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Deliberazione di Consiglio 66/ 2013 Comune di Villafranca di Verona Deliberazione n° 66 / 2013 del 14/11/2013 Prot. n. ….. VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE OGGETTO : APPROVAZIONE BILANCIO DI PREVISIONE PER L'ESERCIZIO FINANZIARIO 2013 - BILANCIO PLURIENNALE 2013/2015 - RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA - PROGRAMMA TRIENNALE ED ELENCO ANNUALE LAVORI PUBBLICI L’anno Duemilatredici, il giorno quattordici del Mese di Novembre alle ore 18:00 nella sala delle adunanze, premesse le formalità di legge, si è riunito in sessione ordinaria in seduta pubblica di prima convocazione il CONSIGLIO COMUNALE COMPONENTI PRESENZE 1 FACCIOLI MARIO S 2 CORDIOLI ADRIANO S 3 FACCIOLI ANGIOLINO S 4 TABARELLI CRISTIANO S 5 BARBERA CLAUDIA S 6 PENNACCHIA FRANCESCO S 7 DALL'OCA MARCO S 8 MUSITELLI LAURA S 9 MOLINARI LARA S 10 SCATTOLINI CESARE LUCA S 11 BERTOLOTTO GIANCARLO S 12 MUSTATEA ILIE CATALIN S 13 CORDIOLI JESSICA S 14 CAMPOSTRINI RINALDO S 15 CIRESOLA PAOLO S 16 LUISE RICCARDO S 17 MARTARI PAOLO S 18 TURRINA GESUELLA IRENE S 19 MARTARI GIANNI S 20 ROVERONI ISABELLA S 21 MELOTTI MATTEO S 22 PECORARO GIUSEPPE N 23 ZAMPERINI LUCA S 24 PREDOMO STEFANO S 25 PASETTO MARTINA S Partecipa all’adunanza il Segretario Generale Gobbi Dott. Luciano. Constatato legale il numero degli intervenuti il sig. TABARELLI CRISTIANO nella sua qualità di Presidente assume la presidenza, dichiara aperta la seduta ed invita l’assemblea a discutere e deliberare sull’oggetto sopraindicato, il cui testo è riportato nel foglio allegato.

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Deliberazione di Consiglio N° 66/ 2013

Comune di Villafranca di Verona

Deliberazione n° 66 / 2013 del 14/11/2013 Prot. n. …..

VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE OGGETTO : APPROVAZIONE BILANCIO DI PREVISIONE PER L'ESERCIZIO FINANZIARIO 2013 - BILANCIO PLURIENNALE 2013/2015 - RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA - PROGRAMMA TRIENNALE ED ELENCO ANNUALE LAVORI PUBBLICI L’anno Duemilatredici, il giorno quattordici del Mese di Novembre alle ore 18:00 nella sala delle adunanze, premesse le formalità di legge, si è riunito in sessione ordinaria in seduta pubblica di prima convocazione il

CONSIGLIO COMUNALE

COMPONENTI PRESENZE 1 FACCIOLI MARIO S 2 CORDIOLI ADRIANO S 3 FACCIOLI ANGIOLINO S 4 TABARELLI CRISTIANO S 5 BARBERA CLAUDIA S 6 PENNACCHIA FRANCESCO S 7 DALL'OCA MARCO S 8 MUSITELLI LAURA S 9 MOLINARI LARA S

10 SCATTOLINI CESARE LUCA S 11 BERTOLOTTO GIANCARLO S 12 MUSTATEA ILIE CATALIN S 13 CORDIOLI JESSICA S 14 CAMPOSTRINI RINALDO S 15 CIRESOLA PAOLO S 16 LUISE RICCARDO S 17 MARTARI PAOLO S 18 TURRINA GESUELLA IRENE S 19 MARTARI GIANNI S 20 ROVERONI ISABELLA S 21 MELOTTI MATTEO S 22 PECORARO GIUSEPPE N 23 ZAMPERINI LUCA S 24 PREDOMO STEFANO S 25 PASETTO MARTINA S

Partecipa all’adunanza il Segretario Generale Gobbi Dott. Luciano. Constatato legale il numero degli intervenuti il sig. TABARELLI CRISTIANO nella sua qualità di Presidente assume la presidenza, dichiara aperta la seduta ed invita l’assemblea a discutere e deliberare sull’oggetto sopraindicato, il cui testo è riportato nel foglio allegato.

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Deliberazione di Consiglio N° 66/ 2013

Esce il consigliere Pecoraro, il numero dei presenti passa a 24. Il Presidente pone in esame la seguente proposta di deliberazione: Visti:

- l’articolo 1, comma 381, della legge 24/12/2012 n. 228 che ha fissato nel 30 giugno 2013 il

termine per l’approvazione del bilancio di previsione degli enti locali per l’anno 2013; - l’articolo 10, comma 4-quater, della legge 6 giugno 2013 n. 64, di conversione del decreto

legge 8 aprile 2013 n. 35, che - modificando il testo del citato comma 381, dell’articolo 1 della legge 228/2012 - ha differito tale termine al 30 settembre 2013;

- l’articolo 8, comma 1, del decreto legge 31 agosto 2013 n. 102, che ha ulteriormente differito il

termine al 30 novembre 2013;

Preso atto che la Giunta Comunale con deliberazione n. 142 del 18 ottobre 2013 ha approvato lo schema di bilancio di previsione per l’esercizio 2013, il bilancio pluriennale per gli anni 2013/2015 e la relazione previsionale e programmatica, in relazione al disposto dell’art. 151 del D.Lgs. n. 267/2000;

Vista l’allegata relazione dell’organo di revisione, redatta secondo i contenuti di cui all’art. 239 D.Lgs. 267/2000;

Rilevato che:

- con deliberazione del Consiglio comunale n.24 del 9/4/2013 è stata istituita l’imposta di soggiorno ed è stato approvato il suo regolamento;

- con deliberazione della Giunta comunale n. 66 del 12/4/2013 sono state approvate le misure dell’imposta di soggiorno;

- con deliberazione del Consiglio comunale n. 28 del 5/7/2012 è stata prevista l’aliquota unica dell’addizionale Irpef nella misura dello 0,7%, da applicare a partire dall’anno 2012 e che viene confermata anche per il 2013;

- con deliberazione del Consiglio comunale n. 43 del 25/7/2013 sono state approvate le aliquote e detrazioni d’imposta in materia di I.M.U. – anno 2013;

Richiamate le proprie deliberazioni in data odierna:

- n. 63, che approva il Regolamento per l’approvazione e la disciplina della TARES; - n. 64, che approva il piano finanziario TARES; - n. 65, che approva le tariffe TARES per il 2013;

Viste le seguenti deliberazioni della Giunta Comunale: - n. 140 del 18.10.2013 con la quale è stata prevista la destinazione dei proventi da sanzioni per

violazioni al Codice della Strada; - n. 141 del 18.10.2013 con la quale sono stati calcolati i tassi di copertura dei servizi a domanda

individuale per l’anno 2013;

Visto che: - il bilancio di previsione e i documenti contabili allegati sono stati redatti tenendo conto delle

disposizioni vigenti in materia di finanza locale, ed in particolare in tema di I.M.U., osservando i principi di unità, annualità, universalità, integrità, veridicità, pareggio finanziario;

- il bilancio di previsione 2013 ed il bilancio pluriennale 2013/2015 sono stati pertanto elaborati in termini di sola competenza; nella stesura del bilancio pluriennale è stato tenuto conto del carattere autorizzatorio degli stanziamenti nello stesso iscritti, a norma dell’art. 162 del D.Lgs. n. 267/2000,

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e che gli stanziamenti previsti per l’annualità 2013 corrispondono a quelli del bilancio di previsione annuale;

- il bilancio pluriennale per gli esercizi finanziari 2013/2015 verrà inoltre aggiornato annualmente in occasione della presentazione dei futuri bilanci di previsione;

Tenuto conto delle deliberazioni tariffarie dell’Ente, allegate al presente bilancio e riepilogate nel

prospetto allegato “A”, delle disposizioni legislative vigenti e degli elementi di valutazione di cui si dispone, in base ai quali sono state definite le altre entrate correnti;

Visto l’art. 1, comma 169, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Legge Finanziaria 2007), che

dispone che le deliberazioni con le quali vengono approvate le tariffe e le aliquote relative ai tributi locali hanno effetto dal 1° gennaio dell’anno di riferimento, anche se approvate successivamente all’inizio dell’esercizio, purché entro il termine fissato dalle norme statali per la deliberazione del bilancio di previsione e che, in caso di mancata approvazione entro il suddetto termine, le tariffe e le aliquote vigenti si intendono prorogate di anno in anno;

Evidenziato che, per quanto concerne le spese correnti, sono stati previsti gli stanziamenti per

assicurare la realizzazione dei programmi e progetti previsti, nel rispetto della normativa vigente ed in particolare: a) le spese di personale dipendente sono state quantificate tenendo conto della deliberazione di G.C.

n. 89 del 24/5/2013 di ricognizione annuale delle condizioni di soprannumero e di eccedenza del personale e della deliberazione di G.C. n. 90 del 24/5/2013 di programmazione del fabbisogno di personale; inoltre rispettano i limiti imposti dall’art. 1, comma 557, della L. 296/2006 e successive modificazioni;

b) lo stanziamento del fondo di riserva (0,31% delle spese correnti) rientra nei limiti previsti dall’art. 166 del D.Lgs. n. 267/2000 e non vi è l’obbligo di elevare detto fondo allo 0,45% in quanto l’Ente non si trova nelle condizioni previste dal comma 2-ter dell’art. 166 del Tuel;

c) le spese per interessi passivi e rimborso di quote capitali su mutui e prestiti tengono conto dei piani di ammortamento relativi ai suddetti mutui e prestiti già contratti, in quanto non si prevede contrazione di nuovi mutui/prestiti nel triennio;

d) le spese per interessi passivi sono compatibili con il limite previsto dall’art. 204 del D.Lgs. 267/2000 e successive modificazioni;

Considerato che per le spese di investimento si fa riferimento ai programmi e progetti esposti nella

relazione previsionale e programmatica per il triennio 2013/2015 ed all’elenco annuale e programma triennale dei lavori pubblici;

Dato atto che il nuovo allegato programma triennale 2013-2015 e l’elenco annuale 2013 delle opere

pubbliche, da approvarsi da parte del Consiglio unitamente al bilancio di previsione, rispetto a quello precedentemente adottato dalla Giunta Comunale, è stato ridimensionato complessivamente, in coerenza con gli attuali vincoli di Bilancio e nuovi obiettivi imposti dal “patto di stabilità”;

Precisato che per quanto riguarda l’annualità 2013, il rinvio ad annualità successive della “nuova

scuola materna”, per una spesa prevista di € 2.499.600,00, e della “riqualificazione di via del Capitello”, per € 455.000,00, ha permesso di finanziare la programmazione dei seguenti nuovi interventi: - “Riqualificazione, messa in sicurezza ed ampliamento delle Scuole elementari di Rizza con

realizzazione di una nuova mensa” per una spesa complessiva di € 1.320.000,00; su detto intervento è previsto un contributo del M.I.U.R di € 924.000,00, ai sensi del D.L. 69/2013 - cosiddetto “decreto del fare”, con la condizione di tempestività nell’appalto dei lavori;

- “Riqualificazione di Via Bixio – 2° stralcio” per € 447.600,00, intervento divenuto urgente, in quanto sin dai primi lavori eseguiti sulle reti tecnologiche da parte di Rete Morenica ed Acque Veronesi, si è evidenziata l’urgente esigenza del rifacimento complessivo delle reti, che comporta di conseguenza la necessità di provvedere poi al ripristino dei marciapiedi;

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Deliberazione di Consiglio N° 66/ 2013

Vista la relazione previsionale e programmatica 2013/2015 ed i suoi allegati, e precisamente: - il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari (art. 58 D.L. 112/2008) allegato sub “C”

alla relazione; - il programma degli incarichi di collaborazione autonoma (L. 24/12/2007, n. 244 e successive

modificazioni) allegato sub “D” alla relazione; - la relazione sull’andamento degli obiettivi del Patto di Stabilità interno (da pagina 55 a 58 della

Relazione);

Vista la propria deliberazione n. 52 del 15/10/2013 con la quale si è provveduto alla verifica della quantità, qualità e determinazione del prezzo di cessione aree e fabbricati da destinarsi alla residenza, alle attività produttive e terziarie che potranno essere cedute in proprietà o in diritto di superficie;

Visti i seguenti allegati: - quadro delle spese per il personale dipendente; - piano delle rate di ammortamento dei mutui e prestiti obbligazionari;

Dato atto che è stato approvato dal Consiglio Comunale il rendiconto della gestione per l’esercizio

2011 con deliberazione n. 16 del 27.04.2012 ed il rendiconto della gestione 2012 con deliberazione n. 27 del 30.04.2013;

Viste le risultanze dei rendiconti dei consorzi e società di capitale costituite per l’esercizio di servizi

pubblici, ai sensi dell’art. 172, c. 1, lett. B del D.Lgs. n. 267/2000;

Visto lo Statuto Comunale, il Regolamento di contabilità e i Regolamenti relativi ai tributi comunali;

Preso atto, che il bilancio ed i suoi allegati, unitamente alla relazione del Collegio dei Revisori,

sono stati messi a disposizione dei Consiglieri Comunali, ai sensi del D.Lgs. n. 267/2000, nonché del Regolamento comunale di contabilità;

Ritenuto che sussistano tutte le condizioni per procedere all’approvazione del bilancio annuale per

l’esercizio 2013 e dei suoi allegati;

Preso atto dei pareri espressi dal Responsabile del Servizio Finanziario e dal Collegio dei Revisori dei Conti, acquisiti agli atti;

D E L I B E R A

1. di approvare il bilancio di previsione per l’esercizio 2013, in termini di competenza, nelle seguenti risultanze:

PARTE ENTRATA

PREVISIONI DI

COMPETENZA I ENTRATE TRIBUTARIE €. 18.802.000,00

II ENTRATE PER CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI

DELLO STATO, DELLA REGIONE E DI ALTRI ENTI PUBBLICI

€.

1.500.744,00 III ENTRATE EXTRA-TRIBUTARIE €. 5.716.260,00 IV ENTRATE PER ALIENAZIONI, TRASFERIMENTI DI

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Deliberazione di Consiglio N° 66/ 2013

CAPITALI E RISCOSSIONE CREDITI €. 4.390.304,00 V ENTRATE DERIVANTI DA ACCENSIONE DI

PRESTITI €. 0,00

VI ENRATE DA SERVIZI PER CONTO DI TERZI €. 5.315.000,00 TOTALE GENERALE ENTRATE €. 35.724.308,00

PARTE USCITA

PREVISIONI DI

COMPETENZA I SPESE CORRENTI €. 24.674.968,00 II SPESE IN CONTO CAPITALE €. 4.000.304,00 III SPESE PER RIMBORSO PRESTITI €. 1.734.036,00 IV SERVIZI PER CONTO DI TERZI €. 5.315.000,00 TOTALE GENERALE USCITE €. 35.724.308,00 2. di approvare, altresì, il bilancio pluriennale per gli esercizi 2013/2015 termini di competenza, nelle

seguenti risultanze:

2013 2014 2015 PARTE I - ENTRATA TITOLO I Entrate Tributarie

18.802.000,00

19.177.000,00

19.127.000,00

TITOLO II Entrate derivanti da trasferimenti correnti dello Stato, delle Regioni e di altri Enti Pubblici anche in rapporto all’esercizio di funzioni delegate dalla Regione

1.500.744,00

1.092.312,00

836.831,00

TITOLO III Entrate extratributarie

5.716.260,00

5.608.420,00

5.610.220,00

TITOLO IV Entrate per alienazioni da trasferimento di capitale e riscossione di crediti

4.390.304,00

3.468.900,00

3.169.000,00

TITOLO V Entrate derivanti da accensioni di prestiti

0,00

0,00

0,00

TOTALE GENERALE ENTRATE 30.409.308,00 29.346.632,00 28.743.051,00 PARTE II - SPESA

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TITOLO I Spese correnti

24.674.968,00

24.104.205,00

23.881.503,00

TITOLO II Spese in conto capitale

4.000.304,00

4.000.900,00

3.701.000,00

TITOLO III Spese per rimborso di prestiti

1.734.036,00

1.241.527,00

1.160.548,00

TOTALE GENERALE SPESE 30.409.308,00 29.346.632,00 28.743.051,00

3. di approvare: • la relazione previsionale e programmatica per il triennio 2013/2015, completa degli allegati in

premessa elencati; • l’allegato nuovo piano triennale dei LL.PP. ed elenco annuale, ai sensi dell’art. 14 della legge 11

febbraio 1994, n. 109 – modificato come precisato in premessa;

4. di stabilire in € 100.000,00 il limite massimo di spesa per quanto concerne gli incarichi di collaborazione autonoma, ai sensi dell’art. 46, comma 3, della L. 133/2008, di cui € 3.354,00 per incarichi di studio e consulenza, per ciascuna annualità del triennio 2013/2015;

5. di precisare che: - il Comune di Villafranca di Verona non si trova in alcuna delle condizioni di cui all’art. 244 del

Testo Unico sull’ordinamento degli enti locali e che pertanto non esistono i presupposti per la dichiarazione dello stato di dissesto e che, in base all’allegata tabella relativa ai parametri di riscontro della situazione di deficitarietà strutturale di cui all’art. 172, comma 1, lettera f, del Testo Unico sull’ordinamento degli enti locali, non sussistono condizioni di deficitarietà strutturale;

- l’ammontare degli interessi passivi dei mutui e prestiti per il finanziamento di spese in conto

capitale risulta compatibile con il limite previsto dall’art. 204 del D.Lgs. n. 267/2000;

- il fondo di riserva ordinario rientra nel limite previsto dall’art. 166, comma 2-ter, del richiamato D.Lgs. n. 267/2000;

- non è necessario iscrivere nel bilancio un fondo di svalutazione crediti di importo non inferiore al

25% dei debiti attivi dei titoli I e III aventi anzianità superiore a 5 anni in quanto, come risulta dal rendiconto 2012, non vi sono residui attivi dei titoli I e III costituiti ante 2008; tuttavia è stato previsto un fondo rischi su crediti di € 410.000,00 sulla base del piano finanziario TARES;

- ai sensi della L.R. n. 44/1987 è stata prevista al titolo II, funzione 9, servizio 01, intervento 07, la

somma di Euro 20.000,00 da destinarsi alle opere di culto, determinata nella misura dell’8% dei proventi derivanti dagli oneri per opere di urbanizzazione secondaria;

- all’interno degli stanziamenti iscritti per ogni singola opera pubblica da realizzare sono stati

previsti i fondi e gli accantonamenti, come disciplinati dalla L. 109/1994, dal D.P.R. 554/1999 e dal D.M. 21.6.2000;

- nel bilancio 2013 sono confermati gli stanziamenti destinati alla corresponsione delle indennità

degli Amministratori e Consiglieri Comunali, così come determinate con deliberazione della Giunta comunale n. 23 del 2 marzo 2012;

- dall’allegato prospetto, che forma parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, risulta

che le previsioni di entrata e di spesa corrente, unitamente alla previsioni dei flussi di cassa di

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entrata e spesa, in conto capitale sono tali da garantire il rispetto degli obiettivi di cui al patto di stabilità interno per gli anni 2013/2015;

6. di riservarsi l’adozione, nel corso dell’esercizio, di eventuali provvedimenti, sia in relazione ad

eventuali modifiche normative che dovessero intervenire in tema di “Patto di Stabilità Interno”, sia in conseguenza dell’eventuale andamento difforme delle aspettative nelle variabili che incidono sul saldo obiettivo;

7. di precisare che:

� in relazione ai vincoli posti dall’art. 6 del D.L. 78/2010 le previsioni per l’anno 2013 rispettano i seguenti limiti:

Tipologia spesa Rendiconto 2009

Riduzione disposta

Limite Previsione 2013

Studi e consulenze 16.770,00 80% 3.354,00 3.354,00

Relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e rappresentanza

162.260,56 80% 32.452,11 15.000,00

Missioni 7.311,65 50% 3.655,82 3.610,00

Formazione 13.115,00 50% 6.557,50 6.500,00

Acquisto, manutenzione, noleggio, esercizio autovetture

5.663,27 20% 4.530,62 2.640,00

� l’articolo 5, comma 2, del D.L. 6/7/2012 n. 95, convertito con modificazioni dalla Legge

7/8/2012 n. 135, ha introdotto il nuovo limite del 50% della spesa sostenuta nel 2011, per l'acquisto, la manutenzione, il noleggio e l’esercizio di autovetture (sono escluse le spese per i servizi istituzionali di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica e per i servizi sociali e sanitari svolti per garantire i livelli essenziali di assistenza). Pertanto la previsione 2013 per le spese inerenti le autovetture è stata adeguata al limite previsto da questa più recente normativa:

Tipologia spesa Rendiconto 2011

Riduzione disposta

limite Previsione 2013

Acquisto,manutenzione,noleggio, esercizio autovetture

5.324,29 50% 2.662,15 2.640,00

� la spesa prevista nel 2013 per l’acquisto di mobili e arredi rientra nei limiti disposti dall’art.1,

comma 141 della legge 24/12/2012 n.228 (sono esclusi dal limite i mobili e gli arredi destinati alle scuole);

Tipologia spesa Anno 2010 Anno 2011 Spesa media

Limite

(20% della spesa media)

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Deliberazione di Consiglio N° 66/ 2013

Acquisto di mobili e arredi 33.252,44 7.774,65 20.513,55 4.102,71

� i dirigenti ed il restante personale, ognuno in relazione alle specifiche competenze, nell’utilizzo

delle risorse assegnate con il PEG per il raggiungimento degli obiettivi gestionali, dovranno rispettare i suddetti limiti di spesa;

� negli anni 2013/2015 non sono previste acquisizioni di immobili nel rispetto di quanto previsto

dall’art. 1, comma 138, della legge 24/12/2012 n. 228; 8. di dare atto che il bilancio ed i suoi allegati, che formano parte integrante della presente

deliberazione, sono redatti conformemente ai modelli di cui al D.P.R. 31 gennaio 1996, n. 194 e al D.P.R. 3 agosto 1998 n. 326, nonché alle altre disposizioni di legge;

9. di dare, altresì, atto che costituiscono ulteriori allegati al bilancio:

� la relazione del Collegio dei Revisori dei Conti; � il conto consuntivo dell’esercizio 2011, approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 16

in data 27.04.2012; � le risultanze dei rendiconti delle istituzioni, consorzi e società di capitali costituite per l’esercizio di

servizi pubblici; � tutte le deliberazioni con le quali sono determinate le tariffe, le aliquote di imposta, le variazioni

dei limiti di reddito per i tributi e per i servizi locali, nonché per i servizi a domanda individuale, i tassi di copertura in percentuale del costo di gestione dei servizi stessi;

� la deliberazione annuale con la quale questo Comune verifica la quantità, qualità e prezzo di aree e fabbricati da destinarsi alla residenza, alle attività produttive e terziarie che potranno essere ceduti in proprietà o in diritto di superficie;

10. di precisare che il Dirigente del Settore Economico Finanziario provvederà all’esecuzione

della presente deliberazione. 11. i servizi interessati dovranno collaborare, ciascuno per gli adempimenti di rispettiva

competenza, all’esecuzione della presente deliberazione; Inoltre,

IL CONSIGLIO COMUNALE

Stante la necessità di dare corso agli adempimenti conseguenti; Visto il parere tecnico favorevole rilasciato sulla presente proposta di deliberazione ai sensi e per gli effetti dell’art. 49, 1° comma del D.lgs. n. 267/2000 dal Dirigente dell’area economico finanziaria e dal Responsabile del servizio finanziario;

D E L I B E R A

Di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134 – 4° comma – del D.Lgs. n. 267/2000.

*****

CONSIGLIERE MARTARI PAOLO: sarà opportuno, tra le tante cose dette dall'Assessore, avere una brevissima focalizzazione su quella che è stata la politica fiscale dell' ente e cioè in particolar modo gettito IMU e IRPEF;

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Deliberazione di Consiglio N° 66/ 2013

ASSESSORE MARAIA: le ripetiamo, per quanto riguarda l'addizionale IRPEF 2.750.000 euro, per quanto riguarda l'IMU sono 6.690.000.

CONSIGLIERE MARTARI PAOLO: è risibile il fatto che venga messo in condizione l'ente locale di andare a discutere un bilancio di previsione alla fine del mese di novembre, cioè è il momento di scrivere la letterina a Santa Lucia e non di predisporre quelle che sono gli impegni di spesa per l' annualità, però questo è evidente che non dipende dall' Amministrazione comunale anzi credo che in apertura vada sottolineata la professionalità degli uffici perché io non ho mai provato in prima persona, ma ritengo che non sia semplicissimo lavorare per dodicesimi rispetto all'esercizio precedente, credo che questa vada sottolineatura vada fatta.

Parto dall'ultima considerazione che faceva l'Assessore rispetto al piano delle opere triennale che è fortemente dimagrito rispetto al passato.

C'era stata una discussione che è stata oggetto di confronto in Consiglio comunale, laddove dovevamo enfatizzato il fatto che molto spesso nei piani opere triennali si introducono una serie di progetti che poi alla resa dei conti non vengono portati a termine, per cui anziché avere un piano delle opere triennali faraonico sia un piano delle opere triennali in questo caso piuttosto realistico e quindi ritengo che sia apprezzabile come impegno anche se evidentemente va letto con gli occhi di oggi cioè al termine di un esercizio per cui diventa anche più semplice prendere in esame quello che si è fatto, quello che non si è fatto.

Dal punto di vista quindi della valutazione complessiva del Bilancio, io vorrei ritornare sugli aspetti che non sono di dettaglio numerico, ma di carattere politico, cioè l' obiezione che noi abbiamo mosso fin dall'inizio della scelta che l'amministrazione precedente fece di esenzione dell'IMU sulla prima casa, con quel meccanismo, che è inutile ripetere, ma che tutti sanno di portare ad equiparazione le detrazioni, abbiamo ritenuto e continuiamo a ritenere che sia stata un' operazione di carattere politico, che ha premiato, perché questa Amministrazione ha vinto le elezioni e quindi io penso che questo atto è una delle ragioni determinanti, ma che alla luce di questa scelta fatta su una imposizione legata agli immobili, ha moltiplicato quella che era l' imposizione rispetto al reddito.

Detto in altri termini, rinuncia all'IMU prima casa e va a prendere risorse, cioè mette le mani nelle tasche dei cittadini villafranchesi con riguardo addizionale comunale IRPEF.

Questo ce lo conferma la relazione di bilancio perché a pagina 39 si dice che per la quadratura del Bilancio è previsto l' aumento dell'addizionale IRPEF al 7 per mille.

L' Assessore Maraia ha sempre difeso….. ASSESSORE MARAIA: l'abbiamo aumentato l'anno scorso vero, è un errore sulla relazione, è

stato previsto l' anno scorso tu sai che quando prevede l' aumento dell' addizionale in un' annualità, si esercita fisicamente nell' annualità successiva, è un errore nella relazione, non è stato previsto quest' anno per chiudere questo bilancio, è stato previsto l' anno scorso su un progetto previsionale di bilancio completamente diverso da quello di quest' anno, l' entrata si concretizza in questa annualità ed è chiaro che viene utilizzato per la fase di bilancio, ma non è che l' abbiamo introdotta quest' anno….;

CONSIGLIERE MARTARI PAOLO: è chiaro, il tema però vorrei rimetterlo su binari politici

perché tu hai cercato di difendere questa scelta adducendo il fatto che non si potessero come dire a sommare le pere con le mele, cioè quasi che dovessero essere due binari distinti, la scelta fatta sull'IMU e la scelta fatta sull' IRPEF.

Per come la leggo io invece è una somma di soldi e quindi di beni fungibili e quindi di entrate nel bilancio dell' Ente che lo si voglia o che non lo si voglia e pertanto questa scelta noi abbiamo ritenuto di contestarla allora, l'abbiamo contestato ci siamo confrontati in campagna elettorale e nel momento in cui l'Amministrazione come primo tra i primissimi provvedimenti a seguito del successo elettorale ha introdotto nuovamente l' IMU, ha detto che questa sarebbe stata una delibera di carattere tecnico.

Io sto ai fatti e i fatti dicono che viene confutata quella che era la politica precedentemente esercitata e non solo questo, ma la scelta che è stata fatta è stata fatta, secondo noi, in maniera incoerente rispetto alla politica precedente perché diventava strumentale o avrebbe dovuto diventare strumentale all' ottenimento del possibile rimborso da parte dello Stato centrale qualora questo si fosse verificato.

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Deliberazione di Consiglio N° 66/ 2013

Si tratta della politica, io ritengo che sia una politica furba cioè si fa in modo di, come dire, ricercare oggi un gettito al cui invece sia deliberatamente, legittimamente, politicamente rinunciato già l' anno scorso e quindi se dovesse arrivare e vorrei capire se la previsione da parte vostra vada in questo senso oppure no e se non ho capito male, per quel che concerne la prima rata, non arriverà, per quel concerne la seconda rata è in dubbio che questo arrivi.

Questo gettito ulteriore dovrebbe andare a contribuire non tanto all' equilibrio di bilancio, ma a generare un utile, allora sulla base di questo, la proposta che noi facciamo, è quella che, se arrivasse la sorpresa positiva per il Comune di Villafranca, questa non veda impegnata come ci è stato spiegato dall' Assessore in sede di Conferenza di capigruppo credo che venga notificato pacificamente questa sera, per andare a diminuire il debito dell' ente.

Noi vorremmo proporre che questo, soprattutto in un momento complesse e anche su questo ci siamo confrontati nel recente passato con l'Amministrazione precedente, venisse adottato per quanto possibile in una fase di investimento visto che, a differenza di quanto puramente per un refuso si dice nella relazione, il Comune non è impossibilitato all' accensione di mutui perché sussisterebbe questa possibilità da un punto di vista squisitamente tecnico, ma non lo fa e non intende farlo e non intenderà mi pare di capire farlo per una scelta politica che è quella che ha improntato la politica amministrativa di questi ultimi anni che dovrebbe andare a ridurre ulteriormente il debito per liberare delle risorse per quel che riguarda la spesa corrente.

Ma anche laddove non potesse essere impiegato in attività di carattere come dire in investimenti, noi riteniamo che dovrebbe essere applicato un correttivo, cioè per coerenza e per recuperare quanto dicevo prima, il Comune dovrebbe andare a cercare di ridurre quella che è l' addizionale IRPEF nei confronti dei cittadini cioè delle due l' una.

Se è vero quello che dice Maraia, allora a quel punto con i soldi che ti avanzano non avresti dovuto aver bisogno del dell' IRPEF maggiore per andare a coprire il bilancio, se è una cosa che non c' entrava con il bilancio.

Se invece come ritengo io che a fronte di un' operazione che ti porta un minor gettito tu ne introduce un' altra e vai a toccare un' altra fonte di gettito che il è il reddito delle persone attraverso la moltiplicazione dell' addizionale IRPEF perché passa dallo 0,2 allo 0,4, dallo 0,4 allo 0,7 e questa rimane, viene confermata, allora io chiedo che per perequazione questa venga ridotta per coerenza da parte vostra.

Le strade in altri termini possono essere più ampie, perché è pregevole l' impegno di andare a ridurre il debito, ritengo che però questo quella letta in un momento particolare dell' economia e su questo andrebbe rinnovato all'Ato anche quell'invito disatteso ormai da cinque anni, cioè quello di andare a creare un tavolo di concertazione che avevamo richiesto come il Tavolo dell' Economia e delle professioni, perché possono essere poste in essere delle relazioni più fruttuose dei progetti magari più utili per interagire, per aiutare le fasce più deboli e le fasce più bisognose della società.

Questi sono gli elementi che rendono critico questo Bilancio che ripeto è risibile andare a discutere adesso, ma che ci troviamo ad affrontare in questa sede e quindi su questo siamo chiamati a confrontarci.

ASSESSORE MARAIA: il consigliere Martari ha detto tante cose, ma ha mescolato due

esercizi finanziarie di bilancio in due annualità diverso, ma soprattutto contro le regole del gioco completamente diverse e ogni volta che presentiamo il bilancio ritorna la favoletta che noi abbiamo finanziato l' abolizione dell' IMU prima casa portando la detrazione per l' intero importo dovuto, con l' addizionale IRPEF.

Come abbiamo spiegato più volte, spero sia l' ultima volta che lo spieghiamo, noi abbiamo finanziato, noi abbiamo ritenuto, avevamo due strade o prendere l'IMU sulla prima casa allo 0,4 che era il minimo o a fare delle altre detrazioni che comunque avrebbero comportato una tassazione dei cittadini e comunque avremmo avuto l' addizionale IRPEF allo 0,4.

Dalle soluzioni che abbiano fatto come uffici, l'aumento dell' addizionale da 0,4 a 0,7 era più distributivo a parità di entrate che non l' applicazione dell' IMU sulla prima casa guardando anche i nuclei di proprietà sul territorio villafranchese e questa è stata una scelta che è evidentemente politica, dopodiché l'aumento dell'addizionale IRPE che abbiamo introdotto l' anno scorso, si esercita in termini di entrata corrente sull' esercizio finanziario del 2013.

Nel frattempo sono cambiate le regole del gioco e quindi assistiamo ad un levata di scudi

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Deliberazione di Consiglio N° 66/ 2013

sull'IMU prima casa e quindi noi di fatto, visto che siamo stati uno dei 6 Comuni d' Italia che non l' ha applicata, avremmo dovuto ricevere qualche elogio e non critiche in questo senso. E la levata di scudi sull'IMU prima casa porta lo Stato a togliere la tassa sostituendola con cosa ancora non lo sappiamo e lì entra in ballo la questione del contenzioso con lo Stato, però parlare di delibera nostra presentata entro luglio come una cosa furbesca, quando gli interventi che avete fatto fino a dieci minuti fa parlavano di Stato ladro e vessatorio,abbiamo fatto una delibera che va nell' interesse dei cittadini.

Quando ho una norma che prevede una tassa sulla casa è atto politico scegliere se applicarlo o no, ma quando questa norma non c'è più e lo Stato parla di sostituirla con un rimborso legato ai trasferimenti dello Stato, è responsabilità amministrativa mettere il Comune e quindi i cittadini nelle condizioni di percepire quel rimborso, non è più una scelta, la scelta di atto politico, qui è responsabilità amministrativa e la nostra delibera non è stata casuale perché è vero che nel nostro bilancio non abbiamo inserito, nel nostro bilancio previsionale, i proventi della prima rata legata all'IMU perché si parlava di fare riferimento a quanto introitato nel 2012 e noi l' avevamo introitato e quindi sulla prima rata non è neanche prevista come voce d' entrata nel nostro bilancio.

Sulla seconda lato invece la possibilità è forte che ci venga rimborsata, dai dati che abbiamo noi, però in via prudenziale l' abbiamo vincolata all' estinzione anticipata dei mutui.

Se si concretezza quello di cui si sta discutendo in questi giorni, molto probabilmente ci viene rimborsata anche la prima rata perché se viene riconosciuta la liceità dell' aumento dell' aliquota minima sulla prima casa questi Comuni che l' hanno fatto anche fuori termine, rientriamo nella stessa casistica invece viene rimborsata anche la prima rata, ma aspettiamo gli eventi.

Per quanto riguarda l' estinzione anticipata dei mutui, anche qui lo riteniamo un atto di forte responsabilità e se abbiamo delle entrate aggiuntive come potrà essere quella dell'IMU le vincoliamo sia all' abbattimento del mutuo perché, i cinque anni fa, abbiamo ereditato un' amministrazione con 35 milioni di euro di debito, erano 1.340 pro capite di abitanti di questo Comune ed era una cifra folle perché incideva, dal punto di vista di restituzione della rata, del capitale e degli interessi, comportava una spesa per questa Amministrazione di 3.800.000 euro all' anno.

Abbiamo ridotto l' indebitamento di 11 milioni di euro pur avendo fatto 25 milioni di opere pubbliche, quindi non è che abbiamo ridotto e non aveva fatto niente, abbiamo ridotto e abbiamo utilizzato diversamente le risorse e siamo comunque riusciti a fare delle opere pubbliche.

Oggi la restituzione della quota capitale e della quota interessi incide per 2.100.000, quindi su una capacità di entrata di 26 milioni di euro di bilancio, 2.100.000 li dobbiamo destinati li.

Allora se non riusciamo, com' è difficile per tutte le amministrazioni, ad aumentare la capacità dell' entrata, è chiaro che la prima roba che deve fare un amministratore che voglia farlo con coscienza, è quello di ridurre le voci di spesa.

L' abbattimento anticipato dei mutui che sono a tasso fisso con la Cassa depositi e prestiti e con dei tassi spesso folli perché accesi vent' anni fa, trent' anni fa con un altro regime di tasse in applicazione al capitale, è un senso di responsabilità perché permetterebbe a parità di entrata, di liberare risorse e queste sì che possono essere destinate ai servizi.

Solo la quota interesse 890 mila euro all' anno nelle situazioni di adesso, quindi con 24 milioni di mutui anziché 35, dici bene che è una certa politica, sì per noi è una scelta politica importante quella dei consegnare alle generazioni future una Amministrazione che sia il meno possibile indebitata perché significa spostare un problema un po' più in là.

Poi dal punto di vista tecnico come ho spiegato sia in Commissione bilancio che in Conferenza dei Capogruppo, il nostro Comune potrebbe accendere dei mutui, potrebbe perché abbiamo ereditato una situazione debitoria al 140% e l' abbiamo portata al 94%, quindi tecnicamente siamo dentro nei range previsti, anche dalle Commissioni europee, e potremmo accendere dei mutui, ma, come abbiamo fatto negli anni precedenti, riteniamo di essere in grado di poter attivare opere pubbliche senza necessariamente accendere mutui e quindi le risorse che avremo aggiuntive ripeto andremo a destinarle, come faremo molto probabilmente con la destinazione dell' avanzo dell' esercizio precedente, a questa finalità per una scelta politica, ma la riteniamo una scelta politica estremamente responsabile;

SINDACO: non penso che la minoranza oggi mi dia voto favorevole al bilancio, non ho questa illusione, però tengo a ribadire alcuni concetti di responsabilità.

Spesa corrente, spese investimenti, c'è una situazione di difficoltà economica e quello che è stato il principio di cinque anni fa che non viene meno oggi, è quello di distribuire un carico fiscale o

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tassativo su una comunità il più equilibrato possibile e mantenere i servizi perché l' operazione che hai detto tu Paolo vuol dire tagliare servizi.

Io posso non far pagare l'IRPEF, ma vuol dire togliere servizi, far pagare in più servizi perché questo dice la legge.

CONSIGLIERE MARTARI PAOLO: sono convintissimo di quello che dici, ma a me piacerebbe una cosa sola: che non venissimo fatti passare per degli ignoranti, lo dico soprattutto a Riccardo perché abbiamo avuto modo di confrontarci, non perché mi abbia o ci abbia dato ignoranti, lo dico in senso di non sapere, ma per perché posto il principio per cui tutti gli impegni a conservare un livello efficiente di servizi quanto più sei nella possibilità di farlo, mi sarebbe piaciuto che si fosse detto: guardate signori che noi abbiamo scelto di aumentare, anzi quasi di raddoppiare l' addizionale …….;

SINDACO: dato che qui abbiamo dieci e i servizi che erogo costano dieci, la coperta è lunga

per dieci e non è fantasia, è matematica, la scelta politica diventa su una matematica di dieci, non è che puoi dire tolgo, aumento, chi è che aumenta? Se lo Stato mi toglie cinque e io voglio mantenere i servizi di dieci, devo aggiungere dieci, la matematica, te l' ha spiegata prima Riccardo, è una scelta politica di matematica, no è scritto, se non sapete leggere allora vi passo per ignoranti.

Se noi decidiamo politicamente di dare un contributo alle scuole paritarie per aiutare la famiglia di un milione, basta che tolgo un milione con l' addizionale IRPEF, è matematica, vuol dire che quelle famiglie si pagano il contributo alle scuole, perché ci sono voci specifiche di Bilancio.

Basta che mi dite cosa volete tirar via per raggiungere la voce, siccome che non lo dite, perché è ovvio che non lo dite, c'è la voce capitolo per capitolo, fa un emendamento e mi dice: tiri via 100 qua e lo metti la, deve tornare il pareggio.

Siccome abbiamo fatto ancora Bilanci, siccome ho fatto emendamenti anche da Consigliere di maggioranza, so come si fa, mi prendete la voce per responsabilità e poi i giornalisti scrivono cos' è che vuole una maggioranza e una minoranza, per responsabilità no fantasia, capitoli.

Dato che qui abbiamo dei capitoli certificati con i numeri, o mi dite dove togliete e dove mettete no togli l'addizionale ho capito, io la tiro via ma con che cosa copro? Me lo dici? Perche se no non diamo servizi, e mi dici cosa tagli, ma premesso che non lo voti e quindi non lo voglio neanche sapere e quindi non accetto chi non si mette sul piatto della bilancia, ti spiego qual è la nostra filosofia che ha rimarcato prima Riccardo e che rimane una filosofia salvo che domani quelli che sono a Roma non ci facciamo fare considerazioni diverse.

Noi abbiamo ereditato mutui, io non ho nessuna intenzione di far pagare ai miei figli gli errori del passato, per me sono errori, perché quando hai un Bilancio di 26 e i mutui a 34, qualsiasi azienda è fallita e siccome che reputo che questa è un' azienda che non fa prodotto, ma da servizi, non può essere fallita perché è il peggio del peggio.

Noi dobbiamo erogare servizi a una comunità nel miglior modo possibile, se questo incide sul Titolo primo perché il mutuo mi va a incidere sui servizi, non li faccio, ma però che nel qua chiunque a dirmi che è giusto farlo io gli dico che oggi in questo momento economico, io devo erogare servizi, non devo fare investimenti, si fanno quando ci sono i soldi gli investimenti, se siamo bravi come siamo stati bravi fino adesso, siamo andati a prenderci le risorse senza dover incidere sui servizi che io erogo ai miei cittadini.

E' una filosofia che può piacere o non può piacere, ma è una scelta chiara politica che è quella di ridurre i mutui perchè non siamo come gli altri Comuni, non è che gli altri che si stanno lamentando che dicono che non hanno i soldi da pagare i fornitori, non è quello il nostro problema, altri Comuni non hanno il nostro debito, ci sono Comuni che non hanno debiti, noi si, noi riusciamo a pagare i fornitori perché siamo bravi a gestire la nostra economia, ma noi abbiamo purtroppo il peso, la pressione di questi mutui che non ci permette di dare servizi alla fine, siano vecchi o recenti non faccio colpa a chi li ha fatti, ma rispetto a regole finanziarie di dieci o quindici anni fa, si doveva ragionare secondo me in funzione di una responsabilità sul dosare questo tipo di situazioni non pensando che dopo ci pensano le amministrazioni che vengono dopo.

Io non me la sento da Sindaco di dire: faccio, mi faccio bello e poi ci penserà chi verrà dopo di me, credo che nessuno di questa maggioranza abbia fatto e voglio fare questo tipo di ragionamento a costo di rimetterci, per senso di responsabilità.

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Ereditare mutui e farli scavalcare agli altri non è il nostro modo di fare, ci prendiamo la nostra responsabilità, questo è stato l' intendimento dei cinque anni scorsi e questo è l' intendimento fintantoché avremo la possibilità di rimodulare le questioni perché il Titolo primo nell' erogare servizi su una coperta che è così…. se no mi mettete lì voce per voce.

Questa è una scelta dove il servizio sociale per me e i contributi che diamo in funzione di erogare servizi sociali, non c'è alternativa, te l' ho ripetuto in campagna elettorale e te lo dico ancora oggi: IRPEF rispetto a IMU, IRPEF vuol dire che ogni cittadino in funzione di quello che prende con le dovute esenzioni, come abbiamo fatto noi, è una distribuzione equa dei servizi che un cittadino riceve, non è che lo deve pagare solo quello che ha la casa il servizio, quando io lo erogo a tutti i cittadini.

Tutti noi per responsabilità che abbiamo la casa o che non abbiamo la casa, siamo in affitto, ai nostri figli, ai nostri nonni diamo un servizio per cui è giusto che in maniera equa più possibile, poi perfetti non siamo, ma come principio, chiunque è cittadino riceve un servizio dal Comune, non solo quello che ha la casa, perché solo quelli che hanno la casa?

Io non lo capisco questa roba qua, dev'essere una distribuzione equa poi qualche errore lo possiamo fare ma è un errore, non è il principio è la nostra filosofia di essere più equi possibile, meno oppressori possibile perché noi vogliamo mantenere i servizi, non fare di più, non abbiamo detto in questo momento economico così difficile, non facciamo il di più, facciamo quello che si è guadagnato questa comunità negli ultimi quarant' anni e cerchiamo di mantenerlo, altri Comuni lo stanno perdendo, hanno perso certi servizi, li hanno tagliati, basta andare nei comuni qua attorno, noi non abbiamo tagliato nulla, abbiamo una delle tassazioni più basse della Provincia di Verona e questo è un dato di fatto numerico, per cui capisco che ognuno ha la sua visione politica però per cortesia io accetto tutto, ma di fronte a questioni o mi portate i numeri se no parliamo per niente.

Voglio sapere cosa togli al capitolo 1.732 e cosa metti, perché se no qua la gente non capisce, io non capisco.

Siccome negli ultimi dieci anni il sindaco fa il ragioniere, non fa più il Sindaco e tutte le mattine deve sentire ragioniere capo come sta andando le questioni e vivo dei numeri e non mi piace lo diceva prima Marco nel suo intervento, non ci piace proprio niente sta situazione qua dodicesimi fino a oggi, con quello che abbiamo sofferto di campagna elettorale che addirittura ci hanno spezzato, il discorso elezioni ce lo siamo caricato tutti la comunità di Villafranca, altra follia per questioni politiche nazionali, la dobbiamo pagare sui tagli che ci hanno fatto.

Fosse stato come l'anno scorso noi saremmo ancora come l'anno scorso, non avremmo applicato l'IMU, se la finanza mi cambia le strategie noi ci adeguiamo, ma non sempre sui metodi e sui principi, quelli rimangono invariati, ma se quest' anno mi hanno tagliato due milioni, bisogna recuperarli, bisogna per responsabilità recuperarli, a meno che non si faccia la scelta politica di tagli.

Siccome che qua tagli non ne vogliamo fare, siccome che la tassazione di Villafranca non è come in altri Comuni e sull'IMU ricordo che la prima rata paga 0,4, non 0,5 o 0,6, lo Stato paga la prima rata per lo 0,4, decreto Monti, quei Comuni che hanno 0,5 o 0,6, son curioso di vedere come faranno con il bilancio, paga quello che hai emanato come decreto no quello che hai stabilito in più.

Siccome questo Comune sta attento a queste cose qua e ha fatto una scelta politica combattuta,. non è mai stato negato questo, ma ha fatto una certa perché nell' allora Consiglio e in quello di adesso non c'è nove nessuno che vota cartacce, è ovvio che si cerca di chiudere un Bilancio.

Come dissi allora ai miei Consiglieri e lo ripeto adesso, voce di bilancio dove tagli, metti, vai a prenderli dove vuoi, ma devi avere il coraggio di andare a dire: metto lì questo perché taglio questo e ti prendi la responsabilità con la faccia.

Siccome il Sindaco e tutti ci vogliamo prendere la responsabilità con la faccia e dire che noi applichiamo questo perché vi manteniamo questo, non facciamo i mutui per le future generazioni, cerchiamo di eliminarle è una scelta politica ed è altrettanto scelta politica quello di fare investimenti alla faccia di tutti quelli che ce l' hanno con il comune di Villafranca che riesce a fare opere senza incidere sul proprio bilancio perché è bravo, perché ha uffici competenti, perché ha il sindaco bravo, Assessore bravi e riesce a fare le cose perché ci lavora e quindi è questa invidia a me piace.

Piace essere invidiato per questo e continuerò su questa strada, ma vi ricordo che con i soldi in banca son tutti capaci di fare gli amministratori, andare a prendere i soldi in banca son bravi tutti, siamo tutti bravi, coi soldi anche mia figlia amministra voglio vedere chi ha le palle di avvistare senza soldi come noi e lì voglio vedere la capacità amministrativa, le scelte politiche che un'amministrazione

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sa fare e ne assumiamo tutti questa responsabilità; CONSIGLIERE ROVERONI: dopo questo auto elogio del Sindaco esito a proporre qualche

criticità perché non vorrei che arrecare qualche ferita alla tua autostima, sto scherzando, perché l' autostima del Sindaco è fortissima.

Quello che diceva il consigliere Martari non era di abolire l'IRPEF comunale, era di destinare l' eventuale rifusione della seconda rata dell'IMU prima casa allo scopo di abbattere l' IRPEF comunale, di ridurla, non si diceva di abolire l' IRPEF comunale di portarla a zero perchè ci rendiamo conto che questo sarebbe un discorso velleitario, tanto per precisare quello che era l' intendimento del Consigliere Maccari.

Vorrei ritornare brevissimamente al discorso della scelta politica che voi avete fatto nel 2012, Assessore Maraia lasciaci fare il nostro lavoro di opposizione, Assessore Maraia non è che abbia bisogno di spiegazioni perché le ho capito le ragioni, volevo farti delle osservazioni.

Già chi mi aveva preceduto su questa parte dell'emiciclo aveva espresso contrarietà alla volontà praticata da parte della maggioranza di abolire l'ICI sulla prima casa perché contestualmente anche se si vuole negare aveva comportato la necessità di aumentare l' IRPEF comunale, ma io vedo qua nel parere dell' organo di revisione in riferimento ai dati dell' addizionale IRPEF comunale, si dice che nel 2011 le entrate erano di 791 mila Euro, nel 2012 in virtù appunto dell'aumento, 2.700.000 mila e per il 2013 2.750.000 mila, quindi capirò anche poco, ma l'abolizione dell'IMU prima casa è stata sostenuta con l'aumento dell'IRPEF comunale.

Una scelta politica legittima, chi ci ha preceduto da questa parte dell'emiciclo l’aveva contestato e noi rimaniamo dell'idea che sia stata una scelta sbagliata, comunque lo sbaglio secondo me lo si paga anche quest'anno perché la prima rata dell'IMU prima casa che è stata introdotta con la delibera di luglio non ci sarà e quindi o no? Ora come ora se è stato stabilito di rifonderla sulla base di quello introitato nel 2012 e non più dello 0,4, cioè è quello che hai detto.

ASSESSORE MARAIA: non ho detto ora come ora, ho detto che non abbiamo inserito la

prima rata a maggio perché fino alla normativa che c' era a maggio, giugno le discussioni di legge prevedevano che il rimborso della prima rata andava così, mentre abbiamo inserito l' introito della seconda rata, ma l'abbiamo messo in salvaguardia di Bilancio e quindi l' abbiamo vincolato all' estinzione anticipata di mutui, quindi se entra estinguiamo mutui, ma ho anche detto però nell' intervento successivo nel dibattito con Martari, che le osservazioni che stanno venendo fuori in questi giorni molto probabilmente ci mettono nelle condizioni di altri comuni per i quali si sta discutendo e quindi con un'ottima probabilità riscuoteremo anche la prima rata.

CONSIGLIERE ROVERONI: se questo succede solo la prima ad essere contenta, se arriva

anche la rifusione della prima rata, non siamo i primi ad essere contenti però ora come ora almeno su questo non c'è certezza questo lo possiamo dire ecco, non lo prevede.

Secondo noi è stato sbagliata questa scelta l'anno scorso e le ricadute di quella scelta sbagliata a nostro apparire probabilmente ci saranno anche quest' anno.

Vorrei fare un'osservazione sul piano triennale delle opere tanto per cambiare discorso se no siamo sempre sull'IMU e sull'IRPEF e la nostra posizione in merito a questo credo sia chiara.

Il piano triennale delle opere pubbliche è apprezzabile perché non è il libro dei sogni, però è un po' minimalista, la scelta politica di questa maggioranza è quella di non accendere altri mutui ritenendo che questo sia un comportamento virtuoso, sì ma non esageriamo perché con la virtù praticando all'eccesso si può correre il rischio di morire di fame anche a un certo punto, quindi osservando comunque il piano triennale delle opere pubbliche, io noto che per il 2014 è prevista la realizzazione di una nuova scuola dell'infanzia nel capoluogo per un importo di 2.500.000 mila euro.

Non voglio entrare nel merito, esprimere un'opinione in merito al fatto che costruire un'unica scuola dell'infanzia in un unico luogo che conglobi anche l'asilo nido sia buona cosa oppure no, non voglio entrare nel merito di questa questione, ma quello che io chiedo, e lo chiedo anche al consigliere Angiolino Faccioli, nelle risorse previste per finanziare questa opera non è possibile introdurre quanto era previsto nel Piruea dell'Amministrazione Zanolli che tu ricordi benissimo, avevamo destinato alla realizzazione al grezzo perché la somma non bastava coprire tutto, di un'opera che avesse proprio questo questa finalità quella di una scuola materna dell' infanzia?

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Deliberazione di Consiglio N° 66/ 2013

La mia sollecitazione: se questa è la vostra volontà di costruire una scuola dell' infanzia fatto salvo che su questo non mi esprimo, ecco perché non pensare anche di utilizzare come risorse quelle che con quel Piruea eravamo riusciti in qualche modo a recuperare?

Questa è una domanda molto precisa. Ma lascia risponde Angiolino, Sindaco, comunque non ho finito l’intervento, lascia parlare Angiolino.

Sempre nel piano triennale, osservando il piano triennale delle opere pubbliche dove si parla di Dossobuono, cioè l'adeguamento antisismico delle scuole medie, insomma la frazione più popolosa del Comune mi sembra che abbia avuto un trattamento non di grande attenzione, non si poteva fare di più?

I consiglieri di maggioranza di Dossobuono sono contenti di questo Piano triennale che per la loro frazione non presenta molto, questa è una domanda Presidente, una domanda molto precisa, poi in merito al discorso dell'eventuale avanzo di Bilancio, questa Amministrazione intende utilizzarlo proprio per estinguere i mutui.

Noi sul piano politico pensiamo che sarebbe una scelta migliore, per noi ovviamente, quella invece di destinarla a investimenti, proprio per la ragione che dicevo prima, perché una politica di eccessiva custodita e austerità se da una parte è virtuosa, dall'altra parte rischia di far morire tutti di fame.

ASSESSORE MARAIA: volevo solo fare una domanda al Consigliere Roveroni, perché ha

premesso che la parte politica che lei rappresenta l'anno scorso votò contro l’abolizione sostanzialmente dell'IMU e qualche mese fa la parte politica che lei sempre rappresenta ha votato contro la reintroduzione dell'IMU in delibera di salvaguardia per questo ente.

Mi pare ci sia un po' di contraddizione di termini, ha votato contro quando l’abbiamo tolta e ha votato contro quando l’abbiamo rimessa.

SINDACO: faccio fatica a seguirvi perché non sento parlare di numeri, quindi per me le

considerazioni che state facendo sono tutte belle ma non hanno senso Consigliere Roveroni, non sento parlare di numeri, io non so come faccia lei il Bilancio a casa sua, ma qua lo dobbiamo chiudere con numeri.

Ripeto, c'è una tabella di numeri. Se lei mi dice “togliamo o abbassiamo l'addizionale IRPEF”, mi dice con cosa la copre? Non è che la taglia e basta.

Non c'è quella roba lì in bilancio. Comunque va bene, vi lascio dire cose ma ci vogliono i numeri, non seconda rata, numeri, se no parliamo di niente.

Altra questione, i Piruea. Se non parte il Piruea non c'è la scuola, perché il privato non è partito, non ha convenzionato, non è intenzionato a farla a oggi, quindi può prendere le sue carte del Piruea e buttarlo via, non è un problema nostro; è il problema che se il privato vuole attivarlo e ritiene che può attivarlo bene, se no si annulla il Piruea, il 70% la Regione li annullati, non è obbligo finché non ci si convenziona non c'è obbligo.

Siccome dove il Piruea non è mai stato convenzionato, perché il privato non ha voluto convenzionare, noi non possiamo obbligarlo a convenzionarlo, questo per legge.

Diversi sono gli altri che abbiamo messo in moto e che sono convenzionati. Ricordo che quando si fanno investimenti, siccome li avete fatti voi, non ho visto a Bilancio la

gestione. Quando si fanno opere ci vogliono i costi di gestione. Quando avete attivato il Piruea del metropol, costa trecento mila euro all'anno. Nelle voci che

avete fatto a bilancio non l’ho visto. Quando si fa un'opera, un teatro, una sala civica, poi bisogna gestirla; guardate che per ogni opera pubblica che si fa, il giorno dopo c'è la gestione da fare, è parallelo di mantenere.

In questo momento economico qua, quando si fa si devono avere anche le potenzialità di gestire perché altrimenti arriva il degrado, arriva una situazione di in gestibilità per il titolo primo – spesa corrente.

Mi permetto di osservare che, per quanto riguarda le scuole, se si è perso il passaggio sul concetto delle scuole noi proprio per diminuire i costi e per rendere più funzionali le questioni siamo per i poli scolastici, e lì concentreremo il più possibile, perché vuol dire palestre che funzionano ventiquattro ore, vuol dire scuole che consumano in maniera diversa, vuol dire che sono ecosostenibili, vuol dire che a questa situazione, in funzione anche di ampliamenti o di esigenze, per come sono dislocate le nostre scuole non hanno più possibilità deve crescere e nemmeno di migliorarsi. Sono

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stabili vecchi, che costano addirittura due milioni e mezzo per la messa a norma sismica (che con quattro milioni li fa i nuovi), per ritrovarsi ancora uno stabile vecchio che non può essere nemmeno ampliato.

In funzione dell'economia e delle possibilità procederemo ai poli scolastici, questo l'abbiamo sempre detto e questo è nelle nostre intenzioni, futuribili o domani mattina o quello che sarà, questa sarà la procedura che applicheremo perché oggi o si crea razionalità e razionalizzazione altrimenti non sei in grado di gestire; cosa che dissi anche sul Chievo quando partimmo con l'idea di fare i poli scolastici per metterli vicino agli impianti sportivi, perché hanno una potenzialità di giorno per le scuole e di sera per le associazioni sportive, invece di avere doppioni sul territorio, sia per le aree verdi sia per aree funzionali allo sport.

O li metti insieme in vicinanza e riduci i costi, altrimenti siamo costretti ad avere tutta una serie di situazioni che non riusciremmo più a gestire per i tagli che stanno arrivando, che arriveranno in futuro, per le responsabilità a cui dobbiamo andare incontro.

Lei sa benissimo che il Ministero dell’Istruzione agevola i poli scolastici, è una cosa che vuole e che da come indirizzo politico quella dei poli scolastici, quindi io sono d'accordo per i poli scolastici, sono stato d'accordo in Provincia per fare anche il polo delle superiori e dare la possibilità a persone che arrivano da Legnago di non dover andare per forza a Verona, avere un’offerta formativa territoriale.

È stata una scelta condivisa su cui la Provincia sta ragionando, allo stesso modo l’ho importata come scelta strategica anche sul Comune di Villafranca.

Sui Piruea ci sarebbe da spendere una giornata, ma mi fermo qua perché quelli che sono stati fatti le assicuro, e ho già invitato Paolo Martari a venire a vedere non stanno in piedi.

…. Metro quadro e metro cubo come fa a farlo? Come fa a fare i conti? E le ricordo che a Dossobuono questa Amministrazione, a differenza della sua, ha speso 6 milioni di euro in cinque anni, mai successo nella storia. E le ricordo che ci sono progetti su Dossobuono che stanno andando avanti, se fa così vuol dire che li sa, non può farmi rimprovero visto che abbiamo fatto fior di investimenti a Dossobuono e li stiamo continuando.

Sul territorio abbiamo portato dei benefici che mai li avevano visti in tanti anni. CONSIGLIERE PREDOMO: vorrei parlare proprio delle opere pubbliche, visto che vedo con

soddisfazione la soluzione del problema delle scuole elementari di Rizza che precedentemente quando ero consigliere di maggioranza, insieme all'Assessore all'Istruzione Maria Cordioli, più di una volta ci siamo incontrati sia con i genitori anche con le maestre per la problematica della mensa.

A suo tempo si pensava di fare solo la mensa, invece vedo con la grande soddisfazione che questa Amministrazione ha trovato una soluzione radicale, perché un investimento di un milione e 320 mila euro per mettere a norma la scuola elementare di Rizza a livello strutturale e anche dare una mensa per centocinquanta posti e fare anche due aule in più, devo dire che è una cosa per i cittadini di Rizza, visto che è una scuola che funziona e ci sono tante le adesioni, ci sono tanti bambini che vanno a scuola a Rizza, è una soluzione veramente stupenda per il paese di Rizza.

Quindi vorrei fare un ringraziamento a questa amministrazione per quello che sta facendo. Mi piacerebbe sapere quando iniziano i lavori e mi farebbe piacere che ci fosse un intervento

pubblico da parte dell’amministrazione per spiegare ai genitori e ai cittadini di Rizza e far vedere cosa si farà in quel luogo, perché sono veramente in attesa di sapere queste cose e se fosse il caso di venire a fare una riunione a Rizza sarebbe molto bello.

Secondo punto, mi piacerebbe sapere, visto che nel piano triennale proprio nell'anno 2013 c’è la realizzazione dei marciapiedi, quando quest'opera ha la possibilità di partire, perché anche questa opera è stata portata avanti, è stato votato proprio in quest'anno il progetto definitivo e tutto quanto.

Anche questa è un'attenzione che è sempre stata elaborata e studiata in ogni particolare, voglio ricordare il senso civico di tanti cittadine che hanno donato gratuitamente il terreno per fare questi marciapiedi e che, secondo me, anche questo è un punto a favore di questa Amministrazione.

ASSESSORE MARAIA: quindi la soddisfazione del consigliere Predomo si tradurrà in un voto favorevole al bilancio. CONSIGLIERE FACCIOLI: per quel che riguarda il Piruea le ha risposto il Sindaco, ma l'intenzione è

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proprio quella, stiamo andando avanti per realizzare l'asilo nido integrato e questo vogliamo portarlo avanti nell'ambito del 2014 ma finirlo nel 2015.

Quello che riguarda la scuola di Rizza che in un primo momento sembrava che dovessimo spendere quei 200 mila euro come Amministrazione per realizzare un container o l’aula mensa, fortunatamente è uscito questo Decreto del Fare da parte dello Stato e ci ha dato l'opportunità, qua va ringraziato sinceramente tutto lo staff dell'ufficio tecnico, che in poco tempo è riuscito a mettere insieme un progetto per far sì di ottenere quel contributo che, tutti sappiamo, è di 924 mila euro e stiamo attendendo l'ok da parte della Regione perché anche la Regione sta attendendo l’ok dallo Stato.

Una volta che avremo l’ok dalla Regione ci sarà la gara e naturalmente dopo partiranno i lavori, spero che nell'arco dei tre quattro mesi partano anche i lavori, per far sì che le scuole siano vicine ad essere terminate per l'anno prossimo.

Questo è un auspicio che vogliamo avere noi ma anche per i cittadini di Rizza che sono stati molto attivi per avere questa mensa, invece andremo a regolarizzare una scuola completamente, totalmente al nuovo.

Per quello che riguarda i marciapiedi, vorrei dire al consigliere Predomo, siamo in attesa del decreto di esproprio.

Non so, per me è stato fatto un esproprio e non c'è una donazione, dopo se i cittadini rinunciano ad avere i soldi per l'esproprio dei marciapiedi ben venga, sono soldi risparmiati da parte dell'Amministrazione.

Poi si andrà in gara e successivamente partiranno i lavori, però ci vorranno quei tre/quattro mesi anche per questo tipo di intervento.

CONSIGLIERE PAOLO CIRESOLA: volevo soffermarmi su questi ultimi discorsi. Sento

dalle ultime discussioni che si parla comunque di opere pubbliche, non può che rallegrarmi tutto questo, nel senso che comunque in una situazione difficile l'Amministrazione comunale, nonostante i tagli imposti da Roma, vari spending review, patti di stabilità, è riuscita a portare avanti le opere che sono state portate avanti con responsabilità, professionalità e realismo, ovviamente consci della situazione economica attuale e dei limiti imposti non solo dalla coerenza ma anche da una situazione più in alto di noi.

Sfogliando il Bilancio nella delibera, si vede una cosa pazzesca, si vede un campo di battaglia con cui ogni giorno l'Amministrazione comunale deve fare i conti, ed è per questo secondo me che il lavoro degli uffici tecnici, dei vari assessorati, dell’Amministrazione del Sindaco, ogni giorno ha a che fare con questi tagli, con questo cambi di carte in tavola, non è facile, ci vuole veramente una grossa preparazione.

Probabilmente questo discorso non piacerà molto Mario, se lui ha l'anima proprio da ragioniere io purtroppo non ce l’ho mai avuta e probabilmente non ce l’avrò mai, però mi hanno colpito molto tutti questi numeri, la situazione che l'Amministrazione precedente ha ereditato con questi trentacinque milioni di debiti e ancora più impressionante è leggere la situazione di quanto gli interessi su questi debiti di trentacinque milioni incidono ogni anno sul Bilancio comunale.

Per fare un paio di riflessioni, la situazione in cui ci troviamo e forse non è solo colpa di Roma ma anche di coloro che erano seduti ai nostri posti prima di noi.

Non voglio incolpare nessuno, probabilmente erano altri tempi, c’erano altre possibilità, sicuramente anche chi c'era seduto prima aveva a cuore la cittadinanza di Villafranca e comunque il suo benessere.

Però mi rifaccio a quanto detto dall'Assessore Maraia prima sulla questione delle responsabilità; io qui seduto ho la responsabilità di dare un voto e di esprimere una posizione che non possa gravare su coloro che speriamo un giorno potranno sedere qui al mio posto, penso che questa responsabilità dovrebbero averla anche tutti coloro che hanno la fortuna di sedere qui in Consiglio comunale, una responsabilità che è quella di lasciare una situazione migliore di quella trovata.

Pertanto per il futuro la mia posizione è di spronare l'Amministrazione comunale continuare a perseguire questo fine, quello dell'ammortamento dei debiti accumulati che secondo me va oltre a un fine politico vero e proprio, ma sfiora comunque la morale di ogni persona.

Pertanto personalmente do ancora maggiore appoggio all'operato di questa Amministrazione spronando sempre e comunque a voler dare una situazione economica migliore per le generazioni che verranno.

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CONSIGLIERE PREDOMO: vorrei chiedere, non ho capito bene il discorso sugli espropri. Da quello che so in Giunta poco tempo fa è stato pagato per gli espropri, perché non tutti hanno

aderito alla gratuità, qualcuno ha avuto mantenere la sua linea. Con i trentasei - quaranta mila euro avevano pagato già gli espropri, quello è stato penso il

passaggio in Giunta visto che una delibera di Giunta ha fatto questo passaggio qua, perché da quello che so io la maggior parte delle persone avevano dato gratuitamente più che espropri.

CONSIGLIERE ANGIOLINO FACCIOLI: dobbiamo aspettare il decreto, quando avremo in

mano il decreto di esproprio. Siamo impossibilitati a proseguire in questo momento se non abbiamo le carte in regola e aspettiamo questo decreto.

ASSESSORE MARAIA: quando c'è la cessione bonaria anziché fare un atto si può fare un

decreto si chiama proprio di cessione, quello che ci manca per avere un incartamento. CONSIGLIERE MARCO DALL’OCA: intanto voglio dire anch'io, come ha già fatto Paolo

Ciresola, voglio dire un bravo all'assessore al bilancio, alla Giunta, al Sindaco, agli uffici che hanno gestito un situazione difficile e sono arrivati a novembre con la gestione a dodicesimi e mi questo dimostra, secondo me al di là di quanti chili sia calato Marco come ragioniere capo, anche o comunque un'attenzione attenta ai conti e, se siamo arrivati fino qua con i continui cambi delle regole e le risorse di Bilancio, vuol dire che il bilancio era veramente sano e a abbiamo ereditato una tranquillità, tra virgolette, di Bilancio positiva, e questo è dovuto ed è sincero.

Entrando nella squisita polemica politica, mi piace anche l' agone in questo senso, io non ho ancora capito una cosa, e mi rivolgo a Paolo, cosa dobbiamo mettere noi della maggioranza in proposito alla tassazione IMU prima casa e tassazione IRPEF.

Penso che la passata Amministrazione ha fatto un atto chiaro prima di andare a votare, non l'ha fatto dopo, che ha detto noi amministreremo con una tassa sola, che è l'IRPEF, la portiamo al sette per mille.

È andata al cospetto dei cittadini per una serie di cose e ha vinto, non vedo niente di scandaloso o di furbo in questo perché l'ha detto in maniera chiara, non poteva due anni prima tirarlo via perché due anni prima non c'era.

Perché qua sono venuti fuori mille discorsi, ma due anni prima non c'era, non è che l'ha tirata via prima delle elezioni, non c' era prima, la tirata via quando c'era e fatalità c'erano le elezioni.

Perciò non lo vedo furbo, è stata la scelta politica; la tassazione sui servizi la pagano tutti in base al reddito, con le dovute esenzioni.

La tassazione sulla casa, la maggioranza di allora, e io condivido, l’aveva ritenuta la tassa che si poteva togliere.

Se però, come ha detto Isabella, di doman non v’è certezza, si cambiano le regole del gioco, e l'ho già detto cinquanta mila volte, si gioca con le regole del gioco, oppure qua si tenta di sopravvivere con la regole del gioco mantenendo la filosofia che è quella di mettere il meno possibile le mani nelle tasche dei cittadini.

Questa è una filosofia che è questa amministrazione, questa maggioranza, vuole portare avanti ancora, adattandosi agli strumenti che lo Stato darà.

Lo Stato sta facendo finanza creativa, sta facendo leggi creative, noi cercheremo con più fantasia, più che furbizia, di sopravvivere in questo, magari con più impegno.

Ritengo leggermente populista, non avevo capito bene quando aveva detto Paolo, me l'ha spiegato molto bene Isabella, nel dire se ritorna l’IMU prima casa, dare indietro l'IRPEF.

Questa la ritengo una proposta populista e incoerente con quello che è stata la nostra filosofia, perché ne abbiamo detto ai cittadini di Villafranca prima di andare a votare: se ce la facciamo vogliamo amministrare con una tassa sola, abbiamo scelto la tassa.

Ritengo importante, ritengo saggia come operazione quella dell'abbattimento dei mutui. Tutti noi ci stiamo scandalizzando dei buchi delle banche, di quello che è successo, noi abbiamo visto che l' economia magari, non voglio fare un discorso da grande economista, se ai manager dai un obiettivo alto da raggiungere in tre - quattro anni e dopo gli dai un grande premio, questi raggiungono magari il Budget e prendono il premio a scapito di tutte quante le regole, a scapito magari di scelte di

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ponderatezza, di oculatezza, che possono far sì che l' economia proceda non in maniera gonfiata, magari si inventano i fondi spazzatura, si inventano mille cose.

Il buon amministratore, se vuole avere un'amministrazione di largo respiro e fare l'amministratore, secondo me quello che sta facendo, l'impostazione che ha dato Mario, l'impostazione della passata Amministrazione a cui do merito, l'impostazione che porteremo avanti è quella di sgonfiare il Comune dei debiti.

È facilissimo fare mutui, è facilissimo fare opere pubbliche con mutui perché tanto scarico il peso alle Amministrazioni future; c'è da chiedersi se questo è buona amministrazione.

Non sto dicendo che chi ha preceduto ha fatto delle cattive amministrazioni, bisogna tarare conforme il Bilancio conforme le regole del Bilancio e così via l' azione amministrativa, portare da centoquaranta a novanta l'indebitamento, anche perché la soglia mi pare sia centoventi in base al quale non si potevano più fare mutui, noi eravamo addirittura fuori soglia.

Perciò questo, non voglio dire che dimostra una generosità, perché Mario dice che amministrerà ancora per 2/3 mandati, per questo fa questo tipo di ragionamento, però penso sia un ragionamento di buona amministrazione che tutti noi, nelle nostre case, dobbiamo fare.

Questo non vuol dire che questa Amministrazione nel corso del quinquennio non accederà ai mutui.

Concordo anche con Isabella quando dice che i mutui possono dare uno sprone, possono dare uno sprone all'economia, però non è tutto male fare mutui, ma siamo ancora, e concordo su questo, nella fase che dobbiamo recuperare delle risorse per poterle impiegare nella spesa corrente, perché il mantenimento dei servizi oggi, a mio avviso, non è un ripiegarsi in diminuendo una minuzio dell'attività amministrativa, perché se riusciamo a mantenere a casa nostra la stessa qualità di vita oggi la vede già un successo, ma mantenere i servizi rispondendo anche, e qua do ragione al Sindaco, le opere fanno volano, fanno economia, ma dobbiamo anche dare risposte nei servizi, recuperare un'attenzione al sociale.

Ci sono dei momenti in cui si possono fare le autostrade, dei momenti che bisogna mantenerle, dei momenti che si può fare dell'altro. Secondo me questo al momento di fare anche altro.

Piano degli investimenti delle opere triennali. In questo Consiglio si è sempre detto: “è il libro dei sogni, non va bene perché è il libro dei sogni, mi prendi in giro”… adesso diciamo “è troppo spicciolo” e tutti sappiamo, perché tutti a momenti alterni sediamo dalla parte di là dei banchi, tutti sappiamo quanto conta la prima colonna.

Dopo, tutto il resto, se andiamo a vedere anche degli ultimi vent'anni nei piani triennali ha sempre contato forse la prima colonna, la colonna dell’anno che viene. Tutte le altre colonne servono o per accontentare il consigliere perché non rompa le scatole, o perché si è sotto le elezioni, o per dare dei segnali politici importanti… la piazza di Alpo penso che sia nel terzo anno di programmazione, ma devono essere sette anni che è nel Bilancio, sempre nel terzo anno di programmazione, come anche Caluri sono 14 anni che è nel terzo anno delle opere triennali.

Perciò dico, concentriamoci in maniera seria, sappiamo leggere le carte ed è quello, dopo le provocazioni sono giuste, nel senso che la provocazione su Dossobuono: a Dossobuono la passata Amministrazione ha investito sei milioni di euro.

Sono tot mila euro ad abitante, i maligni della maggioranza dicono tot voti ad abitante, e non è voto di scambio, perché le opere sono state fatte per la comunità.

Lo stesso vale per Rizza, dopo un risultato elettorale diciamo così così, viene fatta subito la scuola nuova, allora ha sempre ragione il detto della vecchia Democrazia Cristiana: aspetta che compro quello dall’altra parte, perché l’amico ce l’ho già, quello che deve venire con me è meglio che lo paghi di più. Lo dico come battuta!

Rispondo così per dire, a Dossobuono non c'è niente, non è vero che a Dossobuono non c'è niente e non voglio che passi, non è giusto che passi, perché a Dossobuono sta girando la voce “vedrai l'Amministrazione nuova adesso ci bastonerà, adesso qua…” non è vero, bisogna dire le cose come stanno e Rizza ne è la prova.

Dossobuono ha avuto sei milioni e la filosofia del giro, perché le necessità le hanno tutte le frazioni oltre che il capoluogo, è giusto che venga fatto questo giro, che le opere vengano fatte dove c'è veramente necessità.

Mi ero segnato la frase di inizio, ma me l'ha rubata Isabella stasera, dopo l'intervento di Mario perché io avevo iniziato dicendo “chi si loda si sbroda”, però vi dimostro il contrario, siccome Mario

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ha già fatto lui una carica di autostima e qualcuno ha già detto “chi si loda” io comunque finisco con la frase “chi si loda non si sbroda” se fissa in maniera chiara e ferma quello che fa.

CONSIGLIERE ZAMPERINI: per quel che riguarda il bilancio farò un intervento solo che sarà

anche una dichiarazione di voto, concordata peraltro anche con il consigliere Pecoraro che ha dovuto andare per un impegno lavorativo fuori Comune.

Partiamo dall’IMU, bisogna ritornare indietro a luglio, alla famosa delibera del 25 luglio per la quale noi ci siamo alzati e siamo andati via, interpretata come una polemica aperta, in realtà era semplicemente come abbiamo detto nel verbale che avremmo fatto delle valutazioni più attente nel momento in cui avremmo saputo cosa aveva effettivamente intenzione di fare lo Stato, perché si parlava di togliere la prima rata, i tagli sulla seconda, forse la prima, forse nemmeno una delle due, ad agosto ha rischiato di cadere il Governo sul tema dell'IMU sulla prima casa evidentemente, e quindi non c'erano elementi per fare una valutazione complessiva su quelle che erano effettivamente le volontà dell'Amministrazione.

Sarebbe stato interessante magari capire se lo Stato non avesse trovato la copertura cosa avrebbe fatto il Comune.

L'avrebbe mantenuta? L'avrebbe introdotta? Ma non è oggetto di questa delibera e di questo Bilancio.

Il Bilancio parla chiaro, il Bilancio dice che l’IMU prima casa non è stata inserita, l’IMU seconda casa è stata inserita, di fatto il Bilancio è stato chiuso anche senza la seconda rata dell'IMU, se dovesse arrivare e magari dovesse arrivare anche la prima rata, evidentemente si andrà ad abbattere i debiti e quindi si sta andando ad estinguere i mutui, soprattutto i mutui che hanno un tasso di interesse molto elevato, e devo dire che sulla politica dell'estinzione dei mutui noi siamo assolutamente favorevoli, condividiamo quello che è stato fatto, quello che si fa in questo Bilancio.

Su quello che è stato fatto negli ultimi anni, noi siamo convinti che sia giusto in questo momento qua ridurre l'indebitamento dell'ente in maniera tale da evitare che vengano tolte delle risorse al Titolo primo e quindi alle spese correnti, quindi una scelta saggia quella fatta gli ultimi anni dal Comune di Villafranca, non demonizziamo lo strumento dell'accensione dei mutui perché evidentemente le amministrazioni precedenti che lo hanno fatto, di colore politico diverso, hanno potuto farlo, lo hanno fatto e hanno anche realizzato, nella maggior parte dei casi, delle opere pubbliche di cui ha usufruito tutta quanta la cittadinanza, per cui si poteva fare.

Oggi il contesto è completamente diverso, è giusto e tener conto del contesto e lasciare alle amministrazioni che verranno dopo di noi un Bilancio che non abbia quest’aggravante dell'indebitamento, o comunque lo abbia il meno possibile.

Per quel che riguarda l'IRPEF e in generale la tassazione, siamo andati a riprenderci un po' quelli che sono stati i verbali dell’approvazione del bilancio di previsione 2012, era il 5 luglio del 2012, era stata appena presa la decisione di esentare l’IMU prima casa, noi votammo in quel Bilancio fermamente convinti, dopo la discussioni all'interno della maggioranza, ci sono state, ma è giusto che sia così, e abbiamo votato anche il rendiconto al 30 aprile, il rendiconto dell'esercizio 2012 per cui, anche se eravamo in campagna elettorale, abbiamo fatto quello che secondo noi erano giusto fare.

In quella sede avevamo chiesto sostanzialmente, a fronte di una scelta importante quella di togliere l'IMU sulla prima casa, una scelta che noi abbiamo condiviso e che è venuta da un certo tipo di percorso, che non vale la pena di ricordare ma che abbiamo già detto, e l'addizionale IRPEF che è stata portata dal quattro al sette per mille vedere se nelle piaghe, più che nelle pieghe, del Bilancio si poteva effettivamente portare ad abbassarsi un pochino.

Evidentemente sapevamo che era una cosa difficile, quel in quella in quella sera la dichiarazione a nome del nostro gruppo venne fatta dal consigliere Facincani, ma poi consigliere Terilli e il consigliere Residori sposarono in pieno quelle parole e vedere effettivamente di dare un segnale.

Sapevamo perfettamente che un punto di addizionale IRPEF vale trecentoventi -trecentotrenta mila euro, non era facile trovarli, il punto era dare un segnale se fosse possibile e poi abbiamo dato due indicazioni, una delle quali è stata recepita bene.

La prima è quella della tassa di soggiorno e difatti poi la Giunta si è attivata immediatamente e la tassa di soggiorno è diventata attiva ed effettivamente viene applicata anche all'interno del Comune di Villafranca.

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L'altra è una tassa molto diversa in realtà, sui grandi eventi perché ritenevamo allora e oggi a maggior ragione che i grandi eventi (con grandi eventi intendiamo la Notte bianca, i grandi concerti che attirano su Villafranca un sacco di gente) avessero un polo attrattivo di carattere culturale, musicale potessero portare delle risorse a Villafranca.

Rilanciamo l’idea di allora, sappiamo che non è semplice, sappiamo che evidentemente anche la Giunta ha cercato con la notte Bianca col piano parcheggi, si è cercato di fare qualche cosa.

Lanciamo l'idea di una percentuale dei biglietti dei grandi concerti, un 5% per esempio, da destinare alle entrate comunali da destinare poi alle spese per il patrimonio, per il centro storico insomma, ricordiamoci che anche il nostro bel castello ha necessitato di interventi di restauro importanti che sono stati fatti in questi anni per più di ottocento mila euro, solo nella precedente Amministrazione, e quindi riportare qualche risorsa.

Due numeri, visto che evidentemente si parlava di numeri; ci sono stati degli anni altalenanti in realtà per le presenze al castello, ci sono stati anni dove si è superato abbondantemente cinquanta mila persone, altri in cui si è rimasti sotto, ma facendo un quaranta euro, e quindi il 5%, due euro per cinquanta mila persone, vengono fuori cento mila euro che possono essere investiti sul centro storico di Villafranca, e penso che sia una risorsa in più.

È chiaro che non è semplice questo, capiamo anche le difficoltà del momento e dei privati a fare una scelta di questo genere e ed è stato giusto investire sul ritorno d'immagine, cioè si è data la possibilità di realizzare questi eventi affinché Villafranca diventasse l'alternativa dell'Arena di Verona; all'interno dalla Provincia di Verona è un polo attrattivo a livello internazionale, quindi capiamo perfettamente che non sarà semplice.

Lanciamo questa idea perché ci sembra giusto farlo, soprattutto perché sono cambiate le condizioni nell'arco degli anni e soprattutto in quest'ultimo anno, abbiamo già sottolineato che la tassazione purtroppo è aumentata.

Poi è il discorso sempre legato al bilancio della Tares di cui abbiamo detto tutto: è una tassa iniqua, che noi non condividiamo, le responsabilità non sono dell'ente, non sono del Comune di Villafranca, anche sulle opere pubbliche noi abbiamo preso atto della cura dell'ente delle opere pubbliche, però abbiamo capito anche il senso, non è più il libro dei sogni: si mettono le opere pubbliche che effettivamente hanno una buona possibilità di essere realizzate e ci sono delle opere pubbliche importanti, noi sottolineiamo alcune, il Consigliere Predomo ne ha sottolineate due importantissime per la frazione di Rizza, ricordiamo la riqualificazione di via Nino Bixio che deve essere tra le priorità e sappiamo che è tra le priorità dell'Amministrazione comunale perché è una delle tre vie più importanti di Villafranca, quindi anche la diminuzione dentro di queste opere pubbliche nel piano triennale non la vediamo necessariamente come negativa, il Consigliere delegato ai Lavori Pubblici ha detto che è inutile mettere cinquanta opere se poi possiamo realizzarne solamente cinque, meglio mettere queste cinque, concentrarsi su queste cinque fermo restando che l'Amministrazione, come ha fatto per la scuola di Rizza, dovessero venir fuori delle opportunità, penso che farà lavorare gli uffici tecnici per poter cogliere queste opportunità.

Quindi sull'indebitamento, abbiamo detto, siamo assolutamente d'accordo, noi complessivamente abbiamo degli aspetti diciamo negativi ma anche degli aspetti estremamente positivi in merito a questo bilancio.

Il nostro voto sarà un voto di astensione, diciamo un'astensione abbastanza positiva, speriamo che effettivamente possano essere accolte queste nostre proposte e a fronte di alcune cose che effettivamente magari hanno portato a delle polemiche in passato, che queste polemiche ormai siano alle spalle, che si possa lavorare con la coperta cortissima che c'è adesso, affinché si possano effettivamente dare delle risposte ai cittadini, ricordando che il Comune di Villafranca se è un Comune a bassa tassazione è perché tante Amministrazioni hanno lavorato in questo senso. Era uno dei comuni più a più bassa tassazione all'inizio degli anni 2000, il terzo addirittura per erogazione di servizi, ha saputo mantenere in alcuni momenti di difficoltà dei servizi di qualità, li ha sottolineati l'assessore Maraia: l'attenzione al sociale dove non è stato tagliato niente, l'attenzione per le scuole paritarie devono è stato tagliato niente anzi è stato dato anche l'incremento Istat in convenzione, quindi sono stati erogati dei servizi importanti e ci auguriamo che effettivamente si possa andare avanti in questa direzione.

CONSIGLIERE MARTINA PASETTO: brevemente, la mia è una dichiarazione di voto

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positivo perché concordo innanzitutto con la linea politica di ridurre l'indebitamento e quindi non accendere nuovi mutui che sicuramente non farebbero raggiungere questo obiettivo.

Per quanto riguarda a Dossobuono, da abitante della frazione dico che i sei milioni che sono stati spesi sono visibili e le opere negli anni scorsi sono state fatte e molte.

Quindi è giusto, visto le scarse risorse, che la frazione non venga abbandonata ma comunque bisogna anche prendere atto del fatto che vi siano altre frazioni di cui occuparsi e quindi preferisco che ci sia un programma di opere pubbliche che sia più snello, che non sia un libro dei sogni ma che dia l'idea di una proiezione realistica di quello che poi sarà fatto piuttosto che idee che poi non vengono portate avanti.

CONSIGLIERE ADRIANO CORDIOLI: voglio allacciarmi ai complimenti che ha fatto il

collega Marco Dall’Oca oltre che altri colleghi agli uffici, al Sindaco, alla Giunta e ai Consiglieri che hanno permesso di chiudere questo Bilancio dell’ente..

Sottolineo solo due o tre punti che ho avuto modo di rilevare anche nella passata Amministrazione che sono stati riportati anche questa sera, forse anche in maniera sbagliata.

Sull’IMU prima cosa sottolineamo che nessun cittadino villafranchese paga l'IMU prima casa perché il nostro Bilancio non prevede nessun introito sull’IMU prima casa, quindi il fatto di aver abbandonato questa Sala Consiliare quando è stato reintrodotto, era stato spiegato ampiamente che era il tentativo o la possibilità di non perdere i possibili trasferimenti statali a fronte del gettito IMU prima casa, non c'era bisogno di abbandonare l'Aula nel momento in cui si va a votare.

Si rimaneva, si poteva fare una scelta sapendo che nessun cittadino avrebbe pagato, pagherà l'IMU sulla prima casa.

Quindi questo è da rimarcare perché questa sera si sono sentite inesattezze impressionanti su questa cosa.

Il Bilancio non prevede introiti da IMU prima casa, l’ha sottolineato l'assessore, è da rimarcare perché se no si esce di qua e si è convinti che se lo Stato centrale non gira i fondi i cittadini devono pagare.

No, i cittadini non pagheranno l’IMU prima casa perché il nostro Bilancio si chiude senza questi fondi.

Chi conosce di Bilancio, io purtroppo onestamente manifesto la mia ignoranza, ma in cinque anni di amministrazione ho imparato che non si possono mettere a Bilancio cifre ipotetiche.

Il Bilancio dell'ente pubblico è dato da cifre certe, quindi pretendere di abbassare il gettito IRPEF con il possibile rimborso non può stare in piedi perché allo stato attuale non abbiamo la certezza che lo Stato ci girerà i soldi.

Questo accadrà nel 99% dei casi, però la certezza non ce l'abbiamo quindi non si può mettere a bilancio una cifra che non è certa. Questo sì sarebbe stato un comportamento scorretto, se fosse stato fatto.

A riguardo del fatto che ora ha sottolineato il Consigliere Roveroni, che è stata fatta la scelta di aumentare l'IRPEF per togliere l'IMU.

Questo non corrisponde al vero perché l’IMU è stata tolta, l’IRPEF è stata aumentata a fronte di un taglio dei trasferimenti statali di circa, se non se non vado errato, l'Assessore sicuramente lo ricorderà molto meglio, di oltre due milioni e duecento mila euro.

A fronte di questo taglio statale, Paolo, siamo stati costretti a rivedere come ha sottolineato il bene del Sindaco, se chi è sopra di noi lascia le cose come sono non abbiamo un motivo per andare a toccarle, se chi è sopra di noi dice “tu quest'anno di fare con due milioni duecento mila euro in meno”, noi siamo obbligati ritoccare le cose e, per quanto abbiamo ben operato, siamo stati obbligati a fare una scelta, come ha ben sottolineato Marco Dall’Oca.

La scelta è stata quella che noi ritenevamo la tassazione più equa per i cittadini quindi IRPEF e non IMU.

Questa è stata una scelta politica legittima che è stata portata avanti fino in fondo dalla passata Amministrazione e anche da questa Amministrazione che ha succeduto quella del Sindaco Faccioli.

Per quanto riguarda i mutui, due o tre giorni c’era un dibattito in televisione in cui vi era un rappresentante dello Stato francese; allora loro hanno un indebitamento del 93%, l’Italia ha un indebitamento del 137 - 138%.

Sapete quanto comporta per lo Stato italiano ha questa differenza di indebitamento: sono

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all'incirca 25 miliardi di euro: una legge di stabilità, come la chiamano adesso, non più Finanziaria. Quindi dicevano che la Francia a sommi capi è alle stesse condizioni dell'Italia soltanto che a

questi 25 milioni di interessi in meno da pagare e di conseguenza è agevolata nel mantenere i conti pubblici in ordine.

Quindi se noi andiamo ad aumentare i mutui, io non vado a pensare alle mie figlie, io vado a pensare alla generazione di giovani Consiglieri che siedono in questo Consiglio comunale, penso a Claudia Barbera, Paolo Ciresola, Riccardo Luise, Jessica Cordioli, Martina Pasetto, Luca Zamperini, tutti i giovani. Voglio dire, con quale coraggio io vado a scaricare sulle loro spalle le scellerate spese portate avanti da amministrazioni che, con poca lungimiranza, hanno caricato l’ente di ulteriori debiti.

I debiti, come è stato ampiamente spiegato, vanno a ricadere sul titolo della spesa corrente. La spesa corrente sappiamo che è quella che permette di mantenere i prioritari servizi sociali; prima l'Assessore Maraia con molta chiarezza ha spiegato che il Comune di Villafranca ha tre milioni e trecentocinquanta mila euro nell'ambito della spesa sociale, elargisce un milione duecentosessantacinque mila euro di contributi alle scuole paritarie.

Questi contributi per il sociale e per le scuole paritarie vengono dal titolo primo spesa corrente, se noi carichiamo tutto il capitolo della spesa corrente con gli interessi debitori dei mutui, è chiaro che, come ha spiegato il Sindaco, se la coperta si accorcia gli interessi dei mutui bisogna pagarli, i soldi per dare il contributo alle scuole paritarie e ai servizi sociali del Comune non ci sono e quindi è lì che saremo obbligati, volenti o nolenti, a tagliare.

È per questo che non ha senso andare ad accendere altri mutui, fermo restando che, come ha spiegato bene il Sindaco, le opere pubbliche la passata Amministrazione e anche questa Amministrazione le ha sempre fatte e sempre cercherà di farle. Ma non sicuramente andando ad accedere ad altri mutui.

Mi fermo qua, anche perché mi hanno detto di essere contenuto. Quindi, a nome di tutti i consiglieri di maggioranza, il nostro voto sarà ampiamente favorevole a questo bilancio di previsione.

CONSIGLIERE LUCA ZAMPERINI: ho dimenticato una domanda per l’assessore, se può

rispondermi. È una domanda che è stata fatta da alcuni cittadini. Il comodato d'uso gratuito della casa ai figli con l'IMU era stata equiparata a seconda casa, se

sbaglio correggetemi, nel senso che se io do una casa al figlio, con l’IMU devo pagare, con l’ICI non accadeva.

Alcuni cittadini hanno fatto notare e chiesto se effettivamente vi è la possibilità che la seconda rata venga esentata dal decreto di inizio ottobre, l'avete preso in considerazione? Non lo prenderete in considerazione?

Nel senso, la seconda rata si potrebbe esentare per scelta? Solo la seconda.

ASSESSORE MARAIA: no, perché alla pari di quello che succede, che succederà per tutti quanti i comuni d’Italia, il fondo perequativo che ha messo a disposizione lo Stato non copre questa possibilità.

Ultimata la disamina;

IL CONSIGLIO COMUNALE Uditi gli interventi dell'assessore Maraia, del Sindaco e dei consiglieri Paolo Martari, Predomo,

Roveroni, Faccioli Angiolino, Ciresola Paolo, Dall'Oca Marco, Pasetto, Cordioli Adriano; Ritenuto di approvare la proposta per le motivazioni nella stessa contenute; Preso atto del parere favorevole in ordine alla sola regolarità tecnica espresso sulla proposta di

deliberazione dal Dirigente dell'Area Economico Finanziaria e dal responsabile del Servizio Finanziario in ordine alla regolarità contabile, ai sensi dell'art. 49 del D.Lgs n. 267/2000;

Con VOTI FAVOREVOLI DICIASSETTE, CONTRARI CINQUE (Martari Paolo, Martari,

Gianni, Melotti, Roveroni, Turrina) su consiglieri presenti VENTIQUATTRO, votanti VENTIDUE e

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ASTENUTI DUE (Predomo, Zamperini) espressi mediante voto elettronico, debitamente accertati dal Presidente con l'ausilio degli scrutatori nominati in principio di seduta e con la collaborazione del Segretario Generale;

DELIBERA

- di approvare la sopra riportata proposta. -------------------

Inoltre,

IL CONSIGLIO COMUNALE

Stante la necessità di dare corso agli adempimenti conseguenti;

Con VOTI FAVOREVOLI DICIASSETTE, CONTRARI CINQUE (Martari Paolo, Martari, Gianni, Melotti, Roveroni, Turrina) su consiglieri presenti VENTIQUATTRO, votanti VENTIDUE e ASTENUTI DUE (Predomo, Zamperini) espressi mediante voto elettronico, debitamente accertati dal Presidente con l'ausilio degli scrutatori nominati in principio di seduta e con la collaborazione del Segretario Generale;

D E L I B E R A Di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134 – 4° comma – del D.Lgs. n. 267/2000.

----------------- Il Presidente, visto l'esito della votazione, ne proclama il risultato.

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Deliberazione di Consiglio N° 66/ 2013

Deliberazione di CONSIGLIO COMUNALE N. 66 DEL 14/11/2013 Letto, confermato e sottoscritto

IL PRESIDENTE f.to Dott. TABARELLI CRISTIANO

IL SEGRETARIO

f.to GOBBI DOTT. LUCIANO

°°°°°

REFERTO DI PUBBLICAZIONE (art. 124 del D.Lgs. n. 267/2000 )

Su attestazione del Messo Comunale si certifica che copia della presente deliberazione viene affissa all’Albo Pretorio a partire dal giorno …………………………………………….., e vi rimarrà per la durata di giorni 15 consecutivi. La presente copia è conforme all’originale. Villafranca di Verona, ………………………. F.TO (…………………………….) La presente deliberazione è divenuta esecutiva: � per decorrenza dei termini ai sensi del 3° comma dell’art. 134 del D.Lgs. n. 267/2000

(10 giorni dalla pubblicazione) in data ……………………………

X dichiarata immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134 – 4° comma del D.Lgs. n. 267/2000 in data 14/11/2013……….. Villafranca di Verona, ……………………………. F.TO ( ………………………)

copia conforme all’originale ad uso amministrativo. Villafranca di Verona, ……………….