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“Competenze digitali
e nuove tecnologie
per la didattica”
Martedì 26 settembre 2017 ore 14.30-18.30
I.C. Ciriè I
prof. Valfrè Francesco
1° incontro
Agenda del pomeriggio
Parte generale
Parte approfondimento
Pausa (16.30)
Lavoro personale e/o di gruppo
Condivisione del lavoro
Compiti a casa
2
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Le prime “3 C”
un po’ di CONOSCENZE
un po’ di COMPETENZE
un po’ di CURIOSITA’
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La quarta “C”
CONDIVISIONE
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Alcuni spunti pedagocici
Ausubel e l’apprendimento significativo
Gauthier
Trasposizione didattica
Gardner e le Intelligenze Multiple
Morin e la Testa ben Fatta
…
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Ausubel
ripresa successivamente da Novack
L’APPRENDIMENTO MECCANICO avviene quando chi apprende
memorizza le nuove informazioni senza collegarle alle
conoscenze precedenti, o quando il materiale da studiare non ha
alcuna relazione con tali conoscenze. Ciò porta lo studente ad
essere un recettore passivo di informazioni in cui l’insegnante è la
fonte del sapere.
L'APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO si verifica quando chi
apprende decide di mettere in relazione delle nuove
informazioni con le conoscenze che già possiede. E’
concentrato su dei processi attraverso i quali le nuove
informazioni, nuove conoscenze, nuovi elementi interagiscono
con concetti già presenti nella struttura cognitiva del soggetto. Chi
può decidere la predisposizione ed il suo atto della delicata fase
del processo di apprendimento è solo l'individuo, mentre
l'insegnante/Istruttore/Formatore può solo incoraggiare tale
decisione attraverso suggerimenti, incoraggiamenti.
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Figura importante è rappresentata anche dal
docente/insegnante/formatore, che dovrà incoraggiare
l'apprendimento significativo a scapito del tipo meccanico
attraverso la selezione di materiale significativo, rappresentato
principalmente, da mappe concettuali, circuiti audiovisivi, lastrine,
testi e dispense, ma soprattutto verificare le preconoscenze
interne dell'allievo stesso e quindi modulare un linguaggio idoneo
alla comprensione delle nuove conoscenze formulate ed
indirizzate al discente.
L’apprendimento significativo ha molti vantaggi, innanzitutto le
conoscenze vengono ricordate più a lungo, inoltre la
classificazione dell’informazione aumenta la differenziazione dei
concetti classificatori rendendo più facile il successivo
apprendimento di argomenti simili.
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Gauthier
(pedagogista francese)
Da una ricerca sperimentale:
50 % gestione della materia
50 % gestione della classe
…50 % ????
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SAPERE
SAPERE INSEGNATO
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TRASPOSIZIONE DIDATTICA
Gardner
La teoria delle intelligenze multiple di
Howard Gardner ha sfidato il tradizionale
punto di vista dell’intelligenza considerata
come una capacità unitaria che può essere
misurata attraverso i tests.
Al contrario, tale teoria definisce
l’intelligenza come un’abilità occorrente
per risolvere problemi o per creare
prodotti che sono valutati in almeno una
cultura.
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INTELLIGENZE OPERAZIONI CENTRALI
Intelligenza linguistica Sintassi, fonologia, semantica, pragmatica
Intelligenza musicale Discriminare ritmo, timbro, tono, altezza suoni
Intelligenza
logico-matematica
Numero, categorizzazione, relazioni. Uso e comprensione di relazioni
astratte, calcolare
Intelligenza spaziale
Accurata visualizzazione mentale, trasformazione mentale delle
immagini. Abilità di pensare in 3D (percepire l’informazione visiva o
spaziale, di modificarla e trasformarla e di ricreare immagini visive in
assenza del riferimento legato allo stimolo fisico iniziale).
Intelligenza esistenziale Comprendere significati riguardanti l'esistenza umana
Intelligenza
corporeo-cinestetica
Controllo del proprio corpo, controllo nella presa degli oggetti.
Manipolare oggetti e usare il corpo per risolvere problemi
Intelligenza interpersonale Consapevolezza dei sentimenti, delle emozioni, degli obiettivi e delle
motivazioni delle altre persone. Comprendere ed interagire con gli altri.
Intelligenza intrapersonale
Consapevolezza dei propri sentimenti, emozioni, obiettivi e motivazioni.
Capacità di distinguere le proprie emozioni e sentimenti, pianificare la
propria vita
Intelligenza naturalistica Ricognizione e classificazione degli oggetti nell’ambiente. Discriminare
le cose viventi, sensibilità al mondo esterno (naturale e fisico)
13
Edgar Morin
che richiama una frase
di Michel de Montaigne:
"È meglio una
testa ben fatta
che una
testa ben piena"
Intr
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“UNICO E IRRIPETIBILE”
“A CAPPOTTO”
...vale per i nostri allievi!
...vale anche per noi! 14
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TROVATE TUTTO IL MATERIALE SU:
blog
https://aftechnologist.wordpress.com/
IO RISPONDO A:
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Parte generale
Primo incontro
Come cambiano l’educazione e la
formazione nell’era digitale?
Come cambia il modo di
apprendere?
Dal web 1.0 al web 4.0
Il web 2.0 e l’apprendimento
La didattica digitale “in aula”
Le risorse sul WEB
Il modello “Blended” 17
Come cambiano
l’educazione e la
18
formazione
nell’era
digitale?
Come cambia il
modo di apprendere?
19
Il cambiamento
della formazione
Le più grandi istituzioni universitarie internazionali (MIT, Open University, UOC - La Universitat Oberta de Catalunya, Stanford, Harvard) hanno già da tempo avviato progetti di integrazione nell’ offerta didattica attraverso gli strumenti messi a disposizione dalle tecnologie digitali di gestione della didattica e della formazione on-line
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Co
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...
Come cambia l’apprendimento
nell’epoca del web 2.0 ? - 1
Opinioni prevalenti
Gli studenti di oggi sono diversi da quelli delle generazioni precedenti e non più in grado di affrontare le tradizionali difficoltà previste dai programmi di studio
Le cause sono esterne alla scuola: i modelli di comportamento e di impegno proposti dalla scuola si discostano troppo da quelli che orientano la vita familiare e sociale
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Co
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...
Come cambia l’apprendimento
nell’epoca del web 2.0 ? - 2
Tuttavia…
A parità di età, gli studenti attuali dimostrano un livello significativamente più elevato nello sviluppo cognitivo rispetto ai loro coetanei di 30 anni fa (Q.I. e test piagetiani)
Incremento effettivo, universale e in continuo sviluppo dell’intelligenza degli studenti adolescenti, attribuibile al miglioramento delle condizioni ambientali
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Co
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...
23
...Homo digitalis
24
le tecnologie della
comunicazione hanno
trasformato l’uomo …
Digital Natives
Homo Digitalis
Homo Sapiens => Homo Videns
“Puer videns”
Co
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...
25 http://www.youtube.com/watch?v=hwuu-pXwaWk&feature=related
Nativi digitali vs
immigra(n)ti digitali
Perché noi siamo:
IMMIGRA(N)TI DIGITALI
I nostri ragazzi sono:
NATIVI DIGITALI
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...
Nativi digitali.
La definizione di Marc Prensky
La definizione, coniata per la prima volta nel 2001 dallo scrittore Marc Prensky, indica la generazione di nati (negli Stati Uniti) dopo il 1985, anno di diffusione di massa del PC a interfaccia grafica e dei primi sistemi operativi Windows.
In Italia, secondo P. Ferri, si parla di “nativi digitali” dalla fine degli anni novanta, quando i computer e internet sono entrati prepotentemente nella vita di tutti.
27
Co
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...
Nativi digitali
Appropriazione digitale
molto precoce (0-6 anni)
Abituati a comunicare
sempre e dovunque
(computer, cellulari)
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...
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Appropriazione digitale molto
precoce (0-6 anni)
Nativi digitali in Italia
Ricerca su bambini nati dal 2002 (Italia):
Apprendimento più percettivo e meno simbolico
Abilità visuo-motorie eccezionali
Capacità di utilizzare contemporaneamente vari mezzi tecnologici
Prediligono forme di apprendimento socializzato ed esternalizzato, in cui l’autorevolezza di una conoscenza è legata alla pressione dei coetanei
(Cantelmi, L’immaginario prigioniero, 2009).
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...
Immigranti e nativi digitali:
Capacità comunicative e stili di apprendimento
quote Veen, W. & Vrakking, B. (2006). Homo Zappiens, Growing up in a Digital Age. London, Network Continuum Ed
Digital native
Codice digitale
Apprendimento Multitasking
Condividere e creare la conoscenza (Mp3 Wikipedia)
Apprendere ricercando giocando esplorando
Esternalizzazione dell’apprendimento
Comunicazione versus riflessione
No autorità del testo multicodicalità
Connettersi navigare ed esplorare
Digital immigrants
Codice alfabetico
Apprendimento lineare
Stile comunicativo uno a molti
Apprendimento per assorbimento
Internalizzazione riflessione
Autorità del testo
Primo leggere
http://wordle.net
Questionario "nati digitali" - 1
Prof. Derrick De Kerckhove - Mac Luhan Institute - Un. di Toronto)
1. Ho 5 o più amici che ho incontrato su Internet
2. Per prima cosa al mattino verifico la mia e-mail
3. Prima di fare shopping o un viaggio faccio una ricerca sul web
4. Ho caricato le mie foto digitali su un sito web così posso condividerle con i miei amici
5. Non ho esitazioni nell'usare la carta di credito quando faccio acquisiti on-line
6. Spesso scarico o compro musica online
7. Frequento regolarmente 5 o più blog
8. Ho messo commenti su blog di altre persone
9. Ho un mio blog che aggiorno e su cui rispondo regolarmente
10. Sono membro di un sito di social networking (Facebook, ecc.)
33
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...
Questionario "nati digitali" - 2
Prof. Derrick De Kerckhove - Mac Luhan Institute - Un. di Toronto)
11. Amministro una comunità virtuale
12. Ho elaborato una pagina di Wikipedia
13. Comunico spesso con gli amici attraverso programmi di inst. mess.
14. Il cellulare è più utile per gli SMS che per parlare
15. E’ divertente raccontare ai miei amici di siti o video clip interessanti quando ne vedo uno
16. Non leggo il giornale perché leggo le notizie online
17. Guardo programmi televisivi dopo averli registrati
18. Ho cominciato a usare il computer nella scuola primaria o secondaria
19. Ho incontrato il mio boy/girl friend online
20. Uso applicazioni sul cellulare per leggere e-mail, giocare, connettermi alla rete, ecc.
34
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...
Homo Zappiens vs Sapiens
35 Viem Ween (Tec. Un. Delft), “Homo Zappiens”.
Homo Zappiens vs Sapiens
36
Viem Ween (Tec. Un. Delft), “Homo Zappiens”, AICA
National Convention, Udine, 2005
37
I ragazzi della Net Generation
38
Dal book all’e-book
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Co
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...
Dall’apprendimento alfabetico
per accumulazione...
...all’apprendimento multitasking
per navigazione/cooperazione
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...
Sei un insegnante muratore...
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Co
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...
…o sei un insegnante cuoco?
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Due modi di apprendere
43
METTERE UN MATTONE SOPRA L’ALTRO Memorizzare
Accumulare informazioni
Quantità di informazioni
Frammentazione dei contenuti
Linearità Ordine
AMALGAMARE INGREDIENTI
Capire
Costruire significati
Qualità delle connessioni
Approccio olistico ai contenuti
Ricorsività Caos
Co
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Due possibili ragioni per
usare le tecnologie in classe
44
ADATTAMENTO
Fare le solite cose con strumenti nuovi
Accogliere a scuola gli strumenti che si usano nel resto del mondo
Tecnologie chiuse (programmate, strutturate)
Costruire, organizzare e distribuire contenuti
Fare presentazioni anche multimediali
INNOVAZIONE
Fare cose nuove con strumenti nuovi
Offrire agli studenti migliori opportunità di apprendimento
Tecnologie aperte (programmabili, destrutturate)
Costruire e rappresentare la propria conoscenza
Costruire ambienti di apprendimento
Co
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...
Le tecnologie come
“partner intellettuali”
Alle tecnologie:
memorizzare
richiamare informazioni
presentare informazioni
Alle persone:
concettualizzare
organizzare
risolvere problemi
45 (Marconato)
Co
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...
In cosa differiscono i nativi dai «migranti» digitali
(coloro che hanno appreso l’uso delle tecnologie
successivamente all’infanzia e/o forzatamente)?
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«Figli di Gutemberg»
«Figli di Internet»
Mezzi Libri, carta e
penna
Libri, carta e penna Dispositivi interattivi
Internet
Codici Codice alfabetico Codice alfabetico
Codice iconico Codice audio, video
Modalità di comunicazione e
informazione Libri, giornali
Ipertesti Libri, giornali
Modalità di apprendimento
Per assorbimento Per esperienza
e per gioco
P. F
ERR
I, N
ati
vi d
igit
ali,
Mila
no
, Mo
nd
ado
ri 2
01
1
Co
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...
I nativi digitali sono competenti digitali?
I nativi digitali sono
competenti digitali?
1) I nativi digitali apprendono in maniera istintiva e precoce
anche
- l’alfabetizzazione digitale (digital literacy)?
- le competenze digitali?
Sono cioè in possesso di abilità di base nell’uso delle TIC e
capacità di reperire, valutare, conservare, produrre,
presentare informazioni?
2) Come può la scuola aiutarli a svilupparle?
Programmando sulle competenze?
Agendo con una logica interdisciplinare?
Rivoluzionando la didattica?
Acquisendo competenze digitali (docenti) e
strumentazione necessaria?
Altro…? 47
Co
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...
Nuovo PARADIGMA (1)
• La nuova cultura digitale e la sempre
maggiore diffusione di devices in tutti gli
ambiti della vita quotidiana stanno
rivoluzionando le dinamiche sociali e
produttive
• I linguaggi di base (gestuale, verbale,
iconografico) si stanno modificando,
orientandosi verso uno stile
comunicativo centrato su interazione,
produzione collaborativa dei contenuti e
condivisione.
48
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...
Nuovo PARADIGMA (2)
La scuola mostra difficoltà ad identificare
e riconoscere” queste trasformazioni e
rischia di essere sempre più impreparata
ad affrontare i cambiamenti della
società, dei comportamenti e delle sfere
cognitive dei giovani.
49
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...
Cambiare i paradigmi
dell’educazione
50
Co
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...
Rischio GAP
• TRA studenti (“nativi digitali”) e adulti (gli
“immigrati digitali”)
• TRA approccio lineare, sequenziale, strutturato,
argomentativo e per lo più deduttivo
dell’insegnamento scolastico tradizionale e le
logiche di ipertestualità, reticolarità ed
esplorazione introdotte da Internet.
Due possibili risposte:
ADATTATIVA
COSTRUTTIVISTA
51
Co
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...
Risposta ADATTATIVA
La “scuola della trasmissione” viene
aggiornata confinando in spazi e progetti
specifici e occasionali l’utilizzo delle nuove
tecnologie, depotenziandone le possibilità e
adattandole ai modelli di insegnamento
tradizionali.
Vedasi l’uso minimo delle LIM simile a quello
delle normali lavagne in ardesia e che le
assimila dunque a una semplice innovazione
della superficie su cui scrivere
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Co
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bia
...
Rivoluzione COSTRUTTIVISTA
• La realtà è intesa come movimento di
negoziazione sociale di significati
• La valutazione è fondata sui processi
attivati dallo studente e su risultati
quantitativi prodotti
• La scuola interagisce con i sistemi di
comunicazione che hanno nel web e
networking nuove possibilità di costruire
processi interattivi - comunicativi
53
Co
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...
54
Dal Web 1.0
al Web 4.0
55
Cosa c’era prima del web?
Il DESKTOP…
...da cui io “navigavo” nel mio
computer, sul quale io avevo
archiviato dati, o da cui
accedevo a periferiche
contenenti dati.
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Inte
rnet
Internet
• La rete internet è in primo luogo uno strumento di comunicazione.
• Come la rete telefonica nasce per permettere la comunicazione e lo scambio di informazioni.
• Le informazioni sono quelle che ogni computer è in grado di utilizzare: testi ma anche immagini, filmati, suoni digitalizzati.
• E’ simile ad una rete telefonica nata per far comunicare tra loro dei computer.
57
Inte
rnet
Una rete di reti
•Internet, o più semplicemente “la rete” è una sorta di meta-rete costituita da molte reti telematiche connesse tra di loro.
•Non è importante la tecnologia che le unisce: cavi, fibre ottiche, satelliti.
•Non è importante di che tipo siano i computer connessi (Unix, Mac, PC).
•Punto di forza di internet è la sua “lingua universale”.
•Internet si basa su una struttura portante di linee dedicate collegate 24 ore su 24.
•I computer della rete parlano tutti la stessa lingua. Questa lingua è il protocollo di trasferimento dati TCP/IP
•Gli sviluppatori di questo protocollo non vincolarono il software a nessuna forma di copyright, così il TCP/IP permette a milioni di computer di dialogare tra loro
58
Inte
rnet
I servizi di Internet
Per accedere ai servizi offerti da internet è necessario utilizzare programmi specifici:
•E-mail : La posta elettronica su internet.
•News: forum basati su messaggi che di solito si concentrano su di un singolo argomento o su un’area di interesse specifico. Sono attivi attualmente più di 20.000 newsgroup pubblici.
•WWW, ovvero la navigazione in internet.
•Chat: le “chiacchiere” in tempo reale.
•FTP: trasferire pacchetti di file con internet.
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Inte
rnet
Internet
60
INTERNET (la rete delle reti) è una rete geografica che collega università, aziende, centri di ricerca, biblioteche, utenti privati, numerose reti informatiche.
In pratica Internet mette in comunicazione tutte le reti locali e metropolitane ad essa collegate creando una topologia complessa.
Inte
rnet
61
Il Web
Il W
eb
Web vs. Internet
In termini vagamente imprecisi:
il Web è informazione (soft/astratta)
Internet è cavi e computer (hard/concreta)
Il Web e' un servizio che si basa su Internet.
Altri esempi?
- la mail (si basa su Internet)
- il Voip (ex: skype) (si basa su Internet)
- ...
62
Il W
eb
WORLD WIDE WEB
Il World Wide Web (Web) è una rete di risorse di informazioni, basata sull'infrastruttura di Internet.
Il Web si basa su tre meccanismi:
1. Uno schema di denominazione uniforme per localizzare le risorse sul Web (URL)
2. Protocolli, per accedere alle risorse denominate sul Web (HTTP).
3. Ipertesto, per codificare risorse ed informazione (ad es., HTML).
World Wide Web ~ Rete Coprente il Mondo
Il Web e Internet sono due cose diverse.
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Il W
eb
WWW: WORLD WIDE WEB
(ragnatela planetaria)
Un sito web è un insieme di pagine
contenenti testi, immagini, suoni e filmati,
collegati per mezzo di collegamenti
ipertestuali (link).
La pagina principale di un sito web è
detta home page.
HTML: Hyper Text Markup Language; linguaggio per la creazione di pagine web.
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Il W
eb
Browser
Un browser è un programma che
consente la navigazione in Internet e la
visualizzazione dei siti web, tipo
- Windows Internet Explorer
- Mozilla Firefox
- Google Chrome
- …
65
Il W
eb
66 66
siti e portali
Blog, social networking
below the web
web: un “iceberg” Il w
eb
“so
mm
ers
o”
Deep Web
Si usa solitamente, inoltre, distinguere il
Surface Web (quello “censito” dai motori
di ricerca) dal Deep Web, quello
“profondo” e inaccessibile, che
conterebbe qualcosa come 500 miliardi
di documenti (naturalmente, questa
cifra è una mera stima).
67
Il W
eb
Una citazione
“La forza del web sta nella sua
universalità.
L’accesso da parte di chiunque,
indipendentemente dalle
disabilità,
ne è un aspetto essenziale”
Tim Berners Lee 68
Il W
eb
Ma per cosa usiamo Internet ?
…nella nostra vita di ogni giorno:
(risposte di docenti ad un corso del 2010)
• per la posta elettronica (e-mail)
• per la gestione del conto in banca
• per la prenotazione di biglietti al cinema e al teatro
• per orari di treni e aerei (ed acquisto dei relativi biglietti)
• per giocare
• per informarci prima sul luogo delle ns/e vacanze
• per conoscere le previsioni del tempo
• per i programmi televisivi
• per informarci (lettura di giornali, articoli)
• per cucinare
• per comprare (e-commerce)
… … … … … …
69
Perché nasce l’esigenza di
parlare di web 2.0?
NUOVE TECNOLOGIE
NUOVE IMPRESE NUOVI MODELLI
DI BUSINESS
NUOVI COMPORTAMENTI
WEB 2.0
Web 2.0
Termine coniato da Tim O'Reilly nel 2004 per definire una serie di fenomeni che denotano una trasformazione del WWW,
a livello tecnologico (feed RSS, Ajax, openApi, WebServices…)
e sociale (Blog, Wiki…)
71
We
b 2
.0
Cos’è il Web 2.0
Lontano dall'essere definito in modo chiaro e univoco, web 2.0 si riferisce abitualmente a un contesto d'uso di internet e del web in cui prendono centralità le transazioni comunicative tra gli utenti, e in cui questi ultimi diventano i principali produttori di contenuti. Da biblioteca universale, dove trovare "tutto" il sapere allo stato digitale, il web diventa piuttosto ambiente di socializzazione, dove le persone s'incontrano, dialogano, iniziano relazioni che proseguono poi anche nel mondo reale. 72
We
b 2
.0
Da archivio di contenuti in qualche modo
"statici", o comunque prodotti da un
numero relativamente piccolo di specialisti
o di appassionati, diventa il luogo - un
luogo senza spazio, s'intende - in cui
ciascuno può cercare d'esprimersi e di
pubblicare i propri contenuti; si pensi, a
titolo d'esempio, sia ai blog, sia al social
tagging (Delicious), al podcasting, agli
strumenti per pubblicare immagini (Flickr) o
video (MeTube) e così via. 73
We
b 2
.0
Concetti del Web 2.0
Il Web 2.0 è costruito sull’ architettura della partecipazione e sulla fiducia radicale che consentono a gruppi di utenti distribuiti su scala internazionale di contribuire alla creazione della conoscenza
Le barriere tecnologiche sono drasticamente ridotte: creare contenuti on line è semplice e spesso gratuito.
74
We
b 2
.0
Concetti del Web 2.0
Mentre il Web 1.0 era fatto di documenti testuali, il Web 2.0 è realmente
multimediale, cioè composto di suoni, immagini, realtà virtuali, filmati.
L'utente non è più solo ma al centro di reti e conversazioni e non è più
passivo fruitore ma anche creatore di contenuti.
75
We
b 2
.0
Concetti del Web 2.0
Web 2.0 indica un nuovo approccio sociale
alla generazione e distribuzione di
contenuti via web, che siano caratterizzati
da processi comunicativi aperti, con una
forte decentralizzazione dell’autorità, libertà
di condividere e riusare i contenuti stessi
76
We
b 2
.0
Concetti del Web 2.0
La condivisione delle informazioni, dei contenuti, dei servizi, delle applicazioni è al centro dello sviluppo della Rete
L'apertura dei dati e l'apertura del codice sono principi guida dello sviluppo
La scrittura si fa collaborativa e partecipata (blog, wiki, piattaforme collettive)
L'informazione viene categorizzata liberamente e collettivamente, con le folksonomy, “nuvole” di tag-parole chiave attribuite a pagine web, immagini, libri, documenti, articoli etc.
Esplodono i feed per la distribuzione dei contenuti.
77
We
b 2
.0
Web 1.0 vs Web 2.0
78
Web 1.0 Web 2.0 Padronanza HTML
Maggiore popolazione tecnica
Pubblicare
Blog senza conoscenze tecniche
Apertura a tutte le persone
Partecipare
79
Web 2.0 = Web is You
80
Cosa cambia nel web 2.0
Creare contenuti Es. Blog
Connettere persone Social networking
Collaborare on-line Google docs
Connettere servizi/basi dati flickr maps
PERSONE
CONTENUTI SERVIZI
Il Web 2.0
nuove pratiche
– condividere, partecipare, commentare, collaborare, creare, diffondere, classificare, commentare, assemblare, rielaborare, aggregare, sottoscrivere, decentrare, distribuire, trovare, farsi trovare
nuove parole
– post, blog, sharing, tag, wiki, feed, rss, syndication (affiliazione), permalink
82
We
b 2
.0
Web 2.0 Tag cloud
83
Web 2.0 Social Network
piattaforma
wiki VOIP
Intelligenza collettiva
Banda Larga tagging
RSS
Podcast
blog
Open source
libertà
semplicità
collaborazione
sociale
convergenza
economicità
beta perpetuo
Architettura di partecipazione
servizi
Always on
Mash up
84
Modalità di interazione
La caratteristica principale che deriva dal
concetto di Intelligenza collettiva, è la
formazione di comunità online tra utenti,
distinte in base al tipo di mezzo di
comunicazione adottato:
“uno a uno” (e-mail o istant messaging),
“uno a molti” (blog)
– Dove i molti possono rispondere
attraverso i commenti
“molti a molti” (wiki). 85
We
b 2
.0
Insieme di principi e
procedure
tagging (e la folksonomia) invece della tassonomia,
arricchimento delle esperienze-utente (gmail, google maps),
rendere gli utenti collaboratori (ebay e commenti su amazon),
pubblicazione invece della partecipazione (blog Vs forum),
fiducia radicale (wikipedia),
piccoli pezzi uniti e unibili in maniera non rigida,
abbiamo a che fare con una piattaforma (il web), che vince sempre su una singola applicazione.
86
We
b 2
.0
Folksonomia
Folksonomia è un neologismo derivato dal termine di lingua inglese folksonomy che descrive una categorizzazione collaborativa di informazioni mediante l'utilizzo di parole chiave (o tag) scelte liberamente. In maniera più semplice e concreta, questo termine si riferisce alla metodologia utilizzata da gruppi di persone che collaborano spontaneamente per organizzare in categorie le informazioni disponibili attraverso internet (vedi web 2.0).
Questo fenomeno, in contrasto con i metodi di classificazione formale (in particolare con la tassonomia classica), cresce soprattutto in comunità non gerarchiche legate ad applicazioni web, attraverso le quali vengono diffusi contenuti testuali e/o multimediali.
87
We
b 2
.0
Tag
Lista tag (ordinati per funzione)
http://www.w3schools.com/tags/ref_byfun
c.asp
Validazione codice
http://validator.w3.org/
Lista tag (in italiano)
http://lau.csi.it/risorse/xhtml_tagxtag/inde
x.shtml
88
We
b 2
.0
Applicazioni
89
We
b 2
.0
90
Aspetti negativi del Web 2.0
Copertura: la copertura di molti argomenti è ancora insufficiente;
Mediocrità: l’approfondimento delle voci tende a non superare il livello medio
Errori: un esempio è la biografia del giornalista e politico statunitense John Lawrence Seigenthaler, il quale per quattro mesi è stato descritto da wikipedia come il mandante dell’omicidio di John e Robert Kennedy.
Soggettività
91
We
b 2
.0
La saggezza delle folle
Come risolvere il problema?
Per risolvere questi problemi James Suriowecki si
affida a quella che lui definisce “la saggezza delle
folle”, la quale si basa sul fattore del PageRank.
Un sito contenente informazioni false, infatti, sarà un
sito visitato da pochissimi utenti e quindi avrà un
pagerank basso mentre, un sito attendibile, sarà
cliccato molte più volte e questo gli permetterà di
occupare una posizione di rilievo.
92
We
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.0
E il Web 3.0 ?
E il Web 4.0 ?
L’evoluzione del Web
Connections between people
Co
nn
ecti
on
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een
In
form
atio
n
Social Networking
Groupware
Javascript
Weblogs
Databases
File Systems
HTTP
Keyword Search
USENET
Wikis
Websites
Directory Portals
2010 - 2020
Web 1.0
2000 - 2010
1990 - 2000
PC Era 1980 - 1990
RSS Widgets
PC’s
2020 - 2030
Office 2.0
XML
RDF
SPARQL AJAX
FTP IRC
SOAP
Mashups
File Servers
Social Media Sharing
Lightweight Collaboration
ATOM
Web 3.0
Web 4.0
Semantic Search Semantic Databases
Distributed Search
Intelligent personal agents
Java SaaS
Web 2.0 Flash
OWL
HTML
SGML
SQL Gopher
P2P
The Web
The PC
Windows
MacOS
SWRL
OpenID
BBS
MMO’s
VR
Semantic Web
Intelligent Web
The Internet
Social Web
Web OS
Nova Spivack CEO & Founder Radar Networks
96
…il Web 3.0
È innegabile che il Web 2.0 ha dato nuova credibilità al
web: ma ormai siamo nell’era del Web 3.0.
Tim Berners-Lee, il co-inventore del World Wide Web,
profetizzò questa terza fase del web caratterizzata da
un approccio semantico, dove, le macchine non si
limiteranno ad archiviare i contenuti ma anche a
capirli.
Il Web 3.0 sta trasformando il Web in un database
dove i dati sono strutturati e pubblicati in modo da
poter essere riutilizzati ed interrogati da remoto.
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Web 3.0: Web Semantico
Ricerche e analisi automatiche basate sul significato
del testo: interrogazioni in linguaggio naturale invece
che con parole chiave (folksonomies).
Il Web 3.0 è il Web semantico: la trasformazione del
World Wide Web in un ambiente dove i documenti
pubblicati siano associati ad informazioni e dati
(metadati) che ne specificano il contesto semantico in
un formato adatto all’interrogazione e l’interpretazione
(es. tramite motori di ricerca) e, più in generale,
all’elaborazione automatica.
In pratica, un Web in cui le macchine non solo
leggono, ma interpretano.
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Web 3.0: cosa potrebbe essere?
Sicuramente, vuol dire andare al di là dell’aspetto
relazionale che contraddistingue il 2.0 e fare
riferimento non più alle persone che comunicano
tra loro.
E più in là delle persone ci sono le macchine,
ovvero l’intelligenza artificiale.
Sarà dunque una connessione tra informazioni, sarà la
stessa Rete capace di relazionare, quasi come un
essere umano, frasi e contenuti.
Non si useranno i cervelli umani quale simbolo di
interazione, ma verrà dato, per spiegarlo
semplicemente ed intenderci, “un cervello a
Internet” . 98
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La rete come enorme database: l’introduzione, prima degli RSS e dei file XML, poi dei rich
snippet e meta data, offre la possibilità di utilizzare internet come un enorme database, da
utilizzare in diverse applicazioni per recuperare dati da fornire all’utenza, si parla quindi di Data
Web.
Le intelligenze artificiali: un software capace di interagire con l’utenza viene definito I.A. Al
giorno d’oggi abbiamo diversi esempi di programmi così evoluti che si protendono verso
questa direzione, per fare tre esempi possiamo citare gli algoritmi di Google, che analizzano la
rete per comprendere come posizionare i contenuti a seconda della qualità e della pertinenza
con determinate parole chiave, l’algoritmo di Facebook, che ci presenta notizie dai nostri amici
in linea con il nostro pensiero e gli algoritmi che regolano i software anti spam, per filtrare i
messaggi realizzati da utenti reali da quelli creati artificiosamente da software.
Il web semantico: una declinazione del concetto di “rete come database” è l’introduzione dei
contenuti correlati a determinate parole chiave, che permettono la ricerca di informazioni più
performante.
Un web adattabile ai diversi dispositivi: il Responsive Web Design e la grafica vettoriale
correlata permettono di poter visualizzare su diversi dispositivi il contenuto presente sulla rete.
Un web potenziato, capace di modificare la società: grazie ai Social Network i contenuti di
internet escono dallo schermo e modificano il mondo che ci circonda. La potenza del mezzo di
comunicazione digitale permette uno scambio di informazioni tra azienda/consumatore,
politico/elettore, artista/fan e proprietario/visitatore che prima era impensabile.
Il web in 3 dimensioni: le nuove tecnologie e l’elevato accesso alla rete internet hanno
permesso di replicare la realtà in formato digitale. Possiamo quindi accedere alla rete e
effettuare buona parte delle interazioni che compongono la nostra vita reale. Il primo esempio
ne è stato second life, ma ad oggi Facebook, pur se graficamente in una sola dimensione è il
nuovo modello di web 3D.
99
Web 4.0: il web ubiquitario
Applicazioni Web per mettere in
connessione in modo automatico le
persone, sulla base delle attività che stanno
svolgendo, per aiutarle a collaborare e
raggiungere scopi condivisi mettendo
insieme le loro risorse e le loro
competenze.
Integrazione con la realtà fisica, al servizio
delle relazioni, per moltiplicarle e
potenziarle.
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La realtà aumentata: dispositivi come i Google Glasses, gli occhiali di Google per
la realtà aumentata in fase di sviluppo, o gli smartwatch, interfaccia veloce di
comunicazione con il proprio microcomputer portatile (lo smartphone) ci
permetteranno in futuro (e in alcuni casi già al giorno d’oggi) di interagire in tempo
reale con il web sovrapponendo il mondo che ci circonda con la rete. Un esempio?
Una persona con al viso i Google Glasses potrebbe, dopo aver visionato la cartina
per andare in un bar, scegliere di cambiare meta perchè in quel momento è
sovraffollato o chiuso a causa di una emergenza.
Possedere un vero e proprio alter ego digitale. Pian piano che i nostri documenti si
aggiornano e collegano fra loro, inglobando chip, con a supporto una infrastruttura
tecnica e man mano che popoliamo la rete con i nostri contenuti personali, andremo
a creare un vero e proprio alter ego virtuale, che ci permetterà, nel bene e nel male
di far interagire in real time le due identità: quella reale e quella digitale.
Le nuove interfacce: la domotica, che pian piano si diffonde nei nostri
elettrodomestici e nelle nuove automobili intelligenti ci permetterà di scambiare i dati
relativi al mondo reale con il nostro alter ego digitale. Questo passaggio
è caratterizzato dagli apparecchi elettronici che ci circondano e la rete internet.
Potremo così fare la spesa dal frigorifero o scegliere i film da acquistare dal
televisore e farli vedere ai nostri figli, dal monitor del sedile posteriore della nostra
auto, mentre andiamo al mare.
Più controllo dell’informazione: se il passaggio ad un web potenziato ci permette
di modificare la società, intervenendo sulle informazioni della rete potremo
modificare la realtà che ci circonda.
101
Industria 4.0
Con questo termine si indica il
radicale cambiamento di paradigma
che il settore manifatturiero sta
affrontando in questi ultimi anni grazie
alla diffusione delle tecnologie digitali
e alla loro integrazione nella filiera
produttiva.
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Il Web 2.0 e
l’apprendimento
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105
Dalla lavagna tradizionale…
…Alla LIM:
Lavagna
Interattiva
Multimediale
L’evoluzione
Il significato delle nuove tecnologie cambia col
passare del tempo, generalmente in funzione dell’
evolversi delle teorie dell'apprendimento, ma anche in
relazione alle potenzialità delle tecnologie stesse:
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L’apprendimento 2.0
Molteplicità dei codici
Molteplici formati espressivi
Immagini, audio e video, musica, grafica
interattiva
Partecipazione
Condivisione
“Effetti di rete”
Collaborazione
Comunità on-line (di pratica, di interesse, ecc.)
Gestione della conoscenza
Nuovi modelli e risorse per la ricerca e la didattica
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monodirezionale
bidirezionale
il Web 2.0 ha rivisto il format comunicativo
della rete
il Web 2.0 ha rivisto il format comunicativo
della rete medium
format
luogo
stupido digitale digital stupidity - colui che delle tecnologie fa usi
impropri, dannosi, trasgressivi o che rifiuta a priori di avvicinarsi ad esse
destrezza digitale digital skilness - colui che possiede le competenze
tecniche già attribuite al nativo
saggio digitale digital wisdom - utente, capace di un uso critico e responsabile delle tecnologie digitali
Mark Prensky , 2009 “H. Sapiens Digital: From Digital Immigrants and Digital Natives to Digital Wisdom”
P.C. Rivoltella, UCSCR - Milano
stupido digitale digital stupidity destrezza digitale digital skilness
saggio digitale digital wisdom
Mark Prensky , 2009 “H. Sapiens Digital: From Digital Immigrants and Digital Natives to Digital Wisdom”
P.C. Rivoltella, UCSCR - Milano
Stupidità didattica
Tecnicismo didattico
Saggezza didattica
P.C. Rivoltella, “Fare didattica con gli EAS”
Quando la didattica è stupida?
• media-resistente e/o mono mediale • confonde innovazione con tecnologicizzazione
Effetti, conseguenze ..
non valorizza competenze degli studenti confonde salvaguardia con incapacità di risposta alle esigenze acquista ma non cambia forma mentis
Stupidità didattica
P.C. Rivoltella, “Fare didattica con gli EAS”
Quando la didattica è tecni(cisti)ca?
• assolutizza funzione dei linguaggi • in primo piano le competenze tecnologiche del docente • adotta formati e strumenti contemporanei
Effetti, conseguenze ..
spaventa e allontana inesperti controproducente rispetto alle resistenze promuove coabitazione (e non integrazione) di due culture
Tecnicismo didattico
P.C. Rivoltella, “Fare didattica con gli EAS”
Quando la didattica è saggia?
• riconcettualizzazione della tecnologia come risorsa culturale tecnologica normale, invisibile • riconosce e valorizza le competenze
Effetti, conseguenze ..
conduce all’uso consapevole della tecnologia promuove integrazione e sviluppo delle culture ICT
(strumento e non fine) rende competenze funzionali all’apprendimento
Saggezza digitale
Nuova intelligenza?
Intelligenza digitale
Lo studente …
Consumer
Producer
Cambiamo le competenze
La didattica
digitale “in aula”
119
120
NUOVE TECNOLOGIE
Non esiste:
Ma esistono:
Evoluzione delle TIC
nella didattica
Negli anni 70 inizia a diffondersi l’uso
dei Mass Media nella scuola e si
usano prevalentemente proiettori, TV,
lavagne luminose, registratori, etc.
Negli anni 80 si diffonde l’uso del PC.
Negli anni 90 le reti ed Internet.
Più recentemente si è diffuso l’uso
delle LIM (a partire dall’inizio del XXI
secolo).
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Vantaggi principali evidenziati dalla letteratura internazionale riguardo all’uso
delle TIC in Didattica - 1
1.Motivazione e coinvolgimento attivo da parte degli alunni;
2.Facilitazione dei lavori di gruppo, confronto fra pari;
3.Impatto sugli apprendimenti e sui traguardi raggiunti dagli studenti;
4.Impatto sugli stili di apprendimento dei discenti;
5.Sviluppo di creatività da parte degli studenti;
122 UNESCO (2006) – BECTA (2003) - BECTA (2004) - BECTA (2007)
Did
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7.Gestione dell’intera attività di classe;
8. Impatto sugli apprendimenti di studenti con Bisogni Educativi Speciali;
9. Impatto sulle specifiche aree disciplinari: Discipline umanistiche; Matematica; Scienze naturali e fisica; Lingue straniere moderne; Scienze sociali.
123
Vantaggi principali evidenziati dalla letteratura internazionale riguardo all’uso
delle TIC in Didattica - 2
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Alcuni esempi: E’ possibile utilizzare software per potenziare le competenze personali in molti ambiti quali ad esempio:
• la scrittura, la lettura e comprensione dei testi;
• l’elaborazione dei dati numerici;
• la produzione di grafici e disegni;
• lo studio delle lingue straniere;
• lo studio delle scienze umane;
• la comprensione dei fenomeni fisici, ecc. 124
Vantaggi principali evidenziati dalla letteratura internazionale riguardo all’uso
delle TIC in Didattica - 3
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Fattori che influenzano l’uso delle TIC (STRUMENTAZIONE)
•Accesso alle Risorse TIC nelle scuole (sia da parte degli studenti che dei docenti);
•Costi;
•Strumenti tecnologici non sufficienti per le esigenze degli studenti;
•Scuole carenti di connessioni Wi-Fi;
•Scuole carenti di aule informatizzate;
•Software e Hardware non appropriati;
•Mancanza di tempo da parte dei docenti per preparare le attività e/o per realizzarle in classe con gli studenti.
125
BECTA (2004) - BECTA (2007)
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Fattori che influenzano l’uso delle TIC (DOCENTI)
ABILITA’ DEI DOCENTI CON LE TIC
• Mancanza di familiarità dei docenti con le TIC
(sensazione di procedere in direzione sbagliata)
• Mancanza di supporto tecnico
• Mancanza di conoscenze/abilità riguardo all’utilizzo
del PC
IDEE DEI DOCENTI RIGUARDO AL VALORE
PEDAGOGICO
• Percezione di benefici derivanti dall’utilizzo delle TIC
nelle attività didattiche
• Idee relative al potenziale delle TIC dal punto di vista
pedagogico
126
Bozzo et Al. (2014)
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Ma che cosa si può
fare con il computer
nella didattica?
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DIDATTICA TRADIZIONALE
(strumenti e metodologie prevalenti)
lezioni frontali
lavagna tradizionale
libri di testo cartacei
quaderno e appunti
compiti a casa dettati o fotocopiati
esercitazioni e verifiche scritte
dubbi o argomenti non chiari possono essere
chiariti solo in classe (o a scuola)
approfondimenti o ricerche svolte solo a casa
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DIDATTICA 2.0 - 1
lezioni frontali con lavagna multimediale (LIM)
utilizzo di tablet
libri di testo in formato pdf
lezioni multimediali e interattive
approfondimenti ed integrazioni al libro
scaricabili da Internet (o dal sito della scuola)
appunti presi sul Tablet (e/o condivisi sul web)
test di verifica auto valutativi
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DIDATTICA 2.0 - 2
assegnazione dei compiti a casa direttamente
in modalità e-learning
esercitazioni e verifiche al computer
dubbi o argomenti non chiari possono, essere
chiariti dal docente attraverso mail o altre risorse di
Internet (siti web, blog etc)
le lezioni possono essere “riviste” anche da
casa in modalità e-learning
approfondimenti o ricerche di contenuti
multimediali disponibili in tempo reale, etc…
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Utilizzo del computer in modalità:
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STAND
ALONE ON LINE
Modalità stand alone
Il computer è utilizzato come
strumento isolato, non connesso in
rete
Modalità on line
Il computer è collegato ad
Internet
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Utilizzo in modalità stand alone
1. Consultazione di dizionari, opere tematiche, enciclopedie a carattere interattivo e multimediale;
2. Software di office-automation;
3. Programmi di grafica;
4. Software per la generazione di mappe concettuali;
5. Software per la costruzione e somministrazione di test;
6. Produzione di Ipertesti ed Ipermedia;
7. Produzione filmica (videoclip);
8. Software didattici;
STAND
ALONE
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Utilizzo in modalità on-line
1. Ricerca con utilizzo di motori di ricerca(es. Google, Altavista, Yahoo, etc );
2. Ricerca condivisione di immagini, video documenti, presentazioni (es. Youtube, Flickr, Scribd, Slideshare);
3. Progetti in rete;
4. Comunicazione interpersonale (e-mail, chat, video conferenze, forum …). con fini didattici;
5. Risorse educative aperte (repository di learning object);
6. Blog;
7. Wiki( esepio Wikipedia);
8. Podcast (Esempio Podcastnet, PodOmatic, iTunes);
9. E-Learning o Fad (Formazione A Distanza) es Moodle;
10. Social network(Facebook);
11. Sistemi digitali di Georeferenziazione (es. Google Earth).
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ON LINE
La classe virtuale
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mette in collegamento insegnanti e studenti di
una specifica classe.
L’insegnante ha la possibilità di
utilizzare il Registro virtuale, di inserire test o di utilizzare
quelli già inseriti, di aggiungere o
eliminare classi, di inviare messaggi a tutti gli studenti di una classe con un clic e di valutare i
test da loro eseguiti.
La classe virtuale
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• serve anche a gestire più facilmente i gruppi classe e la divisione in file per i compiti in classe
La classe virtuale
Nella classe virtuale potrai proporre ai tuoi studenti
attività di studio da svolgere in rete!
In particolare avrai la possibilità di:
progettare e organizzare attività individuali e/o di
gruppo e attività laboratoriale;
creare un contesto di apprendimento
interattivo con attività di ricerca e collaborazione in
rete;
realizzare modalità avanzate di valutazione degli
apprendimenti implementando prove di
verifica e autoverifica, strutturate e non
Utilizzi
- lavorare con i loro
compagni a distanza;
- creare gruppi di
studio legati a
progetti o tematiche
specifiche inviando i
risultati;
- inviare al docente
quesiti legati ad
argomenti affrontati
durante la mattina.
- tenere corsi
di recupero
anche a
studenti
impossibilitati
a ritornare a
scuola in
orario
pomeridiano
- dare risposte
veloci ed in
tempo reale
anche al di fuori
della classe
- organizzare appunti e
risorse per lo studio o il
ripasso
- collaborare con studenti e colleghi di altre scuole, persino
di altri paesi! .
Le possibilità a
disposizione sono
davvero moltissime.
Ma che cosa possono fare
i bambini con il computer?
Una volta acquisita le competenze di base sufficiente, è possibile:
In modalità stand alone
scrivere testi, modificarli, impaginarli, aggiungere disegni o immagini
(Word Processor e programmi di grafica);
costruire giornalini o libri (Word Processor o software appositi);
preparare scalette, mappe e/o presentazioni da utilizzare nelle interrogazioni (programmi per la costruzione di mappe e presentazioni).
In modalità off line e on line;
•fare svolgere attività di recupero e/o consolidamento di quanto appreso (software appositi reperibili anche gratuitamente in Rete);
costruire ipertesti, fruibili on line (software apposito per la
costruzione di pagine web) o off line;
giocare;
fare ricerche (navigazione di ipertesti o in Internet);
usare la posta elettronica per comunicare con “amici di penna”.
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La classe
digitale
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Cos’è la classe digitale
La classe digitale è una classe in cui si utilizzano le TIC per la
didattica, la comunicazione e in generale la produzione e lo
sviluppo di contenuti, conoscenze, competenze (trasversali) e
capacità.
La classe digitale si avvale di strumenti diversi:
Dispositivi hardware (PC, notebook, LIM, tablet, smartphone, robot
ecc.)
Collegamento veloce a internet
Risorse software (a pagamento e gratuite) installate nei dispositivi
Piattaforme, siti, social e altre risorse accessibili on line, fra cui
•registro elettronico
• ambienti di apprendimento virtuali (VLE) e sistemi di gestione dei
contenuti (LMS)
• espansioni dei libri di testo sulle piattaforme delle case editrici
Materiali didattici condivisi on line
Molto altro...
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Gli obiettivi
della classe digitale
Nella classe digitale, le TIC sono uno
strumento di apprendimento finalizzato allo
sviluppo delle competenze. L’obiettivo non
è dunque raggiungere un certo livello di
alfabetizzazione informatica (digital literacy)
e/o competenze digitali attraverso
l’apprendimento disciplinare, ma al
contrario potenziare e rendere più efficiente
la didattica attraverso le tecnologie,
favorendo lo sviluppo delle competenze
(anche digitali). 143
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Classi “aumentate”
dalla tecnologia
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Internet veloce e wifi libero
Dispositivi mobili (notebook, tablet)
per gli studenti
Classe virtuale
Registro elettronico
Dispositivi personali
(smartphone, tablet, notebook)
Laboratori mobili LIM
Classi aumentate dalla tecnologia
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Le competenze chiave per l’apprendimento permanente
Nel 2006 l’Unione europea ha stabilito quali siano le competenze chiave che i sistemi educativi dei paesi membri debbano mirare a sviluppare, in un quadro generale di Life Long Learning (apprendimento permanente).
Le competenze chiave dovrebbero essere acquisite:
dai giovani alla fine del loro ciclo di istruzione obbligatoria e formazione, per essere preparati alla vita adulta, soprattutto alla vita lavorativa, e allo stesso tempo per formarsi una base per l’apprendimento futuro;
dagli adulti in tutto l’arco della loro vita, attraverso un processo di sviluppo e aggiornamento delle loro abilità.
Le 8 competenze chiave: comunicazione nella madrelingua
comunicazione in lingue straniere
competenza matematica e le competenze di base in campo scientifico e tecnologico
competenza digitale, che consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione (TSI) e richiede quindi abilità di base nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC);
imparare ad imparare
competenze sociali e civiche
spirito di iniziativa e di imprenditorialità
consapevolezza ed espressione culturale
La competenza digitale
La competenza digitale è la quarta delle competenze
chiave per l’apprendimento permanente; consiste […]
“nel saper utilizzare, con dimestichezza e spirito
critico, le tecnologie della società dell’informazione
(TSI) per il lavoro, il tempo libero e la
comunicazione. Essa è supportata dalle abilità di
base nelle TIC (Tecnologie di Informazione e di
Comunicazione): l’uso del computer per reperire,
valutare, conservare, produrre, presentare e
scambiare informazioni nonché per comunicare e
partecipare a reti collaborative tramite Internet.”
(Raccomandazione del Parlamento Europeo e del
Consiglio del 18/12/2006). http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/ALL/?uri=CELEX:32006H0962
147
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La digital competence
quindi comprende:
Abilità di base nell’uso delle TIC
Capacità di – reperire (capacità di ricerca attiva e selettiva)
– valutare (capacità di esercizio critico, anche da un punto di vista etico)
– conservare (capacità di selezione degli strumenti hardware e software)
– produrre (capacità di individuare la risorsa il più funzionale al proprio scopo e saperne utilizzare le funzionalità)
– presentare (capacità di organizzare il contenuto in una forma fruibile e adeguata alla contesto comunicativo)
– scambiare (capacità di utilizzare i social media e le altre risorse di comunicazione e condivisione, compresa la posta elettronica)
informazioni.
AGGIUNGEREI: PROTEGGERE INFORMAZIONI (tutela della propria
privacy: informazioni o immagini che non si intende divulgare,
password, phishing, malware, ecc.)
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Quali sono gli strumenti
a nostra disposizione?
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LIM
REGISTRO ELETTRONICO
E-BOOK
CLASSI VIRTUALI
CLOUD COMPUTING
SOCIAL & DIDATTICA
BYOD (Bring your own device)
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Possibili interventi di
digitalizzazione della didattica:
registro elettronico,
LIM,
LMS,
classi «aumentate dalla tecnologia»,
coding,
robotica,
fab lab,
...
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Registro elettronico
-Consente di gestire tutte le operazioni di registrazione delle
attività, presenze e assenze, giustificazioni;
-facilita le operazioni di scrutinio consentendo l’immissione
automatica delle proposte di voto, il conteggio delle assenze
e il calcolo delle medie;
-facilita inoltre la comunicazione alle famiglie;
-consente la prenotazione dei colloqui;
-permette ai genitori di monitorare l’andamento degli
studenti.
…E gli svantaggi?
- Difficoltà di accesso (server, segnale di rete ecc.)
- Necessità di pratica e tutoring
- Incorporeità.
151 https://www.portaleargo.it/argoweb/scuolanext/common/login_form.jsp#
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LIM
152
LIM Lavagna nera
Vantaggi Interattività Multimedialità Multicodice (consente l’utilizzo di una
vasta gamma di linguaggi) Accessibilità Favorisce l’inclusione e la collaborazione Connettività Accesso illimitato a contenuti e supporti
didattici Accesso istantaneo a contenuti preparati
dal docente
Facilità d’utilizzo Sempre e immediatamente
disponibile Supporto per strategie didattiche
con cui si ha familiarità
Svantaggi Può guastarsi Richiede un po’ di pratica Effetto «wow» Resistenze interne Utilizzo come proiettore
Non è interattiva Non è multimediale Consente l’utilizzo di una gamma
minore di linguaggi (verbale, visivo)
Non consente alcun accesso a contenuti
Il docente deve produrre in classe i contenuti necessari alla didattica
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Learning Management
System (LMS):
I più diffusi sono Moodle, Edmodo, Google Class e Office 365
Education.
Consentono di:
- condividere materiali
- condividere un’agenda
- assegnare compiti
- dividere in gruppi e assegnare a ciascun gruppo un compito
- organizzare forum, chat, blog, siti
- creare e somministrare test e sondaggi
- esprimere e registrare valutazioni in itinere e sommative
- monitorare le attività degli studenti
- comunicare tempestivamente con gli studenti
In sintesi, consentono di allargare i confini fisici e temporali della
didattica (classe virtuale) e di smaterializzare e digitalizzare i
prodotti didattici, ma…
153
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Dalle classi aumentate alle
classi 3.0 - 1
Le tecnologie, se introdotte in un contesto di ambiente di
apprendimento tradizionale, possono non influire
significativamente sulle pratiche didattiche…
154
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Dalle classi aumentate alle
classi 3.0 - 2
…Ma se inserite in un contesto fisicamente predisposto alle
attività di gruppo, favoriscono l’innovazione didattica,
l’apprendimento collaborativo, per esperienza e per problem
solving. 155
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La didattica laboratoriale:
coding
Il coding nella scuola primaria (video di Giusi Landi)
Un esempio di lezione di coding (Matteo Ruffoni)
Strumenti gratuiti per il coding:
Angry Birds
Icode
Scratch
Flogorythm
«Il lato scientifico-culturale dell'informatica, definito anche pensiero computazionale,
aiuta a sviluppare competenze logiche e capacità di risolvere problemi in modo creativo
ed efficiente, qualità che sono importanti per tutti i futuri cittadini. Il modo più semplice
e divertente di sviluppare il pensiero computazionale è attraverso la programmazione
(coding ) in un contesto di gioco.» (Sito web Ora del codice)
http://www.programmailfuturo.it/
https://italia.code.org/
156
La c
lass
e d
igit
ale
La didattica laboratoriale:
robotica
Alcuni strumenti:
Beebot
https://www.bee-bot.us/
Lego Mindstorms
http://www.lego.com/it-
it/mindstorms/?domainredir=mindstorms.lego.com
&ignorereferer=true
Arduino
https://www.arduino.cc/
157
La c
lass
e d
igit
ale
La didattica laboratoriale:
Fab lab
Il Fab lab è un fabrication laboratory (ma anche un fabulous
laboratory) in cui le tecnologie informatiche vengono integrate da
scanner e stampanti 3D in grado di rilevare, elaborare e riprodurre le
forme tridimensionali. L’obiettivo è mettere in atto una strategia
didattica di learning by doing attraverso la realizzazione di progetti
concreti (produzione di oggetti o macchine).
Componenti di un fab lab:
- Computer
- Software per la progettazone in 3D (CAD)
- Scanner bi- e tridimensionali
- Stampante 3D
- Macchine taglio laser
- Robot (per esempio Arduino)
- Macchinari tradizionali
Un esempio: Progetto Fab Lab nelle scuole del Nord Est
http://www.fablabascuola.it/
158
La c
lass
e d
igit
ale
La c
lass
e d
igit
ale
La tecnologia “più appropriata”
159
Le risorse
sul WEB
160
Web 2.0
• Partecipazione attiva
• Decentralizzazione dell’autorità
• Socialità
• Collaborazione e interazione
• Utenti soggetti attivi che partecipano alla
costruzione dei contenuti, alla loro
classificazione e distribuzione
• Autori e co-autori che pubblicano,
condividono liberamente una quantità infinita
di informazioni (testi, files, immagini, video,
ecc.) e costruiscono nuova conoscenza.
161
Le r
iso
rse
su
l WEB
Strumenti Web 2.0
Weblog
Social Bookmarking
Wiki
RSS
Podcasting
Social networking
Documentazione online
Multimedia sharing
MashUps
Social Gaming
Servizi di comunicazione
...
162
Le r
iso
rse
su
l WEB
Weblog
Pagina web nella quale vengono pubblicati in
ordine cronologico testi, immagini, suoni, filmati e
link.
I testi appaiono in ordine cronologico inverso, i più
datati arricchiscono gli archivi settimanali, mensili
o annuali.
Il weblog si trova in una zona di confine tra il Web e
il Forum.
Blogger
Wordpress
163
Le r
iso
rse
su
l WEB
Social bookmarking
Servizio web, dove vengono resi disponibili elenchi di
segnalibri (bookmark) creati dagli utenti.
Gli utenti classificano risorse Internet ritenute, a vario
titolo, utili e stimolanti, usando "parole chiave" (tag)
liberamente e informalmente scelte (Folksonomia).
Questi elenchi sono pubblicamente accessibili e altre
persone con analoghi interessi possono visionarli,
usando ricerche con gruppi di parole chiave.
Diggita
Tuttoblog
164
Le r
iso
rse
su
l WEB
165
Lista di siti di social bookmarking che ti potrebbero servire
per promuovere in maniera capillare comunicati stampa o
che ti potrebbero servire per aumentare l’esposizione delle
attività di article marketing:
Ok Notizie
Diggita
Fai Informazione
Il Bloggatore
Up News
Tech Notizie
Badzu
Zic Zac
Fai Notizia
Italian Bloggers
Feedburner
Notizie Flash
Cronaca24
Digo
Social Blog
Dicevi
Linknotizie
Le r
iso
rse
su
l WEB
( Bookmark )
Di cosa si tratta: – è l’elenco dei PREFERITI
Come si esportano – File – Importa ed esporta – Preferiti
A cosa serve – Ad avere sempre dietro la nostra “rubrica” di
pagine web
Applicazioni – ( ? Delicious ? )
166
Le r
iso
rse
su
l WEB
Wiki
Sito web o collezione di documenti ipertestuali) che
permette a ciascuno dei suoi utilizzatori di aggiungere
contenuti, come in un forum, ma anche di modificare i
contenuti esistenti inseriti da altri utilizzatori.
Le vecchie versioni delle pagine non sono mai
cancellate e possono essere ripristinate.
E' possibile iniziare la stesura di una pagina, lasciarla a
metà, e riprenderla successivamente.
Il software collaborativo utilizzato per creare il sito web.
Wikipedia
167
Le r
iso
rse
su
l WEB
RSS
RDF Site Summary - formato per la
distribuzione di contenuti attraverso il Web
Tecnologia che ha come scopo fondamentale
la diffusione sul Web di titoli di articoli, news,
link e, in generale, le novità di un qualunque
sito.
Funziona come un annuncio che su un certo
sito sono stati aggiunti nuovi contenuti.
168
Le r
iso
rse
su
l WEB
Podcasting
Tecniche di produzione, condivisione e fruizione in rete
di filmati o file audio digitali.
Sistema per scaricare in modo automatico podcast (on
demand).
I file possono anche essere scaricati su un supporto
esterno e fruiti offline.
iTune
169
Le r
iso
rse
su
l WEB
Social Networking
Servizi web costruite sui legami sociali tra gli
utenti di un sito/servizio.
La creazione di un profilo pubblico o semi-pubblico
all'interno di un sistema vincolato.
Lista di contatti
Possibilità di scorrere la lista di amici dei propri
contatti.
170
Le r
iso
rse
su
l WEB
Documentazione on-line
Servizi per la gestione dei documenti, con
pubblicazione automatica, condivisione e
distribuzione online di documentazione
(documenti, fogli di calcolo, disegni, ecc.).
GoogleDocs
Dropbox
171
Le r
iso
rse
su
l WEB
Multimedia sharing
Servizi per la condivisione di file: i materiali
disponibili per la fruizione o lo scarico sono
pubblicati da altri utenti.
I materiali sono etichettati (tag) per essere
facilmente recuperati attraverso ricerche per parole
chiave.
YouTube
SlideShare
172
Le r
iso
rse
su
l WEB
MashUps
(letteralmente: poltiglia)
Siti web o applicazioni che includono
dinamicamente più fonti di informazione
web.
In informatica un mash-up è un sito o un'applicazione
web di tipo ibrido, cioè tale da includere
dinamicamente informazioni o contenuti provenienti da
più fonti. Un esempio potrebbe essere un programma
che, acquisendo da un sito web una lista di
appartamenti, ne mostra l'ubicazione utilizzando il
servizio Google Maps per evidenziare il luogo in cui gli
stessi appartamenti sono localizzati.
173
Le r
iso
rse
su
l WEB
Social Gaming
Ambienti di gioco basati sull’interazione sociale on-line:
Giochi di carte
Giochi di strategia
Giochi di ruolo
Multiplayer games
Giochi di guerra
Realtà alternative
Zynga
Amazon Living Classics
174
Le r
iso
rse
su
l WEB
Servizi di comunicazione
Sistemi di audio-video conferenza
attraverso la rete, fruibili grazie ad un
account.
È possibile comunicare uno-a-uno
(standard) oppure interagire con più utenti.
Skype
175
Le r
iso
rse
su
l WEB
Il modello
“Blended”
176
Le nuove tecnologie non possono
prescindere dalle vecchie…
Dobbiamo imparare a “renderci liberi”, ad
emanciparci dal bisogno degli altri…
Possiamo fare le cose DA SOLI (es.
accensione e spegnimento della LIM,
ricerca in rete di qualche argomento…)…
177
Il m
od
ello
“B
len
de
d”
Il modello “Blended”
Il modello “Blended” (misto – verifica in
inglese!) nasce per integrare la
DIDATTICA ON-LINE e LA DIDATTICA
IN PRESENZA.
Nasce, e viene utilizzato molto, nelle
Università.
178
Il m
od
ello
“B
len
de
d”
Un modello risultante per l’e-learning
I modelli didattici: le blended solution
I modelli didattici variano a seconda di diversi
fattori quali il numero di studenti, la possibilità di
riproporre e riutilizzare nel tempo gli stessi
contenuti, la disponibilità a seguire studenti o
gruppi di studenti che praticano attività on line.
In generale, i modelli sono forme miste di:
Didattiche espositive LO
Didattiche attive E-tievities
Apprendere dai Learning Object
La creazione di LO come “integrazione del testo” e non come sostituzione permette di:
- Aumentare l’efficacia didattica dell’oggetto stesso, che sfrutta la multimedialità e aggiunge interattività al testo;
- potenziare l’efficacia del libro di testo per le parti che effettivamente vengono apprese meglio attraverso la lettura di un testo approfondito;
- Abbassare i costi di produzione dei Learning Object relativi ad un insegnamento, diminuendo il numero di oggetti creati. Pochi Learning object di qualità che affiancano testi di qualità per una didattica efficace a costi ragionevoli.
Esempi di Learning Object
LEARNING OBJECT sperimentati:
- contenuti erogati in forma ipertestuale
- brevi video, immagini e animazioni ad alta risoluzione
- tutorial sull’uso di uno strumento o risoluzione di un problema
- registrazioni di audio/video di porzioni di lezioni o conferenze
Apprendere dalle “e-tivities”
La creazione di e-tivities permette di:
- aumentare le occasioni di apprendimento attivo, collaborativo e coooperativo, che permettono di migliorare l’efficacia della didattica;
- abbassare il fenomeno del drop-out, permettendo anche ai non frequentanti di sentirsi protagonisti dell’attività;
- migliorare la dimensione relazionale tra gli studenti e il corpo docente e tra gli studenti stessi, riavvicinando all’università gli studenti non frequentanti e permettendo di stabilire una comunicazione positiva tra i soggetti coinvolti nel processo didattico.
Esempi di e-tivities
E-TIVITIES sperimentate:
- Studio di caso (individuale o di gruppo)
- Progetto (individuale o di gruppo)
- Field trip (costruzione di un testo corredato di risorse esemplificative)
- Test on line
- Relazione scritta
- Esercizi (specifici per disciplina)
- Webquest (ricerca mirata sul web)
- Gruppi di discussione
QUANTO e QUANDO
usare le Nuove Tecnologie?
...cum grano salis!
...pensando non solo alla “sopravvivenza
nella propria ora”, ma in maniera
diacronica;
...rispettando i nostro allievi, ma
rispettando anche noi...
...adattandole al nostro ESSERE (proverbio africano – pezzo di legno e coccodrillo)
185
186
Approfondimento
Primo incontro
La “generazione del copia e incolla”
Lo storyboard (progettazione e
stesura dell’architettura di un
ipertesto o multimedia)
Il link
Utilizzo dei motori di ricerca
Una lezione multimediale
187
La generazione del
“copia e incolla”
188
A cosa serve a noi insegnanti
il WEB ?
A “copiare”!
189
IL “
C.I
.R.A
.”
La questione è: come copiare?
Il CIRA
190
IL “
C.I
.R.A
.”
Una definizione di WEB 1.0
“Il web 1.0 è una
FONTE di INFORMAZIONE,
FONTE DI CONOSCENZA”
191
IL “
C.I
.R.A
.”
Modalità di utilizzo del WEB 1.0
“COPIA, INCOLLA,
RIELABORA e ADATTA”
192
IL “
C.I
.R.A
.”
Il C.I.R.A.: Copia, Incolla,
Rielabora e Adatta
COPIA (per copiare devo saper ricercare i dati)
INCOLLA (qualche piccolo accorgimento)
RIELABORA (solo se “sappiamo” di cosa stiamo parlando possiamo farlo)
ADATTA (tradurre per l’utente finale)
193
IL “
C.I
.R.A
.”
COPIA
COPIARE vuol dire saper cercare il
materiale sulla rete
Posso cercare:
– PPT (presentazioni di Power Point) già fatte
– File video
– File musicali
– Documenti in pdf e in doc (o rtf)
– Immagini (in vario formato)
– …
194
IL “
C.I
.R.A
.”
INCOLLA
Una volta trovato il materiale lo “scarico”
dalla rete e lo metto in cartelle (con data
e argomento)
Per aiutarmi posso anche salvare la mia
ricerca (così saprò ritornarci)
!!!! SELEZIONA - COPIA - MODIFICA –
INCOLLA SPECIALE – TESTO NON
FORMATTATO
195
IL “
C.I
.R.A
.”
RIELABORA
Solo se “sappiamo” di cosa stiamo
parlando possiamo farlo…
Rielaborare il materiale trovato
leggendolo, integrandolo, correggendo
riferimenti spazio-temporali1,…
ATTENZIONE Rielaborare indicando la fonte originale.
196 1 forse è meglio non metterne troppi quando prepariamo le lezioni digitali
IL “
C.I
.R.A
.”
ADATTA
Adattare alla mia realtà (studenti,
classe,…)…
Tradurre per lo studente finale…
ATTENZIONE Spesso in rete si trovano i materiali
universitari (non basta riassumere, occorre
ridefinire il LIVELLO CONCETTUALE)
Altre volte si trovano i lavori
degli studenti, occorre IMPLEMENTARE)
197
IL “
C.I
.R.A
.”
Copia e Incolla
QUANTI MODI
CONOSCIAMO
PER COPIARE E
INCOLLARE ?
198
IL CTRL +
CTRL + C = COPIA
CTRL + V = INCOLLA
CTRL + X = TAGLIA
CTRL + Z = TORNA INDIETRO
CTRL + Y = TORNA INDIETRO
DAL TORNA INDIETRO !!!!!! 199
Come capire se la relazione
ricevuta dai nostri studenti
è “copiata dalla rete ”
All’inizio le relazioni dei nostri studenti
erano copiate da ENCARTA o altre
enciclopedie…
Oggi sono COPIATE dalla rete…
…purtroppo, spesso, solo COPIATE!
!!!!Invitare gli studenti ad indicare la BIBLIOGRAFIA
(o meglio la SITOGRAFIA)!!!!!
200
IL “
C.I
.R.A
.”
Lo “storyboard”
201
Storyboard: cos’è?
Per creare lo storyboard di un LO non dobbiamo fare altro che riprodurre uno schema fedele di una lezione predisponendo:
- materiale testuale (in formato digitale)
- immagini
- video (anche solo il collegamento al sito dove il materiale è disponibile)
- eventuale test di entrata ed uscita
202
COSA SUCCEDE SE
METTO INSIEME
LINGUAGGI DIVERSI? Lo
sto
ryb
oar
d
Indicare gli obiettivi dell'apprendimento: cosa
devono sapere / saper fare alla fine del L.O.
Entry test:
Se necessario predisporre un test formativo
dal risultato del quale il discente acquisisce
consapevolezza se ha i pre-requisiti idonei.
Indicare, come feedback delle risposte errate,
quali argomenti è necessario ripassare.
Si può far riferimento a testi scolastici, siti
internet, materiale prodotto dall'insegnante.
203
Lo s
tory
bo
ard
Quale materiale utilizzare?
- Pagine di testo (file .doc)
- Riferimenti a pagine web da
consultare
- Video
- Audio
- Tutorial (si possono costruire con
Wink)
- SW idoneo (foglio elettronico,
geogebra, ecc)
204
Lo s
tory
bo
ard
Come fare lo storyboard?
- usando Power Point
- usando Word
- su carta
205
Lo s
tory
bo
ard
Prodotti realizzati dagli studenti
206
Ipertesti: Progettazione collettiva e individuazione
della struttura. Produzione individuale delle
pagine. Uso semplice della grafica.
Audiovisivi: Individuazione collettiva di tematica e
argomento. Realizzazione a piccoli gruppi
delle sezioni dell’audiovisivo: grafica
complessa, animazioni, registrazione audio,
montaggio non lineare
Spot: A piccoli gruppi: ideazione, progettazione e
realizzazione di uno spot, implicante grafica
complessa, animazioni, riprese video,
registrazione audio, elaborazione di colonne
sonore montaggio video non lineare
Lo s
tory
bo
ard
Il “link”
207
Collegamento
ipertestuale
208
”Nel 2006 il web è diventato il mezzo ove il contributo di chiunque ha dato qualcosa a tutti…”
(The Time)
Il li
nk
Nel 2006 il Time ha eletto, come di consueto, la persona dell’anno.
Ed era stata una sorpresa trovare in copertina lo schermo di un computer,
che riflette l’immagine di chi lo guarda. Voi, noi, chiunque oggi è attivo su
Internet è l’uomo dell’anno 2006 per il Time. Tutto ciò indica una
consapevolezza del nuovo modello di comunicazione adottato dal web,
dove al centro (nella partecipazione e fruizione) c’è ogni singolo utente.
Infatti il web deve essere lo strumento che permette agli utenti di
partecipare e condividere informazioni tra loro. I nuovi modelli
multimediali hanno procedure di sviluppo e fruizione vicini ai modelli di
Sviluppo Open Source, nei quali l’interazione tra gli utenti non è solo
l’effetto del servizio, ma anche fonte di sviluppo e crescita del sito stesso.
Questo porta all’evoluzione del web, sfruttando quindi la potenza
dell’intelligenza collettiva.
L’hyperlinking, su cui si fonda il web, è utilizzato per sfruttare la
collettività, tramite l’inserimento da parte degli utenti di concetti e
documenti che si aggiungono alla struttura del web. Le connessioni del
web, così, crescono organicamente come risultato dell’attività di
partecipazione degli utenti.
209
Il li
nk
Link
Collegamento ipertestuale
Esiste la possibilità di creare dei
“collegamenti” interni od esterni in
qualsiasi file (testo, immagine, suono,
parola,…)
Si chiama “collegamento ipertestuale”
o “link”
La rete si basa sui LINK
I siti si basano sui LINK
… 210
Il li
nk
Come si fa?
DOPO AVER SELEZIONATO
“QUALCOSA” (testo, foto, oggetto,...)
- Inserisci
- collegamento ipertestuale
oppure
- in ogni momento col tasto dx
- collegamento ipertestuale 211
Il li
nk
…navigare, senza perdersi…
Uno dei problemi dell’utilizzo di Internet è PERDERSI…
Uno parte da una pagina cercando qualcosa, poi un link dietro ad un altro arriva chissà dove… ed alla fine non ti ricordi più cosa stavi cercando e, soprattutto, non sei assolutamente in grado di spiegare dove sei arrivato/a e non sei più capace a tornare indietro…
212
Il li
nk
Ipertesto
L'ipertesto, pur utilizzando il codice
linguistico, è caratterizzato da link,
cioè da collegamenti previsti
dall'autore tra le diverse parti.
Il lettore può quindi procedere in
modo non strettamente sequenziale,
ma seguendo associazioni di pensieri.
La sua libertà è però sostanzialmente
solo quella concessa dall'autore.
213
Il li
nk
Ipermedia
L’ipermedia è anch'esso caratterizzato da una
struttura non sequenziale, ottenuta attraverso
i link.
Utilizza oltre al codice verbale anche quelli
visivi e uditivi. E’ possibile cioè utilizzare
contemporaneamente informazioni testuali,
visive statiche, animazioni e video in
movimento, sonore.
Aggiunge quindi alle caratteristiche di libertà
di percorso quelle di molteplicità dei media,
dunque di maggiore efficacia comunicativa. 214
Il li
nk
Utilizzo dei
motori di ricerca
215
Strumenti di ricerca
I principali strumenti di ricerca attualmente disponibili sono:
I motori di ricerca
I portali
216
Uti
lizzo
de
i mo
tori
di r
ice
rca
Motori di ricerca
I motori di ricerca sono dei programmi che permettono di cercare i documenti che contengono parole o combinazioni di parole indicate dall’utente.
Più sono dettagliati i criteri di ricerca e più saranno accurate le ricerche.
217
Uti
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I Motori di Ricerca sono senz’altro la risorsa principale
a disposizione dell’utente per la ricerca di informazioni
su Internet.
Possiamo dire che, in chiave generale, sono dei grandi
archivi di dati, che contengono delle informazioni
dettagliate su un gran numero di pagine Web. Da qui
una prima precisazione: nei motori di ricerca sono
memorizzati i singoli documenti che compongono un
sito Web, ed è quindi possibile che un determinato sito
Web sia riportato numerose volte, in relazione al
numero di pagine di cui si compone.
218
Uti
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Strumenti per trovare informazioni molto specifiche
Per mezzo di programmi detti “spiders”, “robot” o “crawlers”
scandagliano periodicamente la rete mondiale e includono
automaticamente nei propri archivi tutte le pagine web
rintracciate (che non sono tutte quelle esistenti) a
prescindere dalla qualità e dalla tipologia dei contenuti.
Indicizzano pagine e non siti;
L’inserimento delle pagine nel database è spesso automatico
La rilevanza dei documenti, e quindi la posizione in cui
appariranno fra i risultati delle ricerche, dipende da complessi
algoritmi statistici ma anche dalla presenza di inserzioni a
pagamento
Si stanno evolvendo molto velocemente tanto da permettere la
ricerca del cosiddetto “web invisibile” cioè le risorse presenti
all'interno dei database o quelle comunque difficilmente
identificabili e classificabili, come i file di immagini, audio e video.
219
Uti
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i mo
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rca
Portali
Immaginiamo il portale come una enorme
stanza da cui è possibile accedere ad una
quantità enorme di grandi stanze ognuna con
argomenti specifici ed ordinati.
Il compito di un portale è quello di riunire in un
solo spazio virtuale il maggior numero di
informazioni, offerte e servizi.
In realtà lo scopo è quello di attirare visitatori
con offerte di servizi gratuiti. Una volta entrati,
ci verranno offerti anche servizi a pagamento e
verranno visualizzati banner pubblicitari.
220
Uti
lizzo
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i mo
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I portali sono siti che offrono molti servizi e collegamenti e costituiscono in pratica uno dei possibili ingressi nella rete soprattutto per gli utenti poco esperti
Possono essere distinti in orizzontali (argomenti generali) e verticali (argomenti particolari).
I cosiddetti portali orizzontali sono spesso corredati da una directory orientata sulle piccole necessità quotidiane, da un motore di ricerca sviluppato in proprio o mutuato e dai più svariati servizi
221
Uti
lizzo
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L’idea di portale nasce dal fatto che Internet ha una
dimensione spropositata e non è organizzata in alcun
modo. E’ facile immaginare che senza dei punti di partenza
un utente si troverebbe a navigare “a casaccio” da un sito
all’altro.
Non è detto dunque che il punto di partenza debba essere
un portale…
Attualmente è in corso una sorta di “guerra dei portali”. Ogni
grossa compagnia crea il suo e cerca in tutti i modi di fare
audience, di catturare utenti, di avere accessi al sito, con
uno scopo principale… quello di vendere pubblicità (e
servizi). Questo ci fa ragionare su quanto i portali siano
attualmente pensati per la pubblicità e non per gli utenti e
quindi non potrebbero offrire servizi ad alta qualità.
222
Uti
lizzo
de
i mo
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rca
L’aspetto grafico dei portali è spesso
affollato, carico di richiami pubblicitari,
talvolta poco chiaro riguardo ai mezzi di
ricerca adottati
Di solito per accedere a questi servizi
vengono richieste informazioni
anagrafiche e vengono assegnati uno
username (codice utente) e una
password (parola chiave)
223
Uti
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Uso dei motori di ricerca
Poche parole ma tutte !
Frasi tra virgolette !
filetype:ppt (doc, pdf, ppt,… ) !
Ricerca immagini (oggi partendo dalle
immagini) !
Leggere sempre il nome del sito… !
Normalmente i primi sono i migliori (ma
sono anche quelli che hanno pagato…) !
224
Uti
lizzo
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Di informazioni ce ne sono fin
troppe, il problema è trovarle!
Ecco una citazione che ben descrive questa situazione e che riguarda Internet
nel suo complesso.
"Internet è come l’unione di tutte le biblioteche del mondo, dove però qualcuno si è divertito a buttare
giù tutti i libri dagli scaffali".
225
Uti
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Come riconoscere la
“fonte attendibile”
Indirizzo da cui l’ho scaricato
– UNITO, FAO, ecc…
Proprietà del file
E’ originale o è una traduzione
dall’inglese (si evidenzia bene nei PPT
dal nome della struttura e dalla lingua
impostata)?
Nome del file (digressione)
226
Uti
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Valutare la qualità delle risorse in rete
(INDICATORI DI QUALITA’)
Poiché la ricerca può essere dispendiosa in termini di tempo e
collegamenti è necessario fare attenzione almeno ai seguenti
indicatori di qualità:
Autore: Chi è l’autore? Ha firmato il suo lavoro? Si può
identificare l’Ente di appartenenza?
Responsabilità: da chi è autorizzata la pubblicazione (Ente,
Editore, etc.)? Si tratta di un pagina web personale? Gli scopi
istituzionali sono dichiarati nella “home page”?
Data: Si può rintracciare la data in cui sono stati elaborati o
aggiornati i contenuti del sito? E’ presente un copyright?
Scopo: Si tratta di un sito pubblicitario? E’ letteratura scientifica o
divulgativa? L’autore esprime opinioni personali? Sostiene un ente
o un’associazione?
Il sito è professionale? I link sono aggiornati? E’ necessario
installare software particolari per visualizzare i documenti?
Rispetta le regole sull’accessibilità dei siti web?
227
Uti
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Risorse non istituzionali
documenti www:
– la qualità dei contenuti non è garantita
– difficoltà nel valutare l’affidabilità dell’informazione
– spesso ci si imbatte in collegamenti scaduti o non aggiornati
– chi è il destinatario dell’informazione?
228
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Un caso esemplare: i “blog”
Negli ultimi anni nel campo dell’informazione si sono sviluppati i blog, abbreviazione di web log, pagine autogestite direttamente da giornalisti o da chiunque voglia riportare notizie, informazioni od opinioni di ogni genere.
Il blog è quindi uno strumento di libera espressione, una via di mezzo tra il forum di discussione e la homepage personale, che tiene traccia (log) degli interventi dei partecipanti senza incappare in nessuna censura.
Nel caso si consultino queste pagine è meglio conoscere lo scrivente o la struttura che lo ospita; comunque è importante mettere a confronto le varie fonti per verificarle ed integrarle.
229
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Digressione
NOME DEL FILE
dobbiamo imparare a verificare/modificare il nome del file
Proprietà (PPT) – Riepilogo
– Statistiche
ATTENZIONE in WORD !
il nome (proprietà) appare passandoci sopra con il mouse…!
230
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Saper interrogare il computer
(oltre agli allievi!)
Saper fare la giusta domanda!
Come cercare?
Scrivendo tutto quello che cerchiamo.
Senza aver paura di chiedere troppo.
(lo fanno anche i tecnici informatici
di laboratorio della mia scuola)
231
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Ricerche con Google (1)
Cercare tutti i documenti che contengono sia giacomo che leopardi con tutte le combinazioni di maiuscole e minuscole
Stringa di ricerca: giacomo leopardi Per migliorare l’esito della ricerca :
• si possono usare i segni + (INCLUDI) o - (ESCLUDI) davanti alle parole da cercare
• si possono racchiudere le parole da cercare tra virgolette
232
Uti
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Ricerche con Google (2)
Cercare tutti i documenti che contengono sia Giacomo che Leopardi
Stringa di ricerca: +giacomo +leopardi
Cercare tutti i documenti che contengono leopardi ma non giacomo
Stringa di ricerca: -giacomo +leopardi
Cercare tutti i documenti che contengono la sequenza Giacomo Leopardi con le iniziali maiuscole
Stringa di ricerca: “Giacomo Leopardi”
Cercare tutti i documenti che contengono la sequenza Giacomo Leopardi e non contengono la parola recanati
Stringa di ricerca: +“Giacomo Leopardi” -recanati 233
Uti
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Ricerche avanzate (1)
Per raffinare la ricerca, si possono utilizzare i
connettivi logici:
• AND si usa quando le due parole devono essere
entrambi presenti nel risultato
• OR si usa quando una tra due parole deve essere
presente nel risultato
• AND NOT si usa quando la parola che segue non
deve essere inclusa nel risultato
234
Uti
lizzo
de
i mo
tori
di r
ice
rca
Ricerche avanzate (2)
•Cercare tutti i documenti che contengono Alessandro Manzoni e “Promessi Sposi” Stringa di ricerca: alessandro AND manzoni AND “promessi sposi” • Cercare tutti i documenti che contengono Alessandro Manzoni ma non “Promessi Sposi” Stringa di ricerca: alessandro AND manzoni AND NOT “promessi sposi” • Cercare tutti i documenti che contengono Manzoni con Alessandro oppure Sandro Stringa di ricerca: manzoni AND (alessandro OR sandro)
235
Uti
lizzo
de
i mo
tori
di r
ice
rca
Ricerche avanzate (3)
Molto comodo è poi l'asterisco, attraverso il
quale potete cercare tutte le pagine che
contengono una parola di cui conoscete solo
l’inizio (ad esempio "ricerc*" troverà ricerche,
ricerca, ricercatori, ecc.) oppure l'inizio e la fine
(mettendo l'asterisco tra i caratteri)
236
Uti
lizzo
de
i mo
tori
di r
ice
rca
Esempi di ricerca
Se cercate un nome proprio, ad esempio una città oppure un cognome, usare l'iniziale maiuscola (es.: "San Francisco").
L'ordine con il quale inserite i termini per la ricerca, è significativo per quasi tutti i motori di ricerca. Quindi digitate i termini più importanti all'inizio.
Se non trovate quello che state cercando tra i primi 20 o 30 siti, cambiate la ricerca o provate su un altro motore di ricerca.
237
Uti
lizzo
de
i mo
tori
di r
ice
rca
Strategie per una ricerca efficace
E’ essenziale imparare bene ad usare almeno un motore di ricerca. L’ideale è conoscerne almeno un paio poiché spesso un determinato motore è utile per determinate ricerche.
Se dobbiamo cercare delle informazioni su aziende italiane o su musica italiana è probabile che si trovino più facilmente con un motore di ricerca italiano. La stessa cosa vale nel caso di ricerca di materiale in altre lingue. Questa comunque non è una legge assoluta.
E’ importante avere le idee chiare su cosa cercare.
E’ inutile impostare una ricerca sull’argomento “chitarre”… “chitarre” da solo non ha significato.
Cosa ci serve sapere sulle chitarre? Ci servono degli accordi? Dobbiamo comprarne una? Cerchiamo un modello particolare? Cerchiamo una rivista chiamata “chitarre”?…
Impostare bene la ricerca fa risparmiare moltissimo tempo. 238
Uti
lizzo
de
i mo
tori
di r
ice
rca
Consigli utili
Utilizzare più motori di ricerca contemporaneamente Indicare nelle ricerche parole chiavi significative che possano restringere l’insieme delle possibili risposte Se sono disponibili, indicare nomi propri Evitare l’utilizzo di articoli, congiunzioni e termini comuni
239
Uti
lizzo
de
i mo
tori
di r
ice
rca
Yahoo! Answers
240
Salvare pagine web e
immagini
Per salvare una pagina web completa:
• Comando File / Salva con nome …
– Se la pagina web contiene immagini,
automaticamente verrà creata una cartella con le
immagini
Per salvare un’immagine:
• Fare Clic con il tasto destro sull’immagine da salvare e scegliere l’opzione Salva immagine con nome … (ATTENZIONE ALLA DEFINIZIONE!)
Per scaricare un file (DOWNLOAD) senza aprirlo nella finestra del browser:
• Fare Clic con il tasto destro sul collegamento al file da scaricare e scegliere l’opzione Salva oggetto con nome …
241
Uti
lizzo
de
i mo
tori
di r
ice
rca
Trucchi e
scorciatoie
242
(di Word
e non solo)
PER IMPLEMENTARE
LE NOSTRE
COMPETENZE DIGITALI
Il device (PC, notebook,
netbook, tablet,
smartphone,...) è
UNA MACCHINA
e fa (almeno in questa fase
ancora) quello che NOI GLI
DICIAMO DI FARE! 243
Tru
cch
i e s
corc
iato
ie
Premessa
Per usare bene il computer non
occorre conoscere tanti programmi,
basta saperne usare pochi…
NON “POCHI MA BUONI!”
MA “POCHI, MA BENE”
per sfruttarne a pieno le potenzialità
(es. Publisher)
244
Tru
cch
i e s
corc
iato
ie
Non esiste un modo unico!
Per ogni OPERAZIONE che vogliamo
fare con il COMPUTER, esistono
almeno 3-4-5 possibilità diverse per
farlo... Ognuno deve trovare la sua… ad es. alcuni non alzano
mai le mani dalla tastiera, usano pochissimo il mouse
(e lo schermo) quando lavorano…
A noi SCOPRIRE e UTILIZZARE
quella che ci pare più utile
al NOSTRO modo di lavorare! 245
Tru
cch
i e s
corc
iato
ie
PERCHE’ QUESTA PARTE ?
REPETITA JUVANT!
Ma soprattutto dobbiamo fornire
ai nostri ragazzi ANCHE le
COMPETENZE DIGITALI di BASE
(non solo AVANTI, AVANTI,...)...
...forse sono più importanti
queste delle altre!
246
Tru
cch
i e s
corc
iato
ie
Alcuni comandi, alcune scorciatoie, alcune
modalità di gestione delle immagini e delle
tabelle, che possono favorire:
una maggior velocità (quindi risparmio di
tempo)
un abbellimento grafico degli elaborati
(senza troppa fatica)
un tocco di “bellezza” ai nostri
documenti (Word, ma non solo).
247
Tru
cch
i e s
corc
iato
ie
ESC e TASTO DX MOUSE
ESC ogni volta che si apre un pop-up, una
finestra che non ho chiesto,… (mai usare SI o OK per uscire da un programma
o da un banner o da un pop-up)
Tasto destro del MOUSE
LA SCORCIATOIA: in ogni momento mi
indica le opzioni possibili (cartella, file,
desktop, pagina web,…) 248
Tru
cch
i e s
corc
iato
ie
IN WORD: cambio pagina!
Quando abbiamo un documento in
word, e vogliamo cambiare pagina
NON USIAMO il tasto
INVIO+INVIO+INVIO+INVIO+...,
ma il tasto CTRL + INVIO (che inserisce una INTERRUZIONE DI PAGINA)!
Altrimenti sformattiamo quando
ingrandiamo o rimpiccioliamo il carattere
Se serve usare anche INSERISCI – INTERRUZIONE
PAGINA / SEZIONE / COLONNA
249
Tru
cch
i e s
corc
iato
ie
Due filosofie nella formattazione
(ABBELLIMENTO)
2 filosofie…
Prima scrivo e poi formatto,
oppure prima formatto e poi scrivo.
C’è chi scrive tutto e poi formatta alla fine!
Formattazione (abbellimento)!
Prima o dopo, dipende dal mio modo di
lavorare… out out oppure et et…
Ma ricordiamo: quando si da un comando
bisogna sempre PRIMA selezionare cosa
vogliamo formattare…
250
Tru
cch
i e s
corc
iato
ie
STAMP - PRINT
Sul computer:
Stamp (cattura lo schermo)
(Stamp, o Print, o Prt, o...) ...per copiare velocemente un’immagine, o un
documento protetto, o una pagina web
(molto usato per i tutorial)
Anche sullo SMARTPHONE:
Salva SCHERMATE
251
Tru
cch
i e s
corc
iato
ie
Qualche “comando” per usare bene il
computer (e quindi per lavorare e navigare
meglio) (...e per risparmiare molto tempo)
Alt + Tab (mano dx): passa da un programma all’altro (adesso anche
TASTO START + Tab) Passa da un programma ad un altro (da Word a Excel, da Internet Explorer
alla cartella aperta… ecc. e mi dice cosa c’è in funzione ogni momento)
Alt + freccia dx (o freccia sx) (mano sx): avanti e indietro con le pagine viste
252
Tru
cch
i e s
corc
iato
ie
TASTI FUNZIONE
F1: guida in linea (sempre... in qualsiasi programma mi da le istruzioni, anche nei giochi!) F2: rinomina (non in word, ma con file e cartelle) F3: cerca (non in word, ma con file o cartelle) F4: ripete ultima operazione fatta F5: aggiorna (in PPT parte la presentazione)
F10: entra nella barra degli strumenti, se il mouse fa le bizze e non risponde!
253
Tru
cch
i e s
corc
iato
ie
Comandi da TASTIERA (ex-DOS)
(in WORD... e qualche altro programma)
Comandi DOS (e non solo)
– CTRL – Z : torna indietro
– CTRL – C : COPIA
– CTRL – V : INCOLLA
– CTRL – X : TAGLIA
– CTRL – S : sottolineato
– CTRL – G : grassetto
– CTRL – I : corsivo
– CTRL – D : formato carattere
– CTRL – U : dimensione carattere
– CTRL – O : tipo d carattere
– CTRL – L : stile carattere
– CTRL – A : centra
– CTRL – Y : torna indietro al torna indietro
254
Tru
cch
i e s
corc
iato
ie
Comandi “generali” da tastiera
TAB (da un form all’altro, da una casella all’altra, da
una casella di testo all’altra)
F12: Salva con nome
MAIUSC + F12 – SALVA (da usare spesso per
salvare il documento su cui sto lavorando)
CTRL + MAIUSC + F12 – STAMPA
TAB: per fare SPAZI nel testo (non BARRA
SPAZIATRICE!) – (verificare cosa succede con
MOSTRA/NASCONDI)
ALT + F4 : CHIUDE QUALSIASI PROGRAMMA
O APPLICATIVO APERTO 255
Tru
cch
i e s
corc
iato
ie
Comandi da tastiera
(lavorando in WORD)
CTRL + home (freccia in su) : INIZIO
DOCUMENTO
CTRL + End (Fine) : FINE
DOCUMENTO
CTRL + pag up ( o pag down) : per
spostarsi da una pagina all’altra
SELEZIONA TUTTO: C + 5 (tastiera
numerica)
256
Tru
cch
i e s
corc
iato
ie
USO DEI FONT – CARATTERI!
Attenzione!
Word (e tutti gli altri programmi) NON salvano i
FONT con il DOCUMENTO, ma fanno solo dei
LINK ai CARATTERI presenti sul MIO
COMPUTER!
Su un computer diverso apparirà
tutto sformattato (l’abbiamo
provato tutti con Power Point!).
Soprattutto oggi che usiamo le “chiavette”
(solo il formato .pdf allega il font al testo) 257
Tru
cch
i e s
corc
iato
ie
Due comandi per aumentare e
rimpicciolire il carattere!
Due comandi molto utili:
(prima devo selezionare)
CTRL + MAIUSC + > : INGRANDISCE
CARATTERE
CTRL + < : DIMINUISCE CARATTERE
Posso assegnare qualsiasi
comando alla tastiera
258
Tru
cch
i e s
corc
iato
ie
Assegnare il nome ai file
Non lunghi: difficoltà nel backup e nel
trasferimento tra computer
Con parole chiave per ritrovare
l’argomento
Senza i punti finali (vengono
riconosciuti come formati!)
259
Tru
cch
i e s
corc
iato
ie
Copia e incolla
Copia e incolla… (come si fa) (tanti
modi diversi)
Copia e INCOLLA SPECIALE (da
Internet) (copia NON formattato)
260
Tru
cch
i e s
corc
iato
ie
Come salvare i file (Word)
Se li salviamo in .doc
Possiamo salvarli come MODELLI .dot (per non
modificarli quando li usiamo)
Salvarli in .rtf o .txt per condividerli (senza virus,
senza macro)
Verificare quando l’abbiamo salvato in proprietà
che non ci siano scritte stupidaggini! Attenzione
alle “proprietà” di documento… cambiare…! “I miei
studenti non capiscono un bip”
Per tutti i file che usiamo in giro usare CARATTERI
CLASSICI… tutti i programmi fanno un link al
carattere in uso… (tranne se li salviamo in .pdf)
261
Tru
cch
i e s
corc
iato
ie
Proprietà del documento
Come fare diventare NOSTRO un documento
E’ quello che appare quando passiamo sopra il
file con il mouse
E’ quello con cui viene catalogato dai motori di
ricerca
Come si scambiano i file
CHIUSI ! Non “salva con nome”, ma prima si
SALVA, si chiude il file e poi per trascinamento
o per invia a…
262
Tru
cch
i e s
corc
iato
ie
Rendere bello (formattare)
Giustificare… (è uno dei primi parametri
che si guarda quando si “valuta” un
documento… (non per il web!))
Rientri… (idem) e spazio prima del
paragrafo e interlinea
La scelta della giusta interlinea
Intestazione e piè di pagina
263
Tru
cch
i e s
corc
iato
ie
Immagini
STAMP o PRINT DESKTOP (sui portatili)
“Inserisci casella di testo” e poi dentro
alla casella di testo “Inserisci immagine”
Visualizza “Barra degli
strumenti/Immagine”
RITAGLIA
Utilizzare il giusto LAYOUT
Raggruppa OGGETTI
Usare le immagini come SFONDO
264
Tru
cch
i e s
corc
iato
ie
USO DELLE “WordArt”
Alle ELEMENTARI si
usano le WordArt
Oppure, le usiamo,
ma le miglioriamo!
265
Tru
cch
i e s
corc
iato
ie
Varie: il di più
Gestione delle colonne
STILI (x indici e sommario)
Versioni
Numeri di pagina
Intestazione e piè di pagina
Correzione automatica per elementi ripetitivi
Modello di documento…
Elenchi puntati e numerati
Uso dei campi
Utilizzo delle finestre con più documenti o con lo stesso documento
Mappa di documento
Riassunto
Conteggio parole
Stampante virtuale (usare un pdf-creator)…
Stampa di più pagine per foglio
Stampa-Unione
...
266
Tru
cch
i e s
corc
iato
ie
Avere sempre una copia
“digitale” del web da visitare
Fare l’accesso ad Internet durante la
lezione, tramite wi-fi o cavo, è “carino” (...“ci connettiamo”... E poi: “il wi-fi non regge”!)
Ma SALVIAMOCI SEMPRE (compatibilmente con Gb a disposizione
(di connessione e di spazio!) e tempo)
FILMATI, VIDEO, MP3,...
(Oggi si scarica ONLINE) 267
Tru
cch
i e s
corc
iato
ie
268
Parte laboratoriale
Primo incontro
Parte laboratoriale - 1 incontro
CREAZIONE di COLLEGAMENTO
IPERTESTUALE in un documento WORD
e/o in una presentazione di POWER
POINT (creazione di una piccola storia con due
possibilità diverse)
“Sono connesso 3.0... dunque sono” e
“Tavola periodica del Web”...
269
Ese
rcit
azio
ne
Esercitazione da
proporre ai
nostri allievi
Come organizzare una ricerca mirata
su un argomento usando Internet
SPAZIO DI AZIONE
IMPIANTO PROCEDURALE
– SEQUENZA FASI
– STRATEGIE DA SEGUIRE
– REGOLE DA RISPETTARE
– TIPI DI RAGGRUPPAMENTO DEGLI STUDENTI
271
Ese
rcit
azio
ne
Spazio di azione
Aula tradizionale – Attività frontale (apprendimento per
ricezione)
Laboratorio – Piccoli gruppi “ponderati” (2/3 alunni)
– Apprendimento cooperativo
Strumenti – Libro di testo
– Materiali predisposti dal docente
– PC in rete con accesso a Internet 272
Ese
rcit
azio
ne
Impianto procedurale
Sequenza fasi
– Obiettivi
• Strumentali
– Motori di ricerca
– Operatori logici
– Portali
– Link specifici già noti
• Cognitivi
– Approfondimenti disciplinari
- Argomenti di ricerca molto specifici all’interno di moduli curricolari già trattati in modo generale
Prerequisiti:
• Conoscenza dell’architettura essenziale di Internet
• Conoscenza delle procedure di accesso 273
Ese
rcit
azio
ne
Impianto procedurale
Strategie da seguire
– Lezione frontale sugli operatori logici
– Lezione frontale su motori e metamotori
– Stabilire consegne per il laboratorio • Es. costruire una bibliografia tradizionale integrata con link significativi
sulle interpretazioni leopardiane degli ultimi trent’anni
• Es. costruire una bibliografia tradizionale integrata con link significativi sulla sezione aurea nella pittura rinascimentale
Regole da rispettare
– Utilizzare il menù “Preferiti” dei PC del laboratorio in modo adeguato
– Presentare il prodotto finale costruendo una bibliografia tradizionale integrata con link significativi
Tipi di raggruppamento degli studenti
– Creare gruppi eterogenei ed equilibrati (a livello sia contenutistico che strumentale)
– Assegnare all’interno dei gruppi un responsabile, relatore
274
Una lezione
“multimediale”
275
276
Una lezione multimediale
Una volta si usava l’episcopio, le
filmine…
Le diapositive!!!!
Poi si è passati alla lavagna luminosa..
Quindi all’utilizzo del videoproiettore in
classe con un computer…
Oggi abbiamo a disposizione le LIM
(Lavagna interattiva multimediale)…
Un
a le
zio
ne
mu
ltim
ed
iale
LIM
277
Possiamo usarla come un
semplice videoproiettore
connesso con il computer
(multimediale)
Possiamo usarla come Lavagna
Interattiva
Un
a le
zio
ne
mu
ltim
ed
iale
Una lezione multimediale
(con la LIM) - 1
Con “materiali” preparati prima:
Utilizzo di presentazioni in Power Point
Visione di filmati (scaricati da Internet o
creati appositamente)
Ascolto di musica o di poesie o di brani
registrati
…
Un
a le
zio
ne
mu
ltim
ed
iale
Una lezione multimediale
(con la LIM) - 2
Accedendo direttamente alla RETE
Utilizzo dei motori di ricerca
Visione di filmati (su youtube)
Ascolto di brani musicali
Visita di musei virtuali
Esercitazioni virtuali
Un
a le
zio
ne
mu
ltim
ed
iale
L’Infinito
Un
a le
zio
ne
mu
ltim
ed
iale
File audio
Promessi sposi
da www.liberliber.it
1 capitolo
Un
a le
zio
ne
mu
ltim
ed
iale
Video musicali
Michael Jackson Un
a le
zio
ne
mu
ltim
ed
iale
Visita di siti
Cercandoli con i motori di ricerca
Utilizzando indirizzi noti
Utilizzando il CD contenuto nei libri (o gli
indirizzi suggeriti sui libri!)…
Utilizzando…
Un
a le
zio
ne
mu
ltim
ed
iale
Visita di musei virtuali
VISITA VIRTUALE MUSEO LOUVRE
http://musee.louvre.fr/visite-
louvre/index.html?defaultView=rdc.s46.p
01&lang=ENG
Un
a le
zio
ne
mu
ltim
ed
iale
Dante
Primo canto dell’INFERNO
della Divina Commedia Un
a le
zio
ne
mu
ltim
ed
iale
I Canti e le Poesie
della Grande Guerra
http://www.cimeetrincee.it/canti.htm
Un
a le
zio
ne
mu
ltim
ed
iale
INNALZAMENTO DEI MARI
http://flood.firetree.net/?ll=38.4235,141.0
452&z=8&m=9&t=3
Un
a le
zio
ne
mu
ltim
ed
iale
Livelli idrometrici Stura
http://www.arpa.piemonte.it/rischinaturali/
tematismi/acqua/osservazioni-in-tempo-
reale/rete-meteo-idrografica/livelli-
idrometrici.html?delta=0
Un
a le
zio
ne
mu
ltim
ed
iale
GOOGLE…
…non solo motore di ricerca
https://www.google.it/
https://www.youtube.com/
https://maps.google.it/maps?hl=it&tab=wl
https://translate.google.it/?hl=it&tab=lT
…e altro
Un
a le
zio
ne
mu
ltim
ed
iale
Google Earth e Street View
STREET VIEW
http://www.instantstreetview.com/
GOOGLE EARTH
http://www.google.it/intl/it/earth/
Un
a le
zio
ne
mu
ltim
ed
iale
www.youtube.com
www.teachertube.com
Un
a le
zio
ne
mu
ltim
ed
iale
Preparata “per sempre!”
Una “lezione multimediale” messa insieme una volta, è preparata “per sempre”… basterà aggiornarla…
MOLTO LAVORO SUBITO,
MA POI VIVO DI RENDITA!!!
In RETE si possono trovare milioni di Presentazioni in Power Point, filmati di Youtube da utilizzare come lezione, foto, .pdf, .doc, adattandoli (CIRA!) alla nostra utenza e alle nostre necessità…
292
Un
a le
zio
ne
mu
ltim
ed
iale
...ma PROVARLA PRIMA!
Quando eravamo giovani insegnanti, le
prime verifiche (di matematica!) le
provavamo a fare a casa, per verificare
TEMPI, DIFFICOLTA’, IMPREVISTI!
...IDEM!
293
Un
a le
zio
ne
mu
ltim
ed
iale
TUTTO QUELLO
VISTO FINO
A QUI…
…NON E’ LIM!!!!!
Sono connesso 3.0...
...dunque sono
DAL SITO DI
I.I.S. “ALBERT” – LANZO
Sono connesso 3.0... dunque sono
295
Una mappa del Web 2.0
298
Compiti a casa
Primo incontro
Compiti a casa (1 incontro)
(valutati: 4 ore)
1. A scelta aut primo, aut
secondo, aut terzo livello
2. (facoltativo) Visione del
filmato “Virtual Revolution” (sono 4 spezzoni!)
299
Co
mp
iti a
cas
a
Primo livello: utilizzo
dei motori di ricerca
L’uso delle risorse di rete può facilitare lo studio delle
discipline. Internet rappresenta una infinita risorsa
di materiale da utilizzare per la didattica.
Può essere utile che l’insegnante abbia una lista di siti
di utilità didattica suddivisi per disciplina da usare nelle
attività di apprendimento.
Per far questo è necessario:
- ricercare vari siti di interesse per la didattica della
propria disciplina (attraverso i motori di ricerca o
alcuni siti didattici)
- selezionare quelli più idonei
- creare un archivio di siti preferiti da consultare
quando occorre. 300
Co
mp
iti a
cas
a
Esercitazione 1: ricercare con un motore di ricerca
alcuni argomenti riguardanti la propria disciplina
sperimentando anche una ricerca con più termini
Esercitazione 2: ricercare alcuni siti di interesse per
la didattica della propria disciplina e inserirli nei
preferiti. I siti possono anche essere organizzati in
cartelle
Esercitazione 3: preparare in Word una scheda di
raccolta di siti web utili per uno studio disciplinare
con link attivi e una piccola descrizione di ogni sito
Esercitazione 4: ricerca di materiali (ppt, immagini,
pdf, doc) per una lezione 301
Co
mp
iti a
cas
a
Contestualmente al compito
Compilare la
“Scheda
descrizione
attività”
302
Co
mp
iti a
cas
a
Secondo livello: visitare i siti
proposti nell’incontro
“Navigare” i siti proposti durante
l’incontro di oggi, e non riusciti a
vedere durante la parte laboratoriale a
scuola.
Per alcuni di essi,
compilare la “scheda
descrizione attività”.
303
Co
mp
iti a
cas
a
Terzo livello: costruzione
di un semplice learning object
Partendo dagli spunti proposti nel MODELLO
“BLENDED” provare a costruire un learning
object, a scelta tra:
- contenuti erogati in forma ipertestuale
- brevi video, immagini e animazioni ad
alta risoluzione
- tutorial sull’uso di uno strumento o
risoluzione di un problema
- registrazioni di audio/video di porzioni
di lezioni o conferenze 304
Co
mp
iti a
cas
a
Contestualmente al compito
Compilare la
“Scheda
descrizione
attività”
305
Co
mp
iti a
cas
a
Scheda
descrizione
attività
formato .doc
formato .pdf
306
Co
mp
iti a
cas
a
VISIONE DI “VIRTUAL
REVOLUTION” (FACOLTATIVO)
Virtual revolution 1
La rivoluzione virtuale
Virtual revolution 2
Nemica del potere
Virtual revolution 3
Una macchina da soldi
Virtual revolution 4
Homo interneticus
307
Co
mp
iti a
cas
a
Invio del compito
Invio del compito a:
Non ci sono scadenze.
Quando, e se riuscite a farlo!
308
Co
mp
iti a
cas
a
Prossimo incontro
martedì 3 ottobre 2017
14.30-18.30
mismo lugar
309
310
Grazie!
311
Fonti
Primo incontro
312
313
314