Come bere per un annocon un euro

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MA ALLORA, PERCHÉ GLI ITALIANI LA PREFERISCONO IN BOTTIGLIA? Il motivo fondamentale è la sfiducia, in molti casi e in tantissime zone d’Italia assoluta- mente ingiustificata, nei confronti dell’acqua distribuita attraverso gli acquedotti. La qua- lità dell’acqua potabile italiana è buona, non ci sono motivi fondati per ritenere quella mine- rale più salutare o controllata. Scegliere quale acqua bere è una questione soprat- tutto di gusto. QUAL È LA PIÙ PURA Qualche anno fa Altroconsumo aveva svolto un’indagine su 16 città italiane (le dieci più popolate e altre sei a rischio inquinamento). La più pura e buona in assoluto era risultata quella di Reggio Calabria, seconda l’acqua di Bergamo, al terzo posto l’acqua di Bolo- gna, al quarto quella di Roma. La più “dolce” d’Italia è risultata quella di Genova, al sesto e al settimo posto rispettivamente le acque di Firenze e Ferrara, malgrado vengano prelevate (e poi trattate) diretta- mente dall’Arno e dal Po. A Palermo invece erano state riscontrate concentrazioni di ni- trati (inquinanti di origine agricola ma anche fognaria) pari a 97,8 milligrammi per litro: il limite è di 50. Ma anche a Milano (almeno in due dei quattro punti di prelievo) erano stati registrati valori significativi, anche se am- piamente sotto i limiti di legge: circa 30 mil- ligrammi per litro. In sostanza, tranne che per Palermo, piena assoluzione: in alcuni Come bere per un anno con un euro continua... 1 a LA MIA casa IL VIAGGIO DI UNA BOTTIGLIA DAL PRODUTTORE AL CONSUMATORE CITTÀ DI PROVENIENZA MILANO TORINO FIRENZE ROMA NAPOLI GENOVA ACQUEDOTTO 0 0 0 0 0 0 LEVISSIMA CESPINA VALDISOTTO (SO) 193 323 424 696 894 342 VERA SAN GIORGIO IN BOSCO (PD) 251 411 244 516 715 373 SAN BENEDETTO SCORZÈ (VE) 264 423 266 538 736 401 ULIVETO VICOPISANO (PI) 302 349 81 353 551 182 ROCCHETTA GUALDO TADINO (PG) 491 609 196 191 390 432 LILIA RIONERO DEL VULTURE (PZ) 861 978 612 366 174 847 SANT’ANNA SANT’ANNA VINADIO (CN) 252 102 390 662 860 184 LETE PRATELLA (CE) 734 852 433 188 90 670 FERRARELLE RIARDO (CE) 720 838 419 173 65 656 PANNA SCARPERIA (FI) 288 406 36 324 523 263 SANT’ANTONIO CASLINO AL PIANO (CO) 38 154 344 615 814 173 SAN PELLEGRINO SAN PELLEGRINO TERME (BG) 72 201 356 627 826 218 VITASNELLA DARFO BOARIO TERME (BS) 124 313 335 607 806 278 FONTE: WWW.IMBROCCHIAMOLA.ORG casi l’acqua di rubinetto è apparsa migliore rispetto ad alcune minerali e spesso altret- tanto valida. E naturalmente molto più eco- nomica. ECCO COME FUNZIONA IL MERCATO DELLE FONTI Secondo l’ultimo censimento in materia, sono 189 le fonti e ben 304 le marche di acque minerali presenti attualmente sul mercato. Tutto questo arriva a produrre un volume d’affari di 3 miliardi di euro. I primi sei produttori si dividono il 70% del mer- cato. Queste aziende per il prelievo dell’ac- qua dal sottosuolo pagano alle Regioni una quota molto bassa, sono tuttora 16 le Re- gioni che prevedono un canone in funzione degli ettari dati in concessione. Otto regioni aggiungono a questo canone anche quello del volume di acqua prelevata. Ma i costi continuano ad essere molto bassi rispetto al fatturato delle aziende. Secondo Legam- biente, solo lo 0,6% del volume d’affari fini- sce alle Regioni: è facile presumere che questi introiti in molti casi non siano nean- che sufficienti a coprire le spese sostenute LE CASE DELL ’ACQUA IN LOMBARDIA Sono dei piccoli chioschi colorati, hanno il patro- cino del Ministero dell’Ambiente e sono stati rea- lizzati dal TASM Spa (Tutela ambientale sudmilanese). Grazie a queste "Case", finalmente potremo rifor- nirci di acqua direttamente alla “fonte”, attra- verso degli erogatori le apparecchiature di produzione possono fornire al cittadino acqua na- turale e acqua gasata, sia a temperatura am- biente sia refrigerata. I primi impianti sono stati realizzati nella parte Sud di Milano, nei Comuni di San Donato Milanese, Pieve Emanuele, Bucci- nasco, Cesano Boscone, Trezzano sul Naviglio e Corsico, dove la media dei consumi giornalieri si è attestata su 2.500 litri. Si prevede di realizzarne una ventina nei pros- simi tre anni. Il progetto rientra nel protocollo d’intesa per "l’Acqua bene comune", la campa- gna in difesa dell’acqua pubblica, per cui hanno aderito molti comuni lombardi.

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Il rubinetto conviene di più. Siamo i più grandi consumatori di acqua minerale al mondo: il 98% delle famiglie italiane la compra in bottiglia e quindi soltanto il 2% della popolazione si disseta dall’acquedotto. Bravi loro

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MA ALLORA, PERCHÉ GLI ITALIANILA PREFERISCONO IN BOTTIGLIA?Il motivo fondamentale è la sfiducia, in molticasi e in tantissime zone d’Italia assoluta-mente ingiustificata, nei confronti dell’acquadistribuita attraverso gli acquedotti. La qua-lità dell’acqua potabile italiana è buona, non cisono motivi fondati per ritenere quella mine-rale più salutare o controllata. Sceglierequale acqua bere è una questione soprat-tutto di gusto.

QUAL È LA PIÙ PURAQualche anno fa Altroconsumo aveva svoltoun’indagine su 16 città italiane (le dieci piùpopolate e altre sei a rischio inquinamento).La più pura e buona in assoluto era risultata

quella di Reggio Calabria, seconda l’acquadi Bergamo, al terzo posto l’acqua di Bolo-gna, al quarto quella di Roma. La più“dolce” d’Italia è risultata quella di Genova,al sesto e al settimo posto rispettivamentele acque di Firenze e Ferrara, malgradovengano prelevate (e poi trattate) diretta-mente dall’Arno e dal Po. A Palermo inveceerano state riscontrate concentrazioni di ni-trati (inquinanti di origine agricola ma anchefognaria) pari a 97,8 milligrammi per litro: illimite è di 50. Ma anche a Milano (almeno indue dei quattro punti di prelievo) erano statiregistrati valori significativi, anche se am-piamente sotto i limiti di legge: circa 30 mil-ligrammi per litro. In sostanza, tranne cheper Palermo, piena assoluzione: in alcuni

CCoommee bbeerreeper un annoccoonn uunn eeuurroo

continua...1aLA MIA casa

IL VIAGGIO DI UNA BOTTIGLIA DAL PRODUTTORE AL CONSUMATORECITTÀ DI PROVENIENZA MILANO TORINO FIRENZE ROMA NAPOLI GENOVA

ACQUEDOTTO 0 0 0 0 0 0LEVISSIMA CESPINA VALDISOTTO (SO) 193 323 424 696 894 342VERA SAN GIORGIO IN BOSCO (PD) 251 411 244 516 715 373SAN BENEDETTO SCORZÈ (VE) 264 423 266 538 736 401ULIVETO VICOPISANO (PI) 302 349 81 353 551 182ROCCHETTA GUALDO TADINO (PG) 491 609 196 191 390 432LILIA RIONERO DEL VULTURE (PZ) 861 978 612 366 174 847SANT’ANNA SANT’ANNA VINADIO (CN) 252 102 390 662 860 184LETE PRATELLA (CE) 734 852 433 188 90 670FERRARELLE RIARDO (CE) 720 838 419 173 65 656PANNA SCARPERIA (FI) 288 406 36 324 523 263SANT’ANTONIO CASLINO AL PIANO (CO) 38 154 344 615 814 173SAN PELLEGRINO SAN PELLEGRINO TERME (BG) 72 201 356 627 826 218VITASNELLA DARFO BOARIO TERME (BS) 124 313 335 607 806 278

FONTE: WWW.IMBROCCHIAMOLA.ORG

casi l’acqua di rubinetto è apparsa migliorerispetto ad alcune minerali e spesso altret-tanto valida. E naturalmente molto più eco-nomica.

ECCO COME FUNZIONA IL MERCATO DELLE FONTISecondo l’ultimo censimento in materia,sono 189 le fonti e ben 304 le marche diacque minerali presenti attualmente sulmercato. Tutto questo arriva a produrre unvolume d’affari di 3 miliardi di euro. I primi sei produttori si dividono il 70% del mer-cato. Queste aziende per il prelievo dell’ac-qua dal sottosuolo pagano alle Regioni unaquota molto bassa, sono tuttora 16 le Re-gioni che prevedono un canone in funzionedegli ettari dati in concessione. Otto regioniaggiungono a questo canone anche quellodel volume di acqua prelevata. Ma i costicontinuano ad essere molto bassi rispetto alfatturato delle aziende. Secondo Legam-biente, solo lo 0,6% del volume d’affari fini-sce alle Regioni: è facile presumere chequesti introiti in molti casi non siano nean-che sufficienti a coprire le spese sostenute

LE CASE DELL’ACQUAIN LOMBARDIA

Sono dei piccoli chioschi colorati, hanno il patro-cino del Ministero dell’Ambiente e sono stati rea-lizzati dal TASM Spa (Tutela ambientalesudmilanese).Grazie a queste "Case", finalmente potremo rifor-nirci di acqua direttamente alla “fonte”, attra-verso degli erogatori le apparecchiature diproduzione possono fornire al cittadino acqua na-turale e acqua gasata, sia a temperatura am-biente sia refrigerata. I primi impianti sono statirealizzati nella parte Sud di Milano, nei Comunidi San Donato Milanese, Pieve Emanuele, Bucci-nasco, Cesano Boscone, Trezzano sul Naviglio eCorsico, dove la media dei consumi giornalieri siè attestata su 2.500 litri. Si prevede di realizzarne una ventina nei pros-simi tre anni. Il progetto rientra nel protocollod’intesa per "l’Acqua bene comune", la campa-gna in difesa dell’acqua pubblica, per cui hannoaderito molti comuni lombardi.

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1aLA MIA casa

per la gestione amministrativa e per l’attivitàdi sorveglianza.

ANCHE IL TRASPORTO INCIDE SUI COSTI Le confezioni di acque minerali percorronomolti chilometri prima di arrivare sulle tavoledei consumatori e solo il 18% di esse compieil viaggio in ferrovia riducendo l’impatto am-bientale. Al contrario l’acqua che dal rubi-netto arriva direttamente in casa nostra achilometro zero attraverso l’acquedotto.

SI PUÒ BERE ACQUA DEL RUBINETTO CON ASSOLUTA SICUREZZA?Sì, e vi spieghiamo il perché. L’acqua desti-nata al consumo domestico, secondo le piùrecenti direttive della Comunità Europea (lan. 83 del 1998), integralmente recepitadalla Legge italiana con Decreto Legislativon°31 del 2001, deve superare due verifichedi qualità, molto più restrittive rispetto aquelle in vigore per le acque minerali. Eccole: • controlli istituzionali eseguiti dal Laborato-rio dell’ARPA sui campioni di acqua prele-vati dalla ASL; controlli severi e continuieseguiti dal laboratorio dell’Acquedotto inapplicazione del DPR n. 236 del maggio '88che stabilisce le caratteristiche di qualitàdelle acque destinate al consumo dome-stico. Solo le quantità di ferro, magnesio eidrogeno solforato possono essere in quan-tità doppia rispetto ai valori massimi di riferi-mento perché sostanze non tossiche.

SIA L’ARPA SIA IL GESTORE DELL’ACQUEDOTTO HANNO IL COMPITO DI EFFETTUARE • analisi microbiologiche, chimiche, chimico fisiche e fisiche;• controllare ogni giorno tutte le stazioni dipompaggio e quindi tutte le immissioni diacqua nella rete distributiva per avere lacertezza della purezza batteriologica del-l’acqua erogata; • analizzare i campioni prelevati in diversipunti delle rete.Nel caso di eventuali cariche batteriche

oltre i valori consentiti dalla legge, vengonopresi immediati provvedimenti di disinfe-zione aggiungendo, all’acqua in eroga-zione, quantità opportunamente dosate diipoclorito di sodio.

DA SAPERESono più di 28.500 le analisi effettuate ognianno. Nessuna acqua minerale è sottoposta acontrolli così assidui e severi. Prendiamo adesempio l'arsenico, la cui concentrazione negliacquedotti non deve superare i 10 micro-grammi/litro. Per le acque minerali la concen-trazione massima ammessa è di 50microgrammi/litro. Ad esempio, a Milano (cittàche si è contraddistinta per essere la menosprecona in Italia nell’utilizzo dell’acqua e peravere il prezzo al litro più economico in Europa)questo elemento è assolutamente assente.

CONSIGLI UTILI PER IL CONSUMATORE

· Conserva la bottiglia sempre al riparo dalla lucee da fonti di calore, in luogo fresco, asciutto, pu-lito e privo di odori

· Una volta aperta la bottiglia richiudila con curaper mantenere le sue caratteristiche originarie

· Al bar o al ristorante richiedi che la bottiglia tivenga presentata nella confezione originale, si-gillata e che sia aperta davanti a te

· Evita assolutamente l’impiego di ghiaccio, cheda un lato ne altera il gusto e, dall’altro, ne con-tamina la purezza originaria

· Non travasare mai l’acqua minerale in caraffe obrocche, sia per ragioni igieniche, sia per nonconfonderla con l’acqua di rubinetto

· Non utilizzare il contenitore vuoto per altri li-quidi: può essere pericoloso in caso di ingestioneaccidentale di tali prodotti

· Dopo il consumo di una bottiglia di plastica(PET) schiacciala longitudinalmente e riavvita iltappo. Agevolerai il recupero ed il riciclo desti-nandola alla raccolta differenziata

· Ricorda che i termini “minerale” e “microbiolo-gicamente pura” sono riservati esclusivamenteall’acqua minerale naturale

FONTE: Mineracqua.it

COME SI LEGGE L'ETICHETTA DELLA MINERALE1) Denominazione e nome dell’acquaminerale naturaleOgni etichetta deve sempre indicarela dicitura “Acqua minerale natu-rale”, per distinguerla da altre acque,ed il nome dell’acqua stessa.2) Luogo di origineLocalità ove l’acqua minerale natu-rale viene imbottigliata.3) Termine minimo di conservazioneE’ la data fino alla quale il prodottomantiene le sue proprietà specifiche inadeguate condizioni di conservazione.4) LottoIndicazione che consente di indivi-duare la partita del prodotto e la sualinea di imbottigliamento, ai fini dellarintracciabilità.5) Analisi chimicaRiporta gli elementi caratteristici diciascuna acqua minerale naturale,espressi in milligrammi/litro. Per ilsignificato di ogni componente vedi latabella.6) ClassificazioneÈ in ragione del residuo fisso.7) Microbiologicamente puraAttesta l’assenza totale di germi peri-

colosi per la salute, e indicatori di in-quinamento ma non esclude la pre-senza di una certa flora microbicanaturale e tipica a dimostrazione chel’acqua minerale naturale non è statatrattata.8) Qualità salientiSono riportate le proprietà favorevoliapprovate dal Ministero della Salute.9) ContenutoIndica il contenuto netto di acqua mi-nerale naturale nel contenitore. La“e” sta ad indicare che si tratta di unvolume a norma europea.10) Codice a barreFornisce indicazioni leggibili per rile-vatori elettronici riferibili al produt-tore e all’articolo venduto presso ladistribuzione.11) Dicitura ambientaleFrase o disegno che invita a non di-sperdere il contenitore nell’ambientedopo l’uso.12) Conservazione del prodottoConsentono all’acqua minerale natu-rale di mantenere le sue caratteristi-che originarie.

FONTE: Mineracqua.it