Come adempiere ai requisiti del D. Lgs. 102/2014 nel...
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Agenzia Nazionale Efficienza Energetica
"Come adempiere ai requisiti del D. Lgs.
102/2014 nel modo più efficiente e rapido
possibile"
martedì 19 aprile 2018
Il D. Lgs. 102/2014
2
Obbligo di diagnosi
Con il Decreto Legislativo n° 102 del 4 Luglio 2014 (G.U. Serie
Generale n°165 del 18/07/2014) l’Italia ha recepito la Direttiva
2012/27/UE sull’Efficienza Energetica
L’art. 8 definisce che i soggetti obbligati a svolgere diagnosi
energetiche entro il 5 dicembre 2015 (e poi ogni 4 anni) presso i propri
siti produttivi sono:
• le grandi imprese (comma 1);
• le imprese a forte consumo di energia (comma 3)
Ottemperamento all’obbligo
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Risultati
Al 31 Dicembre 2016 risultano essere stati inviati all’ENEA 15.154 audit
energetici. A Dicembre 2015 erano circa 14.000.
I dati statistici raccolti per macrocodice ATECO sono stati raggruppati
per:
• Numero di imprese;
• Siti diagnosticati;
• Imprese con ISO 50001;
• Numero di Grandi imprese;
• Numero di Imprese Energivore (anche Grandi imprese);
• Numero di Imprese Energivore (PMI).
Ottemperamento all’obbligo
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Risultati- RAEE
Settore ATECO Numero
Siti diagnosticati
Imprese Grandi Energivore Energivore non
imprese ISO 50001 imprese grandi imprese grandi imprese
A - agricoltura, silvicoltura e pesca 60 99 2 55 1 0
B - estrazione di minerali da cave e miniere 37 53 2 22 2 10
C - attività manifatturiere 4.827 6.793 97 2.490 722 1.528
D - fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata 226 507 8 191 3 6
E - fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento 302 890 12 245 17 14
F - costruzioni 159 346 9 144 2 1
G - commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli 835 2.286 4 728 24 11
H - trasporto e magazzinaggio 392 942 7 320 27 9
I - attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 93 258 2 81 4 0
J - servizi di informazione e comunicazione 150 596 4 130 4 3
K - attività finanziarie e assicurative 238 684 6 220 2 0
L - attività immobiliari 57 95 1 46 2 1
M - attività professionali, scientifiche e tecniche 229 472 4 197 3 3
N - noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese 222 471 2 196 5 3
Q - sanità e assistenza sociale 208 451 2 184 12 4
R - attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento 43 118 0 33 4 1
Altro 52 93 1 37 2 3
Totale 8.130 15.154 163 5.319 836 1.597
Attività ENEA
Attività svolta nel triennio 2014/2017
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1. Supporto tecnico al MiSE all’attuazione Decreto Legislativo 102;
2. Apertura tavoli tecnici di confronto a Roma e Milano con esperti del
settore, stakeholders, ESCo ed associazioni di categoria.
3. Redazione Linee Guida per la realizzazione delle diagnosi energetiche;
4. Redazione Linee Guida per il monitoraggio nelle diagnosi;
5. Attività istituzionale comma 6 art. 8: controlli
I. Ottemperanza all’obbligo
II. Verifiche documentali
III. Verifiche in situ
Attività ENEA
Attività svolta nel triennio 2014/2017
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5. Analisi settori produttivi sulla base dei fogli riepilogativi: definizione di
indicatori energetici, benchmark, analisi tecnologie e/o lavorazioni nei
settori della: carta, vetro, plastica, gomma, fonderie, ceramica, GDO,
banche, sanità privata, immobiliare, telecomunicazioni, acciaio, pasta e
dolci, cemento, termovalorizzatori.
6. Partecipazione a oltre 160 incontri l’anno;
7. Risposta a oltre 1500 mail inviate a [email protected].
Impresa multisito
La diagnosi va eseguita in tutti i siti?
Forse per tutti i siti non ne vale la pena dal
punto di vista tecnico ed economico
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Impresa multisito
Principi della clusterizzazione: definizione dei
Siti obbligatori
Siti campionati
Siti esclusi
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>10000 tep TUTTI I SITI
8900-10000 tep 50%
7800-8899 tep 45%
6700-7799 tep 40%
5600-6699 tep 35%
4500-5599 tep 30%
3400-4499 tep 25%
2300-3399 tep 20%
1200-2299 tep 15%
100-1199 tep 10%
<100 tep
Inte
rvallo
di cam
pio
nam
en
to
Impresa multisito industriale
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Struttura energetica aziendale
1. Definizione della “struttura energetica aziendale”
(“alberatura”) che, attraverso un percorso strutturato a più
livelli, consente di avere un quadro completo ed esaustivo
della realtà dell’impresa al fine di definire al meglio la
prestazione energetica di uno Stabilimento.
2. L’azienda viene suddivisa in aree funzionali, per le quali si
procede all’acquisizione dei dati energetici.
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Struttura energetica aziendale
L’alberatura deve essere realizzata
seguendo il percorso di ogni vettore
energetico e non la sequenza del processo
produttivo.
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Struttura energetica aziendale industriale
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AZIENDA
Reparto n.1
Reparto n.x
S.A. n.1
S.G. n.1
Attività principali
Servizi ausiliari
Servizi generali
S.G. n.x
S.A. n. x
Vj
Vj Vj Vj
Vj Vj Vj Vj Vj Vj
Dg
D.g.
Livello B – LB
Livello C – LC
Livello D – LD
Livello A – LA
INFO STABILIMENTO+
CONSUMI e PRODUZIONE TOTALI
D.g.D.g.D.g.
D.s. D.g. D.s. D.g. D.s. D.g. D.s. D.g. D.s. D.g. D.s.
Vtot
Ipg.j
Ipg.j.h
Ipg.j.h.k
Ips.j.h.k
Ipg3 =kWh
ton
STABILIMENTO
kWh ton
Reparti Servizi
ausiliari
Servizi
generali
kWh kWh kWh
Rep.
1
Rep.
2
kWh kWh
Pezzi Pezzi
Sala
pompe
Cent.
compr.
litri Aria comp.
kWh kWh
Illumin. Raffresc
.
lux GG x gg
kWh kWh
Ipg1 =kWh
ton
Ips =kWh
litri Ips =
kWh
pezzi
Ips =kWh
Nmc Ips =
kWh
lux Ips =
kWh
GG x gg
Ipg2 =kWh
ton Ipg2 =
kWh
ton Ipg2 =
kWh
ton
Ipg3 =kWh
ton Ipg3 =
kWh
ton Ipg3 =
kWh
ton Ipg3 =
kWh
ton
Struttura energetica aziendale
Indici prestazionali generali “Ipg” e specifici “Ips”
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Struttura energetica aziendale terziaria
16
AZIENDA
S.G.
n.1
Servizi
generali
S.G.
n.x
Vj
Vj
Vj Vj
Livello A – LA INFO STABILIMENTO
+
CONSUMI
S.A.
n.1
Servizi
ausiliari
S.A.
n. x
Vj
Vj Vj
P.s. D.s. D.s.
Vtot
Ipg.j
Ipg.j.h
Ipg.j.h.k
Ips.j.h.k
Parametro
specifico
P.s.
Livello B – LB
Livello C – LC
Livello D – LD
Struttura energetica aziendale
L’alberatura deve essere realizzata seguendo il percorso di ogni vettore
energetico e non la sequenza del processo produttivo.
Tale schematizzazione mette in evidenza :
consumi energetici per ogni vettore energetico utilizzato riferendosi
all’anno solare precedente all’anno n-esimo;
caratterizzazione della destinazione d’uso dell’azienda e della specifica
area funzionale;
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Struttura energetica aziendale
indice prestazionale di area generale (Ipg) dato dal rapporto tra i
consumi di area e la destinazione d’uso dell’azienda;
indice prestazionale di area specifico (Ips) dato dal rapporto tra i
consumi di area e la specifica destinazione d’uso
mappatura dei macchinari e degli impianti che caratterizzano la
specifica area funzionale;
confronto delle tecnologie utilizzate con l’obbiettivo definito all’inizio
della diagnosi
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Gli indicatori energetici nell’industria
22
Attività finalizzata alla definizione dei benchmark
1. Definizione della struttura energetica specifica per i settori
analizzati;
2. Definizione di un format di rendicontazione dei parametri energetici
coerenti con la struttura energetica pertinente.
Gli indicatori energetici nell’industria
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Attività svolta
Settori analizzati:
• Ceramica;
• Carta;
• Grande distribuzione;
• Plastica;
• Gomma;
• Vetro;
• Fonderie;
• Acciaierie;
• Termovalorizzatori
Settori in valutazione
• Sanità privata;
• Settore immobiliare.
• Trasporti;
• Pasta e dolci
• Telecomunicazioni;
• Settore bancario;
• Cementerie
Monitoraggio
Ciclo diagnosi 2015: sono state ritenute validi anche stime, calcoli,
misure indirette dei vettori energetici analizzati durante l’audit.
Nel prossimo ciclo di diagnosi (obbligo del 5 dicembre 2019 per chi ha
ottemperato l’obbligo nel dicembre 2015) sarà, invece, «necessario»
misurare una gran parte dei vettori energetici oggetto di analisi.
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Chiarimenti ministeriali novembre 2016 Allegato II
“Una volta definito l’insieme delle aree funzionali e determinato il peso
energetico di ognuna di esse a mezzo di valutazioni progettuali e
strumentali, si dovrà definire l’implementazione del piano di
monitoraggio permanente in modo sia da tener sotto controllo continuo
i dati significativi del contesto aziendale, che per acquisire informazioni
utili al processo gestionale e dare il giusto peso energetico allo
specifico prodotto realizzato o al servizio erogato.”
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Monitoraggio
La percentuale di misurazione dipenderà dalla tipologia di azienda
analizzata (a seconda che appartenga al settore industriale o al
terziario) e dall’area aziendale cui si riferiscono i consumi analizzati
(attività principali, servizi ausiliari o servizi generali).
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Struttura energetica azienda industriale
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AZIENDA
Reparto n.1
Reparto n.x
S.A. n.1
S.G. n.1
Attività principali
Servizi ausiliari
Servizi generali
S.G. n.x
S.A. n. x
Vj
Vj Vj Vj
Vj Vj Vj Vj Vj Vj
Dg
D.g.
Livello B – LB
Livello C – LC
Livello D – LD
Livello A – LA
INFO STABILIMENTO+
CONSUMI e PRODUZIONE TOTALI
D.g.D.g.D.g.
D.s. D.g. D.s. D.g. D.s. D.g. D.s. D.g. D.s. D.g. D.s.
Vtot
Ipg.j
Ipg.j.h
Ipg.j.h.k
Ips.j.h.k
Linee Guida – siti obbligati
SITI OBBLIGATI ALLA MISURA
1. Sono una parte dei soggetti obbligati alla realizzazione di una diagnosi
energetica ai sensi del D.Lgs. 102/2014.
2. Per anno di riferimento, si intende l’anno n-1 rispetto all’anno n - simo
di obbligo.
3. Vengono individuati come segue:
I. Imprese monosito (siti obbligati): tutte le imprese che nell’anno di
riferimento abbiano avuto un consumo superiore alle 100 TEP
II. Imprese multisito (siti obbligati): tutti i siti classificati come
industriali che hanno un consumo nell’anno di riferimento
maggiore di 10.000 TEP
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Linee Guida – esclusioni
1. Possono essere esclusi dall’obbligo di misura tutti i siti per i quali
i consumi, nell’anno di riferimento siano risultati inferiori alle 100
TEP.
2. Definito, per ogni scaglione, il numero di siti soggetti ad obbligo
di misura, è facoltà del soggetto obbligato decidere su quale sito
(per singola fascia) implementare il sistema di monitoraggio. Non
è obbligatorio che si tratti dello stesso sito oggetto di D.E. nel
2015.
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Linee Guida – clusterizzazione
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Nel caso di siti “industriali” con consumi uguali o inferiori a 10.000 TEP
nell’anno di riferimento si applica la seguente clusterizzazione.
>10000 tep TUTTI I SITI
8900-10000 tep 25%
7800-8899 tep 20%
6700-7799 tep 16%
5600-6699 tep 12%
4500-5599 tep 10%
3400-4499 tep 6%
2300-3399 tep 4%
1200-2299 tep 2%
101-1199 tep 1%
Linee Guida – livelli di copertura settore industriale
85% di copertura dei dati misurati, per ogni vettore energetico, rispetto
al consumo totale dello stesso vettore energetico nell’anno di riferimento
(come rilevato al contatore fiscale – Livello A) per l’area (livello C)
“attività principali”
50% di copertura dei dati misurati, per ogni vettore energetico, rispetto
al consumo totale dello stesso vettore energetico nell’anno di riferimento
(come rilevato al contatore fiscale – Livello A) per l’area (livello C)
“servizi ausiliari”
20% di copertura dei dati misurati, per ogni vettore energetico, rispetto
al consumo totale dello stesso vettore energetico nell’anno di riferimento
(come rilevato al contatore fiscale – Livello A) per l’area (livello C)
“servizi generali”
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Siti industriali con consumo totale superiore a 10.000 TEP/anno
Linee Guida – livelli di copertura settore industriale –
«attività principali».
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>= 10.000 tep 85%
8900-9999 tep 80%
7800-8899 tep 75%
6700-7799 tep 70%
5600-6699 tep 65%
4500-5599 tep 60%
3400-4499 tep 55%
2300-3399 tep 50%
1200-2299 tep 45%
101-1199 tep 40%
Linee Guida – livelli di copertura settore industriale
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Consumo anno di riferimento
(tep/anno)
Attività
Principali
Servizi
Ausiliari
Servizi
Generali
> 10.000 85% 50% 20%
8900 10000 80% 45% 20%
7800 8899 75% 40% 20%
6700 7799 70% 35% 20%
5600 6699 65% 30% 20%
4500 5599 60% 25% 10%
3400 4499 55% 20% 10%
2300 3399 50% 15% 10%
1200 2299 45% 10% 5%
100 1199 40% 5% 5%
Linee Guida – metodologie per le misure
Le misure potranno essere effettuate adottando le seguenti metodologie:
a. Campagne di misura: la durata della campagna di misura dovrà essere
scelta in modo rappresentativo (in termini di significatività, riproducibilità e
validità temporale) rispetto alla tipologia di processo dell’impianto (es:
impianti stagionali). La durata minima della campagna dovrà essere
giustificata dal redattore della diagnosi. Occorrerà inoltre rilevare i dati di
produzione relativi al periodo della campagna di misura. La campagna di
misura dovrà essere effettuata preferibilmente durante l’anno solare
precedente rispetto all’anno di obbligo della realizzazione della diagnosi
energetica, eventualmente nello stesso anno;
b. Installazione di strumenti di misura: nel caso di installazione
“permanente” di strumentazione di misura, è opportuno adottare come
riferimento l’anno solare precedente rispetto all’anno d’obbligo della
realizzazione della diagnosi energetica.
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Linee Guida – metodologie per le misure
Tipologie di strumenti ammessi:
Misuratori esistenti;
Nuovi misuratori (manuali, in remoto, con software di monitoraggio con
funzioni di memorizzazione e presentazione delle misure stesse)
1. Le misure devono essere conformi agli standard nazionali ed
internazionali di riferimento (ISO, UNI, Protocollo IPMVP etc etc)
2. Nel caso di misure indirette è fatta salva la possibilità di adoperare
metodologie di calcolo ampiamente consolidate presenti nella
letteratura tecnica corrente.
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Domenico Santino
[email protected] – www.enea.it
www.agenziaefficienzaenergetica.it
Grazie per
l’attenzione