coldiretti cremona informa 1/2011

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Le produzioni, l’ambiente, l’alimentazione Coldiretti Cremona Informa, Anno VI NewsLetter Informazione on line Mercoledì 05/01/2011 – Anno VI, Numero 1 Liberi da Ogm. Il biotech non è la risposta alla fame nel mondo Giovani Impresa. Percorso di formazione professionale per giovani agricoltori Denuncia. Terreni sott’acqua a Crotta d’Adda a causa del Canale Navigabile Festività. Spesi 2 miliardi per i prodotti doc / Boom delle vacanze in agriturismo Salute. Con latte, miele, frutta e verdura, l’influenza si combatte a tavola Ambiente. Addio alle buste di plastica, cinque regole da Coldiretti Lombardia In agenda. Mercato di Campagna Amica / Informazione online e in tv ………………………………………………………………………… ………………… GLI OGM HANNO IN SÉ IL RISCHIO DI NUOVE FORME DI SCHIAVISMO Coldiretti d’accordo con le considerazioni del Cardinale Peter Turkson, responsabile del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace. “Il modello Ogm non è la risposta alla fame nel mondo. Al contrario, il biotech porta il rischio di dipendenza economica” Un modello di sviluppo economico e agroalimentare a misura d'uomo per rimuovere le vere cause della fame nel mondo, che sono soprattutto di carattere sociale e istituzionale, piuttosto che collegabili alla carenza di cibo. E’ quanto sostiene Coldiretti, condividendo le parole del Cardinale ghanese Peter K.A. Turkson, responsabile del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, che ha espresso forti dubbi sul fatto che gli Ogm possano contribuire a risolvere il problema della fame. La Coldiretti condivide il rischio di “dipendenza economica” che Turkson vede profilarsi come “una nuova forma di schiavismo''. Da un’analisi della Coldiretti sulla base del rapporto dell'International Service for the Acquisition of Agri-biotech Applications è emerso che gli affamati nel mondo sono cresciuti del 9% arrivando a 1,02 miliardi, il livello più alto dal 1970 secondo la Fao, nonostante l'aumento del 7% dei terreni coltivati con organismi geneticamente modificati, che hanno raggiunto i 125 milioni di ettari nei 25 soli Paesi dove sono coltivati nel mondo. Il record di persone che soffrono la fame è stato raggiunto nell'anno in cui - nota la Coldiretti - si è avuto un forte aumento degli Ogm nei Paesi in via di Sviluppo, dove la crescita è stata superiore alla media mondiale (+13%) e dove oggi si trova quasi la metà (46%) dei terreni coltivati a biotech nel mondo. Il pressing delle multinazionali, fallito in Europa dove le semine sono calate del 12%, ha avuto successo nei Paesi meno sviluppati, dove però le coltivazioni Ogm non solo non hanno risolto il problema della fame, ma hanno anche aggravato la dipendenza economica dall'estero. Nei Paesi in via di Sviluppo servono politiche agricole regionali che sappiano potenziare le produzioni locali con la valorizzazione delle identità territoriali, per sfuggire all'omologazione che deprime i prezzi e aumenta la dipendenza dall'estero. Sono ormai vent’anni che si coltivano Ogm nel mondo e nei Paesi in via di sviluppo dove la fame anziché diminuire è aumentata. Alle agricolture di tutto il mondo - conclude Coldiretti - devono essere invece garantiti credito e investimenti adeguati, ma soprattutto si devono applicare regole chiare per evitare che sul cibo si inneschino speculazioni vergognose e per questo occorre garantire trasparenza e informazione ai consumatori.

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il diario in posta elettronica di coldiretti cremona

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Le produzioni, l’ambiente, l’alimentazione Coldiretti Cremona Informa, Anno VI

NewsLetter

Informazione on line

Mercoledì 05/01/2011 – Anno VI, Numero 1

Liberi da Ogm. Il biotech non è la risposta alla fame nel mondo

Giovani Impresa. Percorso di formazione professionale per giovani agricoltori

Denuncia. Terreni sott’acqua a Crotta d’Adda a causa del Canale Navigabile

Festività. Spesi 2 miliardi per i prodotti doc / Boom delle vacanze in agriturismo

Salute. Con latte, miele, frutta e verdura, l’influenza si combatte a tavola

Ambiente. Addio alle buste di plastica, cinque regole da Coldiretti Lombardia

In agenda. Mercato di Campagna Amica / Informazione online e in tv

………………………………………………………………………… …………………

GLI OGM HANNO IN SÉ IL RISCHIO DI NUOVE FORME DI SCHIAVISMO

Coldiretti d’accordo con le considerazioni del Cardinale Peter Turkson, responsabile del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace. “Il modello Ogm non è la risposta alla fame nel mondo. Al contrario, il biotech porta il rischio di dipendenza economica”

Un modello di sviluppo economico e agroalimentare a misura d'uomo per rimuovere le vere

cause della fame nel mondo, che sono soprattutto di carattere sociale e istituzionale, piuttosto

che collegabili alla carenza di cibo. E’ quanto sostiene Coldiretti, condividendo le parole del

Cardinale ghanese Peter K.A. Turkson, responsabile del Pontificio Consiglio della Giustizia e

della Pace, che ha espresso forti dubbi sul fatto che gli Ogm possano contribuire a risolvere il

problema della fame. La Coldiretti condivide il rischio di “dipendenza economica” che Turkson

vede profilarsi come “una nuova forma di schiavismo''. Da un’analisi della Coldiretti sulla base

del rapporto dell'International Service for the Acquisition of Agri-biotech Applications è

emerso che gli affamati nel mondo sono cresciuti del 9% arrivando a 1,02 miliardi, il livello più

alto dal 1970 secondo la Fao, nonostante l'aumento del 7% dei terreni coltivati con organismi

geneticamente modificati, che hanno raggiunto i 125 milioni di ettari nei 25 soli Paesi dove

sono coltivati nel mondo. Il record di persone che soffrono la fame è stato raggiunto nell'anno

in cui - nota la Coldiretti - si è avuto un forte aumento degli Ogm nei Paesi in via di Sviluppo,

dove la crescita è stata superiore alla media mondiale (+13%) e dove oggi si trova quasi la metà

(46%) dei terreni coltivati a biotech nel mondo. Il pressing delle multinazionali, fallito in

Europa dove le semine sono calate del 12%, ha avuto successo nei Paesi meno sviluppati, dove

però le coltivazioni Ogm non solo non hanno risolto il problema della fame, ma hanno anche

aggravato la dipendenza economica dall'estero. Nei Paesi in via di Sviluppo servono politiche

agricole regionali che sappiano potenziare le produzioni locali con la valorizzazione delle

identità territoriali, per sfuggire all'omologazione che deprime i prezzi e aumenta la dipendenza

dall'estero. Sono ormai vent’anni che si coltivano Ogm nel mondo e nei Paesi in via di sviluppo

dove la fame anziché diminuire è aumentata. Alle agricolture di tutto il mondo - conclude

Coldiretti - devono essere invece garantiti credito e investimenti adeguati, ma soprattutto si

devono applicare regole chiare per evitare che sul cibo si inneschino speculazioni vergognose e

per questo occorre garantire trasparenza e informazione ai consumatori.

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Coldiretti Cremona: Terreni sott’acqua a Crotta d’Adda a causa del Canale Navigabile

Due anni di denunce a tutela dell’agricoltura

Dal febbraio 2009 la Federazione, con le imprese agricole, sta ponendo

la questione all’attenzione di Aipo e Rappresentanti del territorio

“Da due anni Coldiretti Cremona, al fianco dei suoi agricoltori, sta denunciando, in tutte le sedi

competenti a partire dall’Aipo, l’Agenzia

Interregionale per il fiume Po, l’assurda

vicenda dei terreni costantemente allagati a

Crotta d’Adda, per effetto dell’affioramento

della falda a causa delle perdite d’acqua del

Canale Navigabile Cremona-Milano. Si

tratta di una superficie di trentacinque ettari,

posta sulla destra del Canale, totalmente

sommersa. Il problema è emerso con

evidenza nel febbraio 2009, quando gli

agricoltori ci hanno segnalato la situazione.

Con prontezza e costanza Coldiretti ha posto

la questione in tutte le sedi possibili: a

partire dall’Aipo, con una sequela di comunicazioni. La stessa questione è stata segnalata

all’attenzione dell’Amministrazione Provinciale guidata dal Presidente Torchio nell’aprile

2009, e poi riportata, nel novembre 2010, all’Assessore provinciale all’agricoltura Pinotti. Si

aggiungano le ripetute note inviate in Regione Lombardia. Ci fa piacere sapere che,

improvvisamente, non siamo soli ad interessarci della vicenda”. La presa di posizione, forte e

chiara, giunge da Coldiretti Cremona, in merito ai terreni agricoli costantemente allagati a

Crotta d’Adda: trentacinque ettari di terra fertile, proprietà delle aziende agricole Donzelli di

Crotta, Parmigiani e Soffiantini di Pizzighettone. Terreni pressoché peren-nemente sommersi

dalle acque a causa delle continue perdite del Canale Navigabile.

“Il nostro primo intervento risale all’inverno 2009, quando abbiamo denunciato all’Aipo, per la

precisione all’Ufficio Gestione Navigazione Lombarda, il problema dell’allagamento dei

terreni, chiedendo un immediato intervento. La nostra denuncia e i successivi sopralluoghi

effettuati dall’Agenzia hanno chiarito la consistenza del problema – prosegue la nota di

Coldiretti Cremona –. Dispiace sottolineare che, nonostante l’evidenza dei fatti rilevata negli

stessi sopralluoghi dei tecnici Aipo, non sia seguito alcun intervento risolutivo da parte

dell’Agenzia Interregionale”. Nell’aprile 2009, con una ulteriore comunicazione, Coldiretti

Cremona tornava a denunciare la problematica all’Aipo – rivolgendosi sia all’Ufficio Gestione

Navigazione che alla Sede centrale di Parma –, mettendo al tempo stesso a conoscenza

l’Amministrazione Provinciale (con nota inviata al Presidente della Provincia Giuseppe

Torchio, nonché ad Assessori e Dirigenti dei settori Agricoltura e Ambiente) e

l’Amministrazione Regionale (con nota ad Assessori e Dirigenti dei D.G. Agricoltura e D.G.

Infrastrutture e Mobilità, il settore responsabile della navigazione sul fiume). Si chiamava in

causa – spiega Coldiretti – anche l’Amministrazione Provinciale non in quanto Ente

competente alla risoluzione del problema, ma perché sostenesse l’azione messa in campo, tesa

alla tutela e al proseguimento delle attività produttive presenti sul territorio.

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A questa lettera – che torna ad evidenziare il problema ed indica una stima dei danni superiore

a 100mila euro – risponde la sola Amministrazione Provinciale, Settore Agricoltura, che

specifica di non avere competenza sulla questione.

Il 28 maggio 2009 Coldiretti Cremona e le aziende agricole rinnovano la loro denuncia

all’Aipo. L’Agenzia, nella sua risposta, ammette le responsabilità del Canale Navigabile nella

questione, conferma di aver segnalato l’urgenza dell’intervento alla Regione e assicura di aver

provveduto ad attivare le procedure previste dai contratti assicurativi in essere. Sta di fatto che

nulla più accade, né sul versante della realizzazione di un intervento che possa dare soluzione

strutturale al problema né sul versante del risarcimento dovuto alle aziende agricole coinvolte.

Nel febbraio 2010, ennesima nota di Coldiretti Cremona alla Sede Centrale Aipo: si

ribadiscono problematica, danni, richiesta di tempestivo intervento. La stima del danno arrecato

alle imprese agricole, nel frattempo, ha raggiunto i 200mila euro. E’ a questo punto (mentre nel

marzo 2010 arriva una risposta dell’Aipo che garantisce il finanziamento, da parte di Regione

Lombardia, dell’intervento di sistemazione del Canale, così da giungere ad una soluzione

strutturale) che Coldiretti decide di affidare il caso ad un legale che assista le tre imprese

agricole coinvolte, non potendo tollerare oltre il tergiversare delle Istituzioni competenti. Altri

passaggi sono nel frattempo seguiti. Fra questi, l’incontro nel mese di novembre con

l’Assessore provinciale all’Agricoltura Pinotti, cui è stato affidato un dossier che ripercorre

l’intera questione. Assodato che la

competenza in materia non appartiene

all’Amministrazione Provinciale, la

richiesta è stata quella di affiancarsi a

Coldiretti nel pressing su Aipo e Regione

per giungere ad una definitiva soluzione

del problema.

“Ormai da due anni Coldiretti sta

seguendo una vicenda che appare

paradossale – ribadisce l’Organizzazione

degli imprenditori agricoli –. Abbiamo

percorso ogni via, nel rispetto dei ruoli e

delle competenze, dimostrando serietà e

fiducia nelle Istituzioni. Oggi stiamo supportando le aziende, che hanno deciso di procedere

attraverso uno studio legale per chiedere il sacrosanto risarcimento del danno subito in questi

due anni. Non ci interessano i proclami a mezzo stampa, bensì il serio e quotidiano lavoro, al

fianco delle nostre imprese. Fa piacere rilevare che ora, improvvisamente, altri si accorgano

della questione. Una vicenda che sarebbe già risolta da tempo, se le istanze di Coldiretti

avessero trovato la giusta – dovuta – risposta”.

(Le immagini, scattate a Crotta d'Adda nel marzo 2009 e nel novembre 2010, in occasione di due fra i

numerosi sopralluoghi compiuti dai tecnici Coldiretti a supporto della denuncia presentata all'Aipo,

mostrano i campi allagati. Il tutto, come ammesso dalla stessa Agenzia Interregionale per il fiume Po,

a causa delle perdite d'acqua del Canale Navigabile Cremona-Milano)

IL PUNTO COLDIRETTI

E’ il giornale online rivolto alle imprese del sistema agroalimentare, creato dalla Coldiretti,

che assicura un costante aggiornamento su economia e settori produttivi, fisco, ambiente,

lavoro, credito, energia, previdenza, formazione, qualità, innovazione e ricerca, scadenze e

prezzi, previsioni meteo. Il Punto Coldiretti è all’indirizzo www.ilpuntocoldiretti.it.

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Con Coldiretti l’Agricoltura è in tv

W l’Agricoltura, la trasmissione tv che parla di agricoltura, ambiente e alimentazione,

proposta da Coldiretti Cremona, va in onda tutti i giovedì (alle ore 20.15 circa, su TeleColor e

PrimaRete) e in replica la domenica (alle ore 12, su Telecolor). Nella puntata di questa

settimana vengono riproposti alcuni passaggi dall’intervento del Presidente di Coldiretti

Sergio Marini, pronunciato il 2 luglio 2010 al Palalottomatica a Roma, in occasione

dell’Assemblea Nazionale Una filiera agricola tutta italiana…vince il Paese vero!

Coldiretti Cremona - Impresa Verde Cremona

SEDE PROVINCIALE. Via Ala Ponzone, 8 III piano

Tel. 0372.499811 - Fax 0372.499899

[email protected]

www.cremona.coldiretti.it

UFFICIO ZONA DI CREMONA. Via Ruffini, 28

Tel. 0372.732930 - Fax 0372.732940

UFFICIO ZONA DI SORESINA. Via Matteotti, 12

Tel. 0372.732990 - Fax 0372.732980

UFF. ZONA DI CASALMAGGIORE. Via Cairoli, 3

Tel. 0372.732960 - Fax 0372.732970

UFFICIO ZONA DI CREMA.

Via del Macello, 34/36

Tel. 0372.732900 - Fax 0372.732925

www.cremona.coldiretti.it

il sito di Coldiretti Cremona

Www.cremona.coldiretti.it è l’indirizzo del sito di Coldiretti Cremona. Uno strumento di

informazione e comunicazione, aggiornato in tempo reale, rivolto agli imprenditori agricoli e

a tutti i cittadini attenti ai temi della difesa e valorizzazione dell’agricoltura e alimentazione

made in Italy, alla promozione del territorio, alla tutela dell’ambiente.

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INFORMAZIONE ALLE IMPRESE AGRICOLE – GIOVANI IMPRESA

PERCORSO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE PER GIOVANI AGRICOLTORI

Giovani Impresa Coldiretti Cremona a disposizione per tutte le informazioni utili

Con il contributo del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, l’INIPA,

Istituto Nazionale per l’Istruzione Professionale Agricola costituito dalla Coldiretti, si prepara a

dare il via ad un percorso formativo di 180 ore composto da sei moduli formativi indipendenti

della durata di trenta ore ciascuno. L’intervento formativo è finalizzato a preparare il giovane

imprenditore agricolo in maniera concreta, implementando le competenze necessarie al fine di

renderlo consapevole della necessità di saper comprendere e operare sul contesto socio-

economico di riferimento e sul territorio, con modalità di attuazione efficaci, moderne e

determinanti”. A rendere nota l’importante proposta è la Segreteria di Giovani Impresa

Coldiretti Cremona, in una nota rivolta ai giovani imprenditori agricoli del territorio.

Il bando per aderire al percorso “Fondo Giovani” di Regione Lombardia è già stato pubblicato.

Destinatari dell’intervento sono giovani diplomati o laureati di età compresa tra i 18 ed i 40

anni, con preferenza per giovani agricoltori titolari di impresa agricola, coadiuvanti di giovani

agricoltori, giovani agricoltori figli di imprenditore agricolo.

Sono inoltre destinatari dell’intervento – evidenzia il bando di concorso per l’ammissione al

percorso formativo – i soci delle giovani società agricole aventi i requisiti di cui all’art. 2 della

Legge 441/98, ovvero: le società semplici, in nome collettivo e cooperative (con condizione

che almeno i due terzi dei soci, la cui età non deve comunque superare i quaranta anni,

esercitino l'attività agricola a titolo principale oppure a tempo parziale) e le società di capitali

aventi per oggetto sociale la conduzione di aziende agricole (ove i conferimenti dei giovani

agricoltori costituiscano oltre il 50 per cento del capitale sociale e gli organi di amministrazione

della società siano costituiti in maggioranza da giovani agricoltori).

“L’intero percorso prevede la realizzazione di sei moduli formativi indipendenti che

svilupperanno tematiche particolarmente importanti ed utili per un giovane imprenditore –

spiega Giacomo Maghenzani, segretario di Giovani Impresa Coldiretti Cremona –. I contenuti

riguarderanno: tematica Sindacale e Fiscale (mod. 1); bilancio e accesso al credito - Basilea 2

(mod. 2); accesso ai finanziamenti nazionali e comunitari per le imprese agricole (mod. 3);

agricoltura, ambiente, energia (mod. 4); marketing agroalimentare (mod. 5); informatica di base

(mod. 6). I nostri uffici sono a disposizione dei giovani imprenditori, per offrire tutti i

chiarimenti del caso. Ricordo che il bando e il modulo d’iscrizione possono essere scaricati

anche dal sito di Coldiretti Cremona, all’indirizzo www.cremona.coldiretti.it. Il nostro intento è

fare in modo che tutti i giovani agricoltori interessati possano accedere a questa significativa

occasione di formazione professionale e di crescita personale”.

Ai moduli saranno ammessi venti partecipanti effettivi – chiarisce il bando di concorso – con

l’eventuale presenza aggiuntiva di un massimo di cinque uditori. Ai partecipanti effettivi sarà

riconosciuto il rimborso delle spese di viaggio, vitto e alloggio connesse alla frequenza dei

moduli. Alla fine di ogni modulo sono previsti una verifica finale e il rilascio di un attestato di

frequenza.

Per agevolare la partecipazione ai corsi, per la Lombardia sono state definite tre sedi: Mantova,

Milano e Sondrio. La provincia di Cremona, insieme a Mantova e Brescia, farà riferimento alla

sede di Canneto sull’Oglio (Mantova), per il modulo 4 (Agricoltura, ambiente, energia) e per il

modulo 5 (Marketing agroalimentare).

Il bando dell’iniziativa e la scheda d’adesione sono sul sito www.cremona.coldiretti.it.

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FESTIVITÀ, SPESI 2 MILIARDI PER I PRODOTTI DOC

Aumenta del 41% la spesa nei mercati degli agricoltori Gli italiani hanno acquistato per Natale e fine anno prodotti alimentari tipici per un valore di più di due miliardi di euro, scegliendo regali utili e dunque premiando l’enogastronomia. E' quanto stima la Coldiretti, nel sottolineare le performance positive dell’agroalimentare soprattutto nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica dove sono aumentate del 41 per cento le vendite rispetto allo scorso anno grazie alla presenza di ben 705 punti di vendita in tutte le regioni dove fare la spesa direttamente dal campo alla tavola. Circa dieci milioni di italiani, sottolinea la Coldiretti, hanno acqui-stato i regali di Natale nei tradizionali mercati delle festività nel rispetto di una tendenza che unisce un momento di svago con la possibilità di fare acquisti anche curiosi ad "originalità garantita" per sfuggire alle solite offerte standardizzate. In quasi un mese di shopping natalizio gli italiani hanno speso per i regali 430 euro a famiglia, un valore superiore del 16% rispetto alla media europea pari a 370 euro a famiglia, sulla base delle elaborazioni Coldiretti sui dati dell’indagine “Xmas Survey 2010” di Deloitte, che evidenzia una maggiore generosità degli italiani per il Natale rispetto ai partner europei anche in un periodo di crisi. Quello enogastronomico è stato tra gli adulti il regalo più gradito e meno riciclato, per l'affermarsi di uno stile di vita attento alla riscoperta della tradizione a tavola che si esprime con la preparazione “fai da te” di ricette personali per serate speciali o con omaggi per gli amici che ricordano i sapori e i profumi della tradizione del territorio. Nel nostro Paese si trovano un terzo delle imprese biologiche europee e un quarto della superficie bio dell'Unione, superando il milione di ettari. L’agroalimentare Made in Italy – conclude la Coldiretti – può contare su 214 prodotti a denominazione o indicazione di origine protetta riconosciuti dall'Unione Europea, senza contare le 4.511 specialità tradizionali censite dalle regioni, mentre sono 501 i vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (330 vini Doc, 52 Docg e 119 Igt).

Luogo privilegiato dove si possono trovare tipicità, genuinità e qualità – ad un giusto prezzo – è il Mercato di Campagna Amica degli agricoltori di Coldiretti. A Cremona le vendite a km zero vengono proposte regolarmente in tutti i principali comuni, secondo il seguente calendario:

CREMONA. Al Foro Boario ogni venerdì, dalle ore 8 alle 13.

CASALMAGGIORE. In Piazza Turati, il sabato mattina.

SORESINA. Il lunedì, ore 8-13, davanti al Palazzo Comunale.

PANDINO. Il 1° e il 3° giovedì del mese, in p.zza Vittorio Emanuele

VESCOVATO. Tutti i sabati, in piazza Roma

CASTELLEONE. La mattina del sabato in via Garibaldi

BAGNOLO CREMASCO. In piazza Aldo Moro, la seconda domenica del mese

CREMA. In via Terni, prossimi appuntamenti domenica 9 e 23 gennaio 2011.

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COLDIRETTI: L’INFLUENZA SI COMBATTE

A PARTIRE DALLA TAVOLA

Una buona colazione con latte e miele, e poi tanta frutta e verdura sempre in tavola, per rafforzare le difese immunitarie e sconfiggere i malanni di stagione

Aumentare le calorie consumate, iniziando la mattina con latte, miele o marmellata e

portando poi a tavola soprattutto zuppe, verdure, legumi e frutta, aiuta a rafforzare, con

l'apporto di vitamine, le difese immunitarie dal rischio dell'insorgenza dell' influenza favorita

dal freddo che staziona sulla penisola. E' quanto consiglia la Coldiretti in riferimento al forte

aumento dei casi di influenza stagionale che, secondo gli esperti, dovrebbe mettere a letto

nel corso dell’inverno dai 2 ai 5 milioni di italiani, mentre per tutti gli altri, la stagione fredda

riserverà solo i comuni malanni invernali: tosse, raffreddore o qualche grado di febbre.

Oltre a frutta a verdura ricca di antiossidanti, nella dieta per sconfiggere l'influenza non

devono mancare – continua la Coldiretti - latte, uova e alimenti ricchi di elementi probiotici

quali yogurt e formaggi come il parmigiano e, per alcuni esperti, anche il miele e l'aglio, che

contiene una sostanza, l'allicina, particolarmente attiva nella prevenzione.

Fondamentale, sottolinea la Coldiretti, è assumere verdure di stagione, soprattutto quelle

ricche di vitamina A (spinaci, cicoria, zucca, ravanelli, zucchine, carote, broccoletti, ottimi

anche cipolle e aglio possibilmente crudi per la valenza antibatterica non indifferente) perché

danno il giusto quantitativo di sali minerali e vitamine antiossidanti che sono di grande aiuto

per combattere le conseguenze dello stress del cambio di stagione sull'organismo.

Nella dieta - prosegue la Coldiretti - non vanno trascurati piatti a base di legumi (fagioli, ceci,

piselli, lenticchie, fave secche) perché contengono ferro e sono ricchi di fibre che aiutano

l'organismo a smaltire i sovraccarichi migliorando le funzionalità intestinali. Di grande

importanza per il grande contenuto di vitamina C è il consumo di frutta di stagione come kiwi,

clementine e arance (rigorosamente italiane, per evitare che i trasporti ne riducano il

contenuto vitaminico). Va anche ricordato che in un soggetto normale l'assunzione di

proteine deve essere compresa tra 0,8 - 1,3 grammi di proteine per chilo di peso corporeo,

per cui - conclude la Coldiretti - una buona dose di carne nella dieta non può fare che bene.

EPIFANIA: 400MILA IN AGRITURISMO (+ 10%)

Con il ponte dell’Epifania salgono a circa 400mila i vacanzieri che hanno alloggiato in agriturismo durante le feste di fine e inizio anno, con un aumento stimato del 10% favorito anche dai prezzi rimasti sostanzialmente stabili rispetto allo scorso anno. E' quanto stima la Coldiretti sulla base delle indicazioni dell'associazione agrituristica Terranostra, che sottolinea come a farla da padrona é stata la montagna con le prenotazioni a gonfie vele per le aziende situate nei pressi degli impianti sciistici. Buone anche le presenze nelle sistemazioni prossime alle città d'arte, ai centri di interesse storico e culturale e agli impianti termali. L'agriturismo sembra quindi resistere meglio alla crisi anche per effetto - sottolinea Coldiretti - della voglia di tranquillità in un momento di turbolenza economica che spinge gli italiani a privilegiare le vacanze più vicine a casa con una maggiore flessibilità nella programmazione. La capacità di mantenere inalterate le tradizioni enogastronomiche nel tempo è stata – spiega Terranostra – la qualità più apprezzata dagli ospiti degli agriturismi ma è aumentata nel contempo la domanda di servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti. Insieme a questo va crescendo l'abbinamento con il turismo d'arte. Per compiere la scelta migliore, basta visitare il sito www.terranostra.it.

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Buste di plastica, come sopravvivere all’addio:

cinque regole d’oro da Coldiretti Lombardia

Cinque regole d’oro per dire addio con serenità alle buste di plastica. Le ha stilate la

Coldiretti Lombardia per aiutare i consumatori e facilitare il passaggio alle borsine

ecocompatibili.

Sono stati presi in considerazione i materiali delle nuove “shopper bags”, i contenitori

destinati ad altro ma che si possono riciclare, la suddivisione degli acquisti per

semplificare il trasporto e la resistenza delle buste in mater-B.

Il piccolo “manuale di sopravvivenza” sarà diffuso nei prossimi giorni, con manifesti e

volantini, nei farmers’ market di Milano, Lodi, Monza e Brianza e negli spacci delle

aziende agricole di Coldiretti-Campagna Amica.

“Diamo suggerimenti di buonsenso e a costo zero – spiega Andrea Repossini,

responsabile dei farmers’ market di Campagna Amica della Coldiretti di Milano e Lodi –

all’inizio sarà necessario organizzarsi un po’, ma credo che con un minimo di necessario

impegno iniziale sarà possibile superare anche questo passaggio”.

Le 5 “regole d’oro” per sopravvivere senza la plastica:

- Cercare nei cassetti o negli armadi delle borse in tessuto che non si usano più, che ci

sono state regalate durante qualche viaggio o incontro: andranno benissimo per

contenere la spesa. Per gli acquisti quotidiani sono adatte anche delle vecchie borse di

paglia o quelle che si usano per portare gli asciugamani in spiaggia.

- Meglio dividere la spesa in due o più contenitori perché più leggeri e più pratici da

trasportare, manovra utile soprattutto per quelli in mater-B che così resistono meglio.

- Riutilizzare più volte le “vecchie” buste di plastica che si hanno ancora in casa: se

si evita di metterci i detersivi (ingombranti e pesanti) possono resistere più e più volte.

Una volta rotte, metterle nell’apposito contenitore della raccolta differenziata.

- Se si hanno delle vecchie scatole di cartone formato carrello da supermercato

ancora in buone condizioni, rinforzarne il fondo e gli angoli con del nastro adesivo da

imballaggio e usarli per la spesa.

- Recuperare dalle soffitte o dalle cantine i trolley della spesa delle nostre nonne,

dargli una bella rinfrescata e rimetterli in azione. E considerare che l’uso di certi

contenitori rispetto ad altri alla fine è anche una questione di abitudine.

Gli italiani - precisa la Coldiretti - sono tra i massimi utilizzatori in Europa di shoppers in

plastica con un consumo medio annuale di 300 sacchetti a testa. In Italia arriva un

quarto dei 100 miliardi di pezzi consumati in Europa dove vengono importati per la

maggioranza da paesi asiatici come Cina, Thailandia e Malesia. Il 28% di questi sacchetti

diventa rifiuto e va ad inquinare l’ambiente in modo pressoché permanente poiché

occorrono almeno 200 anni per decomporli.

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A tutti i Soci, alle loro famiglie,

a tutti gli amici e collaboratori

Coldiretti Cremona augura Buon 2011