Commercio triangolare

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E u r o p a: p o l v e re d a s p a r o , f u c i l i, r u m , v et r o e c u o i o . A fr i c a : s ch i a v i e a vo r i o A me r i c a : p ro d o t i p ia n t a g i o ni Commercio triangolare Il commercio triangolare era un sistema di commercio sviluppatosi tra l’Europa, l’Africa e l’America tra il XVI e il XVII secolo. Consisteva in un continuo scambio di merci tra i tre paesi. L’Europa, le cui navi partivano da Londra e Amsterdam, scambiava merci quali la lana, oggetti in cuoio e in vetro, rum e perline, lingotti di ferro, fucili e polvere da sparo; tutti prodotti unicamente per lo scambio con l’Africa. L’Africa, il cui porto di sbarco era il Golfo di Guinea, barattava i prodotti europei con gli schiavi, e quando non bastavano, aggiungevano l’avorio, la gomma e legni preziosi. Dall’Africa gli schiavi venivano portati in America, nelle Antille, per svolgere lavori forzati; come la lavorazione nelle piantagioni di cotone, che in seguito veniva portato in Europa. L’America in cambio degli schiavi donava zucchero, caffè, tabacco, cotone, cacao, riso, pellicce e coloranti naturali, che tornava nei porti Europei nella stive di navi grandi e moderne. I neri d’Africa erano venduti agli Europei dai Negrieri (commercianti di schiavi), poiché era stato verificato che fossero più resistenti e adatti alla sforzo fisico. Dopo un viaggio che andava dalle 4 alle 8 settimane venivano cosparsi d’olio e venduti all’asta al miglior offerente. Lo scambio tra i tre paesi durava in media dall’anno ai diciotto mesi, nel corso dei quali si registravano enormi guadagni. Europa Africa Americ a

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Schedatura sul commercio triangolare tra Europa Africa e America avvenuto tra il XVI e il XVII secolo.

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Page 1: Commercio triangolare

Europa: polvere da sparo, fucili,

rum,vetro e cuoio.

Africa: schiavi e avorio

America: prodotti piantagioni

Commercio triangolare

Il commercio triangolare era un sistema di commercio sviluppatosi tra l’Europa, l’Africa e l’America tra il XVI e il XVII secolo. Consisteva in un continuo scambio di merci tra i tre paesi.

L’Europa, le cui navi partivano da Londra e Amsterdam, scambiava merci quali la lana, oggetti in cuoio e in vetro, rum e perline, lingotti di ferro, fucili e polvere da sparo; tutti prodotti unicamente per lo scambio con l’Africa. L’Africa, il cui porto di sbarco era il Golfo di Guinea, barattava i prodotti europei con gli schiavi, e quando non bastavano, aggiungevano l’avorio, la gomma e legni preziosi. Dall’Africa gli schiavi venivano portati in America, nelle Antille, per svolgere lavori forzati; come la lavorazione nelle piantagioni di cotone, che in seguito veniva portato in Europa. L’America in cambio degli schiavi donava zucchero, caffè, tabacco, cotone, cacao, riso, pellicce e coloranti naturali, che tornava nei porti Europei nella stive di navi grandi e moderne.

I neri d’Africa erano venduti agli Europei dai Negrieri (commercianti di schiavi), poiché era stato verificato che fossero più resistenti e adatti alla sforzo fisico. Dopo un viaggio che andava dalle 4 alle 8 settimane venivano cosparsi d’olio e venduti all’asta al miglior offerente.

Lo scambio tra i tre paesi durava in media dall’anno ai diciotto mesi, nel corso dei quali si registravano enormi guadagni.

Fonti immagini e testo:http://picasaweb.google.com/gianfrancomarini/ScoperteGeografiche#5437241959530629554http://it.wikipedia.org/wiki/Schiavismo#Commercio_triangolare_-_La_tratta_occidentalehttp://www.centrinterculturacsa.it/Portals/0/docs/CTI%209/L%E2%80%99economia%20%E2%80%93%20mondo%20ed%20il%20commercio%20triangolare-slide.pdfhttp://www.istitutocamozzibg.it/zaffiAmer/ERICALUCA/triangolare.htm

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