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1 SALVATORE MURATORE COME GIOISCE LO SPOSO PER LA SPOSA ITINERARIO DI FEDE PER FIDANZATI

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SALVATORE MURATORE

COME GIOISCE

LO SPOSO PER LA SPOSA

ITINERARIO DI FEDE PER FIDANZATI

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Itinerario di fede per fidanzati I PRIMI INCONTRI

I primi incontri sono decisivi. Devono far sentire innanzitutto il calore dell’accoglienza. Un clima caldo e coinvolgente di simpatia attrae molto più di mille pronunciamenti e di impegnative dichiarazioni di intenti. In questo primo momento un ruolo fondamentale hanno il presbitero e il gruppo degli accompagnatori. Entrare con delicatezza nella vita di una persona, conoscere ma senza invadere, attendere i tempi e i momenti di una maggiore apertura sono atteggiamenti pedagogici necessari per qualsiasi approccio di comunicazione. Nei primi incontri bisogna farsi un quadro di riferimento sufficientemente chiaro riguardante la vita, le dinamiche personali, il livello culturale e le situazioni religiose di provenienza e il servizio che ognuno svolge nella società. A livello solamente esemplificativo si individuano qui alcune aree di possibili approfondimenti. I area Il raccontarsi della persona e della coppia I fattori che hanno determinato la decisione di intraprendere il percorso II area Le risposte sul senso della vita I valori in cui si crede e che guidano concretamente l’esistenza I percorsi della felicità Gli interrogativi e le reazioni di fronte al limite, alla sofferenza, alla morte L’essenziale e il necessario della vita I rapporti importanti della vita Il lavoro III area Il rapporto con la fede cristiana Esperienze di fede vissute Approccio al Vangelo o ai testi biblici Conoscenza della vita della comunità cristiana

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STRUTTURA DELL’ITIENRARIO

TEMPO DELL’ ACCOGLIENZA E DEL DISCERNIMENTO (a partire da settembre fino alla prima domenica di avvento) Primi incontri

Rito di accoglienza nella comunità ( ultima domenica di ottobre) 01 Catechesi In coppia verso Emmaus Piccola preghiera Tu sei la roccia 02 Catechesi A partire del nostro amore: perché noi ci amiamo Interazione di coppia Spigolature sull’amore: Cos’è l’amore 03 Celebrazione della Parola Poni su di noi la tua mano 04 Catechesi Il raccontarsi dell’amore nel Cantico Piccola preghiera Amiamoci con i fatti e nella verità 05 Catechesi Il raccontarsi dell’amore di Dio nel Cantico Interazione di coppia Spigolature sull’amore: Perché è difficile amare 06 Celebrazione della Parola Come gioisce lo sposo per la sposa 07 Catechesi Pensati insieme fin dalla creazione del mondo Piccola preghiera Chi sta nell’amore dimora in Dio 08 Catechesi Gesù vi invita a casa sua: vieni e vedi Interazione di coppia Spigolature sull’amore: Imparare ad amare 09 Celebrazione della Parola La casa costruita sulla roccia 10 Catechesi Verso una scelta definitiva dell’amore Interazione di coppia Preparazione Rito di ammissione e Benedizione dei fidanzati 11 Primo passaggio Rito di ammissione e Benedizione dei fidanzati (domenica di avvento)

TEMPO DELLA PAROLA E DEL DISCEPOLATO (dalla prima di avvento alla prima di quaresima)

12 Catechesi in principio c’è la Parola e l’amore Piccola preghiera Tutto si compia nel nome di Gesù 13 Catechesi Gesù porta a compimento le alleanze Interazione di coppia Spigolature sull’amore: Il dialogo 14 Celebrazione della Parola Pregate incessantemente 15 Catechesi A Cana il primo segno “ e i discepoli cedettero in lui”

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Piccola preghiera Noi conosciamo la via 16 Catechesi “Credete al Vangelo” il discorso della montagna Interazione di coppia Spigolature sull’amore: Beatitudini della tenerezza 17 Celebrazione della Parola Beati coloro che custodiscono la Parola 18 Catechesi Se osserverete i miei comandamenti Piccola preghiera Se uno mi apre la porta 19 Catechesi Amerai il Signore, tu, tuo figlio…: i comandamenti (prima parte) Interazione di coppia Spigolature sull’amore: La sessualità nella coppia 20 Catechesi Il secondo è simile al primo : i comandamenti (seconda parte) Esame di coscienza 21 Celebrazione della Parola e Consegna dei comandamenti 22 Catechesi Accordarsi nel suo nome Piccola preghiera Io sono in mezzo a voi 23 Secondo passaggio Pellegrinaggio alla cattedrale e Rinnovata adesione alla Chiesa (prima domenica di quaresima)

TEMPO DELLA PREGHIERA E DELLA RICONCILIAZIONE 24 Catechesi: Va’ e non peccare più 25 Celebrazione penitenziale Ritiro spirituale (appendice A) 26 Catechesi: La scelta di vivere in Cristo, con Cristo, come Cristo

Terzo passaggio

Veglia pasquale e rinnovazione delle promesse battesimali

TEMPO DELL’IMPEGNO E DELLA MISSIONE (Prima della cresima e del matrimonio) 27 Catechesi Chi ci separerà dall’amore di Cristo Piccola preghiera Un cuor solo e un’anima sola 28 Catechesi Un solo corpo e un solo Spirito Interazione di coppia Spigolature sull’amore: Amare è 29 Celebrazione della Parola Chiamati all’unità Ritiro spirituale (appendice B)

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30 Catechesi Il giorno del Signore Piccola preghiera Ti adoro – ti ringrazio – ti amo 31 Catechesi La presenza dello Spirito nel matrimonio Interazione di coppia Spigolature sull’amore: Il matrimonio 32 Celebrazione della Parola Avvinti dallo Spirito 33 Catechesi La bellezza del sacramento del matrimonio Piccola preghiera Introdotti nell’amore di Dio 34 Catechesi Santi in una famiglia aperta e accogliente Interazione di coppia Spigolature sull’amore: Le nuove famiglie 35 Celebrazione della Parola Aprite le porte del cuore 36 Catechesi Perché andiate e portiate frutto

Piccola preghiera Vedano le vostre opere buone Adempimenti conclusivi dell’itinerario Celebrazione dei sacramenti ( per dopo il matrimonio) LETTERA AL PARROCO Caro parroco APPENDICE A Ritiro di Quaresima Samaritana Cieco nato Lazzaro Il Pane della vita APPENDICE B Ritiro post-pasquale Il culto spirituale dell’amore Preghiera Ferventi nello Spirito APPENDICE C Suggerimenti di riflessione nella nuova parrocchia 1 Nella Chiesa servizio, comunione e missione 2 Testimoni e profeti 3 Lo stile del servizio in famiglia, nel lavoro, nella società 4 Giudicati dall’amore accordato

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01 In coppia verso Emmaus

L’ESSENZIALE

Dio è compagnia. Dio è presenza. Gesù cammina nella storia, parla e si fa riconoscere. È l’esperienza e la scoperta che vogliamo fare in questo percorso: Gesù presente nel nostro amore, Gesù accanto e dentro la nostra vita di coppia. Sette miglia fatti insieme per aprire gli occhi e per far ardere il cuore.

LA PAROLA Luca 24,13,35

Ed ecco in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus e conversavano di tutto quello che era accaduto. Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo. Ed egli disse loro: che sono questi discorsi che state facendo tra di voi durante il cammino? Si fermarono col volto triste….E cominciando da Mosè e da tutti profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: resta con noi perché si fa sera e il giorno già volge al declino. Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono i loro occhi e lo riconobbero….

RIFERIMENTI DELLA SCRITTURA Sono stato con te dovunque sei andato… la tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempre davanti a me e il tuo trono sarà stabile per sempre (cfr 2Samuele 7, 7-18). Il Signore mi è stato vicino e mi ha dato forza.(2Timoteo 4,17 )

PISTE

Tutto l’episodio è il raccontarsi dell’intera storia dell’umanità. I discepoli di Emmaus rappresentano ogni uomo sempre incamminato verso…. Anche noi siamo in cammino e questa volta non da soli ma in coppia. Lungo il cammino scoperte, intuizioni, problemi e interrogativi che spesso si intrecciano in maniera inestricabile (Orientamenti 1). Nel cammino di coppia arriva anche la domanda nodale: E Gesù? C’entra con il nostro amore? È relegato tra i morti? Ci interessa? Ha qualcosa da dire alla nostra vita di coppia? Da qui nasce la ricerca: due che si interrogano e Uno che si propone. Gli accadimenti della nostra vita interessano a Gesù. È dai fatti della vita che inizia il cammino. Gesù non è forestiero nemmeno al nostro amore. “Di cosa stavate parlando lungo la via?” Proviamo a dire a Gesù i contenuti dei nostri dialoghi e il desiderio di incontrarlo sulla strada dell’amore vicendevole (Orientamenti 2) Guidati dalla Parola di Dio, da Uno che la interpreta e la fa capire, e infine dallo spezzare il pane, ritroveremo e scopriremo con occhi nuovi il Signore della nostra vita, e forse anche il senso del matrimonio chiamato a crescere e a svilupparsi in un amore sempre più oblativo, fedele e rinnovato (Orientamenti 1). Se proveremo ad ascoltarlo e se riusciremo a scoprire la sua presenza nella nostra vita ci farà ardere il cuore di gioia, di vita e di speranza.

IN COPPIA DAVANTI ALLA PAROLA - Come si può riferire l’icona di Emmaus alla nostra vita di coppia? - Rispetto alla fede come è il nostro volto? Triste, deluso, gioioso, carico di attese? - Abbiamo sperimentato in alcuni momenti della nostra vita di coppia la presenza di Gesù? - Quali sono i problemi rilevanti della nostra fede?

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IMPEGNO

Faremo sul serio e con perseveranza. Proveremo insieme ad interrogare la Parola e staremo aperti al venire di Dio. ORIENTAMENTI

La vita di coppia tra poesia e prosa. Nella esperienza di molti luci ed ombre, valori e non valori, aspetti positivi ed elementi problematici coesistono tra di loro, spesso intrecciandosi in maniera inestricabile (cfr DPF 4). Rinunzieremo a cercare la bellezza dell’amore? Quale patto e alleanza coniugale che ha avuto origine nell’amore da una libera scelta di un uomo e una donna che impegnano reciprocamente le loro persone e tutta la loro vita, il matrimonio cresce e si sviluppa in un amore sempre più oblativo, fedele e rinnovato. Tra cristiani, poi tutto questo assume un significato ulteriore e diventa una realtà originale e nuova (cfr DPF 10-11).

La scoperta dell’amore che ha invaso i cuori di coloro che sono attratti a vivere insieme tutta la vita mette in moto la ricerca del volto misterioso di Dio. Ogni grande scoperta è il frutto di un’appassionata e paziente ricerca; ma ciò è soprattutto vero per la ricerca del volto di Dio incontrato sulla strada del vicendevole amore: l’uomo non può fare a meno di desiderare Dio. (Diocesi li Lombardia - In cammino verso il matrimonio 31).

APPROFONDIMENTI

Scritture Antico e Nuovo Testamento conoscenza essenziale Spezzare il pane Negli scritti di Luca riferito all’Eucaristia Il Vangelo del matrimonio e della famiglia Direttorio di Pastorale Familiare 4 -13

TRACCE

Sono due, fanno strada insieme, condividono la stessa speranza al momento delusa, capaci di ascoltarsi e di accogliersi. Ed ecco che uno sconosciuto si accosta a loro, a questa piccola comunità che crea comunità. Il Signore Gesù cammina per le strade del mondo perché il suo cielo è la terra, il suo cielo sono gli altri. Egli abita nei passi dei cercatori ed è seduto alla destra di ciascuno di noi. Ti parla in colui che già sta facendo strada o vita con te nella tua casa. Salvezza che ti cammina a fianco, questo è il nome della prima donna per il primo uomo, questo può essere il nome di ogni sconosciuto compagno di cammino. La liturgia della strada apre la liturgia della speranza: noi speravamo che fosse lui! E dicono di una storia capita male, di un amore sfociato nel fallimento, nell’illusione. Gesù cominciò a spiegare che il Messia doveva soffrire, legge il dolore e l’amore, legge la vita con la parola di Dio. E l’anima dei due camminanti comincia a rasserenarsi perché scoprono una verità immensa: c’è la mano di Dio, ed è posata la dove sembra impossibile, sulla croce. C’è la mano di Dio, così nascosta da sembrare assente, ma tesse il filo d’oro dentro la tela del mondo, lo tesse dal punto più basso, dalla croce. La svolta del racconto di Emmaus, viene dalla croce, come ogni svolta grande della nostra vita. La croce è l’unica parola da ascoltare, la parola definitiva che devo custodire, consegnare, scrutare capire, pregare. E il cuore comincia ad ardere: c’è una strada, una speranza, qualcuno che conduce. Non ci ardeva forse il cuore mentre lungo la strada ci spiegava le Scritture? Il mio augurio per ciascuno è il dono di Emmaus, il dono favoloso e intermittente del cuore acceso, anche se solo di tanto in tanto, e raramente; è di trovare sempre, in Dio e lungo la strada, qualcosa e qualcuno capace di rubare il cuore: la parola di Dio, la voce di un suo figlio, il gemito e il giubilo del creato, un amore, un profeta. E sarà sufficiente a ripartire, anche se è notte attorno, a riconoscerlo proprio nello spezzare il pane: perché spezzare qualcosa di mio per gli altri è il cuore del vangelo. (E. Ronchi - Sciogliere le vele, 64)

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Piccola preghiera TU SEI LA ROCCIA G Padre Santo, Dio di tenerezza e di amore T Benedici i nostri passi e il cammino che intraprendiamo G Padre buono, creatore e Signore del cielo e della terra T Rendici sempre capaci di cercarti e di amarti G Padre amorevole, ricco e sovrabbondante in misericordia T Dona alla nostra ricerca abbandono fiducioso e impegno perseverante. INVITO Pregare è stare davanti a Dio; incrociare la sua voce e accoglierlo nel profondo di noi stessi, nella nostra storia e nel nostro amore. Impareremo a riconoscerlo e a vivere della sua amicizia. A noi chiede disponibilità, accoglienza, fiducia, perseveranza. Quello che intraprendiamo è un cammino, dove le conquiste richiedono impegno e fatica, proveremo col nostro compagno ad andare verso Emmaus e oltre, e i traguardi saranno positivi e pieni di speranza. PREGHIERA PRESIDENZIALE Padre Tu hai dato all'uomo il dono dell'esistenza e lo hai innalzato a una dignità incomparabile; nell'unione tra l'uomo e la donna hai impresso un'immagine del tuo amore. Così la tua immensa bontà, che in principio ha creato l'umana famiglia, incessantemente la sospinge a una vocazione di amore, verso la gioia di una comunione senza fine. E in questo disegno stupendo il sacramento che consacra l'amore umano ci dona un segno e una primizia della tua carità.

(Messale romano) Dai SALMI e dal DEUTERONOMIO Ti amo, Signore, mia forza, Signore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore; mio Dio, mia rupe, in cui trovo riparo; mio scudo e baluardo, mia potente salvezza. (17) Voglio proclamare il nome del Signore: date gloria al nostro Dio! Egli è la Roccia; perfetta è l’opera sua; tutte le sue vie sono giustizia; è un Dio verace e senza malizia (Deut 34) Ti coprirà con le sue penne sotto le sue ali troverai rifugio. La sua fedeltà ti sarà scudo e corazza (90). Hai messo più gioia nel mio cuore di quando abbondano vino e frumento. In pace mi corico e subito mi addormento: tu solo, Signore, al sicuro mi fai riposare. (3)

PAROLA 1Re 19,1-13a PREGANDO LA PAROLA

F Allora, ecco un angelo lo toccò e gli disse: "Alzati e mangia!". Egli guardò e vide vicino alla sua testa una focaccia cotta su pietre roventi e un orcio d’acqua. M Non farci mancare mai Padre il Pane della vita e l’acqua dello Spirito Santo.

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F Con la forza datagli da quel cibo, camminò per quaranta giorni e quaranta notti fino al monte di Dio, l’Oreb. M Mantieni in noi Padre la forza e la perseveranza per il cammino. F Ecco il Signore passò. Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento M Donaci di cogliere i segnali del tuo passaggio e della tua presenza. F Dopo il fuoco ci fu il mormorio di un vento leggero. Come l’udì, Elia si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò all’ingresso della caverna. M La tua presenza dolce e silenziosa, o Padre, accompagni sempre il nostro cammino. VANGELO MATTEO 11,28-30 (venite a me voi tutti) PREGHIERA FINALE Voglio ringraziarti, Signore, per il dono della vita. Ho letto da qualche parte che gli uomini sono angeli con un’ala soltanto: possono volare solo rimanendo abbracciati.

A volte nei momenti di confidenza, oso pensare, Signore, che anche tu abbia un’ala soltanto. L’altra la tieni nascosta: forse per farmi capire che anche tu non vuoi volare senza di me. Per questo mi hai dato la vita: perché io fossi tuo compagno di volo. Insegnami allora a librarmi con te.

Perché vivere non è “trascinare la vita”, non è “strappare la vita”, non è “rosicchiare la vita”. Vivere è abbandonarsi come un gabbiano all’ebbrezza del vento. Vivere è assaporare l’avventura della libertà. Vivere è stendere l’ala, l’unica ala, con la fiducia di chi sa di avere nel volo un partner grande come te! (don Tonino Bello) BENEDIZIONE (cfr rito del matr. 86)

O Padre stendi la tua mano su questi giovani ed effondi nei loro cuori la forza del tuo Spirito. Fa’ che imparino a condividere i doni del tuo amore e siano l’uno per l’altra segno della tua presenza. Benedicili e accompagnali. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Amen

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02 A partire dal nostro amore: perché noi ci amiamo L’ESSENZIALE “Noi ci amiamo” è una certezza, un impegno e una conquista. Dentro il nostro amore è iscritta una impronta e una presenza: Dio che ama ed è comunione. Il nostro amore agli occhi di Dio è “una cosa molto buona”. Incominciamo a vivere con questa consapevolezza. LA PAROLA Genesi 1, 26-31

E Dio disse: "Facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra". Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò. Dio li benedisse e disse loro: "Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra; soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente, che striscia sulla terra". E Dio disse: "Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra e ogni albero in cui è il frutto, che produce seme: saranno il vostro cibo. A tutte le bestie selvatiche, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde". E così avvenne. Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno.

RIFERIMENTI NELLE SCRITTURE

Il Signore disse ad Abram: "Vàttene dal tuo paese, dalla tua patria e dalla casa di tuo padre, verso il paese che io ti indicherò. Farò di te un grande popolo e ti benedirò, renderò grande il tuo nome e diventerai una benedizione. Benedirò coloro che ti benediranno e coloro che ti malediranno maledirò e in te si diranno benedette tutte le famiglie della terra". Allora Abram partì, come gli aveva ordinato il Signore, e con lui partì Lot. Abram dunque prese la moglie Sarai, e Lot, figlio di suo fratello, e si incamminarono verso il paese di Canaan (Genesi 12,1-5).

PISTE

L’amore di una coppia tra certezza, impegno e conquista. Amare è entrare in comunione profonda con un’altra creatura che porta alla pienezza e alla

compiutezza la vita. La ricerca di Dio parte dal nostro amore. C’è Qualcuno che ci ha disegnato sul palmo della sua

mano e che ha plasmato l’uomo e la donna con la sua carezza e con il suo alito di vita. La coppia umana nella sua dualità di uomo e di donna è immagine particolarissima di Dio. La coppia umana è il canto della reciprocità di Dio, perché Dio è comunione. La Trinità è

comunione profondissima di Padre, Figlio e Spirito. L’uomo e la donna insieme sono il canto della vita e della fecondità. Insieme benedetti da Dio fin dall’eternità, come una cosa molto buona. Benedire significa

conferire dignità, riconoscere la preziosità di una persona; con la benedizione divina la coppia umana si incammina verso il suo destino di felicità e di fecondità.

La benedizione di Dio continua in Abramo e nella sua discendenza per sempre. Su di noi. Siamo immagine di Dio.

IMPEGNO Lasceremo sprigionare dal cuore la gratitudine. Se ci sarà possibile, insieme, entreremo in una Chiesa per dire il nostro ringraziamento a colui che ci ha fatti a sua immagine e ci ha voluti l’uno per l’altra. E perché non farlo più volte nella settimana, da soli o insieme?

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ORIENTAMENTI “Ci amiamo!” e ci accorgiamo di aver compiuto un primo passo concreto al di fuori del nostro egoismo verso il dono pieno di noi stessi. “Ci amiamo” e non ci accontentiamo di stare sulla soglia della vita della persona che amiamo, ma desideriamo entrare e fare comunione con lei, desideriamo mettere in comune la nostra vita con la sua. “Ci amiamo”, eppure misuriamo fin d’ora la delicatezza e la fragilità di questo preziosissimo dono. (ICVM 69) La teologia rivela che, nelle pagine della Bibbia, il matrimonio – che al culmine della rivelazione neotestamentaria Paolo definirà come “mistero grande” – è una realtà costante e molteplice, presente fin dalla creazione della prima coppia, la quale riflette una particolare “immagine di Dio”, e giunge al suo compimento nell’incontro finale dell’Agnello con la Gerusalemme celeste, presentato come un incontro sponsale. (CMGA 75) APPROFONDIMENTI Cenni sulla creazione e sull’interpretazione dei primi capitoli della Bibbia Cfr Catechismo degli Adulti 352-362 La creazione dell’uomo e della donna culmine di tutta l’azione di Dio. Cenni sull’uso ordinato del creato. TRACCE Al termine del sesto giorno, cioè dell’ultima tappa di questa ideale opera architettonica di Dio del cosmo, l’uomo appare in tutta la sua grandezza ed eccellenza: non è semplicemente una cosa buona come tutte le altre creature, l’uomo è una cosa molto buona. Egli è lo splendore dell’universo, è poco meno degli angeli, coronato di gloria e di onore; a lui è stato dato potere sulle opere delle mani di Dio, tutto è stato posto sotto i suoi piedi (cfr salmo 8,6-7).

Questa visione antropocentrica è motivata da due categorie teologiche: l’immagine e la “benedizione”. L’uomo è la rappresentazione più viva di Dio che esista sulla terra; nel volto dell’uomo, anche se misero e insignificante, si nascondono in qualche modo i lineamenti di Dio. L’autore sacro cerca di precisare ulteriormente questa “somiglianza” dell’uomo nei confronti di Dio. Il parallelismo su cui è costruito il testo indica limpidamente che la bipolarità feconda del matrimonio (maschio e femmina) è un simbolismo luminoso e trasparente del Dio creatore. Attraverso essa si snoda la storia della salvezza, composta dalla successione delle generazioni che l’amore coniugale costruisce: Abramo e Sara, Isacco e Rebecca, Giacobbe Lia e Rachele… Dio benedice la coppia e le parole della benedizione sono “siate fecondi e moltiplicatevi”. Ravasi Cantico dei Cantici

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INTERAZIONE DI COPPIA

Con quali aspettative sei venuto qui? Cosa ti attendi da questa esperienza? In che cosa ti colpisce l’esperienza dei discepoli di Emmaus? Noi “ci amiamo” senti questa affermazione come una certezza che attraversa tutta la tua vita? Quali sono i segni che ti conducono a questa certezza? Ti porti dentro qualche interrogativo? Quali passi per far diventare il “noi ci amiamo” una conquista che si affina ogni giorno? Mi capita di ringraziare Dio per avermi fatto incontrare la persona che amo? Ho consapevolezza di essere stati pensati insieme e fatti insieme ad immagine di Dio? (Le risposte sono prima individuali e poi confrontate con il partner)

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SPIGOLATURE SULL’AMORE COS’ È L’AMORE

L’amore degli innamorati e degli sposi è formato da diversi tipi di amore che si fondono insieme, dando origine ad un amore tutto speciale.

AMORE ESTATICO

È la prima fase di ogni amore. Si è presi dalla bellezza della persona che appare nella nostra vita. La troviamo affascinante. Siamo presi e attirati da lei; apriamo gli occhi sulla sua bellezza e ci sentiamo pervasi di gioia. Non si tratta solo della bellezza fisica ma della bellezza umana che è fatta di bellezza fisica, di simpatia, di bontà interiore, di fascino spirituale e di tante altre cose che esercitano su di noi una forte attrattiva. È la prima fase dell’amore, l’amore allo stato nascente, che porta in sé la freschezza, il candore e il fascino delle cose che non sono state ancora contaminate dal male e usurate dal tempo.

AMORE POSSESSIVO

L’uomo sa che una persona non può essere simultaneamente di molti. Se sono rimasto affascinato e preso dalla bellezza di una persona, nasce subito in me il desiderio di farla mia, nel senso che desidero che abbia per me e con me, un rapporto unico ed esclusivo. Con gli altri potrà stabilire altri tipi di rapporto: potrà avere amicizia, solidarietà, misericordia, ecc… Con me deve avere quel tipo di amore che rende la mia persona unica ai suoi occhi e che stabilisce tra noi quella “complicità di coppia” che si può avere solo quando tutta la vita dell’uno e tutta la vita dell’altro si sono unite in modo talmente profondo e intimo da “fare dei due una sola carne”.

AMORE OBLATIVO

È la terza tappa dell’amore. Quando si inizia a sentire l’altra persona come qualcuno che è entrato a far parte della propria vita, nasce spontaneamente il bisogno di renderla felice, perché non è una realtà “altra”, ma è parte della propria vita. Non si è felici se l’altro non è felice; non si sta bene se l’altro non sta bene. Il suo bene e la sua felicità diventano il mio bene e la mia felicità: fino al punto che si è felici nel far felice l’altro. Amore oblativo è metter al primo posto la persona amata e impegnare la vita per il suo bene.

AMORE PROGETTUALE

Oltre l’amore oblativo una nuova forma di amore: quello progettuale nel quale entrambi saranno capaci di offrirsi aiuto con attenzione, con affetto, con forza, con dedizione totale, nel lungo cammino della realizzazione piena della vita di una famiglia. AMORE TRASCENDENTE Né il marito né la moglie possono dire in modo assoluto al proprio compagno: tu sei tutta la mia vita, io sono tutta la tua vita, perché sono fatti, sì, l’una per l’altro, ma nello stesso tempo sono entrambi di Dio. L’amore passa per tutte queste fasi e le contiene tutte. Talora prevale l’amore possessivo, altre volte si fa sentire di più l’amore estatico o il desiderio di donarsi o la volontà di costruire insieme il cammino della propria vita. L’amore vive un equilibrio perennemente instabile e non è mai definitivo, si costruisce giorno per giorno, e ha bisogno di essere seguito, coltivato, protetto, difeso. Non si può mai pensare di essere arrivati. Si è sempre in fase di costruire l’amore per tutta la vita.

(Cfr Muraro Camminarti accanto )

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03 PONI SU DI NOI LA TUA MANO

CANTO

G Padre santo, che reggi l’universo e ti prendi cura di ogni cosa T Il tuo Spirito ci insegni a compiere la tua volontà e la tua sapienza ci guidi oggi e sempre.

G Padre santo, che abbracci con amore incessante tutti i tuoi figli T Accogli la nostra profonda adorazione e la nostra gioiosa confidenza

G Padre santo, che dai esistenza energia e vita a tutte le cose T Donaci di vivere tutta la vita “all’ombra delle tue ali”

INVITO

Ancora all’inizio del nostro cammino vogliamo mettere la nostra vita sotto la mano potente di Dio. Egli rivolge il suo sguardo d’amore su ciascuno di noi e sulla nostra coppia e ci riempie di tenerezza. Quale la consapevolezza di questo amore? Oggi il Signore ci invita a risvegliare la nostra fede. Forse abbiamo vissuto la nostra comunione d’amore come un fatto semplicemente umano. Ma la fede nel Signore fa parte integrante di questo amore. Oggi il Signore ci dice di alzarci e di metterci in un cammino di fede con fiducia. Siamo certi che Egli ci prende per mano e ci conduce.

PREGHIERA PRESIDENZIALE

Ispira le nostre azioni, Padre, e accompagnale con il tuo aiuto: perché ogni nostra attività abbia da te il suo inizio e in te il suo compimento. Per Cristo nostro Signore. Amen (Messale Romano)

PREGHIAMO CON IL SALMO

SALMO 139 Signore tu mi scruti e mi conosci, tu sai quando seggo e quando mi alzo. Penetri da lontano i miei pensieri, mi scruti quando cammino e quando riposo.

Ti sono note tutte le mie vie; la mia parola non è ancora sulla lingua e tu, Signore, già la conosci tutta.

Alle spalle e di fronte mi circondi e poni su di me la tua mano. Stupenda per me la tua saggezza, troppo alta e io non la comprendo.

Dove andare lontano dalla tuo spirito, dove fuggire dalla tua presenza? Se salgo in cielo, là tu sei, se scendo negli inferi, eccoti.

Se prendo le ali dell’aurora per abitare all’estremità del mare, anche là mi guida la tua mano e mi afferra la tua destra.

Sei tu che hai creato le mie viscere E mi hai tessuto nel grembo di mia madre.

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Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio; sono stupende le tue opere, tu mi conosci fino in fondo.

CANTO

INTRODUZIONE ALLA PAROLA ASCOLTANDO LA PAROLA Ezechiele 16,3-14

Dirai loro: Così dice il Signore Dio a Gerusalemme: Tu sei, per origine e nascita, del paese dei Cananei; tuo padre era Amorreo e tua madre Hittita. Alla tua nascita, quando fosti partorita, non ti fu tagliato l’ombelico e non fosti lavata con l’acqua per purificarti; non ti fecero le frizioni di sale, né fosti avvolta in fasce. Occhio pietoso non si volse su di te per farti una sola di queste cose e usarti compassione, ma come oggetto ripugnante fosti gettata via in piena campagna, il giorno della tua nascita. Passai vicino a te e ti vidi mentre ti dibattevi nel sangue e ti dissi: Vivi nel tuo sangue e cresci come l’erba del campo. Crescesti e ti facesti grande e giungesti al fiore della giovinezza: il tuo petto divenne fiorente ed eri giunta ormai alla pubertà; ma eri nuda e scoperta. Passai vicino a te e ti vidi; ecco, la tua età era l’età dell’amore; io stesi il lembo del mio mantello su di te e coprii la tua nudità; giurai alleanza con te, dice il Signore Dio, e divenisti mia. Ti lavai con acqua, ti ripulii del sangue e ti unsi con olio; ti vestii di ricami, ti calzai di pelle di tasso, ti cinsi il capo di bisso e ti ricoprii di seta; ti adornai di gioielli: ti misi braccialetti ai polsi e una collana al collo: misi al tuo naso un anello, orecchini agli orecchi e una splendida corona sul tuo capo. Così fosti adorna d’oro e d’argento; le tue vesti erano di bisso, di seta e ricami; fior di farina e miele e olio furono il tuo cibo; diventasti sempre più bella e giungesti fino ad esser regina. La tua fama si diffuse fra le genti per la tua bellezza, che era perfetta, per la gloria che io avevo posta in te, parola del Signore Dio.

RIPERCORRENDO LA PAROLA

PREGANDO LA PAROLA

Passai vicino a te e ti vidi mentre ti dibattevi nel sangue e ti dissi: Vivi nel tuo sangue e cresci come l'erba del campo. Crescesti e ti facesti grande e giungesti al fiore della giovinezza. Ti ringraziamo Padre perché da sempre sei innamorato di noi fin da quando ci hai intessuti nel grembo di nostra madre.

Passai vicino a te e ti vidi; ecco, la tua età era l'età dell'amore; io stesi il lembo del mio mantello su di te e coprii la tua nudità; giurai alleanza con te, dice il Signore Dio, e divenisti mia. Non fare mancare mai sulla nostra vita e sul nostro amore il lembo del tuo mantello.

Ti lavai con acqua, ti ripulii del sangue e ti unsi con olio; ti vestii di ricami, ti calzai di pelle di tasso, ti cinsi il capo di bisso e ti ricoprii di seta; ti adornai di gioielli.

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Il nostro cuore è colmo di gioia perché ci hai rivestiti con la veste nuova del tuo Figlio e ci hai lavati col suo sangue.

La tua fama si diffuse fra le genti per la tua bellezza, che era perfetta, per la gloria che io avevo posta in te, parola del Signore Dio. Ti ringraziamo Padre perché sulla nostra vita hai da sempre e per sempre un progetto di bellezza.

CANTO

(Se si vuole, come seconda lettura si può riprendere uno dei brani proposti nei due incontri precedenti)

INTRODUZIONE AL VANGELO ACCLAMAZIONE AL VANGELO

VANGELO Marco 5,38-42

Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava. Entrato, disse loro: "Perché fate tanto strepito e piangete? La bambina non è morta, ma dorme". Ed essi lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della fanciulla e quelli che erano con lui, ed entrò dove era la bambina. Presa la mano della bambina, le disse: "Talità kum", che significa: "Fanciulla, io ti dico, alzati!". Subito la fanciulla si alzò e si mise a camminare; aveva dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. Gesù raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e ordinò di darle da mangiare. OMELIA RISONANZE

INVOCAZIONI

Padre Santo, il tuo Santo Spirito ci insegni a compiere la tua volontà e a fidarci sempre della tua parola - la tua sapienza ci guidi oggi e sempre.

Il tuo Figlio Gesù si accosti a noi, ci prenda per mano e ci rialzi - accorda a chi è caduto o fermo di rimettersi in piedi, da risorto. Stendi sulla nostra coppia il lembo del tuo mantello di tenerezza e di benevolenza - donaci di sentire sempre la tua paterna protezione

Dona alle coppie cristiane la ferma e serena certezza della costante compagnia del tuo Figlio nella loro vita - accorda perseveranza e forza nel cammino.

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Proteggi coloro che intraprendono l’itinerario alla scoperta della fede e del vero amore - colmali di fiducia e di speranza. (Cfr Liturgia delle Ore)

PROMESSA D’IMPEGNO Noi……………….. promettiamo di prepararci insieme, crescendo nell’amore e nella fede, con l’aiuto degli accompagnatori della comunità, così da potere celebrare il nostro matrimonio nella fede in Cristo e della Chiesa. PREGHIERA FINALE

O Dio di immensa e infinita carità, noi ti ringraziamo per il dono del tuo amore che hai acceso nel nostro cuore inondandoci di gioia la vita. Insegnaci ad amare con premurosa tenerezza e leale confidenza, senza egoismi ed impurità, con la totale dedizione che Cristo ha per la sua Chiesa. Insegnaci a pregare insieme perchè il Figlio tuo sia presente tra noi e a donarci ai fratelli con generosa volontà di impegno. Accresci il nostro senso di responsabilità perché abbiamo messo l’uno nell’altra tutta la fiducia per l’avvenire. Perdona i nostri peccati come noi sopportiamo reciprocamente i nostri difetti. Imploriamo, o Maria, la tua benedizione sul nostro fidanzamento, per prepararci degnamente a quel sacramento promesso e preparato nella Chiesa quando il nostro affetto sarà solennemente benedetto e chiamato santo. Amen.

( ICVM) BENEDIZIONE (cfr RM 85)

O Dio con la tua onnipotenza hai creato dal nulla tutte le cose e nell’ordine primordiale dell’universo hai formato l’uomo e la donna a tua immagine, donandoli l’uno all’altro come sostegno inseparabile, perché siano non più due, ma una sola carne, guarda con bontà questi tuoi figli che chiedono l’aiuto della tua benedizione e fa’ che crescano nella ricerca della comunione e nella consapevolezza del tuo amore.

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04 Il raccontarsi dell’amore nel Cantico L’ESSENZIALE Entrare nel linguaggio di Dio. Sentire che l’amore ha una connotazione cosmica, tutto entra nella poesia dell’amore. Prendere coscienza che il nostro amore è divino, insostituibile, unico. LA PAROLA Cantico 2,8-14.16a; 8,6-7

Una voce! Il mio diletto! Eccolo, viene saltando per i monti, balzando per le colline. Somiglia il mio diletto a un capriolo o ad un cerbiatto. Eccolo, egli sta dietro il nostro muro; guarda dalla finestra, spia attraverso le inferriate. Ora parla il mio diletto e mi dice: "Alzati, amica mia, mia bella, e vieni! Perché, ecco, l’inverno è passato, è cessata la pioggia, se n’è andata; i fiori sono apparsi nei campi, il tempo del canto è tornato e la voce della tortora ancora si fa sentire nella nostra campagna. Il fico ha messo fuori i primi frutti e le viti fiorite spandono fragranza. Alzati, amica mia, mia bella, e vieni! O mia colomba, che stai nelle fenditure della roccia, nei nascondigli dei dirupi, mostrami il tuo viso, fammi sentire la tua voce, perché la tua voce è soave, il tuo viso è leggiadro". Il mio diletto è per me ed io per lui. Mettimi come sigillo sul tuo cuore, come sigillo sul tuo braccio; perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi è la passione: le sue vampe sono vampe di fuoco, una fiamma del Signore! Le grandi acque non possono spegnere l’amore né i fiumi travolgerlo. Se uno desse tutte le ricchezze della sua casa in cambio dell’amore, non ne avrebbe che dispregio.

RIFERIMENTI NELLE SCRITTURE

Una donna perfetta chi potrà trovarla? Ben superiore alle perle è il suo valore, in lei confida il cuore del marito (Proverbi 31, 10-13).

Il sole risplende sulle montagne del Signore, la bellezza di una donna virtuosa adorna la sua casa (Siracide 26,16).

PISTE

Partiamo dall’icona (è opportuno fornirsi di una icona del Cantico dei Cantici) “Il mio amato è mio ed io sono sua”, questa intensa confessione è la sintesi ideale del Cantico e

di ogni amore (approfondimenti). Il Cantico è una grandiosa e gloriosa benedizione lanciata da Dio sull’amore umano, sul

fidanzamento, sul matrimonio, sulla tenerezza (orientamenti). Il rincorrersi di pronomi personali e possessivi io-tu / mio-tuo fanno trionfare la bellezza della

reciprocità L’amore vero non mortifica ma armonizza due esistenze in una sinfonia di vita e di voce. L’amore è ricordo, presenza e speranza; è parola e silenzio; è diversità e armonia. L’uomo non può vivere senza l’amore. Il nostro amore misurato sul Cantico.

IN COPPIA DAVANTI ALLA PAROLA

C’è stupore nel nostro amore? C’è freschezza, vivacità, gioia nel nostro amore? Come componiamo in armonia le nostre diversità? Il nostro amore, la nostra tenerezza ci raccorda con Dio?

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IMPEGNO

Leggeremo insieme il Cantico e, al di là del linguaggio che risente dei canti nuziali del tempo, coglieremo l’essenziale: freschezza, limpidezza, reciprocità, rispetto, comunione unica e indivisibile (“mettimi come sigillo”).

ORIENTAMENTI

Il Cantico un libro consacrato dall’amore e all’amore, un libro dedicato a Lei e a Lui, l’eterna coppia che appare sulla faccia della terra ogni giorno, avvolta nella felicità dell’amore. Un libretto dedicato all’amore giovane, primaverile, presente non solo nella coppia bella di due giovani ma anche nell’immutata e indistruttibile tenerezza di una coppia anziana ancora innamorata. Un poemetto folgorante dedicato soprattutto alla femminilità, perché in esso la donna è protagonista più dell’uomo nonostante il sedimento maschilista dell’Oriente da cui proviene. Un testo dedicato a liquidare tutte le ipocrisie, perché l’occhio del suo poeta è puro e vede con passione lo splendore della natura, del corpo, dell’eros, del sentimento, della tenerezza, della comunione, degli aromi, dei suoni, dei colori, delle armonie. Un inno continuo dedicato alla gioia di vivere. L’amore tutto trasfigura ed allora si ama tutto e tutto si vede con occhi diversi. Un Cantico supremo dedicato all’amore visto come frammento di infinito. Un messaggio dedicato a tutti coloro che attraverso l’amore incontrano l’uomo e il Dio che è amore infinito. (Ravasi Cantico dei Cantici – intr.)

APPROFONDIMENTI

Lo sposarsi, il matrimonio è una chiamata che si iscrive nella vocazione nativa e fondamentale di ogni uomo e di ogni donna all’amore: poiché è stata creata a immagine e somiglianza di Dio che è amore, nell’umanità di ogni persona è iscritta la capacità e la responsabilità dell’amore e della comunione. Di conseguenza: l’uomo non può vivere senza l’amore. Egli rimane per se stesso un essere incomprensibile, la sua vita è priva di senso, se non gli viene rivelato l’amore, se non si incontra con l’amore, se non lo sperimenta e non lo fa proprio, se non vi partecipa vivamente. (Cfr FC 11 e RH 10)

TRACCE

È Lei che comincia per prima: “Mi baci coi baci della sua bocca: sì, più soavi del vino sono i tuoi amori”. È prima la Donna a cantare all’Amore: questa creatura uscita per ultima dalle mani di Dio; la Donna come voce dell’amore in nome di tutta la creazione. È nel cuore della donna che Dio deve aver nascosto il suo più grande tesoro. Perciò la donna è uno scrigno di segreti, e di enigmi, e di incanti; e di misteri quali l’uomo non riuscirà mai a penetrare o a esaurire. E se la scintilla della vita – come vuole la Genesi – avviene per traspirazione da bocca a bocca tra Dio e la sua creazione, questa invocazione della sposa del Cantico mi fa pensare al desiderio cosmico di essere baciata dallo stesso Dio. È la grandezza e il dramma, s e si vuole, dell’amore: di questo infinito anelito, e della sua sempre cercata e mai raggiunta pienezza; di questa divina fame di amare, e di toccare l’estasi e sentirsi allo stesso tempo con le labbra screpolate dalla sete.

Prima dunque è la Donna: questa creatura che deve aver reclinato il capo sul cuore di Dio per un tempo dei tempi, mentre Adamo dormiva. Allorquando Dio stesso deve averla guardata a lungo; e il suo riposo deve essere stato il sorriso di lei. Sulla bocca di Lei, ancor più che all’orecchio dell’uomo, fin da quel tempo dei tempi lo stesso Dio deve aver bisbigliato la parola più misteriosa del mondo: Amore, mentre appunto Adamo stava immerso nel sonno profondo. Perciò è Lei, secondo il Cantico, a condurre il gioco, a riempire la terra della sua voce, cui fa eco la creazione intera. Sua sarà la voce più alta e distesa, quella che apre e attraversa e chiude tutto il Cantico. Un canto che precisamente Lei, la Sposa, riprende con più travolgente decisione. Il mio amato è per me ed io sono sua. Riedizione del primo ed eterno inno di amore – come scrive il Ravasi – dell’Adamo di ogni terra e di ogni epoca quando incontra la sua donna. Appunto carne della mia carne e ossa delle mie ossa.

D. M. Turoldo postafazione al Commento al Cantico di Ravasi

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Piccola preghiera AMIAMOCI COI FATTI E NELLA VERITÀ

G Padre santo, che hai preparato un banchetto nuziale per tutta l’umanità T Dona a tutti gli uomini di essere degni di partecipare alla tua festa e di essere rinnovati dal tuo amore. G Padre santo, che vuoi tutti presenti alle nozze del tuo Figlio T Fa’ che le nostre famiglie si nutrano sempre alla mensa della Parola e della Eucaristia. G Padre santo, che hai impresso la tua immagine nell’unione di un uomo e una donna T Dona alle nostre coppie la gioia di una comunione profonda e di un amore oblativo. INVITO Vogliamo vivere nella preghiera e nell’ascolto l’accoglienza del comandamento nuovo: “amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato”. Il primo luogo di questo amore è la nostra coppia, luogo della reciprocità e della misura totale dell’amore. Alla luce della Parola impareremo ad affinare il nostro amore, per amarci, liberi da ogni egoismo, con cuore generoso e con dedizione totale. PREGHIERA PRESIDENZIALE Ti lodi, o Padre, la nostra voce, ti lodi il nostro spirito, ti lodi l’amore dell’uomo e della donna, e poiché il nostro essere è dono del tuo amore, tutta la vita si trasformi in perenne liturgia di lode. Per Cristo nostro Signore. Amen DAI SALMI

Beato l'uomo che non segue il consiglio degli empi, non indugia nella via dei peccatori e non siede in compagnia degli stolti; ma si compiace della legge del Signore, la sua legge medita giorno e notte.

Sarà come albero piantato lungo corsi d'acqua, che darà frutto a suo tempo e le sue foglie non cadranno mai; riusciranno tutte le sue opere.

Il Signore veglia sul cammino dei giusti, ma la via degli empi andrà in rovina. (1)

Ti loderò tra i popoli, Signore, a te canterò inni tra le genti, perché la tua bontà e grande fino ai cieli, e la tua fedeltà fino alle nubi. (57) PAROLA 1Gv 3,18-24 PREGANDO LA PAROLA

Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa. Tu conosci Padre le nostre fragilità e i nostri slanci nell’amore, donaci sempre limpidezza nei pensieri, nei gesti e nelle parole.

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Questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato. Donaci Padre di fondare la nostra vita di coppia sul tuo Figlio Gesù e sul precetto dell’amore. Chi osserva i suoi comandamenti dimora in Dio ed egli in lui. E da questo conosciamo che dimora in noi: dallo Spirito che ci ha dato. Osserviamo i suoi comandamenti e facciamo quel che è gradito a lui.

Facci abitare, Padre, nel grembo della Trinità e riempi la nostra vita con la potenza del tuo Spirito. Non amiamo a parole né con la lingua, ma coi fatti e nella verità.

Rendici Padre sempre disponibili al vangelo del tuo Figlio perché possiamo praticarlo e testimoniarlo. VANGELO Giovanni 13,34 -35 gli uni gli altri PREGHIERA FINALE

Voi siete sbocciati insieme e insieme starete per sempre. Insieme, quando le bianche ali della morte disperderanno i vostri giorni. Insieme nella silenziosa memoria di Dio. Vi sia spazio nella vostra unità e tra voi danzino i venti del cielo. Amatevi l’un con l’altra ma non fatene una prigione d’amore. Riempitevi a vicenda le coppe ma non bevete da una coppa sola. Cantate e danzate insieme e siate gioiosi, ma ognuno di voi sia solo come son sole le corde del liuto sebbene vibrino di una musica uguale. Datevi il cuore ma l’uno non sia rifugio all’altro Perché solo la mano della Vita può contenere i vostri cuori. E state insieme, ma non troppo vicini poiché le colonne del tempio sono distanziate E la quercia e il cipresso non crescono l’uno all’ombra dell’altro. (Gibran) BENEDIZIONE

Signore Dio nostro, che fra tutte le nazioni ti sei presa a fidanzata quella vergine pura che è la Chiesa, benedici questi giovani; unisci e custodisci i tuoi servi nella pace e nella concordia. Perché a te appartengono la gloria, l'onore e l'adorazione, Padre e Figlio e Spirito Santo: e adesso e sempre e nei secoli dei secoli. Signore Dio nostro, tu hai accompagnato in Mesopotamia il servo del patriarca Abramo quando questi lo mandò a cercare una sposa per il suo padrone Isacco, e presso la fonte dell'abbeveratoio gli hai fatto riconoscere la fidanzata eletta, Rebecca. Sii ancora tu a benedire il fidanzamento dei tuoi servi e a confermare la promessa che si sono scambiata. (Liturgia orientale)

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05 Il raccontarsi dell’amore di Dio nel Cantico L’ESSENZIALE

Nel raccontarsi dell’amore umano c’è la narrazione dell’amore di Dio per l’umanità e di Cristo per la Chiesa. Dio ci ama con delicatezza, con tenerezza e con rispetto infinito. Dio ci cerca e non sempre la nostra risposta è vigile e pronta. Ma il suo amore è saldo come roccia.

LA PAROLA

Io dormo, ma il mio cuore veglia. Un rumore! È il mio diletto che bussa: "Aprimi, sorella mia, mia amica, mia colomba, perfetta mia; perché il mio capo è bagnato di rugiada, i miei riccioli di gocce notturne". "Mi sono tolta la veste; come indossarla ancora? Mi sono lavata i piedi; come ancora sporcarli?". Il mio diletto ha messo la mano nello spiraglio e un fremito mi ha sconvolta. Mi sono alzata per aprire al mio diletto e le mie mani stillavano mirra, fluiva mirra dalle mie dita sulla maniglia del chiavistello. Ho aperto allora al mio diletto, ma il mio diletto già se n’era andato, era scomparso. Io venni meno, per la sua scomparsa. L’ho cercato, ma non l’ho trovato, l’ho chiamato, ma non m’ha risposto. Mi hanno trovata le guardie che perlustrano la città; mi hanno percosso, mi hanno ferito, mi hanno tolto il mantello le guardie delle mura (5,2-7),

Sul mio letto, lungo la notte, ho cercato l’amato del mio cuore; l’ho cercato, ma non l’ho trovato. "Mi alzerò e farò il giro della città; per le strade e per le piazze; voglio cercare l’amato del mio cuore". L’ho cercato, ma non l’ho trovato. Mi hanno incontrato le guardie che fanno la ronda: "Avete visto l’amato del mio cuore?". Da poco le avevo oltrepassate, quando trovai l’amato del mio cuore. Lo strinsi fortemente e non lo lascerò (3,1-4).

Chi è colei che sale dal deserto, appoggiata al suo diletto? (8,5) "Volgiti, volgiti, Sulammita, volgiti, volgiti: vogliamo ammirarti" (7,1).

RIFERIMENTI NELLE SCRITTURE In questo si è manifestato l’amore di Dio per noi: Dio ha mandato il suo Figlio unigenito nel mondo, perché noi avessimo la vita per lui. In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati. (1Gv 4, 9-10)

PISTE

Dio è innamorato degli uomini e delle donne. “Aprimi sorella mia, mia amica, perfetta mia”. Dio ama di un amore infinito sino a mandare e dare il suo Figlio perché abbiamo la vita e

l’abbiamo in abbondanza. Dio cerca insistentemente, pur nel rispetto della libertà. Nel cuore di ogni uomo e di ogni donna c’è la nostalgia “dell’amato del mio cuore”. La ricerca è segno di amore. La ricerca di Dio è conquista a volte faticosa. La sposa appoggiata sul suo Dio trova sicurezza e pace gioiosa (sulammita = pacificata). Il mio amato è per me ed io per lui, vale anche per il nostro rapporto con Dio. “Lo strinsi forte e

non lo lascerò”. “Ed io vivrò per lui” è la risposta suggerita dal salmo. “Canterò per sempre l’amore del Signore”.

IMPEGNO

In questa settimana ogni giorno parlerò al cuore di Dio e lascerò che Dio parli al mio cuore.

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ORIENTAMENTI

Nell’AT i profeti assumono il matrimonio come simbolo dell’alleanza di Dio con Israele. Dio è lo sposo sempre fedele, Israele è la sposa. La genuina esperienza di fede ha la poesia del fidanzamento e la dolcezza dell’amore coniugale. Per quanto riguarda il matrimonio, questo simbolismo viene a dirci che l’amore umano, premuroso e fedele, dei coniugi imita e in qualche modo manifesta l’amore stesso di Dio. (Cfr CdA 730) I profeti sviluppano il concetto della somiglianza tra il rapporto uomo-donna e quello di Dio con il suo popolo: essi guardano alla fedeltà di Dio, nella sua capacità di generare risposta fedele da parte della sposa costitutivamente fragile, come parametro del comportamento degli sposi. Il Cantico arriva ad intuire una misteriosa capacità dell’amore umano di esprimere l’alleanza divina, anche senza riferirsi esplicitamente a Dio. (Ravasi Commento al Cantico 78) APPROFONDIMENTI Si possono approfondire i tre movimenti del Cantico sia in rapporto a Dio, sia in relazione alla vita di coppia. Incontrarsi la vicinanza Perdersi la distanza Ritrovarsi l’incontro definitivo TRACCE Affermato il carattere profondamente “umano” del Cantico, dobbiamo ora sottolineare che esso di sua natura è aperto a Dio perché nell’amore umano brilla l’amore del Creatore. Nella Bibbia la simbologia nuziale è quella più viva e costante per definire la relazione che intercorre tra Dio e l’uomo. È per questa ragione che, senza esitazione, la liturgia usa i medesimi testi per la celebrazione del matrimonio e per la consacrazione a Dio. Nella forza totalizzante propria dell’amore possiamo, perciò, usare il Cantico per celebrare la radice di ogni amore umano autentico, orizzontale e verticale. In una pagina particolarmente suggestiva la scrittrice Simone Weil ha messo in scena “Dio e l’umanità come due amanti che hanno sbagliato il luogo dell’appuntamento. Tutti e due arrivano in anticipo sull’ora fissata ma in due luoghi diversi. E aspettano, aspettano, aspettano. Uno è in piedi, inchiodato sul posto per l’eternità dei tempi. L’altra è distratta e impaziente. Guai a lei se si stanca e se ne va”. È questo l’augurio che rivolgiamo a tutti gli innamorati, a quelli che devono attendere il loro sposo o la loro sposa per un incontro totale e profondo, a quelli che devono attendere “lo Sposo delle loro anime”, il Cristo Signore. Canto dell’intimità e della comunione dell’amore, il Cantico conosce anche la finitudine dell’amore umano, il suo silenzio. Il poema dell’unità conosce anche le pause delle fratture e dell’estraneità, anche se l’ultima parola resta sempre quello della vittoria dell’amore sulla morte e sul silenzio. Anche con Dio. Ravasi Cantico dei Cantici introduzione

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INTERAZIONE DI COPPIA Si no in parte IN COPPIA DI FRONTE L’UNO ALL’ALTRA Frequente impressione di non essere capiti [ ] [ ] [ ] Presenza di tensioni e di malumori [ ] [ ] [ ] Disinteresse frequente di lui/lei verso di me [ ] [ ] [ ] Spesso sono egoista [ ] [ ] [ ] Spesso è egoista [ ] [ ] [ ] Ormai vivo per lui/lei [ ] [ ] [ ] Superati i momenti di lontananza [ ] [ ] [ ] Abbondante presenza di dialogo [ ] [ ] [ ] Capacità di composizione e di perdono [ ] [ ] [ ] IN COPPIA DAVANTI A DIO Faccio fatica ad aprire la porta a Cristo [ ] [ ] [ ] Vita spirituale vissuta solo in forma individuale [ ] [ ] [ ] Assenza di preghiera di coppia [ ] [ ] [ ] Mancanza di fede nelle situazioni difficili [ ] [ ] [ ] Scarsa vita sacramentale ed eucaristica [ ] [ ] [ ] Consapevolezza che Dio ci ama [ ] [ ] [ ] Confronto tra il nostro amore e lo stile di Dio [ ] [ ] [ ] Provo ad amarlo/la come Dio lo/la ama [ ] [ ] [ ]

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SPIGOLATURE SULL’AMORE PERCHÉ È DIFFICILE AMARE EGOISMO Siamo egoisti e l’egoismo porta a mettere la propria persona al centro, tende ad asservire tutto e tutti ai propri comodi e al proprio piacere. Tutti siamo fatti così e tutti lottiamo contro l’altro per vincerne le resistenze e prevalere su di lui. Avviene così anche nell’esperienza dell’amore. Dopo i primi tempi in cui si è attenti all’altro perché si è presi dal suo fascino, ritorniamo nel nostro egoismo e tendiamo ad asservirlo ai nostri progetti. INDIFFERENZA DIFFIDENZA L’indifferenza non fa leggere la vita dell’altro, non interessa; si crea quasi uno schermo perché altri non invadano. La diffidenza spinge a considerare ogni persona come un potenziale nemico o come uno sfruttatore da cui guardarsi. Cerchiamo allora di mettere distanza tra noi e gli altri. STRUMENTALIZZAZIONE Si dice che nella vita bisogna lottare per sopravvivere; la legge della sopravvivenza insegna a strumentalizzare gli altri, cioè a farne pedine al servizio della propria vita, senza curarsi della loro dignità e senza rispettarli nelle loro qualità, desideri, progetti. Quando si dice “ti amo” e questo vorrebbe significare: “tu mi piaci e ti voglio per me, per tutto quello di utile e di piacevole mi offri” in realtà si ama solo se stessi ed il patner serve solo a farmi star bene. AGGRESSIVITÀ È l’atteggiamento aperto o subdolo della persona che vuole vincere a ogni costo le resistenze di chi non si lascia strumentalizzare. C’è l’aggressività fisica che è la forma più spregevole e umiliante, perché annulla la dignità della persona come essere intelligente e libero. C’è l’aggressività fatta di furbizia, con la quale si lavora l’altro fino al punto di portarlo ai propri gusti. C’è poi l’aggressività del plagio, la più sottile, ma anche la più devastante, perché svuota la persona della capacità di pensare, ruba la vita. Se l’amore trova una persona preparata ad amare, allora il seme dell’amore potrà produrre molto frutto, ma se trova una persona egoista, aggressiva, autoritaria, violenta, potrà avere anche un avvio iniziale, e poi morirà. Per questo, prima di iniziare una storia di amore, l’uomo e la donna devono chiedersi se sono o meno preparati ad amare. (Cfr Muraro Camminarti accanto 19-23)

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06 COME GIOISCE LO SPOSO PER LA SPOSA

CANTO G Padre buono, che ami stare con i figli degli uomini T Ricolma il nostro amore di grazia e di benedizione

G Padre buono, che gioisci e danzi con noi la festa della vita T Riempi di tenerezza e di dolcezza i nostri gesti e le nostre parole

G Padre buono, che sei fondamento e principio di ogni fraternità T Infondi nel nostro cuore una forte solidarietà e una generosa condivisione

INVITO

C’è uno Sposo che gioisce, canta, danza, per la sua sposa e per i suoi figli. C’è un Dio che si prende cura e si fa provvidenza per ogni creatura. C’è una sposa – umanità, Chiesa, coppia- che canta la bellezza e l’amore del suo Signore. Contempliamo questo intreccio mirabile di amore umano e di amore divino. Riempiamo il nostro cuore di gratitudine e di preghiera: Dio è tenerezza, provvidenza, bontà, amico, legame d’amore. Possiamo fidarci.

PREGHIERA PRESIDENZIALE

O Padre, fiamma di carità, donaci l’ardore del tuo Spirito, perché amiamo te sopra ogni cosa e ci amiamo gli uni gli altri nel vincolo del tuo amore. Per Cristo nostro Signore. Amen.

DAI SALM0 44

Effonde il mio cuore liete parole, io canto al re il mio poema. La mia lingua è stilo di scriba veloce. Tu sei il più bello tra i figli dell’uomo, sulle tue labbra è diffusa la grazia, ti ha benedetto Dio per sempre.

Cingi, prode, la spada al tuo fianco, nello splendore della tua maestà ti arrida la sorte, avanza per la verità, la mitezza e la giustizia. Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio, dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre; al re piacerà la tua bellezza. Egli è il tuo Signore: pròstrati a lui.

Da Tiro vengono portando doni, i più ricchi del popolo cercano il tuo volto. La figlia del re è tutta splendore, gemme e tessuto d’oro è il suo vestito.

CANTO INTRODUZIONE ALLA PAROLA

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PAROLA (Isaia 62, 1-5; 54,6-13 )

Per amore di Sion non tacerò, per amore di Gerusalemme non mi darò pace, finché non sorga come stella la sua giustizia e la sua salvezza non risplenda come lampada. Allora i popoli vedranno la tua giustizia, tutti i re la tua gloria; ti si chiamerà con un nome nuovo che la bocca del Signore indicherà. Sarai una magnifica corona nella mano del Signore, un diadema regale nella palma del tuo Dio. Nessuno ti chiamerà più Abbandonata, né la tua terra sarà più detta Devastata, ma tu sarai chiamata Mio compiacimento e la tua terra, Sposata, perché il Signore si compiacerà di te e la tua terra avrà uno sposo. Sì, come un giovane sposa una vergine, così ti sposerà il tuo architetto; come gioisce lo sposo per la sposa, così il tuo Dio gioirà per te.

Come una donna abbandonata e con l’animo afflitto, ti ha il Signore richiamata. Viene forse ripudiata la donna sposata in gioventù? Dice il tuo Dio. Per un breve istante ti ho abbandonata, ma ti riprenderò con immenso amore. In un impeto di collera ti ho nascosto per un poco il mio volto; ma con affetto perenne ho avuto pietà di te, dice il tuo redentore, il Signore. Ora è per me come ai giorni di Noè, quando giurai che non avrei più riversato le acque di Noè sulla terra; così ora giuro di non più adirarmi con te e di non farti più minacce. Anche se i monti si spostassero e i colli vacillassero, non si allontanerebbe da te il mio affetto, né vacillerebbe la mia alleanza di pace; dice il Signore che ti usa misericordia. Afflitta, percossa dal turbine, sconsolata, ecco io pongo sulla malachite le tue pietre e sugli zaffiri le tue fondamenta. Farò di rubini la tua merlatura, le tue porte saranno di carbonchi, tutta la tua cinta sarà di pietre preziose. Tutti i tuoi figli saranno discepoli del Signore, grande sarà la prosperità dei tuoi figli.

RIPERCORRENDO LA PAROLA

PREGANDO LA PAROLA

Tuo sposo è il tuo creatore, Signore degli eserciti è il suo nome Insieme a te, Padre, ci sentiamo al sicuro

come un giovane sposa una vergine, così ti sposerà il tuo creatore; come gioisce lo sposo per la sposa, così il tuo Dio gioirà per te. Ci riempie di tenerezza, la grandezza del tuo amore: per narrarci il tuo amore ti paragoni al nostro amore.

Per un breve istante ti ho abbandonata, ma ti riprenderò con immenso amore. In un impeto di collera ti ho nascosto per un poco il mio volto; ma con affetto perenne ho avuto pietà di te, dice il tuo redentore, il Signore. Non nasconderci mai il tuo volto, anche quando sbagliamo strada. Anche se i monti si spostassero e i colli vacillassero, non si allontanerebbe da te il mio affetto, né vacillerebbe la mia alleanza di pace; dice il Signore che ti usa misericordia. Donaci Padre, di sperimentare continuamente il tuo affetto e la tua misericordia. Sarai una magnifica corona nella mano del Signore, un diadema regale nella palma del tuo Dio.

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Vogliamo essere, come coppia, nelle tue mani, il diadema regale che manifesta il tuo amore.

CANTO

(Se si vuole, come seconda lettura, si può prendere uno dei brani proposti nei due incontri precedenti)

INTRODUZIONE AL VANGELO ACCLAMAZIONE AL VANGELO

VANGELO Matteo 6,25-33

Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un’ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena.

OMELIA RISONANZE

INVOCAZIONI

Padre buono, Tu allieti i nostri occhi con le meraviglie del creato e ci riempi di stupore per il dono del nostro amore - colma la persona che ci hai posto accanto di ogni tenerezza e benedizione

Tu ci hai dato un posto nella tua casa, la dignità di figli e la tenerezza del tuo abbraccio - donaci di non perdere mai la certezza del tuo amore

Fa’ che sperimentiamo fin da ora la dolcezza della tua misericordia - e la gioia che tu dai ai tuoi amici sia la nostra fortezza.

Distogli lo sguardo dalle nostre fragilità e dai nostri peccati - cancella tutte le nostre colpe e rivestici degli abiti della festa.

Rafforza la certezza che Tu sei l’Amore - e se noi stiamo nell’amore Tu dimori in noi e noi in te PREGHIERA FINALE

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Signore, ti ringraziamo d'averci dato l'amore. Ci hai pensato insieme prima del tempo, e fin da allora ci hai amati così, l'uno accanto all'altra. Il nostro amore è nato dal tuo, immenso, infinito. Che esso resti sempre espressione genuina del tuo, senza che il gusto intenso di sentirsi vicini attenui il sapore della tua presenza fra noi, e senza che il reciproco godimento delle cose belle che sono in noi, ci allontani dal fascino della tua amicizia. Se per errore o per un malinteso affetto un giorno ci allontanassimo da te, fa' che il vuoto e lo squallore esasperanti della tua assenza ci scuotano profondamente e ci riportino alla ricerca immediata del tuo volto. Signore, che tutto di noi conosci, fa' che apprendiamo noi pure l'arte di conoscerci profondamente; donaci il coraggio di comunicarci integralmente le nostre aspirazioni, gli ideali, i limiti stessi del nostro agire. Che le piccole inevitabili asprezze dell'indole, i fugaci malintesi, gli imprevisti e le indisposizioni non compromettano mai ciò che ci unisce, ma incontrino, invece, una cortese e generosa volontà di comprenderci. Dona, Signore, a ciascuno di noi, gioiosa fantasia per creare ogni giorno nuove espressioni di rispetto e di premurosa tenerezza; e fa' che la vita coniugale, che presto inizieremo, continui quest’arte creatrice d'affetto, che sola, ci riporterà all'incontro continuo con te che sei l'Amore, da cui il nostro si è staccato come piccola scintilla. Amen. (G. Muraro, Prometto di esserti fedele, per sempre)

BENEDIZIONE

Benedici il cammino di questi giovani e concedi ai tuoi servi una vita tranquilla e giorni numerosi, la castità e l'amore nel vincolo della pace, la grazia di aver figli, una posterità longeva e la incorruttibile corona della gloria. Rendili degni di vedere i figli dei figli; proteggi dalle insidie il loro talamo; su essi effondi la rugiada del cielo e della terra concedi i frutti in abbondanza; ricolma la loro casa di grano, vino, olio e ogni bene, affinché ne distribuiscano a quanti si trovano in necessità. Anche a quanti si trovano ora qui con loro concedi tutto ciò che si può chiedere in ordine alla salvezza. Perché un Dio misericordioso sei tu, benevolo e amico degli uomini, e noi rendiamo gloria a te, come anche al Padre tuo che è senza principio, e al tuo Spirito che è senza misura santo, buono e vivificante: adesso, sempre e nei secoli dei secoli. (Liturgia orientale)

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07 Pensati insieme fin dalla creazione del mondo L’ESSENZIALE

C’è un disegno di amore dentro la storia. La pienezza di questo disegno è Gesù. In Lui creati, scelti, benedetti, amati. Dio ci ha pensati insieme da sempre. Sapere di essere dentro questo disegno ci cambia la vita personale e quella di coppia.

LA PAROLA Ef 1,3-14

Benedetto sia Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo. In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo, per essere santi e immacolati al suo cospetto nella carità, predestinandoci a essere suoi figli adottivi per opera di Gesù Cristo, secondo il beneplacito della sua volontà. E questo a lode e gloria della sua grazia, che ci ha dato nel suo Figlio diletto; nel quale abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, la remissione dei peccati secondo la ricchezza della sua grazia. Egli l’ha abbondantemente riversata su di noi con ogni sapienza e intelligenza, poiché egli ci ha fatto conoscere il mistero della sua volontà, secondo quanto, nella sua benevolenza, aveva in lui prestabilito per realizzarlo nella pienezza dei tempi: il disegno cioè di ricapitolare in Cristo tutte le cose, quelle del cielo come quelle della terra. In lui siamo stati fatti anche eredi, essendo stati predestinati secondo il piano di colui che tutto opera efficacemente, conforme alla sua volontà, perché noi fossimo a lode della sua gloria, noi, che per primi abbiamo sperato in Cristo. In lui anche voi, dopo aver ascoltatola parola della verità, il vangelo della vostra salvezza e avere in esso creduto, avete ricevuto il suggello dello Spirito Santo che era stato promesso, il quale è caparra della nostra eredità, in attesa della completa redenzione di coloro che Dio si è acquistato, a lode della sua gloria. RIFERIMENTI NELLE SCRITTURE Rm 8, 28-30

Del resto, noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio, che sono stati chiamati secondo il suo disegno. Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto li ha anche predestinati ad essere conformi all’immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli; quelli poi che ha predestinati li ha anche chiamati; quelli che ha chiamati li ha anche giustificati; quelli che ha giustificati li ha anche glorificati. PISTE

Siamo nel pensiero di Dio da sempre Dio ci ha pensati e amati nel suo Figlio Gesù, perché Gesù è il cuore del mondo. Gesù è il centro, il punto focale, la pienezza, il senso, la liberazione “tutto è stato fatto per

mezzo di lui e in vista di lui”: In Gesù abbiamo un destino: essere e vivere da figli. In Gesù abbiamo una vocazione: essere santi e immacolati al suo cospetto nell’amore. In Gesù siamo fatti eredi della comunione e dell’amore Tutto concorre al bene di coloro che amano Dio Dio ci vuole conformi e ad immagine del Figlio suo Noi coppia in Gesù fatti ad immagine della Trinità IN COPPIA DAVANTI ALLA PAROLA

Come c’entra Dio nella nostra vita di coppia? Cosa significa per la nostra vita che Dio ci ha pensati in Gesù? Confrontatevi in coppia attorno a questa domanda: Chi è Gesù per me? Cosa si modifica nella nostra vita sapendo che la nostra vocazione è quella di essere santi e immacolati al suo cospetto nell’amore? Cosa c’entra la santità nel matrimonio?

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IMPEGNO

Proveremo a scoprire insieme negli eventi della nostra vita segnali e inviti che ci fanno scoprire le impronte del disegno di Dio sulla nostra vita. ORIENTAMENTI

La scintilla della vocazione al matrimonio scaturisce dall’atto di amore di Dio che ci precede: dall’eternità pensati, amati e voluti da Dio come conformi all’ immagine del Figlio suo secondo il dono e il carisma tipici della coppia, come coppia, come due diventati uno per l’attuazione di un progetto che richiede la vita coniugale. Tutto questo, che ha origine nell’eternità, si viene rivelando gradualmente nel tempo, anche attraverso la reciproca inclinazione tra i due giovani, e, in particolare, nel fidanzamento inteso come tempo di verifica di questa vocazione. (ICVM 41)

APPROFONDIMENTI

Cherigma primo annunzio di Gesù morto, risorto e Signore Santità siate perfetti come è perfetto il Padre vostro Grazia cfr Catechismo degli Adulti indice analitico Predestinazione cfr Catechismo degli Adulti 352-353 Eredità Il Signore è mia eredità e mio calice nelle sue mani è la mia vita TRACCE Oggi pensare alla vita come a una vocazione non è scontato. Molte persone ritengono che tutto debba essere ricondotto alla semplice decisione del soggetto, perché non c’è nessuno che chiama. Pensano che l’uomo si trovi nell’esistenza quasi per caso e che tutto quanto può fare sia racchiuso dentro i limiti e le possibilità della sua sola libertà. Molti pensano che l’uomo possa progettarsi da sé e fare quello che vuole pur dentro i limiti delle sue forze. Per costoro, praticamente, non c’è nessun Dio che dica cosa sia la vita e cosa debba essere l’amore. Di fatto si vive senza nessuno che chiama e senza nessuno che attende. Si vive solo sulle proprie decisioni, almeno fino a quando si riesce. Forse è proprio qui il luogo più nascosto di ogni crisi di vocazione. Molta gente vuole amare, ma preferisce affidarsi ad un amore “fai da te” che non a un amore rivelato, non riconosce nell’amore di Cristo per la Chiesa la sorgente e il modello di ogni amore umano, e in particolare del matrimonio e della famiglia. Chi vive il matrimonio cristiano sa che la vita è una vocazione: all’inizio Dio chiama all’esistenza, alla fine Dio aspetta per l’eternità. Tutta la vita è una partecipazione alla creazione e una risposta a questa attesa; non è sfilacciata o senza senso, non è disordinata o affidata al caso: la vita è nelle mani di Dio. In questa vocazione universale, si è chiamati sempre a vivere l’amore. Questo amore può essere vissuto nel matrimonio e nella verginità: sono due forme – diverse e complementari – per esprimere e per vivere l’unico mistero dell’alleanza d’amore di Dio con il suo popolo. (Dionigi Tettamanzi Famiglia ascolta la parola di Dio 32)

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Piccola preghiera CHI STA NELL’AMORE DIMORA IN DIO

G Padre santo, principio e fine di ogni cosa T Infondi in noi il tuo Spirito di unità, di amore e di pace G Padre santo, sorgente infinita di ogni amore T La tua luce risplenda su di noi e la tua sapienza ispiri i nostri progetti e le nostre opere G Padre Santo, “altissimo e vicinissimo, remotissimo e presentissimo” alla vita degli uomini T Colmaci di ogni benedizione nel corpo e nello spirito. INVITO L’amore di Dio raccontato da Luca è un amore che cerca, che attende, che abbraccia, che invita ad abitare la sua casa con la veste della festa e con l’anello della dignità e dell’appartenenza. “Chi sta nell’amore dimora in Dio e Dio in lui”. Se questo vale per tutti gli uomini e le donne, vale ancor di più per la coppia credente chiamata ad essere luogo dell’amore: l’amore di Dio che si dona e si riconosce nell’amore dell’uomo e della donna, l’amore della coppia che sa di avere la sua consistenza e la sua casa nel cuore di Dio. PREGHIERA PRESIDENZIALE O Dio, Padre di bontà, che sin dall’inizio hai benedetto l’unione dell’uomo e della donna e che in Cristo ci hai rivelato la dimensione nuziale del tuo amore, concedi a questi giovani che si preparano al matrimonio una profonda armonia di spirito e una continua crescita nella tua carità. Per Cristo nostro Signore. Amen DAI SALMI Io come olivo verdeggiante nella casa di Dio. mi abbandono alla fedeltà di Dio ora e per sempre.

Voglio renderti grazie in eterno per quanto hai operato; spero nel tuo nome, perché è buono, davanti ai tuoi fedeli. (52)

Dio è per noi rifugio e forza, aiuto sempre vicino nelle angosce. Perciò non temiamo se trema la terra, se crollano i monti nel fondo del mare.

Il Signore degli eserciti è con noi, nostro rifugio è il Dio di Giacobbe. Venite, vedete le opere del Signore, egli ha fatto portenti sulla terra. (46)

LA PAROLA (1Gv 4,7-16) PREGANDO LA PAROLA

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Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio: chiunque ama è generato da Dio e conosce Dio. Ti ringraziamo Padre perché hai stampato nel nostro cuore la tua impronta: siamo nati dall’amore e fatti per l’amore. In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati. Il colmo del tuo amore è il dono incondizionato del tuo Figlio. Ti rendiamo grazie, Padre. Carissimi, se Dio ci ha amato, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri. Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l’amore di lui è perfetto in noi Donaci sempre di rivelare il tuo amore con il nostro amore e con la nostra tenerezza Chiunque riconosce che Gesù è il Figlio di Dio, Dio dimora in lui ed egli in Dio. Noi abbiamo riconosciuto e creduto all’amore che Dio ha per noi. Dio è amore; chi sta nell’amore dimora in Dio e Dio dimora in lui. Noi crediamo e riconosciamo l’amore che manifesti verso di noi. Vogliamo vivere sempre radicati in te. VANGELO Luca 15, 11-32 PREGHIERA FINALE O Signore, nel mio cuore si è acceso l’amore per una creatura che anche tu conosci e ami. Ti ringrazio per questo dono così grande, che mi fa meglio comprendere il valore della vita che mi hai donato. Fa’ che io non sciupi questa immensa ricchezza che tu mi hai messo nel cuore. Insegnami che l’amore è un dono e non può mescolarsi con nessun egoismo, che l’amore è puro e non può stare con nessuna corruzione. Ti prego per chi mi ama e mette in me tutto il suo avvenire: rendici degni l’uno dell’altro. Preparaci al matrimonio, alle sue grandezze, alle sue responsabilità, perché le nostre anime e i nostri cuori siano fin d’ora uniti nello stesso amore. (Marelli Dio li creò e li benedisse 48) BENEDIZIONE (Cfr RICA 123) Preghiamo Signore Dio onnipotente, guarda questi tuoi figli, che si istruiscono nel Vangelo del tuo Cristo: fa’ che ti conoscano e ti amino sempre più. E con cuore generoso e con animo pronto compiano sempre la tua volontà. Degnati di accompagnarli in questo itinerario, perché siano sempre partecipi dei divini misteri nella vita terrena e nella vita eterna. R. Amen

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08 Catechesi Gesù vi invita a casa sua: vieni e vedi L’ESSENZIALE

Il cammino della fede ha il suo punto di partenza nell’accettare un invito: “vieni”: cosi comincia l’avventura della fede. La fede è l’esperienza concreta di un incontro con Gesù che ti cambia la vita. Fede è fare esperienza del suo amore e della sua compagnia, è decidere di rimanere con lui e diventare amici.

LA PAROLA Lc 14,16-23 Uno dei commensali, avendo udito ciò, gli disse: "Beato chi mangerà il pane nel regno di Dio!". Gesù rispose: "Un uomo diede una grande cena e fece molti inviti. All’ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: Venite, è pronto. Ma tutti, all’unanimità, cominciarono a scusarsi. Il primo disse: Ho comprato un campo e devo andare a vederlo; ti prego, considerami giustificato. Un altro disse: Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego, considerami giustificato. Un altro disse: Ho preso moglie e perciò non posso venire. Al suo ritorno il servo riferì tutto questo al padrone. Allora il padrone di casa, irritato, disse al servo: Esci subito per le piazze e per le vie della città e conduci qui poveri, storpi, ciechi e zoppi. Il servo disse: Signore, è stato fatto come hai ordinato, ma c’è ancora posto. Il padrone allora disse al servo: Esci per le strade e lungo le siepi, spingili a entrare, perché la mia casa si riempia. Gv 1,37-42 Il giorno dopo Giovanni stava ancora là con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: "Ecco l’agnello di Dio!". E i due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, vedendo che lo seguivano, disse: "Che cercate?". Gli risposero: "Rabbì (che significa maestro), dove abiti?". Disse loro: "Venite e vedrete". Andarono dunque e videro dove abitava e quel giorno si fermarono presso di lui; erano circa le quattro del pomeriggio. Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone, e gli disse: "Abbiamo trovato il Messia (che significa il Cristo)" e lo condusse da Gesù. RIFERIMENTI NELLE SCRITTURE Andando via di là, Gesù vide un uomo chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: "Seguimi". Ed egli si alzò e lo seguì (Mt 9,9).

PISTE

Dio mi chiama – Dio ci chiama. Nella fede la vita è vocazione: Egli ti dice “seguimi” e tu ti fai discepolo. La vocazione tra accoglienza (Matteo, Andrea, Simone) e rifiuto (gli invitati al banchetto). Fare attenzione alle scuse e ai pretesti. Sembra che noi cerchiamo il Signore, ma siamo cercati da Lui. “Venite e vedrete”. Dove ci porta? Gesù ci porta dentro la nostra interiorità. Noi siamo il tempio di Dio. “Ecco io sto alla porta e busso, se uno ode la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me” “Se uno mi ama, ascolterà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui”. “Vi manderò un altro Consolatore che rimarrà con voi per sempre”. Gesù ci porta dentro il nostro amore; il fidanzamento è grazia, il matrimonio è grazia Gesù ci invita a stare con lui, dentro la sua amicizia “E quel giorno si fermarono presso di lui” Abitare insieme la Parola per rimanere “Egli balzò in piedi e lo seguì”.

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IMPEGNO Vogliamo trovare il tempo per affinare la nostra amicizia con Gesù, per scoprirlo nel nostro amore, per abitare un po’ di più la Parola ORIENTAMENTI Il tempo del fidanzamento non è soltanto un momento di passaggio e di preparazione ad un futuro: è un tempo in se stesso importante. È tempo di crescita, di responsabilità e di grazia….il fidanzamento è grazia: è un dono di Dio comunicato ai giovani interessati. Con questo dono essi sono resi capaci di maturare in un amore che è partecipazione a quello di Cristo e va sempre acquisendo la sua misura, come pure sono sorretti e guidati verso questo stesso ideale amore. (DPF 41-43) APPROFONDIMENTI

La vocazione di Isaia Isaia 6,1-8 La vocazione di Geremia Geremia 1,5-19 La vocazione di Eliseo 1 Re 19,19-21 La vocazione di Paolo Atti 19,1-19 TRACCE Cari giovani, vorrei invitarvi a “osare l’amore”, a non desiderare cioè niente di meno per la vostra vita che un amore forte e bello, capace di rendere l’esistenza intera una gioiosa realizzazione del dono di voi stessi a Dio e ai fratelli, ad imitazione di Colui che mediante l’amore ha vinto per sempre l’odio e la morte (cfr Ap 5,13). L’amore è la sola forza in grado di cambiare il cuore dell’uomo e dell’umanità intera, rendendo proficue le relazioni tra uomini e donne, tra ricchi e poveri, tra culture e civiltà. Questo testimonia la vita dei santi, che veri amici di Dio, sono il canale e il riflesso di questo amore originario. Impegnatevi a conoscerli meglio, affidatevi alla loro intercessione, cercate di vivere come loro. Benedetto XVI messaggio GMG 2007

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INTERAZIONE DI COPPIA Chi ci ha condotti a Gesù? Qual è lo stato della nostra esperienza di incontro con Gesù? Insieme l’abbiamo cercato? Quali sono i segni della sua presenza nella nostra vita di coppia?

L’esperienza della fede ci aiuta a scoprire e a conquistare l’amore vero? Pensi che la frequentazione con Gesù possa rendere solida la ricerca e la conquista dell’amore?

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SPIGOLATURE SULL’AMORE IMPARARE AD AMARE L’innamoramento non si programma. Ci si trova innamorati. È un dono della vita, ma l’amore, dopo essere sbocciato, deve essere coltivato, difeso, protetto. Potremmo dirlo in una frase: l’amore si impara, come si imparano tutte le cose belle della vita. E c’è anche un maestro dell’amore: Dio. Perché Dio è amore. CAPIRE E METTERSI DENTRO LA VITA DELL’ALTRO La prima domanda che un uomo e una donna devono porsi, quando si incontrano e decidono di mettersi insieme, è se vogliono capirsi. Non c’è nulla di più bello che sentirsi capiti, e non c’è nulla di più triste e deludente che il non sentirsi capiti, specialmente quando questa incomprensione proviene da chi dovrebbe amarci. Capire è un verbo che viene dal latino e significa, contenere, accogliere, portare dentro di sé. Io mi sento capito quando avverto che l’altro mi porta dentro di sé quando sento di vivere nel suo pensiero, nel suo cuore; quando mi accorgo che la mia vita desta interesse nell’altro, che mi segue con la curiosità benevola di chi ama. E viceversa io capisco quando accolgo l’altro dentro di me “Io accolgo”. DIALOGARE PER CAPIRE Molti sono ancora tanto ingenui da pensare che il dialogo consista nel parlare. Il parlare è solo un momento. Il vero dialogo è molto di più. La prima condizione è lasciar parlare l’altro La seconda condizione è avere intenzione vera di ascoltare La terza condizione è andare oltre le parole per capire cosa l’altro vuol dire, quello che sente, quello che lo fa soffrire o gioire. Per capire non basta l’attenzione e l’intelligenza, è necessario un grande amore. Vale in questo caso l’affermazione che troviamo ne Il piccolo principe: “non si vede bene se non col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi”. ACCOGLIERE E CONDIVIDERE “Io accolgo te” si accoglie la persona com’è, con i suoi pregi, le sue qualità, la sua bellezza, i suoi progetti, ma anche con i suoi limiti, le sue debolezze, le sue abitudini. Si sposa la persona e non una qualità della persona. Dopo il matrimonio non ci sono più l’io e il tu, non ci sono più il mio e il tuo. Si diventa un noi in cui tutto viene condiviso. Si ragiona, si pensa, si sceglie, si decide sapendo che l’uno porta dentro di sé anche l’altra con i suoi gusti, i suoi desideri, le sue difficoltà. Tutto viene vissuto a due. IMPEGNARE LA PROPRIA VITA PER L’ALTRO È la cosa più difficile ma è l’essenza dell’amore. Gesù insegna: Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici”. E non si è accontentato di dirlo ma lo ha anche fatto. L’esperienza insegna che la coppia non nasce, finché tutti e due non accettano di morire a qualcosa di sé. È la logica del chicco di grano, è la logica della croce, è la logica di Dio, è la logica dell’amore. ( Cfr Muraro Camminarti accanto 24-31)

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09 la casa costruita sulla roccia CANTO G Padre veramente santo, fonte di ogni santità T Santifica e purifica tutta la nostra vita: intenzioni, pensieri, propositi e azioni G Padre santo, Dio onnipotente e fedele T La tua sapienza ci assista sempre e operi in noi G Padre santo, principio e sorgente di ogni bene T Rendici tuoi collaboratori nel costruire un mondo più giusto e più santo INVITO Su chi e su che cosa vogliamo fondare la nostra vita di coppia? C’è una sola solida roccia che dà saldezza e consistenza alla nostra casa. “Non ci è dato altro nome in cui c’è salvezza” se non Cristo Gesù e la sua Parola. Fondarsi su di lui, accogliere continuamente la sua presenza in mezzo a noi, aprirci generosamente alla Parola e lasciarci guidare, intessere un dialogo profondo con Gesù, questa è l’esperienza che siamo chiamati a vivere in questo momento, questa è l’esperienza che deve diventare stile della nostra vita. PREGHIERA PRESIDENZIALE Donaci, o Padre buono, di godere sempre della presenza del Figlio tuo, perché seguendo lui, nostro pastore e guida, progrediamo nella via dei tuoi comandamenti. Egli è Dio e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i scoli dei secoli. Amen. (Liturgia delle Ore) DAL SALMO 118

Beato l’uomo di integra condotta, che cammina nella legge del Signore. Beato chi è fedele ai suoi insegnamenti e lo cerca con tutto il cuore. Non commette ingiustizie, cammina per le sue vie. Tu hai dato i tuoi precetti perché siano osservati fedelmente.

Siano diritte le mie vie, nel custodire i tuoi decreti. Allora non dovrò arrossire se avrò obbedito ai tuoi comandi. Ti loderò con cuore sincero quando avrò appreso le tue giuste sentenze. Voglio osservare i tuoi decreti: non abbandonarmi mai.

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Come potrà un giovane tenere pura la sua via? Custodendo le tue parole. Con tutto il cuore ti cerco: non farmi deviare dai tuoi precetti. Conservo nel cuore le tue parole per non offenderti con il peccato. Benedetto sei tu, Signore; mostrami il tuo volere.

Con le mie labbra ho enumerato tutti i giudizi della tua bocca. Nel seguire i tuoi ordini è la mia gioia più che in ogni altro bene. Voglio meditare i tuoi comandamenti, considerare le tue vie.

INTRODUZIONE ALLA PAROLA

ASCOLTANDO LA PAROLA (Deuteronomio 30,10-14) Il Signore tuo Dio ti farà sovrabbondare di beni…quando obbedirai alla voce del Signore tuo Dio, osservando i suoi comandi e i suoi decreti, scritti in questo libro della legge; quando ti sarai convertito al Signore tuo Dio con tutto il cuore e con tutta l’anima. Questo comando che oggi ti ordino non è troppo alto per te, né troppo lontano da te. Non è nel cielo, perché tu dica: Chi salirà per noi in cielo, per prendercelo e farcelo udire sì che lo possiamo eseguire? Non è di là dal mare, perché tu dica: Chi attraverserà per noi il mare per prendercelo e farcelo udire sì che lo possiamo eseguire? Anzi, questa parola è molto vicina a te, è nella tua bocca e nel tuo cuore, perché tu la metta in pratica. RIPERCORRENDO LA PAROLA PREGANDO LA PAROLA Obbedirai alla voce del Signore tuo Dio, osservando i suoi comandi e i suoi decreti, scritti in questo libro della legge; quando ti sarai convertito al Signore tuo Dio con tutto il cuore e con tutta l’anima. Donaci Padre di avere riverenza e attenzione alla tua parola, fa’ che l’amiamo e la pratichiamo con tutto il cuore e con tutta l’anima. Questa parola è molto vicina a te, è nella tua bocca e nel tuo cuore, perché tu la metta in pratica. Hai messo la tua voce e il tuo Spirito nelle profondità di noi stessi, rendici docili al soffio della tua parola. Chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. Praticare la parola sarà un impegno preciso della nostra vita di coppia. CANTO

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(Se si vuole, come seconda lettura, si può prendere uno dei brani proposti nei due incontri precedenti)

INTRODUZIONE AL VANGELO ACCLAMAZIONE AL VANGELO VANGELO (Matteo 7,21-29) Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demòni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome? Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità. Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande". Quando Gesù ebbe finito questi discorsi, le folle restarono stupite del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità e non come i loro scribi. OMELIA RISONANZE INVOCAZIONI Padre, Tu ci dai la Parola come fondamento della nostra casa - donaci di costruire la nostra vita di coppia sulla roccia della tua parola. Infondi in noi il tuo Spirito - la tua sapienza ci assista sempre e operi in noi. Concedici di osservare sempre i tuoi comandamenti - perché con la tua grazia rimaniamo in te e tu in noi. Ispira i pensieri, le parole e le opere - perché ogni giorno possiamo essere graditi alla tua volontà. Dona la sapienza del cuore alle famiglie cristiane - perché vivano e pratichino nella pienezza il vangelo dell’amore.

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PREGHIERA FINALE O Signore, fa’ che la mia fede sia piena, senza riserve, e che essa penetri nel mio pensiero, nel mio modo di giudicare le cose divine e le cose umane. O Signore, fa che la mia fede sia libera, che abbia il concorso personale della mia adesione, accetti le rinunce e i doveri che essa comporta e che esprima il vertice decisivo della mia personalità. O Signore, fa’ che la mia fede sia certa; certa di una conoscenza chiara delle sue ragioni e di una interiore testimonianza dello Spirito. O Signore, fa’ che la mia fede sia forte, non tema la contrarietà dei problemi né le avversità… O Signore, fa’ che la mia fede sia gioiosa e dia pace al mio spirito e lo abiliti all’orazione con Dio e alla conversazione con gli uomini. O Signore, fa’ che la mia fede sia operosa e dia alla carità il sapore della testimonianza. Amen (Paolo VI) BENEDIZIONE Preghiamo O Dio, nostro Padre, che in Cristo, tua Parola vivente, ci hai dato il modello dell’uomo nuovo, fa che lo Spirito Santo renda questi tuoi figli, non solo uditori, ma anche realizzatori delle parole della Scrittura, perché i loro cuori si infiammino di amore e tutto il mondo ti conosca e glorifichi il tuo nome. Per Cristo nostro Signore. Amen (Cfr MR Colletta fr 5)

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10 Verso una scelta definitiva dell’amore L’ESSENZIALE

Oggi bisogna scegliere con fermezza e decisione: vogliamo vivere il cammino di coppia guardando a Cristo, vogliamo scoprire nel nostro amore la presenza di Cristo.

LA PAROLA Ef 5, 1-2.21-33

Fatevi imitatori di Dio, quali figli carissimi, e camminate nella carità, nel modo che anche Cristo vi ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore. Siate sottomessi gli uni agli altri nel timore di Cristo. Le mogli siano sottomesse ai mariti come al Signore; il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della Chiesa, lui che è il salvatore del suo corpo. E come la Chiesa sta sottomessa a Cristo, così anche le mogli siano soggette ai loro mariti in tutto. E voi, mariti, amate le vostre mogli, come Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa, purificandola per mezzo del lavacro dell’acqua accompagnato dalla parola, al fine di farsi comparire davanti la sua Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata. Così anche i mariti hanno il dovere di amare le mogli come il proprio corpo, perché chi ama la propria moglie ama se stesso. Nessuno mai infatti ha preso in odio la propria carne; al contrario la nutre e la cura, come fa Cristo con la Chiesa, poiché siamo membra del suo corpo. Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua donna e i due formeranno una carne sola. Questo mistero è grande; lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa! Quindi anche voi, ciascuno da parte sua, ami la propria moglie come se stesso, e la donna sia rispettosa verso il marito. RIFERIMENTI NELLE SCRITTURE

(Gesù) fu consegnato a voi, voi l’avete inchiodato sulla croce per mano di empi e l’avete ucciso. Ma Dio lo ha risuscitato[…] Sappia dunque con certezza tutta la casa di Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso!". All’udir tutto questo si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: "Che cosa dobbiamo fare, fratelli?". E Pietro disse: "Pentitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo. (Atti 2,23-24.36-38)

PISTE

Dio ha costituito Signore della vita e della storia il suo Figlio Gesù, questo comporta domandarsi: cosa dobbiamo fare?

Dal disagio del linguaggio in parte legato alla cultura del tempo, alla scoperta profonda del grande mistero. (Efesini)

Camminare nell’amore nello stesso modo con cui Cristo ci ha amato e ci ama. La sottomissione è reciproca, perché l’amore ha come unico obiettivo il bene dell’altro/a. L’amore sta nel dare se stessi, al fine di rendere l’altro/a glorioso, santo, senza macchia e senza

ruga. Amare il marito e la moglie come se stessi, perché nessuno ha preso in odio la propria carne,

anzi la nutre e la cura. L’amore di Cristo per la Chiesa si fa concreto e visibile attraverso l’amore dei due sposi. Forse c’è bisogno di conversione nella nostra vita di coppia. Adesso è tempo di decisioni Decidersi per l’altro/a in una proiezione definitiva. Decidersi per conoscere più pienamente Cristo, per modellarsi su di lui, come individui e come

coppia. Il rito di ammissione all’itinerario sarà conferma reciproca e pubblica della scelta.

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IMPEGNO

Abbiamo raggiunto i seguenti obiettivi a. Abbiamo capito che senza Gesù non possiamo vivere la vita e l’amore. b. Abbiamo capito che c’è un intreccio formidabile tra l’amore di Cristo e il nostro amore. c. Incominciamo a fare passi decisivi per vivere con Gesù e come Gesù curando la preghiera

quotidiana e l’ascolto. d. Ci sono nella nostra vita segni di conversione profonda e il desiderio, la volontà e l‘impegno di

conformare vita e amore a quello di Cristo. ORIENTAMENTI

I Profeti ricorrono al vocabolario nuziale per rinnovare la promessa divina che il suo amore non verrà mai meno: “Ti farò mia sposa per sempre… ti fidanzerò con me nella fedeltà” (Osea 2,21-22). Quando scopriamo di voler bene a qualcuno, sgorgano spontanee espressioni che impegnano il futuro, come “ci ameremo per sempre” o “non ti abbandonerò mai”. L’amore genuino, quello che ha le sue radici in Dio e matura in noi, ha in se stesso, come le più naturali, le parole della fedeltà. (ICVM 93)

Come un tempo Dio venne incontro al suo popolo con un patto di amore e di fedeltà, così ora il Salvatore degli uomini e Sposo della Chiesa viene incontro agli sposi cristiani attraverso il sacramento del matrimonio. Inoltre rimane con loro perché, come egli stesso ha amato la Chiesa e si è dato per lei, così anche i coniugi possano amarsi l’un l’altro fedelmente, per sempre con mutua dedizione (GS 48). TRACCE

La scoperta dell’amore che ha invaso i cuori di coloro che sono attratti a vivere insieme tutta la vita mette in moto la ricerca del volto misterioso di Dio. Ogni scoperta è sempre il frutto di un’appassionata e paziente ricerca; ma ciò è soprattutto vero per la ricerca del volto di Dio incontrato sulla strada del vicendevole amore: l’uomo non può fare a meno di desiderare Dio. Nessuna creatura può fare a meno del Creatore, ma l’uomo è l’unico essere al mondo che sente questo desiderio e sa di sentirlo. Anche quando si nega Dio, non si può negare la sete d’infinito che ci portiamo dentro. Coloro che si sono conosciuti nell’amore, desiderano che la scelta di sposarsi sia preludio di una vita piena, al di là di ogni limite. In fondo cercano la salvezza come altri prima di loro: “Non nascondermi il tuo volto!” (Sal 27,9). I due fidanzati, futuri sposi, si rivolgono allora direttamente alla fonte stessa della vita: Dio. Non cercano, infatti, una qualsiasi verità, ma qualcuno che li metta in grado di riconoscere il significato profondo di un amore donato vicendevolmente per tutta la vita. Per i fidanzati la ricerca paziente ed appassionata della verità del proprio amore avviene provvidenzialmente nel contesto di una comunità che annunzia, testimonia e custodisce la presenza di Gesù Cristo. I due giovani hanno percepito che al fondo del loro amore vi era una forza che li spingeva a qualcosa di ancora più grande e definitivo. Per questo si rivolgono a Gesù. Mentre volgono i loro passi verso Gesù, si accorgono che Gesù si era messo da tempo sulle loro tracce e li aveva accompagnati fin dal sorgere del loro amore. Rileggendo in questa luce la vicenda del loro amore i fidanzati vi leggono una vocazione misteriosa a vivere il proprio amore con la stessa pienezza con cui l’ha realizzato Gesù. I fidanzati cercano Qualcuno che parlando della propria vita, dia significato alla loro vita di coppia e spiegandone le scelte, orienti le loro. (ICVM pag 31)

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INTERAZIONE DI COPPIA

Su cosa misuriamo la qualità del nostro amore? Pensiamo di essere pronti per un cammino insieme per sempre? Gesù è presente nella nostra vita di coppia? Come si esprime il nostro reciproco prendersi cura? Quali sono gli atteggiamenti e le convinzioni che ci inducono a proseguire il cammino?

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PREPARAZIONE AL RITO DI AMMISSIONE E ALLA BENEDIZIONE DEI FIDANZATI È il primo passaggio fondamentale dell’itinerario. I fidanzati hanno percorso un piccolo tratto accogliendo, in Cristo, l’annunzio dell’amore di Dio nel loro amore. Adesso esprimono davanti alla comunità cristiana la volontà di volere continuare il cammino di approfondimento della fede e la Chiesa li ammette ufficialmente e solennemente nel percorso di fede. La decisione che si esprime nel rito di ammissione è impegnativa e tocca tutta la vita personale e di coppia. Continuare il cammino vuol dire mettere Gesù al primo posto, misurare la vita su di Lui e sulla sua Parola, fare scelte coerenti, cambiare stili di vita, impegnarsi veramente a vivere tutta la vita da cristiano. E questo non da solo, ma insieme, in un cammino di coppia, mano nella mano per aiutarsi e sostenersi sulla strada. In questo rito di ammissione viene recuperato un gesto tipico del catecumenato: la signatio crucis. Si riceve il segno della croce sulla fronte dal sacerdote, mentre gli altri segni sugli orecchi, sugli occhi, sulla bocca, sul petto e sulle spalle vengono fatti personalmente dai fidanzati. Tutta la vita è sotto il segno dell’amore di Cristo; tutti i nostri sensi partecipano alla riscoperta della nostra fede, la nostra vita di coppia sarà misurata sul dono dell’amore che traspare dalla croce di Cristo. Si conclude il rito di ammissione con la benedizione dei fidanzati, momento suggestivo e culminante in cui i fidanzati si dichiarano l’uno per l’altra. Tutta la comunità invoca la benedizione perché possano scoprire l’amore del Padre nel loro amore e così diventare sempre più capaci di fedeltà sincera, di comunione casta, di amore generoso e perenne. La celebrazione di questo rito di ammissione, vissuto durante una celebrazione domenicale di avvento, diventa occasione propizia per educare la comunità cristiana e le famiglie a rivedere il livello della loro fede e ad assumere e a vivere la loro responsabilità nell’accompagnare e sostenere i giovani che sono incamminati verso il matrimonio.

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11 1°PASSAGGIO RITO DI AMMISSIONE E BENEDIZIONE DEI FIDANZATI Diacono Si presentino coloro che devono essere ammessi all’itinerari di fede per fidanzati che vogliono riscoprire Cristo nella loro vita e nel loro amore. (chiamata per nome) Fidanzati Eccomi Celebrante: In questo giorno in cui decidete di immettervi nel cammino di riscoperta della fede che cosa domandate al Padre celeste e ai fratelli della comunità? Fidanzati Chiediamo di essere aiutati a comprendere il significato del battesimo in cui siamo stati immersi e da cui parte la radice del nostro amore. Celebrante: Dio illumina ogni uomo che viene nel mondo e attraverso le opere della creazione gli manifesta le sue invisibili perfezioni, perché impari a rendere grazie al suo creatore. A voi, che avete accolto la sua luce nel giorno del battesimo, adesso si apre un tempo prezioso di riscoperta della via del Vangelo nel vostro amore perché, approfondendo i fondamenti di una vita nuova, possiate riconoscere il Dio vivente, che rivolge incessantemente agli uomini la sua parola. Camminando nella luce di Cristo, abbiate fiducia nella sua sapienza e così, ogni giorno affidando a lui la vostra vita, possiate conoscere la grandezza e la bellezza del vostro amore. Questa è la via della fede nella quale siete stati battezzati e in cui Cristo si è fatto vostra guida, perché possiate raggiungere la vita eterna. Siete pronti ad incamminarvi di nuovo per questa via, sotto la guida di Cristo? Candidato Sì, sono pronto. Celebrante (rivolgendosi poi a tutti i fedeli) Voi tutti, fratelli e sorelle, qui presenti, siete disposti ad aiutarli nella loro ricerca di Cristo, nel loro impegno a seguirlo e nella testimonianza di un amore fedele e perseverante? Tutti: Sì, siamo disposti ad aiutarli. Celebrante: Padre clementissimo, ti ringraziamo per questi tuoi figli perché hanno già cercato te,

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obbedendo ai molti insistenti inviti del tuo amore, e davanti a noi hanno risposto alla tua chiamata. Per questo, o Signore tutti ti lodiamo e ti benediciamo. Tutti: Ti lodiamo e ti benediciamo, Signore. Celebrante: Ora dunque, carissimi fidanzati, avvicinatevi per ricevere la croce di Cristo, con la quale siete stati segnati nel giorno del vostro battesimo. Avete riconosciuto che il Cristo è la nostra vita e la nostra speranza. E ora, perché possiate diventare sempre più discepoli del Signore, vi segnerò con il segno della croce di Cristo. Tutta la comunità vi circonderà con il suo affetto e vi assisterà con il suo aiuto. (Le coppie si avvicinano al celebrante) Ricevete la croce sulla fronte: Cristo stesso vi protegge con il segno del suo amore Imparate ora a conoscerlo e a seguirlo. (Mentre si segnano gli orecchi): Ricevete il segno della croce sugli orecchi per ascoltare la voce del Signore. (Mentre si segnano gli occhi) Ricevete il segno della croce sugli occhi, per vedere lo splendore del volto di Dio. (Mentre si segnano la bocca) Ricevete il segno della croce sulla bocca, per rispondere alla parola di Dio. (Mentre si segnano il petto) Ricevete il segno della croce sul petto, perché Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori. (Mentre si segnano le spalle) Ricevete il segno della croce sulle spalle, per sostenere il giogo soave di Cristo. (Poi il celebrante segna da solo contemporaneamente tutti i presenti tracciando su di essi il segno della croce, senza toccarli, mentre dice) Vi segno tutti nel nome del Padre

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e del Figlio e dello Spirito Santo, perché abbiate la vita nei secoli dei secoli. Fidanzati: Amen. Gloria a te, o Signore. Celebrante: Preghiamo. Ascolta, Padre clementissimo, le nostre preghiere e custodisci questi nostri fratelli e sorelle in virtù della croce di Cristo, che abbiamo segnato sulla loro fronte, perché imparino ogni giorno a glorificarti e osservino i tuoi comandamenti meritando di giungere alla gloria della risurrezione. Per Cristo nostro Signore. R. Amen. BENEDIZIONE DEI FIDANZATI Carissimi in ogni tempo e condizione di vita è indispensabile la grazia di Dio; ne avvertono più che mai il bisogno i fedeli che si preparano a formare una nuova famiglia. Imploriamo la benedizione del Signore per questi giovani fidanzati (N e N), perché facciano del loro fidanzamento un tempo privilegiato per crescere nella reciproca conoscenza, nella stima profonda, nell’amore casto e sincero. Così, alimentando il loro affetto con l’ascolto della parola di Dio e con la preghiera comune, si prepareranno alla celebrazione del sacramento nuziale. PREGHIERA PER I FIDANZATI E TRA ESSI COLORO CHE SONO CANDIDATI ALLA CRESIMA Celebrante: Rallegrandoci con questi nostri fratelli e sorelle che camminano insieme e per alcuni di loro che per la bontà di Dio oggi sono ammessi all’itinerario di preparazione alla Cresima, preghiamo per loro, perché possano compiere felicemente il grande cammino della riscoperta della fede per giungere ad una piena e rinnovata partecipazione alla vita di Cristo e della Chiesa. R. Fa’ che partecipiamo, o Dio, al tuo eterno amore. Tu che nell’amore ricambiato e condiviso riveli il vero volto dei tuoi figli e fratelli in Cristo: rit.

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Tu che nel vincolo santo fra l’uomo e la donna hai fondato la comunità domestica: rit. Tu che nella Pasqua del tuo Figlio, che ha amato la sua Chiesa e l’ha resa santa e immacolata nel suo sangue, hai prefigurato il grande mistero dell’amore nuziale: rit. Tu che chiami ad una piena comunione di vita questi giovani, perché tutti i membri

delle future famiglie formino un cuor solo e un’anima sola: rit. Tu che inviti la comunità cristiana a sostenerli nel loro cammino con la preghiera, la testimonianza ed il costante aiuto: rit. Tu che li chiami a fondare il loro amore sulla solida roccia di Cristo e in Lui e con Lui

ad orientarsi verso la via del matrimonio: rit. Tu che fai scoprire il tuo volto nel volto dei fratelli e rendi docili i cuori all’accoglienza

e alla condivisone: rit. Tu che vuoi la tua comunità sempre concorde negli animi e ricca di amore fraterno: rit. Preghiamo. Dio onnipotente ed eterno creatore di tutto l’universo, che hai formato l’uomo e la donna a tua immagine, accogli amorosamente questi tuoi figli che vengono a te e fa’ che, sostenuti e rinnovati dalla tua parola ascoltata in mezzo a noi, giungano con la tua grazia alla piena conformità con il Cristo tuo Figlio, che vive e regna nei secoli dei secoli. R. Amen. (i fidanzati possono esprimere la loro promessa con un segno particolare) Celebrante Custodite il dono che vi scambiate in segno di reciproco amore, e la vostra promessa giunga a compimento con la benedizione nuziale. Amen PREGIERA DI BENEDIZIONE A te innalziamo la nostra lode, o Signore, che nel provvidenziale disegno chiami ed ispiri questi tuoi figli a divenire l’uno per l’altro segno del tuo amore. Conferma il proposito del loro cuore, perché nella reciproca fedeltà e nella piena adesione al tuo volere si preparino responsabilmente e giungano felicemente al sacramento nuziale. Per Cristo nostro Signore. Amen Tutti Dio carità e pace, dimori in voi, guidi i vostri passi e vi confermi nel suo amore. Amen

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12 In principio c’è la Parola e l’amore

L’ESSENZIALE

Avere consuetudine con la Parola di Dio e saperla ascoltare mettendovi dentro le domande della vita.

LA PAROLA

Ciò che era fin da principio, ciò che noi abbiamo udito, ciò che noi abbiamo veduto con i nostri occhi, ciò che noi abbiamo contemplato e ciò che le nostre mani hanno toccato, ossia il Verbo della vita (poiché la vita si è fatta visibile, noi l’abbiamo veduta e di ciò rendiamo testimonianza e vi annunziamo la vita eterna, che era presso il Padre e si è resa visibile a noi), quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunziamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. La nostra comunione è col Padre e col Figlio suo Gesù Cristo. Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia perfetta. (1Gv 1,1-4)

In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio… E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi ( Gv 1, 14).

In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque. Dio disse: "Sia la luce!". E la luce fu. Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: primo giorno…. Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò (Genesi 1,1ss).

RIFERIMENTI NELLE SCRITTURE

Interroga pure i tempi antichi, che furono prima di te: dal giorno in cui Dio creò l’uomo sulla terra e da un’estremità dei cieli all’altra, vi fu mai cosa grande come questa e si udì mai cosa simile a questa? Che cioè un popolo abbia udito la voce di Dio parlare dal fuoco, come l’hai udita tu, e che rimanesse vivo? ….Tu sei diventato spettatore di queste cose, perché tu sappia che il Signore è Dio e che non ve n’è altri fuori di lui. Dal cielo ti ha fatto udire la sua voce per educarti… Sappi dunque oggi e conserva bene nel tuo cuore che il Signore è Dio lassù nei cieli e quaggiù sulla terra; e non ve n’è altro. Osserva dunque le sue leggi e i suoi comandi che oggi ti do, perché sia felice tu e i tuoi figli dopo di te e perché tu resti a lungo nel paese che il Signore tuo Dio ti dà per sempre". (Deut. 4, 32 – 40) Dio, che aveva già parlato nei tempi antichi molte volte e in diversi modi ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha costituito erede di tutte le cose e per mezzo del quale ha fatto anche il mondo. (Ebrei 1,1-2)

PISTE Un dono e un bacio nel giorno del matrimonio (orientamenti), così comincia l’avventura di una

nuova famiglia. In principio e a fondamento della vita coniugale è la Parola. In principio era il Verbo In principio è la parola creatrice In principio è l’amore benedetto. “Dio che aveva parlato…ultimamente ha parlato a noi per mezzo del Figlio” (Ebrei). Senza la Parola non possiamo vivere (Parafrasi dei Martiri di A) Conoscere la Parola - Abitare la Parola - Misurarsi con la Parola - Convertirsi alla Parola Praticare la Parola L’amore coniugale si fonda, cresce e sovrabbonda se motivato e radicato sulla Parola

IN COPPIA DAVANTI ALLA PAROLA

Quale riferimento nella nostra vita e nel nostro amore alla Parola?

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IMPEGNO Proveremo a prendere la Bibbia tra le mani ogni giorno. Possiamo iniziare con il Vangelo di Marco. ORIENTAMENTI Il dono della Scrittura alla nuova coppia è un modo non-verbale di affermare il primato del verbo nella storia di comunione che la famiglia comincia a percorrere in quel giorno. Un gesto esprime il primato della Parola per la vita di coppia: si tratta di una consegna esemplare, di un dono che aiuta i coniugi a riconoscersi donati a se stessi dall’altro e di un pegno che li porta a scoprirsi abilitati per grazia ad essere fedeli sempre. Ed è questa esperienza fondamentale, di cui la Chiesa vive.(CMGA 71)

APPROFONDIMENTI

La Chiesa ha sempre venerato le divine Scritture come ha fatto per il corpo stesso del Signore, non tralasciando, specialmente nella sacra liturgia, di assumere il pane della vita dalla mensa sia della parola di Dio che del corpo di Cristo, e di porgerlo ai fedeli. Insieme con la sacra tradizione, la Chiesa ha sempre considerato e considera le sacre Scritture come la regola della propria fede. (Dei Verbum 21) Bisognerà verificare quale conoscenza hanno le coppie dell’impianto di tutta la Bibbia e del dipanarsi della storia della salvezza. TRACCE Alleluia. Beato l’uomo di integra condotta, che cammina nella legge del Signore. Beato chi è fedele ai suoi insegnamenti e lo cerca con tutto il cuore. Come potrà un giovane tenere pura la sua via? Custodendo le tue parole. Con tutto il cuore ti cerco: non farmi deviare dai tuoi precetti. Conservo nel cuore le tue parole per non offenderti con il peccato. Benedetto sei tu, Signore; mostrami il tuo volere. Nel seguire i tuoi ordini è la mia gioia più che in ogni altro bene. Voglio meditare i tuoi comandamenti, considerare le tue vie. Nella tua volontà è la mia gioia; mai dimenticherò la tua parola. Sono canti per me i tuoi precetti, nella terra del mio pellegrinaggio. Ricordo il tuo nome lungo la notte e osservo la tua legge, Signore. Tutto questo mi accade perché ho custodito i tuoi precetti. Ho scrutato le mie vie, ho rivolto i miei passi verso i tuoi comandamenti. Sono pronto e non voglio tardare a custodire i tuoi decreti. Del tuo amore, Signore, è piena la terra; insegnami il tuo volere. Corro per la via dei tuoi comandamenti poiché tu dilati il mio cuore. Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino. Ho giurato e lo confermo di custodire i tuoi precetti di giustizia Mia eredità per sempre sono i tuoi insegnamenti, sono essi la gioia del mio cuore. Ho piegato il mio cuore ai tuoi comandamenti, in essi è la mia ricompensa per sempre. Sostienimi secondo la tua parola e avrò vita, non deludermi nella mia speranza. Sii tu il mio aiuto e sarò salvo, gioirò sempre nei tuoi precetti. (dal Salmo 119)

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Piccola preghiera TUTTO SI COMPIA NEL NOME DI GESÙ G Gesù Signore, Figlio dell’amore generoso del Padre T Donaci di vivere tutta la nostra vita nel tuo nome e nella tua amicizia G Gesù Signore, parola eterna del Padre T Disponi tutti i nostri giorni nella santità e nella verità, nella gioia e nella pace. G Gesù Signore, amico e fratello di ogni uomo T Insegnaci a riconoscerti in tutti gli uomini, soprattutto nei poveri e nei sofferenti INVITO Puoi rischiare di non aprire la porta mentre Gesù incrocia il tuo sguardo. Puoi osservare formalmente la parola e non lasciarti toccare il cuore. Puoi presumere di aver fatto tutto e ritrovarti povero, cieco e nudo. Hai bisogno di leggerti alla luce di Dio e della sua parola. “Comprate da me oro purificato, vesti bianche e collirio per la vista”. L’invito è ancora una volta ad aprirsi, personalmente e come coppia, alla presenza di Gesù e a vincere tutte le resistenze. PREGHIERA PRESIDENZIALE Signore Gesù che nelle difficoltà della vita quotidiana ci sei vicino e ti mostri come Risorto, aiutaci a riconoscere sempre il tuo volto e a farci rinnovare dal tuo amore. Tu sei Dio e vivi e regni per sempre. Amen (Giaquinta) DAI SALMI 66 -63 Acclamate a Dio da tutta la terra, cantate alla gloria del suo nome, date a lui splendida lode.

Dite a Dio: “Stupende sono le tue opere!” Per la grandezza della tua potenza, a te si piegano i tuoi nemici. A te si prostri tutta la terra, a te canti inni, canti al tuo nome.

Poiché la tua grazia vale più della vita, le mie labbra diranno la tua lode.

Così ti benedirò finché io viva, nel tuo nome alzerò le mie mani. Mi sazierò come a lauto convito, e con voci di gioia ti loderà la mia bocca.

PAROLA Colossesi 3,5-17 PREGANDO LA PAROLA Vi siete infatti spogliati dell’uomo vecchio con le sue azioni e avete rivestito il nuovo, che si rinnova, per una piena conoscenza, ad immagine del suo Creatore. Togli dalla nostra vita, Gesù, egoismo, ira, malizia e desideri cattivi; rivestici di te e facci nuovi ogni giorno.

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Rivestitevi dunque, come amati di Dio, santi e eletti, di sentimenti di misericordia, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza; Il Padre in te, Gesù, ci ha scelti per essere santi; rendi forti i nostri propositi di santità. Sopportandovi a vicenda e perdonandovi scambievolmente, se qualcuno abbia di che lamentarsi nei riguardi degli altri. Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi. Donaci, Gesù, un cuore capace di misericordia e di perdono. Al di sopra di tutto poi vi sia la carità, che è il vincolo della perfezione. E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E siate riconoscenti! Abbiamo il cuore colmo di gratitudine, Gesù, perché siamo chiamati ad essere una sola cosa nel tuo amore e nella tua pace. La parola di Cristo dimori tra voi abbondantemente; ammaestratevi e ammonitevi con ogni sapienza, cantando a Dio di cuore e con gratitudine salmi, inni e cantici spirituali. Donaci Gesù, il gusto della preghiera e dell’ascolto della Parola.

E tutto quello che fate in parole ed opere, tutto si compia nel nome del Signore Gesù, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre. Rendici pronti, Gesù, a vivere tutta la nostra vita di coppia nella tua amicizia e nella gratitudine al Padre. VANGELO luca 8,19-21 ( mia madre e i miei fratelli) PREGHIERA FINALE Padre mio, io mi abbandono a te, fa di me ciò che ti piace; qualunque cosa tu faccia di me, ti ringrazio. Sono pronto a tutto, accetto tutto, purché la tua volontà si compia in me e in tutte le creature; non desidero niente altro, mio Dio. Rimetto la mia anima nelle tue mani, te la dono, mio Dio, con tutto l’amore del mio cuore, perché ti amo. Ed è per me un’esigenza di amore il donarmi, il rimettermi nelle tue mani, senza misura, con confidenza infinita, poiché tu sei il Padre mio. BENEDIZIONE Ti preghiamo, Signore, affinché questi tuoi figli rimangano uniti nella fede e nell’obbedienza ai tuoi comandamenti; fedeli ad un solo amore, siano esemplari per integrità di vita, sostenuti dalla forza del Vangelo, diano a tutti buona testimonianza della fede. (cfr RM 85)

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13 Gesù porta a compimento le alleanze L’ESSENZIALE

Dio che ci ama da sempre e per sempre, vuole che il nostro amore sia fedele, unico, eterno, indistruttibile. Con la grazia di Dio è possibile realizzarlo.

LA PAROLA

"Ecco verranno giorni - dice il Signore - nei quali con la casa di Israele e con la casa di Giuda io concluderò una alleanza nuova. Non come l’alleanza che ho conclusa con i loro padri, quando li presi per mano per farli uscire dal paese d’Egitto, una alleanza che essi hanno violato, benché io fossi loro Signore. Parola del Signore. Questa sarà l’alleanza che io concluderò con la casa di Israele dopo quei giorni, dice il Signore: Porrò la mia legge nel loro animo, la scriverò sul loro cuore. Allora io sarò il loro Dio ed essi il mio popolo. Non dovranno più istruirsi gli uni gli altri, dicendo: Riconoscete il Signore, perché tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande, dice il Signore; poiché io perdonerò la loro iniquità e non mi ricorderò più del loro peccato". (Geremia 31,31-34)

Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me". Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: "Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me". (Mt 26 24-25)

RIFERIMENTI NELLE SCRITTURE

Mosè salì verso Dio e il Signore lo chiamò dal monte, dicendo: "Questo dirai alla casa di Giacobbe e annuncerai agli Israeliti: 4 Voi stessi avete visto ciò che io ho fatto all`Egitto e come ho sollevato voi su ali di aquile e vi ho fatti venire fino a me. 5 Ora, se vorrete ascoltare la mia voce e custodirete la mia alleanza, voi sarete per me la proprietà tra tutti i popoli, perché mia è tutta la terra! 6 Voi sarete per me un regno di sacerdoti e una nazione santa. Queste parole dirai agli Israeliti" (Es 19,3-6).

PISTE

Dio stabilisce con l’umanità un patto di alleanza Protovangelo (Gn 3,15) Arco tra le nubi (Gn 9,12-16) Con Abramo (Gn 17,1-8) (Cfr Tracce - la conclusione del Magnificat) Col suo popolo nel deserto (riferimenti) in Geremia (la Parola)

in Osea (2,16-22) (alleanza sponsale) La nuova ed eterna alleanza in Gesù, nel suo sangue, nel suo amore, nel dono totale, nel

prendersi cura. L’alleanza di coppia misurata su Gesù e configurata al suo dono in ogni eucaristia. L’alleanza chiamata ad essere “nuova ed eterna” L’alleanza si fonda sulla fedeltà L’alleanza si nutre di reciprocità L’alleanza è reciproca appartenenza L’alleanza è profondissima unità

Ora Cristo vi benedice e vi rafforza con il sacramento nuziale perché vi amiate l’un l’altro con amore fedele e inesauribile (Rito del matrimonio). Gli sposi che li porteranno (gli anelli) custodiscano integra la loro fedeltà, rimangano nella tua fedeltà e nella tua pace e vivano sempre nel reciproco amore (Benedizione degli anelli).

Tratti irrinunciabili: unità, esclusività, fedeltà, indissolubilità.

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IMPEGNO

Vivere il nostro amore di coppia come lo vuole il Signore. ORIENTAMENTI L’intima comunità di vita e di amore coniugale, fondata dal Creatore…è stabilita col patto coniugale, cioè con l’irrevocabile consenso personale. E così, dall’atto umano col quale i coniugi mutuamente si danno e si ricevono, nasce, anche davanti alla società, un istituto che ha stabilità per ordinamento divino… E così l’uomo e la donna, che per il patto coniugale “ormai non sono più due, ma una sola carne”, prestandosi un mutuo aiuto e servizio con l’intima unione delle persone e delle attività, esperimentano il senso della propria unità e sempre più pienamente la raggiungono. Questa intima unione, in quanto mutua donazione di due persone, come pure il bene dei figli, esigono la piena fedeltà dei coniugi e ne reclamano l’indissolubile unità (GS 48).

APPROFONDIMENTI

Si tratta di realizzare le caratteristiche dell’amore coniugale come amore pienamente umano e totale, riconoscendo che esso comporta una totalità in cui entrano tutte le componenti della persona – richiamo del corpo e dell’istinto, forza del sentimento e dell’affettività, aspirazione dello spirito e della volontà-; esso mira a una unità profondamente personale, quella che, al di là dell’unione in una sola carne, conduce a non fare che un cuor solo e un’anima sola (FC 13) Il matrimonio segno dell’ alleanza ( CMGA 8) TRACCE MAGNIFICAT DELLA FAMIGLIA I nostri cuori magnificano il Signore, e noi esultiamo in Dio nostro Salvatore perché ha guardato al nostro fragile amore. D’ora in poi tutte le nostre case ti chiameranno beata, o Vergine Maria, perché grandi cose ha fatto in te e in noi l’Onnipotente e santo è il suo nome. Di generazione in generazione per tua intercessione, il suo amore fedele e paterno si stende sulle nostre case e su tutti quelli che l’amano. Ha fatto cose potenti per noi il Signore. Ha allontanato quelli che ci giudicano con arroganza, ha rovesciato lo strapotere dei cattivi, ha affidato un compito ai piccoli e agli umili; ci ha ricolmato di beni quando eravamo nella necessità e abbiamo visto i ricchi rimanere a mani vuote. Ha soccorso la sua Chiesa, sua serva e sua sposa, nella tenerezza della sua misericordia come aveva già promesso ad Abramo nostro padre e alle nostre famiglie che discendono da lui nella fede. (La gioia di amare – a cura di Carlo Rocchetta)

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INTERAZIONE DI COPPIA TRA DI NOI Poco abbastanza niente Livello di complicità [ ] [ ] [ ] Capacità di dialogo con serenità e rispetto [ ] [ ] [ ] Gesti di tenerezza e di piccole attenzioni [ ] [ ] [ ] Livello di conflittualità [ ] [ ] [ ] Rispetto della giusta autonomia dell’altro [ ] [ ] [ ] Capacità di perdono e di riconciliazione [ ] [ ] [ ] Incomprensioni [ ] [ ] [ ] Poco dialogo e lunghi silenzi [ ] [ ] [ ] Frequenti punti di vista divergenti [ ] [ ] [ ] CON GESÙ Ci teniamo alla sua amicizia [ ] [ ] [ ] Cerchiamo di incontrarlo nella preghiera [ ] [ ] [ ] Curiamo l’ascolto della sua parola [ ] [ ] [ ] Lo cerchiamo nell’Eucaristia, nostra nuova ed eterna alleanza [ ] [ ] [ ] Sperimentiamo la sua presenza nel nostro amore [ ] [ ] [ ]

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SPIGOLATURE SULL’AMORE IL DIALOGO Non c’è amore senza dialogo Il dialogo è il ponte che ci fa raggiungere l’altro/a e ci mette in comunicazione. Attraverso la parola (dialogos) accogliamo il mondo dell’altro ed entriamo nel mondo dell’altro. Comunicarsi tutto con sincerità, rivelare i sentimenti più intimi e le sensazioni che non possono essere conosciute se non sono manifestate è condizione necessaria per una vera relazione di coppia. Il dialogo non può essere lasciato alla sola spontaneità, ma a volte bisogna imporselo e svelarsi vicendevolmente, anche quando si avrebbe voglia di tacere. Se non comunico all’altro quello che mi passa nel cuore, il matrimonio non può essere comunione di vita e di amore. Non c’è amore senza tenerezza Un rapporto non è d’amore se non è intessuto di gesti di tenerezza e di piccole, quotidiane attenzioni. L’amore ha bisogno di segnali continui di vivacità e di crescita verso la maturità. La tenerezza è la porta spalancata verso l’altro, che ci mette in condizione di uscire dal nostro egoismo e di donarci. L’amore va costruito giorno per giorno, nutrito e custodito gelosamente; mai concepito come possesso pacifico. Ma non ci può essere tenerezza senza la parola. Non c’è amore senza riconciliazione Anche nell’intimo delle più belle intenzioni di amore può succedere che le due persone si offendano o si deludano a causa dell’egoismo che è in noi e che spesso riemerge all’improvviso. È sempre necessario perciò sapersi riconciliare. La riconciliazione deve essere esplicita: non basta aspettare che il tempo faccia dimenticare. La riconciliazione deve essere molto tempestiva. Ma senza la parola, la riconciliazione non può generare il suo frutto più bello: rifare l’unità rendendola più salda di prima. Non c’è amore senza gesti e parole Il linguaggio dei fatti può essere più eloquente delle parole. Ma le parole creano il contesto dentro cui diventano credibili. (Cfr L. Bosticco La forza dell’amore pagg. 30-31)

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14 PREGATE INCESSANTEMENTE

CANTO G O Cristo, nostro fratello, su cui è disceso lo Spirito di Dio T Infondi in noi lo Spirito della pietà e del timore del Signore. G O Cristo, consacrato con l’unzione dello Spirito Santo per portare agli uomini il lieto messaggio dell’amore del Padre. T Donaci di vivere con te un’alleanza eterna e di ricordare sempre le grandi opere del tuo amore. G O Cristo luce fulgida, splendente nelle tenebre, principio e sorgente di vita nuova. T Infiamma il nostro cuore e modella la nostra preghiera sulla tua. INVITO Fare alleanza con Dio significa aprire il cuore e l’amore alla preghiera. Siamo chiamati ad essere amici di Dio, pronti a percepire il suo venire, a respirare la sua presenza e a legare la nostra vita alla sua. Nella nostra vita il respiro dell’universo, nel nostro amore una fiammella di fuoco del suo amore, nella nostra piccolezza una scintilla della sua sapienza e della sua bontà… allora diventa bello pregare. Benedire, lodare, ringraziare, adorare, amare, abbandonarsi al flusso della Parola, chiedere di essere custoditi, riempirsi della luce di Dio, ecco il fascino e la ricchezza della preghiera. PREGHIERA PRESIDENZIALE (cfr Rito del Matrimonio 86) O Padre, per rivelare il disegno del tuo amore hai voluto adombrare nella comunione di vita degli sposi quel patto di alleanza che hai voluto stabilire con il tuo popolo, perché, nell’unione coniugale dei tuoi fedeli, si manifesti il mistero nuziale di Cristo con la Chiesa. Concedi ora a questi giovani di cercarti con tutto il cuore e di progredire nella ricerca dell’unità. Per Cristo nostro Signore. Amen DAL SALMO 33

Esultate, giusti, nel Signore; ai retti si addice la lode. Lodate il Signore con la cetra, con l’arpa a dieci corde a lui cantate. Cantate al Signore un canto nuovo, suonate la cetra con arte e acclamate.

Poiché retta è la parola del Signore e fedele ogni sua opera. Egli ama il diritto e la giustizia, della sua grazia è piena la terra.

Dalla parola del Signore furono fatti i cieli, dal soffio della sua bocca ogni loro schiera.

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Come in un otre raccoglie le acque del mare, chiude in riserve gli abissi. Tema il Signore tutta la terra, tremino davanti a lui gli abitanti del mondo, perché egli parla e tutto è fatto, comanda e tutto esiste.

Il Signore annulla i disegni delle nazioni,rende vani i progetti dei popoli.

Ma il piano del Signore sussiste per sempre, i pensieri del suo cuore per tutte le generazioni.

INTRODUZIONE ALLA PAROLA

ASCOLTANDO LA PAROLA Tobia 8,4-8 Gli altri intanto erano usciti e avevano chiuso la porta della camera. Tobia si alzò dal letto e disse a Sara: "Sorella, alzati! Preghiamo e domandiamo al Signore che ci dia grazia e salvezza". Essa si alzò e si misero a pregare e a chiedere che venisse su di loro la salvezza, dicendo: "Benedetto sei tu, Dio dei nostri padri, e benedetto per tutte le generazioni è il tuo nome! Ti benedicano i cieli e tutte le creature per tutti i secoli. Tu hai creato Adamo e hai creato Eva sua moglie, perché gli fosse di aiuto e di sostegno. Da loro due nacque tutto il genere umano. Tu hai detto: non è cosa buona che l’uomo resti solo; facciamogli un aiuto simile a lui. Ora non per lussuria io prendo questa mia parente, ma con rettitudine d’intenzione. Degnati di aver misericordia di me e di lei e di farci giungere insieme alla vecchiaia". E dissero insieme: "Amen, amen!". RIPERCORRENDO LA PAROLA PREGANDO LA PAROLA Tobia si alzò dal letto e disse a Sara: "Sorella, alzati! Preghiamo e domandiamo al Signore che ci dia grazia e salvezza”. Donaci, Signore, di vivere ogni giorno un momento intenso di comunione e di preghiera, per riempirci della tua grazia e della tua benedizione. "Benedetto sei tu, Dio dei nostri padri, e benedetto per tutte le generazioni è il tuo nome! Ti benedicano i cieli e tutte le creature per tutti i secoli! Anche noi, Gesù, benediciamo con te il Padre, per i cieli, la terra, i monti, il mare che ha fatti e per l’ amore con cui ci ha regalato l’uno all’altra. Tu hai creato Adamo e hai creato Eva sua moglie, perché gli fosse di aiuto e di sostegno. Da loro due nacque tutto il genere umano. Riempi la nostra vita di armonia e di reciprocità, di comunione e di fecondità. Tu hai detto: non è cosa buona che l’uomo resti solo; facciamogli un aiuto simile a lui. Ora non per lussuria io prendo questa mia parente, ma con rettitudine d’intenzione. Fa’ o Gesù, che il nostro amore sia sempre libero, retto e generoso. Degnati di aver misericordia di me e di lei e di farci giungere insieme alla vecchiaia". E dissero insieme: "Amen, amen!". Anche noi Gesù ti diciamo il nostro amen e la nostra speranza. CANTO

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(Se si vuole, come seconda lettura, si può prendere uno dei brani proposti nei due incontri precedenti)

INTRODUZIONE AL VANGELO ACCLAMAZIONE AL VANGELO VANGELO Matteo 11,25-27 In quel tempo Gesù disse: "Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te. Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare. Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero". OMELIA RISONANZE CONSEGNA DELLA BIBBIA (A questo punto si può fare la Consegna della Bibbia ai fidanzati con queste o altre parole simili) Ricevete le Sante Scritture, tenetele tra le mani, meditatele e mettetele in pratica. INVOCAZIONI Tutti Benedetto sei tu, Signore, Dio dei nostri giorni, vita della nostra vita, cuore amante del nostro cammino di coppia. 1° coppia con un atto infinito di amore ci hai creati

e ci hai fatti innamorare, in un incontro colmo di stupore e di incanto. Di tutto questo ti ringraziamo, Signore. Con infinita tenerezza ci hai presi per mano, Signore, e ci hai guidati l’uno verso l’altra, perché diventassimo una cosa sola, un “noi” nel dono dell’amore e nell’accoglienza reciproca. (Tutti Rit.)

2° coppia Benedetto sei tu che ci benedici ogni giorno

E infondi nei nostri animi e nei nostri corpi Il soffio rigeneratore del tuo Spirito creatore. Benedetto sei tu, Signore, vivo e operante in mezzo a noi. Benedetto sei tu, Signore, nella tua casa. Benedetto sei tu, Signore, nella nostra casa. Noi siamo proiettati ad essere tuoi sposi, Signore, uniti dalla tua mano, sorretti dal tuo Spirito, guidati dalla tua presenza. (Tutti Rit.)

3° coppia Non lasciarci soli nel nostro cammino quotidiano,

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Dio della vita e della grazia. Nel tuo abbraccio tutto è nuovo, tutto nasce o può rinascere, come una primavera che si rinnova di stagione in stagione. Benedetto sei tu, Signore, per averci donato l’uno all’altra, per averci chiamato a formare una sola carne e per il patto nuziale che hai stabilito con noi. Ci affidiamo a te, Signore della vita e dell’amore. Desideriamo aprirci alla rugiada della tua grazia, perché tu vinca le nostre resistenze e ci renda disponibili alla tua Parola, come fiori che al mattino si lasciano ricolmare dal sole che sorge e gustano la gioia di esistere. (Tutti Rit.)

(La gioia di amarsi - a cura di C. Rocchetta 48-49) PREGHIERA FINALE Signore, fa’ che viviamo la nostra attesa con un’intensa preghiera individuale e comune. Insegnaci a costruire nell’incontro con te quel “santuario domestico” della Chiesa, che caratterizza la nostra futura esistenza. Liberaci da ogni intimismo egoistico, che ci chiude in noi stessi e ci estrania dalla comunità. Apri il nostro cuore all’impegno pastorale, al servizio generoso verso gli altri, all’attenzione fraterna per i malati e gli anziani, all’amicizia verso gli altri fidanzati. Amen. ( G. Gatti Pregare il matrimonio) BENEDIZIONE Guarda con paterna bontà, o Padre questi giovani che si incamminano sulla via del matrimonio e ricolmali con la tua benedizione. Fa’ che ti cerchino sempre con cuore sincero E diffondano attorno a loro gioia, generosità e dolcezza. (cfr Rito del Matrimonio 86)

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15 A Cana il primo segno “e i discepoli credettero in lui” L’ESSENZIALE

Gesù ci viene incontro e rimane con noi, perché vuole portare a compimento nella nostra coppia la sua eterna alleanza di amore. Fondiamo la nostra fede e la nostra vita in lui.

LA PAROLA Giovanni 2,1-11 Tre giorni dopo, ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Nel frattempo, venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: "Non hanno più vino". E Gesù rispose: "Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la mia ora". La madre dice ai servi: "Fate quello che vi dirà". Vi erano là sei giare di pietra per la purificazione dei Giudei, contenenti ciascuna due o tre barili. E Gesù disse loro: “Riempite d’acqua le giare"; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: "Ora attingete e portatene al maestro di tavola". Ed essi gliene portarono. E come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, il maestro di tavola, che non sapeva di dove venisse (ma lo sapevano i servi che avevano attinto l’acqua), chiamò lo sposo e gli disse: "Tutti servono da principio il vino buono e, quando sono un po’ brilli, quello meno buono; tu invece hai conservato fino ad ora il vino buono". Così Gesù diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui. RIFERIMENTI NELLE SCRITTURE

Sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine (Gv 13,1).

O voi tutti assetati venite all’acqua, chi non ha denaro venga ugualmente; comprate e mangiate senza denaro e, senza spesa, vino e latte. Porgete l’orecchio e venite a me, ascoltatemi e voi vivrete, Io stabilirò per voi un’alleanza eterna. (Isaia 55,1.3)

PISTE

Nell’amore di una coppia, come a Cana, Gesù è presente. Nella vita di coppia può succedere che viene a mancare il vino: il dono, l’amore, la gioia, la speranza Maria prevede il disagio e, quale madre attenta e discreta, intercede e alla fine invita: Fate

quello che vi dirà. Gesù porta a compimento e realizza le promesse messianiche (cfr Isaia) Il vino nuovo nella vita è l’abbondanza dello Spirito, Gesù lo effonderà dalla croce, nella sua ora. L’amore cristiano vissuto in Gesù introduce a una festa nuova, a uno stile nuovo, a una misura

nuova di donazione, punto di partenza e premessa di una gioia più abbondante. A Cana, attraverso l’amore di due sposi Gesù incomincia a manifestare la sua gloria: l’amore

che svelerà in pienezza con la sua Pasqua. Nel matrimonio risplende la pienezza del dono definitivo che Gesù fa di se stesso. Solo Gesù

può portare l’amore fino ai traguardi più alti in un mondo che spesso non dà affidamento alla durata delle cose e all’eternità dell’amore.

Attraverso questo primo segno i discepoli credettero in lui. Il nuovo del Vangelo e il dono della vita di Gesù fondano la fede.

IN COPPIA DAVANTI ALLA PAROLA

Cosa porta l’invitato Gesù nella nostra vita di coppia? Come ci siamo comportati quando è venuto a mancare il vino? Come pratichiamo l’invito di Maria: fate quello che vi dirà? Possiamo essere anche noi segno del nuovo di Dio nella storia?

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IMPEGNO

Cerchiamo nella contemplazione del volto del Signore e nell’ascolto profondo della sua parola le strade su cui indirizzare la nostra vita. Con la forza del Vangelo ci impegniamo a vivere nel dono di noi stessi. ORIENTAMENTI

Gesù, invitato alle nozze di Cana, è l’invitato a ogni sposalizio che si celebra nel mondo. Lui stesso si autoinvita, perché vuole essere presente al sorgere di ogni matrimonio. Viene incontro agli sposi. Proprio questo incontro personale tra Cristo e gli sposi è la verità nascosta e preziosa, il senso radicale e splendido del sacramento del matrimonio: un incontro vivo tra persone. Il sacramento ha un nome e un volto: il nome e il volto del Signore Gesù, sposo della sua Chiesa. È lui che penetra le radici dell’essere degli sposi, il loro desiderio e la loro volontà di amarsi per sempre, di diventare una sola carne, di essere aperti alla vita. Gesù continua a venire incontro agli sposi lungo tutta la vita. Il sacramento, impresso nel cuore, entra nel vivere quotidiano, ne ispira sentimenti, scelte azioni: Gesù si fa compagno di grazia nel cammino della vita. (Tettamanzi Famiglia scolta la parola di Dio 17)

APPROFONDIMENTI

Il Vangelo di Giovanni – il Vangelo dei segni. Nel Vangelo di Giovanni le giare di pietra rimandano ai riti di purificazione e alla necessità di trasformare il vecchio in nuovo, l’egoismo in gratuità, la legge in dono. L’ora di Gesù è il compimento del dono di sé sulla croce. TRACCE

L'amore di questi due sposi, nel giorno delle nozze, entra sorprendentemente nel tempo di Dio e nell'ora di Gesù. Fin da questo inizio, Gesù unisce il cammino degli sposi e la nuova famiglia al proprio cammino di obbedienza amorosa e fedele al Padre, un'obbedienza che lo condurrà alla croce e alla gloria. In questo cammino egli sostiene e accompagna gli sposi e non lascia che la loro festa e la loro gioia vengano sminuite.

La pagina delle nozze di Cana manifesta il carattere meraviglioso della vita e dell'amore che Gesù dona

a tutti coloro che si sposano in lui. Il matrimonio diventa un segno grandissimo, un vero e proprio sacramento del suo amore. Gesù per questi sposi vuole un evento di gioia e una vita felice. Con squisita umanità difende questa famiglia fin dal suo nascere, la solleva dalle prime difficoltà, la introduce a un'esi-stenza significativa e feconda, dove le relazioni di parentela, di amicizia e di fraternità - se vissute nella sua luce -non si deteriorano e non vengono meno nonostante gli inevitabili cambiamenti dello scorrere della vita.

Nella prospettiva teologica dell'evangelista, questo gesto acquista il suo vero senso - diventa segno -alla

luce della tradizione biblica. I tempi messianici venivano spesso annunciati dai profeti con l'immagine del banchetto, arricchito da «vini eccellenti e raffinati» {[saia 25,6). Si comprende così il significato spirituale di questo gesto: è compiuta la stagione dell’attesa e ha inizio il tempo della progressiva realizzazione della promessa.

La famiglia che nasce dal matrimonio riceve una pienezza di vita e una solida prospettiva di futuro,

ricca di gioia e di fecondità, espressa dall'abbondanza del vino al banchetto di Cana. Il dono, come la grazia che è destinata a ogni famiglia, è versato in misura straordinaria (cfr Giovanni"2,6) ed è di eccellente qualità (cfr Giovanni 2,10). Il dono d'amore riflette il cuore del Signore e la sua illimitata generosità: «Sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza» {Giovanni 10,10). La bellezza della famiglia cristiana realizza questa promessa e la porta a compimento.

(D.i Tettamanzi famiglia ascolta la Parola di Dio 14)

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Piccola preghiera NOI CONOSCIAMO LA VIA

G Gesù Signore, unica via che ci conduce al Padre T Orienta tutta la nostra vita alla sua tenerezza e al suo amore. G Gesù Signore, verità eterna che ci porta a pienezza e libertà T Ispira in ogni momento i pensieri, le parole e le opere perché siano vissuti secondo il disegno del Padre. G Gesù Signore, vita piena e promessa di eternità che riempi di senso l’esistenza T Ricolma la nostra vita della consolazione dello Spirito Santo perché siamo trovati sempre fedeli e vigilanti. INVITO Così Gesù diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui (Gv 2,11). Credere è fidarsi di Gesù, riconoscerlo l’unica via che ci porta al cuore del Padre, l’unica verità che illumina e riempie di senso la storia e le cose, l’unica vita in cui innestare la nostra vita e il nostro amore. Credere è farsi discepoli ogni giorno, calcando le orme e seguendolo sulla strada dell’amore, della tenerezza e del dono. PREGHIERA PRESIDENZIALE Signore Gesù Cristo, che per la salvezza di tutti gli uomini hai steso le braccia sulla croce, accogli l’offerta delle nostre azioni e fa’ che tutta la nostra vita sia segno e testimonianza del tuo amore. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen (Messale Romano) DAL SALMO 103 Benedici il Signore, anima mia, quanto è in me benedica il suo santo nome. Benedici il Signore, anima mia, non dimenticare tanti suoi benefici.

Egli perdona tutte le tue colpe, guarisce tutte le tue malattie; salva dalla fossa la tua vita, ti corona di grazia e di misericordia;

egli sazia di beni i tuoi giorni e tu rinnovi come aquila la tua giovinezza. Buono e pietoso è il Signore, lento all’ira e grande nell’amore.

Egli non continua a contestare e non conserva per sempre il suo sdegno.

Non ci tratta secondo i nostri peccati, non ci ripaga secondo le nostre colpe.

Come il cielo è alto sulla terra, così è grande la sua misericordia su quanti lo temono; come dista l’oriente dall’occidente, così allontana da noi le nostre colpe. Come un padre ha pietà dei suoi figli, così il Signore ha pietà di quanti lo temono.

PAROLA Colossesi 1,12-20

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PREGANDO LA PAROLA

Ringraziamo con gioia il Padre che ci ha messi in grado di partecipare alla sorte dei santi nella luce…ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del suo Figlio diletto. Gesù tu sei per noi la via, la verità e la vita noi ci affidiamo a te.

Egli è immagine del Dio invisibile, generato prima di ogni creatura; poiché per mezzo di lui sono state create tutte le cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra. Gesù tu solo per noi hai parole di vita eterna, noi ti seguiamo con fiducia. Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. Egli è prima di tutte le cose e tutte sussistono in lui. Egli è anche il capo del corpo, cioè della Chiesa. Tu hai dato la vita per noi, noi ti riconosciamo il centro della nostra vita e il cuore del mondo. Piacque a Dio di fare abitare in lui ogni pienezza e per mezzo di lui riconciliare a sé tutte le cose, rappacificando con il sangue della sua croce…le cose che stanno sulla terra e quelle nei cieli. Facci partecipi, Signore, di questa riconciliazione cosmica e donaci di essere con te portatori di pace. VANGELO Giovanni 14,1-6 ( Io sono la via, la verità e la vita) PREGHIERA FINALE Tu sei il Santo, Tu sei il Figlio, Tu sei l’amato. Tu sei il Verbo, Tu sei la tenda, Tu la sapienza, Tu la parola, la verità. Tu sei la roccia, Tu sei rifugio, Tu sei conforto, Tu nostra ferma saldezza. Tu sei la luce, Tu sei il pane, Tu sei sorgente, Tu sei l’amore. Tu sei pienezza, Tu sei risposta, Tu sei il senso, Tu sei bellezza. Tu sei perdono, misericordia, Tu sei benedizione, Tu tenerezza. Tu sei la croce, Tu sei l’abbraccio, Tu sei il dono, l’amore infinito. Tu nostra salvezza. Tu sei compagno, Tu sei l’amico, Tu mio vestito, Tu mio bastone, Tu sicurezza. Tu sei il nostro tutto. Tu sei il seme, Tu sei germoglio, Tu vita nuova, Tu ricompensa. Tu sei bontà, Tu sei mitezza, Tu sei giustizia, Tu ricompensa, Tu la nostra pace. Tu sei battistrada, Tu sei la porta, Tu sei la voce, Tu sei il pastore, la nostra guida. Tu sei l’orizzonte, Tu sei speranza, Tu sei la meta, Tu vita eterna,Tu nostra certezza. Tu sei il Cristo, il Dio che salva, l’Emmanuele. Tu sei il nostro grazie. Amen BENEDIZIONE (cfr Rito del matrimonio 87) Scenda, o Signore, su questi giovani la ricchezza delle tue benedizioni, e la forza del tuo Spirito infiammi dall’alto i loro cuori, perché imparino in tutte le cose a riconoscerti, seguirti e lodarti. Per Cristo nostro Signore.

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16 “Credete al Vangelo” il discorso della montagna L’ESSENZIALE Bisogna percorrere la via delle beatitudini. Non c’è altra strada nella vita credente se non questa. Questa strada ha percorso Gesù, questa è la strada del discepolo credente e della famiglia cristiana: poveri in spirito, forti nelle afflizioni, miti, affamati e assetati di giustizia, misericordiosi, puri di cuore, operatori di pace, pronti a giocarsi per Gesù e per il Vangelo. LA PAROLA Mt 5,1-12 Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo: beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati gli afflitti, perché saranno consolati. Beati i miti, perché erediteranno la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. RIFERIMENTI NELLE SCRITTURE Beato chi legge e beati coloro che ascoltano le parole di questa profezia e mettono in pratica le cose che vi sono scritte (Apocalisse 1,3). PISTE Il primo a vivere le beatitudini è Gesù; le ha incarnate nella sua vita. Al discepolo è chiesto di avere il cuore fatto a conca per accogliere la Parola, certo che chi

accoglie la Parola e la mette in pratica è costruito sulla roccia. Le beatitudini sono la via della felicità, la seconda parte di ogni beatitudine ne dà la

motivazione. Il discepolo non è sottratto alle difficoltà, ma sa come affrontarle. Essere cristiano significa sapere che c’è un di più da vivere. Gesù ha fiducia in noi e nelle nostre opere buone, perché ci chiama luce del mondo e sale della

terra. La decisione di giocare la vita per Gesù e per il vangelo. IMPEGNO Contagia la gioia di avere ascoltato Gesù. Racconta a qualcuno la scoperta che stai facendo accogliendo il Vangelo nella tua vita. Verifica gli obiettivi raggiunti.

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ORIENTAMENTI Entriamo con questo incontro sulla sezione “credete al Vangelo”. L’impegno deve essere quello di arrivare all’adesione piena al Vangelo di Gesù, sottolineando sempre che quanto Gesù ha detto lo ha prima incarnato e vissuto nella sua vita. Così le Beatitudini sono “una specie di autoritratto di Cristo, e proprio per questo siamo invitati alla sua sequela e alla comunione di vita con lui” (Veritatis splendor). Si possono indicare gli atteggiamenti dei discepoli: - Con lo sguardo all’insù (orientati a Gesù) - Con l’orecchio teso (c’è il maestro, nuovo Mosè, che parla) - Con il cuore fatto a conca (beati i poveri) - Con uno stile inconfondibile (miti e puri) - Con gesti concreti e incarnati (operatori di pace, misericordiosi, impegnati per la giustizia) (cfr Muratore Il Sapore di una riscoperta) APPROFONDIMENTI Il cristianesimo è la religione dell’amore, in cui il dovere è integrato e oltrepassato. Per questo è anche la religione della gioia. Non a caso la figura letteraria della “beatitudine” è piuttosto frequente nella Bibbia. Come mai molti credenti non mostrano di essere particolarmente felici. Quale la via cristiana alla felicità? Secondo le beatitudini dell’ A.T., la felicità si trova nella fede il Dio, nel devoto rispetto verso di lui, nell’obbedienza alla sua legge […]. Nel N.T. si incontrano le beatitudini della fede, della scoperta di Gesù, della vigilanza operosa, del servizio reciproco e altro ancora. Soprattutto risaltano le beatitudini del Regno, che sintetizzano la perfezione cristiana e delineano il carattere del discepolo. (CdA 852-854) TRACCE Era un’altra luce, assai diversa da tutte le luci del mondo creato. Non stava al di sopra della mia intelligenza quasi come l’olio che galleggia sull’acqua, né come il cielo che si stende sopra la terra, ma una luce superiore. Era la luce che mi ha creato. Chi conosce la verità conosce questa luce. O eterna verità e vera carità e cara eternità! Tu sei il mio Dio, a te sospiro giorno e notte. Appena ti conobbi mi hai sollevato in alto perché vedessi quanto era da vedere e ciò che da solo non sarei stato mai in grado di vedere. Hai abbagliato la debolezza della mia vista, splendendo potentemente dentro di me. Tremai d’amore e di terrore. Mi ritrovai lontano come in una terra straniera, dove mi pareva di udire la tua voce dall’alto che diceva: “Io sono il cibo dei forti, cresci e mi avrai. Tu non trasformerai me in te, come il cibo del corpo, ma sarai tu ad essere trasformato in me”. Cercavo il modo di procurarmi la forza sufficiente per godere di te, e non la trovavo, finché non ebbi abbracciato il “Mediatore fra Dio e gli uomini, l’Uomo Cristo Gesù” (1Tm 2,5), “che è sopra ogni cosa, Dio benedetto nei secoli” (Rm 9,5). Egli mi chiamò e disse: “Io sono la via, la verità e la vita” (Gv 14,6); e unì quel cibo, che io non ero capace di prendere, al mio essere, poiché “il Verbo si fece carne” (Gv 1,14). Tardi ti ho amato, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amato. Ed ecco che tu stavi dentro di me ed io ero fuori e là ti cercavo. Eri con me ed io non ero con te. Mi tenevano lontano da te quelle creature, che, se non fossero in te, neppure esisterebbero. Mi hai chiamato, hai gridato, hai infranto la mia sordità. Mi hai abbagliato, mi hai folgorato, e hai finalmente guarito la mia cecità. Hai alitato su di me il tuo profumo ed io l’ho respirato, ora anelo a te. Ti ho gustato e ora ho fame e sete di te. Mi hai toccato ed ora ardo del desiderio di conseguire la tua pace. ( Sant’Agostino)

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INTERAZIONE DI COPPIA Cosa hai scoperto di nuovo in questo incontro? Quale beatitudine senti più presente nella tua vita? Secondo te quale beatitudine sceglierà per sé il tuo compagno? Quale ti sembra la beatitudine sintesi che possa esprimere ciò che vorreste vivere come coppia? Ti senti di orientare la vita di coppia a quello che ti sta dicendo Gesù? Il di più che esige il Vangelo ti scoraggia o ti porta ad avvicinarti alla santità del Padre?

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SPIGOLATURE SULL’AMORE BEATITUDINI DELLA TENEREZZA Beata la coppia che ha scelto la tenerezza e ne ha fatto il cuore del suo itinerario di vita.. Sarà beata perché vive in Dio. Il cuore di Dio infatti è tenerezza e non esiste felicità più grande che sentirsi dentro quel cuore, accolti e portati da esso come su ali di aquila. Beata la coppia che mette al primo posto la Divina Tenerezza: vivrà nella bellezza e nell’armonia perché Dio-tenerezza è armonia e bellezza e niente potrà mai metterla in crisi. La tenerezza di Dio infatti “è forte come la morte; le sue vampe sono vampe di fuoco” (Ct 8,6). Beata la coppia dove non domina la logica di chi vince o perde, ma la forza dell’umile amore: si sosteranno a vicenda perdonandosi, ascoltandosi, comprendendosi, con l’unico scopo di far trionfare la tenerezza; rifiutando ogni atteggiamento di prevaricazione vivranno la loro esistenza come una carezza e non come un possesso. Beata la coppia che trasforma il suo cammino in confidenza e purezza di cuore: saprà difendere la propria intimità da ogni forma di volgarità, gelosia ed egoismo rendendosi ospitale e segno trasparente di Dio per l’umanità. Beata la coppia che possiede la percezione di essere partecipe della benevolenza amante di Cristo sposo per la Chiesa sposa: si lascerà plasmare da essa rinnovandosi ogni giorno in una dimensione di amorevolezza dove regna la pazienza, il dialogo sereno e costruttivo, la lealtà e la positività. Beata la coppia che vive una forte esperienza di spiritualità, ponendosi in ascolto della Parola di Dio e facendo dell’invocazione del nome di Gesù l’anima del suo pellegrinaggio: si rinnoverà ogni giorno nell’amore e nessun litigio la potrà mai dividere. Beata la coppia che crede nella forza della riconciliazione e vive l’Eucaristia come fonte e culmine della propria vita: si sentirà accompagnata dal Signore risorto e nulla le sarà impossibile, perchè la forza dello Spirito sarà con lei e la renderà nuova ogni mattina. (Cfr Rocchetta Elogio del litigio di coppia 75)

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17 BEATI COLORO CHE CUSTODISCONO LA PAROLA

CANTO G Signore Gesù, presenza gioiosa che riempie la vita T Rendici degni di offrirti il sacrificio della lode G Signore Gesù, parola eterna del Padre incarnata nella storia T Donaci la grazia di seguirti sempre per camminare nella via della vita G Signore Gesù, per noi sapienza, giustizia, santificazione e redenzione T Donaci di essere guidati, oggi e sempre dal dono della Parola e dalla grazia dello Spirito INVITO Pregare è tendere l’orecchio a Colui che parla. Pregare è lasciarsi plasmare dalla Parola e ubbidire. Ascoltare è conservare nel cuore la Parola e meditarla. “Maria conservava tutte queste cose meditandole nel suo cuore”. Custodi della Parola nel cuore, custodi della Parola nella famiglia, custodi della Parola dentro le vicende del quotidiano, questo è il compito degli sposi cristiani dentro la storia. Pregare, ascoltare, custodire, praticare sono le quattro parole che fanno fratello, sorella e madre di Gesù. PREGHIERA PRESIDENZIALE O Dio, vera luce e sorgente della luce, ascolta la nostra preghiera e fa’ che meditando con perseveranza la tua Parola, viviamo sempre illuminati dallo splendore della tua verità. Per Cristo nostro Signore. Amen DAI SALMI

Beato l’uomo che non segue il consiglio degli empi, non indugia nella via dei peccatori e non siede in compagnia degli stolti; ma si compiace della legge del Signore, la sua legge medita giorno e notte. (1)

Beato l’uomo che teme il Signore e trova grande gioia nei suoi comandamenti. Potente sulla terra sarà la sua stirpe, la discendenza dei giusti sarà benedetta. (128) Beato l’uomo che teme il Signore e cammina nelle sue vie. Vivrai del lavoro delle tue mani, sarai felice e godrai d’ogni bene. (112)

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Gustate e vedete quanto è buono il Signore; beato l’uomo che in lui si rifugia. Temete il Signore, suoi santi,nulla manca a coloro che lo temono. (34) INTRODUZIONE ALLA PAROLA ASCOLTANDO LA PAROLA Apocalisse 1,1-8

Rivelazione di Gesù Cristo che Dio gli diede per render noto ai suoi servi le cose che devono presto accadere, e che egli manifestò inviando il suo angelo al suo servo Giovanni. Questi attesta la parola di Dio e la testimonianza di Gesù Cristo, riferendo ciò che ha visto. Beato chi legge e beati coloro che ascoltano le parole di questa profezia e mettono in pratica le cose che vi sono scritte. Perché il tempo è vicino. Giovanni alle sette Chiese che sono in Asia: grazia a voi e pace da Colui che è, che era e che viene, dai sette spiriti che stanno davanti al suo trono, e da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dei morti e il principe dei re della terra.

A Colui che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue che ha fatto di noi un regno di sacerdoti per il suo Dio e Padre, a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen. Ecco, viene sulle nubi e ognuno lo vedrà; anche quelli che lo trafissero e tutte le nazioni della terra si batteranno per lui il petto. Sì, Amen! Io sono l’Alfa e l’Omega, dice il Signore Dio, Colui che è, che era e che viene, l’Onnipotente RIPERCORRENDO LA PAROLA PREGANDO LA PAROLA Beato chi legge e beati coloro che ascoltano le parole di questa profezia e mettono in pratica le parole che vi sono scritte. Donaci, Signore, di comprendere che la vera beatitudine sta nell’ascoltare e nel praticare la Parola. Beato chi è vigilante e conserva le sue vesti per non andare nudo. (Ap 16,15) Fa’, o Signore, che nessuno perda la veste battesimale con cui ci hai fatti uomini e donne nuovi. Beati gli invitati al banchetto delle nozze dell’Agnello ( Ap 19,9) Il culmine di ogni beatitudine, Signore Gesù, è stare seduti alla tua mensa e incontrarti. Ecco io verrò presto. Beato chi custodisce le parole profetiche di questo libro. (Ap 22,6)

Rendici capaci di custodire con perseveranza la potenza della tua Parola.

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A colui che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue… a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen, lode, onore, potenza, gloria, benedizione a Cristo Re e Signore della storia. CANTO

(Se si vuole, come seconda lettura, si può prendere uno dei brani proposti nei due incontri precedenti)

INTRODUZIONE AL VANGELO ACCLAMAZIONE AL VANGELO

VANGELO MATTEO 13,3-9.17-23

E disse: "Ecco, il seminatore uscì a seminare. E mentre seminava una parte del seme cadde sulla strada e vennero gli uccelli e la divorarono. Un’altra parte cadde in luogo sassoso, dove non c’era molta terra; subito germogliò, perché il terreno non era profondo. Ma, spuntato il sole, restò bruciata e non avendo radici si seccò. Un’altra parte cadde sulle spine e le spine crebbero e la soffocarono. Un’altra parte cadde sulla terra buona e diede frutto, dove il cento, dove il sessanta, dove il trenta. Chi ha orecchi intenda". Ma beati i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché sentono. In verità vi dico: molti profeti e giusti hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, e non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, e non l’udirono! Voi dunque intendete la parabola del seminatore: tutte le volte che uno ascolta la parola del regno e non la comprende, viene il maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada. Quello che è stato seminato nel terreno sassoso è l’uomo che ascolta la parola e subito l’accoglie con gioia, ma non ha radice in sé ed è incostante, sicché appena giunge una tribolazione o persecuzione a causa della parola, egli ne resta scandalizzato. Quello seminato tra le spine è colui che ascolta la parola, ma la preoccupazione del mondo e l’inganno della ricchezza soffocano la parola ed essa non dà frutto. Quello seminato nella terra buona è colui che ascolta la parola e la comprende; questi dà frutto e produce ora il cento, ora il sessanta, ora il trenta".

OMELIA RISONANZE INVOCAZIONI

Gesù, Signore della storia e amico di ognuno di noi - invadi con la luce delle beatitudini la nostra vita e donaci di imitarti

Fa’ che nessuno oggi sia rattristato per causa nostra - e che diveniamo operatori di gioia e di pace

Donaci di vivere in pace con tutti

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- e di non rendere a nessuno male per male

La nostra coppia sia il buon terreno dove cresce la Parola e l’amore - promettiamo di cercarti sempre con cuore puro e leale.

Rendici capaci di sapienza e di buon discernimento - niente e nessuno soffochi la dolcezza della tua Parola e del tuo amore

Donaci un cuore generoso e occhi limpidi - perché diventiamo segno e testimonianza della tua bontà. La nostra coppia rimanga unita a te, come i tralci alla vite - rendici segno di tenerezza e di benevolenza. (Cfr Liturgia delle Ore) PREGHIERA FINALE

Beati gli sposi che da autentici cristiani fanno dipendere la felicità dall’amicizia con Dio e dalla fedeltà alla sua Parola. Beati gli sposi che affrontano con coraggio prove e afflizioni, il Signore li benedice. Beati gli sposi che nella mitezza sanno ascoltare e perdonare, si accolgono nella diversità, e non giudicano gli altri. Beati gli sposi che amano la giustizia e spalancano le porte del cuore ai bisogni del vicino e ai grandi problemi del mondo. Beati gli sposi che conservano un cuore puro nel dono reciproco, e accolgono la vita quale segno di amore di Dio creatore. Beati gli sposi se faranno della loro vita ciò che insegna il Vangelo. Il Signore si compiacerà di loro. BENEDIZIONE

Benedici, Signore, questi giovani che oggi si inchinano davanti a te, ti lodino nella gioia, ti cerchino nella sofferenza; godano del tuo sostegno nella fatica e del tuo conforto nelle necessità; ti preghino nella santa assemblea, siano tuoi testimoni nel mondo. Vivano a lungo nella prosperità e nella pace. Per Cristo nostro Signore. Amen (RM 87)

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18 Se osserverete i miei comandamenti L’ESSENZIALE

Imparare ad amare Dio praticando la Parola e osservando i comandamenti.

LA PAROLA Gv 14,15-26

Se mi amate, osserverete i miei comandamenti. Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché egli dimora presso di voi e sarà in voi. Non vi lascerò orfani, ritornerò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre e voi in me e io in voi. Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi mi ama. Chi mi ama sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui". Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama non osserva le mie parole; la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Queste cose vi ho detto quando ero ancora tra voi. Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v’insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.

RIFERIMENTI NELLE SCRITTURE

Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo. Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze. Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore; li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando sarai seduto in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. Te li legherai alla mano come un segno, ti saranno come un pendaglio tra gli occhi e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte (Deuteronomio 6,4-10).

PISTE

L’amore per Dio, l’amore tra gli sposi, l’amore per gli altri ha una sola sorgente: la Parola e i comandamenti. Anzi l’accoglienza della Parola e l’impegno a praticarla manifestano chiaramente che noi amiamo Dio: “Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi mi ama”. “Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui”.

Anche l’amore tra gli sposi ha origine dall’accoglienza dei comandamenti; è condizione perché Dio abiti il cuore di una famiglia. “Se una famiglia mi ama, osserverà la mia parola”. La parola svela in tutta la sua bellezza la realtà dell’amore e della famiglia (orientamenti).

“Amerai con tutto il cuore”. L’amore è totalità; l’amore coinvolge tutti gli atteggiamenti e tutte le realtà dell’uomo. L’amore per Dio ha il primo posto nella vita personale e di coppia.

Ne parlerai La fede è comunicazione

Li ripeterai ai tuoi figli la parola di Dio ha la sua eco nell’esperienza vissuta degli sposi, dei genitori e dei figli (orientamenti). I comandamenti sono i canali fondamentali della trasmissione della fede e dei valori portanti della vita.

Li scriverai sugli stipiti La Parola che non si stampa nel cuore, nella memoria e negli atteggiamenti della vita è resa vana e infeconda. IN COPPIA DAVANTI ALLA PAROLA

La proposta di oggi quanto e che cosa mette in crisi nella nostra vita personale e nella nostra vita di coppia? Ci stiamo allenando e affinando nell’accoglienza della Parola? “Se mi amate…” ci sentiamo interpellati da Dio?

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IMPEGNO

Diremo al Signore, col cuore prima e poi con la bocca: Ti amo sopra ogni cosa. ORIENTAMENTI Si tratta di ascoltare, anzitutto, la parola di Dio perché è questa a svelare in tutta la sua bellezza il disegno divino sulla realtà dell’amore, del matrimonio e della famiglia, in corrispondenza con i desideri più vivi e le esigenze più profonde che abitano il cuore dell’uomo e della donna. In tal senso la parola di Dio ha la sua eco nelle parole delle famiglie, ossia nell’esperienza vissuta degli sposi, dei genitori e dei figli, delle famiglie: un’eco che prolunga la parola di Dio e insieme racchiude un’attesa più o meno cosciente, anzi una ricerca della parola colta nella sua stessa origine, dentro il mistero di Dio amore. Di fronte a questa “Parola” e a queste “parole” vogliamo metterci in ascolto (Tettamanzi). APPROFONDIMENTI

Si può andare alla preghiera del “Ti adoro” e sottolineare i tre verbi: Ti adoro, ti ringrazio, ti amo. TRACCE

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio, ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen

PREGHIERA DEL MATTINO

Ti adoro mio Dio, e ti amo con tutto il cuore. Ti ringrazio di avermi creato, fatto cristiano e conservato in questa notte. Ti offro le azioni della giornata: fa’ che siano tutte secondo la tua santa volontà per la maggior tua gloria. Preservami dal peccato e da ogni male. La tua grazia sia sempre con me e con tutti i miei cari. Amen

PREGHIERA DELLA SERA

Ti adoro mio Dio, e ti amo con tutto il cuore. Ti ringrazio di avermi creato, fatto cristiano e conservato in questo giorno. Perdonami il male oggi commesso, e se qualche bene ho compiuto accettalo. Custodisci nel riposo e liberami dai pericoli. La tua grazia sia sempre con me e con tutti i miei cari. Amen

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Piccola preghiera SE UNO MI APRE LA PORTA G Signore Gesù, causa di salvezza per coloro che ti obbediscono T infondi in noi il desiderio di accoglierti con profonda gioia e di seguirti con decisione.

G Signore Gesù, venuto a salvare e a cercare ciò che era perduto T Benedici le nostre aspirazioni e i nostri propositi di rinnovamento e di conversione

G Signore Gesù, testimone fedele e verace, Principio della creazione di Dio T Conforta coloro che sono oppressi dalla fatica e dal dolore, difendi la dignità dei poveri e degli esclusi

INVITO

Puoi rischiare di non aprire la porta mentre Gesù incrocia il tuo sguardo. Puoi osservare formalmente la Parola e non lasciarti toccare il cuore. Puoi presumere di aver fatto tutto e ritrovarti povero, cieco e nudo. Hai bisogno di leggerti alla luce di Dio e della sua parola. “Comprate da me oro purificato, vesti bianche e collirio per la vista”. L’invito è ancora una volta ad aprirsi personalmente e come coppia alla presenza di Gesù e a vincere tutte le resistenze.

PREGHIERA PRESIDENZIALE

Accogli, o Dio, le nostre preghiere, e donaci notte e giorno la tua protezione, perché sempre pronti al tuo venire, nelle vicende della vita, siamo sorretti dal tuo amore. Per Cristo nostro Signore. Amen DAI SALMI Fammi conoscere, Signore, le tue vie, insegnami i tuoi sentieri. Guidami nella tua verità e istruiscimi, perché sei tu il Dio della mia salvezza, in te ho sempre sperato.

Ricordati, Signore, del tuo amore, della tua fedeltà che è da sempre. Non ricordare i peccati della mia giovinezza: ricordati di me nella tua misericordia, per la tua bontà, Signore.

Buono e retto è il Signore, la via giusta addita ai peccatori; guida gli umili secondo giustizia, insegna ai poveri le sue vie.

Tutti i sentieri del Signore sono verità e grazia per chi osserva il suo patto e i suoi precetti. Per il tuo nome, Signore, perdona il mio peccato anche se grande.

PAROLA Apocalisse 3, 14-20

PREGANDO LA PAROLA Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me. Rendici attenti, Signore, al tuo venire; ti apriamo le porte del nostro cuore; la tua presenza riempie la vita.

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Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo! Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca. Conosci, Signore, la nostra pochezza e la nostra indifferenza, donaci il coraggio del ravvedimento.

Ti consiglio di comperare da me oro purificato dal fuoco per diventare ricco, vesti bianche per coprirti e nascondere la vergognosa tua nudità e collirio per ungerti gli occhi e ricuperare la vista. Rivestici di te, Signore, e dona luce ai nostri occhi. Tu solo sei il nostro tesoro.

Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese. Fa’ che ogni giorno i nostri orecchi sia attenti alla voce del tuo Spirito. VANGELO Matteo 19, 16-22 PREGHIERA FINALE Maestro buono Illumina con il tuo sguardo la nostra vita e conducici fiduciosi a calcare le tue orme. Tu sei luce che rischiara e riscalda la nostra vita, Tu ci strappi dall’oscurità e dallo smarrimento e ci apri la via della pienezza. Tu sei Parola che crea e rinnova, riempie il cuore e conduce all’amore. Tu sei vita smisurata ed eterna, tenerezza sovrabbondante e misericordia senza limiti. Maestro buono ci impegniamo ad amarti e a seguirti, consapevolmente, tenacemente, con abbandono e fiducia. BENEDIZIONE

Preghiamo Signore, Dio onnipotente, che hai creato l’uomo a tua immagine e somiglianza nella santità e nella giustizia; Tu che non l’hai abbandonato quando è divenuto peccatore, e hai sapientemente provveduto alla sua salvezza con l’incarnazione del tuo Figlio, libera questi tuoi figli da ogni male e benedicili. Allontana da loro ogni tentazione e ogni pericolo. Accoglili sempre nel tuo amore e apri gli occhi del loro cuore perché comprendano il Vangelo, e così, come veri figli della luce, rendano testimonianza alla verità e, secondo i tuoi comandamenti, esercitino le opere di carità. Per Cristo nostro Signore. Amen (Cfr RICA n. 115)

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19 “ Amerai il Signore, tu, tuo figlio…” i comandamenti (I) L’ESSENZIALE

La pratica dei comandamenti è conseguenza della consapevolezza che Dio ci ama infinitamente. È necessario affermare l’assoluto primato di Dio sulla nostra vita e su tutte le cose.

LA PAROLA Deuteronomio 4,1-9 Ora dunque, Israele, ascolta le leggi e le norme che io vi insegno, perché le mettiate in pratica, perché viviate ed entriate in possesso del paese che il Signore, Dio dei vostri padri, sta per darvi. Non aggiungerete nulla a ciò che io vi comando e non ne toglierete nulla; ma osserverete i comandi del Signore Dio vostro che io vi prescrivo. I vostri occhi videro ciò che il Signore ha fatto a Baal-Peor: come il Signore tuo Dio abbia distrutto in mezzo a te quanti avevano seguito Baal-Peor; ma voi che vi manteneste fedeli al Signore vostro Dio siete oggi tutti in vita. Vedete, io vi ho insegnato leggi e norme come il Signore mio Dio mi ha ordinato, perché le mettiate in pratica nel paese in cui state per entrare per prenderne possesso. Le osserverete dunque e le metterete in pratica perché quella sarà la vostra saggezza e la vostra intelligenza agli occhi dei popoli, i quali, udendo parlare di tutte queste leggi, diranno: Questa grande nazione è il solo popolo saggio e intelligente. Infatti qual grande nazione ha la divinità così vicina a sé, come il Signore nostro Dio è vicino a noi ogni volta che lo invochiamo? E qual grande nazione ha leggi e norme giuste come è tutta questa legislazione che io oggi vi espongo? Ma guardati e guardati bene dal dimenticare le cose che i tuoi occhi hanno viste: non ti sfuggano dal cuore, per tutto il tempo della tua vita. Le insegnerai anche ai tuoi figli e ai figli dei tuoi figli.

RIFERIMENTI NELLE SCRITTURE

Un dottore della legge si alzò per metterlo alla prova: "Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?". Gesù gli disse: "Che cosa sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi?". Costui rispose: "Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso". E Gesù: "Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai". (Luca 10,25-28) PISTE

La vita è dono di Dio, che esige la nostra libera cooperazione. Se vogliamo vivere in pienezza, dobbiamo osservare la legge morale, che indica la direzione del nostro vero bene. (CA n. 867)

La via dei comandamenti è la via per raggiungere la vita eterna (Mt 19,17) I primi tre comandamenti orientano la vita verso Dio e il suo amore (orientamenti). Tu ami il tuo Dio se lo metti al primo posto nella tua vita. L’amore vero non consente

alternative. La preghiera è il luogo privilegiato dell’incontro con Dio: il suo nome è benedetto e santificato. Preghiera di lode, di ringraziamento, di domanda, di affidamento, di offerta. Preghiera e ascolto della Parola sono il raccordo indispensabile e inscindibile con il Signore

(approfondimenti). La domenica è il giorno della festa e dell’incontro con il Signore risorto e diventa la festa della

comunità. I martiri di Abitene affermavano con determinazione: Senza la domenica non possiamo vivere.

IN COPPIA DAVANTI ALLA PAROLA

- Come leggiamo i comandamenti: condizionamento della libertà o via per la vita piena? - Come armonizzare i ritmi frenetici della vita con il primato di Dio? - Quale spazio diamo nella nostra vita di coppia alla preghiera? - L’incontro con il Signore risorto è diventato il culmine della nostra settimana?

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IMPEGNO Preghiera quotidiana - Ascolto della Parola - Messa domenicale ORIENTAMENTI

I primi tre comandamenti vengono raggruppati nella “prima tavola”, quella dei doveri verso Dio in corrispondenza con il primo comandamento della carità. Gli altri sette vengono riuniti nella “seconda tavola” quella Dei doveri verso il prossimo, in relazione al secondo comandamento della carità. La legge evangelica accoglie ed eleva a livello di rapporto filiale con Dio i precetti morali, che già nell’antica alleanza erano espressione della speciale appartenenza di Israele al Signore e rivelazione della sua santità nella storia. In se stessi, però i comandamenti di Dio […] riflettono l’ordine della creazione, accessibile anche attraverso la ragione, se usata rettamente e non asservita agli istinti e ai pregiudizi: “Fin dalle origini, Dio radicò nel cuore degli uomini i precetti della legge naturale. Poi si limita a richiamarli alla loro mente: è il decalogo” (Sant’Ireneo di Lione). Nella rivelazione storica, dice sant’Agostino, “Dio ha scritto sulle tavole quella legge che gli uomini non leggevano più nel cuore”. (CdA 873) APPROFNDIMENTI La Bibbia possa davvero entrare nella vita di ogni coppia e nella consuetudine di ogni casa e così diventare luce, forza, consolazione e gioia per ogni famiglia! Giovanni Crisostomo, vescovo di Costantinopoli del V secolo, diceva ai suoi fedeli: “Si dirà da parte di qualcuno: io non sono né monaco né anacoreta, ho moglie e figli e mi prendo cura della mia famiglia. Ecco la grande piaga dei nostri tempi, credere che la lettura del Vangelo sia riservata soltanto ai religiosi e ai monaci [..] è un grande male non leggere i libri che recano la Parola di Dio, ma ve n’è uno peggiore, credere che questa lettura sia inutile… Non ascoltare la parola di Dio è causa di fame e di morte ( Sul Vangelo di Matteo, omelia 2,5-6) (cfr Tettamanzi Famiglia ascolta la parola di Dio 114). TRACCE I COMANDAMENTI 1 Non avrai altro dio fuori di me 2 Non nominare il nome di Dio invano 3 Ricordati di santificare le feste 4 Onora il padre e la madre 5 Non uccidere 6 Non commettere adulterio 7 Non rubare 8 Non dire falsa testimonianza 9 Non desiderare la donna d’altri 10 Non desiderare la roba d’altri

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INTERAZIONE DI COPPIA DAVANTI AI COMANDAMENTI SI NO IN PARTE Do a Dio il primo posto nella mia vita [ ] [ ] [ ] Trovo uno spazio stabile per la preghiera [ ] [ ] [ ] La messa domenicale è diventata stile di coppia [ ] [ ] [ ] Buon rapporto con le famiglie di origine [ ] [ ] [ ] Rispetto della sessualità dell’altro [ ] [ ] [ ] Riconoscimento della dignità di ogni persona [ ] [ ] [ ] Disponibilità alla conversione [ ] [ ] [ ] Cura eccessiva degli aspetti materiali o esteriori della vita di coppia [ ] [ ] [ ] Un filo di superstizione [ ] [ ] [ ] Fede oscurata nella vita quotidiana [ ] [ ] [ ] Facilità nel mantenere i rancori [ ] [ ] [ ] Tendenza a servirsi dell’altro/a [ ] [ ] [ ] Sentimenti di rivincita [ ] [ ] [ ] Possessività e gelosia [ ] [ ] [ ] Ricerca di evasioni nei pensieri, negli sguardi [ ] [ ] [ ] Ricerca di imporre sempre il proprio punto di vista [ ] [ ] [ ]

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SPIGOLATURE SULL’AMORE LA SESSUALITÀ NELLA COPPIA

La sessualità

La sessualità è un dinamismo scritto in tutta la nostra persona e in tutti gli aspetti della nostra esistenza. Porta ad uscire da se stessi per incontrare l’altro e donarsi in una relazione profonda. È segno di incompiutezza e di complementarità. È al tempo stesso povertà e ricchezza. L’uomo e la donna stanno uno di fronte all’altro come persone capaci di cogliere, al tempo stesso, la mancanza dell’uno per l’altro e la ricchezza dell’uno per l’altro, in un dialogo di amore e di comunione. La sessualità è come il segno di Dio che conduce l’uomo alla donna e la donna all’uomo.

L’innamoramento

È un’esperienza travolgente. Si percepisce l’ingresso nella propria vita di una persona “diversa”, capace di dare un senso diverso a tutte le altre realtà, persone, esperienze. L’innamoramento è sogno, è tenerezza, è passione. È spontaneità e creatività. Il dinamismo dell’innamoramento ha bisogno di autocontrollo per evitare che diventi travolgente in senso negativo. È necessario: . guidare l’esperienza dell’innamoramento mediante la luce della ragione e della fede; . saper dominare la fretta e l’impulsività . evitare ripiegamenti narcisistici. (Cfr Marelli Dio li creò e li benedisse 68)

Il fidanzamento

Conoscersi come persone, innamorarsi reciprocamente, consolidare l’amicizia, mettere a fuoco le scelte di fede e i valori fondamentali sono i contenuti principali del fidanzamento, tempo privilegiato di formazione. Non rientra nelle sue finalità quella di provare l’amore con i rapporti prematrimoniali. L’amore non è una tecnica, non va confuso con l’amore istintivo. Solo un clima di affetto durevole e sicuro rende possibile la libera accoglienza reciproca e la stessa armonia sessuale. D’altra parte la coppia non appartiene solo a se stessa, ma anche alla società, alla Chiesa e a Cristo. Il legame dei due non è compiuto, finché non è pubblicamente riconosciuto e consacrato dal sacramento del matrimonio. ( Cfr CdA 1083)

Valutazione morale sui rapporti pre-matrimoniali

Il giudizio morale sui rapporti sessuali tra fidanzati, che si frequentano da diverso tempo e che hanno davanti a loro la prospettiva di un prossimo matrimonio, è certamente un giudizio diverso da quelli che praticano il rapporto occasionale o da quelli che escludono la volontà di impegnarsi in modo definitivo l’uno per l’altro. Certamente il rapporto dei fidanzati già sicuri del proprio legame e già orientati al matrimonio ha una valenza di amore molto alta. Tuttavia non è sufficiente questa valenza per approvarli. È necessario mostrare come sia proprio una positiva considerazione dell'unione sessuale e del suo significato a permettere di cogliere le motivazioni della illiceità dei rapporti prematrimoniali. Infatti, «essi si pongono come segno di una realtà che ancora non esiste» poiché non sono capaci di «esprimere e di attuare una comunione di amore totale, definitivo e pubblicamente riconosciuto» che si può avere solo con il matrimonio che va costruito con un lungo e paziente tirocinio. Per i battezzati, poi, gli stessi rapporti prematrimoniali «costituiscono l'uso disordinato di una sessualità umana che il Salvatore ha voluto porre in riferimento al suo stesso amore e al suo Regno»: essi non sono e non possono essere un segno vero di quell'amore nuovo che Gesù dona agli sposi con il sacramento del matrimonio; sono piuttosto una sua contraffazione. (DPF 47) La pienezza dell’amore è il matrimonio

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20 Il secondo è simile al primo: i comandamenti (II) L’ESSENZIALE

Non c’è amore per Dio che non passi attraverso l’amore e il rispetto verso il prossimo, a partire dall’interno della coppia, a passare attraverso le relazioni sociali, fino a concludersi negli orizzonti planetari.

LA PAROLA Luca 10,29-37

Ma quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: "E chi è il mio prossimo?". Gesù riprese: "Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall’altra parte. Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n’ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all’albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno. Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?". Quegli rispose: "Chi ha avuto compassione di lui". Gesù gli disse: "Và e anche tu fa’ lo stesso".

RIFERIMENTI NELLE SCRITTURE

Onora tuo padre e tua madre… Non uccidere. Non commettere adulterio. Non rubare. Non pronunciare falsa testimonianza contro il tuo prossimo. Non desiderare la casa del tuo prossimo Non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo". (Deuteronomio 20,12 – 15)

PISTE

Il primo buon samaritano è Gesù, C’è nella parabola tutto quello che Gesù ha fatto per l’umanità. E così anche il discepolo farà dentro la storia “vi ho dato l’esempio, perché come ho fatto io facciate anche voi”.

Lo vide Ne ebbe compassione Gli si fece vicino Versò olio e vino Fasciò Lo caricò Lo portò in una locanda Si prese cura di lui Estrasse dei denari Pagò anche al suo ritorno.

Il rapporto tra genitori e figli, il rispetto della vita, l’indivisibilità dell’amore, il rispetto dei beni di tutti, la ricerca della verità e la limpidezza interiore entrano ovviamente in questa riflessione e diventano scelte di vita.

IN COPPIA DAVANTI ALLA PAROLA

Qual è la nostra posizione nei riguardi dei comandamenti? In quale direzione sentiamo il bisogno di particolari conversioni? Come ci troviamo nelle relazioni con le rispettive famiglie? La logica dell’amore verso il prossimo permea le nostre scelte e i nostri stili ti vita? Come?

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IMPEGNO

Faremo del comandamento dell’amore verso il prossimo una regola del nostro stile di famiglia. Stabiliremo un tempo e una somma da dedicare ai bisognosi. (fare riferimento alla banca del tempo) ORIENTAMENTI

L’amore promuove il bene della persona che si concretizza in molti beni particolari. I diversi comandamenti del decalogo non sono in effetti che la rifrazione dell’unico comandamento riguardante il bene della persona, a livello dei molteplici beni che connotano la sua identità di essere spirituale e corporeo, in relazione con Dio, col prossimo e col mondo delle cose…Sono destinati a tutelare il bene della persona, la vita umana, la comunione delle persone nel matrimonio, la proprietà, la veridicità e la buona fama. Chi è animato dall’amore e cammina secondo lo Spirito e desidera servire gli altri, trova nella legge di Dio le via necessaria e fondamentale per praticare l’amore (VS 13.18). APPROFONDIMENTI

La famiglia e i progetti educativi. Educare alla fede, all’amore, alla sessualità, ai valori. Il rispetto della vita dal primo istante del concepimento fino alla sua conclusione naturale Non commettere adulterio Il rispetto della proprietà degli altri e del bene comune. Attenzione ai pensieri e ai desideri. (Cfr CdA 880 – 891)

TRACCE

"Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico”. Un uomo. E non ci deve essere nessun aggettivo, giusto o ingiusto, ricco o povero. Può essere perfino un disonesto, un brigante anche lui. È l’uomo, ogni uomo. Il suo nome è: spogliato, colpito, solo, mezzo morto. Nome eterno: dovunque il mondo geme con le vene aperte; c’è un immenso peso di lacrime in tutto ciò che vive.

Un sacerdote, il primo che passa, lo aggira, lo scansa, passa oltre. Ma dov’è questo oltre. Oltre l’uomo c’è il nulla, l’assurdo, l’inutile. Nessuno può dirsi estraneo alle sorti dell’uomo, nessuno può dire, io non c’entro. Siamo tutti sulla medesima strada.

Un samaritano invece ne ebbe compassione, gli si fece vicino. Due verbi di una carica infinita, bellissimi. Non c’è umanità senza compassione e senza farsi vicino. E poi gli altri otto verbi. Questo è il nuovo decalogo, i nuovi dieci comandamenti di ogni uomo, credente o no, perché l’uomo sia uomo, perchè la terra sia abitata da “prossimi” per una nuova architettura della storia.

Domandano a Gesù: Cosa devo fare per essere vivo? Come si fa ad essere uomo? Gesù risponde con un verbo: Amerai. Qui è tutto il nostro futuro di uomini: Tu amerai. Un verbo al futuro perché è un’azione mai conclusa, perché durerà quanto dura il tempo. Perché è un progetto ed è l’unico.. Non un obbligo, ma una necessità per vivere. Cosa devo fare domani per essere vivo? Tu amerai. E l’umanità, il suo destino, la sua storia? Solo questo: tu amerai.

Una parabola al centro del Vangelo, e al centro della parabola un uomo. E un verbo: tu amerai: “Va’ e anche tu fa’ lo stesso”. E troverai la vita. (Ermes Ronchi Respirare Cristo)

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ESAME DI COSCIENZA I TUOI RAPPORTI CON DIO “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza" (Mc. 12,30). FEDE Nella scala dei tuoi valori Dio ha il primo posto? Hai fiducia in lui o spesso manchi di fede? Credi nella sua grazia e nel suo amore anche nei momenti difficili e dolorosi della vita? Ci sono altri "dei" nella tua vita (ricchezza, lusso, superstizione, ecc.)? Ti lasci prendere eccessivamente dalle cose materiali? PREGHIERA Ti impegni ogni giorno nella preghiera? Hai riverenza ed amore verso il nome santo di Dio? Hai bestemmiato ed imprecato contro Dio, la Madonna e i Santi? EUCARISTIA Hai santificato tutte le domeniche e le feste partecipando con impegno alla Messa? Hai osservato il riposo festivo? PAROLA Cerchi di progredire e di istruirti nella conoscenza della Parola di Dio? Hai a cuore la tua formazione cristiana? I TUOI RAPPORTI CON GLI ALTRI "Qualunque cosa avete fatto ad uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me" (M't. 25,40). TESTIMONIANZA Hai professato sempre con coraggio la tua fede in Dio e il tuo amore alla Chiesa? Hai sempre portato una viva testimonianza cristiana, con le tue parole e la tua condotta, negli ambienti di scuola e di lavoro oppure sei stato opportunista e qualunquista? PROFESSIONE Sei onesto nel tuo lavoro e negli affari? Hai calunniato, rubato, offeso o corrotto con soldi o ricatti? Sei stato assente dal lavoro senza un grave motivo? FAMIGLIA Nella tua famiglia hai contribuito con vero amore al bene e alla gioia degli altri? Hai ascoltato, dialogato, cercato soluzioni comuni? Per i genitori Ti preoccupi seriamente dell'educazione morale e religiosa dei tuoi figli? Hai dato loro il buon esempio nella fede e nell'onestà?

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Per i figli Hai cercato il dialogo in famiglia? Sei stato rispettoso e pieno d'amore verso i genitori? Hai prestato loro aiuto nelle necessità spirituali e materiali? Per le coppie Nel matrimonio hai cercato solo il tuo piacere egoistico? Hai precluso la nascita di un nuovo figlio senza un motivo importante? Nel matrimonio hai osservato e rispettato la legge morale? Hai praticato l'aborto o aiutato o consigliato altri a compierlo? Sei stato infedele? Per i giovani Hai rispettato in tutto il tuo (la tua) partner? Hai avuto rapporti prematrimoniali? PROSSIMO Ami davvero il tuo prossimo? Giudichi, parli male, condanni con facilità, odi, hai sentimenti di vendetta e di rancore? Hai perdonato per amore di Cristo? Sai dare del tuo senza gretto egoismo? Difendi e t'interessi dei poveri, dei bisognosi, vecchi, emarginati, handicappati, immigrati, ecc.? Hai praticato la verità e la fedeltà oppure hai arrecato del male al prossimo con menzogne, calunnie, giudizi temerari, violazione di segreti? Hai attentato alla vita e all'integrità fisica degli altri (es.: imprudenza nella guida)?

LE COSE Hai rispettato l'ambiente civile e naturale in cui vivi con gli altri e hai contribuito al suo miglioramento?

COMUNITA' Hai partecipato alle iniziative e alla vita della parrocchia? Hai messo i tuoi doni al servizio del bene della comunità?

SOCIETA' Ti prendi a cuore il bene e la prosperità della comunità umana in cui vivi o ti curi soltanto dei tuoi interessi personali? Partecipi alle iniziative che interessano la giustizia e il bene comune? Paghi le tasse?

I TUOI RAPPORTI CON TE STESSO "Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore,. a null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini" (Mt. 5, 13). " Siate perfetti come il Padre vostro celeste" (Mt. 5,48). Hai recato danno alla salute esagerando nel bere, nel fumare, nel lavorare senza limiti? Hai disprezzato la tua vita facendoti del male o augurandoti la morte? Sei stato pronto ad allontanare i vizi (superbia, ira, gola, ignavia, invidia, ecc.)? Hai conservato puro il tuo corpo? Hai avuto pensieri o desideri cattivi? Hai commesso atti impuri da solo o con altri? Ti sei permesso letture, discorsi, spettacoli, divertimenti in contrasto con la morale? Sei stato di scandalo? Sei coerente? Prendi decisioni personali senza lasciarti influenzare dalle opinioni degli altri? Hai agito contro coscienza per timore o ipocrisia?

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21 CONSEGNA DEI COMANDAMENTI INTRODUZIONE Disponiamoci a vivere profondamente l’incontro con il Signore. Mosè sul monte riceve le tavole della legge, perché il popolo viva e sia felice. Anche noi oggi vogliamo accogliere il dono dei comandamenti per coinvolgere la nostra vita nel progetto di Dio. “Sarete miei amici se farete ciò che io vi comando”. Come ci ha detto Gesù, tutti i comandamenti stanno nell’amore. Proviamo a rileggerli e ad accoglierli come la via dell’amore che ci raccorda alla tenerezza del Padre Celeste e ci fa accordare accoglienza, rispetto e perdono generoso verso i fratelli. CANTO INVOCAZIONI P Benedetto sei tu Dio, nostro Padre, che con il tuo Spirito hai creato il mondo, e hai messo le tue parole sulla bocca di Mosè e dei profeti. T Benedetto sei tu, che hai colmato Gesù di ogni sapienza e grazia, e lo hai donato a noi come Salvatore. P Benedetto sei tu, Gesù di Nazareth, che ci hai portato le parole udite dal Padre, e che ci hai mostrato fin dove può giungere l’amore. T Benedetto sei tu, Verbo eterno di Dio, Parola uscita dalle sue labbra, sapienza eterna in cui tutto è stato creato e benedetto. P Benedetto sei tu, Spirito Santo di Dio, amore del Padre per il Figlio unigenito, e amore del Figlio per il Padre fin dall’eternità. T Benedetto sei tu, luce limpida di Dio, sorgente di ogni sapienza e di ogni bontà, gioia intima in cui il nostro cuore riposa. P A te, Trinità beata, fonte inesauribile di amore, onore, gloria e benedizione per i secoli eterni. T Amen LETTURA Deuteronomio 5, 1-22 Il Signore nostro Dio ha stabilito con noi un’alleanza sull’Oreb. Il Signore non ha stabilito questa alleanza con i nostri padri, ma con noi che siamo qui oggi tutti in vita. Il Signore vi ha parlato faccia a faccia sul monte dal fuoco, mentre io stavo tra il Signore e voi, per riferirvi la parola del Signore, perché voi avevate paura di quel fuoco e non eravate saliti sul monte. Egli disse: Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese di Egitto, dalla condizione servile. Non avere altri dei di fronte

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a me. Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù in cielo, né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a quelle cose e non le servirai. Perché io il Signore tuo Dio sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione per quanti mi odiano, ma usa misericordia fino a mille generazioni verso coloro che mi amano e osservano i miei comandamenti. Non pronunciare invano il nome del Signore tuo Dio perché il Signore non ritiene innocente chi pronuncia il suo nome invano. Osserva il giorno di sabato per santificarlo, come il Signore Dio tuo ti ha comandato. Sei giorni faticherai e farai ogni lavoro, ma il settimo giorno è il sabato per il Signore tuo Dio: non fare lavoro alcuno né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo schiavo, né la tua schiava, né il tuo bue, né il tuo asino, né alcuna delle tue bestie, né il forestiero, che sta entro le tue porte, perché il tuo schiavo e la tua schiava si riposino come te. Ricordati che sei stato schiavo nel paese d’Egitto e che il Signore tuo Dio ti ha fatto uscire di là con mano potente e braccio teso; perciò il Signore tuo Dio ti ordina di osservare il giorno di sabato. Onora tuo padre e tua madre, come il Signore Dio tuo ti ha comandato, perché la tua vita sia lunga e tu sii felice nel paese che il Signore tuo Dio ti dà. Non uccidere. Non commettere adulterio. Non rubare. Non pronunciare falsa testimonianza contro il tuo prossimo. Non desiderare la moglie del tuo prossimo. Non desiderare la casa del tuo prossimo, né il suo campo, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna delle cose che sono del tuo prossimo. Queste parole pronunciò il Signore, parlando a tutta la vostra assemblea, sul monte DAL SALMO 119 Hai fatto il bene al tuo servo, Signore, secondo la tua parola. Insegnami il senno e la saggezza, perché ho fiducia nei tuoi comandamenti. Prima di essere umiliato andavo errando, ma ora osservo la tua parola. Tu sei buono e fai il bene, insegnami i tuoi decreti. Bene per me se sono stato umiliato, perché impari ad obbedirti. La legge della tua bocca mi è preziosa più di mille pezzi di oro e di argento. Le tue mani mi hanno fatto e plasmato: fammi capire e imparerò i tuoi comandi. I tuoi fedeli al vedermi avranno gioia, perché ho sperato nella tua parola. Signore, so che giusti sono i tuoi giudizi e con ragione mi hai umiliato. Mi consoli la tua grazia, secondo la tua promessa al tuo servo. Venga su di me la tua misericordia e avrò la vita, poiché la tua legge è la mia gioia. Sia il mio cuore integro nei tuoi precetti, perché non resti confuso. VANGELO Marco 10, 17-22

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Mentre usciva per mettersi in viaggio, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: "Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna?". Gesù gli disse: "Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non dire falsa testimonianza, non frodare, onora il padre e la madre". Egli allora gli disse: "Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza". Allora Gesù, fissatolo, lo amò e gli disse: "Una cosa sola ti manca: và, vendi quello che hai e dàllo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi". Ma egli, rattristatosi per quelle parole, se ne andò afflitto, poiché aveva molti beni OMELIA IMPEGNO 1 Non avrai altro dio fuori di me Ameremo e adoreremo il Signore nostro Dio, lui solo serviremo, obbedendo ai suoi comandamenti. 2 Non nominare il nome di Dio invano Loderemo il nome santo del Signore e fuggiremo bestemmia e spergiuro. 3 Ricordati di santificare le feste Celebreremo il giorno del Signore, da lui benedetto e dichiarato santo. 4 Onora il padre e la madre Ameremo i nostri genitori per tutti i giorni della vita, onoreremo quanti hanno il servizio dell’autorità. 5 Non uccidere Rispetteremo e difenderemo sempre la vita; eviteremo odio e rancore verso il prossimo. 6 Non commettere atti impuri Conserveremo la castità e la purezza in tutte le nostre azioni; non tradiremo con l’adulterio la santità della famiglia. 7 Non rubare Non ci approprieremo di quanto appartiene agli altri; non terremo per noi quanto è loro dovuto. 8 Non dire falsa testimonianza Coltiveremo sincerità e verità; allontaneremo da noi menzogna e maldicenza.

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9 Non desiderare la donna d’altri Vigileremo sui pensieri e sui desideri del nostro cuore, perché lo sguardo rimanga limpido e puro. 10 Non desiderare la roba d’altri Non ci affanneremo per accumulare ricchezze, non le ricercheremo in modo disonesto. (Cfr CdA 438) BENEDIZIONE (Cfr MR Colletta fr 5) Preghiamo O Dio, nostro Padre, che in Cristo, tua Parola vivente, ci hai dato il modello dell’uomo nuovo, fa che lo Spirito Santo renda questi tuoi figli, non solo uditori, ma anche realizzatori delle parole della Scrittura, perché i loro cuori si infiammino di amore e tutto il mondo ti conosca e glorifichi il tuo nome. Per Cristo nostro Signore. Amen

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22 Accordarsi nel suo nome ESSENZIALE Cercare insieme il Signore nella preghiera, sentirsi parte dell’insieme dei fratelli nella preghiera comunitaria, attualizza le parole di Gesù sul mistero della sua presenza e della sua compagnia. LA PAROLA Mt 18, 18-20 In verità vi dico: tutto quello che legherete sopra la terra sarà legato anche in cielo e tutto quello che scioglierete sopra la terra sarà sciolto anche in cielo. In verità vi dico ancora: se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro. RIFERIMENTI ALLE SCRITTURE Gli altri intanto erano usciti e avevano chiuso la porta della camera. Tobia si alzò dal letto e disse a Sara: "Sorella, alzati! Preghiamo e domandiamo al Signore che ci dia grazia e salvezza. Essa si alzò e si misero a pregare e a chiedere che venisse su di loro la salvezza, dicendo: "Benedetto sei tu, Dio dei nostri padri, e benedetto per tutte le generazioni è il tuo nome! Ti benedicano i cieli e tutte le creature per tutti i secoli! Tu hai creato Adamo e hai creato Eva sua moglie, perché gli fosse di aiuto e di sostegno. Da loro due nacque tutto il genere umano. Tu hai detto: non è cosa buona che l’uomo resti solo; facciamogli un aiuto simile a lui. Ora non per lussuria io prendo questa mia parente, ma con rettitudine d’intenzione. Degnati di aver misericordia di me e di lei e di farci giungere insieme alla vecchiaia". E dissero insieme: "Amen, amen!". PISTE Riuniti nel suo nome Per lasciarsi guidare da lui Per lasciarsi salvare da lui Per lasciarsi intrecciare dal suo amore Per leggere le relazioni per mezzo di lui e in vista di lui Accordarsi tra “cor dare” e armonia Le corde di una chitarra si coordinano l’una all’altra e generano armonia Dare il cuore all’amato, al Signore Accordarsi nella preghiera Decidersi per il Signore e riconoscerlo fonte dell’amore, della grazia e della misericordia. Sentirsi parte di un disegno grande e lodare il Signore Cantare ogni giorno la gioia della compagnia

Quando pregate dite: Padre nostro Abbà mio e tuo e di tutti i fratelli Sia santificato il tuo nome ti benedicano i cieli, le nostre preghiere, le nostre parole e i gesti

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Venga il tuo regno si realizzi nel nostro amore e con noi si diffonda Sia fatta la tua volontà il tuo disegno di santità, di comunione, di fedeltà, di gratuità Dacci il nostro pane quotidiano non ci fare mancare l’amore, la luce della parola e il necessario Rimetti a noi…come noi non tramonti il sole sulle nostre divisioni e sul nostro peccato Fa’ che non cadiamo la tentazione dell’egoismo, delle altre strade, del diavolo Accordarsi come coppia Accordarsi nell’amore Accordarsi nella riconciliazione Accordarsi nell’ascolto Accordarsi nel discernimento Accordarsi nella Chiesa Erano assidui nell’unione fraterna, non siamo isole, siamo parte di un insieme Avevano un cuor solo e un’anima sola la comunione è il distintivo della Chiesa Pietre vive di un edificio spirituale in relazione e funzionali gli uni agli altri “Come infatti il corpo, pur essendo uno, ha molte membra e tutte le membra, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche Cristo .Ora voi siete corpo di Cristo e sue membra, ciascuno per la sua parte” (1Cor 12). IN COPPIA DAVANTI ALLA PAROLA Quanto dell’esperienza di Tobia è recuperabile nella nostra vita di coppia? Abbiamo abitudini di preghiera in comune? Chi di noi prende l’iniziativa della preghiera? Quali sono o quali dovrebbero essere i contenuti della nostra preghiera? Che rapporto c’è tra il sacramento della Riconciliazione e le nostre riconciliazioni? Quanto c’è di Parola di Dio nei nostri discernimenti? Quale il rapporto con la Chiesa, con la comunità cristiana, con la parrocchia? TRACCE Quella di Dio è una parola che fa luce piena su tutte le realtà della vita umana e in particolare sulla realtà dell’amore, del matrimonio e della famiglia, con tutti i valori e le speranze, di cui è arricchita, e di tutti i problemi e le paure di cui è gravata. Non solo fa luce piena, ma offre energie sempre nuove e rinnovatrici per vivere la realtà dell’amore, del matrimonio e della famiglia, secondo quel disegno divino che è stato impresso, “al principio” con il gesto della creazione e di nuovo con il gesto della redenzione di Cristo, nell’essere stesso dell’uomo e della donna e che è stato affidato alla loro libertà. È allora assolutamente decisivo per noi e per la nostra vita rimanere in ascolto della parola di Dio, conoscere il disegno della sua sapienza e accogliere il suo amore senza limiti. Questo disegno sapiente e amoroso è Vangelo, “il Vangelo della famiglia”: è la buona notizia, la notizia lieta apportatrice di gioia, la notizia che dona libertà vera e salvezza totale. È il compendio di tutti quei beni di cui è desideroso e affamato il cuore umano, anzi di tutti quei beni che vanno al di là di questo desiderio e di questa fame, perché sono una vera e propria “grazia”, che rende partecipe l’uomo della stessa vita e gioia di Dio. (Tettamanzi Famiglia ascolta la parola 44)

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Piccola preghiera IO SONO IN MEZZO A LORO G Gesù Signore, sorgente di ineffabile amore, che rimani per sempre nel cuore dei credenti T Abita costantemente nei nostri cuori e nelle nostre case: presenza gioiosa che riempie la vita.

G Gesù Signore, sapienza e potenza di Dio, che convochi i credenti nell’unità della Chiesa T Tu sei presente in un popolo di fratelli ed inviti a diventare un cuor solo e un’anima sola

G Gesù Signore, pietra angolare, che nello Spirito ci fai pietre vive dell’unica Chiesa. T Tu sei il solido fondamento di ogni comunione, tu rendi viva ogni fraternità. INVITO

La certezza della presenza del Signore dove due o tre sono uniti nel suo nome ci riempie di gioia e di speranza. Adesso ne facciamo insieme esperienza. Il salmo ci dirà: Egli ci ha fatto, noi siamo suoi, suo popolo. La nostra vocazione di coppia, il nostro essere insieme qui ed ora, la nostra appartenenza alla Chiesa si fondano su questo: noi siamo suoi. Egli è il legame, il fondamento, la risorsa, la grazia della nostra vita. Egli ci ha costituito, salvato e amato insieme, in un popolo e adesso, mano nella mano, da fratelli vogliamo camminare nella storia facendo la Chiesa, amando la Chiesa, lavorando per la comunione. PREGHIERA PRESIDENZIALE

O Dio, che hai promesso di essere presente in coloro che ti amano e con cuore retto e sincero custodiscono la tua Parola, rendici sempre degni di diventare tua stabile dimora. Per Cristo nostro Signore. Amen (Liturgia) DAI SALMI

Acclamate al Signore, voi tutti della terra, servite il Signore nella gioia, presentatevi a lui con esultanza.

Riconoscete che il Signore è Dio; egli ci ha fatti e noi siamo suoi, suo popolo e gregge del suo pascolo.

Varcate le sue porte con inni di grazie, i suoi atri con canti di lode, lodatelo, benedite il suo nome;

poiché buono è il Signore, eterna la sua misericordia, la sua fedeltà per ogni generazione. (100)

Renderò grazie al Signore con tutto il cuore, nel consesso dei giusti e nell’assemblea. Grandi le opere del Signore, le contemplino coloro che le amano.

Le sue opere sono splendore di bellezza, la sua giustizia dura per sempre.

Ha lasciato un ricordo dei suoi prodigi: pietà e tenerezza è il Signore. Egli dà il cibo a chi lo teme, si ricorda sempre della sua alleanza. (110)

LA PAROLA 1 Tessalonicesi 5, 13b-26

PREGANDO LA PAROLA

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Vivete in pace tra voi. Guardatevi dal rendere male per male ad alcuno; ma cercate sempre il bene tra voi e con tutti. Fonda in noi, Signore, il desiderio di essere sempre un cuor solo e un’anima sola in coppia e nella Chiesa.

State sempre lieti, pregate incessantemente, in ogni cosa rendete grazie; questa è infatti la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi. Donaci, Signore, il gusto della preghiera e riempi il nostro cuore di gratitudine per il dono reciproco.

Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie; esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono. Insieme, Signore, proveremo a discernere la volontà del Padre: ciò che è buono, a lui gradito e perfetto.

Astenetevi da ogni specie di male. Il Dio della pace vi santifichi fino alla perfezione, Colui che vi chiama è fedele e farà tutto questo! Fa’ che nella comunione non perdiamo mai lo slancio verso la santità e la perfezione del Padre. CANTO VANGELO LUCA 6,43-48 OMELIA PREGHIERE SPONTANEE

PREGHIERA FINALE

Signore, vogliamo costruire tra noi due una vera comunione di persone: concedi a noi di restare sempre aperti a te, sorgente d’amore. Liberaci dai nostri egoismi perché possiamo accoglierci nei pregi e nei difetti. Insegnaci ad accettarci l’un l’altro come siamo, incondizionatamente, a essere generosi nel donare e umili nel ricevere. Rendici persone aperte, capaci di vero dialogo, di comunicarci l’un l’altro con sincerità il proprio mondo interiore: gioie, sofferenze, desideri, aspirazioni, difficoltà. Donaci la forza del tuo amore perché sappiamo immedesimarci l’uno nell’altra Per condividere tutto e formare per sempre una cosa sola. Non permettere che ci chiudiamo in noi stessi: fin d’ora vogliamo metterci insieme a servizio degli altri, specialmente dei più poveri, e un giorno donarci ai nostri figli. Amen

(S. Dalla Rosa Camminare nell’amore)

BENEDIZIONE (cfr Rito del matrimonio 88)

Accompagna, Signore, con la tua benedizione Questi giovani che oggi sono davanti a te. Siano lieti nella speranza, forti nella tribolazione, solleciti per le necessità dei fratelli, premurosi nell’ospitalità. Non rendano a nessuno male per male, benedicano e non maledicano, vivano a lungo e in pace con tutti. Per Cristo nostro Signore.

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IL TEMPO DELLA PREGHIERA E

DELLA RICONCILIAZIONE

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23 PELLEGRINAGGIO IN CATTEDRALE 2° PASSAGGIO NELL’ITINERARIO CHIAMATA PER NOME Diacono Si presentino coloro che hanno vissuto la seconda tappa del cammino che orienta alla Cresima e per alcuni gruppi anche al matrimonio. Oggi dichiareranno pubblicamente la loro convinta adesione alla Chiesa, culla della loro fede, e nella prossima Veglia Pasquale rinnoveranno solennemente le promesse battesimali. I candidati chiamati per comunità di appartenenza rispondono Eccomi Presbitero responsabile Reverendo padre, questi fratelli e sorelle oggi radunati nella Chiesa cattedrale hanno intrapreso da tempo l’itinerario per la riscoperta della fede e per raggiungere la pienezza dell’iniziazione cristiana con il dono della Cresima. Nella prossima ricorrenza delle solennità pasquali, questi fratelli e sorelle, confidando nella grazia divina e sostenuti dalle preghiere e dall'esempio delle comunità di appartenenza, rinnoveranno le promesse battesimali e la decisione di vivere per sempre alla sequela di Cristo da veri discepoli. Questa quaresima sarà molto importante perché percorreranno l’itinerario che gli eletti fanno prima di ricevere i sacramenti dell’iniziazione cristiana. Adesso sono qui, tutti insieme, perchè questo passaggio decisivo a cui il Signore li sta chiamando, abbia il dono della sua conferma e della sua benedizione, e dia consapevolezza di essere, insieme a lei e al collegio dei presbiteri e al popolo santo di Dio, la sua Chiesa. Il celebrante risponde: Si facciano avanti i candidati alla Cresima e coloro che stanno riscoprendo la fede attraverso la via dell’amore e del matrimonio. La santa Chiesa di Dio desidera ora assicurarsi se questi fratelli sono idonei ad essere accolti tra coloro che devono solennemente rinnovare le promesse battesimali nelle prossime solennità pasquali e ricevere la Cresima nella prossima Pentecoste. Rivolto agli accompagnatori (e padrini): Chiedo perciò a voi, accompagnatori (e padrini e madrine), di dare la vostra testimonianza: Hanno ascoltato fedelmente la parola di Dio annunziata dalla Chiesa? Accompagnatori( e padrini): Si. Celebrante: Hanno cominciato a camminare davanti a Dio, mettendo in pratica la parola che hanno ascoltato? Accompagnatori( e padrini): Si. Celebrante: Sono stati in fraterna comunione con voi e hanno partecipato con voi alla preghiera e all’eucaristia? Accompagnatori( e padrini): Si.

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Celebrante Fratelli carissimi, questi fratelli hanno chiesto di essere ammessi al sacramento della Confermazione nella prossima solennità di Pentecoste. Coloro che li conoscono, hanno giudicato sincero il loro desiderio e attestano che essi hanno ascoltato con assiduità la parola di Cristo, si sono sforzati di vivere secondo i suoi comandamenti, sono stati costanti nella comunione fraterna e nella preghiera. Ora rendo noto a tutta l'assemblea che la Chiesa ha deciso di ammetterli al sacramento della Confermazione Nell'informarvi di questa decisione, mi rivolgo agli accompagnatori e ai padrini e chiedo loro di ripetere davanti a voi il loro parere. Rivolto poi agli accompagnatori e ai padrini: Ritenete davanti a Dio questi candidati degni di essere ammessi al sacramento della Cresima? Accompagnatori e Padrini: Si, li giudichiamo degni. Celebrante: Ora mi rivolgo a voi, cari fratelli che siete in cammino: i vostri accompagnatori e tutta la comunità hanno reso buona testimonianza su di voi. Fiduciosa nel loro giudizio, la Chiesa in nome di Cristo vi invita a vivere nella pienezza l’adesione alla fede avvenuta già dal giorno del vostro battesimo. Ora dunque tocca a voi, che già da tempo seguite il Signore e il Maestro, rispondere davanti alla Chiesa, manifestando la vostra intenzione. Volete essere ammessi al sacramento della Confermazione, pienezza del dono dello Spirito? Candidati: Si, lo vogliamo. AMMISSIONE Celebrante: Carissimi candidati, siete stati scelti per completare l’iniziazione cristiana con il sacramento della Cresima. Candidati Rendiamo grazie a Dio. Celebrante: Ora è vostro dovere, come anche di noi tutti, offrire con l'aiuto divino, la vostra fedeltà a Dio, che è fedele alla sua chiamata, e impegnarvi a percorrere con animo generoso il cammino verso il completamento dell’iniziazione cristiana. Celebrante: (rivolto ai padrini e alla comunità) Vi raccomandiamo nel Signore questi fratelli sui quali avete reso testimonianza: assisteteli col vostro fraterno aiuto e incoraggiateli con l'esempio, finché giungano alla pienezza della vita cristiana. MEMORIA DELL’ISCRIZIONE DEL NOME RINNOVATA ADESIONE ALLA CHIESA Celebrante

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Fratelli e sorelle carissimi, vi invito adesso a rinnovare pubblicamente il vostro amore alla Chiesa, sposa di Cristo e popolo santo di Dio. La Chiesa è una, santa, cattolica e apostolica. Volete vivere sempre con gioia nella comunione ecclesiale, ricordando che Dio l’ha costituita strumento di salvezza per tutti i popoli?

Canditati Sì lo vogliamo.

Celebrante La Chiesa è il corpo dove Cristo è il capo e noi siamo le sue membra. Volete vivere armonicamente nell’unità, funzionali gli uni agli altri, mettendo al servizio dell’insieme i doni che lo Spirito suscita nella vostra vita?

Canditati Sì lo vogliamo.

Celebrante Per pascere e accrescere sempre più il popolo di Dio, Cristo Gesù ha istituito nella sua Chiesa vari ministeri che tendono al bene di tutto il corpo. Volete camminare insieme a me che il Signore ha chiamato a guidare la sua Chiesa e con i presbiteri miei stretti collaboratori?

Canditati Sì lo vogliamo.

Celebrante La Chiesa è la casa e la scuola della comunione. Volete spendervi per annunziare e testimoniare che Dio ci vuole fratelli nella reciprocità dell’amore, che egli ci ha testimoniato?

Canditati Sì lo vogliamo.

Per i fidanzati Celebrante La Chiesa è la sposa di Cristo, splendente di bellezza. Volete amarvi l’un l’altro con lo stesso amore e la stessa cura con cui Cristo ama la Chiesa?

Fidanzati Sì lo vogliamo

Celebrante La Chiesa è famiglia di famiglie, animata da legami di fraternità e di condivisione. Volete educarvi a costruire l’amore nella verità per fare del vostro matrimonio un segno dell’amore che Dio ha per tutti gli uomini?

Fidanzati Sì lo vogliamo

Celebrante La Chiesa insegna che la famiglia è una piccola chiesa domestica e una cellula viva della società. Volete custodire la vostra unità nella concordia e nella pace per far crescere l’umanità nella solidarietà e nel servizio reciproco?

Fidanzati Sì lo vogliamo

Celebrante Il Signore Gesù che accompagna con amore il vostro cammino benedica e accompagni i vostri propositi. PROFESSIONE DI FEDE

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PREGHIERA DEI FEDELI Celebrante: Fratelli carissimi, nell'attesa di celebrare i misteri della nostra salvezza, la passione e la risurrezione del Signore, iniziamo oggi il nostro itinerario quaresimale. Tutti siamo chiamati a vivere questo tempo come tempo prezioso di rinnovamento e di conversione, accompagniamo con la nostra testimonianza questi fratelli e sorelle che si preparano con impegno e gioia a vivere con particolare intensità la Pasqua del Signore. Preghiamo dunque il Signore per loro e per noi perché questo reciproco impegno di conversione ci renda degni delle grazie pasquali. Per questi nostri fratelli perché, memori del battesimo e di questo cammino intrapreso, conservino un animo grato per la benedizione che hanno ricevuto, preghiamo. R. Ascoltaci, Signore. Perché traggano profitto da questo tempo di grazia, sostengano le fatiche della rinunzia e compiano insieme con noi le opere della santificazione, preghiamo. R. Ascoltaci, Signore. Per i catechisti e gli accompagnatori, perché sappiano far gustare la dolcezza della parola di Dio, preghiamo. R. Ascoltaci, Signore. Per i padrini e le madrine, perché sappiano mostrare ai giovani che stanno accompagnando come ispirarsi sempre al Vangelo nella vita privata e nelle relazioni sociali, preghiamo. R. Ascoltaci, Signore. Per le famiglie di questi nostri fratelli e sorelle, perché testimonino nell’amore e nella fede la loro scelta cristiana e li favoriscano e li aiutino a rispondere con generosità all'azione dello Spirito Santo, preghiamo. R. Ascoltaci, Signore. Per la nostra comunità, perché in questo tempo quaresimale sia esemplare nella carità e perseverante nella preghiera, preghiamo. R. Ascoltaci, Signore. Per tutti coloro che ancora sono angustiati dal dubbio, perché aderendo con fede a Cristo, possano giungere alla fraterna comunione con noi, preghiamo. R. Ascoltaci, Signore. Per la Chiesa santa che è in ____________________ perché confermata dal dono dello Spirito possa con gioia annunziare, vivere e testimoniare la novità del Vangelo, preghiamo. R. Ascoltaci, Signore Celebrante: Padre onnipotente, che vuoi rinnovare tutto in Cristo e attirare a lui tutti gli uomini, degnati di guidare questi fratelli e fa' che, fedeli alla vocazione ricevuta, vivano la gioia di appartenere al regno del tuo Figlio e ricevano il sigillo dello Spirito Santo. Per Cristo nostro Signore.

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24 Va’ e non peccare più L’ESSENZIALE

Vivere una profonda conversione di cuore e di vita che conduce al sacramento della Riconciliazione e impegna in un cammino rinnovato.

LA PAROLA (Lc 7,37-50)

Ed ecco una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, venne con un vasetto di olio profumato; e stando dietro, presso i suoi piedi, piangendo cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di olio profumato. A quella vista il fariseo che l’aveva invitato pensò tra sé. "Se costui fosse un profeta, saprebbe chi e che specie di donna è colei che lo tocca: è una peccatrice". Gesù allora gli disse: "Simone, ho una cosa da dirti". Ed egli: "Maestro, dì pure". "Un creditore aveva due debitori: l’uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non avendo essi da restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi dunque di loro lo amerà di più?". Simone rispose: "Suppongo quello a cui ha condonato di più". Gli disse Gesù: "Hai giudicato bene". E volgendosi verso la donna, disse a Simone: "Vedi questa donna? Sono entrato nella tua casa e tu non m’hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio, lei invece da quando sono entrato non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non mi hai cosparso il capo di olio profumato, ma lei mi ha cosparso di profumo i piedi. Per questo ti dico: le sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto amato. Invece quello a cui si perdona poco, ama poco". Poi disse a lei: "Ti sono perdonati i tuoi peccati". Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: "Chi è questo uomo che perdona anche i peccati?". Ma egli disse alla donna: "La tua fede ti ha salvata; và in pace!".

RIFERIMENTI NELLE SCRITTURE

Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: "Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi". (Gv 20,22-23)

PISTE

Dentro il cuore di ogni uomo c’è una profonda nostalgia di bene e un grandissimo bisogno di Dio. “Ci hai fatti per te ed inquieto è il nostro cuore finché non riposa in te” (S. Agostino)

Il perdono del peccato nasce dalla misura sovrabbondante della misericordia di Dio Padre Il figliol prodigo che imbocca la via del ritorno trova un Padre che, commosso, gli corre

incontro, lo abbraccia e fa festa Zaccheo, la Samaritana, la donna peccatrice si lasciano leggere dallo sguardo penetrante di Gesù

e cambiano vita Il perdono scaturisce dall’amore accolto dall’alto e ridonato con generosità ai fratelli Riconoscersi peccatori è già un dono di Dio, un atto possibile solo alla luce della fede, una

difficile vittoria sulla tendenza all’autogiustificazione (CdA 916) Dio non ci perdona se non perdoneremo di cuore al nostro fratello. Il perdono non ammette

condizioni Il sacramento della Riconciliazione è il luogo in cui Dio ci viene incontro, ci abbraccia e ci fa

riscoprire in maniera sempre nuova la dignità di figli.

IN COPPIA DAVANTI ALLA PAROLA

C’è consapevolezza in noi del bisogno del perdono di Dio? Quale la nostra capacità di perdono? Quali sono i ritmi della nostra riconciliazione con Dio?

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IMPEGNO

Ci prepareremo con impegno a vivere il sacramento della Riconciliazione. Vogliamo fare di questo sacramento un appuntamento periodico della nostra vita di coppia. ORIENTAMENTI

Il pentimento e il perdono vicendevole in seno alla famiglia cristiana, che tanta parte hanno nella vita quotidiana, trovano il momento sacramentale specifico nella penitenza cristiana. A riguardo dei coniugi così scriveva Paolo VI: “Se il peccato facesse ancora presa su di loro, non si scoraggino, ma ricorrano con umile perseveranza alla misericordia di Dio, che viene elargita con abbondanza nel sacramento della penitenza. La celebrazione di questo sacramento acquista un significato particolare per la vita familiare: mentre nella fede scoprono come il peccato contraddice non solo all’alleanza con Dio, ma anche all’Alleanza tra i coniugi e alla comunione della famiglia, gli sposi e tutti i membri della famiglia sono condotti all’incontro con Dio ricco di misericordia, il quale, elargendo il suo amore che è più potente del peccato, ricostruisce e perfeziona l’alleanza coniugale e la comunione familiare (FC 58). APPROFONDIMENTI

Dal catechismo degli adulti La verità vi farà liberi pagg, 337-343 I sacramenti della guarigione TRACCE

Ecco una donna venne.... Che cosa ha spinto questa donna a uscire di casa? Forse ha sentito parlare di lui come di uno che non minaccia i peccatori, non li addita al disprezzo, ma li cerca, sta con loro, dice che si può ricominciare sempre, parla di amore, è amico. Forse è l'unico che le ha parlato al cuore. E viene con un vasetto di profumo. Non con la cifra corrispondente da dare ai poveri, non a mani vuote, non con un discorso di conversione. Viene con quello che ha, con ciò che esprime amore più ancora che pentimento e parlerà con il linguaggio del corpo: con il profumo, con i capelli, con i baci, con le lacrime. Ma il corpo è il luogo in cui è detto il cuore. Il dono è sempre una dichiarazione di importanza. La donna che entra nella sala del banchetto considera Gesù più importante del proprio imbarazzo, delle convenienze, del calcolo. Gesù considera la donna, la sua dignità, la sua verità, più importante del giudizio dei commensali su di lui che si lascia toccare così da una prostituta. Ciascuno si dimentica, perché nel dono conta il mistero del Tu. Il dono totale che Gesù fa a questa donna è il perdono. «Molto le è perdonato perché molto ha amato». Il male non interrompe, non revoca il bene compiuto, non lo annulla. E il bene invece che revoca il male di un'intera vita. Il bene è più forte del male. Sulle bilance della vita l'amore pesa di più. Le spighe di buon grano contano più di tutta la zizzania del campo. Questa donna lava i piedi di Gesù con le sue lacrime, li asciuga con i suoi capelli, li profuma, li bacia. Sono gesti di una carica affettiva veemente. Ebbene, qualche tempo dopo, all'ultima cena. Gesù ripeterà il gesto di questa donna, peccatrice, sconosciuta, innamorata. Laverà i piedi dei suoi discepoli e li asciugherà. C'è qui qualcosa di grandioso, di commovente: Dio imita i gesti dell'uomo, Gesù fa suo il gesto di una peccatrice. Uomo e Dio si incontrano nei gesti che l'amore sa inventare. Quando ama, l'uomo compie gesti divini. Ogni atteggiamento umano totale, tutto ciò che è fatto con tutto il cuore, ha qualcosa di religioso, ci avvicina all'assoluto di Dio, è il volto di Dio in noi.

Ermes Ronchi Respirare Cristo

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IL VALORE SACRAMENTALE DELLA QUARESIMA

Tempo della preghiera e della riconciliazione

Con l’inizio della Quaresima si apre il tempo della preghiera e della riconciliazione, tempo caratterizzato dallo spirito penitenziale. L’annunzio ricevuto chiama alla conversione e alla riconciliazione con Dio, alla verifica degli atteggiamenti maturati e al rinnovamento della vita. Con appropriati riti liturgici si celebra la misericordia di Dio, il quale accoglie i suoi figli che, pentiti, tornano a Lui. Il cammino di conversione e di purificazione culmina, nel tempo quaresimale, con la celebrazione del sacramento della penitenza o Riconciliazione.

Stretto legame tra Battesimo e Riconciliazione

Una preparazione adeguata deve prevedere la valorizzazione del Battesimo ricevuto, vivendo la penitenza in stretto riferimento a Battesimo. I santi Padri hanno chiamato il sacramento della Penitenza “un battesimo laborioso” che riconcilia con Dio e con i fratelli. (Cfr Nota CEI Itinerari per il risveglio della vita cristiana) La Quaresima, nella proiezione verso la Pasqua, presenta figure eminenti di riferimento per la conversione e l’adesione a Gesù: la Samaritana, Il cieco nato e Lazzaro. La coppia cristiana misurandosi con la Parola si lascia cambiare dal Signore e si prepara a rinnovare solennemente nella Veglia Pasquale, le promesse battesimali.

La Veglia Pasquale e la rinnovazione delle promesse battesimali

La Veglia pasquale è culmine della Quaresima e di tutto l’itinerario, fa vivere alla coppia un incontro vivo e personalizzato con il Signore Gesù, morto e risorto per una vita che non ha fine. L’iniziale adesione alla persona e alla rivelazione di Gesù durante il cammino annuale si è tramutato in un profondo desiderio di conoscerlo più profondamente e di identificarsi con Lui; adesso giunge al suo culmine e la triplice professione di fede sarà un abbandono totale e fiducioso nell’abbraccio della Trinità. “Credo”. “Questa è la nostra fede, questa è la fede della Chiesa e noi ci gloriamo di professarla in Cristo Gesù nostro Signore” (liturgia battesimale).

Iniziazione cristiana e matrimonio

Il rito del matrimonio comincia con il ritorno alla fede battesimale: è come se la coppia, sul punto di accingersi a pronunziare il proprio sì, si disponesse a fare memoria di quell’altro sì, che ognuno dei coniugi ha già sentito pronunziare su di sé, e a cui in qualche modo ha già cominciato a rispondere, trovandosi così collocato nella relazione ecclesiale con Cristo e per Cristo, con il Padre, nello Spirito. (Cfr CMGA 59)

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VERSO LA LITURGIA PENITENZIALE La liturgia penitenziale, principalmente vissuta dentro la Quaresima, tempo particolarissimo di conversione e di rinnovamento spirituale, deve segnare profondamente la nostra vita. È necessario vivere le caratteristiche fondamentali che conducono ad una buona confessione. Il perdono di Dio

Tutto parte dalla certezza dell’amore e della misericordia del Padre. Dio abbraccia e perdona, rialza e fa creature nuove. Tutto il disegno del Padre, il dono del Figlio, la presenza dello Spirito Santo, è nella direzione della remissione dei peccati. Dio il gesto del perdono lo compie insieme alla sua Chiesa e al suo ministro: “Dio, Padre di misericordia che ha riconciliato a sé il mondo nella morte e risurrezione del suo Figlio e ha effuso lo Spirito Santo per la remissione dei peccati, ti conceda, mediante il ministero della Chiesa, il perdono e la pace. Ed io ti assolvo nel nome…” Consapevolezza del peccato

“Riconoscersi peccatori è già un dono di Dio, un atto possibile solo alla luce della fede, una difficile vittoria sulla tendenza all’autogiustificazione” ce lo ha già richiamato il Catechismo degli Adulti al n. 926. Il peccato è infedeltà a Dio e alla sua Parola, all’amore verso di Lui e all’amore verso il prossimo. Per comprendere pienamente il senso del peccato bisogna misurarsi sulla Parola e sui comandamenti. Il pentimento dei peccati

“Ho offeso te, infinitamente buono e degno di essere amato sopra ogni cosa”. Per questo chiedo umilmente perdono. La conversione e l’impegno di vita

Convertirsi è riorientare tutta la vita a Dio, volgersi di nuovo verso di lui con tutto il cuore. Per questo la Confessione esige propositi fermi e duraturi. Pur nella consapevolezza delle nostre fragilità, anche in questa direzione si può e si deve celebrare la confessione con ritmi costanti. La confessione

Senza paura e senza riserve mentali. Non è funzionale al gesto di riconciliazione che si sta per compiere confessare alcuni peccati e ometterne altri. Il sacerdote è ministro della misericordia, non è chiamato né a giudicare né a condannare e sa bene anche lui che i peccati del penitente potrebbero essere anche i suoi peccati. L’assoluzione

L’imposizione delle mani e le parole e il gesto dell’assoluzione sono il punto culminante di ogni confessione. Il Padre concedendoci il suo perdono ci fa radicalmente nuovi. La confessione è una nuova creazione. Le cose passate non contano più, Dio fa uomini e donne nuovi. La soddisfazione o penitenza

È quella piccola indicazione di preghiera o di opere buone che ci aiuta a prolungare la gioia della misericordia e a rinnovare con maggiore profondità la nostra vita interiore.

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25 CHIAMATI ALLA SANTITÀ E ALLA PERFEZIONE DEL PADRE LITURGIA PENITENZIALE

G Gesù Signore unico nostro maestro e salvatore T Fa’ che tendiamo alla santità del Padre e in ogni momento cerchiamo ciò che è buono, a lui gradito e perfetto.

G Gesù Signore, mandato dal Padre per portare agli uomini il Vangelo dell’amore T Fa’ che oggi e sempre cresciamo in sapienza e grazia, in santità e benevolenza.

G Gesù Signore, principio e fine di tutte le cose, venuto per portare l’umanità alla fraternità e alle altezze di Dio T Fa’ che diventiamo operatori di gioia e di pace

INVITO

“Questa è la volontà di Dio, la vostra santificazione”. L’ideale della nostra vita sta in alto: chiamati ad essere santi come Dio è santo. È il di più del cristiano dentro la storia, è lo scarto della coppia cristiana rispetto a tutte le altre. “Comportatevi in modo da piacere a Dio”: alla ricerca assidua della perfezione del Padre, modellati su Cristo Gesù nell’amore, nella benevolenza e nel dono, resi santi dalla presenza dello Spirito che infonde fiducia, forza e speranza.

PREGHIERA PRESIDENZIALE

Dio amore, crea nel cuore di tutti noi il desiderio ardente di diventare santi e di essere attivi animatori e diffusori del tuo amore nella vita dei fratelli. Per Cristo nostro Signore. Amen (Giaquinta)

DAI SALMI

Grande pace per chi ama la tua legge, nel suo cammino non trova inciampo. Aspetto da te la salvezza, Signore, e obbedisco ai tuoi comandi.

Io custodisco i tuoi insegnamenti e li amo sopra ogni cosa. Osservo i tuoi decreti e i tuoi insegnamenti: davanti a te sono tutte le mie vie.

Giunga il mio grido fino a te, Signore, fammi comprendere secondo la tua parola. Venga al tuo volto la mia supplica, salvami secondo la tua promessa.

Scaturisca dalle mie labbra la tua lode, poiché mi insegni i tuoi voleri. La mia lingua canti le tue parole, perché sono giusti tutti i tuoi comandamenti. (119)

Esaltate il Signore nostro Dio, prostratevi allo sgabello dei suoi piedi, perché è santo

Esaltate il Signore nostro Dio, prostratevi davanti al suo monte santo, perché santo è il Signore, nostro Dio. (99)

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(Come prima lettura può essere introdotta la continuazione di Ez 16. La prima parte Ez 16,3-14 era stata proposta nella preghiera alla scheda 03, in questa liturgia si può continuare con Ez 16,15-25.59-63 )

INTRODUZIONE ALLA PAROLA

PAROLA 1Tessalonicesi 4,1-8

Per il resto, fratelli, vi preghiamo e supplichiamo nel Signore Gesù: avete appreso da noi come comportarvi in modo da piacere a Dio, e così già vi comportate; cercate di agire sempre così per distinguervi ancora di più. Voi conoscete infatti quali norme vi abbiamo dato da parte del Signore Gesù. Perché questa è la volontà di Dio, la vostra santificazione: che vi asteniate dall’impudicizia, che ciascuno sappia mantenere il proprio corpo con santità e rispetto, non come oggetto di passioni e libidine, come i pagani che non conoscono Dio; che nessuno offenda e inganni in questa materia il proprio fratello, perché il Signore è vindice di tutte queste cose, come vi abbiamo detto e attestato. Dio non ci ha chiamati all’impurità, ma alla santificazione. Perciò chi disprezza queste norme non disprezza un uomo, ma Dio stesso, che vi dona il suo Santo Spirito.

PREGANDO LA PAROLA

Per il resto, fratelli, vi preghiamo e supplichiamo nel Signore Gesù: avete appreso da noi come comportarvi in modo da piacere a Dio, e così già vi comportate. Donaci, Signore, di fondare la nostra vita sugli insegnamenti ricevuti fin dalla nostra infanzia.

Cercate di agire sempre così per distinguervi ancora di più. Voi conoscete infatti quali norme vi abbiamo dato da parte del Signore Gesù. Fa’ o Signore, che vivendo i tuoi comandamenti proviamo a distinguerci nelle opere buone.

Perché questa è la volontà di Dio, la vostra santificazione. Rendici pronti a percorrere, sempre e in tutte le scelte della vita, il sentiero della santità e della perfezione del Padre.

Dio non ci ha chiamati all’impurità, ma alla santificazione. Perciò chi disprezza queste norme non disprezza un uomo, ma Dio stesso, che vi dona il suo Santo Spirito. Riempi, Signore, il nostro cuore del santo timore di Dio; donaci riverenza e rispetto per la Parola seminata nei nostri cuori per mezzo dello Spirito.

CANTO INTRODUZIONE AL VANGELO ACCLAMAZIONE AL VANGELO

VANGELO luca 6,31-36

Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro. Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, che merito ne avrete? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro

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premio sarà grande e sarete figli dell’Altissimo; perché egli è benevolo verso gl’ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro. OMELIA ESAME DI COSCIENZA

INVOCAZIONI

R. Abbi pietà di noi

Tu che per mezzo dello Spirito Santo hai offerto te stesso innocente e senza macchia a Dio, purificando la nostra coscienza dalle opere morte. R. Abbi pietà di noi

Tu che ti sei offerto di togliere i peccati di tutti gli uomini. R.

Tu che sei morto una volta per sempre per i peccati, giusto per gli ingiusti. R.

Tu che sei vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo. R

Tu che sei morto perché chi crede in te non perisca, ma abbia la vita eterna. R.

Tu che sei venuto in questo mondo a cercare e salvare ciò che era perduto. R

Tu che sei stato mandato dal Padre non per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo tuo. R.

Tu che hai il potere di rimettere i peccati. R.

Tu che chiami a te tutti coloro che sono affaticati e oppressi. R.

Tu che hai dato ai tuoi Apostoli le chiavi del regno dei cieli, per legare e per sciogliere. R.

Tu che fai consistere tutta la legge nell'amore di Dio e del prossimo. R.

PREGHIERA PRESIDENZIALE

Signore Gesù Cristo, che inviato dal Padre e consacrato dallo Spirito Santo, hai voluto adempiere nella sinagoga la parola del profeta, predicando la liberazione ai prigionieri e l’anno di grazia del Signore, ti preghiamo umilmente per questi tuoi figli, che rivolgono a te gli orecchi del cuore: fa che accolgano il tempo propizio della grazia. Non rimangano nella tristezza, né, seguendo le passioni, siano vinti dalla sfiducia e perdano la speranza delle tue promesse. Credano in te, cui il Padre ha assoggettate tutte le cose, e si abbandonino fiduciosi allo Spirito perché fedeli alla loro chiamata, vivano la dignità del popolo sacerdotale ed esultino della perfetta letizia della nuova Gerusalemme. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. T. Amen

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P Atto di dolore T Mio Dio,

mi pento e mi dolgo con tutto il cuore dei miei peccati, perché peccando ho meritato i tuoi castighi, e molto più perché ho offeso te, infinitamente buono e degno di essere amato sopra ogni cosa. Propongo col tuo santo aiuto di non offenderti mai più e di fuggire le occasioni prossime di peccato. Signore, misericordia, perdonami.

(Confessione individuale)

PREGHIERA DI RINGRAZIAMENTO (Te Deum)

Noi ti lodiamo, Dio, ti proclamiamo Signore. O eterno Padre, tutta la terra di adora. A te cantano gli angeli e tutte le potenze dei cieli: Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell’universo: I cieli e la terra sono pieni della tua gloria. Ti acclama il coro degli apostoli e la candida schiera dei martiri; le voci dei profeti riuniscono nella tua lode; la santa Chiesa proclama la tua gloria, adora il tuo unico Figlio, e lo Spirito Santo Paraclito. O Cristo, re della gloria, eterno Figlio del Padre, tu nascesti dalla Vergine Madre per la salvezza del mondo. Vincitore della morte, hai aperto ai credenti il regno dei cieli. Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi. Soccorri i tuoi figli, Signore, che hai redento col tuo sangue prezioso. Accoglici nella tua gloria nell’assemblea dei santi. Salva il tuo popolo, Signore, guida e proteggi i tuoi figli. Ogni giorno ti benediciamo, lodiamo il tuo nome per sempre.- Degnati oggi, Signore, di custodirci senza peccato. Sia sempre con noi la tua misericordia: in te abbiamo sperato. Pietà di noi, Signore, pietà di noi. Tu sei la nostra speranza, non saremo confusi in eterno.

BENEDIZIONE (cfr Rito del matrimonio 88)

Padre santo, guarda con benevolenza questi giovani che si affidano a te: trasfigura e rendi sempre più bella questa opera che hai iniziato in loro e fa’ che sia sempre segno del tuo amore. Scenda la tua benedizione su questi tuoi figli, perché, segnati col fuoco dello Spirito, diventino Vangelo vivo tra noi. Per Cristo nostro Signore.

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26 La scelta di vivere in Cristo, con Cristo, come Cristo è la Pasqua del Signore

L’ESSENZIALE

Ormai è esperienza vitale, decisiva e definitiva nella vita della coppia: Gesù è la luce, Gesù è la vita, Gesù è il pane, Gesù è la sorgente dell’acqua viva. Andare a lui e vivere di lui conferma che “Cristo è la nostra Pasqua”.

LA PAROLA (Gv 6,32,35;48-58)

Il Padre mio vi dà il pane del cielo, quello vero; il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo. Allora gli dissero: “Signore, dacci sempre di questo pane”. Gesù rispose: “Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete”… Io sono il pane della vita… Io sono il pane vivo disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo… In verità, in verità vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna ed io lo risusciterò nell’ultimo giorno… chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me ed io in lui…chi mangia di me vivrà per me.

RIFERIMENTI NELLE SCRITTURE (Esodo16,13-15)

Al mattino vi era uno strato di rugiada intorno all’accampamento; poi lo strato di rugiada svanì ed ecco sulla superficie del deserto vi era una cosa minuta e granulosa, minuta come è la brina sulla terra. Gli Israeliti la videro e si dissero l’un l’altro: “Man hu”: che cos’è?”, perché non sapevano cosa fosse. Mosè disse loro: “È il pane che il Signore vi ha dato in cibo”. PISTE Riferimento alla Pasqua dell’Antico Testamento: L’agnello pasquale – mangiare l’agnello in un pasto di comunione – segnare con il sangue gli stipiti delle porte (cuore) - il passaggio di Dio liberatore - pronti a partire - in un memoriale perenne. L’agnello immolato vittorioso è Cristo Signore. La sua Pasqua (passaggio) è la sua morte e la

sua risurrezione, anticipata nella Santa Cena col dono del suo Corpo e del suo Sangue. Bisogna entrare nel flusso di questo mistero pasquale per essere suoi amici. Bisogna accogliere

il dono della sua vita per avere la vita e la vita eterna. “Chi mangia di me vivrà per me” Chi lo incontra, chi è immerso nel suo mistero pasquale, chi

mangia del suo Pane “vivrà per lui”. Questo “per” ha due specificazioni: una di causa, cioè Gesù sarà l’origine, la fonte e la causa

della sua vita; una di fine, cioè scopo della sua vita sarà essere per Gesù. Per Gesù amare, per Gesù donare, per Gesù servire, per Gesù vivere la comunione, per Gesù testimoniare.

Legame inscindibile tra: Pasqua, Pane, Corpo e Sangue, croce, morte e risurrezione. Fate questo in memoria di me: Ogni volta che mangiamo… annunziamo la sua morte e

proclamiamo la sua risurrezione Mangiare e avere vita – Rimanere - Vivere per lui Una vita da risorti IN COPPIA DAVANTI ALLA PAROLA

- Come ti coinvolge la Pasqua settimanale? È per te fare l’esperienza viva di Gesù? È immergere la tua vita nella sua? È vivere la festa della comunione e della fraternità?

- Cosa può significare per la tua vita la frase di Gesù “chi mangia di me vivrà per me?

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IMPEGNO Vogliamo vivere la Veglia Pasquale con impegno e gioia. La rinnovazione delle promesse battesimali quest’anno deve esprimere la nostra decisione di vivere la nostra vita. In questa Settimana Santa vogliamo accostarci insieme alla Parola che ha un particolare riferimento alla Pasqua (Esodo 12,1-14; Matteo 26,26-29; Mc. 14,22-25; Lc. 22,19-30; 1Cor, 11,21-25; Gv 6) ORIENTAMENTI “Fate questo in memoria di me: Ogni volta che mangiamo…annunziamo la sua morte e proclamiamo la sua risurrezione”. Secondo il NT, Gesù stesso istituisce il rito eucaristico, come memoriale dell’unico e perfetto sacrificio della croce. Non si tratta di una semplice evocazione mentale, né di una ripetizione, né di un’aggiunta, ma di una ripresentazione efficace, mediante un’azione simbolica, quella della cena (CA 638) Mangiare del Pane del Signore significa entrare in profonda comunione con lui (rimanere) e avere vita e vita piena. APPROFONDIMENTI

Sant’Agostino parlava del sonno agitato dei pagani, la notte precedente la Pasqua. Erano inquieti e allarmati a motivo degli incontri che avrebbero dovuto fare il giorno dopo. Infatti, il mattino seguente avrebbero incrociato per strada coloro che, durante la veglia pasquale, avrebbero ricevuto il battesimo e portavano in giro un volto splendente, trasfigurato dalla luce del Risorto. Per loro era una specie di apparizione sconvolgente. Qualcuno di loro – sempre stando alle informazioni fornite da S. Agostino – avrebbero in tal modo riconosciuto Cristo, convertiti da un certo volto inondato di luce. I primi cristiani portavano stampata in volto la notizia della risurrezione.

(AA. VV. Messaggi di Risurrezione, 99)

TRACCE Questo incontro vissuto nelle vicinanze della Pasqua può avere una risonanza particolare, sia per i misteri che si celebrano, sia perché è una Pasqua speciale della vita, ci si appresta a rifondare nella Veglia la propria professione di fede. In questo incontro bisognerà introdurre in maniera dettagliata tutto quello che sarà vissuto nella notte di Pasqua: la celebrazione della luce, la ricchezza e la bellezza della Parola, l’evento della risurrezione, l’acqua e la rinnovazione delle promesse battesimali, il Corpo e il Sangue del Signore. Nella notte di Pasqua saranno rinnovate in maniera solenne, davanti e insieme a tutta la comunità, le promesse battesimale. (da Muratore Il Sapore di una riscoperta)

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IL TEMPO DELL’IMPEGNO E

DELLA MISSIONE

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27 Catechesi Chi ci separerà dall’amore di Cristo L’ESSENZIALE

Misurare l’unità e la fedeltà della coppia alla luce del progetto iniziale della creazione e alla luce dell’amore di Cristo nella redenzione. L’amore di Cristo e l’amore per Cristo fondamento della vita coniugale.

LA PAROLA Genesi 2,18-25

E il Signore Dio disse: "Non è bene che l’uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile". Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di bestie selvatiche e tutti gli uccelli del cielo e li condusse all’uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l’uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nome. Così l’uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutte le bestie selvatiche, ma l’uomo non trovò un aiuto che gli fosse simile. Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull’uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto. Il Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta all’uomo, una donna e la condusse all’uomo. Allora l’uomo disse: "Questa volta essa è carne dalla mia carne e osso dalle mie ossa. La si chiamerà donna perché dall’uomo è stata tolta". Per questo l’uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne. Ora tutti e due erano nudi, l’uomo e sua moglie, ma non ne provavano vergogna.

RIFERIMENTO ALLE SCRITTURE

Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? Egli che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non donerà ogni cosa insieme con lui? Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio giustifica. Chi condannerà? Cristo Gesù, che è morto, anzi, che è risuscitato, sta alla destra di Dio e intercede per noi? Chi ci separerà dunque dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori per virtù di colui che ci ha amati. Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun’altra creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio, in Cristo Gesù, nostro Signore. (Romani 8, 31-39) "Non avete letto che il Creatore da principio li creò maschio e femmina e disse: Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola? Così che non sono più due, ma una carne sola. Quello dunque che Dio ha congiunto, l’uomo non lo separi" (Matteo 19, 4-6).

PISTE

Dio si coinvolge nella solitudine dell’uomo: “non è bene che l’uomo sia solo”. La prima coppia è realizzata perché Dio stesso ha spinto l’uno verso l’altra. Dio stesso è l’autore del matrimonio. la donna è il capolavoro donato da Dio all’uomo: la prima parola di Adamo è lo stupore. L’uomo lascia definitivamente il suo habitat e diventa una sola cosa con la donna in piena intimità e confidenza. L’amore non è un affare privato; la realizzazione più perfetta della comunione è la coppia: il sogno di Dio sulla terra. L’amore coniugale è sostenuto e arricchito dalla forza redentrice di Cristo: Cristo si è donato per renderci capaci di amare come Lui ama. Come niente e nessuno potrà separaci dall’amore di Cristo, così niente e nessuno ci separerà dalla persona che amiamo.

IN COPPIA DAVANTI ALLA PAROLA Stiamo prendendo sempre più coscienza che il nostro amore è frutto della sollecitudine di Dio?

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IMPEGNO

Rileggere e riscoprire il progetto di Dio che ha condotto i nostri passi all’incontro e proiettarlo al presente e al futuro.

ORIENTAMENTI

La prima comunione è quella che si istaura e si sviluppa tra i coniugi: in forza del patto di amore coniugale, l’uomo e la donna “non sono più due, ma una carne sola” e sono chiamati a crescere continuamente nella loro comunione attraverso la fedeltà quotidiana alla promessa matrimoniale del reciproco dono totale. Questa comunione coniugale affonda le sue radici nella naturale complementarietà che esiste tra l’uomo e la donna e si alimenta mediante la personale decisone degli sposi di condividere l’intero progetto di vita, ciò che hanno e ciò che sono. In Cristo Signore Dio assume questa esigenza umana, la conferma, la purifica e la eleva conducendola a perfezione col sacramento del matrimonio… Il dono dello Spirito è comandamento di vita per gli sposi cristiani, e insieme stimolante impulso affinché ogni giorno progrediscano verso una sempre più ricca unione tra loro a tutti i livelli – dei corpi, dei caratteri, dei cuori, delle intelligenze e delle volontà, delle anime -, rivelando così alla Chiesa e al mondo la nuova comunione d’amore, donata dalla grazia di Cristo (FC 19)

APPROFONDIMENTI

Una comunione indissolubile Familiaris consortio 20

TRACCE Lettera di Dio agli sposi La donna (l’uomo) che hai al fianco, è mia. Le ho voluto bene da sempre: ancor prima di te e ancor più di te: Per lei non ho esitato a dare la vita. Te la affido. La prenderai dalle mie mani e ne diventerai custode: Quando tu l’hai incontrata, l’hai trovata bella e te ne sei innamorato. Sono le mie mani che hanno plasmato la sua bellezza, è il mio cuore che ha messo dentro di lei la tenerezza e l’amore, è la mia sapienza che ha formato la sua sensibilità e la sua intelligenza e tutte le belle qualità che hai trovato in lei. Però non puoi limitarti a godere del suo fascino. Dovrai impegnarti a rispondere ai suo bisogni, ai suoi desideri. Ha bisogno di tante cose: ha bisogno di casa, di vestito, di serenità, di gioia, di equilibrio psichico, di rapporti umani, e di tenerezza, di piangere e di divertimento, di presenza umana e di dialogo, di relazioni sociali e familiari, di soddisfazioni nel lavoro e di tante altre cose. Ma dovrai renderti conto che ha bisogno soprattutto di Me e di tutto quello che aiuta e favorisce questo incontro con Me: la pace del cuore, la purezza di spirito, la preghiera, la Parola, il perdono, la speranza e la fiducia in Me, la mia vita. Sono io e non tu il principio, il fine, il destino di tutta la sua vita! La ameremo insieme. Io la amo da sempre: Tu hai cominciato ad amarla da qualche anno, da quando te ne sei innamorato. Sono io che ho messo nel tuo cuore l’amore per lei. Era il modo più bello per dirti: “Ecco, te la affido!”, e perché tu potessi godere della sua bellezza e delle sue qualità. Quando le dirai: “Prometto di esserti fedele sempre, di amarti e rispettarti per tutta la vita”, sarà come se mi rispondessi che sei contento di accoglierla nella tua vita e di prenderti cura di lei. Da quel momento saremo in due ad amarla. Anzi ti renderò capace di amarla “da Dio”, regalandoti un supplemento di amore che trasforma il tuo amore di creatura e lo rende capace di produrre le opere di Dio nella donna che ami. È il mio regalo di nozze: quello che si chiama la grazia del sacramento del matrimonio. Non ti lascerò mai solo in questa impresa. Saro sempre con te e farò di te lo strumento del mio amore, della mia tenerezza. Continuerò ad amare la mia creatura, che diventa tua sposa, attraverso i tuoi gesti di amore. (da “Prometto di esserti fedele sempre”)

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Piccola preghiera UN CUOR SOLO E UN’ANIMA SOLA G Spirito Santo, Spirito d’amore T Vieni e porta la nostra vita, su ali di aquila, sino al cuore di Dio. G Spirito Santo, Spirito di comunione e di reciprocità T vieni e riempi i nostri cuori con i tuoi santi doni. G Spirito Santo, Spirito di fermezza e di perseveranza T Vieni e rendi nuovi i gesti della nostra vita. INVITO Unico è il disegno di Dio dentro la storia: portare all’unità, fondare la comunione. In Genesi la vocazione della coppia: “i due diventeranno una sola cosa”; in Atti La vocazione della comunità cristiana e di ogni famiglia: “Avevano un cuor solo e un’anima sola”; nell’oggi della storia la nostra vocazione: Animati dallo Spirito Santo cammineremo insieme, mano nella mano, per dare ai nostri giorni i colori dell’armonia, dell’unità, della comunione, della perseveranza. PREGHIERA PRESIDENZIALE Infondi in noi, Signore, il tuo Spirito d’amore, e fa’ che vivano uniti in carità e concordia, quelli che hai unito con l’unico pane di vita. Per Cristo nostro Signore. Amen DAL SALMO Quanto sono amabili le tue dimore, Signore degli eserciti! L’anima mia languisce e brama gli atri del Signore. Il mio cuore e la mia carne esultano nel Dio vivente.

Anche il passero trova la casa, la rondine il nido, dove porre i suoi piccoli, presso i tuoi altari, Signore degli eserciti, mio re e mio Dio.

Beato chi abita la tua casa: sempre canta le tue lodi! Beato chi trova in te la sua forza e decide nel suo cuore il santo viaggio.

Per me un giorno nei tuoi atri è più che mille altrove, stare sulla soglia della casa del mio Dio è meglio che abitare nelle tende degli empi.

Poiché sole e scudo è il Signore Dio; il Signore concede grazia e gloria, non rifiuta il bene a chi cammina con rettitudine.

Signore degli eserciti, beato l’uomo che in te confida. PAROLA Atti 2,42-48; 4,32-35 PREGANDO LA PAROLA Erano assidui nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli Donaci, Signore, in ogni momento della nostra vita, il gusto e la sapienza della parola.

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Erano assidui nella frazione del pane e nelle preghiere Non ci sia giorno della nostra vita senza un incontro gioioso con te nella preghiera. Erano assidui nell’unione fraterna Abita, Signore, costantemente nei nostri cuori, nelle nostre case e nella nostra comunione. Spezzavano il pane a casa prendendo i pasti con letizia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo la simpatia di tutto il popolo. Dona ai nostri gesti quotidiani letizia e semplicità di cuore. Con grande forza rendevano testimonianza della risurrezione di Gesù e tutti essi godevano di grande simpatia. Facci, Signore, testimoni coerenti e impegnati del tuo amore. Nessuno tra loro era bisognoso Fa’ che i fratelli che bussano alla nostra casa e che incrociano la nostra vita abbiano la nostra accoglienza e la nostra dedizione. VANGELO Luca 13,18-20 PREGHIERA FINALE La nostra casa, Signore, sia salda perchè fondata su di Te che sei la Roccia, sia luminosa perchè illuminata da Te, che sei la Luce. sia serena perchè guardata da Te che sei la Gioia. sia silente perché governata da Te che sei la Pace, sia ospitale perché abitata da Te che sei l'Amore. Nessuno, Signore, venga nella nostra casa senza esservi accolto, vi pianga senza esservi consolato, se ne parta senza averti incontrato, vi ritorni senza trovarti nella preghiera, nell'amore e nella pace. Amen. BENEDIZIONE O Dio, origine e fonte della vita, che ci hai rigenerati nell’acqua con la potenza del tuo Spirito, ravviva in tutti la grazia del Battesimo ed effondi su di noi la tua benedizione; concedi a questi tuoi figli, che si inchinano davanti a te, di avere sempre un cuore libero e una fede ardente e di crescere nella comunione e nella carità. Per Cristo nostro Signore. Amen (cfr RM 108)

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28 Un solo corpo e un solo Spirito L’ESSENZIALE Scoprire il proprio posto nella Chiesa come membra vive del corpo di Cristo. Incominciare a dare il contributo di coppia alla vita e alla edificazione della comunità credente. LA PAROLA Efesini 4,1-13 Vi esorto dunque io, il prigioniero nel Signore, a comportarvi in maniera degna della vocazione che avete ricevuto, con ogni umiltà, mansuetudine e pazienza, sopportandovi a vicenda con amore, cercando di conservare l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace. Un solo corpo, un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, agisce per mezzo di tutti ed è presente in tutti. A ciascuno di noi, tuttavia, è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo. È lui che ha stabilito alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e maestri, per rendere idonei i fratelli a compiere il ministero, al fine di edificare il corpo di Cristo, finché arriviamo tutti all’unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomo perfetto, nella misura che conviene alla piena maturità di Cristo. RIFERIMENTI ALLA SCRITTURA

Vi prenderò dalle genti, vi radunerò da ogni terra e vi condurrò sul vostro suolo. Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; io vi purificherò da tutte le vostre sozzure e da tutti i vostri idoli; vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo i miei statuti e vi farò osservare e mettere in pratica le mie leggi. Abiterete nella terra che io diedi ai vostri padri; voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio (Ez. 36 24-28). PISTE

È lo Spirito che fonda la comunione coniugale (porrò il mio Spirito dentro di voi) L’unità è la vocazione della famiglia La paternità di Dio è il fondamento della comunione coniugale. La famiglia cristiana come chiesa domestica

Per la grazia del battesimo, della cresima, dell’eucaristia e del sacramento del matrimonio, vissuta in una concreta esperienza di fede e di carità, la famiglia cristiana si pone come segno e riflesso dell’Amore trinitario e come attuazione originale e immagine della Chiesa tanto da meritare il nome di “chiesa domestica” o “piccola chiesa”. (CdA 1071)

La partecipazione della famiglia alla vita e alla missione della chiesa Comunità credente ed evangelizzata (approfondimenti A) Da comunità credente a comunità evangelizzante (approfondimenti B) Servire nella carità IMPEGNO Proveremo a capire meglio quale potrà essere il nostro contributo concreto alla nostra comunità parrocchiale.

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ORIENTAMENTI Si deve dire che l’essenza e i compiti della famiglia sono ultimativamente definiti dall’amore. Per questo la famiglia riceve la missione di custodire, rivelare e comunicare l’amore, quale riflesso vivo e reale partecipazione dell’amore di Dio per l’umanità e dell’amore di Cristo Signore per la chiesa sua sposa. La formazione di una comunità di persone Il servizio alla vita La partecipazione allo sviluppo della società La partecipazione alla vita e alla missione della chiesa. La famiglia, fondata e vivificata dall’amore, è una comunità di persone: dell’uomo e della donna sposi, dei genitori e dei figli, dei parenti. Suo primo compito è di vivere fedelmente la realtà della comunione nell’impegno costante di sviluppare un’autentica comunità di persone. Il principio interiore, la forza permanente e la meta ultima di tale compito è l’amore: come, senza l’amore, la famiglia non è una comunità di persone, così senza l’amore, la famiglia non può vivere, crescere e perfezionarsi come comunità di persone. (FC 17-18) APPROFONDIMENTI A) Ciò significa che nella propria vita matrimoniale e familiare occorrerà lasciare spazio prima di tutto ad una continua educazione della propria fede, che passa attraverso la catechesi, l’istruzione religiosa, l’aiuto reciproco nel leggere il senso e gli eventi della vita alla luce del Vangelo: solo a questa condizione, la famiglia, come la chiesa può dirsi comunità di credenti. B) Da comunità credente ed evangelizzata, la famiglia cristiana dovrà divenire una comunità che evangelizza e testimonia il Vangelo. Tale azione evangelizzatrice si realizza in primo luogo vivendo giorno dopo giorno il mistero dell’amore coniugale come amore totale, fedele, definitivo e datore di vita, in secondo luogo attraverso l’educazione cristiana dei figli, con un insegnamento fatto non solo di parole ma innanzitutto di vita concreta nella quotidianità di scelte e di gesti, e infine attraverso il contributo dato alla comunità cristiana per la formazione dei coniugi, dei fidanzati, dei ragazzi e degli adolescenti. (ICVM 222) TRACCE Che bella coppia formano due credenti che condividono la stessa speranza, lo stesso ideale, lo stesso modo di vivere, lo stesso atteggiamento di servizio! Ambedue fratelli e servi dello stesso Signore, senza la minima divisione nella carne e nello spirito, insieme pregano, insieme s’inginocchiano e insieme fanno digiuno. S’istruiscono l’un l’altro, si esortano l’un l’altro, si sostengono a vicenda. Stanno insieme nella santa assemblea, insieme alla mensa del Signore, insieme nella prova, insieme nella persecuzione, insieme nella gioia. Non c’è pericolo che si nascondano qualcosa l’un l’altro, che si evitino l’un l’altro, che l’uno all’altro siano di peso. Volentieri essi fanno visita ai malati e assistono i bisognosi. Fanno l’elemosina senza malavoglia, partecipano al sacrificio senza fretta, assolvono ogni giorno ai loro impegni, senza sosta. Ignorano i segni di croce furtivi, rendono grazie senza alcuna reticenza, si benedicono senza vergogna nella voce. Salmi ed inni essi recitano a voci alternate e fanno a gara chi meglio canta le lodi al suo Dio. Vedendo e sentendo questo, Cristo gioisce e ai due sposi manda la sua pace. Là dove sono i due, ivi è anche Cristo. (Tertulliano)

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INTERAZIONE DI COPPIA - Come viviamo e come rafforziamo la nostra vocazione all’unità e alla comunione? - Viviamo dentro la comunità parrocchiale? Conosciamo la vita della parrocchia e i relativi percorsi di comunione? - Come possiamo essere presenza attiva e come possiamo vivere la partecipazione alla vita della Chiesa? - Rientra tra le scelte della nostra vita matrimoniale la possibilità di incontri formativi con altre coppie che vivono le stesse situazioni? - Quale testimonianza possiamo dare ora nella direzione dell’unità fondata sulla fede?

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SPIGOLATURE SULLA COPPIA AMARE È Amare è, con tutte le forze, volere il bene dell’altro, anche prima del tuo, e fare di tutto perché l’amato cresca, e poi sbocci e fiorisca, diventando ogni giorno l’uomo o la donna che deve essere e non quello che tu vuoi modellare ad immagine dei tuoi sogni. Amare è offrirti all’altro, anche se questi ad un certo momento si rifiuta; ed è supremo amore aspettare, ed è supremo amore tendere la mano e fare il primo passo, ed è supremo amore perdonare. Amare è credere nell’altro e dargli fiducia, credere nelle sue forze nascoste, nella vita che ha in sé; è decidere da uomo e donna ragionevoli di avviarsi coraggiosamente per il viaggio del tempo, non per cento giorni, per mille e neppure per diecimila, ma per il pellegrinaggio che non finirà, perché è un pellegrinaggio che durerà SEMPRE. Amare è accettare il soffrire, di morire a se stessi per vivere e far vivere, perché: chi può dimenticarsi per un altro senza soffrire? E chi può rinunciare a vivere per se stesso Senza che muoia qualcosa di lui? Amare, infine, è tutto questo e molte altre cose ancora, perché amare è aprirsi all’Amore infinito, è lasciarsi amare, è permettere a Dio di amare quello che, liberamente, decidi di amare. (Marelli Dio li creò e li benedisse, 75)

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29 CHIAMATI ALL’UNITÀ CANTO G Spirito Santo, Spirito di sapienza e di intelletto T Vieni e porta i nostri cuori alla comunione e all’unità. G Spirito Santo, Spirito di consiglio e di fortezza T Vieni e giuda i nostri passi nella concordia e nella pace. G Spirito Santo, Spirito di scienza e di pietà e del santo timor di Dio T Vieni e donaci di immergere la nostra vita nel cuore di Dio. INVITO “Che siano una sola cosa, come noi”. Questa è la preghiera di Gesù per i suoi discepoli; questa è la consacrazione dello Spirito su ogni coppia; questa è la dimensione costitutiva della Chiesa. Oggi siamo invitati a leggerci nel tessuto connettivo della Chiesa, corpo di Cristo. Nella Chiesa abbiamo un posto, nel corpo di Cristo siamo chiamati a generare continuamente la comunione e a diventarne segno nella storia. PREGHIERA PRESIDENZIALE Concedi, Dio onnipotente e misericordioso, che lo Spirito Santo venga ad abitare in noi e ci faccia testimoni credibili di unità e di comunione. Per Cristo nostro Signore. Amen DAL SALMO 121 Alzo gli occhi verso i monti: da dove mi verrà l’aiuto? Il mio aiuto viene dal Signore, che ha fatto cielo e terra.

Non lascerà vacillare il tuo piede, non si addormenterà il tuo custode. Non si addormenterà, non prenderà sonno, il custode d’Israele.

Il Signore è il tuo custode, il Signore è come ombra che ti copre, e sta alla tua destra.

Di giorno non ti colpirà il sole, né la luna di notte. Il Signore ti proteggerà da ogni male, egli proteggerà la tua vita.

Il Signore veglierà su di te, quando esci e quando entri, da ora e per sempre.

Il Signore è il tuo custode, il Signore è come ombra che ti copre, e sta alla tua destra.

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INTRODUZIONE ALLA PAROLA PAROLA Filippesi 1, 3-10 Ringrazio il mio Dio ogni volta ch’io mi ricordo di voi, pregando sempre con gioia per voi in ogni mia preghiera, a motivo della vostra cooperazione alla diffusione del vangelo dal primo giorno fino al presente, e sono persuaso che colui che ha iniziato in voi questa opera buona, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù. È giusto, del resto, che io pensi questo di tutti voi, perché vi porto nel cuore, voi che siete tutti partecipi della grazia che mi è stata concessa sia nelle catene, sia nella difesa e nel consolidamento del vangelo. Infatti Dio mi è testimonio del profondo affetto che ho per tutti voi nell’amore di Cristo Gesù. E perciò prego che la vostra carità si arricchisca sempre più in conoscenza e in ogni genere di discernimento, perché possiate distinguere sempre il meglio ed essere integri e irreprensibili per il giorno di Cristo. RIPERCORRENDO LA PAROLA PREGANDO LA PAROLA Ringrazio il mio Dio ogni volta ch’io mi ricordo di voi, pregando sempre con gioia per voi in ogni mia preghiera. Facci essere Signore l’uno per l’altra, sempre. Sono persuaso che colui che ha iniziato in voi questa opera buona, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù. Riempiamo il nostro cuore di gratitudine per la benevolenza con cui accompagni il nostro cammino e porterai a compimento il nostro amore. È giusto, del resto, che io pensi questo di tutti voi, perché vi porto nel cuore, Infatti Dio mi è testimonio del profondo affetto che ho per tutti voi nell’amore di Cristo Gesù. Donaci, nel tuo nome, di nutrire sempre l’uno per l’altra profondo affetto, grande stima e accoglienza generosa. E perciò prego che la vostra carità si arricchisca sempre più in conoscenza e in ogni genere di discernimento, perché possiate distinguere sempre il meglio. Donaci in ogni momento il gusto della ricerca e la capacità di scegliere per la nostra vita di coppia sempre il meglio. CANTO INTRODUZIONE AL VANGELO

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ACCLAMAZIONE AL VANGELO VANGELO Giovanni 17, 9-11.20-23 Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che mi hai dato, perché sono tuoi. Tutte le cose mie sono tue e tutte le cose tue sono mie, e io sono glorificato in loro. Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato, perché siano una cosa sola, come noi. Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me; perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato. E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano come noi una cosa sola. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo sappia che tu mi hai mandato e li hai amati come hai amato me. OMELIA INVOCAZIONI Rit. Donaci, Santa Trinità, la gioia del tuo amore 1° coppia Alla sorgente della famiglia che vogliamo costruire

c’è il nostro amore di uomo e di donna, ma alla sorgente di questa sorgente c’è il tuo amore o Dio, il tuo amore di Padre, Figlio e Spirito Santo. Rit.

2° coppia Il tuo amore crea, fonda, ispira e santifica

ogni amore umano; il tuo amore lo rinnova quotidianamente, lo rende nobile, sincero, generoso, puro, indistruttibile. Rit

3° coppia Noi ti preghiamo

che il tuo amore alimenti sempre il nostro amore, che la tua luce illumini ogni nostro momento di vita, che la tua bontà ispiri i nostri sentimenti, che la tua armonia modelli ogni nostro incontro, perché siamo amore l’uno per l’altra e la nostra vita di coppia sia sempre nuova, originale, fedele. Rit.

4° coppia Di fronte ai nostri difetti aiutaci a non essere duri l’uno con l’altra;

fa’ al contrario che la tua misericordia ispiri la nostra misericordia,

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perché sappiamo correggerci e salvarci l’uno con l’altra con quello stesso amore col quale tu ci hai amati e ci ami ogni giorno. Rit (La gioia di amarsi - a cura di C. Rocchetta)

PREGHIERA FINALE Santa Maria, Madre di Dio, conservami un cuore di fanciullo, puro e limpido come sorgente. Ottienimi un cuore semplice, che non si ripieghi sulle proprie tristezze; un cuore generoso nel donarsi, pieno di tenera compassione; un cuore fedele e aperto, che non dimentichi alcun bene, e non serbi rancore di alcun male. Creami un cuore dolce e umile, che ami senza esigere di essere riamato, contento di scomparire in altri cuori sacrificandosi davanti al tuo Figlio divino. Un cuore grande e indomabile: che nessuna ingratitudine lo possa chiudere, e nessuna indifferenza stancare. Un cuore tormentato dalla gloria di Gesù Cristo, ferito dal suo amore, con piaga che non rimargini se non in cielo. Amen. (L. de Grandmaison) BENEDIZIONE O Dio che fin dagli inizi della creazione hai voluto l’unità fra l’uomo e la donna, rafforza i propositi di comunione e di fedeltà di questi tuoi figli e benedicili. E fa’ che fin da ora siano testimoni, davanti agli uomini del tuo amore e della tua pace. (cfr Rito del matrimonio II)

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30 Il giorno del Signore ESSENZIALE

Attorno a Cristo Eucaristia la Chiesa cresce come popolo e famiglia di Dio. Nel mistero eucaristico la coppia-famiglia scopre e riscopre il continuo mistero della sua comunione, della sua vera identità, della sua vocazione. Tra la famiglia “piccola chiesa domestica” e la comunità parrocchiale, fatta e resa visibile dall’Eucaristia domenicale, c’è relazione, specchio e molteplicità di similitudini.

LA PAROLA (Gv 20,19-24) o ( Lc 22,7-20)

La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: "Pace a voi!". Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: "Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi". Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: "Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi". Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù.

RIFERIMENTI NELLE SCRITTURE

Ricordati del giorno di sabato per santificarlo: sei giorni faticherai e farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: tu non farai alcun lavoro, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo schiavo, né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso di te. Perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare e quanto è in essi, ma si è riposato il giorno settimo. Perciò il Signore ha benedetto il giorno di sabato e lo ha dichiarato sacro. Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che ti dà il Signore, tuo Dio (Esodo 20,8-12).

PISTE

C’è una analogia tra le varie parti della Messa e la vita di famiglia: Il convenire: persone diverse, da luoghi diversi con-veniamo insieme rispondendo a Dio che ci chiama

all’unità. Anche la vita familiare è un vivere insieme un progetto di comunione e di amore. L’accoglienza e il perdono: il primo passo dell’Eucaristia è chiedere perdono a Dio e chiederci perdono

gli uni gli altri. Il luogo originario in cui si esercita il perdono è la famiglia. Il dono della Parola: Dio si rivela nella Parola. Lo scopo della Parola è incontrarsi. L’amore passa

attraverso la comunicazione, il dialogo l’incontro. La presentazione delle offerte: portiamo sull’altare il frutto della terra e del nostro lavoro; le nostre

fatiche, conquiste e speranze. La consacrazione: se nella famiglia offriamo il nostro amore a Dio e agli altri, il Padre accoglie e

consacra il nostro dono, e ci dona il suo Figlio Gesù. L’amore fra gli sposi consacrato dal sacramento del matrimonio diventa la presenza di Dio sulla terra.

La comunione: l’Eucaristia crea unità d’amore tra Dio e l’uomo. Gesù si consegna attraverso il segno del corpo e del sangue. L’Eucaristia crea l’unità di amore tra Dio e noi, fa di due una sola cosa. Nel reciproco donarsi dei coniugi fiorisce l’unità dei due “in una sola carne” e sboccia la vita.

La missione: ogni Messa è un invito alla missione, ci è affidato di vivere, incarnare e testimoniare l’Amore.

IN COPPIA DAVANTI ALLA PAROLA Coinvolgiamo la nostra vita di coppia e celebriamo il nostro amore mentre viviamo la Messa?

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IMPEGNO Proveremo ad attingere e rafforzare in ogni Eucaristia lo stile dell’accoglienza, del perdono, dell’offerta, della comunione e della missione.

ORIENTAMENTI

L’Eucaristia è la fonte stessa del matrimonio cristiano. Il sacrificio eucaristico, infatti, ripresenta l’alleanza d’amore di Cristo con la chiesa, in quanto sigillata con il sangue della sua croce. È in questo sacrificio della nuova ed eterna alleanza che i coniugi cristiani trovano la radice dalla quale scaturisce, è interiormente plasmata e continuamente vivificata la loro alleanza coniugale. In quanto ripresentazione del sacrificio di amore di Cristo per la chiesa, l’eucaristia è sorgente di carità. E nel dono eucaristico della carità la famiglia cristiana trova il fondamento e l’anima della comunione e della sua missione: il pane eucaristico fa dei diversi membri della comunità familiare un unico corpo, rivelazione e partecipazione della più ampia unità della chiesa; la partecipazione poi al corpo dato e al sangue versato di Cristo diventa inesauribile sorgente del dinamismo missionario ed apostolico della famiglia cristiana (FC 57).

APPROFONDIMENTI Tornati nelle nostre case, prepariamo due tavole: una per il cibo del corpo, l'altra per il cibo della Sacra Scrittura. Il marito ripeta quel che è stato detto nella santa assemblea, la moglie si istruisca, i figli ascoltino. Ognuno di voi faccia della sua casa una chiesa. Non siete forse responsabili della salvezza dei vostri figli? Non dovrete forse un giorno renderne conto? Come noi, i pastori, renderemo conto delle vostre anime, così i padri di famiglia dovranno rispondere davanti a Dio di tutte le persone della loro casa. (san Giovanni Crisostomo) TRACCE

L’Eucaristia è la sorgente dell’amore L’amore nel cuore dell’uomo è un dono, prima che una conquista o un impegno. E nell’esperienza dell’innamoramento autentico, tutto parla di un “dono” più grande delle nostre attese e delle nostre capacità. Questa sorgente dell’amore non è né sconosciuta né astratta. Ha un nome e un volto preciso: è quello di Dio. L’amore non nasce dal cuore dell’uomo ma dal cuore di Dio. Gesù, Dio fatto uomo, è la vera sorgente dell’amore: anche dell’amore coniugale. La Messa è la sorgente dell’amore, è il luogo dell’incontro con il nostro amico e salvatore.

L’eucaristia plasma l’amore coniugale Plasmare significa modellare Nell’Eucaristia incontriamo Cristo che ci modella nelle nostre capacità di amare. Con la sua parola e la sua grazia ci educa ad amare con lo “stile” di Dio e quindi a vivere l’amore come “dono”: dono di sé, fino al dono totale della vita.

L’Eucaristia vivifica l’amore coniugale Anche l’amore umano è soggetto ai limiti e alle fragilità umane. Anch’esso viene segnato dall’egoismo, dalle difficoltà a donarsi e a sacrificarsi per l’altro. Anch’esso viene indebolito dalle divisioni, dalle contrapposizioni, dai compromessi. Nell’Eucaristia Gesù si mette a servizio dell’amore coniugale per vivificarlo costantemente. Così dall’Eucaristia si delineano le caratteristiche fondamentali dell’amore, anche coniugale: lo spirito di sacrificio, il dono, la gratuità, la solidarietà.

L’Eucaristia apre il cuore all’amore (Cfr. Marelli Dio li creò e li benedisse 158-159)

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Piccola preghiera Ti adoro – ti ringrazio – ti amo Se è possibile, bisognerà vivere questa preghiera, davanti a Gesù eucaristia insieme come coppia. I brani della Parola faranno riferimento a Dio che vogliamo adorare, ringraziare e amare, sapendo che è l’unico Signore della nostra vita personale e relazionale. Le preghiere invece, dopo una giusta espressione verso Dio, diventeranno preghiera per la persona che amiamo, ringraziamo e adoriamo. Non stupisca che utilizziamo le parole più alte che attribuiamo a Dio, per parlare della nostra realtà di coppia. L’amore è sempre divino. 1 TI ADORO La Parola Entrati nella casa videro il bambino con Maria sua madre e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. (Matteo 2,11) Gesù seppe che l’avevano cacciato fuori, e incontratolo gli disse: “Tu credi nel Figlio dell’uomo?”. Egli rispose: “ E chi è, Signore, perché io creda in lui?”. Gli disse Gesù: “Tu l’hai visto: colui che parla con te è proprio lui”. Ed egli disse: “Io credo Signore!”. E gli si prostrò innanzi. (Gv 9,35-38) La preghiera Ti adoro mio Dio, Ti amo con tutto il cuore, Ti ringrazio di avermi creato e fatto cristiano….

La reciprocità (È bene che la preghiera seguente sia detta prima dal fidanzato e poi dalla fidanzata cambiando il femminile in maschile) Concedimi Signore di dire alla persona che amo la parola che solo a te si conviene: “Ti adoro amata mia”.

Metti sulla mia bocca, Signore, le parole dell’amore e affina sempre il mio dono, perché possa dirle: “Tu sei il bene più grande che Dio ha messo sulla mia strada Voglio amarti come Dio ti ama, voglio amarti come si ama Dio”.

Dona, Signore, alla nostra coppia il dono dell’unità e della pienezza dell’amore. Donaci di essere una sola cosa come Tu sei uno col Padre, e come ci hai promesso: “Tu in me ed io in loro” perché siamo “perfetti nell’unità”.

2 TI RINGRAZIO La Parola Lc 16,11-19 La preghiera Sei Tu, Signore che mi hai creato

E mi hai intessuto nel grembo di mia madre. Ti lodo perché mi hai fatto come un prodigio Sono stupende le tue opere, tu mi conosci fino in fondo. (Salmo 138)

Signore, ti ringraziamo perché ci hai pensato insieme sin dall’eternità Ci hai custoditi l’uno per l’altra sin dalla giovinezza e ci hai affidati l’uno altra. È così che vogliamo accoglierci: come un tuo dono, un prodigio del tuo amore che ci rinnova e ci stupisce ogni giorno di più.

La reciprocità (È bene che la preghiera seguente sia detta prima dal fidanzato e poi dalla fidanzata cambiando il femminile in maschile) Dinanzi alla tua divina presenza e col cuore colmo di gratitudine voglio dire alla mia donna: Ti ringrazio, amore mio. Ti ringrazio perchè fin da quando mi sveglio so di non essere solo, so che il Signore ti ha posto al mio fianco e la tua compagnia è dolce e amabile.

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Ti ringrazio per il tuo amore puro e sincero, per le tue tenerezze e le tue premure, attraverso questi doni hai colmato i miei vuoti di amore hai cancellato quelle solitudini profonde che spesso mi assalivano.

Grazie perchè mi hai fatto comprendere che la nostra gioia è piena quando insieme viviamo della presenza del Signore.

Grazie per l’esperienza che mi fai vivere ogni giorno: perché mi aiuti, mi accetti, mi ami, mi consoli e mi sostieni nelle difficoltà.

Grazie per lo stupore che mi fai vivere ogni giorno quando scopro la tua profonda sensibilità e la tua instancabile generosità nel tuo venirmi incontro e nel camminarmi accanto.

Non finirò mai di ringraziarti perché sei sempre così rispettosa dei miei tempi, dei miei silenzi, dei miei desideri, tu mi sei accanto con la tua freschezza, la tua gioia, la tua semplicità… con il tuo animo grande desideroso di amore.

Ti ringrazio perchè è attraverso te che io posso vedere il Signore, sei tu la teca della mia adorazione eucaristica, è attraverso di te che lo Spirito Santo mi parla. Ed è solo con te che posso realizzare la mia vocazione alla santità. (Cfr Rocchetta Elogio del litigio di coppia 2004) 3 TI AMO La Parola 1Cor. 13, 1- 8a La preghiera Ti amo Signore, mia forza, Signore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore;

mio Dio, mia rupe, in cui trovo riparo; mio scudo e baluardo, mia potente salvezza. (Salmo 17)

Il soffio della tua tenerezza amante ci sospinga a riscoprirci ogni mattina con sempre nuovo incanto per essere tenerezza l’uno per l’altro per sempre.

La reciprocità (È bene che la preghiera seguente sia detta prima dal fidanzato e poi dalla fidanzata cambiando il femminile in maschile) Signore l’amore è paziente. Donami la pazienza che sa affrontare con generosità un giorno dopo l’altro. Signore l’amore è benigno. Aiutami a volere sempre il suo bene prima del mio.

Signore l’amore non è invidioso. Insegnami a gioire di ogni suo successo. Signore, l’amore non si vanta. Ricordami sempre di non rinfacciare mai ciò che faccio per lei.

Signore, l’amore non si gonfia. Concedimi il coraggio di dire “ho sbagliato”. Signore l’amore non manca di rispetto. Fa’ che io possa vedere nel suo volto il tuo volto.

(insieme) Signore, l’amore non cerca il proprio interesse. Soffia nella nostra vita il vento della gratuità. Signore, l’amore non si adira. Allontana i gesti e le parole che feriscono.

Signore, l’amore non tiene conto del male ricevuto. Riconciliaci nel perdono che dimentica i torti. Signore, l’amore non gode dell’ingiustizia. Apri il nostro cuore ai bisogni di chi ci sta accanto.

Signore, l’amore si compiace della verità. Guida i nostri passi verso di te che sei via, verità e vita. Signore l’amore tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. Aiutaci a coprire d’amore tutti i giorni che vivremo insieme.

Aiutaci a credere che l’amore sposta le montagne. Aiutaci a sperare nell’amore oltre ogni speranza. (Marelli Dio li creò e li benedisse 74)

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31 La presenza dello Spirito nel matrimonio ESSENZIALE

Animare la vita personale e di coppia con la consapevolezza della presenza dello Spirito Santo: “guida e norma di vita per la famiglia”.

PAROLA

Gesù levatosi in piedi esclamò ad alta voce: "Chi ha sete venga a me e beva, chi crede in me. Come dice la Scrittura: fiumi di acqua viva sgorgheranno dal suo seno". Questo egli disse riferendosi allo Spirito che avrebbero ricevuto i credenti in lui (Gv 7,37-39).

L’angelo le disse: Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine". Allora Maria disse all’angelo: "Come è possibile? Non conosco uomo". Le rispose l’angelo: "Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio (Luca 1,30-35). RIFERIMENTI NELLE SCRITTURE

Uomini di Giudea, e voi tutti che vi trovate a Gerusalemme, vi sia ben noto questo e fate attenzione alle mie parole: Questi uomini non sono ubriachi come voi sospettate, essendo appena le nove del mattino. Accade invece quello che predisse il profeta Gioele: Negli ultimi giorni, dice il Signore, Io effonderò il mio Spirito sopra ogni persona; i vostri figli e le vostre figlie profeteranno, i vostri giovani avranno visioni e i vostri anziani faranno dei sogni. E anche sui miei servi e sulle mie serve in quei giorni effonderò il mio Spirito ed essi profeteranno.

PISTE

Nell’annunzio a Maria e a Giuseppe (Mt 1,20) (Lc 1,35) Lo Spirito in Maria, nella Chiesa, nel credente, nella coppia

Nel battesimo di Gesù (Mc 1, 9-11) Fondamento battesimale e unità dei sacramenti dell’iniziazione cristiana

Nella sinagoga di Nazaret (Lc 4,16-21) Consacrati per la missione e per il Vangelo

Nella promessa del Consolatore (Gv 14,26) (15, 26-27) (16,12-14) Lo Spirito compagnia perenne e memoria viva della fede

Dono del Crocifisso-Risorto ( 19,30) (Gv 20,21-23) Ricevere, accogliere lo Spirito

Effuso sugli Apostoli a Pentecoste (Atti 2,1-11) Resi intrepidi testimoni

Portatore dei sette doni (Isaia 11,1-4) Sapienza – intelletto – consiglio – fortezza – scienza – pietà e timor di Dio

Fondamento di ogni carisma (1Cor 12,3-6) “Vi sono diversità di carismi, ma uno solo è lo Spirito”

Legame di unità (1Cor 12,7) A ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per l’utilità comune.

I frutti dello Spirito (Gal 5, 22) Amore - gioia - pace - benevolenza - bontà - fedeltà - mitezza - pazienza - dominio di sè

Per il cammino (Atti 1,8) “Avrete forza dallo Spirito Santo e mi sarete testimoni” Se pertanto viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito” (Gal 5,25)

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IMPEGNO

Riscopriamo insieme la bellezza, la fragranza, il fuoco e l’amore dello Spirito Santo nella nostra vita di coppia. ORIENTAMENTI

La vita cristiana trova la sua legge non in un codice scritto, ma nell’azione personale dello Spirito Santo che anima e guida il cristiano, cioè nella legge dello Spirito che dà vita in Cristo: “L’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito che ci è stato dato”. Ciò ha valore anche per la coppia e per la famiglia cristiana: loro guida e norma è lo Spirito di Gesù, diffuso nei cuori con la celebrazione del sacramento del matrimonio. In continuità col battesimo nell’acqua e nello Spirito, il matrimonio ripropone la legge evangelica dell’amore e col dono dello Spirito la incide più a fondo nel cuore dei coniugi cristiani: il loro amore, purificato e salvato, è frutto dello Spirito, che agisce nel cuore dei credenti, e si pone, nello stesso tempo, come il comandamento fondamentale della vita morale richiesta alla loro libertà responsabile. (FC 63). APPROFONDIMENTI

Nei luoghi dove già esiste la consuetudine, o altrove con il permesso dell’Ordinario, si può fare l’imposizione del velo sugli sposi (velazione), segno della comunione di vita che lo Spirito, avvolgendoli con la sua ombra, dona loro di vivere. Insieme, genitori e/o testimoni, terranno disteso il “velo sponsale” (bianco, con eventuale appropriato e sobrio ornamento) sul capo di entrambi gli sposi per tutta la durata della preghiera di benedizione (Rito del matrimonio 84). TRACCE Siete venuti perché la vostra decisione riceva il sigillo dello Spirito Santo sorgente inesauribile dell’amore fedele e inesauribile (Rito del matrimonio 66). Scenda la ricchezza delle tue benedizioni, e la forza del tuo Spirito infiammi dall’alto i loro cuori (Rito del matrimonio 87). Segnati dal fuoco vivo del tuo Spirito diventino vangelo vivo tra gli uomini…siano guide sagge e forti dei figli…(Rito del matrimonio 88) Effondi su questi sposi lo Spirito del tuo amore perché diventino un cuor solo e un’anima sola, nulla li separi, nulla li affligga (Rito del matrimonio 81).

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INTERAZIONE DI COPPIA

IN COPPIA DAVANTI ALLA PAROLA Molto abbastanza poco niente

Abbiamo pensato allo Spirito Santo come sigillo della nostra unione e sorgente inesauribile del nostro amore? [ ] [ ] [ ] [ ] Viviamo in coppia i doni dello Spirito Santo? [ ] [ ] [ ] [ ] Nella mia vita c’è il frutto dello Spirito Amore [ ] [ ] [ ] [ ] Gioia [ ] [ ] [ ] [ ] Pace [ ] [ ] [ ] [ ] Benevolenza [ ] [ ] [ ] [ ] Bontà [ ] [ ] [ ] [ ] Fedeltà [ ] [ ] [ ] [ ] Mitezza [ ] [ ] [ ] [ ] Pazienza [ ] [ ] [ ] [ ] Dominio di sé [ ] [ ] [ ] [ ] Nella certezza di essere abitati dallo Spirito abbiamo raggiunto la consapevolezza dell’amore coniugale cristiano: libero, casto, totale, uno, fedele, indissolubile, fecondo, sacramentale? [ ] [ ] [ ] [ ]

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SPIGOLATURE SULL’AMORE IL MATRIMONIO L’amore coniugale cristiano è libero, casto, totale, uno, fedele, indissolubile, fecondo, sacramentale. La libertà del consenso è assolutamente necessaria, poiché l’uomo e la donna si donano come persone. La castità coniugale significa che si tratta di amore oblativo, disinteressato, di un impegno a vivre insieme e a dedicarsi l’uno al bene dell’altro, senza calcoli egoistici. La totalità consiste nel fatto che l’amore di coppia coinvolge tutta la persona, spirito e corpo… Mira ad un’unità profondamente personale, che al di là dell’unione in una sola carne, conduce a non fare che un cuor solo e un’anima sola. L’unità implica che l’amore coniugale sia rigorosamente riservato alla coppia. “I due saranno una sola carne”, uno in due. La fedeltà è dire all’altro, concretamente con i fatti: “Tu mi basti” e quindi riconoscere al massimo il suo valore. L’indissolubilità prolunga l’esigenza di unità e fedeltà. Non si tratta di una durata semplicemente temporale, ma di un rapporto qualitativamente diverso di donazione incondizionata, fuori della logica individualistica del proprio interesse immediato. La fecondità indica la disponibilità a una possibile paternità e maternità; inoltre, al di là dei figli, esige apertura alla società e alla Chiesa. Anche l’amore più esclusivo come quello di coppia, si ritrova in definitiva ad essere universale; si rivolge a Dio e con Dio abbraccia tutta l’umanità, a cominciare dai propri figli. Per questo non rimane un affare privato; si integra nella società e nella Chiesa; si fa riconoscere pubblicamente e assume forma istituzionale. La sacramentalità attesta che l’amore coniugale è reso possibile ed elevato a livello di carità dalla partecipazione alla donazione pasquale di Cristo. L’amore coniugale lo si costruisce giorno per giorno. Non si resta fedeli, ma lo si diventa continuamente. ( Dal Catechismo degli adulti La verità vi farà liberi 504)

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32 AVVINTI DALLO SPIRITO CANTO G Vieni, o Spirito creatore, visita le nostre menti, riempi della tua grazia i cuori che hai creato. T O dolce consolatore, dono del Padre altissimo, acqua viva, fuoco, amore, santo crisma dell’anima. G Dito della mano di Dio, promesso dal Salvatore, irradia i tuoi sette doni, suscita in noi la parola T Sii luce all’intelletto, fiamma ardente nel cuore; sana le nostre ferite col balsamo del tuo amore. G Difendici dal nemico, reca in dono la pace, la tua guida invincibile ci preservi dal male. T Luce d’eterna sapienza, svelaci il grande mistero di Dio Padre e del Figlio uniti in un solo amore. Amen INVITO Oggi dobbiamo sentirci nel Cenacolo con gli Apostoli e la Madonna, riuniti nella preghiera per invocare su di noi la pienezza dello Spirito Santo. Siamo chiamati ad aprire il nostro cuore e a lasciarci invadere totalmente da questo vento che si abbatte gagliardo e “riempie tutta la casa”. La Cresima è il sacramento che ci dona lo Spirito Santo e ci fa cristiani perfetti: è la nostra Pentecoste. Siamo chiamati a camminare secondo lo Spirito nella comunione, nella fedeltà, nella gioia e nella testimonianza. In ogni momento della nostra vita di coppia, specialmente nei momenti del discernimento e delle decisioni ripetiamo con insistenza: Vieni, illuminaci, riempici, usaci, guidaci, aiutaci. PREGHIERA PRESIDENZIALE Il Paraclito che procede da te, illumini, Signore, il nostro spirito, e, secondo la promessa del tuo Figlio, ci guidi alla piena conoscenza di tutta la verità e alla pienezza del tuo amore. Per Cristo nostro Signore. Amen DAL SALMO 33 Benedirò il Signore in ogni tempo, sulla mia bocca sempre la sua lode.

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Io mi glorio nel Signore, ascoltino gli umili e si rallegrino. Celebrate con me il Signore, esaltiamo insieme il suo nome. Ho cercato il Signore e mi ha risposto e da ogni timore mi ha liberato.

Guardate a lui e sarete raggianti, non saranno confusi i vostri volti. Questo povero grida e il Signore lo ascolta, lo libera da tutte le sue angosce.

Il Signore si accampa attorno a quelli che lo temono e li salva. Gustate e vedete quanto è buono il Signore; beato l’uomo che in lui si rifugia.

Temete il Signore, suoi santi, nulla manca a coloro che lo temono. INTRODUZIONE ALLA PAROLA PAROLA Atti 2, 1-11 Mentre i giorni della Pentecoste stavano per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all’improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. 3Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d’esprimersi. Si trovavano allora in Gerusalemme Giudei osservanti di ogni nazione che è sotto il cielo. Venuto quel fragore, la folla si radunò e rimase sbigottita perché ciascuno li sentiva parlare la propria lingua. Erano stupefatti e fuori di sé per lo stupore dicevano: "Costoro che parlano non sono forse tutti Galilei? E com’è che li sentiamo ciascuno parlare la nostra lingua nativa? Siamo Parti, Medi, Elamìti e abitanti della Mesopotamia, della Giudea, della Cappadòcia, del Ponto e dell`Asia, della Frigia e della Panfilia, dell`Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirène, stranieri di Roma, Ebrei e prosèliti, Cretesi e Arabi e li udiamo annunziare nelle nostre lingue le grandi opere di Dio". RIPERCORENDO LA PAROLA PREGANDO LA PAROLA Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni. (Atti 1,8)

Vieni Santo Spirito, luce, forza e consolazione della nostra vita. Venne all’improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Invadi la nostra vita, Santo Spirito: i nostri gesti, le nostre parole, le nostre scelte manifestino la pienezza di questo dono. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo. e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d’esprimersi.

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Porta nei nostri cuori, Santo Spirito, il fuoco del tuo amore e donaci di manifestare nella vita i tuoi santi doni. Siamo Parti, Medi, Elamìti e abitanti della Mesopotamia, della Giudea, della Cappadòcia… e li udiamo annunziare nelle nostre lingue le grandi opere di Dio. Vieni Santo Spirito, e in nome del Vangelo, fa’ di tutti gli uomini un'unica famiglia. CANTO INTRODUZIONE AL VANGELO ACCLAMAZIONE AL VANGELO VANGELO Giovanni 16,12-15 Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l’annunzierà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà del mio e ve l’annunzierà.

OMELIA

INVOCAZIONI Insieme Vieni, Spirito, soffio amante del Padre e del Figlio

Brezza leggera che accarezza le nostre membra e si fa sorgente di refrigerio nell’arsura della nostra vita. Memoria della nostra nascita nuziale, Spirito di Dio, aiutaci a non essere spietati l’uno con l’altro, ma a purificarci delle nostre miserie e a crescere nella verità del nostro amore.

1° coppia Guida verso l’alto il nostro cuore;

fa’ che come il libero volo dei gabbiani, non ci accontentiamo della mediocrità quotidiana, ma aspiriamo a grandi altezze, quelle del cielo. Vieni, vento impetuoso, a liberare le strade del nostro amore Dalle foglie secche della stanchezza e del male, per renderci di rinnovarci nella freschezza di un amore tenero e sempre nuovo.

2° coppia Fuoco che non si estingue,

forza di vita che rigenera il nostro affetto e lo riscalda; metti in crisi una lettura solo orizzontale della nostra esistenza e aiutaci a collegarla costantemente a te, unica vita, unica verità, unico amore.

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Acqua viva che zampilla tra le pietre del nostro cammino, calma la sete profonda del nostro animo e donaci la tua pace, il tuo perdono, la tua grazia perchè siamo capaci di tenerezza l’uno per l’altra e l’uno con l’altra.

3° coppia Spirito d’amore, anima la concretezza della nostra ferialità

E rendila attenta alla preghiera della bellezza, la bellezza di un amore amante che perdona e si rinnova di giorno in giorno nella dolcezza dell’affetto. Balsamo che lenisce le nostre ferite, trasforma ogni segno di morte in un nuovo alito di vita e facci vivere nella tua armonia.

4° coppia Spirito di Dio, diffondi il tuo profumo di speranza

in ogni nostra situazione di sofferenza; aiutaci a crescere nel perdono reciproco, in una riconciliazione permanente, che non si scoraggi di fronte ai nostri limiti. Insegnaci la forza dell’umile amore, l’unica in grado di edificare il nostro vissuto di coppia nello stupore di essere, amare, adorare. (Rocchetta La gioia di amare)

PREGHIERA FINALE Dio, nostro Padre, manda il tuo Spirito E rendici testimoni ardenti del messaggio di salvezza del Vangelo Per condividere con gli altri la carità che alimenta la vita, la fede che professa l’amore, la speranza che consola ogni cuore. Facci comprendere che vale la pena di donare interamente la vita per te E per l’umanità che invoca solidarietà e pace, verità ed amore. Ti preghiamo, Padre buono, dona a noi la tua benedizione Perché possiamo contribuire alla costruzione della civiltà dell’amore Nella piena attuazione della giustizia, della libertà e della pace. (Giovanni Paolo II) BENEDIZIONE O Dio, effondi con bontà la tua grazia su questi tuoi figli, che oggi hanno riempito il cuore del tuo Santo Spirito; rendili sapienti, forti e generosi nel proclamare il Vangelo del tuo Figlio e confermali nel reciproco amore. Per Cristo nostro Signore. Amen

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33 La bellezza del sacramento del matrimonio L’ESSENZIALE

Liberare il sacramento da ciò che è accessorio, secondario e solamente umano e vivere un evento unico dove si rivela nella suo compimento l’incrociarsi dell’amore di Dio con il nostro amore ormai arrivato alla pienezza.

LA PAROLA Gv 17,20-23 Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me; perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato. E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano come noi una cosa sola. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo sappia che tu mi hai mandato e li hai amati come hai amato me.

RIFERIMENTO ALLE SCRITTURE

Genesi 1, 27 A immagine di Dio lo creò, maschio e femmina li creò. Giovanni 2, 1 Ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea… fu invitato anche Gesù. Efesini 5, 32 Questo mistero è grande lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa.

PISTE

“Per quelli che crederanno in me, perché siano una sola cosa”. Il matrimonio è un atto di fede fatto nella Chiesa e con la Chiesa.

L’amore coniugale è parola di Dio che rivela e compie il disegno di amore del Padre. Nel matrimonio gli sposi sono protagonisti e celebranti Il matrimonio come nuova via della santificazione La presenza di Cristo nel matrimonio L’azione dello Spirito nel matrimonio La tenerezza del Padre nella tenerezza dell’amore. “Io accolgo te… con la grazia di Dio prometto di esserti fedele sempre nella gioia e nel dolore,

nella salute e nella malattia e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita”. La presentazione delle offerte e la preparazione della mensa come paradigma di vita e

accoglienza dell’invitato speciale: Gesù. La comunione eucaristica è nutrimento d’amore ed eterna e nuova alleanza sponsale con Dio e

tra gli sposi. IN COPPIA DAVANTI ALLA PAROLA

Misuriamo la nostra vita attuale con la bellezza del sacramento? Cosa sta cambiando nella nostra vita in relazione alla presa di coscienza della grandezza del sacramento del matrimonio? IMPEGNO

Rileggeremo, con calma e nel tempo, tutte le letture che sono relative al matrimonio e dopo averle meditato incominciamo a scegliere i brani che vorremmo si proclamassero nel nostro matrimonio. Ci attrezzeremo anche con un libretto del rito del matrimonio per gustare la bellezza del rito e per incominciare a fare la scelta delle modalità e delle formule più adatte alle nostre sensibilità.

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ORIENTAMENTI Il momento fondamentale della fede degli sposi è dato dalla celebrazione del sacramento del matrimonio, che nella sua profonda natura è la proclamazione, nella chiesa, della buona novella sull’amore coniugale: esso è parola di Dio che rivela e compie il progetto sapiente e amoroso che Dio ha sugli sposi, introdotti nella misteriosa e reale partecipazione all’amore stesso di Dio per l’umanità. Se in se stessa la celebrazione sacramentale del matrimonio è proclamazione della parola di Dio, in quanto sono a vario titolo protagonisti e celebranti, deve essere una professione di fede, fatta entro e con la chiesa, comunità dei credenti. Questa professione di fede richiede di essere prolungata nel corso della vita vissuta degli sposi e della famiglia; Dio infatti che ha chiamato gli sposi al matrimonio, continua a chiamarli nel matrimonio (FC 51). APPROFONDIMENTI

Si mettano in evidenza i principali elementi della celebrazione del matrimonio, e precisamente: la liturgia della Parola, nella quale si esprime l’importanza del matrimonio cristiano nella storia della salvezza e i suoi compiti e doveri nel promuovere la santificazione dei coniugi e dei figli; il consenso degli sposi, richiesto e accolto da colui che assiste; la solenne e veneranda preghiera con cui si invoca la benedizione di Dio sopra la sposa e lo sposo; e infine la comunione eucaristica di entrambi gli sposi e dei presenti, con la quale è nutrito il loro amore, ed essi sono elevati alla unione con il Signore e con il prossimo (RM, premesse 35). TRACCE RITI DI INTRODUZIONE

* MEMORIA DEL BATTESIMO LITURGIA DELLA PAROLA

* OMELIA LITURGIA DEL MATRIMONIO

* INTERROGAZIONI PRIMA DEL CONSENSO

* MANIFESTAZIONE DEL CONSENSO

* BEDNEDIZIONE E CONSEGNA DEGLI ANELLI

* BENEDIZIONE NUZIALE

* PREGHIERA DEI FEDELI E INVOCAZIONE DEI SANTI LITURGIA EUCARISTICA RITI DI CONCLUSIONE APPENDICE CORONAZIONE E VELAZIONE

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Piccola preghiera INTRODOTTI NELL’AMORE DI DIO G Spirito Santo, potenza dell’amore del Padre e del Figlio che fai splendere negli sposi la veste nuziale della Chiesa. T Riempi i nostri cuori di un amore generoso e fedele, e donaci sempre la gioia della tua presenza. G Spirito Santo, Spirito della tenerezza e della fecondità che riempi di dolcezza i giorni degli uomini. T Abita la nostra casa e il nostro amore e rendici nuovi ogni giorno G Spirito Santo, soffio di novità e di bellezza che continuamente rinnovi gli uomini e le cose. T Tu non deludi mai le nostre attese; rendici aperti alle parole di Gesù che sono spirito e vita. INVITO Il sacramento del matrimonio è il raccontarsi del prendersi cura di Dio nei nostri confronti ed è il raccontarsi del prendersi cura di Cristo per la Chiesa modello del nostro prenderci cura l’uno dell’altra. Davanti a Gesù, Signore e compagno della nostra vita di coppia, vogliamo fare diventare preghiera i nostri propositi: prendersi cura è portare nel cuore; amare è aver cura e attenzione, donare, essere sottomessi e servire. PREGHIERA PRESIDENZIALE Signore, Dio nostro, che ci dai la grazia di vivere insieme nel tuo amore, accompagnaci con la tua protezione, perché non deviamo mai verso il peccato e in pensieri, parole ed opere aderiamo sempre alla tua volontà. Per Cristo nostro Signore. Amen DAI SALMI Se il Signore non costruisce la casa, invano vi faticano i costruttori. Se il Signore non costruisce la città, invano veglia il custode. (127)

Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore: hai ascoltato le parole della mia bocca. A te voglio cantare davanti agli angeli, mi prostro verso il tuo tempio santo.

Rendo grazie al tuo nome per la tua fedeltà e la tua misericordia, hai reso la tua promessa più grande di ogni fama.

Nel giorno in cui t’ho invocato, mi hai risposto, hai accresciuto in me la forza.

Se cammino in mezzo alla sventura, tu mi ridoni vita. Contro l’ira dei miei nemici stendi la mano e la tua destra mi salva.

Il Signore completerà per me l’opera sua. Signore, la tua bontà dura per sempre: non abbandonare l’opera delle tue mani. (138)

PAROLA Efesini 5,22-33 PREGANDO LA PAROLA

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Siate sottomessi gli uni agli altri nel timore di Cristo. Donaci Signore, nella reciprocità della vita di coppia, umiltà e sottomissione, servizio e dedizione.

Voi, mariti, amate le vostre mogli, come Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei. Così anche i mariti hanno il dovere di amare le mogli come il proprio corpo, perché chi ama la propria moglie ama se stesso. Nessuno mai infatti ha preso in odio la propria carne; al contrario la nutre e la cura, come fa Cristo con la Chiesa Donaci di amarci nel dono disinteressato e fa’ che ci prendiamo cura amorevole l’uno dell’altra come hai fatto Tu. Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua donna e i due formeranno una carne sola. Essere per sempre una sola cosa è nostra gioia e tuo dono; mantieni saldo il proposito dell’unità. Questo mistero è grande; lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa! Come il tuo amore per la Chiesa così il nostro amore; vogliamo essere il sacramento del tuo amore in mezzo ai fratelli. VANGELO (Gv 15, 9-17) PREGHIERA FINALE Dio Padre, che sei Amore e Vita, fa ' che ogni famiglia umana sulla terra diventi sorgente di divina carità, un vero santuario della vita e dell’amore per le generazioni che sempre si rinnovano. Fa' che la tua grazia guidi i pensieri e le opere dei coniugi verso il bene delle loro famiglie e di tutte le famiglie del mondo. Fa ' che le giovani generazioni trovino nella famiglia un forte sostegno per la loro umanità e la loro crescita nella verità e nell'amore. Fa ' che l'amore, rafforzato dalla grazia del Sacramento del Matrimonio, si dimostri più forte di ogni debolezza e di ogni crisi, attraverso le quali, a volte, passano le nostre famiglie. Fa ' infine che la Chiesa in mezzo a tutte le nazioni della terra possa compiere fruttuosamente la sua missione nella famiglia e mediante la famiglia. Tu, che sei la Vita, la Verità e l'Amore, nell'unità del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

(Giovanni Paolo II) BENEDIZIONE O Dio che dall’inizio del mondo benedici l’uomo e la donna con la grazia della fecondità, accogli la nostra preghiera: scenda la tua benedizione su questi tuoi figli, perché vivano uniti nel reciproco amore, nell’unico progetto di vita e nel comune cammino di santità. Per Cristo nostro Signore. Amen

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34 Santi in una famiglia aperta e accogliente L’ESSENZIALE

Percepire l’accoglienza come stile di fede e di vita. Stabilire fin da ora alcuni gesti concreti che manifestano l’accoglienza della coppia. LA PAROLA Luca 10, 38-42

Mentre erano in cammino, entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo accolse nella sua casa. Essa aveva una sorella, di nome Maria, la quale, sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola; Marta invece era tutta presa dai molti servizi. Pertanto, fattasi avanti, disse: "Signore, non ti curi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti". Ma Gesù le rispose: "Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c’è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta". RIFERIMENTO ALLE SCRITTURE

Poi il Signore apparve a lui alle Querce di Mamre, mentre egli sedeva all’ingresso della tenda nell’ora più calda del giorno. Egli alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano in piedi presso di lui. Appena li vide, corse loro incontro dall'ingresso della tenda e si prostrò fino a terra, dicendo: "Mio signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passar oltre senza fermarti dal tuo servo. Si vada a prendere un po’ di acqua, lavatevi i piedi e accomodatevi sotto l’albero. Permettete che vada a prendere un boccone di pane e rinfrancatevi il cuore; dopo, potrete proseguire, perché è ben per questo che voi siete passati dal vostro servo". Quelli dissero: "Fa’ pure come hai detto". Allora Abramo andò in fretta nella tenda, da Sara, e disse: "Presto, tre staia di fior di farina, impastala e fanne focacce". All’armento corse lui stesso, Abramo, prese un vitello tenero e buono e lo diede al servo, che si affrettò a prepararlo. Prese latte acido e latte fresco insieme con il vitello, che aveva preparato, e li porse a loro. Così, mentr’egli stava in piedi presso di loro sotto l’albero, quelli mangiarono. Poi gli dissero: "Dov’è Sara, tua moglie?". Rispose: "È là nella tenda". Il Signore riprese: "Tornerò da te fra un anno a questa data e allora Sara, tua moglie, avrà un figlio”. (Genesi 18,1-10). PISTE

La santità nel matrimonio:dono e compito. Il matrimonio “nuova via della loro santificazione” (Rito) L’accoglienza stile costante della Bibbia e luogo di Dio (Abramo – Marta - Lidia) Io accolgo te Accogliamo la vita Accogliamo i figli secondo il progetto che Dio ha su di loro Accogliamo i fratelli Con i parenti Con il vicinato Nelle relazioni Nel posto di lavoro Nella vita affettiva Nella vita sociale mossi dal senso della giustizia Nella vita comunitaria Con un orizzonte mondiale Con uno sguardo cosmico Stile: Ai piedi della Parola e in atteggiamento di servizio.

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IMPEGNO

Vogliamo affinarci nell’accoglienza e nella fraternità. Penseremo concretamente ad una esperienza di solidarietà e di servizio. ORIENTAMENTI La famiglia cristiana, mentre nella carità edifica la chiesa, si pone al servizio dell’uomo e del mondo, attuando veramente quella promozione umana il cui contenuto è stato sintetizzato nel messaggio del sinodo alle famiglie: “un altro compito della famiglia è quello di formare gli uomini all’amore e di portare l’amore in ogni rapporto con gli altri, cosicché essa non si chiuda in se stessa, bensì rimanga aperta alla comunità, essendo mossa dal senso della giustizia e della sollecitudine verso gli altri, nonché dal dovere della propria responsabilità verso la società intera. (FC 64) APPROFONDIMENTI

Salpati da Troade, facemmo vela verso Samotracia e il giorno dopo verso Neapoli e di qui a Filippi, colonia romana e città del primo distretto della Macedonia. Restammo in questa città alcuni giorni; il sabato uscimmo fuori della porta lungo il fiume, dove ritenevamo che si facesse la preghiera, e sedutici rivolgevamo la parola alle donne colà riunite. C’era ad ascoltare anche una donna di nome Lidia, commerciante di porpora, della città di Tiàtira, una credente in Dio, e il Signore le aprì il cuore per aderire alle parole di Paolo. Dopo esser stata battezzata insieme alla sua famiglia, ci invitò: "Se avete giudicato ch’io sia fedele al Signore, venite ad abitare nella mia casa". E ci costrinse ad accettare. (Atti 16,11-15)

Nel matrimonio il vangelo di Cristo viene annunziato non solo attraverso idee e immagini, ma vite e fatti, ritmi e stili di vita, tempi e spazi di comunione e di accoglienza. (CMGA 14)

TRACCE

Vieni, o Spirito Creatore, visita le nostre menti, riempi della tua grazia i cuori che hai creato:

O dolce consolatore, dono del Padre altissimo, acqua viva, fuoco, amore, santo crisma dell’anima.

Dito della mano di Dio, promesso dal Salvatore, irradia i tuoi sette doni, suscita in noi la parola.

Sii luce all’intelletto, fiamma ardente del cuore; sana le nostre ferite, col balsamo del tuo amore. Difendici dal nemico, reca in dono la pace, la tua guida invincibile ci preservi dal male.

Luce d’eterna sapienza, svelaci il grande mistero di Dio Padre e del Figlio uniti in un solo Amore. Amen

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INTERAZIONE DI COPPIA

Descrivi in poche battute come vorresti essere accolto dalla persona che ami Descrivi con tre aggettivi la tua accoglienza verso la persona che ami. Nelle conversazioni di coppia e nelle varie scelte c’è posto per l’accoglienza degli altri? Hai mai pensato di esprimere come coppia un servizio nella società civile? Hai mai pensato di esprimere come coppia un servizio nella comunità parrocchiale o diocesana? Aderiresti ad una eventuale “banca del tempo”?

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SPIGOLATURE SULL’ACCOGLIENZA LE NUOVE FAMIGLIE Accoglienza del cuore Quando una nuova famiglia viene ad abitare le nostre città e si presenza alla comunità cristiana ci deve nascere nel cuore un sentimento di lode e di riconoscenza, perché vediamo in queste nuove presenze la possibilità e la grazia di vivere come fratelli. Come Abramo accolse i tre visitatori a Mamre; come i profeti accolsero i deboli e il resto d’Israele; come Ruth, la moabita, visse accanto a Noemi con riconoscenza e amore; soprattutto come Cristo accolse gli uomini e le donne povere e fragili del suo tempo; come Dio accoglie sempre i suoi figli in ogni istante: l’accoglienza e l’ospitalità diventino nella comunità e nelle famiglie un obiettivo principale e una premura sincera. Spesso questo atteggiamento esige di diventare subito molto operativo, assumendo i tratti di una carità concreta e quotidiana di cui i nuovi arrivati hanno urgente bisogno. Le giovani coppie In modo particolare la famiglia può essere vera protagonista nel suo ambiente di vita nei confronti di giovani coppie che per diversi motivi vengono ad abitare in una nuova città e cercano non raramente una nuova appartenenza alla comunità cristiana. Ci sono molti giovani sposi che, iniziando la loro vita coniugale con un cambiamento di residenza, vorrebbero rinnovare la loro esperienza di fede e ritrovare nella nuova comunità cristiana persone discrete, intelligenti e buone con cui stabilire nuove amicizie. Vorrebbero vivere insieme momenti di preghiera, tempi di vita e di esperienze comuni. Spesso cercano un confronto stabile per un discernimento evangelico sul vissuto quotidiano e sulle grandi questioni del mondo. Nuove risorse L’esperienza dice che l’accoglienza donata diventa una ricchezza per chi accoglie. Sono certo che molte nostre comunità avrebbero solo da guadagnare ad essere più aperte ed accoglienti verso chi viene ad abitare “da fuori”. Famiglie e persone che, una volta che si sentono accolte, possano diventare a loro volta accoglienti e protagoniste della nuova comunità in cui si sono inserite.

(D. Tettamanzi Famiglia diventa anima del mondo 115-116)

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35 APRITE LE PORTE DEL CUORE CANTO G Vieni Santo Spirito, manda a noi dal cielo un raggio della tua luce. T Vieni, padre dei poveri, vieni, datore dei doni, vieni, luce dei cuori. G Consolatore perfetto: dolce ospite dell’anima, dolcissimo sollievo. T Nella fatica, riposo, nella calura, riparo, nel pianto, conforto. G O luce beatissima, invadi nell’intimo il cuore dei fedeli. T Senza la tua forza, nulla è nell’uomo, nulla senza colpa. G Lava ciò che è sordido, bagna ciò che è arido, sana ciò che sanguina. T Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido, drizza ciò che è sviato. G Dona ai tuoi fedeli che solo in te confidano i tuoi santi doni. T Dona virtù e premio, dona morte santa, dona gioia eterna. Amen INVITO Giovanni Paolo II ci invitava “non abbiate paura di aprire, anzi di spalancare le porte a Cristo”. Gesù oggi ci dice: “non abbiate paura di aprire la porta del cuore e della casa ai fratelli”. C’è una singolare sintonia tra accogliere Cristo e accogliere il fratello. Dichiariamo davanti a Gesù la disponibilità del cuore per fare dell’accoglienza lo stile della nostra casa. PREGHIERA PRESIDENZIALE O Dio, nostra salvezza, che ci hai fatto figli della luce, guidaci nel nostro cammino, perché diventiamo operatori di verità e testimoni del tuo Vangelo. Per Cristo nostro Signore. Amen DAI SALMO 112 Beato l’uomo che teme il Signore e trova grande gioia nei suoi comandamenti.

Potente sulla terra sarà la sua stirpe, la discendenza dei giusti sarà benedetta.

Onore e ricchezza nella sua casa, la sua giustizia rimane per sempre. Spunta nelle tenebre come luce per i giusti, buono, misericordioso e giusto.

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Felice l’uomo pietoso che dà in prestito, amministra i suoi beni con giustizia. Egli non vacillerà in eterno: il giusto sarà sempre ricordato.

Non temerà annunzio di sventura, saldo è il suo cuore, confida nel Signore. Sicuro è il suo cuore, non teme, finché trionferà dei suoi nemici.

Egli dona largamente ai poveri, la sua giustizia rimane per sempre, la sua potenza s’innalza nella gloria.

INTRODUZIONE ALLA PAROLA ASCOLTANDO LA PAROLA 1Re 17,9-16 Alzati, và a stabilirti in Zarepta di Sidòne. Ecco io ho dato ordine a una vedova di là per il tuo cibo". Egli si alzò e andò a Zarepta. Entrato nella porta della città, ecco una vedova raccoglieva legna. La chiamò e le disse: "Prendimi un po’ d’acqua in un vaso perché io possa bere". Mentre quella andava a prenderla, le gridò: "Prendimi anche un pezzo di pane". Quella rispose: "Per la vita del Signore tuo Dio, non ho nulla di cotto, ma solo un pugno di farina nella giara e un po’ di olio nell’orcio; ora raccolgo due pezzi di legna, dopo andrò a cuocerla per me e per mio figlio: la mangeremo e poi moriremo". Elia le disse: "Non temere; su, fa’ come hai detto, ma prepara prima una piccola focaccia per me e portamela; quindi ne preparerai per te e per tuo figlio, poiché dice il Signore: La farina della giara non si esaurirà e l’orcio dell’olio non si svuoterà finché il Signore non farà piovere sulla terra". Quella andò e fece come aveva detto Elia. Mangiarono Elia, la vedova e il figlio di lei per diversi giorni. La farina della giara non venne meno e l’orcio dell’olio non diminuì, secondo la parola che il Signore aveva pronunziata per mezzo di Elia. RIPERCORRENDO LA PAROLA PREGANDO LA PAROLA Chi accoglie voi accoglie me Dilata il nostro cuore, Signore, all’accoglienza dei fratelli Chi accoglie uno di questi bambini nel mio nome, accoglie me; chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato" (Mt 9,37). Donaci di accogliere la vita e di accompagnarla con assoluto rispetto e delicatezza. Siate solleciti per le necessità dei fratelli, premurosi nell’ospitalità (Rm 12,13) Rendici capaci, Signore, di condividere le gioie e le tristezze, le attese e le speranze dei fratelli. La farina della giara non venne meno e l’orcio dell’olio non diminuì, secondo la parola che il Signore aveva pronunziata per mezzo di Elia.

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Donaci di sperimentare nella vita l’abbondanza delle tue benedizioni e fa’ che scriviamo all’ingresso della nostra casa: “Dio ama chi dà con gioia”. CANTO

(Se si vuole, come seconda lettura, si può prendere uno dei brani proposti nei due incontri precedenti)

INTRODUZIONE AL VANGELO ACCLAMAZIONE AL VANGELO ASCOLTANDO IL VANGELO Matteo 10, 37-42 Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me; chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me. Chi avrà trovato la sua vita, la perderà: e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà. Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. Chi accoglie un profeta come profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto come giusto, avrà la ricompensa del giusto. E chi avrà dato anche solo un bicchiere di acqua fresca a uno di questi piccoli, perché è mio discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa". OMELIA INVOCAZIONI Risplenda su di noi la luce del tuo amore - e la tua sapienza ispiri i nostri progetti e le nostre opere. La tua mano ci sostenga nel servizio del bene, - e ci custodisca nella tua amicizia. Concedi a noi di trascorrere i nostri giorni nella gioia, nella pace e senza peccato - il tuo amore ci apra all’accoglienza generosa e fattiva. Fa’ che oggi cresciamo nel tuo amore - e tutto cooperi al bene nostro e di tutti. Fa’ che la nostra luce splenda davanti agli uomini - perché vedano le nostre opere buone e rendano gloria al Padre che è nei cieli Fa’ che viviamo il tempo che ci dai come un dono della tua bontà - per divenire il sale della terra e la luce del mondo.

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La tua luce illumini ogni nostra scelta di vita - e la nostra vita di coppia sia sempre nuova, originale, fedele e creativa La tua benevolenza ispiri tutti i nostri pensieri e le nostre azioni - e gli uomini e le donne che incontriamo siano più ricchi per il nostro amore. La tua armonia plasmi ogni nostro incontro - perché sempre e dovunque siamo operatori di pace. PREGHIERA FINALE

Aiutami: dove c’è l’odio, a portare l’amore; dove c’è l’offesa, a portare il perdono; dove c’è la discordia, a portare l’unione; dove c’è l’errore, a portare la verità; dove c’è il dubbio, a portare la fede; dove c’è la disperazione, a portare la speranza; dove ci sono tenebre, a portare la luce; dove c’è la tristezza, a portare la gioia. Signore, più che essere consolato, voglio consolare; più che essere compreso, voglio comprendere; più che essere amato, voglio amare. È donando che si riceve, è dimenticandosi che ci si ritrova, è perdonando che si è perdonati, è morendo che si risuscita all’eterna Vita. (San Francesco) BENEDIZIONE

O Dio, Padre di bontà, che sin dall’inizio hai benedetto l’unione dell’uomo e della donna e che in Cristo ci hai rivelato la dimensione nuziale del tuo amore, benedici questi tuoi figli e concedi loro una profonda armonia di spirito e una continua crescita nella carità. Per Cristo nostro Signore. Amen

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36 Perché andiate e portiate frutto L’ESSENZIALE

Consapevolezza della missione nella coppia: “vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga”. LA PAROLA Gv 13, 1-8

Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già mondi, per la parola che vi ho annunziato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli. RIFERIMENTO ALLE SCRITTURE

Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare i desideri della carne; la carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste. Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete più sotto la legge. Del resto le opere della carne sono ben note: fornicazione, impurità, libertinaggio, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere; circa queste cose vi preavviso, come già ho detto, che chi le compie non erediterà il regno di Dio. Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; contro queste cose non c’è legge. Ora quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la loro carne con le sue passioni e i suoi desideri. Se pertanto viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito. Non cerchiamo la vanagloria, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri. (Galati 5, 16.26)

PISTE

La condizione per portare frutto è rimanere uniti alla vite: “se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi”. La condizione perché una coppia porti frutto è rimanere uniti per la specialissima relazione

sponsale. La contrapposizione inconciliabile tra le opere della carne e i frutti dello Spirito. I primi frutti di una coppia sono i figli: “siate fecondi e moltiplicatevi”. Frutto della coppia è un accompagnamento educativo globale con il primato dei valori e di una

radicale testimonianza. I frutti dello Spirito dai Galati alla coppia I frutti dello Spirito nel lavoro, nella società Testimoni visibili e luminosi, portatori del buon profumo di Cristo(come singoli e come coppia)

IN COPPIA DAVANTI ALLA PAROLA

- In che misura sono presenti i frutti dello Spirito nella nostra vita di coppia? - Quale il frutto di cui più particolarmente sentiamo il bisogno? - Sentiamo di avere responsabilità nei confronti della società in cui viviamo?

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IMPEGNO

Rileggiamo uno per uno i frutti dello Spirito e guardandoci negli occhi misuriamo i passi in avanti che abbiamo fatto nella nostra vita di coppia.

ORIENTAMENTI

In forza del ministero dell’educazione i genitori, mediante la testimonianza della vita, sono i primi araldi del Vangelo presso i figli. Di più, pregando con i figli, dedicandosi con essi alla lettura della parola di Dio e inserendosi nell’intimo del corpo – eucaristico ed ecclesiale – di Cristo mediante l’iniziazione cristiana, diventano pienamente genitori, generatori cioè non solo della vita carnale, ma anche di quella che, mediante la rinnovazione dello Spirito, scaturisce dalla morte e dalla risurrezione di Cristo. (FC 39)

APPROFONDIMENTI

Attraverso la testimonianza dei singoli credenti, delle famiglie e delle comunità l’amore di Dio va a raggiungere le persone nella loro situazione concreta e le dispone a credere. Specialmente nel clima odierno, permeato di materialismo pratico, estraneità reciproca e indifferenza religiosa, molte porte si aprono solo per il fascino dell’amicizia e della solidarietà. Anche i distratti e i superficiali rimangono colpiti e si accostano al messaggio evangelico. (Cfr. Catechismo degli adulti La verità vi farà liberi) TRACCE

I vostri figli non sono figli vostri: sono i figli e le figlie della forza stessa della Vita. Nascono per mezzo di voi ma non da voi. Dimorano con voi e tuttavia non vi appartengono. Potete dar loro il vostro amore ma non le vostre idee. Potete dare una casa al loro corpo ma non alla loro anima, perché la loro anima abita la casa dell'avvenire che voi non potete visitare nemmeno nei vostri sogni. Potete sforzarvi di tenere il loro passo ma non pretendete di renderli simili a voi, perché la vita non torna indietro ne può fermarsi a ieri. Voi siete l'arco dal quale, come frecce vive, i vostri figli sono lanciati in avanti. L'Arciere mira al bersaglio sul sentiero dell'infinito e vi tiene tesi con tutto il suo vigore affinché le sue frecce possano andare veloci e lontane. Lasciatevi tendere con gioia nelle mani dell'Arciere poiché Egli ama in egual misura e le frecce che volano e l'arco che rimane saldo. (Gibhran )

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Piccola preghiera VEDANO LE VOSTRE OPERE BUONE

G Vieni o Spirito di luce e di verità. Vieni o Spirito di forza e di coraggio T Vieni o Spirito di conforto e di consolazione. Vieni o Spirito di misericordia e di perdono. G Vieni o Spirito di speranza e di unità. Vieni o Spirito di pazienza e di pace. T Vieni o Spirito di bontà e di mitezza. Vieni o Spirito di benevolenza e di fedeltà. G Vieni o Spirito di fraternità e di comunione. T Vieni o Spirito di gioia e di amore. Vieni e riempi i nostri cuori. INVITO La consapevolezza del dono dello Spirito riempie di luce il nostro cuore e la nostra vita. Gesù crede in noi, si fida di noi, affida il suo Vangelo a noi. Vogliamo pregare perché la nostra vita sia sempre legata alla fonte; radicati in Lui porteremo i suoi frutti dentro la storia. Gesù continuerà a camminare in mezzo agli uomini attraverso uomini e donne, coppie e famiglie che lasceranno trasparire la sua luce ed il suo amore. Le nostre mani, i nostri gesti, le nostre parole manifesteranno i frutti di Dio. “Voi siete il sale della terra, voi siete la luce del mondo”. PREGHIERA PRESIDENZIALE O Dio nostro Padre, che al lavoro solidale di tutti gli uomini hai affidato il compito di promuovere sempre nuove conquiste, donaci di collaborare all’opera della creazione con adesione filiale al tuo volere e in spirito di vera fraternità. Per Cristo nostro Signore. Amen DAI SALMI 28-31-33 Sia benedetto il Signore, che ha dato ascolto alla voce della mia preghiera,

il Signore è la mia forza e il mio scudo, ho posto in lui la mia fiducia; mi ha dato aiuto ed esulta il mio cuore, con il mio canto gli rendo grazie.

Il Signore è la forza del suo popolo, rifugio di salvezza del suo consacrato. Salva il tuo popolo e la tua eredità benedici, guidali e sostienili per sempre. (28)

Amate il Signore, voi tutti suoi santi; il Signore protegge i suoi fedeli e ripaga oltre misura l’orgoglioso. Siate forti, riprendete coraggio, o voi che sperate nel Signore.(31)

L’anima nostra attende il Signore, egli è nostro aiuto e nostro scudo. In lui gioisce il nostro cuore e confidiamo nel suo santo nome.

Signore sia su di noi la tua grazia, perché in te speriamo. (33) PAROLA Efesini 6,13-20 PREGANDO LA PAROLA

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State dunque ben fermi, cinti i fianchi con la verità, rivestiti con la corazza della giustizia, e avendo come calzatura ai piedi lo zelo per propagare il vangelo della pace.

Dona Santo Spirito vigore e fermezza alla nostra testimonianza Tenete sempre in mano lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno. Dona Santo Spirito, abbandono, fiducia e visibilità alla nostra fede.

Prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, cioè la parola di Dio. Dona Santo Spirito, accoglienza, fecondità e concretezza alla Parola di Gesù nella nostra vita. Pregate inoltre incessantemente con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, vigilando a questo scopo con ogni perseveranza. Dona Santo Spirito, costanza nei propositi, vigilanza nelle tentazioni, fortezza e trasparenza nella preghiera e nelle opere. VANGELO Mt 5. 14-16) ( oopure Luca 11,33-36; oppure Lc 6,43-45) OMELIA PREGHIERA FINALE Cristo è la luce per il nostro cammino, ma senza il tuo soffio, o Santo Spirito, noi non riusciremmo a vederlo e senza il tuo calore, non potremmo amarlo e senza la tua forza non potremmo testimoniarlo, né sollevarci al Padre. Vieni Santo Spirito e donaci la gioia e la forza di portare Gesù agli uomini nostri fratelli. Vieni Santo Spirito e donaci il coraggio e la fiducia di gesti nuovi e inauditi di amore, di bontà e di condivisione. Vieni Santo Spirito e aiutaci a farci voce di chi non ha voce e a diventare uomini e donne sempre schierati per il bene di tutti, per la dignità dell’uomo e per ogni fratello. Vieni Santo Spirito, abita la nostra vita di coppia e donaci di esprimere, in tutti i momenti della nostra vita, comunione e amore. Così, in missione, nel cuore del mondo porteremo l’amore infinito e misericordioso del Padre. BENEDIZIONE Il Signore vi benedica e vi protegga, faccia splendere il suo volto su di voi e vi conceda la sua pace. Il Signore vi accompagni nel vostro cammino, oggi e sempre. Per Cristo nostro Signore. Amen

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ADEMPIMENTI CONCLUSIVI DELL’ITINERARIO L’itinerario, come ogni parroco e accompagnatore sanno, richiede molteplici adempimenti che accompagnano la celebrazione dei sacramenti: la Cresima prima per coloro che ancora non l’hanno ricevuta e il matrimonio dopo, con tutto quello che esso comporta. Il nostro compito si ferma qui, quasi alla soglia, nella speranza che il seme, calato con gioia nei buoni terreni, porti frutto e che altri soggetti ecclesiali più organici e strutturati portino a compimento quanto iniziato. Queste ultime indicazioni invitano a proseguire il cammino. Preparazione e celebrazione del sacramento della Cresima Preparazione e celebrazione del sacramento del Matrimonio Scelta della parrocchia dove vivere la testimonianza Lettera ai parroci Consegna dell’attestato Proposta di alcune schede per un possibile approfondimento nelle parrocchie di appartenenza. (appendice C)

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Caro parroco Noi siamo una coppia di fidanzati che ha fatto un itinerario di fede annuale in occasione della preparazione al sacramento del matrimonio. Dopo aver sperimentato la bellezza della nostra fede, la gioia di un incontro rinnovato con il Signore Gesù e la ricchezza e la bellezza del sacramento del matrimonio, ci presentiamo a lei perché dopo la celebrazione del matrimonio verremo ad abitare nella sua parrocchia. Vorremmo essere accolti, accompagnati e aiutati dalla sua e anche nostra comunità parrocchiale per camminare insieme e nella comunione ecclesiale fare l’esperienza sempre nuova del Signore, compagno e amico della nostra vita. Il nostro amore è fresco e fragile allo stesso tempo ma contiamo sulla grazia di Dio e sull’aiuto della comunità. Così ci sentiremo più forti e più fratelli. Ci accompagni con la sua guida e ci conceda la sua paterna benedizione. firmato La formazione delle giovani coppie di sposi richiede coraggio e creatività. Questa esigenza è risultata prioritaria anche nella verifica condotta tra le diocesi italiane a dieci anni dal Direttorio di pastorale familiare. Occorre che la comunità cristiana sia sempre più in grado di accogliere, accompagnare e aiutare le giovani coppie, riconoscendole e valorizzandole come soggetti attivi della loro stessa crescita. Per raggiungere tali obiettivi si raccomandano due atteggiamenti. Anzitutto accogliere le giovani coppie: la comunità cristiana vede in loro una speranza e uno stimolo al rinnovamento della parrocchia. È però necessario andare alla ricerca delle giovani coppie…senza pretendere servizi pastorali o sociali per i quali la coppia giovane non è ancora matura o che potrebbe in qualche modo indebolirne la compattezza. (CEI Celebrare il mistero grande dell’amore 94)

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APPENDICE A RITIRO DI QUARESIMA 1 Gesù sorgente dell’acqua viva LA PAROLA DEL VANGELO La Samaritana Gv 4 RIFERIMENTI NELLE SCRITTURE Così dice il Signore che offrì una strada nel mare e un sentiero in mezzo ad acque possenti che fece uscire carri e cavalli, esercito ed eroi insieme; essi giacciono morti: mai più si rialzeranno; si spensero come un lucignolo, sono estinti. Non ricordate più le cose passate, non pensate più alle cose antiche! Ecco, faccio una cosa nuova: proprio ora germoglia, non ve ne accorgete? Aprirò anche nel deserto una strada, immetterò fiumi nella steppa. Mi glorificheranno le bestie selvatiche, sciacalli e struzzi, perché avrò fornito acqua al deserto, fiumi alla steppa, per dissetare il mio popolo, il mio eletto. Il popolo che io ho plasmato per me celebrerà le mie lodi (Isaia 43,16,21).

PREGHIERA

O Dio, che hai mandato il tuo Figlio come salvatore, donaci di incontrarti come la samaritana. Fa’ che siamo trasformati dalla tua parola e riconosciamo i nostri peccati e le nostre infermità. Non permettere che una vana fiducia in noi stessi ci illuda né ci inganni l’insidia del maligno, ma purificati interiormente possiamo entrare nella via della salvezza. Per Cristo nostro Signore. Amen ( Cfr RICA 164) 2 Gesù è la vera luce LA PAROLA DEL VANGELO Il cieco nato Gv 9 RIFERIMENTI NELLE SCRITTURE Di nuovo Gesù parlò loro: "Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita". (Gv 8,12)

la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio. (Gv 3,19,21)

Stringendovi a lui, pietra viva, rigettata dagli uomini, ma scelta e preziosa davanti a Dio, anche voi venite impiegati come pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale, per un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, per mezzo di Gesù Cristo. Si legge infatti nella Scrittura: Ecco io pongo in Sion una pietra angolare, scelta, preziosa e chi crede in essa non resterà confuso. Onore dunque a voi che credete; ma per gli increduli la pietra che i costruttori hanno scartato è divenuta la pietra angolare, sasso d’inciampo e pietra di scandalo. Loro v’inciampano perché non credono alla parola; a questo sono stati destinati. Ma voi siete la stirpe eletta, il sacerdozio regale, la nazione santa, il popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere

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meravigliose di lui che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua ammirabile luce; voi, che un tempo eravate non-popolo, ora invece siete il popolo di Dio; voi, un tempo esclusi dalla misericordia, ora invece avete ottenuto misericordia. (1Pietro 2, 4-10)

PREGHIERA

Padre di bontà, che hai concesso al cieco nato di credere in Cristo tuo Figlio e di entrare a far parte del tuo regno, fa’ che siamo liberati dalle menzogne da cui siamo insidiati e accecati, e fa’ che, radicati saldamente nella fede, siamo sempre figli della luce e rimaniamo sempre luminosi di santità e grazia. (Cfr RICA 171)§

3 Gesù è il vero pane LA PAROLA DEL VANGELO Il discorso del pane (Gv 6)

RIFERIMENTO ALLE SCRITTURE

Ricordati di tutto il cammino che il Signore tuo Dio ti fatto percorrere in questi quarant’anni nel deserto…. Poi ti ha nutrito di manna, che tu non conoscevi e che neppure i tuoi padri avevano mai conosciuto, per farti capire che l’uomo non vive soltanto di pane, ma che l’uomo vive di quanto esce dalla bocca del Signore. (Deuteronomio 8, 2a. 3b.)

PREGHIERA

O Dio, che ti prendi cura e sazi la fame di ogni vivente, donaci di accostarci degnamente alla mensa del tuo Figlio, perché mangiando il suo pane d’amore, sappiamo vivere sempre uniti a te e insieme a lui, via, verità e vita diventiamo portatori di amore e di speranza. Per Cristo nostro Signore. Amen

4 Gesù è la vera vita

LA PAROLA DEL VANGELO Lazzaro Gv. 11, 1-45

RIFERIMENTO ALLE SCRITTURE

Ecco io apro i vostri sepolcri. Riconoscerete che io sono il Signore, quando vi risusciterò o popolo mio. Farò entrare il mio spirito dentro di voi e rivivrete. L’ho detto e lo farò. (Cfr.Ez 37)

PREGHIERA

O Dio, Padre della vita eterna Tu sei il Dio non dei morti, ma dei vivi e hai inviato il Figlio, tuo messaggero della vita, perché strappasse gli uomini dalla morte e li conducesse alla risurrezione, liberaci dal peccato e dal male, perché possiamo accogliere con rinnovata perseveranza la nuova vita del Cristo risorto. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

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APPENDICE B RITIRO POST-PASQUALE

Il culto spirituale dell’amore LA PAROLA Romani 12, 1-3.9-18 Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, ad offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale. Non conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto. La carità non abbia finzioni: fuggite il male con orrore, attaccatevi al bene; amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda. Non siate pigri nello zelo; siate invece ferventi nello spirito, servite il Signore. Siate lieti nella speranza, forti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera, solleciti per le necessità dei fratelli, premurosi nell’ospitalità. Benedite coloro che vi perseguitano, benedite e non maledite. Rallegratevi con quelli che sono nella gioia, piangete con quelli che sono nel pianto. Abbiate i medesimi sentimenti gli uni verso gli altri; non aspirate a cose troppo alte, piegatevi invece a quelle umili. Non fatevi un’idea troppo alta di voi stessi. Non rendete a nessuno male per male. Cercate di compiere il bene davanti a tutti gli uomini. Se possibile, per quanto questo dipende da voi, vivete in pace con tutti. RIFERIMENTI NELLA SCRITTURA Guardatevi dal rendere male per male ad alcuno; ma cercate sempre il bene tra voi e con tutti. State sempre lieti, pregate incessantemente, in ogni cosa rendete grazie; questa è infatti la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi. Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie; esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono. Astenetevi da ogni specie di male. Il Dio della pace vi santifichi fino alla perfezione, e tutto quello che è vostro, spirito, anima e corpo, si conservi per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo. Colui che vi chiama è fedele e farà tutto questo! Fratelli, pregate anche per noi. Salutate tutti i fratelli con il bacio santo. (1 Tessalonicesi 5,16-26) ORIENTAMENTI Fonte propria e mezzo originale di santificazione per i coniugi e per la famiglia cristiana è il sacramento del matrimonio, che riprende e specifica la grazia santificatrice del battesimo…. Essi compiendo in forza di tale sacramento il loro dovere coniugale e familiare, penetrati dallo Spirito di Cristo, per mezzo del quale tutta la vita è pervasa di fede, speranza e carità, tendono a raggiungere sempre più la propria perfezione e la mutua santificazione, e perciò partecipare alla glorificazione di Dio… Vivendo il matrimonio i coniugi cristiani professano la loro gratitudine a Dio per il sublime dono ad essi elargito di poter rivivere nella loro esistenza coniugale e familiare l’amore stesso di Dio per gli uomini e del Signore Gesù per la chiesa sua sposa… Anche agli sposi e ai genitori cristiani, in particolare per quelle realtà terrene e temporali che li caratterizzano, si applicano le parole del concilio: “Così anche i laici, in quanto adoratori dappertutto santamente operanti, consacrano a Dio il mondo stesso” (FC 56).

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FERVENTI NELLO SPIRITO G Spirito Santo sorgente infinita dell’amore fedele e inesauribile. T Rendici forti e tenaci nella fedeltà e nella ricerca della tua intimità. G Spirito Santo, Spirito della fiducia e della speranza. T Riempi di slancio e di entusiasmo la nostra preghiera e tutti i momenti della nostra vita. G Spirito Santo, fuoco d’amore e fonte di ogni bontà T Dona ai nostri occhi e al nostro cuore limpidezza e bellezza. INVITO Il cristiano con il Battesimo e con il suo inserimento in Cristo, è chiamato ad offrire se stesso come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio nella realtà di ogni giorno. Il culto spirituale si rende a Dio nella non conformazione a questo mondo e al suo modo di essere e di agire, illusorio e vano, lasciandosi rinnovare interiormente per non separare il culto dalla vita: Lo Spirito Santo che fa nuove tutte le cose trasformi i nostri giudizi, il nostro modo di pensare, ci renda liberi e pronti nella ricerca e nel discernimento della volontà di Dio. PREGHIERA PRESIDENZIALE Signore Dio, re del cielo e della terra, con la potenza del tuo Spirito, guida, santifica e custodisci il nostro corpo e il nostro spirito, sentimenti, parole e opere, nell’amore della tua legge, a servizio della tua volontà, perché oggi e sempre con il tuo aiuto procediamo sicuri sulla via della salvezza. Per Cristo nostro Signore. Amen. DAI SALMI 123-124-125 A te levo i miei occhi, a te che abiti nei cieli Ecco come gli occhi dei servi alla mano dei loro padroni; così i nostri occhi sono rivolti al Signore nostro Dio, finché abbia pietà di noi. (123)

Il nostro aiuto è nel nome del Signore Che ha fatto cielo e terra. (124) Chi confida nel Signore è come il monte Sion: non vacilla, è stabile per sempre. Il Signore è intorno al suo popolo, ora e sempre.

La tua bontà, Signore, sia con i buoni e con i retti di cuore, ora e sempre. (cfr 125)

PAROLA Genesi 4,1-7

PREGANDO LA PAROLA

Abele offrì primogeniti del suo gregge e il loro grasso. Il Signore gradì Abele e la sua offerta. Vieni Santo Spirito, e donaci di offrire al Padre le primizie della nostra vita e del nostro amore.

Vi esorto per la misericordia di Dio, ad offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio (Romani 12,1). Vieni Santo Spirito, e ispira nella preghiera l’offerta dei nostri corpi e dei nostri cuori come sacrificio vivente, santo e gradito al Padre.

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Ti raccomando dunque, prima di tutto, che si facciano domande, suppliche e ringraziamenti per tutti gli uomini… Voglio dunque che gli uomini preghino, dovunque si trovino, alzando al cielo mani pure, senza ira e senza contese (1Timoteo 2,1.8). Allarga, Santo Spirito, gli orizzonti della nostra preghiera e riempi del tuo respiro ogni cosa.

Io piego le mie ginocchia davanti al Padre, dal quale ogni paternità nei cieli e sulla terra prende no- me, perché vi conceda di essere potentemente rafforzati dal suo Spirito nell’uomo interiore (Ef 3,14) Donaci, Santo Spirito, amore alla vita interiore e impegno di santità. Amen

VANGELO Luca 11,1-4 PREGHIERA

La nostra piccola casa sarà tempio dove abita il tuo amore. Il nostro piccolo tempio avrà il profumo delle nostre offerte e delle nostre preghiere. Ci saranno doni nei nostri cuori e nelle nostre vite: reciprocità di affetti e di tenerezze, intimità profonde e attimi di felicità, tutto vivremo con te e tutto porteremo a te, Padre, con gesto di offerta.

Nella nostra piccola casa sbocceranno ancora e sempre legami di amore e gesti di simpatia e pensieri delicati e attenzioni nascoste, e riconosceremo la tua dolce presenza Santo Spirito, leggera brezza che rinfresca e rinnova e apre orizzonti di speranza.

La nostra piccola casa avrà sempre spalancata la porta dell’accoglienza, figli, amici, fratelli, pellegrini che si affacceranno alla soglia siederanno alla nostra tavola e condivideranno con noi i tuoi doni, e sarà festa.

Nella nostra piccola casa coltiveremo la speranza, quando saremo in difficoltà e nel dolore conteremo su di te, Gesù, e saremo forti; perché il tuo bastone, la tua parola e la tua presenza infonderanno coraggio e sicurezza.

La nostra piccola casa sarà il campo dove c’è il tesoro del Regno che vive qui ed ora nel nostro amore e che rimane aperto all’orizzonte della comunione infinita e perfetta della tua casa, dove è pienezza di amore per l’eternità.

BENEDIZIONE Sostieni con il tuo amore, o Dio, questi tuoi figli che oggi sono raccolti davanti a te, e benedicili perché la loro comunione che da te ha origine, sia da loro sempre custodita. Per Cristo nostro Signore. Amen

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APPENDICE C SUGGERIMENTI DI RIFLESSIONE NELLA PARROCCHIA 1 Nella Chiesa servizio, comunione e missione L’ESSENZIALE Nella nuova realtà la nuova coppia viene introdotta nella vita comunitaria e viene aiutata a trovare la propria collocazione. Il primo servizio è sicuramente la testimonianza della comunione poi gradualmente nel tempo, con un attento e oculato discernimento, si prova a dare il proprio contributo di partecipazione e di corresponsabilità. LA PAROLA Dopo questi fatti il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: "La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe. Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché l’operaio è degno della sua mercede. Non passate di casa in casa. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà messo dinanzi, curate i malati che vi si trovano, e dite loro: È vicino a voi il regno di Dio. Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle piazze e dite: Anche la polvere della vostra città che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino. Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me disprezza colui che mi ha mandato". I settantadue tornarono pieni di gioia dicendo: "Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome". RIFERIMENTO ALLE SCRITTURE

Gesù, avvicinatosi, disse loro: "Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo" (Mt.28,18-20). ORIENTAMENTI La celebrazione del matrimonio si era conclusa con un mandato solenne che coronava la benedizione: Nella Chiesa e nel mondo siate testimoni del dono della vita e dell’amore che avete celebrato. Andate in pace”. Inizia un nuovo cammino, nel quale la nuova coppia è chiamata a portare a compimento nella vita il ministero coniugale che scaturisce dal sacramento. (CMGA 85) La Chiesa che avverte con freschezza sempre rinnovata l’urgente responsabilità di annunciare, celebrare e servire l’autentico Vangelo del matrimonio e della famiglia, vede negli sposi che celebrano il matrimonio il termine del suo annunzio. Nello stesso tempo affida ad essi, alla testimonianza della loro vita quotidiana, il compito di essere un lieto annunzio dell’amore con cui Dio ama gli uomini, con cui Cristo ama la Chiesa….affinché possano crescere solidi e maturi dal punto di vista umano e spirituale, sempre più capaci di essere una risorsa per la comunità cristiana e la società civile. (CMGA 83)

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PREGHIERA A CRISTO DIVINO SEMINATORE Guardiamo a te, Signore Gesù, divino seminatore: ogni giorno i tuoi passi percorrono la terra, la tua mano sparge con larghezza il buon seme e la tua parola ridesta il mondo all’amore di Dio. Insegna alle nostre famiglie a riconoscere l’abbondanza del dono a ad abitare questo mondo, vero campo di Dio, con grata letizia e immensa fiducia. Accoglieremo il seme della tua parola. Aprici alla grazia altissima della nostra vocazione: di essere famiglie veramente cristiane, nella coraggiosa fedeltà all’amore coniugale, nell’accoglienza aperta e responsabile alla vita, nella cura tenera e paziente della malattia. Metteremo fronde. Donaci saggezza, lungimiranza e rigore nel collaborare tutti insieme per offrire alle giovani generazioni autentiche scuole di vita, di pensiero e di umanità. Daremo frutto. Sostieni il nostro impegno a pagare di persona per assicurare ad ogni famiglia il calore di una casa aperta e ospitale, la dignità di un lavoro onesto e umano, la gioia di vivere nella gratuità e di far festa. Nello sguardo del divino seminatore i campi già biondeggiano di messi: la città dell’uomo, confusa e lacerata, già è abitata da famiglie ospitali, che ne sono il cuore, la casa e l’anima. Noi crediamo nella forza della tua risurrezione, o Cristo, per questo lottiamo ogni giorno per una società più umana, non smettiamo di gettare il seme della civiltà dell’amore e di entrare nella profezia del tuo sguardo: già vediamo scendere in mezzo a noi le prime luci della Gerusalemme del cielo. E tu Maria, albero della vita e Figlia di Sion, Madre della Chiesa e Regina della Famiglia, prega per noi e ricolmaci di speranza. (D. Tettamanzi - Famiglia diventa anima del mondo 2008)

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APPENDICE C SUGGERIMENTI DI RIFLESSIONE NELLA PARROCCHIA

2 Testimoni e profeti L’ESSENZIALE

C’è un compito dentro la storia a cui la coppia non può venire meno: rendere testimonianza all’amore. L’amore cristiano di una coppia dà visibilità all’amore di Dio e diventa profezia per tutti gli uomini.

LA PAROLA Filippesi 4,5-9

Rallegratevi nel Signore, sempre; ve lo ripeto ancora, rallegratevi. La vostra affabilità sia nota a tutti gli uomini. Il Signore è vicino! Non angustiatevi per nulla, ma in ogni necessità esponete a Dio le vostre richieste, con preghiere, suppliche e ringraziamenti; e la pace di Dio, che sorpassa ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù. In conclusione, fratelli, tutto quello che è vero, nobile, giusto, puro, amabile, onorato, quello che è virtù e merita lode, tutto questo sia oggetto dei vostri pensieri. Ciò che avete imparato, ricevuto, ascoltato e veduto in me, è quello che dovete fare. E il Dio della pace sarà con voi!

RIFERIMENTO ALLE SCRITTURE

Fatevi dunque imitatori di Dio, quali figli carissimi, e camminate nella carità, nel modo che anche Cristo vi ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore. Quanto alla fornicazione e a ogni specie di impurità o cupidigia, neppure se ne parli tra voi, come si addice ai santi; lo stesso si dica per le volgarità, insulsaggini, trivialità: cose tutte sconvenienti. Si rendano invece azioni di grazie! Se un tempo eravate tenebra, ora siete luce nel Signore. Comportatevi perciò come i figli della luce; il frutto della luce consiste in ogni bontà, giustizia e verità. Cercate ciò che è gradito al Signore, e non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre, ma piuttosto condannatele apertamente (Efesini 5,1-4.8-11).

APPROFONDIMENTI La famiglia e il rapporto con il territorio Abitare e amare il luogo in cui si vive non è qualcosa di immediato. Si tratta di una esperienza che si costruisce nel tempo, conoscendo e frequentando la piazza e la via, il supermercato e la strada, i negozi e i luoghi pubblici. A poco a poco diventa intima anche la propria casa e ospitale quella del vicino, si supera qualche conflitto, i figli fanno amicizia tra loro e i bambini si cercano per giocare insieme. Così l’amore di Dio mette sempre la sua tenda in mezzo alla città. Addomesticare il territorio La famiglia ha un compito grandissimo nell’addomesticare il territorio e nel dare un nome ai luoghi della città. Mentre la tendenza anonima e nomade di molte condizioni di vita contemporanea rendono le persone abitatori indifferenti di non luoghi, come oggi si dice, la famiglia ha la straordinaria vocazione di mostrare che è ancora possibile abitare un quartiere senza essere sconosciuti gli uni agli altri. La famiglia in un territorio è ancora la forma di socialità più forte.

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Ritornare a salutarsi

La prima forma per abitare un luogo anonimo e per renderlo domestico è quello del saluto. Sì, bisogna ritornare a salutarsi, quando ci si incontra per la strada e si sa di abitare non lontani l’uno dall’altro, quando ci si ritrova in ascensore o quando i bambini creano occasioni favorevoli di incontro tra gli adulti, perché sono più semplici, più spontanei e meno difesi degli adulti. Il linguaggio del rispetto e della gentilezza

Un altro linguaggio che aiuta ad umanizzare il territorio è quello del rispetto e della gentilezza: si umanizza la città quando si è disposti a fare un piacere gratuito a chi ha bisogno, quando si dà volentieri la precedenza mentre si aspetta in un ufficio o ci si incontra su una scala, quando si lascia il posto a una persona anziana sull’autobus, quando si coltivano nel cuore sentimenti di fiducia più che di diffidenza; quando si preferisce un gesto di perdono più che la rivincita di un dispetto. Anche così si rende vivibile un territorio. Le porte di casa sono fatte non solo per escludere ma anche per accogliere

Si è diffusa in questi anni una cultura della casa e della proprietà che è caratterizzata dal concetto di recinzione più che non di relazione e di incontro. Pur condividendone spesso le ragioni, tuttavia questo modo di vivere ci deve fare pensare…. Le porte di casa sono fatte non solo per escludere ma anche per accogliere. (D. Tettamanzi Famiglia diventa anima del mondo 33) TRACCE Speranza, fede, profezia ... (Tutti noi) siamo di nuovo rinviati del tutto agli inizi del comprendere. Che cosa significhi riconciliazione e redenzione; rinascita e Spirito Santo; amore per i nemici, croce e resurrezione; vita in Cristo e sequela di Cristo. Tutto questo ci è così difficile e lontano che quasi non osiamo più parlarne. Il nostro "essere cristiani" oggi consisterà solo in due cose: nel pregare e nell'operare ciò che è giusto tra gli uomini. Il pensare, il parlare e l'organizzare, per ciò che riguarda le realtà del cristianesimo, devono rinascere da questo pregare e da questo operare. Non è nostro compito predire il giorno - ma quel giorno verrà - in cui gli uomini saranno chiamati nuovamente a pronunciare la parola di Dio in modo tale che il mondo ne sarà cambiato e rinnovato. Sarà un linguaggio nuovo, forse completamente non religioso, ma capace di liberare e redimere, come il linguaggio di Gesù, tanto che gli uomini ne saranno spaventati e tuttavia vinti dalla sua potenza; il linguaggio di una nuova giustizia e di una nuova verità, il linguaggio che annuncia la pace di Dio con gli uomini e la vicinanza del Suo regno. "Si meraviglieranno e temeranno per tutto il bene e per tutta la pace che farò loro" (Ger 33,9). Fino ad allora la causa dei cristiani sarà silenziosa o nascosta; ma ci saranno uomini che pregheranno, opereranno ciò che è giusto, e attenderanno il Tempo di Dio. Possa tu essere tra questi, e si possa un giorno dire di te: "II sentiero del giusto è come la luce, che si fa sempre più chiara fino a giorno pieno" (Prov 4,18). Dietrich Bonhoeffer

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APPENDICE C SUGGERIMENTI DI RIFLESSIONE NELLA PARROCCHIA 3 Lo stile del servizio in famiglia, nel lavoro, nella società L’ESSENZIALE Il mondo è il luogo dove la coppia vive e si misura con le sfide della contemporaneità. La storia ci appartiene, in questa storia dobbiamo incidere il nostro servizio e lasciare la nostra orma positiva. Famiglia, posto di lavoro e società sono i luoghi privilegiati dove impegnare le nostre energie per rendere il mondo migliore. LA PAROLA (Gv 13,1-14) Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine. 2Mentre cenavano, quando già il diavolo aveva messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo, Gesù sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugatoio di cui si era cinto. Quando dunque ebbe lavato loro i piedi e riprese le vesti, sedette di nuovo e disse loro: "Sapete ciò che vi ho fatto? Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Vi ho dato infatti l’esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi. RIFERIMENTO ALLE SCRITTURE

Tenete a mente che chi semina scarsamente, scarsamente raccoglierà e chi semina con larghezza, con larghezza raccoglierà. Ciascuno dia secondo quanto ha deciso nel suo cuore, non con tristezza né per forza, perché Dio ama chi dona con gioia. Del resto, Dio ha potere di far abbondare in voi ogni grazia perché, avendo sempre il necessario in tutto, possiate compiere generosamente tutte le opere di bene, come sta scritto: ha largheggiato, ha dato ai poveri; la sua giustizia dura in eterno. Colui che somministra il seme al seminatore e il pane per il nutrimento, somministrerà e moltiplicherà anche la vostra semente e farà crescere i frutti della vostra giustizia. Così sarete ricchi per ogni generosità, la quale poi farà salire a Dio l’inno di ringraziamento per mezzo nostro. . (2 Cor. 9,7-11)

Noi che siamo i forti abbiamo il dovere di sopportare l’infermità dei deboli, senza compiacere noi stessi. Ciascuno di noi cerchi di compiacere il prossimo nel bene, per edificarlo… il Dio della perseveranza e della consolazione vi conceda di avere gli uni verso gli altri gli stessi sentimenti ad esempio di Cristo Gesù, perché con un solo animo e una voce sola rendiate gloria a Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo. Accoglietevi perciò gli uni gli altri come Cristo accolse voi, per la gloria di Dio. Dico infatti che Cristo si è fatto servitore dei circoncisi in favore della veracità di Dio. (Rm 15,1-8). ORIENTAMENTI In una prospettiva che giunge alle radici stesse della realtà, si deve dire che l’essenza e i compiti della famiglia sono ultimamente definiti dall’amore. Per questa la famiglia riceve la missione di

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custodire, rivelare e comunicare l’amore, quale riflesso vivo e reale partecipazione dell’amore di Dio per l’umanità e dell’amore di Cristo Signore per la Chiesa sua sposa. Ogni compito particolare della famiglia è l’espressione e l’attuazione concreta di tale missione fondamentale… In tal senso, partendo dall’amore e in costante riferimento ad esso, il recente sinodo ha messo in luce quattro compiti generali della famiglia: 1) la formazione di una comunità di persone; 2) il servizio alla vita; 3) la partecipazione allo sviluppo della società; 4) la partecipazione alla vita e alla missione della chiesa (FC 17). APPROFONDIMENTI È importante cogliere lo stretto legame tra il consenso a vivere uniti a Cristo e la soggettività laicale che contraddistingue la missione dei coniugi cristiani nella Chiesa e nella società: gli sposi rispondendo alla loro vocazione, ricevono una missione che li impegna soprattutto nella trasformazione delle realtà terrene secondo il disegno di Dio. (CEI Celebrare il mistero grande dell’amore 14)

La famiglia prima e vitale cellula della società FC 42 La vita familiare come esperienza di comunione e di partecipazione FC 43 Compito sociale e politico della famiglia FC 44 La società al servizio della famiglia FC 45 La carta dei servizi della famiglia FC 46 Grazia e responsabilità della famiglia cristiana FC 47 Per un nuovo ordine internazionale FC 48 TRACCE

La vita è un'opportunità, coglila. La vita è bellezza, ammirala. La vita è beatitudine, assaporala.

La vita è un sogno, fanne una realtà. la vita è una sfida, affrontala. La vita è un dovere, compilo.

La vita è un gioco, giocalo. La vita è preziosa, abbine cura. La vita è una ricchezza, conservala

La vita è amore, godine. La vita è un mistero, scoprilo. La vita è promessa, adempita.

La vita è tristezza, superala. La vita è un inno, cantalo. La vita è una lotta, accettala. La vita è una tragedia, afferrala corpo a corpo.

La vita è un’avventura, rischiala. La vita è felicità, meritala. La vita è la vita, difendila. (Teresa di Calcutta)

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APPENDICE C SUGGERIMENTI DI RIFLESSIONE NELLA PARROCCHIA 4 Giudicati dall’amore accordato L’ESSENZIALE

Vivere e testimoniare l’amore con gesti concreti, sempre aperti agli orizzonti di Cristo.

LA PAROLA (Matteo 25, 31-46)

Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me. Poi dirà a quelli posti alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. Anch’essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l’avete fatto a me. E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna".

RIFERIMENTO ALLE SCRITTURE Non è piuttosto questo il digiuno che voglio: sciogliere le catene inique, togliere i legami del giogo, rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo? Non consiste forse nel dividere il pane con l’affamato, nell’introdurre in casa i miseri, senza tetto, nel vestire uno che vedi nudo, senza distogliere gli occhi da quelli della tua carne? Allora la tua luce sorgerà come l’aurora, la tua ferita si rimarginerà presto. Davanti a te camminerà la tua giustizia, la gloria del Signore ti seguirà. Allora lo invocherai e il Signore ti risponderà; implorerai aiuto ed egli dirà: "Eccomi!". Se toglierai di mezzo a te l’oppressione, il puntare il dito e il parlare empio, se offrirai il pane all’affamato, se sazierai chi è digiuno, allora brillerà fra le tenebre la tua luce, la tua tenebra sarà come il meriggio. Ti guiderà sempre il Signore, ti sazierà in terreni aridi, rinvigorirà le tue ossa; sarai come un giardino irrigato e come una sorgente le cui acque non inaridiscono. La tua gente riedificherà le antiche rovine, ricostruirai le fondamenta di epoche lontane. Ti chiameranno riparatore di brecce, restauratore di case in rovina per abitarvi. ORIENTAMENTI Animata e sostenuta dal comandamento nuovo dell’amore, la famiglia vive l’accoglienza, il rispetto, il servizio verso ogni uomo, considerato sempre nella sua dignità di persona e di figlio di Dio. Ciò deve avvenire, anzitutto all’interno e a favore della coppia e della famiglia, mediante il quotidiano impegno a promuovere un’autentica comunità di persone, fondata e alimentata dall’interiore comunione d’amore. Ciò deve poi svilupparsi entro la più vasta cerchia della comunità ecclesiale… La carità va poi oltre i propri fratelli nella fede, perché ogni uomo è mio fratello; in ciascuno, soprattutto se povero, debole, sofferente e ingiustamente trattato, la carità sa scoprire il volto di Cristo e un fratello da amare e da servire… Affinché tale esercizio di carità possa essere al di sopra di ogni sospetto e manifestarsi tale, si consideri nel prossimo l’immagine di Dio secondo cui è stato creato, e Cristo Signore al quale è veramente donato quando si dà al bisognoso (FC 64).

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BEATITUDINI DELLA FAMIGLIA

Beata la famiglia che si rende povera di spirito e vive con cuore libero e tenero: essa sa scegliere ciò che realmente conta e si rende disponibile all’incontro con Dio, l’Infinita Tenerezza. Beata la famiglia che accoglie nella fede i tempi difficili, sapendo che essi non sono l’ultima parola, ma una palestra per crescere in una tenerezza sempre più grande; essa sperimenterà la benevolenza di Dio e la sua incessante amorevolezza. Beata la famiglia che ha scelto la tenerezza come progetto di vita, dove lo sposo ascolta la sposa e la sposa lo sposo, ed entrambi si fanno spazio accogliente per i figli; essa sarà dimora della Divina Tenerezza nel mondo e niente la potrà mai dividere. Beata la famiglia “pura di cuore” che opera per essere capace di creare al suo interno un’atmosfera di rispetto per il dono del corpo e l’autentico significato della sessualità; essa diverrà un’icona vivente del Dio della tenerezza e lo testimonierà con la vita e la gioia. Beata la famiglia che sperimenterà la fraternità con le altre famiglie; la loro amicizia evangelica parlerà di Dio al mondo e, insieme, saranno operatrici di una cultura della convivialità e della pace. Beata la famiglia che testimonia il Signore con spirito di profezia, andando controcorrente e accettando anche l’emarginazione per questa testimonianza; lo Spirito Santo l’accompagnerà e la sosterrà con la sua potenza ed essa splenderà come luce nelle tenebre. (Cfr. Rocchetta Viaggio nella tenerezza nuziale 165-167)

Beata la famiglia affamata e assetata di giustizia, sempre aperta alla coerenza evangelica e alla testimonianza; porterà nel tessuto della società il tenero tocco di Dio che, con benevolenza, si prende cura dei suoi figli. Beata la famiglia che fa della mitezza il cuore della propria vita, superando egoismi, pregiudizi, impazienze e sottili sopraffazioni; sperimenterà, nell’attesa e nella pazienza, la gioia della riconciliazione, la grazia dell’armonia e la dolcezza della pace. Beata la famiglia che si gioca totalmente per Gesù, troverà la gioia e la via della felicità.