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VERSIONE MAGGIO 2014

Indicatori valutativi e paradigma lazarsfeldiano

Concetto 1

Dimensione 1 Dimensione 2 Dimensione 3

Sottodimensione 1 Sottodimensione 2

Indicatore 2

Indicatore 1

Indicatore 3

Indicatore 4

Indicatore 5

Indicatore 7Indicatore 6 Indicatore 8

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Comprensione / ProgettazioneComprensione / Progettazione

Misurazione / DescrizioneMisurazione / Descrizione

Ded

uzi

on

eD

ed

uzi

on

eIn

du

zion

e /

Ab

du

zion

eIn

du

zion

e /

Ab

du

zion

e

[2] /indicatore/ : “la quantità di qualcosa che ha il potere di

descrivere [misurare] l’insieme”

[1] /indicatore/ : “il livello osservabile di un concetto

indagato”

[3] /indicatore/ : “un elemento negoziato, e perciò disambiguo

entro un contesto locale, di denotazione di senso

Tre tipi di indicatori

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DeduzioneInduzione

Abduzione

Misura-zione, descri-zione

Coprogettazione, scoperta

Prog

ettaz

ione

. arg

omen

tazio

neDisponibilità dei dati, analisi

[1]

[2]

[3]

Indicatori e tipi di inferenza

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Concetto 1

Dimensione 1 Dimensione 2 Dimensione 3

Sottodimensione 1 Sottodimensione 2

Indicatore 2

Indicatore 1

Indicatore 3

Indicatore 4

Indicatore 5

Indicatore 7Indicatore 6 Indicatore 8

Schema generale Indicatore [1]

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Disagio giovanileEfficienza programm

aTossicodipendenza

Elementi culturali Elementi sociali

Partecipazione

Scolarità

Area di residenza

Prossimità disagio

Costi unitari

Elementi sanitariElementi tossicol..

Elementi giuridici

Programma prevenzione del rischio di tossicodipendenza

Esemplificazione Indicatore [1]

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Costruzione Indicatore [1]1 – Il concetto

Il tema da indagare (concetto, in questo esempio “disagio giovanile”) può apparire sufficientemente chiaro a livello di senso comune e di linguaggio ordinario, ma un’analisi appena più approfondita rende evidente la sua opacità, eccessiva generalità e sostanziale inutilità per avviare una ricerca

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Costruzione Indicatore [1]2 – Le dimensioni

Famiglia

AmiciFormazione

Inizialmente vanno quindi ricercate le dimensioni del concetto, con riferimento agli obiettivi valutativi

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Costruzione Indicatore [1]3 – Le (eventuali) sottodimensioni e gli indicatori

Famiglia

AmiciFormazione

Scolarità

Formazione professionale

Educazione informale

Ciascuna dimensione può essere suddivisa in sottodimensioni…

… finquando il livello di generalità è sufficientemente basso da potere immaginare soluzioni operative (livello degli indicatori)

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Costruzione Indicatore [1]4 – Definizioni operative

Scolarità

Formazione professionale

Educazione informale

Per ciascun indicatore (p.es. “Scolarità”) si stabiliscono le definizioni operative, ovvero le procedure per rilevare i dati e le informazioni pertinenti.

Esempi di definizioni operative per “Scolarità”:• Domande chiuse in un questionario;• Domande aperte in un questionario;• Tema proposto in un focus group• Elemento di conto in una Analisi Costi-Benefici

Esempio di domande in un questionario (notare le diverse formulazioni):• Che titolo di studio hai?• Per quanti anni hai frequentato la scuola?• A quanti anni hai abbandonato la scuola?

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Esempio reale di concettualizzazione (1a)

Serv. sociali,Iniz. culturaliTelesoccorsoLudoteca, ...

Conoscenzaprestazioni erogate

dal Comune

Trasporti,Raccolta

differ. rifiuti

Conoscenza dellemodalità d'uso

Componentecognitiva

Soddisfazione/Insoddisfazione

Indicazionecarenze, disfunz.

problemi, ecc.

Trasporti,Smalt. rifiuti,

regolaz. traffico,serv. sociali, ...

Componentevalutativa

Sensibilitàesternalità

servizi

Preferenze fiscali,serv. desideratinella propria

zona di resid., ...

Rilevanza deidiversiservizi

Mobil. residenz.in funzione deidiversi servizi

Componenteaffettiva

Trasporti, parcoscuole infanzia,

serv. soc.ecc.

Utilizzo deiservizi

Componentecomportament.

Cultura dei cittadini sui servizi

Fonte: C. Bezzi, D. Raschi, A. Tirabassi, Silenzio, consenso, partecipazione, Protagon, Perugia 1990

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Esempio reale di concettualizzazione (1b)

Percezione dellapossibilità di influire

sul sistema

Percezione dellaricettività/permeabilità

del sistema

Senso diEfficacia politica

Preferenze riguardo aforme e canali per esprimere

richieste, dissenso, ecc.;

Atteggiamenti

Partecipaz. a forme istituz.:Cons. di circoscrizione,Com. di gestione, ecc.

Comportamenti

Forme di articolazionedella domanda

Letturaquotidiani Televisione

Esposizione allacomunicazione politica

Cultura dellapartecipazione politica

Fonte: C. Bezzi, D. Raschi, A. Tirabassi, Silenzio, consenso, partecipazione, Protagon, Perugia 1990

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Esempio reale di concettualizzazione (2a)

[…] Proponendo quindi di assimilare il mandato al concetto da esplorare, questo può essere così definito:Organizzare3 il servizio [formazione] in modo che la formazione1 risponda a una logica sistemica3 e a requisiti di qualità2, e garantisca il collegamento e dialogo con altri sistemi (p.es. ECM, sistema regionale, ...) e una valutazione4 orientata a una logica di accountability  1 – Formazione è:Sviluppare le risorse umane1-1 promuovendo le conoscenze, le competenze, le abilità1-2, in coerenza con le linee strategiche, la programmazione aziendale1-3 e i livelli del sapere che contribuiscono alla promozione della salute1-4

 1.1 – Sviluppare le Risorse umane(Conoscere le risorse – quante, quali, … - in relazione al ‘quando’ – nuove assunzioni, riconversioni, … - e al problema dei crediti formativi; tutte le risorse umane dell’Azienda devono essere censite e sviluppate con criteri di equità d’accesso)

1.1.1 Criteri d’accesso espliciti e mirati alle esigenze aziendali1.1.2 Per tutto il personale aziendale1.1.3 Per ottenere crediti formativi1.1.4 legati a un sistema incentivante1.1.5 Proposti in momenti di cambiamento strutturale aziendale (es. Passignano)1.1.6 o in momenti topici della biografia professionale (es. nuove assunzioni)1.1.7 Comunque periodicamente realizzata (formazione permanente)1.1.8 La formazione è comunque un dovere per il personale 

[...]

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Esempio reale di concettualizzazione (2b)

 MANDATO del servizio

formativo ASL 2 del Perugino

 MANDATO del servizio

formativo ASL 2 del Perugino

 dimensione 1

FORMAZIONE

 dimensione 1

FORMAZIONE

 dimensione 3

ORGANIZZAZIONE

 dimensione 3

ORGANIZZAZIONE

 dimensione 4

SISTEMA

 dimensione 4

SISTEMA

 dimensione 5

VALUTAZIONE

 dimensione 5

VALUTAZIONE

 dimensione 2QUALITA’

 dimensione 2QUALITA’

sotto-dimens. 1.1SVILUPPO R.U.

sotto-dimens. 1.1SVILUPPO R.U.

sotto-dimens. 1.2CONOSCENZE

sotto-dimens. 1.2CONOSCENZE

sotto-dimens. 1.3PROGRAMMAZ.

AZIENDALE

sotto-dimens. 1.3PROGRAMMAZ.

AZIENDALE

sotto-dimens. 1.4PROMOZIONE

SALUTE

sotto-dimens. 1.4PROMOZIONE

SALUTE

sotto-dimens. 2.1CERTIFICABILITA’

sotto-dimens. 2.1CERTIFICABILITA’

sotto-dimens. 2.2PROGRAMMARE

sotto-dimens. 2.2PROGRAMMARE

sotto-dimens. 2.3PIANI

FORMATIVI

sotto-dimens. 2.3PIANI

FORMATIVI

sotto-dimens. 3.1ORGANIZZAZ.

FORMALE

sotto-dimens. 3.1ORGANIZZAZ.

FORMALE

sotto-dimens. 3.2RISORSE

sotto-dimens. 3.2RISORSE

sotto-dimens. 3.3METODO LOGICA

PROG.

sotto-dimens. 3.3METODO LOGICA

PROG.