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17ID041
COMUNE DI NEVIANO DEGLI ARDUINI
(PROVINCIA DI PARMA)
COP NEVIANO_ESEC.dwg
RG
Novembre 2017
Lorenza Golinelli architetto
Alberto Ricci Petitoni ingegnere
06
05
04
03
02
01
approvato daaggiornamentodatarevisione
I-dea srl
Via Cavour, 37 - 40026 Imola (Bo)
Tel. 0542 26945
Fax 0542 35288
email: [email protected]
COMMITTENTE:ELABORATO:
commessa n° :
Responsabile del progetto:
Progettisti: Alberto Ricci Petitoni ingegnere Michela Mongardi ingegnere
Lorenza Golinelli architetto Giulia Bettini ingegnere
Lorenza Tagliaferri ingegnere
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Stampato il: 29/03/2017
RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI IMPIANTI
DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA DEL COMUNE DI NEVIANO DEGLI ARDUINI (PR)
PROGETTO ESECUTIVO
Relazione generale
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INDICE
1. PREMESSA............................................................................................................................................... 2
1.1. Obiettivi del progetto ................................................................................................................... 2 2. ANALISI DELLO STATO DI FATTO ...................................................................................................... 2
2.1. Metodologia di rilievo ................................................................................................................... 3 2.2. Analisi generale dello stato di fatto .......................................................................................... 4 2.3. Rilievo infrastrutture elettriche .................................................................................................. 4 2.4. Criticità di tipo energetico ........................................................................................................... 9 2.5. Criticità relative alla sicurezza ................................................................................................. 10
3. PROPOSTA PROGETTUALE ................................................................................................................. 11 3.1. Sostituzione armature stradali ................................................................................................ 11 3.2. Utilizzo degli alimentatori elettronici dimmerabili ............................................................... 12
4. RISPARMIO ENERGETICO .................................................................................................................. 12 5. CONCLUSIONI ...................................................................................................................................... 14
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1. PREMESSA
La presente relazione tecnica è relativa al progetto esecutivo sugli impianti di pubblica illuminazione del Comune di Neviano degli Arduini (PR) relativamente a:
fornitura e posa in opera di nuovi apparecchi illuminanti stradali cut-off in sostituzione degli apparecchi esistenti comprensivi del sistema di riduzione di flusso luminoso.
1.1. Obiettivi del progetto
Gli obiettivi del presente progetto sono i seguenti: diminuzione dei consumi elettrici e quindi delle emissioni di CO2 e di gas climalteranti
rispetto al progetto dell’Amministrazione Comunale; diminuzione dell’inquinamento luminoso, adottando una tecnologia di apparecchi
totalmente schermati contro la dispersione della luce (apparecchi ‘full cut-off’) seguendo la Legge Regionale Emilia Romagna 19/2003 "Norme in materia di riduzione dell’inquinamento luminoso e di risparmio energetico", tale obiettivo è stato perseguito tramite: 1. impedire ai corpi illuminanti di inviare direttamente luce orizzontalmente o verso
l’alto; 2. non sprecare la luce direzionandola al di fuori dell’area da illuminare; 3. evitare di sovrailluminare, quindi attenersi ai livelli di illuminamento/luminanza
necessari; 4. poter diminuire fortemente o spegnere le luci quando l’area non è utilizzata
(conformemente alle norme sulla circolazione); 5. limitare fortemente la luce “blu”, quindi per le sorgenti a led non superare i 3000 K.
certificabilità dei risultati ambientali e delle riduzioni di consumo, in coerenza con quanto richiesto dalle certificazioni ambientali, dal PAES comunale e dal mercato dei certificati bianchi;
ammodernamento, messa a norma e prolungamento della vita della rete di pubblica illuminazione.
2. ANALISI DELLO STATO DI FATTO
Il rilievo dello stato dell’impianto di pubblica illuminazione è uno strumento che permette all’Amministrazione Comunale di valutare la consistenza dei propri impianti, delle problematiche esistenti e dell’effettivo e oggettivo risparmio che è possibile attuare con gli interventi futuri e diventa uno strumento indispensabile per operare le scelte in base alle proprie risorse finanziarie e ai risultati che si vogliono assicurare ai cittadini.
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L’esame dello stato di fatto è stato eseguito analizzando le parti fuori terra costituenti un impianto (quadri elettrici, linee, punti luce, sostegni,…). Dalla valutazione dello stato di fatto dei suddetti componenti è possibile delineare una serie di interventi indirizzati al risparmio energetico e all’ottimizzazione dei consumi e successivamente ad un ristrutturazione più raffinata degli impianti. L’attuale illuminazione interessa tutto il centro abitato di Neviano (Pr) e delle frazioni e località sparse lungo tutto il territorio ed è costituita nella maggior parte dei casi da punti luce stradali e di punti luce di arredo in stile. Nella cartografia allegata si potrà individuare l’ubicazione di ogni singolo punto luce e di ogni singolo quadro elettrico che è stato numerato.
2.1. Metodologia di rilievo
Una buona progettazione ed un’attenta analisi energetica, non possono prescindere da un accurata conoscenza dello stato di fatto. Particolare attenzione e cura è stata posta nel cercare di estrapolare in maniera dettagliata tutte le informazioni relative ad ogni singolo punto luce presente nel territorio. La campagna di indagini ha riguardato un sopralluogo puntale atto ad individuare le condizioni di ogni singolo corpo illuminante, dei quadri elettrici presenti per impianto e della tipologia di linea elettrica e abbiamo ricostruito la potenza di ogni singola lampada. Il rilievo ha considerato : Rilievo e censimento di tutte le caratteristiche e dei materiali, comprensivi dello stato di
conservazione di: Censimento punti luce (tipologia apparecchio, lampada, potenza, ecc.); Censimento sostegni (tipologia, condizioni, ecc.); Localizzazione di tutti i quadri elettrici Schema planimetrico con punti luce.
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Tutte le informazioni sono state raccolte in una tabella dati dal quale poi si è provveduto a fare un estrapolazione dei dati suddivisi per tipologie di lampade, per tipologie di armature o di sostegni. Un rilievo di un impianto di illuminazione pubblica risulta sempre molto difficoltoso in quanto si tratta sempre di impianti molto estesi e con molte parti difficilmente accessibili. Nelle colonne si riportano il numero di punto luce che trova una diretta corrispondenza con il rilievo riportato graficamente nelle tavole in dwg; a seguire il numero del quadro elettrico e le informazioni relative ai sostegni suddivisi per tipologia: palo alto acciaio verniciato, palo alto con sbraccio etc; nella colonna successiva ci sono le informazioni relative ai corpi illuminanti: armatura stradale aperta, prismatizzata, lanterna in stile storico etc, la lampada utilizzata e la potenza.
2.2. Analisi generale dello stato di fatto
Con il seguente paragrafo si intende descrivere l’analisi puntuale e dettagliata effettuata nel Comune. I dati verranno rappresentati mediante grafici per assicurare un’immediata e semplice lettura dei risultati (in Allegato saranno riportate le tabelle numeriche) e si distinguono in:
tipologie dei corpi illuminanti; tipologie dei sostegni; tipologie e potenze delle lampade.
L’attuale illuminazione interessa tutto il centro abitato di Neviano (Pr) ed è costituita nella maggior parte dei casi da punti luce stradali e di punti luce di arredo in stile. I dati principali sono:
n.75 Quadri di comando; n.416 sostegni; n.432 corpi illuminanti; Potenza media a punto luce138 W Potenza impegnata totale: 59.80 kW Consumo energetico: 301.084,82 kWh/anno
Di tali punti luce n.17 sono di proprietà di ENEL So.le, di cui la maggioranza si possono già demolire in quanto realizzati in aree in cui sono già presenti anche punti luce dI proprietà comunale (es. loc. Massari, e via Fondovalle zona sud).
2.3. Rilievo infrastrutture elettriche
Rilievo e censimento di tutte le caratteristiche e dei materiali, comprensivi dello stato di conservazione di: Distribuzione elettrica (quadri); Censimento punti luce (tipologia apparecchio, lampada, potenza, ecc.); Censimento sostegni (tipologia, , ecc.); Schema planimetrico con punti luce;
Le principali evidenze riscontrate sono: 1. lo stato buono del 75% dei corpi illuminanti e relativi sostegni; 2. la presenza del 31% di lampade ancora al mercurio (Hg) aventi scarsa efficienza luminosa
e problematiche legate allo smaltimento in quanto altamente inquinanti; 3. elevato numero di quadri elettrici in relazione ai punti luce che potrebbe essere ottimizzato;
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4. il mancato adeguamento dei corpi illuminanti alla Legge Regionale n.19/2003 sul risparmio energetico e lotta all’inquinamento luminoso.
Dalle tabelle riepilogative dei punti luce si sono ricavati i seguenti grafici principali che riportano in percentuale rispettivamente: 1. le tipologie dei corpi illuminanti; 2. le tipologie e potenze delle lampade; 3. le tipologie dei sostegni;
Le tipologie dei corpi illuminati presenti non sono molte soprattutto a livello di corpi illuminanti di arredo.
Di seguito la legenda che riassume le differenti tipologie con i quali sono state identificati i corpi illuminanti:
1%
75%
16%
8%
Tipologia dei corpi illuminanti esistenti
Aplique
Armature stradali
Arredo urbano
Proiettori
ASP armatura stradale coppa prismatizzata
ASC armatura stradale cut-off
ASA armatura stradale aperta
LA punto luce arredo
LSS punto luce stile storico
P proiettore
AS armatura sospensione
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Dall’analisi risulta che il 76% del totale è costituito da armature non a norma con la L.R. n.19/2003 e nella maggioranza dei casi sono armature prismatizzate o addirittura aperte.
Figura 1: Esempio di corpo illuminante di arredo, ma non a norma con la legge regionale
76%
24%
Stato di fatto ‐ Conformità alla L.R. 19/2003
C.I. conforme
C.I. non conforme
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Le lampade sono state suddivise in base alla tipologia :
Dall’analisi risulta che ancora il 59% circa del totale è costituito da lampade al mercurio, quindi altamente inquinanti e a bassa efficienza, mentre il 27% da lampade al sodio alta pressione; da notare che il 5% dei corpi illuminanti sia gia con lampade a LED. I rilievi hanno evidenziato la presenza di sostegni quasi sempre in acciaio zincato o verniciato nelle zone residenziali e artigianali, sostegni in stile (pali in ghisa) per il centro storico, sbracci a parete e sostegni in acciaio verniciato o zincato per gli impianti isolati e sostegni bassi con punti luce di arredo per le aree verdi. La maggioranza dei sostegni sono in condizioni accettabili anche se da verniciare, mentre in alcune zone, specialmente in via Verdi e in alcune frazioni, risultano in condizioni precarie e sono da sostituire. Le tipologie dei sostegni sono state suddivise in:
INC incasso a terra MEN mensola in stile in ghisa a parete
PACAV palo alto cimapalo verniciato PACAZ palo alto cimapalo in accaio zincato PACSF palo alto calcestruzzo sbraccio in ferro PASAV palo alto con sbraccio verniciato PASAZ palo alto con sbraccio in accaio zincato PBCAV palo basso cimapalo acciaio verniciato PBCAZ palo basso cimapalo acciaio zincato PBSAV palo basso con sbraccio acciaio verniciato
SM sbraccio a muro
2%
59%7%
5%
27%
0%
Tipologia delle sorgenti esistenti
FLC
HG
JM
LED
SAP
SBP
FLC Fluorescente compatta
HG Mercurio
JM ioduri metallici
LED Led
SAP sodio alta pressione
SBP sodio bassa pressione
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Dall’analisi risulta che il 56% circa del totale è costituito da sostegni alti in acciaio verniciato o zincati e poi da pali alti in cemento (14%), di sostegni a muro (15%), infine si nota una bassa presenza di pali bassi (11%).
Figura 3: Esempio di sostegno alto con sbraccio in acciaio
4%
0%
9%
21%
14%4%
22%
5%
6%0% 15%
Tipologia dei sostegni esistenti
INC
MEN
PACAV
PACAZ
PACSF
PASAV
PASAZ
PBCAV
PBCAZ
PBSAV
SM
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I quadri elettrici sono principalmente di due tipologie: Quadri di comando e alimentazione monofasi tradizionali con fornitura di energia elettrica entro apposito bauletto separato; Quadretti a parete con interruttore e/o teleruttore comandati da sensore crepuscolare e direttamente dalla linea di distribuzione di energia elettrica con fornitura a forfait. I quadri in generale non sono in buone condizioni in quanto spesso mancano gli interruttori differenziali, inoltre non sono mai presenti dispositivi per la riduzione del flusso luminoso. Solo un quadro presenta una fornitura trifase, quello del centro abitato di Solignano, e rispetto ad altri impianti la caratteristica principale di Solignano è l’altissimo numero di quadri rispetto ai punti luce presenti, causa anche la conformazione del territorio, ampio e con tantissime località e frazioni sparse. Le linee dorsali di alimentazione degli impianti sono in parte del tipo interrato entro cavidotti in materiale plastico o cementizio e a volte anche direttamente interrate, ed in parte aeree fascettate su palo o a muro soprattutto nelle case sparse. Dai rilievi effettuati le linee interrate ad eccezione di alcune zone indicate in seguito, sono in condizioni sufficienti con cavi tipo FG7R o FG7OR o N1VVK , mentre spesso sono presenti linee aeree su sostegni in condizioni molto precarie. Sono presenti casi di dorsali interrate in cui, causa successivi interventi sul manto stradale, non si ha più l’accessibilità dei pozzetti di derivazione ai singoli punti luce o addirittura tratti di strada in cui la linea risulta direttamente interrata senza cavidotto, ad esempio in via Verdi.
Lo stato di conservazione delle infrastrutture interrate risulta discreto, con cavidotti che a parte pochi casi consentono il regolare sfilaggio delle linee. Per alcuni cavidotti non è stato possibile verificare lo stato generale delle condutture in quanto spesso i pozzetti non sono risultati apribili in quanto o asfaltati o cementati. Per quelli ispezionabili non sono risultate particolari problematiche, essi risultano utilizzabili e con tubazioni in materiale plastico o cementizio di diametro adeguato, i pozzetti sono in conglomerato cementizio armato con botole in ghisa o in cemento, i plinti sono di tipo prefabbricato o a volte gettati in opera.
2.4. Criticità di tipo energetico
Il risparmio energetico nel campo dell’illuminazione pubblica rappresenta forse l’obbiettivo principale che ciascuna Amministrazione sta tentando di raggiungere per ridurre le spese della bolletta energetica. La regione Emilia Romagna con la Legge n.19/2003 e relativa direttiva applicativa prescrive l’uso di lampade ad alta efficienza e l’utilizzo di regolatori del flusso luminoso per la riduzione dei consumi energetici durante le ore notturne cioè dopo le ore 23.00. Dai rilievi effettuati si è potuto constatare la presenza di molti apparecchi che non risultano efficienti in quanto:
i corpi illuminanti sono nella maggior parte dei casi armature stradali prismatizzate che diffondono parte della luce verso l’alto e non sulla sede stradale;
i corpi illuminanti di arredo sono anch’esse nel maggior parte sfere o tali per cui c’è una dispersione del flusso luminoso;
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molti corpi illuminanti sia d’arredo che stradali montano lampade ad bassa efficienza energetica come lampade al mercurio.
Inoltre, la scarsa pulizia dei corpi illuminanti rende gli impianti ancora meno efficienti nel rapporto energia consumata / flusso luminoso efficace. In nessun impianto è presente il regolatore di flusso per la riduzione durante le ore notturne del flusso luminoso. Per quanto riguarda l’inquinamento luminoso si è potuto constatare la presenza della maggior parte degli apparecchi che presentano non conformità quali:
corpi illuminanti nella maggior parte dei casi armature stradali prismatizzate e quindi non in regola con la L.R. sull’inquinamento luminoso (flusso luminoso nell’emisfero superiore eccedente 0.49cd/kLm;
corpi illuminanti di arredo non a norma in quanto con la lampada in vista e chiusura in vetro prismato per lo stesso motivo del punto precedente.
2.5. Criticità relative alla sicurezza
Per quanto riguarda la sicurezza degli impianti le criticità principali sono le seguenti: Quadri di comando e protezione
Strutture di contenimento dei quadri elettrici obsolescenti, deteriorate a volte cadenti. Mancanza di protezione interna contro i contatti diretti (plexiglass di protezione o
contenitore in PVC; Mancanza in alcuni quadri del interruttore differenziale per la protezione contro i contatti
indiretti; Elementi dei quadri elettrici (interruttori di protezione, crepuscolari, fusibili, timer ecc.)
obsoleti, sfiammati ed in alcuni casi anche mancanti; Linee di alimentazione
cavi elettrici aerei aggrovigliati tra di loro o non autoportanti sospesi senza cavetto/fune portante;
cavi di sezione non adeguata ai carichi; giunti non realizzati a regola d’arte che possono provocare dispersioni e malfunzionamenti;
linee direttamente interrate o entro cavidotti ma non più sfilabili. Sostegni
Sostegni o sbracci da sostituire; Sostegni in gran parte da verniciare,
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3. PROPOSTA PROGETTUALE
Considerando che non sarebbe realistico proporre al Comune tutti gli interventi radicali necessari per la ristrutturazione completa di quasi la totalità degli impianti in relazione agli elevati costi da sostenere, ci si è posto il problema di affinare il più possibile lo stato degli impianti esistenti tramite un’accurata campagna di rilievi e misure, per individuare il giusto equilibrio tra gli interventi inderogabili e quelli necessari per il risparmio energetico Il progetto è stato redatto secondo le ultime direttive italiane ed europee in materia di risparmio energetico e di lotta all’inquinamento luminoso, coniugando il risparmio energetico con il miglioramento della sicurezza per le persone e i veicoli adeguando i livelli di luce alle norme vigenti, mettendo in sicurezza gli impianti anche dal punto di vista elettrico e statico. Gli interventi di riqualificazione degli impianti di illuminazione si suddividono in:
Adeguamento e messa a norma dal punto di vista elettrico e statico, come adeguamento dei corpi illuminanti aperti, sostituzione delle tesate e sostegni in cattive condizioni statiche, sistemazione dei quadri di comando;
Interventi per il risparmio energetico: sostituzione dei punti luce presenti con punti luce a LED; sostituzione di punti luce poco performanti con altri che garantiscono una migliore efficienza luminosa;
INTERVENTI IN PROGETTO QUANTITA’
Corpi illuminanti esistenti da sostituire 870
3.1. Sostituzione armature stradali
Con tale intervento si è prevista la sostituzione delle armature stradali esistenti in quanto non a norma dal punto di vista elettrico, meccanico, di risparmio energetico e inquinamento luminoso con nuove armature stradali. La potenza delle lampade varia in funzione della tipologia di strada e del livello di illuminamento richiesto dalla norma UNI 11248 ed. 2016, le taglie di lampade utilizzate sono indicate nelle tavole.
I punti luce in progetto sono realizzati da componenti in classe II e cablati per led, saranno dotati di alimentatori elettronici dimmerabili e le tipologie utilizzate sono le seguenti:
Armature stradali: armature stradali marca AEC mod. I-TRON o equivalenti (si veda il capitolato per l’equivalenza illuminotecnica);
Corpi illuminanti di arredo marca AEC mod. ARMONIA o equivalenti (si veda il capitolato per l’equivalenza illuminotecnica)
I nuovi punti luce a LED sono tutti previsti con temperatura di colore da 3000K, così come richiesto dalle nuove normative in via approvazione a livello europeo (vedi pr norma EN13201-5 “Energy Requirements in public lighting” e per adeguarsi alla norma sulla sicurezza fotobiologica EN 62471 dei prodotti a led.
I corpi illuminanti sono alimentati a 525mA per avere la massima durata di vita e la migliore efficienza luminosa.
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3.2. Utilizzo degli alimentatori elettronici dimmerabili
Gli alimentatori elettronici dimmerabili riducono il flusso luminoso secondo una curva preprogrammata impostata con una riduzione del 30% del flusso alle ore 23.00 per i periodi in cui vige l’ora solare e alle ore 24.00 per i peiodi in cui vige l’ora legale, fino allo spegnimento degli impianti.
4. RISPARMIO ENERGETICO
Tutti i corpi illuminanti sono di primarie marche e hanno caratteristiche performanti e di durabilità, oltre che di estetica gradevole, infatti sono garanti dai produttori per 5 anni. Sono tutti di classe IPEA A+ o maggiore, e dotati di LED ad alta prestazione e con temperatura di colore 3000K.
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STUDIO DI FATTIBILITA' TECNICO‐ECONOMICO: ANALISI ENERGETICA
DATI COMUNE DI NEVIANO DEGLI ARDUINI
Superficie (Kmq) 105.96
Popolazione (Istat 31/12/2010) 3,714
Densità (ab./Kmq) 35.05
DATI ANALISI ENERGETICA
Ore tot 4,200
Ore Piena potenza 2,088
Ore riduzione 6h 2,112
Coeff. Perdite SAP 1.17
Coeff. Perdite LED 1.08
Coeff. Perdite ALTRE SORGENTI 1.20
% Riduzione 0.30
STATO DI FATTO
N tot quadri esistenti 165
N tot punti luce esistenti 1,241
Potenza media (W) 124.07
Potenza totale installata (kW) 153.97
Consumo di energia annuo (kWh/anno) 652,792.32
Consumo energetico annuo per abitante (kWh/ab) 175.77
STATO DI PROGETTO
N tot quadri esistenti 165
N tot punti luce esistenti 1,260
Potenza media (W) 60.59
Potenza totale installata (kW) 76.34
Consumo di energia annuo (kWh/anno) 283,734.04
Consumo energetico annuo per abitante (kWh/ab) 76.40
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RISPARMIO ENERGETICO
Consumo annuo di energia stato di fatto (kWh/anno) 652,792.32
Consumo annuo di energia post opera (kWh/anno) 283,734.04
Risparmio di energia annuo (kWh/anno) 369,058.29
Risparmio energia (%) 56.5%
Coeff. Di trasformazione (1 tep = 5350 kWh/anno) 5,350
Consumo in tep stato di fatto 122.02
Consumo in tep stato di progetto 53.03
Risparmio in tep 68.98
Coeff. Di trasformazione (1 Kg CO2 = 0,403 kWh/anno) 0.40
Consumo di CO2 stato di fatto 263,075.31
Consumo di CO2 stato di progetto 114,344.82
Risparmio di CO2 148,730.49 Sostituendo gli apparecchi illuminanti e installando armature di ultima generazione con ottiche dedicate è possibile conseguire un notevole efficientamento delle prestazioni dell’impianto che, a parità di risultati illuminotecnici, consentono di utilizzare sorgenti a minore potenza. Inoltre, ogni apparecchio installato o ricablato prevederà l’adozione di alimentatori elettronici dimmerabili con profili di riduzione del flusso e della potenza predeterminati. L’adozione di alimentatori elettronici in sostituzione degli elettromagnetici, permette di ottenere un ulteriore risparmio. Viste le peculiarità del territorio, si prevede di installare su tutto il territorio lampade di ultima generazione a LED che permettono un risparmio di circa il 56.5% rispetto ai corpi illuminanti che vanno a sostituire. La somma di tutti questi interventi porta ad una riduzione del consumo annuo stimato da 652.792,32 kWh a 283.734,04 kWh Per il calcolo del risparmio energetico si è tenuto in conto prima di tutto del livello di luce e di luminanza previsto dalle norme. In particolare i calcoli illuminotecnici allegati redatti secondo le norme UNI1128 e EN 13201 sono stati sviluppati tenendo conto della classificazione stradale e successiva classificazione illuminotecnica con la scelta della categoria illuminotecnica di riferimento. Nella relazione di calcolo le schede dei calcoli illuminotecnici sono sviluppati per tipologie standard di strade, classe e quindi livelli di luce. Una volta classificate le strade e sviluppato il calcolo illuminotecnico vengono individuate le potenze di progetto da utilizzare poi per il calcolo del consumo energetico e quindi del relativo risparmio energetico. I coefficienti utilizzati per il calcolo dei consumi energetici sono i seguenti, desunti dal capitolato e dal disciplinare:
Ore di funzionamento 4200; Coefficiente per le perdite lampade a scarica 1,20 Coefficiente per le perdite lampade a LED 1,08
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Calcolo TEP (Tonnellate Equivalenti di Petrolio) Per il calcolo del risparmio energetico in TEP si fa riferimento al dato indicato dal FIRE (La Federazione Italiana per l'uso Razionale dell'Energia - FIRE - associazione tecnico-scientifica incaricata dal Ministero dello Sviluppo Economico) per cui il passaggio da kWh a TEP è determinato dalla seguente fattore di conversione: 1 TEP = 5.350 kWh. Partendo dal consumo energetico indicato al paragrafo precedente valutiamo i TEP corrispondenti convertendo l'Energia Primaria secondo i parametri di conversione sopra indicati. Calcolo Emissioni CO2 Per il calcolo delle emissioni di CO2e si deve partire dal consumo energetico indicato al paragrafo precedente. Di seguito si esplicita il calcolo effettuato, facendo riferimento alla metodologia di calcolo emissioni di CO2 legate al consumo e prelievo di energia elettrica da rete nazionale con il seguente fattore di conversione : 0,403 kg di CO2 /kWh. Per l’individuazione del coefficiente utile al calcolo delle emissioni di CO2 legate al consumo di energia elettrica si è fatto riferimento alle valutazioni realizzate da GHG Protocol che prende in considerazione il mix energetico nazionale. Da tale studio si evince che per il calcolo delle emissioni legate al consumo di energia elettrica acquistata sul mercato italiano il mix energetico nazionale è pari a 0,403 kg di CO2/kWh. La stima delle emissioni aggregate di gas serra (GHG) si basa sulla seguente relazione, riportata sul sito internet INEMAR Inventario Emissioni Aria Regione Lombardia: CO2e = Σi (GWPi * Ei) ; con CO2e = emissioni di CO2 equivalente espresse in t/anno; GWPi = "Global Warming Potential" coefficienti GWP da IPCC; Ei = emissioni di gas serra (GHG).
5. CONCLUSIONI
L’obiettivo che si intende raggiungere con gli interventi di riqualificazione proposti, non è quello del solo adeguamento alla normativa vigente in campo di sicurezza elettrica ma anche quello di raggiungere adeguati livelli di risparmio energetico in conformità alla L.R. 19/2003 e di fornire all’Amministrazione Comunale un servizio ottimizzato.