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COMUNE DI BUTERA Libero Consorzio di Caltanissetta RELAZIONE DI FINE MANDATO ANNI 2012 - 2017 (articolo 4 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n.149) 1

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COMUNE DI BUTERA

Libero Consorzio di Caltanissetta

RELAZIONE DI FINE MANDATO ANNI 2012 - 2017(articolo 4 del decreto legislativo 6 settembre 201 1, n.149)

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PARTE I - DATI GENERALI

1.1 Popolazione residente al 31-12-2012 - 4997 - P opolazione al 31/12/2016 4663

1.2 Organi politiciGIUNTA:Sindaco:Luigi CasisiAssessori: Giovanna Donzella. Luigi Vassallo, Adelaide Bonadonna, Ezio GiulianaCONSIGLIO COMUNALE:Presidente: Rocco ButtiglieriConsiglieri: Luigi Vassallo, Rocco Spiteri, Inzisa Stefano, Carmelo Labbate, Rocco Scichillone, Rosario Provinzano, Rocco Trainiti, FilippoBalbo, Tiziana Carbone, Sebastiano Di Martino, Andrea Labbate, Angelo Di Menza, Rocco Cammilleri, Silvio Scichilone.

1.3 Struttura organizzativaOrganigramma: indicare le unità organizzative dell' ente (settori, servizi, uffici, ecc...)Direttore:Segretario: 1Numero dirigenti: 5Numero posizioni organizzative:5Numero totale personale dipendente (vedere conto annuale del personale): 61 più 15 ex Puc personale a tempo determinato.

1.4 Condizione giuridica dell'ente:indicare se l'ente è commissariato, o lo è stato nel periodo del mandato e per quale causa, ai sensi dell'art.141 e 143 del TUOEL.L'Ente non è stato mai commissariato.

1.5 Condizione finanziaria dell'ente:indicare se l'ente ha dichiarato il dissesto finanziario, nel periodo del mandato, ai sensi dell'art.244 del TUOEL, o il predissesto finanziario aisensi dell'art.243-bis. Infine, indicare l'eventuale ricorso al fondo di rotazione di cui all'art. 243-ter, 243-quinques del TUOEL e/o delcontributo di cui all'art. 3-bis del D.L. n.174/2012, convertito nella legge n.213/2012.L'ente non ha dichiarato dissesto.

1.6 Situazione di contesto interno/esterno:descrivere in sintesi, per ogni settore/servizio fondamentale, le principali criticità riscontrate e le soluzioni realizzate durante il mandato (noneccedere le 10 righe per ogni settore).

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Analisi del contesto esterno

Il Comune di Butera pur enumerando una popolazione pari a 4.670 abitanti e 2451 concittadini iscritti AIRE che denota il fenomeno dellastorica notevole emigrazione che ha svuotato, oramai da decenni, di energie questa comunità, ha una estensione territoriale di una città dimedie dimensioni; conta infatti una superfice di 298,55 Kmq., figura al 39° posto nella classifica ita liana per estensione e al 9° posto nellaregione siciliana.Il territorio ricomprende siti di notevole rilevanza archeologico-paesaggistica, ad esempio “Muculufa”, o di valenza storica, il ”Castelloarabo-normano e quello di Falconara”. Tali peculiarità potrebbero porlo in una buona potenziale posizione nel contesto turistico siciliano, maforti ritardi e carenze infrastrutturali, nonché organizzative e nei servizi compromettono seriamente la capacità di valorizzare effettivamente ilvariegato complesso di beni storici e naturalistici presenti.Il sistema delle infrastrutture per la mobilità di persone e merci negli ultimi anni è stato incrementato con la ultimazione della S.S. n. 626Caltanissetta – Gela, di collegamento con l’autostrada Palermo – Catania; è stata creata la zona industriale di c.da Burgio che però a frontedegli investimenti comunitari stenta a decollare; sono sorti però alcuni complessi turistico-alberghieri nel litorale marino nelle c.de Tenutellae Faino-Falconara che costituiscono una boccata d’ossigeno per l’occupazione giovanile anche se stagionale.Rappresenta unitamente alla città di Gela l'unico sbocco a mare dell'intera provincia nissena.Allo stato, la situazione delle infrastrutture di trasporto è particolarmente critica.La rete viaria è costituita da strade statali e provinciali inadeguate rispetto alle moderne esigenze di mobilità. Le strade statali più importantisono: S.S. n. 115 sud occidentale sicula, nel tratto Gela Licata; S.S. n.190 che collega con Mazzarino e Gela; S.P. n.8 che collega con Gelae Mazzarino.

Popolazione- Popolazione legale - Censimento Anno 2011 n° 4.924- Popolazione residente alla fine del penultimo anno precedente (art. 156 D.Lvo267/2000) anno: ANNO 2015di cui: - maschi - femmine

n°n°n°

4.7542.3422.412

- Popolazione scolastica iscritta alle scuole dell’infanzia - Scuola primaria Scuola media inferiore Scuole medie superiori

n° 117

198116176

- Condizione socio-economica delle famiglie - livello bassoN. delle famiglie (31.12.2014) 2.055N. dei componenti per famiglia 2,34

Situazione socio-economicaIl P.I.L. pro capite nominale è particolarmente basso. La distribuzione settoriale delle imprese mette in rilievo le peculiarità della strutturaimprenditoriale: l'agricoltura rappresenta l'attività prevalente; diverse piccole aziende sono state realizzate anche e soprattutto da cittadiniresidenti nei paesi limitrofi; spicca fra tutte l'azienda vinicola Zonin; gli altri settori non raggiungono valori apprezzabili.

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L'occupazione si concentra nel settore primario e in quello dei servizi. Come sopra brevemente accennato, nel periodo estivo si registra unnotevole incremento dell’occupazione part time.La struttura economica pone in evidenza una dipendenza dall’impiego nel settore pubblico.Anche il lavoro sommerso e irregolare non raggiunge livelli significativi.A completamento di quanto detto in precedenza, bisogna anche evidenziare altre caratteristiche tipiche del sistema imprenditoriale locale:ridottissima dimensione delle imprese, che non facilita i processi di crescita e la capacità di competere sul mercato; carente capacità dicooperazione/collaborazione tra imprese, tanto più importante in presenza di ridotte dimensioni.Nell'illustrare la situazione socio-economica è doveroso che nessun significativo fenomeno di infiltrazione mafiosa nel tessuto socioeconomico e nella P.A., è mai emerso.

Analisi del contesto internoLa situazione istituzionale non è dissimile dagli altri enti locali di ridotte dimensioni, infatti in mancanza di risorse finanziarie sufficientivengono svolte le attività di ordinaria amministrazione e in un clima sfavorevole per la demotivazione del personale dovuta principalmente alblocco del turnover che ha privato l'ente del ricambio generazionale indispensabile nel tempo che ci tocca di vivere caratterizzato dalsistema informatico, ostico ad una burocrazia di ultracinquantenni; all'incertezza del futuro lavorativo per i dipendenti con contratto di lavoroa tempo determinato e per quelli a tempo parziale.Tutto questo incide sulla programmazione dell'Ente che risente pesantemente di tale desolante quadro di incertezza. Infatti non consente dioperare in prospettiva mediante programmi a medio e lungo termine, e l'attività posta in essere è limitata all'esercizio delle sole funzionifondamentali.L’Ente è caratterizzato da una struttura organizzativa costituita da 5 Settori.Settore 1: Affari generali, segreteria, contenzioso, servizi demografici ed elettorali, gestione alloggi popolari e Polizia Municipale.Settore 2: Finanziaria, Ragioneria ed Economato, Tributi Comunali.Settore 3: LL.PP., Ambiente, Protezione Civile. Edilizia ed Urbanistica.Settore 4: Solidarietà Sociale, Politiche della Famiglia, Pari Opportunità, Attività Culturali e Sportive, Istruzione.Settore 5: Sviluppo, Promozione Turistica del Territorio ed Attività Economiche e Produttive, Politiche Comunitarie.L'amministrazione èguidata dal Segretario Comunale.Relativamente al personale e alla sua qualificazione professionale, ai sistemi ed alle tecnologie adottate, si possono ritenere, allo statoattuale, non del tutto adeguati alle funzioni da assolvere, ferma restando la necessità di approntare le risorse necessarie per l'indispensabileaggiornamento.L'Ente ha, da alcuni anni, adottato, per quasi tutti i competenti processi decisionali, procedimenti informatici su piattaforma digitale dalmomento della proposta degli atti o dei provvedimenti fino alla loro approvazione, ivi incluse le fasi di impegno di spesa, liquidazione epubblicazione.

2. Parametri obiettivi per l'accertamento della con dizione di ente strutturalmente deficitario ai sens i dell'art.242 del TUOEL:indicare il numero dei parametri obiettivi di defic itarietà risultati positivi all'inizio e alla fine del mandato.

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Numero dei parametri obiettivi di deficitarietà risultati positivi all'inizio del mandato: 4Numero dei parametri obiettivi di deficitarietà risultati positivi alla fine del mandato dai dati di pre-consuntivo: 2.

PARTE II - DESCRIZIONE ATTIVITA' NORMATIVA E AMMINI STRATIVA SVOLTE DURANTE IL MANDATO

1. Attività Normativa:Indicare quale tipo di atti di modifica statutaria o di modifica/adozione regolamentare l'ente ha approvato durante il mandato elettivo.Indicare sinteticamente anche le motivazioni che hanno indotto alle modifiche.

Nessuna modifica statutaria è stata adottata dall'ente durante il periodo oggetto del mandato 2012/2017.Sono state adottate ed approvate, con deliberazione di consiglio comunale, le modifche regolamentari inerenti i tributi dell'ente e la gestionedel servizio rifiuti, in ottemperanza alle nuove disposizioni di legge.2. Attività tributaria

2.1 Politica tributaria locale. Per ogni anno di riferimentoNel 2012 le aliquote sono rimaste invariate rispetto all'anno precedente, con la sola eccezione del tasso di copertura della Tarsu passatoall'80% del costo del servizio.nel 2013 le gravi difficoltà dell'ente sono state affrontate con l'aumento delle aliquote dell'IMU, con la rimodulazione dell'addizionalecomunale con fasce di reddito del tutto identiche agli scaglioni di reddito previsti per l'imposta sulle persone fisiche e con l'inserimento di unafascia di esennzione per i redditi fino a € 13.000,00 euro annui.Naturalmente è stato elaborato un PEF che ha coperto il 100% dei costi relativi alla gestione dei rifiuti introducendo da subito i nuovi calcolicon la TARES.Nel 2014 sono state mantenute le aliquote dell'addizionale comunale all'Irpef, e con l'introduzione della Tasi e dell'Imu agricola sono staterimodulate le aliquote rispettivamente 1% per la Tasi, 8,5% per gli altri immobili e 8,6 per l'Imu agricola. E' stato elaborato un PEF che hacoperto il 100% dei costi relativi alla gestione dei rifiuti econdo le tariffe della Tares/Tari.Nel 2015 e nel 2016 sono rimaste invariate le aliquote, in osservanza alla legge di stabilita che ha previsto il blocco delle aliquote di tutti itributi locali ad eccezione di quelle avente natura patrimoniale e della Tari.2.1.1 ICI/IMU:

Aliquote ICI/IMU 2012 2013 2014 2015 2016

Aliquota abitazione principale 4,0000

Detrazione abitazione principale 200,00

Altri immobili 7,6000 10,6000 8,5000 8,5000 8,5000

Fabbricati rurali e strumentali (solo IMU) 7,6000 8,5000 8,5000

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2.1.2 Addizionale IRPEF:

Aliquote addizionale IRPEF 2012 2013 2014 2015 2016

Aliquota massima 0,4000 0,8000 0,8000 0,8000 0,8000

Fascia esenzione 13.000,00 13.000,00 13.000,00 13.000,00

Differenziazione aliquote NO SI SI SI SI

2.1.3 Prelievi sui rifiuti:

Prelievi sui rifiuti 2012 2013 2014 2015 2016

Tipologia di prelievo TARSU TARES TARES TARI TARI

Tasso di copertura 80,000 100,000 100,000 100,000 100,000

Costo del servizio procapite 166,28 168,05 198,06 170,99 162,24

3 Attività amministrativa

3.1 Sistema ed esiti e controlli interni:analizzare l'articolazione del sistema dei controlli interni, descrivendo gli strumenti, le metodologie, gli organi e gli uffici coinvolti nell'attività aisensi degli articoli 147 e ss. del TUOEL.L'organizzazione, le metodologie e gli strumenti previsti dal sistema dei controlli interni del Comune di Butera viene disciplinato in attuazionedel disposto di cui al capo III, titolo VI, del D.Lgs. n. 267/2000 (TUEL) e dello statuto comunale, in deroga a quanto previsto dal D.Lgs. n.286/1999 ed in ossequio, invece, al principio di separazione tra funzioni di indirizzo e compiti gestionali, in proporzione alle risorsedisponibili, ed al fine di garantire conformità, regolarità, correttezza, economicità, efficienza ed efficacia all’azione dell’Ente.Il sistema, in considerazione della dimensione demografica del Comune di Butera, risulta articolato nelle seguenti tipologie di controllo: a) diregolarità amministrativa e contabile, b) di gestione, c) strategico , d) del permanere degli equilibri finanziari.Il sistema dei controlli interni è disciplinato tenendo conto di quanto previsto nei seguenti atti di organizzazione interna adottati dall’Ente: a)ciclo di gestione della performance di cui al vigente regolamento per il funzionamento degli uffici e dei servizi; b)sistema di valutazione dellaperformance del personale dipendente; c) regolamento di contabilità vigente; d)regolamento disciplinante l’organizzazione ed ilfunzionamento del nucleo di valutazione/dell’organismo indipendente di valutazione della performance vigente.Il controllo di regolarità amministrativa e contabile ha lo scopo di garantire la legittimità, la regolarità e la correttezza dell'azioneamministrativa.

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Il controllo di gestione ha lo scopo di verificare l’efficacia, l'efficienza e l'economicità dell'azione amministrativa, al fine di ottimizzare anchemediante tempestivi interventi correttivi il rapporto tra obiettivi e azioni realizzate, nonché tra risorse impiegate e risultati.Il controllo strategico ha lo scopo di valutare l'adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, dei programmi e degli altristrumenti di determinazione dell'indirizzo politico, in termini di congruenza tra risultati conseguiti ed obiettivi predefiniti.Il controllo sugli equilibri finanziari ha lo scopo di garantire il costante monitoraggio degli equilibri finanziari della gestione di competenza,della gestione dei residui e della gestione di cassa, anche ai fini della realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica determinati dal patto distabilità interno.Il controllo è preventivo quando si svolge nella fase di formazione dell’atto; successivo quando interviene a seguito dell’intervenuta efficaciadell’atto che, di norma, segue alla sua pubblicazione.Il controllo di regolarità contabile è solo di tipo preventivo; quello di regolarità amministrativa è anche di tipo successivo.Nella fase di formazione delle proposte di deliberazione giuntali e consiliari, il responsabile del servizio competente per materia, avutoriguardo all’iniziativa o all’oggetto della proposta, esercita questa forma di controllo allorché rilascia il parere di regolarità tecnica attestante,ai sensi dell’articolo 49 del TUEL, la regolarità e la correttezza dell’azione amministrativa.Su ogni proposta di deliberazione che non sia mero atto di indirizzo deve sempre essere apposto il parere in ordine alla regolarità tecnica daparte del responsabile del servizio interessato; detto parere è richiamato nel testo della deliberazione ed allegato, quale parte integrante esostanziale, al verbale della stessa.Per ogni altro atto amministrativo, il responsabile del servizio procedente esercita il controllo di regolarità amministrativa nella fase disottoscrizione.Nella fase di formazione delle proposte di deliberazione giuntali e consiliari, il responsabile del servizio finanziario esercita questa forma dicontrollo allorché rilascia il parere di regolarità contabile attestante, ai sensi dell’articolo 49 del TUEL, la regolarità contabile dell’azioneamministrativa.Su ogni proposta di deliberazione giuntale e consiliare, che non sia mero atto di indirizzo e che comporti riflessi diretti o indiretti sullasituazione economico-finanziaria o sul patrimonio dell'ente, deve sempre essere richiesto il parere del responsabile del servizio finanziario inordine alla regolarità contabile; detto parere è richiamato nel testo della deliberazione ed allegato, quale parte integrante e sostanziale, alverbale della stessa.Nella formazione delle determinazioni e di ogni altro atto che comporti impegno contabile di spesa il responsabile del servizio finanziarioesercita il controllo di regolarità contabile attraverso l’apposizione del visto attestante la copertura finanziaria che viene allegato, quale parteintegrante e sostanziale, al provvedimento cui si riferisce.Il parere e l’attestazione previsti dai commi precedenti sono rilasciati, dal responsabile del servizio finanziario, entro tre giorni lavoratividall’acquisizione della proposta dell’atto corredata dal parere di regolarità tecnica, fatto salvo atti di particolare complessità.In caso di assenza dei soggetti di cui ai precedenti articoli 5 e 6 i controlli preventivi di regolarità amministrativa e contabile sono effettuati daisoggetti a ciò designati nel regolamento per il funzionamento degli uffici e dei servizi.In caso di assenza anche dei soggetti di cui al comma precedente i prescritti controlli sono svolti dal segretario comunale, in relazione allesue competenze.I soggetti di cui agli articoli precedenti rispondono, in via amministrativa e contabile, dell’attività di controllo effettuata e dei conseguenti pareririlasciati.Giunta e consiglio comunale, qualora non intendano conformarsi ai pareri di regolarità tecnica o contabile, devono darne adeguata

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motivazione riportata nel testo della deliberazione.Fermo restando la responsabilità dei soggetti di cui al precedente comma 1 i responsabili dei singoli procedimenti rispondono, a loro volta,della completezza dell’istruttoria e della regolarità e correttezza delle fasi procedimentali di loro competenza.Il controllo successivo di regolarità amministrativa viene svolto sotto la direzione del segretario comunale, con la collaborazione delpersonale dell’area affari generali e con il supporto esterno del revisore del conto.Il nucleo di controllo è unipersonale, composto dal solo segretario comunale; questi, peraltro, può individuare un secondo componente,rispondente al requisito di indipendenza come di seguito descritto, per l’esame di particolari categorie di atti che richiedano competenzetecniche specifiche.Il nucleo di controllo, come sopra costituito, può assegnare l’istruttoria dell’attività di controllo a personale, di qualifica adeguata,appartenente ad aree funzionali diverse da quella di cui al comma 1.Il controllo successivo è improntato al rispetto dei seguenti principi: a) indipendenza: del controllante rispetto agli atti sottoposti a controllo; b)imparzialità: sottoposizione a controllo di atti di tutte le aree e servizi in cui è suddivisa l’operatività dell’Ente; c) tempestività: il controllo deveessere svolto in tempi ragionevolmente ravvicinati rispetto alla data di adozione degli atti ad esso sottoposti; d)trasparenza: il controllo deveavvenire secondo regole chiare, condivise dai responsabili di servizio, ed in base a parametri predefiniti.Questa forma di controllo è organizzata al fine di perseguire i seguenti obiettivi: il costante monitoraggio delle procedure e degli atti adottatidall’Ente; il miglioramento della qualità complessiva degli atti amministrativi; la creazione di procedure omogenee e standardizzate, rivoltealla semplificazione ed all’imparzialità dell’azione amministrativa; il sollecito esercizio del potere di autotutela, da parte dei responsabili deiservizi interessati, in caso vengano ravvisati gravi vizi; lo svolgimento di un effettivo coordinamento dei servizi dell’Ente.Il nucleo di controllo sottopone a controllo successivo con cadenza, di norma, bimestrale le determinazioni di impegno di spesa, i contratti egli altri atti amministrativi dell’Ente tra cui, in particolare, gli ordinativi in economia, le ordinanze, le autorizzazioni e le concessioni di varianatura.La selezione degli atti da sottoporre a controllo viene svolta, con tecniche di campionamento adeguatamente motivate, anche di tipoinformatico; le tecniche adottate dovranno garantire l’effettiva casualità della selezione degli atti da sottoporre a controllo.L’attività svolta sotto la direzione del segretario comunale, in ogni caso, dovrà garantire: che in ogni esercizio vengano sottoposti a verificaatti amministrativi relativi a tutte le aree organizzative in cui è suddivisa l’operatività dell’Ente; che siano sottoposti a verifica, laddovepossibile, interi procedimenti amministrativi e non, esclusivamente, singoli atti; la verifica della regolarità dei procedimenti amministrativi, daintendersi come rispetto dei tempi, completezza dell’istruttoria, adeguatezza e correttezza del provvedimento conclusivo; la verifica delrispetto della normativa vigente, delle circolari e degli atti di indirizzo emanati dall’Ente.Entro il mese di gennaio, il segretario comunale, sentiti i responsabili di servizio, stabilisce un piano annuale dell’attività di controlloprevedendo, al suo interno, la sottoposizione a verifica di almeno il 10% delle determinazioni di impegno di spesa e dei contratti di importosuperiore a 10.000 euro, oltre ad un ragionevole numero di atti amministrativi pari, almeno, al 5% del numero totale.Al fine di garantire lo svolgimento imparziale dell’attività di controllo il segretario comunale presenterà, ad inizio esercizio, ai responsabili diservizio, l’attività di controllo programmata ed i parametri di riferimento o standards che verranno, da questa, utilizzati.Il segretario comunale descrive, in apposita relazione annuale, il numero degli atti e dei procedimenti esaminati, i rilievi sollevati ed il loroesito. La relazione si conclude con un giudizio sugli atti amministrativi prodotti da ciascuna area organizzativa dell’Ente e le relativeindicazioni rivolte ai responsabili delle stesse.Entro venti giorni dalla chiusura dell’esercizio, il segretario trasmette la relazione al presidente del consiglio comunale, all’organo di

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revisione, al nucleo di valutazione/organismo indipendente di valutazione della performance ed ai responsabili di servizio.Qualora, invece, nel corso dell’esercizio, l’attività di controllo permetta di riscontrare irregolarità, il segretario comunale emana le opportunedirettive al fine di consentire eventuali azioni correttive.Qualora, infine, il segretario comunale rilevi gravi irregolarità tali da perfezionare fattispecie penalmente sanzionate, trasmette appositarelazione all’ufficio competente per i procedimenti disciplinari, alla Procura presso la Sezione Regionale della Corte dei Conti ed alla Procurapresso il Tribunale.Il controllo di gestione è disciplinato dal vigente regolamento di contabilità; la natura, la tipologia, i parametri di riferimento degli obiettivigestionali da assegnare alle aree organizzative, invece, trovano la propria disciplina nel vigente sistema di valutazione permanente dellaperformance del personale dipendente.La disciplina del controllo di gestione riportata nel presente regolamento integra e sostituisce le parti, con essa incompatibili, presenti nelvigente regolamento di contabilità.Il controllo di gestione assume le caratteristiche del controllo funzionale riferito all’intera attività dell’Ente, rivolto al perfezionamento emigliore coordinamento dell’azione amministrativa, con il fine di conseguire maggiore efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa,nonché maggiore economicità della spesa pubblica locale.La procedura del controllo di gestione viene svolta, sul piano temporale, in concomitanza allo svolgimento dell’attività amministrativa che hala funzione di orientare; detta forma di controllo, inoltre, è rivolta alla rimozione di eventuali disfunzioni dell’azione dell’Ente ed alperseguimento dei seguenti risultati: il raggiungimento degli obiettivi con modalità più efficaci ed efficienti, in tempi minori, tenendo contodelle risorse disponibili; l’imparzialità ed il buon andamento dell’azione amministrativa; il grado di economicità dei fattori produttivi.Il direttore generale, se nominato, o il segretario comunale organizza e dirige il controllo di gestione e ne è responsabile.Salvo diversa deliberazione della giunta comunale, il personale dell’area finanziaria svolge le attività relative al controllo di gestione, ed inparticolare: l’attività di supporto nella definizione degli obiettivi gestionali proponendo opportuni indicatori di efficacia, efficienza edeconomicità in relazione ai risultati attesi; l’attività di progettazione dei flussi informativi del processo di controllo; la predisposizione e latrasmissione dei report del controllo.Il controllo di gestione ha come orizzonte temporale l’esercizio; conseguentemente assume quale documento programmatico di riferimento ilPiano Esecutivo di Gestione (P.E.G.) il quale, a sua volta, deve essere approvato in coerenza con il bilancio di previsione e con la relazioneprevisionale e programmatica; nel P.E.G. sono unificati, organicamente, il Piano Dettagliato degli Obiettivi (P.D.O.) ed il Piano dellaPerformance.Il controllo si sviluppa nelle seguenti fasi: la fase di predisposizione ed approvazione, da parte della giunta comunale, del Piano Esecutivo diGestione, come sopra descritto, il quale deve prevedere, con riferimento agli obiettivi gestionali assegnati a ciascun servizio in cui sonosuddivise le aree funzionali dell’Ente, indicatori di qualità e quantità adeguati, target e parametri economico-finanziari; la fase di rilevazionedei dati relativi ai costi ed ai proventi, nonché ai risultati raggiunti in riferimento agli obiettivi assegnati ai singoli servizi e centri diresponsabilità; la fase di valutazione dei dati sopra riportati in rapporto ai valori ed agli obiettivi attesi dal P.E.G., al fine di verificare lo statodi attuazione e misurare l’efficacia, l’efficienza e il grado di convenienza economica dell’azione intrapresa da ciascun servizio; la fase dielaborazione di, quantomeno, un referto riferito all’attività complessiva dell’Ente ed alla gestione dei singoli servizi e centri di costo nel corsodell’esercizio, di norma predisposto in occasione delle verifiche intermedie, previste dal vigente sistema di valutazione della performance delpersonale dipendente, da parte del nucleo di valutazione/organismo indipendente di valutazione della performance e, in ogni caso, primadella verifica consigliare circa lo stato di attuazione dei programmi di cui all’art. 193 del TUEL; la fase di elaborazione, sulla scorta di quanto

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previsto alla lettera precedente, degli eventuali interventi correttivi da intraprendere; la fase di accertamento, al termine dell’esercizio, delgrado di raggiungimento degli obiettivi assegnati, dei costi riferiti a ciascun servizio e centro di costo e, laddove possibile, dei costi riferiti aciascuna unità di prodotto.Le attività di cui alla lettera f) del comma precedente sono riportate nel referto conclusivo circa l’attività complessiva dell’Ente, di ciascunservizio e centro di costo, che viene predisposto a seguito dell’acquisizione, da parte della struttura operativa, della relazione finale elaboratadai vari responsabili di area organizzativa; detto referto, così come quello di cui alla precedente lettera d), viene trasmesso ai responsabili diservizio, al nucleo di valutazione/organismo indipendente di valutazione della performance ed alla giunta comunale per quanto dicompetenza.Il referto conclusivo del controllo di gestione viene trasmesso alla sezione regionale di controllo della Corte dei Conti.Il controllo strategico è disciplinato dal presente regolamento.La disciplina del controllo strategico riportata nel presente regolamento integra e sostituisce le parti, con essa incompatibili, presenti nelvigente regolamento disciplinante l’organizzazione ed il funzionamento del nucleo di valutazione/organismo indipendente di valutazione dellaperformance e nel vigente sistema di valutazione della performance del personale dipendente.L'attività di controllo strategico riguarda la verifica dell'adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, dei programmi edegli altri strumenti di determinazione dell'indirizzo politico, in termini di congruenza tra risultati conseguiti ed obiettivi predefiniti.Il controllo strategico ha un orizzonte temporale di medio - lungo periodo; conseguentemente assume quali atti programmatici di riferimentole linee programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato di cui all’articolo 46 comma 3 del TUEL, ilpiano generale di sviluppo menzionato all’art. 165 comma 7 del TUEL e, soprattutto, la relazione previsionale e programmatica di cui all’art.170 del TUEL.L'attività di controllo strategico supporta quella di programmazione strategica; di conseguenza, la stessa è affidata a strutture che rispondonodirettamente agli organi di indirizzo politico amministrativo.L’unità preposta al controllo strategico opera sotto la direzione del segretario comunale o del direttore generale, se nominato, ed ècomposta, oltre ai summenzionati soggetti, dai componenti il nucleo di valutazione/organismo indipendente di valutazione della performancedel personale dipendente.Svolge attività di segreteria e di supporto dell’unità, come sopra costituita, il personale dell’area affari generali individuato dal segretariocomunale/direttore generale.L'attività di controllo strategico deve verificare l'effettiva attuazione delle scelte contenute nelle linee programmatiche di mandato, nellarelazione previsionale e programmatica e negli altri atti di indirizzo politico.L'attività consiste nell'analisi preventiva e successiva della congruenza e degli scostamenti tra le finalità normativamente previste, gli obiettiviprefissati e le risorse umane, strumentali e finanziarie assegnate, nonché nella rilevazione di eventuali fattori ostativi e delle eventualiresponsabilità della mancata attuazione dei piani e programmi.L’unità addetta al controllo riferisce direttamente all'organo di indirizzo politico, entro il 15 settembre di ogni anno ed a conclusionedell'esercizio, le risultanze delle analisi effettuate; in tale occasione l’unità predispone apposita relazione che deve contenere l’indicazionedei possibili rimedi nel caso di mancata, totale o parziale, attuazione degli atti di indirizzo politico.La struttura addetta al controllo strategico effettua in via preventiva: il controllo sulla coerenza tra le linee programmatiche di mandato, glialtri atti di indirizzo politico e la relazione previsionale e programmatica e tra quest'ultima e la pianificazione operativa rappresentata dalPiano Esecutivo di Gestione (P.E.G.); il controllo sulla fattibilità di programmi e progetti e la congruenza tra obiettivi e risorse assegnate.

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In sede consuntiva la struttura svolge un ruolo di supporto nella valutazione del personale di vertice della struttura burocratica in merito allemodalità utilizzate, concretamente, nell’attuazione di piani e programmi adottati dagli organi dell’Ente.La struttura addetta al controllo strategico collabora alla stesura del bilancio di mandato da effettuare, in via intermedia, alla fine del primotriennio e, in via definitiva, alla fine del mandato stesso.Nel bilancio di mandato deve essere effettuata la valutazione dei risultati raggiunti in relazione alle linee programmatiche di mandato, deveessere data adeguata motivazione circa le modifiche apportate, nel corso del mandato, rispetto al programma amministrativo presentatononché, nel caso in cui sia necessario, adeguata motivazione circa le ragioni che hanno impedito la piena realizzazione del programmastesso.La struttura, inoltre, svolge una funzione di supporto al segretario comunale ed al responsabile del servizio finanziario i quali, entrambi, sonochiamati a predisporre la relazione di fine mandato del Sindaco di cui all’art. 4 del D.Lgs. n. 149/2011.Il controllo sugli equilibri finanziari è disciplinato dal regolamento di contabilità; i successivi articoli 21 e 22 del presente regolamentointegrano, in forma espressa, il vigente regolamento di contabilità ove vengono inseriti quali articoli …. bis e …. ter.Il responsabile dell’area economico finanziaria, con la vigilanza dell’organo di revisione, dirige e coordina il controllo sugli equilibri finanziari;a tale fine è supportato dal personale dell’area che, costantemente, monitora il permanere degli equilibri finanziari.Il controllo sugli equilibri finanziari è svolto nel rispetto delle disposizioni dell'ordinamento finanziario e contabile degli enti locali, delle normeche regolano il concorso degli enti locali alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica, nonché delle norme di attuazione dell'articolo 81della Costituzione.Partecipano all’attività di controllo l’organo di revisione, il segretario comunale, la giunta ed i responsabili di area.Il responsabile dell’area economico finanziaria, con cadenza trimestrale ed alla presenza del segretario comunale, presiede una riunione cuipartecipano i responsabili delle altre aree organizzative in cui è strutturato l’Ente, nella quale vengono esaminati, collegialmente edistintamente per ogni centro di responsabilità: l’andamento della gestione di competenza (accertamenti/impegni) dei capitoli affidati con ilPiano Esecutivo di Gestione; l’andamento della gestione dei residui attivi e passivi con la verifica circa la sussistenza del titolo giuridico delcredito/debito; l’andamento della gestione di cassa con particolare rilievo alle entrate a specifica destinazione. Tale verifica dovrà proiettarsifino alla chiusura dell'esercizio, considerando anche l'evoluzione degli incassi e dei pagamenti che si perfezioneranno nel periodo diriferimento.Sulla scorta delle informazioni raccolte, il responsabile dell’area economico finanziaria redige una relazione conclusiva per Sindaco, GiuntaComunale e organo di revisione, con la quale viene illustrata la situazione complessiva degli equilibri finanziari dell'Ente anche ai fini delrispetto dei vincoli di finanza pubblica previsti dal patto di stabilità interno.L’organo di revisione, nei successivi 15 giorni, esprime eventuali rilievi sulla relazione di cui al comma precedente.La Giunta Comunaleprende atto del permanere degli equilibri finanziari e degli atti di cui ai due commi precedenti, nella prima seduta utile, con propriadeliberazione.Qualora, invece, la gestione di competenza o dei residui, delle entrate o delle spese, evidenzi il costituirsi di situazioni tali da pregiudicare gliequilibri finanziari o l’obiettivo del patto di stabilità, il responsabile dell’area economico finanziaria procede, senza indugio, alle segnalazionidi cui all’art. 153 comma 6 del TUEL.Le verifiche terranno conto anche delle implicazioni finanziarie e patrimoniali sul bilancio comunale derivanti dall’andamentoeconomico/finanziario degli organismi gestionali esterni.

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3.1.1 Controllo di gestione:indicare i principali obiettivi inseriti nel programma di mandato e il livello della loro realizzazione alla fine del periodo amministrativo, conriferimento ai seguenti servizi/settori.

Personale.•Politiche organizzative e delle risorse umane

Nel quadro del complesso sistema in cui occorre coniugare la diminuzione di risorse economiche e la tenuta dei servizi, particolareattenzione è stata riservata alla capacità organizzativa e gestionale che l’Ente è riuscito a darsi e all’organizzazione delle risorse umane, inquanto dalle loro competenze e professionalità dipende la realizzazione degli obiettivi posti dall’Amministrazione, la qualità dei servizi erogatie la capacità di tenuta dell’esistente.Permanendo i limiti sulla spesa del personale sia a tempo determinato che indeterminato e i limiti di assunzione rispetto alle cessazioni deglianni precedenti, questa Amministrazione al fine di ridurre la spesa del personale che incide pesantemente sul bilancio comunale, hapredisposto delle misure correttive, alla luce delle cessazioni realmente effettuate ha rivisto la dotazione organica, soppresso dei postivacanti, derivanti da pensionamenti e da prepensionamenti, ha provveduto alla ricognizione delle eccedenze, ha adottato piani triennale delfabbisogno rispetto all’effettivo bisogno per migliorare, ancora di più l’efficacia e l’efficienza dell’azione amministrativa.Non perdendo di vista la possibilità, nel rispetto della normativa vigente in materia, della stabilizzazione dei 15 dipendenti con contratto atempo determinato, c.d. precari, e l’assunzione obbligatorie di soggetti di cui alla legge 68/99, art. 1, indicati dal ministero, riservate allacategoria protetta per i quali è in itinere l’assunzione ai sensi dell’art. 35 del D.Lgs 165/2001.In questo quinquennio la dotazione organica risulta è passata da n. 82 unità a n. 72 unità, comprensiva di n. 10 posti vacanti.Sulla spesa del personale si è registrata una contrazione della spesa effettiva, dovuta a pensionamenti e pre-pensionamenti, di €500.904,42, passando da € 2.851.900,49 del 2012 a € 2.350.996,07 del 2016.

Istruzione pubblica: sviluppo servizio mensa e tras porto scolastico con aumento ricettività del serviz io dall'inizio alla fine del•mandato.

Pubblica Istruzione Dal 2011 al 2013 il servizio mensa è stato effettuato attraverso affidamento a terzi mediante la fornitura di pasti kit- monouso, non beneaccetto all’utenza.L’anno 2014, per il servizio mensa , ha rappresentato una svolta attesa da anni dalle famiglie e dagli studenti frequentanti le scuoledell’obbligo. Infatti, sono stati ripristinati e resi funzionanti i centri di cottura esistenti in ogni plesso scolastico.Si è scelto la gestione diretta attraverso personale interno all’Ente , adeguatamente formato e ciò ha consentito, non solo l’erogazione di unottimo servizio e una sana alimentazione, ma anche di sviluppare nei minori la capacità di condividere con altri un momento particolare dellagiornata.L’affluenza è stata del 100% e, mediante questionario, è stata effettuata la misurazione del grado di soddisfazione degli utenti, i cui risultatisono stati elaborati e tradotti su un istogramma. L’esperienza iniziata nel 2014, continua ad essere realizzata sempre con ottimi risultati.

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Relativamente al trasporto alunni pendolari , è stato erogato un contributo pari al costo dell’abbonamento in favore di circa 200 famiglie,aventi figli frequentanti le scuole superiori con i fondi di finanziamento previsti con i trasferimenti correnti della Regione Siciliana al BilancioComunale.Per la fornitura dei libri di testo e borsa di studio il contributo è stato erogato in favore di circa 250 famiglie con i fondi di finanziamentoRegione Sicilia.

Biblioteca comunale .La biblioteca comunale, arricchita oltre che del patrimonio librario regolarmente inventariato, con l’introduzione di un nuovo software per lanavigazione internet in favore di tutti gli studenti ha raggiunto l’obiettivo. Molti ragazzi frequentano la biblioteca, ma nonostante ciò occorreintraprendere altre iniziative non solo economiche ma strutturali. L’obiettivo è quello di realizzare una Biblioteca che vuole essere sempre dipiù il vero “motore” per tutte le iniziative e gli appuntamenti culturali.

Sociale: livello di assistenza agli anziani e all'i nfanzia all'inizio e alla fine del mandato.•

Politiche sociali e servizi alla PersonaNel corso di questo quinquennio, pur con poche risorse, attraverso la programmazione e la progettazione sia a livello comunale chedistrettuale, è stato possibile realizzare vari servizi e interventi. Lo sforzo compiuto è stato quello di correlare le risorse economiche alleazioni politiche, per cui nel rispetto delle direttive nazionali e/o regionali, sono stati adottati provvedimenti mirati in favore delle famiglie,anziani, minori in situazioni di fragilità umana e sociale che non dispongono di risorse sufficienti a garantire il soddisfacimento dei bisognifondamentali, senza innescare processi di deresponsabilizzazione e/o di emarginazione sociale.Il sistema delle politiche sociali può contare su una rete di servizi e interventi utilizzando risorse provenienti:distretto Socio- Sanitario n. 9, azioni dei piani di Zona 2010/2013 – 2013/2015; finanziamenti - F.N.P.S; PAC ( Piano di azione coesione)obbiettivo convergenza indirizzate alle fasce più deboli; distretto Socio – Sanitario n.9 – Gruppo piano ristretto “progetti trasmessi allaRegione Siciliana e finanziati dalla stessa; risorse provenienti dal bilancio Comunale.Per maggiore chiarezza espositiva dei servizi e degli interventi realizzati nel quinquennio nel settore Politiche sociali, si è ritenuto opportunoevidenziare gli stessi per come segue:

Disabilità.Alunni disabiliParticolare attenzione è stata rivolta verso n. 4 alunni disabili frequentanti le scuole dell’obbligo, che necessitano di assistenza igienicopersonale. Questo settore, per consentire la loro integrazione scolastica e favorirne la socializzazione, ha elaborato un progetto di inclusionesociale lavorativa rivolto soprattutto a soggetti privi di reddito idonei allo scopo i quali, previa assicurazione mediante apposita posizioneINAIL aperta da questo Comune, ricevono un contributo economico continuativo mediante prestazione lavorativa. L’intervento ha datoottimi risultati sia come aiuto economico alla persona in favore di n. 4 soggetti privi di ogni forma di reddito, che come sostegno psico -sociale nei riguardi dei minori. Il servizio è stato realizzato con fondi comunali e con il 5x mille.

Disabilità psichica. Ricovero presso comunità alloggio.

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Da 9 disabili assistiti che gravavano enormemente sull’esiguo bilancio comunale, oggi attraverso un costante lavoro con le famiglie, ilnumero degli utenti si è ridotto a n. 1 unità.

Disabilità fisica.

Servizio di trasporto presso il centro di riabilita zione Casa Rosetta di Riesi in favore di circa n. 15 soggetti non autosufficienti.Il servizio, negli anni decorsi è stati è stato affidato, mediante gara ad evidenza pubblica a Cooperative. Nell’anno 2015, attraverso lacollaborazione di associazioni di volontariato presenti sul territorio, si è raggiunto un accordo, regolarmente formalizzato, il quale attraversoun contributo sulle spese vive di gestione si è offerto un servizio di qualità con un risparmio economico del 50%. L’intervento ha dato ottimirisultati ai soggetti beneficiari, non solo dal punto di vista fisico, ma anche psicologico in quanto, grazie al trasporto hanno l’opportunità, diuscire fuori dalle mura domestiche e poter incontrare altre persone.

Centro diurno per minori disabili.Il centro, nell’ambito del Piano di zona 2010-12, ha ospitato circa 4 minori, il quale attraverso personale specializzato, ha consentito aipiccoli di vivere una vita sociale normale e acquisire nel contempo i fondamentali prerequisiti educativi – didattici.

Progetti assistenziali in favore di soggetti affetti da disabilità gravissima , elaborato dal gruppo piano del distretto socio – sanitario n. 9 – (fondi regionali ).

Minori Centro diurno minoriIl Centro con fondi del piano di zona, ha ospitato nel corso degli anni circa 100 bambini, che seguiti da personale specializzato hanno potutotrascorrere e ricevere in un ambiente sano un aiuto scolastico e momenti di svago ed educativo.Educativa Domiciliare ( fondi Piano di Zona ) Distretto Socio – sanitario n.9, in favore di n. 3 minori.Lotta all’elusione e/o all’evasione scolastica per circa 11 minori.

Asilo nido comunale L’asilo Nido comunale ha una ricezione di n.34 minori da 0 ai 3 anni, gestito in forma diretta con personale di ruolo.Dal 2012 al 2015, è stato chiuso per impossibilità delle famiglie di pagare la retta mensile.Nell’anno 2016, l’abbattimento delle rette ha consentito la riapertura del servizio, con la presenza di circa 20 minori. Fondi del bilancio.Le entrate provenienti dal pagamento della retta, hanno coperto le spese relative alle forniture quasi del 50%.

Anziani

Assistenza domiciliare “Progetto non lasciamoli soli, in favore di n. 21 utenti (fondi Piano di Zona – Distretto Socio – Sanitario n. 9)Assistenza Domiciliare e Assistenza Domiciliare Int egrata Progetto (Piano di azione e coesione) in favore delle regioni dell’obiettivoconvergenza, che ha assegnato al Distretto Socio Sanitario n. 9 circa € 1.000.000,00Progetto ADI, elaborato dal Gruppo piano del Distretto Socio – Sanitario N. 9 - Approvato e finanziato dalla Regione.Telesoccorso in favore di 7 anziani soli e privi di supporto familiare (Fondi del Piano di Zona).

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Bonus socio sanitario assistiti circa n. 40 utenti. (fondi regionale).

Famiglie Il contesto nazionale e europeo in questi anni, è stato ed è caratterizzato dalla pesante crisi economica che colpisce ogni settoredell’economia della società e dello Stato. L’effetto negativo, ha avuto una ricaduta immediata e concreta sulla situazione delle famiglie e deilavoratori con un abbassamento della qualità della vita. I pesanti tagli sulla spesa pubblica, hanno ridotto al minimo gli stanziamenti delsociale e della sanità. La disoccupazione a Butera, soprattutto quella giovanile, ha raggiunto livelli molto elevati. Il livello economico dellefamiglie è medio basso. Molti abbandonano il paese in cerca di una occupazione e in molti casi sono gli anziani che sorreggono le famigliecon la loro pensione.In questo scenario, è stato importante coniugare i bisogni e l’offerta, contando sulle poche risorse economiche e massimizzando l’utilizzodelle risorse umane e delle competenze a disposizione.La priorità era e rimane quella di garantire i servizi essenziali che sostengano le famiglie soprattutto nel campo dell'infanzia, della scuola,degli anziani, del sociale e della disabilità.Di seguito si ripotano le iniziative a sostegno delle famiglie:assegno di maternità in favore di circa n. 20 utenti;assegno nucleo familiare in favore di circa n. 40 utenti;bonus energia elettrica n. 600 istanze regolarmente trasmesse online;bonus gas in favore di n.300 istanze regolarmente trasmesse onlinebonus figlio circa n. 13 istanze, regolarmente trasmesse alla Regione Siciliana che provvede al formulare la graduatoria ed assegnare ilcontributo;borsa lavoro in favore di n. 2 unità.agevolazione tariffa canone idrico, contributo dell’ATO IDRICO in favore di n. 9 unità;progetto Home Care finanziato dall’Inps in favore di n. 5 famiglie. Questo progetto elaborato nell’ambito del distretto socio sanitario, hapermesso di non ridurre il servizio di assistenza domiciliare all’utenza con un notevole risparmio sul bilancio del Comune.erogazione buoni spesa in favore di n.16 famiglie;sussidio economico straordinario in favore di n. 3 famiglie;cantieri di servizio n. 239 istanze, ammesse n. 22 unità;contributo per abitazioni in locazione contributo anno in favore di n.12 famiglie (fondi regionali).assegno civico, attraverso progetti di inclusione sociale lavorativa;assistenza economica, attraverso progetti di inclusione sociale lavorativa, in favore di n. soggetti privi di ogni forma di reddito e sostegnofamiliare.

Turismo: iniziative programmate e realizzate per lo sviluppo del turismo.•

Sport, turismo e spettacolo .

Politiche culturali

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In questi cinque anni, caratterizzati da tagli delle risorse sia alivello nazionale che locale, un’efficiente collaborazione e sinergia con i variorgani istituzionali ci ha consentito di raggiungere e realizzare importanti obiettivi. La collaborazione con la Soprintendenza, nell’anno 2012,ci ha permesso di ridare alla comunità buterese il Castello Arabo Normanno, nel quale vi è collocato l’Antiquarium archeologico, che harichiamato turisti da ogni luogo.Un altro obiettivo è stato quello di privilegiare la collaborazioni e la sinergie con le associazioni e le realtà del territorio, programmare epianificare con loro le varie iniziative in modo coordinato e interattivo. Grazie a questa collaborazione si sono organizzati e programmatiattività ricorrenti e principali eventi che si svolgono in città. Rafforzare il lavoro di gruppo per non sprecare risorse e anzi cercando divalorizzare le conoscenze interne, sviluppare i servizi di informazione e promozione degli eventi in maniera puntuale e accurata coordinandoanche i diversi strumenti comunicativi.Rafforzare l’offerta culturale significa anche promuovere e programmare iniziative diversificate, per offrire alla collettività occasioni e momentidi gestione attiva e partecipata del tempo libero, nonché un’opportunità di crescita culturale e turistica.Questa amministrazione comunale, visti gli ottimali risultati conseguiti, nel corso degli anni, ha richiesto e ottenuto la fattiva collaborazionedelle associazioni locali. L’attività di proposta ed organizzazione di iniziative culturali, di spettacoli musicali ed artistici che le associazionilocali hanno realizzato nei diversi periodi dell’anno sono stati:

Estate Buterese•Passio Christi in occasione della Settima Santa, che richiama un importante flusso turistico;•Premio internazionale Fortunato Pasqualino•Torneo medievale “ Ruggero I° e Adelasia del Vasto”•Natale “ Il Presepe Vivente”.•

Turismo. Butera è ricca di storia, di bellezze naturali montane e marine, di strutture ricettive adeguate che ogni anno ospitano turisti da tutte le partidel mondo.Riconoscendo e dando valore a quelle che sono le caratteristiche del territorio, si potrà rafforzare la competitività di attrazione del territorio epuntare sul turismo quale volano per una crescita economica.In questo contesto è stata deliberata dall’amminist razione comunale l’adesione al distretto turistico Valle dei Templi e al distrettoturistico delle Miniere.

Lavori pubblici.•I lavori sono stati programmati e inseriti nel piano triennale delle opere pubbliche 2016/2018 e confermate con l'aggiornamento del piano2017/2019 e di seguito se ne riporta una breve descrizione:lavori di consolidamento generale a valle della zona a sud dell’abitato e opere di salvaguardia della strada di collegamento tra Butera e Gela,tratto esterno alla perimetrazione urbana di via R. Elena;consolidamento del costone sommitale alla piazza Giudice Costa;consolidamento pendici dei centro storico di Butera;lavori di consolidamento della zona urbana dopo la piazza Dante lungo la via M. D’Ungheria;manutenzione ordinaria e straordinaria dell’immobile comunale di via S. M. Dell’Alto adibito ad asilo nido;

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adeguamento degli edifici scolastici comunali alle norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica palestra scuola media;lavoro di messa in sicurezza degli edifici comunali miglioramento statico e adeguamento antisismico con adeguamento degli impiantitecnologici ed abbattimento barriere architettoniche;lavori di recupero e ristrutturazione ed adeguamento scuola elementare Don Bosco;completamento eolico per la produzione dell’energia rinnovabile in C/da Grecuccio;installazione su edifici di proprietà comunale di sistemi di produzione di energia elettrica mediante pannelli foto voltaici;fenomeni erosivi delle coste e risanamento delle spiagge del litorale buterese;opere di adeguamento e riqualificazione dell’impianto sportivo di calcio sito nel Comune di Butera;completamento e attivazione dell’impianto sportivo polifunzionale sito in C/da Geremia;opere di riqualificazione e arredo urbano da realizzarsi nella via Milano e nella via R. Gattorno, in aree interessate da edilizia economicapopolare a Butera;opere di riqualificazione e arredo urbano piazza Europa e via Trento, in aree interessate da edilizia economica popolare;adeguamento e sistemazione di immobile di proprietà comunale per eliminazione di pericoli strutturali;opere di urbanizzazione primaria a servizio delle case popolari in C/da Spinello;sistemazione fronte mare al di sotto del piazzale Desusino e realizzazione parcheggio attrezzato sul piazzale;riqualificazione urbana per la fruizione turistica del quartiere via Consi;opere di urbanizzazione primaria e secondaria nella zona a mare delle C/de Tenutella, Falconara e Desusino;recupero e ristrutturazione ex edificio di collocamento da adibire a centro servizi;adeguamento statico e antisismico immobili comunali;ristrutturazione ed eliminazione pericoli dell’edificio abitato a caserma dei Carabinieri;completamento opere di urbanizzazione zona PIP C/da Burgio;progetto esecutivo delle opere di urbanizzazione primaria, da realizzare nella zona PIP di C/da Burgio in territorio di Butera, opere dicompletamento;realizzazione di un centro direzionale in zona PIP, C/da Burgio;lavori per la costruzione di loculi cimiteriali;realizzazione di eli superfice attrezzata per l’attività di protezione civile ed elisoccorso;riqualificazione piazza Fra Tommaso;recupero e riqualificazione Piazza Dante con relativo immobile da adibire a polo del 3° Settore;demolizione e ricostruzione dell’autoparco comunale di C/da Geremia;prevenzione protezione e consolidamento del costone posto ad est del centro urbano opere di regimentazione idraulica con interventi diingegneria naturalistica;lavori di miglioramento della fruizione turistica dei beni archeologici sito in zona piano fiera.

Gestione del territorio: numero complessivo e tempi di rilascio delle concessioni edilizie all'inizio e alla fine del mandato.•

Settore UTCAnno Concessioni Edilizie Autorizzazioni Autorizzazioni cimiteriali Agibilità/Abitabilità

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2012 20 60 27 092013 12 43 19 142014 15 41 17 132015 08 30 12 052016 07 25 8 05

Settore SuapAtto 2012 2013 2014 2015 2016 Tempi medi di

rilascio giorniConcessioni edilizie 14 5 3 10 8 46

Agibilità 7 6 7 9 9 31Attività commerciali 4 7 9 18 10 32

Autorizzazioni 39 38 26 36 38 34

Ciclo dei rifiuti.•Premesso che la gestione dei rifiuti è stata gestita dal 2004 dall’Ato Ambiente Cl2 e successivamente dalla SRR4 Ato Caltanissetta ProvinciaSud così come previsto dalla normativa regionale e che in applicazione della Legge Regionale n. 09/2010 e s.m.i. e dell’Ordinanza n. 8/Rifdel 27/09/2013 del Presidente della Regione Siciliana dal 01 ottobre 2013 è cessata l’attività gestionale dell’Ato Ambiente Cl2 ed il relativoservizio di gestione integrata dei rifiuti è stato trasferito in capo alla SRR 4 Ato Caltanissetta Provincia Sud.Con la delibera n. 7 del 25/03/14 del C.D.A. della SRR4 Ato Caltanissetta Provincia Sud il servizio di gestione integrata dei rifiuti solidi urbaniè stato aggiudicato alla TEK.R.A. Srl con sede in Via R. Raiola, 59 - Angri -(SA) e con nota prot. n. 4817 del 30/09/2013 il CommissarioStraordinario dell’Ato Ambiente Cl2 S.p.a. stabiliva che a partire dal 01.10.2013 i rapporti contrattuali relativi al trattamento della raccoltadifferenziata effettuata sul territorio dei Comuni dell’Ato dovevano essere intestati al nuovo soggetto giuridico.Infatti, con nota prot. n. 30 del 15/10/2013 il Presidente della SRR4 si disponeva che i Comuni dovevano procedere alla stipula delleconvenzioni con decorrenza dal 1° ottobre 2013.Nel nostro territorio si effettua il servizio di raccolta porta a porta ed è obiettivo strategico dell’ente e degli uffici preposti alla gestione delservizio favorire ogni misura che agevoli la corretta gestione del ciclo dei rifiuti e l’incremento delle frazioni raccolte in maniera differenziate edestinate a recupero, nonché l’ottimizzazione dei servizi di igiene urbana nel rapporto costi/benefici.In considerazione di quanto premesso, nel 2016 sono stati effettuati i lavori di manutenzione straordinaria ai fini dell’adeguamento del CCRsito in c/da Geremia ai sensi dell'art. 2, comma 1, del D.M. 8 aprile 2008, come sostituito dall'art. 1, comma 3, del D.M. 13 maggio 2009,poiché necessari per dare un servizio alla cittadinanza residente nel territorio e consentire di conferire i rifiuti in giorni ed orari stabiliti.Di seguito si riportano alcuni dati statistici che consentono di valutare e confrontare i risultati raggiunti negli anni nella gestione del servizio diigiene ambientale:

Anno Ditta % R.D. Media annua Note2012 ATO spa e SAP srl Non pervenuta Il costo si riferisce alla somma del servizio igiene ambientale e conferimento

indifferenziata

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2013 ATO spa e SAP srl 18,04 Il costo si riferisce alla somma del servizio igiene ambientale versato all’Ato più

3 mesi a partire dal 01/10/2013 alla SAP, più conferimento indifferenziata.2014 ATO spa e SAP srl 17,882015 ATO e SAP e TEK.RA 32,122016 SRR e TEK.RA spa 29,92

L’ente, di concerto con gli ufficio competenti e tutti gli attori gestori del servizio, al fine di ottimizzare le risorse e migliorare gli standardqualitativi stabiliti negli obiettivi da raggiungere nel ciclo della racconta differenziata, sta intervenendo con le seguenti importanti misure:

attivazione del servizio di raccolta porta a porta anche nella zona balneare;•apertura dello sportello comunale amianto;•consegna delle compostiere comunali agli utenti che ne fanno richiesta e/o residenti nelle zone non servite;•completamento dei lavori di adeguamento del Centro di Raccolta Comunale;•fornitura sacchetti con mezzo automatico;•installazione di n. 2 “Case dell’Acqua” al fine di limitare la produzione della plastica e al tempo stesso garantire un servizio utile alla•cittadini.

3.1.2 Controllo strategico:indicare, in sintesi, i risultati conseguiti rispet to agli obiettivi definiti, ai sensi dell'art.147-t er del TUOEL, in fase di primaapplicazione, per i comuni con popolazione superior e a 100.000 abitanti, a 50.000 abitanti per il 2014 e a 15.000 abitanti a decorreredal 2015;

Non ricorre la fattispecie essendo indìferiore a 15 .000 abitanti.3.1.3 Valutazione delle performance:indicare sinteticamente i criteri e le modalità con cui viene effettuata la valutazione permanente dei funzionari/dirigenti e se tali criteri divalutazione sono stati formalizzati con regolamento dell'ente ai sensi del D.Lgs. n.150/2009;

Il piano della performance è stato approvato con delibera di Giunta comunale n. 53 del 27/07/2016 e di seguito si riportanio sinteticamente icriteri e le modalità con cui viene effettuata la valutazione permanente dei funzionari:Il piano della performance approvato dalla Giunta Comunale assegna a ciascun responsabile di settore gli obiettivi che si intendonoraggiungere, i valori attesi e gli indicatori per la misurazione e valutazione dei risultati, operando il collegamento con l'allocazione dellerisorse.Gli indicatori possono essere, a seconda degli obiettivi, di tipo economico, quantitativo, qualitativo o temporale. Gli obiettivi debbonorispettare i requisiti e le caratteristiche previsti dall’art.5 del d.lgs. 150/2009. Essi, in particolare, devono essere caratterizzati da: a) chiarezzae precisione: la descrizione dell’obiettivo deve permettere di individuare, in modo univoco, i risultati che devono essere raggiuntidall’attuazione dello stesso; b) realtà: l’obiettivo deve essere realizzabile in relazione allo stato attuale della normativa, della tecnologia e diogni altro vincolo esistente; c) raggiungibilità: l’obiettivo deve essere realizzabile in relazione alle risorse assegnate al centro diresponsabilità. Non si possono definire obiettivi condizionati a future variazioni di bilancio; d) dettaglio: la definizione dell’obiettivo deve

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contenere tutti quegli elementi necessari a indirizzare e coordinare l’attività dei centri di responsabilità; e) misurabilità: il dettagliodell’obiettivo deve prevedere l’individuazione degli indicatori di risultato che permettono di quantificare numericamente il risultato atteso; f)coerenza con gli atti di pianificazione: il piano degli obiettivi deve basarsi sugli atti di pianificazione indicati dall’art.28 del presenteregolamento e sugli altri atti di pianificazione settoriale.Gli obiettivi, inoltre, debbono essere correlati alla quantità e qualità delle risorse disponibili e debbono indicare: le azioni concrete che sisvolgeranno e non le finalità politiche dell’obiettivo; la tempistica di riferimento; i budget finanziari assegnati; le risorse umane assegnate; lerisorse strumentali assegnate; gli indicatori di risultato; Valore dell’obiettivo (peso dell’obiettivo); le direttive politiche al fine di orientarel’attività gestionale.A ciascun obiettivo operativo deve essere attribuito un valore ( peso obiettivo); la somma dei valori deve essere comunque pari a 100 punti(peso obiettivo); Tale valore rappresenta l’importanza relativa dell’obiettivo ai fini della valutazione. Il singolo valore non può essere inferiorea 5. Gli indicatori sono espressi mediante parametri, numeri, rapporti, grandezze. Essi si distinguono nelle seguenti tipologie: indicatori diprocesso, che misurano l’efficienza (es. tempo medio di consegna di un certificato, tempo medio di risposta a richieste di intervento, tasso diutilizzo di una struttura, costo medio per unità di prodotto); indicatori di output, che misurano la capacità dell’ente di raggiungere gli obiettiviche si è dato (es. numero di utenti assistiti rispetto agli obiettivi gestionali); indicatori di out come, che rilevano l’effetto o l’impatto provocatosulla comunità, sui singoli utenti, sull’ambiente. Essi rappresentano le conseguenze generate dalle azioni poste in essere, e sono correlatialla percezione dell’utilità sociale creata. Essi sono da inserire solo negli obiettivi strategici e nei programmi triennali.Relativamente al monitoraggio si procederà con le seguenti cadenze: 1^ scadenza: 31 Maggio; 2^ scadenza: 30 Settembre, inconcomitanza con il processo di ricognizione dello stato di attuazione dei programmi e di verifica degli equilibri finanziari; 3^ scadenza:31 Dicembre.In concomitanza di ciascuna scadenza, sulla base di eventuali criticità rilevate e delle proposte di modifiche ed integrazioni avanzate dairesponsabili di settore, sulla scorta delle mutate condizioni o priorità eventualmente emerse, la Giunta Comunale adotta i necessariprovvedimenti, compresa la modifica del Piano della Performance, sentito l'Organismo di valutazione (Nucleo di Valutazione).Per i responsabili di settore non è possibile definire fasce di merito, in quanto le stesse presuppongono un totale complessivo di risorse dadistribuire, mentre l’indennità di risultato è individualmente stabilita.L’attribuzione selettiva del trattamento economico accessorio collegato alla performance viene garantito con le seguenti modalità:valutazione minima 60\100; presenza lavorativa di almeno 6 mesi l’anno , senza tener conto delle fattispecie previste dal D.Lgs. 150/09;rapporto diretto tra indennità di risultato e punteggio di valutazione conseguito: il punteggio ottenuto esprime la percentuale da applicare allamisura dell’indennità di risultato massima percepibile nell’anno di riferimento.La misurazione e valutazione della performance per i responsabili di settore avviene mediante gli elementi contenuti nella scheda divalutazione, allegato A, al presente regolamento nella quale vengono evidenziati la performance individuale, la performance organizzativa eil raggiungimento degli obiettivi contenuti nel Piano della performance.Il raggiungimento degli obiettivi contenuti nel Piano della Performance viene verificato mediante appositi report compilati dai Responsabili eanalizzati dall’ Organismo di valutazione ( Nucleo di Valutazione).La performance organizzativa viene valutata dall'Organismo di Valutazione ( Nucleo di Valutazione) facendo riferimento ad ogni elemento digiudizio in suo possesso e/o rilevazioni di soddisfazione dell’utenza, e tenendo conto dei risultati del controllo di regolarità amministrativa edei risultati delle verifiche del nucleo ispettivo interno sul mancato rispetto dei termini di conclusione dei procedimenti amministrativi.

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La valutazione viene effettuata dall'Organismo di Valutazione ( Nucleo di Valutazione) e viene comunicata ai responsabili in uno con unamotivazione sintetica e con un piano di miglioramento delle prestazioni.Trascorsi 7 gg. lavorativi dalla comunicazione formale della valutazione al Responsabile, l’Organo di Valutazione( Nucleo di Valutazione) latrasmetterà al Sindaco che ne prende atto con proprio provvedimento, demandando gli atti gestionali per la corresponsione dellaretribuzione di risultato, ove dovuta, al Responsabile del servizio personale. La retribuzione di risultato è conseguenza del punteggiocomplessivo ottenuto sommando i punteggi ottenuti in riferimento alle singole funzioni svolte (punteggio massimo realizzabile pari a 100), edè attribuita, secondo le percentuali di seguito indicate:punteggio fino a 40, percentuale della retribuzione di risultato erogabile pari a 0punteggio da 41 a 60, percentuale della retribuzione di risultato erogabile pari a 10punteggio da 61 a 75, percentuale della retribuzione di risultato erogabile pari a 15punteggio da 76 a 85, percentuale della retribuzione di risultato erogabile pari a 20punteggio da 86 a 100, percentuale della retribuzione di risultato erogabile pari a 25.I responsabili di settore entro 10 giorni dal ricevimento della proposta di valutazione possono presentare osservazioni in forma scritta erichiedere un incontro con l'Organismo di valutazione (Nucleo di Valutazione) al fine confrontarsi sulla valutazione. A seguito di ciò il predetto organismo può confermare o modificare la propria valutazione. Qualora, anche a seguito del predettoapprofondimento, l’Organismo di Valutazione( Nucleo di Valutazione) confermi la propria precedente valutazione, ed il Responsabile di P.O.valutato non accetti la valutazione, lo stesso potrà presentare ricorso al Sindaco entro 7 gg lavorativi dall’avvenuta comunicazione dellaconferma della valutazione ricevuta, mediante una breve nota contenente le motivazioni supportate da elementi oggettivi.I ricorsi presentati verranno esaminati dal Sindaco che darà riscontro entro 30 gg. Dalla ricezione degli stessi. Il Sindaco potrà confermare omodificare la valutazione dell’Organismo di Valutazione ( Nucleo di Valutazione), con provvedimento motivato. In ogni caso essa assumecosì carattere definitivo.

ALLEGATO ASCHEDA DI VALUTAZIONE DI PERSONALE TITOLARE DI P.O .COGNOME: NOME:SETTORE:CATEGORIA: POSIZIONE ECONOMICA:PROFILO PROFESSIONALE:

Elementi Punteggio

1.Valutazione del Nucleo di Valutazione sul grado di raggiungimento degli obiettiviassegnati al proprio Settore;

Max punti 50

Ulteriori elementi di Valutazione del Nucleo di Va lutazione:2. Max punti 40

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Capacità di rispettare e far rispettare le regole ed i vincoli dellaa)organizzazione senza indulgere in formalismi, promuovendo la qualità del servizio

Da 0 a 5

Rispetto dei tempi e sensibilità alle scadenzeb) Da 0 a 5

Senso di appartenenza ed attenzione all'immagine dell’Ente –Orientamento all’utenzac)d)

Da 0 a 5

d) Conoscenza degli strumenti e dei metodi di lavoro Da 0 a 5

e) Capacità di interagire e lavorare con gli altri responsabili per raggiungere gli obiettivi "disistema dell'ente"

Da 0 a 5

f) Arricchimento professionale e aggiornamento Da 0 a 5

g) Attitudine all'analisi ed all'individuazione - soluzione di problemi operativi Da 0 a 5

h)Capacità di ottimizzare la micro-organizzazione, attraverso la motivazione eresponsabilizzazione dei collaboratori

Da 0 a 5

Performance organizzativag) Max punti 10

TOTALE Max punti 100

1.Valutazione da parte del Organismo di Valutazione (Nucleo di Valutazione o O.I.V.) (Max 50 punti).2.Ulteriori elementi di valutazione: (Max 40 punti) - Per ogni criterio di valutazione si possono indicar e solo numeri interi.

Capacità di rispettare e far rispettare le regole e d i vincoli dell’organizzazione senza indulgere in formalismi, promuovendo laA)qualità del servizio. Punteggio da 0 a 5

Si valuta la struttura del sistema di relazioni organizzative impostato, la sua finalizzazione al risultato, la presenza di momenti dipartecipazione del personale alle fasi di definizione dei programmi di lavoro ed alla verifica del grado di conseguimento degli obiettivi,

Rispetto dei tempi e sensibilità alle scadenze. Pun teggio da 0 a 5B)Si valuta la capacita di rispettare le scadenze fissate dall'amministrazione sia in condizione di assoluta normalità sia in quelle di emergenza,garantendo il raggiungimento degli obiettivi assegnati ed il rispetto dei tempi di programma. Particolare valenza ha il rispetto dei termini diconclusione dei procedimenti.

Senso di appartenenza a attenzione all’immagine del l’ente – Orientamento all’utenza. Punteggio da 0 a 5.C)Si valuta la capacita di assicurare all'utenza o ai propri interlocutori esterni all’amministrazione una risposta adeguata, nel quadrodell’espletament0 ordinario dell'attività di servizio, introducendo sistemi di analisi del grado di soddisfacimento esterno dei propri servizi ingrado di orientare lo sviluppo del servizio.

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Conoscenza degli strumenti e dei metodi di lavoro. Punteggio da 0 a 5D)Capacità di interagire e lavorare con gli altri res ponsabili per raggiungere gli obiettivi di sistema dell’ente. Punteggio da 0 a 5E)Arricchimento professionale ed aggiornamento. Punte ggio da 0 a 5F)

Si valuta l’ interesse a migliorare la propria professionalità, all’autoaggiornamento professionale, alle esigenze di studio della normativa o diapprofondimento delle tematiche professionali.

Attitudine all’analisi ed all’individuazione e solu zione dei problemi operativi. Punteggio da 0 a 5G)Si valuta la capacita di individuare soluzioni innovative e migliorative ai problemi e di verificare puntualmente il grado di coerenza dellesoluzioni ai problemi con le coordinate del contesto.

Capacità di ottimizzare la micro-organizzazione, at traverso la motivazione e responsabilizzazione dei collaboratori.H)Punteggio da 0 a 5

Si valuta la capacita di coinvolgere nelle fasi di progettazione e realizzazione delle iniziative i propri collaboratori, distribuendo compiti eresponsabilità utilizzando modelli di divisione del lavoro che consentano la responsabilizzazione dei collaboratori, introducendo unsistema articolato di controllo della gestione delle attività sviluppate.

Performance organizzativa (Max 10 punti):1.

Punti 0, il giudizio è gravemente insufficiente (soddisfazione <=30%)Punti 2, Il giudizio è insufficiente (soddisfazione >30% e <=49%)Punti 5, il giudizio è lievemente insufficiente (soddisfazione >49% e <=59%)Punti 6, il giudizio è insufficiente (soddisfazione >30% e <=49%)Punti 7, il giudizio è discrete (soddisfazione >69% e <=79%)Punti 8, il giudizio è discrete (soddisfazione >69% e <=79%)Punti 10, il giudizio è ottimo (soddisfazione >89%)

PARTE III - SITUAZIONE ECONOMICO FINANZIARIA DELL'E NTE

3.1 Sintesi dei dati finanziari a consuntivo del bi lancio dell'ente:

ENTRATE(IN EURO)

2012 2013 2014 2015 2016 Percentuale diincremento/decrementorispetto al primo anno

ENTRATE CORRENTI 4.900.805,38 5.668.876,45 5.299.738,92 5.227.654,02 4.829.478,83 -1,45 %

TITOLO 4 - ENTRATE DA ALIENAZIONEE TRASFERIMENTI DI CAPITALE

968.938,89 607.350,09 455.101,49 1.179.139,35 363.489,34 -62,48 %

TITOLO 5 - ENTRATE DERIVANTI DAACCENSIONI DI PRESTITI

5.015.053,37 7.539.039,85 5.407.883,91 5.193.939,12 4.687.981,93 -6,52 %

TOTALE 10.884.797,64 13.815.266,39 11.162.724,32 11.600.732,49 9.880.950,10 -9,22 %

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SPESE(IN EURO)

2012 2013 2014 2015 2016 Percentuale diincremento/decrementorispetto al primo anno

TITOLO 1 - SPESE CORRENTI 5.444.548,64 5.311.991,82 4.660.536,30 4.366.681,94 4.662.571,04 -14,36 %

TITOLO 2 - SPESE IN CONTO CAPITALE 447.524,56 247.597,61 374.016,69 835.494,51 511.442,94 14,28 %

TITOLO 3- RIMBORSO DI PRESTITI 5.191.129,64 7.704.966,08 5.581.900,78 5.277.407,42 4.797.162,54 -7,58 %

TOTALE 11.083.202,84 13.264.555,51 10.616.453,77 10.479.583,87 9.971.176,52 -10,03 %

PARTITE DI GIRO(IN EURO)

2012 2013 2014 2015 2016 Percentuale diincremento/decrementorispetto al primo anno

TITOLO 6 - ENTRATE DA SERVIZI PERCONTO DI TERZI

1.100.123,68 737.363,51 822.167,85 1.595.130,62 836.229,90 -23,98 %

TITOLO 4 - SPESE PER SERVIZI PERCONTO DI TERZI

1.112.409,07 736.887,98 825.664,98 1.595.130,62 836.161,39 -24,83 %

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3.2 Equilibrio parte corrente del bilancio consunti vo relativo agli anni del mandato:

EQUILIBRIO DI PARTE CORRENTE

2012 2013 2014 2015 2016

Totale titoli (I+II+III) delle entrate 4.900.805,38 5.668.876,45 5.299.738,92 5.227.654,02 4.829.478,83

Spese titolo I 5.444.548,64 5.311.991,82 4.660.536,30 4.366.681,94 4.662.571,04

Rimborso prestiti parte del titolo III 5.191.129,64 7.704.966,08 5.581.900,78 5.277.407,42 4.797.162,54

SALDO DI PARTE CORRENTE -5.734.872,90 -7.348.081,45 -4.942.698,16 -4.416.435,34 -4.630.254,75

EQUILIBRIO DI PARTE CONTO CAPITALE

2012 2013 2014 2015 2016

Entrate titolo IV 968.938,89 607.350,09 455.101,49 1.179.139,35 363.489,34

Entrate titolo V ** 42.686,41 1.520.602,50 826.652,88 378.063,56 82.235,13

Totale titolo (IV+V) 1.011.625,30 2.127.952,59 1.281.754,37 1.557.202,91 445.724,47

Spese titolo II 447.524,56 247.597,61 374.016,69 835.494,51 511.442,94

Differenza di parte capitale 564.100,74 1.880.354,98 907.737,68 721.708,40 -65.718,47

Entrate correnti destinate a investimenti

Utilizzo avanzo di amministrazione applicato allaspesa in conto capitale [eventuale]

SALDO DI PARTE CAPITALE 564.100,74 1.880.354,98 907.737,68 721.708,40 -65.718,47

** Esclusa categoria 1 "Anticipazioni di cassa"

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3.3 Gestione competenza. Quadro riassuntivo

2012 2013 2014 2015 2016

Riscossioni(+) 9.936.660,07 13.417.692,90 10.067.378,30 10.664.353,51 9.388.128,06

Pagamenti(-) 9.307.008,40 10.378.649,69 8.952.972,10 10.168.959,02 8.766.842,38

Differenza(=) 629.651,67 3.039.043,21 1.114.406,20 495.394,49 621.285,68

Residui attivi(+) 2.048.261,25 1.134.937,00 1.917.513,87 2.531.509,60 1.329.051,94

Residui passivi(-) 2.876.318,12 3.623.269,33 2.489.146,65 1.905.755,47 2.040.495,53

Differenza(=) -828.056,87 -2.488.332,33 -571.632,78 625.754,13 -711.443,59

Avanzo (+) o Disavanzo (-)(=) -198.405,20 550.710,88 542.773,42 1.121.148,62 -90.157,91

Risultato di amministrazione, di cui: 2012 2013 2014 2015 2016

Vincolato 14.048,88 12.758,75 2.736,11 -2.505.582,68 -2.500.832,09

Per spese in conto capitale

Per fondo ammortamento

Non vincolato

Totale 14.048,88 12.758,75 2.736,11 -2.505.582,68 -2.500.832,09

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3.4 Risultati della gestione: fondo di cassa e risu ltato di amministrazione

Descrizione: 2012 2013 2014 2015 2016

Fondo di cassa al 31 dicembre

Totale residui attivi finali 6.964.749,02 5.777.583,39 5.058.598,17 2.625.828,04 2.300.619,32

Totale residui passivi finali 6.950.700,14 5.764.824,64 5.055.862,06 4.494.106,19 4.635.776,28

Risultato di amministrazione 14.048,88 12.758,75 2.736,11 -1.868.278,15 -2.335.156,96

Utilizzo anticipazione di cassaSI SI SI SI SI

3.5 Utilizzo avanzo di amministrazione

Descrizione: 2012 2013 2014 2015 2016

Reinvestimento quote accantonate perammortamento

Finanziamento debiti fuori bilancio 279.738,87

Salvaguardia equilibri di bilancio 80.000,00

Spese correnti non ripetitive 97.080,15

Spese correnti in sede di assestamento 24.528,51

Spese di investimento 25.732,90

Estinzione anticipata di prestiti

Totale 507.080,43

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4 Analisi anzianità dei residui distinti per anno d i provenienza

Residui attivi al 31.12 2012

e precedenti 2013 2014 2015 Totale residui ultimo

rendiconto approvato

Titolo 1 - Entrate tributarie 1.684.299,38 1.684.299,38

Titolo 2 - Trasferimenti da Stato, Regione ed altrienti pubblici 398,40 13.828,09 14.226,49

Titolo 3 - Entrate extratributarie 15.308,04 2.769,40 18.077,44

Totale 15.706,44 1.700.896,87 1.716.603,31

CONTO CAPITALE

Titolo 4 - Entrate da alienazioni e trasferimenti dicapitale 64.612,00 716.368,68 780.980,68

Titolo 5 - Entrate derivanti da accensione di prestiti 99.038,50 99.038,50

Totale 64.612,00 15.706,44 2.516.304,05 2.596.622,49

Titolo 6 - Entrate da servizi per conto di terzi 14.000,00 15.205,55 29.205,55

Totale generale 64.612,00 29.706,44 2.531.509,60 2.625.828,04

Residui passivi al 31.12 2012

e precedenti 2013 2014 2015 Totale residui ultimo

rendiconto approvato

Titolo 1 - Spese correnti 1.000,00 31.701,01 449.489,66 482.190,67

Titolo 2 - Spese in conto capitale 178.854,09 40.797,86 301.901,56 521.553,51

Titolo 3 - Rimborso di prestiti 1.471.422,99 799.846,26 1.140.864,25 3.412.133,50

Titolo 4 - Spese per servizi per conto terzi 45.100,37 175,00 19.453,14 13.500,00 78.228,51

Totale generale 224.954,46 1.471.597,99 891.798,27 1.905.755,47 4.494.106,19

4.1 Rapporto tra competenza e residui

2012 2013 2014 2015 2016

Percentuale tra residui attivi titoli 1 e 3 e totaleaccertamenti entrate correnti titoli 1 e 3 37,28 % 17,48 % 26,91 % 44,10 % 18,99 %

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5 Patto di Stabiltà internoIndicare la posizione dell'ente negli anni del periodo del mandato rispetto agli adempimenti del patto di stabilità interno; Indicare "S" se èstato soggetto al patto; "NS" se non è stato soggetto; indicare "E" se è stato escluso dal patto per disposizioni di legge.

2012 2013 2014 2015 2016

NS S S S S

5.1 Indicare in quali anni l'ente è risultato event ualmente inadempiente al patto di stabilità interno :l'ente ha sempre rispettato l'obiettivo imposto dal patto di stabilità.

5.2 Se l'ente non ha rispettato il patto di stabili tà interno indicare le sanzioni a cui è stato sogge tto:

Non ricorre la fattispecie.

6 Indebitamento

6.1 Evoluzione indebitamento dell'ente: indicare le entrate derivanti da accensioni di prestiti (Tit.V ctg 2-4)

2012 2013 2014 2015 2016

Residuo debito finale 6.950.700,14 5.764.824,64 5.055.862,06 4.494.106,19 4.635.776,28

Popolazione residente 4997 4982 4982 4725 4730

Rapporto fra debito residuo e popolazione residente 1.390,97 1.157,13 1.014,82 951,13 980,07

6.2 Rispetto del limite di indebitamento. Indicare la percentuale di indebitamento sulle entrate corre nti di ciascun anno, ai sensi dell'art. 204 del TUO EL

2012 2013 2014 2015 2016

Incidenza percentuale attuale degli interessi passivisulle entrate correnti (art. 204 del TUEL) 4,327 % 3,726 % 4,744 % 4,720 % 4,953 %

7 Conto del patrimonio in sintesi. Ai sensi dell'ar t 230 del TUOEL

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Anno 2011

Attivo Importo Passivo ImportoImmobilizzazioni immateriali Patrimonio netto

13.886.571,14

Immobilizzazioni materiali 20.822.919,09

Immobilizzazioni finanziarie 50,00

Rimanenze

Crediti 8.696.815,67

Attività finanziarie non immobilizzate Conferimenti 7.157.937,80

Disponibilità liquide Debiti 8.475.275,82

Ratei e risconti attivi Ratei e risconti passivi

TOTALE 29.519.784,76

TOTALE 29.519.784,76

Anno 2015

Attivo Importo Passivo ImportoImmobilizzazioni immateriali Patrimonio netto

11.947.571,49

Immobilizzazioni materiali 16.209.976,62

Immobilizzazioni finanziarie

Rimanenze

Crediti 2.625.828,04

Attività finanziarie non immobilizzate Conferimenti 2.394.126,98

Disponibilità liquide Debiti 4.494.106,19

Ratei e risconti attivi Ratei e risconti passivi

TOTALE 18.835.804,66

TOTALE 18.835.804,66

7.1 Riconoscimento debiti fuori bilancio

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DEBITI FUORI BILANCIO ANNO 2015(Dati in euro)

Importi riconosciuti efinanziati nell'esercizio 2015

Sentenze esecutive 106.654,20

Copertura di disavanzi di consorzi, aziende speciali e di istituzioni

Ricapitalizzazioni

Procedure espropriative o di occupazione d'urgenza per opere di pubblica utilità

Acquisizione di beni e servizi

TOTALE 106.654,20

ESECUZIONE FORZATA 2015 (2)(Dati in euro)

Importo

Procedimenti di esecuzione forzati

(2) Art. 914 Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 267/2000

Indicare se esistono debiti fuori bilancio ancora d a riconoscere, in caso di risposta affermativa inid icare il valore.

Come rappresentato alla Conti dei Conti esistono passività potenziali dalla quale potrebbero scaturire debiti fuori bilancio (contenziosolegale) per i quali l'ente dal 2016 ha provveduto ad effettuare un accantonamento al Fondo rischi previsto in bilancio di € 100.000,00 per ilbilancio di previsione 2016/2018.

Alla data attuale non esistono debiti fuori bilancio ancora da riconoscere.

8 Spesa per il personale

8.1 Andamento della spesa del personale durante il periodo del mandato:

2012 2013 2014 2015 2016

Importo limite di spesa (art.1, c.557 e 562 dellaL.296/2006) (*) 2.851.900,49 2.669.095,18 2.649.348,17 2.649.348,17 2.649.348,17

Importo spesa di personale calcolata ai sensi art.1,c.557 e 562 della L.296/2006 2.774.826,02 2.504.123,32 2.494.032,77 2.418.608,56 2.350.996,07

Rispetto del limiteSI SI SI SI SI

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Incidenza delle spese di personale sulle spesecorrenti 50,96 % 47,14 % 53,51 % 55,38 % 50,42 %

(*) Linee guida al rendiconto della Corte dei Conti

8.2 Spesa del personale pro-capite:

2012 2013 2014 2015 2016

Spesa personale (*) / Abitanti 570,72 520,07 515,82 522,33 497,03

(*) Spesa di personale da considerare: Intervento 01 + Intervento 03 + IRAP

8.3 Rapporto abitanti dipendenti:

2012 2013 2014 2015 2016

Abitanti / Dipendenti 58 58 59 60 60

8.4 Indicare se nel periodo considerato per i rappo rti di lavoro flessibile instaurati dall'amministra zione sono stati rispettati i limitidi spesa previsti dalla normativa vigente.

Non ricorre la fattispecie.

8.5 Indicare la spesa sostenuta nel periodo di rife rimento della relazione per tali tipologie contratt uali rispetto all'anno diriferimento indicato dalla legge :

8.6 Indicare se i limiti assunzionali di cui ai pre cedenti punti siano rispettati dalla aziende specia li e dalle istituzioni :

SI NO

Non ricorre la fattispecie8.7 Fondo risorse decentrate

Indicare se l'ente ha provveduto a ridurre la consi stenza del fondo delle risorse per contrattazione d ecentrata:

2012 2013 2014 2015 2016

Fondo risorse decentrate 45.595,42 45.595,42 44.652,07 44.652,07 39.216,81

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8.8 Indicare se l'ente ha adottato provvedimenti ai sensi dell'art.6-bis del D.Lgs.165/2001 e dell'art .3, comma 30 della legge244/2007 (esternalizzazioni).

Non ricorre la fattispecie.

PARTE IV - RILIEVI DEGLI ORGANISMI ESTERNI DI CONTR OLLO

1 Rilievi della Corte dei Conti

- Attività di controllo :indicare se l'ente è stato oggetto di deliberazioni, pareri, relazioni, sentenze in relazione a rilievi effettuati per gravi irregolarità contabili inseguito ai controlli di cui ai commi 166-168 dell'art.1 delle Legge 266/2005.Se la risposta è affermativa, riportarne in sintesi il contenuto.La Corte nell'attività di controllo e verifica deui rediconti sin dal 2012 ha sollecitato l'Ente a porre in essere misure che consentissero ilridimensionamento delle criticità; l'attività di risanamento e di contenimento della spsa corrente è stata condotta sulla base delle indicazionifornite dalla stessa Corte con le deliberazioni aventi ad oggetto il rendiconto 2012 e 2013 e 2014.La Corte de i Conti a seguito delle misure correttive adottate negli anni precedenti per il 2015 ha concluso il controllo con esito positivo.

- Attività giurisdizionale :indicare se l'ente è stato oggetto di sentenze.Se la risposta è affermativa, riportarne in sintesi il contenuto.Alla data odierna non ricorre la fattispecie.2 Rilievi dell'Organo di revisione:indicare se l'ente è stato oggetto di rilievi di gr avi irregolarità contabili.Se la risposta è affermativa, riportarne in sintesi il contenuto.

Non ricorre la fattispecie.Tuttavia l'attività di controllo del Revisore in occasione dell'approvazione dei vari rendiconti di gestione di concerto con le raccomandazionedella Corte dei Conti, ha concensito di raggiungere gli obbiettivi di miglioramento dei saldi contabili. con raccomandazione del revisore èstato stanziato l'accantonamento del fondo rischi per le potenziali passività scaturibili dal contenzioso legale.3 Azioni intraprese per contenere la spesa:descrivere, in sintesi, i tagli effettuati nei vari settori/servizi dell'ente, quantificando i risparmi ottenuti dall'inizio alla fine del mandato.Il contenimento della spesa corrente è stato ottenuto mettendo in paratica il piano di razionalizzazione delle spese e le raccomandazionefornite dalla Corte dei Conti in occasione del controllo sulla regolarità contabile dei vari rendiconti esaminati dal 2012 al 2015.i risultati sono valutabili semplicemente mettendo a confronto la dinamica della spesa corrente dal 2012 al 2016 analizando cosi il trend intermine assoluto ma anche tenendo conto della riduzione della spesa del personale, frattanto intevenuta:

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ANNO 2012 2013 2014 2015 2016

SPESA CORRENTE € 5.444.548,64 € 5.311.991,82 € 4.660.536,30 € 4.366.681,94 € 4.662.571,04

di cui SPESA DELPERSONALE

€ 2.851.900,49 € 2.590.998,51 € 2.569.821,87 € 2.468,021,28 € 2.350.996,07

I potenziali risparmi che sarebbero dovuti scaturire dalla gestione dell'esercizo 2016 non si sono concretizzati a causa di due ragioni. Infatti,l'incremento della spesa 2016 rispetto al 2015 è da imputarsi interamente alla regolarizzazione di posizione derivanti dal passato comeincarichi legali finanziati con il fondo rischi da contenzioso e il pagamento di sanzioni le sanzioniamministrative e tributarie subite dall'ente.

PARTE V - ORGANISMI CONTROLLATI

1 Organismi controllati:descrivere, in sintesi, le azioni poste in essere a i sensi dell'art.14, comma 32 del D.L. 31 maggio 20 10, n.78, così come modificatodall'art.16, comma 27 del D.L. 13/08/2011 n.138 e d ell'art.4 del D.L. n. 95/2012, convertito nella leg ge n.135/2012.

Non ricorre la fattispecie.

1.1 Le società di cui all'articolo 18, comma 2-bis, del D.L. 112 del 2008, controllate dall'Ente local e, hanno rispettato i vincoli dispesa di cui all'articolo 76, comma 7, del dl 112 d el 2008 ?

SI NO

Non ricorre la fattispecie.1.2 Sono previste, nell'ambito dell'esercizio del c ontrollo analogo, misure di contenimento delle dina miche retributive per lesocietà di cui al punto precedente.

SI NO

Non ricorre la fattispecie1.3 Organismi controllati ai sensi dell'art. 2359, comma 1, numeri 1 e 2, codice civile.Esternalizzazione attraverso società:

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RISULTATI DI ESERCIZIO DELLE PRINCIPALI SOCIETA' CO NTROLLATE PER FATTURATO (1)BILANCIO ANNO

Forma giuridica Tipologia di società

Campo di attività(2) (3) Fatturato registrato o

valore produzione

Percentuale dipartecipazione o di

capitale di dotazione(4) (6)

Patrimonio nettoazienda o società

(5)

Risultato di eserciziopositivo o negativo

A B C

(1) Gli importi vanno riportati con 2 zero dopo la virgola l'arrotondamento dell'ultima unità è effettuato per eccesso qualora la prima cifra decimale sia superiore o uguale a cinque l'arrotondamento è effettuato per difetto qualora la prima cifra decimale sia inferiore a cinque(2) Indicare l'attività esercitata dalle società in base all'elenco riportato a fine certificato(3) Indicare da uno a tre codici corrispondenti alle tre attività che incidono, per prevalenza, su fatturato complessivo della società(4) Si intende la quota di capitale sociale sottoscritto per le società di capitale o la quota di capitale di dotazione conferito per le aziende speciali ed i consorzi - azienda(5) Si intende la quota di capitale sociale più fondi di riserva per le società di capitale e il capitale di dotazione più fondi di riserva per le aziende speciali ed i consorzi - azienda(6) Non vanno indicate le aziende e società, rispetto alle quali si realizza una percentuale di partecipazione fino allo 0,49%

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1.4 Esternalizzazione attraverso società e altri or gani partecipati (diversi da quelli indicati nella tabella precedente):(Certificato preventivo - quadro 6 quater)

RISULTATI DI ESERCIZIO DELLE PRINCIPALI AZIENDE E S OCIETA' PER FATTURATO (1)BILANCIO ANNO 2012

Forma giuridica Tipologia azienda osocietà (2)

Campo di attività(3) (4) Fatturato registrato o

valore produzione

Percentuale dipartecipazione o di

capitale di dotazione(5) (7)

Patrimonio nettoazienda o società

(6)

Risultato di eserciziopositivo o negativo

A B C

4 12 1,770 2 5 3,325 3 10 1,000

(1) Gli importi vanno riportati con 2 zero dopo la virgola l'arrotondamento dell'ultima unità è effettuato per eccesso qualora la prima cifra decimale sia superiore o uguale a cinque l'arrotondamento è effettuato per difetto qualora la prima cifra decimale sia inferiore a cinque(2) Vanno indicate le aziende e società per le quali coesistano i requisiti delle esternalizzazioni dei servizi (di cui al punto 3) e delle partecipazioni. Indicare solo se trattasi (1) di azienda speciale, (2) società per azioni, (3) società r.l., (4) azienda speciale consortile, (5) azienda speciale alla persona (ASP), (6) altre società.(3) Indicare l'attività esercitata dalle società in base all'elenco riportato a fine certificato(4) Indicare da uno a tre codici corrispondenti alle tre attività che incidono, per prevalenza, sul fatturato complessivo della società(5) Si intende la quota di capitale sociale sottoscritto per le società di capitale o la quota di capitale di dotazione conferito per le aziende speciali ed i consorzi - azienda(6) Si intende la quota di capitale sociale più fondi di riserva per le società di capitale e il capitale di dotazione più fondi di riserva per le aziende speciali ed i consorzi - azienda(7) Non vanno indicate le aziende e società, rispetto alle quali si realizza una percentuale di partecipazione fino allo 0,49%

RISULTATI DI ESERCIZIO DELLE PRINCIPALI AZIENDE E S OCIETA' PER FATTURATO (1)BILANCIO ANNO 2015 (Ultimo anno per cui sono dispo nibili dati.)

Forma giuridica Tipologia azienda osocietà (2)

Campo di attività(3) (4) Fatturato registrato o

valore produzione

Percentuale dipartecipazione o di

capitale di dotazione(5) (7)

Patrimonio nettoazienda o società

(6)

Risultato di eserciziopositivo o negativo

A B C

4 12 632.207,93 1,770 4.559.634,25 130.934,32 2 5 5.332.973,00 3,325 10.769.678,00 20.677,00 2 5 40.596,00 3,586 38.926,00 -44.594,00 3 10 1,000 40.900,00 -100,00

(1) Gli importi vanno riportati con 2 zero dopo la virgola l'arrotondamento dell'ultima unità è effettuato per eccesso qualora la prima cifra decimale sia superiore o uguale a cinque l'arrotondamento è effettuato per difetto qualora la prima cifra decimale sia inferiore a cinque(2) Vanno indicate le aziende e società per le quali coesistano i requisiti delle esternalizzazioni dei servizi (di cui al punto 3) e delle partecipazioni. Indicare solo se trattasi (1) di azienda speciale, (2) società per azioni, (3) società r.l., (4) azienda speciale consortile, (5) azienda speciale alla persona (ASP), (6) altre società.(3) Indicare l'attività esercitata dalle società in base all'elenco riportato a fine certificato(4) Indicare da uno a tre codici corrispondenti alle tre attività che incidono, per prevalenza, sul fatturato complessivo della società(5) Si intende la quota di capitale sociale sottoscritto per le società di capitale o la quota di capitale di dotazione conferito per le aziende speciali ed i consorzi - azienda(6) Si intende la quota di capitale sociale più fondi di riserva per le società di capitale e il capitale di dotazione più fondi di riserva per le aziende speciali ed i consorzi - azienda(7) Non vanno indicate le aziende e società, rispetto alle quali si realizza una percentuale di partecipazione fino allo 0,49%

1.5 Provvedimenti adottati per la cessione a terzi di società o partecipazioni in società aventi per o ggetto attività di produzione di beni e servizi non strettamente necessarie per il perseguimentodelle proprie finalità istituzionali (art. 3, commi 27, 28 e 29, legge 24 dicembre 2007, n. 244)

Denominazione Oggetto Estremi provvedimento cessione Stato attuale procedu ra

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Tale relazione di fine mandato del Comune di Butera che è stata trasmessa al tavolo tecnico interistituzionale istituito presso la Conferenzapermanente per il coordinamento della finanzia pubblica in data 00 Marzo 2017

Butera, lì 10 Marzo 2017

IL SINDACO

Luigi Casisi _____________________________________

CERTIFICAZIONE DELL'ORGANO DI REVISIONE CONTABILE

Ai sensi degli articoli 239 e 240 del TUOEL, si attesta che i dati presenti nella relazione di fine mandato sono veritieri e corrispondono ai datieconomico - finanziari presenti nei documenti contabili e di programmazione finanziaria dell'ente.I dati che vengono esposti secondo lo schema già previsto dalle certificazioni al rendiconto di bilancio ex articolo 161 del TUOEL o daiquestionari compilati ai sensi dell'articolo 1, comma 166 e seguenti delle legge n. 266 del 2005 corrispondono ai dati contenuti nei citatidocumenti.

Butera, lì 10 Marzo 2017 L'organo di revisione economico finanziario (1)

Dott. Salvatore Calaciura _____________________________________________

_______________________________(1) Va indicato il nome e cognome del revisore ed in corrispondenza la relativa sottoscrizione.Nel caso di organo di revisione economico finanziario composto da tre componenti è richiesta la sottoscrizione da parte di tutti i tre componenti

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