVITA’
EXTRACURRICULARI
E CONTATTO CON GLI
ENTI ESTERNI
PUBBLICI E PRIVATI
BARBARA
INFERRERA
Ricerca di sponsor,
Ascolto e sostegno delle iniziative degli
studenti,
Rapporti scuola- famiglia,
Organizzazione dell’utilizzo delle strutture e
delle strumentazioni della scuola,
Rapporti con Enti e istituzioni esterni
DIVERSITA’ E INCLUSIONE
Attività di accoglienza e
integrazione alunni DSA/BES
CATERINA CARUSO
Coordinamento delle attività di accoglienza e
integrazione degli alunni con DSA e BES,
Predisposizione della documentazione alunni
DSA e BES,
Coordinamento dei rapporti tra famiglie e
insegnanti curriculari,
Coordinamento attività DSA, BES infanzia,
primaria e secondaria 1°,
Stesura del protocollo di accoglienza alunni DSA
e BES,
Rapporto con ASP e le istituzioni locali per il
sostegno agli alunni DSA –BES,
Prevenzione del disagio scolastico.
29
COMMISSIONI TECNICHE E DI SUPPORTO ALLA DIDATTICA
COMMISSIONI
COMPITI
DOCENTI
POF/PTOF
RAV/PDM
- Individuare aree e modalità di miglioramento attraverso la verifica della
conformità dei risultati rispetto agli obiettivi - Stabilire criteri comuni che garantiscano chiarezza, correttezza e unitarietà
delle valutazioni degli apprendimenti
- Effettuare sia una valutazione dell’azione educativa sia una valutazione
dell’organizzazione scolastica, per la realizzazione di un clima positivo e
motivante incentrato sul confronto e sulla condivisione delle scelte operate
- Svolgere attività auto-diagnostica decidendo forme, indicatori e contenuti,
rilevando le ricadute delle scelte operate sul funzionamento della scuola stessa
- Supportare il DS nella redazione del RAV( Rapporto di Autovalutazione) e del
PdM ( Piano di Miglioramento)
Costa G.
Di Pietro M.
Magazzù G.
INVALSI
- Curare le comunicazioni con l’INVALSI e aggiornare i docenti su tutte le
informazioni relative al SNV
- Coadiuvare il D.S. nell’organizzazione delle prove – Coordinare lo
smistamento, alle classi interessate, dei fascicoli con le prove e delle schede -
alunni
- Fornire le informazioni ai docenti sulla corretta somministrazione e
correzione delle prove
- Analizzare i dati restituiti dall’INVALSI e confrontarli con gli esiti della
valutazione interna in collaborazione con la Commissione dell’
Autovalutazione al fine di leggere ed interpretare correttamente i risultati,
individuando i punti di forza e di criticità, per favorire un’autoanalisi di
sistema e il processo di miglioramento
- Comunicare e informare il Collegio dei Docenti su: risultati, confronto in
percentuale dei risultati della scuola con quelli dell’Italia, del Sud, della
Regione; curare la pubblicazione dei materiali prodotti da inviare al referente
del Sito Web per l’archiviazione dei dati rilevati
Costa G.
(referente
Primaria)
Di Pietro
M.
(referente
Sec. I°)
Donati M.
Caruso C.
AUTOVALUTAZIONE
D’ISTITUTO
- In collaborazione con la Commissione INVALSI, analizzare i dati restituiti e
confrontarli con gli esiti della valutazione interna al fine di leggere ed
interpretare correttamente i risultati, individuando i punti di forza e di criticità,
per favorire un’autoanalisi di sistema e il processo di miglioramento
- Programmare le prove di autovalutazione d’Istituto iniziali, intermedie e finali
Primaria: Giusto
E., Serranò S., Cama
C., Auditore F.,
Vento F.sca, Sturiale
G., Franzini M.
Sec. I°:
Galvagno G.,
Guerrera A.,
Restuccia S., Parisi R.
COMMISSIONE
ORARIO
-Predisporre gli orari scolastici provvisori e definitivi e quelli di ulteriori
attività palestre/laboratori. - Verificare la funzionalità degli orari per gli
eventuali adattamenti
- Effettuare alla fine dell’ anno, in collaborazione con il DS, la valutazione al
fine di predisporre l’ orario dell’ anno successivo, sulla base delle verifiche
effettuate, dei problemi emersi e delle necessità della scuola e dell’ utenza.
Primaria:
Auditore F., Costa
G., Spinella F.,
Serranò S.
Sec. I°:
Di Pietro M.,
Franza G.,
Magazzù G.,
Restuccia S.
30
COMMISSIONI:
GLI/GLH
ALUNNI STRANIERI
- Rilevare i bisogni di integrazione e di recupero, esigenze degli alunni e delle
famiglie e ne informa il C.D.
- Gestisce i rapporti con gli enti territoriali e le associazioni che si occupano di
prevenzione e di inclusione.
-Offre supporto agli studenti e alle famiglie in caso percorsi scolastici o
relazionali difficili.
-Offre supporto ai docenti in caso di alunni con bisogni educativi
speciali.
-Coordina e organizza le attività afferenti gli alunni disabili ai DSA e ai BES,
interfacciandosi con gli Enti Istituzionali ciò preposti.
- Si occupa della stesura e revisione del PAI
-Si occupa dell’ accoglienza, inclusione ed inserimento alunni stranieri.
-Formula progetti per l’inserimento/inclusione degli alunni diversamente abili
in collaborazione con i docenti sostegno, i consigli classe e le strutture esterne.
-Contatta le scuole di provenienza dei nuovi iscritti garantire la continuità
educativa.
-Accoglie e orienta gli insegnanti di sostegno di nuova nomina.
-Promuove la divulgazione di proposte di formazione e aggiornamento.
-Monitora la situazione degli allievi certificati coordinando le riunioni degli
insegnanti di sostegno.
-Promuove e monitora i progetti attivati nell’istituto inerenti l’inclusione
scolastica e il benessere degli studenti
-Verifica, autovaluta e rendiconta l’attività svolta
Infanzia:
Liotta A., Segullo A.
Primaria:
Ferrara A.M., Giusto E.,
Lupo V., Balsamà S.
Sec. I°:
Currò L., Milio R.,
Emanuele R.
COMMISSIONE
GITE/VIAGGI
D’ISTRUZIONE
-Esaminare le proposte territoriali, rilevandone la congruenza con la
programmazione e le scelte educative della scuola
-Stilare, sulla base delle proposte dei docenti, il piano delle uscite
programmate per l’approvazione del Collegio e del Consiglio
-Contattare gli organi competenti per stabilire costi, orari e criteri di accesso
alle strutture - Organizzare il calendario delle uscite.
Primaria:
Serranò S., Vento F.ta
Sec. I°:
Costa G., Di Pietro M.
COMITATO DI
VALUTAZIONE
-Individuare i criteri per la valorizzazione dei docenti relativi agli specifici
ambiti previsti dalla Legge 107/2015
- Esprimere il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di
prova del personale neoassunto
- Valutare il servizio di cui all’art. 448 del DLgs. 297/94 su richiesta
dell’interessato, previa relazione del DS
Auditore F.
Barbaro A.
Trovatello A.
COMMISSIONE
ELETTORALE
Coordinare e presiedere le attività relative alla elezione degli OO.CC.
Redesignazione
dei membri
31
COMMISSIONE
MENSA
E REFEZIONE
D’ISTITUTO
- Verificare l’andamento complessivo del servizio con riguardo:
- al rispetto delle tabelle dietetiche in vigore (corrispondenza del menù del giorno,
del mese);
- alle caratteristiche organolettiche delle pietanze, al loro gusto, al loro aspetto, alla
presentazione del piatto;
- Allo svolgimento generale del servizio, in particolare: pulizia del locale -
refettorio, modalità di distribuzione del pasto, orari del servizio.
- Assaggiare o consumare il pasto distribuito, sotto la supervisione del docente
referente, evitando qualsiasi tipo di manipolazione degli alimenti e dei contenitori.
- Rilevare durante e dopo la fase di assaggio i seguenti fattori:
- orari e modalità di distribuzione;
- verifica dei contenitori per il mantenimento della temperatura degli
alimenti;
- corrispondenza tra i menu dichiarati e quelli consegnati;
- adeguata pulizia dei tavoli e dei locali adibiti a mensa da parte degli
operatori addetti prima e dopo il Servizio;
- verifica e rispetto delle condizioni igieniche individuali da parte del
personale addetto;
- caratteristiche del cibo (quantità, temperatura, grado di cottura,
presentazione del cibo);
- compilare una scheda di valutazione come commissione di
controllo.
Docenti:
Romano M.P., Chillè A.,
Smedile C. Genitori
Donati M.
TEAM
DIGITALE
- Elaborare Progetti d’Istituto e di rete basate sull’utilizzo di tecnologie
informatiche e multimediali
- Collaborare alla stesura di Progetti Finalizzati al reperimento di finanziamenti
(da MIUR, Comune, Provincia, Regione…) per l’acquisto di strumenti informatici
- Fornire ai docenti informazioni inerenti corsi di formazione sulle nuove
tecnologie ( LIM, programmi innovativi ,WIFI, ecc.)
Animatore digitale:
G.Costa
Team:
M. Di Pietro
G.Franza
M.Loteta
32
RESPONSABILI LABORATORI
COMPITI
Laboratorio informatica
Plesso Annibale M. Di Francia Prof. G. Franza
Plesso Paino Prof. M. Loteta
-Indicare , all’inizio dell’ anno scolastico, il fabbisogno annuo di materiali di
consumo del laboratorio
-Formulare, sentite le richieste dei colleghi, un orario di utilizzo del
laboratorio
-Controllare periodicamente il funzionamento dei beni contenuti nel
laboratorio, segnalando guasti e anomalie al Dirigente Scolastico
-Aggiornare il regolamento interno del laboratorio (con particolare riferimento
alle norme di sicurezza e di manutenzione)
-Predisporre e aggiornare il registro delle firme
-Concordare con i docenti interessati un piano di aggiornamento e acquisti di
materiali
-Effettuare una ricognizione inventariale del materiale contenuto nel
laboratorio, in collaborazione con il DSGA
-Verificare e monitorare l'utilizzo di laboratori da parte dei docenti, degli
alunni e delle classi (punto di debolezza individuato nel RAV)
-Verificare e controllare, alla fine dell’anno scolastico, il corretto
funzionamento delle attrezzature presenti
Responsabile Biblioteca Plesso M. Passamonte Ins.te L. Ieni.
Punti di lettura: plessi scolastici associati
Indirizzo Musicale e DM 8/11
Laboratorio Musicale e di supporto alle
manifestazioni artistiche
Ins.te G.Costa e Prof.ssa C. Santagati
Laboratorio di arte
Prof.ssa C.Ruggeri
33
DOCENTI COORDINATORI DI CLASSE/INTERCLASSE/INTERSEZIONE
CLASSI
COORDINATORI
SEC. I GRADO
1 A PULLIA C.
2 A PULLIA A.
3 A STARRANTINO R.
2 B CURRO’ L.
3 B TROVATELLO A.
1 C
MARANTO L.
2 C PIAZZA G.
3 C GALVAGNO G.
1D GUERRERA A.
2 D ZINGARELLI G.
3 D RESTUCCIA S.
2 E RISITANO F.
34
CLASSI
COORDINATORI
PRIMARIA
PLESSO CRISTO RE
1 F
VENTO F.SCA
2 F
ZUCCO M.E.
3 F
SERRANO’ S.
4 F
MASTROENI R.
5 F
DESTRO CASTANITI E.T.
1 G
FRODA’ R.
2 G
LA FAUCI D.
4G
NICOSIA D.
5G
ARMELI MINICANTE R.G.
CLASSI
COORDINATORI
PRIMARIA
PLESSO MONTEPISELLI
1 E
MAIO A.
2 E
LANZAFAME M.
3 E
CARUSO C.
4 E
AUDITORE F.
5 E
VERONA G.
35
CLASSI
COORDINATORI
PRIMARIA
PLESSO PASSAMONTE
1 A
PARISI R.
2 A
STURIALE G.
3 A
TRICOMI E.
4 A
FERRARA A.M.
5 A
INFERRERA B.
1 B
SAVOCA V.
2 B
NARDO R.
3 B
GIUSTO E.
4 B
CRISAFULLI A.
5 B
DI PIETRO M.G.
4 C
CAMA C.
5 C
MORABITO D.
PLESSI
COORDINATORI INFANZIA
CRISTO RE
LIOTTA A.
GRAVITELLI SUP.
ROMANO M.P.
MONTEPISELLI
CHILLE’ A.
SAVASTA
PRESTIPINO G.
36
GESTIONE DELLA SICUREZZA
Datore di Lavoro: Prof. ssa Concetta Quattrocchi
Resp. Servizio Prevenzione. e Protezione: ing. Maria Muscarà
Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza: Ins.te Caterina Caruso
Addetti gestione
emergenza Primo
Soccorso
Addetti gestione
emergenza Antincendio
Addetti gestione
emergenza Evacuazione
PLESSO Nominativo PLESSO Nominativo
Ruolo PLESSO Nominativo Ruolo
Sec.di I grado
“Paino”
COSTA GIUSEPPA
BRIGANDI’ ROSA MARIA
Sec. di I
grado
“Paino”
CRISTAUDO SERGIO
RAFFAELE PINZONE
Sec. di I
grado
“Paino”
TROVATELLO ANNA
LOTETA MARIO
S. Infanzia
“Gravitelli
superiore”
ROMANO MARIA PIA
RINALDI FRANCESCA
S. infanzia
“Gravitelli
superiore”
CENTORRINO
ANTONIO
DE DOMENICO
ANTONIA
S. infanzia
“Gravitelli
superiore”
RINALDI FRANCESCA
CAVALIERE ROSA
S. Infanzia e
primaria
Montepiselli
SPIRITOSANTO MARIA
AUDITORE FRANCESCA
S. infanzia e
primaria
Montepiselli
DE FRANCESCO MARIA
SAIA GAETANO
S. infanzia e
primaria
Montepiselli
CHILLE’ ADRIANA DE
FRANCESCO MARIA
S. Primaria
Passamonte
FERRARA ANNA MARIA
BIANCHINI MARZIA
S. primaria
Passamonte
MAGGIO GIUSEPPINA
CHITE’ CONCETTA
S. primaria
Passamonte
INFERRERA BARBARA
SPINELLA FRANCA
Sec. di I
grado
“Annibale
M. di
Francia”
DI PIETRO MARIA
VILLARI CONCETTA
Sec. di I
grado
“Annibale
M. di
Francia”
GUERRERA AZZURRA
LA MONICA FRANCESCO
Sec. di I
grado
“Annibale
M. di
Francia”
GUERRERA AZZURRA
LA MONICA FRANCESCO
S. infanzia e
primaria
“Cristo Re”
DONATI MARIANNA
MASTROENI ROSALBA
S. infanzia e
primaria
“Cristo Re”
VENTO FRANCESCA
SERRANÒ SILVANA
LIOTTA ANGELA
S. infanzia e
primaria
“Cristo Re”
SERRANÒ SILVANA
VENTO FORTUNATA
Addetto Servizio Prevenzione e Protezione
Lavoratori dipendenti Preposti
Costa Giuseppa Loteta Mario Chillè Adriana, Romano M. Pia, Liotta Angela, Prestipino Graziella,
Auditore Francesca, Vento Fortunata, Spinella Franca, Guerrera
Azzurra, Trovatello Anna
Le Rose Silvio
37
ORGANISMI GESTIONALI
COMPONENTI
GIUNTA ESECUTIVA
PRESIDENTE
DS Prof.ssa
C. Quattrocchi
DSGA
LE ROSE SILVIO
DOCENTE
COSTA G.
GENITORI
INTERDONATO S.
CAPUTO A.
ATA
CRISTAUDO S.
PROF.SSA CONCETTA QUATTROCCHI
DOCENTI GENITORI PERSONALE
ATA
Francesca Auditore Maria Anastasi Sergio Cristaudo
Caterina Caruso Antonio Caputo
Vice presidente
Caterina Raffa
Giuseppa Costa Giuseppina Costa
Demetrio Chiatto Francesca Dente
Maria Di Pietro Claudia Serranò
Presidente Elia Giusto
Silvana Serranò Francesca Panarello
Franca Spinella Stefania Interdonato
38
Popolazione Scolastica TOTALE ALUNNI: 808
Ordine di Scuola
Plesso
.
Alunni
Classi
Funzionamento
orario
Orario
tempo
normale
Orario
tempo ridotto
INFANZIA
CRISTO RE
50
3
Lunedì/Venerdì
8.00-16.00
8.00-13.00
INFANZIA
MONTEPISELLI
27
2
Lunedì/Venerdì
8.00-16.00
INFANZIA
GRAVITELLI SUP.
67
4
Lunedì/Venerdì
8.00-16.00
8.00-13.00
INFANZIA
SAVASTA
29
1
Lunedì/Venerdì
8.15-13.15
PRIMARIA
CRISTO RE
134
9
Lunedì/Venerdì
8.15-13.45
PRIMARIA
MONTEPISELLI
69
5
Lunedì/Venerdì
8.15-13.45
PRIMARIA
PASSAMONTE
209
12
Lunedì/Venerdì
8.15-13.45
SECONDARIA 1°
PAINO
60
4
Lunedì/Venerdì
8.00-14.00
SECONDARIA 1° ANNIBALE M. F
163
8
Lunedì/Venerdì
8.00-14.00
DOCENTI
INFANZIA
25
PRIMARIA
61
SECONDARIA I G
41
TOTALE
127
ATA 19
39
SPAZI E SUSSIDI
L’Istituto “Gravitelli” ha la possibilità di utilizzare i seguenti Spazi:
Sala teatro C. Puglia - A. Paino -
Sala riunioni e teatro Cristo Re
Biblioteca scolastica “ La Mongolfiera “ plesso Passamonte
Villetta comunale Montepiselli
Palestra Comunale PalaRussello
Palestra comunale PalaTracuzzi
SUSSIDI
Aula Informatica Plesso “A. Paino”
Aula Informatica Plesso “A.M. Di Francia” .
Personal Computers, fotocopiatori, televisori, video registratori, Proiettori, lettori DVD e LIM.
Secondo la vigente normativa, ogni plesso è dotato di materiale di pronto soccorso.
40
La biblioteca “La Mongolfiera” offre l’opportunità di aprire sempre di più la scuola al territorio, di divenire centro
socio-culturale, offrendo, in un luogo organizzato, momenti di sensibilizzazione e di coinvolgimento delle
famiglie, utilizzando anche eventuali competenze specifiche in particolari settori del sapere attraverso incontri con
gli autori e/o esperti. La biblioteca comprende ambiti diversi del sapere in cui si intrecciano arte, scienze naturali,
tecnologia, musica, storia, astronomia e geografia, ma anche diverse enciclopedie per le ricerche e un settore
dedicato ai bambini della scuola dell’infanzia con libri cartonati e illustrati. La biblioteca è divisa in tre sezioni
intitolate a Mario Passamonte, tenente caduto nella II guerra mondiale, alle insegnanti scomparse Maria Luisa
Grecò e Maria Bruni Garofalo, che hanno dedicato l’intera vita agli alunni.
Il nostro Istituto ha aderito al programma Nati per Leggere, attivo su tutto il territorio nazionale con circa 400
progetti locali che coinvolgono 1195 comuni italiani. Il progetto è promosso dall’alleanza tra l’Associazione
Culturale Pediatri –ACP che riunisce tremila pediatri italiani con fini esclusivamente culturali, l’Associazione
Italiana Biblioteche - AIB che associa oltre quattromila tra bibliotecari, e il centro per la Salute del Bambino.
Partecipare al programma Nati per Leggere significa realizzare e promuovere la lettura ad alta voce con l’ausilio di
lettori volontari adeguatamente formati che si rendano disponibili a fare dono del proprio tempo e della propria
voce. La biblioteca “La Mongolfiera” è il luogo della lettura per eccellenza quindi un progetto come NpL non può
che prestarsi a valorizzarne il ruolo di socializzazione e diffusione della lettura offrendo un’ampia offerta di libri di
qualità e adatta all’età dei piccoli. Promuoviamo la lettura e l’ascolto attraverso azioni concrete e costanti:
Leggere ai bambini.
Portare i bambini in biblioteca.
Creazione nelle scuole dell’infanzia del nostro Istituto accoglienti punti di lettura atti a sviluppare attività e
stimolare interesse per la lettura.
Organizzare momenti di lettura ad alta voce per bambini e genitori.
Informare i genitori sui temi della lettura e della crescita dei bambini poiché il cuore del programma è la
lettura in famiglia, intesa come momento che crea relazione e intimità tra adulto e bambino.
41
RAPPORTI CON LE FAMIGLIE E CON IL TERRITORIO
La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla
crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei suoi ruoli,
opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo di ciascuno e
il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione
sui diritti dell’infanzia e con principi generali dell’ordinamento italiano.
La collaborazione con i genitori costituisce un momento imprescindibile e per questo motivo si intende
promuovere e stimolare la partecipazione degli stessi negli organi collegiali accogliendone gli apporti, i
suggerimenti e le proposte. Si intende altresì collaborare con i singoli genitori rendendoli il più possibile partecipi
del processo di crescita culturale e di formazione dei loro figli. La scuola e la famiglia, entrambe coinvolte nel
processo educativo e formativo, comunicano e collaborano con modalità e scadenze previste dagli Organi
Collegiali.
Nel corso dell’anno si svolgeranno :
1) Colloqui di prima accoglienza e di presentazione delle attività
2) Assemblee per presentazione del PTOF e dei Progetti
3) Incontri per consigli di intersezione (scuola dell’Infanzia), interclasse (scuola primaria), classe (scuola
secondaria)
4) Colloqui individuali periodici sull’andamento educativo-didattico
5) Coinvolgimento delle famiglie nel momento del passaggio tra scuola dell’infanzia, primaria e secondaria
6) Riunioni periodiche con i genitori rappresentanti di classe
7) Al fine di curare ulteriori momenti di integrazione la scuola coinvolge le famiglie in particolari occasioni
dell’anno quali feste, laboratori, esposizioni e a conclusione di attività formative nelle quali gli alunni sono
stati protagonisti
42
FAMIGLIE
INCONTRI PER
APPUNTAMENTO CON
IL DIRIGENTE
SCOLASTICO
SONO PARTE
INTEGRANTE
Consiglio Istituto, Consigli
Intersezione, Interclasse e
Classe, tramite i genitori eletti.
DOCENTI SCUOLA INFANZIA: 2 incontri annuali
pomeridiani.
DOCENTI SCUOLA PRIMARIA: 2 incontri annuali
pomeridiani.
DOCENTI SCUOLA SECONDARIA: in orario mattutino,
secondo il calendario predisposto; 2 incontri pomeridiani
annuali, possibili appuntamenti su richiesta dei genitori, del
docente e del Consiglio di Classe con la presenza dei
rappresentanti dei genitori.
43
Ad inizio di ogni anno scolastico verrà richiesto ai genitori di esprimere il consenso a far partecipare il proprio
figlio alle uscite didattiche inerenti le attività formative programmate per l’intero anno scolastico, in orario
antimeridiano. I genitori verranno messi a conoscenza per tempo ed in maniera dettagliata, delle diverse iniziative,
con comunicazione scritta sul diario dei propri figli e sul sito Web dell’Istituto Comprensivo. Genitori e scuola
firmano contestualmente, altresì, il Patto Educativo di Corresponsabilità.
L’Istituto Comprensivo, in quanto scuola di base, contempla l’esigenza di definire i bisogni di alunni e genitori,
attraverso il coinvolgimento di tutti i soggetti sociali che riconoscono nella scuola un interlocutore privilegiato. In
tutti i plessi del nostro Istituto, sono proposte attività di arricchimento del curricolo, progetti e laboratori,
organizzati in modo flessibile nei tempi e nei modi. I progetti nascono dall’analisi dei bisogni del territorio, delle
famiglie e degli alunni e sono coerenti con le linee guida delle Indicazioni Nazionali e con il PTOF. Le attività di
arricchimento del curricolo sono opportunità formative che affiancano la progettazione didattica e sono
strettamente collegate alle discipline di studio. I laboratori, in quest’ottica, hanno la finalità di impegnare gli
alunni in attività di tipo progettuale, operativo e manipolativo allo scopo di sviluppare la creatività, la capacità di
organizzarsi, di gestire le diverse fasi del lavoro e di collaborare con gli altri in funzione della realizzazione di un
prodotto finale. I progetti sono finalizzati allo sviluppo di tematiche con valenza educativa, didattica e formativa e
possono prevedere interventi di esperti esterni e collaborazione con gli Enti Territoriali.
La scuola si impegna a concretizzare in traguardi gli obiettivi di processo indicati nel RAV e nel Piano di
Miglioramento. “Crescere attraverso il territorio” rappresenta l’esigenza da parte dell’istituzione scolastica di
collegare scuola ed extrascuola in una concezione di formazione che componga la crescita delle attitudini personali
con le richieste di un contesto culturale e di un mercato del lavoro sempre più flessibile, mutevole e di ampi
orizzonti. L’XI Istituto Comprensivo, in quest’ottica, aderisce ai Patti Territoriali proposti dal Comune di Messina e
dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione, dando priorità alle tematiche indicate nel RAV.
L’Istituto ha rapporti di collaborazione con il Comune di Messina, ente locale con il quale la scuola svolge
numerosi progetti e attività. Una delle iniziative più rilevanti è la RASSEGNA MUSICALE SCOLASTICA
“Carmelo Puglia- Città di Messina”, ideata e organizzata dall’Istituto Comprensivo Gravitelli. La manifestazione
musicale, unica per la città, coinvolge tutte le scuole di Messina e Provincia. Ogni anno più di mille alunni vi
partecipano, presso il Palacultura “Antonello”, messo a disposizione dal Comune, esibendosi in performaces
musicali di vario genere. L’evento è molto apprezzato nella città e anche in provincia.
L’istituto ha rapporti istituzionali con i seguenti interlocutori:
- Comune di Messina (Sicurezza, cultura, servizi sociali, inclusione, sport ecc)
- Ufficio Scolastico Territoriale (progetti, formazione personale ecc.)
- A. S. P. (certificazioni, igiene, consulenze ecc.)
- Polizia Municipale e Forze dell’Ordine (progetti sulla Legalità e Educazione Stradale)
- Cooperative sociali (operatori, assistenti)
- Curia e Parrocchie
- Protezione Civile
44
- CONI (Progetto “Sport di Classe”)
- Associazione “Ragazzi in Gamba” Chiusi (Si)
- Associazione Musicale “Bellini” Messina
- Associazione “Compassion” Messina
- AISM- Ass. Neuroblastoma
- Associazione “Crescere Insieme”
- Accademia Internazionale “Amici della Sapienza” Onlus
- Noi Magazine – Gazzetta del Sud
- Libreria Bonanzinga
- Multisala Apollo
- Premio “Maria Raffa – Kiwanis”
RETI E CONVENZIONI
RESABES (Bisogni educativi Speciali)
Rete “Ambito 13”
PON
PROGETTO METTITI IN GOCO Ed. motoria
PROGETTO CLASSI……IN MOVIMENTO Ed. motoria
PROGETTO MUSI…CANTO Ed. Musicale
PROGETTO GIOCANDO CON LE PAROLE Lingua madre
PROGETTO ITALI….AMO Lingua madre
PROGETTO DIVERSAMENTE …LEGALE! Ed. alla legalità.
45
Priorità, traguardi, obiettivi
Coerentemente con la stesura del Piano di Miglioramento, stilato dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto,
così come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e
presente sul portale “Scuola in Chiaro” del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, le priorità
che l’Istituto si è assegnato sono:
1. Riduzione variabilità: progettazione fra classi parallele e gruppi di livello.
2. Favorire gli apprendimenti degli alunni con Bisogni Educativi Speciali (H, DSA, BES)
3. Acquisire apprendimenti di base della nostra cultura – linguaggi e codici potenziandoli con
un’educazione plurilinguistica e interculturale.
I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:
1. Progettazione didattica condivisa. Utilizzo strumenti monitoraggio e strutturazione interventi di
recupero, consolidamento, potenziamento.
2. Potenziamento di abilità e competenze in alunni con difficoltà, per favorirne l’inclusione attraverso
metodologie innovative.
3. Raggiungimento delle competenze in chiave multiculturale per avviare gli studenti allo sviluppo di tre
aspetti: identità personale (autonomia, responsabilità); conoscenze e competenze trasversali e culturali
(consapevolezza delle scelte); responsabilità sociale (partecipazione alla cittadinanza attiva).
Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti.
La scelta è ricaduta: - sulla riduzione della varianza, in riferimento agli indicatori di autovalutazione d’istituto.
Tale criticità vuole essere attenuata ed eliminata con accorgimenti di progettazione didattica finalizzati ad
ottenere una maggiore omogeneità di risultati positivi; -sull’acquisizione di apprendimenti di base della cultura
che portino, al termine del primo di istruzione, ad abilità e competenze trasversali ed interconnesse per dare
senso all’esperienza, promuovendo una pratica di cittadinanza attiva avendo acquisito gli alfabeti di base della
cultura.
Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono:
1. Curricolo, progettazione valutazione.
2. Inclusione e differenziazione
3. Orientamento strategico e organizzazione della scuola.
4. Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane.
Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:
Riuscire a concretizzare attraverso tutte le attività programmate le priorità individuate.
46
Piano di Miglioramento 2017/18
MEIC869006 N.11"PAINO-GRAV."ME
SEZIONE 1 - Scegliere gli obiettivi di processo più rilevanti e necessari in tre passi Passo 1 - Verificare la congruenza tra obiettivi di processo e
priorità/traguardi Relazione tra obiettivi di processo e priorità strategiche (Sez.1-tab.1)
Area di processo Curricolo, progettazione e valutazione Inclusione e differenziazione Orientamento strategico e
organizzazione della scuola Sviluppo e valorizzazione delle risorse
umane
Obiettivi di processo Priorità
1 2
Organizzare attività trasversali in ambito artistico,
Sì
musicale e motorio per acquisire, consolidare e
potenziare abilità
Percorsi di recupero/potenziamento in ambito Sì
linguistico, logico matematico e lingua straniera
Realizzare prove di Istituto comuni (in entrata, Sì
intermedia, in uscita)
Percorsi di potenziamento delle abilità inerenti agli
assi cognitivo neuropsicologico, affettivo Sì
relazionale/autonomia, comunicazionale
linguistico, senso motorio prassico
Progetti di recupero delle abilità attraverso attività Sì trasversali in ambito artistico, musicale e motorio
Promozione delle "Buone pratiche" attraverso Sì
l'adeguamento ai bisogni formativi degli alunni
Strutturazione di ambienti di apprendimento
favorenti le abilità prosociali. Progettazione e
Sì
organizzazione di materiale, aggiornamento e
rapporti in rete in linea con lo stato attuale della
ricerca e delle linee guida ICD
Avvio orario didattico curriculare per discipline Sì
affini
Individuare docenti aggiuntivi funzionali al POF in
Sì
relazione alla prima area di processo "Curriculo,
progettazione e valutazione" Migliorare le competenze dei docenti per l'uso di
Sì nuove tecnologie nella didattica
Valorizzazione delle risorse interne all'Istituto per
la formazione e/o aggiornamento dei docenti Sì relativi ad azioni di miglioramento della prassi
educativa
47
Passo 2 - Elaborare una scala di rilevanza degli obiettivi di processo Calcolo della necessità dell'intervento sulla base di fattibilità ed impatto (Sez.1-tab.2)
Obiettivo di processo Fattibilità Impatto Prodotto
Organizzare attività trasversali in
ambito artistico, musicale e motorio 5 5 25 per acquisire, consolidare e potenziare
abilità
Percorsi di recupero/potenziamento in
4 4 16 ambito linguistico, logico matematico e
lingua straniera
Realizzare prove di Istituto comuni (in 4 3 12
entrata, intermedia, in uscita)
Percorsi di potenziamento delle abilità
inerenti agli assi cognitivo
neuropsicologico, affettivo 4 3 12 relazionale/autonomia,
comunicazionale linguistico, senso
motorio prassico
Progetti di recupero delle abilità
5 5 25 attraverso attività trasversali in ambito
artistico, musicale e motorio
Promozione delle "Buone pratiche"
4 4 16 attraverso l'adeguamento ai bisogni
formativi degli alunni
Strutturazione di ambienti di
apprendimento favorenti le abilità
prosociali. Progettazione e
4 3 12 organizzazione di materiale,
aggiornamento e rapporti in rete in
linea con lo stato attuale della ricerca e
delle linee guida ICD
Avvio orario didattico curriculare per 4 4 16
discipline affini
Individuare docenti aggiuntivi
funzionali al POF in relazione alla prima 4 4 16 area di processo "Curriculo,
progettazione e valutazione"
Migliorare le competenze dei docenti
5 4 20 per l'uso di nuove tecnologie nella
didattica
Valorizzazione delle risorse interne
all'Istituto per la formazione e/o
5 4 20 aggiornamento dei docenti relativi ad
azioni di miglioramento della prassi
educativa
Passo 3 - Ridefinire l'elenco degli obiettivi di processo e indicare i risultati attesi, gli
indicatori di monitoraggio del processo e le modalità di misurazione dei risultati
Risultati attesi e monitoraggio (Sez.1-tab.3)
48
Obiettivo di processo Risultati attesi Indicatori di monitoraggio Modalità di rilevazione Organizzare attività
trasversali in ambito
artistico, musicale e motorio
per acquisire, consolidare e
potenziare abilità
Percorsi di recupero/potenziamento in ambito linguistico, logico matematico e lingua straniera Realizzare prove di
Istituto comuni (in
entrata, intermedia, in
uscita)
Percorsi di potenziamento delle abilità inerenti agli assi cognitivo neuropsicologico, affettivo relazionale/autonomia, comunicazionale linguistico, senso motorio prassico
Progetti di recupero delle
abilità attraverso attività
trasversali in ambito
artistico, musicale e motorio
Promozione delle "Buone
pratiche" attraverso
l'adeguamento ai bisogni
formativi degli alunni
Strutturazione di ambienti di
apprendimento favorenti le
abilità prosociali.
Progettazione e
organizzazione di materiale,
aggiornamento e rapporti in
rete in linea con lo stato
attuale della ricerca e delle
linee guida ICD
Facilitare il raccordo progettuale, metodologico e didattico tra gli ordini di scuola. Diffondere buone pratiche. Definizione di un modello comune e condivisione di modalità progettuali interdisciplinari,di criteri e metodologie basate sulla didattica per competenze. Acquisizione e sviluppo di competenze chiave e disciplinari Organizzazione di prove comuni in entrata,intermedie e finali per migliorare le percentuali di varianza tra le classi e dentro le classi. Utilizzo condiviso di criteri,strumenti,modalità operative e procedure comuni di progettazione e valutazione. Personalizzare percorsi didattici in funzione dei diversi bisogni educativi (stranieri, DSA, BES, ecc.) con attività di recupero/potenziamento/ progetti. Garantire il successo formativo a tutti gli alunni riducendo le difficoltà di apprendimento. Personalizzare percorsi didattici in funzione dei diversi bisogni educativi con attività di recupero/potenziamento/ progetti. Garantire il successo formativo a tutti gli alunni riducendo le difficoltà di apprendimento. Diffondere buone pratiche. Facilitare il raccordo progettuale,metodologico e didattico tra gli ordini di scuola. Garantire il successo formativo a tutti gli alunni riducendo le diffcoltà di apprendimento. Personaliz zare percorsi didattici. Facilitare il raccordo progettuale,metodologico e didattico tra gli ordini di scuola. Garantire il successo formativo a tutti gli alunni riducendo le difficoltà di apprendimento. Diffonder e buone pratiche.
Incontri periodici per la progettazione e
verifica. Co-progettazione con enti
associazioni del territorio. Strumenti di
progettazione e di valutazione condivisi.
Presenza di modalità di progettazione collegiali. Realizzazione di Uda interdisciplinari e di attività laboratoriali
Utilizzo di strumenti di valutazione di
processo e di prodotto. Varianza nella
valutazione tra le classi e tra gli ordini di
scuola. Efficacia e funzionalità degli
strumenti prodotti.
Percorsi formativi realizzati in
continuità. Strumenti di progettazione e
di valutazione condivisi. Incontri
periodici per la progettazione e verifica
dei piani personalizzati. Presenza di
percorsi personalizzati e inclusivi. Co-
progettazione con enti.
Incontro di raccordo tra ordini di scuola.
Percorsi formativi realizzati in continuità.
Esiti alunni,screening e monitoraggio
sugli alunni.
Percorsi formativi realizzati in continuità.
Presenza di percorsi personalizzati e
inclusivi. Esiti alunni screening e
monitoraggio sugli alunni. Strumenti di
progettazione e di valutazione condivisi.
Incontro di raccordo tra ordini di scuola.
Percorsi formativi realizzati in continuità.
Incontri periodici per la progettazione e
verifica dei piani personalizzati. Strumenti
di progettazione e di valutazione
condivisi.
Calendarizzazione incontri tra i vari ordini di
scuola. Protocolli, convenzioni e intese.
Attestati di partecipazione a corsi di formazione
specifici.
POF e piano annuale delle attività.
Convocazione e incontri collegiali. Numero di
Uda interdisciplinari prodotte e realizzate.
Percentuale delle ore annuali destinate alle
attività laboratoriali.Dati di sintesi rilevazioni
competenze.
Tipologia di strumenti elaborati. Questionari ai docenti e alunni. Sintesi della valutazioni,comparazione tra i diversi ordini di scuola e con le valutazioni delle prove INVALSI. Verbali incontri. Documenti di progettazione e di rendicontazione. Calendarizzazione incontri tra diversi ordini di scuola..Osservazioni sistematiche effettuate e documenti di valutazione. Protocolli, convenzioni e intese.
Verbali degli incontri.Osservazioni
sistematiche effettuate e documenti di
valutazione. Documentazione percorsi
inclusivi. Report sui percorsi formativi.
Report sui percorsi formativi. Documentazione percorsi inclusivi. Osservazioni sistematiche effettuate e documenti di valutazione. Attestati di partecipazione a corsi di formazione specifici da part dei docenti. Documenti di progettazione e di
rendicontazione. Osservazioni sistematiche
effettuate e documenti di valutazione.
Documentazione percorsi inclusivi. Report
sui percorsi formativi.
49
Obiettivo di processo Risultati attesi Indicatori di monitoraggio Modalità di rilevazione
Avvio orario didattico
curriculare per discipline
affini
Ampliamento delle
Attività e laboratori realizzati in
orario curriculare ed
opportunità formative e di extracurriculare. Modifiche e
successo scolastico degli adattamenti orari realizzati nel corso
alunni. dell'anno. Attività a classi aperte e
per gruppi di alunni.
Rilevazione attraverso documenti di
programmazione e registri. Progettazione
attività/laboratori. Relazioni finali. Frequenza.
Individuare docenti
aggiuntivi funzionali al POF
in relazione alla prima area
di processo "Curriculo,
progettazione e valutazione"
Migliorare le competenze dei
docenti per l'uso di nuove
tecnologie nella didattica Valorizzazione delle risorse
interne all'Istituto per la
formazione e/o
aggiornamento dei docenti
relativi ad azioni di
miglioramento della prassi
educativa
Allargamento della
condivisione e della
corresponsabilità educativo-
didattica e organizzativa.
Consolidamento dei processi
di responsabilizzazione di
ciascuna delle componenti
della comunità scolastica,in
riferimento a ruoli e compiti.
Potenziamento della didattica
per competenze attraverso
l'uso delle nuove tecnologie.
Utilizzo di strumenti digitali
per incrementare la
condivisione delle procedure
e dei prodotti e
snellire la comunicazione.
Potenziamento delle
competenze progettuali,
metodologiche e
strategiche. Utilizzo di
pratiche formative
innovative.
Numero di docenti impegnati come figure
di sistema e membri dello staff di
dirigenza/commissioni/gruppi di lavoro.
Prodotti multimediali elaborati dagli
alunni. Partecipazione a iniziative del
PNSD. Realizzazione di laboratori
specifici. Incremento competenze digitali
dei docenti.
Corsi di formazione attivi .Percorsidi ricerca-azione implementanti. Ricaduta dell'azione di formazione nella prassi didattica e sugli esiti degli studenti.
Nomine e incarichi attribuiti. Verifica e
rendicontazione delle azioni prodotte.
Corsi di formazione svolti dai docenti.
Rilevazione numero e funzionalità dotazione
digitale. Questionario rilevazione sulla fruizione
delle nuove tecnologie ad alunni e docenti.
Rilevazione numero docenti/alunni coinvolti
nelle iniziative PNSD.
Questionari. Documentazione delle attività di
formazione e dei percorsi di ricerca-azione.
Certificazioni rilasciate.
OBIETTIVO DI PROCESSO: #49238 Organizzare attività trasversali in ambito artistico,
musicale e motorio per acquisire, consolidare e potenziare abilità SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo in
due passi Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effetti negativi e positivi
a medio e a lungo termine Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni (Sez.2-tab.4)
Azione prevista
Effetti positivi all'interno della scuola a
medio termine Effetti negativi all'interno della scuola a
medio termine Effetti positivi all'interno della scuola e
lungo termine Effetti negativi all'interno della scuola e
lungo termine
Pianificare e realizzare una programmazione per UdA
evidenziandone gli aspetti fondanti e ponendo in particolare
l'accento sulle competenze trasversali. Esame e riflessione delle varie programmazioni in tutti gli ordini
di scuola. Periodo di adeguamento necessario per giungere ad una
progettazione comune e trasversale. Elaborazione di un curricolo trasversale con curvature mirate
e compiti di realtà. Elaborazione di un curricolo trasversale comune vissuto come
atto dovuto e non sentito come azione necessario e funzionale
ad una didattica efficace.
50
Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento innovativo
Caratteri innovativi (Sez.2-tab.5)
Nessun dato inserito SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di processo individuato in
tre passi Passo 1 - Definire l'impegno delle risorse umane e strumentali
Descrivere l'impegno di risorse umane interne alla scuola (Sez.3 - tab. 6)
Figure professionali Tipologia di attività
Numero di ore aggiuntive presunte
Costo previsto (€) Fonte finanziaria
Figure professionali Tipologia di attività
Numero di ore aggiuntive presunte
Costo previsto (€) Fonte finanziaria
Figure professionali Tipologia di attività
Numero di ore aggiuntive presunte
Costo previsto (€) Fonte finanziaria
Docenti tutti i docenti di ogni ordine e grado
Personale ATA
Altre figure
Descrivere l'impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi (Sez.3 -
tab. 7) Nessun dato inserito
Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività
Tempistica delle attività (Sez.3-tab. 8)
Attività Pianificazione delle attività
Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu
attività laboratoriali
in continuità fra i Sì - Verde
Sì - Giallo
Sì - Giallo
Sì - Giallo diversi ordini di
scuola
In fase di pianificazione elencare le azioni progettate. In corso di attuazione del PdM colorare le azioni
secondo legenda:
51
Nessuno: per annullare selezione fatta
Rosso: azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previsti Giallo: azione in corso/ in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusa Verde: azione attuata/conclusa come da obiettivi previsti
Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del
raggiungimento dell'obiettivo di processo Monitoraggio delle azioni (Sez.3-tab. 9)
Data di rilevazione Indicatori di monitoraggio del processo Strumenti di misurazione Criticità rilevate Progressi rilevati Modifiche / necessità di
aggiustamenti
09/06/2018 00:00:00 incentivare le attività laboratoriali e cooperative tra gli studenti
Analisi delle relazioni finali
OBIETTIVO DI PROCESSO: #49237 Percorsi di
recupero/potenziamento in ambito linguistico, logico matematico e
lingua straniera
SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo in
due passi Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effetti negativi e
positivi a medio e a lungo termine Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni (Sez.2-tab.4)
Azione prevista
Effetti positivi all'interno della scuola a
medio termine
Effetti negativi all'interno della scuola a
medio termine
Effetti positivi all'interno della scuola e
lungo termine
Costituzione e riunioni per dipartimenti d'ara e disciplinari.
Pianificare e realizzare una programmazione per UdA
evidenziandone gli aspetti fondanti. Esame e riflessione delle varie programmazioni di Dipartimento,
dei Consigli di Classe/Interclasse e dei singoli docenti e
sistemazione delle stesse. Periodo di adeguamento necessario ai docenti per transitare ad
una elaborazione di un curricolo per competenze e ad una
progettazione comune, sia nella fase progettuale che nell'azione
didattica quotidiana. Sarà posta attenzione e maggior riguardo ai PECUP di ciascun
indirizzo di studi nella elaborazione di un curricolo per
competenze, con curvature mirate a compiti di realtà.
52
Elaborazione di un curricolo per competenze e Effetti negativi all'interno della progettazione comuni e per UdA vissuti dai docenti come scuola e lungo termine atti dovuti e non sentiti come azioni necessarie e funzionali ad una
efficace didattica per competenze.
Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento innovativo
Caratteri innovativi (Sez.2-tab.5)
Nessun dato inserito
SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di processo individuato in
tre passi Passo 1 - Definire l'impegno delle risorse umane e strumentali
Descrivere l'impegno di risorse umane interne alla scuola (Sez.3 - tab. 6)
Figure professionali Tipologia di attività Numero di ore aggiuntive presunte
Costo previsto (€) Fonte finanziaria
Figure professionali Tipologia di attività
Numero di ore aggiuntive presunte
Costo previsto (€) Fonte finanziaria
Figure professionali Tipologia di attività
Numero di ore aggiuntive presunte
Costo previsto (€) Fonte finanziaria
Docenti 13 Docenti (10 docenti scuola Primaria - 3 docenti scuola Sec.I)
260 9100 FIS Personale ATA
Altre figure
Descrivere l'impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi (Sez.3 -
tab. 7) Nessun dato inserito
Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività
Tempistica delle attività (Sez.3-tab. 8)
53
Attività Pianificazione delle attività
Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu
Livello competenze
linguistiche, logico
Sì - Nessuno
Sì - Giallo
Sì - Giallo
matematiche e di
lingua straniera negli
alunni
In fase di pianificazione elencare le azioni progettate. In corso di attuazione del PdM colorare le azioni
secondo legenda:
Nessuno: per annullare selezione fatta
Rosso: azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previsti Giallo: azione in corso/ in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusa Verde: azione attuata/conclusa come da obiettivi previsti
Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del
raggiungimento dell'obiettivo di processo Monitoraggio delle azioni (Sez.3-tab. 9)
Data di rilevazione Indicatori di monitoraggio del processo Strumenti di misurazione Criticità rilevate Progressi rilevati Modifiche / necessità di
aggiunstamenti
09/06/2018 00:00:00 livello delle competenze raggiunte Analisi delle relazioni finali dei consigli di interclasse/classe;
valutazione finale disciplinare.
OBIETTIVO DI PROCESSO: #49236 Realizzare prove di Istituto
comuni (in entrata, intermedia, in uscita) SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo in
due passi Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effetti negativi e
positivi a medio e a lungo termine Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni (Sez.2-tab.4)
Azione prevista
Effetti positivi all'interno della scuola a
medio termine
Costituzione e riunioni dipartimenti d'area e disciplinari. Pianificare
e realizzare una programmazione per UdA evidenziandone gli
aspetti fondanti. Esame e riflessione delle varie programmazioni di dipartimento,
dei Consigli di Classe/Interclasse e dei singoli docenti e
sistemazione delle stesse.
54
Effetti negativi all'interno della scuola a
medio termine
Effetti positivi all'interno della scuola e
lungo termine
Effetti negativi all'interno della scuola e
lungo termine
Periodo di adeguamento necessario ai docenti per transitare ad
una elaborazione di un curricolo per competenze e ad una
progettazione comune, sia nella fase di progettazione che
nell'azione didattica quotidiana. Sarà posta attenzione e riguardo ai PECUP di ciascun
indirizzo di studi nella elaborazione di un curricolo per
competenze, con curvature mirate a compiti di realtà. Elaborazione di un curricolo per competenze e progettazione
comuni e per UdA vissuti dai docenti come atti dovuti e non sentiti
come azioni necessarie e funzionali ad una efficace didattica per
competenze.
Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento innovativo
Caratteri innovativi (Sez.2-tab.5)
Nessun dato inserito
SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di processo individuato in
tre passi Passo 1 - Definire l'impegno delle risorse umane e strumentali
Descrivere l'impegno di risorse umane interne alla scuola (Sez.3 - tab. 6)
Figure professionali Tipologia di attività
Numero di ore aggiuntive presunte
Costo previsto (€) Fonte finanziaria
Figure professionali Tipologia di attività
Numero di ore aggiuntive presunte
Costo previsto (€) Fonte finanziaria
Figure professionali Tipologia di attività
Numero di ore aggiuntive presunte
Costo previsto (€) Fonte finanziaria
Docenti 11 docenti 55 962.5
FIS
Personale ATA
nessuno
Altre figure docenti di classe somministratori
Descrivere l'impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi (Sez.3 -
tab. 7)
Impegni finanziari per tipologia di
Impegno presunto (€) Fonte finanziaria
spesa
Formatori
55
Impegni finanziari per tipologia di Impegno presunto (€) Fonte finanziaria
spesa Consulenti Attrezzature Servizi Altro
Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività
Tempistica delle attività (Sez.3-tab. 8)
Attività Pianificazione delle attività
Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu
Prove d'Istituto Sì - Verde Sì - Giallo Sì - Giallo
In fase di pianificazione elencare le azioni progettate. In corso di attuazione del PdM colorare le azioni
secondo legenda:
Nessuno: per annullare selezione fatta
Rosso: azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previsti Giallo: azione in corso/ in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusa Verde: azione attuata/conclusa come da obiettivi previsti
Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del
raggiungimento dell'obiettivo di processo Monitoraggio delle azioni (Sez.3-tab. 9)
Data di rilevazione Indicatori di monitoraggio del
processo
Strumenti di misurazione
Criticità rilevate Progressi rilevati Modifiche / necessità di
aggiunstamenti
09/06/2018 00:00:00 Registrazione di docenti e classi in cui vengono
somministrate prove oggettive e comuni Scheda di raccolta dati delle prove somministrate per ogni classe e
disciplina; confronto tra gli esiti disciplinari riferiti al II quadrimestre
di tutte le classi di Scuola Primaria e Sec. di I
Allineamento della scelta dei contenuti delle prove tra i diversi
plessi
OBIETTIVO DI PROCESSO: #49239 Percorsi di potenziamento delle
abilità inerenti agli assi cognitivo neuropsicologico, affettivo
relazionale/autonomia, comunicazionale linguistico, senso motorio
prassico
56
SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo in
due passi Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effetti negativi e
positivi a medio e a lungo termine Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni (Sez.2-tab.4)
Azione prevista
Effetti positivi all'interno della scuola a
medio termine
Effetti negativi all'interno della scuola a
medio termine Effetti positivi all'interno della scuola e
lungo termine Effetti negativi all'interno della scuola e
lungo termine
Costituzione di gruppi di lavoro; Coinvolgimento degli enti e
associazioni territoriali; Progettazione, implementazione, verifica,
documentazione e diffusione dei percorsi inclusivi elaborati e
attivati Valorizzazione delle competenze del personale docente;
Condivisione dei percorsi e maggiore opportunità formative per gli
alunni, calibrate sulle reali necessità; Sviluppo del senso di
appartenenza al gruppo. Poca rispondenza rispetto alle azioni richieste; Difficoltà
organizzative e finanziarie; Eventuale mancata integrazione degli
interventi tra i soggetti coinvolti nell'azione educativa.
Acquisizione di competenze progettuali specifiche; Efficacia delle
azioni formative; Inclusione efficace; Rispetto dei diversi stili di
apprendimento; Consolidamento dei gruppi. Problematiche finanziarie; Discontinuità nelle politiche
gestionali degli Enti/Associazioni.
Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento innovativo
Caratteri innovativi (Sez.2-tab.5)
Nessun dato inserito
SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di processo individuato in
tre passi Passo 1 - Definire l'impegno delle risorse umane e strumentali
Descrivere l'impegno di risorse umane interne alla scuola (Sez.3 - tab. 6)
Figure professionali Tipologia di attività Numero di ore aggiuntive presunte
Costo previsto (€) Fonte finanziaria
Figure professionali Tipologia di attività
Numero di ore aggiuntive presunte
Costo previsto (€)
Docenti tutti i docenti di sostegno di ogni ordine e grado - n°2 FS al POF Personale ATA
57
Fonte finanziaria Figure professionali Altre figure
Tipologia di attività Numero di ore aggiuntive presunte
Costo previsto (€) Fonte finanziaria
Descrivere l'impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi (Sez.3 -
tab. 7) Nessun dato inserito
Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività
Tempistica delle attività (Sez.3-tab. 8)
Attività Pianificazione delle attività
Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu
attività laboratoriali
che utilizzino sussidi Sì - Verde
Sì - Giallo
Sì - Rosso e materiali di
supporto
In fase di pianificazione elencare le azioni progettate. In corso di attuazione del PdM colorare le azioni
secondo legenda:
Nessuno: per annullare selezione fatta
Rosso: azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previsti Giallo: azione in corso/ in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusa Verde: azione attuata/conclusa come da obiettivi previsti
Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del
raggiungimento dell'obiettivo di processo Monitoraggio delle azioni (Sez.3-tab. 9)
Data di rilevazione Indicatori di monitoraggio del processo Strumenti di misurazione Criticità rilevate Progressi rilevati Modifiche / necessità di
aggiunstamenti
09/06/2018 00:00:00 analisi delle relazioni dei docenti schede strutturate e non; verifiche in itinere
58
OBIETTIVO DI PROCESSO: #49242 Progetti di recupero delle abilità attraverso attività trasversali in ambito artistico, musicale e motorio
SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo in
due passi Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effetti negativi e
positivi a medio e a lungo termine Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni (Sez.2-tab.4)
Azione prevista
Effetti positivi all'interno della scuola a
medio termine
Effetti negativi all'interno della scuola a
medio termine Effetti positivi all'interno della scuola e
lungo termine Effetti negativi all'interno della scuola e
lungo termine
Costituzione di gruppi di lavoro; Coinvolgimento degli enti e
associazioni territoriali; Progettazione, implementazione; verifica;
documentazione e diffusione dei percorsi inclusivi elaborati e
attivati. Ripartizione del carico di lavoro; Valorizzazione delle
competenze del personale docente; Sviluppo del senso di
appartenenza al gruppo; Condivisione dei percorsi e maggiore
opportunità formative per gli alunni, calibrate sulle reali
necessità. Poca rispondenza rispetto alle azioni richieste; Difficoltà
organizzative e finanziarie; Eventuale mancata integrazione degli
interventi tra i soggetti coinvolti nell'azione educativa.
Consolidamento dei gruppi; Acquisizione di competenze
specifiche; Efficacia delle azioni formative; Inclusione efficace;
Rispetto dei diversi stili di apprendimento. Problematiche finanziarie; Discontinuità nelle politiche
gestionali degli Enti/Associazioni.
Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento innovativo
Caratteri innovativi (Sez.2-tab.5)
Nessun dato inserito
SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di processo individuato in
tre passi Passo 1 - Definire l'impegno delle risorse umane e strumentali
Descrivere l'impegno di risorse umane interne alla scuola (Sez.3 - tab. 6)
Figure professionali Docenti
Tipologia di attività 16 docenti (10 docenti scuola Primaria - 6 docenti scuola Sec.I)
Numero di ore aggiuntive presunte 160
Costo previsto (€) 2800
Fonte finanziaria FIS
59
Figure professionali Tipologia di attività
Numero di ore aggiuntive presunte
Costo previsto (€) Fonte finanziaria
Figure professionali Tipologia di attività
Numero di ore aggiuntive presunte
Costo previsto (€) Fonte finanziaria
Personale ATA
Altre figure
Descrivere l'impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi (Sez.3 -
tab. 7) Nessun dato inserito
Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività
Tempistica delle attività (Sez.3-tab. 8)
Attività Pianificazione delle attività
Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu
Progettazione Sì - Giallo
Sì - Giallo
attività
In fase di pianificazione elencare le azioni progettate. In corso di attuazione del PdM colorare le azioni
secondo legenda:
Nessuno: per annullare selezione fatta
Rosso: azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previsti Giallo: azione in corso/ in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusa Verde: azione attuata/conclusa come da obiettivi previsti
Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del
raggiungimento dell'obiettivo di processo Monitoraggio delle azioni (Sez.3-tab. 9)
Data di rilevazione Indicatori di monitoraggio del processo Strumenti di misurazione Criticità rilevate Progressi rilevati Modifiche / necessità di
aggiustamenti
09/06/2018 00:00:00 numero di attività e/o progetti laboratoriali e cooperativi Schede, lavori strutturati e non, relazioni finali
60
OBIETTIVO DI PROCESSO: #49241 Promozione delle "Buone pratiche"
attraverso l'adeguamento ai bisogni formativi degli alunni
SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo in
due passi Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effetti negativi e
positivi a medio e a lungo termine Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni (Sez.2-tab.4)
Azione prevista
Effetti positivi all'interno della scuola a
medio termine Effetti negativi all'interno della scuola a
medio termine Effetti positivi all'interno della scuola e
lungo termine Effetti negativi all'interno della scuola e
lungo termine
Costituzione di gruppi di lavoro; Progettazione,
implementazione; verifica; documentazione dei percorsi
inclusivi elaborati e attivati. Ripartizione del carico di lavoro; Affinamento relazionalità e
collegialità; Valorizzazione delle buone pratiche; Sviluppo del
senso di appartenenza al gruppo. Poca rispondenza rispetto alle azioni richieste; Eventuale mancata
integrazione degli interventi tra i soggetti coinvolti nell'azione
educativa. Allargamento della leadership; Efficacia delle azioni formative;
Sviluppo di una comunità di buone pratiche. Problematiche finanziarie.
61
Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento innovativo
Caratteri innovativi (Sez.2-tab.5) Indicare eventuali
Indicare eventuali connessioni con gli
connessioni con i
Caratteri innovativi dell'obiettivo
principi ispiratori del
obiettivi previsti dalla Legge 107/15, art. 1, Movimento delle
comma 7, selezionando una o più opzioni Avanguardie Educative
selezionando una o più
opzioni
62
Caratteri innovativi dell'obiettivo
Indicare eventuali
Indicare eventuali connessioni con gli
connessioni con i
principi ispiratori del
obiettivi previsti dalla Legge 107/15, art. 1, Movimento delle
comma 7, selezionando una o più opzioni Avanguardie Educative
selezionando una o più
opzioni
Promozione di una più fattiva collaborazione e
partecipazione delle famiglie alla vita della scuola.
Elaborazione di un curricolo di Istituto per
competenze,adottando una progettazione per UdA con
riferimento allo sviluppo di competenze trasversali. Messa a
disposizione di spazi per la condivisione di strumenti e
materiali didattici per lo scambio ed il confronto. Adozione
di una programmazione comune per discipline e classi
parallele,utilizzando criteri di valutazione comuni.
Potenziamento dell'adozione e della pratica di modalità
didattiche innovative nella quotidiana azione didattico-
formativa dei docenti. Potenziamento delle competenze dei
docenti attraverso la promozione di azioni di formazione e
autoformazione. Miglioramento della gestione delle risorse
umane disponibili in relazione al loro curriculum,alle loro
esperienze formative a alle loro competenze.
Potenziamento della didattica laboratoriale,degli
strumenti,attrezzature,per spazi di apprendimento
innovativi.
• valorizzazione e potenziamento delle competenze
linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché'
alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea,
anche mediante l'utilizzo della metodologia Content
language integrated learning;
• potenziamento delle competenze matematico-logiche
e scientifiche;
• potenziamento delle competenze nella pratica e nella
cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel
cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di
diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il
coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e
privati operanti in tali settori;
• sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza
attiva e democratica attraverso la valorizzazione
dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle
differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno
dell'assunzione di responsabilità nonché' della solidarietà e
della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei
diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in
materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione
all’autoimprenditorialità;
• sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla
conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità
ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle
attività culturali;
• potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di
comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con
particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione
fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo
studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica;
• sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con
particolare riguardo al pensiero computazionale,
all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei
media nonché' alla produzione e ai legami con il mondo
del lavoro;
• potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle
attività di laboratorio;
• prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di
ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche
informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del
diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali
attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche
con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari
ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e
l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto
allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero
dell'istruzione, dell’università e della ricerca il 18 dicembre
2014;
• valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva,
aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare
l'interazione con le famiglie e con la comunità locale,
comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese;
• apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del
numero di alunni e di studenti per classe o per articolazioni
di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo
scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a
quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del
Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89;
• valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e
coinvolgimento degli alunni e degli studenti;
• individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla
premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e
degli studenti;
• Sfruttare le opportunità
offerte dalle ICT e dai
linguaggi digitali per
supportare nuovi modi di
insegnare, apprendere e
valutare • Creare nuovi spazi per
l’apprendimento
• Riorganizzare il tempo
del fare scuola
• Promuovere
l’innovazione perché sia
sostenibile e trasferibile
63
SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di
processo individuato in tre passi Passo 1 - Definire l'impegno delle risorse umane e strumentali
Descrivere l'impegno di risorse umane interne alla scuola (Sez.3 - tab. 6)
Figure professionali Tipologia di attività
Numero di ore aggiuntive presunte
Costo previsto (€) Fonte finanziaria
Figure professionali Tipologia di attività
Numero di ore aggiuntive presunte
Costo previsto (€) Fonte finanziaria
Figure professionali Tipologia di attività
Numero di ore aggiuntive presunte
Costo previsto (€) Fonte finanziaria
Docenti 10 docenti (6 scuola dell'Infanzia - 4 scuola Sec.I) 100 1750 FIS Personale ATA
Altre figure
Descrivere l'impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi (Sez.3 -
tab. 7) Nessun dato inserito
Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività
Tempistica delle attività (Sez.3-tab. 8)
Attività Pianificazione delle attività
Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu
Promuovere attività
laboratoriali ; creare Sì - Verde
Sì - Giallo
Sì - Giallo nuovi spazi di
apprendimento
In fase di pianificazione elencare le azioni progettate. In corso di attuazione del PdM colorare le azioni
secondo legenda:
Nessuno: per annullare selezione fatta
Rosso: azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previsti Giallo: azione in corso/ in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusa Verde: azione attuata/conclusa come da obiettivi previsti
64
Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del
raggiungimento dell'obiettivo di processo Monitoraggio delle azioni (Sez.3-tab. 9)
Data di rilevazione Indicatori di monitoraggio del processo Strumenti di misurazione Criticità rilevate Progressi rilevati Modifiche / necessità di
aggiustamenti
09/06/2018 00:00:00 Incrementare la collaborazione e la condivisione per la
valorizzazione delle buone pratiche Confronto tra gli esiti disciplinari; relazioni finali
OBIETTIVO DI PROCESSO: #49240 Strutturazione di ambienti di
apprendimento favorenti le abilità prosociali. Progettazione e
organizzazione di materiale, aggiornamento e rapporti in rete in linea
con lo stato attuale della ricerca e delle linee guida ICD
SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo in
due passi Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effetti negativi e
positivi a medio e a lungo termine Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni (Sez.2-tab.4)
Azione prevista
Effetti positivi all'interno della scuola a
medio termine
Effetti negativi all'interno della scuola a
medio termine Effetti positivi all'interno della scuola e
lungo termine Effetti negativi all'interno della scuola e
lungo termine
Costituzione di gruppi di lavoro; Coinvolgimento degli enti e
associazioni territoriali; Progettazione, implementazione, verifica,
documentazione e diffusione dei percorsi inclusivi elaborati e
attivati. Ripartizione del carico di lavoro; Affinamento relazionale e
collegialità; Sviluppo del senso di appartenenza al gruppo;
Rispondenza dei percorsi formativi alle effettive necessità di
ognuno. Tendenza alla delega; Difficoltà organizzative e finanziarie;
Eventuale mancata integrazione degli interventi tra i soggetti
coinvolti nell'azione educativa. Allargamento della leadership; Progettazione integrata col
territorio; Efficacia delle azioni formative; Rispetto dei diversi stili
di apprendimento. Problematiche finanziarie; Discontinuità nelle politiche
gestionali degli Enti/Associazioni.
65
Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento innovativo
Caratteri innovativi (Sez.2-tab.5)
Nessun dato inserito
SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di processo individuato in
tre passi Passo 1 - Definire l'impegno delle risorse umane e strumentali
Descrivere l'impegno di risorse umane interne alla scuola (Sez.3 - tab. 6)
Figure professionali Tipologia di attività
Numero di ore aggiuntive presunte
Costo previsto (€) Fonte finanziaria
Figure professionali Tipologia di attività
Numero di ore aggiuntive presunte
Costo previsto (€) Fonte finanziaria
Figure professionali Tipologia di attività
Numero di ore aggiuntive presunte
Costo previsto (€) Fonte finanziaria
Docenti Gruppo GLI/GLH 7 docenti Comm. Stranieri 50 875
Personale ATA
Altre figure F.S. D.S.
Descrivere l'impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi (Sez.3 -
tab. 7) Nessun dato inserito
Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività
Tempistica delle attività (Sez.3-tab. 8)
Attività Pianificazione delle attività
Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu
Progettazione Sì - Verde
Sì - Giallo
Sì - Rosso
attività
In fase di pianificazione elencare le azioni progettate. In corso di attuazione del PdM colorare le azioni
secondo legenda:
Nessuno: per annullare selezione fatta
66
Rosso: azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previsti
Giallo: azione in corso/ in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusa Verde: azione attuata/conclusa come da obiettivi previsti
Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del
raggiungimento dell'obiettivo di processo Monitoraggio delle azioni (Sez.3-tab. 9)
Data di rilevazione Indicatori di monitoraggio del processo Strumenti di misurazione Criticità rilevate Progressi rilevati Modifiche / necessità di
aggiustamenti
09/06/2018 00:00:00 Numero di alunni individuati con B.E.S. Analisi delle relazioni dei consigli di interclasse/classe;
confronto tra gli esiti
OBIETTIVO DI PROCESSO: #49243 Avvio orario didattico curriculare
per discipline affini SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo in
due passi Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effetti negativi e
positivi a medio e a lungo termine Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni (Sez.2-tab.4)
Azione prevista
Effetti positivi all'interno della scuola a
medio termine
Effetti negativi all'interno della scuola a
medio termine
Effetti positivi all'interno della scuola e
lungo termine
Riorganizzazione dei servizi; Progettazione e
implementazione di percorsi di ampliamento e
potenziamento del tempo scuola; Rendicontazione,
documentazione, diffusione delle buone pratiche e
pubblicizzazione del territorio. Incremento delle opportunità formative degli alunni;
Riduzione delle situazioni di disagio, difficoltà
d'apprendimento, dispersione; Sviluppo di interesse e
motivazione negli alunni; Tempi più distesi di
apprendimento; Condivisione delle azioni formative Costi aggiuntivi per l'Istituto non sempre coperti dalla dotazione
finanziaria disponibile; Difficoltà economiche degli Enti locali a
corrispondere alle richieste della scuola. Ampliamento del curriculo con personalizzazione
dell'apprendimento e sviluppo di effettive competenze
trasversali; Coprogettazione degli interventi formativi;
Incremento della collaborazione e condivisione delle finalità
istituzionali.
67
Effetti negativi all'interno della Eccessivo carico di lavoro dei docenti.
scuola e lungo termine
Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento innovativo
Caratteri innovativi (Sez.2-tab.5)
Nessun dato inserito
SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di processo individuato in
tre passi Passo 1 - Definire l'impegno delle risorse umane e strumentali
Descrivere l'impegno di risorse umane interne alla scuola (Sez.3 - tab. 6)
Figure professionali Docenti
Tipologia di attività 8 docenti di ogni ordine e grado
Numero di ore aggiuntive presunte 64
Costo previsto (€) 1120
Fonte finanziaria FIS
Figure professionali Personale ATA
Tipologia di attività
Numero di ore aggiuntive presunte
Costo previsto (€)
Fonte finanziaria
Figure professionali Altre figure
Tipologia di attività DS
Numero di ore aggiuntive presunte
Costo previsto (€)
Fonte finanziaria
Descrivere l'impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi (Sez.3 -
tab. 7) Nessun dato inserito
Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività
Tempistica delle attività (Sez.3-tab. 8)
Attività Pianificazione delle attività
Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu
Strutturazione orario Sì - Verde Sì - Giallo
In fase di pianificazione elencare le azioni progettate. In corso di attuazione del PdM colorare le azioni
secondo legenda:
68
Nessuno: per annullare selezione fatta
Rosso: azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previsti Giallo: azione in corso/ in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusa Verde: azione attuata/conclusa come da obiettivi previsti
Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del
raggiungimento dell'obiettivo di processo Monitoraggio delle azioni (Sez.3-tab. 9)
Data di rilevazione Indicatori di monitoraggio del processo Strumenti di misurazione Criticità rilevate Progressi rilevati Modifiche / necessità di
aggiustamenti
09/06/2018 00:00:00 Adozione di un orario e di una programmazione comune per
discipline e classi parallele criteri comuni
OBIETTIVO DI PROCESSO: #49244 Individuare docenti aggiuntivi
funzionali al POF in relazione alla prima area di processo "Curriculo,
progettazione e valutazione"
SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo in
due passi Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effetti negativi e
positivi a medio e a lungo termine Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni (Sez.2-tab.4)
Azione prevista
Effetti positivi all'interno della scuola a
medio termine Effetti negativi all'interno della scuola a
medio termine
Effetti positivi all'interno della scuola e
lungo termine Effetti negativi all'interno della scuola e
lungo termine
Creare occasioni di confronto e di formazione per i docenti in
relazione a metodologie didattico-formative innovative affinché gli
stessi docenti possano utilizzarle nella loro pratica didattica
quotidiana. Miglioramento dell'efficacia dell'azione didattica quotidiana;
Partecipazione a percorsi di ricerca/azione. Considerazione dei percorsi di ricerca/azione come una
perdita di tempo che rallenta lo svolgimento dei programmi. L'adozione di modalità didattiche innovative ha una ricaduta sul
miglioramento dell'efficacia dell'azione didattica
quotidiana,sugli esiti scolastici degli studenti e sulla riduzione
degli abbandoni scolastici. Maggiori impegni da assolvere; agito come atto dovuto e non
sentito e partecipato.
69
Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento innovativo
Caratteri innovativi (Sez.2-tab.5)
Nessun dato inserito
SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di processo individuato in
tre passi Passo 1 - Definire l'impegno delle risorse umane e strumentali
Descrivere l'impegno di risorse umane interne alla scuola (Sez.3 - tab. 6)
Figure professionali Tipologia di attività
Numero di ore aggiuntive presunte
Costo previsto (€) Fonte finanziaria
Figure professionali Tipologia di attività
Numero di ore aggiuntive presunte
Costo previsto (€) Fonte finanziaria
Figure professionali Tipologia di attività
Numero di ore aggiuntive presunte
Costo previsto (€) Fonte finanziaria
Docenti docenti con specifica formazione
Personale ATA
Altre figure F.S.
Descrivere l'impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi (Sez.3 -
tab. 7) Nessun dato inserito
Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività
Tempistica delle attività (Sez.3-tab. 8)
Attività Pianificazione delle attività
Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu
Individuazione Sì - Verde
Sì - Giallo
docenti
In fase di pianificazione elencare le azioni progettate. In corso di attuazione del PdM colorare le azioni
secondo legenda:
Nessuno: per annullare selezione fatta
70
Rosso: azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previsti
Giallo: azione in corso/ in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusa Verde: azione attuata/conclusa come da obiettivi previsti
Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del
raggiungimento dell'obiettivo di processo Monitoraggio delle azioni (Sez.3-tab. 9)
Data di rilevazione Indicatori di monitoraggio del processo Strumenti di misurazione Criticità rilevate Progressi rilevati Modifiche / necessità di
aggiunstamenti
09/06/2018 00:00:00 formazione personale Schede autovalutative dei docenti
OBIETTIVO DI PROCESSO: #49245 Migliorare le competenze dei docenti
per l'uso di nuove tecnologie nella didattica SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo in
due passi Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effetti negativi e
positivi a medio e a lungo termine Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni (Sez.2-tab.4)
Azione prevista
Effetti positivi all'interno della scuola a
medio termine
Effetti negativi all'interno della scuola a
medio termine
Effetti positivi all'interno della scuola e
lungo termine
Creare occasioni di incontri di formazione per i docenti in
relazione a metodologie didattico-formative laboratoriali
innovative per utilizzarle nella pratica didattica quotidiana
all'interno di ambienti di apprendimento innovativi. Incremento nella prassi didattica quotidiana dell'utilizzo di didattica
laboratoriale; Miglioramento delle competenze nel campo digitale;
Utilizzo di pratiche didattiche laboratoriali, strumentazione,
attrezzature a supporto della didattica laboratoriale
Concepire lo spazio laboratoriale come unico contesto per una
didattica innovativa e non come uno dei possibili ambienti nei
quali realizzarla; rischio del mancato utilizzo dei laboratori e delle
attrezzature per mancanza di competenze specifiche.
Miglioramento della motivazione allo studio degli studenti grazie
ad un sapere agito ed applicato; Motivazione alla formazione e
autoformazione dei docenti in relazione alle nuove tecnologie;
71
Effetti negativi all'interno della Concepire l'azione didattica laboratoriale in ambienti scuola e lungo termine d'apprendimento innovativi in maniera routinaria.
Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento innovativo
Caratteri innovativi (Sez.2-tab.5)
Nessun dato inserito
SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di processo individuato in
tre passi Passo 1 - Definire l'impegno delle risorse umane e strumentali
Descrivere l'impegno di risorse umane interne alla scuola (Sez.3 - tab. 6)
Figure professionali Tipologia di attività
Numero di ore aggiuntive presunte
Costo previsto (€) Fonte finanziaria
Figure professionali Tipologia di attività
Numero di ore aggiuntive presunte
Costo previsto (€) Fonte finanziaria
Figure professionali Tipologia di attività
Numero di ore aggiuntive presunte
Costo previsto (€) Fonte finanziaria
Docenti Docenti con specifica formazione
Personale ATA
Altre figure Animatore digitale Team digitale
Descrivere l'impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi (Sez.3 -
tab. 7) Nessun dato inserito
Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività
Tempistica delle attività (Sez.3-tab. 8)
Attività Pianificazione delle attività
Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu
72
Attività Pianificazione delle attività
Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu
Individuazione
docenti formazione
Sì - Verde
Sì - Giallo
Sì - Giallo Potenziamento delle
competenze di
docenti
In fase di pianificazione elencare le azioni progettate. In corso di attuazione del PdM colorare le azioni
secondo legenda:
Nessuno: per annullare selezione fatta
Rosso: azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previsti Giallo: azione in corso/ in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusa Verde: azione attuata/conclusa come da obiettivi previsti
Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del
raggiungimento dell'obiettivo di processo Monitoraggio delle azioni (Sez.3-tab. 9)
Data di rilevazione Indicatori di monitoraggio del processo Strumenti di misurazione Criticità rilevate Progressi rilevati Modifiche / necessità di
aggistamenti
09/06/2018 00:00:00 Potenziare le competenze dei docenti azioni di formazione e autoformazione
OBIETTIVO DI PROCESSO: #49246 Valorizzazione delle risorse
interne all'Istituto per la formazione e/o aggiornamento dei docenti
relativi ad azioni di miglioramento della prassi educativa
SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo in
due passi Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effetti negativi e
positivi a medio e a lungo termine Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni (Sez.2-tab.4)
Pianificare e realizzare attività di formazione e Azione prevista autoformazione per i docenti in relazione ai bisogni da essi
espressi per arricchire il loro bagaglio professionale.
73
Effetti positivi all'interno della scuola a
medio termine Effetti negativi all'interno della scuola a
medio termine
Effetti positivi all'interno della scuola e
lungo termine
Effetti negativi all'interno della scuola e
lungo termine
Arricchimento del portfolio professionale personale di ciascun
docente; Miglioramento dell'efficacia dell'azione didattica
quotidiana. Partecipazione passiva da parte dei docenti alle attività di
formazione e autoformazione vissute come un impegno in più da
assolvere. Arricchimento delle competenze disciplinari e didattico-
metodologiche; Incremento delle occasioni d'incontro e
confronto; Ricaduta positivi sugli esiti degli studenti;
Consapevolezza e disponibilità a collaborare perla
realizzazione diun progetto comune. Partecipazione alle attività di formazione come atto dovuto e
"interessato".
Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento innovativo
Caratteri innovativi (Sez.2-tab.5)
Nessun dato inserito
SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di processo individuato in
tre passi Passo 1 - Definire l'impegno delle risorse umane e strumentali
Descrivere l'impegno di risorse umane interne alla scuola (Sez.3 - tab. 6)
Figure professionali Tipologia di attività
Numero di ore aggiuntive presunte
Costo previsto (€) Fonte finanziaria
Figure professionali Tipologia di attività
Numero di ore aggiuntive presunte
Costo previsto (€) Fonte finanziaria
Figure professionali Tipologia di attività
Numero di ore aggiuntive presunte
Costo previsto (€) Fonte finanziaria
Docenti docenti specializzati
Personale ATA
Altre figure DS
Descrivere l'impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi (Sez.3 -
tab. 7) Nessun dato inserito
74
Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività
Tempistica delle attività (Sez.3-tab. 8)
Attività Pianificazione delle attività
Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu
Investire sul capitale Sì - Verde
Sì - Giallo
Sì - Giallo
umano
In fase di pianificazione elencare le azioni progettate. In corso di attuazione del PdM colorare le azioni
secondo legenda:
Nessuno: per annullare selezione fatta
Rosso: azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previsti Giallo: azione in corso/ in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusa Verde: azione attuata/conclusa come da obiettivi previsti
Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del
raggiungimento dell'obiettivo di processo Monitoraggio delle azioni (Sez.3-tab. 9)
Data di rilevazione Indicatori di monitoraggio del processo Strumenti di misurazione Criticità rilevate Progressi rilevati Modifiche / necessità di
aggiunstamenti
09/06/2018 00:00:00 Formazione personale docente Schede autovalutative
Adesione al Piano di Formazione organizzato dalla Scuola Polo
Ambito 13 Città di Messina
SEZIONE 4 - Valutare, condividere e diffondere i risultati del piano di miglioramento in
quattro passi Passo 1 - Valutare i risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del
RAV
Priorità 1
Priorità 2
Risultati scolastici: - Riduzione della variabilità attraverso
adeguati percorsi didattici. - Favorire gli apprendimenti degli
alunni con bisogni educativi speciali (H, DSA, BES) Competenze chiave di cittadinanza: -Sviluppo delle competenze
sociali e di cittadinanza attiva degli studenti.
La valutazione in itinere dei traguardi legati agli ESITI (Sez.4 - tab. 10)
75
Passo 2 - Descrivere i processi di condivisione del piano all'interno della scuola
Condivisione interna dell'andamento del Piano di Miglioramento (Sez.4 - tab. 11)
Momenti di condivisione interna
Persone coinvolte
Strumenti
Considerazioni nate dalla
condivisione
Riunioni di Commissione; Collegio docenti; Consiglio
d'Istituto; Consigli di intersezione/interclasse/classe Dirigente Scolastico; Docenti membri commissioni; N.I.V.; Tutti i
docenti; Genitori eletti in seno al C.d.I.; Genitori rappresentanti Pubblicazione PDM sul sito della scuola; Condivisione del PDM
nelle attività di continuità; Riunioni OO.CC.; Incontri istituzionali Diviene fondamentale la condivisione dei contenuti e dei risultati
del PDM con tutti gli stakeholders che potrebbero essere
interessati alla vita della comunità scolastica.
Passo 3 - Descrivere le modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all'interno sia
all'esterno dell'organizzazione scolastica Strategie di diffusione dei risultati del PdM all'interno della scuola (Sez.4 - tab. 12)
Metodi / Strumenti Destinatari Tempi
Azioni di diffusione dei risultati del PdM all'esterno (Sez.4 - tab. 13)
Metodi / Strumenti Destinatari
Famiglie e territorio; Genitori e studenti Pubblicazione PDM sul sito della scuola; delle V classi scuola Primaria, in incontri
Condivisione PDM nelle attività; formali e non con il DS e referenti della
Riunioni OO.CC.; Incontri istituzionali comunità; Collegio docenti, Consiglio
d'Istituto, Referenti del territorio
Tempi
Intero anno
scolastico
Passo 4 - Descrivere le modalità di lavoro del Nucleo di valutazione
Composizione del Nucleo di valutazione (Sez.4 - tab. 14)
Nome Ruolo
Caratteristiche del percorso svolto (Sez.4 - for. 15)
Sono coinvolti genitori, studenti o
altri membri della comunità Sì scolastica, in qualche fase del Piano di Miglioramento? Genitori Se sì chi è stato coinvolto? Studenti (Incontri istituzionali)
76
La scuola si è avvalsa di consulenze esterne? Il Dirigente è stato presente agli incontri del Nucleo di valutazione nel percorso di Miglioramento? Il Dirigente ha monitorato l'andamento del Piano di Miglioramento? No
Sì
Sì
77
PROGETTAZIONE
CURRICULARE EXTRACURRICULARE EDUCATIVA
ORGANIZZATIVA
Finalità Educative
L’’agire didattico – educativo dei docenti dell’ XI Istituto Comprensivo si fonda su alcune scelte
educative condivise, al fine di realizzare un clima sereno, quale presupposto per facilitare il
percorso di apprendimento e insegnamento. La scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola
secondaria di I grado sono un passaggio fondamentale per la costruzione del “progetto di vita” di ogni
persona con l’inserimento consapevole e attivo nella società, pianificando un’offerta formativa che:
Rafforzi la funzione della scuola intesa come una istituzione che lavora per conseguire il successo
formativo degli alunni e delle alunne.
Pianifichi un progetto educativo che inizia nella scuola dell’infanzia, prosegue nella scuola
primaria e si conclude nella scuola secondaria di primo grado e orienti i ragazzi a costruire
consapevolmente il loro futuro.
Costruisca un ambiente di lavoro sereno e collaborativo, dove tutti sono ascoltati nei bisogni,
stimolati negli interessi personali, valorizzati nelle abilità, rassicurati e coinvolti nel processo di
formazione.
Riconosca i diversi livelli di partenza, le conoscenze, gli interessi e gli stili cognitivi degli
alunni per dare a tutti pari opportunità formative.
Supporti la crescita dell’autostima e della capacità di espressione e gestione dei vissuti emotivi e
relazionali.
Incentivi e valorizzi la creatività personale, utilizzando tutti i linguaggi in chiave espressivo-
comunicativa.
Crei un clima di fiducia, rispetto, accettazione reciproca, collaborazione tra alunni e tra questi e
gli insegnanti.
Promuova atteggiamenti e comportamenti atti a risolvere i conflitti, in una logica di mediazione
interpersonale.
Valorizzi i diversi punti di vista, le diverse provenienze culturali, come arricchimento del
patrimonio personale di ogni individuo e della società intera.
Propositi Generali
Costruire condizioni favorevoli per ottenere risultati qualitativamente migliori sul piano organizzativo,
amministrativo e didattico attraverso:
valorizzazione della flessibilità orizzontale (interna a ciascun ordine di scuola) e verticale (tra
i vari ordini di scuola) per sviluppare l’efficacia educativa attraverso la continuità didattica
dei curricoli da 3 a 14 anni (esempi/paradigmi: Giochi matematici, Certificazioni
linguistiche,);
attenzione alla singolarità professionale di ogni docente favorendo e sostenendo la
progettazione di percorsi formativi orientati verso la costruzione di un sapere fondato
sull’utilizzo combinato e finalizzato di linguaggi diversi (musicali, motori, artistici,
tecnologici, ecc.) e interdisciplinari (esempi/paradigmi: Corsi di musica e canto corale,
laboratori informatici ecc.)
trasparenza dei risultati: rivedere la struttura e l’articolazione del POF, con particolare
attenzione all’individuazione e all’analisi dei bisogni e alle relative risposte organizzative;
ampliare i servizi offerti all’utenza attraverso il sito web; restituire agli utenti i risultati delle
indagini che li coinvolgono nonché i risultati ottenuti dall’Istituto quando le
conoscenze/competenze degli allievi sono valutate dall’INVALSI (es. Prove nazionali
Esami di Stato) o tramite protocolli europei (es. ECDL, certificazioni linguistiche).
78
Il sé e l’altro
sviluppo del senso dell’identità personale
consapevolezza delle proprie esigenze e dei propri sentimenti
sviluppo del senso di appartenenza
sviluppo del senso morale
acquisizione e condivisione delle norme di comportamento in società
consapevolezza delle differenze e rispetto delle diversità.
Il corpo in movimento
raggiungimento di una autonomia personale nelle pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana
alimentazione
sviluppo delle abilità motorie attraverso attività sia guidate che libere
acquisizione di regole finalizzate a giochi individuali, di gruppo e all’utilizzo di attrezzi specifici
conoscenza e rappresentazione del proprio corpo in stasi e in movimento
sviluppo delle potenzialità espressive, comunicative, sensoriali, conoscitive, relazionali e ritmiche del
corpo
Linguaggi, creatività, espressione
sviluppo dell’interesse per spettacoli di vario tipo, l’ascolto della musica, la fruizione e l’analisi delle
opere d’arte
esprimere emozioni e raccontare di sé e del mondo attraverso forme di rappresentazione,
drammatizzazione, pittura, disegno e altre attività manipolative e creative
formulare piani di azione, individualmente ed in gruppo, scegliere con cura materiali e strumenti in
relazione al progetto da realizzare
scoprire e combinare elementi musicali di base, utilizzando corpo, voce e oggetti producendo
semplici sequenze sonoro-musicali
esplorare le possibilità offerte dalle tecnologie per fruire delle diverse forme artistiche, per
comunicare e per esprimersi attraverso di esse.
I discorsi e le parole
il bambino sviluppa la padronanza d’uso della lingua italiana e arricchisce e precisa il proprio lessico
sviluppa fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni, le proprie
domande, i propri ragionamenti e i propri pensieri, attraverso il linguaggio verbale, utilizzandolo in
modo differenziato e appropriato nelle diverse attività
racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie, dialoga e discute, chiede
spiegazioni e spiega, sviluppando un repertorio linguistico adeguato all’esperienza e agli
apprendimenti compiuti nei vari campi di esperienza
riconosce, apprezza e sperimenta la pluralità linguistica e il linguaggio poetico
formula ipotesi sulla lingua scritta e sperimenta le prime forme di comunicazione attraverso la
scrittura, anche utilizzando le tecnologie
La conoscenza del mondo
raggruppa, compara, conta, ordina, orienta ed organizza le proprie esperienze attraverso
l’esplorazione della realtà
formula correttamente riflessioni e considerazioni relative alla dimensione temporale
colloca correttamente se stesso, le persone e gli oggetti nello spazio
osserva i fenomeni naturali e gli organismi viventi, cogliendone le trasformazioni
è curioso, esplorativo, pone domande, discute, confronta ipotesi, spiegazioni, soluzioni e azioni.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola dell'infanzia
79
Italiano
L’alunno
Partecipa a scambi comunicativi
Comprende testi di tipo diverso
Legge e produce testi letterari di vario genere
Svolge attività di riflessione linguistica
Lingua inglese
Ascolta e comprende frasi ed espressioni di uso frequente
Interagisce in modo comprensibile in semplici scambi verbali
Descrive in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente
Conosce aspetti di culture diverse
Musica
Ascolta, analizza e rappresenta fenomeni sonori e linguaggi musicali
Esegue semplici brani strumentali e vocali
Arte e immagine
Descrive in modo creativo le immagini attraverso molteplici tecniche
Utilizza tecniche diverse per elaborare immagini
Conosce e analizza i beni del patrimonio artistico-culturale presenti sul territorio
Scienze motorie e sportive
Utilizza e consolida schemi motori e posturali
Comprende nel gioco di gruppo il valore delle regole e l’importanza di rispettarle
Riconosce alcuni principi relativi al proprio benessere psico-fisico
Storia
Orienta e colloca nel tempo fatti ed eventi
Conosce e espone le società studiate, individuando le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali
Comprende e produce semplici testi storici
Geografia
Si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici, punti
cardinali e coordinate geografiche
Individua, conosce e descrive gli elementi caratterizzanti dei paesaggi
Conosce e localizza i principali aspetti geografici, fisici e antropici dell’Italia
Matematica
Effettua calcoli ed esegue operazioni con i numeri naturali e razionali
Conosce le proprietà delle figure geometriche e opera con esse
Classifica oggetti, figure, numeri in base a una o più proprietà e realizza adeguate rappresentazioni delle
classificazioni.
Effettua misurazioni dirette e indirette di grandezze e le esprime secondo unità di misura convenzionali
adeguate
Raccoglie, classifica, organizza dati, quantifica le situazioni di incertezza e formula previsioni
Scienze
Esplora la realtà utilizzando le procedure dell’indagine scientifica
Riconosce e descrive i fenomeni principali del mondo fisico e biologico
Conosce e applica in modo consapevole le regole basilari di igiene personale
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
80
Ha cura del proprio corpo con scelte adeguate di comportamenti ed abitudini alimentari
Tecnologia ed Informatica
Conosce le caratteristiche di fenomeni e materiali e ne comprende le loro funzioni
Conosce e utilizza le tecnologie informatiche per apprendere e comunicare
Conosce e utilizza le funzioni base dei programmi principali di grafica e di videoscrittura
Accede a internet per cercare informazioni specifiche e immagini pertinenti
Educazione alla cittadinanza e costituzione
Valorizzare l’esperienza individuale per riflettere sui comportamenti e modi di vivere
Stare bene con se stessi per star bene con gli altri
Comprende, accetta e rispetta le diversità
Rispettare l’ambiente.
La nostra scuola primaria nel corrente anno scolastico aderisce al progetto nazionale “Sport in Classe”.
Questo progetto presenta caratteristiche comuni e omogenee su tutto il territorio nazionale e il suo
coordinamento è affidato ad un nuovo sistema di governance per lo sport a scuola che prevede un Organismo
Nazionale e organismi territoriali e provinciali dei quali fanno parte rappresentanti del MIUR, del CONI e
del CIP. Il coordinamento del progetto Sport in Classe è, pertanto, affidato all’Organismo Nazionale per lo
Sport a Scuola, composto da rappresentanti del MIUR, del CONI e del CIP e si avvale della collaborazione
tecnica di una Commissione Didattico-Scientifica, composta da esperti individuati dai tre Enti. A livello
regionale la realizzazione del progetto è affidata agli Organismi Nazionali per lo Sport a Scuola.
81
Italiano
L’alunno usa in modo efficace la comunicazione orale e scritta per interagire e collaborare con gli altri
nelle diverse situazioni comunicative, sostenendo le proprie idee in modo rispettoso delle opinioni altrui.
Nell’attività di studio, utilizza il manuale delle discipline per ricercare, raccogliere, rielaborare dati,
informazioni, concetti necessari e si avvale anche di strumenti informatici.
Legge con interesse e con piacere testi letterari di vario tipo.
Impara a conoscere autori e opere della letteratura italiana e straniera, esprimendo opinioni personali e
critiche.
Usa le proprie conoscenze della lingua anche per esprimere stati d’animo ed esperienze personali.
Sfrutta le proprie conoscenze metalinguistiche per migliorare la comunicazione orale e scritta.
Conosce e usa correttamente i registri formali e informali e i termini specialistici richiesti dall’ambito del
discorso.
Lingue comunitarie
Lingua inglese
L’alunno si esprime in modo chiaro e corretto sia oralmente sia per iscritto, comunicando avvenimenti,
opinioni, esperienze personali.
Comprende i punti principali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari della vita
quotidiana e relativi alla cultura anglosassone.
Riconosce i propri errori e li corregge spontaneamente in base alle regole linguistiche.
Seconda lingua francese
L’alunno comprende frasi ed espressioni di uso frequente legate ad ambiti familiari e di immediata
rilevanza.
Comunica in modo semplice informazioni su argomenti familiari e abituali.
Descrive in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente.
Storia
L’alunno conosce i processi fondamentali della storia (italiana, europea, mondiale) dal medioevo ad oggi.
Attraverso un personale metodo di studio, è in grado di comprendere e ricavare informazioni storiche da
testi e fonti di vario genere.
Espone le conoscenze acquisite operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni.
Geografia
L’alunno osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, localizzando i principali elementi
geografici, fisici e antropici, dell’Europa e del mondo.
Utilizza opportunamente concetti geografici, carte geografiche, immagini dallo spazio, grafici, per
comunicare informazioni sull’ambiente
Valuta gli effetti delle azioni dell’uomo sull’ambiente.
Matematica
L’alunno comprende che gli strumenti matematici appresi sono utili per operare nella realtà
Rappresenta forme, relazioni e strutture relativamente complesse.
Riconosce e risolve problemi di vario genere analizzando la situazione e traducendola in termini
matematici, controllando sia il processo risolutivo che i risultati.
Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria I Grado
82
Scienze naturali
L’alunno, con la guida dell’insegnante, formula ipotesi e previsioni.
Sa osservare, registrare, classificare e schematizzare fatti e fenomeni senza banalizzarne la complessità.
Utilizza concetti basati su semplici relazioni con altri concetti.
Analizza un fenomeno, prospettando soluzioni e interpretazioni, di cui produce rappresentazioni grafiche
e schemi di livello adeguato.
Arte e immagine
L’alunno padroneggia gli elementi della grammatica del linguaggio grafico-iconico, legge e comprende i
significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali.
Descrive e commenta, collocandole nel contesto storico-culturale, le opere artistiche più significative
prodotte nel tempo.
E’ sensibile ai problemi della tutela e conservazione del patrimonio artistico.
Realizza elaborati personali e creativi, utilizzando tecniche e materiali diversi.
Musica
L’alunno, attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali, partecipa in modo
attivo alla realizzazione di esperienze musicali.
E’ in grado di realizzare, partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e
multimediali.
Valuta in modo funzionale ed estetico ciò di cui fruisce, raccordando l’esperienza personale sia alle
tradizioni sia alle diversità culturali contemporanee.
Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali.
Sviluppa le competenze musicali partendo dalla consapevolezza delle proprie attitudini e capacità, dalla
conoscenza e dalla fruizione delle opportunità musicali offerte dalla scuola e dal territorio.
Scienze motorie e sportive
L’alunno, attraverso le attività di gioco motorio e sportivo, costruisce la propria identità personale con la
consapevolezza delle proprie competenze e dei propri limiti.
Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio corporeo, motorio, sportivo.
Possiede conoscenze e competenze relative all’educazione alla salute, alla prevenzione e alla promozione
di corretti stili di vita.
E’ capace di integrarsi nel gruppo, condividendone e rispettandone le regole e impegnandosi per il bene
comune.
Tecnologia
L’alunno conosce le relazioni (forma/funzione/materiali) attraverso esperienze personali, anche se
semplici, di progettazione e realizzazione.
E’ in grado di realizzare un progetto per la costruzione di un oggetto (robotica).
Esegue la rappresentazione grafica in scala di oggetti e/o ambienti, usando il disegno tecnico.
Inizia a capire i problemi connessi alla produzione di energia.
Ha sviluppato sensibilità per i problemi economici, ecologici e della salute legati alle varie forme di
produzione energetica.
E’ in grado di utilizzare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per supportare il proprio lavoro.
83
Nei corsi ad indirizzo musicale, autorizzati e funzionanti ai sensi del D.M. 3.8.78 e 13.2.96 e ricondotti ad
ordinamento dalla 1. 3.5.99 n.124, l’insegnamento di strumento musicale costituisce integrazione
interdisciplinare ed arricchimento dell’insegnamento obbligatorio dell’educazione musicale.
Dall’ a.s. 2002/2003, presso l’Istituto Comprensivo Gravitelli, sono istituiti i Corsi di strumento musicale.
Con l’istituzione di tali corsi la scuola offre alle famiglie la possibilità di frequentare corsi di avviamento alla
pratica strumentale tenuti da docenti qualificati, con un’organizzazione che si ispira al modello della scuola
media annessa al Conservatorio. Infatti, se da un lato l’obiettivo specifico di questi corsi non è quello di
formare dei “concertisti”, dall’altro, tuttavia, gli studi compiuti nel triennio della Scuola secondaria di primo
grado a indirizzo musicale possono avere un valore orientativo e propedeutico ad una eventuale
prosecuzione degli studi musicali, preparando gli allievi che lo desiderano a sostenere l’esame di ammissione
al Liceo Musicale e al Conservatorio.
Sono così stati avviati, presso il nostro istituto, corsi di pianoforte, chitarra, clarinetto, flauto traverso,
specialità strumentali assai richieste che soddisfano le esigenze di varietà di organico legate alla pratica della
musica d’insieme. Gli alunni iscritti ai suddetti corsi frequentano le lezioni di musica in orario pomeridiano:
in aggiunta alle due ore curriculari di Musica, essi partecipano ad una lezione individuale e/o per piccoli
gruppi di strumento, alternando la pratica esecutiva, la lettura della musica e la pratica vocale a momenti di
ascolto partecipativo. Per accedere ai corsi musicali, gli alunni sostengono una prova orientativo -
attitudinale davanti ad una commissione formata dai docenti di strumento e da un docente di Musica: in base
alle osservazioni effettuate, la Commissione potrà confermare o meno la scelta dello strumento espressa
dall’allievo all’atto dell’iscrizione e/o eventualmente suggerire una seconda scelta.
METODOLOGIA DIDATTICA
L’avviamento alla pratica strumentale è un momento assai delicato nella formazione di uno studente: se da
un lato, infatti, la specificità dello studio richiede l’acquisizione di una precisa tecnica esecutiva e, perciò,
uno studio impegnativo e costante, dall’altro diventa difficile motivare gli allievi senza il conseguimento di
risultati abbastanza rapidi. Le strategie didattiche adottate che, finora, hanno dato buoni risultati sono basate
sull’individuazione del piano di studi, sulla varietà del repertorio, aperto anche ad altre esperienze musicali,
oltre a quella colta nella pratica della musica d’insieme e in ultimo, ma non meno importante, sul rinforzo
corretto delle performance degli allievi. L’adozione di un curriculum individualizzato consente all’allievo di
valorizzare le proprie effettive capacità sia nel caso di alunni con difficoltà di apprendimento che in quello di
studenti dotati di spiccata attitudine musicale; la varietà del repertorio utilizzato corrisponde all’esigenza
pedagogica di innestare il percorso didattico sulla “competenza musicale di base” già acquistata; la pratica
della musica d’insieme, oltre gli innegabili vantaggi tecnico-musicali di affinamento del senso ritmico, della
percezione armonica, offre la possibilità di integrare alunni con un differente livello di preparazione sviluppa
la socializzazione; la verifica critica della propria preparazione, in occasione, ad esempio delle lezioni, dei
saggi o alla partecipazione a rassegne o a concorsi, l’analisi dei successi e degli insuccessi riportati ed il loro
rinforzo positivo – attraverso la lode o l’incoraggiamento migliorano la sicurezza e l’autostima. Il rapporto
didattico tra docente ed allievo, infine, si realizza secondo modalità che privilegiano l’acquisizione critica dei
contenuti proposti, rendendo l’alunno non più assimilatore, ma elaboratore di informazioni e conoscenze.
ORIENTAMENTO
I corsi ad indirizzo musicale hanno un carattere formativo generale, ma possono anche svolgere una funzione
orientativa ai fini della prosecuzione degli studi musicali fornendo agli studenti in possesso di effettive
capacità una preparazione di base utile ad affrontare l’esame di ammissione in Conservatori. A questo
riguardo si potrebbe effettuare una visita guidata presso il Conservatorio di Musica “A. Corelli” di Messina -
Istituto di Alta Cultura Musicale per far conoscere agli allievi questa realtà scolastica particolare, osservando
gli allievi studiare, ascoltare le esercitazioni orchestrali, chiedere informazioni specifiche.
STRUMENTO MUSICALE
84
Dall’anno scolastico 2014-2015, il nostro Istituto già ad indirizzo musicale è diventato scuola accreditata per
la sperimentazione della Pratica musicale nella scuola primaria secondo il D.M. n°8 del 31 gennaio 2011.
Le Indicazione per il primo ciclo (2012) inseriscono a pieno titolo l’educazione musicale nel curricolo
obbligatorio dai 3 ai 14 anni, in continuità e verticalità con il 2° ciclo di istruzione.
Il DM 8/11 delinea appunto,“ la possibilità di un potenziamento della pratica musicale a partire dalla terza
classe elementare“, per sviluppare e maturare negli alunni coinvolti esperienze significative sotto il profilo
socio- culturale- educativo.
Nell‘ ottica di una scuola di qualità, sempre in miglioramento, si vuole arrivare a poter istituire, in un
prossimo futuro, un curricolo verticale efficiente ed efficace che porti arricchimento, sviluppo di conoscenze
e abilità, nell’ottica di un processo globale di esplorazione-comprensione - apprendimento nella pratica
musicale.
Il tutto diventa strumento importante di autovalutazione attraverso indicatori di qualità specifici che
attesteranno le competenze acquisite.
I seguenti indicatori sono riferibili direttamente a quelli proposti nelle Linee Guida DM8/11:
Il Corso di Pratica Strumentale:
Rappresenta un’occasione di incontro e interazione con i coetanei e anche con persone di diversa età
e competenza;
Consente di vivere esperienze musicali che sono già significative nel momento in cui si compie
(anche se c’è attenzione alle prospettive di sviluppo e orientamento delle competenze strumentali, la
soddisfazione non è rimandata al futuro, ma si tengono aperte varie possibilità);
Coinvolge gli utenti in occasioni di performance, nella scuola e sul territorio, che costituiscono
altrettante opportunità di verifica della propria identità individuale e collettiva e creano legami con la
comunità sociale in cui si è inseriti;
Accoglie repertori di diversa epoca e provenienza e prevede la possibilità di utilizzare modalità
differenti di apprendimento ed esecuzione di brani musicali, afferenti a diverse tradizioni culturali
(per imitazione, per lettura, per improvvisazione,);
Cerca legami fra i propri contenuti e attività e gli obiettivi e contenuti previsti nei piani di lavoro
delle varie discipline scolastiche;
Prevede che lo studente si confronti con la pratica strumentale leggendo uno spartito: in questo modo
potrà sviluppare dimestichezza con la scrittura (intesa sia come notazione ritmo–melodica
occidentale, sia come intavolatura, o sigle degli accordi, o altre forme di notazione);
Favorisce l’apertura al confronto al confronto con parametri qualitativi e standard nazionali, in
occasione della partecipazione a rassegne e concorsi;
Sviluppa tecniche diverse d’improvvisazione.
Corso Di Pratica Corale
Pratica Musicale Scuola Primaria
85
Accoglie repertori provenienti sia dai patrimoni locali, sia da tradizioni, epoche e stili diversi e offre
strumenti per maturare una consapevolezza di queste differenze;
Ricerca e consente di acquisire una consapevolezza e prime forme di controllo della propria
emissione vocale, in ordine alla capacità di ascoltare e modificare da soli le qualità timbriche e
dinamiche, l’intonazione e il carattere espressivo della propria voce per conformarsi al suono del
gruppo;
Sviluppa abilità relative al controllo ritmo-temporale del brano corale-parlato e cantato, in ordine
alla ricerca di sincronismo e precisione in attacco, chiuse e articolazioni;
Sviluppa abilità relative al controllo di diversi effetti dinamici nell’esecuzione dello stesso brano;
Sviluppa con metodo la pratica del cantare per lettura, in campi melodici dapprima limitati e poi via
via più ampi;
Prevede la possibilità sistematica di riascoltare e analizzare il suono corale prodotto e di portarsi a
casa, alla fine del progetto, le tracce audio realizzate;
Organizza lo studio e l’esecuzione di brani che prevedono la concertazione di più parti ritmiche e/o
melodiche e/o in movimento;
Organizza lo studio e l’esecuzione di brani che prevedono la concertazione di più parti ritmiche e/o
melodiche e/o in movimento senza l’appoggio di basi musicali preregistrate;
Sviluppa tecniche diverse di improvvisazione;
L’obiettivo è di promuovere un percorso di ricerca-azione per validare buone prassi di costruzione del
curricolo verticale, valorizzando inoltre, la figura del docente interno di scuola primaria specializzato in
attività musicali.
86
LA PROGETTAZIONE DIDATTICA
La progettazione didattica è considerata uno strumento flessibile attraverso il quale costruire percorsi di
insegnamento/apprendimento compatibili sia con le caratteristiche socioculturali del territorio che con la
nuova scuola dell’Autonomia.
Nella costruzione dei curricoli i docenti dell’Istituto sono impegnati non solo come singoli
professionisti, ma anche come membri di una comunità professionale a cui competono specifiche
e fondamentali scelte relative a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione. La
programmazione collegiale delle attività didattiche riconducibili ai campi di esperienza, alle aree
disciplinari e alle discipline.
La definizione collegiale degli obiettivi di apprendimento è funzionale a strutturare conoscenze e
a sviluppare competenze.
Inoltre, per meglio rispondere alle esigenze di ogni singola classe e di ogni singolo gruppo di
apprendimento, ciascun team professionale dei docenti progetta percorsi didattici più vicini alle
caratteristiche delle persone con cui opera, verificando periodicamente l’efficacia dell’azione educativa e
didattica ed apportando al progetto le modifiche ritenute necessarie.
In questo senso anche la strumento musicale va visto nell’ottica della valorizzazione delle attitudini
del singolo che, attraverso lo studio di uno strumento, può realizzare un percorso
personale di apprendimento attraverso il quale, traducendo le conoscenze acquisite in competenze,
raggiunga uno sviluppo armonico della personalità.
Da alcuni anni l’Istituto Comprensivo “ Gravitelli - Paino” si avvale della didattica multimediale,
ritenendo che essa sia la più funzionale per attivare e consolidare il nuovo modo di pensare necessario per
dialogare con l’universo delle tecnologie dell’informazione (i plessi scolastici sono dotati di LIM) e
per possedere gli strumenti linguistici (lingue straniere) indispensabili per connotare in senso europeo la
propria cultura.
87
CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE TRASVERSALI
“Per adattarsi in modo flessibile a un mondo in rapido mutamento e caratterizzata da forti
interconnessioni, ciascun cittadino dovrà disporre di un’ampia gamma di competenze chiave, una
combinazione di conoscenze, attività ed attitudini appropriate al contesto”
Le competenze chiave sono quelle competenze di cui ogni persona ha bisogno per la realizzazione e lo
sviluppo personali: la cittadinanza attiva, l’evoluzione sociale, l’occupazione. Perché un curricolo
verticale per competenze trasversali? Perché la competenza, nelle abilità di linguaggio, lettura, scrittura,
calcolo, tecnologie e nell’imparare ad imparare è trasversale a tutte le attività di apprendimento. Il nostro
Istituto, sperimentando il modello di Certificazione delle Competenze, così come richiesto nella C.M. n°3
del 13 febbraio 2015, ha deciso di “costruire” un curricolo verticale e trasversale per tutti gli ordini di
scuola: la scelta di finalità educative e di obiettivi generali comuni vuole garantire una continuità e
organicità del percorso formativo, mentre, con gli obiettivi specifici diversi, si vuole mantenere quella
diversità specifica dei singoli ordini di scuola.
Il Curricolo verticale è esplicitato in forma estesa in calce al PTOF.
Si è voluto, tenendo conto delle esigenze formative individuate nel RAV e dalle Indicazioni Nazionali
(D.M. n°254 del 16 novembre 2012), rappresentare la base per lo sviluppo di ogni competenza,
direttamente dalle otto competenze per l’apprendimento permanente da acquisire al termine dell’istruzione
obbligatoria (D.M. del 22 agosto 2007), le Competenze Chiave Europee per l’Apprendimento Permanente.
o Comunicazione in madrelingua
o Comunicazione nelle lingue straniere
o Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia
o Competenza digitale
o Imparare ad imparare
o Competenze sociali e civiche
o Spirito di iniziativa e imprenditorialità
o Consapevolezza ed espressione culturale
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COMPETENZE
TRASVERSALI
SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SEC. I GRADO
Comunicazione nella
madrelingua
Arricchire il lessico;
comprendere il significato
delle parole; consolidare la
fiducia nelle proprie
capacità comunicative ed
espressive; manifestare
idee proprie; aprirsi al
dialogo con adulti e pari.
Dimostrare padronanza
della lingua italiana;
comprendere enunciati e
test di una certa
complessità; raccontare
esperienze; conoscere
registri linguistici diversi e
appropriati alle diverse
situazioni.
Riconoscere l’importanza della
comunicazione orale e scritta e
utilizzarla correttamente; interagire in
modo creativo in diversi contesti
culturali, sociali, di formazione, di
lavoro, di vita quotidiana e tempo libero;
comprende che la lingua è istituzione
sociale in evoluzione e strumento
fondamentale del percorso formativo.
Comunicazione nelle
lingue straniere
Scoprire la presenza di
lingue diverse; riconoscere
e sperimentare la pluralità
dei linguaggi.
Essere in grado,
nell'incontro con persone
di diversa nazionalità, di
esprimersi a livello
elementare in lingua
inglese e di affrontare una
comunicazione essenziale,
in semplici situazioni di
vita quotidiana in una
seconda lingua europea.
Comprendere, esprimere ed interpretare
concetti, pensieri, sentimenti, fatti e
opinioni in forma sia orale che scritta in
una gamma appropriata di contesti
sociali e culturali.
Sviluppare una consapevolezza
plurilingue ed una sensibilità
interculturale per essere un effettivo
cittadino dell’Italia, dell’Europa e del
Mondo.
Competenza
matematica,
scientifica,
tecnologica
Esplorare, utilizzare
materiali a disposizione
con creatività; scoprire,
analizzare, confrontare
esperienze reali e
riconoscere simboli;
comprendere una
situazione spaziale,
individuare somiglianze e
differenze, classificare,
ordinare, quantificare;
osservare il proprio corpo,
gli organismi viventi, i
fenomeni naturali;
dimostrare atteggiamenti
di rispetto per
Analizzare dati e fatti della
realtà e verificare
l'attendibilità utilizzando
procedure matematiche
diversificate. Affrontare
situazioni problematiche
costruendo e verificando
ipotesi; individuare fonti e
risorse; raccogliere e
valutare i dati; proporre
soluzioni (problem-
solving).
Sviluppare e applicare il pensiero
matematico per risolvere problemi di
vita quotidiana, di natura scientifica,
tecnologica. Porre attenzione sui
processi cognitivi che attivano il
pensiero logico, razionale e spaziale;
riflettere e applicare metodologie,
algoritmi e modelli matematici per
spiegare e comprendere fatti e
89
l’ambiente e tutti gli esseri
viventi.
fenomeni del mondo circostante;
avere consapevolezza dei limiti delle
affermazioni che riguardano
questioni complesse che non si
prestano a spiegazioni univoche.
Competenza
digitale
Esplorare le
potenzialità
offerte dalle
tecnologie.
Conoscere gli strumenti
multimediali nelle loro
componenti/funzioni e utilizzarli
correttamente per informarsi,
comunicare ed esprimersi,
distinguendo le informazioni
attendibili da quelle che necessitano
di approfondimento, di controllo, di
verifica per interagire con soggetti
diversi.
Utilizzare con consapevolezza le
tecnologie della società
dell’informazione nel lavoro, nel
tempo libero, nella comunicazione,
reperendo, selezionando, valutando
informazioni e nel contempo
producendo scambi comunicativi in
rete.
Imparare
Ad
Imparare
Organizzare esperienze in
procedure e schemi
mentali per l’orientamento
in situazioni simili
(cosa/come fare per ...).
Organizzare l’ apprendimento,
utilizzando l’errore quale punto di
partenza per l’avvio ai processi di
autocorrezione, individuando e
scegliendo varie fonti e varie
modalità di informazione e di
formazione (formale, non formale
ed informale), anche in funzione dei
tempi disponibili, delle proprie
strategie e del proprio metodo di
studio e di lavoro.
Perseverare nella conoscenza,
superare gli ostacoli, organizzare in
modo responsabile il proprio
apprendimento anche mediante una
gestione efficace del tempo, delle
informazioni, dei propri bisogni sia a
livello individuale che di gruppo.
Ricercare opportunità stimolanti per
conoscenze sempre nuove in un
processo senza fine.
Competenze
sociali e civiche
Partecipare e
interessarsi a temi
della vita quotidiana e
alle diversità culturali.
Riflettere, confrontarsi
e tenere conto del
punto di vista altrui,
parlando e ascoltando.
Rispettare le regole condivise,
collaborare con gli altri per la
costruzione del bene comune.
Assumersi le proprie responsabilità,
chiedere aiuto nelle difficoltà e
saper fornire aiuto a chi lo chiede.
Ha cura e rispetto di sé, degli altri
e dell’ambiente come presupposto
di un sano e corretto stole di vita
Comprendere l’importanza di un
sano e corretto stile di vita.
Rispettare le regole condivise,
collaborare con gli altri per la
costruzione del bene comune
esprimendo le
proprie personali opinioni e sensibilità.
Porre attenzione per le funzioni
pubbliche alle quali partecipa nelle
diverse forme in cui questo può
avvenire
momenti educativi informali e non
formali, esposizione pubblica
del proprio lavoro, occasioni rituali
nelle Comunità che frequenta,
90
azioni di solidarietà, manifestazioni
sportive non agonistiche,
volontariato, ecc. Avere
consapevolezza delle regole e
rispettarle come persona in grado di
intervenire nella società sempre più
diversificata, apportando il proprio
contributo come cittadino europeo e
del mondo.
Senso
d’iniziativa e
imprenditorial
ità
Esplorare materiali a disposizione
e utilizzarli con creatività;
scoprire, analizzare, confrontare e
simbolizzare la realtà; acquisire il
senso della solidarietà e del
rispetto; individuare forme di
rispetto degli spazi ambientali.
Porsi in modo creativo rispetto al
gruppo in cui si opera e rispetto alle
novità che si presentano; progettare
attività, ricercare metodi adeguati di
lavoro; interiorizzare i valori etici
come presupposti per un corretto
stile di vita. Porre attenzione per le
funzioni pubbliche alle quali si
partecipa.
Pianificare, organizzare,
trasformare, produrre idee in azioni
concrete attraverso la creatività,
l’innovazione e l’assunzione dei
rischi. Adattarsi ad ogni situazione
avendo consapevolezza del contesto
in cui si opera (scuola, famiglia,
gruppi sociali, lavoro) e cogliere le
varie opportunità, punto di partenza
per attività sociali e commerciali.
Consapevolezz
a ed
espressione
culturale
Esprimere emozioni, sentimenti
vissuti, utilizzando il movimento,
il disegno, il canto, la
drammatizzazione in relazione ad
altre forme espressive.
Padroneggiare gli strumenti
necessari ad un utilizzo dei
linguaggi espressivi, artistici, visivi,
multimediali (strumenti e tecniche di
fruizione e produzione).
Avvicinarsi al mondo–cultura
(letteratura, pittura, scultura, teatro,
cinema musica, danza) in ambito
scolastico ed extrascolastico.
Accedere e confrontarsi ad una
pluralità di mezzi espressivi e/o
artistici ad ampio raggio con la
consapevolezza dell’importanza
delle varietà di comunicazione.
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Un elemento fondamentale dell’autonomia scolastica è la possibilità di realizzare progetti adeguati alle esigenze
formative degli alunni, con l’opportunità di aggregare gruppi di allievi provenienti anche da diverse classi o
diversi anni di corso. Il nostro Istituto Comprensivo, al fine di realizzare la personalizzazione dei piani di studio
degli studenti e delle studentesse e l’arricchimento dell’offerta formativa, ha approvato i seguenti progetti:
PROGETTO CINEFORUM
Finalità
Arricchire l’offerta formativa al fine di migliorare l’efficacia del
processo di insegnamento /apprendimento.
Favorire la socializzazione tra alunni e genitori di età e classi diversi.
Destinatari
Genitori ed alunni delle tre classi della scuola secondaria e delle classi quinte
della scuola primaria.
Tempi di attuazione
Anno scolastico 2017-18
Obiettivi
Conoscere le principali opere letterarie attraverso il linguaggio
cinematografico.
Risultati attesi
Saper decodificare un film nelle sue diverse componenti (trama, regia,
personaggi, luoghi, tempi, scenografia, colonna sonora, messaggio
implicito/esplicito.
Metodologie Interventi mirati: brainstorming, role talking, e quant’altro possa
servire a catturare l’attenzione l’interesse e la partecipazione degli
utenti,
Forum al termine della proiezione con conseguente dibattito.
Modalità di verifica Somministrazione di schede operative di analisi e verifica.
PROGETTO RECUPERO CLASSI PRIME SCUOLA SECONDARIA
Finalità
Recuperare le lacune di base
Destinatari
Alunni delle classi prime
Tempi di attuazione
Anno scolastico 2017-18
PROGETTI DI ISTITUTO
PROGETTI EXTRACURRICULARI
Scuola secondaria primo grado
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Obiettivi Saper operare con le quattro operazioni,
Saper risolvere semplici espressioni,
Saper risolvere semplici problemi di geometria.
Risultati attesi
Acquisire maggiore sicurezza e consapevolezza nello studio guidato.
Metodologie
Utilizzo di schede di recupero del libro- studio guidato e lavori
individualizzati.
Modalità di verifica Test di verifica.
PROGETTO RECUPERO CLASSI SECONDE SCUOLA SECONDARIA
Finalità
Recuperare le lacune di base, sviluppare una mentalità tecnico – operativa.
Destinatari
Alunni delle classi seconde.
Tempi di attuazione
Anno scolastico 2017-18
Obiettivi Capacità di utilizzo delle tecniche e delle procedure del calcolo
aritmetico,
Confronto ed analisi di figure geometriche, grandezze e misure.
Raccolta, organizzazione, rappresentazione ed interpretazione dei
dati.
Risultati attesi
Sviluppare le capacità logico – matematiche ed intuitive.
Metodologie
Si affronteranno gli argomenti basilari per il proseguimento degli studi, i vari
contenuti saranno presentati in forma semplificata e on difficoltà crescenti.
Modalità di verifica
Ogni argomento sarà spiegato e verranno svolti esercizi guidati con difficoltà
crescenti, in modo tale da poter valutare il grado di conoscenze acquisite
durante le varie lezioni.
PROGETTO RECUPERO CLASSI SECONDE SCUOLA SECONDARIA
Finalità
Sviluppare una mentalità tecnico – operativa. Acquisite competenze
specifiche di geometria solida, funzioni aritmetiche e algebriche.
Destinatari
Alunni delle classi terze
Tempi di attuazione
Anno scolastico 2017-18
Obiettivi Capacità di organizzare quanto appreso e sintetizzare argomenti e
contenuti fondamentali.
Saper applicare tecniche di calcolo e di ragionamento essenziali per
risolvere problemi.
Saper usare correttamente le regole matematiche.
Risultati attesi Interpretare e decodificare messaggi espressi nel linguaggio
matematico.
Sviluppare le capacità logiche ed intuitive.
Metodologie
Si affronteranno gli argomenti basilari per il proseguimento degli studi, i vari
contenuti saranno presentati in forma semplificata e on difficoltà crescenti.
Ogni argomento sarà spiegato e verranno svolti esercizi guidati con difficoltà
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Modalità di verifica crescenti, in modo tale da poter valutare il grado di conoscenze acquisite
durante le varie lezioni.
PROGETTO NOI E LA MUSICA
Finalità
Promuovere la socializzazione
Sviluppare le capacità espressive.
Sviluppare il gusto estetico.
Sviluppare la capacità di ascolto e classificazione.
Promuovere la creatività.
Promuovere la capacità di esprimersi attraverso i linguaggi non
verbali.
Destinatari
Alunni delle classi IV e V della scuola primaria e alunni della scuola
secondaria primo grado.
Tempi di attuazione
Anno scolastico 2017-18
Obiettivi Utilizzare la voce per espressioni cantate/parlate/recitate.
Utilizzare il corpo per produrre sequenze ritmico- sonore.
Conoscere nuovi strumenti musicali.
Apprendere la tecnica di uno strumento.
Eseguire melodie per imitazione.
Eseguire brani da soli, in coro e in piccoli gruppi.
Risultati attesi Dar vita ad “azioni musicali” in diversi contesti.
Promuovere il processo di continuità attraverso il linguaggio
musicale.
Metodologie
Si darà spazio all’operatività cercando di stimolare l’interesse concreto degli
alunni.
Modalità di verifica
Saggi, recital, cori, ensemble, riflessioni sulle vaie esperienze.
94
PROGETTO RECUPERO SCUOLA PRIMARIA
Finalità
Consolidamento delle competenze disciplinari agli allievi che
dimostrano di avere bisogno di chiarimenti e/o spiegazioni
supplementari.
Accrescere la motivazione all’apprendimento e stimolare l’impegno e
l’interesse..
Destinatari
Alunni delle classi della scuola primaria.
Tempi di attuazione
Anno scolastico 2017-18
Obiettivi Migliorare la capacità di autonomia operativa.
Sviluppare la sincronizzazione con il gruppo classe attraverso il
recupero degli argomenti non affrontati in maniera adeguata.
Risultati attesi Sviluppo dell’autostima.
Capacità di affrontare alcune incertezze relativamente alle attività
proposte.
Capacità di colmare, ove possibile le difficoltà evidenziate.
Metodologie Esercizi di rinforzo mirati a colmare le lacune delle varie competenze
logico-matematiche e linguistiche.
Modalità di verifica
Esercitazioni scritte ed orali.
PROGETTO ECO-LAB SCUOLA PRIMARIA
Finalità
Promuovere il benessere educativo e l’integrazione di tutti gli alunni delle
cinque classi della scuola primaria, attraverso un laboratorio creativo
manipolativo,
Sostenere lo sviluppo delle intelligenze multiple, attraverso la
sperimentazione della pluralità dei linguaggi,
Offrire ai bambini la possibilità di imparare a conoscere, amare e rispettare
l’ambiente in cui viviamo,
Focalizzare l’attenzione sul concetto di rifiuto, spreco,
Fornire agli insegnanti strumenti per progettare, condurre e documentare un
progetto educativo multidisciplinare,
Promuovere la collaborazione attraverso la condivisione di competenze
diverse in attività educative comuni, permettendo ai bambini e agli
insegnanti di sperimentare e vivere momenti di relazione valorizzando il
fare di ciascuno.
Destinatari
Alunni delle classi della scuola primaria di Montepiselli.
Tempi di attuazione
Anno scolastico 2017-18
Obiettivi Favorire i processi di inclusione, socializzazione e integrazione a tutti gli
alunni ed in particolare a coloro che sono portatori di bisogni educativi
speciali,
PROGETTI EXTRACURRICULARI
Scuola primaria
95
.Educare al rispetto dell’ambiente e sviluppare la consapevolezza di
comportamenti eco-sostenibili,
Scoprire l’importanza della lotta allo spreco, della raccolta differenziata, del
riciclo,
Sviluppare la creatività attraverso la manipolazione di materiali diversi e
soprattutto utilizzando materiali di recupero,
Sviluppare la capacità di lavorare in gruppo per obiettivo comune,
Migliorare la capacità di relazione e di autocontrollo.
Risultati attesi Sviluppare il senso di appartenenza al gruppo,
Realizzare manufatti con materiali riciclabili.
Metodologie
L’itinerario educativo- didattico muove dalla naturale curiosità del bambino riguardo
l’ambiente che lo circonda e quindi l’esperienza diretta del “fare per scoprire”.
L’impegno laboratoriale, impostato sul coinvolgimento diretto del bambino in attività
che favoriscono gli apprendimenti per “immersione”, per “scoperta”, per
“costruzione”, sarà alla base di un percorso di apprendimento significativo in cui gli
alunni sperimenteranno forme in relazione e collaborazione con i compagni e gli
adulti. Si ricorrerà in particolare a:
Lavoro di gruppo,
Attività laboratoriali per classi aperte,
Conversazioni libere e guidate.
Modalità di verifica Questionari,
Cartelloni di sintesi,
Foto dei momenti più significativi.
PROGETTO MUSICO TEATRALE SCUOLA PRIMARIA
Finalità
Promuovere il benessere educativo e l’integrazione di tutti gli alunni delle
cinque classi della scuola primaria, attraverso un laboratorio di teatro
espressivo- creativo,
Sostenere lo sviluppo delle intelligenze multiple, attraverso la
sperimentazione della pluralità dei linguaggi,
Offrire ai bambini la possibilità di esprimere le loro potenzialità, le loro
competenze, le loro curiosità, la loro creatività..,
Fornire agli insegnanti strumenti per progettare, condurre e documentare un
progetto educativo multidisciplinare,
Condividere pensieri e competenze diverse in attività educative comuni,
permettendo ai bambini e agli insegnanti di sperimentare e vivere momenti
di relazione, valorizzando il fare di ciascuno.
Destinatari
Alunni delle classi della scuola primaria di Montepiselli.
Tempi di attuazione
Anno scolastico 2017-18
Obiettivi Favorire i processi di inclusione, socializzazione e integrazione a tutti gli
alunni ed in particolare a coloro che sono portatori di bisogni educativi
speciali,
Offrire agli alunni la possibilità di conoscere un linguaggio universale che
coinvolge la persona in modo completa (sensorialità, emotività, intelletto,
creatività...) che stimola uno sviluppo armonico, migliorandone attenzione,
concentrazione, memoria, impegno personale, senso della responsabilità.
Stimolare il piacere di fare musica per scoprire i fenomeni sonori e musicali
che stanno alla base del linguaggio musicale, sviluppare l’aspetto uditivo, il
senso ritmico, l’espressione vocale, potenziare e consolidare la pratica
musicale, vocale e strumentale,
96
Migliorare la capacità di relazione e di autocontrollo,
Sviluppare la sincronizzazione con il gruppo e con l’ambiente attraverso
momenti di insieme,
Sperimentare nuove possibilità comunicative e relazionali, attraverso
l’espressione corporea, la danza collettiva, il canto, la produzione sonora.
Risultati attesi Cantare in coro permettendo a tutti gli alunni di partecipare alla
manifestazione utilizzando lo strumento naturale che ognuno possiede: la
voce,
Vivere in modo creativo l’esperienza musicale,
Sviluppare il senso di appartenenza al gruppo,
Metodologie
Le strategie metodologiche si basano sulla valorizzazione delle potenzialità di tutti gli
alunni, sulla creazione di situazioni motivanti all’ascolto, alla lettura e alla
produzione, sulla valorizzazione del gioco, quale mezzo privilegiato per l’attivazione
e lo sviluppo dei processi cognitivi e di apprendimento.
Si ricorrerà in particolare a:
Lavoro di gruppo,
Attività laboratoriali per classi aperte,
Conversazioni libere e guidate.
Modalità di verifica Registrazioni audio/video sia in itinere che delle performance finali per
verificare il costante affiatamento e miglioramento dell’intonazione e
dell’accresciuta sincronia ritmica,
Foto dei momenti più significativi,
Registrazione audio e video delle performance finali.
PROGETTO TEATRO A SCUOLA PRIMARIA
Finalità
Educare alla comunicazione, socializzazione e apprendimento,
Sviluppare il senso critico,
Superare la timidezza e l’inibizione,
Favorire la psicomotricità con la mimica.
Destinatari
Alunni delle classi della scuola primaria di Passamonte
Tempi di attuazione
Anno scolastico 2017-18
Obiettivi Stimolare l’attenzione,
Acquisire sicurezza e disinvoltura nel’espressione,
Sviluppare la creatività e l’inventiva,
Migliorare la capacità mnemonica.
Risultati attesi Esprimere uno spontaneo e personale potenziale creativo,
Potenziare l’autostima e l capacità di relazione,
Saper organizzare i materiali di lavoro nel rispetto dell’ambiente delle
regole,
Creare un clima di serena e proficua collaborazione,
Educare alla tolleranza e all’interculturalità civile e religiosa.
Metodologie
Uso dei linguaggi verbali e non; ascolto brani musicali, ballo.
Modalità di verifica
Spettacolo di fine anno scolastico volto a favorire l’inclusione di tutti gli alunni.
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PROGETTO ARMONIOSAMENTE INSIEME A SCUOLA PRIMARIA
Finalità
Valorizzare gli aspetti espressivi della comunicazione non verbale, in
ambito sonora, gestuale e grafico,
Incentivare l’inclusione di tutti e di ognuno per stabilire rapporti
significativi tra sè, gli altri e l’ambiente circostante.
Destinatari
Alunni delle classi della scuola primaria di Passamonte
Tempi di attuazione
Anno scolastico 2017-18
Obiettivi Potenziare l’attenzione in ordine ai parametri dell’altezza e del timbro,
Riprodurre suoni, melodie e movimenti attraverso l’imitazione,
Ascoltare suoni e rumori, riprodurli graficamente anche secondo modalità
non convenzionali,
Favorire la relazione tra pari.
Risultati attesi Migliorare l’approccio relazionale tra gli alunni delle due classi,
Favorire l’inclusione degli alunni diversamente abili,
Favorire in ogni alunno un adeguato sviluppo di autostima.
Metodologie Lavori di gruppo
Coopertive e learnig
Ascolto di suoni e brani musicali.
Modalità di verifica
Realizzazione di piccoli manufatti (cartelloni, e rudimentali strumenti sonori)
Si prevede a conclusione del progetto la realizzazione di una rappresentazione
musico-gestuale.
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PROGETTO ARTE E TEATRO
Finalità
Sviluppo della conoscenza di sé e dell’autostima.
Sviluppo della socializzazione e della capacità di collaborazione nel
gruppo.
Acquisizione di maggior sicurezza e di controllo dell’emotività.
Sviluppo delle capacità creative, espressive e motorie.
Sviluppo delle capacità di ascolto, di concentrazione e di memoria.
Destinatari
Alunni della classe IV scuola primaria
Tempi di attuazione
Anno scolastico 2017-18
Obiettivi Stimolare il potenziale espressivo che, attraverso l’arte, amplificare le
capacità di comunicare le proprie idee e le proprie emozioni.
Imparare a rapportarsi con il compagno e con il piccolo gruppo.
Imparare a muoversi seguendo un ritmo.
Controllare l’uso della voce e potenziare l’espressività (anche
attraverso la musica)
Utilizzare il corpo come strumento comunicativo.
Controllare e utilizzare lo spazio teatrale.
Utilizzare le varie tecniche di recitazione e di comunicazione, anche
attraverso la lingua inglese.
Allestire uno spettacolo teatrale.
Risultati attesi Stimolare la cooperazione tra alunni, sviluppare l’acquisizione del
linguaggio verbale, corporeo, artistico, musicale.
Stimolare la motivazione all’impegno scolastico, alla progettazione
comune e alla condivisione.
Metodologie
Il laboratorio sarà organizzato in:
Una parte propedeutica finalizzata alla scoperta delle possibilità
espressive e comunicative del corpo, dello sguardo e della voce.
Una parte di creazione attraverso l’improvvisazione in cui, partendo
da un tema dato, avverrà la creazione collettiva di una serie di scene.
Una parte di formalizzazione o prove in cui quanto creato verrà reso
efficace alla comunicazione teatrale.
Modalità di verifica
Le verifiche saranno effettuate nel contesto delle attività stesse che verranno
realizzate. Le rappresentazioni dovranno possedere un contenuto di autentico
valore sociale e umano corrispondente nella forma espressiva, alle reali
possibilità degli alunni.
PROGETTI CURRICULARI
Scuola primaria
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PROGETTO IL SAPORE DEL BENESSERE
Finalità
Educare ad una sana alimentazione presupposto indispensabile per un
sano stile di vita,
Promuovere corrette abitudini alimentari e positivi, duraturi e
consapevoli comportamenti mirati al mantenimento di un personale
benessere psico-fisico,
Collegare gli alimenti della nostra cucina tradizionale al territorio,
Promuovere la conoscenza dei prodotti tipici regionali come
salvaguardia del territorio e della biodiversità,
Creare i presupposti per il radicamento di una cultura delle
prevenzione.
Destinatari
Alunni della classe IV scuola primaria
Tempi di attuazione
Anno scolastico 2017-18
Obiettivi Conoscere le diverse categorie di alimenti e le relative caratteristiche
nutrizionali,
Affinare le percezioni sensoriali attraverso i cinque sensi per
conoscere i diversi alimenti,
Conoscere e comprendere la diversa valenza dei cibi, attraverso una
corretta alimentazione,
Conoscere ed elaborare ricette per un’equilibrata alimentazione
quotidiana,
Migliorare e potenziare le abilità linguistico- espressive utilizzando
codici differenti,
Sviluppare e potenziare le abilità manipolative, il piacere della
ricerca e della scoperta, sia come percorso individuale che di gruppo,
Favorire le dinamiche relazionali e supportare gli alunni in difficoltà.
Risultati attesi Consapevolezza delle caratteristiche nutrizionali degli alimenti,
Conoscenza dei prodotti locali, dalla filiera agro –alimentare,
Comprensione del valore aggiunto dei prodotti biologici,
Prevenzione dei disturbi alimentari (obesità, carie dentali,)
Promuovere l’uso del compostaggio dei rifiuti organici,
Indirizzare all’acquisto di prodotti con imballaggio eco- compatibile.
Metodologie
Saranno utilizzati molteplici e distinti approcci metodologici in relazione ai
contenuti proposti e ai relativi obiettivi:
Ascolto e lettura di fiabe, leggende e racconti legati al cibo e al
territorio,
Didattica laboratoriale a classi aperte, lavori di gruppo tutoring,
problem - solving,
Visione di filmati e documentari,
Uscite didattiche.
Modalità di verifica
Le attività svolte saranno documentate con:
la compilazione di schede di approfondimento, questionari e produzioni
scritte,
la realizzazione di cartelloni, foto, prodotti multimediali e, a fine progetto,
una rappresentazione teatrale.
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PROGETTO LA CHIAVE MAGICA
Finalità
Incentivare e valorizzare la creatività personale utilizzando tutti i
linguaggi in chiave espressivo- comunicativa,
Creare un clima di fiducia, rispetto, accettazione reciproca e
collaborazione.
Destinatari
Alunni I e II sezione scuola infanzia Montepiselli
Tempi di attuazione
Anno scolastico 2017-18
Obiettivi Fare sperimentare varie tecniche espressive con vari strumenti e
materiali,
Esprimere emozioni grazie all’associazione tra musica, immagine,
colore, odori, sapori etc.
Risultati attesi Rievocare esperienze tramite linguaggi espressivi in un contesto
favorevole nello sviluppo della creatività,
Favorire i processi legati all’inclusione.
Metodologie Cooperative learning: apprendimento cooperativo che avviene
durante i laboratori creativi.
Modalità di verifica
Elaborati e prodotti.
PROGETTI EXTRACURRICULARI
Scuola infanzia
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PROGETTO STAR BENE A SCUOLA
Finalità
Un graduale ambientamento,
Conoscenza persone presenti nell’ambiente scolastico,
Adattamento ai ritmi scolastici.
Destinatari
Alunni della scuola infanzia “Savasta”
Tempi di attuazione
Anno scolastico 2017-18
Obiettivi Accettare il distacco dai genitori,
Accettare i nuovi compagni,
Conoscere gli insegnanti,
Imparare e condividere semplici norme di comportamento.
Risultati attesi Approccio positivo per una nuova realtà per bambini e genitori,
Capacità dei bambini di orientarsi sia fisicamente che
psicologicamente nel nuovo ambiente scolastico,
Muoversi nello spazio scolastico con crescente con maggiore
sicurezza e rispetto delle regole d’uso e di convivenza.
Metodologie Attività ludiche per favorire rapporti interpersonali
Predisposizione di spazi e attività
Modalità di verifica
Osservazione dei comportamenti e delle abilità in ingresso per rilevare il
grado di inserimento nell’ambiente scolastico.
PROGETTO MUSICOTERAPIA
Finalità
Favorire lo sviluppo tramite diversi linguaggi, corporei, sonori, visivi
e verbali: - dell’identità personale - dell’espressione di sè - della
comunicazione - della rappresentazione/riflessione,
Favorire un equilibrato percorso emotivo, cognitivo e sociale -
sviluppando sicurezza - senso di appartenenza - autocontrollo e
perseveranza,
Assicurare una effettiva uguaglianza attraverso esperienze volte a
ridurre ogni forma di svantaggio. (integrazione e promozione
linguistica).
Destinatari
Alunni della scuola infanzia “Savasta”
Tempi di attuazione
Anno scolastico 2017-18
Obiettivi Sviluppo della capacità di ripetere, discriminare e rielaborare gli
schemi motori di base, le posture e le pratiche respiratorie,
Sviluppo della capacità di ripetere, discriminare, rielaborare i
parametri musicali di base,
Sviluppo della capacità di orientamento ed occupazione dello spazio,
Comprendere norme di comportamento,
Sviluppo della capacità di cooperazione e di relazione –
Accettare le diversità di qualsiasi tipo.
PROGETTI CURRICULARI
Scuola infanzia
102
Risultati attesi
Controllo delle emozioni, benessere psicofisico e miglioramento relazioni
interpersonali.
Metodologie
L’attività musicale favorisce la coscienza del sé attraverso giochi motori e
musicali, l’ascolto delle proprie emozioni collegate all’attività psicomotoria.
Modalità di verifica
Le verifiche saranno basate sulle performance ludico- musicali.
PROGETTO FIABA
Finalità
Garantire il processo educativo tra la Scuola dell’Infanzia e Scuola
Primaria. Costruire attività ponte che consentano di sperimentare la
collaborazione con i compagni. Individuare strategie cognitive che
sviluppino le competenze.
Destinatari
Alunni della scuola infanzia “Savasta”
Tempi di attuazione
Anno scolastico 2017-18
Obiettivi Stimolare la curiosità ed il desiderio di ricercare, scoprire e conoscere.
Favorire l’assunzione di atteggiamenti e comportamenti attenti,
rispettosi e di cura verso l’ambiente e le persone,
Utilizzare fantasia ed immaginazione come risorse importanti per la
crescita,
Favorire lo sviluppo di competenze linguistiche attraverso
l’osservazione, la riflessione e il confronto,
Favorire la maturazione dell’identità personale rafforzando la
percezione di sé in relazione al contesto sociale.
Riconoscere le caratteristiche peculiari del proprio sé in rapporto alle
persone, alla realtà.
Aiutare il bambino a trovare nella fiaba un significato alla loro vita,
ponendolo di fronte a problemi concreti della vita.
Favorire nel bambino un atteggiamento ottimistico nei confronti della
vita,
Educare all’ascolto di narrazioni,
Potenziare la creatività espressiva utilizzando tecniche diverse,
Sviluppare e sperimentare diversi linguaggi per comunicare stati
d’animo, emozioni e sentimenti.
Risultati attesi
Il nostro compito sarà quello di predisporre un ambiente motivante atto a
stimolare le relazioni, gli apprendimenti, la fantasia, l’immaginazione e la
creatività, e mettere in atto strategie di relazioni quali l’atteggiamento di
“ascolto” attivo e propositivo, di guida, stimolo e di incoraggiamento per
generare autostima, sicurezza
Metodologie
Le strategie didattiche utilizzeranno sempre il canale dell’esperienza didattica
quotidiana e del vissuto personale. I bambini saranno coinvolti in attività
laboratoriali specifiche, perché sono risultate positive per la crescita
personale e occasione di apprendimento cognitivo e relazionale.
Modalità di verifica
La valutazione si svolge in itinere attraverso l’osservazione degli elaborati, la
partecipazione del bambino alle conversazioni e alle attività.
PROGETTO I CINQUE SENSI
Finalità
Lo sviluppo dell’identità,
Lo sviluppo dell’autonomia,
Lo sviluppo della competenza,
La cittadinanza.
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Destinatari
Alunni della scuola infanzia “Savasta”
Tempi di attuazione
Anno scolastico 2017-18
Obiettivi Favorire la scoperta di sé, degli altri e del mondo circostante,
attraverso esperienze senso‐percettive,
Scoprire, sperimentare, condividere attività affinando i canali
sensoriali.
Risultati attesi
L'intenzione è che ogni bambino/a, dentro la propria differenza, sia in grado
di riconoscere l'esistenza di altri punti di vista e la concreta possibilità di
partecipazione ad un progetto comune, in cui azioni e intenzioni siano
condivise.
Metodologie
Si adotteranno le seguenti strategie e tecniche didattiche:
Circle time (cerchio magico): conversazione – discussione di gruppo
in cui i bambini vengono invitati a sedersi in cerchio insieme con
l’insegnante e ad esprimere opinioni, giudizi, emozioni per favorire il
confronto e la disponibilità all’ascolto reciproco in un clima sereno,
Letture di racconti, filastrocche, animazioni a tema,
Attività di routine, di ascolto e rielaborazione, ludico‐motorie,
grafico‐pittoriche, plastico‐ creative, ritmiche‐musicali, drammatico‐teatrali,
Giochi a tema, giochi motori, giochi simbolici, giochi strutturati.
Modalità di verifica
La valutazione si svolge in itinere attraverso l’osservazione degli elaborati, la
partecipazione del bambino alle conversazioni e alle attività.
PROGETTO MANIPOLAZIONE
Finalità
Il progetto si propone di potenziare le capacità favorendo lo sviluppo della
creatività in un contesto educativo, sereno e stimolante, dove è possibile
mettere in atto abilità e rievocare esperienze attraverso i vari linguaggi
espressivi.
Destinatari
Alunni della scuola infanzia “Savasta”
Tempi di attuazione
Anno scolastico 2017-18
Obiettivi Proporre situazioni stimolanti a livello affettivo, cognitivo, comunicativo;
Dare ai bambini la possibilità di manipolare per conoscere i materiali;
Far sperimentare varie tecniche espressive;
Consentire l’espressione di emozioni e di idee;
Utilizzare molteplici linguaggi
Risultati attesi
Incrementare la creatività a livello personale ed interpersonale;
Rafforzare la vita di relazione tra coetanei, adulti e bambini;
Realizzare spontaneamente un oggetto, collage, un dipinto;
Metodologie Esplorazione libera e guidata dei materiali attraverso una regia
equilibrata per guidare il bambino nel processo di conoscenza di sé e
dell’ambiente naturale che lo circonda;
Creare un clima sociale positivo;
Consentire al bambino di misurarsi oggettivamente con le
caratteristiche del materiale : toccare, mescolare, sbattere, stendere,
lisciare, mescolare;
Modalità di verifica
La valutazione si svolge in itinere attraverso l’osservazione degli elaborati, la
partecipazione del bambino alle conversazioni e alle attività.
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NATURA E RICICLO
Finalità
Promuovere comportamenti rispettosi nei riguardi dell’ambiente e
sensibilizzare gli alunni alla raccolta differenziata
Destinatari
Alunni della scuola infanzia “Savasta”
Tempi di attuazione
Anno scolastico 2017-18
Obiettivi
- Sentirsi appartenenti ad una comunità
Sviluppare il senso dell’identità personale
Interiorizzare regole per la convivenza sociale
Risultati attesi
Incrementare la creatività a livello personale ed interpersonale;
Rafforzare la vita di relazione tra coetanei, adulti e bambini;
Realizzare spontaneamente un oggetto, collage, un dipinto;
Metodologie
Osservare regole di comportamento per vivere bene a scuola con se
stesso e con gli altri
Porti rispetto per l’ambiente
Modalità di verifica
La verifica si realizzerà attraverso osservazioni dei comportamenti e delle
capacità dei bambini durante le attività e con l’analisi di elaborati
ARTE E COLORI
Finalità
A ffinare la conoscenza dei colori e delle forme attraverso l’arte - favorire
l’incontro dei bambini con l’arte - favorire l’incontro con autori le cui opere
siano riproducibili in ambito scolastico attraverso mezzi e tecniche che i
bambini usano e hanno a disposizione - esercitare l’attività grafico/pittorica
Destinatari
Alunni della scuola infanzia “Savasta”
Tempi di attuazione
Anno scolastico 2017-18
Obiettivi
riprodurre in modo personale le opere d’arte proposte - sperimentare tecniche
e modalità pittoriche di vario tipo - effettuare scelte pittoriche idonee al
progetto da rappresentare - osservare e “raccontare” un’opera d’arte -
rafforzare la fiducia nelle proprie capacità espressive e sviluppare la creatività
Risultati attesi
Avvicinare i bambini all'arte, scoprire i suoi linguaggi e stimolarli ad avere
un atteggiamento creativo rispetto ai materiali e all'uso del colore.
Promuovere il senso estetico attraverso l'osservazione, la riproduzione e la
trasformazione di produzioni grafiche. Favorire nei bambini la capacità a
vedere oltre il convenzionale, sviluppando un pensiero attivo e creativo.
Metodologie
Attività grafiche, pittoriche e manipolative; Lavori di gruppo; Osservazione
di opere d'arte; Conversazioni guidate
Modalità di verifica
Produzione di foto, cartelloni e tutto il materiale realizzato dai bambini
LE STAGIONI
Finalità
• Osservare l’ambiente circostante • Rilevare i mutamenti nell’ambiente •
Acquisire la logica del ciclo stagionale • Conoscere le caratteristiche e gli
elementi delle stagioni
Destinatari
Alunni della scuola infanzia “Savasta”
Tempi di attuazione
Anno scolastico 2017-18
Obiettivi
osservazione e descrizione dei cambiamenti stagionali raccolta di reperti
(rami, foglie, fiori…) osservazione della forma e dei colori evidenziando le
105
caratteristiche più evidenti (cogliere i particolari) utilizzo di tecniche e
materiali vari
Risultati attesi
Produrre piccoli lavoretti riferiti al tema stagionale
Metodologie
. • Didattica laboratoriale operata nel solco della tradizione vygotskiana
(costrutti teorici di interiorizzazione, mediazione semiotica e zona di sviluppo
prossimale).
Modalità di verifica
Produzione di lavori realizzati dai bambini
FARE FESTA INSIEME
Finalità
Sviluppare la fiducia nelle proprie capacità Promuovere l’autonomia e consentire
l’autorganizzazione Favorire la nascita di curiosità costruttiva Sviluppare la
capacità di effettuare previsioni e ipotesi, compiere verifiche, trovare soluzioni
Collaborare nella realizzazione di un prodotto comune Favorire la socializzazione
tra pari e tra insegnanti e bambini Sviluppare la creatività
Destinatari
Alunni della scuola infanzia “Savasta”
Tempi di attuazione
Anno scolastico 2017-18
Obiettivi
Favorire la conoscenza delle feste tradizionali e non tradizionali conoscendone segni
e simboli collegati,
Conoscere usi e costumi di feste tradizionale e non.
Realizzare momenti di festa
Risultati attesi
Animazioni di momenti ricreativi e feste
Metodologie
Didattica laboratoriale
Modalità di verifica
Produzione di lavori realizzati dai bambini
GIARDINAGGIO IN CLASSE
Finalità
Favorire in bambini una corretta e sana alimentazione
Fare acquisire nei ragazzi una maggiore consapevolezza sull’alimentazione,
l’agricoltura e il territorio, con la convinzione che una sana educazione alimentare
debba proprio cominciare nel contesto scolastico.
Destinatari
Alunni della scuola infanzia “Savasta”
Tempi di attuazione
Anno scolastico 2017-18
Obiettivi
Far acquisire conoscenze e comportamenti corretti e il più possibile consapevoli nei
confronti delle piante;
Promuovere il senso di responsabilità negli alunni attraverso l’accudimento delle
piante, coinvolgendo nel progetto le famiglie e gli operatori, favorendo la
circolazione dei “saperi” (tecniche di coltivazione..).
Riflettere insieme sulle buone pratiche
Favorire l’adozione di abitudini sane e sostenibili;
Favorire lo sviluppo di un “pensiero scientifico”.
Saper descrivere, argomentare, ascoltare; saper riconoscere e mettere in relazione
semi, piante, fiori, frutti; saper porre problemi e formulare ipotesi e soluzioni;
Saper utilizzare un linguaggio specifico.
Risultati attesi
Realizzazione di piantine di vario tipo
Metodologie
Didattica laboratoriale
Modalità di verifica
Produzione di lavori realizzati dai bambini
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PROGETTO CONTINUITA’
Finalità
Conoscere le potenzialità, le esperienze pregresse e le realtà di provenienza
degli alunni,
Sostenere la motivazione all’apprendimento, rilevare i bisogni e i desideri di
apprendimento, promuovere atteggiamenti positivi di reciprocità ed apertura
al cambiamento,
Favorire e salvaguardare l’identità personale dell’allievo nel contesto
scolastico,
Conoscere e condividere gli aspetti formativi della scuola dell’infanzia,
primaria e secondaria di primo grado,
Attuare interventi congiunti e coordinati per rispondere ai bisogni di tutti gli
alunni,
Garantire la continuità del processo educativo tra scuola dell’infanzia,
primaria e secondaria di primo grado per mettere gli alunni nelle condizioni
ideali di continuare con serenità la futura esperienza scolastica.
Destinatari
Tempi di attuazione
Anno scolastico 2017-18
Obiettivi Prevenire e limitare lo svantaggio utilizzando opportunità molteplici in
grado di motivare maggiormente gli alunni,
Consolidare la continuità tra la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria,
facilitando il passaggio degli alunni tra i tre ordini di scuola,
Stimolare la consapevolezza dell’idea di passaggio vissuto come crescita,
Creare condizioni di agio tra gli alunni per favorire il superamento dell’ansia
e il controllo dello stato emotivo, concordando obiettivi didattici e prove
d’ingresso tra i docenti degli anni ponte,
Consentire agli alunni delle classi quinte delle scuole primarie del nostro
istituto, di conoscere finalità educative e organizzazione della scuola
secondaria, al fine di promuovere un clima positivo di accoglienza,
Promuovere e sviluppare negli insegnanti la capacità di lavorare insieme su
obiettivi e contenuti comuni,
Collaborazione tra docenti di classe al fine di costruire attività ponte che
consentano agli alunni delle classi in uscita della scuola dell’infanzia e
primaria di sperimentare la cooperazione di compagni e docenti della scuola
in cui verranno inseriti l’anno successivo,
Favorire incontri con i docenti degli istituti superiori del territorio, per
favorire la scelta degli alunni delle classi terze della scuola secondaria.
Risultati attesi
Metodologie
Modalità di verifica
PROGETTI PER I TRE ORDINI DI
SCUOLA
107
PROGETTO DUE GOCCE D’ACQUA
Finalità
Sensibilizzare all’arte, mettendo a fuoco i due dipinti di Antonello da Messina
“L’Annunciata” e “L’Ignoto marinaio” attraverso la lettura del libro “Due gocce
d’Acqua” di Elena La Fauci Di Rosa.
Destinatari
Alunni della scuola primaria e secondaria dell’Istituto.
Tempi di attuazione
Anno scolastico 2017-18
Obiettivi
Promuovere la conoscenza, la tecnica pittorica, il contesto storico nel territorio con la
storia della santa messinese Eustochia attraverso il libro di Elena La Fauci Di Rosa.
Risultati attesi
Conoscere, riconoscere approfondire comparare l’arte di uno dei più grandi pittori del
‘400. Considerare la scoperta delle due tele che raccontano due personaggi messinesi,
Santa Eustochia e il padre attraverso il volume di Elena La Fauci Di Rosa.
Metodologie
Lettura e studio del volume e presentazione evento con l’autrice.
Modalità di verifica
Produzione di elaborati da parte degli alunni, attraverso la presentazione di disegni
che raffigurino “L’Annunciata” e “L’Ignoto marinaio”.
108
A M P L I A M E N T O D E L L ’ O F F E R T A F O R M A T I V A
I progetti dell’Ampliamento dell’Offerta Formativa assumono una particolare importanza all’interno della
proposta dell’Istituto. Essi sono condotti da esperti dalla comprovata professionalità. Tali progetti permettono di
istradare gli alunni verso nuovi saperi e arricchire le loro abilità con strumenti diversi (informatici, grafici,
multimediali, ecc.). Attraverso tali progetti vengono realizzati svariati percorsi formativi, rispondenti alle
esigenze e alle aspettative di studenti e famiglie. La metodologia utilizzata prevede itinerari interdisciplinari e
pluridisciplinari., La finalità di tali progetti è soprattutto quella di arricchire l’offerta formativa attraverso
attività motivanti che mirano al potenziamento delle abilità strumentali di base e delle competenze trasversali.
Progetti per l’a.s. 2017-18
Scuola dell’Infanzia
“Avviamento alla Lingua Inglese” - “Educazione Motoria”
Scuola Primaria
“Inglese” – “Propedeutica Musicale (DM 8/11)” – “Educazione Motoria”
Scuola Secondaria di I Grado
“Educazione Motoria” - “Inglese” – “Spagnolo”
Scuola Primaria e Scuola Secondaria di I Grado
“Pallamano “Fair-play”
109
RASSEGNA MUSICALE
“Carmelo Puglia- Città di Messina”
La Rassegna Musicale Scolastica “Carmelo Puglia-Città di Messina” è stata ideata nel 2014 dall’Istituto
“Gravitelli”, che ne ha la direzione artistica e organizzativa.
L’evento viene organizzato con il Patrocinio del Comune di Messina e costituisce un momento di aggregazione
per le scuole della città e della Provincia. Nelle edizioni che si sono succedute, la Rassegna ha accolto
performances musicali ricche e qualificate (cori, ensamble, orchestre ecc) e ha visto una partecipazione notevole
di alunni provenienti da diversi Ordini di Scuola (circa mille alunni per singola edizione).
La Rassegna prevede inoltre la presenza di una giuria qualificata a cui è affidato il compito di individuare le
performances che si distinguono per un particolare merito; tale merito viene attribuito ai gruppi tramite il
conferimento di attestati e Premi. La Rassegna si avvale di collaborazioni con Associazioni molto qualificate,
tra le quali l’Associazione Musicale “Bellini” di Messina.
110
RASSEGNA
“Ragazzi In Gamba”
Ragazzi in gamba è una rassegna di teatro, musica, canto, danza, folklore, poesia, pittura, scultura, cinema, arte
varia, rivolta alle scuole di ogni ordine e grado del territorio nazionale. Accoglie anche gruppi artistici
extrascolastici e scuole e gruppi di altre nazionalità che facciano richiesta di partecipazione. La Rassegna ha
come scopo la promozione dell’educazione all’arte, all’espressività, alla creatività e la valorizzazione
dell’originalità della persona. Perseguendo queste finalità la Rassegna percorre l’itinerario didattico bello – vero
– buono. La Rassegna favorisce lo scambio di esperienze artistiche ed educative, la formazione di comunità
educanti, la nascita di altre iniziative analoghe. Nelle sedi dove ha operato ha creato una rete di amicizia e di
condivisione che costituisce uno dei segreti del suo permanere nel tempo. In sintesi favorisce un’autentica
promozione umana.
L’iniziativa nacque a Chiusi nel 1963 nel clima della gioia umanizzante del Carnevale dei Ragazzi come una
gara tra le scuole locali denominata Campanile in Maschera. Già nei primi anni si ampliò ai paesi vicini. Nel
1973 il successo della manifestazione ed il suo inserimento nel progetto sperimentale di Educazione Permanente
del Prof. Mario Mencarelli suggerirono agli organizzatori di estendere l’esperienza in tutto il territorio
nazionale. Nella seconda metà degli anni ’70 la Rai si interessò alla manifestazione e ne fece oggetto di servizi
televisivi e radiofonici. Per il gran numero di partecipazioni che seguì fu indispensabile decentrare la rassegna
in altre sedi del territorio nazionale. Da allora sono state istituite sedi di rassegna a Palosco, Calcinate, Mornico
al Serio in Lombardia; Strambino, Ivrea, S. Stefano Belbo e Caluso in Piemonte; Budrio, Felino, Faenza in
Emilia Romagna; Foligno, Assisi e Bettona in Umbria; Roma nel Lazio; L’Aquila in Abruzzo; Barletta,
Conversano e Taranto in Puglia; Boscoreale, Scafati, Portici, Nocera Inferiore e Villa Literno in Campania;
Lamezia Terme in Calabria; Assoro, Enna, Rosolini, Capo d’Orlando, Naso, Brolo e Messina in Sicilia; Olzai,
Nuoro, Porto Torres, Pozzomaggiore, Orune e Bitti in Sardegna. Dal 2004 la Rassegna è entrata in
collaborazione con il Festival della creatività di Mosca e ha avuto contatti con l’Università di Betlemme e con
scuole austriache, francesi, danesi, romene, inglesi, greche e portoghesi. Sin dagli anni 80’ vennero a crearsi
molte iniziative similari in molte parti d’Italia che si sono rifatte a questa esperienza. Nel 1982 il Comune di
Chiusi pubblicò il libro “Ragazzi in Gamba perché”, curato dai docenti universitari Sira Serenella Macchietti e
Cosimo Scaglioso e da Marco Fe’, ideatore e animatore dell’iniziativa. Sempre nel 1982 il Ministero della
Pubblica Istruzione ne riconobbe la validità educativa e nel 1989 ne assunse il patrocinio. Negli anni ’90 la
manifestazione da concorso si è trasformata in rassegna perché questa formula è più educativa e consona allo
spirito dell’iniziativa. Nel 2009 alla rassegna si aggiunge il festival con lo scopo di qualificare la fase nazionale.
Nel mese di settembre viene diffuso in tutte le scuole d’Italia il bando che indice la rassegna. Entro la scadenza
fissata le scuole che desiderano aderire inviano domanda di ammissione con gli elaborati richiesti. Nei primi
mesi dell’anno il consiglio direttivo nazionale, unitamente ai delegati delle varie sedi, formula il calendario
degli spettacoli e convoca le scuole ed i gruppi partecipanti nelle sedi di competenza. In marzo e in aprile si
svolge la rassegna nelle varie sedi con spettacoli e iniziative adeguate. I lavori ritenuti migliori sono invitati a
partecipare, nei fine settimana del mese di maggio, al Festival di Chiusi che prevede spettacoli, laboratori,
meeting, e “riti” tipici che sono entrati nella tradizione della Rassegna e ne costituiscono l’originalità.
Ogni incontro-spettacolo è caratterizzato dal clima ricco di umanità e di gioia ed è vissuto come una
manifestazione di bellezza che non prevede la competitività e, facendo sì che “tutti vedano tutto”, gli spettacoli
si risolvono in un incontro in cui i protagonisti e gli attori si identificano anche con il pubblico e gli uni e gli
altro vivono in simbiosi. Gli uni esprimendo al massimo le loro capacità e l’altro cercando di cogliere il bello, il
vero e il buono di ogni espressione artistica. Gli incontri – spettacolo promuovono un fecondo scambio di
esperienze, significativi legami d’amicizia, evidenziano il positivo ed il bene nascosto e quotidiano, ma
soprattutto creano l’occasione di esprimersi, di essere creativi e produrre bellezza. Con questo stile si crea una
situazione favorevole per recepire intensi atti educativi e forti messaggi valoriali.
L’Istituto “Gravitelli” è SEDE REGIONALE per la SICILIA
111
PROGETTO
“Sport in Classe”
Sport di Classe è il progetto promosso dal Ministero dell'Istruzione, dell' Università e della Ricerca e dal
Comitato Olimpico Nazionale Italiano per diffondere l’educazione fisica e l' attività motoria nella scuola
primaria coinvolgendo: ALUNNI – INSEGNANTI - DIRIGENTI SCOLASTICI – FAMIGLIE
Gli obiettivi del progetto sono:
- FAVORIRE LA PARTECIPAZIONE DEL MAGGIOR NUMERO POSSIBILE DI SCUOLE PRIMARIE;
- COINVOLGERE GLI ALUNNI DELLE CLASSI IV E V;
- INCENTIVARE L’INTRODUZIONE E L’ADOZIONE DI 2 ORE SETTIMANALI DI EDUCAZIONE
FISICA NEL PIANO ORARIO;
- PROMUOVERE I VALORI EDUCATIVI DELLO SPORT COME MEZZO DI CRESCITA E DI
ESPRESSIONE INDIVIDUALE E COLLETTIVA.
Il percorso valoriale rappresenta un’occasione per stimolare la riflessione dei ragazzi e veicolare i valori
educativi dello sport. Ogni anno viene promosso un valore chiave. Il tema scelto per l’anno 2017-2018 è:
CAMPIONI DI FAIR PLAY.
Il progetto è promosso dal Ministero dell'Istruzione, dell' Università e della Ricerca e dal Comitato Olimpico
Nazionale Italiano e la sua realizzazione avviene grazie ad un sistema di Governance nazionale, regionale e
territoriale che vede collaborare, in modo sinergico e a tutti i livelli, le strutture MIUR, CONI e CIP.
112
ROBOTICA
La robotica è un approccio nuovo all’insegnamento che fa uso di robot con varie applicazioni. Il suo campo di
azione in particolar modo trova la sua sede elettiva in alcune discipline (Scienze, Tecnologia, Matematica).
La robotica educativa è un’ottima metodologia perché è un approccio vissuto come attività divertente e giocosa.
Essa facilita la socializzazione tra studenti, migliorando anche il rapporto e lo scambio tra i alunni e adulti.
L’apprendimento delle basi della robotica prevede l’approccio ad alcuni elementi: la meccanica, l’elettronica, i
fondamenti della programmazione. Scoprire come è fatto un robot è una attività di notevole rilevanza, a livello
cognitivo. Ma la robotica a scuola può essere anche occasione per imparare, attraverso i robot.
La robotica educativa è l’occasione per l’acquisizione di competenze trasversali, come la capacità di risolvere i
problemi, il pensiero computazionale, lo sviluppo di facoltà cognitive e sociali, la capacità di pianificazione, lo
sviluppo dello spirito critico, lo sviluppo della personalità e dell’autostima. La robotica a scuola è inoltre
fondamentale nella dinamica di gruppo.
L’XI Istituto comprensivo ha da anni inserito nelle proprie attività la robotica, sia nella scuola secondaria di
primo grado, che nelle ultime classi della scuola primaria, come laboratorio. Uno dei robot più utilizzati è il
modello EV3 Lego Mindstorm.
.
113
Patente Europea del Computer
L’Istituto offre ai propri alunni la possibilità di conseguire la Patente europea per l'uso del computer (detta
anche ECDL), un attestato che certifica il possesso di una competenza informatica di base e la conoscenza
essenziale della tecnologia dell’informazione (IT). ECDL è un programma che fa capo al Council of European
Professional Informatics Societies, l'ente che riunisce le associazioni europee di informatica di cui l’Italia Paese
membro. Il programma prevede 17 esami.
114
VALUTAZIONE
La valutazione è un processo importante e continuo, finalizzato sia alla rilevazione sistematica degli
apprendimenti acquisiti dagli alunni sia al miglioramento della qualità formativa che la scuola offre, per
promuovere il pieno sviluppo delle potenzialità di ciascuno
La valutazione è:
Formativa: permette ai docenti di progettare strategie di recupero o potenziamento, per raggiungere il
successo formativo dei discenti;
Orientativa: favorisce la riflessione degli alunni, sulle rispettive abilità da recuperare e le attitudini da
sviluppare;
Trasparente: vengono comunicati e descritti gli esiti raggiunti agli alunni e ai genitori;
Collegiale: in quanto si basa su una condivisione di finalità, criteri e metodologie educative;
Individualizzata: rispetta i tempi e i ritmi dei singoli alunni;
Dinamica: è un punto di partenza, un percorso in itinere, un punto di arrivo;
Globale: considera gli aspetti cognitivi e non degli alunni.
Le procedure adottate dal nostro Istituto si differenziano a seconda dell’ordine di scuola.
Nella scuola dell’infanzia, le modalità di osservazione e verifica si basano essenzialmente
sulla conversazione insegnante/bambino, sull’osservazione diretta dei comportamenti, dei ritmi di
sviluppo, degli stili di apprendimento.
Nella scuola primaria e secondaria di primo grado i docenti prevedono prove di verifica degli
apprendimenti che utilizzano: in ingresso, in itinere e a fine anno.
Alla valutazione concorrono diversi elementi: la situazione iniziale dell ’alunno, le potenzialità, la
partecipazione, l’impegno e la maturazione globale nella dimensione emotiva, relazionale e cognitiva. La
valutazione degli obiettivi generali del processo educativo:
si realizza attraverso l’osservazione diretta, griglie di rilevazione, scambio di informazioni tra
docenti, tra genitori e operatori coinvolti a vario titolo nell’attività educativo - didattica;
riguarda il comportamento dell’alunno in rapporto all’attività didattica (individuale di gruppo, di
classe) e alle relazioni interpersonali con coetanei e adulti.
prove oggettive e soggettive che verifichino conoscenze, abilità, competenze.
115
La valutazione degli obiettivi specifici di apprendimento si realizza attraverso:
osservazioni occasionali su apprendimenti spontanei;
osservazioni sistematiche, cioè programmate e periodiche, in cui l’insegnante rileva
consapevolmente apprendimenti specifici;
prove oggettive e soggettive che verifichino conoscenze, abilità, competenze.
Criteri della valutazione sommativa di fine quadrimestre:
livelli di apprendimento raggiunti, impegno, partecipazione e regolarità nello studio; autonomia, progressi
rispetto alla situazione di partenza; metodo di studio.
“La valutazione del comportamento si riferisce allo sviluppo delle competenze di cittadinanza. Lo Statuto delle
studentesse e degli studenti, il Patto educativo di corresponsabilita' e i regolamenti approvati dalle istituzioni
scolastiche ne costituiscono i riferimenti essenziali.” (D. Leg. N. 62/2017, Art. 1, c. 3)
Sono stati elaborati i seguenti descrittori relativi alla valutazione del Comportamento e alla valutazione
periodica e finale degli apprendimenti nelle scuole Primaria e Secondaria di primo grado.
Valutazione del Comportamento
INDICATORI DESCRITTORI
Non Sufficiente Non rispetta le regole convenute, non porta a termine gli impegni presi, non si rapporta in modo
corretto con gli insegnanti e con il gruppo classe nei diversi contesti educativi.
Sufficiente Ha un comportamento non sempre corretto; talvolta è superficiale nell’osservare le regole; ha
rapporti generalmente positivi con gli adulti e i compagni; partecipa alle attività didattiche ma
necessita di sollecitazioni.
Buono Conosce e si sforza di attenersi alle regole. Se richiesto, accetta di assumersi la responsabilità delle
proprie azioni. Dimostra adeguata capacità di relazione all’interno del gruppo.
Distinto E’ capace di organizzare il proprio lavoro, si assume e svolge responsabilmente gli impegni.
Rispetta le regole convenute nei diversi contesti educativi.
Ottimo Si impegna con costanza, ha cura del proprio materiale e di quello altrui, partecipa alla vita di
classe in modo corretto e assume un ruolo positivo all’interno del gruppo.
Eccellente Porta a termine gli impegni presi, utilizza in modo corretto strutture e sussidi della scuola, rispetta
le regole convenute. Si assume la responsabilità dei propri doveri nei diversi contesti educativi e ha
un ruolo attivo e responsabile all’interno del gruppo.
Valutazione degli Apprendimenti
Scuola Primaria
L’utilizzo dei voti 1 - 2 - 3 non e ritenuto opportuno sotto i profili pedagogico e didattico
VOTO CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE
4
(Insufficiente)
Conoscenze frammentarie e
lacunose. Carenti le capacità
logiche.
Analisi errate, inabilità alla
sintesi, molti errori.
Le conoscenze risultano
minime, si riscontra la
presenza di errori.
5
(Mediocre)
Conoscenze carenti associate a
improprietà di linguaggio. Quasi
accettabili le capacità logiche.
Analisi parziali, sintesi
imprecise, superficialità nello
svolgimento dei compiti.
Applicazione, dietro
sollecitazione, delle
conoscenze minime, pur con
qualche errore.
Conoscenza accettabile dei
116
6
(Sufficiente)
contenuti, mancanti tuttavia di
approfondimento; esposizione
semplice, con qualche errore.
Sufficienti capacità logiche.
Esatta interpretazione di
semplici informazioni, analisi
e gestione corretta di semplici
situazioni.
Applicazione autonoma e
corretta delle conoscenze
minime.
7
(Buono)
Conoscenze soddisfacenti,
correttezza dei contenuti con uso
quasi del tutto appropriato del
lessico specifico. Buone capacità
logiche.
Le implicazioni vengono
colte, le analisi, sebbene
semplici, risultano coerenti.
Applicazione autonoma delle
conoscenze, ma con
imperfezioni.
8
(Distinto)
Conoscenze complete nel
complesso, qualche
approfondimento autonomo;
esposizione corretta e scorrevole
con l’uso di un lessico
generalmente appropriato. Valide
capacità logiche.
Le sintesi formulate risultano
corrette; fluida la
rielaborazione dei contenuti.
Applicazione autonoma delle
conoscenze, senza errori.
9
(Ottimo)
Conoscenze adeguatamente
approfondite ed analizzate;
esposizione scorrevole con
utilizzo appropriato del
linguaggio specifico.
Soddisfacenti capacità logiche.
Le correlazioni effettuate
risultano esatte, le analisi
appaiono approfondite; la
rielaborazione è corretta e
completa.
L’applicazione delle
conoscenze risulta autonoma e
corretta in presenza di
situazioni diverse.
10
(Ottimo con lode)
Conoscenze complete con
opportuni collegamenti
interdisciplinari; esposizione
fluida e personale con utilizzo di
un lessico ricco e appropriato.
Ottime capacità logiche.
Le rielaborazioni di situazioni
complesse risultano corrette
ed approfondite in modo
autonomo e critico.
Le conoscenze rispetto a
problemi complessi sono
utilizzate in modo autonomo e
corretto.
Valutazione degli Apprendimenti
Scuola Secondaria di I grado L’utilizzo dei voti 1, 2 e 3 non è ritenuto opportuno sotto i profili pedagogico e didattico
VOTO CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE
4
(Insufficiente)
Conoscenze frammentarie e
lacunose.
Analisi errate, inabilità alla
sintesi, molti errori.
Le conoscenze risultano
minime, si riscontra la
presenza di errori.
5
(Mediocre)
Conoscenze carenti associate a
improprietà di linguaggio.
Analisi parziali, sintesi
imprecise, superficialità nello
svolgimento dei compiti.
Applicazione, dietro
sollecitazione, delle
conoscenze minime, pur con
qualche errore.
6
(Sufficiente)
Conoscenza accettabile dei
contenuti, mancanti tuttavia di
approfondimento; esposizione
semplice, con qualche grave
errore.
Esatta interpretazione di
semplici informazioni, analisi e
gestione corretta di semplici
situazioni.
Applicazione autonoma e
corretta delle conoscenze
minime.
7
(Buono)
Conoscenze soddisfacenti,
correttezza dei contenuti con uso
quasi del tutto appropriato del
lessico specifico.
Le implicazioni vengono colte,
le analisi, sebbene semplici,
risultano coerenti.
Applicazione autonoma delle
conoscenze, ma con
imperfezioni.
8
(Distinto)
Conoscenze complete nel
complesso, qualche
approfondimento autonomo;
esposizione corretta e scorrevole
Le sintesi formulate risultano
corrette; fluida ed organica
appare la rielaborazione dei
Applicazione autonoma delle
conoscenze, senza errori.
117
con l’uso di un lessico
generalmente appropriato.
contenuti.
9
(Ottimo)
Conoscenze adeguatamente
approfondite ed analizzate;
esposizione scorrevole con
utilizzo appropriato del
linguaggio specifico.
Le correlazioni effettuate
risultano esatte, le analisi
appaiono approfondite; la
rielaborazione è corretta,
completa ed autonoma.
L’applicazione delle
conoscenze risulta autonoma e
corretta in presenza di
situazioni diverse.
10
(Eccellente)
Conoscenze complete,
approfondite criticamente, con
opportuni collegamenti
interdisciplinari; esposizione
fluida e personale con utilizzo di
un lessico tecnico, ricco e
appropriato.
Le rielaborazioni di situazioni
complesse risultano corrette ed
approfondite in modo autonomo
e critico.
Le conoscenze rispetto a
problemi complessi sono
utilizzate in modo autonomo e
corretto; vengono prospettate
le soluzioni migliori.
La valutazione degli alunni con disabilità da parte dei docenti della classe è riferita alle attività svolte sulla base
del Profilo di Funzionamento e del Piano Educativo Individualizzato.
Si fa riferimento alla seguente griglia:
Rilievo Voto Modalità di raggiungimento dell’obiettivo rispetto alla
situazione di partenza
Obiettivo non raggiunto 5 Mancanza di progressione negli apprendimenti
Obiettivo sostanzialmente raggiunto/emergente 6 Parziale progressione degli apprendimenti
Obiettivo raggiunto in modo soddisfacente 7/8 Apprezzabile progressione degli apprendimenti
Obiettivo pienamente raggiunto 9/10 Soddisfacente progressione degli apprendimenti
La valutazione viene effettuata dai docenti del singolo strumento e consegnata al coordinatore di classe in quanto i docenti di strumento
musicale non partecipano allo scrutinio finale.
PARTECIPAZIONE COMPORTAMENTO IMPEGNO ASPETTI TECNICI
N.C. Costantemente assente // Inesistente Difficoltà in ogni ambito
5-6 Poco interessata saltuaria Non sempre corretto Minimo- Discontinuo Lievi difficoltà
7-8 Attiva Corretto Discreto Nessuna difficoltà
9-10 Attiva ed interessata Corretto Costante Buone qualità
IL N.C. viene espresso qualora:
Sussistano difficoltà in ogni ambito degli aspetti tecnici;
L’impegno è inesistente;
Le numerose o costanti assenze degli alunni non consentono di potere esprimere alcuna valutazione.
118
La valutazione periodica e finale degli apprendimenti è riferita a ciascuna delle discipline di studio previste
dalle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione (decreto
ministeriale n. 254/2012) e alle attività svolte nell'ambito di "Cittadinanza e Costituzione". Essa è un processo
improntato al rigore metodologico delle procedure (tempi, strumenti e modalità).
Gli insegnanti effettuano il controllo, la verifica e la valutazione del processo di apprendimento/insegnamento
relativo alle singole discipline di pertinenza coerentemente con i criteri definiti dal Collegio. Ne fanno attenta
rilevazione e utilizzano la valutazione come strumento metodico del processo formativo coinvolgendo gli alunni
nel processo valutativo.
La non ammissione alla classe successiva nella scuola primaria è prevista solo in casi eccezionali, comprovati
da specifica motivazione e deliberati all’unanimità dai docenti contitolari.
Nella scuola secondaria di primo grado, sarà possibile non promuovere o non ammettere all’esame conclusivo,
in caso di insufficienze in quattro o più discipline.
Al termine della scuola Primaria e del Primo Ciclo di istruzione, le competenze acquisite da ciascun alunno
sono e certificate attraverso i modelli allegati (A e B ) al Decreto MIUR. n.742 del 3-10-1917.
Principali Riferimenti normativi:
D. P. R n. 122 del 22-06-2009
D. Lgs. N. 62 del 13 aprile del 2017
NOTA MIUR 10.10.2017, PROT. N. 1865
119
INCLUSIONE
Accoglienza
L’accoglienza richiede un atteggiamento di ascolto e di rispetto all’interno del gruppo classe per aiutare i
ragazzi a comprendere “le varie forme, palesi o latenti, di disagio, diversità ed emarginazione esistenti nel
loro ambiente prossimo e nel mondo che ci circonda” e per acquisire “le competenze necessarie ad
affrontarle e recuperarle con autonomia di giudizio, rispetto nei confronti delle persone e delle culture
coinvolte ”. L’accoglienza si realizza, pertanto, in tutti gli ordini di scuola, con strategie mirate a
soddisfare i bisogni degli allievi in relazione all’età.
L’inclusione è un diritto fondamentale ed è in relazione con il concetto di “appartenenza”. Le persone con
o senza disabilità possono interagire alla pari. Un’educazione inclusiva permette alla scuola di rivestirsi di
qualità: ciascuno è benvenuto, può imparare con i propri tempi e soprattutto può partecipare, e tutti riescono
a comprendere che le diversità sono un arricchimento. Il documento sulle “linee guida per l’integrazione
scolastica degli alunni con disabilità”(04-08-09) evidenzia come l’adesione dell’Italia alla Convenzione ONU
per i diritti delle persone con disabilità (L. n°18 – 03-03-2009) corrisponda alla condivisione di un “modello
sociale della disabilità” e introduca “… i principi di non discriminazione, parità di opportunità, autonomia,
indipendenza con l’obiettivo di conseguire la piena inclusione sociale mediante il coinvolgimento delle
stesse persone con disabilità e delle loro famiglie”
L’integrazione scolastica degli alunni diversamente abili costituisce un punto di forza del nostro Istituto,
che vuole essere una comunità accogliente, nel quale ogni singolo alunno, a prescindere dalle diversità
funzionali, possa sperimentare esperienze di crescita individuale e sociale. La piena inclusione degli alunni
diversamente abili è un obiettivo fondamentale da perseguire attraverso una intensa e articolata progettualità,
valorizzando le professionalità interne e le risorse offerte dal territorio.
Accogliendo e condividendo quanto sopra esposto, il nostro Istituto conferma la sua linea di azione che, da
sempre, vede i tre ordini di scuola impegnati nell’accoglienza e nella effettiva integrazione dei ragazzi
diversamente abili. Alla loro crescita, viene riservata particolare attenzione secondo i principi affermati dal
documento e alla luce di un “accomodamento ragionevole” che altro non è se non la capacità di predisporre
strategie e mezzi necessari a garantire il rispetto dei diritti, il principio di eguaglianza e la valorizzazione
dell’individuo. L’inserimento e l’integrazione dei ragazzi diversamente abili avviene seguendo un iter ben
preciso e si svolge in più fasi:
analisi della documentazione (Diagnosi funzionale, Profilo Dinamico Funzionale, ecc.)
predisposizione di un piano di accoglienza
osservazione sistematica dei comportamenti per individuare potenzialità e interessi
programmazione da parte del Consiglio di classe di uno specifico percorso didattico che si avvalga di
ogni strumento disponibile e utilizzi strategie didattiche finalizzate a un apprendimento funzionale e
gratificante
adeguamento degli spazi e strutture alle necessità dell’alunno.
Il nostro Istituto vuole dare a tutti i bambini che lo frequentano pari opportunità nel rispetto delle modalità
personali di apprendimento di ognuno di loro. Aiutandoli nel costruire il proprio percorso di conoscenza,
attenzionandone gli stili, i modi di apprendere, i ritmi individuali, per realizzare un percorso formativo con
l’aiuto degli insegnanti e dei compagni. Così la diversità diventerà ricchezza, con la collaborazione del
gruppo classe per coinvolgere, chiarire, motivare, valorizzare, le idee di ognuno per crescere insieme. Il
nostro lavoro di integrazione si basa sulle indicazioni della L. 104/92 e si propone di:
Aiutare gli alunni a partecipare attivamente e dignitosamente, ognuno con le proprie modalità, alla
vita del gruppo classe.
Garantire autonomia all’alunno, affinché diventi successivamente un adulto positivamente inserito
nella società.
Organizzare nella programmazione individualizzata, aspetti interdisciplinari e “punti di contatto” tra
120
le abilità possedute dall’alunno con handicap e gli obiettivi della programmazione di classe.
Realizzare l’integrazione anche condividendo gli spazi con il gruppo classe favorendone il
miglioramento del clima relazionale.
Aiutare gli altri alunni ad affinare la sensibilità nei confronti del “diverso” e a diventare protagonisti
- partecipi del suo inserimento.
Nel nostro Istituto sono iscritti un congruo numero di alunni in difficoltà, sia per handicap da disabilità, che
da svantaggio socio-culturale e/o da turbe nella sfera affettivo- relazionale.
Da sempre molto sensibile alle problematiche degli alunni in difficoltà, per costruire una "cultura
dell'integrazione" che abbia come obiettivo primario l’alunno, nell'interezza di tutto il suo potenziale, si sono
sempre attuate iniziative didattico- educative atte a facilitare la loro integrazione nella realtà non solo
scolastica, in ottemperanza a quanto previsto dagli articoli 3, 34, 38 della Costituzione, dalla L. n°517/77,
dalla Legge Quadro 104/92:
L’ausilio di: docenti specializzati; assistenti educativi e igienici.
Gruppi di lavoro: Gruppo H; GLIS; GLI.
L'osservazione sistematica dei percorsi formativi degli allievi tramite la
somministrazione di prove oggettive in ingresso, in itinere e finali.
Progetti d’Istituto specifici.
L'utilizzo di mezzi multimediali in dotazione.
La collaborazione attiva con Enti e Agenzie presenti nel territorio per una "presa in carico"
globale del soggetto in difficoltà.
La predisposizione della documentazione degli alunni certificati.
Il coordinamento dei rapporti con le famiglie, con gli operatori socio-sanitari, con gli insegnanti
curriculari.
Perché la scuola garantisca un piano educativo personalizzato, è fondamentale che insegnanti curriculari, di
sostegno e operatori dell’ASL si confrontino e progettino in comune il lavoro didattico.
BES I Bisogni Educativi Speciali riguardano tutti quegli alunni che, in una certa fase del loro percorso, con
continuità o per determinati periodi, richiedono una speciale attenzione per motivi fisici, psicologici, sociali,
rispetto ai quali è necessario che la scuola offra una risposta adeguata e personalizzata, perché queste
condizioni creano difficoltà in campo educativo e all’apprendimento.
La Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 precisa che l’area dello svantaggio scolastico comprendente
alunni con difficoltà nell’ambito dell’apprendimento e dello sviluppo di competenze ed è articolata in
tre grandi sotto-gruppi:
Disabilità
Disturbi evolutivi specifici
Svantaggio socio-economico, linguistico e culturale e alunni adottati in fase
d’inserimento.
Gruppo 1. Disabilità : alunni la cui difficoltà è certificata ai sensi della Legge 104/92
Gruppo 2. Macroarea dei disturbi evolutivi specifici: sono compresi i Disturbi Specifici dell’Apprendimento
che rientrano nella tutela della Legge 170/2010 e alcune tipologie di disturbi che, pur non esplicitati
nella Legge 170/2010, danno diritto a usufruire delle stesse misure ivi previste poiché le problematiche
specifiche si manifestano in presenza di competenze intellettive nella norma e sono tali da compromettere la
piena realizzazione delle potenzialità dell’alunno e il suo percorso scolastico.
Nella direttiva sono precisate le diverse tipologie che rientrano nei disturbi evolutivi specifici: i disturbi
specifici del linguaggio, i deficit delle abilità non verbali, quali il disturbo della coordinazione motoria, della
disprassia, del disturbo non verbale, i deficit da disturbo dell’attenzione e dell’iperattività, i disturbi dello
spettro autistico lieve, il funzionamento cognitivo limite.
Gruppo 3. Svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale : affrontata nella Direttiva Ministeriale del
2012, viene successivamente approfondita nella C.M. n. 8 del 6 marzo 2013.
Quest’area è molto ampia e include bambini con problematiche diverse, derivanti dalla presenza di
121
difficoltà emozionali, comportamentali, psico - affettive, motivazionali, familiari, sociali, economiche,
linguistiche, culturali.
In questi casi, però, a differenza delle situazioni di disturbo documentate da diagnosi, gli interventi, mirati
all’adozione di metodologie e strategie didattiche individualizzate e personalizzate, avranno carattere
transitorio.
DSA
La L. n°170 riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come Disturbi Specifici
dell’Apprendimento (DSA) assegnando al Sistema Nazionale di Istruzione il compito di individuare le forme
didattiche e le modalità di valutazione più adeguate affinché agli alunni con DSA sia garantito il successo
formativo.
L’XI Istituto Comprensivo, accogliendo e aderendo a quanto sopra esposto, pone al centro delle proprie
attività la persona, sulla base dei principi sanciti dalla legge 53/2003 e dai successivi decreti applicativi,
secondo i quali, “la definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono tener conto
della singolarità e complessità di ogni persona,
della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, delle capacità e della sue fragilità, nelle varie fasi di
sviluppo e di formazione”. Il nostro Istituto, uniformandosi ai principi della legge 270/2010, adotta le
seguenti strategie nei confronti di detti alunni:
Didattica individualizzata e personalizzata
Impiego di strumenti compensativi e dispensativi
Utilizzo di adeguate forme di verifica e valutazione.
La comunità educante si adopererà per avere gli strumenti di conoscenza e competenza per elaborare e
realizzare il processo formativo per gli alunni con DSA.
122
Piano Annuale per l’Inclusione
2016/2017
XI ISTITUTO COMPRENSIVO- Gravitelli Messina
“Una scuola inclusiva è una scuola che si deve muovere sul binario del miglioramento organizzativo perché
nessuno alunno sia sentito come non appartenente, non pensato e quindi non accolto.” (P. Sandri)
PREMESSO CHE:
L’inclusione è un diritto fondamentale ed è in relazione con il concetto di “appartenenza”. Le persone con e
senza disabilità possono interagire alla pari. Un’educazione inclusiva permette alla scuola di riempirsi di
qualità: ciascuno è benvenuto, può imparare con i propri tempi e soprattutto può partecipare, e tutti riescono a
comprendere che le diversità sono un arricchimento.
Secondo quanto è stato elaborato nel RAV del nostro Istituto.
- il concetto di "Inclusione" si applica a tutti gli alunni, come garanzia diffusa e stabile di poter partecipare alla
vita scolastica e di raggiungere il massimo possibile in termini di apprendimenti e partecipazione sociale; - Il
modello diagnostico ICF (International Classification of Functioning) dell’OMS, considera la persona nella sua
totalità, in una prospettiva bio-psico-sociale. Fondandosi sul profilo di funzionamento e sull’analisi del contesto,
il modello ICF consente di individuare i Bisogni Educativi Speciali (BES) dell’alunno prescindendo da
preclusive tipizzazioni.
- La Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 ricorda che “ogni alunno, con continuità o per determinati
periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi
psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta”.
- leggere le situazioni di alcuni alunni attraverso il concetto di Bisogno Educativo Speciale (B.E.S) consente alla
Scuola un significativo passo in avanti verso la piena inclusione;
- il concetto di Bisogno Educativo Speciale è una macrocategoria che comprende dentro di sé tutte le possibili
difficoltà educative-apprenditive degli alunni, sia le situazioni di disabilità riconducibili alla tutela della L.104
all'articolo 3, sia i disturbi evolutivi specifici sia le altre situazioni di problematicità psicologica,
comportamentale, relazionale, apprenditiva, di contesto socioeconomico, ambientale, linguistico-culturale …
- il “Bisogno Educativo Speciale” non va visto come una diagnosi clinica, ma come una dimensione
pedagogicopolitica;
- le recenti disposizioni ministeriali sostengono e valorizzano il ruolo pedagogico e didattico del team docenti e
del consiglio di classe nell’individuazione dell’alunno come alunno con BES; ai docenti non è richiesto di fare
diagnosi, ovviamente, ma di riconoscere una situazione di problematicità.
- le recenti disposizioni ministeriali riconoscono agli insegnanti la possibilità di individuare l’alunno con BES
sulla base di “ben fondate considerazioni pedagogiche e didattiche” consentendo alla scuola di riappropriarsi
di un forte ruolo che le e’ proprio.
- l’estensione del diritto alla personalizzazione dei percorsi formativi e di valutazione, anche ad alunni non
compresi prima nella legge 104/92 e poi nella Legge 170/2010, e’ una scelta importante che favorisce politiche
scolastiche più eque ed inclusive: alunni che prima non erano individuati come portatori di bisogni e tutelati in
questo senso, ora lo possono essere;
VISTO CHE:
- la presenza di alunni con bisogni educativi speciali nel nostro Istituto ha una rilevanza numerica significativa;
CONSIDERATO CHE:
1. Nel POTF della scuola deve essere esplicitato in modo chiaro il concreto impegno programmatico per
l’inclusione relativamente:
- all’insegnamento curricolare,
- alla gestione delle classi,
- all’organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici,
- alle relazioni tra docenti, alunni e famiglie;
123
2. la C.M. N° 8 del 6 marzo 2013 – in modo chiaro dichiara che la presa in carico dei BES debba essere al
centro dell’attenzione e dello sforzo congiunto della scuola e della famiglia ed individua quale priorità la
necessità di rilevare, monitorare e valutare il grado di inclusività della scuola per:
- accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e la trasversalità dei processi
inclusivi in relazione alla qualità dei “risultati” educativi;
- predisporre piani e processi per il miglioramento organizzativo e culturale;
- promuovere azioni, tempi e metodologie attente ai bisogni/ aspettative dei singoli;
3. l’inclusione necessità di un pensare “un progetto di classe”, dove il sistema classe sia percepito quale luogo di
“programmazione educativa” a cui si chiede di leggere e riflettere “pedagogicamente” sulla realtà “classe” per
poi impostare un serio lavoro di team, che, partendo dai reali bisogni dei singoli/della collettività,
sia in grado di fornire risposte realistiche ed adeguate a tutti e ad ognuno;
5. ciascun docente dovrà predisporre il proprio piano di lavoro educativo e didattico, sulla base del piano
annuale d’Istituto, del POF/PTOF e sulle scelte educative individuate dal consiglio di classe in base all’analisi
della situazione complessiva di partenza della classe stessa, in modo da dare risposte concrete ai bisogni
specifici evidenziati.
Si elabora il seguente Piano Annuale per l’Inclusione
Parte I – Tabella di sintesi: analisi dei punti di forza e di criticità
A. Rilevazione dei BES presenti:
2016-2017
1. Disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)
minorati vista /
minorati udito 2
Psicofisici 35
2. Disturbi evolutivi specifici
DSA 23
ADHD/DOP 5
Borderline cognitivo /
Altro
3
3. Svantaggio
10
Totali
N° PEI redatti dai GLHO valore da vedere con nuove certificazioni e b in
uscita
37
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 28
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 10
B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No
Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo
gruppo
Si
Attività laboratoriali integrate (classi
aperte, laboratori protetti, ecc.)
Si
AEC
Assistente educativo culturale
Attività individualizzate e di piccolo
gruppo
No
Attività laboratoriali integrate (classi
aperte, laboratori protetti, ecc.)
No
124
Assistenti alla comunicazione
Attività individualizzate e di piccolo
gruppo
Si
Attività laboratoriali integrate (classi
aperte, laboratori protetti, ecc.)
Si
Funzioni strumentali / coordinamento
Funzione strumentale: H, DSA e BES,
Pof, Continuità, Uscite didattiche.
o Incarichi di coordinamento:
Coordinatori di classe
o Commissioni Pof, RAV.
Si
Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES)
Referente ResaBES
Si
Psicopedagogisti e affini esterni/interni Accordo di rete ResaBES, associazioni
esterne territoriali.
Progetti rientranti nel Patto Territoriale.
Si
Docenti tutor/mentor Coordinatori delle classi in cui è
presente un alunno DSA/BES
Si
Altro: Accoglienza e integrazione alunni
stranieri.
Accoglienza alunni stranieri non
accompagnati
(Seminario imparare insegnando) del
Centro Provinciale Istruzione Adulti
Si
C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No
Coordinatori di classe e simili Partecipazione a GLI Si
Rapporti con famiglie Si
Tutoraggio alunni Si
Progetti didattico- educativi a
prevalente tematica inclusiva
Si
Altro: progetti inseriti nel PDM
Si
Docenti con specifica formazione Partecipazione a GLI Si
Rapporti con famiglie Si
Tutoraggio alunni Si
Progetti didattico- educativi a
prevalente tematica inclusiva
Si
Altro:
Altri docenti Partecipazione a GLI Si
Rapporti con famiglie Si
Tutoraggio alunni No
Progetti didattico- educativi a
prevalente tematica inclusiva
Si
Altro: RAV individuare docenti
aggiuntivi
D. Coinvolgimento personale ATA Assistenza alunni disabili. SI
125
Progetti di inclusione / laboratori integrati Si
Altro:
E. Coinvolgimento famiglie Coinvolgimento in progetti di inclusione Si
Coinvolgimento in attività di promozione
della comunità educante rientrante nel
progetto del patto territoriale
Si
Altro: Coinvolgimento in attività di
promozione della comunità educante:
o Riunione dei genitori delle classi
prime, con insegnanti e Dirigente,
per coinvolgerli nel progetto
educativo della scuola
o Condivisione del Contratto
Formativo
Comunicazioni alla Comunità educante,
agli alunni e alle loro famiglie da parte del
Dirigente, qualificanti le scelte educative
dell’Istituto.
Colloqui individuali
Si
Si
Si
F. Rapporti con servizi sociosanitari
territoriali e istituzioni deputate
alla sicurezza. Rapporti con CTS /
CTI
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati sulla disabilità
Si
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati su disagio e simili
Si
Procedure condivise di intervento sulla
disabilità
Si
Procedure condivise di intervento su
disagio e simili.
Si
Progetti integrati a livello di singola scuola Si
Rapporti con CTS / CTI SI
Altro:
G. Rapporti con privato sociale e
volontariato
Progetti territoriali integrati Si
Progetti integrati a livello di singola scuola Si
Progetti a livello di reti di scuole Si
H. Formazione docenti Strategie e metodologie educativo-
didattiche / gestione della classe
Si
Didattica speciale e progetti educativo-
didattici a prevalente tematica inclusiva
Si
Didattica interculturale / italiano L2 Si
Psicologia e psicopatologia dell’età
evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)
Si
Progetti di formazione su specifiche
disabilità (Autismo, ADHD, Dis.
Intellettive, sensoriali…)
Si
Altro:
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo X
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento
degli insegnanti
X
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; X
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola X
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola,
in rapporto ai diversi servizi esistenti;
X
126
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare
alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;
X
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi
formativi inclusivi;
X
Valorizzazione delle risorse esistenti X
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la
realizzazione dei progetti di inclusione
X
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel
sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo
inserimento lavorativo.
X
Altro:
Altro:
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo
Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo
(chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)
Adeguamento del regolamento inerente procedure di inclusione. Incontri programmati con GLI.
Incontri programmati di GLH Operativi.
Costituzione per il triennio 2016-19 del GLI.
Presentazione e approvazione del PAI definitivo al Collegio docenti.
Somministrazione della “Griglia di osservazione” ai C.d.C. per individuazione BES.
Stesura del PDP dopo la presa in carico dei BES.
Monitoraggio alunni BES attraverso le prove di autovalutazione di istituto in fase iniziale, in itinere e
finale.
Elaborazione progetti didattici inclusivi per recupero e potenziamento (gruppi cooperativi,
tutoraggio, interventi individualizzati).
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
La formazione vuole promuovere la partecipazione di tutti gli insegnanti, coinvolti non come semplici
destinatari, ma come professionisti che riflettono e attivano modalità didattiche efficaci orientate
all’integrazione nel normale contesto del fare scuola quotidiano.
Partecipazione a percorsi di formazione;
Formazione in rete.
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive. Predisposizione scheda di valutazione
iniziale delle competenze per gli alunni stranieri sia in ingresso che in uscita.
Una scuola fattivamente “inclusiva” non può non pensare agli alunni provenienti da altri paesi, comunitari o
extracomunitari. La nostra è un società multiculturale, tocca alla scuola, in quanto principale agenzia
educativa, formare i futuri cittadini insegnando a crescere nella cultura della valorizzazione del rispetto
reciproco e della solidarietà.
Il problema della valutazione degli studenti con Bisogni Educativi Speciali è uno degli ostacoli ad una vera
inclusione. I docenti adottano sempre il riferimento a standard uniformi e diversificare i Piani di Studio
viene sempre considerato una diminuzione, inconciliabile con le prassi ordinarie valutative. Pertanto, sarà
indispensabile lavorare sulla differenziazione didattica e formativa per introdurre, nella scuola, sistemi di
valutazione più coerenti con le potenzialità di sviluppo del singolo alunno.
Le strategie di valutazione saranno specificate nelle due formulazioni di Piano Didattico Personalizzato
(PDP) predisposte per DSA e BES secondo la normativa di riferimento (L. 170/2010).
Nell’ambito dell’inclusione degli alunni certificati DSA e BES, le strategie di valutazione coerenti
attraverso colloqui con la famiglia, il Coordinatore di Classe, la funzione strumentale per i DSA e gli
127
insegnanti delle materie in cui si rilevano criticità, tenendo conto della Relazione Diagnostica e scegliendo
gli strumenti dispensativi e compensativi opportuni.
Individuazione di prove di verifica calibrate sugli obiettivi minimi previsti dalle singole discipline, ai sensi
dell’O.M. 90/2001.
Adozione di strategie di valutazione coerenti con le prassi inclusive, ai sensi della D.M. del 27/12/2012
e C.M. n. 8 del 06/03/2013.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola.
A livello organizzativo esiste una buona integrazione fra i docenti di sostegno ed i docenti curricolari, i
quali agevolano e supportano in ogni modo tutti i progetti e le attività di inclusione.
Sono presenti nell’Istituto diverse forme di sostegno alla persona:
o Funzione strumentale H (si)
o Insegnanti specializzati su sostegno (si)
o Funzione Strumentale DSA e BES (si)
o Referente ResaBES (si)
o Assistenti educativi (si)
o Assistente igienico personali (si)
o Assistente alla comunicazione (si)
o Personale ATA che ha frequentato corsi specifici (si)
o Sportello di ascolto ResaBES (si)
o Insegnanti coordinatori di classe (si)
o Costituzione del GLI
Il GLI collaborerà in particolare con i docenti curriculari delle classi per individuare casi di disagio e
predisporre interventi mirati.
Distribuzione e attribuzione delle diverse funzioni connesse al Piano Annuale di Inclusione;
Creazione dello sportello didattico per BES.
Predisposizione di un piano d’acquisti relativo a materiale strutturato da utilizzare in classe e in piccolo
gruppo.
Informare il corpo docente sui materiali che possono essere messi a disposizione.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi
esistenti
Collaborazione con i centri socio-educativi del territorio di pertinenza;
Collaborazione in rete con altre realtà scolastiche;
Collaborazione con Associazioni di categoria in riferimento a progetti che si svolgono su scala nazionale e
associazione Aid sez di Messina che svolgono azioni di sensibilizzazione sul territorio provinciale.
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano
l’organizzazione delle attività educative
Il ruolo delle famiglie è fondamentale per la buona riuscita dei piani per l’inclusione.
Le famiglie collaborano con gli insegnanti e con le figure istituzionalmente preposte alla stesura del PDP,
del PEI per la disabilità, dei progetti per le attività degli alunni disabili.
Potenziare il coinvolgimento delle famiglie e della comunità territoriale tramite attività socio-educative
proposte dalla scuola.
128
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi
Partecipazione ad attività culturali, sportive ed artistiche al fine di favorire l’acquisizione di apprendimenti
di base, abilità e competenze trasversali.
Valorizzazione delle risorse esistenti
La valorizzazione delle risorse esistenti costituisce obiettivo dirigenziale costante, valido per tutti i processi
organizzativi e formativi attivati. Le risorse immediate da valorizzare sono principalmente gli insegnanti
specializzati, poiché costituiscono una risorsa esperta alla quale ogni docente dell’Istituto può far ricorso per
specifiche problematiche inerenti alle difficoltà di apprendimento. Pertanto, si individueranno e si
valorizzeranno le competenze specifiche del personale scolastico.
Incentivare la partecipazione dei docenti a corsi di aggiornamento sulla didattica speciale a prevalente
tematica inclusiva.
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione
Potenziamento della collaborazione con le risorse esterne.
Incremento risorse umane per favorire la promozione del successo formativo per gli alunni.
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità
tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.
Sia per gli studenti segnalati e sia per quelli con svantaggio la continuità dei processi, vista la fragilità dei
soggetti, è fondamentale.
Per gli alunni con DSA/BES si proporranno colloqui iniziali strutturati rispettando la continuità tra i diversi
ordini di scuola (conoscenza della data della diagnosi, conoscenza dell’eventuale ausilio di strumenti
compensativi e dispensativi utilizzati nei pregressi anni, i punti di forza e lo stile di apprendimento).
Nel progetto continuità è attuata una collaborazione nei passaggi di ciclo ed ingresso agli ordini di scuola
successivi.
129
ALUNNI STRANIERI
Una scuola fattivamente “inclusiva” non può non pensare agli alunni provenienti da altri paesi, comunitari o
extracomunitari. La nostra è una società multiculturale, pertanto, tocca alla scuola, in quanto principale
agenzia educativa, formare i futuri cittadini insegnando loro a crescere nella cultura della valorizzazione del
rispetto reciproco e della solidarietà. La diversità deve essere considerata come momento di crescita,
arricchimento e confronto e, certamente, questa rappresenta una delle frontiere attualmente più difficili in
ambito educativo e didattico. Nei confronti degli alunni stranieri la scuola si impegna ad attuare delle azioni
idonee all’inserimento sociale e all’inclusione, predisponendo curricoli volti alla loro integrazione nel contesto
scolastico.
L’XI Istituto nei vari ordini di scuola accoglie alunni stranieri e li considera come portatori di viaggi, storie,
progetti e condizioni di vita differenti, che hanno lingue, appartenenze, riferimenti culturali e religiosi propri.
La scuola fornisce agli alunni gli strumenti linguistici indispensabili per comunicare, instaurare relazioni
positive con i compagni e gli adulti, comprendere e svolgere le diverse attività didattiche. Favorisce la
comunicazione e lo scambio interattivo tra i bambini e le famiglie, promuove la conoscenza tra i minori di
culture diverse operando per contrastare fenomeni di xenofobia e razzismo.
PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI
Questo protocollo nasce con l’intento di pianificare le prime azioni d’inserimento degli alunni stranieri.
Contiene criteri, principi, indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento degli alunni immigrati. Definisce
compiti e ruoli degli operatori scolastici, traccia le varie fasi dell’accoglienza e propone suggerimenti per
facilitare l’apprendimento della lingua italiana.
Il protocollo costituisce uno strumento di lavoro flessibile e deve essere verificato periodicamente sulla base
delle esperienze effettuate; la Commissione Intercultura procede all’aggiornamento del documento in
riferimento alle Linee guida ministeriali per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri, tenendo conto
dei rilievi e dei suggerimenti derivanti dal Collegio Docenti, in ottemperanza al DPR 31/8/99 n° 394 art. 45,
dove si attribuiscono al Collegio dei Docenti numerosi compiti deliberativi in merito all’inserimento degli
alunni stranieri nelle classi.
Il protocollo di accoglienza è deliberato dal Collegio Docenti.
OBIETTIVI, PRASSI DI LAVORO, COMPITI SPECIFICI.
Il protocollo si propone di:
Definire una prassi condivisa all’interno dell’Istituto in tema di accoglienza degli alunni stranieri.
Facilitare l’ingresso di alunni di altre nazionalità nel nostro sistema scolastico.
Sostenere gli alunni neo-arrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto.
Favorire un clima di attenzione alle relazioni che promuova la piena accettazione ed integrazione.
Costruire un contesto favorevole all’incontro con altre culture e con le “storie” di ogni alunno.
COMMISSIONE INTERCULTURA
Il protocollo prevede l’istituzione formale della Commissione intercultura come gruppo di lavoro –
articolazione del Collegio Docenti, formata d insegnanti delle singole scuole che sono referenti per il proprio
plesso. La Commissione si occuperà di:
Monitorare la presenza degli alunni stranieri presenti nell’ Istituto.
Attivare l’accoglienza di nuovi alunni.
Orientare i colleghi verso la ricerca di materiali, sussidi, consulenze all’interno dell’Istituto o presso le
agenzie preposte operanti sul territorio.
Fornire informazioni relative iniziative di formazione o aggiornamento proposte nel territorio.
Indicare la modulistica che facilita la comunicazione scuola/famiglia.
Attivare iniziative interculturali.
130
Nella definizione e gestione del protocollo il Dirigente scolastico svolgerà il proprio ruolo di promozione e di
coordinamento, predisponendo gli strumenti attuativi della proposta formativa assicurando altresì il regolare
espletamento degli atti relativi all’iscrizione e all’assegnazione alle classi degli alunni di provenienza estera, in
sintonia con le normative vigenti (DL 297/94, circolare n° 205/90, DPR 394/99).
Il protocollo definisce prassi condivise di carattere:
Amministrativo e burocratico (iscrizione).
Comunicativo e relazionale (prima conoscenza).
Educativo -didattico (proposta di assegnazione alla classe, accoglienza, italiano come seconda lingua,
intercultura).
ASPETTO AMMINISTRATIVO: ISCRIZIONE
Considerato che il primo contatto con le famiglie avviene con il personale di segreteria per la compilazione
della modulistica necessaria, si proporrà contestualmente un appuntamento tra la famiglia e un insegnante della
commissione intercultura al fine di raccogliere informazioni utili per un inserimento scolastico adeguato. Gli
insegnanti devono avere un giorno di tempo per preparare il colloquio. Nel caso in cui trattasi di alunni stranieri
arrivati direttamente dall’estero e non parlanti l’italiano, l’inserimento nella classe viene fatto sempre dopo
consultazione della commissione.
Il compito della segreteria consiste: iscrivere i minori, raccogliere la documentazione relativa alla precedente
scolarità (se esistente), acquisire l’opzione se avvalersi della religione cattolica, avvisare i membri della
commissione.
ASPETTO COMUNICATIVO PRIMA ACCOGLIENZA
Colloquio con la famiglia durante il quale si raccoglieranno informazioni sull’alunno e forniranno alla famiglia
informazioni relative all’organizzazione della scuola. I docenti referenti effettueranno un primo colloquio con le
famiglie degli alunni, in orario extrascolastico, seguendo, in modo flessibile, una traccia già predisposta per il
colloquio, con la presenza se necessaria di un mediatore linguistico. In linea generale durante il colloquio si
dovranno acquisire informazioni riguardanti: il processo migratorio del minore e della sua famiglia,
composizione del nucleo familiare, biografia scolastica dell’alunno, lingua parlata in famiglia, livello di
conoscenza della lingua madre (solo parlata o letta e scritta), livello di conoscenza dell’italiano dell’alunno e
della famiglia, bisogni particolari dell’alunno, anche alimentari, eventuali problemi medici che la famiglia
ritiene di comunicare. Si daranno informazioni in linea generale sul modello formativo e educativo della scuola.
Prima di inserire l’alunno in una classe dell’Istituto,si ritiene utile effettuare una breve osservazione finalizzata a
verificare il livello delle competenze possedute e a mettere in luce eventuali fattori di vulnerabilità o
facilitazione che possono giocare un ruolo importante nel processo di inserimento. Durante l’osservazione
saranno somministrate all’alunno prove di vario tipo atte ad accertare il livello posseduto nei vari ambiti. Nel
caso di iscrizione nella scuola dell’infanzia, il bambino verrà iscritto in una sezione dell’età anagrafica
corrispondente.
Il momento dell’iscrizione può prevedere i seguenti casi:
Iscrizione inizio anno scolastico: prima dell’inizio dell’anno scolastico ci sarà un incontro per
somministrare le prove;
Inserimento in corso d’anno scolastico: le prove saranno somministrate durante un incontro in orario
scolastico prima di iniziare la frequenza;
Inserimento a fine anno scolastico: l’alunno sarà iscritto in una classe se giunto entro e non oltre il 30
aprile, gli insegnanti potranno non compilare completamente il documento di valutazione.
ASPETTO EDUCATIVO DIDATTICO
Gli elementi raccolti durante la fase della conoscenza permettono di formulare proposte in merito alla classe di
inserimento, tenendo conto delle disposizioni normative contenute nell’art. 45 del DPR.394 del ’99 e delle
Linee Guida ministeriali per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri (febbraio 2014).
Il Dirigente Scolastico dopo aver esaminato gli esiti del colloquio con la famiglia e delle prove a cui è stato
sottoposto l’alunno, decide l’iscrizione alla “classe corrispondente all’età anagrafica” salvo che deliberi
l’iscrizione ad una classe diversa, valuta la situazione delle classi/sezioni in cui l’alunno potrebbe essere
inserito.
Nell’accoglienza di alunni stranieri provenienti da strutture pubbliche le modalità e i tempi di inserimento
saranno concordate di volta in volta con gli operatori della struttura stessa. Nell’accoglienza degli alunni non
italofoni è importante individuare tipologie d’intervento atte a realizzare percorsi efficaci di approccio alla
131
nuova lingua. Il neo arrivato deve elaborare un lessico di base che gli permetta di comunicare nel nuovo paese
(lingua della comunicazione). Attività specifiche di piccolo gruppo possono aiutare l’approccio alla lingua dello
studio. Tenendo conto delle disponibilità finanziarie, il Collegio dei Docenti può deliberare interventi specifici
di insegnamento dell’italiano come seconda lingua (prima alfabetizzazione) utilizzando insegnanti dell’Istituto
anche in orario extra scolastico, o avvalendosi di personale volontario con capacità di insegnamento
comprovato. I minori con cittadinanza non italiana presenti sul territorio nazionale, in quanto soggetti
all’obbligo di istruzione sono valutati nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani (DPR n° 122/2009).
La normativa non permette di differenziare le prove per gli studenti stranieri, ma solo per gli studenti con
bisogni educativi speciali certificati o comunque forniti di un piano didattico personalizzato. Nel colloquio orale
possono essere valorizzati contenuti relativi alla cultura e alla lingua del paese di origine.
SCHEDA DI RILEVAZIONE ALUNNI STRANIERI
Plesso Classe
a.s.
Tipologia d’intervento Area di maggiore difficoltà solo BES
Nome e
cognome
Nato in Alfabetizza
zione
Intervento
individualizz
ato
Intervento a
piccoli gruppi
Area
linguistica
Area logico
matematica
Area socio
relazionale
132
ALUNNI ADOTTATI
L’Istituto “Gravitelli”, secondo quando esposto nelle “Linee Guida per favorire il Diritto allo Studio degli
alunni adottati” del 2014, dà una particolare attenzione alla presenza di alunni adottati cercando di individuare,
come primo step, le aree critiche che si possono evidenziare nel momento del loro ingresso a scuola (difficoltà
di apprendimento, difficoltà psico-emotive, scolarizzazione nei Paesi d’origine, ecc.).
Gli alunni adottati vengono accolti e seguiti dal momento dell’iscrizione, che comporta azioni di tipo
amministrativo-burocratico, ma non solo, (documentazione, tempi di inserimento, scelta della classe ecc.).
L’ambito comunicativo-relazionale viene particolarmente attenzionato.
La buona accoglienza può svolgere un'azione preventiva rispetto all’eventuale disagio nelle tappe successive
del percorso scolastico. E’ per questi motivi che assume grande importanza la relazione della scuola con le
famiglie degli alunni, famiglie in questo caso portatrici di “storie differenti” ed in grado di dare voce alle “storie
differenti” dei propri figli.
Ciò può essere garantito attraverso un’azione sinergica tra scuola, famiglia, Enti Autorizzati e altri soggetti.
Particolare riguardo si ha nei confronti dell’acquisizione della Lingua Italiana nelle Adozioni Internazionali.
La scuola fa riferimento alla “Scheda di raccolta informazioni a integrazione dei moduli d'iscrizione” allegata
alle Linee Guida e fa propri i “Suggerimenti per un buon inserimento di un minore adottato
internazionalmente”. L’XI Istituto comprensivo ha inoltre avviato una importante riflessione sui “temi
sensibili”, quali: l’approccio alla storia personale, le Famiglie di oggi, Progetti Intercultura, Libri di Testo.
133
CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO
Il primo riconoscimento ufficiale della continuità è avvenuto con la legge 148 del 1990, la legge che ha
riformato gli ordinamenti della scuola elementare. L’art. 2 recita: “la scuola elementare, anche mediante
forme di raccordo pedagogico, curriculare ed organizzativo con la scuola dell’infanzia e la scuola media,
contribuisce a realizzare la continuità del processo educativo”. Da allora e negli anni, la tematica della
continuità educativa e didattica fra le scuole è divenuta centrale nelle scelte dell’Amministrazione scolastica
così come del nostro Istituto, nella convinzione della necessità di fornire un sistema formativo non
parcellizzato, capace di seguire i ritmi di sviluppo del bambino, attento a non introdurre elementi di
dissonanza cognitiva e di lacerazione socio – emotiva nei percorsi di crescita dell’allievo. Le indicazioni
nazionali per il curricolo sottolineano come “l’itinerario scolastico dai tre a quattordici anni, che si
organizza oggi nella forma dell’istituto comprensivo” richieda di “progettare un curricolo verticale attento
alla continuità del percorso educativo e al raccordo con la scuola secondaria di primo grado”. Il nostro
Istituto presta attenzione all’esigenza di raccordare il lavoro dei diversi organi scolastici nei quali è
articolato, in modo tale che riesca a dare continuità e coerenza agli aspetti relativi alla dimensione
pedagogica, alla valenza orientativa dell’attività scolastica, ai contenuti culturali, alle strategie
metodologiche, alle soluzioni organizzative. Tutto ciò si ottiene strutturando un percorso unitario e verticale,
che parte dalla scuola dell’infanzia e finisce con la scuola secondaria di I grado, centrato sulla
continuità degli apprendimenti e sullo sviluppo delle competenze del bambino. Gli alunni sono così
“accompagnati” con attività e strumenti di osservazione condivisi, da un ordine di scuola all’altro. Le
esperienze di continuità, rivelatesi sempre molto costruttive, sono rese efficaci dagli strumenti pedagogici –
didattici dell’istituto, dalla gestione coordinata del passaggio da un ordine di scuola all’altro, intesa come
attività di accoglienza che i docenti predispongono e condividono come progetto educativo e dalle attività di
orientamento attivate. Il nostro Istituto opera con una funzione strumentale e un team di docenti di ogni
ordine e grado che collaborano nella realizzazione di azioni di continuità verticale attraverso un progetto che
mira a supportare il bambino in quest’approccio mettendolo a contatto con gli mbienti fisici in cui andrà a
operare, con gli insegnanti e con un diverso metodo di lavoro. Sono promosse varie attività di laboratorio che
tendono a valorizzare le competenze acquisite nel rispetto di quelle che sono le caratteristiche proprie
dell’età evolutiva che il bambino sta attraversando, permettendogli di sfruttare il suo entusiasmo e il suo
desiderio di nuovi apprendimenti. In tutti gli ordini di scuola sono previsti incontri tra Dirigente, Docenti e
Genitori e giornate di “Open Day” per le famiglie che desiderano conoscere l’offerta formativa della scuola.
Orientamento
L’orientamento è attività sistematica e continua volta ad esplorare, riconoscere e far emergere le
potenzialità della persona, aiutandola a maturare autonomia di giudizio e capacità di autodeterminazione.
Prevenzione disagio psicologico e dipendenze. Le attività di accoglienza , orientamento e tutoraggio sono
rivolte anche , ma non solo, a prevenire tutte le forme di disagio psicologico, attraverso attività e progetti
mirati. I percorsi di orientamento sono strutturati in modo tale che l’alunno abbia conoscenza e comprensione
di sé e delle proprie inclinazioni, allo scopo di accompagnarlo verso la scelta consapevole del proprio
percorso scolastico. Nei primi mesi della classe terza del ciclo della scuola secondaria, saranno proposti test
per la conoscenza di sé allo scopo di raccogliere informazioni che facilitino il dialogo interiore dell’alunno,
oltre che definire indicazioni sul percorso scolastico e professionale, visite- lezioni alle scuole superiori
nelle mattinate di apertura, conversazioni con gli insegnanti delle scuole superiori secondo gli accordi presi
tra i docenti referenti dell’orientamento. A tal proposito si organizzeranno degli incontri e delle visite alle
principali scuole secondarie di II grado del territorio, per portare lo studente a una scelta consapevole del
proprio futuro scolastico.
134
"Di una cosa sono certo:
peggio del male vi è solo l'indifferenza.
E’ contro di essa che bisogna combattere
con tutte le proprie forze.
E per farlo un'arma esiste: l'educazione.
Bisogna praticarla, diffonderla, condividerla,
esercitarla sempre e dovunque.
Non arrendendosi mai" Elie Wiesel
Premio Nobel per la pace 1986
L’XI Istituto Comprensivo promuove e sviluppa percorsi educativi trasversali, graduati per ogni ordine di
scuola, volti ad educare al rispetto delle differenze di genere, della diversità intesa come risorsa della persona
umana che, in quanto tale, deve godere dei fondamentali diritti civili, a prescindere dal genere e
dall’orientamento sessuale, politico, religioso o dalla nazionalità e dalla condizione culturale ed economica.
E' nella scuola che ragazzi e ragazze compiono un percorso fondamentale di crescita culturale e umana e che
proprio durante questo percorso è possibile ed auspicabile intervenire per rimuovere gli stereotipi culturali e
comportamentali, che determinano la distorta costruzione dei ruoli maschili e femminili.
La scuola intende attivare azioni informative, formative e di prevenzione rivolte a:
• Prevenire la violenza di genere presso le giovani generazioni e diffondere la consapevolezza di un'identità di
genere, conoscere il significato del concetto di "Diritti Umani" ed educare alla consapevolezza della
"Cittadinanza Europea".
• Fornire ai giovani strumenti e reali strategie per combattere e superare la discriminazione tra i sessi.
• Prevenire e mettere in luce il tema della violenza sui più deboli e sulle donne in particolare.
• Promuovere l'EDUCAZIONE-AFFETTIVO-EMOZIONALE-SENTIMENTALE.
• Educare le giovani generazioni al "saper dire", "saper essere" e "saper fare" nell'ambito dell'identificazione e
prevenzione dei "segnali di violenza di genere"
• Avviare un percorso di educazione permanente alla parità dei sessi, da sviluppare sia nella scuola che nelle
famiglie.
PARI OPPORTUNITA’
135
PREVENZIONE DEL BULLISMO E DELLE DIPENDENZE
L’istituto “Gravitelli” si propone l’obiettivo di fornire un’informazione/formazione per la prevenzione del
bullismo e del cyberbullismo, secondo quanto espresso dalle Linee Guida del 2015 aggiornate con un ulteriore
documento del 2017 e dalla L. 71/2017: “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del
fenomeno del cyberbullismo”. L’iter parte dalla necessità di affrontare una riflessione sulle cause, o meglio gli
ambiti nei quali essa si radica e si espande.
La scuola affronta anche problematiche relative alla Dipendenze da fumo, alcool, cibo e computer. L’Istituto si
impegna a potenziare fattori di protezione quali l’interesse per lo studio, la considerazione di sé, l’autoefficacia
di fronte ai problemi, l’autostima scolastica e la buona comunicazione con i pari e gli adulti significativi. Ciò
allontana e previene l’insorgenza, in età preadolescenziale e adolescenziale, di forme di Bullismo e
Cyverbullismo e di varie Dipendenze. Fare prevenzione, dunque, significa oggi fornire alle nuove generazioni
strumenti e opportunità che li aiutino ad affrontare la complessità del vivere.
Per promuovere strategie finalizzate a rendere Internet un luogo più sicuro per gli utenti più giovani,
favorendone un uso positivo e consapevole, il MIUR ha avviato l’iniziativa “Generazioni Connesse”, sostenuta
dalla Commissione Europea , con lo scopo di fornire alle istituzioni scolastiche una serie di strumenti didattici,
di immediato utilizzo, tra cui: - attività di formazione (online e in presenza) rivolte in maniera specifica alle
comunità scolastiche (insegnanti, bambini/e, ragazzi/e, genitori, educatori) che intraprenderanno un percorso
dedicato; - attività di informazione e sensibilizzazione realizzate in collaborazione con la Polizia di Stato per
approfondire i temi della navigazione sicura in Rete
136
FORMAZIONE DEL PERSONALE
Piano di Formazione e Aggiornamento del personale docente
Triennio a. s. 2016/19
PREMESSA
Il Piano triennale di formazione e aggiornamento del personale docente è finalizzato all’acquisizione di
competenze per l'attuazione di interventi di miglioramento e adeguamento alle nuove esigenze dell’Offerta
Formativa Triennale. Le priorità di formazione che la scuola intende adottare riflettono le Priorità, i Traguardi
individuati nel RAV, i relativi Obiettivi di processo e il Piano di Miglioramento.
I nuovi bisogni formativi emersi dal RAV evidenziano la necessità di una formazione centrata sulle
competenze: potenziamento, certificazione, valutazione autentica e suoi strumenti; sulla conoscenza dei processi
e delle metodologie necessarie a raggiungere i risultati di potenziamento attraverso: didattica laboratoriale e uso
sistematico di pratiche innovative, anche basate sulle Nuove Tecnologie, e idonee a promuovere apprendimenti
significativi; sull’inclusione e disabilità attraverso metodologie atte a tutti i bisogni educativi speciali.
L’Istituto si propone di organizzare, sia singolarmente che in Rete con altre scuole, corsi di formazione che
concorrono alla formazione sulle tematiche sopra individuate.
Oltre alle attività d’Istituto, è prevista la possibilità di svolgere attività individuali di formazione scelte
liberamente da ogni singolo docente ma in piena aderenza al RAV, al Piano di Miglioramento e alle necessità
formative individuate per questa Istituzione Scolastica. Si riconosce e si incentiverà la libera iniziativa dei
docenti, da “ricondurre comunque a una dimensione professionale utili ad arricchire le competenze degli
insegnanti e quindi la qualità dell’insegnamento” così come da nota MIUR prot. n. 000035 del 07/01/2016 -
Indicazioni e orientamenti per la definizione del piano triennale per la formazione del personale - la quale
definisce la politica formativa di Istituto e di territorio, fondata sulla dimensione di rete di scuole, e incentrata
sui seguenti temi strategici:
- competenze digitali e per l’innovazione e per l’innovazione didattica e metodologica
- competenze linguistiche
- inclusione, disabilità, integrazione, competenze di cittadinanza globale
- potenziamento delle competenze di base, con particolare riferimento alla lettura e alla comprensione, alle
competenze logico-argomentative degli studenti e alle competenze matematiche
- la valutazione
Un progetto efficace di innovazione strutturale e curricolare del sistema scolastico non si realizza senza i
docenti, ovvero senza la loro partecipazione e condivisione. Valorizzare il lavoro docente e l'ambiente
scolastico come risorsa per la didattica, significa favorire la comunicazione tra docenti, diffondere la
conoscenza di significative pratiche didattiche, con scambio di esperienze e pianificazione dei programmi di
intervento per giungere, infine, alla valutazione promozionale del progetto formativo promosso collegialmente,
ciò significa trasformare la scuola in Laboratori di Sviluppo Professionale per tutto il personale.
n particolare, punto di partenza sono i bisogni reali che afferiscono alle Priorità della formazione 2016_19
presenti nel Piano di formazione dei docenti del MIUR:
COMPETENZE DI SISTEMA Autonomia didattica e organizzativa Valutazione e
miglioramento
Didattica per competenze e innovazione
metodologica
137
COMPETENZE PER IL 21MO SECOLO Lingue straniere
Competenze digitali e nuovi ambienti per
l’apprendimento
Scuola e lavoro
COMPETENZE PER UNA SCUOLA
INCLUSIVA
Integrazione, competenze di cittadinanza e
cittadinanza globale
Inclusione e disabilità
Coesione sociale e prevenzione dl disagio giovanile
Il Piano di Formazione e Aggiornamento rappresenta un supporto utile al raggiungimento di obiettivi
trasversali attinenti la qualità delle risorse umane ed è pertanto un’azione tendente a migliorare il clima
nell’organizzazione, per creare condizioni favorevoli al raggiungimento degli obiettivi del POF oltre che al
tentativo di dare corpo ad attività di confronto, di ricerca e sperimentazione previste dall’Autonomia.
Il Collegio dei Docenti riconosce l’aggiornamento, sia individuale che collegiale, come un aspetto
irrinunciabile e qualificante della funzione docente, funzionale alla promozione dell’efficacia del sistema
scolastico e della qualità dell’offerta formativa e deve essere inteso come un processo sistematico e
progressivo di consolidamento delle competenze.
FINALITA’ E OBIETTIVI DEL PIANO
Favorire il rinforzo della motivazione personale e della coscienza/responsabilità professionale
Acquisire conoscenze utili al miglioramento del rapporto educativo-didattico
Facilitare gli apprendimenti, riflettendo sui vissuti e sulle pratiche didattiche
Migliorare la comunicazione, conoscenza, stima reciproca tra docenti e personale scolastico tutto
Fornire occasioni di approfondimento e aggiornamento dei contenuti delle discipline per una migliore utilizzazione nell’ attività didattica
Il nostro Piano di Formazione e Aggiornamento tiene conto:
- delle linee generali e dal Piano di formazione per i docenti indicate dal MIUR
- degli orientamenti strategici della politica di Qualità del nostro Istituto finalizzata al miglioramento
continuo
- di corsi organizzati dall’ USR, da altri enti territoriali e/o istituti
- delle iniziative progettate dall’Istituto, autonomamente o in rete con altre scuole.
Nell’ambito di ciascun corso proposto e previsto per il prossimo triennio, si privilegeranno momenti di
cornici teoriche e di confronto, ma soprattutto di pratiche laboratoriali, nonché forme di aggregazione per
grandi aree di significato tematico affine. Sono compresi nel piano di formazione annuale del nostro
Istituto:
corsi di formazione organizzati da MIUR, e USR per rispondere a specifiche esigenze connesse agli
insegnamenti previsti dagli ordinamenti o ad innovazioni di carattere strutturale o metodologico decise
dall’Amministrazione
corsi proposti dal MIUR, USR, Enti e associazioni professionali, accreditati presso il Ministero,
coerenti con gli obiettivi sopra enunciati
corsi organizzati dalle Reti di scuole a cui l’Istituto aderisce (Rete di Scopo-Ambito 13 Città di
Messina)
gli interventi formativi, sia in autoaggiornamento sia in presenza di tutor esterni o interni,
autonomamente progettati e realizzati dalla scuola a supporto dei progetti di Istituto previsti dal POF
gli interventi formativi predisposti dal Dirigente Scolastico e discendenti da obblighi di legge (Decreto
138
Legislativo 81/2008)
Per garantire l’efficacia nei processi di crescita professionale e l’efficienza del servizio scolastico offerto, il
Collegio favorisce iniziative che fanno ricorso alla formazione on-line e all’autoformazione.
Le tematiche saranno inerenti ai bisogni rilevati, in coerenza con le specifiche esigenze dell'Istituzione
scolastica e dei docenti.
Il presente Piano può essere successivamente integrato con altre iniziative di formazione di volta in volta
proposte a livello nazionale, regionale e provinciale, cui l’Istituto aderisce.
CORSI DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO
Nel corso del triennio di riferimento, la nostra istituzione scolastica si propone la formazione e
l’aggiornamento di tutto il personale della scuola, finalizzato all’acquisizione di competenze per
l’attuazione di interventi di miglioramento e adeguamento alle nuove esigenze dell’Offerta Formativa
Triennale. La formazione e l’aggiornamento in servizio sono elementi imprescindibili del processo di:
- costruzione dell’identità dell’Istituzione scolastica
- innalzamento della qualità delle proposte formative
- valorizzazione professionale
D.L.gv 81/08
Didattica per competenze
Lingue straniere
Certificazione delle competenze
Valutazione e miglioramento Inclusione
Ausili tecnologici applicati alla
disabilità
PNSD:
- didattica e nuove tecnologie
- utilizzo di piattaforme didattiche e
di condivisione
- ambienti virtuali di apprendimento
Sicurezza D.L.gv 81/08
Segreteria digitale e dematerializzazione
Conservazione documenti digitali
Training su prodotti informatici
Procedimenti amministrativi
Sicurezza D.L.gv 81/08
Miglioramento vigilanza e
sicurezza alunni
Assistenza alla persona
FORMAZIONE
E
AGGIORNAMENTO
DOCENTI AMMINISTRATIVI COLLABORATORI
SCOLASTICI
139
Il Dirigente Scolastico nella gestione dell’organico d’Istituto tiene conto di vari parametri: bisogni
dell’utenza (potenziamento tempo scolastico), dislocazione dei vari plessi sul territorio, stabilità e
continuità dei docenti sulle classi, articolazione modulare del monte orario, articolazione del gruppo classe. Il
fabbisogno triennale dei posti comuni e di sostegno dell’organico dell’autonomia è calcolato sulla base
del monte orario degli insegnamenti; viene considerata anche l’evoluzione storica più recente della
popolazione scolastica e la composizione in termini di sezioni o classi dei tre ordini di scuola e relativi plessi
dell’Istituto.
La previsione relativa ai bisogni di organico per i prossimi tre anni scolastici è di una crescita del numero
degli alunni e pertanto anche delle classi per tutti gli ordini di scuola.
L’organico dell’autonomia è determinato in relazione ai fabbisogni della scuola relativamente ai seguenti
campi di potenziamento (L.107/15 art.1 comma 7):
1. Potenziamento linguistico;
2. Potenziamento umanistico socio – economico per la legalità:
3. Potenziamento scientifico;
4. Potenziamento laboratoriale;
5. Potenziamento motoria;
6. Potenziamento artistico musicale
e alle priorità del RAV:
Riduzione variabilità: progettazione fra classi parallele e gruppi di livello.
Favorire gli apprendimenti degli alunni con Bisogni Educativi Speciali (H, DSA, BES)
Acquisire apprendimenti di base della nostra cultura – linguaggi e codici, potenziandoli con
un’educazione plurilinguistica e interculturale.
In questo senso è previsto un contingente di docenti di scuola primaria, scuola secondaria I grado e sostegno,
tale da permettere l’espletamento delle aree di potenziamento indicate, da raggiungere i traguardi previsti
nel RAV e nel PDM, di individuare nell’ambito dell’organico dell’autonomia fino al 10% dei docenti
che coadiuvino il Dirigente Scolastico in attività di supporto organizzativo e didattico (L.107/15 art. 1
comma 83):
Campi Potenziamento Richiesti Assegnati Classi di Concorso
Scuola Primaria 6 3
Umanistico 1
Scientifico 1
Linguistico (Inglese- 2
ORGANICO DELL’AUTONOMIA
140
Francese)
Artistico Musicale 2 1 A-30
Motorio 1
Sostegno 1
TOT 9 4
Per quanto riguarda il personale amministrativo e ausiliario nel rispetto dei limiti e dei parametri riportati nel
comma 14 art. 1 legge 107/2015, si prevede il seguente organico:
Anno Scolastico 2016-17
Ruoli Organico Organico
Aggiuntivo
Richiesto
DSGA 1
Assistenti Amministrativi 5
Collaboratori Scolastici 17
Totale 23
Richiesta Anni Scolastici 2016-19
Ruoli Organico Organico
Aggiuntivo
Richiesto
Assegnato
DSGA 1
Assistenti Amministrativi 5 1
Collaboratori Scolastici 13 4
Totale 19
141
AZIONI COERENTI CON IL PNSD
IL PNSD
Piano Nazionale Scuola Digitale
Come previsto dalla Legge 107/15, all’art.1 comma 56, il MIUR, con D.M.851 del 27/10/2015 ha adottato il
Piano Nazionale Scuola Digitale, che prevede per ciascuna istituzione scolastica, l’introduzione, nei Piani
Triennali dell’Offerta Formativa, di azioni coerenti con tale Piano, per perseguire i seguenti obiettivi:
Sviluppo delle competenze digitali degli studenti
Potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e
i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche
Adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza
e la condivisione di dati
Formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale
nell’amministrazione
Potenziamento delle infrastrutture di rete
Valorizzazione delle migliori esperienze nazionali
Definizione dei criteri per l’adozione dei testi didattici in formato digitale e per la diffusione
di materiali didattici anche prodotti autonomamente dalle scuole
Il nostro Istituto, dopo un’attenta analisi dei bisogni formativi dei docenti, degli alunni, del personale ATA e
delle risorse umane, finanziarie e strumentali, in coerenza con gli obiettivi prefissatisi, cogliendo la grande
opportunità innovativa di tale Piano, ha elaborato un progetto che prevede per il prossimo triennio non solo
azioni di formazione e accompagnamento, ma l’adeguamento delle infrastrutture, delle dotazioni
tecnologiche a disposizione degli insegnanti e dell’organizzazione, ma soprattutto delle metodologie
didattiche e delle strategie usate con gli alunni in classe.
142
L’ANIMATORE DIGITALE
Il MIUR, con nota Prot. n°17791 del 19/11/2015, così come previsto dal PNSD, ha invitato le scuole
all’individuazione di un Animatore Digitale tra i docenti in ruolo, con il compito di gestire attività di
formazione interna, coinvolgere la comunità scolastica e trovare soluzioni innovative per la didattica.
Il nostro Istituto ha individuato tale figura nella persona dell’ ins. Costa Giuseppa.
Ambiti di intervento dell’Animatore Digitale
(da “PNSD - avviso pubblico per l'acquisizione e selezione di progetti tesi a fornire formazione agli
animatori digitali – Prot. MIUR.AOODRLO.R.U.17270 del 27 novembre 2015 – Allegato 2: Tabella
Aree tematiche)
FORMAZIONE INTERNA
Stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD,
attraverso l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere
necessariamente un formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione
di tutta la comunità scolastica alle attività formative, come ad esempio
quelle organizzate attraverso gli snodi
formativi.
COINVOLGIMENTO
DELLA
COMUNITA'SCOLASTICA
Favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti
nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi
del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad
altri attori del territorio, per la
realizzazione di una cultura digitale condivisa.
CREAZIONE DI
SOLUZIONI
INNOVATIVE
Individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da
diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari
strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una
metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole;
un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei
fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza
tecnica condotta da
altre figure.
Per digitalizzare la nostra scuola, nel corso degli ultimi anni, sono stati realizzati laboratori di informatica,
avviato l’introduzione delle Lim in quasi tutte le classi della scuola Secondaria e in alcune della Primaria, ha
promosso l’accesso alla rete Internet con il cablaggio wi-fi interno di tutti gli spazi in quasi tutti i plessi.
E' stato adottato l'uso del registro elettronico nella scuola Secondaria, iniziando a promuovere così la
dematerializzazione realizzata anche tramite lo sviluppo del sito web dell’Istituto, curato dal referente, prof. G.
Franza.
143
PIANO DI INTERVENTO
Essendo parte di un Piano Triennale il progetto potrebbe subire variazioni o venire aggiornato secondo le esigenze e i
cambiamenti dell’Istituzione Scolastica.
Azioni dell'Animatore Digitale
Fase preliminare - Interventi previsti per l'anno scolastico 2015/2016
FORMAZIONE INTERNA
Formazione specifica dell’Animatore Digitale
Partecipazione a comunità di pratica in rete con altri animatori del
territorio e/o con la rete nazionale
Formazione rivolta ai docenti sui seguenti temi:
- uso degli strumenti tecnologici già presenti a scuola
- uso di programmi Proprietari e Open
- il coding
COINVOLGIMENTO DELLA
COMUNITA'SCOLASTICA
Creazione di uno spazio dedicato al PNSD sul sito web di Istituto
Informazione agli organi collegiali sulle iniziative attuate
Somministrazione di un questionario per la
rilevazione delle conoscenze
CREAZIONE DI
SOLUZIONI
INNOVATIVE
Promuovere la dematerializzazione attraverso:
- potenziamento dell'uso del registro elettronico
- potenziamento del sito Internet di Istituto
- promozione della condivisione di esperienze anche attraverso la
pubblicazione sul sito web d’ Istituto
- inserimento sul sito web della scuola di attività svolte dalle
classi dell'Istituto
- ricognizione della dotazione tecnologica di Istituto
144
Fase attuativa triennale - Anni scolastici 2016/17 - 2017/18 - 2018/19
FORMAZIONE INTERNA
Formazione specifica dell’Animatore Digitale
Partecipazione a comunità di pratica in rete con altri Animatori del
territorio e/o con la rete nazionale
Somministrazione di un questionario per la rilevazione delle
conoscenze/competenze tecnologiche e necessità formative dei docenti
ed eventualmente del personale ATA (inizio anno scolastico)
Percorsi di formazione e/o autoformazione (piattaforme online), anche su
tematiche emerse dalla rilevazione effettuata
Formazione base/avanzata sull'utilizzo di strumenti per il lavoro in
cloud (Google Drive...)
Formazione sull'uso del coding nella didattica (partecipazione alla
settimana del codice)
Formazione per l'utilizzo di programmi di presentazione e computer
grafica per la documentazione da inserire sul sito web della scuola
Raccolta e condivisione di risorse/eventi/esperienze formative/link utili
da pubblicare sul sito web d’Istituto
Supporto all'uso del registro elettronico per tutte le classi
dell'Istituto
Creazione di uno sportello permanente di assistenza sull'utilizzo di
software
COINVOLGIMENTO
DELLA
COMUNITA'SCOLASTICA
Informazione costante agli organi collegiali sulle attività attuate
Integrazione e aggiornamento dello spazio dedicato al PNSD sul sito
web d’Istituto
Partecipazione alla Settimana PNSD
Partecipazione all'Ora del codice (scuola Primaria e Secondaria)
Incontri per studenti e genitori sul cyberbullismo (anche in
collaborazione con Enti Locali e associazioni del territorio)
Incontri per gli studenti sull'educazione ai media (uso responsabile dei
social, netiquette...)
Produzione e pubblicazione di elaborati multimediali degli alunni
CREAZIONE DI
SOLUZIONI
INOVATIVE
Promozione dell'uso del software libero
Promuovere la dematerializzazione attraverso:
- potenziamento dell'uso del registro elettronico
- potenziamento del sito Internet di Istituto
Promozione della condivisione di esperienze (attraverso momenti di
confronto per classi parallele o verticali, monodisciplinari,
documentazione delle attività effettuate sul sito web)
Raccolta di materiale didattico da pubblicare nell'area riservata del
sito della scuola (corsi di aggiornamento...)
Sperimentazione di nuove soluzioni digitali hardware e software
Uso del coding nella didattica a tutte le classi dell'Istituto
Utilizzo di piattaforme per l'aggiornamento e per la didattica online
Individuare possibili percorsi di avvicinamento ad esperienze di
robotica, anche attraverso proposte di uscite didattiche presso
laboratori esterni
Individuazione di percorsi didattici e di strumenti digitali per favorire gli
apprendimenti degli alunni BES e DSA
Acquisto di nuove dotazioni tecnologiche
Ricognizione periodica delle attrezzature elettroniche dell'Istituto e
loro eventuale integrazione e revisione
145
INFRASTRUTTURE
Potenziamento LAN
trasformare aree e ambienti didattici in aree e ambienti didattici dotati di connessioni rete LAN/WLAN;
portare la connettività senza fili in aree interne agli edifici scolastici per la fruizione di contenuti digitali
Attività laboratoriali:
Spazi alternativi per l’apprendimento
Aule aumentate dalla tecnologia
Investire nell'istruzione, nella formazione e nella formazione professionale per la qualificazione
professionale nonché nella formazione permanente, sviluppando l'infrastruttura scolastica e formativa.
Formazione
Investire nella capacità istituzionale e nell’efficacia delle amministrazioni pubbliche e dei servizi pubblici
[…] nell'ottica delle riforme, di una migliore regolamentazione e di una buona governance.
146
SICUREZZA
Da svariati anni il tema della sicurezza è entrato a far parte del contesto scolastico. Con il D.L. n. 81/08, modificato
da D.L. 106 de 03-08-2009, che si è concretizzato nell’accordo Stato/Regioni del 21-12-2012, entrano in vigore
delle regole ben precise e sanzionatorie per la formazione di base di tutto il personale della scuola. L’obiettivo
generale è quello di contribuire a creare la cultura della sicurezza e della prevenzione fuori e dentro la scuola. Fare
sicurezza a scuola non significa solo dare informazioni agli alunni su procedure da seguire, cosa del resto
importantissima, ma formare dei futuri cittadini responsabili dei propri diritti e doveri, preparati ad affrontare
situazioni di emergenza riducendo al minimo i rischi dovuti al panico. L’Istituto è dotato del Piano di Emergenza e
del documento di Valutazione dei Rischi in ottemperanza a quanto previsto dal D. Lg. 81/08. E’ stata predisposta
un’apposita segnaletica in base al Piano di Sicurezza, affissa sui muri dei corridoi e delle aule, che indica i percorsi e
le vie di esodo, la stessa è in aggiornamento continuo. La scuola è provvista di impianto antincendio, a mezzo di
estintori. Tutte le porte delle aule aprono verso l’esterno, verso i corridoi. Le uscite di sicurezza sono dotate di
maniglioni antipanico. Gli addetti al servizio antincendio e quelli destinati al primo soccorso hanno partecipato ad
un corso specifico di formazione. In tutti i locali della scuola e nelle aule sono affisse le planimetrie con relativi
percorsi di esodo e i punti di raccolta. Ogni anno si effettuano prove di evacuazione programmata e non annunciata,
in ciascun plesso dell’Istituto. Quest’Istituto si avvale della consulenza di un esperto esterno quale Responsabile del
Servizio di Prevenzione e Protezione dei Rischi. L’esperto ha elaborato un piano di evacuazione per i vari plessi e
un piano di valutazione dei rischi.
Il nostro Istituto ha molto a cuore la sicurezza degli ambienti dell’apprendimento e di crescita degli alunni
e del personale e si è speso affinché tutti siano nelle condizioni di operare in casi di normalità che di emergenza.
Per tale motivo si è provveduto all’organizzazione di :
Corsi di formazione – informazione sulla sicurezza per i lavoratori;
Prove di evacuazione ;
Prove di evacuazione annuali cittadine con la Protezione civile;
Corsi di formazione sul primo soccorso;
Corsi di formazione antincendio.
Ogni plesso è dotato di piani di emergenza redatti dall’RSPP incaricato e aggiornati annualmente.
147
Piano Annuale delle Attività a.s. 2017-2018
Il Presente Piano Annuale delle Attività (PAA), previsto dall’art. 28, comma 4 del C.C.N.L. 29/11/2007, discende dagli
indirizzi del P.O.F. e costituisce la base di riferimento per il contratto decentrato d’Istituto. Il PAA, comprensivo degli
impegni di lavoro, è predisposto dal D.S. sulla base delle eventuali proposte degli organi collegiali, ed è deliberato dal
Collegio dei Docenti nel quadro della programmazione dell’azione didattico-educativa.
Il piano è articolato in due parti: attività di insegnamento e attività funzionali alle prestazioni di insegnamento.
Parte 1° - Attività di insegnamento
Le attività di insegnamento sono quelle definite nel vigente CCNL all’art. 28 che, al comma 5, prevede che, nell’ambito
del calendario scolastico delle lezioni definito a livello regionale, l’attività di insegnamento si svolge:
In 25 ore settimanali nella scuola dell’infanzia
In 22 ore settimanali nella scuola primaria
In 18 ore settimanali nella scuola secondaria di primo grado.
Nella scuola primaria, alle predette 22 ore settimanali di insegnamento, vanno aggiunte 2 ore da dedicare, anche in
modo flessibile, alla programmazione didattica da attuarsi in incontri collegiali dei docenti interessati, in tempi non
coincidenti con l’orario delle lezioni. La quota oraria eventualmente eccedente l’attività frontale nella scuola primaria e
nella scuola secondaria di primo grado sarà destinata alla sostituzione dei docenti assenti ed ad attività di recupero per
gruppi ristretti di alunni con ritardo nei processi di apprendimento, anche con riferimento ad alunni stranieri, come da
programmazione P.O.F.
Calendario Scolastico
Le attività didattiche si svolgeranno come stabilito dal calendario scolastico regionale della regione Sicilia:
Inizio lezioni: 14 Settembre 2017
Fine lezioni: 09-Giugno 2018 (30 -06-2018 per la scuola dell’infanzia) Vacanze natalizie:
Dal 22-12-2017 Al 06–01-2018
Vacanze pasquali: Dal 29-03-2018 Al 03-04-2018
Altre festività: 01-11-2017 (Tutti i santi), 08-12-2017 (Immacolata concezione), 06-01-2018 (Epifania), 25-04-
2018 (Festa della Liberazione), 01-05-2018 (Festa del Lavoro), 02-06-2018 (Festa della Repubblica), 03-06-
2018 (Festa della Patrona). Interruzioni attività didattiche: 30-04-2018 (Ponte del primo Maggio)
Programmazioni scuola primaria
La programmazione didattica, pari a due ore settimanali, si svolgerà di norma presso la scuola primaria nel plesso M.
Passamonte.
Parte 2° - Attività funzionali alle prestazioni di insegnamento
Sono quelle definite dall’art. 29 del vigente CCNL. L’attività funzionale all’insegnamento è costituita da ogni impegno
inerente alla funzione docente previsto dai diversi ordinamenti scolastici. Essa comprende tutte le attività, anche a
carattere collegiale, di programmazione, progettazione, ricerca, valutazione, documentazione, aggiornamento e
formazione, compresa la preparazione dei lavori degli organi collegiali, la partecipazione alle riunioni e l’attuazione
delle delibere adottate dai predetti organi. Tra le attività funzionali all’insegnamento rientrano adempimenti a carattere
individuale ed attività a carattere collegiale.
148
1. Attività riguardanti tutti i docenti
Adempimenti individuali dovuti:
Preparazione delle lezioni e delle esercitazioni Correzione
degli elaborati
Rapporti individuali con le famiglie.
Attività di carattere collegiale (totale 40 ore)
Collegio dei docenti e commissioni di Collegio Programmazione e
verifica di inizio e fine anno Informazione alle famiglie andamento
attività didattiche.
Attività di carattere collegiale oltre le 40 ore dovute:
Consigli di classe Consigli di
interclasse Consigli di
intersezione
Svolgimento degli scrutini e degli esami compresa la compilazione degli atti relativi alla valutazione.
Gli adempimenti collegiali oltre le 40 ore dovute, potranno, per esigenze organizzative e didattiche, essere integrati fino al
massimo di 40 ore.
Per assicurare l’accoglienza e la vigilanza degli alunni, gli insegnanti sono tenuti a trovarsi in classe 5 minuti prima dell’inizio
delle lezioni e ad assistere all’uscita degli alunni.
2. Attività riguardanti incarichi e funzioni organizzative o didattiche
Supporto al Dirigente Scolastico
Collaboratore - Delegato scuola primaria e scuola dell’infanzia: Giuseppa Costa
Collaboratore - Delegato scuola secondaria di primo grado: Maria Di Pietro.
Docenti collaboratori di plesso
Scuola dell’infanzia plesso Cristo Re: Angela Liotta Scuola dell’infanzia plesso Gravitelli: Maria Pia Romano Scuola
dell’infanzia plesso Montepiselli: Adriana Chillè Scuola dell’infanzia plesso Savasta: Graziella Prestipino
Scuola primaria plesso Cristo Re: Fortunata Vento – Rosalba Armeli Minicante
Scuola primaria plesso Montepiselli: Francesca Auditore
Scuola primaria plesso Passamonte: Franca Spinella – Barbara Inferrera
Scuola secondaria primo grado plesso Paino: Anna Trovatello
Scuola secondaria primo grado plesso Annibale Maria di Francia: Azzurra Guerrera – Giovanni Galvagno.
Prospetto impegni scolastici:
CALENDARIO SCOLASTICO REGIONALE A.S.2017/2018
14 SETTEMBRE 2017 INIZIO ATTIVITA’ SCOLASTICA
13/09/2017 su proposta C.D.U. e delibera C.I.
09 GIUGNO 2018 FINE ATTIVITA’ DIDATTICA
30 GIUGNO 2018 FINE ATTIVITA’ SCUOLA INFANZIA
FESTIVITA’ NAZIONALI
01 NOVEMBRE 2017 TUTTI I SANTI
08 DICEMBRE 2017 IMMACOLATA CONCEZIONE
25 DICEMBRE 2017 NATALE
26 DICEMBRE 2017 SANTO STEFANO
01 GENNAIO 2018 CAPODANNO
06 GENNAIO 2018 EPIFANIA
01 APRILE 2018 PASQUA
02 APRILE 2018 LUNEDI’ DELL’ANGELO
25 APRILE 2018 FESTA DELLA LIBERAZIONE
01 MAGGIO 2018 FESTA DEL LAVORO
149
02 GIUGNO 2018 FESTA DELLA REPUBBLICA
03 GIUGNO 2018 FESTA DELLA PATRONA
DAL 22-12-2017 AL 06–01-2018
( si rientra a scuola giorno 08/01/2018)
VACANZE NATALIZIE
DAL 29-03-2018 AL 03-04-2018
( si rientra a scuola giorno 04/04/2018)
VACANZE PASQUALI
15-05-2018 FESTA DELL’AUTONOMIA
SOSPENSIONE LEZIONI
Su delibera del Consiglio d’istituto, l’attività didattica sarà sospesa su proposta del C.D.U.
30/04/2018 Compensazione delle attività non effettuate con
open day Dicembre/Gennaio
Personale Docente: Piano annuale attività collegiali – Riunioni con i genitori
I QUADRIMESTRE: dal 14 settembre 2017 al 31 gennaio 2018
II QUADRIMESTRE: dal 01 febbraio 2018 al 08 giugno 2018
5 DICEMBRE 2017 ORE 16:00 –
17:30
NEI RISPETTIVI
PLESSI
Scuola primaria
6 DICEMBRE 2017 ORE 16:00 –
17:30
NEI RISPETTIVI
PLESSI
Scuola secondaria 1°
10 APRILE 2018 ORE 16:00 –
17:30
NEI RISPETTIVI
PLESSI
Scuola primaria
11 APRILE 2018 ORE 16:00 –
17:30
NEI RISPETTIVI
PLESSI
Scuola secondaria 1°
1 SETTEMBRE 2017 Ore 11:00 – 13:00
7 SETTEMBRE 2017 Ore 11:00 – 13:00
05 OTTOBRE 2017 Ore 16.15
28 OTTOBRE 2017 Ore 16:15
14 DICEMBRE 2017 Ore 16:15
150
15 MARZO 2018 Ore 16:15
10 MAGGIO 2018
10 MAGGIO 2018
Ore 16:15 – 16:30 (sc. Infanzia)
Ore 16:15 – 17:30 (Primaria e sec.1°)
GIUGNO 2018 La data e l’ora saranno definite in corso d’anno
Le date dei collegi docenti potrebbero subire delle variazioni; la data del collegio di giugno sarà
definita in corso d’anno. Per decisioni urgenti potrebbe richiedersi convocazione del C.D. non
programmato.
7 SETTEMBRE 2017
1°Incontro Ore 09:00 – 11.00
DA DEFINIRE 2° Incontro
Orario pomeridiano
19 OTTOBRE
2017
TUTTI GLI
ORDINI DI
SCUOLA
Ore
16:00 –
17:00
Assemblea con i genitori e insediamento
commissione elettorale
Ore 17:00 –
19:00
Votazione e scrutinio
Consegna Schede di Valutazione
15 FEBBRAIO 2018 ORE 16:00 –17:30 NEI RISPETTIVI
PLESSI
Scuola primaria
15 FEBBRAIO 2018
ORE 16:30 –18:00
-Sede centrale PAINO
-Plesso Annibale M.di
Francia
Scuola secondaria 1°
21 GIUGNO 2018 ORE 9:00 – 11:30 NEI RISPETTIVI
PLESSI
Scuola primaria
20 GIUGNO 2018 ORE 9:00 – 11:30 Sede centrale PAINO Scuola secondaria 1°
151
CONSIGLI DI CLASSE SCUOLA SECONDARIA I GRADO
DAT
A
SEZIONE ORA CLASSE GENITORI
10 OTTOBRE 2017
A
14:30 1a No
15:15 2a No
16:00 3a No
B
16:45 2a No
17:30 3a No
17 OTTOBRE 2017
D
14:30 1a No
15:15 3a No
16:00 2a No
E
16:45 2a No
19 OTTOBRE 2017
C
14:30 1a No
15:15 3a No
16:00 2a No
152
DAT
A
SEZIONE ORA CLASSE GENITORI
7 NOVEMBRE 2017
A
14:30 3a ULTIMI 15 MINUTI
15:15 2a ULTIMI 15 MINUTI
16:00 1a ULTIMI 15 MINUTI
B
16:45 3a ULTIMI 15 MINUTI
17:30 2a ULTIMI 15 MINUTI
9 NOVEMBRE 2017
D
E
14:30 2a ULTIMI 15 MINUTI
15:15 3a ULTIMI 15 MINUTI
16:00 1a ULTIMI 15 MINUTI
17:30 2a ULTIMI 15 MINUTI
14 NOVEMBRE
2017
C
14:30 2a ULTIMI 15 MINUTI
15:15 3a ULTIMI 15 MINUTI
16:00 1a ULTIMI 15 MINUTI
153
DATA SEZIONE ORA CLASSE GENITORI
31 GENNAIO 2018
A
14:30 3a No
15:30 2a No
16:30 1a No
2 FEBBRAIO 2018
B
14:30 2a No
15:30 3a No
7 FEBBRAIO 2018
D
14:30 1a No
15:30 3a No
16:30 2a No
E
17:30 2a No
8 FEBBRAIO 2018
C
14:30 3a No
15:30 1a No
16:30 2a No
154
DAT
A
SEZIONE ORA CLASS
E
GENITORI
7 MARZO 2018
A
14:30 1a ULTIMI 15 MINUTI
15:15 2a ULTIMI 15 MINUTI
16:00 3a ULTIMI 15 MINUTI
B
16:45 2a ULTIMI 15 MINUTI
17:30 3a ULTIMI 15 MINUTI
14 MARZO 2018
D
14:30 3a ULTIMI 15 MINUTI
15:15 1a ULTIMI 15 MINUTI
16:00 2a ULTIMI 15 MINUTI
E 16:45 2a ULTIMI 15 MINUTI
16 MARZO 2018
C
14:30 1a ULTIMI 15 MINUTI
15:15 3a ULTIMI 15 MINUTI
16:00 2a ULTIMI 15 MINUTI
155
DATA SEZIONE ORA CLASSE GENITORI
2 MAGGIO 2018
A
14:30 1a ULTIMI 15 MINUTI
15:15 2a ULTIMI 15 MINUTI
16:00 3a ULTIMI 15 MINUTI
B
16:45 2a ULTIMI 15 MINUTI
17:30 3a ULTIMI 15 MINUTI
4 MAGGIO 2018
D
14:30 1a ULTIMI 15 MINUTI
15:15 3a ULTIMI 15 MINUTI
16:00 2a ULTIMI 15 MINUTI
E 16:45 2a ULTIMI 15 MINUTI
9 MAGGIO 2018
C
14:30 1a ULTIMI 15 MINUTI
15:15 2a ULTIMI 15 MINUTI
16:00 3a ULTIMI 15 MINUTI
156
DATA SEZIONE ORA CLASSE GENITORI
6 GIUGNO 2018
A
14:30 1a No
15:30 2a No
16:30 3a No
B 17:30 2a No
18:30 3a No
7 GIUGNO 2018
D
14:30 1a No
15:30 3a No
16:30 2a No
E 17:30 2a No
8 GIUGNO 2018
C
14:30 1a No
15:30 3a No
16:30 2a No
157
-
DATA ORA GENITORI
23 NOVEMBRE 2017 ORE 16:00 – 18:00 SI
25 GENNAIO 2018 ORE 16:00 – 18:00 SI
22 MARZO 2018 ORE 16:00 – 18:00 SI
4 MAGGIO 2018 ORE 16:00 – 18:00 SI
1 FEBBRAIO 2018 DALLE ORE 15:00 NO
9 GIUGNO 2018 DALLE ORE 15:30 NO
BIMESTRALE da OTTOBRE 2017 a MAGGIO 2018 Martedì ore 16:00 – 18:00
Ogni SETTIMANA di martedì dal 19 Settembre 2017 al 22 Maggio 2018 ore 16:00 – 18:00
BIMESTRALE da OTTOBRE 2017 a MAGGIO 2018 Martedì ore 16:00 – 18:00
158
ART. 1 — Disposizioni generali sul funzionamento degli organi collegiali.
La convocazione degli Organi Collegiali deve essere disposta con un congruo preavviso — non inferiore ai 5
giorni, salvo le convocazioni urgenti per le quali vale il termine dei due giorni lavorativi — rispetto alla
data delle riunioni.
La convocazione deve essere effettuata con lettera diretta ai singoli membri dell’organo collegiale e mediante
1’affissione all’albo dell’avviso; in ogni caso l’affissione all’albo dell’avviso è adempimento sufficiente per la
regolare convocazione dell’organo collegiale.
La lettera e l’avviso di convocazione devono indicare gli argomenti da trattare nella seduta dell’organo
collegiale.
Di ogni seduta dell’organo collegiale viene redatto processo verbale, firmato dal presidente e dal segretario,
steso su apposito registro a pagine numerate.
ART. 2 — Programmazione dell’attività degli organi collegiali.
Ciascuno degli organi collegiali programma le proprie attività nel tempo, in rapporto alle proprie competenze,
allo scopo di realizzare nei limiti del possibile, un ordinato svolgimento delle attività stesse, raggruppando a
date, prestabilite in linea di massima, la discussione di argomenti su cui sia possibile prevedere con certezza la
necessità di adottare decisioni, proposte o pareri.
ART. 3 — Svolgimento coordinato dell’attività degli organi collegiali.
Ciascun organo collegiale opera in forma coordinata con gli altri organi collegiali che esercitano competenze
parallele, ma con rilevanza diversa, in determinate materie. Ai fini di cui al precedente comma si considerano
anche le competenze, in materia definite, di un determinato organo quando il loro esercizio costituisca
presupposto opportuno per l’esercizio delle competenze di altro organo collegiale.
ART. 4 — Elezioni contemporanee di organi di durata annuale.
Le elezioni, per gli organi collegiali di durata annuale, hanno luogo entro il primo mese dall’inizio dell’anno
scolastico.
ART. 5 — Convocazione del consiglio di classe o di interclasse.
Il consiglio di classe o di interclasse, ivi compresi i consigli straordinari, sono convocati dal Dirigente
Scolastico di propria iniziativa o su richiesta scritta e motivata della maggioranza dei suoi membri, escluso dal
computo il presidente. Nei casi di Consigli straordinari per problemi disciplinari la convocazione può essere
richiesta anche informalmente dal solo coordinatore di classe, ma va convocata sempre dal Dirigente Scolastico
. Il consiglio si riunisce, di regola, almeno una volta al mese.
ART. 6 — Programmazione e coordinamento dell’attività del consiglio di classe o di interclasse.
Le riunioni del consiglio di classe o di interclasse devono essere programmate secondo i criteri stabiliti dall’ art.
2 e coordinate con quelle di altri organi collegiali secondo i criteri stabiliti dall’art. 3.
ART. 7 — Convocazione del collegio dei docenti
159
Il collegio dei docenti è convocato secondo le modalità stabilite dall’art. 4 del T.U. n.
294/97.
ART. 8 — Programmazione e coordinamento dell’attività del collegio dei docenti.
Per la programmazione e il coordinamento dell’attività del collegio dei docenti si applicano le disposizioni dei
precedenti artt. 2 e 3.
ART. 9 — Prima convocazione del consiglio di circolo o di istituto
La prima convocazione del consiglio di circolo o di istituto è disposta dal dirigente scolastico entro i 20 giorni
successivi alla elezione e alla proclamazione degli eletti.
ART. 10 Cadenza e validità riunioni
Il Consiglio del XI Istituto Comprensivo “Gravitelli- Paino” , le cui competenze sono quelle indicate nel decreto
legislativo n. 297 del 16 aprile 1994 e nel Contratto Collettivo Nazionale del comparto scuola sottoscritto il 26
maggio 1999, oltre a quelle espressamente menzionate nel presente regolamento, si riunisce:
a. In seduta ordinaria di norma una volta al mese, a partire dal mese di settembre e con
esclusione dei mesi di luglio e agosto;
b. In seduta straordinaria ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità, su richiesta del
Presidente del Consiglio, della Giunta Esecutiva o di 1/3 dei Consiglieri.
Qualora non si raggiunga il numero legale, l’assemblea verrà riunita in seconda convocazione entro i cinque
giorni successivi con il medesimo ordine del giorno. Ciascun componente eletto del Consiglio che sia assente
senza giustificato motivo per tre sedute consecutive o per giustificato motivo per cinque sedute consecutive è
dichiarato decaduto dal Presidente e sostituito con decreto del Dirigente Scolastico dal primo dei non eletti nella
stessa lista. Il motivo dell’assenza deve essere ogni volta preventivamente comunicato per iscritto
telefonicamente all’ufficio di segreteria dell’Istituto, che ne prende nota.
ART. 11 Modalità di convocazione
La convocazione deve essere fatta per iscritto dal Presidente, deve contenere chiaramente gli argomenti
all’ordine del giorno e pervenire agli interessati almeno cinque giorni prima della riunione. Quando è previsto
l’esame del bilancio preventivo e del conto consuntivo è opportuno allegare lo schema e la relazione illustrativa.
La convocazione, che va affissa all’albo dell’Istituto Comprensivo e di ogni plesso di scuola media, elementare
e materna, è inviata ai consiglieri tramite gli alunni o consegnata brevi manu con attestazione dell’avvenuta
ricezione da parte della componente genitori. In caso di convocazione per motivi gravi ed urgenti, l’avviso può
essere fatto anche telefonicamente.
160
ART.12 Luogo, orario e modalità delle riunioni
Il Consiglio si riunisce di norma nei locali dell’edificio sede della Dirigenza Scolastica, tuttavia le riunioni
possono effettuarsi anche negli altri plessi dell’Istituto, quando particolari situazioni lo richiedano. L’orario
delle riunioni non può coincidere con l’orario di servizio dei docenti e dei non docenti e deve essere compatibile
con gli impegni di lavoro dei genitori. Le sedute del Consiglio sono aperte, salvo quando sono in discussione
argomenti concernenti persone, agli elettori delle componenti in esso rappresentate e ai membri dei Consigli di
Circoscrizione di cui alla legge 8 giugno 1990, 80, nei limiti di capienza dei locali, ma senza possibilità di
intervento. Possono essere chiamati a partecipare alle riunioni del Consiglio, a titolo consultivo, esperti del
territorio. Il Consiglio può inoltre organizzare incontri per particolari problemi con i rappresentanti
dell’Amministrazione Locale, dell’Amministrazione Scolastica, di enti pubblici e privati e di organizzazioni
sindacali. Il Direttore Amministrativo è invitato a partecipare alle riunioni del Consiglio, senza responsabilità di
voto, per la trattazione degli argomenti di carattere amministrativo-contabile.
ART.13 . Presidenza delle riunioni
Il Presidente del Consiglio d’Istituto presiede le riunioni; in caso di sua assenza o impedimento, viene sostituito
dal Vicepresidente. In caso di assenza di entrambi, la funzione di Presidente viene assunta dal Consigliere più
anziano della componente genitori. Il Presidente, o chi ne fa le veci, dirige e regola il dibattito nonché la facoltà
di intervento, pone all’esame gli argomenti all’ordine del giorno, propone le votazioni e ne rende noti i risultati.
Può sospendere momentaneamente o aggiornare la seduta per cause motivate e messe a verbale, sentito il parere
del Consiglio. Può richiamare all’ordine sia il consigliere che eventualmente turba il regolare svolgimento dei
lavori sia il pubblico presente, del quale ultimo può disporre l’allontanamento dalla sala della riunione. Prima
della discussione dell’ordine del giorno, può prendere o concedere la parola per brevi comunicazioni che non
richiedano deliberazioni, nonché per la presentazione di mozioni d’ordine. Nelle votazioni, in caso di parità, ha
voto prevalente, secondo quanto stabilito dall’art. 37 – 3° comma – del decreto legislativo 297 del 16 aprile
1994.
ART. 14 Ordine del giorno
L’ordine del giorno della convocazione viene redatto dal Presidente in collaborazione con il Capo d’Istituto, su
proposta della Giunta o tenendo presenti eventuali richieste da parte dei Consiglieri, come portatori di istanze
dei consigli di classe, d’interclasse o d’intersezione, dei comitati o assemblee dei genitori nonché del Collegio
dei Docenti. In via eccezionale e/o per motivi d’urgenza, può essere chiesta l’iscrizione all’O.d.G. di argomenti
non previsti; tale richiesta è sottoposta al Consiglio che a maggioranza qualificata (due terzi dei voti espressi) ne
delibera l’accoglimento.
ART. 15 Verbalizzazione e pubblicizzazione atti
161
Di ogni riunione del Consiglio viene redatto processo verbale a cura del Segretario del Consiglio, in
collaborazione con il Capo d’Istituto ed il Direttore Amministrativo. Detto verbale deve contenere la sintesi
degli argomenti trattati e le delibere finali. Il consigliere, il quale desideri che il proprio pensiero sia fedelmente
riportato, è tenuto a dettare o fornire al Segretario copia scritta del proprio intervento. Una volta approvato, il
verbale sottoscritto dal Presidente e dal Segretario del Consiglio, va riportato nell’apposito registro, che viene
conservato presso la Dirigenza Scolastica. Copia del verbale va consegnata od inviata ad ogni consigliere ed è
affissa all’albo dell’Istituto e di ciascuno dei plessi dell’Istituto. A norma dell’art. 43 – 3° comma – del decreto
legislativo n. 297 del 16 aprile 1994, non possono essere pubblicizzati atti riguardanti le singole persone, salvo
esplicita richiesta.
ART. 16 Giunta Esecutiva
La Giunta Esecutiva si riunisce di norma prima di ogni seduta del Consiglio stesso, per adempiere a quanto
disposto dall’art. 10 del decreto legislativo n. 297 del 16 aprile 1994, e successivamente, se necessario, per
portare ad esecuzione i provvedimenti deliberati. La formale convocazione scritta, con espressi gli argomenti
all’ordine del giorno, sarà diramata a cura del Presidente della Giunta ed inviata per conoscenza al Presidente
del Consiglio d’Istituto che può prendere parte alle riunioni senza diritto di voto. Le sedute della Giunta possono
essere allargate ad altri componenti del Consiglio o ad esterni a scopi consultivi e propositivi.
ART. 17 Commissioni Consiliari
Il Consiglio di Circolo può costituire Commissioni di lavoro o di studio, utilizzando anche elementi esterni,
scelti fra i genitori, docenti, non docenti interessati e competenti. Ad esse può essere affidato l’esame di
particolari argomenti e l’elaborazione delle relative proposte di attuazione. Può essere inoltre demandata ad una
apposita Commissione, presieduta dal Dirigente Scolastico, anche potere decisionale, sulla base di criteri
comunque deliberati dal Consiglio (es.: formazione di elenchi di ammissione in caso di eccedenza di domande
di iscrizione).
ART. 18 Pubblicità degli atti
La pubblicità degli atti del consiglio di circolo o di istituto deve avvenire mediante affissione in apposito albo di
circolo o istituto, della copia integrale — sottoscritta e autenticata dal segretario del consiglio — del testo delle
deliberazioni adottate dal consiglio stesso.
L’affissione all’albo avviene entro il termine massimo di otto giorni dalla relativa seduta del consiglio.
La copia della deliberazione deve rimanere esposta per un periodo di 10 giorni. I verbali e tutti gli atti scritti
preparatori sono depositati nell’Ufficio di segreteria dell’istituto e — per lo stesso periodo — sono esibiti a
chiunque ne faccia richiesta formale e informale..
La copia della deliberazione da affiggere all’albo è consegnata al dirigente scolastico dal segretario del
consiglio; il dirigente scolastico ne dispone l’affissione immediata e attesta in calce ad essa la data iniziale di
162
affissione
Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo contraria
richiesta dell’interessato.
L’esercizio del diritto di accesso può consistere:
nella richiesta di prendere visione dei documenti;
nella richiesta di copia dei documenti stessi
L’acceso in via informale come in via formale viene esercitato mediante una richiesta scritta, al fine di poter
documentare in qualsiasi momento da parte dell’ufficio la soddisfazione della richiesta e, al tempo stesso, di
consentire l’esatta identificazione degli atti.
Prima delle riunioni del C. I. gli atti, oggetto di discussione, nonché i verbali di G. E., vengono messi a
disposizione dei consiglieri per l’accesso visione per un congruo periodo di tempo, di massima non inferiore ai
cinque giorni, salvo casi singoli determinanti da giustificate situazioni contingenti. L’Ufficio richiede per
l’estrazione di copia il pagamento dei diritti di segreteria.
Art. 19 Contratti di prestazione d’opera per l’arricchimento dell’offerta formativa.
Visto la proposta n°4 della Giunta Esecutiva dell’ 08/02/2001, il Consiglio di Istituto disciplina i sotto indicati
criteri per la stipula dei contratti d’opera intellettuali che verranno stipulati solo dopo aver accertato, mediante
rilevazione capillare documentata per iscritto su apposito modulo, che nessun docente della scuola, in possesso
dei requisiti richiesti, sia interessato alla prestazione. I criteri sono i seguenti:
Il collegio docenti in fase di programmazione del P.O.F. indicherà le ore di prestazione, i tempi ed i
nominativi di esperti di conclamata esperienza, tenendo conto del principio della continuità;
Se i contratti non superano i 5000€, il Dirigente Scolastico procederà alla contrattazione ordinaria ai
sensi dell’art. 34 del decreto interministeriale n°44; per importi superiori la competenza sarà del
Consiglio di Istituto; il limite massimo dei compensi attribuibili, in relazione al tipo di attività e
all’impegno professionale richiesto, non potrà essere superiore alle somme stabilite a livello nazionale
per le prestazioni aggiuntive e/o funzionali all’insegnamento, retribuite con il fondo di Istituto;
La pubblicizzazione delle attività da incentivare come ampliamento dell’offerta formativa andrà
effettuata mediante affissione all’albo di un bando contenente i requisiti e il tempo
scadenza, salvo i casi in cui si tratti di progetti aventi specifiche finalità che richiedono la presenza di
professionisti la cui unicità nel territorio è provata;
I curricula prodotti dagli interessati verranno valutati direttamente dal Dirigente Scolastico in casi di
contratti inferiori a 5000€, diversamente dalla Giunta esecutiva prima della proposta al Consiglio di
Istituto;
Nella prima seduta utile del Consiglio il Dirigente Scolastico relazionerà sui contratti mediante
relazione scritta.
ART. 20 Convocazione G.H.L.
163
Il GHL - Gruppo di lavoro per l’integrazione scolastica - viene convocato dal Dirigente
scolastico mediante comunicazione scritta rivolta ai componenti ogni qualvolta se ne
presenti la necessità relativamente ai casi rientranti nella competenza del consiglio.
ART. 21 Funzionamento dei laboratori di informatica e delle sale riunioni e ginniche
Il funzionamento dei laboratori di informatica è così disciplinato:
1. l’acceso da parte dei docenti, degli studenti e — nei limiti delle apposite convenzioni — dei genitori, è
previsto nelle ore antimeridiane e pomeridiane secondo un apposito calendario, deliberato dai consigli di
classe per gli studenti e dal consiglio di istituto per i genitori;
2. gli alunni che accedono al laboratorio di informatica devono essere accompagnati, sempre e comunque, dai
docenti che, alla fine della lezione, registrano su apposito modello gli eventuali guasti riscontrati, indicando,
eventualmente, il nominativo dell’alunno che ha usato il PC;
3. su richiesta di enti e associazioni, anche nell’ottica di progetti comunitari e/o in rete con altre scuole, è
consentito l’acceso sia per corsi di alfabetizzazione informatica sia per il conseguimento della patente
europea anche ad adulti estranei alla scuola, previa approvazione del consiglio di istituto e stipula di un
protocollo di intesa tra il dirigente scolastico e l’ente proponente. L’uso delle sale riunioni e delle palestre in
dotazione alla scuola è concesso solo su richiesta e per attività non a fine di lucro.
ART. 22 Vigilanza alunni
La sorveglianza alunni, da cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni sino al termine delle stesse, è affidata ai
docenti in orario di servizio, ai loro sostituti (supplenti, docenti in ore eccedenti, docenti di sostegno) nonché al
personale ausiliario in caso di assenza temporanea del docente, solo per motivi indifferibili ed urgenti.
Lo stesso vale per le attività di laboratorio, educazione fisica, attività sportive e la ricreazione che deve essere
effettuata in classe, con la presenza dell’insegnante in servizio alla seconda ora, salvo espressa diversa
disposizione impartita per iscritto dal dirigente scolastico.
E’ fatto divieto ai docenti non della disciplina di fare effettuare attività motorie agli alunni in ore di
supplenze o per autonoma decisione.
In caso di servizio pre- scuola e post-scuola la responsabilità della vigilanza spetta agli incaricati del servizio,
che abbiano ricevuto specifico ordine per iscritto.
ART. 23 Gestione dei conflitti
Mediazione scolastica,
Migliorare la comunicazione,
Ristabilire la comunicazione,
Favorire lo sviluppo dell’impatto dell’empatia,
Favorire l’ascolto dell’altro,
Aumentare lo scambio e la cooperazione,
164
Prevenire fenomeni di prepotenza, violenza e bullismo.
ART. 24 Sanzioni e provvedimenti disciplinari
I provvedimenti disciplinari hanno finalità educative e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e al
ripristino dei rapporti corretti all’interno della comunità scolastica. Le sanzioni sono:
Rapportate alla situazione personale dell’alunno e del contesto in cui si è verificato
l’episodio.
Ispirate al principio della responsabilità personale e della riparazione del danno.
Inflitte sulla base del principio della gradualità e della tabella allegata al Regolamento.
Comminate dopo aver invitato l’alunno ad esporre le proprie ragioni.
ART. 25 Ricorsi
Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte di chiunque ne abbia interesse, entro 15 giorni dalla
data di notifica del provvedimento, davanti al comitato di Garanzia Interno che dovrà deliberare entro 10 giorni.
Trascorso tale termine, la sanzione si ritiene confermata.
Per i primi gradi della sanzione disciplinari, il Dirigente può fungere da mediatore e chiarificatore, prima di
ricorrere all’OGI.
ART. 26 Organo di Garanzia Interno (OGI)
L’OGI è così composto:
Presidente del Consiglio d’Istituto
Dirigente Scolastico
Due genitori membri effettivi del Consiglio d’Istituto e un supplente
Due docenti della scuola media membri effettivi e due supplenti
Un membro del personale ATA
L’Organo di Garanzia dura in carica tre anni scolastici.
ART. 27 Funzionamento dell’Organo di Garanzia Interno
L’ organo di Garanzia Interno svolge la sua attività nel seguente modo:
La convocazione avviene, quando se ne ravvisi necessità, su richiesta di uno degli Organi
Collegiali della scuola.
La convocazione può avvenire su richiesta di chiunque ne abbia interesse anche per i
conflitti che insorgano all’interno della scuola in merito all’applicazione del presente
Regolamento.
I termini per la convocazione ordinaria sono fissati in 5 giorni, per le convocazioni
straordinarie i giorni sono ridotti a 3.
165
Le decisioni vengono prese a maggioranza, in caso di parità si ripropone una seconda
votazione, se anche la seconda votazione ha esito di parità la sanzione non è applicabile e
decade.
Le decisione vengono prese con voto a scrutinio segreto. Non è ammessa l’astensione.
Le sedute sono registrate su apposito registro.
ART. 28 Uscite anticipate
Per motivi eccezionali (sciopero mezzi di trasporto, mancanza d’acqua, ovvero di combustibile,
energia elettrica ecc.) il Dirigente è autorizzato ad interrompere l’attività didattica prima del
normale orario delle lezioni senza l’obbligo, proprio per l’eccezionalità dell’evento, di avvertire le
famiglie.
ART. 29 Pubblicizzazione del Seguente Regolamento
Il presente Regolamento, allegato al POF, sarà a disposizione di tutto il personale della scuola e di tutti i
genitori.
Potrà essere consultato liberamente sul sito della scuola www.comprensivogravitelli.it
Una copia sarà affissa in ogni classe e in ogni plesso.
Le disposizione contemplate nel presente Regolamento sono suscettibili di modifiche e di integrazioni secondo
l’art. 6 DPR 249 del 24-06-1998.
TABELLA DELLE SANZIONI E DEI PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI
Mancanze
Sanzioni ed eventuali provvedimenti
Organi competenti
Ripetute assenze o ritardi
ingiustificati
Nota sul diario scolastico.
Convocazione dei genitori.
Docente prima ora
Coordinatore del consiglio di
classe/interclasse
Referente dispersione
scolastica
Presentarsi alle lezioni ripetutamente
sprovvisti del materiale scolastico
Nota sul diario scolastico.
Nota sul registro di classe.
Convocazione dei genitori.
Docenti
Coordinatore
Vicario
Dirigente
Rifiutarsi di eseguire i compiti
assegnati e scarso impegno nello
studio
Nota sul diario scolastico.
Nota sul registro di classe.
Convocazione dei genitori.
Docenti
Vicario o responsabile di
plesso
Dirigente
Comportamento scorretto durante le
lezioni e azioni di disturbo
Nota sul diario scolastico.
Nota sul registro di classe.
Convocazione dei genitori.
Docenti
Vicario o responsabile di
plesso
166
Dirigente
Comportamento scorretto ed azioni
di disturbo in modo continuo e
sistematico
Nota sul diario scolastico.
Nota sul registro di classe.
Convocazione dei genitori.
Sospensione dalla scuola da 1 a 3
giorni.
Docenti
Vicario o responsabile di
plesso
Consiglio di classe
Dirigente
Spostarsi senza autorizzazione
nell’aula e nell’edificio
Nota sul diario scolastico.
Nota sul registro di classe.
Convocazione dei genitori.
Docenti
Vicario o responsabile di
plesso
Dirigente
Falsificazione di firme dei genitori
sui libretti delle assenze o sul diario
Nota sul diario scolastico.
Nota sul registro.
Convocazione dei genitori.
Sospensione dalla scuola da 1 a 3
giorni.
Docenti
Consiglio di classe
Vicario o responsabile di
plesso
Dirigente
Utilizzo scorretto o danneggiamento
delle strutture e dei locali della
scuola
Convocazione dei genitori.
Ripristino del danno con rimborso
delle spese sostenute dalla scuola.
Docenti
Consiglio di classe
Vicario o responsabile di
plesso
Dirigente
Consiglio d’Istituto
Uso dei cellulari, lettori mp3,
fotocamere digitali, materiali
pericolosi ecc.
Ritiro dell’oggetto.
Nota sul diario scolastico.
Nota sul registro di classe.
Convocazione dei genitori per la
consegna.
Docenti
Vicario o responsabili di
plesso
Dirigente
Danni intenzionalmente apportati a
strutture, locali e arredi riconducibili
ad “atto vandalico”
Sospensione per un periodo connesso
alla gravità del danno.
Ripristino del danno con rimborso
delle spese sostenute dalla scuola.
Docenti
Coordinatore di classe
Vicario o responsabile di
plesso
Dirigente
Comportamento lesivo dell’integrità
fisica, psichica o morale altrui,
tenuto singolarmente o da più
studenti
Ammonizione privata orale o scritta.
Convocazione urgente dei genitori.
Sospensione per un periodo connesso
alla gravità. Attività alternativa per la
sospensione senza obbligo di
frequenza.
Docenti
Vicario o responsabile di
plesso
Consiglio di classe
Dirigente
Consiglio d’Istituto
Casi di recidiva, di atti di violenza
gravi che violano il rispetto della
persona o che comportano pericolo
per l’incolumità delle persone
Convocazione urgente dei genitori.
Sospensione per un periodo connesso
alla gravità.
Docenti
Vicario o responsabile di
plesso
Consiglio di classe
Dirigente
Consiglio d’Istituto
Mancato rispetto delle disposizioni
Ammonizione privata orale o scritta.
Convocazione dei genitori.
Docenti
Vicario o responsabili di
167
di sicurezza ( D.L. 626/94 e succ.
mod. o int.). Inosservanza delle
disposizioni organizzative
Sospensione per un periodo connesso
alla gravità per i casi gravi che
mettano a repentaglio la sicurezza
propria e degli altri.
plesso
Consiglio di classe
Dirigente
Consiglio d’Istituto
ART. 30 Accesso ai locali scolastici
L’accesso ai locali scolastici è così regolamentato:
apertura dei portoni quindici minuti prima delle lezioni, salvo i casi in cui è prevista
attività di pre-scuola. I cancelli di accesso alla scuola Passamonte e Paino, dopo l’ingresso
degli alunni, vengono accostati per impedire l’accesso nel cortile (fatta eccezione per le
auto dei genitori di alunni diversamente abili), mentre i portoni dovranno essere apribili
solo dall’interno;
l’accesso in classe è precluso ai rappresentanti di libri e di gadget promozionali, salvo che
nelle ore di ricevimento dei docenti di scuola secondaria di I e durante le attività di
programmazione (martedì pomeriggio dalle ore 16,30 alle ore 18,30);
rispetto assoluto dell’orario di ricevimento dell’ufficio di segreteria, senza deroga alcuna;
regolamentazione dell’accesso all’ufficio di segreteria (un utente per volta), affidando ai
collaboratori scolastici in servizio al piano terreno e al piano superiore che devono
regolamentare i tempi e i turni di accesso;
assoluto divieto agli alunni ad entrare in segreteria, ora per prendere i vocabolari e fogli,
ora per le fotocopie, ora per telefonare etc. : le loro esigenze devono essere filtrate dai
collaboratori che saranno depositari di vocabolari e fogli, e titolari dell’effettuazione
delle fotocopie, purché per tempo richieste. Le telefonate alle famiglie vanno richieste
tramite interfono.
Per ragioni di sicurezza e al fine di contenere il flusso di accesso all’interno dell’edificio
scolastico, i genitori possono accompagnare gli alunni a scuola sino al portone d’ingresso; è
fatta eccezione per gli alunni diversamente abili che potranno essere accompagnati fino in
classe. Durante l’orario scolastico, l’ingresso dei genitori, o di chi è delegato è consentito
esclusivamente per prelevare l’alunno/a in caso di uscita anticipata, su concessione da
parte del D.S. o responsabile di plesso, in caso di problemi di salute che richiedono la loro
presenza.
ART. 31 Divieti particolari
168
Non è concesso, salvo diverso parere dei Consigli di intersezione, interclasse e classe, chiedere contributi
agli alunni per beneficenza e/o per manifestazioni varie;
ART.32 Funzionamento biblioteca scolastica “La Mongolfiera”
Il presente articolo viene aggiunto, previa delibera del C.I. dell’8-1-2008, dopo
l’istituzione della Biblioteca, inaugurata il 18-12-2007. In esso viene riportato il
regolamento della Biblioteca scolastica “La Mongolfiera” che consta di 13 articoli
suddivisi in tre parti:
I. – Istituzione
II. – Ordinamento
III. – Lettura in sede e prestito.
ART. 33 Protocollo accoglienza alunni stranieri
Il nostro Istituto adotta un protocollo per l’inserimento degli alunni stranieri. Contiene principi, indicazioni
riguardanti l’iscrizione, l’inserimento degli alunni immigrati; nel contempo definisce compiti e ruoli degli
operatori scolastici, traccia le varie fasi dell’accoglienza e propone suggerimenti per facilitare l’apprendimento
della lingua italiana. Questo protocollo è uno strumento di lavoro flessibile e dovrà essere verificato
periodicamente sulla base delle esperienze effettuate.
Si trasmette, per opportuna conoscenza e divulgazione, il regolamento sull’uso dei cellulari a scuola, che come
tutti i paesi Europei è vietato da una direttiva 15 marzo 2007.
Il divieto di utilizzo del cellulare durante le ore di lezione risponde ad una norma generale di correttezza, in
quanto il suo uso rappresenta un elemento di distrazione, di grave mancanza di rispetto verso l’insegnante,
un’infrazione disciplinare.
Tanto premesso per ricordare le seguenti regole:
Gli allievi non possono tenere i cellulari accesi durante le ore di lezione; essi, anche se
spenti vanno comunque custoditi nello zaino;
Qualora durante lo svolgimento delle lezioni vi fossero esigenze di comunicazione tra gli
studenti e le famiglie, per ragioni di particolare gravità ed urgenza, l’alunno ne farà uso
previa autorizzazione del docente;
169
In caso d’infrazione il docente presente ritira il cellulare e, dopo che l’allievo ha estratto
la SIM, lo consegna ai responsabili di plesso; il cellulare verrà riconsegnato lo stesso
giorno al termine delle lezioni; .in caso di rifiuto della consegna, i genitori verranno
convocati in presidenza.
A partire dal 2° episodio il cellulare potrà essere ritirato solo dai genitori;
L’uso reiterato del cellulare, è sanzionabile con censura scritta da parte del D.S.
L’uso improprio del cellulare si configura come mancanza grave, sanzionabile con
l’allontanamento temporaneo dalla scuola. Si ricorda, inoltre, che la divulgazione(anche via
web) di eventuali immagini e filmati in cui compaiono persone ritratte all’interno
dell’Istituto, compreso i cortili, rappresenta una palese violazione del D.L. 196/2003”
Codice in materia di protezione dei dati personali”;
Per i docenti l’uso del cellulare nelle ore di lezione è consentito solo per motivi
eccezionali.
170
Principi e criteri di attuazione, finalità, materiale illustrativo
Premessa
La carta dei Servizi scolastici è stata introdotta nell’ordinamento dal “Decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri 7 giugno 1995. La Carta dei Servizi è un documento pluriennale nel quale ciascuna scuola definisce e
rende noto all’esterno i principi fondamentali e le finalità ma cui si ispira la propria attività.
A seguito del piano di razionalizzazione, entrato in vigore l’ 01/09/2000, l’Istituto Comprensivo ha fatto proprio
il contenuto della Carta dei Servizi delle istituzioni scolastiche Circolo Didattico Mario Passamonte e Angelo
Paino, armonizzandone i contenuti e integrando opportunamente le varie parti alla luce della normativa vigente.
Principi Fondamentali
La Carta dei servizi della scuola ha come fonte di ispirazione fondamentale gli articoli 3, 33 e 34 della
Costituzione italiana.
1. Uguaglianza
Nessuna discriminazione nell’erogazione del servizio può essere compiuta per motivi riguardanti sesso, razza,
etnia, lingua,religione, opinioni politiche,condizioni psicologiche e socio-economiche.
2. Imparzialità e regolarità
2.1 I soggetti erogatori del servizio scolastico agiscono secondo i criteri di obiettività ed equità.
2.2 La scuola, attraverso tutte le sue componenti e con l’impegno delle istituzioni collegate, garantisce la
regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative , anche in situazioni di conflitto sindacale, nel
rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge e in applicazione delle disposizioni contrattuali in
materia.
3. Accoglienza e integrazione
3.1 La scuola si impegna, con opportuni ed adeguati atteggiamenti ed azioni di tutti gli operatori del servizio, a
favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni, l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi, con particolare
riguardo alla fase d’ingresso alle classi iniziali e alle situazioni di rilevante necessità. Particolare impegno è
prestato per la soluzione delle problematiche relative agli stranieri, a quelli degenti negli ospedali, a quelli in
situazione di handicap.
3.2 Nello svolgimento della propria attività, ogni operatore ha pieno rispetto dei diritti e degli interessi dello
studente.
4. Diritto di scelta, obbligo scolastico e frequenza.
171
4.1 L’utente ha facoltà di scegliere fra le istituzioni che erogano il servizio scolastico. La libertà di scelta si
esercita tra le istituzioni scolastiche statali dello stesso tipo,nei limiti della capienza obiettiva di ciascuna di esse.
In caso di eccedenza di domande va,comunque,considerato il criterio della territorialità
(residenza,domicilio,sede di lavoro dei familiari , precedente frequenza di altri fratelli etc.)
4.2L’obbligo scolastico e la regolarità della frequenza sono assicurati con interventi di prevenzione e controllo
dell’evasione e della dispersione scolastica da parte di tutte le istituzioni coinvolte,che collaborano tra loro in
modo funzionale ed organico.
5. Partecipazione, efficienza e trasparenza.
5.1 Istituzione,personale,genitori,alunni sono protagonisti e responsabili dell’attuazione della “Carta” ,attraverso
una gestione partecipata della scuola, nell’ambito degli organi e delle procedure vigenti.
I loro comportamenti devono favorire la più ampia realizzazione degli standard generali del sevizio.
5.2 L’ istituzione scolastica singolarmente e in collaborazione con gli enti locali si impegna a favorire le attività
extrascolastiche che realizzino la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e
civile,consentendo l’uso degli edifici e delle attrezzature fuori dell’orario del servizio scolastico,previa la stipula
di protocolli di intesa di volta in volta concordati con il dirigente scolastico, delegato dal C.I.
5.3 Le istituzioni scolastiche, al fine di promuovere ogni forma di partecipazione,garantiscono la massima
semplificazione delle procedure ed una informazione completa e trasparente nel rispetto e nei limiti previsti
dalla normativa vigente.
5.4 L’attività scolastica, ed in particolare l’orario di servizio di tutte le componenti, si informa a criteri di
efficienza, di efficacia, flessibilità nell’organizzazione dei servizi amministrativi, dell’attività didattica e
dell’offerta formativa integrata.
5.5 Per le stesse finalità, la scuola garantisce ed organizza le modalità di aggiornamento del personale in
collaborazione con istituzioni ed enti culturali, nell’ambito delle linee in indirizzo e delle strategie di intervento
definite dall’amministrazione, previa delibera degli OO.CC competenti
6. Libertà di insegnamento ed aggiornamento personale
6.1 La programmazione assicura il rispetto della libertà di insegnamento dei docenti e garantisce la formazione
dell’alunno, facilitandone le potenzialità evolutive e contribuendo allo sviluppo armonico della personalità,nel
rispetto degli obiettivi formativi nazionali e comunitari,generali e specifici,recepiti nei piani di studi di ciascun
indirizzo.
6.2 L’aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per tutto il personale scolastico e un compito
per l’amministrazione, che assicura interventi organici e regolari.
7. Area didattica.
7.1 La scuola, con l’apporto delle competenze professionali del personale e con la collaborazione ed il concorso
delle famiglie, delle istituzioni e della società civile, è responsabile della qualità delle attività educative e si
impegna a garantire l’adeguatezza delle esigenze culturali e formative degli alunni, nel rispetto degli obiettivi
educativi validi per il raggiungimento delle finalità istituzionali.
7.2 La scuola individua ed elabora gli strumenti per garantire la continuità educativa tra i diversi ordini e gradi
172
dell’istruzione, al fine di promuovere un armonico sviluppo della personalità degli alunni.
7.3 Nella scelta dei libri di testo e delle strumentazioni didattiche, la scuola assume come criteri di riferimento la
validità culturale e la funzionalità educativa, con particolare riguardo agli obiettivi formativi, e la rispondenza
alle esigenze dell’utenza. Nella programmazione dell’azione educativa e didattica i docenti, nella scuola
dell’obbligo, devono adottare , con il coinvolgimento delle famiglie, soluzioni idonee a rendere possibile
un’equa distribuzione dei testi scolastici nell’arco della settimana, in modo da evitare, nella stessa giornata, un
sovraccarico di materiali didattici da trasportare.
7.4 Nell’assegnazione dei compiti da svolgere a casa, il docente opera in coerenza con la programmazione
didattica del consiglio di interclasse e di classe, tenendo presente la necessità di rispettare razionali tempi di
studio degli alunni. Nel rispetto degli obiettivi formativi, previsti dagli ordinamenti scolastici e della
programmazione educativo -didattica, si deve tendere ad assicurare ai bambini, nelle ore extrascolastiche, il
tempo da dedicare al gioco e all’attività sportiva o all’apprendimento di lingue straniere o arti.
7.5 Nel rapporto con gli allievi, in particolare con i più piccoli, i docenti colloquiano in modo pacato e teso al
convincimento.
Non devono ricorrere ad alcuna forma di intimidazione o minaccia di punizioni mortificanti nè devono usare un
linguaggio non consono alla funzione e al luogo.
7.6 Progetto educativo e programmazione
La scuola garantisce l’elaborazione, l’adozione e la pubblicazione dei seguenti documenti:
POF - PTOF
Regolamento d’istituto
Programmazione educativa
Programmazione didattica.
8. Procedura dei Reclami e Valutazione del Servizio
I reclami, indirizzati al Dirigente Scolastico, possono investire il servizio scolastico sia amministrativo sia
didattico, quando quest’ultimo non trovi soluzione nel Consiglio di classe. I reclami possono essere espressi in
forma scritta, via fax, per e-mail, orale e telefonica, devono contenere le generalità, indirizzo e reperibilità del
proponente anche utilizzando l’apposita “cassetta”. I reclami orali e telefonici devono, entro breve tempo, essere
riformulati per iscritto e sottoscritti indirizzandoli al Capo d’Istituto, il quale, dopo aver esperito ogni possibile
indagine in merito, risponde sempre in forma scritta, con celerità, e comunque non oltre 15 giorni, attivandosi
per rimuovere le cause che hanno provocato il reclamo. Qualora il reclamo non fosse di competenza del Capo
d’Istituto al reclamante sono fornite indicazioni circa il corretto destinatario.
173
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
La scuola, lo Studente e la Famiglia
Visto la nota prot. n. 5843/A3, emanata dal Ministero della P.I. il 16/10/2006, “linee di indirizzo
sulla cittadinanza democratica e legalità”.
Vista la nota prot. n. 16 emanata dal Ministro della P.I. il 5/02/2007 “Linee di indirizzo generali ed
azioni a livello nazionale per la prevenzione del bullismo”
Vista la nota prot. n. 30/Dip/Segr. emanata dal Ministero della P.I. il 15/03/2007 “Linee di indirizzo
ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi durante l’attività didattica,
irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei
docenti”.
preso atto che
il compito della scuola è quello di far acquisire non solo competenze , conoscenze e abilità, ma anche
valori da trasmettere per formare cittadini che abbiano senso di identità, appartenenza e responsabilità;
la scuola non è soltanto il luogo in cui si realizza l’apprendimento, ma una comunità organizzata,
dotata di risorse umane, materiali e immateriali, tempi e organismi che necessitano di interventi
complessi di gestione, ottimizzazione, conservazione, partecipazione e rispetto dei regolamenti;
la formazione e l’educazione sono processi complessi e continui che richiedono la cooperazione, oltre
che dello studente, della scuola, della famiglia e dell’intera comunità scolastica;
l’XI Istituto Comprensivo Gravitelli programma nel pieno rispetto dell’autonomia scolastica e delle
disposizioni normative in materia, con gli studenti, con le famiglie e con le altre componenti
scolastiche, il percorso educativo da seguire per la crescita umana e civile dei giovani.
l’XI Istituto Comprensivo partecipa alle famiglie e agli studenti il percorso programmato e favorisce la
partecipazione democratica alla vita della scuola sia attraverso gli Organi Collegiali a livello di Istituto,
sia attraverso colloqui anche informali con le componenti degli studenti e dei genitori.
SI IMPEGNANO A QUANTO SEGUE
La Scuola si impegna a:
fornire una formazione umana, culturale ed educativa propositiva, aperta alla pluralità di idee, nel
rispetto dell’identità di ciascuno studente;
offrire un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona, garantendo un servizio didattico di
qualità in un ambiente educativo sereno;
174
offrire iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, al fine di favorire il
successo formativo e combattere la dispersione scolastica promuovendo il merito e le situazioni di
eccellenza;
favorire la piena integrazione degli studenti diversamente abili, promuovere iniziative di accoglienza ed
integrazione degli studenti stranieri, stimolare riflessioni ed attivare percorsi volti al benessere e alla
tutela della salute degli studenti;
ascoltare e coinvolgere gli studenti e le famiglie, richiamandoli ad un’assunzione di responsabilità
rispetto a quanto espresso nel piano formativo;
comunicare costantemente con le famiglie, informandole sull’andamento didattico -disciplinare degli
studenti. A tal proposito ogni singolo insegnante riceve in orario antimeridiano e sono anche previsti
periodici incontri pomeridiani.
I Genitori si impegnano a far sì che i loro figli:
si comportino secondo le regole della convivenza civile e del decoro;
rispettino le opinioni altrui e le decisioni democraticamente assunte dagli organi collegiali;
rispettino e valorizzino la propria e l’altrui personalità, indipendentemente dalle diverse condizioni di
cultura, di sesso, di nazionalità, di religione;
frequentino regolarmente le lezioni e le altre attività scolastiche, impegnandosi nello studio e
sottoponendosi alle verifiche e alle valutazioni del processo formativo;
si attengano alle norme dettate dal Regolamento d’Istituto e dal Regolamento di Disciplina adottato
dall’Istituto;
rispettino e valorizzino il patrimonio della scuola come bene proprio e come bene comune;
usino un linguaggio consono ed un comportamento adeguato ad un ambiente educativo;
partecipino alla vita democratica della scuola assumendosi le responsabilità che sono connesse;
dialoghino in maniera aperta e pacata con i compagni, gli insegnanti e gli altri interlocutori all’interno
della scuola;
ascoltino attentamente la lettura delle circolari e consegnino puntualmente ai genitori le comunicazioni
della scuola;
rispettino l’orario scolastico di entrata, ore 8,05. e di uscita. Possono entrare entro le 8,15 solo gli
studenti penalizzati da disguidi verificati dovuti ai mezzi di trasporto ed, eccezionalmente, tutti gli
studenti di tre ritardi per quadrimestre. Possono uscire anticipatamente in casi eccezionali gli alunni
minorenni solo se prelevati da un genitore.
attuino comportamenti adeguati alla salvaguardia della sicurezza propria ed altrui con il divieto di
introdurre a scuola oggetti che possono costituire pericolo o sostanze dannose per la salute.
spengano i telefoni cellulari e gli altri dispositivi elettronici durante le ore di lezione e, in ogni caso,
l’uso di strumenti atti a fotografare o filmare deve avvenire nel rispetto delle norme sulla privacy e
limitatamente alle attività didattiche autorizzate dalla scuola;
in caso di episodi di indisciplina, in relazione alla gravità del comportamento, ispirandosi al principio
della gradualità della sanzione e alla riparazione del danno, gli alunni potranno essere sanzionati con il
175
rapporto scritto sul registro di classe, con la sospensione fino a 3 giorni con disposizione del Dirigente
Scolastico, e fino a 15 giorni ad opera del Consiglio di classe, o con la sospensione oltre i 15 giorni ad
opera del Consiglio d’Istituto. Tutto ciò influirà sul voto di condotta che farà media per l’anno
scolastico in corso. Il voto negativo in condotta determina la non ammissione alla classe successiva.
La Famiglia, nel condividere il regolamento d’istituto, di cui ha preso visione, si impegna a:
partecipare in forma attiva e responsabilità alla vita della Scuola secondo le modalità previste da leggi e
regolamenti;
attivare con i docenti un dialogo costruttivo nel rispetto delle scelte educative e didattiche condivise;
informarsi regolarmente dall’andamento didattico e disciplinare del proprio figlio;
vigilare sulle assenze, nella consapevolezza che la frequenza regolare è un elemento fondamentale per il
successo scolastico e giustificarle sul libretto da ritirare all’inizio dell’anno scolastico;
collaborare con la scuola affinché il proprio figlio/a rispetti l’orario d’ingresso a scuola e limiti le uscite
anticipate;
autorizzare la scuola a far entrare gli alunni posticipatamente e a farli uscire anticipatamente previa
comunicazione agli allievi il giorno prima – da annotare sul registro di classe – solo nei casi di
mancanza del docente e di assoluta impossibilità a coprire le classi;
autorizzare gli alunni a recarsi al Palarussello e Palatracuzzi accompagnati dai docenti di scienze
motorie per le normali attività motorie in orario curricolare;
autorizzare la scuola ad effettuare visite guidate in orario scolastico, anche utilizzando mezzi di
trasporto, previa comunicazione agli allievi almeno il giorno prima – da annotare sul registro di classe;
controllare, attraverso un contatto frequente con i docenti, che l’alunno rispetti le regole della scuola:
corredo scolastico, abbigliamento consono e idoneo all’attività scolastica, divieto di cellulare, soldi e
oggetti di valore, rispetto delle cose proprie e altrui, dell’ambiente scolastico ecc.., che partecipi
attivamente e responsabilmente alla vita della scuola e curi l’esecuzione dei compiti, consapevole che il
voto negativo in condotta determina la non ammissione alla classe successiva;
osservare puntualmente il Regolamento di Istituto, il Regolamento di disciplina degli Studenti e il Piano
dell’Offerta Formativa, comprese le più recenti disposizioni espresse nella Direttiva n. 104 del 30/11/07
(utilizzo dei cellulari e di strumenti elettronici....) e ciò che concerne le disposizioni atte alla protezione
dei dati personali ( d.lgs. 30/06/03);
assumersi l’impegno di rispondere direttamente (anche economicamente) dell’operato dei propri figli
quando violino i doveri sanciti dal regolamento d’Istituto e dallo Statuto degli Studenti;
essere a conoscenza di tutte le iniziative che l’Istituto ha programmato al fine di offrire agli studenti
ampie possibilità di recupero delle insufficienze;
essere a conoscenza che, al terzo ritardo non giustificato, l’alunno/a non verrà ammesso/a in classe
previo avviso alle famiglie.
Il Dirigente Scolastico, in quanto legale rappresentante dell’istituzione scolastica e responsabile gestionale,
assume l’impegno affinché i diritti degli studenti e dei genitori richiamati nel presente patto siano pienamente
garantiti.
176
Il Genitore assume l’impegno ad osservare le disposizioni contenute nel presente patto di corresponsabilità . Il
genitore/affidatario autorizza la scuola per l’intera permanenza nell’Istituto alle riprese fotografiche e/o filmate
del/la proprio/a figlio/a ,all’utilizzo delle stesse solo per uso didattico, ovvero per concorsi scolastici, premi,
pubblicazioni.
Il Genitore/affidatario, nel sottoscrivere il presente patto, é consapevole che:
a) le infrazioni disciplinari da parte dell’alunno/studente possono dar luogo a sanzioni disciplinari ed alla
non ammissione alla classe successiva;
b) nell’eventualità di danneggiamenti o lesioni a persone la sanzione é ispirata al principio della
riparazione del danno (art. 4, comma 5 del DPR 249/1998, come modificato dal DPR 235/2007) con
responsabilità civile da parte del genitore, chiamato a risarcire quanto provocato;
c) il regolamento d’istituto disciplina le modalità di irrogazione delle sanzioni disciplinari e di
impugnazione.
Il Genitore Il Dirigente Scolastico
177
Estratto
Art. 1 - VITA DELLA COMUNITÀ SCOLASTICA
La scuola è un luogo di informazione e di formazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze, lo
sviluppo armonico della personalità e delle potenzialità di ciascuno, l'espressione di una coscienza critica. La
vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul
rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di
ogni barriera ideologica, sociale e culturale.
Art. 2 - DIRITTI
Lo studente ha diritto ad una formazione culturale che rispetti e valorizzi, anche attraverso l'orientamento,
l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola persegue la continuità dell'apprendimento e
valorizza le inclinazioni personali degli studenti. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle
norme che regolano la vita della scuola.
Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della scuola, i genitori degli allievi
possono essere chiamati ad esprimere una loro opinione, anche attraverso gli organi Collegiali. Gli studenti
hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano il diritto di scelta tra le attività facoltative aggiuntive
offerte dalla scuola. Le attività didattiche curriculari e le attività dell'offerta formativa aggiuntiva sono
organizzate secondo tempi e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita
degli studenti.
La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare:
un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo -
didattico di qualità;
offerte formative, aggiuntive e facoltative;
iniziative concrete per il recupero dello svantaggio e di situazioni di ritardo, nonché per la
prevenzione e il recupero della dispersione scolastica;
la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che devono essere adeguati a tutti gli studenti
ai sensi del D.L. 626/94;
La disponibilità di una strumentazione tecnologica adeguata alle risorse economiche;
Servizi di sostegno e di promozione della salute e di assistenza psicologica.
Art. 3 - DOVERI
Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni. Sono tenuti
178
inoltre a giustificare tempestivamente le assenze dalle lezioni. Gli studenti sono tenuti a far visionare e firmare
dai genitori le comunicazioni scuola- famiglia. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del Capo
d'istituto, dei Docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso aspetto anche formale che
chiedono per se stessi. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi
didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. Gli
studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e di averne cura come
importante fattore di qualità della vita della scuola.
Art. 4 - DISCIPLINA
I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e al
ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica. Le sanzioni sono sempre temporanee,
proporzionali all'infrazione disciplinare ed ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del
danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente. Un temporaneo allontanamento dello
studente dalla comunità scolastica può essere disposto in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per
periodi non superiori ai quindici giorni.
Sanzioni
Le sanzioni irrogabili per mancata osservazione dei doveri precedentemente stabiliti sono:
Il richiamo verbale
La comunicazione ai genitori
L’annotazione del comportamento sul registro di classe
La sospensione dalle attività scolastica.
179
Vista la nota MIUR prot. N. 5749 del 17 luglio 2014;
Visto l’art. 6 comma 2 del D.L. 104/2013;
Vista la risorsa finanziaria per l’acquisto di libri in comodato d’uso agli studenti,
assegnata con nota per il Programma Annuale 2015 e successive eventuali integrazioni;
SI ISTITUISCE
Regolamento cessione libri in comodato d’uso alunni della scuola secondaria di 1° grado per l’anno
scolastico 2015/2016 e successivi, con riferimento alle risorse disponibili ed assegnate al quale attiene l’XI
Istituto Comprensivo “Gravitelli-Paino” Messina un servizio di comodato d’uso gratuito dei libri di testo
per gli alunni della scuola secondaria di 1° grado, impiegando il finanziamento assegnato.
Art. 1 – Finalità del servizio
Destinatari della concessione sono gli alunni che frequentano le classi della scuola secondaria di 1° i cui
genitori/tutori ne facciano specifica richiesta domanda da presentare all’ufficio di segreteria della scuola.
Art. 2 – Consegna della domanda e condizioni
La domanda, a pena esclusione, con indicatore ISEE non superiore ad € 10.632,94 in corso di validità e
riferita all’anno 2015 dovrà essere corredata da fotocopia del documento di riconoscimento in corso di
validità. Verranno, inoltre, escluse le domande relative ad alunni che, sia pur frequentanti le scuole situate
nel territorio del comune di Messina, siano residenti in comuni diversi.
Art. 3 – Testi didattici
La scuola procederà all’acquisto dei testi didattici “obbligatori” compresi negli elenchi
approvati dal Collegio Docenti, affissi all’Albo in base al presente Regolamento.
Donazione di testi in uso da parte delle famiglie, delle case editrici tramite i loro agenti, dai
docenti.
Art. 4 – Modalità di esecuzione del comodato
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Sarà predisposta una scheda per ogni allievo in cui verranno annotati i testi dati in comodato,
contraddistinti da un codice, le date di consegna e di restituzione, con le relative firme dei
genitori/tutori unita alla dichiarazione di assunzione di responsabilità relativa alla corretta
conservazione dei testi sottoscritta dai genitori.
Tutti i testi saranno inseriti in apposito Registro.
La famiglia, che avrà fatto richiesta di concessione in comodato, successivamente avrà
facoltà di rinunciare in parte o in toto alla assegnazione dei libri di testo; la rinuncia dovrà
avvenire per iscritto da parte dei genitori.
Art. 5 – Obblighi del comodato
Il comodatario si impegnerà per iscritto a custodire i testi con diligenza, senza prestarli ad altri
o deteriorarli in alcun modo, fatto salvo il solo effetto dell’uso. Perciò non sono ammessi
sottolineature, abrasioni, cancellature, annotazioni o qualsiasi altro intervento atto a
danneggiare l’integrità del libro.
Saranno considerati danneggiati e quindi inservibili da altri studenti anche i testi sottolineati
e/o evidenziati. Il giudizio sullo stato d’uso sarà insindacabilmente espresso dal personale
dell’Istituto incaricato al ritiro dei testi.
Art. 6 – Termini di restituzione
In caso di trasferimento ad altro istituto durante l’anno scolastico, i testi dovranno essere
riconsegnati al momento della concessione del nulla osta il cui rilascio è subordinato alla
restituzione, o al risarcimento, dei libri avuti in prestito.
La restituzione dei testi dovrà avvenire alla conclusione del periodo d’uso didattico previo
accordi con il Docente Coordinatore di Classe. Per gli alunni delle classi terze la data sarà
posticipata all’ultimo giorno d’esame.
A questa disposizione si derogherà per prestito di libri di utilizzazione pluriennale. La deroga
dovrà essere riportata sulla scheda di consegna e controfirmata ogni anno. Lo studente, in tal
caso, è tenuto alla restituzione degli stessi alla fine del periodo di utilizzazione. La scuola
potrà sollecitare le famiglie ricordando le date di restituzione dei testi.
La mancata riconsegna dei testi nei termini previsti, o il mancato rimborso dei danni,
181
comporteranno per l’allievo, l’impossibilità di usufruire nell’anno scolastico successivo del
servizio stesso.
Se i libri non verranno restituiti entro i termini o verranno restituiti inutilizzabili per un uso
futuro, alla famiglia sarà richiesto il pagamento del 100% del prezzo di copertina, se il libro
era nuovo e pari al 50% se utilizzato già da più anni.
Art. 7 – Commissione Comodato
E’ istituita la “Commissione Comodato” al fine della gestione del sevizio di comodato e per le
deliberazioni previste dall’art. 2 del presente Regolamento.
1. Composizione della Commissione Comodato dei libri di testo:
D.S., o suo delegato, con compito di presidenza e coordinamento;
Docenti referenti plessi paino e A.M. Di Francia;
Rappresentanti della componente genitori: Presidente Consiglio di Istituto.
2. Competenza della commissione:
Coordina le procedure per l’erogazione del comodato;
Valuta le richieste e predispone la graduatoria degli alunni aventi diritto sulla base di
criteri utili a definire priorità nella concessione (certificazione ISEE);
Valuta la corretta o non corretta conservazione dei testi per l’applicazione della penale di
cui al precedente art. 6;
Distribuisce i testi;
Compila le schede individuali;
Ritira i testi nei giorni previsti;
Verifica lo stato di conservazione dei testi e provvede all’eventuale procedura
risarcitoria di quelli danneggiati.
Art. 8 – Disposizioni finali
Il programma di attuazione del comodato d’uso dei libri di testo viene deliberato dal Consiglio di Istituto.
L’effettività della delibera del Consiglio di Istituto, riguardo alla concessione dei libri in comodato anche negli
anni successivi, è subordinata alla assegnazione del contributo per l’acquisto di libri in tale modalità.
Eventuali modifiche al presente regolamento potranno essere apportate dal Consiglio di Istituto al termine di
ogni anno scolastico.
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Natura e caratteristiche
Uscite Didattiche
Si intendono per Uscite Didattiche le attività compiute dalle classi al di fuori dell'ambiente scolastico,
ma direttamente sul territorio circostante (per interviste, per visite ad ambienti naturali, a luoghi di lavoro, a
mostre ed istituti culturali …. che si trovano nel proprio quartiere e nella propria città), purché le uscite si
svolgano con una durata non superiore all'orario scolastico giornaliero.
Le Uscite Didattiche sono parte integrante del piano annuale delle Uscite-Visite Guidate Viaggi di Istruzione.
Visite guidate
Si intendono Visite guidate, le visite che le scolaresche effettuano in comuni diversi dal proprio per una durata
uguale o superiore all'orario scolastico giornaliero.
Le Visite Guidate si effettuano presso parchi naturali, località di interesse storico - artistico, complessi
aziendali, monumenti, mostre, gallerie, Città d'Arte .
Viaggi d' Istruzione
Si intendono per Viaggi di Istruzione tutti i Viaggi che si svolgono per più di una giornata:
Finalizzati all'approfondimento delle conoscenze disciplinari ed interdisciplinari;
Finalizzati alla preparazione specifica, linguistica o tecnica;
Finalizzati all’integrazione culturale;
Tutte le iniziative devono essere inquadrate nella programmazione didattica della scuola e devono essere
coerenti con gli obiettivi didattico - formativi propri dell'Istituto.
183
Competenze
I Docenti (singoli o gruppi): elaborano e formulano le proposte motivate al Consiglio di classe.
Il Consiglio di Classe/ Interclasse/ Sezione (con la componente genitori): esprime il proprio
orientamento e dà il parere sulle proposte specifiche. Individua il referente di ciascun viaggio - uscita –
visita e i relativi accompagnatori (compreso un supplente).
Il Referente viaggi: elabora il programma dettagliato, presenta la proposta al Collegio dei docenti, con
l’aiuto del coordinatore di classe raccoglie le adesioni da parte delle famiglie, raccoglie le
autorizzazioni delle famiglie e le attestazioni di versamento della quota di partecipazione; collabora
con l'assistente di segreteria per la parte organizzativa.
Il Collegio dei Docenti: approva lo svolgimento delle uscite – visite - viaggi d' istruzione.
Il Consiglio di Istituto: determina i criteri per la programmazione e l'attuazione delle iniziative;
controlla le condizioni di effettuazione delle singole Visite o Viaggi particolarmente per quanto
riguarda le garanzie formali, le condizioni della sicurezza delle persone, l'affidamento delle
responsabilità, il rispetto delle norme, le compatibilità finanziarie; ne delibera l'effettuazione.
Il Dirigente Scolastico: riassume tutte le responsabilità amministrative sostanziali; il suo decreto
costituisce l'atto finale del procedimento amministrativo. Raccoglie eventuali rilievi circa l'andamento
delle Visite o dei Viaggi: le osservazioni, le rimostranze o i suggerimenti saranno tenuti in
considerazione nella organizzazione di successive analoghe iniziative.
Famiglie: ricevuta adeguata informazione, esprimono il consenso in forma scritta alla partecipazione
del/la figlio/a, sostengono economicamente il costo della Visita o del Viaggio di Istruzione. Ove
previsto, accompagnano e ritirano i propri figli nel luogo di ritrovo con puntualità, rispettando gli orari
fissati nel programma.
Procedure
La procedura relativa alla progettazione, programmazione ed attuazione delle Uscite didattiche, delle Visite
guidate o dei Viaggi d' Istruzione, per la complessità delle fasi e delle competenze, costituisce un vero e proprio
procedimento amministrativo.
I docenti, nell'ambito della propria programmazione disciplinare e/o del consiglio di
classe/Interclasse/Sezione ed in coerenza con essa, formulano motivata proposta al consiglio di classe,
che delibera secondo le proprie prerogative.
Il coordinatore di classe raccoglie le adesioni da parte delle famiglie, previa presentazione di un
programma dettagliato e le consegna al Responsabile o all’assistente amministrativo preposto.
184
Il Piano delle Uscite, Visite e Viaggi viene presentato al Collegio dei Docenti che lo discute e lo
approva entro i termini stabiliti. Successivamente il Dirigente Scolastico porta il piano in discussione in
Consiglio di Istituto per la delibera.
Il coordinatore di classe (eventualmente coadiuvato dal responsabile) procede alla
distribuzione del programma definitivo, e alla distribuzione e raccolta delle
autorizzazioni e dei versamenti. Le richieste di autorizzazione per l'approvazione
particolare e definitiva delle Visite Guidate e Viaggi di Istruzione dovranno essere
consegnate in segreteria (modulistica completa e tagliando di versamento
effettuato), almeno un mese prima rispetto alla data prevista.
Le spese sono a carico degli alunni partecipanti e per il pagamento è prevista la
rateizzazione e l’ultima deve avvenire secondo le disposizioni comunicate all’atto della
stipula del contratto con l’agenzia aggiudicataria; i versamenti dovranno essere effettuati
sul conto corrente postale della scuola indicando la causale e la rata.
L’eventuale disdetta di partecipazione da parte di alunno/a va valutato secondo il
contratto con l’agenzia aggiudicataria.
Il Referente cura tutte le fasi attuative fino a visita/viaggio avvenuto, e redige una sintetica relazione da
presentare al Collegio dei Docenti e/o al Consiglio di Istituto.
Al piano delle uscite – visite -viaggi, che è da intendersi vincolante, potranno essere apportate delle modifiche
in casi motivati ed eccezionali.
Non parteciperanno alle uscite sul territorio, ai viaggi d’istruzione ed alle visite guidate
gli alunni che tengono un comportamento scorretto in base alla valutazione del consiglio
di classe.
I genitori non possono partecipare fatto salvo casi eccezionali e autorizzati dal Dirigente Scolastico;
Tutti gli alunni partecipanti ai Viaggi d'Istruzione dovranno portare con sé il tesserino sanitario e, per
viaggi all'estero, ogni alunno dovrà possedere un documento d'Identità.
La realizzazione dei Viaggi di Istruzione non deve cadere in coincidenza con le altre particolari
attività istituzionali della scuola che coinvolgono gli accompagnatori (elezioni scolastiche, scrutini...).
Non è possibile compiere Visite o Viaggi di Istruzione negli ultimi 30 giorni di scuola.
185
Tutti i partecipanti (alunni e docenti accompagnatori) a Viaggi o Visite d'Istruzione, devono essere
garantiti da polizza assicurativa contro gli infortuni.
Connesso con lo svolgimento di Uscite -Visite- Viaggi di Istruzione è il regime delle responsabilità,
soprattutto riferite alla cosiddetta "culpa in vigilando". Il docente che accompagna gli alunni nel
corso di tali iniziative, deve tener conto che continuano a gravare su di lui, pur nel diverso contesto in
cui si svolge l'attività scolastica, le medesime responsabilità che incombono nel normale svolgimento
delle lezioni. In concreto esse riguardano l'incolumità degli alunni affidati alla sorveglianza e i danni
eventualmente provocati a terzi a causa dei comportamenti dei medesimi alunni. In entrambi i casi il
comportamento degli accompagnatori deve ispirarsi alla cautela legata alla tutela di un soggetto:
l'alunno di minore età, giuridicamente incapace.
D'altra parte gli alunni sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e rispettoso degli altri e
delle cose altrui, a seguire le indicazioni di comportamento dei docenti accompagnatori e a non
sfuggire alla loro vigilanza. In questo senso le famiglie hanno un ruolo fondamentale nel contribuire a
responsabilizzare i propri figli. Eventuali infrazioni sono sanzionate secondo quanto previsto dal
Regolamento di disciplina degli alunni per la Scuola Primaria e Secondaria.
Gli accompagnatori degli alunni sono individuati tra i docenti appartenenti alle classi degli alunni che
partecipano al viaggio. Solo in casi eccezionali e di forza maggiore (o per particolari motivi
organizzativi) può essere utilizzato un docente di altra classe.
Gli accompagnatori dovranno essere non meno di uno ogni 15 alunni per la Scuola Primaria e
Secondaria e di un docente oggi 8 alunni per la Scuola d'Infanzia., secondo le indicazioni della
normativa vigente.
Nel caso di partecipazione degli alunni diversamente abili, è compito dei Consigli di
Classe/Interclasse/Sezione provvedere alla designazione di un qualificato accompagnatore, nonché
predisporre ogni altra misura di sostegno commisurata alla gravità del disagio.
Il numero dei partecipanti alla visita o al viaggio (alunni e accompagnatori) nel caso si effettui a
mezzo pullman, deve rigorosamente corrispondere al numero dei posti indicati dalla carta di
circolazione dell'automezzo.
Durante le uscite e/o gite scolastiche gli alunni che non parteciperanno sono tenuti a
frequentare la scuola e giustificare le eventuali assenze. In tale periodo gli insegnanti
non accompagnatori provvederanno a svolgere un’attività di recupero e di
rafforzamento delle competenze per tali alunni.
Per le Uscite nel territorio si devono rispettare le seguenti condizioni:
186
acquisizione del consenso scritto delle famiglie, che può essere unico per tutte le uscite che si
prevede di effettuare nell'anno scolastico; l'autorizzazione va consegnata in Segreteria;
gli insegnanti adotteranno tutte le misure di sicurezza e vigilanza.
Per le Visite Guidate e i Viaggi di Istruzione deve essere predisposta la seguente documentazione:
elenco nominativo degli alunni partecipanti, divisi per classe di appartenenza;
dichiarazione di consenso delle famiglie;
analitico programma del viaggio e preventivo di spesa;
richiesta di preventivo ad almeno tre agenzie;
"vademecum" delle raccomandazioni per alunni e genitori;
relazione finale a conclusione del "viaggio".
Disposizioni finali
Il presente regolamento deve essere esposto (anche solo per le parti di competenza) all'Albo di Istituto e reso
disponibile, su richiesta, agli alunni, ai genitori, a tutto il personale, compresi i neo arrivati e i supplenti.
Eventuali modifiche al presente regolamento potranno essere apportate dal Consiglio di Istituto su richiesta di
un terzo dei suoi componenti, di altro Organo Collegiale o del Dirigente Scolastico.
è affidato al Dirigente Scolastico perché vigili sulla sua applicazione.
NORME
La possibilità di effettuare viaggi e/o visite è regolata da normativa del:
C.M. n.291 del 1992
C.M. n. 380 del 1995
D.L. vo n.111 del 1995
C.M. 623 del 1996
Legge n.59 del 1997
187
La biblioteca “La Mongolfiera” offre l’opportunità di aprire sempre di più la scuola al territorio, di divenire
centro socio-culturale, offrendo, in un luogo organizzato, momenti di sensibilizzazione e di coinvolgimento
delle famiglie, utilizzando anche eventuali competenze specifiche in particolari settori del sapere attraverso
incontri con gli autori e/o esperti. La biblioteca comprende ambiti diversi del sapere in cui si intrecciano arte,
scienze naturali, tecnologia, musica, storia, astronomia e geografia, ma anche diverse enciclopedie per le
ricerche e un settore dedicato ai bambini della scuola materna con libri cartonati e illustrati. La biblioteca è
divisa in tre sezioni intitolate a Mario Passamonte, tenente caduto nella II guerra mondiale, alle insegnanti
scomparse Maria Luisa Grecò e Maria Bruni Garofalo, che hanno dedicato l’intera vita agli alunni.
Il nostro Istituto ha aderito al programma Nati per Leggere, attivo su tutto il territorio nazionale con circa 400
progetti locali che coinvolgono 1195 comuni italiani. Il progetto è promosso dall’alleanza tra l’Associazione
Culturale Pediatri –ACP che riunisce tremila pediatri italiani con fini esclusivamente culturali, l’Associazione
Italiana Biblioteche - AIB che associa oltre quattromila tra bibliotecari, e il centro per la Salute del Bambino.
Partecipare al programma Nati per Leggere significa realizzare e promuovere la lettura ad alta voce con l’ausilio
di lettori volontari adeguatamente formati che si rendano disponibili a fare dono del proprio tempo e della
propria voce. La biblioteca “La Mongolfiera” è il luogo della lettura per eccellenza quindi un progetto come
NpL non può che prestarsi a valorizzarne il ruolo di socializzazione e diffusione della lettura offrendo un’ampia
offerta di libri di qualità e adatta all’età dei piccoli. Promuoviamo la lettura e l’ascolto attraverso azioni concrete
e costanti:
Leggere ai bambini.
Portare i bambini in biblioteca.
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Creazione nelle scuole dell’infanzia del nostro Istituto accoglienti punti di lettura atti a sviluppare
attività e stimolare interesse per la lettura.
Organizzare momenti di lettura ad alta voce per bambini e genitori.
Informare i genitori sui temi della lettura e della crescita dei bambini poiché il cuore del programma è la
lettura in famiglia, intesa come momento che crea relazione e intimità tra adulto e bambino.
CAPO I
ISTITUZIONE
Art.1
E’ istituita, a far data dal 18/12/2007, presso, il plesso di scuola primaria Mario Passamonte la Biblioteca di
Istituto dell’XI Istituto Comprensivo “Gravitelli- Paino”, denominata “ La Mongolfiera”.
Art. 2
Scopo della Biblioteca è principalmente quello di promuovere, attraverso la consultazione e il prestito, la
consuetudine alla buona prassi della lettura nelle bambine e nei bambini, nelle ragazze e nei ragazzi dai 3 ai 14
anni di età, sia che essi frequentino le scuole dell’XI° Istituto Comprensivo sia che essi abitino nel territorio
della IV ^ Circoscrizione.
Particolare importanza assume la biblioteca scolastica, da intendersi come luogo deputato alla lettura ma anche
all’ascolto e alla scoperta di libri, che sostiene l’apprendimento autonomo e continuo; un luogo pubblico, fra
scuola e territorio, che favorisce la partecipazione delle famiglie, agevola i percorsi di integrazione delle
famiglie immigrate, crea ponti tra lingue, linguaggi, religioni e culture.”
Art.3
Per garantire lo scopo per cui è nata, la Biblioteca “ La Mongolfiera” provvede ad acquistare libri di vari generi
letterari/fantasy, fiabe e favole, leggende, romanzi di avventura, gialli, classici per l’infanzia, saggi …) delle più
accreditate case editrici del settore, nonché collane di opere di carattere storico -geografico- scientifico di cui
curerà l’eventuale aggiornamento.
Nella dotazione del patrimonio librario si porrà attenzione all’attualità delle edizioni, curando che le opere siano
curate e adeguate all’età degli utenti.
La Biblioteca “La Mongolfiera” si pone pertanto come una realtà dinamica, con una funzione di stimolo alla
lettura anche grazie all’organizzazione di significativi eventi attraverso i quali i piccoli utenti diano senso
all’esperienza vissuta in un ambiente di apprendimento appositamente strutturato.
Anche in quest’ottica la scuola collaborerà con le principali librerie cittadine e con la Biblioteca Regionale.
189
Art. 4
Nel programma Annuale ogni anno verranno previsti dei fondi per l’arricchimento della Biblioteca e per la
programmazione di eventi.
Un’attenzione particolare sarà rivolta anche agli alunni diversamente abili ai quali saranno destinate specifiche
iniziative e una dotazione specializzata.
La Biblioteca curerà periodicamente la distribuzione a tutte le scuole dell’XI° Istituto Comprensivo di un elenco
contenente il patrimonio librario in suo possesso per garantire un’informazione continua sulla sua dotazione.
CAPO II
ORDINAMENTO INTERNO
Art.5
Ogni volume, CD, che entri in Biblioteca per acquisto o per dono, deve essere iscritto nel registro cronologico
di ingresso con un numero progressivo, che verrà riportato nella pagina dell’indice insieme alla data di ingresso.
Art.6
Tutti i volumi devono essere bollai con il timbro previsto della denominazione Biblioteca, da imprimere sia nel
frontespizio sia in pagine interne.
Art.7
Dopo la registrazione il volume dovrà ricevere una collocazione che verrà segnata sul dorso del volume stesso.
Tutti i libri dovranno essere iscritti con precise indicazioni bibliografiche nel catalogo alfabetico per autori e per
soggetti a schede.
Art.8
Tutti i volumi che verranno dati in prestito dovranno essere iscritti in un registro, in cui, oltre all’indicazione dei
dati bibliografici e del lettore che usufruirà del prestito, saranno indicate la data di rilascio e quella di
restituzione del volume.
Art.9
La Biblioteca deve possedere i seguenti registri:
Registro cronologico entrate
Catalogo alfabetico per autori (a schede)
190
Catalogo alfabetico per soggetti (a schede)
Registro dei libri dati in prestito
USO INTERNO: LETTURA IN SEDE E PRESTITO
Art. 10
Si provvederà progressivamente ad affiancare ai registri cartacei un archivio informatico che potrà sostituire e/o
eliminare il materiale preesistente.
Art.11
Sono consentiti la consultazione in sede dei volumi ed il prestito.
Sono esclusi dal prestito solo alcuni volumi di pregio particolare in veste tipografica delicata.
Detti volumi saranno contrassegnati da una E = escluso.
La durata del prestito non deve superare i gg.15 tranne deroghe autorizzate.
Art.12
Il prestito alle alunne e alunni dell’istituto è consentito in orario scolastico, previa compilazione di un apposito
modello consegnato all’addetta al prestito o personalmente o per il tramite di un docente della scuola.
Agli utenti esterni alla scuola il prestito è consentito in orario pomeridiano, dal momento che la Biblioteca
osserverà l’apertura pomeridiana, da settembre a giugno, martedì pomeriggio dalle 15,00 alle 18,00.
Art.13
I libri devono essere trattati con attenzione, non devono essere segnati né a matita né a penna.
Chi non restituisce il libro entro il periodo stabilito è sottoposto a sollecito.
Chi danneggia, sottrae o non restituisce il patrimonio della Biblioteca dovrà risarcire il danno, commisurato al
valore del volume.
Gli utenti esterni presa visione del regolamento, compileranno una scheda annuale, diventando soci della
Biblioteca.
191
1. Le aule multimediali possono essere usate su prenotazione in fasce orarie da concordare con i
docenti responsabili l’insegnante Giuseppa Costa, il prof.re Giovanni Franza e il prof.re
Loteta.
2. L’uso da parte degli alunni è consentito esclusivamente per scopi didattici e con la guida di un
docente.
Al fine di favorire l’opportuna sorveglianza, ogni docente avrà cura di assegnare sempre la
stessa postazione agli alunni (non più di due) che saranno responsabili degli eventuali danni o
guasti arrecati. Pertanto il docente avrà cura di annotare sull’apposito modulo i nominativi
degli alunni e le postazioni da essi occupate.
3. Ogni docente accompagna i propri alunni, non lasciandoli mai da soli durante l’utilizzo dei
computer e vigilando sul corretto utilizzo.
4. Al termine della lezione il docente avrà cura di:
Controllare la funzionalità e il regolare spegnimento delle apparecchiature.
Segnalare al responsabile dell’aula eventuali problemi di funzionamento.
5. Il docente responsabile dell’aula, esaminate le prenotazioni pervenute, predisporrà un
calendario di accesso nell’aula che verrà reso noto mediante affissione sulla porta dell’aula.
6. E’ assolutamente vietato sia per gli alunni che per gli insegnanti:
Alterare le configurazioni del desktop.
Installare, modificare, scaricare software senza l’autorizzazione del docente
responsabile.
Compiere operazioni, quali modifiche e/o cancellazioni, che possano arrecare danno alla
sicurezza sia dei dati che dello stesso computer.
192
7. I docenti durante lo svolgimento delle attività devono controllare scrupolosamente che tutti
gli alunni utilizzino con la massima cura ed in modo appropriato vari computer secondo le
norme del presente regolamento e in particolar modo:
Non toccare i monitor con le mani e non spostarli.
Non portare cibi o bevande nell’aula multimediale.
Premere i tasti della tastiera delicatamente.
Per inserire o togliere il CD-ROM, premere l’apposito pulsante e aspettare che il carrellino si
apra e si chiuda da solo.
Usare con accortezza il mouse e, se non funziona bene, farlo presente all’insegnante.
Prestare molta attenzione ai cavi elettrici.
Mantenere in ordine la propria postazione di lavoro: al termine della lezione mettere al loro
posto cuffie, mouse, tappetino, tastiera e sedie.
Eventuali lavori di qualsiasi tipo, creati dagli alunni vanno salvati in un’apposita cartella
intestata all’alunno che l’ha creata riportando anche il nome della relativa classe.
Il docente che utilizza il laboratorio è responsabile del comportamento degli alunni e di
eventuali danni provocati alle apparecchiature.
8. USO DI INTERNET
Si ricorda che la navigazione in Internet non è libera, ma progettata, guidata e seguita
dall’insegnante.
Qualora il docente ritenga utile per la didattica l’accesso ad internet, il percorso in rete
deve essere sorvegliato, così come i risultati della ricerca e i contenuti trovati.
In ogni computer rimane traccia dei siti e dei percorsi fatti.
L’insegnante è tenuto al rispetto della normativa sui copyright e pertanto si rammenta a
chiunque faccia uso di materiale prelevato da internet, come testi, immagini, foto e
loghi, che detto materiale, se reso pubblico, va autorizzato da chi ne ha i legali diritti di
proprietà. Per ulteriori informazioni in merito rivolgersi al dirigente, al responsabile
dell’aula o alla Funzione Strumentale.
Il mancato rispetto delle presenti norme può comportare a giudizio del Dirigente Scolastico, la sospensione
temporanea o definitiva dell’accesso all’aula.
193
In data 8 marzo 2013 è stato approvato dal Consiglio dei Ministri n. 72 lo Schema di DPR recante il
nuovo Codice di comportamento dei dipendenti pubblici ai sensi dell’art. 54 del decreto legislativo del 30
marzo 2001, n. 165.
Il codice, emanato in attuazione della legge anti-corruzione (legge n. 190 del 2012), in linea con le
raccomandazioni OCSE in materia di integrità ed etica pubblica, indica i doveri di comportamento dei
dipendenti delle PA e prevede che la loro violazione è fonte di responsabilità disciplinare.
Il codice di comportamento dei dipendenti pubblici è entrato in vigore il 19 giugno 2013.
Tra le disposizioni del codice ci sono:
il divieto per il dipendente di chiedere regali, compensi o altre utilità, nonché il divieto di accettare
regali, compensi o altre utilità, salvo quelli d’uso di modico valore (non superiore a 150 euro) – anche
sotto forma di sconto. I regali e le altre utilità comunque ricevuti sono immediatamente messi a
disposizione dell’Amministrazione per essere devoluti a fini istituzionali;
la comunicazione del dipendente della propria adesione o appartenenza ad associazioni e organizzazioni
(esclusi partici politici e sindacati) i cui ambiti di interesse possano interferire con lo svolgimento delle
attività dell’ufficio;
la comunicazione, all’atto dell’assegnazione all’ufficio, dei rapporti diretti o indiretti di collaborazione
avuti con soggetti privati nei 3 anni precedenti e in qualunque modo retribuiti, oltre all’obbligo di
precisare se questi rapporti sussistono ancora (o sussistano con il coniuge, il convivente, i parenti e gli
affini entro il secondo grado);
l’obbligo per il dipendente di astenersi dal prendere decisioni o svolgere attività inerenti le sue mansioni
in situazioni di conflitto di interessi anche non patrimoniali, derivanti dall’assecondare pressioni
politiche, sindacali o dei superiori gerarchici;
la tracciabilità e la trasparenza dei processi decisionali adottati (che dovrà essere garantita attraverso un
adeguato supporto documentale).
il rispetto dei vincoli posti dall’amministrazione nell’utilizzo del materiale o delle attrezzature assegnate
ai dipendenti per ragioni di ufficio, anche con riferimento all’utilizzo delle linee telematiche e
telefoniche dell’ufficio;
gli obblighi di comportamento in servizio nei rapporti e all’interno dell’organizzazione amministrativa;
194
per i dirigenti, l’obbligo di comunicare all’amministrazione le partecipazioni azionarie e gli altri
interessi finanziari che possono porli in conflitto d’interesse con le funzioni che svolgono; l’obbligo di
fornire le informazioni sulla propria situazione patrimoniale previste dalla legge; il dovere, nei limiti
delle loro possibilità, di evitare che si diffondano notizie non vere sull’organizzazione, sull’attività e
sugli altri dipendenti;
è infine assicurato il meccanismo sanzionatorio per la violazione dei doveri di comportamento.
.
195
Il Codice in materia di protezione dei dati personali (D.Lgs. 196/2003), meglio noto come "Legge sulla
privacy", tutela i dati personali che saranno trattati dall’XI Istituto Comprensivo Gravitelli nel pieno rispetto
della normativa vigente.
Privacy e sito web
Il sito dell’ XI I. C. Gravitelli rispetta la privacy dei propri utenti e si impegna a proteggere i dati personali.
L´utente può navigare sul questo sito web senza fornire alcun tipo di informazione personale. La raccolta e il
trattamento di dati personali avvengono, quando necessari, in relazione alla prestazione di servizi richiesti
dall´utente, o quando l´utente stesso decide di comunicare i propri dati personali (ad esempio via mail per
eventuali richieste). Si precisa che:
ogni insegnante che abbia fornito materiali riguardanti gli alunni (disegni, testi, foto, ecc.) è in possesso
della relativa autorizzazione scritta di chi esercita la patria podestà (vedi modulo denominato
"liberatoria" per foto, filmati e sito Internet;
fintanto che non saranno disponibili sezioni ad accesso riservato per le famiglie, con ID e PW
(attualmente in fase di progettazione), non verranno pubblicati i dati relativi alle assenze o ad altri
aspetti della vita scolastica degli studenti;
Si ricorda che il riutilizzo dei dati di cui è prevista la libera fruizione recentemente ribadita dal D. Lgs.
33/2013 è possibile solo ai sensi del D.Lgs. 196/2003 ("Codice in materia di protezione dei dati personali" -
Legge sulla Privacy): nei casi in cui il riutilizzo di tal dati fosse necessario, si deve chiedere il consenso
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