Coltivatore Pavese Aprile 2011

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Poste Italiane S.p.a. Spedizione in a. p. D.L.353/2003 convertito in L. 27/02/2004 n. 46 art.1 comma 1 DCB/PV le parole del presidente Marini al Vinitaly “Trionfo della Filiera Agricola Italiana” periodico di Coldiretti Pavia n.4 2011 ANNO 66 per per iod i ico ico di d Coldi ldi ret r ti i Pav Pa ia Vinitaly 2011

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Coltivatore Pavese Aprile 2011

Transcript of Coltivatore Pavese Aprile 2011

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le parole del presidente Marini al Vinitaly

“Trionfo della Filiera Agricola Italiana”

periodico di Coldiretti Pavia

n.4 2011

ANNO 66

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Vinitaly2011

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le tradizionali• globale agricoltura • la polizza per l’azienda agricola• integra • la polizza infortuni• plurima• la polizza per la casa• a tutto campo(la polizza R.C. auto per l’agricoltore)

le nuove energie• solaria(la polizza per l’impianto fotovoltaico)• biogas impianti

le agevolate• grandine• bestiame

mentile pensionistiche e gli investimenti• flexi fata

e• fata extra lifefata futuro attivo• fata futuro

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Page 3: Coltivatore Pavese Aprile 2011

con un nuovo servizio di Consulenza Assicurativa

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Il Coltivatore PaveseEdito dalla Federazione Provinciale COLDIRETTI PAVIA

Questo numero è stato chiuso in redazione il 29 aprile 2011

Progetto grafi co e impaginazione

Fotocomposizione e stampaGrafi che Lama Srl

Strada ai Dossi di Le Mose, 5/7, Piacenza

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Tel. +39 0523 592803, +39 0523 592859

Abbonamento annuo Euro 40,00

PresidenteGiuseppe Ghezzi

DirettoreGiovanni Roncalli

Responsabile di RedazioneClaudio Milani

Direzione artisticaMarino Galli

DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA

INIZIATIVA REALIZZATA CON IL CONTRIBUTO DI

IL COLTIVATORE PAVESE

VIENE INVIATO A TUTTI I SOCI DELLA

FEDERAZIONE PROVINCIALE COLDIRETTI PAVIA

[email protected]

fotografi e: archivio fotografi co Coldiretti

Registrazione del Tribunale di Pavia n.3del 17 luglio 1948

Hanno collaborato:Mario Campari, Fabio Piccinini, Enrico De Marziani, Marta Madama,Pietro Migliavacca, Rosanna Sora,Gianni Mario Stoppini

Redazione ed amministrazione:Piazza Guicciardi, 727100 PaviaTel. +39 0382 376811, Fax +39 0382 21284

Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale: l’Europa investe nelle zone rurali

PSR 2007-2013 Direzione Generale Agricoltura

Attività di informazione misura 111/B che è stata oggetto di richiesta di fi nanziamento

sulla misura 111 del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione

Lombardia; cofi nanziato dell’Unione Europea attraverso il FEASR

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Nuovi serviziNuovi servizi 40Riscatto Laurea: quando convieneRiscatto Laurea: quando conviene 40CLASTMED: sconti agli associati sugli esami diagnosticiCLASTMED: sconti agli associati sugli esami diagnostici 41

EPACA

Etichettopoli: Parla l’importatore cinese ... Etichettopoli: Parla l’importatore cinese ... 29ETICHETTOPOLI

AssiAgriPavia: l’off erta assicurativa nata da Coldiretti e Fata AssiAgriPavia: l’off erta assicurativa nata da Coldiretti e Fata 42

Guadagnano tutti, tranne gli allevatori! Guadagnano tutti, tranne gli allevatori! 39

TERRITORIO

SUINICOLTURA

Editoriale Sergio Marini Editoriale Sergio Marini 7Saverio Romano: nuovo Ministro delle Politiche Agricole Saverio Romano: nuovo Ministro delle Politiche Agricole 8Editoriale Giuseppe Ghezzi Editoriale Giuseppe Ghezzi 9

Vinitaly: Marini annuncia il trionfo della Filiera Agricola Italiana Vinitaly: Marini annuncia il trionfo della Filiera Agricola Italiana 10 L’acqua supera il vino nella spesa delle famiglie italiane L’acqua supera il vino nella spesa delle famiglie italiane 12 Vino: Verso la Denominazione d’Origine Vino: Verso la Denominazione d’Origine 13 Le accise elettroniche sul vino; la semplifi cazione che non c’è Le accise elettroniche sul vino; la semplifi cazione che non c’è 14 NO alle “vigne libere” NO alle “vigne libere” 15 Aziende Coldiretti al ProWein 2011 Aziende Coldiretti al ProWein 2011 16 Punti di vendita diretta: via libera al fi nanziamento Punti di vendita diretta: via libera al fi nanziamento 17 Coldirettamente nel bicchiere Coldirettamente nel bicchiere 18 Degustando Canneto Degustando Canneto 19 Reimpianto vigneti Reimpianto vigneti 19 Slow Wine 2011 premia i viticoltori Coldiretti Pavia Slow Wine 2011 premia i viticoltori Coldiretti Pavia 20 Distretto del vino Distretto del vino 21

Sicurezza sul lavoro Sicurezza sul lavoro 22Parmalat: “la difesa del marchio signifi chi italianità” Parmalat: “la difesa del marchio signifi chi italianità” 24Agrofarmaci nel mirino dell’Antitrust Agrofarmaci nel mirino dell’Antitrust 23Life Plus: 267 milioni di euro per nuovi progetti ambientali Life Plus: 267 milioni di euro per nuovi progetti ambientali 26Anticipo PAC 2011 Anticipo PAC 2011 26Monsignor Giovanni Giudici: “Sono lieto di poter salutare i lettori” Monsignor Giovanni Giudici: “Sono lieto di poter salutare i lettori” 27Buonaterra... storiaccia di risaia Buonaterra... storiaccia di risaia 28

SINDACALE & speciale vino

Assemblea Nazionale Giovani Impresa il 17 maggio Assemblea Nazionale Giovani Impresa il 17 maggio 38GIOVANI IMPRESA

1010 12le parole di Marinile parole di Marinial Vinitalyal Vinitaly

in italia si spende più per in italia si spende più per l’acqua che per il vinol’acqua che per il vino

TECNICO Fitosanitari: nuove norme su patentino e quaderno di campagna Fitosanitari: nuove norme su patentino e quaderno di campagna 30Sanzioni per chi viola l’anagrafe equina Sanzioni per chi viola l’anagrafe equina 31Via libera al decreto energia Via libera al decreto energia 34

CREDITO CreditAgri CreditAgri 36

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| 7| 7EDITORIALE

Romano per il Made in Italye no Ogm

È quanto ha aff ermato il presidente della Coldiretti Seergio

Marini commentando positivamente le dichiarazioni rila-

sciate dal Ministro delle Politiche Agricole Saverio Rommanno oono

sulle linee programmatiche del suo dicastero: “Dico sì aalll’e’e’ -ll’

tichettatura, dico sì alla lotta alla contraff azione dei pppro-p

dotti, dico no agli OGM. La strategia politica del Minisssttet ros

dell’agricoltura si snoderà su alcune linee guida e quuuelelelleleleuelle

indicate sono prioritarie”.

“Il futuro della nostra agricoltura – ha concluso Marini - rininii -rini

sarà infatti nell’essere diversi e migliori, non omologati a

quei sistemi produttivi che operano con strutture di costi

per noi irraggiungibili e in situazioni di dumping sociale e

ambientale intollerabili”.

Il Ministro delle Politiche Agricole Saverio Romano troverà la Coldiretti sempre al suo fi anco nelle battaglie per difendere, in Italia ed in Europa l’identità territoriale delle nostre produzioni agricole contro l’omologazione provocata dagli organismi geneticamente modifi cati (Ogm) e per smascherare il prodotto estero spacciato come Made in Italy con l’obbligo di indicare la provenienza della materia prima in etichetta

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Saverio Romano nuovo Ministro delle Politiche AgricoleNato a Palermo il 24 Dicembre del 1964,

succede a Giancarlo Galan, destinato alla

guida del Ministero della Cultura. Romano

è laureato in Giurisprudenza e ha iniziato

la sua attività politica nella Democrazia

Cristiana siciliana, ricoprendo diversi in-

carichi prima di approdare in Parlamento,

dove è stato eletto per la prima volta nel

2001. Durante il mandato parlamentare è

stato componente delle Commissioni Giu-

stizia, Bilancio, Finanze, Cultura, Trasporti

e Vigilanza sulla Cassa depositi e prestiti.

Nel governo Berlusconi III è stato Sotto-

segretario di Stato al Lavoro. Nell’apri-

le del 2008 è stato rieletto in

Parlamento, dove ricopre

attualmente l’incarico

di componente della

Commissione Finanze.

È Responsabile nazio-

nale Organizzativo del

partito e alle elezioni

europee 2009, capoli-

sta della lista Unione di

Centro per la circoscri-

zione Sicilia-Sardegna,

è stato eletto con oltre

110 mila preferenze. Il

22 settembre 2010 si è

dimesso dall’incarico

di Segretario Regiona-

le dell’UDC Sicilia e da

ogni incarico di partito,

fondando il 28 settem-

bre dello stesso anno, il

movimento dei Popo-

lari di Italia di domani

e dando vita alcune settimane dopo al gruppo dei

Responsabili (Iniziativa Responsabile), in un’azione

di sostegno al governo Berlusconi.

Dalla Coldiretti auguri di buon lavoro al neo ministro

delle politiche agricole nella certezza che saprà ope-

rare affi nché l’agricoltura raff orzi la sua centralità e

strategicità nella vita economica e sociale del nostro

Paese.

APRILE 2010 | 8

Page 9: Coltivatore Pavese Aprile 2011

| 9| 9EDITORIALE

Vino:le piccole impresecrescono il doppio delle grandi

Il record dell’export delle piccole imprese dimostra il successo della qualità, del territorio e della tipicità

zione, innovazione e valorizzazione del legame con il territorio che rappresentano il vero valore aggiunto della cooperazione”. “Gli stessi processi di riorganizzazione dimensionale hanno suc-cesso solo se legati all’esistenza o alla creazione di sbocchi di mercato remunerativi, altrimenti possono addirittura dimostrar-si dannosi”, ha concluso il presidente Giuseppe Ghezzi, sottoli-neando che “purtroppo le uve nelle cantine sociali sono state ono state spesso sottopagate ai viticoltori ad importi che rapprresentano in media appena il 15 per cento del prezzo di vendita ddelle bot--t-

tiglie. A pooco serrrvevvervla politica di incnncre-inmento dellee veveenditeveperseguita dda alcunea cantine, se aiii volumiaicorrispondoonnno mi-onnori prezzi, nessusunanna, nessunadistintività eeee la qua-lità va a vanntaggio dialtri”.

È quanto emerge da una analisi presenta-ta al Vinitaly dalla Coldiretti sulla base deidati sul commercio estero nel 2010 di Me-diobanca e dell’Istat. Questo signifi ca chele 103 grandi società del vino (che fattu-rano complessivamente il 55 per cento del totale del mercato) sui mercati esteri sonocresciute la metà delle altre. Una situazioneche si verifi ca nonostante il fatto che spes-so i sostegni pubblici alla promozione all’e-stero si siano indirizzati prevalentemente a favore delle grandi imprese.“La dimensione da sola non è suffi cienteper garantire competitività e quindi il suc-cesso delle imprese che devono puntaresul legame con il territorio e sulla distin-tività che i nuovi concorrenti stranieri nonpossono off rire”, ha aff ermato il presidentedella Coldiretti di Pavia Giuseppe Ghezzi. Una dimostrazione concreta purtroppo siha anche per le grandi cooperative che,secondo il rapporto Mediobanca, segnanoriduzioni nei margini e nella redditività chesono in controtendenza rispetto a quantoemerge nelle altre società di capitali. Un andamento coerente con una colloca-zione di mercato prevalentemente in fascedi prezzo competitivo e una politica com-merciale caratterizzata da grandi volumi esorretta per lo più dalla grande distribuzio-ne organizzata. “C’è la necessità di impe-gnarsi in politiche di più forte diff erenzia-

Giuseppe GhezziPresidente Coldiretti Pavia

La dimensione da sola non è suffi ciente per garantire competitività e quindi il successo delle imprese che devono puntare sul legame con il territorio e sulla distintività che i nuovi concorrenti stranieri non possono

offrire

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La sintesi dell’intervento al Vinitaly del presidente di Coldiretti Sergio Marini

Vino: trionfo della Filieraagricola Italiana

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| 11SPECIALE

Se c’è un settore che rappresenta al meglio la fi liera agricola tutta italiana, quello è senza dubbio il vino. In eff etti, a pensarci bene, non c’è settore in cui la fi liera sia più “agricola”, vale a dire in cui la parte agricola abbia conquista-to spazi e protagonismo fi no al mercato. E non c’è settore in cui la fi liera sia più “italiana”, in quanto il vino è riuscito a valorizzare al meglio l’uva italiana – solo italiana! – e la leva distintiva del territorio, inteso nella molteplice accezio-ne di cultura, relazioni, imprese, persone. I numeri ci danno ragio-ne: quest’anno il vino ha segnato un più 12% di export, superando – unico caso nell’agroalimentare – il consumo interno. In assoluto, è il “più italiano” di tutto l’export agroalimentare, perché fi no a pro-va contraria il vino italiano è fatto con uva italiana. Ecco, quindi, che viene smentito quel dogma secon-do cui la possibilità di crescere nei mercati mondiali sarebbe legata alla “ricetta” italiana e alla materia prima straniera. Il vino ci dimostra il contrario: la fi liera fatta tutta di italianità è la vera opportunità. Seconda “verità assoluta” e secon-da smentita: “per competere nel mondo bisogna per forza essere grandi”. Il vino ci dice l’opposto: l’aumento di export è generato soprattutto dalle piccole imprese (più 16%, contro il più 8,5% delle grandi). Chi fa la scelta di essere diverso e migliore, legandosi al territorio, solo successivamente si pone la questione delle dimensio-ni. Viceversa, chi ha cercato solo la dimensione delle economie di scala, rinunciando a puntare sulla distintività ha perso, come pur-troppo è spesso accaduto alle coo-

perative vitivinicole italiane. Terzo dato interessante: il 15% del vino italiano vie-ne venduto direttamente e rappresenta il 40% di tutta la vendita diretta in Italia (ovvero il 30% del vino italiano venduto in Italia). Ora, vista la portata economi-ca di questo dato e il fatto che siano an-che grandi aziende a commercializzare direttamente, tutti quelli che ritenevano la vendita diretta marginale si devono ricredere. È l’unico sistema distributivo che unisce al valore economico un gran-de valore comunicazionale. E, ancora una volta, il vino anticipa e conferma il progetto di fi liera agricola italiana, in particolare i mercati degli agricoltori e la vendita diretta organizzata. Quarto aspetto: i numeri fanno emergere anche una preoccupante tendenza all’aumen-to del segmento di mercato del-la GDO, attraverso etichette di proprietà, che sfruttano, solo come spot, il territorio per guadagnare di più fi n-ché dura. È un vero e pro-prio furto di identità che va smascherato e com-battuto, perché altrimenti si rischia di annullare 25 anni di sforzi per la quali-tà e la distintività. Per chi come noi, opera sul lungo termine per creare svi-luppo nei territori, questi comportamenti di alcuni gruppi della GDO sono da combattere. Ancora una volta, il sistema vino anti-cipa e conferma il rischio che andiamo denunciando da tempo e che traguarda tutti i settori dell’agroalimentare. Quinta considera-zione: il ruolo della politica comunitaria. Anche nel vino Bruxelles dimostra tutte le contraddizioni che emergono quan-do si tratta di valorizzare distintività e qualità. In eff etti, se oggi si considera

lesivo della libera concorrenza scrivere da dove viene un prodotto, mentre non lo è aggiungere zucchero nel vino senza dichiararlo, allora signifi ca che a Bruxel-les abbiamo dei nemici o per lo meno delle persone che non sanno rappre-sentarci! Infi ne, la questione della buro-crazia. Nel caso del vino si sta tirando troppo la corda. Questa è la burocrazia “cattiva”, che fa morire le imprese e che nulla ha a che vedere con la fondamen-tale tutela della qualità, distintività e si-curezza alimentare. Ci sono realtà in cui è diventata talmente complicata questa burocrazia, che diventa conveniente ad-dirittura uscire dalle denominazioni di origine. Questo è un modo subdolo per uccidere il progetto di fi liera agricola tutta italiana che non possiamo tollera-

re. In questo scenario complesso serve tanta buona volontà e una forte dose di ottimismo, perché quando penso al fu-turo del nostro Paese, nonostante tutto, vedo comunque il vino, l’agricoltura e l’agroalimentare italiano come capisaldi dell’economia.

quest’anno il vino ha segnato un più 12% di export, superando - unico caso nell’agroalimentare - il consumo interno. In assoluto, è il “più italiano” di tutto l’export agroalimentare, perché fi no a prova contraria il vino italiano è fatto con uva italiana

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40 litri a persona per un totale di circa 20 milioni di et-tolitri. Il forte calo nelle quantità di vino acquistate da-gli italiani, che ha avuto una accelerazione negli ultimi dieci anni, in cui si è verifi cato un calo del 20 per cento, è stato accompagnato da un atteggiamento più re-sponsabile di consumo. Il vino è divenuto l’espressione di uno stile di vita “lento” attento all’equilibrio psico-fi sico che aiuta a stare bene con se stessi da contrap-porre proprio all’assunzione sregolata di alcol. Si tratta di un cambiamento che occorre riconoscere per evitare il rischio di dannose criminalizzazioni, mentre è necessario investire nella prevenzione promuovendo la conoscenza del vino con il suo legame con il territorio e la cultura, a partire pro-prio dalle giovani generazioni.

Con 19,71 euro mensili per famiglia, l’acquisto dell’ac-qua minerale è diventato la prima voce di spesa del bilancio familiare per le bevande alle quali vengono destinati complessivamente 41,06 euro tra analcolici ed alcolici. È quanto emerge da elaborazioni Coldi-retti sulla base dei dati Istat, in occasione della gior-nata mondiale dell’acqua, da cui si evidenzia l’avve-nuto sorpasso nei confronti del vino per il quale la spesa media familiare mensile è stimata pari a 12 euro. La spesa media delle famiglie per l’acquisto di acqua minerale varia lungo la penisola da un massimo di 20,34 euro nel Nord a un minimo di 18,75 nel Mezzogiorno. Parallelamente all’au-mento della spesa per la minerale, negli ultimi 30 anni in Italia si è praticamente dimezzato il consumo procapite di vino che è sceso a circa

40 litri a persona per un tottolitri. Il forte calo nelle quagli italiani, che ha avuto undieci anni, in cui si è verifi caè stato accompagnato da sponsabile di consumo. Il vdi uno stile di vita “lento”fi sico che aiuta a stare benporre proprio all’assunztratta di un cambiamenper evitare il rischio dimentre è necessario promuovendo la conolegame con il territoriprio dalle giovani gen

amiglia, l’acquisto dell’ac-prima voce di spesa del

vande alle quali vengono e 41,06 euro tra analcolici ge da elaborazioni Coldi-t, in occasione della gior-a cui si evidenzia l’avve- del vino per il quale la sile è stimata pari a 12amiglie per l’acquisto go la penisola da un Nord a un minimorallelamente all’au-inerale, negli ultimi mente dimezzato ilche è sceso a circa

Nella spesa degli italianil’acqua supera il vinosupera il vino

APRILE 2011 | 12

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Vini a denominazione d’origine, ultimi passi versola dop

Anche i vini a Denominazione di origine e Indicazio-ne Geografi ca completano l’iter previsto dalla riforma della Ocm vino e così potranno essere iscritti nei re-gistri comunitari dei prodotti Dop e Igp. Il Mipaaf ha recentemente reso note le disposizioni in merito ai cri-teri operativi da seguire per consentire di inviare alla Commissione entro il termine del 31 dicembre 2011 i fascicoli tecnici delle Do e Ig dei vini, compresi quelli le cui istanze sono state presentate entro il 1° agosto 2009 e il cui iter procedurale non è ancora concluso. Per quanto riguarda il fascicolo tecnico da inviare alla Commissione, la nota ricorda che - ai sensi della nor-mativa comunitaria - deve contenere il disciplinare di produzione e un documento unico riepilogativo. Per rendere conformi gli attuali disciplinari di produzione al dettato comunitario questi dovranno essere inte-grati con due nuovi articoli nei quali saranno riportati gli elementi che evidenziano il legame con l’ambiente ed i riferimenti all’autorità o all’organismo che verifi ca il rispetto delle disposizioni del disciplinare. A seguito di confronto tra Ministero, Regioni e Filiera è stato con-cordato il seguente piano operativo. Le Regioni com-petenti, previa opportuna pubblicizzazione, dovranno trasmettere per via informatica, entro il termine ultimo del 31 agosto 2011. Le due integrazioni ai disciplinari (le-game con l’ambiente e riferimenti all’autorità o all’orga-

nismo di controllo) saranno formaliz-zate d’uffi cio dal Mipaaf con apposito decreto. I Consorzi di tutela delle spe-cifi che Dop o Igp (o, in mancanza, la Regione stessa d’intesa con la fi liera vi-tivinicola locale) dovranno predisporre il tutto tenendo presente che, nel defi nire quali elementi riportare nel documento unico, quelli inseriti nel documento riepilogativo saranno soggetti ad una procedura ordinaria di modifi ca del disciplinare, mentre gli elementi del di-sciplinare non ripresi nel citato documento riepilogativo saranno soggetti ad una procedura semplifi cata. La Commissione ha an-che fornito un documento nel quale sono riportate le linee guida per la descrizione nel disciplinare degli elementi che evidenzia-no il legame con l’ambiente.

| 13SPECIALE

Non solo vino declinato in ogni suo sapore profu-mo e colore per il piacere del palato, dell’olfatto e della vista, al recente Vinitaly le eccellenze pavesi sono state protagoniste dell’intera manifestazio-ne e dello stand Coldiretti anche per la sostenibi-lità. In evidenza le bottiglie di Fausto Andi con il

progetto “Fuori dalla Mischia”, esempio di come sia pos-sibile coniugare sociale ed economico in modo virtuoso e sostenibile e quelle di Torti tenimenti Castelrotto, che ha realizzato l’etichetta dei suoi vini anche con le indicazioni in caratteri braille.

Eccellenze pavesi al Vinitaly

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APRILE 2011 | 14APRILE 2011 | 14

Dal 1° gennaio 2011 i trasporti di vino in ambito UE sono ac-compagnati da un documento di accise elettronico (e-AD). In questo primo periodo di applicazione sono però emersi alcuni problemi, già segnalati da Coldiretti all’Agenzia delle Dogane:• L’Autorità Doganale di destinazione non riconosce il do-

cumento cartaceo e pretende in ogni caso un e-AD.• Molti acquirenti occasionali esteri di vino acquistato di-

rettamente dal produttore hanno segnalato alle nostre aziende diffi coltà a continuare a detenere prodotti a cau-sa delle procedure telematiche.

• L’acquirente nel paese di destinazione ma anche alcuni spedizionieri richiedono ai piccoli produttori di utilizzare la procedura telematica nonostante l’esonero.

L’obbligo della trasmissione telematica comporta maggio-ri costi e burocrazia per gli acquirenti occasionali e i detta-glianti che acquistano i vini direttamente presso le aziende vitivinicole, con una notevole riduzione delle vendite dirette e la tendenza a fornirsi dai grossisti e dagli importatori. Sulla base di una nota predisposta dal nostro Uffi cio Confederale, il Copa-Cogeca ha sollecitato la Commissione a risolvere questi problemi per non penalizzare i piccoli produttori, che rischia-

no di perdere i clien-ti e per controbilan-ciare il potere della grande distribu-zione. Proprio gra-

zie alla vendita diretta, senza intermediari, produt-tori e acquirenti ottengono un prezzo migliore per i vari prodotti. Ricordiamo che la direttiva comunitaria con-sente agli Stati Membri di esonerare i piccoli produt-tori (coloro che in media

su 5 campagne producono meno di 1000 Hl) dall’obbli-go del deposito fi scale accise e quindi dalle nuove dispo-sizioni sull’e-AD. La richiesta inoltrata alla Commissione è che tutti gli Stati membri rico-noscano questa procedura.

Acciseelettronicasul vino,la semplifi cazioneche non c’è

Page 15: Coltivatore Pavese Aprile 2011

| 15

L’articolo 85 septies del Regolamento (CE) 491/2009 del 25 maggio 2009, stabilisce la durata del regime dei diritti di impianto fi no al 31 dicembre 2015. Fino a quel momento sarà possibile impiantare vigneti solo se in possesso di un diritto di impianto o reimpianto generato dall’estirpo di una superfi cie vitata aziendale o acquistato sul mercato ad un prezzo più o meno elevato a seconda del valore della zona.Gli Stati membri potranno decidere di mantenere il divieto di impianto fi no al 31 dicembre 2018; da allora in poi i vigneti potranno essere impiantati liberamente nei paesi dell’Unione Europea. La fi ne del regime dei diritti porterebbe gravi conseguenze socio economiche per la viticoltura storica italiana che opera in zone molto vocate per la produzione di vini di eccellenza, in condizioni spesso diffi cili. La viticoltura dell’Oltrepò Pavese è un esempio di eccellenza da tutelare, insieme al territorio da cui proviene, per evitare una riduzione della superfi cie vitata collinare a vantaggio di vigneti impiantati in zone pianeggianti caratterizzati da rese elevate a scapito della qualità. Il progetto che Coldiretti sta con fatica portando avanti in Italia parte dalla qualità dei prodotti che si identifi cano con il territorio di origine e il vino è proprio l’espressione di questo legame che non può essere riprodotto e che non possiamo rischiare di perdere. Dopo le pressioni di Coldiretti, il ministro Romano ha fi rmato insieme ad altri otto ministri (tra cui quelli di Francia e Germania) una lettera indirizzata al Commissario Dacian Cioloş, con la quale si chiede di prolungare oltre il 2015 il vigente regime dei diritti di impianto dei nuovi vigneti. L’obiettivo comune è la qualità delle nostre produzioni e la garanzia del reddito per i nostri vitivinicoltori, fi nalità

NOalle “vigne libere”

certamente non perseguibili attraverso l’aumento incontrollato del prodotto immesso al consumo.

liberalizzazione impianti vigneti

SPECIALE

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APRILE 2011 | 16

Dal 27 al 29 Marzo 2011, a Düsseldorf in Germania, si è svolto ProWein 2011, uno dei principali eventi a livello internazionale del settore dei vini e dei suoi distillati. Oltre 36.000 visitatori, più di 3.400 espositori prove-nienti da Europa, America, Africa, Asia ed Oceania, e circa 150 provenienti da 15 Paesi presentando i loro prodotti eno-biologici, hanno testimoniato l’incremento di interesse che i consumatori stanno manifestando per la coltivazione biologica della vite e per i suoi vini, non solo come tutela della salute e dell’ambiente, ma anche da un punto di vista qualitativo. Un’attrazione particolare si è rivelata la zona di degustazione, con oltre 1.000 vini e il motto: “Trends Experiences: Tradition versus Moderne”. Con il titolo “Down2Earth” numerosi e famosi produttori vinicoli provenienti da Argentina, California, Cile, Nuova Zelanda e Sudafrica hanno proposto un programma di seminari ad alto livello. A ProWein 2011 naturalmente anche l’Italia ha fatto la sua parte ed in particolare l’Oltrepò Pavese è stato ot-

timamente rappresentato da aziende che da tempo hanno scelto di investire nell’ec-cellenza di prodotto e nell’internazionaliz-zazione, aff rontando incognite e sacrifi ci (spesso senza essere adeguatamente sup-portate dal “sistema paese”) ed avendo ben chiaro come una robusta strategia di sviluppo non possa esimersi dall’essere an-che coraggiosa. Tra queste, tre aziende as-sociate a Coldiretti: La Pieve di Rovescala, La Travaglina di Santa Giuletta e Uva d’Oro dei Fratelli Scarabelli di Santa Maria della Versa.

Le eccellenze vitivinicole pavesi al

ProWein 2011

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Via libera al decreto applicativo della misura che preve-de un sostegno per investimenti materiali e/o immateriali in impianti di trasformazione, in infrastrutture vinicole e nella commercializzazione del vino diretti a migliorare il rendimento globale dell’impresa, soprattutto in termini di adeguamento alla domanda del mercato e di raggiungi-mento di una maggiore competitività. In occasione della modifi ca del Programma nazionale di sostegno per il settore vitivinicolo la misura è stata inse-rita con un’assegnazione di 15 milioni di euro per la prima annualità (2010/2011) che diventeranno 40 milioni dalla prossima. Come altre misure, avrà applicazione e ripar-tizione delle risorse su base regionale. Alcune regioni hanno già approntato le deliberazioni opportune per con-sentire, nel più breve tempo possibile, la predisposizione delle domande di fi nanziamento.Nella defi nizione degli investimenti molte regioni hanno condiviso l’indicazione di Coldiretti di prevedere il fi -nanziamento di punti vendita diretta aziendali ed extra-aziendali. Le domande di aiuto devono essere presentate all’Orga-nismo Pagatore competente nelle date che saranno fi ssa-te dalla circolare di Agea. L’entità del sostegno non può superare il 40% della spesa eff ettivamente sostenuta. Per le regioni “convergenza” tale limite è innalzato al 50%. Visto che l’erogazione può avvenire solo dopo che l’in-vestimento sia stato eff ettivamente realizzato, la misura presenta non poche diffi coltà di applicazione legate al ridotto tempo a disposizione. Anche in questo caso le risorse devono essere versate ai benefi ciari entro il 15 ottobre di ogni anno e questo com-porta che gli investimenti siano stati eff ettuati con con-gruo anticipo per consentire le verifi che in loco.

Via libera al fi nanziamento dei punti di vendita diretta

SPECIALE

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(Col)direttamente nel bicchiere:

“Possessione del console” f.lli Agnes

L’azienda AGNES si trova a Rovescala, caratteristico pae-se conteso tra la provincia di Pavia e quella di Piacenza, paese che ha legato indissolubilmente il suo nome alla massima espressione del vitigno Croatina, il Bonarda. Non posso fare a meno di ricordare le parole della guida Slowine 2011 che mi hanno veramente entusiasmato e che condivido appieno: “Rovescala signifi ca Croatina. E gli Agnes, qui da gene-razioni, producono (quasi) esclusivamente vini a base di croatina, senza dispersioni, difendendo e valorizzando il vitigno che nei secoli meglio si è adattato a queste terre, valorizzandone i cru e recuperando i cloni abbandonati da altri.”Cristiano e Sergio, il primo in vigna e in cantina, il secondo alle pubbliche relazioni e alla parte commerciale, hanno ormai preso il posto di Luigi ( che comunque rimane in Azienda con la sua grande esperienza) e Alberto Agnes. Questa famiglia salvaguarda notevolmente “un patri-monio vitato storico; molte sono infatti le vigne vecchie (dai sessant’anni in su) ancora produttive, utilizzate per le diverse interpretazioni del Bonarda. Vigne che non sono solo monumenti storici ma che vivono e producono (anche materiale vivaistico). La tensione tra tradizione e innovazione è vissuta con sottile e fi siologica inquietudi-ne, ma senza clamori ne proclami, solo con discrezione, semplicità ed ottimi risultati”.L’azienda si estende su una superfi cie di circa 20 ettari che custodiscono alcuni tra i più importanti cru di Bonar-da locali. Siamo di fronte ad una realtà con impianti tec-nologicamente avanzati che portano ad una ricerca quali-tativa continua, atta a valorizzare e rinnovare l’immagine del Bonarda nel Mondo; ne è un esempio il recupero di cloni rari e soprattutto della sottovarietà pignola.Terreni calcareo-tufacei e, nell’arco di pochi metri, altri su argille di vario tipo declinano la croatina in vari caratteri. La gestione della vigna è molto severa, su questi terreni non viene fatto alcun trattamento concimante così come sulla pianta sono usati solo insetticidi chimici per il tratta-mento obbligatorio della fl avescenza dorata.I Fratelli Agnes ci propongono in degustazione la loro O.P. Bonarda Possessione del Console, una Bonarda “ferma”, tipologia meno comune e troppo spesso scarsamente considerata rispetto alla più comune “vivace”: ebbene, la Croatina è vitigno che sa esprimere, dove trattata con il dovuto rispetto, vini di grande importanza e longevità, potenza ed eleganza.La veste mostrata è sicuramente purpurea, direi molto luminosa, che regala subito un’impressione di densità, di carnosità, che ci convince immediatamente di avere a che

fare con un vino non banale. Fin dall’apertura del tappo dimostra già il suo carattere complesso; un’esplosione di profumi ci accoglie, allietando le narici: mi sono tornate alla mente le confetture di lamponi e mirtilli che la mia cara nonna faceva in casa. Portando il bicchiere al naso, la stessa era ben presente completata da una nota decisa-mente riconoscibile di cacao seguita da tracce di liquirizia. Un po’ di pepe nero completa il quadro olfattivo.Al palato mostrava tutta la sua possanza: acidità ben pre-sente ma non invadente, così come l’aspetto tannico, una caratteristica peculiare del vitigno e della zona di produ-zione; una buona alcolicità completa il tutto che possiamo defi nire sicuramente di ottima struttura. Il sapore persiste a lungo in bocca e ripresenta nel retrogusto note già elen-cate al naso.Vi abbinerei sicuramente degli ottimi ravioli di brasato, caratteristici della collina, oppure una polenta con caccia-gione o, uscendo dalla tipicità oltrepadana, un bel piatto di pizzocheri valtellinesi.

Michele Verda

Sommelier Fisar

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Degustando Canneto

ReimpiantoVigneti

Enoturismo in Oltrepò

Grande successo per la manifestazione enogastronomica che si è svolta a Canneto Pavese sabato 26 e domenica 27 marzo 2011. Per l’occasione l’Amministrazione Comunale e la Proloco hanno realizzato la guida “Enoturismo a Canneto Pavese” che raccoglie le aziende agricole, vitivinicole e agrituristiche, i ristoranti e le at-tività commerciali che valorizzano i prodotti tipici del territorio con lo scopo di off rire informazioni al visitatore. Il vino è stato il protagonista dell’evento, con un happy hour nella serata di saba-to e le degustazioni guidate e libere presso le cantine e presso il centro Chiesa nella giornata di domenica. I produttori di Canneto, terra di vini pregiati quali Buttafuoco e Sangue di Giuda, hanno proposto vini in bottiglia cercando di coinvolgere i giovani con una serata innovativa (bello l’invito ...4 ore per gustare, degustare e conversare di vino e d’amicizia) e gli appassionati con momenti di approfondimento. Il Comune ha inoltre realizzato un’etichet-ta commemorativa dei 150 anni dell’Unità d’Italia a disposizione di tutti i produttori interessati ad utilizzarla sulle loro bottiglie. All’iniziativa hanno partecipato diverse aziende Coldiretti tra le quali citiamo la Tenuta Malpaga, che ha aperto la propria cantina off rendo una degustazione guidata sul tema “ metodo classico 1990-2006, due generazioni a confronto”; Guidotti Francesco; Il Torchio; Daff ra Renato; Vercesi Laura; Vicomario Francesco; Vi-comario Giuseppe e Zavattarelli Aldo che hanno off erto i loro vini presso il centro Chiesa. “Sicuramente un bell’evento di promozio-ne – ha dichiarato Matteo De Ponti, segretario di zona della Coldi-retti di Broni – Stradella - in cui si è evidenziato il legame tra vino e territorio e la voglia delle aziende di proporsi in un nuovo modo ad un consumatore sempre più attento e interessato a conoscere la storia (dalla vigna alla bottiglia) dei nostri vini.

In vista della stagione degli impianti e reimpianti dei vigneti, ricordiamo la mas-sima attenzione verso le comunicazioni di avvenuto reimpianto da presentare al CAA, entro 30 giorni dall’esecuzione dei lavori, attraverso una domanda di varia-zione del potenziale vitivinicolo. Questa domanda permetterà l’aggiorna-mento dei dati del fascicolo aziendale con le superfi ci dei nuovi vigneti (è sempre bene verifi care con cura i dati riportati nelle fatture d’acquisto delle barbatelle).Gli impianti esistenti alla data del 15 mag-gio potranno essere oggetto di contributo per le aziende che presentano doman-da di adesione alle misure 211 (indennità compensativa) e 214 (pagamenti agro ambientali); per questo motivo è impor-tante la tempestività nelle comunicazio-ni di reimpianto. Ricordiamo inoltre che dal 15 marzo sono aperte le domande di adesione al PRRV 2011/2012; come al so-lito i lavori dovranno iniziare solo dopo la presentazione delle domande. Racco-mandiamo di verifi care con attenzione la superfi cie e il periodo di validità dei diritti in portafoglio onde evitare superfi cie im-piantate illegalmente che saranno ogget-to di estirpazione a spese dell’azienda stessa e di notevoli sanzioni. La gestione attenta e puntuale dello schedario vitivi-nicolo è fondamentale per arrivare a pre-sentare correttamente e nella massima trasparenza le domande di adesione alle misure del PSR, la domanda di aiuto per le assicurazioni del raccolto e la dichiara-zione vitivinicola.I nostri uffi ci sono a completa disposizio-ne per ogni dubbio e chiarimento.

Canneto Pavese - foto di Night Flier

SPECIALE

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Sloww Food presenta la guuuididida delllll vinoooo in ccccuc iiiiiiiiii ffannnnnnnnnnnnnn o bella

mosstra le imprese di Cololldididirer tti

Venerdì 25 marzo a Vigevano, è stata presentata la nuova Guida “Slow Wine 2011” di Slow Food, a cura del redattore Eugenio Signoroni: storie di vita, vigne, vini in Italia. Una gui-da rigorosa e scrupolosa fi n dai numeri: 200 collaboratori im-piegati, oltre 2.000 cantine visitate di cui 1.850 selezionate, 21.000 vini assaggiati e 8.400 “raccontati”. Fra i viticoltori virtuosi della nostra regione, meritevoli della “chiocciola” di Slow Food (simbolo dei tre imperativi dell’associazione: buo-no, pulito e giusto), fi gurano due aziende Coldiretti dell’Ol-trepò Pavese: Agnes di Rovescala e Fausto Andi di Montù Beccaria.Gli Agnes, vignerons da generazioni (ora il testimone è tenuto da Cristiano e Sergio), hanno ottenuto il prestigioso ricono-scimento per la qualità dei loro vini massimamente a base croatina, per la difesa e valorizzazione del vitigno che nei se-coli meglio si è adattato a questo lembo d’Oltrepò.Per Fausto Andi la viticoltura rappresenta una scelta di vita non solo lavorativa, ma anche etica, che si realizza attraverso i concetti della fi losofi a biodinamica e nel laboratorio socia-le, dove persone in condizioni di disagio o disabilità si fanno comunità, lavorando e producendo frutta e verdura di rare varietà locali, destinate altrimenti all’estinzione.

Slow Wine 2011 premiai viticoltori Coldiretti

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COSTRUZIONE RIPARAZIONE E VENDITA MACCHINE AGRICOLE

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cole di Categoria, l’Amministrazione provinciale e Il Con-sorzio Vini. “È importante che il progetto sia condiviso dal maggior numero possibile di aziende – ha dichiarato Giuseppe Ghezzi, presidente della Coldiretti di Pavia - in modo che il distretto sia uno strumento utile per tutte le nostre imprese e non solo per pochi che, forti di una grossa rappresentatività, potrebbero usarlo a proprio esclusivo vantaggio senza tenere conto delle esigenze del territorio. Il settore vitivinicolo oltrepadano ha biso-gno di un progetto che possa promuovere il nostro vino e il legame con il territorio di provenienza – ha proseguito Ghezzi - attraverso scelte indirizzate verso la qualità del prodotto, per rilanciare una zona molto vocata e per ga-rantire un reddito alle imprese che vi operano”.Presso gli uffi ci Coldiretti sono disponibili i modelli per la manifestazione d’interesse per tutte le aziende che non hanno ricevuto la comunicazione.

La Camera di Commercio di Pavia ha inviato a tutte le aziende vitivinicole una comunicazione riguardante la costituzione del Distretto Agroalimentare di Qualità del Vino dell’Oltrepò Pavese, che reca il modello per la mani-festazione d’interesse.Per il comparto vitivinicolo Oltrepadano è stata scelta la forma del Distretto agroalimentare di Qualità, poiché la nostra produzione è per lo più a Denominazione d’Origi-ne e quindi certifi cata. Tra le funzioni del Distretto vi è quella di promuovere azioni per favorire lo sviluppo, anche sui mercati esteri delle imprese aderenti, e di presentare richieste di ac-cesso alle agevolazioni previste dalle leggi regionali e nazionali. Le manifestazioni di interesse dovranno essere presentate entro il 15 maggio 2011, per procedere poi alla domanda di accreditamento entro il 31 maggio 2011, da inoltrare alla Regione Lombardia da parte della Camera di Commercio, in collaborazione con le Associazioni Agri-

Continua la raccolta delle

adesioni

Distretto del vino

SPECIALE

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In Italia il Decreto Legislativo che ha recepito le direttive Eu-ropee, approvato nel 1994, è a tutti noto come “Legge 626 sicurezza sul lavoro”.A tale provvedimento sono susseguite e sono state neces-sarie, numerose integrazioni e modifi che al fi ne di analizzare ulteriori fonti di rischio per la salute umana e adottare gli op-portuni comportamenti di prevenzione e controllo dei peri-coli.Infi ne con Legge n.123 del 3 agosto 2007, contenente una delega al Governo per la rivisitazione dell’intera materia, è stato approvato, il 30 aprile 2008, il Decreto Legislativo n. 81, “Testo Unico in materia di sicurezza sul lavoro” in vigore dal 15 maggio 2008, a cui sono susseguite alcune integrazioni nell’anno 2009.La normativa trova applicazione verso tutti lavoratori e le la-voratrici, subordinati e autonomi, nonché verso quei soggetti ad essi equiparati.

Obbiettivi del decreto• Valutazione di tutti i rischi per la salute e la sicurezza• Programmazione e prevenzione integrata con adozione

di tecniche produttive migliorative• Programmazione delle misure ritenute opportune per

garantire il miglioramento dei livelli di sicurezza• Eliminazione e riduzione dei rischi, soprattutto a monte,

in relazione alle conoscenze acquisite sulla base del pro-gresso tecnico

• Idonea scelta delle attrezzature e della defi nizione dei metodi di produzione

• Corretta ed adeguata formazione e informazione dei lavoratori, dei dirigenti preposti, dei rappresentanti dei lavoratori

• Limitazione al minimo dei lavoratori che sono o che pos-sono essere esposti al rischio

• Limitazione dell’impiego di agenti chimici, fi sici e biolo-gici

• Sostituzione di tutto ciò che potrebbe essere pericoloso con ciò che non lo è o lo è in misura minore

• Adozione prioritaria delle misure di protezione collettive rispetto a quelle individuali

• Controllo sanitario periodico dei lavoratori• Attuazione di misure di emergenza in caso di primo soc-

corso, lotta antincendio, evacuazione dei lavoratori in caso di pericolo grave e immediato

• Utilizzo di segnali di avvertimento e sicurezza• Svolgimento di una regolare manutenzione di ambienti,

attrezzature, impianti

Valutazione dei rischiLa valutazione dei rischi è un’analisi globale e documentata, di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti

nell’ambito dell’organizzazione in cui essi prestano la propria attività, fi nalizzata ad individuare le adeguate misure di pre-venzione e protezione e ad elaborare il programma delle mi-sure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza.Una pianifi cazione strutturata dell’analisi dei rischi nell’ambito del luogo di lavoro comprende tre elementi fondamentali: la valutazione, la gestione e la comunicazione del rischio.La valutazione dei rischi è in funzione:• Del numero dei lavoratori impiegati in azienda• Delle scadenze temporali ( per le aziende con meno di 10

dipendenti vi è la possibilità di autocertifi care l’avvenuta predisposizione della valutazione dei rischi di cui all’art 16 e l’adempimento degli obblighi ad essa collegati, fi no a che non vengano individuate procedure standardizza-te e semplifi cate di eff ettuazione della predetta valuta-zione, dalla data di entrata in vigore di specifi ci Decreti interministeriali e comunque non oltre il 30 giugno 2012)

• Della presenza di alcune tipologie di rischio (biologico, chimico, ecc), per le quali il titolo specifi co ribadisce l’ob-bligo di una valutazione nella quale vengono esplicitati i criteri utilizzati per la relativa valutazione, evidenziando con ciò l’impossibilità dell’autocertifi cazione.

Adempimenti da parte del datore di lavoro• Conoscere le problematiche• Identifi care i pericoli potenziali• Valutare e misurare i rischi eff ettivi• Intervenire sui rischi valutati• Rielaborare la valutazione ed il relativo documento, in oc-

casione di modifi che, del processo produttivo o dell’or-ganizzazione del lavoro, signifi cative ai fi ni della salute e

Sicurezza sul lavoro

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della sicurezza dei lavoratori. La rielaborazione comporta l’aggiornamento delle misure di prevenzione

• Assicurare a ciascun lavoratore una formazione suffi cien-te ed adeguata in materia di salute e di sicurezza, anche rispetto alle conoscenze linguistiche

• Individuare e applicare le migliori tecniche disponibili• Ridurre gli infortuni gravi e mortali

Le attività non delegabili del datore di lavoro sono due e pre-cisamente:a) La valutazione di tutti i rischib) La designazione del responsabile del Servizio di Prevenzio-ne e Protezione dai rischi (art 17 nuovo TUSL)

Adempimenti da parte del lavoratore• Utilizzare correttamente i macchinari, le apparecchiatu-

re, gli utensili, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto e le altre attrezzature di lavoro, nonché i di-spositivi di sicurezza

• Utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione forniti; in particolare proteggendosi con adeguate e con-formi Disposizioni di Protezione Individuale (D.P.I.)

• Partecipare ai programmi di formazione e di addestra-mento organizzati dal datore di lavoro

• Sottoporsi ai controlli sanitari previsti

in agricoltura

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FATTORI DI RISCHIO IN CAMPO AGRICOLO:DOVE ACCADONO GLI INFORTUNI

Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale:l’Europa investe nelle zone rurali

PSR 2007-2013 Direzione Generale Agricoltura

Attività di informazione misura 111/B che è stata oggetto di richiesta di fi nanziamento sulla

misura 111 del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione Lombardia; cofi nanziato

dell’Unione Europea attraverso il FEASR

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Parmalat“la difesa del marchiosignifi chi italianità”Difendere l’italianità di Parmalat deve anche signifi care “latte e agri-coltura italiani”, diversamente “l’operazione” avrebbe poco di stra-tegico, si rischierebbe di difendere marchi italiani che trasformano e vendono latte straniero e questo non sarebbe per noi condivisibile né come agricoltori né come cittadini. È quanto ha aff ermato il presi-dente della Coldiretti Sergio Marini nel corso dell’audizione alla Com-missione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraff azione e della pirateria in campo commerciale presieduta da Giovanni Fava. “Sia chiaro - ha continuato Marini - tutti siamo pronti a difendere l’italianità del nostro settore alimentare e, anche se con incolmabile ritardo, meno male che ci siamo accorti del suo valore strategico,

ma deve essere però altrettanto chiaro che strategi-ci per un Paese sono il cibo e l’agricoltura e, soltanto dopo, il marchio e la trasformazione. L’italianità va di-fesa dalla stalla alla borsa e per questo è prioritario un progetto industriale che valorizzi veramente il latte e i quasi 40mila allevamenti italiani e si impegni su un Made in Italy che, oltre al marchio, contenga materie prime nazionali. Oggi - ha ricordato Marini - tre litri di latte a lunga conservazione sui quattro venduti in Italia con marchi del Made in Italy sono in realtà stra-nieri senza indicazioni per il consumatore come pure il latte impiegato in quasi la metà delle mozzarelle su-gli scaff ali”. Il presidente della Coldiretti ha chiesto di rendere pubbliche le informazioni sulle importazioni di materie prime dall’estero destinate ad essere tra-sformate in Italia che attualmente sono coperte da se-greto d’uffi cio.“Viene infatti dall’estero - ha concluso Marini - ben un terzo della materia prima utilizzata nei prodotti alimentari realizzati in Italia”.

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Il mercato degliagrofarmaci

nel mirino dell’AntitrustIl settore degli agrofarmaci e delle sementi presenta “caratteristiche di ini-

quità, in quanto c’è una forte concentrazione dell’off erta e la produzione è

in mano a poche multinazionali”. A denunciarlo davanti alla Commissione

agricoltura della Camera è stato il presidente dell’Antitrust, Antonio Catricalà.

Convocato in un’audizione sul caro prezzi di agrofarmaci e sementi, Catricalà,

ha spiegato che l’Authority non ha avviato indagini nel settore perché fi nora

non ci sono state denunce e ha raccomandato in particolare di rinforzare la

domanda per contrastare la forza dell’off erta.

“Sono di principio favorevole – ha osservato Catricalà - alle centrali di ac-

quisto e ai consorzi, infatti, svolgono un’azione di contro-bilanciamento alla

struttura concentrata e oligopolista dei produttori”.

Da parte sua il presidente della Commissione agricoltura della Camera, Paolo

Russo ha sottolineato che “è vero che nel settore c’è oligopolio e occorre

mettere mano a un po’ di regole. L’Antitrust comunque vigila e dimostra sen-

sibilità in merito”.

“Non è possibile – ha rilevato il leghista Sebastiano Fogliato - che per alcuni

prodotti innovativi si arrivi a pagare anche mille euro. Con questa indagine

conoscitiva vogliamo fare un quadro completo per intervenire a sostegno

degli agricoltori già gravati da troppi oneri produttivi”.

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Sono in totale disponibili 267 milioni di euro, che saranno erogati sotto forma di cofi nanzia-menti nell’ambito di accordi di sovvenzione. Il termine ultimo per presentare le proposte è il 15 luglio 2011. I progetti fi nanziati da Life+ devono presentare un interesse per l’UE, contribuen-do in maniera signifi cativa al conseguimento dell’obiettivo generale di Life+. Devono inol-tre essere coerenti e realizzabili sotto il profi lo tecnico e fi nanziario e off rire un buon rappor-to costi-benefi ci. Come per le altre edizioni di questo bando, anche quest’anno il programma Life+ verte su tre tematiche. I progetti Life+ Na-tura e biodiversità migliorano lo stato di conser-vazione delle specie e degli habitat in pericolo, contribuendo ad attuare le direttive dell’Unio-ne su uccelli e habitat, la rete Natura 2000 e l’obiettivo postosi dall’Unione di arrestare la perdita di biodiversità. La percentuale massima di cofi nanziamento è di norma pari al 50%, ma può arrivare al 75% per le specie e gli habitat prioritari. I progetti Life+ Politica e governance

ambientali, sono progetti innovativvi oo proogegeeeettttttttt i pilota che contribuiscono allo sviluupppo di sstrtrtrrra-aa-a-a-tegie, tecnologie, metodi e strummentnttiii ininin vvvaaaaaara ii iiisettori d’intervento, tra cui l’ariaaa, l’l’acacqua, i rifiififiuuuuuuu-ti, il clima, il suolo e l’agricolturarara. Quuestaa pppararteteteeeett di Life+ va in aiuto a progettti i chhhhe mmiglioioooraarr nononooonoo l’attuazione della legislazioneee communitaariririaa innnnnnn materia ambientale, che consssoolididanana oo lalaala bbbbbasasasase e didididdidii conoscenze su cui si fondanoo llle popopopolilil titititichchchche eeeee e eeeee chchchhc ee e esviluppano fonti di informazzzioioiooninin ssssulull’l’’’amammamambibibbib eneeeee teteteeeete mediante attività di monnitititororororagagagaggigigig o ooo (i(i(i(i(ii(iviiivivivi cccccomomomomo ---preso il monitoraggio delllllee ee zone bbosossschhchchc ivvvvve)e)e))e)eee . I IIIprogetti possono essere cococofifi fifinan nzziaiaaaati fifififinnnnnnnoooo adadaadadd un nn n nmassimo del 50%. Nella catteegorriaiaaaaa LLLLifififife+e+e+e+e+e+e+ IIIIInfnfnfnffnfnfn oooroo ----mazione e comunicaziooonne e e e riririr ennee trtrtraaananaanooo prprprpprpp ogogggogogogeteteteee tiiii che vertono sull’allestimememeentntntntoooo ddididi ccccamamamamamamampappapapapap gngngngngngngne eeee eeee dididid comunicazione e senssibibbibililililizizizizzazazaazizizizionononeeee ininnnninn mmmmmmatatatatttattererereeriaiii di ambiente, protezionne e e dedededellllllllaaaa nanananatutututuuuurararararaarara ooooo ccccconononseseseseeeseseerr-rrvazione della biodiversisisitàtàtàtà, , , cocococomememmee ppppppurururururururure eeeeee prprprprprprprp ogoggogogoggoggeteteteteetetee tttitt relativi alla prevenzioonno eeee dedededeglglglgliiii ininininininincecececcececendndndndndndndiiiiii bobboboboboboscscscsccchihhihihihihhh vvvvvivv (sensibilizzazione, formrmrmmazazazazioioioionennene ssspepeppp ciiicifi fifififificacacacc ).)))).).).)

Life Plus 267 milioni di euro pernuovi progetti ambientaliLa Commissione europea ha lanciato l’invito annuale a presentare proposte da fi nanziare a titolo del programma Life+, il Fondo europeo per l’ambiente riguardanti una delle tre tematiche del programma: Natura e biodiversità, Politica ambientale e governance, Informazione e comunicazione.

sullo sfondo: Bruxelles, sede della Commissione Europea

Con delibera n. 1148 del 16/3/2011 la Giunta del-la Regione Lombardia ha approvato l’erogazione del fi nanziamento regionale a titolo di anticipa-zione del Premio Unico PAC – campagna 2011.li importi saranno accreditati entro il 31 luglio 2011 e saranno pari al 50% del valore dei titoli paga-bili. Non saranno ammesse al fi nanziamento le seguenti aziende:• benefi ciari che hanno usufruito aiuti di stato

ritenuti illegittimi dalla Unione Europea (di fatto solo i serricoltori per le accise ridotte degli anni precedenti al 2010);

• benefi ciari che hanno scostamenti rilevati tra superfi cie richiesta ed accertata superiori al 20%

• benefi ciari interessati all’applicazione delle di-sposizioni di cui alla legge 33/2009 che non hanno ancora perfezionato l’adesione alla ra-teizzazione (facendo riferimento alla disposi-zione del Direttore OPR n. 10809 del 25 ottobre 2010, con la quale viene ordinata la sospensio-ne temporanea dei pagamenti di contributi co-munitari a favore dei benefi ciari di cui sopra).

nn. 11114848 ddelel 116////6/3/3/3/3/3/20201111 llaa GiGiununtata ddelel-- •• bebenenefifi ciciararii chchee hahannnnoo scscoosAnticipo PAC anche nel 2011

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Ospitiamo una lettera ai lettori del Coltivatore Pavese diS.E. Mons. Giovanni Giudici, Vescovo di Pavia

Monsignor Giovanni Giudici

Chi opera nell’ambito dell’agricoltura riconosce che è affi dato a lui o a lei uno specifi co impegno che coinvolge tutte le per-sone che fanno parte della società: si tratta dell’alleanza tra la creatura umana e la natura. Tutti infatti godono dei beni della terra, ma coloro che hanno a che fare con la coltivazione, con la fecondità degli animali, con il nutrimento degli altri uomini e donne sono posti proprio a presidio di un ambito prezioso per tutti. Proviamo a considerare quali sono le verità e gli atteggiamenti che aiutano a vivere bene la dimensione del la-voro agricolo. Anzitutto poniamo attenzione al senso del cre-ato come dono; si tratta del primo insegnamento che ci viene dalla fede. Riconciliati con il cosmo dalla gioia della notizia di Gesù morto per noi e risorto, possiamo proclamare: Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che hai fi ssato, che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi, il fi glio dell’uomo, perché te ne curi? (Salmo 8,4-5).Una seconda verità è per noi importante da considerare alla luce della Pasqua. Riconosciamo che ci è stato dato l’impegno di coltivare e custodire la terra, ma anche la forza per vivere la missione dell’agricoltore contrastando l’egoismo che facil-mente inquina il nostro cuore. La Scrittura ci invita ad essere quasi “amministratori” al posto di Dio stesso. Questo richiede dagli agricoltori la forza di sopportare gli aspetti faticosi del lavoro e li rende fi duciosi di poter a loro volta avvalersi delle risorse naturali partecipando alla loro salvaguardia. In terzo luogo avvertiamo la responsabilità del collegamento con gli altri agricoltori che condividono le stesse fatiche e diffi col-tà che noi sopportiamo. Ma poi non si possono dimenticare coloro che sono lontani e abitano le regioni più povere delle nostre: dobbiamo ricordare che pure loro hanno diritto a la-

vorare con soddisfazione e per una utilità comune, e a usufruire dei beni della terra per il loro nutrimento. Vi è poi la solidarie-tà di Gesù con noi, attuata nella sua scelta di vivere e morire per noi. Vi è per noi l’im-pegno di riconoscere la solidarietà tra le generazioni; siamo invitati a occuparci dei giovani perché abbiano un lavoro stabile e possano così avviare con speranza la loro vita personale e familiare. Anche coloro che verranno dopo di noi dipendono da come abbiamo saputo gestire la terra, le sue potenzialità, i suoi frutti.

Il Signore saprà aiutarci perché ci fi diamo di Lui.

Giovanni Giudicivescovo di Pavia

“Sono lieto di poter salutarei lettori della rivista”

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Lino Veneroni, scrittore giornalista e pavese, ci propone una nuova avventura nella terra che ama, tra l’afa, la nebbia e il fascino delle risaie. Una storia a cavallo tra l’agricoltura di una volta e quella moderna, ambientata in Lomellina, paese di riso e nel pese del riso, la Tailandia. Una storia di uomini e di terra, di conquiste sociali e personali, di fatica di successi e di sconfi tte. Uno spaccato della vita che ha creato quello che oggi siamo, quello che caratterizza la nostra pianura, quel fantastico mare a quadretti che Brera ha tante volte raccontato. Un libro da leg-gere in un fi ato, con la nostalgia di chi ricorda o ha vissuto i racconti e la curiosità di chi non sa. Veneroni, insieme a Gabriele, protagonista del libro, raccoglie tra le pagine di Buonaterra l’anima della gente del riso, fatta di coltivazione, lavoro ma soprattutto di passione.

Buonaterra… storiaccia di risaia è in ven-dita nelle librerie al prezzo di 12 euro.

I lettori del Coltivatore Pavese che deside-

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Buonaterra ... storiaccia di risaia!

Page 29: Coltivatore Pavese Aprile 2011

SeSeSeSeSeeeecocococococondndndndndndnddnddooooooooo ilililiillll rrrrapapappapaaa popopopopoopoportrtrtrtr o o o o 2020202020111111111 dddddelelele CCCCCeneenenene trtrtrtro oo oo didididi rriciciccererererercacaacacacaa cocococooocc nsnsnsnsnnssumumumumumi i i ii dededeedellllllllll susususussus olololololloooooo (C(C(C(C(Crcrcrcrcrcrcrcs)s))s)ss)s) dddddddalalalalaall 1111111999999999999 999999999 alalalalal 22200000 77 sosonononoststststssttstatatatatataa iiii pepepepepeepepersrsrsrsrsr iiiii ininininininin LLLLLLLomomommoomombabababababbardrdrdrdrdrdrdiaiaiaiaiaia ooooltltltltltttrererere 4444443 3 3 333 mmimimim lalala eeetttttttttararara iiiii didididdararararareeeeeeeeeee aaaagrgrgrgrg iciciciciciicololllololole.e.e.ee.e.. OOOOOOOgngngngngngnniii i iii gigigigigigiiororororororrnonononononoo, neneenenenenenelllllll aaaaaaa nnononoonooonostsststttstrararara rrrregegegioioonenenee, , ,lelelelel aarererereeeeee uruururu babababab nenenenen ssssssotototoo trtrtrtrtragagagaggggogogogogogg nonononono 1111117171717 mmmmilililiiiila aa a a memememetrtrrrrriiiii ququqquadadaaadrarara--tittititi aaaallllllll’a’a’a’agrgrgrgricicicicololololtutututurararara,, papapapariririri aaaa ooooltltltltrererere 555500000000 mmmmetetetetriririri qqqqqquauauauaddrdratata iipepepepeper r rr r ogogogogognininini aaaabibibibitatatatantntntnte.e.e.e. ““““NoNoNoNoonnnn popopopossssssssiaiaiaiamomomomo cccconononontitititinunununuaraara e ee susu quququq esesesestatatt sssstrtrtrtradadadadda a aa –– hahahaha dddddicicicichihihihiararararatatata o GiGiGiGiususususepepepeppepepep GGGGheheheezzzzi,prresidi ene te ddelelllal Colo didirerettt i di Pavia – èè come sesparisssero ogng i giorno i terreni di due aziendeaggriicocolele.. SeSenza lal terrrara nnon fifinnisiscece ssololoo l’l agagricocol-l-tuuturarra, mamama aaancncnchehehe ll’aaambmbmbieeientntnte,ee, lllooo svsvsvillilupupuppopopo eeecococonononomimimicococo, , la produzione di cibo e i servizi. Possibile che non la produzione di cibo e i servizi Possibile che nonci si renda conto che stiamo consumando un pa-trimonio unico che appartiene a tutti? Poi cosa ci resterà? Solo asfalto e cemento”. “Pavia , che tra le province lombarde è tra le meno danneggiate dalla cementifi cazione selvaggia, classifi candosi al penultimo posto di questa gara al massacro e lasciandosi alle spalle solo Sondrio per evidentimotivi geografi ci, si colloca ad un consumo del territorio pari al 9 per cento del totale – prosegue

ililililili PPPPPPPrererererereesisisisisisisidededededededededeentntntntntntn e ee ee e didididididddid CCCCCCCCCCololololollolo dididididididiirerereerererreretttttttttttttti i i ---- mamamammammamam ssssssssstatatatatatatatataaa rrrrrrrrapapapapapapappapapppidididididididdidamamamamamamammenenenennenentetetetetete ssssssssscacacacacaccac lalalalalaaaalal ndndndndndndnddn oooooooo popopopopopoopo----sissisisisisizizizzzizizz onononononononono i.ii.iiiii OOOOOOOOgngngngngnnnngnii ii i i ananananaanannnononononnnn ,,,, neneneneeneenn glglglglglglglg iiiiii ululululuu titititimimmimimimimii 22222220 0 0000 sosooosososososonononononononono ssssssstatatatatattatat titititititiit cccccccememmemememmmemmenenenenenenneenenentitititittiiifi fifi fi fififi fificacacaccacacaaatitititititi 5555555 mememememeeetrtrttrttrtrtriiii quququququqquadadadadadaddadadrararararrararar tititititi ddddddddi iii susususuuupepepepeerfirfirfirfirfirrfirrficccccieieieiee ppppperererere ooooogngngngngni i iii cicicic tttttttttttttttadadadadadadadadadadiinininininnnoo o o o oo o dededdedededeeed llllllllllaaaaaaa prprprprpprrprovovovovovovininininninnnnciciciciciaaaadididididdi PPPPPPavavavavavaviaiaiaiaiaia... CoCoCoCoCCCoC mememeeemememe ssssssse eee ananananannnnnunununuunualalalalala mememememmmm ntntntnttntee e ee e veveevev nininin sssssss ererererooo asasasasfafafafafafaltltltltltltlttatatatatatiiiiii 4242424242426666666 cacacacacacampmpmpmmpmpiiiiidididdi ccalalalcicicicio”o”o”o”oo .. A AA A A popoopoppop cococococoooc sssererrerervovvovoooononnnonn iiii rrimimmimimmmboboboboboorsrssrsssi i i dededddd glgllglii esesesesessprprprprp opopopoppopppopriririirirr sssssse eee ee popopopopopop i i iii i ililililili dadad nnnnnooo chchchhheeeee nenenenene cccconononononseseseseses guguguugug e eeee èèèèèè diddddd gggggrararararaannnnnn lululuulul ngngngngngaaaa mamamamaaggggggggioioiioiii rerere pppererererer lllll’i’i’i’iimpmpmpmpm reererere---sasas agrgrg icicollola a e e e pepepeeer r r rr l’l’l’l’l’inininininnteteteteteerarararaa ccccccomomomomomo unununuunnitititità”àà”à”à”. MoMoMoMoM ltltltto o o o sisisisi èèèè dddibibibatatattututuutototot eeedddd èèèèèèargogomeentn o o dididi eestststststs rererereremamamamaa aaaaatttttttttuauauauaualililillitàtàtàtàt , ,, lalalalala rrrrreaeaeaeaeae lilililizzzzzzzzzzzazazazza ioioionenene dddelele lalalaa bbbbrereretetetet llllaaaautoosts raradadalee Broni Morrtataraa. “S“S“S“Si ii trtratatatattatattaa dddddiiii unn pproroogegettto oo –– com-mementntaa iil ddirirete toree dellaa Coldiretti dii Pavia Giovanni Rooncncalallili -- didi ccccuiuiuiu nnnononnono aaaabbbbbb iaiaamomomomo aancoro a a pepercepito o fi fi nono in fonddoo la vvereraautttututilililititi ààà. CCertototo èèè cccheheheh llllla aa sususuua aa a rererealalaliziizizzazaza iziziziononone ee e popoportrrteràà à unnaaa nununuuovovvvaaasottrazione di territorio alle campagne, al verde e alle colti-sottrazione di territorio alle campagne al verde e alle colti-vazioni. Abbiamo ben presente i problemi di viabilità verso e dalla Lomellina, ma siamo certi che la realizzazione di una nuova autostrada sia soluzione ottimale?”.

Coldiretti sta costituendo un’idonea struttura tecnica che avvalendosi della collaborazione sia delle risorse regionali, sia di adeguate consulenze legali, fornirà alle aziende associate le necessarie risposte alle comunicazioni e alle iniziative legate alla realizzazione della Broni Mortara.

La morsa dell’asfalto

l’aggressione del cceemmmento prosseeeggguuuee iinneessooraaabbbbiiiillllee,, iinn vveenntt’’’annnnniiila ceementififi cazione inLombardia ha occupatoil 15% del territorio. Le nuove infrastrutture, coome la BBronii Moortara,, incremmennttaano ill consumo ddii vveerrddee

| 29SINDACALE

Page 30: Coltivatore Pavese Aprile 2011

Pranzo di Natale

Un istituto di credito che vuole essere “banca del territorio” deve occuparsi di agricoltura. UniCredit da oltre cinque anni sostiene il settore agricolo della provincia pavese con Linea Agricoltura, una gamma di prodotti edicati alle esigenze nanziarie delle imprese agricole presenti sul territorio nazionale. I tempi di rientro degli investimenti dilatati e diversi fattori esterni che possono in uenzare negativamente la produzione, come il clima e le epidemie, richiedono, infatti, prodotti mirati che vadano incontro ai bisogni del singolo imprenditore e siano tarati su un ciclo produttivo che a volte richiede più anni prima di dare incassi. Il ciclo produttivo di un’impresa agricola, infatti, differisce sostan-zialmente da quello delle altre aziende ed è piuttosto eterogeneo a seconda del partico-lare settore di attività. I prodotti di Linea Agricoltura cercano di soddisfare le diverse esigenze dell’imprenditore, dall’acquisto di terreni, macchine e bestiame, al migliora-mento di terreni e fabbricati no al riequili-brio nanziario e all’anticipo dei contributi, attraverso una serie di muti e nanziamenti dedicati. UniCredit è convinta, inoltre, che la comprensione delle speci cità dell’impresa agricola inizi ancor prima del prodotto. Nella maggior parte dei casi questo tipo di aziende non ha documenti di bilancio. Per questo

motivo, anche sul territorio di Pavia e provin-cia, la Banca mette a disposizione un modello di intervista che guida il contatto tra gli opera-tori della rete e gli imprenditori. In questo modo possono essere raccolte tutte le informazioni necessarie all’individuazione di un corretto piano di nanziamento. Diverse le iniziative realizzate da UniCredit a sostegno del comparto agricolo, l’ultima in ordine di tempo ha coinvolto anche la Regione Lombar-dia. “Nel mese di novembre 2010 – afferma Marco Nodari, direttore commerciale per l’area di Pavia e Lodi del Network Famiglie e Pmi di UniCredit - è stata stipulata la conven-zione con Finlombarda S.p.A., la nanziaria di Regione Lombardia, per sostenere il fabbiso-gno nanziario che l’impresa agricola può destinare ai bisogni di funzionamento. Trami-te quest’accordo è possibile abbattere il tasso applicato al nanziamento, limitatamente all’importo ammesso all’agevolazione, che va da 20 mila a 100 mila euro, nella misura del 2% annuo. Il contributo – conclude Nodari - è erogato in unica soluzione e in via anticipata all’impresa, entro 60 giorni dall’ammissione all’intervento nanziario per il tramite della Banca che provvede al relativo accredito. Le imprese interessate possono aderire all’iniziativa entro quest’anno, in quanto il bando scade a dicembre 2011”.

Informazione Pubblicitaria

Page 31: Coltivatore Pavese Aprile 2011

| 31ETICHETTOPOLI

Parla l’importatore cinese:“Dovete vendere una zona, non il marchio”

di AAttttililioio BBarbiererii

Quando si dice la riconoscibilità dei prodotti... Il quotidiano La Provincia Pavese ha pubblicato un’intervista a Fan Guang, cinese, direttore gene-rale della Wuhu Golden Sky,  una società costituita a Whu, città prefettura nel nors est della Cina dal Consorzio Pavia Export (il nome è inglese perché la legge locale non consente di utilizzare denomi-nazioni italiane). A lui un buon numero di aziende pavesi ha affi dato il compito di aprire il mercato dell’ex Celeste Impero ai prodotti che si fanno da queste parti. «È diffi cile vendere Pavia: non si rie-sce ancora a presentare bene cosa faccia», ha di-chiarato alla Provincia Pavese. «D’accordo, il vino è buono», aggiunge, «ma se devo vendere una bot-tiglia non posso dire: bevila, perché è dell’Oltrepò. Cos’è l’Oltrepò?».I produttori di Bonarda, Spumante e Pinot Nero possono consolarsi: non è che vada meglio ad altre zone vinicole che propongono etichette ben più note rispetto alle nostre (parlo al plurale perché sono vogherese di nascita e abito in Valle Staff ora). «Sono stato al Vinitaly», aggiunge mi-ster Guang, «e mi sono accorto che non è solo un vostro problema. Padiglione del Brunello, tanti stand, settanta aziende. Ognuno a dire: prendi il mio vino. Ma il problema è vendere una zona, non un marchio». L’esatto contrario di quanto vanno predicando le industrie alimentari che stanno con-ducendo una crociata contro l’etichetta d’origine: fi datevi di noi e del nostro nome, dicono, il resto non conta.La realtà è un’altra. Non sono suffi cienti neppure le Doc: sui mercati internazionali chi compra va alla ricerca della riconoscibilità dei prodotti in rappor-to alla loro terra d’origine. Che oltretutto deve es-sere nota e apprezzata. Dunque stiamo sbaglian-

do tutto. E non penso soltanto al vino. Dimenticandoci per un attimo le implicazioni a livello di marketing e comunicazione che ciò comporta, vien da pensare che la tracciabilità, la trasperenza sull’origine siano davve-ro l’elemento che può fare la diff erenza. Può sembrare strano che a pretenderle sia la Cina, patria indiscussa del falso e dell’imitazione, ma è così. Di recente Pechino ha chiesto e ottenuto dall’Europa il riconoscimento Igp (Indicazione geografi ca protetta) per la mela Shaanxi Ping Puo e per i vermicelli Longkou Fen Si. Quando am-metteremo che l’origine, il terroir, dei prodotti alimentari è l’elemento vincente in tutto il mondo (a cominciare da casa nostra) forse sarà troppo tardi.

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Nuove norme per patentinoe quaderno di campagnaA seguito della nuova legislazione comunitaria emanata nel 2009 sull’utilizzo dei prodotti fi to-sanitari è in corso di revisione, da parte del Mi-nistero della Salute e del Ministero delle Politiche Agricole, il Dpr 290/91 che disciplina il rilascio dell’autorizzazioni per la vendita dei prodotti fi -tosanitari, del patentino per l’acquisto e l’uso e il registro dei trattamenti (il cosiddetto quaderno di campagna). Si tratta di adempimenti molto im-portanti per garantire la salute degli agricoltori che utilizzano tali prodotti e contemporaneamen-te quella dei consumatori. In merito al rilascio del patentino, le norme attualmente previste saran-no modifi cate nell’ambito del decreto legislativo che sarà emanato entro l’anno in attuazione alle direttive comunitarie. Le modifi che in discussione prevedono che i certifi cati di abilitazione all’utiliz-zo e all’acquisto vengano rilasciati dalla Regione previo accertamento del possesso dei requisiti

PRESS.MAC. → BOCCAGLIO PRESS.GETTO LITRI GITTATA CONS.Kg\oraH.10 D.30 H.6 1440 MT. 59 6.8H.10 D.32 H.6 1636 MT. 60 7.3H.10 D.34 H.6 1850 MT. 62 8.0H.10 D.34 H.7 2006 MT. 65 8.4H.10 D.36 H.6 1988 MT. 65 8.4H.10 D.36 H.7 2173 MT. 69 9.3H.10 D.38 H.6 2242 MT. 67 10.2H.10 D.38 H.7 2423 MT. 71 11.2H.10 D.40 H.6 2455 MT. 68 11.5H.10 D.42 H.6 2706 MT. 70 12.1H.10 D.42 H.7 2960 MT. 70 13.3

MOTOPOMPE CON NUOVE POMPE SIDERMECCANICA AD ALTO RENDIMENTO FINO A 6.000 LT.

MOTOPOMPE CON RAFFREDDAMENTO INTEGRATO TRAMITE SCAMBIATORE DI CALORE INOX BREVETTATO SIDERMECCANICA

RISPARMIO GASOLIO DAL 30% AL 60%Con i più bassi consumi di combustibile oggi disponibili sul mercato. Consumi ridotti e intervalli cambio olio 500 oredi lavoro significano costi di esercizio e fermi macchina ridotti al minimo.Una motopompa nella sua vita media, consuma olio e gasolio pari a 12 volte il suo costo di acquisto, risparmiare il30/40% significa poterne acquistare altre 4 con quanto si è risparmiato.

Via Parma n. 84/Bis - 43022 Monticelli Terme PR - Italy

Tel. +39 0521 658294 / +39 0521 659348 - Fax +39 0521 659347 - e-mail: [email protected]

TABELLA DI CONSUMO SPECIFICO NUOVE MOTOPOMPE JCB E IVECO DOPO 500 ORE DI LAVORO

previsti. Resta valido per cinque anni ed alla scadenza viene rinnovato, a richiesta del titolare. Una prima novità riguarda l’abolizione dell’esame per il rinnovo: il patentino viene rinno-vato ogni cinque anni a seguito della frequentazione, da parte dall’acquirente/utilizzatore di un corso di aggiornamento in seguito al quale non sarà più tenuto a svolgere l’esame fi nale che, invece, resta obbligatorio per chi richiede, per la prima volta, l’autorizzazione all’acquisto. Il registro dei trattamenti deve riportare: i dati anagrafi ci relativi all’azienda; la denomi-nazione della coltura trattata e la relativa estensione espres-sa in ettari, la data del trattamento, il prodotto e la relativa quantità impiegata, espressa in chilogrammi o litri, nonché l’avversità che ha reso necessario il trattamento. Il registro dei trattamenti può essere compilato anche dall’utilizzatore dei prodotti fi tosanitari diverso dal titolare dell’azienda; in questo caso il titolare deve sottoscriverlo al termine dell’an-no solare. Un’importante novità della proposta di legge è che gli utilizzatori di prodotti fi tosanitari possono avvalersi, per la compilazione del registro dei trattamenti, dei Centri di Assi-

PRESS.MAC. → BOCCAGLIO PRESS.GETTO LITRI GITTATA CONS.Kg\oraH.10 D.30 H.6 1440 MT. 59 6.8H.10 D.32 H.6 1636 MT. 60 7.3H.10 D.34 H.6 1850 MT. 62 8.0H.10 D.34 H.7 2006 MT. 65 8.4H.10 D.36 H.6 1988 MT. 65 8.4H.10 D.36 H.7 2173 MT. 69 9.3H.10 D.38 H.6 2242 MT. 67 10.2H.10 D.38 H.7 2423 MT. 71 11.2H.10 D.40 H.6 2455 MT. 68 11.5H.10 D.42 H.6 2706 MT. 70 12.1H.10 D.42 H.7 2960 MT. 70 13.3

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Prodotti fi tosanitari

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stenza Agricola (CAA), previa notifi ca alla ASL di competenza. Restano esenti dalla compilazione del quaderno di campagna i soggetti che utilizzano prodotti fi tosani-tari esclusivamente in orti e giardini fami-liari il cui raccolto è destinato al consumo proprio. Siamo invece in attesa delle pro-poste di norma che dovranno applicare gli articoli della direttiva comunitaria che prevedono il ridotto utilizzo dei prodotti fi tosanitari nelle aree protette e nelle aree Natura 2000.

MACCHINE AGRICOLE

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Sanzioni per chi viola l’anagrafe equina

Al via le sanzioni per chi viola il Regolamento comunitario n.504/2008 sui metodi di identifi cazione degli equidi e della gestione dell’anagrafe equina da parte dell’Unire. Le nuove norme sono contenute nel Decreto Legislativo n.29 del 16 febbraio 2011 recentemente pubblicato sulla Gaz-zetta Uffi ciale. In base al decreto, chiunque detenga equidi non in regola con gli obblighi di identifi cazione, rischia di incorrere in una multa che va:

• da 300 a 1.500 euro per ogni capo non regolarmente identifi cato delle specie diverse dal cavallo e degli ibridi;

• da 900 euro a 4.500 euro per ogni capo non regolarmente identifi -cato della specie equina.

Inoltre, il proprietario di un equide o il detentore che sposti dall’azienda o introduca in essa un equide non in regola con l’identifi cazione senza che sia accompagnato dal passaporto e dal documento di provenienza (o modello IV), è soggetto al pagamento di una sanzione fi no a 1.800 euro per ogni capo.

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APRILE 2011 | 34

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha fi rma-to il decreto legislativo sulle energie rinnovabili varato dal Consiglio dei ministri del 3 marzo scorso. Aspettando la pub-blicazione in Gazzetta Uffi ciale, ecco le principali novità del provvedimento.

BiomasseCon soddisfazione dell’associazione le Fattorie del Sole-Col-diretti, si amplia il concetto di biomassa a favore delle attività connesse agricole. L’obiettivo è ora quello di diversifi care gli incentivi per tipologia di biomassa. Infatti per biomassa in-centivata si intende “la frazione biodegradabile dei prodotti, rifi uti e residui di origine biologica provenienti dall’agricoltura (comprendente sostanze vegetali e animali), dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, comprese la pesca e l’acquacol-tura, gli sfalci e le  potature provenienti dal verde pubblico e privato, nonché la parte biodegradabile dei rifi uti industriali e urbani”.

FotovoltaicoEliminato il tetto di 8.000 Megawatt (MW) per il fotovoltaico (oltre i quali sarebbe stata sospesa l’erogazione di incentivi), e previsto un quarto conto energia dal 1° giugno 2011. Il nuovo decreto sarà predisposto tra il Ministero dello Sviluppo Eco-nomico e il Ministero dell’Ambiente . Dalla data di entrata in vigore del presente decreto per gli impianti fotovoltaici su terreni agricoli gli incentivi saranno concessi a condizione che la potenza nominale di ciascun impianto non sia superiore a 1 MW e, nel caso di terreni appartenenti al medesimo proprie-

tario, gli impianti siano collocati ad una distanza non inferiore a 2 chilometri e che non sia destinato all’installazione degli impianti più del 10% della superfi cie del terreno agricolo nella disponibilità del proponente. I limiti non si applicano ai terreni abbandonati da almeno cin-que anni. Sono esclusi gli impianti solari fotovoltaici con mo-duli collocati a terra in aree agricole che hanno conseguito il titolo abilitativo entro la data di entrata in vigore del presente decreto o per i quali sia stata presentata richiesta per il con-seguimento del titolo entro il 1° gennaio 2011, a condizione in ogni caso che l’impianto entri in esercizio entro un anno dalla data di entrata in vigore del presente decreto.

Biogas e biometanoAl fi ne di favorire l’utilizzo del biometano nei trasporti, le regioni prevedono specifi che semplifi cazioni per il procedi-mento di autorizzazione alla realizzazione di nuovi impianti di distribuzione di metano e di adeguamento di quelli esistenti ai fi ni della distribuzione del metano. gli impianti di distribu-zione di metano e le condotte di allacciamento che li collega-no alla rete esistente dei metanodotti sono dichiarati opere di pubblica utilità e rivestono carattere di indiff eribilità e di urgenza. Per biogas, biomasse e bioliquidi sostenibili l’incentivo dovrà tenere conto della tracciabilità e della provenienza della ma-teria prima, nonché dell’esigenza di destinare prioritariamen-te: le biomasse legnose trattate per via esclusivamente mec-canica all’utilizzo termico; i bioliquidi sostenibili all’utilizzo per i trasporti; il biometano all’immissione nella rete del gas na-

TECNICO

Via libera al Decreto Energia

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| 35TECNICO

...ecco tutte le novitàturale e all’utilizzo nei trasporti. Inoltre per biogas, biomasse e bioliquidi sostenibili, in aggiunta l’incentivo è fi nalizzato a promuovere: l’uso effi ciente di rifi uti e sottoprodotti, di biogas da refl ui zootecnici o da sottoprodotti delle attività agricole, agro-alimentari, agroindustriali, di allevamento e forestali, di prodotti ottenuti da coltivazioni dedicate non ali-mentari, nonché di biomasse e bioliquidi sostenibili e biogas da fi liere corte, contratti quadri e da intese di fi liera; la realiz-zazione di impianti operanti in cogenerazione; la realizzazio-ne e l’esercizio, da parte di imprenditori agricoli, di impianti alimentati da biomasse e biogas asserviti alle attività agrico-le, in particolare di micro e minicogenerazione, nel rispetto della disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato.

Solare termicoGli interventi di installazione di impianti solari termici posso-no essere considerati attività ad edilizia libera.

Per i Certifi cati verdi, il costo massimo consentito per il riti-ro da parte del Gse dei titoli in eccesso è del 78% rispetto a quanto stabilito dalla Finanziaria 2008, con una riduzione quindi del 22%. Questo signifi ca che il prezzo di ritiro dei CV da parte del GSE sarà eff ettuato ad un prezzo di circa 88 euro/MWh.

Cambiano anche le norme sui Rifacimenti. Per gli impianti a biomassa, bioliquidi e biogas non sono considerati sostan-

ziali i rifacimenti parziali e quelli totali che non modifi chino la potenza termica installata e il combustibile rinnovabile utilizzato.

Cumulabilità La cumulabilità è risultato importante per il settore agricolo, infatti per i soli impianti di potenza elettrica fi no a 1 MW, di proprietà di aziende agricole o gestiti in connessione con aziende agricole, agro-alimentari, di allevamento e forestali, alimentati da biogas, biomasse e bioliquidi sostenibili, a de-correre dall’entrata in esercizio commerciale, con altri incen-tivi pubblici non eccedenti il 40% del costo dell’investimento. Infi ne per gli impianti cogenerativi e trigenerativi alimentati da fonte solare ovvero da biomasse e biogas derivanti da prodotti agricoli, di allevamento e forestali, ivi inclusi i sot-toprodotti, ottenuti nell’ambito di intese di fi liera o contratti quadro ai sensi degli articoli 9 e 10 del decreto legislativo 27 maggio 2005, n. 102, oppure di fi liere corte, cioè ottenuti en-tro un raggio di 70 chilometri dall’impianto che li utilizza per produrre energia elettrica, a decorrere dall’entrata in eserci-zio commerciale, con altri incentivi pubblici non eccedenti il 40% del costo dell’investimento.

• Pneumatici agricoli delle migliori marche nuovi e usati

• Riparazioni in campo con 2 furgoni attrezzati

Page 36: Coltivatore Pavese Aprile 2011

APRILE 2011 | 36 CREDITO

CreditAgri Italia, s.c.p.a, costituito il 23 novembre 2010 con un atto di fusione per incorporazione, è un ente di garanzia fi di ed assistenza tecnica e fi nanziaria, il primo Consorzio fi di na-zionale per il settore agroalimentare. Coldiretti ha promosso il nuovo organismo, convenzionato con 140 istituti di credito, che vanta una base sociale di 12mila imprese, un giro di fi -nanziamenti di 1,3 miliardi di euro con un milione di imprese agricole italiane come clienti potenziali.Si tratta del risultato dell’aggregazione di otto confi di territo-riali promossi da Coldiretti, così da fornire un maggior valore aggiunto attraverso la pianifi cazione e l’attuazione di inter-venti di garanzia in linea con le disposizioni introdotte dall’ac-cordo di Basilea II.Un percorso aggregativo unico nel suo genere, dal quale ha preso forma un colosso della garanzia mutualistica, che nella veste di società cooperativa per azioni costituisce il più ar-ticolato Ente di garanzia fi di italiano operante in agricoltura con i requisiti formali e sostanziali dei Confi di ex art. 107 del Testo Unico Bancario. L’obbiettivo, è migliorare e arricchire

l’off erta dei servizi proposti alle aziende, grazie a un costante rapporto col sistema bancario, attraverso prodotti apposi-tamente pensati e costruiti per rispondere alle esigenze del settore agricolo. CreditAgri Italia, si pone nei confronti delle banche come sistema unico di riferimento del mondo agri-colo, potendo contare su convenzioni, procedure, prodotti e modelli di valutazione unici in tutto il territorio nazionale. Crediagri svolgerà al meglio il compito di sviluppare politi-che di tipo creditizio, per permettere alle imprese di crescere, svilupparsi e soprattutto di cogliere le opportunità attraverso nuovi modelli di business e di gestione delle dinamiche fi nan-ziarie delle imprese agricole ed agroalimentari. CreditAgri Ita-lia è una Cooperativa di garanzia fi di, assistenza e consulen-za tecnico – fi nanziaria in agricoltura che si occupa in modo specialistico, con una rete di risorse professionali dedicate e altamente qualifi cate, di Credito Agrario e Finanza d’Impresa a vantaggio delle imprese agricole. Lo scopo è favorire l’ac-cesso al credito ordinario e agevolato, incentivando lo svilup-po con prodotti dedicati e un servizio di accompagnamento e consulenza personalizzata in ambito fi nanziario e creditizio, in modo da sostenere i progetti di investimento.

Il responsabile Provinciale Pietro Migliavacca e gli Uffi ci Zona della Coldiretti sono a disposizione degli interessati per infor-mazioni, chiarimenti e consulenze specifi che.

CreditAgriuna risposta al creditoIn seno a Coldiretti nasce

un Confi di nazionale

agroalimentare

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Sede legale e amministrativa: via Piacenza 53 - 27058 VOGHERA (PV)Tel/Fax 0383.49054 - [email protected]

A diff erenza delle passate edizioni la prossima assemblea presenterà importati novità: Innanzitutto sarà aperta non soltanto ai delegati di ogni singola provincia e regione ma anche a tutti i giovani che vorranno partecipare. Inoltre, per la prima volta nella storia, all’assemblea presenzieranno alcune tra le più alte cariche dello Stato. Sono infatti confermate le presenze del Presidente della Repubblica Italiana on. Giorgio Napolitano, del Ministro della Giustizia on. Angelino Alfano, il Ministro delle attività produttive Maurizio Sacconi e non ultima quella del neoministro dell’Agricoltura on. Francesco Saverio Romano.Proprio la partecipazione delle autorità sarà di particolare im-portanza affi nché le problematiche, le aspettative e i sogni dei giovani agricoltori, attraverso la loro voce, giungano diret-

tamente all’attenzione di chi guida e governa il Paese. Dato l’alto profi lo istituzionale è fondamentale che, come tutte le altre provincie d’Italia e in particolare lombarde, anche la nostra dia il suo fondamentale contributo.All’assemblea possono partecipare tutti i ragazzi interes-sati, la partenza è prevista in pullman la sera del 16 maggio, il rientro in serata del giorno successivo. Gli interessati a partecipare possono contattare le zone o la segreteria del giovanile al 0382 3768213 o 3768250 o per e.mail a

[email protected] [email protected]

Assemblea nazionaleGiovani Impresa

Il 17 maggio è convocata a Roma, presso l’auditorium della musica l’assemblea annualedi Giovani Impresa.

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Suinicoltura DOPGuadagnano tutti

tranne gli allevatori!

SUINICOLTURA | 39

Nel 2011 prosegue la crisi del suino pesante del circuito Dop, con una quotazione media 1,27 euro nelle pri-me dieci settimane dell’anno ed una media di prezzo liquidato tra 1,31 e i 1,35 euro/kg. Dopo l’aumento del prezzo dei cereali da luglio 2010, il costo di alimentazione medio ha rag-giunto 1,13 euro/kg. Se si aggiungono manodopera e spese relative ai me-dicinali e alle manutenzioni ordinarie (senza quindi considerare l’ammorta-mento e gli interessi bancari passivi), i costi medi sono di circa 1,40 euro/kg. Nel primo bimestre 2011 la perdita per capo, prodotto da un allevamen-to di consistenza media, varia tra cir-ca i 18 euro e 30 euro. Ma la questio-ne non sta nel migliorare la gestione dell’allevamento con un aumento della produttività delle scrofe (nati/ svezzati - nati/venduti) e nell’ottimiz-zazione degli indici di conversione del mangime nelle varie fasi di alle-vamento. La nostra suinicoltura ha in ogni caso costi nettamente superiori a quella dei Paesi concorrenti, perché deve rispettare i rigidi vincoli detta-ti dai disciplinari di produzione del circuito Dop. Ma il resto degli attori della fi liera in che situazione si tro-vano? Se sostanzialmente il prezzo della carne suina e dei salumi rimane stabile anzi aumenta soprattutto per i secondi, come mai non si riesce ad uscire da questa situazione? E anco-ra, come mai non si riescono a valo-rizzare i grandi salumi Dop? Per quale motivo si utilizza molta carne suina di

provenienza estera per la produzione di salumi Igp? Tenen-do conto dei propri costi operativi, l’in-dustria di macellazione si avvantaggia della rigidità dei contratti di fornitura dei suini per comprimerne ogni possibile aumento di prezzo, mentre spesso rinuncia ad una migliore valorizzazio-ne commerciale dei tagli destinati al consumo fresco (lombi). Questo stato di cose fa sì che pur in uno scena-rio tendenzialmente favorevole per l’aumento delle quo-tazioni, l’attività di fi ssazione anticipata del prezzo della Commissione unica nazionale sia fortemente condizionato e sia il frutto di una serie di compromessi tra le parti, senza alcuna aderenza alle dinamiche della domanda e dell’off erta. In particolare il prezzo non tiene nella dovuta considerazione il valore aggiunto da attribuire al suino Dop. Dai dati in nostro possesso risulta chiaramente che, conside-rando un costo alla macellazione per suino di 35/40 euro, i macelli italiani mediamente hanno sempre guadagnato; mentre gli allevamenti nel periodo 2006-2010 hanno prodotto a prezzi inferiori ai costi totali e negli anni 2007 e 2010 non sono riusciti neppure a remunerare i costi espliciti. Questo sce-nario mina la sostenibilità del circuito Dop, e determina la contrazione del nostro patrimonio scrofe e l’abbandono di un sistema produttivo basato su una vasta rete di imprese agricole. Infatti, è sempre più reale la chiusura de-gli allevamenti o in alternativa il passaggio alla conduzione in soccida, con gruppi di mangimisti che garantiscono, almeno fi no ad oggi, il mantenimento delle strutture e la remunerazione parziale del lavoro famigliare: un modello già visto nel settore avicolo.

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APRILE 2011 | 40 EPACA

Nuovi serviziper gli associatiColdiretti amplia la propria off erta dei Servizi alle Persone mettendo a disposizione delle aziende agricole e di tutti coloro che ne faranno richiesta, due nuove attività di assistenza.Si tratta dei servizi rivolti, in generale, • ai lavoratori extracomunitari• alla assunzione di colf e badantiLa promozione e la realizzazione di questi due ser-vizi su una materia che interessa direttamente sia le aziende agricole sia le persone che, con sempre maggiore frequenza, ci chiedono di intervenire con una assistenza mirata, vuole, innanzitutto, risolvere i problemi che si incontrano nella compilazione e nell’inoltro delle pratiche burocratiche e nella suc-cessiva gestione del rapporto di lavoro con i lavora-tori extracomunitari.Un’ opportunità in più a disposizione degli impren-ditori e di tutti i cittadini che non dovranno più perdere tempo presso gli Enti pubblici, compilare moduli spesso incomprensibili, calcolare i contri-buti da versare, compilare bollettini, ecc.; con una sola visita presso gli Uffi ci Coldiretti potranno avere tutta la consulenza necessaria e svolgere, comoda-mente, tutti gli impegni amministrativi previsti dalle normative.Vediamo, nel dettaglio, quali tipologie di pratiche è possibile svolgere presso gli Uffi ci Coldiretti:

Lavoratori extracomunitariIl servizio prevede:• Consulenza sulla normativa relativa ai lavora-

tori extracomunitari;• Richiesta permesso di soggiorno; • Rinnovo permesso di soggiorno;• Conversione permesso di soggiorno;• Richiesta carta di soggiorno;• Ricongiungimento familiare;• Richiesta fl ussi.

Il servizio comprende la predisposizione della do-cumentazione prevista, l’invio telematico delle ri-chieste e l’assistenza presso la Questura e lo Spor-tello Unico della Immigrazione della Prefettura.

Servizio colf e badantiIl servizio prevede:• Consulenza sulla normativa relativa alla assun-

zione di Colf e Badanti e al Contratto di Lavoro da applicare;

• Inoltro telematico all’Inps della domanda di assunzione/variazione/cessazione rapporto lavoro;

• Calcolo e compilazione dei bollettini di paga-mento dei contributi previdenziali;

• Compilazione busta paga.

Sconti sugli esami diagnostici per i pensionati della Coldiretti

Si invitano tutti gli interessati a prendere contatto con l’Uf-fi cio Provinciale Epaca per ricevere tutte le informazioni ne-cessarie e per la compilazione delle pratiche previste.

Prosegue la campagna da parte dell’Associazione Pen-sionati di sottoscrizione di specifi che Convenzioni con strutture sanitarie per consentire ai propri soci di usu-fruire di visite mediche o eff ettuare esami diagnostici a prezzi convenzionati. Dopo la Convenzione sottoscrit-ta con le Terme di Salice per le cure termali, è stato sottoscritto un nuovo accordo con il Centro Medico Ecografi co Clastmed di Casteggio per permettere ai pensionati Coldiretti di eff ettuare gli esami medici ed i controlli sanitari usufruendo di tariff e agevolate ed avendo una corsia preferenziale per gli appuntamenti. Vediamo, di seguito, i medici e i servizi convenzionati:Davide Lonati, tossicologia; Rubina Ruggero, Giovan-ni Morone, Antonio Parziale, Tata Ngnitejeu chirurgia generale e mini invasiva; Luigi La Manna, chirurgia en-docrinologica; Lea Regolo, chirurgia senologica; Carlo Abbiati, diagnosi ecografi ca; Abramo Cerritello, angio-logia ecocolordoppler; Carlo Cattaneo, Pneumologia; Davide Rovati, chirurgia ortopedica ortopedia; Vittorio Marenzi,medicina interna; Giovanni Maconi, gastroen-terologia; Maurizio Xausa Pavesi, oculistica; Antonio Salomoni, endocrinologia; Marco Ferlini, cardiologia; Paolo Carena, otorinolaringoiatria; Michela Antoniet-ti, dermatologia; Antonio Gentile, urologia; Federica Cignoli, dietologia; Pietro Tosca, neurologia psichia-tria; Carmen Sauta,ginecologia ostetricia; Annamaria Tassorelli, fi sioterapia riabilitativa; Caterina Ricupero, urologia andrologia; Massimo Vincitorio, omeopatia agopuntura; Sara Giugni, psicologia. Chiunque fosse interessato o volesse conoscere le singole tariff e può rivolgersi agli uffi ci Epaca presso le sedi Coldiretti.Le tariff e agevolate sono riconosciute e applicate ai pensionati che hanno sottoscritto la delega a favore della Federpensionati Coldiretti.

Segnaliamo, inoltre, cheil Poliambulatorio Clastmedsi trova a Casteggio in piazza Cavour 27tel. 0383- 804649

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Riscatto della laurea: quando convieneSpesso si rivolgono agli Uffi ci Epaca persone che, avendo chiesto informazioni sul riscatto della laurea, hanno ricevuto informazioni generiche e spesso incomplete. Ciò è dovuto alla diffi coltà di stabilire se convenga o meno recuperare i contri-buti legati al periodo di studio all’Università in quanto vi sono numerose variabili ed incognite che non consentono, a volte, di fornire risposte certe ed univoche alle domande che ci vengono rivolte. Tuttavia è possibile dare alcune indicazioni di massima in grado di orientare gli interessati sulla normativa attualmente in vigore. Il riscatto del corso legale di laurea è una possibilità off erta non solo ai lavoratori dipendenti e autonomi (coltivatori diretti, coloni o mezzadri, artigiani e commercianti), ma anche a coloro che non abbiano ancora mai svolto un’attività lavorati-va e non siano mai stati iscritti ad una forma pensionistica. Tali periodi, una volta riscattati, sono equiparati ai periodi lavorati-vi e valgono a tutti gli eff etti pensionistici, sono validi sia per maturare il diritto a qualsiasi pensione, sia per incrementarne l’importo. Per il riscatto di tali contributi è necessario aver con-seguito il diploma di laurea o titoli equiparati. Il riscatto può riguardare l’intera durata del corso legale o periodi parziali ed è anche possibile riscattare anche due o più corsi di laurea.

Costi La parte sulla quale si addensano i maggiori dubbi circa la con-venienza o meno di riscattare il corso di laurea, è, senza dubbio, quella relativa ai costi da sostenere. I costi variano in relazione alla collocazione temporale degli anni di studio che si voglio-no riscattare (se precedenti o successivi al 31.12.1995). Quando gli anni da riscattare si collocano entro il 31 dicembre 1995, la somma da versare si calcola applicando dei coeffi cienti, che

variano in relazione al sesso, all’età e all’anzianità contribu-tiva al momento della domanda, nonché all’incidenza che il periodo riscattato ha sull’importo di pensione. Per i periodi successivi al 1° gennaio 1996, il costo del riscatto è dato dal reddito di lavoro (o retribuzione per i dipendenti) degli ul-timi 12 mesi moltiplicato per l’aliquota contributiva vigente nel regime di previdenza in cui si è iscritti. Il costo comples-sivo si ottiene, quindi, moltiplicando il risultato ottenuto per il numero di anni da riscattare. Più semplice il calcolo del costo del riscatto che devono sostenere i soggetti inoccu-pati: la somma da versare in questo caso viene infatti de-terminata sulla base di un parametro uguale per tutti (per il 2011 riscattare un anno di università costerà 4.802,16 euro).

Agevolazioni Il pagamento del riscatto laurea può essere dilazionato fi no a 120 rate mensili (dieci anni) senza interessi. I soggetti che chiedono il riscatto della laurea possono, inoltre, usufruire di una notevole agevolazione fi scale, in quanto le somme pagate sono interamente deducibili dal reddito. Qualora, invece, sia il genitore a pagare il riscatto per il fi glio inoccu-pato e a carico (o anche un altro familiare di cui l’interes-sato risulti fi scalmente a carico), questi può benefi ciare di una detrazione di imposta pari al 19% dell’importo versato.

Per una consulenza personalizzata e gratuita sull’eventua-le convenienza a riscattare la laurea al fi ne di anticipare i tempi della pensione e/o per avere una rendita più elevata, raccomandiamo a tutti gli interessati di rivolgersi al Patro-nato Epaca.

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È uffi cialmente nata lo scorso 11 aprile, ASSIAGRIPAVIA S.r.l.

la società partecipata dal Consorzio Agrario e Coldiretti che

ha acquisito il mandato di agenzia generale di FATA Assicu-

razioni.

FATA Assicurazioni, l’acronimo di Fondo Assicurativo tra Agri-

coltori, è la compagnia del gruppo Generali specializzata nei

settori agricoltura e ambiente. Presente sul mercato assicura-

tivo da oltre 80 anni è attiva nei rami Danni, RC Auto e Vita.

Grazie all’esperienza acquisita nel tempo, alla ricerca costante

di nuovi prodotti ed allo studio attento dell’evoluzione delle

problematiche assicurative legate ai mutamenti della vita la-

vorativa, economica e sociale del mondo agricolo, FATA Assi-

curazioni è diventata la Compagnia numero uno del settore.

Tra i fi ori all’occhiello della società, la Polizza Grandine, che

la vede leader sul mercato italiano con una quota di circa il

20%. La Polizza Grandine tutela il lavoro di chi opera nel set-

tore agricolo contro le conseguenze di eventuali accadimenti

atmosferici che possano pregiudicare il buon andamento e

la crescita di un’azienda agricola. FATA Assicurazioni stipula

annualmente circa 70.000 contratti grandine per una raccolta

premi di oltre 67 milioni di euro.

Globale Agricoltura è invece una polizza multirischi dedicata

e riservata all’azienda agricola. Innovativa, fl essibile e modu-

lare, Globale Agricoltura viene costruita di volta in volta sulle

specifi che esigenze di ogni singola azienda e tutela l’impren-

ditore agricolo in ogni fase del processo produttivo: a partire

dalla semina fi no alla lavorazione, senza dimenticare la rac-

colta, sino ad arrivare alla trasformazione, così come lo stoc-

caggio e la vendita dei diversi prodotti. Per venire incontro a

una realtà in costante divenire, la società ha pensato

anche ai proprietari di Aziende Agrituristiche, che

possono usufruire di una polizza specifi ca in grado di

tutelare l’imprenditore che off re servizi di ricezione e

ospitalità nell’ambito della propria azienda agricola

mediante la garanzia di responsabilità civile verso

terzi, sia per quanto riguarda l’alloggio che la ristora-

zione e tutte le attività sportive e ricreative eff ettua-

bili nell’azienda o sotto la responsabilità del titolare

oltre alla copertura sugli infortuni degli ospiti e del

titolare o dei suoi famigliari all’interno dell’azienda.

Altro prodotto degno di nota è Integra, la polizza

infortuni di moderna concezione che, grazie ad una

serie di garanzie fra loro integrabili, è in grado di

adattarsi alle esigenze di tutti. È rivolta a coloro che

desiderano tutelare la propria serenità e quella della

propria famiglia, contro ogni possibile rischio deri-

vante da infortunio. Integra di FATA off re garanzie

particolari studiate appositamente per gli agricoltori,

i pensionati agricoli e tutti i soggetti operanti in agri-

coltura.

Questi sono solo alcuni esempi del ventaglio di pro-

dotti che oggi FATA può off rire agli Associati Col-

diretti.

Per maggiori informazioni è possibile rivol-gersi presso tutti gli uffi ci di zona Coldiretti.

con un nuovo servizio di Consulenza Assicurativa

da un’iniziativa Coldirettiin collaborazione con

Fata Assicurazioni - Agenzia Generale di PaviaAssiagripavia s.r.l.

le tradizionali• globale agricoltura • la polizza per l’azienda agricola• integra • la polizza infortuni• plurima• la polizza per la casa• a tutto campo(la polizza R.C. auto per l’agricoltore)

le nuove energie• solaria(la polizza per l’impianto fotovoltaico)• biogas impianti

le agevolate• grandine• bestiame

mentile pensionistiche e gli investimenti• flexi fata

e• fata extra lifefata futuro attivo• fata futuro

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Coldiretti o presso la sede di Pavia:

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Oppure rivolgiti a:

Fata Assicurazioni - Agenzia Generale di PaviaAssiagripavia s.r.l.27100 Pavia (PV) - 451, str. Bellingeratel: 0382 412530fax: 0382 412568email: [email protected]

Assiagripavianasce un “asso” in campo assicurativo

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l’Associazione Pensionati ha programmato per il mese di maggio una visita

alle dighe del Panperduto a Somma Lombardo in provincia di Varese.

Si tratta di un monumento idraulico del XIX secolo, inaugurato il 28 aprile 1884.

Un sito unico dal punto di vista ambientale e culturale, inserito nel parco del Ticino ma poco

valorizzato rispetto alla sua bellezza ed importanza.

Per far conoscere questa opera di ingegneria, l’Associazione Pensionati organizza:

la Visita alle DIGHE del PANPERDUTO

sabato 21 maggio 2011l’organizzazione del viaggio prevede:

• il trasferimento in pullman da Pavia a Somma Lombardo

• la visita guidata alle dighe

• il pranzo

Il costo a carico di ciascun partecipante è di Euro 40

per le iscrizioni rivolgersi agli uffi ci di appartenenza

Visita alle Dighedel Panperduto

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