COLPITEDECINEDIPIANTEINCITTÀ Funghieinsetti inuovikiller ...così drammatici, ma anche un coleot...

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genova 15 IL SECOLO XIX LUNEDÌ 23 LUGLIO 2012 COLPITE DECINE DI PIANTE IN CITTÀ Funghi e insetti i nuovi killer di palme e cipressi L’esperto: sembrano sani, sono spacciati DONATA BONOMETTI PALME E CIPRESSI in balia di fun- ghi e insetti. Piante di una certa età quindi più soggette ad attacchi parassi- tari, in una città dove dilaga la roccia af- fiorante, condizione non ideale per mettere radici. Sono le premesse di una moria, in parchi privati e pubblici ge- novesi, che preoccupa gli agronomi: perché non dà sintomi palesi e si ri- schia il crollo degli alberi senza preavv- viso. Non solo la conformazione del terreno può essere la causa di eventi così drammatici, ma anche un coleot- tero di nome cerambice. Divora l’ani- ma del legno lasciando la pianta in sta- to apparente di bellezza e robustezza. La larva del leccio ne ha reso uno cavo in piazza Corvetto, per esempio. E che dire dei cipressi che, per esem- pio, attorniano il sagrato della chiesa di Santa Zita pronti per essere segati? Eb- bene, fino ad un mese e mezzo fa uno di questi era ancora di un verde squillan- te, oggi ha un certificato di morte già re- datto da un superesperto: Marco Cor- zetto, 47 anni, agrotecnico, il primo a iscriversi al Tribunale per cause agra- rie, insegnante dell’istituto Marsano, che ha da poco aperto uno studio dove si applicano tecniche all’avanguardia di rilevazione delle patologie e dei ma- lesseri delle piante. Ritorniamo ai cipressi, pianta peral- tro presente sul territorio da sempre, mentre la palma è stata importata. Sof- frono in questo periodo in particolare di un forte attacco da parte di un fungo, il corineo, malattia importata dagli americani durante la guerra perché le munizioni erano dentro casse di legno di cipresso ammalato. Malattia, per in- tenderci, che negli anni Settanta attac- cò crudelmente i cipressi di Bolgheri, non avendo rispetto neppure della po- esia. Costringendo alla sostituzione di alcuni esemplari. Corzetto ha sotto os- servazione il monumentale cipresso di via Carrara nella proprietà D’Albertis ex Spinola che ha sottoposto anche ad un esame per misurare il rischio di rot- tura della pianta se sollecitata dalla for- za del vento, così come ha seguito il de- corso delle piante dell’ospedale di Vol- tri. Un po’ in crisi di salute anche se non ancora al capolinea. Ma non stanno bene neppure le pal- me. «Sia chiaro, a Genova il punteruolo rosso non è ancora arrivato perché nel suo peregrinare si è fermato ad Alben- ga - spiega Corzetto - ma c’è un’altra malattia che ci preoccupa ed è quella causata dal fusarium, un fungo che por- ta prima alla morte dell’apice, poi del resto della pianta. E’ come se si fermas- se il suo cuore. Irrecuperabile. E se il punteruolo rosso è un insetto e in qual- che modo più debellabile, il fusarium è un fungo. Farlo fuori è più complesso». Corzetto racconta che in questi gior- ni ha trattato 45 palme, tra cui quelle del meraviglioso parco di villa Croce (privata) a Nervi. Per altrettante inve- ce i proprietari hanno preferito l’euta- nasia pensando in cuor loro che segan- do una pianta si guadagna un posto-au- to oltre che risparmiare il denaro della cura.«E non sapendo evidentemente che da due anni a questo parte vige un regolamento comunale che ne impone la sostituzione». Ultima nota dolente dedicata gli ol- mi. Ne sono rimasti ben pochi in città, già decimati a suo tempo da una malat- tia, la graffiosi, che ora sta facendo fuori anche i superstiti. «Gli olmi non sono bellissimi, la gen- te non si commuove per la loro morte, comunque gli ultimi esemplari, ad Al- baro, sono tutti secchi». [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA I cipressi di Santa Zita: per uno di loro è stato deciso l’abbattimento Più si sale, più scende il livello di manutenzione ordinaria di Villa Piaggio. Ad aumentare sono incuria e abbandono, come testimoniato dalla foto di una panchina divelta ed invasa dall’erba alta. La situazione di uno dei giardini sto- rici della città è preoccupante e il degrado aumenta mano mano che si sale verso le zone alte della villa. Mentre nella zona bassa le panchine sono state di recente rifatte e l’area gioco destinata ai più piccoli è stata messa a nuovo con la sostituzione di alcune giostre, la parte superiore sem- bra completamente abbandonata a se stessa: erba alta, fo- glie secche in gran quantità, cumuli di materiale di risulta e ri- fiuti sparsi per terra. A ciò si aggiunge una situazione di estrema pericolosità: una galleria che collega i due lati della zona più in alto è composta da lastre di vetro pericolanti: al- cune sono già crollate. Le altre potrebbero finire in testa a qualche passante. IL CASO L’EMERGENZA NEL POLMONE VERDE Nervi, alberi subito secchi domani blitz nei Parchi Sopralluogo di assessore e presidente di Municipio LA PRIMA emergenza sono gli alberi già secchi a poche settimane dalla piantumazione. E poi si dovrà parlare di scoiattoli, che presto verranno “eradicati”, di lavori da portare a ter- mine nei tempi previsti, della fruizio- ne dei parchi e del controllo delle re- gole. Per Valeria Garotta, assessore al- l’Ambiente, il sopralluogo in pro- gramma domani nei parchi di Nervi in compagnia del presidente del munici- pio levante, Nerio Farinelli, e dei diri- genti dell’associazione Amici dei Par- chi, sarà il primo vero confronto su te- mi cari a tutti i genovesi. Con il vantag- gio che Garotta conosce bene la situazione, essendo nerviese e – come spiegato da lei stessa – mamma e quin- di frequentatrice abituale dell’oasi verde. Non mancano, naturalmente, gli spunti polemici. Anche perché, do- po l’esposto denuncia degli ambienta- listi, ancora non si capisce per quale ragione si siano fatti morire alberi piantati due mesi fa in Villa Groppallo, tra cipressi e pini marittimi donati dall’Associazione Amici dei Parchi. Tutti quanti rappresentavano il pri- mo tassello di quell’operazione di re- styling del verde nei parchi di Nervi, intrapresa dallo scorso febbraio. Nel caso dei pini regalati dall’associazione ambientalista, si è provveduto a una doppia piantumazione: prima in un punto della villa nerviese e poi, quan- do Aster si è accorta che la scelta ini- ziale non andava bene, le piante sono state rimosse risistemate altrove. «Una scelta folle, che ha condannato piante sanissime e giovani » denuncia Carmela Avagliano, architetto del ver- de e responsabile dell’associazione Amici dei parchi. Per quanto riguarda la questione scoiattoli, a Garotta sa- ranno consegnate 5 mila firme raccol- te, con un impressionante tam-tam su facebook (migliaia di contatti). E. M. Ancora Villa Piaggio: rifiuti, erbacce e scritte sui muri Erbacce incolte ai giardini Coco Uno scorcio della palazzina pericolante di Villa Gruber Zona nel degrado ai giardini Acquasola FORNETTI

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genova 15IL SECOLO XIX

LUNEDÌ23 LUGLIO 2012

OCCHIELLO COLPITE DECINE DI PIANTE IN CITTÀ

Funghi e insettii nuovi killer

di palme e cipressiL’esperto: sembrano sani, sono spacciati

DONATA BONOMETTI

PALME E CIPRESSI in balia di fun­ghi e insetti. Piante di una certa etàquindi più soggette ad attacchi parassi­tari, in una città dove dilaga la roccia af­fiorante, condizione non ideale permettereradici.Sonolepremessediunamoria, in parchi privati e pubblici ge­novesi, che preoccupa gli agronomi:perché non dà sintomi palesi e si ri­schia il crollo degli alberi senza preavv­viso. Non solo la conformazione delterreno può essere la causa di eventicosì drammatici, ma anche un coleot­tero di nome cerambice. Divora l’ani­ma del legno lasciando la pianta in sta­to apparente di bellezza e robustezza.La larva del leccio ne ha reso uno cavoin piazza Corvetto, per esempio.

E che dire dei cipressi che, per esem­pio, attorniano il sagrato della chiesa diSanta Zita pronti per essere segati? Eb­bene, fino ad un mese e mezzo fa uno diquesti era ancora di un verde squillan­te,oggihauncertificatodimortegiàre­datto da un superesperto: Marco Cor­zetto, 47 anni, agrotecnico, il primo aiscriversi al Tribunale per cause agra­rie, insegnante dell’istituto Marsano,che ha da poco aperto uno studio dovesi applicano tecniche all’avanguardiadi rilevazione delle patologie e dei ma­lesseri delle piante.

Ritorniamo ai cipressi, pianta peral­tro presente sul territorio da sempre,mentre la palma è stata importata. Sof­frono in questo periodo in particolaredi un forte attacco da parte di un fungo,il corineo, malattia importata dagliamericani durante la guerra perché lemunizioni erano dentro casse di legnodi cipresso ammalato. Malattia, per in­tenderci, che negli anni Settanta attac­cò crudelmente i cipressi di Bolgheri,non avendo rispetto neppure della po­esia. Costringendo alla sostituzione dialcuni esemplari. Corzetto ha sotto os­servazione il monumentale cipresso divia Carrara nella proprietà D’Albertisex Spinola che ha sottoposto anche adun esame per misurare il rischio di rot­turadellapiantasesollecitatadallafor­za del vento, così come ha seguito il de­corso delle piante dell’ospedale di Vol­tri. Un po’ in crisi di salute anche se nonancora al capolinea.

Ma non stanno bene neppure le pal­me. «Sia chiaro, a Genova il punteruolorosso non è ancora arrivato perché nelsuo peregrinare si è fermato ad Alben­ga ­ spiega Corzetto ­ ma c’è un’altramalattia che ci preoccupa ed è quellacausatadalfusarium,unfungochepor­ta prima alla morte dell’apice, poi delresto della pianta. E’ come se si fermas­se il suo cuore. Irrecuperabile. E se il

punteruolo rosso è un insetto e in qual­che modo più debellabile, il fusarium èun fungo. Farlo fuori è più complesso».

Corzetto racconta che in questi gior­ni ha trattato 45 palme, tra cui quelledel meraviglioso parco di villa Croce(privata) a Nervi. Per altrettante inve­ce i proprietari hanno preferito l’euta­nasia pensando in cuor loro che segan­do una pianta si guadagna un posto­au­to oltre che risparmiare il denaro dellacura.«E non sapendo evidentementeche da due anni a questo parte vige un

regolamento comunale che ne imponela sostituzione».

Ultima nota dolente dedicata gli ol­mi. Ne sono rimasti ben pochi in città,già decimati a suo tempo da una malat­tia,lagraffiosi,cheorastafacendofuorianche i superstiti.

«Gli olmi non sono bellissimi, la gen­te non si commuove per la loro morte,comunque gli ultimi esemplari, ad Al­baro, sono tutti secchi»[email protected]

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I cipressi di Santa Zita: per uno di loro è stato deciso l’abbattimento

Più si sale, più scende il livello di manutenzione ordinariadi Villa Piaggio. Ad aumentare sono incuria e abbandono,come testimoniato dalla foto di una panchina divelta edinvasa dall’erba alta. La situazione di uno dei giardini sto­rici della città è preoccupante e il degrado aumenta manomano che si sale verso le zone alte della villa. Mentre nellazona bassa le panchine sono state di recente rifatte el’area gioco destinata ai più piccoli è stata messa a nuovo

con la sostituzione di alcune giostre, la parte superiore sem­bra completamente abbandonata a se stessa: erba alta, fo­glie secche in gran quantità, cumuli di materiale di risulta e ri­fiuti sparsi per terra. A ciò si aggiunge una situazione diestrema pericolosità: una galleria che collega i due lati dellazona più in alto è composta da lastre di vetro pericolanti: al­cune sono già crollate. Le altre potrebbero finire in testa aqualche passante.

IL CASO

L’EMERGENZA NEL POLMONE VERDE

Nervi, alberi subito secchidomani blitz nei ParchiSopralluogo di assessore e presidente di MunicipioLA PRIMA emergenza sono gli alberigià secchi a poche settimane dallapiantumazione. E poi si dovrà parlaredi scoiattoli, che presto verranno“eradicati”, di lavori da portare a ter­mine nei tempi previsti, della fruizio­ne dei parchi e del controllo delle re­gole. Per Valeria Garotta, assessore al­l’Ambiente, il sopralluogo in pro­gramma domani nei parchi di Nervi incompagnia del presidente del munici­pio levante, Nerio Farinelli, e dei diri­genti dell’associazione Amici dei Par­chi, sarà il primo vero confronto su te­mi cari a tutti i genovesi. Con il vantag­gio che Garotta conosce bene lasituazione, essendo nerviese e – comespiegato da lei stessa – mamma e quin­di frequentatrice abituale dell’oasiverde. Non mancano, naturalmente,gli spunti polemici. Anche perché, do­po l’esposto denuncia degli ambienta­listi, ancora non si capisce per qualeragione si siano fatti morire alberi

piantati due mesi fa in Villa Groppallo,tra cipressi e pini marittimi donatidall’Associazione Amici dei Parchi.Tutti quanti rappresentavano il pri­mo tassello di quell’operazione di re­styling del verde nei parchi di Nervi,intrapresa dallo scorso febbraio. Nelcaso dei pini regalati dall’associazioneambientalista, si è provveduto a unadoppia piantumazione: prima in unpunto della villa nerviese e poi, quan­do Aster si è accorta che la scelta ini­ziale non andava bene, le piante sonostate rimosse risistemate altrove.«Una scelta folle, che ha condannatopiante sanissime e giovani » denunciaCarmelaAvagliano,architettodelver­de e responsabile dell’associazioneAmici dei parchi. Per quanto riguardala questione scoiattoli, a Garotta sa­ranno consegnate 5 mila firme raccol­te, con un impressionante tam­tam sufacebook (migliaia di contatti).E. M.

Ancora Villa Piaggio: rifiuti, erbacce e scritte sui muri Erbacce incolte ai giardini Coco Uno scorcio della palazzina pericolante di Villa Gruber Zona nel degrado ai giardini Acquasola FORNETTI