Club - rotarytrieste.com · La formazione rotariana non va tuttavia sottovalutata, è con essa che...

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NUMERO 5 - APRILE / GIUGNO 2016

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ClubTrieste

N U M E R O 5 - A P R I L E / G I U G N O 2 0 1 6

ROTARY CLUB TRIESTE

Anno di fondazione: 1924Distretto 2060

ClubTrieste

SegreteriaVia Giustiniano 9 34133 Trieste Tel. e Fax 0039 040 362801 [email protected] http://trieste.rotary2060.eu

ROTARY INTERNAZIONALE 2015-16presidente: K.R. “Ravi” Ravindram

MOTTO INTERNAZIONALE 2015-16 Be a gift to the world

MOTTO DISTRETTUALE 2015-16 Il nostro dono: la nostra capacità di servire

DISTRETTO 2060 2015-16Governatore: Giuliano Cecovini

ROTARY CLUB TRIESTE

presidente: Sergio Cecovini

COMMISSIONE PER IL BOLLETTINOpresidente: Fulvio Gon

Componenti: Francesco Granbassi (Vice presidente)

Patrizio Brusoni, Giorgio Cappel,Gianpaolo Centuori, Fulvia Costantinides,Stefano Crechici, Marino Predonzani (Coord. Gruppo Redattori)

Gruppo redattori: Massimo Alvaro, Giulio Bonivento, Guendal Cecovini Amigoni, Alessandro Cosenzi, Stefano Crechici, Gianandrea Gei, Aulo Guagnini, Lelio Triolo

Conviviali: Greif Maria Theresia,(Viale Miramare 109, tel. 040 410115)

giovedì ore 13;terzo giovedì del mese ore 20.30;(dal 15 giugno al 15 settembree ogni terzo giovedì del mesealle 20.30 con familiari)

Notiziario mensileRegistrazione del Tribunale di Trieste n. 740 del 2 settembre 1988

Direttore responsabile Giorgio Cappel POSTE ITALIANE SPA - Spedizione in abbonamento postale,70% - n. DCB “TS”

Stampa: Tipografia Alabarda, Trieste

APRILE/GIUGNO 2016 - BOLLETTINO N. 5

S O M M A R I O

LETTERE DEL PRESIDENTE . . . . . . . . . . . . . . . . . . .3

PROGRAMMI

Rotary Club Trieste . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .6

Rotary Club Trieste Nord . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .8

Rotary Club Muggia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .9

CONVIVIALI e RELAZIONI

Conviviale n . 3342: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .10

Conviviale n . 3343: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .12

Conviviale n . 3344: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .16

Conviviale n . 3345: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .20

Conviviale n . 3346: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .22

Conviviale n . 3347: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .24

Conviviale n . 3348: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .27

Conviviale n . 3349: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .29

Conviviale n . 3350: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .32

Conviviale n . 3351: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .34

Conviviale n . 3352: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .36

Conviviale n . 3353: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .40

GLI INTERVENTI

Service - La cappella dell’episcopio triestino . . . . . . . . . . . .47

Service - Un calcio alla sclerosi multipla . . . . . . . . . . . . . . .48

Service - Un nuovo mezzo per la CRI . . . . . . . . . . . . . . . . .49

Service - Yost a gonfie vele . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .50

Service - Emergenza Yazidi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .51

RASSEGNA STAMPA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .52

L’ASSIDUITÀ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .54

NEWS ROTARIANE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .60

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ClubTrieste

Cari amici,vedervi interessati ai temi trattati alle conviviali è una bella sensazione, e ci sprona a mettercela tutta . Un grazie particolare va a Chiara Modricky e a Pierpaolo Ferrante,

che curano i Programmi e ai quali soprattutto si deve il “reclutamento” di relatori di valore . Di buono c’è anche il fatto che, per la prima volta in sette anni, la fisiologica riduzione dell’or-ganico (sei amici ci hanno lasciato dallo scorso giugno) è stata controbilanciata, con successo, con l’ingresso di otto nuovi soci . C’è qualche chance di ulteriore sviluppo, ma si vedrà . La stabilizzazione, se possibile la crescita dell’effettivo, nel rispetto della qualità, è un’esigenza primaria del Rotary, che nel 2015 ha registrato un decremento nei Paesi dell’Occidente, Italia compresa . I nuovi amici, cui rinnoviamo il benvenuto, apportano linfa vitale, di pensiero ed esperienza, che contribuirà ad arricchire il Club nelle idee e nell’azione .La formazione rotariana non va tuttavia sottovalutata, è con essa che si sviluppa lo spirito di servizio e, direi, il giusto modo di rapportarsi fra rotariani e di trasmettere il sentire rotariano nelle occasioni sociali . .

Cari amici,non si può sfuggire alla mia lettera – bollettino mensile, e dunque ecco le informa-zioni sulle attività che ci riguardano .

Andrea Oddi ci ha illustrato brevemente la visita dei rotariani a Roma in occasione del Giubileo, alla presenza del Presidente Internazionale Ravindran . Comprensibili misure di sicurezza hanno impedito ai più un contatto ravvicinato con il Pontefice, per il resto l’orga-nizzazione curata dal Distretto romano è stata soddisfacente .Si è tenuta ad Asti l’assemblea della Fellowship Alpini, presieduta dall’attivissimo Giorgio Cossutti, che ha anche rappresentato il Club il 7 maggio al Picnic internazionale rotariano all’Aranciera di villa Zoppolato a Mogliano Veneto . Brillante e partecipatissima la conferenza di Zeno D’Agostino, il 12 maggio, sul Porto di Trieste, vitale per la nostra città . Il mezzo pasticcio con il Greif (me ne scuso: non avrei dovuto dare per scontata la fruibilità della sede consueta) non ha impedito alla personalità di D’Agostino di sopperire alla carenza organizzativa, grazie a una presentazione precisa ed esauriente, che giustifica - finalmente - qualche serio ottimismo sul futuro del nostro Porto. Nelle conviviali precedenti, sempre con focus su Trieste, il D .G . di Area Science Park Stefano Casaleggi ha presentato l’evoluzione e le potenzialità del Parco scientifico; e Sergio Bonifacio l’importante sviluppo quantitativo e qualitativo avuto dal service QR Code nella nostra città . Guendal Cecovini Amigoni ha illustrato il problematico tema delle unioni civili, alla vigilia dell’approvazione della discussa disciplina legislativa .Ai service già noti (“Cervelli più e cervelli meno”, guida su “La Cappella dell’Episcopio”, incontri con l’ITIS, “YOST”, contributi alla CRI) posso aggiungere: - Pro donne vittime di sfruttamento. Il Club ha finanziato l’acquisto di beni di utilità domestica per dotarne gli alloggi gestiti da Etnoblog (Hermine Gbedo) sotto l’egida del Comune e della Regione, per l’accoglienza e l’avvio a scolarizzazione e lavoro di donne vittime di tratta . - Premio “Caraian” per la Musica . Abbiamo partecipato, alla presenza di Romolo Gessi e Mario Diego, alla premiazione dei vincitori del 30° concorso Musica al “Tartini”, cui il Club ha contribuito .- “Boe acustiche “ . Riconoscendo la funzione socializzante dello sport, abbiamo dotato l’As-sociazione Fair Play (Druso Nordio) di due boe sonore con accessori, per consentire a velisti

La lettera del presidentedi Sergio Cecovini

aprile

maggio

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ClubTriestegiugno

ipo- o non vedenti di condurre un “Laser” su percorsi prestabiliti, anche autonomamente . - Supporto psicologico ai pazienti ematologici gravi (interclub) . Riguarda il mantenimento della funzione (dott .ssa Marzia Rucli) presso l’Ospedale Maggiore, che non è più in grado di sostenerla economicamente . Il Club ha contribuito sostanzialmente . - “Rotary Emergenza Lavoro” (distrettuale), seguito da Roberto Pallini, Alberto Cappel, Guendal Cecovini Amigoni, Diego Bravar . La Commissione Distrettuale ha approvato e inviato alla banca Permicro la nostra proposta – l’unica pervenuta dai club della Provincia - di erogazione di un microcredito ad un imprenditore triestino, apparso meritevole (segnalazione di Lelio Triolo) .- “Rotary Award D2060 Scienza e Tecnologia” (distrettuale), promosso e seguito da Giorgio Sedmak, responsabile della Commissione Distrettuale Relazioni Internazionali e consulente della nostra Commissione Relazioni Internazionali (Etta Carignani) . Il service è inteso a incentivare i programmi di ricerca o startup meritevoli, in cooperazione con i Parchi scientifici e tecnologici operanti nel territorio distrettuale . Il primo riconoscimento (targa e premio), concordato con Area Science Park di Trieste, verrà attribuito in occasione del Congresso distrettuale .- “Orientamento professionale nelle scuole” . Massimo Debenedetti ha informato che il service non si è potuto attuare quest’anno, per indisponibilità sopraggiunta delle scuole contattate .

Concludo ringraziando in particolare gli amici Marino Predonzani e Gianandrea Gei per l’impegno assiduo rivolto ai giovani, e specialmente al Rotaract e all’Interact, di cui siamo padrini e la cui attività sosteniamo con giusti contributi .Un caro saluto e a presto .

Cari amici,con commossa partecipazione abbiamo ricordato la figura di Michele Lacalamita, la cui scomparsa ha segnato con una nota di tristezza la fine di maggio.

Con giugno l’anno rotariano si conclude, e la guida del Club passa giustamente a forze nuove, nella rotazione che è di per sé apportatrice di novello slancio, nel rispetto delle linee tracciate dal Rotary International . Rinviando il commiato della Presidenza alla relazione conclusiva, che inesorabilmente ci attende, non tradirò, nel finale, il carattere soprattutto informativo della lettera mensile. Ma, anzitutto, le congratulazioni a Tullio Giraldi, assurto al grado di Commodoro della Flotta Alto Adriatico della International Yachting Fellowship of Rotarians; e un sentito ringraziamento a Franz Granbassi, sempre presente e perfetto interprete fotografico di tutte le manifestazioni, con vento, sol e piova (finora, gnente grandine).Vivi rallegramenti ai Club Rotaract e Interact di cui siamo padrini e ai Presidenti Eleonora Capaldo e Olimpia Pasino, che hanno operato benissimo con iniziative belle e utili portate a termine nel corso dell’anno, di cui ritengo opportuno inviarvi direttamente, a parte, la sintesi di Gianandrea Gei .Brevi .Ha avuto luogo all’Hotel Savoia il 78° Congresso del Collegamento Svizzero in Italia sul tema “Trasporti” curato dalla Presidente Irène Beutler-Fauguel e da Giuseppe (“Pippo”) Reina, Presidente del Circolo Svizzero, con gli interventi di Zeno D’Agostino e Alessandro Fattorini e folta partecipazione di pubblico, anche rotariano . E’ avvenuto inoltre il preannunciato incontro al Caffè San Marco, (Cristina Pedicchio) con la delegazione yazida, presenti vari rotariani e alcune autorità della Regione, alla quale la delegazione aveva già rappresentato la tragica situazione del suo popolo . Con finalità meno impegnative, si è svolto, “fuori casa”, l’incontro calcistico fra rotariani triestini (Battista, Bernetti, Fogazzaro, Granbassi, Pasino, Sornig) e monfalconesi, promosso dagli Interact di Trieste e Monfalcone-Grado . Vittoria netta dei nostri e ricavato della lotteria

abbinata devoluto all’AISM; infine, sette samurai rotariani (Bonifacio, Gon, Kostoris, Pallini con Marisa, Rocco, Cecovini) hanno approfittato dell’invito del maestro marziale Bolaffio per un primo contatto diretto con il tai chi chuan . Esperienza e sensazioni inattese, nessun ferito grave, molta voglia di dare seguito .Incontri conviviali . Con la dovuta considerazione per la panoramica del generale Gerli sui complessi compiti della Guardia di Finanza (preceduta dalla confortante sintesi di Eleonora Capaldo sul Ryla) e per il coinvolgente racconto di Franco Vivian sulle sue esperienze nel Nepal, le simpatie e l’apprezzamento più espliciti sono andati ai giovani del Tartini, che hanno riscosso un applauso entusiastico per la maestria e il vigore del breve concerto . Ma non possiamo certo tralasciare la visita a bordo del traghetto “Un Karadeniz”, con più di ottanta ospiti rotariani . Una tradizione che riprende, come ci assicura Enrico Samer, che ci ha accolti con grande cordialità insieme al comandante Camur, cui abbiamo espresso la nostra riconoscenza con una targa ricordo, davvero bella .Sito . Il sito del Club, lo avrete notato, viene alimentato dal nuovo operatore e ottimo acquisto dott . Filippo Peruzzo quasi in tempo reale, con l’inserimento delle notizie non appena gli arrivano i testi elaborati dai nostri cronisti . ServiceAi service recenti annunciati nella lettera di maggio, e già conclusi (Pro donne vittime di tratta e sfruttamento; premio “Caraian”; boe acustiche per velisti non vedenti; contributo per il sostegno psicologico di malati ematologici gravi; assegnazione di un micro credito a un giovane imprenditore triestino), vanno aggiunti:- la brillante presentazione di Gino Pavan, autore della guida sulla cappella dell’Episcopio, al Centro Pastorale Paolo Sesto, alla presenza dell’Arcivescovo Mons . Crepaldi e del Vicario Don Malnati. Buona l’affluenza di pubblico anche non rotariano, con richiesta di altre guide da parte della chiesa parrocchiale di San Giacomo per la distribuzione ai fedeli;- la simpatica cerimonia di chiusura, alla Società Velica Barcola Grignano, del service YOST (Enzo Armenio, Alberto Cattaruzza), al termine delle esercitazioni teoriche e pratiche di vela dei quindici ragazzi partecipanti;- la consegna alla CRI in Piazza Sant’Antonio di un veicolo attrezzato per la distribuzione di pasti e generi di prima necessità ad anziani immobilizzati in casa, e di una tenda costituente punto di soccorso avanzato, entrambi recanti la scritta permanente “Con il contributo del Rotary Club Trieste”; - l’avvio del service interclub Lavoro-Giovani-Impresa (da non confondere con il “micro-credito”), per il quale sono stati selezionati dal team formato dai Rotary della provincia (per noi Roberto Pallini e Marcello Billè), dalla Camera di Commercio e dal BIC, nove titolari di piccole imprese locali, che entro la metà di luglio completeranno presso il BIC un corso avanzato di formazione e sviluppo dell’azienda;- l’assegnazione, il 23 giugno in conviviale, del Premio Pacor (commissari Maria Cova, Marina Bortul, Lelio Triolo), portato quest’anno a 4 .000 euro per consentire la premiazione contestuale di due autori di ricerche in materia oncologica risultati egualmente meritevoli; - un contributo per il disastro nel Nepal, efficacemente illustrato da Franco Vivian;- la donazione alla benemerita Comunità di San Martino in Campo (Don Vatta) e ai Frati di Montuzza di un contributo complessivamente pari al residuo della gestione annuale . Cari amici, la presidenza di quest’anno è quasi al suo epilogo, e se è risultata reciprocamente gradita il Direttivo ed io sappiamo bene di doverlo, in buona parte, alla simpatia con cui ci avete accolti e sostenuti .Ma aspettiamo il 30 giugno per i convenevoli finali, intanto un caro saluto e a presto .

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Programma - Rotary Club Trieste

Giovedì 7 – ore 20.30Hotel Greif Maria Theresia

Conviviale a buffet con familiariAssemblea ordinaria dei soci per l’approvazione della relazione programmaticadella presidente Cristina Pedicchio

Giovedì 14 – ore 20.30Hotel Greif Maria Theresia

Conviviale a buffet con familiariRoberto Dipiazza Sindaco di Trieste

Giovedì 21 – ore 20.30Hotel Greif Maria Theresia

Conviviale a buffet con familiaridott. Roberto SiagriPresidente di Eurotech Spa“Il futuro è: l’ineludibile abbraccio con la tecnologia”

Venerdì 29 – ore 20Ristorante Le Terrazze

Conviviale con familiariinterclub con Muggia e Trieste NordSimone Cristicchi

Giovedì 4, 11, 18 Conviviali annullate

Mercoledì 24 – ore 13Centro Marinodella Croce Rossa Slovena Punta Grossa

Interclub con Muggia Ore 18: visita guidata al RotaryCamp di AncaranoOre 19: buffetOre 20.15: concerto jazz dei musicisti del Tartini

LUGLIO

AGOSTO

Giovedì 1 – ore 19Hotel Greif Maria Theresia

Apericlubprof. Mitja Gialuz presidente S.V. Barcola Grignano“La Barcolana 2016”

Giovedì 8 – ore 20.30Hotel Greif Maria Theresia

Conviviale a buffet con familiaridott. Mohsen Mouelhi Vicario generale della Confraternita Sufi Jerrahi-Halveti in Italia“Il dialogo interreligioso”

Giovedì 15 – ore 13Hotel Greif Maria Theresia

Conviviale a buffetAssemblea dei soci per l’approvazione del bilancio consuntivo 2015/16 e di quello preventivo 2016/17

Giovedì 22 – ore 20.30Ristorante Le Terrazze

Conviviale a buffet con familiariprof. Stefano Fantoni già Direttore della SiSSa

“Trieste, mare e scienza”

Giovedì 29 – ore 19Hotel Greif Maria Theresia

Apericlubprof. Paolo Giangaspero: “Referendum: voto consapevole”

SETTEMBRE

Giovedì 6 – ore 19Hotel Greif Maria Theresia

Apericlubdott. Claudio Calandra di Roccolino, Presidente della Comunità San Martino al Campo: “I nuovi poveri a Trieste”

Giovedì 13 – ore 20.30Hotel Greif Maria Theresia

Conviviale a buffet con familiaridott. Zeno D’Agostino, Commissario straordinario dell’Autorità portuale di Trieste: “Il Sistema Logistico Integrato del Porto di Trieste”

Giovedì 20 – ore 20.30Hotel Greif Maria Theresia

Conviviale a buffet con familiariFrancesco Parisi: “Alto Adriatico 2050”

Giovedì 27 – ore 13Sede del club

Conviviale al caminetto

OTTOBRE

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Martedì 6 - ore 13 Sede del Club

Conviviale a buffetComunicazioni rotariane e vita del club

Martedì 13 - ore 20.30Starhotel Savoia

Conviviale a buffetTommaso Cai, past president Rotary Club Trento“Progetto società italiana di andrologia”

Martedì 20 – ore 20.30Starhotel Savoia

Conviviale con familiariAndrea Vigneri, già sottosegretario agli Interni“Le modifiche costituzionali che ci apprestiamo a votare”

Martedì 27 – ore 20.30Starhotel Savoia

Conviviale con familiariGianni de Visintini,“La Barcolana di Cattivik”

Programma - Rotary Club Trieste Nord

AGOSTO

SETTEMBRE

Programma - Rotary Club Muggia

AGOSTO

SETTEMBRE

Mercoledì 7– ore 20Hotel Lido

Conviviale con familiari e ospitiS.E. dott.ssa Annapaola Porzio Prefetto di Trieste

Mercoledì 14– ore 20Hotel Lido

Conviviale con familiari e ospitidott. Zeno D’agostino Presidente Porto di Trieste

Mercoledì 21 – ore 20Hotel Lido

Conviviale con familiari e ospitiprof. Gianpaolo Dolso“Presentazione del referendum costituzionale.Le prospettive”

Mercoledì 28 – ore 20Hotel Lido

Conviviale di argomenti rotariani

Mercoledì 3, 10, 17, 31 Conviviali annullate

Mercoledì 24 – ore 13Centro Marinodella Croce Rossa Slovena Punta Grossa

Interclub con Rotary Club Trieste Ore 18: visita guidata al RotaryCamp di AncaranoOre 19: buffetOre 20.15: concerto jazz dei musicisti del Tartini

Martedì 2 – ore 20.30Starhotel Savoia

Conviviali annullateAlessandro Dobrilla“Dalla responsabilità amministrativa degli entialla gestione del rischio fiscale”

Martedì 9 e 16 Conviviali annullate

Mercoledì 24 – ore 13Centro Marinodella Croce Rossa Slovena Punta Grossa

Interclub con Rotary Club Trieste Ore 18: visita guidata al RotaryCamp di AncaranoOre 19: buffetOre 20.15: concerto jazz dei musicisti del Tartini

Martedì 30 - ore 19.30Sede del Club

Riunione con aperitivoComunicazioni rotariane e vita del Club

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Argomento del giorno è Area science park, relatore il direttore generale ingegner Stefano Casaleggi., che ha puntualizzato il ruolo della stessa quale fucina di

sviluppo di imprese del territorio tese all’innovazione.

Nel sottolineare come Area abbia cambiato il proprio ruolo nel tempo, ha utilizzato “automobile” per spiegare come il significato del termine sia cambiato dagli anni 70 ad oggi . L’automobile, come rimarcato da Casaleggi, è passata dal concetto di vettore di tra-sporto a un mix di comfort e tecnologia . Così è cambiata anche l’Area . Nel 1978 viene istituita come luogo di ricerca multidisci-plinare dedicata ad attività sperimentali in stretto collegamento con il mondo universitario e collocata a Padriciano, in una zona

Riunione conviviale n. 3342

PresiedeSergio Cecovini

Ospite del ClubStefano Casaleggi, Giuliano Cecovinie Fulvia Costantinides

Ospiti dei socidi Hatzakis: Francesco Menegoni

Soci presso altri ClubCecovini e Cosenzi(Rc Trieste Nord, 5 aprile)

Hotel Greif Maria Theresia7 aprile 2016

Area Science Park quarant’annidi ricerca di élite a Padriciano

Stefano Casaleggi, direttore generale di Area Science Park durante il suo intervento in conviviale al Greif

urbanizzata negli anni Sessanta per la creazione di un centro di smistamento dei profughi stranieri .Nel 1991 a Basovizza partono i lavori di costruzione di Elettra Sincrotrone di cui Area è socio di mag-gioranza, nel corso degli anni 90 il raggio d’azione si allarga con la gestione di iniziative di formazione imprenditoriale qualificata, internazionalizzazione e trasferimento tecnologico; nel 1999 Area diventa Ente pubblico di ricerca e le attività si ampliano anche con la creazione di impresa grazie all’incubatore certifi-cato di Innovation factory, in house company di Area, con un importante processo di uscita dal campus (ndr . Go to market delle imprese stesse) .L’incontro si era aperto con l’ingresso di un nuovo socio, l’avv. Michele Grisafi, presentato da Giorgio Cappel.

La prua di Elettra, la nave di Marconi, esposta nel comprensoriodi Padriciano di AREA Science Park.In basso, veduta aerea del polo di Padriciano

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Riunione conviviale n. 3343Hotel Greif Maria Theresia

14 aprile 2016

I palazzi di Trieste ci parlanoLa targhetta magica del QR code

PresiedeSergio Cecovini

Soci presso altri ClubCampailla (Rc Luxembourg, 8 aprile)Gei (Forum Rotary/Rotaract a Padova, 9 aprile e al Rotaract, 14 aprile)Giraldi (Rc Soverato CZ, 9 aprile)Armenio (Rc Muggia, 13 aprile)

Sergio Bonifacio illustra il service tecnologico, il collaborazione con PromoTurismo FVG, rivolto alla promozione turistica della città

Durante la conviviale, un aperitivo al Greif, Sergio Bonifacio illustra ai soci il progetto che ha visto il nostro club promotore e protagonista di una iniziativa

inedita per la promozione turistica di Trieste.

Il progetto ha una preistoria ed una storia . La preistoria ha radici profonde, che attingono alla “mission” principale del Rotary, la cultura del “servizio” .Nella fattispecie si tratta di un servizio offerto alla collettività per la divulgazione della storia e delle peculiarità del prezioso patrimonio artistico e architettonico cittadino .Nel nostro club diversi soci si sono cimentati in questo compito, ma certamente hanno titolo per una speciale collocazione nella storia del sodalizio Fulvia Costantinides e Gino Pavan .

Gino Pavan, in particolare, da 25 anni sta curando, con grande tenacia, la collana delle note “guidine”, divenuta ormai un’opera importante di consultazione in materia di musei e luoghi di culto .Ma nell’ultimo lustro si è avvertita l’esigenza di esten-dere la divulgazione di questa “conoscenza” alle fasce più giovani della popolazione, anche nell’intento di favorire così una migliore tutela dell’ambiente .Numerosi studenti delle scuole superiori sono stati pertanto coinvolti in una competizione (denominata “Caccia al Tesoro”), in cui i partecipanti erano tenuti a risolvere una serie di quesiti imperniati sulla “storia” degli edifici prescelti.

Dopo tre edizioni di tale iniziativa, il club dispo-neva di un piccolo archivio dati – comprendente anche notizie su edifici diversi dai musei e gli enti di culto – che poteva essere fruito da platee ancora più ampie .Nel frattempo, da un lato, stava maturando a livello nazionale una maggiore consapevolezza dell’urgenza di valorizzare più degnamente un patrimonio arche-ologico, artistico e architettonico unico al mondo, dall’altro l’evoluzione tecnologica metteva a dispo-sizione a tale scopo strumenti più efficaci, mentre si diffondevano pubblicazioni e attività di ricerca sulle “smart cities”, per realizzare un nuovo contesto

La cucina di Villa Sartorio, in Largo Papa Giovanni, perfettamente restaurata e conservata, presenta molte suppellettili d’epoca

Foto scattata con un drone all’interno della chiesa serbo ortodossa di San Spiridione

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urbano interconnesso, nel rispetto dei principi di un sviluppo sostenibile . Insomma, era maturo il tempo per il passaggio dalla preistoria alla storia di questo progetto . È nata così l’idea -già attuata in altre regioni d’Italia, ma assolutamente antesignana per Trieste e questa regione – di utilizzare i codici a barre bidimensionali (“QRcode”), da sistemare in apposite targhe alla base degli edifici più importanti, agevolmente consultabili dalle moderne tecnologie ( smartphone, ipad, tablet, ecc .) .Per la lettura dei “codici” ci si è avvalsi della disponi-bilità dell’Ente “PromoTurismoFVG” per l’accesso al proprio portale, in un primo tempo solo dalla targa, più recentemente anche via internet, ampliando in tal modo la visibilità dell’informativa a livello mondiale .Il primo lotto di quattro targhe - sistemate in altret-tanti prestigiosi palazzi di Piazza Unità (Prefettura, Palazzo della Giunta Regionale, Hotel Duchi d’Aosta, Municipio) - è stato inaugurato l’8 maggio 2014, in occasione della cerimonia celebrativa del 90° anni-versario del club .Nell’anno sociale successivo il circuito veniva implementato di altri 10 edifici (Questura, Camera di commercio, Chiesa serbo ortodossa, Chiesa greco ortodossa, Chiesa di S . Antonio Taumaturgo, Sinagoga, Palazzo Stratti, Palazzo Gopcevich, Palazzo Vivante, Musei Civico Sartorio) e, infine, quest’anno esteso ad ulteriori 11 (Palazzo Aedes,

Palazzo Economo, Palazzo Brambilla-Morpurgo, Chiesa Evangelica Luterana, Palazzo Ras, Palazzo Pitteri, Palazzo Carciotti, Palazzo Modello, Teatro Lirico Verdi, Politeama Rossetti, Caffè Tommaseo), portandolo così a quota 25 .Attualmente, la lettura dei “codici” consente non solo di (ri) scoprire la storia del rispettivo edificio in tre lingue (italiano, inglese, tedesco), ma anche di apprez-zare numerose immagini degli aspetti architettonici peculiari e/o degli ambienti interni, ove di rilevante interesse artistico . Tutto ciò è stato reso possibile grazie alla collabo-razione del citato Ente Turistico, ma soprattutto dei diversi soci che, secondo esigenze via via emergenti, hanno contribuito alla elaborazione dei testi di base, alle relative traduzioni nelle due lingue straniere, all’individuazione delle ditte per la fornitura in opera delle targhe, all’accelerazione dell’istruttoria presso la locale Soprintendenza o all’acquisizione dei nulla osta dei proprietari ed infine alla realizzazione di riprese fotografiche di alta qualità.Una menzione particolare meritano i soci Alex Benvenuti, Bruno Norbedo, Maurizio Bradaschia, Aulo Guagnini, Pierpaolo Ferrante, Pier Paolo Battaglini, Fabio Santorini e, per le riprese fotogra-fiche, Francesco Granbassi, nonché Paolo Cartagine del Circolo fotografico triestino.Ma potrebbe essere lecito domandarsi se a fronte di cotanto impegno vi sia una conveniente risposta da

parte dell’utenza, cittadina, nazionale o internazionale . Ebbene, la risposta c’è ed è significativa: al 1° febbraio scorsole letture dei “QRcode” avevano superato quota 3 .500, con picchi eccezionali per la Chiesa serbo ortodossa (661), la Prefettura (655), il Palazzo della Giunta regionale (419), la Sinagoga (404) . Per quanto concerne i turisti stranieri, risultano finora nettamente in testa quelli americani e tedeschi .Appare ora necessaria una fase di consolidamento del progetto, idonea a verificare sia la fattibilità di un ulteriore potenziamento del servizio offerto (ad esem-pio, l’inserimento di un’applicazione che ne consenta l’utilizzo ai non vedenti), sia la coerenza dello stesso con l’evoluzione della moderna tecnologia . Il nostro Paese ha urgente bisogno di sviluppare una crescita robusta e sostenibile per risolvere il dram-matico problema della disoccupazione e del debito pubblico .Il programma di valorizzazione di un patrimo-nio nazionale unico al mondo, finalmente avviato, potrebbe ora essere in grado di riportare i flussi turi-stici verso i livelli da primato mondiale che non molto tempo fa detenevamo, per dare, ai fini della crescita, un contributo importante . In siffatto grande disegno, questo progetto trova quindi ampie motivazioni per giustificare la propria esistenza e fornire in merito ulteriori, concreti mar-gini di valore aggiunto . Sergio Bonifacio

Progetto“QR code”

leggi con il tuo smartphone il codice sulla destra per scoprire la storia e la bellezza di un prestigioso palazzo di Piazza Unità

realizzato in collaborazionecon Turismo FVG

Per offrire alla collettività, ai giovani ed ai turisti, italiani e stranieri,

una nuova e più agevole modalità di conoscenza del prezioso patrimonio architettonico della città

Club

La locandina di presentazione

dell’iniziativa sostenuta dal

Rotary Club Trieste.

In basso, la sala principale del

Teatro Rossetti

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Riunione conviviale n. 3344Hotel Greif Maria Theresia

21 aprile 2016

Il matrimonio tra omosessualiUna legge per le unioni di fatto

PresiedeSergio Cecovini

Ospiti del ClubFulvia Costantinides

Ospiti dei socidi Cecovini Amigoni: la figlia Marina

Soci presso altri ClubArmenio e Debenedetti(Rc Trieste Nord, 19 aprile)Colonna e Del Piccolo (Rc Muggia, 20 aprile)

Il giorno 21 aprile 2016 si è tenuta la relazione del socio avv. Guendal Cecovini Amigoni sulle “Unioni Civili”, tema di rilevante importanza e grande attualità.

Cosa sono le “unioni civili”? I loro nome completo è “unioni civili tra persone dello stesso sesso” e con esse si definisce il cosiddetto matrimonio tra coppie omossessuali .Al momento della relazione, nel Parlamento italiano è in fase di approvazione il disegno di legge (ddl) “Cirinnà”, così chiamato dal nome della parlamentare prima firmataria, che contiene questa nuova disciplina .

A febbraio 2016 il ddl . è stato oggetto di un’accesa discussione al Senato, che l’ha approvato solo in seguito all’intervento del governo, il quale ha posto la fiducia sul provvedimento. Il testo verrà a breve discusso anche alla Camera, ove presumibilmente verrà approvato e, si spera, con un consenso dei parla-mentari che non sia “estorto” con l’apposizione della fiducia (ndr - prima di andare in stampa, in data 11 maggio, il ddl è stato approvato anche dalla Camera, peraltro nuovamente con l’apposizione della fidu-cia da parte del governo ed è pertanto diventato la “legge Cirinnà”) .La grande perplessità che suscita l’introduzione delle unioni civili dipende dal fatto che vanno a modificare la società, per come la conosciamo . Ci toccano da vicino sia come individui, sia come membri di una collettività sia, addirittura, come appartenenti ad una determinata specie .In seguito alla loro completa introduzione, la realtà sociale è destinata a mutare e, quel che caratterizza questo mutamento, è l’estrema difficoltà con cui pos-siamo prevederne gli effetti . Vi faccio un esempio: immaginiamo tutti di essere dei medici e di ricevere una coppia che ci formula la seguente particolare richiesta .Quesito 1: “La coppia sposata non è fertile e desi-dera avere tre figli. I figli non devono essere gemelli, ma nascere in tre parti successivi. Tra il primo e il terzo parto non devono trascorrere più di tre mesi .”In base alla nostra esperienza, cosa rispondiamo? “Impossibile”, si ode dal pubblico . Ebbene, la coppia esce dallo studio medico ed entra in uno studio legale e, a differenza dell’uomo di medicina, l’uomo di legge risponde: “Non c’è problema, si può fare .” In effetti, in Europa, ciò è già possibile ed è già accaduto .Nel caso in esame, per una coppia omossessuale fem-minile è stato sufficiente “affittare” tre uteri, com-piere tre prelievi in una banca del seme e procurare contemporaneamente tre gravidanze alle tre ragazze . Al momento della nascita, i tre neonati erano figli della coppia di lesbiche . E tra i tre parti sono trascorsi meno di tre mesi .La difficoltà che incontriamo a immaginare tali situazioni ci fa comprendere quanto in profondità questo mutamento legislativo incida nella società in cui viviamo . Ma, ripeto, questo non è il futuro: in Europa questa è già la realtà, verso la quale anche l’Italia si sta muovendo .Per comprendere meglio la questione, è opportuno esaminare la situazione legislativa nel mondo: si può osservare come nelle nazioni del Nord-America il matrimonio tra le persone dello stesso sesso sia già una realtà, che si è diffusa in molte nazioni

del Sud-America e, in Europa, nelle nazioni che si affacciano sull’Atlantico . Nell’Europa centrale si sono affermate le cosiddette “unioni civili”, cioè, le coppie omosessuali hanno una disciplina dedicata, ma non c’è equiparazione col matrimonio (vedremo che in Italia, nonostante il nome “unioni civili”, viene di fatto introdotta l’equiparazione) . Invece, nell’Europa dell’est, come in Asia e in Africa, que-sta nuova formazione sociale sostanzialmente non viene riconosciuta .Con particolare riferimento all’Europa, lo stato giuridico delle unioni omosessuali può essere così riassunto: come detto, nelle nazioni atlantiche il matrimonio omossessuale è una realtà . È così nella penisola scandinava, in Inghilterra, Francia, Spagna e Portogallo . Le nazioni centrali hanno introdotto una disciplina dedicata alle coppie omosessuali, come in Germania, Svizzera e Austria . Le nazioni orientali invece si oppongono a tale mutamento e, nella loro Costituzione, hanno scritto che il matrimonio è solo l’unione tra un uomo e una donna . L’Italia si trova in mezzo a questi due “fronti” .Passiamo ora a esaminare la posizione italiana . In Italia, la discussione in parlamento sulle unioni civili è stata accelerata dalla sentenza del 25 .07 .2015 della Corte europea dei diritti dell’uomo che la ha messo in mora per la mancata regolazione dei diritti delle coppie omosessuali .Non è una condanna, ma un vibrante sollecito ad adeguarsi; si legge infatti nel provvedimento che “è necessario del tempo per ottenere una graduale maturazione di una visione comune nazionale per il riconoscimento di questa nuova forma di famiglia” .Sulla spinta di tale monitoria, l’Italia ha accelerato l’iter parlamentare per dotarsi di una regolamenta-zione di quella che, a livello europeo, viene definita una “nuova forma di famiglia” .Per comprendere la dimensione di questa esigenza, possiamo esaminare i dati statistici contenuti nell’ul-timo censimento nazionale, curato nel 2011 dall’Isti-tuto nazionale di statistica .In Italia risultano esserci circa 14 milioni di coppie stabili, delle quali 13 milioni e 990mila eterosessuali e 7 .513 omosessuali . In percentuale, il 99,95 % delle coppie stabili è eterosessuale e lo 0,05% delle coppie stabili è omosessuale .Il dato statistico è pertanto molto contenuto, anche se andrebbe probabilmente aumentato a fronte della reticenza delle coppie omossessuali a dichiararsi tali . Questo elemento non è da sottovalutare: in pratica, le coppie omossessuali percepiscono una tale “disap-provazione sociale” da preferire non dichiararsi pub-blicamente . Ciò, al punto che, per alcuni, il loro dato

Guendal Cecovini Amigoni: l’iter della legge è stato accelerato dalla messa in mora da parte della Corte europea dei diritti civili

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statistico andrebbe perfino decuplicato.Andando ad esaminare l’orientamento sessuale delle singole persone, in base al censimento ci sono 60 milioni 674mila e tre italiani dei quali un milione si dichiara essere omo o bisessuale .In questa realtà, viene a inserirsi la legge Cirinnà, destinata a introdurre in Italia le “unioni civili tra persone dello stesso sesso” .La lettura di un testo di legge è spesso noiosa e com-plicata, ma, tra le molte norme, c’è un articolo par-ticolarmente significativo, che dà una chiara chiave di lettura dell’intero testo . Pertanto, invito tutti a compiere questo piccolo sforzo:“Le disposizioni che si riferiscono al matrimonio e le disposizioni contenenti le parole «coniuge», «coniugi» o termini equivalenti, ovunque ricor-rono nelle leggi, negli atti aventi forza di legge, nei regolamenti nonché negli atti amministrativi e nei contratti collettivi, si applicano anche ad ognuna delle parti dell’unione civile tra persone dello stesso sesso .”In sintesi, lo “spirito” della legge stabilisce che qual-siasi regola esistente in Italia, che faccia riferimento al matrimonio eterosessuale, sia immediatamente applicabile anche alle unioni omosessuali .Ciò ci fa capire come la legge Cirinnà, di fatto, non disciplini un nuovo modello di unione tra le persone omosessuali, ma estenda il matrimonio eterosessuale anche a queste ultime . Pertanto, il modello italiano non segue il modello centroeuropeo che garantisce i “diritti civili” alle coppie omosessuali”, ma ricalca quello “atlantico” della equiparazione tra i due tipi di coppie .In ogni caso, ciò comporta un’importante rivoluzione nella nostra struttura sociale poiché, da un punto di vista antropologico, la famiglia è un gruppo sociale dotato di alcune caratteristiche stabili, tra le quali spiccano la “cooperazione economica” e la “ripro-duzione” . Ebbene, nel momento in cui equipariamo la coppia omosessuale alla famiglia tradizionale, andiamo a rimodellare il concetto di famiglia togliendole una delle sue caratteristiche fondamen-tali. Infatti, la coppia omosessuale è per definizione sterile e, estendendo a essa il concetto di famiglia, togliamo alla famiglia stessa uno dei suoi due fini principali, cioè la “riproduzione” .Tenendo conto che la famiglia tradizionale è la base su cui si fonda la nostra civiltà, ci rendiamo conto che il cambiamento, che stiamo per introdurre, andrà a modificare radicalmente l’equilibrio dei rapporti sociali . Ciò, con esiti imprevedibili . Vi faccio un altro esempio: immaginate di essere nuovamente nel vostro studio medico e che un uomo vi chieda

consiglio per realizzare un suo desiderio .QUESITO 2: “Un uomo vuole avere un figlio con la propria madre .”Quale consiglio gli dareste? “Andare dallo psichia-tra”, echeggia dal fondo della sala . Deluso dal sistema sanitario nazionale, questa persona esce dallo studio medico ed entra in un studio legale . Diversamente dall’uomo di medicina, l’uomo di legge può dirgli: “Non c’è problema. Si può fare .”Anche questo esempio è tratto dalla cronaca, essendo un’ipotesi già verificatasi in Inghilterra. Nel caso di specie, per l’uomo A è stato sufficiente contrarre matrimonio con l’uomo B (trattasi in effetti di una coppia omosessuale); quindi, l’uomo B ha procurato una gravidanza alla madre di A secondo la disciplina dell’ “utero in affitto”; quando il bimbo è nato, è stato riconosciuto dal padre B con la conseguenza che A, in quanto sposato con B, è divenuto a sua volta padre del bimbo .In pratica, per la legge, A è padre del bimbo, mentre per la natura ne è il fratello e, sempre per la legge, la donna è nonna del bimbo, mentre per la natura ne è la madre .Al di là di ogni giudizio etico, quel che è importante evidenziare è la difficoltà, se non l’impossibilità, di prevedere gli effetti dell’equiparazione del matrimo-nio eterosessuale a quello omosessuale: le regole che hanno retto la nostra società sono destinate a mutare rapidamente e in modo drastico; molti tabù stanno già cadendo e molti principi, che diamo per scontati, vengono oggi messi in discussione .Soprattutto, con la perdita dell’elemento della “ripro-duzione” quale caratteristica fondante della famiglia, avremo uno spostamento di importanti diritti dai figli, oggi ritenuti soggetti deboli della società, agli adulti, che reclamano nuovi inconciliabili diritti a proprio vantaggio .Tornando rapidamente alla legge Cirinnà, a fronte della sostanziale equiparazione delle unioni omo-sessuali al matrimonio eterosessuale, è interessante trovarne le differenze che, oltre all’identità sessuale dei partner, possono essere così riassunte: manca l’obbligo di fedeltà; non c’è l’applicabilità di tutta la legge sull’adozione (ma si applicano le norme sull’af-fidamento dei minori, sull’adozione internazionale e sulle cosiddette “adozioni in casi particolari”); non si applica la stepchild adoption; ci sono poi altre differenze “formali” .Quel che si nota subito è che tali differenze hanno tutte un elemento in comune: fanno riferimento ai figli. In pratica, la legge tende a differenziare i due tipi di coppie limitando la possibilità agli omoses-suali di procurarsi un figlio in modo non tradizionale;

apparentemente, la legge vorrebbe frenare lo sposta-mento dei diritti dai figli, quali soggetti titolari di diritti, agli adulti, che reclamano il diritto d’avere un figlio nonostante la loro naturale sterilità.Però, a fronte della sostanziale equiparazione, le norme che differenziano i due tipi di coppia hanno un sapore discriminatorio e, pertanto, è prevedibile che verranno fortemente messe in discussione nel futuro prossimo, se non abbattute dalla giurisprudenza .Avviandomi alla conclusione, rammento che nel 1989 è stata approvata dall’Assemblea generale delle nazioni unite la Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia, che all’epoca (27 anni fa) venne con-siderata un’importantissima conquista a tutela dei bambini e che oggi, a fronte delle nuove esigenze in via di affermazione, risulta un testo sorpassato, dai principi quasi imbarazzanti .Si legge al suo articolo 7: “Il fanciullo … ha diritto … a conoscere i suoi genitori ed a essere allevato da essi .” Tale previsione è evidentemente superata dal diffondersi della prassi del “utero in affitto” e dalla volontà delle coppie omosessuali (ma anche etero-sessuali sterili) di procurarsi un figlio. Continua il medesimo articolo: “Gli Stati Parti vigilano affinché questi diritti siano attuati …” Constatiamo invece che gli Stati firmatari della Convenzione poco o nulla fanno per rispettarne i principi .Concludo con parole non mie, ma citando quelle di Claudio Magris, recentemente pubblicate sulle colonne del Corriere della Sera; invito tutti a medi-tare su di esse: “… protagonista non è il deside-rio della coppia né omo né eterosessuale, bensì il bambino, che comunque nasce da un uomo e da una donna e la cui maturazione è verosimilmente arricchita dalla crescita, non necessariamente con i genitori naturali, ma con un uomo e una donna, espressione per eccellenza di quella diversità … che è di per sé più creativa e formativa di ogni identità a senso unico .”

Domande e risposteGiorGio Cappel: Le coppie omosessuali femminili sono avvantaggiate per la procreazione: una delle partner può concepire? Per le coppie delle unioni civili valgono gli stessi diritti delle copie etero, ad esempio quella della frequentazione di ospedali, e simili?In effetti, la coppia omosessuale femminile è avvan-taggiata rispetto a quella maschile poiché può pro-curarsi direttamente una gravidanza e, quindi, un figlio. Ma questa “discriminazione” dipende dalla natura. Quando ai diritti riconosciuti alle “unioni

civili”, salve alcune limitazioni relative ai figli, c’è una sostanziale estensione di tutti i diritti, compresi quelli di visita.

ravaliCo: La fecondazione eterologa è già un mezzo ammesso dalla legislazione. Ci sono somi-glianze o differenze nelle unioni civili?Quanto alla fecondazione eterologa, è interessante notare che, più che dal legislatore, è stata ammessa in Italia dalle decisioni dei giudici. Comunque, al momento la legge non permette l’adozione del figlio del partner nelle coppie omosessuali (la c.d. stepchild adoption). Vedremo cosa ne penserà la magistratura.

Kostoris: Una differenza col matrimonio che va sottolineata è la mancanza di obbligo di fedeltà. Un altro punto importante è che la Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia non ha un organo giurisdizionale di tutela.Con l’approvazione della legge Cirinnà, al Senato è stato cancellato l’obbligo di fedeltà per le coppie omosessuali: non ne è stato spiegato il motivo ma, osservo, se una coppia omossessuale femminile fosse obbligata alla fedeltà, avrebbe maggiori difficoltà a procurarsi una gravidanza.Quanto alle Convenzioni internazionali, è vero: manca un organo che ne imponga il rispetto, con gli esiti che possiamo osservare.

CreChiCi: Il termine “unioni civili” oggi identifica un istituto diverso. Come si dovranno ridefinire le condizioni attualmente note con quel nome? Che fine faranno?La legge sulle “unioni civili” è in realtà composta da due parti: la prima introduce il matrimonio omo-sessuale, la seconda regola le “coppie di fatto” sta-bilendone la registrazione e la disciplina.

severi: Va sottolineato che non viene riformato il rapporto di coppia: ci si limita e far riferimento a un istituto esistente, invece che rivedere comple-tamente la materia.Questa è stata una scelta del Parlamento. Da oltre un decennio si è discusso se e cosa riconoscere alle coppie omosessuali e quasi nulla è stato fatto. Alla fine, è passata “di forza” l’equiparazione.

CeCovini: Ci sono statistiche che evidenzino quale sia stata l’evoluzione dei bambini adottati da cop-pie omosessuali, rispetto a quelle eterosessuali?Non ci sono ancora statistiche affidabili, perché i numeri sono contenuti ed i dati sistematicamente strumentalizzati.

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Riunione conviviale n. 3345Sede del club

28 aprile 2016

Il volontariato sui diritti umani:@uxilia dalla parte delle donne

PresiedeRoberto Kostoris

Ospiti del ClubCristina Lenardon

Soci presso altri ClubAlvaro, Davanzo, Furlan Gabriele,Grisafi e Kostoris (Seminario nuovi soci a Mestre, 23 aprile)Armenio e Davanzo(Rc Trieste Nord, 26 aprile)Alvaro, Davanzo, De Vanna e Gei(Rc Muggia, 27 aprile)

Cristina Lenardon, direttore generale della onlus @uxilia: in regione siamo attivi nelle carceri femminili

La riunione si è tenuta “al caminetto” presso la sede del Club, condotta dal past president Roberto Kostoris in sostituzione del presidente Cecovini.

Ospite la dottoressa Cristina Lenardon, presentata dal socio Alvise Mocenigo.

Cristina Lenardon è direttore generale della Onlus @uxilia, asso-ciazione apartitica che svolge attività di volontariato nel campo socio-assitenziale, educativo e sanitario . Tutela e promuove i diritti umani, in particolar modo dell’infanzia e delle donne in Italia e nei Paesi in via di sviluppo . Nelle zone toccate da guerre, emergenze e calamità naturali svolge attività di emergenza o cooperazione con particolare riguardo ai bambini; avvalendosi prevalentemente

delle prestazioni personali, volontarie e gratuite dei propri aderenti .In Italia @uxilia opera nelle scuole, nelle società sportive, nelle carceri, nei centri di permanenza temporanea dei rifugiati, al fine di incentivare la valorizzazione civica e dei talenti e contrastare le discriminazioni .In regione è attiva nelle carceri femminili, promuo-vendo i contatti tra le detenute ed i loro figli tramite la tecnologia Skype, nell’intento di contrastare la perdita di contatto con la realtà e la deresponsabilizzazione che colpiscono i carcerati .Nelle scuole ha sviluppato progetti relativi all’uso e all’abuso di internet, nonché di educazione alimentare .@uxilia è attiva anche nei paesi in via di sviluppo coinvolti in conflitti armati, dove coopera con altre istituzioni al fine di costruire centri sanitari, scuole, orfanotrofi, sostenere le attività pedagogiche di micro-credito e promuovere l’adozione a distanza .Nello Sri Lanka ha affiancato le operazioni interna-zionali a seguito del tragico tsunami del 2004; e in Siria promuove l’artigianato femminile, favorendo il commercio dei prodotti all’estero .La sezione toscana dell’associazione è attualmente impegnata nella realizzazione di una struttura ospe-daliera in Congo, tramite finanziamenti privati e pub-blici, nazionali ed europei .Per maggior informazioni è possibile consultare il sito internet: www .auxiliaitalia .it, ove la missione è riassunta nelle parole di Martin Luther King: “Può darsi non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non farete nulla per cambiarla” .

Domande e risposteMoCeniGo: Cosa l’ha spinta a presentare l’asso-ciazione @uxilia presso il Rotary?Ritengo che tra le due associazioni possa esserci un’affinità di intenti. Solo chi vive all’interno di un’associazione può comprenderne lo spirito.

GiorGio Cappel: Con riferimento al progetto di realizzare un ospedale in Congo, ho sentito che iniziative simili si sono rivelate eufemisticamente “poco trasparenti”. Questa pubblicità negativa danneggia i vostri sforzi?Purtroppo, il diffondersi di certi luoghi comuni fa nascere della diffidenza anche nei confronti delle associazioni che agiscono in piena trasparenza .

Di Martino: Quali sono le vostre attività nella regione Friuli Venezia Giulia?In regione siamo attivi soprattutto per favorire il legame tra donne carcerate ed i loro figli, ma anche con progetti contro la violenza sulle donne e a favore dell’integrazione degli immigrati .

Guerrini: Poiché ci sono molte associazioni che portano avanti progetti simili, non sarebbe auspi-cabile la creazione di un consorzio?Noi ci muoviamo proprio in tal senso, promuovendo il coordinamento tra associazioni che abbiano una comunione d’intenti. Peraltro, quando si lavora all’e-stero, ciò è necessario poiché bisogna sempre avere un referente locale.

(Testo raccolto da Guendal Cecovini Amigoni)

Gli effetti devastanti dello tsunami del 2004 in Sri Lanka. Le vittime in quel paese furono oltre trenatamila

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Riunione conviviale n. 3346Hotel Greif Maria Theresia

5 maggio 2016

Ecco come le arti marzialivi faranno capire meglio la vita

PresiedeSergio Cecovini

Ospiti del ClubPaolo BolaffioMaria Efremova(Rc Skopje, Macedonia)Fulvia Costantinides

Ospiti dei socidi Cecovini: Elisabetta Bolaffio

Soci presso altri ClubOddi (Giubileo dei rotariani a Roma, 29 e 30 aprile)Predonzani (Interact, 30 aprile)Gei (Interact, 30 aprile e Rotaract, 2 maggio)Carignani, Ferrante e Pedicchio(Rc Trieste Nord, 3 maggio)

Paolo Bolaffio: il mio vecchio maestro è stato il mio secondo padre e ha colmato i miei vuoti e completato il mio addestramento

Paolo Bolaffio è un grande maestro di karate, ideatore del metodo Makotokai. Pratica il Tai chi, il Pa Kwa Chang e le cinque armi cinesi classiche. È un grande

personaggio. E si racconta.

Al karate sono arrivato così . Ho iniziato a praticare la scherma (spada e fioretto) all’età di 5 anni. Quando avevo circa 8 anni, alla fine del nostro allenamento, in una sala adiacente alla sala scherma, vidi un giovane giapponese vestito di bianco fare dei bellissimi “gesti” nell’aria con una armonia che ricordo mi affascinò in modo addirittura violento . Mi misi spesso a guardarlo seduto in silenzio e un giorno con un ampio sorriso in un italiano molto stentato mi chiese se volevo “fare un poco con lui” . Non si trattava di un corso, non vi erano altri allievi e nessuno sapeva cosa in realtà stesse facendo quel giovanotto giapponese . Diventai senza saperlo allora un suo allievo . Egli era in Italia per studiare ospite di una fami-glia Italiana i cui padri si erano conosciuti per qualche motivo in

tempo di guerra . All’inizio neanche riuscivo a capire che cosa stessi facendo ma quei movimenti perfetti erano in qualche modo “già conosciuti” e non mi fu più possibile smettere .Diverse “esperienze marziali” si sono poi susseguite negli anni, quando in Italia pochi ancora sapevano che cosa fosse il Karate Do. Ho avuto la fortuna di praticare e allenarmi con nomi famosi e con scono-sciuti di abilità a volte anche superiori . Molti credono che io sia da sempre un “tradizionalista”…niente di più errato . Ho praticato, tra i primi in Italia, il full contact con il maestro e caro amico Jean Paul Pace, ex nazionale della “grande” Francia . Ho avuto la grande fortuna di partecipare invitato e introdotto dal maestro Zimmerman di Vienna a uno stage di Soke Oyama Masutatsu . All’epoca, durante l’estate, mentre gli amici andavano e partivano per vacanze all’insegna del divertimento, io con il mio zaino partivo da solo per l’oriente per cercare chi mi potesse insegnare “di più” . Ricordo bene di aver dovuto vendere la mia moto per comperare il primo biglietto aereo . Ho provato il Kalaripayat in India, la Thai in Tailandia, il Silat, molti stili cinesi e ovviamente il Karate a Okinawa con il maestro Sugino . Cercavo le “radici” cercavo di comprendere meglio quello che mi era stato detto: le arti marziali sono una montagna e la cima è una sola . Ho avuto molte cariche ma poi mi sono ritirato per poter meglio concentrarmi sullo studio del mio metodo, il Makotokai .Sono diventato insegnante per puro caso . Ho studiato fisica all’università e non ho mai voluto specifica-tamente diventare un insegnante di arti marziali . Confesso che la cosa che mi interessa di più ancora oggi è migliorare la mia tecnica e la comprensione della vita . L’insegnamento, seppur accurato e consape-vole, era un effetto collaterale, come “missione” l’ho completamente accettato solo da pochi anni .Il Makotokai è un metodo di allenamento che è stato creato da me e dai miei allievi negli anni basandosi su molte esperienze personali . La base del Makotoaki è il Karate Shotokan e da esso si parte. Una delle caratteristiche più interessanti del Makotokai è il movimento a “recupero di energia” che consente un grande risparmio energetico ed una maggiore efficacia dei colpi . Questo proviene dal mio studio delle arti cinesi con il grande maestro Ho, dal quale sono stato chiamato figlio.Non esiste vera forza se non vi è armonia . Non ci può essere trasmissione da parte di un insegnante ad un allievo se non vi è armonia. Alla fine sono stato for-tunato e ho incontrato il mio maestro, il mio secondo Padre . Egli ha colmato i miei vuoti e completato il mio addestramento di base . È morto non molto tempo

fa, a 104 anni . “Non stava male . È andato nella sua stanza, si è disteso e ha chiuso gli occhi per sempre” .Alla fine Bolaffio, dopo aver spiegato la stretta con-nessione tra forza e pensiero, ha dato alcune dimo-strazioni pratiche ai soci . Prima un po’ timorosi, poi audaci . Tanto da rispondere al suo invito di andare nella sua palestra per una più approfondita dimostra-zione pratica del Tai chi .

Domande e risposteCeCovini: C’è un arte marziale d’attacco per eccellenza?Dipende da come si interpreta lo sport e da quanto ci si vuole specializzare. La più pericolosa può addirit-tura essere considerata il Tai Chi, ne esistono alcuni capitoli dedicati alla “violenza” che viene sempre nascosta in gesti lenti e apparentemente innoqui.

Bravar: Si potrebbero avviare corsi in cui si inse-gnano le arti marziali a un pubblico anziano?Si, esistono già attività di volontariato con risultati importanti. Sempre il Tai Chi risulta essere idoneo e di grande aiuto per gli anziani.

De vanna: Qual è la componente psicologica nelle arti marziali?Potrebbe sembrare quasi assurdo ma vi è più psicolo-gia che fisicità. Bisogna ricercare i “poteri” nascosti che ognuno di noi possiede, la componente mentale in alcuni casi supera il 70%. A .G .

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Riunione conviviale n. 3347Hotel Greif Maria Theresia

12 maggio 2016

D’Agostino: strategia globaleper rilanciare il porto di Trieste

Presiede Sergio Cecovini

Ospiti del ClubZeno D’Agostino e Fulvia Costantinides

Ospiti dei soci di Borruso: Oliviero Petzdi Cesca: il figlio Stefano

Visitatori Carollo del RC Trieste Nord

Soci presso altri Club Carignani, Ferrante e Pedicchio (Rc Trieste Nord, 3 maggio)Cossutti (Pic-nic rotariano internazionale a Mogliano Veneto, 7 maggio)G . Cappel, De Vanna, Giraldi, Isler, Pallini e F . Pastor (Rc Muggia, 11 maggio)

Zeno D’Agostino, commissario straordinario dell’Autorità Portuale di Trieste

Il presidente Cecovini introduce il relatore omettendo di presentarne il curriculum, che viene comunque fatto girare tra i presenti durante la presentazione, ma sotto-

lineando la grande importanza che il porto rappresenta per la nostra città. In passato proprio dallo sviluppo del porto sono derivate la crescita e la fortuna di Trieste. Pertanto il ruolo del dott. D’Agostino è particolarmente importante e la sua attività è seguita con grande attenzione dalla città.

Accolto da un caloroso applauso il dott . D’Agostino esordisce ricordando come rispetto alla sua precedente presentazione al

nostro club ormai è passato più di un anno dal suo arrivo a Trieste quindi alcune cose ormai sono state fatte ma soprattutto ha avuto la possibilità di ela-borare una strategia . L’aspetto strategico è stato in passato oggetto della sua attività accademica . Sono stati individuati gli elementi di forza e quelli di debolezza e si è cercato di individuare quello che è già presente in quanto senza questa conoscenza non ha senso effettuare nuove acquisizioni . È motivo di grossa soddisfazione vedere che chi c’era già ha ripreso ad investire .All’interno del porto vengono svolte diverse attività . Per esempio il governatore della Baviera nella sua recente visita era molto interessato al traffico petro-lifero legato all’oleodotto Trieste - Ingolstadt, città natale del politico tedesco . La costruzione dell’o-leodotto ha infatti dato un impulso determinante allo sviluppo industriale del suo Land . Spesso viene dato eccessivo risalto ai dati relativi ai traffici dei container . Non si può certo negare l’importanza dei container in quanto hanno dato un contributo fondamentale alla globalizzazione tuttavia il dott . D’Agostino ricorda che la sua funzione è quella di rappresentare lo Stato, quindi il suo primo interesse non è quello di un semplice sviluppo dei traffici quanto piuttosto di contribuire alla crescita della occupazione in questo territorio. Il traffico dei con-tainer tende ad andare incontro all’automatizzazione come si può osservare nella costruzione di un nuovo grande scalo container in Olanda completamente automatizzato . Pertanto le sue ricadute sull’occupa-zione possono essere minori rispetto ad altri settori . Una strategia globale deve pertanto prevedere lo sviluppo di tutti i settori dell’attività portuale . Tra i nostri competitori attualmente Capodistria sta pun-tando molto sui container mentre Venezia cerca di recupera il traffico Ro-Ro.In una diapositiva il commissario ha riassunto i 4 punti di forza del Porto di Trieste:

■ La posizione geografica ■ I collegamenti ferroviari■ I fondali naturali di 18 metri■ Il punto franco

La posizione geografica in realtà non sempre gioca un ruolo fondamentale . Basta pensare al porto di Dubai che nonostante la posizione ha conosciuto un enorme sviluppo . Inoltre il valore di una determi-nata posizione può cambiare nel tempo . Quando lui lavorava a Napoli l’Adriatico era considerato un mare secondario in quanto all’epoca il riferimento era l’Europa occidentale . Gli eventi degli ultimi decenni

hanno spostato il baricentro dell’Europa verso est e pertanto Trieste si è ritrovata dopo cento anni nuo-vamente in una posizione estremamente favorevole . Naturalmente non si può pensare che questo van-taggio duri per sempre ma è necessario sfruttarlo tempestivamente in questo momento . La posizione geografica di Trieste comporta inoltre tempi di navi-gazione decisamente più brevi da Suez rispetto ai porti dell’Europa settentrionale però anche questo vantaggio non è automatico .

I collegamenti intermodali rappresentano il punto sul quale Trieste è attualmente imbattibile . La ferrovia collega Trieste con tutta l’Europa . (viene contemporaneamente proiettata una diapositiva che illustra tutti questi collegamenti) Verso ovest i collegamenti diretti arrivano fino al Lussemburgo mentre verso est a breve partirà il treno Fernetti-Mosca . Nessun porto italiano può vantare colle-gamenti diretti internazionali con tante sedi . Nel 2015 sono stati contati 5600 treni, più di cento alla settimana, questo dato ci pone al secondo posto tra i porti della penisola dopo La Spezia che ne ha regi-strati 7000 . Se si manterrà l’attuale tasso di crescita che nei primi tre mesi di quest’anno è stato del 18% rispetto allo stesso periodo del 2015 siamo destinati a breve a superare il porto ligure .È inoltre molto importante che di fronte a questa importante crescita del numero dei treni la rete fer-roviaria a Trieste non ci sia il rischio di saturazione del sistema . Trieste ha la potenzialità di arrivare a 20 .000 convogli all’anno . Ben diversa la situazione di Capodistria che ormai da due anni ha saturato la linea Capodistria-Divaccia nonostante siano stati eli-minati i treni passeggeri per lasciare tutto lo spazio disponibile ai merci . Inoltre la linea presenta elevate pendenze che rendono dispendioso il trasporto ed il raddoppio della linea richiederebbe un investimento di 1 .4 miliardi di euro .A Trieste è da migliorare il collegamento con il porto industriale, ossia la zona della Ferriera . Un aspetto importante del collegamento ferroviario del porto è rappresentato dal fatto che i convogli escano attraverso una galleria senza alcun intralcio da parte del traffico cittadino come avviene invece per esempio a Napoli .Grazie alle importanti prospettive di crescita del traffico ferroviario RFI ha deciso di investire 50 milioni di euro per migliorare le infrastrutture . Intanto è già partito anche il cantiere della piatta-forma logistica . Di fronte a tutte queste opportunità è sbagliato, come già precedentemente ricordato, analizzare l’attività

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del porto limitandosi al numero di TEU movimen-tati, che sono circa 500 .000 e che nel 2015 hanno subito una lieve riduzione, unica voce negativa a fronte di una crescita generalizzata di tutti gli altri settori . A proposito dei dati di attività il commissario ricorda l’ottima organizzazione della loro raccolta e della successiva analisi che gli permette di seguire praticamente in tempo reale l’andamento dei traffici potendo così intervenire tempestivamente quando si delineano della criticità .

Anche i 18 metri di fondali naturali sono fon-damentali in quanto è vero che si possono fare i dragaggi ma questa attività è sottoposta ad una rego-lamentazione assai complessa che rischia di cau-sare disavventure giudiziarie ai responsabili come è avvenuto anche recentemente in un altro porto . L’Autorità portuale di Trieste dovrà per occuparsi presto anche di dragaggi in quanto la nuova rego-lamentazione fa afferire a questa autorità anche il porto di Monfalcone dove il problema dei dragaggi è molto importante .

Quarto ed ultimo dei punti di forza indicati dal dott . D’Agostino è il punto franco che rappresenta una caratteristica unica del nostro porto . Alla presenza del punto franco deve per esempio essere attribuita la possibilità di dare concessioni senza limiti ai TIR turchi di attraversare il territorio nazionale . A livello nazionale i permessi accordati sono 25000 ma per la sola Trieste ne passano 300 .000! Inoltre i vantaggi del Punto franco non si limitano allo stoccaggio delle merci ma anche alla manipolazione ed alla trasformazione . Inoltre è importante che si possano individuare degli spazi non demaniali per permettere al privato di investire con sicurezza nella logistica legandosi al territorio. Con queste riflessioni sul ruolo del punto franco il relatore conclude la sua presentazione auspicando che il porto abbia una crescita non solo quantitativa ma anche qualitativa .

Dopo un prolungato applauso inizia la discussione introdotta dal Presidente che invita i presenti a for-mulare domande .

Domande e rispostesantorini: È immaginabile uno spostamento di parte del punto franco al porto di Monfalcone che è entrato nella sfera delle competenze dell’autorità portuale triestina e che presenta la possibilità di aree molto vaste per la logistica?Gli spostamenti della zona di punto franco devono

effettivamente seguire la logistica. Per esempio essen-doci bisogno di ulteriore spazio per i TIR turchi si è scelto l’autoporto di Fernetti. Le zone nelle quali è possibile trasferire il punto franco devono però essere all’interno della provincia di Trieste.

CeCovini: Investimenti e finanziamenti. Qual è la situazione?È importante, ad esempio, aver potuto attribuire nel porto di Trieste una concessione di 60 anni e due di 50 anni che hanno già superato il vaglio della UE e quindi appaiono intoccabili. In questa maniera si è potuto ottenere importanti investimenti da parte degli operatori. Da adesso in poi difficilmente potranno arrivare a 20 anni quindi questo rappresenta un grosso vantaggio nei confronti di altri porti. Non bisogna chiedere denaro pubblico per costruire infrastrutture ma piuttosto per sostenere i traffici, come avviene per esempio attualmente per i trasporti ferroviari. In Italia ci sono fin troppe infrastrutture, per esempio nella nostra regione ci sono ben quattro interporto e certamente non tutti lavorano a pieno regime. Se le prospettive dei traffici sono buone sarà il privato ad investire sulle infrastrutture. Su questo punto ricordo come operatori locali stiano attual-mente demolendo vecchi magazzini per fare posto alle nuove infrastrutture. Ritengo importante che ad investire siano gli operatori del settore e non le grandi imprese edili in quanto l’investimento lega l’operatore al porto. Ora effettivamente c’è una serie di fattori favorenti il nostro porto ma gli sviluppi futuri potrebbero mutare la situazione e se l’ope-ratore non è ancorato dall’investimento fa presto a cambiare le rotte.

Borruso: Mi compiaccio per l’attività svolta e con-divido le osservazioni sul significato limitato delle valutazioni fondate esclusivamente sul numero di TEU mobilizzati per quanto i container abbiano avuto un ruolo centrale nella mia attività accade-mica. Voglio anche complimentarmi per la scelta dei collaboratori ed in particolare per quella di Mario Sommariva.

innoCente: Cosa l’ha portata a Trieste?Giorgio Bologna un triestino che non vive più a Trieste e che è uno dei massimi esperti nazionali di logistica, pur essendo ormai ottantenne, aveva già svolto in passato un ruolo importante quando aveva preso servizio a Napoli. In questo caso l’attuale sindaco gli aveva chiesto un suggerimento e lui lo aveva indicato. (Testo raccolta da Alessandro Cosenzi)

Riunione conviviale n. 3348Hotel Greif Maria Theresia

19 maggio 2016

Il generale Gerli illustra la storiadella Guardia di finanza

PresiedeSergio Cecovini

Ospiti del ClubGiuseppe Gerli, Ilario Silla, Eleonora Capaldo, Druso Nordio, Aldo e Alida Cartagine e Fulvia Costantinides

Ospiti dei socidi Cesca: il figlio Stefano

Soci presso altri ClubGei (Interact, 6 maggio e Rc Muggia, 18 maggio)Benussi e Pasino (Assemblea distrettua-le a Treviso, 14 maggio)Armenio, Debenedetti e Sossi(Rc Trieste Nord, 17 maggio)

Il generale Giuseppe Gerli ha tre lauree e master di II livello. Ha insegnato Scienza delle finanza a livello universitario

Il generale Giuseppe Gerli, ospite e relatore della convi-viale, comandante regionale del Friuli Venezia Giulia della Guardia di finanza, ha illustrato storia e compiti

del corpo fondato l’8 aprile 1861.

Gerli proviene da Roma, dove ricopriva l’incarico di comandante delle unità speciali delle Fiamme gialle . Entrato in Accademia nel 1980, nel corso della carriera, ha svolto sia attività di “staff” presso lo Stato maggiore del Comando generale del Corpo che di comando alle sedi di Roma, Palermo, Milano e Torino . Ha frequentato il corso biennale Polizia tributaria, presso l’omonima Scuola di formazione del corpo, nonché la sessione Alti studi per la Difesa presso il Centro alti studi della difesa di Roma .Il generale ha conseguito tre lauree e “master” di II livello, presso le Università “Luigi Bocconi” di Milano e “La Sapienza” di Roma . Ha svolto inoltre anche attività d’insegnamento univer-sitario, quale professore a contratto, in Scienza delle finanze.

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Riunione conviviale n. 3349Hotel Greif Maria Theresia

26 maggio 2016

Una bella serata al Greifcon i vincitori del “Caraian”

PresiedeSergio Cecovini

Ospiti del ClubAnna Rosa Rugliano, Olimpia e Matilde Pasino, gli allievi del Tartini, vincitori del Premio Caraian e Fulvia Costantinides

Soci presso altri ClubArmenio (Rc Trieste Nord, 24 maggio)Pasino (Rc Trieste Nord, 25 maggio)

Romolo Gessi ha presentato i vincitori del premio Caraian, sostenuto dal Rotary club Trieste insieme al Soroptimist

Il presidente Sergio Cecovini introduce la conviviale pre-sentando gli ospiti presenti tra i quali la presidente dell’In-teract Olimpia Pasino venuta per offrire i biglietti della

lotteria collegata con la partita di calcio benefica finalizzata alla raccolta di fondi per l’Aism, la presidente del Soroptimist club Marina Tutta e la professoressa Anna Rosa Rugliano presidente della fondazione Lilian Caraian.La serata è infatti dedicata ai tre complessi cameristici meglio classificati in questo prestigioso concorso che il nostro club sostiene insieme al Soroptimist.

Prima dell’esecuzione dei brani il maestro Romolo Gessi ricorda brevemente le caratteristiche del premio che è articolato su due

Paul Harris per Giorgio Cossutti e per Druso Nordio,

anima dell’Associazionesportiva Fair Play.

In bassol’intervento di Eleonora Capaldo

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sezioni comprendenti arti figurative e musica. Per quanto riguarda quest’ultima sezione i partecipanti devono essere di età inferiore ai 35 anni e devono essere legati alla nostra regione per nascita o forma-zione . Negli anni dispari vengono premiati i solisti, in quelli pari i complessi cameristici .Il programma della serata prevede la partecipazione dei due complessi secondi classificati rispettivamente il duo Kuret–Furukubo che esegue il Terzo movi-mento della Sonata per clarinetto e pianoforte di Francis Poulenc ed il Balkan Quartet che esegue la Primavera e l’Estate da Las cuatro estaciones porte-nas di Astor Piazzolla e del gruppo primo classificato il quartetto Chagall che esegue l’Allegro ma non tanto dal Quartetto di archi in do minore opera 18 n .4 di Ludwig van Beethoven .Tutte le esecuzioni hanno riscosso un grande successo sottolineato da calorosi applausi . (Testo raccolta da Alessandro Cosenzi)

Il Quartetto Chagall, il Balka Quartet e il duo formato da Erik Kuret e Mizuho Furukubo, vincitori del premio Caraian, durante le loro esecuzioni.A sinistra le ragazze dell’Interact impegnate nella vendita dei biglietti per una lotteria benefica a favore dell’Aism (articolo a pagina 48).A destra Sergio Cecovini si congratula con Pierpaolo Ferrante per l’attribuzione della Paul Harris

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Riunione conviviale n. 3350Hotel Greif Maria Theresia

9 giugno 2016

Sui sentieri sacri del NepalFranco Vivian ha presentato il suo volume, finalizzato a una raccolta di fondidestinati al sostegno di attività di volontariato di medici italiani a Kirtipur

PresiedeSergio Cecovini

Ospiti del ClubFranco e Natalina Vivian, Alessandro Tusset e Fulvia Costantinides

Due immagini tratte dal libro di Franco Vivian

Nato a Treviso, Franco Vivian è laureato in ingegneria elettronica e già dirigente in un’importante azienda di telecomunicazioni. Ha coltivato fin da giovane la

passione per la montagna, per la pittura, per la fotografia e, più di recente, anche per la narrativa. Già presidente del Rotary club Treviso, è accademico del Gism (Gruppo italiano scrittori di montagna) nonché socio del Club alpino italiano.

Himalaya, parola che significa “dimora delle nevi” e che deriva da hima (neve) e alaya (casa) . Richiama alte montagne di oltre ottomila metri, imbiancate di neve e coperte di ghiacciai, montagne che superano in altezza ogni altra vetta della terra . Franco Vivian ha subito precisato di non essere andato in Nepal per salire le vette . Da semplice escursionista, a quelle cime il relatore si è avvicinato, ha percorso a piedi le lunghe valli scavate dai fiumi e battute dal vento . Valli così profonde e impervie che per attraver-sarle bisogna superare numerosissimi ponti sospesi, impressionanti per la loro altezza, ora sostenuti da funi d’acciaio, ma un tempo

costruiti con semplici corde di canapa . Il lento ince-dere lungo i sentieri dell’Himalaya richiama una sof-fusa spiritualità di sapore orientale, accentuata dalla presenza di muri mani ove spiccano, incise su pietre, le invocazioni dei buddhisti (mantra) . Spiritualità sot-tolineata anche dai molti caratteristici chorten, sopra i quali sono appese su cordicelle le “bandierine di pre-ghiera” (chattar) che, se agitate dal vento, diffondono parole di amore e di pace .Il relatore ha cercato di carpire i segreti di una popo-lazione abituata alla povertà, alla dura vita tra le montagne, ma che conserva gelosamente una sua dignità e che sente comunque il contatto e la prote-zione delle divinità . I luoghi storici più affascinanti del Nepal come anche i sentieri delle alte montagne, sono descritti prima del terribile terremoto che ha colpito il Nepal il 25 aprile del 2015 . Nel Nepal convivono pacificamente due religioni, apparentemente simili per i molti punti di contatto che esistono tra esse e per la reciproca influenza. In realtà si tratta di religiosità molto diverse per la dif-ferente interpretazione della spiritualità . L’Induismo si richiama alle sue origini antichissime e al legame con la vicina India, mentre il Buddhismo è sostan-zialmente una norma di vita, una filosofia che si può comprendere e toccare con mano visitando i monasteri buddhisti dell’Himalaya . Il primo contatto con il Nepal avviene naturalmente nella capitale Kathmandu. Una città caotica e piena di smog, ma anche ricca di fascino, con i suoi angoli coloriti, le piazze monumentali con i banchetti dei ven-ditori ambulanti, gli antichi palazzi, le pagode e (cosa davvero sorprendente) il palazzo della kumari, nome assegnato a una bambina ivi custodita dall’età di quat-tro anni e fino al raggiungimento della pubertà. Dagli induisti è ritenuta l’incarnazione della dea Durga . Non lontano da Kathmandu si trovano altre due anti-che città, Baktapur e Patan, entrambe per molto tempo capitali di regni indipendenti. Con Katmandu ebbero grande splendore nei secoli passati, soprattutto in epoca medioevale, quando imperava la dinastia dei re Malla . Pashu Patinath è invece il cuore del culto indù: qui è il grande tempio aperto soltanto ai fedeli di questa religione, qui si fanno le abluzioni sul fiume Maschandi e qui si bruciano i morti su cataste di legna disposte su terrazze ai bordi del fiume sacro. Franco Vivian si è poi soffermato sui trekking hima-layani da lui percorsi. Quello dell’Annapurna era, fino a una quindicina d’anni fa (epoca della sua prima esperienza in Nepal), il più bello e affascinante fra tutti quelli possibili . Le immagini presentate hanno mostrato la vita nei villaggi, il lavoro nelle risaie, le abitazioni della gente di montagna, la fatica dei

portatori, i sentieri d’alta montagna e molti altri aspetti dell’Himalaya . Lungo i villaggi e i sentieri (uniche vie di comunicazione) si parla con la gente, s’incon-trano bambini sorridenti, si apprezzano i piccoli nego-zietti, dove si vendono prodotti locali come il latte o il gustoso formaggio di yak . Superati gli ultimi villaggi, si sale alle alte quote . Il passo del Torung La è il punto più alto con i suoi 5500 metri di altitudine . Si tratta di una quota abba-stanza critica che richiede una dovuta preparazione alpinistica di base e un adattamento graduale alla rarefazione dell’aria . Superato il Torung, s’incontra la città di Muktinath al confine con il Tibet. È questo un luogo sacro non solo per gli induisti, ma anche per i buddhisti, meta e richiamo di cortei di pellegrini che arrivano a piedi dalle località più lontane del Nepal e talvolta anche dall’India . Il trekking dell’Anna-purna termina, come ha mostrato il relatore, con una deviazione verso la vetta del Poon Hill che, raggiunto alle primissime ore del giorno, offre l’incomparabile spettacolo dell’alba sulla montagna sacra del Macha Puchare (la “coda di pesce”) . Il trekking Everest, pure descritto con molti particolari e accompagnato da belle immagini, porta alla base della montagna più alta e più famosa del mondo, nella regione del Kumbu, terra dell’etnia Sherpa. La capi-tale Namche Bazar è costruita interamente con pietre intagliate a mano dagli scalpellini locali . La relazione si è conclusa con alcune immagini del monastero di Tengboche, punto di riferimento per tutta la regione e frequentato, in occasione di grandi feste, da centinaia di monaci buddhisti. Per finire, le immagini dell’arrivo alla montagna del Kala Patthar, da cui si gode una stupenda visione sulla parete sud dell’Everest .Il relatore ha voluto mostrare, a questo punto, un altro Nepal, quello che ha subito una devastante distruzione a causa del terremoto del 2015, un terremoto cata-strofico che ha distrutto città, monumenti di antiche millenarie civiltà e moltissimi villaggi situati tra le montagne, gran parte dei quali non ancora raggiunti con i soccorsi per le asperità dei luoghi da attraversare e la mancanza di strade . Il terremoto ha provocato oltre diecimila morti ed ha aperto una ferita che richie-derà molti anni per essere rimarginata . Infine il relatore ha proposto ai presenti il suo ultimo libro “Himalaya, lungo i sentieri sacri del Nepal” . Con la sua vendita si offre un aiuto alla popolazione nepalese duramente colpita dal terremoto, con un par-ticolare riguardo ai bambini . Infatti, una cospicua parte del ricavato è devoluta all’Associazione Giuliano De Marchi di Belluno che da molti anni opera attivamente in Nepal tramite un gruppo di medici e volontari .

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Riunione conviviale n. 3351Hotel Greif Maria Theresia

16 giugno 2016

Tutti ospiti dei Samer sul ferryche ci unisce alla Turchia

PresiedeSergio Cecovini

In alto, Sergio Cecovini, Lilli Samer,il comandante Ahmet Sukru Kamured Enrico Samer a bordo della “Un Karadeniz”

Il 2016 ha visto il ritorno di un’iniziativa molto apprezzata dai soci, la conviviale a bordo della Un Karadeniz, uno dei traghetti della flotta, gestita dalla Samer Shipping, che fa

la spola tra Trieste e la Turchia. Come sempre ha ottenuto un grande successo il buffet con specialità tipiche della Turchia.

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Riunione conviviale n. 3352Hotel Greif Maria Theresia

23 giugno 2016

Sconfiggere il Papilloma virus:il rimedio è la vaccinazione

PresiedeSergio Cecovini

Ospiti del ClubGiuliano e Erica Cecovini, Fulvio e Lorenzo Zorzut, Claudio Calandra di Roccolino, Antonio Giulio Gennari e Fulvia Costantinides

Soci presso altri ClubCerruti (Rc Muggia, 1 e 15 giugno)Crechici (Rc Muggia, 15 giugno)Armenio (Rc Trieste Nord, 21 giugno)

Fulvio Zorzut, del Rotary Nord, spiega come si sconfigge una malattia della quale poco si parla, il Papilloma virus

La penultima conviviale dell’anno sociale con alla guida Sergio Cecovini è stata densa di contenuto. Al tocco della campana infatti l’agenda del nostro cari-

smatico presidente infatti trovava all’ordine del giorno un relatore come Fulvio Zorzut (ndr. titolo della relazione Stop Hpv:Insieme per sconfiggere il Papilloma virus) l’ingresso di un nuovo socio, la consegna del contributo economico alla Comunità di don Vatta e la consegna di ben tre Paul Harris!Tra gli ospiti del club Giuliano Cecovini, reduce dal recente congresso distrettuale (ndr. 18 Giugno a Mogliano Veneto) e salutato da un caloroso applauso per lo straordinario anno sociale condotto e che ha donato visibilità alla nostra città. Congresso distrettuale che ha visto una massiccia partecipa-zione del club di Trieste: Cecovini, Billè, Norbedo, Alvaro, Cossutti, Nicolich, Kostoris, nonché Sedmak e Davanzo entrambi premiati con la Paul Harris Fellow.Con la consueta verve e qualche divertente battuta sulla pro-nuncia di termini in giapponese il presidente ha “spillato” il nuovo socio Paolo Bolaffio colonna del karate triestino.

È poi stata la volta di celebrare i dieci anni di sostegno alla comunità di San Martino al Campo, con la consegna di un contributo economico al presidente Claudio Calandra di Roccolino come apporto per le azioni che la sua comunità effettua con successo nel territorio triestino: “Ringraziamo il Rotary di cui ci sentiamo auten-tico braccio operativo” queste le parole di Claudio Calandra di Roccolino che prosegue “sapremo utilizzare al meglio queste risorse per far fronte alle necessità dei più bisognosi”.A seguire sono stati consegnate tre Paul Harris Fellow: a Gianandrea Gei, per il suo brillante operato nella commissione Giovani, a Marcello Billè, insostituibile colonna del club e allo Studio Mark per il servizio al club: A ritirare la targa per lo studio i nostri soci Francesco e Gianfranco Granbassi. È seguita la relazione di Fulvio Zorzut.

Introduzione In Italia sono diagnosticati ogni anno circa 3500 nuovi casi di carcinoma della cervice uterina, e circa 1000 donne muoiono a causa di questa patologia . Si tratta del primo tumore riconosciuto dall’Organizza-zione Mondiale della Sanità come totalmente ricondu-cibile a una infezione . È, infatti, causato dal virus del Papilloma umano (Hpv), di cui sono stati identificati oltre 120 genotipi che infettano l’uomo e la donna .In particolare, la maggior parte dei tumori della cer-vice uterina (70%) è causato da due tipi di Hpv “ad alto rischio”: Hpv 16 e 18 .

Epidemiologia L’infezione da Hpv è molto frequente nella popolazione; si stima, infatti, che oltre il 75% delle donne sessual-mente attive s’infetti nel corso della propria vita con un virus Hpv di qualunque tipo, e oltre il 50% si infetti con un Hpv ad alto rischio oncogeno .

Durante la conviviale è stato anche premiato il dott. Antonio Giulio Gennari, uno dei due vincitori della borsa di studio dedicata a Bruno Pacor. Motivazione e curricula dei vincitori a pagina 64 tra le news rotariane

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In Italia, studi condotti in donne di età tra 17 e 70 anni in occasione di controlli ginecologici di routine o di pro-grammi di screening organizzato, mostrano una preva-lenza per qualunque tipo di Hpv compresa tra 7 e 16% . Inoltre, la prevalenza delle infezioni da Hpv varia con l’età, essendo più elevata nelle giovani donne sessual-mente attive . Va, comunque, rilevato che la maggior parte (70-90%) delle infezioni è transitoria, e guarisce spontaneamente senza lasciare esiti . Allo stesso tempo, il rischio di non eliminare spontaneamente l’infezione da Hpv, ad alto rischio, aumenta con l’età .L’intervallo tra la comparsa di lesioni pre-cancerose dia-gnosticabili e la comparsa di un tumore invasivo è molto lungo, in media più di 10 anni . Per questo, la prevenzione del carcinoma della cervice uterina è basata su programmi di screening, (PAP test) che consentono di identificare e trattare le lesioni pre-cancerose prima che evolvano in carcinoma .

Disponibilità di vaccini Il vaccino che protegge dall’Hpv, responsabile del cancro della cervice uterina, è un ottimo strumento per preve-nire le infezioni da Papilloma virus ed è offerto dalle Azienda per l’Assistenza Sanitaria alle dodicenni . Infatti, va eseguito con un certo anticipo rispetto all’i-nizio dell’attività sessuale .Il ciclo vaccinale consiste nella somministrazione per via intramuscolare di tre dosi, (0-2-6 mesi) . L’osservazione ha mostrato che il vaccino ha un buon profilo di sicurezza. In Europa sono disponibili due vaccini il quadrivalente Gardasil®, Sanofi Pasteur Msd e il bivalente Cervarix®, Glaxo Smith Kline. In particolare, il vaccino Gardasil previene le lesioni causate da Hpv 6 e 11, responsabili del 90% circa dei condilomi genitali, e dei tipi 16 e 18, cui vengono attri-buiti circa il 70% dei carcinomi della cervice .Il Cervarix, di analoga efficacia, non previene però i condilomi .

Efficacia della vaccinazione Valutazioni condotte in bambine e ragazze tra 9 e 15 anni hanno dimostrato che in questa fascia di età il

vaccino induce una risposta immunitaria maggiore di quella osservata nelle donne tra 16 e 26 anni . A distanza di un mese dalla terza dose, infatti, il 99-100% delle vac-cinate presentava anticorpi circolanti verso i tipi di Hpv .

Strategia nazionale di vaccinazione In Italia, le vaccinazioni sono prestazioni erogate attraverso strutture pubbliche del Servizio sanitario nazionale . Oltre agli operatori di queste strutture, un ruolo importante, in ambito vaccinale, è svolto anche dal pediatra di libera scelta e dal medico di medicina generale oltre che dal ginecologo di fiducia

L’offerta nel Distretto 2060 Lo scopo è di raggiungere una copertura >95%, con tre dosi di vaccino nelle 11-12 enni e anche nei maschi di pari età .Purtroppo I tassi di copertura nel territorio del Distretto 2060 sono molto vari, a macchia di leopardo, e lontani dagli obiettivi nazionali . Si va da valori superiori al 70% di ragazze vaccinate nel Veneto, all’oltre 60% del Fvg e della provincia auto-noma di Trento, al 25-30% di quella di Bolzano .Trieste, per fare un esempio, si colloca al 50% .Dalla fine 2015, in Fvg, l’offerta è stata allargata anche ai coetanei prepuberi maschi .

Riflessioni La vaccinazione anti-Hpv è un passo in avanti storico, in considerazione delle prospettive che apre nel campo della prevenzione delle neoplasie, ma ci sono alcune osservazioni da fare:

1 . Fattori culturali: spesso i genitori di bambine pre-puberi, tendono a rimandare la vaccinazione per una malattia a trasmissione sessuale che ritengono un evento lontanissimo nel tempo .2 . Pap test: deve essere chiaro che questa vaccinazione è comunque rivolta contro una malattia infettiva e non è un vaccino anti neoplastico . Per tale ragione le indica-zioni ad eseguire lo screening contro il ca . della cervice uterina rimangono intatte .3 . Non è un vaccino antineoplastico

Criticità nei confronti di questovaccino e dei vaccini in genere • Scarsa conoscenza di cosa sia il Papilloma Virus e di cosa causi .• Diffidenza, culturale, della popolazione nei confronti delle iniziative di sanità pubblica• Elevata informatizzazione delle famiglie con conse-guente facile consultazione di siti pseudoscientifici e fuorvianti .• Buona scolarizzazione media, che favorisce una mag-giore criticità di giudizio .• Qualità della vita relativamente alta rispetto ad altre realtà, con scarsa percezione dei possibili problemi di salute• Classe medica e rete sanitaria non omogenea nel con-dividere le iniziative di sanità pubblica .• Problema di percezione trans generazionale che interessa i genitori dei nuovi nati (calo delle vaccina-zioni pediatriche) gli adolescenti (Hpv) e gli over 65 (antinfluenzale).• Media che amplificano senza filtro notizie allarmisti-che che disorientano ulteriormente l’opinione pubblica alimentando la diffidenza nei confronti dei vaccini.

Domande e rispostepesel: è possibile avere un effetto di “rinforzo” immunitario se si effettua la vaccinazione dopo il “debutto” sessuale?R.: Non ci sono controindicazioni ma è deontologica-mente più corretto suggerire il vaccino in età pre-pubere quando le percentuali di prevenzione sono quasi totali.

ravaliCo: Quanto costa una vaccinazione? È possibile acquistare ad esempio un vaccino per il Meningococco privatamente?R.:Per le undici/dodicenni il vaccino Hpv è gratuito. I vaccini sono acquistabili ed hanno un costo che si aggira sugli 80 euro.

siGnora DeBeneDetti: Ho contratto in età adulta il morbillo e conosco purtroppo le conseguenze della contrazione di malattie virali in età adulta . Avendo un figlio che studia fuori regione di 14 anni vorrei si tutelasse con le opportune vaccinazioni. A chi rivolgersi?R.: Ci si deve rivolgere in azienda sanitaria nella regione in cui si risiede.

Bortul: Come funzionano gli inviti a vaccinarsi?R.: Racconto un caso singolare. Di recente l’Insiel ha avviato una campagna di inviti alla vaccinazione per Hpv inviando il medesimo testo a maschi e femmine. Il risultato è stato devastante poiché i maschi hanno ricevuto un testo “al femminile” che ha destituito di importanza il messaggio ridicolizzando la campagna.

soliMano: Come si colloca l’Italia rispetto ad altri paesi europei e non in termini di prevenzione?R.: L’Italia si colloca ad alti livelli in termini statistici Rispetto agli altri paesi e mantiene prudenza e mode-razione nelle champagne di vaccinazione. Fu eclatante, parlando di altri paesi il caso dell’influenza suina per il quale l’Oms inserì un livello di emergenza 6 (equivalente alla pandemia) obbligando gli Usa a vaccinazioni su larga scala con evidenti speculazioni annesse.

Sergio Cecovini si congratula con Francesco e Gianfranco Granbassi per la Paul Harris attribuita a Studio Mark.Paul Harris anche per Gianandrea Gei per il suo costante lavoro nella commissione giovani.Pagina a fianco, il presidente consegna a Claudio Calandra il contributo a favore della Comunità di San Martino al Campo e Marcello Billè, anche lui decorato con una Paul Harris

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Riunione conviviale n. 3353Hotel Greif Maria Theresia

30 giugno 2016

Passaggio del martellotra Cecovini e Pedicchio

PresiedeSergio Cecovini

Ospiti del ClubAndrea e Cristina Oddi, Roberto e Nicoletta Magris, Gabriele Gatti con Eli-sabetta Canova, Nerio e Grazia Benelli, Riccardo Caronna, Fulvia Costantinides, Ludovico e Lisetta Dalla Palma, Gino Pavan, Enrico e Lilli Samer, Virgilio e Laura Demarchi, Anna Maria Cossutti, Bianca Maria Sibillo e Olimpia Pasino

Ospiti dei socidi Severi: Rita Burzio

VisitatoriDobrilla del Rc Trieste Nord

Soci presso altri ClubAlberti(Rc Madonna di Campiglio, 24 giugno)Cossutti e Predonzani(Rotaract, 24 giugno)Cecovini, Cossutti, Nicolich e Oddi(Rc Trieste Nord, 28 giugno)Cecovini e Sedmak(Rc Muggia, 29 giugno)

La conviviale del passaggio delle consegna ha visto la partecipazione di un folto gruppo di soci e di ospiti

A l Rotary Trieste, come da consuetudine a fine giugno, si è chiuso l’anno sociale con il passaggio di consegne alla guida del club.

Il presidente, Sergio Cecovini, ha consegnato il martello a Cristina Pedicchio che sarà la seconda donna (dopo Tiziana Benussi) alla guida del secondo club più antico d’Italia (ndr. nato nel 1924, dopo il club di Milano).La serata è stata gradevole e condotta con il consueto cari-sma e l’elegante sdrammatizzante incedere di Cecovini. Il presidente ha aperto la serata premiando con la massima onoreficenza rotariana, il Paul Harris Fellow, due membri del consiglio direttivo: Chiara Modricky (assente) e Marino Predonzani denominato “Il prefetto perfetto” per assiduità, competenza e capacità organizzative.Il cuore della serata è stato, come da tradizione, la lettura della relazione di chiusura d’anno nella quale Cecovini ha illustrato iniziative e successi di un club che ha saputo cre-scere da 148 a 154 membri pur passando attraverso perdite importanti e quantomai dolorose (ndr. ultima quella del compianto Michele Lacalamita). Nella relazione è stato dato ampio spazio al lavoro delle commissioni, cuore pulsante

del club, e soprattutto degli importanti relatori ospitati (ndr. tra i vari Zeno d’Agostino).Da oggi alla guida del club c’è dunque Cristina Pedicchio, laureata in matematica e professore universitario di matematica e algebra all’Uni-versità di Trieste, facoltà di Scienze matema-tiche, fisiche e presidente dell’Ogs da agosto 2011. Dal 2011 consigliere di amministrazione “indipendente” nel cda di Eurotech. Già presi-dente di Area science park tra il 2002 e il 2006, ha ricoperto numerosi incarichi di prestigio in numerosi consigli d’amministrazione regionali, nazionali e comitati tecnico scientifici. Oltre al suo Impegno nella docenza e nella ricerca – Cristina Pedicchio - è da sempre impegnata in attività internazionali per la gestione di progetti europei. Nel 2010 è stata nominata commen-datore dell’ordine “Al merito della Repubblica Italiana”.Qui di seguito la relazione consuntiva di Sergio Cecovini. .

Un legame speciale Al chiudersi dell’anno rotariano vi tocca subire l’ine-vitabile: la relazione conclusiva del presidente .Mi accorgo di provare soprattutto gratitudine per il garbo con cui avete accolto il mio modo di condurre il club, non propriamente ritualistico ma, credo, abba-stanza ritmato da non provocare troppe letargie, ed era il timore maggiore .Dodici e più mesi di solido impegno comune hanno forgiato un legame speciale con i colleghi del Consiglio direttivo, che si sono spesi senza rispar-mio ogni volta che i dislivelli del percorso lo hanno imposto: e quindi un grazie sincero a Beppo Ravalico, vicepresidente, per i saggi consigli – che talvolta ho perfino seguito – a Giorgio Cossutti, segretario perenne e insonne, con alpini al seguito, a Paolo Davanzo, tesoriere, che si è assunto anche l’oneroso compito di tesoriere distrettuale, e quindi chiamato a far di conto ogni 5 minuti, ai sempre presenti e poliedrici Marino Predonzani, Chiara Modricky e Marcello Billè, a Serena Cividin – impressionante la

Marino Predonzani, il “prefetto perfetto” riceve la Paul Harris da Sergio Cecovini

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trasferta nella patria di Putin, …“speremo ben” – a Giulio Bonivento con l’Itis, e naturalmente al past Fabio Santorini e all’incoming Cristina Pedicchio, che col loro apporto hanno consentito alla nobile rotella di girare senza troppi sussulti . Molti altri consoci hanno dato un contributo essen-ziale, e li menzionerò fra breve, non senza prima rin-graziare Andrea Oddi per gli utili e discreti consigli e per le tempestive informazioni sulla Convention di Seul e, prima, sulla visita dei rotariani a Roma in occasione del Giubileo .

Linfa nuova per il clubDunque . La prima attenzione è stata rivolta a raffor-zare se possibile lo spirito di appartenenza al club e il senso di colleganza fra rotariani, che appariva piuttosto carente, per diatribe e insofferenze .Abbiamo agito a più livelli: con l’informazione più immediata e puntuale, su quello che si fa, inviando let-tere mensili forse noiose, ma precise; aggiornando in tempo reale il sito del club; stimolando, in ogni occa-sione, il dialogo cordiale e lo scambio leale di opinioni per promuovere il senso di solidarietà, riconoscendo pubblicamente i meriti dei consoci più attivi : “Se proponi qualcosa di utile e concreto, e ci stiamo con i costi, la facciamo” . I Paul Harris conferiti quest’anno a consoci meritevoli lo confermano . Il gradimento del club si vede dall’assiduità agli incon-tri conviviali, cruccio e delizia di ogni presidenza . Per renderli interessanti servono argomenti e relatori dotati di appeal . Con Chiara Modricky e Pierpaolo Ferrante, driver della Commissione azione Interna e programmi, con Serena Cividin, Marina Bortul, Lelio Triolo, Marcello Billè, Guendal Cecovini Amigoni, Enrico Tongiorgi, abbiamo perseguito la varietà dei contenuti: l’intratte-nimento – la pittura dei Sofianopulo, le navi bianche e il treno della Valrosandra, Wagner e la psicanalisi, i bei concerti dei ragazzi del Tartini, ma anche le arti marziali di Bolaffio – ; le conversazioni di taglio scientifico – il Cervello maschile e femminile, le ultime scoperte astronomiche e la frontiera dell’infi-nitamente piccolo, la temuta debacle energetica mon-diale ; l’ imprenditorialità nel pubblico e nel privato nel territorio (il Porto di Trieste con D’Agostino, l’e-voluzione di Area science park lo sviluppo del biohi-ghtech, il decollo di una start up triestina), fino ai temi attualissimi e più duri, l’irrisolto rapporto culturale e religioso con il medioriente, le micidiali derive del terrorismo, le i incontenibili migrazioni di massa; le testimonianze drammatiche di Scapini, Caracciolo, Babille, Biloslavo hanno drammaticamente confer-mato l’incapacità della società occidentale a reagire

con efficacia. Interessanti le puntate sulle Unioni civili e sulle complesse relazioni fra i sessi in età adole-scenziale, l’apertura sul mondo poco conosciuto della tratta e dello sfruttamento della prostituzione e sul libero e meritorio impegno di persone dedite a costru-ire una reale via di uscita, e l’energico allerta di Fulvio Zorzut sui rischi troppo trascurati del papilloma virus .Anche la benemerita Julia ha fatto sentire la sua voce con il generale Risi, sostenuto da un’allegra esibi-zione di cappelli alpini rotariani, non proprio di ultima generazione . Popolosissima la trasferta sul traghetto turco, rimasto valorosamente a galla, offertaci generosamente da Enrico e Lilli Samer, ci ha fatto riprendere una bella tradizione fortuitamente sospesa . Naturalmente il momento di massima comunione di sentimenti rotariani è stata la cena degli auguri che abbiamo condiviso nello splendido Ridotto del Verdi, grazie al sostegno di Paolo Marchesi .Cordialissimo l’interclub con gli amici del Rc Verona Nord, con la promessa di contraccambiare la visita, e altrettanto gradite le conviviali congiunte con i Rotary club Trieste Nord e Muggia . La via era giusta? L’assiduità direbbe senz’altro di sì: abbiamo raggiunto quest’anno il 54 per cento, la frequenza media più alta raggiunta negli ultimi anni, calcolata con sistema omogeneo .C’era un’altra evidente criticità nella riduzione dell’ef-fettivo, diminuito in sette anni da 175 soci effettivi a 148 . Non è un buon segno, indipendentemente dalle intuibili ragioni . Quindi, spronati anche dall’Inesau-sta sollecitazione del RI, abbiamo agito per tentar di invertire la tendenza, cosa non facile data la compo-sizione fisiologica del nostro club.Direi che ci siamo riusciti . Eravamo 148 soci effettivi il primo luglio dell’altr’anno, il 30 giugno siamo 152, sebbene si profilino alcune uscite nell’anno veniente (ma anche delle new entry) . . Dieci nuovi soci di livello – Gabriele Furlan, chimico, Paolo Manganotti direttore della clinica neurologica, Luigi Murena direttore della clinica ortopedica e trau-matologca, gli avvocati Daniela Subani e Michele Grisafi, Giuliano Pesel medico del lavoro, gli oculisti Nicolò Solimano e Paolo Perissutti, Tomaso Giordano notaio e Paolo Bolaffio, maestro marziale, hanno apportato nuove forze al nostro club, compensando la perdita di sei amici, per lo più ineluttabile . Abbiamo ricordato con affetto e commozione alle nostre con-viviali gli amici scomparsi Deferra, Costa, Zellini e, per ultimo, Michele Lacalamita . Un bel risultato, ne va dato atto a Roberto Kostoris con la Commissione per l’effettivo, rapida e rispon-dente – Cristina Benussi, Alex Benvenuti, Diego

Bravar, Mario Diego, Paolo Marchesi, Tano Romanò, Fabio Santorini – che ha tagliato corto sugli impicci burocratici, riconducendo il tutto all’essenziale: “Ha le qualità rotariane ? Se sì, che passi” .La distribuzione temporale degli ingressi apporterà il beneficio maggiore di cassa all’anno rotariano veniente . Per l’amica Ulrike Andres, che rientra a Vienna, ci faremo promotori del trasferimento al club rotariano che ci indicherà .

Il lavoro delle commissioni Il recupero dell’effettivo è anche indice di una perce-zione più favorevole dell’istituzione Rotary da parte della nostra comunità, in un momento in cui il RI, specie occidentale, manifesta il timore di perdere peso per la contrazione degli associati . Piaccia o meno, il “servire” non è prerogativa esclusiva del Rotary, siamo in pur benevola competizione con altre meri-torie istituzioni ed è quindi essenziale, per stare al passo, che l’immagine conservi e migliori l’appeal che le è proprio, anche nel rapido modificarsi dei valori dell’era contemporanea . “Fare e far sapere” è l’esortazione che il RI rivolge ai rotariani . Divulgare, dunque, ciò che il Rotary fa qui e nel mondo è giusto e opportuno e ce ne siamo occupati nel direttivo, dedicandovi anche un’appo-sita Commissione relazioni pubbliche e Immagine, (Alex Benvenuti, Serena Cividin, Gaia Furlan, Tiziana Sandrinelli, Gianandrea Gei, Livio Marchesini, Beppo Ravalico) . Eventi come il Rotary day, bene organizzato da Gaia Furlan, e il Concerto di Natale, coordinato da Marcello Billè, con centinaia di spettatori, e – per-ché no – le apparizioni sul Piccolo e le interviste a Telequattro, certamente contribuiscono ad associare il Rotary a fatti che la comunità, bisognosa di messaggi positivi in un contesto generale squinternato, capisce e apprezza . È ormai una realtà l’aggiornamento efficace del nostro sito, troppo a lungo congelato, grazie all’ottimo col-laboratore esterno Filippo Peruzzo . Di pubblica con-sultazione, è un veicolo importante dell’informazione su ciò che fa il club . Il nuovo bollettino a colori è il più bello e completo in circolazione . Sostenuto dagli sponsor Enrico Samer e Virgilio Demarchi, che ringrazio pubblicamente, lo si deve all’impegno della Sottocommissione presieduta da Fulvio Gon, con Giorgio Cappel direttore, Patrizio Brusoni, Paolo Centuori, Fulvia Costantinides, Franz Granbassi, con Stefano Crechici, Aulo Guagnini e Giulio Bonivento impegnati anche nel difficile com-pito di “cronisti” delle conviviali, insieme a Massimo

Alvaro, Lelio Triolo e Gianandrea Gei, stimolati dall’inesauribile Marino Predonzani . .Tuttavia la specie rotariana, come ogni altra specie, affida il proprio futuro soprattutto alle giovani gene-razioni, naturali apportatrici della linfa vitale: nuove idee, nuovi percorsi, il cambio di passo che anche un organismo tendenzialmente tradizionalista come il Rotary deve realizzare per non soccombere nel con-testo fortemente evolutivo attuale . Gianandrea Gei e la Commissione giovani, con Massimo Alvaro, Alberto Cappel, Massimo Debenedetti, Aulo Guagnini, Alberto Pasino, e l’ap-porto dell’esperto e onnipresente Marino Predonzani, hanno prodotto un’azione determinata e costante, indirizzata a sostenere e stimolare gli attivissimi soci dell’Interact e del Rotaract, che nelle giuste propor-zioni hanno sviluppato bei service . Il Rotaract in par-ticolare, oltre a effettuare service propri, ha interagito efficacemente con i club rotariani per eventi interclub di rilievo come il Concerto di Natale, il Rotary Day, il Rotary Camp internazionale di Ancarano . L’Interact ha “inventato” il simpatico incontro calcistico a Monfalcone, fra rotariani e genitori di interactiani di Trieste e di Monfalcone e Grado, con netta vitto-ria triestina sulla squadra monfalconese . Il ricavato della lotteria abbinata è a favore dell’Aism . Il Ryla, di cui ci ha entusiasticamente riferito l’inviata del Club Eleonora Capaldo, e lo Scambio giovani a breve e lungo termine, (quest’anno 4 ragazzi sono stati impe-gnati in scambi brevi, Alessandra Goina è ospite, in scambio annuale, presso una famiglia tedesca) sono occasioni preziose di interazione . La vivacità dei club giovanili – ricordiamo la bella serata insieme – sprona il Rotary a perseguire una cooperazione certamente proficua.Abbiamo infine accolto con interesse la proposta distrettuale di avviare a Trieste un “Ryla junior”, e sarà questo un compito precipuo dei presidenti di club incoming .

Il servire sopra tuttoVengo al “servire”, l’imperativo categorico che giusti-fica l’esistenza stessa dell’istituzione rotariana.È ovvio che le catastrofi umanitarie di portata mon-diale, come quelle del Nepal - ricordata di recente da Vivian - di Haiti e del Perù, impongono un approccio globale da parte del Rotary, il concorso di tutti e il coordinamento delle misure attraverso il formida-bile strumento della Rotary foundation, l’alambicco che trasforma i contributi dei rotariani e sostenitori in sovvenzioni che vanno sicuramente al bersaglio . Aderendo all’invito di Fabio Severo Severi, presidente della Commissione Rotary foundation, che annovera

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Paola Bardi, Giulio Bonivento, Roberto Pallini, Enrico Samer e Tiziana Sandrinelli, abbiamo erogato alla Fondazione una somma di tutto rispetto .Tuttavia è al nostro territorio che abbiamo voluto destinare le maggiori risorse, alla comunità triestina con cui ci rapportiamo da 92 anni . Abbiamo impe-gnato allo scopo circa 54 mila euro, per il nostro budget non è poca cosa .Con la Commissione progetti, guidata da Bruno Norbedo, con il vigile occhio di Marcello Billè e gli amici Chiara Modricky, Giulio Bonivento, Sergio Bonifacio, Stefano Crechici, Aulo Guagnini, Paolo Marchesi, Roberto Pallini, si è lavorato molto e, ritengo, bene .Un rapido screening delle esigenze ha posto, in testa, l’ambito umanitario, dove c’era solo l’imbarazzo della scelta . Abbiamo indirizzato alle fasce deboli della nostra comunità service esclusivamente nostri : tali le dotazioni fornite alle donne già vittime di tratta e sfruttamento, i giochi all’aperto donati ai due asili nido/ scuole materne, le due boe acustiche donate all’Associazione Fair Play, che consentiranno a veli-sti non vedenti di navigare senza aiuto; il robusto contributo alla Croce Rossa per l’acquisto del nuovo autoveicolo, essenziale per portare l’assistenza anche alimentare agli anziani poveri immobilizzati, e della tenda attrezzata, presentati pubblicamente in Piazza Sant’Antonio, con la dicitura “Rotary Club Trieste”; il rilevante sostegno dato alla Comunità di san Martino al Campo di don Vatta e ai Frati di Montuzza; ma anche le giornate dedicate personalmente dai rota-riani all’intrattenimento degli anziani ricoverati all’Itis (Bonivento, Cosenzi, il service continua); e le partecipatissime Tavole rotonde sulla vista (Beppo Ravalico) e sul cervello (Paolo Battaglini), con una

forte interazione fra pubblico e relatori .Ottima la collaborazione con i club confratelli di Trieste Nord e Muggia, con Monfalcone-Grado e Capodistria .Giraldi, Billè e Genzo hanno prestato la personale opera organizzativa e di accompagnamento a favore dei disabili ospitati in settembre al Rotary Camp interclub di Ancarano, (per noi, la Commissione Rotary Camp è affidata a Billè, con Sulligoi, Brusoni, Cosenzi e Genzo) . Ad Ancarano il nostro club ha inviato quest’anno tre persone disabili . Coinvolgente l’incontro al Caffè San Marco, coordi-nato da Cristina Pedicchio, con i rappresentanti dello sventurato popolo Yazida, reduci da colloqui a Roma e in Regione . È in gestazione un service a loro favore .Ancora in associazione interclub, abbiamo contribuito al mantenimento della funzione di sostegno psicolo-gico ai pazienti ematologici in fase terminale, il cui costo non è più sostenuto autonomamente dall’Ospe-dale; all’acquisto di una centrifuga refrigerata per il Laboratorio di immunopatologia del Burlo Garofolo; e all’acquisto di un mezzo attrezzato per il servizio di Protezione civile dell’Ana regionale .Importanti i service rivolti ai giovani . La preoccupazione maggiore per le giovani gene-razioni è l’approccio al mondo del lavoro . Il Rotary non può certo cambiare la natura di chi non ha voglia di lavorare, ma può e deve fare il possibile per chi è animato da sano spirito imprenditoriale, ma non ha i mezzi o la preparazione per riuscire . Il service distrettuale Rotary award 2060 scienza e

Al termine della conviviale tocco della campana a due mani per Cristina Pedicchio e Sergio Cecovini

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tecnologia, cui aderiamo, di cui è promotore Giorgio Sedmak, insignito del Phf dal governatore, è diretto a incentivare i programmi di ricerca o startup con migliori potenzialità di sviluppo e ricaduta, in col-laborazione con i Parchi scientifici, in primis l’Area science park, premiando le performance più valide .Il RC Trieste è il solo della provincia ad avere propo-sto e ottenuto un credito a favore di un imprenditore non bancabile triestino nell’ambito del service distret-tuale “Rotary Emergenza Lavoro”, grazie all’impegno di Roberto Pallini, assistito da Alberto Cappel . Inoltre, grazie al service interclub Giovani-Lavoro-Impresa, che associa i Rotary club di Muggia, Trieste Nord e il nostro, sette neo-imprenditori selezionati hanno potuto fruire di un corso di perfezionamento aziendale presso il Bic, e verranno seguiti nei passi successivi .Non abbiamo trascurato i più piccoli .Chiara Modricky ha spiegato a oltre 500 allievi, presso quattro scuole medie inferiori, la corretta ali-mentazione . Confortante la risposta dei ragazzi .Con Marino Predonzani abbiamo partecipato al ser-vice pluridistrettuale “Legalità e Cultura dell’Etica”, promosso nelle scuole con libertà di espressione (temi,video, disegni, fotografie). Ha prevalso il lavoro di una scuola veronese .Con il service Yost, curato da Enzo Armenio e sostenuto da Alberto Cattaruzza, si è reso possibile a ragazzi normalmente privi di accesso alla vela una giornata di pratica sportiva presso la Società velica Barcola Grignano . Trieste è città tradizionalmente culturale . Apprezzatissimo il service Qr code, seguito pater-namente da Fabio Santorini e perseguito con grande efficacia da Sergio Bonifacio, che ce lo ha ben illu-strato ad una conviviale ha dotato sinora della targa Qr 25 edifici di massimo prestigio cittadino, suscitando l’interesse e la collaborazione dell’Ente promoturismo Friuli VeneziaGiulia . Il che condurrà prevedibilmente a un ulteriore perfezionamento del service . Va naturalmente ricordata la guida sulla Cappella dell’Episcopio, curata da Gino Pavan, presentata pubblicamente al Centro Paolo VI, presente l’Arci-vescovo Crepaldi e don Malnati e da ampio pubblico; e anche la bella conferenza commemorativa di Manlio Cecovini a cinque anni dalla scomparsa, tenuta al Sartorio, sala Costantinides, in collaborazione con il Circolo della cultura e delle arti, presieduto da Gianfranco Guarnieri, coordinatrice Cristina Benussi e Gino Pavan relatore . Come da tradizione abbiamo conferito il Premio Pacor, quest’anno a due ricercatori di eccellenza in campo oncologico, selezionato dalla apposita

Commissione (Maria Cova, con Marina Bortul e Lelio Triolo), e sostenuto il Premio Addobbati, premiando con Pippo Reina un gesto di particolare valore civico .Abbiamo sostenuto la Fondazione Caraian e il Conservatorio Tartini, fucina di talenti musicali e vanto della nostra città . Ci hanno toccato nel vivo gli impetuosi concerti alla Cena degli auguri, con i formidabili percussionisti, e qui al Greif . Prezioso l’interessamento di Mario Diego e la guida di Romolo Gessi . Il nostro Lorenzo Bauci ci ha ben rappresentato alla Venice Marathon, i contributi raccolti vanno al service mondiale End Polio now .Non è stato possibile a portare a conclusione l’im-pegno di Etta Carignani, con Ravizza, Andres, Slocovich, Borruso, Decarli e Hatzakis, riuniti nella Commissione Relazioni Internazionali, con il sup-porto di Gaia Furlan per la bella iniziativa internazio-nale avviata con i Rc di Lubiana Nike, Villach Park e Salonicco . Il service era inteso a promuovere presso gli studenti superiori dei quattro paesi un concorso su un tema europeistico, con un viaggio premio a Bruxelles offerto al team vincitore . L’inopinata defe-zione di alcuni partner in corso d’opera ha compro-messo il service .A Tullio Giraldi, responsabile del club per la International yachting fellowship, dobbiamo la visita a Trieste del rotariano Robert Milner del RCcCowes (Wight), e il gemellaggio con quel club, che si sta tra-ducendo nell’organizzazione di regate rispettivamente a Trieste e a Cowes, con presenza di disabili a bordo delle imbarcazioni rotariane . La fellowship dei Rotariani alpini, animati instanca-bilmente da Giorgio Cossutti che ne è anche il pre-sidente nazionale, ha contribuito al service a favore del Nepal donando una shelter box, e all’acquisto del mezzo sanitario per l’Ana, presenziando, fra l’altro, al congresso distrettuale del Rotary, cui hanno parteci-pato molti nostri consoci, come alle altre importanti manifestazioni distrettuali .Concludo ricordando la bella performance dei nostri tennisti Gon, Billè, Comelli, Della Casa e Sossi al tor-neo annuale fra i club Trieste, Trieste Nord, Muggia, Gorizia e Klagenfurt. Vittoriosi sia nel doppio sia a squadre, hanno catturato definitivamente la coppa, davvero brutta ma assai prestigiosa . Ho parlato più che abbastanza, “è giunta l’ora, subito fora dovete andar” . Il Rotary vive da 111 anni, a noi farlo proseguire in meglio .Vi ringrazio e passo il maglietto alla neo presidente Cristina, con ogni augurio di un ottimo anno di presidenza .

Una delle opere d’arte meno conosciute della nostra città è la protagonista del ventiseie-simo volumetto edito dal Rotary Club Trieste

all’interno della collana “Guide ai monumenti e ai musei minori di Trieste” . Gino Pavan, da sempre anima e mente di questa iniziativa, e autore di questa edizione, l’ha presentata il 30 maggio, alla presenza dell’arcivescovo Crepaldi e del vicario don Malnati, al Centro pastorale Paolo VI di via Tigor . La cappella della Santissima Trinità, realizzata tra il 1912 e il

Service

E sono ventisei: l’ultima guidinadedicata all’episcopio triestinoIl volumetto, edito dal nostro club, è stato presentato al Centro pastorale Paolo VI da Gino Pavan, autore e curatore della collana

Sua eccellenza l’arcivescovo di Trieste Giampaolo Crepaldi presenta assieme a Gino Pavan il volume sulla cappella dell’episcopio triestino, ventiseiema opera della collana “Guide ai monumenti e ai musei minori di Trieste”, curata da sempre dallo stesso Pavan

1915, è opera dell’architetto Ivan Vurnik (1884-1971), un allievo di Otto Wagner e definito tra i fondatori, unitamente a Joze Plecnik eMaxFabiani, della scuola architettonica slovena .Il sito (la cappella si trova all’interno della curia, in Cavana) richiama lo stile Liberty, si avvale di un cro-matismo dominato dall’oro e dal bianco ed espone, oltre a una raffigurazione di Sant’Andrea, anche un significativo stemma ligneo riportante il legamedelle sedi diocesane di Trieste e Capodistria .

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Nella calda e splendente giornata del 2 giugno si è tenuto a Monfalcone l’evento organizzato dal nostro Interact Club di Trieste in collabo-

razione con quello di Monfalcone-Grado .Dopo la partita di calcio contro l’agguerrita forma-zione monfalconese, gloriosamente vinta per quattro a uno dalla squadra triestina (cui hanno partecipato Stefano Battista, Giulio Bernetti, Antonio Fogazzaro, Francesco Granbassi, Alberto Pasino e Alberto Sornig), si è svolta la lotteria di beneficenza in seguito ad un rinfresco fornito dai ragazzi organizzatori .Il ricavato, cui i club triestini hanno generosamente partecipato, è stato interamente devoluto all’Aism . A fronte di tanta generosità i club triestini hanno fatto la parte del leone nell’attribuzione dei premi, posti gratuitamente a disposizione dai soci dell’Interact; secondo e terzo premio sono stati vinti dai soci Sedmak e Hatzakis; premi minori da altri soci.Alla fine della lotteria si è svolto, a conclusione della giornata, un concerto della band Audio Tape: al suono della loro musica ci siamo divertiti e scatenati in pista .

È stata una giornata di comunione e solidarietà tra noi interactiani, tra rotariani e tra tutti coloro che hanno partecipato all’evento in cui ci siamo divertiti assieme continuando nel contempo a fare del bene per il pros-simo e raggiungendo il nostro obbiettivo .

ServiceArticolo di Olimpia Pasino

Il Rotary in campo per dareun calcio alla sclerosi multiplaUna lotteria abbinata a una partita di pallone a Monfalcone hanno consentito di raccogliere una cifra consistente a favore dell’Aism

Gli Audio Tape, con la loro carica, hanno fatto ballare tutti i presenti. In basso, foto ricordo per le due formazioni

Il presidente Sergio Cecovini è intervenuto in occasione del service a favore della Croce rossa italiana di Trieste, che è stato presentato in piazza

Sant’Antonio lunedì 6 giugno .“Lieto dell’incontro e fedele alla consegna - ha detto - il sostegno del Rotary club Trieste, che ha per-messo alla benemerita Cri l’acquisto di un nuovo veicolo per servizi di prima necessità a favore di anziani privi di mezzi e di una tenda costi-tuente punto medico avanzato, è un service signi-ficativo che rientra a pieno titolo nelle iniziative umanitarie che il Rotary rivolge alle categorie fisica-mente, socialmente o economicamente sfavorite della comunità .Citerò, come altri esempi recenti, la consegna all’Istituto Rittmeyer di un software di lettura a misura di ipovedenti, la fornitura di boe sonore all’associazione Fair play per velisti non vedenti, l’invio assistito di giovani disabili al Rotary camp di Ancarano; il cofinanziamento per la prosecuzione del supporto psicologico ai pazienti ema-tologici gravi, non più assicurato dalla struttura ospedaliera; ma anche la dotazione di giochi da giardino a due asili nido e di beni di uso dome-stico a due alloggi ospi-tanti donne già vittime di tratta e sfruttamento; e il sostegno a neo impren-ditori con valide busi-ness ideas, sia se privi di accesso al credito ban-cario sia se interessati a corsi di perfezionamento sulla conduzione di una start up .

Aiuti concreti, insomma, che il Rotary club Trieste eroga per alleviare lo stato di necessità che affligge in misura purtroppo crescente molta parte della nostra comunità .Il comitato Cri ha ringraziato il Rotary per la fiducia dimostrata e ha detto che il Ford courier van verrà uti-lizzato per la consegna dei pasti a domicilio a persone disagiate . Nel 2015 – ha sottolineato in un comunicato la presidente Marisa Pallini – sono stati consegnati 6800 pasti con una media giornaliera di 25-40, anche nelle giornate festive, Natale, Capodanno e Pasqua comprese .Il servizio viene effettuato dai volontari Cri . Il gazebo verrà utilizzato dalla Protezione civile Cri per il Posto medico avanzato necessario durante le grandi manife-stazioni o le maxi-emergenze, per servire quale ospe-dale da campo” in grado di trattare sul posto i pazienti . In tal modo non solo si riducono i tempi di soccorso, ma si evita di congestionare il Pronto soccorso .

Service

Un nuovo mezzo per una Crisempre più veloce e presenteLa presidente del Comitato provinciale di Trieste, Marisa Pallini: “Sono 6800 i pasti serviti dalla Cri nel 2015, 25-40 al giorno”

Sergio Cecovini consegna le chiavi del nuovo mezzo a Marisa Pallini, presidente del Comitato provinciale di Trieste della CRI

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della vela, che non posseggono una barca o comunque, che non hanno un accesso preferenziale allo sport della vela . In due giorni, i ragazzi, sotto la guida di allenatori federali imparano i rudimenti della vela e scendono in acqua a timonare una imbarcazione . L’edizione 2016 ha visto la partecipazione di 14 ragazzi (numero massimo gestibile dalle risorse messe in campo) entusiasti dell’iniziativa . La prima edizione, quella del 2015, aveva visto 8 partecipanti apprendere i primi rudimenti della vela .Alla fine dei due giorni, passati in grande allegria ma affrontati con impegno e serietà da tutti i ragaz-zini, c’è stata la premiazione con diploma di tutti i partecianti .Il feedback da parte delle famiglie, a manifestazione conclusa, è stato molto positivo, suggerendo e sti-molando la proposizione del service anche per la primavera 2017 con lo stesso agguerrito comitato organizzatore . Buon vento Yost!

ServiceArticolo di Vincenzo Armenio

Yost: due giornate a gonfie veleGrazie al supporto economico della Tripmare di Alberto Cattaruzzae a quello tecnico della SVBG-Società Velica Barcola Grignano,il nostro club promuove e favorisce l’avvicinamento allo vela,sport altamente formativo, di ragazzi tra i nove e i quattordici anni

Service

Il Rotary Trieste rispondeal grido di aiuto degli YazidiIl dramma del popolo perseguitato dagli jihadisti dell’Isisal centro di future iniziative di solidarietà da parte del nostro club

La vela è uno sport che richiede senso tattico, intelligenza e strategia . Ha un grande ruolo educativo e sviluppa il carattere e le capacità

decisionali di un giovane, in quanto richiede di sfrut-tare al meglio l’energia del vento per trasformarla in propulsione .Sulla base di questo principio ispiratore, il 21 e 22 maggio scorso, nella sede della Società Velica Barcola Grignano (SVBG) si è svolta la seconda edizione di YOST (Young Open Sail Trieste) . Si tratta di un ser-vice del Rotary Club Trieste, seguito da un gruppo di soci che si sono appassionati all’iniziativa; Francesco Granbassi che segue la parte di immagine, Tiziana Sandrinelli che segue la comunicazione, Alberto Cattaruzza che tramite Tripmare sponsorizza l’ini-ziativa e Vincenzo Armenio che svolge l’attività di coordinamento con la SVBG .Si tratta di un open day della vela dedicato a ragazzi dai 9 ai 14 anni che desiderano avvicinarsi allo sport

Fino a poco tempo fa erano numeri, senza nome né storia, le migli aia di Yazidi uccisi, torturati, violentati in un piano di annientamento delle

minoranze non islamiche dai jihadisti dell’Isis nelle aree irachene di Sinjar e Zummar . Ne avevate mai sen-tito parlare? Gli Yazidi sono una popolazione ritenuta pagana dai combattenti islamisti perché seguono reli-gione, riti, funzioni e norme di un’antica setta religiosa e quindi oggetto di sterminio programmato . Due anni fa i loro villaggi sono caduti: ventimila persone sono fuggite sulle montagne, tra esecuzioni e massacri . Più di cinquemila donne e bambini sono stati rapiti, resi schiavi, imprigionati e venduti . Dei cinquemila, 1820 sono poi fuggiti dalla prigionia o liberati . Attraverso un lungo viaggio, spesso a piedi, hanno raggiunto la salvezza in Kurdistan. Numeri.Poi gli Yazidi hanno trovato un “tutor” che ci ha raccontato la storia delle loro vite . E quei bambini e quelle donne “sono diventati Samira, che ha 16 anni e i fratelli Kheravez e Alhid ora ospiti della Fondazione Luchetta, Ota, D’Angelo e Hrovatin in via Valussi . E

stanno arrivando Karam e Rashid. Hanno tutti bisogno di cure al “Burlo” . Alle spalle storie tremende .Che non avremmo mai saputo senza l’opera di Marzio Babille (foto in basso), un medico triestino che è stato rappresentante dell’Unicef in Iraq nel 2012, con una lunga esperienza . Gestisce la riposta umanitaria alle grandi crisi e la negoziazione nel corso dei conflitti.Maria Cristina Pedicchio, presidente incoming del Rotary Trieste ha risposto immediatamente all’appello della Regione Friuli Venezia Giulia che ha chiesto di sostenere progetti in difesa di quel popolo .Venerdì 27 maggio, al Caffè San Marco, è stato orga-nizzato un incontro con il nostro club . Dopo il saluto del presidente Sergio Cecovini e dal rappresentante della Regione, Perelli, ha avuto luogo una tavola rotonda – moderata da Maria Cristina Pedicchio – alla quale hanno preso parte lo stesso Babille e i membri della delegazione irachena, capeggiata da Vian Dakhil Saeed, membro del parlamento federale iracheno . Hanno descritto una situazione altamente drammatica . Il Rotary ha promesso un tangibile aiuto .

Articolo di Fulvio Gon

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Il Rotary e i media

Il Piccolo, 28 aprile 2016

di Benedetta Moro

Novecentonovanta opere inconcorso, mille partecipanti diquindici scuole medie cittadi-ne e di un istituto superiore, illiceo artistico Nordio, una giu-ria esterna, due enti organizza-tori, quattro sponsor e, comeraccontano i protagonisti, «in-numerevoli tecniche, infinitacreatività e... tante, tante ore dilavoro appassionato». Sono inumeri, snocciolati ieri nel cor-so della premiazione e inaugu-razione al Nordio, della sestaedizione di Extempore Barcoli-na, che propone un concorsodi disegno e pittura e altre tresezioni creative ispirati alla Bar-colana. Un evento ricco e varie-gato, organizzato dal Nordio edalla Società velica di Barcola eGrignano.

Non potevano non essere icolori del mare e dei tramontitriestini i soggetti prevalentidelle novanta opere premiate,tutte in fila sui cavalletti, inun’atmosfera vivace, ma tesaper i risultati, come quella deiSalon parigini di fine Ottocen-to. Ad affollare il primo pianodell'istituto scolastico fin suverso le scale - dove i lavori ri-marranno visitabili fino al 27maggio -, parenti e alunni intrepidante attesa di sentire ilproprio nome tra i premiati.L’iniziativa, introdotta da Ja-smin Nonis, dirigente scolasti-co del Nordio, e condotta dalladocente Manuela Cerebuch, re-ferente del progetto assieme aLuigi Leaci, ha visto la parteci-pazione di Igor Giacomini dell'Ufficio scolastico, di Mitja Gia-luz, presidente della Svbg, diAdele Pino e Antonella Grim,assessori provinciale e comu-nale all'Istruzione, oltre che delrappresentante della Banca diCredito Cooperativo di Manza-no e di Mariella Marchi, capodelegazione Fai di Trieste. Tan-

tissime le menzioni speciali perla manifestazione e numerosi ipremi consistenti in colori, ma-nifesti, eleganti coppe, borse ecaffè Illy.

Per la sezione fotografica“Immagine Barcolana”, cheraccoglie gli scatti dei ragazzidedicati all'evento velico, sonostati ricompensati per il liceoNordio Beatrice Seppi (1° pre-mio), Mila Comel (2° premio),Gianna Piskun (3° premio), Ga-briele Favento (premio specia-le giuria). Riconosciuti per labravura nell'abbigliarsi con i

colori del Nordio, giallo, nero ebianco, Sabrina Russo (1° pre-mio), Nicole Ferfoglia, Fernan-da Hinojosa Arias, Megan Bossi(2° premio), Alice Dobrigna (3°premio). Ad aggiudicarsi i pre-mi del concorso di disegno epittura Extempore Barcolinasono stati Gianna Piskun (1°premio), Sara Grzina(2°premio), Pedro Dias (3° pre-mio), Andrea Perper (premiospeciale della giuria). Infine peri ragazzi delle medie i premi so-no andati a Amira Marnane,Bergamas (1° premio), Rebecca

Ambrosini e Giulia Meton "Bar-tol" (2° premio ex equo), GiuliaPasqualis, "Corsi", e Lilia Gran-dville, "Castelletto", (3° premioex equo), Silvia Calgaro, "Ri-smondo", e Sofia Santarsiero,"Sauro" (premio speciale dellagiuria ex equo). Finale a sorpre-sa con due premi speciali alledocenti Rita Tripodi della "Ber-gamas" per l'alto numero di al-lievi coinvolti e Maria De Carodella "Corsi" per la presenzapiù elevata di alunni parteci-panti.

©RIPRODUZIONERISERVATA

La figura dello psicologo non èancora prevista stabilmentedall’Azienda ospedaliera neldelicatissimo reparto di Ema-tologia clinica. E la dottoressaMarzia Rucli, che fornisce ilsupporto ai malati e ai loro fa-miliari, riuscirà a continuare lasua attività solo per un anno. Esolo grazie all’interventodell’Ail Trieste (Associazioneitaliana contro le leucemie-lin-fomi e mielomaonlus) e al recen-te dono del Ro-tary Club TriesteNord, capofilaper i Rotary Clubdelle Province diTrieste e Gori-zia, con il Distret-to Rotary 2060.

È emerso du-rante una convi-viale del RotaryTrieste Nord incui il presidenteMario Costa haspiegato le ragioni della sceltadi «aiutare il centro di Emato-logia di Trieste, che è piccoloma molto ben organizzato, as-sieme al direttore Gianluca Fe-stini e alla dottoressa ChiaraSammartini». Già da un po’l’Ail Trieste, come ha ricordatola presidente Tiziana Benussi,si occupa di sostenere il repar-to «in diversi modi tra cui unservizio interno per informaremalati e parenti». Festini, diret-tore facente funzioni del repar-to, ha spiegato che l’aiuto psi-cologico è «fondamentale» per

malati, familiari e anche opera-tori chiamati ad affrontare esuperare gravi patologie ema-tologiche, dalla leucemia mie-loide o linfatica croniche ai lin-fomi sino al mieloma multi-plo, «con spese farmaceutichemolto consistenti pari a 3,3 mi-lioni di euro nel 2015». Il repar-to, fondato da Giorgio Paladi-ni, «si occupa sia di degenzeche di attività ambulatoriale e

dal 2005 ha avu-to un enorme in-cremento pas-sando da 4mila a14mila pazien-ti».

Rucli, psicolo-ga e psicotera-peuta con espe-rienza decenna-le nell’ambitodella psico-onco-logia, per dieciore alla settima-na riesce a sup-portare i pazien-

ti in diverse fasi, da quella avolte difficile della diagnosi fi-no a quella più tragica del lut-to: nemmeno i parenti vengo-no abbandonati. «Lavoro sem-pre con l’équipe medica - haspiegato Rucli - perché così ciconfrontiamo per capire checosa preoccupa il paziente eche cosa ha compreso. Spessoquest’ultimo si rivolge a mecon domande che non ha il co-raggio di fare al medico e sonodi sostegno a pazienti che giàentrano in ospedale con de-pressione o ansia». (b.m.)

Il ruolo dei geni e il rebus invecchiamentoSold out al Ridotto del Verdi per il terzo appuntamento di Science and the city dedicato alla longevità

Trieste nella Top 21 delle mete italiane stilata dal Telegraph

La Barcolina premia i talenti in erbaAssegnati i premi del concorso di disegno e pittura legato alla regata d’autunno. In gara mille studenti di quindici scuole

Trieste continua ad apparire sualcuni dei principali giornali oriviste o siti web internazionaliun’autentica sorpresa per quan-to riguarda le sue ricchezze sto-riche, culturali, architettonichee enogastronomiche che vale lapena di una visita. Questa voltaè il caso del prestigioso quoti-diano britannico The Tele-graph (nel 2006 vendeva oltre900mila copie). A Trieste viene

riservata una collocazione diprestigio all’interno di una ru-brica che viene intitolata “I 21posti in Italia che non avrestimai pensato di visitare ma cheinvece dovresti fare”. Il capoluo-go del Friuli Venezia Giulia, inquesta particolare classifica,viene collocato al tredicesimoposto. La giornalista Helen Pick-les afferma che la città porto diTrieste ha una storia affascinan-

te e vi si serve quello che proba-bilmente è il miglior caffé in Ita-lia. «I triestini - commenta - ab-bracciano la vita con un entu-siasmo che è palpabile e conta-gioso e ovunque sono possibilile chiacchere all’ora dell’aperiti-vo serale. Al primo accenno disole si buttano sulla spiaggiapiù vicina, cioé Barcola, anchein novembre spogliandosi com-pletamente. Questo inscalfibile

buonumore le deriva senzadubbio dall’essere una città difrontiera, appartenuta o occu-pata dai popoli più vari: i Roma-ni, gli Asburgo, il regime di Mus-solini, i Tedeschi e gli Alleati,per ritornare finalmente all’Ita-lia nel 1954. La conseguenza èun felice miscuglio di stili archi-tettonici e influenze etniche:nello spazio di 15 minuti - rac-conta ancora Helen Pickles - ho

potuto visitare le chiese serboortodossa, greco ortodossa e el-vetico evangelista, mentre la si-nagoga della città è una dellepiù grandi d’Europa».

Nella lista del Telegraph vi so-no, nell’ordine: Marina di Pi-sciotta (Salerno), Bergamo,Montefalco, Gabicce mare, Por-tovenere, Treviso, Sovana (Sie-na), il Lago d’Iseo, Porto Selvag-gio (Lecce), Sulmona, Matera,Ravello, Trieste, il Gargano, Ra-gusa e Cefalù, le Langhe, Raven-na, Marettimo (Isole Egadi), Er-colano, Genova e Venezia segre-ta. (s.m.)Bagnanti a Barcola

Una delle giovani “artiste” premiate ieri al Nordio (foto Bruni)

ROTARY CLUB E AIL TRIESTE

Psicologo “in dono”a Ematologia clinica

Gianluca Festini

di Lorenza Masè

Terzo sold out ieri al Ridottodel Verdi per il penultimo ap-puntamento di “Science & thecity”, il ciclo di incontri di di-vulgazione scientifica ideatodall’Icgeb con il sostegno diRegione, Comune di Trieste ele media-partnership di Rai e“Il Piccolo”. Al centro dell’in-contro, moderato dal direttoregenerale Icgeb Mauro Giacca,tema che coinvolge tutti primao poi: “Invecchiamento è unprocesso inevitabile”. Protago-nisti il direttore della strutturacomplessa di Cardiologia dell'

azienda ospedaliero-universi-taria Ospedali Riuniti, Gian-franco Sinagra, il direttore delDipartimento di scienze psico-logiche della salute del territo-rio dell'Università di Chieti Li-borio Stuppia e Gabriella Mar-con, professoressa di Neurolo-gia all'Università di Udine chesi occupa da molti anni dellostudio delle persone ultracen-tenarie.

«Invecchiamo per un pro-cesso fisiologico di esaurimen-to di funzione progressiva de-gli organi - spiega Sinagra -,perché il tasso delle malattieintercorrenti nella vita degli

uomini fa saltare alcune tappedel divenire dell'esistenza nor-male e invecchiamo perchébiologicamente gli organi sideteriorano. Il cuore è uno diquesti». «Il cervello - proseguela professoressa Marcon - èuno degli organi più sensibiliall'invecchiamento, i neuronipersi non si rigenerano e invec-chiando perdono la capacitàdi fare sinapsi cioè comunica-re con gli altri neuroni creandoi disturbi della vecchiaia chetutti conosciamo, dalla perdi-ta di memoria al pensiero ral-lentato. Oggi però - continua -sappiamo che il neurone an-

ziano produce ancora sinapsie si sta cercando di capire se ilprocesso è reversibile».

Un processo di ineluttabili-tà accompagna l'invecchia-mento e la longevità: un mo-scerino vive 3 mesi, un topo 2anni, un cane 15 - 30 anni a se-conda della razza. Ma allora ètutto scritto nei geni? Rispon-de il Stuppia: «Non abbiamoun programmo genetico che cidice precisamente quanto vi-vremo, ma alcuni di noi hannodei geni particolarmente van-taggiosi relativi soprattutto al-la salute dell'invecchiamento.In altre parole, i nostri geni

condizionano la qualità di vitaintervenendo in antitesi a deifattori ambientali pericolosi.Dunque i geni decidono i no-stri destini fino a un certo pun-to, interagendo con l'ambien-te e altri fattori. Stili di vita sba-gliati, come fumo, obesità, in-quinamento accelerano il pro-cesso». «Oggi - ha conclusoMarcon - sappiamo che il cer-vello, oltre a subire l'invecchia-mento, lo controlla, grazie adegli esperimenti su dei vermie poi sui topi si è visto che i ge-ni legati alla longevità all'inter-no delle cellule neuronali pos-sono determinare un aumen-to o una riduzione della duratadella vita».

Infine il consiglio degliesperti per invecchiare in salu-te: dieta sana, attività fisica,check up e divertirsi!

©RIPRODUZIONERISERVATAGianfranco Sinagra

GIOVEDÌ 28 APRILE 2016 IL PICCOLO Trieste cronaca 29

di Patrizia Piccione

Tra i bambini provenienti daaree calde del Medio oriente incura all’Irccs Burlo Garofoloper patologie gravi che richie-dono trattamenti e cure ad altacomplessità, anche sei bimbidella Comunità yazidi. Piccolipazienti dell’antica popolazio-ne non musulmana originariadelle montagne del Kurdistanche - grazie a una virtuosa staf-fetta medica tra l’ospedale in-fantile e alcune associazioni divolontariato, come le fondazio-ni Luchetta, D’Angelo, Ota eHrovatin e “Bambini del Danu-bio” - seguono protocolli tera-peutici salvavita per malattiegravi per le quali nei paesi d’ori-gine non avrebbero chance disopravvivenza. Bimbi ricovera-ti infatti perlopiù in ematonco-logia per aggressive forme tu-morali e in ortopedia per seve-re displasie dell’anca.

Il popolo yazida sta oggi at-traversando uno dei momentipeggiori della sua storia, daquando è stato preso di miradagli jihadisti dell’Isis, determi-nati a cancellarlo dalla facciadella terra. Uomini massacratie torturati, donne e bambinestuprate e vendute come schia-ve sessuali, bambini rapiti: que-sto il film horror della ferocepulizia etnica perpetrata siste-maticamente nei confronti delpopolo vittima del genocidio dimassa. Una tragedia umanita-ria i cui risvolti preoccupanonon poco la comunità interna-zionale, ma anche il governoitaliano, la Regione Fvg e, vistoil coinvolgimento attivo delBurlo e delle associazioni uma-nitarie cittadine, Trieste stessa.Che assieme a Roma, Udine eGorizia, sta condividendo una

tre giorni di incontri per porta-re alla luce i contorni di questoinferno in terra, protagonistauna delegazione di rappresen-tanti della comunità. All’incon-tro di ieri mattina alla Cameradei deputati, la capo delegazio-ne e membro del parlamentofederale iracheno, Vian DakhilSaeed, ha reso una cruda testi-monianza di ciò che accade al-

le vittime della follia integrali-sta dell’Isis in nome della guer-ra santa. Un vertice sull’emer-genza umanitaria del Kurdi-stan iracheno cui hanno parte-cipato, tra gli altri, la presidentedella Regione Fvg Debora Ser-racchiani, la promotrice Ma-rietta Tidei dell’Osce (Organiz-zazione per la sicurezza e la co-operazione in Europa), e Mar-

zio Babille dell’Agenzia italianaper la Cooperazione e Svilup-po, che ha tout court classifica-to la situazione «un massacrodeliberato». Violenze raccapric-cianti che non riguardano soloil fisico ma soprattutto l’animoe che sfociano in traumi pesan-tissimi per le vittime. Un raggiod’azione, assieme a quello sani-tario, dove la Regione e le asso-

ciazioni partner possono met-tere in campo una rosa articola-ta di competenze. Questa mat-tina la delegazione sarà ricevu-ta nella sede del Consiglio re-gionale dal presidente FrancoIacop per l’inaugurazione dellamostra “Un passo verso la rina-scita”, rassegna fotografica conprotagoniste ragazze yazid rifu-giate, seguita poi dalla visita in

Comune. Alle 20 all’Antico Caf-fè San Marco tavola rotonda(aperta al pubblico) promossadal Rotary Club Trieste in colla-borazione con la Regione “Lacomunità yazidi e l’assistenzainternazionale”, per fare il pun-to sulle politiche di sostegnoagli yazidi e conoscerne da vici-no la comunità.

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Nella sala Tessitori dellaRegione Friuli Venezia Giulia si ètenuta lunedì scorso l'annualeconferenza cittadina,organizzata dal Comune diTrieste - Area EducazioneUniversità, Ricerca, Cultura,Sport, rivolta ai dirigentiscolastici. Si è trattato di unincontro previsto da unprotocollo d'intesa del 2007,che ha sintetizzato il lavoro dicollaborazione svolto nel corsodell'anno scolastico,focalizzando in particolare le tematiche educative, sociali e diedilizia scolastica. Per la prima volta, al tavolo della conferenzaerano presenti anche i dirigenti scolastici degli istituti secondaridi secondo grado che, a seguito della recente riforma degli entilocali, faranno riferimento per molte delle loro competenze aicomuni. Vi hanno partecipato anche gli assessori competenti inmateria e il direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale del FriuliVenezia Giulia.

Cure al Burlo per i piccoli yazidiSei i bambini aiutati dall’Irccs. La comunità in Kurdistan è oggetto di persecuzione da parte dell’Isis

Una donna della comunità yazidi mentre fugge con in braccio il figlio

Il Comune incontra i dirigenti scolasticisui temi dell’educazione e dell’edilizia

VENERDÌ 27 MAGGIO 2016 IL PICCOLO Trieste cronaca 33

Il Piccolo, 27 maggio 2016

di Silvio Maranzana

I turchi continuano a investiresul porto di Trieste. Dodici mi-lioni di euro sono pronti per raf-forzare il principale terminaldell’autostrada del mare tra IlPaese della Mezzaluna e Trie-ste, la più affollata del Mediter-raneo per qunto riguarda i tra-ghetti ro-ro. È quello collocatotra Riva Traiana e il Molo Quin-to gestito dalla Samer seaports&terminals, la società che da2013 è controllata, con il 60%delle quote, dalla Un ro-ro diIstanbul, una delle principalicompagnie armatoriali di naviro-ro. Il restante 40% è ancorain mano alla Samer&co. ship-ping spa, storica agenzia marit-tima triestina fondata nel 1919.Con un’accorta operazionecombinata, la stessa società haacquisito anche il controllo to-tale del contiguo Terminal frut-ta, a propria volta collocato sulMolo Quinto. Conseguente-mente la Samer seaports&ter-minals ha richiesto, a fronte delmassiccio intervento previsto,una nuova concessione di 25anni su un’area che, rispetto ai110.000 metri quadrati attualidovrebbe ampliarsi a 151.000.La richiesta, avanzata il 7 aprile,rimarrà depositata negli ufficidel Demanio dell’Autorità por-tuale dal primo al 20 giugno pereventuali osservazioni contra-rie.

Come illustra Enrico Samer,il piano prevede l’abbattimentodel prefabbricato contraddistin-to dal numero 50 che si trova inmezzo al Molo Quinto il chepermetterà un notevole amplia-mento del piazzale con il rifaci-mento e l’allungamento deiquattro binari, il rinnovo degliscambi ferroviari, la ripavimen-tazione dell’area, la collocazio-ne di torri-faro e del sistema divideosorveglianza e l’acquistodi una gru transtainer. Comesta accadendo un po’ in tutti iterminal dello scalo triestinonell’intermodalità nave-ferro-via sta la chiave di volta per lacrescita dei traffici. L’autostra-da del mare che parte da Istan-bul, Cesme e Mersin e i cui tron-coni arrivano non solo alla Sa-mer seaports&terminals, maanche alla Emt del Gruppo Pari-si sul Molo Sesto e alla Timt, allaradice del Molo Settimo, ha unanaturale prosecuzione via rota-ia fino all’Europa orientale ecentrale e fino a breve distanza(come nel caso del capolinea diDuisburg) dai porti del maredel Nord a cui Trieste incomin-cia a fare reale concorrenza.«Entro 10-12 mesi - annunciaEnrico Samer - contiamo diaver effettuato i lavori per cuidalla seconda metà del 2017 iltraffico ferroviario registrerà unnotevole incremento: contia-mo di avere allora due treni algiorni cosiddetti Isu, cioé apertia ogni cliente, per Salisburgo,

uno al giorno per Milano, quat-tro treni della Samskip alla vol-ta di Duisburg in Germania euno della Mars per Bettem-bourg in Lussemburgo».

Dall’Interporto di Fernetticontinueranno invece a partire

i treni cosiddetti ro-la, quelli incui i Tir completi salgono suipianali e gli autisti si sistemanoin una carrozza viaggiatori. DaFernetti partirà a breve un nuo-vo servizio ferroviario che giun-gerà fino a Dobra in Slovacchia

dove funziona il cambio di scar-tamento verso la Russia e le re-pubbliche dell’ex Unione sovie-tica. Partner dell'operazione,l'operatore intermodale russoTransContainer, ma alcuni im-previsti hanno fatto slittare l’av-

vio del collegamento a giugno.Non verrà invece aumentato ilnumero dei traghetti (sono 17 asettimana quelli che partonooggi dai tre terminal complessi-vamente), ma due navi verran-no prossimamente sottopostenei cantieri turchi a un’opera-zione di allungamento in mododa aumentarne la capacità.

Quest’estate intanto con uninvestimento di 250.000 euroverranno adeguati gli impiantiantincendio al Terminal fruttadove recentemente sono statericavate nuove celle frigorifereper due milioni di euro. Dopoaver acquisito tutte le quote delTerminal frutta acquistando laparte che faceva riferimento alGruppo Gavio, la Samer&co.shipping cederà entro giugnoallo stesso Gavio, per la preci-sione ad Argo finanziaria, la cas-saforte del Gruppo, il 20% dellequote di General cargo termi-nal, la società concessionariadello Scalo Legnami che dun-que passerà totalmente in ma-no al colosso di Tortona.

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Si lavora sui moli Sesto, Settimo e per la Piattaforma logistica

Ha avuto buon esito il corso diformazione “Tecniche di con-duzione di impianti di lamina-zione” realizzato per conto del-la Direzione regionale Lavorodall’Ires, in collaborazionecon l’azienda Siderurgica Trie-stina, proprietaria dell’impian-to siderurgico della Ferriera diServola. Il Cpi-Centro per l’im-piego sulla base del fabbiso-gno dell’azienda ha effettuatouna prima selezione di candi-dati che rispondevano ai profi-li professionali richiesti e quin-di 21 persone - dieci delle qualiex lavoratori della Sertubi -hanno svolto un percorso for-mativo suddiviso in una parteteorica in aula e una di tiroci-nio pratico in azienda.

Il progetto formativo, finaliz-zato all’inserimento nei settoridella produzione e della manu-tenzione, si è concluso il 25maggio scorso con un esamefinale e dei 21 corsisti, granparte è già stata assunta; la re-stante lo sarà entro pochi gior-ni - fino a coprire l’organicoprevisto nel 2016 per le nuoveattività di laminazione a fred-do. L’assessore regionale al La-voro Loredana Panariti ha giàreso noto come la collabora-zione tra la Siderurgica Triesti-na ed il Centro per l’impiegocontinuerà: sono già in esserecontatti per ricollocare 31 lavo-ratori in cassaintegrazioneprovenienti da un’altra azien-da, previa analisi delle compe-tenze e dell’orientamento perfavorire il loro inserimento nelsettore e con le mansioni piùadeguate. Nelle prossime setti-mane sono previsti alcuni in-contri tra tutti i soggetti inte-ressati (Regione, azienda, orga-nizzazioni sindacali) per la de-finizione e la presentazionedel progetto e, quindi, per l’av-vio dei colloqui di analisi dellecompetenze e di orientamen-to dei lavoratori. Inoltre, dasettembre-ottobre inizierà laprogrammazione di nuovi per-corsi formativi, più brevi, conl’alternanza di teoria e pratica.

Il nuovo laminatoio dellaFerriera di Servola si sviluppe-rà lungo 60mila metri quadra-ti. Un investimento da 110 mi-lioni di euro. Lo stabilimentosarà pronto, almeno in parte,non oltre l’estate. Il numerodegli assunti, quando i capan-noni funzioneranno a pianoritmo, è destinato ad arrivare a250-300 unità.

FERRIERA

Nuovi assuntial laminatoioFormazioneconclusa per 21

D’Agostino: «Diamo ossigeno alle imprese»Il commissario del Porto ai soci del Rotary: «Puntiamo sui traffici. Le priorità non sono le infrastrutture»

BOOM DI CANTIERI

Dalla Turchia 12milioniper il terminal traghettiAlla Samer sul molo Quinto giù un magazzino, nuova pavimentazionee allungamento dei quattro binari per permettere altri treni da metà 2017

Un traghetto della Un ro-ro e i camion in attesa al terminal della Samer (Foto Silvano)

Puntare sui traffici anziché sul-le infrastrutture «perché così fa-cendo, si danno risposte imme-diate agli imprenditori del set-tore e l’economia riprende a gi-rare più rapidamente». Questoil concetto espresso con mag-gior forza dal commissario delporto di Trieste, Zeno D’Agosti-no, intervenuto a una convivia-le del Rotary club Trieste, pre-sieduto da Sergio Cecovini.D’Agostino ha citato l’esempiodel recente allestimento di unalinea ferroviaria di collegamen-to fra Fernetti e Trieste: «È co-me se avessimo costruito 10mi-la metri quadrati di più in porto

- ha spiegato - ma impiegandosolo una ventina di giorni, men-tre per creare infrastruttureavremmo perso mesi o più. Inquesta maniera - ha proseguitoil commissario - diamo subitoossigeno al mercato, mettendole aziende locali nella condizio-ne di stare al passo coi tempi.In prospettiva - ha continuato -se i traffici si stabilizzeranno suuna crescita costante, ecco chei soldi pubblici potranno esse-re destinati alla realizzazionedi nuove infrastrutture, anchese va detto che ne abbiamo giàa sufficienza in Friuli VeneziaGiulia. In ogni caso - ha aggiun-

to D’Agostino - se un imprendi-tore vede che il traffico a Trie-ste è vivace e che ci sono le con-dizioni ideali, può anche esseredisposto a investire sulla basedi un business plan, capace pu-re di attrarre investimenti».

Il commissario ha poi ricor-dato che, operando con questemodalità, «Trieste andràall’avanguardia, perché in Ita-lia ci sono ancora molti portiche agiscono col vecchio siste-ma, quello che prevedeva cioèdi creare dapprima le infra-strutture, magari con l’inter-vento di costruttori e bancheche, con i traffici portuali, han-

no poco a che fare, per poiriempirle con il movimentomerci. Così però si immobiliz-zano risorse - ha osservatoD’Agostino - nell’attesa di qual-cosa che poi magari non arriva.Di conseguenza vediamo checi sono troppe cattedrali nel de-serto nel nostro Paese». Stantiqueste premesse, D’Agostino siè detto «ottimista» sul futurodel porto di Trieste. «Abbiamoun terminal in costruzione, cheè la piattaforma logistica - hadetto a questo proposito - strut-tura sulla quale abbiamo giàimprenditori privati del settorepronti a investire, e tutti i termi-nalisti che ci chiedono nuovispazi. Inoltre - ha concluso -stanno arrivando navi semprepiù grandi per uno scalo che haservizi marittimi e ferroviariadeguati e in via di sviluppo». (u.s.)Il commissario dell’Apt Zeno D’Agostino

Sul Molo Sesto al terminal Emt,del Gruppo Parisi è statacompletata la demolizione delMagazzino 64 e ora rimanesoltanto da portare il materiale indiscarica. Già oggi l’88% dellemerci viaggia via treno.

Sul terminal container del MoloSettimo si sta facendo ilrevamping delle gru: vengonoalzate di 6 metri e il braccio èallungato di 12. Alla fine quello diTrieste sarà il porto con le gru piùcapaci dell’intero Mediterraneo.

Nell’area contigua allo ScaloLegnami procedono di buona lenai lavori del primo lotto dellaPiattaforma logistica. A eseguirlila Icop che ha vinto l’appaltoassieme a Cosmo Ambiente,Parisi e Interporto Bologna.

20 Trieste cronaca IL PICCOLO MARTEDÌ 31 MAGGIO 2016

Il Piccolo, 31 maggio 2016

Il Piccolo, 6 luglio 2016

Il Piccolo, 4 ottobre 2016

Abitanti del rione e migranti insieme durante il rinfresco

Il pachistano Aiat

di Benedetta Moro

Non c’era differenza o, almenolì, non la si è notata. Qualche ta-volo imbandito, mani più scurepassavano le bibite a mani piùchiare, in un’atmosfera di ami-cizia. Il dj suonava per tutti neldel “Parco due”, su cui si affac-ciano le ultime case Ater di Val-maura, perché bisognava fe-steggiare: i portici di quello del“serpentone” sono stati com-pletamente ridipinti e puliti da29 richiedenti asilo, nei pannidi volontari, a Trieste da moltimesi ed emigrati da vari Paesiper diverse ragioni.

«È un’iniziativa che è partitadopo l’apertura del centro di ac-coglienza per migranti allestitonel capannone di via Rio Prima-rio a Valmaura - racconta LauraFamulari, assessore alle Politi-che sociali -. Volevamo restitui-re qualcosa al rione, vista la si-tuazione, in accordo e grazie allavoro congiunto con la Microa-rea, il Distretto e l'Ater. Siamocosì riusciti a centrare due risul-tati: abbellire il rione e realizza-re l’inclusione».

I richiedenti asilo hanno lavo-rato in due turni, dalle 9 alle 18,ogni giorno. Invece di tre setti-mane, i 29 uomini arrivati daterre lontane ci hanno messo lametà. L’andamento dei lavoriha preso la giusta piega grazie alcoordinamento di Microarea eIcs, ma anche a un altro puntodi riferimento: Aiat, sopranno-minato “il capocantiere”, un pa-chistano in Italia da cinque an-ni e a Trieste da sei mesi.

Aiat parla bene l’italiano.Quando gli viene chiesto dovesi trovi la sua famiglia, non vuo-le parlarne. Dai suoi occhi scu-ri, che diventano improvvisa-mente lucidi, scivola quasi unalacrima sulla cicatrice, a lato delsopracciglio destro, “ricordo”di chissà quale vicenda. Assie-me ad altri tredici connazionaliAiat vive a San Giacomo, in unappartamento di sei stanze chefa parte del sistema dell’acco-glienza diffusa. «A Trieste mitrovo bene - racconta -. Comein ogni luogo del mondo ci so-no i buoni e i cattivi». Il suo desi-derio è mantenersi da solo.

«Questa iniziativa è uno dei

migliori esperimenti d’integra-zione - osservano GianfrancoSchiavone e Giulio, rispettiva-mente presidente e operatoredell’Ics -, un progetto dei rifu-giati per la cittadinanza e vice-versa».

Arriva il momento della di-stribuzione degli attestati dipartecipazione. «Bravi!», escla-mano alcune persone, tra resi-denti e volontari. Qualcuno fa

notare che parte dei mille metriquadrati ridipinti è già statasporcata. Ma da chi? Roberto,un altro abitante del serpento-ne, palermitano emigrato a Tri-este, avanza un’ipotesi: «È lagente che vive qui, non ha ri-spetto».

Tra i richiedenti asilo chehanno lavorato all’iniziativa an-che Khodadad, arrivato «nellapiù bella città d’Italia», tredici

mesi fa, dall’Afghanistan. Di et-nia azera, ha trascorso tredicianni in Europa, in particolare inGrecia, facendo dievrsi mestie-ri, tra cui il muratore e l’imbian-chino, mentre nella terra natiaera un contadino. Anche lui sabene l’italiano, ma va ogni gior-no in diverse scuole per parlar-lo meglio, «in via Bonomea, Gat-teri, Matteotti, Scorcola...». Epoi c’è Abu, scappato dal Gha-

na perché non voleva seguire leorme religiose del padre musul-mano. Si era fermato in Libia,«per cercare una nuova vita»,ma anche da lì è fuggito. In ta-sca ha una banconota in dinarilibici a ricordo del suo amicoche hanno ucciso. È arrivato aNapoli, ed ora vive a Prosecco.Ma il suo futuro è un punto didomanda.

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Di Lenarda al vertice nazionale dei cardiologiIl direttore del Centro cardiovascolare per i prossimi due anni sarà il presidente dell’Anmco

I portici del “serpentone”ridipinti daimigrantiFesticciola nel “Parco due” della case Ater di Valmaura al termine dei lavoriL’iniziativa partita dopo l’apertura del centro di accoglienza in via Rio Primario

Un momento della festa organizzata nel cortile del complesso Ater a Valmaura a conclusione dei lavori di ritinteggiatura eseguiti dai migranti

‘‘CAPOCANTIERE“sul campo”

Il pachistanoAiat ha coordinatoil lavoro dei 29 volontari

L’assessoreallePolitichesociali,LauraFamulari:«Siamoriuscitiacentrareduerisultati:abbellire il rioneerealizzarel’inclusione»

‘‘scappatodal ghana

Abu non volevaseguire le orme religiosedel padre musulmano

Il ghanese Abu

Per il prossimo biennio, il dottorAndrea Di Lenarda, direttore delCentro cardiovascolare di Trie-ste, è il presidente nazionaledell’Anmco (Associazione nazio-nale dei medici cardiologi ospe-dalieri). È la prima volta che uncardiologo triestino ricopre unacarica così prestigiosa a livellonazionale.

L’Anmco, fondata oltre 50 an-ni fa dai padri della cardiologiaitaliana, tra cui il professor Ful-vio Camerini, è con i suoi 5milaassociati la più importante asso-ciazione cardiologica nazionalee rappresenta una rete di quasi400 cardiologie sparse in tutte le

regioni.Negli ultimi dieci anni il dot-

tor Di Lenarda ha già ricopertoincarichi a livello nazionalenell’Amco, prima come respon-sabile del Gruppo di studio sulloscompenso cardiaco(2004-2005), poi come responsa-bile del Comitato scientifico del-la stessa associazione (dal 2006al 2010). In quegli anni ha coor-dinato per l’associazione la pre-parazione di documenti nazio-nali sull’organizzazione del per-corso assistenziale del pazientecon scompenso cardiaco e dellarete integrata ospedale-territo-rio, contribuendo anche nel

mondo cardiologico alla matura-zione della consapevolezzadell’importanza di strutturareuna risposta assistenziale inte-grata tra ospedale e territorioper la gestione di pazienti conpatologia cardiovascolare croni-ca ad alto rischio di instabilizza-zione. A quella esperienza si èispirato il lavoro portato avantiin questi anni dalla Cardiologiatriestina.

Di Lenarda, 54 anni, si è laure-ato a Trieste nel 1986, e specializ-zato in Cardiologia nel 1990 conil professor Camerini. Dal 1991ha prestato servizio presso laCardiologia di Trieste, prima

con il professor Camerini e suc-cessivamente con il professor Si-nagra. Dal 2008 ha assunto la di-rezione del Centro cardiovasco-lare dell’Ospedale Maggiore.

Da anni insegna all’Universi-tà di Trieste nel corso di laureadi Infermieristica e odontosto-matologia e nella Scuola di spe-cializzazione in malattie cardio-vascolari. Nel 2013 ha acquisitol’abilitazione al ruolo di profes-sore associato in malattiedell’apparato cardiovascolare. Èautore di oltre 220 pubblicazio-ni su riviste nazionali e interna-zionali, prevalentemente in te-ma di scompenso e cardiomio-

patie, ed è “fellow” della Societàeuropea di Cardiologia e dell'American college of Cardiology.Attualmente è il coordinatoredel Piano regionale per la pre-venzione cardiovascolare e deiRegistri cardiovascolari per laRegione Friuli Venezia Giulia.

L’elezione del dottor Di Lenar-da a presidente dei cardiologiospedalieri è il coronamento diuna lunga e prestigiosa storiadella cardiologia triestina, fon-data dal professor Camerini nel1971 e cresciuta negli anni fino adiventare una delle realtà più ap-prezzate e riconosciute, non so-lo a livello nazionale ma ancheinternazionale. Alla Cardiologiaospedaliera si è poi affiancato ilCentro cardiovascolare, direttoper molti anni dal dottor Scardi,realtà territoriale deputata allagestione ambulatoriale dei pa-zienti con cardiopatia cronica.Il dottor Andrea Di Lenarda

Un veicolo per garantire i ser-vizi di prima necessità agli an-ziani privi di mezzi e una ten-da del tipo “punto medicoavanzato” sono stati conse-gnati ieri dal Rotary Club Trie-ste alla sezione cittadina dellaCroce rossa italiana.

La breve cerimonia, che si èsvolta nello spazio antistantela chiesa di sant’Antonio Nuo-vo, rappresenta l’ennesimatestimonianza della qualitàdel service che il Rotary ClubTrieste garantisce a vari enti eassociazioni della città.

«Questo doppio dono rien-tra a pieno titolo nelle iniziati-ve umanitarie che il Rotary ri-volge alle categorie fisicamen-te, socialmente o economica-mente sfavorite della comuni-tà - ha osservato all’atto dellaconsegna il presidente del Ro-tary Club Trieste, Sergio Ceco-vini - e va ad aggiungersi adaltre iniziative come la conse-gna all’Istituto regionale per iciechi Rittmeyer di un softwa-re di lettura a misura di ipove-denti, la fornitura di boe so-nore all’associazione FairPlay per velisti non vedenti,l’invio assistito di giovani di-sabili al Rotary Camp di Anca-rano, il cofinanziamento perla prosecuzione del supportopsicologico ai pazienti emato-logici gravi, non più assicura-to dalla struttura ospedalie-ra».

Tra le altre iniziative Ceco-vini ha ricordato pure «la do-tazione di giochi da giardinoconsegnata a due asili nido,quella di beni di uso domesti-co a due alloggi che ospitanodonne già vittime di tratta esfruttamento», ma anche «ilsostegno a neo imprenditoriche hanno presentato valide“business ideas”, sia a quelliprivi di accesso al credito ban-cario sia ad altri interessati aseguire corsi di perfeziona-mento sulla conduzione diuna start up. Si tratta di aiuticoncreti - ha sottolineato ilpresidente - che il RotaryClub Trieste eroga per allevia-re lo stato di necessità che af-fligge in misura purtroppocrescente una larga parte del-la nostra comunità».

A ricevere il veicolo e la ten-da donati dal Rotary è stata lapresidente provinciale dellaCroce rossa italiana, MarisaPallini. (u. s.)

ROTARY CLUB TRIESTE

Unveicoloe una tendaalla sezionedella Cri

MARTEDÌ 7 GIUGNO 2016 IL PICCOLO Trieste cronaca 49

Il Piccolo, 7 giugno 2016

Una mattinata tra colori e pennelli: si chiama “Young art is inthe garden” ed è la speciale ex tempore giovanile di pittura inprogramma oggi dalle 8 alle 12.30 circa, all’interno del Giardi-

no pubblico di via Giulia 2, manifestazio-ne a cura del Centro iniziative culturaliZ04, in collaborazione con l’Arac (Asso-ciazione ricreativa addetti comunali). Ilprogramma prevede la registrazione at-torno alle 8.30 nei pressi del padiglionetargato Arac del Giardino pubblico (èquindi possibile l’adesione sul posto), laconsegna dei lavori alle 11.30 a cui farà se-guito l’esposizione degli elaborati e unabreve cerimonia di premiazione previstaverso le 12.30. Non esiste un podio ma so-lo riconoscimenti per tutti i partecipanti,

al di là del premio speciale previsto anche quest’anno per laclasse più numerosa in lizza. La cerimonia di premiazione del-la decima edizione è corredata da una breve parentesi di stam-po teatrale, affidata a un monologo a cura di Sara Galiza.

Domani alle 18, alla presenza dell’arcivescovo Crepaldi edel vicario don Malnati, al Centro pastorale Paolo VI di viaTigor 24/1 verrà presentata la guida “La cappella dell’epi-

scopio a Trieste”. La pubblicazione (so-stenuta dal Rotary Club Trieste) saràpresentata dall’autore Gino Pavan. Lacappella della Santissima Trinità (nellafoto), realizzata tra il 1912 e il 1915, èopera dell’architetto Ivan Vurnik(1884-1971), un allievo di Otto Wagnere definito tra i fondatori, unitamente aJoze Plecnik e Max Fabiani, della scuolaarchitettonica slovena. Il sito (la cappel-la si trova all’interno della curia, in Ca-vana) richiama lo stile Liberty, si avvaledi un cromatismo dominato dall’oro e

dal bianco ed espone, oltre a una raffigurazione di Sant’An-drea, anche un significativo stemma ligneo riportante il le-game delle sedi diocesane di Trieste e Capodistria.

di Francesco Cardella

I ricordi, le testimonianze e lemolte opere consegnate tra ilpalco e il mondo della moda.A vent’anni dalla sua scom-parsa, Trieste ricorda SandroMassimini, attore, coreografoma soprattutto “re dell’ope-retta”, genere che da questeparti visse grazie a lui un par-ticolare periodo di sviluppo enotorietà, in particolare neglianni Settanta.

Il tributo al mattatore dellapiccola lirica è in programmadomani alla sala Bazlen di pa-lazzo Gopcevich (in via Rossi-ni 4), teatro dalle 17.30 - a in-gresso libero - di un incontrocurato da Liliana Ulessi, alle-stito all’interno del calenda-rio targato “I lunedì dello Sch-midl”. In primo piano la ri-proposta di un filmato realiz-zato nel 1996 da Sonia Cristi-ni, intitolato “Senza copio-ne”, prodotto a pochi giornidalla morte di Sandro Massi-mini e che rievoca il percorsodel regista attraverso le acco-rate testimonianze della cer-chia di artisti all’epoca impe-gnati nell’allestimento delclassico “Sissi”, opera in car-tellone nell’ambito del Festi-val dell’operetta ospitato alla

sala Tripcovich. Il filmatocontempla quindi DanielaMazzucato, Max Renè Cosot-ti, Ariella Reggio, Orazio Bob-bio, Gianfranco Saletta, e an-cora, Marzia Ubaldi, LucianoDel Mestri, Riccardo Peroni ela pianista Natascia Kerse-van.

Pagine di ieri, ma non solo.L’incontro a palazzo Gopcevi-ch intende rievocare SandroMassimini provando anche alanciare un ponte ideale tra legenerazioni artistiche, dandospazio ai contributi degli“allievi” che in questi annihanno provato ad arricchirela saga dell’operetta a Trieste,artisti come Andrea Binetti,atteso anch’egli all’appunta-mento di lunedì. «Dal puntodi vista professionale, SandroMassimini ha trasmesso a mee a coloro che lo seguivano so-prattutto un grande rigoreprofessionale - ha sottolinea-to Binetti - aveva una curamaniacale nella preparazio-ne, nei dettagli, nell’ordineda trasmettere in scena, sem-pre e in qualsiasi occasione.Dal profilo umano, invece -ha proseguito l’interprete trie-stino - impossibile dimentica-re la sua giovialità, la costanteallegria, l’amore per la vita.

Uomo capace di grandi entu-siasmi e puntuali follie».

Binetti è atteso anche a unintervento musicale, accom-pagnato al piano dal maestroCorrado Gulin, e su brani cul-to del repertorio dell’operetta(come “Sigismondo”) o di al-tri frammenti tratti da “Al Ca-vallino bianco”. A proposito

di interventi canori. Non so-no da escludere dei colpi diteatro da parte di DanielaMazzucato o Max Renè Co-sotti, attesi tra gli ospiti alla ri-evocazione di domani.

L’altro omaggio a SandroMassimini, allestito con mag-giori tinte in chiave di allesti-mento e scenografia, andrà

invece in scena a Roma, ilprossimo 9 giugno al TeatroOlimpico, e vedrà ancora An-drea Binetti tra i protagonistidi una serata condotta da Eri-ca Bonaccorti e Pino Strabiolicon la partecipazione di PinoInsegno, Gino Landi ed ElioPandolfi.

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C’è la Festa della solidarietà, oggi, al ricreatorio Toti (10-14,ingresso libero; nella foto), evento a cura del Comitato insie-me per l’Europa in collaborazione con il Comune di Trieste.

Partecipa oltre una ventina di gruppi oassociazioni della provincia, di matricelaica o religiosa, dalla comunità islami-ca sino agli attivisti di Libera, e poi alcu-ne rappresentanze scout, il Centro ita-liano femminile, il Movimento dei foco-lari e la Comunità di San Martino alCampo. Il cartellone della festa si inau-gura sulle arie di danze greche, offertedalla scuola Terpshicori, include poiqualche intervento a cura della Scuoladi musica 55, danze targate Radici co-lombiane e della Band Agrakal. Tra un

ballo e una canzone, il tema della fraternità verrà affidato al-le relazioni di esponenti della comunità islamica, della Co-munità di Sant’Egidio e di altre nicchie solidali che alberga-no a Trieste e dintorni. E la convivialità alimentare? Alle 13.

È aperto al pubblico l’Immaginario scientifico di Grignano,con orario continuato dalle 10 alle 18. I visitatori di ogni etàsi scopriranno a sorridere cercando di capire come faccia

un fiammifero ad accendersi da solo,come è possibile che la propria ombrarimanga attaccata a una parete, se èpossibile prevedere i movimenti di untornado di vapore. Inoltre, seduti su co-modi divanetti, grandi e piccini posso-no assistere alla multivisione“Genoma. Siamo pronti all’era della ge-netica?”. Dal codice della vita al Proget-to genoma umano, ecco un itinerariofra immagini e musiche affascinanti al-la scoperta della doppia elica del dna. Eogni ora si tiene la visita guidata al pla-

netario per scoprire i segreti della volta celeste e le costella-zioni visibili nel cielo d’autunno. Maggiori informazioni sulsito www.immaginarioscientifico.it.

domaniIL MARE IN MOSTRAA “NAUTILUS”�� Continua la mostra“Nautilus, le meravigliedel mare”, apertaall’Expo centre di viaDiaz 12. L’esposizionepresenta varie specie dipesci in otto grandiacquari. Tra questi igranchi dalle chele blu,la cernia gigante, ilnautilo e i limuli, ifamosi Nemo e Dorydel fortunato filmd’animazione, e losqualo bamboo. A“Nautilus”, che chiudemartedì, è disponibileun servizio di visiteguidate, al mattino alle10 e al pomeriggio alle16. Le scolareschepossono prenotarlaanche per orari diversitelefonando allo040-3220247.“Nautilus” è apertaogni giorno con orario9-13, 15-20 e ladomenica e festivi9-20.

festival ullmannin sinagoga�� Alle 18 in sinagoga,in collaborazione conla Comunità ebraica diTrieste, terzoappuntamento delFestival Viktor Ullmanncon il concerto-tributoal compositore MarcLavry eseguitodall’Orchestra Abimàdiretta da DavideCasali. Flauto: RobertoFabbriciani. MezzoSoprano: VictoriaMikulina. Arpa: TatianaDonis. Ingresso libero.

giardino pubblico

Ex tempore dedicata ai bambini

“Young art is in the garden” dalle 8 alle 12.30� Via Giulia 2

centro pastorale paolo vi

Guida sulla Cappella dell’episcopio

“La cappella dell’episcopio a Trieste” domani alle 18� Via Tigor 24/1

“cantine aperte”da parovel�� Scoprire un vinosignifica scoprire ilterritorio che loproduce e Cantineaperte è diventato unappuntamentoirrinunciabile delpanorama nazionaleper rinsaldare questolegame tra il vastopubblico e i produttori,fatto di tradizione,storia, dedizione,passione e ovviamentegusto. L’unica cantinaaperta a Trieste è laCantina Parovel aBagnoli dellaRosandra, che perl’intera giornata dioggi offre visiteguidate allabarriquerie e allacantina dei vini“giovani” con ladegustazione dellenuove annate deipropri vini autoctoni. Ea Cantine aperte daParovel si potrannodegustare in purezzaanche gli extraverginidell’azienda. L’ospite“gastronomico” diquest’anno è AlPescaturismo delVillaggio delPescatore: insieme alPescaturismo, Parovelproporrà dueappuntamenti, unoalle 11.30 e l’altro alle16, per abbinare lacucina di mare aipropri vini e ai propriextravergini. Info suwww.parovel.com e alnumero di telefono3467590953.

APPUNTAMENTI

Lapiccola liricarendeomaggioal “re”Massimini

A destra, SandroMassimini

assiemea Daniela

Mazzucato

EVENTI

san giusto

C’è la Festa della solidarietà al Toti

Festa della solidarietà dalle 10 alle 14� Ingresso libero

immaginario scientifico

Siamo pronti all’era del genoma?

Immaginario scientifico dalle 10 alle 18� Info su www.immaginarioscientifico.it

CINEMA

TRIESTE

AMBASCIATORI

triestecinema.it

Disney Alice attraverso lo specchio2D 16.45, 19.00, 21.15con Johnny Depp, Anne Hathaway.

ARISTON

www.aristoncinematrieste.it

Benvenuti... ma non troppo16.30, 18.45, 21.00di Alexandra Leclère

30 e 31/05Festival del cinema espanol

THE SPACE CINEMA

Centro Commerciale Torri d’Europa

Per gli orari sempre aggiornati di tutti imigliori films in programmazione visita ilsito www.thespacecinema.it.

FELLINItriestecinema.it

Money MonsterL’altra faccia del denaro 16.15, 20.00di Jodie Foster (premio Oscar), con i premiOscar Julia Roberts, George Clooney.

Era d’estate 18.00, 21.45(Falcone e Borsellino). Con Giuseppe Fio-rello, Massimo Popolizio, Valeria Solarino.

GIOTTO Multisalatriestecinema.it

La pazza gioia 16.30, 18.45, 21.00di Paolo Virzì con Valeria Bruni Tedeschi,Micaela Ramazzotti. Festival di Cannes.

Julieta 16.15, 18.00, 20.00, 21.45di Almodóvar dal Festival di Cannes.

Colonia 16.30, 18.45, 21.00con Emma Watson, Daniel Brühl.

NAZIONALE Multisalatriestecinema.it

Disney Alice attraverso lo specchio3D 16.15, 22.00

2D 18.00, 20.00

Pelè 16.30, 18.20, 20.15, 22.10

X-Men: Apocalisse 16.15, 18.45, 21.30

Captain America: civil war 18.10, 21.00

Somnia 16.30, 18.20, 20.10, 22.00

Robinson Crusoe 16.40

SUPER(via Paduina - viale XX Settembre)

Whiskey tango foxtrot 17.00, 19.00, 21.00

cinema teatro dei fabbriwww.cinemadeifabbri.it

Tangerines 16.00, 20.00

Wild Salomè 18.00

Microbo & Gasolina 21.45

MONFALCONEMultiplex Kinemax

www.kinemax.it Info 0481-712020

Alice attraverso lo specchio 15.30, 17.30, 20.00, 22.00

X-Men: Apocalisse 15.00, 17.45, 20.30, 22.00

Julieta 15.20, 17.15, 20.15, 22.10

Tini - La nuova vita di Violetta 16.00

Money Monster - L’altrafaccia del denaro 18.00, 20.00

Il regno di Wuba 15.45

La pazza gioia 17.40, 20.10, 22.10

GORIZIAKINEMAXAlice attraverso lo specchio 15.15, 17.30, 20.00. 22.10

Julieta 15.40, 18.00, 20.10, 22.00

La pazza gioia 15.20, 17.30, 19.50, 22.00

VILLESSE

UCI CINEMASwww.ucicinemas.it tel. 892960

Kids Club! DOM. 29.05Alla ricerca di Nemo 11.00

New! Alice attraverso lo specchio

11.10, 15.00, 17.40, 21.15Fantastico

New! Alice attraverso lo specchio 3D10.50, 13.15, 15.45Fantastico

New! Somnia 17.45, 21.30Horror

New! Pelè 16.30, 19.00, 21.00biograficoLa pazza gioia 15.15, 18.00, 20.40

X-Men: Apocalisse11.10, 14.30, 17.30, 20.40

3D X-Men: Apocalisse 18.15

Tini - La nuova vita di Violetta 11.10, 13.00, 15.15Captain America: civil war11.10, 14.00, 17.10, 20.30

The Boy 21.30

Mortadello e Polpetta 10.50, 14.15

Rassegna Essai! LUN 30/05Veloce come il vento 18.00, 21.00

Rassegna Ricomincio da 3! MAR 31/05Nonno scatenato 18.30, 21.30

Evento! MAR 31.05

Kiss rocks Vegas 20.30Original MER 01/06Alice attraverso lo specchio (sub) 20.30Evento! MER 01/06I Capuleti e i Montecchi 20.00

TEATRITRIESTE

TEATRO MIELANOTE IN CAFFèOggi, ore 17.30: Buona estate, Trieste!Gran Finale della stagione con unpot-pourri di tutti i generi teatral/musicalimessi in scena nel 2015-2016. Ingresso €8,00.

saggio e concerto dimax marino�� Saggio di fine corsoorganizzato dalla Scuola dimusica Civica orchestra difiati-Giuseppe Verdi:appuntamento al teatrino delricreatorio Pitteri di via SanMarco 5. Oltre al saggio: tra le 11e le 13 si esibirà Max Marino. Il

giovane cantautore sardoeseguirà due brani di cui unoscritto e arrangiato da lui ches’intitola “Ingabbiato” e che faràparte del suo cd.

“bambini e fioridal mondo”�� Alle 17, alla sala Rovis (viaGinnastica 47), viaggerete tra isuoni e le danze del mondo inuno spettacolo di beneficenzadove bambini e adulti di varianazionalità saranno gli

interpreti. Ingresso a offertalibera, il ricavato verrà devolutoall’Agmen Pro-Senectute.

MUSEOFERROVIARIO�� Si informa che oggi il MuseoFerroviario di Campo Marziodovrà rimanere chiuso alpubblico causa concomitanzacon la iniziativa Open Day delPorto di Trieste che impegneràanche la struttura e i volontaridel museo.

direttivoadmo�� Nel corso del consigliodirettivo dell’Admo,Associazione donatori midolloosseo, svoltosi a Udine, GiorgioMaranzana, di Trieste, è statorieletto presidente regionaledell’associazione. L’Admopresente anche nel FriuliVenezia Giulia da oltre 20 anni,con oltre 13.000 soci, ha comeprimo obiettivo quello disensibilizzare giovani da 18 a 35anni, a diventare potenzialidonatori di midollo osseo.

in gitasull’isonzo�� L’Ada (Aassociazione deidiritti degli anziani - Onlus) consede in via U. Polonio, 5comunica che, vista la massicciapartecipazione ha organizzatoun’altra gita con le seguentiinvitanti mete: gita in battello sulfiume Isonzo con pranzo abordo e a seguire visita alleAlture di Polazzo e giropanoramico con l’Ecobus. Lagità avrà luogo il giorno 4giugno con partenza alle 8.30 dapiazza Oberdan e rientro alle 19.

Per informazioni, adesioni eiscrizioni telefonare ai numero040-367800, 377-9617180.

festa delle ciliegIea dobrovo�� Il Cta-Acli organizza il 4giugno una gita aCasteDobra–Dobrovo inoccasione della festa delleciliege, una giornata diintrattenimento culturale,sportivo ed etnologico che attirasempre molti visitatori. Inoltre èdisponibile presso la sede in viaSan Francesco 4/1 il programma

completo delle proposte per laprimavera-estate. Per ogniinformazione contattare inumeri 040-370408,339-7731201; www.aclitrieste.it.

castellodi duino�� Dal 2 al 5 giugno, oltre allesolite zone visitabili, castello,bunker, torre e mostra suHemingway e D’Annunzio,apertura straordinaria di unaparte privata del parco delcastello. Giovedì alle 16,spettacolo del Gran ballo

ottocentesco del Gruppotriestina della società di danza.

associazionedifesa malato�� L’Associazione per la difesadel malato di Trieste è aperta ilvenerdì dalle 16.30 alle 18.30nella sede di via Pietà 2/1, pianoterra (ingresso Distretto n2) tel.040-2460729.

scuola velavillaggio�� Sono aperte le iscrizioni aicorsi di vela per ragazzi dai 6

anni in su che si tengono alVillaggio del Pescatore. I corsisono tenuti da istruttori Fiv dallunedì al venerdì dalle 9 alle 17con barche tipo Optimist, Lasere Catamarani. Per informazionichiamare in segreteria: SocietàNautica Laguna 040-208020,Polisportiva San Marco040-208432.

gita inbeneficenza�� L’associazione La Stradadell’amore onlus apre leiscrizioni alla gita sociale a

Marano Lagunare, il viaggio trala natura nello Stella fissata peril giorno sabato 18 giugno, e ilcui ricavato verrà devoluto inbeneficenza. Info:[email protected],040-634232, 334-6861544.

castello di landskrone st. veit�� L’Auser Pino Burlopromuove, per domenica 12giugno una gita in Carinzia pervedere il castello di Landskroned assistere allo spettacolo delleAquile e St. Veit. Programmi

dettagliati e informazioni insede P.B. via Frausin 17/1 tel.040-362730. Orario: da lunedì avenerdì dalle 9.30 alle 11.30.

corsidi lingue�� All’associazione CulturaleOrizzonti dell’Est e dell’Ovest invia della Geppa 2, dal 6 giugnosono in partenza i corsi intensivigratuiti in lingue, per vecchi enuovi soci. Per info e iscrizioni,tel. 040-3480662 dalle 10.30alle 12.30 e dalle 16 alle 20, o viamail a: [email protected].

servizio civileaccri�� È aperta presso l’Accri ilbando per le candidature alservizio civile solidale per 2giovani italiani e/o stranieri dai16 ai 18 anni non compiuti, nellamodalità su 360 ore per 12 mesi.Solidarietà internazionale edialogo interculturale sono gliambiti prioritari del progetto. Lecandidature vanno presentateseguendo scrupolosamente leistruzioni entro le 14 del 9giugno. Info www.acrri.it.

pellegrinaggioa medjugorije�� Il Movimento cattolico perla famiglia e la vita organizza ilconsueto pellegrinaggio dal 29giugno al 3 luglio, di solidarietàconsegna viveri e vestiario allaCaritas di padre Luka di Gospic(Croazia) e alle comunità “MajkaKrispina” e all’Istituto SacraFamiglia di Purjngaj fondato dafrà Jozo Zovko. Prenotazioni aiseguenti numeri: tel040-381829, 338-2099530.

GITAa pago�� La Confsal, con sede in viaUgo Foscolo 15/c, comunica chesono iniziate le prenotazioni peril viaggio long weekend pervisitare Pago e la sua laguna il24-25-26 giugno. Partenza daTrieste in pullman GT, pensionecompleta, accompagnatore pertutta la durata del viaggio. Info:tel. 040-662159, cell.331-7015309.

smarritobeagle�� Smarrito cane Beaglefemmina a Rupinpiccolo il 15/5,poi vista sul confine di Fernetti.Chi avesse notizie mi contatti al370-3337476. Offro riccaricompensa.

per contatti

Corpus Dominie fiori a Opicina

Come si conservaun dimora storica

MATTINA

Oggi alle 9, a Opicina, si terrà latradizionale processione delCorpus Domini alla quale sonotutti invitati. Ritrovo davanti allachiesa di San Bartolomeo.Nell’occasione, nella cappella divia Prosecco verranno deposti gliaddobbi con fiori campestricarsici realizzati dai bambini, chehanno ricevuto la primacomunione da don Franc Pohajac,nel cortile della chiesa di SanBartolomeo durante un miniworkshop guidato dalla fioristaVivjana Kljun. L’Infiorata nascenel periodo barocco, a Roma, inonore della ricorrenza del CorpusDomini che consisteva nellacreazione fantasiosa di tappeticon l’utilizzo di fiori variopinti.

Domani alle 20.30, al castello diMiramare, si terrà la conferenza“La manutenzione di una dimorastorica come atto diconservazione”. Al castello diMiramare sono custoditi arredi,dipinti, stampe e oggetti che, nelloro insieme, costituiscono unpatrimonio prezioso e fragile. Larestauratrice NicolettaButtazzoni illustrerà, attraversoalcuni esempi, le modalità diconservazione. L’incontro daràl’opportunità di conoscere come illavoro dei professionisti, cheoperano nel settore dei beniculturali sia elemento essenzialeper garantire la costanteconservazione e la quotidianafruizione delle opere d’arte.

miramare

IL GIORNO ORE DELLA CITTÀ

�� In memoria del dott. Claudio Mi-calesco (29/5/2010 - 29/5/2016)dalla moglie 100 pro Casa acco-glienza “La madre”, 100 pro Cari-tas diocesana.

la ricorrenza

� IL SANTOCorpus Domini� IL GIORNOÈ il 150° giorno dell’anno, ne resta-no ancora 216� IL SOLESorge alle 5.21 e tramonta alle20.44� LA LUNASi leva alle 1.30 e cala alle 12.38� IL PROVERBIOChi non mangia ha già mangiato.

POMERIGGIO

� LE NOSTRE MAIL� [email protected][email protected][email protected][email protected][email protected]

oggi

VARIE

La Giornata della Dante vienecelebrata annualmente da tutti iComitati della Società DanteAlighieri presenti in Italia e nelmondo. Il Comitato triestino l’haarticolata in tre manifestazioniche si sono potute realizzaregrazie al generoso contributodelle Fondazioni Casali.Particolarmente significativo ilprimo appuntamento, questamattina - il 29 maggio infatti, è ladata convenzionale di nascita delsommo poeta - al CaffèTommaseo alle 11, dove si terràun omaggio a WilliamShakespeare (a quattrocentoanni dalla sua morte) con ildocente Giovanni Baldini chemetterà in luce il rapporto fral’Otello, capolavoro teatraleshakespeariano, e il capolavoro

operistico di Giuseppe Verdi. Nelsegno del celebre drammaturgoinglese, anche la secondamanifestazione che avrà luogodomani pomeriggio al teatro deiFabbri (ore 17.30). In scena, glistudenti della scuola Corsi equelli della sezione musicaledella scuola Roli. Martedì, alle17, il terzo appuntamento è allalibreria Ubik di galleriaTergesteo, dove verràpresentato il volume di GiorgioCracco “Il grande assalto. Storiadi Ezzelino: anche Dante laraccontò” (Edizioni Marsilio).Irene Visintini porrà l'accento suAlbertino Mussato,contemporaneo di Dante, e sullatraduzione settecentesca initaliano del suo “Ecerinide”, incui la tirannide si rispecchia

nell’emblematica ferocia diEzzelino, signore di Padova,Vicenza e Verona. Stefano diBrazzano invece, presenterà piùpropriamente il libro di Cracco,ove viene rivisitata la figura diEzzelino nei suoi rapporti conl’imperatore Federico IIattraverso i riferimenti che ne faDante nel XII Canto dell’Inferno enel IX del Paradiso ove il poetacolloca la sorella del tiranno. Unbreve intervento lo farà anche ilpresidente del Comitatotriestino Fulvio Salimbeni,ricordando un libro, uscitol’anno scorso, su Dante, edito daMarsilio, scritto da Erza Pound.Sarà presente pure Ilaria Rocchi,caporedattore della rivistaPanorama di Fiume.Grazia Palmisano

PICCOLO ALBO

MATRIMONI

La Giornata della Dante “triplica”. E si comincia questa mattina

Boggia Gianfrancesco, Pava-nello Raffaella; Clarot Marco,Husel Kristina; Jercog Uros,Flego Ivana; Scek Jernej, Gras-si Petra; Schettini Andrea, Zan-ni Alice; Orlandi Alessio, Moset-ti Michela; Bovo Alessandro,Zavala Jacinto Diana Carolina;Giberna Saro, Vasilyeva Volha;Fulvi Francesco, Andolina Ro-samaria; Spigolon Alberto, Da-gostin Manuela; Gallo Andrea,Saramin Anna; Janza Mattia,De Stefani Angela; ApollonioStefano, Bellomo Francesca;Vanobberghen Bruno HendrikEugeen, Srebernik Samantha;Boso Luca, Zucca Erica; MetzMatteo, Gattucci Margherita;Bonano Tiziano, QuadarellaLorena; Gega Artur, Gega Ro-vena; Magnaghi Silvio, AlfonsiRosalma; Canducci Stelio, BinPatrizia; Martellani Erik, DottiRossella.

38 Agenda IL PICCOLO DOMENICA 29 MAGGIO 2016

Il Piccolo, 29 maggio 2016

Martedì al museo Revoltella la presentazione dei progetti

La Portizza riparte con un nuovo lookConclusa la riqualificazione progettata da Gerbini. Alle 19.30 la riapertura a suon di musica e Prosecco

«Speriamo che serva ad avviareun dibattito pubblico» spiegaEnrico Conte, direttore dell’areaLavori Pubblici e presidente dellaCommissione giudicatrice.

Il vulcanico Vittorio Sgarbi è ilconsulente storico artistico dellaproposta degli architetti BarbaraFornasir e Rosselle Gerbini che siè aggiudicata il terzo premio.

Martedì prossimo alle 17,all’Auditorium del Revoltella,verranno presentati i progettivincitori e le altre proposte supiazza Sant’Antonio e Canal Grande.

i dettagli

di Laura Tonero

Stasera riapre La Portizza. Il lo-cale chiuso dallo scorso genna-io per una radicale riqualifica-zione, si ripresenta alla città.Era dal 1985 che il bar al centrodi piazza della Borsa non veni-va ritoccato. E ora è stato tra-sformato in un locale più ele-gante e raffinato dove prenderein velocità una tazzina di caffèma pure dove acquistare un ve-loce pasto per asporto confe-zionato dal personale del loca-le, gustare della piccola pastic-ceria o sorseggiare un aperitivoaccompagnato anche da ostri-che e paté de foie gras. «Tratte-remo molti prodotti bio e valo-rizzeremo al massimo i prodot-ti del territorio», specificano igestori.

Basta fare capolino per capi-re che il locale ha subito un ra-dicale cambiamento. Partendodal fatto che esternamente laporta di ingresso è stata sposta-ta di un paio di metri. La rinno-vata Portizza ha acquistato in

lunghezza. Con il bancone alquale ogni triestino una voltanella vita ha bevuto un espres-so, valorizzato ulteriormente ediventato di 12 metri, in corian,e disposto sulla destra e nonpiù come in origine sulla sini-stra. D’impatto il locale è irrico-

noscibile. I colori cioccolata,bronzo e nero la fanno da pa-drone. L’architetto RossellaGerbini che ha progettato lanuova Portizza ha disposto unaserie di specchiature che vo-gliono evidenziare l’affacciosul Tergesteo o piazza della

Borsa. Realizzato dalle sapientimani delle Officine Belletti divia Caboto, il soffitto con dellesuggestive volte illuminate va-lorizza con un tocco di contem-poraneità la storicità di quel lo-cale. «Anche esternamente -spiega Gerbini - abbiamo man-

tenuto il concetto della vecchiastruttura del palazzo della fami-glia Scarperi. All’interno la tec-nologia di isolamento acusticoe l’impiantistica sono di altissi-mo livello». In fondo al locale,nell’angolo trasformato in unsalottino, una cascata di pallon-

cini realizzati in vetro di Mura-no, regala all’ambiente un mo-mento di colore.

La società proprietaria del lo-cale, la Roma 4 srl, fa parte diun gruppo che gestisce già di-versi esercizi pubblici in città:Tea Room, Romaquattro,Cremcaffè di piazza Goldoni, IlVolo e che a breve intende inve-stire in alcune strutture ricetti-ve. Ieri fino a tarda notte nellanuova Portizza gli operai han-no completato piccole rifinitu-re. Stasera a partire dalle 19.30e in collaborazione con Univer-sitrip che firma da anni le sera-te di maggior successo a Trie-ste, le luci sulla rinnovata Por-tizza si accenderanno a suon dimusica e di prosecco che verràofferto a tutti i clienti. La prossi-ma settimana invece, con unappuntamento riservato, il lo-cale verrà presentato alle auto-rità. «C’è stata una grande eproficua collaborazione da par-te degli uffici dell’amministra-zione comunale e della soprin-tendenza - osserva Gerbini -che ha consentito di non avereintoppi e lungaggini burocrati-che». L’inaugurazione dellanuova Portizza va a completareil nuovo assetto dei pubbliciesercizi in piazza della Borsa.

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Canal Grande allungatoVince la “piazza d’acqua”La commissione giudicatrice premia la proposta di Anzil e Zeroni di SagradoQuella sponsorizzata da Sgarbi arriva terza. Alle 18 l’inaugurazione di Ponterosso

Una suggestiva veduta del Canal Grande in una foto di Andrea Pavan tratta dall’archivio Corbis

BREVIdi Fabio Dorigo

Al concorso delle idee per Piaz-za Sant’Antonio Nuovo e CanalGrande solo 6 su 70 (un soloescluso per documentazioneimbustata male) superano lasufficienza. Ovvero il punteggiominimo previsto dal bando(sei). La Commissione giudica-trice ha proclamato ieri matti-na, in una seduta pubblica nel-la stanza 92 del Municipio, i trevincitori del concorso conl’apertura delle buste. Il primopremio va a una proposta arri-vata da Sagrado (Gorizia), il se-condo a una di Bologna, il terzoalla proposta triestina sponso-rizzata da Vittorio Sgarbi. «Mici-diale» è il commento che scap-pa alla lettura dei nominativi aEnrico Conte, direttoredell’Area Lavori e presidentedella Commissione giudicatri-ce. La paura che possano piove-re “capre” sul concorso da par-te del critico d’arte (e forse can-didato sindaco) è reale. Sgarbinon ama arrivare dietro a deglisconosciuti o quasi. Soprattut-to se si tratta di un progetto diallungamento del canale.

Il primo premio è andato alteam capeggiato da Daniela An-zil e Giampaolo Zeroni con ilgiovane professionista Massi-miliano Modena e consulenteMarco De Stefani. Il gruppo si èaggiudicato lo scorso novem-bre il terzo premio per il futuropolo scolastico unico di Collo-somano a Buja (Udine). La loroproposta per il Canal Grandeprevede la realizzazione di unaspecie di piazza d’acqua (la pri-ma di Trieste) nel tratto finale eche si può usare sia nella versio-ne con acqua (vasca) che senza(piazza). Uno spazio double-fa-ce.

Secondo classificato il proget-to dell’architetto Paolo Chiericidi Bologna che ha all’attivo so-prattutto progettazione di inter-ni di lusso. La sua proposta pre-vede (una delle poche) il ripri-stino del Canal Grande“com’era e dov’era” con l’ac-qua che bagna il sagrato diSant’Antonio. Un recuperodell’immagine storica dell’areacon lo scavo dell’ultimo trattodel canale, la costruzione di unponte su via San Spiridione e lapiantumazione di due file di al-beri a chiudere via Dante e viaXXX Ottobre. Gli stessi alberivietati dalla Soprintendenza inpiazza Ponterosso (che saràinaugurata oggi alle 18 alla pre-

senza del sindaco Roberto Co-solini e dell’assessore AndreaDapretto). Uno dei progetti cherispetta meglio la prospettivadel Canale e che prende sul se-rio l’allungamento. Il terzo pre-mio alla proposta triestina degli

architetti Barbara Fornasir, Fau-sto Benussi, Rossella Gerbini. Eun quartetto spettacolare diconsulenti capitanato da Vitto-rio Sgarbi con Giulia Sponza,Massimiliano Fittipaldi e Gio-vanni Franzil. Il progetto preve-

de una vasca in piazza Sant’An-tonio regolata da un ingegneri-stico sistema idraulico con il Ca-nal Grande e soprattutto unmercato stabile sulle sponde ri-bassato rispetto al livello strada-le. La commissione (oltre a Con-

te ne fanno parte Lucia Iamma-rino, Giuseppina Scavuzzo, Au-lo Guagnini per gli ingegneri eCorrado Pagliaro per gli archi-tetti) ha deciso anche per unamenzione alla quarta proposta,quella dell’architetto Agata La-cava di Ragusa con studio a Tri-este (consulenti Marcello Papa,Tanja Onjavorich e Valeria Mo-rucci). La proposta prevede unapiazza con giochi d’acqua: unomaggio all’architettura con-temporanea praticamente as-sente dal contesto urbano trie-stino. Martedì 19 aprile, alle 17,all’Auditorium del museo Re-voltella, verranno presentati iprogetti vincitori e tutte le altreproposte. Gli elaborato reste-ranno esposti per due settima-ne. «Speriamo - spiega Conte -che serva ad avviare un dibatti-to pubblico». E il costo? Si va dai2,5 ai 7 milioni di euro per pro-posta. Una media di 3 milioniper rimettere mano al CanalGrande di Trieste.

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LAVORI PUBBLICI

Nuova segnaleticain via Franca�� Sono stati avviati ierilavori di segnaletica nellazona dell’oratorio di viaFranca, dove verrannorealizzati un attraversamentopedonale, al fine di agevolarei pedoni in prossimitàdell’ingresso dell’oratorio,nonché un posto macchinariservato ai veicoli di personedisabili. Nella prossimasettimana spazio al “PianoMotorini” in centro città connuovi stalli per motocicli eciclomotori “in linea” in corsoItalia, sul lato dei numericivici dispari, nel trattoantistante la Galleria Rossonie fino alla fermata dei bus,nonché in via Roma, nel trattocompreso tra la fermata busall’altezza del civico 5 el’attraversamento pedonaleall’altezza di via San Nicolò.

Associazioni

Assemblea dell’Agmenal Burlo Garofolo�� Alle 15.30 nell’Aulamagna dell’ospedaleinfantile Burlo Garofolo sisvolgerà l’assembleaordinaria dell’Agmen.

POLIZIA LOCALE

L’Ufficio mobiletra scuole e Miramare�� L’Ufficio mobile dellaPolizia locale farà tappa oggiin strada di Guardielladavanti alla scuolaFilzi-Grego (dalle 7.30 alle8.30), al parco di VillaRevoltella (9-10.30), sulleRive - Scala Reale (11-12.30),al Bivio di Miramare/Castello(15.15-16.30) e in piazza Unità(17-18.30).

formazione

Progetto del Rotarysu giovani e lavoro�� È partito il progetto delRotary “Giovani / Lavoro /Impresa” per formare esostenere giovani potenzialiimprenditori. Le domande dicandidatura dovranno venirepresentate entro il 6 maggioad Aries (Camera dicommercio).

Dettaglio dei rinnovati allestimenti interniLa nuova Portizza: il locale riapre oggi (fotoservizio Lasorte)

SABATO 16 APRILE 2016 IL PICCOLO Trieste cronaca 21

Il Piccolo, 16 aprile 2016

54 55

L’assiduità di aprile

Socio 7 14 21 28 P %

ALBERTI X X X X 25 100

ALVARO X X X 26 71

ANDRES X 5 14

ARMENIO X 32 86

BARDI 5 14

BATTAGLINI X X X X 28 76

BAUCI 3 8

BELGRANO 0 0

BENELLI * 8 22

BENUSSI X X 19 51

BENVENUTI X 6 16

BERNETTI X X 18 49

BILLE’ * X X X 31 84

BOBBIO XX 8 22

BONIFACIO * X X 18 49

BONIVENTO X 15 41

BORRUSO 1 3

BORTOT X 6 16

BORTUL 4 11

BOSCOLO X 7 19

BRADSHAW 0 0

BRAMBATI X X X 19 51

BRAVAR 10 27

BRONZI 4 11

BRUNO de CURTIS 10 27

BRUSONI * X X X 15 41

BUCHER 10 27

CAMPAILLA 2 5

CAMUS X X 16 43

CAPPEL A. X X 21 57

CAPPEL G. * X X X X 33 89

CARIGNANI 11 20

CATTARUZZA 0 0

CECOVINI * X X X 42 100

CECOVINI AMIGONI X X X 25 68

CENTUORI 4 11

CERRUTI 9 24

CESCA * X X 6 16

CIVIDIN X 9 24

Socio 7 14 21 28 P %

COLONNA 17 46

COMELLI G. * X 9 24

COMELLI R. 3 8

COSENZI X X X 28 76

COSSUTTI * XX 40 100

COVA 3 8

CRECHICI 20 54

D’AGNOLO M. 0 0

DAVANZO X XX X 23 62

DEBENEDETTI X X 27 73

de CARLI 12 32

DE PAOLO 1 3

DE VANNA * X X 17 46

de VISINTINI 0 0

DELCARO * X 9 24

de LINDEGG 4 11

DEL PICCOLO * XX 13 35

DELLA CASA 14 38

DIEGO * X X 13 35

DI MARTINO X 15 41

DOLGAN X X X 28 76

DUKCEVICH 0 0

DURANTI X 13 35

FANNI 4 11

FERRANTE X X 24 67

FURLAN Gabriele su 27 X X XX X 21 78

FURLAN Gaia X X 19 51

GEI X X 31 84

GENZO 17 46

GESSI X 8 22

GIARINI 2 5

GIORDANO (su 28) 10 36

GIRALDI X X 25 68

GON X 14 38

GONZINI * X 4 11

GRANBASSI F. X 10 27

GRANBASSI G. 6 16

GRISAFI (su 4) X X XX X 5 100

GRUBE * 5 14

Socio 7 14 21 28 P %

GUAGNINI X X 17 46

GUARNIERI X X X 14 38

GUERRINI X X X 14 38

HATZAKIS X X X 23 62

HAUSER 0 0

ILLY X 2 5

INNOCENTE X 7 19

ISLER * 3 8

KOSTORIS X X X 22 59

LIPPI 0 0

LOSER 4 11

MAGHETTI 1 3

MANGANOTTI (su 5) 1 20

MARCHESI 7 19

MARCHESINI X 6 16

MILANI 0 0

MITRI X 15 41

MOCENIGO X X 8 22

MODRICKY X 30 81

MOI 0 0

MORGANTE 1 3

MURENA (su 3) X 1 33

NICOLICH X X 25 68

NORBEDO X X X 20 54

ODDI X X 32 86

PALADINI X X 16 43

PALLINI X 18 49

PARISI 0 0

PASINO X 21 57

PASTOR F. X 6 16

PASTOR L. * X 6 16

PEDICCHIO X X 25 68

PIANCIAMORE X X 17 46

PREDONZANI X X X X 36 97

QUARESIMA X X 15 41

RAVALICO X X 27 73

RAVIZZA X 4 11

RAZETO 1 3

REINA X X X 24 65

Socio 7 14 21 28 P %

RENNI X X 23 62

RICCESI 0 0

ROCCO X 3 8

ROMANO’ X X X 27 73

ROSSETTI 9 24

SADAR * 0 0

SALLEO X X 14 38

SAMENGO * X X 14 38

SAMER E. 0 0

SANDRINELLI 16 43

SANTORINI * X X 31 84

SDRIGOTTI 1 3

SEDMAK X X XX X 30 81

SEVERI * X X X X 31 84

SLOCOVICH * X 21 57

SOLIMANO (su 8) X X X 4 50

SORNIG 13 35

SOSSI 5 14

SUBANI (su 5) X X X 4 80

SULLIGOI X 18 49

TAMARO X X X 24 65

TECILAZICH * 0 0

TOMASETTI X X X 12 32

TOMBESI 2 5

TONGIORGI 4 11

TRIOLO X X X 31 84

van der HAM * 1 3

VIDALI 6 16

VISINTIN 1 3

VOLLI 0 0

ZABAI 4 11

ZANETTOVICH * 1 3

ZGAGLIARDICH 0 0

Dal 1° luglio 2015 al 30 aprile 2016 si sono svolte 37 conviviali. L’assiduità media è stata del 54 %. L’asterisco accanto al nome del socio indica che è “Dispensato”.

56 57

L’assiduità di maggioDal 1° luglio 2015 al 31 maggio 2016 si sono svolte 41 conviviali. L’assiduità media è stata del 53 %. L’asterisco accanto al nome del socio indica che è “Dispensato”.

Socio 5 12 19 26 P %

ALBERTI X X X 25 61

ALVARO X 27 66

ANDRES X X 7 17

ARMENIO X 35 85

BARDI X 6 15

BATTAGLINI X X X X 32 78

BAUCI 3 7

BELGRANO X 1 2

BENELLI * 8 20

BENUSSI X X 22 54

BENVENUTI X X 8 20

BERNETTI X X 20 49

BILLE’ * X X X X 35 85

BOBBIO X 9 22

BONIFACIO * X X 20 49

BONIVENTO X X 17 41

BORRUSO X 2 5

BORTOT X 7 17

BORTUL 4 10

BOSCOLO X 8 20

BRADSHAW 0 0

BRAMBATI X X 21 51

BRAVAR X X X 13 32

BRONZI X 5 12

BRUNO de CURTIS X X 12 29

BRUSONI * X X 17 41

BUCHER X 11 27

CAMPAILLA 2 5

CAMUS X XX X 19 46

CAPPEL A. X X X 24 59

CAPPEL G. * X X X 37 90

CARIGNANI X 13 32

CATTARUZZA 0 0

CECOVINI * X X X X 46 100

CECOVINI AMIGONI X X 27 66

CENTUORI X 5 12

CERRUTI 9 22

CESCA * X X X 9 22

CIVIDIN X 10 24

Socio 5 12 19 26 P %

COLONNA X X 19 46

COMELLI G. * X X 11 27

COMELLI R. X 4 10

COSENZI X X X X 32 78

COSSUTTI * X XX X 44 100

COVA 3 7

CRECHICI X X 22 54

D’AGNOLO M. 0 0

DAVANZO X X XX 26 63

DEBENEDETTI X 29 71

de CARLI X 13 32

DE PAOLO 1 2

DE VANNA * X X 20 49

de VISINTINI 0 0

DELCARO * X 10 24

de LINDEGG X 5 12

DEL PICCOLO * 13 32

DELLA CASA X X X 17 41

DIEGO * X 15 37

DI MARTINO X X X 18 44

DOLGAN X X X 31 76

DUKCEVICH 0 0

DURANTI X 14 34

FANNI 4 10

FERRANTE X X X X 29 71

FURLAN Gabriele su 31 X XX X 24 77

FURLAN Gaia X 20 49

GEI 34 83

GENZO X X X 20 49

GESSI X X 10 24

GIARINI X 3 7

GIORDANO (su 32) X 11 34

GIRALDI X X X 29 71

GON X X 19 39

GONZINI * 4 10

GRANBASSI F. X X X 12 29

GRANBASSI G. 7 17

GRISAFI (su 8) X X X 8 100

GRUBE * X 5 12

Socio 5 12 19 26 P %

GUAGNINI X X X 21 51

GUARNIERI X X 16 39

GUERRINI X X X 17 41

HATZAKIS X X X 26 63

ILLY 2 5

INNOCENTE X 8 20

ISLER * X X X 7 17

KOSTORIS 22 54

LIPPI 0 0

LOSER X 5 12

MAGHETTI 1 2

MANGANOTTI (su 13) 1 2

MARCHESI X 8 20

MARCHESINI X 7 17

MILANI 0 0

MITRI X 16 39

MOCENIGO X 9 22

MODRICKY X X X 33 80

MOI 0 0

MORGANTE 1 2

MURENA (su 7) 1 14

NICOLICH X X X 28 68

NORBEDO X 21 51

ODDI X XX 34 83

PALADINI X 17 41

PALLINI 19 46

PARISI 0 0

PASINO X XX 25 61

PASTOR F. X X 9 22

PASTOR L. * X 7 17

PEDICCHIO X X 28 68

PESEL (su 2) X 1 50

PIANCIAMORE X X 19 46

PREDONZANI X X X 39 95

QUARESIMA X X 17 41

RAVALICO X X X X 31 76

RAVIZZA 4 10

RAZETO 1 2

REINA X X X X 28 68

Socio 7 14 21 28 P %

RENNI X X X 26 63

RICCESI 0 0

ROCCO X 4 10

ROMANO’ X X X 30 73

ROSSETTI X 10 24

SADAR * 0 0

SALLEO X 15 37

SAMENGO * X X 16 39

SAMER E. 0 0

SANDRINELLI 16 39

SANTORINI * X X X 34 83

SDRIGOTTI 1 2

SEDMAK X XX X 33 80

SEVERI * X X X 34 83

SLOCOVICH * 21 51

SOLIMANO (su 12) X X X 7 58

SORNIG X X 15 37

SOSSI 6 15

SUBANI (su 9) X X X 7 78

SULLIGOI X X 20 49

TAMARO X X 26 63

TECILAZICH * 0 0

TOMASETTI X X 14 34

TOMBESI 2 5

TONGIORGI 4 10

TRIOLO X X X 34 83

van der HAM * 1 2

VIDALI X 7 17

VISINTIN 1 2

VOLLI 0 0

ZABAI 4 10

ZANETTOVICH * 1 2

ZGAGLIARDICH 0 0

58 59

L’assiduità di giugnoDal 1° luglio 2015 al 30 giugno 2016 si sono svolte 45 conviviali. L’assiduità media è stata del 54 %. L’asterisco accanto al nome del socio indica che è “Dispensato”.

Socio 9 16 23 30 P %

ALBERTI X X X 25 56

ALVARO X X 29 64

ANDRES X 8 18

ARMENIO X X 38 84

BARDI 6 13

BATTAGLINI X X 34 76

BAUCI 3 7

BELGRANO 1 2

BENELLI * XX 9 20

BENUSSI XX XX XX 25 56

BENVENUTI X 9 20

BERNETTI X X 22 49

BILLE’ * XX XX 37 82

BOBBIO X X 11 24

BOLAFFIO (su 2) X 1 50

BONIFACIO * X XX 22 49

BONIVENTO XX XX 19 42

BORRUSO 2 4

BORTOT 7 16

BORTUL X X 6 13

BOSCOLO 8 18

BRADSHAW 0 0

BRAMBATI 21 47

BRAVAR X X X X 17 38

BRONZI 5 11

BRUNO de CURTIS 12 27

BRUSONI * X 18 40

BUCHER X 12 27

CAMPAILLA 2 4

CAMUS X XX X 22 49

CAPPEL A. X X XX 27 60

CAPPEL G. * X X X X 41 91

CARIGNANI X X 15 33

CATTARUZZA 0 0

CECOVINI * X X XX XX 51 100

CECOVINI AMIGONI X X X X 31 69

CENTUORI X 6 13

CERRUTI 11 24

CESCA * X X 11 24

Socio 5 12 19 26 P %

CIVIDIN X 11 24

COLONNA XX XX 21 47

COMELLI G. * 11 24

COMELLI R. 4 9

COSENZI X X X 34 76

COSSUTTI * XX XX XX 49 100

COVA X X 5 11

CRECHICI X X X 25 56

D’AGNOLO M. 0 0

DAVANZO XX X XX 29 64

DEBENEDETTI X XX XX XX 33 73

de CARLI XX XX XX 16 36

DE PAOLO 1 2

DE VANNA * XX X XX 23 51

DELCARO * 10 22

de LINDEGG X 6 13

DEL PICCOLO * XX XX 15 33

DELLA CASA 17 38

DIEGO * X 16 36

DI MARTINO XX X XX 21 47

DOLGAN X XX 33 73

DUKCEVICH 0 0

DURANTI X X 16 36

FANNI 4 9

FERRANTE X X X X 33 73

FURLAN Gabriele su 35 XX XX 26 74

FURLAN Gaia X X 22 49

GEI XX XX 36 80

GENZO X X 22 49

GESSI 10 22

GIARINI 3 7

GIORDANO (su 36) X 13 36

GIRALDI X 30 67

GON X X 18 40

GONZINI * 4 9

GRANBASSI F. X X X 15 33

GRANBASSI G. X X 9 20

GRISAFI (su 12) X X XX 11 92

GRUBE * XX X XX 8 18

Socio 5 12 19 26 P %

GUAGNINI X X X X 25 56

GUARNIERI XX XX 18 40

GUERRINI X X 19 42

HATZAKIS X X 28 62

HAUSER 0 0

ILLY 2 4

INNOCENTE X X 10 22

ISLER * X X 9 20

KOSTORIS X XX XX 25 56

LIPPI 0 0

LOSER X X 7 16

MAGHETTI 1 2

MANGANOTTI (su 17) X 1 5

MARCHESI X 9 20

MARCHESINI XX 8 18

MILANI 0 0

MITRI X X 18 40

MOCENIGO XX 10 22

MODRICKY X X X 36 80

MOI 0 0

MORGANTE X 2 4

MURENA (su 11) 1 9

NICOLICH X XX X X 33 73

NORBEDO XX XX 23 51

ODDI XX X XX 38 84

PALADINI X X 19 42

PALLINI XX X 21 47

PARISI 0 0

PASINO XX 26 58

PASTOR F. X 10 22

PASTOR L. * XX 8 18

PEDICCHIO X X X X 32 71

PERISSUTTI (su 4) XX 1 25

PESEL (su 6) XX 2 33

PIANCIAMORE X 20 44

PREDONZANI X X X 43 96

QUARESIMA 17 38

RAVALICO X XX 33 73

RAVIZZA X X 6 13

Socio 7 14 21 28 P %

RAZETO 1 2

REINA X XX 30 67

RENNI X XX XX 29 64

RICCESI 0 0

ROCCO 4 9

ROMANO’ X XX XX 33 73

ROSSETTI 10 22

SADAR * 0 0

SALLEO 15 33

SAMENGO * X 17 38

SAMER E. X X 1 2

SANDRINELLI 16 36

SANTORINI * X X X 37 82

SDRIGOTTI 1 2

SEDMAK XX 35 78

SEVERI * X X X 37 82

SLOCOVICH * X X X 24 53

SOLIMANO (su 16) X X X 10 62

SORNIG X 16 36

SOSSI 6 13

SUBANI (su 13) X 8 62

SULLIGOI X 21 47

TAMARO X X X 29 64

TECILAZICH * 0 0

TOMASETTI 14 31

TOMBESI 2 4

TONGIORGI 4 9

TRIOLO X X X X 38 84

van der HAM * 1 2

VIDALI 7 16

VISINTIN 1 2

VOLLI 0 0

ZABAI 4 9

ZANETTOVICH * 1 2

ZGAGLIARDICH 0 0

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News rotariane

Giuliano Pesel, triestino, specializzato con lode in medicina del lavoro a

Trieste, proviene dal Rotary Club Muggia . Ha al suo attivo un master in psi-cologia clinica del lavoro (Sipiss, Milano), un master universitario di II livello in “direzione e manage-ment delle aziende sanitarie” con una tesi su”Ricovero chirurgico presso l’Ircss .Attualmente è medico competente libero professionista e formatore in materia di sicurezza sul lavoro .Collabora con la clinica Salus di Trieste e con in Centro di Medicina di Conegliano .Dirigente medico da dicembre 2013 presso l’ospedale infantile Burlo Garofolo, medico compe-tente, formatore in materia di salute e sicurezza sul lavoro . Attualmente in aspettativa .È consigliere dell’ordine dei medici della provincia di Trieste e coordinatore della commissione ordinistica “Salute e sicurezza sul lavoro”; membro supplente della commissione giudicatrice per l’e-same di stato per medico chirurgo; iscritto all’albo dei ctu e dei periti presso il tribunale di TriesteÈ medico competente del Comune di Trieste e della polizia locale di Trieste e del Comune di Vittorio Veneto . Vanta tra i propri clienti alcuni dei più importanti gruppi industriali del nordest .È sposato con Alenka, anche lei medico, nefrologa e nutrizionista .Pratica il tiro a segno con armi da fuoco; è appassionato di cani

Pesel, Murena, Grisafi, Bolaffio, Perissutti: i nuovi soci del club

in particolar modo della razza bouledogue français; si occupa della coltivazione di ulivi . Appassionatissimo di musica anni ‘80, ha collaborato con alcune case discografiche nella realizzazione di compilation sulla musica di quel periodo .

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Luigi Murena, nato a Udine nel 1975, è il direttore della Clinica ortopedica

dell’Ospedale di Cattinara e diret-tore della Scuola di specializza-zione in ortopedia e traumatologia dell’Università di Trieste .Sì è laureato con lode nel 2000 all’Università di Udine e si è spe-cializzato, sempre con lode, in Ortopedia e traumatologia presso l’Università dell’Insubria .È professore associato in malattie dell’apparato locomotore all’Uni-versità di Trieste . Luigi Murena è stato presentato al Rotary da Gianfranco Guarnieri .

Michele Grisafi, triestino, classe 1972, si è laure-ato a pieni voti presso

l’Università di Trieste . Avvocato dal 2001, ha frequentato numerosi master e corsi di specializzazione, tra i quali il master universitario in diritto delle nuove tecnologie e informatica giuridica all’Univer-sità di Bologna, un master in diritto dell’assicurazione,, uno in diritto dell’alimentazione e legislazione vitivinicola .È legale fiduciario di primarie compagnie assicuratrici e di asso-ciazioni di categoria . Ha acquistio una particolare in diritto delle nuove tecnologie e informatica giuridica (contratti informatici, tutela della privacy, firma elettro-nica, commercio elettronico, etc .) .È iscritto nell’albo speciale degli avvocati ammessi al patrocinio dinanzi alla corte di cassazione ed alle altre giurisdizioni superiori .Michele Grisafi è stato presentato al Rotary da Giorgio Cappel .

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Paolo Bolaffio, nato a Trieste nel 1956 è maestro inter-nazionale di arti marziali .

Cintura nera di karate 8° dan .Fondatore dello stile Makotokai, unico stile di karate creato in occi-dente e unico stile riconosciuto in Giappone dalla Scuola di samurai Butokukan, antica di 1 .016 anni .Presidente della Makotokai International (Federazione mon-diale dello stile Makotokai), responsabile mondiale di stile all’interno di Wuko (Federazione

mondiale Karate); responsabile per l’Europa della scuola Ho Neijia (Scuola di arti marziali cinesi, sorta 730 anni fa) .Direttore tecnico per lo stile Makotokai all’interno della Fesik (Federazione italiana karate) .Vanta 22 partecipazioni a campio-nati mondiali di karate, dove ha conquistato anche un terzo posto . È uno dei quattro direttori tec-nici mondiali all’interno della Federazione mondiale che rag-gruppa tutti gli stili di arti marziali .Fondatore e vice presidente dell’Isi (Istituto shotokan Italia – ente morale per la preservazione della cultura giapponese e delle arti marziali) . . È stato presentato al Rotary da Sergio Cecovini .

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Paolo Perissutti, classe 1945, è un libero professionista medico chi-rurgo oculista, oftalmologo pediatra .Si laurea in medicina e chirurgia nel 1970 all’Università di Perugia . Consegue la specializzazione in Oculistica all’Università di Messina nel 1973 .

Gianfranco Guarnieri presenta Luigi Murena, direttore della Clinica ortopedica di Cattinara e docente presso l’Università di Trieste.In alto, Francesco Granbassi presente Giuliano Pesel, proveniente dal Rotary Muggia

Sergio Cecovini appunta la spilla del Rotary a Paolo Bolaffio, eminente esponente del mondo delle arti marziali.In alto Cecovini con l’avvocato Michele Grisafi

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Medico chirurgo oculista ospeda-liero, in pensione dal 2008, con ultimo ruolo ricoperto quello di primario .Variegata la sua epserienza lavorativa:

- assistente /Aiuto presso Ospedali Riuniti Trieste dal 1971 al 1972- assistente ed Aiuto presso IRCCS Burlo Garofolo Trieste dal 1972 al 1986 - sottotenente Medico nel 1974-1975 (attuale grado capitano in congedo permanente)- primario inc/ruolo dal 1986 al 2008- vice Commissario IRCCS Burlo Garofolo di Trieste con nomina ministeriale dal 2000 al pensiona-mento nel 2008- vice direttore scientifico IRCCS Burlo Garofolo 1994-2000- professore a contratto all’U-niversità di Trieste, scuole di Specializzazione in Oculistica, Pediatria, Medicina Legale e delle Assicurazioni, Scuola Infermieristica in vari anni accade-mici con nomina annuale per inse-gnamento di Oculistica Pediatrica con nomina annuale dal 1974 al 2008

- attività Scientifica quale ricerca-tore in Italia e all’estero (Germania, Olanda, UK, USA con oltre 200 pubblicazioni, con particolare focus su strabismo, oftalmologia pedia-trica, malattie funzionali, neonato-logia, bioingeneria - relatore coordinatore a congressi nazionali ed internazionali in Oculistica – Bioingegnria dal 1974 a tutt’oggi - consigliere direttivo Società scien-tifica nazionale SIOP con vari man-dati dal 2002 a tutt’oggi- attività di cooperazione sanitaria e scientifica internazionale (URSS, Cina)- sanità pubblica: organizzazione piani e servizi Regione Autonoma FVG –Provincia e Comune di Trieste (piano Materno Infantile FVG del 2004)È appassionato di musica classica, fotografia e vela.Lo ha presentato al Rotary Livio Marchesini .

Paolo Perissutti, oculista, è statopresentato al Rotary da Livio Marchesini

La Fool Moon regata si svolge in notturna in occasione della prima luna piena di

Luglio . È organizzata dalla Società Velica Barcola Grignano, e alla regata segue sempre la premiazione e una bellissima festa nel piazzale a mare del sodalizio organizzatore . È alla sua terza edizione e conta circa 60 barche iscritte con un costante incremento negli anni . Per la prima volta, nell’edizione di quest’anno (16 Luglio 2016) il Rotary club Trieste ha partecipato grazie al consocio Giampaolo Centuori, il quale ha messo a disposizione la sua Libra . L’equipaggio era com-posto dai soci Centuori, Armenio

e Guagnini, dalla signora Centuori, da Fabio Pocecco e il figlio Jacopo, con l’intento di avvicinare quest’ul-timo allo sport della vela .La regata si è svolta con una magnifica brezza di 10 nodi da ovest-nord-ovest e la serata è poi continuata con un grande spirito di festa e di amicizia a Barcola .Dalla prossima edizione ci impe-gneremo affinché i Rotary Club di Trieste possano partecipare in maniera più massiccia, portando in barca concittadini che non hanno accesso allo sport della vela, al fine di promuovere lo sport verso strati più ampi della popolazione . V .A .

Fool Moon: Centuori & C. su Libraregatano al chiaro di luna

La borsa di studio istituita in memoria del grande socio Bruno Pacor ha avuto

quest’anno ben due vincitori . La commissione presieduta da Maria Cova ha ritenuto infatti, alla luce della qualità e dell’elevato con-tenuto scientifico dei progetti di ricerca presentati, il dottor Antonio Giulio Gennari e la dottoressa Marina Troian ugualmente meri-tevoli di essere proclamati vincitori del premio .La premiazione è avvenuta durante la conviviale del 23 giugno .Di seguito pubblichiamo i cv dei due vincitori .

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Antonio Giulio Gennari, di anni 30, si è laureato in Medicina e chi-rurgia nel 2012 con il punteggio di 110/110 e lode ed è iscritto all’Or-dine dei medici di Trieste . Ha partecipato a numerosi corsi di formazione e congressi riguar-danti la diagnostica per immagini ed ha manifestato un interesse particolare per l’attività scientifica, risultando coautore di numerose relazioni presentate a corsi e a congressi di rilevanza sia nazio-nale sia internazionale . È coautore di 7 pubblicazioni su riviste inter-nazionali e di 3 capitoli di libro . La sua attività di ricerca è incen-trata principalmente sull’imaging oncologico, che è anche oggetto del progetto presentato per il presente bando .Il progetto si propone di valutare il ruolo della tomosintesi digitale nella caratterizzazione dei reperti di dubbia interpretazione al radio-gramma del torace . Il candidato descrive i materiali e i metodi

Gennari e Troian: un ex aequoper la borsa di studio “Bruno Pacor”

dello studio e i risultati attesi, sulla base anche dei risultati pre-liminari ottenuti sino ad oggi . Lo studio prevede l’inclusione di un ampio numero di pazienti (almeno 600) e di una accurata analisi sta-tistica per validare i risultati pre-liminari . Se i risultati preliminari saranno confermati, la tomosintesi potrà essere proposta come tecnica “problem solving” per confermare o escludere potenziali lesioni pol-monari dubbie all’Rx in pazienti oncologici .

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Marina Troian, di anni 28, si è lau-reata in Medicina e chirurgia nel 2012 con il punteggio di 110/110 e lode ed è iscritta all’Ordine dei medici della provincia di Trieste . È coautrice di una pubblicazione su rivista nazionale e di due pubblica-zioni in corso di stampa su riviste internazionali . Presenta una ricerca in ambito di chirurgia oncologica finalizzata a valutare il decorso clinico e

Congratulazioni a...

Diego Bravar, vincitore del “Premio Barcola” per lo straordinario sviluppo

che ha saputo dare a Tbs group, passato dai 9 ai 240 milioni di ricavi in 15 anni . Il premio è stato consegnato a Bravar, in un’affol-lata cerimonia tenutasi nel palazzo della Regione in piazza Unità, da Alberto Cattaruzza, presi-dente del comitato promotore del riconoscimento .

oncologico a breve e lungo termine dei pazienti affetti da carcinoma colorettale in stadio avanzato (T4) operati con tecnica mininvasiva, confrontandolo con quello dei pazienti affetti da carcinomi colo rettali localmente avanzati trattati con approccio open . Si tratta di uno studio caso-controllo retro-spettivo su dati raccolti prospetti-camente, condotto su una casistica molto ampia (più di mille pazienti) e molto interessante, in quanto si propone di valutare se i carcinomi colorettali in stadio avanzato (T4) rappresentano ancora una controin-dicazione alla chirurgia laparosco-pica o se la tecnica mini-invasiva può rappresentare una valida alternativa .

Antonio Giulio Gennari.In basso, Alberto Cattaruzza consegnail ““Premio Barcola” a Diego Bravar

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TRIESTE

ClubTrieste

ROTARY CLUB

FONDATO NEL 1924

CONSIGLIO DIRETTIVO 2015-16

presidente Sergio Cecovini

Vice presidente Giuseppe Ravalico

Segretario Giorgio Cossutti

Prefetto Marino Predonzani

Tesoriere Paolo Davanzo

Consiglieri Marcello Billè Giulio Bonivento Serena Cividin Chiara Modricky

Past President Fabio Santorini

Incoming President Maria Cristina Pedicchio

Segreteria Serena Antonini

HANNO PRESIEDUTO IL ROTARY CLUB TRIESTE

1924-25 Victor A. Amodeo 1925-26 Antonio Cosulich 1926-27 Giorgio Pitacco 1927-28 e 1928-29 Luigi Piccione 1929-30 e 1930-31 Vittore Vittorelli 1931-32 e 1932-33 Luigi Piccione 1933-34 e 1934-35 Renato Matteucci 1935-36 e 1936-37 Piero Pieri 1937-38 Giuseppe Dolazza 1947-48 e 1948-49 Antonio N. Cosulich 1949-50 e 1950-51 Bruno Forti 1951-52 e 1952-53 Marino Lapenna 1953-54 e 1954-55 Ernesto Sospisio 1955-56 Marino Lapenna 1956 Diego Guicciardi 1956-57 Corrado Jona 1957-58 Giacomo Modiano 1958-59 Giorgio Manni 1959-60 Marino Lapenna 1960-61 Manlio Udina 1961-62 Bruno Astori 1962-63 Corrado Jona 1963-64 Ugo Crovetti 1964-65 Carlo Alberto Lang 1965-66 Antonio Marussi 1966-67 Giorgio Costantinides 1967-68 Arturo Guadagni 1968-69 PDG Manlio Cecovini 1969-70 Vittorio Polverigiani 1970-71 Piero Slocovich 1971-72 Daniele Morpurgo 1972-73 Giorgio de Zeno 1973-74 Gianfranco Tamaro 1974-75 e 1975-76 Chino Alessi 1976-77 Vittorio Giammusso 1977-78 Raffaello de Banfield 1978-79 Guglielmo Canarutto 1979-80 Mario Moffa 1980-81 Lino Carpinteri 1981-82 Chino Alessi 1982-83 Giovanni Tomasi 1983-84 Franco Manfredi 1984-85 Aldo Venturini 1985-86 Giuseppe Bruno de Curtis * 1986-87 PDG Giampaolo de Ferra * 1987-88 Paolo Alberti * 1988-89 Santi Corvaja 1989-90 Francesco Slocovich * 1990-91 Loris Premuda 1991-92 Luciano Daboni 1992-93 Manlio Lippi * 1993-94 Tullio De Carlo 1994-95 Giovanni Cervesi 1995-96 Ernesto van der Ham * 1996-97 Domenico Tecilazich * 1997-98 Claudio Calzolari 1998-99 Ervino Tendella 1999-2000 Giacomo Borruso * 2000-01 PDG Nerio Benelli * 2001-02 Michele Lacalamita 2002-03 Ludovico Dalla Palma * 2003-04 Aldo Leggeri 2004-05 Roberto E. Kostoris * 2005-06 Matteo Bartoli 2006-07 Gaetano Romanò * 2007-08 Maurizio De Vanna * 2008-09 Giorgio Cossutti *2009-10 Pierpaolo Ferrante *2010-11 Giorgio Sedmak *2011-12 Giorgio Cappel *2012-13 Romano Isler *2013-14 Cristina Benussi *2014-15 Fabio Santorini *

* membri del Comitato dei Past President