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IL SANT’ANDREA PER L’AMBIENTE Programma per l’energia pulita ed efficiente dell’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea per un modello di ospedale a basso impatto ambientale Documento di indirizzo delle politiche ambientali dell’A.O. Sant’Andrea, integrate nel processo sanitario, per la valorizzazione delle fonti energetiche rinnovabili e finalizzate al raggiungimento degli obietti del Protocollo di Kyoto SERVIZIO PREVENZIONE INCENDI ED ENERGY MANAGEMENT Luglio 2007

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IL SANT’ANDREA

PER L’AMBIENTE

Programma per l’energia pulita ed efficiente

dell’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea

per un modello di ospedale a basso impatto ambientale

Documento di indirizzo delle politiche ambientali dell’A.O. Sant’Andrea, integrate nel processo sanitario, per la valorizzazione delle fonti energetiche rinnovabili e finalizzate al

raggiungimento degli obietti del Protocollo di Kyoto

SERVIZIO PREVENZIONE INCENDI ED ENERGY MANAGEMENT

Luglio 2007

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IL SANT’ANDREA PER L’AMBIENTE

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PRESENTAZIONE DEL DOCUMENTO

L’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea nell’ambito della propria mission promuove una nuova cultura

individuale e sociale del benessere e della salute adoperandosi in favore dell’umanizzazione dei

servizi e delle strutture ospedaliere.

L’approvazione di un documento che racchiuda le linee di indirizzo per le politiche ambientali

dell’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea è volto ad evidenziare la sensibilità di questa Azienda alle

tematiche connesse al risparmio ed all’efficienza energetica, elementi indiscutibili per ridurre

l’impatto che la struttura ha nei confronti del territorio circostante.

Un modello di ospedale che sia ecocompatibile è possibile con una politica ambientale propositiva

e innovatrice che sappia coniugare il rispetto per l’ambiente e l’innovazione tecnologica della cura

del malato, solo così l’eccellenza sanitaria e l’efficienza energetica diventano un valore aggiunto

per la collettività.

In questo modo possiamo contribuire a trasmettere alle generazioni future un modello di società

sostenibile e rispettosa del territorio che ci circonda.

Francesco Rocca

Direttore Generale

AZIENDA OSPEDALIERA SANT’ANDREA

Legge 3 Dicembre 1999 n°453

sede legale: Via Grottarossa n°1035-1039 - 00189 Roma (Italy)

P.IVA 06019571006

Il presente documento è stato redatto dal gruppo di lavoro

del Servizio di Prevenzione Incendi ed Energy Management- S.P.I.E.M.

Matteo Tripodina Resp. S.P.I.E.M. Energy Manager dell’A. O. Sant’Andrea

Maria Ceccucci Assistente S.P.I.E.M.

Roberto Pacelli Assistente S.P.I.E.M.

Alessandro Di Laurenzo A.R.I.T.

validato da:

Matteo Tripodina Resp. S.P.I.E.M. ed Energy Manager dell’A. O. Sant’Andrea

ed approvato da:

Vittorio Bonavita – Direttore Amministrativo A.O. Sant’Andrea

Maria Paola Corradi – Direttore Sanitario A.O. Sant’Andrea

Francesco Rocca – Direttore Generale A.O. Sant’Andrea

Ultima revisione: 23 luglio 2007

Approvazione: Delibera D.G. n° 769 del 31/07/2007

BIBLIOGRAFIA

Libro Verde, verso una strategia europea di sicurezza dell’approvvigionamento energetico, Commissione Europea

2001; Il protocollo di Kyoto in Italia, le politiche e le misure sul cambiamento climatico,ISSI 2004; AA. VV., Sale la

febbre del pianeta, WWF Italia 2002; Aspetti tecnici ed economici della tecnologia fotovoltaica, ENEA; Rapporto

Energia e Ambiente 2006, ENEA; Piano Energetico Regionale, Regione Lazio 2001; Vincenti A., Sistemi Fotovoltaici,

Dario Flaccovio Editore; Francesco P. R. Marino, Greco M., La certificazione Energetica degli edifici, EPC Libri;

Rocca U. V., Corso di perfezionamento in energia eolica e fotovoltaica, Politecnico di Torino;

www.managenergy.net; www.minambiente.it; www.autorita.energia.it; www.grtn.it; www.iea-pvps.org;

www.enea.it; www.fire-italia.it; www.solaritaly.enea.it; www.regione.lazio.it; www.romaperkyoto.org;

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ggeenneerraazziioonnee pprreesseennttee ddii ssooddddiissffaarree ii pprroopprrii bbiissooggnnii sseennzzaa

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ssooddddiissffaarree ii pprroopprrii bbiissooggnnii

((RRaappppoorrttoo BBrruunnddttllaanndd 11998877))

INTRODUZIONE

Il modello di società attuale è fortemente caratterizzato dalla presenza dell’energia quale

elemento ineludibile; l’energia consente al sistema socioeconomico mondiale di funzionare ed

evolversi.

La rapida evoluzione tecnologica ha portato un incremento esponenziale della richiesta di energia

a cui si è aggiunta la comparsa sul mercato globale di nuove realtà industriali come la Cina, che

stanno conoscendo una forte espansione produttiva comportando di fatto una ulteriore richiesta

energetica.

Tale aspetto fondamentale introduce l’analisi sull’attuale sistema energetico mondiale; il sistema

è molto lontano dall'essere sostenibile in quanto circa l’80% della produzione dell'energia

primaria mondiale avviene mediante il consumo di combustibili fossili: petrolio, gas naturale e

carbone.

Queste risorse presentano tre gravi controindicazioni che si ripercuoteranno inevitabilmente sulla

società globale e sulle generazioni future:

1) le riserve mondiali di combustibili fossili sono limitate e quindi non rinnovabili;

2) le riserve di combustibili fossili sono distribuite in maniera non omogenea sul pianeta;

3) la combustione delle risorse fossili accresce il surriscaldamento dell'atmosfera terrestre

mediante la produzione di gas serra.

24%

27%6%

6%

37%

consumi mondiali per fonti energetiche - anno 2003

gas naturale

carbone

nucleare

idro elettrico

petrolio

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La “non rinnovabilità” dei combustibili fossili deriva dal loro processo di produzione in quanto

vengono generati da un lentissimo processo di degrado del materiale organico che avviene in

circa 100 milioni di anni.

All’esaurimento delle risorse ora disponibili non sarà trascorso il tempo necessario per il reintegro

delle stesse, arrivando di fatto ad una crisi energetica globale di difficile soluzione; le riserve di

combustibili fossili vengono infatti bruciate velocemente: in 150 anni si sono consumati circa la

metà dei giacimenti.

Osservando la questione dal punto di vista dell’ecosistema mondiale, è ormai palesato che la

combustione a fini di produzione energetica di tali risorse comporta l'emissione di grandi quantità

di anidride carbonica (CO2) che sta provocando un effetto serra aggiuntivo a quello naturale e un

conseguente aumento di temperatura terrestre.

Questo riscaldamento globale della bassa atmosfera e della superficie terrestre ha come

conseguenza un cambiamento del clima, dalla cui entità e velocità dipenderanno gli effetti sugli

ecosistemi terrestri ed acquatici, sulla salute umana e sui sistemi socioeconomici.

La Commissione Intergovernativa sul Cambiamento Climatico dell'ONU (IPCC) – nata nel 1988 per

lo studio dei cambiamenti climatici – ha previsto per il ventunesimo secolo un generale

peggioramento delle condizioni dell’ecosistema che si può sintetizzare in:

Accelerazione del ciclo dell'acqua nell'atmosfera e nel suolo, con conseguente aumento

globale delle precipitazioni atmosferiche (con distribuzione non uniforme sulla superficie

terrestre);

Aumento della frequenza di eventi meteorologici estremi (siccità, alluvioni e tempeste);

Aumento del livello del mare (per effetto dell'espansione termica degli oceani e dello

scioglimento dei ghiacciai), con la conseguenza che alcune zone verrebbero

permanentemente sommerse e le inondazioni diventerebbero più frequenti;

Aumento del rischio di desertificazione di alcune zone (aride, deserti tropicali e

subtropicali).

Il conseguente cambiamento delle fasce climatiche si verificherebbe ad una velocità superiore alla

capacità di adattamento della vegetazione, con la conseguente destabilizzazione su larga scala e

forse il collasso di molti ecosistemi naturali.

L'acqua diventerebbe un bene ancora più raro e in tutto il mondo si correrebbe il rischio di

raccolti scarsi o pessimi. La scarsità di alimenti e la fame aumenterebbero, si avrebbero ondate di

profughi e confitti per la divisione delle terre.

IL PROTOCOLLO DI KYOTO E L’EUROPA

Nel 1992 a Rio del Janeiro si è tenuta la Conferenza Mondiale sull'Ambiente e lo Sviluppo. In

quell'occasione è stata approvata la "Dichiarazione di Rio sull'Ambiente e lo Sviluppo"e l'Agenda

21, sono state firmate le Convenzioni sui Cambiamenti Climatici e la Biodiversità e si sono gettate

le premesse per la Convenzione contro la Desertificazione.

0

1000

2000

3000

4000

5000

6000

7000

8000

9000

10000

Nord America Centro Sud America Europa occidentale Ex URSS + econ. Transizione

Medio Oriente Africa Asia e Pacifico U E OCSE Ex URSS mondo

consumi energetici per area geografica

consumi energetici per area geografica anno 2002 (MTEP)

consumi energetici per area geografica anno 2003 (MTEP)

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Infine nel Dicembre 1997 è stato concordato il Protocollo di Kyoto (dal nome della città

giapponese dove il testo è stato sottoscritto) che impegna i paesi industrializzati e quelli in

economia di transizione (Est Europa), responsabili di oltre il 70% delle emissioni mondiali di gas

serra, a ridurre entro il 2012 le emissioni del 5,2% rispetto ai valori del 1990, con percentuali

diversificate per paese: per l'Italia la riduzione deve essere del 6,5%. Il Protocollo indica inoltre le

politiche e le misure che i paesi firmatari dovranno adottare per la riduzione delle emissioni.

Il 16 Febbraio 2005 entra in vigore il Protocollo di Kyoto.

La Comunità Europea ha partecipato attivamente alla definizione di protocolli che avessero come

elemento fondante gli obiettivi di Kyoto; con l’accordo del 1998 - Burden Sharing Agreement - si

è impegnata a ridurre, nel periodo 2008-2012, le proprie emissioni antropiche dei gas a effetto

serra nella misura dell'8 % rispetto al livello del 1990.

Tale accordo ha previsto la distribuzione delle quote di riduzione tra gli stati membri dell’Unione

Europea tenendo conto delle condizioni di sviluppo economico. Nel caso dell’Italia si è definito un

obiettivo di riduzione pari al 6,5%.

In quest’ultimo semestre, il 9-3-2007 il Consiglio Europeo ha approvato il nuovo impegno a

stabilire obiettivi vincolanti nella riduzione di emissioni di gas serra, nella produzione di energia

da fonti rinnovabili e nel risparmio energetico per il 2020:

ridurre le emissioni di CO2 del 30% (se USA, Cina, India aderiscono) oppure

unilateralmente almeno del 20%;

ridurre del 20% i consumi di energia rispetto alle proiezioni al 2020;

aumentare al 20% l'energia da fonti rinnovabili (energia primaria, non solo quella

elettrica);

aumentare al 10% il contributo dei biocarburanti nei trasporti.

Si tratta di un obiettivo fondamentale del piano di azione sull'efficienza energetica che l’Unione

Europea si è impegnata a proporre, un piano rivolto in gran parte agli Stati membri al fine di

mobilitare tutte le forze politiche nella lotta contro il consumo eccessivo di energia.

L'obiettivo Europeo è di disgiungere la crescita economica dal consumo energetico, in modo da

consumare meno pur divenendo più competitivi mediante una vera politica energetica europea

nell’ottica di un’azione rapida ed efficace per dotarsi di un'energia sostenibile, competitiva e

sicura.

Questi obiettivi sono stati tradotti nel “Libro Verde” della Commissione Europea nel quale sono

fissate le linee guida per conciliare la richiesta energetica con il rispetto dell’ecosistema

attraverso azioni di riduzione della domanda di energia ed il ricorso a fonti rinnovabili.

La Comunità Europea ha messo in pratica questi indirizzi approvando direttive aventi come

oggetto l’efficienza energetica come risorsa economica ed ambientale, è il caso della Direttiva

2002/91 sul rendimento energetico dell’edificio e della la direttiva 2006/32 sull’efficienza

energetica negli usi finali dell’energia ed i servizi energetici.

Inoltre con la Direttiva Europea “Emission Trading” 2003/87 si è introdotto nell’Unione il principio

sanzionatorio per il mancato rispetto della quota di emissione di CO2 a partire dal 2007; ogni stato

sarà costretto a pagare pesanti multe per il superamento della quota assegnata.

16,3%

1,6%

9,5%

2,0%

5,5%

13,8%

1,3%3,1%

26,3%

12,0%

1,9%1,6%

3,6% 1,9%

valori delle emissioni di gas serra in Europa

Regno Unito

Svezia

Spagna

Portogallo

Olanda

Italia

Irlanda

Grecia

Germania

Francia

Finlandia

Danimarca

Belgio

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L’INIZIATIVA NAZIONALE E REGIONALE

Nella politica economica italiana l’energia riveste un ruolo importante in quanto il nostro è paese

povero di combustibili fossili, infatti i dati ufficiali attestano intorno all’80% la quota di energia

importata. Questo dipende anche da due fattori determinanti: i forti costi di produzione locale

dell’energia e la rinuncia ad una politica a favore dell’energia nucleare. I paesi limitrofi da cui

importiamo l’energia hanno costi inferiori di produzione anche in funzione di una maggiore

varietà di fonti di produzione.

In questo quadro l'Italia è partita dalla Legge 10/91 “Norme per l’attuazione del Piano Energetico

Nazionale in materia di uso razionale di energia, risparmio energetico e di sviluppo delle fonti

rinnovabili di energia” che ha introdotto dei regolamenti finalizzati al miglioramento

dell’efficienza energetica in tutti i settori: industriale, residenziale, terziario; con questa legge fa la

comparsa la figura dell’Energy Manager.

Successivamente l’Italia ha adottato le “Linee Guida per le politiche e le misure nazionali di

riduzione delle emissioni dei gas serra”, ha redatto il "Libro Bianco” per la valorizzazione

energetica delle fonti rinnovabili" nel 1998 e ratificato il Protocollo di Kyoto a giugno del 2002 con

la Legge n°120.

Con la Delibera Cipe2002, la riduzione di emissioni necessaria a raggiungere l’obiettivo di Kyoto , è

stata fissata a 92,6 Mt di CO2 equivalente. Tale valore sarà raggiunto in parte attraverso uno

“scenario tendenziale” che prevede una serie di misure volte a raggiungere 51,6 Mt di CO2

equivalente, parte attraverso uno “scenario di riferimento”volto a colmare le restanti 41 Mt di

CO2 equivalente. In seguito con il Piano Nazionale di Assegnazione (PNA2004), lo scenario

tendenziale e lo scenario di riferimento sono stati aggiornati.

Ciò nonostante l'Italia si trova oggi a doverle ridurre di circa il 12% rispetto al livello attuale, per

ottemperare agli impegni di Kyoto.

Pertanto per raggiungere un regime di sostenibilità energetica, alla luce dell’instabilità del

mercato energetico globale l’Italia ha intrapreso due strade:

Il risparmio energetico e la stabilizzazione dei consumi

L'adozione di sistemi di generazione energetica da fonti rinnovabili

Queste linee d’intervento, sempre raccordate con le politiche comunitarie, hanno portato negli

ultimi anni all’approvazione di diversi provvedimenti governativi che, anche mediante sistemi

incentivanti, promuovono l’efficienza energetica, l’uso e la conservazione razionale dell’energia e

soprattutto l’adozione a tutti i livelli dei sistemi di autoproduzione dell’energia medianti fonti

rinnovabili come: il solare fotovoltaico, il solare termico, l’eolico, il mini-idroelettrico, le biomasse,

ecc..

In attuazione del Protocollo di Kyoto è stato approvato il “Piano Nazionale per la riduzione di gas

responsabili dell’effetto serra: 2003-2010” che recepisce la direttiva 2003/87 CE.

Con il decreto Legislativo 192/2005 ed il successivo di modifica 311/2006, l’Italia ha recepito la

Delibera Comunitaria 2002/91 introducendo la “certificazione energetica” per gli edifici ed

obbligando i costruttori a rilasciare gli “attestati di certificazione energetica comprovanti” i livelli

di consumi energetici del fabbricato.

classi di efficienza energetica

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Il decreto, così come modificato, per dare attuazione agli obiettivi fissati, introduce delle scadenze

per gli interventi:

dal 1° gennaio 2007 il certificato energetico è diventato una condizione indispensabile per

ottenere le agevolazioni fiscali per ristrutturare edifici e renderli energeticamente

efficienti.

dal 1° luglio 2007, tutti i contratti relativi alla gestione degli impianti termici o di

climatizzazione degli edifici pubblici devono prevedere la predisposizione dell’attestato di

certificazione energetica dell'edificio con predisposizione ed esposizione al pubblico della

targa energetica.

dal 1° gennaio 2008 entrano in vigore i livelli di isolamento termico previsti per il 1°

gennaio 2009.

in tutti i nuovi edifici è previsto l'obbligo del solare termico per il riscaldamento dell'acqua

sanitaria, per una frazione almeno del 50% del fabbisogno di acqua calda. Per i nuovi

edifici è previsto, inoltre, l'obbligo di un impianto fotovoltaico

per gli immobili nuovi e in caso di ristrutturazioni di edifici di superficie utile superiore a

1000 mq, é obbligatoria la presenza di sistemi schermanti esterni, allo scopo di ridurre i

consumi di energia prodotti dall'uso di condizionatori d'aria.

Il Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero dell’Ambiente ha dato sostegno

con il D.M. 22.12.2006 al programma di efficienza energetica, mediante l’approvazione di un

programma di interventi su utenze energetiche pubbliche, destinato all’effettuazione di diagnosi

energetiche ed alla progettazione esecutiva delle conseguenti misure ed interventi. Il programma

prevede la competenza delle regioni e delle provincie per le misure attuative.

A questi decreti si affianca l’iniziativa incentivante per il sostegno delle fonti rinnovabili;

l'obiettivo nazionale di potenza fotovoltaica da installare è fissato 3000 MW entro il 2016.

Per il raggiungimento di tale obiettivo è stato varato il decreto “Conto Energia” che, pubblicato

nel febbraio 2007, ha disciplinato l'accesso alle tariffe incentivanti per chi produce energia

attraverso impianti fotovoltaici, fissando le tariffe per kWh prodotto; al suo interno si trovano

anche gli incrementi delle tariffe incentivanti per gli impianti realizzati nelle scuole pubbliche e

negli ospedali pubblici.

La regione Lazio in questo panorama legislativo complesso ha definito le proprie politiche per il

raggiungimento degli obiettivi fissati dal Protocollo di Kyoto intervenendo sul piano delle tutele

ambientali che, unite ad un corretto sviluppo delle fonti energetiche alternative, possono essere

non solo una reale necessità per la tutela delle generazioni future, ma anche un’occasione di

sviluppo economico e innovazione tecnologica.

Così facendo, la Regione Lazio, all’interno dello scenario europeo, sta assumendo un ruolo di

leadership sulle politiche ambientali.

La Regione Lazio ha definito il proprio Piano Energetico nel 2001 ed attualmente sta procedendo

al suo aggiornamento. La Legge Finanziaria Regionale del 2006 (L.R. n. 4/06) ha previsto di

istituire un fondo unico per la promozione delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica,

mentre la Deliberazione di Giunta Regionale n. 686/2006 ha definito i criteri per l’attuazione degli

interventi e per l’utilizzazione dei fondi stanziati.

Con la Legge Finanziaria Regionale n.296/06 per l’anno 2007, la Regione Lazio ha introdotto

obiettivi di risparmio energetico all’interno del complesso sistema della Sanità; all’art 14 della

finanziaria si promuove l’acquisto di beni e servizi non sanitari ecosostenibili:

“art. 14 – Promozione dell’acquisto di beni e servizi non sanitari

1. – omissis –

2. Nell’ambito dell’acquisto di beni e servizi relativi al soddisfacimento dei fabbisogni

energetici, ogni azienda unità sanitaria locale ed ogni azienda ospedaliera consegue

l’obiettivo minimo di un risparmio dei consumi pari al 20 percento nel triennio 2007/2009

rispetto ai consumi accertati nell’anno 2006.

3. Le aziende unità sanitarie locali e le aziende ospedaliere sono tenute a presentare ogni

anno, insieme ai rispettivi bilanci una relazione sull’acquisto di beni e servizi non sanitari

ecosostenibili, in cui indicano gli obiettivi ed i risultati raggiunti.”

La Regione Lazio ha successivamente richiamato l’obiettivo energetico nell’ambito della Delibera

di Giunta Regionale n°139/2007 recante l’ “atto di indirizzo per l’adozione dell’atto di autonomia

aziendale delle Aziende Sanitarie della regione Lazio”.

Nel quadro normativo regionale è inoltre presente una norma, introdotta dalla L.R. n°23/2000

recante le “Norme per la riduzione e per la prevenzione dell'inquinamento luminoso”, che prescrive

“…misure per la riduzione e prevenzione dell'inquinamento luminoso sul territorio regionale

derivante dall'uso degli impianti di illuminazione esterna di qualsiasi tipo…” che ha tra i suoi

obiettivi la riduzione dei consumi energetici relativamente all’illuminazione esterna anche delle

strutture pubbliche come gli ospedali.

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IL SANT’ANDREA PER L’AMBIENTE

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IL SANT’ANDREA E LA SUA STORIA

L’Azienda Ospedaliera “Sant’Andrea” di Roma nasce, quale azienda sanitaria integrata con la

Seconda Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università “La Sapienza” di Roma, con DPCM 22

luglio 1999 e successivamente con D.L. n°341 del 1 ottobre 1999 convertito con modifiche con la

Legge n° 453 del 3 dicembre 1999,

Ad essa sono stati assegnati i beni mobili e immobili costituenti il complesso ospedaliero

Sant’Andrea situato nella zona nord di Roma, in via di Grottarossa n°1035-1039, in un’area di

circa 140.000 mq confinante nel lato nord con il G.R.A. all’altezza dello svincolo con la Cassia bis.

Per la sua posizione logistica il complesso ospedaliero Sant’Andrea, risulta essere un punto di

riferimento assistenziale di notevole importanza sia per la popolazione residente nel territorio

della A.S.L. ROMA/E - quartiere Cassia-Flaminia nel quale è inserito, e della A.S.L. ROMA/A -

quartiere Nomentano-Montesacro-Salario, che per tutto il territorio posto a Nord del Grande

Raccordo Anulare, lungo le vie consolari Cassia, Flaminia e Salaria (ai confini della Provincia di

Viterbo) e per una parte della via Nomentana.

Il piano di sviluppo del complesso ospedaliero prevede la disponibilità assistenziale di 450 posti

letto supportata da una dotazione organica a regime di circa 2200 dipendenti complessivi, ripartiti

tra università e sanità.

L’azienda Ospedaliera Sant’Andrea intende affermarsi quale “Promotore di Salute” presso la

comunità dei cittadini, coniugando l’esperienza clinica con l’eccellenza delle attività di ricerca e

didattica universitaria; costituendosi, in particolare, quale centro ospedaliero di riferimento per lo

studio, la diagnosi e la cura di alte specialità cliniche.

L’attività didattica universitaria presso il Sant’Andrea intende formare operatori clinici che

coniughino l’eccellenza scientifica con le competenze professionali ed i valori etici appresi

nell’ambito del tirocinio ospedaliero aziendale.

Il primo atto ufficiale nel quale compare la realizzazione del complesso Sant’Andrea risale al 1971;

l’allora Provveditore alle OO.PP. della Regione Lazio con Decreto n°12113 del 14.12.1971 approvò

il Progetto Esecutivo Generale per la Costruzione del Nuovo Ospedale Sant’Andrea quale struttura

specialistica per l’oncologia.

Nel 1974 venne posata la “prima pietra” dal Pio Istituto Santo Spirito e Ospedali Riuniti di Roma

che appaltò i lavori del 1° e 2° stralcio mediante i contributi del Ministero dei LL.PP. e gli stessi si

protrassero fino al 1981.

In seguito per effetto della legge n°833 del 23.12.1978 e della normativa regionale di attuazione,

le competenze per la realizzazione e gestione del nuovo ospedale transitarono all’Unità Sanitaria

Locale Trionfale divenuta successivamente RM12 e ora ROMA E, in quanto l’immobile ricadeva

nel suo ambito territoriale; nel periodo 1985-1987 venne appaltato e realizzato il 3° stralcio dei

lavori mediante contributo in conto capitale della Regione Lazio; tali lavori completavano

esclusivamente lo scheletro edilizio del complesso.

Nell’ambito del “Programma regionale triennale 1985 –1987 per l’utilizzazione del Fondo

Sanitario Nazionale” fu prevista la trasformazione del presidio in Istituto Tumori di Roma dove si

sarebbe dovuta trasferire la sede dell’Istituto Regina Elena di Roma e con Deliberazione della

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IL SANT’ANDREA PER L’AMBIENTE

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Giunta Regionale n°3888 del 24.06.1988 furono autorizzati gli Istituti Fisioterapici Ospitalieri

(I.F.O.) per esperire tutte le procedure per il completamento della struttura in forza dei

finanziamenti sul fondo F.I.O./86’-89’.

I lavori ripresero nel 1993 a seguito dell’approvazione del Progetto Generale esecutivo di

completamento e del Progetto stralcio III lotto che portarono al completamento della struttura

per circa il 91% del proprio volume nel novembre 1998.

In seguito l’Ospedale Sant’Andrea diviene sede della nascente Seconda Facoltà di Medicina e

Chirurgia dell’Università “La Sapienza” di Roma con l’inizio delle lezioni nel secondo semestre del

1999.

Il 29 marzo 2001 l’Ospedale Sant’Andrea prende finalmente vita con l’inaugurazione di ambulatori

e dei laboratori di analisi, e dà inizio ai lavori di completamento della struttura che terminano nel

2006.

IL SANT’ANDREA E IL RISPARMIO ENERGETICO

Il Sant’Andrea nel 2002, in fase di start-up, inizia a “consumare” energia e, a fine anno acquisisce,

come utilizzatore finale, la denominazione di “cliente idoneo”, avendo così la possibilità di

acquistare energia sul mercato libero.

L’Azienda ha proceduto nel 2003 alla nomina del proprio Energy Manager, quale figura interna

arrivando nel 2006 ad attivare, con la Delibera del D.G. n°1036/06, il Servizio Energy Management

aziendale, quale struttura posta in staff alla Direzione Aziendale per inserire nel processo

gestionale aziendale anche la verifica e il controllo del bilancio energetico.

Questa azione innovativa, partita nel 2003 nella in una fase di start-up della struttura, si è

tradotta per l’energia elettrica nella rimodulazione dei contratti energetici conclusasi nel 2006

con la sottoscrizione del contratto multi sito – accorpando tutte le utenze esistenti – in regime di

mercato libero e per l’acqua nel ricalcolo del contratto idrico che ha portato all’emissione di una

bolletta idrica finale con saldo negativo.

In particolare il nuovo contratto per l’energia elettrica ha previsto la destinazione delle economie

derivanti dalla nuova tariffazione in un apposito capitolo di spesa da utilizzarsi per finanziare

investimenti finalizzati al risparmio energetico; il continuo ampliamento della struttura ha però di

fatto vanificato il risparmio – quantificato in circa il 3% della tariffa di vendita – perché fagocitato

dalla crescente domanda energetica e con il passaggio delle utenze in regime di Global Service il

capitolo di spesa è stato conseguentemente soppresso.

Inoltre l’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea ha conseguito un altro importante risultato: nel

febbraio 2007 ha aderito

all’iniziativa, patrocinata dal

Ministero dell’Ambiente delle

Politiche Agricole Alimentari e

Forestali, denominata

“M’illumino di meno” –

giornata internazionale del

Risparmio Energetico” con

l’obiettivo di accrescere la

consapevolezza di tutti,

lavoratori, studenti e cittadini

nei confronti di politiche

energetiche rispettose della

tutela dell’Ambiente.

L’iniziativa si è svolta

essenzialmente sollecitando

tutto il personale e tutti i

fruitori, tramite circolare

interna, manifesti nei luoghi

maggiormente transitati e negli

ascensori e sul portale web

dell’Azienda, nello spegnere

luci e dispositivi non

indispensabili dalle ore 18.00

alle 19.30 e al termine ha

prodotto un risparmio per il

periodo analizzato pari a circa il 7.7% nel suo picco massimo.

Tale risultato, seppur modesto in valore assoluto, ha dimostrato l’efficacia dello strumento

comunicativo giustificando investimenti finalizzati a campagne di sensibilizzazione dell’utenza.

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IL SANT’ANDREA PER L’AMBIENTE

SERVIZIO PREVENZIONE INCENDI ED ENERGY MANAGEMENT

L’ANALISI ENERGETICA DEL SANT’ANDREA

L’energia è elemento essenziale per la funzionalità delle strutture ospedaliere e per questo deve

essere costantemente misurata e tenuta sotto controllo nei suoi aspetti tecnici, manutentivi,

economico - finanziari, tariffari ed amministrativi.

La struttura sanitaria in quanto tale necessita di un approvvigionamento continuo dell’energia in

quanto deve soddisfare centri di consumo interni, come le apparecchiature di sostegno vitale, che

non possono in alcun modo essere fermati per una carenza del circuito di approvvigionamento, in

quanto provocherebbe danni anche irreparabili al processo di cura del malato.

L’ospedale pertanto è di fatto un laboratorio energetico nel quale le fonti di energia - elettrica,

termica, meccanica - si intersecano ed interagiscono tra loro e con l'utenza per offrire un servizio

il più possibile sicuro, affidabile e continuo.

L’energia termica viene richiesta per alimentare:

il processo di condizionamento sia estivo che invernale del complesso;

il processo di sterilizzazione dei materiali di medicazione;

la produzione dei pasti per i lavoratori ed i fruitori della struttura;

la produzione di acqua calda sanitaria.

L'energia elettrica è chiamata a soddisfare altri centri di consumo e deve rispondere ad esigenze

sia tecnologiche, sia funzionali, quali:

l’illuminazione sia normale che di emergenza;

il sistema di trattamento dell’aria dei locali;

i sistemi di movimentazione verticale interna;

l'alimentazione delle apparecchiature medico-diagnostiche e di supporto vitale;

la rete informatica con tutti i vari terminali;

il sistema di automazione e telecontrollo dell’edificio, sistemi di sicurezza, ecc.

All’interno del complesso del Sant’Andrea la quasi totalità degli usi di energia sopra riportati

avvengono mediante un sistema centralizzato di produzione dotato di un sistema di regolazione e

controllo remoto che consente di monitorare ed ottimizzare i prelievi per gli usi finali come ad

esempio la regolazione delle temperature dei singoli locali.

L'implementazione di questi impianti richiede investimenti che possono essere recuperati dalla

gestione razionale dell'energia: tecnologie e sistemi gestionali appropriati e razionali si traducono

in un tangibile beneficio economico-finanziario per il bilancio aziendale, liberando risorse da poter

destinare ad una continua innovazione.

0

1000

2000

3000

4000

5000

6000

2002 2003 2004 2005 2006

2061

3684

4559 4639

5397

andamento consumi espressi in fonte primariaanni 2002-2006

TEP - tonnellate di petrolio equivalente

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IL SANT’ANDREA PER L’AMBIENTE

SERVIZIO PREVENZIONE INCENDI ED ENERGY MANAGEMENT

Il fabbisogno energetico complessivo dell’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea, a fronte del processo

di progressiva attivazione degli impianti e apertura dei servizi ambulatoriali, specialistici e delle

degenze , ha dimostrato una richiesta sempre crescente che a tutt’oggi non sembra essersi

consolidata.

Per l’anno 2006 la domanda energetica complessiva si è attestata ad un valore pari a 5397 TEP –

tonnellate di petrolio equivalente – che, in via esemplificativa, considerando i 450 posti letto

assegnati dalla Regione Lazio all’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea, determina un costo energetico

per posto letto pari a 12 TEP/P.L.

Tale valore puramente indicativo mette in luce l’incremento dell’incidenza energetica per singolo

posto letto rispetto ai valori riferiti agli anni 80-90 che attestavano il valore attorno a 2,6-5

TEP/P.L., attribuibile all’innovazione tecnologica nella realizzazione delle strutture ospedaliere che

hanno incrementato i consumi energetici a seguito della progressiva integrazione del controllo del

microclima quale elemento di accreditamento delle strutture eroganti servizi di ricovero

ospedaliero.

Tuttavia questo valore empirico non evidenzia nel dovuto modo la presenza all’interno

dell’edificio ospedaliero delle strutture diagnostiche ad alta tecnologia – come risonanze

magnetiche, PET, TAC, acceleratore lineare con campi multipli, ecc. – che hanno fatto la loro

comparsa nelle strutture sanitarie sempre in numero maggiore e che richiedono per il loro

funzionamento un notevole apporto sia di energia elettrica (alimentazione) che termica

(microclima), incidendo in maniera rilevante nel bilancio energetico aziendale.

Nel bilancio dell’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea, il “macrosettore dei servizi non sanitari” è il

capitolo di spesa che risente dell’impatto delle politiche energetiche dell’Azienda; in questo

capitolo l’Azienda deve porre in essere gli interventi necessari per portare a conseguimento gli

obiettivi di riduzione dei consumi energetici e raggiungere il 20% di risparmio per gli anni 2007-

2008-2009 rispetto al 2006 in base a quanto disposto dall’art.14 della Legge Finanziaria Regionale

2007.

Analizzando i dati complessivi del costo energetico sostenuto negli anni dal 2002 al 2006

dall’Amministrazione si può notare che, pur con valori assoluti costantemente in crescita, i costi

dell’energia impattano con una percentuale che oscilla tra il 9% e il 12% del “macrosettore dei

servizi non sanitari”.

*dati consutivi forniti dall’U.O.C. Contabilità Analitica

La redazione del consuntivo energetico – emesso a febbraio 2007 - ha evidenziato per l’anno

2006, in base ai dati ufficiali disponibili (fonti ISTAT e Autorità per l’Energia Elettrica e Gas) dal

2005 al I semestre del 2006, che i costi energetici Italiani si sono costantemente appesantiti con

progressivo ed inarrestabile innalzamento dei prezzi delle materie prime e delle tariffe applicate

all’utilizzatore finale.

Si è evidenziato un generale aumento che si può sintetizzare come segue:

l’analisi dei costi al consumo effettuata dall’ISTAT sulle rilevazioni dei prezzi del mese di

Settembre ed Ottobre 2006, indicano un incremento delle spese generali nel settore

“energia elettrica, gas, acqua, casa” rispettivamente del 5,7% e del 4,6% rispetto agli stessi

periodi dell’anno precedente;

89%

11%anno 2002

servizi non sanitari*

utenze energetiche

91%

9%anno 2003

servizi non sanitari*

utenze energetiche

90%

10%anno 2005

servizi non sanitari*

utenze energetiche

88%

12%anno 2006

servizi non sanitari*

utenze energetiche

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IL SANT’ANDREA PER L’AMBIENTE

SERVIZIO PREVENZIONE INCENDI ED ENERGY MANAGEMENT

l’analisi dei costi dei prodotti industriali effettuata dall’ISTAT sulle rilevazioni dei prezzi di

“energia elettrica, gas, acqua” dell’anno 2006 rispetto all’anno 2005 indica un aumento

medio mensile oscillante tra il 21,1% ed il 25,5%;

gli indici nazionali dei prezzi al consumo per l’intera collettività dell’anno 2006, sulla base

dei dati rilevati nel 2005, indica che gli incrementi dei costi oscillano dall’ 8,8% del mese di

gennaio, al 20,2% del mese di agosto;

Le cause più significative dell’incremento del costo dell’energia sul panorama nazionale

sono da ricondursi essenzialmente a:

un mercato non ancora pienamente liberalizzato;

sfavorevoli condizioni climatiche sia nel periodo invernale che estivo;

crisi nella geopolitica che ha influito sugli approvvigionamenti – vedasi crisi russo-

cecena per il gas naturale e le tensioni mediorientali;

la crescente dipendenza del sistema energetico nazionale dalle importazioni di

idrocarburi;

mancanza di innovazioni nelle infrastrutture nazionali per gli approvvigionamenti e

gli stoccaggi del gas.

A fine 2005 il prezzo di riferimento del greggio sul mercato internazionale si è collocato oltre i 57

dollari al barile, in aumento del 44% rispetto all’anno precedente.

Nel secondo trimestre del 2006 il prezzo medio ha sfondato il tetto dei 78 dollari al barile con un

aumento pari al 32% in solo sei mesi; questi problemi strutturali si riflettono anche nei prezzi dei

contratti “future” che comporteranno di conseguenza un livello alto dei prezzi per diversi mesi.

Successivamente verso la fine dell’anno 2006 c’è stata una riduzione del prezzo medio del

petrolio ma per le considerazioni sopra riportate un eventuale riscontro delle riduzioni sui prezzi

al consumo si avrà probabilmente nel corso del 2007.

Il costo della bolletta energetica dell’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea si compone

essenzialmente di quattro voci:

energia elettrica del complesso ospedaliero Sant’Andrea di via di Grottarossa

energia termica del complesso ospedaliero Sant’Andrea di via di Grottarossa

energia elettrico della palazzina uffici via Brembate e dei locali di via Emery

combustibili autotrazione veicoli aziendali e gruppi elettrogeni di emergenza

Dall’analisi del consuntivo energetico per l’anno 2006 si evince il peso preponderante dei costi

derivanti dalla struttura ospedaliera che marginalizzano le altre voci definendo come ambito

prioritario d’intervento il complesso dei consumi imputabili alle attività sanitarie.

La domanda di energia elettrica dimostra un andamento sempre crescente dovuto all’attivazione

di impianti ed apparecchiature ad alta tecnologia che comportano una notevole richiesta di

energia per il loro funzionamento.

0,45%

48,07%

0,39%

51,08%

costi energetici anno 2006

Energia Elettrica - locali via Brembate, via Emery Energia Elettrica - Ospedale Sant'Andrea

Combustibile per automezzi aziendali Energia Termica - Ospedale Sant'Andrea

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IL SANT’ANDREA PER L’AMBIENTE

SERVIZIO PREVENZIONE INCENDI ED ENERGY MANAGEMENT

Il picco di maggiore richiesta risulta nel periodo estivo e l’incremento è soprattutto dalla seconda

metà del mese di giugno alla fine del mese di luglio; questo dato è determinato dal fatto che il

fabbricato è totalmente climatizzato pertanto, è nel periodo estivo che l’impianto di

climatizzazione centralizzato raggiunge il regime di massimo esercizio per il mantenimento delle

condizioni microclimatiche interne necessarie agli ambienti sanitari.

Un ulteriore dato che consente di verificare l’efficienza degli impianti esistenti è il valore di

rifasamento dell’energia elettrica che mantiene valori ottimali oscillando da cos 0.96 a cos

0.92; inoltre la tariffazione dell’energia elettrica dimostra che la fascia oraria di maggior prelievo è

la F4 che assorbe più del 55% dell’energia elettrica consumata dal complesso ospedaliero.

La curva di prelievo del gas naturale per la produzione dell’energia termica fa emergere le

caratteristiche del fabbricato in quanto l’utilizzo 365 giorni su 365 della climatizzazione

centralizzata - realizzata mediante gruppi assorbitori alimentati a vapore - determina un rialzo

dei consumi dopo il picco invernale durante il periodo estivo.

kWh 100.000

kWh 300.000

kWh 500.000

kWh 700.000

kWh 900.000

kWh 1.100.000

kWh 1.300.000

kWh 1.500.000

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

curva domanda di energia elettricaanni 2002 - 2006

2002 2003 2004 2005 2006

6,5%

23,8%

13,6%

56,1%

distribuzione oraria prelievo energia elettrica

F1 ore alto carico

F2 ore medio carico

F3 ore basso carico

F4 ore vuote

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IL SANT’ANDREA PER L’AMBIENTE

SERVIZIO PREVENZIONE INCENDI ED ENERGY MANAGEMENT

Le rimanenti voci del conto energetico dell’Azienda Ospedaliera, paragonati a quanto sopra

esposto, rivestono carattere di marginalità in quanto assumono percentuali al di sotto dell’1%;

questo però non deve giustificare mancate azioni al riguardo, infatti il consumo elettrico degli

uffici è il primo elemento sul quale è possibile intervenire, pur partendo da valori economici

modesti, per ottenere risultati percentualmente significativi in quanto settore fortemente

caratterizzato da sprechi derivanti dalla mancata attenzione al problema della sostenibilità

energetica.

IL SANT’ANDREA E LA DICHIARAZIONE AMBIENTALE

Le reali prospettive di sviluppo a lungo termine, unite alle attuali tecnologie, consentono già da

adesso di affrontare, anche in ambito sanitario, temi quali quello della crescente richiesta di

energia, unitamente a quello del riscaldamento globale.

L’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea nell’ambito della propria mission promuove una nuova cultura

individuale e sociale del benessere e della salute, adoperandosi in favore dell’umanizzazione dei

servizi e delle strutture ospedaliere.

Partendo dall’assunto non più utopistico che “investire in rinnovabili, significa investire sul

futuro”, l’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea ha sviluppato nell’ambito della propria organizzazione

una accentuata sensibilità alle

tematiche dell’ambiente e del

territorio e ritiene necessario

ispirare la propria azione, nei

confronti di tutti i cittadini,

mirando ad un modello di

ospedale a basso impatto

ambientale.

Un modello di ospedale che sia

ecocompatibile si può ottenere

attuando una politica

ambientale propositiva e

innovatrice che sappia

coniugare il rispetto per

l’ambiente e l’innovazione

tecnologica della cura del

malato; solo così l’eccellenza

sanitaria e l’efficienza

energetica diventano un valore

aggiunto per il servizio

istituzionale che l’Azienda

Ospedaliera Sant’Andrea svolge

per la collettività.

Mc 0

Mc 50.000

Mc 100.000

Mc 150.000

Mc 200.000

Mc 250.000

Mc 300.000

Mc 350.000

Mc 400.000

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

curva domanda energia termicaanni 2002-2006

2002 2003 2004 2006

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IL SANT’ANDREA PER L’AMBIENTE

SERVIZIO PREVENZIONE INCENDI ED ENERGY MANAGEMENT

Da ciò è scaturita la volontà di inserire nella Carta dei Valori dell’azienda un principio fondante

che ha come base il rispetto dell’ambiente quale elemento ineludibile:

““LL’’AAzziieennddaa OOssppeeddaalliieerraa SSaanntt’’AAnnddrreeaa,, nneell rreeaalliizzzzaarree uunn oossppeeddaallee aa bbaassssoo iimmppaattttoo

aammbbiieennttaallee,, pprroommuuoovvee iill rriissppeettttoo ddeellll’’aammbbiieennttee ee ll’’aaddoozziioonnee ddii ffoonnttii ddii eenneerrggiiaa

ppuulliittaa aall ffiinnee ddii ccoonnttrriibbuuiirree aall rraaggggiiuunnggiimmeennttoo ddeeggllii oobbiieettttiivvii ddeell PPrroottooccoolllloo ddii

KKyyoottoo iinncceennttiivvaannddoo aazziioonnii ppeerr iill rriissppaarrmmiioo eenneerrggeettiiccoo..””

Questa dichiarazione va ad integrarsi a concetti di centralità della persona già presenti nella

mission aziendale mirando ad una politica gestionale che privilegi investimenti economici ed

organizzativi di questa Amministrazione e che porti ad un reale contributo per l’ambiente in cui è

inserita la struttura.

In quest’ottica l’obiettivo che si pone l’amministrazione dell’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea, nel

quadro degli indirizzi della Regione e nell’ambito delle attività di pianificazione energetica

regionale, è una significativa riduzione dei consumi, dei costi e delle emissioni in atmosfera

derivanti dall’utilizzo di energia e calore da parte della struttura ospedaliera.

Al fine di conseguire tali benefici è necessario intervenire sul sistema esistente attraverso

l’introduzione di misure e strumenti che vadano a migliorare l’efficienza delle infrastrutture e

degli impianti anche attraverso l’introduzione di tecnologie innovative.

IL PROGRAMMA PER L’ENERGIA PULITA DEL SANT’ANDREA

Sempre con riferimento gli indirizzi di programmazione regionale, sulla base delle caratteristiche

edilizio-impiantistiche, l’Amministrazione, tramite la struttura di Energy Management interna, ha

predisposto il presente:

““PPrrooggrraammmmaa ppeerr ll’’eenneerrggiiaa ppuulliittaa eedd eeffffiicciieennttee ddeellll’’AAzziieennddaa OOssppeeddaalliieerraa

SSaanntt’’AAnnddrreeaa ddii RRoommaa ppeerr uunn mmooddeelllloo ddii oossppeeddaallee aa bbaassssoo iimmppaattttoo aammbbiieennttaallee””

Nel presente Programma si definiscono gli indirizzi di questa Azienda per dare attuazione alle

politiche energetiche ed ambientali sopra richiamate, per contribuire al raggiungimento degli

obiettivi del Protocollo di Kyoto ed infine per raggiungere il contenimento economico della spesa

aziendale ottemperando alle norme finanziare regionali.

Questo documento si deve considerare lo strumento principale di indirizzo della politica aziendale

in materia di energia, che dovrà essere recepito in

modo trasversale rispetto alle attività esercite nella

struttura.

In considerazione della rapida evoluzione in atto nel

settore energetico, il Programma deve essere

considerato uno strumento “dinamico”, capace cioè

di adattarsi alle variazioni dello sviluppo sociale,

economico e tecnologico che potrebbero verificarsi

nel corso della programmazione prevista.

Il Programma costituisce perciò una piattaforma di riferimento per il presente, da adeguare

dinamicamente all’evoluzione futura del quadro di riferimento regionale, nazionale e

internazionale; i contenuti del presente documento costituiscono dunque lo strumento di

partenza per l’avvio delle politiche energetiche dell’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea.

Le politiche, di carattere energetico ed economico, si concretizzano in:

Dotare l’amministrazione di uno strumento di riferimento che permetta a progettisti e

responsabili dei servizi tecnici di poter orientare gli interventi edilizi ed impiantistici verso

soluzioni energy saving ed a minore impatto ambientale

Porre le basi per l’applicazione di norme e direttive finalizzate al miglioramento delle

prestazioni energetiche ed alla riduzione dei costi derivanti dalla bolletta energetica;

Favorire lo sviluppo e l'applicazione di un approccio integrato nei confronti delle

prestazioni energetiche degli edifici;

Costituire i presupposti anche strumentali per la trasparenza dei consumi energetici,

attraverso una adeguata applicazione di metodologie di contabilizzazione energetica, in

modo da consentire l’individuazione e quantificazione disaggregata delle maggiori fonti di

spreco, oltre che la certificazione dell’efficienza energetica per le singole unità operative

della struttura ospedaliera;

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IL SANT’ANDREA PER L’AMBIENTE

SERVIZIO PREVENZIONE INCENDI ED ENERGY MANAGEMENT

Promuovere l’innovazione tecnologica al fine della riduzione dei consumi energetici, delle

emissioni inquinanti e dei costi di gestione;

Cooperare con altri Enti e strutture pubbliche per la riduzione dell’impatto ambientale

della complesso ospedaliero nel territorio in cui è inserito;

Favorire l’introduzione di soluzioni gestionali innovative finalizzate alla riduzione dei costi

garantendo i livelli qualitativi necessari al tipo di servizio richiesto;

Garantire la fornitura di servizi energetici assicurando un miglioramento degli standard di

qualità complessivi nel presidio rispettando livelli di sicurezza che caratterizzano le

strutture ospedaliere.

L’architettura bioclimatica, l’uso più razionale dell’energia, un maggiore rispetto dell’impatto

ambientale, una gestione più efficiente ed efficace portano in prima istanza ad un beneficio per

l’intera collettività, concretizzandosi in un maggiore comfort del malato e pertanto in una

migliore qualità ed efficacia del servizio sanitario erogato.

Dagli obiettivi del programma energetico della struttura ospedaliera scaturiscono azioni mirate a:

Audit energetico aziendale finalizzato alla redazione di un bilancio energetico puntuale per

aree tecnologiche e centri di costo che consenta una razionalizzazione dei consumi.

La Realizzazione di un audit energetico dell’intero complesso ospedaliero, mediante la

determinazione delle richieste energetiche in maniera analitica, consente la definizione

degli indicatori energetici di performance per ogni attività autonoma aziendale al fine di

assegnare un valore certo e misurabile ad ogni centro di costo aziendale.

In questo modo la Direzione Strategica è in grado di programmare obiettivi annuali in

funzione delle politiche aziendali di efficienza energetica e conseguentemente assegnare

indicatori ed obiettivi ad ogni struttura e ad ogni centro di responsabilità, all’interno del

sistema di gestione del budget.

Il raggiungimento degli obiettivi deve essere misurato con cadenze prefissate al pari degli

altri indicatori di processo e valutato con gli strumenti – Nucleo di Valutazione – già in

essere.

Ogni obiettivo per un maggior risultato deve essere legato alla corresponsione di appositi

incentivi economici per i titolari di budget.

Acquisizione di beni e di servizi non sanitari ecosostenibili ed introduzione di attrezzature e

tecnologie a basso costo di esercizio ed energeticamente efficienti.

Introduzione nelle procedure di acquisto - bandi di gara, capitolati, disciplinari - di norme

caratterizzanti la predilezione nella scelta di beni e dei servizi non sanitari che evidenzino

un minore impatto ambientale e contribuiscano al risparmio energetico per il

raggiungimento degli obiettivi del protocollo di Kyoto, mediante:

minori costi di manutenzione, ridotti consumi energetici per il funzionamento, rilascio di

certificazione di efficienza energetica, impiego di materiali ecocompatibili e materiali di

risulta facilmente smaltibili o riciclabili, ecc.

Ogni procedura pertanto deve prendere in considerazione detti parametri mediante una

valutazione analitica in grado di operare scelte oggettive in ottemperanza a quanto

disposto dalla Legge Finanziaria Regionale per l’anno 2007.

Energia Elettrica

Energia Termica

Acqua

Fabbricato

Aree d’intervento

per ridurre l’impatto

ambientale e

contribuire al

risparmio energetico

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IL SANT’ANDREA PER L’AMBIENTE

SERVIZIO PREVENZIONE INCENDI ED ENERGY MANAGEMENT

Certificazione energetica dell’involucro edilizio con determinazione classe di efficienza

In linea con la normativa vigente, il complesso ospedaliero deve arrivare ad ottenere la

propria carta di identità energetica, che ne dichiari quali siano le prestazioni in termini di

isolamenti termici e, in ultima analisi, di rendimento stagionale.

Questo è un processo graduale che deve portare, attraverso un percorso codificato e

certificato, al rilascio da parte di un Soggetto Certificatore dell'attestato di certificazione

energetica.

Tale attestato deve comprendere i dati relativi all'efficienza energetica propri dell'edificio,

i valori vigenti a norma di legge e valori di riferimento, che consentiranno ai cittadini di

valutare e confrontare la prestazione energetica dell'edificio.

Tale documento è propedeutico agli interventi edilizio-impiantistici perché consente di

selezionare quelli più significativi ed economicamente convenienti per il miglioramento

della prestazione energetica del fabbricato; proprio in considerazione dell’importanza che

riveste come strumento di supporto decisionale il documento deve essere oggetto

costantemente di verifica ed aggiornamento.

Questo attestato di certificazione energetica, in considerazione del servizio istituzionale

svolto a servizio dei cittadini ed il linea con la politica di trasparenza aziendale, deve essere

affisso in luogo facilmente visibile per il pubblico ed adeguatamente pubblicizzato.

Miglioramento del rendimento del sistema edificio-impianto investendo nella realizzazione

di interventi per l’abbattimento degli sperperi energetici

Il piano di riqualificazione del sistema edificio-impianto parte dalla correlazione dei dati

generati dall’Audit e dalla Certificazione energetica del complesso, questo consente di

determinare i punti più sensibili al miglioramento della prestazione del sistema.

Questo piano deve contenere gli elementi caratterizzanti che ogni attività manutentiva, sia

edile che impiantistica, deve tenere in considerazione per raggiungere gli obiettivi di

risparmio energetico, quali ad esempio, l’utilizzo di materiali ecocompatibili, l’adozione di

elementi costruttivi che abbattano le dispersioni termiche, l’utilizzo di sistemi di

illuminazione avanzati a basso consumo, sistemi di recupero di calore, ecc.

Come nel caso dell’acquisto di beni e servizi non sanitari anche l’intera area manutentiva

deve introdurre norme all’interno degli atti di gara e nella progettazione che consentano

di far emergere scelte orientate all’eco-compatibilità e sostenibilità energetica.

Sempre nell’ottica dell’eco-compatibilità si deve redigere un programma sull’utilizzo delle

risorse idriche che consenta di razionalizzare i consumi, evitando sperperi, puntando

all’introduzione di sistemi di valorizzazione e recupero idrico delle acque reflue

dell’impianto di depurazione per il riutilizzo nel processo produttivo aziendale come, ad

esempio, impieghi tecnologici o irrigui.

Introduzione di fonti rinnovabili mediante l’adozione di sistemi di autoproduzione di

energia

Il piano di introduzione delle energie rinnovabili prende spunto dall’innovazione delle reti

di distribuzione dell’energia verso una forma di “generazione distribuita” dell’energia, cioè

quella forma di rete intelligente in grado di accogliere, pur nella piccola realtà dell’Azienda

Ospedaliera Sant’Andrea, un apporto quantitativamente e qualitativamente significativo di

energia elettrica prodotta da fonte

rinnovabile.

La generazione distribuita può contribuire

allo sviluppo di un nuovo modo di produrre

e distribuire l’energia elettrica, favorendo il

risparmio energetico, l’utilizzo di risorse

locali e di fonti rinnovabili con, tra l’altro,

ricadute positive sull’occupazione e sullo

sviluppo economico.

L’uso delle fonti rinnovabili, deve essere

inteso come soluzione ottimale in una nuova

visione del sistema elettrico, includendo

quindi alcuni concetti emergenti nel settore

impiantistico, come il power park (sistema

integrato di produzione e distribuzione locale di energia elettrica, calore e freddo,

mediante ricorso a fonti rinnovabili, cogenerazione e utilizzo di nuovi combustibili) e le

smart grids.

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IL SANT’ANDREA PER L’AMBIENTE

SERVIZIO PREVENZIONE INCENDI ED ENERGY MANAGEMENT

Il piano, anche in virtù della forma giuridica dell’Azienda che la vede integrata con la

Seconda Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università La Sapienza di Roma, è volto a dare

un segnale propulsivo nei settori della ricerca e sviluppo, valutando sperimentazioni di

nuove tecnologie e realizzando impianti dimostrativi quali elementi di studio per il campus

universitario.

Formazione del personale e sensibilizzazione dei pazienti sul risparmio energetico in

ospedale

Introduzione nel piano formativo aziendale di appositi moduli finalizzati a dare a tutto il

personale una formazione specifica in materia di efficienza e risparmio energetico.

La formazione potrà essere sviluppata mediante gruppo di tutor interni all’azienda di

concerto con la struttura Universitaria della Sapienza con corsi in aula oggetto di verifica

finale ed eventuale accreditamento per il personale sanitario come E.C.M.

Il progetto formativo potrà essere implementato in fase successiva da moduli FAD

disponibili sulla rete intranet per gli aggiornamenti periodici.

Introducendo un forum di discussione sul tema sarà possibile avere un feed-back

direttamente dagli operatori al fine di verificare l’applicazione dei contributi formativi ed

eventuali interventi correttivi.

Un’adeguata campagna informativa ed educativa del fruitore dei servizi sanitari e del

lavoratore, che giornalmente con la sua azione influenza anche inconsapevolmente la

spesa energetica, si deve inserire come ulteriore elemento propulsivo che valorizzi e renda

efficace ogni azione ed investimento.

L’Azienda, al riguardo, ha attivo un sistema integrato di comunicazione, composto da più strumenti di comunicazione ed in particolare da una rete intranet per favorire la comunicazione interna e da un sito internet per facilitare i rapporti di comunicazione esterna con la cittadinanza La predisposizione di un progetto comunicativo è l’elemento che consente di divulgare

tutte le informazioni ambientali di interesse pubblico, dando adeguata evidenza alle

modalità con le quali il cittadino fruitore dei servizi sanitari della struttura del Sant’Andrea

contribuisce e partecipa al raggiungimento degli obiettivi fissati dal Protocollo di Kyoto.

GLI ECO-INTERVENTI REALIZZABILI DAL SANT’ANDREA

L’analisi comparata della certificazione energetica preliminare della struttura all’audit degli utlizzi

finali dell’energia, dà la possibilità di delineare una serie di interventi che, se sviluppati in maniera

adeguata possono portare al raggiungimento degli obiettivi di eco sostenibilità della struttura

ospedaliera adottati dal presente documento.

L’Azienda Ospedaliera ritiene realizzabili, fermo restando i vincoli derivanti dalla mission sanitaria

e dalle risorse finanziare disponibili interventi, una serie di interventi programmabili mediante un

cronoprogramma almeno otto-decennale.

La durata temporale è determinata dal differente ritorno in termini economici degli investimenti,

in considerazione delle limitate risorse disponibili, mentre gli effetti dal punto di vista ambientale

sono immediati.

Questi interventi investono l’involucro edilizio dell’ospedale e devono apportare benefici in

termini di efficienza energetica e di risparmio delle risorse economiche; vengono di seguito

sintetizzati in tre categorie principali in base alla tipologia delle opere da eseguire:

Ecostep – Riqualificazione ambientale aree esterne: costituito da installazione isole

fotovoltaiche, recupero idrico, abbattimento inquinamento luminoso.

Ecostep – Riqualificazione ambientale fabbricato: costituito da abbattimento carico

termico facciata sud con installazione schermature solari fotovoltaiche,

abbattimento dispersioni termiche, installazione isole fotovoltaiche integrate,

installazione turbine eoliche, sperimentazione cromoterapia con sistemi a basso

consumo.

Ecostep – Riqualificazione ambientale aree tecnologiche: realizzazione trigenerazione,

sistemi di recupero calore, implementazione sistema di telecontrollo e

telegestione

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IL SANT’ANDREA PER L’AMBIENTE

SERVIZIO PREVENZIONE INCENDI ED ENERGY MANAGEMENT

Intervento Potenza

installata

TEP/anno*

risparmiati

Riduzione annua

emissioni CO2

Solare fotovoltaico 286 kWp 94,2 TEP 194.281 kg

Trigenerazione 2000 kWp 1.656 TEP 3.816.000 kg

Eolico 12 kWp 8,8 TEP 20.892 kg

Riqualificazione

edificio-impianti

20 kWp 7 TEP 14.840 kg

TOTALE 2318kWp 1766 TEP 4.046.013 kg

Recupero acque reflue

540 mc. acqua da destinarsi a innaffiamento aree verdi

*calcolo effettuato in base alla Circ. MICA 219/f/1992

Solare fotovoltaico

Trigenerazione

Eolico

Riqualificazione edificio-impianti

Recupero idrico per innaffiamento

LOCALIZZAZIONE INTERVENTI RISPARMIO

ENERGETICO E IDRICO

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IL SANT’ANDREA PER L’AMBIENTE

SERVIZIO PREVENZIONE INCENDI ED ENERGY MANAGEMENT

ECOSTEP - RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE AREE ESTERNE

Descrizione Intervento Potenza impianto

T.E.P./anno prodotti

CO2 evitabile/anno

1. Produzione di energia elettrica dal sole mediante la realizzazione di una pensilina fotovoltaica integrata ai parcheggi interni prospicienti via di Grottarossa.

110 kWp 40.0 81.620 kg

2. Produzione di energia elettrica dal sole mediante isola fotovoltaica posta sulla copertura dell’Aula “C. Urbani”

18,9 kWp 7.0 14.415 kg

3. Intervento di ampliamento dell’impianto di depurazione dell’Azienda integrato con sistema di recupero e riutilizzo delle acque reflue in uscita, comprensivo di copertura fotovoltaica e riduzione dell’impatto ambientale con sistemazione aree verdi.

31,5 kWp

540 mc/g acqua riutilizzata

11.5 23.373 kg

4. Ammodernamento del sistema d’illuminazione esterna finalizzato alla riduzione dell’inquinamento luminoso e a contenimento energetico.

- 10kWp 3.5 7.420 kg

ECOSTEP - RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA AREE TECNOLOGICHE

Descrizione Intervento Potenza impianto

T.E.P./anno prodotti

CO2 evitabile/anno

5. Produzione di energia elettrica pulita mediante trigenerazione con installazione di impianto di cogenerazione da abbinare al sistema di produzione energia frigorifera esistente.

2,0 MWp 1656 3.816.000 kg

6. Miglioramento dell’efficienza energetica dell’impianto di condizionamento, costituito da interventi di ammodernamento delle U.T.A. e del sistema di telecontrollo, comprensivo di installazione recuperatori di calore.

In fase di studio - -

7. Riqualificazione energetica delle aree tecnologiche, tramite piano di manutenzione finalizzato all’efficienza energetica e a contenimento dei consumi.

-10 kWp 3.5 7.420 kg

TABELLE DEGLI INTERVENTI STRUTTURALI PER LA RIDUZIONE

DELL’IMPATTO AMBIENTALE DELL’AZIENDA OSPEDALIERA

SANT’ANDREA

ECOSTEP - RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEL FABBRICATO OSPEDALIERO

Descrizione Intervento Potenza Impianto

T.E.P./anno prodotti

CO2 evitabile/anno

8. Abbattimento del carico termico degli emipiani degenze mediante la ristrutturazione della facciata esposta a sud – lato via di grotta rossa – mediante l’installazione di schermature solari dotate di moduli fotovoltaici semitrasparenti per la produzione di energia elettrica pulita e comprensivo di bonifica dei ponti termici.

100 kWp

risparmio energia termica in fase di studio

26.3 55.650 kg

9. Produzione di energia elettrica dal sole mediante isola fotovoltaica, posta sull’intero perimetro sud del lastrico solare.

25,2 kWp 9.4 19.223 kg

10. Produzione energia elettrica dal vento mediante turbine eoliche a pale orizzontali posizionate sulla copertura dell’ospedale.

12 kWp 8.8 20.892 kg

11. Studio e sperimentazione integrazione della cromoterapia, nelle aree adibite alle attività sanitarie mediante l’impiego di illuminazione a basso consumo.

In fase di studio - -