Guida 2011 Mangiare e Bere BENE

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Questo manuale vuole essere una sorta di astrolabio realizzato al fine di aiutarvi a scegliere i locali giusti per il vostro palato, ristoranti, pizzerie, osterie e quant’altro possa soddisfare i gusti di ciascuno.

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Osteria Jan

www.osteriajan.com

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I prodotti aversani più celebrati sono, come tutti ben sanno, la gustosa mozzarella di bufala, il buon vino asprigno e le calzature.

Sui quali è andata prolificando, nel corso del tempo , tut-ta una peculiare pubblicistica che ha travalicato i confini puramente nostrani. Al punto che essi , oggi,sono noti e ri-chiesti un pò dovunque e vengono generalmente associati al nome di Aversa anche se... in fondo... non sono poi nati nella nostra città. La mozzarella e l’asprino hanno un’originr rurale,come si s,provengono dalle “pagliare” dei Mazzoni e dalle uberto-se campagne dell’Agro aversano.In Aversa, il centro commercialmente più importante,hanno trovato la sede più feconda e conveniente.Le calzature,d’influenza borbonica, hanno fatto della no-stra “parassitaria” città che mancava di lavoro la patria delle scarpe ponendo le basi per un suo ipotetico decollo.Accanto a questi rinomati prodotti,ve n’ è un altro meno conosciuto perchè non pubblicizzato che occupa un posto preminente nella tradizione aversana.Si tratta della cosiddetta “Pietra di S. Girolamo” che,a differenza dei primi,è una specialità dolciaria che ha visto la luce ed è cresciuta proprio nella nostra città.Andiamo con ordine spiegando sinteticamente come:In Aversa, dove attualmente si apre la larga Piazza Marconi, si ergeva un grande Monastero detto di S.Girolamo,costruito a cavallo del cinquecento dalle pie sorelle aversane Giulia e Filippella Formato.Questo maniero,demolito nel 1924 per dar luogo alla piaz-za, ospitava diverse suore Clarisse del II ordine di S.Chiara e S. Francesco, le quali, per commemorare S.Girolamo che si martorizzava con una pietra,solevano preparare un dolce croccante a forma di pietra( da qui Pietra di S. giro-lamo) con una ricetta che si tramandava a voce, sin dalla fine del ‘500.Un impasto di mandolrle,zucchero e cacao dalla forma simbolica di una pietra che producevano per la delizia(altro che martirio di S.girolamo) del loro palato tra le silenziose e misteriose mura del Convento.A fornire alle suore gli ingredienti occorrenti erano gli spe-ziali del luogo, che non sapevano a cosa servissero.

La pietra di S.GirolamoUna specialità prettamente aversana

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L’ultimo in ordine di tempo è stato Francesco Andreozzi,titolare di una pasticceria stile ottocento,sita all’angolo della odierna Piazzetta Normanna, di fronte al Duomo,nei pressi del Monastero di S.Girolamo.Ai primi del novecento avvenne un fatto inaspettato. Improvvisamente venne a mancare la superiora,Maria Concetta Pirolo, ed una conversa si premurò di chiamare il vicino fornitore per la preparazione della pietra.Per l’Andreozzi fu l’occasione per conoscere la “miste-riosa” ricetta e , una volta impossessatosene , comincio a produrre il dolce croccante nella sua pasticceria dandogli una diversa forma,più tondeggiante.Della cosa ci ha parlato,molto tempo fa,con dovi-zia di particolari il compianto fi glio ,don Gabriele Andreozzi,invitandoci a renderla pubblica.Quando ce ne parlava, sul banco di lavoro, vi erano tante formelle con dentro delle odorose pietre di S.Girolamo di color cioccolato.Per omaggiare il santo ispiratore della pietra,qualche gior-no dopo,mettemmo piede nella chiesetta omonima ancora esistente alle spalle dell’Istituto che ,all’epoca , ospitava la Scuola media statale “D.Cimarosa”.Il nostro stupore fu grande quando , alzando gli occhi al soffi tto,scorgemmo un bel dipinto del Ribera(oggi quasi indecifrabile) raffi gurante S.girolamo nell’atto di percuo-tersi il petto con una dura pietra.E pensammo alle suore e al loro modo di trasformare la pietra del martirio.Al di là del loro modo di fare, va riconosciuto che essa , nata in un Monastero locale, ha trovato in un antica pastic-ceroia di Aversa il fortunoso lancio per una diffusione che ha varcato i limiti puramente urbani.Oggi la pietra,in forme e con ingredienti diversi , si pro-duce un pò dappertutto (non solo in Campania) principal-mente durante il periodo pasquale.

Antonio Marino

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mente durante il periodo pasquale.

La pietra di S.Girolamo

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