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AFN Azione per Famiglie Nuove onlus Inserto redazionale allegato a Città Nuova - Aprile 2016 > SPAZIO FAMIGLIA www.afnonlus.org afnonlus Il ruolo prezioso dei nonni FAMIGLIE ADOTTIVE Costruire la società di domani partendo dall’educazione NIGERIA I referenti dei progetti ci scrivono DAL MONDO COME ACCOGLIERLI? UNA PROPOSTA PER I MINORI STRANIERI ARRIVATI IN ITALIA SENZA FAMIGLIA

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AFN Azione per Famiglie Nuove onlus Inserto redazionale allegato a Città Nuova - Aprile 2016

>

SPAZIO FAMIGLIAwww.afnonlus.org

afnonlus

Il ruolo preziosodei nonni

FAMIGLIEADOTTIVE

Costruire lasocietà di domanipartendodall’educazione

NIGERIA

I referenti dei progetti ci scrivono

DAL MONDO

COMEACCOGLIERLI?UNA PROPOSTA PER I MINORI STRANIERI ARRIVATIIN ITALIA SENZA FAMIGLIA

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2 SPAZIO FAMIGLIA

SPAZIOFAMIGLIA

12Insertopromozionaleallegato a Città Nuovaaprile 2016

CoordinamentoGiovanna Pieroni

Hanno collaboratoin questo numeroPaola IacovoneLuca MagriGiulio MeazziniBarbara PandolfiGiovanna PieroniMarzia RiglianiAndrea Turatti

Progetto grafico e Art directionAlessandro Palmieri

IdeazioneAFNonlus

PresidenteAndrea Turatti

Sede legaleVia Isonzo, 64 00046Grottaferrata (Roma) ItalyC.F. 920 1212 0587Tel. 06.97.60.83.47Fax. [email protected]

Il numero è statochiuso il 25 febbraio2016

Banca ProssimaIT 55 K 03359 01600100000001060

BancopostaIT 47 X 07601 03200000048075873

C/C postale48075873

Pagamento onlinecon carta di credito:http://pay.afnonlus.org

FOCUS ABC del Sostegno a Distanza

Sostieni con AFNSOSTENERE UN BAMBINOvuol dire per lui uscire dallatrappola della povertà edivenire capitale umanoindispensabile allo sviluppodel suo Paese; per ilsostenitore è un gesto diapertura che collega personee mondi completamentediversi.Per avviare un SAD occorre:

Scegliere se sostenere unbambino o un progetto

Il contributo annualeminimo per un minore è diEuro 336,00; per un progettoè di Euro 200,00

I versamenti si effettuanocon bollettino postale, conto

corrente bancario opagamento online con cartadi credito

Con il primo versamento sipuò indicare il Paese e/o ilprogetto(http://www.afnonlus.org/progetti)Se non ci fosse disponibilitàper una delle scelte effettuate,verrà proposta una diversadestinazione

Verranno inviateinformazioni del bambino, lasua situazione familiare, unafoto e una scheda informativadel progetto in cui il minore èinserito.

I referenti locali invieranno

aggiornamentisull'andamento del progettoe notizie del minore almenouna volta all’anno.Per accelerare i tempi diassegnazione del minore sipuò inviare via fax (+39 0694548863) o e-mail([email protected]) copia delversamento effettuato,indicando i propri dati e lacausale, soprattutto se si trattadi bonifico bancario.Per ulteriori informazioniwww.afnonlus.org, tel. +39 06 97608347 dallunedì al venerdì dalle 8.30alle 12.30 e dalle 15.00 alle18.00 (B.P.)

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3APRILE 2016 SPAZIO FAMIGLIA

Editoriale

La solidarietà non ha confini

Il nostro impegno

A fianco dei nuovi emarginati in cerca di futuro. In Italia e nel mondo

DI ANDREA TURATTI

urante questi anni ci siamoimpegnati con passione per iminori e le famiglie più fragili:abbiamo continuato a svolgereun’azione di promozione dellacultura della famiglia, a dare una

famiglia ai bambini abbandonati attraversole adozioni internazionali e promuoverel’aiuto all’infanzia svantaggiata, nonostantela crisi e il conseguente inevitabile calo

delle donazioni (speriamo provvisorio).Grazie alla partecipazione e alla solidarietàdi tanti, siamo comunque riusciti attraversoil sostegno a distanza e vari progetti dicooperazione allo sviluppo a offrire cibo,cure mediche e istruzione, in una

prospettiva di condivisione mondiale. Pur garantendo la continuità in questiambiti, le nuove forme di emarginazionesocio-economica che famiglie e minori,italiani e non, si trovano a vivere, ciobbligano a guardare, con lenti bifocali,anche ai bisogni di quelli più vicini. Quale è il soggetto più idoneo arispondere alle necessità che sipresentano? Per noi è la famiglia, con la suaspeciale capacità di accoglienza. «L’amore,legame naturale tra i suoi membri, è ilseme per strutture e istituzioni checooperino al bene della comunità e deisingoli, fino alla fratellanza universale,valorizzando ogni singolo popolo». Questochiedeva Chiara Lubich nel ’93 alFamilyfest, importante occasione di lanciodel sostegno a distanza e sfida coraggiosa:«Che l’umanità del terzo millennio possadiventare una grande famiglia». Dare quindi il volto della famigliaall’impegno per migliaia di persone,straniere e italiane, che cercano un futuronel proprio Paese o in una nuova terra, è ilnostro obiettivo. Ma occorre rafforzare larete dei collaboratori: i 12mila sostenitori inItalia, le famiglie adottive che hannol’esperienza dell’accoglienza, i gruppi difamiglie che vivono la solidarietà tra loro eper gli altri, i nostri delegati nei Forum delleAssociazioni Familiari: tutti insieme siamouna grande famiglia che può contribuire adare una risposta efficace ai nuovi bisognidei nostri tempi.

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OLTREL’ACCOGLIENZAAFNonlus promuove l’ospitalità di minori stranieri non accompagnatida parte di famiglie, comunità,aziende. Per un’integrazione fatta di rapporti

Italia Migranti di Paola Iacovone

4 APRILE 2016SPAZIO FAMIGLIA

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5APRILE 2016 SPAZIO FAMIGLIA

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6 APRILE 2016SPAZIO FAMIGLIA

Italia Migranti[ ]

i fronte a volti stanchi e af-famati di gente in fuga chevaga da un confine all’al-

tro in Europa o approda spaventatasulle nostre coste, mi sono domanda-ta spesso cosa fare, perché dare rispo-ste concrete appare una necessitàumana prima che etica. Confrontan-doci in AFNonlus, abbiamo cercato dicapire come fare la nostra parte, so-prattutto per famiglie e bambini. Daanni lavoriamo al fianco di comunitàin Africa, Sud America, Asia e MedioOriente, in un’ottica di reciprocità enello sforzo di contribuire ad uno svi-luppo personale e locale. Ma oggi co-me continuare a sostenere chi da quel-le comunità deve fuggire?Una proposta concreta ci è giunta dal-la Sicilia, dove gli approdi sono conti-nui. Secondo i dati del Ministero delLavoro e delle Politiche Sociali, ad ago-sto 2015, erano 8.944 i minori stranieriin Italia senza famiglia. Giunti dopoviaggi pericolosi e difficili persino daimmaginare. In particolare l’80% sonoragazzi tra i 16 e i 18 anni, in cerca diun’occasione lavorativa per inviarequalche soldo alle famiglie rimaste neiPaesi di origine e raggiungere una pro-pria seppur precaria indipendenza. Proprio a loro è rivolto il progetto “Fa-re sistema oltre l’accoglienza”, nato daun’idea della cooperativa FO.CO. cheda anni si occupa di integrazione deirichiedenti asilo politico e dei minorisenza famiglia in Sicilia. Ad ottobre2015 con Francesco e Giuliana del-l’ONG Azione per un Mondo Unito On-lus (AMU) siamo andati a Ragusa adincontrarli e a conoscere i ragazzi daloro seguiti. Un’esperienza di lavoro, dicollaborazione e di amicizia che ha da-to vita ad una proposta progettualeaccolta da AFNonlus, da AMU ed altrisoggetti. Tra gli obiettivi principali delprogetto c’è un percorso di integra-

zione e inserimento socio-lavorativodei ragazzi insieme con la creazione diuna rete di accoglienza – formata dafamiglie, aziende e comunità locali –che aiuti i ragazzi nella fase di proget-tazione della loro vita futura, in Italia oaltrove.«È innegabile che solo in una famigliai ragazzi possono trovare il calore cheuna comunità di accoglienza, perquanto valida e preparata, non puòdare – spiega Flavia Cerino, tra i pro-motori dell’idea, coordinatore locale

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Chi desiderassecontribuire a questainiziativa può farloinviando contributicon la causale“Accoglienzamigranti” sul conto corrente di AFNonlus presso

Banca ProssimaIT 55 K 033359 01600100000001060SWIFT/BIC: BCITITMXC/C postale n°48075873BancopostaIT 47 X 07601 03200000048075873

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7APRILE 2016 SPAZIO FAMIGLIA

NELLA FAMIGLIA I RAGAZZIPOSSONO TROVARE SOSTEGNO PERSUPERARE LE DIFFICOLTÀ

del progetto e tutore legale di alcunidei ragazzi coinvolti –. Nell’ambito delprogetto le famiglie rappresentanoquindi il “porto sicuro” a cui i ragazzipossono ancorarsi qualora dovesserotrovare lavoro in posti lontani dalla co-munità. Terminato il percorso formati-vo in Sicilia cercheremo infatti con lo-ro un lavoro ovunque sarà possibile. Lasciando la comunità i ragazzi nonavranno né un luogo dove abitare nétantomeno i soldi per affittare subitouna stanza. Quindi le famiglie potreb-bero accoglierli per il tempo necessa-rio al consolidamento di una posizio-ne economica che li renda autonomi.Fermo restando che in una famiglia i

ragazzi potranno trovare sempre so-stegno e incoraggiamento per supe-rare le inevitabili difficoltà che la vitapresenta. Ai migranti come a tutti noi,d’altronde».I giovani provenienti da comunità diaccoglienza di Ragu-sa e Catania soster-ranno un percorso diformazione profes-sionale che agevoli illoro inserimento nonsolo in Sicilia, ma an-che in altre regioni,dove avranno biso-gno di punti di riferi-mento sicuri.

A fine 2015 approfittando delle va-canze di Natale in 7 sono partiti dalleloro comunità per fare l’esperienza infamiglia. Sono ragazzi provenienti daEgitto, Mali e Senegal, cristiani coptoortodossi e musulmani, accolti da fa-

miglie di Roma, Lanciano, Ancona eCosenza.«Ospitare Mamadou ci ha aiutato adessere più famiglia – racconta B. –, ab-biamo cercato di farlo sentire parte diessa nella quotidianità e l’abbiamo ac-colto con semplici gesti di affetto. Cer-care per esempio di fargli capire cheavevo piacere di lavargli gli indumen-ti, aiutarlo a fare la borsa quando è par-tito… Ma per lui vorremmo fare di più,invitarlo per la prossima estate, ma an-che aiutarlo a trovare il lavoro che glipiace, sostenerlo nel cercare di realiz-zarsi come persona quando uscirà dal-la comunità in cui è ora». Con il sitowww.faresistemaoltrelaccoglienza.itle famiglie potranno mettersi in con-tatto con noi e aprire per brevi periodile loro case, in collaborazione conaziende locali disponibili. AFNonlus,attraverso le proprie sedi operative ela rete del Movimento Famiglie Nuovein Italia, si pone l’obiettivo di facilitarela nascita di un nuovo sistema di ac-coglienza, aumentando la capacità diintegrazione delle nostre comunità edel nostro Paese.

I ragazzi ospiti nelle famiglie. Sopra: comunità diaccoglienza perminori stranieri aCatania. In alto, ipromotori delprogetto a Ragusa

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8 APRILE 2016SPAZIO FAMIGLIA

Ogni duemesi unvolume di 112pagine cheparla difamigliaispirandosi astorierealmente

accadute. In appendice, unbreve saggio sulle tematicheaffrontate. Prossima novità inuscita, “La caduta delle farfalle”di Alessandro Mazzochel conun saggio di Pasquale Ionata.La forza dell’amore, dei legamifamiliari per riappropriarsi deisogni e della speranza di unfuturo migliore. Euro 8,00(cittanuova.it)

NEWS

In rete per famiglie e minoriIl recente incontro con Famiglie Nuove, incaricati di sede AFNonlus Italia,rappresentanti AFNonlus, Forum Regionali delle Associazioni Familiari e associazioni locali, ha lanciato AFNonlus in un nuovo impegno: crearepercorsi di accoglienza familiare e integrazione socio-lavorativa perragazzi stranieri e italiani (pag.4-7).

Diritto allo studioInserimento scolasticoper alunni adottati

La collanapassaparola

AFNonlus, già impegnataad intervenire nelle scuoleper favorire la conoscenza el'applicazione delle lineeguida a tutela degli alunniadottati, ha partecipato alconvegno svoltosi allaCamera dei Deputati(2.2.2016) sul loro diritto allostudio. Obiettivo:diffondere le “Linee diindirizzo per favorire ildiritto allo studio deglialunni adottati” ecomprenderne le possibilitàdi utilizzo nelle scuole.«Il documento – haspecificato M. Santerini,organizzatrice del

convegno – è frutto dellacollaborazione tra Miur,Commissione AdozioniInternazionali, entiautorizzati e associazionifamiliari. Puntiamo ora a

creare un discorso analogoanche su altri temi specificiche riguardano l’adozione.Le Linee guida hanno fattomaturare molto la scuola:queste non sono più solo

un documento, ma unpercorso, costringono lascuola a essere più flessibile,più a misura di ogni alunno,facendola uscire dallerigidità che ha ancora».

Forum associazioni familiariDe Palo nuovo Presidente: «la priorità del Paese è la famiglia»

sposato e padre diquattro figli, giàpresidente delle Aclidi Roma e del Forumfamiglie Lazio, haricoperto il ruolo diassessore tecnico allafamiglia e alla scuoladel Comune di Roma.«Il Forum non vuolerassegnarsi ad unPaese che gestisce leemergenze. Perquesto vogliamorimettere al centrodell’agenda politicala vera priorità delPaese che è lafamiglia». In questa

Il Forum è una realtàassociativa disecondo livelloimportante in Italia,che dà voce a più di4 milioni di famiglie,con oltre 400associazioninazionali e locali chene fanno parte(forumfamiglie.org).Nel corsodell’assembleaplenaria dello scorsonovembre, è statoeletto il nuovoPresidente nellapersona di GianluigiDe Palo. 39 anni,

frase la sintesi del suoprogramma di iniziomandato. Oltre agli 11membri del Consigliodirettivo, sono stateelette anche duedonne cheaffiancheranno ilPresidente in qualitàdi vicepresidenti:Emma Ciccarelli eMaria Grazia Colombo.

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9APRILE 2016 SPAZIO FAMIGLIA

NONNIADOTTIVI

Percorsi Adozioni internazionali

di Giovanna Pieroni

Risorsa preziosa per tutte le famiglie, in quelleadottive possono favorirel’inserimento delbambino

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10 APRILE 2016SPAZIO FAMIGLIA

Percorsi Adozioni internazionali[ ]

entre la coppia dei fu-turi genitori si prepa-ra all’adozione, i non-ni partecipano emo-tivamente alla lungaattesa, ma non sem-

pre si pensa sia utile fornire anchea loro gli strumenti per accettarequesta scelta. In che modo posso-no approfondire vari aspetti con-nessi alla nuovaesperienza ed offrireun apporto positivo? «Quando nostra fi-glia si è sposata, nelnostro cuore coltiva-vamo la speranza diprovare la gioia spe-ciale di diventarenonni, ma il tempopassava e la speran-za si alternava alladelusione, fino al-l’annuncio: “Voglia-mo adottare unbambino”. La nostraprima reazione è sta-ta di preoccupazio-ne e di rifiuto. C’è vo-luto del tempo perelaborare il doloredella ‘perdita’ che inostri figli e noi sta-vamo vivendo e poicominciare ad accettare una stradadiversa da quella che avevamo im-maginato». Pasquale e Maria Rosaria sono dapoco nonni adottivi di un bambino

vietnamita. Nuova tappa di un viag-gio non sempre facile, condivisocon una trentina di altri nonni e duebisnonne che frequentano un per-corso formativo organizzato da AF-Nonlus presso le sedi di Firenze e diTrento. Obiettivo: valorizzare la ri-sorsa rappresentata dai nonni inuna famiglia adottiva e sostenerlinel loro compito delicato.

«Vogliamo offrire uno spazio in cuicondividere esperienze, gioie epaure, ma anche dare la possibilitàai nonni di informarsi e riflettere sulpercorso dei propri familiari, espri-

mere dubbi e perplessità, confron-tarsi con operatori del settore e per-sone che vivono la medesima espe-rienza – spiega Anna Vegliach, sedeAFNonlus di Trento –. Si vuole inol-tre far conoscere possibili vissuti ebisogni del futuro nipote adottivo,le modalità e i tempi di inserimen-to nel nuovo nucleo familiare». I nonni adottivi si trovano di fronte

a nipoti già grandini, di sette o ottoanni, con una storia complessa esofferta. «Tutto è una novità: la cul-tura, la lingua, la casa, i genitori co-me riferimento principale». Marina

NON È SCONTATOCHE I NONNIACCETTINO SUBITO I NIPOTI ADOTTATI.

A VOLTE PUÒ SUBENTRARE IL RIFIUTO. SERVE TEMPO PER ENTRARE IN QUESTA

NUOVA REALTÀE DARE IL PROPRIO CONTRIBUTO

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11APRILE 2016 SPAZIO FAMIGLIA

Zornada, vicepresidente AFNonluse nonna in attesa di due nipotinidalle Filippine, ha frequentato il pri-mo corso organizzato dall’associa-zione in collaborazione con altri en-ti autorizzati che operano nella pro-vincia autonoma di Trento: «Il bam-bino adottato è abituato a viverein una collettività ed è portato fa-cilmente ad andare con chiunque,mentre deve invece consolidare ilegami di attaccamento con quel-li che sono ora i suoi genitori. De-ve fare in pratica il percorso inver-so rispetto a un bambino che na-scendo è in simbiosi con la madree pian piano deve iniziare il per-corso di distinzione da lei. Per que-sto almeno nella fase iniziale del-l’arrivo in famiglia, i nonni dovreb-bero essere più che altro di sup-porto ai genitori per favorire la co-struzione del legame di attacca-mento del bambino con loro e ilgiusto clima di confidenza, senzasovrapposizione di ruoli». «Eravamo già nonni di due nipotiquando, cinque anni fa, siamo di-ventati di nuovo nonni di Van Hai,un bambino vietnamita di 7 anni –

raccontano Lucia e Lino –. All’inizionon era facile da gestire perché nonconosceva la lingua e di fronte a de-gli ‘estranei’, faceva i capricci, davapugni, calci, piangeva e scappavada ogni parte. Era come una sfidaper mettere i genitori alla prova e

vedere fino a che punto era accet-tato. Proprio perché c’era bisognodi costruire il delicato equilibrio nel-la nuova famiglia, di comune accor-do coi genitori per qualche meseabbiamo cercato di metterci da par-te. Il bene di Van Hai era una realtàpiù grande del nostro desiderio digodercelo, il bambino doveva an-cora comprendere che anche noieravamo la sua famiglia. Dovevamodunque rispettare i suoi tempi». I nonni, se opportunamente prepa-rati, possono dare un importanteapporto anche aiutando i nipoti arimettere insieme i pezzi di una vi-ta fatta di abbandono e difficoltà.Quando ha saputo il nome e vistola foto del nipotino, una nonna hainiziato a scrivere per lui un diario:«Vorrei che lo leggesse quando sa-rà più grande per capire come loabbiamo aspettato e quanto ab-biamo pensato a lui, mentre anco-ra non lo conoscevamo di perso-na». Cercando le parole giuste, inonni possono raccontare ai bam-bini la loro storia, rispondere alle lo-ro domande e affiancare i genitorinel costruire un nuovo senso di ap-partenenza.

In queste paginebambini adottati

tramite AFNonluscon i loro nonni

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12 APRILE 2016SPAZIO FAMIGLIA

Nigeria Sostegno a Distanza di Christiane Heinsdorff (nostra referente in Nigeria)

A SCUOLA DIContro consumismo,violenza e corruzione. Peruna società accoglienteche offra una speranza di futuro

LA SCUOLAOFFRE UN

CONTRIBUTOCONCRETO ALLACOSTRUZIONE DI

UNA SOCIETÀSOLIDALE

enorme flusso di immigra-zione in Europa pone i go-verni e i cittadini davanti adomande urgenti: comeaccoglierli, come integrarli,come aiutare i Paesi di pro-venienza, in modo chenon sia necessario emigra-re per sopravvivere? Dalla

Nigeria, dove il SAD sostiene una scuolavicino ad Onitsha, sono emigrati, solo inItalia, 53.613 persone! Sono molti i gio-vani che cercano un lavoro all’estero,soprattutto negli USA, perché non tro-vano in Nigeria una situazione pacificache permetta loro una vita ‘normale’.Uno dei problemi maggiori è purtrop-po la violenza e la corruzione: vince ilpiù forte, il più ricco. Dopo la colonizza-zione ora il consumismo ha invaso ilPaese esportando le sue leggi a voltecrudeli con conseguenze molto danno-se, come le montagne di spazzatura, idanni sull’ambiente, l’egoismo invecedella solidarietà. Per cambiare questa situazione l’educa-zione è certamente uno strumento im-portante. Ci sono molte scuole, sia priva-te, portate avanti da istituzioni cristiane,

L’

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13APRILE 2016 SPAZIO FAMIGLIA

FRATERNITÀ

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14 APRILE 2016SPAZIO FAMIGLIA

Nigeria Sostegno a Distanza[ ]

che pubbliche. Per entrambesi pagano comunque delle tas-se di iscrizione e di frequenza equindi, per chi può, si fornisceuna buona istruzione e il mate-riale scolastico, ma questo nonbasta. Per costruire la pace bi-sogna farla sperimentare già dapiccoli attraverso il sostegno el’amore fraterno di amici veri. Èinfatti l’autostima - che crescesentendosi amati - che rendecapaci di reagire in modo co-struttivo alle difficoltà e farescelte coraggiose. La scuola ‘Fra-ternità’, portata avanti dal pro-gramma di Sostegno a Distan-za, ha proprio questo scopo: da-re ai bambini e ai ragazzi unaformazione che non solo li pre-para a frequentare la scuola se-condaria, ma anche a costruireuna società solidale, dove si puòvivere con più facilità. Per darequesta formazione si seguonole linee della pedagogia di co-

munione, basata sull’ ‘Arte diamare’, come Chiara Lubich hachiamato i 6 motti dell’amore,che sono stati divulgati in tuttoil mondo in vari modi. Lo stile divita che ne deriva è una granderivoluzione in questo Paese, do-

La scuola FraternitàCure e formazione integrale per 223 bambini

Nel 1995 ad Igbariam, un villaggio a 40 km da Onitsha, un gruppo dei Focolari avvia un processo di promozione umana attraversorapporti profondi con la gente del posto e nel rispetto delle tradizionilocali. Nasce prima un dopo-scuola che si sviluppa nel 2001 in unasilo e nel 2006 in una scuola elementare. Il plesso accoglie oggi 223studenti di cui 75 alla materna e 148 nella primaria. Si assicura unsupporto nutrizionale attraverso un pasto caldo giornaliero conelevato valore proteico per combattere la malnutrizione endemica.Gli insegnanti sono in maggioranza del posto e anche per loro èun’esperienza significativa: il clima costruttivo e solidale tra colleghi e con gli alunni consente la formazione degli insegnanti stessi eassicura sviluppo all’intero villaggio.

ve nella società esiste ancora lapunizione corporale, mentrenella nostra scuola i bambini so-no sempre gioiosi e hanno fidu-cia nei maestri, li ascoltano e liseguono senza fatica.Naturalmente la nostra scuolaarriva fino agli studi primari, evorremmo sviluppare tutta laparte che permetta a questibambini di diventare uomininuovi, finanziando borse di stu-dio per proseguire la parte for-mativa didattica, ma anche por-tare avanti progetti di educa-zione nutrizionale, di igiene e diformazione integrale della per-sona. «Per educare un bambinoci vuole un villaggio», dice unproverbio africano! Diremmooggi: ci vuole la solidarietà delmondo intero.

“Lo stile di vita che ne deriva è una grande rivoluzione in

questo Paese”

Una giornata difesta alla scuola‘Fraternità’

PROGRAMMA SAD

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Progetto Mixco – Centro educativo Fiore

«I nostri giovanihanno concluso icorsi di formazionemedio-alta econseguito il diplomain Informatica oRagioneriacomputerizzata; illoro grande desiderioè trovare un lavorodignitoso econtinuare gli studiuniversitari. Il cicloscolastico 2015 si èconcluso con 234bambini. Si sono

aperti i corsi dellasecondaria, doveattraverso esperienzeconcrete è stato

possibile creareopportunità utili acrescere nellasensibilità sociale. I

bambini sono statifelici di frequentareuna casa di riposoper anziani chevivono in completasolitudine.L’esperienza di unpiccolo ortoscolastico e lavendita di prodottiagricoli hanno datospunto perapprofondire leconoscenze di microimpresa». Maria Teresa Aguillar

«Con le famiglie inserite nelprogramma SADcondividiamo gliavvenimenti gioiosi edolorosi, la crescita dei figli e isuccessi scolastici.Ultimamente una dellefamiglie della Siberia si ètrasferita in unappartamento, dopo avervissuto con tre figli piccoli in

una stanza presso i nonni.Una bimba diversamenteabile che ha bisogno dicontinua assistenza e terapiespeciali, fino a poco tempo faera costretta a stare a lettomentre ora, grazie alle cureche con il SAD è statopossibile effettuare, orariesce addirittura a stare inpiedi.

Un ragazzo che frequenta ilterzo anno all’università èmolto grato del sostegno conil quale riesce a pagare letasse scolastiche. Al di làdell’aiuto economico chechiaramente è sempre moltogradito, è evidente quanto ilvostro sostegno aiuti ognunoa non sentirsi da solo». Agnieszka Nowak

Dal mondoI referenti ci scrivono

RussiaIl vostro sostegno aiutaognuno a non sentirsi solo

GUATEMALA

Tanzania «Quest’anno nelnostro CentroSociale Mwali waNuru ad Iringa, 18giovani dallaSpagna e dalleFilippine sonovenuti per lavorarecon i bambini delSAD. Uno di questiragazzi resterà unanno ad insegnareinglese. Insiemehanno visitatoalcune famiglie edhanno contribuitoa dipingere la casa,costruire i bagni ealtro ancora».Cristiane Maria Da Silva

a cura di Barbara Pandolfi Giordania

«Ad Amman unpapà e la sua bimbahanno migliorato lecondizionieconomiche e,riconoscenti, sonofelici di passare ilsostegnoeconomico a chi hapiù bisogno conuna “sostituzione”.Questo processo sirealizza con fiduciae serenità reciproca,grazie al rapportopersonale con ognifamiglia inserita nelprogramma SAD».Domingos Dirceu Franco

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Page 16: COME ACCOGLIERLI?rivista.cittanuova.it/FILE/COPERTINE/.../SF03_2016.pdf · tantomeno i soldi per affittare subito una stanza. Quindi le famiglie potreb-bero accoglierli per il tempo

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