Cesare Pavese
Transcript of Cesare Pavese
1908 Nasce a S. Stefano Belbo
1930 Laurea in Letteratura Inglese
1935/36 Confino in Calabria
1936 Esce “Lavorare stanca”
1937 Lavoro presso l’Einaudi
1940 Esce “Paesi tuoi”
1945 Iscrizione al PCI
1947 Esce “Il Compagno”
1947 Esce i “Dialoghi con Leucò”
1949 Esce “La casa in collina”
1950 Esce “La luna e i falò”
1950 Vince il Premio Strega
1950 Muore suicida a Torino
La Vita
Le Poesie
• “Lavorare stanca”:Edita per la prima volta nel 1936 presso l’Editore “Solaria” di Firenze.
Successivamente venne ripubblicata,ampliata,da Einaudi nel 1943.
• “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi”:Raccolta di 10 poesie,di cui 2 in inglese,tutte dedicate all’attrice americana
D. Dowling. Venne pubblicata postuma nel 1950.
Alcuni Romanzi
• “La luna e i falò”:Pubblicato nel 1950,è considerato il capolavoro di Pavese,in quanto riesce ad
unire riflessione storica,viaggio nella memoria collettiva e personale con suggestioni legate alle Langhe,la sua terra natale.
• “Il Carcere”:E’ un romanzo breve scritto poco dopo il confino,nel 1939,ma pubblicato solo
nel 1949,e appunto riecheggia fortemente l’esperienza del confino a Brancaleone Calabro,dal 1935 al 1936,per ordine del regime fascista.
• “La casa in collina”:E’ un romanzo breve scritto tra il 1947 e il 1948,e pubblicato nel 1949
all’interno della raccolta “Prima che il gallo canti”. Vi si affronta il tema della solitudine esistenziale e dell’impossibilità di prendere parte agli avvenimenti comuni.
• “Paesi tuoi”:E’ un romanzo breve scritto nel 1939 e pubblicato due anni dopo. Il tema
principale è una trasfigurazione ferale e primitiva della campagna vista attraverso gli occhi del cittadino Berto.
• “Dialoghi con Leucò”:Sono una serie di 27 brevissimi racconti in forma di dialoghi,che hanno come
protagonisti personaggi della mitologia e della letteratura greca,come Saffo,Edipo,Endimione,Meleagro e altri. Scritti dal 1945 al 1947,vennero pubblicati nel 1949 presso Einaudi.
Raccolte di romanzi brevi
“Prima che il gallo canti
“Il Carcere” “La casa in collina”
“La bella estate”
“La bella estate” “Tra donne sole”“Il diavolo
sulle colline”
Cronologia delle opere1931-32 Ciau Masino
1936 Lavorare stanca
1941 Paesi tuoi
1942 La spiaggia
1946 Feria d’agosto
1947 Il compagno
1947 Dialoghi con Leucò
1949 Prima che il gallo canti
1949 La bella estate
1950 La luna e i falò
1951 Verrà la morte e avrà i tuoi occhi
1952 Il mestiere di vivere
1966 Vita attraverso le lettere
L’attività di traduttore
• Moby Dick di Hermann Melville: tradotto nel 1932 per l’ed. Frassinelli
• Riso nero di Sherwood Anderson: tradotto per Frassinelli nel 1932
• Dedalus di James Joyce: tradotto nel 1933 per l’ed. Frassinelli
• Un mucchio di quattrini di J.Dos Passos: tradotto nel 1938 per Mondadori
• Uomini e topi di J. Steinbeck: tradotto per Bompiani nel 1938
• David Copperfield di C. Dickens:tradotto per Einaudi nel 1939
• Benito Cereno di H.Melville: tradotto nel 1940 sempre per Einaudi
Webliografia
• http://it.wikipedia.org/wiki/Cesare_Pavese• . www.centrostudipavese.it
• www.fondazionecesarepavese.it
• www.la-poesia.it/italiani/fine-1900/pavese
• www.parcoletterario.it/it/autori/pavese.htm
Bibliografia
• L . Mondo - Quell'antico ragazzo.
Vita di Cesare Pavese, Rizzoli, 2006, 239 p.
• Davide Lajolo - Il vizio assurdo.
Storia di Cesare Pavese (1960),
Mondadori, 1978
• N.Ginzburg - Le piccole virtù,
Einaudi, 1962, 134 p
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi-questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,sorda, come un vecchio rimorsoo un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,un grido taciuto, un silenzio.
Così li vedi ogni mattinaquando su te sola ti pieghi
nello specchio. O cara speranza,quel giorno sapremo anche noi
che sei la vita e sei il nullaPer tutti la morte ha uno sguardo.Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
Sarà come smettere un vizio,come vedere nello specchioriemergere un viso morto,
come ascoltare un labbro chiuso.Scenderemo nel gorgo muti.
(Premere sul riquadro nero per visualizzare il video)
“È bello svegliarsi e non farsi illusioni. Ci si sente liberi e responsabili. Una forza tremenda è in noi,la libertà. Si può toccare l'innocenza. Si è disposti a soffrire. “