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1 COMUNE DI TEGLIO (Provincia di Sondrio) MANUALE OPERATIVO PER LA CONSERVAZIONE DIGITALE DEI DOCUMENTI INFORMATICI (art. 8 DPCM 3 dicembre 2013) Versione n. 1/2015 Approvato con Delibera di Giunta Comunale n. 48 del 16.04.2015 FUNZIONE NOMINATIVO QUALIFICA REDATTORE Rosella De Vita Responsabile Procedimento Gestione SIC PROPONENTE Annetta Bulfer Responsabile Servizio n. 2 Demoanagrafico Gestione SIC COORDINATORE PROCESSO DOCUMENTALE Stefania Duico Responsabile Servizio n. 3 Affari Generali Protocollo Informatico e Archivio

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COMUNE DI TEGLIO

(Provincia di Sondrio)

MANUALE OPERATIVO PER

LA CONSERVAZIONE DIGITALE

DEI DOCUMENTI INFORMATICI

(art. 8 DPCM 3 dicembre 2013)

Versione n. 1/2015

Approvato

con Delibera di Giunta Comunale n. 48 del 16.04.2015

FUNZIONE

NOMINATIVO

QUALIFICA

REDATTORE

Rosella De Vita

Responsabile

Procedimento Gestione SIC

PROPONENTE

Annetta Bulfer

Responsabile

Servizio n. 2 Demoanagrafico

Gestione SIC

COORDINATORE

PROCESSO

DOCUMENTALE

Stefania Duico

Responsabile Servizio

n. 3 Affari Generali

Protocollo Informatico e Archivio

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1. INTRODUZIONE

1.1. Definizioni e ambito di applicazione

La conservazione digitale è una procedura informatica, regolamentata dalla legge italiana, in grado

di fornire nel tempo la validità legale di un documento elettronico.

La possibilità di sottoporre a processo di archiviazione digitale i documenti prodotti consente di

attribuire valore legale e di esibizione dei contenuti elettronici nei confronti di terzi, garantendone la

conservazione in modo autentico ed accessibile anche nel lungo periodo

E’ preso pertanto in considerazione l’intero ciclo di vita del documento, dalla sua formazione alla

conservazione nell’archivio digitale, prevedendone i requisiti per assicurare la leggibilità nel futuro,

anche remoto, dei documenti e del loro contesto, dei fascicoli informatici e relativi metadati

associati, tramite l’adozione di procedure e tecnologie atte ad assicurarne l’autenticità, l’affidabilità,

la leggibilità e la reperibilità.

Il contesto normativo di riferimento sono il CAD 7 marzo 2005 n. 82 e ss.mm.ii, i DPCM 3

dicembre 2013 e 13.11.2014, il Decreto MEF 17 giugno 2014.

La conservazione ottica dei documenti digitalizzati o nativi digitali è un processo contraddistinto

dai seguenti elementi:

firma digitale;

impronta dei documenti informatici;

riferimento temporale;

documento informatico;

documento amministrativo informatico;

fascicolo informatico;

registri e repertori informatici;

trasferimento in conservazione.

Firma digitale

E’ l’equivalente elettronico di una tradizionale firma apposta su carta, assumendone lo stesso valore

legale; è un tipo di firma elettronica qualificata basata su un sistema di chiavi crittografate, in grado

di attestarne e verificarne la provenienza, l’integrità, l’autenticità, la riservatezza e la non

ripudiabilità, rendendolo completamente sostituibile a quello analogico.

Impronta dei documenti informatici

E’ la rappresentazione digitale del documento ottenuta applicando un algoritmo matematico che

garantisce un’associazione univoca tra l’impronta stessa ed il documento di origine.

Riferimento temporale

E’ il riferimento temporale, così come definito dall’art. 1 del DMEF 19 febbraio 2004, di

un’informazione, opponibile ai terzi, riportante la data e l’ora di emissione, associata ai documenti

in formato elettronico durante la procedura di generazione dei documenti informatici.

Documento informatico

E’ un documento sottoscritto digitalmente alla creazione le cui informazioni durante le fasi di

accesso e comunicazione devono restare immutabili nel tempo.

I recenti DPCM del 03.12.2013 e 13 novembre 2014 introducono importanti novità e

semplificazioni relativamente alle modalità e procedure tecniche-operative attraverso le quali

realizzare la conservazione digitale dei documenti informatici, secondo quanto previsto dall’art. 71

del CAD in sostituzione delle regole fissate dall’abrogata Delibera CNIPA n. 11 del 19.02.2004.

Punti focali delle procedure gestionali digitali sono:

l’architettura del sistema di conservazione quale insieme coordinato di attività procedurali;

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il processo di conservazione quale metodologia di acquisizione e verifica dei pacchetti

informatici di versamento, di archiviazione e di distribuzione;

l’adozione di specifico Manuale Operativo di Conservazione che detta le linee guida tecniche-

organizzative per l’interoperabilità tra il sistema di conservazione e i soggetti coinvolti nel

processo di conservazione.

Il documento informatico è formato mediante una delle seguenti modalità:

1. redazione tramite l’utilizzo di appositi software;

2. acquisizione di un documento informatico per via telematica o su supporto informatico,

acquisizione della copia per immagine su supporto informatico di un documento analogico,

acquisizione della copia informatica di un documento analogico;

3. registrazione informatica delle informazioni risultanti da transazioni o processi informatici o

dalla presentazione telematica di dati attraverso moduli o formulari resi disponibili dall’utente;

4. generazione o raggruppamento, anche in via automatica, di un insieme di dati o registrazioni,

provenienti da una o più basi di dati, secondo una struttura logica predeterminata e memorizzata

in forma statica.

Il documento informatico è identificato in modo univoco e persistente, memorizzato in un sistema

di gestione informatica o di conservazione la cui tenuta può essere delegata a terzi.

Al documento informatico immodificabile è associato un riferimento temporale e i metadati

generati durante la sua formazione. L’insieme minino dei metadati, definiti dall’allegato 5 ai DPCM

3 dicembre 2013 e 14 novembre 2014, è costituito da:

l’identificativo univoco e persistente;

il riferimento temporale;

l’oggetto;

il soggetto che ha formato il documento;

l’eventuale destinatario;

l’impronta del documento informatico.

Le caratteristiche di immodificabilità e di integrità sono determinate da una o più delle seguenti

operazioni:

sottoscrizione con firma digitale o con firma elettronica qualificata;

apposizione di validazione temporale;

trasferimento a soggetti terzi con posta elettronica certificata;

memorizzazione su sistemi di gestione digitale che adottino idonee politiche di sicurezza;

versamento in sistema di conservazione.

Documento amministrativo informatico

E’ l’atto formato dalle pubbliche amministrazioni con strumenti informatici.

I dati e i documenti informatici detenuti dalle pubbliche amministrazioni costituiscono

informazione primaria ed originale da cui e' possibile effettuare, su diversi o identici tipi di

supporto, duplicazioni e copie per gli usi consentiti dalla legge. I documenti costituenti atti

amministrativi, con rilevanza interna al procedimento amministrativo sottoscritti con firma

elettronica avanzata, hanno l'efficacia prevista dall'art. 2702 del Codice Civile.

Il contesto normativo di riferimento sono il Decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre

2000 n. 445, il CAD n. 82/2005, il DPCM 13 novembre 2014.

Fascicolo informatico

Le pubbliche amministrazioni formano gli originali dei propri documenti con mezzi informatici

secondo le disposizioni e le regole tecniche del CAD n. 82/2005.

Le pubbliche amministrazioni gestiscono i procedimenti amministrativi utilizzando le tecnologie

dell'informazione e della comunicazione, nei casi e nei modi previsti dalla normativa vigente.

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La pubblica amministrazione titolare del procedimento raccoglie in un fascicolo informatico gli atti,

i documenti e i dati del procedimento medesimo da chiunque formati nel rispetto delle disposizioni

della legge 7 agosto 1990 n. 241.

Il fascicolo informatico e' realizzato garantendo la possibilità di essere direttamente consultato ed

alimentato da tutte le amministrazioni coinvolte nel procedimento.

Il fascicolo informatico reca l'indicazione:

a) dell'amministrazione titolare del procedimento, che cura la costituzione e la gestione del

fascicolo medesimo;

b) delle altre amministrazioni partecipanti;

c) del responsabile del procedimento;

d) dell'oggetto del procedimento;

e) dell'elenco dei documenti contenuti.

E' formato in modo da garantire la corretta collocazione, la facile reperibilità' e la collegabilità', in

relazione al contenuto ed alle finalità, dei singoli documenti; e' inoltre costituito in modo da

garantire l'esercizio in via telematica dei diritti previsti dalla citata legge n. 241 del 1990.

Registri e repertori informatici

Il registro di protocollo di cui all’art. 53 del Decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre

2000 n. 445, i repertori, gli albi, gli elenchi e ogni raccolta di dati concernenti stati, qualità personali

e fatti realizzati dalle amministrazioni su supporto informatico in luogo dei registri cartacei, sono

formati secondo una struttura logica predeterminata e memorizzata in forma statica.

Trasferimento in conservazione

Il Responsabile della Conservazione (RDC) provvede a generare, per uno o più fascicoli o

aggregazioni informatiche o registri o repertori informatici un pacchetto di versamento che contiene

i riferimenti che identificano univocamente i documenti informatici appartenenti al fascicolo o

all’aggregazione informatica. Il pacchetto di versamento è prodotto secondo modalità, tempi e

formati concordati con il RDC e previsti dal Manuale Operativo di Conservazione, conformemente

al rapporto di versamento generato dal sistema di conservazione.

2. SCOPO DEL MANUALE OPERATIVO DI CONSERVAZIONE

Il Manuale Operativo di Conservazione è lo strumento che descrive il sistema di conservazione dei

documenti informatici ai sensi dell’articolo 9 delle regole tecniche di conservazione di cui al DPCM

3 dicembre 2013.

Il presente Manuale illustra dettagliatamente l’organizzazione, i soggetti coinvolti, i ruoli svolti

dagli stessi, il modello di funzionamento, la descrizione del processo, delle architetture ed

infrastrutture utilizzate, le misure di sicurezza adottate ed ogni altra informazione utile alla gestione

e alla verifica del funzionamento, nel tempo, del sistema di conservazione.

E’ un documento operativo informatico che riporta, almeno, secondo i principi dettati dall’art. 8 del

DPCM 3.12.2013 “Regole tecniche in materia di sistema di conservazione ai sensi degli artt. 40 bis-

41-47-57 bis e 71 del CAD n. 82/2005”, i seguenti elementi fondamentali:

identificazione dei soggetti che si sono succeduti nella responsabilità della conservazione

sostitutiva, specificando anche il caso in cui la conservazione sostitutiva sia stata oggetto di

delega, con l’indicazione di responsabili e funzioni;

struttura organizzativa comprensiva delle funzioni, delle responsabilità e degli obblighi dei

diversi soggetti che intervengono nel processo di conservazione;

descrizione delle tipologie degli oggetti sottoposti a conservazione, comprensiva

dell’indicazione dei formati gestiti, dei metadati da associare alle diverse tipologie di documenti

e delle eventuali eccezioni;

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descrizione delle modalità di presa in carico di uno o più pacchetti di versamento, comprensiva

della predisposizione del rapporto di versamento;

descrizione del processo di conservazione e del trattamento dei pacchetti di archiviazione;

modalità di svolgimento del processo di esibizione e di esportazione dal sistema di

conservazione con la produzione del pacchetto di distribuzione;

descrizione del sistema di conservazione, comprensivo di tutte le componenti tecnologiche,

fisiche e logiche, opportunamente documentate e delle procedure di gestione e di evoluzione

delle medesime;

descrizione delle procedure di monitoraggio della funzionalità del sistema di conservazione e

delle verifiche sull’integrità degli archivi con l’evidenza delle soluzioni adottate in caso di

anomalie;

descrizione per le procedure di duplicati o copie;

i tempi entro i quali le diverse tipologie di documenti devono essere scartate ovvero trasferite in

conservazione, ove, nel caso di pubbliche amministrazioni, non siano già presenti nel manuale

di gestione;

le modalità con cui viene richiesta la presenza di un Pubblico Ufficiale, indicando quali sono i

casi per i quali è previsto il suo intervento;

le normative in vigore nei luoghi dove sono conservati i documenti.

Il Manuale fornisce dunque una visione globale dei processi che costituiscono il sistema per la

digitalizzazione e permette al Comune di Teglio di intraprendere tutte le diverse azioni in maniera

organizzata e controllata.

In caso di ispezione da parte delle autorità di vigilanza o di altri organismi a ciò deputati, il Manuale

permette di facilitare e agevolare tutte le attività di controllo e costituisce un importante

dimostrazione dell’impegno dell’Ente al rispetto delle norme.

3. REDAZIONE DEL MANUALE DI CONSERVAZIONE

Il presente documento è stato elaborato dal Responsabile del Procedimento di Gestione del Sistema

Informativo Comunale conformemente alla normativa vigente in materia e agli elementi tecnici-

operativi-organizzativi descritti nella Convenzione di Servizio sottoscritta tra il Comune di Teglio

(Ente produttore) e la Società Enerj Srl con sede in Sant’Ambrogio di Valpolicella (VR) - 37015 via

Diaz n. 4, affidataria del servizio di conservazione digitale ed incaricata a svolgere i ruoli di Gestore

del Servizio di Conservazione e di RDC.

Eventuali modifiche tecnico-organizzative verranno approvate dal Comune di Teglio con specifico

provvedimento di Giunta Comunale in accordo con la Società Enerj sopra nominata. Le diverse

versioni del manuale sono oggetto di conservazione nel Sistema di Conservazione.

4. RIFERIMENTI NORMATIVI

Codice Civile Libro Quinto Del lavoro, Titolo II Del lavoro nell'impresa, Capo III Delle imprese

commerciali e delle altre imprese soggette a registrazione, Sezione III Disposizioni particolari per le

imprese commerciali, Paragrafo 2 Delle scritture contabili, articolo 2215 bis - Documentazione

informatica;

Legge 7 agosto 1990 n. 241 e s.m.i – Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di

diritto di accesso ai documenti amministrativi.

Decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000 n. 445 – Testo Unico delle

disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa.

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Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 e ss.mm.ii. - Codice in materia di protezione dei dati

personali.

Decreto Legislativo 22 gennaio 2004 n. 42 e ss.m.ii - Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai

sensi dell’art. 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137.

Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze 23 gennaio 2004 – Modalità di assolvimento

degli obblighi fiscali relativi ai documenti informatici ed alla loro riproduzione in diversi tipi di

supporto.

Deliberazione CNIPA n. 11 del 19 febbraio 2004 - Regole tecniche per la riproduzione e

conservazione di documenti su supporto ottico idoneo a garantire la conformità dei documenti agli

originali - Art. 6, commi 1 e 2, del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in

materia di documentazione amministrativa, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28

dicembre 2000, n. 445.

Decreto Legislativo 7 marzo 2005 n. 82 e ss.mm.ii - Codice dell'amministrazione digitale.

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 2 marzo 2011 – Modalità, liniti e tempi di

applicazione delle disposizioni del Codice dell’Amministrazione Digitale all’Agenzia delle Entrate.

Decreto-Legge 22 giugno 2012 n. 83, convertito, con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012 n. 134 - Misure urgenti per la crescita del Paese, con cui è stata istituita l’Agenzia per l’Italia digitale.

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 22 febbraio 2013 - Regole tecniche in materia

di generazione, apposizione e verifica delle firme elettroniche avanzate, qualificate e digitali ai

sensi degli articoli 20, comma 3, 24, comma 4, 28, comma 3, 32, comma 3, lettera b), 35, comma 2,

36, comma 2 e 71.

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 3 dicembre 2013 - Regole tecniche in materia

di sistema di conservazione ai sensi degli articoli 20, commi 3 e 5-bis, 23-ter, comma 4, 43, commi

1 e 3, 44, 44-bis e 71, comma 1, del Codice dell’Amministrazione Digitale di cui al Decreto

Legislativo n. 82/2005, che sostituiscono le precedenti regole dettate dalla deliberazione CNIPA n.

11/2004.

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 3 dicembre 2013 - Regole tecniche per il

Protocollo Informatico ai sensi degli articoli 40-bis, 41, 47, 57-bis e 71, del Codice

dell’Amministrazione Digitale n. 82/2005.

Circolare AGID 10 aprile 2014, n. 65 - Modalità per l’accreditamento e la vigilanza sui soggetti

pubblici e privati che svolgono attività di conservazione dei documenti informatici di cui all'articolo

44-bis, comma 1, del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82.

Decreto dell’Economia e delle Finanze del 17 giugno 2014 – Modalità di assolvimento degli

obblighi fiscali relativi ai documenti informatici ed alla loro riproduzione su diversi tipi di supporto

– articolo 21, comma 5, del Decreto Legislativo n. 82/2005

Regolamento (UE) n. 910/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 luglio 2014 in

materia di identificazione elettronica e servizi fiduciari per le transazioni elettroniche nel mercato

interno e che abroga la direttiva 1999/93/CE.

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 13 novembre 2014 – Regole tecniche in

materia di formazione, trasmissione, copia, duplicazione, riproduzione e validazione temporale dei

documenti informatici nonché di formazione e conservazione dei documenti informatici delle

pubbliche amministrazioni ai sensi degli articoli 20, 22, 23-bis, 23-ter, 40, coma 1, 41 e 71, comma

1, del Codice dell’Amministrazione Digitale di cui al Decreto Legislativo n. 82 del 2005.

5. DEFINIZIONI

Le definizioni di seguito riportate, utilizzate nell’ambito del presente Manuale, fanno riferimento

alle regole tecniche:

del Decreto del Presidente della Repubblica del 28 dicembre 2000, n. 445 e ss.mm.ii;

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dell’articolo 71 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 e successive modificazioni e

integrazioni in materia di documento informatico e sistema di conservazione dei documenti

informatici;

dell’allegato 1 ai DPCM 3 dicembre 2013 e 13 novembre 2014.

ACCESSO: operazione che consente a chi ne ha diritto di prendere visione ed estrarre copia dei

documenti informatici;

ACCREDITAMENTO: riconoscimento, da parte dell’Agenzia per l’Italia digitale, del possesso

dei requisiti del livello più elevato, in termini di qualità e sicurezza ad un soggetto pubblico o

privato, che svolge attività di conservazione o di certificazione del processo di conservazione;

AFFIDABILITÀ: caratteristica che esprime il livello di fiducia che l’utente ripone nel documento

informatico;

AGGREGAZIONE DOCUMENTALE INFORMATICA: aggregazione di documenti

informatici o di fascicoli informatici, riuniti per caratteristiche omogenee, in relazione alla natura e

alla forma dei documenti o in relazione all’oggetto e alla materia o in relazione alle funzioni

dell’ente;

ARCHIVIO: complesso organico di documenti, di fascicoli e di aggregazioni documentali di

qualunque natura e formato, prodotti o comunque acquisiti da un soggetto produttore durante lo

svolgimento dell’attività;

ARCHIVIO INFORMATICO: archivio costituito da documenti informatici, fascicoli informatici

nonché aggregazioni documentali informatiche gestiti e conservati in ambiente informatico;

AREA ORGANIZZATIVA OMOGENEA: un insieme di funzioni e di strutture, individuate dalla

amministrazione, che opera su tematiche omogenee e che presenta esigenze di gestione della

documentazione in modo unitario e coordinato ai sensi dell’articolo 50, comma 4, del D.P.R. 28

dicembre 2000, n. 445;

ATTESTAZIONE DI CONFORMITÀ DELLE COPIE PER IMMAGINE SU SUPPORTO

INFORMATICO DI UN DOCUMENTO ANALOGICO: dichiarazione rilasciata da notaio o

altro pubblico ufficiale a ciò autorizzato allegata o asseverata al documento informatico;

AUTENTICITÀ: caratteristica di un documento informatico che garantisce di essere ciò che

dichiara di essere, senza aver subito alterazioni o modifiche. L’autenticità può essere valutata

analizzando l'identità del sottoscrittore e l'integrità del documento informatico;

BASE DI DATI: collezione di dati registrati e correlati tra loro;

CERTIFICATORE ACCREDITATO: soggetto, pubblico o privato, che svolge attività di

certificazione del processo di conservazione al quale sia stato riconosciuto, dall’Agenzia per

l’Italia digitale, il possesso dei requisiti del livello più elevato, in termini di qualità e di sicurezza;

CICLO DI GESTIONE: arco temporale di esistenza del documento informatico, del fascicolo

informatico, dell’aggregazione documentale informatica o dell’archivio informatico dalla sua

formazione alla sua eliminazione o conservazione nel tempo;

CLASSIFICAZIONE: attività di organizzazione logica di tutti i documenti secondo uno schema

articolato in voci individuate attraverso specifici metadati;

CODICE: decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 e successive modificazioni e integrazioni

(CAD);

CODICE ESEGUIBILE: insieme di istruzioni o comandi software direttamente elaborabili dai

sistemi informatici;

CONSERVATORE ACCREDITATO: soggetto, pubblico o privato, che svolge attività di

conservazione al quale sia stato riconosciuto, dall’Agenzia per l’Italia digitale, il possesso dei

requisiti del livello più elevato, in termini di qualità e di sicurezza;

CONSERVAZIONE: insieme delle attività finalizzate a definire ed attuare le politiche

complessive del sistema di conservazione e a governarne la gestione in relazione al modello

organizzativo adottato e descritto nel manuale di conservazione;

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COORDINATORE DELLA GESTIONE DOCUMENTALE: responsabile della definizione di

criteri uniformi di classificazione ed archiviazione nonché di comunicazione interna tra le AOO ai

sensi di quanto disposto dall’articolo 50 comma 4 del DPR 445/2000 nei casi di amministrazioni

che abbiano istituito più Aree Organizzative Omogenee;

COPIA ANALOGICA DEL DOCUMENTO INFORMATICO: documento analogico avente

contenuto identico a quello del documento informatico da cui è tratto;

COPIA DI SICUREZZA: copia di backup degli archivi del sistema di conservazione prodotta ai

sensi dell’articolo 12 delle presenti regole tecniche per il sistema di conservazione (DPCM

3.12.2013) identifica il soggetto/sistema al quale il documento informatico è indirizzato;

DUPLICAZIONE DEI DOCUMENTI INFORMATICI: produzione di duplicati informatici;

ESIBIZIONE: operazione che consente di visualizzare un documento conservato e di ottenerne

copia;

ESTRATTO PER RIASSUNTO: documento nel quale si attestano in maniera sintetica ma

esaustiva fatti, stati o qualità desunti da dati o documenti in possesso di soggetti pubblici;

EVIDENZA INFORMATICA: una sequenza di simboli binari (bit) che può essere elaborata da

una procedura informatica;

FASCICOLO INFORMATICO: Aggregazione strutturata e univocamente identificata di atti,

documenti o dati informatici, prodotti e funzionali all’esercizio di una specifica attività o di uno

specifico procedimento. Nella pubblica amministrazione il fascicolo informatico collegato al

procedimento amministrativo è creato e gestito secondo le disposizioni stabilite dall’articolo 41 del

Codice;

FORMATO: modalità di rappresentazione della sequenza di bit che costituiscono il documento

informatico; comunemente è identificato attraverso l’estensione del file;

FUNZIONALITÀ aggiuntive: le ulteriori componenti del sistema di protocollo informatico

necessarie alla gestione dei flussi documentali, alla conservazione dei documenti nonché alla

accessibilità delle informazioni;

FUNZIONALITÀ INTEROPERATIVE: le componenti del sistema di protocollo informatico

finalizzate a rispondere almeno ai requisiti di interconnessione di cui all’articolo 60 del D.P.R. 28

dicembre 2000, n. 445;

FUNZIONALITÀ MINIMA: la componente del sistema di protocollo informatico che rispetta i

requisiti di operazioni ed informazioni minime di cui all’articolo 56 del D.P.R. 28 dicembre 2000,

n. 445;

FUNZIONE DI HASH: una funzione matematica che genera, a partire da una evidenza

informatica, una impronta in modo tale che risulti di fatto impossibile, a partire da questa,

ricostruire l’evidenza informatica originaria e generare impronte uguali a partire da evidenze

informatiche differenti

GENERAZIONE AUTOMATICA DI DOCUMENTO INFORMATICO: formazione di

documenti informatici effettuata direttamente dal sistema informatico al verificarsi di determinate

condizioni identificativo univoco: sequenza di caratteri alfanumerici associata in modo univoco e

persistente al documento informatico, al fascicolo informatico, all’aggregazione documentale

informatica, in modo da consentirne l’individuazione;

IMMODIFICABILITÀ: caratteristica che rende il contenuto del documento informatico non

alterabile nella forma e nel contenuto durante l’intero ciclo di gestione e ne garantisce la staticità

nella conservazione del documento stesso;

IMPRONTA: la sequenza di simboli binari (bit) di lunghezza predefinita generata mediante

l’applicazione alla prima di una opportuna funzione di hash;

INSIEME MINIMO DI METADATI DEL DOCUMENTO INFORMATICO: complesso dei

metadati, la cui struttura è descritta nell’allegato 5 dei decreti 3.12.2013 e 13.11.2014, da associare

al documento informatico per identificarne provenienza e natura e per garantirne la tenuta;

INTEGRITÀ: insieme delle caratteristiche di un documento informatico che ne dichiarano la

qualità di essere completo ed inalterato;

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INTEROPERABILITÀ: capacità di un sistema informatico di interagire con altri sistemi

informatici analoghi sulla base di requisiti minimi condivisi;

LEGGIBILITÀ: insieme delle caratteristiche in base alle quali le informazioni contenute nei

documenti informatici sono fruibili durante l’intero ciclo di gestione dei documenti;

LOG DI SISTEMA: registrazione cronologica delle operazioni eseguite su di un sistema

informatico per finalità di controllo e verifica degli accessi, oppure di registro e tracciatura dei

cambiamenti che le transazioni introducono in una base di dati;

MANUALE DI CONSERVAZIONE: strumento che descrive il sistema di conservazione dei

documenti informatici ai sensi dell’articolo 9 delle regole tecniche del sistema di conservazione

(DPCM 3.12.2013);

MANUALE DI GESTIONE: strumento che descrive il sistema di gestione informatica dei

documenti di cui all’articolo 5 delle regole tecniche del protocollo informatico ai sensi delle regole

tecniche per il protocollo informatico D.P.C.M. 31 ottobre 2000 e successive modificazioni e

integrazioni;

MEMORIZZAZIONE: processo di trasposizione su un qualsiasi idoneo supporto, attraverso un

processo di elaborazione, di documenti analogici o informatici;

METADATI: insieme di dati associati a un documento informatico, o a un fascicolo informatico, o

ad un'aggregazione documentale informatica per identificarlo e descriverne il contesto, il contenuto

e la struttura, nonché per permetterne la gestione nel tempo nel sistema di conservazione; tale

insieme è descritto nell’allegato 5 dei decreti 3.12.2013 e 13.11.2014;

PACCHETTO DI ARCHIVIAZIONE: pacchetto informativo composto dalla trasformazione di

uno o più pacchetti di versamento secondo le specifiche contenute nell’allegato 4 dei decreti

3.12.2013 e 13.11.2014 e secondo le modalità riportate nel manuale di conservazione pacchetto di

distribuzione pacchetto informativo inviato dal sistema di conservazione all’utente in risposta ad

una sua richiesta;

PACCHETTO DI VERSAMENTO: pacchetto informativo inviato dal produttore al sistema di

conservazione secondo un formato predefinito e concordato;

PACCHETTO INFORMATIVO: contenitore che racchiude uno o più oggetti da conservare

(documenti informatici, fascicoli informatici, aggregazioni documentali informatiche), oppure

anche i soli metadati riferiti agli oggetti da conservare;

PIANO DELLA SICUREZZA DEL SISTEMA DI CONSERVAZIONE: documento che, nel

contesto del piano generale di sicurezza, descrive e pianifica le attività volte a proteggere il sistema

di conservazione dei documenti informatici da possibili rischi nell’ambito dell’organizzazione di

appartenenza;

PIANO DELLA SICUREZZA DEL SISTEMA DI GESTIONE INFORMATICA DEI

DOCUMENTI: documento, che, nel contesto del piano generale di sicurezza, descrive e pianifica

le attività volte a proteggere il sistema di gestione informatica dei documenti da possibili rischi

nell’ambito dell’organizzazione di appartenenza;

PIANO DI CONSERVAZIONE: strumento, integrato con il sistema di classificazione per la

definizione dei criteri di organizzazione dell'archivio, di selezione periodica e di conservazione ai

sensi dell’articolo 68 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445;

PIANO GENERALE DELLA SICUREZZA: documento per la pianificazione delle attività volte

alla realizzazione del sistema di protezione e di tutte le possibili azioni indicate dalla gestione del

rischio nell’ambito dell’organizzazione di appartenenza;

PRESA IN CARICO: accettazione da parte del sistema di conservazione di un pacchetto di

versamento in quanto conforme alle modalità previste dal manuale di conservazione;

PROCESSO DI CONSERVAZIONE: insieme delle attività finalizzate alla conservazione dei

documenti informatici di cui all’articolo 10 delle regole tecniche del sistema di conservazione

(DPCM 3 dicembre 2013);

PRODUTTORE: persona fisica o giuridica, di norma diversa dal soggetto che ha formato il

documento, che produce il pacchetto di versamento ed è responsabile del trasferimento del suo

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contenuto nel sistema di conservazione. Nelle pubbliche amministrazioni, tale figura si identifica

con responsabile della gestione documentale;

RAPPORTO DI VERSAMENTO: documento informatico che attesta l'avvenuta presa in carico

da parte del sistema di conservazione dei pacchetti di versamento inviati dal produttore;

REGISTRAZIONE INFORMATICA: insieme delle informazioni risultanti da transazioni

informatiche o dalla presentazione in via telematica di dati attraverso moduli o formulari resi

disponibili in vario modo all’utente;

REGISTRO PARTICOLARE: registro informatico di particolari tipologie di atti o documenti;

nell’ambito della pubblica amministrazione è previsto ai sensi dell’articolo 53, comma 5 del D.P.R.

28 dicembre 2000, n. 445;

REGISTRO DI PROTOCOLLO: registro informatico di atti e documenti in ingresso e in uscita

che permette la registrazione e l’identificazione univoca del documento informatico all’atto della

sua immissione cronologica nel sistema di gestione informatica dei documenti;

REPERTORIO INFORMATICO: registro informatico che raccoglie i dati registrati direttamente

dalle procedure informatiche con cui si formano altri atti e documenti o indici di atti e documenti

secondo un criterio che garantisce l’identificazione univoca del dato all’atto della sua immissione

cronologica;

RESPONSABILE DELLA GESTIONE DOCUMENTALE O RESPONSABILE DEL

SERVIZIO PER LA TENUTA DEL PROTOCOLLO INFORMATICO, DELLA GESTIONE

DEI FLUSSI DOCUMENTALI E DEGLI ARCHIVI: dirigente o funzionario, comunque in

possesso di idonei requisiti professionali o di professionalità tecnico archivistica, preposto al

servizio per la tenuta del protocollo informatico, della gestione dei flussi documentali e degli

archivi, ai sensi dell’articolo 61 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445;

RESPONSABILE DELLA CONSERVAZIONE: soggetto responsabile dell’insieme delle attività

elencate nell’articolo 8, comma 1 delle regole tecniche del sistema di conservazione (DPCM

3.12.2013);

RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO DEI DATI: la persona fisica, la persona giuridica, la

pubblica amministrazione e qualsiasi altro ente, associazione od organismo preposti dal titolare al

trattamento di dati personali;

RESPONSABILE DELLA SICUREZZA: soggetto al quale compete la definizione delle

soluzioni tecniche ed organizzative in attuazione delle disposizioni in materia di sicurezza;

RIFERIMENTO TEMPORALE: informazione contenente la data e l’ora con riferimento al

Tempo Universale Coordinato (UTC), della cui apposizione è responsabile il soggetto che forma il

documento;

SCARTO: operazione con cui si eliminano, secondo quanto previsto dalla normativa vigente, i

documenti ritenuti privi di valore amministrativo e di interesse storico culturale;

SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE: strumento che permette di organizzare tutti i documenti

secondo un ordinamento logico con riferimento alle funzioni e alle attività dell'amministrazione

interessata;

SISTEMA DI CONSERVAZIONE: sistema di conservazione dei documenti informatici di cui

all’articolo 44 del Codice dell’Amministrazione Digitale;

SISTEMA DI GESTIONE INFORMATICA DEI DOCUMENTI: nell’ambito della pubblica

amministrazione è il sistema di cui all'articolo 52 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445; per i privati

è il sistema che consente la tenuta di un documento informatico;

STATICITÀ: caratteristica che garantisce l’assenza di tutti gli elementi dinamici, quali

macroistruzioni, riferimenti esterni o codici eseguibili, e l’assenza delle informazioni di ausilio alla

redazione, quali annotazioni, revisioni, segnalibri, gestite dal prodotto software utilizzato per la

redazione transazione informatica particolare evento caratterizzato dall’atomicità, consistenza,

integrità e persistenza delle modifiche della base di dati;

TESTO UNICO: decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, e successive

modificazioni;

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UFFICIO UTENTE: riferito ad un area organizzativa omogenea, un ufficio dell’area stessa che

utilizza i servizi messi a disposizione dal sistema di protocollo informatico;

UTENTE: persona, ente o sistema che interagisce con i servizi di un sistema di gestione

informatica dei documenti e/o di un sistema per la conservazione dei documenti informatici, al fine

di fruire delle informazioni di interesse;

VERSAMENTO AGLI ARCHIVI DI STATO: operazione con cui il responsabile della

conservazione di un organo giudiziario o amministrativo dello Stato effettua l'invio agli Archivi di

Stato o all’Archivio Centrale dello Stato della documentazione destinata ad essere ivi conservata ai

sensi della normativa vigente in materia di beni culturali.

6. CONVENZIONI DI LETTURA ED ACRONIMI

AgID - Agenzia per l’Italia Digitale

CA - Certification Authority

CAD – Codice dell’Amministrazione Digitale (Dlgs 7 marzo 2005 n. 82 e successive modifiche)

CNIPA – Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione (ora AgID)

DL – Decreto Legge

DLgs – Decreto Legislativo

DM – Decreto Ministeriale

DMEF – Decreto Ministero dell’Economia e delle Finanze

DPCM – Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri

DPR – Decreto del Presidente della Repubblica

DPS – ex Documento Programmatico sulla Sicurezza (rif Regola 19 Disciplinare Tecnico allegato

B DLgs. n. 196/2003 abrogato dall’art. 45 comma 1 lett. d. D.L 9 febbraio 2012 n. 5 convertito, con

modificazioni dalla L. 4 aprile 2012 n. 35) ora Pds (Piano della Sicurezza del Sistema di

Conservazione)

HASH – Impronta informatica di un documento ottenuta applicando una funzione di hash e

costituita da una sequenza di simboli binari

IPdA – Indice del Pacchetto di Archiviazione – evidenza informatica associate ad ogni pacchetto di

archiviazione contenente un insieme di informazioni articolate secondo lo standard SInCRO

L – Legge

MEF – Ministero dell’Economia e delle Finanze

PAdES-T – PDF Advanced Eletronic Signature, formato standard di firma su PDF, con

informazioni aggiuntive rispetto al formato base (PADES-BES) per includere la marca temporale

PdA – Pacchetto di archiviazione

PDF – Portable Document Format

Pds - Piano della Sicurezza del Sistema di Conservazione

PKCS#7 – Standard della sintassi dei messaggi crittografici, usato per firmare o criptare messaggi

in una infrastruttura a chiave pubblica (PKI)

RDP – Ente Responsabile della Produzione

RDC – Responsabile della Conservazione

SInCRO – Supporto all’interoperabilità nella Conservazione e nel Recupero degli oggetti digitali –

Standard di linguaggio xml riguardante la struttura dell’insieme dei dati a supporto del processo di

conservazione

ss.mm.ii – Successive modifiche ed integrazioni

7. ASPETTI OPERATIVI E ADEMPIMENTI PROCEDURALI”

Il Sistema di Conservazione, nell’ambito della formazione, gestione e conservazione di documenti

informatici e documenti amministrativi informatici, si attiene agli standard e alle specifiche tecniche

di riferimento indicati nell’allegato 3 al DPCM 3.12.2013 (Regole Tecniche in materia di

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conservazione), aggiornati al 1o ottobre 2014, e al DPCM 13.11.2014, in particolare per la

formazione, gestione e la conservazione di documenti informatici. Queste informazioni sono

riportate dettagliatamente nel documento di analisi e descrizione del processo denominato Allegato

“SPECIFICITA’ TECNICO-OPERATIVE DELLA CONVENZIONE” paragrafi 1. e 1.1.

sottoscritta tra il Comune di Teglio e la Società Enerj.

8. MODELLO ORGANIZZATIVO DELLA CONSERVAZIONE

Il Sistema di Conservazione opera secondo modelli organizzativi esplicitamente definiti per

garantire omogeneità della struttura e completezza delle informazioni necessarie per la gestione,

per la definizione dei ruoli e delle interazioni con i soggetti esterni con i quali interagisce, in

osservanza ai requisiti di qualità e sicurezza richiesti e gli elementi elencati dall’art. 8 del DPCM 3

dicembre 2013.

Ai sensi dell’articolo 44 del CAD e dell’articolo 5 del DPCM 3 dicembre 2013 la conservazione

può essere svolta:

all’interno della struttura organizzativa del soggetto produttore dei documenti informatici da

conservare;

affidandola, in modo totale o parziale, ad altri soggetti, pubblici o privati, che offrono idonee

garanzie organizzative e tecnologiche, anche accreditati come conservatori presso l’Agenzia per

l’Italia Digitale, fatte salve le competenze del Ministero dei beni e delle attività culturali e del

turismo ai sensi del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004 n. 42 e ss.mm.ii.

Le pubbliche amministrazioni possono chiedere di certificare la conformità del processo di

conservazione a soggetti pubblici o privati a cui è stato riconosciuto il possesso dei requisiti di cui

all’articolo 44-bis, comma 1 del CAD, distinti dai conservatori accreditati.

Il Comune di Teglio, con riferimento alla Delibera di Giunta Comunale n. 158 del 24.11.2014 e

alla Determina n. 542 del 23.12.2014, realizza i processi di conservazione avvalendosi, per

l’archiviazione digitale dei documenti informatici, dei servizi in outsourcing della Società Enerj Srl

con sede legale in Sant’Ambrogio di Valpolicella (VR) 37015 via Diaz n. 4, quale soggetto privato

esterno in grado di offrire idonee garanzie di sicurezza organizzative e tecnologiche certificate e

validate. I Ruoli assunti dalla predetta Società, le funzioni specifiche assegnate, le competenze

oggetto dell’incarico e le modalità di affidamento sono esplicitati nei paragrafi che seguono.

9. ORGANIZZAZIONE – ATTIVITA’ DEL SERVIZIO DI CONSERVAZIONE

9.1 Strutture organizzative coinvolte nel processo di conservazione

L’iter procedurale del processo di conservazione individua strutture, ruoli, competenze e

responsabilità attribuite necessarie a garantirne il regolare svolgimento ai sensi dell’art. 6 del

DPCM 03.12.2013 .

Le strutture organizzative che intervengono nella procedura di conservazione sono le seguenti:

struttura del Produttore: Ente pubblico Comune di Teglio P.zza S. Eufemia n. 7 – 23036 Teglio

(SO);

struttura organizzativa aziendale del Gestore del Sistema di Conservazione nominato all’esterno

del Produttore - Soggetto privato Società Enerj via Diaz n. 4 - 37015 Sant’Ambrogio di

Valpolicella (VR).

Le predette strutture svolgono attività proprie connesse:

alla convenzione del servizio di conservazione;

alla gestione dei sistemi informativi.

Principali funzioni connesse alla convenzione del servizio di conservazione, relativamente alle

funzioni archivistiche, di monitoraggio, alle strutture e relativi attori/responsabilità:

attivazione del servizio di conservazione (a seguito sottoscrizione di un contratto/convenzione);

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acquisizione, verifica e gestione dei pacchetti di versamento presi in carico e generazione del

rapporto di versamento;

preparazione e gestione del pacchetto di archiviazione;

preparazione e gestione del pacchetto di distribuzione ai fini dell’esibizione e della produzione

di duplicati e copie informatiche su richiesta;

scarto dei pacchetti di archiviazione;

chiusura del servizio di conservazione (al termine di un contratto/convenzione).

Principali funzioni connesse alla gestione dei sistemi informativi, relativamente ai componenti

software applicativi e infrastrutturali (sistema di elaborazione, sistema di rete e di sicurezza, data

center):

conduzione e manutenzione del sistema di conservazione;

monitoraggio del sistema di conservazione;

change management;

verifica periodica di conformità a normativa e standard di riferimento.

10. RUOLI E RESPONSABILITA’

I ruoli delineati nel processo di creazione, digitalizzazione e conservazione dei documenti

elettronici si identificano nelle seguenti figure appartenenti alle strutture organizzative coinvolte

individuate nel paragrafo precedente conformemente alla normativa vigente e alle linee di indirizzo

concordate tra il Produttore e il Gestore del servizio di conservazione, con specifico riferimento

all’articolo 6 del DPCM 3 dicembre 2013 e all’Allegato “SPECIFICITA’ TECNICO-

OPERATIVE DELLA CONVENZIONE” sottoscritta tra il Comune di Teglio e la Società Enerj

in data 31.03.2013 prot. n. 2931/01.04.2015 e n. 3102/7.4.2015.

Produttore

Gestore del servizio di conservazione

Responsabile della Conservazione

Responsabile del Servizio di Gestione del Sistema Informativo Comunale

Responsabile del Procedimento di Gestione del Sistema Informativo Comunale/Referente

Responsabile del Servizio per la tenuta del Protocollo Informatico e degli Archivi

comunali

Uffici utente

Utenti

Il modello organizzativo adottato, al fine di garantire un adeguato livello di qualità e di sicurezza

del sistema di conservazione, definisce il quadro generale di riferimento delle procedure, delle

relative competenze e funzioni per processi operativi.

Le responsabilità attinenti alla Società Enerj, in qualità di incaricato, sono definite nell’atto di

nomina e relativa Convenzione di Servizio sottoscritta tra il Comune di Teglio e la Società Enerj in

data .

I ruoli definiti all’interno delle strutture organizzative definite e svolti nell’ambito del processo di

conservazione sono descritti sinteticamente di seguito; i riferimenti specifici sono riportati

all’Allegato “SPECIFICITA’ TECNICO-OPERATIVE DELLA CONVENZIONE” sottoscritta

tra il Comune di Teglio e la Società Enerj.

Produttore

Persona fisica o giuridica, interna o esterna al sistema di conservazione, di norma diversa dal

soggetto che ha formato il documento, al quale competono, ferme le competenze e le responsabilità

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personali dei soggetti che formano gli atti e provvedono alla loro migrazione secondo le modalità

previste dal Manuale Operativo di Conservazione:

la produzione del pacchetto di versamento e la responsabilità del trasferimento del suo

contenuto nel sistema di conservazione secondo le modalità operative condivise con il RDC e i

modelli organizzativi definiti;

il deposito dei documenti informativi con garanzia della loro attendibilità e integrità, nel rispetto

delle norme sulla formazione e sui sistemi di gestione dei documenti informatici;

la garanzia del trasferimento dei detti documenti in formati compatibili con la funzione di

conservazione conformemente alla legislazione vigente.

Gestore del servizio di conservazione

Soggetto che svolge materialmente il processo di conservazione ospitando l’infrastruttura hardware

e software del sistema di conservazione; adotta le misure necessarie per la sicurezza fisica e logica

del sistema preposto al processo di conservazione digitale e delle copie di sicurezza nei supporti di

memorizzazione.

Responsabile della Conservazione esterno (RDC)

Figura centrale del progetto di conservazione digitale al quale competono la definizione e

l’attuazione delle politiche complessive del sistema di conservazione e ne governa la gestione con

piena responsabilità ed autonomia, prevedendone le caratteristiche e i requisiti in funzione della

tipologia dei documenti da conservare, in relazione al modello organizzativo adottato.

L’attività del RDC risulta determinante in diverse fasi del processo di conservazione:

per l’apposizione della firma elettronica qualificata o digitale e della marca temporale sui

pacchetti di archiviazione e distribuzione;

per la definizione, in caso di intervento di un pubblico ufficiale, delle opportune modalità di

richiesta in base alle specifiche esigenze dell’Ente produttore, assicurando assistenza e risorse

per l’espletamento delle funzioni attribuite;

per la messa a disposizione, all’Ente produttore, degli elementi tecnici necessari alla

realizzazione del Manuale Operativo di Conservazione e ai suoi aggiornamenti in presenza di

cambiamenti normativi, organizzativi, procedurali o tecnologici rilevanti.

Responsabile del Servizio Demoanagrafico (Gestione del Sistema Informativo Comunale)

Dirigente e o funzionario preposto al monitoraggio complessivo dell’iter procedurale comunale di

produzione e trasmissione delle tipologie di documenti trattati dal sistema di conservazione;

coordina le procedure tecnico-organizzative necessarie a garantire il corretto funzionamento delle

componenti hardware e software del sistema informativo comunale avvalendosi anche di Società

esterne preposte a specifiche attività di manutenzione hardware/software.

Responsabile del Procedimento di Gestione del Sistema Informativo Comunale/Referente

interno al sistema

Referente dell’iter procedurale comunale di produzione e trasmissione delle tipologie di documenti

trattati dal sistema di conservazione; accede al sistema di conservazione nei limiti previsti dalla

legge per l’acquisizione delle informazioni di interesse attraverso pacchetti di distribuzione selettivi

secondo modalità descritte nel Manuale Operativo di conservazione per l’accesso diretto, anche in

remoto, ai documenti informatici conservati presso la sede del Produttore, per finalità informatiche

e/o di supporto tecnico agli Uffici Utenti/Utenti.

Responsabile del Servizio di tenuta del Protocollo Informatico e degli archivi

Dirigente o funzionario, in possesso di idonei requisiti professionali e di professionalità tecnico

archivistica, preposto al servizio per la tenuta del protocollo informatico e degli archivi ai sensi

dell’art. 61 del DPR 28 dicembre 2000 n. 445; accede al sistema di conservazione nei limiti previsti

dalla legge per l’acquisizione delle informazioni di interesse attraverso pacchetti di distribuzione

selettivi secondo modalità descritte nel Manuale Operativo di Conservazione per l’accesso diretto,

anche in remoto, ai documenti informatici conservati presso la sede del Produttore ai fini

dell’esibizione, ai soggetti autorizzati, nei casi di ispezione da parte degli organi di controllo.

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Uffici utenti: con riferimento all’area organizzativa omogenea corrispondono agli uffici dell’area

stessa che utilizzano i servizi messi a disposizione dal sistema di conservazione e di protocollo

informatico.

Utenti

Sono le persone fisiche o giuridiche interne o esterne al sistema di conservazione, abilitati dal RDC,

che interagiscono con il servizio di archiviazione digitale al fine di fruire delle informazioni di

interesse nei limiti previsti dalla legge e secondo modalità previste dal Manuale Operativo di

Conservazione.

Essi si distinguono in:

1) utenti della struttura organizzativa interna all’Ente produttore

Uffici e persone fisiche individuati all’interno dell’Ente produttore, abilitati dal RDC, quali

incaricati di settore preposti alla creazione dei documenti elettronici di propria competenza;

accedono alle risorse del sistema per la trasmissione delle informazioni in archiviazione secondo

modalità previste dal Manuale Operativo di Conservazione.

2) utenti della struttura organizzativa esterna all’Ente - Personale e deleghe del RDC

Il RDC può delegare, in tutto o in parte, lo svolgimento della propria attività ad una o più persone

(operatori) che, per competenza ed esperienza, garantiscono la corretta esecuzione delle operazioni

ad esse delegate. Il procedimento di conservazione può essere affidato, in tutto o in parte, ad altri

soggetti, pubblici o privati, i quali sono tenuti ad osservare quanto previsto dalla convenzione

sottoscritta con l’Ente produttore e dal Manuale Operativo di Conservazione.

Il ruolo di RDC dei documenti dell’Ente produttore Comune di Teglio è ricoperto da personale della

Società Enerj.

Il RDC, nell’ambito dello svolgimento del servizio assegnato, è autorizzato ad incaricare operatori a

cui delegare con specifico atto parte delle proprie attività correlate ai processi di gestione elettronici

di conservazione.

Per ciascuna delega sono indicate le attività oggetto dell’incarico, i dati identificativi del soggetto

delegato e il periodo di validità della delega. E’ altresì mantenuta traccia dei dati relativi alle

persone che nel tempo ricoprono i suddetti ruoli. La Società Enerj assume il ruolo di responsabile

del trattamento dei dati come previsto dal Codice in materia di protezione dei dati personali.

La Società Enerj si impegna a comunicare all’Ente produttore i ruoli assegnati all’interno o delegati

all’esterno della propria struttura aziendale, per lo svolgimento del servizio di conservazione

digitale, con riferimento al documento “Elenco Profili professionali per la Conservazione” di cui

alla Circolare AgID 65/2014, di seguito indicati, non escludendo che più ruoli possano essere

ricoperti da una stessa persona:

Responsabile del servizio di conservazione

Responsabile Sicurezza dei sistemi per la conservazione

Responsabile funzione archivistica di conservazione

Responsabile trattamento dati personali del sistema di conservazione

Responsabile sistemi informativi per la conservazione

Responsabile sviluppo e manutenzione del sistema di conservazione.

Responsabile del servizio di conservazione

Il processo di conservazione coinvolge, a vario titolo, differenti figure e differenti professionalità.

Tutte le figure coinvolte sono coordinate dal RDC quale punto di riferimento per le attività di

conservazione. Il RDC, come dettagliatamente indicato nei paragrafi precedenti, definisce ed attua

le politiche complessive del sistema di conservazione in conformità alla normativa vigente.

Il RDC, ai sensi dell’articolo 44 comma 1-ter del CAD, può chiedere di certificare la conformità del

processo di conservazione a soggetti, pubblici o privati che offrano idonee garanzie organizzative e

tecnologiche, ovvero a soggetti a cui è stato riconosciuto il possesso dei requisiti di cui all’articolo

44-bis comma 1 del CAD.

Responsabile Sicurezza dei sistemi per la conservazione

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Soggetto che si occupa del monitoraggio continuo e del rispetto dei requisiti di sicurezza del

sistema di conservazione dettati dagli standard, dalle normative vigenti, dalla politiche e dalle

procedure aziendali di sicurezza.

Segnala eventuali difformità al RDC, individua e pianifica le necessarie operazioni correttive.

Responsabile funzione archivistica di conservazione

Soggetto che si occupa della configurazione del processo di conservazione in collaborazione con il

Responsabile dello sviluppo e della manutenzione di conservazione.

Svolge le seguenti funzioni:

definisce e gestisce il processo di conservazione

(modalità di trasferimento dei documenti da parte dell’Ente produttore; acquisizione, verifica,

integrità e descrizione archivistica dei documenti trasferiti; esibizione, accesso e fruizione della

documentazione informatica conservata);

definisce il set di metadati di conservazione dei documenti e dei fascicoli informatici;

monitora il processo di conservazione e di analisi archivistica per lo sviluppo di nuove

funzionalità del sistema si conservazione;

collabora con l’ente produttore ai fini del trasferimento in conservazione, della selezione e della

gestione dei rapporti con il Ministero dei beni e delle attività culturali per quanto di competenza.

Responsabile trattamento dati personali del sistema di conservazione

Soggetto che garantisce il rispetto delle vigenti disposizioni in materia di trattamento dei dati

personali nel rispetto:

delle disposizioni dettate dal Dlgs. 30 giugno 2003 n. 196 (Codice della Privacy) in materia di

misure minime di sicurezza da adottare e di trattamento dei dati personali;

delle istruzioni impartite dal Titolare del trattamento dei dati con garanzia di sicurezza e di

riservatezza.

Responsabile sistemi informativi per la conservazione

Soggetto che gestisce:

il corretto funzionamento e lo sviluppo tecnico-informatico del sistema di conservazione

(hardware e software) in stretta collaborazione con il Responsabile dello sviluppo e della

manutenzione del sistema di conservazione;

monitora il mantenimento dei livelli di servizio (SLA) concordati con l’Ente produttore;

segna eventuali difformità degli SLA al RDC individuando e pianificando le necessarie azioni

correttive;

pianifica lo sviluppo delle infrastrutture tecnologiche del sistema di conservazione;

controlla e verifica i livelli di servizio erogati da terzi con segnalazione delle eventuali

difformità al RDC.

Responsabile sviluppo e manutenzione del sistema di conservazione

Soggetto che coordina lo sviluppo e la manutenzione delle componenti hardware e software del

sistema di conservazione in stretta collaborazione con il Responsabile dei sistemi informativi del

sistema di conservazione.

Pianifica e monitora i progetti di sviluppo del sistema e i servizi di manutenzione del sistema di

conservazione; definisce le modalità di trasferimento e relativi formati dei documenti e fascicoli

informatici; interfaccia con l’Ente produttore relativamente alle modalità di trasferimento dei

documenti e fascicoli informatici in merito ai formati elettronici da utilizzare, all’evoluzione

tecnologica hardware e software, alle eventuali migrazioni verso nuove piattaforme tecnologiche;

gestisce lo sviluppo di siti web e portali connessi al servizio di conservazione.

11. OGGETTI SOTTOPOSTI A CONSERVAZIONE

Gli oggetti sottoposti a conservazione sono documenti informatici, documenti amministrativi

informatici e fascicoli informatici trattati dal sistema di conservazione in pacchetti informativi

distinti in:

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a) pacchetti di versamento;

b) pacchetti di archiviazione;

c) pacchetti di distribuzione.

I pacchetti di versamento entrano nel sistema di conservazione associati ai metadati, per

l’identificazione all’interno dell’archivio, della rintracciabilità dell’esatta collocazione e di altre

informazioni utili alla rappresentazione dei documenti. I metadati permettono di individuare gli

elementi che possono attestare l’integrità e l’attendibilità dei documenti versati, rappresentati in

coerenza a quanto indicato nell’allegato 5 ai DPCM 3 dicembre 2013 e 13 novembre 2014. Ogni

documento entrato nel sistema assume un identificativo univoco per tutta la sua permanenza nel

sistema. I pacchetti di versamento sono elaborati in modo tale da generare pacchetti di archiviazione

conformi alle specifiche indicate nell’allegato 4 ai DPCM 3 dicembre 2013 e 13 novembre 2014.

Per tutta la durata della conservazione i pacchetti di archiviazione possono essere restituiti agli

utenti abilitati su loro richiesta nel formato di pacchetto di distribuzione. Il pacchetto di

distribuzione si presenta in forma idonea alle specifiche esigenze di utilizzo delle tipologie di

documenti informatici conservati e delle evidenze informatiche generate dal sistema nel corso del

processo di conservazione.

Ai fini dell'interoperabilità tra i sistemi di conservazione, i soggetti che svolgono attività di

conservazione dei documenti informatici adottano le specifiche della struttura dati contenute

nell'allegato 4 ai DPCM 3 dicembre 2013 e 13 novembre 2014, almeno per la gestione dei

pacchetti di archiviazione.

Le specifiche tecniche dell’allegato 4 ai DPCM summenzionati sono riportate nei documenti grafici

allegati al presente Manuale Operativo di Conservazione.

11.1 Tipologie di documenti conservati

Sono conservati tutti i documenti informatici dichiarati ammissibili dall’Ente produttore con

riferimento alle seguenti categorie: documenti di protocollo, contratti, atti amministrativi

individuati, PEC, atti demografici.

Le classi, le tipologie di documenti e fascicoli elettronici, i pacchetti in essi contenuti sono

aggiornati dal Responsabile del Procedimento di Gestione del Sistema Informativo Comunale,

d’intesa con il Responsabile del Servizio per la tenuta del Protocollo Informatico e i servizi

comunali interessati, tenendo conto, in accordo con il RDC:

delle politiche di conservazione adottate;

dei dati e metadati associati ai documenti informatici;

dei formati dei file utilizzati per la leggibilità nel tempo.

I documenti sono statici, non modificabili e possono essere muniti di sottoscrizione elettronica e/o

di marca temporale. Sono accettati formati di file idonei ad essere correttamente conservati ai sensi

dell’allegato 2 ai DPCM 3 dicembre 2013 e 13 novembre 2014, rispettando i requisiti previsti di

standard aperti in modo da garantirne in futuro l’accesso a chiunque.

I principali formati previsti per i documenti sono:

XML

PDF firmato digitalmente (in base alla tipologia documentaria);

PDF non firmato digitalmente (in base alla tipologia documentaria);

TIF firmato digitalmente (documenti che arrivano in formato cartaceo dal Produttore);

altri formati immagine. Le specifiche tecniche degli allegati 2 ai DPCM summenzionati sono riportati nei documenti grafici

allegati al presente Manuale Operativo di Conservazione e nell’Allegato “SPECIFICITA’

TECNICO-OPERATIVE DELLA CONVENZIONE” sottoscritta tra l’Ente produttore e il

Gestore del Sistema di Conservazione.

12. PROCESSO DI CONSERVAZIONE

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Il processo di conservazione, ai sensi dell’articolo 9 del DPCM 3 dicembre 2013, prevede:

a) l’acquisizione da parte del sistema di conservazione del pacchetto di versamento per la sua presa

in carico;

b) la verifica che il pacchetto di versamento e gli oggetti contenuti siano coerenti con le modalità

previste dal manuale di conservazione e con quanto indicato all’art. 13;

c) il rifiuto del pacchetto di versamento, nel caso in cui le verifiche di cui alla lettera b) abbiano

evidenziato delle anomalie;

d) la generazione, anche in modo automatico, del rapporto di versamento relativo ad uno o più

pacchetti di versamento, univocamente identificato dal sistema di conservazione e contenente un

riferimento temporale, specificato con riferimento al Tempo universale coordinato (UTC), e una o

più impronte, calcolate sull’intero contenuto del pacchetto di versamento, secondo le modalità

descritte nel manuale di conservazione;

e) l’eventuale sottoscrizione del rapporto di versamento con la firma digitale o firma elettronica

qualificata apposta dal responsabile della conservazione, ove prevista nel manuale di conservazione;

f) la preparazione, la sottoscrizione con firma digitale o firma elettronica qualificata del

responsabile della conservazione e la gestione del pacchetto di archiviazione sulla base delle

specifiche della struttura dati contenute nell’allegato 4 e secondo le modalità riportate nel manuale

della conservazione;

g) la preparazione e la sottoscrizione con firma digitale o firma elettronica qualificata, ove prevista

nel manuale di conservazione, del pacchetto di distribuzione ai fini dell’esibizione richiesta

dall’utente;

h) ai fini della interoperabilità tra sistemi di conservazione, la produzione dei pacchetti di

distribuzione coincidenti con i pacchetti di archiviazione;

i) la produzione di duplicati informatici o di copie informatiche effettuati su richiesta degli utenti in

conformità a quanto previsto dalle regole tecniche in materia di formazione del documento

informatico;

j) la produzione delle copie informatiche al fine di adeguare il formato di cui all’art. 11 del citato

DPCM in conformità a quanto previsto dalle regole tecniche in materia di formazione del

documento informatico;

k) lo scarto del pacchetto di archiviazione dal sistema di conservazione alla scadenza dei termini di

conservazione previsti dalla norma, dandone informativa al produttore;

l) nel caso degli archivi pubblici o privati, che rivestono interesse storico particolarmente

importante, lo scarto del pacchetto di archiviazione avviene previa autorizzazione del Ministero dei

beni e delle attività culturali e del turismo rilasciata al produttore secondo quanto previsto dalla

normativa vigente in materia.

Fatto salvo quanto previsto dal decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, in ordine alla tutela, da

parte del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, sugli archivi e sui singoli

documenti dello Stato, delle regioni, degli altri enti pubblici territoriali, nonché di ogni altro ente ed

istituto pubblico, i sistemi di conservazione delle pubbliche amministrazioni e i sistemi di

conservazione dei conservatori accreditati, ai fini della vigilanza da parte dell’Agenzia per l’Italia

digitale su questi ultimi, prevedono:

la materiale conservazione dei dati e delle copie di sicurezza sul territorio nazionale;

garantiscono un accesso ai dati presso la sede del produttore e misure di sicurezza conformi a

quelle stabilite dal predetto DPCM 3 dicembre 2013.

La procedura operativa delle azioni, disposizioni e accorgimenti tecnologici attivati nei processi

legati alla gestione informatica dei documenti prodotti, nonché le relative fasi procedurali sono

descritte dettagliatamente nel paragrafo 6 dell’Allegato “SPECIFICITA’ TECNICO-

OPERATIVE DELLA CONVENZIONE” sottoscritta tra l’Ente produttore e il Gestore del

Sistema di Conservazione.

13. SISTEMA DI CONSERVAZIONE

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13.1 Tipologia del servizio

In attuazione di quanto previsto dall'art. 44, comma 1, del Codice e dall’art. 3 al DPCM 3 dicembre

2013, il sistema di conservazione assicura, dalla presa in carico dal produttore di cui all'art. 6 del

citato DPCM fino all'eventuale scarto, la conservazione, tramite l'adozione di regole, procedure e

tecnologie, dei seguenti oggetti in esso conservati, garantendone le caratteristiche di autenticità,

integrità, affidabilità, leggibilità, reperibilità:

a) i documenti informatici e i documenti amministrativi informatici con i metadati ad essi associati

di cui all'allegato 5 ai DPCM 3 dicembre 2013 e 13 novembre 2014;

b) i fascicoli informatici, ovvero le aggregazioni documentali informatiche con i metadati ad essi

associati di cui all'allegato 5 ai DPCM summenzionati, contenenti i riferimenti che univocamente

identificano i singoli oggetti documentali che appartengono al fascicolo o all'aggregazione

documentale.

Le componenti funzionali del sistema di conservazione assicurano il trattamento dell'intero ciclo di

gestione dell'oggetto conservato nell'ambito del processo di conservazione.

Il sistema di conservazione garantisce l'accesso all'oggetto conservato, per il periodo prescritto dalla

norma, indipendentemente dall'evolversi del contesto tecnologico.

Il processo adottato ha come punti fondamentali:

una distinzione logica e funzionale tra sistema di gestione dei documenti digitali e il sistema di

conservazione;

il trasferimento dei documenti al sistema di conservazione digitale, con la produzione di un

pacchetto di versamento (ricevuta di versamento) per conformità alle specifiche previste o di

una ricevuta di scarto in caso di difformità tecnica;

una struttura minima di metadati predefiniti;

la creazione di un lotto di documenti, formato da più pacchetti di versamento, riepilogato in un

file chiamato pacchetto di archiviazione;

l’estrazione dei documenti dal sistema di conservazione attraverso pacchetti di distribuzione

corrispondenti ai pacchetti di archiviazione;

la gestione di copie di backup e della sicurezza del sistema attraverso l’adozione di idoneo

piano.

I formati, gli elenchi degli standard e delle specifiche tecniche utilizzabili quali riferimento per il

sistema di conservazione sono riportati negli allegati 2 e 3 ai DPCM 3 dicembre 2013 e 13

novembre 2014.

Le specifiche tecniche degli allegati 2 e 3 ai DPCM summenzionati sono riportati nei documenti

grafici allegati al presente Manuale Operativo di Conservazione.

Le componenti logiche, tecnologiche e fisiche, opportunamente documentate, e la relativa

descrizione delle procedure di gestione-evoluzione connesse al sistema di conservazione sono

analizzate dettagliatamente nel paragrafo 7 dell’Allegato “SPECIFICITA’ TECNICO-

OPERATIVE DELLA CONVENZIONE” sottoscritta tra l’Ente produttore e il Gestore del

Sistema di Conservazione.

14. MODALITA’ DI ESIBIZIONE

Il Servizio di Conservazione dispone di strumenti idonei ad esibire i documenti conservati, in caso

di accessi, ispezioni e verifiche a cura di soggetti interni alla struttura organizzativa dell’Ente

produttore e/o agli enti competenti (in caso di verifiche dell’Autorità Finanziaria di controllo e

vigilanza).

La consultazione dei documenti avviene:

con modalità web tramite qualunque browser di terze parti che supporti lo standard xml

(Microsoft Internet Explorer, Mozzilla Firefox …….);

utilizzando strumenti previsti dal software Enerj in uso;

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attraverso il trasferimento e la memorizzazione dei dati su supporto magnetico idoneo mediante

i processi di riversamento diretto e di riversamento sostitutivo previsti dalla normativa vigente.

Fermi restando gli obblighi previsti in materia di esibizione dei documenti dalla normativa vigente,

il sistema di conservazione permette ai soggetti autorizzati l’accesso diretto, anche da remoto, al

documento informatico conservato, attraverso la produzione di un pacchetto di distribuzione

selettiva secondo le modalità descritte nel paragrafo 6 dell’Allegato “SPECIFICITA’ TECNICO-

OPERATIVE DELLA CONVENZIONE” sottoscritta tra l’Ente produttore e il Gestore del

Sistema di Conservazione.

15. MONITORAGGIO E CONTROLLI - SICUREZZA DEL SISTEMA DI

CONSERVAZIONE

Il sistema di conservazione prevede l’adozione di misure e strumenti specifici per rilevare

tempestivamente l’eventuale malfunzionamento dei processi di memorizzazione e delle

registrazioni e ove, necessario, per ripristinarne la corretta funzionalità.

Gli strumenti a disposizione consentono operazioni di verifica e di controllo delle procedure

articolate su sei diversi livelli operativi:

1. manutenzione e sicurezza dei lotti di documenti conservati;

2. verifica ciclica sui pacchetti di versamento e sugli oggetti in essa contenuti;

3. riversamenti, copie e backup di sicurezza ed esemplari di volumi per produzione di duplicati e

copie informatiche con intervento, nei casi previsti dalla legge, del Pubblico Ufficiale;

4. spostamento dei lotti su supporti esterni;

5. integrità degli archivi e soluzioni adottate in caso di anomalie;

6. registrazione degli eventi di gestione del sistema di conservazione, comprensivo delle anomalie

riscontrate e delle risoluzioni adottate per la loro rimozione.

Il RDC, di concerto con il Responsabile della Sicurezza, provvede a predisporre, nell’ambito del

piano generale della sicurezza, ai sensi dell’art. 8 del DPCM 3 dicembre 2013, il Piano della

Sicurezza del sistema di conservazione, nel rispetto delle regole previste dagli articoli da 31 a 36 del

DLgs 30 giugno 2003 n. 196 e dal disciplinare tecnico di cui all’allegato B del decreto, in coerenza

agli articoli 50-bis e 51 del CAD e dalle relative linee guida emanate dall’Agenzia per l’Italia

Digitale.

L’Agenzia per l’Italia Digitale, nell’intento di definire il percorso tecnologico a cui devono

attenersi, nel quadro degli standard tecnologici di valenza internazionale, i soggetti pubblici e

privati che svolgono attività di conservazione dei documenti informatici, con propria circolare del 5

marzo 2015 individua i seguenti scenari per la gestione dei rischi e la sicurezza informatica:

definizione dell’organizzazione interna (organigramma, ruoli, responsabilità);

descrizione del perimetro del sistema di conservazione (infrastruttura hardware e di rete);

verifica della conformità e miglioramento della sicurezza dei dati, quale identificazione delle

attività critiche o operative dell’organizzazione;

monitoraggio e controlli del funzionamento del sistema;

gestione delle politiche di sicurezza dei sistemi;

gestione degli incidenti di sicurezza e analisi dei rischi.

Il PdS si pone gli obiettivi primari di garantire, monitorare e controllare:

la sicurezza dei sistemi informativi a supporto del procedimento di memorizzazione;

l’integrità dei dati archiviati;

l’adozione di accorgimenti, soluzioni tecnico-organizzative, misure di reazione e contenimento

degli eventi imprevisti per il normale funzionamento dei servizi e delle funzioni istituzionali;

l’implementazione di infrastrutture hardware/software di attuazione della continuità operativa e

disaster recovery.

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Le attività di gestione sistemistica ed applicativa delle varie componenti del sistema sono descritte

nei paragrafi 7 e 8 dell’Allegato “SPECIFICITA’ TECNICO-OPERATIVE DELLA

CONVENZIONE” sottoscritta tra l’Ente produttore e il Gestore del Sistema di Conservazione.

16. PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI

16.1 Dati personali contenuti nei documenti conservati

La protezione dei dati personali contenti nei documenti conservati è sotto la responsabilità del RDC;

rispetto a tali dati esso agisce ai sensi dell’art. 29 e seguenti del DLgs 196/2003; i suoi compiti sono

specificati per iscritto nell’ambito della Convenzione di Servizio per la conservazione sottoscritta”

sottoscritta tra l’Ente produttore e il Gestore del Sistema di Conservazione in data 31.03.2015 prot.

n. 2931/01.04.2015 e 3102/07.04.2015 e relativo Allegato “SPECIFICITA’ TECNICO-

OPERATIVE DELLA CONVENZIONE”

16.2 Archivi contenenti dati personali per l’accesso al servizio di conservazione

La protezione dei dati personali degli utenti abilitati al servizio di conservazione è sotto la

responsabilità del RDC; sono memorizzati solo i dati e le informazioni relative ai profili dei soggetti

stessi necessari all’attivazione del servizio e alla creazione delle credenziali di accesso. Il

trattamento delle informazioni personali inserite è effettuato ai sensi della normativa in materia di

protezione dei dati di cui al DLgs n. 196/2003.

16.3 Modalità di protezione dei dati

Le misure di protezione adottate relativamente ai dati personali contenuti nei documenti destinati

alla conservazione e memorizzati in archivio sono conformi alle misure minime di sicurezza per il

trattamento dei dati personali disposte dal DLgs n. 196/2003 (Codice Della Privacy) e relativo

allegato B disciplinare tecnico. Le procedure adottate sono descritte nel Pds (ex DPS).

17. DISPOSIZIONI FINALI

17.1 Rinvio e richiami

Per quanto non espressamente previsto e disciplinato dal presente Manuale si rimanda a quanto

disposto dalla vigente normativa nazionale riportate nei paragrafi precedenti e dalle norme interne

di riferimento delle strutture organizzative coinvolte nel processo tecnico-operativo del sistema di

conservazione.

18. ALLEGATI

18.1 Allegato “SPECIFICITA’ TECNICO-OPERATIVE DELLA CONVENZIONE” per la

Conservazione digitale dei documenti informatici;

18.2 Allegato Grafico 1

DPCM 3 dicembre 2013 e 13 novembre 2014 GLOSSARIO/DEFINIZIONI”;

18.3 Allegato Grafico 2

DPCM 3 dicembre 2013 e 13 novembre 2014 “FORMATI”;

18.4 Allegato Grafico 3

DPCM 3 dicembre 2013 e 13 novembre 2014 “STANDARD E SPECIFICHE

TECNICHE”;

18.5 Allegato Grafico 4

DPCM 3 dicembre 2013 e 13 novembre 2014 “SPECIFICHE TECNICHE DEL

PACCHETTO DI ARCHIVIAZIONE”;

18.6 Allegato Grafico 5

DPCM 3 dicembre 2013 e 13 novembre 2014 “METADATI”.