CLOUD IN SANITÀ - carestream.com · Specialità di Ortopedia e Traumatologia e di Fisiatria...

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CLOUD IN SANITÀ: l’evoluzione della specie TAVOLA ROTONDA 14 MAGGIO 2012 In collaborazione con Il Sole 24 ORE

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CLOUD IN SANITÀ:l ’ e v o l u z i o n e d e l l a s p e c i e

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In collaborazione con Il Sole 24 ORE

Il modello Cloud in Sanità rappresenta un approccio innovativo e vincente, generatore di concreti benefici economici e clinici. Carestream è un partner affidabile ed esperto nella gestioneed erogazione di servizi Cloud dedicati all’imaging diagnostico. Per condividere la propria esperienza Carestream ha raccolto attorno ad un tavolo un esperto di tematiche legali, un caso reale di applicazione Cloud in Sanità e un professionista di imaging diagnostico. Questo opuscolo raccoglie le sintesi dei loro interventi alla tavola rotonda “Cloud in Sanità: l’evoluzione della specie”,organizzata nell’ambito dell’Healthcare Summit de Il Sole 24 ORE, a Milano, il 14 maggio 2012.

Estratto degli interventi di: Fabio Tigani, Giovanni Hoz, Carlo Faletti, Paolo Balboni

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CLOUD IN SANITÀ:l ’ e v o l u z i o n e d e l l a s p e c i e

Fabio Tigani

Responsabile Carestream per lo sviluppo business Healthcare IT nei paesidel sud Europa, si occupa in particolare della commercializzazione delle soluzioni cloud e dello sviluppo della suite VUE, per l’imaging digitale. Ha una solida formazione tecnologica che ha applicato al mondo dei servizi e dell’IT.

Quando si parla di Cloud ci si riferisce adun paradigma informatico in grado di metterea disposizione applicazioni, datie informazioni. Le prime devono essere disponibili e fruibili senza limiti temporalie ovunque, gli altri devono essere gestitie archiviati nel rispetto delle vigenti normative in termini di Privacy e di sicurezza informatica.Il Cloud è un modello di business che nasce per rispondere ad una chiara esigenzadi mercato: ottimizzazione delle risorsea disposizione. Il modello mira quindia migliorare i benefici a parità di costi.La possibilità di usufruire di risorse senza previsione, la flessibilità di rilasciare quanto utilizzato a seguito di variazione del business o del periodo temporale, la garanzia di avere performance definite sono alcuni elementiche obbligano qualsiasi impresa a valutarecon attenzione questo nuovo modello.Oggi in molti settori industriali e in diverse aree aziendali sono già molteplici i casiin cui il Cloud rappresenta un modello consolidato.Contrariamente a quanto ci si possa aspettare, nella sanità a livello sia mondiale che europeo e italiano ci sono importanti iniziativee successi. In questo contesto l’esperienzadi Carestream è significativa e documenta come diversi operatori sanitari europei

Il punto di vista dell’azienda

I bEnEfICI dEL MOdELLO CLOud

Si calcola un risparmio del 30% sui costi

di radiologia in sei anni di utilizzo del servizio

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abbiano già optato per i modelli Cloud, come scelta definitiva.I primi a partire sono stati i paesi nordici, seguiti da francia, belgio, Olanda, Germania e Italia. I numeri del Cloud Carestream sono impressionanti: 2 Petabytes di dati gestiti,circa 80 milioni di studi per anno ospitati in 10 data center distribuiti in tutto il mondo.Gestiamo in Cloud interi sistemi sanitari regionali così come ospedali pubblici e privati singolo o multi sito.La valutazione dei benefici generati dall’applicazione di questo modello rappresenta anche per l’Italia un modello vincente per il Sistema Sanitario, per gli operatori del settore e non da ultimoper il cittadino.Il beneficio economico atteso e confermato dalle esperienze già operative prevedeun risparmio del 20-30%, calcolati su un arco temporale di 5/6 anni.

Giovanni Hoz

Direttore Sistemi Informativi Policlinico Universitario Agostino Gemelli Roma.Ha lavorato in aziende molto diversificate accomunate dall’attenzione a razionalizzazione dei costi, forte orientamentoal cliente, allineamentotra ICT e business.Si è occupato della creazione di sistemi evoluti ad alta affidabilitàe non corruttibili. Consulente ICT nel settore della Sanità, in particolare per IEO, CERBA, Azienda Ospedaliera San Gerardo di Monza fino a giungere al Policlinico Gemelli.È membro di CIOnet Italia.

Il Policlinico universitario Agostino Gemelli è la prima struttura sanitaria in Italiache ha deciso di sfruttare le opportunità offerte dal Cloud Computing in diversi ambiti aziendali, sia amministrativi sia clinici. In ambito Radiologico, in collaborazionecon Carestream, il Policlinico ha avviato dapprima uno studio e successivamenteun progetto, per utilizzare il sistema PACSin modalità “software as a service”, sulla scia dell’esigenza di contenimento dei costi.Al Policlinico Gemelli si attuano ogni anno oltre 200mila esami radiologici e se ne refertano circa 180mila per un totale che supera i 2,5 milioni di pazienti presenti nell’archivio dati. L’incremento annuale delle indagini diagnostiche (e relative immagini prodotte) ha aumentato la complessità della gestione dei dati, appesantendo il caricodi archiviazione, diminuendo l’attenzionenelle attività medico-sanitarie e rendendo critico seguire con successo la continua evoluzione tecnologica nel settore.In questo contesto, la direzione Sistemi Informativi del Policlinico Gemelli ha sceltola soluzione Carestream Vue Cloud non solo per ridurre i costi di gestione complessivadel sistema, ma anche per aumentarela qualità delle prestazioni erogate. Il modello Cloud ci permette infatti di gestire i nostri

L’esperienzadi chi lo utilizza

L’IMAGInG MEdICALEnEL CLOud. unA CASEHISTORY dI SuCCESSO

Abbiamo sceltola soluzione Carestream

Vue Cloud per aumentare la qualità delle prestazioni

erogate e ridurre i costidi gestione del sistema

grandi volumi di dati da due data center ubicati nell’ambito dell’unione Europea (francia e Olanda), il tutto in sicurezzae nel pieno rispetto della riservatezza delle informazioni, così come richiesto dalla normativa vigente. Inoltre la soluzione adottata ci consentedi avere una risposta concreta alle tematiche di business Continuity e disaster Recovery che, se gestiti internamente, avrebbero necessariamente comportato un ulteriore aggravio di costi. non ultimo, questa soluzione ci permette di avvalerci di una tecnologia all’avanguardia dal punto di vista clinico, che ci consente di crescere in modo consapevole, al variare del carico di lavoroin Radiologia.Abbiamo valutato che il modello Cloud porterà ad un elevato livello di servizio,ad una semplificazione della gestionee ad una sostanziale riduzione dei costi;in particolare stimiamo che - su 5 annidi utilizzo del servizio - otterremo un risparmio del 25% della spesa necessaria per la gestione delle bio-immagini. CLOUD IN SANITÀ:

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SCALABILITÀÈ possibile aggiungeree rimuovere dati, strutture sanitarie e strumenti in base all’andamento del caricodi lavoro, senza rinunciaread alcuna funzionalità.

PREVEDIBILITÀCosto totale di possesso prevedibile, con eliminazionedi costi imprevisti derivantida sistemi di assistenza interni obsoleti.

Carlo Faletti

Direttore Dipartimento Radiologia Interaziendale CTO, M.Adelaide, OIRM e S’Anna Torino, Presidente SIRM, professore a contratto di Radiologia presso la Scuola di Specialità di Ortopedia e Traumatologia e di Fisiatria dell’Università degli Studi di Torino. Ha pubblicato centinaia di lavori scientifici, alcuni su riviste internazionali, ha curato e collaborato all’edizione di numerosi libri sull’argomento di patologia muscolo-scheletrica e osteoarticolare.

Il mondo radiologico si è completamente modificato negli ultimi anni diventandouna realtà digitale integrata, dall’acquisizione delle immagini alla visualizzazione e distribuzione delle stesse verso gli utilizzatori, siano essi operatori della sanitào semplicemente i pazienti stessi.Le recenti linee guida del Ministero della Sanità sulla dematerializzazionelo confermano: ci si sta rapidamente muovendo verso un mondo in cui le parole d’ordine sono facilità di distribuzione, collaborazione e condivisione. C’è quindi la necessità di rendere le immagini radiografiche usufruibili in modo corretto, semplice e il più possibile omogeneo,da un lato garantendo la qualità delle stesse, dall’altro assicurando alle immaginiil valore che queste hanno dal punto di vista diagnostico.In questo processo occorre tenere sempre presente che il momento della produzione iconografica fonda il valore dell’informazione associata. Infatti, chi produce l’immagine possiede le competenze per leggerla ed interpretarla nel suo insieme, quindi anche per decidere quali possano essere le immaginipiù significative da condividere.Con le dovute precauzioni e in conformità con le leggi vigenti, i sistemi cloud-based

L’opinionedell’esperto

IL CLOud MIGLIORALA QuALITÀ dELLASAnITÀ. IL PunTO dIVISTA dEL RAdIOLOGO

Il cloud in radiologialibera tempo

per concentrarsisulle cure

potrebbero anche agire da distributori delle immagini ad altri operatori nell’otticadi condivisione e di supporto alle attività di diagnostica. Ciò, oltre a condurre ovvi benefici economici, favorirebbe una crescita culturale in ambito clinico, grazie all’allargamentodella base di dialogo e confronto.da questo punto di vista la scelta di utilizzare una “nuvola tecnologica” per archiviare e gestire i dati clinici e aziendali consente ai radiologi un accesso permanente e “delocalizzato” alle informazioni, cioè quando e dove occorrono. non solo, il cloud mette a disposizione di radiologi, clinici e medici richiedenti, ovunque si trovino, informazioni, strumenti e workflow condivisi per ottenere consultazioni su diagnosi e trattamento,pareri aggiuntivi e consentire la refertazionea livello di sotto-specialità. Tutto ciò permette di liberare tempo e risorse da dedicare all’assistenza ai pazienti, quindi contribuisce a migliorare ed aumentarela qualità della sanità stessa. CLOUD IN SANITÀ:

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PRESTAZIONI

AFFIDABILITÀMonitoraggio proattivo e assistenza immediata 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per 365 giorni all’anno, allo scopo di garantire la massima operatività su una piattaforma testata e standardizzata.

Il contratto definisce i livelli di servizio forniti, includendo la disponibilità del sistema, le performance e la restituzione dei dati. Il controllo viene fatto attraverso report mensili su utilizzo e attività.

Paolo Balboni

Direttore dell’European Privacy Association, Responsabile Affari Esteri e Cloud Computing Sector Director dell’Istituto Italiano Privacy, Partner di ICT Legal Consulting. Specializzato in Diritto delle nuove tecnologie e tutela dei dati personali, consulente legale scelto per i progetti dell’European Network and Information Security Agency (ENISA) su ‘Procure Secure: A guide to monitoring of security service levels in cloud contracts’, ‘Cloud Computing Risk Assessment’ e ‘Security and Resilience in Governmental Clouds’, è spesso coinvolto in studi della Commissione europea relativi a nuove tecnologie e tutela dei dati personali, nonché relatore a convegni internazionali su tali temi.

In presenza di una normativa adeguatail cloud può contribuire ad un migliore rispetto da parte dei fornitori di servizi sanitari della disciplina legale di settore, offrendo più sicurezza sui dati dei pazienti ed elevandoil livello di interoperabilità dei servizi sanitari.

L’impianto normativo odierno risulta formalee poco chiaro, agendo come barriera all’utilizzo di soluzioni cloud. Si guardacon speranza al prossimo futuro. Le principali normative e politiche di settore stanno attraversando un sostanziale processodi riforma. nelle more della riforma, prima di ‘migrare’si consiglia di operare valutazioni volte ad una chiara determinazione, quantomeno:- delle tipologie di dati da migrare e relativi

vincoli normativi sui medesimi;- delle responsabilità nella filiera di erogazione

e di fruizione dei servizi in modalità cloud. Occorre superare i formalismi nella distinzione tra titolare e responsabile del trattamento e concentrarsi su una chiara individuazione degli obblighi e delle responsabilità dei player di questa filiera;

- della circolazione dei dati all’interno del cloud e delle garanzie di permanenza dei dati sanitari all’interno dello Spazio Economico Europeo (SEE);

Il pareredel legale

IL CLOud fA bEnEALLA SALuTE.un’AnALISI LEGALE

Il cloud può offrirepiù sicurezza sui dati

dei pazienti ed elevareil livello di interoperabilità

dei servizi sanitari

- delle possibilità di controllo e monitoraggio dei servizi cloud nel periodo di erogazione, anche circa il rispetto delle normative applicabili;

- di interoperabilità, portabilità dei dati e ‘transfer back’; condizioni volte a prevenire il cosiddetto ‘lock-in’ nei servizi di un cloud provider - una dipendenza di fatto dai servizi erogati da quest’ultimo, senza la possibilità di riprendersi i dati o di spostarsi su un altro provider.

Occorre quindi lavorare sui contratti.Il fornitore di servizi sanitari dovrà identificare i livelli di tutela sui dati (es. cifratura, permanenza dati entro lo SEE, rigorosa gestione delle identità e prevenzione di accessi e trattamenti non autorizzati sui dati)che dovranno essere garantiti dal fornitore dei servizi - Privacy Level Agreement. CLOUD IN SANITÀ:

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CONTROLLOCarestream seguele indicazioni precise fornite dal vostro specialista interno designato a mantenerela proprietà dei dati.

SICUREZZA Qualità e sicurezza maggiori, attraverso l’affidamento delle attività IT a un team esperto.Reindirizzamento di tempo, denaro e risorse versole competenze fondamentali.

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