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Comune di Treviglio Consiglio Comunale del 24 novembre 2015 RESOCONTO DELLA SEDUTA Adunanza ordinaria di 1^ Convocazione – seduta pubblica con inizio alle ore 18:00 Presiede la seduta il Presidente Avv. Gianluca PIGNATELLI Partecipa il Segretario Generale Dr. Antonio Sebastiano PURCARO All’appello risultano: PEZZONI Giuseppe – Sindaco Presente COLOGNO Andrea – Consigliere Presente FUMAGALLI Giancarlo – Consigliere Presente MELLI Paolo – Consigliere Presente PIGNATELLI Gianluca – Consigliere Presente RISI Oreste - Consigliere Presente SGHIRLANZONI Giuseppe – Consigliere Presente CIOCCA Alessandro – Consigliere Presente FERRI Giulio – Consigliere Presente GIUSSANI Francesco – Consigliere Presente PREMOLI Maurizio . Consigliere Presente BORGHI Ariella – Consigliere Presente BUSSINI Simona – Consigliere Presente LINGIARDI Francesco – Consigliere Presente CIOCCA Daniela – Consigliere Presente MERISI Federico – Consigliere Presente MINUTI Luigi – Consigliere Presente e con la partecipazione degli Assessori: IMERI Juri Fabio – ViceSindaco Presente VAILATI Sabrina – Assessore Presente MANGANO Basilio Antonino - Assessore Presente ZOCCOLI in PRANDINA Giuseppina – Assessore Presente NISOLI Alessandro – Assessore Presente Constatata la presenza del numero legale, il Presidente dichiara aperta la seduta per la trattazione dell’ordine del giorno.

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 24 novembre 2015

RESOCONTO DELLA SEDUTA Adunanza ordinaria di 1^ Convocazione – seduta pubblica con inizio alle ore 18:00 Presiede la seduta il Presidente Avv. Gianluca PIGNATELLI Partecipa il Segretario Generale Dr. Antonio Sebastiano PURCARO All’appello risultano: PEZZONI Giuseppe – Sindaco Presente COLOGNO Andrea – Consigliere Presente FUMAGALLI Giancarlo – Consigliere Presente MELLI Paolo – Consigliere Presente PIGNATELLI Gianluca – Consigliere Presente RISI Oreste - Consigliere Presente SGHIRLANZONI Giuseppe – Consigliere Presente CIOCCA Alessandro – Consigliere Presente FERRI Giulio – Consigliere Presente GIUSSANI Francesco – Consigliere Presente PREMOLI Maurizio . Consigliere Presente BORGHI Ariella – Consigliere Presente BUSSINI Simona – Consigliere Presente LINGIARDI Francesco – Consigliere Presente CIOCCA Daniela – Consigliere Presente MERISI Federico – Consigliere Presente MINUTI Luigi – Consigliere Presente e con la partecipazione degli Assessori: IMERI Juri Fabio – ViceSindaco Presente VAILATI Sabrina – Assessore Presente MANGANO Basilio Antonino - Assessore Presente ZOCCOLI in PRANDINA Giuseppina – Assessore Presente NISOLI Alessandro – Assessore Presente Constatata la presenza del numero legale, il Presidente dichiara aperta la seduta per la trattazione dell’ordine del giorno.

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PRESIDENTE PIGNATELLI: Iniziamo i lavori del Consiglio comunale. Procediamo, come da Regolamento, all’appello nominale a cura del Segretario Generale Dott. Purcaro Prego, Segretario SEGRETARIO: [] Lingiardi Francesco, presente; Ciocca Daniela, presente; Bussini Simona, presente; Merisi, presente; Minuti è assente. Ci sono quattro assenti e tredici presenti. La seduta è legale. Per la Giunta sono presenti Imeri quale Vice Sindaco, Nisoli, Mangano, Vailati e Prandina. PRESIDENTE PIGNATELLI: Grazie, signor Segretario. La seduta è legalmente valida. Sono le ore 18.09. Possiamo procedere con l’ordine del giorno al primo punto, avente ad oggetto “Ordine del giorno di solidarietà alla città di Parigi ed al popolo francese”. Illustra la proposta di delibera il Sindaco. Prego, signor Sindaco. SINDACO PEZZONI: Abbiamo predisposto nei giorni scorsi, di concerto con tutto il Consiglio comunale, il testo di un ordine del giorno che esprime la solidarietà della città di Treviglio alla città di Parigi, a tutto il popolo francese e a tutti coloro che sono stati poi colpiti dai tragici fatti dello scorso 13 novembre. Abbiamo sottolineato, all’interno di questo testo, il fatto che gli attentati che hanno caratterizzato quella città non sono soltanto una ferita a una città, non sono soltanto una ferita a una nazione, sono una ferita a tutto il mondo civile che si riconosce in valori che sono anche quelli professati all’interno della Costituzione del popolo francese e che vengono declinati con i tre sostantivi che sono universalmente noti di libertà, uguaglianza, fratellanza. Nell’ordine del giorno abbiamo sottolineato anche il fatto che il 15 novembre dell’anno precedente, quindi il 15 novembre del 2014, noi abbiamo avuto ospite della città di Treviglio in forma ufficiale il Console Generale di Francia, che risiede a Milano, con il quale e con una delegazione del consolato abbiamo rinnovato il senso della gratitudine per il sacrificio che militari francesi hanno avuto il coraggio di fare combattendo per la libertà di una nazione che non era la loro nell’ambito delle guerre per l’indipendenza italiana e cadendo a Solferino, mentre sono stati poi sepolti, dopo la loro convalescenza, purtroppo finita con il decesso, nella città di Treviglio. Per questo motivo, nel momento in cui abbiamo richiamato anche questo legame con una nazione che ha sacrificato del proprio per la libertà di un altro popolo, in quel caso il nostro, abbiamo voluto esprimere la condanna per i gesti di disumana ferocia che sono stati perpetrati la sera del 13 novembre scorso a Parigi, che hanno inteso sconvolgere la vita di una città assurta a simbolo dei valori della civiltà occidentale, che è fondata – dicevamo prima – sui princìpi di libertà, uguaglianza e fratellanza. Vorremmo esprimere alle famiglie e ai parenti delle vittime – ricordiamo che questa mattina si sono tenuti i funerali dell’unica vittima italiana –, così come alla cittadinanza di Parigi e alla popolazione di Francia, il cordoglio e la vicinanza proprio dell’intera città di Treviglio, invitando tutti i cittadini trevigliesi a promuovere in questo territorio ogni possibile iniziativa di solidarietà con la Francia, a non perdere alcuna occasione per dire un “no” chiaro al terrorismo e per lanciare un forte appello all’unità di tutti coloro che vogliono difendere democrazia e libertà. Io ringrazio i Consiglieri comunali che hanno contribuito alla “limatura” del testo rendendolo, penso, un testo ampiamente condiviso da tutto il Consiglio comunale di Treviglio. Per questo motivo chiedo la discussione e la messa in votazione, ma anche un momento di ricordo per le vittime degli attentati dello scorso 13 novembre. Grazie. PRESIDENTE PIGNATELLI: Dichiaro aperta la discussione. Invito i Consiglieri a iscriversi. È iscritta a parlare la consigliera Borghi. Ne ha facoltà.

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CONSIGLIERE BORGHI: Grazie. Sicuramente il Gruppo del PD aderisce convintamente a questo ordine del giorno. Nel frattempo, però, sono successi anche gli atti terroristici nel Mali, e se andiamo indietro con la memoria ricordiamo quelli del Sinai, quelli di Beirut e quelli della Tunisia, insomma tutti gli atti terroristici che ci sono stati nel passato. Quindi, direi di fare il minuto di ricordo contro ogni fanatismo e dalla parte di tutte le vittime di questo fanatismo. Grazie. PRESIDENTE PIGNATELLI: Grazie, Consigliera. Consigliere Merisi, prego. CONSIGLIERE MERISI: Grazie, Presidente. Credo che non si possa non essere d’accordo con una proposta di questo genere. Ringrazio chi ha steso di propria mano questo testo. Vorrei sottolineare la penultima riga di questo ordine del giorno: “a non perdere alcuna occasione per dire un ‘no’ chiaro al terrorismo”. Questo è quello che dobbiamo avere noi, sia come cittadini, sia come pubblici amministratori, sia come uomini e donne. Grazie. PRESIDENTE PIGNATELLI: Grazie, Consigliere. Non vi sono altri interventi? Dichiaro chiusa la discussione. Invito a iscriversi per dichiarazione di voto. Nessuno per dichiarazione di voto. Pongo in votazione, quindi, il punto n. 1 all’ordine del giorno. Procediamo con votazione in forma palese, con l’ausilio del sistema elettronico. Dichiaro aperta la votazione. Il consigliere Premoli non ha votato. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti a favore, nessun contrario, nessun astenuto. Il Consiglio approva all’unanimità. Accogliendo la richiesta del Sindaco e anche della consigliera Borghi, invito il Consiglio a esprimere la solidarietà e un segno di lutto nei confronti delle vittime per il recente episodio e per quelli che sono stati qui giustamente ricordati. (L’Assemblea osserva un minuto di raccoglimento) Grazie. (Applausi) Passiamo al punto n. 2 all’ordine del giorno e, quindi, iniziamo le interrogazioni e le interpellanze che ricorrono. Consigliera Bussini, prego. A proposito di? CONSIGLIERE BUSSINI: Vorrei sapere se i momenti e un intervento inerente alla giornata contro la violenza sulle donne è rimandato a domani o… PRESIDENTE PIGNATELLI: Sì. CONSIGLIERE BUSSINI: Domani. Quindi siamo sicuri che… (Ndt, interventi fuori microfono) Perché avevo visto l’e-mail e volevo una conferma. Bene, grazie.

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PRESIDENTE PIGNATELLI: Passiamo al punto n. 2 e iniziamo, quindi, le interpellanze e le interrogazioni che sono iscritte all’ordine del giorno. Ricordo che, ai sensi dell’articolo 69, comma quinto, le tratteremo per un’ora complessivamente, quelle non trattate saranno viste nella seduta di domani. Ricordo anche che il Regolamento prevede cinque minuti di tempo per le risposte, questi tempi solitamente non sono stati rispettati per consentire di dare al Consiglio e all’interrogante una risposta più esaustiva possibile, poiché però abbiamo diversi punti, diversi atti ispettivi all’ordine del giorno, vi raccomando di essere il più concisi possibili. Partiamo, quindi, con il punto n. 2 all’ordine del giorno, avente ad oggetto “Interpellanza presentata dal consigliere Merisi riguardante la posizione del Comune di Treviglio sull’ex Cava Vailata”. Si tratta di atto ispettivo, portato al protocollo in data 12 novembre 2015, del seguente letterale tenore: “Premesso che la questione ex Cava Vailata occupa da tempo i pensieri non solo politici dei trevigliesi, secondo gli studi epidemiologici da qui al 2020 assisteremo a un incremento di nuovi casi di tumori correlati all’amianto, non si hanno notizie di prima mano sullo stato attuale dell’iter relativo all’ipotizzata discarica, si ritiene necessaria un’informativa completa e attuale sulla questione, si interpella Sindaco e Giunta al fine di conoscere nei dettagli l’attuale posizione del Comune di Treviglio, anche e soprattutto alla luce dell’ultima Conferenza di servizi svoltasi la settimana scorsa in Regione”. Risponde l’assessore Imeri. Segniamo l’orario: 18.19. ASSESSORE IMERI: Grazie e buonasera a tutti. L’iter della Cava Vailata sta continuando in quello che era fondamentalmente il suo inizio, cioè un iter contorto, complesso e che abbiamo avuto conferma anche all’ultima Conferenza di servizi, alla luce anche della sentenza del TAR, di fatto ha scoperchiato la pentola di un vuoto normativo che regolamenta i rapporti tra la bonifica e l’AIA e soprattutto ha posto Regione, Comune e anche la stessa proponente nella condizione di interpretare quella che è la sentenza del TAR, che è un po’ di macchinosa applicazione. Quindi, la Regione è stata invitata ad assumere il ruolo di coordinatore, e nella riunione di Conferenza di servizi del 4 novembre, nell’analisi di quello che è il ricorso del TAR, si è di fatto definito che tutto quello che era precedentemente stato già messo nero su bianco, ovvero che l’area sia da bonificare a seguito di tutte le richieste di indagini e approfondimenti fatte dall’Amministrazione comunale, con la collaborazione anche di Comitato Tutela Ambiente, in particolare dei residenti della zona, e soprattutto la necessità che la bonifica dovesse precedere l’AIA, questo – ed è il dato di fatto più importante della Conferenza di servizi del 4 novembre – è stato ribadito. Quindi, il Comune di Treviglio mantiene la competenza e l’autorità sull’iter della bonifica, la Regione rimane l’Ente competente per quanto riguarda il rilascio dell’AIA. A monte della Conferenza di servizi di novembre c’era, però, stata una Conferenza di servizi ad aprile, indetta dal Comune di Treviglio, che era quella determinante per valutare il piano di caratterizzazione, che è la fase antecedente al progetto di bonifica presentato da Team. In realtà, la Conferenza di servizi di aprile aveva dato un esito positivo rispetto al piano di caratterizzazione, lasciando alcune prescrizioni. Quindi, era stato chiesto a TeAm, uno, di chiarire quale fosse il documento su cui esprimerci, perché continua ad arrivare una marea di carte e di planimetrie al Protocollo comunale, quindi non sapevamo più quale potesse essere la pratica da gestire. Abbiamo poi fatto alcune richieste di integrazioni in particolar modo anche per quanto riguarda il piano di monitoraggio della falda, la risposta di TeAm era “sì, lo presentiamo a breve”, in realtà è stato verbalizzato nella Conferenza di servizi di novembre, quindi sette mesi dopo la richiesta formale a TeAm di presentare entro sette giorni questo documento. Il documento è arrivato al Protocollo del Comune il 10 novembre, noi abbiamo fatto una riunione lunedì mattina con i tecnici e l’avvocatura per analizzare questo documento, evidenziando alcune incongruità, che sono state segnalate a TeAm, la quale ieri mattina poi ha mandato una nota di rettifica. Quindi, adesso il documento sarà nuovamente oggetto di una riunione tecnica all’interno dell’Amministrazione comunale, poi ci sarà la determina del dirigente che, di fatto, dovrà approvare o meno il piano di caratterizzazione. Nel frattempo, però, c’è un altro fatto importante, perché è sempre legato al procedimento

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della bonifica. TeAm aveva attivato, di fatto, due procedimenti, uno che era quello ordinario, quindi con l’articolo 242 del Testo unico ambientale, l’altro, il cosiddetto 242-bis, introdotto dal Governo Renzi, che permetteva sostanzialmente di accelerare alcune procedure nel momento in cui ci fosse, da una parte, la necessità di dare una risposta al privato e, dall’altra, la necessità di agire su un terreno contaminato. TeAm non ha mai rinunciato a nessuno dei due, ha sempre tenuto aperte le due procedure, e nella Conferenza di servizi si è chiesto e definito che chiarisse quale procedimento mantenere. È arrivata anche questa nota, il 13 novembre, nella quale TeAm rinuncia espressamente al decreto semplificato, e quindi seguiremo l’iter normale. Quindi, una volta che il Comune di Treviglio avrà approvato, entro i trenta giorni dalla presentazione, il piano di caratterizzazione, quindi lo stato di fatto dell’area da un punto di vista della contaminazione dei suoli e delle acque, TeAm potrà presentare il progetto di bonifica e, quindi, proporre di rimuovere i terreni inquinati, delle barriere, a seconda dei dati che poi dovranno successivamente essere estrapolati attraverso sondaggi, carotaggi, eccetera. Poi, fino a che non sarà approvata la bonifica e, quindi, collaudata anche dalla Provincia, quindi la bonifica deve essere prima approvata dal Comune e autorizzata, poi realizzata e successivamente collaudata, e solo in quel momento potrà essere di fatto chiuso questo iter. Nel frattempo la Regione, che non ha mai né chiuso né archiviato né sospeso i termini dell’AIA, perché in realtà siamo fuori da tutti i tempi previsti dalla legislazione, perché l’iter di fatto continua dal 2006, si è riservata, per rispettare la sentenza del TAR, di mantenere vivo il procedimento di AIA, che ovviamente però sarà subordinato sempre a quello di bonifica, che è stato dichiarato più volte ha la precedenza sull’Autorizzazione Integrata Ambientale. Ovviamente, il Comune di Treviglio, anche nell’ultima Conferenza di servizi, ha chiarito che si rispetta oggi quella che è la sentenza del TAR, e Regione Lombardia ovviamente non può fare diversamente, ma il Comune di Treviglio ha poi fatto ricorso al Consiglio di Stato, in quanto riteniamo che, entrando nel merito di quello che ha scritto il TAR, sia francamente discutibile. Quindi, abbiamo fatto, appunto, ricorso al Consiglio di Stato, sapendo che i tempi, ahimè, non sono certo quelli rapidi, e quindi comunque giustamente l’iter procede, così come quello della bonifica. La notizia positiva è proprio quella che la bonifica rimane in capo al Comune di Treviglio e soprattutto precede qualsiasi altro intervento sull’area. Quindi, direi che è un risultato importante e soprattutto che conferma che la nostra opposizione al progetto non è mai stata soltanto strumentale ma anche concreta e soprattutto oggettiva. PRESIDENTE PIGNATELLI: Consigliere Merisi, prego. Può dichiararsi soddisfatto o meno. CONSIGLIERE MERISI: Grazie, Presidente. Devo ringraziare l’Assessore all’ambiente, nonché Vice Sindaco, per quanto ci ha riferito stasera. Spiace che magari occasioni di questo tipo in futuro non ci saranno più, ma credo che l’attenzione dei cittadini su questo problema sia sempre e comunque alta. Ho qualche dubbio di tipo personale però – mi consenta, Assessore – che la bonifica sia poi il primo gradino in discesa per un intervento di un certo tipo. È chiaro che questo non dipende da noi, dipende da qualcun altro. Auspicherei che il Consiglio di Stato ci mettesse vent’anni, perché io tra vent’anni non ci sarò più, quindi chi ci sarà vedrà. A parte le battute, ringrazio ancora per questa precisa risposta a un problema che ormai è non dico vetusto ma vecchio, ma non per questo non particolarmente sentito dai cittadini trevigliesi. Grazie. PRESIDENTE PIGNATELLI: Grazie. Passiamo al punto n. 3 all’ordine del giorno, avente ad oggetto “Interpellanza presentata dai consiglieri Lingiardi e Ciocca Daniela in merito all’applicazione degli articoli 12 e 12-bis del Regolamento per la semplificazione delle procedure contrattuali”.

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L’interpellanza è stata depositata al protocollo in data 12 novembre 2015 e ha il seguente letterale tenore: “Interpellanza. Premesso che gli articoli 12 (Trattativa privata senza formalità) e 12-bis (Accelerazione della dismissione del patrimonio disponibile) del Regolamento di semplificazione delle procedure contrattuali del Comune di Treviglio, approvato con delibera del Consiglio comunale n. 65 del 30 marzo 2011 e modificato con delibera del Consiglio comunale n. 16 del 6 marzo 2012, al punto 12.2, recitano che la procedura di cui al presente articolo può essere supportata da intermediari consulenti immobiliari abilitati all’esercizio della professione, i sottoscritti Consiglieri comunali interpellano il Sindaco e la Giunta per sapere: – quali alienazioni, dall’entrata in vigore del vigente Regolamento di semplificazione delle procedure contrattuali, sono state realizzate in virtù degli articoli 12 e 12-bis e per quali importi; – se negli stessi limiti temporali ha trovato applicazione l’articolo 12.2 citato in premessa; nel caso in subordine, in relazione a quali alienazioni ha trovato applicazione la procedura di cui all’articolo 12.2 e per quali importi riconosciuti o da riconoscersi a intermediari o consulenti immobiliari”. Risponde l’assessore Vailati. Prego. ASSESSORE VAILATI: Grazie, Presidente. Do lettura della risposta all’interpellanza: “Facendo seguito ai contenuti dell’interpellanza acclarata al protocollo comunale al n. 57026 del 12 novembre 2015 in ordine alle procedure di alienazione attivate in ossequio agli articoli 12 e 12-bis del Regolamento comunale di semplificazione delle procedure contrattuali approvate con deliberazione del Consiglio comunale n. 65 del 30 novembre 2011, sentito il servizio valorizzazione del patrimonio, con la presente si comunica che le alienazioni attivate dall’entrata in vigore del Regolamento comunale di semplificazione delle procedure contrattuali sopramenzionato in ossequio agli articoli 12 e 12-bis sono riportate nell’allegato elenco che forma parte integrante e sostanziale della presente comunicazione. Nessuna consulenza per intermediazione immobiliare ai sensi dell’articolo 12.2 è stata attivata per le alienazioni di patrimonio immobiliare”. Nell’allegato potete trovare tutte le alienazioni, divise per anno. Quindi, per quanto riguarda il 2012, è stata attivata una procedura di alienazione, che è l’alienazione dello stabile Farmacia comunale di via Pontirolo, nel 2013 abbiamo proceduto a effettuare sette alienazioni, che sono alienazioni soprattutto di terreni, permute e sedime, alienazioni dei tratti di riale, reliquati stradali e alcune aree. Nel 2014 sono state effettuate altre sette alienazioni. Vi è l’alienazione dello stabile ERP di via 20 Settembre, un’altra alienazione di terreno e alienazioni soprattutto di appartamenti di via Redipuglia, come peraltro da autorizzazione ottenuta dalla Regione. Nell’anno 2015 sono state effettuate nove alienazioni, sempre appartamenti in via Redipuglia, area del Foro boario, alienazioni di aree e reliquati stradali, alienazioni sempre di ex riali e reliquati stradali. PRESIDENTE PIGNATELLI: Grazie. Ha chiesto di intervenire la consigliera Ciocca. Può dichiararsi soddisfatta o meno. Prego. CONSIGLIERE CIOCCA D.: L’interpellanza era funzionale all’acquisizione di dati, questi dati sono stati forniti, quindi mi vanno bene le risposte che mi sono state date. Le somme, essendo io dotata di pallottoliere, come veniva suggerito, le farò a casa e le considerazioni le esprimerò in seguito. Grazie. PRESIDENTE PIGNATELLI: Passiamo al punto n. 4, avente ad oggetto “Interpellanza presentata dal consigliere Melli per sapere quale sarà la destinazione della piazzetta Matteotti dopo la nuova collocazione del mercatino del centro storico”. L’interrogante ha depositato al protocollo in data 12 novembre 2015 il seguente atto ispettivo:

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“Premesso che nel centro storico di Treviglio, stante la carenza di esercizi commerciali destinati all’alimentazione, è sempre stato presente un mercatino di generi alimentari con frequenza giornaliera; che l’attuale mercatino, composto da sei banchi alimentari, offre un ottimo servizio, rivolto ai frequentatori del centro storico e in particolare alle persone anziane; che con delibera di Giunta comunale n. 61 del 21 aprile 2011 era stato disposto il trasferimento temporaneo del mercatino da piazza Garibaldi alla piazzetta di via Matteotti; che la delibera di Giunta n. 123 del 30 ottobre 2015, avente come oggetto ‘Nuova collocazione del mercatino del centro storico’, si ritiene di dover collocare suddetto mercatino in un’altra area del centro storico, in quanto la piazzetta Matteotti è soggetta a prossima riqualificazione urbana, che non prevede l’insediamento delle strutture commerciali mobili; che la cittadinanza si è mobilitata contro il trasferimento del mercatino, raccogliendo quasi duecento firme; tutto ciò premesso e considerato il sottoscritto Consigliere comunale, Capogruppo di Forza Italia, architetto Paolo Melli, interpella il signor Sindaco e l’Assessore di competenza: 1) per quale motivo si sia ritenuto opportuno spostare l’attuale mercatino in altra sede; 2) di poter venire a conoscenza di quale sarà la reale destinazione futura della piazzetta Matteotti”. Risponde l’assessore Mangano. Prego, Assessore. ASSESSORE MANGANO: Grazie, Presidente. Leggo la risposta: “Premesso che l’Amministrazione comunale, nell’ambito dell’intervento ‘Miglioramento qualità urbana del centro storico’, in seguito alla sistemazione della piazza Manara e alla recente ultimazione dell’intervento di riqualificazione di piazza Garibaldi, intende completare l’intervento di recupero mediante la riqualificazione della piazzetta Matteotti e 25 Aprile, in continuità con i primi interventi, attraverso il rifacimento della pavimentazione in asfalto da sostituirsi con una idonea in pietra e l’inserimento a dimora di alcuni nuovi alberi; che per l’esecuzione di tale intervento si procederà, nel breve, ad approvare un progetto preliminare che prevede, tra l’altro, l’inserimento di arredo urbano (panchine, fontanella, cestini gettacarte) oltre al rifacimento dell’illuminazione; resterà possibile l’installazione del dehors davanti all’esercizio pubblico esistente; che i lavori saranno affidati presumibilmente nei primi mesi del 2016 e che i lavori cominceranno subito dopo e avranno durata di circa quarantacinque giorni; tutto ciò premesso, in coerenza con quanto stabilito con la delibera di Giunta comunale n. 123 del 30/09/2015, gli operatori titolari dei sei banchi alimentari potranno proseguire la loro attività nella piazzetta via Matteotti e 25 Aprile ancora per alcuni mesi e, quindi, fino al momento di inizio dei lavori di riqualificazione della piazza stessa; successivamente i banchi alimentari saranno spostati in piazza Cameroni nell’ambito dell’area mercato, assicurando migliore produttività reciproca degli operatori e degli spazi comunali; infatti, l’area risulta dotata di impianti (ponti fornitura acqua, luce e fognatura) nonché dotata delle necessarie dotazioni di servizi igienico-sanitari; riguardo ai negozi di vicinato, in piazza Garibaldi sono state avviate diverse nuove attività commerciali, tra le quali una di ristorazione e vendita di prodotti a chilometro zero, bar e gelateria, che unite a quelle preesistenti di vendita di frutta e verdura, formaggi, pane e dolci offre una buona e varia offerta per i residenti del centro; la destinazione finale prevista per la piazzetta Matteotti e 25 Aprile sarà uno spazio pubblico di relazione adeguatamente attrezzato, con la possibilità di svolgere anche altre attività, quali ad esempio il prolungamento espositivo del mercatino antico in via, comunque fino ad inizio dei lavori se i banchi rimarranno laddove sono. PRESIDENTE PIGNATELLI: Ha chiesto di parlare il consigliere Melli. Prego. CONSIGLIERE MELLI: Grazie, Presidente. Ringrazio l’Assessore per la puntuale risposta. Effettivamente, io avevo chiesto di sapere esattamente quale destinazione fosse quella del mercatino. Non sono certo contento, effettivamente, di cosa succederà. Quando poi sento dire che, al posto di un’attività che è al servizio dei cittadini o perlomeno era stata impostata fin dall’inizio per dare un servizio ai cittadini, particolarmente agli anziani, verrà trasformata nell’ennesima

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zona con panchine e giardinetti non sono affatto contento. Credo anche che non sia stata una buona cosa anticipare la risposta a questa mia interpellanza tramite i giornali. Penso che sia stata rivolta per dare una distorsione dei fatti reali. È anche un meschino tentativo di screditarmi, per l’ennesima volta. Ma penso che sia andata a vuoto, in quanto subito, il giorno dopo, si è rivelata effettivamente la verità, dove i commercianti o gli ambulanti non sono affatto contenti di questa situazione. Lo ripeto, il fatto che venga trasformata in quello che si è detto non penso sia buona cosa per questa città. Grazie. PRESIDENTE PIGNATELLI: Passiamo al punto n. 5 all’ordine del giorno, avente ad oggetto “Interrogazione presentata dal consigliere Melli riguardante i rapporti con l’architetto Lubreto e le intenzioni di Treviglio Futura S.p.A.”. È stato acclarato al protocollo del Comune in data 13 novembre 2015 il seguente atto ispettivo: “Premesso a) che con decreto n. 4 del 30 giugno 2015 avente ad oggetto ‘Nomina dell’amministratore unico di Treviglio Futura S.p.A.’ è stata nominata l’architetto Daniela Lubreto alla predetta carica; b) che con la lettera datata 7 ottobre 2015 l’architetto Daniela Lubreto ha rassegnato le dimissioni da amministratrice unica di Treviglio Futura S.p.A.; c) che nella predetta lettera l’architetto Daniela Lubreto afferma, in particolare al punto 11, che: ‘Non ho gradito ritrovarmi sulla scrivania il disciplinare di incarichi di sei nominativi che si erano occupati dello stesso progetto preliminare e che, indagando su internet, ho verificato agire come team compatto in più di un’occasione. Alcuni di loro risultano anche essere soci di medesime società di progettazione. Nonostante fossi stata rassicurata che tutto era perfettamente in regola con i dettami di legge, ho combattuto per quegli stessi trevigliesi che mi tacciano ora di incompetenza e disonestà, avendo ravvisato un’ingiustizia per me e una procedura non del tutto eticamente corretta nei confronti di altri professionisti’; tutto ciò premesso il sottoscritto Consigliere comunale, architetto Paolo Melli, Capogruppo di Forza Italia, interpella il signor Sindaco e la Giunta per sapere: 1) se corrispondono al vero le affermazioni dell’architetto Daniela Lubreto di cui in premessa; 2) da chi è stata rassicurata l’architetto Lubreto che tutto era perfettamente in regola con i dettami di legge; 3) se è stata data notizia alla Procura della Repubblica delle eventuali ipotesi di reato contenute nella lettera dell’architetto Lubreto; 4) se, nel caso fossero confermate tali affermazioni, sono stati conferiti incarichi di consulenza da parte di Treviglio Futura S.p.A. a professionisti, con quale emolumento, per quali attività e secondo quale principio di selezione dei consulenti esterni; 5) se è, comunque, intenzione di Treviglio Futura S.p.A. procedere con il conferimento di incarichi di consulenza a professionisti, con quale emolumento, per quale attività e secondo quale principio di selezione dei consulenti esterni”. Risponde il Sindaco. Prego. SINDACO PEZZONI: L’architetto Daniela Lubreto ha svolto l’incarico di amministratore della società dal 1° luglio 2015 al 7 ottobre 2015. Durante il suo mandato, non si sono tenute assemblee sociali, né ordinarie né straordinarie. L’amministratore unico Lubreto ha firmato tutti gli atti aziendali che erano di competenza della società nel periodo considerato. In particolare, ha formalizzato la nomina della Commissione di gara, che era stata precedentemente deliberata dall’Assemblea, a cui io avevo partecipato, e ha provveduto poi all’aggiudicazione definitiva, a valle della procedura di gara che si era conclusa con l’aggiudicazione provvisoria. Quanto alle affermazioni che sono contenute nella lettera di dimissioni dell’architetto Lubreto, che è stata ripresa dall’interpellanza del consigliere Melli, da quanto mi è dato cogliere la doglianza dell’ormai ex amministratrice unica riguarderebbe la presentazione al protocollo della società di proposte di incarico per la direzione dei lavori – non consulenze – da parte di taluni professionisti che avevano già collaborato con la società in fase di progettazione preliminare. Tutti questi incarichi sono inferiori alla soglia dei 40.000 euro. Ricordo che il “Decreto

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sviluppo”, che è il decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70, convertito dalla legge 12 luglio 2011, n. 106, ha elevato da 20.000 a 40.000 euro la soglia oltre la quale è prevista dall’articolo 125, comma 11, del Codice la procedura negoziata per il cottimo fiduciario, al di sotto del quale è consentito l’affidamento diretto anche dei servizi di progettazione. E su questo punto si veda anche il parere dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici, che è uscito il 16 ottobre 2011. Si comprende, dunque, che chiunque sia in grado di leggere queste cose avrebbe potuto rassicurare l’amministratrice della regolarità di quanto sopra rispetto ai dettami di legge. Non si comprende, quindi, di quale notizia di reato si sarebbe dovuta informare la Procura. Peraltro, durante il mandato della Lubreto, l’unico incarico che è stato affidato è quello della realizzazione del sito web, anche questo affidato per via diretta. In questi giorni, con riguardo alle dichiarazioni di cui si tratta, così come delle altre affermazioni contenute nella popolare lettera di dimissioni dell’architetto e nel suo blog, questa Amministrazione, insieme con l’amministrazione della società Treviglio Futura, sta valutando con i propri legali se sporgere querela contro la stessa Lubreto, a tutela dell’immagine dell’Ente e della città. Quanto al prossimo futuro, la società dovrà provvedere, a breve, al conferimento degli incarichi per la validazione del progetto esecutivo, per la direzione dei lavori relativi a interventi di trasformazione urbana di piazza Setti, incarichi che verranno conferiti nel rispetto delle disposizioni legislative regolamentari vigenti e sulla base della professionalità e del bagaglio di esperienze maturate da coloro che sono aspiranti all’affidamento degli incarichi stessi. Non ci sono consulenze. PRESIDENTE PIGNATELLI: È iscritto a parlare il consigliere Melli. Ne ha facoltà. Può dichiararsi soddisfatto o meno della risposta. CONSIGLIERE MELLI: Grazie. Mi dichiaro soddisfatto della risposta perché questa – chiamiamola così – denuncia da parte dell’architetto Lubreto vedo che ha smosso le acque, nel senso che adesso mi è appena stato detto che, comunque, da parte vostra si è intenzionati ad andare a fondo alla questione, perché quello che lei ha dichiarato è abbastanza pesante, nel senso che vedeva delle cose che non quadravano, diceva che tutto le era stato imposto e quant’altro. Auspico che si arrivi a una conclusione di queste cose per fare chiarezza sulle sue risposte e sulla sua – chiamiamola ancora così – denuncia. Grazie. PRESIDENTE PIGNATELLI: Passiamo al punto n. 6 all’ordine del giorno, avente ad oggetto “Interrogazione presentata dal consigliere Melli riguardante le dimissioni del signor Sindaco e riscontro all’Immobiliare Ossidiana S.r.l.”. In data 13 novembre 2015 il Consigliere interrogante ha depositato il seguente atto ispettivo: “Premesso che in occasione della conferenza stampa dell’8 ottobre 2015 il Sindaco ha affermato che ‘il 24 novembre terremo un Consiglio in cui sarà discusso l’assestamento di bilancio e il 25 terremo l’ultima Giunta, e quindi darò le dimissioni, così gli Uffici avranno il tempo per ultimare le pratiche in corso’; che con lettera del 21 ottobre 2015 l’Immobiliare Ossidiana S.r.l. informava l’Amministrazione comunale che era disponibile alla stipula dell’atto definitivo di compravendita dell’ex Foro boario, sono decorsi i centoventi giorni dalla pubblicazione della delibera di approvazione del piano attuativo, delibera di Giunta comunale n. 114/2015, e quindi non prima del 28 gennaio 2016; tutto ciò premesso, il sottoscritto Consigliere comunale, architetto Paolo Melli, Capogruppo di Forza Italia, interpella il signor Sindaco e la Giunta per sapere se: 1) è intenzione del Sindaco rassegnare irrevocabilmente le proprie dimissioni entro il 26 novembre prossimo venturo; 2) è stato dato riscontro alla lettera di Immobiliare Ossidiana S.r.l.”. Risponde il Sindaco. Prego.

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SINDACO PEZZONI: Questa è la prima interpellanza a doppio oggetto che mi capita di vedere. Per cui, non si chiede una cosa, se ne chiedono due, una delle quali non ha assolutamente attinenza con l’altra. Comunque, in relazione alla questione, io ho detto e continuo a ribadire che presenterò le dimissioni, che sono soggette alla procedura ordinaria prevista dal Testo Unico degli Enti locali, tenendo conto dell’esigenza, che ritengo prioritaria e che ho già più volte sottolineato, di far concludere il mandato amministrativo evitando quanto più possibile ripercussioni traumatiche sull’attività dell’Amministrazione comunale. Come ho più volte sottolineato, non si andrà oltre il tempo tecnico per dare attuazione anche a quanto è oggetto di discussione e di approvazione da parte del Consiglio comunale nei successivi punti all’ordine del giorno. Mi pare che nell’interrogazione o interpellanza si parli del 26 novembre: quella non è una delle date che era mai stata citata. Nella Conferenza dell’8 novembre si diceva al termine del mese o poco più. Quindi tecnicamente ci siamo quasi… (Ndt, interventi fuori microfono) 8 dicembre, scusate. La seconda domanda era relativa alla risposta alla richiesta che era pervenuta dall’Immobiliare Ossidiana. Comunico che il dirigente dei servizi tecnici, che è il dottor architetto Pierluigi Assolari, con la sua nota n. 56078 del 6 novembre, che è disponibile all’accesso dei Consiglieri nel protocollo comunale, come tutta la corrispondenza in corso rispetto alla cosa, ha dato riscontro alla comunicazione. Quindi, tecnicamente parlando la risposta dell’architetto Assolari la si trova al protocollo 56078. PRESIDENTE PIGNATELLI: Consigliere Melli, prego. Può dichiararsi soddisfatto o meno. CONSIGLIERE MELLI: Sono parzialmente soddisfatto della risposta. Comunque, il giorno 26 non è un’invenzione, ma era semplicemente una cortesia. Siccome lei aveva dichiarato, comunque, sui giornali e anche in conferenza stampa che si sarebbe dimesso nel giorno del suo compleanno, calcolando che questo Consiglio comunale si sviluppa sicuramente su due giorni, era stato dato il tempo, ammesso che finisca con la mezzanotte di domani, siamo automaticamente nel giorno 26. La seconda parte non è un’altra domanda, ma era una conseguenza della prima, nel senso che, come ha dichiarato, si dovevano sistemare delle cose e mettere in sicurezza, e che sia una mia ipotesi o comunque era questo discorso di Ossidiana, dove improvvisamente quella lettera che avevano mandato in precedenza, quando io ho protocollato questa interpellanza non si sapeva ancora della seconda parte, dove hanno depositato un’alta somma, che non ricordo bene, che comunque metteva in sicurezza tutti i conti, ed era proprio ipotizzato il fatto che, se questa vendita di Ossidiana era vincolante al discorso dell’assestamento di bilancio e quant’altro, è per quello che l’abbiamo fatta. E visto che loro l’avevano posticipata a gennaio, alla fine di gennaio, quindi ai primi di febbraio, era per questo che si chiedeva la cosa. Grazie. PRESIDENTE PIGNATELLI: La replica del Sindaco, prego. SINDACO PEZZONI: Premesso che, per come era formulata, non capivo le due cose. Quindi, non lego la mia permanenza qui dentro alla sottoscrizione dell’atto da parte di Ossidiana. Quello deve essere chiaro. Per cui, le ipotesi che girano sui giornali sono ipotesi che girano sui giornali. Vado a memoria. Il fatto che domani sia il giorno che coincide con il mio compleanno non significa – e lo dico, ma mi pare di averlo scritto anche l’8 ottobre – che sia il giorno delle dimissioni. Il tempo tecnico non significa tirare dicembre, gennaio, febbraio, marzo o aprile, il tempo tecnico significa far Giunta domani e molto probabilmente la Giunta della prossima settimana. Grazie. PRESIDENTE PIGNATELLI:

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Passiamo al punto n. 7 all’ordine del giorno, avente ad oggetto “Interrogazione presentata dal consigliere Cologno in merito all’incarico affidato dalla Regione Lombardia al consigliere Paolo Melli per predisposizione programma di iniziative e analisi problematiche relative al progetto di fermata dei treni alla Stazione Ovest”. Con l’interrogazione datata 13 novembre 2015 il Consigliere scrive: “Premesso che da Regione Lombardia, in data 28/01/2015, è stato affidato al consigliere comunale Paolo Melli il seguente incarico: ‘Incarico affidato ai sensi della legge regionale n. 20/2008, articolo 23, per la predisposizione di un programma di iniziative che consentano la cura delle relazioni con gli amministratori locali e le associazioni di categoria nell’ambito della Bassa Bergamasca, con particolare riferimento all’area di Treviglio: analisi delle problematiche territoriali legate al progetto di fermata dei treni alla Stazione Ovest di Treviglio della linea Bergamo-Milano e viceversa’; considerato che tra gli obiettivi indicati risulta specificato anche quello della interlocuzione con i soggetti dell’area di Treviglio, il cui ruolo più importante è da attribuire, per ovvi motivi, al Sindaco di Treviglio; chiede al Sindaco: 1) se e quando sia stato formalmente informato il consigliere comunale Paolo Melli dell’incarico in oggetto concernente un tema importante per la mobilità cittadina; 2) se e quando ci siano stati contatti con il consigliere comunale Paolo Melli in relazione alle tematiche di competenza della città”. Risponde il Sindaco. SINDACO PEZZONI: In risposta all’interrogazione che mi è stata fatta, comunico che non sono stato contattato direttamente dal consigliere Paolo Melli per essere informato dell’avvenuta assegnazione del suo incarico né in occasione del conferimento dello stesso, che è stato effettuato all’inizio del 2015, e nemmeno dopo la dichiarazione che il consigliere Melli ha rilasciato al Corriere della Sera lo scorso 1° novembre 2015, nella quale ha dichiarato ‘nessun imbarazzo a rendere pubblico il mio incarico. Mi avete fatto un favore, così adesso sarà più facile portarlo avanti’, che probabilmente avrebbe potuto essere l’occasione per avviare anche con il Sindaco di Treviglio l’interlocuzione che è oggetto dell’incarico. Per questo sottolineo – secondo punto della risposta – che nessun contatto è stato preso dal consigliere Melli – cito l’oggetto dell’incarico – per ‘la predisposizione di un programma di iniziative che consentano la cura delle relazioni con gli amministratori locali – credo di far parte della categoria – e le associazioni di categoria dell’ambito della Bassa Bergamasca, con particolare riferimento all’ambito di Treviglio’ – penso di far parte della categoria – né con me che sono Sindaco di Treviglio né con l’assessore Mangano, che in questi anni ha seguito insieme a me tutta la questione relativa al trasporto ferroviario e all’interlocuzione con Regione Lombardia e con i comitati dei pendolari. Considerata la tipologia dell’incarico e la rilevanza dello stesso per il territorio di Treviglio e dell’intera Pianura in relazione alla totale assenza di contatti con l’Amministrazione della città più direttamente interessata, trasmetterò per conoscenza copia dell’interrogazione e di questa risposta al Presidente della Giunta regionale, alla Presidenza del Consiglio regionale e all’Assessore che ha affidato al signor Melli questo incarico. PRESIDENTE PIGNATELLI: Consigliere Cologno, prego. Ha cinque minuti. Può dichiararsi soddisfatto o meno. CONSIGLIERE COLOGNO: Grazie, Presidente. Sono soddisfatto della risposta del Sindaco, nel senso che non ha fatto altro che dichiarare quello che immaginavamo. La cosa che lascia sconcertati è il fatto che, in un incarico che prevede come interlocutore principale per un problema significativo come quello del rilancio della Stazione Ovest, non sia mai stato contattato né il Sindaco né l’assessore Mangano, competente alla partita. Lascia basiti questo atteggiamento. Dopo che è girata la voce che avremmo presentato questa interrogazione, la montagna ha partorito il topolino, cioè sono state predisposte quattro fermate, che è meglio di niente. Probabilmente, se ci fosse stata più chiarezza, più partecipazione e più coinvolgimento dell’Amministrazione sul cui territorio insiste la famosa Stazione Ovest, i risultati sarebbero stati migliori. Ne prendiamo atto.

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Lo ripeto, non capisco questo atteggiamento e questa mancanza di collaborazione e ci auguriamo che, nel prosieguo, le cose possano cambiare. PRESIDENTE PIGNATELLI: Il consigliere Melli ha chiesto la parola. Per cosa? CONSIGLIERE MELLI: Per fatto personale, se è possibile. PRESIDENTE PIGNATELLI: Prego. CONSIGLIERE MELLI: Grazie. PRESIDENTE PIGNATELLI: Ha cinque minuti. CONSIGLIERE MELLI: Sì. L’incarico da me ricevuto non ha tra le finalità quella di incontrare il Sindaco di Treviglio, anche perché le priorità segnalate dal Sindaco stesso sono state rese note e trasmesse in Regione Lombardia con lettera scritta e protocollata il giorno 11 dicembre 2014. Il Sindaco afferma di non avermi mai incontrato su questo tema. Lei, signor Sindaco, sa che non è vero. Io l’ho incontrata personalmente, sia solo con lei, che in presenza anche di altre persone. Ho addirittura partecipato con lei a una conferenza stampa di carattere istituzionale, erano presenti anche l’assessore Mangano e l’Assessore regionale, ed era fatta per illustrare proprio le problematiche relative alla fermata della Stazione Ovest e a tutti i collegamenti viabilistici con la città di Bergamo. Prova di questa conferenza stampa e anche della mia presenza la può trovare anche in un articolo del Popolo Cattolico, con tanto di fotografia. Non si capirebbe, altrimenti, la ragione della mia presenza in quella sede. Anche perché nessuno mi ha chiesto perché ero presente, e presumo fosse implicita la mia presenza in quanto collaboratore dell’Assessore. Anche a lei personalmente avevo detto in cosa consisteva il mio incarico, le avevo anche parlato delle possibili fermate alla Stazione Ovest, anzi, forse gliene avevo indicate addirittura sei, e le risposte erano state anche le stesse per le quali queste fermate erano rimaste congelate, per una questione dell’Expo, e non si voleva incappare in ulteriori guai. Le ricordo anche, in merito alla mia collaborazione con la Regione, che anche lei è stato invitato a portare il saluto a una grande manifestazione di amministratori tenutasi a Treviglio, alla quale aveva partecipato anche il Presidente della Regione e il Presidente del Consiglio, Raffaele Cattaneo. Si trattava di una manifestazione istituzionale che il sottoscritto ha contribuito a organizzare, così come abbiamo creato anche le condizioni per ripristinare le fermate della Stazione Ovest, tra l’altro con il plauso anche dei comitati pendolari. Quindi, insieme a questo discorso, io ho collaborato anche ad altre iniziative e progetti. Comunque, consigliere Cologno, mi sarei aspettato un’interrogazione un po’ più puntuale da parte sua, nel senso che questo era noto a tutti. E il fatto anche che il Sindaco dice “mi avete fatto un favore, perché io sono uscito all’esterno”, io non sono abituato a palesare a tutti quello che io faccio. Io faccio il mio lavoro, lo faccio in silenzio, eseguo quanto mi viene richiesto, quindi sono tranquillissimo nella questione. In Regione sanno benissimo quello che faccio e la mia collaborazione e il mio approccio con le persone non è stato con lei, signor Sindaco, perché le fermate in una stazione si discutono più con gli utenti, quindi con il Comitato pendolari, con tutti loro. Anzi, mi risulta anche che sia arrivata ultimamente una richiesta dal Comitato pendolari, i quali chiedono di avere un colloquio con questa Amministrazione in modo da poter trasformare quello che è stato un lungo lavoro per ottenere queste fermate e trasformarlo anche in realtà e in una discussione con le Amministrazioni in modo da portarle avanti anche politicamente. Ritornando al consigliere Cologno, forse a questo punto, visto che qui si usano solo i giornali – se si usassero meno i giornali e si discutesse più fra di noi credo sarebbe molto meglio –

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sarebbe stato molto meglio chiedere se fosse vera la mia laurea in architettura. Per concludere, consigliere Cologno, utilizzando il suo stesso linguaggio rivoltomi precedentemente riguardo a una mia interpellanza, penso che questa sua interrogazione sia proprio una buffonata. Grazie. (Applausi) PRESIDENTE PIGNATELLI: Silenzio. CONSIGLIERE MELLI: Scusi, chiedo se è possibile allegare agli atti la lettera intercorsa tra l’Amministrazione e l’Assessore e l’articolo di giornale del Popolo Cattolico. PRESIDENTE PIGNATELLI: Va bene, Consigliere. Me le faccia avere. Il Sindaco chiede la parola per replica. Prego, signor Sindaco. SINDACO PEZZONI: Cerchiamo di capirci. Si è avuta notizia del fatto che c’era un incarico da 12.000 euro al consigliere Melli per questo tipo di consulenza? No! L’ha mai detto? No. Questa era la domanda, questa è stata la risposta. Lei l’ha mai detto? No! La Conferenza con l’assessore Sorte di cui lei parla… Chiedo scusa. Di cui lei parla è stata organizzata su richiesta nostra e su spinta dell’assessore Mangano, lei era presente, come è stato presentato anche in tante altre circostanze, e onestamente nessuno ha mai chiesto il patentino e il titolo per cui qualcuno è presente rispetto a una conferenza stampa. In quella conferenza stampa si è parlato della impossibilità di rispondere alle domande dei pendolari subito, perché c’era tutto il problema della casistica di Expo, e si era anche detto “guarda che dopo Expo si può ricominciare sulla questione dell’apertura delle fermate”. Giusto? Le fermate sono arrivate. È bellissima quella delle 5.38 che consente di venire a Treviglio per prendere il treno e andare a Milano per prendere il Frecciarossa e andare a Roma, perché altrimenti uno dovrebbe andare a Verdello, e da Verdello si arriva a Roma, ma da Treviglio no e neanche da Brignano. L’altra cosa, secondo me, importante è che io sono convinto del fatto che su quella riunione, su quella conferenza molto abbia inciso il fatto che abbiamo richiesto, sollecitato e ultra-sollecitato, anche grazie all’assessore Mangano, la presenza dell’Assessore. Non sono d’accordo sul fatto che non si debba parlare con l’Amministrazione comunale in relazione alle fermate, quando poi d’altra parte, anche da parte sua, viene chiesto che l’Amministrazione comunale participi. Io sono andato più e più volte, anche prima che lei avesse il suo incarico di consulenza, in Regione Lombardia nel momento in cui c’era la negoziazione dell’orario, avendo con i due precedenti Assessori, anche molto spesso, la chiusura da parte di Trenord. Ringrazio che stanno cambiando le cose e due fermate, una alle 5 e una alle 23 più o meno e due fermate nel mezzo della giornata ci sono, e spero che sia l’avvio di un percorso. La domanda, però, chiedeva: è stata comunicata formalmente da parte sua a me questa cosa? No! E la invito a dire il contrario. E l’altra cosa, secondo me, anche importante è che lei mi dice che io sono stato invitato a un convegno istituzionale, ma se ripercorresse un attimo nella memoria onestamente il “caos” che si è suscitato in quella circostanza in funzione dei saluti e dell’apertura istituzionale o meno forse avrebbe la possibilità di guardare con se stesso quanto sia la correttezza di quello che ha detto e quanto, invece, poco sia stata la correttezza in quella circostanza nel momento in cui i saluti istituzionali non erano dati dal Sindaco della città ma dal Presidente del Consiglio. Chiudo la parentesi, perché era un episodio che avevo dimenticato. Se lei lo tira fuori ancora, significa che probabilmente qualcosa è bruciato anche a voi. PRESIDENTE PIGNATELLI: Consigliere Cologno, sempre sulla questione?

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CONSIGLIERE COLOGNO: Sì. Sarò brevissimo. Siccome è stato detto che la mia interrogazione-interpellanza è una buffonata, mi arrendo perché il consigliere Melli è troppo intelligente per me. Grazie. PRESIDENTE PIGNATELLI: Grazie. Il consigliere Melli ha chiesto di nuovo la parola? Brevemente. CONSIGLIERE MELLI: Ringrazio il Sindaco per avermi elevato ad Assessore. Prima di tutto non ho una consulenza, ma sono un collaboratore dell’Assessore, e io eseguo quello che mi viene richiesto. Io non ho nessuna autorità a venire dal signor Sindaco a raccontare le cose. Se mi fosse stato detto, io l’avrei fatto. Comunque, ritornando al discorso che lei non mi ha mai sentito parlare di questo, le rammento che – non ricordo più la data esatta, comunque era in coincidenza con quel grave episodio occorso al nostro amico Emy Zanenga – le avevo mandato un messaggio dicendole che io, comunque, sarei potuto arrivare in ritardo al Consiglio comunale perché avevo un incontro in Regione con i pendolari. Lei gentilmente mi ha risposto “sì, c’è anche il consigliere Merisi che arriverà in ritardo, quindi sposterò in fondo”. Comunque, lo ripeto, la ringrazio per avermi dato questo ruolo che io non ho. Io eseguo quello che mi viene richiesto. Grazie. PRESIDENTE PIGNATELLI: Grazie. Consigliere Merisi, consigliere Giussani, avete chiesto la parola per cosa? (Ndt, intervento fuori microfono) No. (Ndt, intervento fuori microfono) Legga l’articolo 60. (Ndt, intervento fuori microfono) Legga l’articolo 60, consigliere. (Ndt, interventi fuori microfono) Legga l’articolo 60. (Ndt, interventi fuori microfono) Legga l’articolo 60, che consente di intervenire su fatto personale il Consigliere interessato e i Consiglieri che hanno dato origine al fatto personale. Evidentemente, Consigliere, dovrà leggere il Regolamento. Il consigliere Merisi sempre su questo? Non posso dare la parola. Passiamo al punto n. 8… (Ndt, interventi fuori microfono) Vi farò avere una copia del Regolamento, se non l’avete. Interpellanza presentata… (Ndt, interventi fuori microfono) È un po’ tardi a questo punto. “Interpellanza presentata dai consiglieri Lingiardi, Borghi, Ciocca Daniela e Bussini in merito agli amministratori società Treviglio Futura”. “I Consiglieri…” (Ndt, interventi fuori microfono) No, le ho chiesto se era sullo stesso discorso… (Ndt, interventi fuori microfono) Gliel’ho chiesto. Non era un fatto personale, consigliere Merisi… (Ndt, interventi fuori microfono) I Consiglieri interpellanti hanno presentato, in data 13 novembre 2015, il seguente atto ispettivo: “Preso atto dei fatti seguenti:

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– che il primo Amministratore unico di STU-Treviglio Futura, assessore Mangano, la cui nomina era stata prorogata fino al 30 settembre 2015, ha rassegnato in data 24 giugno 2015, al fine di far cessare ogni possibile conflitto in ordine alla sua incompatibilità, le dimissioni dall’incarico, come dichiarato nella lettera di risposta alla richiesta di informazioni inoltrata dall’Autorità nazionale anticorruzione del 4 giugno 2015; – che con lettera 7 ottobre 2015 l’architetto Daniela Lubreto ha rassegnato, a sua volta, le dimissioni dall’incarico di amministratore unico di STU-Treviglio Futura, conferitole in data 30 giugno 2015, facendo affermazioni gravi e pesanti (punto 11 della lettera in allegato); – che in data 7 ottobre 2015 il Sindaco ha nominato il signor Paolo Gatti come amministratore unico di STU-Treviglio Futura; interpellano il Sindaco per conoscere quali atti, oltre a quelli costitutivi della Società di Trasformazione Urbana Treviglio Futura S.p.A., abbia assunto e firmato l’assessore Mangano nella sua qualità di amministratore unico della STU-Treviglio Futura; quali atti abbia firmato il secondo amministratore di STU-Treviglio Futura, architetto Daniela Lubreto; quali atti abbia firmato il terzo amministratore di STU-Treviglio Futura Paolo Gatti; quali provvedimenti abbia assunto il Responsabile dell’Anticorruzione del Comune di Treviglio rispetto alle gravi affermazioni contenute nel punto 11 della lettera di dimissioni dell’architetto Lubreto”. Risponde il Sindaco. SINDACO PEZZONI: A far data dalla costituzione della società, che è avvenuta il 18 giugno 2014, si sono susseguiti fino ad ora alla guida della compagine Basilio Mangano, Daniela Lubreto, Paolo Gatti. Basilio Mangano è cessato dalla funzione di amministratore il 30 giugno per dimissioni ed è stato sostituito dall’architetto Lubreto, che a sua volta è stata sostituita, dopo aver presentato le dimissioni, dal signor Paolo Gatti, che attualmente è l’amministratore unico della società, in carica dal 9 ottobre 2015. Sia la signora Lubreto che il signor Gatti sono stati individuati e chiamati a coprire l’incarico tra i soggetti che avevano risposto all’avviso pubblico pubblicato sul sito web comunale. Durante il mandato dell’assessore Mangano, si sono svolte quattro assemblee ordinarie, i cui verbali sono facilmente reperibili sul sito web della società (www.trevigliofutura.it). È stato approntato quanto necessario per la prima fase della vita della società (conto corrente, affidamento incarico di consulenza fiscale e commerciale, provvista del personale, allestimento degli ufficiali, avvio della progettazione del sito web, eccetera). In esecuzione della deliberazione del Consiglio comunale n. 72 del 28 ottobre 2015, sono stati assegnati gli incarichi per la progettazione preliminare dell’intervento di trasformazione urbana di piazza Setti. L’amministratore Mangano, durante il suo mandato, ha firmato tutti gli atti aziendali, ivi compreso il bilancio 2014, con la sola esclusione del bando di gara, che è stato sottoscritto dall’architetto Rondelli in qualità di Responsabile unico del procedimento. L’amministratore Mangano ha svolto l’incarico in forma gratuita. Durante il mandato della Lubreto, come abbiamo già sottolineato nella precedente risposta, non sono state tenute assemblee, né ordinarie né straordinarie. L’Amministratrice ha firmato tutti gli atti aziendali di competenza della società, in particolare ha formalizzato la nomina della Commissione di gara, che era stata precedentemente individuata dall’Assemblea sociale, ha provveduto all’aggiudicazione definitiva a valle della procedura di gara, conclusasi con l’aggiudicazione provvisoria. Il verbale è stato sottoscritto dalla Commissione e tutti gli atti di gara (nomina della Commissione, verbale di gara, aggiudicazione definitiva) sono facilmente reperibili sul sito web comunale nell’apposita sezione dedicata alla trasparenza e, quindi, alla vita delle società partecipate dal Comune di Treviglio, accessibile direttamente dall’homepage del Comune di Treviglio. L’amministratrice Lubreto, in continuità con la programmazione aziendale, ha formalizzato l’incarico per il sito della società, ha sottoscritto la convenzione che regola i rapporti tra il Comune e la società per l’attuazione degli interventi di trasformazione urbana, secondo la delibera che questo Consiglio comunale ha approvato il 25 novembre dello scorso anno. È stata modificata successivamente, il 24 febbraio 2015. Sempre la stessa amministratrice ha sottoscritto il mutuo ipotecario per il finanziamento dell’opera. Il compenso complessivamente erogato è di euro 3.000. Chiedo scusa se sforerò un attimo, ma la risposta alla domanda è molto articolata.

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L’amministratore Gatti ha fin qui provveduto, in continuità con la programmazione sociale, alla messa on-line del sito web, alla stipula dell’atto integrativo alla convenzione in parola, al contratto di mutuo ipotecario, alla presentazione dell’istanza del permesso di costruire, alla sottoscrizione per atto pubblico del contratto per l’appalto integrato dei lavori di piazza Setti. Questo atto è stato compiuto stamattina. A seguito di indagine di mercato, è stato di recente anche attribuito l’incarico per la validazione del progetto esecutivo. È ancora in corso – lo dicevamo prima nella risposta alla interpellanza del consigliere Melli – la scelta dei professionisti cui affidare la direzione dei lavori. Il compenso che è stato determinato per l’amministratore Gatti è identico a quello deliberato per il precedente amministratore: si tratta di 12.000 euro l’anno. Torno brevemente sulle dimissioni dell’assessore Mangano dalla carica di amministratore della società, questione che è stata oggetto della precedente interrogazione del 22 giugno scorso. In data 18 giugno 2014, quando è stata costituita la società, interamente controllata dal Comune di Treviglio, ho provvisto alla nomina dell’assessore Basilio Mangano come Amministratore unico della neocostituita società. Con successivo decreto del 30 aprile 2014 avevo prorogato l’incarico. In data 24 giugno 2014 l’assessore Mangano, avendo conseguito gli obiettivi affidatigli, e cioè lo start-up della società, ha rassegnato le sue dimissioni. La presentazione delle dimissioni non è conseguenza diretta della lettera inviata dall’ANAC il 4 giugno 2015, nota che ci tengo a sottolineare non è in alcun modo segretata. Sappiamo che a Treviglio anche le cose più segrete escono comunque, indipendentemente dal fatto… Ma la nota non è stata segretata. È arrivata al protocollo del Comune ed è accessibile a tutti, fin dallo scorso 4 giugno. Quindi, vorrei anche ricordare che tutti i Consiglieri comunali hanno accesso diretto al protocollo generale. Diversa la notizia che era apparsa sulla stampa. Così come pienamente accessibile, anche in questo caso, è la risposta dell’assessore Mangano, con la nota che contiene le ragioni delle sue dimissioni, lettera che avete a disposizione e alla quale faccio rinvio. Vorrei sottolineare il fatto – e questo penso che sia una cosa importante per togliere un ulteriore elemento di doglianza che continua a girare inutilmente – che l’incarico è stato attribuito all’assessore Mangano ai sensi dell’articolo 67 del Testo Unico degli Enti locali, secondo cui non costituiscono cause di ineleggibilità o incompatibilità gli incarichi o le funzioni conferite ad amministratori del Comune previsti nelle norme di legge, Statuto e Regolamento in funzione del mandato elettivo. E sul fatto che su questa norma ci sia discussione a livello anche nazionale, non soltanto nel Comune di Treviglio, lo dimostra, da una parte, il fatto che ci sono comportamenti che vengono attuati, come quello che abbiamo attuato noi e, dall’altra, il fatto che la normativa – penso al testo che ho citato nella risposta – consente questa possibilità. Che ci possa essere una lontananza, un’antinomia tra la previsione dell’articolo 67 e le disposizioni del decreto n. 39 era circostanza nota, ma è stata risolta nel senso della compatibilità, trattandosi di diritto soggettivo a ricoprire il munus pubblico, e le ragioni che ho già citato in precedenza e anche nella precedente risposta. Vorrei far presente che è la stessa Autorità che, con una nota recentemente uscita, il 4 novembre scorso, sollecita il Governo e il Parlamento, cosa che aveva già fatto con una precedente nota, mi pare, il 4 giugno, a sistemare l’ambiguità interpretativa che esiste tra il TUEL, da una parte, e il decreto n. 39, dall’altra, in maniera tale che si possano evitare situazioni che l’Autorità non riesce a dirimere proprio per la conflittualità tra le due norme. Ma, se è l’Autorità a chiedere l’intervento di Governo e Parlamento per sistemare la normativa, significa che il comportamento che è stato attuato da questa Amministrazione è conforme alla normativa vigente. Finché non viene cambiata – ma questo l’avevo già sottolineato anche in altre circostanze – il comportamento è stato corretto. Quindi – finisco, poi ci sono delle parti che sono ripetitive rispetto alla richiesta che è stata precedentemente presentata dal consigliere Melli – quanto alle affermazioni contenute nella lettera di dimissioni dell’architetto Lubreto e a provvedimenti assunti da procedimento dal Responsabile Anticorruzione, corre l’obbligo di far rilevare che la società ha un suo Responsabile Anticorruzione e che non risultano da parte di questo segnalazioni rispetto – cito – alle “gravi affermazioni contenute nel punto 11”. Il riferimento è quello alla presentazione delle proposte di incarico, e ho già risposto nella precedente interpellanza. Trovate il riepilogo finale. Il “Decreto sviluppo” ha consentito il passaggio dell’affidamento diretto da 20.000 a 40.000 euro della soglia per l’affidamento diretto, come avevo già detto, quindi non comprendo quali

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possano essere i provvedimenti che dovrebbe prendere il Responsabile Anticorruzione della società. L’unico incarico che è stato affidato durante il periodo di vigenza dell’amministratore Lubreto è stato l’incarico per il sito web, come avevo già detto in precedenza. In relazione alle affermazioni, che poi sono contenute nella sua lettera di dimissioni, come ho già anticipato, c’è la valutazione in corso sull’opportunità o meno di adire le vie legali. Grazie. Chiedo scusa per il ritardo. PRESIDENTE PIGNATELLI: Consigliere Lingiardi, prego. CONSIGLIERE LINGIARDI: Grazie. Come prima cosa, vorrei sapere chi è il Responsabile Anticorruzione della STU, se è possibile. SINDACO PEZZONI: Paolo Mattarozzi. CONSIGLIERE LINGIARDI: Mattarozzi. Grazie. Per quanto riguarda il resto della risposta articolata, prendo atto sulla questione Lubreto e Gatti. Non vorrei entrare in merito di questo: è già stato detto prima. Entro in merito, però, sulla questione del periodo in cui l’assessore Mangano ha fatto anche l’amministratore unico della STU. Tutto questo è uscito anche per una nostra segnalazione e anche queste risposte sono state ribadite rispetto a una nostra segnalazione che avevamo fatto al Prefetto e all’Autorità Anticorruzione, Cantone, riguardante la causa di inconferibilità e incompatibilità in merito alla legge Severino e i suoi decreti attuativi. È stata un’attività che abbiamo fatto, che ha avuto una prima risposta da parte del Prefetto, che secondo noi era molto precisa sulle cause di incompatibilità. Nonostante il Sindaco Pezzoni dica che, comunque, c’era a livello nazionale una questione di interpretazione fra il Testo Unico degli Enti locali e la legge n. 39 (cosiddetta legge Severino) mi sembra invece che la risposta del Prefetto, che aveva chiesto poi al Ministero dell’interno lumi su questa questione, era ben precisa e articolata. La questione del Prefetto è arrivata ed è stata posta all’attenzione anche del Segretario, il quale, essendo anche Responsabile Anticorruzione all’interno del Comune, ha dato una risposta al Prefetto. Dopodiché, non si è saputo più niente, salvo veder rassegnate le dimissioni prima del tempo debito da parte dell’amministratore unico della STU, Basilio Mangano. Che cosa è successo nel frattempo? Nel frattempo, è arrivata un’altra risposta dell’Anticorruzione, che non è arrivata a noi. L’ho mandata io mediante posta certificata, ma non è arrivata a me, bensì è arrivata al Comune, al Segretario. Sarebbe stata buona norma, dato che eravate anche voi per conoscenza, nel momento in cui è stata mandata la richiesta all’Anticorruzione, darci il documento. Però, pazienza. Siamo sempre alla ricerca, dato che i documenti non ci vengono dati, nel sito del Comune, nel protocollo, dove è difficilissimo cercare, lo ripeto, difficilissimo, questi documenti. Comunque, non c’è stata data. Questa lettera è arrivata il 4 giugno 2015 e dice al Segretario in buona sostanza di verificare l’eventuale sussistenza della citata causa di inconferibilità, eccetera, di verificare l’eventuale sussistenza della citata causa di inconferibilità, eccetera, di verificare le dichiarazioni sull’insussistenza di cause di inconferibilità presenti ai sensi dell’articolo 20, comma 1, della famosa legge Severino (legge n. 39). E dice: “Si assegna a tal fine il termine di venti giorni a far data dalla ricezione della presente”. Venti giorni dopo, esattamente alla scadenza della richiesta, l’assessore Mangano dà le dimissioni da amministratore unico della STU. Quindi, un certo collegamento io lo vedo su questa questione, un collegamento ben preciso, perché la lettera chiedeva una cosa precisa, ovvero di verificare le dichiarazioni sull’insussistenza di cause di inconferibilità. Nella risposta dello stesso Mangano si dice: “Corre l’obbligo di far rilevare che, né in fase di prima nomina né in fase di proroga, è stata acquisita agli atti dell’Ente locale la dichiarazione di cui all’articolo 20, comma 1, del decreto legislativo n. 39/2013”. Cioè, manca quello che è stato chiesto da parte dell’Autorità nazionale Anticorruzione. Manca un documento. Oltretutto la legge dice anche che – parlo dell’articolo 20, comma 1, del decreto legislativo 8

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aprile 2013, n. 39 –, all’atto del conferimento dell’incarico, l’interessato presenta una dichiarazione sulla sussistenza di una delle cause di inconferibilità di cui al presente decreto. Oltretutto dice che ogni anno lo deve ripresentare. Nel corso dell’incarico presenta annualmente una dichiarazione sulla insussistenza o meno delle cause di incompatibilità. La dichiarazione di cui all’articolo 20, comma 1, è condizione per l’acquisizione dell’efficacia dell’incarico. Comma 4: “La dichiarazione di cui al comma 1 è condizione per l’acquisizione dell’efficacia dell’incarico”. Comunque, la mancanza di quel documento chiaramente fa decadere il decreto del Sindaco. Quindi altro che dimissioni! Questo è esattamente venti giorni dopo la risposta all’Autorità Anticorruzione. Anche questo andare a ricercare la norma a livello nazionale, l’interpretazione del Testo Unico, la legge n. 39, qui è ben precisa la questione. È ben precisa. Mancava un documento e bastava dare una risposta, e la risposta è stata data, per la verità, ma sarebbe stato interessante fare andare avanti questa questione per vedere le conclusioni, perché ci sono tanti casi in cui l’Assessore diventa anche l’amministratore di una società partecipata al 100 per cento. Magari questo poteva essere il banco di prova per il Ministero dell’interno, da una parte, e per l’Anticorruzione, dall’altra, per dare una risposta definitiva. E invece no! Venti giorni dopo, tac, via a casa! Per me è molto chiara questa cosa, molto, molto chiara. Grazie. PRESIDENTE PIGNATELLI: La replica del Sindaco. SINDACO PEZZONI: Io ricordo che l’esimente è prevista nel nostro Statuto comunale e che – cito ancora quello che ho detto e ho scritto nella risposta all’interpellanza – ancora pochi giorni fa, il 4 novembre 2015, l’ANAC ha evidenziato – forse vale la pena di sottolinearlo per chi non è tecnico –, con un documento che si intitola “Criticità della normativa contenuta nel decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, in tema di esimenti alle cause di incompatibilità e di conflitto di interessi”, in questo documento che è stato depositato recentemente e che – lo ricordo – reitera una richiesta dell’Autorità Anticorruzione a Parlamento e Governo, perché entrino nel merito di questa questione e la risolvano in un modo o in un altro, perché al momento l’interpretazione dell’ANAC va nel senso di non garantire eleggibilità e compatibilità, l’interpretazione normativa sembra invece permetterlo, di questo documento suggerisco la lettura perché – ribadisco – finché non viene modificato l’articolo 67 del TUEL l’esimente opera. L’esimente in questo Comune ha operato per l’incarico dell’assessore Mangano, ha operato per l’incarico del consigliere Minuti nella Fondazione “Anni Sereni”, ha operato precedentemente, ha operato per il consigliere Risi nella Fondazione “Anni Sereni” e opera generalmente finché non viene a essere statuito da parte dell’Autorità, dal legislatore una più chiara definizione. Uno, quindi, può fare tutte le ipotesi possibili e immaginabili, però il fatto che sia l’Autorità Anticorruzione stessa a chiedere che il Governo e il Parlamento si pronuncino e sciolgano la questione mi sembra che risolva la questione alla radice. Grazie. PRESIDENTE PIGNATELLI: Sono le 19.25. Abbiamo esaurito l’ora a disposizione per la trattazione delle interpellanze e delle interrogazioni, ai sensi dell’articolo 69, quinto comma. Residua un’interpellanza sola. Il Consiglio ritiene di dare corso o la portiamo alla seduta di domani? Vi sono opposizioni a svolgerla adesso? Nessuno si oppone. Il Consiglio approva. Procediamo con il punto n. 9, avente ad oggetto “Interpellanza presentata dal consigliere Melli riguardante la chiusura del cavalcavia S.S. 11”. In data 13 novembre 2015 è stata acclarata al protocollo la seguente interpellanza: “Premesso: a) che le uniche due vie di comunicazione con l’ospedale della vicina città di Caravaggio sono i sottopassaggi di via Pasteur e il cavalcavia della Statale 11, stante la mancata realizzazione della cosiddetta ‘Tangenziale Sud’ da parte di questa Amministrazione; b) che i mezzi di primo soccorso dell’ospedale utilizzano il cavalcavia della Statale 11 per raggiungere Treviglio;

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c) che dalla stampa locale si è appreso che il 19 novembre 2015 e per i successivi quindici giorni il cavalcavia della Statale 11 verrà chiuso al fine di realizzare un’ulteriore pista ciclabile, con il conseguente taglio degli alberi ivi presenti; d) che è già presente accanto al sottopassaggio di via Pasteur una pista ciclabile che conduce sino all’ospedale di Treviglio; considerato che il cavalcavia della Statale 11 viene utilizzato dal trasporto pubblico locale, dai camion per il trasporto di merci e dall’ambulanza in transito da e per l’ospedale, che il sottopasso di via Pasteur consente il transito ai soli automezzi con altezza inferiore a 4,5 metri, che i predetti operatori saranno costretti a utilizzare esclusivamente il sottopasso di via Pasteur, con la conseguente congestione della rotonda antistante il Foro boario; tutto ciò premesso e considerato, il sottoscritto Consigliere comunale, Capogruppo di Forza Italia, architetto Paolo Melli, interpella il signor Sindaco e l’Assessore ai lavori pubblici per sapere: 1) se si è valutato che a circa cento metri in linea d’aria dalla realizzanda pista ciclabile è già presente un’altra pista ciclabile che ben collega Treviglio all’ospedale e a Caravaggio; 2) qual è il costo preventivato per la realizzazione di una nuova pista ciclabile sulla Statale 11, a chi sono stati affidati i lavori d’appalto e quando è prevista l’ultimazione del cantiere, con la conseguente riapertura del cavalcavia della Statale 11; 3) quali interventi compensativi sono stati previsti durante l’apertura del cantiere al fine di evitare la creazione di lunghe code da e per l’ospedale, con il conseguente rischio per le autoambulanze; 4) quante e quali sono le piante ad alto fusto attualmente presenti sul cavalcavia della Statale 11 e nella zona attigua che verranno eliminate per la realizzazione della pista ciclabile; 5) se il progetto della nuova pista ciclabile prevede la compensazione degli alberi tagliati con la piantumazione di nuova alberatura”. Risponde l’assessore Mangano. ASSESSORE MANGANO: Do lettura della risposta. Grazie, Presidente. Premesso che l’Amministrazione comunale, nell’ambito dell’intervento di sviluppo sostenibile del proprio territorio, ha aderito al progetto proposto dall’Associazione “Pianura da scoprire”, che ha coinvolto numerosi comuni della Media Pianura Lombarda, cogliendo le opportunità per uno sviluppo sostenibile attraverso il collegamento di territori di pianura contigui ma congestionati da un eccessivo traffico automobilistico che ne interrompono la continuità, rendendo poco agevole e insicuro per la mobilità, i pedoni e i ciclisti; che da uno studio di fattibilità, realizzato su indicazione di Regione Lombardia e di Fondazione Cariplo nell’ambito del progetto emblematico “Alla scoperta dolce della Media Pianura Lombarda”, è emerso che il mezzo di spostamento ottimale per attraversare in sicurezza e tranquillità il territorio è la bicicletta, attraverso itinerari opportunamente studiati; che Regione Lombardia e la Fondazione Cariplo hanno finanziato il progetto di cui sopra, capogruppo il Comune di Romano di Lombardia, attraverso il riconoscimento di un contributo complessivo pari a 2,5 milioni di euro, di cui circa un milione di euro solo per interventi sul territorio del Comune di Treviglio. In particolare la risoluzione dell’interferenza della via don Minzoni con un sottopasso ciclopedonale viene cofinanziata con un contributo di 45.000 euro. Il percorso ciclabile proposto rafforza il collegamento funzionale con il territorio e la campagna del caravaggino, verso le cascine Guzzafame e Guzzasete, ed è molto importante, il progetto sottovia ciclopedonale risolve definitivamente la problematica della immissione e dell’attraversamento a raso della ex Statale 11 per tutti i residenti della via don Minzoni, i quali in seguito anche alla realizzazione della nuova autostrada e della linea ferroviaria ad alta velocità risultano senza sbocchi sicuri per il centro cittadino. L’esecuzione dei lavori comporterà un’interruzione della viabilità ordinaria sul cavalcavia, nel tratto di via Carlo Porta per circa quindici giorni a partire dalle ore 9 di lunedì 23 novembre 2015. Il traffico dei mezzi pesanti da e per Treviglio sarà deviato su strade provinciali, Strada provinciale 185 Rivoltana, Strada provinciale 128 Treviglio-Brignano, Strada provinciale 129, Treviglio-Morengo, mentre il traffico veicolare ordinario, attraverso l’apposizione di idonea segnaletica, sarà deviato sul sottopasso di via Pasteur Caravaggio. Per rispondere ai quesiti posti: il nuovo sottovia consente di congiungere in sicurezza la parte

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est della periferia di Treviglio, che ad oggi non presenta strade alternative sicure all’attraversamento a raso dell’ex Statale 11. Il costo preventivato dell’opera ammonta a complessivi 130.000 euro. I lavori sono stati affidati alla ditta Impresa Pesenti S.r.l. di Covo, che ha offerto un ribasso del 16,53 sul prestito posto a base di gara. La riapertura completa alla viabilità ordinaria del cavalcavia ex Statale 11 è prevista il giorno 7 dicembre 2015. Il tavolo tecnico tenutosi presso la Prefettura di Bergamo, quale intervento per assicurare il passaggio delle ambulanze, ha richiesto l’istituzione del divieto di transito dei mezzi pesanti nel sottopassaggio di via Pasteur Caravaggio, nonché di riservare esclusivamente la corsia in ingresso alla città unicamente ai mezzi di soccorso ed emergenza del trasporto pubblico locale ed alle forze dell’ordine. Quattro: in corrispondenza del nuovo sottovia ciclo-pedonale della via don Minzoni, non vi sono alberi ad alto fusto, perché al di sopra corrono le linee aree di alta tensione, che impongono il mantenimento delle distanze di sicurezza dagli alberi, i quali con i rami potrebbero provocare scariche elettriche al suolo. Sono stati rimossi solo arbusti (robinia) e vegetazione spontanea sulle due scarpe dal cavalcavia, e per la larghezza del manufatto, circa 3 metri, che in ogni caso sono annualmente regolati dai proprietari frontisti. Cinque. Non vi sono aree di proprietà comunali sulle quali poter piantumare nuove alberature. Si ritiene comunque che la via don Minzoni sia ben integrata dal punto di vista ambientale e paesistico del paesaggio rurale, soprattutto nel tratto est, superato il cavalcavia. PRESIDENTE PIGNATELLI: Consigliere Melli, prego. CONSIGLIERE MELLI: Mi ritengo soddisfatto della risposta. L’unica cosa che posso dire, anch’io leggo i network e quant’altro, è se non era possibile, con un attimo in più di anticipo, informare gli utenti automobilistici di quali sono i percorsi alternativi. Grazie. PRESIDENTE PIGNATELLI: Grazie, Consigliere. Abbiamo terminato le interrogazioni e le interpellanze. Passiamo quindi al punto n. 10 all’ordine del giorno, avente ad oggetto… (Ndt, intervento fuori microfono) Prego, una comunicazione del signor Sindaco. SINDACO PEZZONI: C’era stata la richiesta del consigliere Merisi, e mi associo alla richiesta, di salutare l’ingresso di Alessandro Ciocca, neo-papà, per la nascita del figlio, avvenuto ieri: congratulazioni e complimenti a Vasco, un nome importante. (Applausi) PRESIDENTE PIGNATELLI: Punto n. 10 all’ordine del giorno: “Approvazione Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari anno 2015-2016-2017 redatto ai sensi l’articolo 58 del D.L. 25 giugno 2008 n. 112 convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133- 2° aggiornamento”. Illustra l’assessore Vailati. ASSESSORE VAILATI: Grazie, Presidente. È stato aggiornato il Piano delle alienazioni, con l’inserimento di due nuovi beni: al n. 22 è stato inserito un ex Riale sedime Ricola, via Casirate Vecchia, 4 per un valore di 20.196 euro. Al n. 23, appartamento ERP, in via Redipuglia 4: questo alloggio attualmente è inagibile, quindi anche inabitabile, a seguito di un incendio che si è verificato nell’alloggio. L’abbiamo inserito nel Piano delle alienazioni per un valore di 27.000 euro, e fa sempre parte di quegli immobili che sono stati autorizzati dalla Regione per la vendita. Grazie. PRESIDENTE PIGNATELLI: Grazie, assessore. Dichiaro aperta la discussione. Invito i consiglieri a iscriversi. È iscritto a parlare il consigliere Merisi. Ne ha facoltà.

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CONSIGLIERE MERISI: Grazie, Presidente. Assessore, le chiedo una cortesia: se mi può fare avere l’elenco delle alienazioni già effettuate in via Redipuglia 4. Non adesso, ma domani, o dopo. (Ndt, intervento fuori microfono) Ho solo il testo dell’interpellanza. Chiedevo solamente per quelli che sono già stati alienati. PRESIDENTE PIGNATELLI: Vi sono altri interventi? Consigliere Merisi, ha terminato? Vi sono altri interventi? Nessun altro. Dichiaro chiusa la discussione. Invito i Consiglieri a iscriversi per dichiarazione di voto. Nessuno per dichiarazione di voto. Pongo in votazione il punto n. 10 all’ordine del giorno, avente a oggetto “Approvazione Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari anno 2015-2016-2017 redatto ai sensi dell’articolo 58 del D.L. 25 giugno 2008 n. 112 convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008 n. 133 - 2° aggiornamento”. Procediamo con la votazione in forma palese, con l’ausilio del sistema elettronico. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 9 voti a favore, 8 contrari, nessun astenuto. Il Consiglio approva. Hanno votato no i consiglieri: Melli, Lingiardi, Borghi, Bussini, Minuti, Merisi, Pignatelli, Ciocca Daniela; a favore gli altri consiglieri presenti in Aula. (Ndt, intervento fuori microfono) Deliberiamo anche l’immediata eseguibilità della delibera testé assunta. Procediamo sempre con votazione in forma palese, con l’ausilio del sistema elettronico di votazione. Dichiaro aperta la votazione. Il consigliere Melli non c’è. Dichiaro chiusa la votazione. 9 voti a favore, 7 contrari, nessun astenuto. Il Consiglio approva. Hanno votato no i consiglieri Ciocca, Lingiardi, Borghi, Bussini, Minuti, Merisi e Pignatelli; a favore gli altri consiglieri presenti in Aula. Passiamo al punto n. 11 all’ordine del giorno, avente oggetto “Variazione di assestamento generale del bilancio di previsione 2015 e triennale 2015-2017, della relazione previsionale e programmatica e contestuale variazione al programma delle opere pubbliche”. Illustra l’assessore Vailati. Assessore, ha la parola. ASSESSORE VAILATI: Grazie, Presidente. L’articolo 175 comma 8 del TUEL, prevede l’assestamento generale entro il 31 luglio di ogni anno. In una prima lettura dalla norma, infatti, sembrava che si dovessero predisporre gli equilibri, unitamente all’assestamento. Il comma 9 ter, invece, specifica che per quanto riguarda l’esercizio 2015, sono applicate le norme concernenti le variazioni di bilancio vigenti nell’anno 2014, fatta salva però la disciplina del fondo pluriennale vincolato ed il riaccertamento straordinario dei residui. Pertanto, la variazione generale di bilancio che viene predisposta per l’assestamento, solo per quest’ultimo anno ha scadenza 30 novembre. Con l’assestamento sono state esaminate tutte le voci, proiettandole al 31.12.2015. Sono state apportate per il corrente esercizio tutte quelle necessarie variazioni, a seguito dell’aggiornamento di maggiori o minori entrate, nonché allo storno dai fondi di capitoli della spesa, dove gli stanziamenti sono risultati eccedenti rispetto al fabbisogno, o per aumentare le voci, qualora gli stanziamenti siano risultati insufficienti. In adempimento, quindi, a quanto previsto dalla norma vigente, sono state esaminate le entrate correnti, le entrate in conto capitale, le spese correnti e le spese in conto capitale (oltre, ovviamente, anche alle partite di giro). Abbiamo recepito anche la riduzione del contributo statale per la perdita del gettito IMU, a seguito delle variazioni normative che sono intervenute alla fine dell’anno scorso, dove appunto si concedeva l’esenzione agli immobili in merce per le immobiliari di costruzione. Avevamo previsto infatti in bilancio 400.000 euro, e sono stati confermati solo 90.000 euro di contributo. Onestamente non si capisce quale sia stato il criterio per l’assegnazione. Abbiamo visto in Commissione i valori che appunto costituiscono la variazione nel dettaglio, quindi ora passo a riepilogare gli importi nel loro valore complessivo. Per quanto riguarda le variazioni di parte corrente, abbiamo maggiori entrate correnti per 700 milioni 75 mila euro,

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minori entrate correnti 708,490, maggiori spese correnti 601,572, minori spese correnti 609,987. Per quanto riguarda invece le variazioni di parte capitale, maggiori entrate 1,120 milioni di euro, minori entrate 569,951, maggiori spesi 1,814 milioni di euro, minori spese, 1,264 milioni di euro. Variazione partite di giro, sia in aumento che in diminuzione un 1,717 milioni. Per quanto riguarda invece la parte investimenti, come già anche anticipato in Commissione, c’è la volontà di richiedere un prestito flessibile alla Cassa depositi e prestiti per la realizzazione della bretella di collegamento di via Del Bosco, Quartiere Ovest, per un valore di 830.000 euro. La concessione del prestito non ha neri a carico dell’Ente, sino all’utilizzo, e qualora si abbiano a disposizione altre risorse per finanziare l’opera, può essere chiuso senza sostenere appunto nessun onere. Abbiamo stanziato in bilancio, sempre nella parte investimenti, anche una somma di 100.000 euro per la chiusura della causa in essere tra il nostro Ente e l’impresa Coges, relativamente alla riqualificazione di via Cavallotti (allegato alla variazione trovate anche il POP. Per l’analisi nel dettaglio passerò poi la parola al collega, assessore Mangano). Sono stati quindi mantenuti gli equilibri di bilancio, e si dà atto anche che con questa variazione si raggiunge e si rispetta l’obiettivo del patto di stabilità. Come ultima nota, il Collegio dei Revisori nella loro relazione, ha espresso parere favorevole. Passo ora la parola ora all’assessore Mangano, per l’illustrazione del Piano delle opere pubbliche. (Ndt, intervento fuori microfono) ASSESSORE MANGANO: Grazie, Presidente, sarà breve. Colgo l’occasione per citare quantomeno le variazioni di bilancio che riguardano la parte investimenti e quindi il programma delle opere pubbliche. Sono stati traslati dal 2015 al 2016 le seguenti opere: l’urbanizzazione del piano di lottizzazione Drola, la manutenzione straordinaria del PalaFacchetti, la manutenzione straordinaria che riguarda gli impianti di riscaldamento degli alloggi popolari e la manutenzione straordinaria, perché riguarda la riqualificazione energetica degli alloggi di via Cavour: sono rispettivamente 240.000 euro per la prima voce e 250.000 euro la seconda. Qua abbiamo fatto una richiesta di contributo alla Regione Lombardia, e siamo in attesa di risposta. La stessa cosa vale per la sostituzione dei serramenti della scuola media Cameroni, per 370.000 euro; un’altra voce che è stata spostata nel 2016 è la ciclopedonale Geromina-Bosco del Castagno. L’abbiamo messa nel 2016, però domani approveremo in Giunta il progetto preliminare. Su questa voce, quindi, c’è, da parte dell’Amministrazione, l’impegno a portarla avanti. È stato anticipato, invece, al 2015 il nuovo polo fieristico, e il cambio di fonte di finanziamento per la nuova strada di collegamento di via Del Bosco, Quartiere Ovest, di cui la collega aveva parlato prima. Colgo l’occasione per mettervi al corrente di qual è lo stato di attuazione dei programmi del 2015. Per quanto riguarda la manutenzione delle strade, avevamo appostato 250.000 euro, e i lavori sono stati già ultimati. Quanto alla riqualificazione di largo Primo Maggio per 180.000 euro, i lavori sono stati ultimati anche per questa iniziativa. Anche le sale polifunzionali delle TNT, cioè quelli, almeno uno, attigui al Teatro Nuovo, sono state ultimate. Quanto all’adeguamento statico della scuola elementare Cesare Battisti per 320.000 euro, i lavori sono stati ultimati. Quanto alla riqualificazione di Piazzale Turro per 120.000 euro, i lavori sono stati ultimati non più tardi di una settimana fa, con un anticipo rispetto alla scadenza che ci eravamo dati. L’intervento che riguarda il consolidamento delle rogge per 237.000 euro sono stati ultimati. La recinzione dell’area del mercato e la realizzazione delle canaline per i quadri elettrici al mercato per 70.000 euro sono state ultimate. Ci sono poi lavori in corso, quindi i cantieri aperti per la ciclopedonale di via del Maglio, 370.00 euro. Per la riqualificazione delle vie del centro, cioè per la ripavimentazione di via Sant’Agostino, già tre vie sono state ultimate: la prima fase è quasi ultimata per 350.000 euro. I lavori per la manutenzione degli alloggi popolari sono in corso. Inoltre, sono stati appaltati: la manutenzione straordinaria per i cosiddetti cento alloggi per la residenza popolare, per 857.000 euro, che sono il ricavato che è stato reinvestito per gli alloggi popolari. È stata espletata la gara per la riqualificazione dell’edificio ex Tribunale con il leasing in costruendo. C’è anche la gara in corso per il secondo lotto del Polo fieristico.

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Sono da bandire, invece, e speriamo di farlo questa settimana, la manutenzione della sede del SERT, la strada di collegamento di cui parlava prima, tra PalaFacchetti e il Quartiere Ovest e l’ampliamento del cimitero. Questo è lo stato dell’arte. PRESIDENTE PIGNATELLI: Grazie, Assessore. Ci sono altri interventi della Giunta? Dichiaro aperta la discussione e invito i Consiglieri a iscriversi. Ha chiesto la parola il consigliere Merisi. Ne ha facoltà. CONSIGLIERE MERISI: Grazie, Presidente. Una domanda all’assessore Mangano: gli interventi per l’agricoltura, formazione di nuovi pozzi irrigui, codice 310, volevo sapere a che punto siamo. Se n’era parlato già in precedenza, poi non si è più saputo niente. Grazie. ASSESSORE MANGANO: La vicenda dal punto di vista procedurale l’hanno seguita il Vice Sindaco e l’assessore Nisoli. Comunque è in corso, c’è stata la Conferenza di Servizi con la Provincia, quindi la pratica, la procedura la sta seguendo la Provincia. Si rimane in attesa di avere l’autorizzazione. L’iter quindi è partito, lo stanziamento in bilancio c’è, la copertura c’è; stiamo aspettando l’autorizzazione dalla Provincia. PRESIDENTE PIGNATELLI: Vi sono altri interventi? Consigliere Lingiardi, prego. CONSIGLIERE LINGIARDI: Ho una domanda: vorrei sapere, una volta per tutte, qual è l’iter su questi documenti in Consiglio comunale. A volte il Piano delle alienazioni viene separato dal Piano opere pubbliche e dalle variazioni; un’altra volta sono stati messi tutti e tre assieme; stavolta, Piano delle azioni separato da variazioni di bilancio e Piano delle opere pubbliche: ditemi quali sono questi intrecci, non capisco come mai, io li terrei separati tutti e tre, perché strumenti… Oltretutto, bisognerebbe fare prima il Piano delle opere pubbliche e le alienazioni, e poi magari le variazioni, o magari il contrario. Però fatemi sapere, perché non si capisce, questa cosa. Grazie. PRESIDENTE PIGNATELLI: Ci sono altri interventi? È iscritto a parlare il consigliere Giussani. Ne ha facoltà. CONSIGLIERE GIUSSANI: Assessore, lei prima parlava di una transazione di 100.000 euro, ma mi faccia capire: cosa mi ha combinato per andare a transare 100.000 euro? Abbiam pagato 100.000 euro per che cosa? PRESIDENTE PIGNATELLI: Ha terminato? Ci sono altri interventi? Nessun altro. Possiamo procedere con la replica. Assessore Vailati, prego. ASSESSORE VAILATI: Per quanto riguarda il Piano delle alienazioni, possono essere visti tutti insieme, ma è capitato comunque anche in passato di discuterlo separatamente. Alla fine, la sostanza non cambia. Per quanto riguarda invece la risposta al consigliere Giussani, passo la parola al mio collega, assessore Mangano, che ha seguito la pratica. PRESIDENTE PIGNATELLI: Prego, Assessore. ASSESSORE MANGANO: Grazie, Presidente. Mi sono preparato un momentino, perché su questi 100.000 euro appostati in bilancio, sicuramente qualche domanda da qualche parte sarebbe venuta “come mai, trattandosi di opere pubbliche?”. Allora mi sono un po’ documentato e ho fatto una breve sintesi della storia, che è lunghissima,

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di via Felice… Stiamo parlando di via Felice Cavallotti. Si tratta dei lavori di riqualificazione della via Cavallotti nel tratto via Battisti-via Tiragallo. Breve cronistoria: l’importo netto dei lavori appaltati e di 743.000 euro; la ditta che ha realizzato è la Coges. I lavori sono iniziati il 15 ottobre del 2008; la scadenza prevista era il 12 maggio 2009, il tutto per duecentodieci giorni. Nel corso dei lavori, c’è stata una determinazione dirigenziale il 16.11.2009 per variante lavori, per l’importo di 37.000 euro, per cui l’importo è salito a 780.000. In che cosa consisteva la variante? Si riferiva a delle lavorazioni aggiuntive tra le quali il rifacimento del muro a sostegno della roggia. Inizialmente, la previsione era solo di un restauro conservativo. Per questo intervento è stata data una proroga di quarantacinque giorni (le proroghe incidono sui 100.000 euro). Con un affidamento separato, si è poi proceduto alla realizzazione di un nuovo fondo in cubetti di granito della roggia – quindi abbiamo utilizzato il granito – per l’importo di circa 90.000 euro. Giorni di sospensione per questo intervento, centosessantuno. Pertanto, il tempo di realizzazione è stato rimodulato al 5 dicembre 2009. In data 19 gennaio 2010, il Comune rescinde il contratto d’appalto: per quale motivo? Perché non erano stati completati i lavori nel tratto via Mentasti-via Battisti, nonostante i continui solleciti. La Coges doveva però realizzare un altro tratto su via Cavallotti, che era il secondo tratto tra via Tiragallo e via Mentasti, per cui, a questa scadenza, i lavori non erano ancora ultimati, mancava un pezzo da fare sul secondo tratto. I lavori relativi al tratto di via Mentasti-Battisti vengono completati da un’altra ditta; perché? Perché nel frattempo era successo, come molti di voi ricordate, che c’erano degli avvallamenti in via Cavallotti, per cui un tratto è stato rifatto. Chi ha pagato? All’epoca, che ero Consigliere d’opposizione, avevo sentito dire che doveva essere addebitato all’impresa, perché non era corretto il lavoro che aveva fatto. Intanto, il Comune ha pagato circa 70.000 euro alla Coges. Questa società, in sede di collaudo, conferma le riserve sullo stato finale e ne presenta altri cinque, presenta un conto al Comune di 400.000 euro. A dicembre del 2011, l’impresa notifica al Comune domanda di arbitrato, vengono nominati due CTU che esprimono valutazioni negative nei confronti dell’Ente per un importo di 180.000 euro. Quali erano le motivazioni addotte? Che il progetto è stato valutato parzialmente inadeguato, soprattutto per quanto riguarda il muro di sponda della roggia. A detta dei tecnici, la ricostruzione di tale muro avrebbe dovuto essere già ricompresa nel progetto iniziale; secondo: è stato riconosciuto un danno all’impresa a causa del prolungamento delle tempistiche di sospensione, tra le quali le principali conseguenti alla realizzazione del nuovo fondo della roggia affidata ad altra impresa; terzo, è stato riconosciuto un danno all’impresa per la mancanza di indicazioni chiare, in merito alle lavorazioni da effettuarsi al confine tra pista ciclabile e ponticelli privati. A questo aggiungiamo che l’impianto di illuminazione che era stato realizzato nella roggia, dopo qualche periodo di tempo, si è guastato. Oggi per un intervento per rimetterlo in funzione ci vogliono circa 50.000 euro. Alla fine di tutto, adesso c’è questa proposta di transazione che abbiamo appostato per 100.000 euro. Pertanto, facendo un conticino, così poi le conclusioni le tirate voi, noi abbiamo speso per la roggia circa 90.000 euro (si poteva spendere forse qualcosina in meno), per la sistemazione dei cubetti 70.000 euro, per la transazione 100.000 euro. Questa è la cronistoria della transazione. PRESIDENTE PIGNATELLI: Abbiamo udito la replica della Giunta. I Capigruppo vogliono intervenire? Se no chiudo la discussione. Nessuno chiede la parola? Consigliere Minuti, prego. Cinque minuti. CONSIGLIERE MINUTI: L’Assessore ha illustrato le riduzioni delle entrate correnti e i trasferimenti. Per la verità, le entrate correnti e i trasferimenti rimangono inalterati, perché a compensazione dell’una e dell’altra défaillance, soccorre una maggiore entrata di 432.000 della terza voce delle entrate correnti, sulla quale, siccome vedo che non viene poi ripetuta nel bilancio pluriennale per i due esercizi successivi, volevo qualche ragguaglio in ordine alla eccezionalità. La variazione, a fronte di quelle due diminuzioni di entrata tributaria e trasferimenti erariali che lei ha illustrato, avrebbe dovuto comportare di conseguenza una contrazione del volume di bilancio, per prudenza. In realtà, viene mantenuta inalterata la capacità complessiva del bilancio, o meglio, la quadratura complessiva di bilancio, sia nella parte di entrata, quasi al

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centesimo, sia nella parte delle specie. Volevo poi un altro ragguaglio, relativamente alla parte straordinaria, nella voce “acquisizione di beni immobili”, sulla diminuzione di 490.000 euro, voce 2090201, edilizia residenziale pubblica, atteso che comunque, anche per la parte straordinaria, nonostante le variazioni, il bilancio mantiene complessivamente la medesima formale capacità di investimento: volevo solo questi due chiarimenti. PRESIDENTE PIGNATELLI: Assessore Vailati, prego. ASSESSORE VAILATI: Per quanto riguarda i 432.000 euro, penso si riferisse alle entrate per gli insoluti delle rette per la refezione scolastica, ne avevamo parlato anche in fase di Commissione. Praticamente c’è un accordo con la Gemeaz per subentrare rispetto agli insoluti che loro hanno per quanto riguarda l’erogazione dei pasti. Avevamo detto, anche in sede di Commissione, che comunque questi 432.000 euro erano coperti per la parte spesa, cioè, era stato stanziato praticamente lo stesso importo nel fondo crediti di dubbia esigibilità, che in effetti aumenta. Anche se non c’è un contratto che lo prevede espressamente, per garantire comunque la possibilità di continuare a fruire dei pasti, o in ogni caso per cercare di aiutare la Gemeaz a recuperare questi insoluti, è stato inserito appunto in bilancio il credito, garantito comunque dal fondo. Ovviamente poi verrà inserito l’importo che effettivamente troverà riscossione in fase di recupero. Era questo. Per quanto riguarda invece i 490.000 euro nella parte investimenti, sono manutenzioni che sono spostate nell’anno successivo. PRESIDENTE PIGNATELLI: Assessore, ha terminato? Grazie. Stavamo ascoltando gli interventi in replica dei Capigruppo, a parte questa piccola digressione che abbiamo fatto sul merito dell’argomento. Vi sono altri interventi da parte dei Capigruppo? Nessuno. Dichiaro chiusa la discussione e invito i Consiglieri a iscriversi per dichiarazione di voto. Per dichiarazione di voto? Nessuno interviene per dichiarazione di voto? Consigliere Merisi, prego, per dichiarazione di voto. CONSIGLIERE MERISI: Grazie, Presidente, Al di là del discorso generale, al di là dei discorsi che normalmente usualmente si fanno in situazioni come queste, tenevo a precisare tre cose molto semplici: una è che mi fa piacere, devo dire, ma l’ho già espresso anche in altra sede oltre che in questa, l’appostamento, seppure minimo, per la sistemazione della sede del SerT. Sono sempre stato contrario allo spostamento per tutta una serie di motivi. Spero e mi auguro che questi 100.000 euro servano quantomeno a mettere, non dico in sicurezza, ma in situazioni ottimali, seppure minime, questa struttura. Le altre due cose invece sono sicuramente negative. Uno: non mi piace, personalmente, il leasing in costruendo. È una questione mia, per carità, però come minoranza ho il diritto e il dovere di sottolineare una criticità, secondo me. Di leasing in costruendo avevamo parlato anche in sede precedente, quando fu approvata, in questa sede, la sistemazione del Centro Ambrogio Mazza, con il rifacimento in erba sintetica di un campo più uno: dicevo che il leasing in costruendo non mi convinceva (a parte che non ho ancora visto il prospetto definitivo). Inoltre, come dicevo prima, la questione dei pozzi irrigui. Se n’era parlato, l’aveva sottolineato anche il Sindaco emerito Minuti, in precedente seduta: meritoria l’attenzione che questa Amministrazione ha nei confronti dell’agricoltura, però a mio parere, i pozzi non vanno costruiti dal Comune di Treviglio ma vanno costruito da altro ente che è deputato a questo. Per tutta una serie di altre considerazioni che non vi sto a dire, evidentemente, il mio voto sarà contrario. Grazie. PRESIDENTE PIGNATELLI: Per dichiarazione di voto è iscritto a parlare il consigliere Giussani. Ne ha facoltà. CONSIGLIERE GIUSSANI: Il nostro voto sarà favorevole, anche se purtroppo dobbiamo prendere atto, questa sera, che 100.000 euro di soldi dei cittadini trevigliesi, sono stati buttati. Per fortuna han fatto un’unica

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opera, han fatto solo via Cavallotti, ma in quattro anni han fatto un’opera e adesso ci troviamo a dover pagare altri 100.000 euro, cioè, cento tombini, 1000 euro a tombino: ma cosa sono, d’oro? L’hanno lastricata d’oro, quella via? Fra le altre cose, il fondo della roggia in granito, con le luci che oggi non funzionano: ma quanti soldi abbiamo buttato su quella via? Ripeto il concetto: la precedente Amministrazione aveva fatto un’opera, ne stiamo pagando le conseguenze ancora oggi. Al di là di questo, votiamo una variazione di bilancio. Grazie. PRESIDENTE PIGNATELLI: Nessun altro per dichiarazione di voto? Nessun altro. Pongo quindi in votazione il punto n. 11 all’ordine del giorno, avente a oggetto “Variazione di assestamento generale del bilancio di previsione 2015 e triennale 2015-2017, della relazione previsionale e programmatica e contestuale variazione al programma delle opere pubbliche”. Procediamo con votazione in forma palese con l’ausilio del sistema elettronico. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 9 voti favorevoli, 8 contrari, nessun astenuto. Il Consiglio approva. Hanno votato “no” i consiglieri Melli, Lingiardi, Borghi, Bussini, Ciocca Daniela, Minuti, Merisi, Pignatelli; a favore gli altri consiglieri presenti in Aula. Deliberiamo anche l’immediata eseguibilità della delibera testé assunta. Procediamo sempre con votazione in forma palese e con l’ausilio del sistema elettronico di votazione. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 9 voti a favore, 6 contrari, nessun astenuto. Il Consiglio approva. Hanno votato “no” i consiglieri Melli, Bussini, Minuti, Merisi, Ciocca Daniela, Pignatelli; hanno votato a favore gli altri consiglieri in Aula. Non risultano, però, votanti i consiglieri Lingiardi e Borghi, quindi erano assenti? Sono usciti. (Ndt, interventi fuori microfono) Passiamo al punto n. 12 all’ordine del giorno, avente a oggetto “Approvazione bilancio di previsione 2016 della Società di trasformazione urbana Treviglio Futura S.p.A”. È presente l’amministratore unico Paolo Gatti, il commercialista, dottoressa Possenti. Dottoressa, buongiorno. (Ndt, interventi fuori microfono) INTERVENTO: Sono andati a cercare i sondaggi. Probabilmente c’è qualche sondaggio segreto. (Ndt, interventi fuori microfono) PRESIDENTE PIGNATELLI: Mentre attendiamo che gli altri consiglieri entrino in Aula, assessore… (Ndt, interventi fuori microfono) Le abitudini che si prendono poi sono difficili da lasciare. Amministratore Gatti, le do la parola per l’illustrazione del bilancio. AMMINISTRATORE GATTI: Grazie. Con la costituzione della STU Treviglio Futura, l’Amministrazione comunale ha inteso dotarsi di uno strumento flessibile e particolarmente idoneo per la realizzazione di interventi di trasformazione urbana di particolare complessità e valore economico, che non sarebbe possibile realizzare con le risorse e con i tempi propri del dell’Ente. Per cui, oltre a questo vantaggio sostanziale, la Società si configura anche come soggetto passivo dell’imposta sul valore aggiunto, di conseguenza l’IVA sugli acquisti e sulle manutenzioni risulta totalmente detraibile, a tutto vantaggio dall’attività del Comune. Consente anche, attraverso le previsioni particolari contenute nella convenzione che regola il rapporto tra la società e l’Ente azionista, il mantenimento della regia dell’operazione di trasformazione urbana in capo all’amministrazione promotrice, indipendentemente dalla quota di partecipazione al capitale azionario della STU. La STU, in particolari interventi, può anche, ed è

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questo un ulteriore vantaggio, aprire il proprio capitale all’intervento sia di altri Enti pubblici (Regione, piuttosto che la Provincia), ma può anche aprirsi ai privati. Sostanzialmente, il vantaggio ulteriore è che comunque, in queste operazioni complesse di rigenerazione urbana, per il recupero di aree dismesse, o di zone poco valorizzate, l’Amministrazione comunale, il Consiglio comunale hanno comunque l’opportunità di coordinare l’operazione, sono l’Ente che è soggetto a dirige l’attività della STU, e l’amministratore unico è poi l’esecutore di queste iniziative. Tra gli interventi che la STU può realizzare, come dicevo prima, ci sono interventi anche di una certa complessità, e su scala trevigliese possono riguardare le aree che possono essere quelle dello scalo ferroviario e anche interventi urbanistici all’interno della Mezzaluna, oltre che, come dicevo, le aree dismesse e soprattutto anche la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, per cui, nei prossimi mesi, la STU potrebbe individuare alcune realtà sulle quali agire, proporle, di concerto con l’Amministrazione comunale, e dar vita, con questo strumento flessibile, a questi interventi che sono di difficile realizzazione da parte dell’Ente in modo diretto. Dal primo gennaio la STU avrà in dotazione un certo numero di parcheggi, per cui ci attiveremo per dotare queste infrastrutture di tutte le nuove tecniche di gestione dei parcheggi, e per contribuire a sviluppare la città nell’ottica dalla Smart City in questa direzione. Uno dei primi interventi che sono stati affidati dalla STU è quello che riguarda il parcheggio di Piazza Setti, con questa operazione. L’Amministrazione comunale ha inteso dare nuovo slancio, rilanciare un’area che oggi era adibita a parcheggio, e renderla di uso pubblico, interrando il parcheggio stesso. Quello che però oggi vi sottoponiamo è il bilancio di previsione del triennio 2016-2018, che è legato alla realizzazione di quest’opera. Prima di passare la parola alla dottoressa Possenti che lo illustra, mi sembra corretto farvi vedere il filmato tridimensionale che abbiamo realizzato, che riassume un po’ l’opera, il modo in cui verrà realizzato, in modo tale che poi, viste le immagini, i contenuti del conto economico risulteranno di più facile intuizione e di maggiore impatto. Prego. (Segue proiezione video) AMMINISTRATORE GATTI: Rimango a disposizione per le domande che dovessero essere ritenute necessarie e passo la parola alla dottoressa Possenti per l’illustrazione del bilancio previsionale 2016-2018. DOTTORESSA POSSENTI: Buonasera. Per quanto riguarda l’illustrazione del bilancio del triennio 2016-2018, dobbiamo fare un paio di premesse. In primo luogo, l’appalto che è stato vinto e la cifra per la quale la società sarà impegnata è di tre 3,129 milioni, oltre le spese di progettazione, sicurezza e collaudi vari. Questo porta il costo dell’intervento a circa 3,5 milioni di euro, oltre l’IVA. Il progetto dovrebbe essere realizzato nell’arco di diciotto mesi, per cui abbiamo dovuto decidere di sviluppare questi bilanci preventivi, ipotizzando che venga realizzato per dodici diciottesimi nel corso del 2016 e per la restante parte nel 2017. Quindi, sia gli stati di avanzamento del progetto che i relativi costi, sono stati imputati in questo modo. Nel corso del 2016, per far fronte agli stati di avanzamento del progetto, dovrà essere erogata, da parte dell’istituto di credito che l’ha concesso, cioè la BCC di Treviglio, una parte del mutuo, in rapporto allo stato di avanzamento dei lavori, e abbiamo ipotizzato che questo avvenga in ragione di 3 milioni di euro. Inoltre, sempre nel corso del 2016, la società dovrebbe introitare gli acconti per la vendita dei box. Per quanto riguarda i box, abbiamo ipotizzato che questi vengano venduti tutti entro il 31 dicembre 2017. Pertanto, l’imputazione a reddito della vendita dei box, va a cadere tutta, una volta che è stato finito il progetto, nel 2017. Nel 2016 abbiamo ipotizzato che le spese di gestione saranno intorno ai 220.000 euro. Tali spese di gestione sono rappresentate da quelli che possono essere dei costi sostitutivi del parcheggio, dalle spese amministrative e da qualche piccola spese di gestione. Per far fronte a questi costi di gestione, nel corso del 2016, la società dovrebbe introitare incassi dei parcometri esterni a Piazza Setti, per 222.000 euro. Questo valore rappresenta di fatto l’introito che già attualmente esiste nelle casse del Comune per i parcheggi che sono stati ceduti a Treviglio Futura.

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Nel 2017, la società sosterrà costi di costruzione per arrivare all’ultimazione dell’intervento, ed entro il 31 dicembre 2017, l’istituto di credito terminerà di erogare tutto il mutuo concesso. Verranno pagati quindi tutti i costi di costruzione, e la società resterà, al 31 dicembre 2017, con un credito di IVA di 230.000 euro, un credito che poi, negli anni successivi, verrà utilizzato in compensazione, per pagare i contributi dei dipendenti, le imposte ed eventualmente l’IVA sugli incassi. Per quanto riguarda il conto economico del 2017, in aggiunta all’incasso dei parcometri ceduti dalla comune, esterni a Piazza Setti, inizia anche ad esserci un introito dei parcometri di Piazza Setti, ipotizzati in 50.000 euro, perché i lavori tendenzialmente termineranno suppergiù a metà dell’anno 2017. Abbiamo detto che in quest’anno sono state imputate anche le vendite dei box, che generano quindi un utile, a favore della società, di poco più di 100.000 euro. Quello che non ho detto prima è che già a partire dal 2015, la società ha in forza un dipendente part-time. Nei costi e nelle spese di gestione quindi esiste anche il costo di questo lavoratore dipendente. Nel 2017, le spese di gestione dell’attività sono state indicate in 160.000 euro, perché ci sarà ancora, per circa sei mesi, un costo sostitutivo dell’attuale parcheggio. Avremo poi ancora il costo dei dipendenti, i costi di amministrazione e quant’altro. A partire dal 2017, abbiamo poi l’ammortamento dell’opera, che è stata spalmata dal 2017 al 2050, quindi in trentatré anni. Vengono imputati anche, a partire dal 2017, gli interessi passivi del mutuo che fino al momento di entrata in funzione del parcheggio vengono capitalizzati nel costo del parcheggio. Nel 2018, la gestione si attesta su una gestione ordinaria. Ci sono sempre gli introiti dei parcometri all’esterno di Piazza Setti, sempre nella stessa misura, però l’incasso dei parcometri di Piazza Setti dovrebbe raggiungere quantomeno i 150.000 euro. Per quanto riguarda l’ammortamento, resta inalterato; gli interessi passivi sono doppi rispetto a quelli indicati nel 2017, perché riguardano tutto l’anno 2018. Le spese di gestione anche qui racchiudono, oltre ai costi di manutenzione, le spese per il dipendente. Probabilmente ci sarà la necessità, oltre che dell’attuale dipendente, che un architetto, anche di qualcuno che faccia qualche controllo. Tutti questi anni hanno un risultato positivo. A partire dal 2020, la società dovrebbe ridurre le necessità di introitare gli incassi dei parcometri al di fuori della piazza, rilasciando al Comune una parte di liquidità. Questo per quanto riguarda fino al 2018. Poi prosegue andando avanti, ma mi fermerei qui, che è quello che ci interessa. PRESIDENTE PIGNATELLI: Grazie, dottoressa. Avete terminato? Vediamo se ci sono domande da parte dei Consiglieri. Se vi sono domande da porre all’amministratore o alla commercialista della società, vi prego di iscrivervi. È iscritto a parlare il consigliere Risi. Prego. CONSIGLIERE RISI: Complimenti per la presentazione. Due cose: per il dipendente, l’altra volta, un annetto fa, avevo chiesto se è previsto, un domani, avere dei dipendenti di controllo per quanto riguarda l’accesso delle auto giù al parcheggio o se sarà tutto seguito attraverso una convenzione con una società che può controllare da lontano il parcheggio, eventuali blocchi delle macchine, eccetera. Seconda cosa che vorrei sapere è se avete riprevisto una o due postazioni per la ricarica delle auto elettriche all’interno. Grazie. PRESIDENTE PIGNATELLI: Rispondiamo a tutti insieme. Facciamo il giro. Consigliere Minuti, prego. CONSIGLIERE MINUTI: Nella sua introduzione, l’amministratore Gatti ha evocato le finalità, le modalità di gestione di una STU, perché si fa una STU e come la si deve gestire. Si fa una STU quando il Comune direttamente non ce la fa, con le risorse proprie, a gestire un’opera; deputa a farlo una società da esso controllata e posseduta, quindi si sgrava da tutta una serie di adempimenti di carattere tecnico-organizzativo e anche finanziario. La nostra STU nasce anomala, perché il Comune non si sgrava dell’onere finanziario, anzi, per innumerevoli anni a venire, continuerà ad assicurare l’equilibrio economico della STU

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attraverso l’erogazione, a questa, di una quota della tariffa dei parcheggi introitati sul suo territorio. Perché? Lo vedo ora, nella dimensione, l’avevo visto prima un bilancio, ed è il primo bilancio che noi esaminiamo. Il gettito a regime del solo parcheggio di Piazza Setti è di 150.000 euro annui; se dovessimo ammortizzare questa opera pubblica con il gettito, con i proventi di essa stessa, dovremmo campare cinquant’anni come minimo, atteso che i costi sono quelli che voi ci avete detto, che aggiungendo le imposte e tutti gli oneri indiretti si arriva a 4 milioni. Non contiamo gli oneri finanziari, perché questi 4 milioni sono finanziati con mezzi di terzi, e cioè con il ricorso al credito. Io sono dell’avviso che non si debbano computare quelli. Se si computassero quelli, dovremmo avere due vite, tre vite. È vero che questa STU non ha l’obiettivo di costruire un negozio, un centro commerciale, un edificio di per sé deputato a produrre reddito. Realizza un’infrastruttura, quindi non c’è da attendersi da una infrastruttura un corrispettivo tale per mantenersi. È uno standard urbanistico che muta, si incrementa, si migliora, restituisce la piazza oltre al parcheggio, quindi la formula che la mancanza di mezzi viene sopperita dai mezzi della società stessa è in realtà un eufemismo. Questa quindi è una STU a metà. Fatto questo intervento per gli aspetti di carattere economico, perché stiamo trattando del bilancio, gli aspetti di carattere urbanistico, progettuali, li abbiamo visti in altre occasioni, ognuno di noi ha espresso la propria reazione di fronte al progetto, quindi rimando a quello che ho già detto al riguardo. C’è questa questione che ancora non mi convince, anzi, per chiudere l’aspetto precedente, se così è, se è una STU a metà, perché non fare in modo che sia la metà più qualcosa? Per esempio, oltre che gestire direttamente e introdurvi quelle innovazioni che lei ha citato per modernizzare la città e i costumi di noi cittadini, perché non aggiungere alla gestione di Piazza Setti la gestione del parcheggio di viale Cesare Battisti e quella di viale De Gasperi? È già dentro? Bene, mi compiaccio che sia stata prevista la cosa. Non mi convince, allora – non l’avrà mica concordata, questa battuta? – il secondo argomento. Mi convince meno ancora rispetto a quanto detto in premessa, e relativamente a quelli che voi avete chiamato i costi sostitutivi dei parcheggi, che a mio avviso sono un costo da non sostenere, da evitare, perché parlate di 200.000 euro il primo anno, che per dodici mesi, per gli altri mesi, sarà di 100.000 euro, quindi 300.000 euro che si possono tranquillamente risparmiare. Che senso ha? Immagino possa essere il costo relativo al trasporto dei consumatori da un parcheggio più distante al centro storico, per poter arrivare in città: è questa la… Perché ride, Mangano? (Ndt, interventi fuori microfono) Se è questo qui, e parlo per memoria storica, invecchiare ha anche qualche vantaggio oltre a qualche svantaggio, che per la verità si equilibrano tra loro, e la vita è meravigliosa a qualunque età. Quando è stato realizzato quel parcheggio lì, certo che era meno impegnativo e non era un lavoro di diciotto mesi. I mesi erano soltanto un terzo, anche perché è stato realizzato quello che tutti vedono che è stato fatto, comunque, che è stato efficiente ed efficace per venti anni. Si è fatto un accordo con la scuola lì vicino – ma anche questo l’avete fatto –, la Grossi-Cameroni e il Primo Circolo che ora ha una nuova denominazione dal punto di vista della gestione didattica, che è in grado di ospitare cento posti macchina, che confligge per qualche ora con l’attività scolastica, ma che certo non vi confligge il sabato e la domenica. Ecco, allora, la domanda che io vi pongo: avete opzionato l’utilizzo di questi posti macchina, che sono solo a cinquanta metri, settanta metri? Avete fatto un accordo con le autorità scolastiche, appunto per utilizzarli con il minimo di disturbo dell’attività scolastica, ma a mio avviso, un minimo di disturbo dell’attività scolastica, è opportuno che la scuola lo subisca per realizzare un’opera pubblica importante, che poi migliora il decoro della città, del complesso. Se non l’avete fatto, volevo sapere se intendete farlo. Avete inteso bene? Okay. (Ndt, interventi fuori microfono) Per quanto riguarda le cifre, sono state appostate con grande precisione, secondo i periodi di competenza, connesse ai lavori, allo stato di avanzamento dei lavori. Sulla riscossione delle anticipazioni del muto, per la decorrenza del mutuo, dal punto di vista tecnico non ho niente da dire, a parte queste due raccomandazioni: primo, eliminare le spese per i costi sostitutivi dei parcheggi; secondo, il mio collega Risi – forse la formula è quella dell’appetito che vien mangiando –, il dipendente per controllare la sicurezza, ci sono tanti mezzi per controllare la sicurezza, senza ricorrere ad altri dipendenti. Già mi meraviglio che abbia un dipendente,

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questa società; chi l’ha assunto? Come l’ha assunto? C’è stato un concorso? Insomma, risparmiare, e in ogni caso dilatare le attività di parcheggio, se ce ne sono ulteriori, rispetto a quei due che ho segnalato e che voi avevate già in anticipo previsto, da un lato per incrementare i ricavi, dall’altro per ridurre i costi. Con un’infrastruttura così, che ripeto, è uno standard urbanistico e non è un supermercato, non deve mica guadagnare ma deve ridurre il suo impatto sul bilancio del Comune, atteso che è dipendente da quella quota di trasferimenti del gettito dei parcheggi che di norma, sinora, il Comune utilizzava quale libera entrata corrente per finanziare – scusate se l’ho fatta lunga – la sua spesa corrente. Grazie. PRESIDENTE PIGNATELLI: Vi sono altri interventi o altre domande da porre? Consigliere Giussani, prego. CONSIGLIERE GIUSSANI: Dottoressa, io avrei una domanda. Se ho capito bene, noi andiamo a pagare 3,6 milioni in quota capitale, 1,3 milioni in quota interessi; da qua però deve essere defalcato l’introito della vendita dei box. Devono essere tolti – giusto? – e quantificati in circa… (Ndt, intervento fuori microfono) Sì, va beh, a spanne. (Ndt, intervento fuori microfono) Perfetto, grazie. PRESIDENTE PIGNATELLI: Se nessun altro vuole intervenire, diamo la parola al Sindaco e poi procediamo con le risposte. SINDACO PEZZONI: Posso intervenire anch’io. Intervengo prima della risposta dell’amministratore unico, Paolo Gatti, per sottolineare alcune sollecitazioni, in relazione anche alla modalità di svolgimento del Consiglio comunale, con l’abbandono da parte di qualcuno. Siamo stati accusati, le volte scorse, di essere incapaci di affrontare le sfide; a quanto pare, in questa circostanza, qualcun altro se ne allontana. Se poi questo qualcun altro è magari anche quell’Amministrazione comunale che nel 2010 lanciava un Piano delle opere pubbliche da 20 milioni di euro, all’interno delle quali c’era il parcheggio interrato di Piazza Setti, per l’importo di 5 milioni di euro, questa dichiarazione che ricavo dal giornale… Basta andare su Google, fare “Bergamonews, Piazza Setti, assessore Graziano Quadri”, dice: “l’investimento nel parcheggio di Piazza Setti, a questo scopo, nel 2010, somma per la progettazione esecutiva inizio lavori, 2011 4,4 milioni di euro, di cui 2,4 finanziati da mutuo, le cui rate saranno ammortizzate dai proventi del parcheggio, 1,5 che entreranno dalla vendita dei residenti nel centro storico e dei posti auto del terzo livello dei parcheggi, 500.000 euro da oneri”. Il consigliere Minuti ricordava: è bello fare la storia ed è anche opportuno guardarsi in giro, però quello che volevo sottolineare, da questo punto di vista, è che all’amministratore Gatti spetta il compito non soltanto di guardare la storia di Piazza Setti, ma di guardare alla possibilità che questa società, nella trasformazione urbana, abbia dentro quella carica innovativa che deriva anche da queste iniziative di mobilità che iniziano a mettere la città nella condizione di essere una città caratterizzata dalla smart mobility, e cioè, che apposta dei punti di arrivo nelle aree periferiche e che facilita la circolazione all’interno del centro con strumenti di viabilità alternativa, che apre il centro ai mezzi che sono ecologici o di servizio pubblico, e che chiude il centro ai mezzi che invece, come è stato fatto già in questi anni, sono soltanto di utilizzo privato. Io sottolineo questa cosa. Lo svolgimento dei lavori mi pare che possa essere garantito, e lo spero davvero, al di là di tutto quello che si è detto in questi mesi in relazione all’intervento, da una parte perché l’azienda con cui questa mattina l’amministratore ha firmato il contratto di appalto, è un’azienda seria che abbiamo già visto all’opera all’interno della nostra città; dall’altra, perché anche se avete assistito alla presentazione del progetto la scorsa settimana, gli accorgimenti progettuali per ridurre al minimo l’impatto sulla città, il mantenimento della circolazione in via Toti, il rispetto dei tempi e degli orari delle scuole, in maniera tale che non ci siano camion e altre attività che vanno avanti e indietro connesse al parcheggio nei momenti di massimo utilizzo della circonvallazione e tutti questi altri accorgimenti che hanno portato poi alla vittoria del bando di concorso, credo che siano segno di un’opera che vuole caratterizzarsi anche per qualità.

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Io all’amministratore da una parte faccio gli auguri per l’attività, portarsela a casa in questo momento ha un po’ del cireneo, visto anche il fumus persecutionis, come dicono i giuristi, che è aleggiato sulla società da parte di molti che sono intervenuti, spesso a sproposito, cavalcando le polemiche e non la sostanza dei fatti. D’altro canto, essersi preso questa responsabilità vuol dire credere in una STU, come diceva giustamente il consigliere Minuti, che non si ferma a Piazza Setti. Questo per me è importante. In questa iniziativa noi cominciamo a fare curriculum per la società. Io credo davvero che nella prossima Amministrazione comunale, la STU possa essere lo strumento grazie al quale la trasformazione urbana passa attraverso la trasformazione della mobilità, il recupero delle aree dismesse e soprattutto delle aree critiche: penso al nodo della Stazione centrale come prima istanza. Questa credo davvero che sia una delle conquiste di questa Amministrazione lasciata in eredità a chi poi amministrerà la città, e credo davvero, indipendentemente dalle parti politiche, o indipendentemente dal conflitto che spesso è diventato anche duro e aspro, secondo me oltre misura, che vada riconosciuto l’aver dotato la città di uno strumento di cui anche in questo caso si parlava da decenni, e che invece adesso può diventare pienamente operativo, suggerendo una mobilità nuova alla città, e suggerendo anche la trasformazione urbana di qualità, in linea con i dettami del presente. Non farò ulteriori interventi. Ringrazio anche la dottoressa Possenti per il lavoro che ha fatto, di consulenza; ringrazio tutti coloro che hanno lavorato e stanno lavorando per la STU. Una cosa soltanto ricordo al consigliere Minuti: siamo costretti a chiudere le società il cui numero degli amministratori è maggiore del numero dei dipendenti. Quindi, avendo un amministratore unico, almeno un dipendente ce lo teniamo, altrimenti arriviamo allo scioglimento della società, e credo che sia, come si dice, dopo tutto questo lavoro, una cosa che non si può neanche immaginare. Grazie. Lascio la parola. PRESIDENTE PIGNATELLI: Prego, assessore. ASSESSORE MANGANO: Grazie, Presidente. Oggi, per me, è un giorno, un pomeriggio, una sera, di grande soddisfazione. Essendo stato io il primo amministratore unico di questa STU, di questa società di trasformazione, uno strumento a cui ho creduto già da anni e che non era stato possibile realizzare per impedimenti, perché Treviglio non aveva i 30.000 abitanti. Quando si parlava di cosa doveva essere Treviglio, di quella che doveva essere la visione dalla città di Treviglio, avevamo bisogno di uno strumento snello. È arrivato, si chiama società di trasformazione urbana. Io ho accettato quell’incarico non in conflitto, come qualcuno elucubrava, con l’Assessorato ai lavori pubblici, ma ho svolto una missione, perché alla fine, è stata proprio una missione, caro architetto Melli. Lei sa quanto abbiamo lavorato per questa idea, per questa piazza, per questo parcheggio, ben visto anche da lei, e non ha trovato mai, mai, mai, qualcosa da ridire, se non per polemica politica. Le differenze ci sono e io le accetto, perché è giusto che sia così. Io accetto le critiche, in otto mesi le ho accettate tutte. Bisogna credere, bisogna avere passione nelle cose, bisogna agire con grande trasparenza, come ha agito il sottoscritto, con grande trasparenza. Nonostante la politica del sospetto di una certa sinistra d’accatto, io ho agito con grande amore verso Treviglio, l’ho fatto perché questa iniziativa chiudeva una serie di interventi fatti da questa Amministrazione sul rilancio e la riqualificazione del nostro centro. Abbiamo parlato di riqualificare un’area urbana, non di sostituire un parcheggio, perché qua abbiamo sempre discusso con “c’è un parcheggio, ne facciamo un altro”. No, non era questo. C’è un parcheggio che rimane e che aumenta come numero di posti, ma restituiamo alla città una piazza, un luogo di relazione, un luogo da cui togliamo le auto. Questa sinistra che si strappava le vesti sempre quando bisognava portare le macchine all’esterno, e noi facciamo questa operazione, riqualifichiamo un’area, realizziamo circa duecento posti auto. Non settanta, ottanta, cinquanta; quaranta di questi verranno messi al servizio di quei cittadini che oggi non hanno un posto auto in centro. Noi abbiamo più di trecentosessanta permessi di cittadini che non hanno il box, che non hanno il garage, che mettono la macchina in Piazza Santuario, che chiedono di metterle in via Roma, che chiedono di metterle in Piazza Garibaldi, e via discutendo. Diamo una risposta. Può essere non condivisa, ma noi agiamo, e io

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personalmente ho agito con grande onestà intellettuale, con grande impegno verso queste città, come ho fatto per trent’anni, da quando sono in questo Consiglio comunale. Quando ero all’opposizione ho fatto sempre proposte concrete. Io non ho visto affatto una proposta, tranne che da una parte della minoranza, che ringrazio per averlo fatto, compreso su Piazza Setti, dove noi abbiamo portato un parcheggio a meno 1 ed è stato detto in un confronto molto franco “Non è meglio fare due piani?”. Ecco perché il sottoscritto è rimasto ancora amministratore unico per qualche mese. E poi non c’è stata nessuna coincidenza. Il sottoscritto, quando ha raggiunto il suo obiettivo, si è dimesso, senza essere condizionato dalle interpellanze continue delle interrogazioni, come se ci fosse chissà che cosa. Non c’era nulla. Abbiamo agito con grande trasparenza, tant’è che non c’è stato nessun ricorso, tanto per dire come abbiamo agito. Si sono presentate sette imprese. Vuol dire che era un progetto serio. Poi non condivisibile da altri, ed è giusto che sia così, però ci vuole anche correttezza e onestà intellettuale. Chiudo e passo il testimone. Io ho iniziato. Poi c’è stata l’esperienza dell’architetto Lubreto che ha fatto anche il suo. Ha fatto degli atti anche lei e la ringrazio per quello che ha fatto. Poi le amarezze ci sono, le dichiarazioni vanno a volte sopra le righe. Errare è umano. A te, Gatti, passo il testimone. Sei nella fase realizzativa. In bocca al lupo, perché Treviglio ha bisogno di questa ulteriore risposta per la città. Grazie. PRESIDENTE PIGNATELLI: Consigliere Melli, si è prenotato? Io non la vedo prenotato, comunque prego. CONSIGLIERE MELLI: Volevo rispondere all’assessore Mangano. Ormai sono diventato il bersaglio. Però, io non ho mai fatto nessun intervento politico. Tutti gli interventi che io ho fatto sono interventi tecnici e tanti di questi li ho concordati con il resto della maggioranza. La sfido a trovare un mio intervento che sia politico. Anche quando sono entrato nel Comitato “No Piazza Setti” a un certo punto mi sono allontanato, proprio perché non volevo che diventasse un discorso politico. I miei interventi sono stati sempre tecnici e non è vero che non ho fatto delle proposte. Le ho fatte, non sono state ascoltate. Basta. Chiuso. Però, dirmi che ho fatto degli interventi politici è completamente sbagliato. PRESIDENTE PIGNATELLI: Prego. AMMINISTRATORE GATTI: Vado con ordine. Il consigliere Risi chiedeva se sono previsti parcheggi per le auto elettriche. Sicuramente sì. Nella presentazione sono previsti sia i posti sia la possibilità (presumo) di fare la ricarica. Questo sarà un parcheggio che sarà dotato di strumentazioni le più recenti possibili, le più automatizzate possibili e sull’onda di questo andremo anche a mettere gli altri parcheggi che ci sono stati affidati per cui quello interrato di via Cesare Battisti, quello di Piazza Mercato e tutti gli altri vedremo nei prossimi giorni di studiare un sistema di informazione nei punti fondamentali della città in modo da cominciare a indirizzare il traffico e le macchine in questi parcheggi. C’è tutta una azione. Sul personale per il momento rimaniamo così e poi man mano che il lavoro si svolgerà vedremo e se sarà necessario comunque lo valuteremo. Per le domande del consigliere Minuti parto da quelle che riguardano i parcheggi. I parcheggi delle scuole, come tutti gli anni, il sabato e la domenica saranno a disposizione nel periodo natalizio, ma poi anche nel periodo di durata del cantiere il sabato e la domenica saranno resi disponibili. Per quanto riguarda i costi, stiamo facendo una valutazione perché i costi riguardano l’individuazione di parcheggi alternativi a Piazza Setti, che necessitano oltre che dell’affitto dell’area, magari anche di un intervento di asfaltatura e comunque si va magari a cementificare un’area o comunque a renderla impermeabile per poi, a cantiere finito, doverla rimuovere, perché le uniche aree che sono a disposizione sono aree private, eccetera. Per cui, si sta facendo una valutazione anche nella fase di interlocuzione con il mondo economico e comunque con i cittadini di poter individuare anche altre alternative tra le quali quella che lei citava, ovvero la navetta, rimanendo comunque nell’ambito di quei costi che abbiamo indicato. Suppergiù si va a spendere la stessa cifra. Vero è che nel primo caso, come lei chiedeva,

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individuare comunque un parcheggio che sembra essere meno oneroso, ma, di fatto, è quasi uguale, però alla fine sono soldi, diciamo così, a fondo perduto, nel senso che asfalto una cosa e ricavo uno spazio. Il tentativo è di valutare invece una navetta e di fare anche un ragionamento sul quale la STU, in futuro, può intervenire anche di una mobilità diversa all’interno del centro abitato o comunque delle due circonvallazioni. Per cui, stiamo ragionando in questo senso e nei prossimi giorni penso che arriveremo a una conclusione. Sulla questione della STU a metà, apparentemente sembrerebbe essere così, perché fino ad oggi abbiamo sempre (sbagliando) – questa è una mia convinzione – associato lo strumento formidabile della STU al progetto che gli è stato affidato. Sono due cose completamente separate. I benefici che la STU nel caso del parcheggio porta all’Amministrazione… Lei faceva la distinzione su come vengono finanziati. Il beneficio in questo caso non è di risorse che la STU va a recuperare, ma di tempistica molto diversa. Notavamo proprio stamattina con il Segretario che siamo partiti il 25 novembre 2014, quando è stato fatto il primo atto e il 25 novembre 2015 si è chiuso tutto l’iter, cosa che se fatta direttamente dall’Amministrazione portava a tempi molto più lunghi. In questo caso la tempistica ridotta, la possibilità poi di essere sostituto d’IVA, dà comunque i suoi vantaggi, anche e soprattutto in virtù della vendita dei box. Ma la società non è a metà, perché, come dicevo, è uno strumento formidabile. Per cui sta a chi la società amministra svilupparla nell’ulteriore senso e lanciarla veramente come ho scritto nella mia motivazione per cui mi ero proposto per questo incarico e farla diventare il motore dello sviluppo di Treviglio. È uno strumento che ha delle potenzialità enormi. Nei prossimi mesi metterò a punto quelli che possono essere gli interventi che ritengo che la STU possa fare e li sottoporrò all’Amministrazione di Treviglio. La cosa fondamentale è scritta nella carta intestata della relazione che avete visto voi. È una società unipersonale, soggetta all’attività di direzione e coordinamento del Comune di Treviglio. Significa, come dicevo prima, che qualsiasi sia la compagine, ed è questa la forza straordinaria di questo strumento, qualsiasi possano essere le percentuali degli Enti o dei privati è comunque sempre il Consiglio comunale che detiene tutto, proprio per effetto della direzione e del coordinamento. L’amministratore unico sarà comunque sempre accompagnato nelle decisioni e nelle scelte dall’Amministrazione. Ha il dovere di realizzare questo con il massimo del vantaggio. Comunque per la società la ricaduta è sull’Amministrazione e ha il dovere di fare le proprie proposte in modo tale che l’Amministrazione poi possa decidere liberamente. Se non separiamo il progetto dallo strumento, lo strumento sembrerà sempre essere uno strumento a metà, ma ha una potenza straordinaria. Non è una scatola vuota, non è nemmeno una scatola magica. Sta al Consiglio comunale e all’amministratore unico indirizzarla nell’alveo giusto. Spero di aver risposto a tutto. PRESIDENTE PIGNATELLI: Grazie. Ci sono altri interventi dopo la replica? Nessuno. Possiamo liberare e ringraziare della presenza la dottoressa Possenti e l’amministratore unico della società. Arrivederci. Dichiaro chiusa la discussione. Invito i consiglieri a iscriversi per dichiarazione di voto. Nessuno per dichiarazione di voto. No, consigliere Giussani, per dichiarazione di voto. Prego. CONSIGLIERE GIUSSANI: Una cosa velocissima. A me dispiace che una parte dell’opposizione se ne sia andata perché avevano l’occasione veramente per imparare le cifre esatte, i costi esatti di Piazza Setti. Viste le puttanate che abbiano letto, che abbiamo sentito, tra una cosa e l’altra negli ultimi mesi, le castronate messe in giro ad arte da qualcuno, salta fuori che al netto fra interessi e capitale viene a costare 3,9 milioni di euro. Per cui, qualcuno è bene che impari a fare i conti, magari a fare dei corsi oppure a informarsi prima di parlare e prima di mettere in giro notizie e atti falsi. Pertanto, il nostro voto sarà assolutamente favorevole. Vorrei capire, vorrei anche trovare il modo per far sì che la popolazione trevigliese venisse messa al corrente di questa realtà. Abbiamo visto tanti manifesti, abbiamo visto tante cose che invece raccontano solo bugie. Grazie. PRESIDENTE PIGNATELLI: Nessun altro per dichiarazione di voto.

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Pongo quindi in votazione il punto numero 12 all’ordine del giorno, avente ad oggetto “Approvazione bilancio di previsione 2016 della società di trasformazione urbana Treviglio Futura S.p.A.”. Procediamo con la votazione in forma palese, con l’ausilio del sistema elettronico. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 9 voti a favore, 4 contrari, nessun astenuto. Il Consiglio approva. Hanno votato “no” i consiglieri Melli, Pignatelli, Merisi, Minuti e a favore gli altri consiglieri presenti in Aula. Votiamo anche l’immediata eseguibilità della delibera testé assunta. Procediamo sempre con la votazione in forma palese, con l’ausilio del sistema elettronico. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 9 voti a favore, 4 contrari, nessun astenuto. Il Consiglio approva. Hanno votato “no” i consiglieri Melli, Pignatelli, Minuti e Merisi e a favore gli altri consiglieri presenti in Aula. Passiamo al punto numero 12 “Approvazione bilancio di previsione 2016 della società…” Pardon. Passiamo al punto numero 13 “Approvazione bilancio di previsione esercizio 2016 società controllata YGEA S.r.l.”. È presente il dottor Manfredi, amministratore unico della società a cui diamo il benvenuto, e la dottoressa Ciocca. Benvenuti. Dottor Manfredi, prego. DOTTOR MANFREDI: Sì, buonasera. Buonasera a tutti. Sono qui a presentare il business plan per il triennio 2016-2018 e l’andamento per il 2015 della società YGEA S.r.l.. Non sto qui a tediarvi. Ricordo solamente la distinzione e l’organizzazione interna di YGEA che prevede due grossi rami, un grosso ramo commerciale rappresentato dalle farmacie e dai proventi derivanti dall’utilizzo e dalla locazione degli immobili di Viale Piave e il ramo sociale rappresentato dal Centro Idrokin, dal Centro diurno integrato Don Sandro Mezzanotti e dall’assistenza scolastica ai ragazzi disabili, l’assistenza sugli scuolabus. I documenti economici, i documenti che dimostrano l’andamento economico li avete tutti a portata di mano. Non sono qui a elencare numeri. Dico che per il 2015 in questo momento l’andamento economico è assolutamente in linea con quello che è stato l’andamento degli ultimi due anni, ovvero gli ultimi due anni in cui c’è stato l’avvento dell’amministratore unico, prima nella persona della dottoressa Nofroni e da maggio 2014 nella mia persona. I risultati per quest’anno sono assolutamente incoraggianti, diciamo così. Quelli infrannuali mostrano un aumento dei ricavi per le farmacie del 6 per cento a fronte di un aumento dei costi limitato solamente al 2 per cento, ma soprattutto a fronte di una riorganizzazione interna del magazzino c’è stata una riduzione netta degli invendibili a magazzino e una variazione del 45 per cento in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, almeno per ciò che riguarda il confronto settembre 2015-settembre 2014. In particolare c’è stato un netto incremento dei ricavi nelle farmacie più o meno bilanciati. La parte da padrone naturalmente la fa sempre la Farmacia numero 3 di Viale Piave che tra il notturno e il diurno, servizio notturno e servizio diurno, ha avuto un incremento di ricavi superiore ai 100.000 euro in un anno. Altrettanto promettenti sono i risultati per quello che riguarda il ramo sociale. C’è stato un incremento del fatturato per il Centro diurno integrato del 3 per cento a fronte di una saturazione inferiore dell’1,5 per cento rispetto all’anno scorso, ma con un aumento delle presenze, mediamente più tre presenze al mese. Sembra un dato da poco, ma in realtà si è ritornati agli stessi dati del biennio 2011-2012 che hanno rappresentato l’acme per quello che riguarda le presenze all’interno del Centro diurno. Allo stesso modo anche il centro di idrokinesiterapia ha avuto un netto incremento del fatturato con un più 13 per cento, ma soprattutto un più 25 per cento di prestazioni effettuate. Per quello che riguarda l’area scolastica, c’è naturalmente un lieve incremento delle ore assegnate dal Comune a YGEA per lo svolgimento del servizio. Subito dopo l’inizio dell’anno scolastico si arrivano a interrogare quasi novecento ore settimanali e tutto questo ha consentito di poter

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comunque rimodulare le tariffe applicate al Comune per lo svolgimento del servizio consentendo, con alcuni accorgimenti, alcuni risparmi, di poter far risparmiare alle casse comunali direttamente quasi 30.000 euro per tutto l’anno scolastico. Allo stesso modo, di fatto, è rilevante che nell’ambito sociale c’è stato un po’ un rimaneggiamento delle linee degli scuolabus che ha consentito, senza assolutamente portare nessun tipo di problema alla viabilità e al servizio stesso, una riduzione di una linea. Questo è andato di pari passo con la riqualificazione di due dipendenti di YGEA, precedentemente assegnati ad altre mansioni e spostati appunto sulla linea degli autobus. La copertura economica naturalmente del ramo sociale è ancora un po’ più indietro rispetto alla copertura economica delle farmacie. Non si può parlare di guadagno, naturalmente di ricavi, ed è giusto anche che sia in questo modo. Però, in questo momento il Centro diurno riesce a coprire il suo stesso fabbisogno e ha una copertura economica del 96 per cento. Il Centro Idrokin sta risalendo a poco a poco è ha l’81 per cento di copertura economica e l’assistenza scolastica naturalmente il 100 per cento. Tutto ciò è stato frutto di una serie di piccoli e grandi accorgimenti. Intanto, è stata abolita la divisione che c’era prima tra pazienti con patologia tipo Alzheimer e pazienti del nucleo protetto in considerazione del fatto che non c’è più una netta divisione perché non si tratta effettivamente di una RSA. La distinzione netta tra Alzheimer e nucleo protetto si può applicare tranquillamente nelle RSA, ma considerando il Centro diurno non una RSA, ma una struttura con un carico assistenziale minore, attraverso questo accorgimento, tagliando questa barriera, senza stravolgere però l’organizzazione interna, si è arrivati a una migliore copertura dei posti e soprattutto a incontrare più facilmente il fabbisogno dei cittadini, il fabbisogno della popolazione, perché paradossalmente c’era più lista d’attesa per il nucleo protetto che non quanto ce ne fosse per i pazienti non nel nucleo protetto. Per il centro di idrokinesiterapia dal 2015 ci si avvale della collaborazione di un fisiatra che effettuerà le valutazioni di ingresso al fine di centrare meglio e di andare a cucire direttamente sulla persona il trattamento necessario, perché non sempre le indicazioni che arrivano dall’esterno per quanto siano prescrizione mediche, sono direttamente utilizzabili dai fisioterapisti per svolgere un progetto di riabilitazione. Da quest’anno è stata creata la figura del coordinatore dei fisioterapisti che serve a coordinare meglio l’attività, ma soprattutto a coordinarla anche con l’Amministrazione per evitare disagi e qualunque tipo di problema. Per quest’anno è stata mantenuta con sommo piacere la figura del coordinatore degli assistenti. Questo ha consentito un miglior rapporto anche con il Comune, ma soprattutto con la neuropsichiatria infantile e con le famiglie. Il Centro diurno è una piccola perla, anzi è una grande perla all’interno della città, però realmente il piano tariffario attualmente applicato probabilmente è un po’ arretrato rispetto a quelle che sono le esigenze e le possibilità reali. Nel corso degli anni si sono costruiti una serie di Centri diurni, sono stati creati una serie di Centri diurni negli altri paesi vicini, e questo ha fatto sì che si riducesse un po’ la capacità di attrazione del nostro Centro diurno. Veniva fatta prima una distinzione tra utenti residenti a Treviglio e utenti non residenti. Questa distinzione veniva fatta naturalmente anche dal punto di vista economico. Nella nuova proposta che sto qui a presentarvi ci sarebbe una riduzione delle quattro fasce, ovvero residenti, nucleo protetto, non nucleo protetto e non residenti non nucleo protetto e nucleo protetto in solamente due fasce, ovvero ospiti appartenenti al nucleo protetto e ospiti non appartenenti al nucleo protetto. Tutto ciò è scaturito non naturalmente da una semplice idea o una supposizione, ma da un tavolo di lavoro imbastito con il Comune che ha consentito di identificare queste nuove tariffe non appunto sulla residenza, ma sull’effettiva necessità di carico assistenziale per ogni singolo utente. Allo stesso modo viene proposta una rivisitazione delle tariffe del Centro Idrokin che considerando anche il numero delle singole prestazioni eseguite nel corso dell’anno, anzi nel corso degli ultimi tre anni, consentirebbe, stando così e proseguendo così le cose, di avere un ricavo maggiore stimato in circa 10.000 euro all’anno, ma soprattutto una riduzione delle tariffe per le categorie fragili oppure direttamente quelle che interessano l’area salute. Tutti i dettagli li trovate sul business plan. In YGEA sta avvenendo non dico una rivoluzione, me effettivamente YGEA si sta adeguando un po’ anche ai tempi e tutto quello che significa la nuova normativa che riguarda gli Enti locali a cui le società comunque partecipate e controllate devono per forza rifarsi.

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È a conoscenza di tutti che quest’anno è stato nominato un organismo di vigilanza, ma soprattutto è stato avviato un percorso organizzativo in ambito anticorruzione e trasparenza e un adeguamento per ciò che concerne la normativa in ambito sicurezza e privacy. Ci sono una serie di considerazioni che si potrebbero fare. Intanto quest’anno terminerà il mutuo per la ristrutturazione degli immobili di Viale Piave. Questo consentirebbe al Comune, e naturalmente a YGEA, di poter risparmiare più o meno 80.000 euro. Se ci fosse anche contestualmente una concessione, una trasformazione, una cessione di immobili a YGEA potrebbe esserci uno sgravio anche per le casse direttamente di YGEA, stimato più o meno in 60.000 euro, che sono i 60.000 euro che normalmente YGEA versa alle casse comunali ogni anno. Questo consentirebbe di poter gestire meglio le locazioni, soprattutto per i medici curanti, che per quest’anno hanno comunque consentito di poter ricavare 20.000 euro, ma già per l’anno prossimo sono previsti due nuovi ingressi, uno già contrattualizzato e uno in fase di contrattualizzazione. Nel corso di quest’anno, inoltre, YGEA provvederà a una serie di bandi che riguarderanno il personale con selezioni per tre categorie dell’area farmaceutica, ovvero una figura di direttore dimissionario nel corso del 2015, una figura di collaboratore di farmacia, di farmacista collaboratore, figura che è rimasta vacante dopo una dimissione avvenuta all’inizio dell’anno, e una figura di commesso anche questa per una dimissione che avverrà nel giro di qualche di qualche giorno. Allo stesso modo saranno pubblicati due bandi per la formazione di graduatorie per sostituzione dell’area assistenti, al fine di poter garantire la continuità del servizio soprattutto perché la vecchia graduatoria, per quanto fosse corposa, ormai è andata a esaurirsi visto l’aumento di richiesta avvenuto nel corso degli anni. Inoltre sono previste, e dovrebbero essere pubblicate da qui a breve, due gare di affidamento, una per ciò che concerne le pulizie di tutti gli immobili e di tutte le strutture di YGEA, e un altro per il servizio mensa del Centro diurno. Altri obiettivi li avevo accennati. Un mio obiettivo era quello effettivamente di rendere anche tutti quanti i dipendenti più felici di lavorare in YGEA. La motivazione maggiore, al di là di quello che è lo spirito appartenenza, potrebbe essere un incentivo, soprattutto per andare a colmare quelle lacune che naturalmente in una struttura così grande e così ben articolata è normale che ci siano. Quest’anno è stata avviata una contrattazione decentrata di II livello ed è stato erogato un premio di produttività, così come anche nel mese di aprile, stimato in 15.000 euro. (Ndt, interventi fuori microfono) In tutto. Non sarebbe stato male. È di prossimo, anzi imminente, avviamento la creazione del paniere sociale di questa iniziativa che consentirebbe l’utilizzo e anche la possibilità di acquisto di prodotti di largo consumo a un prezzo più basso rispetto a quello normalmente praticato nelle farmacie, naturalmente a sostegno delle fasce più deboli. Nel corso di quest’anno saranno redatte e aggiornate le carte dei servizi del Centro Idrokin e del Centro diurno. Ci sarà uno sviluppo maggiore dell’infrastruttura informatica. È già stato avviato un hotspot gratuito che consente nell’area della Farmacia 3 appunto di potersi connettere con gli hotspot già attivi per il Comune di Treviglio, ma soprattutto è prossimo alla realizzazione e alla possibilità di fruizione il nuovo sito di YGEA (ygea.it) che qui sono solamente a esemplificare. Sarà formato da due grossi blocchi, molto semplificato, una parte per le farmacie comunali e un’altra per i servizi al cittadino. Non manca naturalmente la parte ovvia dell’Amministrazione trasparente. Le farmacie comunali avranno informazioni facili, facilmente accessibili e fruibili, quali gli orari, i numeri di telefono e quant’altro. Ci saranno anche dei link per poter accedere ai vari servizi erogati nelle farmacie, che sia il noleggio delle varie strutture, l’acquisto di farmaci e quant’altro. Stessa organizzazione riguarderà l’area sociale, con una serie di pagine interattive in cui verranno spiegate per bene tutte le strutture di YGEA, verranno illustrate per bene tutte le strutture di YGEA e tutti i servizi erogabili attualmente da YGEA. Questa sera mi preme fare un ringraziamento, sinceramente molto sentito, a due persone: la signora Mariella Mandelli, pittrice e artista che ha omaggiato il Centro diurno di un quadro raffigurante Don Sandro Mezzanotti. È stato applicato realmente da poco. Anzi, Monsignor Sandro Mezzanotti. A detta dei presenti e anche a detta mia, più che un ritratto sembra realmente una fotografia tanto è vera e tanto è viva la figura. E poi il signor Tino Belloli che ci ha dato la possibilità di poter utilizzare una serie di fotografie riguardanti le nostre strutture da poter inserire tanto sul sito tanto all’interno della carta dei servizi che verrà pubblicata a breve. Per questa sera in realtà la mia presentazione si sarebbe dovuta concludere qui, ringraziando

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tra l’altro tutti i dipendenti di YGEA, rappresentati in questo momento dalla dottoressa Ciocca, però proprio oggi pomeriggio è arrivata una conferma. Qualche tempo fa – mi ero riservato di parlarne più avanti se non fosse arrivata la conferma in questo momento – avevo intravisto una possibilità per la creazione di un punto, di una parafarmacia all’interno dell’Ospedale di Treviglio, ed è stato avviato un dialogo con la Direzione generale. Oggi stesso è arrivata la conferma di questa concessione degli spazi adeguati per avere una parafarmacia in Ospedale. Questo ci consentirebbe naturalmente di poter incontrare meglio le esigenze della popolazione e naturalmente non solo della popolazione di Treviglio, ma anche dei paesi limitrofi. Non ho visto nessun tipo di fattore negativo al riguardo. Anzi, da tutti i punti di vista penso che potrebbe essere solamente un vantaggio. Vi ringrazio. (Applausi) PRESIDENTE PIGNATELLI: Dottore, grazie. Avete altro da aggiungere sulla presentazione? Nient’altro. Invito i consiglieri a iscriversi. È aperta la discussione. Invito i consiglieri a iscriversi per gli interventi o per richieste di chiarimento. È iscritto a parlare il consigliere Merisi. Ne ha facoltà. CONSIGLIERE MERISI: Grazie, Presidente. Un ringraziamento da parte mia ai rappresentanti di YGEA, al dottor Manfredi e alla dottoressa Ciocca per il lavoro fatto dal punto di vista tecnico. Avevo solo tre piccole domande. A pagina 15 della relazione che ci è stata fornita c’erano due dati su cui avevo necessità di chiarimenti. C’è un calo dell’acqua psicomotricità (23 per cento il delta e 35 per cento la differenza). Volevo capire a che cosa si riferiva, cioè qual è la motivazione. Vedo che sempre nella stessa tabella ci sono due richiami a due attività non certo usuali per YGEA, ma neanche per la sfera medica, che sono il linfodrenaggio e il massaggio decontratturante. Questo significa un’apertura verso discipline bio-naturali? Terza domanda. Lei prima accennava a due nuovi ingressi. Mi è sfuggito il passaggio. Si riferisce a medici di medicina generale o comunque specialisti? Come ultima cosa le chiedo se per caso ha già notizie piuttosto che intenzioni rispetto alla riforma sanitaria regionale. Grazie. PRESIDENTE PIGNATELLI: È iscritto a parlare il consigliere Melli. Ne ha facoltà. CONSIGLIERE MELLI: Grazie, Presidente. Volevo ringraziare il dottor Manfredi per la brillante e puntuale esposizione e sapendo che tutto quello da lei svolto funziona nel migliore dei modi, anticipo già il mio voto che sarà favorevole, perché è un ottimo servizio alla cittadinanza. PRESIDENTE PIGNATELLI: Consigliere Risi, prego. CONSIGLIERE RISI: Grazie. Complimenti per la presentazione e complimenti per il lavoro svolto. Lei ha parlato del fatto che son previsti nuovi possibili ingressi di nuovi medici di medicina generale, mi sembra di capire. Questo potrebbe rientrare un po’ anche in quello che potrebbe essere il futuro, perché come abbiamo visto ultimamente, della sanità, cioè la creazione finalmente di questi centri di cura primari dove la farmacia potrebbe svolgere un ruolo essenziale, cioè la presenza di medici di medicina generale, specialisti, fisioterapisti, ecografisti, eccetera, che potrebbero ridurre l’attesa ospedaliera, ridurre le spese e migliorare la qualità del servizio. In secondo luogo, se nel futuro è previsto qualcosa di nuovo, di particolare, che può migliorare ancora e riportare più brillantezza a questa bellissima società che abbiamo e che abbiamo fortunatamente mantenuto nonostante, tempo fa, si era pensato di rimuoverla. Grazie.

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PRESIDENTE PIGNATELLI: Non vi sono altri interventi. La parola al Sindaco. SINDACO PEZZONI: Sì, prima delle risposte dell’amministratore unico, dottor Manfredi, credo che valga la pena anche da parte mia sottolineare il ringraziamento per l’attività che è stata svolta per, da una parte, il tentativo forte riuscito di riorganizzazione interna, da una parte per quanto riguarda il discorso dell’adeguamento alle normative, ma dall’altra anche con la volontà di creare identità di squadra, di fare in modo tale che la società, che ha avuto un decorso abbastanza difficoltoso negli anni in cui ne abbiamo preso in mano la gestione, ha avuto poi la possibilità di riscattarsi, di diventare e di continuare ad essere la società del welfare trevigliese, quello che dicevamo anni e anni fa, soprattutto alla luce delle proposte che stanno venendo avanti. Da una parte – lo sottolineo – c’è l’interlocuzione con l’azienda ospedaliera per l’apertura di un punto parafarmaceutico all’interno dalla struttura, che può essere un veicolo e un volano per la promozione di YGEA e non soltanto sul territorio trevigliese, ma per tutti coloro che afferiscono alla struttura ospedaliera, e d’altro canto per il potenziamento dei servizi, la rivisitazione degli stessi e la loro nuova declinazione alla luce anche delle necessità che si stanno modificando nel corso di questi anni. Sottolineo un passaggio che può sembrare “marginale”, ma secondo me marginale non è. Nel momento in cui si è ringraziata la maestra Mariella Mandelli per il dipinto che ha fatto, il signor Tino Belloli per la disponibilità delle fotografie si è vista la disponibilità dei cittadini di Treviglio a lavorare insieme a YGEA, a una società, per rendere migliore la qualità della vita di Treviglio. Io credo davvero che questo sia l’obiettivo primario che l’opera del dottor Manfredi, che segue l’operato della dottoressa Nofroni, sia… Credo che questo, chiedo scusa, sia l’obiettivo primario che sta caratterizzando l’opera del dottor Manfredi. Parlava prima del premio di produttività. I 15.000 euro non erano ad personam come qualcuno ipotizzava (purtroppo). Ci sono dirigenti che hanno questi premi a persona. Qui si parla di indennità ben diverse. Comunico che alle 18 di giovedì c’è l’Assemblea di YGEA a cui parteciperò per l’approvazione del bilancio dopo che questo Consiglio comunale l’avrà approvato e in quella sede vi anticipo che penso sia doveroso riconoscere anche una premio “di risultato” al dottor Manfredi. In questi anni ha lavorato con un’indennità base che era quella di 5.000 euro annui. Adegueremo anche queste indennità a quelle che stiamo erogando per le altre società partecipate dal Comune di Treviglio. Le porgo i miei complimenti. Le assicuro anche la mia votazione per questo punto. Grazie. PRESIDENTE PIGNATELLI: Dottor Manfredi, le do la parola per le risposte. DOTTOR MANFREDI: Lo dico sinceramente: non è facile, perché realmente tendo a emozionarmi in circostanze come queste. Non so se merito tutti questi complementi. Di sicuro sono una serie di allineamenti positivi, astrali, che consentono di raggiungere determinati obiettivi e poi anche probabilmente la buona volontà, quello sì, ma non solo mia, ma di tutti quanti in YGEA. Vorrei rispondere al dottor Merisi. Si parlava effettivamente dell’acqua psicomotricità. C’è stata effettivamente una riduzione, non perché il servizio sia cambiato, ma perché in realtà è cambiato l’operatore. Considerando che era stato seguito un certo percorso per determinati utenti, gli utenti in tutta franchezza hanno preferito continuare il percorso con lo stesso operatore, utilizzando magari struttura meno blasonate. È un qualcosa che non si poteva prevedere, né tanto meno contrastare. Ci sono effettivamente delle procedure che appartengono all’area benessere e non proprio all’area salute, come il linfodrenaggio e altro. Ce ne sono. C’è una richiesta, che non è ancora naturalmente una richiesta che possiamo definire su larga scala. Però, c’è la richiesta, gli operatori sanno eseguirla, c’è la possibilità e quindi se in futuro ci sarà la possibilità di poter espandere ulteriormente questo servizio bene, altrimenti sarà un tentativo fatto come tanti altri per intercettare un po’ quello che è il volere e le esigenze della popolazione. Questa è una domanda doppia da parte del dottor Merisi e del dottor Risi riguardo ai medici. Ho parlato di

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due nuovi ingressi. I due nuovi ingressi effettivamente sono di due nuovi medici di medicina generale. Questo consentirebbe, comunque, di poter vantare sulla presenza di quattro medici di medicina generale, tre di sicuro e un altro ha già manifestato l’intenzione, e di un pediatra. Credo che il criterio per poterla definire un’area di cure primarie è anche la creazione di un piccolo centro di cure primarie, fosse appunto il numero dei medici almeno quattro più un pediatra effettivamente ci sarebbe già la possibilità. Tuttavia, è una scelta che non dipende da noi. Io naturalmente sarei felicissimo di poter avere un polo delle cure primarie nelle strutture di YGEA. A tal riguardo è un po’ prematuro, però questo si sposerebbe anche con un altro progetto, che sarebbe quello eventualmente un giorno di poter spostare una delle farmacie in una struttura di più ampio respiro che potrebbe dare anche una possibilità da questo punto di vista, ovvero avere più spazi da poter utilizzare, da poter impiegare anche eventualmente intercettando quelle che sono le direttive della Regione in ambito di riforma sanitaria. Attualmente YGEA non ha la possibilità di gestire direttamente servizi sanitari, ma solamente sociosanitari e assistenziali, però potrebbe essere sinceramente il partner ideale anche per la Regione. Lo dico senza particolare voglia di strafare. È una di quelle piccole strutture che in questo momento funziona bene, che è ben rodata e che offre già una serie di servizi ai cittadini che sono comunque correlabili alla salute. In futuro mi auguro ci possa essere una fusione un po’ più concreta tra le varie strutture. Basta, credo di aver risposto a tutti. Ringrazio il Sindaco per i ringraziamenti. L’idea che ho è quella effettivamente di far riconoscere YGEA come una delle strutture del Comune di Treviglio. Così come i cittadini sono abituati a rivolgersi al Comune o a una serie di altre strutture cittadine, mi piacerebbe che vedessero YGEA come direttamente un’appendice delle strutture comunali, che ci si fidasse di YGEA e ci si sentisse liberi di entrarci come accade in tutte le strutture. È una mia idea. Spero naturalmente siate tutti quanti d’accordo che sarebbe una cosa favorevole per la cittadinanza. Vi ringrazio. PRESIDENTE PIGNATELLI: Grazie. Non vi sono altri interventi. Dichiaro chiusa la discussione. Ringrazio il dottor Manfredi e la dottoressa Ciocca per la loro partecipazione alla seduta di questa sera. Invito i consiglieri a iscriversi per dichiarazione di voto. Nessuno per dichiarazione di voto. Per dichiarazione di voto, consigliere Giussani, prego. CONSIGLIERE GIUSSANI: Prima Mangano diceva “Sono orgoglioso d’aver messo in piedi la STU”. Io dico che questa Amministrazione deve essere orgogliosa per quello che ha fatto nelle farmacie. Le farmacie prese in condizioni disastrose sono oggi in attivo. Questo è un aspetto economico. In secondo luogo c’è la non vendita delle farmacie, perché ricordiamoci che cinque anni fa qualcuno le voleva vendere. Stiamo parlando di 10-11 milioni di euro, signori, non di bruscolini. La precedente Amministrazione voleva vendere le farmacie a 10-11 milioni di euro per fare che cosa? Per fare delle opere pubbliche. Quest’Amministrazione le opere pubbliche le ha fatte lo stesso. (Ndt, intervento fuori microfono) Signora Borghi, se lei fosse capace di leggere i numeri… Se va al patrimonio venduto, sono 5 milioni, Borghi. Queste qui da sole le vendevate per 10-11 milioni. Per cui, con una sola operazione voi avreste venduto veramente dei gioielli di famiglia. Vada a vedere i dati, Borghi. Valli a vedere una volta tanto, prima di parlare. Dai che ti fa bene. Punto tre. Stasera abbiamo appreso l’apertura di una parafarmacia. Vuol dire che ci sono le prospettive assolutamente per migliorare il servizio, ma soprattutto è un’attività che andrà in crescendo, perché i nostri anziani in futuro avranno sempre più bisogno di servizi e YGEA dovrà diventare veramente il volano per il futuro per coprire queste attività. Tutte le prospettive sono in positivo. Tutto quello che vediamo è veramente il risultato di un grande lavoro. Ringrazio il dottor Manfredi. Mi auguro veramente che si continui in questo modo. Il nostro voto sarà assolutamente favorevole. Grazie. PRESIDENTE PIGNATELLI: Per dichiarazione di voto, il consigliere Fumagalli, prego.

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CONSIGLIERE FUMAGALLI: Grazie, Presidente. Ringrazio Antonio e Cristina. Vi conosco così. Faccio fatica a trovare una linea di formalità in questo momento, anche se molto formale. Vi devo ringraziare, assieme alla dottoressa Nofroni, per tutto ciò che avete messo assieme e che avete fatto e questa sera, con tanta semplicità, avete illustrato un progetto in cui nel momento in cui lo avete messo sul tavolo avete generato, almeno in me, l’emozione; l’emozione di qualcuno che per 5.000 euro (e mi rivolgo ad Antonio) porta avanti un progetto. Quando arrivi a portare avanti questi progetti lo fai quasi esclusivamente perché ovviamente ci credi, sei capace e ci metti la passione. Se devo pensare a quanto sono costate le analisi, le consulenze, per tentare di vendere le farmacie – io me lo ricordo perché ero in minoranza con l’avvocato Pignatelli e il dottor Mangano – e come le persone erano preoccupate qua dietro perché rischiavano di essere licenziate, mentre lei addirittura parla di una riqualificazione positiva, l’apertura di un centro, quindi, se devo pensare a quante centinaia di mille euro sono state spese da un’Amministrazione per cercare di arrivare in fondo, senza avere una maggioranza e lei con 5.000 euro mi manda avanti un progetto, le dico una cosa: Antonio sei proprio bravo, complimenti! PRESIDENTE PIGNATELLI: Per dichiarazione di voto, la consigliera Ciocca. (Ndt, interventi fuori microfono) Va bene. Nessun altro per dichiarazione di voto. Dichiarazione di voto del Sindaco. SINDACO PEZZONI: Credo anch’io che sia necessario votare favorevolmente e credo anch’io che sia necessario non dimenticare quello che è passato, non dimenticare gli attacchi che sono arrivati in Consiglio comunale in questa sede, da questa minoranza che in un caso sfugge, come è successo prima, e in altre circostanze, quando c’erano difficoltà, è andata addosso al bilancio di YGEA, quando si prospettava la negazione della possibilità che ci fosse un’azione di risanamento della società e forse in questo caso ancora di più si vede l’opportunità dello streaming dei verbali disponibili direttamente sul sito del Comune. A me la cosa che dispiace molto è che non si riconosca un errore di valutazione e che dall’altra parte si prosegua o in questo caso si tenti di salire sul carro della buona operazione che è stata compiuta nel momento in cui abbiamo, come diceva anche prima il consigliere Giussani, rimesso in ordine le farmacie e le abbiamo fatte diventare la società del welfare trevigliese. Qualcuno su questo termine rideva qualche anno fa. Adesso, molto probabilmente, sarebbe opportuno che almeno avesse il coraggio, se non di tacere, di scusarsi. PRESIDENTE PIGNATELLI: Consigliera Ciocca, per dichiarazione di voto? Nessun altro per dichiarazione di voto? Nessun altro per dichiarazione di voto? La vuole fare? Va bene. Consigliera Ciocca, prego. CONSIGLIERA CIOCCA D.: Noi ci asteniamo su questa votazione, ovviamente. Io, non noi, scusate. Ogni tanto mi vengono questi raptus di parlare al plurale. Visto che l’atmosfera è così elettorale mi sembra spiegabile insomma un errore di pronome. Non ritorno sulle solite cose, perché è vero, i verbali ci sono per tutti, nel verbale ci sono le motivazioni delle nostre scelte e delle posizioni che abbiamo assunto. Ringrazio il dottor Manfredi per la sua relazione esaustiva. Fra l’altro noi avevamo avuto un’anticipazione perché seguiamo i lavori e siamo stati anche in Commissione. Ripeto, il nostro voto è di astensione. Sul resto tornerò dopo. Non voglio annoiarvi perché lei ha citato giustamente gli allineamenti astrali, però qui ci sono dei pianeti che escono dalle orbite. Grazie. PRESIDENTE PIGNATELLI: Consigliere Lingiardi, per dichiarazione di voto, prego. CONSIGLIERE LINGIARDI:

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Grazie, Presidente. Anche noi ci asterremo, però il problema è sempre il solito: andare a confondere la vendita della parte commerciale delle farmacie con la parte sanitaria di YGEA. Perché avrei dovuto votare per l’annullamento della parte sanitaria di YGEA? Il Centro diurno integrato l’ho voluto io con il consigliere Minuti che allora era Sindaco. Qual è il motivo? Se il consigliere Giussani parla di 11 milioni di euro – dice 11 milioni come dire spesa, ma erano entrate – dico al consigliere Giussani di andare a vedere quali sono invece le alienazioni di questa Amministrazione, che sono pari a ben 9,5 milioni con un valore ben superiore. Non sto parlando delle entrate. Sto parlando di un valore superiore. Allora, se vogliamo continuare a ripetere queste cose qui, vogliamo essere logorroici siamo logorroici. Uno risponde a qualcosa che evidentemente non può sopportare di continuare a sentire. Il discorso della vendita delle farmacie era solo sulla parte commerciale. Le entrate erano certo per fare le alienazioni, per fare, scusate, le opere pubbliche. Per che cosa? Per intascarle noi? Assolutamente no. Per fare le opere pubbliche, così come voi avete fatto vendendo patrimonio comunale. Punto. Faccio i complimenti comunque, non perché questa Amministrazione è diversa rispetto alle precedenti, ma perché ci sono degli sviluppi. Stiamo vedendo. Posso fare i complimenti per una parafarmacia? La parafarmacia c’era anche prima, ma era un servizio che era fatto in un luogo, che era la Geromina, che molto probabilmente non ha dato delle risorse. Tutti tentano di sviluppare questo aspetto. La parola “farmacia” alla Geromina c’era. È stata chiusa evidentemente, ma è chiusa quando verifichi che non c’è un supporto economico interessante. Adesso se lo è all’Ospedale mi fa piacere. Non può che farmi piacere. Quindi, smettiamola con questa questione del passato. Siamo diventati logorroici su questa questione. Vorrei veramente dire… Va bene. È inutile parlare, perché adesso veramente c’è un rumore di fondo che non riesco a supportare. Io di solito cerco di non interrompere nessuno, ma vedo che qui invece non interessa niente evidentemente. YGEA se si è deciso, se quest’Amministrazione ha deciso di non vendere le farmacie, è evidente che non possiamo dire “si affossi il sociale”. Voglio ripeterlo mille volte, perché è questa la questione. Non si deve affossare il sociale, assolutamente. Anzi, deve andare avanti. Ribadisco il concetto che ha detto l’amministratore unico, che deve diventare un tutt’uno con i servizi sociali del Comune di Treviglio. Perché questa cosa qui non dovrebbe essere la cosa che tutti vogliono? La vuole anche l’opposizione, mica solo la maggioranza. Ma lì era una questione ben diversa. Comunque il nostro voto sarà di astensione. Grazie. PRESIDENTE PIGNATELLI: Nessun altro per dichiarazione di voto. Pongo in votazione il punto numero 13 all’ordine del giorno avente ad oggetto “Approvazione bilancio di previsione esercizio 2016 società controllata YGEA S.r.l.”. Procediamo con votazione in forma palese, con l’ausilio del sistema elettronico di votazione. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 11 voti a favore, nessun contrario, 6 astenuti. Il Consiglio approva. Si sono astenuti i consiglieri Ciocca Daniela, Lingiardi, Borghi, Bussini, Minuti, Merisi e a favore gli altri consiglieri presenti in Aula. Deliberiamo anche l’immediata eseguibilità della delibera testé assunta. Procediamo sempre con votazione in forma palese, con l’ausilio del sistema elettronico. Dichiaro aperta la votazione. Consigliere Merisi, non ha votato. Consigliere Ciocca? Dichiaro chiusa la votazione. 12 voti a favore, nessun contrario, 5 astenuti. Il Consiglio approva. Si sono astenuti i consiglieri Ciocca Daniela, Lingiardi, Borghi, Bussini e Merisi e a favore di altri consiglieri presenti in Aula. Ringraziamo nuovamente il dottor Manfredi e la dottoressa Ciocca per la loro partecipazione. Passiamo al punto 14, avente ad oggetto “Adozione Piano del colore e del Regolamento di materiali da utilizzare per le facciate degli edifici dell’aggregato urbano di origine storica del Comune di Treviglio”. Assessore Nisoli, prego. (Ndt, interventi fuori microfono)

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ASSESSORE NISOLI: Va bene, votiamo. Grazie. PRESIDENTE PIGNATELLI: Votiamo. L’assessore dà per illustrato il punto in discussione. Dichiaro aperta la discussione. Invito i consiglieri a iscriversi per il dibattito. Nessuno chiede la parola. Pongo in votazione il punto numero 14, avente ad oggetto “Adozione Piano del colore e del Regolamento di materiale da utilizzare per le facciate degli edifici dell’aggregato urbano di origine storica del Comune di Treviglio”. Procediamo con votazione in forma palese, con l’ausilio del sistema elettronico. Consigliera Borghi, non ha votato. Dichiaro chiusa la votazione. 11 voti a favore, nessun contrario, 6 astenuti. Il Consiglio approva. Si sono astenuti i consiglieri Melli, Lingiardi, Ciocca Daniela, Borghi, Bussini, Pignatelli e a favore gli altri consiglieri presenti in Aula. Passiamo al punto 15 all’ordine del giorno, avente ad oggetto “Adozione nuovo Regolamento prestazioni sociali agevolate ai sensi dell’indicatore ISEE di cui al DPCM n. 159 del 05/12/2013”. Assessore Prandina, prego. ASSESSORE ZOCCOLI in PRANDINA: Grazie, Presidente. Si chiede stasera di votare il documento che è a vostre mani da un po’ di giorni. Analizzato fra l’altro in Commissione consiliare III, il documento va a regolamentare l’accesso alle prestazioni sociali agevolate. Unito al Regolamento, se l’avete presente, l’avete in cartaceo o a livello informatico, c’è anche un foglio esplicativo, diciamo così, del perché di questo documento. È un documento di 57 pagine. Se volete io posso essere anche analitica. Spero l’abbiate letto, perché così la cosa diventa più snella. In questo foglio, che ho voluto snello per spiegare 57 pagine, cosa ci chiediamo? Il perché abbiamo cambiato e approviamo stasera questo nuovo Regolamento. Innanzitutto perché per una norma, per una legge, tutti gli accessi ai servizi sociosanitari e socioassistenziali, per tutti gli accessi sarà usato l’ISEE nuovo. Siccome è una norma tutte le Amministrazioni hanno dovuto adeguare i Regolamenti. Questo anche per una omogeneità dei costi di compartecipazione. L’abbiamo voluto fare d’ambito per cui c’è stata una grossa collaborazione, un grosso lavoro… Adesso, però, faccio anch’io come il collega Lingiardi. Non si può! Faccio come le maestre: attendo che ci sia silenzio. Dicevo che si è voluto fare questo grosso lavoro d’ambito per omogeneizzare tutte queste compartecipazioni ai servizi. È stato un grosso lavoro di squadra, tra l’Ufficio di Piano e tutte le diciotto assistenti sociali dei diciotto paesi che compongono l’ambito e anche i Sindaci hanno fatto una full immersion di diversi giorni per analizzare punto per punto i 21 articoli del Regolamento e tutte delle schede appaiate per ogni servizio. Spiego un po’ la ratio. Questo Regolamento sostituisce i Regolamenti delle vecchie prestazioni agevolate. Lo sostituisce, ma va invece a integrare i Regolamenti dei singoli Comuni e dei singoli servizi: il SAD (servizio di assistenza domiciliare), la mensa, i contributi economici, le rette di ricovero, gli affidi, i pasti veicolati, eccetera, eccetera. Ci sono tutte le cartelle, le schede corredate proprio per ogni servizio. Laddove, però – è molto importante quello che vado a sottolineare – ci fossero delle regole contrastanti prevale questo Regolamento. Okay? Per cui va a sostituire vecchi Regolamenti, integra Regolamenti dei singoli servizi e, laddove ci fossero queste regole contrastanti, prevale il Regolamento che stiamo andando ad approvare. Siccome sono cinquantasette pagine, vi invito ad andare a pagina 8 dove c’è un po’ il fulcro del Regolamento. A pagina 8 c’è l’articolo 8 dove c’è la definizione della compartecipazione dell’utenza al costo dei servizi e le definizioni delle modalità di calcolo del voucher sociale che si darà alla famiglia o al singolo. Per i servizi erogati dai Comuni in forma singola o associata anche per risorsa sociale, si userà la metodologia della progressione lineare, secondo una formula matematica che trovate qui. Però, ci sarà anche una precisa determinazione del voucher, che è un voucher personalizzato; personalizzato, cioè lineare, proprio secondo la condizione economica della famiglia o del

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singolo, espressa nell’ISEE ordinario. Guardate l’ISEE nuovo è un ISEE abbastanza complicato. È un ISEE abbastanza complicato anche perché i CAF che producono e consegnano questo ISEE alle persone, ai cittadini, agli utenti dei servizi sono un po’ in difficoltà perché, come minimo, se prima l’ISEE veniva consegnato immediatamente, dietro appuntamento, ma comunque immediatamente, ora ci vogliono almeno venti giorni. Tanto è vero che alcuni bandi li abbiamo procrastinati nel tempo più in là perché non c’era la consegna dell’ISEE. Il sindacato, il CAF, dopo aver raccolto tutte le autodichiarazioni, il CUD, piuttosto che il 730, passa tutto all’INPS. L’INPS, attraverso l’Agenzia delle entrate fa dei controlli molto serrati. Il tutto poi ritorna al CAF che consegna all’utente l’ISEE. Per tutti i servizi – ecco perché ci sono oggi i tre Regolamenti – c’è la necessità e l’obbligo di richiedere l’ISEE. Dicevo dell’importanza di questo articolo 8 dove si va a dare il valore del voucher per una compartecipazione equa e molto democratica. Articolo 8, comma 3: “Per la determinazione del voucher sociale per il sostegno per le famiglie per l’acquisto di prestazioni sociali agevolate erogate da parte di enti privati accreditati, nell’ambito di servizi residenziali a ciclo continuo, si terrà conto dal progetto individualizzato comprensivo di tutti gli aspetti relativi alla persona e alla sua famiglia e alle condizioni reddituali complessive”. Ai fini delle suindicate formule, che sono quelle che vi ho detto che si useranno come formula matematica per arrivare a un metodo per tutti, si intende la compartecipazione dell’utenza, l’ISEE assolutamente dell’utenza con un ISEE iniziale, un ISEE finale – questo starà nel tariffario – la percentuale massima della compartecipazione in percentuale e la percentuale minima della compartecipazione alla spesa. In più, vi sono le spese del personale. Anche quelle sono contemplate. Andiamo a pagina 12 o volete che uno per uno vi elenchi… (Ndt, interventi fuori microfono) No? Allora andiamo a pagina 12 perché lì troviamo i controlli. Vi dicevo prima che c’è questo controllo dell’INPS e dell’Agenzia delle Entrate, cosa che prima non esisteva, perché faceva tutto il CAF con delle autocertificazioni. Qui dice che in caso di mendacità delle attestazioni ISEE l’utente sarà tenuto alla restituzione delle somme indebitamente percepite. Abbiamo l’obbligo, a campione, di mandare alla Guardia di Finanza, dove abbiamo un protocollo d’intesa già da un paio di anni, il 10 per cento delle domande, dei bandi piuttosto che dei ricorsi ai vari servizi. Trovate poi in questo Regolamento, da pagina 17 a pagina 57, tutte le schede per ogni servizio. Nella scheda c’è la descrizione del servizio, le finalità, i destinatari del servizio, le modalità di accesso e la compartecipazione. Poi, in seconda battuta, in Giunta, verrà deliberata la tabella proprio della compartecipazione di ogni servizio, come vi dicevo prima, con un massimo e un minimo di costi e di ISEE. Se volete andare a pagina 21 – qui mi sussurrano di fare in fretta – c’è la scheda dei pasti a domicilio, del trasporto sociale, Auser Trasporto Solidale, del telesoccorso, di tutti i servizi socioeducativi eccetera, eccetera. Questo Regolamento, purtroppo, non sarà (penso io) definitivo perché ci sono in essere dei ricorsi. A Roma ce ne sono due di associazione di genitori di ragazzi disabili, c’è già una sentenza al TAR che ha dato ragione alle famiglie e a fine dicembre ci sarà un’altra sentenza del Consiglio di Stato, perché sottolineano che l’ISEE nuovo sia illegittimo. Può essere che questo Regolamento vada poi integrato, rimpolpato e rivisto. Mi fermo qui. Ci sono delle domande? PRESIDENTE PIGNATELLI: Grazie. Dichiaro aperta la discussione. Invito i consiglieri a iscriversi. Nessuno chiede la parola? Nessuno chiede la parola. Dichiaro chiusa la discussione. Assessore, prego. (Ndt, intervento fuori microfono dell’assessore Zoccoli) Pongo in votazione il punto numero… (Ndt, intervento fuori microfono) Consigliera Borghi? Sull’intervento o siamo in dichiarazione di voto? (Ndt, intervento fuori microfono) Sull’intervento. Va bene. Dibattito. Prego.

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CONSIGLIERA BORGHI: Non ci sarebbe la dichiarazione di voto. PRESIDENTE PIGNATELLI: Esatto. CONSIGLIERA BORGHI: Brevissimamente vorrei precisare che il Gruppo PD e ABS si sta astenendo su tutte le proposte di Giunta per questioni politiche. Rispetto ad alcuni Regolamenti potremmo anche discuterli e arrivare all’approvazione, ma non riteniamo, come ho già detto nelle precedenti sedute, che si possano prendere in considerazione proposte che vengono da una Giunta e da un Sindaco che sta vivendo a livello legale quello che sta vivendo. Grazie. PRESIDENTE PIGNATELLI: La parola al Sindaco. SINDACO PEZZONI: Il Sindaco informa che a livello legale sta vivendo soltanto, com’era successo il mese scorso, la notifica dell’indagine in relazione all’inchiesta sull’abuso d’ufficio per quanto riguarda Blister, mentre non c’è ancora assolutamente niente, alle 17 di ieri pomeriggio, quando ho consultato i miei avvocati, in relazione alle vicende che riguardano me personalmente. Quindi, eviterei, cara consigliera Borghi, di continuare a girare attorno a un argomento che al momento non c’è dal punto di vista legale, ma di rimanere all’interno del perimetro di quella che è l’azione amministrativa di questa maggioranza e anche di questo Sindaco. Ci aggiungo anche, visto che stanno nascendo polemiche in relazione alle date, che io avevo scritto e sono andato a controllare l’8 ottobre scorso, se non sbaglio, che sarei arrivato a fine mese. Mi sono informato con il Segretario. Non è ancora pronta per domani la transazione per quanto riguarda Via Cavallotti. Siccome non vogliamo lasciare aperte questioni che hanno aperto anche altri, appena arriva la transazione portiamo in Giunta anche quella e penso che quella sarà l’ultima Giunta, quindi la settimana prossima, come avevo già detto, a fine mese o al massimo uno o due giorni in più. (Ndt, interventi fuori microfono) PRESIDENTE PIGNATELLI: Mantenete l’ordine. Vi sono altri interventi sul dibattito nel punto in discussione? Nessuno. Dichiaro chiusa la discussione. Invito i consiglieri a iscriversi per dichiarazione di voto. Nessuno per dichiarazione di voto? No, la consigliera Ciocca. Prego, per dichiarazione di voto. CONSIGLIERA CIOCCA D.: Sindaco, sono tuttora consigliere comunale, quindi esprimo tranquillamente il mio parere. Nel ribadire che noi ci asteniamo su questo come su altre questioni, vorrei invitare a piantarla di fare questioni nominalistiche, perché una questione Blister c’è. “La Magistratura non ha ancora…”. Uno che dice una frase così vuol dire che si aspetta qualcosa. Noi non facciamo fretta a nessuno, però… Quello che deve succedere succeda nei tempi dovuti. Prendiamo atto per l’ennesima volta che il Consiglio comunale è un passaggio di cui avete formalmente bisogno. L’avete fatto diventare – questa sera ne è la dimostrazione – una delle tante tribune elettorali in cui si fa il processo al passato e mai al presente e che arriva alla conclusione del “Non mi dimetto oggi, mi dimetto domani”. Ero presente alla conferenza stampa dell’8 ottobre ed è lì che ho scoperto che il Sindaco compie gli anni il 25 novembre, perché disse esattamente queste parole “Passati gli assestamenti di bilancio (che sono passati stasera) io mi dimetto. Sarà il giorno del mio compleanno”. Sindaco, allora… (Ndt, intervento fuori microfono del Sindaco) Ho ragione perché le orecchie ce l’ho e con me c’erano i giornalisti. Va bene? Comunque… (Ndt, intervento fuori microfono del Sindaco) Qui se c’è uno che ha sempre ragione, è lei perché la prima pagina “ho ragione”, la seconda

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pagina “sono bravo solo io”. Comunque, faccia pure quello che deve fare, ma, per favore, nel rispetto di questa Assemblea la smetta di trasformare qualsiasi cosa in un richiamo elettorale dicendo che lei non si può dimettere perché deve sistemare i tombini. Qui ho dietro uno che conta i tombini al posto delle pecore e poi i risultati si vedono, perché il salto del tombino non viene bene. Quindi, i traumi ci sono. Cosa devo dire io? Tutte le volte è la stessa storia. Cerchiamo di piantarla. Ci sono degli argomenti, si sta sull’argomento e basta. Quando lei avrà deciso di dimettersi lo farà. Basta. Però, basta con questa storia del domani. A Treviglio si dice: “Un passo alla volta si ha la rivolta”. Qui, di settimana in settimana lei taglierà il panettone. Poi, dopo il panettone, ci sarà l’uovo di Pasqua eccetera, eccetera. Tanti auguri per il suo futuro, però basta a prenderci in giro e basta bugie perché anche stasera ne ha dette un po’. Grazie. PRESIDENTE PIGNATELLI: Per dichiarazione di voto, consigliere Cologno. CONSIGLIERE COLOGNO: Grazie, Presidente. Ringrazio l’assessore Prandina e chi ha collaborato con lei per stesura di questo Regolamento. Il voto di Io Treviglio sarà favorevole. Mi permetto un piccolo inciso su quello che è stato detto fino ad adesso. Mi piace pensare e condivido il fatto che il PD si astenga per una scelta politica. Sicuramente l’astensione sul Piano del colore ha un profondo significato politico che a me sfugge, però prendo atto della loro capacità superiore di fare politica in quest’Aula. Ripeto, quindi, il voto favorevole e ringrazio nuovamente l’assessore Prandina. PRESIDENTE PIGNATELLI: Dichiarazione di voto, consigliere Lingiardi. CONSIGLIERE LINGIARDI: Grazie, Presidente. Vedo che adesso c’è il batti e ribatti sulle questioni, Sindaco o non Sindaco. Il Sindaco dice: “Restiamo nell’ambito amministrativo”. Vorrei ricordare che la III Commissione consiliare la prima volta che è stata convocata è andata deserta. C’era lì solo la minoranza. Abbiamo detto: “Va bene, la riconvochiamo”. È stata riconvocata tre giorni dopo e c’era qualcuno della maggioranza. Ma se noi fossimo andati via non sarebbe andata a buon fine neanche quella. Quindi, restiamo nell’ambito amministrativo. Vediamo come ci si comporta in ambito amministrativo, maggioranza e minoranza, perché anche questo bisogna dirlo. Se avessimo voluto stroncare la questione servizi sociali non saremmo neanche andati in Commissione. Evidentemente questo è un voto di astensione non per il contenuto, assolutamente, ma per le questioni che ha già detto la consigliera Borghi. Secondo: lei ha fatto un’affermazione prima. Volevo non dirla, ma a questo punto me la sta facendo dire. La questione della famosa lettera dell’anticorruzione non c’è nel protocollo. È segretata, non c’è nel protocollo. PRESIDENTE PIGNATELLI: Rimaniamo al tema. CONSIGLIERE LINGIARDI: Fa niente. Se vogliamo stare in ambito amministrativo possiamo parlare anche di questo. (Ndt, intervento fuori microfono) Certo, stiamo parlando del Regolamento. Scusi, assessore. PRESIDENTE PIGNATELLI: Non parlate tra di voi. CONSIGLIERE LINGIARDI: Dica di fare il bravo a qualcun altro, che magari non c’era in Commissione. Noi andiamo avanti. Siamo attentissimi ai servizi sociali. Lei lo sa. Consigliere Giussani…

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PRESIDENTE PIGNATELLI: Consigliere Lingiardi… CONSIGLIERE LINGIARDI: Io non l’ho mai fermata. Dica un cavolo! La deve smettere con questo atteggiamento. Va bene? PRESIDENTE PIGNATELLI: Consiglieri, consiglieri. CONSIGLIERE LINGIARDI: Noi ci asterremo su questi provvedimenti – ribadisco il concetto – non perché i provvedimenti non sono corretti, anzi, devo dire che il lavoro fatto anche in ambito di Assemblea dei Sindaci penso che sia stato un lavoro assolutamente buono, oltretutto con la partecipazione dei Sindaci e dei tecnici assieme e questa è assolutamente una cosa positiva, però questa sera… (Ndt, intervento fuori microfono) Sì, dei Sindaci e dei tecnici, cosa che non è mai successa in passato. Io ho fatto per cinque anni… (Ndt, intervento fuori microfono) Ha fatto bene, ha fatto bene, perché è così che funzionano le cose, anche nell’ambito dell’Ufficio di Piano avevo sempre chiesto a livello politico che ci fossero delle Commissioni giusto per questi argomenti fatti da tecnici, ma nelle Commissioni, non nell’ambito dell’Assemblea. L’ambito dell’Assemblea è molto vasto perché con i diciotto Comuni si fa fatica poi a parlare. Questo l’ho detto anche in Commissione. Ritengo che le cose siano state fatte in modo corretto, però ribadisco il concetto. La nostra è un’astensione politica, solo questo. Grazie. PRESIDENTE PIGNATELLI: Per dichiarazione di voto, consigliere Giussani, prego. CONSIGLIERE GIUSSANI: Sulle farmacie è stato fatto un eccellente lavoro, però ci asteniamo. Adesso il Regolamento è ottimo, però ci asteniamo. Noi siamo abituati, quando una cosa è buona a votarla. Abbiamo votato anche cose presentate dall’opposizione, pur essendo maggioranza, pur non essendo della stessa fazione. Parte di questa opposizione – la dimostrazione è che in questi quasi cinque anni sono sempre andati sotto – non ha mai cercato un confronto costruttivo. Hanno sempre fatto polemica, come la collega Ciocca che dice “La smetta, la pianti”. Se fossi stato il Sindaco avrei risposto in altro modo, però non toccava a me rispondere. Guardi, consigliera Ciocca, che c’ero anch’io quel giorno là. Il Sindaco ha detto, quando si è parlato del 25 novembre: “Oh, il giorno del mio compleanno”. Non ha detto “Mi dimetto il 25 novembre”. C’ero anch’io, non c’era solo lei. Io ero seduto di fianco al Sindaco. A parte che il Sindaco non ha bisogno di essere difeso da nessuno, però quando dice una cosa e si sente dire “La smetta”, io avrei detto altro al posto del Sindaco. Detto questo, il nostro voto sarà assolutamente favorevole. PRESIDENTE PIGNATELLI: È iscritto a parlare il consigliere Melli. Ne ha facoltà. CONSIGLIERE MELLI: Grazie, Presidente. Prima è stata tirata in ballo ancora la questione del Piano del colore. Il mio voto di astensione sul Piano del colore non è stato un voto politico, ma semplicemente perché solo stamattina sono stato avvertito che erano stati rimessi in visione i file che erano contenuti nell’ordine del giorno e non avendo potuti leggerli, visto che stamattina ho adempiuto al mio lavoro in Regione, quindi non conoscendo esattamente i Regolamenti il mio voto è stato di astensione. Riguardo a questo, visto che i miei voti non sono stati politici, anche in questo caso, siccome i servizi sociali sono un’ottima parte di quello che viene dato alla città, il mio

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voto sarà favorevole. PRESIDENTE PIGNATELLI: Nessun altro per dichiarazione di voto. Pongo in votazione quindi il punto numero 15 all’ordine del giorno avente ad oggetto “Adozione nuovo Regolamento prestazioni sociali agevolate ai sensi degli indicatori ISEE di cui al DPCM n. 159 del 05/12/2013”. Procediamo con votazione in forma palese, con l’ausilio del sistema elettronico. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 11 voti a favore, nessun contrario, 6 astenuti. Il Consiglio approva. Si sono astenuti i consiglieri Ciocca Daniela, Lingiardi, Borghi, Bussini, Minuti, Merisi e a favore gli altri consiglieri presenti in Aula. Precedentemente i consiglieri Merisi e Cologno mi hanno proposto di sospendere i lavori del Consiglio giunto al punto 15 e proseguire con la seduta già convocata per domani alle 18. Per cui, domani faremmo i punti da 16 a 21. Questa è la proposta che è stata fatta dai consiglieri. Se vi sono opposizioni, proseguiamo. Assessore, prego. ASSESSORE ZOCCOLI in PRANDINA: Domani sono state invitate in audizione la Presidente del Consiglio delle donne e la Presidente della Commissione pari opportunità, mi sembra giusto, proprio il 25 novembre. E non menziono il compleanno del Sindaco, ma la Giornata mondiale del contrasto alla violenza sulle donne. Mi sembra bello che, poi, a latere, si finiscano questi punti. Alleggeriamo un po’ anche la seduta di oggi e la spalmiamo con la seduta di domani, anche per questa importante giornata da commemorare. PRESIDENTE PIGNATELLI: Consiglieri, sulla proposta che è venuta dai consiglieri Merisi e Cologno vi faccio presente che il Regolamento di funzionamento del Consiglio comunale disciplina la prosecuzione dei lavori oltre il termine fissato con il voto della maggioranza dei consiglieri. Non è disciplinata l’interruzione anticipata. Quindi, o vi è l’unanimità nell’interromperci ora o fare un altro punto e proseguire domani oppure proseguiamo fino all’orario stabilito. Su questa proposta, consigliera Ciocca, prego. CONSIGLIERE CIOCCA D.: Sapevamo, all’atto della convocazione della Capigruppo, che sarebbe stata una seduta molto ricca. Tant’è che l’arco temporale è stato spostato dalle 11 a mezzanotte. Quindi, questo lo sapevano tutti ed è passato all’unanimità. Quanto alla ricorrenza della giornata contro la violenza alle donne, non c’è nessun problema. Io domani sono qua all’audizione, come sono sempre stata presente, e così pure gli altri. Non vedo nessun problema. Non c’è nessun problema. Il mercoledì... Cos’è domani? Mercoledì. Mercoledì facciamo l’audizione come da indicazione del Sindaco. Il Sindaco ci ha annunciato che c’erano queste due audizioni e nessuno ha detto nulla. Quindi, io non vedo il motivo “per”. Abbiamo ancora un’ora e mezza di lavoro. Andiamo avanti. PRESIDENTE PIGNATELLI: Va bene. Possiamo proseguire. Consigliera Borghi, interveniva in termini difformi o per la... Prego. CONSIGLIERE BORGHI: No, assolutamente concordo con la signora Ciocca. Volevo solo aggiungere che non abbiamo per nulla apprezzato che la giornata mondiale sia stata spostata in seconda seduta. Stasera, in apertura, come sempre abbiamo fatto in questo... (Ndt, intervento fuori microfono) Lo abbiamo sempre fatto. L’ultimo Consiglio di novembre. Aveva la precedenza sulle altre cose. PRESIDENTE PIGNATELLI:

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Va bene. (Ndt, interventi fuori microfono) Va bene. Silenzio, consiglieri. (Ndt, interventi fuori microfono) Silenzio, consiglieri. Proseguiamo con l’ordine del giorno, come da convocazione. (Ndt, interventi fuori microfono) Consiglieri, per piacere. Consigliera Borghi e assessore Prandina, vi prego, cessate. Passiamo al punto n. 16 all’ordine del giorno: “Adozione nuovo Regolamento”. Consigliere Merisi, non è prenotato. Se vuole la parola, schiacci il bottone. Consigliere Merisi, prego. Sempre sulla richiesta di sospensione, immagino. CONSIGLIERE MERISI: Dico qualcosa? Chiedo due minuti di sospensione per riflettere un attimo su queste richieste. Grazie. PRESIDENTE PIGNATELLI: Vuole fare la Capigruppo? (Ndt, intervento fuori microfono) Va bene. Non c’è problema. Sospendo il Consiglio per dieci minuti. (Ndt, interventi fuori microfono) Due minuti? Due minuti. Invito i Capigruppo a valutare la richiesta. (La seduta è sospesa) PRESIDENTE PIGNATELLI: Va bene. Proseguiamo i lavori. Assessore? Riprendiamo la seduta. Affrontiamo il punto n. 16 all’ordine del giorno, avente ad oggetto “Adozione nuovo Regolamento Centro diurno integrato ‘Don Sandro Mezzanotti’”. Illustra il provvedimento l’assessore Prandina. (Ndt, interventi fuori microfono) Va bene. (Ndt, interventi fuori microfono) Vi preciso questo, allora, sulla proposta di sospensione della seduta. Sentito anche il Segretario, poiché il Regolamento non prevede l’anticipata sospensione dei lavori del Consiglio comunale, appare necessario un voto unanime per provvedere in tal senso. L’unanimità non c’è. Quindi, proseguiamo i lavori come da calendario e come da convocazione che è stata inviata. Quindi, affrontiamo il punto n. 16 all’ordine giorno. Assessore, prego. ASSESSORE ZOCCOLI in PRANDINA: Grazie, Presidente. Chiedo l’approvazione del Regolamento del Centro diurno integrato, anche questo prodotto dai servizi sociali e gestito da YGEA. Per la prima volta si introduce l’ISEE per gli ospiti. Ora gli ospiti pagano una retta di 23 euro al giorno, i residenti, anzi 26, compreso il trasporto e 27 quelli fuori città. È stato, anche questo, un grande lavoro che ha visto la partecipazione e l’impegno dell’assistente sociale d’area anziani, della coordinatrice del Centro, del dottor Lanza e della dottoressa Cristina Ciocca. A questo punto, dal momento che è stato sviscerato in III Commissione, per quelli che erano presenti, lo darei per letto. PRESIDENTE PIGNATELLI: Dichiaro aperta la discussione e invito i consiglieri a iscriversi nel dibattito. Nessuno chiede di intervenire? Pongo in votazione il punto n. 16 all’ordine del giorno, avente a oggetto “Adozione nuovo Regolamento Centro diurno integrato ‘Don Sandro Mezzanotti’”.

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Procediamo con votazione in forma palese, con l’ausilio del sistema elettronico. Dichiaro chiusa la votazione. 12 voti a favore, nessun contrario, 5 astenuti. Il Consiglio approva. Astenuti i consiglieri Ciocca Daniela, Lingiardi, Borghi, Bussini, Minuti. A favore gli altri consiglieri presenti in Aula. Passiamo al punto n. 17: “Adozione nuovo Regolamento del funzionamento del servizio di ristorazione scolastica”. Prego, assessore. ASSESSORE ZOCCOLI in PRANDINA: Grazie, Presidente. Fino ad oggi non esisteva un Regolamento per la refezione scolastica, per cui si è concordato, insieme alla Commissione mensa e a tutti i vari attori, di stendere un Regolamento che andasse a disciplinare questo servizio. Mi spiace non riuscire a leggere, perché è molto lungo, il cappello di questo Regolamento, un cappello che è stato steso in una forma molto bella e molto esaustiva dal consigliere Merisi. Vi invito ad andarlo a leggere, se non l’avete letto, perché è veramente un bell’incipit, diciamo così. Nel Regolamento ci sono le varie modalità di gestione, di controllo, di iscrizione al servizio, di partecipazione al costo e del funzionamento della Commissione mensa che va ad annullare il vecchio Regolamento della Commissione mensa, perché qui inserito. È un Regolamento molto snello, molto facile e snello da consultare, anche per i genitori, ed è stato condiviso dalla Commissione mensa, dalle due dirigenti scolastiche e dall’ASL. Anche questo è stato discusso in III Commissione. PRESIDENTE PIGNATELLI: Grazie. Dichiaro aperta la discussione. Invito i consiglieri a iscriversi. Si è iscritto a parlare il consigliere Giussani. Ne ha facoltà. CONSIGLIERE GIUSSANI: Prima il consigliere Minuti ha chiesto chiarimenti riguardo a una voce. È uscito che abbiamo 432.000 euro di pasti non pagati. In questo Regolamento non vedo nessuna attività che vada a bloccare l’aumentare di questa situazione. Per mettere assieme 432.000 euro di pasti non pagati, ce ne vuole. Voglio dire, un minimo di freno a questo va messo. Per cui, la Lega Nord presenta un emendamento. PRESIDENTE PIGNATELLI: Consigliere lo illustra? (Ndt, intervento fuori microfono) Allora, vi do lettura dell’emendamento presentato dal consigliere Giussani: “Chiedo che al presente Regolamento venga aggiunto il seguente articolo: ‘Non avranno diritto ad usufruire del servizio gli utenti che non siano in regola con il pagamento delle quote’”. Questo eventualmente in coda al Regolamento. (Ndt, intervento fuori microfono) Ma non lo ha detto. (Ndt, intervento fuori microfono) Avete preso atto del Regolamento. La parola al Sindaco. (Ndt, intervento fuori microfono) Nell’emendamento. (Ndt, intervento fuori microfono) Sì. Lo distribuiamo anche. Vi verrà distribuita la copia dell’emendamento. Signor Sindaco, prego. SINDACO PEZZONI: Grazie.

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La richiesta del consigliere Giussani, dal mio punto di vista, più che istituire un nuovo articolo, integra quello che è previsto dall’articolo 5, dove si parla della partecipazione al costo del servizio. L’articolo 5 recita così: “Il servizio prevede il pagamento della quota pasto fissata ogni anno dalla ditta appaltatrice, come da deliberazione della Giunta comunale. L’Amministrazione comunale offre la possibilità di richiedere la prestazione agevolata e gli importi fissati annualmente con delibera della Giunta comunale sono differenziati in base alla situazione economica del nucleo familiare di appartenenza rilevata tramite ISEE. Come contribuzione al costo del servizio, l’eventuale differenza è versata alla ditta appaltatrice dall’Amministrazione comunale”. Ho preso nota rapidamente del testo che è stato letto, che dice: “Non avranno diritto ad usufruire del servizio gli utenti che non siano in regola con il pagamento”, che in termine tecnico configura la stessa situazione che noi abbiamo oggi sul Regolamento di servizio e trasporti. Quindi, che cosa sta capitando? Sta capitando che, nel momento dell’iscrizione al servizio, non durante l’erogazione dello stesso, si accettano le iscrizioni di coloro che sono in regola con il pagamento degli anni precedenti e non vengono accolte le iscrizioni al servizio trasporto − questo Regolamento è già vigente − sull’anno successivo. Quindi, non stiamo dicendo che ci sono bimbi che vengono lasciati fuori dal servizio, ma non c’è la possibilità del trascinamento della morosità da un anno all’altro. Questo è quello che succede sul servizio di trasporto scolastico. È già in funzione da quest’anno. La proposta mi pare che entri nel merito della possibilità che, non su quest’anno scolastico, ma sulle iscrizioni per l’anno scolastico 2016-2017 al servizio si utilizzi lo stesso criterio: da una parte, un contributo dei servizi sociali che può garantire l’abbattimento delle quote con l’ISEE e, dall’altra, il superamento delle morosità, soprattutto delle morosità trascinate nel tempo. Se si tratta di morosità incolpevoli, abbiamo fatto operazioni di aiuto e di sostegno anche per quanto riguarda i canoni. Se si tratta di morosità − metto l’espressione tra virgolette – “colpevoli”, vale la pena evidenziare questa cosa. C’è da sottolineare − l’assessore prima non ne parlava − anche un altro fronte che su questa attività è da mettere in gioco. Sappiamo benissimo che, da una parte, quando abbiamo ascoltato i ragazzi nel Consiglio comunale dei ragazzi, una delle lamentele più ricorrenti era in merito alla qualità dei pasti: le zucchine, le lasagne o altre cose di questo genere che sembravano non essere gradite. Sembravano non essere gradite più si andava in su con l’età. Mentre ci sono bambini delle scuole materne e delle scuole elementari che mangiano praticamente qualsiasi cosa, o quasi, i ragazzi della scuola media esplicitano un dissenso nei confronti del cibo, soprattutto di alcune portate, che si traduce, poi, nel rifiuto del pasto; quindi, da una parte, nel costo da parte delle famiglie e, dall’altra, nello spreco di cibo, che è una delle cose che vorremmo evitare. Anche alla luce degli sviluppi che si stanno avendo in altre Province della Lombardia (penso a quella di Brescia), è stata aperta una discussione sulla possibilità di evitare di offrire il servizio nei confronti di tutti i ragazzi per la scuola secondaria di primo grado, quindi per le scuole medie, ma di aprire un tavolo di confronto che possa portare eventualmente a una forma sperimentale di... (Ndt, intervento fuori microfono) ...doppio regime, esatto, per quello che riguarda i pasti nella scuola media; cioè, da una parte, il regime regolare della mensa con il pasto fornito dall’azienda nella solita modalità di questi anni e, dall’altra, il pasto portato da casa. Quali sono le criticità? Le criticità diventano sempre più ampie con il passare del tempo, in relazione soprattutto ai problemi della custodia sul periodo del pasto, che sono modalità di organizzazione che, poi, devono essere gestite all’interno del singolo istituto scolastico con le risorse, scarse, che sono a disposizione e, dall’altra, soprattutto in relazione a eventuali intolleranze o problemi che potessero nascere da un mancato controllo sullo scambio di alimenti che i ragazzi portano da casa. Su questo secondo passaggio, noi abbiamo attivato, grazie alla disponibilità della coordinatrice, la dottoressa Marone, una apertura di confronto con le dirigenti scolastiche del primo e del secondo istituto comprensivo di Treviglio. Ovvio che i protagonisti, poi, della discussione sono anche gli attori del controllo, quindi l’ASL. Quali scenari si aprono, però? Da una parte, eventualmente, la questione della riduzione del monte pasti servito nel momento in cui la scelta fosse una scelta condivisa da tanti dei ragazzi

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e delle famiglie che frequentano la scuola media. E qui, poi, inizia il problema del bilanciamento del project financing nel suo complesso. Non dimenticatevi che tutto l’equilibrio complessivo era anche sul numero dei pasti forniti su una eventuale tendenza a crescere, ma sicuramente non si prendeva in considerazione l’ipotesi di una tendenza alla decrescita. È come il patto di crescita e di sviluppo dell’Unione europea, che prevedeva l’incremento del 3 per cento annuo e che, da qualche anno a questa parte, è stato messo in crisi. Il secondo passaggio, però, per me è quello che mette più in fibrillazione le scuole, ed è quello relativo al controllo e al − tra virgolette – “doppio regime”. L’azienda che gestisce il servizio non vuole avere responsabilità sui pasti portati da casa. Quindi, noi avremmo − tanto per andare giù piatti − due sale di somministrazione, quindi quella in cui viene servito il pasto prodotto dall’azienda appaltatrice, ed eventualmente un’altra sala, con due sistemi di controllo, con personale che viene messo a disposizione dall’istituto scolastico. La questione qual è? Uno: le morosità, che diventano sempre più significative. Due: eventualmente, il tavolo di apertura o l’apertura di questo tavolo di discussione con gli istituti scolastici, perché la richiesta comincia ad essere pressante. Queste sono le criticità. A questo proposito, l’emendamento − che mi pare sia stato distribuito − se non è un articolo, potrebbe essere un’integrazione, però chiede ai cittadini o ai genitori che usufruiscono del servizio: “Mettiti in regola sugli anni passati prima di iscrivere tuo figlio all’anno successivo”, come succede per il servizio di trasporto. Questo è il quadro complessivo della situazione. Ci tenevo a fare una disamina più ampia in relazione anche alla delicatezza della questione. Finisco ribadendo questo: anche nel Consiglio comunale dei ragazzi, di questa possibile sperimentazione mi ricordo che se ne era già parlato o accennato e adesso è in fase di discussione tecnica tra i nostri referenti, l’azienda e, soprattutto, la dirigenza scolastica. Grazie. PRESIDENTE PIGNATELLI: Vi sono altri interventi nel dibattito? È iscritta a parlare la consigliera Ciocca. Ne ha facoltà. CONSIGLIERE CIOCCA D.: La questione la conosco bene, perché è abbastanza vecchia. Il problema degli insoluti e, purtroppo, del fatto che lo sciagurato accordo originario li mette automaticamente a carico non dell’impresa, ma dell’Amministrazione, cosa che conosco bene, ha peggiorato le cose. Sicuramente, in periodo di crisi economica ci possono essere gli evasori incolpevoli, però ci sono anche quelli che possono marciarci sopra. Sono tutte cose che sappiamo. Il problema qual è? Io mi rendo conto che, al di là delle scelte di preferenza degli alunni (man mano diventano più grandi e, magari, preferiscono), noi abbiamo una scuola media in cui ci sono due pasti alla settimana, perché hanno due pomeriggi, una scuola elementare e una scuola materna, in cui ce ne sono cinque. (Ndt, intervento fuori microfono) Va beh, dipende anche dall’organizzazione interna. Io ho capito che sarebbe un’indicazione per l’anno venturo. Mi sembra più logico, però, eventualmente, mandare un segnale ufficiale ai genitori che si può intraprendere questa strada, ma prima verificare assolutamente con le dirigenti scolastiche e le maestre, perché ci sono dei grossissimi problemi a gestire un regime misto o a usare le... Come si chiamano? Le scelte draconiane di dire: “Non paghi, non mangi. Arrangiati”. È una strada, secondo me, molto pericolosa e che rischia, fra l’altro, di non essere praticabile non solo perché si carica la scuola di un sacco di responsabilità, che attualmente sono divise tra l’Ente pubblico, il gestore della mensa scolastica e l’ASL. Il problema è anche che si incide − e qui bisogna fare i conti − sul piano economico-finanziario di Gemeaz, che ha un project che prevede un rientro in base al numero di pasti serviti e prevede delle royalties (quando ci sono), ma prevede anche il contrario. Personalmente, non sono d’accordo nel mettere un articolo di questo genere nel Regolamento. Se il Sindaco dice che è già stato fatto, ma bisogna incrementare il tavolo di confronto con tutti quelli che sono interessati, secondo me, non può, adesso come adesso, entrare in un Regolamento, perché diventa assolutamente vincolante. È meglio, a mio avviso... Sicuramente saranno già stati avvisati i singoli utenti morosi, sicuramente saranno già intervenuti i servizi sociali, ci sono altre forme di supporto, però, secondo me, è un errore mettere una cosa di

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questo genere nel Regolamento. Però, un percorso con tutte le persone e le istituzioni che sono interessate a risolvere il problema (che c’è) va fatto e va continuato, se è già in corso, perché le responsabilità per la scuola e per gli operatori scolastici aumentano, e mica da ridere. Quindi, non si può fare una scelta così pesante. Io sono contraria a questo emendamento. Mi rendo conto che il problema c’è, però, secondo me, va affrontato da qui a ottobre, no a settembre, quando ricomincerà la mensa, in un altro modo. Grazie. PRESIDENTE PIGNATELLI: La parola al Sindaco. SINDACO PEZZONI: Grazie. Forse, nel momento in cui ho esplicitato la cosa, ho messo insieme due questioni parallele e non vorrei che fossero una correlata obbligatoriamente all’altra. Desidero che sia chiaro. Da una parte, la questione relativa all’emendamento proposto dal consigliere Giussani, che è una cosa, quindi la formalizzazione di una sollecitazione oggi per il settembre 2016. Quindi, oggi si dice: “Ti iscriverai al servizio a maggio, a giugno del 2015, quando partono le procedure di iscrizione. Sappi – quindi, non facciamo sorprese sul prossimo anno scolastico − che il servizio sarà garantito”. Questa è una cosa che, però, ha il suo riflesso di criticità ampio. Se alle scuole medie, eventualmente, è previsto − chiamiamolo così − il “secondo canale”, cioè ti porti il cibo da casa, nella scuola elementare, il secondo canale, le dirigenti scolastiche, a oggi, dicono: “Non lo prendiamo neanche in considerazione”. Quindi, si creerebbe la difficoltà dell’uscita o della non possibilità di fornire il servizio fin dal principio. Apro una parentesi. Sarebbe opportuno anche riorganizzare le modalità di pagamento, perché il giro complesso che adesso si fa tra la ditta Acme (che sembra uscita − come si dice? − dai fumetti), Gemeaz, il Comune, il controllo, eccetera, rende un po’ complessa la cosa. Però, indipendentemente da quello, che non è oggetto di discussione, io vorrei sottolineare le due cose. Uno: nel momento in cui ci fosse la doppia possibilità, il doppio binario (parliamo delle scuole medie), non ci sarebbero grandi difficoltà. Nel primo, il doppio binario vuol dire: “Ti iscrivi al servizio, te lo garantisco. Se sei moroso, e moroso colpevole, non posso garantirti il servizio. Ti porti il cibo da casa”. Nel secondo passaggio, invece, per la scuola numericamente più significativa, questa cosa comporterebbe l’interruzione e la sospensione del servizio per alcuni utenti. Questo è vero. Il problema è gestire questo. Ed è una cosa. La questione della sperimentazione ha gli altri profili di criticità che avevo già evidenziato, fondamentalmente in termini di personale, di custodia e di responsabilità del controllo, soprattutto nel caso in cui, poi, ci fossero intolleranze di cui non si è a conoscenza, qualcuno che mangia qualcosa portato da qualcun altro, eccetera. Chiedo scusa. Io prima ho messo insieme le due cose, ma vorrei che fossero scisse. Ho parlato della seconda come una via di uscita che consente di non porsi grandi difficoltà sulla questione della morosità, perché c’è una seconda strada sulla scuola media. Sulla scuola elementare, la questione si pone in maniera − e sulla materna − più forte. PRESIDENTE PIGNATELLI: Consigliera Borghi, prego. CONSIGLIERE BORGHI: Grazie. Sì, sono d’accordo con quanto diceva la consigliera Ciocca. Vorrei solo aggiungere una qualche osservazione e argomentazione. Intanto, questo emendamento non è da Regolamento. Cosa vuol dire “che non siano in regola”? Secondo me, non è neanche scritto... No, non secondo me. Certamente non è neanche scritto che sono i bambini con un insoluto colpevole da parte dei genitori, così come diceva il signor Pezzoni. Secondo me, secondo noi, inoltre, se cominciamo a discriminare tra i bambini e i bambini della materna, a seconda se hanno genitori responsabili o meno, secondo me sbagliamo assolutamente. Non dimentichiamoci, noi che ci riempiamo tanto la bocca di famiglia o

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famiglie, che la mensa è anche un servizio alle famiglie e alla famiglia. Per le famiglie in cui lavorano padre e madre, ovviamente, è un servizio che consente anche alla donna di lavorare e consente a tutti di poter avere tutelato il bambino dentro le mura della scuola. Quindi, sono contraria. Così com’è, secondo me, non si può accettare. O lo si elabora e lo si fa diventare un Regolamento... Non sono neanche d’accordo nel dire adesso − come si diceva prima − per l’anno prossimo, perché tra le famiglie non colpevoli ci può anche essere chi quest’anno ha avuto problemi di lavoro e l’anno venturo non li avrà assolutamente più. Io mi auguro che la maggior parte siano degli insoluti dovuti alla crisi e dovuti proprio alla fatica che tante famiglie fanno a sbarcare il lunario. Secondo me, non possiamo dire oggi che non potranno farlo domani, perché magari le condizioni non di tutte, ma di alcune famiglie possono cambiare. Questo, comunque, così com’è, non è il Regolamento. O si faceva un emendamento articolato... Questo non è un emendamento. Noi, comunque, siamo contrari. PRESIDENTE PIGNATELLI: Vi sono altri interventi? Finiamo il giro degli interventi dei consiglieri. Nessuno chiede la parola? Per la replica dell’Esecutivo, la parola all’assessore Prandina. ASSESSORE ZOCCOLI in PRANDINA: Grazie, Presidente. Due note. La prima è quella dell’ASL. Noi ci siamo portati avanti proprio per quanto riguarda il pasto portato da casa e, sulla scorta della risposta positiva dell’ASL di Brescia, abbiamo chiesto alla nostra ASL un parere sul pasto portato da casa. Ho qui la risposta del dottor Rozzoni, che dice: “In relazione all’oggetto – il pasto − a seguito degli approfondimenti effettuati, informo che l’ASL non è contraria a priori a consentire di portare il pasto a scuola, ma la questione deve essere studiata, organizzata e calata nelle varie realtà territoriali. Pertanto, è necessario che il Comune organizzi un tavolo tecnico in cui vengano coinvolti i vari soggetti”. I vari soggetti sono le due dirigenti, il responsabile del servizio dell’infanzia, il dirigente dell’area Servizi al cittadino, il Sindaco, il dottor Rozzoni o, comunque, un referente dell’ASL. Questo tavolo tecnico dovrebbe avere tempi molto brevi, nel senso organizzato, e già si stanno attivando in questi giorni, ed essere pronto per febbraio per poter dare l’alternativa. Questo è quello che abbiamo chiesto proprio in fase di stesura del Regolamento. Per quanto riguarda gli insoluti, guardate, gli insoluti sono davvero tantissimi. Sono insoluti nuovi, insoluti vecchi e si sta, insieme a Gemeaz, facendo un Piano di rientro, anche morbido, per alcune famiglie. Alcuni rispondono, molti no. Per cui, togliere il piatto al bambino assolutamente no (parlo di questa annata), ma dire ai genitori, soprattutto ai genitori con una morosità non incolpevole, di fare il Piano di rientro e attuarlo, concretizzarlo, insomma, in due parole, “pagare”. Diversamente, sarà compromessa la possibilità di iscrivere a settembre... Quest’anno il bambino il cui genitore non onora il pasto mangia. Non si toglie assolutamente nulla. Però penso che sia uno sprone anche a ripianare i debiti quello di dire “se non paghi”, poi, per situazioni più tragiche, più di fragilità economica, sicuramente i servizi sociali andranno a dare un aiuto. Però, un segnale va dato. Guardate, queste morosità non sono solo per la mensa, ma queste morosità sono davvero molto pesanti per il servizio, in un momento, poi, di mancati trasferimenti statali. PRESIDENTE PIGNATELLI: Procediamo con le repliche dei Gruppi consiliari. Consigliere Fumagalli, prego. CONSIGLIERE FUMAGALLI: Grazie, Presidente. Ritengo che sia importante valutare la richiesta del consigliere Giussani, in quanto non è una richiesta fatta per mettere in difficoltà un bambino, ma per rendere responsabile una famiglia, che già... (Ndt, interventi fuori microfono) PRESIDENTE PIGNATELLI:

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Silenzio. CONSIGLIERE FUMAGALLI: ...che già nel momento in cui entra nelle categorie delle persone da aiutare gli assistenti sociali lo aiutano. Ovvio che si cerca di andare a verificare: chi effettivamente non rientra nelle categorie di chi ha bisogno deve, poi, mantenere gli impegni fatti. Ovvio che spostare il problema dei pasti che non vengono pagati − non so per quale motivo, ma rispetto il vostro opportunismo − sui bambini lo trovo davvero fuori posto. Ognuno genera i propri figli e, ovviamente, li deve mantenere. Se non può, ci sono gli assistenti sociali. Ma pensare che i 428.000 euro generati come debito alla voce “mensa” debbano aumentare, non lo trovo giusto per le casse del Comune, non lo trovo giusto per i cittadini, tante volte conclamati in questo Consiglio comunale. E non penso proprio che nessuno possa dire che un’affermazione del genere faccia morire la democrazia. Il problema, ovviamente, non è togliere il cibo al bambino, ma è l’educazione a pensare che, se prendi il treno, il treno lo devi pagare, altrimenti vai a Milano a piedi. Non vi piace come concetto? Riesco anche a capire che le linee politiche e di pensiero possano essere differenti, ma un servizio, se c’è e viene messo a disposizione, deve essere pagato. Posso anche capire che una famiglia possa essere in difficoltà, ma non riesco a pensare che ci sia un buco da 428.000 euro, generato nelle ultime Amministrazioni, che nessuno si preoccupa di far rientrare o compensare. Quindi, anche come dichiarazione di voto, il Gruppo Io Treviglio voterà favorevolmente a questa richiesta del consigliere Giussani. PRESIDENTE PIGNATELLI: È iscritto a parlare il consigliere Melli. Ne ha facoltà. CONSIGLIERE MELLI: Grazie, Presidente. Stavo pensando molto a questo emendamento. Visto così, mi sembra troppo forte, nel senso che non dà assolutamente delle alternative. Riprendendo anche il discorso del consigliere Fumagalli, sul trasporto non ci sono problemi, cioè un bambino può andare a piedi a scuola e non cambia nulla. Però, il fatto di... (Ndt, intervento fuori microfono) No, lasciamo stare. Però il fatto, in questo caso, che il bambino lo vedesse come una negazione al suo pasto... Che, poi, probabilmente non è certamente colpa sua, perché da parte della famiglia potrebbero esserci... Va bene, è stata fatta una distinzione tra morosità colpevole e incolpevole. Per quella incolpevole, è logico, si dovrà trovare un sistema. Per quella colpevole, vi posso dare pienamente ragione, però credo ci possano essere anche delle possibilità nel modo di andare a recuperare da queste persone, chiamiamole “colpevoli”, andando ad attingere − che ne so − sul quinto dello stipendio o qualcos’altro, nel momento in cui sono colpevoli e si è constatato che, comunque, hanno delle possibilità economiche. Quindi, a questo punto, votare “così” questo emendamento mi sembra troppo restrittivo. Forse è nato in quest’Aula troppo velocemente. Vorrei che venisse discusso un po’ di più. Sono veramente indeciso sul da farsi. Mi prendo ancora qualche minuto e ci penso. Grazie. PRESIDENTE PIGNATELLI: Consigliere Merisi, prego. CONSIGLIERE MERISI: Grazie, Presidente. Io chiedo formalmente che questo emendamento venga ridiscusso in Commissione mensa o, comunque, nella Commissione che ha approvato questo Regolamento. Trattandosi di un passaggio delicato, da una parte, e forte, dall’altra, è giusto dare un segnale. Queste tre righe, con tutto il rispetto per l’amico Giussani, queste tre righe – dicevo − meritano un approfondimento in altra sede, prima di questa. Noi rischiamo di approvare un Regolamento che contiene una postilla, un articolo, un comma non discusso, non approvato e

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non concordato (diciamo tutto quello che vogliamo), non condiviso con gli attori principali di questo servizio. Grazie. PRESIDENTE PIGNATELLI: Grazie. Non vi sono altri interventi. Procederemo, quindi, alla dichiarazione di voto e alla votazione sull’emendamento con la dichiarazione di voto e la votazione sul testo eventualmente emendato. Sindaco, prego. SINDACO PEZZONI: Io mi rendo conto della difficoltà, soprattutto in relazione alla estemporaneità della presentazione del testo e della relazione, che può essere difficoltosa con quanto è stato deliberato e proposto sia in sede di Commissione prima e, ancora prima, nella discussione con la Commissione mensa. La cosa che vorrei far notare − e prendo spunto da quello che diceva il consigliere Melli prima − è che noi abbiamo già un Regolamento con la stessa frase. Stiamo andando a controllare. Il Regolamento del trasporto scolastico dice la stessa cosa ed è stato approvato in quest’Aula da questo Consiglio comunale. È vero, ci sono profili diversi sul tipo di servizio. Il Piedibus è anche, forse, più salutare e, dall’altra parte, l’esclusione dal servizio della mensa è ampiamente impattante. Ciò che mi dà preoccupazione, in parte, sono i due argomenti che vi dicevo prima: il fatto che la campagna per “domani mi porto il pranzo da casa” oramai è uno dei mantra di qualche movimento politico, che credo stia prendendo piede con tutte le motivazioni che avevamo detto anche in precedenza sulla possibilità o meno che la ASL sia vincolante per quanto riguarda il discorso del menu, eccetera, e, d’altro canto, non dimentichiamocelo, queste morosità si formano non chiedendo il Ticket Restaurant da 7 euro o da 10 euro. Molto spesso parliamo di morosità che derivano da quote ISEE di pasti a 2 euro. Quindi, sono cifre anche estremamente basse, che non vengono recuperate sull’ISEE, a cui si somma la quota non pagata o, meglio, la quota comunque del pasto servito che l’Amministrazione affronta per quanto riguarda il gestore del servizio. Quindi, è doppia la morosità che io vorrei sottolineare. Da una parte, il mancato pagamento della quota di abbattimento previsto dall’ISEE valido per ciascuna famiglia e per ciascuno dei ragazzi che usufruisce del servizio, con tutti gli abbattimenti che il servizio prevede, perché ci sono anche quote estremamente basse, e neanche il recupero delle quote estremamente basse che noi abbiamo. Mi rendo conto delle difficoltà del consigliere Merisi. Credo che la proposta del consigliere Giussani abbia, però, d’altra parte, la sua legittimità e consenta di non dire adesso: “Ti taglio fuori”. Non gioca sull’effetto a sorpresa, ma entra nella logica, secondo me, del tipo: “Ti prospetto un percorso di recupero o di rientro, e te lo dico a novembre 2015, quando il servizio parte. O al servizio ti iscrivi a maggio del 2016. Hai tempo per vedere che cosa devi fare, come devi farlo”. Sulla relazione con la Commissione mensa si può entrare anche nella logica, però, del tipo: il Comune pone come vincolo quello, non dico del recupero totale della somma, ma almeno dell’abbattimento. Se ci sono forme alternative, anch’io sono disposto a vedere se ci sono modalità grazie alle quali si riesca a far presente che questa cosa è un indirizzo che diventa vincolante per l’iscrizione, però, come al solito, distinguere la morosità colpevole da quella incolpevole non credo sia particolarmente semplice (su quello sono d’accordo), ma credo che sia ora anche di mettere un freno, altrimenti la questione diventa irrisolvibile, e stiamo vedendo alcuni degli effetti sui bilanci di questi anni. PRESIDENTE PIGNATELLI: Procediamo con le dichiarazioni di voto sull’emendamento presentato dal consigliere Giussani. Invito i consiglieri a iscriversi per dichiarazione di voto. Nessuno per dichiarazione di voto. Pongo in votazione l’emendamento presentato dal consigliere Giussani che, in mancanza di indicazioni, inseriamo al termine del testo regolamentare. (Ndt, intervento fuori microfono)

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SINDACO PEZZONI: Posso? Sulla proposta. PRESIDENTE PIGNATELLI: Prego, signor Sindaco. SINDACO PEZZONI: Grazie. Tecnicamente, come dicevo all’inizio, piuttosto che inserire l’articolo 13-bis, o 15-bis, secondo me, sarebbe opportuno che il consigliere Giussani si prendesse un attimo di tempo, firmasse una modifica all’emendamento proposto e dicesse che il testo che ha proposto è l’ultimo comma dell’articolo 5, che è quello che parla della compartecipazione e che dice: “Il sistema della compartecipazione è sulla base dell’ISEE e” dice alla fine “coloro che non sono in regola con il pagamento delle quote non possono usufruire del servizio”. (Ndt, intervento fuori microfono) PRESIDENTE PIGNATELLI: Quindi, lo ritira? (Ndt, intervento fuori microfono) Il consigliere riformula l’emendamento o lo ritira? (Ndt, intervento fuori microfono) Il consigliere Giussani ha modificato il testo dell’emendamento. È un comma che viene aggiunto all’articolo 5 nel Regolamento e ha il seguente letterale tenore: “In sede di iscrizione, non avranno diritto a usufruire del servizio gli utenti che non siano in regola con il pagamento delle quote”. Rispetto al testo originario, quindi, è specificata... (Ndt, intervento fuori microfono) Esatto. La frase “in sede di iscrizione”. Abbiamo già fatto il dibattito sull’emendamento, che è rimasto sostanzialmente, nella sua parte dispositiva, analogo. Quindi, penso che potremmo procedere per dichiarazione di voto, senza riaprire la discussione. Per dichiarazione di voto sull’emendamento Giussani, così riformulato, la consigliera Ciocca. Prego. CONSIGLIERE CIOCCA D.: Io ribadisco che il problema c’è, ma questa non è la soluzione. Ha meravigliato anche me il fatto che non se ne sia parlato in Commissione, perché una cosa di questo genere sicuramente sarà stata compulsata, per cui che arrivi qui così, senza che abbia fatto un passo in Commissione e, a maggior ragione, senza aver contattato direttamente, su una questione di questo genere, come diceva Merisi, la Commissione mensa e gli istituti scolastici... Secondo me, ripeto, il problema c’è, ma non è questa la soluzione. Io ci vedo molti più effetti negativi delle positività che possono portare. Quindi, io sono contraria a questo emendamento, anche nella formulazione nuova. PRESIDENTE PIGNATELLI: Per dichiarazione di voto, il consigliere Merisi. CONSIGLIERE MERISI: Grazie, Presidente. Anch’io ribadisco quello che ho detto prima. Secondo me, è necessario un passaggio ulteriore in Commissione mensa. Quindi, il mio voto sarà di astensione. PRESIDENTE PIGNATELLI: Per dichiarazione di voto, consigliera Borghi. CONSIGLIERE BORGHI: Il nostro voto sarà contrario. Vorrei aggiungere due altre riflessioni. La scuola elementare è istruzione d’obbligo e la scuola

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materna non è d’obbligo, ma sono anni che parliamo di svilupparla in scuola dell’infanzia, in modo che diventi d’obbligo. Con questa presa di posizione rischiamo di togliere un diritto, quantomeno la frequenza pomeridiana, a dei bambini, che vengono, secondo noi, ingiustamente discriminati. Faccio anche un’altra osservazione. Questa decisione si ripercuote anche sulle maestre, le quali possono trovarsi di fronte a problemi piuttosto grossi, anche per la continuità didattica, nel senso che di pomeriggio non possono svolgere certi argomenti se alcuni bambini non potranno tornare, perché con la mensa interrotta può darsi che ci siano famiglie... Non c’è il trasporto, eccetera. Quindi, sono tutte osservazioni che butto lì, perché ci penso adesso, ma che davvero ci convincono sempre di più che dobbiamo votare contro questo emendamento. PRESIDENTE PIGNATELLI: Nessun altro per dichiarazione di voto. Pongo, quindi, in votazione l’emendamento proposto dal consigliere Giussani, così come riformulato. Procediamo con votazione in forma palese, con l’ausilio del sistema elettronico. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 9 voti a favore, 5 contrari, 3 astenuti. Il Consiglio approva. Hanno votato “no” i consiglieri Ciocca Daniela, Lingiardi, Borghi, Bussini, Minuti. Astenuti i consiglieri Merisi, Melli e Pignatelli. A favore gli altri consiglieri presenti in Aula. Procediamo con la dichiarazione di voto sul Regolamento nel suo complesso, così come emendato. Invito i consiglieri a iscriversi. È iscritta a parlare la consigliera Ciocca, per dichiarazione di voto. Prego. CONSIGLIERE CIOCCA D.: Molto sinteticamente. Essendo stato recepito nel Regolamento questo articolo, che cambia un po’ di segno tante cose, io voto contro il Regolamento, anche se apprezzo il lavoro fatto. PRESIDENTE PIGNATELLI: Per dichiarazione di voto, consigliera Borghi, prego. CONSIGLIERE BORGHI: Non ripeto ciò che ha detto la consigliera Ciocca. Voteremo contro. PRESIDENTE PIGNATELLI: Per dichiarazione di voto, consigliere Merisi. CONSIGLIERE MERISI: Grazie, Presidente. Io ripeto il mio voto di astensione. Apprezzo, comunque, il lavoro fatto. La mia questione tecnica andava risolta prima, senza nessuna accusa nei confronti del consigliere Giussani, che ha tutto il diritto di proporre l’emendamento, come io ho il diritto di eccepire su determinati passaggi. Il lavoro che è stato fatto è stato fatto bene, secondo me, ed è importante anche. Grazie. PRESIDENTE PIGNATELLI: Nessun altro per dichiarazione di voto. Quindi, pongo in votazione il punto n. 17 all’ordine del giorno, avente ad oggetto “Adozione nuovo Regolamento del funzionamento del servizio di ristorazione scolastica”. Procediamo con votazione in forma palese, con l’ausilio del sistema elettronico. (Ndt, intervento fuori microfono del consigliere Fumagalli) Consigliere Fumagalli, era per dichiarazione di voto? Non l’ho vista. Si è prenotato dopo? Prego, la faccia.

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CONSIGLIERE FUMAGALLI: Grazie, Presidente. Effettivamente, è stato fatto un lavoro interessante, impegnativo e che, secondo me, porterà dei miglioramenti a tutto quello che può essere visto e visitato. Il nuovo emendamento portato dal consigliere Giussani sicuramente dà un’impronta nuova che questa Amministrazione continua a portare avanti. Le cose giuste devono essere fatte in un certo modo e, soprattutto, con attenzione particolare, si segue chi ha bisogno. Soprattutto, chi effettivamente fa il furbo è giusto che venga scovato e paghi dazio. Grazie. PRESIDENTE PIGNATELLI: Procediamo con la votazione. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 9 voti a favore, 5 contrari, 3 astenuti. Il Consiglio approva. Hanno votato “no” i consiglieri Ciocca Daniela, Lingiardi, Borghi, Bussini, Minuti. Astenuti i consiglieri Merisi, Melli, Pignatelli. A favore gli altri consiglieri presenti in Aula. Passiamo al punto n. 18 all’ordine del giorno, avente ad oggetto: “Modifiche al Regolamento ‘Utilizzo degli impianti sportivi comunali’”. Assessore Imeri, prego, illustri la proposta. ASSESSORE IMERI: Molto semplicemente, si modifica l’articolo 16 inserendo quella che è la disciplina dei nuovi campi da calcio e da rugby, visto che prima il campo da rugby non c’era. È un articolo scritto in collaborazione con tutte le associazioni che utilizzano il centro sportivo. Abbiamo fatto più riunioni, come per le tariffe, anche per il Regolamento. Quindi, si chiude, con questo atto, l’attività collegata al rinnovamento e alla riqualificazione del Centro sportivo Mazza; semplicemente cambia, fondamentalmente, questo articolo. PRESIDENTE PIGNATELLI: Grazie, assessore. Dichiaro aperta la discussione e invito i consiglieri a iscriversi. È scritto a parlare il consigliere Merisi. Ne ha facoltà. CONSIGLIERE MERISI: Grazie, Presidente. Non vorrei essere l’unico sportivo, oltre l’assessore, in questo Consesso. (Ndt, intervento fuori microfono) Non vorrei essere l’unico sportivo. Tu sei un dirigente. È diverso. È giusta la precisazione dell’assessore. È stato modificato un articolo. Il lavoro è stato fatto in équipe. Rimane sempre e comunque – scusi, assessore, se lo ridico − il discorso del leasing sugli interventi fatti sul Centro Mazza. Per il resto, preannuncio già il parere favorevole all’adozione di questo Regolamento. Grazie. PRESIDENTE PIGNATELLI: Vi sono altri interventi? Nessun altro chiede la parola. Dichiaro chiusa la discussione. Invito i consiglieri a iscriversi per dichiarazione di voto. Nessuno per dichiarazione di voto. Pongo in votazione il punto n. 18 all’ordine del giorno, avente ad oggetto: “Modifiche al Regolamento ‘Utilizzo degli impianti sportivi comunali’”. Procediamo con votazione in forma palese, con l’ausilio del sistema elettronico. Il consigliere Cologno non ha votato. Ecco, ha votato. Dichiaro chiusa la votazione. 12 voti a favore, nessun contrario, 5 astenuti. Il Consiglio approva.

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Si sono astenuti i consiglieri Ciocca Daniela, Lingiardi, Borghi, Bussini, Minuti. A favore gli altri consiglieri presenti in Aula. Passiamo al punto n. 19 all’ordine del giorno: “Autorizzazione all’acquisizione dell’area censita al Nuovo Catasto Terreni, foglio 9 mappale 15305 e dichiarazione di pubblica utilità per la realizzazione di un’area per la sgambatura cani in via Vasco de Gama”. Illustra il provvedimento l’assessore Mangano. Prego, assessore. ASSESSORE MANGANO: Grazie, Presidente. Velocissimo. La delibera si riferisce all’ottenimento dell’autorizzazione per l’acquisizione di un’area per la sgambatura dei cani. L’area individuata è tra la ferrovia in via Vasco de Gama e la Roggia Mulini. L’area è di 1.260 metri quadri, il valore è di 11,90 e l’importo complessivo è di 15.000 euro. A Treviglio c’era una grande richiesta per avere un’area disponibile per i proprietari dei cani, per poter fare questa sgambatura. Le altre aree non si prestavano. Ci sono due aree cani, ma non si prestano per questo tipo di finalità. Pertanto, la delibera chiede, praticamente, l’autorizzazione all’acquisto dell’area. PRESIDENTE PIGNATELLI: Grazie. Dichiaro aperta la discussione. Invito i consiglieri a iscriversi per il dibattito. Nessuno interviene. Pongo, quindi, in votazione il punto n. 19, avente ad oggetto: “Autorizzazione all’acquisizione dell’area censita Nuovo Catasto Terreni foglio 9 mappale 15305 e dichiarazione di pubblica utilità per la realizzazione di un’area per la sgambatura cani in via Vasco de Gama”. Procediamo con votazione in forma palese e con l’ausilio del sistema elettronico. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 11 voti a favore, 1 contrario, 5 astenuti. Ha votato “no” il consigliere Merisi. Astenuti i consiglieri Ciocca Daniela, Lingiardi, Borghi, Bussini, Minuti. A favore gli altri consiglieri presenti in Aula. Passiamo al punto n. 20: “Mozione presentata dai consiglieri Borghi, Lingiardi, Bussini e Ciocca Daniela, in merito alla richiesta di annullamento della determina n. 192 del 23.03.2015 di aggiudicazione definitiva dell’area ‘Ambito 10 ex Foro Boario’”. Per i proponenti, illustra la proposta la consigliera Borghi. Prego. CONSIGLIERE BORGHI: Grazie. Intanto, c’è da precisare che il dispositivo in prima pagina è errato. Si parla di richiesta di annullamento della determina – dirigenziale, ovviamente – n. 192 del marzo 2015, di aggiudicazione definitiva dell’area Ambito 10 ex Foro Boario. Di fatto, la mozione chiede anche il ritiro della delibera di Giunta n. 114 del 30.09.2015 di approvazione del Piano attuativo di Ossidiana. Perché lo sottolineo? Perché ci è pervenuta, oggi, la risposta del Sindaco non alla mozione, ma all’istanza, che avevamo inoltrato, di annullamento dell’atto di aggiudicazione definitiva. Sottolinea Pezzoni che in sede politica non si possono cambiare le determine dei dirigenti, cosa che sapevamo e sappiamo, ovviamente, tutti. Sulla mozione torna ad esserci solo la determina, mentre chiediamo anche il ritiro della delibera di Giunta. Cerco di andare veloce, per riuscire a concludere stasera l’ordine del giorno e vederci domani sera per le audizioni del Consiglio delle donne e delle Pari opportunità. Con questa mozione ripetiamo che, in prima istanza, la vendita del terreno di Foro Boario ha visto deserta la gara e che quel terreno era stato stimato 5,120 milioni di euro da parte dell’architetto Rondelli. Oggi salta fuori un’altra perizia, non si sa perché, perché di fatto non cambia nulla. Si mettono delle pezze quando si affrontano i problemi, non si capisce bene. Al bando andato deserto ha fatto seguito... (Ndt, interventi fuori microfono) Al bando andato deserto ha fatto seguito l’acquisto per 4.352 euro da parte di Ossidiana di

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questo Ambito ex Foro Boario, che significa un ribasso del 15 per cento rispetto al prezzo iniziale di 5.120 euro o di 5.114, perché 5 milioni... (Ndt, interventi fuori microfono) Sì, scusate. Che era il prezzo, poi, arrotondato a 5,120 milioni di euro. È stato usato proprio quel Regolamento, di cui abbiamo parlato prima, di semplificazione delle procedure contrattuali, che vorrei suggerire al consigliere Lingiardi.. Scusate, al consigliere Giussani. ...di andare ad approfondire, perché i 5 milioni di alienazioni sono quelle fatte con questo tipo di Regolamento, ma le alienazioni di questa Amministrazione sono di importo ben superiore ai 6 milioni contenuti in quella tabella a cui lei si riferiva in modo del tutto erroneo. Qual è il problema? La perizia di Rondelli diceva che i metri quadri che potevano essere dedicati al commercio nella zona di Foro Boario potevano essere 2.700 metri quadri, per una media struttura di vendita. Di fatto, il Piano attuativo prevede, di commerciale, nel suo complesso, 3.770 metri quadri al posto dei 2.500 previsti dalla perizia. Il Piano attuativo è stato approvato e noi oggi siamo qui a dirci che la maggiore quantità di spazio commerciale prevista dal Piano attuativo approvato, ammesso che questa cosa possa essere legittima secondo le norme regionali e provinciali, non è stata considerata nella perizia, sottostimando l’immobile di 292.100 euro, perché in questo modo il valore dell’immobile ha questa differenza, il che potrebbe comportare − sempre per questo gap che c’è tra quanto concesso con la perizia e quanto, poi, concesso con il Piano attuativo − potrebbe comportare, dicevo, un danno erariale di 243.185 euro. Se questi conti sono corretti − e mi pare proprio che siano corretti – il ribasso praticato dall’offerta di Ossidiana risulta ben superiore al 15 per cento consentito da quel Regolamento per la semplificazione delle procedure contrattuali. Quindi, un valore sottostimato dell’immobile di 292.000 euro e un danno erariale di 243.185 euro. In assenza della limitazione di 2.500 euro di superficie di vendita al piano terra consentito, le potenzialità di quell’area diventerebbero quelle che avrebbero le caratteristiche del progetto presentato. Tali potenzialità, per quanto è avvenuto con Ossidiana, possono arrivare a 4.700... Scusate. Sì, 4.700 metri quadri, il che farebbe aumentare il valore del terreno periziato e andremmo ad avere una differenza di valore di 506.000 euro, il che comporterebbe un danno patrimoniale ancor più alto di 425.000 euro. Mi rendo conto che si tratta di conti piuttosto complessi e complicati, però questi sono conti che ci portano, nel caso in cui si considerassero i 4.700 euro che il Piano attuativo... Scusate, i 4.700 metri quadri che il Piano attuativo di Ossidiana prevede, forse, se fosse andata a gara la possibilità di occupare 4.700 metri quadri concorrenti, per Ossidiana, ci sarebbero stati. Nel frattempo, Ossidiana non è più tutta riferibile alla Coop, però sono cose che ci siamo detti e su cui non voglio intervenire. Per cui, comunque abbiamo un danno erariale di 200 e passa mila euro. Se addirittura pensiamo a 4.700 metri quadri abbiamo un danno erariale di 425.000 euro. Per questa ragione e per questi vizi procedurali, il Consiglio comunale impegna il Sindaco e la Giunta ad annullare la determina o a prodigarsi perché i tecnici si rendano conto che questa determina non tiene conto della perizia effettuata, dell’erronea perizia effettuata dall’architetto Rondelli. Comunque, a ritirare la delibera di Giunta n. 114 del 30.09.2015 di approvazione del Piano attuativo di Ossidiana. Come ho detto, il Sindaco ha già risposto all’istanza di annullamento, che noi abbiamo inoltrato per l’aggiudicazione definitiva dell’area di Foro Boario, sostenendo che tra le tre aree commerciali non ci sono relazioni, che non sono né contigue né di gestione unitaria, quindi il problema non esiste. Noi stiamo ai fatti. Erano 2.700 metri quadri, i metri quadri concessi per il commerciale, e sono diventati 3.770. Noi restiamo del nostro parere, che la delibera di Giunta, come la determina, abbia caratteri di illegittimità e chiediamo l’annullamento di entrambi e mettiamo in guardia questa Amministrazione rispetto a questa delibera, che giudichiamo illegittima. L’Amministrazione ha già sperimentato le conseguenze della delibera illegittima di Blister. Grazie. PRESIDENTE PIGNATELLI: Signor Sindaco, prego. SINDACO PEZZONI:

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Grazie. Io ho risposto all’istanza che era pervenuta stamattina con una nota che intendo utilizzare anche per rappresentare la situazione rispetto alla mozione. Faccio fatica, perché il testo che ho io oggi, che deve essere quello sostituito nel dispositivo, dice: “Il Consiglio comunale impegna il Sindaco e la Giunta ad annullare la determina n. 192. Con la presente, in allegato, inviamo la mozione per il prossimo Consiglio comunale inerente alla richiesta di annullamento della determina n. 192 di aggiudicazione definitiva dell’area Ambito 10. Questa sostituisce il precedente invio che, invece, conteneva un errore per la richiesta al Sindaco di annullamento della determina n. 192”. Il testo che io ho a disposizione dice, nella mozione, che voi impegnate il Sindaco e la Giunta − uno − ad annullare la determina n. 192 del 23 marzo 2015 di aggiudicazione definitiva dell’area e − due − a ritirare la delibera di Giunta comunale n. 114 del 30 settembre 2015. Questo è il testo che ho io. Ribadisco quello che ho già detto nella lettera di stamattina, che il Consiglio comunale e il Sindaco non hanno il potere di annullare alcuna determina dirigenziale. Questo è rimasto oggi nel disposto che chiedete di votare. Quindi, già di per sé questo non potrebbe essere votato. Il secondo passaggio è quello di un impegno a ritirare, invece, la delibera di Giunta che approva il Piano attuativo di Ossidiana. Sono due cose completamente diverse. In relazione alla questione del Piano attuativo di Ossidiana, io volevo sottolineare questa cosa qui, e cioè che la struttura commerciale che è stata prevista nel Piano attuativo approvato è collocata in un edificio a destinazione commerciale, nel quale sono ubicate in modo autonomo unità commerciali riconducibili a tipologie commerciali di media struttura di vendita e di esercizi di vicinato. Va esclusa la natura di grande superficie di vendita. Non è un centro commerciale, perché non c’è una gestione unitaria. Non è un parco commerciale, trattandosi di un’unica area commerciale e non di aree commerciali contigue, di almeno due strutture di vendita, come invece è previsto dalla delibera di Giunta regionale 4 luglio 2007, n. 5054 della VII Legislatura, che qualifica quali siano le grandi strutture di vendita. Sul valore di cessione, ho allegato la perizia dell’architetto Rondelli perché è la base sulla quale è stata, poi, venduta l’area nel suo complesso, con la potenzialità edificatoria complessiva che era riferita al commerciale ed al presidenziale, cosa di cui, poi, mi pare ci si sia dimenticati. La valutazione periziata dell’area, di 5 milioni e rotti mila euro, era e resta. La riduzione del 15 per cento prevista dal Regolamento della semplificazione delle procedure di vendita è stata rispettata da Ossidiana. La valutazione allegata non è una pezza, non è una toppa. È la dimostrazione lampante che il valore di alienazione è in linea con i valori di alienazione. Anzi, a oggi, è un importo considerevole rispetto alle transazioni che vengono effettuate per aree commerciali e per aree simili. Quindi, quello che si sta dicendo è che la perizia iniziale e la perizia di vendita testimoniano che il Comune ha proceduto a valorizzare l’area. Il danno erariale non lo vedo, nel momento in cui ci dimentichiamo che il volume l’abbiamo posizionato noi con la variante urbanistica. Quella era un’area che nel PGT precedentemente approvato aveva altra destinazione, non aveva la potenzialità volumetrica che è stata inserita da questo Consiglio comunale nel momento in cui l’area è stata inserita, poi, nel Piano delle alienazioni. Quindi, la perizia dell’architetto Rondelli testimonia come il valore complessivo dell’area in vendita sia in linea con i valori (mi pare 160 euro a metro quadro, vado a memoria, perché l’allegato non ce l’ho qui con me). Con la relazione che è stata predisposta stamattina e allegata alla risposta, ho tenuto ad arrivare prima alla risposta all’istanza, così come il Gruppo consiliare ha presentato prima l’istanza e poi la mozione. Questo è il motivo per cui è arrivata oggi la risposta, prima della discussione in Consiglio comunale. Dicevo, con la valutazione di congruità e di attualità del prezzo di vendita che è stato convenuto tra le parti. Quindi, per me, la mozione ha una parte che non è assolutamente recepibile, quella relativa all’annullamento della determina. Non è una competenza neanche di questo Consiglio né del Sindaco né della Giunta. In relazione alla congruità, vale la perizia di stima che abbiamo allegato, perizia di stima che è del tecnico, sulla cui base è stata fatta la prima messa in disponibilità dell’area e la seconda ai sensi della procedura di cui abbiamo discusso nell’interrogazione precedente. Grazie. PRESIDENTE PIGNATELLI:

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Abbiamo sentito la posizione della Giunta. Apriamo la discussione. Invito i consiglieri a iscriversi. È iscritta a parlare la consigliera Borghi. Ne ha facoltà. CONSIGLIERE BORGHI: Telegraficamente, perché a questo punto vorremmo chiudere questo ordine del giorno, affermo che la Giunta resta del suo parere e noi restiamo del nostro parere. Sarà un arbitro, probabilmente, a decidere chi può avere ragione. PRESIDENTE PIGNATELLI: È iscritto a parlare il consigliere Cologno. Ne ha facoltà. (Ndt, intervento fuori microfono) La consigliera Borghi non ha terminato? CONSIGLIERE BORGHI: Non ho terminato. Cioè, ho terminato. Volevo solo dire che, se non è votabile per il richiamo alla determina, togliamo la determina e lasciamo solo la delibera di Giunta. PRESIDENTE PIGNATELLI: Nel caso, producete un emendamento. Consigliere Cologno, mi scusi, era prenotato. Prego. CONSIGLIERE COLOGNO: Grazie, Presidente. Prendo atto che anche questa richiesta del PD ha una connotazione strettamente politica. Nel momento in cui noi mettiamo in vendita un’area, anzi abbiamo venduto un’area, al di là di tutti i conteggi fatti in maniera molto arzigogolata, ma la mettiamo in vendita a 160 euro al metro quadro... (Ndt, intervento fuori microfono) A 160 euro al metro quadro. Metri cubi e metri quadri sono due cose diverse. Credo che sia inutile spiegarlo. È di facile comprensione. Quindi, se la vendiamo a 160 euro al metro quadro quando il valore medio, dall’Agenzia delle entrate, è 140, credo che francamente dire che si stia facendo un danno erariale con relativo richiamo a Blister e sottintesa minaccia, francamente, è stucchevole e non può trovare favorevole accoglimento da parte nostra. Debbo anche sottolineare che sempre, anche fino all’ultimo, questo tentativo di porre nel nulla o, quantomeno, di contrastare quello che questa Amministrazione sta portando avanti (e la vendita di Foro Boario rientra in un’ipotesi di lavoro e di programma che abbiamo portato avanti, che aveva come obiettivo quello della realizzazione della nuova Fiera e del nuovo Polo fieristico, i cui lavori sono iniziati e stanno proseguendo), credo che rientri nella legittimità delle scelte politiche che noi abbiamo fatto. Francamente, avete cercato in tutti i modi di boicottare questa operazione, sia da un punto di vista politico, poi con i numeri, con il Comitato, con tutta una serie di iniziative, con proposte fantasiose (il Parco dell’acqua, non mi ricordo più), con le casette, i fenicotteri e le paperelle all’interno del laghetto. Debbo dire che, comunque, ogni vostra argomentazione è stata tranquillamente smentita con dati oggettivi e con numeri alla mano. Quando si parla di numeri, è vero che si possono dare numeri diversi e interpretazioni diverse, ma ci sono i dati oggettivi. Il dato oggettivo di questa operazione è che è stata venduta l’area a 160 euro al metro quadro, operazione ampiamente sopra quelli che sono i valori medi di vendita delle aree di questa tipologia. Indipendentemente, poi, dal fatto che Ossidiana, che ha acquistato l’area, intenda realizzare una volumetria di natura commerciale maggiore rispetto a quella che originariamente poteva fare, che non realizzerà nulla di residenziale. Non dimentichiamoci che lì c’erano 17.000 metri cubi di residenziale che, a quanto pare, Ossidiana non ha alcuna intenzione di realizzare. Francamente, dire che questa operazione, che ha portato un enorme vantaggio alle casse comunali, sia, in realtà, un danno erariale è un’operazione, un salto logico che, francamente, ha una natura esclusivamente strumentale. Debbo, pertanto, ritenere che, ovviamente, anche il nostro Gruppo consiliare non è d’accordo

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con questa interpretazione, con questa impostazione. Per cui, siamo fortemente convinti che l’operazione abbia avuto una logica significativa e importante. Pertanto, accogliamo l’invito del Sindaco a respingere questa interrogazione (mozione, quello che è) perché, chiaramente, oggi come oggi, l’operazione di vendita di Foro Boario è un’operazione estremamente redditizia, un’operazione estremamente trasparente. Dopodiché, laddove intendiate rivolgervi alla Corte dei conti, fatelo pure. Credo che, poi, la Corte dei conti respingerà al mittente la vostra istanza. Grazie. PRESIDENTE PIGNATELLI: È iscritta a parlare la consigliera Ciocca. Prego. CONSIGLIERE CIOCCA D.: Visto che questa è la serata dell’orgoglio, in cui ognuno rivendica con orgoglio quello che ha fatto, va bene, mi ci metto anch’io. Noi rivendichiamo con orgoglio il tentativo di impedire, e lo faremo in tutti i modi... Fino adesso, alcuni elencati sono ascrivibili a noi. Altri non a noi, ma tanto fa sempre comodo confondere tra forze politiche, consiglieri e comitati. Va bene tutto. Riteniamo che privare la città di quell’area − la città intera e il quartiere − sia un errore grossissimo, che noi cercheremo di impedire in tutti i modi, con le armi lecite che abbiamo e non con altre. Questo è un punto di orgoglio. Non sarà sicuramente finita qui, perché non sarà finita qui. Vi ricordo che nella delibera allegata alla scelta di inserire quest’area nelle relazioni si diceva che tutto era funzionale a dotare l’Amministrazione di adeguata provvista economica. Bene. Adeguata provvista economica per fare un altro intervento su cui abbiamo grossissime perplessità per la sua funzionalità. Rivendichiamo il diritto-dovere di opporci chiaramente, apertamente, lealmente, come abbiamo fatto fino adesso e come faremo dopo stasera, perché non è finita qui. Quell’area è troppo importante per la città. Se avremo delle opportunità e degli strumenti per opporci al fatto che venga tolta alla città, noi lo faremo. Grazie. PRESIDENTE PIGNATELLI: Consigliera Ciocca, sulla eventuale modifica del testo del dispositivo? Così... CONSIGLIERE CIOCCA D.: Vorrei chiedere al Segretario, siccome mi risulta − magari ricordo male − che determine siano state ritirate e corrette, o sistemate, qual è la dicitura che è sostituibile alla parola “annullare”, se esiste. (Ndt, intervento fuori microfono: “Promuovere l’annullamento”) Non lo so. SEGRETARIO: Si fa un discorso di competenza. La competenza ad annullare, a revocare o a ritirare è sempre del dirigente che l’ha emanata. CONSIGLIERE CIOCCA D.: Allora, se formulasse “a esperire la possibilità di ritirare la determina”? SEGRETARIO: Sta nella volontà del dirigente. Non è coercitivo. CONSIGLIERE CIOCCA D.: Ho capito. È possibile che un dirigente faccia una determina e poi ci ripensi? Non esiste nella... SEGRETARIO: Lui sì. CONSIGLIERE CIOCCA D.:

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Appunto. SEGRETARIO: Il dirigente. CONSIGLIERE CIOCCA D.: Esiste la possibilità di... SEGRETARIO: Però voi state impegnando il Sindaco, non il dirigente. CONSIGLIERE CIOCCA D.: Va bene. Allora, togliamo questo punto qui, tanto non cambia niente alla sostanza. (Ndt, intervento fuori microfono del segretario) Sì, sì. Allora, devo formalizzare questa richiesta? PRESIDENTE PIGNATELLI: No, prendiamo atto della parte dispositiva. CONSIGLIERE CIOCCA D.: Va bene. Il resto glielo chiederò a parte. Grazie. PRESIDENTE PIGNATELLI: La mozione rimane soltanto nel punto n. 2. L’assessore Nisoli ha chiesto la parola. Finiamo il giro dei consiglieri prima della replica della Giunta. È iscritto a parlare il consigliere Giussani. Prego. CONSIGLIERE GIUSSANI: Questa sera, su questo argomento, abbiamo ricevuto solo minacce: “Attenzione al danno erariale. Attenzione, che andiamo...”. Ma perché? Mandate subito la Corte dei conti. Per l’amor di Dio! Fatelo una volta e per sempre. D’altro canto, signori, ci avete provato in tutti i modi. Ci avete provato con le minacce a mezzo stampa. Ci avete provato. Minacce a mezzo stampa che hanno prodotto anche dei risultati assolutamente negativi. Ossidiana, se non avesse avuto sentore di ricorsi, avrebbe già pagato e la città di Treviglio avrebbe già incassato i soldi, tranquillamente. Per cui, tutto questo discorso che state facendo lo state facendo, ormai... Voi non dovete essere orgogliosi. Voi vi dovreste vergognare di questa attività che state portando avanti sull’area del Foro Boario, anche perché non è che lo facciamo per fare cassa ciò. Assolutamente. La vendiamo per fare una cosa migliore da un’altra parte. Pari-pari, quello che prendiamo lì lo investiamo da un’altra parte. Per cui, non è per fare cassa. Detto questo, io non vedo perché dobbiamo stare qua ancora a perdere tempo su un discorso di questo tipo, quando abbiamo capito che voi lo fate solo strumentalmente e non per il bene − come dite − della città o dei cittadini. La maggior parte della gente è d’accordo con il nuovo Polo fieristico. Il vostro è solo un discorso di campagna elettorale... (Ndt, intervento fuori microfono) Stai zitta, Ciocca. Io non ti ho interrotto. La nostra posizione, Ciocca, sarà quella proprio di rigettare questa proposta che fate. Modificata o non modificata non ce ne frega più di tanto, proprio perché non sta in piedi, ma soprattutto per il modo in cui l’avete gestita e impostata stasera: “Corte dei conti. Attenzione che non è finita qua”. Ma abbiate il coraggio di farlo una volta tanto. Continuate a minacciare con la Corte dei conti. Ma perché non lo fate? Perché non lo fate? [audio incomprensibile] sono andate a Cantone, Borghi. Io ti direi dove devi andare, solo che siamo... (Ndt, intervento fuori microfono) Ci sono delle signore. Altrimenti, vi spiegherei dove dovete andare. Detto questo, votiamo assolutamente contro questa mozione.

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PRESIDENTE PIGNATELLI: Vi sono altri interventi da parte dei consiglieri? Consigliere Fumagalli, prego. CONSIGLIERE FUMAGALLI: Grazie, Presidente. Ho notato con piacere che questa sera, spinti da un senso di trevigliesità, di cittadinanza, si parla soprattutto di orgoglio. Quando si parla di orgoglio, a me viene sempre in mente una battuta di Vasco Rossi, dei miei tempi, che diceva: “L’orgoglio ne ha ammazzati di più che il petrolio”. Una cosa che non torna, sul senso pratico di fare a tutti i costi una battaglia per far sì che a Treviglio rimanga in centro un parco, è quello che avevo già proposto due Consigli comunali fa. Purtroppo, la stampa qua dietro, che vi è stata fin troppo amica in questi cinque anni, non ha scritto una riga. Il parco lì, nel momento in cui viene messo o viene proposto, è un po’ come per noi nel momento in cui lo andiamo a vendere. Può essere un’idea rispetto a un’altra. Rispettabile o meno, ma è un’idea. Ma detto da voi, che avete bocciato un’analisi, una proposta della città invisibile, che erano vostri alleati, e questi signori giornalisti non si sono spesi per andare a verificare la veridicità delle mie affermazioni, è uno scempio vero ai cittadini. Potevate fare un parco, vi avevo detto l’altra volta, come avrebbe detto Giussani. Perché non lo avete fatto? Oggi lo volete fare per lo stesso motivo per cui, mentre voi eravate al bar, il Sindaco ha detto: “Ma come? Hanno proposto”... (Ndt, interventi fuori microfono) Presidente, cortesemente. Se non siete interessati, faccio una battuta, che ai miei tempi aveva dato molto fastidio, del ragionier Minuti, ma aveva ragione: se non siete interessati, uscite. Così almeno qualcuno che è a casa è nella condizione, se ancora sta guardando... Chiedo solo la cortesia di essere ascoltato. Se non vi interessa, uscite. Ragionier Minuti, grazie per il consiglio dell’altra volta. Quindi, io dico, lo avete dimostrato anche con Piazza Setti, come ha detto il signor Sindaco. L’avete portato per tre volte nelle vostre variazioni di bilancio e non l’avete mai fatto. Noi lo portiamo, voi lo bocciate. Volevate vendere il Foro Boario, qualcuno ha votato contro, non vi ha permesso di venire in maggioranza, mentre li avete sfidati con le farmacie e avete pagato dazio. E che cosa è successo? È successo che quando lo proponiamo noi non vi va bene. Questa è la dimostrazione solo di una cosa: quando ci dicono che finalmente Treviglio è cambiata, è perché noi non lavoriamo contro i progetti di qualcuno, perché l’avevate proposto voi. Piazza Setti. L’abbiamo portato avanti, siamo tutti contenti. Il Foro Boario avete cercato di imboscarlo. I manifesti che avete portato in giro del parco, delle fontanelle, delle panchinette non li volevate. Come disse Giussani in quel Consiglio comunale, è a voi che bisognerebbe chiedere il danno erariale, perché probabilmente, in quel momento di mercato, si potevano prendere più soldi. Questa è la dimostrazione solo che siete dei teorici ed incapaci a contare anche con il pallottoliere. PRESIDENTE PIGNATELLI: Non vi sono altri interventi. (Ndt, intervento fuori microfono) Consiglieri, mantenete ordine. (Ndt, interventi fuori microfono) Consiglieri, ascoltiamo la replica della Giunta. Assessore Nisoli, prego. ASSESSORE NISOLI: La variazione che era stata fatta nel 2012 al Piano delle alienazioni, con l’inserimento dell’area di Foro Boario, prevedeva la trasformazione da Piano dei servizi a Piano delle regole. Tra le destinazioni previste su questo ambito, c’era la residenza, la direzionale, l’attività ricettiva e la superficie commerciale di media struttura di vendita indicata nel nostro PGT come Tipo 2, per cui fino a 2.500 metri quadrati. Il bando, che è stato fatto successivamente per l’alienazione, ha previsto, appunto, le destinazioni d’uso che sono compatibili con quest’area, tra cui anche la media struttura di vendita Tipo 2, ma nel bando non c’era scritto che doveva essere fatta una sola media

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struttura. Per cui, quello che voi avete scritto, che poteva partecipare un altro perché faceva 4.000 metro... È vero, poteva partecipare e faceva 4.000 metri. Nel bando non c’era scritto: “È vietato fare più di 2.500”. Questo è quello che è stato fatto. La stessa norma, con la possibilità di media struttura di vendita Tipo 2, c’è in tantissime parti del nostro territorio comunale. Ad esempio, l’area di via XX Settembre, che abbiamo venduto, l’ex palazzina residenziale che non era più agibile: anche lì c’è la possibilità di realizzare la media struttura di vendita Tipo 2 (per cui, 2.500 metri quadrati), però l’operatore che ha presentato il progetto e che sta lavorando non l’ha prevista. Quindi, ci chiede indietro i soldi, adesso, perché l’ha pagata con la possibilità di farlo e non lo fa. Le destinazioni del PGT sono tutte quelle consentite. Poi, il progetto che viene fatto, se è conforme, è possibile farlo. Ossidiana ha rinunciato a parecchia volumetria residenziale, però per questo non ci chiede indietro i soldi. La valutazione che è stata fatta dagli uffici porta a un valore di 163 euro al metro, che è in linea o, comunque, superiore a transazioni simili fatte in Treviglio proprio nel 2015. Per cui, la valutazione che hanno fatto gli uffici è di congruità con i valori medi di questo periodo. Forse è vero: se si vendeva 5, 7, 10 anni fa il mercato aveva dei valori molto elevati su Treviglio e, forse, si poteva prendere di più. Però non siamo più in quei momenti. PRESIDENTE PIGNATELLI: Vi sono altri interventi da parte dei Gruppi consiliari? (Ndt, intervento fuori microfono) Sì, dopo la replica dell’Esecutivo. Un intervento per Gruppo, non più di 5 minuti. Consigliere Borghi, prego. CONSIGLIERE BORGHI: Non voglio assolutamente insistere, ma il valore periziato era fatto su 2.500 metri quadri. Ripeto: secondo noi, si è passati da 2.500 a 3.770. Non voglio insistere, non voglio insultare nessuno e non voglio fare attacchi politici a nessuno, come viene da una certa parte di consiglieri qui presenti. Voglio solo dire che noi siamo convinti, difenderemo e se, avremo torto, non potremo che metterci in discussione, ma difenderemo questa nostra presa di posizione rispetto ad una perizia che periziava l’area per Ossidiana di 2.500 metri quadri di commerciale. Di commerciale. PRESIDENTE PIGNATELLI: Grazie, consigliera. Vi sono altri interventi? La parola al Sindaco. SINDACO PEZZONI: Io paradossalmente apprezzo l’onestà intellettuale della consigliera Ciocca, la quale dice: “Cercheremo di fermarvi con ogni mezzo”. Il problema, però, secondo me, è che non tutti i mezzi hanno lo stesso impatto. In questo Consiglio comunale abbiamo sentito sventolare in questi anni, moltissime volte, denunce, esposti, segnalazioni, eccetera. Io sono convinto di questa cosa qui. Nel momento in cui c’è il gioco democratico, e in questo Consiglio comunale il gioco democratico è stato dato anche dai rapporti di forza che ci sono tra maggioranza e minoranza, che sono figli di una campagna elettorale e di una scelta da parte dei cittadini, è vero che si può essere contrari, però l’ostinazione, nel momento in cui sullo stesso argomento (Foro Boario, Piazza Setti) si arriva con la mozione, il punto, l’ordine del giorno, eccetera, mi dà proprio l’idea dell’accanimento. Secondo me, è il modo sbagliato, per il semplice motivo che sventolare ipotesi di danno erariale mi sembra il modo − come si può dire? − facile per provocare due titoli scandalistici sul giornale. Arriveranno, forse, di qui a qualche tempo, nel momento in cui sarà verificato che tutto è regolare, le smentite. E si passa dalla titolazione a nove colonne alla smentitina piccolina in calce. Non è la prima volta che succede in questo Comune. Non è la prima volta che succede sulla stampa locale, soprattutto quella che è abituata più a urlare che non a ragionare sulle cose che capitano. Io “apprezzo” − tra virgolette − da una parte, ma non condivido il metodo. Nel momento in cui una maggioranza ha deciso qualcosa che non mi va, non dico che devo farmela andar bene,

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però, d’altro canto, rispetto anche i ruoli, faccio presente le mie istanze, ma evito di sventolare − quello che a me sembra, invece, sia l’atteggiamento costante − il tema del limite o del superamento del limite del lecito, dell’illegittimità, dell’illiceità che in quest’Aula sono girati parecchio, soprattutto per parte del PD. Non sono, consigliera Borghi, d’accordo, invece, con quello che ha detto prima, nel momento in cui lei dice che non fa attacchi personali, quando prima delle battutine lancia frecciatine in relazione ai diplomi (che siano di Laurea o di scuola superiore), per un motivo. Chiedo scusa, perché questa penso sia anche una questione di correttezza. Potete fare tutte le battute che volete, ma allora rassegnatevi anche − chiedo scusa − a subirne più o meno, per un semplice motivo: perché non c’è un diritto soltanto da una parte, che invece voi esercitate sempre molto, di essere sarcastici, ironici, pungenti. Io sono convinto della necessità che se le armi si usano, e le usano tutti, possono essere utilizzate in difesa, ma anche in attacco. Finale. Avete detto che non volete insegnare niente a nessuno e avete mandato un testo in cui ancora, un errore relativo al fatto che sia possibile, da parte di un Consiglio comunale, annullare una determina dirigenziale, dimostra che l’Abc della separazione tra tecnica e politica non è dentro le vostre corde. Secondo passaggio. Io ritengo... (Ndt, intervento fuori microfono) Secondo passaggio. Chiedo scusa, io non l’ho interrotta mai. Secondo passaggio. Ritengo davvero che il nodo su cui è costruita, da una parte, la richiesta a cui vi ho risposto in mattinata e, dall’altra, per quanto riguarda la mozione di questa sera, evidenzi come stiamo facendo una vendita o, meglio, abbiamo fatto una vendita sopra i valori di mercato per un’area che qualcuno dipinge come se fosse il polmone verde della città, ma è una spianata di cemento e i 12.000 metri che abbiamo − tra virgolette – “perso” lì diventano (19 più 3) 22.000 metri in zona molto più prestigiosa, molto più pregevole, in cui, magari, qualcuno aveva altri disegni urbanistici (l’albergo, la torre o altre cose), in cui noi realizziamo il Polo fieristico. PRESIDENTE PIGNATELLI: Consigliera Ciocca, prego. CONSIGLIERE CIOCCA D.: Due sole precisazioni, tanto questa sarà una delle ultime volte in cui ci parliamo, presumo. Perlomeno, a livello di ruoli ufficiali. Volevo far notare al signor Sindaco, che è sempre così attento alle parole (quando ha voglia; altre volte no), che un conto sono le battute sarcastiche, un conto è dire: “Lazzaroni pubblico impiego”, perché non si offende solo me che faccio l’insegnante. Si offende tutta una categoria di onesti e sottopagati lavoratori delle scuole. Se questa qui è una battuta, io potrei essere una ballerina di danza classica, con le stesse probabilità. Seconda cosa. Lei tiene sempre a far notare che uno non ha l’Abc. Le faccio notare che, per esempio, nell’Abc dell’amministratore c’è la corretta dichiarazione di chi è e di che cosa fa. Quindi, prima di dare lezioni, io lo ammetto: non ho la sua esperienza amministrativa. (Ndt, intervento fuori microfono) Certo, ma non ce l’avete neanche voi, che fate solo interventi mai sul tema. Se l’assessore, che ha detto “L’avete letta questa relazione?”, avesse fatto due domande, risposte zero. Molto spesso il materiale di tipo amministrativo − e voi lo sapete meglio − noi, che facciamo questo ingrato mestiere dell’opposizione, lo leggiamo, ma tante altre volte no. Questa ormai è cosa comune. Quindi, per cortesia, io mi prendo la responsabilità di un errore, però ogni tanto qualcuno dovrebbe fare la stessa cosa. Guardi, signor Sindaco, lui ha una certa casistica, quanti errori avete commesso modificando delle scelte amministrative già fatte. Solo che voi avete la sicurezza personale di non smentirvi mai, quindi non li ammettete mai. Ma molto spesso il consigliere Lingiardi vi ha fatto notare delle cose sbagliate che avete, giustamente, corretto. Ammettere di aver sbagliato non è una tragedia. Avere la supponenza di non sbagliare mai, quella sì. Grazie. PRESIDENTE PIGNATELLI:

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Il consigliere Lingiardi ha chiesto la parola. Siamo in sede, però, di replica alla replica della Giunta. Il vostro Gruppo consiliare è già intervenuto con l’intervento della consigliera Borghi. CONSIGLIERE LINGIARDI: Grazie. Farò la replica. PRESIDENTE PIGNATELLI: No, non le darei la parola. Fa la dichiarazione di voto. Vi sono altre repliche da parte dei Gruppi consiliari? Nessuna. Dichiaro chiusa la discussione. Invito a iscrivervi per la dichiarazione di voto. Nessuno per dichiarazione di voto? Consigliere Lingiardi, prego. CONSIGLIERE LINGIARDI: Grazie, Presidente. Signor Pezzoni, sventolare segnalazioni. Noi non le abbiamo sventolate. Le abbiamo fatte le segnalazioni alla Corte dei conti, al Prefetto, all’Anticorruzione. Il problema è che il Prefetto e l’Anticorruzione hanno dato la risposta. La Corte dei conti, invece, è molto, molto più lenta... (Ndt, intervento fuori microfono: “Ma arriverà”) Ma arriverà. Arriverà. Certo, che arriverà. E lo facciamo − lo ripeto, l’ho già detto più volte − perché sono i mezzi che l’opposizione ha per cambiare le cose. Sono gli unici mezzi che l’opposizione ha. (Ndt, intervento fuori microfono) Con questa Amministrazione lì c’era... (Ndt, intervento fuori microfono) Però, il problema vero è che i Consigli comunali, come sono fatti in questo momento, con questa legge, sono evidentemente bloccati. C’è una maggioranza... Quando c’è una maggioranza ferrea, evidentemente, non ci sono i modi e i mezzi per poter fare un’opposizione oltre all’interno. Il problema vero è che, quando abbiamo fatto queste segnalazioni, le abbiamo fatte costruite nel modo che noi riteniamo corretto e, in alcuni casi, quella che dicevamo prima sull’anticorruzione e anche la risposta del Prefetto dava ragione noi. Stiamo aspettando quella della Corte dei conti. Ne abbiamo fatte tre. Purtroppo, questa Corte dei conti non ha la velocità con cui altri Enti, altre Istituzioni danno queste risposte, ma questi sono i nostri mezzi, i mezzi che ha un’opposizione. Non ci sono altre vie. Non ci sono altre vie. Non capisco questa polemica. Se ci vuole tutti qui al ribasso, a schiacciare sempre sì, va bene, ce lo dica. O a non parlare, va bene. Sono i nostri mezzi questi qui, signor Sindaco. Capitava quando gli altri erano all’opposizione. In questo momento lo siamo noi. Non capisco questa polemica sul discorso dell’onestà intellettuale. Certo, l’onestà intellettuale sta nel fatto che le nostre battaglie le portiamo avanti fino in fondo, anche oltre quest’Aula, e continueremo a farle − se saremo qui ancora a farle − fino all’ultimo. Non mi si toglierà la parola di poter dire le cose come stanno. Sta nella logica delle cose. Opposizione e maggioranza. Opposizione e maggioranza. Non riesco a capire queste modalità. Dobbiamo subire noi i vostri attacchi continui e noi non possiamo dire le cose che vediamo anche tutti i giorni. Io faccio un lavoro, penso, abbastanza importante nell’andare a vedere e a controllare. Il nostro lavoro è quello proprio del controllo. Altrimenti, le Amministrazioni potrebbero fare tutto quello che vogliono, se non ci fosse un controllo. Lo dice la stessa legge, che permette alle opposizioni di fare questa attività. Comunque, noi voteremo naturalmente a favore di questa mozione. Siamo convinti di quello che diciamo. Proseguiremo con queste modalità che abbiamo sempre avuto e con questa convinzione che la ragione è dalla nostra parte e andremo fino in fondo anche ad Enti superiori a questo Consiglio comunale. Grazie. PRESIDENTE PIGNATELLI: Per dichiarazione di voto nessun altro si iscrive? Nessun altro. Quindi, pongo in votazione il punto n. 20 all’ordine del giorno, avente ad oggetto: “Mozione presentata dai consiglieri Borghi, Lingiardi, Bussini e Ciocca Daniela, in merito alla richiesta di

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annullamento della determina n. 192 del 23.03.2015 di aggiudicazione definitiva dell’area ‘Ambito 10 ex Foro Boario’”, testo poi modificato nel corso dei lavori. Dichiaro aperta la votazione, che avverrà in forma palese e con l’ausilio del sistema elettronico. (Ndt, intervento fuori microfono) Non abbiamo ancora chiuso, consigliere. Cambi il voto. Dichiaro chiusa la votazione. Hanno votato “no” i consiglieri Ciocca Alessandro, Ferri, Premoli, Giussani, Cologno, Sghirlanzoni, Fumagalli, Risi, Pezzoni. A favore gli altri consiglieri presenti in Aula. Consiglieri, sono 8 voti a favore, 9 voti contrari e nessun astenuto. Il Consiglio respinge. (Ndt, intervento fuori microfono) È mezzanotte e ventiquattro. Residua un punto all’ordine del giorno. (Ndt, interventi fuori microfono) Immagino che la maggioranza dei consiglieri intenda vederlo domani questo. (Ndt, interventi fuori microfono) Sì, lo deduco. Esaurito l’orario a disposizione, il residuo ordine del giorno sarà trattato nel Consiglio già convocato per domani alle ore 18. Buonasera. ALLE ORE 00.30 TERMINA LA SEDUTA IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO GENERALE F.to Avv. Gianluca PIGNATELLI F.to Dr. Antonio Sebastiano PURCARO

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