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Comune di Lajatico Provincia di Pisa PIANO INTEGRATO Valutazione clima acustico Marzo 2015 ING. LUCA GIGLIOLI Via Volterrana n° 51 56030 Lajatico (PISA) tel/fax 0587643027 P.IVA: 01822380505 Info @ studio bocelli.com PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE E URBANISTICA DELLA FRAZIONE “La Sterza”

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Comune di Lajatico Provincia di Pisa

PIANO INTEGRATO

Valutazione clima acustico

Marzo 2015

ING. LUCA GIGLIOLI

Via Volterrana n° 51 56030 Lajatico (PISA) tel/fax 0587643027 P.IVA: 01822380505

Info @ studio bocelli.com

PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE E URBANISTICA DELLA FRAZIONE “La Sterza”

Acustica Architettonica e Ambientale Campi Elettromagnetici, Radon e Radioprotezione, Sicurezza, V.I.A

Via Amendola 26, 57023 Cecina (LI) Tel e Fax 0586/630474, Cell. 347/7304155

e-mail: [email protected]; [email protected] PI 01518800493

Valutazione previsionale di clima acustico per la realizzazione del Centro Educativo ZeroSei “Alessandro Bocelli” nel Comune di Lajatico

Riferimento Variante di Regolamento Urbanistico UTOE 3 La Sterza.

Valutazione dei requisiti acustici passivi (art. 8 Legge Quadro n. 447/95; art. 12 L.R. n. 89/98; DPCM 5/12/1997)

RICHIEDENTE:

Comune di Lajatico

LUOGO DELL’INSEDIAMENTO:

Comune di Lajatico, Loc. La Sterza

TIPOLOGIA DI INTERVENTO: Realizzazione di edificio a uso scolastico.

Il Progettista

il Direttore dei lavori

Il Committente

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Valutazione dei requisiti acustici passivi

Indice

1. Integrazione alla valutazione del clima acustico del 2013 e

conclusioni.

Allegato : Valutazione del clima acustico del 2013 e dichiarazione del

legale rappresentante e tavola di piano regolatore.

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Valutazione dei requisiti acustici passivi

1) Integrazione alla valutazione del clima acustico del 2013 e conclusioni La presente relazione, che comprende la valutazione del clima acustico per la realizzazione di edificio a uso scolastico, è redatta ai sensi dell’art. 8 della L. n. 447/95 e dell’art. 12 della L. R. n. 89/98 e della Delibera di Giunta Regionale Toscana n.857 del 21.10.2013 “Definizione dei criteri per la redazione della documentazione di impatto acustico e della relazione previsionale di clima acustico ai sensi dell’art. 12. Comma 2 e 3 della Legge Regionale n. 89/98. Il corpo della relazione e tutte le conclusioni inerenti il clima acustico in cui si inserisce la scuola sono identiche a quelle della relazione del 2013 perché nulla è mutato nelle condizioni generali della zona e le misure erano state eseguite ad hoc in modo che fossero caratteristiche della rumorosità dell’area e quindi al ricettore. Erano state valutate le modiche alla viabilità circostante legate alla presenza della scuola e quelle rimangono immutate. Dietro la scuola è prevista la realizzazione di 14 nuovi alloggi residenziali (per dichiarazione della Committenza che afferma di voler progettare solo abitazioni). Il clima acustico idoneo per una scuola (ed era stato valutato per una classe II in facciata al fabbricato) è altrettanto idoneo per abitazioni. Per adesso non vi sono i progetti esatti e la distribuzione degli alloggi in uno o più fabbricati ma dati i livelli registrati nelle misure diurne, con le attività aperte e il traffico, nel periodo notturno, a voler essere cautelativi, si registrano livelli di almeno 4 dB inferiori rispetto a quelli stimati di giorno nella relazione allegata. Ergo, in facciata alle abitazioni mi aspetto livelli non superiori 52.9-4.0=48.9 dB(A), inferiore al limite assoluto di immissione di classe III. Nel periodo notturno il movimenti di auto che venga fuori da 14 abitazioni è trascurabile per qualsiasi viabilità. Mancava la valutazione dell’impatto acustico del parcheggio. Nel 2013 era stato previsto un parcheggio grande davanti alla scuola ed era stata rimandata la discussione perché una cosa del genere avrebbe obbligato anche a misure di chiusura del medesimo in orario scolastico con sistemi a sbarra temporizzati. Nel nuovo piano regolatore è stato previsto, come da figura successiva, un parcheggio lungo, distribuito lungo la via di accesso alla scuola, in parte in uso alla scuola stessa e davanti alla scuola un parco pubblico.

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Figura 1: tavola di variante di piano regolatore. L’originale in scala è in allegato.

In rosso, in figura 1, sono cerchiati in rosso i parcheggi in uso esclusivo alla

scuola. Il parco pubblico viene pensato e vissuto come “appendice” della scuola, per

le informazioni ricevute. Il clima acustico, per le ovvie conclusioni cui si è giunti per la scuola stessa, è idoneo e in linea con quanto imposto per la classe III. Durante l’orario scolastico verrà poco o nulla frequentato dai bambini, per ovvie ragioni di orario uguale per tutti e sarà luogo di arrivo per i genitori in attesa dei piccoli all’uscita.

Il parcheggio è dato da 74 posti + 1 per lo scuola bus. A un evento che comprende ingresso e uscita dal parcheggio si assegna il SEL di 80 dB(A) a 1.5 m nelle more di cautela di quanto è stato fatto nella relazione allegata al paragrafo 6. Con una misura diretta svolta dal Tecnico nel 2007 nel parcheggio di Piazza della

Scuola

Resede della scuola

Fabbricato residenziale già esistente nel 2013

Parco pubblico

Zona delle future abitazioni (14)

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Chiesa a Soiana, comune di Terricciola, fonometro a 1.5 m dal passaggio di una Ford Focus SW, davanti al muro di recinzione della piazza, l’evento movimento di un’auto in parcheggio ha compreso l’arrivo del conducente, accensione del mezzo, messa in moto, due giri intorno alla piazza, uscita e ritorno da strada in salita, spegnimento del motore, uscita del conducente e chiusura sportello. SEL evento pari a 77.7 dB(A) a 1.5 m. Un SEL di 80 dB(A) è ancora più cautelativo, specie per un parcheggio come questo che fa fare molte meno manovre per entrare e uscire ed è più che idoneo a descrivere l’ingresso e l’uscita di un’auto o di un mezzo piccolo come lo scuola bus.

Il parcheggio viene schematizzato come una sorgente lineare infinita posta a 10 m di distanza dalla scuola e dagli altri ricettori. La legge di attenuazione per divergenza è L=L0-10log(d/d0) dove d0 distanza di riferimento qui è pari a un metro e mezzo e d pari a 10 m.

Per la valutazione del criterio differenziale al ricettore si assegnano 38 eventi come descritti in un’ora, la peggiore, in orario scolastico di uscita dei bimbi, (il parcheggio intero che si svuota e si riempie). Il livello equivalente di pressione sonora emesso al ricettore è pari a 52.0 dB(A). Il livello ambientale, a partire dal residuo più basso registrato, è pari a 52.0+49.6=53.9 dB(A) e il differenziale pari a 53.9-49.6=4.3 dB(A), al di sotto del limite pur in una condizione praticamente irrealizzabile.

Per valutare il livello assoluto di immissione si considerano in totale nelle 16 ore del diurno 320 eventi come quelli indicati, 320 ingressi e 320 uscite, come se fosse il parcheggio di un centro commerciale. Il livello emesso dal parcheggio è pari a 49.2 dB(A), inferiore al limite assoluto di emissione diurno di classe III e anche di classe II. Il livello assoluto di immissione diventa: 49.2+52.9=54.4 dB(A), inferiore al limite assoluto di immissione di classe III e anche II. Nel periodo notturno, l’uso di un parcheggio come questo, è ridotto ai minimi termini per cui si considerano più iper cautelativi 5 eventi di ingresso e 5 eventi di uscita nell’ora peggiore tra le 22 e le 23 per la valutazione del differenziale e 80 eventi tra ingresso e uscita nel periodo di riferimento intero come se l’ora peggiore si ripetesse. In realtà, in piena notte e fino alle 5 almeno se si muove un’auto in parcheggi così è già tanto. Il livello emesso dal parcheggio è quindi 43.2 dB(A), inferiore al limite assoluto di emissione notturno di classe III. Il livello assoluto di immissione si stima 43.2+(45.6+3.0)=49.7 dB(A), inferiore al limite assoluto di immissione notturno di classe III. Il residuo di 45.6 dB(A) stimato prima lo si aggrava di 3 dB(A) per cautela come massimo contributo di riflessione di facciata.

Il livello differenziale è pari a (43.2+45.6)-45.6=1.9 dB(A) alle case più vicine, inferiore al limite notturno.

QUESTIONE PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA Nella valutazione del 2013 era stato previsto che il Comune dovesse mettere il

fabbricato scolastico in classe II e, anche adesso, volendo, il comune può variare il proprio piano in questo senso. L’ambientazione generale è di classe III, idonea. Tuttavia, allo stato attuale, riteniamo, io e i progettisti, di poter fare riferimento a quanto riportato all’allegato 3, punto 3.3, comma 3.3.1 del DPGR 2-R/2014 e successive integrazioni e modifiche dal momento che il plesso scolastico è chiaramente individuato e identificato nel piano regolatore. Estratto del DPGR: “Le

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scuole e gli asili nido, che peraltro per esigenze di fruibilità richiedono spesso di essere collocati nel centro urbano, difficilmente possono trovare collocazione in Classe I e II. Le nuove aree scolastiche che costituiscono corpo indipendente o hanno aree di pertinenza tali da poter essere configurate quali veri e propri poli scolastici individuate negli strumenti urbanistici comunali sono collocate in classe non superiore alla III. L’inserimento di nuove strutture in classe superiore alla III comporta la necessità di una contestuale variante al PCCA laddove sia dimostrabile che possono essere garantiti, con idonei interventi sulla sorgente o sulla via di propagazione del rumore, i limiti per tale classe in facciata agli edifici.” Riteniamo di poter lasciare la scelta, a questo punto, al Comune, se optare per la variante di PCCA oppure no relativamente al solo edificio scolastico.

Il rispetto dei limiti di classe III è dichiarato.

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In allegato sono riportati:

Dichiarazione del legale rappresentante

Valutazione del clima acustico del 2013, corpo portante di questa relazione.

Tavola di progetto

Cecina, 28 marzo 2015

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Allegato:

AUTOCERTIFICAZIONE DEL LEGALE RAPPRESENTANTE

______________________________

Acustica Architettonica e Ambientale Campi Elettromagnetici, Radon e Radioprotezione, Sicurezza, V.I.A

Via Amendola 26, 57023 Cecina (LI) Tel e Fax 0586/630474, Cell. 347/7304155

e-mail: [email protected]; [email protected] PI 01518800493

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Valutazione dei requisiti acustici passivi (art. 8 Legge Quadro n. 447/95; art. 12 L.R. n. 89/98; DPCM 5/12/1997)

RICHIEDENTE:

Comune di Lajatico

LUOGO DELL’INSEDIAMENTO:

Comune di Lajatico, Loc. La Sterza

TIPOLOGIA DI INTERVENTO: Realizzazione di edificio a uso scolastico.

Il Progettista

il Direttore dei lavori

Il Committente

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Valutazione dei requisiti acustici passivi

Indice

1. Introduzione

2. Riferimenti normativi

3. Strumentazione e metodi

4. Classificazione acustica della zona di interesse e limiti normativi

5. Valutazione del clima acustico attuale

6. Valutazione delle modifiche alla viabilità.

7. Risultati dei rilevamenti e loro valutazione

8. Valutazione dell’isolamento acustico verso l’esterno delle nuove

stanze e conformità con il limite di cui al DPCM 05 dicembre 1997 e

Valutazione dei requisiti acustici passivi ai sensi del medesimo

decreto

9. Conclusioni

Allegato : Dichiarazione del legale rappresentante e tavola di

progetto.

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Valutazione dei requisiti acustici passivi

1) INTRODUZIONE La presente relazione, che comprende la valutazione del clima acustico per la realizzazione di edificio a uso scolastico, è redatta ai sensi dell’art. 8 della L. n. 447/95 e dell’art. 12 della L. R. n. 89/98.

Il progetto, così come si evince dalle planimetrie ricevute, prevede realizzazione di un edificio scolastico ex novo. L’orario scolastico sarà dal lunedì al venerdì 08-16. L’area dove si trova l’unità di progetto si trova a Lajatico in Loc. La Sterza. La documentazione riportata riguarda lo studio del clima acustico in cui si verrà a trovare la nuova unità.

La valutazione di clima acustico prevede anche una stima dell’isolamento acustico verso l’esterno delle nuove stanze ai sensi e nel rispetto dei limiti imposti dal DPCM del 5 dicembre 1997 “Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici”; su richiesta della Committenza sono stati valutati anche gli altri indici previsti dal decreto.

I calcoli previsionali eseguiti si sono basati sulle indicazioni fornite dal progettista, pertanto gli stessi sono da considerarsi validi nella situazione così come è stata descritta; qualunque variazione in merito è passibile di una nuova valutazione. I risultati che si ottengono dalla valutazione preventiva sono soggetti ad una messa in opera eseguita a regola d’arte secondo le indicazioni fornite dai singoli fornitori dei materiali che saranno utilizzati; una messa in opera scorretta, infatti, è in grado di inficiare in parte o totalmente i risultati della previsione teorica.

Questa valutazione non è in ogni caso sostitutiva degli adempimenti previsti dal DPCM 05/12/1997 relativamente alla verifica in fase di collaudo del conseguimento dei requisiti acustici prescritti.

La presente relazione è stata redatta in base a quanto disposto dalla Deliberazione di Giunta della Regione Toscana n. 788/99.

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2) RIFERIMENTI NORMATIVI

- Legge 26 ottobre 1995, n. 447, “Legge quadro sull’inquinamento acustico”. - DPCM del 14 novembre 1997, “Determinazione dei valori limite delle

sorgenti sonore”. - DPR n. 459 del 18 novembre 1998 “Regolamento recante norme di

esecuzione dell'articolo 11 della legge 26 ottobre 1995, n. 447, in materia di inquinamento acustico derivante da traffico ferroviario.”

- DPCM del 5 dicembre 1997 “Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici”

- DM del 16 marzo 1998, “Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico”.

- LR del 1 dicembre 1998, n. 89, “Norme in materia di inquinamento acustico”.

- Delibera di Giunta Regionale n. 788 del 13 luglio 1999 “Definizione dei criteri per la redazione della documentazione di impatto acustico e della relazione previsionale di clima acustico ai sensi dell’art. 12, comma 2 e 3 della Legge Regionale n. 89/98”

- Norma UNI 11175/2005

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3) STRUMENTAZIONE E METODI

La strumentazione utilizzata consiste in: Solo blu 01 dB matricola 61591 con microfono 01 dB mce 212 matricola 94097 e preamplificatore 01 dB pre21s matricola 14810 tarato in data 28 novembre 2011 presso il centro LAT ex SIT n. 164 (usl siena) n. certificato F0645_11. Calibratore acustico 01 dB CAL 21 matricola 35183100 tarato in data 28 novembre 2011 presso il centro LAT ex SIT n. 164 (usl siena) n. certificato C0472_11. All’inizio e alla fine di ogni misura il fonometro è stato calibrato con il calibratore 01dB modello cal21 citato. Il microfono è stato posizionato a 1.5 m da terra e ad oltre 1 m di distanza dalle altre superfici riflettenti. Le condizioni meteorologiche sono risultate idonee durante tutti i periodi di misura. Le calibrazioni effettuate all’inizio e alla fine del ciclo di misure hanno restituito uno scarto inferiore a 0.5 dB, come richiesto dalla normativa. Le misure sono state eseguite secondo quanto previsto dal DM 16 marzo 1998. Le misure sono state eseguite con cielo sereno e con velocità del vento, al punto di misura, inferiore o uguale a 4 m/s. 4) CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DELLA ZONA E LIMITI NORMATIVI Il Comune di Lajatico ha provveduto alla classificazione acustica del territorio comunale come previsto dall’art. 6 della Legge n. 447/95 e dall’art. 10 della LR n. 89/98 e successive integrazioni e modifiche.

La zona che comprende l’area in oggetto, si trova, secondo quanto stabilito nel Piano di Classificazione Acustica del Comune, in classe III per la quale valgono i seguenti limiti normativi:

Tabella 1 Limiti normativi per una zona di CLASSE III secondo le tabelle

B, C, D del DPCM 14/11/1997

Periodo Limite assoluto di immissione

Limite di emissione

Valore di qualità

Criterio differenziale

Diurno (6:00-22:00) 60 dB(A) 55 dB(A) 57 dB(A) Sì Notturno (22:00-6:00) 50 dB(A) 45 dB(A) 47 dB(A) Sì

Come evidenziato in tabella 1, oltre ai valori limite assoluti, per una zona di Classe

IV vale il limite differenziale di immissione (criterio differenziale), che deve essere valutato all’interno degli ambienti abitativi più vicini e dopo aver individuato la situazione più gravosa (a finestre aperte o chiuse). Il criterio differenziale non si applica ai ricettori in classe VI.

Si riporta di seguito uno schema che sintetizza il metodo di verifica del criterio differenziale:

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-periodo diurno: a finestre aperte, se Lambientale >50 dB(A) deve essere Lambientale-Lresiduo < 5 dB(A) a finestre chiuse, se Lambientale >35 dB(A) deve essere Lambientale-Lresiduo < 5 dB(A)

-periodo notturno: a finestre aperte, se Lambientale >40 dB(A) deve essere Lambientale-Lresiduo < 3 dB(A) a finestre chiuse, se Lambientale >25 dB(A) deve essere Lambientale-Lresiduo < 3 dB(A).

La scuola si trova a oltre 30 m dalla SP45. Il rumore generato dal traffico stradale pertanto confluisce nella valutazione del livello assoluto di immissione di cui al DPCM 14/11/1997 e non deve essere scomputato secondo quanto previsto dal DPR 142/2004 all’interno della fascia di pertinenza acustica di 30 m di una strada locale E o F. Le altre infrastrutture stradali, con particolare riferimento alla SR 439, si trovano a oltre 150 m di distanza per cui vale lo stesso discorso.

La realizzazione di un ambiente scolastico prevede obbligatoriamente la classificazione della resede scolastica in classe III e l’edificio almeno in classe II (vedi Linee Guida Arpat per la realizzazione dei PCCA applicative della Delibera Regionale 77/2000). La futura resede è già posta correttamente in classe III. L’edificio dovrà essere posto, dal Comune di Lajatico, almeno in classe II.

Tabella 2

Limiti normativi per una zona di CLASSE II secondo le tabelle B, C, D del DPCM 14/11/1997

Periodo Limite assoluto di immissione

Limite di emissione

Valore di qualità

Criterio differenziale

Diurno (6:00-22:00) 55 dB(A) 50 dB(A) 52 dB(A) Sì Notturno (22:00-6:00) 45 dB(A) 40 dB(A) 42 dB(A) Sì

5) VALUTAZIONE DEL CLIMA ACUSTICO ATTUALE

Al fine di valutare il clima acustico della zona dove si trova l’edificio di cui si

tratta è stato effettuato un monitoraggio fonometrico nell’area interessata. E’ prevista dal progetto la realizzazione di una Scuola Nido/Materna

organizzata come progetto 0/6 per circa una novantina di allievi. Nella figura 1 successiva si riporta una planimetria comprendente l’area

oggetto della presente valutazione. Le sorgenti di rumore preponderanti sono rappresentate dalle infrastrutture

stradali ancorché la SR 439 sia schermata dalla presenza degli edifici esistenti e la SP 45 per Lajatico sia una strada obiettivamente poco trafficata. Le altre sorgenti di rumore sono date dalle attività che si svolgono nei capannoni della vicina zona artigianale. L’attività più vicina in assoluto è rappresentata da un’officina meccanica;

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tale officina, per notizia ricevuta direttamente dal proprietario dell’immobile che la ospita, l’Arch. Bocelli, è sotto sfratto e verrà liberata nel giro di 6 mesi. Il capannone sarà demolito. E’ previsto, al posto dell’officina meccanica, che sia realizzato un gruppo di immobili adibito a servizi, allo stato attuale non meglio specificati. Dovrà essere cura dei progettisti del nuovo gruppo di edifici, delle autorità comunali e dei gestori delle attività previste in ultima battuta fare in modo che la scuola sia protetta e che sia garantito il rispetto dei limiti di classe III già presente nella pertinenza scolastica e classe II all’edificio come dovrà essere a seguito della modifica al PCCA.

Di fronte alla futura scuola e davanti all’area a spettacolo stabilita dal PCCA di Lajatico si trova un edificio a servizio delle feste paesane che si svolgono in estate. Questo edificio e l’area a spettacolo vengono utilizzati, secondo le informazioni ricevute, in orari serali, ben dopo le 17.00, per cui in orari non coincidenti con l’attività scolastica e pochissime volte all’anno per lo più in periodo estivo (luglio e agosto) e, se capita, nelle feste di Natale, periodi in cui la scuola è chiusa direttamente. Qualora questo aspetto non fosse regolamentato allo stato attuale in maniera specifica (ora non vi sono ricettori sensibili e le abitazioni indicate in figura 1 sono vuote) dovranno essere messe in atto le procedure necessarie per far sì che non vi sia rischio che qualsiasi festa o manifestazione o similare possa sfiorare l’orario scolastico e le iniziative collegate.

Davanti alla pertinenza della scuola (il rettangolo nero che circonda l’edificio, vedi figura 2), è previsto un parcheggio di uso pubblico che è allo stato attuale ancora in fase di elaborazione in termini progettuali e che è oggetto di altra pratica da presentare al Comune di Lajatico e alle autorità competenti secondo le informazioni ricevute dai Progettisti. In questa sede quindi, visto che la pratica riguarda ESCLUSIVAMENTE l’insediamento scolastico, non è stato valutato l’impatto acustico del parcheggio; la presentazione eventuale di detta valutazione, qualora si rendesse necessaria in seguito all’evoluzione progettuale dell’area, viene quindi rimandata alla presentazione della pratica specifica. In ogni caso, per escludere la presenza della scuola dalle emissioni eventuali del parcheggio, il medesimo parcheggio dovrà essere realizzato ad accesso controllato da sbarra di ingresso e quindi chiuso al pubblico tra le 07 e le 17 dal lunedì al venerdì nei mesi di apertura della scuola. Questa rappresenta una prescrizione realizzativa.

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Figura 1: Planimetria dell’area.

Zona dove il progetto prevede

la Scuola

Abitazioni

Edificio usato per le feste

Officina meccanica di

cui è prevista la

demolizione

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Figura 2: Planimetria dell’area; individuazione della scuola. Il rettangolo nero, a 5 m dall’edificio,

rappresenta il confine della resede scolastica. In marrone chiaro è la nuova viabilità.

Ricettore 1

Scuola prevista

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Figura 3: Estratto di PCCA.

Scuola prevista

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Figura 4: Layout dell’asilo, pianta piano terra.

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Figura 5: Layout dell’asilo, pianta piano terra.

Nel paragrafo sette riportiamo i risultati dei rilevamenti fonometrici nell’area in

oggetto. 6) VALUTAZIONE DELLE MODIFICHE ALLA VIABILITA’

CIRCOSTANTE. Viene realizzata una nuova viabilità di accesso all’asilo come evidente dalla

figura 2, a partire dall’innesto esistente con la SP 45 e in sostituzione e adeguamento di strada sterrata esistente che subirà un mutamento evidente e sarà classificata/classificabile come F ai sensi del codice della strada. La strada sarà ovviamente con limite a 30 Km/h. La scuola ha 90 alunni. Si stima che ogni alunno sia accompagnato con l’auto da un genitore. Si tenga presente che in realtà non sarà così perché la scuola servirà tutti i comuni della Valdera e saranno messi in campo da tutti i comuni coinvolti i servizi bus per l’infanzia come succede ovunque. Per dire che

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la valutazione è fin troppo cautelativa perché almeno metà dei bambini arriverà coi minibus. Ogni genitore porta e viene a riprendere l’alunno una volta nella giornata per cui sono stati stimati 90 passaggi di ingresso all’arrivo e 90 passaggi di uscita quando un bimbo viene portato e 90 passaggi di ingresso e 90 di uscita quando il bimbo esce. Questo indipendentemente dal fatto che l’uscita si verifichi alle 16.00 o alle 12.00 o alle 14.00. Si sono aggiunti altri 10 passaggi per tenere conto del personale e del fornitore eventuale. Per tutti l’ingresso è tra le 08.00 e le 09.00 (o 09.30, dipende dalle scelte della scuola). Ho scritto gli orari sulla base di esperienza diretta delle scuole 0/6 del Comune di Cecina visto che mio figlio ne ha frequentata una per 5 anni. Il movimento di un’auto si associa a sorgente lineare infinita con legge di attenuazione per divergenza L=L0-10log(d/d0) dove d0 distanza di riferimento qui è pari a un metro e i ricettori si considerano tutti a d pari 10 m. Ad ogni auto in movimento lentissimo si attribuisce un SEL di 80 dB(A) a 1.5 m (per misure dirette del Tecnico scrivente il livello SEL generato in stradine di parcheggio, con limiti di velocità analoghi, è di 77.7 dB(A) a 1.5 m per cui gli 80 dB(A) sono di ulteriore cautela). Pesando sulle 16 ore del diurno i complessivi 90+90+90+90+10=370 eventi di SEL 80 dB a 1.5 m si ottiene un LAeq a 1.5 m di 56.0 dB(A). A 10 m, con l’attenuazione citata, si arriva a 47.7 dB(A). Sommando 3 dB per contare il massimo contributo di riflessione si ottiene 50.7 dB(A) in facciata al ricettore. Sommando il massimo livello attuale registrato nelle misure gravato di 3 dB di riflessione (49.9+3.0=52.9 dB(A), vedi tabella delle misure al paragrafo 7), come se fosse dovuto solo al traffico veicolare, si ottiene un livello complessivo alla casa più vicina pari a 54.9 dB(A), sotto il limite di classe III come inteso dal DPR 142/2004 e sotto il limite di classe II.

7) RISULTATI DEI RILEVAMENTI E LORO VALUTAZIONE

Si riporta di seguito la planimetria dell’area d’interesse con l’individuazione dell’unità in questione, e la localizzazione del punto di misura. Tali misure sono state eseguite nel solo periodo di riferimento diurno per la valutazione del clima acustico dell’asilo. Il Tecnico ha scelto di seguire la via delle misure presidiate lunghe e non della misura in continuo per poter valutare di persona, in presidio, il contributo dell’officina meccanica davanti che sarà smantellata, come anticipato.

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Valutazione dei requisiti acustici passivi

Figura 6: Localizzazione dell’area dove sorgerà l’edificio di progetto con indicato il punto di

misura e foto del punto di misura.

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Valutazione dei requisiti acustici passivi

In tabella 3 riportiamo i risultati delle misure eseguite nel punto indicato nella cartografia di Fig. 6. Il microfono era rivolto verso la SP 45 e la zona industriale de La Sterza. Gli orari sono stati scelti per caratterizzare correttamente le fasce orarie di apertura della scuola.

Tabella 3: Risultati dei rilevamenti fonometrici.

Se aggiungo i 3 dB(A), massimo contributo della riflessione di facciata, ottengo un

livello massimo ambientale di 52.9 dB(A), senza escludere alcun contributo proveniente dall’officina (che ha lavorato a regime normale, facendo anche funzionare l’interfono interno) e null’altro registrato.

Numero della

misura

Punto di misura

Descrizione del punto di misura Data misura Inizio misura Periodo di

Riferimento Durata della

misura (min.) LAeq globale

(dBA)

1 Punto 1

Oltre il confine di resede della scuola,

nel punto di maggiore impatto della SP45 e delle aziende della ZI

29 maggio 2013 09:12 Diurno 120 49.9 dB(A)

2 Punto 1

Oltre il confine di resede della scuola,

nel punto di maggiore impatto della SP45 e delle aziende della ZI

29 maggio 2013 13:14 Diurno 150 49.6 dB(A).

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Solo 061591 Leq 500ms A dB SEL dBMER 29/05/13 09h12m43s000 49,9 2h00m00s000 88,5

Spettro

40

45

50

55

60

65

70

09h20 09h30 09h40 09h50 10h00 10h10 10h20 10h30 10h40 10h50 11h00 11h10

Figura 7: Time history della misura 1.

Solo 061591 Leq 1s A dB SEL dBMER 29/05/13 13h14m00 49,6 2h30m00 89,1

Spettro

40

45

50

55

60

65

70

75

80

13h30 14h00 14h30 15h00 15h30

Figura 8: Time history della misura 2.

Visti i risultati si dichiara il rispetto dei limiti imposti dal DPCM

14/11/1997.

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Valutazione dei requisiti acustici passivi

8) Valutazione dell’isolamento acustico verso l’esterno delle nuove stanze e conformità con il limite di cui al DPCM 05 dicembre 1997. Valutazione dei requisiti acustici passivi.

LIMITI NORMATIVI IMPOSTI DAL DPCM 05/12/1997

Le scuole rientrano nella categoria E “edifici adibiti ad attività scolastiche o assimilabili” di

cui all’allegato A, tabella A, prevista dall’art. 2 del DPCM del 5/12/1997. In base a quanto riportato all’allegato A, tabella B del medesimo decreto, i requisiti

acustici passivi richiesti per l’edificio, i loro componenti e gli impianti tecnologici sono i seguenti:

CCaatteeggoorriiaa EEddiiffiicciioo PPaarraammeettrrii

R’w (*) D2m,nT,w L’n,w LAsmax LAeq

E 50 48 58 35 25 (*) Valori di R’w riferiti a elementi di separazione tra due distinte unità immobiliari.

Tabella 4: requisiti acustici passivi degli edifici, dei loro componenti e degli impianti tecnologici

R’w è il potere fonoisolante apparente di elementi di separazione fra ambienti, definito dalla norma EN ISO 140-5:1996;

D2m,nT,w è l'isolamento acustico standardizzato di facciata (D2m,nT), definito da:

D2m,nT = D2m + 10 log T/T0 dove:

D2m = L1,2m - L2 è la differenza di livello;

L1,2m è il livello di pressione sonora esterno a 2 metri dalla facciata, prodotto da rumore da traffico se prevalente, o da altoparlante con incidenza del suono di 45° sulla facciata;

L2 è il livello di pressione sonora medio nell'ambiente ricevente, valutato a partire dai livelli misurati nell'ambiente ricevente mediante la seguente formula:

Le misure dei livelli Li devono essere eseguite in numero di n per ciascuna banda di terzi di ottava. Il numero n è il numero intero immediatamente superiore ad un decimo del volume dell'ambiente; in ogni caso, il valore minimo di n è cinque;

T è il tempo di riverberazione nell'ambiente ricevente, in sec;

T0 è il tempo di riverberazione di riferimento assunto, pari a 0,5 s;

L’n,w è il livello di rumore di calpestio di solai normalizzato definito dalla norma EN ISO 140-6:1996:

LAsmax è il livello massimo di pressione sonora, ponderata A con costante di tempo slow; LAeq è il livello continuo equivalente di pressione sonora, ponderata A

Richiamando quanto riportato all’Allegato A del DPCM 5 dicembre 1997: “Gli indici di valutazione che caratterizzano i requisiti acustici passivi degli edifici sono:

n

1i

10L

2

i

10 n1 log 10L

n

1i

10L

2

i

10 n1 log 10L

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a) indice del potere fonoisolante apparente di partizioni fra ambienti (R’w) da calcolare secondo la norma UNI 8270:1987, Parte 7^, para. 5.1.

b) indice dell'isolamento acustico standardizzato di facciata (D2m,nT,w) da calcolare secondo le stesse procedure di cui al precedente punto a.;

c) indice del livello di rumore di calpestio di solai, normalizzato (L’n,w) da calcolare secondo la procedura descritta dalla norma UNI 8270:1987, Parte 7^, para. 5.2.”

Inoltre:

“La rumorosità prodotta dagli impianti tecnologici non deve superare i … limiti” di cui alla tabella 4, e, “Le misure di livello sonoro devono essere eseguite nell'ambiente nel quale il livello di rumore è più elevato. Tale ambiente deve essere diverso da quello in cui il rumore si origina”.

Il valore di R’w indicato alla tabella 4 rappresenta il potere fonoisolante che deve essere garantito dalle pareti che separano due distinte unità immobiliari.

L’isolamento acustico standardizzato di facciata D2m,nT,w deve essere garantito dalle pareti esterne, e quindi ad esso contribuiscono il potere fonoisolante della parete e il potere fonoisolante degli infissi.

I calcoli previsionali sono stati eseguiti sulla base del modello fornito dalla Norma UNI/TR 11175/2005.

Le planimetrie di progetto fornite si trovano in allegato.

ISOLAMENTO DI FACCIATA Il limite per il parametro indicatore dell’isolamento acustico in facciata D2m,nT,w

dettato dal DPCM 05 dicembre 1997 è pari a 40 dB(A) per residenze. Il modello di calcolo illustrato nella UNI/TR 11175 consente di valutare la

riduzione del rumore esterno verso l’interno prodotta da una facciata attraverso la determinazione del valore delle grandezze rilevanti relative a tale trasmissione.

Il modello calcola D2m,nT,w in base alle seguenti relazioni:

STV

fswwnTm LRD06

',,2 log10 (1)

R’w è calcolato in base alle grandezze pertinenti ai componenti che compongono la parte di facciata corrispondente all’ambiente interno. La trasmissione laterale è considerata globalmente utilizzando un indice di K:

KRn

i

m

jSA

SS

w

jwenDiwR

i

10,,

010 1010log10' (2)

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con Rwi indice di valutazione del potere fonoisolante dell’elemento i-esimo (dB), Si l’area dell’elemento i (m2), A0 l’area di assorbimento equivalente di riferimento (pari a 10 m2 per le abitazioni), Dn,e,w,j è l’indice di valutazione dell’isolamento acustico normalizzato rispetto all’assorbimento equivalente del “piccolo elemento” j in decibel (dB), S è la superficie complessiva della facciata e K la correzione relativa al contributo della trasmissione laterale pari a 0 per elementi di facciata non connessi e pari a 2 per elementi di facciata pesanti con giunti rigidi. Nella presente valutazione il valore di K è stato sempre valutato pari a 2.

Il valore ∆lfs è stato posto con valore pari a 0 secondo le indicazioni di cui al prospetto 6 a pagina 22 della Norma UNI.

“Per quanto riguarda l’indice di valutazione del potere fonoisolante di un elemento di facciata o si assumono dati sperimentali disponibili in letteratura o si calcola con le modalità descritte per l’isolamento a rumori aerei” (UNI/TR 11175 4.4.1).

L’indice di valutazione dell’isolamento acustico normalizzato di “piccoli elementi”, o si determina a partire da dati di laboratorio o in loro mancanza secondo le indicazioni riportate nell’appendice D della UNI 12354-3. E’ stata effettuata una stima dettagliata del D2m,nT,w per tutte le nuove stanze che saranno realizzate.

Di seguito si riportano i risultati dei calcoli previsionali per l’isolamento acustico per le facciate dotate di infissi; in allegato è riportato un estratto delle planimetrie di progetto alla base di questa valutazione.

Il valore di Kp di cui al punto 4.4.1 della UNI è stato posto pari a 0 presupponendo INFISSI RIGOROSAMENTE CERTIFICATI A MISURA.

Si sottolinea ancora che i valori di Rw richiesti per gli infissi sono da riferirsi a infissi muniti di idonea certificazione acustica fornita dal costruttore; tale certificazione dovrà essere riferita all’infisso montato. La messa in opera della finestra e/o portafinestra dovrà essere la stessa indicata sulla certificazione, pena la non validità della valutazione eseguita a causa dell’introduzione di fattori penalizzanti non preventivabili. I valori di Rw riportati sono i minimi richiesti perché sia possibile prevedere, teoricamente, il rispetto dell’isolamento acustico di facciata.

Le prese d’aria eventuali devono avere un valore certificato Denw almeno pari a 53 dB.

Il tamponamento esterno è stato valutato con Rw pari a 58 dB certificato sul pacchetto dato dal fornitore.

I risultati della valutazione teorica per le facciate sono stati almeno pari a D2m,nT,w = 48.05 dB.

Le caratteristiche acustiche degli infissi sono riportate nel paragrafo riassuntivo.

VALUTAZIONE DELL’ INDICE DEL POTERE FONOISOLANTE APPARENTE DI PARTIZIONI FRA AMBIENTI (Rw) DELL’ABITAZIONE DI PROGETTO E CONFORMITÀ CON IL LIMITE DI CUI AL DPCM 05 DICEMBRE 1997

La valutazione dell’indice perché si tratta di singola unità immobiliare. Il solaio sarà

comunque latero cemento munito di isolante da calpestio (vedi struttura sottostante)

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e le pareti interne di separazione tra le aule e tutti gli altri ambienti dove si svolge attività didattica e di incontro devono essere realizzate in pareti leggere in cartongesso di Rw pari ad almeno 62 dB certificato dal produttore e le porte di accesso devono avere Rw minimo pari a 34 dB. Questo per garantire il comfort necessario alle attività didattiche.

VALUTAZIONE DELL’ INDICE DEL LIVELLO DI RUMORE DI CALPESTIO DI SOLAI, NORMALIZZATO (Ln,w) E DEI LIVELLI PRODOTTI DAGLI IMPIANTI TECNOLOGICI DELLE ABITAZIONI DI PROGETTO E CONFORMITÀ CON I LIMITI DI CUI AL DPCM 05 DICEMBRE 1997

Le valutazioni di seguito riportate sono inerenti tutti i solai di interposizione tra

piani .Per poter garantire il rispetto dell’isolamento acustico da calpestio, valutato mediante l’indice L’n,w dovrà essere inserito nel solaio, al termine di tutte le altre stratificazioni, un adeguato pannello che garantisca un abbattimento minimo ∆LW pari a 36 dB; tale valore sottratto al valore di L’n,w trasmesso da un solaio del tipo valutato (massa superficiale della parte strutturale del solaio pari a 250 Kg/mq) pari a 80 dB (164-35logm’), considerando 6 dB di perdite laterali (di cui al prospetto 5 del punto 4.3.2.4) e a ulteriori 6 dB per perdite laterali dovuti a piccole imperfezioni in opera, lascia prevedere un livello trasmesso pari a 80-36+6+6=56 dB.

L’isolante usato dovrà avere rigidità dinamica uguale o inferiore a 30 MN/m3 e la massa superficiale complessiva data da massetto e pavimento sopra l’isolante è stata valutata pari a 120 Kg/mq.

Purché sia certificato un abbattimento del rumore da calpestio e una rigidità dinamica come quelli sopra indicato il costruttore ha libertà di scelta sulla tipologia del pannello che dovrà essere posizionato a regola d’arte secondo le disposizioni date dal fornitore, pena la non validità dei valori indicati sulla certificazione allegata al prodotto scelto. L’isolante deve essere comunque corredato delle debite fasce perimetrali che devono essere tagliate solo a filo pavimento; il battiscopa deve essere isolato da terra mediante le apposite fasce elastiche o mediante idonea siliconatura.

Per ciò che riguarda gli impianti tecnologici, non è stata fornita una pianta con il progetto impiantistico riguardante interventi correlati al progetto. Si danno le seguenti indicazioni prescrittive:

1) NON POSSONO ESSERE REALIZZATI SULLA PARETE DI DIVISIONE TRA AULE E TRA AULE E ALTRI AMBIENTI CAVEDI FINALIZZATI ALL'ALLOGGIAMENTO DI IMPIANTISTICA DI QUALSIASI TIPO. Soluzioni alternative devono prevedere l'alloggio in contropareti appositamente realizzate nei locali interessati (es. bagni). Qualora si rendesse assolutamente necessario e inevitabile realizzare prese o interruttori (nient'altro di diverso da questo) le scatoline devono essere preferibilmente rivestite sulla parte interna con pannellino di polietilene dello spessore idoneo purché contenga lamina di piombo di almeno 0.35 mm e comunque devono essere sfalzate; non vi devono essere due scatoline che si fronteggino sui due lati opposti allo scopo di evitare un ponte acustico che potrebbe pregiudicare del tutto le caratteristiche di isolamento della parete stessa

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2) Contro Pareti e paretine dei cavedii impiantistici: i cavedii degli impianti di scarico idrico dovranno essere realizzati con particolare cura poiché fonte di rumore difficilmente controllabile. Le pareti dovranno essere realizzate con pareti certificate di Rw minimo pari a 45 dB. All’interno del cavedio dovranno essere posati i componenti degli impianti (scarichi, tubazioni...) del tipo fonoisolante tipo Geberit Silent o altro prodotto equivalente o similare e fasciati con Geberit isol o similare. I condotti dell’impianto elettrico potranno essere realizzati per l’estensione minima necessaria ancora in cavedio o controparete idonea.

Pur non conoscendo la disposizione precisa delle tubature, sulla base delle conoscenze acquisite sul progetto si danno le seguenti indicazioni circa i requisiti che dovranno avere i componenti dell’impianto: i tubi di scarico dovranno essere composti di materiale che garantisca almeno un abbattimento pari a 13 dB rispetto alle emissioni acustiche prodotte dalle strutture tradizionali (esempio tubi e scarichi geberit silent o similari) e le condutture di acque chiare e scure dovranno essere rivestite di idoneo materiale fonoassorbente che garantisca anch’esso un abbattimento pari ad almeno 13 dB rispetto alle normali installazioni (polietilene con interposta lamina di piombo, esempio geberit isol o similari). Tale materiale dovrà avere inoltre lo spessore più ridotto possibile, stanti le caratteristiche di abbattimento.

Si ribadisce che tutte le tubazioni di adduzione acqua e di scarico dei sanitari devono essere isolate e disgiunte dalle pareti di separazione (fasciatura e riempimento di idonea schiuma nel caso di scarico in cavedi, interruzione della cravatta di giuntura con idonea fascia in gomma flessibile nel caso di tubo di scarico all’esterno).

Il Tecnico consiglia comunque vivamente, a seguito di più prove eseguite sul rumore generato dagli impianti a ciclo discontinuo, il posizionamento all’esterno delle colonne e degli scarichi in appositi cavedi come descritti in precedenza e con tubature come da descrizione precedente; solo posizionando gli scarichi all’esterno e previo l’uso dei materiali suddetti e con posa a regola d’arte si riduce al minimo il rischio del non rispetto dei limiti imposti dal decreto.

Non è prevista, al momento, l’installazione di condizionatori e impianti di aerazione. L’installazione futura di uno dei seguenti impianti sarà motivo di valutazione dell’impatto prodotto e dovrà essere eseguita in modo da rispettare quanto previsto alla tabella B dell’Allegato A del DPCM 5 dicembre 1997. Eventuali altri impianti idraulici, come autoclavi interne, saranno anch’essi motivo di valutazione a parte e la loro installazione dovrà necessariamente tener conto delle indicazioni fornite dal tecnico per la soddisfazione dei requisiti di cui alla tabella B dell’Allegato A del DPCM 5 dicembre 1997 . Per il locale autoclave si rimanda a quanto anticipato, allo stato attuale, a pagina 12. Eventuali impianti di aerazione forzata dovranno essere muniti di idonea certificazione che ne attesti il rispetto dei limiti di cui al DPCM 05/12/1997. L’ascensore dovrà essere scelto idoneamente certificato al rispetto dei limiti di cui al suddetto decreto.

Dovranno, in caso di installazione di uno qualunque degli impianti suddetti, essere adottati adeguati accorgimenti tecnici e una disposizione degli stessi compatibile con la presenza dei locali in uso. Stanti le caratteristiche di pareti e solai

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come richieste nella valutazione, le caldaie dovranno essere fornite di idonea certificazione che indichi il livello massimo di pressione sonora compatibile con i limiti di cui al DPCM del 5/12/1997, dovranno essere montate di preferenza all’esterno dei locali e dovranno quindi essere scelte tra i modelli più silenziosi esistenti in commercio; in tal modo si stima che, previa la corretta disposizione di cui si è parlato, e il montaggio a regola d’arte, è da ritenere che siano soddisfatti i limiti richiesti di LAeq (tabella 1). Tubature in cavedio come descritto.

Le canne fumarie dovranno essere fasciate con pannelli in lana di roccia rivestiti in alluminio previsti per questo tipo di utilizzo.

Le caldaie da incasso sono assolutamente sconsigliate dal punto di vista acustico in quanto perturbano in modo irreversibile la partizione intaccata.

RIASSUNTO DELLE PRESCRIZIONI RICHIESTE SUI SINGOLI

COMPONENTI L’EDIFICIO OGGETTO DI INTERVENTO

Riportiamo nello schema successivo un riassunto delle indicazioni e delle prescrizioni fornite dal tecnico ai fini del rispetto dei limiti imposti dal DPCM 5/12/1997 per gli indici L’nw,, D2m,nT,w, LAsmax, e LAeq.

Parete esterna: Rw ≥ 58 dB pacchetto certificato. Pareti divisorie vedi quanto scritto a pagina 19. Uso di tubi scarico composti di materiale tale da garantire almeno 13 dB di

abbattimento rispetto alle tubature tradizionali Uso di idoneo materiale fonoassorbente di rivestimento delle condutture di

acque scure e chiare che garantisca almeno 13 dB di abbattimento rispetto alle tubature nude: tale materiale di rivestimento, stanti le caratteristiche di abbattimento, dovrà essere scelto tra quelli a spessore minimo disponibile. Eventuali cavedi che conterranno gli scarichi dopo la sistemazione e la fasciatura della tubatura dovranno essere adeguatamente schiumati. Vedere quanto riportato in precedenza in merito al posizionamento degli scarichi all’esterno del fabbricato (soluzione consigliata vivamente dal Tecnico).

Canne fumarie vedi punto precedente. Si ribadisce che sono altamente sconsigliate le caldaie da incasso. Infissi atelier e tutti gli infissi di 6 mq: Rw ≥47 dB (certificazione a misura) Tutti gli altri infissi: Rw ≥45 dB (certificazione a misura) Prese d’aria: Denw ≥53 dB

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9) Conclusioni

I risultati delle misure effettuate evidenziano il rispetto dei limiti imposti dal PCCA comunale presso la Scuola di progetto.

E’ stata eseguita una valutazione dell’isolamento acustico verso l’esterno dell’edificio così come previsto dalla Delibera Regionale n. 788 del 13 luglio 1999; tale valutazione è stata eseguita sulla base del modello fornito dalla Norma UNI/TR 11175/2005. E’ stata eseguita la valutazione dei requisiti acustici passivi all’edificio della Scuola.

Tali conclusioni sono valide nelle condizioni e con le caratteristiche fornite dal progettista, riportate nelle tavole del progetto e a patto che sia eseguita una posa in opera a regola d’arte degli infissi; in particolare, in merito agli infissi, si rammenta che la messa in opera dovrà essere identica a quella indicata nella certificazione acustica fornita dal costruttore.

Qualunque variazione rispetto a ciò che è stato valutato nella presente relazione è motivo di revisione della stessa e di redazione di una nuova Valutazione di Clima Acustico e di una nuova stima dell’isolamento di facciata e degli altri indici previsti dal DPCM 05/12/1997. La presente valutazione non è in alcun caso sostitutiva del collaudo acustico strumentale dell’edificio che dovrà essere realizzato una volta terminata la costruzione in ottemperanza e per la verifica dei limiti imposti dal DPCM 05/12/1997.

In allegato sono riportati:

Dichiarazione del legale rappresentante

Tavola di progetto

Cecina, 13 giugno 2013

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Allegato:

AUTOCERTIFICAZIONE DEL LEGALE RAPPRESENTANTE

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