Coltivatore Cremonese n.5/2012

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Tariffa R.O.C. Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, dcb Cremona Autorizzazione Tribunale di Cremona 25/07/1951 n. 33 del Registro ANNO 66 numero 5 ottobre 12 Periodico della Federazione Provinciale Coldiretti di Cremona CREMONESE IL Coltivatore XII FORUM Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione “L’Italia che vogliamo” La proposta di Coldiretti Marini: arriva il primo Latte firmato Italia

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il periodico di Coldiretti Cremona

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Tariffa R.O.C. Poste Italiane SpaSpedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003(conv. in L. 27/02/2004 n. 46)art.1, comma 1, dcb CremonaAutorizzazione Tribunaledi Cremona 25/07/1951n. 33 del Registro

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“L’Italia che vogliamo”La proposta di Coldiretti

Marini: arriva il primoLatte firmato Italia

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Direzione, Redazione, Amministrazione Via G. Verdi, 4 - I pianoCremona - Tel. 0372499811Direttore responsabileSimone Solfanelli

Redattore capoMarta Biondi

Hanno collaborato a questo numeroAldo Bellandi, Marco BenediniGiacomo Maghenzani, Damiano TalamazziniMaurizio Inzoli, Maria Luisa Parmigiani

FotografieBruno Toscani, Ambrogio Toscani

Progetto grafico e impaginazioneUP Uggeri Pubblicità Srl

PubblicitàUP Uggeri Pubblicità SrlC.so XX Settembre, 18 - CremonaTel. 0372 20586 - Fax 0372 26610www.uggeripubblicita.it

StampaTipografia PizzorniTariffa R.O.C. Poste Italiane SpaSpedizione in abbonamento postaleD.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46)art. 1, comma 1 dcb Cremona, Autorizzazione Tribunale di Cremona 25 luglio 1951 n. 33 del RegistroPagamento assolto tramite il versamento della quota associativa

Questo mensile è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

sommario2/3 XII Forum di Cernobbio

3 Arriva il primo latte firmato Italia

4/5 Azione a tutela delle imprese

6/7/8/9 Speciale "Cibi d'Italia"

10/11 Giornata del Ringraziamento

13 Pasta della Bontà

14/15 Impianti a FER, adempimenti

16/17 CreditAgri Coldiretti

19/20/21/22 "L'Italia che vogliamo"

23 Mais, avviso

24/25 Ultime novità fiscali

26/27 Patronato Epaca

29 Appuntamenti

31/33 Associazione Pensionati

34/35 Fattorie a porte aperte

36/37 Mercati di Campagna Amica

38 A Scuola di Agricoltura

A CERNOBBIO XII FORUM INTERNAZIONALEDELL’AGRICOLTURA E DELL’ALIMENTAZIONE

Coldiretti: “L’Italia che vogliamo”

Si è svolto venerdì 19 e sabato 20 ottobre a Villa d’Este a Cernobbio il XII Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato dalla Coldiretti con la collaborazione dello studio Ambrosetti.Il Forum è l'appuntamento annuale per l’agroalimentare che riunisce i maggiori esperti, opinionisti, ed esponenti del mondo accademico nonché rappresentanti istituzionali, responsabili delle forze sociali, economiche, sindacali e politiche nazionali ed estere, che intervengono sui temi correlati dell’ambiente, della sicurezza alimentare e dell’economia. Al centro dei lavori di quest’anno: la proposta per una via italiana per lo svilup-po del Paese, presentata dal Presidente Sergio Marini al Presidente del Consiglio Mario Monti, al Ministro per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Mario Catania, al Ministro per lo Sviluppo Economico, Infrastrutture e Trasporti, Corrado Passera, a numerosi altri rappresentanti delle Istituzioni, dell’economia, del tessuto civile e sociale, nonché ai Segretari dei principali partiti politici che hanno preso parte all’importante appuntamento. Riportiamo, in un inserto staccabile posto nelle pagine centrali di questo gior-nale, il documento “L’Italia che vogliamo”, la proposta presentata da Coldiretti, in 10 punti, che indica “una via italiana per lo sviluppo del Paese”. (vedi pagine 19-20-21-22)Il Forum ha preso avvio nella giornata di venerdì 19 ottobre. La partecipazione di esponenti del Parlamento nazionale ed europeo è stata occasione per un approfondimento sui temi di stretta attualità della congiuntura economica che vivono il Paese e l’Europa. Esclusive analisi sugli andamenti di mercato del Made in Italy e sui comportamenti dei consumatori, esposizioni ed esperienze impren-ditoriali innovative e momenti di confronto hanno caratterizzato la due giorni.L’edizione di quest’anno si è aperta con la presentazione della più approfondita indagine sulle strategie di adattamento degli italiani alla crisi, con un focus particolare sui cambiamenti nella spesa realizzata dalla Coldiretti con Swg che ha esaminato la situazione economica delle famiglie, le rinunce, i comporta-menti, i tagli, gli sprechi e in generale gli effetti e le responsabilità da attribuire nella particolare congiuntura. E’ seguito un approfondimento sull’andamento dei consumi alimentari in Italia nel 2012 e sulle prospettive future. Nel pome-riggio del venerdì è stata aperta la più ampia esposizione di falsi prodotti ali-mentari Made in Italy con centinaia di esempi scovati in tutti i continenti. Un fenomeno in forte espansione, analizzato in termini di perdita di posti di lavoro e fatturato per le imprese del Made in Italy alimentare.La giornata conclusiva è stata dedicata al ritorno degli italiani alla terra per intraprendere o per lavorare, con la presentazione di sondaggi e statistiche che confermano una storica inversione di tendenza. Una scelta alternativa favorita dalle nuove opportunità offerte dal settore che coinvolge molti giovani (presen-ti al Forum con le loro innovative curiosità, nel primo salone dei nuovi mestieri). Seguitissimo e particolarmente importante è stato il pomeriggio conclusivo, con gli interventi del Presidente della Coldiretti Sergio Marini, del Presidente del Consiglio Mario Monti e del Ministro per le Politiche agricole Mario Catania. Dai due autorevoli rappresentanti istituzionali sono giunte parole di forte, autenti-co, apprezzamento per la proposta di Coldiretti, che ha indicato una via italiana allo sviluppo, che parte da un assunto: l’Italia deve fare l’Italia.Il Presidente del Consiglio ha affermato di essere venuto al Forum organizzato dalla Coldiretti “per capire meglio una parte importante non solo dell'economia italiana, ma anche della società italiana e della civiltà italiana”. “Voi – ha detto Mario Monti agli imprenditori agricoli della Coldiretti – siete artefici di una

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FORUM CERNOBBIO

filiera agroalimentare che è unica al mondo”. “L’agricoltura è molto presente nell'attenzione del Governo. E’ giusto che chiediate di esserlo molto di più e non escludo che ciò possa avvenire” ha aggiunto Monti, ricordando successivamente alcuni dei provvedimenti presi dal Governo, come il disegno di legge sul consumo di suolo che - ha detto - costituisce un riconoscimento del “ruolo multifunzionale dell'agricoltura”. “Sono molto soddisfatto per i contenuti e la disponibilità del premier Mario Monti, in particolare sui temi della Politica

La proposta di Coldiretti in dieci puntiRiportiamo, nell’inserto staccabile posto nelle pagine centrali di questo Coltivatore, il documento “L’Italia che vogliamo in dieci punti”,

la proposta presentata da Coldiretti, che indica “una via italiana per lo sviluppo del Paese”. (vedi pagine 19-20-21-22)

agricola comune e sul riconoscimento del valore dell’agricol-tura e dell’agroalimentare italiano, quale pezzo importante dell’economia, della qualità, della vita e della coesione socia-le del Paese”. Con queste parole il Presidente Sergio Marini ha chiuso il Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Ali-mentazione. “Siamo orgogliosi – ha detto – dell’importante riconoscimento alla nostra Organizzazione per la capacità di promuovere un’idea di sviluppo ma anche di realizzarla con-cretamente nei fatti”.

Chiuse 60mila stalleArriva il primo latte firmato Italia

Presentato dal Presidente Marini in occasione del Forum di Cernobbio

Negli ultimi 20 anni hanno chiuso i battenti 60mila stalle, con la perdita di migliaia di posti di lavoro causata dalla concorrenza sleale del latte spacciato come made in Italy e dal boom dei costi di produzione, rincarati del 40 per cento tra il 2011 e il 2012. E’ quanto denunciato dalla Coldiretti nel corso del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimen-tazione di Cernobbio, in occasione della manifestazione della Cgil sul lavoro.

Proprio per smascherare sul mercato gli inganni del finto Made in Italy e frenare la chiusura delle stalle e salvaguardare l’occupazione, il Presidente della Coldiretti, Sergio Marini, ha lanciato il primo latte Uht a lunga conservazione proveniente al cento per cento da allevamenti nazionali e Firmato dagli Agricoltori Italiani (Fai), che sarà distribuito presso supermercati, negozi e Botteghe di Campagna Amica. L’iniziativa degli allevatori italiani vuole riportare trasparenza in un settore dove viene “spacciato” come nazionale il latte importato da Paesi comu-nitari ed extracomunitari perché - sottolinea la Coldiretti - non è ancora obbligatorio indicare in etichetta la provenienza, nonostante la legge approvata all’unanimità dal Parlamento all’inizio della legislatura. Secondo l’indagine Coldiretti/Swg quasi due italiani su tre (65%) si sentono garantiti da un marchio degli agricoltori italiani che batte nettamente quello della distribuzione commerciale (15%) e quello industriale (11%).

Al contrario della stragrande maggioranza dell’Uht in circolazione in Italia, infatti, quello della filiera

Il Presidente Sergio Marini mostra il primo latte Firmato dagli Agricoltori Italiani (FAI)presentato al Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione

Fai arriverà solo da allevamenti nazionali selezionati e con-trollati e per la sua lavorazione, sottolinea la Coldiretti, verrà usata energia verde da fonti rinnovabili in accordo ai principi dal protocollo di Kyoto. Il contenitore, in materiale riciclabile e con un tappo a doppia sicurezza per garantire l’integrità del prodotto, porterà la scritta “io sono italiano” e il logo tricolore FAI. Il latte Uht firmato dagli agricoltori italiani – conclude la Coldiretti – si inserisce così nel circuito di qualità e garanzia tipico dei grandi formaggi Dop, che per la loro produzione assorbono circa il 60% delle oltre 10 milioni e mezzo di ton-nellate munte ogni anno in Italia.

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EDITORIALE

Cari Soci

Questo Coltivatore va in stampa all’in-domani della manifestazione “Cibi d’Ita-lia” (primo Festival Nazionale all’aperto dei cibi, delle tradizioni, dell’innovazio-ne, della cultura e del valore dello star bene insieme, organizzato da Campagna Amica e Coldiretti, che per quattro giorni ha proposto il meglio del Made in Italy agroalimentare nell’Arena del Circo Massimo a Roma, con produttori da ogni regione) e dell'appuntamento a Cernobbio con il Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, l'evento annuale per l’agroalimentare, promosso da Coldiretti, che riunisce i maggiori esperti, opinionisti, ed espo-nenti del mondo accademico nonché rappresentanti istituzionali, responsa-bili delle forze sociali, economiche, sindacali e politiche nazionali ed estere, che intervengono sui temi correlati dell’ambiente, della sicurezza alimen-tare e dell’economia. Lascio ad altre pagine la cronaca dei due eventi, ma voglio in questa sede evidenziarne il valore, la strategicità, il significato: a Cibi d’Italia, straordinaria vetrina

aperta sul nostro Paese e sul mondo, e al Forum, nell’incontro e nel dialogo con il Presidente del Consiglio Mario Monti, con Ministri e con tutti gli altri importanti interlocutori, Coldiretti ha saputo mostrare la sua via italiana per lo sviluppo del Paese. “Cibi d’Italia è uno spaccato dell’Italia più bella e più vera e, in questo momen-to storico, c’è bisogno di tanta verità, di cose concrete e non delle troppe cose raccontate e mai realizzate. Il Festival è la rappresentazione concreta di un pro-getto che è difficile spiegare, ma basta girare tra gli stand per trovare la nostra verità: produttori veri, gente vera, che la mattina si alza e lavora per realizzare prodotti veri che servono a soddisfare bisogni veri”. Sono state queste le paro-le del nostro Presidente Sergio Marini, nel congedarsi dalla prima edizione di Cibi d’Italia. L’agricoltura cremone-se era naturalmente presente, con le imprese al lavoro fra gli stand (c’erano Cascina Brugnole, che ha portato il salame cremonese vanto del nostro territorio, e c’era Il Campagnino, con i prodotti dell’agriturismo e della bot-tega) e i tanti imprenditori agricoli cremonesi che hanno voluto essere lì, nella giornata d’esordio. E poi i giovani, presenti alla giornata dedicata ad Oscar Green, il premio per l’innovazione.

Eugenio TorchioDelegato ConfederaleColdiretti Cremona

Cibi d’Italia, il Forum di Cernobbio, la trattativa sul prezzo del latteForte azione a tutela

delle imprese e dell’agricoltura italiana

E’ seguito, nei giorni 19 e 20 ottobre, l’appuntamento di Cernobbio, nel quale il Presidente Sergio Marini ha spiegato, ha indicato, agli illustri ed autorevoli interlocutori la nostra via per lo svi-luppo del Paese. Il progetto per dare un futuro alle imprese agricole, alla nostra agricoltura, alla stessa economia italiana: la realizzazione di una filiera tutta agricola e tutta italiana, un gran-de sistema agroalimentare che premi i produttori e offra ai consumatori prodotti di qualità ad un giusto prezzo. Il tutto, tagliando le intermediazioni e arrivando ad offrire il prodotto agri-colo “cento per cento italiano” firmato dagli agricoltori, attraverso una estesa rete nazionale, capace di creare più concorrenza e trasparenza, più pote-re contrattuale per gli agricoltori, più vantaggi per i cittadini. E’ stato un appuntamento importante, al quale, accanto al sottoscritto e al Direttore Simone Solfanelli, hanno preso parte i rappresentanti dell’agricoltura cremo-nese, fra cui Paolo Voltini, Presidente del Consorzio Casalasco del Pomodoro, e Gianpietro Bozzoni, Vicepresidente della Latteria Plac.Il nostro progetto si sta concretizzan-do su tutti i tavoli nei quali Coldiretti è presente per dare il giusto valore, la giusta remunerazione alle nostre produzioni. Un progetto che è sboccia-

Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale: l'Europa investe nelle zone ruraliPSR 2007-2013 Direzione Generale Agricoltura

http://ec.europa.eu/agriculture/rurdev/index_it.htm

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EDITORIALE

to attraverso i Mercati di Campagna Amica, esperienza vincente anche in provincia di Cremona, con nove, pre-stigiose piazze, in cui la vendita a km zero si rinnova con regolarità e grande afflusso di cittadini-consumatori. Così come le Botteghe di Campagna Amica, i punti della prima catena di vendi-ta diretta organizzata degli agricoltori italiani, un nuovo e moderno canale commerciale ormai presente in tutta Italia, che garantisce ai consumatori la possibilità di acquistare in ogni bottega l’intera gamma di prodotti garanti-ti al cento per cento come italiani realizzati e trasformati direttamente dagli agricoltori. La cui architettura commerciale si fonda su quattro perni: la Fondazione Campagna Amica, che garantisce origine italiana e filiera degli agricoltori; il Consorzio Produttori, che è lo strumento per realizzare la “cate-na”; l`imprenditore agricolo che offre il proprio prodotto; il punto vendita denominato “La Bottega di Campagna Amica”. Anche a Cremona siamo già partiti, con l’esperienza della "Bottega del Campagnino" e con l’impegno di far

nascere, in tempi rapidi, una seconda, e magari una terza, Bottega. Parleremo di questi temi, cari Soci, e della nostra via per lo sviluppo del Paese, anche in occasione dell’appunta-mento con la Fiera del Bovino da Latte. Faremo il punto, come già avvenuto in precedenti incontri, sulla battaglia sul prezzo del latte, che ci vede in prima linea come Lombardia, regione in cui si munge il 40% del latte italiano, e come provincia di Cremona, territorio la cui produzione di latte annua supera un milione di tonnellate, il 10% del totale nazionale. Con chiarezza il Presidente di Coldiretti Lombardia Ettore Prandini ha evidenziato che l’attuale prezzo pagato per il latte alla stalla non copre più neanche i costi degli allevamenti, lievitati – tra energia, materie prime, burocrazia – di quasi il 40%. A fronte delle mutate condizioni di mercato e dei costi di produzione appe-na evidenziati, una più equa remune-razione del latte è necessaria e vitale, per garantire la sopravvivenza di tante imprese e della stessa zootecnia lom-barda e italiana.

Sono aperti diversi tavoli in cui si gioca la trattativa sui prezzi dei prodotti agricoli, in particolare quella per il latte con Parmalat impegnata in prima linea a fare melina per continuare a sottopa-gare il latte italiano. L’appuntamento con la Fiera del Bovino ci porta in questa occasione a concen-trarci maggiormente sul tema zootec-nia da latte, ma è evidente che per tutte le produzioni della nostra agricoltura, si pensi ad esempio al pomodoro da industria, i problemi sono ugualmente grandi: le aziende sono alle prese con costi in continua crescita, a cominciare da quelli legati all’energia, ma anche alla burocrazia o alle imposte, mentre i prezzi del prodotto al campo o alla stalla continuano a non essere remu-nerativi. In tutti questi ambiti, per tutte le produzioni, Coldiretti è presente, con autorevolezza e con le idee chiare. Con un progetto che può e che sa dare una risposta vera, un futuro certo alle imprese agricole e al Paese, valorizzan-do, difendendo e promuovendo “l’Italia che fa l’Italia”.

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IN PRIMO PIANO

Il Festival Nazionale di Campagna Amica

"Cibi d’Italia”, un successo da 300mila visitatori

Oltre 300mila visitatori hanno sancito lo straordinario successo di Cibi d’Italia, Festival Nazionale all’aperto dei cibi, delle tradizioni, dell’innovazione, della cultura e del valore dello star bene insieme, organizzato da Campagna Amica e Coldiretti, che per quattro giorni (da giovedì 27 a domenica 30 settembre) ha proposto il meglio del Made in Italy agroalimentare nell’Are-na del Circo Massimo, con produttori agricoli, allevatori e pastori giunti da tutte le regioni italiane. Negli oltre 200 stands del più grande farmers market del mondo, inaugurato dal Presidente Sergio Marini e dal Sindaco di Roma Gianni Alemanno, sono state espo-ste 10mila specialità tipiche offerte in degustazione e vendute fino ad esau-rimento, per dimostrare che l’agricol-tura italiana è un patrimonio del Paese capace di offrire la più ampia varietà di prodotti, competitivi, di grande qualità. Oltre alla gastronomia e alla qualità alimentare “Cibi d’Italia” si è rivelata

un autentico contenitore di iniziative. Dalla presentazione della prima analisi sulla rivoluzione nella spesa alimentare generata dall’arrivo in Italia dei mercati degli agricoltori (che risulta essere l’unica forma commerciale a crescere), all’incontro sulle novità sulle mense nel nuovo anno scolastico e sulla diffusione delle fattorie didattiche (al quale hanno parteci-pato numerose classi di ragazzi in età scolare), dalla tavola con i cibi degli antichi romani (dal garum di Apicio al libum di Catone e molto altro), agli incontri sulla biodi-versità e sulla salvaguar-

dia dell’olio extravergine d’oliva Made in Italy. Un particolare rilievo – segnala la Coldiretti – ha avuto l’incontro, con la partecipazione del Ministro delle Politiche agricole Mario Catania, nel corso del quale è stato presentato il primo rapporto sugli effetti della crisi sulle imprese condotte da under 35 in tutti i settori e sono stati premia-ti i finalisti del premio Oscar Green Coldiretti per l’innovazione giovanile in agricoltura. E infine il primo mercato del baratto contro la crisi della moneta, un’iniziativa nel corso della quale è avvenuto fisicamente lo scambio di tan-tissimi prodotti senza spendere un euro, a dimostrazione che il baratto, insieme ad altre forme di risparmio come i Gas (gruppi di acquisto), il carpooling della spesa e gli acquisti sul web, sono nuove forme di vendita cui la crisi economica

La straordinaria cornice offerta dall’Arena del Circo Massimo a Cibi d’Italia, primo Festival Nazionale di Campagna Amica

Inaugurazione di “Cibi d’Italia”, con il

Presidente Sergio Marini e il Sindaco di Roma

Gianni Alemanno

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IN PRIMO PIANO

ha dato un consistente impulso. Non sono mancati momenti di intrat-tenimento con divertenti laboratori del gusto, sommelier della frutta, garden coaching, agricosmetica e cucina della nonna, ma anche fattorie didattiche, con gli animali della fattoria per i più piccoli, e lezioni di agrofitness per tutti gli sportivi. “Cibi d’Italia – ha affermato il Presidente Sergio Marini – è uno spaccato dell’Ita-lia più bella e più vera e, in questo momento storico, c’è bisogno di tanta verità, di cose concrete e non delle troppe cose raccontate e mai realiz-zate. Il Festival di Campagna Amica, che abbiamo ideato e che riproporremo anche nei prossimi anni, è la rappre-sentazione concreta di un progetto che è difficile spiegare, ma basta girare tra gli stand per trovare la nostra verità: produttori veri, gente vera, che la mat-tina si alza e che lavora per realizzare prodotti veri che servono a soddisfare bisogni veri, come quello del mangiare, dello stare tutti meglio e insieme”.

Un maxi “siluro” di provolone Dop lungo un metro e 70 centimetri e del peso di oltre un quintale da Brescia, il grana padano e il parmigiano del post terremoto di Mantova, il salame vanto dell’agricoltura di Cremona, le tradizionali pesche sciroppate di Varese sono solo alcuni dei prodotti lombardi che dal 28 al 30 settembre hanno rap-presentato la Lombardia nell’arena del Circo Massimo a Roma, in occasione di Cibi d’Italia, Festival Nazionale all’aper-to dei cibi, delle tradizioni e dello star bene organizzato da Campagna Amica e Coldiretti. In occasione di Cibi d’Italia è stata pre-sentata la prima analisi, realizzata da Coldiretti con Censis e Swg, sulla rivo-luzione nella spesa alimentare generata in Italia dai mercati degli agricoltori con gli acquisti diretti che sono l’unica forma di commercio che cresce nono-stante la crisi. La maggiore sensibilità dei cittadini sull’origine del cibo e la ricerca di un nuovo rapporto fra territori e alimenta-

zione ha spinto la nascita e lo sviluppo della più estesa rete di vendita a km zero dal produttore al consumatore, che può oggi contare su 1.105 mercati degli agricoltori, 5.616 aziende agri-cole, 877 agriturismi e 178 botteghe, per un totale di 6.899 punti vendita di Campagna Amica, cui sommare 131 ristoranti e 109 orti urbani. (www.cam-pagnamica.it)In Lombardia la rete di Campagna Amica è formata da oltre 500 punti fra spacci aziendali e agriturismi, 115 farmers’ market, 20 fra ristoranti a km zero e Botteghe, insieme a una collabo-razione con le mense che ogni giorno porta alimenti della filiera agricola ita-liana nei piatti di oltre 80mila bambini lombardi. “Con la nostra Filiera agricola stiamo costruendo una rete per la dife-sa e la valorizzazione del cibo italiano – ha spiegato Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia – un patrimonio che non è solo culturale e gastrono-mico, ma anche economico, visto che i falsi venduti all’estero ci rubano una fetta di mercato di circa 50 miliardi di euro all’anno. Un danno enorme per il nostro Paese, che dobbiamo contrastare con le leggi, con gli accordi internazio-nali e con la diffusione della conoscen-za fra i consumatori su cosa sia il vero Made in Italy”.

Cibi d’Italia: dalla Lombardia maxi “siluro” di provolone insieme a grana, salame Cremona, pesche, parmigiano

Taglio del maxi-provolone, con il Presidente Nazionale Sergio Marini e il Presidente di Coldiretti Lombardia Ettore Prandini

Il maxi-provolone Valpadana Dop negli stand lombardi di Cibi d’Italia a Roma

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IN PRIMO PIANO

Le giovani imprese muoiono per l’as-senza di credito e il carico burocratico, capace di scoraggiare anche le idee più innovative. E’ quanto ha affer-mato il Delegato di Coldiretti Giovani Impresa Vittorio Sangiorgio in occa-sione della consegna dei premi Oscar Green 2012 per l’innovazione, concorso promosso dai Giovani della Coldiretti con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Il tutto è avvenuto in occa-sione di Cibi d’Italia, primo Festival Nazionale di Campagna Amica. Durante la giornata di chiusura di Oscar Green è stato presentato lo studio in cui si evidenzia che la crisi ha provocato in Italia una strage in un solo anno di ben 26mila imprese condotte da giovani in tutti i settori produttivi. Meno burocrazia e rendite, più innova-zione, credito e formazione: questa la “formula” per rilanciare il Paese propo-sta dai giovani i della Coldiretti con il

Cibi d’Italia: Vari momenti legati alla giornata dedicata ad Oscar Green 2012, con il convegno e la proclamazione dei vincitori.

Accanto al Presidente Sergio Marini e al Delegato di Coldiretti Giovani Impresa Vittorio Sangiorgio c’era il Ministro per le Politiche agricole Mario Catania

Oscar Green a Cibi d’ItaliaMeno burocrazia e rendite, più innovazione, credito e formazione: la “formula giovane” per rilanciare il Paese

Manifesto “Giovani per l’Italia”. “Il nostro Paese non può tollerare che l’occupazione dei giovani sotto i 25 anni sia tra le più basse in Europa e che il tasso di disoccupazione sia, di contro, tra i più elevati – ha detto Sangiorgio – né che si guardi ai giovani come un grande problema da risolve-re all’interno del sistema economico piuttosto che come un’opportunità. Le storie delle giovani imprese agricole hanno tracciato nell’intero territorio nazionale un nuovo e più sostenibile modello di sviluppo basato su logiche di rete, dinamismo, innovazione e diversi-ficazione, attenzione alla società, con-ciliazione tra redditività e affermazione personale, passione ed etica del lavoro, integrazione e coesione sociale”. Affinché possano investire nel loro futuro, i giovani hanno bisogno però di un nuovo e chiaro modello di sviluppo e di politiche pubbliche che concorrano

a renderlo possibile. Per fare ciò, spiega Coldiretti Giovani Impresa, occorre una vera politica integrata per l’imprendito-rialità, investire in intelligenti attività di accompagnamento alla progettazione, adeguati meccanismi di assistenza allo start up, filiere corte di accesso al cre-dito gestite dai Confidi. Bisogna, infine rafforzare gli strumenti per l’accesso e la mobilità della terra rimuovendo vec-chie e nuove forme di rendita, nonché accrescere il peso dei giovani in tutti gli ambiti civili, politici ed economici della società nazionale, a partire tra l’al-tro dalle normative che regolano l’età dell’elettorato attivo e passivo.

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Essere idealista a volte paga con un oscar, quello della Coldiretti assegna-to nella categoria Campagna Amica a Cristina Scappaticci, l’imprenditrice sognatrice che grazie alla sua passione per le stelle riesce ad offrire agli ospiti del suo agriturismo uno scenario unico, quello del cosmo. In collaborazione con l’osservatorio astronomico di Campo Catino, infatti, Cristina riesce a met-tere insieme prodotti tipici locali ed esplorazione del cielo. E così tutti i suoi commensali, comodamente seduti alle loro tavole, tra uno sguardo a Saturno, distante un miliardo e mezzo di chilo-metri dalla terra, e un altro al buon cibo, trascorrono momenti indimenticabili. L’Oscar green nella categoria Esportare il territorio se lo è aggiudicato invece la geniale esperienza imprenditoriale di Marta Lugano che produce uno spu-mante d’autore, facendolo invecchiare sott’acqua. Tutto comincia con un rac-

DALLE STELLE AGLI ABISSI I VINCITORI DELL’OSCAR GREEN 2012

conto e un sogno, quello di suo padre che facendo un’immersione si imbatte in un’imbarcazione antica dentro le cui stive si era conservato benissimo del vino millenario. Fu allora che ebbe la geniale intuizione: a girare periodica-mente le bottiglie avrebbe provveduto la corrente marina, mentre il buio degli abissi, l’umidità che li caratterizza e la temperatura ideale avrebbero fatto il resto, come e meglio di una cantina. Per la categoria Stile e Cultura d’im-presa, Oscar a Luigi Adinolfi, che da un’antica ricetta della nonna, che nei momenti di festa miscelava olive, zuc-chero ed alcol, ha creato il primo amaro alle olive, prezioso digestivo che cattura curiosi e appassionati, attrae turisti e oltrepassa i confini nazionali arrivando in Scandinavia, Corea e Stati Uniti. E ancora, nella categoria Ideando, è stata premiata la brillante idea di Andrea De Magistris, che ha sperimentato la prima

Roma, Circo Massimo, dal 27 al 30 settembre 2012Le foto raccontano la partecipazione di Coldiretti Cremona a Cibi d’Italia, primo Festival Nazionale di Campagna Amica. Coldiretti Cremona esprime un doveroso ringraziamento alla CCIAA Cremona, per il contributo dato a supporto della nostra adesione. Nelle immagini: il gruppo di imprenditori agricoli partiti nella notte, in pullman, per essere presenti nella giornata inaugurale; alcuni imprenditori agricoli che, in qualità di espositori, hanno portato i prodotti cremonesi a Cibi d’Italia (fra gli oltre duecento stand del “più grande farmers market del mondo”); l’intervento della coordinatrice pedagogica dell’agrinido “Piccoli Frutti”, nell’ambito del convegno “Un cibo civile. Agricoltura civica e sociale: percorsi d’incontro tra città e campagna”; un gruppo di giovani di Cremona e della Lombardia presenti alla giornata dedicata all' Oscar Green 2012.

Noic’eravamo !!!

coltivazione di bambù interamente made in Italy, nelle Langhe piemontesi, da cui ricavare uno squisito tè senza eccitanti da dare ai bambini, germogli per la ristorazione, canne per l’artigianato e foglie per realizzare cosmetici. Ha conquistato l’Oscar Green nella cate-goria In Filiera l’imprenditrice Teresa Palmieri, grazie al grande lavoro che la sua azienda svolge chiudendo intera-mente il ciclo produttivo, dal latte alla tavola, realizzando squisite mozzarelle ed altri prodotti con latte di bufala. La filiera si completa con l’apprezzatissima realizzazione di pregiati oggetti in pelle come borse, svuotatasche e portariviste. Nella categoria Non solo agricoltura non poteva non essere conferito l’oscar green della Coldiretti ad una realtà davvero speciale: quella della vecchia fattoria di Giulia Lovato, dove i bam-bini diversamente abili, anche con gravi patologie, riescono a ritornare a cantare e camminare dopo anni di immobi-lità. Per finire, la menzione speciale per Paese Amico è stata assegnata al Comune di Bardolino, che grazie ad un servizio navetta messo a disposizione dall’amministrazione porta tutti i con-sumatori, con particolare attenzione per anziani e persone in difficoltà, diretta-mente al mercato di Campagna Amica.

Cibi d’iTaLia

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GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO

don Emilio GarattiniConsigliere EcclesiasticoColdiretti Cremona

"Confida nel Signore e fa’ il bene:

abiterai la terra"Le parole di questo Salmo sono l’espressione di uno stile di vita radicato nella fede. Una fede che vogliamo celebrare ed esprimere in questo anno dedicato da Papa Benedetto XVI ad una revisione della nostra fede: ecco, in questo contesto vogliamo celebrare anche la nostra Festa del Ringraziamento.È l’Anno della Fede, da cogliere nei gesti stessi del lavoro dei campi. Che cosa sono infatti le mani dell’agri-coltore, aperte a semi-nare con larghezza, se non mani di fede? Non è forse la fede nella gioia di un raccolto abbon-dante, solo intravisto, a guidare le sue mani nella necessaria potatu-ra, dolorosa ma vitale? E quando il corpo si piega per la fatica, che cosa lo sorregge e ne asciuga il sudore se non questa visione di fede, che allar-ga gli orizzonti e apre il cuore?Nella fede riconoscia-mo la mano creatrice e provvidenziale di Dio che nutre i suoi figli. Ciò appare in modo speciale a quanti sono immersi nella bellezza e nell’ope-rosità del lavoro rurale. Guai se dimenticassimo la relazione d’amore e di alleanza che Dio ha intrecciato con noi e che diventa vivissima davanti ai frutti della terra, per i quali rendiamo grazie secondo il comandamen-to biblico: «Il Signore, tuo Dio, sta per farti entrare in una buona terra: terra di torrenti, di fonti e di acque sot-terranee, che scaturiscono nella pianura e sulla montagna; terra di frumento, di orzo, di viti, di fichi e di melograni; terra

di ulivi, di olio e di miele; terra dove non mangerai con scar-sità il pane, dove non ti mancherà nulla; terra dove le pietre sono ferro e dai cui monti scaverai il rame. Mangerai, sarai sazio e benedirai il Signore, tuo Dio, a causa della buona terra che ti avrà dato».Un secondo motivo: nel loro messaggio i Vescovi ricordano: “La valenza educativa propria della Giornata del Ringraziamento

ha una ricaduta impor-tante nell’attuale società, in cui l’appiattimento sul presente rischia di can-cellare la memoria per i doni ricevuti”. Ecco, fare memoria dei doni che riceviamo dal Signore. Siamo presi dall’affanno del presente che, voglia-mo o no, ci prende ogni giorno per il nostro lavo-ro, il nostro sudore e ci dimentichiamo di dire grazie, in primo luogo, al Creatore, al Dio che dona ai suoi figli di vive-re su una terra feconda e meravigliosa.Poi la nostra celebrazione non può, però, dimentica-re le ferite di cui soffre la nostra terra, che posso-no essere guarite solo da coscienze animate dalla giustizia e da mani soli-dali. Guarire è voce del verbo amare, e chi desi-dera guarire sente che quel gesto ha in sé una valenza che lo vorrebbe perenne, come perenne e fedele è l’Amore che sgorga dal cuore di Dio e si manifesta nella bel-lezza nel creato, a noi

affidato come dono e responsabilità. Con esso, proprio perché gratuitamente donato, è necessario anche riconciliarsi quan-do ci accorgiamo di averlo violato.

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Monsignor Mario Marchesi, Vicario Generale della Diocesi,celebrerà la Santa Messa alle ore 11 in Cattedrale

La Coldiretti invita gli imprenditori agricoli, le lorofamiglie e l'intera comunità a prendere parte alla

GIORNATA PROVINCIALEDEL RINGRAZIAMENTO

Domenica 26 Novembre 2006CATTEDRALE di CREMONA

Il programma della Giornata:• ORE 10.00. Raduno in Piazza Duomo a Cremona. Gli imprenditori agricoli condurranno trattori e mezzi agricoli nel cuore dellacittà. Faranno da cornice all'appuntamento lo stand di Campagna Amica e la 'mostra degli Antichi Mestieri'. Darà avvio alla Giornata di festa il concerto di campane proposto dall'Associazione culturale Campanari della B.V. di S. Luca.

• ORE 11.00. Santa Messa celebrata in Cattedrale dal Vicario Generale della Diocesi Mons. Mario Marchesi, con l'offerta dei frut-ti della terra e del lavoro dell'uomo. La celebrazione sarà animata dai canti del Coro di Monzuno (Bo). Conclusa la celebrazioneci si raccoglierà in piazza per la benedizione dei trattori e delle macchine agricole.

• ORE 12.30. Prosecuzione del concerto di campane e apertura degli stand gastronomici. Dopo la benedizione dei mezziagricoli, spazio ancora al concerto dell'Associazione Campanari, preziosa occasione per scoprire il metodo (unico nel suo genere)di suonare le campane 'alla Bolognese'. Contestualmente, si darà avvio alla “Polentata in piazza”, con salamini e polenta offerti atutti gli intervenuti e con degustazione di vari prodotti della nostra agricoltura.

• ORE 14.00 Sapori, momenti d'incontro e canti in piazza. La festa proseguirà per l'intero pomeriggio, proponendo sapori (conla partecipazione delle imprese agricole di Coldiretti Cremona e degli agriturismi dell’Associazione provinciale TerranostraCremona), momenti d'incontro (con la presenza della Fondazione Sospiro) e tanta musica, con i canti popolari e coridell'Appennino proposti dal Coro di Monzuno.

• ORE 17.00 Ingresso dei Bersaglieri. Grande protagonista del pomeriggio sarà anche la Fanfara Provinciale Bersaglieri“Maggiore Pietro Triboldi”, attesa in piazza Duomo per regalare note e allegria a tutti i partecipanti alla festa.

• ORE 18.00 Chiusura della manifestazione.

Monsignor Mario Marchesi, Vicario Generale della Diocesi,celebrerà la Santa Messa alle ore 11 in Cattedrale

La Coldiretti invita gli imprenditori agricoli, le lorofamiglie e l'intera comunità a prendere parte alla

GIORNATA PROVINCIALEDEL RINGRAZIAMENTO

Domenica 26 Novembre 2006CATTEDRALE di CREMONA

Il programma della Giornata:• ORE 10.00. Raduno in Piazza Duomo a Cremona. Gli imprenditori agricoli condurranno trattori e mezzi agricoli nel cuore dellacittà. Faranno da cornice all'appuntamento lo stand di Campagna Amica e la 'mostra degli Antichi Mestieri'. Darà avvio alla Giornata di festa il concerto di campane proposto dall'Associazione culturale Campanari della B.V. di S. Luca.

• ORE 11.00. Santa Messa celebrata in Cattedrale dal Vicario Generale della Diocesi Mons. Mario Marchesi, con l'offerta dei frut-ti della terra e del lavoro dell'uomo. La celebrazione sarà animata dai canti del Coro di Monzuno (Bo). Conclusa la celebrazioneci si raccoglierà in piazza per la benedizione dei trattori e delle macchine agricole.

• ORE 12.30. Prosecuzione del concerto di campane e apertura degli stand gastronomici. Dopo la benedizione dei mezziagricoli, spazio ancora al concerto dell'Associazione Campanari, preziosa occasione per scoprire il metodo (unico nel suo genere)di suonare le campane 'alla Bolognese'. Contestualmente, si darà avvio alla “Polentata in piazza”, con salamini e polenta offerti atutti gli intervenuti e con degustazione di vari prodotti della nostra agricoltura.

• ORE 14.00 Sapori, momenti d'incontro e canti in piazza. La festa proseguirà per l'intero pomeriggio, proponendo sapori (conla partecipazione delle imprese agricole di Coldiretti Cremona e degli agriturismi dell’Associazione provinciale TerranostraCremona), momenti d'incontro (con la presenza della Fondazione Sospiro) e tanta musica, con i canti popolari e coridell'Appennino proposti dal Coro di Monzuno.

• ORE 17.00 Ingresso dei Bersaglieri. Grande protagonista del pomeriggio sarà anche la Fanfara Provinciale Bersaglieri“Maggiore Pietro Triboldi”, attesa in piazza Duomo per regalare note e allegria a tutti i partecipanti alla festa.

• ORE 18.00 Chiusura della manifestazione.

62a Giornata Provinciale del Ringraziamento

A TUTTI I SOCI DI COLDIRETTI CREMONA

Caro Socio,

la nostra Federazione organizza la Giornata Provinciale del Ringraziamento.

Come ben sai, è un appuntamento che vede gli imprenditori agricoli, con le loro famiglie e l’intera comunità, raccogliersi intorno all’altare, per rendere grazie al Signore dei frutti di un’annata di lavoro e per invocare la Sua protezione sulle nostre famiglie e sulla nostra attività.

Sei invitato a prendere parte a questa Giornata, condividendo quello che per la nostra agricoltura rappresenta uno dei momenti più sentiti e preziosi.

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Ore 11.00

Celebrazione della Santa Messa

Ore 12.00 Benedizione dei trattori

Seguirà un momento conviviale con i sapori del territorio

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IN PRIMO PIANO

Coldiretti Cremona con il Filo d’OroNei Mercati di Campagna Amica

un aiuto concreto alle persone sordocieche acquistando la Pasta della Bontà

Coldiretti Cremona in prima linea per dare un aiuto concreto alla Lega del Filo d’Oro, l’Associazione che da quasi cinquant’anni assiste in tutta Italia i sordociechi e i pluriminorati psicosen-soriali. Presso i Mercati di Campagna Amica è scattata l’operazione ‘pasta della bontà’: “Durante la manife-stazione Cibi d’Italia organizzata al Circo Massimo di Roma da Fondazione Campagna Amica e da Coldiretti, è stata lanciata un’iniziativa di raccolta fondi a sostegno delle attività della Lega del Filo d’Oro – spiega il Direttore di Coldiretti Cremona Simone Solfanelli –. L’operazione “Pasta della Bontà” sta raggiungendo ora il resto d’Italia, attra-verso i Punti e i Mercati di Campagna Amica”. Per tutto il mese di ottobre e nel mese di novembre nei Mercati, nei Punti e nelle botteghe di Campagna Amica degli imprenditori agricoli di Coldiretti sarà possibile trovare il kit composto da tre pacchi da 500 grammi di pasta, di grano duro 100% italiano, in un pratico shopper. In terra cremonese l’operazione ha preso il via da un paio di settimane, debut-tando presso il Mercato di Campagna Amica a Pizzighettone proprio nei giorni in cui si sperimentava la nuova colloca-zione presso il Torrione del Guado, nel cuore dell’antico borgo. Sono seguiti gli appuntamenti a Cremona, presso il Mercato di Campagna Amica del vener-

dì mattina al Foro Boario, e a Crema, domenica 21 ottobre in occasione del Mercato degli agricoltori di Coldiretti, che si svolge in via Terni la prima e la terza domenica di ogni mese. La “pasta della bontà” è stata distribu-ita presso lo stand Coldiretti, a fronte di una donazione. Insieme al kit, com-posto da 3 tipologie di pasta (fusilli, penne e tortiglioni), è stato consegnato un mini-ricettario con le ricette di Renzo Arbore, Marisa Laurito e Teresa Mannino. Testimonial da oltre venticinque anni della Lega del Filo d’Oro è Renzo Arbore, che ha dato pieno sostegno anche a questa iniziativa, definendola “un even-

to che coniuga il gusto e la solidarietà, al quale non potevo sottrarmi e attra-verso il quale le persone sordocieche avranno un operatore in più, una stanza in più, un sorriso in più”. Con un kit di Pasta della Bontà ogni persona potrà davvero assaporare tutto il gusto della solidarietà. Parola di Coldiretti Cremona, che dà appun-tamento presso tutti i Mercati di Campagna Amica del territorio. La vendita prosegue ed ha bisogno del generoso contributo di tutti. Ogni ulteriore informazione in merito all’iniziativa è sul sito di Coldiretti Cremona, all’indirizzo www.cremona.coldiretti.it. (m.b.)

Presentazione dell’iniziativa “Pasta della Bontà” durante la manifestazione Cibi d’Italia, con la partecipazione di Renzo Arbore. Presso i Mercati di Campagna Amica

è partita la raccolta fondi a sostegno della Lega del Filo d’Oro

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SERVIZI TECNICI

Nuovi adempimentiper gli impianti a Fonti Energetiche Rinnovabili

L’Unbundling è la nuova procedura isti-tuita dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas per gli obblighi di separazio-ne amministrativa e contabile per le imprese operanti nei settori dell'energia elettrica e del gas.

Tutti i soggetti tenuti ad iscriversi all'Anagrafica operatori dell’Autorità sono tenuti a compilare la dichiara-zione preliminare alla raccolta dati di unbundling contabile al fine di:

•·dichiararediessertenutiall’inviodeidati di separazione contabile e poter accedere così al sistema telematico di raccolta dei dati di unbundling contabile, ovvero

•indicare i motivi per cui non sonotenuti all’invio di tali dati.

Più in dettaglio, la dichiarazione preli-minare consente: •alle imprese non tenute all’invio

dei dati di separazione contabile di dichiarare il motivo di tale esclusio-ne;

•alleimpresesoggetteall’inviodeidatidi separazione contabile di:

- dichiarare tale obbligo, - inviare gli estremi dell’esercizio

contabile oggetto dell’invio, - selezionare il regime di separazio-

ne contabile da compilare. Per le imprese che dichiarano di essere tenute all’invio dei dati di separazione contabile, con l’invio definitivo della dichiarazione preliminare si apre la possibilità di accedere al sistema di unbundling contabile, che consente: •l’inserimento e la memorizzazione

delle informazioni di natura contabi-le;

•l’invio dei documenti aggiuntivirichiesti dalla normativa di riferimen-to;

•l’esecuzione da parte del sistema diopportuni controlli di completezza e quadratura dei dati;

•l’inviodeidocumentidicertificazionedei dati inseriti.

Si prevede che la stragrande maggio-ranza delle nostre aziende agricole pro-duttrici di energia elettrica sarà tenu-ta solamente alla compilazione della dichiarazione preliminare. In essa le im prese dichiareranno di essere esonerate dall’invio dei conti separati in quanto si tratta di soggetti che eserciscono la piccola generazione elettrica ai sensi dell’art. 35 comma 2 del T.I.U. (testo unico integrato dell’Autorita per l’ener-gia elettrica e il gas) e cioè con potenze di impianto che stanno sotto un MW.

Gli uffici Coldiretti sono a disposizione per la compilazione della Dichiarazione da farsi entro il prossimo 30 novembre.

Unbundling: entro il 30 novembre la comunicazione di separazione amministrativa e contabile

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con potenza superiore a 50 Kw.Entro il 31 marzo gli impianti a Fer (Fonti energetiche rinnovabili) non pro-grammabili di potenza superiore a 50 kWe dovranno adeguarsi alle nuove regole di connessione. Con la delibera 84/2012/R/eel, l'Autori-tà ha previsto nuovi obblighi, per tutte le tipologie di impianti caratterizzati da produzione intermittente e non pro-grammabile (fotovoltaico), attraverso l'adozione di specifici dispositivi e rego-le tecniche di funzionamento.La nuova regolazione riguarda tutti gli impianti connessi alle reti in media e

bassa tensione che sono entrati in fun-zione dopo il 31 marzo di quest'anno; mentre, per gli impianti preesistenti alla data del 31 marzo 2012, la nuova regolazione riguarda invece solo quelli di medie e grandi dimensioni (sopra i 50 kW di potenza), che hanno tempo per adeguarsi sino al 31 marzo 2013 e potranno godere di un contributo eco-nomico qualora l’adeguamento fosse fatto entro la fine di ottobre.In questi giorni Enel sta inviando alle imprese interessate una comunicazione a riguardo che avvisa le aziende della

scadenza del marzo 2013 e chiede che gli siano comunicati gli interventi fatti.I produttori che inviano all’impresa distributrice (Enel nella maggior parte dei casi) la comunicazione di avvenuto adeguamento degli impianti entro il 32 ottobre 2012 hanno diritto a un premio la cui entità varia in funzione della data di entrata in esercizio dell’impianto.

Consigliamo pertanto a tutte le aziende interessate di prendere contatto con il proprio installatore al fine di adempiere all’obbligo di cui sopra.

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CREDITAGRI COLDIRETTI

aldo bellandiSegretario CreditAgri ItaliaProv. Cremona

Continua la stretta creditiziaIL CREDITO AGRARIO

TRA RISCHIE OPPORTUNITÀ

L’impresa agricola è coinvolta sempre di più da un forte cambiamento produtti-vo, economico e di mercato, contesto nel quale risulta strategica la possibi-lità di accedere alle risorse finanziarie attraverso il miglioramento della pro-pria capacità di controllo gestionale con specifiche verifiche di bilancio.Oggi sei imprese agricole su dieci sono a rischio di credit crunc, con il costo del denaro in agricoltura che ha rag-giunto l’8% e risulta superiore del 30% a quello medio degli altri settori produttivi. E’ quanto afferma la nostra Organizzazione, nel commentare l’al-

larme lanciato dalla Bce sul crescente pericolo di insolvenza per le aziende italiane. Secondo la Banca Centrale Europea “al complessivo aumento dell’incertezza ha fatto riscontro un netto deterioramento della valutazio-ne del rischio di credito delle imprese da parte degli operatori”. Un problema ancora più sentito in agricoltura, ha evidenziato la Coldiretti, dopo che nel primo trimestre 2012 sono stati tagliati del 35% i finanziamenti alle imprese.Agricoltura e agroalimentare rappre-sentano per il settore creditizio 43,5 miliardi di euro impiegati, ma per gli

agricoltori richiedere un mutuo è spesso diventata una vera e propria via crucis.In questi ultimi mesi gli effetti negativi della grave crisi finanziaria si stanno ripercuotendo pesantemente su tutti i settori dell’economia del nostro Paese con gravissime conseguenze sia in termini di produzione che di posti di lavoro.Nella provincia di Cremona la situazio-ne rispecchia sostanzialmente il quadro nazionale. Ottenere credito è sempre di più un’avventura e questo sta creando grande disorientamento negli agricol-tori abituati dalle stesse banche, per

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ColtivatoreCremoneseil

CREDITAGRI COLDIRETTI

molto tempo, ad ottenere credito con una certa facilità. Tutto questo oggi non esiste più. E’ finito un ciclo storico ed economico. E’ finito un ciclo di svi-luppo. Non facciamoci illusioni. Il processo di trasformazione in atto nel settore agricolo impone una dota-zione di risorse finanziarie continue per affrontare con tempestività i continui mutamenti indotti dall’allargamento del mercato.Sempre di più emerge l’esigenza di un credito per l’impresa moderno, flessibile e di elevata professionalità e conoscen-za delle problematiche di settore. Ma per poter procedere in questa direzione è importante conoscere i profondi cam-biamenti intervenuti nel campo finan-ziario. L’impresa, sia essa agricola che operante in altri settori, deve partire dal presupposto che il credito d’ora in avanti sarà erogato con la garanzia, dimostra-ta con bilanci, di una giusta redditi-vità dell’investimento e una razionale e calcolata solvibilità monetaria. Non basta più solo l’aspetto patrimoniale… Affrontare da soli, nel nostro settore, una richiesta di finanziamento risulta, in molti casi, una missione impossibile. L’imprenditore agricolo dovrà valutare, con persone competenti, la sua situa-

zione economica e patrimoniale ed insieme ricercare i finanziamenti alle migliori condizioni per gli investimenti previsti, che in certi casi rappresenta-no cifre importanti, con significativi risparmi dei costi da sostenere. Questo perché con le convenzioni sottoscritte con molti istituti bancari da Creditagri Italia lo spread risulta più basso anche per le garanzie prestate da noi.Particolare attenzione dovrà essere posta, sempre di più dalle nostre azien-de, alla corretta tenuta della centrale rischi per le relative cadute sul rating aziendale, rating che misura il rischio per il singolo cliente attraverso proce-dure interne (o esterne) di valutazione di un’impresa. Vanno altresì evitati gli sconfini delle linee concordate in quan-to lasceranno cicatrici negli indicatori di anomalia, esattamente come la per-centuale degli insoluti.Su questo aspetto il ruolo dei Confidi risulterà sempre di più importante sia per una specifica consulenza alle azien-de che per il sistema delle garanzie che è in grado di offrire al sistema bancario. E’ la missione di Creditagri Italia, il con-sorzio fidi della Coldiretti che è stato abilitato dalla Banca d’Italia in data 5 giugno 2012 ad operare come Ente di

garanzia vigilato dalla Banca Centrale e iscritto nell’elenco speciale degli inter-mediari finanziari ex articolo 107 del testo unico bancario. Per queste ragioni invitiamo le nostre aziende ad un utilizzo sempre maggio-re dello strumento Creditagri, come struttura specializzata di Coldiretti per l’accesso al credito, presente in tutto il territorio nazionale, convenzionato con i principali istituti di credito, e che anche nella nostra provincia opera da tempo con importanti risultati per le aziende associate.La nostra consulenza è in piena ope-ratività per i supporti ai nuovi finan-ziamenti e forse non è casuale che le banche stesse richiedano sempre di più la nostra collaborazione.Si tratta, in buona sostanza, di un cambiamento culturale. Come si chie-dono, ad esempio, diversi preventivi per l’acquisto di una macchina, così per “l’acquisto…di un finanziamento”, il cui mercato è complesso e sempre di più degli specialisti. Chiedere un supporto alla propria Organizzazione per la scelta del miglio-re investimento rappresenta il preludio per il risultato positivo che l’azienda intende raggiungere.

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OTTOBRE - 2012NUMERO 5 SPECIALE FORUM CERNOBBIO – INSERTO STACCABILE

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Cernobbio, 19-20 ottobre 2012

“L’Italia che vogliamo”La proposta di Coldiretti

Un governo globale dei beni comuni

La politica, l’economia, probabilmente anche le forze sociali, hanno pensato che fosse possibile la globalizzazione senza globalizzare anche le regole. Si è pensato che il mercato si potesse rego-lamentare da solo, che fosse solo que-stione di tempo, e che il ‘bene comune’ non ne avrebbe risentito. Tutto ciò è stato puntualmente smentito dalla sto-ria. Oggi abbiamo un problema di acces-so al cibo, come dimostra il persistere dei paradossi del sistema globale che ha declassato il cibo a merce: fame per un miliardo di persone nei Paesi poveri (a cui spesso si tenta di dare la falsa

promessa degli Ogm come soluzione al problema del cibo) a fronte di obesità e dello spreco di 1/3 del cibo nei Paesi ricchi; cementificazione e degrado del suolo agricolo a fronte di land grabbing (71 milioni di ettari dal 2000 ad oggi). Domani al problema dell’accessibilità al cibo si aggiungerà probabilmente anche quello della sua scarsità. E’ necessario che i decisori politici ne tengano conto mettendo ai vertici della loro agenda la strategicità del cibo e promuovendo politiche che a livello globale definiscano una regia di regole per i beni comuni come il cibo, l’acqua e il suolo.Conseguentemente anche le nostre poli-tiche nazionali dovrebbero avere una rinnovata attenzione al cibo e all’agri-

coltura come premessa, ponendosi il problema di:- saper leggere in anticipo gli scenari

globali nel rapporto fra domanda e offerta di cibo, rovesciando la gerar-chia dell’agenda corrente e collocan-do il cibo ai vertici, prima di temi come energia e difesa;

- accelerare azioni organiche di difesa del suolo agricolo e dell’impresa agri-cola;

- avviare robuste iniziative tese a rico-noscere il valore strategico dell’agro-alimentare per invertire quel processo di impoverimento che sta trasforman-do l’Italia in un “deserto di marchi”, risultato della “scellerata” delocaliz-zazione dell’industria agroalimentare italiana.

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Più EuropaL’Europa costituisce la cornice di rife-rimento naturale per il nostro Paese, la giusta dimensione per avere la forza e l’autorevolezza di costruire un conte-sto di regole, a salvaguardia dei beni comuni. Le politiche dei singoli Stati nazionali infatti - uscite profonda-mente indebolite dalla globalizzazione economica e finanziaria degli ultimi decenni - costituiscono una barriera arrugginita rispetto a forze di carattere

transnazionale spesso di natura oli-garchica. E’ necessario quindi lavorare alacremente alla costruzione degli Stati Uniti di Europa, dotando l’Unione di forti istituzioni politiche elette demo-craticamente, capaci di orientare sia il cammino di integrazione iniziato, che di ricondurre le spinte disgreganti in atto.Dal punto di vista del sistema agroa-limentare italiano dobbiamo essere in grado di portare pienamente “l’Italia in Europa”, facendo sì che la nuova Politica Agricola Comunitaria riconosca il valore strategico del “modello italiano” e le sue straordinarie peculiarità, consen-tendo che esso diventi patrimonio della comunità contaminando virtuosamente il pensiero comunitario. Cruciale in que-

sto senso diviene il ruolo dei decisori italiani, che devono saper continuare nella strada di superare le timidezze e le subalternità del passato.

L’Italia, una,sussidiaria e solidale

Di fronte alla ripresa, dopo quasi un secolo di forti squilibri nella distribu-zione della ricchezza prodotta e nel contesto di un necessario contrappunto

federale, il valore della sussidiarietà diventa strumento cardine per gestire la semplificazione burocratica e i principi di solidarietà sono indispensabili per superare le diseguaglianze.Al tempo stesso, quando pensiamo a “una” Italia facciamo riferimento alla pletora di livelli amministrativi che ostacolano il dispiegarsi del potenziale dell’imprenditoria nazionale.Noi come Coldiretti l’Italia l’abbiamo tenuta ripetutamente “insieme” con le nostre bandiere, l’abbiamo “accorcia-ta” con la nostra presenza e le nostre iniziative, facendole parlare lo stesso linguaggio dal Nord al Sud.Nelle imprese che noi rappresentiamo, generalmente di carattere familiare, l’intreccio fra sussidiarietà e solidarietà

ha contribuito a mantenere la coesione territoriale, il legame fra generazioni, fra donne e uomini, andando concre-tamente a permeare le comunità circo-stanti. In tutti i momenti in cui il Paese ne ha avuto bisogno (terremoto, siccità, emergenza neve) Coldiretti è sempre stata presente. Sono aspetti che, in un Paese che vede erodere il cemento che lo unisce, valgono tantissimo!

I nostri punti di forzaGli assets su cui il nostro Paese può e deve puntare sono di natura materiale e immateriale: patrimonio storico ed arti-stico, paesaggio, biodiversità, ricchissi-ma articolazione territoriale, originalità e creatività, gusto e passione, intuito e buonsenso. Accanto a questi fattori, siamo stati capaci di sviluppare nel tempo un capitale sociale che rimane fortissimo; resta viva una forte capa-cità di relazionarci e di fare comunità, di innovare mantenendo in vita saperi antichi. Risorse che appartengono al Dna del Paese e che garantiscono quel valore aggiunto inimitabile e non delo-calizzabile al “saper fare” italiano. La nostra agricoltura ha fondato su tali risorse il suo successo. Se essa mette in luce elementi di competitività, distinti-vità, innovazione ed eccellenza, è per-ché ha saputo innovarsi ancorandosi al paradigma antico e non omologabile del Paese. In una fase di cancellazione delle distintività territoriali, la nostra agricol-tura ha prosperato proprio saldandosi al capitale territoriale e inglobandone il valore aggiunto. Lo dimostrano i suoi primati:- il nostro valore aggiunto ad ettaro

(doppio di quello di Francia, Spagna e Germania), e di conseguenza l’occu-pazione ad ettaro più alta di ogni altro Paese occidentale;

- un export che dopo anni di costante crescita raggiungerà nel 2012 il mas-simo valore storico (almeno 31 miliar-di di euro), nonostante il Paese sia deficitario di prodotti agroalimentari;

- l’assoluta qualità e il deciso apprez-zamento del cibo made in Italy nel mondo (ne è testimonianza il fenome-no dell’italian sounding, che vale 60 miliardi);

- l’elevato livello di sicurezza e di con-trollo degli alimenti che ci fa essere primi al mondo;

Il Presidente Sergio Marini al Forum Internazionale di Cernobbio

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- l’aumento del numero di imprese, condotte prevalentemente da giovani (+4,2% nel secondo trimestre 2012) e nonostante la crisi;

- un contributo positivo al Pil e all’oc-cupazione del Paese (rispettivamente +1,1% e +10% nel secondo trimestre 2012), in controtendenza rispetto agli altri settori.

Il nostro modellodi sviluppo:

l’Italia che fa l’ItaliaEsiste a nostro giudizio una via italiana allo sviluppo, aggiuntiva se non sosti-tutiva di quella finora dominante fon-data su grandi impianti, grandi capitali, distanze spesso irragionevoli fra luogo della produzione e luogo del consumo e che ha retto per quasi due secoli l’economia. L’idea che potessimo competere a livel-lo internazionale solo in termini di economie di scala e sull’inseguimen-to del minor costo di produzione sta oggi dimostrando i suoi limiti, come testimoniano i fenomeni di delocaliz-zazione, deindustrializzazione e perdita di posti di lavoro che stanno segnando fortemente la nostra epoca. Inoltre la sostenibilità di questi modelli produttivi viene messa sempre più in discussione dalla ‘finitezza’ delle risor-se disponibili, dal costo ambientale che essi comportano, dai costi sociali altrettanto pesanti che ne derivano. L’Italia e il suo futuro sono legati invece alla capacità di tornare a fare l’Italia, imboccando intelligentemente la strada di un nuovo modello di sviluppo che trae nutrimento dai punti di forza a cui abbiamo già fatto riferimento. E’ nella nostra capacità di trasferire nei nostri prodotti e nei nostri servizi il valore materiale e immateriale della distintività italiana e nel rafforzare il nostro saper “fare rete” che troveremo la forza e l’autorevolezza per riconqui-stare la giusta capacità competitiva, anche nella dimensione globale.Il successo del nostro progetto della “Filiera Agricola Tutta Italiana” (FAI) è la dimostrazione che questa strada è percorribile (come dimostrano i primati economici già descritti) e virtuosa:- virtuosa perché distintiva, in quanto

legata a valori e punti di forza esclusi-

vi del nostro Paese, dei nostri territori e del Dna degli Italiani;

- virtuosa perché durevole, in quanto ancorata a punti di forza che non si consumano e non sono delocalizzabi-li;

- virtuosa perché replicabile in tutti i settori dell’economia;

- virtuosa perché arricchisce e non con-suma o impoverisce i valori da cui trae nutrimento.

Non da ultimo è un modello i cui benefici vanno ben oltre gli interessi dell’impresa e dei bisogni che essa va a soddisfare, perché genera condizioni ambientali e sociali di benessere diffuso assai rare da riprodurre.

Le politiche necessariePer accompagnare la crescita, abbiamo bisogno di “buona politica” e ciò signi-fica in primo luogo il ritorno a funzioni di mediazione intelligente fra ceti e interessi distinti e contrastanti ai fini di perseguire un più ampio interesse di carattere generale, ciò che si definisce “bene comune”. Abbiamo bisogno di una politica che sappia porgere un ascolto attento e pervaso da auten-tica passione e cioè di una platea di decisori che sappia resettare la propria agenda ponendo ai vertici le “domande” che vengono dal Paese, senza piegarsi, come è accaduto e rischia di accadere, ad una lettura conformistica della real-tà, così come essa viene “raccontata” da chi è portatore di interessi “singoli” (e spesso per nulla “forti”). Alla politica, fortemente deficitaria, chiediamo un’operazione coraggiosa di verità, giustizia e legalità, aspetti la cui declinazione è diventata in questi anni via via più opaca.E per la nostra agricoltura chiediamo un impegno speculare, a servizio di ciò che stiamo perseguendo con il nostro agire quotidiano:

- la verità, per garantire trasparenza ai cittadini consumatori e metterli in condizione di conoscere ciò che va sulle loro tavole (lotta all’italian sounding, norme per l’informazione ai consumatori, applicazione di quelle leggi approvate dal Parlamento ma finite in un binario morto);

- la giustizia, per contrastare le posi-zioni di rendita e ridistribuire il valo-re aggiunto a vantaggio di chi lo produce (sostegno ai nostri progetti di Campagna Amica e della Filiera Agricola Tutta Italiana tesi ad accor-ciare e costruire nuove relazioni di filiera);

- la legalità, per impedire i fenomeni che minacciano il valore del mar-chio “Italia” (continuità di impegno nella lotta alla contraffazione e sofi-sticazione, condivisione della nostra denuncia sulle Agromafie in stretta collaborazione con Magistratura e Forze dell’Ordine).

La molla per tornare a crescere

L’Italia è un Paese in cui le scelte economiche, politiche e sociali sono fortemente condizionate da dimensioni emozionali. Elementi come “la fiducia” tendono a ripercuotersi in maniera più che proporzionale sui comportamenti degli individui e delle famiglie. In stagioni congiunturali particolar-mente difficili, “la fiducia” diventa una sorta di “molla” che se nutrita dal giusto orgoglio nazionale e messa in tensione va a costituire un fattore rigenerativo, se trascurata si traduce in una ulteriore chiave “depressiva”. Nel nostro Paese calano i consumi e abbiamo un debito pubblico altissi-mo, ma abbiamo ancora tanta ricchez-za finanziaria privata il cui rapporto rispetto al reddito disponibile – al di là

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delle ineguaglianze sicuramente inac-cettabili nella sua distribuzione – è tra i più alti al mondo. Le pur necessarie politiche di rigore adottate dal Governo - se svincolate da un incentivo di ripre-sa, da un obiettivo riconoscibile e con-diviso - rischiano di deprimere opinione pubblica e consumatori. La carenza dell’elemento accomunante della “fidu-cia” dentro le nostre famiglie - verso il contesto sia nazionale che inter-nazionale - rappresenta un fattore di compressione di consumi e investimenti e impedisce la condivisione sociale nei confronti di serie politiche di conteni-mento del debito pubblico.Non è casuale - crediamo - che la nostra agricoltura contribuisca ad attrarre e a trattenere più giovani rispetto ali altri comparti economici. Ciò accade perché essi intravedono un orizzonte, perché colgono oggi nei contesti imprendito-riali in cui agiscono quella cifra di futu-ro che consente loro di scommettere sull’intrapresa economica fiduciosi di un domani premiante anche sotto il profilo reddituale.

Far crescere il Pil con il benessere

Se tutto viene considerato merce e il Pil diventa l’unico misuratore del benessere, la finanza - che è il naturale moltiplicatore dello stesso Pil - prende il sopravvento sull’economia reale. In questi anni l’Italia ha conosciuto il logorio di quei beni che nell’ultimo cinquantennio le hanno consentito di diventare una grande potenza econo-mica. Un ulteriore peggioramento su questa strada potrebbe compromet-terne severamente la ripresa. Vi sono ‘beni’ dalla cui stabilità dipendono le energie stesse e la coesione dell’intera comunità: ci riferiamo alla salute, alla formazione, al concetto di sussidiarietà, alla strumentazione scientifica, a con-dizioni di lavoro “dignitose” che neces-sariamente comprendono una soglia di reddito equa per tutti. E’ tempo quindi di ripensare lo svilup-po in una logica di benessere secondo principi di sostenibilità, etica del lavoro e coesione sociale. Il Pil in tal caso è strumento e non fine ultimo di una crescita sostenibile.Dentro al consumo di cibo ci sono la

cultura dei territori, la tipicità e la crea-tività di tutta la gente che l’ha generato. Dentro al cibo c’è la sicurezza alimen-tare che noi abbiamo garantito. C’è la qualità, c’è la diversificazione assicu-rata dalla lotta continua che facciamo per difendere la biodiversità. Si tratta di tutta una serie di componenti immate-riali che quando ci fanno stare a tavola ci fanno stare bene al di là del Pil. Con la rete di Campagna Amica siamo riusciti a guadagnarci una forte legit-timazione sociale, perché abbiamo abbandonato gli steccati del “partico-lare”’ andando a sondare e a raccogliere la domanda emergente fra i cittadini consumatori. Dentro i nostri farmers market si stanno generando nuova eco-nomia e nuova occupazione, ma intanto cresce anche la qualità della vita, per-ché nascono nuove relazioni, un nuovo modo per stare insieme e per accrescere la fiducia, un nuovo modo di essere comunità.

Il valore della comunitàLa crisi ci ha fatto riflettere sulla neces-sità di investire su alcuni valori, che sono anche essi durevoli, continuativi, che non conoscono erosione: la socia-lità, l’amicizia, la famiglia, lo stare bene assieme, la spiritualità nelle sue varie espressioni culturali e religiose, la solidarietà. Nella “prossimità”, che è elemento fondante della comunità, c’è l’essenza, il concetto base del modello di sviluppo verso cui dobbiamo tende-re; c’è la chiave, per potersi integrare nel mare della globalizzazione senza smarrirsi, conservando la solidità e la coerenza dei nostri modelli identitari e valoriali. Del resto l’agricoltura multifunzionale e la stessa produzione agroalimentare sono nello stesso tempo generatrici e rappresentazione di questo modello e la stessa impresa multifunzionale con-tinuano a rimanere al centro di questo fare “comunità”. Analogamente i canali relazionali ed emotivi che abbiamo saputo creare con i consumatori e i cittadini attraverso le tante iniziative che ci vedono impegna-ti con le nostre bandiere nelle scuole, nelle piazze, nei borghi, nelle campagne, rispondono a questa domanda di pros-simità e sono esse stesse fondanti della comunità.

Etica prima di tuttoUna molteplicità di episodi in questi anni e mesi ha messo pesantemente a nudo le debolezze del ceto politico nazionale e locale. Ciò da un lato ha generato una diffusa indignazio-ne all’interno dell’opinione pubblica, dall’altro ha dato vita a forme, movi-menti e pulsioni di sapore antipolitico. Pulsioni comprensibili, ma non prive di contraddizioni, perché scaricando le colpe sul soggetto più visibile (quello politico) mettono da una parte una serie diffusa e articolata di responsabi-lità che investe in maniera più o meno accentuata altri soggetti economici e cerniere di collegamento fra istituzioni e società.Tutto ciò - e si tratta di un problema non trascurabile - rischia di produrre un meccanismo di rimozione individuale: se la colpa è degli “altri”, le persone, nel loro quotidiano agire, finiscono per sciogliersi da quelle responsabilità che pure hanno e dovrebbero esercitare nella sfera pubblica e in quella privata. Se tuttavia in questi anni c’è stato un venir meno dei valori di trasparenza, di verità, di assunzione di responsabilità, ciò, in taluni casi, ha investito anche le forze di rappresentanza.A volte infatti è accaduto che esse abbiano espresso scarsa progettualità, bassa propensione a rischiare, inca-pacità di essere punto di riferimento esemplare per i loro associati, che siano rimaste prigioniere di logiche legate a rendite corporative. Ma soprattutto ci è parso che esse non abbiano saputo fuoriuscire dalla logica schiacciante del “presente” e a configurare quella proiezione in chiave futura di cui il Paese ha bisogno. Che ciò sia il riflesso di una più generale miopia e assenza di lungimiranza della classe politica, non è motivo di consolazione. Noi, proprio perché abbiamo messo al centro della nostra azione il bene comu-ne, abbiamo tenacemente tenuto insie-me gli interessi particolari dei nostri imprenditori con quelli più generali dei cittadini e quindi del Paese. L’abbiamo fatto con l’obiettivo di offrire ai nostri Associati e ai Cittadini una chiave di soluzione delle problematiche dell’oggi da un lato, e dall’altro di donare ai nostri figli e al Paese le radici di “un nuovo civismo”.

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FISCALE

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Ultime novità fiscali

Nella ultimi decreti legge varati dal Governo vengono apportate modifi-che anche a diverse normative fiscali. Vediamone di seguito le principali.

Decreto Sviluppo

Il decreto legge n. 83 del 22 giugno 2012 recante misure urgenti per la crescita del Paese, cosiddetto "decre-to sviluppo”, modifica, dalla data di entrata in vigore del provvedimento (26 giugno 2012) e fino al 30 giugno 2013, la percentuale di detrazione per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio. In particolare la detrazione del 36 per cento per le ristrutturazioni edi-lizie è elevata al 50 per cento, da cal-colare su un ammontare complessivo di

96mila per ciascuna unità immobiliare (importo raddoppiato rispetto all'ordi-nario limite di 48mila euro).Invece in merito agli interventi di riqua-lificazione energetica effettuati nel primo semestre del 2013 usufruiranno anch'essi della detrazione del 50 per cento, fermi restando gli importi massi-mi di detrazione attualmente in vigore, diversi a seconda del tipo di intervento. Per gli interventi effettuati fino al 31 dicembre 2012 su edifici già esistenti resta, invece, valida la percentuale di detrazione del 55 per cento.

Decreto Lavoro

La legge 28 giugno 2012, n. 92, recante “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita” riduce dal 15 al 5 per cento l'abbattimento forfetario ai fini della determinazione del reddito imponibile dei soggetti IRPEF per i canoni di loca-zione degli immobili non posseduti nell'esercizio di impresa commerciale.

Quindi dalla dichiarazione dei redditi dell’anno prossimo il reddito imponibile relativo ai canoni d’affitto di abitazioni passa dall’85 al 95%.Inoltre è stata introdotta una franchigia di 40 euro ai fini della deduzione del contributo relativo al Servizio Sanitario Nazionale applicato sui premi delle assicurazioni per la responsabilità civi-le.

Proroga Dichiarazione IMU

Con il Decreto Legge n.174 del 2012 è stata ufficializzata la proroga della presentazione della dichiarazione IMU al 30 novembre 2012, precedentemente prevista per il 30 settembre scorso.La dichiarazione deve essere presentata nelle ipotesi in cui il comune non è in possesso delle informazioni necessarie per verificare il corretto adempimento dell'obbligazione tributaria, soprattut-to quando gli immobili godono di una riduzione di imposta. In particolare tale Dichiarazione deve

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OTTOBRE - 2012NUMERO 5

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FISCALE

essere presentata nel caso di :- terreni agricoli posseduti e condotti

da coltivatori diretti o da IAP;- aree fabbricabili utilizzate con finali-

tà agricole;- fabbricati dichiarati inagibili o inabi-

tabili e di fatto non utilizzati;- fabbricati di interesse storico o arti-

stico;- immobili per i quali il comune ha

deliberato particolari riduzioni di ali-quote.

Non sussiste invece l'obbligo della dichiarazione relativamente ai fabbri-cati rurali strumentali (a condizione che sia stata prodotta l'istanza per il ricono-scimento della ruralità), e nemmeno nel caso di fabbricato rurale dichiarato in catasto come nuova costruzione (com-presi i fabbricati rurali iscritti al catasto terreni, che devono essere dichiarati al catasto edilizio urbano entro il 30 novembre 2012).

Legge di Stabilità 2013

Il 10 ottobre il Governo ha appro-vato il disegno di legge contenente le “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello

Stato”, ovvero la cosiddetta legge di stabilità. Seppure la legge non è anco-ra entrata in vigore, dato che la stessa deve essere approvata dal Parlamento entro il 31 dicembre, è importante cominciare a vederne alcuni aspetti.Le disposizioni del Governo indicano, a partire dal 2013, una riduzione di un punto percentuale delle aliquote Irpef relative ai primi due scaglioni di reddito, compensata però da un taglio di deduzioni e detrazioni (quest’ultimo dovrebbe entrare in vigore già relativa-mente ai redditi 2012, ovvero già nella prossima dichiarazione dei redditi). Dal 1 luglio 2013 si prevede anche

un aumento dell’Iva, la cui aliquota ordinaria dovrebbe passare dal 21% al 22%, mentre l’attuale aliquota del 10% si attesterà all’11%. Specificatamente al settore agricolo il Governo prevede di abolire la possibi-lità per tutte le società agricole diverse dalle società semplici (Srl – Snc – Sas – Cooperative) di optare per il regime di tassazione catastale, così da indurre tali società ad un’imposizione fiscale “a bilancio” a partire dal 2013.Inoltre il disegno di legge in oggetto introduce, dall’anno di imposta 2012, un aumento della rivalutazione dei redditi agrari e dominicali dei terreni portando il moltiplicatore a 105 relati-vamente a terreni posseduti o condotti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti nella pre-videnza agricola e a 115 per tutti gli altri (fino al 2011 al reddito dominicale si applicava un moltiplicatore pari a 80, mentre il reddito agrario veniva molti-plicato per 70).Si ribadisce comunque che tutte le norme contenute nel disegno di “legge di stabilità” potrebbero essere oggetto di modifiche in sede di approvazione da parte del Parlamento.

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OTTOBRE - 2012NUMERO 5 PATRONATO EPACA

damiano TalamazziniResp. Provinciale Patronato Epaca

La Quattordicesima sulle pensioni: a chi spetta?

l’INPS anche quest’anno ha provveduto al pagamento, con la mensilità di luglio, della quattordicesima, in favore dei pensionati che potevano far valere un’età non inferiore a 64 anni alla data del 31 luglio 2012.

Invece, ai pensionati che hanno maturato o matureranno l’età prevista per la concessione della somma aggiuntiva successivamente al 31 luglio, ai quali la somma aggiuntiva spetta, ma solo in quota parte, con riferimento ai mesi di pos-sesso del requisito anagrafico, il pagamento è stato o verrà corrisposto con una successiva elaborazione.

Per questi soggetti, il mese di compimento dell’età viene ricompreso, per intero, tra quelli per i quali spetta la somma in questione; analogamente, la somma aggiuntiva spetta, in quota parte, anche alle pensioni liquidate per un numero limitato di mesi nel corso dell’anno (es. per le prime liquida-zioni con decorrenza successiva al 1° gennaio), proporzional-mente al numero di mesi di titolarità della prestazione.

La somma aggiuntiva è erogata in misura tale da non com-portare il superamento del limite annuo stabilito; per quanto riguarda l’anno 2012, l’erogazione è effettuata quindi in misura intera in presenza di redditi fino ad Euro 9.370,34; se il reddito è superiore a tale limite, ma comunque inferiore all’importo di tale limite incrementato della somma aggiunti-va, teoricamente spettante al pensionato in base all’anzianità contributiva fatta valere, la somma aggiuntiva viene erogata in misura pari alla differenza tra somma aggiuntiva teorica e la cifra eccedente il limite stesso.

Anche per la somma aggiuntiva in questione trova appli-cazione il nuovo meccanismo di accertamento dei redditi; pertanto, per tutti i casi in cui la quattordicesima sia già stata erogata anche in anni precedenti, pur restando fermo il riferimento temporale all’anno per l’individuazione dei limiti di reddito da applicare (quelli vigenti nell’anno solare di cor-responsione della prestazione) il rispetto di tali limiti deve essere accertato facendo riferimento al reddito conseguito dal pensionato nell’anno precedente.

L’importo aggiuntivo non spetta sulle pensioni appartenenti alle categorie degli invalidi civili, alle Pensioni Sociali, Assegni Sociali e la somma aggiuntiva in questione non costituisce reddito né ai fini fiscali, né ai fini della concessione di pre-stazioni previdenziali e assistenziali.

Le verifiche effettuate sulle somme aggiuntive erogate nel corso dello scorso anno e di quelli precedenti hanno eviden-

Tabella importi quattordicesima mensilità anno 2012

LAVORATORI DIPENDENTI

LAVORATORI AUTONOMI

SOMMA AGGIUNTIVA

ANNI DI CONTRIBUZIONE Anno 2012Fino a 15 Fino a 18 336,00 euro

Sopra 15 fino a 25

Sopra 18 fino a 28 420,00 euro

Oltre 25 Oltre 28 504,00 euro

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ziato come spesso la quattordicesima, il cui importo differisce in base agli anni di contribuzione, sia stata erogata senza tenere conto dell’intera contribuzione versata in favore del soggetto ed in numerosi casi sia stata erogata in misura ridotta, oppure, ancorché la somma aggiuntiva risultasse ero-gata nella misura corrispondente alla contribuzione accredi-tata, si è verificata l’esistenza di ulteriore contribuzione non inserita in estratto (ad esempio periodi di malattia, servizio militare, ecc.) per cui si è reso necessario contestualmente alla richiesta di rideterminazione della somma aggiuntiva, presentare domanda di supplemento ricostituzione della pen-sione per l’accredito della contribuzione mancante.

Inoltre, con un recente messaggio, l’INPS ha comunicato la conclusione delle verifiche reddituali in relazione alle somme di quattordicesima erogate nell’anno 2009; nello specifico sono stati oggetto di controllo coloro i quali avevano rice-vuto il pagamento della quattordicesima in forma provvisoria sulla base dei redditi presunti.

A seguito del controllo incrociato dei dati reddituali effettivi, risultanti dall’Agenzia delle entrate, l’Istituto, come già nel corso del 2011, ha avviato il recupe-ro delle somme indebitamente versa-te, revocando o riducendo parzialmente l’importo riconosciuto.

I periodi oggetto di verifica da parte dell’Istituto sono i seguenti.

le nosTre seDi in CremonA e ProVinCiACREMONA - Via D. Ruffini, 28Tel. 0372.732930 - Fax 0372.732940

CREMA - Via del Macello, 34Tel. 0372.732900 - Fax 0372.732925

CASALMAGGIORE - Via Cairoli, 3Tel. 0372.732960 - Fax 0372.732970

SORESINA - Via Lombardia, 3Tel. 0372.732990 - Fax 0372.732980

www.epaca.it - www.cremona.coldiretti.it

- Redditi riferiti all’anno 2008 per le pensioni liquidate nel corso del 2009

- Redditi riferiti all’anno 2009 per le altre pensioni.

Il recupero delle somme indebite avrà luogo in 12 rate men-sili a decorrere dal mese di novembre 2012 e sarà preceduto dall’invio ai soggetti interessati di una specifica comunica-zione allegata al messaggio in oggetto.

Tutti i pensionati sono quindi invitati a verificare attenta-mente gli importi ricevuti ed in caso di dubbi a rivolgersi ai nostri uffici EPACA, in Cremona e Provincia, che sono a com-pleta e gratuita disposizione di tutti i cittadini, per riuscire a districarsi nella complessità legislativa e burocratica e per avere risposte pronte e sicure.

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APPUNTAMENTI

GIOVANI IMPRESA COLDIRETTI CREMONA

organizza una visita aEIMA

INTERNATIONAL2012

Coldiretti Giovani Impresa Cremona, come è ormai consuetudine, organiz-za un pullman per la visita all’EIMA INTERNATIONAL 2012 (Esposizione

Internazionale delle Industrie di Macchine per l’Agricoltura e il giardinaggio), in programma presso il quartiere fieristico di Bologna dal 7 all’11 novembre 2012.

La visita si effettuerà il giorno:

Mercoledì 7 Novembre 2012Il programma e la quota di partecipazione verranno comunicati

ai diretti interessati. Si raccolgono le iscrizioni.

Coldiretti in FieraIl progetto per una Filiera agricola tutta Italiana sarà al centro della presenza di Coldiretti alla 67^ edi-zione della Fiera Internazionale del Bovino da latte, in programma pres-so il quartiere fieristico di Cremona da giovedì 25 a domenica 28 ottobre 2012. Come ogni anno, lo stand Coldiretti sarà punto d’incontro tra imprenditori agricoli, cittadini, rap-presentanti del territorio e delle Istituzioni. Il nostro stand è colloca-to, come nelle scorse edizioni, all’in-gresso principale del padiglione 2.

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www.cremona.coldiretti.itIl sito di Coldiretti Cremona

Ricordiamo che tutti gli appuntamenti promossi da Coldiretti Cremona vengono puntualmente comunicati attraverso il nostro sito, all’indirizzo www.cremona.coldiretti.it (in particolare, per gli avvisi rivolti agli imprenditori agricoli, c’è lo spazio “avvisi alle imprese”). Il sito è rivolto agli imprenditori agricoli e a tutti i cittadini attenti ai temi della difesa e valorizzazione dell’agricoltura e alimenta-zione made in Italy, alla promozione del territorio, alla tutela dell’ambiente. Sul sito sono presenti i comunicati stampa diffusi da Coldiretti Cremona, i nostri video, le pagine dedicate ai servizi garantiti dai vari uffici, tutte le iniziative sul territorio, accanto ad una serie di link e di indirizzi utili.

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MAGGIO/GIUGNO/LUGLIO - 2012NUMERO 3

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W l’AgricolturaTutte le settimane l’agricoltura è in tv

Segnaliamo che W l’Agricoltura, la trasmissione a cura di Coldiretti Cremona, che racconta l’agricoltura Made in Cremona e Made in Italy, va in onda:- su Telecolor e Primarete ogni giovedì alle 19.50 (subito dopo il tg)- in replica la domenica, ore 13 circa, su Telecolor.

www.cremona.coldiretti.it Il sito di Coldiretti Cremona

Azioni, iniziative e appuntamenti promossi da Coldiretti Cremona vengono puntualmente comunicati anche attraverso il nostro sito, all’indirizzo www.cremona.coldiretti.it.In primis, per le comunicazioni rivolte agli imprenditori agrico-li, c’è lo spazio “Avvisi alle Imprese”.Sul sito sono presenti tutti i comunicati stampa diffusi da Coldiretti Cremona, ci sono le pagine dedicate ai servizi garan-titi dai vari uffici, tutte le iniziative sul territorio, accanto ad una serie di video, link e indirizzi utili.

Coldiretti Cremona Informa

La newsletter settimanale

Ricordiamo agli Imprenditori agricoli, e a tutti gli interessati, che possono ricevere la newsletter settimanale di Coldiretti Cremona, ogni venerdì, al proprio indirizzo di posta elettro-nica. “W l’Agricoltura - Coldiretti Cremona Informa”, questo il titolo della newsletter, rappresenta un “diario della settima-na”, e raccoglie comunicati, appuntamenti, iniziative, avvisi utili alle imprese. Tra le rubriche, c’è la tabella mercati, con le quotazioni settimanali delle principali borse. Per iscriversi al servizio, totalmente gratuito, basta inviare una e.mail a: [email protected], oppure contattare l’Uf-ficio stampa, al numero 0372.499819.

Mercato di Campagna Amica

Segnaliamo il calendario del Mercato di Campagna Amica degli agricoltori di Coldiretti in provincia di Cremona. Tutti gli appuntamenti si tengono nella mattinata, dalle ore 8 alle 12,30 circa. Eventuali aggiornamenti del calendario possono essere ricercati online, sul sito di Coldiretti Cremona (all’in-dirizzo www.cremona.coldiretti.it).

• CREMONA. Al Foro Boario ogni venerdì mattina• CASALMAGGIORE. In Piazza Turati, il sabato mattina• SORESINA. Il lunedì, davanti al Palazzo Comunale • VESCOVATO. Tutti i sabati, in piazza Roma• CASTELLEONE. La mattina del sabato in via Garibaldi• BAGNOLO CREMASCO. In piazza Aldo Moro la seconda domenica del mese• CREMA. In via Terni, la prima e la terza domenica del mese (più alcune “uscite speciali”) • PANDINO. In via Umberto I, il 2° e il 4° lunedì del mese (più alcune “uscite speciali”).• PIZZIGHETTONE. In piazza Roma, tutti i giovedì.

INFORMAZIONE / APPUNTAMENTI

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ASSOCIAZIONE PENSIONATI COLDIRETTI

nonno Day, concorso verso il gran finaleAnche l’edizione 2012 del “Nonno Day” si avvia al gran finale. Il concorso dedicato ai piccoli artisti del territorio – chiamati ad esprimere il loro affetto per i nonni attraverso un disegno o un elaborato scritto – si prepara a vivere la giornata conclusiva, con la cerimonia di ‘incoronazione’ dei vincitori e la consegna dei premi. Il tutto con la consueta regia dell’Associazione provinciale pensionati Coldiretti e la collaborazione di Coldiretti Cremona. Nei giorni scorsi la ‘commissione giudicante’ ha concluso il proprio lavoro: i rappresentanti dell’Associazione Pensionati e di Coldiretti Cremona si sono riuniti per esaminare i numerosi elaborati presentati dagli alunni delle scuole dell’Infanzia e della scuola Primaria di I e II grado della provincia di Cremona, ed hanno decretato i nomi dei vincitori. Scegliere le opere migliori (fra cartelloni, poesie, pensieri e disegni, presentati sia da singoli alunni che da intere classi, con un coinvolgimento nel com-plesso di circa 500 bambini) è stata un’impresa ardua. “Come avviene ad ogni edizione, rimarchiamo la qualità e l’originalità dei lavori che abbiamo pre-so in esame, che denotano fantasia, talento e impegno, e naturalmente un grandissimo amore per i nonni" spiega Giovanni Rota, Presidente dell’Associazione Pensionati Coldiretti Cremona e Coldiretti Lombardia. "Ora aspettiamo tutti gli alunni alla festa finale: stiamo definendo gli ultimi particolari, poi comunicheremo data e programma della giornata. Sarà, come sempre, un momento ricco di incontri, allegria e un po’ di commozione: siamo certi che, come avviene ad ogni edizione, saranno tantissimi i bambini, genitori, nonni, insegnanti e amici che verranno a condividere questa emozione”. Tutti gli aggiornamenti in merito all’iniziativa sono sul sito di Coldiretti Cremona all’indirizzo www.cremona.coldiretti.it

ASSOCIAZIONE REGIONALE PENSIONATI COLDIRETTI LOMBARDIA

Nonno Day 2012

26 NovembreOre 9,30 Arrivo PartecipantiOre 10,00 Saluto ai partecipanti del Presidente Regionale

Federpensionati Saluto del Consigliere Ecclesiastico Regionale.Ore 10,30 Santa MessaOre 12,30 PranzoOre 15,00 Apertura ufficiale Nonno Day 2012: relazione introduttiva del Presidente Regionale

Federpensionati Coldiretti Giovanni Rota.Ore 15,30 L’ITALIA CHE FA L’ITALIA: “Cultura, tradizione, società, solidarietà: valori del passato per la società del terzo millennio” Intervengono: - Ettore Prandini, Presidente Coldiretti Lombardia “Il progetto Coldiretti per la società del futuro” - Antonio Mansueto, Presidente Nazionale Federpensionati “Le tradizioni: un patrimonio per le giovani generazioni” - Esponente delle istituzioni “Politiche sociali e spazio rurale: obiettivi, previsioni, sfide”- S. E. Mons. Giovanni Battista Morandini “La solidarietà, da valore cristiano a valore universale”

Coldiretti: l’Italia che fa l’Italia

La Commissione che, guidata dal Presidente Giovanni Rota, ha valutato i lavori presentati dagli alunni per il Concorso Nonno Day

Moderatore: Padre Renato Gaglianone, ConsigliereEcclesiastico NazionaleOre 19,30 Cena / Ore 21,00 Tombola Benefica.

27 NovembreOre 10,30 L’ITALIA CHE FA L’ITALIA: “Io nonno ” Intervento del Sociologo: “La famiglia, l’impresa,

la società: il ruolo dell’anziano: custode delle tra-dizioni, educatore, sostegno economico, portatore di speranza”.

Ore 11,30 Testimonianze dal territorio. Ore 12,30 PranzoOre 15,30 L’ITALIA CHE FA L’ITALIA: La “dieta lombarda” salute e forma fisica a km 0 Intervento di Fisiatra e NutrizionistaOre 19,30 Cena: serata a tema / Ore 21,00 Serata danzante.

28 Novembre

Ore 10,00 L’ITALIA CHE FA L’ITALIA: “L’Italia che resiste; piccole grandi storie di Lombardia”Ore 12,30 Pranzo. Torta ColdirettiOre 15,00 Rientro dei partecipanti.

Boario Terme (Hotel San Martino), 26-27-28 Novembre 2012 - Il programma

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OTTOBRE - 2012NUMERO 5

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ASSOCIAZIONE PENSIONATI COLDIRETTI

Festa Provinciale del PensionatoL’Associazione Provinciale Pensionati Coldiretti organiz-za, come ogni anno, la Festa Provinciale dedicata agli imprenditori agricoli in pensione, alle loro famiglie e amici. L’appuntamento, in questa occasione, si terrà a Crema, mar-tedì 6 novembre 2012. Fulcro della giornata sarà la Santa Messa, alle ore 9.30 nel Santuario di Santa Maria della Croce, concelebrata dal Consigliere Ecclesiastico provinciale Don Emilio Garattini, da Don Primo Pavesi e dal Consigliere Regionale Don Claudio Vezzoli.Riportiamo il programma dell’iniziativa, ricordando che questi sono gli ultimi giorni per le adesioni. Prenotazioni e relativo versamento della quota per il pranzo (fissata in 28 euro) dovranno essere effettuati a Maria Luisa Parmigiani (tel. 0372.499811), presso la Segreteria Provinciale dell’Asso-ciazione Pensionati, oppure presso gli Uffici di Zona.

Fulcro della Festa Provinciale del Pensionato sarà la celebrazione della Santa Messa nel Santuario di Santa Maria della Croce, a Crema

PROGRAMMA:- ore 9,00. Arrivo dei partecipanti in Crema, Piazza Santuario S. Maria della Croce;- ore 9,30. Santa Messa concelebrata dal Consigliere Ecclesiastico Prov.le Don Emilio Garattini, da Don Primo Pavesi e dal Consigliere Regionale Don Claudio Vezzoli;- ore 11,00. Visita al Caseificio “Pozzali” di Casaletto Ceredano; - ore 12,45. Pranzo presso il Ristorante “Al Bersagliere” di Ripalta Arpina.

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OTTOBRE - 2012NUMERO 5 UNA FILIERA TUTTA ITALIANA

…che domenica “bestiale”Fattorie a porte aperte: cronaca di una domenica allegra e istruttiva

Una domenica divertente, istruttiva, colorata. “Bestiale”, nel senso più allegro e più naturale del termine. Trascorsa tuffandosi nel mais, cavalcando un puledro o accarezzando i coniglietti, scoprendo il laborioso mondo delle api, o persino assistendo alla nascita di un vitellino, e alle prime coccole di “mamma mucca”. Così è stata la giornata vissuta dai bambini e dalle famiglie del territorio, protagonisti il 30 settembre della “Giornata delle fattorie aperte”, proposta in tutta la Lombardia. Raccontiamo attraverso le immagini il nostro ‘viaggio’ tra le fattorie didattiche di Coldiretti Cremona che hanno aderito all’iniziativa.

Ore 10,00. Prima tappa:Cà de’ Alemanni (Malagnino)

“Mamma, è nato un vitellino”. Sono queste le parole che ascoltiamo, appena varcata la soglia di Cà de’ Alemanni. E’ magica l’emozione di tanti bambini, che per la prima volta assistono alle materne attenzioni di una mucca, che con la lingua pulisce il piccolo, appena partorito. Molto altro regala la fattoria: la passeggiata a cavallo o in calesse, le mostre fotografiche dedicate agli amici animali, i laboratori, i sapori a km zero.

Ore 12,00. Terza tappa: Apiflor (Pescarolo ed Uniti)

Intorno all’ora di pranzo arriviamo ad Apiflor, dove si è al lavoro per regalare ai visitatori un delizioso banchetto a km zero. Si prepara, intanto, un pomeriggio all’insegna dell’in-contro con gli animali (dalle caprette al cavallo, dalle api ai coniglietti), con le visite in azienda e i laboratori. E poi ci sono le degustazioni, fra mieli e composte di frutta.

Ore 11,00. Seconda tappa: Il Campagnino (Pessina Cremonese)

Due imponenti (ma non minacciose) ‘torri’, realizzate con gli stocchi di mais, accolgono i visitatori sulla soglia del Campagnino, introducendoli nell’aia, dove la piscina di mais invita i bambini ad un tuffo. Ad attendere le famiglie del ter-ritorio ci sono i vari laboratori, i tanti animali, i buoni prodotti dell’agricoltura.

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OTTOBRE - 2012NUMERO 5 UNA FILIERA TUTTA ITALIANA

Ore 14,30. Quarta tappa:Fulzen - Locanda S. Martino

(Grumello Cremonese)Arriviamo alla fattoria didattica Fulzen quando si è già aperto un pomeriggio nel segno della magia, tra gli incantesimi del mago e i giochi proposti ai bambini. Il pranzo è stato rigoro-samente a km zero e ora la giornata prosegue con tante altre proposte, fra cui la caccia al tesoro.

Ore 16,00. Quinta tappa: Cascina Sant’Alessandro (Soncino)

Nel tardo pomeriggio il nostro viaggio si chiude a Soncino, a Cascina Sant’Alessandro. Qui la peculiarità è l’allevamento del baco da seta, i cui segreti vengono rivelati ai bambini e alle famiglie presenti. Dopo il pranzo in agriturismo, si è tornati tutti in fattoria, tra animali, prodotti dell’agricoltura e antichi strumenti di lavoro. (m.b.)

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Segnaliamo che W l’Agricoltura, la trasmissione a cura di Coldiretti Cremona, che racconta l’agricoltura Made in Cremona e Made in Italy, va in onda:

- su Telecolor e Primarete ogni giovedì alle 19.50 (subito dopo il tg)- in replica la domenica, ore 13 circa, su Telecolor.

Coldiretti InformaLa nostra newsletter settimanale

Ricordiamo agli Imprenditori agricoli, e a tutti gli inte-ressati, che possono ricevere la newsletter settimanale di Coldiretti Cremona, ogni venerdì, al proprio indirizzo di posta elettronica. Per iscriversi al servizio, totalmente gratuito, basta inviare una e.mail a: [email protected], oppure contattare l’Ufficio stampa, al numero 0372.499819.

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OTTOBRE - 2012NUMERO 5 FILIERA TUTTA ITALIANA

Pizzighettone, nuova “casa” per il Mercato di Campagna Amica

Tutti i giovedì nella piazzetta del Torrione del Guado

Il Mercato di Campagna Amica a Pizzighettone ha cambiato “casa”: non lo si trova più in piazza Roma, bensì nella centra-lissima piazzetta presso il Torrione del Guado, a pochi passi dal ponte sull’Adda. Una collocazione che gli imprenditori agricoli di Coldiretti Cremona giudicano certamente positiva, proprio nel cuore dell’antico borgo, dove “i cibi più buoni e genuini del territorio” possono sposarsi con la natura (siamo accanto al fiume Adda e davanti al parco attrezzato con i giochi dei bambini), l’arte e la storia di una delle cittadine più belle della provincia di Cremona. Giovedì 11 ottobre il “nuovo debutto” del Mercato è stato arricchito dal Festival della Zucca, con l’esposizione di centi-naia di zucche di ogni forma e colore condotte dall’azienda Cascina Bredina. Fin dal giorno d’esordio tanti pizzighettone-si hanno fatto i loro acquisti presso gli stand delle aziende Coldiretti, promuovendo a pieni voti la nuova collocazione. Vale la pena di evidenziare che proprio dai cittadini, nelle scorse settimane, era partita una raccolta-firme per chiedere una migliore ubicazione per il Mercato di Campagna Amica.Per i prossimi giovedì mattina, l’appuntamento con la bontà, la genuinità, la stagionalità e la convenienza dei prodotti a

km zero sarà dunque ai piedi dello storico Torrione. Ci sono frutta, verdura, salame nostrano, prodotti di bufala, miele, accanto al vino in arrivo dall’Oltrepò Pavese. In queste setti-mane c'è anche la "Pasta della Bontà".

Sono stati dedicati al “Festival della Zucca” i Mercati di Campagna Amica che si sono svolti in ottobre in provincia di Cremona. Il debutto dell’iniziativa a Crema e a Soresina è stato un successo, con un incessante andi-rivieni di buongu-

stai, interessati alla degustazione e all’acquisto dell’ortaggio di stagione, ma anche di tutti gli altri prodotti dell’agricoltura Made in Cremona. Coltivate presso “Cascina Bredina” di Costa Sant’Abramo

(Punto Campagna Amica dell’imprenditore agri-colo Alberto Soragni), numerosissime zucche di ogni forma e colore hanno regalato uno spettacolo davvero notevole: si andava da quelle prelibate (la “delica” e la “beretta piacentina”) a quelle “meno appetibili ma comunque commestibili e particolar-mente belle da vedere”, come la “provenzale”, la “napoletana”, la “violina”, per approdare alle zucche ornamentali e alle “giganti”. Fra queste ultime, una zucca da record, del peso di 194 kg, ad ogni occasio-ne ha attirato l’attenzione dei passanti, soprattutto dei bambini. Nella domenica d’esordio, il 30 settembre a Crema, in collaborazione con gli chef dell’Associazione “Tavole Cremasche”, sono state proposte alcune (apprezza-tissime) ricette, come la “torta di zucca e mandorle”, la “torta sfoglia di zucca, porri e ricotta di bufala”, la “crema di zucca e amaretti”. Sono seguite altre tappe a Soresina, Pizzighettone, Cremona. (m.b.)

Evento stagionale: il “festival della zucca”Evento stagionale: il “festival della zucca”

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CREMONAForo Boario, il venerdì mattina

PIZZIGHETTONEPiazzetta Torrione del Guado

il giovedì

CASALMAGGIOREIn Piazza Turati, il sabato

VESCOVATOIn piazza Roma, il sabato

CASTELLEONEIn via Garibaldi, il sabato

SORESINADavanti al Palazzo Comunale, il lunedì

CREMAIn via Terni, la 1° e la 3° domenica del mese (+ alcuni eventi)

BAGNOLO CREMASCOPiazza Aldo Moro, la 2° domenica del mese

PANDINOIn via Umberto I

il 2° e il 4° lunedì del mese (+ alcuni eventi)

COLDIRETTICREMONA

aa

Ogni variazione o aggiornamento viene segnalato sul sito di Coldiretti Cremona, all’indirizzo www.cremona.coldiretti.it.

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dagli Agricoltori ai Consumatori

Tutti gli appuntamentI

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DAL TERRITORIO

Festa dell’agricoltura a CividaleCome avviene la mungitura nelle stalle? Quali straordinari prodotti derivano dal buon latte munto dagli allevatori italia-ni? Come si prepara il campo per acco-gliere le semine? A queste domande, rivolte dagli alunni della scuola dell’in-fanzia e delle scuole primarie di Cividale, Rivarolo e Spineda, hanno risposto gli agricoltori, dando vita venerdì 28 set-tembre alla settima edizione della “festa dell’agricoltura” a Cividale. Per i bambini è stata una lezione a cielo

aperto, trascorsa fra campi e fattorie. In una cornice di bandiere gialle della Coldiretti, gli alunni hanno potuto osservare come avviene il quotidiano lavoro degli imprenditori agricoli, com’è cambiato nel corso dei decenni, e quan-to sia forte l’impegno degli allevatori e dei coltivatori italiani nel garantire la qualità e la sicurezza dei loro prodotti. La giornata ha raccolto tutte le compo-nenti della piccola comunità: accanto agli imprenditori agricoli, alle loro fami-

glie, alle scolaresche con gli insegnanti, ai campioni d’aratura e agli esperti di mungitura, c’erano il parroco, il sindaco, mamme, nonni e nonne. Tutti a far festa nel cuore di Cividale, condividendo una giornata che è stata omaggio al vero Made in Italy. L’appuntamento si è chiu-so in cascina, con un ricco rinfresco con tutti i sapori della nostra agricoltura. Lasciamo che siano le immagini a rac-contare proposte e protagonisti dell’ini-ziativa. (m.b.)

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