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COLLE: cento anni del Comune socialista 1897 --1997 Perché questa raccolta di dati? Anch’io nel 1996 quando iniziai questa ricerca mi posi la domanda. Questa fu la risposta che mi detti: Il 7 marzo del prossimo anno Colle celebrerà il centenario della conquista del Comune da parte del partito Socialista (primo Comune della Toscana e dell’Italia centro meridionale conquistato dai socialisti). Questo evento rappresenta una delle radici di questa città, della sua identità. Come colligiano che ama Colle ho cercato di portare il mio contributo perché il ricordo di un avvenimento così importante possa essere utilizzato per conoscere il futuro di questa città, che si proietta nel 2000 ancora impregnata di quei valori che portarono alla vittoria socialista del 1897. Era la vittoria del consistente nucleo operaio della città, del piccolo ceto medio produttivo e intellettuale suo alleato che esprimeva i maggiori dirigenti del movimento (Antonio Salvetti , Vittorio Meoni , Teofilo Giunti, ed altri). Anni e anni era durata la lotta politica del movimento progressista Colligiano (leader Ettore Capresi) contro la borghesia terriera e le sue amministrazioni vessatorie e clientelari. Colle così apriva una nuova fase politica per decine e decine di comuni piccoli e medi dando così concretezza alle aspirazioni dei ceti popolari. L’effetto di questa nuova gestione della cosa pubblica si sarebbe subito fatto notare: interventi nel campo dell’igiene, della sanità, della scuola, delle infrastrutture e delle opere pubbliche, i cui effetti si sarebbero dimostrati nel tempo che è stato il principale banco di prova per la verifica degli effetti e dei risultati di una politica amministrativa positiva. Molto oggi ci separa da quella lezione politica. Il mondo non è certo più lo stesso: restano però validi i principi ispiratori di quella azione di governo. Rimane la solidarietà, il concetto di efficienza amministrativa, l’adesione piena ai bisogni delle classi popolari e disagiate, a quelli dell’infanzia e degli anziani, la difesa dei valori del lavoro, lo stare sempre dalla parte dei più deboli. E’ attorno a questi valori, di ieri, di oggi e di sempre che possiamo celebrare i cento anni del Comune socialista di Colle. I Colligiani di oggi e di domani attraverso questa ricerca potranno constatare come i suoi concittadini si sono espressi politicamente dall’unità d’Italia ad oggi. Questa cultura politica è in loro maturata attraverso decenni, di padre in figlio; è il frutto di quel seme che è cominciato a germogliare verso la fine del precedente secolo. Con questa ricerca ho voluto riorganizzare i dati elettorali, basandomi sugli studi esistenti, sui dati forniti dai giornali dell’epoca e sulle pubblicazio ni del parlamento, conciliandoli ove necessario. Consegno questo mio lavoro al Comune di Colle di Val d’Elsa, alla Biblioteca comunale, a l’ASMOS e all’Unione Comunale dei Democratici di Sinistra per dare

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COLLE: cento anni del Comune socialista 1897 --1997

Perché questa raccolta di dati? Anch’io nel 1996 quando iniziai questa ricerca mi posi la domanda. Questa fu la risposta che mi detti: Il 7 marzo del prossimo anno Colle celebrerà il centenario della conquista del Comune da parte del partito Socialista (primo Comune della Toscana e dell’Italia centro meridionale conquistato dai socialisti). Questo evento rappresenta una delle radici di questa città, della sua identità. Come colligiano che ama Colle ho cercato di portare il mio contributo perché il ricordo di un avvenimento così importante possa essere utilizzato per conoscere il futuro di questa città, che si proietta nel 2000 ancora impregnata di quei valori che portarono alla vittoria socialista del 1897. Era la vittoria del consistente nucleo operaio della città, del piccolo ceto medio produttivo e intellettuale suo alleato che esprimeva i maggiori dirigenti del movimento (Antonio Salvetti , Vittorio Meoni , Teofilo Giunti, ed altri). Anni e anni era durata la lotta politica del movimento progressista Colligiano (leader Ettore Capresi) contro la borghesia terriera e le sue amministrazioni vessatorie e clientelari. Colle così apriva una nuova fase politica per decine e decine di comuni piccoli e medi dando così concretezza alle aspirazioni dei ceti popolari. L’effetto di questa nuova gestione della cosa pubblica si sarebbe subito fatto notare: interventi nel campo dell’igiene, della sanità, della scuola, delle infrastrutture e delle opere pubbliche, i cui effetti si sarebbero dimostrati nel tempo che è stato il principale banco di prova per la verifica degli effetti e dei risultati di una politica amministrativa positiva. Molto oggi ci separa da quella lezione politica. Il mondo non è certo più lo stesso: restano però validi i principi ispiratori di quella azione di governo. Rimane la solidarietà, il concetto di efficienza amministrativa, l’adesione piena ai bisogni delle classi popolari e disagiate, a quelli dell’infanzia e degli anziani, la difesa dei valori del lavoro, lo stare sempre dalla parte dei più deboli. E’ attorno a questi valori, di ieri, di oggi e di sempre che possiamo celebrare i cento anni del Comune socialista di Colle. I Colligiani di oggi e di domani attraverso questa ricerca potranno constatare come i suoi concittadini si sono espressi politicamente dall’unità d’Italia ad oggi. Questa cultura politica è in loro maturata attraverso decenni, di padre in figlio; è il frutto di quel seme che è cominciato a germogliare verso la fine del precedente secolo. Con questa ricerca ho voluto riorganizzare i dati elettorali, basandomi sugli studi esistenti, sui dati forniti dai giornali dell’epoca e sulle pubblicazioni del parlamento, conciliandoli ove necessario. Consegno questo mio lavoro al Comune di Colle di Val d’Elsa, alla Biblioteca comunale, a l’ASMOS e all’Unione Comunale dei Democratici di Sinistra per dare

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un contributo a tutti coloro che sono interessati alla storia politica ed elettorale di questo comune I dati nazionali sono stati ricavati dal libro “ L’Italia Che Cambia 1946/76” di Celso Ghini e dal libro “Le elezioni nella storia d’Italia dall’Unità al fascismo” di Pier Luigi Ballini editore il Mulino. • I dati Comunali sono stati ricavati dai libri “Lotta politica in valdelsa 1895/1915”

di Mario Caciagli, “Per una storia elettorale della Toscana”. Il Collegio di Colle Val d’Elsa dal 1876 al 1913” di Donatella Cherubini e dall’archivio comunale di Colle di Val d’Elsa, dal libro di Marco Aurelio Francioli “ Colle Val d’Elsa, Studio Monografico e Guida” II Edizione 1978 e da l’archivo del P.C.I.. Fondamentali per la riuscita di questo lavoro sono state le informazioni ricevute da: - On Fabrizio Vigni deputato al Parlamento per la nostra circoscrizione - Vasco Calonaci Direttore dell’Archivio Storico del Movimento Operaio Senese (ASMOS). -Moreno Periccioli Assessore Regionale. -Piero Pacini Responsabile dell’ufficio elettorale del Comune di Colle di Val d’Elsa. Dott.ssa Paola Benigni Sovrintendente ai Beni Culturali e Ambientali per la Toscana, per avermi autorizzato a consultare l’Archivio Comunale. Al Presidente dell’Amministrazione Provinciale Fabio Ceccherini per avermi autorizzato a consultare l’Archivio Provinciale. Laura Nocentini responsabile della biblioteca e dell’archivio comunale va un ringraziamento particolare perché mi ha tanto aiutato in questa ricerca. Un ringraziamento particolare va a Marcello Braccagni amico e compagno di tante occasioni di discussione su questi temi. Oggi, purtroppo, non può vedere il risultato di questa ricerca, condotta con grande umiltà, sotto la sua guida. Marcello mi ha portato per la prima volta in archivio comunale dandomi tutte le indicazioni in merito alla registrazione dei documenti e tutte le indicazioni per la ricerca dei dati. La prima ricerca che facemmo assieme una domenica mattina del 1998 fu sul plebiscito del 1929, e con grande sorpresa trovammo l’elenco dei cittadini che votarono no al fascismo. Con il suo modo di fare esclamò: “la storia dell’antifascismo scritta dai fascisti !” E’ con questa sua esclamazione che lo voglio ricordare per sempre. Lo voglio ricordare per quanto ha dato a Colle, in termini di impegno civile, morale, di lavoro. Colle ha visto negli ultimi anni un massiccio recupero del suo patrimonio storico e culturale. Non credo di esagerare se affermo che una buona parte del merito di ciò è stata di Marcello, che ha saputo infondere a tante persone l’amore per la propria città, per la propria storia. Oggi Marcello manca a Colle. Ricordarlo è un modo per sentirlo ancora tra noi, cittadini di Colle, che dalla sua opera, dalla sua grande umanità siamo stati sicuramente arricchiti. Mino Paradisi

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COLLE VAL D’ELSA 7 marzo 1897

(Primo Comune dell’Italia Centro Meridionale con Amministrazione Socialista) I SINDACI DALL’UNITA’ D’ITALIA AL 2.004

Dal 1864 al 06/12/1867 Sindaco Dini avv. Marziale Dal 07/12/1867 al 31/12/1870 Sindaco Ceramelli avv. Carlo Dal 01/01/1871 al 30/06/1874 Sindaco Dini avv. Marziale Dal 01/07/1874 al 24/09/1877 Sindaco Ceramelli avv. Carlo Dal 25/09/1877 al 30/12/1877 f.f.Sindaco Lepri Giuseppe Dal 31/12/1877 al 14/01/1878 f.f. Sindaco Masson Luigi Dal 15/01/1878 al 08/05/1878 Sindaco Dini avv. Marziale Dal 09/05/1878 al 01/06/1878 f.f. Sindaco Bottai Olinto Dal 02/06/1878 al 11/09/1878 f.f. Sindaco Vezzi Oreste Dal 12/09/1878 al 30/11/1878 f.f. Sindaco Ceramelli avv. Carlo Dal 01/12/1878 al 08/02/1883 Sindaco Ceramelli avv. Carlo Dal 09/02/1883 al 22/12/1883 f.f. Sindaco Lepri Giuseppe Dal 23/12/1883 al 26/11/1889 Sindaco Lepri Giuseppe Dal 27/11/1889 al 24/01/1890 f.f. Sindaco Lepri Giuseppe Dal 25/01/1890 al 29/10/1890 f.f. Sindaco Ponticelli Riccardo Dal 30/10/1890 al 02/11/1892 Sindaco Lepri Giuseppe Dal 03/11/1892 al 27/10/1893 f.f. Sindaco Vezzi Oreste Dal 28/10/1893 al 27/10/1894 Sindaco Dini Leonardo Dal 28/10/1894 al 23/01/1895 f.f. Sindaco Vezzi Oreste Dal 24/01/1895 al 01/06/1896 f.f. Sindaco Giacchi Giuseppe Dal 02/06/1896 al 21/12/1896 Sindaco Giacchi Giuseppe Dal 22/12/1896 al 06/03/1897 Commissario Giannoni Alberto

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Dal 07/03/1897 al 05/12/1897 Sindaco (Soc.) Salvetti Antonio Dal 06/12/1897 al 06/04/1898 f.f. Sindaco (Soc.) Meoni Vittorio Dal 07/04/1898 al 02/06/1898 Sindaco (Soc.) Salvetti Antonio Dal 03/06/ 1898 al 07/09/1898 Commissario E. Falaschi Dal 08/09/1898 al 03/10/1898 f.f. Sindaco (Soc.) Giunti Teofilo Dal 04/10/1898 al 17/08/1910 Sindaco (Soc) Giunti Teofilo Dal 18/08/1910 al 26/12/1910 f.f. Sindaco (Soc.) Gonnelli Adelmo Dal 27/12/1910 al 12/12/1914 f.f. Sindaco (Soc.) Meoni Vittorio Dal 13/12/1914 al 15/06/1914 Sindaco (Soc.) Meoni Vittorio Dal 16/06/1914 al 21/12/1914 Commissario Forconi rag. Vincenzo Dal 22/12/1914 al 12/08/1916 Sindaco Ceramelli Luigi Dal 13/08/1916 al 27/12/1916 ff Sindaco Mattone Ernesto Dal 28/12/1916 al 14/02/1917 f.f. Sindaco Bertini Bertino Dal 15/02/1917 al 10/12/1919 Sindaco Lepri Alfonso Dal 11/12/1919 al 25/10/1920 Sindaco Ciacci Pietro Dal 26/10/1920 al 21/12/1922 Sindaco (Soc.) Cardinali Spartaco Dal 22/12/1922 al 09/08/1923 Commissario Gragnoni Dal 10/08/1923 al 17/03/1926 Sindaco Meoni Crispino Dal 18/03/1926 al 15/05/1927 Commissario Forconi Dal 16/05/1927 al 23/07/1929 Podestà Meoni Crispino Dal 24/07/1929 al 22/02/1930 Commissario Petragnani Umberto Dal 23/02/1930 al 21/02/1932 Podestà Giacchi Alfonso Dal 22/02/1932 al 16/10/1935 Commissario Ciani Ferdinando Console della M.V.S.N.

Dal 17/10/1935 al 14/06/1940 Podestà Susini Nello Dal 15/06/1940 al 13/08/1940 Commissario Giacchi Alfonso

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Dal 14/08/1940 al 04/12/1940 Podestà Susini Nello Dal 05/12/1940 al 27/02/1941 Commissario Giacchi Ernesto Dal 28/02/1941 al 11/08/1943 Commissario Callaioli Archimede Dal 12/08/1943 al 03/03/1944 Commissario Enrico Ceramelli Papiani Sub. Commissario Migliorini Ottavio (R.S.I.) Dal 04/03/1944 al 29/03/1944 Commissario Ottavio Migliorini (R.S.I.) Dal 30/03/1944 al 03/06/1944 Commissario Umberto Dividio (R.S.I.) Dal 15/07/1944 al 30/06/1948 Sindaco (P.C.I.) Pierini Egidio Dal 01/07/1948 al 09/06/1951 Sindaco (P.S.I.) Cambi Virgilio Dal 10/06/1951 al 26/05/1956 Sindaco (P.C.I.) Fusi Donato Dal 27/05/1956 al 13/07/1967 Sindaco (P.C.I.) Bruni Floro Dal 14/07/1967 al 24/07/1980 Sindaco (P.C.I.) Sammicheli Enzo Dal 25/07/1980 al 21/12/1992 Sindaco (P.D.S.) Canocchi Paolo Dal 22/12/1992 al 22/04/1995 Sindaco (P.D.S.) Donati Roberto Dal 23/04/1995 al 12/06/1999 Sindaco (D.S.) Spinelli Marco Dal 13/06/1999 al 2004 Sindaco (D.S.) Spinelli Marco

N.B. Nei primi giorni del mese di giugno (1898) anche il Consiglio Comunale di Colle di Val d’Elsa, la cui maggioranza aveva il grave torto di essere socialista, veniva sciolto. I moderati toscani non potevano certo tollerare la sopravvivenza di un’isola amministrativa socialista in una regione sottoposta a stato d’assedio. Il pretesto fu facilmente trovato. Dalle carte sequestrate dalla polizia nei locali della sezione colligiana del partito socialista risultò che gli affari municipali erano discussi e deliberati dalla maggioranza consiliare in quella sede prima di essere sottoposti all’approvazione in aula: ciò fu ritenuto motivo più che sufficiente perché assessori e consiglieri fossero tutti deposti dalle loro cariche. Dal libro di Mario Caciagli “ La lotta politica in Valdelsa dal 1892 al 1915 pag. 124. Il 2 settembre il Commissario Prefettizio convoca il Consiglio Comunale straordinario. Si passa alla elezione del Sindaco viene rieletto Antonio Salvetti. Il Salvetti da le dimissioni e nella seduta del 15 settembre è eletto Sindaco Vittorio Meoni. Nella stessa seduta tre consiglieri della minoranza (Giacchi, Ceramelli e Moggi) danno le dimissioni. Nel consiglio Comunale del 26 settembre viene comunicato che il Prefetto ha respinto la nomina a Sindaco del Meoni in base all’art. 141 della Legge Comunale e Provinciale, avendo il Meoni ottenuto 11 voti, inferiori ai due terzi dei Consiglieri. Sempre nella stessa seduta viene rieletto Vittorio Meoni con 14 voti. Il Meoni il 4 novembre da le dimissioni e viene eletto con 13 voti su 14 votanti Teofilo Giunti che guiderà l’Amministrazione Comunale fino ad agosto del 1910.

Nell’anno milleottocentonovantotto di questo dì ventotto del mese di luglio

il Commissario

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considerato che il Sig Quinto Conti, ufficiale sanitario comunale ha appartenuto al disciolto locale Circolo Socialista. Considerato che d’ordine del R. Commissario per le Province Toscane, il sanitario suddetto è stato ammonito per la sua condotta politica avversa all’attuale ordinamento di cose. Ritenuto che con tali precedenti non gli si convengono le funzioni di Ufficiale Sanitario, benché abbia sempre lodevolmente disimpegnato tale suo ufficio. Visto la lettera 27 corr. Colla quale il detto sig. dott.Conti rassegnava per le suddette ragioni spontaneamente le proprie dimissioni da Ufficiale Sanitario. Visto l’art. 12 delle Legge 22 dicembre 1888 e l’art. 269 della Legge Comunale e Provinciale

Delibera 1. di accettare le dimissioni del sig dott. Quinto Conti da Ufficiale Sanitario comunale 2. di proporre all’illustrissimo sig. Prefetto che venga nominato in surrogazione del Conti l’altro medico di

condotta dott. Ugo Cappelli. Il Commissario Il quattro agosto il Cappelli declina per ragioni di famiglia l’incarico e viene proposto il dott. Ugo Polazzi. Il ventisei settembre il dott. Polazzi da le dimissioni e viene rieletto il dott. Quinto Conti. Archivio Comunale. Biblioteca Comunale “Marcello Braccani” dal Protocollo delle Deliberazioni Consiliari dal 1897 al 1899. I A 20. Il 10 aprile 1927 con decreto reale il primo cittadino viene nominato Podestà. Questo è quanto ho potuto ricavare consultando il Protocollo delle Deliberazioni Consiliari dell’Archivio Comunale, nella Biblioteca Marcello Braccagni. Paradisi Mino

Le elezioni dei deputati del primo Parlamento nazionale si svolsero il 27 gennaio e il 3 febbraio 1861. La classe dirigente subalpina, Camillo Cavour in particolare, aveva compreso – dopo i plebisciti effettuati nel 1860 e l’approvazione della legge per le annessioni al Regno Subalpino – l’urgenza della convocazione di una camera che rappresentasse l’intero paese e che << fosse in grado di proclamare solennemente il nuovo Regno, concludendo un biennio di guerre e di fortunosi ingrandimenti >>. Questa decisione derivava soprattutto dalla convinzione che la soluzione unitaria e monarchica doveva essere <<anche e necessariamente soluzione parlamentare >>. A differenza dei plebisciti per le annessioni della Lombardia, della Toscana, dell’Emilia, delle Provincie Napoletane, della Sicilia, delle Marche e dell’Umbria – ai quali erano stati ammessi i cittadini maschi aventi 21 anni e che godessero dei diritti civili (sulla base di liste compilate generalmente sugli <<Stati d’anime delle parrocchie>>) -, le elezioni politiche per la prima Camera italiana (il Senato era di nomina regia) si svolsero sulla base della legge sarda del 17 marzo 1848, n. 680, solo in parte modificata dalle nuove norme elettorali emanate con decreto reale il 20 novembre 1859. In conformità alla legge elettorale sarda avevano avuto diritto al voto nelle precedenti elezioni per il Parlamento Subalpino, fra il 1848 e il 1860, i cittadini maschi alfabeti che godessero, per origine o nascita dei diritti civili e politici, che avessero compiuto 25 anni di età e che pagassero un annuo censo di imposte dirette di 40 lire in Piemonte, che scendeva a 20 in Liguria e Savoia <<per tenere conto del livello d’imposizione assai più lieve esistente in quelle regioni, e che in Sardegna veniva sostituito dall’entità della pigione annua pagata>>. Oltre al censo, erano ammesse al voto nove categorie di elettori la cui iscrizione avveniva in base a requisiti di capacità. Non era perciò richiesto censo ai membri delle Regie Accademie, ai professori di Università, delle Accademie di Torino e Genova, delle

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scuole pubbliche <<fuori delle Università>> e delle scuole provinciali di metodo, ai magistrati inamovibili, ai membri delle Camere di Agricoltura e Commercio, delle Regie Accademie di Agricoltura e Medicina, della Direzione di Associazione agraria, ai direttori dei Comizi agrari, agli ufficiali in pensione di grado non inferiore a capitano, agli impiegati civili a riposo che godevano di una pensione annua non inferiore a 1.200 lire. La legge per allargare ancora il diritto elettorale, aggiungeva alla categoria dei censitari e di <<capacitari>>, un’altra categoria: ammetteva cioè il concorso e la compensazione fra alcune condizioni di censo e di capacità. Potevano essere elettori se possedevano la metà del censo o del valore locativo richiesto, i laureati, i notai esercenti, i causidici collegiati presso i Tribunali e le Corti di Appello, gli ufficiali in pensione, gli impiegati a riposo con una pensione non inferiore a 600 lire annue. La legge consentiva inoltre l’iscrizione nelle liste di commercianti, industriali, artigiani i quali, non pagando particolari imposte dirette relative alla loro attività, ne sarebbero stati altrimenti esclusi: l’art. 5 dell’Editto Albertino del 17 marzo 1848 ammetteva infatti, al posto del censo la pigione annua pagata per l’abitazione, gli opifici, i magazzini e le botteghe in una misura che variava a seconda dei centri di popolazione.

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Gli autori della legge – frutto dei lavori di una Commissione presieduta da Cesare Balbo, della quale aveva fatto parte lo stesso Cavour – (la commissione era così composta: Balbo Presidente, Ponza di San Martino, segretario, Cavour, Ricotti, Gallina, Cristiani, De Ferrari, De Margherita, Sineo.) – avevano avuto come riferimento lo schema costituzionale della monarchia di luglio – nonostante gli esiti della rivoluzione del 24 febbraio 1848 in Francia -, la costituzione belga del 7 febbraio 1831. Nell’interno dei componenti la Commissione, il testo della legge elettorale doveva essere tuttavia rivisto in seguito ad un dibattito nel Parlamento; salvo le sostanziali modificazioni al momento dell’annessione della Lombardia e l’adeguamento del numero dei Collegi, rimase invece in vigore anche nel nuovo Regno, sino alla riforma del 1882. Dal libro di: Pier Luigi Ballini “Le elezioni nella storia d’Italia dall’Unità al fascismo” pag. 42/46.

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GLI ELETTORI POLITICI NELLE ELEZIONI GENERALI DEGLI ANNI 1848, 1849, 1853, 1857, 1860

REGNO D’ITALIA

Aprile 1848 78.259 Dicembre 1849 89.198 Dicembre 1853 91.568 Novembre 1857 112.161 Marzo 1860 134.509

Dentro il Comune di Montepulciano (SI) si trova una lapide in cui viene riportato i dati del Plebiscito fatto in Toscana il

XV Marzo del MDCCCLX

PLEBISCITO DEL POPOLO TOSCANO

Toscani votanti 386.445 Unione alla monarchia costituzionale 366.561 94,86 % Per il regno separato 14.925 3,86 % Nulli 4.949 1,28 %

COLLEGIO DI COLLE VAL D’ELSA

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VII LEGISLATURA 25 MARZO 1860

Iscritti 633 Votanti 395 62,40 % Eletto : Andreucci avv. Ferdinando 386 97,72 % Non eletto : Ridolfi dott. Cesare 2 0,51 % Voti nulli e dispersi 7 1,77 %

VIII LEGISLATURA 27 GENNAIO 1861

Iscritti 979 Votanti 440 44,94 % Eletto : Andreucci avv. Ferdinando 433 98,40 % Voti dispersi e nulli 7 1,60 % Archivio A.S.M.O.S Siena

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27 GENNAIO 3 FEBBRAIO 1861 REGNO D’ITALIA

Abitanti 22.182.377 Elettori 418.696 1,9 % Votanti 239. 583 52,2 % Collegi elettorali 443 Collegi: Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia. 175 Abitanti 8.878.077 Elettori 167.000 00,18 % Collegi: Toscana, Umbria, Marche. 65 Abitanti 3.394.622 Elettori 55.666 00,16 % Collegi: Abruzzo, Campania, Puglia, Calabria, Lucania. 144 Abitanti 6.892.142 Elettori 129.219 00,18 % Collegi: Sicilia, Sardegna. 59 Abitanti 3.017.536 Elettori 66.642 00,22 %

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25 GIUGNO 1865

ELEZIONI AMMINISTRATIVE PER LA NOMINA DEI CONSIGLIERI PROVINCIALI.

Candidati età voti Apolloni Cleto di Pietro 45 1 Buccianti Massimo di Leonardo 29 1 Ceramelli Carlo di Giuseppe 38 66 Ceramelli Tommaso di Raffaello 70 1 Ceramelli Lorenzo di Raffaello 73 1 Ceramelli Francesco di Luigi 31 1 Dini Marziale di Vincenzo 47 2 Dini Francesco di Giuseppe 34 4 Galganetti Giuseppe di Bindo 67 53 Leoncini Curzio di Giovanni 54 1 Palazzuoli Dionisio di Agostino 48 1 Pampaloni Giovacchino di Pietro 60 3 Papini Mario di Gion Batta 57 1 Salvetti Luigi di Tertulliano 44 1

Archivio Comunale. Cartella 1-G-1 Corrispondenza 1865 fascicolo 8.

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IX LEGISLATURA 22 OTTOBRE 1865

Collegio di Colle di Val d’Elsa ( Prima votazione)

L’ufficio definitivo di questa Sezione Principale del Collegio di Colle di Val d’Elsa all’oggetto di procedere alla ricognizione dei voti dell’intero Collegio per l’elezione del deputato, ebbe comunicazione dai signori: Giovannino Cappugi, Bernardino Mascagni, Bernardino Giovannoni, Giovanni Mezzedimi, Avv. Enrico Biondi, Damos Baldi, e Dott. Cesare Ridolfi, dei Verbali delle Sezioni di Casole d’Elsa, Chiusdino, Monticiano, Poggibonsi, Radda in Chianti, Radicondoli, San Gimignano nonché Colle di Val d’Elsa Sezione principale. Riconosciutosi che i componenti il Collegio sono 1.000 si è addivenuto che i voti validi sono 500 e ripartiti nel modo seguente: Iscritti 1.000 Votanti 500 50,00 % Voti validi 489 97,80 % Schede bianche o nulle 11 2,20 % Andreucci avv. Ferdinando 319 65,30 % Marescotti c.te avv. Niccolò 137 28,10 % Ceramelli avv. Francesco 20 4,21 % Generale Giuseppe Garibaldi 2 0,06 % Seguono 11 Candidati (totale percentuale 2,33 %) 1 2,33 % N.B. Se si sommano tutti i voti dei rispettivi candidati si vede che i voti validi non sono 500 ma 489 quindi si presume che ci siano stati 11 voti nulli e la commissione l’abbia considerati voti validi.

29 OTTOBRE 1865 ( Ballottaggio )

Iscritti 1.000 Votanti 622 62,20 % Voti validi 616 99,03 % Schede bianche o nulle 6 0,97 % Eletto : Andreucci avv. Ferdinando 431 69,97 % Non eletto: Marescotti c.te avv. Niccolò 185 30,03 % Questi dati si trovano nell’Archivio Comunale Cartella 1-G-1 Corrispondenza 1865 fascicolo 8.

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22 OTTOBRE 1865 IX LEGISLATURA

( Dati di Colle)

Il Collegio di Colle Val d’Elsa è composto dai Comuni di: Casole d’Elsa, Chiusdino, Colle Val d’Elsa, Monticiano, Poggibonsi, Radda in Chianti, Radicondoli, San Gimignano. Il modulo 2 bis Collegio di Colle N° 270 Sezione Principale. Verbale dell’Ufficio definitivo sulla prima votazione per l’elezione del Deputato

VITTORIO EMANUELE II

Per grazia di Dio e per volontà della nazione Re d’Italia

Presidente Sezione elettorale: Bertini Luigi Scrutatori: Dini avv. Marziale Sindaco Muzzi Giovanni Pampaloni dott. Giovacchino Ceramelli avv. Francesco Popolazione 7.752 Elettori 213 0,27 % Votanti 103 48,35 % Voti validi 100 97,09 % Voti nulli 3 2,91 % Cav. avv. Ferdinando Andreucci 50 50,00 % Conte Niccolo’ Mariscotti 44 44,00 % Generale Giuseppe Garibaldi 2 2,00 % Avv. Carlo Ceramelli 1 1,00 % Cav. Lorenzo Ceramelli 1 1,00 % Cav. avv. Giovanni Maria Galganetti 1 1,00 % Ottavio Andreucci 1 1,00 % Così sono composti e verbali per lo squittinio (scrutinio) delle votazioni politiche sia con il Re Vittorio Emanuele II che con il Re Umberto I. ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-1 Corrispondenza 1865 fascicolo 8 si trovano i seguenti risultati elettorali e l’elenco dei 103 votanti di questa elezione politica.

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29 OTTOBRE 1865 IX LEGISLATURA

(Dati di Colle) (Ballottaggio)

Popolazione 7.752 Elettori 213 2,74 % Votanti 157 73,70 % Voti validi 156 99,36 % Voti nulli 1 0,64 % Andreucci cav. avv. Ferdinando 95 60,90 % Mariscotti conte Niccolo’ 61 39,10 %

ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1 G 1. Corrispondenza anno 1865 fascicolo n° 8

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IX LEGISLATURA 22—29 OTTOBRE 1865

REGNO D’ITALIA Le elezioni per la IX Legislatura si svolsero dopo il trasferimento della capitale da Torino a Firenze. La campagna elettorale <<fu influenzata da questa e da altre situazioni sfavorevoli al governo: in Piemonte era sempre vivo il rimpianto per la perduta capitale; nelle altre provincie serpeggiava un diffuso malcontento per il peso delle nuove imposte; l’opinione pubblica vedeva nella Convenzione di Settembre la definitiva rinunzia a Roma; da larghi strati della popolazione si faceva risalire al governo la responsabilità del colera che in quel periodo si era particolarmente diffuso: tutti questi motivi fecero coagulare l’opposizione al ministero anche tra gli elementi conservatori>>. Elettori 504.263 Collegi 443 Eletti al primo scrutinio 127 Eletti al secondo scrutinio 316 Gli elettori per censo comprendevano <<oltre i tre quinti dell’intero corpo elettorale politico, quelli per titoli non raggiungevano il quinto e le arti, il commercio e le industrie erano rappresentati da poco più di un ventesimo. Si consideri però che tra gli elettori iscritti come paganti la tassa della ricchezza mobile (l’ottavo circa del corpo elettorale) una gran parte era rappresentata da redditi provenienti dall’esercizio di qualche arte o industria>>. Dei 93.347 elettori iscritti per titoli una buona metà si trovava in sole quattro regioni (Piemonte, Lombardia, Campania e Sicilia) mentre l’altra metà era disseminata nelle rimanenti undici. L’affluenza alle urne al primo scrutinio fu solo del 53,9%. Il basso numero dei votanti fu conseguenza anche dell’astensionismo dei cattolici fra i quali si era aperto un dibattito sulla questione – ormai esplicitamente connessa con il problema elettorale – della formazione della volontà materiale del nuovo Stato. L’astensionismo non era ancora divenuto << un fatto qualificante del cattolicesimo italiano>> ma cominciava ad affermarsi, per le elezioni politiche. In queste elezioni si ebbero, ciò nonostante, candidature di cattolici, nei maggiori centri, contrapposte a quelle di liberali costretti, in più Collegi al ballottaggio. Dal libro di Pier Luigi Ballini pag. 60/61

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X LEGISLATURA 10 – 17 MARZO 1867

REGNO D’ITALIA

Elettori 498.208 Votanti 258.248 51,83 % La partecipazione al voto fu inferiore a quella delle elezioni del 1865: raggiunse solo il 51,8 nel Regno che comprendeva ora, dopo il plebiscito del 1866 per l’annessione, le provincie venete e di Mantova alle quali erano stati assegnati 50 Collegi. Nel marzo del 1867 si recarono alle urne 258.248 elettori su 498.208 iscritti nelle liste elettorali. Significative sono le diverse percentuali di votanti al primo scrutinio registrate nell’Italia Settentrionale (48,4%), nell’Italia Centrale (42,2% ma con punte di minima in provincia di Arezzo: 33,3 %), nell’Italia Meridionale (59,5%) e in quella Insulare (61,2%). La Camera uscita dalle elezioni del 1867 rispecchiò <<all’incirca quella precedente con i segni evidenti di un più accentuato declino del partito moderato, e con l’ingresso in Parlamento di un certo numero di cattolici>> nonostante la campagna astensionista di numerosi giornali cattolici. I mutamenti non furono sostanziali dopo i 260 ballottaggi, 127 dei si svolsero nell’Italia Settentrionale. I risultati complessivi di queste elezioni, insomma, non modificarono a fondo la topografia parlamentare né <<attenuarono le difficoltà di Ricasoli che dovette dimettersi per essere sostituito alla Presidenza del Consiglio dal Rattazzi, come già era avvenuto nel 1862, in circostanze ugualmente difficili>>. Il 27 marzo 1867 la votazione per l’elezione del Presidente della Camera – nella quale il candidato ministeriale, On. Mari, riportò 195 voti su 344 votanti e l’on. Crispi, sul quale confluirono con 142 voti, i vari gruppi e le diverse tendenze di opposizione, riprovò il progressivo logoramento della Destra storica al potere, in situazione di difficoltà anche per le gravi conseguenze della guerra del 1866 e della crisi economica; difficoltà che contribuirono, in parte, alla condizione di instabilità ministeriale degli anni fra il 1867 e il 1870. Dal libro di Pier Luigi Ballini, pag. 66/67/68.

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10 MARZO 1867 X LEGISLATURA (Collegio di Colle)

Del collegio di Colle di Val d’Elsa fanno parte i seguenti Comuni: Casole d’Elsa, Chiusdino, Colle Val d’Elsa, Monticiano, Poggibonsi, Radda in Chianti, Radicondoli, San Gimignano. Iscritti 980 Votanti 423 43,16 % Voti validi 418 98,82 % Schede nulle e bianche 5 1,18 % Eletto : Barazzuoli avv. Augusto 392 93,78 % Non eletti: Marescotti c.te avv. Niccolò 19 4,54 % Ceramelli avv. Francesco 2 0,48 % Generale Giuseppe Garibaldi 2 0,48 % Pampaloni Temistocle 1 0,24 % Alberto Mario 1 0,24 % Andreucci Ferdinando 1 0,24 % Il Comune di Casole d’Elsa non raggiungendo il n° legale di 40 elettori politici in base all’art. 64 della legge elettorale per formare una Sezione separata, gli elettori venivano chiamati con Regio Decreto del 3 c.m. alla Sezione più vicina di Colle Val d’Elsa, per l’esercizio dei propri diritti nelle prossime elezioni. Questa comunicazione le veniva data dal Prefetto con lettera segnata n° 549 div. 3 portante la data del 5 marzo andante invitando il Sindaco a rimettere in due separate copie la lista degli elettori al Comune di Colle.

10 MARZO 1867 X LEGISLATURA

( Dati di Colle)

Elettori 250 Votanti 89 35,60 % Voti validi 88 99,88 % Schede nulle e bianche 1 0,12 % Barazzuoli avv. Augusto 79 89,77 % Marescotti c.te avv.Niccolò 3 3,41 % Ceramelli avv. Enrico 2 2,27 % Generale Giuseppe Garibaldi 2 2,27 % Pampaloni Temistocle 1 1,14 % Alberto Mario 1 1,14 % ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-4 Affari Trattati anno 1867 fascicolo 4, oppure nella cartella 1-G-61 Affari Trattati 1880 fascicolo 163.

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Appello lanciato a tutti gli elettori del Collegio dal candidato Barazzuoli avv. Augusto e quello lanciato dal Comitato elettorale del Comune di Colle in data 7 marzo 1867 in cui riporta:

ELETTORI del Collegio di Colle di Val d’Elsa

Se vi fu mai tempo in cui L’ITALIA abbisognasse di Rappresentanti che alla scienza e probità accoppiassero solerzia e buon valere, è quello in cui adesso versiamo. Il Comitato elettorale del Comune di Colle crede ravvisare tali pregi sull’avvocato Augusto Barazzuoli, ed è lieto di constatare che a questo nome hanno ormai fatto plauso tutte le persone più influenti e stimate del Distretto; e specialmente dopoché l’egregio Sig. Avv. Ferdinando Andreucci per atto di patriottica abnegazione, accettando altre candidature consigliava i suoi amici politici a rivolgere verso il Barazzuoli i loro suffragi. Il candidato che vi presentiamo è noto cresciuto ed educato nel nostro Collegio elettorale verso cui ha sempre serbata la più viva affezione. Quali siano i suoi intendimenti nell’assumere (se eletto) l’ufficio di Deputato al Parlamento è fatto manifesto dalla sua lettera agli Elettori pubblicata per le stampe; la di lui onestà la dottrina di cui va fornito, lo zelo da lui spiegato nel disimpegno di altri pubblici incarichi ci sono garanti che saprà tenersi fedele alle fatte promesse, sicché ai sottoscritti non resta che invitarvi a dare ad esso il vostro voto nella certezza che alla elezione dell’Avvocato Augusto Barazzuoli sarà per derivare onore al nostro Collegio e vantaggio alla Nazione. Colle li 7 marzo 1867 Il Comitato Elettorale Carlo Ceramelli Leonardo Dini Oreste Vezzi

ARCHIVIO COMUNALE .Cartella 1-G-4 Affari Trattati anno 1867 fascicoli dal n° 1 al 4. Fascicolo n.4 si trova

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10 MARZO 1867 X LEGISLATURA

(Dati dei Comuni del Collegio di Colle)

Chiusdino Elettori 84 Votanti 65 77,38 % Voti validi 65 100,00 % Barazzuoli avv. Augusto 65 100,00 % Monticiano Elettori 70 Votanti 37 52,85 % Voti validi 37 100,00 % Barazzuoli avv. Augusto 37 100,00 % Poggibonsi Elettori 182 Votanti 105 57,69 % Voti validi 103 98,09 % Schede bianche e nulle 2 1,91 % Barazzuoli avv. Augusto 103 100,00 % Radda in Chianti Elettori 197 Votanti 26 13,19 % Voti validi 25 96,15 % Schede bianche e nulle 1 3,85 % Barazzuoli avv. Augusto 25 100,00 % Radicondoli Elettori 66 Votanti 27 40,91 % Voti validi 27 100,00 % Barazzuoli avv. Augusto 10 37,03 % Mariscotti conte Niccolò 16 59,25 % Andreucci cav. avv. Ferdinando 1 3,72 % San Gimignano Elettori 131 Votanti 74 56,48 % Voti validi 73 98,65 % Schede nulle e bianche 1 1,35 % Barazzuoli avv. Augusto 73 100,00 % ARCHIVIO COMUNALE. Questi dati si trovano nella cartella 1-G-61 Affari Trattati anno 1880 fascicolo 163.

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ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-7 Affari Trattati anno 1868 dal fascicolo n. 12 al n. 18. Cartella di colore giallo dalla parte interna data del 1965. Cartella 1-G-15 Affari Trattati anno 1869 Dal fascicolo n. 130 al fascicolo n. 218 fascicolo n. 194. Cartella 1-G-4 Affari Trattati anno 1867 fascicolo 4.

Nella cartelle sopra descritte ci sono verbali del Consiglio Comunale del 14 maggio 1867, del 12 ottobre 1868 e del 31 maggio 1869. Dai presenti e dagli assenti alle sedute si possono ricavare i componenti il Consiglio Comunale in quelli anni e sono: 14 maggio 1867 12 ottobre 1868 maggio 1869 Dini Marziale Sindaco Ceramelli Carlo sindaco Ceramelli Carlo Sindaco Galganetti cav Giuseppe Cibecchini Giuseppe Dini Marziale Giacchi Melchiorre Dini Marziale Dini Leonardo Bertini Luigi Ceramelli Enrico Vezzi Oreste Ceramelli avv. Carlo Ceramelli Tommaso Ceramelli Enrico Cibecchini Giuseppe Dini Leonardo Bonini Romolo Masson Stefano Vezzi Oreste Lepri Giuseppe Salvetti Luigi Bilenchi Scipione Salvetti Luigi Buccianti Eliseo Galganetti Perfetto Palazzuoli Luigi Buccianti Massimo Lenzi Giuseppe Ceramelli Tommaso Bertini Romano Apolloni Giuseppe Buccianti Antonio Tanzini Giovanni Salvetti Luigi Maiolla Giuseppe Ceramelli Tommaso Palazzuoli Luigi Schimd Gion. Batta Buccianti Antonio Buccianti Antonio Buccianti Massimo Palazzuoli Luigi Maiolla Giuseppe Galganetti Perfetto Ciampini Carlo Schimd Gion. Batta Giacchi Antonio Pantini dott. Raffaello Buccianti Massimo Appolloni Giuseppe Ceramelli dott. Enrico Giacchi Antonio Bilenchi Scipione Schimd Gion Batta Bonini Romolo Nell’anno 1869 la Giunta era così formata: Sindaco Ceramelli Carlo Presidente Dini Leonardo Assessori Buccianti Massimo Lepri Giuseppe

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20 NOVEMBRE 1870 XI LEGISLATURA

(Dati di Colle) Elettori 211 Votanti 67 31,75 % Voti Validi 66 98,51 % Schede nulle e bianche 1 1,49 % Barazzuoli avv Augusto 63 95,45 % De Vecchi generale Ezio 2 3,03 % Pampaloni Temistocle 1 1,52 % Nelle votazioni di Colle risulta una scheda bianca o nulla, mentre dal verbale del Collegio non risulta nessun voto bianco.

27 NOVEMBRE 1870 XI LEGISLATURA

(Ballottaggio) (Dati di Colle)

Elettori 211 Votanti 179 84,83 % Voti Validi 177 98,88 % Schede nulle e bianche 2 1,12 % Barazzuoli avv. Augusto 177 100 % ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-19 Affari Trattati anno 1870, fascicoli dal 150 al 245.

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20 NOVEMBRE 1870 XI LEGISLATURA ( Prima votazione )

1° votazione per l’elezione del Deputato nel Collegio di Colle di Val d’Elsa di cui fanno parte i Comuni: Casole d’Elsa, Chiusdino, Colle di Val d’Elsa, Monticiano, Poggibonsi, Radda in Chianti, Radicondoli, San Gimignano. Iscritti 947 Votanti 316 33,37 % Voti validi 316 100,00 % Barazzuoli avv. Augusto 227 71,83 % Burresi cav. prof. Pietro 65 20,57 % De Vecchi generale Ezio 13 4,11 % Ricasoli Alberto 5 1,58 % Samminiatelli Luigi 4 1,27 % Pampaloni Temistocle 1 0,32 % Brunoni Nestore 1 0,32 %

27 NOVEMBRE 1870 Ballottaggio

Collegio di Colle di Val d’Elsa

Iscritti 947 Votanti 575 60,72 % Voti Validi 568 98,78 % Schede nulle e bianche 7 1,22 % Eletto: Barazzuoli avv. Augusto 331 58,27 % Non eletto: Burresi cav. prof. Pietro 237 41,73 % Le votazioni di Colle danno una scheda nulla o bianca, mentre in quella del Collegio, non viene riportata. Cartella 1-G-19 Affari Trattati anno 1870 dal fascicolo 150 al 245.

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27 NOVEMBRE 1870 XI LEGISLATURA

Comuni del Collegio di Colle di Val d’Elsa

Casole d’Elsa Elettori 54 Votanti 27 50,00 % Voti validi 26 96,30 % Schede nulle e bianche 1 3,70 % Barazzuoli avv. Augusto 26 100 % Chiusdino Elettori 65 Votanti 41 63,08 % Voti validi 41 100,00 % Barazzuoli avv. Augusto 41 100 %

Monticiano Elettori 34 Votanti 20 58,82 % Voti Validi 20 100,00 % Barazzuoli avv. Augusto 20 100 % Poggibonsi Elettori 219 Votanti 169 77,17 % Voti validi 168 99,41 % Schede bianche e nulle 1 0,59 % Barazzuoli avv. Augusto 5 2,98 % Burresi prof. Pietro 163 97,02 % Radda in Chianti Elettori 155 Votanti 36 23,23 % Voti validi 36 100,00 %

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Barazzuoli avv. Augusto 18 50,00 % Burresi prof. Pietro 18 50,00 % Radicondoli Elettori 59 Votanti 29 49,15 % Voti validi 29 100,00 % Barazzuoli avv. Augusto 2 6,90 % Burresi prof. Pietro 27 93,10 % San Gimignano Elettori 150 Votanti 74 49,33 % Voti validi 71 95,95 % Schede bianche e nulle 3 4,05 % Barazzuoli avv. Augusto 42 59,15 % Burresi prof. Pietro 29 40,85 %

ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-19 Affari Trattati anno 1870 dal fascicolo 150 al 245

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XI LEGISLATURA 20 – 27 NOVEMBRE 1870

REGNO D’ITALIA

Elettori 530.018 Votanti 240.974 45,46 % Nonostante non fosse ancora terminato il periodo della X Legislatura, il governo decise, il 16 ottobre 1870, di indire elezioni generali per una nuova Camera piuttosto che integrare quella esistente, eletta nel marzo del 1867, con le elezioni parziali del Lazio. I comizi si Svolsero – sulla base del R.D. 2 novembre 1870 – due mesi dopo la breccia di Porta Pia e circa un mese e mezzo dopo l’annessione del Lazio sancita dal plebiscito del 2 ottobre 1870. (I 167. 548 cittadini iscritti alle liste furono chiamati a votare su una formula analoga a quella adottata per il Veneto quattro anni prima: << Vogliamo la nostra unione al Regno d’Italia sotto il governo costituzionale di Re Vittorio Emanuele II e dei suoi successori>>. Su 135.188 votanti, i voti favorevoli furono 133.681, i contrari 1.507). In occasione di queste elezioni i Collegi vennero aumentati - con l’aggiunta dei 15 collegi della provincia di Roma – da 493 a 508; un numero rimasto poi inalterato sino al 1921. La nuova Camera divenne così rappresentativa anche dei cittadini delle antiche province romane degli Stati della Chiesa che il 31 dicembre vennero dichiarate definitivamente parte integrante del Regno d’Italia. La scarsa percentuale dei votanti dipese anche dalla efficace propaganda favorevole all’astensione – prima ispirata a ragioni di convenienza e di opportunità e più tardi conseguente ad un giudizio di liceità morale – svolta dal clero e dalla stampa cattolica e rese evidente, anche sotto questo profilo, il distacco fra paese reale e paese legale. Tra gli astenuti, inoltre, figuravano largamente anche elettori che si riconoscevano nelle posizioni intransigenti assunte dai repubblicani. Dal libro di Pier Luigi Ballini pag. 68/70.

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Nella cartella ci sono solamente due fogli di carta bianca scritti a mano che riportano i sottoscritti nominativi e voti. Alcuni nomi sono indecifrabili. In tutte le altre 399 cartelle dell’anno 1871 non vi è nessun riferimento ad elezioni municipali. 1. Ceramelli Carlo 69 2. Masson Stefano 56 3. Ceramelli Francesco 48 4. Dini Alessandro 47 5. Bertini Luigi 40 6. Schmid Giovan Batta 28 7. Ceramelli Enrico 27 8. Ceramelli T. 26 9. Meoni Gregorio 25 10. Bertini Romano 25 11. Pepi Domenico 17 12. Fantini Raffaello 15 13. Papini Arnolfo 8 14. Galganetti B. 6 15. D. Giuseppe 6 16. Susini Angelo 2 17. Leoncini Curzio 2 18. Bertini Enrico 2 19. Muzzi Giovanni 2 20. Buccianti Giovacchino 2 21. Bimbi Ottavio 1 22. Dini Francesco 1 23. Giacchi Giuseppe 1 24. Vincenti T. 1 25. Le Moine Pietro 1 26. M. Franco 1 27. Ventura Augusto 1 28. Masson Baldassarre 1 29. Giunti Alessandro 1 30. Cosci R. 1 31. Ceramelli Antonio 1 ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-23 Affari Trattati 1871. Cartelle dal n. 251 al n. 400. Cartella n. 338 Elezioni Municipali.

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NOTIFICAZIONE Il Sindaco della Comunità di Colle di Val d’Elsa visti gli articoli 1,3,4,7, e 32 della legge elettorale del 17 dicembre 1860 così concepiti. Articolo 1. Per essere elettore è richiesto il concorso delle seguenti condizioni: 1° Di godere per nascita, o per origine dei diritti civili e politici nei Regii Stati. 2° Essere giunti all’età di 25 anni compiuti il giorno dell’Elezione. 3° Di saper leggere e scrivere. 4° Di pagare un anno censo non minore di lire italiane quaranta. Articolo 3. Sono ammessi all’elettorato indipendentemente da ogni censo. Nei punti 1,2,3,4,5,6,7, e 8 dell’Art.3 troviamo una serie di categorie che fanno parte di diritto ad essere elettori di cui: I professori, funzionari ed impiegati civili e militari in attività di servizio, o che godono di una pensione, tutti i membri degli ordini Equestri del Regno, i membri delle Camere di Commercio, dell’Accademia di Medicina, professori e insegnanti di Università, ecc. Articolo 4. Gli esercenti di commerci, arti ed industrie godranno del diritto di essere elettori, con che il valore locativo dei locali da essi occupati nel Comune, nelle cui liste vogliono essere iscritti, per la loro casa di abitazione, o per gli opifizii, magazzini, e botteghe del loro commercio, arte industria ascenda 1. Nei Comuni aventi una popolazione inferiore a 2.500 abitanti £. 200 2. In quelli da 2.500 a 10.000 £. 300 3. in quelli superiori a 10.000 £. 400 Articoli 7. Chi non potrà e non vorrà giovarsi delle disposizioni sovraindicate per essere Elettore, avrà diritto ad essere iscritto sulle Liste Elettorali, purché dimostri di pagare per la sola sua casa di abitazione abituale il fitto stabilito dall’articolo 4.

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Articolo 32. I Consigli Comunali faranno ogni anno nella sezione ordinaria di primavera la revisione delle liste dei cittadini del loro Comune, i quali, secondo il disposto della presente legge, riuniscono le condizioni richieste per essere elettori. Colle 26 maggio 1872 Il Sindaco Dini avv. Marziale Sempre nel solito fascicolo troviamo due elenchi in data 21 maggio 1872: uno con elenco di 18 persone che sono state radiate dalla lista elettorale per perdita del censo elettorale, 4 per morte. L’altro di 19 persone (tra cui Ettore Capresi Leader del movimento progressista Colligiano) che vengono iscritti nelle liste elettorali con i seguenti motivi: 1° Per aver acquistato domicilio politico. 2° Per aver conquistato il censo elettorale. 3° Per raggiungimento di età. 4° Per acquisto titolo.

Ci sono alcune parole che non corrispondono all’italiano attuale, ma è riportato quanto scritto sul manifesto.

ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-28 Affari Trattati anno 1872 dal fascicolo 231 al 330. Questo materiale è nel fascicolo n° 236.

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La Giunta Municipale del Comune di Colle di Val d’Elsa veduti gli articoli 46- 49-159 della Legge Comunale e Provinciale: Veduta la deliberazione del 17 marzo 1873

NOTIFICA 1. Che le elezioni Amministrative da farsi nel corrente anno sono fissate per il giorno

27 luglio alle ore 9,00 antimeridiane nei locali dell’ufficio Comunale di via del Campana 12.

2. Che i consiglieri da eleggere sono quattro in rimpiazzo ai seguenti cessanti per anzianità e sono rieleggibili; cioè Giacchi Antonio, Lepri Giuseppe, Bonini Romolo e Appolloni Giuseppe.

Che i consiglieri i quali rimangono in ufficio sono: Dini avv. Marziale, Palazzuoli Luigi, Betti Ferdinando, Sestini Gelasio, Ceramelli cav. dott. ing. Enrico, Marzi cav. Casimirro, Buccianti Antonio, Bottai dott. Iginio , Ceramelli cav. Carlo, Masson cav. Stefano, Dini cav. Leonardo, Ceramelli avv. Francesco, Vezzi cav. avv. Oreste, Meoni Gregorio, Schmid Gion Batta, Bertini Luigi.

Il 27 luglio 1873 i votanti furono 173 Le schede bianche e nulle 10 Cognome e nome anni voti Bertini Romano 36 116 Bonini Romolo 35 103 Susini Niccolò 44 103 Lepri Giuseppe 38 71 Capresi Ettore 33 68 Appolloni Giuseppe 36 67 Meoni Francesco 44 49 Bilenche Scipione 30 43 Giacchi Antonio 37 11 Muzzi Giovanni 53 10 Bimbi Ottavio 63 7 Livi Livo 48 5 Pacini Arnolfo 32 3 Ceramelli Antonio 29 2 Marchetti Telesforo 45 2 Pampaloni Norberto 64 2 Apolloni Cleto 55 1 Bimbi Rinaldo 52 1 Dini Renieri 37 1 Fantini Raffaello 69 1 Masoni Baldasasarre 36 1 Pacini Attilio 73 1 Pampaloni Giovacchino 64 1

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Poggetti Ferdinando 49 1 Polazzi Quinto 36 1 Salvetti modesto 54 1 Santini Pietro 58 1 Galganetti Giuseppe 71 1 Il verbale è firmato dal Seggio così composto: Polazzi Quinto Presidente Dini Marziale Scrutatore Checcucci Francesco “ Francolini Francesco “ Corti Armando “ Giovan. D. Buccianti “ Elezione del 27 luglio 1873. Comune di Colle di Val d’Elsa

LA GIUNTA MUNICIPALE Veduto l’art. 74 della Legge Provinciale e Comunale del 20 marzo 1865 n. 2248. Veduto il resultato dell’Assemblea Elettorale tenuta il 27 luglio 1873

PUBBLICA I nomi degli individui che rimasero eletti a Consiglieri Comunali: 1. Appolloni Giuseppe 2. Bonini Romolo 3. Bertini Romano 4. Lepri Giuseppe. Dalla residenza comunale 31 luglio 1873 Il Sindaco Assessori Il Segretario Dini avv. Marziale Ceramelli Giovan. D.Buccianti Buccianti

N.B. Siccome Appolloni dallo spoglio risulta che ha ottenuto 67 voti, può darsi che ci sia stato un errore di segnatura di voti durante lo scrutinio nei confronti del Susini e del Capresi, oppure l’errore sia la causa del ricorso e annullamento delle elezioni. ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-31 Affari trattati anno 1873 dal fascicolo n. 101 al n. 200. Fascicolo 123.

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Sempre nel solito fascicolo troviamo altro manifesto che indice le Elezioni Amministrative.

Comune di Colle di Val d’Elsa La Giunta Municipale

Veduto l’art. 74 della legge Provinciale e Comunale del 20 marzo 1865 n. 2248. Veduto il resultato dell’assemblea elettorale tenuta il di 5 di ottobre 1873.

PUBBLICA I nomi degli individui che rimase eletti a Consiglieri Comunali 1. Appolloni Giuseppe 2. Bonini Romolo 3. Bertini Romano 4. Lepri Giuseppe Dalla residenza Comunale 10 ottobre 1873 Il Sindaco Assessori Il Segretario Dini avv. Marziale Ceramelli G.D. Buccianti Buccianti In data 19 ottobre 1873 una lettera del Prefetto al Sindaco di Colle Val d’Elsa per oggetto: Ricorso contro elezioni amministrative. Il Sottoscritto trasmette alla S.V. Illustrissima l’unito ricorso sottoscritto da diversi elettori di cotesto Comune è pervenuto oggi all’uffizio scrivente diretto ad ottenere l’annullamento delle ultime elezioni amministrative affinché ella voglia sottoporre al Consiglio Comunale in ordine all’art. 75 della legge 20 marzo 1865.

Il Prefetto ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-31 Affari Trattati anno 1873. Dal fascicolo n. 101 al n. 200. Fascicolo 123.

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COMUNE DI COLLE DI VAL D’ELSA

LA GIUNTA MUNICIPALE

Veduta la legge Comunale e Provinciale notifica che le elezioni amministrative nel corrente anno si terranno il giorno 19 luglio corrente alle ore 9,00 antimeridiane nel locale di via del Campana palazzo Comunale, per la sezione di Colle Alta e quella posta in via dell’Arringo 10 per quella di Colle Bassa. I Consiglieri che cessano d’ufficio sono: Palazzuoli Luigi, Ceramelli cav. Enrico, Sestini Gelasio, Betti Ferdinando, Bertini Luigi, Bertini Romano, Bonini Romolo i quali possono essere rieletti. I Consiglieri Comunali che rimangono in ufficio e conseguentemente non debbono essere nominati nelle schede, sono: Dini cav. avv. Marziale, Marzi avv. Casimirro, Buccianti Antonio, Bottai dott. Igino, Ceramelli avv. Carlo, Masson cav. Stefano, Dini cav. avv. Leonardo, Ceramelli avv. Francesco, Vezzi cav. avv. Oreste, Meoni Gregorio, Schmid cav. Giovan Battista, Apolloni Giuseppe e Lepri Giuseppe. Dalle note dello squittinio (scrutinio) risultano eletti i seguenti candidati:

Cognome e nome voti Betti Ferdinando 88 Capresi Ettore 77 Buccianti Giuseppe 68 Zuccherini Luigi 68 Meoni Francesco 67 Livi Livo 64 Bilenchi Scipione 55 Non eletti Sestini Gelasio 47 Bonini Romolo 31 Bertini Luigi 19 Ceramelli Enrico 19 Palazzuoli Luigi 15 Bertini 14 Bonini Fortunato 12 Buccianti Giovacchino 6 Muzzi Giuovanni 6 Pacini Arnolfo 5 Bertini Francesco 4 Apolloni Cleto 4

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Masoni Giuseppe 4 Bertini Enrico 4 Marchetti Telesforo 3 Leoncini 3 Susini Leandro 3 Ceramelli Antonio 2 Pepi C 2 Bertini settimo 2 Galli Ulderigo 2 Palazzuoli Luigi 2 Belli Antonio 1 Bimbi Ottavio 1 Buccianti Pietro 1 Dini Romano 1 Fantini Raffaello 1 Fazzuoli giovanni 1 Giacchi Giuseppe 1 Masoni Baldassarre 1 Pampaloni Norberto 1 Poggetti Ferdinando 1 Schmid Demetrio 1 Schede bianche e nulle 18

ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-38 Affari Trattati Anno 1874. Fascicoli dal 201 al 380. Fascicolo 348.

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8 NOVEMBRE 1874 XII LEGISLATURA

( Collegio di Colle di Val d’Elsa) ( Prima votazione )

Iscritti 899 Votanti 296 32,89 % Voti validi 294 99,32 % Schede bianche e nulle 2 0,68 % Barazzuoli avv. Augusto 276 93,88 % Burresi prof. Pietro 8 2,72 % De Vecchi generale Ezio 6 2,04 % Lepri cav. Giuseppe 1 0,34 % Ceramelli avv. Francesco 1 0,34 % Lenzi avv. Girolamo 1 0,34 % Cannicci Giovanni 1 0,34 % ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-39 Affari Trattati anno 1874 fascicoli dal 381 alla fine. Fascicolo 495.

15 NOVEMBRE 1874 XII LEGISLATURA

(Collegio di Colle di Val d’Elsa) ( Ballottaggio )

Iscritti 899 Votanti 377 41,94 % Voti validi 377 100,00 % Eletto: Barazzuoli avv. Augusto 329 87,27 % Non eletto: Burresi prof. Pietro 48 12,73 %

ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-61 Affari Trattati anno 1880. Fascicolo 163.

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8 NOVEMBRE 1874 XII LEGISLATURA

(Prima votazione) (Colle Val d’Elsa)

Elettori 198 Votanti 52 26,26 % Voti validi 52 100,00 % Barazzuoli avv. Augusto 45 86,55 % De Vecchi generale Ezio 5 9,61 % Lepri cav. Giuseppe 1 1,92 % Ceramelli avv. Francesco 1 1,92 %

15 NOVEMBRE 1874 XII LEGISLATURA

(Ballottaggio) (Colle Val d’Elsa)

Elettori 198 Votanti 117 59,90 % Voti Validi 117 100,00 % Barazzuoli avv. Augusto 117 100,00%

ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-39 Affari Trattati 1874 fascicoli dal 381 alla fine. Fascicolo 495. Cartella 1-G-61 Affari Trattati 1880 fascicolo 163.

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8 NOVEMBRE 1874 XII LEGISLATURA

(Comuni del Collegio di Colle Val d’Elsa) (Prima votazione)

Casole d’Elsa Elettori 59 Votanti 23 38,98 % Voti validi 23 100,00 % Barazzuoli avv. Augusto 22 95,65 % Burresi prof. Pietro 1 4,35 % Chiusdino Elettori 67 Votanti 49 73,13 % Voti validi 49 100,00 % Barazzuoli avv. Augusto 48 97,96 % Lenzi Girolamo 1 2,04 % Monticiano Elettori 40 Votanti 28 70,00 % Voti validi 28 100,00 % Barazzuoli avv. Augusto 28 100,00 % Poggibonsi Elettori 217 Votanti 59 27,19 % Voti validi 59 100,00 % Barazzuoli avv. Augusto 52 88,14 % Burresi prof. Pietro 6 10,16 % De Vecchi generale Ezio 1 1,70 %

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Radda in Chianti Elettori 134 Votanti 30 22,39 % Voti validi 30 100,00 % Barazzuoli avv. Augusto 30 100,00 % Radicondoli Elettori 46 Votanti 18 39,14 % Voti validi 17 94,45 % Schede bianche e nulle 1 5,55 % Barazzuoli avv. Augusto 16 94,12 % Burresi prof. Pietro 1 5,88 % San Gimignano Elettori 138 Votanti 37 26,82 % Voti validi 36 97,30 % Schede bianche e nulle 1 2,70 % Barazzuoli avv. Augusto 35 97,23 % Cannicci Giovanni 1 2,77 %

ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-39 Affari Trattati 1874 dal fascicolo 381 fino alla fine. Fascicolo 495. Cartella 1-G-61 Affari Trattati 1880 fascicolo 163.

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15 NOVEMBRE 1874 XII LEGISLATURA

(Collegio di Colle di Val d’Elsa) (Ballottaggio)

Casole d’Elsa Elettori 59 Votanti 19 32,20 % Voti validi 19 100,00 % Barazzuoli avv Augusto 18 94,73 % Burresi prof. Pietro 1 5,27 % Chiusdino Elettori 67 Votanti 41 61,19 % Voti validi 41 100,00 % Barazzuoli avv. Augusto 41 100,00 % Monticiano Elettori 40 Votanti 18 45,00 % Voti validi 18 100,00 % Barazzuoli avv. Augusto 18 100,00 % Poggibonsi Elettori 217 Votanti 86 39,63 % Voti validi 86 100,00 % Barazzuoli avv. Augusto 47 54,65 % Burresi prof. Pietro 39 45,35 %

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Radda in Chianti Elettori 134 Votanti 27 20,14 % Voti validi 27 100,00 % Barazzuoli avv. Augusto 27 100,00 % Radicondoli Elettori 46 Votanti 19 41,30 % Voti validi 19 100,00 % Barazzuoli avv. Augusto 13 68,42 % Burresi prof. Pietro 6 31,58 % San Gimignano Elettori 138 Votanti 50 36,23 % Voti validi 50 100,00 % Barazzuoli avv. Augusto 48 96,00 % Burresi prof. Pietro 2 4,00 %

ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-39 Affari Trattati 1874 dal fascicolo 381 alla fine. Fascicolo 495. OPPURE dalla Cartella 1-G-61 Affari Trattati del 1880 fascicolo 163.

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XII LEGISLATURA 8 – 15 NOVEMBRE 1874

REGNO D’ITALIA

Elettori 571.939 Votanti (elezioni definitive) 329.933 57,99 % Deputati da eleggere 508 Eletti al 1° scrutinio 271 Eletti al 2° scrutinio 237 Voti Destra 116.149 20,30 % Voti Sinistra 100.380 17,55 % Eletti: Deputati di destra 276 Deputati di sinistra 232 Le nuove elezioni si svolsero in seguito allo scioglimento della Camera deciso dal Re con un decreto pubblicato il 20 settembre. Lo scioglimento avvenne dopo una serie di vicende nelle quali il ministero Minghetti era rimasto in minoranza dopo la presentazione delle dimissioni, peraltro accolte e i falliti tentativi fatti(un connubio Sella-Minghetti, un accordo con alcuni esponenti della Sinistra) per rafforzare la maggioranza e il Governo della Destra Storica al potere. La frequenza alle urne al primo scrutinio, nei 508 Collegi, che mantenevano notevoli diversità, anche per quanto riguarda il numero degli elettori, fu più alta 55,7 % rispetto alle elezioni precedenti. L’astensionismo continuava, fra l’altro, a caratterizzare le posizioni dei cattolici. La Sacra Penitenzieria aveva risposto, alla fine del 1866 – in seguito a numerose domande dei vescovi napoletani – che i cattolici potevano candidarsi ma che, se eletti, avrebbero dovuto aggiungere al giuramento, in Parlamento la formula salvis legibus divinis et ecclesiasticis. Una risposta del 1868 aveva poi precisato: non expedit. La decisione venne confermata, dopo vivaci dibattiti fra i cattolici, dal Pontefice stesso nel corso di varie udienze e, in particolare, in un discorso dell’11 ottobre, alla vigilia delle elezioni politiche del 1874. In alcuni Collegi la partecipazione dei cattolici venne tuttavia tollerata << per cercare di impedire l’elezione di candidati di sinistra particolarmente invisi>>. La destra storica di Minghetti e Sella – che era riuscita a costituire <<uno schieramento, se non compatto abbastanza uniforme dal punto di vista programmatico>> - prevalse largamente nel Nord (in particolare in Liguria, nel Veneto dove tuttavia il numero degli oppositori di sinistra aumento da due a nove), nel Piemonte e nel Centro ottenendo circa il 72 % dei candidati. Nei Collegi delle regioni meridionali e delle Isole – dove gli elettori amministrativi erano più numerosi di quelli politici, ma non come nell’Italia Centro settentrionale – prevalsero invece gli oppositori di Sinistra: la notevole maggioranza della Sinistra nel suo complesso (la Sinistra storica e la Sinistra giovane) fu costituita principalmente da risultati ottenuti nei Collegi della Campania, della Basilicata, e della Calabria, dove risultarono eletti 73 deputati su 101 Collegi dell’Italia Meridionale. Dal libro di Pier Luigi Ballini pag. 72/75.

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COMUNE DI COLLE DI VAL D’ELSA

LA GIUNTA MUNICIPALE

Veduti gli articoli n. 46, 49 e 159 della legge Comunale e Provinciale veduta la deliberazione del 6 luglio 1876

NOTIFICA

1. Che le elezione amministrative da farsi nel corrente anno sono fissate per il giorno 23 luglio corrente alle ore 9,00 antimeridiane nel locale di via del Campana per la Sezione di Colle Alta, ed in quella posta in via dell’Arringo 10 per la Sezione di Colle Bassa.

2. Che i Consiglieri da eleggere sono sei in rimpiazzo dei seguenti cessanti d’ufficio per anzianità o per decadenza cioè Ceramelli cav. avv. Carlo, Masson cav. Stefano, Dini cav. avv. Leonardo, Ceramelli avv. Francesco, Betti Ferdinando, Buccianti Giuseppe dei quali i primi tre soltanto sono rieleggibili; e cioè Ceramelli cav. avv. Carlo, Masson cav. Stefano e Dini cav. avv. Leonardo.

3. Che i Consiglieri che rimangono in ufficio sono: Vezzi cav. avv. Oreste, Meoni Gregorio, Schmid cav. Giovan Batta, Bilenchi avv. Scipione, Appolloni Giuseppe, Meoni Francesco, Livi Livo, Capresi Ettore, Zuccherini Luigi, Dini cav. avv. Marziale, Bottai dott. Igino, Buccianti Antonio e Muzzi prof. Giovanni.

4. Che finalmente nei dieci giorni antecedenti a quello stabilito, per l’elezione, la lista elettorale riveduta ed approvata sarà ostensibile nella Segreteria Municipale nelle ore d’uffizio per comodo di quelli elettori che volessero consultarla.

Li 8 luglio 1876. Il Sindaco Gli Assessori Il Segretario C Ceramelli Antonio Buccianti Giovan D. Buccianti Giuseppe Appolloni Giovanni Muzzi ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-45 Affari Trattati 1876. Fascicoli dal n. 201 al n. 300. Fascicolo n. 276

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1° Sezione Elettori 214 Votanti 83 38,79 % 2° Sezione Elettori 213 Votanti 65 30,52 % Gli eletti sono:

Masson cav. Stefano 133 Ceramelli avv.Carlo 123 Sesti Gelasio 89 Maccantelli Alessandro 75 Bonini Fortunato 74 Dini cav. avv. Leonardo 72 Non eletti sono: Galganetti Giuseppe 72 Dini Renieri 44 Livini Giuseppe 36 Meini Oreste 26 Buccianti Giovacchino 22 Fantini Raffaello 10 Bimbi Niccolò 8 Bertini Romano 6 Marcelli Gregorio 6 Pacini Giovan Batta 6 Appolloni Torello 5 Bimbi Ottavio 4 Dini Giuseppe 4 Leoncini Curzio 4 Schmid Demetrio 3 Pacini Arnolfo 3 Giacchi Giuseppe 2 Marchetti Telesforo 2 Pampaloni Norberto 2 Salvetti Modesto 2 Bonechi Carlo 1 Borghesi Bichi Scipione 1 Braschi Crisanto 1 Buccianti Luigi 1 Ceramelli Carlo 1 Cipolla Del Iacopo 1 Masoni Baldassarre 1 Pepi Domenico 1 Ponticelli Riccardo 1 Ristori Gaetano 1 Volpini Cesare 1

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Il consiglio Comunale si è riunito in sessione straordinaria 1l 6 settembre 1876, presiede l’adunanza il Sindaco Ceramelli cav. avv. Carlo, presenti i Sig. Consiglieri: Vezzi Oreste, Appolloni Giuseppe, Lepri Giuseppe, Bottai Igino, Livi Livo, Capresi Ettore, Meoni Francesco, Zuccherini Luigi, Buccianti Antonio, gli assenti:Masson Stefano, Schmid Giovan Batta, Dini Marziale, Dini Leonardo, Meini Giovanni e Bilenchi Scipione.

Ordine del Giorno

Elezioni Amministrative, ricorso accolto. Il ricorso è dell’elettore Dini cav. Leonardo. Le Elezioni si sono ripetute per qualche irregolarità avvenuta al Seggio di Colle Bassa nelle Elezioni di Luglio e discussa al Consiglio Comunale straordinario il 6 settembre. Il Prefetto con lettera del 27 settembre, preso atto della decisione del Consiglio Comunale, annulla le Elezioni del 23 luglio e resta in attesa della pubblicazione della nuova data. La Giunta Comunale veduti gli articoli della legge Comunale e Provinciale notifica che le Elezioni Amministrative da farsi nel corrente anno sono fissate per il giorno 19 novembre 1876 alle ore 9,00 antimeridiane. I Consiglieri da eleggere sono sei in rimpiazzo dei seguenti cessanti d’ufficio, morte o decadenza sono: Ceramelli cav. avv. Carlo, Dini cav. avv. Leonardo, Masson cav. Stefano, Ceramelli avv. Francesco, Betti Ferdinando e Buccianti Giuseppe, dei quali i primi due soltanto sono rieleggibili, cioè Ceramelli cav. avv. Carlo, Dini cav. avv. Leonardo. I Consiglieri che rimangono in ufficio sono: Vezzi cav uff. avv. Oreste, Schmid cav Giovan Batta, Bilenchi avv. Scipione, Appolloni Giuseppe, Lepri Giuseppe, Meoni Francesco, Livi Livo, Capresi Ettore, Zuccherini Luigi, Dini cav. avv. Marziale, Bottai dott. Igino, Buccianti Antonio, Muzzi prof. Giovanni, Meoni Gragorio. Li 3 novembre 1876 Il Sindaco Gli Assessori Il segretario C. Ceramelli A. Buccianti Giovan D. Buccianti G. Muzzi G. Appolloni ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-45 Affari Trattati anno 1876 fascicoli dal n. 201 al 300. Fascicolo 276.

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COMUNE DI COLLE DI VAL D’ELSA LA GIUNTA MUNICIPALE

Veduto l’art. 74 della Legge Provinciale e Comunale del 20 marzo 1865 n.2248. Veduto il resultato dell’assemblea Elettorale tenuta il 19 novembre 1876.

PUBBLICA i nomi degli individui che rimasero eletti a Consiglieri Comunali. voti Ceramelli cav. avv. Carlo 142 Sestini Gelasio 119 Dini cav. avv. Leonardo 115 Bonini Fortunato 108 Giacchi Giuseppe 84 Maccantelli prof. Alessandro 80 Dalla residenza Comunale 21 novembre 1876. Il Sindaco Gli assessori Il Segretario C. Ceramelli A. Buccianti Giovan. D.Buccianti G. Muzzi G Appolloni I non eletti sono: voti Pacini Arnolfo 65 Ceramelli Enrico 62 Galganetti Giuseppe 49 Buccianti Giovacchino 35 Susini Leandro 35 Bimbi Pietro 21 Ponsaro Felice 17 Livini Giuseppe 16 Bonini Romolo 11 Venturi Gallerani Augusto 6 Dini Renieri 5 Apolloni Torello 4 Dini Giuseppe 4 Fantini Raffaello 4 Ponticelli Riccardo 3 Checcucci Giuseppe 2 Marchetti Telesforo 2 Masson Luigi 2 Buccianti E. Buccianti G. Buccianti L. Betti F. Bertini E. Ceramelli F. Fantini M. Marcelli G. Masoni B. Poggetti F. Salvetti M. tutti con voti 1 ARCHIVIO COMUNALE Cartella 1-G-48 Affari Trattati anno 1876 dal n. 201 al n. 300. Fascicolo n. 276 Elezioni Amministrative.

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XIII LEGISLATURA

5 – 12 NOVEMBRE 1876 REGNO D’ITALIA

Elettori 605.007 Votanti 368.750 60,95 % Eletti al 1° ballottaggio 343 Eletti al 2° ballottaggio 165 Voti ottenuti dagli eletti: Ministeriali 209.872 56,92 % Opposizione 42.057 11,41 % Durante la XII Legislatura i dissensi all’interno della Destra provocarono la crisi della maggioranza e le dimissioni del Presidente del Consiglio, on. Minghetti. Nella seduta del 18 marzo 1876, sperando di ristabilire su un problema finanziario l’unità della Destra, l’on. Minghetti chiese alla Camera di rinviare la discussione sulla mozione Morana, riguardante il modo di riscossione della tassa sul macinato. Ma la sospensiva – contro la quale parlarono Depretis per la Sinistra, Correnti per il Centro e Puccioni per i dissidenti toscani – fu respinta con 242 voti contrari e 181 favorevoli. L’esito della votazione provocò la caduta dell’ultimo ministero della Destra storica, che già in precedenza si era divisa fra sostenitori di posizioni liberiste e gli assertori di un intervento dello Stato nell’economia. Con decreto del 3 ottobre furono poi indette le elezioni generali per il 5 novembre successivo: le prime con la Sinistra storica al potere. Il nuovo presidente del Consiglio, on. Depretis, si era nel frattempo convinto della opportunità di un sollecito scioglimento della Camera – per non provocare, subito dopo la sua formazione, la crisi della nuova, composita maggioranza -. L’avevano contrastato, invece, fra gli altri, i moderati e i <<dissidenti>> toscani. La campagna elettorale venne aperta l’8 ottobre dallo stesso Depretis con un discorso agli elettori di Stradella nel quale espose il programma della Sinistra, al governo dopo quindici anni di opposizione. Le elezioni segnarono una schiacciante vittoria del ministero e della maggioranza, nonostante i contrasti che la travagliavano. Fra i 508 eletti – di questi 166 entravano per la prima volta nel Parlamento – 414 erano candidati della Sinistra (che aveva costituito, fra l’altro, un <<Comitato Centrale progressista>>, molto attivo nel coordinare le molteplici iniziative, soprattutto nelle elezioni del 1876, come Comitato della Sinistra vera e propria); 94 di opposizione, secondo uno studio di Focardi.

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Nel complesso, i risultati delle elezioni segnarono una grande vittoria della Sinistra (nonostante il rafforzamento dell’Estrema che riuniva ormai, grazie ai successi ottenuti soprattutto in Lombardia e in Emilia, una quarantina di deputati). <<Soltanto la vittoria del partito cavouriano nelle elezioni del 27 gennaio 1861 può paragonarsi a quella riportata dalla Sinistra nelle elezioni del novembre 1876>>. Si trattava però di una maggioranza assai composita, con cinque diverse componenti: <<la Sinistra moderata di Depretis, la Sinistra avanzata di Cairoli e Zanardelli, la Sinistra meridionale di Crispi, la Sinistra meridionale di Nicotera e la nuova Sinistra meridionale giovane>>. Presidente della Camera venne eletto , il 21 novembre 1876, l’on. Crispi che riportò 232 voti su 374 votanti; 12 confluirono sull’on. Cairoli; 11 sul precedente Presidente, on. Biancheri. Nei mesi e negli anni successivi, il dibattito e le lacerazioni fra le diverse componenti della maggioranza della Sinistra storica, in particolare fra la Sinistra moderata di Depretis e la Sinistra di Cairoli e Zanardelli, provocarono una situazione di instabilità ministeriale –in tre anni vennero formati cinque governi –aprendo tuttavia nuove prospettive di aggregazione parlamentare. Dal libro di Pier Luigi Ballini pag. 78/84.

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5 NOVEMBRE 1876 XIII LEGISLATURA

(Collegio di Colle) Iscritti 936 Votanti 625 66,77 % Voti validi 615 98,40 % Schede nulle e bianche 10 1,60 % Eletto: Barazzuoli avv. Augusto 422 68,62 % Non eletti: De Vecchi generale Ezio 191 31,05 % Rossini avv. Enrico 2 0,33 %

5 NOVEMBRE 1876 XIII LEGISLATURA

(Dati di Colle)

Elettori 215 Votanti 155 72,10 % Voti validi 150 96,77 % Schede bianche e nulle 5 3,23 % Barazzuoli avv. Augusto 140 93,33 % De Vecchi generale Ezio 10 6,67 %

ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-46 cartella affari trattati nel 1876 dal fascicolo 301 al 436. Fascicolo 365

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5 NOVEMBRE 1876 XIII LEGISLATURA

( Collegio di Colle) Il Collegio di Colle Val d’Elsa è composto dai Comuni di: Casole d’Elsa, Chiusdino, Colle Val d’Elsa, Monticiano, Poggibonsi, Radda in Chianti, Radicondoli e San Gimignano. Casole d’Elsa Elettori 75 Votanti 39 52,00 % Voti validi 39 100,00 % Barazzuoli avv. Augusto 33 84,62 % De Vecchi generale Ezio 4 10,26 % Rossini avv. Arrigo 2 5,12 % Chiusdino Elettori 68 Votanti 61 89,70 % Voti validi 61 100,00 % Barazzuoli avv. Augusto 61 100,00 % Monticiano Elettori 47 Votanti 39 82,97 % Voti Validi 39 100,00 % Barazzuoli avv. Augusto 39 100,00 % Poggibonsi Elettori 208 Votanti 165 79,32 % Voti validi 162 98,18 % Schede bianche e nulle 3 1,82 % Barazzuoli avv. Augusto 31 19,13 % De Vecchi generale Ezio 131 80,87 %

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Radda in Chianti Elettori 156 Votanti 60 38,46 % Voti validi 59 98,33 % Schede bianche e nulle 1 1,67 % Barazzuoli avv Augusto 50 84,75 % De Vecchi generale Ezio 9 15,25 %

Radicondoli Elettori 42 Votanti 26 61,90 % Voti validi 26 100,00 % Barazzuoli avv. Augusto 20 76 92 % De Vecchi generale Ezio 6 23.08 % San Gimignano Elettori 125 Votanti 80 64,00 % Voti validi 79 98,75 % Schede bianche e nulle 1 1,25 % Barazzuoli avv. Augusto 48 60,76 % De Vecchi generale Ezio 31 39,24 % ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-46 Affari Trattati anno 1876 fascicoli dal 301 al 436. Fascicolo 365.

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Le Elezioni Amministrative da farsi nel corrente anno sono fissate per il giorno 22 luglio 1877. I Consiglieri da eleggere sono cinque in rimpiazzo ai seguenti cessanti d’ufficio per anzianità o per rinunzia e sono: Vezzi cav. avv. Oreste, Meoni Gregorio, Schmid Giovan Batta, Bilenchi avv. Scipione, Bottai dott. Igino e sono rieleggibili soltanto; Vezzi cav. avv. Oreste, Meoni Gregorio, Schmid Giovan Batta, Bilenchi avv. Scipione. I Consiglieri i quali rimangono in ufficio sono: Ceramelli cav. avv. Carlo, Appolloni Giuseppe, Lepri Giuseppe, Meoni Francesco, Livi Livo, Capresi Ettore, Zuccherini Luigi, Giacchi Giuseppe, Maccantelli prof. Alendro, Dini cav. avv. Marziale, Buccianti Antonio, Muzzi prof. Giovanni, Sestini cav. Gelasio, Dini cav. avv. Leonardo, Bonini Fortunato. Nella stessa adunanza elettorale si dovrà procedersi alla nomina di due Consiglieri Provinciali. Il Sindaco Carlo Ceramelli Li 6 luglio 1877

LA GIUNTA MUNICIPALE Veduto l’articolo 74 della Legge Provinciale e Comunale del 20 marzo 1865 n. 2248 veduto il resultato dell’assemblea elettorale tenuta il 22 luglio 1877 pubblica i nomi che rimasero eletti a Consiglieri Comunali: Vezzi cav. avv. Oreste 156 Masson Luigi 155 Bottai dott. Igino 143 Schmid cav. Giovan Batta 129 Meoni Gregorio 125 Dalla residenza Comunale 22 luglio 1877 Il sindaco Gli Assessori Il Segretario Carlo Ceramelli G. Appolloni Giovan D. Buccianti G. Giacchi G. Lepri

Per il risultato dei due Consiglieri Provinciali nella cartella oltre alla normale corrispondenza, tra Prefettura e Comune, esiste una lettera a firma del Prefetto del 20 agosto 1877 n. 746 di protocollo per oggetto. “ Ricorso contro la elezione di Ceramelli Enrico a Consigliere Provinciale”. Il ricorso è stato fatto dal Sig. Santini Adolfo. Quindi non risulta nessun documento di elezione a Consigliere Provinciale. ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-49 Affari Trattati anno 1877. Fascicoli dal n.141 al n. 250. Affare n. 242 Elezioni Amministrative e Provinciali.

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Elezioni amministrative 7 aprile 1878 Voti

Ceramelli Carlo 174 Vezzi Oreste 169 Lepri Giuseppe 168 Appolloni Giuseppe 163 Bottai Olinto 163 Meoni Francesco 159 Meoni Gregorio 158 Capresi Ettore 158 Schimid Giovan Batta 155 Zuccherini Luigi 152 Bottai Filippo 145

COMUNE DI COLLE DI VAL D’ELSA LA GIUNTA MUNICIPALE

Veduto l’art. 74 della Legge Comunale e Provinciale del 20 marzo 1865 n. 2248. Veduto il resultato dell’Assemblea Elettorale tenuta il 28 luglio 1878

PUBBLICA I nomi degli individui che rimasero eletti a Consiglieri Comunali e sono: Sez. Principale 2°sez Totale

Schmid cav. Giovan Batta 39 72 111 Pacini Arnolfo 39 70 109 Ballerini Giovanni 37 71 108 Meini maggiore Oreste 37 70 107 Bargagli Piero 34 72 106 Masson Luigi 48 56 104 Buccianti Giovacchino 33 71 104 Poggetti ing. Michele 33 71 104 Masoni Baldassarre 29 67 96 Salvetti Lodovico 29 62 91 Livini Narciso 24 39 63 Dalla residenza Comunale 28 luglio 1878 Il Sindaco Gli Assessori Il Segretario O. Vezzi Ceramelli Giovan D. Buccianti Lepri ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1- G- 53 Affari Trattati anno 1878. Fascicoli dal n. 141 al n. 300. Fascicolo 243 Elezioni Amministrative. Biblioteca Comunale “Marcello Bracagni” dal settimanale Elsa 14 aprile 1878

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Non eletti nella votazione del 28 luglio: Buccianti Antonio 60 Bimbi Pietro 39 Dini Marziale 26 Sestini Gelasio 25 Giacchi Giuseppe 23 Susini Leandro 23 Maccantelli Alessandro 20 Muzzi Giovanni 17 Appolloni Giuseppe 12 Cibecchini Giuseppe 12 Corti Armando 11 Gargalini Enrico 11 Ponsaro Felice 11 Fantini Marziale 10 Bonini Romolo 8 Melani Giuseppe 8 Marchetti Telesforo 6 Dini Giuseppe 5 Livi Livo 5 Bimbi Ottavio 4 Bottai Filippo 4 Bonini Fortunato 3 Lenzi Giuseppe 3 Pacini Carlo 3 Scandellari Filippo 3 Vezzi Oreste 3 Elettori 9 con voti 2 Elettori 26 con voti 1 Nella Sez: Principale voti nulli 40 Nella Sez. Colle Bassa “ “ 20

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ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1- G- 57 Affari Trattati anno 1879. Cartella dal n. 201 alla fine. Cartella n. 227.

Le Elezione Amministrative da farsi nel corrente anno sono fissate per il giorno

20 LUGLIO I consiglieri da eleggere sono sei in rimpiazzo dei seguenti per anzianità e per spontanea rinunzia… e sono rieleggibili; cioè Meoni Gregorio, Capresi Ettore, Salvetti Lodovico, Livini Narciso, per anzianità Masson Luigi e Bargagli Piero per rinunzia. I Consiglieri che rimangono in ufficio sono: Meoni Francesco, Poggetti Michele, Masson Baldassarre, Dini cav. avv. Leonardo, Appolloni Giuseppe, Bottai dott. Olinto, Buccianti Giovacchino, Ceramelli cav. avv. Carlo, Vezzi cav. avv. Oreste,Lepri Giuseppe, Schmid Giovan Batta, Pacini Arnolfo, Ballerino Giovanni e Meini maggiore Oreste. Li 5 luglio 1879. Il Sindaco Gli Assessori Il Segretario C. Ceramelli G. Lepri Giovan D. Buccianti O. Vezzi A. Pacini

COMUNE DI COLLE DI VAL D’ELSA

AVVISO La Giunta Municipale uniformandosi al disposto dell’art. 74 della Legge del 20 marzo 1865 allegato A. pubblica i nomi di coloro che nell’Assemblea Elettorale del decorso giorno rimasero eletti all’ufficio di Consiglieri Comunali. Meoni Gregorio 85 Capresi Ettore 80 Livini Narciso 77 Fantini Marziale 76 Bimbi Pietro 66 Apolloni Torello 57 Dal Municipio di Colle Val d’Elsa 21 luglio 1879. La Giunta C. Ceramelli G. Lepri A. Pacini

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16 MAGGIO 1880 XIV LEGISLATURA

( Collegio di Colle)

Il Collegio di Colle è composto dai Comuni: Casole d’Elsa, Castellina in Chianti, Chiusdino, Colle Val d’Elsa, Monticiano, Poggibonsi, Radda in Chianti, Radicondoli e San Gimignano. Iscritti 909 Votanti 603 66,34 % Voti validi 592 99,18 % Schede bianche e nulle 11 1,82 % Eletto: Barazzuoli avv. Augusto 375 63,34 % Non eletto: Burresi prof. Pietro 217 36,66 %

16 MAGGIO 1880 XIV LEGISLATURA

( Colle)

Elettori 196 Votanti 141 71,94 % Voti valid i 140 99,29 % Schede bianche e nulle 1 0,71 % Barazzuoli avv. Augusto 125 89,29 % Burresi prof. Pietro 15 10,71 % Archivio Comunale. Cartella 1-G-61 Affari Trattati anno 1880 fascicoli dal 120 al 279. Fascicolo 173 elezioni politiche. Dal verbale risulta per il collegio n° 903 elettori mentre sommandoli risultano 909. In questo fascicolo si trovano anche tutti i dati del Collegio degli anni 1867, 1870, 1876.

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16 MAGGIO 1880 XIV LEGISLATURA

(Comuni del Collegio) Casole d’Elsa Elettori 46 Votanti 30 65,22 % Voti validi 29 96,67 % Schede bianche e nulle 1 3,33 % Barazzuoli avv. Augusto 28 96,55 % Burresi prof. Pietro 1 3,45 % Catellina in Chianti Elettori 87 Votanti 53 60,92 % Voti Validi 53 100,00 % Barazzuoli avv. Augusto 53 100,00 % Chiusdino Elettori 67 Votanti 54 62,07 % Voti validi 54 100,00 % Barazzuoli avv. Augusto 54 100,00 % Monticiano Elettori 47 Votanti 38 80,85 % Voti validi 38 100,00 % Barazzuoli avv. Augusto 38 100,00 % Poggibonsi Elettori 200 Votanti 160 80,00 % Voti Validi 158 98,75 % Schede bianche e nulle 2 1,25 % Barazzuoli avv. Augusto 24 15,19 % Burresi prof. Pietro 134 84,81 %

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Radda in Chianti Elettori 111 Votanti 30 27,03 % Voti validi 28 93,33 % Schede bianche e nulle 2 6,67 % Barazzuoli avv. Augusto 15 53,57 % Burresi prof. Pietro 13 46,43 % Radicondoli Elettori 35 Votanti 18 51,43 % Voti validi 17 94,44 % Schede bianche e nulle 1 5,56 % Barazzuoli avv. Augusto 6 35,29 % Burresi prof. Pietro 11 64,71 % San Gimignano Elettori 120 Votanti 79 65,83 % Voti validi 75 94,94 % Schede bianche e nulle 4 5,06 % Barazzuoli avv. Augusto 32 42,67 % Burresi prof. Pietro 43 57,33 %

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XIV LEGISLATURA 16 – 23 MAGGIO 1880

REGNO D’ITALIA Elettori 621.896 Votanti (elezioni definitive) 386,593 62,16 % Eletti: 1° scrutinio 358 2° scrutinio 150 Voti di Destra 88.823 22,97 % Voti di Sinistra: Ministeriali 113.501 29,00 % Dissidenti 58.846 15,22 % Eletti di Destra 171 Eletti di Sinistra: Ministeriali 218 Dissidenti 119 Nel corso della XIII legislatura, i Ministeri della Sinistra rimasero più volte in minoranza in seguito alle intese raggiunte fra alcuni gruppi dissenzienti e l’opposizione e anche per l’esasperarsi per le tendenze regionalistiche. Il 29 aprile 1880, poi durante una discussione su l’esercizio provvisorio del bilancio, la Camera respinse un ordine del giorno di fiducia al Governo con 177 voti contrari, 154 favorevoli e 4 astensioni. La votazione ebbe l’effetto di sgretolare la maggioranza governativa, pur senza una vera e propria discussione programmatica, e provocò le dimissioni del ministero. Il Re le respinse e firmò il decreto che scioglieva la Camera e indiceva nuove elezioni generali per il 16 maggio 1880. In queste elezioni, le ultime a suffragio ristretto, svoltesi <<in un clima di maggiore libertà e onestà che non quelle precedenti dell’ottobre 1876, caratterizzate da grave pressioni esercitate dai prefetti in favore dei candidati governativi, specie nel mezzogiorno>>. La lotta fra la Sinistra Ministeriale, la Sinistra Dissidente e la destra fu ancora più vivace che nelle precedenti elezioni. In più di due quinti dei Collegi –219 – , gli eletti non ottennero oltre il 60 per cento dei voti. I ballottaggi furono 150. I risultati furono assai deludenti rispetto alle attese del governo. I candidati Ministeriali ottennero soltanto 218 seggi – quasi la metà dei collegi conquistati nelle elezioni precedenti -: 93 nell’Italia Settentrionale, 50 nell’Italia Centrale, 57 nell’Italia Meridionale, 18 nell’Insulare. Centoventi circa furono i dissidenti di Sinistra; conquistarono la metà dei seggi nell’Italia Meridionale. Una ventina furono poi gli eletti radicali di Estrema Sinistra raggruppati intorno a Felice Cavallotti. Sui risultati elettorali influirono anche i dissidi verif icatisi in seno alla maggioranza e il fatto che le varie correnti della Sinistra non erano <<più tenute insieme dal timore di una riscossa della destra.

Dal libro di Pier Luigi Ballini pag. 84/85.

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Le Elezioni Amministrative da farsi per il corrente anno sono fissate per il giorno

20 LUGLIO 1880 I Consiglieri da eleggere sono 5 in rimpiazzo dei seguenti cessanti d’ufficio per anzianità e dimissioni e sono: Meoni Francesco, Masoni not. Baldassarre, Apolloni Torello, Poggetti ing. Michele e Buccianti Giovacchino. I Consiglieri che rimangono in ufficio sono: Dini cav. avv. Leonardo, Apolloni Giuseppe, Bottai dott. Olinto, Ceramelli cav. avv. Carlo, Vezzi cav. avv. Oreste, Lepri cav. Giuseppe, Schmid Giovan Batta, Pacini Arnolfo, Ballerino Giovanni, Meini maggiore Oreste, Bimbi Pietro, Capresi Ettore, Meoni Gregorio, Livini Narciso e Fantini Marziale. Nella stessa adunanza dovrà procedersi alla nomina di un Consigliere Provinciale in rimpiazzo del Sig. cav. Giuseppe Lepri che è rieleggibile. Li 9 luglio 1880 Il Sindaco Gli assessori Il Segretario C. Ceramelli G. Apolloni Giovan. D. Buccianti G. Lepri A. Pacini

LA GIUNTA MUNICIPALE Veduto l’art. 74 della legge Comunale e Provinciale del 20 marzo 1865 n. 2248.

PUBBLICA I nomi degli individui che rimassero eletti a Consiglieri Comunali e sono: 1. Bilenchi Raffaello di Domenico 135 2. Meoni Francesco di Crespino 131 3. Masoni not. Baldassarre di Giovanni 121 4. Sestini Gelasio di Pietro 81 5. Betti Ferdinando di Giuseppe 80 Dalla residenza Comunale 26 luglio 1880. Il Sindaco Gli Assessori Il Segretario C. Ceramelli G. Apolloni Giovan D. Buccianti G. Lepri A. Pacini Per la nomina del Consigliere Provinciale non esiste nessun documento. Le schede per il Consiglio Comunale sono colore bianco, quelle Provinciali colore blu. ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-61 Affari Trattati anno 1880. Dal n. 120 al n. 279. Affare n. 169.

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Le Elezioni Amministrative da farsi per il corrente anno sono fissate per il giorno

24 LUGLIO 1881

I Consiglieri da eleggere sono quattro in rimpiazzo dei seguenti cessanti d’ufficio e per anzianità e sono rieleggibili cioè: Dini cav. avv. Leonardo, Apolloni Giuseppe, Bottai dott. ing. Olinto e Betti Ferdinando. I Consiglieri che rimangono in ufficio sono: Ceramelli cav. avv. Carlo, Vezzi cav. avv. Oreste, Lepri cav. Giuseppe, Bimbi Pietro, Schmid Giovan Batta, Pacini Arnolfo, Ballerino Giovanni, Meini maggiore Oreste, Meoni Gregorio, Capresi Ettore, Livini Narciso, Fantini ing. Marziale, Bilenchi Raffaello, Meoni Francesco, Masoni Baldassarre e Sestini Gelasio. Nella stessa adunanza elettorale dovrà procedersi alla nomina di un Consigliere Provinciale in surruga del cav. Enrico Ceramelli. Gli elettori amministrativi sono per l’anno 1881 n. 444. Nella cartella ed in tutte quelle che riguardano l’anno 1881 non risultano dati elettorali. ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1- G- 65 Affari Trattati anno 1881 dal n. 134 al n. 300. Fascicolo 188.

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Una lettera spedita il 2 agosto 1882 dalla Prefettura di Siena Divisione 2 n° 632 oggetto: Elezioni amministrative 1882 a firma il Prefetto in cui si sollecita la rimessa dei dati elettorali amministrativi avvenuti il 30 luglio. Dai documenti che si trovano nella cartella possiamo così riportare i seguenti dati presi dalle note dello spoglio dello squittinio (scrutinio). Questi dati del documento probabilmente sono di un seggio solo, vedendo i risultati pubblicati dal manifesto. Ceramelli cav. avv. Carlo 84 Vezzi avv. Oreste 84 Lepri cav. Giuseppe 76 Bimbi Pietro 49 Ceramelli Enrico 10 Dini Marziale 10 Ceramelli Francesco 7 Buccianti Antonio 6 Ponticelli Riccardo 5 Bertini 3 Palazzuoli Agostino 2 Muzzi Giovanni 2 Dini Luigi 2 Botti Stefano 1 Ceramelli Antonio 1 Buccianti Giuseppe 1 Bertini Enrico 1 Maccantelli Alessandro 1 Bonini Numa 1 Giacchi Giuseppe 1 Un manifesto in data del 31 luglio 1882 con firma autografa del Sindaco Ceramelli Carlo e gli Assessori Vezzi Oreste, Lepri Giuseppe, Appolloni Giuseppe in cui certificano, che è avvenuta l’affissione del manifesto che pubblica i nomi degli individui che veduto il risultato dell’assemblea elettorale tenuta il 30 luglio 1882. Rimasero eletti a Consiglieri comunali: Ceramelli cav. avv. Carlo 153 Vezzi cav. Oreste 145 Lepri cav. Giuseppe 142 Bimbi Pietro 95 ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-70 Affari Trattati anno 1882 fascicolo 164.

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29 OTTOBRE 1882 XV LEGISLATURA

( Il Collegio di Colle vota assieme a quello di Siena per tre legislature XV = XVI = XVII )

Scrutinio di lista

Iscritti 14.010 Votanti 8.791 62,75 % Eletti: Chigi Zondadari march. Bonaventura 6.446 73,33 % Mocenni generale Stanislao 6.107 69,47 % Luchini prof. Odoardo 5.161 58,71 % Barazzuoli avv. Augusto 5.144 58,52 % Non eletti: Bandi avv. Giuseppe 2.839 32,30 % Ceramelli ing.Enrico 1.395 15,87 % Battaglia avv. Salvatore 1.124 12,79 % Petroni avv. Giuseppe 1.077 12,26 % Bartalozzi Girolamo 987 11,23 % Barni dott. Ruggero 507 5.77 %

29 OTTOBRE 1882 XV LEGISLATURA

( Collegio di Siena Comune di Colle)

Elettori 753 Votanti 511 67,86 % Voti validi 419 82,00 % Schede bianche e nulle 92 18,00 % Mocenni generale Stanislao 259 61,81 % Chigi Zondadari marchese Bonaventura 253 60,30 % Barazzuoli avv. Augusto 211 50,36 % Bartalozzi Girolamo 204 48,69 % Petroni Giuseppe 197 47,02 % Luchini avv. Odoardo 192 45,82 % Battaglia avv. Salvatore 182 43,44 % Barni dott. Ruggero 168 40,10 % Ceramelli avv. Enrico 112 26,73 % Bandi Avv. Giuseppe 68 16,23 % Bettini Iacopo 2 0,48 % Ceramelli Carlo 2 0,48 % Caioli Biagio 1 0,24 % Caponi Giovan Batta 1 0,24 % Grandi Temistocle 1 0,24 % Gatti Carlo 1 0,24 % Meini Oreste 1 0,24 % Dini Bertino 1 0,24 %

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29 OTTOBRE 1882 XV LEGISLATURA

( Sezioni elettorali di Colle

Sezione Elettorale Colle Alta Via F. Campana 12 Elettori 384 Votanti 254 66,15 % Voti validi 162 63,78 % Schede bianche e nulle 92 36,22 % Chigi Zondadari marchese Bonaventura 164 Mocenni generale Stanislao 159 98,14 % Barazzuoli avv. Augusto 139 85,80 % Luchini avv. Odoardo 128 79,01 % Ceramelli avv. Enrico 55 33,95 % Bartalozzi Girolamo 49 30,25 % Petroni Giuseppe 47 29,01 % Battaglia avv. Salvatore 35 21,60 % Barni dott. Ruggero 33 20,37 % Bandi avv. Giuseppe 30 18,52 % Caioli Biagio 1 0,61 % Caponi Giovan Batta 1 0,61 % Grandi Temistocle 1 0,61 % Gatti Carlo 1 0,61 % Ceramelli Carlo 1 0,61 % Meini Oreste 1 0,61 % Dini Bertino 1 0,61 % Sezione elettorale Colle Bassa via Garibaldi 10 Elettori 369 Votanti 257 69,65 % Voti validi 257 100,00 % Bartalozzi Girolamo 155 60,31 % Petroni Giuseppe 150 58,37 % Battaglia avv. Salvatore 147 57,20 % Barni dott. Ruggero 135 52,53 % Mocenni generale Stanislao 100 38,91 % Chigi Zondadari marchese Bonaventura 89 34,63 % Luchini avv. Odoardo 64 24,90 % Ceramelli avv. Enrico 57 22,18 % Bandi avv. Giuseppe 38 14,79 % Bettini Iacopo 2 0,78 % Ceramelli Carlo 1 0,39 ) N.B. Dal verbale risulta che Zondadari, ha ottenuto alla 1° Sezione 2 voti in più del numero dei voti validi. Il Collegio risulta composto da: Gargalini Enrico Presidente, Bastianoni Gregorio, Pacini Alcibiade, Bilenchi Alessandro e Dini Alberto. Archivio Comunale. Cartella 1-G-70 Affari Trattati anno 1882. Fascicoli dal 146 al 218. Questo materiale si trova nel fascicolo 203.

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29 OTTOBRE 5 NOVEMBRE 1882 XV LEGISLATURA REGNO D’ITALIA

Elettori 2.049.461 Eletti: Ministeriali (Sinistra) 289 Sinistra Dissidente 19 Opposizione Costituzionale 144 Radicali 42 Indipendenti 6 La vecchia legge del 1860 appariva ormai, per molti aspetti inadeguata. La Camera passò alla discussione degli articoli del progetto di riforma l’8 giugno 1881, alcuni giorni dopo la presentazione, da parte di Depretis, del suo quarto ministero. Il 29 giugno la Camera votò poi, a scrutinio segreto – con 202 favorevoli e 116 contrari -, il complesso della nuova legge elettorale politica: ciò avvenne dopo un lungo dibattito, fra emendamenti e <<sospensive>>nel quale la Destra sostenne – pur fra ostilità di principio e riserve mantenute da alcuni suoi esponenti – un allargamento del suffragio più ampio di quello contemplato nel disegno di legge per aumentare il numero degli elettori rurali da contrapporre a quelli urbani, in funzione stabilizzatrice. Con la nuova legge il limite di età per l’elettorato attivo venne portato da 25 a 21 anni; fu invece mantenuto il requisito dell’alfabetismo. Il criterio del censo non costituì più il titolo principale per l’ammissione del cittadino all’esercizio del suffragio. La nuova legge ammetteva all’elettorato attivo gli alfabeti che, indipendentemente dalla loro condizione economica, avessero superato con buon esito le prove del corso elementare obbligatorio fossero in possesso di un titolo di studio superiore, gli impiegati pubblici (ad eccezione degli uscieri e di coloro che prestavano opera manuale), coloro che avessero tenuto – per un anno- l’ufficio di consigliere comunale o provinciale, di giudice conciliatore o di vice-conciliatore, o di presidente o di direttore di società commerciali; i decorati di medaglia d’oro o d’argento. Erano ammessi, inoltre, all’elettorato politico coloro che possedessero determinati titoli di censo – un requisito ormai sussidiario e residuale-; contribuenti per un’imposta annua diretta di almeno £. 19,80 (<<una cifra appositamente calcolata per includere tutti i contribuenti della ricchezza mobile iscritti nei ruoli per reddito di lavoro dipendente>>) ; affittuari imprenditori di fondi rustici per un fitto annuo per almeno di £. 500, conduttori di fondi a colonia fondiaria gravati di un’imposta diretta di almeno £. 80 annue, conduttori di case, opifici o botteghe per un fitto annuo di almeno £. 150, ecc:

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In base a questa riforma gli elettori passarono da 621.896 a 2.049.461, pari al 6,9 % della popolazione. L’elettorato politico superava ormai quello amministrativo che, invece, sino ad un decennio prima era stato più che doppio (nel 1870 gli elettori amministrativi erano 1.267.349, gli elettori politici 530.018). Nelle prime elezioni a suffragio allargato - << la massima concessione che alla Democrazia la Monarchia potesse fare>>, scrisse un quotidiano del tempo, la percentuale dei votanti fu, al primo scrutinio, del 60,7 %. Nelle diverse provincie la partecipazione al voto ebbe, tuttavia notevoli oscillazioni. I risultati rafforzarono lo schieramento di maggioranza che faceva capo a Depretis. Persero seggi i gruppi della Sinistra antiministeriale e, in misura più consistente, la Destra non aderente al trasformismo. La situazione si presentava, comunque, complessa perché i raggruppamenti non erano affatto omogenei e, inoltre, completamente diversa nel Settentrione e nel Mezzogiorno, comprese le Isole. L’estrema Sinistra composta dai Radicali ma appoggiata dai repubblicani non astensionisti e dai socialisti, ebbe un notevole successo specialmente in Lombardia, in Emilia e, in parte, in Toscana: i deputati passarono da una ventina ad una quarantina. Per la prima volta entrò alla Camera un deputato socialista, Andrea Costa, eletto in ballottaggio nel Collegio di Ravenna. La riforma elettorale dell’82 segnava così <<l’ingresso di nuove forze della vita politica e quindi un modesto ma effettivo progresso in senso democratico>>. Circa sei mesi dopo le elezioni, la situazione parlamentare risultò però notevolmente cambiata. Il dibattito sulla fiducia del maggio 1883 ratificò la fusione fra una parte della Destra e la Sinistra. Alla nuova maggioranza corrispose un nuovo gruppo di opposizione: gli onorevoli Baccarini e Zanardelli uscirono dal ministero Depretis e con gli onorevoli Crispi, Nicotera e Cairoli formarono la cosiddetta <<Pentarchia>>. La <<trasformazione>> dei vecchi schieramenti risorgimentali si evolse tuttavia in <<trasformismo>> che caratterizzo un lungo periodo della vita politica italiana: Dal libro di Pier Luigi Ballini pag. 93/105

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ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-73 Affari Trattati anno 1883 fascicolo 115, si trova un manifesto con data 2 giugno 1883.

8 LUGLIO 1883 La Giunta notifica che le Elezioni Amministrative da farsi nel corrente anno sono fissate per il giorno 8 luglio 1883 alle ore 9,00 antimeridiane, nei locali ufficio comunale per la sezione di Colle Alta e in via Garibaldi per quella di Colle Bassa. I consiglieri da eleggere sono 5 in rimpiazzo dei seguenti cessanti d’ufficio per anzianità: Schmid cav. Giovanni Batta, Meini maggiore Oreste, Ballerino Giovanni, Pacini Arnolfo, e per morte il Sig. Ceramelli cav. avv. Carlo. E sono rieleggibili, (meno quello per morte). I consiglieri i quali rimangono in ufficio sono: Meoni Gregorio, Capresi Ettore, Livini Narciso, Fantini ing. Marziale, Bilenchi Raffaello, Meoni Francesco, Masoni Baldassarre, Sestini cav. Gelasio, Dini cav. Leonardo, Appolloni Giuseppe, Masson cav. Luigi, Bottai dott. Ing. Olinto, Vezzi cav. avv. Oreste, Lepri cav. Giuseppe, Bimbi Pietro. Gli Assessori Il Sindaco Appolloni Lepri Sestini Vezzi Nel fascicolo non esistono documenti in cui vengono riportati i risultati, esistono solamente due lettere della Prefettura, di cui una datata 18 agosto 1883 Divisione 2 n° 579 comunicano i nuovi eletti: Ponticelli dott. Riccardo, Meini maggiore Oreste, Schimid cav. Giovanni. Biblioteca Comunale “Marcello Braccagni” nella Nuova Elsa del 15/07/1883 troviamo i risultati elettorali del giorno 8 luglio 1883, con il seguente commento:

Il numero degli accorsi alle urne amministrative la scorsa domenica fu scarsissimo. Sopra a 450 elettori circa, ne concorsero soli 148. Noi dichiarammo la nostra astensione, e questa è logica fino a quando la legge cesserà di accordare il voto al due per cento dei cittadini voti avuti eletti. Oltre la scarsità del numero vi fu, come vedesi una discreta dispersione di voti. Quanto agli eletti sono quasi tutti giovani, e non sembra verosimile che vogliono gettarsi in imprese clericali. Elettori 450 Votanti 148 Ponticelli Riccardo 90 Schimid Gion. Batta 89 Bertini Ettore 80 Giacchi Giuseppe 80 Meini Oreste 70

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15 LUGLIO 1883 XV LEGISLATURA

(Collegio di Siena)

Iscritti 13.839 Votanti 5.536 40,01 % Eletto: Mocenni generale Stanislao 3.817 68,95 % Non eletto: Bandi avv. Giuseppe 1.500 27,10 %

15 LUGLIO 1883 XV LEGISLATURA

(Collegio di Siena) ( Dati di Colle)

Elettori 751 Votanti 229 30,49 % Voti validi 186 81,22 % Schede bianche e nulle 43 18,78 % Mocenni generale Stanislao 152 81,71 % Bandi avv. Giuseppe 25 13,44 % Ceramelli Enrico 5 2,69 % Mazzanti Marcello 2 1,08 % Bandini Giuseppe 1 0,54 % Mocenni Ottavio 1 0,54 % ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-73 Affari Trattati anno 1883 dai fascicoli 71 al 140. Questi dati si trovano nel fascicolo 115. I dati del Collegio di Siena sono stati forniti da l’ASMOS. (Archivio Storico Movimento Operaio Senese)

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15 LUGLIO 1883 XV LEGISLATURA

(Collegio di Siena) (Comune di Colle)

Sezione n.° 1 Palazzo Comunale, Via F. Campana n° 12 Elettori 382 Votanti 127 33,25 % Voti Validi 117 92,13 % Schede bianche e nulle 10 7,87 % Mocenni generale Stanislao 100 85,47 % Bandi avv. Giuseppe 14 11,97 % Ceramelli Enrico 3 2,56 % Sezione n.° 2 Fabbricato del Comune in Via Garibaldi n.° 10

Elettori 369 Votanti 102 27,64 % Voti validi 69 67,65 % Schede nulle e bianche 33 32,35 % Mocenni generale Stanislao 52 75,36 % Bandi avv. Giuseppe 11 15,94 % Mazzanti Marcello 2 2,90 % Ceramelli Enrico 2 2,90 % Bandini Giuseppe 1 1,45 % Mocenni Ottavio 1 1,45 %

ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-73 Affari Trattati 1883 dal fascicolo 71 al 140. Fascicolo 115.

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Si trova lettera della Prefettura di Siena n° 18 oggetto: nomina del Sindaco. Timbro del protocollo del Comune di Colle di Val d’Elsa 17 dicembre 83 res.1 fa. 37 cas. 639 in cui viene scritto quanto segue: Pregiomi partecipare alla Giunta Municipale di Colle di Val d’Elsa che con Regio Decreto del 19 ottobre ultimo il Sig. Giuseppe cav. Lepri è stato nominato Sindaco del Comune stesso pel triennio 1883/85 e che avendo egli prestato oggi prescritto giuramento viene immesso nell’esercizio delle sue funzioni. Il Prefetto Giusti La lettera è stata inviata all’onorevole Giunta Municipale di Colle di Val d’Elsa. E in data 23/12/1883 la Giunta ne ha notificata.

DELIBERA DELLA GIUNTA

La Giunta Comunale riunitasi il 12 dicembre 1883 n.° 83 con oggetto: Costituzione nuove sezioni elettorali

Alla presenza del Sindaco Lepri Giuseppe, Assessori Sestini Gelasio e Vezzi Oreste. Sentita la officiale della Regia Prefettura di Siena in data 10 del mese stante n.° 44 –7089-div. 2 con cui si invita questa Giunta Municipale a voler dividere in tre Sezioni la lista elettorale politica per trovarsi al presente di 888 elettori in ordine all’articolo 47 della legge 24 settembre 1882 n.° 999- p 3°. Veduta la lista politica suddetta per l’anno 1883 contenente 888 elettori. La Giunta valendosi della facoltà che le viene accordate all’articolo 48 della precitata legge delibera di ripartire in tre sezioni elettorali gli elettori politici del Comune di Colle di Val d’Elsa ai quali assegna per la prima residenza municipale in via del Campana 12, la seconda nel salone comunale in via del Castello 19 per la parte alta, la terza nel fabbricato del Comune in via Garibaldi già Dell’Arringo 10 per la parte bassa della città. A pieni voti Assessore anziano Il Presidente Sestini Gelasio Lepri Giuseppe Il Segretario firma illegibile ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-72 Affari Trattati anno 1883 dal n° 19 al 60. Fascicolo n° 37.

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2 MARZO 1884 XV LEGISLATURA

(Collegio di Siena) Nel fascicolo 57 si trova copia del periodico politico amministrativo, organo della Camera di Commercio delle Provincie di Siena e Grosseto “ IL LIBERO CITTADINO” Siena 6 marzo 1884. Nella terza pagina in basso a destra si trova la tabella dei risultati dei 37 Comuni della Provincia di Siena, (al n.° 14 troviamo il Comune Masse di Siena). Popolazione 207.013 Iscritti 15.100 7,29 % Votanti 7.924 52,48 % Voti validi 7.690 97,05 % Schede bianche e nulle 234 2,95 % Eletto: Serafini gen. Bernardino 3.828 49,78 % Non eletti: Bandi avv. Giuseppe 2.893 37,62 % Falleroni dott. Giovanni 538 7,00 % Mecacci avv. Ferdinando 431 5,60 %

ARCHIVIO COMUNALE. Cartella n.° 1 -G-74 Affari trattati anno 1884 fascicoli dal n.° 18 al n° 80.

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2 MARZO 1884 XV LEGISLATURA

(Collegio di Siena n.°114) (Comune di Colle Val d’Elsa)

Elettori 887 Votanti 448 50,51 % Voti Validi 437 97,54 % Schede bianche e nulle 11 2,46 % Serafini generale Bernardino 192 43,94 % Falleroni dott. Giovanni 160 36 60 % Bandi avv. Giuseppe 65 14,87 % Mecacci avv. Ferdinando 10 2,29 % Serafini Giovanni 2 0,46 % Ceramelli Enrico 2 0,46 % Bandini Serafino 1 0,23 % Bandini Giuseppe 1 0,23 % Serafini Serafino 1 0,23 % Falleroni Luigi 1 0,23 % Falleroni Pietro 1 0,23 % Lepri cav. Giuseppe 1 0,23 %

Sezione Elettorale n.°1 Palazzo Comunale via del Campana 12. Elettori 246 Votanti 129 52,44 % Voti validi 127 98,45 % Schede bianche e nulle 2 1,55 % Serafini generale Bernardino 87 68,50 % Falleroni dott. Giovanni 20 15 74 % Bandi cav. dott. Giuseppe 13 10,24 % Mecacci avv. Ferdinando 4 3,15 % Lepri cav. Giuseppe 1 0,79 % Ceramelli cav. Enrico 1 0,79 % Serafini Giovanni 1 0,79 %

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Sezione n.°2 Via del Castello 27 Elettori 269 Votanti 128 47,58 % Voti Validi 124 96,87 % Schede bianche e nulle 4 3,13 % Serafini generale Bernardino 56 45,15 % Falleroni dott. Giovanni 34 27,42 % Bandi cav. dott. Giuseppe 25 20,15 % Mecacci avv. Ferdinando 4 3,23 % Bandini Serafino 1 0,81 % Serafini Serafino 1 0,81 % Falleroni Luigi 1 0,81 % Falleroni Pietro 1 0,81 % Ceramelli cav. Enrico 1 0,81 % Sezione n.° 3 Via Garibaldi già dell’Arringo 10 Elettori 372 Votanti 191 51,34 % Voti validi 186 97,38 % Schede bianche e nulle 5 2,62 % Falleroni dott. Giovanni 106 56,99 % Serafini generale Bernardino 49 26,34 % Bandi avv. Giuseppe 27 14,51 % Mecacci avv. Ferdinando 2 1,08 % Bandini Giuseppe 1 0,54 % Serafini Giovanni 1 0,54 %

ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-74 Affari Trattati 1884. Fascicoli dal n.° 18 al n.° 80. Questo materiale si trova nel fascicolo 57.

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La Giunta Comunale con deliberazione del 20 aprile 1884 notifica che le Elezioni Amministrative da farsi nel corrente anno sono fissate pel il giorno 13 luglio 1884 alle ore 9,00 antimeridiane nei locali di via F. Campana 12 e in via Garibaldi 10. Che i Consiglieri da eleggere sono quattro in rimpiazzo dei seguenti cessanti per ufficio e sono rieleggibili; cioè Meoni Gregorio, Capresi Ettore, Fantini ing. Marziale e Livini Narciso. Che i Consiglieri che rimangono in ufficio sono: Lepri cav. Giuseppe, Bilenchi Raffaello, Masoni Not. Baldassarre, Meoni Francesco, Sestini cav. Gelasio, Dini cav. avv. Leonardo, Appolloni Giuseppe, Masson cav. Luigi, Bottai dott. ing. Olinto, Vezzi cav. uff. avv. Oreste, Bimbi Pietro, Meini maggiore Oreste, Ponticelli avv. Riccardo, Schmid Giovan Batta, Giacchi Giuseppe Bertini Ettore. Li 27 giugno 1884 Il Sindaco Assessori Il Segretario G. Lepri Vezzi, Appolloni, Sestini Giovan D. Buccianti Fantini Marziale 108 Dini Marziale 88 Ceramelli Francesco 82 Meoni Francesco 79 Capresi Ettore 76 Bertini Romano 42 Buccianti Antonio 39 Checcucci Giuseppe 33 Bonini Romolo 23 Palazzuoli Agostino 19 Livini Narciso 15 Muzzi Giovanni 5 Betti Ferdinando 4 Dini Renieri 4 Bertini Bertino 4 Bonini Fortunato 3 Ceramelli Enrico 3 Livi Livo 2 Betti Stefano 2 L. Betti, R. Salvetti, C. Capresi, A. Ceramelli, F. Poggetti, M. Bilenchi, G. Minozzi, N. Meoni, P. Pacini, A. Pacini, G. Dini, voti 1 ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-77 Affari Trattati anno 1884 dal n. 81 al n. 143. Fascicolo 111 Affare 249 Elezioni Amministrative.

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5 LUGLIO 1885

La Giunta notifica che le Elezioni Amministrative da farsi nel corrente anno sono fissate per il giorno 5 luglio 1885 alle ore 9,00 antimeridiane nei locali, ufficio comunale per la Sezione di Colle Alta e in via Garibaldi per quella di Colle Bassa. I Consiglieri da eleggere sono 5 in rimpiazzo dei seguenti: Bilenchi Raffaello, Meoni Francesco, Sestini cav. Gelasio per anzianità, Masoni not. Baldassare per morte, Bimbi Pietro per incompatibilità, ed i primi tre sono rieleggibili. Restano in carica i sig. Lepri cav. Giuseppe, Dini cav. avv. Leonardo, Appolloni Giuseppe, Masson cav. Luigi, Bottai dott. ing. Olinto, Vezzi cav. uff. avv. Oreste, Meini maggiore Oreste, Ponticelli dott. Riccardo, Schmid Giovanni, Giacchi Giuseppe, Bertini Ettore, Fantini ing. Marziale, Meoni Gregorio, Ceramelli avv. Francesco e Dini cav. avv. Marziale. Nella stessa adunanza Elettorale dovrà procedersi alla nomina di un Consigliere Provinciale in rimpiazzo del sig. cav. Giuseppe Lepri che scade per anzianità. Dal Palazzo Comunale li 18 giugno 1885. Il Sindaco Il Segretario Giuseppe Lepri Giovan. D. Buccianti Veduto il resultato dell’assemblea Elettorale tenuta il 5 luglio andante

PUBBLICA

I degli individui che rimasero eletti a Consiglieri Comunali, e sono: Sestini cav. Gelasio voti 194 D’Amico ing. Alfredo 154 Palazzuoli Agostino 154 Bilenchi Raffaello 151 Bertini Romano 143 Dalla residenza Comunale 7 luglio 1885 Il Sindaco Giuseppe Lepri

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Per le Provinciali riguardando le note di spoglio dello squittinio (scrutinio) si presume che i voti siano così suddivisi in virtù che nelle due note c’è un numero che indica le schede, e sono: Lepri Giuseppe 95 Ceramelli Enrico 44 Betti Stefano 2 Ponticelli Riccardo 1 Sestini Gelasio 1 I voti riportati dai Consiglieri Comunali non Eletti sono: Capresi Ettore 93 Meoni Francesco 77 Betti Stefano 76 Salvetti Raffaello 43 Buccianti Antonio 40 Cosimini Robusto 40 Bonini Romolo 35 Muzzi Giovanni 24 Salvetti Raffaello 24 Meoni Francesco 14 Ceramelli Enrico 4 Appolloni Raffaello 2 Bonini Fortunato 3 Buccianti Alessandro 2 Buccianti Leonardo 2 Fantini Raffaello 2 Livi Livo 2 Sestini Pietro 2 Vecchioni Giuseppe 2 Bertini Enrico 1 Bertini Ulisse 1 Betti Ferdinando 1 Buccianti Giuseppe 1 Cosimini Fabio 1 De Vecchi Ezio 1 Delle Piane Enrico 1 Marchetti Telesforo 1 Meoni Carlo 1 Meoni Narciso 1 Pacini Arnolfo 1 Pampaloni Norberto 1 Poggetti Ferdinando 1 Portigiani Chiarello 1 Salvetti Lodovico 1 Sezione Colle Alta Elettori 251 Votanti 128 Sezione Colle Bassa Elettori 256 Votanti 143 ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-81. Affari trattati anno 1885. Dal n. 101 al n.200. Fascicolo 127 Affare 339.

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In una lettera del Prefetto in data 22 maggio 1886 si invita la Giunta Comunale a indire elezioni per il rinnovo del Consiglieri Provinciali. In essa si comunica quanto segue: Scadendo d’ufficio in quest’anno per anzianità di Consigliere Provinciale il Sig. Dini avv. Leonardo, prego la S.V. di provvedere affinché nella circostanza delle prossime Elezioni Amministrative di procedere alla surrogazione del medesimo, invitando la Giunta Municipale a richiamare all’uopo gli elettori, col consueto manifesto relativo alle elezioni suddette. Resto in attesa di un cenno di riscontro, che mi assicuri del ricevimento della presente. Il Prefetto Le Elezioni vengono indette per il giorno 18 luglio 1886. Il manifesto notifica che i Consiglieri Comunali da eleggere sono quattro in rimpiazzo dei seguenti scaduti d’ufficio per anzianità sono: • Dini cav. avv. Leonardo, Appolloni Giuseppe, Bottai dott. Olinto e Masson cav.

Luigi. • I Consiglieri che rimangono in ufficio sono: Lepri cav. Giuseppe, Vezzi uff. avv.

Oreste, Meini magg. Oreste, Bertini Romano, Ponticelli avv. Riccardo, Schmid Gion Batta, Giacchi Giuseppe, Bertini Ettore, Fantini ing. Marziale, Meoni Gregorio, Ceramelli avv. Francesco, Dini cav. avv. Marziale, Sestini cav. Gelasio, d’Amico ing. Alfredo, Palazzuoli Agostino, Bilenchi Raffaello.

• Nella stessa adunanza elettorale si dovrà procedere alla nomina di un Consigliere provinciale in rimpiazzo del cav. avv. Leonardo Dini.

1 luglio 1886 Il Sindaco Gli Assessori Lepri cav. Giuseppe Sestini, Vezzi, Appolloni

Viene eletto consigliere Provinciale, Dini Cav. Avv. Leonardo con voti 104. Consiglieri Comunali, Dini cav avv. Leonardo voti 193, Masson cav. Luigi voti 104, Appolloni Giuseppe voti 93, Pacini dott. Olinto voti 57, gli iscritti sono 527 i votanti 126. Sicuramente c’è un errore di stampa perché Dini ha preso 193 voti contro i 126 votanti, può darsi che i voti siano 123 e non 193. I risultati sono stati rilevati da La Martinella del 25 luglio 1886 pag. 3 colonna 3.

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Nel solito fascicolo cioè il n. 152 affare 498, si trovano quattro note per lo spoglio dello Squittinio (scrutinio) in cui vengono riportati i seguenti voti: Sezione Colle Bassa via Garibaldi 10 Elettori 252 Votanti 42 18,65 % Sezione Colle Alta Comune Via F. Campana 12 Elettori 275 Votanti 78 28,36 % Bianche e nulle 15 19,23 % Prima nota dei voti: Ceramelli Enrico 1 Masson Luigi 37 Meoni Francesco 9 Landucci Cesare 2 Livini Narciso 1 Muzzi Giovanni 3 Seconda nota dei voti (probabile Provinciali): Dini Leonardo 34 Capresi Ettore 33 Terza nota dei voti (probabile Provinciali): Dini Leonardo 41 Masson Luigi 3 Livini Roberto 1 Ceramelli Enrico 1 Ceramelli Francesco 1 Meoni Narciso 1 Sestini Pietro 1 Quarta nota dei voti: Apolloni Luigi 33 Cosimini Robusto 4 Bottai Olinto 9 Brogiotti Ulderigo 1 Buccianti Baldassarre 1 Bonini Romolo 7 Betti Stefano 2 Buccianti Antonio 7 Bonini Fortunato 1 ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-85 Affari Trattati anno 1886 dal n. 131 alla fine. Fascicolo 152 affare 498.

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23 MAGGIO 1886

XVI LEGISLATURA (Collegio di Siena)

Iscritti 15.285 Votanti 8.942 58,50 % Eletti: Chigi Zondadari march. Bonaventura 6.569 73,47 % Luchini avv. prof. Odoardo 6.146 68,74 % Mocenni nob. generale Stanislao 5.836 65,27 % Barazzuoli avv. Augusto 5.489 61,39 % Non eletti: Bandi avv. Giuseppe 3.675 41,10 % Centurini Alessandro 1.562 17,47 % Severi avv. Giovanni 810 9,06 % Mecacci avv. Ferdinando 662 7.41 % Questi dati sono stati forniti da l’Asmos. ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-85 Affari Trattati 1886 dal fascicolo n.° 131 al 245. Nel fascicolo n:°

132. Elezioni Politiche, troviamo il telegramma n.° 13 in data 24 maggio 1886 ore 9,10, inviato dalla Regia Prefettura di Siena, al Comune di Colle di Val d’Elsa, con il quale si comunicano i seguenti risultati del Collegio di Siena, di cui Colle faceva parte Chigi Zondadari mar. Bonaventura 6.558 Luchini avv. Prof. Odoardo 6.156 Mocenni nob. generale Stanislao 5.846 Barazzuoli avv. Augusto 5.485 Bandi avv. Giuseppe 3.674 Centurini Alessandro 1.386 Severi avv. Giovanni 735 Mecacci avv. Ferdinando 620 Il Prefetto Daniele

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ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-85 Affari Trattati anno 1886 dal fascicolo n.° 131 al 245. Nel fascicolo n.°132 Troviamo il periodico “ IL LIBERO CITTADINO” del 24 maggio 1886 supplemento al n.° 41 in cui riporta i dati della Provincia di Siena. Nella tabella si riporta 5.860 voti nulli e dispersi, molti di questi voti sono di candidati che hanno ottenuto pochissimi voti, quindi non si può fare il conto dei votanti, voti validi e percentuali quindi riporto integralmente quanto pubblicato. Elettori 15.285 Voti validi 9.151 Voti nulli e dispersi 5.860 Appartenenti alla lista U.L.M. Unione Liberale Monarchica Chigi Zondadari marc. Bonaventura 6.569 Luchini avv. prof. Odoardo 6.146 Mocenni nob. generale Stanislao 5.836 Barazzuoli avv. Augusto 5.489 Non appartenenti alla lista U.L.M. Bandi avv. Giuseppe 3.675 Centurini Alessandro 1.562 Severi avv. Giovanni 806 Mecacci avv Ferdinando 661

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23 MAGGIO 1886 XVI LEGISLATURA

(Collegio di Siena) (Comune di Colle di Val d’Elsa)

Popolazione 8.730 Elettori 898 10,29 % Votanti 591 65,81 % Voti validi 578 97,80 % Schede bianche e nulle 13 2,20 % Luchini avv. Prof. Odoardo 515 89,10 % Chigi Zondadari marc. Bonaventura 355 61,42 % Barazzuoli avv. Augusto 348 60,21 % Mocenni nob. generale Stanislao 325 56,23 % Bandi avv. Giuseppe 231 39,97 % Centurini Alessandro 197 34,08 % Severi avv. Giovanni 166 28,72 % Severini Giovanni 23 3,98 % Mecacci avv. Ferdinando 2 0,34 % Vezzi avv. Oreste 2 0,34 % Lepri cav. Giuseppe 2 0,34 % Mocenni Odoardo 1 0,17 % Tolosani Ferdinando 1 0,17 % Ceramelli Francesco 1 0,17 % Trecci Torello 1 0,17 % Bandini Giuseppe 1 0,17 % Senesi Renieri 1 0,17 % Luchini avv. Prof. Odoardo 1 0,17 % Mandrù Giuseppe 1 0,17 % Lenzini Odoardo 1 0,17 % Venturini Alessandro 1 0,17 % Barazea Augusto 1 0,17 % ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-85 Affari Trattati anno 1886 fascicoli dal n.° 131 al n.° 245. Fascicolo 132 Elezioni Politiche. I certificati elettorali furono stampati su carta di tre colori: Viola scuro, per il seggio elettorale n.° 1 di via del Campana 12 Celeste chiaro, per il seggio elettorale n.° 2 via del Castello 29 Bianco, per il seggio elettorale n.° 3 di Via Garibaldi già dell’Arringo 10

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23 MAGGIO 1886 XVI LEGISLATURA

(Collegio di Siena) (Comune di Colle di Val d’Elsa)

Sezione n.° 1 Palazzo comunale. Elettori 262 Votanti 173 66,03 % Voti validi 173 100,00 % Luchini avv. prof. Odoardo 147 84,97 % Barazzuoli avv. Augusto 146 84,39 % Chigi Zondadari marc. Bonaventura 143 82,66 % Mocenni nob. generale Stanislao 130 75,14 % Bandi avv. Giuseppe 26 15,03 % Severini Giovanni 18 10,40 % Centurini Alessandro 17 9,83 % Mecacci avv. Ferdinando 1 0,58 % Tolosani Ferdinando 1 0,58 % Ceramelli Francesco 1 0,58 % Trecci Torello 1 0,58 % Bandini Giuseppe 1 0,58 % Sezione n.° 2 Via del Castello. Elettori 263 Votanti 135 51,33 % Voti validi 124 91,85 % Schede bianche e nulle 11 8,15 % Luchini avv.prof Odoardo 117 94,35 % Chigi Zondadari marc. Bonaventura 95 76,61 % Barazzuoli avv. Augusto 90 72,50 % Mocenni nob. generale Stanislao 89 71,77 % Bandi avv. Giuseppe 39 31,45 % Centurini Alessandro 29 23,39 % Severi avv. Giovanni 28 22,58 % Mocenni Odoardo 1 0,81 % Severini Giovanni 1 0,81 % Venturini Alessandro 1 0,81 % Barazea Augusto 1 0,81 %

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23 MAGGIO 1886 XVI LEGISLATURA

(Collegio di Siena) (Comune di Colle di Val d’Elsa)

Sezione n.° 3 Via Garibaldi già dell’Arringo 10. Elettori 373 Votanti 283 75,87 % Voti validi 281 99,30 % Schede bianche 1 0,35 % Schede nulle 1 0,35 % Luchini avv. Prof. Odoardo 251 89,32 % Bandi avv. Giuseppe 166 59,07 % Centurini Alessandro 151 53,74 % Severi Giovanni 138 49,11 % Chigi Zondadari marc. Bonaventura 117 41,64 % Barazzuoli avv. Augusto 112 40,39 % Mocenni nob. generale Stanislao 106 37,72 % Severini Giovanni 4 1,42 % Vezzi avv. Oreste 2 0,71 % Lepri cav. Giuseppe 2 0,71 % Senesi Renieri 1 0,36 % Lenzini Odoardo 1 0,36 % Centuri Alessandro 1 0,36 % Mandrù Giuseppe 1 0,36 % Mecacci Ferdinando 1 0,36 %

ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-85 Affari Trattati anno 1886 fascicoli dal n.° 131 al 245. Fascicolo 132 Elezioni Politiche.

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23 – 30 MAGGIO 1886 XVI LEGISLATURA

REGNO D’ITALIA

Elettori 2.420.327 Votanti 1.415.801 58,2 % Deputati eletti: Ministeriali 292 Dissidenti 25 Pentarchici 145 Radicali 44 Le elezioni del 1886 si svolsero dopo il decreto di scioglimento della Camera del 27 aprile, emanato in una situazione parlamentare instabile e di difficoltà per il IV ministero Depretis. Nella votazione del marzo, su un ordine del giorno di fiducia presentato dall’on. Mordini, il ministero era prevalso con quindici voti soltanto di margine: 242 contro 227. La <<Pentarchia>> con il gruppo dei <<dissidenti>> era giunta vicino al successo. La Partecipazione a queste elezioni – svoltesi con il sistema dello scrutinio di lista, introdotto quattro anni prima – non fu alta: votarono infatti 1.415801 su 2.420.327 elettori iscritti: il 58,2% rispetto al 60,7% del 1882. Nel complesso, i <<ministeriali>> riuscirono a prevalere – in numerosi casi grazie all’azione dei prefetti - ; il governo <<resse bene all’attacco dei pentarchici, dei radicali e dei dissidenti di Destra e riuscì anche – in varie regioni del Nord e del Centro – a guadagnare terreno sugli oppositori>>. I candidati <<ministeriali>> eletti furono 284/295: circa la metà nell’Italia Settentrionale, 60/65 nell’Italia Centrale e altrettanti nella Meridionale (solo negli Abruzzi e in Basilicata, però, il ministero riuscì ad ottenere la maggioranza dei seggi) ; circa 30 nelle Isole. Gli eletti dell’opposizione furono circa 220: conquistarono tutti i seggi nella Romagna di Baccarini e di Fortis (otto oppositori su otto eletti), prevalsero in Lombardia (33 seggi rispetto ai 31 dei <<ministeriali>>), nei Collegi dell’Italia Meridionale (82 seggi contro i 62 attribuiti ai <<ministeriali>>) e nelle Isole (39 contro 20). A queste elezioni partecipò con propri candidati, in quattordici Collegi, il Partito Operaio – venne poi sciolto un mese dopo le elezioni, il 22 giugno 1886, con decreto del prefetto di Milano -. Raccolse circa 17.000 voti (di cui 5.451 a Milano e 3.359 a Cremona). I risultati, se pur notevoli, ottenuti in alcuni Collegi non consentirono però l’elezione di alcun candidato del nuovo partito. Il Partito Socialista Rivoluzionario riuscì invece a far eleggere, facendo blocco con i radicali, quattro candidati. L’esito delle elezioni fu, nel complesso, abbastanza favorevole al ministero. Il governo Depretis riuscì cioè a mantenere la maggioranza, ma non la solidità che

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aveva avuto nella precedente Legislatura, fino al manifestarsi della dissidenza di Destra. Infatti, la Camera era <<praticamente spaccata in due>>. Il blocco trasformista risultò indebolito, inoltre, dalla morte di Minghetti, avvenuta nel dicembre del 1886; ciononostante i pentarchici e i dissidenti di Destra non riuscirono a stabilire alcuna intesa su un programma comune. La misura delle forze non venne data dalla votazione per il Presidente della Camera: venne eletto Presidente l’11 giugno 1886, con 421 voti su 447 votanti (24 furono le schede bianche) l’on. Biancheri. Alla inaugurazione della seconda sessione della XVI Legislatura, circa un anno e mezzo dopo le elezioni, la situazione parlamentare e i rapporti fra i gruppi risultarono però completamente cambiati. Quando Crispi si presentò alla Camera, il 16 novembre 1887, per la prima volta come Presidente del Consiglio, <<era difficile trovarli oppositori. Alla riunione degli amici del Ministero che egli convocò tre giorni dopo nella Sala Rossa di Montecitorio, presero parte 215 deputati di tutte le tendenze, dell’antica maggioranza di Depretis, dell’antica opposizione pentarchica, dei dissidenti da Depretis dell’85 e di nuovi dissidenti dell’87, persino – ed era una novità che suscitò una enorme sensazione – dell’Estrema Sinistra, nella persona di Alessandro Fortis>>.

Dal libro di Pier Luigi Ballini pag. 105/111

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26 GIUGNO 1887 Nella cartella si trova solamente una lettera manoscritta del Sindaco Lepri che rimette al Prefetto di Siena i verbali delle Elezioni Amministrative avvenute in questo Comune il giorno 26 giugno volgente. Il Sindaco Lepri Giuseppe Questi i risultati delle quattro Sezioni Elettorali ricavati dallo spoglio delle note di squittinio (scrutinio) senza nessuna indicazione di quanti sarebbero stati eletti. Lepri Giuseppe 128 Vezzi Oreste 114 Bertini Romano 107 Bottai Olinto 81 Masson Luigi 67 Meini Oreste 66 Dini Leonardo 59 Apolloni Giuseppe 59 Bonini Romolo 53 Betti Stefano 40 Tramonti Dionisio 36 Muzzi Giovanni 28 Capresi Ettore 26 Salvetti Raffaello 21 Klein Rodolfo 20 Buccianti Antonio 19 Ceramelli Enrico 12 Meoni Francesco 11 Brogiotti Ulderigo 10 Braschi Claudio 10 Livi Livo 6 Bottai Igino 5 Capresi Fabio 3 Checcucci Giuseppe 3 Galganetti Galganetto 3 Pacini Arnolfo 3 Bassini Giuseppe 2 Bertini Bertino 2 Betti Ferdinando 2 Bonini Fortunato 2 Marchetti Telesforo 2 Palazzuoli Raffaello 2 Vecchioni Giuseppe 2 19 cittadini con voti 1 Bianche e nulle 23 ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-89 Affari Trattati anno 1887 dal n.° 126 alla fine. Fascicolo 159 Affare 396.

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Il Sindaco Lepri cav. Giuseppe in data 13 novembre 1889 pubblica con manifesto i nomi degli individui che rimasero eletti a Consiglieri Comunali il 12 novembre corrente e sono: Cognome e nome voti

Ponticelli dott. Riccardo 510 Lepri cav. Giuseppe 495 Bertini Romano 495 Vezzi cav. uff. avv. Oreste 490 Ceramelli avv. Francesco 487 Masson cav. Luigi 483 Meoni Carlo 482 Apolloni Giuseppe 471 Klein ing. Rodolfo 470 Bertini Ettore 469 Bonini Romolo 466 Betti Francesco 455 D’Amico ing. Alfredo 448 Palazzuoli avv. Raffaello 446 Bilenchi Raffaello 432 Dini cav. avv. Marziale 431 Bottai dott. Olinto 372 Buccianti Giuseppe 345 Giacchi Giuseppe 343 Ceramelli ing. Enrico 340

ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-96 Affari Trattati anno 1889.Fascicoli dal 201 alla fine. Fascicolo 201, Elezioni Generali Amministrative.

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Con deliberazione del 22 aprile 1888 le Elezioni Amministrative da farsi nel corrente anno sono fissate per il giorno:

22 LUGLIO 1888 i Consiglieri da eleggere sono cinque in rimpiazzo dei seguenti scaduti per anzianità e dimissioni e sono rieleggibili; cioè Ponticelli avv. Riccardo, Schmid Giovan Batta, Giacchi Giuseppe, Bertini Ettore e Betti avv. Alfonso. I Consiglieri che rimangono in ufficio sono: Lepri cav. Giuseppe, Fantini ing. Marziale, Meoni Gregorio, Ceramelli avv. Francesco, Dini cav. avv. Marziale, D’Amico ing. Alfredo, Palazzuoli Agostino, Bilenchi Raffaello, Masson cav. Luigi, Dini cav. avv. Leonardo, Appolloni Giuseppe, Bonini Romolo, Vezzi cav. avv. Oreste, Meini maggiore Oreste, Bertini Romano. Li 6 luglio 1888 Il Sindaco Assessori Il Segretario Lepri Giuseppe G. Appolloni Giovan. D. Buccianti O Vezzi R. Bertini La Giunta pubblica i nomi degli individui che rimasero Eletti a Consiglieri Comunali e sono: 1. Ponticelli avv. Riccardo voti 122 2. Bertini Ettore voti 108 3. Klein ing. Rodolfo voti 98 4. Capresi Ettore voti 86 5. Schmid Giovan Batta voti 77 Dalla residenza Comunale li 22 luglio 1888. Il Sindaco Assessori Il Segretario Giuseppe Lepri Oreste Vezzi Giovan. D. Buccianti Romano Bertini ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-92. Affari Trattati anno 1888. Dal n. 121 alla fine. Fascicolo 168.

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In questo fascicolo si trova la lettera di Ettore Capresi (Leader del movimento progressista Colligiano, combattente tenace contro la borghesia terriera, e le sue amministrazioni vessatorie e clientelari) al Sindaco di Colle per annunciare le sue dimissioni appena eletto a Consigliere Comunale il 22 luglio 1888. Cav. Ill.mo Sig. Sindaco Sarebbe stato per me un vero piacere il poter prestare l’opera mia in quanto posso e svolgo, a profitto della Comunale Amministrazione. Ma come ognuno ha dei criteri determinanti per il retto funzionamento delle amministrazioni pubbliche, io pure ho i miei criteri che, ha quanto ne so, vengono condivisi da una parte degli attuali elettori amministrativi ed quindi da una parte di cittadini che oggi non sono elettori ma che lo saranno fra breve a causa della nuova legge. Io non avendo raccolta nessuna espressione favorevole alla mia elezione per parte di coloro che condividono, relativamente all’amministrazione comunale, il mio modo di vedere, sarei certo accettando di non rappresentare altro che dei voti di simpatia personale e mi mancherebbe quella base che si richiede in simili casi. Quindi, mentre esterno i più vivi ringraziamenti a coloro che mi onorarono del loro voto rassegno nelle di Lei mani le dimissioni da Consigliere Municipale. Voglia credermi, Illustrissimo Sindaco devotissimo Ettore Capresi Colle, 29 luglio 1888. Esiste una seconda lettera spillata alla prima in cui dice: Ill.mo Sig. Cav. Sindaco Dall’invito pervenutomi per intervenire all’adunanza consiliare argomento che le mie dimissioni non siano state accettate, quindi le rinnovo poiché vedemmo la ragione da me accampate altra volta. Dalla Signoria Vostra Illustrissima devotissimo Ettore Capresi Colle, 19 ottobre 1888. Nella Cartella 1-G-94 Affari Trattati 1889 dal fascicolo n. 31 al n. 90. Fascicolo 62 Affare 95. C’è una lettera del 1 febbraio 1889 a nome di un Comitato firmato da Vecchioni che invita l’Amministrazione Comunale ad unirsi per onoranze funebri di Ettore Capresi per la quasi improvvisa morte che ha commosso l’intera Cittadinanza. ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-92 Affari Trattati anno 1888. Dal fascicolo n. 121 alla fine. Fascicolo 168.

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20 APRILE 1890 XVII LEGISLATURA

(Collegio di Siena)

Iscritti 16.255 Votanti 5.803 35,77 % Eletto: Mocenni generale Stanislao 4.622 79,65 % Non eletti: Costa Andrea 850 14,65 % Pilacci avv Arturo 98 1,69 %

23 NOVEMBRE 1890 XVII LEGISLATURA

(Collegio di Siena) Iscritti 16.954 Votanti 8.592 50,68 % Eletti: Luchini avv. prof. Odoardo 5.162 60,08 % Chigi Zondadari marc. Bonaventura 5.045 58,72 % Mocenni generale Stanislao 4.981 57,98 % Barazzuoli avv. Augusto 4.304 50,09 % Non eletti: Battaglia avv. Salvatore 3.260 37,95 % Pedaletti prof. Dino 2.410 20,05 %

Questi dati si trovano presso l’Archivio Storico del Movimento Operaio Senese.

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20 APRILE 1890 XVII LEGISLATURA

Collegio di Siena Comune di Colle di Val d’Elsa

Sezione di via del Castello n. 29 Elettori 263 Votanti 47 17,87 % Voti validi 43 91,49 % Schede bianche e nulle 4 8,51 % Mocenni generale Stanislao 37 86,05 % Costa Andrea 4 9,30 % Ceramelli ing. Enrico 2 4,65 % Sezione di via F. Campana 12 Elettori 352 Votanti 76 21,59 % Voti validi 73 96,05 % Schede bianche e nulle 3 3,95 % Mocenni gen. Stanislao 68 93,15 % Costa Andrea 5 6,85 % Sezione di Via Garibaldi 10 Elettori 330 Votanti 49 14,85 % Voti validi 44 89,80 % Schede bianche e nulle 5 10,20 % Mocenni gen. Stanislao 34 77,28 % Costa Andrea 9 20,45 % Bartalucci Giuseppe 1 2,27 % Comune di Colle Elettori 945 Votanti 172 18,20 % Voti Validi 160 93,02 % Schede bianche e nulle 12 6,98 % Mocenni gen. Stanislao 139 86,87 % Costa Andrea 18 11,25 % Ceramelli ing. Enrico 2 1,25 % Bartalucci Giuseppe 1 0,63 % ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-99 Affari Trattati anno 1890 dal n. 81 al 170. Fascicolo n. 128.

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23 – 30 NOVEMBRE 1890 XVII LEGISLATURA

REGNO D’ITALIA Elettori 2.752.658 Votanti 1.477.173 53,7 % Queste elezioni – le ultime fatte con lo scrutinio di lista – furono indette con un anticipo di sei mesi su una normale scadenza della legislatura. Il 53,7 % dei votanti fu la percentuale più bassa registrata nel periodo fra le elezioni del 1870 a quelle del 1924. I risultati delle elezioni furono decisamente favorevoli al Presidente del Consiglio in carica, on Crispi. I candidati ministeriali eletti furono 167 al Nord su 222 (in particolare, in Lombardia conquistarono 50 seggi su 64), 71 al Centro su 83, 115 al Sud su 144, 53 nei Collegi delle Isole su 59. << Non una sola regione [vide] la prevalenza dell’opposizione, neppure quelle ove essa aveva più operato, la moderata Lombardia, la radicale Emilia, la nicoterina Campania. L’opposizione risultò così nettamente sconfitta. Quella intransigente di Destra elesse 10 deputati (8 al Nord 2 in Sicilia); l’opposizione che faceva capo a Nicotera una ventina al Sud; l’opposizione radicale una cinquantina di seggi, nel complesso (da ripartire fra <<gruppo>> legalitario, intransigente e socialista): 30 al Nord, 9 al Centro, 9 al Sud e 3 nelle isole. Per i radicali si trattò di <<un relativo insuccesso>>. Gli eletti erano risultati più nomerosi che nelle elezioni precedenti ma <<al Nord, contro ogni speranza, le perdite erano state sensibili. (Per la prima volta, si ebbe un notevole successo radicale al Sud. Ma questi deputati, condizionati dalle tendenze ‘ministeriale’ o ‘ministeriabili’ della classe politica meridionale, e dai legami con altre correnti della Sinistra, avrebbero finito per smorzare l’impeto combattivo del radicalismo e sbiadire la sua fisionomia, favorendone l’involuzione filogovernativa). E soprattutto non si era verificato l’evento tanto atteso: un raddoppiamento della rappresentanza radicale in Parlamento, che era considerato il minimo indispensabile per realizzare l’ambizioso disegno contenuto nel patto di Roma. Anzi, gli elettori avevano rimandato alla Camera una massiccia maggioranza crispina. Svaniva pertanto la prospettiva di un capovolgimento immediato della situazione politica del paese>>. Nonostante lo straordinario successo dei candidati ministeriali, in seguito ai contrasti verificatisi nella maggioranza e alla mancata approvazione di una mozione favorevole al Governo – respinta con 186 voti contro 23 per la famosa invettiva contro il servilismo allo straniero dei governi della Destra - , Crispi dovette annunciare il 31 gennaio 1891 - appena due mesi dopo le elezioni – le dimissione del suo secondo ministero. Nel frattempo, l’11 dicembre 1890, era stato confermato Presidente della Camera – con 364 voti su 410 votanti – l’on. Biancheri, già eletto a questa carica nelle precedenti X, XI, XII, XV e XVI Legislatura. Dal libro di Pier Luigi Ballini pag. 111/115

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23 NOVEMBRE 1890

XVII LEGISLATURA (Collegio di Colle Val d’Elsa)

Casole d’ Elsa Popolazione 4.295 Iscritti 259 6,03 % Votanti 128 49,42 % Barazzuoli 75 58,59 % Chigi 60 46,87 % Luchini 65 50,78 % Mocenni 60 46,87 % Pedelletti 1 0,07 % Battaglia 54 42,18 % Castellina in Chianti Popolazione 4.112 Iscritti 384 9,33 % Votanti 118 30,79 % Barazzuoli 92 77,96 % Chigi 82 69,49 % Luchini 85 72,03 % Mocenni 91 77,11 % Pedelletti 17 14,40 % Battaglia 18 15,25 % Chiusdino Popolazione 4.013 Iscritti 418 10,41 % Votanti 298 71,29 % Barazzuoli 254 85,23 % Chigi 220 73,82 % Luchini 160 53,69 % Mocenni 175 58,72 % Pedelletti ---- Battaglia 99 33,22 %

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Gaiole in Chianti Popolazione 4.125 Iscritti 203 4,92 % Votanti 81 39,90 % Barazzuoli 71 87,65 % Chigi 78 96,29 % Luchini 78 96,29 % Mocenni 78 96,29 % Pedelletti ---- Battaglia 9 1,11 % Monticiano Popolazione 2.808 Iscritti 290 10,32 % Votanti 213 73,44 % Barazzuoli 174 81,69 % Chigi 135 63,38 % Luchini 125 56,68 % Mocenni 133 62,44 % Pedelletti 6 2,81 % Battaglia 36 16,90 % Poggibonsi Popolazione 8.476 Iscritti 999 11,78 % Votanti 567 56,75 % Barazzuoli 331 58,37 % Chigi 328 57,84 % Luchini 330 58,20 % Mocenni 340 59,96 % Pedelletti 105 18,51 % Battaglia 195 34,39 % Radda in Chianti Popolazione 3.087 Iscritti 211 6,83 % Votanti 115 54,50 % Barazzuoli 115 100,00 % Ghigi 114 99,13 % Luchini 114 99,13 % Mocenni 114 99,13 % Pedelletti ---- Battaglia 16 13,91 %

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Radicondoli Popolazione 3.845 Iscritti 177 4,60 % Votanti 113 63,84 % Barazzuoli 65 57,52 % Chigi 54 47,78 % Luchini 59 52,21 % Mocenni 55 48,67 % Pedelletti 7 6,19 % Battaglia 44 38,93 % San Gimignano Popolazione 8.539 Iscritti 700 12,19 % Votanti 341 48,71 % Barazzuoli 93 27,27 % Chigi 109 31,96 % Luchini 121 35,48 % Mocenni 92 26,97 % Pedelletti 239 70,08 % Battaglia 186 54,54 % Collegio Popolazione 52.030 Iscritti 4.606 8,85 % Votanti 2.468 53,58 % Barazzuoli 1.549 62,76 % Chigi 1.394 56,48 % Luchini 1.369 55,47 % Mocenni 1.363 55,22 % Pedelletti 421 17,05 % Battaglia 869 35,21 % Dal censimento del 1.881 gli abitanti risultano però 53.030 E’ da tenere presente che dal 29 ottobre 1882 fino al 23 novembre 1890 cioè XV, XVI, XVII, legislatura si è votato assieme al Collegio di Siena come riportato antecedentemente, quindi questi dati si riferiscono a tutto il Collegio escluso il Comune di Colle di Val d’Elsa che è riportato in un riquadro a parte assieme alle sezioni del Comune.

Questi dati sono stati rilevati dal libro di Donatella Cherubini “ Il Collegio di Colle Val d’Elsa dal 1876 al 1913”.

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23 NOVEMBRE 1890 XVII LEGISLATURA

(Collegio di Siena) Comune di Colle Val d’Elsa)

Elettori 965 Votanti 494 51,19 % Voti validi 480 97,17 % Schede bianche e nulle 14 2,83 % Barazzuoli avv. Augusto 279 58,13 % Luchini avv. prof. Odoardo 232 48,33 % Mocenni nob. generale Stanislao 225 46,88 % Chigi Zondadari marc. Bonaventura 214 44,58 % Battaglia avv. Salvadore 212 44,17 % Pedelletti prof. Dino 46 9,58 % Sezione n.° 1 Palazzo Comunale. Elettori 362 Votanti 176 48,62 % Voti validi 168 95,45 % Schede bianche e nulle 8 4,55 % Barazzuoli avv. Augusto 123 73,21 % Mocenni nob. generale Stanislao 111 66,07 % Luchini avv. prof. Odoardo 108 64,29 % Chigi Zondadari marc. Bonaventura 100 59,52 % Battaglia avv. Salvatore 46 27,38 % Pedelletti prof. Dino 22 13,10 % Candidati n.° 1 con voti 2 0,19 % Candidati n.° 6 con voti 1 0,60 %

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Sezione n.° 2 Via Garibaldi 10 già dell’Arringo Elettori 361 Votanti 207 57,34 % Voti validi 202 97,58 % Schede bianche e nulle 5 2,42 % Battaglia avv. Salvatore 136 67,33 % Barazzuoli avv. Augusto 75 37,13 % Luchini avv. prof. Odoardo 65 32,18 % Mocenni nob. generale Stanislao 57 28,22 % Chigi Zondadari marc. Bonaventura 53 26,24 % Pedelletti prof. Dino 20 9,90 % Candidati n.° 9 con voti 1 0,50 % Sezione n:° 3 Via del Castello 29 Elettori 242 Votanti 111 45,87 % Voti validi 110 99,10 % Schede bianche e nulle 1 0,90 % Barazzuoli avv. Augusto 81 73,64 % Chigi Zondadari marc. Bonaventura 61 55,45 % Luchini avv. prof. Odoardo 59 53,64 % Mocenni nob generale Stanislao 57 51,82 % Battaglia avv. Salvatore 30 27,27 % Pedelletti prof Dino 4 3,64 % Candidati n.° 2 con voti (1 Meoni Vittorio) 1 0,91 %

ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-100 affari trattati anno 1890 fascicoli dal 171 al 268. Questo materiale si trova nel fascicolo 247.

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Fascicolo 33 Elezioni Amministrative 1890 Ricorso. Nella cartella ci sono tre certificati elettorali, di colore diverso per ogni Sezione Ele ttorale (misura carta tipo A.4). Da una parte si trova scritto una notifica con diversi articoli. Art. 3. Il numero dei consiglieri da eleggere è di 4 in rimpiazzo dei Sig. Dini cav. avv. Marziale, dimissionario, Ceramelli avv. Francesco, Ceramelli cav dott. ing. Enrico, Buccianti Giuseppe di Pio scadenti d’ufficio perché designati dalla sorte, i quali tutti possono essere rieletti. Art. 6. I consiglieri che rimangono in ufficio e che non possono essere rieletti sono i Sig. Ponticelli dott. Riccardo, Lepri cav. Giuseppe, Bertini Romano, Vezzi cav. uff. avv. Oreste, Masson cav. Luigi, Meoni Carlo, Apolloni Giuseppe, Klein ing. Rodolfo, Bertini Ettore, Bonini Romolo, Betti Francesco, D’Amico ing. Alfredo, Palazzuoli avv. Raffaello, Bottai dott. Olinto e Giacchi Giuseppe. 27 giugno 1890 La Giunta Il segretario R. Ponticelli ff di Sindaco G.D. Buccianti O. Vezzi R. Bonini F. Ceramelli Sempre nella stessa cartella troviamo una relazione della Giunta in data 2 aprile 1890 firmata dalla Commissione composta da Ponticelli, Palazzuoli e Bottai con copertina gialla di 11 fogli protocollo a righe e scritta in 22 colonne in riferimento al ricorso effettuato da Vittorio Meoni e Franco Cosimini e dice in alcuni punti: Rivolgendosi agli Onorevoli Colleghi con deliberazione del dì 30 gennaio perduto vi piacque di affidarci l’incarico di studiare e di riferire sul ricorso avanzato dagli elettori Vittorio Meoni e Franco Cosimini intorno alla nullità delle operazioni elettorali e della ineggibilità dei Sig. avv. Francesco Ceramelli, Ettore Bertini, Apolloni Giuseppe e cav. avv. Oreste Vezzi all’ufficio di consiglieri comunali in cui furono eletti nelle elezioni amministrative del 10 novembre perduto. In ultima colonna troviamo scritto: Il ricorso richiedeva l’annullamento delle elezioni nella Sezione Principale. 1. Perché furono abbrucite le schede a la nomina dei componenti il seggio definitivo. 2. Perché il Presidente di quel Seggio il 10 novembre rimase assente dalle ore 12 e mezza alle 2

pomeridiane. 3. Perché molte schede a stampa portava in testa dello stesso carattere stampato la intestazione

“scheda per l’elezione del consigliere comunale. 4. Perché lo scrutatore Ottaviano Cini estraeva dall’urna le schede irregolarmente prendendone più

di una, anziché una per volta. La Commissione propone che rispettando il ricorso: 1. Dichiarate valide le elezioni amministrative avvenute a Colle il 10 novembre 1889. 2. Dichiarate valide la elezione dei sig. Ceramelli, Apolloni, Bertini e Vezzi a consiglieri di questo

Comune. La Commissione Ponticelli dott. Riccardo Palazzuoli avv. Francesco Bottai dott. Olinto ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-102. Affari Trattati anni 1891, fascicoli dal 31 al 100. Fascicolo 33.

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Dalla Martinella del 7 giugno 1891

ETTORE CAPRESI

Oggi la democrazia Toscana raccolta numerosa in questa cittadella, memore di tutti coloro che alla causa del popolo portarono il contributo del loro affetto, dopo averlo pianto glorificherà la memoria di Ettore Capresi. Il nostro maestro cadde nella lotta della vita quando albeggiava per Lui un’avvenire ben chiaro, quando appunto nel popolo cominciavano a sorgere sentimenti nuovi, nuove aspirazioni tutte spuntate dal terreno sementato dalla sua propaganda. Da allora la nostra Democrazia incerta nel metodo, giovane al fuoco dell’esperienza, ancora imbevuta di dottrine vaghe, sempre troppo entusiasta dei suoi ideali per curarne la ferma ragionevolezza il progressivo trionfo, ha camminato assai e giunta fra delusioni benefiche e tentativi falliti a vagheggiare il socialismo integrale, oggi sulla tomba di Ettore Capresi può affermare senza timori e senza reticenze le sue incrollabili aspirazioni che coincidono mirabilmente con quanto il Capresi pensava e scriveva nel suo opuscolo Il secolo che muore. Dalla morte di Ettore Capresi è avvenuto un lavoro di selezione di grande importanza e le nebulose rivoluzionarie confondenti in strano modo il mazzinianismo col federalismo, le costituzioni politiche colle teorie economiche è venuta raccogliendosi in tante stelle luminose che sono guida alle coscienze e garanzia di future vittorie. Oggi le parti nettamente divise fra unitari e federalisti, fra socialisti ed economisti fra evoluzionisti ed anarchici permette al popolo di schierarsi cogli uni o cogli altri a seconda delle sue necessità sociali, dei suoi affetti e delle sue aspirazioni. A questo resultato sognava giungere il Capresi; per queste ragioni si tenne sempre dubbioso fra i rivoluzionari e gli evoluzionisti di allora, giacché egli vedeva i primi isterilirsi nella chiesa ed i secondi consumarsi in tentativi parlamentari parimente sterili. Oggi noi esultiamo e meditiamo. Esultiamo perché si glorifica in Ettore Capresi un operaio nobilitatosi col lavoro collo studio colla integrità dell’anima; meditiamo perché l’esempio di Ettore Capresi ci tracci la via dei grandi doveri a cui è legata la nostra esistenza. Esultiamo per il nostro popolo e col nostro popolo oggi levante la sua grande voce di solidarietà coll’opera del maestro; meditiamo commossi pensando con amore alle lotte sante dell’avvenire che raccoglieranno in una coscienza sola la coscienza di tutti coloro che sentono avvicinarsi l’ora dei grandi conforti sociali, l’ora della solidarietà umana. E formuliamo l’augurio; che il nome degli apostoli della nuova era sociale ingrandisca ogni anno più, finché la religione del sacrifizio per il bene sociale si fondi e le turbe avvenire si raccolgono pensose e commosse attorno ai sepolcri di questi precursori del socialismo.

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Nella seconda pagina dello stesso giornale sotto il titolo NOTA COLLIGIANA

Il Comitato per le onoranze al nostro Ettore Capresi, ha pubblicato il seguente manifesto che riproduciamo.

PER ETTORE CAPRESI Cittadini Domenica prossima 7 giugno coll’intervento dell’on. Napoleone Colajanni, uomo di scienza ed uomo d’azione, la Democrazia Toscana che decretò un Ricordo mormoreo alla memoria del nostro concittadino ETTORE CAPRESI addiverrà all’inaugurazione del ricordo stesso. Alle associazioni cittadine e a tutti gli amici dell’intemerato popolano che colla forza dell’animo e col chiaro ingegno seppe guadagnarsi l’affetto e l’estimazione di chi lo conobbe, facciamo fraterno invito perché vogliano presenziare la cerimonia civile che sarà compiuta in quel giorno. Concittadini Onorando la memoria di ETTORE CAPRESI, la cittadinanza colligiana onorerà anche quella scuola politica che imparò da Mazzini la santità dei propositi e la saldezza degli ideali ed affratellandosi colla Democrazia Toscana nella sua città raccolta, essa darà lena alla speranza di non lontane rivendicazioni popolari giurate sulla fossa che racchiude le spoglie amate di chi ci fu guida e maestro nella vita civile. Colle 5 giugno 1891 IL COMITATO Giovanni Buccianti di A., Natale Cardinali, dott. Quinto Conti, Franco Cosimini, Robusto Cosimini, Arbace Giunti, Teofilo Giunti, Galileo Meoni, Vittorio Meoni, Zulimo Pampaloni, Rutilio Pepi, Adelfo Poggetti, Giuseppe Vecchioni.

PROGRAMMA Alle ore 8 e mezzo ant. ricevimento delle rappresentanze alla stazione ferroviaria. Ore 9 e mezzo ant. scoprimento della Lapide al Cimitero dei Castellini. Luogo di riunione la Sede della Società Operaia. Ore 1 pom. banchetto nel giardinetto dell’antico Caffè la Venezia. Ore 4 pom. conferenza pubblica dell’on. Napoleone Colajanni nell’Arena Arnolfo. Dal canto nostro salutiamo commossi tutti gli ospiti egregi che sono concorsi ad onorare il nostro maestro, fiducioso per la sua memoria Sacra dell’amico estinto, si

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verranno sempre più cementando i vincoli di fratellanza che ci uniscano agli amici di lotta della regione Toscana. Salutiamo in special modo l’illustre scienziato che compreso dell’alto valore morale degli insegnamenti che sorgono pei lavoratori da questa festa del popolo, ha voluto portare alla educazione politica della nostra popolazione, il sussidio della sua scienza e l’affetto del suo cuore di milite della democrazia. Fra le numerose adesioni giunteci dagli amici stralciamo quella di Ettore Socci, che rispecchia luminosamente la figura del nostro Capresi! Carissimo Meoni Roma, 4 giugno. Ho ricevuto l’invito cortese di intervenire alla pietosa cerimonia colla quale Colle vuole ricordare Ettore Capresi. Sono dolente di non potermi trovare in mezzo a voi; me lo impediscono l’esigenze di un lavoro, senza cui non potrei vivere, senza vergogna. Ettore Capresi fu per me uno dei tipi più simpatici tra quanti ne incontrai nella vita agitata della politica democratica. Popolano seppe, colla studio e colla educazione di se stesso, affinarsi e scrisse italianamente sempre con efficacia di frase, con altezza di concetti e con determinatezza d’intendimenti. Ebbe per arme la penna e combatté col coraggio, coll’impeto, colla lealtà dei cavalieri antichi. Esempio vero di popolana virtù, modesto ed inflessibile, il ciclamino che spunta sui macigni delle alpi, e che è dai macigni coperto mi offre l’immagine di quel cuore soavemente tranquillo che batteva sotto un petto di eroe. Giuseppe Mazzini scrisse: << Un individuo non dovrebbe potere accompagnare alla sepoltura un cadavere e dire: quel morto mi è caro, se non è capace di tornar migliore da quella fossa e di fare dell’anima un tempio all’ideale che il caro perduto adorava>>. Io mi auguro che non solo i giovani colligiani, ma i giovani tutti d’Italia accolgano nel loro seno e facciano trionfare un giorno i santi ideali che animarono l’indimenticabile Ettore, così buono, così gentile e così tetragono nelle sue convinzioni. Credetemi Sempre vostro Ettore Socci Nelle memorie del Meoni troviamo scritto:

2 febbraio 1889. Discorso al cimitero dei Castellini a Colle, per la morte di Ettore Capresi. Trasporto imponentissimo, impressionante. Parlai audacemente terminando: Un giorno verremo nuovamente alla tua tomba per scriverci con le mani tremanti di gioia: Viva la Repubblica! Quest’epilogo destò entusiasmo nei repubblicani e stupore nei Liberali. Si credette che sarei stato processato, ma non ci furono reazioni immediate.

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LA MARTINELLA 14 giugno 1891

Nel settimanale troviamo il riassunto della conferenza tenuta dall’on. Napoleone Colajanni il 7 giugno 1891 per le onoranze al concittadino ETTORE CAPRESI. << Esordisce costatando che da qualche tempo la storia ha assunto un aspetto più largo e più diffuso di quel che non fosse pel passato. Dalla storia dell’individualismo si assorge alla storia del collettivismo. Discorrere di un’individualità senza esaminare tutto l’insieme dei fattori che hanno cooperato a crearla sarebbe metodo erroneo. L’aneddoto biografico non ha più valore, la storia guarda oggi la massa anonima che è il popolo. Con Carlyle che innalzò l’individualismo finì un metodo storico, il nuovo metodo comparato è indispensabile per lo studio dei fenomeni sociali. Così egli parlerà di Ettore Capresi come apostolo popolare e dei suoi ideali trascurando la parte aneddotica della sua vita. In Capresi egli osservò due caratteristiche di grande valore; l’unità di condotta fra la vita privata e quella pubblica e la evoluzione razionale del pensiero. Fu incontaminato nella vita privata e lo fu nella pubblica, perché egli intendeva perfettamente le ragioni psicologiche che conducono a questo risultato. La condotta che non conserva questa unità di tendenze è falsa ed è elemento di reazione. Parimente educato ad una scuola esclusivamente politica, ebbe la rara virtù di seguire la evoluzione del pensiero moderno passando dal classicismo politico al socialismo sperimentale senza abiure e senza pentimenti. Il dissidio egli lo compose riflettendo che le due tendenze politica e sociale si completano a vicenda. Egli pensava con giustezza che il socialismo mirante al benessere economico soltanto per dare il pane, non darà mai la moralità pubblica colla quale è solo possibile conservare i benefizi conquistati. Egli non fu di coloro che a Porta Pia dissero chiusa l’era delle rivendicazioni, guardò più lontano ed intravide la lotta economica e sociale. Abbracciando il socialismo presenti una nuova epoca che presto si realizzerà, l’epoca del lavoratore. Oggi la parola socialismo è nella bocca di tutti perché è una forza. Ne parlano imperatori, papi, re e ministri. Che è potente lo provano le paure dei governi, le dimostrazioni del 1° Maggio e la mistificazione tentata colla conferenza di Berlino. Esso è potente perché è la voce dei più che protestano contro i monopoli della borghesia che devono essere distrutti. Combattendo la borghesia però è giustizia non incrudelire colle persone che la incarnano perché dei mali del popolo esso sono le meno responsabili giacché sono le leggi, che hanno generato il dissidio di classe più che gli individui. La borghesia per trionfare nella lotta col clero e coll’aristocrazia ebbe necessità di appoggiarsi al popolo; il giorno della vittoria essa prese gli utili per se, ma intanto diffuse l’istruzione per la quale l’operaio oggi è cosciente ed è in grado di reclamare

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il suo diritto. Da noi le campagne sono restate estranee all’influenza dell’istruzione e soffrono con rassegnazione maggiore il giogo borghese, ma in Germania in Svizzera in Inghilterra dove l’istruzione è molto più diffusa le classi operaie sono potenti. La borghesia è quella che per ottenere per se gli utili del lavoro fondò le grandi officine nelle quali per il contatto gli operai impararono ad intendersi e ad osservare i miracoli che le forze operaie riunite possono compiere e così aumentarono in ragione geometrica la loro potenza divenuta oggi irresistibile. Il socialismo non ha però la sola pretesa di essere forte ha anche quella di essere scientifico. Non fu scientifico il Socialismo di Saint-Simon, quello di Fourier e quello di Owen perché dottrinario ed astratto; è socialismo scientifico quello odierno che demolisce cautamente il passato ed esperimenta, non fa profezie ma studia ed esamina inducendo il suo diritto dalle leggi naturali e scientifiche. Il socialismo è scientifico perché resiste ai dubbi stessi sollevatigli contro dalla scienza. Sarebbe luogo o fuor di luogo davanti ad un’assemblea popolare l’enumerare gli argomenti che la economia ha preteso contrapporre al moto socialista, essi però possono riassumersi nella teoria darwinistisca della trasformazione della specie e nella selezione. Certi scienziati pretendono sostenere che queste leggi scientifiche conducono all’aristocrazia piuttosto ché al socialismo e l’argomento fu terribile pei socialisti dottrinari, ma oggi che gli studi sociologici si sono resi più generali siamo costretti a concludere che certi fenomeni biologici osservati dal punto di vista borghese, potrebbero costringere i borghesi stessi a riconoscere negli operai che hanno la forza, il diritto di schiacciare le altre classi in omaggio al principio per la lotta per l’esistenza. Sta invece che tutto degenera e come degenerò l’aristocrazia del sangue oggi degenera quella del denaro. Le leggi della biologia tendono ad una giusta distribuzione e dal momento che questa distribuzione giusta non sussiste nell’attuale società, se ne può concludere che l’economia ed i sofismi borghesi non hanno di scientifico che la forma. Inoltre il socialismo foggierà un nuovo diritto da sostituire al diritto borghese, il diritto del lavoratore. Fuori della legge andranno gli oziosi. Non è vero che il diritto sia immutabile. Esso deve secondare la legge di evoluzione. Oggi la legge borghese perseguita i socialisti perché minacciano le basi della società. Il diritto borghese si spinge a classificare fra i malfattori i socialisti e la legge morale evolutiva prende questi socialisti e li spinge alla Camera. Da ammoniti ad inviolabili. Ciò prova che il diritto è in arretrato con la legge dell’evoluzione. I costumi dall’89 camminarono e il diritto restò fermo. Se esso pretende di restare immutabile sarà rovesciato come furono rovesciati il diritto romano ed il diritto feudale. Chi uccidesse la moglie e i figli come permetteva il diritto romano, chi prestasse come l’integro Catone la moglie agli amici, oggi sarebbe sprezzato e colpito come sprezzato e colpito il signorotto che in nome del diritto feudale allevasse i servi della gleba. La borghesia si ribellerebbe a codesti diritti tramontati. il diritto dunque è mobile ed oggi comincia il diritto del lavoratore. L’economia politica si associa al diritto ed alla scienza borghese per dire al socialismo; va la ignorantello io sola conosco la scienza della ricchezza; ma il socialismo risponde; qual é il caposaldo della tua dottrina, il capitale è il prodotto

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del lavoro; dunque il capitale è del lavoro. L’economia reclama i diritti del risparmio ed il socialismo risponde che anche esso è prelevato dal lavoro degli operai e non appartiene che ad essi. Capitale e risparmio sono monopolizzati dalla borghesia, ecco il male. Oggi che il socialismo minaccia di imporsi alla società borghese sono state inventate tante forme di socialismo quanti interessi tende a trasformare il nuovo ordine di cose. I cattolici il socialismo cattolico, i dottrinari il socialismo della cattedra e molte altre forme di socialismo sono state escogitate; nessuna di queste scuole però trionferà giacché l’avvenire addiverrà a risolvere la questione in una maniera diversa dagli apriorismi delle scuole di socialismo. Il popolo si prepari colla istruzione a secondare il moto sociale e a diramare i sofismi che la borghesia eleva di quando in quando per difendere il suo interesse. Non è la produzione che manchi, l’industrialismo ha dimostrato quale immensa produzione possa ottenersi oggi; c’è pane, ci sono case e vestiti per tutti, quel che è manchevole è la giusta ripartizione. Il campo sociale è diviso fra una minoranza che opprime ed una maggioranza che soffre. E’ inevitabile il giorno del giudizio e in quel giorno i lavoratori sieno giusti colla borghesia, giacché anch’essa portò i suoi benefizi alla società. L’emancipazione sia il trionfo di tutte le classi e non quello di una sola. >> L’illustre oratore fu varie volte interrotto da grandi applausi e fu salutato in ultimo da una vera ovazione. Invitato parlò anche l’Avv. Battaglia che pronunziò poche parole applauditissimo. Alla partenza grandi dimostrazioni alle rappresentanze partenti, all’on. Colajanni e all’Avv. Battaglia. Agli sbocchi delle vie tagliate dalla ferrovia fragorosi i lunghi battimani. In complesso una bella giornata per la democrazia nostra sempre pronta alle affermazioni popolari. All’on. Colajanni, all’Avv. Battaglia ed alle rappresentanze tutte i nostri ringraziamenti ed i nostri saluti. P.S. Negli articoli ricavati dalla Martinella del 7 e 14 giugno 1891 ci sono alcune parole che non corrispondono all’italiano attuale, ma ho ricopiato integralmente quanto scritto.

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ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-105 Affari Trattati anno 1892 fascicoli dal n.° 31 al 120. Fascicolo 32 Affare 38.

Lettera inviata dal Prefetto Visconti al Sig. Lepri cav. Giuseppe. In data 4 gennaio 1892, la Regia Prefettura di Siena Gabinetto 18-11 oggetto: Nomina a Sindaco del Comune di Colle di Val d’Elsa pel il triennio 1892/94. Con Regio Decreto del 24 dicembre di cui unisco copia utentica, la S.V.I. è stata nominata Sindaco del Comune di Colle di Val d’Elsa pel il triennio 1892/94. Lieto di renderla di ciò informata, la prego di recarsi in questo ufficio, nel termine stabilito dall’articolo 128 della Legge Comunale, all’oggetto di prestare giuramento. Si compiaccia frattanto di accusare ricevuta della presente. Il Prefetto Visconti

ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-102. Affari Trattati anni 1891, fascicoli dal 31 al 100. Fascicolo 33.

Il Sindaco Lepri cav. Giuseppe presenta le dimissioni il 19 settembre 1892. N.B. nella lettera troviamo parole non corrette secondo l’italiano attuale, ma ho riportato integralmente quanto ho trovato scritto.

ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-106 Affari Trattati 1892. Fascicoli dal n.° 121 al 199. Fascicolo 159 affare 640.

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ELEZIONI AMMINISTRATIVE PER L’ANNO 1892

LA GIUNTA MUNICIPALE Visto il decreto che convoca gli elettori amministrativi di questo Comune per il giorno domenica 3 luglio venturo. Visto l’articolo del T.U. della legge Comunale e Provinciale approvato con Regio Decreto 10 febbraio 1889 n. 5921 (3 serie).

NOTIFICA Che alle ore 9,00 ant. Del suddetto giorno sarà aperta l’adunanza degli elettori per la parziale rinnovazione dei consiglieri Comunali e Provinciali, e verrà chiusa la votazione non prima delle ore 4,00 pom.

Chi non avesse ricevuto il certificato d’iscrizione può domandarlo ed ottenerlo alla porta della sala. Il diritto elettorale si esercita personalmente—Niuno può mandare il suo voto per iscritto o farsi rappresentare da altri. I Consiglieri Comunali da eleggere sono in numero di 5 però l’elettore dovrà scrivere sulla propria scheda soltanto 4 nomi. Gli elettori si aduneranno nel modo seguente:

Sezione n. 1 Via Garibaldi n. 10. Sezione n. 2 Palazzo Comunale via F. Campana 12. Sezione n. 3 Palazzo Scolastico via degli Olmi. Dalla sede Municipale 17 giugno 1892. La Giunta Municipale.

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I certificati elettorali sono: del colore verde per la 1 Sezione, giallo per la 2, viola per la 3. Il certificato è grande quanto un foglio di carta tipo A 4 e ripiegato in due parti, nella parte interna si trova una notifica e al punto 3 dice: Il numero dei Consiglieri Comunali da eleggere è di 5 in rimpiazzo dei Sigg. Braschi avv. Claudio, Palazzuoli avv. Raffaello, Ponticelli dott. Riccardo e D’Amico ing. Alfredo scadenti d’ufficio, il primo perché dimissionario gli altri perché designati dalla sorte, i quali possono essere rieletti. Al punto 6: I consiglieri che rimangono in ufficio, e che non possono essere rieletti sono i Sigg. Lepri cav. Giuseppe, Meoni Carlo, Apolloni Giuseppe, Klein ing. Rodolfo, Bertini Ettore, Bilenchi Raffaello, Bonini Romolo, Giacchi Giuseppe, Salvetti Arch. Antonio, Betti Francesco, Meoni Vittorio, Vezzi cav. uff. avv. Oreste, Nardi cav. Alfonso, Ceramelli avv. Francesco e Brogiotti Ulderigo Colle Val d’Elsa, dal Palazzo Municipale, giugno 1892 La Giunta Municipale. G. Lepri Sindaco G. Apolloni Assessore R. Ponticelli O. Vezzi R. Bonini Il segretario G.D. Buccianti La notifica è composta di 6 articoli. In data 4 luglio 1892 il Sindaco con manifesto pubblica i Consiglieri Comunali eletti, e sono: Ponticelli dott. Riccardo con voti 356 Poggetti Adelfo con voti 322 Bertini Bertino con voti 314 Bonini Fortunato con voti 292 D’Amico ing. Alfredo con voti 287 ARCHIVIO COMUNALE. Cartella I-G-106 Affari Trattati 1892 fascicoli dal 121 al 199. Questo materiale si trova nel fascicolo 126 Elezioni Comunali Amministrative.

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Da La Martinella del 10 luglio 1892 pag. 3

1° Sezione 2° Sezione 3° Sezione Totale Iscritti 400 400 399 1.199 Votanti 273 247 151 671 Ponticelli dott. Riccardo (Mod) 113 175 68 356 Poggetti Adelfo (Rad) 178 65 79 322 Bertini Bertino (Mod) 99 162 53 314 Bonini Fortunato (Cle) 77 150 65 292 D’Amico ing. Alfredo (Mod) 81 152 54 287 Non eletti: Palazzuoli (Cle) 55 128 55 238 Masson (Cle) 9 9 8 26 Mod. = Moderati Rad. = Radicali Cle. = Clericali

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Veduta l’articolo 85 della Legge Comunale e Provinciale, veduto il resultato dell’Assemblea Elettorale tenuta il dì 5 Luglio 1891

PUBBLICA I nomi degli individui che rimasero Eletti a Consiglieri Comunali: Vezzi cav. uff. avv. Oreste 325 Nardi cav. Alfonso 322 Ceramelli avv. Francesco 321 Brogiotti Ulderigo 304 Betti Francesco 279 Meoni Vittorio 231 Dalla Residenza Comunale li 7 luglio 1891 Il Sindaco Il Segretario Giuseppe Lepri Giovan Domenico Buccianti

In questa Elezione parziale non ho trovato il manifesto che comunicava la data, i candidati scaduti e quelli che rimanevano in carica, ma solamente quanto pubblicato. Sono stati eletti anche due Consiglieri Provinciali in sostituzione di Vezzi cav. avv. Oreste e Lepri cav. Giuseppe. Dalla Martinella del 5 luglio 1891 Gli eletti sono: Lepri cav. Giuseppe voti 491 Vezzi cav. avv. Oreste voti 465 Non eletto: Meoni Vittorio voti 201

ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-103 Affari Trattati anno 1891. Dal fascicolo 107 alla fine. Fascicolo 148.

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3 LUGLIO 1892 (Elezioni parziali)

Elenco dei Consiglieri Comunali nelle Elezioni parziali del 3 luglio 1892 con le rispettive generalità del medesimo sulla età, condizione e possidenza loro. Ponticelli Riccardo di Bartolomeo nato il 15 marzo 1844 residente a Colle, possidente £. 83.153 Poggetti Adelfo di Ferdinando nato il 28 aprile 1857 Residente a Colle, possidente, industriale £ 6.451,80 Bertini Bertino di Francesco nato il 4 ottobre 1855 residente a Colle, possidente, industriale £. 14.361,80 Bonini Fortunato di Michele nato il 12 aprile 1840 Residente a Colle, possidente £. 62.782,60 D’Amico ing. Alfredo di Odoardo nato il 12 maggio 1861 Residente a Firenze, possidente, ing. Costruttore £. 17.250

ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-106 Affari Trattati anno 1892. Fascicoli dal n.°121 al n.° 199. Fascicolo 126.

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6 NOVEMBRE 1892 SISTEMA UNINOMINALE

( Dati del Collegio di Colle )

Candidati : Barazzuoli avvocato Augusto di Monticiano Moderato Meoni Vittorio di Colle di Val d’Elsa Socialista Il Collegio di Colle era composto dai seguenti comuni : Casole d’Elsa, Catellina in Chianti, Chiusdino, Colle Val d’Elsa, Gaiole in Chianti, Monticiano, Poggibonsi, Radda, Radicondoli, San Gimignano.

Casole d’Elsa Iscritti 294 Votanti 161 54,76 % Voti validi 160 99,38 % Schede bianche e nulle 1 0,62 % Barazzuoli 119 74,38 % Meoni 41 25,62 % Castellina in Chianti Iscritti 389 Votanti 150 38,56 % Voti validi 144 96,00 % Schede bianche e nulle 6 4,00 % Barazzuoli 107 74,31 % Meoni 36 25,00 % Bianciardi Lapo 1 0,69 % Chiusdino Iscritti 421 Votanti 294 69,83 % Voti validi 291 98,98 % Schede bianche e nulle 3 1,02 % Barazzuoli avv. Augusto 281 96,57 % Meoni Vittorio 8 2,75 % Meoni Luigi 1 0,34 % Barazzuoli Luigi 1 0,34 %

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Gaiole in Chianti Iscritti 307 Votanti 93 30,29 % Voti Validi 93 100,00 % Barazzuoli 84 90,32 % Meoni 9 9,68 % Monticiano Iscritti 288 Votanti 181 62,85 % Voti validi 180 99,45 % Schede bianche e nulle 1 0,55 % Barazzuoli 169 93,89 % Meoni 11 6,11 % Poggibonsi Iscritti 1.015 Votanti 420 41,38 % Voti validi 407 96,90 % Schede bianche e nulle 13 3,10 % Barazzuoli 266 65,33 % Meoni 134 32,92 % Mocenni generale Stanislao 2 0,50 % Burresi Sebastiano 1 0,25 % Rosazzuoli Augusto 1 0,25 % Marzi Antonio 1 0,25 % Ticci Costantino 1 0,25 % Bernabei Quintilio 1 0,25 % Radda in Chianti Iscritti 219 Votanti 71 32,42 % Voti Validi 70 98,59 % Schede bianche e nulle 1 1,41 % Barazzuoli 65 92,86 % Meoni 5 7,14 % Con lettera in data 2 novembre 1892 protocollo 514 risposta al foglio del di 30 ottobre 1892 n. 174/708 per oggetto: Elezioni Politiche, il Sindaco di Gaiole in Chianti comunica: Il numero degli elettori politici inscritti nella Lista Generale dell’unica sezione di questo Comune ascende a 216 di cui 8 sono morti e n.1 è sospeso dal voto. Tanto in replica alla officiale contro distinta. Con ossequio. Il Sindaco G. Ricasoli Il conteggio è stato fatto con quanto riportato dal verbale.

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Radicondoli Iscritti 281 Votanti 132 46,98 % Voti validi 124 93,94 % Schede bianche e nulle 8 6,06 % Barazzuoli 84 67,74 % Meoni 40 32,26 % San Gimignano Iscritti 872 Votanti 404 46,33 % Voti validi 352 87,13 % Schede bianche e nulle 52 12,87 % Barazzuoli 204 57,95 % Meoni 147 41,76 % Bovio Giovanni 1 0,29 % I demosocialisti, in questa occasione dobbiamo ancora chiamarli così, nel convegno colligiano di settembre, nominarono Vittorio Meoni candidato del Collegio di Colle. Masini fu portato nel collegio di Empoli: In quelle elezioni i candidati socialisti furono venticinque in tutta Italia e sette di essi riuscirono eletti. Meoni fu l'unico candidato socialista della provincia di Siena. Masini uno dei pochissimi della provincia di Firenze. Su 5.213 iscritti alle liste elettorali, solo 2.500 avevano esercitato il loro diritto di voto. Per un confronto con l'andamento del voto nei comuni della Montagnola, basterà ricordare il risultato di Chiusdino, dove più forte era la pressione dei proprietari terrieri. A Colle, infine, i socialisti notarono la presenza di un ispettore di pubblica sicurezza, che il Prefetto aveva inviato a controllare per alcuni giorni <<la città pericolosa >>. Se i socialisti si erano presentati a quella consultazione per < contarsi >, come avevano detto , il risultato era più che lusinghiero a pochi mesi dalla nascita del loro partito. Il commento è rilevato dal libro " La lotta politica in Valdelsa dal 1892 al 1915 di Mario Caciagli"

I dati sono stati ricavati dall’Archivio Comunale dalla Cartella 1-G-106- Affari Trattati anno 1892, fascicoli dal n. 121 al 199. Il materiale ricavato è nei fascicoli 126 e 174.

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6 NOVEMBRE 1892

XVIII LEGISLATURA (Collegio di Colle Val d’Elsa)

(Sezioni di Colle)

1 Sezione. Via del Campana 12. Elettori 386 Votanti 194 50,26 % Voti validi 171 88,14 % Schede bianche e nulle 23 11,86 % Barazzuoli Augusto 115 67,25 % Meoni Vittorio 56 32,75 % 2 Sezione. Via Garibaldi 10. Elettori 385 Votanti 272 70,65 % Voti validi 264 97,06 % Schede bianche e nulle 8 2,94 % Barazzuoli Augusto 71 26,89 % Meoni Vittorio 193 73,11 % 3 Sezione. Via del Castello Elettori 257 Votanti 113 43,97 % Voti validi 104 92,04 % Schede bianche e nulle 9 7,96 % Barazzuoli Augusto 48 46,15 % Meoni Vittorio 56 53,85 %

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XVIII LEGISLATURA 6 NOVEMBRE 1892

( Collegio di Colle di Val d’Elsa)

Elettori 5.114 Votanti 2.485 48,59 % Voti validi 2.360 94,97 % Schede bianche e nulle 125 5,03 % Barazzuoli avv. Augusto 1.613 68,36 % Meoni Vittorio 736 31,20 % Mocenni generale Stanislao 2 0,08 % Barazzuoli Luigi 1 0,04 % Bernabei Quintilio 1 0,04 % Bianciardi Lapo 1 0,04 % Bovio Giovanni 1 0,04 % Burresi Sebastiano 1 0,04 % Marzi Antonio 1 0,04 % Meoni Luigi 1 0,04 % Rosazzuoli Augusto 1 0,04 % Ticci Costantino 1 0,04 % Comune di Colle di Val d’Elsa Elettori 1.028 Votanti 579 56,27 % Voti validi 539 93,09 % Schede bianche e nulle 40 6,91 % Barazzuoli Augusto 234 43,41 % Meoni Vittorio 305 56,59 % In alcuni Comuni del Collegio il totale dei voti più le schede bianche non corrisponde con i voti validi. Nel totale c’è una differenza di 15 o 16 voti. Si è reso necessario fare alcuni aggiustamenti per fare riquadrare i totali. In un telegramma il Sindaco di Gaiole comunica che gli elettori sono 216 di cui 8 sono morti e uno sospeso, mentre dal verbale risulta quanto pubblicato. ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-106. Affari Trattati 1892, fascicoli dal 121al 196. Questo materiale si trova nei fascicoli 126 e 174.

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XVIII LEGISLATURA 6 – 13 NOVEMBRE 1892

REGNO D’ITALIA

Elettori 2.934.445 Votanti 1.639.298 55,9 % Collegi 508 Collegi conquistati da: Estrema Sinistra 29 Sinistra 17 Sinistra Ministeriali 227 Centro Sinistra (tutti Ministeriali) 31 Centro Destra (Ministeriali) 15 Destra 61 Destra (Ministeriali) 15 Ministeriali 49 Radicali Legalitari 27 Incerti e Indipendenti 37 Le elezioni del 1892 si svolsero durante il 1° ministero Giolitti (il 5 maggio la Camera aveva respinto con 193 voti contrari, 185 favorevoli e 8 astensioni l’o.d.g. Grimaldi di fiducia al governo Di Rudinì) che poté contare, nella nuova Camera, su di una forte maggioranza. Fin dal primo turno apparve chiaro che il Ministero – il quale << fece uso larghissimo e particolarmente spregiudicato dei mezzi di pressione e di corruzione elettorale, che l’apparato dello Stato poteva offrire, per ottenere una Camera quanto più possibile favorevole>> - avendo consolidato la sua posizione. Dopo i 57 ballottaggi del 13 novembre, il successo di Giolitti apparve ancora più evidente. Su 508 seggi, i candidati <<ministeriali>> erano riusciti a conquistarne poco meno di tre quarti. La maggioranza parlamentare sulla quale Giolitti poteva contare era circa di 370 seggi. Netta era la prevalenza di questa maggioranza nelle regioni centrali (78 seggi su 106) e soprattutto in quelle meridionali (135 su 176 seggi); il <<gruppo>> che faceva riferimento all’ex-presidente del Consiglio, Antonio Di Rudinì, aveva ormai uno scarsissimo seguito nel Sud e nell’ambito delle deputazioni moderate della Lombardia e del Veneto (nel complesso una trentina di deputati).

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Fra i <<Gruppi>> dell’opposizione costituzionale emergeva, in particolare, la nuova Destra lombarda, guidata da Colombo e da Prinetti. Nettamente sconfitte dalla competizione elettorale uscivano insomma l’opposizione costituzionale, che poteva contare su una novantina di deputati, e l’Estrema Sinistra (radicali e repubblicani). Dopo le elezioni, però, apparve <<subito chiaro che la maggioranza giolittiana non si identificava in un grande partito politico, in una grande Sinistra, per mancanza di omogeneità. Già il giorno del primo turno <<La Tribuna>>, di ispirazione zanardelliana e strenua sostenitrice dell’instaurazione di una dialettica bipartitica, aveva notato come la nuova maggioranza sarebbe stata pletorica ed in essa si sarebbero confusi uomini provenienti da settori diversi della Camera e che pure avevano fatto adesione al programma governativo>>. La XVIII Legislatura fu inaugurata dal Re il 23 novembre; il giorno seguente la Camera elesse Presidente Giuseppe Zanardelli con 276 voti a favore, su 447 votanti. Poco dopo le elezioni, la situazione politica fu però gravemente turbata dallo scandalo della Banca Romana e la posizione di Giolitti divenne – nonostante il successo elettorale – difficilissima.

Dal libro di Pier Luigi Ballini pag. 119/122

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Il 26 maggio 1893 alle ore 4 pomeridiane è convocato il Consiglio Comunale. Il protocollo delle deliberazioni n. 65. Consiglieri Comunali, estrazione del quinto. Presiede l’adunanza il Sig. cav. uff. avv. Oreste Vezzi ff. di Sindaco, sono presenti alla seduta: Lepri Giuseppe, Appolloni Giuseppe, Bertini Ettore, Betti Francesco, Bonini Romolo, Brogiotti Ulderigo, Ceramelli Francesco, Giacchi Giuseppe, Meoni Vittorio. Gli assenti sono: Bertini Bertino, Bilenchi Raffaello, Bonini Fortunato, D’Amico Alfredo, Melani Roberto, Meoni Carlo, Nardi Alfonso, Poggetti Adelfo, Ponticelli Riccardo, Salvetti Antonio. Il Consiglio dopo una estrazione di quattro schede e con decisione unanime dichiarandosi che il quinto dei Consiglieri estratti da surrugazione nelle prossime elezioni amministrative è rappresentato dai Sig.: Klein cav. ing. Rodolfo, Meoni Carlo, Bonini Romolo e il cav. Giuseppe Lepri. Il Consigliere Anziano Il Presidente Il Segretario Lepri G. Vezzi cav. Oreste G. D. Buccianti

16 Luglio 1893

La Giunta Municipale

Veduto l’articolo 85 della Legge Comunale e Provinciale veduto il resultato dell’Assemblea Elettorale tenuta il 16 luglio 1893

PUBBLICA

I nomi degli individui che rimasero Eletti a Consiglieri Comunali: Lepri cav. Giueseppe 409 Dini cav. Leonardo 401 Bonini Romolo 401 Meoni Carlo 382 Dalla Residenza Comunale 18 luglio 1893. p. la Giunta Municipale Il Segretario Il Sindaco Vezzi avv. Oreste Giovan. D. Buccianti Il Sindaco è Dini avv. Leonardo, Gli Assessori, Ponticelli, Vezzi, Giacchi, Lepri. I supplenti Bertini e Apolloni. ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1- G-109 Affari Trattati anno 1893. Dal fascicolo 83 alla fine. Fascicoli 122, 160, 169.

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Dal verbale della riunione del Consiglio Comunale nella seduta de l’otto novembre 1893, il Consiglio Comunale è così composto: Dini cav. avv. Leonardo Sindaco Apolloni Giuseppe Bertini Bertino Bertini Ettore Betti Francesco Bilenchi Raffaello Bonini Romolo Brogiotti Ulderigo Ceramelli Francesco D’Amico Alfredo Lepri Giuseppe Meoni Carlo Meoni Vittorio Nardi Alfonso Poggetti Adelfo Ponticelli Riccardo Salvetti Antonio Vezzi Oreste Nella posizione 114 Elezioni Amministrative, un telegramma del Prefetto Ballandore comunica che fino a nuove disposizioni sono sospese le elezioni amministrative. 13 giugno 1894. Posizione 114, fascicolo 1, classe 930. ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-113 Affari Trattati 1894 dal fascicolo 70 alla fine. Cartella posizione 113 via Usimbardi proseguimento.

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26 MAGGIO 2 GIUGNO 1895 XIX LEGISLATURA REGNO D’ITALIA

Elettori 2.121.125 Votanti 1.256.244 59,23 % Collegi 508 Collegi conquistati da: Ministeriali 334 Opposizione: Costituzionale 104 Radicale 47 Socialista 15 Incerti 8 Le elezione del 1895 si svolsero dopo una importante revisione delle liste elettorali, attuata in esecuzione della legge 11 luglio 1894, n. 286, la cui approvazione era stata motivata dall’intento di assicurare procedure uniformi per la formazione e l’approvazione delle liste amministrative (in seguito alla nuova legge comunale e provinciale del 1889) e politiche e per eliminare le numerose irregolarità riscontrate in occasione delle precedenti consultazioni. La legge impose cosi l’unificazione della procedura e della contemporaneità per la revisione delle due liste, amministrative e politiche – che rimanevano, tuttavia, nettamente distinte -; consentì l’esclusione delle iscrizioni per notorietà, dovendo la registrazione come la cancellazione essere documentata; sottrasse ogni potere di revisione delle liste agli organi elettivi (Giunta e Consiglio Comunale) affidandolo, in un quadro di idonee garanzie, ad una apposita Commissione Comunale; assicurò l’unità di giurisdizione per i ricorsi. Inoltre, fu istituita in ogni Provincia una Commissione elettorale provinciale composta dal Presidente del Tribunale, da un consigliere di Prefettura e da tre cittadini nominati dal Consiglio Provinciale (cfr. art. 32 T.U. approvato con R.D. 28 marzo 1895, n° 83). Il provvedimento, sostanzialmente diretto contro i partiti e i gruppi di opposizione, provocò conseguenze assai differenti nelle diverse regioni. Le zone più colpite risultarono tuttavia quelle dell’Italia Meridionale (gli elettori politici con diritto di voto ogni 100 abitanti residenti passarono da 8,2 a 4,8) e Insulare (da 7,6 a 3,8 %).

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Secondo le indagini effettuate allora dal Ministero dell’Interno, su 508 collegi il governo era certo di prevalere in 252 e di soccombere in 105, mentre in 151 l’esito si presentava incerto. Il risultato gli fu favorevole: i deputati ministeriali salirono da 288 a 311, mentre l’insieme delle opposizioni scese da 220 a 154; per 36, quasi tutti fra nuovi eletti, il Ministero non era in grado di indicare con precisione l’atteggiamento. Un dato caratteristico di queste elezioni fu l’orientamento dell’elettorato lombardo che votò <<generalmente contro il governo: solo 24 degli eletti in Lombardia erano infatti ministeriali, mentre 22 appartenevano all’opposizione costituzionale (di Sinistra o di Destra), 13 erano radicali o repubblicani, 4 socialisti>>. << Se nel complesso le elezioni politiche del maggio giugno 1895 dovevano dare a Crispi un senso di forza e di sicurezza, la sconfitta subita a Milano gettava le premesse per l’allagarsi dell’opposizione anticrispina, per una trasformazione soprattutto dell’orientamento politico dei moderati settentrionali, che, schierandosi tutti contro il governo, avrebbero facilitato la catastrofe politica del marzo 1896>>. Presidente della Camera per la XIX Legislatura fu eletto l’on. Villa con 268 voti su 411 votanti:

Dal libro di Pier Luigi Ballini pag. 122/127

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26 MAGGIO 1895 XIX LEGISLATURA

(Collegio di Colle di Val d’Elsa)

Elettori 4.454 Votanti 2.701 60,64 % Voti validi 2.624 97,15 % Schede bianche e nulle 77 2,85 % Barazzuoli avv. Augusto 1.993 75,94 % Meoni Vittorio 616 23,48 % Candidati 1 con voti 2 0,08 % Candidati 13 con voti 1 0,50 % Esiste un verbale in cui dice che gli elettori sono 4.454. Barazzuoli ha ottenuto 1993 voti, Meoni 616, un Candidato con voti 2, quelli con un solo voto sono considerati voti dispersi per un totale di 89. Se viene considerato che le schede bianche e nulle sono 77 e 13 sono i Candidati che hanno riportato un solo voto si arriva a 90, però è da considerare che ho dovuto mettere un voto bianco in più a Radicondoli perché sommando i voti dei due Candidati più le schede bianche (10) si otteneva 74 votanti e non 75 come da verbale.

26 maggio 1895 XIX LEGISLATURA

(Collegio di Colle di Val d’Elsa) Dati di Colle

Elettori 975 Votanti 607 62,25 % Voti validi 580 95,55 % Schede bianche e nulle 27 4,45 % Barazzuoli avv. Augusto 281 48,45 % Meoni Vittorio 293 50,53 % Barbato Niccolò 1 0,17 % Corsi Raffaello 1 0,17 % Molinacci Luigi 1 0,17 % Lotti Pasquale 1 0,17 % Cavallotti 1 0,17 % Vezzi Oreste 1 0,17 %

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26 MAGGIO 1895 XIX LEGISLATURA

(Collegio di Colle di Val d’Elsa) Sezioni di Colle

1° Sezione Piazza Arnolfo 2 Elettori 392 Votanti 319 81,37 % Voti validi 304 95,30 % Schede bianche e nulle 15 4,70 % Barazzuoli avv. Augusto 90 29,60 % Meoni Vittorio 211 69,41 % Barbato Niccolò 1 0,33 % Corsi Raffaello 1 0,33 % Molinacci Luigi 1 0,33 % 2° Sezione Via F. Campana 12 Elettori 357 Votanti 189 52,94 % Voti validi 182 96,30 % Schede bianche e nulle 7 3,70 % Barazzuoli avv. Augusto 142 78,03 % Meoni Vittorio 38 20,89 % Cavallotti 1 0,54 % Vezzi avv.Oreste 1 0,54 % 3° Sezione Via del Castello 29 Elettori 226 Votanti 99 43,80 % Voti validi 94 94,95 % Schede bianche e nulle 5 5,05 % Barazzuoli avv. Augusto 49 52,13 % Meoni Vittorio 44 46,80 % Lotti Pasquale 1 1,07 % ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-118 dai fascicoli 131 alla fine. Questo materiale si trova nel fascicolo 134.

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26 MAGGIO 1895 XIX LEGISLATURA

(Collegio di Colle di Val d’Elsa) Comuni del Collegio

Casole d’Elsa Elettori 364 Votanti 191 52,47 % Voti validi 190 99,48 % Schede bianche e nulle 1 0,52 % Barazzuoli avv. Augusto 139 73,16 % Meoni Vittorio 49 25 80 % Candidati con un solo voto n° 2 2 1,04 % Castellina in Chianti Elettori 222 Votanti 135 60,81 % Voti validi 133 98,52 % Schede bianche e nulle 2 1,48 % Barazzuoli avv. Augusto 127 95,49 % Meoni Vittorio 6 4,51 % Chiusdino Elettori 433 Votanti 379 87,52 % Voti Validi 378 99,74 % Schede bianche e nulle 1 0,26 % Barazzuoli avv. Augusto 370 97,88 % Meoni Vittorio 8 2,12 % Gaiole in Chianti Elettori 198 Votanti 97 48,98 % Voti validi 97 100,00 % Barazzuoli avv. Augusto 95 97,94 % Meoni Vittorio 2 2,06 %

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Monticiano Elettori 308 Votanti 208 67,53 % Voti validi 207 99,52 % Schede bianche e nulle 1 0,48 % Barazzuoli avv. Augusto 204 98,55 % Meoni Vittorio 3 1,45 % Poggibonsi Elettori 1.017 Votanti 539 53,00 % Voti validi 520 96,47 % Schede bianche e nulle 19 3,53 % Barazzuoli avv. Augusto 376 72,30 % Meoni Vittorio 138 26,56 % Candidati con voti 1 n° 6 6 1,14 % Radda in Chianti Elettori 182 Votanti 97 53,00 % Voti validi 97 100,00 % Barazzuoli avv. Augusto 97 100,00 % Radicondoli Elettori 138 Votanti 75 54,34 % Voti validi 64 85,33 % Schede bianche e nulle 11 14,67 % Barazzuoli avv. Augusto 43 67,18 % Meoni Vittorio 21 32,82 % San Gimignano Elettori 617 Votanti 373 60,45 % Voti Validi 358 95,97 % Bianchi 15 4,03 % Barazzuoli avv. Augusto 261 72,90 % Meoni Vittorio 96 26,82 % Candidati con un voto 1 0,28 % ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-118 fascicoli dal 131 alla fine. Questo materiale e nel fascicolo 134.

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21 LUGLIO 1895 ELEZIONI AMMINISTRATIVE

Consiglieri eletti

Cognome e nome = Padre = età voti

Masson cav. Luigi = Stefano = 40 345 Giacchi Giuseppe = Melchiorre = 49 343 Dini cav. avv. Leonardo = Giuseppe = 57 324 Palazzuoli avv. Raffaello = Luigi = 34 320 Nardi cav. Alfonso = Giuseppe = 45 313 Apolloni Giuseppe = Apollonio = 57 310 Landucci not. Cesare = Tommaso = 61 300 Lepri cav. Giuseppe = Orazio = 59 299 Bonini Romolo = Michele = 57 293 Vezzi cav. uff. avv. Oreste = Baldassarre = 57 290 Ceramelli avv. Francesco = Luigi = 65 288 Meoni Carlo = Crispino = 49 285 Bertini Ettore = Francesco = 51 281 Bimbi Niccolò = Bernardo = 57 280 Brogiotti Ulderigo = Pietro =58 267 D’Amico ing. Alfredo = Odoardo = 35 254 Salvetti arch. Antonio = Modesto = 41 250 Meoni Vittorio = Francesco = 36 249 Giunti Teofilo = Placido = 38 218 Meoni Galileo = Gregorio = 38 199

ARCHIVIO COMUNALE. Cartella -1-G-118 dal fascicolo 131 alla fine. Questo materiale si trova nei fascicoli 134 e 141. L’elenco di Consiglieri Comunali si trova anche nella Cartella 1-G-119 fascicoli dal n° 1 al 20. L’elenco è nel fascicolo n° 7.

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La Giunta Municipale veduto l’articolo 85 della Legge Comunale e Provinciale del 10 febbraio 1889 n. 5921. Veduto il resultato dell’Assemblea Elettorale tenuta il 2 febbraio 1896

RENDE NOTO

La votazione seguita in questo Comune per le elezioni di 7 Consiglieri Comunali ha avuto il seguente resultato: Cognome Nome e Paternità Età Voti 1 Poggetti Adelfo di Ferdinando 40 280 2 Giunti Arbace di Placido 40 276 3 Sbraci Alfredo di Antonio 34 266 4 Bertini ing. Alfredo di Luigi 29 226 5 Masoni Luigi di Giovanni 30 224 6 Meoni Carlo di Crispino 54 212 7 Dini ing. Alberto di Marziale 38 197 Dalla Residenza Comunale 4 febbraio 1896 La Giunta Giacchi G. Vezzi O. Dini L. Bonini R. ARCHIVIO COMUNALE. Cartella 1-G-120 Affari Trattati anno 1896. Dal fascicolo 21 al n. 60. Fascicolo 30.

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L’otto febbraio 1896 si è riunito il Consiglio Comunale per eleggere la Giunta che veniva così eletta: Salvetti Antonio, Meoni Vittorio, Poggetti Adelfo, Giunti Teofilo, Sbraci Alfredo e Giunti Arbace. La Giunta che è stata eletta, con le lettere del 15, 16, e 17 febbraio 1896 rassegna le dimissioni. Il 28 febbraio si riunisce il Consiglio Comunale per la nomina della Giunta, il Consiglio è così composto. Presenti: Dini Cav. avv. Leonardo Sindaco Meoni Vittorio Giunti Teofilo Sbraci Alfredo Meoni Galileo Poggetti Adelfo Giunti Arbace Bertini Ing. Alfredo Dini ing. Alberto Lepri cav. uff. Giuseppe Salvetti arch. Antonio Bertini Ettore Landucci notaro Cesare Masoni Luigi Bonini Romolo Vezzi cav. uff. avv. Oreste Meoni Carlo Assenti: D’Amico ing. Alfredo I componenti la Giunta risultano tutti eletti con 11 voti Assessori Effettivi: Vezzi cav. uff. avv. Oreste, Dini cav. avv. Leonardo, Meoni Carlo, Giacchi Giuseppe. Assessori Supplenti: Landucci notaro Cesare, Masoni Luigi. P.S. Secondo il mio punto di vista queste dimissioni sono giustificate perché questa Giunta eletta, (una Giunta che è espressione del nucleo operaio e Progressista Colligiano) con un Consiglio Comunale in maggioranza espressione della Borghesia Colligiana era impossibile governare.