Colombo - Progetto Ecosagre sperimentazione di modalità ecocompatibili nella gestione delle sagre p

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ECOMONDO 2005 Silvia Colombo – Ars Ambiente Srl – Busto Arsizio (VA) Carlo Pierotti, Alessandro Bianchi - ASCIT SpA – Capannori (LU) Progetto Ecosagre: sperimentazione di modalità ecocompatibili nella gestione delle sagre popolari 1 Progetto Ecosagre: sperimentazione di modalità ecocompatibili nella gestione delle sagre popolari Silvia Colombo – Ars Ambiente Srl – Busto Arsizio (VA) Carlo Pierotti, Alessandro Bianchi - ASCIT SpA – Capannori (LU) Sommario. La relazione intende presentare gli aspetti organizzativi e le modalità gestionali del Progetto ECOSAGRE, che si è svolto nell’estate 2005 in 6 sagre della provincia di Lucca e che è consistito nella sperimentazione di metodi di gestione ecocompatibile delle sagre popolari e di attivazione di strategie di green-marketing per il territorio interessato. Infatti, stante l’attuale impossibilità di avviare a riciclo le stoviglie usa e getta in plastica, esse sono state sostituite, all’interno delle sagre interessate dal progetto, con stoviglie compostabili in mater bi o con set di stoviglie lavabili + lavastoviglie industriale; sono stati inoltre attivati sistemi di intercettazione differenziata dei rifiuti, conseguendo obiettivi di minimizzazione del rifiuto indifferenziato e di riduzione del rifiuto tout court. Il progetto è stato realizzato da ASCIT SpA, azienda di gestione ambientale con sede a Capannori (LU), all’interno del BANDO INFEA 2004 - 2006 della Regione Toscana e Provincia di Lucca, col sostegno di NOVAMONT SpA e di due operatori locali del settore lavastoviglie industriali. E’ stato ideato da ARS AMBIENTE srl, azienda di consulenza ambientale di Busto Arsizio (VA). 1. Introduzione ASCIT SpA [1] è un’azienda di gestione ambientale attiva in 6 Comuni della provincia di Lucca (Capannori, Altopascio, Montecarlo, Pescaglia, Porcari, Villa Basilica) per un totale di 74.000 abitanti serviti. Ogni anno, tra giugno e novembre, nei 6 Comuni serviti da ASCIT SPA si svolgono 19 sagre popolari, ovvero occasioni in cui c’è produzione e distribuzione di cibo e bevande; esse coinvolgono più di 60.000 persone in circa 150 giornate di festa. Si tratta di occasioni molto sentite sul territorio ed organizzate spesso grazie al lavoro di tanti volontari, che destinano il ricavato ad iniziative di solidarietà, ed in cui vengono cucinati i piatti della gastronomia locale, che in questo modo viene mantenuta viva e rinnovata. Poiché talvolta il lavoro, la buona volontà dei tanti che danno vita alle sagre popolari non sono sufficienti a far sì che i buoni propositi sociali si traducano anche in azioni sostenibili per l’ambiente, grazie alla collaborazione tra ASCIT Spa e Ars Ambiente Srl, oltre al co-finanziamento della Provincia di Lucca con il bando regionale INFEA – 2004/6, è stato promosso il progetto ECOSAGRE. Esso è volto alla sperimentazione di modalità ecocompatibili di gestione delle sagre popolari mediante l’utilizzo di stoviglie lavabili e di lavastoviglie industriali e di set di stoviglie realizzate in Mater Bi, materiale biodegradabile derivato dall’amido di mais,

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ECOMONDO 2005

Silvia Colombo – Ars Ambiente Srl – Busto Arsizio (VA) Carlo Pierotti, Alessandro Bianchi - ASCIT SpA – Capannori (LU)

Progetto Ecosagre: sperimentazione di modalità ecocompatibili nella gestione delle sagre popolari

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Progetto Ecosagre: sperimentazione di modalità ecocompatibili nella gestione delle sagre popolari

Silvia Colombo – Ars Ambiente Srl – Busto Arsizio (VA) Carlo Pierotti, Alessandro Bianchi - ASCIT SpA – Capannori (LU)

Sommario. La relazione intende presentare gli aspetti organizzativi e le modalità gestionali del Progetto ECOSAGRE, che si è svolto nell’estate 2005 in 6 sagre della provincia di Lucca e che è consistito nella sperimentazione di metodi di gestione ecocompatibile delle sagre popolari e di attivazione di strategie di green-marketing per il territorio interessato. Infatti, stante l’attuale impossibilità di avviare a riciclo le stoviglie usa e getta in plastica, esse sono state sostituite, all’interno delle sagre interessate dal progetto, con stoviglie compostabili in mater bi o con set di stoviglie lavabili + lavastoviglie industriale; sono stati inoltre attivati sistemi di intercettazione differenziata dei rifiuti, conseguendo obiettivi di minimizzazione del rifiuto indifferenziato e di riduzione del rifiuto tout court. Il progetto è stato realizzato da ASCIT SpA, azienda di gestione ambientale con sede a Capannori (LU), all’interno del BANDO INFEA 2004 - 2006 della Regione Toscana e Provincia di Lucca, col sostegno di NOVAMONT SpA e di due operatori locali del settore lavastoviglie industriali. E’ stato ideato da ARS AMBIENTE srl, azienda di consulenza ambientale di Busto Arsizio (VA). 1. Introduzione ASCIT SpA [1] è un’azienda di gestione ambientale attiva in 6 Comuni della provincia di Lucca (Capannori, Altopascio, Montecarlo, Pescaglia, Porcari, Villa Basilica) per un totale di 74.000 abitanti serviti. Ogni anno, tra giugno e novembre, nei 6 Comuni serviti da ASCIT SPA si svolgono 19 sagre popolari, ovvero occasioni in cui c’è produzione e distribuzione di cibo e bevande; esse coinvolgono più di 60.000 persone in circa 150 giornate di festa. Si tratta di occasioni molto sentite sul territorio ed organizzate spesso grazie al lavoro di tanti volontari, che destinano il ricavato ad iniziative di solidarietà, ed in cui vengono cucinati i piatti della gastronomia locale, che in questo modo viene mantenuta viva e rinnovata. Poiché talvolta il lavoro, la buona volontà dei tanti che danno vita alle sagre popolari non sono sufficienti a far sì che i buoni propositi sociali si traducano anche in azioni sostenibili per l’ambiente, grazie alla collaborazione tra ASCIT Spa e Ars Ambiente Srl, oltre al co-finanziamento della Provincia di Lucca con il bando regionale INFEA – 2004/6, è stato promosso il progetto ECOSAGRE. Esso è volto alla sperimentazione di modalità ecocompatibili di gestione delle sagre popolari mediante l’utilizzo di stoviglie lavabili e di lavastoviglie industriali e di set di stoviglie realizzate in Mater Bi, materiale biodegradabile derivato dall’amido di mais,

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avviabile a compostaggio unitamente agli eventuali residui di cibo lasciati nel piatto e mediante l’attivazione di modalità di gestione differenziata dei rifiuti prodotti in esse. 2. Il panorama normativo L’attuale panorama normativo [2] vede come è ben noto l’obiettivo della riduzione rifiuti come strategia prioritaria, seguito dal recupero di materia. All’interno delle sagre popolari i rifiuti preponderanti in peso sono costituiti da stoviglie in plastica e scarti organici. L’attuale legislazione vede l’impossibilità di avviare a riciclo le stoviglie in plastica, in quanto: 1) i canali di intercettazione della plastica, promossi all’interno dei circuiti del Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclaggio e il Recupero dei Rifiuti di Imballaggi in plastica COREPLA si riferiscono agli imballaggi in plastica, ovvero non a tutti gli oggetti plastici, ma solo a quelli che siano serviti per veicolare (contenere, trasportare, commercializzare) un prodotto, 2) a livello nazionale non è ancora stata recepita la nuova direttiva comunitaria sui rifiuti di imballaggio, che considera come imballaggi anche le stoviglie usa e getta riempite nei punti vendita per commercializzare prodotti alimentari, ovvero usate di fatto come imballaggi (II Criterio Supplementare della Direttiva 2004/12/CE). Per quanto riguarda la frazione organica è ormai consolidato ed incentivato il sistema della sua raccolta selettiva ed invio ad impianti di compostaggio di qualità. 3. Scopo del Progetto Ecosagre. Sulla base dell’attuale contesto normativo, il Progetto ECOSAGRE ha avuto i seguenti obiettivi:

- Sperimentazione della fattibilità di azioni concrete di minimizzazione dei rifiuti mediante la sostituzione delle stoviglie in plastica usa e getta con stoviglie lavabili in ceramica, vetro e metallo;

- Verifica della fattibilità di azioni concrete di riduzione dei rifiuti indifferenziati e di aumento della quantità di rifiuti avviati a riciclo come materia mediante l’istituzione di modalità differenziate nel conferimento dei rifiuti prodotti;

- Promozione di azioni di educazione ambientale in tema di riduzione e gestione differenziata dei rifiuti, tanto tra gli organizzatori delle sagre quanto tra i fruitori delle stesse, stimati in 20.000 persone circa. Ciò anche a seguito di una serie di azioni che vedono ASCIT SpA impegnata a promuovere sul proprio territorio la raccolta differenziata dei rifiuti, anche mediante la sperimentazione di modalità di raccolta differenziata domiciliare degli stessi, attivata nella frazione di Guamo.

4. Le fasi di realizzazione del progetto La realizzazione del progetto si è articolata nelle seguenti fasi: - censimento delle sagre popolari svolte annualmente nei 6 Comuni serviti da ASCIT

SpA e raccolta dei dati relativi alla durata, periodo di svolgimento, menù serviti, tipologia delle stoviglie utilizzate, numero stimato di partecipanti complessivo e per serata, modalità di gestione dei rifiuti prodotti, oltre che dei nominativi e dei recapiti degli organizzatori delle stesse, dapprima mediante contatti telefonici con gli Uffici Cultura e Commercio dei Comuni, quindi coi referenti delle stesse;

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- elaborazione ed invio di un questionario agli organizzatori delle sagre popolari, da compilare e restituire in forma scritta agli organizzatori del Progetto, ad integrazione e validazione dei dati raccolti telefonicamente;

- presentazione del progetto all’Azienda Sanitaria Locale competente per territorio; - elaborazione dei criteri per la definizione delle ECOSAGRE, sulla base di 3 classi di

parametri, ovvero: - la tipologia di stoviglie utilizzate, - il ricorso a sistemi a rendere per gli imballaggi delle bevande servite - l’attivazione di sistemi di differenziazione dei rifiuti organici, cartacei, plastici,

metallici e degli oli alimentari prodotti; - ideazione e realizzazione della campagna di comunicazione a sostegno del Progetto

ECOSAGRE mediante apposito logo, manifesti stradali, creazione pagina web, stesura di comunicati stampa per le testate locali e le newsletter ambientali nazionali, oltre che di una tovaglietta-sottovassoio dedicata, per promuovere una informazione capillare dei fruitori delle sagre sull’iniziativa in corso;

- individuazione delle sagre passibili di sperimentazione all’interno del Progetto ECOSAGRE, sulla base della specificità territoriale (sagra di montagna/pianura), della consistenza numerica dell’utenza servita (maggiore o minore di 300 coperti per sera, discrimine tra le sagre medio-piccole e quelle medio-grandi presenti sul territorio), oltre che, naturalmente, di ricorso predominante o esclusivo, fino all’edizione 2004, alle stoviglie usa e getta in materiale plastico e all’attivazione di limitate azioni di differenziazione dei rifiuti;

- individuazione della sagre a già elevata qualificazione ambientale per l’attribuzione del logo Ecosagre fin dall’edizione 2005 del Progetto;

- incontro con gli organizzatori delle sagre popolari partecipanti all’edizione 2005 del Progetto;

- conferenza stampa ed invio di comunicati stampa alle testate locali e nazionali ed alle newsletter ambientali nazionali;

- gestione operativa dell’iniziativa presso le sagre coinvolte e raccolta dati di produzione dei rifiuti (azione ancora in corso al momento della stesura della relazione).

5. Le Ecosagre 2005 La tabella successiva indica le sagre popolari che hanno partecipato all’edizione 2005 del progetto e ne individua le tipologie (territoriale, numerica, …) di appartenenza, la situazione riscontrata nell’edizione 2004 e le azioni operate dal progetto Ecosagre nel 2005. Per le stoviglie in Mater Bi si è beneficiato di una fornitura di 10.000 set offerti gratuitamente da NOVAMONT SpA [3], consistente in piatti piani, posate, bicchieri, tazzine caffè. La lavastoviglie fornita (2 macchine turnate su 3 sagre) è stata di tipo industriale, della potenzialità di 1000 piatti/h a ciclo breve, ottenuta a prezzo di favore grazie alla presenza di un produttore sul territorio, che è stato coinvolto come sponsor, insieme al suo rappresentante territoriale, nel progetto.

Fig. 1 – La lavastoviglie industriale utilizzata.

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Tab. 1 – Elenco e caratteristiche delle Ecosagre 2005 in provincia di Lucca

-Sagra -Comune

-Organizzatore

Periodo di

svolgimento

Tipo Situazione edizione 2004

Azioni compiute nel 2005 per diventare

Ecosagre effettive

-SAGRA PAESANA -LUNATA (CAPANNORI) -DONATORI DI SANGUE

DI LUNATA

2 fine

settimana di giugno

(sab e dom)

Sagra di pianura

Circa 300 coperti/sera

Utilizzo di stov iglie usa e getta in plastica per il 90% delle portate, utilizzo di stoviglie in ceramica e posate in metallo per servire la bistecca, acqua e vino in bottiglie di vetro a rendere. Presenza di una piccola lavastoviglie; assenza di spazio per collocare una lavastoviglie industriale

Fornitura di ciotole in ceramica per la zuppa e di stoviglie in mater bi per le restanti portate. Utilizzo esclusivo di posate in mater bi nella prima serata di svolgimento della sagra, integrate poi con una fornitura di posate in metallo per il consumo dei secondi (in particolare della rosticciana, arrosto di maiale, che le posate in mater bi non consentivano di tagliare agevolmente). Locandine informative. Fornitura di bidoni da 120 e 240 l e sacchi in mater bi per la RD di organico e di taniche per gli oli alimentari. Utilizzo dei cassonetti comunali per il conferimento del residuo e della carta

-SAGRA DELLA ZUPPA ALLA FRANTOIANA

-SEGROMIGNO PIANO (CAPANNORI)

-GRUPPO SPORTIVO U.S. FOLGORE

5 fine

settimana di luglio

(sab e dom)

Sagra di pianura > 300

coperti/sera

Utilizzo di stov iglie usa e getta in plastica per il 90% delle portate, utilizzo di stoviglie in ceramica e posate in metallo per servire la bistecca. Acqua e vino in vetro a rendere. Sagra numericamente importante (tot. circa 7.000 presenze nell’arco del mese)

Fornitura di ciotole in ceramica per la zuppa, di piatti piani in ceramica per gli antipasti e i dolci e di stoviglie in mater bi per le restanti portate. Fornitura di lavapiatti industriale 1000 piatti/h. Fornitura di tovagliette sottovassoio e locandine informative. Fornitura di bidoni da 120 e 240 l e sacchi in mater bi per la RD di organico e di taniche per gli oli alimentari. Utilizzo dei cassonetti comunali per il conferimento del residuo e della carta

-SAGRA DELLA POLENTA FRITTA

-VILLA BASILICA ALTOPIANO DELLE PIZZORNE

-U.S. VILLA BASILICA

8 domeniche tra luglio ed

agosto

Sagra di

montagna > 300

coperti/sera

Utilizzo di stov iglie usa e getta per il 50% delle portate Per i secondi, essenzialmente a base di polenta calda, venivano già usati piatti in ceramica lavati a mano). Luogo di svolgimento di grande pregio naturale, che nel corso del 2005 il Comune ha attrezzato con una cucina in muratura, per la rilevanza numerica delle presenze (sagra, colonia estiva, …) e dei pasti serviti

Fornitara di stoviglie in ceramica, bicchieri in vetro e mater bi, tazzine di caffè in mater bi e lavastoviglie industriale. Fornitura di tovagliette sottovassoio e locandine informative. Fornitura di bidoni da 120 e 240 l e sacchi in mater bi per la RD di organico e di taniche per gli oli alimentari. Utilizzo dei cassonetti comunali per il conferimento del residuo e della carta

-SAGRA DEL PANE E DELLA TORTA COI BECCHI

-VILLA BASILICA -COMITATO DELLE

MAMME

3 domeniche

tra fine luglio e

agosto + 16 agosto

Sagra di

montagna < 300

coperti/sera

Utilizzo di stov iglie usa e getta in plastica per il 100% delle portate. Luogo di svolgimento della sagra abbastanza problematico (parcheggio comunale che deve essere sgombrato a fine serata).

Fornitura di stoviglie in ceramica, vetro e metallo e di lavastoviglie industriale. Fornitura di tovagliette sottovassoio e locandine informative. Fornitura di bidoni da 120 e 240 l e sacchi in mater bi per la RD di organico e di taniche per gli oli alimentari. Utilizzo dei cassonetti comunali per il conferimento del residuo e della carta

-SAGRA DELL’OLIVA DOLCE

-MATRAIA (CAPANNORI)

-DONATORI DI SANGUE DI MATRAIA

3 fine

settimana tra giugno e

luglio (ven- sab- dom)

Sagra di pianura < 300

coperti/sera

di fatto già Ecosagra fin dall’edizione 2004: 100% di stoviglie lavabili, acqua e vino in bottiglie di vetro a rendere

Fornitura di tovagliette sottovassoio e locandine informative. Fornitura di bidoni da 120 e 240 l e sacchi in mater bi per la RD di organico e di taniche per gli oli alimentari. Utilizzo dei cassonetti comunali per il conferimento del residuo e della carta

-29MA SAGRA DEL CACIUCCO

-BADIA POZZEVERI Fraz ALTOPASCIO -COMITATO PAESANO

3 fine

settimana a luglio (ven- sab- dom)

Sagra di pianura > 300

coperti/sera

di fatto già Ecosagra fin dall’edizione 2004: 100% di stoviglie lavabili, acqua e vino in bottiglie di vetro a rendere. Sagra numericamente importante (tot. circa 3.000 presenze) per la buona qualità del cibo servito.

Fornitura di tovagliette sottovassoio e locandine informative. Fornitura di bidoni da 120 e 240 l e sacchi in mater bi per la RD di organico e di taniche per gli oli alimentari. Utilizzo dei cassonetti comunali per il conferimento del residuo e della carta

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Come indicato in tabella, le sagre che hanno partecipato alla sperimentazione dei sistemi di gestione ecocompatibile sono state 4, di cui: - 2 di montagna e 2 di pianura - 1 con un alto numero di coperti serviti - 1 con un basso numero di coperti serviti ma condizioni di operatività abbastanza estreme, per la

necessità di sgombrare l’area di svolgimento della sagra in tempi brevissimi. Ad esse si sono aggiunte 2 sagre che sono state individuate come Ecosagre fin dall’edizione 2004, in quanto caratterizzate da modalità di gestione ecocompatibile, sicchè esse sono state dotate, nel corso del progetto 2005, sostanzialmente di bidoni per la raccolta differenziata dei rifiuti prodotti e della campagna di comunicazione, riportante il logo del progetto Ecosagre.

6. I materiali utilizzati, i pregi ed i problemi riscontrati. Per lo svolgimento delle ecosagre sono stati utilizzati: - 2 lavastoviglie industriali della potenzialità di 1000 piatti/h - 500 set di piatti (piano, fondo, frutta) in ceramica economica, usata anche per la fornitura degli

ospedali; - 500 ciotole in ceramica per la zuppa;

Fig. 2 – Le stoviglie e gli accessori utilizzati.

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- 1000 set di posate da tavola in metallo (forchetta, coltello seghettato con manico in plastica, cucchiaino da caffé) di tipologia economica;

- 500 cucchiai metallo di tipologia economica; - 1000 bicchieri in vetro; - 21.500 piatti in mater bi e polpa di cellulosa (piani e fondi) di forme e grammature diverse; - 20.000 bicchieri da 200 cc in mater bi, di consistenza sostenuta, di peso pari a 6,2 g circa

cadauno; - 5000 set posate in mater bi (forchetta, cucchiaio, coltello); - 16.880 tazzine caffé in mater bi di consistenza sostenuta, di peso pari a 3,8 g circa cadauna. Nonostante inizialmente sia stato valutato anche l’acquisto di piatti in melamina, la dotazione in ceramica è stata preferita per gli alti costi della seconda. Di fatto, nonostante i timori iniziali, non si sono verificate rotture di piatti in ceramica né di bicchieri di vetro. I bicchieri in Mater Bi hanno avuto un ottimo apprezzamento, così pure come le tazzine del caffè, per la maneggevolezza e le ottime prestazioni rese in termini di tenuta delle bevande. I piatti in Mater Bi e polpa di cellulosa, di cui sono stati forniti differenti formati (tondo, quadrato, triangolare) e differenti grammature (da 14,7 g cadauno a 24,8 g cadauno) hanno ottenuto un ottimo riscontro tra i camerieri delle sagre, per la velocità con cui hanno potuto provvedere allo sparecchiamento delle tavole, essendo piatti e avanzi conferibili entrambi nei bidoni della raccolta differenziata dell’organico. Dal punto di vista della resistenza e della adeguatezza rispetto agli alimenti offerti alle Ecosagre, è stato molto apprezzato il formato tondo da 23 cm di diametro in polpa di cellulosa (peso 19,6 g cadauno) e giudicato accettabile il formato quadrato in mater bi da 23 cm di lato (peso 24,8 g). Essi infatti hanno potuto essere utilizzati indifferentemente per i primi piatti asciutti e per i secondi, dimostrandosi resistenti al taglio della carne anche utilizzando coltelli seghettati in metallo. Utilizzabile solo per antipasti e dolci il formato tondo in mater bi da 14,7 g diametro 23 cm ed il triangolare in mater bi (cm 23 di lato peso 20,1 g cadauno). Scarso invece l’apprezzamento per le posate in Mater Bi, che si sono dimostrate inefficaci per il taglio delle carni offerte delle sagre della Lucchesia (bistecca tipo “Fiorentina” e “Rosticciana”), sostituite in corso d’opera con posate in metallo.

7. La campagna di comunicazione del Progetto Ecosagre.

Fig. 3 – Tovaglietta in carta e locandina dell’iniziativa.

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Per far conoscere adeguatamente il Progetto Ecosagre sono stati predisposti un poster 50 x 70, una pagina web, consultabile all’indirizzo www.ascit.it > novità e sono state stampate 20.000 tovagliette sottovassoio, in modo tale che tutti i fruitori delle sagre potessero essere adeguatamente informati dell’iniziativa. Inoltre, poiché tutti i materiali comunicazionali predisposti contenevano l’elenco di tutte le sagre partecipanti al progetto, essi hanno svolto anche una funzione di promozione territoriale delle sagre, e più in generale hanno svolto un’azione di marketing per l’intero territorio coinvolto, che si è connotato in quanto socialmente attivo (tutte le sagre coinvolte sono organizzate da volontari che destinano il ricavato ad iniziative sociali) ed attento alla salvaguardia dell’ambiente.

8. Conclusioni La sperimentazione del progetto Ecosagre è ancora in corso ma alcune importanti considerazioni possono essere già effettuate. In primo luogo, per quanto riguarda il versante della riduzione dei rifiuti prodotti, l’utilizzo di stoviglie lavabili ha visto un riscontro favorevole sia da parte dei cittadini che da parte degli organizzatori, in termini di velocità di lavaggio, assenza di rotture, apprezzamento da parte degli utenti, distribuzione ai tavoli. Sull’aspetto del riciclaggio dei rifiuti, un grosso balzo in avanti è reso possibile dall’introduzione della raccolta separata degli scarti organici unitamente all’utilizzo di piatti ed accessori in Mater-Bi, ma non occorre dimenticare anche l’”effetto traino” che questo progetto ha avuto su altre frazioni (es. carta, bottiglie in plastica) che gli scorsi anni venivano collocate negli scarti indifferenziati. Al momento in cui viene stesa la presente relazione è noto solo un dato quantitativo, relativo alla Festa Paesana di Lunata; nei 2 week-end finali del mese di giugno 2005 sono stati prodotti 740 kg di rifiuto organico ed il livello di raccolta differenziata relativo è stato superiore al 70% sul totale. Il progetto Ecosagre ha generato un passaparola grazie al quale gli organizzatori di alcune sagre hanno voluto ripensare all’ultimo la logistica di gestione rifiuti, per avere il riconoscimento del marchio ed una visibilità maggiore. All’interno delle Ecosagre si sono identificate inoltre le persone più volenterose ed attente alle tematiche ambientali, che si sono dette disposte a collaborare con ASCIT Spa sulle campagne di comunicazione future; cosa particolarmente importante in un momento nel quale ASCIT sta organizzando, per i prossimi mesi, la sperimentazione di nuovi modelli di raccolta differenziata porta a porta spinta che necessitano sicuramente di una elevata collaborazione e condivisione con i cittadini.

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9. Bibliografia

[1] ASCIT SpA via S. Cristoforo 82, Lammari fraz. di Capannori (LU) www.ascit.it; [2] D.lvo 22/97, art. 3, comma 1; art.4, comma 1 e 2. [3] Novamont Spa, Novara, www.materbi.com.

Fig. 4 – Alcuni momenti delle Ecosagre.